Redemptio

[Guisgard]

“Pensavo si volesse festeggiare qui...” disse ridendo Enner ad Elise “... avete riavuto il vostro campione, no? Il grande Best.” Divertito.
Best però non rideva, ma fissava la presidentessa in silenzio.
“Dov'è lo Champagne?” Enner.
Per tutta risposta Gozzlan e gli altri piloti uscirono dall'ufficio.
“Eh, lei non sa cosa ho dovuto fare per riaverla qui, caro Best...” mormorò Enner “... quante telefonate, quanti regali... e diciamocelo pure... quante bustarelle...” rise di gusto “... ma lei non si scandalizzerà, no? Lei si intende di mazzette!” Ridacchiando.
“Così si dice in giro...” Best con gli occhi in quelli di Elise.

[Nyoko]

Quella pelle perfetta e calda, mi faceva salire i brividi e il piacere era sempre più ardente.
Lo desideravo, adesso, forse troppo. Quando mi scoprì i seni, gemetti sulle sue labbra per poi arrossire a quella domanda.
"Mettimi alla prova..." dissi balbettando appena.

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[Lady Gwen]

Annuii lentamente con aria incredula.
"Sei molto informato..." a lui, sempre incredula.
Infatti lo seguivo senza fiatare.
Ero diffidente sempre e da sempre nei confronti di tutto e tutti, ma lui sembrava abbastanza sicuro e poi mi aveva già fatto scrivere probabilmente il migliore articolo della mia vita, era un buon motivo per fidarsi, no?
Poi, raggiungemmo ed attraversammo un cunicolo assurdo.
Ma come diamine conosceva tutto questo?!
"Rettifico. Sei anche incredibile" mormorai, dopo aver ripreso fiato "E io invece non sono claustrofobica, per fortuna..." sarcasticamente io.
"Bene" guardandomi attorno con le mani sui fianchi "Dove siamo?"

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[Lady Gaynor]

"Droidi spia?" esclamai "Buon Dio, ma cosa sta dicendo? Mio marito spierebbe il governo... No, è assurdo, non posso crederci... Ci dev'essere un errore..."
Le parole di quel militare mi avevano gelato il sangue. Si trattava dunque di una cosa estremamente seria e, a quanto pareva, eravamo nei guai fino al collo.

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[Guisgard]

Castel la guardò per un lungo istante e poi guardò i suoi seni che sporgevano con i capezzoli già turgidi dal reggiseno arrotolato.
“Bene...” disse lui in un sussurro, per poi baciarla ancora.
Un altro bacio caldo, umido e profondo.
Lasciò allora le sue labbra e si chinò fino a raggiungere con la bocca il suo seno.
Iniziò così a bacialo, a leccarlo, giocando con quel capezzolo.
Intanto il mare si confondeva col crepuscolo ormai nascente e le prime stelle dell'imbrunire si affacciavano tra le alte e sottili nuvole di un cielo piatto e senza sogni.

[Guisgard]

“Nel nulla.” Disse ad un tratto una voce dal buio che li circondava.
Allora un'ombra prese forma e si animò davanti a loro.
Era un uomo dai capelli corti e scuri, lo sguardo diffidente, l'espressione riflessiva.
“Salve.” Sorridendo Elv. “Lei è con me.” Indicando Kara.
“Perchè sei venuto qui?” L'uomo.
“Non sono più ben accetti gli amici?”
“Non ho amici.”
“I nemici della rete non sono tuoi amici?”
“Non ho amici fra i pazzi.”
“Forse io lo sono, non lei...” fece Elv “... si chiama Kara.”
“Non è sicuro stare qui...” mormorò l'uomo “... tra breve comincerà la puntata delle 20.00... venite...”
E li condusse in una cantina adibita a studio televisivo, con monitor, computer ed altri apparecchi.
E molte persone lavoravano con quelle apparecchiature.

[Guisgard]

“Nessun errore...” disse freddamente il militare “... suo marito è un traditore... ora mi chiedo... anche lei lo è?” Guardando Jennifer. “Mi risponda... e cerchi di essere convincente...”

[Nyoko]

Era bello sfidarlo, anche se non nascondevo di essere un po' tesa.
Quando portò le labbra su un mio seno, sussultai, gemendo leggermente più forte. Portai una mano sulle labbra, vergognandomi un po' per quella reazione.
Ma era colpa sua, che mi stava facendo impazzire sotto le sue labbra e la sua lingua.

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[Lady Gwen]

Sobbalzai, e tanto anche, a quella voce.
Seguii lo scambio di battute fra i due, ancora immobile per come ero rimasta dopo essere sobbalzata e capii che era un amuco di Elv.
Certo, genio, è normale
Sì, sì, va bene, va bene...
Tuttavia, quel tipo sembrava diffidente quanto me.
Perfetto, amico. Sai? Così possiamo andare d'accordo
Presi la mano di Elv e camminammo dietro di lui.
"Ti ho seguito praticamente sotto terra in posti inconcepibili per la mente umana e forse sono anche una fuorilegge, sicuro che io non sia pazza?" sussurrai sarcasticamente ad Elv.
Poi, arrivammo in una specie di cantina, un posto incredibile in cui c'erano tante persone impegnate a lavorare con computer e apparecchi vari.

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[Lady Gaynor]

"Io non ho niente a che fare con questa storia!" esclamai con veemenza all'indirizzo del militare "Io... Io sono semplicemente quello che le ho detto di essere, una tranquilla casalinga... Ed ancora non riesco a credere a ciò che mi sta dicendo, proprio non ci riesco... Potrei parlare con mio marito?" chiesi infine speranzosa.

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[Clio]

Quegli occhi... quegli occhi così intensi, azzurri e profondi nei miei.
Quegli occhi che erano stati capaci di farmi sentire il centro del mondo, e che ora solo guardare faceva male.
L'entusiasmo di Enner era fuoriluogo, considerando che nessuno di noi era contento del ritorno di Best.
Io meno di loro.
Certo, razionalmente sapevo anche io che era la cosa migliore.
Razionalmente...
Ma solo guardarlo sentivo il cuore battere, terrorizzato all'idea che gli permettessi di ferirmi ancora, potevo sentirlo tremare, fremere.
Mi aveva tradito, umiliato, spezzato il cuore.
E ora era lì a fissarmi, a guardarmi in quel modo che gli apparteneva.
Io tremavo, tremavo dentro di me, per quanto cercassi di mantenermi forte.
"Lo champagne lo stapperemo quando avrà battuto Lord Justin.." cercando di nascondere le emozioni.
La presenza di Enner non mi piaceva, per niente.
Anche i miei occhi erano piantati in quelli di Best.
"C'è altro, Enner?" gli chiesi, spiccia.

[Guisgard]

Quel grido soffocato, quel gemito sospeso, interrotto.
Castel lo sentì e continuò.
Le sua labbra e la sua lingua si muovevano agili, calde, lente, tutt'intorno a quel capezzolo che ormai era rigido e sporgendo, donando a Diahnne attimi di piacere ed eccitazione molto intensi.
“Ti piace...” disse lui continuando “... si, lo sento... vero?” Senza smettere, per poi assaporare così anche l'altro seno.

[Guisgard]

“Forse siamo pazzi entrambi...” disse Elv a Kara.
Erano nella stanza di tutti quei computer e quei monitor.
Allora un vecchio si avvicinò loro.
Aveva lo sguardo attento ed il volto gioviale.
“Ciao, ragazzo...” ad Elv “... qual buon vento? Avevi voglia di vedere un po' di tv?” Sarcastico.
“Salve, Doc...” annuì Elv “... questa è Kara...” presentandola.

[Guisgard]

Il militare guardò con pietà Jennifer, per poi chiamare uno dei suoi fuori la stanza.
“Portala da suo marito.” Disse a questi quando entrò.
Jennifer fu così portata in una stanza semibuia, dove Lance era steso su una brandina, pestato a dovere.

[Guisgard]

“Il nostro obiettivo sono le prede...” disse Enner ridendo “... no?” Ad Elise. “In verità no... volevo solo partecipare a questo toccante incontro...” si alzò “... bene, vi lascio al vostro lavoro... ai vostri allenamenti...” ed uscì con aria divertita e sinistra.
Restarono così solo Best ed Elise.

[Lady Gwen]

Ci riflettei su, poi annuii con un'alzata di spalle.
"È fantastico qui" guardandomi attorno con aria assorta.
Ad un certo punto si avvicinò un vecchio che però mi fece subito simpatia, mi piaceva l'aria gioviale che aveva.
"Salve" lo salutai, con un sorriso.


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[Nyoko]

Tremavo sotto di lui e sotto quella sua bocca famelica.
Sentivo i suoi sospiri e le sue labbra morbide sempre più.
"s-sì..." balbettai ancora arrossendo e sentendomi sempre più desiderosa di lui.

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[Lady Gaynor]

Il militare acconsentì alla mia richiesta e mi fece accompagnare da mio marito. Lo trovai che giaceva su di una brandina in una stanza scarsamente illuminata, con evidenti segni di percosse. Il cuore mi si strinse in una morsa di ferro e calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso. Lance, il mio amato Lance, pestato a sangue e con una gravissima accusa che gli pendeva sul capo.
Corsi verso di lui e mi buttai sul suo petto, piangendo di disperazione.
"Amore mio... Amore..."

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[Guisgard]

“Questa” disse Elv a Kara “è una sorta di stazione televisiva... una specie di canale pirata... questi sono gli ignavi, i ribelli e controllano questo luogo... il solo mezzo che abbiamo per contrastare la rete e di suoi programmi...”

[Guisgard]

Castel non accennava a smettere, a fermarsi, continuando a giocare sui seni di Diahnne, deciso a farla impazzire.
Ma ad un tratto i due sentirono un'auto passare a tutta fretta, diretta alla casa sulla spiaggia.

[Guisgard]

Le lacrime di Jennifer e le sue parole destarono Lance, che pian piano riprese conoscenza.
Ci mise qualche istante a realizzare dove fosse.
Poi vide sua moglie.
“Jennifer...” disse cercando di alzarsi “... Jennifer... dann...” avvertì dolore “... dannazione... perchè sei qui?”

[Nyoko]

Mi morsi il labbro inferiore, sentendo il suo desiderio di farmi impazzire e ci stava pure riuscendo.
Poi una macchina ci interrompe, sfrecciando verso la casa.
"Hai sentito?" bisbigliai per non essere scoperti e ancora presa dal piacere.

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[Lady Gwen]

Ascoltai la spiegazione e rimasi semplicemente affascinata, come mai pensavo di poter essere per qualcosa.
''Mi piace qui!" dissi trillante ed entusiasta ad Elv.
E poi, potevo ottenere ottimi spunti per altri articoli.

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[Lady Gaynor]

"Perché mi credono tua complice..." risposi a Lance "Oh, amore! Ma davvero hai fatto ciò di cui ti accusano? Ti prego, dimmi cosa sta succedendo, mi sembra tutto un incubo..."

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[Clio]

Ecco, allora vattene...
La presenza di Enner mi infastidiva, e molto, perchè se c'era una cosa che non sopportavo era l'idea di dover mostrare i miei stati d'animo ad estranei.
A noi non interessavano le prede, a noi interessava battere quelli dell'Ateismo, altroché.
Ora eravamo soli, soli.
Io e lui.
Come soli eravamo stati tante volte prima di quel maledetto inverno.
Restai a guardarlo in silenzio, per un lunghissimo istante.
Un istante in cui pensai a mille cose, belle, terribili, comunque sempre forti.
Non esistevano vie di mezzo con lui.
Avrei voluto dirgli mille cose, fargli tutte le domande che mi avevano tormentato in quei mesi.
Perchè lei? ad esempio.
Ma a quella domanda avevo già risposto tempo prima, quella non era nessuno, eppure l'insensatezza di quel bacio mi aveva ancora di più sconvolto.
Avrei voluto anche chiedergli che cosa provava per me, se mi aveva sempre preso in giro o se c'era qualcosa di vero.
Ma forse non era il caso, forse dovevo riuscire a controllarmi.
Se no rischio di mettergli le mani addosso...
"Non avrai vita facile qui, lo sai, vero?" dissi solo, guardandolo negli occhi.

[Guisgard]

Anche Castel alzò la testa e guardò la strada.
“Forse è il padrone che torna a casa...” disse lui, per poi alzarsi e fissare l'auto “... temo dobbiamo interrompere questo momento, piccola...” rivolto a Diahnne “... rivestiti...” rimettendosi la camicia.

[Guisgard]

Il vecchio Doc sorrise a Kara, poi uno dei suoi al computer lo chiamò.
“Doc...” disse “... sto registrando nuova attività... hanno altre prede per Redemptio... temo lo spettacolo ricomincerà a breve... già alle 20.00...”

[Guisgard]

Lance si appoggiò a Jennifer e si alzò per sedersi sulla brandina.
“Non dovevi farti prendere...” disse intontito.
Poi la porta della stanza si aprì ed entrò un vecchio dallo sguardo viscido e con una valigetta.

[Nyoko]

Lo guardai e cercai di non sbuffare. Mi rivesto sentendomi leggemrnete in imbarazzo, per poi guardare la strada.
"Rimane quello, il piano? Entriamo senza farci sentire?" dico guardandolo e cercando di riprendermi.

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[Lady Gaynor]

"Come sarebbe non dovevo farmi prendere?" risposi angosciata "Io non sapevo nemmeno che esistesse un motivo per cui avrebbero potuto prendermi..."
In quel momento, nella stanza entrò un vecchio con una valigetta ed uno sguardo che non prometteva nulla di buono.

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[Lady Gwen]

Altre prede.
Dio, era terribile...
Più pensavo a quel programma, più mi sentivo disgustata.
Intanto, man mano che coglievo dettagli, prendevo appunti sul taccuino.
Poi mi avvicinai ad Elv.
"Vuoi che scriva su tutto questo?" chiesi, quasi per conferma, perchè sapevo che era così.

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[Guisgard]

“Si...” disse Castel annuendo a Diahnne e guardandola mentre si rivestiva.
La fissava ed immaginava i suoi seni nudi che ora aveva visto.
Dopo un pò tornarono verso la casa, vedendo la macchina pargheggiata fuori.
"E' sera ormai..." Castel "... possiamo agire..."

[Guisgard]

Il vecchio entrò.
Sorrideva in modo crudele ed i suoi occhi avevano un che di sinistro.
Aprì la valigetta e cominciò a tirare fuori fiale e siringhe.
“Salute, signor Lance...” disse, mentre lui e Jennifer lo fissavano “... sono proprio lieto ed orgoglioso di poter lavorare su di lei... sono qui per interrogarla...” preparando una siringa “... questo è un siero della verità... fra un minuto circa lei mi dirà tutto ciò che vorrò sapere...”
fece l'iniezione a Lance ed attese.

[Guisgard]

“Si, scrivi su tutto ciò che vedi...” disse Elv a Kara “... su tutto...”
“I nostri monitor non sono pilotati dai loro canali.” Fece Doc.

[Nyoko]

Rivestirmi con i suoi occhi addosso fu un impresa ardua, ma ci riuscì e ci dirogemmo verso la casa.
"Bene... Allora aspetto le tue direttive. Io so come si scassina una porta" dissi guardandolo e facendogli l'occhiolino.

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[Lady Gwen]

"Agli ordini'' sorrisi entusiasta e iniziai a vagare per la stanza, raccogliendo indizi di ogni genere.
Più prendevo appunti e più non vedevo l'ora di mettermi a lavoro e scrivere.
Il fatto che non stessi facendo tutto questo per lavoro, visto che non potevo nemmeno far sapere di aver scritto io, rendeva tutto più stimolante ed avvincente, non pensavo di poter amare così tanto questa professione.
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[Guisgard]

“Sta zitta” disse con disprezzo uno dei negrieri a Shushan “o finirai i tuoi giorni in un lercio bordello, chiaro?”
Intimarono poi ai due di camminare.
Si trovavano in un piccolo villaggio, come tanti che sorgono fra le dune sconfinate dell'arido deserto.
In realtà era un borgo di passaggio, con poche e poverissime famiglie di proletari al soldo degli artigiani e delle loro fabbriche che producevano i pezzi di ricambio tanto ambiti dai mercanti di passaggio.
Hushan e Hiss furono allora condotti in un'abitazione scavata in una roccia di quarzo e tufo lunare, dove furono poi rinchiusi in uno stanzino umido e puzzolente.
Restarono qui forse per un'ora, forse per due.
Hiss consigliò a Shushan di riposare.
Ad un tratto la porta si aprì, con i negrieri insieme ad un vecchio artigiano.
“Eccoli...” uno dei negrieri “... la donna è avvenente, l'uomo robusto e forte.”
“Della donna non so che farmene...” fece il vecchio “... ho una fabbrica da portare avanti con manovali a basso costo ed una moglie petulante che non vorrebbe lasciarmi un'assistente neanche se fosse gratis.”
“L'uomo va bene?”
“Dipende...” il vecchio.
“Da cosa?”
“Dal prezzo...” rispose il vecchio “... è giovane e forte, dubito potrò permettermelo... nessuno in questo sputo di villaggio potrà pagarne il giusto valore... forse dovreste usarlo per le scommesse...” fissando Hiss.

[Guisgard]

“Immagino...” disse Best fissando Elise “... ma mi chiedo... perchè qui nessuno mi vuole o perchè quelli dell'Ateismo Nero sono ossi duri?” Sarcastico.

