Visualizza versione completa : Accadde quel giorno
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Guisgard
05-12-2017, 01.56.30
“Sono in troppi là fuori...” disse Elv a Gwen “... dobbiamo andarcene, scappare... presto entreranno... ci linceranno... andiamo... l'uscita posteriore, dal cortile... presto!” E corse via portandosi Gwen dietro.
Lady Gwen
05-12-2017, 01.58.30
Guardai Elv, guardai la porta e non ebbi il tempo di dire che in effetti sì, era l'unica soluzione, chè lui mi afferrò per mano e mi trascinò via verso l'uscita posteriore.
"Dove possiamo andare adesso?" dissi ad alta voce, mentre correvamo.
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Un certo Tyssien venne ad aprirci, e ci scortò dentro.
Mi guardavo intorno, osservando attentamente varie caratteristiche di quell'edificio tanto singolare dove antico e moderno sembravano convivere di un'illusoria pace, che sembrava quasi avere un senso.
"L'hanno avvisato della nostra visita, signor Tyssien?" guardandolo di sfuggita.
Il suo sguardo su di noi era decisamente irritante, ma non lo diedi a vedere.
Effettivamente tutte e tre insieme facevamo una discreta scena, ma non era certo quello il motivo per cui volevamo essere ascoltato.
Sorrisi lievemente a quel suo offrirci qualcosa e farci accomodare.
"Ah, le direi qualcosa di forte considerando ciò che accade qua fuori, di così assurdo.." mormorai, guardando la finestra.
"Ma un caffè andrà benissimo, grazie.." sorridendo.
Guisgard
05-12-2017, 02.13.30
Gwen ed Elv raggiunsero l'uscita posteriore della casa, abbandonando l'edificio attraverso il cortile.
In strada la gente sembrava impazzita.
Tutti erano spaventati ed alcune persone sembravano preda di strani e violenti comportamenti.
L'aria era intrisa di quell'odore ora divenuto stucchevole ed insopportabile.
Come se tutti i profumi di tutti i fiori e di tutte le piante si fossero diffusi ovunque.
La polizia cercava di riportare la calma ed anche i vigili del fuoco intervennero, visto che diversi individui avevano causato più di un problema.
I due giovani raggiunsero il garage, entrarono e poi andarono via a bordo dell'auto di Elv.
Guisgard
05-12-2017, 02.13.54
Tyssen sorrise a Clio e poi chiese ad una segretaria di portare del caffè e qualche biscotto.
“Si, siamo stati avvertiti del vostro arrivo.” Disse alle tre. “Dopotutto voi ci avete telefonato.” Guardò la finestra. “Stamani sembra che i fiori e le piante vogliano riprodursi.” Ridendo. “Che buffo fenomeno.” Arrivò il caffè. “Allora, ditemi... in cosa possiamo esservi d'aiuto, dottoresse? Qui alla nostra Heros Robotica siamo a vostra disposizione.” Guardando le tre con una certa insistenza.
Lady Gwen
05-12-2017, 02.15.50
La gente era come impazzita e quell'odore era insopportabile.
"Aspetta, ma..." Mentre eravamo in macchina "Se quei fiori e quel profumo strano fossero la causa di quei comportamenti? Noi eravamo dentro e non ci è successo nulla, ma tutti quelli che erano fuori sono diventati strani, violenti, come impazziti... Non pensi anche tu?
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Guisgard
05-12-2017, 02.29.25
Elv guidava mentre sulla strada c'era caos, con gente impazzita, agitata e spaventata.
“Le piante...” disse guardando Gwen “... mi sembra assurdo... pensi che possano alterare la psiche della gente? Non so... non so più cosa pensare...”
Il cielo era sempre più cupo, grigio e di nuovo si udivano tuoni lontani.
“Dobbiamo trovare un posto dove andare...” guidando Elv.
Lady Gwen
05-12-2017, 02.35.56
"Io penso sia assolutamente così, non vedo altra spiegazione..."
Poi pensai ad un posto in cui andare.
"I miei avevano una casa in campagna, era dei miei nonni prima che morissero.
È nella campagna inoltrata, possiamo andare lì" proposi, con un'alzata di spalle.
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Mi sedetti insieme alle altre, e ascoltai Thyssen parlare dei fiori come se niente fosse. Diamine a me sembrava parecchio grave la situazione.
Presi il caffè e lo guardai.
"Abbiamo bisogno di aiuto per quanto riguarda alcuni comportamenti anomali di alcuni robot del Tecno Pancrazio, con chi possiamo parlare? È davvero importante..." gli spiegai.
Guisgard
05-12-2017, 02.50.25
“Indicami la strada.” Disse Elv a Gwen accelerando per raggiungere quanto prima la casa in campagna di lei.
Guisgard
05-12-2017, 02.51.36
Tyssen guardò Clio e le altre due.
"Beh, se così stanno le cose allora chiamerò il presidente delle nostre industrie, dottoresse..." disse "... attendete un attimo." Ed uscì.
"Il presidente..." mormorò Plates "... chi sarà mai?"
Lady Gwen
05-12-2017, 02.56.02
Diedi indicazioni ad Elv e proseguimmo a velocità sostenuta.
Uscimmo dalla periferia, abbandonando del tutto la città ed entrammo nella campagna.
Il cielo aveva sempre quelle strane sfumature fra il grigio, il blu ed il viola ed era molto inquietante.
Mi chiedevo cosa fosse a renderli così.
Colpa forse dell'imminente temporale che di nuovo minacciava di venir giù.
Ci inoltrammo parecchio, finché non raggiungemmo la casa.
"Eccola" indicandola.
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Guisgard
05-12-2017, 02.59.01
In fine Gwen ed Elv raggiunsero la casa in campagna.
Parcheggiarono davanti all'ingresso e scesero.
“E' isolata, ma almeno staremo tranquilli.” Disse.
Il cielo era di color argento ed anche qui c'erano petali ovunque, nell'aria ed a terra.
Entrarono e si chiusero dentro.
Elv provò ad accendere la tv ma le trasmissioni erano sempre instabili.
Annuii a Tyssen, lieta che avesse capito la gravità della situazione.
"La ringrazio della disponibilità..." con un sorriso cordiale.
Non troppo, prima che quello pensasse male, sembrava un animale in calore, diamine.
Poi mi voltai verso Plates "Ah, non saprei.." scuotendo il capo "Ma sono sicura che lo scopriremo presto, non ci resta che aspettare..".
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Lady Gwen
05-12-2017, 03.06.21
Annuii ad Elv e dopo aver parcheggiato, entrammo.
"Dio, quanto tempo che non entravo..." Mormorai pianissimo, quasi a me stessa.
Più di un anno, l'estate scorsa non eravamo potuti venire poiché papà aveva fatto gli straordinari in ufficio ed erano quasi due anni che non ci mettevo piede.
"E nemmeno i miei, è tutta impolverata e tenuta malissimo..." aggiunsi, con tristezza e rammarico, mentre vagavo per le stanze vuote.
C'erano tantissimi ricordi, in questa casa, lontani sì, ma non vaghi od offuscati, bensì vividi, come fossero successi il giorno prima.
La TV funzionava male, ovviamente.
"Comunque sì, non dovremmo trovarci male, qui" dissi poi.
Però, improvvisamente, mi venne un pensiero in testa.
Andai subito alla dispensa, aprendola in preda al panico, ma poi sospirai di sollievo.
"Menomale" tornando da Elv "Credo che i miei siano stati qui quest'estate, c'è del cibo in scatola, in dispensa... Almeno abbiamo da mangiare..."
