Redemptio

[Clio]

Registrai il numero del tizio, e lo salutai educatamente.
Non sapevo se avevo fatto bene o male, ma tanto valeva.
Nessun altro sarebbe venuto con me, quindi...
Lasciai il ristorante e tornai in camera, dove mi misi a letto.

[Guisgard]

Elv sorrise.
“Invece un solo complimento sarebbe sprecato...” disse a Gwen “... sia come fotografa, sia come massaggiatrice...” guardandola ora con una certa malizia “... non crede?”

[Guisgard]

Il ragazzo guardò Nyoko.
“Attenta, potrei sculacciarti a dovere...” disse seccato “... si, meriteresti davvero una bella lezione... ti farei passare io la voglia di fare la capricciosa.” Fissandola in modo enigmatico.

[Guisgard]

Clio si coricò e poco dopo si addormentò.
La notte trascorse serena.
Al mattino fu svegliata dallo squillo del suo cellulare.
Era il suo manager.

[Guisgard]

“Altezza, sarò sincero...” disse Rovolin ad Altea “... mi sono allenato a corte e posso dirvi che in questo palazzo non vi è un solo combattente o soldato che possa uscire indenne da quel torneo... in pratica non parlo di possibilità di vittoria, ma si sopravvivere... lei vuole partecipare? Se è così io non posso vietarglielo... e sono disposto ad accompagnarla... anche se continuo a sconsigliarle questa partecipazione.”
“Combatterò io al posto della principessa.” Intervenne Ismael.

[Nyoko]

Risi divertita a quelle minacce.
"Sculacciarmi?" alzando entrambe le sopracciglia.
"Ma sei serio? Per favore. Sono la cocchina del nonnino di duecento anni suonati..." dissi senza muovermi di un centimetro.
"Non puoi farmi nulla!" sicura di me.

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[Lady Gwen]

Sorrisi, distogliendo un attimo lo sguardo, poi lo guardai di nuovo e notai della malizia, adesso, nei suoi occhi.
"Allora, brindo all'ospitalità e alla galanteria del mio affascinante modello" dissi alla fine, mentre guardavo il suoi occhi e sorridevo, prendendo un sorso dal calice.

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[Clio]

Mi svegliai sentendo il suono del cellulare.
"Pronto?" risposi mezza addormentata.
Era il mio manager.
"Dimmi.." cercando di svegliarmi.

[Guisgard]

Elv sorrise a Gwen.
“Ancora per molto” disse ad un tratto “dobbiamo usare queste formalità? Darci del lei? Pensavo che fotografa e modello avessero un rapporto più intimo, no?”

[Guisgard]

Il ragazzo guardò Nyoko con i suoi occhi scuri.
Occhi che sembrarono in quel momento un mare impetuoso e burrascoso.
Allora afferrò la ragazza per un polso e la trascinò letteralmente verso la sua stanza.
Arrivarono là, la spinse sul letto e chiuse la porta dietro di sé.
Allora si sedette sul letto e prese di peso Nyoko, mettendola a pancia sotto sulle sue ginocchia.
Le alzò la gonna dell'abito, scoprendo il suo fondo schiena, coperto ora solo dalle sue mutandine ed accingendosi a sculacciarla davvero.

[Guisgard]

Clio rispose al cell.
"Buongiorno." Disse il manager. "Dormito bene? Ho incaricato la mia segretaria di prenotarti un posto sulla nave che condurrà i partecipanti ed i giornalisti all'Isola del Drago."

[Lady Gwen]

Sorrisi e annuii, d'accordo con lui.
Su cosa? Darsi del lei o il rapporto più intimo?
Ah, eccola che tornava, mi sembrava strano che fosse sparita.
"Già, hai ragione. Al diavolo le formalità" sorridendo e predendo un altro sorso "Non mi era capitato, fin'ora, di essere così d'accordo con un mio cliente... Pare tu abbia conquistato parecchi primati, oggi..." divertita.

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[Nyoko]

Mi trascinò in camera sua e mi gettò sul letto.
Provai a dimenarmi, ma era troppo forte.
Cominciò a colpirmi il fondoschiena ed io non seppi cosa provare.
La situazione era esilarante e allo stesso tempo terrorizzante.
Attesi che ebbe finito per potergli tirare un pugno, anche se mi teneva ferma, non rimanevo comunque inerme.

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[Guisgard]

Elv rise.
“Beh, si vede è il mio giorno fortunato.” Disse fissando divertito Gwen. “Si, decisamente preferisco più usare il tu... con te.” Fissandola. “Brindiamo.. contro i formalismi.”

[Guisgard]

Nyoko restò per un lungo istante sulle ginocchia di lui, in procinto di essere sculacciata.
Lui però non la colpì.
Appoggiò appena la mano sulle sue mutandine, per poi ricoprirle col vestito, quasi fosse una carezza.
La fece poi alzare e restare sul letto.
Lui si alzò e si accese una sigaretta.

[Lady Gwen]

Risi anche io ed anuii.
Già, fortunato.
Per entrambi...
Lo guardai, con un sorriso che inizialmente fu leggero, poi si aprì, mentre ricambiavo il suo brindisi.
"Contro i formalismi" ripetei, bevendo.

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[Guisgard]

Brindarono e si godettero quello champagne.
“Ho una piscina al coperto, climatizzata.” Disse Elv a Gwen. “Le va un tuffo di mezzanotte? Si dice porti fortuna. Chissà, magari è vero.” Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Addirittura? Piscina climatizzata?
Tuffati, cara, suvvia, cosa aspetti?
Sorrisi come soppesando quella proposta allettante.
"Immsgino che, di questi tempi, la scusa del 'non ho il costume' non sia piu valida, giusto?" ridendo "E sia, voglio accettarlo, un bagno di mezzanotte... Sorpassando il fatto che pare che siamo tornati di nuovo al lei..." ridacchiando.
Poi mi alzai e mi ritrovai di fronte a lui, ancora seduto sul divano.
"Dunque? Vogliamo andare?" mormorai, guardandolo dall'alto, con un sorriso enigmatico.

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[Nyoko]

Mi rimisi subito a sedere e lo guardai sconvolta. Poi scoppiai a ridere.
"Lo sapevo..." alzandomi dal letto.
"Non puoi farmi nulla! Sono intoccabile! Almeno una cosa positiva" dissi andando verso la porta.

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[Altea]

Ascoltai le parole di Rovolin in silenzio e poi quelle di Ismael.."E' molto difficile, effettivamente pure il Capitano Thunz mi sconsiglia...uno scontro diretto. Cosa sarebbe del Regno se davvero Parotazmi fosse morto e morissi pure io...non posso permettere questo" poi guardai Ismael "Le tue parole e il tuo comportamento ti fanno onore e un bravo e giusto guerriero, ma non posso permettere di vederti morire in campo di battaglia davanti a me...tutto ha un limite, non sono una sprovveduta, ecco perchè avevo indetto questo Torneo, per valutare il più bravo e poi farlo sapere all' Isola del Drago vi sta a Serenica un guerriero pari al Principe...non si può andare senza invito.".
Gironzolavo pensando e riflettendo.."Avete detto qui tra i soldati! Ma io avevo fatto spargere la voce pure a Seren..nella capitale, possibile non vi sia un grande esperto di arti marziali in questo Regno? Non mi abbasserò a chiedere a qualche principino che poi, ovviamente, dovrò pure sposare per la sua gloria..magari tra i tanti già rifiutati. Pensate voi, Sensei, vi possa essere qualcuno? Tentar non nuoce...oh, pubblicherò un annuncio su internet" ridendo e dando una pacca alla spalla di Ismael.."Comunque potete istruire Ismael, sono certo si può perfezionare anche se, dubito, in poche lezioni possa essere imbattibile...anzi" con tono duro "Chiamate tutte le guardie, le voglio qui sul dojo e faranno una giornata di duro allenamento col maestro Rovolin, razza di inetti!!"sbottai.
Sospirai e guardai Rovolin..."Meglio vada nelle mie stanze, sono stanca...ma se avete qualche risposta ai miei dubbi di prima potete farmi chiamare..magari mentre darete delle belle lezioni ai miei soldati io andrò nella capitale, devo distrarmi e farò spargere la voce sul fatto cerchiamo questo guerriero" feci un inchino e raggiunsi le mie camere.
Mi preparai con un vestito moderno e raggiunsi la camera laterale per fare una degna colazione.
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[Clio]

Risposi ancora mezza addormentata.
"Sì, grazie.." cercando di connettere "Guarda che ho trovato un accompagnatore per la mail, ti mando i dettagli.. programmi per oggi? Posso andarmi ad allenare?".

[Guisgard]

Elv rise.
“Giusto, si è detto solo il tu e non più il lei.” Disse divertito a Gwen. “No, in effetti la scusa del non avere un costume la si usava in quei vecchi film degli anni'60.” Sorridendo. “Ovviamente io non ho un costume da donna da prestarti... facciamo che mi tuffo bendato?” Sarcastico.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
“Chi sarà a quest'ora?” Sorpreso Elv.

[Guisgard]

“Sciocca ragazzina...” disse lui fissando Nyoko “... sono io che non ho mai alzato le mani su una donna... e non comincerò ora... anche se a te una bella lezione farebbe proprio bene...” gettando la sigaretta dalla finestra “... quindi? Continui a giocare alla ragazzina odiosa o vieni a vedere il palazzo?” Seccato.

[Guisgard]

“Altezza...” disse Rovolin prima che Altea andasse via per la colazione “... parliamoci chiaro... il torneo è una scusa... nessuno che viene da fuori potrà vincerlo... il campione è già sull'Isola del Drago e nessuno dei partecipanti invitati riuscirà mai a batterlo. Questo lo sa benissimo il Signore del Drago, colui cioè che organizza il torneo da sempre. Non c'è nessun allenamento che tenga... ogni partecipante morirà.” Fissandola.
Ismael sbiancò.
Poi lei andò via.

[Guisgard]

“Un accompagnatore...” disse stupito il manager a Clio “... e chi diavolo hai trovato? E soprattutto come diamine sei riuscita a convincerlo? E' un folle per caso? O un tuo spasimante?” Sarcastico.

[Lady Gwen]

Risi divertita e scossi la testa.
Poi però, bussarono alla porta e io ricambiai la sua sorpresa.
Chi diamine poteva essere a mezzanotte?
Qualcuno di molto inopportuno...
Per una volta sono d'accordo con te...

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[Nyoko]

"Spiegami perché dovrei? Cosa pensate di ottenere? Credete che un bel palazzo possa sostituire il muoversi libera fra le campagne e le città? Pensate che un palazzo in mezzo al nulla possa sostituire la mia libertà? Se la pensate così allora preferisco tornarmene in stanza!" dissi dandogli le spalle.
"Non sarà l'oro e l'argento a tenermi ferma qui!"

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[Guisgard]

“Giudichi senza neanche aver visto questo posto.” Disse lui a Nyoko. “Sei proprio come credevo... infantile e capricciosa... dipendesse da me di getterei in mare adesso stesso.” Guardandola. “Beh, non sei prigioniera, quindi se cambi idea mi troverai al dojo. Passa una buona giornata e cerca di addolcirti.” Ed uscì seccato.

[Guisgard]

Elv rispose al citofono e poi aprì.
Arrivò così un uomo di mezz'età, grosso e dall'aria agitata.
“Lei è Gwen...” disse Elv facendo le presentazioni “... lui è il mio istruttore.”
“Piacere piacere...” l'uomo alla ragazza “... l'ho saputo in palestra...” tornando a fissare Elv “... cos'è questa storia? Vuoi andare a quel torneo? Perchè? Non hai letto ciò che si dice di quell'isola? Sono fanatici... molti sono tornati storpi, qualcuno persino non ha più fatto ritorno... perchè diavolo vuoi imbarcarti in questa folle avventura?”

