Visualizza versione completa : La leggenda dello Scorpione di Giada
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Quel gesto, così dolce e intimo, il suo viso contro il mio seno in una carezza leggera, complice è unica.
In quel mare di passione, quel gesto tenero mi colpì, mi strinse il cuore, sviluppando un calore diverso, intimo e dolce, che andò a mischiarsi alla passione che ci consumava, rivestendola di luce nuova e intensa.
Poi i suoi baci sul mio seno, che andarono a completare quel momento così unico, tramutando la dolcezza in eccitazione.
Quanto lo adoravo, quanto adoravo quella sua dualità.
Adoravo il tenero pittore, e adoravo l'amante passionale, intenso, bramoso e insaziabile che diventava solo per me.
Poi lo sentii in me, chiudendo gli occhi per assaporare quel momento così unico in cui diventavamo una cosa sola, e io mi sentivo completa.
Poi l'ardore si liberò, come una mandria lasciata libera in mezzo alla prateria, i nostri corpo si muovevano all'unisono, spinti da quella foga che ci univa, ci rendeva insaziabili, ci eccitava, ci divorava.
Sentivo il suo corpo guidare il mio in quella danza primordiale, fatta di impeto, passione e Amore.
Una foga incontrollata, un ardore senza pari, Icarius mi faceva sua senza fermarsi, senza concedermi un attimo di respiro.
Mi sentivo completamene in balia del suo desiderio, della sua passione, della sua foga insaziabile che sembrava nutrisi dei miei gemiti, che andavano crescendo sempre di più a diventare delle grida.
Grida che non riuscivo a controllare, che libravano quel piacere immenso che si sviluppava in me ad ogni suo movimento.
Più era forte, più era sfrenato, più io perdevo il controllo,
Mi aggrappavo a lui e lo seguivo in quell'unione che guidava con una foga sempre nuova.
Ero sua, inequivocabilmente, intensamente.
Finché il piacere non fu quasi impossibile da sopportare, sbattendomi violentemente contro gli scogli come un'onda incontrollata e selvaggia che si trasformò in un grido diverso, definitivo e unico, capace di dare senso e appagamento a tutto quello.
Allora, mentre ormai il mio sguardo era velato di soddisfazione, cercai i suoi occhi, il suo viso, il suo corpo, perché non volevo perdermi nemmeno un istante del suo godere, perché più di ogni altra cosa bramavo di vedere i suoi occhi, il suo corpo e la sua anima immersi in quello stesso mare in cui ormai io ero naufragata grazie a lui.
Volevo portarlo con me, e perderci insieme oltre il piacere, la passione e l'Amore.
Là dove nessuno ci avrebbe mai trovato.
Un posto solo nostro.
Nyoko
08-03-2017, 19.21.00
Cercai di ascoltare ancora, ma non sentendo più niente, capì che se ne fossero andati. "Dite?" dissi al locandiere che ci consigliò di lasciare presto la locanda. "Per quale motivo? C'è qualche problema?" dissi curiosa.
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Lady Gaynor
08-03-2017, 20.51.43
Mentre intorno a me regnava la confusione ed io ero terribilmente spaventata, mi sentii afferrare il braccio e tirare via dalla sedia. Quella figura misteriosa mi stava trascinando dietro di se ed io non potevo far altro che correre. I poliziotti gridavano di fermarlo e sentii anche degli spari, ma lui continuava a correre. D'un tratto, un rumore di vetri rotti e il vuoto sotto di me mi fecero capire che si era buttato contro una finestra. Poi, persi conoscenza e fu solo buio.
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Guisgard
09-03-2017, 01.53.16
La moto si fermò di colpo e Gwen si accorse di quelle figure.
“Non intervenire...” disse lui sottovoce “... lascia parlare me...” come se conoscesse bene quelle persone.
Allora presero ad avvicinarsi alla moto.
Erano degli uomini in divisa e fra loro vi era una donna, anch'essa con un'uniforme.
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Lady Gwen
09-03-2017, 01.56.02
Mi parlò come se conoscesse quelle persone.
Mi disse di non intervenire ed io rimasi in silenzio stringendomi forte a lui.
Erano degli uomini e una donna, tutti in divisa e mi chiesi che legami avesse con loro.
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Guisgard
09-03-2017, 02.03.55
Icarius sentì Clio fremere, godere e raggiungere il più alto piacere.
La sentì vibrare come le corde di uno strumento musicale.
Vibrare e fremere per un lungo istante.
Poi, ancora col respiro rotto, lei cercò i suoi occhi.
Lui alzò lo sguardo verso il suo volto e restò a guardarla.
Guisgard
09-03-2017, 02.10.53
“Nulla di che...” disse minimizzando il locandiere “... solo vecchie leggende che ancora oggi qualcuno prende sul serio...” guardando Nyoko.
“Quanto vi dobbiamo per le pizze?” Chiese Pavel.
“Nulla...” la moglie del locandiere uscendo dalla cucina “... non dovete pagare nulla... andate via e che il Cielo vi accompagni, ragazzi...”
Guisgard
09-03-2017, 02.17.57
Gaynor pian piano aprì gli occhi, ritrovandosi in una stanza semibuia, stesa su un letto morbido.
La fioca ed incerta luce sembrava giungere da larghe fessure poste sul soffitto.
Un attimo dopo, ormai abituata al chiaroscuro che la circondava, si accorse di essere completamente nuda e coperta solo da un leggero lenzuolo.
Ad un tratto udì dei passi giungere dall'esterno.
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Nyoko
09-03-2017, 02.19.26
"Leggende? Quali leggende?" dissi curiosissima. Quando Pavel chiese il conto, la moglie del locandiere comparve all'improvviso, con una gran fretta di mandarci via. Portai lo sguardo nella direzione di Pavel, sperando che quella luce di curiosità non si fosse spenta insieme ai miei occhi, chiedendomi se quella leggenda potesse trattarsi di pura fantasia o verità. "Potrei sembrare insistente, e la cosa mi rammarica, ma sono un'archeologa, studio eventi misteriosi e leggende dall'alba dei tempi ai giorni d'oggi, ed la mia presenza in questa città è dovuta proprio ai misteri che possiede." dissi sempre cercando di non sembrare cieca. Tuttavia, la loro insistenza mi turbava, se non credevano tanto alla leggenda, perché dopo l'arrivo di quelle persone si sono innervositi? Ero curiosa e l'avrei placata quella voglia di sapere.
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Guisgard
09-03-2017, 02.25.04
Si avvicinarono.
Sembravano soldati, ma le loro divise erano sconosciute agli occhi di Gwen.
E quella donna che era con loro aveva uno strano sguardo.
“Salve...” disse lei.
“Conte, i miei saluti...” lui.
“Vedo ami correre in moto di notte...”
“Si, milord...” annuì lui.
“Non ci fai entrare in casa tua?” La donna, che a vedersi sembrava molto giovane.
“Siete già in casa mia, milord.” Rispose lui.
“Ah, lei deve essere la tua ricompensa...” lei guardando Gwen “... è molto carina...” guardandola tutta.
Lady Gaynor
09-03-2017, 02.25.37
Quando riaprii gli occhi, ci misi qualche istante a rendermi conto di essere tutta nuda in un letto, in una stanza semibuia. In preda al panico, mi strinsi forte il lenzuolo addosso. Avrei voluto alzarmi per cercare di capire dove fossi, ma la paura mi teneva inchiodata al letto. Improvvisamente, sentii dei passi provenire dall'esterno e strinsi ancora più forte il lenzuolo.
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Guisgard
09-03-2017, 02.28.20
“Non ci sono misteri qui.” Disse seccata la moglie del locandiere. “Andate via, dobbiamo chiudere... è tardi.”
“Si, andatevene, ragazzi.” Annuì il locandiere.
“Si, sarà meglio andare...” alzandosi Pavel ed aiutando Nyoko a fare lo stesso.
“E guardatevi dalla brughiera...” l'uomo ai due ragazzi.
Lady Gwen
09-03-2017, 02.30.19
Non capivo che tipo di divise fossero quelle e inoltre la donna aveva uno strano sguardo.
Seguii la conversazione e rimasi in silenzio quando lei parlò di me.
Però acuii l'udito quando chiese se ero la sua ricompensa; forse finalmente avrei capito di più di quella storia.
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Nyoko
09-03-2017, 02.30.32
Ero sempre più sospetta, in special modo dopo la loro reazione. Mi feci aiutare da Pavel ad alzarmi dal tavolo ed insieme, uscimmo dalla locanda. "Fossero buoni quanto le loro pizze..." farfuglia scocciata dalla loro insistenza ma allo stesso tempo curiosa di scoprirne il motivo.
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Quegli occhi, così intensi e unici.
Quegli occhi che mi fissavano, mi incatenavano, mi seducevano.
Quegli occhi volevo vedere velati di quella stessa luce che illuminava i miei.
I miei occhi cambiarono, allora, diventando più intensi, appassionati e determinati.
Ora non mi sarei persa nemmeno un istante, nemmeno un momento.
Gli sorrisi, un sorriso famelico, malizioso e colmo di passione.
"Non ti fermare.." lo supplicai quasi, col fiato rotto.
Non mi importava se il mio corpo urlava di fermarmi, se era sazio di piacere.
Io volevo cibarmi del suo piacere, dei suoi gemiti, dei suoi occhi appassionati.
Era così bello, pensavo mentre le mie mani percorrevano tutto il suo corpo, in lunghe carezze appassionate.
Ora che la mia mente era più lucida, potevo apprezzare la bellezza che scaturiva da tutto quello, il suo corpo teso sul mio, i nostri respiri rotti dalla passione.
Più lo adoravo, seguendolo in quell'amplesso così intenso, più sentivo qualcosa di nuovo nascere in me.
Un nuovo fuoco, piano, quasi impertinente, divampava in me, tornando a scuotermi come non avrei mai creduto possibile.
Guisgard
09-03-2017, 02.40.58
Ad un tratto la porta si aprì e qualcuno restò sulla soglia a guardare nella stanza.
Era un uomo anziano, vestito in modo impeccabile, come fosse un maggiordomo.
“Ben svegliata, signorina.” Disse a Gaynor. “Le occorre qualcosa?”
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Lady Gaynor
09-03-2017, 02.43.34
Un uomo anziano, che nelle movenze e nel parlare mi ricordava Stewart, entrò e mi chiese se avessi bisogno di qualcosa.
"Si, di sapere dove sono, innanzitutto..." gli risposi
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Guisgard
09-03-2017, 02.46.58
“Non credo siate venuto qui per parlare di lei...” disse lui indicando Gwen “... è solo una schiava...”
“Già, una sgualdrina...” sorridendo la donna “... perchè sono venuto qui? Semplice... per sapere se la tua ricompensa è degna...” guardando ancora Gwen con uno sguardo ambiguo “... mi sembra di si... forse addirittura eccessiva...”
Lady Gwen
09-03-2017, 02.51.12
Mi sentivo in imbarazzo, a disagio, avrei voluto andarmene, ma avevo idea che sarei dovuta rimanere lì e non mi mossi.
Lo sguardo della donna era strano, quasi ambiguo, infatti distolsi il mio, abbassandolo e volgendolo verso di lui, a cui ero ancora stretta.
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Guisgard
09-03-2017, 02.52.19
“Si, strana gente...” disse Pavel aiutando Nyoko a salire sul furgoncino.
Poi partirono.
Imboccarono la stradina e si diressero verso casa.
Era notte ormai, con la brughiera più cupa del solito e con un forte vento che ne sferzava le cime degli alberi ed ululava sinistro attorno a loro.
“Quei tipi alla locanda mi hanno messo addosso una strana inquietudine...” mormorò Pavel “... mah, che stranezza... comunque avevi ragione tu... meglio le pizze... decisamente.” Ridendo.
Nyoko
09-03-2017, 02.58.02
Salimmo sul furgoncino e partimmo verso casa. Dire che fu un ritorno piacevole sarebbe stato stupido, dato che ci accompagnò un senso di inquietudine immenso. "Lo so" dissi poi alla sua risposta sulla pizza, sorridendo soddisfatta e scherzosa. "Ma che strana inquietudine" dissi poi riprendendo il discorso fingendo di guardarmi intorno.
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Guisgard
09-03-2017, 02.59.33
Quelle parole di Clio, quasi supplicanti.
Allora Icarius la baciò con ardore e riprese a muoversi su di lei.
Quella danza così riprese, portando i due amanti a rivivere ancora il piacere forte che li aveva uniti.
Ancora Icarius possedette la regina, dominandola con tutto l'impeto che animava il suo desiderio.
Lei lo sentì forte dentro di lei, mentre si muoveva con passione.
E quella passione lo portò lontano.
Lontano fino ad un'intensa estasi.
Una travolgente marea di piacere.
Un piacere prolungato e totale che condusse il pittore al più dolce ed appagante dei sollievi.
Ed infine lui posò il capo sul petto di lei, col respiro ancora irregolare, ma soddisfatto.
Guisgard
09-03-2017, 03.04.37
L'uomo anziano sorrise a Gaynor.
“Nella villa del famoso Guisgard...” disse “... il famoso divo del cinema... lei non è forse una sua... come si dice? Ah, si... una sua fan?” Ridendo appena. “Gradisce qualcosa di caldo, signorina? Latte, tè o qualche tisana? Magari accompagnata da dei pasticcini o da una fetta i torta?”
Lady Gaynor
09-03-2017, 03.10.00
"Da Guisgard? Ma non è possibile..." risposi stupita "Non ho fame, la ringrazio... Potrebbe per favore riportarmi i miei abiti? E Guisgard dov'è adesso?"
Sembrava di vivere in un sogno, uno di quelli ingarbugliati di cui fai fatica a mettere insieme i pezzi...
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Guisgard
09-03-2017, 03.14.27
“Quindi...” disse lui “... cosa posso fare per voi, milord?”
“Nulla, amico mio...” sorridendo la donna, senza distogliere però lo sguardo da Gwen “... sono tuo amico, no? Di me puoi fidarti, giusto? Non ti sono forse amico? Come Mefistofele lo era per Faust?” Ridendo.
Lui guardò la donna senza replicare nulla.
“Posso sapere il tuo nome?” La donna a Gwen. “Sgualdrina è così spregevole, non credi? Su, dimmelo, per favore...” dolcemente.
Guisgard
09-03-2017, 03.18.00
“Già...” disse Pavel guidando.
Ad un tratto il furgoncino frenò di colpo, perchè un grosso albero era caduto bloccando il passaggio.
“Accidenti...” scendendo il ragazzo dal furgoncino “... questa non ci voleva... la strada è bloccata...” dando un calcio al tronco dell'albero “... dovremmo trovare un'altra strada...” rivolto a Nyoko.
Lady Gwen
09-03-2017, 03.22.45
Quella conversazione era strana.
E poi perché entrambi si rivolgevano a quella donna al maschile?
Era molto molto strano e non capivo, ero confusa, oltre che terribilmente spaventata.
La guardai per un attimo, poi distolsi di nuovo lo sguardo e mi strinsi a lui, stringendo la sua camicia.
Sottile e affilata cattiveria guantata da vellutata e crudele dolcezza.
Questo era la sua voce.
"Gwen..." pigolai piano, quasi a bassa voce.
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Lo sentii riprendere, con foga e vigore.
Lo seguii e assecondai in quella danza che sembrava non voler finire mai.
Lo guardai e lo assaporai mentre raggiungeva il limite.
Mi beai di guardare i suoi occhi mentre perdevano il controllo, mi nutrii del suo respiro che era sempre più rotto dalla passione.
Il suo corpo in me era teso, e saldo, potevo quasi sentire che stava per essere sommerso dalla marea che aveva già portato me oltre ogni confine.
Bramavo e desideravo vivere intensamente quel momento, quell'istante che rendeva tutto compiuto e vero, quello in cui tutta quella passione trovava compimento.
Perciò, quando lo sentii perdere il controllo, assaporai ogni momento.
Mi persi a guardarlo, imprimendo la sua espressione in me, sentivo il suo corpo pervaso da quel piacere immenso, che ormai ben conoscevo.
Mai come in quel momento di intenso piacere, di infinito appagamento, mi era sembrato così bello.
Mentre lo sentivo annegare in quel mare intenso ed infinito fatto di piacere sconfinato, il mio corpo fremeva con lui, quasi che il suo piacere fosse la fonte del mio, come quando avevo gustato il suo sapore e scoperto le gioie dell'amore, e il suo sguardo colmo di eccitazione e godimento mi eccitava come mai mi era capitato.
E ora, ora quella stessa espressione mi appariva ancora più intensa, ancora più seducente ed eccitante.
Osservarlo in quell'attimo di puro godimento, era di certo la cosa più intensa che avessi mai provato.
Ero felice, felice come non lo ero mai stata.
Mentre si accasciava su di me, dolcemente, pensai che avrei voluto regalargli il mondo intero, tutto l'amore, la passione e il godimento possibile.
Guisgard
09-03-2017, 03.29.14
“Sono spiacente, signorina, ma i suoi abiti temo siano un po' malmessi ora...” disse l'anziano a Gaynor “... erano strappati in più punti e con ancora molte schegge di vetro nella stoffa...” sorridendo “... Guisgard? Oh, il padrone non è qui al momento... e credo non tornerà molto presto... per lui è stata una serata alquanto movimentata... lei si riposi... io cercherò un abito per lei... purtroppo in questa casa, con mio dispiacere, non c'è una donna... una donna fissa intendo... quindi dovrò ingegnarmi per trovare un abito... con permesso...” ed andò via.
E dopo qualche minuto la giovane donna sentì freddo.
La stanza infatti fu avvolta come da un alone di gelo.
Come un fantasma fosse arrivato.
Un attimo dopo vide un'ombra accanto al letto.
Lady Gaynor
09-03-2017, 03.38.40
Già, la finestra rotta...
"La ringrazio... se non ci sono abiti femminili, mi porti pure dei pantaloni ed una camicia, mi saprò arrangiare..."
Quando l'uomo uscì, presi a riflettere. Guisgard era in manette quando era andata via la luce, mentre pochi secondi dopo ero stata trascinata via da un uomo mascherato. Come facevo ora a trovarmi nella sua villa? Mentre mi chiedevo questo, sentii un gelo improvviso e vidi un'ombra materializzarsi accanto al letto. Spaventata, lanciai un urlo.
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Guisgard
09-03-2017, 03.39.06
Icarius si accasciò su di lei, sul suo petto, appagato e col respiro ancora irregolare.