[Guisgard]

“Brava...” disse Castel a Diahnne, mentre se ne stavano nascosti dietro le palme che circondavano la casa sulla spiaggia “... allora preparati perchè temo nessuno ci inviterà ad entrare...” Era buio e si doveva agire.
Così raggiunsero un ingresso secondario, ovviamente chiuso, dove lui restò all'erta, per poi invitare lei a scassinare la porta.

[Guisgard]

Kara si mise al lavoro, avida di voler raccogliere tutto quel mondo e descriverlo.
“Allora vi servirà un Cicerone...” disse sorridendo Doc a lei e ad Elv “... e modestamente di meglio non potreste avere.” Indicando se stesso.
Allora accese un monitor.
Sullo schermo apparve una strana struttura a forma di imbuto.
“Questo è Redemptio...” il vecchio Doc “... con i suoi famigerati sette gironi... ognuno dedicati ad un genere di peccatori... si parte con i razzisti... intesi non quelli che attaccano il colore di pelle altrui o il posto da cui provengono gli altri... oggi il razzismo è sinonimo di chiusura, di intolleranza, di limite alla libertà a cui tutti sono destinati... tutto deve essere permesso e solo così non ci saranno regole... il modo migliore per rendere le persone bestie lobotomizzate.” Ridendo.

[Lady Gwen]

Sorrisi al vecchio e mi avvicinai al monitor.
Era proprio la descrizione che Elv ne aveva fatto.
Risi amaramente alla sua battuta, come aveva ragione...
"Poi chi c'è?" chiesi curiosa.

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[Nyoko]

Arrivammo ad un ingresso secondario ed infilai le mani nella fodera della pistola, uscendo due forcine per capelli e un filo metallico.
Mi chinai sulla serratura e misi prima il bastoncino metallico e poi la forcina, facendo pressione sulle levette e facendole scattare dopo pochi secondi.
"Signore, prego. Si accomodi pure" dissi aprendo la porta e facendo un inchino.

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[Altea]

Finimmo in una strana casa scavata in quella strana roccia.
Mi misi a riposare per un pò come consigliato da Hiss quando entrò un anziano uomo con un negriero.
Ascoltai attentamente le loro parole...il pensiero di Hiss si era capovolto stavolta..valeva più lui di me.
Ma l'anziano uomo confermava che un uomo robusto e giovane come Hiss costava e molto...ero nauseata.
"Se parlate di scommesse...proponete una..se vincerete lo avrete altrimenti avremmo entrambi la libertà visto il mio uomo vale molto...e io poco, sappiate non voglio essere divisa da lui. Se volete..posso stare al servizio di vostra moglie, ho già fatto la cameriera" guardai Hiss aspettando una sua reazione..la mia più grande paura era quel gioco assurdo..Redemptio.

[Clio]

Lo guardai, lo guardai attentamente, cercando di non badare a tutte le sensazioni forti che mi sconvolgevano nell'anima.
Quel suo atteggiamento mi stava dando sui nervi, ma avrei dovuto abituarmici.
A lui probabilmente non importava un accidente di tutto quello che gli accadeva intorno.
Aveva ottenuto quello che voleva, poteva tornare a correre, poteva di nuovo essere un eroe, un campione, un simbolo.
E tutti noi non potevamo far altro che ringraziare il sistema corrotto che l'aveva rimandato da noi.
Tormentavo una matita con le mani dal nervoso, e dall'agitazione che avevo nell'averlo lì davanti a me in quell'indifferenza devastante, spiazzante.
"Tutte e due le cose, direi..." con un leggero sorriso "Non mi stupirei se i ragazzi ti preparassero un bel comitato di accoglienza..".
Diamine, lo farei anche io...

[Guisgard]

“In verità” disse Doc a Kara “nessuno lo sa con precisione... non sono mai stati descritti gli altri gironi... per il semplice fatto che nessuna preda ha mai superato il primo...”
“Loro dicono che alcuni ce l'hanno fatta ed ora vivono felici.” Elv.
“Balle.” Sentenziò Doc, mentre le immagini di Redemptio scorrevano sullo schermo.
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[Guisgard]

“Che brava...” disse con un vago sorriso Castel “... davvero brava... dovrei assumerti come mia assistente.” Facendo l'occhiolino a Diahnne.
Un attimo dopo erano in casa, avvolti da una fitta penombra.
Non potevano accendere luci di nessun tipo o sarebbero stati scoperti.
Attraversarono allora un androne e poi un corridoio.
Si sentiva la voce della tv accesa.
Continuarono a camminare, fino a trovarsi davanti ad una porta.
Era aperta.
Entrarono.
Castel accese il suo sensorphone come torcia d'emergenza.
Si trovavano in una specie di biblioteca, con vari libri ordinati sulle mensole.
Castel illuminò una scrivania sulla quale c'era un foglietto che così diceva:

“Guardati dall'angelo fino al mio ritorno.”

[Guisgard]

“Sta zitta, gallina.” Disse con rabbia uno dei negrieri a Shushan.
Allora andarono via, lasciandoli soli.
“Qui meno si parla, meglio è...” Hiss a lei “... per loro noi siamo merce...”
Ritornarono alcuni di quei negrieri dopo circa mezz'ora.
“Forse abbiamo trovato il modo di farvi fruttare...” ridendo uno di quelli.
“Va a farti...” ridendo Hiss, che fu subito colpito col calcio di un fucile ed impedito nel continuare la sua frase.

[Guisgard]

Best sorrise, guardando la matita fra le mani di Elise.
“Già, immagino...” disse sarcastico, guardandola poi tutta senza timore di risultare inopportuno o provocarle fastidio.
La guardava con sguardi che lentamente percorrevano tutta la sua persona.
Sguardi irriverenti, ma anche sensuali.
“Tu non correrai?” Chiese di botto.

[Altea]

Me ne rimasi in silenzio, dopo un pò tornò uno dei negrieri..sapevano come rimpiazzarci ma Hiss ribattè e fu colpito alla testa.
E meno male si doveva parlare poco...e Lui parla!!!
Cercavo di stare calma e guardai gli uomini aspettando parlassero..ormai il Destino era segnato..io e Hiss ci saremmo divisi per sempre e questo mi distruggeva dentro, maledii quell' attimo in cui ci lasciammo andare a quella passione forte sulla Jeep.

[Guisgard]

Hiss tossì e sputò sangue per quel colpo.
“Volevo dire di andare a farti un giro...” disse sarcastico.
Fu colpito di nuovo.
“Ascoltate...” uno dei negrieri a lui e a Shushan “... parteciperete alle scommesse che si tengono qui... scommesse riguardo a gare della morte nel deserto... tu, grand'uomo, correrai su un aeroscafo... e solo vincendo potrai restare vivo...”
“Dammi un solo motivo per cui dovrei farlo...” Hiss “... mi ucciderete? Al diavolo... ci perdereste voi ogni profitto...” ironico.
“Certo che correrai, cane...” ridendo il negriero “... perchè ci sarà questa sgualdrina come ostaggio!” Indicando Shushan.

[Altea]

E lui ribattè ancora...era proprio una testa calda.
La proposta era sconcertante, una gara di aeroscafi dove poteva pure perdere la vita..una sorta di corse clandestine immaginai.
Hiss si rifiutò poichè non voleva dare guadagno ma per contro seppi il mio destino..essere ostaggio di quei maledetti.
Guardai Hiss..."Io non ti costringo...non voglio tu muoia per me..." in quel momento mi sentii quasi in colpa ma per contro se avessi avuto un fucile ben assestato li avrei ammazzati tutti immediatamente.."E comunque moderate il linguaggio..squaldrina sarà vostra madre ovviamente" e potevano pure picchiarmi, vili uomini inetti.

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[Guisgard]

A quelle parole di Shushan, uno dei negrieri la prese per un polso.
Ma subito Hiss lo aggredì, assestandogli un bel pugno.
Gli altri allora lo bloccarono, pestandolo.
“Basta così...” disse uno di quelli “... altrimenti non potrà salire su nessun aeroscafo.”
Ed andarono via ridendo, lasciandoli soli in quella stanza.

[Clio]

Quello sguardo, quello sguardo su di me, così intenso, così forte, così azzurro e meraviglioso.
Quello sguardo capace di farmi fremere, di mandarmi in estasi solo posandosi su di me, di farmi sentire unica al mondo, di mandarmi in estasi.
Sì, bravo, guarda quello che hai buttato via, razza di idiota...
Sentivo il cuore accelerare sempre di più, mentre mi accarezzava con lo sguardo, provocandomi lunghi e intensi brividi al suo passaggio.
La mia mente, impertinente, già vagava nella memoria alla ricerca di quegli attimi infuocati che ci avevano unito, ancora e ancora.
Erano immagini forti, intense, fatte di erotismo sfrenato, passione incontrollata, romanticismo senza pari, amore incondizionato.
Già... peccato fosse una bugia.
La sua domanda mi riportò alla realtà, e lo guardai stupita.
"Io?" sbattendo le palpebre "No, certo che no..." scuotendo la testa "Sono la presidentessa adesso... potessi correre in prima squadra lo farei, ma per il femminile non ne vale la pena.." alzando le spalle con noncuranza.
In realtà mi mancava correre, ma mi mancavano un sacco di cose... tipo lui.
E quella consapevolezza non faceva che aumentare la mia rabbia.

[Altea]

La situazione degenerò, Hiss sferrò un pugno al negriero che forte teneva il mio polso ma io non davo soddisfazione di mostrare dolore.
Ebbe di nuovo una buona dose di botte ma poi si fermarono e se ne andarono, solo per il fatto Hiss non avrebbe potuto correre.
Mi sedetti sul letto vi era in quella casetta.."Penso per oggi ne hai prese abbastanza..che situazione.." mi alzai e presi Hiss e lo stesi nel letto "Rilassati, hai dolore..." bagnai un fazzoletto con acqua fresca per quanto potesse aiutare e tamponai sulle ferite e lividi.."Tutto andrà bene, sei bravo Hiss...e magari..riusciremo ad andarcene da qui" sorridendo e carezzando il suo volto per poi baciarlo.

[Guisgard]

Best guardò Elise mentre parlava.
La guardava negli occhi, guardava le sue labbra che si muovevano, guardava tutto di lei.
Era lì, seduto davanti alla bella presidentessa, con la sua aria impertinente, strafottente di tutto, quasi irritante.
Eppure i suoi occhi non la lasciavano un secondo.
C'era un che di passionale ed erotico, di ambiguo, di proibito e peccaminoso.
E lui continuava a guardarle la bocca mentre lei parlava.
Poi lo sguardo scese lento sulle sue gambe, sulle scarpe con i tacchi.
“Si,sei una donna...” disse piano.

[Guisgard]

Hiss lasciò che Shushan si occupasse dei suoi lividi e dei suoi tagli.
Lo accarezzò e lo baciò.
“Non farti molte illusioni...” disse “... le corse clandestine sono come un salto nel buio... non ci sono regole e spesso vi partecipano rinnegati ed assassini... forse non e usciremo vivi...”
La guardò per un lungo istante e poi la baciò con impeto, slancio, passione.

[Altea]

"Non mi faccio illusioni..lo so è pericoloso, infatti sono preoccupata ma sto cercando di incoraggiarti" lo guardai nei suoi occhi chiari.."Sei sempre umile, non ti rendi conto che sei forte..lo ha detto pure quell' uomo anziano.." scossi il capo.
Poi lui mi prese e mi baciò con impeto e passione dopo aver corrisposto il mio sguardo e io mi lasciai abbandonare da quella passione, calda come il sole e la sabbia di questo deserto ma non arida.
Mi stesi vicino a lui e sussurrai..."Se proprio dobbiamo morire, allora moriamo da amanti..perchè io..non ho mai provato per nessuno quello che provo per te, non so tu cosa provi per me" ma non aggiunsi altro e mi abbandonai nuovamente a un bacio forte, caldo mentre lentamente facevo scivolare la mia mano sul suo petto slacciando la sua camicia.."Dove eravamo arrivati prima?" sorridendo.

[Guisgard]

Con impeto Hiss si tolse la camicia, guardando con desiderio Shushan.
“Spogliati...” disse con tono appassionato “... o ti spoglierò io...”

[Altea]

Hiss si tolse la camicia mostrando il suo corpo perfetto e a quelle sue parole sensuali e decise il desiderio crebbe di più...e io adoravo provocarlo.
"Che dilemma...sentire le tue mani che scivolano su di me oppure farti godere di uno spogliarello".
Mi alzai dal letto e lentamente sbottonai a uno a uno i bottoni della camicetta, in modo da far crescere il suo desiderio.
La poggiai piano su una sedia guardandolo in modo malizioso...prima le calze e poggiai il piede con le scarpe col tacco alto su quella sedia, staccai il gancio che legava la giarrettiera agli slip e sorridendo tolsi pure un piccolo pugnale a lama affilata e feci scivolare le calze e le misi sopra la sedia con la camicetta e fu la volta dell' altra gamba...staccai il bottone della gonna stretta e corta e feci scivolare la gonna lasciandola a terra.
Mi stesi sul letto con gli slip e il reggiseno.."Ora continua tu.." con voce leggera e suadente.

[Lady Gwen]

"Oddio..." mormorai piano alla risposta che ricevetti.
In effetti, nemmeno io credevo che qualcuno potesse essere uscito illeso e quelle immagini, riguardo cui prendevo sempre appunti, non facevano che alimentare quell'ipotesi, per quanto triste.

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[Lady Gaynor]

Quel vecchiaccio entrò nella stanza e dalla sua valigetta tirò fuori il necessario per preparare un'iniezione, che si rivelò un siero della verità.
Assistetti impotente alla scena, sapendo che appena fuori alla porta c'era un militare che ci avrebbe messo meno di un minuto a mettermi fuori gioco, qualora avessi tentato un colpo di testa.
Vidi quel vecchio iniettare il siero a Lance, col sangue che mi ribolliva nelle vene. Qualsiasi cosa avesse fatto, restava mio marito ed io lo amavo.

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[Clio]

L'intensità di quel momento era palpabile come fosse una presenza in carne ed ossa, l'aria era carica di erotismo, come sempre quando eravamo insieme.
Potevo sentire l'aria scottare come ero sicura scottasse il mio intero corpo in quel momento, e mi odiavo per questo.
Mi odiavo perchè l'effetto che aveva su di me era ancora così forte, così intenso, che mi resi conto ti avere le cosce ben serrate una contro l'altra, per riuscire ad avere sollievo da quel fuoco che mi divorava se lui mi guardava in quel modo.
Dire che impazzissi per quello sguardo è immensamente riduttivo, dire che perdevo la testa ogni volta che mi sorrideva ancora di più.
Ero completamente pazza, folle, innamorata, persa.
Tutto.
Lui era capace di prendersi tutto di me con una sola occhiata.
Per quello mi aveva distrutto, per quello aveva potuto spezzarmi in quel modo.
E ora se ne stava lì, davanti a me, a guardarmi in quel modo così sensuale, facendomi tremare le gambe, facendomi bruciare anche l'anima.
Poi quelle parole, apparentemente così assurde, eppure così cariche di significato.
Mi scappò un sorrisetto sarcastico, mentre mi lasciavo cadere all'indietro sulla sedia.
"Però, che occhio..." guardandolo fisso, tutto.
Il mio sguardo era il riflesso del suo, profondo, sensuale, intenso.

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[Guisgard]

Mentre Kara ed Elv guardavano lo schermo e le sue immagini, ad un tratto uno dei collaboratori di Doc arrivò visibilmente agitato.
“Doc...” disse “... ho... ho appena captato un messaggio... mi sono inserito nei loro circuiti telematici e ho agganciato le frequenze di uno dei loro canali analogici...”
“Beh?”
“Ecco...” l'assistente “... qualcosa di grosso bolle in pentola...”

[Guisgard]

Il vecchio iniettò il siero a Lance e poi controllò le orbite dei suoi occhi chiari.
“A breve il siero farà effetto...” disse piano “... e poi mi dirà tutto ciò che desidero sapere da lei...” sorridendo sadico.
Lance cominciò ad avvertire dei capogiri.
Guardava Jennifer e vedeva tutto ruotare intorno a lui.
“Bene...” il vecchio “... come si sente?”
“Domanda di riserva?” Lance visibilmente confuso. “Gira tutto...”
“Molto bene...” annuendo il vecchio “... tornerò fra un minuto...” ed uscì, lasciando i due coniugi da soli.

[Lady Gwen]

Stavamo ancora studiando le immagini, quando arrivò un uomo.
Era agitato e sembrava che qualcosa fosse successo.
qualcosa di grosso bolle in pentola
Guardai subito Elv con una nuova e impellente esaltazione per il sospetto di un imminente colpo di scena in quella situazione già di per sè eccitante.

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[Guisgard]

Best sorrise ad Elise e tornò a guardare le sue gambe, così magnificamente scoperte ed accavallate davanti a lui.
“Modestamente mi intendo di cose belle...” disse continuando a fissarla.
La guardava ovunque, tutta, senza pudore, senza remore, senza preoccuparsi di apparire inopportuno.
Ed infine il suo sguardo accarezzò ancora quelle gambe accavallate, fino ai piedi con le scarpe col tacco.
“Allora, capo...” con un sorriso che riassumeva la carica erotica di quel momento “... che ordini hai per me?” Con tono malizioso e provocatorio.