[Nyoko]

Questa situazione mi urta e non poco.
Non solo vengo rapita per chissà quale scopo oscuro, ma addirittura nego insultata!
"Sei odioso, sai! Se non sono prigioniera come dici, allora perché non mi permettete di andarmene? Di scegliere!? Cosa mi può importare di uno stupido palazzo in stile orientale, si può sapere? Perché ci tenete così tanto?" dissi inseguendolo.

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[Altea]

Mangiavo frettolosamente la mia colazione pensando alle parole di Rovolin, la testa mi doleva...non potevo continuare così.
Il vincitore era già predestinato...certo...il famoso guerriero che da secoli era sempre il vincitore? Era lui....strano la diversità tra Thunz e Rovolin. Thunz diceva era solo una leggenda sciocca ma Rovolin...no. E il Signore del Drago?" non riuscii a finire la colazione.
Mi misi una stola e uscii da Palazzo...ormai dovevo lasciar perdere...mi sarei dedicata allo shopping e passai davanti al dojo per rassicurarmi si stessero allenando..una punizione ci voleva..poi non volevo più saperne di questo Torneo...era Destino.

[Lady Gwen]

Dopo che Elv rispose, entrò un uomo amolto agitato, di mezza età.
Risposi con un mezzo sorriso alle presentazioni, perchè quando parlò, mi lasciò di stucco.
Ecco cosa intendeva dire Elv, riguardo quell'isola.
Ma era davvero folle?
Mi avvicinai a lui.
"È vero? È questo che si dice, su quell'isola?" gli chiesi, un po' spaventata "Sei proprio sicuro di volerci andare?" chiesi ancora, guardandolo.
Davvero non volevo che rischiasse addirittura di morire, dovevo convincerlo a non partire.

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[Clio]

"Ma un tizio che mi ha detto di conoscere l'isola e di esserci stato anni fa.." con noncuranza "Ho pensato di non aver niente da perdere, ho fatto male? Dice di essere un mio fan, non è che io avessi tanti volontari per accompagnarmi, dopotutto... sarei andata anche sola ma sai.. sembra una di quelle cose che non capitano per caso".

[Guisgard]

Nyoko inseguì il ragazzo che si fermò e si voltò a guardarla.
“Probabilmente” disse “l'amore di un nonno per sua nipote va oltre la mia comprensione. Io infatti come detto ti ributterei in mare adesso stesso.” Scuotendo la testa.

[Guisgard]

Altea passò davanti al dojo, vedendo Rovolin che dava lezioni ai soldati.
Ma più che lezioni erano sconfitte che egli infliggeva senza sforzo apparente.
Era un combattente straordinario.
Anche più forte del principe Parotazmi.

[Guisgard]

“Tranquilla, è solo propaganda per dare un che di esotico e mistico a quel torneo.” Disse Elv a Gwen.
“Credi?” L'istruttore. “E i lottatori tornati storpi? E quelli che invece non sono più neanche tornati?”
“Le arti marziali vanno praticate da gente esperta” fece Elv “e probabilmente quelli erano andati lì senza una buona preparazione. Io sono il campione del mondo e mi farò valere. Dovresti conoscermi... non ho paura di nulla.” Deciso.

[Guisgard]

“Mi chiedo chi diavolo sia...” disse il manager a Clio “... che io sappia pochissimi hanno potuto vedere l'Isola del Drago al di fuori del torneo... mah... comunque, prenoterò due posti allora... tu sii prudente... ed accertati che questo tizio non sia il solito fan fanatico... ok?”

[Lady Gwen]

Propaganda, propaganda...
Era possibile?
No, io non credevo proprio...
Se il suo istruttore era così preoccupato, doveva esserci un motivo.
"Dovresti pensarci bene, secondo me... Sì insomma, valutare i pro e i contro..."

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[Nyoko]

Sbuffai accigliata e scossi la testa.
"Va bene. Se mi rende più 'matura', mostrami questo benedetto palazzo!" dissi seccata.

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[Altea]

Rimasi a guardare quello spettacolo..un pò grottesco visto le sconfitte dei miei soldati...ma un bello stage di arti marziali di un paio di giorni sarebbe servito.
Mi rattristai un attimo nel vedere Rovolin, indubbiamente era un lottatore incredibile ma mi chiedevo come mai egli non volesse più combattere.
Diedi un colpo di tosse in modo da farmi notare.."I miei saluti a tutti...avete l' onore di fare un sano addestramento con uno dei migliori Sensei, sappiate trarre molto da questa opportunità sia militarmente che spiritualmente, e non preoccupatevi poichè nessuno di voi andrà al Torneo" guardando Rovolin e avvicinandomi a lui.."Maestro vero? Sarebbe già una battaglia persa...il vincitore è decretato, forse è il famoso guerriero che da secoli vince la battaglia?"fissandolo negli occhi "Se sapevate questo non dovevate far partire mio fratello...voi...solo voi potreste combattere ma avete detto non volete più partecipare a duelli e io non obbligo nessuno.." rimasi in silenzio a guardare lui e poi i militari ma tenendo un' aria altera, quell' aria nessuno riusciva a scalfire.

[Clio]

"Sì, ha fatto strano anche a me, ma non è un gran problema.." con noncuranza "Beh, se è un fan fanatico ed esagera ci penso io a metterlo in riga, no?" ridendo piano.
"Dai, vado a fare colazione che poi vengo ad allenarmi, a dopo!".

[Guisgard]

“Esatto, altezza.” Disse Rovolin ad Altea. “E' il famoso principe che da sempre vince il torneo. Cercai di far desistere vostro fratello, ma egli era deciso a partire per partecipare al torneo. Purtroppo non è più tornato.”
Ad un tratto arrivò Thunz.
“Altezza...” ad Altea.

[Guisgard]

Il ragazzo guardò per un lungo istante Nyoko.
“Va bene...” disse “... andiamo.”
Uscirono così nel vasto cortile, tutto in stile orientale, con fontane e persino animali ed uccelli dall'esotico aspetto.
E poi lampade che oscillavano fra i rami dei ciliegi e dei mandorli, bambù che bacchettavano sotto rivoli d'acqua profumata e musica delicata diffusa nell'aria.
Il giardino appariva lussureggiante, verde e sognante come un'illustrazione tratta da un vecchio almanacco cinese, racchiuso da alte e possenti mura, come tutto il resto di quel solenne palazzo.
Ovunque dominava l'emblema del drago scolpito nell'onice, nella giada e nel quarzo bianco, oppure dipinto sulle porte e sulle pareti del giardino.
“Hai fame?” Chiese lui a lei. “O vuoi fare un bagno? C'è una piscina dall'altra parte del giardino.”

[Guisgard]

“Non viviamo più nel Medioevo” disse Elv a Gwen ed al suo istruttore “e quindi tornei all'ultimo sangue non esistono più. E' un'ottima opportunità di farmi conoscere anche al di fuori del ristretto numero di appassionati del mio sport.”
“Mah, sei testardo...” l'istruttore “... fa come credi allora...” sbuffando.

[Guisgard]

“Ok, so che sai badare a te stessa.” Disse il manager a Clio. “Su, fa colazione, poi ti aspetto in palestra.” E staccò.
E senza badarci lo sguardo di Clio finì sull'invito al torneo posto sul tavolino.

[Altea]

"Capisco...so mio fratello voleva vincere quel Torneo, forse era pure scettico e non credeva alla storia di quel Principe secolare..pure il Capitano Thunz dice è una leggenda ma io ci credo e pure il mio Consigliere Ahimar".
Non ebbi il tempo di continuare che arrivò Thunz e mi voltai verso di lui.."Capitano..che succede?".

[Nyoko]

Guardai il giardino non senza stupore, era bello, senza dubbio, ma non mi rendeva affatto felice.
"No, grazie..." dissi rimanendo ferma e abbassando lo sguardo, mi stavo arrendendo.

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[Lady Gwen]

Sospirai appena e guardai l'istruttore sconsolata.
Era testardo, e tanto, speravo davvero che avesse ragione, anche se il sesto senso mi suggeriva il contrario.

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[Guisgard]

“Altezza...” disse Thunz ad Altea “... è appena arrivata questa lettera...” Mostrandole una busta col simbolo di un drago sopra.
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[Guisgard]

“No...” disse il ragazzo a Nyoko “... cosa? No al cibo oppure no alla piscina? Il bagno magari non è fondamentale, ma solo piacevole... il cibo invece è vitale... o credi di poter digiunare all'infinito?” Fissandola.

[Guisgard]

Alla fine l'istruttore andò via deluso e preoccupato.
“Eh, spero che non ci abbia rovinato la serata...” disse Elv a Gwen “... no?” Sorridendole.

[Nyoko]

"Chissà" dissi enigmatica.
"Comunque è tutto molto bello, sì... Ma non ne comprendo il valore" guardandolo fissa.

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[Altea]

Guardai la lettera perplessa e la presi con mani tremanti, guardai il Capitano, poi Ismael e alla fine Rovolin.
Aprii subito la lettera e iniziai a leggere ad alta voce...cosa poteva mai contenere.

[Lady Gwen]

L'istruttore, alla fine, andò via.
Mi voltai poi verso di lui e sorrisi, scuotendo la testa.
"Abbiamo un bagno in sospeso..." mormorai, guardandolo.

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[Guisgard]

Altea aprì la lettera e ne lesse il contenuto che così recitava:

“Ad Altea di Serenica, principessa, guerriera e sorella del defunto principe Parotazmi.
Per la fama terrena, la tradizione marziale della sua terra e la memoria del suo nobile fratello è invitata a cimentarsi con i migliori combattenti del mondo al torneo dell'Isola del Drago.

“Il Signore del Drago.”

[Guisgard]

Il ragazzo dai capelli bruni e gli occhi scuri guardò Nyoko per un lungo istante che parve quasi infinito.
Poi scosse piano il capo, sorrise appena e gettò uno sguardo verso il giardino, fino al cortile, risalendo infine verso le alte cime rocciose che si ergevano oltre il castello e tutta la sua massiccia cinta muraria.
Il suo sguardo salì fino a dove un uccello svettava tra le nuvole ed i monti, fra il cielo e la terra, per poi scomparire nell'infinito splendore del crepuscolo.
Poi i suoi occhi neri tornarono giù, di nuovo sul giovane volto di Nyoko.
“Forse per questo tuo nonno ti ha voluto qui...” disse “... per ridare bellezza a questo luogo... forse, per lui, sei tu il valore di questo luogo... e magari lo capiresti anche tu se smettessi per un istante di fare i capricci.” Accendendosi una sigaretta.

[Guisgard]

Elv sorrise ed annuì a Gwen.
“Naturalmente.” Disse. “Per il costume? Sarai audace o vuoi che si esca a comprarne uno?” Ridendo. “Anche se a breve chiuderanno i negozi mi sa.” Guardando l'orologio.

[Nyoko]

"Non faccio i capricci... Non sono una bambina..." dissi alzando lo sguardo su di lui.
"Che c'è di così infantile nel voler essere libera? Mi sento un passero in gabbia" abbracciandomi per darmi conforto da sola.

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[Clio]

“Si sì, a dopo!” Dissi al manager.
Mi alzai per fare colazione, ma il mio sguardo cadde nuovamente sul l’invito al torneo.
Mentre mi preparavo, così, lo rigirai tra le mani e lessi nuovamente quanto c’era scritto.

[Guisgard]

“Non resterai qui in eterno.” Disse lui a Nyoko. “Tuo nonno vuol solo conoscerti meglio. Fossi in te mi godrei questo posto come fosse una vacanza.” Fumando. “Allora, di cosa hai voglia?” Fissandola, per poi spegnere la sigaretta sotto la sua scarpa.

[Guisgard]

Clio lesse l'invito ancora una volta.
Chiunque l'aveva scritto sembrava conoscere bene Lonewolf, almeno quali fossero le corde giuste per spingerla ad accettare la partecipazione al torneo.
E poi la firma.
Chi era il misterioso Signore del Drago?

