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Guisgard
01-02-2017, 03.22.42
Prologo


"Eliminerai dalla terra il loro frutto,
la loro stirpe di mezzo agli uomini."

(Salmo 21)

Era un tardo pomeriggio di un giorno d'Inverno nella cupa campagna appena fuori Afragolopolis.
Due giovinastri sedevano accanto ad una vecchia e dimenticata lapide in rovina del XIII secolo, speculando sull'innominabile.
Guardavano la grossa ed austera quercia che sorgeva da sempre in mezzo a quel luogo, il cui tronco aveva quasi divorato l'ormai illeggibile lapide.
"Chissà" disse uno dei due all'altro "queste colossali radici quale macabro nutrimento avranno succhiato in questa terra di morti per tutti questi secoli..."
"Non essere idiota..." il secondo, aprendo la borsa con la refurtiva e guardando il contenuto con avidità "... qui non ci hanno mai seppellito nessuno, non è un Cimitero e quindi queste radici non hanno mai succhiato altro nutrimento diverso dall'ordinario."
"Eppure" il primo guardandosi intorno come se quel posto mettesse soggezione "qui sono nate quelle storie su..."
"Su cosa?" Guardandolo l'altro.
"Beh, l'innominabile..." mormorò il primo.
"Ma che razza di idiozie vai blaterando?"
"Nessuno un tempo pronunciava il suo nome..." il primo "... nessuno... per questo non si è mai saputo cosa fosse... qualcuno pensa sia un fantasma, qualcun altro persino un demone..."
"Ma ti senti?" Ridendo il secondo. "Sei completamente andato! Ed io che ti presto anche attenzione! " Contando la refurtiva nella borsa.
"Tutti qui ne hanno sentito parlare..." titubante il primo "... anche io da piccolo ho ascoltato storie sull'innominabile... pare esista da sempre e terrorizzi chiunque gli capiti a tiro..."
"Senti, dacci un taglio, chiaro?" Spazientito il secondo. "La vuoi o non la vuoi la tua parte?" Indicando la borsa. "Quindi vedi di farla finita che mi dai il nervoso..." scuotendo il capo "... l'innominabile... che idiozia..."
Ad un tratto un fruscio, mentre il crepuscolo calava sinistro intorno a loro.
"Hai sentito?" Agitato il primo.
"Vuoi darti una calmata?" Prendendo una pistola il secondo. "Deve trattarsi di un dannato animale... va a dare un'occhiata ed al minimo sospetto spara..."
“Neanche morto mi muoverei da qui...” teso il primo.
Ma all'improvviso un sibilo attraversò l'aria intorno a loro.
Un attimo dopo il malvivente con in mano la borsa cadde a terra, con una freccia conficcata nel collo.
Incredulo l'altro emise un grido ed incredulo prese a correre.
Una seconda freccia però fendendo l'aria lo raggiunse ad una gamba.
Il lestofante rotolo' così a terra, contorcendosi per il dolore.
Allora una figura scura, ambigua e misteriosa emerse dalle ombre del tardo crepuscolo.
"Non..." tremante il ladruncolo "... non... non uccidermi..."
Ma la figura, senza dire nulla svanì nello stesso chiaroscuro che l'aveva partorita, lasciando il malvivente spaventato a morte ed in lacrime.
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Capitolo I: La Furia dei Taddei


“<<Ora,>> disse l'uomo sconosciuto <<addio bontà, addio umanità, addio riconoscenza... addio a tutti quei sentimenti che allargano il cuore!>>”

(Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo)

Una miriade di agglomerati che dal nulla si ergevano verso l'alto, dalle forme sinuose, di un Barocco vuoto e fittizio, di cemento e vetro, brulicanti di luci intermittenti che rischiaravano le basse nuvole che si addensavano indifferenti ed informi su Afragolopolis.
Infinite strade e stradine correvano ovunque, intersecandosi ed incrociandosi in disegni indefiniti, attraversate da auto, bus e tram in una Babele di suoni, voci, colori e bagliori, tra fumo, nebbia e la psichedelica e ossessionante pubblicità sui manifesti e le insegne luminose.
Radio Capomazda imperversava in molte case, negozi e locali, con le sue canzoni sognanti e romantiche, gli spot pubblicitari sui biscotti e la spremuta d'arance ed il notiziario della sera, con le notizie della borsa e lo sport in chiusura.
Da un'ampia vetrata di uno dei grattacieli più alti ed imponenti, sede della celebre Gazzetta Rosa, il quotidiano più diffuso ed autorevole, un uomo alto, dalla barba incolta ed i capelli rasati, fissava, fumando un grosso Avana, la città che appariva dall'altra parte come un film senza sonoro.
“Signor Symminel...” disse un uomo di mezz'età a quello che fumava “... mi avete fatto chiamare?”
“Crawel, stasera” l'altro “passatemi tutte le telefonate sul mio numero privato... inoltre informate la signora Swansie che domattina deve presentarsi dal mio vice direttore per la liquidazione.”
“Si, signore.” Annuì Crawel. “Lei ha già ricevuto la lettera di licenziamento.”
“Ha fatto domande?”
“Beh, in effetti è stupita ed anche turbata...” Crawel.
“Non si chiede del perchè?”
“No, signore.”
“Neanche per quella telefonata?”
“Signore?” Fissandolo Crawel.
“Lasciate stare...” tagliò corto Symminel “... potete andare. Ah, un momento...”
“Prego, signore.”
“Domani naturalmente mi occorrerà una nuova segretaria...” Symminel “... ma non una qualunque... niente quindi inviate o proposte di qualche agenzia pubblicitaria... voglio una semplice dattilografa, magari ancora in odore di università... nessuna qualifica, nessuna esperienza... voglio una segretaria bisognosa di lavoro e denaro... è il solo genere di persone di cui ci si può fidare oggigiorno.”
“Certo, signore.”
“Potete andare.” Lo congedò Symminel, per poi tornare a fumare ed a guardare ancora dai vetri la sterminata e caotica Afragolopolis.
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+++

Clio
01-02-2017, 03.28.58
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, ci fu una guerra, lunga e potente.
Una guerra che sembrava non finire mai.
Una guerra che ora, dopo migliaia di anni, non trova ancora eguali.
Nulla fu mai più paragonabile alla Guerra Senza Nome.
Mondi diversi tra loro entrarono in contatto, guerrieri di ogni stirpe si affrontarono in scontri senza pari.
Eppure le sorti della guerra erano sempre in bilico.
Il potere di Cormonios era forte, inarrestabile e i Sette faticavano a tenergli testa, eppure resistevano.
Sette piccoli pianeti uniti contro il gigante rosso, che da solo era più grande di tutti loro messi insieme.
Fu allora che accadde qualcosa, qualcosa che nessuno ormai si aspettava, qualcosa capace di ribaltare le sorti della guerra.
Un’arma, potente e unica venne forgiata nelle miniere di Valstin.
Un’arma capace di veicolare l’energia delle Sette Stelle.
Ci fu una grande riunione intergalattica tra i capi supremi di ogni pianeta dell’alleanza, alcuni erano restii a consegnare la propria Stella, altri invece non esitarono.
Alla fine, devastati dalla lunga guerra, tutti i capi acconsentirono e Supernova entrò in azione.
Io stessa fui incaricata di scagliarla contro Cormonios.
Nessuno però, si aspettava quello che successe quel giorno.
Fu un giorno talmente terribile, da essere ricordato negli annali come il Giorno del Silenzio.
Silenzio, fu quello che si sentì quel giorno, dopo che Supernova entrò in azione.
Cormonios non venne solo sconfitto.
Cormonios venne cancellato, distrutto.
Nessun Cormoniano sopravvissuto, un'intera stirpe sterminata e perduta in un battito di ciglia.
Quell'arma era troppo potente, troppo imprevedibile.
Nessuno era al sicuro, nessuno poteva dormire sonni tranquilli.
Il consiglio discusse violentemente sul da farsi, ma tutti erano d'accordo: era troppo per tutti loro.
Stava sorgendo un'era di pace, nota come la Pace dei Sette, e non ci sarebbe mai stata pace con quell'arma in circolazione.
Fu deciso così di smembrarla.
Le singole Stelle vennero nascoste su un pianeta neutrale, un pianeta che non si era nemmeno reso conto della guerra: la Terra.
Mentre la Supernova venne affidata a noi Muse.
Un onore, indubbiamente, ma anche una responsabilità.
Ma se c’era un posto dove Supernova sarebbe stata al sicuro era Solaria, un luogo fuori dal tempo e immune alle bassezze che corrompono l’anima.
Un luogo di pace, conoscenza e contemplazione.
Un luogo però dove non si è dimenticato l’orrore della guerra, dove si ogni Musa è pronta alla guerra che verrà.
Fin dalla Grande Notte, quando tutto ebbe inizio.
Questo è il nostro destino, la nostra missione: conservare la Supernova.
Senza le Sette Stelle, però, essa non è altro che un bellissimo ornamento, una stella a sette punte di Metallo Solare.
Preziosa, per lo più, ma non pericolosa.
Ma se qualcuno dovesse trovare le Stelle e farla ripartire, sarebbe la fine.
La fine del mondo per come lo conosciamo.
Per questo, da millenni monitoriamo la terra, silenziose, eteree, lontane.
Il ritrovamento di una stella era quanto di più pericoloso potesse capitarci.
O almeno così pensavo...

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“Signori, vi prego!” tuonai, mentre il silenzio tornava nella sala.
Avevo sentito abbastanza, e la mia pazienza stava per esaurirsi.
Era una situazione assurda, la cosa più assurda che avessi mai vissuto da dopo la guerra.
Restai in silenzio per un istante, e il vociare riprese.
Adesso si stava esagerando.
Mi alzai dal trono d’oro che dominava l’ampia stanza circolare.
Si trattava di una stanza rimasta immutata da migliaia di anni, con un colonnato esterno, in marmo bianco, diversi scranni usati durante il consiglio, una fonte zampillante al centro, e naturalmente il trono d’oro, su una pedana con leoni intarsiati al suo interno.
Aveva visto migliaia di sedute del consiglio dei Sette, centinaia di volti diversi, problemi diversi.
Ma mai, mai aveva dovuto affrontare una simile minaccia, un simile tradimento.
Ribollivo di rabbia, mentre guardavo tutti intorno a me.
Si erano zittiti al mio cospetto.
Non erano in molti a poter dire di aver sentito la mia voce, come garante del consiglio, io mi limitavo a supervisionare, a garantire le trattative, a sancire la sacralità dei patti.
Dopotutto io c’ero, io ci sarei sempre stata.
C’ero quando tutto era immutabile, c’ero quando Cormonios ci attaccò, c’ero quando la Supernova lo distrusse, c’ero per costruire la pace.
I mondi potevano nascere e crollare prima che su Solaria tramonti il sole, si diceva nella galassia.
Ma ora, ora anche il nostro pianeta era in pericolo, anzi, soprattutto il nostro pianeta.
“Ascoltate!” la mia voce risuonò nella sala “Tutti noi siamo stati ingannati, noi tutti siamo stati traditi..” li guardai, ad uno ad uno, dall’alto del trono “Ma io più di voi..”.
Un vocio sibilante si diffuse, ma alzai una mano per zittirli.
“La Supernova è stata affidata a noi Muse….” Annuendo gravemente “Ed è una di noi ad essersi macchiata del più infame ed efferato tradimento nella storia della galassia..” mentre sentivo il sangue ribollire nelle vene.
“È mio compito, dunque, risolvere la situazione… mio, non vostro..” guardandoli.
Era vero, e tirarmi indietro non era mai stata un’opzione.
“Andrò sulla terra, recupererò Supernova e consegnerò in catene la musa Athia a questo consiglio, perché le venga inflitta la più terribile delle punizioni..”.
Se solo pensavo all’amicizia che ci aveva legato da anni, a tutto quello che avevamo condiviso.
Dovevo andare io, volevo che mi guardasse negli occhi mentre mi diceva perché aveva tradito me e tutto il nostro mondo.
“Ma maestà..” una voce si fece largo tra le altre “Non potete andare sola, è pericoloso..”.
“Lasciare la Supernova nelle mani di chissà chi è pericoloso, generale..” ribattei, inflessibile “E poi è soltanto la terra..”.
“Un paese che non conosciamo..” azzardò un altro membro del consiglio.
“Che voi non conoscete..” ribattei, voltandomi di scatto verso di lui “Noi osserviamo la terra da millenni ormai, abbiamo visto costruire e distruggere, abbiamo visto guerre, imperi, singoli, piccole storie.. conosciamo quello strano mondo mortale meglio di chiunque di voi…” guardandoli con aria grave “Anche per questo andrò io..” annuendo.
“Estea!” chiamai, distendendo la mano di fronte a me, ad indicare la Musa che faceva il suo ingresso in quel momento “Vi guiderà in mia assenza, con saggezza e lungimiranza..” le sorrisi, facendole segno di raggiungermi sul trono, mentre io scendevo per farla salire.
Le strinsi la mano, e ci scambiammo uno sguardo in cui erano racchiusi millenni di storia, e infinite emozioni.
“Lei è mia sorella, il mio specchio…” portando elegantemente in alto la mano giunta alla sua “Portatele il medesimo rispetto che riservate a me, poiché le affiderei la mia vita, e ora le affido Solaria..”.
Ci fu un applauso per lei, a cui io sorrisi compiaciuta.
La strinsi a me per un istante e poi mi avviai in mezzo al consiglio, dove ogni generale, re o presidente volle farmi i suoi auguri per il viaggio.
Un viaggio che poteva essere il primo senza ritorno.

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La sala dei comandi era in piena attività.
Una missione del genere andava studiata nei minimi dettagli, nulla poteva essere lasciato al caso.
Ormai era tutto pronto, l’astronave era stata impostata per Afragopolis, la città in cui era atterrata Athia, io stavo ultimando la mia decontaminazione interstellare per adeguare il mio corpo allo spazo-tempo della terra, e Vale pensava ai dettagli.
Vale, la mia inseparabile aiutante, mi sarebbe stata indispensabile sulla terra.
Vale era molto più di un robot, era un marchingegno di cui ormai non potevo fare a meno.
Di metallo Valisiano, era in grado di mutare le sue cellule in modo da ottenere la forma che più si aggradava alla situazione, munita di un processore di ultima generazione, era in grado di elaborare dati alla velocità della luce, cosa molto utile in quel frangente.
Mentre io sistemavo le ultime faccende burocratiche prima di partire, lei aveva effettuato una ricerca capillare su quella che era la situazione terrestre del momento, per quanto riguardava le cose più basilari e banali, a cui di solito noi non facevamo caso nel nostro monitoraggio.
Cose come la moda del momento, il modo di parlare, le abitudini elementari, e cose del genere.
Dovevo ricordarmi cose come i vari pasti della giornata, il fatto che avessero bisogno di dormire, ma la cosa più importante era non dimenticare mai che i terrestri erano convinti di essere l’unico pianeta abitato dell’universo, cosa per cui tutta la galassia li prendeva particolarmente in giro.
Però questa ignoranza ci aveva fatto comodo, ed ora che l’arma più potente mai costruita era sul loro pianeta.. beh, era meglio che non sapessero niente, in effetti.
La decontaminazione interstellare prevedeva anche l’installazione di un driver di lingue e la preparazione delle mie cellule Solaniane all’atmosfera terrestre.
Quando uscii dalla cabina stagna, Vale aveva già tutto pronto: gli abiti e la mia nuova identità.
Dovendo entrare in contatto con i terrestri, era fondamentale che ne avessi una, Vale aveva studiato tutte le varie opzioni, ma alla fine, come spesso accade, era meglio optare per la cosa più semplice.
Sarei stata semplicemente me stessa, una regina in vacanza, lontano dagli impegni di corte.
Questo mi avrebbe permesso di poter girare senza un vero motivo, di non tradirmi per il modo in cui mi relazionavo con gli altri, di poter essere bizzarra... era un’ottima strategia.
Vale mi stava mostrando dove doveva posizionarsi il mio piccolo regno, tra i monti urali, dove la geografia era ancora avvolta dal mito. Un piccolo regno sperduto non sarebbe stato un problema, e avrebbe spiegato anche il mio particolare pallore, che nemmeno la decontaminazione interstellare aveva alterato.
Ormai era tutto pronto per partire.
Indossai i bellissimi abiti che Vale aveva preparato per me, seguendo la moda del momento, insieme alle armi di ogni genere che affiancavano la mia Damasgrada e il mio Tamasco, e mi diressi nell’astronave.
Avevo salutato una ad una le mie Muse prima di entrare nella sala dei comandi, che a causa della decontaminazione era sigillata. Dunque la parte più difficile della partenza era andata, ora non mi restava che imbarcarmi verso quell’avventura.
Un po’ ero elettrizzata all’idea di lasciare Solaria, e di vedere finalmente la terra da vicino, dopo averla osservata per migliaia di anni.
Chissà com’erano gli umani, se il cibo era davvero così fondamentale, o il vino così inebriante, tutto il loro mondo ci appariva alquanto bizzatto.
Sì, anche se il destino della galassia dipendeva dalla riuscita della mia missione, infondo era un po’ anche un’avventura, anche se poteva essere un’armatura pericolosa, perché una volta oltrepassata la frontiera dello spazio-tempo, io stessa sarei diventata mortale, fatta di carne e sangue come qualunque essere umano.
L’atmosfera terrestre era sempre più vicina, apprima vidi solo mare e terra, poi pian piano che mi avvicinavo, protetta dallo Specchio, un meccanismo che rendeva l’astronave invisibile, iniziavo a vedere boschi, monti, distese senza fine.
Era davvero bellissimo, molto più di quanto non si capisse dai nostri monitor di sorveglianza.
Restai ad osservarla farsi sempre più vicina, mentre mi avvicinavo, sempre più.
Afragopolis era immensa e Vale aveva impostato il navigatore per un luogo appartato, lontano da occhi indiscreti, dove l'astronave sarebbe rimasta nascosta da occhi indiscreti, finchè non avessi portato a termine la missione.
Quando uscii dall’astronave per poco non soffocai, ma poi mi abituai pian piano a quella strana atmosfera, guardandomi intorno stranita.
Vale, che aveva assunto le sembianze di un simpatico animale chiamato "cane", particolarmente carino e coccoloso, aveva già tracciato una rotta, sui possibili spostamenti di Athia, anche se mi fece notare che prima dovevamo trovare un albergo degno di una regina in visita.
Così la seguii tra le vie del centro cittadino, perdendomi ad ammirare ogni particolare di quella città.