[Lady Gaynor]

Lance appariva stordito dal siero, così il vecchio uscì per dargli il tempo di fare effetto e ci lasciò soli.
"Oh, amore!" esclamai inginocchiandomi ai suoi piedi "Dimmi qualcosa... Parlami... Io... Io ho paura..."

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[Guisgard]

“Beh, parla...” disse Doc al suo assistente.
“Ecco...” questi “... pare che nella puntata in prima serata Enner sbalordirà tutti... non so esattamente come, ma anche i tg si stanno preparando... insomma, la rete ha dato il permesso ad Enner di lanciare una nuova bomba per aumentare gli indici di ascolto...”
“Accidenti...” Elv, per poi guardare Kara.

[Guisgard]

Tutto girava intorno a Lance.
“Mi...” disse “... mi hanno iniettato un siero della verità...” fissando per quanto poteva Jennifer “... scopriranno tutto... tutta la verità... e saprai anche tu ogni cosa...” cercando di riprendersi, ma senza successo “... tutto vorranno sapere...”

[Lady Gaynor]

L'angoscia aumentava di minuto in minuto, rendendomi difficile anche il respirare.
"La verità?" esclamai "Ma quale verità? In nome di Dio, Lance, cos'hai fatto?"

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[Clio]

L'atmosfera era sempre più calda, sempre più incandescente, sempre più erotica.
Il mio corpo era ormai completamente abbandonato a quel desiderio infuocato, solo la mia mente mi tratteneva dal dimenticare tutto ed essere sua lì, su quella scrivania, con foga e passione, con desiderio e amore, con tutto quello che era nostro e che lui aveva buttato via per niente, per niente.
Mi odiavo terribilmente per quello, ma non potevo controllare le mie emozioni,e l'effetto che lui aveva su di me, anche se lo odiavo, e lo amavo, e lo odiavo, e lo amavo ancora.
Eppure quel pensiero era chiaro e forte nella mia testa, da offuscare tutto il resto, testa, cuore, ragione.
Fammi tua...
Mi aveva spezzato il cuore, lo aveva sparpagliato in mille pezzi.
Fammi tua...
Mi aveva lacerato l'anima, sconvolto la vita.
Fammi tua...
Aveva tradito me e tutto ciò in cui credevo per... niente!
Fammi tua...
Dovetti stringere davvero forte le cosce, per fortuna già accavallate, per resistere e non abbandonarmi a quel pensiero così seducente.
Oh, quanto sarebbe stato bello lasciarsi andare e crogiolarsi di nuovo in quella meravigliosa felicità che lui sapeva donarmi.
Ora sapevo che non mi amava, che non mi aveva mai amato, eppure ero lì a sospirare per un altro istante di estasi.
Possibile che avesse tutto questo potere su di me?
Ormai ero completamente immersa nella piena e assoluta eroicità del momento.
"Oh.." guardandolo tutto con desiderio, passione "Se tu non avessi buttato via tutto quello che avevamo ne avrei di cose da ordinarti..." con lo stesso tono malizioso, provocatorio, eccitato.
Lo volevo, lo volevo terribilmente, ma non mi sarei mai abbassata a chiedere.
Se lui voleva riconquistarmi, se voleva fare ammenda delle sue colpe e dimostrare qualcosa, allora doveva venirmi a prendere.
Oh sì...

[Lady Gwen]

Ascoltai la notizia e ricambiai lo sguardo di Elv.
"Beh, si prospetta una serata interessante" dissi, con un leggero sorriso.
Ero pur sempre una giornalista.

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[Guisgard]

Lance guardò Jennifer e prima che potesse dire qualcosa rientrò il vecchio.
“Bene, credo che si possa cominciare...” disse “... ora lei mi dirà tutto...” sorridendo in modo crudele “... allora... che rapporti ha con i ribelli?”
“Va a farti...” cercò di rispondere Lance, ma la testa gli girava troppo.
“Non mi obblighi a torturarla...” il vecchio “... dicevo... che rapporti ha con i ribelli...”
“Mi hanno preso con loro dopo che con tua madre io...”
Il vecchio rise.
“Le sue provocazioni non mi toccano...” divertito “... perfetto... continuiamo... sua moglie è complice del suo tradimento?”
“Sai tua moglie ora dov'è?” Cercando di insultarlo Lance.
“Risponda...”
“No...” mormorò Lance “... lei mi crede un semplice rappresentante di droni...”

[Guisgard]

Best guardò Elise e guardò le sue gambe accavallate.
"Ti sto forse..." disse "... mettendo in imbarazzo, capo? Mi sembri tesa a giudicare da come... stringi le cosce..." con tono sfacciatamente provocatorio "... o forse non dovrei dirlo?" Si alzò dalla sedia. "Sarei curioso di sapere cosa vorresti ordinarmi di fare... corre con un aeroscafo fino a schiantarmi sulle barriere? Raggiungere gli altri della scuderia e scatenare una rissa? Andarmene e rinunciare a correre?" Era vicinissimo a lei, alle sue gambe accavallate. "O forse... forse vorresti ordinarmi di baciarti?"

[Guisgard]

"Tra pochi minuti Enner andrà in onda..." disse l'assistente di Doc.
"Già, mi chiedo cosa succederà..." Doc.
"Solo aspettando l'inizio di quella dannata trasmissione potremo saperlo..." agitato Elv, per poi guardare Kara.
"Hanno una nuova preda..." un altro degli assistenti di Doc "... sono partiti gli spoot degli sponsar, significa che a breve sul palco ci sarà la prossima preda..."
"Stavolta temo non si tratti di un gaglioffo..." mormorò Doc "... stavolta hanno un pesce grande... sennò non si spiegherebbero tanti preparativi..."

[Lady Gwen]

Tutta la frenesia di quel momento, anche se Elv era agitato e infatti presi la sua mano per tranquillizzarlo.
Poi ascoltai Doc.
"Dunque, se non è uno di quelli, chi potrebbe essere? Che tipo di persona potrebbero mai scegliere di schierare?" pensierosa.

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[Lady Gaynor]

Il vecchio rientrò prima che Lance avesse il tempo di parlare. Cominciò a fare le sue domande, ottenendo in cambio solo risposte provocatorie. Quando invece si parlò di me, la sua risposta fu chiara e precisa... Ammise che io ero all'oscuro di tutto. E si, io lo credevo un rappresentante di droni, un tranquillo ed innocuo rappresentante di droni. Non mi restava che ascoltare il seguito per capire una volta per tutte cosa era veramente accaduto.

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[Guisgard]

“Qualche pezzo da novanta...” disse Doc a Kara “... forse qualche prigioniero politico... magari qualche traditore... qualcuno insomma in grado di mandare in tilt il pubblico...”
“C'è qualche nome in lista?” Elv.
“No, nessuno...” rispose Doc.
“E se fossero più prede?” L'altro assistente. “Sarebbe la prima volta per prede multiple...”

[Guisgard]

Hiss resto a petto nudo a guardarsi quel meraviglioso spettacolo.
Shushan lentamente e con sensualità si spogliò, fino a restare solo con il reggiseno e le mutandine.
Poi si stese e continuò a provocarlo.
Lui sorrise malizioso e le si avvicinò, cominciamo così a spogliarla lentamente.
Le sue mani esperte, le sue dita agili.
Fece scattare il ferretto del reggiseno, per poi portarlo via e liberando piano i seni di lei, che accarezzò in modo provocante.
Li accarezzò con tale maestria che in un attimo i capezzoli di Shushan si fecero turgidi e sporgenti.
Poi cominciò a sfilare le mutandine.
E nel farlo le sue dita giunse ad accarezzare il punto più sensibile del corpo di lei, mandandola in trance.

[Guisgard]

“Dunque lei è un traditore.” Disse il vecchio a Lance.
“Eh... si!” Annuì questi.
“E dica... ha mai ucciso un rappresentante del governo? Della rete?” Chiese il vecchio.
“Si...” rispose Lance “... ma erano tutti molto cattivi.”
“Non credo occorra altro.” Sorridendo il vecchio, per poi rimettere a posto le sue cose ed uscire.
“Addio...” prima di chiudere la porta dietro di se “... a tutti e due.”
Lance allora, ancora intontito, guardò Jennifer.
“Ti amo...” sussurrò “... ti amo adesso più che mai, Amore mio... adesso che sei bella come non mai...” amaramente.

[Lady Gwen]

Annuii e in efetti il ragionamento era plausibile.
Solo qyalcuno di importante poteva fare scalpore.
Però poi anche la proposta dell'assistente sembraca interessante.
"Anche questo è possibile" annuendo.

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[Guisgard]

"In verità" disse il secondo assistente a Kara "le regole base di Redemptio non ammettono più di una preda per volta."
"Andiamo..." ironico Elv "... vi pare che quel dannato reality abbia delle regole? E' un mattatoio."
"Tecinicamente" l'assistente "non si potrebbe... ma secondo i calcoli del mio computer è invece possibile che stiano immaginando una simile possibilità da prendere in considerazione..."

[Clio]

Più si avvicinava e più sentivo il mio cuore battere, accelerare, impazzire.
Ogni passo era un sospiro, un gemito soffocato, un brivido lungo la schiena.
Mi sembra che ci mettesse tantissimo, un'eternità.
Una lunga eternità di attimi rubati, di ricordi infuocati, di erotismo puro, di amore disperato, di un cuore spezzato e di un corpo che reclamava la sua metà.
Ogni sua parola mi eccitava di più, ogni suo movimento mi infuocava, ogni respiro bloccava il mio in un'estasi senza nome.
Quando fu vicinissimo a me istintivamente sciolsi le gambe da quella stretta, rendendomi conto che lui se n'era accorto, e lui sapeva bene che cosa significasse per me quel gesto.
Me ne pentii subito, perché senza il sollievo dato dallo stringerle, l'eccitazione tornava ad essere maledettamente forte e incontrollabile, umida e impertinente.
Era sempre più vicino, sempre più vicino, e io sempre più folle, sempre più impazzita.
Perché non riuscivo ad essere lucida? Perché non vedevo il pericolo immane di lui che si avvicinava, che mi guardava, che mi faceva morire?
Niente, mi mandava in malora il cervello, lasciandomi solo la passione più pura, l'amore più folle, il desiderio più assoluto.
Era la mia droga, e io ero in astinenza da troppo tempo ormai.
Sapevo mi avrebbe fatto male, ma in quel momento volevo solo drogarmi ancora di lui.
"Oh no... che valore avrebbe un bacio dato per ordine, per obbligo?" guardandolo dritto negli occhi, con un'espressione infuocata, folle, eccitata.
Mi sporsi ancora più verso di lui, con le gambe ormai larghe, su cui mi appoggiai per un momento col gomito.
"E poi lo sai..." con voce calda e sensuale "Io non chiedo mai..." sfiorando lievemente la sua camicia, proprio sopra la cintura, accarezzando quasi senza pensarci l'orlo dei pantaloni, con la naturalezza di chi ha davanti il suo uomo, come fosse la cosa più normale del mondo.
Eppure lui non era mio, non più... oh, ma io ero ancora pazza di lui, maledizione.
"Perciò, qualunque cosa tu voglia, dovrei prendertela..." con lo sguardo ormai completamente perso e combattuto nel suo "E rischiare la mia ira.." con un sorrisetto perfido e malizioso insieme.

[Guisgard]

Best guardò Elise negli occhi e poi si chinò su di lei, trovando la sua bocca e baciandola con impeto.
Un bacio lungo, profondo, caldo.
Un bacio avvolgente.
Lasciò le sue labbra e la guardò.
Poi senza dire nulla si inginocchiò davanti a lei, davanti a quelle cosce già appena divaricate e che lui poi le fece aprire ancora con le mani.
Senza distogliere lo sguardo dagli occhi di lei.

[Lady Gwen]

Ero totalmente d'accordo con Elv, non si poteva ragionare logicamente in relazione ad un sistema che raccattava gente per ammazzarla.
"Alla fin fine, devono inventarsi qualcosa, ad un certo punto, sennò rischiano che la gente si annoi e credo che questa sia la soluzione migliore."

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[Altea]

Il tempo si era fermato in quella casetta che ci vedeva prigionieri.
Hiss con dolcezza ma pure vigore tolse quel poco che ormai indossavo e mi trovai nuda..e nel farlo toccava e inebriava le parti più sensibili e calde di me.
Arrivato agli slip accese come una fiammella al buio il mio desiderio e sospirai forte di piacere..quel piacere che partiva dal mio intimo più profondo, attraversava il mio corpo fino a raggiungere la testa..inebriandomi, rendendomi quasi schiava di quel piacere.
"Hiss" con voce rotta dal piacere "a volte sai pietrificarmi con la tua freddezza ma in questi momenti..mi scaldi l'animo come il sole cocente di questo deserto e non è arido ma voglioso di te, di sentire il tuo corpo e di possedere il tuo animo..gia' il tuo animo..solo allora potro' dire di amarti completamente."
Ma non volevo essere succube di quel piacere volevo continuare ad accenderlo in lui..il mio corpo nudo e caldo si pose sopra lui e lentamente gli slacciai i pantaloni.."Toglili" ordinai e nel frattempo baciavo con bocca e lingua il petto fino al basso ventre.
Quel gioco amoroso che avrebbe sancito il nostra Amore era iniziato e sicuramente era un volersi concedere completamente l'uno all' altro.

[Lady Gaynor]

Mio marito era un assassino. Lui, il mio dolce Lance, aveva ucciso delle persone ed io lo stavo appena appurando dalla sua bocca.
Ero stanca, affamata ed impaurita, la mia testa non era che una babele di pensieri e adesso quella tegola caduta tra capo e collo mi aveva dato il colpo di grazia.
Quel vecchio maledetto se ne andò, lasciando intuire che avremmo fatto entrambi una brutta fine. Mi avvicinai a Lance e lo abbracciai stretto, mentre calde lacrime cominciarono a rigarmi il viso.
"Oh, amore... Ti amo tanto anch'io, tanto... Ma come hai potuto uccidere della gente? Io ti conosco, so che hai un animo buono... Cosa ti è successo? Ti prego, raccontami, mi sembra di impazzire..."

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[Guisgard]

“Già...” disse ironico Elva Kara “... sembra che la gente si annoi se in tv gli uomini vengono sgozzati come maiali sempre allo stesso modo...”
“Ehi, ci siamo...” l'assistente di Doc “... Enner sta per andare in onda... comincia Redemptio...”
“Bene, vediamo quel pagliaccio cosa ci dice...” annuì Doc.

[Guisgard]

Hiss si spogliò, mentre Shushan gli baciava il petto nudo.
Allora nudi entrambi, lui la prese fra le braccia e la baciò.
Poi toccò a lui cominciare a baciarla ovunque.
La sua bocca era sul corpo di lei, sui punti più caldi, sensibili ed umidi.
Baci vogliosi sui suoi seni, sui capezzoli e poi più giù fino a raggiungere il suo fiore che pur essendo nel deserto che li circondava non era affatto secco e sterile, ma vivo e bagnato.

[Guisgard]

Lance si godette l'abbraccio di Jennifer che per un attimo scacciarono ogni stanchezza, dolore e paura.
“Jennifer...” disse “... non vedi in che mondo viviamo? Davvero così vorresti far crescere i nostri figli? Lobotomizzati da uno schermo che fa credere loro che nella vita basti saper cantare per essere qualcuno? Che conti solo accoppiarsi con persone magari anche del nostro stesso stesso? Che siamo liberi di scegliere il nome di un nostro bambino come si farebbe con un cagnolino appena trovato, ma che poi non abbiamo neanche la capacità di chiudere la tv?” La testa gli girava e stava lottando per restare lucido e non perdere conoscenza. “Forse dovresti dire loro che siamo sul punto di lasciarci... divorziare... come sei bella...” con gli occhi socchiusi “... peccato... anche il Crotone oggi meritava di batterli... ed ormai i modellini costano un botto...” e svenne.

[Lady Gwen]

Scossi la testa alle parole di Elv, ma poi sentimmo che Redemptio stava per iniziare ed io mi preparai in prima fila, taccuino alla mano, pronta a prendere appunti.

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[Clio]

Sentii il cuore accelerare a dismisura mentre si avvicinava al mio viso.
Quando sentii poi le sue labbra sulle mie pensai di scoppiare, di impazzire, di perdermi.
E nonostante tutto, nonostante la rabbia, il tradimento, il dolore, il cuore spezzato, mi abbandonai completamente a quel bacio.
Amore...
Lo strinsi a me, con tutta la foga, con tutto l'ardore che avevo in me.
Consegnai a quel bacio ogni cosa, ogni emozione che lui mi provocava, tutto l'amore soffocato, quanto mi era mancato in quei lunghi mesi.
Oh quanto mi era mancato...
Lo odiavo ancora di più per questo, e non lo avevo mai amato tanto.
Quando poi si staccò da me spalancai gli occhi, come se avessi il terrore che se ne andasse, che scappasse di nuovo.
Ma poi si inginocchiò, e i miei occhi si accesero sempre di più, mentre tutto il mio corpo tremava.
Lo guardai, uno sguardo intenso, forte, uno sguardo carico di erotismo, di passione.
Quando poi mi allargò le gambe mi sentii morire di eccitazione.
Conosceva bene il mio sguardo, sapeva com'era quando stavo impazzendo.
E ora, stavo impazzendo.
Mi presi il labbro inferiore tra i denti, fremendo perché continuasse.