[Lady Gaynor]

Dopo avermi detto che l'indomani avrei avuto tutte le informazioni di cui necessitavo, i due funzionari andarono via, lasciandomi sola con le mie riflessioni.
Ero abituata a recitare, quindi non avrei avuto problemi a farmi passare per una giornalista. Quello a cui dovevo pensare era invece trasformare il mio aspetto. Apparivo periodicamente sui giornali e c'era il rischio che qualcuno mi riconoscesse. Avevo però il vantaggio di comparire sempre truccata e in abiti da scena, per cui non sarebbe stato difficile mostrarmi diversa.
Mi misi subito all'opera, prendendo un tubetto nuovo di tintura bionda. Lo applicai tutto sui capelli, in modo da schiarirli molto, e lasciai agire il tempo necessario. Una volta lavati i capelli, li asciugai al naturale, per poi passare a struccarmi il viso.
Guardando il risultato finale nello specchio, restai senza parole. Era così tanto tempo che portavo i capelli rossi e lisci e che mantenevo un tono sofisticato, che adesso anche mia madre avrebbe stentato a riconoscermi. Di sicuro, un estraneo non avrebbe potuto.
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[Nyoko]

Sospirai a quelle parole.
"Okay, mi arrendo" dissi portando le mani al cielo.
"Faro la brava bambina..." dissi guardandolo.
"Non so... Non mi va nulla, al momento... Forse stare un po' da sola a meditare..." sorridendogli.

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[Lady Gwen]

Sorrisi enigmaticamente alla sua frase, scuotendo appena la testa.
"Se è vero che si dice che un bagno di mezzanotte porti fortuna, e la fortuna arride agli audaci, credo che la risposta sia abbastanza ovvia..." risposi, curiosa di leggere la reazione della mia risposta sul suo viso.

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[Clio]

Era tutto molto strano, molto particolare.
Mi sembrava di essere capitata dentro un film o qualcosa del genere.
Mentre mi vestivo mi chiedevo chi fosse questo misterioso Signore del Drago.
Mi preparai e scesi, dove mi aspettava la macchina.
Nel tragitto verso la palestra, poi, mi misi accecare informazioni su internet. Doveva esserci qualche notizia.

[Guisgard]

Gaynor cominciò a calarsi nella sua nuova parte, nel suo imminente ruolo di giornalista.
Il tempo passò velocemente, venne la sera e poi la notte.
Ma prima che lei si coricasse arrivò una mail che così recitava:

“Lei sarà Camille. Camille Linn Karter.
Giornalista del quotidiano Tiemp e scrittrice di romanzi gialli.
Dopodomani alle 07.00 si presenterà al porto di Baias, dove una nave porterà tutti i partecipanti ed i giornalisti sull'Isola del Drago.
Dal momento in cui la nave salperà lei non avrà più la possibilità di contattarci.
Sull'isola sarà quindi sola e dovrà agire con molta prudenza.
Ordifren è signore assoluto in quel territorio e sulla sua isola è ammessa e praticata la pena di morte.
Il suo compito sarà trovare l'Aureo e decifrarlo.
Il tutto senza farsi scoprire.
Fatto ciò, quando il torneo sarà terminato, lei farà ritorno qui con tutti gli altri.”

[Guisgard]

“Bene.” Disse il ragazzo dagli occhi scuri a Nyoko. “Ti lascio quindi tranquilla.” Ed andò via, lasciandola nel cortile.

[Guisgard]

Elv restò per un attimo piacevolmente sorpreso.
“Si, concordo...” disse a Gwen “... magari porta davvero fortuna... stasera infatti mi sa tanto di serata fortunata per me.” Divertito.
Scesero così giù in piscina, dove l'acqua era climatizzata.
Lui allora entrò nello spogliatoio ed uscì poco dopo con un costume alla moda.
“Tranquilla, non guarderò né approfitterò della mia fortuna.” Facendo l'occhiolino alla ragazza.

[Guisgard]

Clio durante il tragitto verso la palestra cercò informazioni sull'Isola del Drago, senza però trovarne.
Sembravano inesistenti altre informazioni su quel posto.
Eppure doveva esserci qualcuno che ne conosceva i segreti.

[Nyoko]

Rimasi sola nel cortile e mi sedetti a terra, dove iniziai ad accarezzare l'erba verde e profumata.
Appena fui completamente sola, mi ci stesi sopra e mi misi ad osservare il cielo, perdendomi nei miei pensieri.

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[Lady Gaynor]

Venuta la sera, mi preparai per andare a letto, quando il cellulare mi notificò una mail. Erano le istruzioni per la missione. Sarei diventata Camille Linn Karter, giornalista nonché scrittrice di gialli. L'adrenalina che accompagnava ogni nuova avventura cominciò a salire, rendendomi impaziente di cominciare.
Col telefono mi scattai una foto e risposi alla mail, allegandola.
"Questo è l'aspetto che ho adesso. Fatemi avere un documento che mi mostri così."

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[Lady Gwen]

Lo leggevo sul suo viso, che non si aspettava quella risposta.
E dentro di me sorrisi con una certa soddisfazione.
Scendemmo poi giù in piscina e lui andò a cambiarsi, tornando dopo poco con indosso un costume, sebbene ciò che indossava servisse a poco, tanto sarebbe apparso comunque stupendo e perfetto.
Sorrisi con un accenno di sarcasmo alle sue parole, mentre iniziavo a togliere la giacca.
Poi tolsi i pantaloni, la maglia e infine l'intimo.
Allora, con passo leggero, avanzai verso la piscina ed entrai in acqua, sentendola piacevolmente calda.
Rimasi quindi lì, a galleggiare tenendomi dal bordo con una mano, mentre lo guardavo.
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[Clio]

Non si trovava niente, niente di niente. Che strano.
Una volta in palestra mi allenavo, ma continuavo a pensarci.
Così, dopo un po’ scrissi al mio strano accompagnatore dicendogli del traghetto e invitandolo a pranzo.
Volevo informazioni e lui sembrava l’unico in grado di darmele.

[Guisgard]

Nyoko si stese a terra, sull'erba, abbandonandosi ai suoi pensieri.
Ad un tratto udì qualcosa.
Erano delle voci che sembravano scandire movimenti ben precisi.
Poco lontano da lei, appena dopo il giardino.

[Guisgard]

Trascorse qualche ora e poco prima dell'alba arrivò una seconda mail, in cui era allegata l'immagine dei nuovi documenti di Gaynor, la sua registrazione all'albo dei giornalisti ed il suo nome fra gli editorialisti del Tiemp.
Inoltre da ora risultavano pubblicati tre libri recanti lei come autrice.
Insomma tutto era stato preparato.
Gaynor da questo momento era Camille.

[Guisgard]

Gwen cominciò a spogliarsi ed Elv si voltò dall'altra parte come un perfetto gentiluomo.
La scene però di lei che si spogliava, fino a restare completamente nuda, lui la vide riflessa sui vetri dello spogliatoio.
E naturalmente restò a guardare quella meravigliosa visione riflessa sui vetri.
Poi lei entrò in acqua e lui si voltò, per poi tuffarsi anch'egli.
L'acqua era perfetta.
“Mi fa piacere vederti tutt'altro che a disagio...” disse nuotando.

[Nyoko]

Mi stavo rilassando e probabilmente addormentò, quando sentì delle voci. Mi alzai e mi avvicinai piano verso la loro provenienza, rimanendo nascosta.

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[Lady Gwen]

Avevo visto che si era voltato dall'altra parte, mentre mi spogliavo e mi sentivo un po' in colpa per aver dubitato che lo avrebbe fatto.
Mi raggiunse in acqua ed io sorrisi alla sua precisazione.
"Beh, se la gente non si sente a disagio davanti ad un obiettivo, sapendo che verrà poi vista da milioni di persone, non deve essere poi così complicato senza una macchina fotografica davanti..." risposi, sarcasticamente, con una leggera risata, muovendomi in acqua e lasciando che questa mi avvolgesse col suo torpore tiepido.


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[Guisgard]

Elv sorrise e nuotò verso Gwen, fermandosi a debita distanza per non turbarla.
“Adoro fare il bagno a quest'ora...” disse lui rilassandosi “... si, è l'ideale dopo una giornata di allenamento...” guardando le forme di lei avvolte dall'acqua della piscina.

[Guisgard]

Nyoko seguì le voci, uscì dal giardino e si avvicinò ad un grande dojo, davanti al quale diversi uomini, tutti con kimono, si esercitavano in tipiche mosse marziali.
A istruirli c'era Rasutin.
Ad un tratto la ragazza udì dei passi alle sue spalle.
“Qui non puoi stare.” Disse una voce.

[Nyoko]

Guardai quelle strane persone e Rasutin che gli dava isegmamemti quando una voce mi fece sussultare e mi voltai immediatamente.

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[Lady Gwen]

Lo ascoltai mentre nuotava verso di me.
"Più dei miei massaggi? Potrei offendermi..." dissi divertita.
"Comunque, io approfitterei sempre, se ne avessi una in casa..." dissi sarcasticamente, riferita alla piscina, mentre non mi era sfuggito il suo sguardo su di me, ma feci finta di non notarlo; dopotutto mi piaceva il modo in cui mi guardava, meno insistente di prima, ma sempre profondo, caldo e mi piaceva decisamente.
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[Altea]

Lessi la lettera e cercai di non trapelare le emozioni e guardai i presenti..."L'invito è rivolto a me...Non è che abbia grande fama..Il Signore dell'Isola del Drago prima ha fatto fuori il Principe e ora vuole eliminare me" guardai Rovolin "Sembra dobbiate accompagnarmi e..allenarmi" ... rifiutare era una vergogna.

[Lady Gaynor]

Il suono del cellulare mi svegliò che non era ancora l'alba. Si trattava di una mail del governo, dove avevano allegato i documenti che avevo richiesto e l'iscrizione all'albo dei giornalisti. C'erano anche i pdf di tre romanzi gialli che portavano il mio nome e che avrei dovuto leggere. Le precauzioni non erano mai troppe...
Mi alzai ed infilai una vestaglia, l'aria era abbastanza fredda da farmi venire i brividi. Mi preparai un caffè bollente e tornai in camera mia, rimettendomi a letto per cominciare a leggere i libri.
Aprii il primo pdf e iniziai la lettura, scorrendo velocemente le pagine ed incamerando i fatti salienti. In capo ad un paio d'ore, il romanzo era finito. Non male, a dire il vero, si leggeva con piacere.
Ritornai in cucina per un altro caffè, accompagnato stavolta da una brioche, e mi dedicai alla seconda lettura.

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[Guisgard]

Quegli uomini, tutti con indosso un kimono, si esercitavano con mosse particolari, tipiche delle discipline marziali orientali.
A guidare questo strano allenamento che sembrava avere motivi ritualistici c'era Rasutin.
Poi quella voce e Nyoko si voltò di scatto.
“Qui non puoi stare.” Disse il ragazzo dai capelli scuri. “Tuo nonno non approverebbe.”

[Guisgard]

Elv sorrise a Gwen.
“Beh, visto ti sono debitore” disse “vorrà dire che potrai usufruire di questa piscina ogni volta vorrai. Anche in costume, guarda.” Sarcastico. “Non che non ti preferisca così. Fa più... sirena.” Divertito.

[Guisgard]

Rovolin guardò Altea.
“Se è un suo desiderio io sono pronto ad accompagnarla.” Disse. “Per allenarla temo sia un po' tardi, visto la partenza è fissata fra due giorni, altezza.”
“E' una follia, un suicidio andarci!” Fece Thunz.

[Guisgard]

Gaynor si dedicò alla lettura dei romanzi preparati per lei, trascorrendo così le ore che la dividevano dall'alba.
Terminò la lettura verso metà mattinata, quando al suo cellulare arrivò un sms che diceva così:

“Tra mezz'ora un'auto verrà a prenderla. E' nera, di grossa cilindrata e reca il numero 13 come ultima cifra della targa.”