Con la testa sentiva il cuore di Clio battere forte, all'impazzata, proprio come il suo.
Cercò allora la mano di lei e la strinse.
“Ti amo...” disse in un sussurro che ancora pulsava di quel piacere appena provato.
Guisgard
09-03-2017, 03.51.40
“Gwen...” disse la donna “... mi piace... Ginevra, vero? Si, il nome reale della regina di Camelot prima che il bigottismo del Cristianesimo latinizzasse tutto.” Sorridendo. “Anche io sono un appassionato di materia Arturiana, sai? Si, sono un maniaco di quelle saghe.” Guardandola con i suoi occhi ambigui. “Sei molto bella, sai? Mi piacciono i tuoi capelli rossi, Gwen... si... molto...”
“E' tardi, dovremmo andare a letto, milord...” lui.
“Non ricordarmi che puoi coricarti con lei...” indifferente la donna “... e sia, sarà meglio andare... ma tornerò presto...” tornando a fissare Gwen “... a presto, piccola...” baciando la mano della ragazza, per poi andare via con i suoi uomini in divisa.
Era così dolce mentre si accasciava su di me, appagato e stanco.
Lo accarezzai, dolcemente, stringendolo a me.
Tutto il mio mondo era racchiuso in quel battito irregolare, in quel respiro ancora rotto dalla passione.
Poi quelle parole, che scaldarono il mio cuore di un calore nuovo e intenso.
"Anche io ti amo, Icarius..." dolcemente.
Guisgard
09-03-2017, 04.00.16
Quell'urlo di Gaynor e poi quell'ombra che si avvicinò.
Era scura, cupa, con solo gli occhi, di un azzurro luminoso, visibili.
“Qui lei è al sicuro.” Disse quell'ombra. “Nessuno le farà del male qui.” Guardandola avvolta solo dalle lenzuola. “E' stata molto fortunata stasera. Quelle sono persone disposte a tutto. Cercavano Guisgard, ma anche coloro che gli sono vicini... e lei gli è vicina, giusto? O bacia chiunque le capiti a tiro?” Fissandola.
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Lady Gaynor
09-03-2017, 04.06.36
"Lei è quello che mi ha trascinata via dalla sala!" Dissi quando riconobbi i suoi occhi azzurri "Perché non mi racconta cosa succede? E chi è lei?"
L'uomo stava parlando di gente che voleva farci del male, quando nella sala avevo visto solo dei poliziotti... Non mi ci raccapezzavo più...
"E per rispondere alla sua domanda, no... non bacio chiunque mi capiti a tiro... ma perché non si toglie quella maschera? È piuttosto inquietante..."
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Lady Gwen
09-03-2017, 04.10.55
Mi dava fastidio ogni suo comportamento in teoria cordiale, il suo tono e il bacio che diede alla mia mano, che ritirai in fretta.
Poi andò via ed io rimasi ancora perplessa e pietrificata.
''Chi... Chi era quella donna? Che sta succedendo?" chiesi con un fil di voce.
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Guisgard
09-03-2017, 04.40.14
Si baciarono teneramente, stringendosi l'una all'altro.
Era nudi, sudati ed appagati, mentre il camino scaldava ed illuminava la stanza.
Icarius si spostò, accogliendo Clio sul suo petto, per poi accarezzarle la schiena dolcemente.
E lei, avvolta nei suoi boccoli biondi, esausta e soddisfatta, senza accorgersene si addormentò fra le braccia del pittore.
E lui restò a guardarla.
Guisgard
09-03-2017, 04.43.28
Finalmente andarono via.
“E' brutta gente...” disse lui a Gwen “... dimenticali e dimentica questo schifo di notte...” scuotendo il capo “... anzi, è meglio tu ti nasconda quando torneranno... vieni, rientriamo in casa... così riposerai...”
Lady Gwen
09-03-2017, 04.53.27
Non risposi, mi sentivo troppo turbata, spaventata e disgustata da quella situazione.
Infatti non parlai e mi strinsi a lui, ancora fortemente scossa.
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Guisgard
09-03-2017, 04.56.10
Lui comprese il turbamento di Gwen.
Lasciò la moto contro il muro e prese la ragazza in braccio.
“Vieni, ti porto in camera tua...” disse lui.
La portò così nella sua stanza, adagiandola poi nel suo letto.
“Riposati ora...” dandole un leggero bacio sulla bocca.
Guisgard
09-03-2017, 04.59.38
“Si, il suo vassoio è a parte.” Disse uno dei cuochi ad Altea. “Il direttore non vuole che abbia qualcosa in comune con gli altri detenuti.”
Nessuno si era accorto del trucco di magia fatto da lei e dal Vangelo ben nascosto nel tovagliolo. “Ha ordini ora, signora?” Chiese un altro di quelli alla segretaria.
Guisgard
09-03-2017, 05.06.26
Il misterioso uomo mascherato non disse nulla a Gaynor.
Poi scosse il capo.
“Chi io sia non ha importanza adesso...” disse infine “... c'è qualcosa di molto più importante a cui pensare...” avvicinandosi al letto “... non bacia così frequentemente?” Fissandola con i suoi occhi azzurri. “Chissà...” vicinissimo a lei “... loro sono ovunque... ci osservano e ci parlano continuamente... non smettono mai di farlo... viviamo come cavie da laboratorio, come maiali che ingrassano per essere poi uccisi, come agnelli condotti al macello... le diranno molte bugie e lei finirà per crederci... io posso solo salvarla... altro, adesso, non è in mio potere fare...” lei vide quell'azzurro avvicinarsi ancora, ormai poteva quasi toccarlo.
Allora lui allungò la mano che raggiunse le lenzuola che l'avvolgevano.
Le strinse e poi le tirò giù, quasi senza che Gaynor se ne accorgesse.
Restò così nuda davanti a lui, davanti a quell'azzurro.
Le dita di lui allora si spostarono verso il seno nudo di lei.
Afferrarono la collanina che la ragazza aveva al collo e la strappò, aprendola in due.
“C'era un microchip...” mormorò “... nascosto dentro... per questo potevano rintracciarla e farle telefonate, mandarle biglietti...” gli occhi azzurri di lui scivolarono poi sui seni e sul corpo nudo di lei.
E Gaynor sentì quello sguardo su tutto il suo corpo.
Altea
09-03-2017, 08.27.21
Rimasi perplessa a quella risposta ma senza dare impressione di stupore nel volto..quindi l'uomo dei libri o mister X non era lo stesso sotto le scale.."Devo controllare anche quello del detenuto tenuto a parte" freddamente, in modo che i miei dubbi fossero fondati perché entrambi erano misteriosi e non potevo sbagliare.."O dirò al direttore di una insoburdonazione da parte vostra. È ammalato che se ne sta solo?" sorridendo al più giovane cuoco.
Nel frattempo presi una bottiglia di vino rosso e la stappai.
Nyoko
09-03-2017, 11.20.04
Continuammo la nostra strada fin quando, Pavel frenó di colpo. "Che succede?" dissi preoccupata. Il cuore iniziò a battermi forte, sentivo i ricordi riaffiorare nella mia mente, facendo salire in me una forte paura. "Pavel, andiamo via di qui" dissi con voce tremante sapendo che qualcosa non andava. "è crollato un tronco?" dissi alle sue parole. Ero ancora tremante e di certo, la scelta di cambiare strada, non mi allettava. "Va... Va bene..." dissi timorosa ma fidandomi di lui. Dentro di me, iniziai a pregare affinché non accadesse nulla, soprattutto a Pavel, che non c'entrava niente in quella storia.
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Lady Gwen
09-03-2017, 15.29.30
Avvicinò la moto al muro per fermarla; ad un certo punto, mentre stavo per scendere, sentii che mi sollevava.
Quel gesto, di una tenerezza disarmante, mi spiazzò ed io cinsi il suo collo con le braccia, come trovando in lui l'unica mia fonte di sicurezza, di protezione, l'unica rimasta.
Poi, come aveva detto, si diresse in camera mia e mi adagiò sul letto.
Accarezzai il suo viso al suo bacio leggero, quasi premuroso, poi di slancio lo abbracciai, facendomi cullare dal battito del suo cuore, dal suo respiro, dal calore del suo corpo, affondando il volto nella sua camicia.
"Resta, ti prego... Non lasciarmi sola, stanotte..."
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Quel bacio così dolce, così tenero, che da una parte contrastava con la foga appassionata che ci aveva sconvolto, e dall'altra la sublimava, rendendola ancora speciale.
Le sue labbra mi apparivano ancora più dolci, nel sentire il suo respiro irregolare, e i suoi occhi ancora più belli se vi leggevo l'appagamento tanto sognato.
Quando si spostò, e allungò una mano perchè potessi raggiungerlo, mi fiondai tra le sue braccia, accoccolandomi contro di lui, con la testa sulla sua spalla.
Mi sembrava di non aver mai provato tanta pace in vita mia.
Lo baciai piano, sulla spalla, e poi, dolcemente, vinta da quella passione incontrollata che ci aveva avvolto, mi abbandonai, e mi addormentai.
La guerra imperava ormai da anni, l'universo era sull'orlo del baratro, vinto dal potere di Cormonios, che voleva assoggettare tutti i pianeti della galassia.
Il concilio dei Sette si era riunito, e si vociferava a gran voce.
Ogni leader galattico voleva dire la sua su Supernova: chi la considerava un abominio, una terribile disgrazia, chi sottolineava il fatto che non avessimo altra scelta e che quell'arma era per noi l'ultima speranza.
Io ascoltavo in silenzio, dal mio alto scranno dorato.
Ascoltavo e immagazzinavo le idee di tutti.
Loro mi guardavano, ma quasi non mi vedevano, abituati com'erano alla mia presenza eterna e inamovibile.
Alla fine i Sette votarono, e la Supernova venne messa in funzione.
Ma chi.. chi avrebbe avuto l'onere di scagliare quella formidabile arma verso Cormonios?
Uno chiedeva all'altro, l'altro all'altro ancora.
Nessuno voleva questa responsabilità.
Temevano ritorsioni, vendette, temevano per la propria anima.
Sciocchi e patetici mortali.
Quando mi alzai dallo scranno, tutto intorno a me si ammutolì.
Ogni capo galattico restava in religioso silenzio davanti alla Regina delle Muse, Comandante dell'esercito interstellare, (etcetera, etcetera).
Tutti loro mi avevano visto restare immutabile nei secoli, avevano sentito le storie raccontate dai nonni, dai bisnonni, dai pronipoti.
In pochi però potevano dire di aver sentito la mia voce.
"Il comando dell'esercito interstellare è affidato a me.." tuonai, nel silenzio generale "Andrò io..." porgendo la mano all'inventore di Supernova, che me la porse.
Non avevo mai visto, in millenni, una tale potenza, una tale arma carica di energia stellare.
Ricordavo quel momento, quello in cui Cormonios era davanti a me.
Eravamo soltanto io, la Supernova, Cormonios, e l'universo sterminato.
Ma poi...
Rimanemmo soltanto io, la Supernova, e la Morte.
Mentre guardavo il pianeta morire, però, mi accorsi che c'era qualcosa di diverso.
Quello che stava implodendo, consumato dall'energia della Supernova non era Cormonios.. ma la Terra.
La Terra.. un pianeta insignificante.
La Terra.. il pianeta di Icarius.
La Terra.. l'unico posto al mondo di cui mi importasse in quel momento.
Una sola creatura poteva decidere le sorti del suo pianeta, dopotutto.
Quanto era grande il potere dell'Amore.
Mi svegliai di soprassalto, ancora turbata da quell'incubo.
Lo sguardo spalancato, il respiro affannato, il cuore che batteva all'impazzata.
Tutto quello sparì, nel vedere Icarius accanto a me.
Era lì, era reale, restai a guardarlo incantata per un lungo istante.
Quasi senza accorgermene, iniziai ad accarezzarlo piano, dolcemente.
"Quanto sei bello.." sussurrai.
E più lo guardavo, più lo accarezzavo, più il mio cuore brillava e pulsava di un'intensa e pura felicità.
I miei occhi si accesero, vispi e maliziosi.
Allora mi alzai, e scivolai sopra di lui, delicatamente, restando per un momento seduta a guardarlo, così tranquillo e sereno.
Era sempre più bello.
Avrei potuto guardarlo all'infinito, nutrirmi di quell'immagine e non aver bisogno di nient'altro al mondo.
Allora sorrisi, un sorriso felice e innamorato, e mi chinai su di lui, iniziando a baciarlo piano.
Baci dolci, teneri e delicati, sul suo corpo sudato e perfetto, infiniti attimi di devozione e amore.
Nascosti tra quelli, come buttati lì per caso, alcuni baci languidi e appassionati, dove alle labbra si aggiungeva la lingua impertinente e vogliosa, e allora il mio sguardo incrociava il suo, uno sguardo malizioso, lo sguardo di qualcuno che sa di giocare col fuoco.
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Lady Gaynor
09-03-2017, 17.31.53
"Loro? Loro chi?" Risposi quasi urlando, innervosita da tutto quel mistero. "Di chi parla e di quali bugie? Ma soprattutto, salvarmi da cosa? Ma non capisce lei che le sue parole per me sono arabo? Se avesse la decenza di spiegarmi, magari potrei sapere in quale pasticcio sono andata ad infilarmi..."
Per tutta risposta, l'uomo dagli occhi azzurri mi tolse il lenzuolo di dosso e mi strappò la catenina dal collo, dicendo che conteneva un microchip per rintracciarmi. Il suo sguardo mi percorreva tutta e, sentendomi estremamente a disagio, ripresi il lenzuolo e me lo rimisi addosso.
"Un microchip? E chi ha potuto metterlo? La catenina è sempre al mio collo e nessun estraneo mi si è avvicinato abbastanza... nessuno, eccetto Guisgard..."
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Guisgard
09-03-2017, 18.19.09
Lui guardò Gwen con i suoi occhi neri attraverso la maschera e sorrise teneramente.
“Tranquilla...” disse “... resterò qui... ora riposa... sei stanca ed anche turbata... al tuo risveglio mi troverai qui...” accarezzandole dolcemente il viso.
Guisgard
09-03-2017, 18.25.25
“Si, dobbiamo cercare una strada alternativa...” disse Pavel a Nyoko “... di qui non si passa... dannazione!”Tirando un calcio contro il tronco.
Risalì sul furgoncino e tornò indietro, cercando una strada alternativa.
Percorsero un paio di miglia e lui notò una stradina seminascosta dalla vegetazione.
“Lì a sinistra sembra esserci una stradina...” mormorò Pavel “... proviamo a vedere dove ci porta...”
E lasciando la strada principale, ormai impraticabile, si addentrarono nel cuore più selvaggio e misterioso della sconfinata brughiera.
Lady Gwen
09-03-2017, 18.25.42
Mi sorrise e mi accarezzò il viso, promettendomi che sarebbe rimasto con me.
Annuii e mi rifugiai fra le sue braccia, mentre chiudevo gli occhi e tentavo di chiudere fuori anche quello che era successo quella notte.
Quell'incontro, quella donna, tutto quello ora era fuori, lontano, lontano da noi e dal nostro piccolo angolo insieme.
Già, perché ora combattevamo insieme: non ero più io contro di lui, che mi aveva rapita, eravamo noi contro gli altri.
Insieme.
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Nyoko
09-03-2017, 18.28.34
Avevo paura. Stava succedendo tutto come la prima volta con Marios. "Facciamo attenzione, però..." dissi turbata cercando di reggermi per il troppo tremolio. "Non voglio che riaccada..." dissi come un sibilo. "Di solito non mi spaventa l'ignoto o il tetro... Ma dopo quello che mi è successo..." dissi girando la testa un po' ovunque. E nel frattempo, Pavel aveva imboccato il vicolo indicato.
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Guisgard
09-03-2017, 18.28.36
“Miss...” disse il giovane cuoco ad Altea “... non ci sono due detenuti tenuti in isolamento perenne... si tratta di uno soltanto, quello cioè a cui il direttore ha impedito di poter leggere libri...”
Altea
09-03-2017, 18.32.29
Centro...quindi erano la stessa persona..addirittura l' isolamento perenne.."Bene..grazie ragazzo" sorridendogli "E chi serve il rancio..i soldati immagino. Sapete, nemmeno a me è concesso superare quelle scale, un pò temo..è così terribile questo uomo?" guardando loro..magari qualcuno sapeva di lui altrimenti scattava l' altro piano.
Guisgard
09-03-2017, 18.40.39
Il calore del corpo di Clio su di lui, il sapore delle sue labbra languide e quello ardente della sua lingua destarono, come per incanto, Icarius dal suo riposo.
Aprì gli occhi e l'azzurro del loro mare si fuse con quello chiaro dello sguardo di lei, malizioso ed impertinente.
Poi guardò il corallo delle sue labbra che lo deliziavano con quei baci.
“Che bel risveglio...” disse lui sorridendo “... ho fatto qualcosa di speciale per meritare tanta generosità da sua altezza?” Godendosi quelle belle e sensuali sensazioni.
Vedere i suoi occhi aprirsi piano piano, era un miracolo prezioso e unico.
"Buongiorno Amore..." chinandomi su di lui per sfiorare il suo viso col mio.
Poi lo baciai piano, su quelle labbra così belle e morbide.
Sorrisi, dolcemente a quelle parole del mio splendido Amore.
"L'hai resa la donna più fortunata del mondo..." dolcemente "E non riesce a starti lontano.." divertita, per poi tornare a baciarlo dappertutto, cercando di tanto in tanto il suo sguardo col mio.
Guisgard
09-03-2017, 19.02.27
Gli occhi azzurri dell'uomo mascherato restarono su Gaynor per tutto il tempo che occorse a lei per riprendere le lenzuola e ricoprirsi.
“Immagino...” disse lui “... non pretendo lei mi creda... tuttavia voglio sia più prudente da oggi in poi... quel microchip non può essere finito per caso nella sua catenina... comunque lei non si è cacciata in nessun pasticcio... ci siamo tutti dentro, sia chi conosce la verità, che chi, come lei, la ignora e la crede assurda...”
Allora si avvicinò ancora a Gaynor, così tanto che lei restò quasi ipnotizzata dall'infinito azzurro di quel mare racchiuso negli occhi misteriosi di lui.
Un attimo dopo sentì le labbra del misterioso uomo sulle sue.
Un bacio intenso, penetrante, profondo, che sembrò arrivare fino al suo cuore.
Cuore che batteva all'impazzato.
