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llamrei
04-05-2008, 14.56.17
Avete delle storie scritte da voi e racchiuse in un cofanetto, brevi storie alle quali tante volte avete pensato: magari un giorno le farà leggere a qualcuno...:o Perchè non cogliere l'occasione e farle conoscere agli abitanti di Camelot? Che voi siate maghe, valchirie, cavalieri o dame, prendete la penna e raccontate le trame!
Morris
05-05-2008, 00.18.59
Una sera, rincasai, e trovai tutte le mie cose rovistate e sparse per la casa!
Corsi, allora, come un forsennato, per capire l'entità del danno.
Trovai un biglietto pogiato sul letto, e vi era scritto: Scusa tanto, cercavo le chiavi per aprire il tuo cuore.....f.to ....Sai chi sono.
Lei non sapeva che il mio cuore non ha serratura, nè lucchetto! Il mio cuore è sempre aperto...perdono tempo coloro che cercano di forzare una porta sempre aperta!
Hastatus77
05-05-2008, 14.12.42
@Morris
Ma l'hai scritta tu?
Sono senza parole :smile_clap: :smile_clap: :smile_clap: :smile_clap:
llamrei
05-05-2008, 14.22.14
:yar: :misc_write: Siete uno strepitoso bardo di corte!Bellissima Complimenti!:smile_clap:
Morris
05-05-2008, 21.48.22
Sir Hastatus, il Vostro è un doppio complimento!
L'ho scritto seduta stante. Non appartiene alle mie storie che ripongo nel mio cofanetto.....quelle sono un tantino più lunghe!
Il 99% delle cose che scrivo qui...è roba mia....ed è quasi sempre improvvisata!
Grazie per le Vostre ..bontà e gentilezza!
Grazie anche a Voi, Lady llamerei.....ricordateVi ...che siete una delle mie principali "Muse"..............senza la Vostra "invitante discussione" non avrei potuto pensarla e scriverla!
Sono Vostro debitore!
llamrei
05-05-2008, 21.58.29
Messere...siamo noi vostri debitori...e per me è un orgoglio poter leggere tali parole :o
Morris
11-05-2008, 21.22.23
Quando ella scoprì il mio segreto, tornò a trovarmi, mi aiutò a rimettere tutto in ordine, in casa.
Mi pregò di perdonarla, ed io esortai lei a non dir più una parola....poi....gli sussurrai ......"Non è vero che non esiste un chiave per entrare nel mio cuore"......"L'avete avuta sempre Voi, racchiusa nel Vostro di cuore!
http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/images/cavalieri/lancillotto_ginevra/lancelot.jpg
llamrei
11-05-2008, 21.39.11
inizia a coinvolgere la storia...sarebbe bene che voi continuaste messere...:D :D vi esorto a farlo ;)
Morris
12-05-2008, 01.16.00
Quando ne avrò "vena" e se l'avrò....chissà.....gentile e curiosa Lady!
Margò!!
21-06-2008, 09.29.30
In un sentiero immaginario
conobbi
un cavaliere
arrogante e presuntuoso
ma con un gran cuore.
Mi ero smarrita nei labirinti della vita
e non riuscivo a continuare
il mio tragitto
con caparbietà
Vi amai!
Vi amai dal primo momento
che vi vidi
e probabilmente
non smetterò mai di farlo finchè avrò respiro.
Questo amore
maledetto e non consumato
insano
arde
e non trova pace.
E non si spegnerà
sulle parole di un "amore impossibile"
proferite da Voi
per convincervi di non amarmi
di non desiderarmi
quanto io desideri Voi.
Queste parole
sono lame taglienti
che mi feriscono
ma che non cancellano
ciò che provo per voi.
Morris
21-06-2008, 10.41.47
Codesto Cavaliere, Milady, è comunque una persona fortunata.......anche se non Vi corrisponderà mai....egli sarà inconsapevolmente temprato dalla Vostra ammirazione!
Bella davvero, complimenti, spero abbiate fortuna nel conquistarlo!
Morris
12-07-2008, 23.21.23
Cercai sagacemente di renderla felice, anche nei momenti meno propizi.
Disegnai... nuovi mondi, vivaci atmosfere, rotondi orizzonti! Composi.. soavi melodie.....tutto ispirato da Lei e per Lei! Inventai un linguaggio comprensibile solo a noi due......rinunciai a tutto ciò che sapevo fare... per imparare il significato del suo amore.
Semmai, un giorno, tutto ciò non esisterà più....avrò vissuto almeno per un illusione!
(by Morris)
llamrei
13-07-2008, 15.24.16
:Anniversaire: Colei alla quale queste parole sono indirizzate..dovrebbe provare un gran brivido lungo la schiena....
Morris
14-07-2008, 19.32.16
Due gocce d'acqua d'altra fonte, cadono, prima una, poi l'altra, sui miei occhi!
Non scendono, al momento, sulle mie labbra, per assaporarne il gusto e la freschezza ma, la cosa che per adesso mi turba, è la loro spregiudicata somiglianza. Cos'è, un candido "Déjà vu" od una splendida combinazione fisico/temporale? Mi ha lasciato di stucco e mi fa riflettere su quanto sia allucinante la nostra sorprendente vita!
Attendo di rivedere la 2° goccia, per capire cosa veramente ho visto!
Morris
17-07-2008, 21.32.11
Ritornai sull' oco, ma niente di niente, il mare ha portato via anche il suo odore! Cuatto, cuatto, ritornai a casa, incamminandomi lungo il sabbioso sentiero! Triste ma speranzoso, riproverò ancora!
Morris
05-08-2008, 16.29.43
Eccola lì, inaspettatamente, distesa laggiù, splendida più che mai!
Non chiusi mai le palpebre per non perdermi neanche un istante di lei.
Il mare si apriva al suo passare, ella mi ha guardato sorridente, poi ci siamo incrociati e niente e nessuno esistì oltre noi!
Son 2 settimane che il mio cuore reclama il suo, seppur un pò crudele, chissà se il suo reclamerà il mio!
Lady Mara
14-08-2008, 13.25.23
Mi avete fatto piangere sir Morris
Mi state incuriosendo sempre di piu'
Il vostro modo di scrivere è particolare
Morris
14-08-2008, 14.41.04
Vi prego di attenerVi alle regole, Milady: certe cose ditemele in privato.
Morris
18-08-2008, 22.36.43
Ormai, di lei, non vi è più traccia!
Quell'ultimo sguardo, forse, rimarrà tale!
Era in quel momento che avrei dovuto porgergli
l'ormai stropicciato biglietto.
Ma, mi son trattenuto.
Pensai che non fosse quello l'attimo ideale....
e invece...quanto, ahimè, ingenuo sono stato.
Più fuggente di così, un "attimo", non fu mai stato.
(By Morris)
Morris
19-08-2008, 23.54.20
Oggi ho rivisto la sua goccia gemella.
Ha iniziato lei a prender la discussione.
Ero un pò imbarazzato per il suo "altrettanto" stato d'animo.
I suoi occhi sprizzavano di gioia
ma trattenevo i miei
che a differenza dei suoi, implodevano e a momenti
scoppiavano, dall'averli riammirati.
llamrei
20-08-2008, 09.15.25
ma Sir Morris....le donne cadono estasiate ai vostri piedi con tali parole...non si può rimanere indifferenti...beata la dama che può udirle
Morris
21-08-2008, 00.04.49
Come può, un uomo, sopportare questo strazio:
due donne uguali, che non son neanche lontane parenti.
Che scherzi della natura, e poi proprio a me
che di questi visi, ne vado matto
che di questi gesti e movimenti, debole ne sono.
Morris
22-08-2008, 19.04.25
Ormai, entro in quella stanza
e anche se lei non è presente
sento nell'aria il suo fresco profumo
Una dolce melodia sovviene dal nulla
il mio sorriso si apre spontaneo
e la gente pensa ..che io
sia felice... per loro
E' uguale
fa lo stesso
l'importante è che..
che giungerai presto
Morris
31-08-2008, 23.01.52
Gettai in mare quel biglietto
che tengo a fare mi son detto
Sarà per una prossima volta
forse un altr'anno, chissà
forse mai più
L'importante è che esisti
che t'ho conosciuta
e questo mi basta.
Morris
03-09-2008, 19.50.06
La lei che posso vedere e toccare
mi fa tanto ansimare
Si propone come quando si oppose
vuol giocare o spronare
i miei sentimenti
che biricchine le donne
quando non puoi fare altrimenti!
Morris
07-09-2008, 23.25.02
Un giorno, mi pregasti di non inviarti più colombi con messaggi.
Adesso, me n'è arrivato uno da parte tua.
Ti ho risposto per educazione, ma mi sono indispettito: non deciderai tu, per caso, se debbo o non debbo divenir stolto, verso me stsso!
Morris
09-09-2008, 21.03.48
Spariste nel nulla, ormai visioni del passato
..ed è arrivata lei, inaspettatamente....
chissà se mi attende..là dove ella
mi suggerì, forse, inequivocabilmente!
Morris
10-09-2008, 21.33.41
Tentato sono, di andarla a cercare
Frenato mi sento,
consapevole di ciò che può provocare.
Aspetto un segno, attendo un evento
poi vedremo il da farsi
per adesso è meglio che non mi lamento.
Morris
11-09-2008, 21.54.02
Oggi mi son dato coraggio
Son andato dov'Ella sta.
Non l'ho cercata
desideravo incontrarla per caso
Ma nulla di nulla
nessuna avea il suo viso
nessuna gli rassomigliava
almeno una speranza visiva
ma niente da fare
Tenterò un altro giorno!
Morris
12-09-2008, 21.33.57
Non andai
guardai
mi voltai
tremai
ansimai
mi pentii
pensai
poi ...rincasai!
llamrei
12-09-2008, 21.37.43
Passato remoto messere?
Morris
12-09-2008, 21.48.11
Piuttosto presente, Milady!
Grazie per aver prestato la Vostra attenzione!
llamrei
12-09-2008, 21.51.11
Presto sempre attenzione a tutto messere, che ci crediate o meno. Solo che mi dispiace sottolineare il fatto che si tratta proprio di Passato Remoto! Avevo ottimi voti alle elementari!
Morris
12-09-2008, 21.59.19
Certamente, Milady.....si tratta di oggi.
Domani vedremo cosa succede...e lo sintetizzerò coniugandolo al passato remoto!
llamrei
12-09-2008, 22.02.14
...e lo sintetizzerò coniugandolo al passato remoto!
quindi non assumerà modifica alcuna :neutral_think: interessante visione e percezione poetica delle cose. E' carina
Morris
14-09-2008, 20.14.04
Dopo 2 mesi in punto
l'ultimo bagno
laddove la vidi
per la prima volta
...poi cadde la pioggia
e le due gocce d'acqua
si confusero...
mischiandosi.. tra le altre!
Morris
17-09-2008, 00.33.43
Ella varcò la mia soglia per ben due volte.
Sembrava che non ci dovessimo rivedere mai più.
Poi il destino mi condusse alla sua di soglia
e scoppiammo a ridere per la fatalità.
Morris
19-09-2008, 22.55.37
Tante esse sono
ch'attirano il mio virgulto cuore
oggi, una
domani, n'altra
doman l'altro, nessuna
infine, ad un tratto
tutte insieme
e la mia mente gioisce
in pacato silenzio
(by Morris)
Morris
21-09-2008, 00.32.50
La normalità, mi rilassa, mi distende, poi m' abbatte.
La passione, mi stimola, mi ritempra, mi rinvigorisce.
Ho bisogno di essa, e non c'è verso che possa mutar tal cosa.
T'attendo sempre e sto in pena per te ..oh mia irrinunciabile...passione!
Sir Emanuel
03-11-2008, 02.33.19
Quel giorno verrà
non per forza rumoroso, accadrà in silenzio,
l'ultima goccia di speranza trasportata dai miei passi a te, mio amore,
dedico questo evento
Nel fragore della battaglia, lance e spade andranno a spezzarsi
e così gli scudi ricurvi per i tremendi colpi e così le carni
le nostre corazze divelte lasceremo a terra cadere
niente paura e niente morte ,nei nostri occhi, non ci sarà fièle
Solo l'amore a guidarci senza timore verso fine certa
illuminati da quella luce i cavalieri ancora rimasti fecero quadrato
per proteggere il calice......cavalieriiiii onorate il vostro giuramento!
fino alla morte! e tutti ripeterono...fino alla morte!
Colui che aspettiamo non ci è noto sapere
Deus vult......
(by Emanuel)
Hastatus77
03-11-2008, 14.11.51
@Sir Emanuel
Bella... non sapendo se ciò che avete scritto è vostro, vi chiederei di indicare la fonte.
Grazie
llamrei
03-11-2008, 15.01.13
Deus vult......
Molto bella Sir :smile_clap: confermo che trasmettete carica e coraggio con le vostre parole.
Posso farvi una domanda?
Perchè citate proprio le parole "gridate" da Pietro l'Eremita?:neutral_think:
Sir Emanuel
03-11-2008, 15.10.47
Mi scuso per la dimenticanza ;) cavaliere Hastatus 77...lo scritto è di mio pugno. Ringrazio per l'apprezzamento
llamrei
03-11-2008, 15.17.34
illuminati da quella luce i cavalieri ancora rimasti fecero quadrato
per proteggere il calice......cavalieriiiii onorate il vostro giuramento!
fino alla morte! e tutti ripeterono...fino alla morte!
Colui che aspettiamo non ci è noto sapere
Deus vult......
(by Emanuel)
Avete a cuore la filosofia templare Sir?
Sir Emanuel
03-11-2008, 15.37.12
Molto bella Sir :smile_clap: confermo che trasmettete carica e coraggio con le vostre parole.
Posso farvi una domanda?