[Guisgard]

Musashi rispose all'sms di Clio, accordandosi per pranzare insieme in un ristorantino non troppo lontano dalla palestra, sul Lungolagno presso l'Arco della Divina Concordia che segnava l'ingresso al Foro Imperiale di Ardeliano.

[Lady Gwen]

Sbattei un paio di volte le palpebre, alla sua proposta.
Addirittura?
Poi alzai appena le sopracciglia e mi guardai per un attimo.
"Sirena..." mormorai piani, quasi sovrappensiero "Beh, comunque, se è questa la ricompensa mi sa che mi affretto a cambiare carriera..." sarcasticamente.

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[Nyoko]

"Ancora tu?" dissi voltandomi.
"Suppongo che tu sia una sorta di guardia del corpo" dissi ironica.
"Perché non dovrei stare qui? E perché il "nonno" non approverebbe?"

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[Clio]

Ci mettemmo d’accordo per pranzare insieme.
Non che mi piacesse particolarmente l’idea di rinunciare alla mia solitudine, ma ero curiosa.
Così, dopo ore di allenamento e una bella doccia, me ne andai al ristorante prescelto.
Mi sedetti e aspettai Musashi.

[Altea]

"Due giorni...il Destino e la mia mente, spirito e forza mi guideranno" guardai Thunz "Certo..ma non dimenticate le Leggi del Bushido".
Sospirando e guardando Rovolin.."Penso dovremmo parlare un po' di questo Torneo da soli...è come partire allo sbaraglio...".

[Guisgard]

Clio raggiunse il ristorante ed avendo sul volto la maschera di Lonewolf subito alcuni ragazzini le si avvicinarono per chiedere autografi e dediche.
Poco dopo arrivò Musashi.
“Tutti vogliono Lonewolf.” Disse divertito.

[Guisgard]

“Ti ci vorrebbe un baby sitter, non una guardia del corpo.” Disse sarcastico lui a Nyoko. “Qui ci si allena ed è uno spettacolo poco adatto ad una ragazza. Su, vieni via o tuo nonno si seccherà.”

[Guisgard]

“Magari...” disse divertito Elv tornando a nuotare “... comunque ero serio... davvero puoi venire qui quando vuoi... ammesso non ti annoi nel vedermi allenare...” avvicinandosi “... e se ora mi immergessi per vedere se davvero sei una sirena?” Guardandola.

[Guisgard]

“Certo.” Disse Rovolin ad Altea. “Cosa vuol sapere in merito al torneo?”

[Nyoko]

Sbuffai a quella affermazione.
"A guardarti potrei essere anche più grande di te" dissi superandolo e allontanandomi da lì. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20171026/17e7b9f4d22e068d23e3605dc8f6fb51.gif

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[Lady Gwen]

"Ti ringrazio..." mormorai, con un mezzo sorriso "Oh beh, potrei sempre fotografarti, dopotutto è lavoro" con un occhiolino.
Poi, quando si avvicinò e disse quella frase, sentii il cuore andare a mille.
Sorrisi appena.
"Non basta sulla fiducia?" dissi piano, sorridendo furbescamente.

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[Altea]

"Narratemi della storia del Principe che da secoli vince sempre e chi è il signore dell' Isola" incuriosita.

[Guisgard]

“Non credo proprio.” Disse lui, accendendosi l'ennesima sigaretta e restando a guardare Nyoko che si allontanava. “Magari se cominciassi ad essere più simpatica potresti anche divertirti qui.” Aggiunse.

[Guisgard]

Elv sorrise.
“No...” disse, per poi immergersi.
Sott'acqua vide così il corpo completamente nudo di Gwen.
Restò diversi secondi, il più che poté, per godersi quella meravigliosa visione.
Poi riemerse.
“Si...” buttandosi indietro i capelli bagnati “... sei davvero una sirena.” Facendole l'occhiolino.

[Guisgard]

“Il signore dell'isola” disse Rovolin ad Altea “è un ex monaco... per alcuni è un despota, per altri un illuminato. Ci sono molte storie attorno a lui. Mi hanno riferito che possiede il potere medianico degli spiriti, come i demoni. Naturalmente sono solo leggende, altezza. Quanto al principe, ossia il campione che da secoli vince il torneo, si sa ben poco...”

[Nyoko]

Mi fermai e sospirai seccata.
"D'accordo, mr. Sono più grande e più simpatico" avvicinandomi a lui e togliendogli la sigaretta dalle mani. Ne aspiro un abbondante tiro, trattenendolo nei miei polmoni e guardandolo dritto negli occhi, poi rilascio il fumo e gli sorrido.
"Divertiamoci, allora" sorridendogli.

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[Clio]

Quella notorietà era strana per me, ma mi lasciai trasportare è cercai di essere naturale.
Poi mi sedetti e arrivò il mio accompagnatore.
“Eh, a quanto pare..” sorridendo mente prendevo il menu.
“Vorrei che mi palrasse della sua esperienza all’isola del drago..” guardandlo “La cosa mi incuriosisce molto, se non le spiace”.

[Altea]

"Demoni?" dissi stupefatta.."Oh sono delle specie di jin negativi..." la faccenda era strana ma non ero convinta fossero solo leggende.."Il Principe..è una figura negativa o positiva..come viene visto" dissi incamminandomi verso il Palazzo, dovevo andare a cercare nella antica libreria che racchiudevano libri di millenni di arte militari e leggende "Due giorni...magari saranno gli ultimi due giorni che vedrò Serenica ma un vero guerriero affronta ogni avversario a costo della morte..quella che sembra sia proprio successo a mio fratello, ma io non do nulla per scontato..magari è una trappola per farmi andare laggiù e Parotazmi è vivo".

[Lady Gwen]

Non ebbi il tempo di dire altro, che sparì sott'acqua, ed io alzai gli occhi al cielo.
Rimase alcuni secondi giù, durante i quali io restai ferma immobile sempre col cuore a mille, per poi riemergere ed io ridacchiai scuotendo il capo.
"Che sfacciato impunito..." dissi, guardandolo con un leggero sorriso.
"Non te l'ho detto che c'è il biglietto, per guardare?" sarcasticamente.

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[Lady Gaynor]

Posai il cellulare con una smorfia... Il tour de force letterario era finito, i tre romanzi letti. Non feci neanche in tempo a riprendere fiato, che arrivò un sms. Mi avvisavano che in mezz'ora dovevo essere pronta, un'auto sarebbe venuta a prendermi.
Mi alzai dal letto e, con qualche brivido di freddo, mi feci una doccia. Venticinque minuti dopo, ero pronta per uscire.

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[Guisgard]

L'auto arrivò e condusse Gaynor in un'abitazione in centro.
Qui, entrando, la ragazza trovò una donna ad attenderla.
“Molto lieta...” disse dandole la mano “... sono Iza e la informerò per quanto possibile sull'Isola del Drago, in modo che orientativamente sappia come muoversi una volta là. Per cominciare, ha qualche da domanda? Dubbio o altro?”

[Guisgard]

“Ah, ecco...” disse Elv ridendo a Gwen “... un biglietto... e quanto mi costerà questo biglietto? Quale pegno mi sarà richiesto per rivedere lo spettacolo? In effetti mi è molto piaciuto...” guardandola negli occhi.

[Guisgard]

“Del principe non si sa nulla.” Disse Rovolin ad Altea. “Si sa solo che è da sempre il solo campione conosciuto. E pare non risparmi mai un avversario.”

[Guisgard]

Lui restò a guardare Nyoko dopo quel gesto.
Forse per la prima volta la guardò non più come fosse una ragazzina capricciosa ed immatura.
“Non immaginavo fumassi.” Disse divertito. “E non credo lo immagini neppure tuo nonno. Beh, se farai la brava forse manterrò il segreto.” Sarcastico. “Vuoi divertirti? Bene, vieni con me.”
La condusse così oltre il cortile, dove c'erano delle scuderie.
All'interno trovarono diversi cavalli, tutti di razza pregiata, robusti e bellissimi.
“Ti piace cavalcare?” Chiese lui a lei. “O i cavalli ti fanno paura?”

[Guisgard]

“Certamente.” Disse sorridendo Musashi a Clio. “Sono stato lì come volontario. Ero stato appena rifiutato dall'accademia militare ed allora, per caso, trovai il bando di arruolamento. Servivano soldati sull'Isola del Drago. Io partì e ho passato diversi mesi. Ma là non faceva per me e così, finito il mandato, mi congedai. Soddisfatta?”

[Clio]

Lo ascoltai attentamente, molto attentamente.
“Interessante..” annuendo e riflettendo sulle parole.
“Mi parli dell’isola, com’è? Come mai vuole tornarci quando tutti sono scappati?”

[Lady Gaynor]

"Salve, piacere mio..." risposi stringendo la mano alla donna che avevo davanti "Nessuna domanda, per ora... Preferisco parli lei..."

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[Lady Gwen]

Sostenni il suo sguardo e sorrisi, poi distolsi lo sguardo e alzai appena le sopracciglia.
"Non so... Se ne dovrebbe parlare..." dissi con tono vago, ma comunque un po' divertito e intrigato dalla piega che aveva preso la serata.

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[Altea]

Guardai Rovolin sempre più perplessa ma pure incuriosita..."I miei occhi vedranno...le mie orecchie sentiranno...il mio spirito avrà cura di capire.."sorridendo.."Se permettete vado nella biblioteca di corte, prima mi cambio..certo è tardi per allenarsi ma dopo vorrei fare addestramento sul dojo...almeno per sgranchirmi i muscoli..." mi congedai con un inchino e andai nella mia camera, indossai una divisa diversa e presi i due bastoni di bambù ed entrai nella biblioteca...era enorme..i tomi erano molti ma sul tavolo vidi quelli che Parotazmi stava consultando prima di partire...forse parlavano dell' Isola o forse no..e iniziai a guardarli.

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[Guisgard]

Altea si congedò da Rovolin, si cambiò e poi raggiunse la biblioteca di corte.
Cercò libri riguardanti il torneo e ad un tratto notò un testo che in copertina recava l'immagine di un drago.
La stessa presente sull'invito.

[Guisgard]

“Bene, ottimo...” disse sorridendo Elv a Gwen “... sono tutto orecchi... dimmi...” avvicinandosi divertito.

[Guisgard]

Iza sorrise a Gaynor, la fece accomodare e le mostro il monitor di un pc, su cui apparve l'immagine di un'isola sconosciuta.
“Questa è l'Isola Drago.” Disse. “E' una delle rare immagini che la raffigurano. Le acque in cui si trova sono sconosciute e fuori da ogni rotta militare o commerciale, mentre i cieli che la sovrastano sono interessati da frequenti campi magnetici che rendono pericolosa ogni azione di ricognizione e rilevamento. La maggior parte del suo territorio è ricoperto da una fitta vegetazione, con poche alture rocciose.
La parte abitata è costituita dal castello del dottor Ordifren, che ospiterà tutti voi una volta giunti sull'isola.
Con ogni probabilità l'Aureo è nascosto nella parte private ed inaccessibile del castello.
Devo avvertirla che allo scorso torneo un agente federale fu infiltrato tra i partecipanti e non ha più fatto ritorno. Quindi è altamente possibile che Ordifren si aspetti altri inviati del nostro governo.”
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[Altea]

Cercavo tra i libri, privi di polvere e doverosamente conservati in ottimo stato.
Ad un tratto il mio occhio si soffermò sulla copertina di uno di questi...portava un drago simile all' invito.
Mi sedetti e lo aprii, sfogliando piano e cercando di capire di cosa trattasse leggendo alcune parti..forse parlava proprio di quell' Isola o alcune leggende.

[Nyoko]

Gli sorrisi a quelle parole per poi seguirlo oltre il giardino, arrivando in una scuderia.
"Wow!" esclamai vedendo quei cavalli così meravigliosi.
"Scherzi? Io amo i cavalli. Da piccola mio padre mi portava spesso a fare equitazione" dissi guardandoli tutti uno ad uno.

