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Guisgard
16-07-2017, 06.50.41
Prologo

“Lo stolto pensa: «Dio non c’è».”

(Salmo 53)

La vecchia stazione dei pullman di Afragolopolis, appena fuori città, nei meandri desolati della sua periferia di interminabili cantieri, edifici inagibili,
stradine laterali chiuse al traffico e murales di vivace, colorata e decadente Urban Art.
Un olezzo di salsiccia alla brace, peperoni fritti e cavolo lessato proveniva da uno squallido pub in fondo al vicoletto tra via Florenzia e la Saggesia, risalendo lungo gli sporchi marciapiedi di manifesti e graffiti, intervallati da tombini e scarichi fognari fino al semaforo di Largo Ruggerio, le cui luci verticali erano ormai fuori uso da tempo.
Il cielo, in quel pomeriggio di un soleggiato Luglio, era di un azzurro terso e chiazzato da lontane e bianche nuvole, lasciando sulla sterminata città una cappa di afa che rendeva tutto indistinto, spento, quasi apatico.
Il caldo sembrava togliere a tutti la voglia di fare ogni cosa.
A passo lento il bambino attraversava i binari ormai in disuso dei tram che tagliavano alle spalle la vecchia stazione.
Camminava distrattamente, senza neanche preoccuparsi di cercare l'ombra del muro e ripararsi così dal Sole pomeridiano, facendo rimbalzare con insistenza la sua pallina di gomma davanti a lui.
Ad un tratto per un falso rimbalzo la pallina gli saltellò via, rotolando lungo il brecciolino dei binari, fino a fermarsi in un ciuffetto d'erba che spuntava dal pietrisco.
Il bambino rincorse la sua pallina, raggiungendola, per poi inginocchiarsi a raccoglierla.
Ma tra l'erba la sua pallina non c'era più.
Si guardò intorno stupito, cercando di capire dove fosse finita per colpa di quello strano rimbalzo.
Lo sguardo allora finì all'imbocco del vecchio sottopassaggio ormai abbandonato e dopo un'esclamazione di paura mista a sorpresa indietreggiò di un passo o due.
All'ombra dell'imbocco c'erano due occhi rossi, così dannatamente simili a quelli che sin da piccolo aveva immaginato di intravedere ogni qualvolta scendeva nel garage di casa sua.
Quegli occhi inquietanti e spaventosi che aveva sempre temuto di vedere, ma che poi mai aveva visto davvero nel suo garage.
I mostri non esistono, gli ripetevano sempre a casa.
Nei film si, come nei cartoni animati e nelle favole della sera, ma non certo nella realtà, si sentiva sempre dire dai suoi familiari.
Allora probabilmente si tratterrà di un qualche animale, forse un gatto oppure un cane.
O chissà, magari solo un grosso topo.
Comunque era pronto a girare i tacchi e a darsela a gambe, infischiandosene bellamente di quella stupida pallina.
Si alzò e fu sul punto di girarsi ed andare via, quando accadde qualcosa.
“Salve, Tonio.” Disse una voce simpatica e dal tono musicale che giungeva dall'imbocco del sottopassaggio.
Il bambino restò un attimo inebetito, stupito se non addirittura incredulo per ciò che aveva davanti.
Dal sottopassaggio infatti era spuntato un pagliaccio in carne ed ossa, di quelli che si vedono nei circhi o in tv per quegli show di clown e prestigiatori.
La sua faccia era in tutto e per tutto quella che ci si aspetta di vedere in un pagliaccio, così come il suo aspetto.
Il volto infatti era bianco, con un grosso sorriso da clown disegnato sulla bocca, il naso grosso e rosso, buffi ciuffi di capelli colorati e due occhi ora non più rossi, ma di un blu luminoso, vivace e limpido.
Indossava un abito multicolore, con bottoni arancioni, cravatta lunga fosforescente e larghi pantaloni pastello tenuti su da ampie bretelle dai motivi psichedelici.
Mostrava la sua abilità come giocoliere, lanciando in aria diverse palline colorate, simili a succulenti frutti maturi tutti da cogliere.
“Come fai a conoscere il mio nome?” Chiese meravigliato Tonio.
“Noi pagliacci conosciamo tutti i segreti.” Rispose, continuando a far volteggiare le sue palline in aria. “E scommetto che adesso rivorresti la tua pallina, giusto.” Sorridendo.
“Certo!” Esclamò il piccolo, non potendo fare a meno di sorridere visto quanto era contagioso il sorriso del pagliaccio.
“Certo!” Ridacchiò questo, come a scimmiottare la voce del bambino. “Mi piace! Bravo! E anche una delle mie palline, no? Magari a tua scelta!”
“Magari!” Annuì Tonio, per poi ritrarre subito la mano che aveva invece allungato solo un attimo prima. “No, non posso... mio padre non vuole che accetti nulla dagli sconosciuti... e neanche che ci parli...” rammaricato.
“Devo ammettere che tuo padre è una persona molto saggia.” Si complimentò il pagliaccio. “Davvero molto.” Annuì, senza smettere di far volare in aria le sue palline. “Allora vorrà dire che mi presenterò.” Sorridendo ancora. “Io sono Penny House, il pagliaccio acrobata, canterino e ballerino. Penny House, ti presento il piccolo Tonio. Tonio, questi è Penny House.” Divertito. “Ecco, adesso io non sono più uno sconosciuto per te e tu non lo sei per me, giusto?”
“Si, credo di si.” Contento il bambino, per poi allungare di nuovo la mano, che un attimo dopo tornò a ritrarre. “Come... come sei finito in questo posto? I pagliacci non vivono nei circhi?”
“Il caldo mi ha spinto quaggiù, Tonio.” Penny House. “Tutto il circo è stato spinto quaggiù. Non senti i suoi suoni? Ed i suoi odori?”
Tonio cominciò allora a sentire le note giocose di un organetto, di quelli che si vedono proprio all'entrata di un circo.
E poi l'odore di noccioline tostate, delle salse che si spruzzano sulle patatine fritte e dello zucchero a velo sui dolci.
Il profumo delle ciambelle che friggevano e della glassa calda sopra, delle pizze che uscivano dal forno e del caramello che cospargeva i popcorn.
“Oh, si che lo sento!” Tonio al pagliaccio.
“Vuoi la tua pallina, Tonio?” Questi con un sorriso gioviale e luminoso. “Te lo chiedo di nuovo perchè non mi sembra ti stia molto a cuore riaverla.” Giocherellando con maestria con le sue palline e mostrandogli infine proprio la sua pallina di gomma.
“Si, certo che la rivoglio!” Rispose il bambino.
“Ed un' altra pallina? Ne ho diverse... rosse, gialle, verdi, blu, bianche...”
“Rimbalzano?” Domandò Tonio.
“Eccome, amico mio!” Rispose Penny House. “Rimbalzano come neanche immagini!”
Tonio allora allungò la mano.
Ma subito il pagliaccio gli afferrò il braccio ed il bambino vide quel volto bianco e dal naso rosso trasformarsi, mutare in un qualcosa di diverso.
Ciò che Tonio vide andava oltre le sue paure, le sue fobie e tutto ciò che aveva fantasticato su quella cosa immaginata nel garage di casa sua.
“Rimbalzano!” Cantilenò ridacchiando la creatura all'imbocco del sottopassaggio con una voce ora divenuta rauca, grottesca e gracchiante.
Strinse in una morsa il braccio del bambino, per poi trascinarlo verso quella terribile oscurità da cui anche la luce sembrava incapace di giungere.
Tonio torse il collo, voltandosi per non guardare quelle spaventose tenebre senza ritorno e cominciò a strillare.
I suoi strilli erano disperati, stridenti ed acuti, ma nessuno lo sentì in quella vecchia stazione abbandonata.
I mostri non esistono, gli avevano detto a casa sua.
Ma ora casa sua era lontana, così come il mondo intero e la sua infanzia ormai rubata e violata per sempre.
Nello scolo di scarico, intanto, che dal sottopassaggio portava alle fognature sottostanti la pallina di gomma proseguiva veloce il suo viaggio attraverso gallerie semibuie e lunghi corridoi di fetido cemento, dove gorgheggiavano ed echeggiavano le acque.
Ad un certo punto fu poi proiettata da una feritoia come un proiettile dalla canna della pistola e terminò in un canale senza nome, per poi sfociare poco dopo nella rabbiosa e verdastra corrente del Lagno.
La pallina galleggiò e rollò a lungo, nonostante fosse molto consumata per i troppi lanci effettuati dal piccolo Tonio nei suoi giochi.
Nessuno sa dove sia arrivata e se mai si sia fermata.
Forse dal Lagno avrà raggiunto il mare, per poi galleggiare per sempre come la pallina magica di tanti cartoni animati e favole.
Tutto ciò che si sa è che galleggiava ancora quando sulle verdastre acque del Lagno arrivò a varcare i confini urbani di Afragolopolis, uscendo per sempre da questa storia.
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Capitolo I: Angelo e demone?

“Fuori dalla luce e dentro le tenebre.”

(Adso da montier-en-der)

Il corpicino senza vita del bambino giaceva coperto da un telo scuro sull'asfalto, reso infuocato dall'inclemente Sole di Luglio, della vecchia stazione dei Pullman mentre tutt'intorno brancolavano nel buio i carabinieri di Afragopolis.
“Odio questi pedofili...” disse sbottando il maresciallo ad un paio di giornalisti presenti “... non hanno abitudini, manie e neppure comportamenti ripetuti... i maniaci sono ben altra cosa... hanno la testa fusa, qualche filo staccato nel cervello e qualche indizio su cui lavorare te lo lasciano sempre... ma questi dannati pedofili no... sono come animali e si adattano alle loro prede...”
“Quindi” uno dei giornalisti “non avete dubbi sul fatto che si tratti sempre dello stesso individuo, giusto?”
“Ho forse detto questo, stramaledizione?” Il militare, mentre i giornalisti annotavano ogni sua parola. “Anzi, mi sembra di aver detto esattamente il contrario!” Visibilmente alterato. “Non ci sono elementi che colleghino questo nuovo stupro ed omicidio di un bambino con quelli precedenti!”
“Ma sono 22 bambini con questo, maresciallo!” Un altro dei giornalisti.
“So contare anche io, stramaledizione!” Lesto il maresciallo. “Sembra scoppiata un'epidemia di pedofili in città!”
Ad un tratto il militare notò del movimento e poi l'arrivo di alcuni uomini in borghese.
A guidare quel piccolo gruppo vi era un uomo di altezza e corporatura media, capelli e pizzetto brizzolati, occhiali scuri e sguardo indagatore e penetrante.
Fecero per avvicinarsi ancor più al corpo del bambino, ma subito uno dei carabinieri li bloccò.
Allora uno di quelli estrasse un distintivo, mostrandolo al militare in divisa scura.
“Maresciallo...” il militare voltandosi verso il suo superiore “... ci sono i federali...”
“I federali?” Stupito il maresciallo. “Chi diavolo li ha messi in mezzo?”
“Le dice niente” l'uomo col pizzetto “il Dipartimento di Giustizia Afragolignonese?”
“Zulian...” leggendo il distintivo il maresciallo.
“Comandante Zulian.” Precisò quello col pizzetto. “E da questo momento il caso è competenza della polizia federale.”
“Perchè mai?” Infastidito il maresciallo.
“Forse perchè sono morti 22 bambini e voi carabinieri non sapete che pesci prendere?” Zulian, per poi avvicinarsi al cadavere del bambino e facendo segno ai suoi di fare lo stesso.
“Allora?” Chiese poi al maresciallo.
“Aveva 12 anni...” questi “... viveva dall'altra parte dell'isolato e forse si è trovato a passare di qui per caso... o chissà, può essere stato indotto a farlo, magari adescato dal pedofilo...”
“Sa per certo che si tratti di un pedofilo?” Guardando il cadavere Zulian.
“Beh, si...” borbottò il maresciallo “... chi altri può essere stato?”
“Magari, non so...” sarcastico Zulian “... un maniaco?”
“Un maniaco?” Ripetè il maresciallo. “Non ne vedo il motivo.”
“Leggo” leggendo il breve referto medico appena stilato Zulian “che ha subito lesioni durante lo stupro... e nel colon sono state infilate quattro palline di gomma... con ogni probabilità quando il bambino era ancora in vita...” guardando poi il maresciallo “... il colpevole non aveva solo una gran voglia di sollazzarsi con un minore, ma anche di fargli molto male... accanendosi senza motivazioni apparenti.”
“Forse il bambino gli aveva opposto resistenza e...” provò a formulare come ipotesi il maresciallo.
“Cavolate.” Lo interruppe Zulian. “Poteva spezzargli le bracia o le gambe, pestarlo a sangue, ma non infilargli quattro palline in quel modo. No, si tratta di un gioco perverso. Non siamo davanti ad un semplice pedofilo.” Con tono spiccio. “Inoltre ho sentito alcuni testimoni affermare come il ritrovamento del cadavere sia avvenuto 30/45 secondi dopo che il bambino aveva lanciato il primo urlo.”
“Impossibile!” Esclamò il maresciallo. “Quel bastardo non può averlo ridotto così in meno di un minuto!”
“Forse i testimoni erano ancora scossi e quindi poco attendibili.” Uno degli uomini di Zulian.
“Oppure” un altro dei federali che erano con lui “lo stesso assassino ha gridato camuffando la voce da bambino quando ormai aveva completato il suo lavoro.”
“Ora questo non è importante.” Sentenziò Zulian. “Mettiamoci subito al lavoro. Voglio mappe e prospetti di tutta la periferia Ovest della città. Voglio posti di blocco sulle strade urbane più trafficate ed altri posti di blocco tutt'intorno alla città. Ed un paio di elicotteri volare sulla campagna. Nessuno dovrà uscire o entrare ad Afragolopolis senza che noi lo si sappia. Inoltre voglio la lista di tutte le attività, organizzazioni e combriccole varie di omosessuali in città.”
“E questo che diavolo c'entra?” Meravigliato il maresciallo. “Cosa c'entrano gli omosessuali ora?”
“Ha forse qualche gay in famiglia?” Zulian a lui. “Non so... amici di vecchia data dell'altra sponda o con gusti particolari?”
“Certo che no!” Rispose il maresciallo. “Ma ciò non vuol dire che io non giudichi inutile ed inopportuna la sua richiesta! Vuol forse ritrovarsi contro le minoranze? Essere bollato come intollerante? Omofobico? O peggio... come fascista?”
“Me ne frego.” Fumando Zulian. “Ho un maniaco da trovare. I bempensanti ed i liberali possono andare a farsi benedire per quanto mi riguarda. Sono stati stuprati ed uccisi 22 bambini, dei quali 20 erano maschi. Una statistica che come minimo mi insospettisce.” Gettando la sigaretta. “Devo smettere con questo dannato vizio... Monique!” Chiamando una dei suoi. “Voglio una di quelle ciambelle fritte con lo zucchero tutt'intorno... non glassa, cioccolato o zucchero a velo... zucchero e basta.”
“Una graffa.” Monique a lui.
“Si, qualunque sia il suo nome.” Annuì Zulian. “Ed un caffè... lungo, dolce, schiumoso...”
“E noi cosa facciamo?” Il maresciallo.
“Perchè non vi dedicate a fermare le auto e controllarne i documenti?” Ironico Zulian. “Ci occuperemo ora noi del caso. Su, ragazzi, al lavoro.” Ai suoi.
“Borioso pallone gonfiato e fascista...” a bassa voce il maresciallo, per poi andare via con i suoi uomini.
Intanto la vita ad Afragolopolis continuava a scorrere perlopiù pigra ed indifferente, salvo un po' di sdegno e forse un inizio di apprensione per quella storia, per quei 22 bambini violati.
Inoltre cominciò a diffondersi in città l'idea, il sospetto e forse persino la paura che il colpevole di tutto ciò fosse uno dei tanti ospiti poi rilasciati dell'Imperion Nolhian, il vecchio manicomio criminale di Afragolopolis.
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Nyoko
16-07-2017, 08.24.54
Quel mattino mi ero alzata presto. Non volevo alzarmi insieme a lui, era già tanto dormirci insieme. Potevano essere le 5... O le 6... Non aveva alcuna importanza. Ormai erano notti che non riuscivo neanche a dormire, io che di solito sono una dormigliona.
Vado al bagno e mi guardo: "cosa hai fatto, Nyoko?" mi dico a bassa voce guardandomi allo specchio.
"Chi hai al tuo fianco?"
Passai una mano sui capelli e me li scompigliai appena.
Sono giovane... Troppo giovane. Alla mia età dovrei essere ancora all'università a studiare lettere. E invece sono qui, in questa piccola casa, non molto accogliente, con un uomo che ormai non amo più. Jeffrey è un uomo considerato "perfetto" per me dalla mia famiglia.
Ci eravamo fidanzati al tempo del liceo.
Oh, ai tempi lo amavo. Caspita se lo amavo... Ma col tempo, quell'amore che ci univa, sembrò spegnersi, trasformando le coccole in pura e vera abitudine.
Ho sempre avuto un concetto di amore ben diverso da quello che raccontano le favole o i loro derivati, non credo in nulla di fiabesco.
Guardo ancora il mio viso sullo specchio e mi chiedo che cosa stia davvero facendo della mia vita.
Sono una scrittrice, amo il mio lavoro e guadagno pure bene.
Decido che guardarmi allo specchio non farà di me una donna libera e felice, e probabilmente neanche provare ad uscire da quella situazione, mi renderà una donna libera e felice.
Mi avvio al mio studio, dove ho tutto quello che mi serve per scrivere i miei libri: dizionari, mappe, giornali e il mio carissimo computer di ultimo modello perfettamente funzionante.
Le mie storie sono a tema omosessuale. Anche eterosessuale, ovviamente, ma il mio genere è basato proprio su quelle storie d'amore fuori dal comune.
Ho già scritto e pubblicato un libro del genere e ha fatto molto successo, non posso dire di non esserne orgogliosa.
Tuttavia, con quello che sta accadendo in città, mi sento un po' impedita. Provo a scrivere qualcosa ma... Tante cose mi fermano.
Mio marito sta ancora dormendo ma già immagino come si comporterà appena si sveglierà: "buongiorno cara" dirà. "Bella giornata oggi" sorriderà.
"Ti amo" mi darà un bacio e si chiuderà in bagno.
Avrei voluto fosse manesco, con me. Una scusa per lasciarlo, almeno. Invece... Sono quasi costretta a stare con lui, dai miei genitori che lo adorano, e un po' anche dalle mie paure.
Nessuno che pensa a me e a come mi sento a stare con un uomo che non amo. Quasi costretta a fingere di amarlo, a stargli accanto nonostante il desiderio di lasciarlo.
Non voglio ferirlo... O forse non ho semplicemente la forza di provarci.
Ma cosa mi è successo? Ero così forte, prima! Ero capace di difendermi, ero anche molto allegra, sarcastica, con il sorriso sempre stampato in faccia. Forse mi ha ucciso la sua gelosia, la sua "perfezione". Forse ho sbagliato a dirgli "sì" dopo tutti quegli anni. Forse avrei dovuto accorgermene prima che... Che ormai non lo amavo più.
E invece sono stata soggiocata dalla sua perfezione, dal suo talento oratorio. Mi dispero ancora un po' e provo ad arrancare qualche frase.
-Lui l'afferra e...- e poi? Nulla, cancello tutto.
-I suoi occhi erano...- erano? No, no! Cancello tutto ancora.
Sono sconfortata. L'ispirazione mi ha abbandonata e non posso far altro che piangere. Guardo finalmente l'orogio: quasi le sei... Fra un po', Jeffrey si alzerà... Devo prepararmi a ricevere il suo solito monologo.
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Lady Gwen
16-07-2017, 13.55.40
Un'ora.
Due ore.
Tre ore.
O forse tre giorni.
Non sapevo più da quanto mi trovassi nella vasca.
La volta che era durata di più ci ero rimasta per una settimana di fila; l'infermiera Lucy mi aveva imboccata e cambiata lei, anche con l'aiuto dell'infermiera Lizzie, avevano detto che dovevo calmarmi e rimanere lì dentro buona buona.
Io ci riuscivo, a volte, capitava che mi addormentassi pure, ma altre volte non ci riuscivo e l'infermiera Lucy allora mi dava quella pastiglietta azzurra dalla forma strana con una lettera stampata sopra.
Io cercavo di calmarmi prima, non mi piaceva che mi desse quella pastiglia, ma a volte non ci riuscivo e quindi non c'era niente da fare.
Risultato: cadevo addormentata in un attimo e restavo lì dentro finché non mi svegliavo e mi portavano nella mia camera con tutte le braccia e le gambe che sembravano quelle di Maya, la bambola di pezza che mi avevano regalato per i miei cinque anni.
Questo lo ricordavo, insieme a qualche altra cosa; non ricordavo sempre le cose, era questo l'effetto del "calmante", come lo chiamava sempre il dottor Jon.
Gommetta fra i denti, scossa e via.
Tutto confuso per tre giorni.
O almeno, quelli che mi sembravano tre giorni.
Di più o di meno non importava, tanto mi ritrovavo qui dentro comunque.
Loro a volte, i dottori e le infermiere, come i miei genitori, pensavano che lo facessi apposta, ma non era così.
Non era colpa mia se loro venivano da me.
Venivano dicendomi di aiutarli, ma io non avevo mai saputo come farlo.
Me ne accorgevo sempre quando arrivavano: sentivo come una sensazione di pace, di tranquillità, come se andasse tutto bene, anche se sapevo che non era così, oppure lì vedevo per qualche istante quand'ero in dormiveglia, loro stavano lì a guardarmi e poi sparivano.
Appena mi sentivano parlare con loro, il dottor Jon o l'infermiera Lucy entravano nella mia stanza tenendomi ferma e obbligandomi a calmarmi, ma io non volevo calmarmi perché non ero affatto nervosa.
Però lo diventavo e allora cominciavo a urlare, a gridare, forte, fino a quando non sentivo le corde vocali quasi saltar via come le corde usurate di una chitarra, a muovermi, a cercare di liberarmi ed ecco che mi ritrovavo qui nella vasca, se mi andava bene.
In realtà non ho mai capito che ci facessi qui, insieme ad Ariadne, la signora tanto gentile che mi passa qualche dolce di nascosto, proprio quando l'infermiera Lucy torna a casa e l'infermiera Lizzie è troppo impegnata a civettare col dottor Jon, e che dice di vivere in una bellissima villetta di campagna con un'altra signora, un po' meno gentile di lei, che si chiama Tya, ma non so come facesse a viverci insieme se Ariadne e Tya avevano la stessa faccia e lo stesso corpo, e poi diciamocelo, qui non siamo certo in una villetta di campagna, ma forse lei non lo sa ed io non ho il coraggio di dirglielo.
Oppure con Emis, quel tipo strano che non vuole passare davanti agli specchi perché dice che ci vede dentro uno che vuole ucciderlo, ma io ci vedo riflesso solo lui.
Non udivo particolari rumori provenire da fuori, come sempre a quest'ora, un po' dopo l'ora di pranzo, ma prima dell'ora in comune nel salone grande al primo piano e avevo paura che mi lasciassero anche stavolta qui dentro per una settimana, mentre io rimanevo a fissare il soffitto, cercando di pensare e ricordare.

