Visualizza versione completa : Il mistero delle Cinque Vie
Pagine :
[
1]
2
3
4
5
6
7
8
9
Guisgard
05-05-2017, 05.11.52
Tutti i luoghi, le strade e le dimore descritte in questo Gdr sono realmente esistenti e situate nell'antica contrada Afragolignonese delle Cinque Vie, così come esistente è la nobile stirpe degli Altavilla.
Anche i suoi segreti ed i suoi misteri sono realtà.
PROLOGO
La brughiera appariva muta e spettrale come un sepolcro, sovrastata da un manto di infinite nuvole di un bianco cupo, simile ad un immenso sudario pronto dal Cielo a coprire tutta la Terra.
In tutto il feudo pullulavano sensazioni contrastanti e diversissime, quali l'impazienza, la paura, la curiosità, l'eccitazione, l'angoscia e la peggiore di tutte, ossia l'indifferenza.
I pedoni, uguali a pecore belanti al giogo di un pastore invisibile, risalivano le stradine della contrada, attraversando piazze e vicoletti, mentre tutt'intorno fervevano i preparativi, mettendo a posto le sedie, predisponendo dei palchi sorti per l'occasione e parando finestre ancora vuote.
Al rintocco della campana tutto lo spettacolo sarebbe cominciato.
Man mano che ci si avvicinava alla Rotonda dei Migliori la folla si faceva più fitta ed ogni schiamazzo, voce e suono andava perdendosi in quella sterminata Babele che animava l'intera contrada delle Cinque Vie.
Sulle numerose teste dei presenti solo due cose si ergevano: la colonna sormontata dalla Croce e gli alti ceppi del rogo.
Sulla legna ammassata alcuni uomini gettavano erbe profumate ed aromi, tra cui il finocchio, emblema così dei molti rei di sodomia condannati per tale colpa, affinchè l'olezzo delle carni carbonizzate in seguito all'arsura non giungesse ad appastare il centro abitato.
Due individui stavano ai piedi del rogo mangiando pane, salsiccia, formaggio e bevendo vino rosso simile a sangue caldo.
A quella vista il condannato, che era rimasto impassibile fino a quel momento, nonostante gli insulti della folla ed al lancio di pomodori e frutta marcia, sentì un sudore freddo sgorgargli da ogni poro della pelle.
Il reo era stato trasportato lì dal carcere vecchio, dove aveva trascorso la notte assistito da un Domenicano che inutilmente aveva cercato di strappargli una richiesta di perdono per i suoi peccati.
L'intera contrada appariva come un vasto ed affollato anfiteatro, con il suo brulicare di teste, molte delle quali di donne con i loro bambini, tutti ansiosi di poter assistere allo spettacolo.
Rollone d'Altavilla, signore delle Cinque Vie, aveva giurato sin dalla sua nomina a vassallo dei Taddei di schiacciare ogni forma di eresia ed ateismo con tale violenza da spingere i condannati a preferire le pene eterne dell'Inferno, anziché vivere nelle sue terre.
Ma negli occhi dell'eretico, freddi ed inanimati, nessuno aveva visto scorrere qualcosa che anche lontanamente poteva definirsi paura.
Alto e magro, quasi scarno, dal viso emaciato e l'espressione torva, gli occhi piccoli ed i capelli lunghi e grigi, appariva indifferente a tutto.
Lo conoscevano semplicemente con l'epiteto del Rosso e da sempre aveva suscitato nei suoi simili, ammesso che un uomo come lui potesse assomigliare agli altri, inquietudine e biasimo.
Si definiva un alchimista, ma per tutti era un potente stregone che rinnegava il Cielo e la sua Chiesa.
Il calesse su cui, incatenato, l'eretico veniva condotto al rogo si arrestò a pochi passi da quell'austero patibolo.
Un chierico incappucciato gli si avvicinò, quando fu fatto scendere dal carretto, porgendogli un Crocifisso che lui con sdegno rifiutò di baciare.
Allora un nuovo rintocco della campana sancì un cupo silenzio che scendeva sulla piazza.
Così il chierico cominciò a recitare alcune orazioni, invocando infine il Perdono dell'Onnipotente sull'anima del condannato.
Dopo ciò i due uomini che fino a poco prima erano stati impegnati a mangiare ed a bere si impadronirono del reo, portandolo sul rogo e legandolo con forza.
Uno dei due prese una lunga e robusta mazza di ferro con la quale colpì le braccia del condannato, strappandogli un lungo grido di dolore.
I due uomini accesero infine i piedi di quel rogo, che in un attimo fu avvolto da un fumo nero e fiamme sempre più alte e minacciose.
“La vostra è la giustizia degli uomini...” disse urlando il Rosso alla folla, con lo sguardo rivolto verso il Palazzo degli Altavilla “... della follia... dell'ignoranza... della superstizione...” mentre il fuoco ed il fumo avvolgevano il rogo “... ma una giustizia superiore mi darà soddisfazione... quella della natura... io ti dico... popolo di questa contrada maledetta... ti dico che tornerò... è il nome del mio sangue che grida... tornerò e vi vedrò marcire nel vostro di sangue... che maledetto sazierà la terra come gli escrementi degli animali impuri...”
Il fuoco allora lo prese, consumandogli lentamente le carni e seccandogli il sangue, nella più orribile delle morti.
https://www.contramuro.com/wp-content/uploads/2017/02/bgi-696x435.jpg
IL MISTERO DELLE CINQUE VIE
Episodio I: Le ombre della brughiera
“Lo stolto pensa: «Non c'è Dio».”
(Salmo 13)
Prendete qualsiasi sentiero vi piaccia e nove volte su dieci vi condurrà nel verde.
Il verde ha qualcosa di magico, di ancestrale che strappa gli uomini al grigiore delle città e li conduce verso prati fioriti, campi incolti, foreste misteriose e vallate sconfinate.
Il verde è ovunque, ci circonda, ci racchiude, ci racconta.
Il verde è il colore dei nostri sogni, poichè di esso è tinta la speranza e dunque il desiderio stesso.
Il verde è come uno specchio dove ogni uomo può vedere riflesso se stesso ed il proprio Destino.
Il verde tinge la Terra, la sola cosa che si estende tra il cielo ed il mare, delimitandoli ed unendoli allo stesso tempo.
E nulla al mondo è più verde, affascinante, selvaggio e misterioso della brughiera Afragolignonese.
Nel ridente distretto delle Cinque Vie, delimitato proprio dal ducato della felice Capomazda e la capitale, tutto sembrava scorrere staticamente come sempre, come da secoli avviene in questo vecchio angolo dell'Antico Regime.
Il frumento riempiva fecondo i granai, gli ultimi carciofi erano stati raccolti ed i rossi lamponi gremivano le casse delle botteghe.
Le normali attività animavano contadini ed artigiani, con la contrada immersa nel silenzio primordiale della brughiera.
Era un mattino velato di foschia che man mano andava dissipandosi in un leggero alone di vapore appena screziato dai raggi del Sole, che filtravano tra le foglie intrise di rugiada e lo sfolgorio delicato dei fiori di campo.
Tutto dunque procedeva come sempre, nonostante invece quella vaga inquietudine, quell'angoscia soffusa che ormai inevitabilmente era scesa su tutti gli abitanti del posto.
I due cadaveri ritrovati, appartenuti ad una contadinella e ad un bambino, avevano finalmente scosso dal torpore la gente della contrada.
Ma mentre nella bassa borgata la vita scorreva come sempre, nel palazzo degli Altavilla, i signori delle Cinque Vie, alcuni nobili ed alti borghesi si erano radunati per una cena che aveva preso una piega inaspettata.
“Signori...” disse il dotto Ennius ai presenti “... come ben sapete, il maggior ostacolo per svelare l'effettiva veridicità di ciò che comunemente affermiamo essere un mistero sta nel produrre fatti in grado di chiarire la sua natura... tuttavia, quando i fatti sono presenti e dimostrabili anche il più inguaribile degli scettici, per quanto possa accanirsi, dovrà infine accettare ed ammettere la validità di quanto accertato...” spostando gli occhi verso uno di coloro che lo ascoltavano “... siete d'accordo su questo, monsignor Kismy?”
“Per quanto mi riguarda...” rispose il chierico col suo accento straniero “... i fatti possono anche essere convincenti, però è la conclusione che se ne trae che può essere sbagliata.”
“Avanti, monsignore...” divertito Fabbrio, il capocomico del teatro privato del palazzo “... non è uso dire... beati quelli che credono e non vedono?” Sarcastico. “Pensavo che per voi chierici fossero un dettaglio inutile le prove.” Ridendo.
“Io però ho prove...” Ennius “... prove che mi hanno spinto a venire fin qui... per dimostrare come un antico mistero possa essere svelato... svelato con l'aiuto della ragione e della scienza. Infatti voi tutti siete qui, attratti dagli ultimi inquietanti accadimenti, per una sorta di caccia al mostro... io invece, amici miei, sono qui per una caccia al tesoro...” per poi sorseggiare del vino rosso.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/d5/19/03/d519033427df1ea822d8360ad80457c2.jpg
+++
Lady Gwen
05-05-2017, 05.22.14
L'inizio di un'altra nuova e pallida giornata era alle porte.
Ormai tutti i giorni scorrevano uguali, solitari, in questo luogo freddo e senza vita.
Una vita, la mia, che era stata rubata, come ''congelata'' in attesa di qualcosa che non sarebbe mai arrivato.
Incessantemente e ogni giorno avevo guardato fuori dalle grandi finestre per scorgere speranzosa la chiave della mia liberazione varcare la soglia di quel cancello, tenuto su ormai solo dai rovi che vi si erano avviluppati attorno.
Ma nessuno era mai giunto.
Ed io rimasta ancora lì, a vagare come leggera brezza autunnale in quella magione, che mai prima d'ora mi era sembrata così grande, ora che era vuota, ora che non c'era più il calore della vita a scaldarla, nè il palpito dei cuori a romperne il silenzio assordante.
Una vita per un rifiuto.
Una vita tramutata in effimera e impalpabile sopravvivenza.
Impalpabile come i petali dei fiori che arricchivano il giardino attorno la magione, ultimo dono di quella donna che aveva rubato la mia esistenza.
Calendula sui toni del tramonto e candido biancospino, ''per la speranza di alleviare il tuo dolore, Cassandra''.
Solo così, infatti, venivano alimentati quei fiori, unica fonte di vita in quel terreno mortifero, concimati dalla speranza e innaffiati da lacrime di dolore.https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/2b/e1/ea/2be1ea7a48de80dd7b0bee6ae3ede827.jpg
Capitava in alcuni giorni, come oggi, che scendessi nell'atrio al piano di sotto, dove la magione era più colpita dal Sole e proprio davanti ai suoi raggi che inondavano le finestre andavo a posizionarmi, lasciando che quelle lame di luce gialla e metallica mi attraversassero, mentre il pulviscolo scendeva su di me come sangue dorato che sgorgava da quelle ferite senza dolore.
Era come pensare di non esistere, per quei pochi minuti al giorno; un pensiero migliore di quello di dover esistere solo a metà, di rassegnarsi ad essere materia evanescente ed incorporea.
Alle prime luci dell'alba, dunque, scivolai come il vento sulle foglie lungo la consunta scalinata centrale, giungendo di fronte all'alta vetrata nel momento esatto in cui il Sole arrivava ad illuminarla.
Così, mi lasciai invadere ed attraversare, come se il mio corpo, o ciò che ne restava, fosse per quella luce fredda e paglierina solo un'altra finestra da attraversare, un vetro inconsistente privo di sfaccettature e di respiro.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170505/830aedba7e059c249625950e853bebcf.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
L’aria era leggera, e lievemente uggiosa, quella mattina, non sembrava nemmeno maggio, un pallido sole fece capolino dalla finestra.
Non volevo nessuno al mattino, prima che potessi pronunciare una parola gentile doveva passare come minimo un’ora, forse... o magari due, meglio tre.
Trovai come ogni mattina il bagno già pronto e la colazione imbandita, con alcuni documenti messi lì perché ci dia un'occhiata.
Insomma cominciano tutti a stressarmi di prima mattina, pensai, alzando gli occhi al cielo.
Dopo essermi goduta quella prima ora di libertà, chiamai le ancelle con un campanello, perché mi aiutassero a vestirmi.
Il silenzio continuò ad avvolgermi, fino al consueto arrivo di Velièn, con il programma della giornata, e il resoconto quotidiano.
La ascoltai distrattamente, con qualche cenno del capo, qualche espressione di approvazione, o di disapprovazione, ma nulla di più.
Per carità, non sapevo come avrei fatto senza di lei, ma quelle faccende mi annoiavano terribilmente, soprattuto di prima mattina, sopratutto se mi ricordava che non avrei avuto un attimo per me fino a pranzo.
Perciò, se avevo intenzione di allenarmi un po', potevo anche scordarmelo.
Il mio umore non faceva che peggiorare, ed era il momento delle udienze pubbliche, tanto per rendere la mia giornata ancora più divertente.
Dovevo assolutamente organizzare una festa, sì, una bella festa con combattimenti, balli, ospiti da tutto il regno.
Ecco, primo pensiero incoraggiante della giornata.
Arrivata nella grande sala, scese il silenzio più assoluto al mio passaggio, rotto solo da qualche bisbiglio sussurrato, soffocato subito dopo.
La voce dell'araldo, poi, scandiva chiaro e nitido l'annuncio che Elyse Philoumene I, regina di Beltàs, era giunta.
Come se non mi avessero già visto.
Camminai lentamente verso l'alto scranno, per poi voltarmi verso la sala, e sedermi, un movimento solenne e austero.
Restai in silenzio per un altro lungo istante, poi con un cenno della mano comunicai che le udienze erano ufficialmente aperte.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/14/54/26/14542683639b77fce7d9de0890a96e1f.jpg
Nyoko
05-05-2017, 09.53.29
Le sbarre di una gabbia mi accolgono la mattina appena sveglia. Sono le stesse da quando ho memoria. Mi metto a sedere osservando l'esterno con occhi stanchi e ancora ristretti in una fessura. Chissà dove siamo adesso? Che ore sono e quando inizierà il prossimo spettacolo? Mi alzo e mi sistemo i lunghi capelli bianchi, la ragione per cui sono qui, rinchiusa in uno zoo che gira il mondo. La vecchia strega fallita che mi ha cresciuto, mi ha ritenuto l'apice bellezza fra tutte le sue creature che, grazie ad un tocco di magia illusoria, appaiono ancora più spettacolari. Come Ghira, una ragazza a due teste che grazie alla magia è diventata con tre teste. O Zuko, un ragazzo reso estremamente peloso sempre con la medesima magia. Tutti qui, compresa me, siamo stati avvolti da un piccolo incantesimo, che svanirebbe se uscissimo dalla gabbia. Io, data la rarità dei miei capelli e il pallore della mia pelle, sono stata trasformata in un unicorno umano, ma oltre al corno e alle orecchie lunghe, non ho nulla di magico. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170505/6472c261b7505f05bd3687c0c45c6048.jpg
Dopo aver indossato il mio abito per gli spettacoli, mi affaccio alle sbarre, guardando i miei compagni. La vecchia strega, che tutti chiamavano "Babaluci", stava facendo il suo consueto giro di controllo, per rinnovare gli incantesimi o rimproverare qualche tentativo di fuga che spesso avveniva. Io ero fra i veterani della compagnia, arrivata in essa alla tenera età di 5 anni.
"Non ti vuole nessuno per quella che sei" furono le prime parole che mi disse Babaluci.
"Sei più apprezzata qui con me che fra la tua gente. Ti ho fatto un favore a portati via da lì."
Mi ero rassegnata all'idea di essere solo un fenomeno da baraccone e nulla più. Della mia gente non avevo alcun ricordo, tranne un bellissimo medaglione blu che portavo sempre con me https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170505/a9536f9e3b159f0261f3f85ebeb2c0e5.jpg
Con esso mi aiutavo a sorridere e ad esibirmi. Il mio spettacolo consisteva nell'apparire al pubblico come una innocente ma pericolosa creatura, che come potevo dare gioia, potevo anche dare dolore e frustrazione.
"Ammirate l'ultimo unicorno" era la parola d'ordine a dare il via allo spettacolo, e ormai sapevo a perfezione ogni mossa. Ma al di là dello spettacolo, io ero Astral, ragazza curiosa e un po' troppo vivace per assomigliare ad una solenne creatura delle foreste. Tuttavia, non potevo smettere di fare "l'unicorno", ero cresciuto in quel modo, fossi uscita dalla gabbia, sarebbe cambiato solo il mio aspetto. Eppure, non manca il desiderio di uscire da lì, esplorare il mondo in modo diverso da come ho sempre fatto, conoscere nuove cose, ma soprattutto... Ritrovare i miei genitori, la mia gente.
"Chissà se anche loro hanno i capelli bianchi come i miei?" pensavo ogni volta che accarezzavo quel medaglione.
"Forse un giorno li rivedrò..." mi dicevo sorridendo. Babaluci era ormai giunta alla mia gabbia. Come sempre la salutai con dolcezza e rispetto. Non odiavo quella donna per come mi trattava (piuttosto bene, oserei dire) più che altro non le perdonavo di avermi strappato via alla mia famiglia.
Ogni giorno la meta era diversa ed io non ne conoscevo mai il nome. Chissà, quindi, a quali spettatori dovrò esibirmi oggi? Sorrisi un po' con fatica e mi lasciai scrutare dalla vecchia Babaluci che, sorridente, mi riempiva dei soliti complimenti. Ero bella? Forse per la fantasia della gente, lo ero davvero. Ma come persona reale? Questo non sapevo dirlo, poiché nessuno, oltre me stessa, aveva avuto modo di vedere la vera me.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170505/db9e76825e3bca7da87100ad9ac973c8.jpg
Si alza il sipario, la gente arriva da tutte le parti, inizia lo spettacolo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
05-05-2017, 16.19.21
Serenica è un Regno epico, sospeso fuori dal Tempo e da ogni mondo.
Sorge dopo la cosiddetta "Valle degli Eroi" ed è circondata da un' incontaminata foresta che primeggia per minima parte anche
a Serenica.
Un fiume scende dalla vallata con una cascata cristallina per unirsi poi ad un altro fiume che bagna il regno e portando
acqua alle terme.
Attorno vi sono cinte murarie millenarie e nessuno ha mai osato entrare nel Regno e Città delle Sacre Sacerdotesse di Serenica.
https://www.ciaksiscrive.it/wp-content/uploads/2016/11/primo-trailer-per-emerald-city-la-serie-fantasy-di-nbc-e1480193972197.jpg
Sono nata da un Raggio di Sole cocente e per questo la Gransacerdotessa Parvia decise sarei diventata la Sacerdotessa di Luce e Fuoco.
Il mattino era rischiarato da un sole vivo e cocente, la brezza e il vento si erano fermati per qualche arcano motivo.
D' un tratto sotto una secolare quercia si udì un vagito e le sacerdotesse, con le novizie apprendiste e le ancelle,
accorsero con fervore; chi pensava ad uno straniero che aveva invaso la città magica e sacra fortificata delle
sacerdotesse, altre capirono fu un segno divino.
Tra le fronde un' ancella, di nome Jaime, mi trovò e chiamò la Gran Sacerdotessa con timore.
Parvia rimase immobile e poi esultò alzando la sua spada e scudo guerriero proclamando solennemente:"Oggi il Sole ci ha donato una delle sue Figlie facendola ondeggiare fino qui su un raggio ardente, porta al collo la Collana Sacerdotale Solare" e mi prese sia con forza che grazia sollevandomi tra la gioia di tutte.
"Ecco la futura Sacerdotessa del Fuoco e della Luce, ella preserverà il Sacro Fuoco del Tempio di Petria e il suo nome sarà Eeila".
Furono giorni di festeggiamenti ed ella mi donò vari poteri come quello di donare forza, la forza di Luce e Fuoco usando le mani e quindi usare questi elementi a scopi benefici, l' invisibilità, la telepatia e poi come arma un arco in oro con frecce e feretra pure dorate che diventavano invisibili in caso di attacco, cosa per noi remota.
http://i63.tinypic.com/iwp6qq.jpg http://i68.tinypic.com/r22s5h.jpg
Furono anni di studi e sacrifici, usando le formule del Sacro Libro di Serenica e dei miei poteri, furono pure anni di sogni. Guardavo l' orizzonte pensando a cosa vi fosse altrove, avevo letto in un libro esistevano altre Terre da qualche parte
e pure Pianeti come la Terra che era pure abitata.
Mi chiedevo se Serenica fosse parte di questo Pianeta o dovessi credere alle Sacerdotesse che asserivano sicure che il nostro era solo un Mondo Sospeso.
Come potevano essere gli abitanti della Terra? E gli altri Mondi? Una cosa sola mi avevano insegnato: nella Terra vi era la dualità tra Bene e Male e noi Sacerdotesse custodivamo uno scrigno che conteneva qualcosa a noi segreta, tranne a Parvia, e bilanciava questo equilibrio e preservava il Bene dal Male...parole per me estranee..come potevo identificare questi due sentimenti se non li avevo visti tangibilmente.
http://i67.tinypic.com/2evdxsx.jpg
D' un tratto fui distolta dalle urla delle mie apprendista e della mia ancella Jaime e mi dissero allarmate di indossare subito la veste sacerdotale e recarmi subito al Tempio.
Attraversai la città ed entrai nel Palazzo Imperiale e nella mia stanza indossai la veste cerimoniale e al capo posi la corona d' oro con disegnato foglie di alloro e piena di pietre preziose evocanti i miei elementi naturali.
Trovai le apprendiste al Tempio di Petria, osservai il braciere ed invocai le divinità del Fuoco mentre poggiavo le mani sopra il braciere e osservai la fiamma del Fuoco di Petria, non solo non era ardente ma era flebile.
"Sono giorni che lo osservo, qualcosa sta accadendo se non è già accaduto..presto andate a chiamare Parvia".
Invocai, nuovamente, le Forze del Fuoco con forze mentali ma nulla cambiava.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/c2/9c/2f/c29c2fa3a8ccbb91c3edee417bf541dc.jpg
Guisgard
07-05-2017, 01.38.32
L'etera voce del silenzio, l'impalpabile suono della solitudine.
La magione era vuota, fredda, dimenticata, con quell'alone di pallida esistenza che ne attraversava le stanze.
Era Cassandra, richiamata quel mattino da strani rumori giungere dal cortile.
Possibile?
Vi era giunto qualcuno?
Guisgard
07-05-2017, 01.43.53
La regina entrò nella sala, seguita dalle sue bellissime ancelle e sotto gli sguardi brutali dei soldati che sorvegliavano il trono.