Lady Gwen
01-02-2017, 03.36.17
Percorrevo il marciapiede, invaso da donne in pelliccia ed eleganti uomini d'affari in giacca e cravatta, diretta all'università, dopo che la macchina del nostro autista mi aveva lasciata poco distante da lì.
L'aria di Gennaio era pregna di profumo costoso, aroma di sigari e fumo delle grandi industrie che da alcuni anni andavano sempre più nascendo, come funghi dopo la pioggia; tutto ciò creava quell' ''odore di città'', così tipico e frizzante, caotico e corroborante, contornato com'era da quel continuo via vai di gente di ogni tipo, dagli chaffeur agli strilloni, dalle signore, accompagnate da piccoli cagnolini, ai giovani liceali rampanti, stretti nelle loro divise scolastiche impeccabili.
Tutto questo, in una sola città. Era semplicemente meraviglioso.
Quando ci eravamo trasferiti qui per il lavoro di papà, proprietario un'industria produttrice di automobili, io avevo nove anni e mia sorella, Betty, la viziatissima e petulante Betty, dodici.
Io ero stata subito entusiasta, attorno a me era tutto così grande, luminoso e stimolante, impreziosito dalle mille luci scintillanti della città, che brillavano come diamanti; per lei, invece, era stata un'enorme tragedia e lo era soprattutto adesso.
Non certo perchè preferisse la mediocrità della periferia al lusso e lo sfarzo della città, ma proprio perchè eravamo in città non riusciva a tollerare l'idea di non essersi ancora accaparrata un marito.
Diceva che, ormai, a ventitre anni, sarebbe rimasta sola e triste, senza un marito e si sarebbe chiusa in casa per il resto della sua vita, troppo sommersa dalla vergogna per farsi vedere per strada, mente tutte le altre giovani donne della città mostravano orgogliose l'anulare sinistro che riluceva di quell'oro tanto agognato, più della coccarda del primo posto per i giocatori di polo della domenica.
A me non importava un accidente di trovare un marito, sposarmi e riempire la mia bella casa con un nugolo di bambini nel giro di cinque anni, nossignore!
Mi ritenevo un spirito libero, troppo libero per essere costretto e invischiato nelle convenzioni di una società che doveva cambiare, evolversi.
Lo dimostravano le moderne e lussuose macchine che sfilavano ogni giorno nelle vie principali, totalmente in contrasto con gli abiti eduardiani e demodè di quelle donne avanti con l'età che facevano della loro arretratezza quasi un motivo di vanto, tutte impettite nei loro corsetti, quasi come se quelle rigide stecche di balena servissero ad aumentare il loro integralismo in una società troppo avanti per loro.
Ma torniamo all'università, che distava solo pochi metri, ormai.
I miei genitori avevano accolto contro voglia la mia richiesta di proseguire gli studi, ritenevano che anch'io, come Betty, una volta terminato il liceo, dovessi dedicarmi alla caccia al marito, ma si erano rassegnati e avevano capitolato, a patto che mi iscrivessi ad una facoltà ''per signorine'', come la definivano loro.
Avrei dovuto studiare poesia, letteratura... O almeno, era ciò che pensavano loro.
La verità era che i romanzi e le poesie potevo benissimo leggermeli nel calduccio della mia stanza, senza scomodarmi ad uscire.
Non erano in molti, nessuno in realtà, tranne la mia cameriera personale Ranya, a sapere che, da un anno a questa parte, il mio obiettivo era stato un altro.
Mi ero infatti iscritta in gran segreto alla facoltà di Medicina.
Era da sempre stato il mio sogno, non solo per il desiderio di aiutare gli altri e di rendermi utile, ma anche per prendere parte a quell'universo di cambiamenti, di emancipazione che trasudava dalle parole di quelle ragazze, anch'esse di buona famiglia, che la società aveva rinominato ''flappers'', ma che mia madre deliziosamente ribattezzava semplicemente ''donnacce'' e che facevano bella mostra di sè ogni giorno in quelle aule, piene di giovani dottori ed affermati primari.
Non erano stati solo i loro vestiti a frange, le loro collane di perle o i bocchini per sigarette in legno laccato e madreperla che sembravano quasi galleggiare fra le mani pallide e abbellite dallo smalto rosso vivo ad affascinarmi, ma era stata soprattutto la speranza del progresso e la rivendicazione dei nostri diritti di donne a far sorgere in me il sentimento della ribellione e la viva fiammella della rinascita.
Ne erano un esempio le mie adorate colleghe e amiche, Lizzy e Lucy.
Tutte e tre eravamo legate ed animate da questi principi, oltre che da un sano e sadico divertimento nel vedere le altre ragazze impallidire e svenire alla vista di budella e organi molli di non ben identificata natura, mentre noi trovavamo tutto quello terribilmente affascinante.
Il mio primo giorno di università, mi sembrava di aver ricevuto la manna dal cielo.
Mi ero presentata davanti alla facoltà e mi ero illuminata vedendo la facoltà di Lettere completamente attaccata a quella di Medicina.
Era stata come una benedizione, un segno del destino.
Come se qualcuno avesse voluto indicarmi una strada che era già a me ben nota ed io avevo colto la palla al balzo.
Di sicuro, fingere sarebbe stato molto più semplice così.
Non che ai miei sarebbe importato, occupati com'erano con le paturnie esistenziali di Betty, la cocca di famiglia.
Ormai la mia presenza in casa era totalmente superflua; mia madre diceva di aver perso le speranze con me, soprattutto perchè col carattere da ''ragazzaccia'' che mi ritrovavo mi sarebbe stato impossibile trovare qualcuno disposto a sposarmi e per me era molto meglio così.
Non ero nemmeno sicura di volermi sposare, quindi tanto meglio.
Certo era che a loro sarebbe preso comunque un colpo sapendo che cosa studiavo, sapendo quali fossero le mie idee politiche e soprattutto religiose.
Per quelle mi avrebbero rinchiusa e buttato la chiave e mio padre sarebbe diventato paonazzo in volto, rischiando quasi di strozzarsi con uno dei suoi immancabili Havana.
Per fortuna per tutto quello c'erano Lizzie e Lucy, le uniche in grado di comprendermi.
A proposito delle due, mi fermai nel cortile interno della facoltà per attenderle, mentre accendevo una sigaretta e portavo ritmicamente il bocchino alle labbra, mentre gli sbuffi di fumo si confondevano con le vaporose nuvolette della fresca aria invernale ed io mi stringevo nel cappotto di Cashmere.

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Guisgard
01-02-2017, 04.14.36
Atterrati in un luogo isolato della vasta brughiera, Clio ed il fedele Vale si incamminarono attraverso un sentiero irregolare, fino a ritrovarsi su una stradina secondaria.
Intorno a loro vi era campagna a perdita d'occhio, sebbene qui e là si notavano le luci di qualche fabbrica che sorgeva fuori città.
Infatti le luci di Afragolopolis rischiaravano il cielo davanti a loro.
“Laggiù dovrebbe trovarsi Afragolopolis, altezza.” Disse Vale scodinzolando. “Mentre entravamo nell'atmosfera terrestre ho inviato un segnale tramite il computer di bordo, agganciando le onde radio che attraversano il capo magnetico dei cieli di questi paralleli... in pratica al più lussuoso albergo cittadino è arrivata una prenotazione per la migliore sistemazione possibile. Naturalmente a nome della regina Clio, sovrana del piccolo principato di Uralstan.”
Ad un tratto nel tardo crepuscolo si intravidero due luci ed una macchina apparve sulla strada.
“Ora vediamo quanto sei abile ad adattarti alle usanze di questo pianeta, Altezza...” Vale “... vedi quel rozzo mezzo di trasporto?” Indicando l'auto che si avvicinava. “Ecco, metti in fuori il pugno ed usa il pollice... dovrebbe fermarsi, facendoci salire a bordo...”

Nyoko
01-02-2017, 04.27.59
Il cielo stellato si aprì a me, come una rosa pronta a sbocciare e i miei occhi si tuffarono fra le sue costellazioni, imprimendo nella mente ogni singola forma. Sdraiata sul ponte della nave, con la mia veste da notte e i capelli neri sciolti e ribelli, lasciandoli danzare col vento, o meglio, con quella leggera brezza che profumava di mare. Il silenzio battuto dagli scricchiolii della nave e lo sbattere delle onde su di essa, mi riempivano i timpani come una graziosa melodia. Voltai appena lo sguardo e sorrisi a vedere quello della mia amata sorella. Mi guardava con i suoi occhi blu e i capelli biondi boccolosi e ribelli. Eravamo così diverse, eppure con la stessa passione.
Il nostro viaggio era iniziato circa tre anni fa; mi ero appena iscritta all'università di archeologia e ero riuscita ad entrare in una compagnia di esploratori. Quando i miei genitori vennero a sapere della mia scelta di partire mi imposero una condizione: se fossi partita, al mio ritorno avrei dovuto sposare il mio cugino di terzo grado, un ragazzo noioso e privo di ogni interesse verso la storia e l'arte. Mi misi a sedere e guardai l'orizzonte: eravamo quasi arrivati al porto di Afragolopolis, una città ricca di misteri, proprio quelli che cercavamo. Da tre anni avevo intrapreso la ricerca di manufatti misteriosi che nascondevano in se leggende e misteri legati alle divinità di ogni religione ed etnia, in particolare quella egizia, greca e indiana. Accarezzai il mio volto pallido sentendo la leggera brezza mattutina, quel cielo che mi aveva accompagnato quella notte, adesso andava spegnendosi, arrossendo come una donna innamorata all'orizzonte. L'alba era uno dei miei momenti preferiti della giornata, la nascita di una nuova avventura, la schiusa di un giorno nuovo. Mi alzai e andai a vestirmi, correndo emozionata con mia sorella. Indossai il mio abito preferito, blu come il cielo illuminato dalla madre luna. Avremmo presto sbarcato e non volevo farmi trovare impreparata. Riguardai le mie carte e controllai di avere tutto a posto, e nel frattempo sentivo i mariani annunciare l'attracco al porto. Subito uno di loro mi venne a chiamare per assistere all'arrivo ed io non me lo feci ripetete due volte. Ormai il sole era abbastanza alto da poter illuminare gli alti grattacieli della città. L'effetto era simile a quello di un dipinto in olio, uno di quelli che ti immergono al suo interno, l'unica differenza era che questa traboccava di vita. Il mio caro badante Carl, un uomo sulla sessantina, un padre per me, gentilmente preparò i miei bagagli e quelli di mia sorella, pronti ormai a sbarcare. Il cuore batteva come mai prima d'ora e sentivo un sorriso sbocciare sul mio volto e gli occhi scuri tingersi di luce. Ero sempre emozionata quando iniziavo una nuova avvenuta e non vedevo l'ora di conoscere chi mi avrebbe aiutato a scovare misteri e leggende legate a quelle terre. Appena toccai terra, sentì il mondo girare di nuovo, come se si fosse fermato nell'istante in cui l'avessi lasciato per solcare le acque. Forse era solo l'adrenalina che mi aveva dato alla testa, tuttavia ero felicissima e salutai tutti con immensa cortesia. Mia sorella mi raggiunse poco dopo, indossava il suo bellissimo abito rosa e bianco, dono di un ammiratore, che lei indossava per occasioni speciali. Era così bella e radiate, eravamo il giorno e la notte, e ci amavamo, tanto che l'idea di separarci fu insopportabile e così, decisi di portarla con me. Questo, i miei genitori, non lo accettarono, e ci tagliarono completamente tutti i ponti, obligandoci a legarci con delle catene nuziali se solo avessimo osato tornare a casa. Per noi non era un problema rimanere a girare per tutto il mondo, non ci avrebbe di certo fermato, soprattutto me, determinata più che mai a raggiungere il mio obiettivo: svelare misteri.

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Guisgard
01-02-2017, 04.32.28
Il cortile della facoltà era ben frequentato in quel momento, mentre Gwen attendeva le sue due amiche.
Ad un tratto la sua attenzione fu subito attirata da uno strano personaggio.
Si trattava di un vecchio, dai capelli lunghi e bianchi, con la barba del medesimo colore.
Era vestito con abiti consumati e sporchi e parlava ad alta voce, quasi delirando circa qualcosa di terribile che si annidava intorno a loro.
“Aprite gli occhi...” disse ad alta voce, attirando l'attenzione di tutti “... aprite gli occhi e sarete liberi... non leggete e non ascoltate... aprite gli occhi e tornerete padroni della vostra vita!”
Molti degli studenti risero nel vederlo e nell'ascoltarlo, altri restarono turbati o infastiditi, altri ancora persino indifferenti.

Clio
01-02-2017, 04.34.40
Mi guardavo intorno, quel territorio sterminato e nuovo... e bellissimo.
Non avevo mai visto nulla del genere così da vicino, somigliava un po' alla piana di Taris, ma i colori erano più vivi, l'aria diversa, il profumo.
Il profumo era qualcosa che non avevo mai provato.
Sapevo in teoria come funzionava, gli umani avevano questi "sensi" che gli permettevano di percepire il mondo intorno a loro.
Per adattarmi alla loro atmosfera, ora li avevo anche io.
Era una sensazione nuova ed inebriante.
Quando poi vidi la città in lontananza, restai ammaliata ad osservarla, certo era diversa da Solaria, ma aveva in se qualcosa di incredibilmente affascinante.
Vale aveva pensato a tutto, e non potevo che esserne grata.
Sorrisi nel vedere la macchina che si avvicinava, le avevamo viste, e ci erano apparse alquanto bizzarre.
Dopotutto era il primo tentativo che facevano, prima nemmeno sapevano cosa fossero dei mezzi del genere.
Ero davvero curiosa di salire su uno di quegli aggeggi.
Così, come mi disse Vale, allungai una mano alzando il pollice.
Chissà che bizzarra doveva sembrargli una regina in mezzo alla brughiera.

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Lady Gwen
01-02-2017, 04.36.13
Aspettavo le mie colleghe, mentre ad un certo punto notai un uomo canuto, che indossava abiti consunti e sembrava delirare.
Molti degli studenti lo derisero, ma per me tutto ciò che diceva sembrava sensato, molto.
Del resto, età ciò che avevo fatto anch'io e mai parole potevano essere più vere.

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Guisgard
01-02-2017, 04.59.51
Il panfilo entrò nel porto sul Lagno, mentre lo scorcio della città sembrava muoversi sulle onde increspate.
Carl e Bettina giunsero sul ponte, dove Nyoko era ferma a guardare l'attracco sul molo.
“Appena a terra” disse Carl “troveremo un degno alloggio. Ci sono molti alberghi in città.” Annuendo con un sorriso.
Scesi dalla nave presero un taxi che condusse i tre in un albergo poco distante.
Qui prenotarono due camere, una per le due ragazze e l'altra per il badante.
Nella hall dell'albergo però Nyoko notò un uomo.
Era anziano, ben vestito e sfogliava una rivista di storia.
E sentì un cameriere che si rivolgeva a lui col titolo di marchese.

Guisgard
01-02-2017, 05.14.27
L'auto avanzava spedita su quella stradina, ma nel vedere Clio tra le siepi, come una qualunque autostoppista, allora frenò di colpo.
E come dargli torto?
Clio aveva cambiato molte cose per adattarsi alla Terra, ma la sua bellezza era rimasta intatta.
E ragazze così non era semplice incontrarle.
L'auto si fermò e subito Vale fece cenno alla sua regina di raggiungere la vettura e salire.
A guidarla era un uomo di mezz'età, vestito da contadino, che canticchiava di continuo e rideva con ancora più frequenza.
“Ebbene...” disse guardando Clio “... dov'è diretta una giovane così carina?”

Clio
01-02-2017, 05.20.40
Più la macchina si avvicinava, più ero elettrizzata all'idea: stavo per incontrare un umano!
Li avevo osservati a lungo, e un po' mi sembrava di conoscerli, ma erano lontani, irraggiungibili.
Quando l'auto si fermò, presi un profondo respiro.
L'uomo era cordiale, e mi fece cenno di salire.
Lo feci, e gli sorrisi.
"In città, signore.." cercando di contenere la strana emozione di essere davvero lì.
"Potete accompagnarmi?".

Guisgard
01-02-2017, 05.24.15
Gwen vide quel vecchio girare ancora per qualche minuto nel cortile, inneggiando ala libertà ed alla verità, spronando tutti loro, sebbene molti lo deridessero e altri ancora lo ignorassero, ad aprire gli occhi.
Ad un certo punto arrivarono due inservienti che prendendolo di peso lo allontanarono malamente dal cortile prima e dalla facoltà poi, gettandolo in strada.
Molti allora risero davanti a quella scena.
Pochi istanti dopo Gwen si accorse dell'arrivo delle sue due amiche.

Lady Gwen
01-02-2017, 05.28.28
Più ascoltavo quel vecchio parlava, più accoglieva i miei consensi.
Solo i miei, però.
Sembrava che gli altri fossero troppo ciechi e sordi per comprenderlo.
Ad un certo punto arrivarono persino due inservienti, allontanandolo e buttandolo in strada come un appestato.
Scossi la testa indignata.
Ora era così che un uomo veniva trattato?
Cercai di concentrarmi su altro, ovvero l'arrivo delle mie amiche.
Sorrisi loro, per poi liberare una boccata di fumo.
"Buongiorno" cinguettai.

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Guisgard
01-02-2017, 05.34.03
“Certamente.” Disse annuendo l'uomo a Clio. “Dopotutto una così simpatica e bella ragazza non può certo bazzicare in mezzo ad una campagna, no?” Divertito.
E mentre l'auto percorreva la stradina, la regina notò qualcosa.
Una piccola trattoria isolata, dal cui porticato oscillava un'insegna cigolante, con sopra il nome impresso nel legno:

“Il duca macellato”

Clio
01-02-2017, 05.36.25
"Siete molto gentile..." dissi, sorridendo.
Lo era davvero, il primo umano che conoscevo, era proprio vero che quegli esseri erano strani e affascinanti.
Mi guardavo intorno, rapita da tutto ciò che vedevo.
Poi la mia attenzione venne raccolta da una particolare insegna.
"Il duca macellato.." sussurrai tra me e me.
"Come mai un nome così macabro per una trattoria?" chiesi, incuriosita, al simpatico signore.

Guisgard
01-02-2017, 05.48.45
Le due ragazze sorrisero a Gwen, accorgendosi però che molti erano ancora divertiti per l'accaduto.
“Ehi...” disse Lucy alle altre due amiche “... che succede qui? Molti ridono sotto i baffi...”
“E' accaduto qualcosa, Gwen?” Chiese Lizzie.

Lady Gwen
01-02-2017, 05.55.12
Lucy parve notare gli strascichi di ciò che era appena successo e Lizzie le fece eco.
"Sì, c'era un uomo qui poco fa.
Aveva l'aspetto di un poveraccio, ma ha detto delle cose interessanti, circa l'aprire gli occhi per vedere la verità ed ottenere la libertà, senza affidarsi a ciò che si sente e si legge" raccontai, sperando che almeno loro capissero, come sempre "Il problema è che c'è chi non comprende..." guardando di traverso dei ragazzi che ancora sghignazzavano.

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Guisgard
01-02-2017, 05.55.34
L'uomo sorrise.
“Beh, perchè in ogni luogo la gente cerca di sfruttare la storia...” disse a Clio “... e qui ci sono da sempre, da secoli storie antiche ed inquietanti... folclore naturalmente, ma che hanno il loro fascino... ed ecco allora che di tanto in tanto per rendere più pittoresca la zona e redditizia la propria attività qualcuno utilizza un po' di quel folclore... l'insegna che avete visto fa riferimento ad un'antica leggenda...”

Guisgard
01-02-2017, 06.03.13
“E quell'uomo” disse Lizzie a Gwen “non ha specificato su cosa dovremmo aprire gli occhi? Non mi sembra qui si viva in schiavitù... quindi? A cosa si riferiva?” Mentre le tre si incamminavano per il cortile.
E passando davanti all'ingresso videro proprio quel vecchio, seduto sul marciapiede, che chiedeva l'elemosina.
Gli passò accanto un prete e quello a terra lo fermò afferrandogli il cappotto.
“Padre...” fissandolo “... fa la carità ad un tuo fratello... servivo Messa come te... fa la carità ad un tuo fratello...”
Il prete lasciò qualche moneta nella sua mano ed andò via.
“Eccolo il tuo profeta di libertà...” Lizzie a Gwen “... e magari chiedeva solo di aprire gli occhi e dargli qualche moneta.” Ridendo.

Lady Gwen
01-02-2017, 06.08.08
"Beh non si riferiva ad una schiavitù fisica, ma del pensiero, Delle convenzioni, sono ancora tutti avvinghiati a ciò che è stato, al passato, senza pensare al futuro" risposi, ma un attimo dopo vedemmo l'uomo chiedere la carità ad un prete.
"Ma quanto sei divertente..."alzando gli occhi al cielo e spegnendo la sigaretta "Dai, facciamo in fretta. Abbiamo lezione, adesso."

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Guisgard
01-02-2017, 06.26.45
Lizzie rise e fece l'occhiolino a Lucy.
Gwen e le altre due ragazze si avviarono così verso l'androne, da dove poi avrebbero raggiunto l'aula per la lezione.
Si trattava di una lezione del professor Mondo, uno dei più apprezzati dell'intera facoltà.
“Oggi tratteremo un tema delicato...” disse lui “... l'etica... per un medico è fondamentale... ma cos'è davvero l'etica? Chi sa rispondere?”
http://cdn2-www.craveonline.com/assets/uploads/2013/02/file_204471_0_Monday_Mornings_Alfred_Molina.jpg

Lady Gwen
01-02-2017, 13.16.01
Raggiungemmo l'androne e poi la grande aula con i gradoni in ciliegio, già gremita di gente, come tutte le lezioni del professor Mondo.
Tolsi il cappotto e il cappellino a cloche e presi posto accanto a Lizzie e Lucy.
Quel giorno, avremmo parlato di etica.
Alla domanda del professore alzai la mano.
"L'etica è quell'insieme di principi e valori che da sempre fondano le basi della medicina e stabilisce che il medico, per essere veramente definito tale, oltre a dover seguire un vero e proprio codice comportamentale definito 'etichetta', debba agire esclusivamente per il benessere del paziente e non debba mai trasgredire quelle che sono le leggi morali della società" risposi, con calma e chiarezza.

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Nyoko
01-02-2017, 14.14.08
Mentre la nave atraccava, Carl mi informò del luogo in cui saremmo andati ad alloggiare. Ero veramente felice e quando toccammo terra tutto girava. Chiamammo un taxi per poterci condurre in un albergo ed io, durante il tragitto, osservavo tutto con molta attenzione, un po' come fa un bambino di sei anni. Arrivati all'albergo, Carl si occupò di richiedere le nostre camere, mentre io e Bettina ci guardavamo intorno. Nella hall, poi, notai un uomo, era ben vestito e sembrava stesse leggendo un libro di storia. Un cameriere si rivolse a lui col titolo di Marchese ed io sorrisi spalancando gli occhi, mi faceva sempre uno strano effetto essere al cospetto di gente aristocratica, non avevo affatto il senso di rispetto che mia madre aveva accuratamente cercato di insegnarmi.