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Clio
16-07-2017, 16.45.50
"Mamma mamma, perchè?" prendendola per la mano, terrorizzata "Non faccio male a nessuno, mamma... ti prego".
Il pianto leggero della bambina trovò lo sguardo vuoto della madre.
Uno sguardo fatto di terrore, di bigottismo e preoccupazione.
L'ufficio dell'esorcista è austero e cupo, e io avevo davvero paura.
Già mi spaventava il mio dono, ora ne ero letteralmente terrorizzata.
Mamma diceva che era il demonio, era lui a farmi entrare nella mente della gente.
E io piangevo, di notte.
Io non volevo il demonio, non avevo mai fatto male a nessuno.
Non volevo fare del male a nessuno.
Mi veniva da piangere, all'idea dell'esorcista.
La mamma mi teneva per la mano, trascinandomi quasi in fondo alla chiesa così cupa e buia.
Avevo paura, ed ero arrabbiata.
Perché la mamma non capiva che io non volevo fare male a nessuno?
Perché il demonio avrebbe dovuto darmi un dono così?
L'uomo uscì dalla porta, era vestito di nero, il volto austero, barba e capelli bianchi, era magrissimo e l'espressione vuota.
Mi faceva paura.
Iniziò a parlarmi severamente, chiedendomi quale fosse il motivo della nostra visita.
"Diglielo, Clio.." mia mamma, stringendomi il braccio "Diglielo.
Io restavo in silenzio, guardando con due occhioni teneri e spaventati il religioso.
"Diglielo!" continuò la donna, scuotendomi il braccio "Diglielo!".
Lui restava in silenzio e mi guardava, mi guardava con due occhi così intensi e cupi che mi terrorizzavano.
Il respiro accelerato, gli occhi spalancati.
"Io.." sussurrai piano, con il cuore in gola "Io..." terrorizzata.
"Sì, bambina?" con sguardo severo e voce accomodante l'esorcista.
Allora prendo coraggio, e lo guardo negli occhi.
"Sento i pensieri della gente..." sussurrando quasi ma sostenendo il suo sguardo.

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Anche quella notte mi ero addormentata sul divano, ormai era diventata un'abitudine, pensai tirandomi su con i gomiti, guardandomi attorno con gli occhi appannati.
Erano anni che non sognavo quel momento, forse uno dei più cupi della mia infanzia.
Scossi la testa, come a voler scacciare quel ricordo lontano.
Mia madre non mi aveva mai capito, nessuno mi aveva mai capito.
Aveva provato di tutto, la mia bigottissima mamma, ma nulla aveva posto fine al mio dono, nemmeno il rito dell'esorcista che non aveva fatto altro che spaventarmi a morte.
E io, io detestavo essere spaventata; la paura ti paralizza, ti blocca, ti rende debole.
Uaarania mi ha insegnato a non avere paura, a non temere il mio dono ma a svilupparlo, a controllarlo, a renderlo sempre più forte.
È un dono, non una maledizione, anche se lo sembra.
Sono scappata che avevo 14 anni, per raggiungere la sede segreta di Uaarania, lì mi hanno cresciuta, addestrata e seguita per anni.
Ora non c'è niente che mi faccia paura.
Dopo anni di addestramento, affinando le qualità più utili che potevo avere, non resta nulla di quella bambina spaventata da qualcosa che le sembra più grande di lei.
No, ora il mio dono non mi spaventava più, ora sapevo controllarlo, usarlo, direzionarlo.
Ci avevo persino costruito una carriera, come psicologa, ed ero dannatamente brava nel mio lavoro.
Certo, baro...
Era vero, io entravo nella mente dei pazienti, la sondavo, la ascoltavo, i loro pensieri erano chiari e cristallini come acqua di montagna.
Sì, baravo, ma riuscivo anche a dare loro tutto quello che volevano, tutto quello di cui avevano bisogno, perchè sapevo anche quello che non mi avrebbero mai confidato, quello che non ammettevano nemmeno a me stessa.
Ma Uaarania non mi aveva insegnato soltanto quello, mi aveva temprato il corpo oltre che la mente.
Avevo imparato a combattere, perchè anche se le mie capacità costituiscono un vantaggio, di sicuro non possono bastare nella lotta che ci attende.
Ora ero una macchina da guerra, una delle migliori cacciatrici di Uaarania, tanto da vedermi affidata quella missione, quella missione che aspettavo da anni.
Il salto di qualità, la missione che mi avrebbe permesso di farmi notare dalle cariche più alte, di trovare il mio posto tra i gerarchi dell'organizzazione.
Eppure ero diversa da molti di loro, ma non mi importava.
Non mi importava di nulla.
Ora contava soltanto la missione, quella missione a cui avrei dato tutta me stessa.
Anche se il problema più grande in quel momento era la mia copertura, più che la mia vita vera, quella che consideravo tale, quella che vivevo di notte, nascosta dalla città.
Il mio segreto oscuro.
La clinica per cui avevo lavorato aveva chiuso, e mi serviva un nuovo posto di lavoro come psicologa.
Una vita normale è la prima regola fondamentale per non farsi notare.
Nessuno avrebbe mai immaginato che cosa si nascondeva dietro il mio faccino innocente.
Nessuno vedeva il mio lato oscuro, se non i miei nemici, ma sempre un attimo prima di morire.
Per il resto del mondo ero solo una ragazza come tante, una giovane e insignificante psicologa.
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
Sì, sottovalutatemi, avanti.. poi riderò io quando capirete l'errore che avete commesso.
Mi alzai dal divano controvoglia, stavo prendendo la brutta piega della nullafacenza da disoccupata.
Presi solo dei biscotti, mi misi una vestaglia e mi sedetti a letto, col giornale degli annunci che avevo preso la sera prima e ancora non avevo guardato.
Non avevo avuto ancora notizie da Uaarania, e fremevo per avere informazioni dettagliate sulla missione, quell'apatia mi stava uccidendo e solo allenarmi dava sollievo alla mia noia.
Ti serve un lavoro, su.. concentrati..
Sospirai e mi misi a guardare il giornale attentamente, spulciando tutti gli annunci che potevano riguardarmi, qualcosa avrei trovato, dopotutto.

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Altea
16-07-2017, 16.47.38
Uscii dal bagno togliendomi l'accappatoio bagnato e gettandolo sul lussuoso letto, mi stesi avendo
ancora del tempo per prepararmi.
Accarezzavo il mio gatto nero e accesi la tv annoiata, era stata una pessima idea chiedere a me di sostituire Matilda..io l'avevo già fatta la gavetta ed ora ero una delle investigatrici più rinomate tra i colleghi ed ero passata ai casi più pericolosi.
"La rosa nera" era il mio soprannome e me lo avevano dato per il mio carattere misterioso, il fascino che, a parer loro, avrebbe fatto cedere qualsiasi nemico ma io mi chiamavo Altea Bastian.
I soldi me li ero guadagnati e senza compromessi, ma in me vi era quella freddezza e sete di vendetta per mio padre che mi attanagliava fin da ragazzina. Figlia di Gustav Bastian, importante investigatore della Polizia Federale Afragolonese e morto in circostanze molto misteriose, mentre stava indagando su dei fatti a nessuno noti si diceva.
Fu per questo non volli entrare in Polizia, effettivamente pensavo mio padre non fosse stato tutelato o forse tradito da qualche amico
o infiltrato e scelsi la strada dell' agenzia privata.
Lavoro per la Afragolopolis Metropolitan Agency, sotto varie coperture..a volte mi sta stretto questo sporco lavoro ma come si dice qualcuno lo deve fare.
A volte devo lasciare la mia identità, il mio nome e la mia vita e perdere me stessa..a volte mi mancano quelle camminate sul lungomare, magari un ristorante e una cena romantica per Amore e non per finzione per addescare il malcapitato.
Cinica? No affatto..è il lavoro che lo impone.
Ad un tratto mi soffermo in un canale e in me si insinua un volto e una voce che stranamente mi attanaglia ma rido sarcastica.
Ascolto con attenzione le sue parole e poi giro canale, sempre Lui.
"Oh, pure Shakespeare" guardando il mio gatto nero.."Sentito Black? Lo scapolo d'oro..ma chi mai può essere,è borioso e forse non trova una donna perchè non...è capace di amare..o..però non è male anzi..ma la gente si affida oggigiorno a una agenzia di cuori per innamorarsi?" perplessa.
Le mie parole rimangono sospese nell' infinità di quelle parole e sorrisi che Lui estrae e dal fascino misterioso, è un tipo fascinoso e conturbante.."e sa usare bene le parole e sarà pieno di donne.."
Giro nervosamente la tv,ma leggermente turbata, non dovevo soffermarmi di più a vedere quelle interviste..dopodichè la polizia..fantasmi e spettri.."Che diamine sta accadendo?" incuriosita.."Di che stanno parlando quegli incapaci di poliziotti..già barcollano su quelle morti strane di un presunto maniaco..Bene lavoro per noi altri" accarezzando il gatto e sorridendo ma sentivo stesse accadendo qualcosa di strano.
Il Boss aveva detto dovevo trovare una buona copertura ora, lavorare in incognito, avere una vita in incognito o avrei rischiato e la segretaria mi sembrava il lavoro più semplice per non destare sospetti sulla mia vera identità.
Spengo la tv e indosso un vestito per la sera di gala, dovevo sostituire Matilda e seguire una donnetta di un uomo facoltoso che se la intendeva con un altro tipo ricco, e il marito voleva prove..non voleva sborsare nemmeno un soldo a quella donna facile.
Scossi il capo..già la gavetta io l' avevo fatta ma forse avrei potuto, in quella festa, sapere qualcosa di questi fantasmi o ciò che stava accadendo.
Salii sulla Corvette nera e sfrecciai verso la Metropolitan Agency, in centro di Afragopolis.
Entrai dalla porta laterale e mi infilai nel mio studio, presi la pistola e la misi in una giarrettiera e un pugnale nell' altro..ormai ero abituata a girare armata.
Mi diressi verso l' ufficio del capo ed entrai.."Eccomi pronta.." sospirando.
"Ho sentito un' intervista della polizia..che ne pensi? Non ne abbiamo abbastanza per quello che pensano sia un pedofilo..ora ne escono fantasmi pure" prendendo del caffè e osservando il mio vecchio ed astuto Capo..Jake o "La Volpe di Afragopolis".
Mi sedetti sulla sedia mentre lui sfogliava il giornale e sorrideva.."Ehi Volpe, hai trovato il lavoro di segretaria adatto per me?" incuriosita guardando il giornale.

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elisabeth
16-07-2017, 19.00.39
Parcheggiare nel vialetto di casa voleva dire mettere fine a lunghe ore di lavoro, anche se sapevo di dover preparare alcune lezioni per l'indomani ma per ora casa dolce casa.........entrando l'aria condizionata mi accoglie come un abbraccio in'atteso ...poso la borsa da lavoro e tolgo le scarpe......che vita.....non ho orari e forse non ho neanche una vita..un sorriso amaro appare sulle mie labbra mentre mi preparo un caffè.....sin da bambina dicevo ai miei che sarei diventata un medico ed avevo tenuto fede alla mia parola...ero una Neurologa a cui da qualche anno avevo aggiunto la specializzazione in pschiatria ...Ospedale, studio e insegnamento assorbivano tutto il mio tempo ma la medicina era tutta la mia vita...L' ospedale presso cui lavoravo era il Metodist al centro di Afragolopolis mentre lo studio e' fuori città vicino al mare per me e per i pazienti e' un luogo molto rilassante ......scusate non mi sono presentata sono Elisabeth Anderson.........Vi sembra una vita senza emozioni ?......tutt' altro....vivo dell' andamento del quotidiano della presenza nella vita degli altri, vivo della vita o della morte già... riesco a convivere con la morte anche se è ancora una grande sconfitta......Scusate... il telefono le mie pazienti alle volte non hanno orario ..." Adelaide come stai ?....."......
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcSIUpQnXiap8fDXW5c3ZiIOWYY9tnUmN ed0ZMGK2gMkCXBCLjpF

Guisgard
17-07-2017, 18.52.22
Il soffitto bianco e lontano, le pareti piatte e chiare.
La stanza sembrava fatta apposta per il silenzio.
Un silenzio profondo, come se provenisse da tutto il vuoto che avvolgeva il mondo.
Gwen passava ore a fissare il soffitto ed a chiedersi cosa ci fosse oltre quelle pareti piatte.
Ariadne era stata portata via per la terapia, come avveniva ogni mattina dispari.
Ad un tratto però qualcosa giunse ad interrompere quel profondo silenzio.
Tonfi sordi, cadenzati, costanti, ravvicinati che provenivano dal corridoio.
Allora la ragazza vide rimbalzare nella camera una pallina di gomma bagnata, tanto che lasciava aloni scuri ed umidi sul bianco pavimento.
Ma poi, fissandola meglio, Gwen si accorse che era sporca di sangue.
https://saluteluielei.files.wordpress.com/2013/01/spotting.jpg

Guisgard
17-07-2017, 18.58.44
Clio sgranocchiava i suoi biscotti, mentre in sottofondo la tv elencava i più importanti fatti del giorno.
Erano 22 i bambini stuprati ed uccisi, con le forze dell'ordine a brancolare nel buio.
Ad un tratto il suo sguardo azzurro si posò su un annuncio a fondo pagina, che così diceva:

“L'agenzia matrimoniale Blaue Blume cerca nuovo personale.
Sono richieste discrezione, sensibilità, serietà e professionalità.
Presentarsi in sede o contattare telefonicamente i recapiti riportati in fondo.”

Ad un tatto squillò il cellulare della ragazza.

Guisgard
17-07-2017, 19.01.29
Il capo vide Altea entrare e sedersi.
Le sorrise e smise di fumare.
“I giornali” disse “sono pieni di annunci relativi ad ogni tipo di segretaria. Da quelle da ufficio, fino alle escort più qualificate per i pezzi grossi dell'industria e della finanza. Consultali pure se vuoi.” Indicando il giornale accanto a lui. “Però a momenti è atteso un cliente... mi ha contatto poco fa... si tratta di un operaio, sposato e padre di un bambino. Teme per suo figlio...”

Lady Gwen
17-07-2017, 19.02.17
Continuavo a stare lì, in silenzio totale e assoluto.
Avevo sentito per un attimo la voce di Ariadne nel corridoio, mentre un infermiere la convinceva a seguirlo per la solita terapia.
Ad un certo punto ti però il silenzio fu spezzato da alcuni tonfi sordi e cadenzati.
Sporsi il collo, per quanto i teli della vasca me lo consentissero e cercai di vedere.
Vidi allora un oggetto, sembrava una pallina, che rimbalzava nel corridoio e lasciava delle striature scure.
Ma... Era sangue!
Possibile che nessuno si accorgesse di una pallina insanguinata in un corridoio di quel bianco sterile ed asettico?
Iniziato a pensare che adesso anche agli infermieri mancasse qualche rotella...
Voltai il capo a destra e sinistra, guardando se qualcuno la notasse, ma pensai che se non volevo rimanere in quella maledetta vasca per altri tre giorni era meglio farmi i fatti miei.
Così, appoggiai di nuovo il collo sul bordo e tornai a guardare il soffitto.

Guisgard
17-07-2017, 19.04.15
“Ehi, bella dottoressa.” Disse raggiante Adelaide dall'altra parte del telefono ad Elisabeth. “Che mi racconti? Suvvia, non fingere con me di vivere una vita senza emozioni che ormai non ci casco più!” Ridendo. “La prima del corso, la più brillante e capace fra noi! Sai che ormai tutti ci aspettiamo prima o poi di vederti in Svezia per il Nobel?” Divertita. “E forse non mi sono meravigliata più tanto, sai? Intendo quando poco fa mi ha chiamato il dottor Schulz. Ha detto che alla tua ultima lezione in facoltà c'erano anche ospiti inattesi. Alcuni dottori dell'Imperion Nolhian... per te...”

Altea
17-07-2017, 19.05.07
"C'era un tizio oggi alla tv...parlava di una agenzia di cuori..vediamo se cercano una segretaria, mi ha incuriosito questo fatto..trova l' amore perfetto per tutti" sorrisi guardando il giornale.
"Un operaio...perchè è preoccupato per suo figlio? Per i fatti che stanno accadendo?" guardando il giornale.."Comunque non faccio la escort, ma la segretaria normale" ridendo.

Guisgard
17-07-2017, 19.11.04
Gwen guardò il soffitto, ma la pallina insanguinata era ancora lì.
Era ferma a diversi centimetri dalla vasca, una trentina al massimo.
Gwen cominciò anche a sentire un disgustoso olezzo.
Quella pallina sembra essere giunta da un luogo molto fetido.

Clio
17-07-2017, 19.14.49
Quei biscotti erano davvero buoni, dannazione.
Sospirai, pensando che la dieta non faceva proprio per me.
Le notizie correvano e io ci badavo distrattamente, mentre guardavo il giornale.
"Uhh.." sgranando gli occhi "Interessante..".
Ne avevo sentito parlare alla televisione, e poteva essermi utile, una cosa un po' diversa.
Chissà che cosa divertente, pensai, sentire i pensieri di quella gente.
Visto che mi attendeva una missione importante, la copertura poteva essere divertente, dopotutto.
Ma poi squillò il telefono, e io saltai sperando fosse la telefonata che aspettavo.
"Sì?" Risposi, con voce impostata.

Guisgard
17-07-2017, 19.16.02
Il capo rise a quelle parole di Altea ed istintivamente le guardò le lunghe gambe.
“Il nostro cliente” disse tornando a fumare “teme che suo figlio possa essere adescato da un pedofilo. Ormai in città c'è la sindrome del pedofilo. In pratica vuole che suo figlio sia seguito e protetto. Ed io avevo pensato a te...”
Intanto lei trovò questo annuncio sul giornale che così riportava:

“L'agenzia matrimoniale Blaue Blume cerca nuovo personale.
Sono richieste discrezione, sensibilità, serietà e professionalità.
Presentarsi in sede o contattare telefonicamente i recapiti riportati in fondo.”

Lady Gwen
17-07-2017, 19.16.28
Con la coda dell'occhio vedevo ancora quella pallina fermo lì.
Però, in aggiunta, cominciai a sentire un odore fetido, disgustoso, come qualcosa di marcio spuntato all'improvviso.
Tornai a guardare la pallina e qualcosa mi suggeriva che quell'odore provenisse proprio da lì.
A questo punto la situazione diventavz ancora più strana: possibile che nessun altro sentisse quell'odore?
Ero abituata a questo genere di manifestazioni e situazioni, strani odori, ma ora c'era qualcosa di diverso.

Guisgard
17-07-2017, 19.21.59
Clio rispose alla telefonata.
Allora partì una musichina.
Si trattava del Lago dei cigni di Tchaikovsky.
“K 78...” disse una voce, riferendosi al nome in codice della bella psicologa “... il Satiro è imbrigliato nei rovi... Dafne deve liberarlo prima di diventare alloro...” e staccò.
Era un chiaro messaggio in codice.

Clio
17-07-2017, 19.30.26
Ecco!
La telefonata che stavo aspettando.
Ascoltai ogni parola attentamente, e la scrissi su un foglietto.
I messaggi erano sempre criptici e andavano decifrati.
E non erano ancora le 10 del mattino, calmi tutti che il mio cervello ha bisogno di caffè.
Così mi alzai per farlo, controvoglia, dirigendomi in cucina col giornale in mano.
Intanto presi il cellulare e chiamai il numero della Blaue Blume.