Perchè citate proprio le parole "gridate" da Pietro l'Eremita?:neutral_think:
Troppo gentile :smile: cara milady llamrei....è una cosa che mi è venuta d'istinto scrivere...per il resto la citazione delle parole di Pietro L'Eremita: "Deus Vult" sono state inserite per il forte impatto morale, sono parole che prese con le dovute attenzioni ci riordano che esiste una volontà superiore alla nostra, una forza che trascende ogni cosa materiale e che arriva a toccare le nostre più intime coscienze. In un mondo che plasma la fede a propio piacimento, forse, esistono ancora persone disposte a perdere tutto! ogni cosa, per un bene superiore.... aggiungerei anche codesta frase: chi è come Dio?
llamrei
03-11-2008, 15.43.47
per il resto la citazione delle parole di Pietro L'Eremita: "Deus Vult" sono state inserite per il forte impatto morale,
concordo totalmente l' "impatto morale". ecco perchè ho virgolettato "gridate" perchè non riuscirei sentire sussurrato il grido (scusate il gioco di parole) di "Dio lo vuole!".
(questo da un punto di vista umano);)
da un punto di vista "pratico" direi che Pietro l'Eremita non ha fatto, a mio avviso, un gran bene richiamare a se tanti poveri da avviare ad una crociata..:neutral_doh:
In un mondo che plasma la fede a propio piacimento, forse, esistono ancora persone disposte a perdere tutto!
Si, concordo e per fortuna non sono cosi poche come si potrebbe pensare. Ne cito una sola: Madre Teresa di Calcutta
Sir Emanuel
03-11-2008, 15.45.09
Avete a cuore la filosofia templare Sir?
Solo nel senso più puro milady....filosofia che molti cavalieri hanno abbracciato solo per i soldi o per le terre..colpe per cui molti ordini si sono macchiati di infamie e omicidi.
come per esempio Pietro L'eremita che molto prima di arrivare in terra santa già saccheggiava e depredava villaggi...senza parole
llamrei
03-11-2008, 15.57.46
Solo nel senso più puro milady....filosofia che molti cavalieri hanno abbracciato solo per i soldi o per le terre..colpe per cui molti ordini si sono macchiati di infamie e omicidi.
come per esempio Pietro L'eremita che molto prima di arrivare in terra santa già saccheggiava e depredava villaggi...senza parole
erm...non mi risulta sia arrivato ...è stato fermato dai turchi;)
La crociata dei poveri fu devastante tanto che l'imperatore di Costantinopoli cercò di tamponare il saccheggio...accompagnando la spedizione oltre il Bosforo...poi li ci hanno pensato i turchi a non farli proseguire...
Idem per la crociata ufficiale, quella dei nobili..e qui lo stesso imperatore cercò di utilizzare la diplomazia...ma questa è un'altra storia ;)
Sir Emanuel
03-11-2008, 16.22.56
erm...non mi risulta sia arrivato ...è stato fermato dai turchi;)
La crociata dei poveri fu devastante tanto che l'imperatore di Costantinopoli cercò di tamponare il saccheggio...accompagnando la spedizione oltre il Bosforo...poi li ci hanno pensato i turchi a non farli proseguire...
Idem per la crociata ufficiale, quella dei nobili..e qui lo stesso imperatore cercò di utilizzare la diplomazia...ma questa è un'altra storia ;)
si si l'armata di Pietro L'Eremita se così si può chiamare non arrivò a destinazione le mie parole erano riferite all'intenzione cioè già prima di arrivare ossia appena partito carico di "nobili propositi" già si macchiava di ignobili atti....mi son spiegato malamente:neutral_doh:
noto con piacere che siete molto ferrata in materia:smile:
permettetemi la citazione della frase del film le crociate: O un regno di rettitudine o niente! e camelot credo propio che segua questa filosofia:smile:
myrddin
03-11-2008, 16.23.52
Dio lo vuole! è sicuramente una frase ricca di traporto spirituale e di enfasi...a me piace molto dal punto di vista del trasporto e dell'intensità.Però devo riconoscere che è stata troppe volte utilizzata per scopi veniali ed egoistici, perciò in linea di massima sono contrario moralmente ad un affermazione del genere, anche perchè presumerebbe una conoscenza dell'uomo di ciò che Dio effettivamente vuole e...aimè credo che sia un pò improbabile. Oltre alle crociate, sapete quale personaggio questa frase rievoca nella mia mente?Giovanna d'Arco..che secondo me è divina( è una donna che mi ha colpito molto e di cui ho una grande considerazione storica)....la pulzella d'Orlèans
llamrei
03-11-2008, 16.25.02
Il film le Crociate: grande Bloom!!!! Orlando Insegna a quanto pare!!!:D:D
E' un piacere veramente chiacchierare con voi tutti: sto imparando moltissime cose!
llamrei
03-11-2008, 16.28.44
Ah, parlando di crociate...quella che più mi affascina è la IV ;)
myrddin
03-11-2008, 16.34.15
La crociata che non arrivò mai in terra santa e che fu poi indirizzata contro Costantinopoli?
llamrei
03-11-2008, 16.35.13
La crociata chiamata l'"incompiuta" o "dei veneziani". Quella che ha portato alla costituzione dell'impero Latino
llamrei
03-11-2008, 16.36.20
siamo tremendamente ot
siamo costretti a migrare altrove, cavalieri, onde evitare fustigazioni :D
myrddin
03-11-2008, 16.37.15
Avete ragione!
Morris
03-11-2008, 22.38.59
Come giustificar questo mio esagerato interessamento a lei... non è amicizia... non è adulazione, non è amore, non è nulla di tutto questo.
Eppur, lei, contiunua a rispondermi che non debbo scusarmi, che non debbo stupirmi, se sono così preoccupato, se penso sempre a lei.
L'attrazione verso codesta donna non è normale, lei mi sfugge, mi cattura, mi ammalia, ed io, cosa posso fare, più di quello che faccio!?
Il sentimento che provo, è più grande dell' "amore" stesso;
quest'ultimo è ormai cosa di tutti, banale per il mio intelletto....per lei sento qualcosa di unico .. che non so come chiamare.
Per rispetto ...chiederò aiuto al suo sottile diletto: sarà lei a dargli il meritato nome... per me.. sarebbe certamente perfetto.
llamrei
04-11-2008, 11.19.14
sarà lei a dargli il meritato nome...
devozione totale...mi chiedo se colei possa ancora resistere a questa conferma limpida di sentimenti.:neutral_think:
Sono bellissime parole che rispecchiano un sentimento molto molto forte.
Vi auguro il meglio Sir e vi auguro che colei (se questo è il fine per la quale avete declamato il vostro pensiero) si renda conto di tale vostra emozione.
[quote=Morris;4936]Come giustificar questo mio esagerato interessamento a lei... non è amicizia... non è adulazione, non è amore, non è nulla di tutto questo.
Il sentimento che provo, è più grande dell' "amore" stesso;
quest'ultimo è ormai cosa di tutti, banale per il mio intelletto....per lei sento qualcosa di unico .. che non so come chiamare.
Sir Morris..ma vi siete accorto che in un altro vostro intervento avete dato già un nome a questa cosa?
l'avete chiamata... "musica" se non erro...e molto mi ha colpito!!!
Morris
05-11-2008, 00.33.30
Avete ragione, lady Gwen, e vi ringrazio per la vostra acuta osservazione!
In effetti, lei, per me, è musica...e la musica non è altro che lei.
Siete gentile e sottile; la stima mia, per Voi, è molto aumentata! Un Grazie sincero.
:smile_wave_lady:... è solo che comprendo!!!
mi auguro però che anche la dama in questione lo faccia!!!:Divers_13::Divers_13:
Morris
05-11-2008, 00.39.59
Lady llamrei, siete un tesoro inestimabile! Grazie Assai!
Ella resisterà a lungo, e forse per sempre.......spero almeno che si accorga che sono sincero!
sapete una cosa, amico mio?
a volte ringrazio di essere nata "dama".. per nulla al mondo mi cambierei con un cavaliere e tutto ciò che il suo cuore, lì sotto l'armatura, deve sopportare!!il nostro cuor gentile a volte è tanto duro, da non aver bisogno di cotta o di armatura!
sia chiaro, non che sia la regola.. almeno spero ancora!!!
vi auguro con sincerità... tutto ciò che davvero desiderate!!!
Morris
05-11-2008, 12.06.26
Vi è una nuova stella
in questo celestiale firmamento
Il suo nome è Gwen
e splende ai miei occhi
in modo intenso e soave
Quando la guardo, ella mi sorride
io le mando un bacio e penso che
ormai non posso fare a meno della
sua forza magnetica
Essa mi ritempra e mi ricarica
e sono pronto per nuove emozioni!
:o...
....... mi inchino a un sì bravo poeta!
e ringrazio...
Morris
06-11-2008, 20.43.22
Ringrazio Nostro Signore
Creatore del cielo e della terra
per aver usato la costola di Adamo
per donarci il più bel regalo che ci potesse fare.
Senza le donne, noi uomini non saremmo tali
Nessuna poesia, nessuna gioia di vivere
non saremmo diventati neanche cavalieri...
saremmo solo....putrido deserto!
Morris
11-11-2008, 22.08.20
Un giorno, presi una decisione
chiamai "il bene" e il "male"
e li invitai a cena
senza dire nulla dell'altrui invito.
Ci ritrovammo in tre
in un locale di periferia.
I due si guardarono in faccia
mentre io guardavo i loro volti.
Presi la mani dell'uno e dell'altro
e le avvicinai tra loro.
I due, stavolta, fissarono me
e, all'unisono, mi dissero:
"Non possiamo fare nulla per te, Sir Morris
Il bene ed il male fanno parte dell'uomo
Noi possiamo fare ben poco
Non possiamo neanche stringerci la mano
L'uomo infrangerebbe comunque tale accordo"!
Eufelia
12-11-2008, 19.55.53
Certamente!:smile_lol:
La "Bella Marsiglia"
La "Bella Marsiglia" era una bellissima fanciulla sedicenne di nome Margherita, dai capelli rossi ed era diretta discendente della famiglia senese dei Marsili.
Quando fu rapita nell’aprile del 1543 dal pirata Ariademo Barbarossa sulla spiaggia di Cala di Forno, ebbe l’intera famiglia sterminata e fu venduta schiava a Solimano II, sultano dei Turchi.
Consapevole del suo fascino, Margherita diventò ben presto la favorita del sultano, il quale incantato dalla sua chioma rossa, era sottomesso a lei come un bambino. Ella riusci a porre sul trono di Costantinopoli, nel 1566, il proprio figlio Selim II, che condusse poi le navi musulmane durante la battaglia di Lepanto nel 1571.
Margherita, detta la rossa, però non vide più la solida torre presso la quale aveva perso la propria famiglia, i verdi colli e le scogliere dell’ Uccellina.
"Quando il sole al tramonto trae riflessi cuprei dalle aspre scogliere, pare che una gran chioma fiammante fluttui al vento, fasci e lambisca le vecchie pietre della torre, mentre giù sotto, le onde placate, si fan viola come gli occhi di quella antica fanciulla maremmana.
Eufelia
12-11-2008, 20.00.45
Narra la leggenda che una notte le streghe riunite alla villa dei marchesi bourbon ebbero occasione di rapire un bambino dalla culla dove dormiva, portandolo, attraverso i passaggi sotterranei che solo loro conoscevano, i un luogo detto il bagno dell'ebreo, dove lo avrebbero arrostito con l'olio bollente. Ma qui giunte, nessuna aveva il coraggio di compiere il gesto insano, perché ognuna di loro, per un ramo o per l'altro della propria famiglia, era parente del bimbo. Si attardavano, quindi, passandoselo di mano in mano, quando il padre del piccolo, che accortosi dell'accaduto era riuscito a seguirle, sopraggiunse e disse: "a me, a me! Dallo a me. Ce lo butto io, che non m'è niente!". Le streghe, colte di sorpresa, lasciarono il piccolo, che l'uomo afferrò e poi scappò via.
Eufelia
12-11-2008, 20.01.20
narra la leggenda che una notte le streghe riunite alla villa dei marchesi bourbon ebbero occasione di rapire un bambino dalla culla dove dormiva, portandolo, attraverso i passaggi sotterranei che solo loro conoscevano, i un luogo detto il bagno dell'ebreo, dove lo avrebbero arrostito con l'olio bollente. Ma qui giunte, nessuna aveva il coraggio di compiere il gesto insano, perché ognuna di loro, per un ramo o per l'altro della propria famiglia, era parente del bimbo. Si attardavano, quindi, passandoselo di mano in mano, quando il padre del piccolo, che accortosi dell'accaduto era riuscito a seguirle, sopraggiunse e disse: "a me, a me! Dallo a me. Ce lo butto io, che non m'è niente!". Le streghe, colte di sorpresa, lasciarono il piccolo, che l'uomo afferrò e poi scappò via.
il patto delle streghe
Eufelia
12-11-2008, 20.09.32
Dama vi riporterò quì una cosa che ho trvato in un sito!
La Maremma e il drago
La Maremma e il drago
«Siete più bianca della neve in montagna
più rossa che del sangue d’un dragone
le vostre bellezze girano la Spagna… »
Così inizia una antica canzone del maggio rilevata sull’Amiata. Come ci si potrebbe aspettare la citazione del drago in un canto d’amore? Che l’amata sia descritta facendo ricorso alla purezza del bianco della neve, nulla di strano, e neppure che la si riferisca al colore rosso, che denota la forza d’animo, un temperamento acceso, passionale. Ma che il rosso sia quello del “sangue di un drago”, questo suona quanto meno strano.
I santi draghicidi
E invece, il drago è presente nell’immaginario collettivo di tutto il territorio maremmano, quasi protagonista incontrastato dei miti di fondazione delle comunità locali. Fra i più noti racconti mitologici in cui si narra la sconfitta di un drago per opera dell’eroe cristiano, troviamo quello di Montorgiali: San Giorgio, che l’iconografia rappresenta armato di lancia, con un rosso mantello ed elmo dorato, uccide il drago liberando il paese dall’incubo e dal ricatto. Esigeva, infatti, un tributo di ragazzi o ragazze, se non addirittura, secondo un’altra versione, la principessa del paese. Nelle narrazioni mitologiche, frequentemente vengono individuati i luoghi in cui la vicenda avrebbe avuto svolgimento. La dimora del drago sconfitto da San Giorgio sarebbe lungo il corso di un fosso, indicato come Fosso Inferno, a sottolineare l’analogia, se non una identificazione, nella rappresentazione cristianizzata del mito, dell’essere malvagio con il maligno. Lungo la via che conduce al santuario nel bosco è indicata l’impronta lasciata dal drago, mentre altrove si osserva la ginocchiata del cavallo del santo.