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[Lady Gwen]

Si avvicinò ancora, anche in acqua riuscivo a sentire il calore e la vicinanza del suo corpo che mi raggiungevano, e sorrisi.
Allora anche io mi avvicinai ancora, osservai tutto il suo volto imperlato da goccioline, quegli occhi così neri e scuri in totale contrasto con l'acqua limpida e trasparente in cui eravamo immersi, la pelle leggermente ambrata e i tratti anch'essi quasi scolpiti.
Non indugiai oltre, raggiunsi il suo viso con le mani e poi la sua bocca con la mia, analizzando nella mia mente quel sapore frammisto all'alcool dello champagne.
Le mie mani poi scesero sul collo, sulle spalle e infine sul petto.
La mia bocca assaporò la sua per alcuni istanti, restandone completamente ammaliata, poi se ne separò.
"Ora si potrebbe dire che siamo pari... Io avevo già visto parecchio, questo pomeriggio... Ognuno il proprio spettacolo, no?" sussurrai divertita, con un sorriso.
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[Lady Gaynor]

Quella che avevo davanti agli occhi era la famigerata Isola del Drago. Affascinante, lussureggiante, misteriosa e molto, molto pericolosa... Avrei dovuto dare il meglio di me per uscirne viva.
"Spero di avere più fortuna di chi mi ha preceduta, allora..." risposi sorridendo alla donna "Avete altre informazioni che possano essermi utili?"

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[Guisgard]

“Per lei...” disse Musashi a Clio “... perchè davvero sono il suo più grande ammiratore... io... io... accidenti, è buffo, quasi assurdo ma è la verità... io sono un appassionato di ogni tipo di lotta e ho sempre seguito gli incontri di wrestling... anche se in verità più quello maschile che femminile... ma quando ho visto lei combattere... si, io credo di aver visto davvero la perfezione... lei incorna il vero spirito della lotta... e mi creda... senza di me lei non ne uscirebbe viva da quell'isola...”

[Guisgard]

Altea aprì quell'antico testo.
Era un poema epico e parlava davvero del torneo del Drago, cominciato secoli fa per riunire i migliori combattenti del mondo.
Ma poi arrivò un principe che sconfisse ogni altro concorrente e prese per sé il titolo di campione.
Da secoli ormai in ogni torneo è sempre lui a trionfare.
Erano dunque solo le invenzioni di un poeta, o celava qualche dimenticata verità?

[Guisgard]

“Bene...” disse soddisfatto lui “... allora sembra io abbia fatto centro, eh.” Guardando Nyoko così esaltata davanti a quei cavalli. “Beh, non possiamo lasciare il palazzo, ma per nostra fortuna c'è uno spiazzo tra le scuderie ed il cortile e magari, se ti va, si potrebbe andare a cavalcare... che ne dici?”

[Guisgard]

Elv lasciò che Gwen si avvicinasse a lui, toccandogli il collo e poi il petto e che infine lo baciasse.
Poi quelle parole di lei.
Ma lui non rispose nulla, guardandola con gli occhi rapiti e con i sensi stravolti da quei gesti e quel bacio.
Allora la prese fra le braccia, stringendo il corpo nudo di lei contro il suo e la baciò di nuovo.
Un bacio caldo e profondo, mentre l'acqua si increspava dolcemente intorno a loro.

[Guisgard]

“Poco altro...” disse Iza a Gaynor “... sappiamo che i partecipanti al torneo saranno 71, ma ignoriamo quanti ce ne siano già sull'isola e quindi al servizio di Ordifren. Per certo conosciamo l'esistenza di un esercito privato che si occupa di proteggere l'isola, oltre che assicurare la riuscita del torneo. Oltre ciò non credo ci sia altro.” Con un sorriso di circostanza.

[Nyoko]

Mi fermai a guardare un cavallo nero, ammirandone la lucentezza del pelo e sentendo già un legame con lui, poi guardai il ragazzo e gli sorrisi sincera.
"Va bene..." dissi avvicinandomi al cavallo e iniziando ad accarezzargli piano il muso.
"Ma sei un bel maschione, tu" dissi guardando quel magnifico animale.
"Vuoi essere il mio compagno di corsa?" sorridendogli.

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[Guisgard]

Il cavallo nitri appena, quasi apprezzasse le carezze di Nyoko ed il modo in cui ella gli parlava.
“Bene...” disse il ragazzo bruno prendendo una sella e delle redini “... pare che anche tu gli vada a genio...” si avvicinò al cavallo e lo sellò.
Poi fece lo stesso con un altro di quegli animali, stavolta uno con un pelo grigiastro.
“Su, andiamo a vedere quanto sei brava.” Rivolgendosi a Nyoko.
Montò in sella ed invitò la ragazza a fare lo stesso.
Poi sarebbero usciti a cavalcare.

[Nyoko]

Sorrisi al ragazzo e montai senza fatica a cavallo, stupendomi un po'.
"Wow... Era tanto che non salivo a cavallo... Mi mancava questa sensazione" dissi sorridendo al ragazzo.
"Allora... Vogliamo andare?" dissi guardando il ragazzo con occhi dolci.

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[Lady Gwen]

Benchè lo avessi colto di sorpresa, non disse nulla, limitandosi ad osservarmi coi suoi bellissimi occhi grandi e scuri, che si erano tinti adesso di nuove sfumature.
Mi prese fra le braccia, stringendomi e facendo unire i nostri corpi, il mio che si modellava sulle forme scolpite del suo.
Fu un bacio caldo, profondo, come immaginavo che sarebbe stato, mentre immaginavo di assaporare le sue labbra e ora che lo stavo facendo, sembrava quasi surreale.
Non mi sembrava vero affondare le mani nei suoi capelli scuri, ora bagnati, di sentire il suo sapore dolce dalle sue labbra umide d'acqua, mentre piccole onde si formavano attorno a noi, accarezzandoci e cullandoci.
Anche le sue mani, erano come le avevo immaginate, sicure, virili, appassionate, ma anche tenere nello scoprire e accarezzare le mie forme, che solcate dalle sue dita sembravano simili ad argilla morbida e malleabile ad ogni suo tocco.

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[Guisgard]

I due ragazzi uscirono dalle scuderie e raggiunsero a cavallo l'ampio spazio racchiuso tra il cortile ed il castello.
Galopparono così più volte in quello spazio, mentre il vento soffiava tra i loro capelli e l'odore di salsedine risaliva dalle rocciose scogliere circostanti.
Quanto si fermavano per far rifiatare i cavalli era poi possibile sentire il mormorio delle onde oltre le mura del castello.
“Allora, dimmi...” disse cavalcando lui a Nyoko “... ti stai divertendo? Ti sembra un meno brutto ora questo posto?”

[Guisgard]

Erano stretti, l'una contro l'altra, immersi in quell'acqua rassicurante e perfetta.
Elv stringeva Gwen e la baciava, toccandola tutta, toccandola ovunque, facendo sentire ad ogni morbida forma del corpo di lei tutti i muscoli, vigorosi e sodi del suo fisico statuario e perfetto.
Un bacio che diventava sempre più caldo, come quelle carezze che si facevano sempre più audaci.
Lei era nuda, vestita come una sirena solo di acqua e delle mani di lui che finalmente potevano toccare quel corpo così a lungo desiderato.

[Nyoko]

Dopo aver corso e sentito di nuovo quella magica sensazione, ci fermammo ed io, quasi, riuscivo a sentire la stanchezza del cavallo. Gli feci una carezza, ascoltando il ragazzo.
"Ce l'ha un nome?" chiesi ignorando la domanda che mi aveva posto.
"Altrimenti glielo darò io" sorridendo.

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[Lady Gwen]

Quelle carezze si facevano sempre più calde, audaci, correvano rapide lungo il mio corpo come i brividi, che per la loro intensità quasi arrivavano a far vibrare l'acqua che ci avvolgeva, come un abbraccio caldo.
Sembrava che ognuno dei due avesse desiderato così ardentemente di scoprire il corpo dell'altro, anche io, benchè lo avessi fotografato per ore ed ore, ma ora era diverso.
Lo sentivo fremere contro il mio, mentre le mie mani lo scoprivano poco a poco, in quella delicata fretta appassionata.
Anche le nostre bocche si inseguivano sempre con più foga, come una voglia inestinguibile destinata a rimanere insoddisfatta, così da essere sempre assecondata in un meraviglioso circolo di desiderio.
E mi chiedevo se potesse esistere momento più perfetto di questo, in cui la mia felicità era oltre ogni limite e il cuore scoppiava quasi.
Ma forse, non esisteva.

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[Guisgard]

“Daglielo tu...” disse il ragazzo a Nyoko “... vediamo se hai gusto in fatto di nomi...” fissandola.

[Guisgard]

Continuarono a baciarsi a lungo, ed a stringersi, a toccarsi, a scoprirsi pian piano.
L'acqua intorno a loro aveva un tepore rassicurante, accogliente e tutto sembrava farsi sempre più.
Un altro bacio ancora ed Elv aprì gli occhi, fissando Gwen.
Allora la sua mano scese in acqua, lungo tutto il corpo di lei in un lenta carezza, per poi raggiungere il costume che indossava e sfilarselo.
Restò così anche lui nudo, come lei.

[Clio]

Quasi mi sentivo in colpa ad ingannare Musashi, sembrava davvero un fan di Lonewolf, e probabilmente se avessi saputo tutta la verità mi avrebbe ucciso lui.
Gli sorrisi.
“Beh io non so come ringraziarla per queste sue parole, davvero... spero di essere degna di cotanta stima!” Annuendo appena.
“Mi parli di questi pericoli, perché dice che non ne uscirei viva? O che lei può salvarmi? Non dipende dagli avversari?”.

[Nyoko]

Guardai il ragazzo e sorrisi enigmatica.
"A me ricorda tanto un dio... Una divinità..." carezzando la meravigliosa criniera nera.
"Mi fa pensare molto a Loki, figliastro di odino... Oppure potrei dargli un nome adatto alla sua bellezza... Come... Apollo" guardando il ragazzo.
"E tu? Come ti chiami?" chiesi alla fine guardandolo.

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[Lady Gwen]

Ci conoscevamo man mano, conoscevamo il piacere dell'altro, fra sospiri e carezze.
E fu così ancora a lungo.
Ad un certo punto, staccò le labbra dalle mie e rimase a guardarmi.
Sentii una lunga e lenta carezza su di me, un attimo dopo il suo costume rimase a galleggiare in acqua, distante da noi.
Restai un altro secondo a guardarlo, poi di nuovo lo baciai, con rinnovato trasporto e foga, in una muta risposta, mentre il mio corpo aderiva perfettamente al suo.

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[Guisgard]

“Invece di ringraziarmi o sentirsi in debito...” disse sorridendo Musashi a Clio “... potrebbe... potrebbe permettermi di darle tu... naturalmente anche lei farebbe lo stesso con me, no?”

[Guisgard]

“Loki o Apollo...” disse lui “... mica male... sono belli entrambi come nomi...” guardò Nyoko “... il mio nome? Ah, pensavo ti interessasse più quello del cavallo...” ridendo “... meno male, mi sento sollevato... è brutto essere trascurato per un cavallo...” divertito “... Seth... il mio nome è Seth.” Fissandola.

[Guisgard]

Erano di nuovo abbracciati, stretti l'una all'altro.
A baciarsi, a toccarsi, a conoscersi.
Gwen, nella sua morbida nudità, aderiva in tutto e per tutto al corpo di Elv, muscoloso, sodo, avvertendone ogni forma.
Quel corpo atletico e sensuale contro il suo.
Lui allora la guardò.
“Dimmi cosa pensi...” disse sulla bocca di lei.

[Nyoko]

"Seth..." ripetei dopo averglielo sentito dire.
"Suona bene..." sorridendogli.
"Ma Apollo mi fa sentire libera" dissi carezzando il collo del cavallo.
"Magari potresti prendere il suo posto" sorridendogli.