Altea
17-07-2017, 19.32.02
Guardai Jake..."Smettila di fissare le gambe" e il mio volto diventò freddo e distaccato.."O farai la fine di molti malcapitati".
"Bene" dando un colpo di tosse per sorridergli nuovamente "Non vorrei in città scoppiasse la paura del mostro..o la fobia..lo sai, la gente è facilmente suscettibile..ma mi stai proponendo di fare la guardia del corpo ad un ragazzino?" ridendo "Eh, se vuoi questo lo farò...d' altronde nulla esclude possa essere una vittima".
Il mio sguardo cadde di nuovo sul giornale giocherellando coi capelli finchè lessi l' articolo.."Bingo...ho trovato ciò che fa per me..aspetta Volpe..telefono subito e poi vedremo di incontrare questo padre preoccupato...ma non dimenticare devo pure andare a beccare la moglie frivola".
Mi alzai e presi un cellulare con un numero che usavo per lavoro per non essere rintracciata e composi il numero scritto nel giornale mentre guardavo la Volpe.."Blaue Blume..sarà tedesca...sehr gut. I miei studi di tedesco almeno servono..il Fiore Azzurro.." e sentii suonare.

Guisgard
17-07-2017, 19.33.14
Gwen sentiva quell'odore e la pallina era sempre ferma lì, vicino alla vasca.
Poi ad un tratto udì dei passi.
L'infermiera Lucy entrò, insieme a Marta.
“Su, l'ora del bagno è terminato.” Disse sorridendo Lucy.
Le due infermiere fecero uscire Gwen dalla vasca e la riportarono nella sua camera.
Intanto la pallina ed il suo fetido odore erano spariti.
Così come le macchie umide.

Guisgard
17-07-2017, 19.38.15
Clio si preparò un caffè e poi digitò il numero dell'agenzia matrimoniale.
“Agenzia Blaue Blume...” una voce maschile cordiale, anche se non troppo aggraziata “... in cosa possiamo servirla?”

Guisgard
17-07-2017, 19.41.23
Altea compose il numero dell'agenzia matrimoniale, ma trovò occupato.
“In che modo” disse il suo capo “legherai il tuo compito di proteggere il bambino con il ruolo di segretaria? Credo di essermi perso qualcosa...” perplesso.

elisabeth
17-07-2017, 19.44.03
Mi sdraiai sul divano ed ascoltai divertita la voce allegra di Adelaide quando qualcosa mi colpì.....e non in maniera positiva....." Adelaide sei sicura che parlasse di me quando ha accennato all' Imperion Nolhian ?......per il nobel avrei il tempo per un viaggetto....ma per quel posto....."......rimasi ad ascoltare le sue certezze sino a quando non riattaccai.......avevo già visto quel posto prima della tesi della laurea in psichiatria......non pensavo di poterci ritornare un giorno.....andai nello studio e presi la tabella degli orari degli interventi del pomeriggio seguente......rilassarsi sarebbe stato magnifico...infondo erano solo chiacchiere.....un po' di musica....e una bibita gelata...e la mia poltrona preferita.....i pensieri?.....meglio lasciarli andare......qualcuno bussò alla porta....

Altea
17-07-2017, 19.45.10
"Se è una agenzia matrimoniale forse..avranno bisogno di gente che trovi le persone per loro, vada a conoscerle per sapere..i loro gusti amorosi..magari posso propormi per un lavoro dinamico che dietro a una scrivania cosi sarei libera di girare per Afragopolis..d' altronde si era detto io dovevo fare la segretaria no? O si cambiano le carte in tavola per diletto?" guardandolo serio..e ricomposi il numero.

Clio
17-07-2017, 19.52.43
"Buongiorno, mi chiamo Clio Marbrè, chiamo per l'annuncio di lavoro..." con la voce cordiale e impostata che riservavo alle telefonate di lavoro "Volevo sapere se era possibile avere qualche informazione in più circa le occupazioni che sono richieste presso i vostri uffici, e in che modo posso inoltrare la mia candidatura, nel caso abbia i requisiti necessari".

Guisgard
17-07-2017, 19.58.50
Qualcuno bussò alla porta.
Era un uomo appena più alto della media, dall'aspetto brillante, i capelli corti e brizzolati, tra i 45 ed i 50 anni, occhiali e baffi ben curati.
“La dottoressa Elisabeth Anderson, immagino.” Disse. “Sono il dottor Onofrius, dell'Imperion Nolhian... lei non mi conosce, ma io ho avuto il piacere e l'onore di assistere alla sua ultima lezione all'università Cattolica. Beh, dire che sono rimasto entusiasta è dir poco.
http://www.ansa.it/webimages/foto_large/2012/11/10/cc8f3130fbf66685c12078db4bae93e2.jpg

Guisgard
17-07-2017, 20.01.57
Il capo annuì ad Altea.
“Si, ho capito.” Disse, mentre lei ricompose il numero.
Ma era ancora occupato.
“Si vede hanno molte richieste di assunzione.” Rise lui. “Ordino da bere mentre attendi si liberi il telefono?”

Guisgard
17-07-2017, 20.05.34
“In verità” disse la voce dall'altra parte del telefono a Clio “cerchiamo di allargare le capacità del nostro personale. Tutte le risorse umane capaci di migliorare le prestazioni ed i servizi da noi offerti sono ben accette. Lei in cosa è specializzata?”

Altea
17-07-2017, 20.08.54
"Un gin tonic per me..grazie..con delle patatine..si che disdetta..ah dovrò inventarmi un nome falso.." pensai.."Non posso presentarmi col mio nome.."guardai i manifesti di 007 in giro.."Mi vedi più Ursula Andress di Licenza di uccidere o Daniela Bianchi nel mitico "Dalla Russia con Amore?" troppo plateali? Grace Kelly...??? Un nome più soft...?" e riprovai mentre scrivevo un curriculum falso ma non la foto e guardai il numero di fax della agenzia matrimoniale.."Se pensano di bloccare la rosa nera si sbagliano" e inviai il fax..un passo era fatto..avevo precisato desideravo un lavoro dinamico oppure ciò che per loro era tale e dato pure il mio cellulare su cui stavo chiamando.
Lo posai sul tavolo e mi appisolai.."Grace Kelly...aspetterai" sospirando.

elisabeth
17-07-2017, 20.10.54
Era il mio momento di pace....sicuramente qualche scocciatore....andai ad aprire la porta pronta a mandare al diavolo chiunque fosse e invece....la chiacchiera dia Adelaide si materializzo'........l'aula era sempre piena di studenti non avevo fatto caso a quell'uomo .........e come potevo spesso assistevano anche alcuni medici......." Si sono Elisabeth Anderson e no...non la conosco......si accomodi la prego fuori c'è molto caldo " ci accomodammo nel mio studio ...dove la musica era ancora nell'aria e la mia bibita gelata mi stava aspettando......" prego si segga.....e grazie per i complimenti sulla mia lezione non mi aspettavo degli auditori esterni in visita.......ma a cosa debbo la sua visita..."

Clio
17-07-2017, 20.12.51
Il tipo è gentile e cordiale, un'ottima cosa, inoltre mi appare molto professionale.
"Io sono una psicologa, specializzata in Love Consulting, mi occupo di diverse cose, dal profilo psicologico al superamento di una rottura, o all'accettazione di un rifiuto, passando dal gestire un nuovo rapporto, e alla terapia di coppia.." snocciolai i miei titoli senza troppi problemi, dopotutto l'avevo fatto mille volte.
Avevo conseguito diversi corsi di specializzazione, in modo da poter essere versatile, ma sapevo che quello era il più utile in quel momento.

Guisgard
17-07-2017, 20.19.52
Il capo rise a quelle parole di Altea ed ordinò da bere.
Lei allora inviò un fax ed attese.
“Grace Kelly proprio non ti ci vedo.” Disse. "Non hai un'altra Bond girl come termine di paragone?" Divertito.

Guisgard
17-07-2017, 20.22.08
Onofrius entrò e si sedette.
“Sono un uomo pratico, dottoressa...” disse ad Elisabeth “... verrò subito al dunque... vogliamo la sua competenza... le chiediamo di entrare nel nostro staff medico, o comunque di collaborare anche come membro esterno... lei conosce la mente umana come pochi altri... alcune frontiere dell'intelletto umano ormai chiedono di essere varcate... la vecchia dottrina medica, l'obsoleta psicologia del secolo scorso hanno fatto il loro tempo... a noi occorre gente come lei... cosa mi risponde, dottoressa?”

Altea
17-07-2017, 20.23.51
Risi pure io.."A dire il vero non mi risulta Grace Kelly abbia fatto un film di 007 che dici....tu che proponi? Eva Green..si potrebbe andare..facile..Rose Black...la rosa nera appunto."
Presi il bicchiere facendo tintinnare il ghiaccio nel bicchiere.."Ho mandato un fax così hanno le mie referenze..aspettiamo..ma hanno più numeri vi è scritto sull' annuncio..riproviamo un altro..e composi il numero e misi in vivavoce stendendo le gambe e guardando ero vestita ancora di gran galà.

http://assets.vogue.com/photos/589163cafb0604bf1f5c2c32/master/pass/gal-gadot-gucci-2.jpg

Guisgard
17-07-2017, 20.24.10
“Perfetto.” Disse l'uomo al telefono. “Le dispiace raggiungerci in sede? Magari oggi nel pomeriggio?” a Clio.

Clio
17-07-2017, 20.29.47
"Naturalmente.." sorrisi, lieta che mi avessero preso in considerazione per quel posto, che cominciava ad ispirarmi "Mi dia pure un orario preciso... posso sapere gentilmente il vostro indirizzo?".

Guisgard
17-07-2017, 20.37.24
Il capo rise.
“Eva Green mi sembra perfetta per te.” Disse ad Altea.
Lei provò con altri numeri, ma erano tutti disabilitati.
L'unico valido era ancora occupato.
“Quanta fretta...” il capo “... aspetta che si liberi, no?”

Guisgard
17-07-2017, 20.37.54
“L'indirizzo lo troverà sotto l'annuncio, dottoressa.” Disse l'uomo a Clio. “Per l'orario va benissimo qualunque ora del pomeriggio. Troverà sempre qualcuno.”

Guisgard
17-07-2017, 20.38.24
Poco dopo la sveglia suonò le sette.
Jeffrey si alzò, raggiunse la sua giovane moglie la baciò piano.
“Buongiorno, cara...” disse a Nyoko “... ti amo.” Un altro sorriso, prese il giornale e si chiuse in bagno.
Aprì la doccia e cominciò a canticchiare.
Lo fece per tutto il tempo.
Poi uscì, si sedette a tavola ed aprì il giornale alla pagina sportiva.
“L'Aristois” lesse commentando “ha venduto uno dei suoi giocatori più carismatici... non era poi un granchè... ho sempre pensato fosse sopravalutato... se ne pentirà di questa sua scelta...” annuì “... che programmi hai per oggi?” Chiese a Nyoko.

elisabeth
17-07-2017, 20.38.55
Quanta fretta......"Dottor Onofrius se c'è un posto dove prendo decisioni immediate è in sala operatoria......per quanto riguarda la mia vita è diverso e..vorrei almeno il tempo di farle qualche domanda.......quale sarebbe il compito ? ".....le cose fatte in fretta per un compito come il mio non erano la soluzione migliore....e poi c'era qualcosa che mi sfuggiva

Guisgard
17-07-2017, 20.41.39
“Certo, mi scusi...” disse Onofrius ad Elisabeth “... mi chieda ciò che vuole...” annuendo “... il suo compito? Sarà quello, se accetterà di collaborare, di analizzare alcuni pazienti, le cui menti sono state definite particolari, persino eccelse, da una commissione di specialisti, di cui anche io ne faccio parte. In pratica parliamo delle menti dei peggiori e più geniali criminali di questa città... e forse del mondo intero, dottoressa...”

Altea
17-07-2017, 20.42.13
"Eva Green...perfetto...fretta..accidenti devo andare a fotografare la moglie di Mr. Jelly e poi mi proponi questo operaio..e ne avevamo parlato di questo fatto della segretaria..ci eravamo accordati ricordi?" finii il bicchiere.
"Facciamo cosi..tu senti questo operaio..e bada paghi bene...ha i soldi per pagare..oppure non si fa nulla e io vado al galà e nel frattempo mi chiameranno oppure risponderanno...lo sai so fare più missioni in un colpo".
Presi una piccola cinepresa e la infilai nella scollatura.."Eh, quante cose riserva questa scollatura" presi il cellulare di servizio e quello che avevo dato alla agenzia e salii sulla Corvette Nera verso il Galà ponendo il cellulare sul cruscotto.

elisabeth
17-07-2017, 20.55.29
Sentii la musica mescolarsi alle parole di Onofrius.......non mi era mai passato per la mente di poter studiare delle menti che andavano al di là di ogni pensiero umano......criminali......" Lo sa che per lavorare su alcuni soggetti si deve essere quasi folli.....bisogna misurarsi con un mondo che spesso elimina ogni teoria esistente......se lei è qua è perché pensa che una lieve follia aleggia nella mia mente....."......sorrisi.....presi un sorso della mia bibita ormai calda......" bene dottore iniziamo quest'avventura.....ad un patto.....che io continui a seguire i miei pazienti....".....".Mi scusi non le ho ancora offerto nulla.....dobbiamo festeggiare....".....speravo di non dovermene pentire

Nyoko
17-07-2017, 22.17.19
La sveglia suonò ed io sospirai. Lui comparve e fece le esatte mosse che faceva da anni, ormai. Gli sorrisi freddamente e lo lasciai andare in bagno. Quanto mi dava fastidio sentirlo canticchiare sotto lo doccia, proprio, avrei voluto diventare sorda. Mi dirigo in cucina ed inizio a preparare la colazione.
Lo sento parlare di sport, che nervi! Non c'erano discorsi più interessanti di cui parlare tipo, non so, il nostro amore scaduto?
"Devo uscire" dissi con fatica. Parlargli era diventato difficile, era come se perdessi parte della mia vita, solo pronunciando una parola per lui.
"Devo... Devo sbrigare delle faccende" dissi spegnendo i fornelli e mettendo il cibo nel piatto.

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Lady Gwen
17-07-2017, 22.19.06
Guardavo quella pallina.
L'odore stava diventando insopportabile, era pesante, fetido, putrescente.
Così come quelle macchie scure, dense ed in parte rapprese, come quelle attorno alle ferite che vedevo su alcuni, dopo che si placava un gran trambusto occasionale, sempre per colpa di strani soggetti che si mettevano a fare cose strane all'improvviso.
Sparivano per un po' e quando tornavano erano in quel modo.
Almeno a me non era successo, per fortuna, anche se in effetti, se qualcuno avesse guardato sotto i capelli avrebbe visto i segni di quando il dottor Jon mi dava la scossa per trenta secondi e prima metteva qualcosa che quando si asciugava era come se avessi sale fra i capelli, proprio all'attaccatura.
A volte riuscivo a contarli, quei secondi, soprattutto durante le ultime volte, mi ci ero abituata talmente che il buio non arrivava subito, anche se forse era pure peggio, visto che continuavo a saltare come un frullatore acceso sul letto.
Il bagno, certo.
Hai tanto coraggio, infermiera Lucy
Non so se mi stai simpatica o meno, per questo
Il bagno, se non avevo scordato anche quello, doveva avere l'acqua calda, corposa, magari anche con tanta schiuma, come quello che mi faceva Julia, la mia tata, quando ero piccola.
Ora invece non c'era né acqua, né schiuma.
Solo un contenitore vuoto con la forma di una vasca, freddo, duro e che mi lasciava tutta indolenzita, costretta com'ero a star ferma.
Infatti dovetti sorreggermi dalle due per camminare, visto che le gambe non rispondevano più, limitandosi a lanciare fitte acute di dolore ad ogni passo.
Nel mentre, mi accorsi che... La pallina!
Era sparita!
E anche quell'odore!
Dov'erano finiti, tutti e due?
Rimasi interdetta a guardare il pavimento non credendo ai miei occhi, mentre le due mi sollecitavano per raggiungere la mia camera, sulla cui porta campeggiava il numero 1437.
Forse ormai, nessuno ricordava come mi chiamassi,
Nemmeno tu, infermiera Lucy
Forse nemmeno io, forse ormai era quello il mio nome, 1437.
Una volta lì, come al solito, mi stesi sul letto e mi raggomitolai fra le lenzuola.

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Clio
18-07-2017, 01.36.45
"Perfetto!" mettendo giù, e cercando di dimenticare la figuraccia dell'indirizzo.Sì, certo che c'era in fondo all'annuncio, genio!
Allora decisi di alzarmi e farmi una doccia, preparandomi al meglio per l'incontro, dopotutto era il caso di fare una buona impressione.
Continuavo però a pensare al messaggio in codice.
Maledizione ma tu guarda se devono mandarmi sto codici che poi perdo tempo..
Sbuffai.
Io odiavo perdere tempo, decisamente.
Quando fu l'ora mi vestii e mi diressi all'indirizzo riportato sull'annuncio.
Il viaggio in macchina non era poi così lungo, e intanto però continuavo a pensare alle parole della telefonata.
il Satiro è imbrigliato nei rovi... Dafne deve liberarlo prima di diventare alloro..
Dovevo liberare qualcuno.
Il satiro.
E non avevo tempo, come Dafne.
Perchè quando mai c'è tempo?
Sospirai, cercando di capire chi potesse essere questo satiro impigliato tra i rovi.
Intanto ero Giunta alla Blaue Blue, e mi presentai.
"Sono la dottoressa Marbrè, ho un appuntamento nel pomeriggio per l'annuncio di lavoro.." con la voce che riservo ai miei pazienti e capi, e un sorriso cordiale.

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Guisgard
18-07-2017, 01.46.37
“Bene.” Disse Jeffrey a Nyoko, sorridendole e cominciando poi a mangiare. “Io invece ho una riunione. La mia azienda vuole pubblicizzare un nuovo aspirapolvere. Vedremo come reagirà il mercato.”
Terminò la sua colazione, baciò la sua giovane moglie ed uscì.
Dopo circa una mezz'ora squillò il cellulare di Nyoko.

Guisgard
18-07-2017, 01.47.45
Il capo guardò Altea nascondere la micro cinepresa nella sua scollatura ed uscire.
La bella investigatrice salì in auto e andò via.
Afragolopolis era come sempre caotica e trafficata.
Ad un tratto il suo cellulare squillò per un sms.
C'era un nuovo messaggio nella segreteria.
Indicava che il telefono dell'agenzia matrimoniale ora era libero.

Altea
18-07-2017, 01.55.18
Il traffico..mi innervosiva. .non sarei mai arrivata puntuale al galà. Ad un tratto un sms e guardai il cellullare. .finalmente l'agenzia matrimoniale era libera. Composi il numero e impostai il vivavoce mentre sentivo suonare libero finalmente.

Guisgard
18-07-2017, 01.59.18
Le due infermiere riportarono, a fatica, Gwen nella sua camera e poi nel suo letto.
Lucy le rivolse qualche sorridente battuta, forse pronunciata con una certa indifferenza celata, per poi andare via con l'altra.
Gwen restò così da sola.
Ebbe l'impressione di udire ancora quella palla rimbalzare, forse nel corridoio o magari lanciata contro le pareti della camera adiacente.
Passò un'ora e poi un'altra, fino a quando tornò Lucy, ma stavolta non da sola.
C'era un dottore con lei.
Uno mai visto prima nella clinica.
Era alto, moro e di bell'aspetto.
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Guisgard
18-07-2017, 02.01.11
Clio arrivò all'agenzia matrimoniale ed entrò.
Trovò una sala di ricevimento arredata in modo essenziale, ma con un discreto gusto.
Ovunque c'erano libri, romanzi o raccolte di poesie, quasi a mo di propaganda, con quadri di Preraffaeliti raffiguranti scene di Amori e cavalleria.
Alla parete opposta all'ingresso c'era una scrivania, con un tipo seduto a leggere riviste di gossip.
Vide entrare la bella bionda e subito la squadrò da sopra i suoi occhiali.
“Oh, ma buongiorno, dottoressa...” disse sorridendo compiaciuto “... prego, si accomodi pure... sono Tysson, responsabile del personale in questo caso...” guardandola tutta.

Guisgard
18-07-2017, 02.07.32
Il cellulare squillò.
“Agenzia Blaue Blume...” disse una voce maschile ed affabile ad Altea “... in cosa possiamo servirla?”

Altea
18-07-2017, 02.13.47
Finalmente udii una voce molto affabile di un uomo...ovvio..magari pensava fossi una cliente. .e impostai la voce sicura e bassa riflettendo un attimo. ."Salve sono...Eva Green" ormai era fatta "Ho mandato un mio curriculum vitae e sto cercando un lavoro....avevo pensato alla segretaria ma mi piacerebbe un lavoro dinamico..ho lavorato per una agenzia..immobiliare..so vendermi bene" ridendo..mica potevo dire Agenzia investigativa.

Nyoko
18-07-2017, 02.14.12
Sospirai alle sue parole. Bene, probabilmente non lo avrei visto fino alle nove di sera. Mi andai a vestire, non troppo vistosa. Mi suonò il cellulare e risposi.
"Pronto?"