Anche Montemerano è interessato dalla vicenda dell’uccisione del drago da parte di San Giorgio: lì, infatti, narra la leggenda, presso una fonte, sarebbe iniziata la lotta che ha portato, lungo fossi e botri, fino a Montorgiali, alla vittoria del bene.
Non si può non pensare all’altro santo draghicida della Maremma, il cui ciclo leggendario è ancora più ricco, San Guglielmo di Malavalle. La sua grandezza - il culto è diffuso nelle località intorno ai monti di Castiglione - è sottolineata dal fatto che non una battaglia ha fatto da preludio alla vittoria sul drago, bensì il solo tocco della spada.
C’è un elemento che ricorre nelle narrazioni intorno ai mostri draghiformi: l’acqua. Ogni volta che incontriamo un drago, lì vicino c’è, o c’era, o vi è sorta una sorgente, un ruscello, un lago. Il drago ucciso da San Guglielmo stava a guardia di una fonte, impedendone l’uso da parte della comunità; a Montorgiali una sorgente è detta “fonte del drago”.
Draghi e altri animali mitologici
Si narra anche di un essere che, misterioso e introvabile, abiterebbe le profondità del lago dell’Accesa. Questo specchio d’acqua, che la leggenda vuole originato dal vortice provocato dai buoi durante la trebbiatura del grano in un giorno proibito (la festa di Sant’Anna), in altre leggende nasconderebbe, immerso fra le sue acque limacciose, e perciò invisibile, un intero paese: in certe notti si udirebbe il rintocco delle campane del suo campanile. Altre narrazioni, dall’origine apparentemente più recente, ma chissà da quali profondità culturali risalgono le radici, lo vogliono popolato di un grosso e pericoloso coccodrillo, la cui origine sarebbe attribuita, in senso razionale, ad un viaggiatore per paesi esotici che si sarebbe portato “la lucertola”, in tenera età, per poi abbandonarla nelle sue acque. Di questa presenza, la cui notizia è stata diffusa anche dai giornali locali, non c’è stata conferma. Ma animali mitologici continuano a popolare la campagna maremmana. Come il puma di cui si sarebbero viste le tracce nelle colline dell’entroterra, e che avrebbe fatto razzia di pecore. O il grosso e feroce cane bianco che nelle notti senza luna sarebbe apparso nelle campagne intorno a Paganico. Non avrebbe aggredito nessuno, ma la sola sua comparsa improvvisa, nel buio delle fredde notti invernali, avrebbe messo in fuga chi lo avesse incontrato.
Draghi antichi e moderni
Nell’immaginario popolare il drago costituisce l’elemento che, sconfitto ad opera del bene, serve da tema rassicurante e fondativo della comunità degli uomini. Pare che l’opposto fondi l’opposto: non ci sarebbe il bene senza il male, il giusto senza l’errore, il positivo senza il negativo e via dicendo. Per questo il drago, con la sua connotazione, assume una grande importanza, tanto che, ad esempio, si dice che al convento della Santissima Trinità della Selva se ne conservino le ossa della testa, come una sorta di reliquia al negativo. Come a Tirli, dove si troverebbe un osso di drago dalle dimensioni spaventose.
Si narra che a Seggiano, in una notte di nevicata, un sacerdote incontrò un drago che solo l’intercessione della Vergine farà scomparire. Il tema ricorre: forse se ne possono individuare le tracce anche nelle recenti argomentazioni a proposito dei misteri di Maria di Paolo Giovanni II. In fondo molto dipende dal significato che attribuiamo alle parole: il drago nelle narrazioni popolari da sempre incorpora in sé la simbologia del male.
Eppure un tempo gli uomini e il drago devono essere stati alleati, se questo, come si racconta intorno al padule di Castiglione, sotto forma di un serpente dalle dimensioni spropositate, si accompagnava all’uomo durante i lavori: la raccolta delle cannucce, delle erbe palustri, di paglia e scarzòlo. È con l’avvento della modernità, con l’allontanamento dell’uomo dall’ambiente naturale che il drago non ha più riconosciuto il suo antico alleato. Tutto si trasforma, come direbbero gli antichi filosofi, le cose e il loro significato. E ciò che era bene, oggi è diventato il male; ciò che oggi è il bene, domani potrebbe non avere alcun valore. Che cosa rappresenta questa figura aliena e terrificante? È forse la natura ciò che l’uomo teme? Quella natura che si rifiuta di sottoporsi ad una totale sottomissione? O forse il mostro sta solo dentro ai suoi pensieri? Non deve essere stato sempre così, se, come disse il frate della Selva (in un disegno di Roberto Ferretti): «Ma se è un essere vivente è anche lui nostro fratello…».
http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende/la-maremma-e-il-drago
Eufelia
12-11-2008, 20.12.06
Questa la saprete di gia ed è quella che mi ha sempre affascinata fin da bambina...
La spada nella roccia
La spada nella roccia. Una storia attraverso l'Europa
Galgano eremita
La storia di San Galgano s’inserisce nel più ampio quadro delle “fughe dal mondo”, dell’ascetismo cristiano purificatorio e dei movimenti che, poco dopo l'anno mille, si sono sviluppati soprattutto in Italia, dando vita a diversi ordini monastici. Galgano Guidotti nacque a Chiusdino, feudo fortificato del vescovado di Volterra, nell'anno del Signore 1148, da una famiglia nobile. Secondo un codice conservato nella biblioteca Chigiana del Vaticano, da giovane Galgano fu un uomo feroce e incline al vizio. Tre episodi segnarono la sua vita, inducendolo a cambiare radicalmente ogni aspetto della propria esistenza: due sogni ed un'esperienza diurna. Gli apparve San Michele arcangelo, che gli ordinava di indossare un abito da cavaliere. A distanza di qualche anno, sognò di nuovo il santo che gli ordinava di seguirlo. Lo conduceva su una vicina collinetta sulla quale si ergeva una costruzione rotonda. Il terzo episodio si differenzia dai primi perché non è un sogno o una visione, ma un’esperienza del mondo reale: durante un viaggio verso la vicina Civitella, il cavallo s'impuntò e non volle più saperne di proseguire, conducendolo a Montesiepi, che Galgano riconobbe come il luogo del secondo sogno. Qui Galgano si ritirò in eremitaggio, conficcando la spada nella dura pietra, ed usandola come croce di fronte alla quale pregare. Visse di digiuni e penitenza poco meno di un anno, durante il quale pare si recasse dal papa Alessandro III, forse con l’intenzione di vedersi approvare un nuovo ordine monastico. Dopo undici mesi di vita eremitica, morì. Seppellito in prossimità della sua spada infissa nella roccia, il luogo divenne presto meta di pellegrini. In breve tempo fu costruita la rotonda, dove si insediarono i cistercensi. Oltre alla splendida e singolare costruzione circolare, dal tetto a cupola, ciò che ci colpisce maggiormente oggi sono i resti della grande abbazia la cui costruzione iniziò una quarantina d’anni dopo la morte del santo. Stupisce il fatto che della costruzione oggi non restano che i muri esterni con le bifore ad arco acuto e lo splendido rosone del transetto di destra, il colonnato, l’assenza totale del tetto e il prato al posto del pavimento.
Ipotesi di sviluppo di un ciclo leggendario
Il tema della spada nella roccia, ma questa volta nell'azione di estrarla dalla pietra con un gesto magico, lo ritroviamo nel ciclo romano-celtico di Re Artù. Difficile dire fino a che punto il ciclo leggendario di Re Artù, cui recentemente ha attinto una produzione cinematografica di successo, assai complesso e completo nel suo genere, possa essere messo in relazione con le storie che si raccontano in Maremma, e in particolare con la vicenda di Galgano Guidotti. Ci piace pensare che menestrelli, cantastorie e vagabondi, nel medio evo viaggiassero per turriti castelli e villaggi di baracche dei contadini, narrando, in ogni luogo in cui si fermavano, le storie che avevano raccolto altrove. Più facilmente, però, la diffusione di queste storie è da attribuire all’ampio movimento di gente attuato dalle crociate. Principi e cavalieri, scudieri e tutto il seguito, evidentemente portavano a sud le storie del nord e viceversa. Questo sapere, tramandato da un capo all’altro del vecchio continente, è attestato anche da alcuni elementi materiali. Nella basilica di Otranto, uno dei luoghi da cui prendere il mare per raggiungere la terra santa, il pavimento, formato da un enorme mosaico, presenta in una zona marginale, un Re Artù, che, a cavallo a una capra, combatte contro un gatto o un leopardo. Il grande mosaico è stato terminato nel 1165. Se in quegli anni era così diffuso il mito di Re Artù, stando agli elementi del mosaico, non lo era invece quello della spada nella roccia. Se si considera ancora che l’episodio della conversione e del ritiro spirituale di Galgano è di pochi anni successivo al completamento del mosaico, si può supporre che il mito della spada nel ciclo narrativo di Re Artù sia un’aggiunta successiva, la cui origine potrebbe essere quella di Montesiepi. Sembrano invece già presenti altri elementi che sono rimasti nel ciclo narrativo bretone, benché modificati, probabilmente addolciti, e con una maggiore articolazione dei ruoli. Il fatto che il Re Artù del mosaico sia rappresentato a cavallo di una capra, lo mette in relazione ad intrinseche capacità magiche. Le streghe, infatti, e altri esseri magici, erano rappresentati allo stesso modo. Sembra quindi che solo successivamente sia stato definito come mago il vecchio druido Merlino, ed invece siano rimasti solo attributi politici e militari al Re Artù. Ma a questo proposito, anche la narrazione che è giunta fino a noi presenta elementi di ambiguità, poiché Artù sarebbe figlio di una fata o di una strega.
Benché l'ambientazione del ciclo narrativo sia quella di una Bretagna in cui regnano ancora antichi rituali celtici, come elementi sincretici di una cristianizzazione che avanza, la geografia del mito arturiano presenta ulteriori elementi che contribuiscono ad accreditare l’ipotesi secondo la quale l’intero complesso narrativo si sia formato nel tempo, aggiungendo talvolta elementi nuovi, e talaltra perdendoli. Si giustificherebbe così, infatti, il fatto che sull’Amiata un toponimo indichi la “tomba di Merlino”, o che alcune storie di fate raccolte in Maremma presentino un personaggio dal nome Morgana.
http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende/la-spada-nella-roccia
llamrei
12-11-2008, 20.44.19
Molto molto belle queste storie! Quella relativa al bimbo da friggere è alquanto inquietante...:eek:
Vi chiedo, milady, di citare SEMPRE le fonti da dove attingete le storie. Questo consiglio ovviamente è rivolto a tutti gli utenti del forum.
Grazie
Eufelia
12-11-2008, 21.45.21
e perchè non ce ne raccontate alcune? Mi affascinano tantissimo le storie che sanno di antico. E aggiungerei....le leggende non sono tutte frutto di qualche invenzione ;)
Vi riporto una cosa trovata su un sito... una leggenda che, scritta meglio di così non può essere....
TESORI DI SAN RABANO
Si narra che un tempo assai remoto, ma non tanto da non poterlo ricordare, un bracconiere frequentasse, spesso e volentieri, i luoghi intorno alla torre di San Rabano. Talvolta restava fuori tutto il giorno e più spesso la notte. Una di queste volte, in un tempestoso autunno, restò fuori un paio di giorni, ma i familiari, non vedendolo tornare, non si preoccuparono: era capitato altre volte che restasse fuori per tanto tempo.
Narra la leggenda che i frati di San Rabano decapitati dai pirati, continuassero a vagare per quelle selve. Procedevano come se scorressero su una rotaia, e portavano il cappuccio sollevato su una testa che non c'era: chi li avesse incontrati e non fosse morto di spavento, avrebbe visto, al posto del capo, un'ombra scura. Quei frati, sempre secondo la leggenda, sapendo di essere soggetti alle incursioni dei saraceni, avrebbero nascosto fra le rovine del monastero un favoloso tesoro.
Il bracconiere proprio fra quei muri diroccati aveva trovato riparo per la notte. Al mattino, prima di riprendere la caccia, decise di fare una perlustrazione, con la speranza di trovare il favoloso tesoro nascosto. Si narra che trovò un forziere, e lo aprì: era pieno d'oro. Ma un frate senza testa vi stava di guardia, e quando il bracconiere lo vide lo spavento fu tanto che gli s'imbiancarono d'improvviso i capelli, perse l'uso della parola e restò a vagare intorno ai ruderi. Così lo trovarono i familiari quando lo andarono a cercare, alcuni giorni più tardi.