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[Clio]

Gli sorrisi.
“Naturalmente..” annuendo “Allora, raccontami di questi pericoli che ci sarebbero sull’isola! Da come parli sembra che non si tratti solo degli scontri in sè..” Incuriosita.

[Lady Gwen]

Meraviglioso.
Questo era.
Lui, i suoi baci, il suo tocco che scaldava la mia pelle, i suo corpo che continuamente stuzzicava il mio, con la sua atletica sensualità.
Aprii appena gli occhi e sorrisi sulle sue labbra.
"Che vorrei che questo momento non finisse mai... Che è tutto bellissimo, e perfetto... Come te..." risposi, giocando con le sue labbra, che erano diventate come una droga da cui non riuscivo a separarmi.

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[Guisgard]

“Il suo posto...” disse con un mezzo sorriso Seth a Nyoko “... ossia? Portarti a zonzo con le redini in bocca?” Ridendo. “O magari farti salire sulle mie spalle per giocare agli indiani ed i cowboy?” Sarcastico.

[Guisgard]

Musashi sorrise a Clio.
“Perfetto.” Disse soddisfatto. “Tornando all'isola... io sinceramente non credo che tu possa vincere il torneo... si, sei una campionessa, ma il tutto è fatto in modo che a vincere sia sempre lo stesso partecipante... come? Semplice... hanno scelto un campione invincibile...”

[Guisgard]

Elv sorrise appena, poi riprese a baciare Gwen.
La baciava e la stringeva.
Allora, preso dal vigore dei sensi, strinse la ragazza per i fianchi e la sollevò sul bordo della piscina.
Ora era tutta nuda davanti a lui e poteva ammirarla senza più il velo delle acque.
Si chinò in avanti e cominciò a baciarla piano.
Sui seni, sulla pancia, fino a scendere sempre più giù.
Dove lei avrebbe perso ogni controllo.

[Nyoko]

Scoppiai a rodere alle sue battute e feci ripartire il cavallo, correndo via.
"Sei un idiota, Seth" gli urlai ridendo e continuando a cavalcare.

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[Clio]

Lo ascoltavo attentamente.
Più che vincere tanto a me interessava sopravvivere fuori dal mondo, e far perdere definitivamente le tracce alla polizia.
Però dovevo entrare nella parte.
“Ah se il mio fan più accanito dice così, stiamo freschi..” ridendo.
“A parte gli scherzi, un campione invincibile? Interessante... e chi è?” Incuriosita “Si sa niente di lui?”.

[Lady Gwen]

Mi baciò ancora e ancora, e continuò a stringermi.
E stringendo con vigore i miei fianchi mi sollevò, fino al bordo della piscina, dove prese a guardarmi, a lungo. Poi iniziò a baciarmi ovunque, i seni, la pancia, poi più giù, dove iniziai a gemere inizialmente piano, stringendo le mani fra i suoi capelli, poi sempre più intensamente, man mano che sentivo il controllo e la lucidità abbandonarmi.
Fremevo e impazzivo, sentivo vampate bollenti avvolgermi, e rimpiansi di non essere in acqua per poter estinguere quel fuoco, stava riuscendo a poco a poco a farmi perdere la testa e arrivai al punto da abbandonarmi completamente a quel godimento assoluto.

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[Guisgard]

“Ah, bene...” disse Seth, spronando il suo cavallo e lanciandosi poi all'inseguimento di quello di Nyoko.
I due così cominciarono a galoppare velocemente, Nyoko davanti e Seth dietro a rincorrerla.
“E' inutile, posso raggiungerti quando voglio!” Disse lui divertito. “Poi vedremo se hai il coraggio di ripeterlo!” Spronando il suo cavallo.

[Guisgard]

“Posso solo dirti che è un molto forte...” disse Musashi a Clio “... tanto forte, quanto cattivo... combatte non solo per vincere, ma anche per ferire e mutilare il suo avversario... anzi, certe volte ha cercato persino di ucciderlo... per fortuna non sempre ci riesce...”

[Guisgard]

Elv continuò.
Continuò a lungo.
E più Gwen gemeva, più lei godeva, più lui continuava a giocare lì dove la ragazza era più calda.
Calda, sensibile e debole.
Continuava senza sosta lui, con le mani sulle gambe di lei affinchè restassero appena divaricate.
E continuava.
Continuava a farla impazzire con la bocca.
“Ti adoro, piccola...” disse lui continuando a renderla folle ed accaldata.

[Nyoko]

"Volevi che mi divertissi, no? Lo sto facendo" dissi ridendo e continuando a galopparore.
"Raggiungimi allora" dissi poi voltandomi un attimo a guardarlo.

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[Lady Gwen]

Continuava senza sosta, imperterrito, con le sue mani a tener ferme le mie gambe e che tentavano, con la loro pressione, di tenermi ancorata alla realtà, riuscendoci però a malapena.
Perchè sentivo solo il fuoco.
Fuoco, ovunque.
Attorno a me, dentro di me, sulla mia pelle, fra le gambe, dove una stretta impietosa mi suggeriva che lui era sempre lì ed insisteva a volermi trascinare sull'orlo della follia.
Ma io lo sapevo bene, lo sentivo, sentivo le sue parole che si intersecavano fra i miei gemiti creando con essi una treccia di estasi e lussuria e che mi giungevano ovattate, ma non abbastanza da non raggiungere le mie orecchie, mentre ancora impazzivo e stringevo i suoi capelli.

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[Clio]

Lo ascoltavo intensamente, e dovevo ammettere di essere Incuriosita da quella faccenda.
Si, sapeva di guai, ma era interessante.
“Beh, la cosa si fa sempre più interessante...” con un sorrisetto “Dopotutto, se non partissi con l’idea di vincere farei meglio a stare a casa, no?” Facendogli l’occholino.
Io no, ovviamente.
A me non fregava di vincere, ma a Lonewolf si, eccome.
E io ero lei ora.

[Guisgard]

Lui continuò ancora, mentre lei impazziva.
“Sei fantastica...” disse Elv a Gwen “... ti adoro...” per poi lasciare le sue gambe e prenderla in braccio.
La riportò in acqua e riprese a baciarla, a stringerla a sé, a toccarla ovunque.

[Guisgard]

Musashi sorrise a Clio e prese il suo bicchiere.
“Brindiamo al tuo coraggio...” disse alzando il bicchiere “... e magari alla tua vittoria.” Facendole l'occhiolino, per poi bere.
“La partenza è fra un giorno ormai...” mormorò poi “... una volta salpata la nave non si tornerà indietro...”

[Guisgard]

“L'hai voluta tu.” Disse Seth, spronando ancora il suo cavallo.
Quello di Nyoko correva avanti ed il suo lo inseguiva.
Ad un tratto si sentì un gong fortissimo che echeggiò nell'aria, tanto che il cavallo nero di Nyoko si spaventò e si imbizzarrì, facendo cadere la ragazza a terra, nella polvere.
Seth subito la raggiunse e smontò rapido dalla sella, chinandosi su di lei.
“Ehi, come stai? Tutto bene?” Preoccupandosi.

[Nyoko]

Fu tutto molto rapido: un attimo prima ridevo tranquilla a galoppo e un attimo dopo... Ero a terra come un sacco di patate.
"Sì, tutto bene..." dissi dolorante e portando subito una mano sulla schiena.
"Sto bene..." guardandolo dritto negli occhi.

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[Lady Gwen]

Non riuscivo a rispondergli, troppo distratta e travolta da quel piacere incandescente che mi sopraffaceva.
Sentii poi che si fermava, mentre io non riuscivo a smettere di ansimare e godere di quel piacere ormai conclusosi e mi prendeva in braccio.
E rispondendo con foga ai suoi baci, circondavo i suoi fianchi con le gambe e il suo collo con le braccia, assecondando quella voglia di sentirlo sempre più vicino e intanto assaporavo ancora la sua bocca, totalmente rapita e soggiogata.
Lo volevo, lo desideravo disperatamente e cercavo di rendere più sopportabili quei momenti in cui non ero sua, benchè il desiderio mi avesse ormai consumata in ogni mia parte, non riuscendo nemmeno a trovare sollievo nemmeno adesso in acqua, che ora mi appariva fredda, gelata, a confronto col fuoco che mi avvolgeva.
Non bastava, non bastava.
Lui era l'acqua che avrebbe estinto il fuoco, ma anche il carburante che lo avrebbe alimentato e ne sentivo disperatamente il bisogno.

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[Clio]

“Ah, pensavo mi dicessi alla mia incoscienza!” Ridendo.
“Sì, la partenza è prossima...” annuendo “C’è altro che devi sapere prima di partire? Qualcosa di fondamentale da portare, non so, tipo la crema solare..” divertita per poi diventare seria mentre lo guardavo.

[Guisgard]

Anche lui guardò Nyoko negli occhi.
Poi senza dire nulla la prese fra le braccia e la sollevò da terra, tenendola in braccio.
“Andiamo, ti porto in camera tua...” disse “... controlliamo che tu non abbia nulla di rotto.”
E la portò in camera sua.
Qui la stese sul letto.
“Dove ti fa male? Ome sei caduta? Con la schiena? O hai battuto un ginocchio o una caviglia?”

[Guisgard]

Quei baci, sempre più caldi, più folli, travolgenti.
In un attimo Gwen la prese in braccio e risalì i gradini del bordo, fino ad uscire dall'acqua.
Lei era fra le braccia di lui ed entrambi erano completamente nudi, con l'acqua che gocciolava ovunque sui loro corpi caldi e bagnati.
C'era una sdraio con un asciugamano sopra.
Lui stese la ragazza lì e poi si chinò su di lei.
Qui la prese e la fece sua, mostrando oltre alla forza di quel corpo statuario ed allenato, anche la sua prorompente virilità.

[Nyoko]

Mi prese in braccio e mi si bloccò il respiro, respiro che tornò subito dopo che mi abbe appoggiata sul letto.
"Non credo sia grave... Sono caduta di schiena ma, tranquillo..." dissi sorridendogli cercando di muovermi un po', ma faceva comunque molto male e qualche gemito di dolore mi scappò dalle labbra.

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[Lady Gwen]

La calda follia della passione ormai ci dominava completamente, senza lasciarci scampo.
Uscì dall'acqua, mentre i nostri corpi lasciavano cadere migliaia di gocce che scivolavano su di essi.
Mi adagiò su di una sdraio, si chinò su di me e diede inizio al compimento di quella meravigliosa follia.
Diventammo uno solo, indivisibili, mentre il fuoco divampava subito dopo essere stato estinto, ancora, ancora, per un tempo eterno e infinito, mentre la sua passionalità e la sua virilità mi stordivano e mi facevano dimenticare ogni cosa, tranne lui e ciò che ci stava travolgendo.
Diede un senso a quell'elettricità che sentivo nell'aria ogni volta che mi guardava o che si avvicinava un po' di più a me e stava dando sfogo a quel bisogno reciproco l'uno dell'altra, che una volta ascoltato sarebbe stato impossibile da ignorare.

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[Guisgard]

Si amarono.
A lungo, più e più volte.
Elv la prese in diversi modi e Gwen godette forte.
I suoi gemiti, le sue grida riempivano l'aria, ma nessuno poteva sentirli in quel luogo chiuso e temperato.
E più lei godeva, gemeva, più lui la possedeva e la soddisfava.
Alla fine, dopo quel travolgente amplesso, i due restarono stesi su quella sdraio, l'una sull'altro, coperti solo dall'asciugamano inumidito dal loro sudore.

[Guisgard]

“Beh, nessuno ti vieterà di prendere il Sole una volta là.” Disse divertito Musashi a Clio. “Perchè lì tutti voi concorrenti sarete trattati con il massimo riguardo. In pratica è una vacanza. Torneo a parte naturalmente.”

[Guisgard]

“Non mi sembra tu stia bene...” disse Seth a Nyoko “... dimmi dove ti fa male...”