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Lady Gwen
18-07-2017, 02.14.50
Sentii l'infermiera Lucy dire qualcosa, quasi sghignazzando.
Sai, infermiera Lucy, inizi a starmi un po' antipatica
Sentii le due uscire, mentre fissavo il muro con occhi vacui.
Il rumore della porta.
Poi un altro rumore.
Cadenzato.
La pallina!
Era tornata!
Mi alzai dal letto seguendo il rumore, mi abbassai sul pavimento per cercare le scie scure, ma non c'erano.
Annusai l'aria, ma il lezzo putrescente non si sentiva.
Mmm... Allora non è qui, no...
Sentii che era come se qualcuno la lanciasse dall'altro lato del muro, così rimasi inginocchiata a terra, vicino al letto, ad ascoltare.
Non feci in tempo ad alzarmi prima che la porta si aprisse ed entrasse l'infermiera Lucy con qualcuno.
Era un dottore. Aveva il camice. Gli infermieri non hanno il camice.
Non sapevo chi fosse, non era il dottor Jon, non lo avevo mai visto lì.
Così, piegai la testa di lato e lo guardai.

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Guisgard
18-07-2017, 02.21.22
“Capisco...” disse l'uomo al telefono ad Altea “... però deve raggiungerci in sede per un colloquio. Al telefono non sono autorizzato, signorina. Ci raggiunga in sede quanto prima.”

Guisgard
18-07-2017, 02.21.54
“Salve.” Disse una voce al cellulare a Nyoko. “Chiamo dal dipartimento federale di Afragolopolis... la contatto perchè ci occorre consultarla in merito ad alcune cose che lei ha pubblicato sull'omosessualità. Si tratta di una faccenda molto delicata e le assicuriamo massima discrezione. Può riceverci a casa sua quanto prima?”

Clio
18-07-2017, 02.21.57
Arrivai all'appuntamento, e mi guardai intorno, apprezzando l'ambiente molto professionale che mi ritrovavo intorno.
Incontrai poi l'addetto al personale.
"Buongiorno a lei.." con un sorriso cordiale, prendendo posto accanto a lui, porgendogli il mio curriculum con un gesto professionale ed elegante.

Guisgard
18-07-2017, 02.27.24
“Questa è la nostra Gwen...” disse Lucy al giovane dottore “... comportamenti maniaco compulsivi, senso di persecuzione, attacchi di panico...”
“Si, basta così.” La interruppe lui. “Leggerò dopo la sua scheda. Mi lascia da solo con lei?”
“Certo.” L'infermiera, per poi uscire.
“Ciao, Gwen.” Sorridendo il giovane medico.

Altea
18-07-2017, 02.29.16
Ma che misteri..strano..guardai l' orologio..avrei fatto a meno di conoscere gli invitati..d'altronde si sapeva Miss Jelly incontrava l'amante sempre a mezzanotte. ."Arrivo subito ho un appuntamento importante dopo..devo andare a un galà. .si..mio padre era un Agente Federale e mi devono dare una targa commemorativa. .capisce..aspettatemi" impostai il navigatore satellitare e mi diressi verso l'indirizzo indicato sul giornale.
Presi delle scorciatoie ed arrivai alla Blaue Blume ed entrai accorgendomi del vestito di gala.."Scusate" chiesi ad un uomo "ho parlato con un uomo circa 15 minuti fa per un lavoro..ho inviato un curriculum e gli dissi cercavo un lavoro dinamico e mi disse di recarmi qui" sfoderando un sorriso sensuale adatto al luogo.

Guisgard
18-07-2017, 02.39.54
Clio si sedette accanto a Tysson e questi prese il suo curriculum, sfogliandolo e guardando di tanto in tanto la bella psicologa.
“Una psicologa...” disse compiaciuto lui “... complimenti... come mai le interessa lavorare qui? Crede di essere adatta al nostro lavoro?”
In quel momento arrivò anche Altea.
“Oh, salve...” Tysson “... prego... posso avere le sue referenze?” Guardandola tutta.

Lady Gwen
18-07-2017, 02.41.20
Ah, ecco.
Il mio nome era saltato fuori.
Bene.
Lo avrei tenuto a mente, in caso qualcuno me lo avesse chiesto.
Comportamenti maniaco compulsivi, senso di persecuzione, attacchi di panico...
Ehi, fermi tutti, che succede? Di che stiamo parlando?
Finalmente l'infermiera Lucy uscì, ma il dottore rimase.
Lo guardai, poi mi andai silenziosamente a sedere sul letto, poggiandomi accosciata sui talloni.
"Come mai è venuto qui?" era strano sentire la mia voce, non parlavo mai e avrei azzardato l'ipotesi che fosse quasi gracchiante, non mi piaceva, no no.
Va bene, d'ora in poi parlerò di meno

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Clio
18-07-2017, 02.55.47
Sorrido affabile all'uomo mentre studia il mio curriculum.
"Perché il Love Consultino è la branchia della psicologia che preferisco, e ritengo che per voi possa essere molto utile avere qualcuno che riesca a fare un profilo psicologico dei nuovi clienti, in modo da poter comprendere meglio quali sono le loro esigenze, cose così.." con un gesto di noncuranza.
"I miei pazienti tendono ad aprirsi molto con me e questo può facilitare le cose per voi" sorridendo.
Poi si presentò una donna vestita in modo decisamente inappropriato a un luogo di lavoro primo, e alle due del pomeriggio secondo.
Era per un lavoro, a quanto sembrava.
E io mi ritrovai a chiedermi che tipo di posizioni fossero aperte, chissà, non si può mai sapere.

Guisgard
18-07-2017, 02.56.55
“Perchè volevo fare due chiacchiere con te.” Disse il medico a Gwen, per poi sedersi vicino al letto. “Ma prima dovrei presentarmi, no? Sono il dottor Elv.” Sorridendo. “Sono nuovo qui e voglio conoscere i vari pazienti. Mi parli un po' di te, Gwen?”

Lady Gwen
18-07-2017, 03.10.10
Dottor Elv.
Bel nome
Diceva che voleva sapere qualcosa di me.
In realtà neanch'io sapevo più tanto di me.
"Io non ricordo sempre tutto di me... A volte sì e a volte no" risposi, poi mi sporsi verso di lui, come a rivelargli un gran segreto "Sa, la scossa..." aggiunsi, a bassa voce, poi tornai nella mia posizione, poggiando le mani sulle gambe e fissandolo.

Guisgard
18-07-2017, 03.24.19
“La scossa...” disse Elv pensieroso “... che scossa, Gwen? Cosa mi vuoi dire? Forse intendi l'elettroshock?” Fissandola. “Di me puoi fidarti... dalla tua scheda ho letto che vedi cosa che altri non riescono a vedere... giusto?”

Lady Gwen
18-07-2017, 03.34.23
Elettroshock.
Già.
Sai, dottor Elv, sei proprio bravo
Annuii con aria da bambina sorpresa.
Poi mi fece un'altra domanda.
"Gli altri non mi credono perché non vedono. Ma secondo loro, non vedono perché non credono."

Guisgard
18-07-2017, 03.41.26
Tysson ascoltava con attenzione Clio, sfogliando il suo curriculum ed annuendo alle sue parole.
“Bene bene...” disse, gettando più del dovuto lo sguardo verso di lei “... si, verissimo... tutto giusto... mi sembra molto qualificata lei...”
In quel momento arrivò un uomo anziano, occhialuto e con i baffi.
“Ehi, Baffon...” Tysson a quello “... visto? Abbiamo due belle aspiranti a nuove collaboratrici.” Indicando le due ragazze. “Signore... vi presento il signor Baffon... il nostro tuttofare.”

Clio
18-07-2017, 03.46.20
Sorrisi, a quelle parole di Tyssen.
La mia professionalità era un aspetto che avevo sempre curato molto nella mia vita, certo baravo nella mia professione, si potrebbe dire, ma era anche vero che tutto ciò mi rendeva dannatamente brava a farlo.
E poi mi piaceva, prescrivere ai pazienti la giusta terapia.
Arrivò un certo Baffon e lo salutai cordialmente.
"Piacere di conoscerla.." con un cenno del capo.

Guisgard
18-07-2017, 03.47.35
“Loro...” disse Elv a Gwen “... loro chi? Di chi parli? Cosa vedi di preciso, Gwen? E da quanto tempo vedi queste cose?”

Lady Gwen
18-07-2017, 03.53.36
"Loro, quelle persone che vogliono essere aiutate, anche se io non posso farlo" risposi, quasi con tono mortificato.
A me dispiaceva non poterli aiutare, ma come potevo, se non mi dicevano come fare?
Da quanto?
Cosa voleva dire?
Aggrottai appena le sopracciglia.
"Da sempre" aggiunsi "Loro sono sempre venuti da me."

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Guisgard
18-07-2017, 04.01.51
Elv guardò per un lungo istante Gwen.
Negli occhi.
Uno sguardo che voleva quasi studiarla.
“Allora” disse infine “hai degli amici... immaginari, giusto? Queste persone che vedi sono visibili solo a te, vero? Agli altri non amano mostrarsi, è così? Li vedi sin da piccola? Venivano per giocare con te, no?”

Lady Gwen
18-07-2017, 04.10.35
Stavolta lui se ne stette zitta a guardarmi.
Come mai mi guardi così, dottor Elv?
Puoi chiedermi qualsiasi cosa ed io ti risponderò, se ricordo
Giocare?
Piegai la testa di lato perplessa.
"Perché dovrebbero giocare?" chiesi, curiosa, poi scossi la testa. "Oh, no. Loro vogliono sempre essere aiutati, dicono che devono fare delle cose che non hanno potuto fare prima."
Credo che tu non abbia compreso proprio tutto, dottor Elv.
Sai, a volte neanch'io riesco a comprendere.

Guisgard
18-07-2017, 04.33.06
“Fare prima...” ripetè Elv “... che significa, Gwen?” Fissandola. “Chi sono queste persone che dici di vedere? Cosa vogliono da te?” Cercando di comprendere lo stadio del suo equilibrio psichico.

Lady Gwen
18-07-2017, 04.41.52
Affondai le dita nei capelli prendendo la testa fra le mani.
Sta diventando difficile, dottor Elv
"Hanno come delle faccende da sbrigare, loro non possono, capisce? Non possono, non possono..." col mio tono che si faceva sempre più accorato "Loro, non possono, da soli... Loro... Sono morti..."
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Guisgard
18-07-2017, 04.48.52
Elv fissò Gwen senza dire nulla per alcuni istanti.
“Capisco...” disse piano “... vedi... dei fantasmi, giusto? E cosa ti chiedono, Gwen? Vogliono portarti con loro?”
Ad un tratto la ragazza sentì di nuovo la pallina rimbalzare nel corridoio.

Guisgard
18-07-2017, 07.01.56
“Naturalmente.” Disse Onofrius ad Elisabeth. “Nessuno le vieterà di seguire i suoi vecchi pazienti, dottoressa.” Annuendo. “Se vuole può venire adesso stesso all'Imperion Nolhian... le farò da Cicerone...” sorridendo “... anzi, da Caronte... visto per molti il nostro ospedale psichiatrico criminale è l'Inferno...”

Guisgard
18-07-2017, 07.02.15
Baffon sorrise a Clio e poi ad Altea.
“In effetti” disse “occorreva una ventata d'aria fresca qui. Vedere sempre le solite facce alla lunga stanca.” Ridendo.

Guisgard
18-07-2017, 07.03.14
“Devi dirmi tutto, Gwen...” disse Elv “... tutto, altrimenti non potrò aiutarti...” si alzò e le si avvicinò.
Intanto lei sentiva la palla rimbalzare ancora.

Altea
18-07-2017, 08.09.46
Quell' ambiente particolare mi avvolse come un abbraccio. .sensazione strana. Forse era dovuta ai libri o alle immagini.
Udii la voce di un uomo che si presentò come Tysson e parlava con una donna..forse pure lei aspirava ad un lavoro e salutai con educazione entrambi.
"Oh buon pomeriggio. .mi chiamo Eva Green..ho parlato appena al telefono con un uomo dalla voce molto affabile direi" con un sorriso sensuale "Usate tutti questa voce in questa agenzia?" ridendo "Mi ha detto di presentarmi qui per il mio lavoro presso la Blaue Blume. .infatti vi ho fatto pervenire già il mio curriculum così già sapete le mie generalità".
Si presento' un altro uomo molto cordiale di nome Baffon e lo salutai..infondeva tranquillità ovvero ciò che mi mancava. Mi guardai attorno perplessa..pensavo di trovare una calca di gente ma eravamo solo io e la donna presente.

Nyoko
18-07-2017, 09.52.02
Dipartimento federale? Sul serio? Perché mai il dipartimento federale aveva bisogno di consultare le mie storie? "Ehm... Va bene, certo. Potete passare anche adesso" dissi confusa e anche un po' spaventata.

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Lady Gwen
18-07-2017, 13.01.19
Lo guardai con un alone di divertimento sul viso.
"Sei buffo, dottor Elv. Loro non possono portarmi via, loro sono morti, io no" risposi quasi dolcemente, sorridendo col capo piegato di lato.
Anche se a volte, sai, mi sembra di morire, quando non riesco più a respirare, i polmoni si serrano, sento come se stessi per morire, anche se non so bene cosa si senta in quei momenti, ma di sicuro è così, sento tanta tanta angoscia, inizio a piangere, ad urlare. Marta li chiama attacchi di panico e anche se non so cosa siano, mi fanno star male
Mi si era avvicinato e aveva fatto bene, dovevo giusto dirgli una cosa che non volevo che gli altri sentissero.
La pallina era tornata, ma solo il suo rumore, perché io non riuscivo a vederla.
Mi guardai intorno, poi guardai lui.
"Lo senti questo rumore, dottor Elv?" parlando a bassa voce e sporgendomi verso di lui.

Clio
18-07-2017, 17.13.50
Lei era lì che mi guardava con i suoi occhi vuoti, gonfi di pianto, che cercavano chissà cosa fuori dalla finestra.
La osservavo attentamente, il modo in cui si tormentava le mani, il modo in cui respirava.
"Allora Chloe..." con la voce dolce e rassicurante che uso con lei "Come ti senti oggi?".
Era in cura da mesi ormai, eppure i miglioramenti erano pochi, la resistenza che operava la sua mente era qualcosa di incredibilmente potente, che la stava distruggendo piano piano.
Eppure era passato del tempo, da quando lui se n'è andato.
Oggi però sembra diversa, sembra nasconda qualcosa perfino, qualcosa che aveva paura di ammettere persino a se stessa.
Presi qualche appunto sul mio fogliettino, mentre la guardavo.
"Non lo so..." sussurrò appena, sempre guardando fuori.
Un lungo intente di silenzio che le lasciai assaporare, non volevo che si sentisse messa alle strette, era un animaletto fragile, un cucciolo ferito.
"Ti va di parlarmene?" le chiesi, dolcemente.
Lei restò ancora in silenzio e iniziò a stringersi tra le braccia, quasi fosse spaventata.
"Ho conosciuto uno..." disse, dopo quel lungo istante, lo disse come se per lei fosse una liberazione, una di quelle cose che poteva dire solo a me, che faticava ad ammettere persino a se stessa.
Io usai un tono di voce neutro, monocorde, che non implicasse alcun giudizio da parte mia.
Sapevo bene quali fossero i meccanismi della mente umana in casi come questo, sapevo che lei si stava tormentando per quelle nuove sensazioni che le sembravano ancora proibite, nonostante la recente rottura.
"Lui com'è?" le chiesi allora, dolcemente.
Solo allora lei mi guardò, mi guardò in un modo che mi ha sempre commosso, in quegli occhi stanchi e gonfi che avevo visto versare lacrime per mesi, che avevo salvato dalla disperazione più ossessiva, che avevo fatto in tutti i modi perchè non si spegnessero definitivamente, vidi una piccola luce.
Piccola e flebile ma una fiammella che, se alimentata, poteva riportarla alla vita.
"Lui è gentile, colto... abbiamo parlato di cinema e di arte..." sorrise piano, quasi senza accorgersene "Abbiamo mangiato in riva al mare.." sospirando.
Io la lasciai parlare, prendendo appunti sul mio taccuino.
Alla fine, dopo avermi raccontato tutto di quell'appuntamento improvvisato, uno di quelli in cui due persone si conoscono per caso ma non vogliono più lasciarsi andare, solo allora alzò di nuovo gli occhi su di me.
"Mi ha baciato.." sussurrò pianissimo, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime.
Io la guardo, la guardo intensamente, con dolcezza e rassicurazione.
"È stato bello?" con tono simile allo sguardo.
"Sì, dottoressa..." annuendo, tra le lacrime "Bellissimo..".
"Allora perchè piangi, Chloe?" sorrido teneramente.
Il suo sguardo si poso in me, con tutta la sua fragilità, le sue paure, le sue speranze.
"Riuscirò a ricominciare?" con gli occhioni spalancati e terrorizzati "E se non dovessi riuscire a dimenticare? A tornare ad amare?".
Io allora le sorrisi.
"Ci sono qui io..." annuendo "Ci lavoreremo insieme, ho fiducia in te, Chloe..".
Lei mi guardò con un sorriso grato, che era il più bel regalo che potesse farmi.

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Sorrisi a quel ricordo, lei era stata una delle mie pazienti più difficili, ma anche una delle mie vittorie più riuscite.
Ora lei e Carl erano felici, avevano una bellissima casa sul lago e un gatto di nome Mimi, un'adorabile bestiolina tutta bianca con una macchia nera.
Ogni tanto lei mi scriveva, mi raccontava, finalmente fuori da quell'incubo.
Sì, tornare ad occuparmi di Love Consulting dopo due anni di ambulatorio generico era davvero un toccasana, dopotutto quella era la mia specialità.
Viene troppo spesso sottovalutato il potere che ha l'amore nella mente delle persone, io invece l'ho sempre trovato affascinante, ed è per quello che ho preso quella specializzazione, quando tutte le mie compagne di università volevano studiare Criminologia.
"Tenetevi le menti dei criminali.." dicevo "Io preferisco quella degli innamorati..".
Ed era vero, oh se era vero, nulla mi affascinava di più che scoprire cosa l'amore poteva fare alla mente umana.
E la mente umana, tra il mio lavoro e il mio dono, è la mia passione.
Perciò sorrisi all'uomo che diceva di non vedere l'ora di nuove assunzioni, un sorriso professionale e distaccato, come si conveniva ad un'occasione del genere.
La donna accanto a me disse di chiamarsi Eva Green, e io dovetti usare il mio autocontrollo per restare impassibile.
Diamine non mi sembri proprio Eva Green...
Il mio lavoro mi portava ad analizzare i comportamenti di chi mi stava intorno, come se creasse profili psicologici in automatico.
Quella donna aveva un'ostentata sensualità, come se volesse metterla in mostra: il vestito, il sorriso.
Chissà cosa cercava veramente in questo posto, mi trovai a pensare.
La deformazione professionale degli psicologi: analizzare tutte le persona che capitano a tiro.
Restai comunque impassibile, con il mio guardo professionale e cortese posato sui due uomini, in attesa che mi dicessero qualcosa in più sul lavoro che mi aspettava.

Guisgard
18-07-2017, 17.41.58
Tysson sorise ad Altea.
“In verità solo io parlo così...” disse ridendo “... per questo prendo io le telefonate.” Divertito.
“E non è poi tutta questa pubblicità all'agenzia...” sarcastico Baffon.
Tysson allora gli lanciò un'occhiata, per poi tornare a guardare Altea e Clio, non celando il suo interesse per il loro aspetto.
“Comunque, signore...” mormorò poi “... dipendesse da me vi assumerei entrambe, ma la decisione finale non spetta a me... quindi mi limiterò a farvi alcune domande di rito... poi si vedrà...” sorridendo con malizia “... il vostro uomo ideale? Come deve essere? E cosa ne pensate dell'arte? In modo particolare dei nudi?”

Guisgard
18-07-2017, 17.46.11
“Benissimo.” Disse la voce maschile al cellulare a Nyoko. “Cercheremo di passare da lei quanto prima. Grazie della disponibilità.” E mise giù.
Era una voce giovane, ben impostata, sicura e cordiale quanto basta per non essere scabiata per semplice serietà.

Guisgard
18-07-2017, 17.47.01
Elv fissò Gwen ed attese che si avvicinasse per parlare.
“No, non sento alcun rumore...” disse “... di che rumore parli? Puoi descrivermelo? Lo senti spesso? C'è altro oltre il rumore? Forse una voce?”
Intanto la pallina rimbalzava forte e rotolò, sporca, nella stanza.

Nyoko
18-07-2017, 17.49.08
"Va bene, a dopo" dissi chiudendo. Ero preoccupata, non avevo idea di cosa volessero da me. Mi cambiai, indossando un vestito a fiori nero e blu e sistemai i capelli. Dalla voce sembrava un uomo giovane e cordiale, forse non era nulla di grave. Finì di sistemarmi e mi misi in attesa.

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Altea
18-07-2017, 17.52.59
Le due persone erano molto simpatiche ma la mia deformazione professionale mi portava a vagare con lo sguardo senza essere osservata e quella donna mi guardava in modo insistente da quando ero arrivata...sia stato per il vestito..un normale abito da sera?
"Belle domande...ah, non giro con abiti da sera,mi stavo recando a un galà come ho detto al telefono e non volevo perdere l' occasione per questo lavoro, solitamente vado vestita in altri modi..non vorrei turbarvi. Ma comunque un detto dice che l' abito non fa il monaco vero?".
Poi pensai a quella domanda...il mio uomo ideale...proprio a me quella domanda che avevo dovuto rinunciare a costruirmi una vita privata per lavoro..ma ero una donna.
"Il mio uomo ideale...deve essere un uomo speciale... dovrebbe stupirmi e quindi sapermi farmi innamorare di lui ogni giorno in modo diverso in modo tale il nostro Amore non potrebbe aver mai fine..amo gli uomini colti e raffinati e non bado al lavoro che svolgono..e poi un pò misteriosi e passionali ovvio.
L' Arte? Dopo l' Amore domina il mondo, d' altronde penso i migliori artisti siano stati ispirati dall' Amore o le loro Muse, certi magari da Iddio Nostro Signore..deve essere un' arte volta verso la sublimazione ma non amo gli artisti moderni. Le statue di nudo non mi sconvolgono, nel Classicisimo ne abbiamo di esempi, e poniamo il Canova..un genio, possiamo forse coprire tali capolavori?Questo è tutto" sorridendo e mi sorpresi io stessa come mi fossi aperta, non avessi avuto coperture in quel momento.