Elyse preso posto sul suo regale seggio, con il suo sguardo freddo, indifferente, a tratti persino crudele, a discapito del suo aspetto intriso di pagana bellezza.
Le udienza cominciarono e subito due soldatesse portarono in catene un uomo.
“Altezza...” una delle due alla regina “... costui si è macchiato di infamia... ha infatti cercato di spiare alcune ancelle che si facevano il bagno.
L'uomo emise un basso brontolio, simile ad un sordo grugnito.
Era uno dei soldati e come spesso accade era stato sorpreso a spiare le donne.
Questo era il triste destino di quella città: donne troppo belle e uomini indegni di loro.
Lady Gwen
07-05-2017, 01.49.42
Ero lì, ancora attraversata da quelle fredde lame di luce, davanti alla finestra, quando improvvisamente udii dei rumori giungere dal cortile e mi ridestai immediatamente.
Possibile fosse giunto qualcuno, in questo luogo freddo, solitario e dimenticato?
Subito mi affacciai alla finestra e maledissi di non poter sentire battere il cuore in petto, perché se avesse potuto, di certo, avrebbe palpitato.
Forte, fino all'impazzata.
"Atanasia! Vieni a vedere! Chissà chi c'è lì fuori!" esclamai speranzosa, mentre la mia voce impalpabile risuonava argentina nell'ambiente, simile a tocchi di coltello su un bicchiere di cristallo.
Atanasia era una piccola fata, che sembrava tanto evanescente e delicata tanto da sembrare composta da infinidesimali perle di brina.
L'unica mia compagnia in questa eterna solitudine.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170506/252600e06d58f7ab85b165047b10de0a.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 01.53.58
Il sipario si alzò e tutti gli spettatori poterono ammirare le grottesche figure presenti in quelle gabbie.
Alcuni ridevano, altri restavano stupiti, qualcuno persino disgustato.
Astral forse era l'unica, fra quelle sfortunate creature, ad apparire bella ai presenti, col suo aspetto quasi fiabesco.
Quella sorta di corte dei miracoli era giunta nella contrada delle Cinque Vie per mostrare il suo ambiguo spettacolo.
Ad un tratto Babaluci vide entrare cinque uomini, quattro dei quali in uniforme.
“Salute...” disse l'uomo in borghese alla donna “... siete voi la responsabile di questo... circo?” Masticando del tabacco.
La donna lo guardò enigmatica.
“Siamo nel XIX secolo, signora...” continuò l'uomo, mostrando il suo distintivo di magistrato ducale “... capirete dunque che questo genere di spettacoli possono avere un'influenza negativa sulla gente... insomma, per esibirvi qui occorre un permesso speciale...”
Guisgard
07-05-2017, 01.58.29
Il fuoco.
Danzava tra bagliori ardenti, lingue incandescenti e nuvole di fumo bianco.
Eppure la bella sacerdotessa Eeila vi leggeva qualcosa di oscuro.
Ad un tratto arrivò Parvia, avanzando nella sala del Tempio con indosso un abito leggero, quasi trasparente.
“Eccomi...” disse ad Eelia “... mi hai fatta chiamare?”
Il primo derelitto fu condotto al mio cospetto, un soldato che aveva spiato un'ancella.
Lo guardai con disprezzo malcelato: era orribile, disgustoso come tutti gli uomini del regno.
Che maledizione!
Andiamo, come poteva una donna non provare un profondo disgusto all'idea di essere guardata da quell'essere ripugnante.
Eppure, quelle infamie erano all'ordine del giorno.
All'inizio uccidevo tutti quelli che si macchiavano di infamia.
Ma poi la bontà e la compassione hanno fatto breccia nel mio animo, convincendomi ad adottare misure diverse, che non implicavano la morte.
Naturalmente stavo scherzando, semplicemente mi servivano manovali ed operai, senza quelle professioni che svolgevano gli uomini il regno non andava avanti, e quindi avevo trovato una nuova soluzione ultimamente.
"Castratelo sulla pubblica piazza..." con un cenno della mano "Facciamo... domani, e oggi i banditori avviseranno la popolazione..." sospirai, scocciata.
E vediamo se capiscono...
"Quando si sarà ripreso, metterlo a lavorare nei campi, più lontano possibile da qui.." con disgusto.
"Il prossimo..." guardando già oltre il condannato.
Nyoko
07-05-2017, 02.03.19
Il pubblico entrò entusiasta da tutte le parti ed io sospirai. Come sempre, un po' di agitazione mi prendeva ad ogni esibizione, ma passava subito dopo aver iniziato. La gente si fermava davanti le varie gabbie e mi divertivo a vedere le loro espressioni: divertite, sorprese, disgustate... Quando poi venivano da me, tutto cambiava, e sui loro volti si dipingeva la meraviglia assoluta. Come farebbe una fata o un vero unicorno, iniziai a danzare canticchiando una specie di ninna nanna. Mentre mi esibivo, notai in lontananza Babaluci parlare con 5 uomini, di qui 4 in uniforme. Pensai fosse qualcosa di serio. Tuttavia continuai a danzare e cantare.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
07-05-2017, 02.06.14
Il calore del Fuoco scaldava il Tempio ma le mie mani lo avvertivano diverso.
Le ancelle e le mie discepole si avvicinarono a me, spaventate, ma le rassicurai.
Una voce familiare e mi voltai guardando avanzare Parvia, con quel suo passo suadente che noi tutte avevamo, in un certo modo.
"Gransacerdotessa..io penso qualcosa sta avvenendo e nulla di positivo. Pure le mie apprendiste mi hanno chiamato allarmate..guardate il Sacro Fuoco" e mostrai il regale braciere e feci salire il Fuoco con le mani.."E leggero, la sua forza sta diminuendo e non è caldo...voi che ne pensate? Devo vedervi dentro per vedere se appare qualcosa?" sospirando preoccupata.
Guisgard
07-05-2017, 02.06.15
Atanasia svolazzò verso Cassandra, per poi guardare da un vetro verso il cortile.
Le due videro così tre uomini avanzare verso l'ingresso della magione.
Due erano individui di mezz'età, mentre il terzo era giovane, dai capelli scuri e mossi, gli occhi neri e l'aria scanzonata.
“Dunque...” disse lui agli altri due “... è questa la magione? Com'è il nome?”
“Casa dei Peschi.” Rispose uno dei due. “E voi ne siete l'unico erede, ragazzo mio.”
http://www.deppimpact.com/gallery/albums/caps_sh/crane0038.JPG
Lady Gwen
07-05-2017, 02.12.04
Osservai incuriosita tre uomini che avanzavano.
Due erano di mezza età, mentre il terzo era giovane.
Era moro, i suoi occhi scuri e l'aria scanzonata.
Piegai appena la testa di lato con un mezzo sorriso incuriosito.
Chissà chi era...
Poi ascoltai i loro discorsi.
Erede?
Erede di questo posto?
Come faceva ad esserlo?
"Hai sentito?" chiesi stupita ad Atanasia.
Non mi risultava che questo posto appartenesse a qualcuno, soprattutto dopo la fuga nottetempo della maga.
Dovevo riuscire a saperne di più.
A quel punto attraversai le spesse e usurate mura della magione e arrivai in un camminamento esterno, per ascoltare i discorsi di quei tre uomini.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170506/dc9da52288599c39c129af9f8c1bcfdd.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 02.15.37
Le soldatesse annuirono alla regina e portarono via l'uomo che gridava, si dimenava ed insultava Elyse.
Proseguirono le varie udienze ed ogni volta la bella regina mostrò la severità con cui impartiva la sua giustizia, in quella città senza democrazia.
Il tutto terminò verso il primo pomeriggio, quando come ogni giorno, giungeva il momento di interpellare l'oracolo circa le profezie sulla gemma, attorno alla quale ruotava il Destino della città.
Guisgard
07-05-2017, 02.20.00
“In queste terre” disse Babaluci a quegli uomini “non ci sono leggi che tutelano chi lavora? Soprattutto chi è un artista?”
“Artista...” masticando il suo tabacco l'uomo in borghese “... a me il circo ha sempre dato il voltastomaco... nani, donne barbute e gente simile...” sputando a terra “... ripeto, per mostrare i vostri fenomeni da baraccone occorre un permesso speciale... anche perchè qualcuno potrebbe pensare bene di cacciarvi... intanto per adesso chiuderete baracca.” E fece segno ai suoi di mandare via gli spettatori e chiudere il tutto.
Tutto ciò sotto gli occhi di Astral.
Guisgard
07-05-2017, 02.23.41
Parvia annuì.
“Si...” disse ad Eeila “... guarda nel fuoco... legge tra i suoi bagliori... invocane il giudizio e sapremo...”
Nyoko
07-05-2017, 02.23.46
Mentre mi esibivo come sempre, notavo l'agitazione negli occhi di Babaluci. "Che starà succedendo?" chiesi fra me e me fermandomi a guardare curiosa. Poco dopo, quegli uomini mandarono via tutto il pubblico lasciandomi perplessa. Non succedeva una cosa simile da... Mai? Che significava? Avevamo commesso qualche errore? Mi guardai intorno interrogativa, cercando di chiedere spiegazioni con lo sguardo ai miei compagni nelle altre gabbie, sperando di ottenere una risposta.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 02.28.41
Cassandra attraversò le pareti consumate, fino a raggiungere l'androne, dove i tre erano giunti.
“Qui non ci abiterei neanche da fantasma...” disse il giovane agli altri due “... in verità a me interessa solo fare un'esatta stima di questo posto, magari per vendere il tutto e ricavarci qualcosa...”
“Infatti siamo qui per questo, signor Elv.” Uno dei due al giovane.
“Davvero il mio trisavolo è vissuto qui?” Chiese Elv.
“Certo...” annuì l'uomo “... e fu anche vicino agli Altavilla, i baroni di queste terre.”
“Chissà allora che non ci sia nascosto un tesoro qui in giro da qualche parte...” divertito Elv.
Altea
07-05-2017, 02.29.28
Annuii ma leggere nel Fuoco Sacro mi incuteva una sorta di inquietudine, a volte vedevo il Bene, a volte il Male sotto forma di Demone.
Mi alzai e iniziai a invocare il Dio Sole, mio padre, e la Dea Luce, mia madre.
La Corona e la Collana Sacerdotale Solare emanavano strani bagliori e iniziai a guardare nel Fuoco entrando in un' altra atmosfera e iniziai a vedere delle immagini.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/01/e7/0a/01e70a03806ba4f727aa49a5d83f4f58.jpg
Guisgard
07-05-2017, 02.34.36
Astral cercò negli sguardi dei suoi compagni una spiegazione a tutto ciò, senza naturalmente trovarla.
I militari mandarono via i presenti e chiusero così quel curioso palcoscenico.
“Ciò è inaccettabile.” Disse Babaluci.
“Si, comprendo il vostro disappunto...” con sufficienza il borghese “... ma io applico solo la legge... vi auguro una serena giornata.” ed andarono via.
Babaluci allora inveì ed i suoi occhi si fecero cupi, per poi voltarsi verso le gabbie.
Lady Gwen
07-05-2017, 02.36.21
Trattenni a stento una risata amara, sarcastica, quasi beffarda alla battuta di quel ragazzo.
Io cosa avrei dovuto dire, allora? Io che ero costretta a viverci qui... Da fantasma...
Paradossalmente, senza saperlo aveva trovato l'esempio calzante.
Voleva vendere questo posto.
E cosa ne sarebbe stato di me?
Cosa?
Elv
Era quello il suo nome.
Pensai che fosse molto bello; come lui.
Di nuovo rimpiansi di non poter sentire il mio cuore battere, ma in compenso sentivo una strana eccitazione mista ad euforia crescere dentro di me, come fossi di nuovo io, di nuovo "viva".
Un tesoro, già...
Era un po' che io cercavo qualcosa di molto prezioso qui, in questa magione, ma non era un forziere pieno di oro e argento.
E se lui avesse potuto aiutarmi?
No, non dovevo illudermi, magari davvero sarebbe andato via dopo poco per vendere la residenza.
Tuttavia, restai nascosta ad ascoltarli.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
07-05-2017, 02.38.12
Ero sorpresa. Mai era successo nulla di simile, non sapevo come comportarmi. Andai a vestirmi comoda, dato che l'esibizione era finita prima del previsto e non credevo che sarebbe venuta altra gente. Guardai ancora una volta i miei compagni e poi Babaluci, che con occhi cupi scrutava le gabbie.
"Devono averla fatta arrabbiare molto" dissi in un lieve sussurro, guardando i miei compagni oltre le sbarre.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 02.38.14
Eeila cominciò ad interrogare il fuoco, invocando i suoi dei.
Allora vide qualcosa nelle fiamme.
Una strana ed enigmatica figura.
http://www2.stile.it/fnts/stile/immagini/caleidoscopiogalleria/400/caleidoscopio19.jpg
Le udienze erano una gran scocciatura, in realtà, avevo più volte pensato di sospenderle ma poi chi avrebbe amministrato la giustizia?
Non mi piaceva delegare, le cose se non le facevo io poi venivano male, chissà mai perché.
Insomma, dopo quello strazio, riuscii a mangiare in pace, fortunatamente, conversando con Velièn di piacevoli argomenti, mentre Azelle ci raccontava ancora una volta le meraviglie dei regni vicini dove gli uomini non erano come i nostri.
Ma la parte più interessante della giornata era interpellare l'Oracolo sula gemma.
Così, come ogni giorno, indossai l'abito cerimoniale e mi diressi nel Tempio in cui era custodito l'Oracolo.
Altea
07-05-2017, 02.43.28
Apparve qualcosa e rimasi stranita.."Sorelle, vedo una immagine, sembra un triangolo o forse una vetrata di una chiesa, vi sono contrapposte delle immagini, dei volti sembrano" alzai le mani e invocai le Forze del Fuoco e fui invasa da un cerchio attorno a me, percepivo il forte calore.."Ditemi, parlate..sono Eeila, sacerdotessa e divinità del Fuoco della Luce, interpretate l' immagine...siamo in pericolo? Lo scrigno è al sicuro..e il Bene è preservato?" mi inebriavo del calore delle fiamme aspettando il responso.
http://i65.tinypic.com/33c0nwy.jpg
Guisgard
07-05-2017, 02.56.48
Elv e gli altri due girarono un po' per la magione, sempre seguiti dagli sguardi invisibili di Cassandra e della sua compagna fatina.
“Tutto in decadenza...” disse Elv un po' deluso “... sinceramente non credo ci sia qualcuno disposto a viverci... almeno non prima che sia ristrutturata... quanto potrebbe costare rimetterla a nuovo?”
“Ecco, neanche più di tanto...” spiegò uno dei due che erano con lui “... dopotutto è nella brughiera, distante dal centro abitato... e molte persone che vivono qui sono alquanto superstiziose... diciamo che bisognerà trovare il cliente giusto...”
“Ossia?” Elv.
“Beh...” l'altro che non aveva parlato “... ultimamente in questa zona sono accaduti fatti strani, incresciosi che possono aver diciamo impressionato i più suscettibili...”
Guisgard
07-05-2017, 03.00.07
“Fa silenzio tu.” Disse Babaluci con un impeto di rabbia ad Astral. “Se non lavoreremo allora non ci sarà da mangiare e puoi giurarci che i primi a morire sarete tu ed i tuoi compagni, chiaro?” Con occhi di fuoco. “Dobbiamo andarcene da qui... ci sono altri paesi, altri borghi ed altre città... partiremo in giornata.”
Nyoko
07-05-2017, 03.04.00
La sua rabbia avrebbe messo paura anche ad un mostro. Mi sentì protetta dalle sbarre della gabbia e mi scusai. Non avevo detto nulla di male... Ma forse fu proprio il fatto di aver parlato ad averla infastidita. La lasciai in pace, non volevo infastidirli con le mie stupide domande e mi limitai a prepararmi per il viaggio. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170507/c2565cf7147d4998a1613769ad42c709.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
07-05-2017, 03.05.55
Lì seguivo, sia con lo sguardo, si avanzando con un'ombra, scivolando lungo le pareti.
Sentivo una profonda tristezza e una grande angoscia a quelle parole.
Anche se non aveva tutti i torti.
Chi mai avrebbe vissuto qui?
Nessuno.
Tranne me...
Ad un certo punto uno dei due uomini parlò di alcuni fatti "strani e incresciosi" che si erano verificati da queste parti.
Trattenni il fiato e guardai Atanasia.
E lui? Lui si sarebbe impressionato?
Decisi di provare.
Schioccai le dita e le torce dell'androne si accesero improvvisamente.
Quei poteri erano stati l'unico "effetto collaterale" dell'incantesimo che mi affliggeva, mi permettevano di fare tante cose interessanti.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 03.08.03
Elyse raggiunse la stanza dell'oracolo per interrogarlo come faceva ogni giorno.
E la risposta fu la medesima di ogni giorno.
La stessa che ripeteva lo specchio ogni volta alla regina:
“Dove la gemma è custodita
lo saprai, mia signora favorita.
Essa è fuori da questo tuo regno
e trovarla sarà compito per te degno.”
Guisgard
07-05-2017, 03.14.24
Eeila invocò il fuoco ed il suo responso.
Allora una voce echeggiò nella sua mente:
“Ciò che chiami scrigno è perduto, dimenticato.
Lontano da questo mondo, maledetto e incantato.”
L'Oracolo parlò, ancora una volta, e ancora una volta la risposta era la stessa.
Sospirai, rispettosamente, l'Oracolo e gli dei erano l'unica cosa per cui nutrivo rispetto e devozione.
Ma nonostante quello...
Possibile che non capisse che io non è che potevo partire così, da un giorno all'altro e andare in un mondo che nemmeno conosco e nessuno di noi ha mai visto.
Stavo pianificando da tempo il mio viaggio alla ricerca della gemma, non era facile studiare il mondo esterno, ma sapevo che non potevo sottrarmi a quel destino.
Ne andava del mio regno, e nulla aveva più importanza.
Altea
07-05-2017, 03.18.52
Entrai in uno stato di trance e udii una voce chiara ed allarmata.
Dopo le sue parole mi svegliai di colpo, il mio corpo era madido di sudore dovuto allo sforzo e al calore del Fuoco.
Mi asciugai la fronte ansimando e guardai Parvia..."Lo scrigno...hanno detto è perduto, dimenticato. E' lontano da questo mondo, da Serenica, maledetto ed incantato".
Un' ancella mi porto una bevanda con frutti freschi e la bevvi in un sorso, asciugando la fronte e il collo con la manica della leggera veste.."Parvia, dobbiamo andare a controllare..solo Voi sapete cosa conteneva".
Guisgard
07-05-2017, 03.27.03
La strega guardò per un lungo istante Astral, per poi voltarsi ed andarsene, mormorando seccata per l'accaduto.
Ma pochi minuti dopo si cominciarono ad unire voci confuse e rumori.
Poco dopo un gruppo di persone urlanti, armate di forconi, zappe e picconi accerchiarono il tendone.
Nyoko
07-05-2017, 03.32.12
Ero pronta per partire. Mi misi allo specchio a sistemarmi i capelli e a rilassarmi. Ad un tratto accadde qualcosa: rumori, voci soffuse diffondevano nell'aria, rendendo la quiete inesistente. Mi spaventai un pochino, ero in gabbia, certo, ma non sapevo cosa ci stesse minacciando, se la magia di Babaluci sarebbe riuscita a proteggerci da qualsiasi calamità. Mi affaccia curiosa alle sbarre, cercando di intravedere qualcosa, ma fu molto complicato.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 03.32.55
Ad un tratto, per opera di Cassandra, le torce nell'androne si accesero e subito i tre uomini si voltarono a guardarle stupefatti.
“Ehi...” disse turbato Elv “... che significa?”
“Forse una sorta di fuoco fatuo...” uno dei due uomini.
“Non c'è un cimitero nei paraggi...” l'altro.
“Sono questi i fatti incresciosi di cui parlavate?” Chiese Elv.
“No, si tratta di cose più serie... inquietanti...” il primo uomo.
“Ossia?” Elv.
“Strane morti...” fissandolo l'uomo.
Lady Gwen
07-05-2017, 03.36.58
Strane morti...
A quelle parole, sentii l'angoscia farsi più prepotente, più insistente dentro di me, che con un gesto repentino e stizzito della mano feci spegnere tutte le torce e un'improvvisa folata di gelido vento si abbattè nella stanza, mentre sentivo gli occhi farsi gonfi e bruciare per l'imminente pianto.
No.
Alla morte non c'era rimedio.
Alla mia condizione invece sì.
Dovevo solo trovare il modo.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 03.42.00
Lo specchio si spense e lasciò Elyse con i suoi dubbi, i suoi pensieri, le sue paure.
Allora un'ancella si avvicinò alla regina.
“Altezza, non crucciatevi...” disse “... le parole dell'oracolo un giorno saranno chiare e saprete interpretarle...” sorridendo timidamente.
Guisgard
07-05-2017, 03.48.14
Parvia apparve pensierosa ad Eeila.
“Fuori dal nostro mondo...” disse “... allora è nel mondo degli uomini... è lì che si trova lo scrigno... ed è custodito da oscure forze...”
Sospirai nel vedere lo specchio spegnersi.
Guardai di sfuggita l'ancella che mi si avvicinò timidamente, e mi limitai a un lieve e cortese cenno del capo.
Tuttavia evitai di fare conversazione, e lasciai il tempio, dirigendomi verso le mie stanze, nella torre più alta del palazzo reale di Beltàs, che sorgeva su un promontorio che dominava l'intera città racchiusa tra monti innevati.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170507/1fc0b3e7e9e249438f7f05b1fdcb58f5.jpg
Altea
07-05-2017, 03.52.31
A quelle parole della Gransacerdotessa mi andò di traverso la bevanda e guardai stupita le ancelle e le novizie ma mi ricomposi, d' altronde ella era la Suprema e sapeva la Verità.."Immagino di sì, solo la Terra è abitata..ma come può essere scomparso, chi ha perpetrato questo reato...giuro lo ammazzerò con le mie mani" prendendo con rabbia la spada di Jaime e fendendo il Fuoco.."Io sono disposta a cercarlo, magari Jaime potrebbe venire con me...è un rischio ma dobbiamo preservare il Bene" guardai seria Parvia "ma devi dirmi cosa contiene...non posso cercare scrigni a caso".
Guisgard
07-05-2017, 04.09.31
Astral e gli altri cercarono di capire cosa stesse accadendo.
Fuori la gente sembrava come impazzita.
Agitavano forconi, picconi e pale, gridando a squarciagola.
“Ehi, voi...” disse urlando Babaluci “... cosa volete? Cosa ci fate qui?”
“Vattene via, strega!” Gridarono quelli. “Via da qui, tu ed i tuoi mostri!”
“Che siate maledetti!” Inviperita la donna.