[Nyoko]

Guardai Seth dritto negli occhi e sospirai.
"Poco... Poco più in alto dei reni..." dissi mettendomi di fianco per farglielo vedere.

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[Guisgard]

Seth la fece voltare, scoprendole la schiena.
“Fammi vedere...” disse a Nyoko.
Cominciò allora un massaggio lento, delicato, con le sue dita affusolate e le sue mani sicure che si muovevano piano sulla pelle di lei.
Un massaggio che doveva scogliere il dolore.

[Clio]

Guardai Musashi sorridendo.
No, io non prendevo mai il sole.
“Benissimo allora...” divertita “Ci vediamo domani alla partenza della nave!”.

[Lady Gwen]

Ci amammo a lungo, per un tempo indefinito, in cui gemetti senza sosta per quel piacere totale e che mi colmava interamente.
Nessuno poteva sentirci, lì, in quel luogo che era stato l'inizio di quell'unione.
Mi sentivo finalmente completa, ora che ero con lui, come due parti di un intero che si erano appena ritrovate.
Alla fine di quell'amplesso, travolgente e meraviglioso, restammo su quella sdraio, in silenzio, io completamente stesa su di lui, coperti solo da quella tovaglia, ma con la nostra pelle ancora a scottare.
Ero rimasta ad occhi chiusi ad ascoltare i battiti del suo cuore, il profumo e la morbidezza della sua pelle, un momento di silenzio sospeso che estrometteva tutto il resto e lasciava solo noi due.

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[Altea]

Iniziai a leggere il libro e infatti narrava proprio del torneo e il misterioso Principe guerriero che vinceva sempre..era un poema epico quindi poteva essere anche invenzione.
Ma scosse curiosità in me..se fosse così era inutile fare il torneo se il vincitore era già, in pratica, deciso..perché mai chiamarci a combattere? Era un piano determinato?
Cercai di capire continuando a leggere mentre guardavo le spade appese. .dovevo sceglierne una, non mi ero mai preoccupata di avere una visto usavo altre tecniche.

[Guisgard]

Musashi sorrise a Clio.
“Perfetto.” Disse alzandosi. “Mi permette di offrirle la cena?” Posando del denaro sul piattino del conto. “Sarò ad aspettarla domattina al porto. Buonanotte.” Ed andò via.

[Guisgard]

Erano nudi, stretti, accaldati ed ancora sudati per quel meraviglioso amplesso.
Elv giocava con una mano fra i capelli rossi di Gwen.
“Gwen...” disse “... mi aspetterai? Quando tornerò dal torneo?”

[Guisgard]

Altea continuò a leggere, ma in quelle pagine trovò solo brani e versi del poema, senza notizie interessanti per il torneo.

[Nyoko]

Sento il dolore sciogliersi ma l'imbarazzo crescere e con lui anche il rossore delle mie cuange.
"Grazie... Va già meglio..." dissi sospirando.

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[Altea]

Il libro non diceva nulla di più, se non la poesie epiche sulle gesta eroiche nel torneo.
Mi avvicinai alle spade e guardai una ad una, una valeva l' altra...la spada, però, era guidata dallo spirito del guerriero anzi era proprio lo spirito ed animo del guerriero.
Presi una a caso testando il filo della lama...eppure pensavo al torneo, ero certa un bravo guerriero avrebbe sconfitto quel Principe anche se ero certa non fossi io, ma dovevo seguire le regole del Bushido...e certo non sarei stata io "la tartaruga"

[Lady Gwen]

Era una condizione pressochè perfetta, in cui non avrei voluto fare nient'altro se non restare lì, su di lui, in silenzio.
Aprii gli occhi alla sua domanda e lo guardai.
"Certo, ovvio che lo farò..." risposi sorridendo dolcemente e accarezzandogli il viso.
Avrei voluto chiedergli di andare con lui, sull'Isola, ma non volevo rovinare quel momento e decisi che avrei aspettato per chiederglielo.

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[Clio]

Sorrisi al mio strano accompagnatore.
“Naturalmente, lei è anche troppo gentile...” sorridendo.
Così, me ne andai da lì e tornai ad allenarmi. Ormai mancava pochissimo alla partenza, e io non vedevo l’ora di partire per l’isola del drago!
Sapevo che in un modo o nell’altro la mia vera vita sarebbe cominciata li.

[Guisgard]

“Aspetta, hai un livido qui...” disse Seth continuando a massaggiare la schiena di Nyoko.
Le sue mani erano affusolate, sicure, grandi e sapevano come muoversi e come toccare.
“Hai preso una bella botta...” fissandola “... ti sei anche spaventata? Sei rossa in viso...”

[Guisgard]

Elv sorrise e baciò dolcemente Gwen.
Restarono così, nudi ed abbracciati, ancora a lungo.
“Ci facciamo una doccia” disse poi lui “e mangiamo qualcosa?” Facendole l'occhiolino.

[Guisgard]

Clio si allenò fino a tarda ora, poi l'orologio le consigliò di dormire.
Doveva essere in forma per la partenza del giorno dopo.

[Nyoko]

Mi volto per non guardarlo in faccia.
"No... Cioè... Sì... Più che spaventata, sorpresa..." dissi ridacchiando.
"Se è un livido, va bene. Passerà" sorridendo.

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[Lady Gwen]

Ricambiai il suo dolcissimo bacio, che era la quadratura del cerchio, dopo quei momenti meravigliosi.
Sorrisi e annuii.
"Agli ordini" dissi divertita, baciandogli la punta del naso.

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[Guisgard]

“Sorpresa...” disse Seth senza smettere di massaggiare la schiena di Nyoko “... sorpresa di cosa?”

[Guisgard]

“Bene...” disse ridendo Elv “... beh, va a farti la doccia... io intanto comincerò a preparare uno dei miei famosi piatti segreti.” Facendo l'occhiolino a Gwen.

[Clio]

Mi allenai, ancora e ancora, finché non fu davvero tardi.
Sapevo che qualunque allenamento non sarebbe bastato ad essere forte come lei, ma dovevo tentare, non potevo farmi scoprire o tutto sarebbe stato vano.
Così tornai in albergo e crollai sul letto, addormentata.
Domani era il grande giorno.

[Lady Gwen]

"Piatti segreti? Interessante, sono molto curiosa..." mormorai, con sorriso incuriosito "Eh, che uomo pieno di sorprese..." divertita, poi lo baciai e mi alzai.
Trovai poi il bagno e feci una doccia.

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[Nyoko]

"Beh... Della caduta... Del gong... Insomma..." dissi alzandomi e coprendomi la schiena in imbarazzo.
"Sto molto meglio, adesso" dissi sorridendogli per rassicurarlo.

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[Guisgard]

Mentre Altea controllava quelle spade, ad un tratto qualcuno entrò nella biblioteca.
“Sono spade da parate, altezza.” Disse Rovolin. “In un vero combattimento non durerebbero molto. Sua altezza ama le spade forse?”

[Altea]

Ad un tratto entrò Rovolin e alle sue parole arrossii..."Oh...si amo le spade, ma non so maneggiarle bene..ecco perchè non ne posseggo una, stavo cercando una per il Torneo...so che nel Regno vi è una speciale, è scritto in un manoscritto ma saranno leggende come quelle del Principe, ho letto qualcosa in quel libro...e ha aumentato i miei dubbi..beh torniamo alla spada, sarà meglio allenarsi un pò" sorridendo.

[Guisgard]

Rovolin sorrise.
“Se sua altezza lo desidera” disse ad Altea “potrei farle io dono di una spada...”

[Guisgard]

Seth guardò Nyoko che si ricopriva.
“Bene.” Disse. “Ora vuoi riposarti?” Chiese.

[Guisgard]

Gwen terminò la doccia e tornò da Elv.
Lo trovò affaccendato in cucina.
“Approfittane...” disse lui “... stai guardando un grande chef in azione nel suo regno.” Divertito.

[Guisgard]

Clio si addormentò quasi subito...

Era sul ring.
Con la maschera a coprirle il volto.
Ad un tratto il suo avversario attaccò, ma lei riuscì a smascherarlo.
Era una donna.
Era Laika.
“Morte chiama morte...” disse col viso insanguinato.

Clio si svegliò di colpo.
Era stato solo un sogno ed era notte fonda.

[Altea]

Guardai Rovolin stupita..."Oh, davvero...sarebbe un onore per me..davvero, ma non vorrei privarvi di un vostro oggetto personale, so che è data con spirito di onore e lealtà" sorridendo poi e fremente per quel regalo inaspettato.

[Lady Gwen]

Dopo la doccia, tornai da Elv e lo trovai affaccendato in cucina.
"Uh, addirittura..." con tono esaspetaramente sorpreso, mentre lo abbracciavo da dietro e seppellivo il viso contro la sua schiena.
"E il grande chef ha intenzione di svelarmi cosa sta preparando di così buono?" curiosa.

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[Clio]

Mi svegliai di colpo, sconvolta da quel sogno.
Laika... volevo provare a salvarla e le avevo portato via tutto.
Mi resi conto che era ancora notte fonda, così mi alzai e mi preparai un te.
Mi sedetti sul divanetto pensando alla prova che mi aspettava il giorno seguente.

[Guisgard]

“Servirà più a lei su quell'isola, altezza...” disse Rovolin ad Altea “... ora però andiamo ad allenarci... domattina la nave salperà per l'Isola del Drago.” Ed andarono ad allenarsi al Dojo.

[Guisgard]

“Eh, una mia specialità...” disse Elv “... pasta ripiena con orata e formaggio dolce, su un letto di crema di asparagi e burro.” Orgoglioso a Gwen. “E poi un budino con vaniglia e frutti di bosco.” Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Ora ero davvero sorpresa.
"Accidenti..." mormorai "Ora sono davvero sorpresa" ridendo compiaciuta ed esprimendo quel pensiero ad alta voce.
"Non vedo l'ora di assaggiare tutto!" esclamai entusiasta.

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[Altea]

"Bene..aspetterò di vedere la spada allora..." prendendo in mano i bastoni di bambù pregiato e avviandoci al dojo.."Sono certa non saprò competere con Voi, Sensei, ho già dato disposizioni...se mai non dovessi far ritorno e voi si..sarete Voi ed Ismael a portare avanti il Regno" e mi trovai nel cortile mentre un vento freddo spirava dal mare.

[Guisgard]

“Mai fare pensieri negativi, altezza.” Disse Rovolin ad Altea. “Non esiste tentare... fare o non fare... un torneo, anche il più sciocco, come ogni battaglia, si affronta con convinzione.”
E cominciarono ad allenarsi.

[Guisgard]

Elv rise soddisfatto.
“Prego, allora...” disse a Gwen”... prendi posto a tavola e ti servirò queste leccornie...”
Così iniziarono a mangiare.
Era tutto buonissimo.
“Allora?” Lui a lei. “Cosa mi dici?”

[Lady Gwen]

Presi posto impaziente di assaggiare quelle cose all'apparenza buonissime.
"È davvero tutto fenomale" dissi, con tono ammirato "Sul serio, è una vera sorpresa" poi lo guardai "E poi, si sa che gli uomini che cucinano hanno tutt'altro fascino..." mentre prendevo la sua mano con una strizzata d'occhio.
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[Altea]

A quelle parole lo guardai negli occhi cercando di definire il suo sguardo, il colore su cui mai mi ero soffermata..."Seconda regola..Yu...Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte".
Presi il Bokken, il bastone di legno, e lo posi davanti a Rovolin serrandolo a due mani sferrando un attacco, ovviamente avrebbe parato.

[Guisgard]

Altea e Rovolin si allenarono.
Per circa un'ora.
“Ora vada a riposare.” disse lui. “Domattina all'alba partiremo. Io le porterò la spada promessa.”

[Guisgard]

Elv prese la mano di Gwen e la baciò piano.
“Gustiamoci questa cena...” disse “... temo che piatti così delicati non li mangerò sull'Isola del Drago...”