Lady Gwen
18-07-2017, 17.59.29
"È una piccola palla che rimbalza, su e giù..." fissando il muro.
Poi guardai lui ed improvvisamente... La pallina era di nuovo lì!
Era tornata!
"Oggi, quando ero nella vasca, sai, per la contenzione, è entrata una pallina nella stanza. Se ne stava lì, lasciando delle scie al suo passaggio, ma era molto strano che nessuno la notasse... C'era sangue..." snocciolai, con tono cospiratorio "Faceva davvero un brutto odore, come quando si lasciano i resti del pesce dentro l'immondizia..." con una smorfia "Poi è sparita, ed io ne sentivo il rumore. E ora se ne sta lì" indicandola.

Guisgard
18-07-2017, 18.01.09
Nyoko, sorpresa ed un po' preoccupata, si cambiò e dopo circa una mezz'ora qualcuno bussò alla sua porta.
Trovò sulla soglia un giovane uomo di bell'aspetto e dal tono garbato.
La stessa voce udita al cellulare.
“Buongiorno, signora.” Disse. “Ci siamo sentiti prima al cellulare... sono l'agente Pier Scarp, polizia federale... posso entrare?”
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Clio
18-07-2017, 18.04.47
In un colloquio di lavoro la professionalità è tutto.
Se questa non è quella che viene valutata, allora il lavoro in questione non vale una cicca, almeno, questo è quello che ho sempre pensato.
Così, nonostante l'evidente inutilità di quelle domande, che mi viene da pensare non ci sia uno psicologo decente dietro.
Ragazzi miei avete davvero bisogno di uno psicologo come si deve..
Dal canto mio, invece, conoscevo fin troppo bene quei giochetti da cascarci, o da sembrare impressionata.
È il mio lavoro, signori..
"Non ho un vero e proprio uomo ideale, ogni essere umano ha le sue peculiarità che possono essere più o meno attraenti per qualcuno, inoltre l'innamoramento, l'infatuazione e l'attrazione sono questioni irrazionali, processi della mente che sono fuori dal controllo della ragione, per questo sono così affascinati.." sorridendo "per questo ci ho costruito un'intera carriera sopra, perché nulla è più incredibilmente umano della disperata ricerca dell'anima gemella, con tutto ciò che ne consegue..".
Avevo imparato ormai che non serviva usare il corpo in modo ostentato, come faceva la donna accanto a me, per catturare l'attenzione di un uomo, ma serviva ben altro, molto di più, molto più profondo.
La sensualità è qualcosa di nascosto nella mente, prima ancora che nell'aspetto.
"L'arte è il grande trionfo di quanto l'uomo possa elevarsi e creare qualcosa di immortale, dal mio punto di vista professionale posso dirvi che le menti degli artisti costituiscono delle vere e proprie miniere d'oro, credetemi, mi è capitato di avere come pazienti degli artisti, e le loro menti sono dannatamente affascinanti.." sorridendo "Quanto ai nudi, quale sublimazione migliore per il corpo umano, così perfetto nella sua bellezza, che essere elevato a forma d'arte? A parer mio è forse una delle forme d'arte che più riescono a mostrare la magnificenza umana, una celebrazione di quello che è un connubio tra la mente e il corpo.. il trionfo dell'intelletto umano..".
Il mio tono era sempre posato e professionale, quel tono che non si usa al bar con gli amici ma in circostanze ben precise.

Nyoko
18-07-2017, 18.07.46
Qualcuno bussò ed andai di corsa ad aprire. Un Bell'uomo, dai capelli biondi e gli occhi verdi, ben composto ed elegante, mi stava guardando. Era un federale.
"Buongiorno..." dissi senza smettere di guardarlo. "Prego, si accomodi" dissi balbettando appena. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170718/81bab8a9ba89fb443cc9bb9259c39b63.gif

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Guisgard
18-07-2017, 18.10.14
Tysson ascoltò con attenzione le parole di Altea e di Clio riguardo le sue domande.
“Andiamo...” disse Baffon scuotendo il capo, per poi lanciare un'occhiataccia a Tysson.
Questi però non vi badò ed annotava ogni parola delle due ragazze.
“Perfetto, signore...” Tysson “... e ditemi... vi fareste fotografare nude su una rivista per adulti? In verità, se posso permettermi, ne avete tutte le possibilità...” guardandole tutte.

Altea
18-07-2017, 18.14.30
Alla sua ultima domanda sussultai...ma che diamine di domanda era..non è che facevano provini per film per adulti?
Scaccia questa idea..non essere sempre sospettosa.."Mai" con tono sicuro "Mi spoglio solo per la persona amata ..è un dono solo per lui...sapete in molti ci hanno provato, ma sono finiti male, molti in ospedale" ed era vero..ricordai lo schiaffone appioppiato all' ultimo malcapitato.
"Sinceramente preferisco essere considerata per la mia intelligenza e le mie doti a dirla tutta, ma mi ripeto..la mia idea è che la mia nudità vada all' uomo amato".

Clio
18-07-2017, 18.15.08
Come immaginavo, quelle domande erano una perdita di tempo, oltre che un insulto alla professionalità.
Quel lavoro cominciava a non sembrarmi più così interessante, dopotutto.
Guardati Tysson con l'espressione che uso di solito nel mio lavoro quando il paziente continua a raccontarmi la stessa bugia e io so benissimo che sta mentendo per l'ennesima volta.
"Perdonatemi, in quale modo questa domanda è pertinente con l'incarico per cui mi sto proponendo?" con il più professionale dei toni.

Guisgard
18-07-2017, 18.15.17
Elv si voltò e guardò dive indicava Gwen, naturalmente senza vedere nulla.
“Non vedo nulla, Gwen...” disse “... e non sento neanche odore di immondizia...”
In quel momento arrivò un bambino, fermo sulla porta.
Fissava Gwen.
“Non è immondizia quell'odore...” mormorò “... è quello delle mie interiora...” si voltò per andare via ed i suoi pantaloni dietro erano zuppi di sangue vivo.
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Guisgard
18-07-2017, 18.18.02
Pier guardò Nyoko ed annuì, per poi entrare.
“Non le ruberò molto tempo...” disse “... è sola in casa? Suo marito è al lavoro? Naturalmente abbiamo fatto delle ricerche su di lei, sulla sua vita... ma a noi interessano i suoi libri... o meglio, l'argomento che lei tratta... l'omosessualità... in che modo si documenta per i suoi scritti, signora?”

Lady Gwen
18-07-2017, 18.26.09
Lo so bene, che non vedi nulla, dottor Elv
Improvvisamente, quella sensazione.
Quella sensazione che li accompagnava e me li faceva percepire ancor prima che si mostrassero a me.
Attesi e vidi un bambino.
Quello che disse mi lasciò senza parole, provocandomi disgusto e ribrezzo, tanto che mi senti quasi impallidire, ma sobbalzai spostandomi appena indietro d'istinto vedendo i suoi pantaloni pieni di sangue.
Oh, se avessi visto, dottor Elv... Anzi, no... È meglio che tu non veda... Non voglio tu viva come me questo incubo...

Guisgard
18-07-2017, 18.36.00
“Suvvia...” disse Baffon a Tysson “... possibile ci sia sempre la solita storia? Tu che ci provi nei colloqui di assunzione?” Scuotendo il capo. “Perdonatelo, signore.” A Clio e ad Altea. “Diciamo che è un buontempone...”
Ad un tratto squillò il telefono.
“Agenzia Blaue Blume...” Tysson “... oh, capo... sei tu...”

Altea
18-07-2017, 18.40.27
"Si figuri" risposi a Baffon "D' altronde si sa..il processo di comunicazione è fondamentale in un colloquio di lavoro, nel lavoro stesso, e con i contatti sociali..non per questo vi sono pure corsi psicologici su come sapersi relazionare e comunicare, anche nei casi più difficili ovvero quando l' altro interlocutore è ostile".
Ad un tratto suonò il telefono..era il Capo e mi sovvenne un dubbio..sia stato il tipo della intervista, mi spostai leggermente per lasciar loro parlare, magari parlavano di lavoro.

Guisgard
18-07-2017, 18.44.17
Elv non vide nulla e non sentì niente, ma guardò il volto di Gwen mutare, cambiare per il disgusto e la pura.
“Gwen...” disse cercando la sua mano “... tutto bene?”

Clio
18-07-2017, 18.44.40
Sì, avevo notato che il tipo ci stava provando e non era affatto professionale.
Se quello era il responsabile delle assunzioni, stavamo freschi!
Guardai l'uomo dall'alto degli occhiali, non lasciando trapelare un'espressione che non fosse di leggero disappunto.
Un leggero sorriso riferito a Baffon indicò il mio non essermela presa, ma al contempo il fatto che non avessi granché gradito quelle inutili avance.
Fatte pure male tra l'altro..
Evitai di commentare le parole della tizia, improvvisamente professionali.
Sì, c'erano corsi del genere, e ne avevo anche tenuto uno qualche anno prima, pagati bene per carità, ma troppo noiosi per i miei gusti.
Poi restai rispettosamente in silenzio nel momento in cui suonò il telefono.
Quello era forse il colloquio più strano che avessi mai fatto.

Lady Gwen
18-07-2017, 18.59.18
Ero sconvolta per quell'orrore così crudo, disgustoso e vivido.
Mi voltai di scatto verso il dottore perché mi aveva preso la mano.
Nessuno qui mi aveva preso la mano in quel modo.
Sai, dottor Elv, cominci a starmi simpatico
"Un bambino..." sussurrai, terrorizzata, stringendo forte la sua mano "Un bambino sporco di sangue... Ha detto... Ha detto..." la voce mi si strozzò in gola, prima che scoppiassi in lacrime coprendomi la bocca con la mano.

elisabeth
18-07-2017, 19.04.31
Le cose stavano procedendo troppo in fretta ero rientrata a casa da un paio d' ore e mi stavano proponendo un nuvo progetto di lavoro...ma il punto non era il vecchio con ilnuovo vero Elsabeth...?...il punto era il luogo......la vecchia sperimentale sadica psichiatria col nuovo concetto.....del tutto umano..........ma se una come me non si fosse inoltrata in quei posti quando sarebbe cambiato quel mondo......quando si sarebbe potuto credere a cio' che la mente puo'....." Bene Onofrius...se dobbiamo collaborare insieme sarà meglio darsi del tu......dammi il tempo di mettere le scarpe e prendere la borsa....non ero pronta ad un invito del genere stasera......Imperion Nolhian........non spaventarmi....l'inferno e' pur sempre l'inferno.....".....le mie parole sembravano false anche alle mie orecchie mentre insieme salivamo in macchina e ci dirigevamo verso quel posto da me tanto temuto......

Guisgard
18-07-2017, 19.10.25
“Ehi, capo...” disse Tysson al telefono “... dove sei? Ancora alle prese con quell'intervista? Sai che qui abbiamo due aspiranti nuove collaboratrici? Anche belle direi... ma tanto tu manco le guardi...” divertito “... si, sto improvvisando un colloquio... come sarebbe a dire che lede alla nostra agenzia? Sono un professionista io!” Scosse il capo. “Ok.. ok... come vuoi...” mise il viva voce “... il capo vi rivolgerà una domanda a testa...” portando la cornetta verso Altea e Clio.
“Buonasera, signore...” una voce al telefono.

Altea
18-07-2017, 19.16.16
Tysson parlava..udii solo intervista..e poi? manco le guardi..dovetti trattenermi, purtroppo il mio mestiere mi portava a seguire ogni cosa..ero diventata un automa quasi..ah ma lo avevo pensato io non era capace d'amare e tutto parole.
Poi l' uomo mise in vivavoce, rimasi perplessa, avrei preferito più discrezione, e poi ricordai io non avevo nemmeno fatto un colloquio ma lasciai perdere e ascoltai.
"Buonasera" esclamai "signor...non conosco il vostro nome purtroppo" ..infatti che mistero.

Guisgard
18-07-2017, 19.16.25
Onofrius sorrise ad Elisabeth ed attese che la bella dottoressa fosse pronta.
Uscirono e salirono nell'auto di lui.
Durante il tragitto il medico accese la radio, dove davano un'intervista.
“Signori e signore...” disse il giornalista “... abbiamo con noi l'uomo del giorno... colui di cui tutti parlano... mister felicità... l'uomo del Fiore Azzurro... il dottor Stranamore redivivo... il solo che conosce i segreti di messer Amore... signore e signori ecco a voi...”
“Detesto questi reality...” mormorò Onofrius.

Guisgard
18-07-2017, 19.18.29
Elv abbracciò Gwen cercando di farla calmare.
“Tranquilla...” disse stringendola “... tranquilla... non è reale... non c'è nessun bambino... è tutto nella tua mente, Gwen... calmati... calmati... puoi riuscirci... puoi... devi...”

Clio
18-07-2017, 19.19.01
Alzai appena un sopracciglio, a quelle parole al telefono.
Oh lede eccome, stavo giusto pensando a che poca professionalità ci fosse da queste parti...
Mi chiesi se il capo fosse una persona perlomeno più professionale del tizio che avevo davanti.
Ci avrebbe fatto una domanda a testa, ero davvero curiosa.
Anche perchè non avevo ancora capito quale fosse la qualifica della donna che era con me, e in quel colloquio non si era parlato affatto di lavoro.
"Buonasera a lei..." dissi, con un tono misurato e professionale.

Lady Gwen
18-07-2017, 19.29.21
Io continuavo a piangere e lui mi abbracciò.
Istintivamente mi irrigidii.
Nessuno qui mi aveva mai abbracciata.
Chi sei, dottor Elv?
Cercai di smetterla di dimenarmi e irrigidirmi, cercando invece di respirare e star ferma.
Dopo un po' ero lì, floscia floscia sul suo petto, piangendo ad occhi chiusi, ma come se non avessi altro di meglio da fare, non come se fossi ancora tanto spaventata.
Un po' sì, ma non troppo.
È bello piangere sulla tua spalla, dottor Elv

Guisgard
18-07-2017, 19.37.21
“Buonasera...” disse di nuovo l'uomo al telefono, rivolto a Clio e ad Altea “... ritengo i colloqui inutili e noiosi... vi farò una semplice domanda... una soltanto... cosa rappresenta secondo voi il filtro di Tristano ed Isotta?”

Guisgard
18-07-2017, 19.38.18
Elv tenne stretta Gwen per lunghi istanti, lasciando che lei si abbandonasse a quel pianto liberatorio.
“Tranquilla...” disse dolcemente “... lo so... hai sofferto troppo... dimmi... da quando non esci da qui?”

Altea
18-07-2017, 19.44.15
I colloqui erano inutili..e cosa mai dovevamo fare allora in questa agenzia ma non diedi a vedere la mia perplessità.
"Il filtro di Tristano e Isotta..sinceramente la madre di Isotta lo aveva dato perchè ella lo bevesse per innamorarsi del re, futuro sposo anziano, che non amava..quindi era un inganno. Poi accidentalmente lo bevvero entrambi..che dire..non accetterei mai di amare per un inganno ma per quella magia che scocca a prima vista nel vedere una persona...o si sente..una voce" e quel giorno rimasi turbata alla sua vista nell' intervista.."Ma vorrei immaginare che loro due si innamorarono proprio per
un' inganno dell' Amore o quel filtro era la magia dell' Amore, un' inganno benevolo...d' altronde si sa che nell' Amor Cortese il tradimento non era sacrilegio".

Clio
18-07-2017, 19.51.04
Sorrisi a quella domanda, una domanda strana eppure potevo forse arrivare a capirla visto il tipo di attività.
Aspettai che la donna finisse, poi parlai io.
"Il filtro d'amore è un simbolo in realtà.. è quel simbolo che si può trovare in ogni storia d'Amore Vero, quel momento in cui l'Amore sboccia come un fiore segreto... il pegno della felicità eterna, della Gioia..." sorridendo "Quello stesso simbolo che voi avete scelto per il nome della vostra agenzia..".

elisabeth
18-07-2017, 19.53.05
Dottor StranAmore....chissa' che faccia aveva....risi pensando che magari si potesse nascondere un uomo buffo ed insicuro...." Non credi che qualcuno possa conoscere i segreti su Amore o pensi che non esista Amore dott. Onofrius....mi sembrate scettico......e poi i reality sono piacevoli......dopo una triste giornata un po' di allgre falsità sono una panacea per il nostro spirito non credi ?.......Immagina questo dottor StranAmore....come lo vedi ? "....

Lady Gwen
18-07-2017, 19.57.53
Il dottor Elv non mi lasciò.
Io pensavo che lo avrebbe fatto.
Tutti !o facevano; mi davano quella maledetta pastiglia azzurra o mi mettevano nella vasca e mi lasciavano lì, finché non mi calmavo.
Tu come mai non mi lasci, eh, dottor Elv?
Da quando non uscivo di qui?
Difficile dirlo...
Alzai pochissimo il viso dal suo camice, tanto quanto bastava per mormorare piano.
"Io... Ricordo... Ricordo una torta... Di quelle belle con la panna e le fragole sopra... C'era un numero... 15... Poi, non mi ricordo..."

Guisgard
18-07-2017, 20.06.45
Onofrius rise a quelle parole di Elisabeth.
“Massì, forse i reality qualche utilità possono anche averla...” disse “... come immagino il tipo della radio? Questo novello dottor Stranamore? Beh, chissà... magari somiglia a Peter Sellers...” divertito “... ricordi? Interpretò lui il film di Stranamore... vediamo che voce ha, giusto per capire se è giovane oppure uno di quei vecchi tuttologi che infarciscono i media...”
“Ecco a voi...” il giornalista alla radio “... l'uomo della felicità e dei sogni... il prediletto di Cupido...”
Le frequenze però si interruppero.
“Siamo nel campo radio dell'ospedale...” Onofrius “... qui ogni segnale è disturbato... siamo in periferia...”
Avvistarono il sinistro Imperion Nolhian davanti a loro, con il suo anonimo cancello e i freddi muri che lo circondavano, estraniandolo, insieme ai suoi drammi, dal resto del mondo.
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Guisgard
18-07-2017, 20.09.14
“E se io” disse Elv fissando Gwen “riuscissi a farti avere una torta? Con tanta panna, meringa e cioccolato? Tu faresti una promessa a me? Come, ad esempio, chiudere gli occhi quando rivedrai quel bambino e ripetere in mente che non esiste?” Sorridendole ed asciugandole gli occhi con il suo fazzoletto.

Guisgard
18-07-2017, 20.09.46
Altea e Clio risposero, ciascuna a modo suo a quella domanda.
“Perfetto.” Disse la voce al telefono. “Non mi interessava tanto la risposta, piuttosto come conoscevate il mito dei due amanti di Cornovaglia. Per quanto mi riguarda siete assunte. Tysson, fai gli onori di casa.”
“Ok, capo...” Tysson “... ma dimmi...”
Ma quello aveva già staccato.
“eh, benvenute a bordo, ragazze!” Tysson alle due.

elisabeth
18-07-2017, 20.17.21
Quindi Onofrius sapeva sorridere.....sorrisi di questo....e cominciai a rilassarmi ascoltando la voce alla radio...sino a quando la stazione non fece le bizze e la voce comincio' a gracchiare........quella sembrava la terra di nessuno.......Ascoltai Onofrius distratta dalle mie incertezze.......dovevo calmarmi, dovevo rimanere distaccata non ero ne' una paziente ne' un medico alle prime armi e comunque ero libera di tornare a casa......il cancello si aprii e a me sembro' veramente si aprissero le porte degli inferi......." E' da molto che lavori qui Onofrius ?.....di cosa ti occupi ?..."...domande fuori luogo...ormai ero arriavata ad....Imperion Nolhian

Altea
18-07-2017, 20.19.05
Rimasi a bocca aperta.."E' un estimatore della storia di Tristano e Isotta?" dissi a voce alta per poi ricompormi, era strano...qualcosa non quadrava. Non mi era stato fatto nemmeno un colloquio e poi solo una domanda..e..assunta..però la sua voce era bella, profonda...il peccato era non poter lasciarsi andare, dover fingere..una mossa falsa e mi sarei svelata ma a quel punto cosa avrei fatto..avrei dovuto conciliare i due lavori, se avessi parlato con lui direttamente forse avrei potuto dirlo..ne avrei parlato con Volpe...già...ma sinceramente lui mi aveva offerto di fare la guardia ad un ragazzino, non ce l' aveva un parente che lo seguiva quel ragazzo..avrei lasciato il destino scorrere.
"Gli onori di casa?" guardando Tysson "Che intendeva?" sorridendo poi mi balenò un' idea per rendere più facile il mio lavoro con quello in agenzia.."Avete degli alloggi..? Vi pagherò molto bene..oppure sapete se qui vicino vi è un appartamento elegante in affitto da potermi trasferire vicino al lavoro?" così avrei avuto libertà di movimento e non avrei dovuto girare tra la mia casa, la Metropolitan Agency e via dicendo.

http://4.bp.blogspot.com/-ZOhklnQnlhQ/TovBUmDEL0I/AAAAAAAAEn8/B6Mu84O6cJU/s400/Megan+Fox+Sexy+Wallpapers+%252818%2529.jpg

Lady Gwen
18-07-2017, 20.21.08
Lo ascoltai attentamente, mentre lui mi asciugava gli occhi.
Sei molto bello quando sorridi, lo sai, dottor Elv?
Ma non so se posso fare quello che chiedi...
Perché loro non erano nella mia testa.
Certo, Tya era nella testa di Ariadne, ma non era la stessa cosa.
Lo guardai, come sempre silenziosamente, singhiozzando ancora di tanto in tanto.
"Io... Non lo so..."