Ma alcuni di quelli accesero delle torce e diedero fuoco al tendone.
All'interno subito si propagarono fiamme e fumo.
Guisgard
07-05-2017, 04.14.52
Un vento gelido e le torce si spensero a causa di Cassandra.
“Questo luogo è sinistro...” disse uno dei due uomini.
“Solo inquietante...” Elv “... forse c'è qualche strano fenomeno qui... per questo le torce prendono fuoco?”
“Ci sarà di certo una spiegazione razionale...” l'altro uomo.
“Di che morti parlavate?” Chiese Elv. “Sono giunto da poco e non so nulla di simili faccende...”
“Una contadinella ed il figlio di un fattore...” il primo uomo “... trovati morti... sgozzati... la giugulare tranciata di netto... come un morso...”
“Un lupo?” Fissandolo Elv.
“Improbabile...” il secondo uomo “... l'ultimo lupo in queste terre è stato abbattuto più di cento anni fa...”
Nyoko
07-05-2017, 04.16.55
Gente.
La gente con dei forconi e delle torce gridavano come impazziti. Mi guardai intorno, cercavo qualcosa che mi avrebbe potuto salvare. Non vi erano vie di fuga, io ero un mostro, esattamente come dicevano loro. Afferrai il mio medaglione e lo guardai. Come sempre mi diede forza e coraggio. Babaluci cercò di difendere il suo zoo ma quelle persone diedero fuoco al tendone e allora tutto il coraggio mi si affievolì. Cosa avrei dovuto fare? Dovevo salvare Babaluci e i miei compagni, ma come? Non ero mai uscita dalla gabbia e non ero sicura di poterlo fare. Certo era che se fossi uscita da lì, l'incantesimo di Babaluci si sarebbe sciolto ed io, agli occhi di tutti, sarei apparsa per come mi vedevo io: umana.
Le fiamme ardevano veloci sul tendone e il tempo andava diminuendo. Mi avvicinai al lucchetto ed iniziai a colpirlo con il tacco di una mia scarpa, sperando di romperlo ed uscire da lì.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
07-05-2017, 04.19.38
Sbuffai scuotendo la testa.
Sarei stata molto curiosa di ascoltare quella spiegazione razionale...
E lui sembrava più incline rispetto ai due uomini.
Iniziava a starmi simpatico.
Però non sapevo nulla di quelle persone morte, ero qui dentro da troppo tempo e non sapevo più nulla del mondo là fuori.
A quel punto, rimasi ad ascoltare
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
07-05-2017, 04.31.43
Elyse terminato di interrogare lo specchio tornò nelle sue stanze.
Eppure quel pensiero sembrava perseguitarla.
Rivedeva lo specchio e risentiva le sue arcane parole.
Il loro tesoro, la gemma.
Dov'era?
E cos'era esattamente?
La tradizione non aveva mai spiegato bene cosa fosse, ma di certo il suo significato era misterioso ed importante.
Guisgard
07-05-2017, 04.34.51
“Nessuno di noi lo sa esattamente...” disse Parvia ad Eeila “... molti lo cercano, lo bramano e lo chiamano con nomi diversi... noi gli attribuiamo il nome di scrigno e come tale lo cercheremo... va, raggiungi il mondo degli uomini, ma attenta alle sue seduzioni... bada che lì i tuoi poteri saranno molto limitati...”
Tornata nelle mie stende trovai ad attendermi qualcosa che ammiravo e apprezzavo infinitamente: il silenzio.
Una calma e rilassante quiete mi concedeva attimi di pace.
Eppure in quel silenzio una voce continuava a rimbombare nella mia testa.
L'Oracolo, lo Specchio.
Sospirai, l'enigma della gemma di perseguitava da molto tempo, ed era fondamentale che io lo risolvessi e trovassi la gemma.
Così, entrai nel mio studio, e mi sistemai alla scrivania, su cui erano dispersi fogli, libri, appunti disegni, tutti inserenti alla gemma.
Altea
07-05-2017, 04.45.25
Ascoltai le parole di Parvia attentamente poggiando il braccio sul pomello della spada.."Seduzioni? Ovvero..."perplessa, forse parlava del Male "Davvero laggiù i miei poteri saranno limitati, ovvio non vi è il Tempio e il Fuoco che posso preservare..certo partire senza sapere cosa cercare non è un' avventura da poco ma ce la faremo..sono armata dell' arco e feretra invisibili e poi userò la telepatia per entrare in contatto con te e le mie divinità..e l' uso del Fuoco..posso rinunciare all' invisibilità".
Sospirai e baciai le consorelle e poi Parvia.."Tornerò vittoriosa" alzando la spada verso il Sacro Fuoco di Petria.
Feci cenno a Jaime e mi diressi verso quella porta che da millenni nessuno attraversava mentre invocavo gli Dei del Fuoco e della Luce.
Quando li riaprii mi trovai in un luogo aperto guardandomi attorno e osservando Jaime.."Siamo nel mondo degli uomini? Certo che vestite così spero di non attirare attenzione..andiamo alla ricerca di un riparo" incamminandomi.
http://i66.tinypic.com/2la7r4k.jpg
Guisgard
07-05-2017, 04.57.49
“Inquietante...” disse Elv ai due uomini “... beh, può trattarsi di qualche altro animale... insomma, da ciò che mi avete detto non credo ci siano poi tante altre spiegazioni, no?”
“Mah, in verità qui non ci sono orsi, né altre bestie selvatiche in grado di aggredire ed uccidere così qualcuno...”
“Tutto ciò non credo invogli possibili compratori ad interessarsi a questa vecchia magione...” mormorò Elv “... credo proprio che fino a quando non sarò riuscito a venderla mi toccherà viverci...”
Tutto ciò senza sapere di essere ascoltati da Cassandra e dalla sua amica fata.
Guisgard
07-05-2017, 05.01.20
Il fuoco.
Come animali rinchiusi, Astral ed i suoi sventurati compagni cercarono in tutti i modi di liberarsi.
Lei continuava a picchiare forte sulla serratura della gabbia, mentre il fumo era sempre più nero, sempre più fitto.
Ad un tratto uno dei pali di sostegno del tendone si spezzò e crollò, proprio sulla gabbia di Astral.
Una nuvola di fumo avvolse tutto, rendendo impossibile vedere.
Ma la gabbia si era aperta.
Guisgard
07-05-2017, 05.15.29
Elyse tornò nelle sue stanze, inaccessibili a chiunque, se non alle sue ancelle.
Cominciò a consultare un vecchio libro, in cui erano conservate le uniche informazioni sulla gemma che avevano.
Sfogliandolo, ad un tratto, la regina trovò delle parole che sembravano descrivere il loro tesoro.
Parole che così recitavano:
“Un saggio chiese a tutte le ore
della gemma quale fosse il colore.
Rispose allora subito un pettirosso,
che al Sole brillasse a più non posso.
Replicò anche lesto in volo un airone,
come la gemma fosse tinta di Meridione.
In ultimo parlò un falcone di grande beltà,
giurando sicuro come la gemma fosse realtà.”
Guisgard
07-05-2017, 05.24.37
Il passaggio fu breve, ma intenso.
Avvolgente, rapido, sognante.
Un attimo dopo Eeila e Jaime si ritrovarono in un luogo ameno, di bucolica bellezza, di un verde sconfinato e dai profumi taglienti.
“Che strano luogo...” disse Jaime “... qui vivono gli uomini? In un luogo così selvaggio, seppur bellissimo?”
All'improvviso sentirono dei cavalli che si avvicinavano.
Nyoko
07-05-2017, 09.06.16
Dovevo sbrigarmi.
Il fumo stava prendendo consistenza, diventava sempre più fitto e respirare era diventato difficile. Raccolsi tutte le mie forze, ma ogni tentativo sembrava inutile. Cominciai a tossire per la mancanza di ossigeno e chiusi gli occhi che mi bruciavano.
"È la fine" pensai sentendo la gola in fiamme. Poi un rumore tremendo mi percosse e aprì gli occhi in tempo per vedere che un palo che reggeva il tendone stava precipitando sulla mia gabbia. Feci in tempo a buttarmi a terra e a coprirmi la testa con le braccia e all'impatto, la gabbia tremò. Quando aprì gli occhi, mi sorpresi di essere ancora viva. Mi guardai intorno e vidi la gabbia aperta. Ero libera, potevo uscire e salvare i miei compagni. Nonostante il fuoco ed il fumo, uscire sembrava come intraprendere un rito di passaggio. Mi avvicinai timorosa all'uscita.
"Non sarai più un unicorno" mi dicevo mentre mi avvicinavo all'apertura. "Sarai Astral, con i tuoi capelli bianchi, la tua unica e vera particolarità."
Senza rendermene conto, mi trovai fuori dalla gabbia e il senso di libertà si fece strada nel mio cuore. Ero libera, libera dalla gabbia e dall'incantesimo. Avrei giurato di aver brillato in quel momento, di aver sentito l'incantesimo scivolare sul mio corpo e disintegrarsi sul terreno. Adesso ero libera e subito, mi precipitai a liberare i miei compagni con la scarpa in una mano e l'amuleto nell'altra. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170507/cc736a350149c1b66972bcc5de38fd3d.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
07-05-2017, 17.07.32
Mi sentivo strana, debole e forse era dovuto a quel passaggio dalla Porta Sacra, porta che per millenni nessuno aveva varcato.
Incamminandoci lentamente ascoltai le parole di Jaime mentre le restituivo la spada invisibile.
Attorno a noi il verde primeggiava, tra colline e foreste..era una distesa infinita di varie tonalità di verde e rimasi immobile ad osservare. L' aria sfiorava i biondi capelli e i miei occhi assumevano il colore azzurro guardando il Cielo e il verde osservando quella immensa distesa. L' aria era inebriata di vari profumi di fiori e fieno tagliato, erba bagnata e tutto ciò che la natura voleva donarci.
"Si, sembra impossibile il mondo degli umani sia così" quasi infastidita "ma a Serenica vi sono bellezze più rare. Ricorda le parole di Parvia, Jaime, pure questa è seduzione...la bellezza e l' incanto di questo posto..tu sei solo un' ancella e non lo senti come me che sono Sacerdotessa e mezza Dea, ma io avverto qualcosa di misterioso in questo posto, di secoli e forse pure attuale".
Ad un tratto udii dei rumori.."Li senti? Sono cavalli" aggrottando la fronte "A Serenica li usiamo solo nelle celebrazioni, ve ne sia una pure qui". Scossi il capo..non eravamo più nel mio Mondo.."No" affinai l' udito "Sembrano troppo pochi" mettendomi le mani nei capelli e sussultando.. "Ma io ho ancora addosso la corona d' oro di alloro con le pietre preziose e guarda le nostre vesti, i calzari a lacci in oro..dobbiamo nasconderci..".
La presi e ci nascondemmo dietro a dei cespugli e bisbigliai dietro ai cespugli a Jaime.."Dobbiamo inventare una scusa plausibile per questo nostro aspetto, ho delle monete d' oro per dei vestiti...semmai ci dovessero sorprendere, visto la Corona e i nostri vestiti, inventeremo una scusa..lascia fare a me...una principessa di un luogo orientale, che non esiste in nessuna mappa, in visita qui, in questo posto di cui nemmeno conosciamo il nome..e mi raccomando, cerchiamo di toglierci questo passo ancheggiante che Parvia ci ha insegnato". Guardai l' orizzonte, guardinga, in caso di attacco verso la direzione del rumore degli zoccoli dei cavalli.
http://4.bp.blogspot.com/-7TfYo3qoTSY/T6mNJGP9wPI/AAAAAAAABpA/qrlj3xz0AWE/s1600/Helen-of-Troy-Diane-Kruger.png
Lady Gwen
07-05-2017, 23.22.17
Credo proprio che fino a quando non sarò riuscito a venderla mi toccherà viverci
Queste parole suonarono nella mia mente come una piccola speranza.
Speranza di salvezza, di liberazione.
"A questo punto, non resta che accogliere il nostro nuovo ospite, no?" mormorai ad Atanasia, con un leggero sorriso.
Schioccai nuovamente le dita e le torce di un vicino corridoio si accesero, illuminandolo fino in fondo.
Alla fine di esso, una porta, che si aprì cigolando, celava al suo interno una vecchia camera, sebbene fosse quella che la maga utilizzava per i suoi "ospiti", giust perché chiamarle cavie sarebbe suonato molto più inquietante, e di fianco una vasta sala da pranzo.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170507/dec06dd232d38943140b93de70b38942.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Chiusa in quella lussuosa stanza, mio unico rifugio dal mondo, mi sentivo un po' meno oppressa dalle responsabilità del regno.
Lì potevo rilassarmi e chiudere fuori il mondo intero, restando sola con il mio fardello più grande, quello che nessuno poteva portare o capire.
Il tempo scorreva lento e leggero, tra carte e disegni, appunti e libroni impolverati.
Trovai poi qualcosa di interessante.
Annotai così alcune parole su un foglio di carta che avevo li.
La mia mente continuava a riflettere su quelle parole che risuonavano nella mia mente.
Il colore era racchiuso forse tra quei versi, che avevo letto più volte, facendo ipotesi, schemi.
Guisgard
08-05-2017, 17.59.27
Le torce si accesero ancora e la magione si illuminò in buona parte, lasciando esterrefatti i tre uomini.
“Questo posto mi piace sempre meno...” disse uno dei due borghesi.
“Forse c'è qualche perdita di gas da qualche parte...” Elv “... magari nella cantina dove venivano alimentate le stufe... o forse c'erano lampade ad olio... insomma, che altro può essere? Io non credo ai fantasmi e non sono certo giunto qui per cambiare idea.”
“Direi di continuare la nostra visita per la magione...” l'altro borghese.
Così i tre raggiunsero la vecchia camera, la cui porta cigolante era stata aperta da Cassandra.
Guisgard
08-05-2017, 18.02.56
Il fumo, il fuoco, la paura.
E poi la gabbia aperta, la possibile salvezza e la libertà.
Tutto accadde in fretta ed Astral si ritrovò libera.
Cercò di tornare indietro dai suoi sfortunati come compagni, ma il Fato non fu altrettanto benevolo con loro.
La ragazza dai capelli bianchi vide l'intero tendono avvolto dalle fiamme, senza che nessuno al suo interno avesse una sola possibilità di fuga.
Intanto gli uomini che avevano causato tutto questo ritornavano verso il centro abitato cantando soddisfatti.
Lady Gwen
08-05-2017, 18.03.34
Sorrisi divertita alla scena ed ai commenti.
Soprattutto i suoi.
Già, non ci credeva.
Ma ora, una volta soli, avrebbe cambiato idea, eccome.
Senza rendermi visibile, li seguii nel loro tour verso la camera.
Essa conteneva un letto con un alto materasso, un armadio un po' a pezzi e un vecchio scrittoio.
Il tutto reso soffuso e quasi evanescente dalla soffice coltre di polvere che li avvolgeva.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
08-05-2017, 18.09.45
Distruzione ovunque. Non riuscivo a vedere altro. Cercai un modo per salvare i miei compagni ma fu tutto inutile. Il tendone era avvolto in una nube nera di fumo. Tutti lì dentro erano spacciati ed io vidi l'unica casa che conoscevo andare in mille pezzi.
"Cosa farò, adesso?" mi dicevo guardandomi intorno spaventata e smarrita. Dovevo trovare una soluzione alla mia situazione, ma ero come un animale cresciuto dagli umani, non conoscevo il mondo, non avevo mai parlato con una persona, non avevo idea di come si facesse ad approcciare con uno di essi. Mi gettai a terra sconfortata. L'ansia (che in genere avevo prima di esibirmi) si faceva strada nel mio cuore, e lui batteva doloroso nel petto. Dovevo muovermi, non potevo stare ferma lì. Così mi rialzai, mi strinsi in un abbraccio e, voltando la schiena al tendone ormai scomparso, mi avviai nella direzione da cui erano venute quelle persone.
"Non sono più un unicorno... Forse non faranno caso a me" dissi camminando a debita distanza.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
08-05-2017, 18.17.24
Eeila e Jaime si nascosero dietro dei cespugli e videro così arrivare una carrozza.
Aveva il tetto scoperto e si potevano vedere tre uomini seduti dietro, mente un cocchiere conduceva la vettura.
Due dei tre che stavano seduti recavano abiti particolari.
Erano infatti chierici e conversavano col terzo, che era invece un borghese.
Altea
08-05-2017, 18.22.19
Guardavo attraverso le siepi e vidi quella scena.."Oh Jaime, ma che carrozza strana....e poi guarda..."strabuzzando gli occhi..."Ma non sono donne...devono essere uomini...uomini...non li abbiamo mai visti in vita nostra..beh..sembrano diversi da noi donne" e improvvisamente mi alzai sorpresa..avvicinandomi e osservandoli, due di loro portavano delle vesti uguali strane ma pure l' altro era vestito in modo strano e mi voltai verso Jaime la quale pure era stordita a quella vista.
Guisgard
08-05-2017, 18.49.57
Elyse, lontana da tutti e tutto, continuava a dedicarsi a quella ricerca.
Quelle misteriose parole, il loro arcano significato.
Per ogni regina di Beltas la Gemma era stata un'ossessione ed ora lo era anche per lei.
Cos'era davvero?
E dove si trovava?
Guisgard
08-05-2017, 19.00.12
In quella stanza i tre si guardarono intorno, restando perplessi.
“Non credo ci sia molto altro da vedere...” disse uno dei due uomini “... sarà meglio tornare nella contrada, comincia ad essere tardi...”
“Io resterò qui.” Elv.
“Cosa?” Stupiti i due. “Qui? Da solo? Stanotte?”
“Certo...” annuì Elv “... dopotutto è casa mia, no? Ne prendo dunque possesso... cercherò di fare così una stima circa i lavori necessari per un restauro...”
“Contento voi...”
“Si, ovvio.” Sorridendo Elv. “Venite, vi accompagno all'uscita...” ed andarono via.
“Sembra abbia del fegato il ragazzo!” Esclamò Atanasia a Cassandra.
Lady Gwen
08-05-2017, 19.05.54
Sorrisi soddisfatta quando espresse la sua volontà di restare qui.
Dopotutto è casa sua, no?
E anche lui sembrava quasi soddisfatto.
Che tipo strano.
Mi voltai verso Atanasia.
"Sembra proprio di sì, ma è stato fin troppo facile, fino ad ora."
Ibtanto, i due uomini erano andati via.
"Sembra tu sia molto coraggioso, ragazzo, a restare qui" mormorai a voce alta, restando ancora nascosta alla sua vista, mentre le mie parole si diffondevano in tutto l'ambiente, come se provenissero da ogni angolo della stanza.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
08-05-2017, 19.09.07
Astral si fece coraggio e cominciò ad allontanarsi.
Il fumo impregnava ancora l'aria e la ragazza aveva deciso di seguire la direzione da cui quelle persone armate erano giunte.
Camminò per buona parte del pomeriggio, fino ad intravedere finalmente l'abitato urbano della contrada.
Il cielo era cupo e grigio, l'aria intrisa di un che di sinistro.
Ed il cuore di Astral si riempì di vaga angoscia.
https://3.bp.blogspot.com/-9UnON5c5yRM/V3Iyju-xwTI/AAAAAAAAAgk/c4QJyB65E70AWNqfLEQClsZvUmIhK3z_QCLcB/s1600/Sleepy_Hollow_Town_Tim_Burton_Film.PNG
Guisgard
08-05-2017, 19.14.03
Il cocchiere nel veder uscire fuori dai cespugli Eeila, subito seguita da una titubante Jaime, arrestò di colpo la carrozza.
“Ehi dico...” disse seccato “... da dove sbucate? Volete finire sotto la carrozza?”
Poi i quattro uomini restarono colpiti dagli abiti delle due donne.
“Sono monsignor Kimsy...” disse il più giovane di quei chierici alle due “... chi siete? Da dove giungete?”
Nyoko
08-05-2017, 19.14.59
Mi avviai, avvinghiata a me stessa, sentendo l'angoscia aumentare fino ad esplodere alla vista di una cupa città. "Fantastico..." dissi dispersa e delusa in qualche modo. Non avevo mai visto città così tetre, ma dove diavolo ci aveva portato Babaluci? Ero tentata a tornare indietro, ma anche fossi tornata indietro... Dove sarei andata? Lì forse c'era qualcuno che avrebbe potuto aiutarmi. Mi avviai con cautela in quella città, indossando un cappuccio per coprire i capelli bianchi. Mi guardavo intorno in cerca di anima viva. "C'è nessuno?" dissi ad alta voce, cercando di non trasparire la mia paura e disorientamento.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
08-05-2017, 19.21.39
La carrozza si fermò e il cocchiere si rivolse a me in modo sorpreso ma seccato quando prese parola un certo uomo diceva di chiamarsi Kimsy ma metteva prima il nome di monsignore, nome a me sconosciuto..poi ricordai una lezione di Parvia...era vero..sulla terra degli uomini vi era una religione molto idolatrata ed era il Cattolicesimo, me ne aveva parlato su una lezione delle religioni.
"Prima di tutto non osate rivolgervi a me con questo tono" guardando Jaime sospirando e facendole l' occhiolino..ecco eravamo scoperte per degli uomini.
"Noi..monsignor Kimsy...veniamo da un regno lontano di un' isola orientale, e non la troverete nemmeno nelle mappe" pensai alla storia inventata prima ma era la unica plausibile "ecco...io sono una delle regnanti e alcuni uomini, in queste zone, ci hanno preso tutto quello che avevamo...magari vi sembriamo strane ma è il nostro abbigliamento..eravamo curiose di vedere nuovi mondi" sorridendo e cercando di essere convincenti.."Il mio nome è Eeila e questa è la mia ancella Jaime" avvicinandomi ai quattro e mi accorsi stavo ancheggiando e sistemai la camminata per niente imbarazzata.
Guisgard
08-05-2017, 19.25.44
Elv accompagnò i due uomini e poi ritornò nella magione.
Qui la voce di Cassandra echeggiò in ogni angolo, acquistando un che di etereo, quasi come un sibilo.
“Sembra che qui il vento soffi a suo piacimento da ogni spigolo...” disse Elv guardandosi intorno, per poi cominciare a sistemare i suoi bagagli.
Lady Gwen
08-05-2017, 19.28.08
Alzai gli occhi al cielo e roteando la mano in aria feci arrivare i suoi bagagli in camera.
"Coraggioso, ma anche testardo" mormorai ancora.
Vediamo se adesso si sarebbe deciso a convincersi.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
08-05-2017, 19.33.57
Astral entrò in città ed in risposta alla sua voce vide diverse persone ancora impegnate con le loro faccende.
Le botteghe erano ancora aperte e le persone camminavano in strada impegnate in vari modi.