[Altea]

Hiss si spogliò completamente, i nostri corpi nudi si unirono non solo fisicamente ma pure con un forte legame di intesa, romanticismo..il mio cuore desiderava, oltre il suo corpo, di entrare definitivamente nel suo.
Con ardore e senza pudore Hiss inizio a baciarmi dolcemente e anche con passione lungo tutto il morbido corpo fino al punto più sensibile, caldo e voglioso di lui.
Quei baci provocavano un piacere che a fatica riuscivo a trattenere, facendo uscire dalle mie labbra calde forti gemiti...per un attimo un pensiero impertinente si aprì nella mia mente.."Chissà quante donne hai amato così" e lo bloccai afferrandolo per le braccia e bloccando il suo corpo sotto il mio.."Dimmi..sono una delle tante...una delle tante che hai amato così" uscì l'essere mio geloso.

[Lady Gaynor]

"Amore, ma per quanto sbagliato sia questo mondo, le motivazioni che mi stai dando non giustificano degli omicidi... Ci dev'essere dell'altro..." risposi ingoiando il sale delle lacrime "No, resta sveglio... Amore... Non posso dire che stiamo divorziando, non posso lasciarti solo... Su, amore mio... Resta vigile, troviamo il modo di uscire e ti regalo Danguard..."
In quel momento, Lance svenne ed io mi trovai nel panico totale. "Lance... Lance, amore... Svegliati... Su, svegliati, reagisci... Non puoi lasciarmi sola in questo momento, amore... Svegliati, Lance..." ripetevo scuotendolo, nella speranza che riprendesse i sensi.

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[Guisgard]

Kara, Elv Doc e gli altri si sistemarono curiosi davanti agli schermi, in attesa che cominciasse la puntata di Redemptio.
Partì allora la sigla, con tanto di corpo di ballo che sguazzava nella psichedelica scenografia.
Il pubblico era in delirio, mentre in sovrimpressione si vedevano scorrere le immagini dei piloti-cacciatori tanto amati dalla gente.
Poi le telecamere staccavano sui gironi di Redemptio con tanto di apparizioni dei vari aeoroscafi personalizzati per i vari piloti.
Terminata la sigla apparve allora Enner fra le ballerina, sommerso ed incoronato dagli applausi del pubblico.
“Vi amo.” Disse. “Vi amo.” Sorridendo. “Sapete che questa sera ci sarà una puntata speciale, amici? Molto speciale. Come dice il detto? Meglio tardi che mai, no? Ebbene, oggi un lestofante farà i conti con la giustizia. Finalmente.” Mentre tutta la platea impazziva.

[Guisgard]

Best era inginocchiato davanti ad Elise che lo guardava eccitata e con le gambe aperte.
Da sotto la gonna lui poteva vederle gli slip.
Ma tutto sfumò, svanì quando la porta dell'ufficio si spalancò di colpo.
Besti si alzò, voltandosi.
Vide entrare alcuni poliziotti.
“Signora, non ho potuto fermarli...” l'assistente ad Elise.
“Lei è in arresto.” Uno dei poliziotti a Best. “Ha il diritto di restare in silenzio. Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale. Ha inoltre il diritto ad avere un avvocato. Se non potrà permettersene uno le sarà allora assegnato un avvocato d'ufficio.”
Lo ammanettarono e lo portarono via.
Ed uscendo Best guardò un'ultima volta Elise.

[Guisgard]

Hiss guardò Shushan negli occhi.
“Forse...” disse piano “... dipende da te... dipende da te se stasera dimenticherò tutte le altre...” e la baciò ancora, stringendo il suo corpo nudo al suo.

[Guisgard]

Jennifer lo chiamò più volte, fra le lacrime, ma Lance perse definitivamente conoscenza.
Entrarono allora due poliziotti e lo portarono via.
Lei invece fu condotta in un'altra stanza, dove la stava attendendo un tipo inquietante e dal volto crudele.
“Benvenuta...” disse questi a Jennifer “... permette? Sono Polo... lo scenografo di Redemptio. Immagino conosca il nostro reality, no?”
https://www.ecodelnulla.it/upload/img/tn_p/mistery_man.jpg

[Altea]

Quelle parole furono una sfida.."Chissà ma se non ci riuscirò..allora lasciami qui in ostaggio e cerca la libertà" guardandolo seriamente.
Fu un attimo e mi trovai di nuovo tra le sue braccia mentre mi baciava intensamente, il suo corpo nudo e caldo sul mio.
"Fammi tua ora..come vuoi tu...e io ti guiderò come voglio io" sedendomi sopra di lui e accarezzandolo nella sua virilità lentamente per aumentare la sua eccitazione.

http://hdblackwallpaper.com/wallpaper/2015/07/black-and-white-art-photography-20-hd-wallpaper.jpg

[Lady Gaynor]

Lance, che non aveva ripreso conoscenza, venne portato via da due poliziotti, mentre io fui condotta in una stanza occupata da un tipo orribile.
Quando si presentò come scenografo di Redemptio, mi si gelò il sangue e cominciai a temere il peggio.
"Certo che lo conosco... Ma cosa c'entro io con il vostro reality?"

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[Lady Gwen]

La puntata finalmente iniziò, mentre io sbuffavo e speravo che quei maledetti balletti finissero al più presto.
Il pubblico era impazzito, letteralmente, osservando ora i gironi, ora gli aeroscafi.
"Maledetto falso bastardo..." sibilai, scuotendo la resta.
Poi, però, guardai Elv a quella frase.
"In che senso? Che vuol dire che faranno i conti con la giustizia?" perplessa.

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[Clio]

In un momento tutto sembrava essere tornato come prima, la nostra intesa, la nostra complicità, il nostro amore.
Ero felice, quella felicità intensa e folle che solo lui sapeva donare.
Ma tutto svanì in un attimo.
Quando arrivarono dei gendarmi a portarlo via.
Che stava succedendo?
Che aveva fatto stavolta?
"Best..." sussurrai piano mentre lo portavano via, mentre il mio sguardo incontrava il suo, straziandomi il cuore.
Restai immobile per un lungo istante.
Poi mi ripresi, cercai di essere lucida e presi il telefono.
Chiamai il nostro ufficio legale di fiducia e incaricai l'avvocato migliore di Imperios di occuparsi del caso.
Era tutto quello che potessi fare, mentre il cuore batteva ancora all'impazzata.

[Guisgard]

Quelle carezze, quel massaggio sulla virilità di Hiss lo mandò in trance tanto era eccitante.
Shushan lo stravolse e lui alla fine, fuori di sé, la prese con vigore, con impeto e con passione.
Allora si unirono con impeto e lui la fece sua con forza e desiderio.
I loro corpo nudi scivolavano l'uno sull'altro, più e più volte, in una danza sensuale e folle.
Il corpo morbido e bianco di lei su quello robusto e virile di lui.
E si amarono a lungo, infaticabili, sudando e danzando l'uno sull'altra.

[Guisgard]

Polo sorrise a Jennifer.
“Tutti c'entrano con Redemptio.” Disse lui. “E' metafora della vita, immagine delle miserie umane e volto di questo nostro mondo.” Annuendo senza entusiasmo. “Sa che suo marito è stato riconosciuto colpevole di tradimento? E' un sovversivo e come tale merita la morte. La sedia elettrica o forse un'iniezione letale porrà fine ai suoi giorni. Ma io forse posso salvarlo.” Fissandola.

[Guisgard]

“Ora vedrai...” disse Elv a Kara.
Enner sul video prometteva mari e monti di divertimenti per il suo pubblico.
“Stasera” proclamava agitando il suo microfono come fosse lo scettro di un re che parla ai suoi sudditi “avremo in gara un criminale di prim'ordine. Un corrotto, un essere meschino pronto a tradire tutto e tutti. Signori e signore... quello che le folle acclamavano come superstar, come campione dei campioni... un nome che è tutto un programma... Best!”
Il pubblico era folle.

[Lady Gaynor]

Quell'uomo metteva i brividi, per quello che diceva e per come lo diceva.
"Salvarlo? E come? Mandandolo forse in quegli infernali gironi?"

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[Altea]

Lentamente, sensualmente le mie mani continuavano a carezzare e massaggiare la parte più virile di Hiss e lui fu preso da forte eccitazione il quale era il mio diabolico e perverso intento.
Mi prese tra le sue braccia con foga e ci unimmo l' uno all' altro.
Il mio corpo sopra il suo e lo sentii entrare e scivolare dentro di me.
Iniziò una danza fatta di movimenti lenti e veloci, entrambi in preda all'eccitazione più forte...Hiss era riuscito a farmi perdere il sennò, ma non mi fermavo..quella danza continuava e fino alla morte se voleva.
"Non fermarti" urlai forte.
Lo afferrai per i capelli bruni e lo guardai nei suoi occhi...quegli occhi di cui non sapevo interpretarne il colore ma solo i pensieri che riflettevano.."E ora dimmi vuoi un' altra prova per sapere se sono la migliore?" bloccandolo con le gambe e con un gesto repentino i ruoli si invertirono e lui si trovò sopra di me bloccato dalle mie gambe lungo la schiena.

[Lady Gwen]

Annuii ad Elv e attesi.
Nel frattempo, Enner inneggiava alla straordinarietà di quel maledetto programma.
Ad un certo punto, finalmente sveló la sorpresa della serata.
Un certo Best, un tipo abbastanza famoso, o almeno sembrava dalla reazione del pubblico, che lui aveva definito corrotto e traditore.
Davvero bastava questo?
Sul serio?
Ma eravamo impazziti?
Scossi la testa mentre continuavo intanto a prendere appunti.

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[Guisgard]

Polo sorriso con uno strano ghigno a quelle parole di Jennifer.
“Esatto.” Disse. “E comunque così avrà una possibilità di salvarsi.” Ridendo piano. “Ma non è tutto... un criminale in più o in meno non fa molta differenza...”

[Guisgard]

Erano scatenati, eccitati, folli.
I gemiti di Shushan, le sue urla di piacere, il respiro rotto di Hiss nel possederla e domarla riempivano la stanza.
Lui era forte, robusto, infaticabile.
Lei calda, insaziabile, accogliente.
Più e più volte le posizioni ed i ruoli si alternarono, come come si alternavano sussurri, sospiri, lamenti di godimento.
“Si...” disse Hiss facendola sussultare sotto l'impeto del suo corpo che spingeva contro quello della bella cacciatrice di taglie “... si... sei la migliore... la migliore che abbia mai incontrato... Shushan...” gemendo.

[Guisgard]

“Best...” disse Elv “... il famoso pilota... è stato squalificato tempo fa per corruzione... la polizia intercettò alcune telefonate che lo inchiodavano... si vendeva le corse...” fissando Kara.
“La gente ama vedere i traditori andare al macello.” Fece Doc.

[Lady Gwen]

Annuii con aria stupita alla sliegazione, io non avevo mai seguito le corse, non mi interessavano e non avevo mai avuto bisogno di seguirle, per notizie o altro.
Anche la risposta di Doc era veritiera, la gente era letteralmente esaltata a quella prospettiva e più passavano i minuti, peggio diventava.

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[Guisgard]

Elise chiamò il suo legale, ma questi, dopo aver controllato, le rivelò senza mezzi termini che non si poteva fare nulla.
Best era stato incastrato da prove inoppugnabili che ne dimostravano la colpevolezza.
Tirarlo fuori dai guai era perciò impossibile.
Ad un tratto nell'ufficio arrivò Gozzlon, che raccontò alla sua presidentessa ogni cosa.
Best era stato scelto come preda per la prossima puntata di Redemptio.
Ora sarebbe toccato ai Guerrieri di Solaria e all'Ateismo Nero dargli la caccia ed ucciderlo.

[Altea]

Quelle parole riempirono il mio corpo più del calore di quella passione turbolenta e soffiarono calde, stavolta, spazzando come il vento le mie incertezze.
"Ancora, urlalo più forte" mentre strinsi forte le lenzuola dal forte piacere mentre lui mi ripossedeva con impeto maggiore, mentre spingeva più forte nel corpo come nel cuore e ricambiavo con impeto più forte.."Dimmi che mi ami..dillo forte" il mio corpo sudato aderiva al suo stremato ma soddisfatto.

[Clio]

"Non me ne frega un accidente, trovate un modo, una gabella, un cavillo..." tuonai al telefono "È il tuo lavoro e ti pago un sacco di soldi per farlo, quindi vedi di trovare un modo, sono stata chiara?".
Non aspettai nemmeno la risposta, buttai giù il telefono e mi lasciai cadere sulla sedia.
Ci mancava quello adesso, ci mancava solo quello.
Fino al giorno prima avrei sperato che lo prendessero come preda, ma ce l'avrei anche mandato io.
Ma ora... maledizione, ora ero di nuovo cascata nella sua rete.
Di nuovo ero precipitata in quel meraviglioso abisso in cui lui mi trascinava, che mi rendeva così felice.
Oh, così felice....
Ma ora stava per morire, morire!
No, non l'avrei permesso, avrei trovato un modo.
Guardai Gozzlon in un modo.
"Oh, beh, poco male..." fingendo indifferenza "Nel frattempo avevo già trovato un sostituto, anche se è molto riservato..." alzandomi.
"Ora se volete scusarmi, devo andare ad avvisarlo che correrà lui al posto di Best oggi..." con aria scocciata "Potete pensarci voi alla formalizzazione? Il nuovo campione si chiama Lonewolf e ci tiene al suo anonimato, vedrete, il pubblico andrà in visibilio col mistero, un'ottima trovata..." facendo l'occhiolino ai miei piloti.
Allora mi alzai e andai negli spogliatoi.
Doveva esserci, esserci ancora.
E infatti era lì, la tuta completamente nera, con anche il casco nero.
Una volta avevamo scherzato dicendo che chiunque avrebbe potuto gareggiare con quella tuta senza farsi riconoscere.
Infatti...
Mentre la indossavo rivedevo le infinite gare che avevo corso, ancora e ancora, sentivo già l'adrenalina scorrermi nelle vene.
Eppure... ora era diverso.
Ora tutto era diverso, non avevo mai affrontato niente di così forte.
Ma in quel momento sapevo che era la cosa giusta da fare.
Una volta messo il casco mi diressi verso il nuovissimo aeroscafo, con il cuore che batteva fortissimo.

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[Guisgard]

Kara, Elv, Doc e gli altri fissavano lo schermo.
Allora sul palco fu portato un uomo accanto ad Enner.
“Eccolo il traditore.” Disse con tono inquisitorio il presentatore al pubblico.
“Sei un pagliaccio...” con disprezzo Best.
“Dici?” Sorridendo senza felicità Enner. “Vediamo...” indicando un grande schermo che subito si accese.

“Quanto mi date?” Chiese Best all'uomo che gli stava davanti.
“Un milione di crediti...” l'altro “... in tre rate distinte...”
“Cosa devo fare?”
“Semplice... perdere le corse... deve sembrare tutto regolare... fa qualche giro e poi trova il modo di uscire di pista...”
“Spero non vi aspettiate che mi rompa un braccio o qualcosa di simile...” Best.
“Solo qualche graffio... ti lancerai dall'aeroscafo prima che questo esca di pista... come hai fatto la settimana scorsa... ormai sei un maestro in simili manovre...”
“Ma ditemi...” fece Best “... a proposito della settimana scorsa... il mio aeroscafo finì fuori pista sulla platea occupata da quella scolaresca... spero non ci sarà un'inchiesta per la morte di quei dannati marmocchi...”
“Tranquillo, abbiamo messo tutto a tacere.”
“Bene...” annuì Best “... detesto i bambini... stanno sempre tra i piedi... mi spiace più per il mio aeroscafo... l'ho visto carbonizzato insieme ai grembiulini di quei marmocchi...”
E prese i crediti sporchi di sangue di quegli innocenti.

Lo schermo si chiuse ed un silenzio avvolgeva la sala.
“Che quegli innocenti riposino in pace...” mormorò Enner, mentre il pubblico cominciò ad inveire contro Best “... calmi... calmi, vi prego...” Enner alla platea “... ora sarà fatta giustizia... per quei bambini... per noi tutti... per avere un mondo migliore...”

[Guisgard]

Erano stravolti, persi nell'eccitazione più forte.
“Si...” disse Hiss ansimando per la fatica di quelle spinte con cui possedeva il corpo di Shushan “... si... si... si!” Gridò possedendola. “Si... sei la migliore... ed io ti amo!” Stringendola con foga, per poi baciarla con lussuria e passione.

[Guisgard]

Elise raggiunse gli spogliatoi e senza essere vista smise di essere la presidentessa, per diventare Lonewolf, il pilota misterioso.

[Altea]

"Pure io ti amo...come non ho amato nessuno" urlai con forte eccitazione per la rivelazione e la foga e la passione di quel momento infinito, che finiva e riprendeva rendendoci sfiniti e appagati, ma mai sazi.
.... e noncuranti che poi il destino forse ci avrebbe separati..forse.

[Lady Gwen]

Non conoscevo quel Best, non lo avevo mai visto prima, ma per me aveva già vinto tutto solo per come parlava ed Enner.
Seguii molto attentamente ciò che ci fu dopo, quello scambio di battute, presumibilmente fra Best e l'uomo con cui aveva preso accordi.
La penna esitò sul taccuino; guardai Elv, mentre pensavo che, in mia opinione, non era certo questo il modo di punire una persona che aveva sbagliato, qualunque cosa avesse fatto.