Clio
18-07-2017, 20.52.21
Tutto lì? La cosa mi sembrava alquanto strana a dire il vero.
"La ringrazio dell'opportunità.." con la voce sempre professionale.
Ma a me serviva il lavoro, e tanto mi bastava.
Se poi si fosse rivelato qualcosa di poco professionale, potevo sempre piantar lì e lasciar perdere.
Anche se ancora non sapevo per quale mansione eravamo state prese.
Ma evidentemente non erano richieste qualifiche particolari, altra cosa che non mi piaceva particolarmente.
Visto che non avevano minimamente calcolato il mio curriculum, le mie referenze, e tantomeno quelle della donna che...
Ohh... ma non mi dire...
I suoi pensieri si rivelarono più interessanti del previsto.
Ora era chiaro il nome, il vestito, la mancanza di una professionalità che giustificasse la sua presenza.
E ora voleva persino un alloggio.
E poi? Qualcos'altro?
Probabilmente non avrebbe interferito con i miei affari, ma era comunque da tenere d'occhio.
Aveva già un lavoro, un buon lavoro per un'agenzia prestigiosa, sul caso che terrorizzava la città, un caso da prima pagina... eppure era lì.
Mi chiesi se non ci fosse sotto qualcosa, magari l'agenzia aveva dei legami loschi, era meglio stare attenti.
Non era normale una cosa del genere, dopotutto, doveva per forza essere lì per un caso altrimenti che senso aveva?
Sì, non era una situazione da sottovalutare, assolutamente.
Guardai poi i due uomini e sorrisi.
"Ci direte quindi quali saranno le nostre mansioni?" chiesi.

Nyoko
18-07-2017, 22.22.00
L'agente federale entrò in casa ed io lo condussi in salone, sedendomi ed ascoltando le sue domande.
"Mio marito è fuori..." dissi pensando un "grazie a Dio".
"Beh... Ho utilizzato molto internet..." dissi timidamente. "Poi, beh... Ho avuto modo di conoscere della gente che mi hanno aiutata ad apprendere... Ad apprendere questo orientamento" dissi gesticolando per controllare il tremore del corpo. Oltre ad essere imbarazzata per le domande e anche un bel po' preoccupata, ero anche messa in soggezione da quegli occhi verdi e profondi.

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Guisgard
19-07-2017, 01.37.57
Elv fissò Gwen.
“Beh, io non credo sia poi così difficile...” disse prendendo le braccia di lei, per poi farle incrociare “... ecco... immagina questo sia il tuo spazio... inviolabile, sicuro, soltanto tuo... qui nessuno potrà farti del male... qui ci sei solo tu...” con tono rassicurante “... qui ci sei solo tu, Gwen...” accarezzandole le mani.

Guisgard
19-07-2017, 01.44.25
Tysson mise giù la cornetta.
“No, qui non abbiamo alloggi, solo uffici...” disse ad Altea “... però, se può esserle utile, a casa mia ho un letto in più... se vuole può approfittarne.” Facendole l'occhiolino.
Guardò poi Clio.
“Beh, lei sarà assunta come psicologa, com'è normale che sia. E lei sarà la segretaria.” Rivolto ad Altea. “Il capo poi sarà più preciso al suo ritorno.”

Clio
19-07-2017, 01.50.12
Sorrisi a Tyson, annuendo piano.
"Ottimo..." con un leggero cenno del capo.
Sì, alla fine ero contenta di quel posto, di poter di nuovo tornare ad occuparmi di Love Consulting, anche se dovevo ancora capire bene che cosa avrei dovuto fare di preciso in un'agenzia matrimoniale.
Ma lo avrei compreso presto.
"Quando posso cominciare?" gentilmente.

Lady Gwen
19-07-2017, 01.50.24
Aggrottai le sopracciglia mentre incrociava le mie braccia e non sapevo perché.
Rimasi senza sapere che dire.
Nessuno era stato così capace di lasciarmi a bocca aperta.
Tu non sei come tutti gli altri, dottor Elv
Mi piaceva il modo in cui mi accarezzava le mani, era molto piacevole, era bello.
Rimasi a guardarlo con un'espressione stupita, sorpresa, come se quella fosse stata la rivelazione più clamorosa del secolo e restai a riflettere.

Guisgard
19-07-2017, 01.58.31
Pier ascoltò ed osservò con attenzione Nyoko, notando il suo nervosismo nel parlare.
“Capisco...” disse “... e lei può fornirci qualche nominativo? Intendo di persone omosessuali o che frequentano ambienti omosessuali...” fissandola “... la vedo un po' nervosa... è imbarazzata?”

Nyoko
19-07-2017, 02.02.42
Lo ascoltai ed emisi un lieve sospiro.
"No... Avevo un amico gay, ma è partito da oltre un mese, ormai..." dissi leggermente in tensione.
"N... Nervosa? Io..." dissi timidamente. Mi stavo torturando le mani, non riuscivo più a guardarlo in faccia.
"No... È solo che... Perché i federali si interessano alla mia vita e ai miei libri?" dissi cercando un po' di coraggio nel mio cuore.

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Guisgard
19-07-2017, 02.11.02
Pier sorrise appena e poi posò la mano su quelle nervose di Nyoko per tranquillizzarla.
“Si rilassi, signora...” disse “... non è accusata di nulla... le stiamo solo chiedendo di aiutarci... si tratta delle indagini inerenti ai 22 bambini uccisi... brutta storia...”

Guisgard
19-07-2017, 02.16.08
Elv sorrise.
“Ecco, ti vedo più tranquilla...” disse a Gwen “... ora direi che posso andare a prenderti quella torta... e magari, chissà, potrei tornare con un bel regalo per te... un regalo speciale...” facendole l'occhiolino.

Nyoko
19-07-2017, 02.16.14
Le mani dell'agente si posarono sulle mie, facendomi tremare ancora di più. Che cosa mi stava succedendo? Non riuscivo a controllare quei brividi improvvisi e insensati.
"Oddio..." esclamai a quelle parole "e... Pensate possa esserci un maniaco dietro? Un pedofilo o... Beh, è davvero una brutta storia..." dissi dispiaciuta per quei bambini. Come potevo aiutarli? Io conoscevo l'omosessualità, era l'argomento centrale di molti miei racconti, ma non sapevo proprio come aiutarli.
"Beh... Potrei... Provare in qualche modo ad aiutarvi... Anche se..." sorrisi timidamente "anche se penso... Che non sarò molto utile" con un cenno di tristezza.

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Lady Gwen
19-07-2017, 02.23.07
Una torta.
Ed un regalo, addirittura.
Ma... Perché?
Come mai, dottor Elv? Come mai sei così carino e gentile con me?
Quando si alzò, lo afferrai per un lembo del camice.
"Dottor Elv?" lo chiamai, prima che andasse via.

Guisgard
19-07-2017, 02.23.19
“Perchè” disse Pier a Nyoko “dice che potrebbe non essere utile? Cosa intende dire?” Fissandola.

Guisgard
19-07-2017, 02.24.14
“Si, dimmi...” disse Elv voltandosi verso Gwen “... cosa c'è?”

Guisgard
19-07-2017, 02.28.27
“Anche domani, se vuole.” Disse Tysson a Clio. “Quando ci sarà il capo e le darà le giuste indicazioni.” Sorridendo. “Se vuole posso offrirle la cena?” Occhiolino.

Nyoko
19-07-2017, 02.28.40
Sorrisi appena, cercando di nascondere la timidezza.
"Sono solo... Una moglie infelice... Come potrei aiutarvi?" dissi lasciandomi un po' andare. Mi riscuoto e mi rimetto composta, cercando di non sembrare maleducata.
"Cioè... Sono solo una scrittrice" dissi schiarendomi la voce.

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Guisgard
19-07-2017, 02.33.22
Pier guardò Nyoko negli occhi a quelle sue parole.
Poi lei cercò di rimediare.
“Spero di non averla agitata...” disse “... la vedo tesa... forse un caffè la rilasserà... o magari qualcosa di fresco da bere...” sorridendo.

Nyoko
19-07-2017, 02.35.08
Scossi la testa.
"Ma che maleducata! Dovete perdonarmi. Vado subito a farvi un bel caffè" dissi alzandomi e avviandomi in cucina.

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Guisgard
19-07-2017, 02.36.31
“No, qualcosa di fresco andrà bene, grazie...” disse Pier a Nyoko.
Allora si alzò e diede un'occhiata in giro, guardandosi intorno, mentre aspettava il ritorno di lei.

Clio
19-07-2017, 02.39.05
Sorrisi a Tyssen.
"Perfetto" alzandomi "A domattina allora, per le nove?" chiesi.
"Grazie per la cena, ma sono a posto così.." gentile ma decisa.
Ci mancava solo che quello pensasse di poterci provare con me, stavo volutamente cerando di evitare di ascoltare i pensieri lascivi di quell'uomo.
Mi avviai all'uscita, pensando che almeno la questione lavoro era sistemata.
Ora dovevo "solo" pensare al messaggio in codice, e a chi fosse il satiro da liberare.

Nyoko
19-07-2017, 02.41.41
"Va bene" dissi avviandomi in cucina. Aprì il frigorifero, trovandoci solo delle birre... Dannazione, Jeffrey!
"È rimasta solo della birra ma... Suppongo che non beve in servizio" dissi sorridendo.

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Lady Gwen
19-07-2017, 02.44.52
Presi un gran respiro.
Non avevo mai provato imbarazzo o timidezza nel parlare, ma oggi io non ero più io.
Dottore, cosa mi hai fatto? Sembra tanto come una medicina che non si vede, ma si sente ed io la sento, ha già fatto il suo effetto, fin da quando sei arrivato
"Perché vuoi aiutarmi? E perché sei così gentile con me?" chiesi, con tono candido nella voce sottile e gli occhi grandi nei suoi.

Guisgard
19-07-2017, 02.44.59
“Oh, non si preoccupi...” disse Pier a Nyoko “... solitamente nei film sono così rigidi... una birra non ha mai fatto male a nessuno.” Sorridendo. “A patto che lei mi faccia compagnia...”

Guisgard
19-07-2017, 02.47.37
Clio lasciò l'agenzia.
Appena fuori il suo cellulare vibrò per un sms che così recitava:

“Per ogni tipo di problema 0287829...”

Nyoko
19-07-2017, 02.48.30
Sorrisi a Pier e tornai in cucina, afferrando due birre.
"Purtroppo mio marito non pensa che a me potrebbe piacere anche altro da bere" dissi stappando le bottiglie e porgendone una all'agente.

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Guisgard
19-07-2017, 02.49.49
“Perchè ho studiato i casi di molti dei pazienti chiusi qui dentro” disse Elv a Gwen “e credo che tu non sia malata come invece molti credono. E stare qui non ti fa bene.” Fissandola.

Guisgard
19-07-2017, 02.51.11
“Grazie...” disse Pier prendendo la birra dalla mano di Nyoko “... piacere altro? Di cosa ha voglia? Cosa vuol bere, mi dica? C'è un bar dall'altra parte della strada...” sorridendo.

Clio
19-07-2017, 02.52.22
Appena salita in macchina trovai l'sms.
Sì, ecco, grazie...
Sorrisi nel vedere il prefisso di Miral... da quanto tempo mancavo da casa.
Sospirai e chiamai il numero indicato.

Nyoko
19-07-2017, 02.53.18
Sorrisi a Pier, in effetti non avevo voglia di rimanere in casa e lui sembrava così... Disponibile.
"Beh... Questa casa trasuda tristezza. Se non è un disturbo... Potrei accettare di andare a prendere qualcosa di fresco al bar" dissi sorridendo timidamente.


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Lady Gwen
19-07-2017, 02.57.04
Lui non lo credeva.
Non credeva che io fossi malata.
Oh dottor Elv, dovresti dirlo all'infermiera Lucy, sai che faccia farebbe?
Mi resi conto che tenevo ancora il suo camice, così lo lasciai, ma piano piano, guardandolo ancora, ringraziandolo con lo sguardo per quello che aveva appena detto.
Ti ringrazio, dottore. Davvero tanto

Guisgard
19-07-2017, 02.58.25
Pier sorrise e guardò la casa, i mobili, le pareti e tutto ciò che li circondava.
“A volte, in certi giorni, stare chiusi in casa o in ufficio può essere pesante...” disse a Nyoko “... uscire e bere qualcosa le farà bene... e soprattutto potrà scegliere ed io non correrò di ubriacarmi in servizio.” Facendole l'occhiolino.

Nyoko
19-07-2017, 03.02.42
Arrossì appena a quel gesto... Era solo un occhiolino... Ma mi aveva riscosso in una maniera incredibile. Afferro la borsetta nera e mi sistemo appena il vestito, avviandomi alla porta.
"Ha ragione lei, agente" dissi facendolo uscire.

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Guisgard
19-07-2017, 03.05.23
Elv uscì e Gwen restò sola nella stanza.
Poco dopo sentì di nuovo la pallina rimbalzare.
“Gwen...” disse una voce di bambino dal corridoio.

Guisgard
19-07-2017, 03.07.41
Nyoko e Pier uscirono di casa e raggiunsero il bar.
Era piccolo e neanche tanto invitante.
“Direi che è un po' squallido qui...” disse lui a lei “... e se andassimo in cerca di un bar più accogliente? Le va?”

Nyoko
19-07-2017, 03.09.23
Arrivammo al bar che... Non era accogliente per niente "beh... Credo sia una buona idea. Ci facciamo una passeggiata" dissi sorridendo. Ne avevo bisogno, era tanto che non passeggiavo con qualcuno per le vie di quella città, era diventato tutto più allegro, improvvisamente.

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Guisgard
19-07-2017, 03.11.09
Clio fece squillare il cellulare a lungo.
“Piazza Della Miglioria 15...” disse una voce e poi staccò.

Clio
19-07-2017, 03.12.18
Rapidi ed essenziali, come sempre.
Impostai il navigatore, e raggiunsi in un attimo l'indirizzo.
Parcheggiai l'auto e mi guardai intorno.

Guisgard
19-07-2017, 03.14.08
“Ho la macchina...” disse Pier a Nyoko.
Salirono in auto ed andarono via.
“Conosco un posticino adatto...” lui “... a quest'ora sarà sicuramente quasi vuoto... così si sentirà più tranquilla, no?” Sorridendole. “Sbaglio o è tesa? E non per la storia degli omosessuali...”

Guisgard
19-07-2017, 03.16.31
Clio arrivò in piazza ed il numero indicato nel messaggio era quello di una lussuosa caffetteria.

Clio
19-07-2017, 03.17.29
Niente male...
Mi guardai intorno ed entrai, sedendomi ad un tavolino in disparte, aspettando il mio interlocutore, che a questo punto immaginavo sarebbe arrivato di lì a poco.

Nyoko
19-07-2017, 03.20.52
Sorrisi e salimmo in auto partendo verso il posto descritto da lui. Già, perché ero così tesa? Lui era un federale, ero al sicuro con lui... Forse era questo? O forse era solo che... Mi stava dando attenzioni? Ma no, non dovevo confondermi. Lui stava facendo il suo lavoro... Io dovevo solo aiutarlo nelle ricerche.
"Beh... È solo che... Era tanto che non uscivo con qualcuno" dissi arrossendo.

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Guisgard
19-07-2017, 03.24.19
Pier si voltò a guardarla.
Uno sguardo che percorse tutto il corpo di Nyoko, indugiando per un attimo sulle sue gambe.
“Vuol dirmi” disse “che suo marito non la porta fuori di tanto in tanto? Su, non ci credo... una moglie bella come lei io la porterei in giro solo per farmi invidiare...” sorridendo.

Nyoko
19-07-2017, 03.33.35
Risi appena a quelle parole e notai il suo sguardo su di me. Fossi stata più audace avrei portato una mano sulle cosce, carezzandole e guardandolo intensamente. Invece strinsi i lembi della gonna, cercando di allungarla il più possibile.
"Beh... Non è mai stato molto attento a me" dissi guardando fuori cercando di smaltire il rossore sulle mie guance.
"Ci siamo sposati un po' troppo di fretta... E... E mi sono accorta solo dopo che il nostro non era un rapporto basato sull'amore ma su abitudini..." dissi tristemente. Poi mi riscossi e lo guardai.
"Non siete sposato?" dissi sorridendo appena. Non potevo credere che un uomo così bello fosse single.

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Guisgard
19-07-2017, 03.38.06
Quel gesto di Nyoko di allungarsi la gonna fece desistere Pier nel guardarla ancora.
“Mi scusi, sono stato invadente a chiedere di suo marito...” disse “... io? Sposato? No no... è difficile trovare una donna che possa abituarsi al mio lavoro...”

Lady Gwen
19-07-2017, 03.38.22
Il dottor Elv se ne andò ed io rimasi da sola a pensare a quello che era successo fino a un attimo prima.
Pensavo a lui, alla sua gentilezza, a come mi aveva fatta calmare in pochi istanti solo abbracciandomi, al fatto che mi volesse addirittura fare un regalo...
Mi dispiace, dottor Jon. Lui è molto meglio di te
Poi, di nuovo il bambino.
Di nuovo la pallina.
Incrociai le braccia come lui mi aveva insegnato, chiusi gli occhi e feci come mi aveva detto, ripetendo a me stessa quelle cose.
Che lui era solo nella mia testa, che potevo riuscire a mandarlo via.
Magari, sarebbero spariti davvero.
Magari, sarei potuta davvero uscire da lì.

Nyoko
19-07-2017, 03.45.35
Sorrisi.
"Dice? Sa, preferirei un uomo che mi ama ad un uomo che finge di farlo... E, beh... Il lavoro... Dipende dalla donna" dissi io guardandolo appena.

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Guisgard
19-07-2017, 03.51.18
Clio si sedette ad un tavolino appartato.
Poco dopo un uomo di mezz'età si sedette ad un tavolo vicino.
Chiamò il cameriere ed ordinò da bere.
“Prego, un cocktail Dafne...” disse.

Guisgard
19-07-2017, 03.53.28
Pier guardò Nyoko ed accennò un lieve sorriso.
“Eccoci arrivati...” disse.
Parcheggiarono e raggiunsero il locale.
Era un posto molto carino, appartato e non troppo affollato.
“Prego...” Pier “... spostando la sedia per far sedere la ragazza “... ecco, ora può bere ciò che più desidera.” Occhiolino.

Guisgard
19-07-2017, 03.53.47
Gwen cercò di fare come detto da Elv, senza però ottenere nulla.
La pallina rimbalzava ancora e di nuovo sentì quel terribile odore.
“Gwen, vieni...” disse il bambino dal corridoio “... ti prego...”

Lady Gwen
19-07-2017, 04.00.13
Niente.
Non funzionava.
Non andavano via.
Ma tranquillo, dottor Elv. Non è colpa tua. Sono io che sono rotta, difettosa. Forse qualcosa proprio qui nella mia testa. Una rotella, magari
Scuotevo la testa, con gli occhi aperti stavolta, a quella voce che mi chiamava e mi faceva sentire quell'odore insopportabile.
Non fiatai neanche: avevo paura che mi sentissero e mi portassero via ed io dovevo stare qui ad aspettare il dottore con la sua torta ed il suo regalo, non potevo deluderlo.

Nyoko
19-07-2017, 04.01.11
Quel lieve sorriso mi fece impazzire, diamine era davvero bello. Entrammo nel locale, aveva l'aria elegante e costosa. Lui mi spostò la sedia e mi fece sedere, non so quante volte ero arrossita in una mattinata.
"Non saprò mai ringraziarla abbastanza, agente" dissi sistemandomi meglio sulla sedia e guardandolo.

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Clio
19-07-2017, 04.03.54
Eccolo, era il segnale.
Allora mi alzo, e mi avvicino al tavolo.
Mi siedo, e come se fosse la cosa più normale del mondo, come se stessi parlando del tempo ripeto la frase che mi è stata assegnata.
"il Satiro è imbrigliato nei rovi... Dafne deve liberarlo prima di diventare alloro".
Guardando il mio interlocutore con lo sguardo senza espressione.

Guisgard
19-07-2017, 04.04.32
“Beh, si goda questo aperitivo.” Disse Pier sorridendo a Nyoko, per poi chiamare il cameriere.
“Cosa prendono i signori?” Chiese questi.
“Per me una vodka a melone...” Pier “... e qualche crostino... lei?” A Nyoko.

Nyoko
19-07-2017, 04.06.22
Ci pensai un po', mentre lo guardavo. "Per me un Malibu e coca, grazie" dissi guardando appena il cameriere.