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Guisgard
05-12-2017, 03.32.05
“Già, non ci resta che aspettare...” disse Debha.
“Speriamo possa aiutarci.” Plates scettica.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò un giovane uomo molto affascinante.
Bruno, dagli occhi azzurri e l'espressione sicura.
Le guardò e sorrise.
“Buongiorno, dottoresse.” Rivolto a Clio ed alle altre due belle scienziate.
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Guisgard
05-12-2017, 03.32.21
“Si, potremmo restare qui per diversi giorni...” disse Elv a Gwen “... da soli... isolati da tutto il resto... speriamo solo che quest'incubo finisca presto...” annuì “... ora riposati... altrimenti crollerai... farò io la guardia...” con la pistola in mano.
Lady Gwen
05-12-2017, 03.37.06
Sospirai e lo abbracciai.
"A me basta che ci sia tu..." dissi "Comunque, ti darò il cambio, poi... Altrimenti crollerai anche tu... A dopo..." lì baciai dolcemente e poi salii in camera degli ospiti.
Mi faceva uno strano effetto il pensiero di dormire nella mia stanza o in quella dei miei, anche se non sapevo perché.
In realtà, non realizzavo nemmeno di essere uscita da casa di Elv, dopo un intero anno.
Tossendo forte per la polvere, tolsi le coperte impolverate e ne presi altre più pulite da un cassetto, poi mi coricai e cercai di prendere sonno.
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Altea
05-12-2017, 08.40.05
Senza aspettarcelo l'uomo aggredi Hiss..sembrava un uomo indemoniato.."Hiss, che succede?".
Presi una pietra robusta e appuntita e avvicinandomi al fioraio urlai.."Lascia stare il mio uomo..maledetto" e lanciai un colpo ben assestato alla tempia dell' uomo e presi Hiss per mano.."Scappiamo. .ora si dobbiamo scappare..a casa mia senza farci notare" preoccupata fosse ferito nuovamente. ."Ti cacci sempre nei guai".
Sorrisi alle due dottoresse, fermandomi a guardarle per un momento.
Notai solo allora l’incredibile somiglianza che avevano con me, quegli occhi chiari, capelli biondi, anche se con tagli decisamente diversi tra loro.
In quel momento compresi il motivo per cui sia Goz che Tyssen ci guardavano come se la nostra vista avesse acceso le loro più segrete fantasie.
Non so perché mi ritrovai a fare quelle considerazioni, ma mi strapparono un sorrisetto divertito.
Quante probabilità c’erano che si ritrovasse tre dottoresse così simili in una situazione come quella?
Ad ogni modo, in quel momento avevo altro a cui pensare.
Mi era capitato più volte di aver avuto a che fare con la Hero Corporation per gli Antichi, quando avevamo fatto delle ricerche per studiarla e cercare punti deboli da poter sfruttare per i nostri boicottaggi.
Ma il servizio di sicurezza era davvero difficile da penetrare, e il tutto era avvolto in una coltre di mistero, che mi rendeva incredibilmente curiosa in quel momento.
Stavamo per incontrare il presidente, nientemeno.
Oh, alcuni dei miei avrebbero dato chissà cosa per essere al mio posto.
“Sì..” annuii alla mia collega “Speriamo che sappia aiutarci, o cmq indirizzarci verso qualcuno che abbia le risposte giuste!”.
Sempre che non ci sia direttamente la Hero Corporation dietro questi guasti…
Mi ritrovai a pensare, anche se forse loro avevano più da perdere che da guadagnare da tutto quello.
Nulla, tuttavia, andava tralasciato. Senza contare che io ero la prima a voler comprendere quanto quella situazione potesse essere utile per la causa.
Ero immersa in quei pensieri, quando il presidente della Hero Corporation arrivò, e io mi alzai per andarlo a salutare.
“Buongiorno…” porgendogli la mano “Clio Marbrè” mi presentai “Grazie di averci ricevuto…” con un sorriso, mentre il mio sguardo percorreva tutto il suo corpo, fino a fissarsi in quel occhi così azzurri, intensi.
Beh, dovevo ammettere che non l’avevo per niente immaginato in quel modo, il presidente.
Oh, interessante…
Questo diceva il mio sguardo che non l’aveva mai lasciato, e a giudicare dalla rapida occhiata che scambiai con le altre due, non ero l’unica di quell’avviso.
E la cosa si faceva sempre più intrigante.
Clio!!
Quella voce mi riportò all’ordine, imponendomi di concentrarmi sul lavoro e non sul piacere che i miei occhi andavano cercando.
Residuo di quei pensieri impertinenti, un sorrisetto leggero, che svanì subito mentre cercavo la compostezza professionale che per un momento mi era sfuggita per colpa di quegli occhi azzurri… e non solo.
Guisgard
05-12-2017, 17.58.36
Quel bacio dolce e lieve, poi Gwen salì in camera per riposare.
La stanza era impolverata ma una delle finestre era socchiusa e quin non c'era puzza di chiuso.
Fuori continuava quella pioggia di petali profumati che rendevano il cielo grigio screziato di bagliori dalle mille cromature.
Guisgard
05-12-2017, 18.04.29
La pietra di Altea ferì mortalmente il fioraio alla tempia, facendolo cadere pesantemente a terra.
Poi la scrittrice prese Hiss e andarono verso il cottage, dove si chiusero bene dentro per sfuggire ad altri episodi simili.
"Roba da matti..." disse Hiss una volta in casa "... quel fioraio sembrava come impazzito di colpo... ma che diavolo gli era successo?"
Altea
05-12-2017, 18.13.22
Vidi l' uomo a terra esamine, morto, ma non vi era tempo per pensare.
Presto raggiungemmo il cottage e ci chiudemmo a chiave e mi sedetti pesantemente sul divano.."Mai in vita mia avrei pensato di dover uccidere un uomo...ma ho dovuto farlo..o ti avrebbe ucciso lui, il Signore mi perdoni" sospirando.."Non so nemmeno io...se fosse già in principio una persona negativa e fingeva di essere buono o se è stato colto da un raptus improvviso...il suo volto...sembrava uno spirito...eppure prima stava dicendo cose giuste, sensate.." mi alzai e abbracciai forte Hiss..."Dobbiamo scoprire che sta succedendo, non possiamo andare alla polizia...mi direbbero sono un' assassina...ma aveva una furia disumana..piuttosto stai bene?" baciandolo sulle labbra.
Lady Gwen
05-12-2017, 18.14.32
Dalla finestra vedevo ancora quei petali cadere giù, col loro nefasto effetto sulla gente e gli animali.
Non riuscivo ad immaginare lo sfacelo che doveva esserci lì fuori, mentre noi qui eravamo lontani da tutto e tutti, al sicuro, o almeno lo speravo.
Era strano inoltre pensare al fatto di essere qui, in una casa della mia famiglia, insieme ad Elv.
Ma era una bella sensazione, dopotutto.
A quel punto, chiusi gli occhi e cercai di dormire.
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Guisgard
05-12-2017, 18.30.27
“Molto lieta, Keyra Plates...” disse la dottoressa.
“Molto piacere, Lisday Debha.” L'altra.
“Il piacere è tutto mio, dottoresse...” sorridendo il presidente della Hero Robotica “... Icarius Hero.” Presentandosi a Clio ed alle altre due. “Prego.” Facendo segno di seguirlo.
Arrivarono in un grande ufficio, arredato con gusto, dove lui le invitò ad accomodarsi.
“Bene...” sedendosi lui dietro una scrivania “... tre brillanti dottoresse, magari sorelle” divertito “che giungono a farci visita. Nell'attendervi ho guardato un po' i vostri curriculum e devo dire siete molto apprezzate nell'ambiente scientifico e meccanico.” Guardandole. “Come posso soddisfare le vostre richieste, dottoresse?”