"Archivio delle leggende popolari della Maremma grossetana"
http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende/leggende-intorno-ai-monti-dell-uccellina
Eufelia
12-11-2008, 21.46.01
La chioccia d’oro
Fra i tesori che si narra siano nascosti nell’Abbazia di San Rabano, ci sarebbe una favolosa chioccia tutta d’oro con dodici pulcini, che periodicamente uscirebbe a pigolare. Secondo la leggenda gli antichi abitanti del posto le avrebbero dato la caccia, attratti dall’idea della ricchezza. La favolosa chioccia sarebbe stata in grado di nascondersi e scomparire attraverso la miriade di cunicoli che, secondo le credenze, sarebbe ricco il sottosuolo maremmano. Quei malcapitati però che l’avrebbero incontrata, si dice che siano rimasti abbagliati dallo splendore della chioccia, al punto da “perdere il lume”, da andare incontro alla pazzia.
http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende/leggende-intorno-ai-monti-dell-uccellina
Eufelia
12-11-2008, 21.46.38
Il pescatore e la sirena
Un’altra leggenda narra di un giovane pescatore che, come al solito, si recava una notte a calare le reti nel tratto di mare antistante i monti dell’Uccellina. Sotto una luna che sembrava un sorriso nel cielo tempestato di stelle, una corrente avrebbe preso a trascinare irresistibilmente la barca verso costa, e qui all’interno di una delle grotte. Il pescatore, prima allarmato dell’evolversi dei fatti, di fronte all’impossibilità di modificare il corso delle cose, pensò rassegnato che forse si trattava di uno dei tanti modi in cui gli uomini sono chiamati a lasciare la terrena esistenza. Cessò di opporre resistenza e si lasciò trascinare. All’interno della grotta, alla fievole luce della luna che riusciva a filtrare, modificata dai riflessi dell’acqua, scoprì la presenza di una sirena. La corrente marina, così come lo aveva portato nella grotta, sospinse di nuovo la barca verso il largo. Ma la visione della sirena rimase impressa nella mente del giovane. Passarono i giorni e le notti, le settimane, i mesi e le stagioni. Il giovane continuava, con tutte le lune, a cercare l’ingresso di quella grotta della sirena, senza più avere la grazia di trovarlo. Narra ancora la leggenda che le vicende della vita lo portarono a cambiare mestiere, ad andare lontano. Ma il ricordo della sirena della grotta non lo abbandonò mai. Tornò, molti anni dopo, a cercare la grotta della sirena, ma il mare, che d’improvviso si fece tempestoso, fracassò la barca contro gli scogli. La leggenda conclude che si sentirebbe ancora il lamento del giovane, morto per ritrovare un sogno, quando la luna, nel cielo tempestato di stelle, sembra accennare a un sorriso beffardo.
http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende/leggende-intorno-ai-monti-dell-uccellina
Eufelia
12-11-2008, 21.49.20
Molto molto belle queste storie! Quella relativa al bimbo da friggere è alquanto inquietante...:eek:
Vi chiedo, milady, di citare SEMPRE le fonti da dove attingete le storie. Questo consiglio ovviamente è rivolto a tutti gli utenti del forum.
Grazie
Chiedo scusa milady ma spesso le metto in fondo le fonti... quelle dove non ci sono ma hanno il titolo scritto in piccolo sono scritte da me...
llamrei
12-11-2008, 21.51.14
Lady Eufelia: è un piacere leggere le vostre storie ma debbo farvi due precisazioni molto importanti:
1) le storie devono essere riportate nel thread a loro dedicate, ossia qui
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?p=5015#post5015
2) dovete sempre citate le fonti da dove attingete le vostre storie ;)
3) per un migliore uso del forum, vi prego (voi e come tutti gli altri utenti) di leggere il regolamento, qui
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=326
Sposterò queste vostre interessanti storie nella sezione apposita, vi prego milady di aggiungervi i link corrispondenti
grazie dell'aiuto prezioso
Llamrei
Eufelia
12-11-2008, 21.51.49
Molto molto belle queste storie! Quella relativa al bimbo da friggere è alquanto inquietante...:eek:
Vi chiedo, milady, di citare SEMPRE le fonti da dove attingete le storie. Questo consiglio ovviamente è rivolto a tutti gli utenti del forum.
Grazie
Le chiedo ancora scusa ma spess me ne dimentico...
llamrei
12-11-2008, 21.54.29
Non fa nulla milady, l'importante è che in futuro vengano citate giusto perchè vi è un'etica in internet da rispettare ed è quindi giusto citare i reali autori.
Mi dite gentilmente quali vostre inserzioni sono frutto della vostra bravura? Giusto per togliere ogni dubbio. Grazie infinite della vostra collaborazione milady ;)
llamrei
12-11-2008, 22.28.43
quelle dove non ci sono ma hanno il titolo scritto in piccolo sono scritte da me...
milady: gentilmente mi dite quali interventi sono vostri? Ve ne sono veramente grata
Morris
12-11-2008, 23.06.59
Mi compiaccio, lady Eufelia, per le vostre storie!
Per questa sera, metto da parte l'ispirazione: ho preferito legger le vostre... piuttosto che legger nella mia stanca mente!
Eufelia
13-11-2008, 02.43.19
Non fa nulla milady, l'importante è che in futuro vengano citate giusto perchè vi è un'etica in internet da rispettare ed è quindi giusto citare i reali autori.
Mi dite gentilmente quali vostre inserzioni sono frutto della vostra bravura? Giusto per togliere ogni dubbio. Grazie infinite della vostra collaborazione milady ;)
Ecco milady... Questo è il link, il racconto della chioccia d'oro e del tesoro di san rabano sono mie! le troverete anche nel sito poichè la maggior parte di quelle leggende venne riportata nel sito da un gruppo di ragazzi delle superiori tra le quali vi ero anche io! http://archiviotradizionipopolarimaremma.comune.grosseto. it/index.php/tradizione-orale/leggende
Morris
27-12-2008, 13.54.37
Un giorno, andai via di casa, e partii per un viaggio interminabile.
Conobbi luoghi e genti di ogni genere e di ogni razza, attraversando sentieri tortuosi e mari impetuosi.
Giunsi fino a Camelot, dove decisi di sostare per lungo tempo.. Ella è la mia casa, il mio ristoro...... il mio "dolce ritorno"...perchè è proprio quest'ultimo il nostro "mero fine"!
(By Morris G.)
llamrei
27-12-2008, 14.54.09
Sir Morris....sembrerebbe più una dipartita che un ritorno:confused:
elisabeth
27-12-2008, 17.50.46
Caro sir morris, spero proprio che intendevate dire che camelot e' l'unica fissa dimora in cui troviate la pace dopo l'infinito vagare., perche' confido nel fatto che il vostro animo e il vostro cavallo siano sempre pronti ad una nuova avventura..................:neutral_think:
Morris
27-12-2008, 18.02.28
Non desideravo essere così drastico...intendevo sottolineare che la vita stessa è un insperato ritorno...a fare quelle piccole cose che ci facevano gioire sin dall'inizio!
Noi effettuiamo tanti viaggi, fisici e mentali, per poi tornare, ogni volta, al nostro focolare!:smile_lol:
Sono sempre pronto ad affrontare qualsiasi impresa, ad oppormi a qualunque ingiustizia, a distruggere chicchessia nemico.....statene certe mie dolci madames...e un grazie anche dal mio Shalimar!
Lancelot
02-01-2009, 20.19.30
Questo è un breve e umilissimo componimento che ho voluto dedicare alla regina del mio cuore, spero che, pur nella sua modestia, possa risultare gradito a questo convito:
La mia anima sarà lo scrigno
in cui custodire le tue speranze,
le mie membra saranno una dolce dimora
per la tua sorridente bellezza.
Fra le mie braccia costruirò la tomba
di ogni tua preoccupazione.
Accompagnerò i tuoi passi come una nuvola,
sfiorandoti leggero per non farti cadere;
ci sarò sempre per ascoltarti,
come fa il cielo con la voce delle onde.
Canterò il tuo nome alle stelle,
ed esse arrossiranno, gelose della tua luce.
Mi schiuderò nello splendore della tua grazia,
come un fiore davanti ai primi raggi del mattino.
Perché tu sei l’oceano in cui si perde la mia mente,
la culla che dolce accoglie i miei tormenti
Sei una febbre che mi assale, e la sua stessa cura.
Sei il coraggio che mi spinge a eccellere,
e la paura che tu possa andar via.
Sei il mio passato che infine mi risarcisce,
sei la gioia di ogni mio presente,
l’ardente mia speranza in un nuovo domani.
llamrei
02-01-2009, 21.30.14
Molto bello Sir. La destinataria di tali parole ne sarà sicuramente orgogliosa :smile: Dama molto fortunata:smile:
Lancelot
02-01-2009, 22.52.32
Troppo gentile, ma accetto le vostre parole con gratitudine :smile:
Morris
03-01-2009, 01.28.27
Ne umile e ne modesto, Sir Lancelot
Semmai ricco e coraggioso
Scevro da ogni impurità
Colmo di sincera passione
Beata mente è la vostra
che ha amico un cuor
che non vaga
nelle fredde tenebre,
come il mio!
Hastatus77
04-01-2009, 15.25.20
Lancelot, complimenti :smile_clap:
Lancelot
04-01-2009, 18.04.30
Vi ringrazio entrambi!
Deirdre
05-01-2009, 11.08.52
bellissima:smiley_love:..sir Lancelot :smile_clap:
Lancelot
05-01-2009, 18.58.23
Mi onorate, Lady Deirdre :)
Oggi vorrei raccontarvi dei miei viaggi a Cipango e nel Catai, focalizzandomi su ciò che mi ha maggiormente colpito di quelle terre. Sicuramente usi, costumi, architetture, tutto è differente da noi: i loro castelli sono edifici enormi, a corpo unico, con una pianta quadrangolare che posa su un alto basamento in pietra. Chiamati kasutera, essi sono sviluppati verticalmente e sono costituiti da diversi piani, ciascuno dei quali dotato di un proprio tetto a falde spioventi con gli spigoli inferiori curvati verso l'alto, generalmente di forma quadrangolare o ottagonale. Solo in seguito, una volta che ebbi appreso i rudimenti della lingua del Catai, venni a conoscenza del fatto che tali castelli si rifacevano a un particolare edificio sacro della religione autoctona, chiamato pagoda, e che nella lingua del posto significava proprio "torre a otto angoli".
Considerano indecente e impuro tutto ciò che ha a che fare con gli animali e la materialità: la concia delle pelli, la macellazione della carne, persino cibarsi di animali pare sia considerato impuro, per quanto mi sembra di aver capito che alcune eccezioni siano concesse alla casta guerriera, cui evidentemente si vuole garantire un maggiore contributo nutrizionale.
Venendo a quest'ultima, essa eccelle nell'arte della guerra ma è del tutto carente di qualsivoglia Cavalleria o galateo cortese. Le donne sono trattate alla stregua di proprietà private, seppur con il rispetto apparente dell'etichetta formale, i deboli e gli inermi non vengono compatiti, ma per lo più sono considerati anzi indegni della vita, e un samurai (così mi pare di aver capito che si chiamino i cavalieri del posto) può essere arbitro di vita e di morte sulle classi inferiori. Pensate che esiste addirittura un diritto legale chiamato kirisute gomen, che consente al samurai di uccidere senza giusta causa chiunque gli si pari dinanzi, purché non sia della sua stessa casta sociale o superiore.
La cosa che mi ha maggiormente lasciato sbigottito, è l'assenza di un qualsivoglia Codice di ispirazione morale o ideale cui attenersi: in Oriente si crede che tutto ciò che accade è strettamente connesso ai meriti o alle colpe accumulati nella nostra vita precedente, e pertanto esso è, in un certo qual modo, "ciò che ci spetta". Ivi è compresa la morte, la malattia, la sofferenza, i soprusi.
A distanza di tanti anni, ancora non riesco a farmi capace di come questi ardimentosi guerrieri riescano a coniugare una visione così brutale e cinica dell'esistenza con un senso dell'onore che è esasperato, scioccante, e forse addirittura superiore al nostro. A volte mi viene da pensare che se solo questo onore fosse ben riposto, e dedicato alla causa del bene, Cipango avrebbe i Cavalieri più perfetti di ogni altro paese al mondo.
llamrei
05-01-2009, 20.19.08
:eek::eek: posso esporre il mio parere? Non conosco la cultura di quelle popolazioni, bisognerebbe leggere qualche trattato di antropologia in merito, forse qualche "giustificazione" si può a tali atti i quali -secondo la nostra cultura- non sono di certo condivisibili. Noto comunque che parte vostra, questa avventura vi ha segnato in modo particolare...o sbaglio Sir?;)
Lancelot
05-01-2009, 20.25.51
Beh, la giustificazione può forse trovarsi nel fatto che l' "umanità" per come la intendiamo noi lì non esiste. E' un concetto occidentale.
Lì la morte non è il peggiore dei mali possibili, il disonore lo è. Essi non comprendono la necessità della prigionia, quando una morte e una successiva incarnazione possono lavare via l'onta del disonore dalla memoria dei loro cari.
Ma non voglio limitarmi a citare soltanto le cose che mi hanno colpito in negativo. Vi giuro sul mio onore che mai in vita mia ho assistito a un tale ordine, a una tale disciplina sociale, a un tale affiatamento e a una tale collaborazione fra singoli. Gli abitanti di Cipango sono come delle formiche: ordinate, infaticabili, dove cade l'una subentra un'altra a prenderne il posto. Questo fa sì che non solo essi riescano a sfornare degli eserciti formidabili, ma che tutto ciò che ad essi rimanda conduca nella mente del forestiero irrimediabilmente a una e una sola parola: armonia.
Se solo riuscissimo a fondere quelle che sono le loro virtù alle nostre, penso che forse quell'Eden che abbiamo perduto potrebbe essere ricostituito.
Morris
08-01-2009, 23.40.28
Ora i miei giorni sono sempre più freddi
Tutti i ricordi vengono fuori
I bei tempi sono finiti
Penso agli amici che ho perso
E rifletto sul prezzo che ho pagato
Non posso certo aspettare più a lungo
Ora il sentimento cresce più forte
Penso a tutto il tempo che abbiamo avuto
Perché non mi prendi con te per un po’ di tempo
E' sempre Inverno, senza di te
Leggo le tue lettere, e sai, mi fanno sorridere
Penso a tutti i sacrifici fatti
Tutti i giorni trascorsi a ridere
Quelli passati a piangere
Penso a tutti i sogni che abbiamo perso
Quando guardo il sole che sorge
vedo un nuovo giorno di speranza
Ora il mio mondo è molto più semplice
Amo ascoltare gli altri
Non voglio un'altra possibilità
desidero solo starti un altro pò accanto
By Morris
Lancelot
09-01-2009, 00.57.00
Siete scatenato, amico mio! Saluto con un caloroso applauso la vostra sensibilità, per quanto mi dispiaccia prendere coscienza di come le migliori poesia nascono sempre da un vissuto sofferto...