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Guisgard
19-07-2017, 04.10.33
Gwen non si mosse, ignorando la voce del bambino.
Allora sulla porta aperta che dava sul corridoio apparve il piccolo.
“Non è la mia pallina questa...” disse a Gwen “... non è la mia... è sporca... mi aiuti a cercare la mia? É caduta in acqua...”
http://www.sickchirpse.com/wp-content/uploads/2017/02/The-Shining.jpg

Guisgard
19-07-2017, 04.15.44
Il cameriere prende le ordinazioni, va via e torna poco dopo.
“Brindiamo alla malinconia...” disse Pier alzando il bicchiere “... che voli via, ad ispirare poeti e cantautori... alla malinconia, che voli via... cin cin...” a Nyoko.

Nyoko
19-07-2017, 04.18.03
Risi appena e brindai.
"Spero che questa malinconia se ne vada via sul serio" portando il bicchiere sulle labbra e assaggiando il mio drink.
"E voi? Perché siete malinconico? Non mi sembra il tipo" dissi leccandomi le labbra inumidite dalla bevanda.

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Guisgard
19-07-2017, 04.21.38
A quelle parole di Clio, l'uomo si voltò sorridendo.
“I miti greci...” disse “... ma forse anche Prometeo è inerente, sa? Prigioniero non degli dei, ma degli uomini... lo credono pazzo... gli hanno dato un numero... folle numero 1071...”

Clio
19-07-2017, 04.25.30
Annuisco a quelle parole dell'uomo, annotando mentalmente ogni informazione.
"Dafne dovrà sbrigarsi allora.." dico soltanto.

Guisgard
19-07-2017, 04.25.49
“Non sono malinconico...” disse Pier a Nyoko “... e comunque non potrei esserlo ora... devo dire sto benissimo, mi piace star qui in sua compagnia...” guardando poi come lei si leccasse le labbra dopo aver bevuto.

Lady Gwen
19-07-2017, 04.28.34
Io cercavo di ignorarlo, ma lui continuava.
Mi spuntò davanti mettendosi sulla porta, ma non mi mossi.
Volevo fare contento il dottore Elv è solo se resistervi potevo farcela, così restai sul letto con le braccia incrociate ad aspettare.
Dove sei,dottore?

Guisgard
19-07-2017, 04.41.18
“Eh... infatti...” disse l'uomo a Clio “... Prometeo è prigioniero ed i fulmini di Zeus, quelle folgori, quelle scariche elettriche non gli fanno certo bene...” pagò, si alzò, salutò ed andò via.

Guisgard
19-07-2017, 04.46.34
Il bambino restava lì, fermo sulla porta.
“Gwen...” disse “... vieni ad aiutarmi? A cercare la mia pallina? Queste non mi piacciono...”
Allora Gwen cominciò a sentire diverse palline rimbalzare.
Sempre di più.
Erano tante, forse un centinaio.
Ed aumentarono ancora.
Un attimo dopo decine e decine di palline arrivarono nella stanza, rimbalzando ovunque attorno a Gwen.
Quasi a sommergerla.

Clio
19-07-2017, 05.03.20
Annuii, e mi alzai poco dopo di lui.
Avevo abbastanza materiale per una ricerca preliminare, alla fin fine.
Così tornai a casa, mi misi al computer e iniziai a cercare le informazioni a disposizione sull'imperion Nolihan, l'ospedale psichiatrico.
Uaarania metteva a disposizioni particolari piattaforme criptate, per quelle ricerche, molto più approfondite del normale web.

Nyoko
19-07-2017, 05.06.12
Sorrisi alle sue parole e bevvi un altro sorso.
"Sono lieta di ciò" dissi solo guardandolo.
"Dice davvero?" dissi alla sua affermazione.
"Non credevo di essere così di compagnia" risi appena.


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Guisgard
19-07-2017, 05.17.08
Pier sorrise e sorseggiò ancora il suo cocktail, per poi alzare lo sguardo chiaro su Nyoko.
“Lei si sottovaluta...” disse piano “... posso chiederle perchè ha deciso di occuparsi dell'omosessualità come tema dei suoi libri?” Finendo di bere.

Guisgard
19-07-2017, 06.43.01
Clio tornò a casa e si mise al computer, dove cominciò le sue ricerche.
Attraverso i canali di Uaarania e le informazioni circa l'Imperion Nolhian arrivò ad un nome: Daniel Fabbrus.
Era uno dei tanti pazienti criminali di quell'ospedale psichiatrico.
Il nome con cui Fabbrus era chiamato nella malavita era Satiron.

Guisgard
19-07-2017, 06.44.04
I cancelli si aprirono, i custodi riconobbero l'auto del dottor Onofrius e la fecero entrare.
Elisabeth ebbe davvero l'idea di stare oltrepassando la porta degli inferi.
Il cancello si richiuse dietro l'auto e ricacciò fuori il mondo e le sue leggi.
Nell'Imperion Nolhian le leggi erano diverse, come diversi erano i suoi ospiti, o abitanti.
Elisabeth vide così una sorta di antica fortezza oggi adibita in clinica, ma ancora troppo simile ad una caserma Borbonica o ad un austero monastero Francescano.
Tutto appariva cupo, dimenticato, desolato, silenzioso, persino apatico.
Raggiunsero a piedi un grosso androne e subito Onofrius presentò Elisabeth agli inservienti.
La bella dottoressa sentì un senso di angoscia scendere sul suo cuore.
Si sentì oppressa, quasi claustrofobica.
“Prego, le presenterò il nostro direttore...” disse Onofrius ad Elisabeth.
Attraversarono un lungo ed anonimo corridoio, sulle cui pareti lei vide un inquietante disegno.
Si trattava di un uomo colorato come un pagliaccio.
http://img10.deviantart.net/036c/i/2012/155/d/1/arancia_meccanica_by_burnout89-d52802t.jpg

Nyoko
19-07-2017, 10.43.02
Ascoltai le parole dell'agente senza più smettere di sorridere. Stavo iniziando a sentirmi così cretina...
"Beh... Ho iniziato dopo aver finito il liceo. Il perché... Beh... È difficile da spiegare. È come se... Se sentissi il bisogno di fargli una gentilezza. Sa, l'omosessualità è un argomento delicato e la gente ignora molti aspetti che sono identici a quelli degli etero. Insomma, vorrei che sia un argomento apprezzato" dissi bevendo ancora il mio drink.


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Lady Gwen
19-07-2017, 11.30.54
No, non mi interessa la tua pallina, vattene via!
Quel dannato bambino non voleva lasciarmi in pace!
Lui e la sua maledetta pallina...
Che continuava a rimbalzare su e giù, finché non sentii il rumore di tante tante palline che rimbalzavano.
Improvvisamente, eccole!
Tutte nella mia stanza!
Per poco non urlai, ma mi trattenni, fin quasi a scoppiare, coprendomi la bocca con le mani; mi rannicchiai schiacciando la testa sul cuscino, piangendo silenziosamente mentre coprivo il volto e la testa con le mani, cercando di scacciare quell'inferno.

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Altea
19-07-2017, 16.35.19
"Oh non importa, troverò un loft o qualcosa del genere da sola" non apprezzando la battuta di Tysson...nel suo letto..manco se mi avessero legato con la forza.
Segretaria..il verdetto..la cosa mi preoccupò ma almeno avevo la possibilità di parlare col Capo l' indomani mattino e mi sarei consultata con la Volpe.."Bene...a domani mattina allora" stringendo la mano ai due uomini.
Uscii e guardai l' orologio, che non era un orologio normale, ovviamente era collegato alla cinepresa nella scollatura e con un pulsante la faceva attivare..dovevo portare a termine il mio lavoro.
Mi fermai in una caffetteria e presi una borsa con un vestito di cambio, qualcuno avrebbe potuto avermi visto uscire da quella agenzia e magari si dirigeva al galà, solo per pochi scelti comunque.
Consumai un caffè e andai in bagno, mi cambiai di abito e raccolsi leggermente i capelli e mi rinfrescai il volto e il trucco, mi guardai allo specchio e la mia immagine riflessa mi bloccò..mi portò a pensare a mio padre Gustav..

"Padre, saresti orgoglioso di me? Mi avresti voluto nella Federale?...dopo che non ti hanno difeso? Lo dicono tutti..magari vi erano amici/nemici.
La mente vagò a quella domenica di un luglio assolato e caldo..una come tante. Mio padre era venuto a casa da lavoro con un bell' abito bianco per i miei 8 anni..era pieno di tulle, pizzi e vi erano attaccate tante farfalline bianche, ero raggiante..sembravo una principessa ma la sorpresa non era finita e mi mostrò due biglietti per il teatro.
"Altea..andremo a vedere Il Lago dei Cigni..lo desideravi vero? E papà non può non esaudire ogni tuo desiderio, e nemmeno tuo madre lo avrebbe fatto." Lo abbracciai con occhi colmi di lacrime di felicità..lo spettacolo fu magnifico, il tulle dei tutù si confondeva col mio abito bianco, e poi il Cigno Nero, ne ero affascinata e forse più di Odette" tutti applaudimmo mentre guardavo il soffitto con dipinti angelici e tinteggiato di rosa/porpora del Teatro.
Usciti mio padre si fermò ad un carretto e prese un gelato.."Fragola e pistacchio...è questo il gusto della mia principessa"..l' uomo dei gelati sorrise.."E' proprio una bella bambina, si vede ne siete orgoglioso".."Ah, una bambina così diventerà certo qualcuno da adulta" orgoglioso Lui.
Ad un tratto in quella piazza chiusa si sentì un rumore forte di gomme, mi voltai e vidi una macchina sgommare a forte velocità.."Ma questa è zona pedonale, ma che diamine fanno quelli" urlò mio padre ma l' uomo del carretto si mise a correre, dentro all' auto vidi degli uomini, istintivamente mio padre portò le mani sui miei occhi e mi gettò lontana, ricordo solo volavo come quelle ballerine e atterrai nel nudo e caldo asfalto mentre udii dei tonfi sordi e secchi e poi di nuovo lo sgommare e la macchina si allontanava a forte velocità
La piazza si ammutolì, sembrava tutto si fosse fermato..guardai l' uomo dei gelati osservare dalla nostra parte ma si voltò con indifferenza e camminando altrove, un uomo seduto al bar guardava ma poi alzò il giornale.
Mi alzai e mi sistemai il vestito.."Papà..era un' altra sorpresa questa..un nuovo gioco?" correndo verso lui che si trovava a terra "Papà dai alzati" ridendo ma quando mi avvicinai vidi un lago rosso..non era più quello fiabesco dei cigni e mi chinai smuovendolo e il candore del mio vestito di bimba innocente divenne rosso sangue..un uomo si avvicinò, era un anziano signore distinto e scuoteva la testa e sua moglie mi prese la mano dolcemente.."Vieni piccola..vieni con me" .."Cosa è successo a mio padre?" ma lei non rispondeva e dopo un pò arrivò la polizia, lei cercava di distrarmi ma quando mi voltai vidi un telo bianco sopra di lui imbrattato di rosso...e capii, nella mia infanzia distrutta e depredata.

Trattenni le lacrime, avevo imparato da ragazzina ad attutire l' odio represso ma volevo giustizia per lui..uscii ed entrai nell' auto e cercai di distrarmi.
Arrivata al galà mi presentai col mio nome falso e iniziai a girare nel salone, vi era gente importante da industriali, attori e attrici ed altro..Mr. Jelly era un uomo facoltoso ed era disperato, era un uomo che credeva fortemente nei principi religiosi e non poteva ammettere sua moglie lo stesse tradendo ma a mio parere era il fatto di non volergli sborsare nemmeno un soldo per il divorzio..se l' avesse amata davvero forse l' avrebbe perdonata e cercato di ricostruire una vita con lei...ma aveva chiesto a noi le prove per incastrarla e con cinismo mi soffermai a guardarla prendendo un calice di champagne da un cameriere che passava col vassoio.
Ad un tratto arrivò l' uomo di cui mi avevano mostrato la foto e vidi uscire in giardino prima lui e poi lei sventolando un ventaglio.
Mi asciugai la fronte fingendo di avere caldo mentre sorseggiavo il frizzante champagne e mi diressi verso il giardino, stavano parlando a bassa voce e finsi di urtare contro l' uomo.."Oh scusate..fa veramente caldo, ho raggiunto il giardino per rinfrescarmi un pò".
L' uomo annuì sorridendomi cordialmente e io ricambiai lanciando un' occhiata alla donna..mi spiace rovinarti la vita Mrs. Jelly ma questo è il mio lavoro e tuo marito mi pagherà profumatamente.
Si allontanarono e io scesi le scale e li seguii fino al laghetto e mi misi dietro un albero, spinsi il pulsante dall' orologio e la cinepresa a forma di spilla si azionò.

http://www.ilcineocchio.it/cine/wp-content/uploads/2016/12/Eva-Green-3.jpg

Clio
20-07-2017, 16.30.55
"Bingo!" Esclamai, vedendo il nome di Fabbrus.
Lui era il Satiro per eccellenza, nell'ambiente.
Iniziai allora a studiare la planimetria dell'ospedale, per riuscire a capire il modo migliore per entrare e fare evadere il Satiro.
Ogni informazione era fondamentale, ogni dettaglio andava pianificato alla perfezione, non avrei lasciato nulla al caso.
Certo non era una missione facile, ma altrimenti non me l'avrebbero assegnata, pensai con una punta di orgoglio.
Lanciai un'occhiata alla finestra prima e all'orologio poi, quella notte avrei fatto un sopralluogo all'imperion Nolhian.

Guisgard
20-07-2017, 17.58.33
Le palline.
Rimbalzavano un'infinità di volte, ovunque, in modo ossessivo, tutt'intorno al lettino di Gwen, che invece cercava di fuggire da tutto ciò.
Ma era reale?
O lei era davvero pazza come dicevano tutti?
Ad un tratto qualcuno entrò e le palline smisero di rimbalzare.
“E' l'ora della pillolina.” Disse Lucy entrando.
“No, aspetta...” l'altra infermiera che era con lei “... il dottor Elv ha deciso di bloccare ogni terapia su questa paziente.”
“Ah, ecco...” Lucy “... il nostro bel dottorino ha scelto la nuova cavia per i suoi esperimenti?” Ridendo perfida.

Guisgard
20-07-2017, 18.01.05
Clio decise di attendere la notte.
Penetrare senza permesso o invito all'Imperion Nolhian era praticamente impossibile.
Occorreva quindi un piano perfetto, oltre che rischioso.

Guisgard
20-07-2017, 18.07.05
Altea si appostò dove non poteva essere vista e filmò i due adulteri.
Ebbe così le prove della loro relazione da portare al marito.

Lady Gwen
20-07-2017, 18.12.14
Quelle palline maledette non volevano smetterla di rimbalzare!
Aumentavano sempre e cercavano di sopraffarmi, di sommergermi, ma io cercavo di resistere.
Improvvisamente, smisero.
Stavo per tirare un sospiro di sollievo mentre mi sollevavo, ma la porta si aprì ed entrarono l'infermiera Lucy insieme ad un'altra.
Quella maledetta pillola...
L'altra però la bloccò ed io rimasi di nuovo a bocca aperta.
Dottor Elv... Davvero hai fatto questo per me? Questo è un regalo molto più grande di quello che vorresti comprarmi...
Però non mi piacque affatto quello che disse l'infermiera Lucy, e il modo in cui lo disse.
Sai, infermiera Lucy, ho capito che ho iniziato ad odiarti
La guardai in cagnesco con espressione seria; non le avrei permesso di dire queste cose del dottor Elv.

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/72/3d/2a/723d2ae2672f3d4fdbe3e681c38ac938.jpg

Altea
20-07-2017, 18.15.25
Missione compiuta...anche stavolta ci ero riuscita e imboccai un sentiero tra gli alberi e ritornare nel salone.

Guisgard
20-07-2017, 18.18.15
Le due infermiere guardarono Gwen.
“Bene...” disse Lucy alla paziente “... come andiamo oggi? Ha sortito effetto la chiacchierata col giovane e brillante medico?” Fingendo gentilezza e premura.

Guisgard
20-07-2017, 18.22.53
Terminato il suo compito, Altea tornò nel salone come se nulla fosse.
Era ormai abituata a questi aspetti del suo carattere.
Ritornata fra gli invitati notò due uomini di mezz'età che parlottavano.
Uno era il sindaco di Afragolopolis.
"Si, questa storia dei 22 bambini angoscia anche me..." il sindaco "... se c'è un maniaco pedofilo ad Afragolopolis lo troveremo. Sicuro come il sorgere del Sole." Annuì.

Lady Gwen
20-07-2017, 18.23.43
Non fingere di essere gentile con me, infermiera Lucy, lo so che non lo sei
E non ti dirò nulla di ciò che ho detto al dottor Elv
Mi appoggiai quindi con la schiena al muro e le gambe piegate circondate dalle braccia e mi voltai in silenzio verso la piccola e alta finestra, in silenzio.

Clio
20-07-2017, 18.27.54
Dovevo trovare un modo, un modo per riuscire ad entrare nel manicomio, ad ogni costo.
La mia tuta aveva tutti gli optional forniti da uaarania, ma non ero ancora arrivata a poter essere invisibile.
Mi sarei dovuta appoggiare a un hacker, che entrasse nel sistema di sicurezza e mi desse una finestra di pochi minuti senza elettricità.
Pochi minuti mi sarebbero bastati.
Mentre aspettavo la risposta da Sebastian, l'haker, cercai ogni informazione che potesse essere utile.


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Altea
20-07-2017, 18.31.56
Ritornata in salone gironzolavo e sentii due uomini anziani parlare..sospirai..il sindaco appunto parlava del mostro..ben 22 bambini..era incomprensibile e mi avvicinai.."Scusate ma ho sentito le vostre parole signor sindaco..è tremendo..cosa pensate di fare per porre rimedio a questo? Vi sono dei sospettati?Vorrei la nostra città tornasse di nuovo sicura"

elisabeth
20-07-2017, 18.32.10
Andiamo Elisabeth.....andrà tutto bene...fai un bel respiro e datti un contegno....forse ero molto stanca avevo lavorato molto ultimamente.......Onofrius aveva parcheggiato ed io avevo aperto lo sportello della macchina come se fosse l'unica via di salvezza che luogo sinistro.......lo avrei fatto abbattere ma ancora alcuni vecchi medici di una certa fama lo ritenevano importante per curare i mali della psiche.....io ritenevo che i mali si triplicassero....entrammo nella struttura sembrava un antico monastero......mi vennero presentati alcuni inservienti....i loro sorrisi sembravano dipinti su un volto senz' anima....forse mi stavo facendo trascinare dalla situazione....salutai tutti con un certo distacco....ero molto infastidita...quando seguii Onofrius per essere accompagnata dal direttore....il mio sguardo fu catturato da un disegno alla parete....era il volto di un uomo.....molto colorato...gli occhi erano famelici.....i solchi sul volto erano delle linee marcate.....un pagliaccio.....ma non un volto sorridente...un volto che ama essere un incubo per chi incubi ha avuto....dovevo essere rimasta a fissare per un po' il disegno perché mi sentii toccare il braccio

Guisgard
20-07-2017, 19.35.42
Le due infermiere fissarono per un lungo istante Gwen, per poi andare via.
Un profondo silenzio allora piombò attorno alla ragazza.
Ad un tratto però tutto fu interrotto da alcuni passi provenienti dal corridoio.

Guisgard
20-07-2017, 19.36.59
Clio continuava le sue ricerche, quando ad un tratto le arrivò un messaggio.
Era Sebastian.
“Ciao, bellezza...” disse nel video messaggio “... cosa ti occorre?”

Guisgard
20-07-2017, 19.39.17
I due uomini si voltarono verso Altea.
“Le forze dell'ordine” disse il sindaco “sanno come muoversi, non tema. Anche i federali sono coinvolti ed alla fine tutte queste forze in gioco raggiungeranno i risultati sperati. Mi sento di dire che i colpevoli saranno presto consegnati alla giustizia.”

Lady Gwen
20-07-2017, 19.39.22
Fissai ostinatamente la finestra, che mai mi era parsa così interessante.
Quando sentii che le due erano uscite, sospirai appena.
C'era un improvviso silenzio nella mia stanza, ma non sentivo né le palline né il bambino, o ancora peggio l'infermiera Lucy, quindi andava bene così.
Poi però sentii qualcuno che camminava nel corridoio e tesi l'orecchio.
Sei tu, dottor Elv? Io spero di sì, sai, mi fai stare molto bene e spero che tornerai presto

Altea
20-07-2017, 19.44.47
Sorrisi a quella risposta..."Ne sono sicura...ma io non conosco molto questi fatti, sa lavoro presso un' agenzia matrimoniale..." non avevo altro da dire e mi misi in disparte con una microspia, di nascosto, parlai alla volpe.."Ho filmato Mrs. Jelly, puoi dire a suo marito ha materiale molto scottante..poveretto gli verrà un infarto".

Clio
20-07-2017, 19.46.40
"Ehi.." sorridendo "Devo ritirare un pacco all'imperion Nolian" parlando in codice "Puoi aiutarmi? Mi servono solo pochi minuti, la cella è la 1071... riesci a darmi supporto? Eludere la sorveglianza, cose così... per aprire la cella posso pensarci io.." annuendo.