Guisgard
05-12-2017, 18.41.35
“Non avevi scelta, dovevi colpirlo o lui avrebbe ucciso me.” Disse Hiss ad Altea cercando di calmarla.
Accese la tv ma le trasmissioni erano sempre disturbate.
“Al diavolo!” Imprecò. “Che diavolo sta succedendo?” Guardando verso la finestra, dove quei petali volteggiavano infiniti.
Poi Altea gli si avvicinò chiedendogli come si sentisse e lo baciò.
Lui allora la strinse e rispose a quel bacio con l'ardore caldo ed umido delle sue labbra, giocando con la sua lingua su quella di lei.
Era il miglior modo per dirle che stava bene.
Guisgard
05-12-2017, 18.41.50
Gwen si addormentò.
Quel luogo era tranquillo, sicuro e finalmente poteva riposare.
Ma poco dopo che ebbe chiuso gli occhi, un tonfo sordo proveniente dal basso la svegliò di colpo.
Poi sentì dei passi incerti sulle scale.
Ci presentammo al presidente, e lo seguimmo nel suo grande ufficio.
Non se la passava affatto male, accidenti.
Mi accomodai e lo guardai dietro la scrivania, scrutandolo forse lievemente più del dovuto.
Sorrisi appena a quelle sue parole, si era addirittura documentato su di noi, nientemeno.
Ah, quanto avrei voluto poter leggere i suoi pensieri mentre ci fissava.
Chissà, magari li avrei trovati interessanti.
Molto interessanti…
Un lieve sorrisetto beffardo comparve e scomparve sul mio viso.
“Immagino avrà sentito di quanto accaduto ieri all’arena del Tecno Pancrazio, dove un robot è impazzito…” guardandolo in quegli occhi così azzurri e intensi.
Così, gli raccontai per filo e per segno quanto era successo, le nostre incredibili scoperte.
“Voi siete l’unico che può aiutarci a dissipare questo mistero, signor Hero..” sostenendo il suo sguardo.
Altea
05-12-2017, 18.45.13
Quel suo bacio. .un messaggio che solo noi potevamo capire.."Vedo stai bene...che dici se ci rintaniamo qui..avevamo interrotto qualcosa?" con sguardo malizioso. Avevo bisogno del suo calore, amore e speravo nulla fosse accaduto di nuovo.
Guisgard
05-12-2017, 18.54.29
Icarius ascoltò con attenzione Clio, sostenendo il suo sguardo e quelli delle altre due dottoresse.
“Si, ho sentito qualcosina, ma non tutto...” disse infine “... purtroppo è da ieri che abbiamo problemi con le trasmissioni... persino i cellulari ed i pc sono instabili... ma ditemi... in che modo posso aiutarvi? Qui noi non possiamo sapere in che modo le manutenzioni dei robot vengono poi effettuate dai proprietari...” guardando le tre dottoresse.
Guisgard
05-12-2017, 18.54.43
Quel bacio durò a lungo, incatenando le loro labbra e le loro lingue in quell'attimo di ardente passione.
Poi a quelle parole di Altea lui la fissò negli occhi.
E per tutta risposta le accarezzò la bocca e poi la sua mano scese nella maglia di lei, fino a raggiungere il suo reggiseno di pizzo.
Lady Gwen
05-12-2017, 19.08.34
Dormivo placidamente, tranquilla, finché sobbalzai sentendo un tonfo.
Poi, passi incerti su per le scale.
Subito scattai in piedi e mi avvicinai alla porta poggiandoci sopra l'orecchio per capire che stesse succedendo.
E se Elv fosse stato in pericolo?
Magari qualcuno che era riuscito ad entrare ora stava salendo e avrebbe fatto del male a me e a lui.
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Altea
05-12-2017, 19.46.54
Il tocco della sua mano suadente, calda che scivolava fino al reggiseno di pizzo.
Mi tramorti' e sospirai di piacere socchiudendo gli occhi..."Lo so che sai sorprendermi..fallo".
Lo guardavo attentamente.
Anche loro avevano avuto problemi di connessione? Possibile?
Ero perplessa, la cosa dunque era più complicata di quanto potesse sembrare.
Ci chiede come potesse aiutarci, e io non smisi di osservarlo.
"Beh, ma nessuno come voi conosce quei robot, speravamo che analizzando i dati in nostro possesso poteste essere in grado di capire di più su quanto successo, dopotutto è qualcosa di davvero insolito, un robot che sogna sembra fantascienza pura..." sorridendo appena "Potete far portare qui i robot, o seguirci all'arena, e aiutarci a far luce su questo mistero... dopotutto, se si spargerà la voce che ci sono in giro robot assassini fuori controllo, sarebbe un danno per i vostri affari, non credete?" sorridendo mentre scrutavo la sua espressione.
Guisgard
06-12-2017, 01.07.18
Quei passi.
Lenti, quasi trascinati sulle scale si avvicinavano sempre di più.
Inesorabilmente.
Alcuni istanti dopo Gwen dal suo letto vide la maniglia della porta girare.
Qualcuno stava per entrare nella stanza.
Un colpo di vento aprì la finestra socchiusa, facendo volteggiare nella camera un petalo.
Guisgard
06-12-2017, 01.07.30
Hiss guardò Altea negli occhi.
“Il mondo sembra stia impazzendo” disse lui cominciando a sollevare la maglietta di lei e scoprendone il reggiseno di pizzo “e noi siamo qui a fuggire da tutto e tutti...” accarezzandole la scollatura.
Guisgard
06-12-2017, 01.07.46
Icarius ascoltò Clio.
Poi prese alcuni fogli.
“Questi sono i test effettuati su tutti i robot usciti dalle nostre industrie...” disse mostrandoli a lei ed alle altre due dottoresse “... vengono regolarmente eseguiti su ognuno dei prototipi. E come potete vedere voi stesse, dottoresse, ogni robot omologato presentava un funzionamento perfetto. Quindi mi sembra ovvio che la Hero Robotica non ha nessun tupi di responsabilità.” Con tono sicuro.
Lady Gwen
06-12-2017, 01.12.03
Erano passi trascinati, lenti.
Mi si gelò il sangue vedendo la maniglia abbassarsi.
Intanto, un petalo era entrato dalla finestra e infatti mi affrettati a chiuderla.
Poi rimasi lì, immobile, a guardare la porta, sperando che fosse Elv.
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Guisgard
06-12-2017, 01.19.32
La maniglia girò piano e dopo un istante la porta si aprì.
Allora Gwen vide qualcuno entrare.
Era Elv e la guardava con occhi indefiniti, vuoti, grandi.
Allora prese ad avvicinarsi al letto.
Sembrava diverso, quasi uno zombie.
Si avvicinava lentamente.
Aveva lo stesso sguardo e lo stesso pallore della ragazzina che Gwen aveva visto dallo spioncino.
Lady Gwen
06-12-2017, 01.22.53
Già.
Era Elv.
Ma solo il suo involucro. Lui non c'era più.
Non c'era più in quegli occhi vacui e quel pallore terreo e mortifero, non c'era più in quell'incedere lento quasi da zombie.
Rimasi immobile paralizzata dalla paura ed iniziai a piangere silenziosamente, mentre l'unico rumore era l'ululato del vento oltre la finestra chiusa.
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Guardai tutte le carte che ci porgeva, insieme anche con le altre due, e poi guardai lievemente perplessa Icarius.
Veramente? Veramente non aveva capito nulla di quanto gli avevamo detto?