Per quanto non sia degno di accostarmi ai vostri versi, vorrei anche io proporre un componimento che ho immaginato di dover dedicare a una ipotetica futura compagna della mia vita fra qualche decennio, allorché lei, spaventata dalla vecchiaia, dovesse sentire di star perdendo il mio amore:
Fievoli sguardi e timidi pallori,
sul corpo affiorano i primi dolori.
Eppure io t’adoro in egual maniera,
tale è il cuor mio qual prima era.
Resta struggente e lieto un tuo sorriso,
più forte in gioventù ardea il tuo viso,
ma non vibrava già più gravi ardori;
restano gli occhi tuoi eletti fiori.
Non ha mortale oggetto il mio desio.
Sempre per me tu sarai bella, ed io,
sempre amante per te: non è mortale
quel che provo; tempo per noi non vale.
Cara, lo vedi, io t’amo più che pria…
La tua beltà con gli anni e la fiamma mia
invano vetustà s’arma ed assale,
ché a lei non soggiace cosa immortale.
E immortale è invero il nostro amor,
ma come puoi tu dubitarne ancor?
Davvero credi che il tuo corpo sia
ciò che m’ha fatto sperar d’averti mia?
Assai ti sbagli se così ragioni,
mille sono i corpi, mille le prigioni.
Ogni corpo un’anima ingabbia,
e presto la carne tornerà sabbia.
Non le membra ma l’anima tua amo
non la pelle, ma’l tuo spirito bramo.
E la tua anima meglio rispecchia
il tuo corpo che adesso invecchia.
Ordunque amor mio, fammi un sorriso
fà di questa terra un paradiso.
Niente più pensieri, niente più paure;
amami, e abbandona le tue cure.
Sia quest’oggi lieto come ieri,
la bocca, i miei occhi, son sinceri.
Ecco, così, abbracciata a me rimani,
per noi sempre ci sarà un domani.
:smile_clap::smile_clap::smile_clap:bravissimi... due diverse impostazioni, due stili a confronto, due vissuti entrambi molto molto forti....grazie...vi auguro sogni dolcissimi in questa gelida notte!
Morris
09-01-2009, 01.34.53
Non pensate mai che io mi cimenti con voi, Sir mio!
Solo gli stolti sono miei rivali, e voi non lo siete.
Giammai entrerò in competizione con voi
perchè siete, semmai, una mia fonte di ispirazione.:smile_wave:
Morris
09-01-2009, 09.43.52
Mia Lady Gwen, ho dovuto lottare con i più forti demoni, per consegnarvi il mio messaggio.
Ier notte, stavo per ringraziarvi, quando...mi hanno assalito.
Ne ho uccisi più di 100, e adesso che la mia anima è salva...ecco cosa vi avevo scritto.
Le mie mani sono gelate...ma non per il freddo...
Son sole e si abbracciano tra loro.
Prendetele con voi..e riscaldatele
immergendole nel vostro gran cuore ardente!
Grazie per le vostre cortesi parole
le mie, le scrivo di getto
ed è anche merito vostro s'esse arrivan leste!
Vi abbraccio Gwen
Sir Morris
:o... che gradevole inizio di giornata!!
spero abbiate scacciato i vostri demoni, Sir....se riuscirò a vincere la timidezza forse anche io lascrò un segno su queste pagine.. prima o poi...
Lancelot
09-01-2009, 11.23.57
E di cosa volete essere timida, Milady? Come è vero che la grazie femminile sovrasta quella del più raffinato degli uomini, qualsiasi vostra creazione non potrebbe che essere più che meravigliosa ;)
:o:o:o......va bene, ci proverò...(magari non ora che sto lavorando...auff..)..ma presto anche voi imparerete a conoscermi, come mi conosce sir Morris..e scoprirete che sono un po' a modo mio...buona giornata comunque!!!
Morris
17-01-2009, 14.38.34
Spero abbiate scacciato i vostri demoni, Sir...?
(a tal proposito, ne traggo una "Storia", Milady):
No, non se ne vanno, e non hanno intenzione di lasciarmi in pace.
Essi rallentano il mio cammino, ma Shalimar, a fatica, riesce comunque a portarmi all'ennesima meta-fonte, dove io mi rifocillo e lui si disseta.
Ormai, è diventata un'abitudine e sono riuscito a metabolizzare questa situazione e ad adottare questo ritmo.
Mi dispiace solo per questi esseri infernali che sacrificano la loro potenziale vita eterna... forse.. inutilmente.
La mia spada è stata forgiata per uccidere, soprattutto, gli spiriti! malvagi.
Probabilmente, essi si scagliano contro di me, pur sapendo che è il loro ultimo gesto....perchè inconsciamente preferiscono svanire nel nulla....che continuare a patire le loro pene!!
Quale migliore morte...potrebbe appagarli.. se non scontrandosi con un loro pari.. in quanto a dannazione!?
Perry Undomiel
26-04-2009, 18.40.48
Vi riporto pezzi di un mio vecchio diario:
A volte chiudere le porte del passato è difficile, parlare di se, delle proprie ambizioni lo è ancora di più.
Il fatto è che più si prova a cambiare vita e più si sbaglia, piochè l'unico modo per far evaporare l'acqua che da vita al nostro passato è rimanere se stessi e migliorare il proprio futuro e quello degli altri. La gente tira fuori gli artigli quando l'unica soluzione sarebbe quella di parlarne con qualcuno, ma per molti resterebbe solo un sacrificio.
Vorresti avere una vita migliore, ma quando te la ritrovi davanti non riesci a tenertela stretta...
La fantasia va creata all'interno di noi stessi, non si può spiegare, si può solo far immaginare alle persone quello che tu stai guardando nella tua mente.
"La nostra ricchezza non sta qui" disse indicando una moneta "ma qui" continuò poi toccandosi la fronte con la mano.
Non sono parole meravigliose, però sono piccoli istanti delle mie giornate.
zaffiro
28-04-2009, 13.37.02
le vostre parole,lady Perry,lasciano trasparire la saggezza che vi pervade l'anima..
Stamane impugnavo una matita,scorrevo tra le aride righe di un libro narrante la scienza,il tratto sottile,deciso,talvolta interrotto dai punti della frasi ad un tratto mi è parso incidere un solco..le righe,squarciate,si sono aperte a me mostrandomi la profondità di un paesaggio;dinanzi a me si stagliava un bosco di betulle,un cavallo con in groppa un uomo in armatura sfrecciava tra i rami bassi schivandoli uno ad uno,nel suo incedere saettino perdeva per strada gocce di rubino,sembrava sangue,gocce di sangue sgorganti da un cuore strappato ad un petto lancinato che si mutavano in gemme preziose appena sfioravano terra,l'uomo in armatura si allontanava dalla mia vista sempre con maggior velicità,così ho iniziato a raccogliere i rubini,ma nell'afferrarli tra le dita ecco divenirli nuovamente sangue,vivo,fervido,impregnante le mani..è il mio sangue..mi sono guardata lo squarcio sul petto fresco di ferita,ancora,con rammarico,sono senza il cuore..
Hastatus77
28-04-2009, 14.39.18
Che dire... rimango stupito dalle vostre parole.
zaffiro
28-04-2009, 16.41.56
non stupitevi,signore,compiangete,invece,un corpo trucidato nell'ansimante ricerca di quello che fu il centro dei suoi pensieri,il fulcro della sua esistenza..non ho cuore,e le spoglie dell'anima che mi appartenne sono ancora in quella torre,nel castello di mio padre,in attesa di misericordiosa sepoltura.Se poteste guardare i miei polsi,scorgereste i lividi e le escoriazioni delle catene delle carceri,e sul mio volto,ancora porto le cicatrici che mi procurarono gli impressi punti di sutura,quì,sul labbro,a sigillar la bocca perchè io non potessi più assaporar bacio,sugli occhi,a sigillare la vista perchè io non potessi più ammirare l'immagine delle divine fattezze di quell'uomo,di nome Amore,che solo seppe farmi amar la vita.Non inorridite,non guardate il mostro che rimane..commiserate lo strazio di chi non può più amare..questa è la mia storia,di sangue e di dolore..
Morris
28-04-2009, 23.25.23
Seppur senza corpo ed anima...la vostra essenza vive ..eccome .nei miei pensieri..e nel mio istintivo tatto.
Il mio olfatto sente il vostro odore che permane pei sentieri da voi attraversati...e la terra da voi calpestata è intrisa di candide piume..cadute dalle vostre ali.. ormai chiuse.
Or dunque..esistete...e ben di voi ..avete scritto..sulla corteccia di quei salici spogli ....e ve ne sono grato.
Voi riaprirete quelle ali... e riamerete ancora....perchè di una nuova vita io vi faccio dono...offrendo la mia ..per la vostra!
Sir Morris con Ammirazione
zaffiro
29-04-2009, 00.02.51
Mi offrite dell'acqua poetica,sir..mi offrite bagliore agli occhi e suoni soavi agli orecchi..guardate,vi tendo le mie mani esili,scarne,tremanti,porgetemi l'armatura,affinchè io possa prendermene cura fate di me il vostro servitore,lasciate che vi esprima la mia gratitudine con la cosa più preziosa che mi rimane,le mie lacrime,signore,sono tutto il mio essere,sono tutto ciò che mi rimane,lasciate che io pianga a lungo per voi lacrime di commozione..e se ancor'anche potessi donarvi fino all'ultima lacrima,fino a prosciugarmi gli occhi,invocherò gli dei di farmi reincarnare in altre vite ancora e per voi saranno tutte le mie lacrime di commozione..ecco..sento il respiro che mi state donando attraversarmi i polmoni,la linfa vitale che vi è appartenuta scrosciare fervidamente nelle arterie,i vostri pensieri percuotermi le membra,sento voi,sir morris,sento la vostra vita nelle mie carni e sto pregando,perchè essa sia sufficiente ad entrambi,e se gli dei vorranno esaudirmi,da questo istante noi vedremo nuova luce..
Anche voi avete tutta la mia ammirazione,sir Morris,vi abbraccio sentitamente.zaffiro
Morris
30-04-2009, 18.45.03
Sono sopravvissuto..come anche voi...grazie alle vostre implorazioni Divine.
Avete rischiato di non rinascere.. per salvare la mia vita..ed io..che ho già ripreso le mie forze..per ricompensare il vostro incommensurabile gesto..vi prometto che mai nessuno ..che oserà offendervi ..rivedrà la luce del sole.
Sir Morris
zaffiro
30-04-2009, 19.09.55
Sir Morris,gli dei non hanno esudito me quanto eletto voi ad impresa divina,è stato il vostro animo,profondo,puro,cristallino che ha tenuto in mano le nostre sorti.Ora siamo stretti in un patto indissolubile..condividiamo sangue e pensieri,ho certezza del vostro giuramento quanto il respiro che ho avuto da voi..vostro servitore ovunque andiate,zaffiro
zaffiro
02-05-2009, 21.05.11
Anina e le farfalle.
Da qualche parte,tanto tempo fa,lessi,di una fanciulla di nome anina che amava le farfalle.Le rincorreva nel prato per ore ed ore,pur di afferrarne qualcuna e scrutarne la bellezza.Un giorno,incuriosita da quelle fantastiche creature,si rivolse alla nonna per chiederle come nascessero così belle,la nonna,con pazienza e premura,le raccontò della loro nascita in bruco,della loro evoluzione in larva ed infine della loro metamorfosi in farfalla,anina rimase a bocca aperta,tanto che avrebbe voluto scorgere un bruco d'ogni dove pur di vederlo mutarsi in farfalla,così la sua ricerca nei campi,stimolata dalla sua impaziente curiosità,finì con l'occupare molte ore della sua giornata,e tutte le volte che stava per rientrare a casa,dopo ore ed ore di vana ricerca di bruchi,l'amarezza l'assaliva e l'impazienza cresceva.Un mattino,appena alzata,come tutte le altre mattine si portò alla finesta a scrutare il cielo,affinchè il bel tempo le permettesse di correre nei prati,quand'ecco che con ilare stupore scorse tra le foglie dei gerani sul davanzale un bozzolo di farfalla,pensò che fosse bellissimo averla lì sotto al naso,avrebbe potuto seguirne l'evoluzione senza abbandonarla un istante,neppure di notte,e così si mise con tale ipegno a scrutare quel bozzolo che quasi non si curava di dormire..dopo qualche giorno di trepidante attesa,finalmente sul bozzolo scorse una piccolissima fessura,pensò che era ora che la farfalle nascesse,ma ci vollero molte ore prima che lei intravedesse le ali,finalmente la fessura divenne abbastanza grande affinchè le ali iniziassero a portarsi fuori dal bozzolo,anina guardava lo sforzo immane che l'esserino compiva nel tentativo estenuante di tirar fuori le ali,tanto che pensò che se con le forbicine avesse tagliato il bozzolo,avrebbe aiutato la farfalla a nascere prima.Così fu,tagliò il bozzolo nel verso della lunghezza ed astrasse la farfalla con le sue piccole manine,la farfalla era bellissima,le sue ali accartocciate pian piano si distesero,e si mostrarono alla fanciulla in tutta la variopinta bellezza,anina la adagiò su un fiore e se ne andò a dormire.il mattino successivo la trovò ancora lì,ed ancora un'altro mattino successivo al precedente,così anina cominciò a chiedersi perchè non volasse,ma il mattino dopo ancora,scoprì amaramente che la farfalla era morta.Subito,di corsa,in lacrime si portò dalla nonna per chiederle il motivo per cui la farfalla non fosse vissuta più a lungo,raccontandole di come l'aveva amata e di come l'aveva aiutata a liberarsi dal bozzolo,detto questo,la nonna,con grande sapienza,le spiegò che nel tentativo di aiutarla a nascere le aveva arrecato un danno,perchè lo sforzo enorme che lei le aveva evitato tagliando il bozzolo con le forbici,aveva impedito alla farfalla di irrobustirsi le ali,perchè solo quello sforzo poteva dare vigore alle nervature della ali,pertanto la farfalla,aiutata da anina,aveva ali troppo deboli perchè non avevano potuto compiere il corso della natura,la loro debolezza non le aveva mai permesso di volare,così non poteva portarsi ai fiori per cibarsi ed era morta di stenti e di fame.