Il centro abitato era arroccato ai piedi del palazzo baronale, sede dei signori di quelle terre.
E guardandosi intorno la ragazza notò un'insegna davanti ad un'abitazione.
L'insegna diceva:
“Dottor Chrienz”
Guisgard
08-05-2017, 19.37.41
I quattro furono sorpresi dalle parole di Eeila e dai suoi atteggiamenti così provocanti.
“Principessa o meno” disse il cocchiere “badate che siete in presenza di un monsignore e dunque rivolgetevi a lui col doveroso rispetto.”
“Ehm, non importa...” Kimsy al cocchiere “... sua altezza sarà sconvolta ed immagino non sia da biasimare... prego, salite sulla nostra carrozza e vi porteremo in paese... la brughiera non è mai un luogo sicuro... soprattutto per due donne sole.” Sorridendo il giovane chierico.
Nyoko
08-05-2017, 19.40.58
Alla mia domanda, quasi come una risposta dal destino, vidi la gente impiegata nelle loro faccende. Mi guardavo ancora intorno, mi sentivo completamente a disagio e spaesata. Poi notai un'insegna.
"Dottor Chrienz?" dissi cercando di ricordare cosa fosse un dottore. Babaluci ci teneva fuori dai contesti sociali e così, anche i titoli lavorativi ci erano ignoti. Soprattutto per me, che non avevo avuto un'istruzione. Bussai alla porta di questo "dottore", forse avrebbe potuto aiutarmi.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
08-05-2017, 19.42.03
I bagagli incredibilmente cominciarono a spostarsi da soli, poi di nuovo la voce di Cassandra.
Elv comprese che non si trattava del sibilo del vento allora sbiancò, restando immobile.
Un attimo dopo, corse fuori, versi l'ingresso della magione.
Altea
08-05-2017, 19.43.53
Guardai il cocchiere con occhi di fuoco, stavo per ribattere quando prese la parola monsignor Kimsy. Per essere un uomo sembrava davvero gentile, Parvia diceva erano degli esseri pericolosi.
Feci cenno a Jaime di seguirmi.."Vi ringrazio, monsignor Kimsy, siete davvero gentile...anche se vi devo avvertire non sono una donna che ha paura di farsi valere"..ovvio avevo gli Dei a mio favore e sapevo fare cose che nemmeno loro sapevano, comunque avere un aggancio per la nostra cerca era utile.
Salii con Jaime nella carrozza e feci un cenno del capo agli altri due uomini che non parlavano e mi accorsi che il vestito era abbastanza aperto e forse pure un pò trasparente ma non mi imbarazzai..cosa mai poteva essere di strano..."Scusate in che posto ci troviamo?" guardando gli altri due "Piacere di conoscervi".
Guisgard
08-05-2017, 19.47.39
Astral bussò ed un attimo dopo una voce giovane ed affabile la invitò ad entrare.
La giovane vide così un giovane uomo, distinto, ben vestito, dallo sguardo gentile ed il volto pulito che leggeva un libro.
“Prego, accomodatevi...” disse sorridendo “... in cosa posso aiutarvi?”
http://www.aceshowbiz.com/images/still/sherlock_holmes65.jpg
Lady Gwen
08-05-2017, 19.48.06
Lo vidi sbiancare e poi correre verso l'ingresso.
Sospirai appena.
Forse non aveva tutto questo fegato...
A quel punto lo raggiunsi arrivando alle sue spalle.
"Scappi già?" gli chiesi, con un tono indefinito, guardandolo.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/7635892441aab2e6e35cde4033e3cc36.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
08-05-2017, 19.51.19
Eeila e Jaime salirono sulla carrozza e subito quegli uomini furono colpiti dall'abito che la sacerdotessa indossava, senza peraltro imbarazzarsi.
La carrozza partì.
“Siete nella nobile contrada delle Cinque Vie, altezza.” Disse sorridendo Kimsy.
Altea
08-05-2017, 19.55.45
"La contrada delle Cinque Vie...per me qui è tutto sconosciuto, non abbiamo nemmeno mappe più e non conosco i nomi delle città o altro...scusate per il nostro abbigliamento" notando mi guardavano esterefatti ma tranne il giovane chierico "Perchè la brughiera è pericolosa? Lo dicevo prima alla mia ancella..solitamente le cose troppo belle sono pure le più effimere, non lo pensate monsignor Kimsy?" sorridendo.
Nyoko
08-05-2017, 19.57.20
Entrai titubante nella stanza, la persona al suo interno mi aveva dato il permesso di farlo. Vidi un giovane uomo intento a... Leggere? Era tutto così nuovo per me, e tante domande mi offuscarono la mente. "Ehm... Salve..." riuscì a dire con uno spiffero di voce. Cosa potevo dirgli? Potevo fidarmi di lui?
"Ecco... Il posto in cui vivevo ha preso fuoco... Sono tutti morti..." dissi sospirando e forse, tremando. "Non... Non so cosa devo fare..." dissi stringendoli ancora in una sorta di abbraccio difensivo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Cominciavo ad essere insofferente, leggere storie su storie, indizi su indizi, e non capire.
Mi sentivo così impotente, e la cosa mi infastidiva.
Allora mi alzai, iniziando a camminare per la stanza, mentre ripetevo le parole del libro.
"Pettirosso... airone.. di che colore è il meridione?" Sospirai, immersa nei miei pensieri, nei ragionamenti.
Allora decisi di uscire sul balcone, portando solo il libro con me.
Guardai il cielo, accorgendomi che era ormai ora di cena, e che dovevo prepararmi.
Dopotutto sapevo che i miei pensieri mi avrebbero seguirò ovunque.
Allora raggiunsi il grande bagno, circondato da vetrate che mostravano il meraviglioso panorama tutto attorno, con le montagne innevate, un lusso che potevo permettermi perché nessun edificio era alto abbastanza.
Sembrava di stare in mezzo alle nuvole.
La vasca era già ricolma, poiché le ancelle conoscevano bene le mie abitudini, le essenze profumate si spandevano nell'aria, creando un'atmosfera rilassante e inebriante.
Lasciai cadere uno dopo l'altro gli abiti e mi immersi in quella pace, chiudendo gli occhi, cercando di lasciare tutte le preoccupazioni oltre la porta dorata.
Esistevo solo io e i miei pensieri più segreti e proibiti, decisamente il miglior momento della giornata.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/452c2e16df14ca58f48cfdafb54062d8.jpg
Guisgard
08-05-2017, 20.28.32
Elv correva verso l'ingresso, quando sentì ancora la voce di Cassandra.
Allora si fermò, nonostante fosse turbato e spaventato.
“Chi...” disse senza voltarsi “... chi è? E' uno scherzo, vero?” Voltandosi piano ora. “Ma certo, che idiota... qualcuno si diverte alle mie spalle...”
Guisgard
08-05-2017, 20.29.02
Il borghese continuava a guardare Eeila e Jaime senza riuscire a smettere e solo con un notevole sforzo l'altro chierico fissava la brughiera per non cadere nella tentazione provocata dalle due donne. Kimsy invece appariva più tranquillo.
“La brughiera è un luogo selvaggio, rifugio di vagabondi, briganti ed altri personaggi non sempre raccomandabili...” disse sorridendo “... la legge degli uomini qui ha poco potere e certe volte a dominare è quella oscura del male che spinge gli uomini a compiere cose spiacevoli, altezza.” Aggiunse il giovane chierico.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/d7/ce/48/d7ce48b067b36a10a8548c82df069f6a.jpg
Guisgard
08-05-2017, 20.30.17
Il giovane dottore si alzò ed invitò subito Astral a sedersi e a calmarsi.
“Bevevo del tè...” disse dandole una tazza calda “... prendetene un po' anche voi... vi aiuterà... ora spiegatemi tutto con calma dall'inizio... e potete togliere quel cappuccio se volete...”
Guisgard
08-05-2017, 20.30.36
Elyse si immerse nuda nel suo bagno caldo e profumato, fino a farsi avvolgere del tutto dal vapore che inumidiva ogni cosa nella stanza.
Si abbandonò ai suoi pensieri segreti, quasi dimenticando per un attimo tutto il resto.
Ad un tratto sentì un rumore.
Un tonfo sordo che ruppe la tranquillità di quel momento.
Lady Gwen
08-05-2017, 20.37.21
All'inizio non si voltò, ma poi cercò di farsi coraggio.
Strano parlasse in quel modo, visto che ero di nuovo visibile.
Andai ad accomodarmi sul davanzale di una sedia, rimanendo quasi sospesa e facendo come galleggiare i miei capelli insipidamente fulvi
"Di grazia, sarei io quel "qualcuno"?"
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/6cf12b162f12f1997be4ce9473480a2d.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
08-05-2017, 20.40.44
L'uomo si avvicinò a me ed io per istinto mi spostai. "Io..." dissi guardandolo fisso negli occhi. Come consigliatomi, mi sedetti e afferrai la tazza di te guardandola confusa. Aveva un profumo buonissimo ed era invitante. "Ecco... Io ero... Vivevo in uno zoo girovago..." dissi smettendo di guardarlo. "Giravo il mondo con quella che consideravo la mia famiglia..." dissi posando la tazza sulle gambe. Allora tolsi il cappuccio un po' titubante. Non ero più un unicorno, non avrei dovuto suscitare chissà quanto sgomento.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/0c097a8d50649e6610e4f0d6229f8bb2.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
08-05-2017, 20.41.44
Il borghese ci fissava, l' altro uomo guardava altrove ma quel Kimsy, invece, appariva normale e per nulla stranito dalla nostra presenza.
Ma quando iniziò a parlare del Male qualcosa in me si risvegliò..."Le forze del Male nel mio Regno sono vietate..."anzi preserviamo il Bene dal Male..e lo scrigno che conteneva ciò che lo equilibrava era andato perso.
Per un attimo guardai il Sole, mio padre...lo invocai mentalmente, e lentamente mi misi in contatto telepaticamente con Parvia.
E rividi solo in quella visione Serenica e io che portavo in mano la Sfera Solare Sacerdotale..ciò che mi serviva per mettermi in contatto..."Parvia...sono Eeila...tu mi guardi...vedi cosa sta succedendo. Penso di essere con degli uomini che professano il Cattolicesimo, uno di loro ha detto in questo posto il Male sta prendendo il sopravvento..penso proprio il Sacro Fuoco di Petria, forse, mi ha portato nel luogo giusto.." un soffio di vento e i miei occhi tornarono nella brughiera e davanti ai tre uomini.
"Di che forze del Male parlate?" era come se quell' uomo mi leggesse dentro..possibile?
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/ec/28/3f/ec283ffd366c6920d6eb112e7f4a44c0.jpg
Guisgard
09-05-2017, 01.08.57
Quella voce.
Elv si voltò senza vedere nessuno, poiché Cassandra era ancora invisibile.
Lui però sembrava essere convinto che nascosto da qualche parte ci fosse qualcuno che cercasse di spaventarlo.
“Fatti vedere...” disse guardandosi intorno “... fatti vedere!” Gridò esasperato.
L'acqua era calda e leggera, una carezza sulla pelle, leggera e sinuosa.
Ero sola, lontano dalla corte, in pace con me stessa.
Ma anche sola coi miei pensieri, col mio corpo plasmato dalle lunghe ore di lotta, profumato con i migliori unguenti del mondo, ma che di carezza conosceva solo quella dell'acqua.
In quel momento potevo davvero spogliarmi di ogni cosa, ed essere unicamente la donna che c'era sotto la corona, donna che raramente si intravedeva fuori da quella stanza, una regina non ha tempo di essere donna, non le è nemmeno concesso.
A me poi, era stato affidato un regno sciagurato.
Un regno popolato da esseri ripugnanti, che ispiravano solo disgusto a tutte noi.
Ricordavo ancora lo sgomento di tutte noi, ragazzine, quando abbiamo visto per la prima volta l'illustrazione di un libro, su cui era raffigurato un bellissimo uomo.
A Beltàs tutto quello era solo un sogno inespresso, sia per gli uomini che per le donne.
Una condanna, e dire che io ero la più fortunata del regno, a voler ben vedere.
Si narra che le regine indicessero un grande ballo, in cui invitavano dignitari stranieri, e sceglievano il loro sposo.
Eppure a me era sempre sembrato triste, decidere le cose a tavolino, senza lasciare spazio al cuore, alla passione.
Sospirai, giocando con l'acqua, mentre la mia mente volava via, oltre le nostre montagne, chiedendomi se davvero lui esistesse.
Non aveva un vero volto, esisteva solo nei miei sogni più segreti e nascosti.
E quel momento, quando l'acqua si faceva più calda, forse riscaldata dalla fiamma che mi divampava nell'anima, era un po' come se fosse con me.
Allora chiusi gli occhi, lasciandomi cullare dal dolce tepore intorno a me, dal profumo dei fiori, da quella strana sensazione che divampava dolcemente e caldamente in me.
Quando riaprii gli occhi, tutto era immutato: la vasca, il bagno, il tramonto oltre la vetrata.
Ma poi udii una spugna leggera sulla mia spalla, dell'acqua fredda mi fece sussultare immediatamente.
"Sua Maestà ha freddo?" una voce impertinente, quella voce che avevo ben imparato a conoscere nei miei sogni.
Poi le sue labbra sul mio collo, una carezza umida, leggera, seducente, un brivido intenso e caldo.
"No, per niente.." sussurro io, portando la testa all'indietro, e trovando il suo viso che mi guardava, pieno di desiderio.
Non saprei descrivere quel viso, ma era bellissimo, l'immagine più bella che la mia mente riuscisse ad elaborare.
"Peccato.." con un sorrisetto malizioso lui "Pensavo di farti compagnia.." la sua voce tra i miei capelli, la sua mano che scende fin sul mio seno, per poi imprigionarlo piano.
"E vuoi lasciarmi qui tutta sola?" cercai di dire, mentre il respiro veniva meno.
Lui sorrise, e io riuscii a percepire il suo sorriso sulla mia pelle.
Poi si allontanò, e io quasi sussultai a quel distacco, ma poi compresi che stava raggiungendo l'altro capo della vasca che, rotonda, occupava l'intera stanza.
Lo osservai spogliarsi con crescente desiderio, anche se l'immagine era sfuocata, potevo sentire il mio respiro che cresceva sempre di più, mentre poi, nudo e bellissimo entrava nella vasca, guardandomi negli occhi.
Quanto amavo quegli occhi, dovevo averli visti una volta in un sogno, e da allora non li avevo mai scordati.
Lui si avvicinò a me, lentamente, quasi volesse farmi morire di desiderio ad ogni passo.
Allora io allungai appena le gambe, e con un movimento rapido gli schizzai l'acqua sul bellissimo viso.
I suoi occhi allora divennero feroci, per un istante, infiammando i miei, che brillarono di luce nuova.
Con un balzo da predatore arrivò da me, stringendo entrambi i miei polsi e guardandomi con uno sguardo così intenso che pensavo di sciogliermi come neve al sole.
Un lungo, intenso, e interminabile istante in cui mi tenne ferma col suo corpo che piano aderiva al mio, e le sue mani che stringevano i miei polsi, un istante in cui i nostri occhi furono una cosa sola, e per un momento mi parve di vedere in loro il riflesso dei miei, simili e diversi insieme.
Poi il suo respiro sul mio viso, le sue labbra sulle mie, il suo corpo che sfiorava il mio.
E quel bacio, quel bacio intenso, unico, appassionante, capace di risvegliare ogni senso del mio corpo.
Mi tenne ferma per un po', poi lasciò i miei polsi, per stringermi forte a sé, permettendomi così di stringerlo a mia volta, con tutto il mio corpo, che lo desiderava, bramava, invocava, come la pioggia nel deserto, come il sole d'inverno, come un venticello in un giorno assolato, come l'unica cosa che poteva darmi sollievo.
E mentre quel bacio diventava sempre più infuocato, e tutto il mio corpo si incendiava, e bramava compimento di quel meraviglioso supplizio, sentii la sua mano scendere e percorrere tutto il mio corpo, una sensuale e intensa carezza, ambasciatrice del piacere più intenso.
Raggiunse così il mio fiore che aveva schiuso i suoi petali per lui, mentre tutto il mio corpo pregustava il piacere di quelle carezze appassionate, eccitanti, appaganti.
Quando poi lo raggiunse, un intenso brivido mi attraversò, e un timido piacere si fece strada nel mio corpo, amplificato dall'intensità del suo sguardo, che non aveva mai lasciato il mio, scostandosi appena da quel bacio infuocato.
Ero sedotta, abbandonata, già pregustavo ogni istante che doveva arrivare...
Un tonfo!
Aprii gli occhi di scatto, ancora accaldata e sconvolta da quel sogno proibito che interrotto in quel momento non aveva fatto altro che gettare il mio corpo e la mia mente nella più completa insoddisfazione.
Ci misi un po' a ricompormi.. o meglio, a fingere di essermi ricomposta, perchè restavo sempre sconvolta.
Allora nuotai fino alla finestra per capire che cosa era successo, e se dovevo per forza uscire di lì, o se non era niente di grave e potevo tornare alla mia eccitante fantasia.
Cosa che non mi sarebbe dispiaciuta affatto, pensai, cercando di calmare il fuoco che mi divorava imperterrito.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/97/c3/cf/97c3cfb2d38ace41cd3a0e9c0074a40b.jpg
Lady Gwen
09-05-2017, 01.17.44
Si voltò verso la finestra, ma ancora non poteva vedermi ed io lo guardavo perplessa.
Era molto strano.
Di solito, potevo decidere quando essere visibile e quando invisibile, perché con lui non funzionava?
"Heilààà, sono sulla finestra" dissi ironicamente, sventolando in modo beffardo la mano "Credo che non mi vedrai mai, se insisti a non credere nei fantasmi" aggiunsi, con tono candido.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 01.27.22
Quel tonfo che destò Elyse dai suoi sogni proibiti, inquieti, irrequieti.
Un rumore sordo, seguito da un lungo silenzio, mentre la regina restava immersa in quell'acqua schiumosa e profumata che lambiva le sue forme.
Poi voci confuse, fino a quando arrivò un'ancella.
Guisgard
09-05-2017, 01.32.35
Astral si levò il cappuccio ed il giovane dottore la guardò con attenzione.
“In uno zoo girovago...” disse alla ragazza “... sembra una vita interessante... e che mansioni avevate là? Avanti, raccontatemi tutto...”
Guisgard
09-05-2017, 01.34.23
Quella voce spinse Elv a guardare verso la finestra.
E finalmente i suoi occhi increduli videro qualcosa.
Un alone leggero, un soffio etereo di luce soffusa.
Poi pian piano la vaga sagoma di una ragazza.
“Chi...” disse incredulo a Cassandra “... chi sei?”
Non riuscivo a vedere, né capire nulla di cosa stesse succedendo.
La cosa mi infastidiva parecchio, specialmente visto che ero stata interrotta sul più bello, nell'unico attimo che potevo ritagliarmi solo per me.
Poi delle voci confuse, e capii ancora meno, stavo per uscire dall'acqua quando giunse un'ancella.
Giusto in tempo, le indicai la vestaglia, e uscii dalla vasca.
"Si può sapere che diavolo succede?" tuonai "Che cos'era quel tonfo?" furiosa, mentre mi avvolgevo nella leggera vestaglia.
Nyoko
09-05-2017, 01.37.32
Le attenzioni di quell'uomo... Così vicino e nessuna sbarra a proteggermi. Tuttavia mi sentivo sicura, in qualche modo.
"Io... Sono stata presa da madre Babaluci, all'età di 5 anni. Sono... Cresciuta dietro ad una gabbia e... Beh... Io ero l'attrazione principale, signore..." dissi afferrando una ciocca con le dita. "I miei... Capelli, sono rari. Madre Babaluci lanciò un incantesimo su di me e la gabbia, in modo tale da mostrare alla gente un unicorno..." dissi con un certo tremore nel parlare. Avevo paura, e chi non ne avrebbe avuto, nella mia situazione? Speravo solo di non essere derisa, come a volte accadeva durante le mie esibizioni.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 01.40.33
Elyse uscì dall'acqua e l'ancella la coprì con la preziosa vestaglia.
“Altezza...” disse l'ancella “... le soldatesse di guardia hanno sorpreso uno dei custodi a spiarvi... cercava di guardarvi da una delle porte socchiuse... lo hanno portato nelle segrete...”
Lady Gwen
09-05-2017, 01.45.04
Si voltò verso di me e rimasi immobile, con un sorriso incuriosito, mentre vedevo crescere la consapevolezza di ciò che aveva davanti nei suoi brillanti occhi neri.
"Questa è un'ottima domanda per iniziare" dissi appena divertita "Mi chiamo Cassandra, e... Beh... Non penso ci sia molto da aggiungere..." con un sorriso amaro, mentre osservavo il mio impalpabile "corpo", se così potevo definirlo.
"Tu invece sei Elv, giusto? È questo il tuo nome?" chiesi, mentre scendevo dal davanzale e mi avvicinavo a lui.
Gli girai intorno, lentamente, osservandolo e studiandolo.
Poi mi fermai davanti a lui e osservai attentamente il suo sguardo.
Alla fine annuii lentamente.
"Sì. Il tuo viso. Somigli molto al tuo antenato" mormorai, poi accennai un sorriso "Ci sono alcuni suoi ritratti, sparsi per la magione. Dunque, questo posto è tuo?"
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/987427d5f6e4f8ef594e1f44bdea6fa7.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 01.46.13
Il giovane dottore ascoltò ed osservò con attenzione Astral.
“Abbastanza inquietante...” disse “... ma io credo che al di là della condizione di sfruttamento, quasi schiavitù, quella donna... com'era il nome? Babaluci? Si, insomma... io credo che lei usasse qualche sostanza allucinogena per farvi credere alla sua magia...”
Nyoko
09-05-2017, 01.53.33
Non capivo di cosa stesse parlando. Sostanze... Allucinogeni? "Non credete nella magia, signore?" dissi guardandolo e basta. Mi pentì un po' do averglielo chiesto, perché non avevo modo di dimostrargli che esisteva. Non ero un unicorno, non ero una strega come Babaluci, e non avevo poteri simili. Tuttavia io ci credevo, e non mi importava se lui ci credesse o meno, avevo bisogno di aiuto. "Può aiutarmi?" chiesi cercando di ricordarmi il modo elegante che aveva di parlare Babaluci agli ospiti più importanti.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
I miei occhi divennero due piccolissime fessure di fuoco, a quelle parole.
"Cosa?" tuonai "Che sia torturato tutta la notte e all'alba gli siano cavati gli occhi prima di venire giustiziato.." furibonda.
Continuavo a non capire che razza di problema avessero a tenere occhi e mani a posto, considerando che chiunque poi ci provasse faceva una brutta fine.