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Altea
01-02-2017, 16.13.21
Stavo seduta su quella panchina del parco a meditare ogni pomeriggio,
le poche ore di libertà visto la notte lavoravo e di mattina dormivo pigramente.
Ero fuggita dalla miseria della mia famiglia per trovare un degno lavoro e poi con l' imbroglio di una ragazza, che mi promise un ottimo guadagno, mi trovai a lavorare in uno di quei locali per ricconi, dove si sperperavano i soldi a carte e roulette e vari giochi, champagne e spettacoli vari..."cabaret" li chiamano.
Io ero stata quasi fortunata, almeno non dovevo fare spettacoli e speravo non me lo avrebbero mai chiesto..intrattenevo gli spettatori parlando e cercando di far spendere loro più soldi possibili nel gioco e nelle sontuose cene e bevande. Li guardavo in modo compassionevole..oh, vi erano di ogni qualità..uomini per bene falsamente travestiti, ricconi industriali, uomini borghesi e altro, addirittura vedove o donne sole che sperperavano i loro soldi per il divertimento. Divertimento? Io sapevo cosa era la fame nera, in famiglia l' avevamo sofferta..io ero nata ed ero povera ma loro erano miseri dentro..con un animo miseramente povero.
Non ero avvicinabile, i nostri padroni che erano una coppia di coniugi pure loro sopra le righe, mi avevano affidata a un certo Raimonde, che odiavo con tutta me stessa ma lui si era innamorato di me a prima vista.
Il risultato fu che fui costretta a farlo diventare il mio ragazzo per volere dei miei padroni..lui pensava fidanzato ma per me non valeva nulla.
Era straziante, lavorare in un luogo del genere ed essere costretta ad amare un ragazzo che odiavo..altrimenti potevo essere licenziata, altrimenti arrivavano le botte.
Lui mi controllava da un tavolo all' altro e pure con gelosia..e in questi pomeriggi nei parchi sognavo..sognavo qualcuno mi liberasse da questa che era proprio una prigione, un tormento dell' animo.
Presi il mio libro preferito, era la mia salvezza..sognare leggendolo..un giorno forse, se l' Amore Vero come quello narrato in questo libro esisteva davvero, un uomo mi avrebbe salvata e forse amata..e lessi:

"Quand’egli vede la regina
che dalla finestra s’inclina,
che di grossi ferri è ferrata,
dolcemente l’ha salutata.
Ella il saluto ha presto reso,
ché grande desiderio preso
lei di lui e lui di lei ha.
Di villania né di viltà
discorso alcuno o accordo fanno.
L’uno vicino all’altra vanno,
e le loro mani congiungono."

Sospirai e continuai...

"Ma Lancillotto si fa vanto,
se piace alla regina tanto,
che andrà dentro e insieme staranno:
i ferri non lo tratterranno.
Ma non vedete», ella a lui fa,
«come son questi ferri qua
forti a infrangerli, duri a fletterli?
Non potrete tanto sconnetterli
né tirarli a voi né strapparli
abbastanza da sradicarli».
«Dama», fa lui, «non ve ne importi!
Non conta se i ferri son forti;
niente oltre voi mi può impedire
che io possa da voi venire.
Se concesso da voi mi sia,
tutta libera m’è la via;....
Certo che lo voglio», fa lei,
«dalla mia volontà non siete
trattenuto, però attendete
che a coricarmi me ne vada,
che far rumore non v’accada;
non sarebbe un gioco o un diletto
se il siniscalco ch’è qui a letto
si svegliasse per il trambusto.
Che me ne vada è perciò giusto;
nessuno potrebbe pensare
bene, vedendomi qui stare».
«Dama», egli fa, «dunque ora andate,
ma per nulla vi preoccupate
ch’io debba fare del baccano.
Leverò i ferri piano piano,
credo, e impaccio non troverò,
e nessuno risveglierò»."

Rimasi lì..ferma e immobile ed appoggiai il libro nel petto..speravo la limousine del cabaret "Orchidea blu" non mi portasse, nuovamente, in quella gabbia..volevo rimanere ancora un pò a pensare..di essere liberata e libera.

http://4.bp.blogspot.com/-JHlhYnBog5Q/TeH80X97DgI/AAAAAAAAAQE/iACLRAIBWL0/s1600/Wallpaper-039-ScarlettJohansson-G.jpg

Clio
01-02-2017, 18.25.47
Lo ascoltavo affascinata.
Mi piacevano le leggende degli umani, erano così interessanti.
Alcune facevano persino credere che potessero aver scoperto qualcosa del nostro mondo.
Ma qui si parlava di storia, quindi qualcosa di intimamente legata alla tera.
"Un'antica leggenda?" chiesi, incuriosita "Vi andrebbe di raccontarmela?" chiesi.

Guisgard
02-02-2017, 18.43.36
"Molto bene..." disse annuendo il professor Mondo alle parole di Gwen "... perfetto direi, se il tutto potesse limitarsi ad una definizione... ma cosa intende lei, signorina, per leggi morali della società? Leggi naturali? Politiche? Religiose? Cosa sono esattamente questi leggi?"

Dacey Starklan
02-02-2017, 18.44.35
La gioia di aver terminato l'università si era presto accatastata facendomi affrontare la vita vera, ben diversa da come mi era prospettata sui banchi di scuola.
La mia laurea in Lettere sembrava non essere altro che un pezzo di carta mentre passavo in rassegna gli annunci di lavoro, seduta al tavolo della cucina.
La matita che scribacchiava indirizzi e poi lo cancellava, annotava e annotava ma ancora non trovavo nulla di che.
Sfogliai distrattamente il giornale che mio padre aveva lasciato sul tavolo dopo la colazione e lo vidi. Finalmente un annuncio che sembrava scritto su misura per me.

Fu così che la mattina seguente mi trovai davanti alla redazione, stretta in un tailleur blu scuro che mia madre mi aveva forzato a mettere, per fare buona impressione al colloquio.
La borsa al mio fianco conteneva il mio curriculum, che anche se scarno avevo tentato di rendere dettagliato e interessante.
Entrai nell'atrio e mi indirizzai ad una donna al bancone delle informazioni, spiegandole il significato della mia presenza.

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Guisgard
02-02-2017, 18.46.19
Quell'uomo, a cui ci si rivolge a col titolo di marchese, leggeva una rivista scientifica e fumava un grosso sigaro.
Ad un tratto si accorse di Nyoko e del suo modo insistente di guardarlo.
Allora il nobile individuo sorrise e salutò con un cenno della mano la giovane.

Guisgard
02-02-2017, 18.54.39
Altea in quel parco continuava la sua lettura, mentre il pomeriggio si annunciava pigro e malinconico.
Le pagine di quel libro si sfogliavano leggere e veloci, come i pensieri di lei, tristi e angosciati.
Il suo sguardo cadde allora sull'orologio della chiesa di fronte al parco e segnava già l'ora di tornare all'Orchidea Blu.

Lady Gwen
02-02-2017, 18.54.47
"Mi riferisco semplicemente a quelle leggi che vengono dettate, o dovrebbero esserlo, dal buonsenso, sebbene molto spesso non sia così. Infatti molto spesso determinate decisioni non rispecchiano la morale comune, e quindi solo per questo si rischia di definirle eticamente sbagliate, ma io ritengo che in determinati casi il buonsenso sia più importante della morale e di ciò che i più pensano" risposi.

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Altea
02-02-2017, 18.59.00
Il mio sguardo vagava attorno al parco quando vidi l' orologio del campanile e vedendo l' ora chiusi il mio libro...il mio desiderio...e lo nascosi nella borsa.
Mi alzai e mi sistemai la gonna, e stringendomi al cappotto e sui tacchi a spillo raggiunsi il marciapiede aspettando l' autista..era ora di tornare all' Orchidea Blu...di fingere di essere quella che non era, ma la speranza non moriva mai..qualcuno avrebbe incrinato e strappato quelle sbarre di ferro come Lancillotto fece per raggiungere la sua Ginevra...come egli sfidò quel Ponte affilato per salvarla.

Nyoko
02-02-2017, 18.59.47
Lo fissai per un po', finché non mi notò e mi salutò. Allora sbattei gli occhi e sorridendo gli ricambiai il saluto.

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Guisgard
02-02-2017, 19.01.07
"In verità" disse l'uomo a Clio "più che una leggenda è una vecchia, vecchissima superstizione. Diciamo che è folclore del posto. Un pò come le streghe di Salem o il mostro di Lochness." Ridendo. "Diciamo solo che da queste parti, secoli fa, una nobile dinastia di duchi cominciò a vedere accoppati molti dei suoi membri ed allora, non riuscendo a trovare i colpevoli, la gente del tempo pensò bene di inventarsi una terribile maledizione per quegli omicidi." Divertito.

Clio
02-02-2017, 19.03.41
Lo guardavo sempre più interessata.
Che creature affascinanti erano gli uomini.
Lo avevo sempre pensato, è quel breve contatto non aveva fatto che confermare la mia ipotesi.
Mi ripromisi di scoprire qualcosa di più su quella antica leggenda.
"E ditemi, come si chiamava questa sfortunata dinastia?" Gli chiesi.
Solitamente conoscevamo le varie dinastie dei governati.

Guisgard
02-02-2017, 19.08.36
Dacey si presento' nel grande grattacielo della settantunesi settantunesima strada, sede del più importante giornale cittadino, la Gazzetta Rosa.
La ragazza fu così contatta dal signor Crawel, il braccio destro del direttore.
L'uomo squadro' ben bene la giovane, quasi cercasse di scoprire tutto di lei da come appariva, per poi invitarla a sedersi.
"Prego..." disse "... dunque..." prendendo carta e penna per annotare "... mi parli un pò di lei... ha già lavorato come segretaria? Ha avuto esperienza nel campo dell'editoria? Ha referenze eventuali da presentare?"

Dacey Starklan
02-02-2017, 19.18.56
Ero preparata alle domande e una volta che l'uomo mi fece accomodare non ebbi timore nel rispondere.
" Ho fatto un corso di dattilografia e ero redattrice per il giornalino universitario" con una punta di orgoglio mentre mostravo il curriculum magistralmente battuto a macchina.
" Mi sono laureata con il massimo dei voti e questa estate ho fatto un'esperienza lavorativa all'estero, presso un'azienda... mi occupavo soprattutto di rispondere al telefono e dell'archivio" con un sorriso e poi ripresi a parlare," conosco due lingue straniere anche" puntando il dito sul punto del curriculum in cui lo specificavo.


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Guisgard
02-02-2017, 19.19.16
"Risposta intelligente" disse Mondo a Gwen "e ricca di buonsenso, se mi è permessa la battuta." Sorridendo e suscitando le risate dell'aula a quella battuta.
Un altro degli studenti alzò allora la mano, chiedendo la parola.
"Cosa ne pensa" chiese "della cosiddetta Teoria del Complotto? Ritiene sia una difesa di quella morale di cui si discuteva?"
"Non diciamo assurdità..." cambiando umore Mondo "... in un'aula universitaria si parla di scienza, di fatti, di certezze e non di stupidi, inutili e dannosi deliri partoriti da qualche visionario, o peggio istigatore del nulla."

Guisgard
02-02-2017, 19.23.31
Un'auto nera si fermò sul ciglio della strada, facendo salire Altea.
La porto' davanti all'Orchidea Blu, dove la porta di surf ozio era sempre aperta.
Tutto procedeva come ogni giorno a quell'ora, quando il locale veniva preparato per la sua apertura notturna.
Un uomo alto e moro, dai capelli corti e pieni di brillantini, il viso rasato ed un'insopportabile odore di acqua di colonia apparve davanti ad Altea.
"Allora..." disse Raimonde "... dove sei stata? Ti ho mandata a prendere almeno mezz'ora fa..."

Guisgard
02-02-2017, 19.27.01
L'uomo sorrise nuovamente a Nyoko e tirò' un'altra boccata di fumo dal suo sigaro.
"Dubito" disse con tono cortese e piacevole "che una giovane resti a fissarmi per interesse, vista l'evidente differenza di età fra noi..." divertito "... immagino quindi che altro abbia attirato la sua attenzione... magari questa lettura?" Indicando la rivista scientifica.

Altea
02-02-2017, 19.29.47
Salii in auto e rimasi in silenzio mentre l' autista mi osservava dallo specchietto, solitamente parlavamo ma non avevo voglia di nulla quella sera..mi rendevo conto di essere in ritardo.
Arrivati al locale aprii la raffinata porta e tutto veniva preparato per la serata..i tavoli imbanditi raffinatamente, il palco e le ballerine si stavano pavoneggiando.
Ad un tratto il mio olfatto fu pervaso da quell' insopportabile odore di acqua di colonia..Raimonde..e mi voltai.."Io non ho visto l' auto, presumo George l' autista debba aver trovato traffico...ero...a fare compere ma ero indecisa su due vestiti.." mentii spudoratamente guardandolo negli occhi titubante.

Nyoko
02-02-2017, 19.30.13
Un'altra donna, probabilmente avrebbe provato imbarazzo nell'essere scoperta a curiosare, ma io non ero come tutte le donne. Mi avvicinai allora a quell'uomo. "Avete ragione" dissi sorridendo. "Che rivista stavate leggendo?" dissi sorridendo.

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Guisgard
02-02-2017, 19.31.00
"I Taddei..." disse l'uomo a Clio "... signori un tempo di queste terre." Divertito. "Ma una bella ragazza non dovrebbe certo lasciarsi suggestionare da queste vecchie fandonie. Io vivo qui da sempre e posso assicurare, nonostante le sciocchezze che ancora qualcuno racconta, che mai spiritelli e fantasmi mi hanno fatto visita." Ridendo.

Guisgard
02-02-2017, 19.35.23
Crawel seguiva con indifferenza il dito di Dacey che indicava i punti del suo curriculum, ma appariva invece molto più interessato a ciò che la ragazza diceva di sé.
"Beh, come referenze ed esperienza" disse infine l'uomo "non siamo messi benissimo, ma si dia il caso che in redazione cerchiamo gente giovane, entusiasta e determinata. Mi pare quindi di capire che lei presenti tutte queste caratteristiche. Venga, la accompagnero' dal nostro direttore..."

Clio
02-02-2017, 19.36.14
Sorrisi all'uomo.
I Taddei, eccome se conoscevo i Taddei, e ora cominciavo a rammentare la storia della maledizione, era qualcosa che ci aveva incuriosito e tenute occupate per diverso tempo.
Nascosi un sorrisetto divertito a quelle parole dell'uomo.
Spiritelli no, la regina di un pianeta lontano... quella forse sì...
"Dista ancora molto la città?" chiesi, guardandomi intorno.

Lady Gwen
02-02-2017, 19.39.57
Sorrisi al professore, per poi unirmi all'ilarità generale.
Ascoltai la domanda di un ragazzo e la risposta del professore.
"Tu invece" allo studente "Cosa pensi della morale, o molto spesso finta moralità, come copertura per la Teoria del Complotto? Ossia il perbenismo che cela la corruzione?"

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Guisgard
02-02-2017, 19.41.23
"I decisa su due vestiti" disse Raimonde sprezzante ad Altea "ma vedo non ne hai preso nessuno." Fissandola col sospetto tipico di un uomo geloso. "Beh, va a prepararti... stasera verrà nel locale un uomo molto ricco... deve giocare e perdere parecchio qui da noi, chiaro? E tu sai di certo come farglielo fare."

Altea
02-02-2017, 19.49.24
Rimasi impassibile a quella risposta che mostrava la sua gelosia.."O lo sai...o tutti e due o niente...magari se guadagno bene li prenderò entrambi" trattenendo i pugni per non mollare un ceffone.
"Un uomo ricco...d' accordo...cercherò di fare del mio meglio, ma poi mi dirai di chi si tratta..immagino i padroni ti pagheranno bene e voglio pure io un bel guadagno" sospirando sapendo era invano alzare la voce.
Andai nel camerino, vi era ilarità e guardavo le ragazze fare le sciocche e sperare, a differenza di me, di trovare un buon partito per andarsene e sposarsi solo per i soldi e mi si avvicinò Penelope. Lei era una ballerina, i lunghi capelli mori e gli occhi azzurri...era la unica persona mi capisse..la unica con cui parlare in quel posto, ma sempre guardinga...mai fidarsi di nessuno.
Iniziai a spogliarmi mentre parlavo con lei.."Stasera dobbiamo fare clamore sembra..verrà un importante cliente.." mentre mi facevo una doccia veloce. Mi aiutò a truccarmi e indossai un abito provocante e spruzzai il mio profumo preferito ovvero Chanel.."Spero di cavarmela..ho una certa paura" e mi sorrise per darmi coraggio, ad un tratto venimmo chiamate e io mi presentai in salone.

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Dacey Starklan
02-02-2017, 20.06.03
Rimasi un poco offesa, per me ciò che avevo detto era un buon punto di partenza ma parve che l'uomo la relegasse a qualcosa di poco importante.
Temetti che mi desse il ben servito con il classico grazie le faremo sapere e invece no.
" Molto bene, la ringrazio!"
Scattai in piedi, ancora sorpresa del l'opportunità, raccolsi le mie cose nella borsa e lo seguii attraverso i corridoi della redazione, osservando di quando in quando la gente che li percorreva.
Speravo di fare buona impressione anche con il direttore e uscire dallo stabile con il lavoro in mano.


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Guisgard
03-02-2017, 01.21.16
Il marchese sorrise a Nyoko, per poi chiudere la rivista e mostrare alla giovane la copertina.
“Afra National Geografich...” disse l'uomo “... diciamo è la mia lettura preferita, anche ora che sono in pensione, essendo io un ex archeologo dilettante.” Fissando la ragazza. “Anche lei è un'appassionata di storia antica?”

Guisgard
03-02-2017, 01.24.48
“No, affatto...” disse l'uomo a Clio “... un paio di chilometri scarsi...” indicando i primi grattacieli che svettavano sopra alcune querce della campagna “... c'è una meta precisa da raggiungere una volta in città?” Chiese. “O si va all'avventura come fanno molte giovani?” Con un sorrisetto ebete.

Nyoko
03-02-2017, 01.27.05
Il marchese mi mostrò la rivista e subito presi a sfogliarla. Quando poi mi disse di essere un ex archeologo mi illuminai e lo guardai con occhi sognanti. "Anche io... Cioè, voglio dire, ho studiato archeologia e mi piacerebbe tanto diventare archeologa" dissi sorridendo sincera.

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Clio
03-02-2017, 01.29.23
"Ottimo!" Entusiasta, mentre la città cominciava ad avvicinarsi.
"Oh lasciatemi pure in centro.." sorridendo "Siete stato davvero gentile..".

Guisgard
03-02-2017, 01.41.07
Crawel condusse Dacey attraverso un lungo corridoio su cui si aprivano ampie vetrate sulla sterminata città circostante, con diversi impiegati ed impiegate che lo percorrevano animatamente.
Arrivarono davanti ad una porta di solido e raffinato legno di noce, dove Crawel bussò.
La porta si aprì e l'uomo fece cenno a Dacey di seguirlo.
Entrarono così in un'ampia sala con scrivanie, archivi, quadri, soprammobili e persino un tavolino bar con ogni sorta di liquore, aperitivo e vino, tutto pregiatissimo.
Qui una segretaria li fece passare in una stanza adiacente che rappresentava lo studio del direttore.
L'uomo stava in piedi davanti ad una finestra, perso a fissare l'immensità di Afragolopolis che si estendeva davanti al suo grattacielo.
Era alto, robusto, con i capelli tutti rasati e lo sguardo impenetrabile.
“Signore...” disse Crawel e quello si voltò “... ecco la sua segretaria...” indicando Dacey.
“Lasciateci soli, Crawel.” Symminel.
E Crawel uscì.
http://vignette3.wikia.nocookie.net/dcmovies/images/5/5b/SR_Lex_Luthor_thumb.jpg/revision/latest?cb=20110602211658

Dacey Starklan
03-02-2017, 01.47.51
Sapevo che il giornale era il più importante in città ma tuttavia rimasi sorpresa dalla dimensione della sede e dalla quantità di gente che la popolava.
Seguii Crawel senza perdere un passo, sempre attenta a mantenere un comportamento impeccabile, benché quel dannato tailleur di mia madre non mi facesse sentire completamente a mio agio come avrei desiderato.
Superata una porta in noce e una stanza ancora, piena di mobili e notai anche liquori, una donna ci fece cenno di passare nella stanza adiacente.
Sulla porta di essa troneggiava una targa che professava a grossi caratteri la parola ' direttore'.
E così lo vidi il famoso direttore, che mi dava le spalle, immerso a contemplare la città attraverso le vetrate trasparenti.
Fui presentata già come la sua segretaria, cose che mi sorprese visto che non avevo capito di essere già stata assunta senza neanche un minimo di prova ma pensai di aver compreso male, il direttore mi avrebbe di certo sottoposta a un altro colloquio prima di decidere. O forse avevo fatto così buona impressione prima?
Uscito Crawel decisi che era tempo per me di rompere il silenzio.
" Dacey Starklan signore, molto lieta di conoscerla"


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Guisgard
03-02-2017, 01.49.19
“Ah, ecco svelato il mistero.” Disse ridendo il marchese. “Ora capisco.” Divertito. “Beh, in effetti l'archeologo è il mestiere più bello del mondo.” Annuendo a Nyoko. “Può tenerla se vuole.” Indicando la rivista. “E mi dica... è qui per l'università? Un corso di specializzazione o altro?”

Nyoko
03-02-2017, 01.51.16
Sorrisi alla sua proposta e senza fare complimenti, accettai la rivista. Poi la sua domanda mi fece sorridere "beh, diciamo che sono alla ricerca di misteri da svelare" dissi carezzando la copertina della rivista. "Ne conoscete qualcuno?"

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Guisgard
03-02-2017, 01.55.29
“Io in tutta sincerità” disse lo studente a Gwen “sono propenso a credere a quel genere di ipotesi e teoria... voglio dire, spesso leggendo libri e giornali...”
“Queste fandonie” lo interruppe Mondo “sono il frutto del delirio e dell'arroganza di alcuni individui che non potendo controllare i gusti e la volontà delle masse finiscono col demonizzare tutto ciò che per loro è inaccettabile.”