Beh, pensai con un sorriso, potevo scusarlo, dopotutto anche io continuavo a distrarmi mentre lo guardavo.
Clio, su!!
Sospirai lievemente per scacciare quel pensiero, e alzai la testa dal foglio per fissare intensamente gli occhi azzurri di Icarius.
"Mi perdoni, signor Hero, non mi devo essere espressa bene..." posando il foglio sul tavolo.
"Non siamo qui per accusarla, sappiamo benissimo che la Hero Corporation non c'entra nulla..." spiegai "Siamo qui per chiedere il vostro aiuto, perchè ci sono dei robot impazziti, che evidentemente o qualcuno sta manovrando per creare il panico, o hanno qualche malfunzionamento di cui nemmeno voi siete a conoscenza... " spiegai.
"Si tratta di robot assassini, signor Hero, la prego, ci dia una mano a capire che diavolo sta succedendo... nessuno oltre lei può farlo..." con gli occhi imploranti e la voce dolce.
Guisgard
06-12-2017, 01.28.15
Elv si avvicinava piano al letto.
Allora Gwen si accorse che lui stringeva qualcosa in mano.
Era un coltello.
Voleva ucciderla.
Alzò la mano per colpirla.
Che anche lui fosse impazzito?
Guisgard
06-12-2017, 01.31.38
“Si, voi forse potete aiutarci...” disse Debha ad Icarius, facendo eco alle parole di Clio.
“Quei robot sono come impazziti...” Plates.
“Eh, se continuate a guardarmi così voi tre...” fece lui “... finirà che mi convincerete di tutto e del contrario di tutto...” sorridendo.
Poi squillò il telefono interno e lui rispose.
Lady Gwen
06-12-2017, 01.31.39
Aveva qualcosa in mano...
Vidi un luccichio, un bagliore.
Un coltello.
Lo stesso coltello che un attimo dopo alzò per colpirmi.
Allora, urlai.
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Guisgard
06-12-2017, 01.34.34
Gwen urlò.
Urlò forte.
Ma gli occhi di Elv non riacquistarono colore, né calore.
Allora lui colpì.
Colpì e ferì la ragazza ad un braccio.
La manica divenne di un rosso vivo per il sangue causato dal taglio.
Non era un sogno.
Nel sogno non si sente dolore, mentre Gwen sentì il suo braccio ardere per quel taglio.
Le mie due colleghe mi danno manforte, cercando di convincere il signor Hero ad aiutarci in quella nostra strana e folle indagine sui sentimenti dei robot.
Possibile che ne avessero?
Possibile che davvero si stessero evolvendo?
O c'era qualcosa dietro, qualcuno per dirlo meglio...
Notai il suo sguardo, il suo sorriso mentre ci guardava.
Oh anche lui evidentemente era vittima di quelle fantasie che suscitavamo noi tre insieme, che strana combinazione.
Sorrisi, un sorrisetto malizioso mentre scambiavo una rapida occhiata con le altre due.
"Oh stia attento signor Hero..." con tono caldo, complice e vagamente malizioso "Se dice così potremmo approfittarcene...".
Guisgard
06-12-2017, 01.42.52
Icarius mise giù il telefono.
Le trasmissioni erano ancora instabili.
“Ah, ecco...” disse guardando Clio e sorridendo alle sue parole “... è una minaccia o una promessa?” Sarcastico e un tantino malizioso.
Debha e Plates risero.
Lady Gwen
06-12-2017, 01.44.55
Urlai ancora, un urlo lacerante e straziato, non solo per il mio braccio sanguinante e ferito, quello era poca cosa, ma per quello che credevo fosse l'uomo con cui avrei condiviso ogni istante della mia vita e che ora si stava rivelando il mio assassino, dopo essere stato il mio carceriere.
Mi accasciai a terra, sanguinante, tremante, in lacrime per la mia vita che si era conclusa nel modo più atroce che si potesse immaginare.
Uccisa dall'uomo che si amava.
Ma cosa mi sarei dovuta aspettare?
Nulla di diverso dall'uomo che mi aveva rapita, anche se ora non c'era lui in quegli occhi, quei bellissimi occhi neri che mi avevano catturata dal primo istante e che ora mi guardavano morire.
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Guisgard
06-12-2017, 01.48.51
Gwen si accasciò ma un attimo dopo finì per cadere dal letto, ritrovandosi a terra.
Aveva sporcato non solo il suo vestito, ma anche le lenzuola di sangue.
Elv era in piedi davanti a lei, con quel pugnale in mano.
La fissava senza dire nulla.
La ragazza era contro la parete e sopra di lei c'era la finestra aperta.
Lui si avvicinò ed allungò la mano sopra la sua testa.
Guardai Icarius rispondere al telefono, e poi metterlo giù a causa delle trasmissioni ancora instabili.
Che strano... mi ritrovai a pensare.
Persino lì avevano problemi di connessione?
Eravamo così dipendenti da quegli aggeggi, che immaginavo quanto sarebbe stato devastante un balck out del genere.
Ma ero troppo distratta da quegli occhi per pensarci, dal modo in cui si specchiavano nei miei.
Sorrisi a quelle sue parole, un sorrisetto malizioso e complice.
"Chissà..." risposi, sporgendomi lievemente verso di lui, e sostenendo il suo tono.
Restai poi a guardarlo per un lungo istante e lo stesso fecero le due accanto a me.
"Allora, signor Hero.... ci aiuterà?" chiesi infine, speranzosa.
Guisgard
06-12-2017, 01.55.57
“Eh, come detto...” disse Icarius guardando Clio e poi le altre due belle dottoresse “... potrei dirvi di no?” Sorridendo e fingendo di sospirare. “Allora ditemi... cosa posso fare per voi?” Fissandole.
Lady Gwen
06-12-2017, 01.58.37
Sentivo il pavimento freddo sotto di me, il dolore era forte, sentivo il rimbombo del cuore e il pulsare del sangue nelle orecchie, la vista mi si stava appannando, sia per le lacrime che per il dolore bruciante che mi stava consumando.
Vidi di sfuggita che allungava una mano.
Di sicuro per infliggere il colpo di grazia.
Era quello che speravo, ormai.
Fu allora che udii un sibilo roco, grottesco e cavernoso, tanto che stentai a credere che fosse la mia voce.
"Elv..."
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Guisgard
06-12-2017, 02.03.33
La mano di Elv era sopra la testa di Gwen.
Forse ad una ventina di centimetri.
Ma non si posò su di lei.
Raggiunse la finestra e la chiuse.
“Gwen...” disse con voce afona.
Lady Gwen
06-12-2017, 02.08.56
Non mi aveva toccata, almeno non credevo.
Avevo sentito un rumore in lontananza sopra la mia testa, quel pulsare nelle orecchie non mi faceva sentire altro.
Mi sentivo intontita, quasi sul punto di perdere i sensi e sentivo il sangue fluire ancora copiosamente dalle vene del braccio imbrattando tutto il pavimento, che si era fatto denso e caldo.
Disse il mio nome e decisi che, se proprio stavo per morire, non volevo farlo senza prima avergli detto una cosa.
Perché sì, per me valeva ancora, nonostante tutto.
Forse lui non l'avrebbe nemmeno sentita, magari era impazzito del tutto, come gli altri e le mie erano solo parole al vento.
Ma valeva tentare.
"Ti amo, Elv..."
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Lo guardai e sorrisi, benché sapessi che stesse solo reggendo il gioco ma probabilmente non sospirava davvero in quel modo.
"Beh, vorrei che vedesse i risultati dei test che abbiamo fatto sul Gutalax, il primo robot che è impazzito.." porgendoglieli.