Erano disgustosi, e la sola idea di essere guardata da loro era ripugnante.
Mi faceva sentire sporca, anche se ero appena uscita dall'acqua profumata, considerando poi che mi avevano interrotto per quell'essere disgustoso, ero ancora più furiosa e di pessimo umore.
Non invidiavo chiunque si fosse messo sulla mia strada quella sera.
Mi sentivo una leonessa pronta a sbranare chiunque mi capiti a tiro.
"La cena è pronta, almeno?" sospirai, andando all'armadio.
Guisgard
09-05-2017, 02.00.00
Elv restò turbato, impressione, stravolto, incredulo.
Continuava a guardare il corpo incorporeo di Cassandra che con molta naturalezza gli svolazzava leggera intorno.
“Sei...” disse confuso “... sei... un fantasma? O forse sto sognando? O magari sono pazzo?”
Guisgard
09-05-2017, 02.04.00
“In effetti no...” disse il giovane dottore ad Astral “... non credo alla magia...” sorridendo “... e come detto credo che quella Babaluci abbia fatto di tutto per convincervi del contrario... volete il mio aiuto? Esattamente per cosa? Parlatemi apertamente...”
Lady Gwen
09-05-2017, 02.05.30
Risi appena e rimasi davanti a lui, contemplando il suo viso.
"No, mio giovane e terrorizzato amico. Non sei pazzo, né fra le braccia di Morfeo" gli risposi, con tono cristallino e dolcemente divertito "Sono io che sono un fantasma."
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/67422ab60a0ee556bbcf0e233f8ffad1.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 02.07.54
“Si, altezza...” disse l'ancella ad Elyse “... attendiamo un vostro ordine per servirla...” guardando la regina accanto al suo ricco armadio.
Questa era la curiosa storia di Beltas, città famosa per la bellezza delle sue donne e nota per i suoi uomini dall'aspetto rozzo, quasi scimmiesco.
Qualcuno riteneva che quella dicotomia dipendesse dall'assenza della misteriosa gemma.
Nyoko
09-05-2017, 02.09.25
Non avrei ribattuto. Sapevo cosa succedeva nel mio zoo, e ne ero convinta. "Come vi ho raccontato, ho perso tutto... Non ho più una... Casa? E non sono molto... Istruita... Non ho potuto studiare nulla, anche se so leggere e scrivere..." dissi stuzzicandomi i lunghi capelli bianchi. "Sono stata crescita per il mio valore spettacolare... Non so nemmeno se considerami umana o..." mi fermai. Non potevo dire cose del genere, dovevo essere breve e aprirmi il meno possibile. "Ho solo bisogno di un posto dove stare. Poi troverò un nuovo lavoro..." dissi guardandolo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/dc4a974ce6291303c233e0b21b79b8d5.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Ero furiosa.
In quel momento ogni fibra del mio essere avrebbe voluto andare di persona nelle segrete e sfogare tutta la mia rabbia sull'orribile creatura che aveva pensato bene di rovinare la mia serata.
Sospirai, cercando di concentrarmi sugli abiti davanti a me, che si contendevano l'onore di essere indossati.
Ne scelsi uno rosso, una stoffa leggera costellata di gemme preziose a creare dei motivi di trasparenza, la lunga scollatura a v tagliava il mio petto, le maniche attillate disegnavano le braccia, e la gonna scendeva liscia ad accarezzare le mie gambe e accompagnare i miei movimenti.
"Possiamo andare!" sistemandomi i capelli, per poi lasciare i miei alloggi dirigendomi verso la grande sala da pranzo.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/52/c9/72/52c972d4678e53d40daf9ba0934ea24f.jpg
Guisgard
09-05-2017, 02.25.47
Sembrava tutto irreale, come un sogno.
Poi Elv scosse il capo, come a volersi destare, come se avesse le allucinazioni.
“E sia...” disse respirando forte “... forse sono matto...” guardando Cassandra “... dunque sei un fantasma... e raccontami la tua storia allora...” guardandola incredulo.
Guisgard
09-05-2017, 02.29.53
Il giovane dottore si accese un sigaro e tornò a guardare Astral.
“Vi propongo un patto...” disse fumando “... io vi darò ospitalità, vi accoglierò qui... e voi in cambio mi racconterete la vostra storia... parlando da ciò che avete detto un attimo fa... non siete umana? E cosa siete? Davvero un unicorno?”
Nyoko
09-05-2017, 02.34.06
Mi scappò un leggero sorriso. Scossi la testa e lo guardai ancora. "No signore. Io sono umana. È solo che ho finto di esserlo da così tanto tempo che... Mi sento una belva lasciata in libertà..." dissi senza tenere a freno la lingua. Come potevo spiegare esattamente la mia vita, la mia situazione? "Sono stata cresciuta così, signore. Come un'animale... Con l'unica differenza che posso leggere, scrivere e parlare... Come sto facendo con voi..." dissi. Tuttavia non mi ero mai sentita più... Umana, come in quel momento.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
09-05-2017, 02.34.19
Lo guardai seria, rimanendo qualche secondo in silenzio, poi annuii.
"Io ero venuta qui per trovare lavoro. La mia famiglia era molto povera e non poteva più mantenermi. Così una donna che viveva qui mi assunse come domestica. Ben presto, però, io e le altre ragazze ci accorgemmo che non era una donna normale. Era una maga, la quale diceva di aiutare le persone a risolvere i loro problemi, ma in realtà le utilizzava come cavie dei suoi strani esperimenti. Un giorno, mi chiese se volessi unirmi a lei, di sperimentare anch'io quella strana magia, a causa delle mie doti di veggente, ma mi rifiutai. Lei non accettò il rifiuto e..." mi interruppi, mentre la voce si strozzava per il pianto "E lanciò un incanto, che mi rese l'essere che sono ora... A seguito di ciò, nascose il mio corpo. È qui nel palazzo, da qualche parte..."
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170508/66055e00b57fbd5dc58134430b8463a7.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 02.36.14
Elyse fu accompagnata nella sala in cui si doveva servire la cena.
Si sedette e due uomini dalle movenze rozze portarono le pietanze in tavola.
Ad un tratto insieme ad un'ancella arrivò la vecchia Tiada, la vecchia indovina.
“Devo parlarvi con urgenza, altezza...” disse con la sua voce stridula.
Mi sedetti a tavola, senza dire una parola, concentrandomi sul cibo, che a quanto pare era l'unico piacere che mi sarebbe stato concesso quella sera.
Per fortuna mia e del cuoco di corte, il cibo era ottimo, e mi distrasse per un breve momento.
O forse quello era il vino, sì, probabilmente era il vino.
Quando arrivò la vecchia Tiada, le lanciai una rapida occhiata, e poi le feci cenno di sedersi accanto a me.
"Ebbene vi ascolto..." con un cenno del capo accondiscendente.
Guisgard
09-05-2017, 02.48.21
Il giovane dottore guardò scosso Astral.
“Vi hanno costretta a vivere segregata...” disse “... ridotta in schiavitù... anzi, in cattività come un animale... restate qui...” deciso “... io mi occuperò di voi... studierò il vostro caso e cercheremo insieme di ridare dignità alla vostra vita... volete?” Porgendole la mano per sancire quel patto.
Nyoko
09-05-2017, 02.51.50
Guardai la mano come se dovessi aspettarmi qualcosa. Cosa dovevo fare. Guardai l'uomo negli occhi e annuì. "Cosa devo fare?" dissi avvicinando la mano titubante alla sua e poggiandola delicatamente sulle sue dita.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 02.55.11
Elv ascoltò, tra incredulità e turbamento, le parole di Cassandra.
“Allora...” disse infine “... tecnicamente non sei morta... ossia non sei un fantasma... voglio dire... sei vittima di un incantesimo, giusto?” Poi scosse il capo. “Oh, ma cosa sto dicendo... devo essere impazzito davvero...”
Lady Gwen
09-05-2017, 02.57.02
"Sì! Sì, esatto, è così!" esclamai, in un impeto di speranzasa eccitazione "No, non sei pazzo e devi aiutarmi" guardandolo, seria.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 03.33.27
La vecchia Tiada si avvicinò alla tavola.
“Ascoltate, altezza...” disse a Elyse “... ho avuto una visione... ho visto in sogno il futuro di questa città... ed è terribile... ho veduto voi, tutta nuda, legata al vostro stesso trono... e come una schiava eravate inginocchiata a servire un uomo che sedeva sul vostro seggio...” guardando il freddo e bellissimo volto della regina.
Ascoltai la donna, tenevo molto in considerazione la sua opinione, era saggia e gli dei spesso le parlavano, rivelandole cose inaccessibili a noi mortali.
Sospirai a quelle parole, a quella rivelazione così strana.
Restai in silenzio per un lungo istante, cercando di immaginare quella visione, percependone la gravità.
"Posso dirvi che non permetterò mai a nessuno di sedere sul mio trono, venerabile Tiada.." con tono solenne "Vi sono grata del vostro avvertimento, sappiate che farò qualunque cosa sia in mio potere per evitare di essere privata del mio trono..".
Guisgard
09-05-2017, 04.02.48
“Dovete solo raccontarmi di voi, partendo dalla vostra infanzia...” disse lui ad Astral “... naturalmente io mi impegnerò anche a darvi un'istruzione più completa che vi permetterà di poter un giorno avere una vita normale... venite, vi mostrerò la vostra stanza... da oggi vivrete qui...” sorridendo.
Guisgard
09-05-2017, 04.04.31
“Aiutarti...” disse Elv fissando quell'ombra luminosa che diceva di chiamarsi Cassandra “... e come? Come potrei aiutarti? Non so un accidenti di queste cose... ammesso poi che io non sia ammattito davvero...” scuotendo il capo.
Lady Gwen
09-05-2017, 04.08.26
"io... Non so esattamente cosa fare, oltre trovare il mio corpo..." mormorai "Ma ne guadagnamo entrambi: io riacquisto di nuovo la mia vita e tu puoi vendere questo posto. Affare fatto?"
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
09-05-2017, 04.09.48
“Non sottovalutate, altezza, cosa gli dei hanno predetto in sogno...” disse austera la vecchia ad Elyse “... guardatevi da una simile visione... in passato molti uomini per lussuria hanno cercato di invaderci... senza la gemma siamo indifese...” chiese poi il permesso e andò via.
"E tante donne per lussuria hanno abbandonato questo posto.." sussurrai pianissimo, mentre osservavo la donna andarsene.
Sospirai, pensando a quelle parole.
Sì, dovevo trovare la gemma, dovevo trovarla a qualunque costo.
Arrivò il dolce, e lo mangiai quasi distrattamente, immersa in quei preoccupati pensieri che affollavano la mia mente.
Portai poi il bicchiere alle labbra, pensierosa.
Guisgard
09-05-2017, 04.24.53
Elyse continuò la sua cena, avvolta da pensieri cupi come il futuro di Beltas e inquieti, come il suo umore.
Era ormai sera e le poche stelle scintillavano in un cielo attraversato da nuvole sparse, battuto da un vento che sibilava come un lamento.
Le torri più alte del palazzo restarono come muti guardiani di quel luogo, mentre le ombre ricoprivano la bellezza di quella città fatta di donne bellissime.
Il silenzio calò sul palazzo, un silenzio avvolgente e quasi cupo, come il cielo che si apprestava ormai ad accompagnare una lunga notte.
Finii il mio vino, e mi alzai, camminando leggiadra verso la mia inaccessibile torre, dove era custodita la mia vita più segreta.
Chiusi la porta dietro di me, restando finalmente sola.
Guisgard
09-05-2017, 04.58.09
Elv guardò quella strana creatura.
“Fammi capire...” disse allo spettro di Cassandra “... se non ti aiuterò tu poi resterai qui a terrorizzare da buon fantasma la mia magione, giusto?” Sarcastico.
Guisgard
09-05-2017, 05.09.57
Elyse raggiunse la sua torre, dove nessuno poteva giungere.
Era il punto più inaccessibile del palazzo e forse dell'intera città.
Qui nessuno osava disturbare la regina, a meno che non ci fosse un'emergenza.
E poco dopo una soldatessa arrivò.
“Perdonate, altezza...” disse inginocchiandosi “... sono stati catturati degli stranieri... crediamo si tratti di spie...”
Entrata nelle mie stanze, mi preparai per la notte, prendendo un libro da leggere.
Un momento di evasione male non poteva farmi dopotutto.
Stavo quasi per sistemarmi, quando una soldatessa fece capolino, e mi riportò la notizia di tre uomini catturati.
Normalmente le avrei detto che io dovevo dormire e non mi interessava ma... sapevo che non sarei riuscita a dormire quella notte, e la cosa mi incuriosiva, dovevo ammetterlo.
Finalmente qualcosa di nuovo che non fosse la gemma o gli stupidi uomini del nostro paese.
Chiamai rapida le ancelle e mi vestii in fretta.
Scesi così nuovamente nella sala del trono, così silenziosa a quell'ora della notte, così austera e tetra, riscaldata e illuminata solo dalle fiaccole.
Chissà come dovevo sembrare lassù su quel trono imponente e severo.
Una volta raggiunto il mio scranno, feci un cenno alla mia soldatessa.
"Portateli qui.." ordinai.
http://68.media.tumblr.com/tumblr_m8e56zs7qL1qjsj27o2_1280.jpg
Guisgard
09-05-2017, 05.41.20
Le porte della sala si aprirono e due soldatesse portarono al cospetto di Elyse tre uomini incatenati, fino ad imporre loro di inchinarsi davanti a quel trono.
I tre fecero resistenza e subito le due soldatesse li colpirono più volte con una frusta, fino a quando le loro gambe si piegarono, facendoli inchinare a forza davanti alla regina.
I tre indossavano abiti che sembravano particolari, probabilmente militari.
Uno era grosso e dalla barba rossiccia, un altro alto e dai colori scuri, mentre il terzo aveva capelli neri, occhi chiari e l'espressione beffarda.
Si guardavano intorno stupiti per la bellezza di quelle donne, ma più di tutte colpì loro la sovrana.
“Ecco i prigionieri, altezza.” Disse una delle soldatesse, mentre quello dagli occhi azzurri fissava la donna sul trono.
https://thehostages.files.wordpress.com/2015/06/mel-1985.jpg?w=460&h=704
Guisgard
09-05-2017, 06.09.47
“Il male inteso come morte...” disse Kimsy ad Eeila “... in questa brughiera infatti sembra dominare la morte da qualche tempo... una morte misteriosa, persino innaturale, che sembra abbattersi su chi è più innocente e debole...”
Il mio sguardo vago, distante e freddo fissava la porta, chiedendomi che cosa ci fosse al di là, cosa mi riservasse quella strana notte.
Quando si aprì, il mio sguardo scese, e raggiunse quei tre uomini incatenati, che fecero la loro comparsa nella sala del trono.
Li guardai distrattamente uno per uno, come se il mio sguardo li trapassasse, senza vederli davvero.
Cos'erano, soldati?
Ma uno di loro, uno di loro attirò la mia attenzione, decisamente.
Quegli occhi così azzurri, quell'espressione beffarda sul viso, quel viso.
Per un momento mi sentii avvampare, rendendomi conto di aver appena rivisto il volto dell'uomo che avevo immaginato nel mio caldo bagno, ora potevo vederlo distrattamente.
Che pensiero pericoloso, mia regina...
Restai ad osservare quegli occhi che restavano fissi nei miei, senza preoccuparmi di nulla.
Non avevo mai visto nulla di tutto ciò.
Un'espressione di indefinito stupore, di malcelata meraviglia si formò sul mio viso.
Un istante, un breve istante.
Poi tornò la maschera di ghiaccio che tutti conoscevano e mi rivolsi a loro.
"Ebbene..." tuonai, guardandoli "Chi siete voi e cosa ci fate nel mio regno?" severa.
Ma quell'espressione, quell'istante in cui mi ero lasciata andare alla vista di quell'uomo, era stata visibile, per un breve e ma intenso istante.
http://i64.tinypic.com/2e0pjev.jpg
Nyoko
09-05-2017, 09.09.17
Avrei vissuto con lui? Sul serio? In cambio solo della mia storia? Perché? Annuì dubbiosa e lo seguii verso quella che sarebbe stata la mia stanza. Mi guardavo intorno circospetta e in allerta, pronta a difendermi in caso di pericolo. Mi sentì veramente smarrita in quella situazione.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
09-05-2017, 13.59.02
Terrorizzare?
Io mi ero aperta con lui, gli avevo raccontato la mia storia benché non mi facesse piacere e lui faceva il sarcastico?
"Hai idea di quanto sia difficile vivere così? E ti sembra davvero la cosa giusta fare del sarcasmo?" esclamai, alzando un po' il tono della voce, ma nonostante non stessi gridando, la mia voce suonò come un urlo straziato e intriso di sofferenza, come il fragore di bicchieri che vanno in frantumi.
Era troppo tempo che mi trovavo in quella situazione e ora mi sembrava di impazzire.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Altea
09-05-2017, 23.27.51
Alle parole del chierico mi feci seria e lo guardai negli occhi, come per una sorta di unione..io nella mia Fede e lui nella Sua..."Morti di innocenti e deboli..misteriose..e non si sa perpetrate da chi..dal Male ovvio" bisbigliando e mordendomi le labbra per non poter dire altro "Il Male sta prendendo il sopravvento, monsignor Kimsy, e non solo qua ma in tutto il Mondo..è tremendo, e non sappiamo sotto che forma e da parte di chi" parlando in modo sibillino o forse lui avrebbe capito visto il suo spiccato intelletto, era un uomo misterioso.."Io vorrei rendermi utile, nel mio Regno è vietato tutto ciò che è Male...so da queste parti vedete le donne come fragili ma io sono diversa". Sospirai non potendo dire io ero un' altra donna, io ero una sacerdotessa e quasi Dea ma forse lui in me aveva visto nel volto qualcosa di diverso dalle altre.
Voltai pensierosa il viso verso la brughiera..."Dove stiamo andando? Io ho alcune monete d' oro e posso vivere e prendermi vestiti adatti al vostro posto...voi non avete detto nulla" accorgendomi finalmente di quel uomo con noi vestito in modo diverso da Kimsy e l' altro e, forse, non era uno di quegli uomini che Parvia apostrofava "della Chiesa".
Ebbi come una visione improvvisa, come se quella brughiera mi trasmettesse qualcosa...possibile un uomo vicino a te, e vestito in modo uguale a noi quasi..una sorta di eroe?Attenta alle seduzioni Altea..
Trasalii riconoscendo la voce...e lui..era bello..troppo bello e carismatico..no, nessun uomo poteva competere con me, con una Sacerdotessa di Serenica ma toccandomi, involontariamente, la bianca e candida ma sensuale veste.
http://ancienttroy.beepworld.de/files/parisposter.jpg
Guisgard
10-05-2017, 17.10.04
Episodio II: La bestia della brughiera
“Ti risponda il Signore nel giorno dell’angoscia,
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.”
(Salmo 20)
La contadinella aveva imboccato una stradina laterale, risalendo poi lungo stretti sterrati profondamente scavati dalle piogge e dai secoli, tutti circondati da alte sponde su cui crescevano liberamente muschi e ciuffi di erbe selvatiche.
Aveva ormai raggiunto un vecchio ponte di granito sospeso su un canale che gorgogliava tra selci ed arbusti secchi, quando il sibilo del vento, dolce e profumato fino a quel momento, sembrò mutarsi in un fischio stridulo, lento e prolungato, quasi simile ad un lamento soffocato.
Angosciata da ciò la ragazza affrettò il passo, seguito dallo scodinzolio del suo cane.
Come poi a voler scacciare quella aga inquietudine, la giovane prese ad intonare una canzoncina rivolta proprio al suo piccolo compagno a quattro zampe.
Ma all'improvviso un latrato lontano che gelò il sangue della contadinella.
Il suo cagnolino prese ad abbaiare timidamente, per poi correre via.
Ed anche lei corse, dietro il suo cane su un irregolare sentiero di pietre e muschio.
Correva parallela al corso d'acqua che brillante scorreva tra il vento ed il Sole ancora alto del primo meriggio.
Poi di nuovo quel verso.
Era più vicino.
Ed era chiaro, nitido, feroce.
La ragazzina corse ancora più forte, con quanto fiato aveva in corpo.
Correva, correva.
Correva nella vasta brughiera battuta dal vento e dal nulla.
Correva, correva.
Il suo piede però ad un tratto inciampò, forse in un rovo, lacerandole la caviglia.
Allora ancora udì quel latrato.
I suoi occhi si fecero grandi, quasi bianchi per lo spavento, per l'orrore, per ciò che vide.
Cercò di alzarsi, ma scivolò nel corso d'acqua.
E lì fu raggiunta e sbranata.
http://3.bp.blogspot.com/_qeg1OcClj7U/S6hpp-2RSKI/AAAAAAAADEI/-o0v_WwbicM/s640/botw2.jpg
Guisgard
10-05-2017, 17.28.56
I tre prigionieri furono infine costretti ad inginocchiarsi davanti alla bellissima regina di Beltas.
Erano sorpresi, meravigliati, turbati per ciò che vedevano.
Ovunque vi erano donne di grande sensualità, ma più di tutte sembrava esserlo quella sovrana.
“Pensavamo” disse ad un tratto quello dagli occhi azzurri ad Elyse “che queste cose succedessero un tempo, magari nel Medioevo... non immaginavo che nel XIX secolo uomini liberi rischiassero le catene per entrare in una città straniera...” con un tono per nulla intimorito, quasi di sfida.
“Zitto, cane!” Colpendolo con rabbia una delle soldatesse.
Guisgard
10-05-2017, 17.30.37
Il giovane dottore condusse Astral al primo piano della sua abitazione, dove le mostrò una piccola stanzetta arredata senza grandi slanci, ma comunque accogliente e tranquilla.
“Ecco, questa sarà la vostra stanza...” disse “... e credo sia bene presentarci, no? Sono il dottor Chrienz...” dandole la mano e sorridendo.
Guisgard
10-05-2017, 17.31.16
Elv sorrise, o almeno abbozzò un ghigno.
“E sia, hai ragione...” disse a Cassandra “... ma capirai che questo... questo nostro conversare non è proprio la cosa più naturale del mondo, no? Voglio dire... tu sei... beh, sei come la protagonista di un romanzo fantastico, dai tratti gotici, mutata in uno spettro da un incantesimo... ecco... questo volevo dire... lasciami almeno il tempo di rendermi conto che forse non sono del tutto ammattito...”
Guisgard
10-05-2017, 17.32.08
La carrozza attraversava la cupa brughiera lungo una stradina irregolare e segnata dai solchi secolari dei carri agricoli.