E solo il battito infinito del suo cuore sembrava scandire quell'attimo infinito.
Un istante dopo un grosso applauso destò Gaynor.
Le luci si riaccesero in sala, col pubblico in visibilio per quella prima scena del film.
Gaynor era sempre al suo tavolo, con Curtis, Laiwa e naturalmente anche Guisgard, che la fissava.
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Guisgard
09-03-2017, 19.34.51
Pavel sentò Nyoko farfugliare.
“Ehi...” disse “... tutto bene? Ti vedo scossa? Tranquilla, troveremo una strada, vedrai.”
Ad un tratto in lontananza videro una luce.
“Ecco, visto?” Pavel. “Seguiamo quella luce.
Allora apparve davanti a loro un castello.
Un maniero che Nyoko aveva già visto.
Era quello del barone.
Guisgard
09-03-2017, 19.38.12
Gwen , rassicurata dalla vicinanza di lui si addormentò...
Si svegliò di colpo e lui non c'era più.
Era però giorno e dalle tendine filtrava la luce del Sole.
Gwen si alzò stiracchiandosi, ma poi si accorse che la stanza era diversa.
Più grande e bella.
Avvertì una sorta di panico irrazionale.
Di profonda incertezza.
Ad un tratto sentì qualcosa, come una strana sensazione di non essere sola.
“Ciao, Gwen...” disse una voce.
La ragazza si voltò di scatto e vide quel volto.
Il volto del conte.
“Non sei più ospite al suo castello...” fissando i suoi occhi “... ma nel mio...” con un sorriso ambiguo.
Gwen si svegliò di scatto.
Era stato un sogno.
Lui era accanto a lei addormentato, tuttavia il ricordo di quel sogno, del volto del conte, non riusciva ad abbandonarla.
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Guisgard
09-03-2017, 19.39.23
“Neanche noi sappiamo molto di lui, miss...” disse uno dei cuochi ad Altea “... si dice, tra i secondini e gli altri detenuti, che sia pericoloso... al punto che deve restare in isolamento perenne... forse è già impazzito per questo... inoltre è anche vietato parlargli... nessuno deve dargli confidenza... ordini del direttore...”
Guisgard
09-03-2017, 19.40.49
“Ehi...” disse Icarius divertito da quel risveglio regalatogli da Clio “... non è ancora giorno e già la sveglia è così bella?” Sorridendo. “Uhhh...” godendosi i languidi baci della regina galattica “... così viene voglia di addormentarsi ancora e godersi un altro risveglio così...” mentre i boccoli chiari di lei gli accarezzavano la pelle.
Nyoko
09-03-2017, 19.43.56
Non risposi, ero troppo preoccupata all'idea di ritrovarmi in quel posto. Sentì poi le sue parole, ad ogni sillaba aumentava la mia ansia. Poi si fermò "dove siamo?" dissi io preoccupata e cieca...
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Altea
09-03-2017, 19.45.56
Ascoltai il cuoco sempre fingendo.."Addirittura...pericoloso e pazzo..certo essere in una cella in isolamento può rendere pazzo una persona...nemmeno parlargli e dargli cofidenza. Si, il direttore mi ha detto nessuno si deve avvicinare...bene...io vi lascio, a domani mattina per le colazioni..mi porto questa bottiglia di vino pregiato, glielo avevo chiesto al direttore".
E salutandoli sorrisi loro ma non troppo.
Andai nella mia stanza e rovistai nella borsetta e finalmente la trovai e risi tra me e me...era il sonnifero che usavo quando dovevo mettere ko Raimonde quando tentava un approccio..funzionava sempre e avrebbe funzionato sul direttore..e poi forse una via libera l' avrei avuta.
Misi il sonnifero dentro la bottiglia e la chiusi bene e presi i due calici e bussai alla sua porta entrando senza problemi.."Direttore..sono Altea...ho fatto tutto...ho portato del vino per rilassarci di questa giornata pesante di lavoro".
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Lady Gwen
09-03-2017, 19.54.34
Mi addormentai, aspettando solo di svegliarmi per ritrovarlo accanto a me.
Improvvisamente, però, mi svegliai e vidi che non c'era.
Mi sentii sprofondare.
Possibile che non riuscisse ad essere di parola almeno una volta?
Poi però mi accorsi che non ero in camera mia.
Ero in un'altra stanza.
Poteva essere la sua, dopotutto quando ci ero entrata era buio, quindi poteva esserlo; tuttavia mi sembrava strano che permettesse alla luce del Sole di entrare.
Speravo che si fosse veramente ricreduto e che fosse riuscito a superare l'ostacolo delle cicatrici.
Però avevo una sensazione strana, mi sentivo inquieta.
All'improvviso, una voce.
Mi voltai di scatto e la vidi, quella donna.
Il sangue si gelò nelle vene, quando disse che ero nel suo palazzo.
Lì, mi svegliai, spaventata e con quell'immagine ambigua e terrificante della donna che non mi abbandonava.
Con grande sollievo capii che era stato tutto un sogno, ero ancora nella mia camera e lui dormiva accanto a me, tranquillo.
Era stato un sogno orribile, la sensazione di smarrimento e poi di terrore ancora non mi abbandonavano, tuttavia tornai a stendermi sul suo petto, tentando di calmarmi e guardando lui dormire, mentre accarezzavo dolcemente il suo viso e poi mi allungavo verso di lui per baciarlo, troppo impaziente per aspettare che si svegliasse.
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Lady Gaynor
10-03-2017, 00.07.21
No, non poteva essere... il cuore batteva così forte che temevo potesse scoppiare da un momento all'altro. Ero come andata in trance, mi ero talmente immedesimata nel film da aver creduto di viverlo sul serio.
Stavo uscendo di senno, come chi scopre di essere al primo stadio della pazzia. Mi guardai intorno e vidi volti entusiasti e ridenti, mentre le voci si mescolavano agli applausi. Solo una persona era rimasta seria e mi guardava... si trattava di Guisgard, i cui occhi azzurri mi fissavano enigmatici come l'uomo del film, l'uomo che alla fine della scena mi aveva baciata appassionatamente. O meglio, aveva baciato l'attrice, ed io mi ero sostituita a lei nella mia mente malata. Si, quella era l'unica spiegazione... stavo perdendo il senno...
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Guisgard
10-03-2017, 01.06.30
“C'è un castello...” disse Pavel a Nyoko “... la luce proveniva proprio da una delle sue torri... forse è il caso di raggiungerlo e chiedere indicazioni a chi vi abita...”
Nyoko
10-03-2017, 01.08.32
"No!" urlai quasi gettandomi su di lui. "è il castello dove sono rimasta cieca. Ti prego andiamo via di qui... Troveremo un'altra strada" cercando il suo viso con le lacrime che mi pungevano gli occhi.
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Risi con lui, spensierata, mentre continuavo a baciarlo dolcemente.
Finchè poi non crollai su di lui, scivolando al suo fianco, senza però mai lasciarlo.
"Lo sai che siamo proprio egoisti?" ridendo, mentre mi accoccolavo contro di lui "Abbiamo il mondo intero da salvare e ce ne stiamo qui tutti soli..." divertita, mentre cercavo le sue labbra con le mie.
"Che bella idea!" risi, dolcemente, prima di baciarlo piano.
Guisgard
10-03-2017, 01.11.39
Gwen si strinse a lui, baciandolo, serena e felice di essere lì con quell'uomo, lontana da quell'incubo.
Poi, ad un tratto, lui si svegliò, trovandola sul suo petto.
“Ehi, ciao...” disse lui sorridendole “... non è ancora l'alba...” guardando la finestra “... già sveglia? Come mai?”
Guisgard
10-03-2017, 01.16.38
Icarius rise, mentre Clio continuava a cercare le sue labbra ed a baciarlo.
“Si...” disse assaporando la bocca di lei “... dovremo andare, sai? Tra carabinieri e tutto il resto, forse ce la stiamo prendendo un po' comoda, no?” Con la regina che su di lui continuava a provocarlo.
Lady Gwen
10-03-2017, 01.18.30
Finalmente si svegliò e gli sorrisi.
Poi in realtà mi mortificai quando disse che non era ancora l'alba.
Ormai giorno e notte si confondevano, essendo quella casa costantemente al buio.
"Scusami, non volevo svegliarti..." mormorai, dispiaciuta "Ho fatto un brutto sogno..." accucciandomi su di lui.
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Guisgard
10-03-2017, 01.20.23
“Ehi...” disse stupito Pavel “... come fai a dirlo? Come fai ad esserne certa? Tu non puoi vedere questo castello... e poi nella brughiera ce ne sono parecchi, sai?” Fissando Nyoko.
Sbuffai, dolcemente, a quelle parole di Icarius.
Aveva ragione, sapevo benissimo che aveva ragione, eppure avrei voluto fermare il tempo e restarmene lì a coccolarlo per tutta l'eternità.
"Sì.." sospirai "Dovremmo andare..." mentre mi chinavo su di lui ancora, baciando dolcemente il suo collo.
"Eh.." sospirai di nuovo, senza smettere di baciarlo "Dovremmo alzarci.." sbuffai.
Era davvero terribile, ma sapevo che non avremmo risolto niente standocene lì, allora, con uno sforzo immane, scivolai alla destra di Icarius, senza toccarlo.
"Eh..." un terzo sospiro "Dobbiamo capire che cosa volevano da te..." pensierosa "Che cosa vogliono, perchè dubito che abbiano smesso di cercarti..".
Nyoko
10-03-2017, 01.23.41
"Non lo so..." dissi col fiato corto... "Ho solo paura... Non voglio che sparisca anche tu..." dissi mordendomi leggermente le labbra. "Non so se è lo stesso castello, so che io ed il mio accompagnatore lo avevamo trovato dopo aver percorso un sentiero desolato..." stiengendomi le spalle in un abbraccio.
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Guisgard
10-03-2017, 01.26.04
Lui sorrise.
Poi quelle parole di Gwen.
“Un brutto sogno...” disse guardandola “... che sogno? Ti va di raccontarmelo?”
Guisgard
10-03-2017, 01.30.29
Clio scivolò via da lui, che cercò per un istante tuttavia di fermarla, per poi desistere.
Il fuoco del camino stava per spegnersi, ma fuori era ancora buio.
“Mi credono un assassino i carabinieri...” disse Icarius “... non so come siano arrivati a questa assurdità, ma io non intendo tornare in cella...” seccato, per poi guardare la brace nel focolare.
Lady Gwen
10-03-2017, 01.30.44
Lo guardai per qualche secondo, poi abbassai lo sguardo, muovendo casualmente il dito sul petto di lui, in silenzio.
Dopo alcuni minuti buoni sempre in silenzio, mi decisi a raccontarglielo, nel tentativo di non farmi travolgere da quelle orribili sensazioni.
Sapevo che non avrebbe mai permesso che mi accadesse qualcosa, ma la paura mi attanagliava ugualmente.
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Staccarmi da lui fu davvero difficile, ma dovevamo pensare a risolvere quella situazione.
Così pensai, attentamente, a quanto era successo.
"Sì, ti credono un assassino..." sospirai "Per via del tuo costume... forse potremmo partire da quello.." guardandolo "Ricordi dove l'hai acquistato? Effettivamente è strano che un costume abbia delle frecce in titanio, no? Magari c'è stato qualche errore o che so io.." azzardai.
Guisgard
10-03-2017, 01.34.32
“Ti hodetto...” disse Pavel prendendo la mano di Nyoko “... ci sono molti castelli nella brughiera... e poi sei con me, ti proteggerò io... tranquilla... dimmi piuttosto... chi era il padrone di quel maniero?”
Nyoko
10-03-2017, 01.36.11
"Un barone..." dissi tremando al calore di quelle mani sulle mie. "Ma c'era anche un altro uomo... Era chiuso in una stanza, legato ad una catena..." dissi portando il viso verso il suo.
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Guisgard
10-03-2017, 01.41.14
Gwen raccontò quel sogno e lui ascoltò ogni sua parola con molta attenzione.
“Immagino quell'incontro ti abbia turbata...” disse infine lui “... cerca di non pensarci, era solo un sogno... un brutto sogno... su, è ancora buio... cerca di riposare un altro po'... tra non molto albeggerà...” accarezzandole i rossi capelli.
Guisgard
10-03-2017, 01.45.53
“Non so...” disse Icarius mettendosi a sedere sul pavimento in legno “... è stato mio zio a procurarmi il costume, con l'arco e le frecce...” guardò Clio che nuda se ne stava tranquillamente davanti a lui “... forse dovresti coprirti...” guardandola “... lo dico per te... potresti prendere freddo...” evitando di precisare che vederla così era una tentazione per lui.
Lady Gwen
10-03-2017, 01.48.00
Mi ascoltò con attenzione, senza interrompermi.
Annuii, un po' demoralizzata, perché sapevo che non avrei allontanato facilmente quei pensieri.
Chiusi gli occhi al suo tocco sui capelli e alle sue parole, avvicinandomi lentamente e arrivando quasi col capo sotto l'incavo del collo, mentre venivo cullata dal battito del suo cuore.
Poi aprii di nuovo gli occhi e lo guardai.
"Tu... Sarai sempre qui dopo, vero?" sussurrai pianissimo, coi miei occhi grandi e smarriti a cercare i suoi.
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"Dobbiamo parlare con tuo zio.." sentenziai, a quelle parole, puntellandomi sui gomiti, per poterlo vedere meglio ora che si era seduto.
Lo zio... certo era ovvio che c'entrasse qualcosa.
O aveva subito lo stesso lavaggio del cervello di Icarius, oppure sapeva benissimo che la sua vita non esisteva, ed era lì per proteggerlo.. o per controllarlo?
Tutto in quella storia non aveva il minimo senso, quello sicuro.
Ogni cosa era da analizzare, capire, eppure ogni cosa era avvolta in un manto di mistero così fitto, che a me pareva intricato come una selva di rovi.
Poi quelle parole di Icarius mi sorpresero.
"Sei molto dolce.." sorrisi "Ma non ho freddo..." dolcemente.
Guisgard
10-03-2017, 01.56.58
“Tranquilla...” sorridendo Pavel a Nyoko “... se troveremo un barone nel castello, o magari un marchese o persino un principe, ti prometto scapperemo a gambe levate.” Divertito. “Su, vedrai non succederà nulla.”
Così si diressero verso il castello.
Arrivarono davanti al grande portone d'ingresso, trovandolo semiaperto.
“Che strano...” Pavel “... è notte e questi lasciano aperto il portone...”
I due ragazzi si avvicinarono e lui bussò più volte.
Allora arrivò un gobbo deforme.
“Cosa cercate?” Chiese ai due giovani.
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Guisgard
10-03-2017, 02.01.27
“Certo che ci sarò...” disse lui guardando Gwen negli occhi “... riposa... io ti guarderò tutto il tempo, così non farai brutti sogni... veglierò sul tuo riposo...” accarezzandole il volto e poi giocando per un istante con un dito sulle labbra di lei “... riposati... ti fischietterò una dolce nenia...”
E cominciò a fischiettare una dolce melodia per aiutare Gwen a riposare.
Nyoko
10-03-2017, 02.02.27
Annuì piano alle parole di Pavel forzando appena un sorriso alle sue parole. Così scendemmo dal furgoncino. Tremavo ma dovevo fidarmi della presenza di Pavel. Arrivammo così ai pressi del maniero e Pavel mi fece notare la porta aperta "anche quella volta era aperta... Era sempre aperta..." dissi ancora tremante. Presi un profondo sospiro, dovevo essere forte, come la prima volta, combattere quella paura e vincerla. Pavel bussó e qualcuno ci accolse.
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Guisgard
10-03-2017, 02.09.13
“Mio zio...” disse Icarius “... e perchè mai? Per sapere dove ha trovato il costume?”
Poi la guardò per quelle sue ultime parole.
“Il camino si sta spegnando...” mormorò a Clio “... forse dovresti coprirti... ed anche io credo...” alzandosi e cercando i suoi vestiti.
Lady Gwen
10-03-2017, 02.10.16
Lo guardai, lo ascoltai, non potevo oppormi, non potevo fare a meno di emozionarmi quando mi diceva quelle cose stupende, che mi avrebbe guardata mentre dormivo per scacciare i brutti sogni, o quando accarezzò il mio viso e le labbra ed io intrecciai le nostre dita.
Chiusi gli occhi quando quella nenia iniziò e la unii al battito del suo cuore, quasi fossero la melodia e la pulsazione di un brano musicale, eseguito da lui, che dirigeva quelle note come il più esperto dei musicisti, creando quella perfetta armonia fra suono e battiti di cuori, che colmavano l'uno il vuoto nel petto dell'altro, unitamente al suo respiro, simile all'accordo finale di quella incantevole melodia.
E mi addormentai.
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Dovevo essere delicata, temevo moltissimo le crisi che avrebbero potuto scatenarsi da un possibile trauma.
"Sì, esatto.." minimizzai "Magari lui ricorda dove l'ha comprato e possiamo iniziare le ricerche.." pensierosa.
"Anche perchè non abbiamo molte altre piste.. quelli parlavano di un film, ma non so a quale si riferissero..." cercando di ricordare "E poi c'è quel nome.. Conte Justine, che non abbiamo più avuto il tempo di approfondire... e non sappiamo nemmeno se sia collegato.." pensierosa.
"Senza contare che dobbiamo muoverci nell'ombra.. quegli uomini ti staranno cercando.." sospirai "E dopo il commissariato.. beh, cercheranno anche me, immagino...".
Quello non era propriamente vero, dato che nessuno mi aveva visto, ma non volevo turbare Icarius dicendogli che avrebbero incolpato lui anche di quello.
Lui poi si alzò, e andò a cercare i suoi vestiti.
Dapprima lo osservai, mugugnando qualcosa di incomprensibile che però somigliava a un verso di disapprovazione.
Poi non riuscii a resistere e mi alzai, raggiungendolo e abbracciandolo.
"Beh, se hai freddo..." sussurrai, stringendolo dolcemente a me, per poi avvicinare il viso al suo orecchio "Credo di essere sufficientemente calda per scaldarti.." sussurrai, pianissimo, con il mio corpo che ormai sfiorava il suo.
Guisgard
10-03-2017, 02.24.31
“Chiedo scusa...” disse Pavel al gobbo “... la strada era interrotta ed essendo notte non riusciamo a trovare un'altra direzione... ci servirebbe quindi un'indicazione...”
“Entrate...” il gobbo a lui e a Nyoko.