Lady Gwen
03-02-2017, 01.59.04
Stavo ascoltando lo studente a cui avevo rivolto la domanda, ma Mondo intervenne.
Tuttavia il suo intervento accolse i miei consensi; conoscevo gente così e mi potevo trovare perfettamente d'accordo con lui, infatti annuii, ripensando ancora a quelle parole assolutamente vere.

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Guisgard
03-02-2017, 02.01.01
L'uomo annuì a Clio e poi prese ad intonare una canzone di dubbio gusto per tutto il resto del tragitto, tanto che Vale più volte espresse alla sua regina il fastidio per quelle note stonate. Finalmente arrivarono in città e Clio poté ammirare la megalopoli dell'interno. Un gigantesco agglomerato urbano, fatto di cemento, plastica, cristallo, vetro ed acciaio. Infinite insegne, tabelle, cartelloni e manifesti di ogni tipo. Auto, bus, tram ed ogni altro veicolo affollavano le strade caotiche e pullulanti di tutto e tutti. Come chiesto da Clio, l'auto si fermò nel centro cittadino, nella zona dei grandi alberghi residenziali.

Clio
03-02-2017, 02.03.41
La città si avvicinava e iniziava a mostrarsi in tutto il suo splendore.
Salutai l'uomo e scesi, guardandomi intorno.
Quanta umanità intorno a me!
Accarezzai piano Vale e le dissi di farmi strada.
Chissà in quale di quegli alberghi aveva prenotato.

Guisgard
03-02-2017, 02.13.53
Il direttore Symminel, come una targa sulla scrivania ne indicava il nome, si voltò e guardò Dacey negli occhi per un lungo istante.
Uno sguardo penetrante ed indagatore, che sembrò alla ragazza in grado di mettere a nudo il suo animo.
Quell'uomo aveva due occhi scuri che sapevano scrutare tutto ciò su cui si posavano.
“Il piacere è mio, Dacey...” disse “... se è stata condotta qui, allora vuol dire che lei soddisfa le mie richieste. Prego, si accomodi... beve qualcosa?” Sedendosi. “A me occorre una persona fidata... la fiducia è l'unica qualità che richiedo, essendo la lealtà una virtù innata negli individui. Tutto si può imparare, apprendere, conoscere. Ma la lealtà deve essere una virtù propria dell'individuo. Nel giornalismo, è quindi nell'informazione, gli uomini sono chiamati ad una missione... la verità. E nulla a questo mondo è più complesso, imprevedibile, inafferrabile della verità. La verità è quanto di più pericoloso ci sia a questo mondo.”

Guisgard
03-02-2017, 02.20.22
Il marchese sorrise con eleganza a quelle parole di Nyoko.
“Beh, allora lei è nella terra giusta, ragazza mia...” disse “... nulla è più affascinante di Afragolopolis e niente è più avvincente dei suoi misteri.” Annuendo. “Qui ne troverà tantissimi, ammesso sia disposta a crederci. Alcuni infatti dei più, diciamo, insoliti richiedono un bel po' di fantasia per essere accettati.” Divertito.

Dacey Starklan
03-02-2017, 02.21.42
Rimasi dritta quasi sull'attenti mentre il direttore mi fissava attentamente, come se volesse fissarsi ogni dettaglio di me nella testa.
Gli occhi scuri erano fissi e imperscrutabili e dopo qualche secondo finalmente l'uomo parlò, scacciando via una sensazione di leggero disagio che iniziavo a provare nell'essere osservata.
Mi accomodai come aveva indicato ma rifiutai da bere con fermezza, ero troppo interessata a capire quali fossero le mie mansioni.
Contrassi appena le labbra, come a voler parlare ma mi bloccai quando il direttore partì con il discorso sulla verità.
Sembrava aver esperienza da come parlava della pericolosità delle parole usate per portare alla luce il vero.
Dal canto mio di esperienza non ne avevo ma potevo comprendere, nel mio piccolo, a cosa si riferisse l'uomo che mi stava davanti.
" Naturalmente signore" annuii e non tanto per dargli ragione," me ne rendo conto."
Lo guardai e questa volta non mi turbò sostenere il suo sguardo indagatore.
" Sono certa che troverete il mio lavoro soddisfacente rispetto alle vostre richieste. Sono molto determinata e amo portare a termine i compiti che mi vengono assegnati " dissi scostando leggermente i capelli da un lato.
" Naturalmente avrete modo di validare la mia fiducia vedendomi in azione."


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Nyoko
03-02-2017, 02.27.19
Ascoltai affascinata le parole di quell'uomo, mi sentivo una bambina a natale, e non era ancora arrivata la parte bella. "Ne sa qualcuna da raccontarmi? Sa, vengo da molto lontano proprio per questo ed è ovvio che sono disposta a crederci" dissi sorridendo "perché credo che un mistero, per quanto possa sembrare surreale, possiede sempre un fondo di verità" dissi ancora col sorriso curioso stampato in faccia.

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Guisgard
03-02-2017, 02.28.06
Gwen annuì alle parole di Mondo.
“La cosiddetta Teoria del Complotto” disse il professore “è il solo modo che hanno alcuni gruppi di individui per attaccare ciò che è invece la libera espressione dei gusti e delle idee della maggioranza delle persone. La libertà di stampa, di parola e persino di pensiero sono la vittoria ed il traguardo più importante raggiunto nella nostra epoca. E fa paura ad alcuni. Tanta paura da spingerli ad inventare fantasistemi che da luoghi inaccessibili governerebbero o influenzerebbero lo svolgersi normale della vita. Il tutto solo per non ammettere che possa esserci un'altra verità. Una verità diversa da quella che, unica, vorrebbero imporre a tutti noi.”

Lady Gwen
03-02-2017, 02.31.00
Ascoltai il professore.
Certo, non ero d'accordo al cento per cento, ma era questo il bello del confronto.
"E quale sarebbe questa verità?" Chiesi.

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Guisgard
03-02-2017, 02.33.48
Vale guidò Clio in quello che sembrava essere il più prestigioso albergo della città.
Il Granduca di Capomazda era sicuramente l'albergo più importante di Afragolopolis e con ogni probabilità, già a quel tempo, il più grande del mondo intero.
Fra i suoi frequentatori, infatti, solo chi poteva dimostrare la sua nobiltà da almeno tre secoli aveva accesso al suo interno.
Clio, come aveva minuziosamente preparato Vale, poteva soggiornare nell'albergo col rango di regina di un principato straniero.
Infatti la prenotazione permise alla ragazza di poter alloggiare in una delle suite più belle dell'intera struttura.

Guisgard
03-02-2017, 02.38.03
Symminel guardò Dacey e sorrise appena.
“La fiducia è cosa alquanto semplice, Dacey...” disse “... se lei arriverà a credere che qui noi abbiamo il compito di diffondere la verità... la verità a qualunque costo, allora la sua lealtà sarà una conseguenza naturale al nostro lavoro ed io potrò fidarmi ciecamente di lei. Perchè ogni mia azione, ogni mia intenzione e convinzione sono volte alla ricerca ed alla diffusione della verità. E di fronte alla verità tutto passa in secondo piano. Non crede?” Guardandola.

Clio
03-02-2017, 02.46.46
Non era difficile dover interpretare me stessa, dopotutto.
Non avevo bisogno di chiedermi come si comportasse una regina, come parlasse, come si muovesse, perché io stessa lo ero.
Dunque nessuno si meravigliò del mio arrivo o mi fece storie.
La suite era all'altezza, arredata con gusto e raffinatezza.
"Ottima scelta, mia cara.." sospirai, lasciandomi cadere sul prezioso divano.
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Guisgard
03-02-2017, 02.47.17
“Beh, sicuramente il più noto fra i misteri di questi luoghi” disse il marchese a Nyoko “è quello che riguarda i nobili Taddei... una dinastia di duchi afflitta da una terribile ed implacabile maledizione... la storia infatti narra di un animale demoniaco che di notte infestava la brughiera a caccia proprio dei membri di quella nobile stirpe... a distanza di secoli nessuno è mai riuscito a chiarire le misteriose morti dei duchi...”

Guisgard
03-02-2017, 02.50.47
“La libera espressione della maggioranza.” Disse Mondo. “La normale esternazione dei gusti, delle idee e del pensiero di ogni singolo individuo della società. Questa è la sola verità che va accettata. E la verità è sempre libera, senza ombra di deliranti ed assurdi complotti.” Fissando Gwen. “Guardò allora l'orologio. “Bene, signori... la lezione per oggi è terminata. Potete andare.”

Nyoko
03-02-2017, 02.52.28
Ascoltai il marchese parlare di uno di quei misteri, il più famoso e di certo, il più affascinate. Rimasi entusiasta e emozionata ascoltandolo, sentendo già una marea di domande salirmi in mente. "Che storia interessante" dissi sorridendo con una luce negli occhi che non voleva sparire. "Dei duchi afflitti da una maledizione. Ho seguito casi come maledizioni di sovrani, faraoni, imperatori, ma ancora non mi ero imbattuta in questo" dissi carezzandomi il palmo della mano. "Penso che inizierò da questo mistero allora" dissi ancora rivolgendomi a lui con sguardo curioso e felice.

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Guisgard
03-02-2017, 02.57.22
Clio prese possesso della sua suite, un vasto ed aristocratico appartamento.
“Beh, era giusto fare le cose perbene.” Disse Vale guardando la sua padrona stesa sullo sfarzoso divano. “Tu sei una regina e come tale devi comportarti, sebbene i reali di questo pianeta sono un tantino diversi da come sei tu. Comunque qui c'è tutto per rendere il tuo soggiorno estremamente piacevole.”
In quel momento qualcuno bussò.
Era un giovane cameriere.
“Questo è un pensiero per lei, altezza...” a Clio “... dalla direzione dell'albergo...” stappando la bottiglia di champagne e versandone un po' in un prezioso calice di cristallo.
Lanciando però occhiate sull'avvenente regina.

Lady Gwen
03-02-2017, 02.59.44
Annuii lentamente rimuginando sulla risposta che Mondo mi aveva dato.
Guardò poi l'orologio e ci lasciò liberi di andare, vista la fine della lezione.
Misi il cappotto e il cappello guardando Lizzie e Lucy.
"Avete qualcosa da fare?" chiesi alle colleghe "Non so, potremmo andare in un caffè a prendere qualcosa" sorridendo, mentre l'aula a poco a poco si svuotava e la confusione scemava.
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Clio
03-02-2017, 03.02.03
Sorrisi a Vale.
"Mi piace il buongusto... sai non sapevo cosa aspettarmi da questi alberghi umani.." divertita.
Poi qualcuno bussò ed andai ad aprire.
Lo osservai con aria distaccata, annuendo appena gentilmente.
"Portare i miei ringraziamenti alla direzione dell'albergo.." congedando il ragazzo.
Una volta sola con Vale potei mostrare la mia meraviglia.
"Questo è.. champagne.." prendendo il calice "Vale! Un vino prezioso un vino!" Entusiasta.
Allora chiusi gli occhi, portai il calice alle labbra, ma prima ne assaporai il profumo.
Poi, finalmente, posai le mie labbra sul calice di cristallo e assaggiai quel nettare così prelibato.

Guisgard
03-02-2017, 03.07.48
“Bene, ragazza mia.” Disse il marchese a Nyoko. “Sono lieto di aver acceso in lei la scintilla della curiosità. Questa è la vera molla che serve per rincorrere qualunque tipo di mistero.” Alzandosi e spegnendo il suo sigaro. “Beh, ora devo andare... sono certo troverà molte informazioni circa il mistero di cui abbiamo discusso. E naturalmente mi auguro che lei possa trovare tutto ciò che desidera. Auguri e buona giornata.” Andando via.

Nyoko
03-02-2017, 03.11.06
Il marchese fu entusiasta di vedere la mia curiosità spiccare e fece per andarsene augurandomi tante gentilezze. "Vi ringrazio di avere dedicato un po' del suo tempo ad una giovane studentessa. Le auguro tanta felicità anche a lei e alla sua famiglia" dissi alzandomi e salutandolo con le dovute maniere.

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Guisgard
03-02-2017, 03.22.07
“Si, buona idea...” disse Lizzie a Gwen “... questo genere di lezioni sono spesso troppo pesanti e noiose... un bel caffè è l'ideale... o magari una tazza di tè caldo...”
“Si, concordo con voi, ragazze.” Annuì Lucy.
Così le tre raggiunsero una caffetteria del centro, dove si sedettero per bere qualcosa.
Ma poco dopo un frastuono turbò il centro cittadino.
Un gruppo di motociclisti arrivò e si fermò proprio davanti alla caffetteria.

Guisgard
03-02-2017, 03.25.52
Il giovane cameriere fu congedato da Clio, la quale rimasta sola con Vale assaporò e gustò il pregiato champagne.
“Si, gli esseri umani sanno trattarsi bene.” Disse il fedele robottino. “Amano il lusso, lo sfarzo e la bellezza. Come quel cameriere un attimo fa... ti spogliava con gli occhi, mia signora.” Ridendo. “Dovrai abituarti. Sul nostro pianeta non ci sono uomini e questo genere di comportamenti sono usuali quando essi incontrano una bella donna.”

Guisgard
03-02-2017, 03.28.04
Bettina si avvicinò a Nyoko, appena il marchese fu andato via.
“Nyoko...” disse a sua sorella “... chi era quel distinto signore? Cosa voleva da te?”

Lady Gwen
03-02-2017, 03.28.28
Annuii alle due e dopo poco raggiungemmo una caffetteria, in cui ci sedemmo ed io ordinai un the al gelsomino.
Ad un tratto, però, si udì un frastuono, che interruppe il quieto e intimo bisbiglio della città.
Motociclisti.
Che arrivarono e si fermarono davanti alla caffetteria.
"Quanto vorrei guidarne una..." sospirai, poggiando il mento sulla mano, mentre giravo distrattamente il the col fine cucchiaino in argento.


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Nyoko
03-02-2017, 03.30.40
Dopo che il marchese mi lasciò, mia sorella si avvicino e a quelle parole sorrisi. "Oh nulla, Bettina. Ero solo curiosa di conoscere i misteri di questo magico posto. Me ne ha raccontato giusto uno, parlava di una maledizione su dei duchi, i Taddei... Li conoscevi?" chiesi portando un dito sul mento cercando di ricordare se li avevo già sentiti nominare.

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Guisgard
03-02-2017, 03.34.36
Altea, col suo abito elegante e seducente insieme, raggiunse il salone che aveva già aperto le sue porte ai primi clienti dell'Orchidea Blu.
Qui però avvicinò subito la giovane donna.
“Altea...” disse “... il tuo uomo è giunto... è un uomo eccentrico... ha prenotato una camera in cui cambiarsi, essendo appena arrivato in città e mangiare qualcosa... prima di scendere per bere e giocare vuole tu lo raggiunga, per poi scendere insieme con lui... cerca una donna che gli stia accanto durante la serata e deve portargli fortuna al gioco... per questo vuol conoscerti prima di scendere nel salone... come detto è un tipo eccentrico, come lo sono tutti i miliardari... vai, sarà ormai pronto...”

Guisgard
03-02-2017, 03.40.35
“Sempre il solito maschiaccio...” disse con un sorriso irriverente Lucy a Gwen.
“Ehi, ragazze...” Lizzie alle altre due amiche “... avete notato quel tipo?” Indicando con la coda dell'occhio uno di quei motociclisti che, sceso dalla sua moto, era fermo a fissare con insistenza proprio il tavolo delle tre ragazze. “Sta guardando qui con una certa insistenza...”
“Che cafone deve essere...” bevendo Lucy “... non sa che è cattiva educazione fissare con tanta insistenza tre ragazze?”
“Più che cafone” sussurrò Lizzie, a cui l'irriverenza di quel centauro non dispiaceva affatto “a me sembra uno di quei cattivi ragazzi che saprebbero fare di tutto ad una ragazza perbene...” soffiando sulla tazza calda, mentre il motociclista continuava a guardare nella loro direzione.
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Guisgard
03-02-2017, 03.42.36
“I Taddei...” disse pensierosa Bettina a Nyoko “... no, non credo di averli mai sentiti... magari possiamo chiedere qui nella hall dell'albergo... di sicuro sapranno dirci qualcosa, no?”

Nyoko
03-02-2017, 03.45.31
Ascoltai mia sorella e annuì alla sua idea. "Buona idea. Allora sistemiamo i bagagli e poi andiamo a curiosare in giro" dissi sorridendo e facendole l'occhiolino.

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Lady Gwen
03-02-2017, 03.46.53
"Hey!" esclamai indignata a Lucy "Io non sono affatto un maschiaccio."
Assolutamente no, ci tenevo alla mia femminilità.
Ma mi piacevano le moto, cosa potevo farci?
Poi Lizzie ci fece segno verso un tipo che, sceso dalla sua moto, ci fissava.
Ricambiai per un attimo il suo sguardo e poi tornai a guardare la tazza fumante e profumata.
Alzai gli occhi al cielo alle parole sussurrate da Lizzie, scuotendo la testa, era sempre la solita.

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Dacey Starklan
03-02-2017, 12.39.32
Il direttore era molto serio mentre parlava e si capiva che era anche profondamente convito nelle sue ragioni.
E io a dirla tutta non avevo nulla da obiettare.
Non vedevo solo l'ora di iniziare e fare del mio meglio.
Ero anche parecchi curiosa di capire appieno che cosa si facesse nella redazione e in cosa la ricerca della verità fosse tanto importante.
" Sarò più che lieta di fare la mia parte signore e sono sicura che mi appassionerò proprio come state dicendo voi" sincera.
" Se vuole posso anche iniziare da oggi" proposi visto che non avevo altri impegni e avevo comunque avvisato la mia famiglia di non aspettarmi per pranzo.


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Clio
03-02-2017, 13.52.29
Il vino era forse la cosa più buona che avessi mai assaggiato, assaporai quel calice e ne riempii un altro.
Ero davvero entusiasta di quel viaggio.
"Ah sì?" stupita dalle parole sul cameriere "Non me ne sono accorta..." cercando di ricordare lo sguardo del ragazzo "Dovrò stare più attenta... questa cosa mi affascina".
Erano molte le cose per me sconosciute e senza senso degli umani, ma una su tutte era proprio la loro passionalità.
"Eh, l'Amore.." sospirai "È senza dubbio la cosa più affascinante degli umani.. fin dalla loro comparsa su questo pianeta... e devo dire che spesso le storie d'amore ci hanno appassionato parecchio..." sorrisi, ricordando le discussioni con le altre muse su cosa sarebbe potuto succedere ai due amanti..
"Anche quei duchi... come si chiamano, quelli che ha citato l'omino della macchina.. i Taddei, ecco.." sorrisi, felice di essermelo ricordato "Non c'entrava proprio l'Amore con la maledizione? Ricordo che secoli fa quella storia ci aveva colpito molto..." voltandomi verso Vale che ormai, essendo sole, aveva ripreso il suo aspetto robotico.

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Altea
03-02-2017, 15.56.31
Ascoltai con attenzione e pure stupore.."Deve aver fatto un lungo viaggio per volere una camera per cambiarsi..dite sia molto eccentrico?" sorrisi curiosamente ma pure con un certo timore..sembrava quasi un appuntamento al buio, ogni volta pensavo se si potesse fidarsi o meno...e addirittura questa volta voleva parlare da solo con me.
"Povero...non sa che se mi vuole vicino non gli porterò fortuna perchè devo farlo spendere il più possibile no?" ridendo amaramente...odiavo prendere in giro la gente ma dovevo tutelare me stessa o sarei stata punita.
Salii le scale e alzai il vestito lasciando lo spacco laterale mostrare la gamba e guardando Raimonde in modo serio...mi chiesi se era geloso e dovessi avvisare l' uomo misterioso...mi vendeva a un miliardario per avere un sacco di soldi sicuramente.
Camminai lungo il corridoio e si udiva solo il tichettio dei tacchi alti a spillo e mi posi davanti ad una porta..quella che mi era stata indicata.
Sospirai e chiusi gli occhi e aprendoli con curiosità mista a timore bussai.."Monsieur, sono la ragazza che stasera avrà l' onore di accompagnarvi in salone e al gioco..mi chiamo Altea" e tolsi la mano dalla porta aspettando mentre notavo le cameriere guardare con curiosità..sicuramente era uno di quei ricconi eccentrici abituati ad avere tutto e subito.

Guisgard
03-02-2017, 17.19.00
Bettina sorrise ed annui' a Nyoko.
Le due giovani andarono allora nella loro stanza per sistemare i bagagli, mentre Carl si era steso su un divano per riposare.
"Andiamo nella hall..." disse Bettina a sua sorella "... cosi' cercheremo di scoprire qualcosa su questo tuo mistero..." col tono sarcastico di chi poco crede a cio' che sta dicendo.
Le due ragazze scesero al pianterreno dell'albergo, vedeno un uomo di mezz'eta' in portineria.

Nyoko
03-02-2017, 17.22.42
Andammo a sistemare le valige e poi ci avviammo verso la Hall "tanto lo so che non ci credi. Sei sempre stata scettica. Mi piace il tuo scetticismo, ma la cosa che mi piace di più e vedere la tua faccia quando ti mostro l'autenticità di un mistero, ed è quello che intendo fare anche con questo" dissi arrivando finalmente nella hall e notando un uomo di mezza età in portineria. "Guarda quell'uomo. Ha l'aria di conoscere molte cose. Andiamo a fargli qualche domanda" dissi afferrando la sua mano e avvicinandomi a quella persona.