“Siamo diretti al paese, il centro di questa contrada detta delle Cinque Vie...” disse Kimsy ad Eeila “... siete una visitatrice di riguardo e sono certo che il barone sarà lieto ed onorato di accogliervi nei suoi domini... i signori che viaggiano con me sono Don Lauro e messer Broghi.” Presentando gli altri due.
Sulla brughiera soffiava un vago e lento vento che poteva forse ingannare, come la visione che aveva creduto di avere la bella sacerdotessa.
Infatti nella brughiera ora non c'erano miti di eroi, ma qualcosa di oscuro e spaventoso.
Lady Gwen
10-05-2017, 17.35.41
Presi un respiro profondo, cercando di calmarmi.
"Scusami. Ma sei il primo fin'ora che mi abbia trasmesso un po' la speranza di lasciare finalmente questo posto" mormorai, con tono incolore è distante.
Ero stata precipitosa e irruenta, ma non potevo farci nulla.
"Il più delle volte, arrivavano volgari sciacalli con l'unico intento di trafugare qualcosa da questo posto, non esattamente il massimo..."
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
10-05-2017, 17.37.44
Mi mostrò la stanza a me destinata ed io, mentre mi ci conduceva, mi esercitavo a memorizzare ogni cosa che mi si presentava allo sguardo. La stanza era carina, sicuramente migliore di una gabbia. "Grazie..." dissi appena la vidi. Poi si presentò. Mi tese di nuovo la mano, come se da me volesse qualcosa. La guardai un attimo stranita e poi dissi il mio nome "sono Astral." dissi guardando i suoi occhi. "Perché... Mi porgi la mano?" dissi curiosa. Non l'avevo visto fare mai a Babaluci e non avevo idea di cosa significasse.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Altea
10-05-2017, 17.38.53
"E' un onore fare la vostra conoscenza" e mi trovai impacciata, a Serenica non vi erano ospiti o altro.
"Il barone...non conosco i titoli nobiliari..da noi vi siamo solo noi regnanti" sorridendo vagamente e guardando l' altro uomo.."Messer Broghi, voi di cosa vi occupate?" per spezzare quella inquietudine strana che, improvvisamente, si era impossessata di me..come se qualcosa di tremendo fosse successo.
Guisgard
10-05-2017, 17.41.39
Elv annuì.
“Si, ma io qui sono il padrone, dunque è improbabile che porterò qualcosa come fossi uno sciacallo...” disse sorridendo a Cassandra “... però sono curioso... in che modi credi che io possa aiutarti? Non so nulla riguardo la magia ed incantesimi vari... anzi, manco pensavo esistesse fino a poco fa...”
Li guardavo, o meglio... lo guardavo.
Quell'uomo era persino più bello di quel disegno nascosto in un libro.
Eppure ora i miei occhi avevano mantenuto la stessa espressione fredda e austera che avevo sempre.
Eppure le sensazioni che provavo erano diverse, intriganti e piacevoli.
Ma ciò non toglieva il fatto che non mi aveva risposto.
Schioccai le dita, e nel silenzio della sala, quel suono perentorio produsse ancora più silenzio.
Allora guardai ancora una volta quello con gli occhi azzurri, con sguardo intenso, e perentorio.
"Chi siete voi.." ripetei, con voce più minacciosa "E che cosa ci fate nel mio regno?".
Guisgard
10-05-2017, 17.47.34
Chrienz sorrise ad Astral.
“Perchè le persone civili si salutano così...” disse “... dandosi la mano, per poi stringerla...” mostrandole come avveniva una stretta di mano “... è un modo cortese e distinto che usano fare gentiluomini e gentildonne... è un modo paritario di porsi con gli altri... indica rispetto... da dare e da ricevere.”
Lady Gwen
10-05-2017, 17.49.35
Accennai una risata e annuii.
Assunsi poi un'espressione vagamente smarrita.
"Se vuoi saperlo, nemmeno io ne so molto... Ho acquisito i poteri solo a seguito della trasformazione e ho imparato da sola a gestirli ed utilizzarli, ma non ne so poi molto..." risposi, con sincerità "Intanto ciò che è indispensabile fare è trovare il mio corpo. Non ho idea di dove la maga lo abbia nascosto... Da lì il gioco dovrebbe essere fatto..." conclusi poi, pensierosa.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
10-05-2017, 17.51.04
Ascoltai la sua spiegazione e poi mi lasciai guidare dalla sua mano. La strinsi con forza e memorizzai la forza e la morbidezza della sua mano. "Mi piace" dissi poi sorridendo senza togliere lo sguardo dalla sua mano. Quel mondo, così vicino a me e pure così nuovo e strano, mi piaceva davvero tanto, e non vedevo l'ora di conoscerlo sotto ogni punto di vista.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
10-05-2017, 17.51.16
Broghi e l'altro chierico si presentarono alla bella Eeila, spiegandole come il primo fosse un mercante e come il secondo si occupasse della parrocchia principale.
La carrozza proseguiva, fino ad intravedere l'abitato cittadino in lontananza.
“Non manca molto...” disse Kimsy.
Ma ad un tratto si udì il rintocco funereo della campana.
“Cosa accade?” Stupito Broghi. “Viene dal paese? Perchè la campana suona così? C'è un funerale?” Inquieto.
Altea
10-05-2017, 17.55.06
"Un mercante..e cosa commerciate?" per poi rivolgermi al prete facendo un cenno di saluto.
Ma ad un tratto udimmo il suono di una campana e Broghi sembrava scosso, non capivo il motivo.."Scusate..deve essere successo qualcosa di grave, noi non abbiamo chiese nel mio Regno. Però...vi è una strana atmosfera, si qualcosa di grave deve essere successo" e pensai alla inquietudine mi pervase poco prima.
Guisgard
10-05-2017, 17.56.55
L'uomo dagli occhi azzurri rialzò la testa e fissò la bella Elyse.
“Siamo avventurieri...” disse “... viaggiamo spesso da città in città... ma mai eravamo giunti in un luogo con leggi così barbare ed intolleranti...”
Gli altri due, intimoriti, se ne stavano in silenzio.
Guisgard
10-05-2017, 17.59.47
Elv ascoltò pensieroso Cassandra.
“E fammi capire...” disse “... sei sicura che il tuo corpo sia davvero in questo posto? Non so... e se la strega l'avesse distrutto? O magari nascosto altrove?”
Guisgard
10-05-2017, 18.02.55
“Perfetto.” Disse soddisfatto Chrienz ad Astral. “Ora potete riposarvi se volete... credo vi farà bene un bagno, per rinfrescarvi e rigenerarvi... se volete ve lo preparo subito...”
Un attimo dopo dalla strada si udirono di colpo delle voci disperate.
Lady Gwen
10-05-2017, 18.05.19
Sospirai e rimasi qualche secondo in pensoso silenzio.
"Sì, sono sicura che è qui da qualche parte" annuendo e guardandomi in torno "E poi, non credo che io avrei continuato ad esistere, pur da fantasma, se lo avesse distrutto" guardandolo.
"Comunque..." ripresi, timidamente "Puoi anche rifocillarti se vuoi... Ho aspettato così tanto..." con un sorriso imbarazzato.
"Non voglio certo che stramazzi al suolo..." ridacchiando.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
10-05-2017, 18.05.51
“Lo sapremo solo quando saremo giunti in paese...” disse Kimsy, per poi invitare il cocchiere ad aumentare l'andatura della carrozza.
Dopo un po' arrivarono in paese, trovando molte persone raccolte nella piazza principale.
Al centro vi era una donna disperata che gridava e piangeva.
“Cosa sarà mai successo?” Jaime ad Eeila.
Sfrontato, indisponente, irrispettoso.
Nessun uomo osava mai rivolgersi a me con quel tono, e nemmeno lo faceva una delle ancelle.
La cosa mi infastidiva parecchio, e anche se la bellezza di quell'uomo mi ipnotizzava, come il colore particolare e unico dei suoi occhi, il suo comportamento era a dir poco sconveniente.
"Nel vostro paese le spie sono libere di scorrazzare per i pascoli liberamente?" guardandolo con aria interdetta.
"Teniamo molto ai nostri confini, e attraversarli di nascosto è un reato..." minacciosa, guardandoli.
"Che avventura sperate di trovare qui?" allargando le braccia "O meglio.. speravate, di trovare... ora è troppo tardi!".
Nyoko
10-05-2017, 18.09.39
"Un bagno?" ma certo, di quello ne sapevo dell'esistenza, e ne avevo proprio bisogno. Stavo per rispondergli, quando dalla strada si udirono delle urla disperate. Subito mi affacciai alla finestra per vedere cosa stava accadendo.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
10-05-2017, 18.11.53
I tre uomini si guardarono per un breve istante, per poi tornare a guardare la fredda e bella Elyse.
“Non pensavamo questa città avesse i confini chiusi...” disse l'uomo dagli occhi azzurri alla regina “... non era certo nostra intenzione entrare di nascosto... e comunque non siamo spie... neanche immaginavamo ci fosse una città simile in questa zona...” guardando la regina.
Guardandola tutta.
Altea
10-05-2017, 18.12.06
Rimasi in silenzio, il cocchiere correva veloce e arrivammo in un posto strano, un paese...lo aveva chiamato. Non avevo mai visto delle case così normali e guardavo la gente e per la prima volta ebbi un senso di smarrimento.
A Serenica vi era solo il Palazzo Imperiale dove abitavamo noi Sacerdotesse e delle domus eleganti per le apprendiste.
Jaime si avvicinò a me e vedemmo una donna piangere.."Non so Jaime, ma io nella brughiera ho avvertito un forte senso di inquietudine..io penso il Male ha avuto il sopravvento stavolta..vedi quella donna? Soffre...ecco la rappresentazione del Male che domina il Bene" e le feci cenno di seguire gli altri. Nel frattempo presi un velo legato alla veste e lo posi sul capo.
http://68.media.tumblr.com/tumblr_lrg2a2DXtO1qelclno1_500.jpg
Ormai gli altri due non esistevano più.
Guardavo quegli occhi, e quel corpo racchiuso in abiti troppo poco indulgenti nel mostrarlo, lasciando la mia mente a perdersi nell'immaginazione.
Sarei potuta andare avanti a guardarlo per ore e ore, eppure sapevo che quell'udienza non poteva durare in eterno, eppure non ero ancora pronta a lasciar morire quella meraviglia.
Così mi venne un'idea, che forse lo avrebbe tenuto lì un po'.
"Non siete spie?" sistemandomi meglio sul trono "Ebbene dimostratemelo.." con un gesto plateale della mano "Raccontatemi chi siete, da dove venite, la vostra storia insomma.. e io vedrò se credervi o meno...".
Lo guardai con un'espressione indefinita, intensa, enigmatica.
"Potreste iniziare dal vostro nome, ad esempio..".
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/ba/07/67/ba07675b43bf6f3328ac2b1fce0e1d5d.jpg
Guisgard
10-05-2017, 18.43.11
“Si, in effetti ho un certo appetito ora che ci penso...” disse Elv “... credo che mangerò qualcosina... mi fai compagnia? Non credo però tu possa mangiare, giusto?” Fissando lo spettro di Cassandra.
Si avviò così verso il salone, facendo cenno alla ragazza di seguirlo.
Il giovane mangiò così un po' di frutta raccolta nel giardino della magione.
“Parlami un po' di te...” mangiando lui “... della tua vita prima dell'incantesimo... e poi dimmi di quella strega... cosa sai di lei ora?”
Guisgard
10-05-2017, 18.43.44
Quelle grida e subito Astral e Chrienz corsero alla finestra.
Videro così moltissima gente in strada attorno ad una donna disperata.
Tutto ciò mentre la campana della chiesa suonava con rintocchi funerei.
“E' accaduto ancora...” disse il giovane medico.
Guisgard
10-05-2017, 18.44.32
La carrozza arrivò in paese e tutti loro scesero a terra, comprese Eeila e Jaime.
Subito Kimsy si fece largo tra la gente e raggiunse la donna disperata.
“Aiutatemi, monsignore...” disse in lacrime lei “... mia figlia... aiutatemi... mia figlia...” straziante.
“Calmatevi e ditemi cos'è accaduto?” Kimsy.
“E' uscita nella brughiera ed è tornato solo il suo cane...” folle di paura lei “... solo il cane!” Urlò.
Guisgard
10-05-2017, 18.46.25
La regina si sedette sul trono ed i tre uomini capirono che la loro Sorte era in bilico.
Si guardarono annuendo, decidendo che continuasse a parlare lui.
“Come detto, altezza, siamo avventurieri...” disse ad Elyse “... andiamo in cerca di fortuna, quella vera... quella che spesso gli altri uomini non hanno in dono dalla Sorte... una storia mai raccontata... o una senza ancora un finale... una terra vergine... un luogo sconosciuto... magari qualche suo tesoro... ma anche lo sguardo di una donna, il suo sorriso... insomma tutto ciò che rende la vita piacevole, gratificante, eccitante... cerchiamo la fortuna, quella dei romanzi, delle poesie, dei desideri e dei sogni, altezza... cerchiamo parole perdute, segreti, misteri e i giochi della sera, della notte... cerchiamo insomma l'avventura... la vita...”
Nyoko
10-05-2017, 18.48.00
Dalla finestra, vidi una donna disperata, cerchiata da altra gente. Ai miei occhi, sembrava uno spettacolo, ricordandomi una ragazza della compagnia che piangeva cristalli. Poi le parole di Chrienz mi fecero capire che non si trattava di ciò. "Non è la prima volta che accade? Cos'è successo a quella donna?" chiesi curiosa e frenando la lingua per evitare domande sciocche.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
10-05-2017, 18.50.24
Scossi la testa con lo sguardo basso.
Odiavo questo stato di cose...
Lo osservai poi un attimo.
"Davvero vuoi mangiare solo quello?" chiesi, schioccando le dita e facendo apparire un degno pranzo sulla tavola.
"Ora va meglio. Vedi di mangiare anche per me..." scherzando, con una leggera risata.
Mi sedetti su una sedia accanto a lui.
"Te l'ho detto, ero venuta qui come domestica... Comunque, è scappata quando alcuni del villaggio avevano scoperto i suoi esperimenti, così, per evitare il linciaggio dell'intera popolazione, è scappata durante la notte e dopo di lei anche le altre domestiche... Ma io, ovviamente, non potevo andare da nessuna parte..."
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170510/6a68b60fda8abbbfe2f62658046c5e38.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Altea
10-05-2017, 18.52.00
La donna urlava a squarciagola e la gente era smarrita e spaventata.
Kimsy si avvicinò alla donna, lei si aggrappò a lui..in cerca di conforto ed aiuto.
Udii quelle parole e trasalii..dovevo intervenire...dovevo usare i miei poteri, stavolta volti al Bene.
Toccai la mia Collana Solare Sacerdotale e mi vidi trasportare in una folata di vento verso la brughiera desolata...laggiù nella brughiera e osservai...e la vidi..laggiù.
http://static02.pourfemme.it/r/630x390/tempolibero.pourfemme.it/img/Dee.jpg
Ritornai dopo lo sdoppiamento ad osservare la scena e non indossavo più le vesti cerimoniali e gridai.."Scusate..vi è un fiume nella brughiera?" senza paura mi vedessero come un' estranea.."Direi di cercare laggiù".
L' avevo vista là ma non sapevo se fosse annegata, qualcosa non presagiva nulla di buono.."Io verrò a cercarla" guardando Kimsy sicura.
Ascoltai quella descrizione come rapita, era affascinante persino il modo in cui parlava, guardavo la sua bocca che si muoveva, il suo sguardo nel mio, la sua voce così calda accarezzava l'aria.
Tanto che, quasi senza accorgermene, mi ritrovai a dover lasciar scivolare una gamba sull'altra, per poi accavallarle piano, con un movimento fluido, elegante, scoprendole appena, considerando che l'ampio abito aveva uno spacco pronunciato.
Senza staccare gli occhi da lui, un leggero, ma ormai ben codificato, cenno della mano, fece sì che qualcuno mi portasse immediatamente un bicchiere di vino.
Restai a guardarlo per un lungo istante, mentre quelle parole così poetiche mi continuavano a ronzare nella testa, una presenza piacevole, come una melodia.
"Sembra affascinante..." con un sorriso enigmatico, per poi portare il bicchiere alle labbra "Scommetto che in questa ricerca di avventura non vi sia mai capitato di mettervi nei guai, dico bene?" sarcastica.
Mentre assaporavo quel prezioso vino, mi resi conto che mi stava venendo proprio una bella idea.
Oh, sì, bellissima.
No, Ely, non quella, l'altra...
Nascosi un sorrisetto divertito a quell'intromissione così inaspettata.
Quella vocina nella mia testa sapeva essere una gran scocciatura, o incredibilmente perspicace, a seconda dei casi.
Però aveva ragione: l'altra idea era effettivamente geniale, sì, decisamente.
Mi alzai, e con passo lento e cadenzato scesi dagli scalini che mi separavano dalle persone nella stanza, si fece molto più vicino, sempre di più, ogni passo mi avvicinavo a loro, a lui.
E il mio sguardo non aveva mai lasciato il suo, quasi volesse leggergli dentro.
Dopo alcuni lunghi istanti, mi ritrovai davanti a lui, e lo scrutai ancora più attentamente, lo scrutai tutto, e dovetti usare tutto il mio autocontrollo per evitare di mostrare le sensazioni che provavo in quel momento davanti a lui, così vicina a lui.
"Bene, avventurieri.." con un sorriso sempre enigmatico e impenetrabile "Vi faremo sapere circa la vostra sorte..." sempre guardando lui.
Un altro lungo istante in cui mi concessi quel meraviglioso lusso di osservare l'azzurro intenso dei suoi occhi.
Dopotutto, quale lusso non mi concedevo, io?
"Portateli in cella.." dissi poi, con un cenno della mano, quasi infastidito.
Guisgard
11-05-2017, 00.50.02
“E' già accaduto...” disse Chrienz ad Astral “... già due persone sono sparite così... per poi essere ritrovate morte...” fissando la piazza affollata dalla finestra.
Nel frattempo era giunta una carrozza con a bordo dei chierici.
Kimsy si voltò verso Eeila.
“Si, ci sono vari corsi d'acqua, perlopiù canali...” mormorò “... ma voi come fate a saperlo? Siete straniera... come sapete queste cose?”
Altea
11-05-2017, 00.54.32
Ascoltai seria le parole di Kimsy. .Non potevo dire la verità. ."Da noi vi sono molti fiumi e canali e più volte qualcuno è morto" sospirando e pregando le divinità la ragazza fosse viva.
Guisgard
11-05-2017, 00.55.05
Elv vide apparire dal nulla, come per magia, altro cibo in tavola, ben più gustoso della frutta che stava mangiando.
“Sembra cibo buono...” disse, cominciando ad assaggiare qua e là “... dunque la strega è scappata... chissà dove allora...” guardando il corpo spettrale di Cassandra “... fluttui nell'aria, sei come trasparente ed è difficile capire il tuo aspetto... dimmi... eri carina? Dalla voce sembri molto giovane...”
Nyoko
11-05-2017, 00.56.30
Ascoltai le sue parole. Tutto questo era molto strano. Come faceva la gente a sparire così? Tornai con lo sguardo sulla scena e notai una carrozza arrivare lì con delle persone al suo interno. Una donna mi parve strana, indossava degli abiti... Erano degli abiti quelli? Non riuscivo a vedere bene da lontano "è normale che le donne, qui, girino vestite in quel modo?" dissi indicandola provando vergogna per lei "io indossavo abiti simili per esibirmi..." dissi un po' imbarazzata. Guardai ancora la scena e provai ad ascoltare ciò che si dicevano, forse mi avrebbe aiutato a capire qualcosa sull'accaduto.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
11-05-2017, 01.00.29
Ridacchiai.
"Certo che lo è, lo sarà sicuramente" divertita, riferendomi al cibo "Ti va un po' di musica?" mentre andavo al logoro pianoforte ed iniziavo a suonare.
Lo osservai poi alla sua domanda, con sguardo indefinito, mentre le mie mani continuavano a muoversi sui tasti, quasi come se fosse l'aria stessa a sfiorare questi ultimi.
Poi alzai appena le spalle, con noncuranza.
"Dipende se ti piacciono le rosse con gli occhi verdi..." risposi, ma un attimo dopo mi ero già pentita di come avevo impostato quella risposta.
Perché avrei voluto sapere se gli piacevano?
Beh, comunque fosse, ormai era tardi...
"Sì, vent'anni..." aggiunsi poi.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170510/f3f79f144bf5ece54a2e9780b9033106.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 01.03.37
L'uomo parlava ed Elyse lo guardava.
Poi la regina accavallò le gambe davanti a loro, scoprendole in quello spacco pronunciato e generoso, in una bellissima visione intrisa di forte erotismo.
E lui, l'uomo dagli occhi azzurri, quasi fosse un suo diritto da maschio, restò a guardarla, a guardare le sue bellissime gambe scoperte e accavallate.
Le guardò senza paura di apparire irriverente, senza temere l'ira di quella donna.
Poi la regina si alzò, si avvicinò ed ordinò di rinchiuderli, in attesa di decidere circa la loro sorte.
“Confideremo nella bontà di sua maestà...” fece lui, quasi con tono irriverente.
Poi le soldatesse li portarono via.
Guisgard
11-05-2017, 01.12.03
Kimsy guardò Eeila ed annuì.
“Si, avete ragione...” disse il chierico “... bisogna andare a cercarla nella brughiera prima che faccia buio...”
Arrivarono altri uomini, tutti in divisa.
“Messer Rodolfo...” Kimsy “... un'altra ragazza sembra sparita nella brughiera...”
“Mi ha inviato il barone.” Fece Rodolfo, il Maresciallo Baronale. “Io ed i miei uomini andremo subito a cercarla.”
Nel frattempo, dalla loro finestra, Astral e Chrienz guardavano la scena.
“Beh, dovete imparare che spesso le nobildonne amano esibirsi...” a lei “... mostrare la loro bellezza, la loro avvenenza... a corte si dice che una nobildonna può tutto... e forse è vero...”
Altea
11-05-2017, 01.16.00
Sorrisi a Kimsy ed ero grata mi avesse creduto. Poi arrivò un uomo di nome Rodolfo, indossava pure lui una uniforme.."Messer Rodolfo, permettete possa venire pure io..ho detto che a mio parere è in un fiume o canale" osservandolo con i miei occhi grigio smeraldo.
Guisgard
11-05-2017, 01.17.10
Elv sorrise a quelle parole di Cassandra.
“Rossa con gli occhi verdi...” disse “... sarei curioso di vederti ora...” guardando il suo spettro “... vent'anni? Sei così giovane... che ingiustizia...” mormorò.