Entrarono così nel castello ed il gobbo li condusse in grande salone.
“Chi è il padrone qui?” Chiese Pavel.
“Il conte...” rispose il gobbo.
Guisgard
10-03-2017, 02.29.31
Gwen, rassicurata dalla forte presenza di lui, si addormentò di nuovo e stavolta riposò tranquilla, senza più sognare.
Lui restò accanto a lei a guardarla, sfiorandole le ciocche rosse.
Poi il suo sguardo si fece cupo.
Una miriade di pensieri giunsero a portare ombra sul suo animo.
Ripensava a quell'incontro, al conte ed al dramma che attanagliava il suo cuore.
Gwen dormì fino al mattino, svegliandosi col Sole.
E lui era ancora accanto a lei.
Nyoko
10-03-2017, 02.32.27
La persona che ci accolse ci fece entrare per condurci dal suo padrone. Il fatto di non vedere niente, mi rendeva ancora più inquieta. "Un conte..." dissi facendo eco alle parole di quell'uomo. Strinsi forte la mano di Pavel, sentendomi arrivare la giusta forza che mi serviva per andare avanti.
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Lady Gwen
10-03-2017, 02.35.17
Il mio sonno fu sereno, tranquillo e mi piaceva pensare che fosse davvero suo il merito, della sua presenza, delle sue carezze.
Mi svegliai, con la stanza appena illuminata dal Sole e lui era lì, ad accarezzarmi i capelli.
Sorrisi un po' assonnata e mi stiracchiai.
"Credo di poterlo dare, adesso, il buongiorno..." dissi piano, con una leggera risata, poi lo raggiunsi e assaporai dolcemente le sue labbra, a lungo.
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Guisgard
10-03-2017, 02.36.52
Icarius annuì a Clio e poi cominciò a raccogliere i vestiti.
Ma lei si avvicinò a lui, sensuale, bellissima e maliziosa.
Quelle parole e lui si voltò verso la regina, abbracciandola.
Erano di nuovo in contatto, l'una contro l'altra.
“Lo vedo...” disse il pittore “... lo sento che sei calda...”
E lei, in quel contatto, sentì il corpo di Icarius, così sensibile al suo fascino, che si eccitava di nuovo.
Guisgard
10-03-2017, 02.50.53
Nyoko strinse forte la mano di Pavel ed anche lui rispose stringendo quella di lei.
Il castello era grande, antico ed in qualche modo inquietante, forse per gli strani quadri alle pareti, i tanti animali impagliati e le armature ormai arrugginite.
Il gobbo condusse i due in un salone ed andò via.
“Che strano posto...” disse Pavel rimasto solo con Nyoko “... mah, qui non ci resterei neanche se fossi uno spettro...”
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò qualcuno.
Qualcuno che Nyoko non poteva vedere.
Guisgard
10-03-2017, 02.55.35
Gwen si svegliò e come buongiorno baciò dolcemente e a lungo il suo misterioso padrone.
“Andiamo a fare colazione, su...” disse lui, scendendo dal letto ed aiutando anche Gwen a fare lo stesso.
Si prepararono e scesero giù per la colazione.
Ma appena di sotto, la domestica avvertì il suo padrone che lo richiedevano al telefono.
Prese la cornetta e sbiancò.
Nyoko
10-03-2017, 02.59.32
Risi piano alla battuta di Pavel. "Io non ci vorrei diventare uno spettro qui..." dissi sentendo la sua mano nella mia. Ad un tratto entrò qualcuno, qualcuno che ovviamente non potevo vedere, ma speravo non fosse quella strana persona che mi aveva resa cieca.
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Lady Gwen
10-03-2017, 02.59.48
Dopo quel momento dolce solo nostro, scendemmo giù per la colazione.
Lì però la domestica ci avvisò che qualcuno lo richiedeva al telefono e lo vidi letteralmente sbiancare.
Mi terrorizzai e lentamente mi avvicinai a lui, prendendo il suo braccio.
"Che succede?" sussurrai, con la paura nella voce.
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Il contatto col suo corpo, quelle parole sussurrate al suo orecchio.
Poi si voltò verso di me, e mi abbracciò, dolcemente.
Quanto adoravo quel contatto, quel sentire il suo corpo contro il mio.
Il suo corpo eccitato nuovamente, contro il mio che cominciava a bruciare lentamente, a bramare nuovamente di annegare in quel mare sconfinato.
Quanto era bello.. pensai, mentre lo guardavo.
"Come posso salvare il mondo..." sussurrai, mentre le mie mani iniziarono ad accarezzarlo dolcemente.
Definivano il suo petto, le sue spalle, le braccia strette intorno a me.
E poi ancora tornavano dove batteva il suo cuore così grande.
"Se vorrei fermare il tempo.." continuai, mentre i miei occhi seguivano l'andamento delle mie mani, che rapide, lente, dolci e appassionate disegnavano quel corpo meraviglioso, come fosse una statua da modellare con Amore "Ed avere una lunga ed eterna notte..." sussurrai, come rapita.
"Per poterti amare.." mentre le mie mani scendevano e i miei occhi si alzavano a cercare i suoi.
"Ancora..." in un caldo sussurro appassionato, mentre le mie mani stuzzicavano, assaporavano, in un gioco ardito la sua eccitazione ormai prorompente.
"E ancora.." mentre i miei occhi si nutrivano dell'espressione di lui, senza smettere di toccarlo, turbarlo, eccitarlo.
"E ancora.." mentre il mio corpo si beava di quel gioco nuovo, bruciando di un fuoco nuovo, alimentato dalle reazioni di lui a quei momenti di piacere.
"E ancora.." sussurrai infine, sulle sue labbra, quasi volessi assaporare e tenere per me anche il suo respiro rotto dall'eccitazione.
"E ancora..".
Guisgard
10-03-2017, 03.13.17
Entrò una figura vestita in modo appariscente.
“Benvenuti...” disse a Nyoko ed a Pavel “... sono il conte Justine, padrone di questo castello...”
“E' un onore...” annuì Pavel, raccontando poi cosa era loro accaduto.
“Avete fatto bene a fermarvi qui...” il conte “... è notte e la brughiera è pericolosa...” guardò Nyoko “... e questa bella ragazza? Chi è?” Fissandola. “Oh, ma tu sei cieca...”
Guisgard
10-03-2017, 03.14.00
“Nulla...” disse lui, mettendo giù la cornetta “... siediti a tavola... mangeremo qualcosa...” bianco in viso “... si, ho bisogno di qualcosa di caldo...” guardando poi Gwen “... no, non va niente bene... per niente... il mio volto... tu non potresti mai amarmi... è inutile prenderci in giro...”
Lady Gwen
10-03-2017, 03.21.40
Nulla... Ma come nulla?
Era bianco come un lenzuolo.
Poi di nuovo quelle parole.
Mi avvicinai a lui, prendendo le sue mani e cercando i suoi occhi.
"E se io ti amassi già?" sussurrai, trovando la forza di pronunciare quella frase.
"Io... Io vedo tanto in te... Le tue attenzioni, le tue parole che mi catturano e mi rapiscono completamente, il tuo modo di fare, la tua risata stupenda e spensierata quando ti lasci andare, come stanotte sulla moto, i tuoi occhi..." dissi, dolcemente "Ma se è una prova quella che vuoi, allora togli questa maschera..." mormorai, con gli occhi nei suoi.
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Guisgard
10-03-2017, 03.30.30
Erano in piedi, abbracciati, stretti, alla fioca luce del fuoco morente nel camino.
Icarius guardava Clio negli occhi, beandosi, godendo di quel meraviglioso contatto, quel tocco, quel gioco.
Lei che stuzzicava, tentava, giocava con l'eccitazione di lui, la sua virilità.
E poi quelle sue parole, quel tono caldo, basso, seducente, eccitante.
“Così mi fai impazzire...” disse lui in un sussurro, per poi accarezzarle i seni, lambendo i suoi capezzoli, già turgidi.
Ma quella mano del pittore non si fermò.
Continuò a scendere, accarezzando il ventre ed i fianchi della regina, fino a raggiungere dove lei era più calda, più accogliente, come i petali di un fiore bagnati con la rugiada del mattino.
E cominciò a giocarci, quasi seguendo le movenze delle mani di lei che ancora si divertiva a tastare l'ardore, l'impeto, la virilità del suo giovane pittore.
“Sei eccitata anche tu...” gemendo lui, senza smettere di toccarla.
Erano in piedi, l'una contro l'altro.
Lo sguardo, i gemiti, l'espressione di Icarius, era come se tutto quello arrivasse direttamente ad ogni fibra del mio essere, del mio corpo eccitato, del mio cuore innamorato.
Lo sentivo, pelle contro pelle, eccitarsi sempre di più, mentre i suoi occhi, il suo viso insieme a tutto il suo corpo, mi donavano meravigliosi segnali di godimento e piacere.
Adoravo quel contatto, quel gioco, adoravo poterlo assaporare in quel modo, con le mani che non si fermavano, che bramavano più di ogni altra cosa sconvolgerlo, eccitarlo, portarlo al limite e vederlo naufragare.
Poi le sue mani sul mio seno, intensi e forti brividi accompagnarono il loro passaggio.
Credevo di impazzire, l'eccitazione era sempre più forte, nutrita dai gemiti di lui.
Ma un caldo e intenso gemito uscì impertinente dalla mia bocca, quando la sua mano scese in me.
Il suo tocco, quelle dita che già mi avevano assaporata e portata oltre ogni limite.
Chiusi gli occhi, assaporando quel momento così intenso, dove il piacere di dare si mischiava al piacere di ricevere.
Poi le sue parole, allora aprii gli occhi e mi permisi di naufragare per un lungo istante nell'oceano dei suoi.
"Nulla mi eccita di più che vederti impazzire.." sussurrai, con gli occhi che divennero due tizzoni ardenti.
Quel gioco reciproco, rubato alla notte che già ci aveva donato tanto, sembrava ancora più ardito, complice.
Un gioco che racchiudeva l'impossibilità di starci lontani a vicenda, il desiderio continuo, la passione folle, l'amore incontrollato.
Le nostre mani si muovevano in sincrono, quasi seguissero un ritmo unico, i nostri corpi si eccitavano e godevano l'uno dell'altro, come se l'altro fosse il nostro unico nutrimento, i nostri sguardi si specchiavano l'uno nell'altro, i nostri gemiti si rincorrevano e i nostri cuori battevano all'unisono.
Guisgard
10-03-2017, 03.53.27
Per un lungo istante lui guardò Gwen.
Un lungo istante fatto di silenzio e paura.
Poi, ad un tratto, con un gesto improvviso, lui si tolse la maschera.
Allora Gwen guardò finalmente il suo volto.
E restò sconvolta.
Era un viso sfigurato, come se qualcuno, con inaudita ferocia, gli avesse letteralmente strappati via lembi di pelle e carne.
Ma ciò che stravolse la ragazza fu quando riconobbe quel viso.
Era Elv.
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Guisgard
10-03-2017, 04.07.51
Quel gioco reciproco, quella gara, quella corsa folle volta a far impazzire l'altro, continuava.
Erano in piedi, eccitati ed innamorati, nudi, incatenati l'una all'altro attraverso le loro mani che si muovevano ora lentamente, ora più veloci, sicure, desiderose, insaziabili.
E nel fare ciò, nel darsi reciproco piacere, Icarius e Clio si baciarono, legando così anche le loro labbra e le loro lingue.
La regina galattica poteva toccare con mano l'ardore e la virilità di quel terrestre, di quel giovane pittore.
E più lo deliziava, più lo vedeva gemere, godere, impazzire.
I suoi occhi erano di un azzurro chiaro, limpido e grandi.
Occhi in cui lei poteva vedere dentro tutto ciò che gli stava donando.
Ossia un piacere senza fine.
Ma anche la bella musa in breve iniziò a perdere
lucidità.
La mano di Icarius, le sue dita che muoveva con maestria infinita, con sicurezza disarmante, con un impeto ed un ardore non comuni sembravano incapace di fermarsi.
Incapaci di smettere e di interrompere quel gioco.
Lei le sentiva muoversi ed affondare in quel lago infinito e screziato.
Quel lago che faceva vibrare e sussultare il suo ventre e tutto il suo corpo.
Sempre di più, sempre di più.
Ed ormai la bella regina non poteva più reggersi sulle gambe, stare in piedi con le sue sole forze.
E si appoggiò allora al suo uomo, al suo pittore.
Solo così poteva non arrendersi a quel piacere senza limiti.
Lady Gwen
10-03-2017, 04.11.29
Rimase in silenzio, per un lungo istante.
Un istante fatto di tensione, durante il quale mi chiesi che effetto avessero sortito nel suo animo le mie parole.
Poi, con un gesto improvviso che mi fece trattenere il respiro, la tolse.
Ed io lo vidi.
Il suo volto ferocemente e orribilmente sfigurato.
Ma ciò che mi lasciò senza parole fu accorgermi che era lui.
Elv.
Avevo avuto ragione per tutto quel tempo, lui era sempre stato lì, accanto a me.
Sapevo che non poteva essersene andato, lo avevo sempre saputo in cuor mio, sempre, fin dal primo istante.
"Tu... Sei tu..." sussurrai, con un leggero sorriso che emergeva dalle lacrime che avevano iniziato a scorrere senza che me ne accorgessi.
In un istante lo strinsi a me, forte, in una presa spasmodica, disperata, felice.
"Lo sapevo... Lo sapevo che eri tu, lo sapevo..." mormorai, poi tornai a guardarlo "Chiunque ti abbia fatto questo pagherà, è una promessa" dissi risoluta.
Poi presi il suo volto fra le mani e lo baciai, con Amore, trasporto, gioia, commozione, un bacio forte, impetuoso, travolgente, che si spostò poi sul suo viso sfigurato, scindendosi in tanti piccoli e teneri baci, mentre lo stringevo ancora forte a me.
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Guisgard
10-03-2017, 04.25.04
Si baciarono.
Gwen lo baciò, senza paura, né repulsione per quel volto sfigurato.
Si baciarono e si strinsero l'una all'altro.
Elv la tenne forte, come se avesse paura di perderla, di vederla volare via, per quel suo volto terribilmente deturpato.
“Oh, Gwen...” disse lui in un caldo sospiro “... chi mi ha fatto questo? Il demonio, Gwen... lui... invece della mia anima si è preso il mio volto, la mia vita... e mi ha segregato qui dentro... con te come unico premio... unica gioia in questa mia terna dannazione...”
Ogni istante di quel gioco infuocato, reciproco e nostro, mi eccitava sempre di più.
Mi eccitava vedere il piacere nei suoi occhi, e mi eccitava la sua mano che abile e sicura giocava con quel fiore che rendeva così unico.
Poi la sua bocca sulla mia, le nostre lingue a rincorrersi, i nostri respiri che si facevano uno, i nostri gemiti che nascevano e morivano sulle labbra dell'altro.
E lui.. lui era la quintessenza della bellezza umana, mentre si abbandonava a quel piacere intenso.
Restavo a guardarlo rapita, finché tutto intorno a me non divenne sfuocato e lontano.
Finchè il mare in tempesta non venne a travolgermi, facendomi quasi perdere l'equilibrio, tanto che fui costretta ad aggrapparmi a lui con braccia e gambe, per non cadere, e quel contatto aumentò ancora di più il piacere che ormai si faceva strada in me, liberando esplosioni dove prima c'erano le fiamme che divoravano le mie membra pezzo per pezzo.
E morii, mille volte, morii per poi rinascere e morire di nuovo.
Con caldi e lunghi gemiti, con fremiti che scuotevano tutto il mio corpo.
In quella folle corsa, il piacere mi aveva infine raggiunto, per farmi sua e sconvolgermi, e ogni parte di quel piacere gridava a gran voce il nome del mio Amato, come fosse il significato più profondo di quel momento di puro godimento.
Avevo la testa buttata all'indietro, mentre lui mi sosteneva, e continuava ad uccidermi lentamente, con le sue mani che sembravano voler cercare l'essenza stessa del mio corpo.
Forse, l'avevano trovata davvero.
Quando raddrizzai la testa, soddisfatta e ancora intontita da quell'onda che mi aveva investito, trovai i suoi occhi nei miei, occhi intensi, di un azzurro che sembrava quasi velarsi di un tramonto rosso e screziato.
Occhi in cui riuscivo a leggervi l'eccitazione per tutto quello, eppure le mie mani erano state incapaci di continuare, mentre mi aggrappavo a lui, sopraffatta e vinta da quella passione incontrollabile che lo muoveva in me, con le sue mani eleganti e abili.
Ma no, non era abbastanza.
Volevo di più.
Volevo tutto.
Volevo ogni cosa di lui, volevo sconvolgerlo, averlo e vederlo naufragare nel mio stesso mare in tempesta.
Allora il mio sguardo mutò, diventando intenso, determinato, appassionato.
E scesi, lentamente, più lentamente di quanto avrei voluto, ma la foga di averlo non reggeva il confronto con il desiderio di godermi il suo sguardo, il lampo di consapevolezza nei suoi occhi.
Finchè non mi trovai ai suoi piedi, con lo sguardo ancora puntato nel suo, e lo presi, lo intrappolai tra le mie labbra, lasciando la mia lingua libera di giocare, di stuzzicare, di assaporare quell'intensa virilità che ormai mi apparteneva.
Dapprima mi godetti quel gioco ardito, con gli occhi chiusi, poi li riaprii, cercando i suoi, nutrendomi del suo sguardo e dei suoi gemiti oltre che del suo sapore.
E il piacere che ne derivava in me, era così bello e intenso, da farmi desiderare di non finire mai.
Anche perchè, questa volta, non gli avrei concesso di fermarsi, e se lui, perso in quel mare di piacere, riusciva a leggere il mio sguardo, perso e annegato nel suo, ormai doveva averlo capito.
Lady Gwen
10-03-2017, 04.35.42
Più io stringevo Elv, più lui stringeva me, come se volessimo diventare parte integrante l'uno dell'altra.
Ma solo i nostri corpi.
Le nostre anime lo erano già.
Sorrisi di un sorriso estatico quando gli sentii pronunciare il mio nome in quel caldo sospiro.
Pensavo che non avrei mai più potuto godere di questo momento meraviglioso e perfetto.
Lo guardai a quelle parole e non seppi che dire.
"Esatto, tesoro. Hai me. Hai me e giuro che troveremo una soluzione a tutto questo, a qualsiasi costo e combattendo contro chiunque, anche il demonio" dissi, accarezzandogli il viso.