Mentre li osservava continuai.
"Nel frattempo anche altri robot sono impazziti, manifestando comportamenti crudeli, come li ha definiti il tecnico Hansiner, è lui che ci ha consigliato di venire da lei..." spiegai "Vorrei che vedesse i robot, ad ogni modo.." ribadii.
Guisgard
06-12-2017, 02.24.05
Quelle parole di Gwen.
Che forse si persero nel silenzio della stanza.
Elv chiuse la finestra e tornò a guardarla.
Stavolta i suoi occhi erano di nuovo vivi.
“Gwen...” disse “... Gwen, mi senti? Come stai? Mi capisci?”
Guisgard
06-12-2017, 02.24.18
Icarius annuì a Clio e cominciò a guardare i test sui robot.
“In effetti sono strani, anomali...” disse “... non credo di aver mai visto dati simili... si... darò un'occhiata ai robot, dottoressa...”
“Benissimo!” Esclamò Plates.
Lady Gwen
06-12-2017, 02.28.09
Non sentii nulla e chiusi gli occhi, mentre ormai l'aria nei miei polmoni era sempre più flebile e sentivo le forze venir meno.
Non mi importava se avesse recepito le mie parole, non mi importava di nulla.
Di cosa ti può importare, mentre stai morendo?
Di nulla, tanto stai lasciando tutto, sia le cose a cui tieni sia quelle a cui non tieni.
Come me ora.
Mi giunsero delle parole ovattate che non capii.
Forse era lui, ma non riuscivo a sentirlo.
Provai a parlare, ma mi uscirono solo dei gorgoglii e dei rantoli confusi e incomprensibili.
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Anche Icarius parve d'accordo con le nostre perplessità, e convenne che quelli erano dati estremamente assurdi.
Sorrisi, quando concordò sul fatto che dovesse vedere i robot.
"Benissimo, vuole seguirci all'Arena Fap?" gli chiesi "O preferisce far trasportare qui i robot difettosi?".
Guisgard
06-12-2017, 02.48.14
“Gwen...” disse Elv “... Gwen... mi senti ora? Mi riesci a sentire? Gwen, ti prego... rispondi!”
Guisgard
06-12-2017, 02.48.27
“Verrò con voi, dottoresse.” Disse Icarius a Clio. “Se poi sarà il caso porteremo qui i robot difettosi. Immagino siate giunte con un'auto, giusto? Possiamo andare anche adesso.” Sorridendo.
Lady Gwen
06-12-2017, 02.51.26
Le frasi erano un po' più forti, adesso.
Stavano iniziando a sfondare la barriera pulsante nelle mie orecchie.
Sembrava la sua voce di Elv.
Ma perché?
Non mi aveva uccisa?
Era strano.
"Elv..." sussurrai pianissimo.
Forse mi ero pure immaginata, di averlo sussurrato.
"A-aiuta...mi..."
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"Sì, con la mia auto.." specificai "Benissimo, sarà un piacere averla a bordo..." lanciandogli un'occhiata su tutto il corpo.
Così mi alzai e lo condussi alla mia auto, per poi partire alla volta dell'Arena Fap.
Guisgard
06-12-2017, 03.15.54
Elv prese Gwen e la strinse forte a sé.
“Non era colpa tua...” disse “... la finestra era aperta... quei fiori... ora è passato... è passato...”
Guisgard
06-12-2017, 03.16.07
Icarius ricambiò lo sguardo di Clio ed i suoi occhi scesero su tutto il corpo della bella dottoressa.
I quattro lasciarono l'edificio e raggiunsero l'auto.
Partirono così verso il centro cittadino.
“Come mai” disse Icarius alle tre “tre belle donne decidono di offrire la loro vita alla scienza?”
Lady Gwen
06-12-2017, 03.21.51
Sentii... Qualcosa.
Qualcosa di caldo, confortevole.
Come due braccia che mi sollevavano.
Mi stringevano.
A questo proposito...
Lanciai un urlo per il braccio compresso nella stretta, che mi inondò di dolore come un defibrillatore che rianima un corpo morto.
Sentii altre parole confuse.
Colpa mia?
Di cosa?
Era successo qualcosa?
Forse mentre ero morta, e non me ne ero accorta.
Ad ogni modo,era passato.
Almeno, così diceva lui.
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Guisgard
06-12-2017, 04.30.34
L'urlo di Gwen ed Elv vide il suo braccio ferito.
“Aspetta...” disse, per poi prendere un fazzoletto e fasciarle il braccio ferito “... ecco... tamponerà... ma va disinfettato...” guardò la ragazza “... come stai? Meglio? E' tutta colpa delle piante...” indicando la finestra ora chiusa “... le piante oltre ai petali rilasciano una qualche sostanza allucinogena, o comunque qualcosa di simile... tu eri sotto l'effetto di queste sostanze... hai cercato di uccidermi... ma ovvio non eri in te... comunque le piante non credo siano il centro di tutta questa storia... come gli animali prima e gli apparecchi elettronici poi, anche le piante sembrano come essere impazzite... è tutto così assurdo...”
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Lady Gwen
06-12-2017, 04.43.11
Sentii il dolore che poco a poco si calmava e recuperavo me stessa.
Cosa?
Ucciderlo?
No.
Non era successo nulla di ciò.
"Io... Eri tu che sei venuto qui e hai cercato di uccidermi!" dissi a voce alta, poi indicai il braccio "Il coltello è ancora lì, sul pavimento!"
Questa era proprio bella.
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Altea
06-12-2017, 22.05.47
Lentamente, con quel suo intercedere suadente, alzò la maglietta e sentii le dita sicure sfiorare la scollatura sul seno, il cuore palpitava forte e forse lui avrebbe sentito quel battito nelle mani che senza titubanze amavano il mio corpo.
Tolsi la maglietta e la gettai sulla sedia e iniziai a sbottonare la camicia sua e accarezzai il suo petto, ricambiando in modo perfetto il suo gesto.
La testa si inclinò leggermente e ricambiai il suo sguardo chiaro, azzurro..perfettamente cristallino reso ancora più bello da quel momento di passione..sintonie di sguardi tra noi... risposi lentamente alle sue parole avvicinando il mio volto al suo senza distogliere lo sguardo.."Si, il mondo sta impazzendo o forse era già impazzito prima, non te ne eri accorto? E ora...vuoi uscire a sistemarlo o vuoi rimanere qui, riempiendolo del nostro incondizionato Amore?" e non staccai il mio sguardo dal suo.
http://img22.dreamies.de/img/317/b/w8tf972d77o.jpg
Guidando potevo solo guardarlo di sottecchi divertita.
“In realtà io non sono una scinenziata...” sorridendo, dato che molti facevano lo stesso errore.
“Sono docente di Storia Antica, ma la mia prestazione è sopratutto sulle tecniche di combattimento antico..” spiegai con un sorriso “Per questo quelli del tecno pancrazio si avvalgono spesso della mia consulenza...” sorridendo.
“Quanto al perché, beh.... ci sono cose a cui vale la pena affidare la vita, non crede?”.
Guisgard
07-12-2017, 01.19.06
Icarius guardò sorpreso Clio.
"Questa poi..." disse sorridendo "... un'esperta del combattimento... non l'avrei mai detto... beh, meglio stia zitto, non vorrei dire banalità... pessima mossa davanti a tre belle studiose..." guardando lei e le altre due.
Lo guardai e sorrisi.
“Al contrario, perché non ci racconta qualcosa della Hero Robotica?” Guardandolo sorridendo “È molto giovane per essere il presidente di un’azienda tanto prestigiosa...” Incuriosita.