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Guisgard
20-07-2017, 20.03.49
“Prego, Elisabeth...” disse Onofrius, invitando la dottoressa a seguirlo “... ti presenterò al direttore...”
Mentre attraversavano un lungo ed austero corridoio, passando davanti ad una delle stanze degli infermieri con la tv accesa, i due medici videro ed ascoltarono cosa trasmettevano sullo schermo.
“E se fra i suoi clienti” il giornalista all'intervistato “ci fosse qualcuno deciso a tornare con la propria moglie o il proprio marito dopo un tradimento? Lei riuscirebbe a salvare il loro rapporto?” Era il seguito dell'intervista che Elisabeth aveva sentito in auto.
“Assolutamente no.” Rispose l'uomo al giornalista. “Non ne sarei capace, neanche se volessi.”
“Ah, il dottor Stranamore ha quindi dei limiti!” Ridendo il giornalista.
“Affatto...” lui “... nessuno potrebbe... a meno che il pegno non sia la felicità.”
“Ossia?”
“Il tradimento è l'antitesi dell'Amore.” Spiegò lui. “Tradire significa non amare. Non ci possono essere tentennamenti, né titubanze. L'Amore è assoluto.”
“Un po' drastico, no?” Sorridendo il giornalista.
“Lei pensa mai di tradire suo padre? Sua madre? Cercare, anche solo per un istante un altro genitore? O magari un altro figlio?”
“Naturalmente no.” Secco il giornalista, come fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Naturale...” con un vago sorriso lui “... ebbene il rapporto fra innamorati, fra amanti è il medesimo, se non addirittura più forte... non vi è legame più profondo di quello fra due anime gemelle... se ciò non è così, allora non è Amore.” Sentenziò, fissando poi la telecamera che lo inquadrava.
https://i.ytimg.com/vi/9Vy1Ieypexk/0.jpg

Guisgard
20-07-2017, 20.22.40
“Capisco...” disse Pier finendo il suo cocktail “... beh, almeno adesso la vedo più distesa, meno nervosa... lei fa parte di quelle persone che si inquietano quando vedono un poliziotto?” Sorridendo. “Facciamo davvero questo brutto effetto?” Chiamando con un cenno il cameriere per il conto. “E detta tra noi, la preferisco così... più serena e solare.” Fissando Nyoko.

Guisgard
20-07-2017, 20.29.00
“Eh, caschi male, bellezza...” disse Sebastian a Clio “... io non ho carte ufficiali, ne progetti attendibili che riguardano quel posto... ha la sicurezza di un carcere... si dice sia come l'Inferno... da lì non si esce... però forse posso aiutarti, almeno indirettamente... c'è un tipo, mezzo matto, un vecchio che ha passato lì dentro più di 30 anni... aspetta che cerco il nome... ecco... Alciade... dovrebbe vivere sotto i ponti... forse verso il Lungolagno Sud... cercalo, solo lui può aiutarti, forse...”

Guisgard
20-07-2017, 20.29.30
Quei passi.
Poi una figura sulla porta.
Restò a fissare Gwen.
“Ciao, Gwen...” disse sorridendo Elv.

Guisgard
20-07-2017, 20.30.02
“Ottimo lavoro, come sempre.” Disse il capo ad Altea. “Passa in ufficio e portami il materiale.”

Lady Gwen
20-07-2017, 20.34.33
Quei passi rimanevano ancora privi di un nome e di un volto.
Ma poi, quel volto decise finalmente di mostrarsi.
Sorrisi, forse per la prima volta dopo tanto tempo, quando mi salutò.
Sai, dottore, inizi a farmi piacere il mio nome... E sapevo che non mentivi quando dicevi che saresti tornato qui
''Ciao, dottor Elv...'' risposi, con la mia voce sottile.

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Altea
20-07-2017, 20.37.38
Uscii senza farmi notare e salii sulla mia auto sportiva sfrecciando per le vie di quella misteriosa Afragopolis, raggiunsi la Metropolitan Agency e mi guardai attorno entrando e mi diressi verso l' ufficio di Jake la Volpe e presi la telecamera dalla scollatura posandola sopra il tavolo.."Ecco qui" sedendomi.."Ah, ho ottenuto il lavoro alla Blaue Blume, l' agenzia matrimoniale, come segretaria..un colloquio strano, non hanno nemmeno voluto sapere le mie credenziale ed esperienze" poi gli narrai delle domande fattami, e pure dal Capo "Il Capo è giovane, l' ho visto in un intervista...a dire il vero girando i canali non si fa altro che parlare di lui e lo si vede nell' interviste..vedi..desta più clamore lui dei fatti successi a quei 22 bambini, il Sindaco ha detto la Federale riuscirà a prendere il pedofilo..niente altro" sorridendo ma a malincuore.."Dovrei fare la segretaria...mmhh..un problema per il mio lavoro di pedinaggio adolescenziale, forse però domani riuscirò a parlare col Capo..e se lo facessi tu..magari in gran segreto potresti dirgli della nostra missione, penso capirebbe almeno" sgranchendomi la testa e le braccia.

Nyoko
20-07-2017, 22.07.19
Stavo forse diventando troppo rossa, dovevo finirla.
"Più che altro... Ci si preoccupa un po' quando arriva un poliziotto a casa tua..." dissi sorridendo. Poi mi fece quel complimento ed io mi sciolsi completamene, come un ghiaggiol al sole.
"Grazie..." dissi timidamente con un gran bel sorriso.
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Clio
20-07-2017, 22.38.49
"Infatti io non ti ho chiesto carte o progetti, ti ho chiesto di entrare nei loro sistemi di sicurezza, è il tuo lavoro, no?" Con la voce secca "Il mio prendere a calci i cattivi, perciò diamine!" Sbuffando.
Ora mi serviva un altro piano, sicuramente quella notte non andava sprecata.
La notte era il mio regno, dopotutto.
Il regno di Ishtar.
Clio è per il giorno, la brava psicologa, professionale, precisa attenta, quella che ha sicuramente la terapia giusta.
Ma come il giorno, è solo metà, quello che tutti vedono.
La notte invece, la notte è tutta un'altra cosa.
Sospirai.
"Grazie Seb.." scuotendo la testa "Ma la prossima volta vedi di essere più utile!" Chiudendo la chiamata.
Mi segnai il nome del vecchio e il luogo in cui l'avrei trovato.
Presi la borsa con tutto il mio occorrente, che non si sa mai, e uscii, presi la macchina diretta al Lungolagno Sud.
"Speriamo in bene" sussurrai tra me e me.


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Guisgard
21-07-2017, 01.23.22
Elv entrò e sorrise a Gwen.
“Ciao...” disse avvicinandosi al letto “... allora? Tutto bene? Novità? Hai riposato durante la mia assenza?”

Guisgard
21-07-2017, 01.26.36
Pier rispose con un sorriso a quello di Nyoko, pagò il conto e i due uscirono dal locale.
“Beh, credo di aver abusato abbastanza della mia posizione per godere della sua compagnia...” disse facendole l'occhiolino “... venga, la riporto a casa... così potrà darmi qualcuno dei suoi testi per le nostre indagini... naturalmente ne avrò cura e glieli riporterò quanto prima.” Ridendo piano.

Lady Gwen
21-07-2017, 01.30.00
Si avvicinò al mio letto e alla sua domanda, il mio sorriso mutò in una smorfia incerta.
"In realtà no..." mormorai piano "È tornato... Il bambino... E anche le palline... Però io non gli ho dato ascolto, ho cercato di ignorarli... Sono stata brava lo stesso?" aggiunsi, con una leggera timidezza mista alla speranza con cui lo guardavano i miei occhi grandi spalancati nei suoi, così neri.
Hai degli occhi bellissimi, dottor Elv, lo sai?

Nyoko
21-07-2017, 01.31.13
Uscimmo dal locale e ci dirigemmo verso l'auto, ascoltandolo.
"Sì, va bene" dissi ricambiando il suo sorriso. Avrei voluto dirgli che avrebbe potuto presentarsi quando più desiderava, anche in borghese. Aprì appena la bocca ma... Nyoko... Sei una donna sposata, per quanto possa odiare tuo marito, non è una scusa per essere infedele. Rimasi in silenzio, mordendomi il labbro inferiore.

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Guisgard
21-07-2017, 01.37.53
Clio attese la notte ed uscì, in cerca del vecchio indicatole da Sebastian.
Si immerse così nell'anima notturna di Afragolopolis, l'immensa metropoli con i suoi grattacieli di cristallo ed ora tutti illuminati, i quartieri animati dal neon e dalle luci psichedeliche, le vie ancora trafficate e l'antenna della radio che dominava l'intera superficie cittadina.
Raggiunse poi il lato Sud del Lungolagno, dove molti barboni vivevano in pessime condizioni.
E qui cominciò la sua ricerca.
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Guisgard
21-07-2017, 01.41.59
Elv sorrise appena.
“Si, sei stata brava.” Disse. “Ma da sola non puoi riuscirci. Hai bisogno di aiuto. E di medicine. Ma che ti facciano stare bene. Elettroshock e roba simili lasciamoli ai film sui Nazisti.” Annuì. “Vuoi venire a curarti da me? Nel mio ambulatorio?”

Guisgard
21-07-2017, 01.44.36
Pier, da buon osservatore e poliziotto, notò quell'espressione incerta di Nyoko.
“Mordersi il labbro” disse salendo con lei in auto “è indice di sensazioni ben precise, sa? La polizia spesso usa decifrare il linguaggio del corpo. Può essere utile a smascherare i delinquenti.” Facendole l'occhiolino.

Nyoko
21-07-2017, 01.49.01
Arrossisco... Di nuovo. Mi chiedevo come non si fosse accorto ancora di questo.
"Beh, lei è un ottimo osservatore, noto..." dissi sorridendo. "Ma io non sono una delinquente" dissi ammiccando appena. Va bene, mi piaceva, dava sicurezza e non perché era un poliziotto.
"Fa bene, il suo lavoro" dissi allacciando la cintura. "Scommetto che è il più in gamba della caserma" dissi guardandolo.

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Clio
21-07-2017, 01.50.12
Com'era bella la notte, com'era oscura eppure illuminata dalle luci soffuse della città.
Lasciai la macchina poco distante, e iniziai a camminare sul Lungolagno.
Tutto il mio materiale era nella mia borsa, ma comunque ero organizzata anche negli abiti semplici e informali che avevo in quel momento, con qualche arma, che non si sa mai.
Sapevo che c'erano alcuni barboni che vivevano lì non se la passavano bene.
Allora camminai piano, e ogni volta che passavo accanto a un barbone leggevo i suoi pensieri per cercare il vecchio che mi avrebbe potuto aiutare nella missione.

Lady Gwen
21-07-2017, 01.51.13
Sorrisi leggermente, poi rimasi ad ascoltarlo.
Ripensai alla pillola che l'infermiera Lucy voleva darmi e la odiai ancora di più.
Sì, certo, verrò sicuramente da te, dottor Elv, ma vorrei dirti una cosa, prima
Così gli raccontai quello che era successo con l'infermiera Lucy alcuni minuti prima.
''L'infermiera Lucy non mi è stata mai simpatica, sai?'' aggiunsi, contrariata.

Guisgard
21-07-2017, 02.09.39
Pier guardò Nyoko, forse accorgendosi del rossore sul suo viso, ma non disse nulla e mise in moto l'auto.
“Beh, se sono davvero in gamba come lei dice” disse guidando “lo saprò tra breve... quando cioè vedremo se sono riuscita a convincerla circa la mia richiesta di avere quei suoi scritti.” Facendole l'occhiolino. “Anzi, se non fosse sposata proverei a corromperla... magari invitandola a cena... peccato...” fissandola.

Guisgard
21-07-2017, 02.13.12
Clio raggiunse il margine del Lagno, dove diversi barboni trascorrevano le notti.
Qui, passando accanto a loro ne percepiva i drammi, le miserie, le sfortune, le assurdità, la disperazione e la solitudine.
Poteva leggere le loro tragedie.
Ad un tratto avvertì pianti, percosse, grida, paura, umiliazioni.

Guisgard
21-07-2017, 02.15.09
Elv rise piano.
“Un motivo in più” disse facendo l'occhiolino a Gwen “per andare via da qui, no? Io credo che questo luogo non ti faccia bene. Hai bisogno di cure, ma non quelle che somministrano qui.”

Nyoko
21-07-2017, 02.15.40
Ebbi la voglia di gettare la fede fuori dal finestrino e fermare l'auto per poter almeno stringerlo. Mi avrebbe invitato a cena, il cuore mi era letteralmente impazzito.
"Beh, può avere sia qualche mio scritto e... Potrei accettare un invito a cena se me lo facesse" dissi sorridendogli con un po' di audacia che... Da parte mia non mi aspettavo.

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Clio
21-07-2017, 02.20.28
Forse ci siamo...
Quello che sentivo, così forte e intenso, poteva essere coerente con una vita passata in un ospedale psichiatrico.
Allora seguii quei pensieri, fino ad arrivare da chi li possedeva, da chi pensava di tenerli segregati.
Una volta vicino, cercai meglio per esserne sicura.
Chissà se sei proprio tu...
Guardando l'uomo da cui sembravano provenire quei pensieri così terribili.

Guisgard
21-07-2017, 02.21.39
“Ah, bene...” disse Pier guardando Nyoko negli occhi “... suo marito non è geloso? O forse è il vantaggio di essere un poliziotto? Sa, essendo quasi sempre in servizio finiamo per non attirare mai le gelosie di nessuno.” Divertito. “Comunque ne sarei molto lieto... di portarla a cena intendo... stasera? Può?” Era tardo pomeriggio ormai. “Il tempo di andare a casa e cambiarmi... le va bene? Alle otto?”

Lady Gwen
21-07-2017, 02.24.13
Mi venne spontaneo accennare un risolino all'occhiolino del dottore e quasi non credetti alle mie orecchie.
Davvero stavo ridendo?
Dopo quanto tempo?
Per un attimo la mia mente iniziò a fare i conti, ma si arrese dopo un attimo, come chi intraprende l'ardua impresa di voler contare le stelle.
Annuii convinta, con l'espressione di chi ha una fiducia cieca e totale.
Perché io mi fido di te, dottor Elv, e mi fiderò sempre
Non riuscivo a credere che sarei mai uscita da qui, ma al tempo stesso non vedevo l'ora di sentire di nuovo l'aria fresca ed il Sole caldo sulla pelle, la città e tutto ciò che c'era fuori da quella misera finestra lassù.

Nyoko
21-07-2017, 02.29.29
"Mio marito geloso? Oh, ne dubito... Lui..." feci un attimo di silenzio "lui fingerebbe di esserlo..." dissi a bassa voce.
"Stasera? Certo!" dissi io con il cuore che batteva all'impazzata. Non mi interessava più nulla, il mio matrimonio era comunque una grande bugia fatta di abitudini e lui era... Era fantastico.
"Allora... Per le otto" dissi sorridendogli.

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Guisgard
21-07-2017, 02.33.02
Clio vide un vecchio in un angolo di quel luogo e forse del mondo, seduto su un cartone umido e puzzolente, con un cane addormentato accanto a lui.
E nei suoi pensieri vide il dolore e la solitudine.
Oltre che la follia.

Guisgard
21-07-2017, 02.44.02
“Ottimo allora.” Disse Pier sorridendo. “Dopotutto, sarà con un agente di polizia... c'è da fidarsi, no?” Facendo l'occhiolino a Nyoko. “Allora alle 8... passerò preciso... a dopo...” stringendole la mano in segno di saluto.
E andò via.

Guisgard
21-07-2017, 02.49.38
Elv sorrise.
“Immagino che la tua espressione sia un si...” disse a Gwen “... giusto?” Divertito. “Ho fatto preparare il tutto per la tua uscita da qui. Ora verranno le infermiere ad aiutarti per uscire. Io ti aspetterò in accettazione, Gwen.” E andò via.
Poco dopo arrivarono due infermiere per aiutarla a prepararsi.

Nyoko
21-07-2017, 03.08.57
"Alle otto, allora" dissi stringendo la sua mano e sentendone il calore. Accidenti... Accidenti sul serio! Ci separammo ed io entrai in casa, con ancora il cuore che ballava. Okay okay! Nyoko, sta buona! Non essere così precipitosa... Può essere che ci stia provando con te? Cos'hai di tanto affascinante? Mi guardai allo specchio, beh... Ero abbastanza stanca e scomposta, cosa avevo di così affascinante? Guardai l'orologio e decisi di non badarci più. Mi infilai sotto la doccia e mi lavai in fretta per poi asciugarmi e vestirmi carina. Mi truccai... Era da tanto che non lo facevo, in fondo... Forse dal giorno del mio matrimonio. Mi acconciai i capelli e mi spruzzai del profumo non troppo forte, delicato ma percettibile. Appena finì mi venne l'ansia... Okay, niente panico! Perché ero nel panico? Ah, beh, forse perché ero stata invitata a cena da un poliziotto bellissimo? Decisi di dedicarmi alla ricerca di uno dei miei testi, per ingannare l'attesa e per non farmi crescere l'ansia, cercandone uno adatto per essere visionato da lui.

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Lady Gwen
21-07-2017, 03.09.11
Annuii ancora in risposta con un sorriso tranquillo e sicuro.
Era la prima volta che prendevo una decisione così importante nella mia vita ed era bellissimo.
Rimasi stupita quando disse che aveva preparato tutto per farmi uscire.
Avevi davvero pensato a tutto, vero dottor Elv?
Lo seguii con lo sguardo mentre usciva, prima che due infermiere venissero ad aiutarmi.
Una volta pronta, chiesi di poter salutare Ariadne prima di andare via, ricevendo anche i saluti da Tya naturalmente.
Era strana la sensazione che provavo mentre camminavo nei corridoi, sapendo che non lo facevo né per andare nella vasca, né per la scossa, o per raggiungere il salone, dove ogni giorno succedeva qualcosa che portava qualcuno a ritrovarsi isolato nella stanza in fondo al corridoio o a sparire per giorni interi.
No.
Io stavo andando via.
Quando iniziai a vedere l'accettazione da lontano, sentii sia paura che eccitazione, ma scorgendo poi la figura del dottor Elv in lontananza, ogni dubbio sparì, facendomi sorridere.

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Guisgard
21-07-2017, 03.18.43
Nyoko, per far trascorrere il tempo, si dedicò ad alcuni dei suoi testi, da far poi visionare a Pier.
Questi arrivò preciso alle 8, scendendo dall'auto e bussando alla porta di Nyoko.
Aveva con sé un mazzo di fiori.
“Salve.” Disse sorridendo. “Questi sono per lei.” Offrendole i fiori. “Non conosco i suoi fiori preferiti, né i suoi colori del cuore. Allora mi sono lasciato guidare dall'intuito... sono fiori di campo di vari colori... il fioraio mi ha detto simboleggiano la felicità ritrovata... purtroppo non mi intendo di fiori, quindi non so se mi ha detto il vero... spero solo che li gradisca.” Con gentilezza e fissandola.

Nyoko
21-07-2017, 03.27.56
Qualcuno bussò alla porta ed io mi destai dalla lettura. A quel punto il cuore tremò come mai prima d'ora. Mi alzai e mi sistemai tutta, facendo grandi sospiri. Aprì la porta e lui era... Beh, bellissimo. Aveva un mazzo di fiori, Dio... Mi ero sciolta di nuovo. Presi quei fiori e li annusai. "Che pensiero gentile... È vero, danno senso di felicità" dissi sorridendo e guardandolo. Lo feci accomodare, così da poter posare i fiori in un vaso.
"Possiamo andare" dissi prendendo una borsetta e avvicinandomi a lui. Indossavo un abito nero, semplice, ma elegante. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20170721/1af916a82ee5f98803106a491104e74e.jpg

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Guisgard
21-07-2017, 03.30.23
Gwen vide da lontano l'accettazione.
Si avvicinò e riconobbe Elv.
Ma prima che potesse raggiungerlo vide fermo nel corridoio il bambino visto prima.
Quello delle palline sporche.
Stava fermo, con lo sguardo terrorizzato.
Fissava il vuoto, come se ci fosse qualcosa che lo spaventasse a morte.

Guisgard
21-07-2017, 03.33.59
“Sta molto bene...” disse Pier a Nyoko “... è davvero bellissima... sicura che a suo marito non seccherà? Io sarei gelosissimo di lei...” guardandola negli occhi.
Poi uscirono e lui le cinse appena i fianchi, fino ad accompagnarla alla sua auto.
Partirono.
“Allora, mi dica... cosa le va di mangiare stasera? Pesce o carne? O di quelle fissate con vegetariano a tutti i costi?” Sorridendo.

Lady Gwen
21-07-2017, 03.36.42
Era lì, era vicinissimo, potevo quasi toccarlo...
Ma lui si frappose tra noi.
Quel bambino.
Ancora.
Lo guardai per qualche istante; sembrava terrorizzato, come se stesse guardando qualcosa che lo spaventava molto, ma io passai oltre.
Volevo lasciarmi alle spalle tutto quello.
Era il momento di ricominciare da capo e non volevo perdere altro tempo.
"Possiamo andare?" chiesi al dottore, sorridendo.

Guisgard
21-07-2017, 03.39.05
Elv sorrise ed annuì a Gwen.
“Gwen...” disse ad un tratto il bambino “... aiutami... ti prego... aiutami, Gwen...”
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Clio
21-07-2017, 03.39.21
Sì, quell'uomo aveva bisogno di cure, di vere cure.
Allora mi avvicinai piano piano, a lui, dolcemente, con un sorriso rassicurante.
Non volevo spaventarlo né metterlo a disagio.
Mi avvicinai piano, tirai fuori il pasto che avevo portato con me per lui, e glielo porsi.
"Posso?" chiesi, con una voce dolce e leggera.