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Guisgard
03-02-2017, 17.24.03
"Si, gli umani sono molto strani..." disse il robottino a Clio "... curiosi direi... non hanno mai imparato a dominare le loro passioni e con ogni probabilita' non ci riusciranno mai... tu peto', altezza, dovresti essere piu' accorta a cio' che susciti in questi individui... la tua avvenenza potrebbe causarci delle noie... infatti la bellezza, a seconda di chi la guarda, genera emozioni e sentimenti diversissimi... nelle donne invidia e negli uomini attrazione... ed infatti quel giovane cameriere quasi ti spogliava con gli occhi." Divertito.

Guisgard
03-02-2017, 17.30.21
"Eh, fai tanto la giudiziosa" disse divertita Lizzie a Gwen "ma ho notato come hai ricambiato lo sguardo di quel tipo..."
"Deve trattarsi di un troglodita..." seccata Lucy "... tutti i teppisti lo sono..."
"Amica mia, sono proprio uomini del genere che sanno poi farci sentire davvero donne..." facendole l'occhiolino "... esemplari simili sono l'ideale per una fugace avventura d'amore..." ridendo.
"Tu confondi il sesso con l'Amore." Lucy.
"Perche', forse non sono la medesima cosa?" Bevendo Lizzie. "Se cosi' non fosse, sai che noi sarebbe allora l'amore!"
Intanto il centauro aveva cominciato a lucidare le cromature della sua moto, senza pero' distogliere lo sguardo dal tavolo delle tre ragazze.

Clio
03-02-2017, 17.31.17
"Già, curiosi è la parola giusta..." divertita "Noie? Addirittura? Beh non credo che un qualunque umano sarebbe in grado di farmi del male... non ho sconfitto di Cormoniani per prenderle da un essere così limitato, non credi?" divertita.
"Era solo un ragazzo, innocuo, sembrerebbe.." alzando le spalle "Se qui sapessero chi sono davvero dubito che un umano potrebbe mai essere interessato a me.." sospirai.
Già, l'Amore era qualcosa di unicamente umano, forse la cosa più bella e affascinante che avessero.
Ma certo io non avrei mai potuto scoprire di più, dopotutto non appartenevo a quel mondo.
Anche se dovevo ammettere che un po' invidiavo quella loro passionalità.
Sospirai piano, guardando la città fuori dalla finestre, cercando di scacciare quei pensieri.
"Allora, piuttosto.." voltandomi seria verso Vale "Che piste abbiamo per trovare Athia e la Supernova?".
Dopotutto non ero lì in vacanza, ma bensì per svolgere una missione.
I sogni e i sospiri potevano attendere.

Guisgard
03-02-2017, 17.37.45
"Perfetto." Dusse annuendo Symminel a Dacey. "Mi piacciono le persone che mostrano entusiasmo a voglia di lavorare. Allora benvenuta nella redazione della Gazzetta Rosa, Dacey... il primo e piu' antico quotidiano di Afragolopolis." Stringendole la mano. "Il suo ufficio sara' quello subito precedente al mio. Si accomodi pure, qui di. Sulla sua scrivania c'e' un telefono... attendo a monenti una chiamata di un importante docente universitario... sara' lei a prendere la telefonata e poi verra' ad informarmi circa le richieste del nostro professore..."

Dacey Starklan
03-02-2017, 17.41.26
Ero elettrizzata da quel benvenuto che sanciva definitamente il mio ingresso alla Gazzetta Rosa.
Strinsi la mano al direttore con decisione, sorridendo grata e lo seguii in quello che ora a tutti gli effetti era il mio ufficio.
" Molto bene signore, verrò ad informarla non appena avrò notizie" osservando il telefono quindi la scrivania e la cancelleria ordinatamente disposta sopra di essa.
Sistemai la giacca sull'appendi abiti e la borsa accanto alla scrivania, come a prendere confidenza con il nuovo ambiente in cui mi trovavo.
Preparai la penna pronta ad appuntarmi tutti i punti importanti della telefonata che dovevo ricevere.


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Lady Gwen
03-02-2017, 17.43.59
"Giudiziosa? Mia madre non sarebbe d'accordo" risposi a Lizzie, ridendo.
Però sì, avevo ricambiato il suo sguardo che era ancora fisso su di noi, imperterrito.
Distolsi di nuovo lo sguardo da lui e afferrai scampoli di discorsi fra Lizzie e Lucy.
"Io credo che l'amore abbia tanti aspetti e sia composto da tante cose, anche dal sesso, ovviamente. Il fatto è che non sempre succede il contrario, cioè che il sesso comprenda anche l'Amore, perché se succedesse, credo che tutti i night bar di Afragolopolis avrebbero chiuso i battenti già da un pezzo" dissi ridendo e dimezzando la mia tazza di the, ormai tiepido.


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Guisgard
03-02-2017, 17.45.53
"Prego, e' aperto." Disse una voce dall'interno della stanza.
Altea, meccanicamente, entro' e si ritrovo' in una lussuosa camera avvolta da una leggera penombra.
Noto' allora una figura indistinta quasi nascosta in quel misterioso gioco di chiaroscuro.
La poca luce che filtrava da una tendina semiaperta illuminava appena un basso tavolino, su cui c'era una rosa rossa.
"Prego..." la misteriosa figura nella penombra "... quel fiore e' per te... nessuna donna dovrebbe mai andare in giro senza un fiore... sarebbe uno spreco ed un peccato... non ti dispiace vero se ti do del tu? Altrimenti il tutto potrebbe essere troppo formale, distante, persino indifferente... e cio' non sarebbe affatto di buon auspicio per la mia serata al tavolo del poker... non trovi?"

Altea
03-02-2017, 17.51.12
Aprii la porta..vi era un'atmosfera strana ..la penombra...ma era qualcosa che suscitava sia mistero che tranquillità. Vidi la sua figura seduta e le sue parole mi pervasero dentro in quel chiaroscuro. Vidi la rosa..Non potevamo accettare regali..ma la presi in mano.."Passiamo al tu..si certo monsieur..e io devo pure darvi del tu? O volete un altro appellativo. ." cercando di scoprire le sue fattezze mentre mi sedevo in una poltroncina accavallando le gambe.."Volevate parlare con me.."

Guisgard
03-02-2017, 18.17.21
L'uomo in portineria vedendo avvicinarsi Nyoko e Bettina sorrise alle due, mostrando un cortese cenno del capo.
"Preho, signorine..." disse gentilmente "... in cosa posso esservi d'aiuto?"

Nyoko
03-02-2017, 18.21.41
Sorrisi all'uomo della portineria con gentilezza e gli raccontai del mistero che avevo udito. "Sapete dove posso ottenere maggiori informazioni. Sapete, sono qui per questo, scoprire misteri. E non lasciatevi ingannare dalla mia giovinezza" dissi sorridendo. Avevo una missione adesso e l'avrei portata a termine.

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Guisgard
03-02-2017, 18.23.35
"Tu pero' non sottovalutare fin dove l'istinto e la passione possono spingere gli esseri umani." Disse Vale a Clio. "Quanto alla Supernova, tengo costantemente sotto controllo i dati piu' recenti circa la possibile posizione dell'arma... e' confermato che essa si trova in un raggio di ventinove miglia terrestri... piu' enigmatica sembra invece la presenza di Anthia in questo territorio... di certo lei non e' lontana dalla Supernova, tuttavia risulta strana questa nostra incapacita' di individuarla... forse questo e' il primo mistero da svelare, altezza..."

Guisgard
03-02-2017, 18.28.00
Dacey prese posto alla sua scrivania, nel suo nuovo ufficio.
Si trattava di un ambiente confortevole, arredato con gusto e comunicante con lo studio del direttore Symminel.
Pochi istanti copo, con la precisione di un orologio svizzero, il telefono squillo'.
"Pronto..." disse una voce palesemente agitata dall'altra parte della cornetta "... sono il professor Mondo... devo parlare con il direttore..."
Dacey pero' aveva avuto l'incarico di prendere lei quella telefonata e raccoglierne il contenuto.

Clio
03-02-2017, 18.28.52
"Starò attenta, Vale, lo prometto.." sorrisi al robottino.
In realtà ero affascinata da tutto quello, più che spaventata.
Ma tenni quell'informazione per me visto che Vale sembrava già preoccuparsi abbastanza.
Poi ascoltai attentamente le sue parole sulla missione.
"Ventinove miglia.." pensierosa "Quindi siamo vicini.. molto vicini.. quanto ad Athia...." sospirai "Non saprei dare una spiegazione al fatto che non riusciamo ad individuarla.. forse sapendo che saremmo venuti a cercarla ha trovato il modo di nascondersi? Oppure..." cambiando tono "Oppure è morta..".

Guisgard
03-02-2017, 18.32.08
Lizzie rise a quelle parole di Gwen, mentre Lucy scosse il capo in segno di assenso.
Intanto quel motociclista continuava con isistenza a guardare nella loro direzione.
"Guarda cos'hai fatto, Gwen..." disse sottovoce Lucy "... lo hai guardato e quel teppista non ci leva gli occhi di dosso..."
"Magari bisognera' andare la' e dirgli che cosi' rischia di infastidire alcune di noi e di turbarne altre..." divertita Lizzie.

Dacey Starklan
03-02-2017, 18.33.36
Il suono del telefono su più forte di quanto pensassi ma prontamente presi la cornetta e la portai all'orecchio.
" Salve professor Mondo, sono Dacey la segretaria del direttore. Può tranquillamente riferire a me e io avrò cura di riportare tutto al direttore. Mi dica..." con tono gentile ma deciso, la penna pronta a scrivere.


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Lady Gwen
03-02-2017, 18.44.09
Mi lasciai travolgere dalla risata di Lizzie, divertita.
Guardai Lucy quando si rivolse a me.
"Veramente io non ho fatto nulla, ci guarda da quando è arrivato e comunque non c'è nulla di male, non ti ha certo messo le mani addosso..." liquidando la cosa con un'alzata di spalle.
Risi poi di nuovo con Lizzie, mentre sorseggiavo il the e guardavo lui da sopra la tazza.
Era divertente ed intrigante quel muto gioco di sguardi; sguardi, i nostri, che non facevano alcuna fatica l'uno a sostenere quello dell'altro.
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Guisgard
03-02-2017, 18.54.14
Altea si sedette e con naturalezza accavallo' le gambe ben mostrate dallo spacco del vestito.
Davanti a lei, sempre avvolto, anzi quasi seminascosto dalla leggera e vaga penombra stava quel misterioso uomo dall'accento indefinito e la voce calda, bassa e rassicurante.
Lei cercava di decifrare l'aspetto di quell'eccentrico individuo attraverso l'ambiguo chiaroscuro, senza pero' riuscire a scorgere granche'.
"Monsieur mi piace..." disse lui "... mi piace come lo pronunci... mi piace la tua voce..." dal lento movimento della testa, Altea si accorse che lo sguardo di quell'uomo era scivolato lungo le gambe nude di lei "... quanto a me meglio evitare da parte tua troppa confidenza... potresti essere scambiata per una prostituta o un'accompagnatrice e cio' sarebbe avvilente... sei troppo bella per sembrare una donna simile... anche se, immagino, qualsiasi uomo vorrebbe comprarti... e' davvero un peccato essere nati in un secolo simile, non credi? Senza piu' duelli o guerre per conquistare una donna... o comprarla come schiava... anche se solo uno sciocco puo' pensare di poter comprare il cuore di una donna... non mi hai ancora rivelato il tuo nome... anzi, svelato, come si fa con i segreti ed i tesori... ti prego, dimmi il tuo nome..."

Altea
03-02-2017, 19.02.14
Quell'uomo aveva uno strano magnetismo su di me..cercavo di contenermi ma alle sue ultime parole sussultai. .."Ambirei affinché un uomo si battesse per me come ..un Lancillotto" abbassai il tono di voce. .si faceva caldo come il suo.."Il mio nome.." ricordavo di averlo detto fuori dalla stanza ma non aveva sentito.."Lo saprete solo dopo ... aver vinto al gioco..dovrete lottare per saperlo..monsieur" . Questa situazione era strana eppure aveva risvegliato il mio corpo dal torpore.

Guisgard
03-02-2017, 19.13.32
L'uomo in portineria sorrise a Nyoko e a Bettina.
"Si, immagino quanto questo genere di misteri possano e sappiano suscitare interessi..." disse "... tuttavia temo di non poter essere molto d'aiuto in questo... ma mi permetto di informarvi che di fronte al nostro albergo si trova una vecchia libreria, dove spesso e' possibile trovare libri bizzarri e dal contenuto particolare." Con garbo.

Guisgard
03-02-2017, 19.17.13
"Escluderei che possa nascondersi..." disse Vale a Clio "... la sua tuta emette delle onde soniche che i nostri dati possono rivelare... si, potrebbe essere morta... sarebbe una spiegazione logica... tuttavia cio' significherebbe che chi l'ha uccisa ha poi messo le mani sulla Supernova... ma quale terrestre potrebbe uccidere una musa?" Perplesso.

Nyoko
03-02-2017, 19.18.25
Non mi abbattei per la sua risposta, ero pronta ad incontrare gente scettica o comunque priva di dettagli in più al riguardo, ma quando mi informò di una libreria qui di fronte, sorrisi in maniera ampia. Ringraziai con garbo l'onesto signore e, afferrando Bettina per il polso, mi precipitai all'esterno. Amavo i libri più della mia stessa vita, e se non avessi scelto la facoltà di archeologia, avrei senz'altro optato per lettere. La brezza di città investì il mio viso, la gente passeggiava lungo il marciapiede ma non me ne curai. Mi avviai così alla libreria, sperando di iniziare la mia avventura da qualche indizio.

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Guisgard
03-02-2017, 19.19.33
"Accidenti..." disse agitato Mondo a Dacey "... ma lei... lei e' davvero la sua segretaria? Posso fidarmi? Oh, al diavolo, non ho molta scelta... dica al direttore... dica che e' tornato... so che puo' sembrare assurdo, ma e' tornato e mi ha minacciato... glielo dica... subito!"

Guisgard
03-02-2017, 19.24.18
Gwen sorseggiava e dalla tazza guardava quel teppista.
Aveva indosso abiti scuri e di pelle ed un cappello che ne copriva parte dello sguardo.
I suoi capelli erano neri e lunghi, scuri i suoi occhi i sistenti ed un vago sorriso irriverente nel sistenere le sue occhiate verso il tavolo delle tre ragazze.
Ad un tratto, sempre intento a lucidare la sua moto, comincio' prima a fischiettare, poi ad intonare una canzone in cui si raccontava di una verginella di capagna sedotta da un vagabondo su un cavallo.

Clio
03-02-2017, 19.24.54
"Sì, questo lo so, ma noi non conosciamo la tecnologia di questo pianeta... potrebbero anche aver inventato qualcosa che è sfuggito ai nostri radar..." pensierosa.
"Potrebbe essere morta sì..." sospirai.
Nonostante tutto, quella consapevolezza mi provocava una stretta al cuore, volevo prenderla viva e sentirgli dire il motivo per cui aveva tradito tutti in quel modo.
Perché aveva tradito me.. lei che era la mia amica più cara, un tempo.
"In quel caso la situazione è ancora più grave..." pensierosa "E noi dobbiamo elaborare un piano d'azione adeguato.. chi può averla uccisa? Non dimenticare che una volta entrati nell'atmosfera anche i nostri corpi immortali sono influenzati dallo spazio-tempo e quindi possono morire..." sospirando.
Guardai fuori dalla finestra mentre una profonda inquietudine mi attraversava.
Dove ti sei cacciata, amica mia?
Faceva davvero male il suo tradimento, considerando che c'era stato un tempo in cui tenevo a lei più di chiunque altra.
"Che proponi di fare? Certo stare qui non aiuta.." pensierosa "Tanto in città bisogna andare, dovrò anche trovarmi dei vestiti, capire come muovermi..." osservando la città dalla finestra.

Dacey Starklan
03-02-2017, 19.28.27
" Certo che può fidarsi, signore" con tono affabile e gentile.
" É tornato? Mi scusi ma chi è tornato? E cosa le ha detto?" appuntando velocemente le parole pronunciate dal professore che pareva impaurito.


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Guisgard
03-02-2017, 19.28.34
Quel misterioso ed affascinante uomo celato nella penombra sorrise a quelle ultime parole di Altea.
"Mi piace..." disse sorridendo "... mi piace, quasi come te... e sia, cerchero' di vincere al gioco il tuo nome... dopotutto il denaro mi annoia, mentre questa posta in palio e' molto piu' eccitante... terrai con te quella rosa? Almeno per stasera e stanotte... tanto all'alba i sogni svaniscono ed i fiori appassiscono..."

Lady Gwen
03-02-2017, 19.36.56
Nessuno dei due abbassava lo sguardo, mentre il suo era in parte celato dal cappello, che teneva fermi i capelli lunghi e neri.
Il viso era appena increspato in un sorriso irriverente.
Ad un certo punto, sempre lucidando la sua moto, iniziò a fischiettare una melodia, che poi prese forma in una canzone e capii, con un leggero sorriso, che l'irriverenza non stava solo nel suo sorriso.
"Che sfrontatezza..." dissi piano, con una risata accennata e divertita, mentre scuotevo la testa.
Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo alzai di nuovo su di lui, con vivo interesse.

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Altea
03-02-2017, 19.37.08
A quelle parole mi irrigidii poi per una sorta di magica empatia i muscoli si sciolsero, e mi misi a guardarlo nella penombra..come se davanti a noi ci fosse una invisibile coltre di fumo...il buio non ci separava ma ci avvicinava.."Monsieur..voi mi lusingate...ma spero questo vostro modo di fare non lo usate con qualsiasi donna...siete affascinante, misterioso e ricco da quello che mi hanno detto..e io e voi non ci conosciamo..o forse ci conosciamo da sempre..".
Sospirai alle sue parole e misi la rosa rossa tra i capelli..."La terrò con me, ma devo avvisarvi di una cosa..nella sala vi sta un ragazzo..Raimonde. Purtroppo i padroni del locale mi hanno affidato a lui e io sono costretta ad essere la sua ragazza..è logorante fingere di amare..essere forzata..e lui ha una gelosia spasmodica verso di me..quindi fate attenzione".
Mi alzai e lentamente mi posi di fronte a lui, stavo in piedi.."I sogni non muoiono all' Alba monsieur finchè noi crediamo in loro...".

Guisgard
04-02-2017, 01.21.14
Nyoko, entusiasta, trascinò letteralmente Bettina fuori dall'albergo, in cerca di quella libreria.
La videro dall'altra parte della strada, appena dopo l'inizio di una stretto vicoletto.
L'insegna era alla buona, piccola, incisa con un curioso corsivo e la porta era di legno.
“Non mi sembra un granchè...” disse Bettina, ma un attimo dopo le due ragazze erano già all'interno.
Qui, dietro un ampio e consumato bancone, stava un ometto con occhiali cilindrici, baffetti e capelli corti brizzolati.
“Buongiorno a voi, fanciulle.” Salutandole.

Nyoko
04-02-2017, 01.24.41
Entrammo nella libreria e subito mi persi nella sua bellezza. Non era raffinata come quelle dei ricconi, e questo mi piaceva ancora di più. Notai poi quello che sembrava essere il proprietario e senza staccare la mano dal polso di mia sorella gli rivolsi la parola. "Buongiorno signore. Sto cercando un libro di misteri. Oh, ovviamente si tratta di misteri inerenti a questa città... In particolare cerco notizie sulla maledizione dei Taddei..." dissi con gli occhi ed il sorriso accesi.

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Guisgard
04-02-2017, 01.24.59
“Se qualcuno è davvero riuscito ad ucciderla” disse il robottino a Clio “allora significa che potrebbe fare lo stesso anche con te, altezza. Tuttavia sono alquanto scettico su questa cosa... le probabilità infatti che sia viva sono abbastanza alte.” Guardò la città da una delle finestre. “Uscire e cercare di renderci il più simile possibile agli umani è il primo passo.”

Guisgard
04-02-2017, 01.26.34
“Non stia lì a fare domande...” disse agitato e spazientito Mondo a Dacey “... si limiti a dirgli così... lui è tornato... il direttore capirà... ma faccia presto o sarà troppo tardi...”

Clio
04-02-2017, 01.27.56
Sospirai, seria a quelle parole di Vale.
"Lo so benissimo.." con tono grave e preoccupato "Ma venderò cara la pelle.." cercando di rassicurarla con un sorriso.
La verità era che non sapevo nulla di quella missione, di cosa nascondesse, di come portarla a termine o quali pericoli nascondesse.
Sapevo solo che non sarebbe stato facile.
"Sì, andiamo la fuori e cerchiamo di capire al meglio come sembrare un'umana..." annuii, cercando di concentrarmi sull'entusiasmo che quella prospettiva mi provocava.
"Dopotutto devo fare anche spese" divertita "Andiamo..".
Così, lasciammo l'albergo per immergerci nella vita della città.