Col senno di poi,credo di averla danneggiata anche io la mia farfalla,eppure ne avevo avuto cura..proprio come anina.
Morris
04-05-2009, 20.42.40
Molto toccante la vostra storia, Lady Zaffiro, molto carina e piena di significato!
Adesso, prendendo spunto da essa....e aggiungendo ciò alle vostre magnifiche definizioni su di noi.....posso ben dire che...siamo due corpi con un sol paio d'ali!
Sir Morris ..ovunque voi andiate
zaffiro
06-05-2009, 17.30.25
Molto toccante la vostra storia, Lady Zaffiro, molto carina e piena di significato!
Adesso, prendendo spunto da essa....e aggiungendo ciò alle vostre magnifiche definizioni su di noi.....posso ben dire che...siamo due corpi con un sol paio d'ali!
Sir Morris ..ovunque voi andiate
grazie sir Morris,alleati sempre e comunque nei nostri ideali di pace.
zaffiro
12-05-2009, 21.16.08
Il nespolo cinabro
Nella dimora dove ho trovato alloggio,c'è una stanza con la porta sempre socchiusa,è localizzata nell'ala ovest del palazzo,è un luogo luminoso,caldo,silenzioso,si riversa a piombo sulla scogliera,in questa stanza sono riposti libri vecchi,altri antichi,altri di nuova rilegatura,al centro della stanza c'è un piccolo tavolo,sempre adornato con un vaso di fiori di campo,sempre freschi,profumati,la stanza è quasi sempre vuota,il padrone di casa non vi ci si reca oramai da molto tempo,perchè la sua vista,affievolita dalla senilità,non gli consente più di apprezzare le letture come un tempo.Fui sorpresa quando mi disse che avrei potuto accedervi e, senza che me lo ripetesse una seconda volta,spinta dalla curiosità,vi entrai.La porta dava sul tavolo e sulla biblioteca,passando nel corridoio,avevo sbirciato sull'uscio molte volte,ma senza consenso,non mi ero mai sentita di spalancarla,la porta sempre socchiusa,sebbene quello che la fessura offrisse alla mia vista fosse davvero poco a soddisfare la mia curiosità.
Così,senza indugio,appena mi fu permesso,entrai.
Gli spazi erano enormi,le librerie raggiungevano il soffitto che si erigeva a cupola su mura di almeno dieci metri,il tavolo,piccolo,quello che appariva dalla fessura,non era che un punto nello spazio,la finestra che dava sulla scogliera era la prima di una lunga serie,le tende,che erano lievemente mosse dall'alitare della brezza marina,creavano leggere ombre sui pavimenti di marmo verde,e più in là,verso l'interno,sulla sinistra della porta,si stagliava nei dieci metri di altezza,fino a toccar soffitto,un nespolo cinabro,non ne avevo mai visto uno cinabro,folto di fronde,robusto nel suo tronco radicato nei marmi,colmo di frutti,maturi,appartentemente succosi e dolci,fui tanto incantata da quell'arbusto,che dimenticai di trovarmi in una sala di lettura.Mi ci volle un po' di tempo,prima che smettessi di contemplarlo e decidessi di scegliere ul libro da portar via con me.
Dovevo asportare dagli scaffali un libro dopo l'altro,perchè la sola occhiata senza aprirli non mi permetteva di leggere di quale materia trattasse o di chi fosse l'autore,tutti i libri,infatti,quelli vecchi e quelli nuovi,erano rilegati a mano in una copertina di velluto di vari colori,i primi che riuscii ad aprire,non erano scritti,ma illustrati,in essi c'erano disegni di cose,fiori,figure umane in un ordine sequenziale preciso ma che a me non lasciava tracciare alcuna linea guida,i disengni,tutti a matita,ritraevano belle figure di uomini e di donne intervallate da rose,primule,calici,nuvole,cerchi,linee,davvero non capivo che senso avesse quell'ordine di immagini,ma ogni libro che aprivo era così,pullulante di immagini in ordine casuale,ne riponevo uno e ne prendevo un altro,non so quanti ne ebbi tra le mani,eppure in nessuno trovai degli scritti,l'ultimo che avevo aperto,era rivestito di un velluto operato dello stesso colore delle foglie dell'albero,cinabro,splendente,proprio come un minerale,nella prima pagina,come un segnalibro,vi era una foglia del nespolo,appena dietro la grande foglia lanceolata,scorsi il disegno proprio di un albero,era il nespolo,ma quale meraviglia destò in me la vista di quei tratti a matita che tracciavano sì un albero di nespolo in bianco e nero,ma dal centro di esso,adagiato sui rami più robusti,si diramava la figura di un uomo,i suoi piedi,fino a sotto i polpacci,erano rappresentati uniti all'albero,come se quell'uomo prendesse vita dall'albero come dei rami che si continuassero in gambe,poi tutto il corpo,chino,accovacciato,col volto tra le mani,quasi in segno di disperazione.Cercai traccia di cancellatura,di tratti incerti della mano che l'aveva disegnato,ma non scorsi che una perfetta continuità tra i due elementi che quell'iimagine mi parve ansimante,e l'albero soffocante.
Mentre scrutavo il disengno mi sentii toccare sulla spalla,di scatto mi voltai,ma dalla paura rimasi immobile,ogni intento della ragione a scappare fu abortito dal tremore delle gambe,quando una voce mi disse:"quello sono io".Scorsi così una figura umana che si stagliava in aria dal cuore del grande albero,era un uomo,le sue gambe nascevano dai rami,non aveva i piedi,due rami di increspata corteccia,ben saldi al tronco si continuavano in una pelle trasparente,fresca,giovane,a formare le gambe e poi tutto il corpo di quel giovane che non aveva mai potuto toccare terra.Rimasi senza voce,il cuore palpitante dallo spavento ora sebrava battere di emozione,non solo per la bellezza della creatura che mi si mostrava allo sguardo,ma per quell'ancoraggio,sì fantastico,eppur così infelice,ed infelice era lo sguardo di quell'uomo che non poteva separarsi dal tronco,non ci fu bisogno che gli chiedessi chi fosse e perchè fosse il quella condizione,mi sussurrò,con voce commossa di pianto,che non era altro che il frutto dell'immaginazione di una donna che con una matita aveva reso il suo stato d'animo di prigioniera.
Morris
12-05-2009, 23.46.30
Una delicata e deliziosa storia, Lady Zaffiro...m'avete donato un soave scorcio di stucchevole serata.
A volte, basta un sol gesto di generosità, nel nome di tutta Camelot..per illuminarla e rinnovare, in modo esemplare, il suo perpetuo splendore.
Grazie, oh appassionata creatura.
Sir Morris
zaffiro
13-05-2009, 00.30.57
grazie a voi,sir Morris,per avermi dedicato il vostro tempo.Buonanotte.
llamrei
13-05-2009, 15.28.46
I miei complimenti lady zaffiro: bellissima storia e bravissima voi, milady:smile_clap:
zaffiro
13-05-2009, 20.05.26
I miei complimenti lady zaffiro: bellissima storia e bravissima voi, milady:smile_clap:
grazie,lady llamrei,mi fanno onore le vostre parole,ma no,non bravissima,non lo sono di certo,però mi fa piacere che abbiate apprezzato la storia.Buona serata di profumato e mite maggio,i fiord'arancio sono sbocciati tutti,ve ne dono un mazzolino in segno d'amicizia.zaffiro
llamrei
13-05-2009, 21.51.37
accetto molto volentieri i fiori d'arancio e alcuni li intreccio fra i miei capelli.
A voi vorrei donare, per contraccambiare il vostro bel gesto, un fascio di fiori di lavanda che io adoro. Nel mio giardino ci sono diverse varietà di questo fiore profumato:smile:
http://farm4.static.flickr.com/3368/3529194198_72311610e9_o.jpg
(intrepidfred)
zaffiro
14-05-2009, 00.33.53
accetto molto volentieri i fiori d'arancio e alcuni li intreccio fra i miei capelli.
A voi vorrei donare, per contraccambiare il vostro bel gesto, un fascio di fiori di lavanda che io adoro. Nel mio giardino ci sono diverse varietà di questo fiore profumato:smile:
(intrepidfred)
Come ho gradito,lady llamrei,la lavanda raccolta nel vostro giardino,grazie,la avvolgerò in sacchetti di bisso ricamati a mano e la riporrò nei cassetti a profumare la biancheria più preziosa,che delicata essenza sprigionano le spighe appene raccolte,ne ho apprezzato tutta la freschezza ed ora ne contemplo l'elegante bellezza,ancor più raffinata perchè nutrita dalle vostre gentili mani.Buonanotte.zaffiro
zaffiro
23-05-2009, 21.18.00
tutte le sere,a quest'ora del giorno,quando il cielo volge all'imbrunire,il vento si placa.
Dal principio non vi avevo dato peso,credevo si trattasse di coincidenza,ma proprio quando il vento si placa si ode un respiro.Anche ieri,mentre voltavo le pagine del libro,udii quel respiro,confesso che nelle sere passate ho creduto fosse frutto della mia immaginazione,poi ho cercato di prestar vigile attenzione e così,sera dopo sera,mi sono abbandonata al buio ed al silenzio,e ieri sera,mentre la tremolante luce sullo scrittoio disegnava strane ombre sugli oggetti riposti nella stanza,mi sono portata al balcone.L'aria era immobile,come le altre volte,le luci del paese si accendevano una ad una come le stelle nel cielo,il tramonto faceva cadere le ombre sui tetti e sugli alberi,non un cinguettio di uccelli,non uno stridore di finestra a socchiudersi,non un volo di civette tra le fronde,nè musica di cicala,tutto,nello stesso istante di ogni giorno di tutte le stagioni si volge al silenzio ed ecco il respiro esalato come un sospiro.A nulla è valso camminare sui fiori appassiti di bouganville,persino il mio passo non emetteva stridore,non un fruscio di foglie appassite,solo un sespiro,sempre un solo sospiro,Mi portai di nuovo allo scrittoio,stavolta impaziente e contrariata,nulla mi conduceva a quell'alitare,non un indizio,non una direzione,tornai a sedermi,ripresi in mano il libro,e scorsi che esso era ansimante,come un petto affannoso,le pagine si sollevavano come un diaframma,vi appoggiai sopra la mano,palpitava,poi l'orecchio,e scorsi il breve,lento,affievolito respiro come un sospiro.Eppure,intenta nella lettura dei contenuti,non mi ero mai accorta del cuore che batte in esso.
Morris
24-05-2009, 10.57.33
Ho seguito, trepidante, il vostro percorso nel ricercare quel misterioso respiro, sospirante di farsi scorgere da voi, inebriante lady Zaffiro!
Lo avete disegnato, colorato...e poi lo avete accarezzato con le vostre mani!
Sir Morris con ammirazione
zaffiro
24-05-2009, 13.58.47
[quote=Morris;7768]Ho seguito, trepidante, il vostro percorso nel ricercare quel misterioso respiro
grazie,sir morris,sono certa che avete vissuto la mia fremente attesa con molta partecipazione
Sir Eldred
14-06-2009, 18.13.01
Terzo mese invernale... metà della stagione.
Notte tra Sunnudagur e Manudagur.
Accampamento Jorgänsen di Solefald
Non ho voluto fare festa. Non ho voluto festeggiare la vittoria... benchè è stata sempre la mia parte preferita di un'intera guerra il festeggiare la vittoria con Idromele e selvaggina e i miei fratelli d'armi. Invece sono nella mia tenda. E piango. Se mi vedessero gli altri mi coprirebbero di disonore, sebbene i miei singhiozzi non siano udibili e io sia ancora così sporco di sangue e terra da non far intravedere le lacrime.
Ci conoscevamo da quando eravamo due piccoli omuncoli dai capelli corti che giocavano con le spade di legno alla guerra, prima che le nostre madri ci richiamassero per il pasto serale.
Abbiamo combattuto spalla a spalla in ogni battaglia, in ogni dove, su terra e in mare, contro i Cristiani, contro altri Normanni, contro i Germani, contro i Celti, persino una volta contro i Saraceni.
Abbiamo pregato assieme ogni Dio del nostro Pantheon.
Dal propiziarci la guerra pregando Thor, a renderci benevola Freyja per le nostre avventure amorose.
30 anni fianco a fianco.
E ora che mi rimangono i ricordi... il più vivido è quello più immediato e quello più terribile.
Questa mattina eravamo entrambi galvanizzati dalla battaglia imminente, come al solito.
Pieni di vita e dannatamente eccitati. Non pensavamo a nulla che non fosse affondare la mia ascia e la tua spada nel corpo dell'avversario e già cominciavamo ancor prima di incrociare le spade col nemico a conteggiare i corpi che avremo dilaniato coi nostri colpi, accaparrandocci la palma di maggior numero di avversari caduti ai nostri piedi sanguinanti.
Con questo spirito andammo in battaglia... i nostri nemici, erano quel popolo celtico che tanto fieramente porta alti gli scudi e le lance e le barbe e le folte chiome rosso acceso. I Pitti. Abitanti del Nord, come noi, ma niente a che vedere con il NOSTRO Nord. L'inverno più rigido per loro è la nostra estate più mite.
Noi due eravamo in testa, in prima fila, primi nell'impatto contro il nemico.
Combattevamo come al solito, spalla a spalla, falciando celta su celta. Avversari forti, valorosi, ma non erano Vichinghi.
Era tutto perfetto come sempre... ma poi... ma poi... se solo avessi saputo...
Un Pitto, armato di lancia, galoppava verso di te a spron battuto, brandendo la sua arma. E io mi voltai, staccandomi dalle tue spalle, per fendere l'aria dall'alto verso il basso, mozzando la sua lancia. Il colpo lascio così di sorpresa quello che probabilmente era più un coscritto che un vero guerriero, che si sporse, senza darne a mente, verso di me per la sopresa. Un secondo fendente, orizzontale stavolta, distrusse ogni sua pretesa di rendersi veterano almeno della sua prima battaglia.