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Guisgard
10-03-2017, 05.03.02
Icarius fu abile nel portare Clio al punto più alto, più sublime ed assoluto.
La sentii vibrare fra le sue braccia, gemere per il forte piacere prima ed il travolgente godimento poi.
Abbandonarsi ebbra d'Amore, vinta dalla passione e soddisfatta dal desiderio di lui nel volerla vedere così.
La regina galattica era aggrappata a lui, al suo uomo, che forte la sosteneva.
Poi, recuperando respiro e battiti, Clio lo guardò negli occhi.
Con uno sguardo determinato, perentorio.
Allora cominciò a scendere, a scivolare lungo il corpo di Icarius, fino ad inginocchiarsi ai piedi di lui, come se da regina fosse mutata in schiava, da musa in ninfa.
Era ai piedi del suo padrone, guardandolo negli occhi, come a voler vedere la sua espressione per ciò che stava per fargli.
Di nuovo fece suo l'ardore del pittore e cominciò a giocarci.
Giocarci come se non esistesse altro al mondo.
Prima con gli occhi chiusi, poi aperti e puntati su Icarius, a scorgerne il piacere, il godimento, la follia.
Lui afferrò i biondi capelli di lei, mentre la musa non smetteva, non tentennava, non aveva incertezze, né mostrava stanchezza.
Sentiva il suo bel pittore irrigidirsi, fremere, sussultare, con ogni muscolo del corpo teso, la pelle sudata, gli occhi che a stento teneva aperti.
Clio sentiva le dita di lui strette fra le sue bionde ciocche, mentre lei lo guardava senza fermarsi.
Senza fermarsi mai.
Lui era al limite.
Era folle.
Lei lo sentiva e continuava.
Sentiva vicino quel momento.
Ed allora un gemito di lui mutò in un grido strozzato, lasciandosi andare e liberare tutto il suo piacere.
Un piacere che Clio assaporò.
Un piacere travolgente, inondante, come la spuma bianca di mille cavalloni marini sulla bianca ed arsa sabbia.
Un piacere che sconfinò.
Come il loro Amore.
Quei lungi gemiti, musica dolce ed attesa da Clio.
Lungi gemiti come il fruscio delle onde sulla spiaggia.
Lunghi gemiti che echeggiarono nella vuota stanza.
Lunghi gemiti che salutarono l'arriva dell'alba.
E dopo Icarius si sedette sul legno del pavimento, accanto alla sua regina.
E si strinsero in un tenero, dolce ed infinito abbraccio, imperlato dal rosato splendore del Sole nascente sulla brughiera.
http://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/01/alba-a-gallarate-dove-la-brughiera-resiste-al-cemento-438843.jpg
Guisgard
10-03-2017, 05.13.43
“E' troppo forte per noi...” disse Elv accarezzando il bel viso di Gwen “... troppo... farebbe del male anche a te...” fissandola teneramente “... si tratta di una grande... non so neanche come definirla... associazione, confraternita... società segreta... sono tanti che nemmeno immagini... controllano tutto... dai più beceri programmi in tv, dove cantano e ballano, ai giornali, alla radio, alla finanza e persino alla politica... io mi sono messo contro di loro e solo fingendo di collaborare ho avuto salva la vita... mi hanno ridotto il viso in brandelli e temevo di averti persa... ho finto di allearmi e loro mi hanno promesso te... perciò sei qui... perdonami, ma non posso vivere senza te...”
Lady Gwen
10-03-2017, 05.27.55
Accarezzai la sua mano, che a sua volta accarezzava il mio viso e lo ascoltai, rimanendo di sasso.
Ora ogni tassello andava al proprio posto.
Le parole del vecchio, quelle di quei tre uomini, tutto.
"No, possiamo farcela, dobbiamo solo capire come agire" mormorai, con la mia solita caparbietà.
Poi quelle ultime parole fecero scattare qualcosa in me.
Qualcosa che mi fece tuffare fra le sue braccia, scoppiando in un pianto fragoroso, inconsolabile, ma liberatorio e fra le lacrime mormorai, sperando di risultare comprensibile, mentre prendevo profondi respiri nel tentativo di calmare quel fiume in piena che erano le mie calde lacrime.
"È... È stato... È stato orribile..." singhiozzai "Dovermi rassegnare ad una vita senza te..." nascondendo il volto nella sua camicia.
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Guisgard
10-03-2017, 05.31.01
Raputin vide entrare Altea con quella bottiglia di vino e con due bicchieri.
Chiuse allora i registri a cui stava lavorando e sorrise.
“Che bella sorpresa...” disse avvicinandosi a lei, per poi prendere la bottiglia di vino per stapparla “... quasi bella quanto lei... sa di essere bellissima, vero? Immagino gli uomini perdano tutti la testa per lei, vero?” Riempiendo i due bicchieri col vino. “Poteva vestirsi con abiti più... comodi, no? E' nella stanza del direttore, lontana da occhi indiscreti...” fissandola.
Guisgard
10-03-2017, 05.34.10
Fu un lungo abbraccio tra Gwen ed Elv.
Un abbraccio forte, impreziosito dalle calde lacrime di lei.
“Gwen...” disse lui “... ascoltami... non puoi restare qui... è pericoloso... sanno che sei con me ora, che vivi in questa dimora... il diavolo non da, ma prende soltanto... e questi maledetti sono figli suoi... devi andartene... voglio tu vada in un luogo sicuro e lontano...”
Lady Gwen
10-03-2017, 05.38.57
"No!" sbottai, fissandolo "No, no Elv, no. Non ti lascio, no. Mi sono dovuta abituare già una volta all'idea di averti perso, non lo farò di nuovo" scuotendo la testa "Io resto. A qualsiasi costo. Sai che lo farò."
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Guisgard
10-03-2017, 05.39.04
Quel lungo applauso mentre le luci aumentavano ed il sonoro del film calava fino a diventare un lieve sottofondo.
Quella proiezione riguardante la prima parte del film era stata un successo.
Ora albeggiava e la notte era ormai terminata, come le mille luci del cinema, insieme ai sogni che suscitano.
Gaynor però era rimasta turbata, perplessa, forse persino scossa da tutto ciò, da quell'incredibile avventura così realistica.
Solo immedesimazione?
Tutti applaudivano e sorridevano intorno a lei, come marionette di un teatro di burattini.
Solo Guisgard la fissava enigmatico.
“Se vuole la riaccompagno a casa...” disse avvicinandosi ad un orecchio di lei “... immagino sia molto stanca... faccio prendere il suo scialle e poi raggiungeremo la mia auto...”
Guisgard
10-03-2017, 05.41.48
“Non capisci...” disse Elv fissando Gwen “... non capisci? Se resterai qui, prima o poi verranno a prenderti... non essere testarda... è troppo rischioso...” scuotendo il capo rassegnato “... a meno che... a meno che non si trovi un modo per nasconderti e dire poi che sei fuggita... ma dove? Quei dannati conoscono bene questa dimora...”
Lady Gwen
10-03-2017, 05.45.47
Scossi la testa, irremovibile.
Poi, una possibilità.
"Beh, se c'è questa possibilità, dobbiamo fare di tutto per poterla sfruttare appieno. Ci sarà pure un posto in cui potermi nascondere. Deve esserci" iniziando a pensare.
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Nyoko
10-03-2017, 10.46.03
Qualcuno entrò nella stanza e iniziò a parlarci. Ero timorosa e in allerta, pronta a scappare via al minimo segno di pericolo. Quella persona si accorse di me e della mia cecità e un po' mi sentì in imbarazzo. Strinsi forte la mano di Pavel e abbassai il viso. "Sì... Purtroppo... Ma non da sempre..." dissi con un tono ammonitore.
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Altea
10-03-2017, 22.44.11
Certo..ero nella stanza del direttore e potevo stare comoda..peccato dovevo agire tempestivamente.
"Il fatto sia bellissima non vuol dire sia fortunata in Amore"e lo dissi amaramente.
Poi sorrisi e feci riempire il calice di vino guardando lui che riempiva il suo.
Poggiai il bicchiere..doveva berlo lui il vino col potente sonnifero che era di veloce effetto. Nel frattempo mi strinsi a lui ma la scusa era sentire se avesse chiavi nelle tasche e guardavo se in giro ci fosse una pistola o qualcosa di contundente..avrei liberato quell'uomo...stanotte stessa.
Lady Gaynor
11-03-2017, 22.51.26
Le parole di Guisgard sussurrate al mio orecchio mi distolsero da quei pensieri angosciosi. La serata era stata un successo, il pubblico in sala era entusiasta ed io probabilmente ero preda di paranoie. Io, che avevo sempre avuto i piedi per terra e deridevo le persone suggestionabili. Io, che da qualche giorno non ero più la stessa.
"Si, la prego..." gli risposi "Ho bisogno di uscire da qui il prima possibile..."
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Quel gioco, così ardito, intenso ed eccitante, continuava, ancora e ancora.
E Icarius ormai era perso, abbandonato a quel mare di piacere, e vederlo in quel modo, mentre lo assaporavo come fosse la cosa più preziosa del mondo, mi provocava un piacere diverso, intenso e profondo, che scuoteva tutto il mio animo, e faceva vibrare il mio corpo.
Quando poi afferrò i miei capelli, qualcosa di ancora nuovo si accese, come una scossa più intensa, come una sensazione di abbandono, ma anche di consapevolezza, come se quella stretta mi rendesse ancora più sua, come se rendesse lui ancora più folle.
Era bellissimo, intenso, forte, eccitante.
Lui impazziva, sempre di più, potevo vederlo, potevo sentirlo.
Sentivo il suo corpo ormai sempre più prossimo al piacere più grande, e quella consapevolezza mi accendeva ancora di più, rendendomi famelica, vogliosa oltre ogni limite.
Volevo vederlo morire in me, vederlo folle, abbandonato, volevo portarlo nel cielo più alto e nel mare più profondo.
Era meraviglioso vedere quanto si stesse lasciando andare, quanto ormai stesse per impazzire definitivamente, imboccando la via del non ritorno.
E io non aspettavo altro.
Incalzavo, rendendo quel gioco sempre più intenso, sempre più appassionato, sempre più ardito.
Finchè non sentii che stava davvero per essere travolto e sopraffatto.
Lo vidi morire, impazzire, lasciarsi completamente andare, abbandonarsi a quel piacere di cui potei nutrirmi, assaporandolo intensamente, mentre una nuova luce lo attraversava.
Ma non era tutto.
Un forte, intenso e diverso senso di appagamento mi attraversò, mi sconvolse, riempiendomi completamente.
Quando lui poi si lasciò cadere accanto a me, mi strinsi a lui, dolcemente.
Quell'abbraccio, dolce e appagante, ci unì ancora, e io mi allungai a baciarlo piano, dolcemente, sulla guancia.
"Alziamoci.." dissi, sospirando "Subito, adesso.." aggiunsi "Altrimenti non usciamo più di qui.." risi, dolcemente.
"Ti amo.." sussurrai poi, guardandolo negli occhi, prima di baciarlo piano.
http://digilander.libero.it/skylight08/tristan/006TNI_Sophia_Myles_074.jpg
Guisgard
12-03-2017, 01.24.08
"Parli così perché non li conosci..." disse Elv a Gwen "... si tratta di gente senza valori e senza scrupoli, gente abituata ad ogni bassezza, ogni malvagità... e sono furbissimi... il conte poi... a volte dubito persino possa avere sentimenti umani..." scuotendo il capo "... di fronte a tutto questo, dimmi, sei disposta a rischiare? Se ci scoprono per noi sarà la fine..."
Guisgard
12-03-2017, 01.27.31
Il direttore riempì i due bicchieri e ne offrì uno ad Altea.
Lei poi si strinse a lui e tastandolo sentì che sotto la giacca quell'uomo aveva una pistola.
Di chiavi però nessuna traccia.
"Sfortunata in Amore..." disse sorseggiando il vino e guardandola "... suvvia, non ci credo... se così fosse allora significherebbe che gli uomini sono diventati ciechi e sciocchi..." guardandole le gambe, per poi accarezzarle con un gesto improvviso della mano "... io invece non sono né cieco, nè tantomeno sciocco..." sorridendole lascivo "... e ad una bella donna come lei non rifiuterei mai nulla..." continuando ad accarezzarle una gamba.
Lady Gwen
12-03-2017, 01.29.30
Abbassai lo sguardo, torturandomi nervosamente le mani.
"Ho perso una mia amica e mia sorella nello stesso giorno, probabilmente a causa loro..." alzai lo sguardo su di lui "Non ho intenzione di starmene con le mani in mano mentre mi privano anche di te, senza possibilità di lottare. E poi non puoi condannarmi ad un'esistenza senza di te solo per salvarmi la vita, perché quello sarebbe già come morire..." mormorai piano.
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Guisgard
12-03-2017, 01.32.05
Dopo quel mare impetuoso di piacere folle, che inondava, Icarius e Clio caddero, soddisfatti e stravolti davanti al camino, nudi, l'una sull'altro.
“Dammi...” disse lui col respiro ancora rotto per l'intenso piacere “... dammi un attimo per riprendermi...” sorridendole e baciandola ancora.
Un bacio intenso, ma carico di dolcezza.
Un bacio che ora trasmetteva sicurezza.
“Ti amo anche io...” guardandola lui “... si, ora direi di andare...” sorridendole.
Altea
12-03-2017, 01.32.48
Sentii la pistola..perfetto. .ma non aveva le chiavi delle prigioni. Ad un tratto sentii le mani sulla mia gamba e ricordai quella notte all' Orchidea Blu.."Se siete sveglio allora è un dono" lasciandolo fare aspettando il sonnifero facesse effetto "Nulla?"Nemmeno dirmi dove si trovano le chiavi delle celle...dimostrandomi fiducia?" sorridendo sensualmente.
Risi piano a quelle sue parole, guardandolo con sguardo complice e malizioso.
"Oh, tutto il tempo che vuoi.." con voce calda, sfiorando dolcemente le sue labbra.
Poi quella dolce carezza divenne un bacio, dolce e intenso, un bacio che sigillava e nobilitava quell'intensa notte di folle piacere incontrollato.
"Eh.." sospirai poi, mentre ci alzavamo, per poi vestirci.
Lasciare quel luogo così colmo di felicità era uno strazio, ma dovevamo vederci chiaro su tutta quella faccenda.
"Allora andiamo da tuo zio?" gli chiesi, mentre mi vestivo "Mi sembra un buon punto di partenza, dobbiamo indagare sul tuo costume prima di tutto, e anche su quello strano nome Justine Conte.. anche se non so se è legato.. ma il mio ciondolo non sbaglia mai.." pensierosa.
Guisgard
12-03-2017, 01.43.56
Per lunghi minuti tutti nella sala applaudirono a quella prima proiezione del film.
Sul volto di Curtis c'era soddisfazione ed orgoglio, su quello di Laiwa compiacimento e vanità.
“Si, venga...” disse Guisgard annuendo a Gaynor “... penserò io ad accompagnarla a casa.”
Si avvicinò al regista, sussurrandogli qualcosa.
Prese allora Gaynor per mano e lasciarono la sala, per poi raggiungere l'auto del famoso divo.
E partirono.
“Vuol andare subito a casa” lui guidando “o preferisce fermarsi a bere qualcosa?” Mentre le luci della città si confondevano ormai con il primo Sole del mattino.
Lady Gaynor
12-03-2017, 01.51.39
Guisgard mi prese per mano fino ad arrivare alla sua auto. Aveva lasciato anzitempo la cena di cui era l'ospite d'onore e l'aveva fatto per me. A questo pensiero, un brivido mi corse lungo la schiena.
"La prego..." gli risposi grata "Mi riporti a casa... è l'unico posto in cui voglio andare adesso..."
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Guisgard
12-03-2017, 01.52.12
“E va bene...” disse Elv annuendo infine a Gwen “... faremo come vuoi tu... troveremo un posto adatto in cui nasconderti... magari nella cantina... oppure...” guardandola “... oppure potremmo nasconderti dove loro, se sapessero di una tua fuga, non penserebbero mai di cercarti...”
Lady Gwen
12-03-2017, 01.53.34
Annuii, soddisfatta, poi lo guardai, assottigliando lo sguardo.
"Cioè?" chiesi, curiosa.
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Guisgard
12-03-2017, 01.55.50
Raputin sorrise ad Altea, vedendo che lei non faceva nulla per fermare la sua mano.
E le dita del direttore continuarono ad accarezzare la gamba di lei, fino a scivolare sotto la sua gonna, arrivando a toccare la sua biancheria intima.
Ma proprio in quell'istante cominciò a tossire.
Tossiva sempre più forte, poi un giramento di testa ed infine cadde a terra senza conoscenza.
Il sonnifero aveva fatto il suo effetto.
Guisgard
12-03-2017, 01.58.48
“Si, torneremo al casolare...” disse Icarius a Clio, mentre i due si rivestivano dopo quella notte di passione “... forse mio zio potrà darci qualche buon consiglio, o magari chiarirci qualche dubbio... il Conte Justine... chissà che diavolo significa...”
Uscirono da quella vecchia casetta, risalirono in auto e fecero al casale, attenti che nessuno li seguisse.
Arrivarono e subito lui chiamò suo zio.
“Ehi, bentornati...” questi ai due giovani “... è durata un bel po' la festa in maschera, eh!” Ridendo.
Altea
12-03-2017, 01.58.54
Sentii la sua mano osare sempre di più ma non mi faceva nessun effetto.
Poi cadde a terra addormentato e sorrisi.
Lo trascinai fino sul divano, gli tolsi la giacca e sbottonai tutta la camicia..se si fosse svegliato si sarebbe ricordato eravamo assieme e forse qualcosa era successo.
Presi la sua pistola e la nascosi nella giarrettiera ed iniziai ad aprire veloce i cassetti mentre lo sguardo navigava in giro per vedere se vi fossero chiavi o avrei fatto da me.
Guisgard
12-03-2017, 01.59.21
“Come desidera...” disse Guisgard, accelerando.
Arrivano all'abitazione poco dopo, essendo le strade sgombre dal traffico.
L'auto del divo entrò nel cortile, fermandosi proprio davanti all'ingresso.
Subito Stewart uscì e si avvicinò alla macchina.
“Bentornata, signora.” Il maggiordomo a Gaynor.
"Il Conte?" pensierosa "Justine non è un nome da donna? Conte non potrebbe essere il cognome?" scuotendo poi la testa "Ad ogni modo, lo scopriremo!".