Guisgard
04-02-2017, 01.29.58
Quell'irriverente canzone continuò, mentre lo sguardo di quel motociclista era vivo su Gwen.
Ad accompagnare il tutto c'era poi quel sorriso da insolente, da scapestrato e da chi non temeva affatto di apparire inopportuno.
“Accidenti, Gwen...” disse sottovoce Lucy “... smettila di fissarlo o quel tipo crederà chissà cosa...”
“Mi chiedo cosa faremo se deciderà di avvicinarsi...” divertita Lizzie.

Guisgard
04-02-2017, 01.38.21
Lui sorrise appena.
“Anche io, come quel ragazzo di cui mi dici, sarei geloso...” disse “... geloso da morire... geloso e possessivo... quanto alle altre donne, beh, sinceramente in questo momento ne ho una soltanto in mente... ed è la stessa bellissima che si trova davanti a me ora...” e di nuovo Altea avvertì lo sguardo di quel misterioso uomo su di lei.

Lady Gwen
04-02-2017, 01.39.56
Continuò a cantare, a guardarmi, a sorridere.
Sembrava così irriverente, sfrontato, insolente, inopportuno, ma tutto questo mi colpiva e non riuscivo a smettere di guardarlo.
"Oh insomma, vuoi smetterla?" dissi un po' stizzita a Lucy, poi guardai Lizzie "Intanto mi chiedo cosa farà lui se deciderà di avvicinarsi" ridendo "Il resto va da sè" aggiunsi, ignorando le parole di Lucy mentre davo una rinfrescata al trucco.
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Altea
04-02-2017, 01.44.43
A quelle parole avvampai..era la prima volta, forse, un uomo mostrava un tale interesse verso me ma cercai di ricompormi..."Monsieur..voi rischierete molto sapete..". Non potevo credere che lui si fosse innamorato di me a prima vista..e come riusciva a vedermi, la penombra mi celava i suoi lineamenti ma forse lui mi aveva vista prima..."Amate il rischio..io ne sono lusingata" e sorrisi osservando il suo capo inclinarsi per osservarmi.."Se potessi vedervi magari..potremmo bere dello champagne.." presi una scusa per vederlo. Il gioco si faceva bello e pericoloso, io dovevo farlo perdere al gioco..in pratica il suo avversario ero io..e se avesse vinto avrebbe saputo il mio nome ed io..io avrei rischiato per lui.."Da dove venite monsieur?" sedendomi vicino a lui.

Guisgard
04-02-2017, 01.55.21
L'ometto della libreria rise piano.
“Eh, la leggenda dei Taddei...” disse guardando Nyoko e Bettina “... sono secoli che affascina tantissimi lettori... verità o menzogna? Però credo di avere qualcosa che fa per voi...” e andò nel retro.
Tornò poco dopo con un vecchio libro dalla copertina consumata e la pagine ingiallite.
“Non è nelle migliori condizioni” posando il libro sul bancone e spolverandolo “ma è l'unico del suo genere...”
Sulla copertina recava questo titolo:

“La furia dei Taddei”

Nyoko
04-02-2017, 02.03.53
L'omino rise alle mie parole e poco dopo andò sul retro a prendermi ciò che cercavo. Alla fine torno con un libro dalle pagine ingiallite, sembrava davvero unico. "La furia dei Taddei. Caspita" dissi leggendo il titolo della copertina. Non vedevo l'ora di svogiare quelle pagine. "Quanto le devo?" dissi afferrando il portafoglio di Bettina e infilandoci le dita dentro.

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Guisgard
04-02-2017, 02.03.57
Clio e Vale lasciarono la loro suite e poi l'albergo, con quasi tutti i camerieri che fissavano la regina galattica.
Lei ed il suo fidato robottino imboccarono una delle strade più alla moda della città, con boutique, gioiellerie e negozietti vari.
Vale indicò quella che sembrava essere la boutique più bella e fornita ed entrarono.
“Benvenuta.” Disse una donna alla regina. “In cosa possiamo esserle d'aiuto?” Sorridendo.

Guisgard
04-02-2017, 02.07.17
Quella canzone maliziosa ed irriverente terminò ed anche lui smise di lucidare la sua moto.
Ad un tratto, si staccò da essa e cominciò ad avvicinarsi al tavolo delle tre ragazze.
“Eccolo che viene...” disse Lucy imbarazzata a Gwen ed a Lizzie.

Dacey Starklan
04-02-2017, 02.08.08
" Si, riferirò non si preoccupi " tentando di calmare l'uomo dall'altra parte del telefono.
" Va bene, glielo dirò subito professore. Grazie per la chiamata..."
Un po' perplessa da ciò che avevo udito bussai comunque alla porta del direttore per riferire il messaggio.


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Clio
04-02-2017, 02.11.39
La città era in fermento.
Mi guardavo intorno, estasiata, mentre Vale mi guidava rapida lasciandomi il tempo di fantasticare.
Entrammo alla fine nella migliore boutique della città, e mi guardai intorno prima di rivolgermi alla commessa.
"Buongiorno..." annuii gentilmente "Sono in visita in città e vorrei degli abiti che possano adattarsi alla moda Afragopolese.." osservando alcuni abiti che c'erano esposti.

Guisgard
04-02-2017, 02.12.29
Altea si alzò e si sedette accanto a lui.
Erano vicini, ma sempre con quella penombra a dividerli in un certo senso, visto che il chiaroscuro continuava a celarlo, mentre lui aveva visto molto di lei.
“Sono Afragolignonese...” disse in un sussurro, col volto verso di lei “... per motivi di lavoro sono costretto a viaggiare molto, ma di tanto in tanto torno qui per brevi soggiorni...” la sua mano, all'improvviso, cercò quella di lei, sfiorandola con una dolce carezza, ma allo stesso tempo seducente.

Lady Gwen
04-02-2017, 02.12.36
Quella canzone maliziosa finì, così come finì lui di lustrare la sua moto.
Improvvisamente, si mosse nella nostra direzione.
Sentii il cuore a mille e pizzicai appena il braccio di Lucy per farla tacere, poi guardai Lizzie con aria di intesa.

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Guisgard
04-02-2017, 02.18.41
Dacey bussò all'ufficio del direttore e Symminel la fece subito entrare.
“Prego, si accomodi...” disse lui “... mi dica pure, Dacey...”
Lei allora gli raccontò della strana telefonata di Mondo.
“Capisco...” mormorò il direttore “... la ringrazio, è stata molto efficiente... ma il professor Mondo, come tutte le menti brillanti, ha il limite di non avere il senso pratico... comunque lo telefonerò io e cercherò di farlo calmare... naturalmente le chiedo massima discrezione... nessuno deve sapere di quella telefonata, intesi?”

Altea
04-02-2017, 02.19.47
Eravamo vicini...troppo vicini..e quella penombra speravo non fosse traditrice.
Ascoltavo la sua voce calda, sicura, suadente e a bassa voce con naturalezza, pure la mia, continuava a scaldare l' atmosfera..per uno strano gioco del destino.."Siete di queste parti..pensavo foste di un posto lontano..vorrei chiedervi del vostro lavoro ma vi annoiereste" sorrisi quando sentii la sua mano calda, forte e sicura e allo stesso tempo delicata cercare la mia ...

"Di villania né di viltà
discorso alcuno o accordo fanno.
L’uno vicino all’altra vanno,
e le loro mani congiungono."

Mi tornarono alla mente i versi del libro...cedetti...la mia mano strinse la sua..palmo contro palmo e si unirono..

Guisgard
04-02-2017, 02.28.31
“Beh, per due giovani e belle fanciulle” disse l'ometto a Nyoko “non potrei mai chiedere troppo, no? E poi meritate un premio visto avete riportato un po' in vita questa vecchia leggenda...” sorridendo “... il libro in realtà non sarebbe neanche in vendita... ma farò un'eccezione per voi... ve lo presterò... quando non vi servirà più me lo renderete... mi fido di voi e so che lo riporterete.” Annuì.

Guisgard
04-02-2017, 02.32.16
“Oh, ma sarà un piacere, signorina.” Disse la donna a Clio. “Troveremo di certo abiti adatti a mettere in risaltare la sua solare bellezza.”
Allora mostrò vari abiti alla regina, tutti costosi, raffinati ed eleganti.

Nyoko
04-02-2017, 02.33.29
Sorrisi entusiasta a ciò che mi disse il venditore. "Oh vi ringrazio. Vi ringrazio di cuore. Allora arrivederci" dissi stringendogli la mano e uscendo dal negozio restituendo il borsellino a Bettina. "Forza, mettiamoci a lavoro. Non siamo venute in questa città per poltrire e gioire delle sue beltà. Siamo qui per scoprire misteri, per arricchire la nostra storia, la nostra conoscenza. Siamo qui per togliere la maschera a questa leggenda, scoprire se è vera o solo pura fantasia. Questo fanno gli archeologi... Anche se forse, il nostro, sembra più un intento da detective..." dissi portando una mano sul mento e ragionandoci sopra. "No, no, noi siamo future archeologhe, ecco!" dissi tirando un pugno sul palmo facendomi leggermente male.

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Clio
04-02-2017, 02.36.47
Sorrisi a quelle parole della donna, e osservai quei bellissimi abiti, raffinati ed eleganti che mi proponeva.
Ne acquistai diversi, perchè una regina non poteva mica essere vestita sempre uguale, dopotutto.
Mi piaceva la moda di quella città, così raffinata, così preziosa.
Dopo un bel po' uscii soddisfatta, mentre i miei abiti li feci portare alla suite, per non dovermeli portare in giro.
"E ora che si fa?" chiesi alla mia Vale, una volta fuori mentre la leggera aria invernale mi accarezzava il viso.

Guisgard
04-02-2017, 02.37.25
Lizzie sorrise a Gwen ed un attimo dopo il bel motociclista raggiunse il loro tavolo.
“Buongiorno a voi, ragazze...” disse lui con un vago sorriso “... io ed i miei amici siamo appena giunti in città, ma non abbiamo trovato nessuna anima pia disposta a descriverci le bellezze del posto...” guardando le tre ragazze “... anche se una vaga idea comincio ad averla...” fissando Gwen.

Lady Gwen
04-02-2017, 02.44.40
Ricambiai il sorriso di Lizzie e dopo qualche secondo lui ci raggiunse.
"Buongiorno" risposi, sorridendo, per poi ascoltarlo.
Sorrisi abbassando lo sguardo a quelle parole dirette a me.
"Ah dunque" facendo scorrere il dito sul bordo della tazza "Non siete di qui" guardandolo e cercando nel suo bellissimo viso e nei suoi lineamenti un particolare che potesse suggerirmi la sua provenienza.
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Guisgard
04-02-2017, 02.49.57
“Sono un miliardario...” disse lui ad Altea “... precisamente un aristocratico...” stringendo con sicurezza e virilità la mano di lei “... puoi chiedermi tutto ciò che vuoi stasera...” fissandola dalla penombra.

Altea
04-02-2017, 02.53.23
"Solo stasera?" dissi amaramente sottovoce "Lo avete detto, è vero...voi girate per lavoro..e domani magari mi avrete già dimenticata..un aristocratico..di quale rango?Qualsiasi cosa...il vostro nome..monsieur" con voce più calda e stringendo la sua mano forte e dolce portandola al petto, forse avrebbe sentito il mio cuore battere forte.

Guisgard
04-02-2017, 03.02.21
Bettina rise.
Poi lei e Nyoko tornarono in albergo per sfogliare il vecchio libro.
In camera presero a leggere quel libro.
La prefazione parlava dei nobili Taddei, ricchi e potenti, flagellati però da un'oscura maledizione.
Un malvagio incanto che li perseguitava, colpendo tutti i membri di quella dinastia destinandoli ad una terribile morte.
Infatti i malcapitati venivano trovati senza apparenti ferite, ma col viso contratto e deformato.
Come se fossero morti di paura.
Cosa dunque avevano visto prima di morire?

Nyoko
04-02-2017, 03.07.16
Portammo il libro in camera e iniziammo a leggerlo. Ogni sua singola riga mi suscitava diverse emozioni e mi stavo innamorando di quella storia. "Oooh, chissà cosa hanno visto di tento spaventoso questi duchi da rimanerne ammazzati" dissi con un sorriso curioso sulle labbra. "Forse un drago sputa fuoco" dissi imitandolo e ruggendo. "Seriamente... Cosa può averli uccisi in questo modo? Per essere morti di paura, se ciò è vero, devono aver visto qualcosa di terribile... Ma cosa?" dissi tornando a leggere le righe di quelle pagine per trarne qualche indizio.

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Guisgard
04-02-2017, 03.10.04
“Direi di fare un bel giretto...” disse Vale a Clio “... cominciamo a guardarci intorno, a conoscere questa città ed il tipo di individui che vi vivono.”
Ma il robottino non aveva fatto in tempo a parlare che qualcuno si avvicinò.
Era un uomo dall'aspetto gradevole e dai modi gentili.
“Salute a lei...” disse sorridendo a Clio “... posso presentarmi? Sono un gran simpaticone e conosco un certo segreto, sa?” Facendole l'occhiolino.

Clio
04-02-2017, 03.12.23
"Sì, mi sembra una buona idea.." annuii a Vale, mentre mi guardavo intorno.
In un attimo un individuo mi si parò davanti e mi parlò.
Lo guardai con un'aria distaccata e lontana.
Ero pur sempre una regina anche se ero incuriosita da quegli esseri.
"Presentatevi..." dissi, gentile ma distaccata.
Chissà che cosa voleva quello strano tizio.

Guisgard
04-02-2017, 03.15.52
Il motociclista guardò Gwen e poi il suo dito che accarezzava il bordo della tazza.
“Forse” disse fissando negli occhi la ragazza “che tu sia una sorta di strega? Ho letto da qualche parte che le streghe sono tutt'altro che brutte e racchie.” Divertito.
“Siamo già al tu?” Ridendo Lizzie.
“Suvvia, dare del voi o del lei a tre giovani e belle ragazze?” Il teppista dagli occhi neri.

Guisgard
04-02-2017, 03.21.04
Altea portò la mano di quel misterioso uomo sul suo petto ed avvertì le dita di lui accarezzare piano il suo abito all'altezza del seno.
Una carezza leggera, dolce, per nulla volgare, ma calda, avvolgente.
“Il mio nome...” disse “... nessuno lo conosce... è per la mia sicurezza, avendo io diversi nemici, qualcuno forse anche qui... sceglilo tu allora... scegli con quale nome chiamarmi stasera... ed io non lo dimenticherò mai... né il nome, né te...”

Lady Gwen
04-02-2017, 03.25.43
Risi divertita alle sue parole, che sottintendevano un complimento nei miei confronti, ma mi divertiva.
"Giusto, ha ragione" assentii, alle parole di lui "Infatti direi di passare alle presentazioni, no?" Sorridendo "Io sono Gwen e loro sono Lizzie e Lucy" indicando rispettivamente la bionda e la mora accanto a me.
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Guisgard
04-02-2017, 03.26.32
Nyoko e Bettina continuarono a leggere le pagine di quel libro.
E lessero così della maledizione e come colpisse ogni membro innamorato di quella stirpe.
Chi dunque fra i Taddei si innamorava veniva inesorabilmente colpito dall'oscuro incanto.

Altea
04-02-2017, 03.28.19
La sua mano sul mio seno, quella carezza...un fremito percorse il mio corpo.
"Nemici...come mai avete dei nemici..e venite qui dove potrebbero farvi qualcosa? Un nome...vorrei sapere il vostro..avete ragione io non vi ho detto il mio..Lancelot..come il Cavaliere..ma voi...per favore, dovete portarmi via da qui.." mi fermai e risi.."Che sciocca sono vero? Magari..fingete...sono sospettosa e non mi fido di nessuno...siete uno spirito della notte e non vi vedrò mai più...e non verrete nemmeno in sala..mi chiedo della vostra presenza qui ordunque..." lo guardai nella penombra cercando un particolare del suo volto.."Baciatemi se mi volete con voi..e io sarò solo vostra" e lo guardai con sfida in quella penombra.

http://images.buddytv.com/btv_2_1394234_1_434_593_0_/scarlett-johansson-u.jpg

Nyoko
04-02-2017, 03.30.09
Leggemmo quelle pagine e ne trassi altri indizi. "Mmh, interessante. Tutti i Taddei che si innamoravano, finivano uccisi dalla maledizione. Oh, che maledizione terribile..." dissi veramente dispiaciuta. "Ti immagini essere vittima di una simile maledizione e non poterti innamorare di nessuno. Che cosa stranamente romantica... E allo stesso tempo macabra..." dissi ripensando a tutte quelle vittime di questa maledizione.

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Guisgard
04-02-2017, 03.30.12
L'uomo sorrise a Clio.
“Eh, che freddezza ed indifferenza...” disse “... ma ci sta... dopotutto lei è una regina, no? Oh, ho svelato il mio segreto... beh, tanto vale presentarmi... mi chiamo Torres e sono un giornalista... so che in città era attesa una regina giunta da un piccolo principato... e guardandola non ho potuto fare a meno di pensare che la regina... beh, sia lei.” Facendole l'occhiolino.

Guisgard
04-02-2017, 03.35.48
Il motociclista sorrise compiaciuto.
“Beh, se fossi un gentiluomo” disse alle tre ragazze “direi di essere onorato... ma essendo invece un cattivo ragazzo allora mi limiterò a dire di essere abbagliato, folgorato, colpito.” Con un vistoso e teatrale inchino.
“Un cattivo ragazzo?” Ridendo Lizzie.
“Certo...” annuì lui, guardando Gwen e le altre due “... sarebbe uno spreco non esserlo...” con tono irriverente e malizioso.

Clio
04-02-2017, 03.37.35
Lo guardai con aria distaccata.
Non potevo certo pensare che sarebbe stato un segreto, ma era meglio che non si indagasse a lungo sul mio conto.
Visto che il mio esotico principato, non esisteva.
"E allora" lo guardai "So chi sono, giovanotto e sono in vacanza, che vuole da me?".

Lady Gwen
04-02-2017, 03.42.15
Sorrise compiaciuto e poi le sue parole mi fecero ridere.
Anche io ero rimasta letteralmente folgorata.
Ma dove era stato, quel tipo, per tutto questo tempo?
"Assolutamente, lo sarebbe..." dissi piano, con un leggero sorriso "Però non mi hai detto il tuo nome..." poggiando il mento sulla mano e sporgendomi in avanti incuriosita.

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Guisgard
04-02-2017, 03.46.40
Altea sentì quell'uomo misterioso sorridere.
La sua mano, dal seno, scese piano fino alla gamba scoperta e qui, preso il fiore, lo posò delicatamente sulla coscia, sfiorando la pelle nuda con i suoi petali.
“Ti bacerò...” disse in un sussurro “... perchè sei la mia musa stasera...” vicinissimo a lei.
Ed Altea sentì le labbra di lui raggiungere le sue.
E la baciò.
La baciò con passione e slancio.
Un bacio caldo, avvolgente, penetrante.

Altea
04-02-2017, 03.53.54
La sua mano prese la rosa rossa e rise...una risata misteriosa e suadente.
La sua mano che, lentamente, andava a cercare ogni parte di me, quasi volermi entrare nell' animo quando ormai lui era già entrato.
Pose la rosa sulla coscia e la sua mano calda iniziò ad accarezzare la mia gamba, mi lasciai avvolgere da quel torpore e sospirai di piacere...e la sua bocca si unì alla mia e lo corrisposi con passione, le sue labbra calde e dolci e passionali sancirono forse una promessa.
Mi strinsi a lui baciandolo più volte.."Non sto scherzando..non trattatemi come la Musa di una notte..ma di una vita..".

Guisgard
04-02-2017, 03.54.57
“Mah, sono scettica...” disse Bettina a Nyoko “... ma tutta questa storia mi sembra un po' troppo fiabesca... morire per essersi innamorati... mah, sono davvero convinto che tutto questo sia solo folclore...”

Nyoko
04-02-2017, 03.58.10
"Sarà pure folclore... Ma non penso sia nata senza un dovuto fondo di verità" dissi dando un buffetto alle guance rosse di Bettina. "Eh su, magari non saranno mostri... Se proprio vuoi una versione più veritiera, quei duchi potrebbero essersi tolti loro stessi la vita, magari per un amore non condiviso o impossibile" dissi buttandomi in maniera indecorosa sul letto. "Che cosa triste pensare di non potersi innamorare. Magari sono morti per la forte passione, per un cuore spezzato. Si può morire per amore" dissi guardando il soffitto.

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Guisgard
04-02-2017, 03.58.57
“Proporle un patto, altezza...” disse Torres a Clio “... io rispetterò il suo segreto e lei mi concederà un'intervista in esclusiva... accetta?” Sorridendo. “Sono un tipo di cui ci si può fidare, altezza.” Annuendo.

Clio
04-02-2017, 04.01.38
Lo guardai sempre con aria di sufficienza.
"Un'intervista?" chiesi, perplessa "E che cosa vorrebbe sapere, sentiamo..." pensierosa "Dopotutto il mio non è un segreto, vorrei solo essere lasciata in pace.." seccamente.
Cercai il modo migliore per liberarmi di quel tipo, non era il caso che si indagasse su quel principato che nemmeno esisteva.
Come potevo fare?

Guisgard
04-02-2017, 04.03.42
Il motociclista sorrise a Gwen.
“Beh, come cattivo ragazzo potrei farvelo sudare il mio nome” disse ridendo “ma detesto perdere tempo... mi chiamo Elv... e faccio parte della banda delle Tarantole...”
“Tarantole?” Ripetè Lucy.
“Si, una banda di motociclisti.” Svelò lui.