[Nyoko]

Lo guardo e scuoto la testa.
"Direi che per oggi ci siamo divertiti abbastanza..." sorridendogli per poi sentire la mia pancia brontolare.
"Ops..." dissi ridendo.

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[Lady Gwen]

Gli sorrisi quando baciò la mia mano.
Poi, la sua frase mi fece capire che era il momento adatto per parlarne.
"Senti..." iniziai, con sguardo vago "E se venissi anch'io? Sull'Isola..."

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[Altea]

Dopo un estenuante allenamento di un' ora ci congedammo, feci un inchino.."A domani mattina, maestro Rovolin, sia una notta tranquilla".
Tornai nelle stanze e preparai la mia valigia con armature e altri oggetti di combattimento, dei libri e feci preparare un' altra con abiti sobri e qualcuno elegante dalle ancelle.
Mi spogliai e andai nella grande vasca e guardai Samia.."No, non sarà l' ultimo bagno qui" ed entrai nella vasca mentre le ancelle premurose gettavano sali profumati e petali di rosa, lentamente le membra si rilassarono.."Magari tornerò con un fidanzato" ridendo e guardando le ancelle e Samia.."Ah, chi prenderebbe una zitella acida come me che pensa solo a combattere".

[Guisgard]

“Fammi indovinare...” disse sorridendo Seth a Nyoko “... hai fame? Bene... su, cambiati e ti porto a mangiare. Ti aspetto fuori.” Ed uscì dalla stanza.

[Guisgard]

“Gwen...” disse stupito Elv “... sull'isola? Ma non hai sentito? Potrebbe non essere un bello spettacolo... perchè vuoi venirci?”

[Guisgard]

Altea si rilassò nel suo bagno per scaricare l'adrenalina dell'addestramento.
Il vapore del bagno rendeva tutto vago ed opaco, proprio come il suo futuro al torneo.
Le ancelle poi prepararono il suo letto per la notte.

[Lady Gwen]

"È proprio per questo... Se davvero fosse così, non reggerei un attimo sapendoti lì... Se invece dovessero essere solo voci false, potrei mettere su un servizio interessante su quella competizione, visto che è così importante" spiegai "Ti prego..." mormorai dopo, guardandolo.
Non ero tipo che si arrendeva, quindi avrei continuato finchè non avessi ottenuto un sì come risposta.
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[Nyoko]

Sorrisi imbarazzata con le guance rosse e aspettai che uscisse per potermi cambiare.
Mi detti una lavata rapida e poi aprii l'armadio trovando tutti abiti eleganti ma un po' troppo per i miei gusti. Opto per il più semplice che c'era, di color nero con dei fiori di ciliegio stampati sopra ed esco dalla stanza, raggiungendo Seth.
"Eccomi"

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[Altea]

Il letto era pronto, mi stesi e sentii la freschezza e leggerezza della seta e il profumo delle essenze rilassanti che inebriavano la stanza.
Cercai di non pensare al torneo e chiusi gli occhi sospirando.

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[Guisgard]

Altea si addormentò...

Era su un'isola.
Ad un tratto vide qualcuno.
Era suo fratello.
Cominciò a correre verso di lui, ma poi si accorse che invece Parotazmi era immobile.
Era stato impalato sula spiaggia.
Una scena terribile.
Sangue ovunque.
Allora la principessa sentì un ringhio bestiale.

Si svegliò di colpo, sudata e spaventata.
Era stato un incubo.

[Guisgard]

Seth vide uscire Nyoko e la guardò sorridendo.
“Mica male.” Disse.
La condusse allora nelle cucine del palazzo, dove c'era un grasso cuoco.
“Hang...” Seth “... preparaci due dei tuoi piatti speciali. Lei è Nyoko, nipote del padrone.”
“Ci penserò io.” Annuendo il cuoco.
Poco dopo servì ai due ragazzi due piatti a base di pesce e riso con verdure e spezie orientali.

[Guisgard]

“Io non credo sia pericoloso, assolutamente...” disse Elv a Gwen “... quindi se vuoi venire con me, magari per scattare altre foto, per me va bene.” Sorridendole.

[Lady Gwen]

Quasi mi sorpresi che aveva accettato subito, senza discussioni.
Beh, meglio così.
Infatti annuii sorridendo baciando dolcemente la sua mano, che ancora stringeva la mia.

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[Nyoko]

Sorrisi a Seth e lo seguii verso la cucina.
Dopo aver conosciuto il cuoco prendiamo posto, attendendo i nostri piatti.
Sorrido di più appena arrivano e afferro le bacchette, iniziando a mangiare.
"Allora, itadakimas" dissi ricordando qualche parola in giapponese.

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[Altea]

Mi svegliai di soprassalto, sudata.. era la seconda volta sognavo quella dannata Isola, la scorsa volta un Drago aveva divorato tutto...e ora quel ringhio..ma la scena che mi scosse fu vedere mio fratello trattato come un animale.
Non sarebbe stata una notte tranquilla, non avrei dormito e così scesi come quella notte quando incontrai Rovolin, dopo l' incubo, nei miei giardini privati e camminavo ascoltando la dolce melodia dell' acqua che scorreva tra i bambù tuffandosi nel laghetto.

[Guisgard]

Altea uscì in giardino, nonostante fosse notte fonda.
Camminò un po' fino a quando udì dei rumori.
Scorse così Rovolin tra alcuni fiori di loro, in mistica contemplazione.

[Guisgard]

Elv era uno sportivo, un atleta e per lui lo sport non rappresentava mai un pericolo.
Ed anche il torneo era così.
Quindi lui non vedeva rischio in quest'avventura e di buon grado accettò di portare con sé Gwen.
“Brindiamo allora al nostro successo al torneo.” Disse alzando il bicchiere di vino.

[Guisgard]

“Qualunque cosa significhi” disse Seth riguardo la parola giapponese pronunciata da Nyoko “io auguro a te tutto ciò che tu auguri a me. Buon appetito.” E divertito cominciò a mangiare.

[Lady Gwen]

Ridacchiai e alzai il bicchiere.
''Di più il tuo, credo... Sono certa che ti farai valere'' sorridendo con una strizzata d'occhio.
Intanto, speravo sul serio che non ci fosse alcun pericolo, lui era così sicuro e per ora volevo fidarmi, avrei almeno aspettato di arrivare sull'isola, prima di giudicare.

[Guisgard]

Quell'incubo aveva inquietato Clio, con tutti suoi fantasmi e demoni.
Mancavano poche ore all'alba e quindi alla partenza per l'Isola del Drago.
La nave infatti sarebbe partita alle 9.00 del mattino.
Si trattava di una nave privata ed a bordo sarebbero saliti solo i partecipanti al torneo, i loro eventuali accompagnatori ed i giornalisti muniti di apposito permesso.

[Altea]

Le lampade ad olio illuminavano il giardino ma poi sentii dei rumori e tra i fiori di loto vidi il maestro Rovolin, stava forse meditando o pensando.."Maestro" sottovoce "Neppure voi dormite? Ho fatto un sogno orribile, Parotazmi era infilzato barbaramente su un palo nell' Isola e udii il rumore..il ringhio..di un animale..mai nessuno potrà vincere quel Torneo? Lo sento...quell' Isola è il Male".

[Guisgard]

Brindarono e poi finirono di cenare.
“Dovresti riposare un po'...” disse Elv a Gwen “... e poi devi preparare i tuoi bagagli, no? Se vuoi puoi usare la mia auto per andare a casa e prendere il tutto. Io intanto preparerò tutto per la partenza. E' fissata domattina presto.”

[Guisgard]

“E' così, altezza...” disse Rovolin ad Altea “... su quell'isola le forze del male hanno trovato il loro covo... andare a quel toreo è come sfidare la morte... lei è certa di volerci andare? Non ha paura?” Fissandola.

[Lady Gwen]

Dopo il brindisi, finimmo di cenare.
"No, c'è la mia macchina, qui fuori, andrò con quella. Oh beh, dunque? Domani vieni a prendermi, o dobbiamo vederci da qualche parte?"

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[Altea]

"Paura....ovvio ne ho, ma chi vive sopraffatto dalla paura è un vigliacco. La mia unica paura è di avere la peggio e lasciare il Regno in balia di se stesso..la mia vita è molto preziosa per questo. Magari uniti ad altri potremmo sconfiggere il Male...sapete di altri che potrebbero trovarsi a battersi..in pratica i miei avversari".

[Clio]

Ormai era inutile che dormissi.
Mi alzai e iniziai a preparare tutte le cose per la partenza.
Alla mattina ero pronta e mi diressi verso la nave.
L’avventura stava per cominciare.

[Guisgard]

"Si, ok..." disse Elv a Gwen "... verrò a prenderti io domattina, verso le 8.00... ok?" E la baciò. "A domani allora..." assaporando le sue labbra.

[Guisgard]

"Potrebbe essere un azzardo, altezza..." disse Rovolin ad Altea "... non sappiamo chi altri parteciperà... per ora faremo affidamento solo su noi stessi..."

[Altea]

"E' un azzardo ma tenteremo...voi siete un maestro straordinario, sia spirituale che in combattimento. Piuttosto come arriveremo all' Isola, ho già pronte due valige" perplessa guardando il mare.

[Lady Gwen]

"Va bene..." mormorai io, dimenticandomi di tutto all'istante nel momento in cui le sue labbra raggiungevano le mie.
"Alle 8.00..." sussurrai, baciandolo e non mi sarei mai più staccata.
"Dai, a domani, sennò non me ne vado più..." ridendo.
Lo baciai un'ultima volta e tornai a casa.
Una volta lì, preparai la valigia e la borsa con tutta l'attrezzatura, quando finii poi misi la sveglia alle 8.00 e mi coricai per riposare un po'.
Non sarebbe stato lo stesso, senza la sua presenza rassicurante accanto, ma dovevo solo resistere un paio d'ore... pensai, sorridendo.

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[Guisgard]

“Partiremo su una nave giunta appositamente dall'Isola del Drago, altezza.” Disse Rovolin ad Altea. “La partenza avverrà da Baias. Domattina alle ore 9.00. Non manca molto ormai...” fissandola.

[Guisgard]

Gwen tornò a casa e preparò tutto.
Poi si coricò e si addormentò.
La sveglia suonò all'ora giusta.
Era mattino.
Era il gran giorno.

[Guisgard]

Clio restò sveglia.
Riaddormentarsi sarebbe stato improbabile ora.
Così si preparò e giunto il mattino lasciò l'albergo, diretta al porto di Baias.
Da lì sarebbe salpata la nave diretta all'Isola del Drago.
Giunta al porto, la ragazza vide una moderna imbarcazione dall'aspetto decisamente strano.
Aveva a prua la testa di un grosso drago.
http://northminsterpcusa.org/we_are_northminster/dragon_boat_race_files/DragonBoat.jpg

[Nyoko]

Scoppiai a ridere e presi le bacchette.
"Ma come? Con tutto questo stile orientale, non conosci il giapponese?" ridendo per prenderlo un po' in giro ed iniziando a mangiare.

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[Altea]

"Già non manca molto, anche perchè dovremmo raggiungere Baias con una nave privata...hanno organizzato tutto bene per non dividerci...bene, la spada me la darete domattina prima di partire, cercherò di riposare un pò" feci un inchino e risalii nella mia camera.
Mi stesi e mi addormentai, dopo aver bevuto un infuso preparato da Samia per rilassarmi.

[Lady Gwen]

Alle otto in punto la sveglia suonò.
Subito mi alzai e mi preparai e mandai un sms di buongiorno ad Elv, mentre prendevo un caffè al volo.
Poi scesi giù, in strada, ad aspettarlo, poichè sarebbe arrivato da un momento all'altro.
Ero abbastanza emozionata all'idea di partire, non conoscevo il posto, ma immaginavo che sarebbe stato interessante soggiornare lì qualche giorno.
E poi, ero con Elv, sarebbe stato stupendo comunque, essendo con lui.

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