Così, raggiungemmo il casolare.
Lo zio non sembrava sapere nulla dell'arresto.
La cosa mi insospettiva.
"Sì, piuttosto movimentata.." risi io, con noncuranza "Però il costume di Icarius ha riscosso successo...".
Lady Gaynor
12-03-2017, 02.03.11
"Grazie Stewart..." risposi al maggiordomo.
"Prego, vuole entrare in casa?" Chiesi girando il viso verso Guisgard "Le offrirò da bere ed una strana storia..."
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Guisgard
12-03-2017, 02.13.30
“Cioè, ti nasconderai dove loro non penserebbero mai di cercarti...” disse Elv a Gwen “... ossia sotto i loro occhi... intendo dire che ti travestirai... non so ancora da cosa, ma credo sia l'unico modo...”
Guisgard
12-03-2017, 02.15.21
Altea cercò un po' ovunque, fino a quando, dietro un quadro appeso alla parete, trovò una cassaforte a muro.
Ma per aprirla occorreva una combinazione che probabilmente conosceva solo il direttore.
Lady Gwen
12-03-2017, 02.15.48
Ascoltai la risposta, ci pensai qualche istante, poi annuii lentamente.
"Beh, come lessi una volta, se vuoi nascondere qualcosa, mettila in evidenza " con un leggero sorriso, "Potrebbe funzionare, sì."
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Guisgard
12-03-2017, 02.20.07
“Non ci avevo pensato...” disse Icarius “... si, potrebbero essere nome e cognome... chissà...”
Arrivarono al casolare e Clio rispose allo zio.
“Beh, siete giovani” questi “ed immagino i vostri interessi non siano legati solo alla pittura...” ridendo.
Guisgard
12-03-2017, 02.21.36
Guisgard sorrise a Gaynor ed annuì.
“La ringrazio...” disse, per poi seguirla in casa “... da bere ed una strana storia... devo dire che sono alquanto curioso...”
“Cosa servo da bere, signora?” Chiese Stewart.
Altea
12-03-2017, 02.22.09
Cercai senza risultato..ma poi vidi un quadro e dietro vi era una cassaforte..ma la combinazione la sapeva solo lui...ma non me l' avrebbe detta ugualmente.
Uscii dalla stanza e la chiusi a chiave e tenni la chiave con me, entrai nella mia camera e indossai una maglia e dei pantaloni stretti per essere più comoda..forse un colpo di fortuna e ci sarei riuscita ugualmente e mi avviai verso le celle con la pistola in mano, guardinga, non volevo uccidere nessuno..solo tramortire in modo da poter scendere quelle scale.
Mi guardavo attorno e sicura, come se nulla fosse accaduto ed attenta a ogni minimo rumore.
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Lady Gaynor
12-03-2017, 02.25.50
"A me una tazza di caffè..." risposi al mio maggiordomo "E a lei?" Mi rivolsi poi a Guisgard "È normale che sia curioso... aspettiamo che Stewart ci serva e le racconterò tutto..."
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Lo zio glissò abilmente la domanda sul costume, e Icarius non mi dava man forte.
"No, infatti.." con un sorriso leggero "Icarius mi ha detto che gli avete procurato voi il costume da arciere..." candidamente "Posso chiedervi dove l'avete comprato? Un ragazzo ne voleva assolutamente uno uguale!" mentii.
Guisgard
12-03-2017, 02.32.36
Elv sorrise a Gwen.
“Infatti...” disse “... quindi dobbiamo trovare un bel modo di travestirti... non so... una domestica... o magari... un domestico... che ne dici? Riusciresti ad interpretare un maschietto?” Divertito.
Guisgard
12-03-2017, 02.33.52
Altea si cambiò e poi, armata, scese verso le celle.
Qui notò da lontano nel corridoio due sentinelle che sorvegliavano le celle dei detenuti.
Guisgard
12-03-2017, 02.36.28
“Per me un succo di frutta senza zuccherò andrà bene, grazie.” Disse Guisgard a Gaynor.
Stewart annuì e poco dopo servì ai due quanto da loro chiesto, per poi andare via.
“Ci voleva...” bevendo il divo dagli occhi azzurri “... quindi, questa storia che voleva raccontarmi? E' romantica? O di quelle con il finale sospeso? Che lasciano poi al lettore l'interpretazione?” Divertito.
Altea
12-03-2017, 02.39.22
Sospirai e avanzai lentamente..li vedevo sempre più vicini a me quelle due sentinelle e sgattaiolai dietro loro, veloce colpii uno alla nuca con il manico della pistola e nel frattempo con la gamba feci cadere l' altro a terra per poi gettarmi su di lui e colpirlo altrettanto alla nuca.
Li vidi a terra entrambi e veloce corsi verso le scale e rallentai per osservare la situazione.
Guisgard
12-03-2017, 02.41.46
“Beh, l'ho comprato in paese...” disse lo zio a Clio “... i negozi erano pieni zeppi di costumi per il Carnevale e non è stato difficile trovarlo... tutto qui. Ora però temo che non se ne trovino più.”
“E le frecce, zio?” Chiese il pittore. “Non erano finte... avevano le punte in titanio...”
“Titanio?” Ripetè sorpreso lo zio. “Che assurdità!”
Lady Gwen
12-03-2017, 02.42.03
Lo guardai con l'ombra di un sorriso.
"Guardalo come si diverte..." Scuotendo appena la testa "Beh, se quella donna riesce a pensare a se stessa come ad un uomo e a farsi trattare come tale dagli altri, non vedo cosa ci sia di difficile in un paio di indumenti..." dissi sarcastica, ma pensando seriamente a quell'ipotesi.
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Lady Gaynor
12-03-2017, 02.45.11
"Si tratta di una storia di paranoie ed allucinazioni..." risposi a Guisgard "Ma la prenderò alla larga e comincerò il racconto partendo da qualche giorno fa, quando ci fu la presentazione all'Aristos..."
Presi così a raccontare di quella sera a teatro, dei poliziotti, di Biond, delle telefonate ed infine di quello che mi era appena successo guardando la prima scena del film.
"Capisce, Guisgard... io ho vissuto quelle scene... il suo arresto, il volo dalla finestra, l'uomo mascherato alla villa... io ero seduta con voi al tavolo, ma nella mia mente vivevo ciò a cui assistevo... Non so se sto impazzendo, ma di certo non è normale questa cosa..."
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Guisgard
12-03-2017, 02.47.32
Con un'azione rapida, giocando sul fattore sorpresa, Altea riuscì a mettere fuori gioco le sentinelle.
Ora in giro non se ne vedevano altre, per il momento.
“Ehi, che donna...” disse uno dei detenuti da dietro le sue sbarre “... chi sei, bambola? Una supereroina che stende i cattivi? Dai liberami...”
In paese.
Un normale costume in un normale negozio, preso per caso.
Eppure guarda caso gli era costato l'arresto.
La cosa non mi quadrava.
"Sì, esatto..." annuendo "Erano in titanio.." guardando lo zio.
Mentiva o davvero non ne sapeva niente?
La cosa era sempre più inquietante.
Guisgard
12-03-2017, 02.50.27
“Beh, temo che lì sia una situazione diversa...” disse Elv riferendosi al Conte Justine “... comunque non abbiamo molto tempo... dobbiamo decidere da cosa travestirti... quindi un mio domestico? Tipo un giardiniere o magari l'addetto alla manutenzione della mia moto?” Fissando Gwen.
Altea
12-03-2017, 02.50.47
Ad un tratto udii una voce e guardai il detenuto.."Zitto" avvicinandomi.."Se dici una parola ti ammazzo con questa pistola..è carica e posso farlo".
"Chi siete..perchè siete qui..ditemi chi è l' uomo sotto le scale che è detenuto..magari potete aiutarmi a liberarlo..se vi libero" mostrando delle pinzette per far scattare la serratura e la pistola per sapere.."In fretta o ci scoprono" freddamente.
Lady Gwen
12-03-2017, 02.53.37
Alzai appena le sopracciglia in un movimento un po' sarcastico alle parole sul conte.
"La moto sarebbe più interessante" con un leggero sorriso, poi mi feci pensierosa "Però ho l'impressione che non sarebbe una buona mossa... Forse giardiniere è la soluzione migliore."
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Guisgard
12-03-2017, 02.57.55
Guisgard ascoltò Gaynor con attenzione, finendo il su bicchiere di succo e fissandola con occhi enigmatici.
“Forse si è immedesimata troppo...” disse infine “... magari era già suggestionata da tutte quelle cose che mi raccontato, poi quegli strani biglietti, probabilmente lo scherzo di qualche buontempone o addirittura di un mitomane... era dunque turbata ed il film, che ammetto essere alquanto inquietante, ha fatto il resto... forse dovrebbe riposare... anche se una casa così grande e solitaria non è il massimo per rasserenare una giovane donna sensibile come lei...” guardandola negli occhi.
Guisgard
12-03-2017, 03.00.25
“Beh, direi che forse potreste bere qualcosa di caldo...” disse sorridendo lo zio “... magari due belle tazze di tè, o di latte, con pasticcini e una fetta di torta... vado a prepararvi una bella colazione. Voi andate pure a cambiarvi...” e lasciò soli Icarius e Clio.
Guisgard
12-03-2017, 03.05.42
“Nessuno sa niente di lui...” disse il detenuto ad Altea “... solo il direttore... i secondini possono solo portargli da mangiare... ma solo quel porco del direttore può avere rapporti con lui... credo sia molto pericoloso... forse un assassino... ma tu che vuoi da lui?” Guardandola.
Lady Gaynor
12-03-2017, 03.05.49
"Non c'è nulla da fare..." dissi scuotendo la testa "Gli uomini minimizzano sempre le sensazioni e le percezioni di noi donne. Non era questa la reazione che mi aspettavo, ma forse l'ho sopravvalutata, forse rientra anche lei nella categoria delle persone banali e poco ricettive... Comunque si, credo che dovrei riposare, è stata una serata estenuante. Vuol fermarsi anche lei per la notte? Dopotutto l'ha appena detto, è una casa grande e solitaria..."
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Lo zio continuava a non rispondere.
Quando se ne andò, mi voltai verso Icarius, mentre prendevo la borsa che avevo lasciato lì, ed iniziavo a cambiarmi.
"Questa cosa non mi piace.." pensierosa "Credi davvero che non ne sappia niente?" scuotendo la testa "Non lo so, Icarius.. credo che dovremmo riuscire a capirci qualcosa...".
Altea
12-03-2017, 03.09.16
Rimasi pensierosa alle sue parole.."Un assassino? Che ha fatto..non lo sai nemmeno tu...e dubito si vieti ad un assassino di leggere...liberarlo...mi aiuteresti..se ti libero? Poi puoi andartene..a dire il vero sto cercando pure uno scienziato qui..sai nulla di lui?" guardandomi attorno guardinga ed ero vicino alla cella con la pinzetta a far scattare la serratura se l' uomo avesse parlato.
Guisgard
12-03-2017, 03.09.21
“Bene...” disse Elv a Gwen “... allora vada per il giardiniere... magari ti senti più sicura... dai, cerchiamo abiti da giardiniere... tu intanto comincia ad esercitarti nel fare la voce da maschio... e se ti occorre prendi pure spunto da me... nessuno può starmi alla pari come maschio, no?” Facendole l'occhiolino.
Lady Gwen
12-03-2017, 03.15.09
Risi piano scuotendo la testa e avvicinandomi, mentre lo baciavo.
Quanto era bello, dolce, tenero...
"Direi proprio di no... E poi la tua voce è troppo bella per pensare di imitarla..." dissi sorridendo divertita, con tono lusinghiero, baciandolo ancora.
"Perfino il tuo narcisismo è adorabile, sai?" dissi piano, per poi ridere divertita.
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Guisgard
12-03-2017, 03.15.57
Guisgard sorrise.
“E lei” disse a Gaynor “ospiterebbe un'altra persona banale?” Sarcastico. “Come il buffo ispettore di cui mi ha raccontato?” Vagamente divertito. “Forse le occorrerebbe un film d'orrore, di quelli che inquietano e spaventano, magari condito poi da un bell'incubo da fare una volta addormentata.” Finendo il suo succo. “Dico bene, no? Da evitare perciò qualunque cosa che tranquillizzi.” Posando il bicchiere. “Io credo che lei sia abbastanza scossa... e forse dovrebbe riposare davvero. E domattina telefonare a qualche amica fidata, o magari amico fidato... chissà, loro riusciranno a trovare le parole giuste che la mia banalità mi ha impedito di proferire.” Ridendo.
Guisgard
12-03-2017, 03.21.19
“Beh, io mi sono sempre fidato di lui...” disse Icarius a Clio “... lo conosco da sempre... sin da piccolo... posso dire che in lui ripongo la massima fiducia...”
La radio in casa era accesa e ad un certo punto i programmi di musica furono interrotti.
“Interrompiamo per un'ultimora...” lo speaker “... la polizia è sempre sulle tracce del possibile assassino che negli ultimi giorni ha ucciso diverse persone... ciò che colpisce è la sua ossessiva e maniacale attenzione a rendere i suoi misfatti in tutti simili ad alcune scene presenti nel film Skorpio, da poco uscito nelle sale...”
Guisgard
12-03-2017, 03.25.31
“Liberami e ti aiuterò...” disse il detenuto ad Altea “... avanti, da sola non potresti combinare nulla...” ridendo.
Sospirai a quelle parole di Icarius.
"Lo so, lo so.." dolcemente "Vedrai, riusciremo a venirne a capo.." baciandolo piano sulla guancia.
Poi la radio attirò la mia attenzione.
Parlavano di lui, o meglio.. parlavano di quello di cui lo accusavano.
Era inquietante, davvero inquietante.
Poi trasalii.
"Il film!" esclamai "Quei tre uomini, che ti hanno guardato mentre eri incosciente parlavano di un film.. deve essere questo... tu sai di cosa parla?" gli chiesi.
Doveva assolutamente essere quello.
Ma come poteva essere.
Ripensai alle parole di quegli uomini, ancora senza senso.
Guisgard
12-03-2017, 03.27.15
“Narcisismo...” disse Elv, allontanandosi da Gwen “... con la faccia ridotta a brandelli? Dai, non prendermi in giro... non voglio la tua pietà... su, cerchiamo i tuoi abiti da giardiniere...”
Lady Gaynor
12-03-2017, 03.27.30
"Odio i film dell'orrore ed in genere anche le persone sarcastiche come lei..." risposi a Guisgard con uno sguardo freddo "Se le ho raccontato quelle cose non era certo per essere tranquillizzata... volevo condividere con lei un'esperienza a dir poco strana, che probabilmente nasconde qualcosa sotto, non certo per ritrovarmi poi con una carezza sul capo a dire che va tutto bene. E badi che ho scelto lei, piuttosto di un amico fidato, anche se in questo momento mi rimangerei ogni cosa..."
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Altea
12-03-2017, 03.28.42
"Al minimo passo falso ti uccido...stai attento" e feci scattare la serratura prendendolo per un braccio portandolo dietro la schiena e puntando la pistola alla nuca, stavolta per ucciderlo se avesse tentato qualcosa..."Andiamo" e lentamente mi avviai verso quelle scale scendendo.."Sembra di scendere negli Inferi, nel Girone Dantesco...il tuo nome per favore..." avanzando piano per raggiungere la cella del misterioso detenuto ma attenta non vi fossero guardie.
Guisgard
12-03-2017, 03.32.05
“Ha detto che il titolo del film è Skorpio...” disse Icarius a Clio “... ma come può un film riguardare questo genere di cose? Omicidi poi?” Pensieroso. “Quindi i carabinieri credono che io... che io sia quel fanatico che va uccidendo a destra e a manca? Scimmiottando le scene di un film?”
Arrivò lo zio con la colazione.
Guisgard
12-03-2017, 03.38.27
Guisgard si avvicinò a Gaynor.
“Io invece credo che lo abbia fatto inconsciamente...” disse guardandola negli occhi “... confidarsi con un estraneo intendo... forse perchè è circondata solo da idioti... idioti che magari le direbbero ora un milione di sciocchezze... cosa avrei dovuto dirlo io? Di preoccuparsi? Che davvero qualcuno le manda biglietti per metterla in guardia da me? Eppure mi ha invitato ad entrare... ed ora anche a dormire qui... ha già fatto preparare la camera degli ospiti? Quella magari in cui fa dormire i suoi amici?” Era vicinissimo a lei, alla sua bocca, a tutto il suo corpo.
Forse mai un uomo era stato così vicino a lei come lui in quel momento.
Forse mai aveva incontrato un uomo così, un uomo come lui.
“Io però devo confidarle che non credo nell'amicizia tra uomo e donna...” mormorò, per poi, con un gesto improvviso, baciarla.
Un attimo dopo le labbra di lui erano ovunque su quelle di lei.
"Sì, il titolo l'ho sentito.." annuii "Beh, non ci sono film che trattano di omicidi?" stupita.
"Sì, credo che sia esattamente così, i carabinieri credono che tu sia quello.." pensierosa "Anche se i tre tizi che sono venuti, che presumo siano più importanti dei carabinieri hanno detto qualcosa tipo <<non è uno dei nostri>> o ancora <<eppure non era alla presentazione del loro film>> insomma, cose inquietanti, davvero.. quindi non so, magari in alto sanno che non sei tu.. la domanda è perchè qualcuno ha voluto intrometterti in questa storia.." pensierosa "Dobbiamo indagare, Icarius.. solo che se ti stanno ancora cercando, andare in giro potrebbe essere pericoloso..".
Poi arrivò lo zio con la colazione.
In quel momento mi resi conto che non mi fidavo di nessuno, nemmeno dello zio.
Tantomeno dello zio.
E se fosse un trucco?
Un trucco per sedarci?
Allora mi alzai, e mi avvicinai a lui.
"Lasci che l'aiuti.." sorridendo, per poi inciampare e far cadere a terra il vassoio con tutto il suo contenuto.
"Accidenti, mi dispiace tanto..." mortificata.
Non potevo dire a Icarius del mio timore, temevo troppo che impazzisse di nuovo.
Lady Gwen
12-03-2017, 03.42.39
Rimasi pietrificata dalla sua reazione, e rimasi a guardarlo, mentre sentivo gli occhi gonfiarsi di lacrime.
"Per quanto ancora dovrai trattarmi in questo modo, solo perché ti amo?" sussurrai pianissimo, con voce rotta e lo sguardo già arrossato.
Abbassai lo sguardo, poi lo rialzai di nuovo.