Nyoko
11-05-2017, 01.17.30
"Una nobildonna può tutto?" chiesi sbarrando gli occhi e tornando con lo sguardo sulla scena. Si erano avvicinate altre persone ed io ero intenzionata a saperne di più. "Voglio capire cosa sta succedendo. Non possiamo scendere?" dissi afferrando le mani del dottore e guardandolo dolcemente. Volevo saperne di più, capire cosa stava succedendo. E poi, il mondo della nobiltà sembrava più strano di quello normale. Dovevo saperne di più. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170510/074edf5ba12990ac06340aa393c18d28.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Sorrisi, guardandolo un'ultima volta.
Un sorriso però, che non prometteva nulla di buono, quasi anzi assaporasse un piacere perverso e oscuro.
"Peccato, meraviglia.." sussurrai, pianissimo, tra me e me "Alcuni dicono che non c'è bontà in me.." con un sorrisetto perfido, osservandolo andare via.
Era ormai tarda sera, anche se la giornata aveva preso una piega decisamente inaspettata, e molto più intrigante e piacevole dei giorni tutti uguali che si erano susseguiti fino a quel momento.
Lasciai in silenzio la sala del trono, senza togliermi dalla testa lo sguardo, il viso, la voce, il corpo di quell'uomo, di cui nemmeno sapevo il nome.
Quelle immagini e sensazioni mi seguirono fino alle mie stanze, e mi resi conto che tutti i rituali di bellezza prima di andare a dormire erano come lontani, automatici, come se in quel momento non fossi davvero lì, ma fossi immersa nella fantasia, che ora era ancora più nitida che nella vasca, ora quell'uomo aveva un volto.
Restai per un lungo istante a guardarmi allo specchio, chiedendomi cosa avesse provato lui nel guardarmi, se il mio aspetto avesse potuto in qualche modo colpirlo quanto il suo aveva colpito il mio.
Ma non solo l'aspetto, anche lo sguardo, il tono....
A nanna Ely, smettila, su...
Sospirai, obbedendo all'unica persona che stavo a sentire: me stessa.
Così, mi preparai per la notte, e mi coricai.
Chissà se i miei sogni sarebbero stati amici o nemici quella notte, se avrebbero alimentato o placato la calda inquietudine che mi avvolgeva.
https://img.gocdn.online/2016/04/18/anh1.gif
Lady Gwen
11-05-2017, 01.19.25
Accennai un sorriso.
"Beh, non credo di essere cambiata molto, in un anno..." dissi ironicamente.
Poi mi rabbuiai alla sua constatazione.
"Già..." sussurrai.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 01.38.53
Elyse raggiunse i suoi alloggi, restando a lungo davanti allo specchio, interrogandolo e forse interrogando se stessa.
Poi si preparò per la notte e si coricò.
Dopo un po', nonostante l'inquietudine ed il turbamento, la bella regina cadde addormentata.
“Cerco l'avventura...” disse lui fissandola con i suoi occhi azzurri “... una storia non ancora scritta... una storia senza ancora un finale... e poi cerco il mare, azzurro e sconfinato... venti impetuosi, correnti ostili da sfidare e rotte da scoprire... cerco le onde di un orizzonte senza fine, magari un'isola soltanto mia, con la Luna incantata, stelle sconosciute che brillano solo per me ed una donna che mi segua in capo al mondo...” mentre si liberava di quelle catene.
Lei allora si sentì indifesa davanti a lui, accorgendosi di essere completamente nuda...
La regina si svegliò di colpo, nel cuore di una notte ancora lunga ed inquieta.
Intanto i tre prigionieri erano rinchiusi in cella.
“Finiremo male stavolta...” mormorò il grasso “... stavolta ci lasceremo le penne... che siano dannate queste donne...”
“Già, tanto belle, quanto malvagie...” fece lo scuro.
“Piantatela di fare i menagrami...” quello dagli occhi azzurri “... dopotutto siamo ancora vivi, no?” Sedendosi a terra e fissando la luce fioca della notte che filtrava dalle grate in alto. “Mi chiedo cosa vogliano da noi queste donne... potevano ucciderci subito, se solo avessero voluto... che città è mai questa? Retta solo da donne... come uno dei miti antichi...” con gli occhi verso il bagliore del firmamento notturno.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/c4/41/45/c44145b4ab82f3953980bb136a82f54c.jpg
Guisgard
11-05-2017, 01.44.40
Elv sorrise e continuò a mangiare, non potendo cogliere l'inquietudine di Cassandra, priva com'era dell'espressione e della materialità.
“Beh, per quanto mi sarà possibile cercherò di aiutarti...” disse “... ma non vorrei darti false speranze...” cercando il suo sguardo freddo e spettrale.
Lady Gwen
11-05-2017, 01.51.43
Mi dispiacque sentire quelle parole e mi pentii di averlo travolto in quel modo.
Così mi allontanai dal pianoforte e mi sedetti di nuovo accanto a lui.
''Non crucciarti, ti prego. Mi dispiace aver riversato su di te tutta la mia angoscia, la mia sofferenza, ma non riesco a gestire tutto questo...'' mi interruppi un attimo, con voce tremante e la mano poggiata sul petto ''Sono sensazioni talmente forti, che ti travolgono come un uragano, arrivano improvvise e inclementi spazzando via qualsiasi cosa ci sia sul loro cammino e sono mortificata che ci fossi tu, in quel momento, sul loro cammino...''
Guisgard
11-05-2017, 01.57.14
Astral e Chrienz scesero in strada, trovando tutti nella piazza, compresa la donna disperata per sua figlia scomparsa.
“Due persone sono state ritrovate morte...” disse il giovane medico ad Astral “... una ragazza ed un bambino... sbranati... ora una terza ragazza sembra essere sparita... forse nella brughiera si nasconde un animale selvatico e feroce che sembra odiare noi uomini...”
Mi svegliai di colpo, di soprassalto, ancora ansimante per quel sogno così vivido e intenso che mi aveva donato la notte.
Un intenso fremito mi attraversò, nel rendermi conto di quanto quel sogno mi avesse colpito, eccitato e fatto vibrare.
Restai lì, immobile a fissare il soffitto per un lungo istante, dopodiché mi alzai, indossai la vestaglia, e presi a passeggiare per il terrazzo, che dominava l'intero palazzo reale.
Restai lì per un lungo istante, a guardare le stelle che mi apparivano persino più belle quella sera.
Guardai il giardino, la torre distante dalla mia, dove si trovavano le prigioni, potevo quasi vedere il viva vai di guardie e immaginare i lamenti dei prigionieri, che erano sempre di più, ora che avevo cambiato politica sulle esecuzioni.
Chissà se dormiva, dopotutto.
Trovavo molto intrigante quel continuo pensiero, ora poi, l'immagine reale dell'incontro si mescolava a quella eccitante e calda del sogno.
Fissai la torre delle prigioni per un lungo istante, fantasticando quasi senza accorgermene.
No, io non ero certo il tipo che stava lì a sospirare nel cuore della notte.
Allora chiamai la mia ancella più fidata, e le dissi di mandare a chiamare il prigioniero, e di farlo condurre da me, scortato dalle soldatesse.
Naturalmente non doveva sapere dove lo stavano portando.
Spaventiamolo un po'...
Pensai, con un sorrisetto perfido, mentre il mio sguardo tornava a posarsi sull'imponente torre adibita a prigione.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/7d/a1/78/7da17873df58e913cc126a223170aff4.jpg
Nyoko
11-05-2017, 02.01.46
Una bestia feroce che divorava le persone? Di cosa poteva trattarsi. In tutti i luoghi in cui ero stata, non avevo mai sentito parlare di creature mostruose assassine. Io e i miei compagni eravamo considerati tali, però, e questo mi rabbuio per un attimo il cuore. Rimasi ancora ad ascoltare, cercando di capire cosa potevo fare per dare una mano. "Cosa possiamo fare, Chrienz? Non voglio rimanere con le mani in mano, vorrei aiutare..." dissi guardandolo seria.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 02.04.10
“Non preoccuparti...” disse Elv a Cassandra “... posso solo immaginare le tue pene... ma ti aiuterò... per quanto possibile io lo farò...” alzandosi “... è sera ormai... andiamo a dormire e domani cominceremo le ricerche...” scosse il capo “... che sciocco, forse tu non hai bisogno di dormire, vero?”
Lady Gwen
11-05-2017, 02.10.50
Annuii debolmente alla sua comprensione e alla sua determinata disponibilità nel volermi aiutare.
Poi risi, in maniera spontanea e genuina, alla sua tenera e dolce dimenticanza.
Era molto tenero, lui e lo era anche il fatto che non provasse pietà per me, tanto da dimenticarsi che determinate necessità, almeno al momento, non mi appartenevano.
Infatti non era pietà quella che volevo, ma solo un aiuto e lui era disposto ad offrirmelo, per quanto gli fosse possibile.
''No, infatti, io non ne ho bisogno, ma tu sì! Per cui, a letto, su!'' fingendo scherzosamente un tono autoritario, mentre con gesto cortese gli indicavo la camera in cui prima era entrato.
''Non è la migliore del mondo, ma...'' mormorai, imbarazzata.
Guisgard
11-05-2017, 02.13.44
Le soldatesse entrarono nella cella e presero l'uomo dagli occhi azzurri, legandolo con forza.
“Ehi, piano, bellezze...” disse lui, per poi salutare con un cenno i suoi due compagni, forse per l'ultima volta.
Fu portato così fuori dalle prigioni ed introdotto nella torre reale.
Lo portarono nelle stanze della regina, dove dai vetri si poteva vedere Elyse ancora fuori dal suo terrazzo.
Guisgard
11-05-2017, 02.19.15
“Possiamo solo sperare che quella ragazza sia salva, che non le sia accaduto nulla...” disse Chrienz ad Astral “... speriamo davvero...” guardando la donna disperata al centro della piazza.
“Possiamo solo pregare...” avvicinandosi a loro il chierico Kimsy.
Intanto Rodolfo ed i suoi uomini erano partiti alla ricerca della ragazza e con loro vi erano anche Eeila e Jaime.
Nyoko
11-05-2017, 02.25.30
Pregare? Che voleva dire? Decisi che non era il momento di fare domande, almeno, non quelle futili. Non ero d'accordo con il "pregare" qualunque cosa significasse. "No. Io non prego..." dissi fingendo di saperne il significato. "Preferisco essere di aiuto..." anche se non sapevo esattamente come. Se solo avessi avuto un indizio, qualcosa da cui partire... Avevamo solo tre morti uccisi in maniera mostruosa e misteriosa e il che aveva un non so che di anormale e magico, in qualche modo. "Forse... Un lupo? Un cane selvatico?" dissi sperando di trovare un punto di partenza.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 02.26.23
Elv seguì Cassandra ed arrivarono nella stanza di lui.
“Andrà benissimo per riposare...” disse, per poi cominciare a togliersi la giacca “... ehm... forse dovresti uscire, visto devo spogliarmi...”
Sentii dei rumori provenire dalla stanza, e mi accorsi in quel momento di essere rimasta più del dovuto a contemplare le stelle, mentre le mie efficienti soldatesse mi avevano già portato il prigioniero.
Entrai così nella stanza, a passo leggero e delicato, congedai le soldatesse con un cenno del capo, e solo allora spostai l'attenzione sul prigioniero, che se ne stava in piedi, con le mani legate dietro la schiena da pesanti catene.
Lo guardai tutto per un lungo istante, in silenzio, poi mi diressi verso la poltrona, e lasciai cadere la vestaglia, restando con la camicia rosso fuoco, di pura e leggera seta, con uno spacco pronunciato e una scollatura morbida e irregolare.
Gli davo le spalle, ma potevo controllare i suoi movimenti dallo specchi davanti a me.
Mi versai del vino, poi mi sistemai sul divanetto accanto al camino, stendendomi appena, appoggiata ad un bordo.
Lo guardavo in silenzio, sorseggiando il mio vino.
Poi, con un cenno della mano, o meglio, del calice che non avevo posato, gli indicai di sedersi su una poltroncina di fronte a me.
"Non hai detto il tuo nome, straniero..." guardandolo negli occhi "Anche voi avventurieri ne avete uno, immagino..." con un sorrisetto divertito.
"Trovo alquanto scocciante conversare con qualcuno senza nome.." portando il vino alle labbra "Ebbene?".
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/76/69/6c/76696c372c10481b85849661e77e26e9.jpg
Guisgard
11-05-2017, 02.31.46
“Non ci sono lupi nella brughiera...” disse Chrienz ad Astral “... l'ultimo è stato abbattuto centinaia d'anni fa... forse qualche altro animale... magari spintosi fin qui dai monti in cerca di cibo...”
Ad un tratto arrivò una carrozza nobiliare, proveniente dal palazzo baronale.
Lady Gwen
11-05-2017, 02.33.56
Se ne avessi ancora avuto la possibilità, probabilmente in quel momento sarei arrossita violentemente.
Ero rimasta ad osservarlo, ma forse per qualche istante di troppo.
''Oh, sì sì... Certo... Scusami...'' mormorai piano, imbarazzata ''Beh... Buonanotte...'' lo guardai un altro secondo e poi uscii, attraversando il muro e ritrovandomi nel corridoio fuori dalla stanza.
Intanto pensavo a quanto sarebbe stata lunga questa notte, che non era come tutte quelle vissute nell'ultimo anno, uno sterile susseguirsi di albe e tramonti.
Ora c'era lui.
E impazzivo al pensiero di dover attendere l'alba affinché si svegliasse.
Nyoko
11-05-2017, 02.34.28
Annuì alle sue parole. Se non era un lupo... Allora cosa poteva essere? Creature fatate? Ne dubitavo perfino io. Poi arrivò un'altra carrozza ed io l'ammirai. Chissà chi conduceva?
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 02.37.02
Elyse vide attraverso lo specchio che il prigioniero, immobile dietro di lei, la fissava.
L'atmosfera era particolare e lui ammirava la regina in quella sua camicia da notte così sensuale e generosa.
E continuò a guardarla quando si stese, come nella sala del trono, quando sembrava non temere di apparire irrispettoso verso di lei con i suoi sguardi.
“Conversare...” disse con un vago sorriso “... pensavo io ed i miei compagni fossimo in attesa di una sentenza... o forse sua altezza si diverte così a punire i prigionieri? Magari come la mantide...”
Guisgard
11-05-2017, 02.42.18
Elv vide Cassandra fluttuare oltre il muro e poi rimasto solo cominciò a spogliarsi.
Si infilò infine nel letto e poco dopo si addormentò.
E sognò.
Sognò immagini inquiete, misteriose.
Sognò di Cassandra e delle strane forze che agivano intorno a lei.
Sognò e si agitò fino a svegliarsi nel cuore della notte.
Mi guardava, mi continuava a guardare e quello sguardo su di me mi piaceva, un piacere strano e nuovo, di solito odiavo essere guardata da un uomo.
Ma gli esseri immondi che noi chiamavamo uomini non avevo niente a che spartire con la splendida creatura che avevo davanti.
La cosa mi intrigava, l'atmosfera, il modo in cui mi guardava.
Mossi appena le gambe, distrattamente, come per sgranchirle, e portai il vino alle labbra con un'espressione indecifrabile.
"Vero, non ho ancora deciso cosa fare con voi..." guardandolo "Devo prima capire se potete essermi utili o meno..." lasciando che il mio sguardo vagasse su tutto il suo corpo.
"Ma se già non capisci la regola chiara che se io faccio una domanda tu devi rispondere..." alzando appena le spalle, e prendendo una loro sorso di vino "Non credo avrai vita lunga.." con sprezzante noncuranza.
Si ostinava a non dirmi il suo nome, e la cosa mi infastidiva, non tanto per il nome in sé, quanto perchè a una domanda esigevo sempre una risposta e nessuno poteva permettersi di ignorare una mia domanda.
Lady Gwen
11-05-2017, 02.48.00
Decisi che sarei rimasta tutta la notte lì, fuori dalla sua camera, in caso fosse successo qualcosa o avesse auto bisogno.
Dopotutto, non avevo nulla da fare.
Credevo si fosse, addormentato, poiché non sentivo rumori provenire da dentro, finchè non lo sentii agitarsi nel cuore della notte.
Qualcosa non andava?
Stavo per entrare, ma poi mi resi conto che, forse, piombargli in camera non era la scelta migliore.
''Elv?'' lo chiamai, con voce sottile ''Tutto bene?'' aggiunsi, prima di entrare cautamente nella stanza.
Infatti era sveglio.
Così mi avvicinai al letto e mi sedetti accanto a lui.
Guisgard
11-05-2017, 02.48.02
Arrivò la ricca carrozza e da essa scese un uomo con abiti distinti e l'espressione indefinita, come chi vuol apparire diverso da ciò che in realtà è.
“Dottor Ennius...” disse Kimsy al nuovo arrivato.
“Ho sentito le campane” Ennius “e ho capito che qualcun altro era sparito... giusto?”
“Esatto.” Annuì il chierico.
“Spero tutto si risolva...” fece Ennius, per poi notare Astral ed i suoi capelli bianchi “... non ti ho mai vista qui, ragazza...” a lei.
Nyoko
11-05-2017, 02.54.57
Un uomo vestito bene (credo) uscì dalla carrozza e si avvicinò ad uno di quegli uomini posti lì davanti. Parlarono di ciò che era accaduto, e per un po' lì fissai. Ma proprio quando avevo deciso di spostare lo sguardo, mi parlò quello che capì chiamarsi Ennius. Subito, ricordai le buone maniere e tesi la mano verso di lui "sono Astral. Vivevo in uno zoo e ora vivo con Chrienz." dissi sorridendo sincera.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 03.01.31
Lui guardò le gambe della regina che si muovevano, poi il suo sguardo vagò fino alle labbra di lei che assaporavano il vino.
Non aveva paura di guardarla.
Anzi, sembrava incapace di smettere.
E di certo non voleva farlo.
“Non voglio certo suscitare l'astio della regina...” disse sorridendo “... Aegos... Aegos è il mio nome, altezza...” ad Elyse.
Guisgard
11-05-2017, 03.07.55
Elv era seduto ed agitato in mezzo al letto, quando entrò, leggera, Cassandra, sedendosi accanto a lui.
“Ho fatto strani sogni...” disse “... sicuramente frutto di tutto ciò che è accaduto oggi... si, credo sia normale...” fissandola.
Guisgard
11-05-2017, 03.10.43
Ennius guardò Astral e la mano che lei gli porgeva.
Allora la strinse.
“Un circo...” disse “... dunque sono davanti ad un artista.” Con un vago sorriso. “E quei capelli bianchi? Facevano parte dello spettacolo?”
Lady Gwen
11-05-2017, 03.12.21
Lo guardai mortificata.
Lo avevo sconvolto a tal punto?
Annuii rassicurante, anche se non ero molto convinta.
"Beh, io vado, ti lascio riposare, ne hai bisogno" con un leggero sorriso, alzandomi "Buonanotte."
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
11-05-2017, 03.12.54
"Ci sono nata..." dissi senza mollare la presa della sua mano. "Diciamo... Era l'unica cosa vera di me..." dissi con una leggera nota di tristezza. "Facevo l'unicorno, grazie ad un incantesimo di madre Babaluci" dissi guardandolo fisso negli occhi.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 03.19.10
“Aspetta...” disse Elv a Cassandra “... non andare via... non mi va di restare solo stanotte... comunque non riuscirei più a dormire...”
Guisgard
11-05-2017, 03.20.04
“Ma cosa sta dicendo...” disse Ennius stupito e divertito a quelle parole di Astral “... è forse una demente questa ragazza?” Guardando Chreizer.
“E' un artista da circo” rispose questi “ama giocare con le parole.” Sorridendo per quella bugia.
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
Il suo sguardo non mi lasciava mai, e il mio non lasciava mai lui.
Quel gioco intrigante sembrava essere voluto, desiderato e ricercato da entrambi, nessuno dei due si sottraeva, nessuno dei due abbassa lo sguardo.
E tutto quello era tremendamente eccitante.
Come una tensione, una fiamma alimentata da due soffi continui e costanti.
"Aegos.." ripetei, lasciando che il mio sguardo scendesse ad accarezzare tutto il suo corpo, che mi ritrovavo ad immaginare "Un nome appropriato.." con un sorrisetto divertito.
Ma io devo anche parlare di cose serie?
Sì, non era esattamente la voglia che avevo in quel momento, ma prima di tutto dovevo capire se la mia idea era effettivamente geniale come avevo immaginato io.
"Bene, Aegos, come dicevo, la tua sorte è nelle mie mani..." posando il bicchiere, e sistemandomi un po' sul divano "Devo capire se puoi essermi utile..".
Lo so io come potresti... maestà! su, concentrazione..
E lì, nascondere il sorriso malizioso fu davvero difficile, tanto che forse per un istante fu visibile sul mio viso.
"Come ve la cavate coi tesori nascosti?" guardandolo "Sono alla ricerca di una gemma, e mi serve qualcuno che mi aiuti a trovarla, qualcuno che non sia di qui, che veda il tutto da una prospettiva diversa..." guardandolo.
Un lungo e intenso istante.
"Potrebbe interessarti?" inclinando la testa di lato "Naturalmente saresti al mio servizio, dovresti giurarmi fedeltà e tutte quelle faccende burocratiche che però implicano che la pena per il tradimento sia molto più severa di quella per aver attraversato illegalmente i confini.." con un sorriso perfido, ma anche malizioso.
Nyoko
11-05-2017, 03.26.17
Demente? Demente? L'aveva detto sul serio? Mi sentì offesa. Era un insulto che sentivo spesso dire a Babaluci quando fallivamo durante le prove. Strinsi più forte quella mano, al punto da sentirle scricchiolare fra le mie dita. "Sono demente? Drogata? Cos'altro?" dissi esasperata. Era così difficile credere alla magia? "Esiste..." dissi fra la furia quasi indomabile "la magia esiste..." dissi senza smettere di fissare quell'uomo e senza lasciare la sua stretta. Esaminai la situazione e presi una decisione. Prigione per prigione, non ne valeva la pena. Così lasciai la mano di quella persona e corsi via, senza voltarmi.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
11-05-2017, 03.26.28
Mi chiese di restare.
Sul serio mi aveva chiesto di restare?
Ancora una volta immaginai i battiti del mio ipotetico cuore scuotermi, come a voler uscire fuori dal petto.
Un po' titubante, avanzai fluttuando verso il letto e mi sdraiai accanto a lui, osservandolo.
"Solitamente, la gente non invita i fantasmi a far loro compagnia, specialmente durante le ore notturne..."
Mi accorsi dopo che la sua fronte ed il suo viso erano ancora madidi ed imperlati di sudore per l'agitazione degli incubi, così avvicinai la mano e col mio tocco impalpabile e gelido, detersi la sua pelle, donandogli, o almeno speravo, un po' di sollievo.
