Guisgard
28-02-2017, 07.08.14
E' l'ora delle maschere e dei sogni, in questo grande palcoscenico che è la notte con le sue stelle ed i suoi giochi.
E tra i mille e magici colori del Carnevale, un anonimo innamorato, vestito da sognatore e folle d'Amore, ha lasciato un messaggio alla sua amata, che io raccolgo...
Oh tu, badante, che giuliva caracolli per lo spiazzo della locanda, avvicinati qui alla mia finestra, prendi questa lucida moneta e va,
per me, a cercare una ragazza che tutta sola vive e sogna in quella casetta dove il mare si fa colline e poi monti, laggiù sotto le luci delle stelle dell'Orsa.
Non restare perplessa, o fida comare, ma compi questa missione tua, il cortese saluto del bello e dolce Amico recale e dille che lui sta bene e sogna.
E se ella sorride con labbra bramose come ramoscelli di rossi fiori, a cui la Primavera ha donato pioggia, dille allora:
“Dormi e sogna, cara Amica mia.
Quando i tigli che ora fioriscono l'Estate fatti avrà verdi e freschi e un velo d'azzurro screzierà cielo e Sole, qui tornerò a rapirti, Amica.
Verrò dove il bosco ostenta di sua veste lo smagliante broccato, quando a Mezzogiorno il tempo sarà già trascorso da che l'allodola della sua serenata nel folto vermiglio avrà fatto intendere le note.
E laggiù la porterò, dove si stende la campagna, bionda matura, laggiù dove splendono gialli i runcoli sui macchiettati prati di trifoglio ed erica ed il regale grano la dorata sua chioma leva.
Laggiù, presso il rurale confine della pianura, un nastro argenteo d'acqua splende, dove il grido di un pastore del bosco echeggia tra le fronde rosse.
Laggiù voglio con te sdraiarmi e abbeverarmi, voglio il sapore tuo dolce ed intenso che tu, meravigliosa, tutto intorno al mio cuore effondi.”
http://www.internationalwebpost.org/set/img/icone_articoli/La_poesia_ai_tempi_dei_social_.jpg
E tra i mille e magici colori del Carnevale, un anonimo innamorato, vestito da sognatore e folle d'Amore, ha lasciato un messaggio alla sua amata, che io raccolgo...
Oh tu, badante, che giuliva caracolli per lo spiazzo della locanda, avvicinati qui alla mia finestra, prendi questa lucida moneta e va,
per me, a cercare una ragazza che tutta sola vive e sogna in quella casetta dove il mare si fa colline e poi monti, laggiù sotto le luci delle stelle dell'Orsa.
Non restare perplessa, o fida comare, ma compi questa missione tua, il cortese saluto del bello e dolce Amico recale e dille che lui sta bene e sogna.
E se ella sorride con labbra bramose come ramoscelli di rossi fiori, a cui la Primavera ha donato pioggia, dille allora:
“Dormi e sogna, cara Amica mia.
Quando i tigli che ora fioriscono l'Estate fatti avrà verdi e freschi e un velo d'azzurro screzierà cielo e Sole, qui tornerò a rapirti, Amica.
Verrò dove il bosco ostenta di sua veste lo smagliante broccato, quando a Mezzogiorno il tempo sarà già trascorso da che l'allodola della sua serenata nel folto vermiglio avrà fatto intendere le note.
E laggiù la porterò, dove si stende la campagna, bionda matura, laggiù dove splendono gialli i runcoli sui macchiettati prati di trifoglio ed erica ed il regale grano la dorata sua chioma leva.
Laggiù, presso il rurale confine della pianura, un nastro argenteo d'acqua splende, dove il grido di un pastore del bosco echeggia tra le fronde rosse.
Laggiù voglio con te sdraiarmi e abbeverarmi, voglio il sapore tuo dolce ed intenso che tu, meravigliosa, tutto intorno al mio cuore effondi.”
http://www.internationalwebpost.org/set/img/icone_articoli/La_poesia_ai_tempi_dei_social_.jpg