"Sai" iniziai "Poco fa, dopo che mi hai raccontato cosa ti era successo, mi sono sentita cattiva ed egoista per come mi ero comportata fin'ora, poiché non sapevo quale fosse il problema che ti affliggeva, mi dispiaceva per come mi ero comportata, per tutte le volte in cui avevo reagito male, magari ferendoti ancora di più, ma ora mi sento ferita, distrutta e sì, magari anche un po' delusa, perché sai che c'è? Non è colpa mia se hai deciso di intraprendere una missione suicida e metterti contro quella gente, quindi ora smettila di trattarmi male solo perché me ne frego di ciò che c'è sulla tua faccia..." mormorai, con la voce rotta da quel pianto che tentava di sgorgare.
Ciò che mi concessi fu una lacrima silenziosa, che asciugai di nascosto mentre mi voltai, in teoria per cercare quei benedetti vestiti, ma in realtà non sapevo nemmeno io dove andavo.
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Guisgard
12-03-2017, 03.47.38
Altea liberò ed immobilizzò il detenuto.
“Ermions...” disse lui ridendo “... attenta a non stringermi troppo, sennò finisce che mi eccito...” divertito “... vuoi andare alla cella del detenuto misterioso? Ed una volta lì? Che farai? Non c'è modo di aprire quella cella senza le chiavi che conserva quel porco del direttore... non è una cella normale quella...”
Altea
12-03-2017, 03.51.06
"Il direttore sta dormendo..l' ho sedato, vi è una cassaforte dietro il suo quadro e forse lì vi stanno le chiavi...dai fammi parlare con quell' uomo..dicono addirittura sia impazzito per essere stato troppo isolato da tutti voi e ritenuto diverso per volere del direttore...non comprendo questo odio..portami davanti la sua cella, voglio parlargli...sapere chi sia...poi se vuoi ti libero e tu puoi andare...tenterò in altro modo se tu non sai ora cavartela, Ermions" seccata "Fatti venire un' idea, dannazione".
Guisgard
12-03-2017, 03.52.06
“Accidenti...” disse lo zio nel vedere il vassoio rovesciato a terra “... avevo appena preparato il tutto...” scuotendo il capo.
“Non importa zio...” Icarius “... mangeremo con più appetito a pranzo...”
“Già...” seccato lo zio “... vado a prendere uno straccio per pulire...” ed uscì.
“Cosa vuoi scoprire?” Icarius a Clio. “Indagare su cosa? Del perchè mi incolpano? Credi che un pittore di campagna ed una regina giunta da un paese straniero possano venire a capo di una faccenda così intricata?” Perplesso.
Lady Gaynor
12-03-2017, 03.52.53
"Io non sono circondata da nessun idiota, semplicemente perché sono quasi sempre sola... non amo molto la compagnia della gente e se ho scelto di parlare con lei è perché pensavo la riguardasse e perché a pelle mi sembrava impossibile lei potesse essere un delinquente... E non osi insinuare che la notte ci sia un viavai di gente qui, perché non invito mai nessuno..." le parole mi uscirono di getto, fiammeggianti.
D'un tratto, mi fu talmente vicino che potevo sentire il suo respiro sulla mia pelle, potevo vedere ogni filamento screziato di quello sguardo azzurro, ogni segno sul suo viso. E mentre io lo osservavo col respiro mozzo, con un gesto repentino mi baciò prepotentemente sulla bocca.
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Guisgard
12-03-2017, 03.55.33
Elv sbuffò.
“Scusami...” disse a Gwen “... scusami, non volevo... ma so di essere orrendo... e non voglio che tu mi dica bugie... non puoi trovarmi bello... sono sfigurato... siamo come la bella e la bestia... con la differenza che non tornerò mai più principe...”
Lady Gwen
12-03-2017, 04.01.32
"Smettila!" urlai, voltandomi verso di lui "Smettila di trattarmi in quel modo solo perché sai che esiste la parola "scusa" che aggiusta tutto! Ma sai che c'è? Non rimette a posto proprio un bel niente!" piangendo.
Presi poi un bicchiere, lo gettai a terra e quello si ruppe in mille pezzi.
"Proviamo a chiedergli scusa, vediamo se torna come prima" sbottai, con amaro sarcasmo, indicando il bicchiere.
Poi lasciai la sala da pranzo e imboccai il corridoio, cercando di concentrarmi sui vestiti e su un modo per non farmi ammazzare.
Anche se, in quel momento, sarebbe stato meno doloroso della morsa che sentivo nel petto.
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Guisgard
12-03-2017, 04.01.56
Guisgard baciò Gaynor.
Un bacio improvviso e profondo, come l'azzurro dei suoi occhi, come la notte appena trascorsa con tutti i suoi segreti e misteri.
Un bacio che ruppe ogni formalismo, convenzione, regola e circostanza.
Un bacio che a lungo fece assaporare a lui le labbra e la lingua di lei.
“Sembra che ogni scusa sia buona per baciarla...” disse lui staccandosi appena dalla bocca di lei e guardandola con un lieve sorriso.
Guisgard
12-03-2017, 04.06.01
“Non ho idee io...” disse Ermions ad Altea “... e di certo non quella di addentrarci nel cuore di questo dannato castello... nessuno può uscire da qui e tu invece stai scendendo nel suo ventre più profondo... al diavolo, lasciami andare... se ci trovano qui sarà la fine ed io non voglio morire per quel bastardo chiuso in una cella a prova di dinamite...”
La cella del prigioniero misterioso era a pochi passi da loro.
"Sono mortificata..." mormorai, fingendo costrizione.
Quando poi rimanemmo soli, mi voltai verso di lui.
"Sì, è esattamente quello che dobbiamo fare.." sospirai "Davvero tu credi che sia tutto un caso?" guardandolo negli occhi "Che quel costume sia arrivato a te per magia? È come se qualcuno volesse incastrarti.. non vuoi sapere chi?" prendendogli le mani.
"Dai, andiamo in paese, vediamo da che parte cominciare per indagare.." sorridendo "Chiederò al mio ciondolo..".
Altea
12-03-2017, 04.08.45
"E dove andrai..per poi dire sono qui? No caro mio.." e proseguii fino a raggiungere la cella del misterioso detenuto..e guardai davanti a me.
Guisgard
12-03-2017, 04.09.52
Gwen lasciò la sala triste ed adirata.
Nel corridoio incontrò la domestica.
E questa chiese alla giovane se le occorresse qualcosa.
Lady Gaynor
12-03-2017, 04.10.16
Quel bacio fu passionale come nessuno mai prima di allora. La lingua di Guisgard scavava a fondo nella mia bocca, umida e morbida, per leccare, succhiare, esplorare. Mi sentivo le labbra tumide e gonfie, mentre ricambiavo mordicchiando le sue. Eravamo incollati, fermi al centro del mondo a succhiarci saliva e anima.
"È vero, ma ogni volta trova anche un pretesto per smetterla..." gli risposi candidamente, passando un dito sulla sua bocca.
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Lady Gwen
12-03-2017, 04.14.42
Incrociai la domestica nel corridoio, ma ero troppo frastornata per capire cosa dicesse, così continuai a camminare alla cieca, con la vista ottenebrata dalle lacrime.
Decisi di andare nell'ala riservata alla servitù, per riuscire a trovare qualcosa da mettere.
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Guisgard
12-03-2017, 04.16.06
“Va bene...” disse Icarius a Clio “... poi mi spiegherai strada facendo cosa fa questo tuo ciondolo...”
Poco dopo presero l'auto e tornarono in paese.
“Speriamo di non stare facendo uno sbaglio...” mormorò Icarius mentre guidava.
"Sì, te lo spiegherò strada facendo.." annuii.
Poi salimmo in macchina, e quelle parole mi colpirono, mi strinsero il cuore.
"Ehi.." sfiorandogli dolcemente il braccio "Se hai un'idea migliore, possiamo seguirla... io credo solo che dovremmo indagare.. solo che i carabinieri ti stanno cercando.." pensierosa "Serve un modo per camuffarti un pochino.." guardandolo.
Intanto chiusi gli occhi, mi concentrai sulla Gemma Azzurra, e la interrogai su quella brutta storia.
Guisgard
12-03-2017, 04.25.56
Guisgard la guardò mentre Gaynor era ancora fra le sue braccia.
Erano stretti l'una all'altro, come poco prima al galà, ma stavolta senza nessun altro intorno.
“Pensavo non volesse essere baciata da una...” disse “... com'era? Ah, si... persona banale... uno dei tanti... uno come tanti...” e di nuovo si avvicinò alle labbra schiuse di lei, come se non attendessero altro che essere invase nuovamente.
Labbra umide e calde, morbide ed accoglienti, che desideravano essere raggiunte e penetrate ancora.
E così fu.
Guisgard la baciò, afferrando le labbra di lei con le sue, succhiandole e infilando la sua lingua tra esse, cercando il sapore di Gaynor.
E quel bacio riprese, con più ardore, passione e desiderio di prima.
Tutto ciò mentre i loro corpi diventavano più aderenti, strofinandosi l'uno contro l'altro, più e più volte.
“Allora...” disse lui pianissimo sulla bocca di lei “... faccio bene a credere che fra noi mai ci sarà amicizia?”
Guisgard
12-03-2017, 04.30.44
Altea ed Ermions arrivarono davanti alla cella de misterioso detenuto.
Era una porta di ferro spessa, con una piccola grata larga appena per poter sbirciare all'interno, senza però avere un grosso angolo di visuale.
“Ora...” disse Ermions “... ora che diavolo vuoi fare? Sei pazza... ci scopriranno...”
Altea
12-03-2017, 04.34.28
"Zitto o ti metto ko" mi avvicinai alla grata e guardai dentro e parlai a bassa voce.."Il Vangelo . .l'ho messo io..voglio liberarvi ma aiutatemi..e parlatemi di voi..se stasera salta tutto io ed il mio amico qui ritenteremo..ma è peccato fallire" e calo' il silenzio mentre guardavo dentro.
Guisgard
12-03-2017, 04.35.36
Gwen passò oltre, con le lacrime agli occhi ed ancora sconvolta per la litigata con Elv.
Raggiunse l'ala destinata ai domestici e cominciò a guardarsi intorno.
Notò finalmente abiti da giardiniere con vari attrezzi.
Lady Gaynor
12-03-2017, 04.38.20
"Sarà stato anche banale in quel frangente..." gli risposi in un soffio, le parole che si scontravano con le sue labbra "Ma essere baciata da lei è una delle emozioni più belle che abbia vissuto..." riuscii a dirgli prima che si avventasse di nuovo sulla mia bocca.
Quel bacio, profondo e passionale, era accompagnato dallo strofinìo dei nostri corpi, come quando la capocchia del fiammifero struscia contro la superficie ruvida e subito dopo brilla la fiamma...
"Sta zitto..." gli dissi quando nuovamente si staccò da me "Sta zitto e baciami..."
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Guisgard
12-03-2017, 04.39.55
“Magari ci verrà in mente qualche idea strada facendo...” disse Icarius mentre guidava.
Clio allora consultò il suo medaglione.
Non ebbe risposte, ma captò qualcosa di strano.
Come se in quella zona agisse qualcosa in grado di disturbare il magnetismo del suo medaglione.
Poi, ad un tratto, la mente della musa elaborò qualcosa, ispirata dal medaglione.
Due occhi.
Ambigui, misteriosi, sinistri, inquieti.
Fu un attimo, poi più nulla.
"Ne sono sicura.." dissi dolcemente, sfiorandogli il braccio.
Allora consultai il medaglione ma niente... ancora niente.
Era come se ci fosse qualcosa che disturbava il segnale, qualcosa di pericoloso.
Poi quegli occhi, così intensi, e terribili.
"Non mi piace.." mormorai a Icarius "C'è qualcosa che disturba il segnale.." pensierosa "Qualcosa di molto oscuro è all'opera qui.." gli dissi.
"Dobbiamo stare molto attenti.." sospirai.
Lady Gwen
12-03-2017, 04.49.15
Vidi degli abiti da giardiniere, con degli attrezzi.
A quel punto mi spogliai, utilizzai dei vecchi stracci per fasciare e avvolgere il petto, camuffando così le forme e rendendole invisibili sotto la camicia, poi mi vestii.
Sciacquai il volto, eliminando ogni traccia di trucco e tentando di calmarmi.
Poi raggiunsi uno specchio, raccolsi i capelli dentro un cappello, calcandolo bene sul viso, diedi un'ultima occhiata, presi gli attrezzi e uscii in giardino.
Subito la luce del Sole mi investì, dopo due giorni trascorsi nell'oscurità, provocandomi una forte fitta alla fronte sopra gli occhi, ma mi riabituaì presto a quella luminosità e a quel calore che mi erano fortemente mancati
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Guisgard
12-03-2017, 04.53.10
Guisgard sorrise e baciò di nuovo Gaynor.
Con lo stesso ardore, lo stesso impeto e la medesima passione di prima, mentre i loro corpi continuavano a strofinarsi l'uno contro l'altro, sempre con più eccitazione.
Erano in piedi e si baciavano, muovendosi l'uno contro l'altra, con le mani di lui che cingevano e stringevano ogni parte di lei.
Allora, in uno slancio di eccitazione, Guisgard lasciò le labbra di lei, per baciarle e leccarle il collo, scendendo fino alla sua scollatura.
E qui cominciò a giocare con la lingua fra i suoi seni.
Guisgard
12-03-2017, 04.58.53
Icarius annuì a Clio, senza però capirci molto.
“Potresti” disse poi “spiegarmi cosa fa questo tuo medaglione... a che serve precisamente? E' una sorta di ricetrasmittente? O qualcosa di simile?”
Guisgard
12-03-2017, 05.03.21
Gwen così travestita, raggiunse il giardino del castello.
Cominciò ad usare i vari attrezzi, prendendo confidenza col suo nuovo ruolo.
Ad un tratto Elv si affacciò da una finestra e la vide.
Lei percepì di essere guardata e si voltò istintivamente, vedendolo.
Lady Gaynor
12-03-2017, 05.05.25
Il gioco dei nostri corpi continuò, così come si riunirono le nostre bocche vogliose di lingua e saliva. Le mani di Guisgard erano ovunque, che palpavano, accarezzavano, strizzavano e plasmavano la mia carne, assoggettandola al piacere.
D'un tratto, lui mi lasciò le labbra per scendere verso il collo, baciandolo e leccandolo, facendo poi scorrere la lingua verso i seni. Quel movimento ottenebrò i miei sensi, facendomi quasi perdere il controllo. I capezzoli si erano inturgiditi fino allo spasimo, desiderando solo di essere succhiati.
"Vieni... saliamo in camera mia..." gli dissi prendendolo per mano.
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Sospirai a quelle parole di Icarius, come potevo spiegargli?
Come potevo evitare che avesse nuovamente una crisi credendo di essere pazzo?
"Sì, una cosa del genere.. diciamo che riesce a recepire informazioni, e me le comunica tramite una specie di codice.." inventai, cercando di dire le cose più sensate possibili.
"Però qui è disturbato, come se qualcosa interferisse con il segnale... il che è strano, perchè è molto potente..." sospirai "Questa strada mi sembra sempre più intricata".
Lady Gwen
12-03-2017, 05.09.46
Iniziai a darmi da fare in giardino e in effetti lo facevo spesso anche a casa, era una cosa che mi piaceva, dunque non stavo facendo un grande sforzo.
E poi mi aiutava a non pensare.
Ad un certo punto avvertii una strana sensazione, come di essere osservata e istintivamente mi voltai.
Era Elv che mi guardava.
Quando vidi che era lui distolsi immediatamente lo sguardo, continuando a lavorare su alcuni arbusti.
Non capivo perché insistesse a comportarsi in quel modo, cosa potevo farci io?
Era come se volesse essere sì amato per ciò che era, oltre il suo volto, ma non riusciva a convivere con quel problema e credeva che dovesse essere anche per gli altri così, quasi fosse una sorta di penitenza che si sentiva in dovere di scontare, ma si sbagliava.
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Guisgard
12-03-2017, 05.22.17
Icarius comprese poco di quella spiegazione di Clio.
Del resto come poteva essere il contrario?
Ad un tratto intravidero il paesino.
“Direi di fermare l'auto prima...” disse “... e raggiungere a piedi il centro abitato... avremo meno possibilità di essere visti... senza costumi passeremo inosservati fra la gente...”
Guisgard
12-03-2017, 05.25.56
Gwen continuò a lavorare in giardino ed Elv a guardarla.
Dopo un po', nonostante fosse giorno, scese in giardino con un cappuccio intorno al capo.
“So che dire scusa non basta...” disse piano “... ma mi spiace e vorrei chiederti di perdonarmi... senza correre il rischio di beccarmi un bicchiere in testa...” sorridendo piano.
Lui probabilmente non comprese, ma dopotutto c'era poco che potessi spiegare, l'importante era che non mi facesse più domande, e non mi prendesse per pazza, probabilmente.
Arrivammo poi vicino al paesino.
"Sì, mi sembra una buona idea.." sorrisi "Non è più carnevale, dopotutto..." facendogli l'occhiolino.
"Da dove proponi di cominciare?" gli chiesi.
Guisgard
12-03-2017, 05.42.42
“Da dove ci sarà meno gente, quindi meno occhi e meno orecchi...” disse Icarius a Clio.
Lasciarono l'auto in un posto sicuro, tra la vegetazione e poi si diressero verso il vicino paesino.
Appena arrivati nel centro abitato, entrarono in un bar, per evitare di destare sospetti attirando sguardi mentre camminavano da soli.
Nel bar c'era la radio accesa.
“Una notizia giunta ora in redazione...” lo speaker “... la polizia afferma di aver scoperto qualcosa di incredibile... di aver smascherato un'incredibile omicidio... forse il più diabolico mai ideato da mente umana...”
"Sì, hai ragione..." annuii ad Icarius, andando verso il paese, cercando di incrociare meno gente possibile.
Poi trovammo il bar, e ci entrammo, per non destare sospetti.
Allora ci sedemmo, e si sentiva la radio vicino a noi.
Ormai avevo capito che la radio era qualcosa di molto importante per le informazioni.
Un omicidio efferato.
Non poteva essere un caso.
Feci cenno a Icarius di ascoltare.