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[Clio]

La gara ormai era imminente, sentivo il cuore battere all'impazzata, da quanto tempo non correvo? Erano mesi, ma mi ero allenata comunque tutti i giorni con la squadra, correre era la mia vita, dopotutto.
Lui..
Lui era la mia vita ormai, maledizione, per quanto avessi tentato di allontanarmi, di convincermi che fosse un bastardo, che sarei riuscita a vivere senza di lui.
La verità era che non ci riuscivo, non ci sarei mai riuscita.
Senza di lui nulla sarebbe stato mai più lo stesso.
Nulla, nemmeno respirare.
Ricordavo benissimo il giorno dell'addio, il giorno in cui avevo sentito la mia anima dilaniarsi, perchè lui si è portato via un pezzo di me.
Quel pezzo che gli sarebbe appartenuto sempre, senza il quale io non sarei mai più stata me stessa.
Potevo provare a convincermi che era meglio così, che mi faceva del male, che era la cosa migliore.
Ma la verità era che mi mancava in ogni momento, in ogni istante, in ogni secondo.
Perché lo amavo, lo amavo da morire, nonostante tutto.
E ora l'unica opportunità che avevo per salvarlo era correre contro di lui, essere lì, accanto a lui.
Sapevo che era il migliore tra tutti nelle corse, anche di me e sicuramente anche di Justin.
Ma ero comunque molto preoccupata, e l'idea di esserci anche io mi dava un maggior controllo, una speranza in più di poterlo salvare.
Non sapevo ancora come, ma un modo lo avrei trovato.
Te lo prometto Amor mio...

[Guisgard]

Shushan e Hiss raggiunsero insieme il piacere, travolgente, devastante, assolutamente fantastico.
Ed appagati, stravolti e sudati restarono stretti e nudi, abbracciati in quella calda passione che li aveva appagati.

[Guisgard]

Quel video lasciò tutti sconvolti.
Best sembrava un criminale della peggior specie.
Questo videro Kara, Elv, Doc e gli altri.
Allora Best fu portato nella capsula dell'aeroscafo.
“Allora...” disse Enner al condannato “... un'ultima parola?”
“Va a farti...” fissandolo Best.
Ma la risata di Enner coprì le ultime parole di Best.
“Si ricordi... avrà con sé un sensorphone, con il quale registrare ogni suo movimento... se eviterà di registrare la prova sarà nulla e quindi, in caso di un suo successo, non verrà presa in considerazione.”
“Bastardo...” mormorò Best.
“Addio, signor Best.” Fissandolo Enner, mentre il condannato veniva legato nell'abitacolo dell'aeroscafo.
http://images.amcnetworks.com/ifc.com/wp-content/uploads/2012/08/080212-total-recall.jpg

[Lady Gwen]

Enner quasi ci godeva nel sottolineare ogni piccolo dettaglio, come se la gente si esaltasse anche con la minima sillaba.
Poi Best entrò nella capsula dell'aeroscafo e mi urtò il modo in cui Enner si rivolse a lui, come se fosse praticamente già morto e mai come ora avevo sperato che qualcino si salvasse per farlo apposta a quel maledetro.
Così restai in attesa, col fiato sospeso.

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[Guisgard]

Lonewolf era pronta.
Non restava ora che raggiungere gli altri piloti della scuderia dei Guerrieri di Solaria e cominciare.

[Clio]

Raggiunsi gli altri della scuderia, salutandoli con un cenno del capo.
Sapevo che la voce era molto camuffata da dentro il casco, quindi potevo parlare tranquillamente che nessuno avrebbe sospettato.
"Signori, è un onore poter correre con voi..." salutando tutti "La presidentessa ha lasciato precise istruzioni..".
Così aggiornai gli altri sulla tecnica da seguire, suggerita dalla presidentessa.
Non era male, pensai, vedere i miei ragazzi mentre sono soli senza di me, sapere cosa dicono, cosa pensano.
Mi sistemai così sul nuovo aeroscafo, pronta per la partenza, tra l'adrenalina della corsa e il fatto che c'era in ballo la vita di Best ero tesissima, non ero mai stata così tesa prima di una gara.
Forse la mia prima corsa? Ero troppo piccola per capire davvero.
Ora era diverso, ora tutto era dannatamente diverso.
Sentii il segnale che la preda era stata mandata nel tunnel... Redemptio era cominciata.

[Altea]

Dopo quei meravigliosi momenti rimanemmo abbracciati l'uno all'altra..avevo pure perso la cognizione del tempo..per quanto tempo ci eravamo amati? Ore, infiniti minuti o un'eternità.
"Hiss..Non ci lasceremo mai vero?" interrompendo quell'attimo.."Lo sai vero cosa ci sta accadendo ma io ho fiducia in te...e forse un giorno..saremo tranquilli" accarezzando la fronte sudata fino le labbra e baciandolo.."Ora non dobbiamo avere segreti..dimmi cosa ti e' successo che ti stanno cercando..di assassini o altro ne ho visti..ma tu non ne hai l'indole" fissando nell'azzurro dei suoi occhi che si aprivano come un baratro sul mare lasciandomi affogare piacevolmente nel desiderio e amore.

[Guisgard]

Kara, Elv, Doc e gli altri ribelli fissavano come ipnotizzati il monitor, mentre Enner aizzava il pubblico che appariva inviperito verso Best.
Infatti il filmato mandato in onda aveva dimostrato come il concorrente non fosse solo un corrotto, ma anche un disumano assassino.
“Ti fai forte” disse Best ad Enner “perchè la gente crede a tutte le porcate che mandate in onda, vero?”
“Amico mio, è l'arte dello spettacolo.” A bassa voce il presentatore. “E tu ne fai parte.”
Allora si voltò verso le telecamere e rammentò a tutti le poche regole di Redemptio.
Il concorrente preda avrebbe dovuto attraversare i sette gironi sotterranei, portando con sé un sensorphone per riprendere tutto.
Solo riuscendoci avrebbe potuto riottenere la libertà e portarsi via un miliardo di crediti.
Il presentatore ricordò poi i vincitori di Redemptio, che si erano guadagnati la redenzione.
Infine assicurò che il sensorphone che Best aveva con sé in nessun modo avrebbe rivelato la sua posizione ai piloti-cacciatori.
Il concorrente avrebbe avuto 30 minuti di vantaggio, trascorsi i quali la caccia sarebbe cominciata.
L'aeroscafo di Best si chiude, accese i motori e partì come un razzo verso il primo girone di Redemptio, quello dei razzisti e dei nemici di ogni forma di uguaglianza.
Il pubblico rispose con un boato d'eccitazione.

[Guisgard]

Lonewolf raggiunse lo spogliatoio, dove Gozzlon e gli altri piloti della squadra erano pronti.
Restarono sorpresi nel vedere il pilota mascherato, ma poi non poterono fare altro che accettare le disposizioni volute dalla loro presidentessa.
Si udì il segnale che Redemptio stava per cominciare.
“Andiamo.” Disse Gozzlon agli altri, restando a fissare Lonewolf.
https://img.gawkerassets.com/img/18qpndrbp0b8ujpg/original.jpg

[Guisgard]

“Non dobbiamo farci illusioni...” disse Hiss stringendo a sé Shushan “... 9 su 10 morirò nella corsa e tu finirai in qualche bordello di un lercio locale...” la guardò “... perchè sono ricercato? Per il semplice motivo che non ho mai accettato l'idea di restare davanti ad una tv per farmi lobotomizzare da un reality di adolescenti idioti che cantano dopo essersi fatti uno spinello...” ridendo amaramente, per poi baciarla.

[Lady Gaynor]

Maledetto bastardo!
Redemptio significava morte certa. Si vociferava di un paio di sopravvissuti, ma in realtà nessuno li aveva mai visti. Non potevo sopportare l'idea che accadesse a Lance, ma non sapevo cosa fare. Di certo, chiusa in quella prigione militare, circondata da uomini armati, potevo fare ben poco. Ma qual'era la sorte destinata a me? Lo chiesi a quell'essere viscido.
"Ed io? Sono considerata una criminale anch'io?"

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[Lady Gwen]

Sebbene Best fosse ancora vivo, il pubblico lo vedeva come già dentro una cassa di legno, era completamente inviperito ed Enner alimentava continuamente questa cosa, sempre di più, soprattutto attraverso il materiale che trasmetteva in diretta.
Enunciate le regole del gioco, che annotai sul taccuino, l'aeroscafo del concorrente si chiuse e partì come un razzo dirigendosi verso il primo girone e il pubblico continuò ad esaltarsi ancora, era quasi avvilente tutto questo, come si poteva essere così ossessionati?

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[Guisgard]

“Tecnicamente” disse Polo a Jennifer “la moglie di un traditore come minimo è sospettata di esserne complice. Il patto che il network vuole proporre mi sembra equo... se lei accetterà di confessare tutto, di dichiararsi una sovversiva come suo marito, io gli eviterò la morte, dandogli la possibilità di salvarsi... partecipando a Redemptio... insieme a lei. Sarà una puntata speciale... due prede, anzi tre... di cui una donna.” Con un ghigno. “Basterà che lei firmi questa confessione...” mostrandole un foglio scritto in cui si autoaccusava di tradimento.

[Altea]

Lo ascoltai attentamente attonita e stavo per ribattere quando mi bacio' con ardore e un misto di tristezza. Presi tutto l'ardore di quel bacio dopo le parole di Hiss e sospirai.."Potrebbe essere l'ultimo ma io ho fiducia in te e sarai in grado di vincere..magari liberarci. Quanto al tuo reato..beh..sono degli idioti. Da dove provengo io siamo arretrati e grazie al Cielo ancora non siamo stati invasi da questo..regime..chiamiamolo così. .per adesso" e rimasi nuovamente incollata alle sue labbra di dolcezza ed amarezza.

[Lady Gaynor]

O partecipavamo insieme a Redemptio, oppure Lance sarebbe stato giustiziato, questo era il succo del discorso.
"Equo? Se non fosse una situazione tragica, le giuro che starei ridendo fino a scoppiare... Voi tutti sapete che io sono innocente, eppure non vi fate scrupolo di mandare a morte quasi certa anche me. Se questa si chiama equità..." lo sguardo di disprezzo che lanciai a Polo finì la frase da sé.
"E sia, tanto senza mio marito la mia vita sarebbe finita comunque... Mi dia questo maledetto pezzo di carta e una penna..."

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[Clio]

Ovviamente i ragazzi erano sospettosi, ma bravi e diligenti quando si trattava di mettere in pratica gli ordini della presidentessa.
Ma ormai non c'era più tempo, ora il segnale era attivo, dovevamo partire.
Sentivo già la folla in tumulto, e il mio cuore che accelerava sempre di più, sempre di più.
Sto arrivando...
Il mio pensiero era costantemente a lui, per quanto assurdo e folle fosse quel sentimento.
Ci avrei pensato dopo, ora dovevo pensare a salvarlo.
Ma non c'era più tempo: Redemptio era ormai iniziata..

[Guisgard]

“Ogni puntata è la stessa cosa...” disse con rabbia Elv “... lo stesso rituale... e noi siamo impotenti...”
Doc scosse il capo.
“Forse no...” uno degli assistenti.
“Che vuoi dire?” Fissandolo Doc.
“Se riuscissimo ad impossessarci dei filmati originali io potrei scremarli dalle falsità che contengono...”
“E come?” Doc.
“Ho una mezza idea...” rispose l'assistente “... ma mi occorrono i filmati...”
“E' impossibile...” mormorò Doc.
“Forse no...” fece Elv, per poi guardare Kara.

[Guisgard]

Restarono così, per un tempo indefinito.
Hiss e Shushan, stretti.
Poi la porta della stanza si aprì ed i negrieri li trovarono abbracciati.
“Hai fatto bene a sfruttare il tempo con questa sgualdrina.” Disse uno di quelli a Hiss. “Dubito potrai avere altre donne... mentre tu” a Shushan “avrai molti altri uomini.”
E tutti risero forte.

[Guisgard]

Polo rise, per poi dare a Jennifer il foglio e la penna.
“Non faccia tanto la martire...” disse “... ogni tv contiene una biocamera e sappiamo benissimo lei quali tipi di programma evitava di guardare... ed è contro la legge non seguire un tot di ore di programmi definiti... quindi lei è una sovversiva.”

[Lady Gwen]

Sospirai alle patole di Elv; la strada per il ribaltamento sociale era ancora lunga, molto lunga, anche se noi ce l'avremmo messa tutta comunque.
Ad un certo punto, iniziai ad ascoltare molto attentamente l'assistente e scambiai un'occhiata d'intesa con Elv.
"Vuole dire che riuscirebbe a filtrare ciò che arriva alla gente in tv? Ho capito bene?" all'assistente, incuriosita.
Ora sì che le cose si facevano interessanti.

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[Altea]

Non volevamo dividerci, forse per il fatto che eravamo consapevoli di ciò che il Destino volesse o meglio quegli uomini.
La porta si aprì improvvisamente e presi un lenzuolo per coprire me ed Hiss..loro non avevano il diritto di vederci nella nostra intimità ed ero più furiosa ascoltando le loro parole..mi affidavo ad Hiss, avevo fiducia in lui.

[Lady Gaynor]

"Si... E lei è un grandissimo figlio di buona donna..." risposi mentre firmavo. "Direi che siamo pari..." aggiunsi ridandogli il documento.

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[Guisgard]

Lonewolf, Gozzlon e gli altri della squadra raggiunsero il palco, dove furono accolti dagli applausi scatenati del pubblico.
Enner fu alquanto contrariato di vedere un pilota sconosciuto, visto nessuno lo aveva avvertito, ma dovette fare buon viso a cattivo gioco.
Allora li presentò al pubblico, lasciando che Gozzlon poi svelasse la presenza di Lonewolf tra loro.
Fu poi la volta dei piloti-cacciatori dell'Ateismo Nero.
Erano guidati naturalmente da Lord Justine, con fare provocante e sfrontato.
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[Clio]

Vedere Enner così scocciato, dopo quello che aveva fatto a Best non mi dispiaceva affatto, dovevo ammetterlo.
Arrivammo sul palco, salutati dalla folla. Da quanto tempo non salivo li? Da quanto tempo ero dall'altra parte?
Un crogiolo di emozioni mi attraversò.
Poi arrivarono quelli dell'Ateismo, guidati da lord Justin.
Lo guardai attentamente da sotto il casco.
Oh, vi batteremo....
Non tolleravo di essere battuta da quella marmaglia.
Non vedevo l'ora di cominciare.

[Guisgard]

I negrieri presero Shushan, avvolta nel lenzuolo e la portarono via, separandola da Hiss.
La condussero in una sorta di taverna, scendendo poi in una cantina, dove c'erano altre ragazze rinchiuse.
E con loro fu lasciata Shushan.

[Guisgard]

Polo rise e prese poi il documento.
“Perfetto.” Disse leggendo la firma di Jennifer.
Schiacciò poi uno dei pulsanti sul suo palmare ed entrò una donna.
“Questa è Lupa...” indicandola Polo a Jennifer “... prego, si occuperà di lei. La segua. E grazie.”
Lupa sorrise a Jennifer.

[Guisgard]

“Diciamo che mettendo le mani sul filmato mostrato che riguardava Best” disse l'assistente a Kara “si potrebbe scremarlo delle falsità che contiene. Credo infatti sia stato manomesso. Un po' come accade nelle trasmissioni sportive, quando hanno interesse a pompare una squadra a discapito di un'altra.”

[Guisgard]

Lonewolf e gli atri piloti, insieme a quelli dell'Ateismo Nero, una volta sul palco, dopo le presentazioni con tanto di isterismo del pubblico, guardarono anche loro il filmato che inchiodava Best.
“Che carogna quel Best...” disse con rabbia Gozzlon, mentre il pubblico inveiva contro l'ex campione.
“E' feccia” Lord Justin “e noi lo sgozzeremo come un maiale.”
E tutti applaudirono.

[Lady Gwen]

"Oh, ora ho capito" annuii convinta "Questo comunque cambierebbe tantissime cose, se fosse davvero possibile" aggiunsi, guardando poi Elv.
Era incredibile dove gli interessi potessero portare gli uomini, fargli fare cose assurde e poi per cosa? Per far vedere al pubblico una persona scannata e giustiziata in diretta.
Ero sempre più sconvolta, però l'assistente sembrava sapere il fatto suo.

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[Lady Gaynor]

Polo fece entrare una sua assistente e mi chiese di seguirla. Non mi degnai di salutarlo quando uscì e mi rivolsi a Lupa.
"Avanti, mi dica cosa devo fare..."

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[Altea]

Mi strapparono, come si strappa un fiore da un prato fiorito e verde, mi recisero da quel letto che mi aveva visto gioiosa e piena di amore con Hiss e senza remore, senza darmi il tempo di vestirmi.
Mi trovai avvolta in quel lenzuolo e mi portarono in una sorta di taverna e poi più giù in una cantina dove vidi altre ragazze rinchiuse.
"Maledetti...vedrete avete il benservito" e mi voltai senza nemmeno guardarli.
Ero veramente triste...lo sconforto era totale, di più il sapere non avrei potuto vedere Hiss e sapere il suo destino.