Sentivo il calore della vita che lo animava ed era una stranissima sensazione, diversamente da me, contraddistinta com'ero quasi dal gelo della morte.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170511/3190e2a966c4391f541f60c4419ebea4.jpg
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 03.30.53
Quegli sguardi della regina non sfuggivano ad Aegos.
Gli piaceva sentirli su di lui, sul suo corpo.
“Una gemma...” disse “... una gemma che vale così tanto? Al punto da essere chiamata tesoro? Beh, al di là di tutto, immagino io non abbia scelta, vero? Sono un prigioniero e dunque devo obbedire...” l'eccitazione e l'erotismo che dominavano in quella stanza sembravano potersi toccare con mano “... e se non dovessimo trovare quella gemma? Sarete comunque così generosa e buona con noi? Ci lascereste in vita, altezza?”
Guisgard
11-05-2017, 03.58.09
Elv trovò sollievo dal sudore per quel tocco di Cassandra.
“Si, ora va meglio, grazie...” disse annuendo e sorridendole “... erano solo sogni... solo brutte sensazioni...” guardandola.
Allora cercò di sfiorarla, di toccarla.
“Che strano sfiorarti...” con le dita leggere sul suo spettrale corpo.
"Noi la chiamiamo Gemma, ma nessuno sa come sia in realtà, dove sia, o cosa sia addirittura.." sospirai "Ma è compito di ogni regina trovarla, solo che nessuna ci è mai riuscita..." sentivo il cuore accelerare e restare concentrata era davvero difficile.
"No, certo che hai scelta..." con un sorrisetto divertito "Puoi sempre tornare in cella con i tuoi amici, e marcirci per un bel po'.." alzando le spalle.
"Per essere il Cavaliere della Regina occorre devozione assoluta..." con uno sguardo fattosi improvvisamente infuocato, e la voce più bassa, velata di malizia "Non è certo un ruolo che si può ricoprire sotto costrizione, non credi?" sporgendomi un po' verso di lui, con un sorrisetto divertito e malizioso.
In realtà, i Cavalieri della Regina erano rari, molto rari.
Da tempo immemore però, le regine decidevano di avere al proprio fianco questi cavalieri, rigorosamente venuti da fuori (chissà mai perchè) per le più svariate ragioni.
E dopo anni di regno, davanti a quel bellissimo uomo, cominciavo bene a capire il perchè.
Si vociferava, addirittura, che spesso i cavalieri fossero stati gli amanti delle regine, costrette poi a sposare sovrani di regni vicini, pensando più alla politica che all'amore.
Cose di cui io non volevo occuparmi in quel momento.
Volevo solo pensare a quel paio di occhioni che avevo davanti e a... beh, tutto quello che riuscivo a vedere.
"Generosa e buona?" ridendo "Che assurdità... il patto è questo, se troviamo la gemma, sarai libero, se non la troverai resterai al mio servizio per sempre..." con sguardo intenso nel suo "I tuoi amici.." con un gesto di noncuranza "Non mi servono, saranno liberi di andare..".
Ripresi il vino, e lo portai alle labbra, scendendo con le gambe a toccare terra, sedendomi normalmente.
"Allora, Aegos.." sporgendomi in avanti col busto, quasi per guardarlo meglio "Vuoi essere il mio Cavaliere?" con lo sguardo intenso, infuocato e appassionato nel suo.
Guisgard
11-05-2017, 03.59.04
Astral corse via ed Ennius restò sorpreso ed offeso da quel suo comportamento.
“Badate di tenerla al guinzaglio.” Disse adirato a Chreizer.
“Perdonate...” questi e poi rincorse la ragazza, trovandola e fermandola “... ehi... fermati!”
Nyoko
11-05-2017, 04.05.35
Cercavo di correre il più veloce possibile, ma non essendo abituata, mi stancai quasi subito. Chreizer mi raggiunse e mi fermò, ma io mi dimenai, cercando di riprendere la corsa. "No, non mi fermo" dissi urlando adirata. "Voi mi credete pazza. L'ho capito, sai!? Non ho bisogno di gente come voi. Preferisco vagare per il mondo libera, piuttosto che essere compromessa dalle vostre menti chiuse e scettiche" dissi con parole che neanche sapevo di sapere. Era come se qualcosa dentro di me si stesse risvegliando. Cercai ancora di dimenarmi, cercando con tutte le mie forze di liberarmi e correre via.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 04.05.59
Aegos la guardò, tutta, ascoltandola con attenzione.
Era come un gioco audace, intimo, seducente.
“Marcire in prigione non è tra le mie aspettative, altezza...” disse “... dunque la scelta è pressoché obbligata...” seguendo ogni movimento di quella donna che non faceva altro che intrigarlo, eccitarlo “... e se accetto, cosa ne sarà dei miei compagni?” Fissando Elyse.
Guisgard
11-05-2017, 04.08.18
Astral cercò di dimenarsi, di divincolarsi dalla stretta di Chreizer che invece la teneva ferma.
“Ora calmati...” disse lui “... calmati... non credo tu sia pazza... non l'ho creduto mai... altrimenti perchè prenderti a casa mia!”
Lady Gwen
11-05-2017, 04.09.32
Sorrisi, felice che stesse meglio.
Poi seguii dubbiosa la sua mano, che si allungò verso di me, nel tentativo di toccarmi e rimasi molto sorpresa alle sue parole.
Tanto che restai a fissarlo senza dire nulla.
"Riesci... Riesci a sfiorarmi?" chiesi piano, stupita "Cosa avverti?" curiosa, mentre adesso sfioravo il suo volto e percepivo vagamente la morbidezza delle gote e il calore della sua pelle.
Era la persona più bella in assoluto che avessi mai visto ed era così tenero, dolce e intenso, tanto da sembrare irreale.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
11-05-2017, 04.14.25
"No... Non lo so..." dissi sentendo la rabbia sfociare in delle lacrime, non tanto di tristezza o dolore, tanto per l'ira che stavo provando. Era la prima volta che piangevo per un motivo strano come la rabbia. "Non so se posso fidarmi... Se posso crederti..." dissi fermandomi e guardandolo negli occhi. Avrei voluto tagliarmi le braccia e scappare via, lontano, senza pentirmene. "Sono ingenua, va bene. Non conosco il tuo mondo, mi incuriosisce, e va bene. Ma non sarò mai una di voi. Imparerò tante cose e i vostri modi, ma io sarò sempre io, Astral, l'ultimo unicorno." dissi convinta continuando a piangere.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Non mi piaceva, non mi piaceva l'idea che restasse per costrizione.
Il mio sguardo si fece buio, intenso, quasi crudele.
Mi alzai, senza dire una parola, e mi avvicinai, e lo oltrepassai addirittura, raggiungendo un cassettino alle sue spalle, presi qualcosa e poi lo raggiunsi.
Lui non poteva vedermi, poteva solo sentire la mia presenza alle sue spalle.
Poi sentì la mia mano che scendeva piano sulla sua schiena, raggiungendo i suoi polsi.
Uno scatto, rapido e chiaro, e le sue mani furono libere.
"Sei libero.." dissi, con voce imperiosa "Siete liberi di andare tutti e tre.." facendo il giro della sedia, trovandomi così davanti a lui, in piedi.
"Anche adesso se vuoi..." indicando la porta "Nessuno ti fermerà...".
Lo guardai negli occhi.
"Ora la scelta è tua.." con sguardo e tono intensi "Puoi andare, riprendere la caccia dell'avventura, oppure restare, diventare il mio Cavaliere e cercare la Gemma con me..".
Allargai appena le braccia.
"Qualunque cosa sceglierai, non potrai tornare indietro..." con il cure che batteva sempre di più, e lo sguardo che quasi lo consumava con gli occhi.
Guisgard
11-05-2017, 04.15.09
“Avverto strane ed indefinite sensazioni...” disse Elv continuando a cercare l'alone spettrale di Cassandra “... non so... come se fossi fatta d'aria pura, limpida... come se fossi avvolta da un velo trasparente, attraverso il quale posso quasi vedere... come se parlassi col vento... un vento lontano... sconosciuto... che però ha un buon profumo...”
Guisgard
11-05-2017, 04.20.29
“Non è vero...” disse Chreizer ad Astral “... tu sei una ragazza come tutte le altre... una ragazza normale... non sei un unicorno, né nessun altro animale fantastico. Sei Astral e devi vivere come tutti gli altri. Questo sei... ricordalo sempre... sei come me...” fissandola.
Lady Gwen
11-05-2017, 04.22.20
Rimasi ad ascoltarlo, rapita, affascinata, estasiata.
Era semplicemente... Perfetto.
Era perfetto il suo volto, le sue parole.
Tutto.
Accennai una leggera risata quando parlò di "un buon profumo".
Spostai la mia mano da suo volto e la portai a raggiungere la sua, quasi facendo aderire i palmi di entrambi.
"Quale profumo?" sussurrai, con tenera curiosità, mentre non riuscivo a smettere di osservarlo, di contemplarlo.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
11-05-2017, 04.27.37
Le lacrime scendevano incontrollate sul mio volto. Sapevo di non essere davvero un unicorno, lo sapevo e non sarei mai tornata a quella vita. Rilassai i muscoli, arresa a quelle parole. Lo guardai con gli occhi gonfi e seri, sentivo alcune parole morirmi in gola, e la cosa non mi piaceva per niente. E così, non mi rimaneva altro che niente, i capelli bianchi come neve e un ciondolo blu senza magia... Senza nulla. Abbassai lo sguardo, posandolo sui miei piedi. "Che ne sarà di me?" dissi quasi timorato... Indecisa. Sentivo di volermene andare, di non fidarmi, ma il suo sguardo, piano piano, sciolse la mia rabbia, e le lacrime si fermarono per un attimo. "Cosa devo fare?" dissi rimanendo seria.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170511/303ea4a975413ff41effb3507afc0f49.jpg
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 04.30.21
I suoi polsi furono liberi e subito Aegos se li massaggiò.
Guardava Elyse quasi stupito.
“Non capirò mai fino in fondo le donne...” disse “... siamo dunque liberi? Tutti e tre? Perchè? Siete così magnanima? Così generosa?”
La fissava, tutta.
Era bellissima, sensuale, quasi irraggiungibile.
Quella donna o stravolgeva, lo esasperava, lo eccitava.
Poteva andarsene con i suoi compagni, ma l'idea non lo soddisfaceva come si poteva pensare.
Non voleva allontanarsi da quella meravigliosa creatura.
Dai suoi occhi freddi, la pelle bianca e calda, la sua voce autoritaria e provocante.
“Liberate i miei compagni ed io resterò...” mormorò.
Era davvero così ottuso da non capire?
Lo guardavo, e faticavo a comprendere i suoi ragionamenti.
Non era così ovvio?
Poi quelle parole, alzai gli occhi al cielo.
"Molto magnanimo da parte tua, ma non hai capito..." suonando una campanellina "I tuoi amici sono liberi comunque..".
Chiamai così una soldatessa, e le ordinai di liberare gli stranieri, e di dar loro una stanza per gli ospiti.
Tutto sotto gli occhi di Aegos.
Poi tornai da lui, con gli occhi infuocati di rabbia e passione.
Mi stava esasperando, dovevo ammetterlo.
Come faceva a non capire?
Capire che non me ne facevo niente di lui se era lì per costrizione?
Allora mi avvicinai, ancora e ancora, fino ad essere vicinissima a lui.
"Non sono magnanima.." con voce imperiosa ma calda e velata di rabbia "Voglio che tu resti, perchè vuoi restare.." con gli occhi nei suoi, vicinissimi ai miei "Voglio che resti perché non vorresti essere in nessun altro posto al mondo..." con voce sempre più calda "Non me ne faccio niente di un condannato che vuole solo salvarsi la pelle, di un avventuriero che vuole salvare i suoi amici, no..." con lo sguardo sempre più intenso "Io voglio un Cavaliere che sia devoto a me, più che al resto del mondo... che pur di restare al mio fianco, rinuncerebbe ad ogni cosa.." avevo il cuore che batteva sempre più forte, sempre più intensamente.
"Perciò.." avvicinandomi ancora, con voce calda e sensuale "Se non sei quel cavaliere... sei libero di andare.." indicando la porta con un festo fluido della mano.
"Ma se resterai..." con la voce che quasi veniva meno dall'emozione, lo sguardo che ardeva dalla passione sempre più intensa e incontrollata "Non potrai più tornare indietro... quindi voglio che resti solo se non desideri altro al mondo.." con lo sguardo ormai piano di passione, intensa e travolgente, il respiro irregolare, il cuore che batteva all'impazzata, come mai prima di allora.
Sapevo che il mio destino si sarebbe deciso in quell'istante, e non avevo mai provato nulla di più intenso prima.
Guisgard
11-05-2017, 04.46.39
“Un profumo fresco...” disse Elv a Cassandra “... come il profumo che soffia dai monti... o in quelle aurore invernali, limpide e trasparenti... il profumo tra le foglie sulla sponda di un lago... il profumo della sera e quello della notte...”
Guisgard
11-05-2017, 04.49.22
“Devi capire che sei una ragazza come tante...” disse Chreizer ad Astral “... e prima lo capirai, prima potrai vivere ed essere felici... ti aiuterò io... ed un giorno potrai conoscere un ragazzo che sappia apprezzarti, che magari ti sta cercando da sempre e forse, passare la vita con lui...” sorridendole ed asciugandole le lacrime con un dito.
Lady Gwen
11-05-2017, 04.53.18
Cosa stava succedendo, durante questa notte?
Magari profumata come quella di cui parlava Elv.
Non lo sapevo...
Non sapevo cosa stesse succedendo, ma era meraviglioso, inebriante, incantevole ed io temevo di non poterne più fare a meno.
La mia mano restava lì, quasi a sentire il contatto con la sua.
Ad un certo punto sorrisi.
"Dici queste cose bellissime a tutte le ragazze che incontri?"
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Nyoko
11-05-2017, 04.54.35
Lo ascoltai e le sue parole spezzarono in me il mio ultimo singhiozzo. "Parli... Dell'amore?" dissi ricordando le poesie che si dicevano due innamorati posti in gabbie vicine. Erano una ragazza molto molto alta (resa ancora più alta da un incantesimo) e un ragazzo dalla pelle molto rossa. I due si amavano e, non potendosi sfiorare, si scambiavano frasi e poesie d'amore molto belle. Mi scappò un sorriso all'idea di poter condividere delle poesie con qualcuno che le condividesse con me, anche se per me, l'amore finiva lì, in quei gesti. "Mi insegnerai anche ad amare?" dissi riferita alle poesie dei miei due compagni innamorati.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 04.58.30
Aegos la guardava.
Negli occhi e guardava la sua bocca mentre parlava.
Era sempre più vicina, sempre più bella, sempre più ardente di una sensualità primordiale, peccaminosa.
“Resto perchè è ciò che voglio...” disse ad un tratto lui, con gli occhi fissi in quelli di Elyse, sostenendo il suo sguardo “... resterò qui e sarò al vostro servizio... voglio trovare la vostra gemma, altezza...” continuando a massaggiarsi i polsi liberati, per poi percorrere con lo sguardo tutto il corpo della regina.
Uno sguardo che non poteva non essere notato, sentito, avvertito addosso da lei.
Uno sguardo che sembrava non temere nulla.
Neanche il potere di una regina.
Avevo il cuore che batteva all'impazzata, lo sguardo intenso e appassionato, e quasi mi dimenticavo di respirare.
Erano le emozioni più intense che avessi mai provato.
il suo sguardo su me, mi inebriava, mi eccitava più di quanto non fossi già per conto mio, mi emozionava, sconvolgeva.
Avrei voluto quello sguardo su di me ogni giorno, ogni istante.
Spalancai gli occhi quando disse di voler restare, uno sguardo ancora più intenso ed appassionato cercò e trovò i suoi occhi.
Stavo per esplodere, bruciare, non capivo più niente.
E lui non poteva non vedere tutto quello nei miei occhi, non accorgersi di quanto l'eccitazione e la passione mi stessero divorando.
"Bene.." dissi solo, incapace di formulare una frase di senso compiuto, mentre era lì, così vicino, così bello, così eccitante.
"Ora puoi andare.." mormorai, titubante "Se..." esitai "Se vuoi..." sussurrai piano, con aria per niente convinta.
I miei occhi e tutto il mio corpo però, gridavano tutt'altro.
Guisgard
11-05-2017, 05.07.42
Elv rise.
“Beh, le mie parole sono sincere, disinteressate...” disse a Cassandra “... no? Dopotutto non posso reclamare un bacio, ahimè...” divertito.
Guisgard
11-05-2017, 05.08.08
Chreizer rise.
“L'Amore è dentro ciascuno di noi...” disse ad Astral “... ognuno ne possiede tanto al punto da riempire un'intera vita... no, io posso aiutarti solo a scoprirlo dentro di te e ad insegnarti a tirarlo fuori e viverlo.” Sorridendole.
Nyoko
11-05-2017, 05.13.08
Ricambiai il sorriso che mi uscì un po' come suo riflesso. Forse non avevo idea di cosa fosse l'amore. "Va bene..." dissi fissandolo negli occhi. Sarei diventata una ragazza come tutte, una ragazza in grando di amare (in qualsiasi modo si facesse) e di muoversi fra la gente. Una ragazza normale con i capelli bianchi. E forse, un giorno, avrei incontrato la mia vera famiglia, il posto da cui venivo. "Voglio imparare... Ma voglio che mi fai una promessa..." dissi avvicinandomi appena al suo viso. "Promettimi che le mie orecchie non sentiranno più commenti offensivi come quelli di quel signore strano" dissi stringendo le sue mani speranzosa.
Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
11-05-2017, 05.14.16
Sorrisi debolmente, ma realizzai quell'oggettiva verità.
Già, non poteva...
Mi ridestai e ritrassi la mano, portando il braccio sotto la testa e guardandolo ancora.
A quella sua frase, adesso, non sapevo più cosa controbattere, mi aveva spiazzata completamente.
"Sì, hai ragione."
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 05.14.45
I loro sguardi erano come incatenati ed Aegos sentiva il suo corpo fremere, ardere per il desiderio di sfiorare, di toccare quello di lei, della bella regina.
“Siete la regina...” disse lui ad Elyse “... dite voi cosa desiderate, cosa volete che faccia...” con un tono sicuro, deciso, persino virile, come di chi non era abituato a prendere ordini.
Erano soli, in quella camera calda di sospiri rubati e gemiti soffocati.
Soli e lui avrebbe potuto prenderla all'improvviso e farle qualunque cosa.
Lo guardai con un sorrisetto malizioso, sensuale, infuocato.
"Sì, sono la regina... e i miei desideri sono legge.." con il cuore sempre più accelerato e il corpo che fremeva "Il che può essere scabroso in questo momento.." con un sorrisetto divertito.
Lo guardai ancora, negli occhi, cercando di trasmettere tutto l'ardore e la passione che mi consumava.
"Sono anche una donna.." sussurrai con voce calda, avvicinandomi a lui ancora, e e ancora, fino ad essere vicinissima.
Potevo sentire il calore del suo corpo vicino al mio.
Allora, senza togliere gli occhi dai suoi portai le mani alla testa, presi la corona, e la lanciai sul divanetto.
"Facciamo..." con la voce sempre più eccitata, intensa, appassionata "Che sono solo una donna, adesso..." con lo sguardo nel suo e il corpo che bruciava di desiderio.
Guisgard
11-05-2017, 05.28.02
Chreizer rise.
“Non posso assicurati che l'ignoranza altrui si estingua” disse “ma più imparerai, più sarai una ragazza come tante, con dignità, onore ed amor proprio... e quando mostrerai queste tue doti nessuno oserà più offenderti.” Sorridendo ad Astral. “Ti fidi di me?” Prendendo la sua mano.
Guisgard
11-05-2017, 05.29.41
Elv guardò Cassandra,percependo qualcosa.
“Cassandra...” disse piano “... cos'hai? Ti ho forse offesa?”
Lady Gwen
11-05-2017, 05.33.14
Mi fece ancora più tenerezza la sua domanda.
No, non era un'offesa, quella... Solo la cruda verità che faceva male, molto male, ma non era certo colpa sua.
Sorrisi e scossi la testa, mentre andavo di nuovo a sfiorare la sua mano.
"No, nulla, non mi hai offesa. Va tutto bene" risposi dolcemente.
Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk
Guisgard
11-05-2017, 05.34.53
Quelle parole, il suo tono, lo sguardo, le movenze e poi il gesto di gettare via la corona.
Elyse si avvicinò ancora ed Aegos sentì il fuoco divampare dentro di lui, un desiderio folle di prenderla e trattarla da donna, non più da regina.
Allora la prese fra le braccia con modi sicuri, virili, persino incoscienti, per poi cercare le sue labbra.
Quelle labbra rosse e calde, intrise di vino, di passione, di sensualità.
Quelle labbra calde, morbide, accoglienti.
Le cercò e le trovò, facendole sue.
Baciò allora la regina con impeto, stringendola a sé, al suo petto.
E la baciò a lungo, assaporando quella bocca che non era nata solo per dare ordini.
Quella bocca nata per accogliere il desiderio.
E la baciò ancora, per poi ricominciare.
E lei si sentì presa, preda, dominata.
Guisgard
11-05-2017, 05.49.00
Elv sorrise.
“Troveremo il tuo corpo, te lo prometto...” disse a Cassandra, con uno sguardo deciso e luminoso “... appena spunterà il Sole rivolteremo questa magione come un guanto...” cercando la sua mano eterea e spettrale.
Il suo sguardo, il suo respiro, il suo corpo così vicino al mio e quel fuoco che mi divorava ormai incessantemente.
Mai avevo provato nulla di simile, il desiderio e la passione mi stavano divorando.
Quando mi prese tra le braccia, per un momento sussultai.
Nessuno mi aveva mai toccato così, se non nei miei sogni, ma a quella stretta capii che nessuno mai avrebbe potuto stringermi in quel modo, farmi sentire stretta e sua.
Poi quel bacio.
Avevo sognato un bacio da anni, ma quello fu superiore a qualunque cosa avessi mai potuto immaginare.
Quelle labbra calde sulle mie, così morbide, eccitanti, appassionate.
Quella lingua che cercava la mia bocca, e la mia che guidata dall'istinto cercava la sua.
Quelle mani su di me, che mi facevano impazzire.
Le mie mani finalmente toccarono quel meraviglioso corpo, anche se era coperto dagli abiti.
Sentivo la passione crescere sempre di più, sempre più intensamente.
Portavo la mano tra i suoi capelli, lo stringevo a me come fosse il tesoro più prezioso che avessi mai tenuto tra le mani.
Quel bacio mi avvolse, mi sconvolse, sempre di più.
Un bacio unico, intenso, appassionato.
Un bacio che aumentò il mio desiderio a dismisura.