Lady Gwen
04-02-2017, 04.08.24
Sorrisi divertita.
Non mi dispiaceva l'idea, ma comunque fui entusiasta di saperlo.
Elv...
"Sembra interessante, ho sempre amato le moto" dissi con un enorme sorriso "Cosa vi porta qui ad Afragolopolis?" curiosa, mentre riprendevo a sfiorare il bordo della tazza e continuavo a guardare lui, senza distogliere gli occhi nemmeno un istante.

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Guisgard
04-02-2017, 04.08.35
Quel bacio fu lungo, fatto di tanti altri baci, di giochi di labbra e di lingua, caldi, sospiranti, eccitanti.
Altea sentì la bocca ardente di lui premere e penetrare nella sua, mentre la sua mano indugiava in una calda e seducente carezza sulla sua coscia nuda.
“Non sai...” disse lui baciandola, con la penombra che li proteggeva dal resto del mondo “... che una notte è simile all'eternità? Che una notte non finisce mai?” Assaporando le sue labbra.

Altea
04-02-2017, 04.13.41
Le nostre bocche si rincorrevano come un gioco proibito mentre la mano continuava ad accarezzare la gamba..posi il capo sul suo petto lasciandomi trasportare da quella spasmodica sensazione..."È da qui che inizia l'eternità. .so non ci divideremo..Lancelot" e posi le braccia attorno al suo collo. Un bagliore e per un attimo mi parve illumino' il suo volto.

Guisgard
04-02-2017, 04.19.30
“Beh, ogni spiegazione può essere quella giusta, purchè abbia un senso...” disse Bettina a Nyoko “... anche se è difficile immaginare tutti i duchi suicidi per Amore...” sfogliando il libro “... oh, qui c'è scritto qualcosa di interessante...”

Nyoko
04-02-2017, 04.21.38
"Tutto è possibile, Bettina mia" dissi stiracchiandomi sul letto. Quando poi udii quelle parole, mi rimisi subito a sedere. "Uh, vediamo, vediamo, cosa hai scoperto?" dissi entusiasta prendendo a leggere.

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Guisgard
04-02-2017, 04.23.07
“Beh, non so...” disse Torres a Clio “... il perchè della sua visita qui... cosa ne pensa di Afragolopolis... e magari se c'è un amore segreto per sua altezza... cosa così insomma.” Sorridendo. “Affare fatto?”

Clio
04-02-2017, 04.25.10
Dopotutto erano domande innocue, pensai, e si poteva anche fare.
"Sì, affare fatto.." annuii "Basta che poi verrò lasciata in pace..." sospirai, scocciata.
"Vogliamo fare adesso così ci togliamo il pensiero?" spiccia "Faccia strada, conosce la città meglio di me..".

Guisgard
04-02-2017, 04.27.08
“La voglia di scoprire e conoscere qualcosa di bello...” disse Elv fissando Gwen con insistenza “... tutti parlano di questa città ed io ed i miei amici abbiamo deciso di venirci... e voi di cosa vi occupate, ragazze? Oltre a far girare la testa a noi poveri motociclisti...” ridendo piano.

Guisgard
04-02-2017, 04.31.20
Una luce penetrò per un attimo attraverso le tendine, illuminando lo sguardo di quel misterioso uomo.
E quel bagliore mostrò ad Altea le fattezze di quell'individuo.
I lineamenti erano ben fatti, puliti, i capelli scuri e mossi.
Ma una maschera celava quel volto.
Come se quell'uomo temesse di farsi vedere in giro.
Un attimo dopo qualcuno bussò alla porta della camera.
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Lady Gwen
04-02-2017, 04.32.57
Era assolutamente insistente il suo modo di guardarmi, come se volesse scoprire i miei più celati segreti.
Ma comunque non mi dispiaceva.
Non riuscivo a smettere di sorridere, ogni cosa mi affascinava e mi divertiva.
"Studiamo Medicina" risposi "Già da due anni" annuendo.

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Guisgard
04-02-2017, 04.39.58
“Ecco, qui...” disse Bettina indicando la pagina che aveva appena letto “... qui dice che nel bel mezzo della brughiera c'è una chiesetta... e qui in passato è stato teatro di molti ritrovamenti dei duchi morti... la chiesetta è detta della Scafia...”

Guisgard
04-02-2017, 04.45.39
“Ottimo.” Disse raggiante Torres a Clio. “Beh, direi di cominciare subito... magari sedendoci in un bel caffè... qui vicino ne conosco uno, molto carino e degno di lei, altezza.”
Arrivarono al caffè indicato dal giornalista e cominciarono quell'intervista, fatta perlopiù da domande comuni, scontate, quasi banali, a cui Clio rispose.

Clio
04-02-2017, 04.49.57
Andammo in un caffè, e cercai di non mostrare il mio entusiasmo nell'essere in quel posto così caratteristico per gli esseri umani.
E dovevo ammettere che era anche parecchio raffinato.
Ordinai qualcosa a caso dal menù, una cosa costosa, anche se non sapevo bene cosa fosse, ma dovevo sembrare a mio agio.
Così, ascoltai le banali domande del giornalista, e risposi nel modo più consono possibile, trasudando una certa insofferenza.

Guisgard
04-02-2017, 04.50.25
“Oh, studentesse.” Disse Elv sorridendo e senza smettere di fissare Gwen col suo modo insistente di farlo. “Interessante... magari sarà piacevole cascare dalla moto.”
Lizzie rise.
“E ditemi...” Elv “... conoscete un bel posticino per passare la serata? Non so... uno carino dove tre belle studentesse possano andarci accompagnate?” Divertito.

Lady Gwen
04-02-2017, 04.59.11
Mi unii a Lizzie nella sua risata, mentre Elv ancora mi fissava.
Mi illuminai alla sua domanda.
Anzi.
Non alla sua domanda.
Piuttosto alla prospettiva di rivederlo.
"C'è un locale niente male, proprio qui vicino" dissi, spiegandogli esattamente l'ubicazione "È carino, molto frequentato e c'è ottima musica" aggiunsi, poi sorrisi "E credo che tre studentesse possano andarci accompagnate" fissandolo.
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Guisgard
04-02-2017, 05.00.16
Clio con indifferenza e vago fastidio rispose a quelle domande del giornalista, senza mutare mai espressione.
“Beh, per concludere...” disse lui infine “... tutti vorranno sapere se sua altezza ha un qualche amore segreto... o come vede gli uomini di Afragolopolis... crede che qualcuno di loro possa attirare la sua attenzione?”

Clio
04-02-2017, 05.03.38
Tutto sommato le domande erano sopportabili, e risposi senza troppo fastidio, mentre sorseggiavo quella bevanda dolce che avevo ordinato.
Poi quell'ultima domanda, così strana.
"No, sono sposata con il mio paese.." risposi, con un vago sorriso.
Dopotutto non era poi così lontana dalla verità.
"Attirare la mia attenzione? Non sapevo ci fosse una corte nella vostra città.." con un sorriso enigmatico.
"Abbiamo finito?" chiesi poi, finendo di bere.

Guisgard
04-02-2017, 05.06.03
Elv sorrise a quelle parole di Gwen.
Un sorriso che sembrava promettere molto.
“Ottimo...” disse lui, accendendosi una sigaretta “... beh, allora per visitare questo locale dovrò propormi come accompagnatore, ragazze... visto non conosco l'indirizzo... naturalmente porterò con me due amici in modo da dare tre cavalieri a queste tre dame...” facendo loro l'occhiolino.
“Carini come te?” Chiese Lizzie.
“No, come me non ce ne sono...” divertito Elv “... ma non bi deluderanno...”

Guisgard
04-02-2017, 05.14.05
“Beh, non immaginavo le regine fossero così distaccate, quasi infastidite...” disse Torres a Clio “... ma immagino al pubblico piacerà così...” sorridendo “... ma mi permetta di consigliarle di dare qualche possibilità al maschio di Afragolopolis... potrebbero stupirla, altezza...” divertito “... comunque la ringrazio per l'intervista in esclusiva... sarà un bel colpo.” Alzandosi, per poi andare via.
“Che seccatore...” mormorò Vale “... se il maschio di Afragolopolis è come lui, beh, dubito possa attirare l'attenzione di qualcuno...”
Ad un tratto il medaglione al collo di Clio prese a lampeggiare.
“E' il segnale!” Esclamò Vale. “Athia è nei paraggi! Dunque è viva! Ed è qui!”

Lady Gwen
04-02-2017, 05.16.33
Studiai quel sorriso a fondo, un sorriso che sembrava celare molto.
Poi mi sporsi verso di lui, per accendere anche io una sigaretta.
Sorrisi intrigata dall'idea di una serata insieme, sperando che Lucy non rovinasse tutto, con la sua atavica timidezza.
Accennai una risata alla risposta di Elv a Lizzie, mentre aspiravo dalla sigaretta e una piccola traccia di rossetto andava a depositarsi sul nero lucido del bocchino.
"Sana e genuina immodestia" mormorai "Mi piace!" sorridendo divertita.
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Clio
04-02-2017, 05.18.12
Conclusi l'intervista con un sorriso forzato, mentre decantava le virtu del maschio Agfragopolese.
Quando se ne andò sospirai di sollievo, non potevo che concordare con vale.
Se quelli erano i maschi terrestri, erano una delusione.
Ma dopotutto non si poteva giudicare da un solo esemplare.
Poi il mio medaglione iniziò a lampeggiare.
"Presto!" dissi a Vale, alzandomi "Seguiamo il segnale..".

Guisgard
04-02-2017, 05.29.05
“Anche a me piace ciò che vedo...” disse Elv guardando Gwen, i suoi occhi, il suo viso, la sua bocca “... molto...” fumando “... ora devo andare... ma conterò le ore che ci separano da stasera...” facendo l'occhiolino a Gwen, per poi andare via.
Saltò in sella alla sua moto, fissando ancora la ragazza, accese il motore e corse via.

Guisgard
04-02-2017, 05.34.07
Clio e Vale si guardarono intorno, visto il medaglione indicava loro quella zona.
Ma non sembravano esserci segni particolari intorno a loro che potessero rivelare la presenza di Athia.
Poi di colpo il segnale cessò.
“Accidenti...” disse delusa Vale “... deve essersi allontanata... beh, almeno ora sappiamo che è viva... anche se... anche se i nostri problemi cominciano ora... chi o cosa la sta proteggendo, al punto da rendere nulla la nostra ricerca precedente? Possibile che qui sulla Terra ci sia un potere così forte?” Perplessa.

Clio
04-02-2017, 05.36.27
Ascoltai Vale attenta e preoccupata.
"Come allontanata?" scossi al testa con rabbia "Per lo meno sappiamo che è vicina.." pensierosa.
"Già, che potere c'è così forte da ostacolare la nostra tecnologia?" guardandomi attorno "Dobbiamo riuscire a scoprirlo assolutamente... a chi possiamo rivolgerci?".
Dovevamo assolutamente risolvere quel mistero.
Così mi alzai.
Direi che restare qui è inutile.

Guisgard
04-02-2017, 05.41.58
“Non ne ho la minima idea...” disse Vale, un po' sconfortata, per poi guardare Clio.
Ad un tratto la regina, quasi per caso, notò infondo ad uno vicoletto una porta su cui era posta una strana ed enigmatica insegna che così diceva:

“Anche i demoni piangono”

Lady Gwen
04-02-2017, 05.42.29
Non staccai gli occhi dai suoi e rimasi lì, a fissarlo e ad ascoltarlo, mentre lui mi guardava e guardava ogni centimetro del mio viso.
Anch'io guardavo il suo volto, i suoi occhi, quella sigaretta, che era ora fra le sue mani affusolate, ora fra le sue labbra rosse e piene.
Sorrisi mordendomi il labbro inferiore alle sue parole e al suo occhiolino, seguendolo con lo sguardo fin quando mi fu impossibile scorgerlo.
Rimasi in silenzio, fin quando la voce delle due mi ridestò da quella sorta di incanto.

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Clio
04-02-2017, 05.43.56
"Non disperare, ce la faremo..." sorrisi a Vale, cercando di rincuorarla.
Camminavamo per le vie della città e ci imbattemmo in una strana insegna.
"Che dici?" chiesi a Vale "Andiamo a dare un'occhiata? Anche se.. cosa potremmo chiedere?" pensierosa.

Guisgard
04-02-2017, 05.48.38
“Bel tipo davvero...” disse Lizzie destando così Gwen dai suoi pensieri e dalle sensazioni provocatele da quel teppista spavaldo ed affascinante “... ho idea che ci divertiremo stasera...”
“Vuoi andarci davvero?” Stupita Lucy.
“Ovvio.” Lizzie.
“Ma sono teppisti!” Esclamò Lucy. “Gente di cui non ci si può fidare! Magari per stasera finirà anche in prigione!”

Guisgard
04-02-2017, 05.54.13
“Che strana insegna...” disse Vale fissando quella curiosa scritta “... non riesco a capire cosa voglia dire...” rivolta a Clio “... avviciniamoci...” e così fecero.
Una volta giunti davanti a quella porta e sotto quell'insegna, lessero qualcosa che da lontano era sfuggita loro.
Infatti, sotto la scritta troneggiante Anche i demoni piangono, era anche riportato Cacciatori di demoni.
“Questa poi...” scettica Vale.

Lady Gwen
04-02-2017, 05.54.32
Lui avrebbe contato le ore, io i secondi, gli istanti, che mi separavano da lui.
Sorrisi entusiasta a Lizzie, mentre lasciavo i soldi sul tavolino del caffè e mi alzavo.
"Beh, non sei certo obbligata a venire, se non vuoi" dissi, facendo spallucce.
Ecco, appunto.
La solita Lucy.
Io sapevo soltanto che non avrei rinunciato per nulla al mondo a quella serata e a lui.

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Clio
04-02-2017, 05.56.35
Ci avvicinammo a quella porta, per poi scoprire meglio di cosa si trattasse.
Non era una curiosa bottega, bensì il ritrovo di cacciatori di demoni.
Era davvero curioso.
"E noi che gli raccontiamo?" pensierosa "Credi davvero che ci siano dei demoni che ostacolano la localizzazione di Athia?" rivolta a Vale.
"Certo che questi umani sono strani..". sospirai.

Guisgard
04-02-2017, 06.00.45
“Ben detto.” Disse Lizzie a Gwen, per poi guardare Lucy. “Se non verrà peggio per lei.” Sorridendo. “Beh, direi di tornarcene a casa e cominciare a decidere cosa indossare stasera... le ore passano in fretta.” Ridendo. “Ci rivedremo davanti a questo caffè, dove verranno anche Elv ed i suoi due compagni.”
“Vorrei sapere come fate a fidarvi alla cieca di quei teppisti...” Lucy.

Guisgard
04-02-2017, 06.05.15
“Mah, sono perplessa quanto te...” disse Vale a Clio “... però magari non è un caso che il medaglione ci abbia segnalato la presenza di Athia proprio in questa zona... e nulla qui intorno è più strano e misterioso di questa insegna...”

Lady Gwen
04-02-2017, 06.06.33
Guardai Lizzie letteralmente elettrizzata.
Già.
Cosa indossare.
Il mio cervello lavorava già freneticamente cercando di esaminare a mente il mio intero guardaroba.
Risi appena a Lucy, salutai le due e chiamai un taxi per tornare a casa.
Non vedevo l'ora.

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Guisgard
04-02-2017, 06.09.48
Gwen prese un taxi che subito la portò a casa sua.
Qui ora doveva scegliere un abito per la sera dal suo ricco guardaroba.
Intanto le ore passavano e si avvicinava l'orario dell'appuntamento col bel teppista.

Lady Gwen
04-02-2017, 06.20.34
Arrivai a casa, dove in giro non trovai nè mio padre, probabilmente chiuso nel suo ufficio a parlare al telefono e fumare sigari, nè mia madre, probabilmente alle prese coi drammi esistenziali di Betty.
Molto meglio, avrei potuto prepararmi per la serata in tutta tranquillità.
Appena arrivata mi catapultai in camera, analizzando e provando ogni singolo abito.
In quelle ore ne provai a centinaia, ero quasi certa di averli provati tutti.
Però poi trovai quello adatto.
Era bianco, al ginocchio e con preziosi inserti di pietre attorno alla vita.
Decisi di accompagnarlo con una stola di pelliccia bianca e dei guanti del medesimo colore, dopo aver raccolto i capelli fulvi con una fascia ornata da fiori di piccoli strass.
Ero finalmente pronta e non aspettavo altro che rivederlo, osservare i suoi occhi che mi guardavano e le sue parole così dirette, ma anche così ricche di quel carisma e di quel fascino.
Mentre scendevo le scale per raggiungere l'androne di casa pensai a tante cose. Pensai se Lucy si fosse decisa a seguirci, a come avrebbero reagito i miei se gli avessi detto con chi uscivo, e a quel pensiero fra me e me risi, ma in realtà quella sera mi importava solo di lui.
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Dacey Starklan
04-02-2017, 09.47.45
Il direttore Symminel non si scompose quando gli riferii la telefonata e quanto fosse agitato il professore.
" Naturalmente signore " lo rassicurai, anche perché non avevo compreso granché del messaggio. Non sapevo chi o cosa stesse tornando.
" Torno nel mio ufficio, per qualsiasi cosa sono a disposizione " con fare professionale e mi alzai, per lasciare al direttore la privacy necessaria a effettuare la sua telefonata.


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Altea
04-02-2017, 12.59.29
Quel bagliore...il suo viso...e quella maschera.
Non mi staccai da lui..avevano detto era eccentrico e forse quella maschera era il motivo..ma lui mi aveva detto aveva nemici e neppure il suo nome poteva dirmi...e io dovevo fidarmi di lui..sotto quella maschera ero certa si nascondeva un animo bello e nobile come il suo volto..."Avete una maschera...ma perché?". Udii bussare alla porta e mi voltai nella penombra verso lui...lo baciai intensamente..un bacio caldo e passionale per mostrargli nulla era mutato per me..o quasi..affondando le mani nei suoi capelli scuri e mossi..."E ora..??"

Nyoko
04-02-2017, 13.24.40
Afferrai l'altro lato del libro e ascoltai le parole di Bettina. "Bettina sei fantastica! Hai appena trovato un primo indizio fondamentale. Bene. Abbiamo un posto da esplorare" dissi prendendo il libro entusiasta. "Dobbiamo solo chiedere indicazioni e avviarci lì. Ci serviranno alcuni strumenti da ricerca... Vabbeh ho tutto quello che ci occorre. Andremo stasera. Vieni, andiamo a chiedere indicazioni su dove si trova questa chiesetta" dissi afferrandola nuovamente per i polsi e correndo fuori dalla camera. Volevo scoprire a tutti i costi questo mistero e nulla me lo avrebbe impedito.

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Clio
06-02-2017, 12.00.17
Ascoltai vale e sospirai.
"No no, anche io credo che non sia un caso, e che sia meglio indagare..." guardando la porta con la strana scritta.
"Però che gli diciamo? Scusate avete visto un'aliena con un'arma intergalattica da queste parti? Guardi è più o meno alta come me, capelli corvini corti, occhi verdi, le lentiggini.." sarcastica.
"Minimo ci mettono in quei posti per matti... com'è che si chiamano? Matticomi? No, Manicomi... ecco..." sospirai.
"Dobbiamo inventarci qualcosa..." pensierosa.

Guisgard
06-02-2017, 18.21.38
Gwen si preparò, indossando un abito molto elegante che tradiva la sua impazienza ed eccitazione per la serata che stava cominciando.
Mentre però scendeva le scale incontrò sua madre.
“Oh, vedo stai uscendo...” disse la donna a sua figlia “... sai, pensavo stasera restassi a casa, visto tua sorella è un po' giù di corda...”

Lady Gwen
06-02-2017, 18.25.41
Stavo scendendo le scale, ma fui bloccata da mia madre.
La guardai con espressione sarcastica.
"Betty è sempre giù di corda, non vedo che c'è di diverso dagli altri giorni. Comunque sì, sto uscendo e ho fretta, l'autista mi aspetta qui fuori" risposi, dirigendomi verso l'ingresso.
Non sopportavo le paturnie di mia sorella in giorni normali, figuriamoci stasera.
Non avrei rinunciato alla serata e a quel tipo per le sue lacrime di coccodrillo.

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Guisgard
06-02-2017, 18.26.03
Dacey tornò nel suo ufficio, riprendendo il suo posto di lavoro.
Per circa un'oretta nessun rumore arrivò dalla vicina stanza, in cui Symminel si era chiuso per quella telefonata.
Quando poi finalmente la porta del suo ufficio si aprì, il direttore aveva un'aria accigliata.
“Ho un compito per lei...” disse alla ragazza “... mi rintracci quest'uomo... Ansal Sodan... è un allenatore di calcio... è una cosa urgente Dacey...” fissandola.