Guisgard
07-12-2017, 01.22.46
"Infatti..." disse Elv a Gwen, raccogliendo il coltello insanginato "... mi hai aggredito con questo... forse l'avrai preso inconsciamente dalla cucina... eri del tutto sotto l'effetto di qualche sostanza allucinogena... fortuna che sono riuscito a farti tornare in te... forse è stato per via del taglio... avrai perso attraverso il sangue ossigeno infetto..."
Guisgard
07-12-2017, 01.27.22
Hiss sorrise appena a quelle parole di Altea, mentre lei gli accarezzava il petto scoperto.
“Salvare il mondo...” disse lui, toccandole piano i seni nudi “... mi credi dunque un eroe?” Sfiorandole lentamente i capezzoli divenuti sporgenti e dritti.
Carezze sensuali che con le dita disegnavano la perfetta forma di quei seni.
“Hai dei seni bellissimi...” sussurrò avvolgendo quei seni con le sue dita affusolate “... vorrei essere un pittore per dipingerli...” rise piano “... sai, si dice che i grandi maestri dopo aver ritratto le loro modelle poi si attardassero con loro a letto...”
Lady Gwen
07-12-2017, 01.27.34
Lo guardai stranita, sconvolta, senza parole.
Avevo rischiato di morire per mano sua e lui ora se ne usciva con questa teoria assurda?
"Vattene" sussurrai piano, allontanandomi e stringendo forte un cuscino "Vattene da questa stanza, da questa casa e lasciami sola, non tornare" mormorai piangendo e nascondendo il viso nel cuscino.
Fu in quell'esatto istante che capii che, forse, sarebbe stato meglio morire.
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Guisgard
07-12-2017, 01.30.30
Icarius rise.
“Ah, ecco...” disse a Clio “... davvero volete vi annoi con la storia professionale della mia vita?”
“Suvvia, è vero ciò che dice la dottoressa Clio...” Plates “... non negherà che è piuttosto giovane per essere il capo di un'azienda così importante, no?”
“Chissà...” Icarius divertito “... magari sono un brillante raccomandato...”
“Non lo direbbe mai.” Ironica Debha.
“Ah, no?” Fissandola Icarius. “Eppure la storia è piena di famosi raccomandati... Agamennone, D'Artagnan, tanto per fare un paio di nomi illustri.” Sarcastico.
Guisgard
07-12-2017, 01.32.59
Elv guardò Gwen stupito.
“Gwen...” disse “... credi davvero che volessi ucciderti? Che avrei inventato una storia simile? Se avessi voluto ucciderti davvero allora perchè mi sarei fermato? Se fossi stato davvero armato per quale motivo ti avrei risparmiata? Siamo soli nel bel mezzo della campagna, il modo migliore per sopprimerti se avessi voluto...”
Lady Gwen
07-12-2017, 01.38.19
"Io non credo nulla, maledizione! Credo solo al fatto che che non hai impiegato nemmeno un solo, maledetto istante a pensare che forse quello sotto effetti allucinatori eri tu, caro ragazzo, che sei venuto qui, nella mia stanza, in casa mia, con quel maledetto coltello e uno sguardo da zombie allucinato e mi hai colpita, questo credo!" sbottai tutto d'un fiato, urlando e sfogando tutta la rabbia che avevo dentro.
"Sopprimermi poi, sono un essere umano, dannazione, non un cavallo azzoppato!" continuai, urlando ancora.
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Lo guardavo di tanto in tanto mentre guidavo.
Quegli occhioni azzurri erano intriganti, e tutto in quel ragazzo mi incuriosiva, dovevo ammetterlo.
Risi piano, e Plates venne in mio aiuto, incalzandolo.
“Oh andiamo... vuole negare a queste tre povere fanciulle il piacere di veder soddisfatta la propria curiosità?” Con un’aria fintamente imbronciata.
“Non si fa..” con lo stesso tono e lo sguardo che si era fatto intenso nel suo.
Guisgard
07-12-2017, 01.45.05
Elv guardò Gwen mentre sfogava paura e frustrazione, dubbi e rabbia.
Ascoltò le sue parole, poi senza dire nulla si avviò verso la porta.
“Hai ragione, è casa tua e l'estraneo sono io...” disse “... meglio vada via, ti sentirai più al sicuro... dopo chiudi bene le porte... sarai più tranquilla da sola...” ed uscì dalla stanza.
Fece le scale velocemente ed abbandonò la casa, avviandosi a piedi nella campagna desolata, sotto un cielo cupo, irreale ed inquietante.
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Guisgard
07-12-2017, 01.47.22
“Eh, dubito voi tre siate delle povere fanciulle indifese...” disse divertito Icarius a Clio “... anzi, avete tutte le armi per far sentire me indifeso...” ridendo piano.
“Si?” Plates.
“Dite di no?” Facendole l'occhiolino lui.
Lo guardai sorridendo, intensamente.
“Chissà....” con tono complice e vagamente misterioso.
“Si?” divertita io “Oh e quali sono queste armi, sentiamo?” Con tono vagamente malizioso, mentre il mio sguardo accarezzava tutta la sua figura.
Lady Gwen
07-12-2017, 02.00.59
Dopo tutte quelle parole, la mia rabbia, giustificata ovviamente, dopo la mia disperazione per non riuscire a fargli capire che era lui quello in stato allucinatorio, semplicemente si alzò e se ne andò.
Senza nemmeno una maledetta parola su quanto avevo detto.
Niente.
Sentii i suoi passi nelle scale, poi la porta d'ingresso che si chiudeva, ma non sentii il rombo del motore.
Restai ancora in ascolto, ma nulla, finché non mi accovacciai completamente sotto le coperte continuando a piangere accorata.
La sola idea di perderlo mi faceva pensare che, forse, l'ipotesi di togliere il fazzoletto e lasciar fluire liberamente il sangue dalle vene del mio avambraccio non era poi così male, magari aiutata da una vasca di acqua calda.
Fu infatti quello che feci.
Mi alzai, con le gambe che tremavano, riempii la vasca del bagno accanto di acqua calda e mi immersi.
Poi, tolsi il fazzoletto dal braccio ed immersi anche quello, mentre da un punto ancora aperto della ferita quel liquido semidenso e caldo come quell'acqua riprendeva ad uscire fuori.
Sentivo poco a poco le forze abbandonarmi, mentre il sangue scorreva macchiando l'acqua e le lacrime scorrevano rigandomi il viso, ma non era un brutto modo di morire, era confortevole, morbido, quasi rilassante.
Chissà se sarebbe tornato, magari proprio in tempo prima dell'irreparabile, oppure sarebbe sparito per sempre lasciandomi qui, al mio epilogo nella vasca da bagno.
Chi poteva saperlo.
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Guisgard
07-12-2017, 02.01.52
Icarius sorrise senza dire nulla.
Poi come risposta cominciò ad accarezzare con lo sguardo tutta la figura di Clio.
Uno sguardo che scivolò lento e sensuale su tutto il corpo della bionda ed affascinante studiosa.
Guisgard
07-12-2017, 02.07.06
L'acqua calda, il torpore del sonno e della debolezza, la vasca che si tingeva piano di rosso.
Gwen sentiva le forze abbandonarla lentamente.
Poi ad un tratto sentì qualcosa.
Delle voci giungere dal pianterreno.
Qualcuno stava parlando.
Lady Gwen
07-12-2017, 02.10.53
Cercavo di tenere gli occhi aperti, per guardare quel rosso che quasi si confondeva coi miei capelli, ormai anche loro bagnati e sulle cui ciocche il rame naturale si mischiava al rosso scarlatto del sangue, ma sentivo di dovermi abbandonare completamente a quel torpore.