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[Clio]

Guardai il filmato insieme agli altri.
In quel momento i crimini di Best non mi interessavano, anche se era davvero molto strano.
Lui amava i bambini, ricordavo benissimo i giovani fan che lo rincorrevano, come giocava con loro, scherzava, mentre io avevo l'urticaria se solo un bambino mi si avvicinava.
Come poteva essere da lui quel comportamento, quelle parole?
Non aveva senso, eppure era lì, davanti a tutti noi.
Eppure.... non mi importava, non avrei certo permesso a Redemptio di uccciderlo, non in quel modo.
Eravamo piloti, sapevamo di rischiare la vita, ma era una nostra scelta, non una carognata come quella di Enner.
Sperai davvero di riuscire a trovare il modo di salvarlo.
Dovevo farcela, a qualunque costo.

[Guisgard]

Kara ed Elv ascoltarono l'assistete.
“Quindi” disse Elv “cosa dovrei fare?”
“Intrufolarti negli studi televisivi e prendere quel filmato.” Rispose l'assistente.
“Una passeggiata...” ironico Elv, per poi guardare Elv.
“Un suicidio vorrai dire.” Mormorò Doc.

[Guisgard]

“Deve seguirmi negli studi televisivi.” Disse Lupa a Jennifer. “Dovremo sottoporla velocemente ai test di base per partecipare al reality.”
Uscirono dalla stazione di polizia e trovarono un'auto ad attenderle.
Arrivarono così nel grattacielo della rete televisiva.
Qui Jennifer fu condotta in uno studio medico dove trovò una dottoressa bionda e procace ad attenderla.
Si vedeva che prima di lei solo concorrenti maschi erano passati da quelle parti.
La moglie di Lance fu sottoposta ad alcuni test medici e poi la bionda dottoressa la fece sedere davanti ad un muro bianco.
“Faremo un test attitudinale...” la dottoressa “... associazione di parole... pronta? Allora... risponda per ciascuna di queste parole... musica... cantante... amicizia... libertà... uomo... mare... grotta...”

[Guisgard]

Shushan si ritrovò in quel luogo chiuso, insieme ad altre ragazze.
Erano tutte prigioniere.
Qualcuna piangeva, qualcun'altra fissava il vuoto in silenzio.
Altre non avevano più lacrime, altre ancora parlavano fra loro e qualcuna persino rideva.

[Guisgard]

Ad un tratto l'orologio segnò che i 30 minuti erano passati.
Tutti i piloti allora dovevano raggiungere i propri aeroscafi e partire a caccia di Best che fuggiva disperato nel girone dei razzisti.
“Che vinca il migliore.” Disse Enner, sancendo l'inizio della puntata di Redemptio. “E via alle scommesse... chi sarà il pilota che ucciderà il traditore?”
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[Lady Gwen]

[I]"Quindi cosa dovrei fare?"
"Intrufolarti negli studi televisivi e prendere quel filmato"[I]
Certo, una passeggiata!
Rimasi a rifletterci su a lungo.
Poi guardai Elv.
"Pensi che possiamo provarci?" gli chiesi, ma sapevo che anche lui voleva provarci, ne andava della libertà di tutti noi ed ero disposta a rischiare.

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[Altea]

Le guardai una ad una, vi erano di tutti i tipi...chi piangeva, altre non parlavano e altre ridevano...e io cosa facevo lì? Non avevo molti contatti, avevo solo una amica fidata e poi guardai una di quelle che rideva..."Perchè ridi? Per scacciare il tempo o per qualche motivo..sentite ragazze non vi sembra ingiusto essere considerate merce..se ci unissimo assieme potremmo uscire di qui, non lo avete mai pensato".

[Clio]

Si parte!
Ricordavo benissimo quella sensazione, quell'adrenalina che ti scorre nelle vene mentre tutto intorno a te cambia forma, il mondo scompare, e tutto ciò che conta è il tuo aeroscafo, e la pista.
La pista infiammata, fatta di urla della gente, di scalpitio di acciaio, di plasma lanciato a mille.
Ma ora era diverso, ora tutto era diverso.
C'era la sua vita in ballo, c'era lui che rischiava tutto, che era dall'altra parte della barricata.
Mi scappa un sorriso leggero se penso che ho tanto sognato di poter correre con lui.
Quando dovevamo dividerci nelle rispettive categorie e ci salutavamo con uno di quei baci che vale una vita intera, uno di quei baci che potrebbe essere l'ultimo, che ha in sé l'essenza stessa del nostro amore.
In quel momento, sognavo di poter andare con lui, non per la fama o la gloria che la prima squadra mi avrebbe dato, ma per poter essere lì, accanto lui, godermi ogni battito, ogni istante della sua corsa.
Volevo tutto di lui, tutto, ogni cosa, anche il respiro accelerato durante la corsa.
Adoravo sentire il suo respiro accelerato nelle notti di passione, quelle notti che sembravano sorgere solo per noi, che non avevano pari.
E ora... ora stavo andando al suo inseguimento, ora l'avrei rincorso in capo al mondo, per salvarlo, non sapevo come ma sarei riuscita a salvarlo.
Oh si...
Presi un profondo respiro e lanciai il mio aeroscafo a tutta velocità.

[Guisgard]

Elv guardò Kara.
“Fammi capire...” disse dubbioso “... non dirmi vuoi venire con me? E' troppo rischioso... non lo sai?”

[Guisgard]

Una di quelle ragazze che ridevano guardò Shushan con aria quasi stupita.
“Beh...” disse “... magari non ci andrà poi tanto male, no? Chissà... potrebbe toccarci un padrone giovane e ricco... e sarebbe infinitamente più di quanto abbia mai avuto in vita, visto vivevo in un piccolo e squallido villaggio...”

[Guisgard]

La caccia era cominciata, con la preda che aveva i suoi effimeri 30 minuti di vantaggio.
Lonewolf guidava il gruppo dei Guerrieri di Solaria, con i piloti dell'Ateismo Nero subito dietro.
Lord Justin però cominciò a recuperare terreno, ingaggiando subito battaglia con Lyon.
“Lyon è in difficoltà...” disse Gozzlon via radio ai suoi compagni “... bisogna aiutarlo...”

[Lady Gwen]

Roteai gli occhi.
"Certo che vengo con te, scherzi?" con una leggera risata "Dai, allora?" impaziente io.

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[Guisgard]

Elv guardò Kara e scosse il capo sorridendo.
“Guarda che è rischioso, soprattutto per una giornalista.” Disse.
“Certo che è pericoloso...” fece Doc “... bisognerebbe entrare negli studi televisivi... e lì cercare quel filmato... ma è come entrare nella tana del lupo...”
“Già...” annuì pensieroso Elv.

[Lady Gwen]

Lo avevo visto dal suo sorriso che sapeva bene che non sarebbe riuscito a farmi cambiare idea e io lo guardai divertita.
"Hey hey, senti un po', non ti ho certo chiesto il permesso, io" ridacchiando e pizzicandogli scherzosamente la pancia.
"Normale che sia rischioso, ma il gioco vale la candela" dissi a tutti.

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[Guisgard]

Elv guardò Kara scuotendo la testa.
“Eh, cocciuta che non sei altra...” disse rassegnata.
“Ecco...” fece Doc prendendo una cartina del grattacielo della rete televisiva “... voi dovrete intrufolarvi lì dentro... non so in che modo o con quale scusa... e poi, una volta dentro, cominciare a cercare negli archivi... ve la sentita davvero?”
“Abbiamo altra scelta?” Elv.
“Non credo...” fissandolo Doc.
“Andiamo allora.” Elv a Kara.

[Lady Gwen]

Sorrisi soddisfatta e annuii con la stessa soddisfazione.
Poi, studiai la cartina che Doc ci mostrava ed era inutile dire che fosse davvero una missione impossibile, nonchè suicida.
Ma noi dovevamo farcela.
Guardai Elv convinta ed annuii prendendo la sua mano.

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[Guisgard]

Kara ed Elv lasciarono il covo dei ribelli, rifacendo la strada a ritroso, fino a ritrovarsi di nuovo in superficie.
Era sera e la città appariva chiara di infinite luci colorate, di insegne psichedeliche, palazzi di vetro e cemento mentre un'aria cupa e fresca avvolgeva ogni cosa.
“Andiamo a casa tua e pensiamo un piano da attuare...” lui rivolto a lei.

[Lady Gwen]

Sebbene pesante e carica di quella polvere fastidiosa, respirai l'aria a pieni polmoni quando uscimmo da lì, come quando si torna in superficie dopo un'immersione.
Era sera inoltrata ormai e la città era punteggiata di piccole stelle.
Annuii ad Elv e intanto mentalmente pensavo a come avremmo potuto frugare nell'archivio ed entrare senza alcun problema, cosa ovviamente non facile.

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[Guisgard]

Kara ed Elv raggiunsero casa di lei.
L'aria fuori, sebbene fresca e colorata dalla luci cittadine, era intrisa di quella sottile e fastidiosa polverina ionizzata.
“Ti va” disse Elv “preparare qualcosa da bere? Ho la gola che brucia per quella dannata polvere nell'aria...” sedendosi sul divano “... mi spiace averti coinvolta in tutta questa storia...”
La tv ad un tratto si accese da sola.
Era l'ora di Redemptio.

[Clio]

Ora non c'era tempo per pensare, non c'era tempo nemmeno per ricordare il passato, né per sentire la folla o rinvangare i ricordi.
No, ora era il tempo solo di correre, correre e vincere, come avevo sempre fatto.
Quando sentii Gozzlon dire che Lyon era speronato, annuii immediatamente.
"Ci penso io..." d'istinto, iniziando ad ingaggiare battaglia con gli avversari di Lyon.
Dopotutto era meglio che baruffassimo tra noi, che Best avesse maggiori possibilità di allungare.

[Nyoko]

Sorrisi a Castiel ed entrammo, guardandoci attorno... Per quel poco che potevamo vedere.
Entrammo in una stanza e lì Castiel accese il suo sensorphone, illuminando una scrivania.
"Guardati dall'angelo? Castiel... Questi hanno problemi con te?" chiedo guardandolo accigliata. Se sapevano di Castiel, probabilmente avevano qualcosa da nascondere... Il problema era cosa e dove la nascondevano.

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[Lady Gwen]

Arrivammo dopo un po' a casa.
Annuii ad Elv e preparai il caffè.
In quel momento si accese la tv, poichè doveva cominciare Redemptio.
"Ma non si può stare un attimo in pace..." sbuffando e portando ad Elv il caffè.
"Nah, ma ti pare?" rusposi, sorridendo.

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[Guisgard]

Lonewolf si lanciò in soccorso di Lyon, ma subito due aeroscafi dell'Ateismo Nero la circondarono, cominciando a sparare.
Lord Justin allora scattò via.
Era una manovra, un trucco, per liberare la pista al loro capitano.
Ora poteva inseguire Best.

[Guisgard]

Castel guardò quella scritta.
“Tutti i bastardi hanno problemi con qualche angelo...” disse a Diahnne “... tutti sentono la loro coscienza che li maledice...” fissando la ragazza negli occhi.

[Guisgard]

Elv sorseggiò quel caffè e guardò poi la tv.
“Ci riempiono la vita con questa immondizia...” disse bevendo “... ci occorre un piano per entrare... un momento... tu hai il tesserino da giornalista, no?” A Kara.

[Clio]

Maledizione, maledizione!
Sentivo il cuore pompare adrenalina nelle vene ogni secondo di più.
Mi ero avvicinata per riuscire a riparare Lyon, mentre ovviamente gli altri cercavano di sfruttare la situazione a loro vantaggio.
Ma poi vidi che Justin scappava via.
"Capitano, è una trappola, vogliono la preda.." urlai via radio "Non possiamo lasciargli vantaggio!" agitata mentre continuavo a colpire gli aeroscafi vicini.
"Qualcuno mi venga a disimpegnare, dobbiamo inseguirlo!".

[Nyoko]

Guardo male Castiel e scuoto la testa.
"Credo che dovremmo parlare più chiaramente di questa questione dell'angelo, se vuoi che andiamo d'accordo. Ad ogni modo... Vediamo cosa nascondo, per il momento. La discussione è rimandata a dopo" dico sorridendogli.

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[Altea]

Guardai la ragazza ridendo a mia volta.."Ne sei certa? E se ti capita un anziano ? O un giovane bello ma violento..rideresti ancora?" scuotendo il capo.."Io ho un uomo..meraviglioso. .e ora lo hanno messo a fare una gara clandestina e se perde ovviamente lo uccideranno..qualcuna di voi vuole ribellarsi a questi uomini viscidi?".
Nel frattempo iniziai a cercare qualcosa di contundente o magari vi erano armi..dovevo uscire da lì a costo di ammazzare chi mi si parava davanti.

[Lady Gwen]

"E lo faranno ancora chissà per quanto..." sospirando, mentre sorseggiavo il caffè completamente accoccolata su Elv.
Poi alzai gli occhi e annuii.
"Credo tu abbia avuto la mia stessa idea..." dissi con un sorrisetto.

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[Lady Gaynor]

Lupa mi condusse agli studi televisivi, dove trovai ad attendermi una dottoressa bionda che pareva uscita da un film per adulti. Passati alcuni test medici, venne il turno di uno attitudinale, che consisteva in una semplice associazione di parole.
"E questo sarebbe il test attitudinale per partecipare a Redemptio? Un giochino che si fa con i bambini?" Dissi con un sorrisetto ironico "Beh, ad ogni modo rispondiamo... Musica-rock, cantante-voce, amicizia-vera, libertà-necessaria, uomo-donna, mare-aperto, grotta-Isotta..."

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[Guisgard]

“Bene...” disse Elv a Kara “... allora ci serve un piano... qualcosa che ci permetta di poter entrare negli studi televisivi senza destare sospetti... hai un'idea?”

[Guisgard]

Shushan cercò, ma non trovò nulla che potesse esserle utile.
Intanto le altre la guardavano.
“Facci capire...” disse una di quelle “... vuoi ribellarti? E come? Sei un'eroina guerriera? Una sorta di superdonna? O le idee ti vengono con l'aria che dai alla bocca? Guardati attorno... siamo in trappola." Con disprezzo.

[Guisgard]

La dottoressa annotò ogni cosa detta da Jennifer, per poi guardarla all'ultima associazione espressa.
Nessuna ragazza avrebbe abbinato Isotta a grotta.
Nessuna di questa società, fatta di amore relativo, basata sul culto della libertà e su una mancanza cronica di valori e di morale.
“Bene, abbiamo finito.” Disse spiccia.
Jennifer fu allora condotta in un ufficio bianco, dove Polo sedeva ad una scrivania.
“Ecco il contratto da firmare per partecipare a Redemptio...” fissandola “... le regole sono poche e semplici... si ricordi di non perdere mai il suo sensorphone, altrimenti la prova sarà nulla in caso di vittoria.” Con tono calmo.
Suonò ed entrò un bellissimo ragazzo alto, biondo e vestito con una tuta attillata.
“Trattiamo molto bene i condannati...” mormorò Polo “... Marek le farà compagnia per un'ora. Potrebbe essere l'ultima ora gradevole della sua vita. Inoltre ha diritto ad un pasto abbandonante. Cosa vuole mangiare?”
Erano gli ultimi desideri che ogni condannato di Redemptio poteva avere.
“Anche a suo marito è stata offerta una bella ragazza.” Con un ghigno Polo.

[Guisgard]

Castel rise, per poi guardare Diahnne con i suoi enigmatici occhi chiari.
“Forse” disse “anche tu hai la coscienza sporca?”
Poi fece segno di proseguire la ricerca.
Uscirono dalla stanza ed attraversarono uno stretto corridoio.
Si sentiva la tv accesa.
Davano un programma sportivo.
Castel fece segno alla ragazza di seguirlo.
Entrarono lenti e silenziosi nel salotto, dove la donna incontrava prima guardava la tv.
“Dov'è il tuo padrone?” Puntandole la pistola Castel.
“Mi uccideresti comunque, no?” Lei.
“Chissà.”
“Non è qui.”
“Dov'è?”
“Chissà.” Ridendo la donna.
“Sei sola in casa?”
“Chissà.” Divertita la donna. “Fa differenza per un angelo della morte come te?”

[Guisgard]

Tutti si lanciarono all'inseguimento di Lord Justin, che a sua volta rincorreva l'aeroscafo di Best.
Aveva un buon vantaggio rispetto a loro ed ormai il suo radar segnalava la presenza della preda.
Poco dopo il suo mirino l'aveva già agganciato.
Fece fuoco e l'aeroscafo di Best esplose, tra il tripudio della gente che guardava la caccia sui monitor.

[Lady Gwen]

"Possiamo sempre andare agli studi e dire che la redazione ci ha incaricati di scrivere un articolo sulla storia di Redemptio fin dalla prima puntata e abbiamo bisogno di consultare l'archivio" proposi, con un'alzata di spalle.

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[Nyoko]

Sorrido a Castiel per poi andare in azione.
"Se avere la coscienza sporca significa rubare una caramella ad un bambino di 40 anni, allora sì, ho la coscienza sporca" gli dissi per poi avvicinarci alla donna.
Castiel le puntò la pistola contro e lei riuscì ad affrontarlo senza paura.
"Ti conviene parlare" le dissi guardandola.
"O qualcuno potrebbe farsi male, stanotte" dissi guardandola.
A quella frase sull'angelo della morte guardai Castiel senza alcuna espressione, cercando di leggere qualcosa nel suo sguardo.