Guisgard
12-03-2017, 06.14.28
Icarius annuì a Clio e continuarono ad ascoltare la radio:
“Secondo la polizia infatti pare che un criminale, un maniaco ossessionato dal film Skorpio se ne vada in giro ad uccidere quelli che nella pellicola impersonavano i cattivi, ossia giornalisti che, naturalmente nella sua mente malata, l'assassino giudica corrotti e faziosi. Ma la notizia più inquietante, secondo sempre le forze dell'ordine, è che questo folle avrebbe ucciso il noto attore Guisgard, protagonista proprio del film Skorpio. I produttori aveva affermato settimane fa che il celebre divo era rimasto coinvolto in un naufragio, restando tre anni su un'isola deserta. Evidentemente si trattava di una copertura, volta a celare l'assassinio dell'attore.”
Guisgard
12-03-2017, 06.14.59
Altea raggiunse lo spioncino chiuso dalla piccola grata nella porta di ferro.
Guardò dentro, ma non vide granchè.
Si poteva vedere ben poco di quella cella.
Intravide una brandina, su cui qualcuno riposava.
“Lasciatemi in pace...” disse ad un tratto una voce dalla cella.
Aveva tono fermo, sicuro ed anche un po' cupo, inquieto.
Guisgard
12-03-2017, 06.15.36
Il Conte Justine restò a guardare Nyoko in quei suoi occhi spenti, quasi a volerci leggere l'anima della ragazza.
"Oh, mi spiace..." disse con un tono dimesso, come se davvero avesse compassione per la giovane "... e raccontami, ti prego, com'è accaduto? Cosa ti ha tolto il bene della vista? Io sono tuo amico, di me puoi fidarti..." sorridendole ed accarezzandole dolcemente il viso.
Guisgard
12-03-2017, 06.23.26
Guisgard assaporò quei bianchi seni, così morbidi e caldi, sentendo Gaynor sospirare e gemere appena per il piacere.
Fu sul punto di scoprirli, liberarli da quella scollatura, ma le parole di lei lo fermarono.
Lo prese per mano e lo condusse nella sua camera da letto.
Nyoko
12-03-2017, 11.52.10
Quella sua domanda mi lasciò un po' sorpresa. La sua mano sul mio volto mi fece ancora più terrore. "I...io..." dissi balbettando senza lasciare la mano di Pavel. Allora iniziai a raccontare cosa mi era accaduto, cercando di trattenere le lacrime e mantenendo un'espressione fredda e un po' accusatoria, cercando di anche di non apparire vulnerabile. "E questo è accaduto..." terminando il mio discorso "in un castello nella brughiera..." abbassando il volto.
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Altea
12-03-2017, 13.12.00
Per contro udii quella voce calma e pacata ma pure inquieta..un sobbalzo al cuore. .Non spaventava ma certo aveva un ché di misterioso.
E nella cella riuscii ad intravedere pure una sagoma stesa su una brandina ma lo stupore durò un attimo.."Come?"con un certo tono seccato e alterato.."Io sto rischiando la vita..ho fatto addormentare il direttore, ho messo ko due guardie e liberato questo uomo e Sua Signoria se ne sta steso su una brandina dicendomi pure vuole essere lasciato in pace..questa è bella..abbiamo disturbato il vostro sonno?". Respirai profondamente e mi calmai.."Dicevamo. .io mi chiamo Altea e sono qui e ho sfidato il mondo per farvi uscire..volete aiutarci gentilmente prima finiamo tutti male?" sbuffando..che situazione strana.
Lady Gwen
12-03-2017, 15.18.41
Mi sentivo osservata, probabilmente era rimasto lì a guardarmi.
Io invece continuavo ostinatamente a lavorare senza sosta.
Dopo un po' sentii un calpestio dietro di me ed era lui.
Mi voltai e lo ascoltai, poi abbassai lo sguardo e annuii piano, riportando un ricciolo fulvo e ribelle sotto il cappello.
Tuttavia non avrei potuto perdonarlo del tutto finché non avesse risolto il suo problema con quegli sfregi, perché sarebbe stato come una costante bomba ad orologeria, pronta ad esplodere e ad usarmi come sacco da boxe per la sua frustrazione.
"Per fortuna non ci sono bicchieri qui...'' sorridendo appena "Però, volendo, ho un rastrello..." scherzando divertita, mentre prendevo in mano quest'ultimo e lo guardavo.
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Lady Gaynor
13-03-2017, 15.17.54
Io e Guisgard ci avviammo mano nella mano nella mia camera, sospirando per il piacere pregustato.
Una volta entrati, lo sospinsi verso una morbida poltrona di broccato lilla e lo feci sedere. Mi allontanai poi di qualche passo e tirai le tende, lasciando la stanza in penombra. Tornai davanti a lui e pian piano mi spogliai, un capo alla volta, con lentezza e senza lasciare il suo sguardo, fino a rimanere completamente nuda.
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Ascoltai le notizie alla radio, sempre più confusa.
Quel film c'entrava sempre.
Probabilmente dovevamo vederlo.
Addirittura l'omicidio di un attore.
Era inquietante.
Il complotto e tutto il resto.
"Cosa ne pensi?" Chiedi a Icarius sottovoce.
Guisgard
13-03-2017, 18.04.34
“Oh, sembri Cappuccetto Rosso che è sfuggita al bosco...” disse il conte a Nyoko, per poi ridere “... beh, per fortuna ora tu ed il tuo amico” guardando come la giovane stringesse la mano di Pavel “siete qui, al sicuro... questo castello è sorvegliato dai miei uomini ed io stesso sono un formidabile tiratore, sai?” Sorridendo ed accarezzando ancora il volto di Nyoko.
Una carezza dolce, lenta, quasi sensuale.
“Avete fame, ragazzi?” Chiese poi. “Cosa posso farvi servire? Sono un padrone di casa molto cortese.” Con tono divertito.
http://www.latribugamer.es/wp-content/uploads/2016/04/morrigan-cosplay.jpg
Nyoko
13-03-2017, 18.08.45
Sentì ancora la sua mano sul mio viso che quasi mi fece tremare. Spostai appena il volto verso la spalla di Pavel, mi faceva sentire al sicuro stare al suo fianco, e non riuscivo a dire altro. Con la poca fiducia che avevo nell'anima, ormai non potevo contare se non su me stessa, ma in quel momento, mi fidavo anche di Pavel, che si era preso cura di me senza neanche conoscermi.
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Guisgard
13-03-2017, 18.15.28
A quelle parole di Altea seguirono lunghi istanti di silenzio.
“Nessuno le ha chiesto di rischiare tanto per me...” disse il misterioso detenuto restando sulla sua brandina “... anzi, le consiglio di andarsene altrimenti il direttore scoprirà tutto... secondo la sua discutibile teoria del potere gli errori si pagano amaramente...”
“Andiamocene o finirà male...” Ermions ad Altea “... andiamocene, maledizione... sento già i tizzoni dell'Inferno sotto i piedi...”
Guisgard
13-03-2017, 18.18.50
Elv sorrise a Gwen, prendendo poi il rastrello in mano.
“Quindi” disse “ho un nuovo giardiniere? Senza aver neanche discusso della paga?” Divertito. “Perchè mi porti il broncio? Pensavo questo travestimento servisse a tenerti al sicuro... non lontana da me...”
Altea
13-03-2017, 18.19.47
Sorrisi..."Sapete, avrei immaginato questa vostra risposta..si infatti, nessuno mi ha detto di salvarla e a dire il vero io stavo cercando uno scienziato che ha chiamato due uomini dal 2050...si, non prendetemi per pazza...e poi ho letto di voi e ho ritenuto ingiusto ciò che vi stavano facendo...io non condivido il direttore e tutto questo e il fatto di non farvi leggere, vi ho fatto pervenire di nascosto il Vangelo" osservandolo sempre steso sulla brandina..."Io non tornerò più, non avrò più modo di tornare qui signore, e voi state perdendo una occasione...vero Ermions? Non dimenarti..facciamo capire a questo uomo che avrà la libertà".
Lady Gwen
13-03-2017, 18.22.58
Prese il rastrello in mano, mentre lo guardavo e ridevo appena alla battuta.
Portai lo sguardo sull'arbusto, giocherellando con alcune piccole foglie e alzando appena le spalle.
"Non ti porto il broncio" dissi solamente.
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Guisgard
13-03-2017, 18.27.53
Guisgard restò seduto su quella poltrona, circondato dalla sognante ed eccitante penombra della stanza, mentre Gaynor si spogliava lentamente davanti a lui, scoprendo pian piano ogni parte del suo corpo.
Alla fine come una Venere, lei restò tutta nuda davanti a lui, con meravigliosi giochi di chiaroscuro che le accarezzavano il corpo.
“Noto con soddisfazione” disse lui con gli occhi in quelli di lei “che il colore dei tuoi capelli è del tutto naturale...” con malizia.
Guisgard
13-03-2017, 18.32.57
“Non ne ho idea...” disse Icarius a Clio fissando la radio “... non ci capisco nulla... un attore morto... un assassino mascherato... un complotto... mah...”
Ad un tratto Clio sentì un cagnolino abbaiare.
Era Vale che scodinzolava davanti all'ingresso del locale.
Sospirai.
"È vero, nemmeno io ci capisco niente.." scuotendo la testa.
Poi vidi Vale e trasalii.
"Oh c'è il mio cane!" Dissi a Icarius "Torno subito!"
Così mi alzai e andai da lei.
"Dimmi che hai novità!" Le chiedi
Guisgard
13-03-2017, 19.04.04
“La ringraziamo...” disse Pavel al conte, stringendo la mano di Nyoko per rassicurarla “... ma sarà meglio andare... è molto tardi...”
“Ma se è pieno giorno!” Esclamò il conte. “Suvvia, avete forse soggezione di me?” Ridendo. “Vivo solo in questo grande castello, non ho una moglie, né una compagna e neppure una bestiola.” Sorridendo. “Avanti, voglio siate miei ospiti a pranzo...” battè le mani ed un attimo dopo arrivò il gobbo con due ampi vassoi “... servi in tavola...” ordinò il conte.
La tavola fu imbandita ed il conte invitò Nyoko e Pavel a sedersi.
“Beh, gustiamo queste leccornie, amici miei...” mormorò Justine.
Lady Gaynor
13-03-2017, 19.04.10
Sorrisi alla maliziosa battuta di Guisgard, senza però muovermi.
"Ciò che vedi è tutto genuino..." gli risposi con voce roca "Vuoi toccare con mano?"
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Guisgard
13-03-2017, 19.06.24
“Mi passi il Vangelo...” disse ad un tratto il misterioso detenuto ad Altea “... trovi il modo di farmelo avere... questo le chiedo...”
“Neanche un prete giungerà qui sotto...” mormorò Ermions.
Nyoko
13-03-2017, 19.07.49
Ascoltai il conte parlare della sua situazione. La solitune non mi è mai stata gradita. Strinsi la mano di Pavel che parve rassicurarmi un po'. Tuttavia non avevo appetito e il solo pensiero di mangiare qualcosa mi dava la nausea... "No, vi ringrazio... Non ho molto appetito" dissi con educazione pacata...
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Guisgard
13-03-2017, 19.08.38
“Allora posa questo rastrello e vieni con me...” disse Elv a Gwen “... sono giorni che non faccio una passeggiata al Sole... di giorno non lo vedo mai questo giardino e neanche il cortile... su, vieni con me...” porgendole la mano.
Altea
13-03-2017, 19.10.24
"Il Vangelo? E' dentro al tovagliolo del suo rancio..l'ho chiuso bene...se non riesce ad aprirlo me lo può portare e io glielo darò." sorrisi ad Ermions "Visto io non sono un demone e sono riuscita, forse, a farlo arrivare qua...si spera"
Guisgard
13-03-2017, 19.10.51
“Più di quanto immagini...” disse Vale a Clio “... questo posto è messo davvero male... in un certo senso ci sono meno casini nella nebulosa di Aspess, nonostante una guerra cosmica che dura da tre milioni di anni luce, che qui sulla Terra...”
Lady Gwen
13-03-2017, 19.11.54
Alzai lo sguardo su di lui, guardando la mano che mi porgeva.
Forse sarebbe stata una buona occasione per calmare le acque, dopo quello che era successo stamattina.
Così posai il rastrello a terra e presi la sua mano.
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Ascoltai Vale preoccupata e inquieta.
"Avanti, super robottino, raccontami tutto!" sospirai.
Che cosa poteva mai essere successo?
Ero curiosissima.
Guisgard
13-03-2017, 19.30.55
Guisgard accennò un sorriso e Gaynor vide il suo sguardo azzurro vagare poi su tutto il suo corpo, quasi come se quella scena fosse stata rubata da un vecchio romanzo d'avventure, dove un romantico ed affascinante mercante controllava la bellezza della sua schiava appena comprata.
Allora prese una rosa dal vaso che stava sul vicino tavolino in legno di sandalo, si alzò e si avvicinò a lei.
Girò intorno alla ragazza con lei che restava immobile e nuda a farsi guardare.
Allora cominciò a portare i petali di quella rosa sulla pelle della giovane donna.
Prima sulle spalle, poi lungo la schiena, disegnandole lenti brividi.
Arrivò sul fondo schiena, accarezzandola con quei petali in ogni punto.
Girò allora intorno ai fianchi e risalì fino ai seni, strofinando i petali della rosa come se fosse l'estroso pennello di un artista.
Sfiorò i capezzoli, già duri e sporgenti e nel farlo la guardava fisso negli occhi.
Adagiò nel giocare con la rosa sui seni, quasi testandone l'eccitazione.
Poi, lentamente, scese all'ingiù, portando il fiore che aveva in mano su quello che lei aveva fra le gambe.
Lady Gaynor
13-03-2017, 23.28.28
Guisgard percorse tutto il mio corpo con lo sguardo e nei suoi occhi potevo leggere il desiderio a stento contenuto.
Prese una delle rose che tenevo in un vaso e si alzò, venendo verso di me. In un gioco erotico senza precedenti, cominciò ad accarezzarmi con quel fiore. I serici petali scorrevano lenti sul mio corpo, che non riusciva a trattenere i brividi. Il mio desiderio cresceva con l'attesa, ma quando cominciò a giocare con la rosa sul mio seno, temetti di non riuscire a resistere. I capezzoli erano turgidi e vogliosi e, mentre la rosa li sfiorava, i suoi occhi azzurri esprimevano la voglia di soddisfarli.
Pian piano, dal seno il fiore proseguì il suo viaggio verso il basso per raggiungere il caldo centro fra le mie gambe, dove i petali si bagnarono del mio umore.
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Guisgard
14-03-2017, 01.27.12
Il Conte Justine sorrise e si sedette a tavola, cominciando a mangiare con gusto.
Nyoko e Pavel se ne stavano a guardare senza toccare cibo.
“E' davvero tutto ottimo...” disse mangiando Justine “... davvero non volete farmi compagnia a tavola, ragazzi?” Bevendo. “Sai, amica mia...” fissando Nyoko “... io potrei guarirti... riguardo i tuoi occhi intendo...”
Nyoko
14-03-2017, 01.30.13
Sentivo il conte mangiare ma la nausea non passava. Rimanevo vicino a Pavel senza staccarmi dalla sua mano. Il senso di sicurezza che mi dava era immenso. Poi quelle parole del conte mi fecero rabbrividire. "Come?" chiesi senza voltare lo sguardo dalla sua parte.
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Guisgard
14-03-2017, 01.33.37
Elv sorrise e prese la mano di Gwen, cominciando a passeggiare con lei nel giardino.
Era una soleggiata mattinata di Marzo, dall'aria profumata e sufficientemente limpida, con alte e lontane nuvole che si dissolvevano in un cielo luminoso e tinto di azzurro.
Raggiunsero il cortile e qui si sedettero all'ombra di un alto faggio.
“E' preoccupante” disse lui sorridendo “che mi sento attratto dal mio nuovo giardiniere?” Divertito e guardandola attraverso quella sua maschera.
Guisgard
14-03-2017, 01.38.00
“E' successo” disse Vale a Clio “che qui molte cose non quadrano...” fissandola ed attenta a non farsi sentire da nessuno oltre lei “... io credo che la scala gerarchica del potere non sia così chiara da queste parti... comincio a pensare per la prima volta che non siamo al sicuro... e non mi riferisco solo ad Athia...”
Lady Gwen
14-03-2017, 01.40.53
Mi prese per mano ed iniziammo a passeggiare nel giardino, illuminato dalla limpida e fresca mattinata di Marzo, col cielo solcato unicamente da filamenti soffici e candidi simili a zucchero filato.
Raggiungemmo ad un certo punto un faggio nel cortile e ci sedemmo alla sua ombra.
Risi alle sue parole; ero felice di aver ritrovato l'Elv che conoscevo.
Mi guardai intorno e, non vedendo nessuno, tolsi il cappello, che liberò i miei capelli rossi come il fuoco di un camino ravvivato dal mantice.
"Dipende se continuerai ad esserlo dopo che ne avrai assunto un altro" risposi, ridendo.
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La ascoltavo attentamente.
Vale era un'inesauribile fonte di informazioni, e la adoravo.
Ora però sembrava restia a divulgare quello che sapeva.
"Avanti.." la guardai "Vai avanti.. perchè anche a me sembra che tutto qui sia strano.. hai avuto notizie su quel nome? Justine Conte?" pensierosa "Non riesco a usare la Gemma Azzurra, come se il segnale sia disturbato..".
Guisgard
14-03-2017, 01.48.22
Guisgad guardò la rosa bagnata e fissò allora Gaynor negli occhi.
Posò allora il fiore sul tavolino e prese la giovane donna per mano, facendola adagiare sul letto, dove restò seduta.
Allargò appena le sue gambe, facendola così stendere completamente.
Sollevò appena le sue cosce, allargandole ancora, chinandosi poi fra esse.
E Gaynor cominciò a fremere, immaginando il dopo di quella breve ed eccitante attesa.
Guisgard
14-03-2017, 02.01.28
“Diciamo” disse Justine mangiando “che conosco qualcuno in grado di aiutarti... qualcuno che ha già risolto molti problemi come quello che hai tu...” fissando poi Nyoko “... naturalmente se tu vuoi davvero guarire e tornare a vedere...”
Lady Gaynor
14-03-2017, 02.03.05
Guisgard mi fece stendere sul letto, allargandomi le gambe e chinandosi in mezzo ad esse. Vedevo la sua testa avanzare lenta verso di me, mentre dei brividi di piacere mi percorrevano tutta. In quella posizione potevo fare poco, così portai le mani sull'interno delle cosce e le allargai ancora di più, offrendomi tutta aperta a lui.
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