Era allettante, seducente, mi attraeva a sè con la sua voce di seta ed io lo seguivo, chiudendo gli occhi.
Sentii delle voci giungere dal pianterreno, ma la voce del torpore del sonno era più forte, più suadente e convincente ed io ormai avrei continuato a seguirne il richiamo.
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Guisgard
07-12-2017, 02.16.20
Quelle voci non scossero più di tanto Gwen, che si abbandonò completamente a quel lento torpore.
Poi tutto si fece buio.
Lady Gwen
07-12-2017, 02.19.48
La voce del torpore offuscò completamente le altre, che non mi raggiunsero più, forse rassegnandosi alla superiorità dell'altra.
Poi, poco a poco, strisciando serpentifero e sibillino, il buio.
Con la sua comprensione, la sua accoglienza e la sua equità.
Sì perché era nel buio e nell'oscurità che eravamo tutti uguali, senza distinzioni, ed era un bel pensiero, per essere l'ultimo.
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Quello sguardo.
C'era qualcosa in quello sguardo che sembrava arrivarmi dentro, sembrava sapermi leggere nell'anima, in quel momento avevo come l'espressione distinta e chiara che nessuno mai mi avesse guardato in quel modo.
Diamine, che senso aveva pensare una cosa del genere di un estraneo.
Sì, era bello e quello sguardo era davvero il più bello che avessi mai visto.
Però...
Stavo per dire a me stessa che esageravo, che mi suggestionavo, quando iniziò a guardarmi in quel modo, quasi ipnotizzandomi.
E diamine dovevo anche guidare, eppure i nostri sguardi sembravano parlare una lingua tutta loro mentre si incrociavano, ogni volta che toglievo gli occhi dalla strada e mi voltavo verso di lui.
Lo trovavo sempre lì, a fissarmi, in un modo che era quasi una carezza.
Un brivido mi percorse la schiena, mentre sentii il cuore accelerare.
Tutto quello era assurdo, ma dannatamente bello.
Cambiai marcia e poi.. come fosse la cosa più naturale del mondo, mi ritrovai a sfiorare la sua mano con la mia.
E a quel leggero contatto, i miei occhi si spalancarono per lo stupore, tuttavia non la allontanai, non la sottrassi a quel contatto che mi provocava sensazioni diverse, intense, forti.
http://www.latrobe.edu.au/news/images/couple-holding-hands.jpg/preview.jpg
Guisgard
07-12-2017, 02.23.41
Il volto di quella ragazzina, i suoi occhi vuoti, il pallore innaturale.
Poi il cielo.
Quel cielo simile all'argento.
I lampi, i fulmini, i tuoni.
La tv che non andava, il cellulare che non prendeva.
Elv.
Suo nonno.
Gli uccelli e quell'infinita pioggia di petali colorati.
L'odore di piante e fiori nell'aria.
Il cane rabbioso.
Il coltello insanguinato.
L'acqua rossa.
Gwen aprì gli occhi di colpo.
Era in un letto.
In una stanza bianca.
Realizzò tutto ciò dopo qualche istante.
Un lavaggio era attaccato al suo braccio.
Guisgard
07-12-2017, 02.27.37
Clio sfiorò piano, senza accorgersene, la mano di Icarius, che la guardava.
L'auto intanto era arrivata in città, diretta verso l'Arena Fap.
Anche per le strade cittadine c'erano infiniti petali che svolazzavano ovunque, posandosi in ogni dove.
C'erano stati anche diversi incidenti e macchine dei vigili urbani, della polizia e camion dei pompieri sfrecciavano per le vie urbane, oltre naturalmente alle ambulanze.
“Che strano caos...” disse stupito e pensieroso Icarius.
Lady Gwen
07-12-2017, 02.28.39
Era strana, la Morte.
Prima ti porta con sè nel buio, poi ti riempie di colori, di forme.
Ma no, aspettate un attimo.
Questi sono i miei ricordi.
Forse, stavo rivedendo la mia vita durante la mia morte.
Beh, un riepilogo non faceva mai male a nessuno.
Però, ora il riepilogo era finito ed io avevo riaperto gli occhi.
Strano, però.
Molto strano.
Ed ero in una stanza bianca.
Forse era questo che intendevano dicendo che quando si muore si va in un altro posto, e forse era questo.
Però non capivo perché avessi un affare attaccato al braccio, che mi faceva male appena provavo a muoverlo.
Era tutto parecchio strano, in questa Morte.
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Guisgard
07-12-2017, 02.34.22
Era strana la morte.
Oppure, forse, era strano il Destino.
Gwen sentì dei passi e poi la porta della stanza aprirsi.
Entrò un'infermiera che controllò il lavaggio al braccio della ragazza, non accorgendosi che fosse già sveglia.
Lady Gwen
07-12-2017, 02.39.23
Sentii dei passi e una porta che si apriva.
Entrò un'infermiera; c'erano anche le infermiere adesso?
"Perché sono qui?" farfugliai, con voce roca.
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Guisgard
07-12-2017, 02.44.29
“Ah, sei sveglia...” disse l'infermiera a Gwen “... come ti senti? Avverti capogiri? Stanchezza? Nausea o altri disturbi?” Prendendo la sua cartella clinica. “Sei stata portata qui in seguito ad un tentativo di suicidio probabilmente... è così? Ricordi cosa è successo?”
Lady Gwen
07-12-2017, 02.46.48
Qualcosa mi diceva che non ero morta...
"Sto... Sto male..." risposi con voce flebile.
Poi, alla sua domanda la guardai e mi voltai dall'altra parte, verso il muro, senza rispondere.
"Chi mi ha portata qui?"
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Guisgard
07-12-2017, 02.55.26
“Ti hanno trovata alcuni contadini che utilizzavano la casa in cui ti trovavi come deposito per i loro attrezzi.” Disse l'infermiera a Gwen. “Hanno cercato di rianimarti e poi ti hanno portata qui. Ti va di raccontarmi la tua storia?”
Arrivammo in città, e mi guardai attorno osservando quella baraonda intorno a me.
"Accidenti, che roba.." guardandomi intorno e ritraendo la mano sul volante.
Il mondo sembrava nel caos, sembrava davvero scoppiata la guerra che avevamo preventivato noi antichi.
Oh, saremo pronti...
Cercai di nascondere il sorrisetto compiaciuto che avrei avuto fossi stata sola, per quello preoccupato del politicamente corretto.
"Le cose si fanno sempre più inquietanti.." guardandomi intorno.
Fortunatamente l'arena non era lontana.
"Siamo quasi arrivati, all'arena potremo vedere i robot, chissà che risolvere il loro mistero non ci aiuti anche a capirci qualcosa di questi fenomeni così assurdi..".
Lady Gwen
07-12-2017, 02.59.49
Contadini?
Ma quella era casa mia.
Che diamine voleva dire che la usavano come deposito?
Perché avrei dovuto raccontarle la mia storia?
Che le importava?
Erano cose mie e non ne avrei parlato con lei.
"No."
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Guisgard
07-12-2017, 03.12.42
L'auto arrivò davanti all'Arena Fap.
Poco dopo le due dottoresse, Clio ed Icarius erano al suo interno, nell'ufficio di Lord Corcionne.
“La città è nel caos...” disse l'anziano dirigente “... ci sono fenomeni assurdi ma io adesso ho il compito ed il dovere di risolvere le questioni interne alla federazione sportiva.”
“Vorrei vedere i robot difettosi, signore.” Icarius.
“Vorrà dire tutti i robot.” Replicò Corcionne. “Infatti tutti hanno più o meno mostrato questo genere di anomalie.”