"23!"
Urlai prorompendo in una sguaiata risata... aspettando il tuo solito commento di ripicca che sarebbe diventato un "24!".
Ma non arrivò. Mi voltai e ora che sarà quella l'immagine che mi accompagnerà per il resto della mia vita e mi caccierà nei miei prossimi sogni.
Una lancia ti usciva dal costato... il codardo figlio di un cane ti aveva preso alle spalle. E tu mi fissavi, con quegli occhi vitrei e la bocca spalancata in un'orribile smorfia di sorpresa e terrore.
E' stato un secondo prima tu ti accasciassi al suolo, neanche tu te ne sarai accorto. Nè tu amico mio, ne il tuo carnefice.
Ma è stata per me è un eternità.
Il Celta dietro di te ritrasse l'arma dal tuo costato, facendoti cadere sulla terra nuda, calpestando il tuo cadavere e brandendo la sua lancia verso di me, deciso a prendere anche la mia carne.
Non ricordò neanche la sua faccia... tant'è che come una furia gli feci volare il cranio con un solo, ben assestato colpo di scure.
La battaglia terminò poco dopo la tua morte, Haaralde... mentre tutti alzavano le armi e gli scudi e urlavano vittoriosi, io ero chinato a urlare di dolore.
Nessuno se ne accorse tanto si confondevano le mie urla con quelle dei nostri fratelli. Fu meglio così.
E ora io che farò?
La nostra religione dice che dovrei giubilare, che hai avuto la migliore morte possibile, che ora starai banchettando con Thor e bevendo con Tyr, che vedrai le lande di Asgard... che dormirai nel grande palazzo Valhalla!
Ma non riesco... non riesco, ti prego di perdonarmi se non posso gioire.
Il compagno di una vita ucciso così.
Abbiamo accettato indirettamente entrando in guerra questo rischio, pur non considerandolo.
Ma ora sono solo... e mi rendo conto della gravità di tale giuramento tanto tacito, quanto importante.
Dirò a Isa di farsi forza... dirò al tuo piccolo Jukka che ora sei uno degli Einherjar di cui tanto gli parlavi, uno dei guerrieri valorosi del Valhalla.
Quanto a me... prima o poi ti raggiungerò.
La mia vita da guerriero è iniziata con la morte dei miei avversari... finirà con la mia. Magari dilaniato da un'arma bianca, magari in un letto affogato nel mio sudore e nella mia urina per la vecchiaia che rende infermi e impotenti.
Ma il presente è che tu sei morto Haaralde. E per quanto mi sforzi di capire perchè... penso che la mia vita da oggi sia cambiata.
La guerra tutto d'un tratto non è più divertente come lo era un tempo.
Non mi sento più il dio che credevo di essere.
Perchè eravamo in due a crederci immortali.
E se tu mi hai dato prova di esserlo... allora mi sa proprio lo sono anche io.
Non leggerai mai tutto ciò... non puoi. Ma penso che nessuno lo leggerà.
E penso proprio lo butterò nel camino se me ne ricordo, perchè....
In quello stesso istante chiamarono Eldred a partecipare alla festa per la vittoria sui Pitti e per la scorreria andata a buon fine.
Poi si rese onore ai caduti... a causa di questi avvenimenti, Eldred non bruciò mai questa lettera, dimenticandosela tra i suoi effetti personali... in attesa di essere riaperta.
Perry Undomiel
15-06-2009, 00.06.39
Complimenti Sir, la vostra storia mi lascia di stucco!
zaffiro
15-06-2009, 01.00.56
Sir Eldred,porgetemi le vostre mani,lasciate che possa strigerle..Guardate,con le vostre lacrime le avete lavate dal sangue,ora sono pulite,robuste,vigorose e sagge,per affrontar nuovamente la vita.Due cose sono care all'uomo,ma al contempo cagione di sofferenze atroci,l'amore e la morte.Eppure,seppur esse sembrino l'una l'opposto dell'altra,sono così intrinsecamente strette tra loro che talvolta si fa fatica a sciderle,l'una può condurre all'altra per insostenibili pene del cuore,la seconda,può condurre alla prima per il sollevar dalle sofferenze del corpo.Voi amaste il vostro compagno,e ne soffriste per la morte,ora quell'amore perduto vi rende dolore,ma la morte che egli trovò nella maggior espressione del suo essere,e cioè combattendo,vi renderà la gioia del vederlo elevato alle divinità in cui avete ancora la forza di credere.In tali leggi che governano il mondo non troverete mai spiegazione logica,perchè non è nelle facoltà del genere umano,a noi è concesso viverle seppur,talvolta,costretti a piegarci ad esse per volontà di terzi.Riprendete il coraggio,e con esso la rassegnazione,saprete amarlo comunque,attraverso gli occhi di chi furono a lui cari.
Bella interpretazione,sir,mi è piaciuto soprattutto quel NOSTRO,a caratteri maiuscoli,quasi a levarsi come un urlo.Spero di rileggervi presto.Buonasera.
Vivian
07-07-2009, 17.53.21
Sono colpita dagli splendidi racconti delle dame e dei cavalieri di Camelot. Ho intravisto in queste meravigliose storie animi nobili e appassionati.
Dal canto mio invece ammetto che difficilmente trovo il coraggio di esprimere quello che si cela in fondo al mio cuore, non tanto per difficoltà nel trovare le parole quanto per semplice vergogna.
Per questo vorrei regalarvi una storia che più mi si addice, un racconto scherzoso che mi è venuto in mente leggendo la discussione "Enigmi a Camelot". Non badate alla metrica e alle rime, ve ne prego, non ne sono molto padrona, in compenso credo che il racconto che sto per offrirvi possa darvi un'idea dell'indole un pò irriverente della sconosciuta Lady Vivian.
Vi era un tempo uno strano sovrano che viveva in un reame lontano.
Nel regnare non era un granchè ma di enigmi era l'indiscusso re.
Passavano gli anni e ad ogni quesito egli rispondeva a menadito.
Giunto alla fine della spensierata vita, si avvide che la regal stirpe era finita.
Per risolver rompicapi i suoi doveri avea scordati,
nessuna sposa avea cercato e alcun erede procreato.
Per por rimedio a un tal problema emanato avea un proclama:
“Chi in ingegno la corona batterà, re indiscusso diverrà”
Per primo giunge un cervellone, in matematica un gran campione.
“Quando le cose vanno male, su che cosa potete contare?”
“Sulle dita” ribatte il sovrano, deluso assai dal semplice arcano.
Viene poi una servetta, con visino da furbetta:
“Vivo se mi alimentate, muoio se mi dissetate”
“Sei graziosa giovinetta, ma la corona non ti spetta.
Torna pure a ramazzare ed il FUOCO ad attizzare”
Giunge allora un canuto dottore, domandando con ardore:
“Rispondete mia Maestà, cosa cresce e mai diminuirà?”
Il re, tutto accigliato, esclama: “L’età!”, guardandolo sdegnato.
Ed ecco arriva il maniscalco, naso rosso e capo calvo:
“Cos’è che, se lo immergete, entra rosso e nero ne esce?”
Il re risponde un po’ mordace, poiché il quesito non gli piace:
“Del FERRO ROVENTE siete padrone, ma per esser sovrano troppo caprone”.
Ecco infine venire un buffone, calzari a punta e un gran cappellone.
Guarda il re e con voce suadente pone l’enigma che da tempo ha in mente:
“Son più di Dio misericordioso e più del Demonio velenoso,
Mi posseggono i poveri in gran quantità, il ricco, all’opposto, non ne ha necessità.
E se il tuo appetito con me vuoi saziare, preparati presto alla vita lasciare”.
A lungo il re rimuginò, fino al sorger del sole a null’altro pensò.
Il dì seguente venne il giullare la soluzione del rompicapo a reclamare.
Il sovrano a lungo avea pensato, ma alcuna risposta avea trovato.
Accolse l’enigmista porgendogli la mano e chiese la soluzione dell’assurdo arcano.
Il buffone, non proprio nobilmente, sghignazzò in faccia al re grossolanamente:
“Maestà, è normale che nulla vi sovvenga in mente
Poiché la risposta è proprio NIENTE!”
Il sovrano rimase abbindolato, poi si destò e disse d’un fiato:
“Arguto giullare il mio regno è finito, spero di esser per voi un servo gradito”
Ma il guitto burlone svelò il suo inganno e rivelò al re il vero danno:
“Mi dispiace mio signore ma giullare son nel cuore,
son nato per beffare, non certo per regnare.
Vi lascio con l’arcano più grande pel sovrano
Chi mai potrà ambire, vostra Maestà a susseguire?”
Così dicendo s’inchinò e un ghigno maligno gli regalò,
si voltò piroettando e uscì dal castello saltellando.
Vanegoor
07-07-2009, 20.36.35
:smile_clap::smile_clap: Milady, il vostro racconto svela in voi un animo tanto ben disposto alla poesia che ogni verso ne reclama uno seguente! Abbandonate pure il velo di vergogna che illecitamente adombrava il vostro estro poetico, e lasciate che l'immaginazione conceda verbo ed arte agli straordinari personaggi che dimorano nella vostra mente. :smile_clap:Complimenti, come voi foste ispirata dai racconti precedenti, coloro che leggeranno qui in futuro saranno ispirati dal vostro!
... Concedete cortesemente una piccola curiosità? Per quale ragione al mondo se voi foste un popolo vorreste essere proprio lappone? :confused::confused: Vi piace forse viaggiare in slitte trainate da renne?
llamrei
07-07-2009, 21.50.51
Milady Vivian: mi chiedo, perchè mai privare noi della vostra bravura? Non vi è vergogna alcuna dimostrare quanta dimestichezza si ha nel metter in fila tanti bei ed estrosi pensieri!
Son veramente "orgogliosa" che le migliori penne di tutti i reami....siano cittadini di Camelot! Per i graditi ospiti che passano di qua e non hanno ancora pensato di soggiornare in questo luogo meraviglioso, vi consiglio vivamente di sfogliare le pagine di questi libri virtuali. Meritano veramente.
Morris
07-07-2009, 23.22.18
Complimenti sinceri a Sir Eldred e Lady Vivian...sono orgoglioso di avervi qui a Camelot!
Vi seguirò più attentamente in ogni vostro percorso, lo meritate!
Sir Morris
Vivian
08-07-2009, 10.26.48
... Concedete cortesemente una piccola curiosità? Per quale ragione al mondo se voi foste un popolo vorreste essere proprio lappone? :confused::confused: Vi piace forse viaggiare in slitte trainate da renne?
Sir Vanegoor avete indovinato, mi divertirei molto a fare un breve tragitto su una slitta trainata da renne ;). Amo il vento gelido e i paesaggi innevati.
Adoro stare all'aperto quando la neve ricopre ogni cosa e tutt'intorno regna un silenzio surreale, magico. Mi piacciono i cieli grigi e la luce soffusa che ne deriva. Ma non disdegno comunque una bella passeggiata in una giornata tiepida e soleggiata.
Vorrei ringraziare lady Llamrei, sir Vanegoor, e sir Morris per i complimenti. Son lieta che i miei versi siano riusciti a strapparvi un sorriso.
Trovo assai piacevole leggere i racconti dei cittadini di Camelot e questa sarà la prima sezione che visiterò ogni volta che avrò la possibilità di vagare per il regno. Spero che al più presto qualche altro cittadino voglia mostrarci la sua abilità nell'arte della scrittura.
zaffiro
08-07-2009, 14.45.07
Lady Vivian,che piacere fare ritorno a camelot e trovarvi dei versi così originali,vi porgo in lieve ritardo i miei complimenti con lo stesso entusiasmo dell'esatto momento in cui ci faceste dono delle vostre qualità di scrittrice,mi unisco a sir vanegoor nell'esortazione a proporci altri vostri scritti in rappresentanza dei vostri pensieri e mi permetto di aggiungere che vi siete presentata a noi con grande grazia nei vostri scritti,la stessa che vi annunciò nella presentazione a corte.
Buona permanenza a camelot e che troviate quì la maggior espressione dei vostri pensieri poetici.
Vivian
08-07-2009, 18.02.35
Lady Vivian,che piacere fare ritorno a camelot e trovarvi dei versi così originali,vi porgo in lieve ritardo i miei complimenti con lo stesso entusiasmo dell'esatto momento in cui ci faceste dono delle vostre qualità di scrittrice,mi unisco a sir vanegoor nell'esortazione a proporci altri vostri scritti in rappresentanza dei vostri pensieri e mi permetto di aggiungere che vi siete presentata a noi con grande grazia nei vostri scritti,la stessa che vi annunciò nella presentazione a corte.
Buona permanenza a camelot e che troviate quì la maggior espressione dei vostri pensieri poetici.
Vi ringrazio milady, i complimenti di un'abile scrittrice come voi mi incoraggiano a proporvi, di tanto in tanto, qualcuno degli scritti a me più cari.
Ne approfitto per complimentarvi con voi per il modo delicato e, al tempo stesso, appassionato con cui esprimete i vostri pensieri.
zaffiro
08-07-2009, 18.58.20
Lady Vivian cara,sono onorata di essere motivo di incoraggiamento per voi a render noti i vostri più cari pensieri espressi nello scrivere.
Temo,però,di non meritare i vostri complimenti in quanto io non ho,ahimè,alcuna virtù di scrittrice,se,talvolta,mi cimento,è solo perchè con gli scritti posso rendere,seppur minimimamente ed indegnamente,un pensiero d'affetto e di stima per chi è fonte per me di ispirazione ed incitamento ai sogni,null'altro che questo,in quanto nella forma i miei lavori(perdonate l'impropriatezza dell'uso di questo termine)sono organizzati con semplicità ,e non recano eleganza alcuna nè,temo,originalità.Ma vi ringrazio,se non altro,per il piacere che vorrete offrirci nel proporci i vostri,dei lavori,e vi aggiungo che sono dispiaciuta che non possano essere eguagliati alla lettura dalle vostre labbra ma solo uditi in un tono di voce immaginario che sicuramente non equipara la grazia di cui vi fu fatta dono anche nella voce dalla natura.