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[Altea]

"Sono una donna normale...niente eroina..ma mi chiedo come voi donne accettiate tutto questo..di essere oggetti messi in vendita e pure passivamente" niente armi in giro e nemmeno bastoni o spranghe..avrei potuto forzare la serratura con il crocifisso portavo nella collana ma uscire non armata era pericoloso.
Mi rassegnai. .avrei passato il resto della mia vita con un vecchio bavoso probabilmente.
Mi sedetti e mi appisolai..avevo una sola via di uscita ovvero che Hiss vincesse.

[Lady Gaynor]

Una volta finiti i test con la dottoressa bionda, mi portarono nell'ufficio di Polo, il quale mi porse il contratto da firmare con le regole di Redemptio.
"Se non devo perdere il sensorphone, datemi qualcosa a cui attaccarlo o una tracollina in cui riporlo... Non posso tenerlo in mano..."
Entrò poi un bel ragazzo biondo, che avrebbe dovuto farmi compagnia nell'ora successiva. Guardai Polo con tutto il disprezzo di cui fui capace.
" Si tenga pure il suo vichingo, non ne ho bisogno... Sono sicura che anche Lance ha rifiutato la vostra ragazza... In quanto al cibo, se possibile vorrei avere un piatto di spaghetti al pomodoro e un Big Mac..."

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[Clio]

Correvo, correvo sempre più forte in quella pista impazzita e folle.
Justin era ancora davanti a noi, che lo inseguivamo con ferocia.
Era sempre più vicino a Best, sempre più vicino.
Sentivo il cuore battere all’impazzata, accelerare ancora e ancora e ancora.
Quando poi lo raggiunse, il mio cuore perde un battito, si fermò, immobile e incredulo.
No, no, no....
Avevo gli occhi spalancati, il corpo e la mente pietrificati.
No...
Dovevo mantenere la concentrazione ma era impossibile.
Allora continuai a correre verso l’aeroscafo distrutto.
No...
Arrivai tra le fiamme con il mio veicolo, con la scusa di essere sicura fosse morto.
No...

[Guisgard]

“L'idea è ottima...” disse Elv aKara “... ma io? Non ho il tesserino da giornalista... tu potrai entrare, io no...”

[Guisgard]

La donna guardava Castel.
Anche Diahnne lo fissava.
“Io non so nulla, sei cascato male.” Disse la donna.
Lui la guardò negli occhi, come a leggerle dentro.
“Si, hai ragione...” annuì Castel “... non sai nulla.”
E le sparò, uccidendola sul colpo.
Aveva il silenziatore.

[Guisgard]

Dopo un po' la porta si aprì ed entrarono due negrieri.
Presero due ragazze, una era Shushan.
Le portarono fuori, nel retro di una locanda.
E le separarono.
“Indossa questi...” disse uno dei negrieri a Shuhan.
Erano abiti succinti, molto sensuali.

[Guisgard]

Polo rise piano.
“Come desidera...” disse, per poi fare cenno al tipo biondo di andare “... avrà i suoi spaghetti ed il suo panino.” Annuendo a Jennifer. “Il sensorpgone che le daremo potrà portarlo attaccato alla cintura, tranquilla.”
Suonò ed entrò una segretaria che portò via Jennifer.
“Buona fortuna.” Polo prima che uscissero.
La moglie di Lance fu condotta in un salottino dove poi le fu portato il pasto ordinato.
C'era anche la tuta che avrebbe dovuto indossare per il gioco.
Dopo un'ora due uomini vennero a prenderla.
“Il gioco comincia.” Uno dei due con disprezzo.
E fu portata sul palco.

[Lady Gwen]

Sorrisi sorniona ad Elv, allungai il braccio verso la scrivania e afferrai la mia reflex, porgendogliela.
"Dirò che sei con me perchè servono delle foto. Dovrebbe andar bene, se non dovesse funzionare onestamente non so cosa potremmo fare" con una smorfia "Però tanto vale provare."
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[Altea]

Ad un tratto entrarono due negrieri, ci separarono e mi diedero degli abiti succinti..altro che venduta ad un uomo, dovevo prostituirmi.
Strinsi forte i vestiti cercando di non piangere...forse..forse Hiss aveva perso..forse era morto..e come avevano detto loro io ora dovevo prostituirmi.
Potevo solo ringraziare il Destino, perchè per un attimo mi aveva fatto conoscere l' Amore Vero, quello incondizionato e libero..mi era piaciuto stare con Hiss. Sebbene braccati avevo provato la libertà, tante avventure e quei momenti di gioia, piacere e forte emozioni.
Scrollai il capo e indossai i vestiti

http://www.liberoquotidiano.it/resizer/610/-1/false/1416659139177.jpg--.jpg

[Nyoko]

Quando la uccise quasi mi spaventai. Non era la prima volta che vedevo uccidere una persona davanti ai miei occhi, eppure mi sembrava... Ingiusto.
"Sei stato precipitoso" gli dissi una volta morta la donna.
"Avresti potuto risparmiarla o magari usarla come ricatto" dissi severa.

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[Lady Gaynor]

Polo chiamò una sua assistente che mi portò via, conducendomi in un salottino dove mi servirono il pasto che avevo chiesto. L'ultimo che avevo consumato risaliva all'ultima sera passata con Lance, quindi affamata com'ero divorai il cibo con gusto.
Che il diavolo mi porti se questo sarà l'ultimo Big Mac della mia vita...
Dopo che ebbi finito, indossai la tuta dei condannati di Redemptio ed aspettai che venissero a prendermi. Ero terrorizzata, ma dovevo farmi forza, per me stessa e soprattutto per mio marito, che in fondo era la mia unica ragione di vita.
Poco dopo, vennero due uomini a prendermi per condurmi sul palco. Le gambe mi tremavano per la paura e per la vergogna, visto che tutti i miei conoscenti sarebbero stati convinti di malefatte che non avevo mai commesso.

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[Guisgard]

Jennifer fu condotta sul palco gremito di gente, illuminato a giorno da luci psichedeliche e con Enner che agitava il suo microfono come fosse la bacchetta di un negromante.
C'era anche Lance, con indosso anche lui la tuta delle prede.
“Eccola qui...” disse il presentatore “... la nostra sorpresa. Per la prima volta Redemptio vedrà la partecipazione di una donna... vai con la storia delle due nuove prede!” Al monitor.

“Jennifer è una bellissima donna la cui morale è alquanto dubbia.” La voce fuoricampo. “Si definisce espansiva, liberale ma in realtà è disinibita e lasciva. Da adolescente la vediamo alle prese col mondo del porno e poco dopo diviene l'amante di cane pazzo Lance, traditore e sovversivo.” Mentre sullo schermo si vedeva la stessa Jennifer che in abiti succinti invogliava i maschi a raggiungerla spiegando le tariffe a cui sottoponeva i suoi clienti. “Insieme a suo marito ha poi più volte spacciato stupefacenti. Coppia senza morale, né principi, si sono uniti ai ribelli solo per tornaconto personale. Lo stesso Lance è un noto stupratore. Si dice che alcune vittime siano state violentate da lui mentre sua moglie filmava il tutto.”
Apparvero poi alcune ragazze con lividi e taglie che raccontavano le oscenità subite da Lance a da sua moglie.

Il pubblico gridava ed insultava i due coniugi.
“Calmi, calmi.” Fece Enner. “Presto avranno la giusta punizione.” E guardò Jennifer. “Portatela nel suo aeroscafo.” Agli uomini della sicurezza.
Poi fu la volta di Lance, anche lui portato nel suo aeroscafo.
“Ti farò rimangiare le tue falsità, bastardo.” Fissando Enner. "Io tornerò."
“Si, nella replica di domani pomeriggio.” Divertito il presentatore.
Lance allora guardò Jennifer nell'altro aeroscafo.
“Ti amo...” con i suoi occhi in quelli di lei.
Un attimo dopo i due aeroscafi furono lanciati nel primo mortale girone di Redemptio.
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[Guisgard]

“Nessuno ci avrebbe dato nulla per lei...” disse Castel a Diahnne “... su, presto... cerchiamo in giro altri indizi...”
In quel momento sentirono un'auto arrivare.
“Presto, nascondiamoci...” lui a lei, trascinando il cadavere della donna sulle scale che portavano in cantina.
In casa allora entrarono due individui che già abbiamo incontrato.
Erano Missan ed il suo compare Budmin.
Chiamarono la donna ma ovviamente nessuno rispose loro.

[Guisgard]

Elv prese la biocamera fotografica.
“Si, tentiamo...” disse a Kara “... speriamo di aver fortuna... prepariamoci... ci andremo adesso stesso agli studi...”

[Guisgard]

Shushan indossò l'abito e fu portata in una taverna affollata.
Sentì subito gli sguardi lascivi su di lei di quella gente seduta ad ubriacarsi ai tavoli.
Si sentì sporca.
Le rivolgevano apprezzamenti osceni e volgari.
La portarono verso il bancone e la fecero sedere sopra.
“Tra poco comincerà la corsa...” disse il taverniere “... chi scommetterà la somma più grande e vincerà... si porterà via questa bella figliola!” Indicando Shushan.
E tutti esultarono.

[Guisgard]

Tutti nello studio esultarono vedendo l'aeroscafo di Best avvolto da fiamme.
“Signori e signore...” disse Enner “... anche stavolta i colpevoli hanno pagato.” Raggiante. “Lord Justin è di gran lunga un vero campione. Non tradisce, non è corrotto e vince sempre!”
Chiamò poi sul palco una ragazza sorteggiata fra coloro che avevano scommesso su Lord Justin vincitrice.
“Ecco a te la scatola di Redemtio per giocare a casa.” Sorridendo Enner.
Sullo schermo intanto si seguivano le vicende della caccia.
Lord Justin raggiunse i resti in fiamme dell'aeroscafo di Best, scese dal suo veicolo per inquadrare col suo sensorphone il corpo carbonizzato della preda.
Ma nello stupore generale l'abitacolo era vuoto.
Best non c'era dentro.
“Sembra che quel bastardo non sia nelle lamiere...” Gozzlon via radio a Lonewolf “... forse è stato sbattuto fuori dopo l'impatto...”
http://stuffmideast.com/wp-content/uploads/2017/06/wipeout_omega_collection_review_stuff_sideways.png

[Lady Gwen]

Annuii ad Elv, presi tutto il necessario, lasciai un po' di croccantini a Charlie ed uscimmo.
Nonostante fosse un'impresa tutt'altro che facile, ero abbastanza fiduciosa.
Avevamo una buona copertura, la quale ci permetteva di entrare direttamente dalla porta principale invece che sa quella di servizio, che ci avrebbe fatto rischiare di più e pegai che andasse tutto bene.

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[Altea]

Mi trovai in una taverna piena di uomini, finsi di non ascoltare le parole oscene e non guardare quegli sguardi lascivi..ero una testa calda, ma Hiss mi aveva insegnato a volte si doveva agire cauti..e in questo momento dovevo seguire i suoi suggerimenti.
Ma la parola dell' uomo illuminarono i miei occhi...la gara doveva ancora iniziare, avevo fiducia in Hiss..lui avrebbe vinto e io avrei avuto la libertà e lui non sarebbe morto e saremmo tornati assieme..calma Shushan, non farti idee troppo utopistiche.
"Bene" sorrisi ma con odio "Vediamo cosa accadrà in questa corsa" e mi sedetti sul bancone accavallando la gamba destra sulla sinistra.."E mi raccomando, visto l' esultazione generale, non prendetevi a cazzotti per avermi.." ironicamente..quanto erano idioti!!!

[Nyoko]

Ci nascondemmo e nascondemmo anche il cadavere, nonostante un po' mi dispiacesse.
Ma quando vidi quei due entrare, la voglia di uccidere salì a me.
"Castiel tienimi o finisco l'opera" tremando di rabbia.

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[Clio]

Vuoto...
Era vuoto! Era vuoto...
Mi sembrò di poter tornare a vivere mentre mi accorgevo che lui non c'era, non ra lì.
Era vivo, vivo... era vivo!
Che faccio, che faccio?
Stavo impazzendo, non capivo più nulla, non sapevo più da che parte girarmi.
Dovevo trovare un modo, trovare un modo per salvarlo.
Come? Come? Come?
Presi un profondo respiro, e cercai di concentrarmi.
Dovevo trovarlo, prima di tutto dovevo trovarlo.
Non mi importava di vincere, solo di trovarlo, di trovarlo e portarlo via da lì.
Avevo il cuore che batteva fortissimo.
Ma dovevo essere lucida, lucida e calma, o avrei rovinato tutto.
"Sì ho visto.." dissi a Gozzlon "Voi pensate a Justin, io cerco la preda..".
Devo trovarlo... devo trovarlo, trovarlo...
Allora iniziai a correre, ispezionando ogni anfratto alla ricerca di Best.
Dove sei? Eh? Dove diavolo sei?
Con il cuore che impazziva sempre di più.

[Lady Gaynor]

Su quel maledetto palco, l'unica cosa buona era la vicinanza di Lance, bellissimo anche in quella stupida tuta.
Non appena dal monitor cominciarono a spuntare tutte quelle menzogne su di noi, una rabbia furiosa si impossessò di me, al punto che sarei arrivata al punto di uccidere Enner con le mie stesse mani. E non è detto che non lo faccia...
Mi fecero salire a forza nell'aeroscafo, mentre con gli occhi cercavo Lance. Nel passarmi accanto per salire sul suo aeroscafo, mi disse che mi amava.
"Oh, amore... Ti amo tanto anch'io..."
Un secondo dopo, eravamo lanciati nel circuito di Redemptio.


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[Guisgard]

Kara ed Elv uscirono di casa e si diressero verso il grattacielo degli studi televisivi.
L'immensa torre di cemento, plastica e vetro svettava e dominava su tutto.
L'aria della sera era fresca, sebbene la polverina diffusa nell'aria la rendeva tutt'altro che limpida.
I due arrivarono poco dopo e subito all'ingresso uno dei vigilanti li fermò per i controlli di rito.
“Prego...” disse “... desiderate?”

[Guisgard]

“Sta calma...” disse Castel a Diahnne “... restare nell'ombra ora è importante...”
Erano infatti nascosti dietro la porta che dava sulle scale della cantina.
Però potevano sentire ciò che Mizzar e Bumin dicevano.
“Dov'è quella stupida?” Mizzar.
“Forse dorme.” Fece Budmin.
“Le avevo detto di aspettarci sveglia...” nervoso Mizzar “... tutto ciò non mi piace...” in quel mometo si accorse del sangue sul pavimento.

[Guisgard]

L'aeroscafo di Best ardeva tra le fiamme, con le lamiere che si fondevano per il calore.
“Dobbiamo trovarlo.” Disse Lord Justin ai suoi piloti. “Subito.”
“Dovremmo pensare a trovare Best invece...” via radio Gozzlon a Lonewolf.
Intanto nello studio televisivo tutti erano rimasti stupiti.
“Bene.” Fece Enner. “A quanto pare la caccia si fa interessante... chi troverà il traditore?”
Allora i piloti dell'Ateismo Nero ripresero la loro caccia.
Sui sensorphone di tutti loro, anche quelli dei Guerrieri di Solaria, fu segnalata la presenza di altre due prede.
Erano Lance e sua moglie Jennifer.
I loro aeroscafi arrivarono velocissimi nel primo girone dei razzisti.
“Restiamo vicini...” Lance a Jennifer “... resta attaccata a me... solo restando uniti avremo una possibilità di fuga...” mentre i loro veicoli presero a sfrecciare lungo il circuito.
“Sento odore di altre prede!” Gridò Lord Justin ai suoi, nel momento in cui il suo sensorphone indicava la presenza dei due coniugi.
Allora due dei suoi piloti si lanciarono sulle loro tracce.

[Nyoko]

Guardai Castiel con sguardo ammonitore, sapevo che era stato troppo precipitoso.
Li sentimmo parlare per guardarlo male nuovamente.
"Cha facciamo, angioletto?" severa.

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[Lady Gwen]

Uscimmo raggiungendo dopo un po' l'alta torre degli studi televisivi.
Ovviamente, c'erano i controlli all'ingresso.
"Veniamo per conto della Gazzetta di Imperios" dissi, mostrando il tesserino "Dobbiamo scrivere un articolo su Redemptio e vorremmo raccogliere un po' di informazioni" continuai, sicura.

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[Lady Gaynor]

Ben presto arrivammo nel primo girone, quello dei razzisti. Come suggeritomi da Lance, gli stavo letteralmente attaccata, sperando che l'adrenalina mi aiutasse ad escogitare qualcosa per restare vivi.
"Lance!" gli gridai accostandomi il più possibile "Dobbiamo trovare il modo di scendere da questi maledetti aeroscafi... Così siamo bersagli troppo facili!"

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[Guisgard]

“Adagio” disse sottovoce Castel a Diahnne “comincia a scendere piano nella cantina... piano... lentamente... attenta a non scivolare... io ti seguirò a distanza di pochi secondi...”
Intanto, nel salotto, Mizzar indicò il sangue sul pavimento a Budmin e questi subito estrasse la pistola.

[Guisgard]

Il vigilante controllò il tesserino di Kara.
Poi alzò lo sguardo su Elv.
“Io sono il fotografo.” Questi mostrando la biocamera fotografica.
“Entrate e seguite il corridoio A...” spiegò il vigilante “... poi la prima porta a sinistra... lì chiederete della signorina Lupa, ok?”

[Guisgard]

I due aeroscafi si affiancarono.
“Scendere...” disse Lance a Jennifer “... scendere? Ma così saremmo facili da trovare ed eliminare... dove vorresti andare una volta usciti fuori da questi trabiccoli?” Mentre correvano veloce.