Guisgard
06-02-2017, 18.35.43
Quel misterioso uomo era dotato di una carica virile fuori dal comune, un fascino magnetico ed un ardore forte, deciso.
Rispose con impeto e passione al bacio di Altea, trovando ed assaporando ancora una volta la bocca di lei, in un intimo rincorrersi di labbra e di lingue, più e più volte.
E solo quando le loro bocche si separarono allora lui si voltò verso la porta.
“Prego...” disse, tenendo la mano di lei nella sua.
“Signore, lo champagne che ha ordinato...” entrando il cameriere e posando il vassoio su un basso tavolino.
L'uomo lasciò una ricca mancia al cameriere che ringraziò, per poi guardare Altea vicinissima al misterioso miliardario, con le gambe scoperte dal generoso spacco.
“Naturalmente non dirai a nessuno che la signora è ancora qui con me...” lui al cameriere, lasciandogli un'altra banconota.
“Non tema, signore.” Sorridendo il cameriere.
Prese i soldi, salutò ed uscì.

Dacey Starklan
06-02-2017, 18.37.23
Rimasi in attesa di altri ordini dopo quella strana telefonata ma dall'altra stanza non avvertivo alcun suono. Pensai addirittura che il direttore fosse uscito.
Stavo riodinando gli schedari, in modo da prendere famigliarità con il sistema di organizzazione quando proprio il direttore entrò nel mio ufficio.
Ansal Soldan.
Mi segnai subito il nome ed annuii, assicurando il direttore che avrei rintracciato l'uomo al più presto.
Non doveva essere tanto difficile, pensai e decisi di chiedere aiuto all'ufficio della Gazzetta che si occupava di sport.
Lasciai quindi la mia scrivania e raggiunsi l'ufficio che cercavo, sperando che qualcuno avesse un indirizzo o un numero di telefono di questo allenatore calcistico.

Guisgard
06-02-2017, 18.39.03
“Secondo me ti stai facendo trasportare troppo da questa storia...” disse Bettina, mentre Nyoko la trascinava per un polso fuori dalla loro stanza, con Carl ancora addormentato sul divano.
Raggiunsero di nuovo la hall dell'albergo, trovando lo stesso uomo visto prima in portineria.
“Prego, signorine...” disse lui “... in cos'altro posso esservi d'aiuto?” Gentilmente.

Altea
06-02-2017, 18.41.07
Un cameriere arrivò portando dello champagne e sospirai...vidi la scena, per un attimo il cuore batteva forte dalla paura..che dicesse tutto a Raimonde mentre le nostre mani rimanevano congiunte. Lui, con la sua sicurezza risolse il tutto..era proprio vero i soldi potevano comprare tutto.
E rimanemmo soli..."Per un attimo ho temuto mi avessero scoperta o fosse Raimonde" poi vidi lo champagne..."Bene, a cosa dobbiamo brindare, mio misterioso uomo.." avvicinandomi a lui ed accarezzandogli i capelli.."Sarei più lieta bere questo champagne guardandovi in viso, negli occhi..non dovete temere di apparire mascherato..oppure volete ancora la penombra" facendo scivolare il dito in una lenta carezza sul collo.

Guisgard
06-02-2017, 18.43.20
Vale ascoltò Clio, per poi sorridere.
“Vedi, posti come questo” disse indicando quella porta con la strana scritta “sulla Terra sono spesso adoperati per ingannare i più ingenui. Il più delle volte imbroglioni e lestofanti si nascondono per spillare denaro ai più ingenui. Su questo pianeta tutto ruota attorno al denaro, altezza. Ci basterà inventare una storiella infarcita di qualche strano accadimento, tipo presenza di entità paranormali o presunte tali a casa nostra ed il gioco è fatto.” Divertita.

Nyoko
06-02-2017, 18.45.48
Alle parole di Bettina mi fermai un attimo e la guardai come se non la riconoscessi. La guardai seria, scrutando il suo sguardo, poi le sorrisi "avevi detto la stessa cosa in Egitto. Forza andiamo" dissi tornando nella Hall e incontrando di nuovo il signore della portineria. "Scusi se la disturbiamo ancora buonuomo, ma mica sapreste darci indicazioni per la chiesetta detta "della Scafia"?" dissi gentilmente.

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Clio
06-02-2017, 18.49.07
Guardai Vale perplessa.
Non che quella spiegazione mi sembrasse convincente, nè che capissi cosa c'entrasse quella porta, ma decisi di fidarmi.
"Se lo dici tu..." dubbiosa.
Mi avvicinai alla porta e bussai.

Guisgard
06-02-2017, 19.09.45
La madre di Gwen scosse il capo e guardò con aria di rimprovero sua figlia.
“E potrei sapere” disse “dove stai andando? Immagino ad una serata importante vista la tua eleganza, no?”

Guisgard
06-02-2017, 19.13.55
Dacey raggiunse la sezione sportiva del giornale, dove avrebbe potuto raccogliere informazioni sul suo uomo.
“Si, è un famoso allenatore di calcio...” spiegò uno dei giornalisti in redazione “... ed è anche tra i più noti... soprattutto è celebre per la sua capacità di scoprire nuovi talenti... non a caso è stato l'allenatore personale di un noto campione, oggi però finito nel dimenticatoio... ecco, questo dovrebbe essere il suo numero telefonico...” dando un bigliettino alla ragazza.

Lady Gwen
06-02-2017, 19.15.29
Disapprovava che stessi uscendo, ma poco mi importava.
Alzai appena le spalle, mentre uscivo fuori, dove c'era la macchina ad aspettarmi.
"Colleghi."

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Guisgard
06-02-2017, 19.19.49
L'uomo sorrise ad Altea, riempiendo due bicchieri di campagne.
“Con me non dovrai mai temere nulla...” disse dandole uno dei bicchieri “... brindiamo a te, alla tua bellezza... il mio viso? Come ti ho detto ho molti nemici ed è preferibile celare il mio volto... per ora... e poi, con un bellissimo volto come il tuo chi vuoi che guardi me?” E brindarono. “Vieni... scendiamo a sfidare la Sorte, la notte e tutti i suoi segreti...”

Guisgard
06-02-2017, 19.22.48
“Oh, che bizzarra richiesta...” disse l'uomo stupito a Nyoko ed a Bettina “... si tratta di una piccola chiesa molto antica, situata fuori città, nel bel mezzo della brughiera.”
“Ci dica...” Bettina “... è quindi un luogo isolato, giusto?”
“Si...” annuì l'uomo “... sconsigliabile da visitare se non in pieno giorno, signorine.”

Nyoko
06-02-2017, 19.27.32
Ascoltai quell'uomo e guardai l'orologio, in effetti era un po' tardino per uscire ed allontanarsi, soprattutto in un luogo che non conoscevamo. "Beh, suppongo ci servirà una guida" dissi sia a mia sorella che al signore della portineria. "Sarà la prima cosa che farò domani: cercare qualcuno che ci accompagni. Grazie delle informazioni" dissi allontanandoci. Fosse stato per me, sarei andata anche nel cuore della notte, ma non avrei mai messo in pericolo la vita della mia cara sorella, anche se ero convinta che la notte celava molte più verità che misteri. Tornammo nella nostra stanza e mi gettai sul letto. "Così potremmo andarci belle riposate" dissi portando le braccia dietro la testa e mettendomi comoda.

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Altea
06-02-2017, 19.28.23
"Si lo so..avete molti nemici...bene a noi due" e feci tintinnare il calice assaporando il frizzante champagne. Non vi erano dubbi..quell' uomo era misterioso, affascinante e vigoroso e mi chiedevo cosa stesse celando.
Uscimmo dalla stanza ma prima mi rivolsi a lui.."Io dovrei dirvi qualcosa..perchè..io mi fido di voi e anzi devo ammettere che...avete colpito il mio cuore..il mio compito qui è quello di far perdere le persone al gioco, Raimonde mi ha detto di farvi spendere più soldi possibili e farvi perdere..ma questa notte ha stravolto tutto...io non posso farvi questo e se vincerete poi sarò punita a suon di botte" sospirai..."Io stavolta rischierò ma dobbiamo ingannarli, o si accorgeranno di tutto...dimenticavo, il mio nome è Altea...avete vinto voi a questo gioco" facendogli l' occhiolino e baciandolo con lo stesso impeto di prima.."E se vincerete...allora dovrete portarmi via da qua".
Lasciai la sua mano a malincuore, e scendemmo nella hall, presi uno specchietto dalla pochette mettendomi il rossetto rosso...le mie labbra era state nettare di vita come le sue.

Dacey Starklan
06-02-2017, 19.31.30
Trattenni un sorrisetto vittorioso quando il giornalista mi consegnò numero di telefono e sperai vivamente fosse quello giusto.
Non mi restava che provare così tornai nel mio uffico e composi il numero.
" Signor Soldad?" chiesi quando sentii rispondere all'altro capo.
"Chiamo dalla redazione della Gazzzetta Rosa , il direttore ha chiesto di lei urgentemente."

Guisgard
06-02-2017, 19.47.21
Capitolo II: Essi esistono

"Il parere della maggioranza non può essere che l'espressione dell'incompetenza."

(Renè Guenon)



Clio, poco convinta, bussò a quella porta e trovandola aperta entrò insieme al fidato robottino.
Si ritrovarono così in un ambiente insolito, ambiguo, illuminato a stento da luci molto basse, con immagini e quadri a tema spirituale sulle pareti.
“Peggio di quel che immaginavo...” disse piano Vale.
Un attimo dopo una porticina laterale si aprì e tra alambicchi e fiale fumose apparve un volto.
“Benvenuta!” Esclamò un uomo occhialuto ed indaffarato con quegli intrugli.
https://criticsroundup.com/wp-content/uploads/2014/05/the-nutty-professor-still.jpg

Clio
06-02-2017, 20.00.45
La porticina era aperta, e ci ritrovammo così in una stanza alquanto singolare.
Come erano buffi gli umani sotto quell'aspetto.
Che cosa speravano di ottenere?
Mi guardavo intorno, incuriosita da tutto quello.
"Oh buongiorno.." dissi al simpatico ometto, mentre cercavo di immaginare una storia da raccontargli.

Guisgard
06-02-2017, 20.36.40
“Fa attenzione” disse rassegnata la madre a Gwen “e non fare troppo tardi.”
La ragazza raggiunse l'auto e indicò all'autista il locale da raggiungere.
Quando vi arrivò trovò Lucy e Lizzie ad attenderla.
“Eccoti.” Lizzie. “Hai visto? C'è anche la nostra Lucy.”
“Solo per controllare che non vi mettiate nei guai...” mormorò Lucy.

Guisgard
06-02-2017, 20.36.59
L'uomo sorrise a Nyoko e a Bettina.
Le due si allontanarono dalla hall.
“Si, buona idea cercare una guida...” disse Bettina “... andare da sola laggiù non mi piaceva affatto... ma chi troveremo per accompagnarci? Non conosciamo nessuno qui...”

Guisgard
06-02-2017, 20.37.34
L'uomo sorrise ad Altea.
“Altea...” disse piano “... un bellissimo nome... sembra il nome di un fiore...” sorrise “... tranquilla, ad ogni casinò è così... ragazze intente a far perdere quattrini a ricchi uomini...” la guardò mettersi il rossetto.
Ad un tratto arrivò Raimonde.

Guisgard
06-02-2017, 20.37.56
“Si, sono Ansal Soldan...” disse una vce vispa dall'altra parte del telefono a Dacey “... la Gazzetta Rosa? E cosa volete da me? Sono mesi che non alleno più... anzi, forse già un anno... posso sapere il motivo di questa chiamata?”

Guisgard
06-02-2017, 20.38.32
Quell'uomo occhialuto nel vedere Clio balzò in piedi come morso da una tarandola.
“Oh, salve...” disse, per poi scavalcare il tavolo con gli alambicchi e raggiungere la regina galattica “... ma che bella cliente abbiamo oggi...” guardandola e sbavando come se non vedesse una ragazza da giorni “... in cosa possiamo esserle d'aiuto, signorina? Per ogni vostro problema noi abbiamo una soluzione...” sorridendo.

Lady Gwen
06-02-2017, 20.40.47
Raggiunsi l'auto, che mi portò alla caffetteria, dove avevamo appuntamento con Elv e i suoi amici, per andare poi al locale dove avremmo passato la serata.
Lì trovai le ragazze, che erano già arrivate.
"Oh guarda" dissi sarcasticamente a Lizzie, riferendomi in realtà all'altra "Lucy, non abbiamo cinque anni" alzando gli occhi al cielo, mentre mi guardavo attorno impaziente.
Non vedevo l'ora che arrivassero.

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Altea
06-02-2017, 20.45.05
Sorrisi a quella affermazione sul mio nome, misi il rossetto in borsa e mi sistemai i capelli sciolti da quei momenti di passione e forse pure di più che semplice passione o attrazione..lui era sveglio e sapeva come funzionavano le cose in questi posti. Stavo involontariamente dando la mano all' uomo misterioso...al mio Lancelot..anche se ambivo a sapere di lui...piano piano...forse non voleva mettermi nei guai, ma sapevo un giorno si sarebbe aperto.
Gli sorrisi apertamente ma vidi arrivare Raimonde e mi feci seria ed indifferente guardano l' uomo misterioso con la maschera.

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Dacey Starklan
06-02-2017, 20.53.46
" La metto in diretto contatto con direttore signor Soldan così le darà maggiori informazioni " quindi misi la chiamata in attesa e poi la passai nell'altro ufficio.


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Nyoko
06-02-2017, 21.04.51
Ascoltai le parole di mia sorella per poi alzarmi e guardarla maliziosa "chissà, magari uno di quei bei ragazzi che gironzolano per le vie della città" dissi guardandola. "Potremmo chiedere a qualche agenzia, oppure informarci sempre in portineria" dissi afferrando il libro sulla maledizione dei Taddei. Più lo guardavo più mi affascinava. "Chissà che tipi sono gli uomini di questa città. Forse romantici e muscolosi, proprio come piacciono a te" dissi sarcastica e facendole poi la linguaccia. "A me basta che sia gentile... Ma, lasciando perdere questo. Meglio andare a riposare o domani non ci svegliamo" dissi cominciando a spogliarmi per mettermi la veste da notte.

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Clio
06-02-2017, 22.01.01
"Salute a voi.." sorrisi, gentile ma distaccata, a quello strano omino.
Dovevo iniziare a recitare la mia parte, ma che potevo inventarmi?
Pensai che la cosa più semplice fosse andare più vicina possibile alla verità.
Così sospirai, e iniziai a recitare.
"Oh, sapete, non saprei a chi altro rivolgermi..." con aria afflitta "Sono abbastanza spaventata vi dirò, da questa mattina ho iniziato a.." fermandomi, quasi imbarazzata "Insomma a vedere... vedere una persona che dovrebbe... dovrebbe essere morta capite.. ma non era lei, era come, sfigurata, come diventata un essere mostruoso... e giurava vendetta.. vendetta per una lite che abbiamo avuto prima della sua morte... io non capisco, non capisco come possa essere possibile... è tutto così assurdo..." continuai, come fossi sconvolta da tutto quello.

Guisgard
07-02-2017, 01.14.20
Lizzie rise forte a quelle parole di Gwen, mentre Lucy scuoteva la testa.
“Ah, benedette voi...” disse sbuffando.
Un attimo dopo arrivarono tre motociclisti, con i loro giubbotti di pelle scura, i pantaloni stretti e gli stivali borchiati.
Videro le tre ragazze e le raggiunsero.
Erano naturalmente Elv e due suoi compagni.
“Ciao, bimbe...” sorridendo Elv e fissando Gwen.

Guisgard
07-02-2017, 01.17.46
“Oh, sentitela...” disse Bettina a Nyoko “... sembri avere le idee chiare... sai già quale sarà il tuo tipo ideale?” Sorridendo.
Intanto Carl si stava svegliando.
“Ohhh, che bella dormita...” lui stiracchiandosi.

Nyoko
07-02-2017, 01.21.50
"Beh anche tu sembri avere le idee chiare" dissi ridendo alle sue parole. Poi mi accorsi di Carl che si era appena svegliato. "Buongiorno dormiglione. È l'ora di andare a letto, sai?" scherzai mostrando il mio solito sorriso divertito.

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Guisgard
07-02-2017, 01.24.18
L'uomo occhialuto guardava Clio come se volesse spogliarla con gli occhi.
“Oh, povera bambina...” disse mettendole una mano sulla spalla “... su, ora si preoccupi, ci siamo noi qui ad aiutarla... la proteggeremo noi... vuol bere qualcosa per calmarsi? Sarà spaventata immagino... su, si sieda e si rilassi...” sbavando.

Lady Gwen
07-02-2017, 01.24.38
Io accennai una risata e scossi appena la testa, guardando Lucy.
Sentii poi una voce a me familiare.
Mi voltai ed era infatti Elv, insieme ai suoi compagni.
Subito sorrisi e mi avvicinai.
"Ciao a voi" lo salutai sorridente, salutando poi anche i suoi compagni.
"Allora, adesso che ci siamo tutti direi che possiamo andare, no?" chiesi, guardando tutta la compagnia e prendendo il braccio di Elv.
Percorremmo il marciapiede, lasciandoci la caffetteria alle spalle.
Proseguimmo per un po' fino a girare l'angolo e trovarci di fronte quello che non era solo un semplice locale in cui ascoltare musica e bere qualcosa, no.
Era molto di più.
Era il cuore della rivoluzione.
Nulla iniziava o finiva senza prima essere approdato lì, al Cotton Club, meta di astri nascenti e magnati della finanza, centro nevralgico sociale e culturale di Afragolopolis.
Attraversammo la strada, già solcata dalle più costose auto di lusso che iniziavano a sfrecciare in centro ai primi bagliori del crepuscolo, per raggiungere il cinematografo, oppure questo o quel ristorante.
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Varcata la soglia, ci immergemmo in quel bagliore prezioso e scintillante, intriso del jazz proveniente dalla band sul palcoscenico che animava le coppie, le quali costellavano la pista da ballo, mentre altre incorniciavano la scena seduti ai tavolini, con uomini intenti a sorseggiare i loro Gin Tonic e le donne, abbigliate coi loro setosi e preziosi abiti a sottana, che sorreggevano elegantemente coppe di Sidecar giallo limone nelle affusolate mani smaltate.
Tutto quello era semplicemente magico.
Un cortese cameriere poi ci accompagnò ad un tavolo e prendemmo posto, io seduta vicino ad Elv.
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Guisgard
07-02-2017, 01.30.01
“Eh, allora sarà meglio vado a coricarmi.” Disse Carl che di certo non si faceva pregare per andare a dormire. “Mangerò qualcosa in camera... buonanotte.” Ed andò a stendersi nella sua stanza.
“Facciamo un gioco...” Bettina a Nyoko appena rimaste sole “... come lo immagini il tuo uomo ideale?”

Nyoko
07-02-2017, 01.33.49
Saluta Carl che ci lasciò sole. Quell'uomo dormiva sempre. Una volta rimaste sole, Bettina mi propose un gioco. La guardai incuriosita e le sorrisi "più che un gioco sembra un quiz. Cosa si vince?" dissi mettendomi a sedere e sciogliendo i capelli lunghi e boccollosi.

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Clio
07-02-2017, 01.36.12
Mi ritrassi istintivamente a quel contatto, cercando di nascondere lo stupore e l'incredulità in quel momento.
Nessuno si era mai permesso di toccarmi, ero la regina di Solaria, custode del Consiglio Intergalattico, certo nessuno che non fosse una musa si era mai avvicinato tanto.
E la cosa non mi era piaciuta, no decisamente.
Che razza di modi avevano questi umani?
Ma ormai eravamo lì e dovevo giocarmi bene le mie carte, così stetti al gioco, e mi sedetti, continuando a fingermi sconvolta.
"Sì.. grazie.." mormorai, chiedendomi dove mi avrebbe portato tutto quello.
Ma niente accade per caso, perciò mi sarei fidata del destino.

Guisgard
07-02-2017, 01.43.05
Le tre ragazze presero il braccio ciascuna del suo accompagnatore.
Naturalmente Gwen con Elv.
Raggiunsero l'ambito Cotton Club e vi entrarono, prendendo poi posto ad uno dei tavoli liberi.
Elv ordinò da bere e poco dopo la band cominciò ad intonare un classico del Jazz.
“Che musica sognante...” disse Lizzie.
“Le facciamo ballare?” Elv ai suoi due compagni. “Ti va di ballare?” Rivolto poi a Gwen.

Guisgard
07-02-2017, 01.47.00
“Ecco, un bel bicchiere di Afra Cola...” disse l'uomo occhialuto a Clio, offrendole una bibita “... è fresca e leggera, le farà bene...” accarezzandole il polso e guardandola con sguardo lascivo “... ma continui, prego... anzi, mi dice il suo nome? O vuole che lo indovini io?” Facendole l'occhiolino.

Guisgard
07-02-2017, 01.49.46
“Chissà...” disse divertita Bettina a Nyoko “... magari è come un desiderio che si realizza... forse davvero il principe azzurro arriverà domani, no?”

Lady Gwen
07-02-2017, 01.52.38
Una volta seduti, Elv ordinò da bere e rimanemmo un po' lì, seduti, a chiacchierare e a goderci la musica.
Ad un certo punto, mi invitò a ballare e io annuii, entusiasta.
Era tutto così magico quella sera, o forse ero io a vederlo come tale, perché c'era lui, che rendeva tutto così particolare, quasi frizzante.
"Adoro questa canzone" mormorai, sorridendo e guardandolo.
https://m.youtube.com/watch?v=CkJBh5khWZA&feature=youtu.be