Vivian
09-07-2009, 10.49.57
Mia cara lady Zaffiro, la modestia è sicuramente una delle virtù in voi più radicate. Neanche io mi definisco una scrittrice, peccherei di presunzione, ma vi assicuro che i vostri lavori nulla hanno da invidiare a tanti autori che han fatto dell'arte della scrittura il loro mestiere.
Non è forse esprimendo i loro pensieri e i loro sogni che tante superbe penne ci han regalato dei piccoli tesori della letteratura? E voi, milady, avete la capacità di rapire il lettore e accompagnarlo con delicatezza nei più reconditi angoli del vostro nobile cuore.
Ma non temete lady Zaffiro, non avrete mai bisogno di andare contro la vostra indole tanto modesta: a celebrare la vostra bravura ci penserà chi, come me, trae infinito piacere dalla lettura dei vostri scritti.
lucia
09-07-2009, 11.42.51
Sir Eldred, la vostra storia è davvero bella e commovente:sad_cry_me:...
zaffiro
09-07-2009, 11.55.24
Milady Vivian,accolgo il vostro elogio con onore e piacere perchè esso è indirettamente rivolto alle persone a me più care,più che a me stessa,che,ribadisco,non ho alcun merito,se non per mezzo di loro.
Proprio in queste sere mi ritrovavo a scrivere a sir vanegoor,e sono certa che,data la stima che vige tra noi,acconsentirà a che io sveli minimamente i contenuti a lui rivolti,che io sono un libro aperto,e che i capitoli che in esso,chiunque abbia voglia di accostarvi può leggere,sono scritti e sviscerati intorno alle poche persone che ho accanto,senza le quali il mio libro non avrebbe modo di recare parole,nè io stessa di definire la mia una vita.Le postille,le didascalie e qualche immagine,sono,invece,raffinatezze a completare ed arricchirne i temi principali che io traggo dagli incontri anche più fugaci della mia quotidianetà,da uno sguardo colto di passaggio ad un viandante,ad un sorriso strappato improvvisamente a chi un minuto prima era era in lacrime per strada,al disappunto che unisce noi pendolari nel male comune del viaggio nei mezzi pubblici.
Se mi permetto di fare riferimenti così personali,è perchè negli incontri in questa realtà virtuale ho investito molta fiducia,perchè credo che ad unirci sia il sogno reciproco di vivere i valori della vita,laddove il ritmo frenetico del lavoro,dello studio,delle necessità pratiche,non ci permettono di esprimerli appieno sui luoghi pratici e reali da noi vissuti,se non per altro perchè non ci si può fermare molto a lungo,e questo sogno che ci accomuna è sufficiente solida base per credere in chi si porta a Camelot pur provenendo da molto lontano.
Colgo,pertanto,l'occasione di rivolgere a voi i miei ringraziamenti per il cuore che state riponendo in quest'avventura,nonchè i più vivi ringraziamenti per la stima indirettamente riposta in me ed in tutti noi.
Vi lascio con l'augurio di una buona giornata irradiata dai sorrisi di chi vi circonda ed elargisco lo stesso augurio a tutta Camelot.
Vivian
09-07-2009, 16.44.17
Lady Zaffiro, son lieta che mi abbiate accordato una fiducia tanto grande da condividere con me una parte dei pensieri che già avevate rivolto a Sir Vanegoor.
Vi sento molto vicina, su alcuni punti, al mio modo di intendere. Ci accomuna in particolare la curiosità che nasce dagli incontri fugaci che la vita quotidiana ci offre. Mi ritrovo spesso a fantasticare su quale storia e quali pensieri si celino dietro ai tanti volti che attirano la mia attenzione. Spesso sfuggono alla vista nell'arco di pochi istanti ma restano vividi nella mia mente, si mischiano, mi portano a creare un mondo immaginario che vive solo nella mia testa.
E concordo con voi anche su quanto avete espresso riguardo a questa realtà virtuale. Essendo giunta da poco ancora non ho avuto modo di stringere alcun legame con coloro che tanto appassionatamente la frequentano, ma mi auguro che accada anche a me quello che avete descritto: spero di poter trovare in questa realtà una dimensione in cui vivere liberamente alcuni aspetti del mio essere che troppo spesso tendo a soffocare nella vita al di fuori di Camelot. Non fraintendete, milady, non cerco una fuga dalla vita reale, cerco piuttosto una dimensione in cui esprimere quella parte di me, legata ai miei sogni e alle mie fantasie, che nella società "moderna" non riesco a mostrare con disinvoltura.
Vi ringrazio per l'attenzione che mi avete rivolto e spero di poter ancora, in futuro, avere il piacere di discorrere con voi in maniera tanto libera e spontanea.
zaffiro
09-07-2009, 19.37.37
Non temete,milady,alcun fraintendimento sarà apposto alla libera espressione di ogni vostro pensiero,credo che in ogni creatura terrena vi siano due aspetti dell'anima,quello reale che ci fa aprire al mondo che ci circonda,e quello surreale che più intimamente teniamo celato per gelosia,talvolta,più che per timore.Quest'ultimo aspetto è quello che ha maggior ponderanza nei nosrti pensieri sebbene venga accuratamente occultato volutamente anche a noi stessi,per esploderci nel cuore quando cala il silenzio della notte,o se arrestiamo le nostre azioni ad ascoltare solo il respiro che emettiamo.Se c'è luogo ove farlo venir fuori in tutta la sua "prepotente"espressione,credo sia davvero Camelot,ora spetta a voi darvi forma per mostrarlo ad occhi che lo guarderanno diversamente dai vostri,secondo la propria disponibilità ad accoglierlo,sia esso in scritti,racconti,pensieri,commenti,anche una sola parola che lo racchiuda,renderà a voi appagamento per l'averlo coltivato e nutrito,ed a noi,un piccolo tesoro in più da incamerare nel bagaglio delle nostre esperienze in comunione.
Morris
13-07-2009, 01.47.04
Stamane, me ne stavo..tranquillo e solingo..in spiaggia..a prendermi la mia solita tintarella domenicale.
Ad un certo punto...venni turbato da un urlo di donna...che era rimasta ferita ad un piede: qualcosa ...sotto la sabbia e i sassi..emergeva minacciosamente acuminata.
Un ragazzo, tentò subito..di capire cosa fosse...cercando di estirparla...ma senza riuscirvi.
Altri signori bagnanti...cercarono in tutti i modi di sollevarla...ma senza esito.
Attorno al pericoloso oggetto appuntito...si formò un folto cerchio di curiosi e intraprendenti uomini forzuti...che ..a turno ..si cimentarono per compiere l'impresa...ma fallivano tutti ..e "la spada d'acciaio" rimaneva ancora al suo posto.
Si era creato un vuoto...nessuno più si avvicinava a quel tratto di spiaggia.
A quel punto, quando il cerchio si sciolse per gli invani tentativi....mi alzai...e carico della giusta energia e stimolato dall'indole cavalleresca..afferrai con massima concentrazione e forza (JET kun DO)
l'estremità ...e con un urlo alla Sir Eldred...dissotterrai un metro e mezzo di annerito cavo d'acciaio arrugginito....incitato da alcune persone che avevano creduto nel mio intento!!!
Ebbene...fui ringraziato dai soli bambini e dalle sole mamme: gli uomini si erano già dileguati..per orgoglio!
Lo attorcigliai con rabbia..facendone una palla...e lo gettai in un contenitore apposito.
Mi tuffai in mare per pulire il mio corpo....fui contento di rivedere la gente riempire quello spazio vuoto.. e continuare a divertirsi senza più timore alcuno.
Sir Morris
Sir Eldred
13-07-2009, 01.57.34
Che atto di coraggio e valore Sir Morris! Per fortuna eravate voi li, non oso pensare quale altre lesioni avrebbe provocato quell'arma! Che gesto nobile!
Ma...
...e con un urlo alla Sir Eldred...
Ma oh xDDDD
llamrei
13-07-2009, 10.19.09
Pensate, la voce è giunta sin qui in un battibaleno! La voce narra di una impresa sovrumana compiuta da un uomo. Uomo che non ha voluto lasciar traccia del proprio nome ma che le sole gesta già lo identificano. Complimenti Sir.
Vivian
15-07-2009, 16.06.14
Sir Morris, sono colpita dal vostro valore e dal vostro altruismo. Meritate l'ammirazione di tutte le dame di Camelot.:smile_clap:
Morris
10-09-2009, 22.08.30
Un anno fa, presso la mia residenza estiva..Altavilla Milicia (PA)...si perse una cagna (Sasha), razza "Pastore Tedesco"....appartenente ad un mio simpatico vicino.
Questi, mi confidò che l'aveva picchiata...probabilmente aveva intuito, dalla mia espressione, che avevo carpito ciò.. da me....lui.. conosce il mio amore per gli animali.
Avevano cercato dappertutto per tre giorni di fila...niente di nulla.
Appresa la notizia, andai a prendere Hero..il "Labrador" di mia sorella....gli feci annusare la cuccia di Sasha...e gli gridai..."Dobbiamo trovarla..Sasha....dai...conto su di te"!
Il cane.. mi guardò negli occhi... comunicandomi che era pronto..e così...via..per la campagna!
Dopo circa un'ora di ricerche, Hero...ahimè...scorse un cane.. in lontananza...e corse come una saetta verso di lui....si era lei...era proprio lei...era vispa...ma rimaneva immobile....aveva un'anca spezzata (l'avevano investita)...ero più triste che felice.. per il ritrovamento.
Andai a prendere l'autovettura, alzai di peso Sasha e la portai al padrone.
Erano tutti felici..al mio ritorno...tranne io.
Gli dissi di portarla immediatamente da un veterinario e di farla operare....ma sapevo che..essendo anziana...avrebbero optato per la soppressione....e così fu.
L'indomani..mi raccontarono il triste epilogo.
Non avrei mai raccontato questa storia.. se non vi fosse stato il seguito..accaduto un mese fa....
Sir Morris
Morris
30-09-2009, 15.25.47
Estate 2009 (Agosto)
Un giorno, il medesimo vicino, mi annuncia che gli hanno regalato un cucciolo di cane, incrocio tra Maremmano e Labrador...dal nome: Max.
Fa subito amicizia con Hero.. (Labrador di mia sorella) ed infatti..quando lo porto a passeggio..si aggrega anche lui.
Un cane fantastico, ubbidiente, attento..più di Hero stesso...insomma.. mi ci affeziono in modo intenso e lui ricambia con entusiasmo.
Le cose vanno per il miglior verso, siamo tutti contenti e soddisfatti..... quando..un Lunedì, accade un fatto spiacevole: i vicini erano rientrati momentaneamente a Palermo, Max è da solo in villa....dei ladri (4) entrano all'interno della loro recinzione, lui comincia ad abbaiare in modo strano...combinazione vuole che mia sorella sia in terrazza ad abbronzarsi e ..da lì...scorge gli intrusi ed urla il mio nome...e poi.. quello di Max..del quale non sentiamo più il latrato.
Indosso le "tennis" di mio nipote, velocemente.. scavalco il loro primo cancello e corro a più non posso verso la casa.
Noto due di loro, al di fuori, fare da palo, gli altri due sono entrati dalla finestra e stanno rovistando tutto (sento i rumori).... mio padre....grida dalla terrazza: "E' meglio che scappiate, sarà meglio per voi"......ci separa solo il cancello principale....ci guardiamo in volto da lontano... scavalco... ma loro..insieme agli altri.. fuggono come saette.
Max, per fortuna, non è stato avvelenato, gli hanno dato cibo sano...un quarto di pollo.. credo: Ladri si.. ma gentiluomini!
Mia sorella aveva avvertito la Polizia e i proprietari: "Non sono riusciti a portare via nulla", affermeranno in seguito.
Max, rimane un pò traumatizzato, non vuole più rimanere da solo..e il suo atteggiamento cambia un tantino: in loro assenza fa i capricci sporcando e rompendo qualche pianta.
Dico loro di avere pazienza e che si deve abituare...ma, dopo 15 gg, decidono di darlo a degli amici di S.Nicola (paesino limitrofo).
Apprendo la notizia, mi arrabbio paurosamente...ma poi mi calmo....fino a quando..dopo qualche giorno, vengo a sapere che Max è scappato e non si sa più dove sia.
Tutti, vecchi e nuovi proprietari, lo cercano....manca ormai da 48 ore... niente da fare!
Il vicino, tenta di salutarmi, ma io giro il viso dall'altra parte.. sono troppo deluso: il cane forse è morto, pensai, come accadde quasi con Sasha.
All'improvviso, nel far della quarta notte, una voce piangente (è il figlio del vicino): "Mister Morris.. si svegli per favore...Max è tornato.. ed è ridotto male...venga da noi, è lì"!
Giungo lesto...Max è ridotto "un Cristo di pietà", m'inginocchio e lui allarga le zampe..come per abbracciarmi: ha seguito l'istinto e gli odori....ed ha percorso la strada più impervia.... tra roveti, spine, burroni, crepe ed arbusti taglienti...per tornare dal suo padrone.
Max è stato portato, immediatamente, in una clinica veterinaria...e così si è salvato.
Il mio vicino mi ha promesso che mai e poi mai abbandenerà più il suo cane, mi ha detto, piangendo:"Ho imparato una lezione di vita...e per giunta, da un cane"!
Ho rigiocato con Max l'ultima settimana d'estate, non vedo l'ora di rivederlo....mi manca così tanto.
Sir Morris
llamrei
30-09-2009, 15.30.34
Triste la prima storia, più felice la seconda:smile:
Morris
05-10-2009, 03.07.45
Grazie, lady Llamrei, per aver letto e.. spero.. apprezzato i due diversi epiloghi!
Avrei tante storie da raccontare con protagonisti i miei amici animali....mi hanno insegnato più cose loro...che gli uomini stessi!
Sir Morris