[Nyoko]

"Aspetta, cosa?" a bassa voce.
"Verrai subito, vero?" stringendogli una mano.

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[Lady Gwen]

Trattenni un po' il fiato quando controllò tutto, ma mi rilassai vedendo che se l'era bevuta.
"Grazie" annuii e feci cenno ad Elv di andare.
"Bene, corridoio A..." mormorai fra me e me, guardandomi attorno mentre avanzavo.

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[Lady Gaynor]

"In realtà non lo so... Ma quello che è certo, è che se restiamo qui dentro ci faranno fuori in men che non si dica..."

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[Clio]

Non mi fregava niente delle due nuove prede, che le ammazzassero gli altri, che li ammazzassero male e mi lasciassero cercare il mio amore in santa pace.
Quella piccola distrazione però mi dava l'opportunità di concentrare l'attenzione degli altri sulle altre prede.
"Penso io a Best!" nel sensorphone "Voi uccidete quei due, prima che lo facciano di nuovo gli Atei acquistando ancora vantaggio!" spazientita.
Non era possibile che ci stessero battendo ancora, diamine eravamo i Guerrieri noi, non tolleravo un simile affronto.
Ma la verità era che in quel momento avrei anche perso, pur di riuscire a salvare Best.
Ed era buffo pensare che stavo tradendo tutto ciò in cui credevo per lui.. proprio per lui.
Ma non ci stavo nemmeno pensando, avrei fatto qualunque cosa per salvarlo.
Qualunque cosa per lui...
Perché in realtà sapevo che senza quegli occhi azzurri nei miei, senza quel sorriso, senza le nostre conversazioni infinite, le notti di passione sfrenata, senza anche le piccole cose della nostra storia... la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
E io lo sapevo, lo sapevo benissimo, perchè avevo passato un anno lontano da lui, furiosa con lui, un anno a nascondere il mio amore nell'odio, a imparare a vivere nella sua assenza.
A vivere senza quel pezzo di me che lui si era portato via..
Ma quando le sue labbra avevano trovato le mie, quel giorno, avevo capito che al di là di tutto, per quanto mi avesse ferito, distrutto, lacerato e umiliato il suo tradimento... io ero completa solo accanto a lui.
Certo, mi ero abituata a vivere senza quel pezzo di me, ci si abitua a tutto.
Ma è quando quel pezzo è tornato al suo posto, che ho cominciato a vivere di nuovo, a respirare di nuovo, che il mio cuore ha ripreso a battere.
E ora, ora dovevo trovarlo, a costo di setacciare ogni girone di Redemptio, ogni anfratto, ogni segreto.
Lo avrei trovato, lo avrei salvato, a qualunque costo!

[Guisgard]

“Certo, non ti lascio sola...” disse sottovoce Castel a Diahnne, stringendole la mano e guardandola negli occhi “... su, fa come ti ho detto... vedrai che ce la caveremo... io ti seguirò a distanza di pochi secondi...”

[Guisgard]

Kara ed Elv erano entrati nel grattacielo.
“Questo è il corridoio A...” disse lui “... la porta indicata dal vigilante è quella...” indicandola.
La raggiunsero ed Elv bussò.
“Prego.” Una voce femminile.

[Guisgard]

I due aeroscafi sfrecciavano velocissimi in quelle gallerie di ferro e pietre.
“Si, forse hai ragione...” disse Lance, per poi guardarsi intorno.
Allora cominciò a rallentare, fino a quando videro una galleria secondaria che deviava dal percorso base.
Fece cenno a sua moglie di fermarsi là, senza però spegnere i motori dei loro veicoli.
Allora Lance fermò il suo aeroscafo che fluttuava fermo a mezz'aria.
Lui saltò fuori e cercò nel terreno dei sassi di media grandezza.
Intanto Lonewolf continuava la sua ricerca di Best.
Ad un tratto il suo sensorphone cominciò a rivelare la presenza di quello di Best.
La cellula che aveva agganciato il dispositivo di Best indicava una galleria parallela alla pista che lei stava percorrendo.

[Lady Gwen]

Trovammo il corridoio e bussammo alla porta.
"Signorina Lupa?" chiesi, entrando "Siamo giornalisti, dobbiamo scrivere di Redemptio e vorremmo avere qualche informazione"

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[Nyoko]

Annuisco e inizio a scendere, facendo attenzione a non fare rumore.

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[Clio]

Eccolo... eccolo...
C'era una galleria secondaria, un ottimo posto per nascondersi.
Allora senza pensarci due volte iniziai a seguire quel sensore, sperando mi portasse da lui, ed entrai nella galleria, controllando il radar, e insieme guardandomi intorno per cercare di trovarlo.
Dovevo trovarlo, dovevo trovarlo assolutamente.

[Guisgard]

Kara ed Elv entrarono, trovando una giovane donna bionda ad una scrivania.
Guardò il tesserino di lei ed invitò i due giovani a sedersi.
“Prego, accomodatevi...” disse ai due giovani “... che genere di informazioni vi occorrono?”

[Guisgard]

Lentamente Diahnne cominciò a scendere verso la cantina, seguita a pochi passi più indietro da Castel.
Arrivarono così nella semibuia ed umida cantina.
Ma ad un tratto Diahnne avvertì una presenza dietro di lei.
Si voltò d'istinto e vide la donna uccisa da Castel che stava per aggredirla.
“Peccatori...” disse “... peccatori!”
http://static.screenweek.it/2009/1/11/Drag-Me-to-Hell-Lorna-Raver-Mrs-Ganush.jpg

[Guisgard]

Lonewolf imboccò la galleria secondaria, seguendo il segnale sul suo sensorphone.
Ad un certo punto però il passaggio era troppo stretto e per proseguire doveva scendere dal suo aeroscafo.

[Lady Gwen]

Vedemmo una donna giovane e bionda che ci invitò ad entrare.
"Ci hanno chiesto di fare una cronaca storica del programma fin dalla prima puntata, sa, abbiamo bisogno di un riscontro materiale. Se ad esempio potessimo consultare il vostro archivio sarebbe il massimo" annuii, parlando con aria tranquilla e sempre sicura.

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[Guisgard]

Shushan decise di stare al gioco.
Accavallò le gambe con naturalezze e mise una maschera ironica per rispondere alla volgarità di quella gente.
Il taverniere allora cominciò a raccogliere le varie scommesse.
Ad un tratto nel locale entrarono alcuni uomini.
Erano i piloti che a breve avrebbero gareggiato.
Erano tutti tipacci poco raccomandabili.
Per ultimo entrò Hiss, con le mani legate e circondato dai negrieri.

[Nyoko]

Mi trattenni dall'urlare ma caddi all'indietro, cercando la mia pistola.

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[Clio]

La galleria era stretta, molto, e il mio aeroscafo non ci passava.
Allora decisi di scendere a piedi, portandomi dietro solo il sensorphone che mi serviva per localizzare quello di Best, e raggiungerlo.
Una volta a piedi, procedetti con cautela, guardandomi intorno, passo dopo passo.
Andiamo... dove sei?

[Guisgard]

Lupa ascoltò Kara con un sorriso cortese e circostanza.
“Si, certo.” Annuì. “Prego, vi accompagno nei nostri archivi.”
Scesero allora ad un piano sottostante, dove c'erano gli archivi della rete televisiva.
“Ecco...” Lupa indicando i vari fascicoli ed neutro cd dove erano registrati i filmati video “... consultateli pure... io tornerò fra poco.” Ed andò via.
“Ovvio che questo archivio contiene solo documenti falsi...” Elv guardandosi intorno “... altrimenti non ci avrebbero portato qui...”

[Guisgard]

Quella spaventosa immagine terrorizzò Diahnne, che cadde all'indietro.
La donna si avventò su di lei, stringendo le sue mani attorno al collo della ragazza, urlando come una pazza, mentre dalla bocca le sgorgavano flussi di sangue.

[Guisgard]

Lonewolf scese dal suo aeroscafo e cominciò a percorrere la galleria in cerca di Best.
Ad un tratto udì dei passi.

[Nyoko]

Cercai di dimenarmi, tirando calci e pugni e cercando di prendere la mia pistola.
"Cas..." dissi a voce soffocata.
"Cast...iel..." sentendomi finita.


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[Guisgard]

Diahnne era bloccata sotto il corpo di quella donna che nonostante la ferita pareva avere una forza non comune.
Stava ormai strangolando la ragazza quando Castel le puntò la pistola alla testa e la uccise.
“Ehi...” disse poi lui chinandosi su Diahnne “... come stai? Quella strega era ancora viva... ma ora è andata...” cercando di aiutarla ad alzarsi.

[Nyoko]

Istintivamente mi avvinghiai al suo collo. Per quanto io fossi forte, quella scena era stata inattesa e spaventosa.
Tremavo e volevo solo un po' di umanità.

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[Guisgard]

Castel istintivamente prese Diahnne fra le braccia, stringendola per tranquillizzarla.
"Su... su..." disse accarezzandole la testa "... è tutto passato... è tutto passato..." per poi guardarla negli occhi col viso vicinissimo a quello di lei.

[Nyoko]

Ci guardammo negli occhi ed io sentì le guance diventarmi rosse.
"Forse... Forse mi prenderai per una bambina..." tremando ancora e abbassando lo sguardo sulle sue labbra.

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[Lady Gwen]

Annuii in risposta a Lupa e la seguii insieme ad Elv.
Scendemmo giù proprio negli archivi televisivi e la donna ci spiegò come muoverci.
Poi andò via.
"Sì, infatti. Questo è poco ma sicuro" ad Elv "Tuttavia dobbiamo cercare e sbrigarci."

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[Altea]

Ad un tratto entrarono degli uomini, alcuni erano uomini che per il mio lavoro di cacciatrice di taglie avrebbero fruttato un buon guadagno ma tra loro vidi una figura amata..Hiss.
La maschera di indifferenza che portavo al volto crollò. .ammanettato e circondato da quei tipi, probabilmente si era ribellato o altro.
Il mio sguardo si levo' su di lui e lo guardai intensamente negli occhi, non potevo dire nulla ed era meglio aspettare il proseguio della situazione.

[Clio]

Sentivo il cuore battere sempre più forte.
Avevo il mio fucile al plasma puntato, nel caso avessi preso un abbaglio e fossero le altre prede.
Ma quando sentii dei passi iniziai a sperare, a sperare davvero.
“Best?” Chiamai “Esci fuori, sono Lonewolf...”.

Le mani scorrono veloci sul sensorphone, mentre tutto attorno a me scompare, immersa come sono in quel piccolo schermo.
È una sera tranquilla, limpida, Imperios regala un bellissimo tramonto, fatto di colori cangianti e soffusi, una bellezza così intensa, così delicata e magica.
Mi piace l’autunno, perché posso permettermi di stare al sole, senza impazzire per la mia ossessione per la pelle candida.
Non lo sento arrivare, sono troppo assorta.
Sento direttamente le sue mani che scorrono lentamente sul mio collo, il petto, le braccia.
È dietro di me, che sono comodamente seduta sulla poltrona del terrazzo.
Adoro sentire il suo profumo, percepire la sua presenza, porto indietro la testa, incontrando i suoi occhi meravigliosi nei miei.
“Ciao splendore..” illuminandomi.
“Ehi, piccola...” cercando la mia bocca per un bacio rubato.
Adoro quando mi chiama così, adoro ogni cosa che sappia di noi, dalle parole comuni che per noi invece nascondono un mondo intero, alle abitudini, al sorriso, al battito del cuore di quando vedo anche solo il suo nome sul sensorphone per un messaggino veloce.
“Che facevi?” Mi guarda lui sorridendo.
“Ti aspettavo...”
“Si? Sono fortunato allora...”
“Mmhh...” sorrido, baciandolo.
Quanto lo adoro...
“Vieni qui...” sussurro, facendogli segno di sedersi al mio posto, mentre io scivolo in braccio a lui, accoccolandomi dolcemente.
“Eri così assorta...” stringendomi.
“Scrivevo..” mostrandogli il sensorphone.
Lui lo guarda, leggendo in silenzio.
Amo fargli leggere quello che scrivo, amo scrivere per lui, e impazzisco quando lui lo fa per me.
Resto lì a guardare i suoi occhi fissi sullo schermo, come fossero la cosa più preziosa del mondo. Perché lo sono.
Insieme al suo sorriso, al suo cuore, al suo amore, a quel destino che ci unisce al di là di tutto e tutti.
“Chi è Lonewolf?” Mi chiede poi, distraendomi.
“La mia eroina, scrivo sempre di lei e del suo amore, lo sai...” assorta, mentre inizio ad accarezzargli i capelli.
“Il cavaliere dagli occhi azzurri?” Con un sorriso sornione.
Lo guardo negli occhi? Lo guardo intensamente, prendendomi in quell’azzurro che ho descritto mille volte e in mille modi.
Oh, quanto lo adoro...
“Certo...” divertita.
“Ma è bello come me?”
“Chissà...”
Rido piano, per poi accoccolarmi di nuovo.
“Siamo noi, lo sai...” baciandolo sul collo.
“Si...” sussurra lui, gemendo piano.
Oh se impazzisco quando geme...
“Perché Lonewolf allora?” mi chiede, curioso.
“Perché deve nascondere la sua identità..” gli spiego.
“È come mai?”
“Beh quando leggerai la storia lo saprai..” guardandolo sognate.
“Me la farai leggere?” Guardandomi negli occhi.
“Che domande... la sto scrivendo solo per te..” accarezzandogli il viso, le labbra.
Le labbra... oh, se adoro le sue labbra.
“Addirittura?”
“Oh si..”
“Sono fortunato allora...” con gli occhi nei miei.
“Lo siamo entrambi..” continuando a sfiorare le sue labbra, ma alzando ora lo sguardo a cercare quegli occhi meravigliosi, che racchiudono i mondi incantati dove amo perdermi, abbandonarmi.
Quei mondi che esistono solo per noi.
Ci guardiamo, quello sguardo solo nostro.
Quello sguardo unico e speciale, di chi si guarda e sa di appartenersi.
Allora piano, all’unisono, ci avviciniamo l’uno all’altra, per unire le nostre labbra in un caldo bacio, uno di quelli dati col cuore, prima ancora che con le labbra, di quelli che uniscono due persona in un modo così profondo da mischiare le due anime.
Mentre lo bacio mi stringo a lui, mi godo le sue labbra sulle mie, la sua lingua che gioca con la mia, le sue braccia che mi tengono stretta stretta.
Mi sento così sua...
Lo sento così mio...
Il mondo intero scompare quando siamo così... noi.
Ogni altra parola per definirci era superflua è riduttiva.
Quella invece racchiudeva tutto il nostro mondo, il nostro legame, la nostra intesa, il nostro amore.
Quel bacio mi toglie il fiato, mi entra nell’anima, mi sconvolge nel profondo.
Quando c’è lui di mezzo, ogni logica, ogni razionalità, ogni altra cosa scompare.
Perdo la testa ogni volta che mi sorride, impazzisco ogni volta che geme sulle mie labbra, sorrido ogni volta che mi scrive anche solo “ciao, piccola”, vado fuori di testa se quando torna da me mi dice che mi ha pensato, che gli sono mancata.
Perché la verità è che sono pazza di lui, completamente, follemente.
E lo adoro, lo adoro da morire.
Allora mi stacco appena da lui, per guardarlo negli occhi.
“Ti adoro, lo sai?” Sussurro dolcemente, felice come non mai.
“Anche io ti adoro..” mi sorride lui, stringendomi a sè, rendendomi ancora più felice.
Perché adoro dirglielo ma anche sentirglielo dire, adoro insomma quel modo tutto nostro di dirci “ti amo”.

Nessun altro conosceva quel nome, a nessun altro avevo parlato delle storie che scrivevo, nè le aveva lette.
Sapevo che avrebbe capito.
Solo lui...
Avevo scelto quel nome apposta.

[Lady Gaynor]

Rallentammo la nostra corsa, in cerca di un posto dove poterci fermare. Lo trovammo in una galleria secondaria, dove scendemmo lasciando gli aeroscafi accesi. Vidi mio marito prendere dei sassi e cercai di capire cosa volesse farne.
"Vuoi forse bloccare gli acceleratori con i sassi? Credo sarebbe una grande idea... Prima di schiantarsi, gli aeroscafi farebbero un bel tragitto. Intrufolarci a piedi nel circuito potrebbe permetterci di nasconderci meglio, anche se questi maledetti sensorphone segnalano la nostra posizione... Non sapresti trovare il modo di disturbare il segnale?"

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[Guisgard]

Castel guardò a lungo Diahnne senza dire nulla.
Poi con un dito sfiorò il mento di lei, facendole alzare lo sguardo verso di lui.
"Una bambina..." disse piano "... è così sensuale?" E la baciò.

[Guisgard]

Elv annuì a Kara.
Cominciarono a cercare, a rovistare fra quel mare di fascicoli e quelle tonnellate di dischetti video.
Tutti recavano sigle e titoli di trasmissioni, spot e provini.
Nulla cioè che potesse rivelare le falsità della rete.
Ad un tratto i due udirono dei passi e qualcuno che fischiettava.

[Guisgard]

Hiss entrò con i negrieri e subito vide Shushan su quel bancone.
Le sorrise e le fece l'occhiolino, in barba alla tragicità del momento.
Un gesto che doveva tranquillizzarla.