Qualcuno bussò.
Entrò allora uno dei giudici di gara.
“Ho appena parlato con alcuni giornalisti, signore...” quello a Corcionne “... pare che ci siano dei sospetti riguardo questi strani fenomeni...”
Guisgard
07-12-2017, 03.12.54
L'infermiera guardò Gwen e non la forzò.
“Come vuoi...” disse “... cerca di riposare ora...” ed uscì.
Poco dopo arrivò un dottore di mezz'età.
“Buongiorno, signorina.” Avvicinandosi al lettino. “Vuol fare una chiacchierata con me?” Gentile.
Lady Gwen
07-12-2017, 03.16.01
L'infermiera se ne andò, ma dopo poco arrivò un dottore.
E anche lui voleva parlare.
Ma perché tutti volevano sempre parlare?
Scossi allora la testa fissando il soffitto.
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Arrivammo all'arena Fap, e Lord Corcionne ci illustrò la situazione.
Era peggiorata terribilmente, a quanto diceva.
Dovevo assolutamente avvertire gli Antichi di tenersi pronti, perchè davvero questa potrebbe essere la nostra occasione.
Ma poi venne un giudice di gara ad informarci che c'erano dei sospetti.
Per un momento mi si gelò il sangue nelle vene: e se ci fossero sospetti su di noi?
Dopotutto sapevano dei nostri boicottaggi.
Sì, ma noi li distruggevamo i robot non li rendevamo più pericolosi!
Ad ogni modo, era bene sapere di quei sospetti.
"Di che sospetti parlate?" chiesi allora.
Guisgard
07-12-2017, 03.27.07
Il dottore guardò Gwen.
“Ok, non sarà una passeggiata...” disse, per poi sedersi accanto al lettino “... vediamo un po'... hai tentato di toglierti la vita... quale può essere il motivo? Sei giovane e molto carina... allora per problemi di cuore? Hai litigato col tuo ragazzo?” Con tono comprensivo.
Guisgard
07-12-2017, 03.29.55
“Fuori fra la gente c'è isteria...” disse il giudice di gara a Clio “... alcuni parlano di cataclismi naturali, segni che preannunciano la fine del mondo... altri ancora poi credono a fatti assurdi, tipo l'arrivo degli alieni...”
“Questi sono i sospetti?” Corcionne. “Mi prendete in giro?”
“No, signore...” l'altro “... i sospetti delle autorità sono ben altri... si teme un attacco terroristico...”
La fine del mondo...
Oh quante volte ne avevamo parlato, preventivando però più un'autodistruzione dell'uomo moderno piuttosto che qualcosa che implicasse piaghe bibliche 2.0 e calamità naturali.
Ma poi, ancora, mi si gelò il sangue.
"Un attacco terroristico?" candidamente "Da parte di chi?".
Lady Gwen
07-12-2017, 03.35.58
Erano qui curarmi il braccio, o per psicanalizzarmi?
"Saperlo non guarirà il mio braccio"
Chissà dov'era Elv...
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Guisgard
07-12-2017, 03.44.50
“Eh, bella domanda, dottoressa...” disse il giudice di gara a Clio “... chi può dirlo... forse anarchici, forse fanatici religiosi, o addirittura golpisti... chi può dirlo.”
“E questi terroristi” intervenne Icarius “come hanno fatto a far impazzire animali, robot e persino piante?”
Ma il giudice di gara non rispose nulla.
Guisgard
07-12-2017, 03.45.06
“Si, vero...” disse il medico a Gwen “... ma magari saperlo ci permetterà di salvare non solo il tuo braccio, ma la tua vita la prossima volta...”
Lady Gwen
07-12-2017, 03.47.07
"Beh, chi le assicura che ci sarà una prossima volta? Magari, non succederà più, o magari, riuscirò a farla franca ancor prima di arrivare qui."
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Beh, noi non eravamo in nessuna delle categorie citate dal giudice di gara, di conseguenza pensai che non era in pericolo la nostra organizzazione.
Anche perchè.. non c'eravamo noi dietro tutto quello, ed ero sempre più curiosa di scoprire chi ci fosse dietro tutto quello.
Ma Icarus aveva ragione, come poteva esserci un gruppo terroristico dietro a un attacco così globale?
Passino i robot ma.. i petali? E da come parlava lui sembrava che anche gli animali fossero impazziti.
Era tutto così assurdo.
"Lei ha qualche idea, signor Hero?" rivolta ad Icarius, con tono distaccato e professionale.
Altea
07-12-2017, 17.51.03
Le sue mani accarezzavano sicure i miei bianchi e morbidi seni provocando un forte piacere..quell ' attimo di attesa passionale che è il preludio di un momento travolgente. Sospirai di piacere socchiudendo gli occhi.."Oh si..so benissimo come è il mondo degli artisti...
.allora sono curiosa come mi ritrarrai. .sarò la tua Musa" con occhi di desiderio.
Guisgard
08-12-2017, 00.53.17
Il dottore guardò Gwen negli occhi per un lungo momento.
Quasi volesse analizzarne non solo la mente, ma forse anche lo spirito.
Questa almeno fu la sensazione che ne ebbe lei.
“Quindi” dissi ad un tratto il medico “per farla franca significa forse che intendi ucciderti prima che qualcuno ti salvi? Beh, è un tuo diritto... nessuno dovrebbe imporre agli altri qualcosa di brutto, foss'anche la propria vita... ma mi incuriosisce sapere il perchè... perchè non vuoi più vivere?”
Guisgard
08-12-2017, 00.57.18
Icarius guardò Clio e poi si mise a fare origami con un foglietto davanti a lui.
“Idee nessuna” disse “ma in base alle statistiche possiamo avere solo due possibilità... ossia siamo davanti ad un fenomeno chimico... oppure davanti ad un fenomeno fisico... nel secondo caso sono accadimenti del tutto naturali, bensì apparentemente inspiegabili... nel primo invece, beh, ci troviamo alle prese con qualcosa di indotto... ebbene, davanti alla natura c'è poco da fare... quanto all'altra possibilità... beh, è da capire chi ha causato tutto ciò e perchè...”
Lady Gwen
08-12-2017, 01.00.10
Quel modo fisso di guardarmi senza dire nulla mi ricordò tanto Elv.
Chissà dov'era Elv...
"È troppo complicato da spiegare."
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Guisgard
08-12-2017, 01.02.14
Hiss sorrise in un sospiro a quelle parole di Altea, senza però smettere di accarezzare e toccare i suoi bianchi seni.
Le dita affusolate di lui giocavano con quei seni, lambendo e tormentando i rosati e dritti capezzoli.
Era un gioco insistente, accattivante, sensuale e più quelle dita toccavano e premevano quei capezzoli, più quelli diventavano turgidi.
“Si, ormai è da qualche anno che mi sono dedicato alla pittura...” disse piano lui “... il mio vecchio lavoro non mi gratificava più... ora invece basta una modella e...” sfiorando la bocca di Altea con le sue labbra.
Altea
08-12-2017, 01.08.44
Le sue mani scivolavano sui miei seni provocando un forte piacere che penetrava nello stomaco fino alla testa, posi le braccia semiaperte attorno al suo collo respirando irregolarmente per il forte piacere, la sua bocca sfiorò le mie labbra che in quel momento si lasciò in un gemito, ascoltai le sue parole e pronunciai leggermente.."e.."
Guardai Icarius prendere quel foglietto ed iniziare a fare un origami, seguendo con lo sguardo il movimento delle sue mani.
Nascosi un brivido al ricordo di quando, poco prima, le nostre mani si erano incrociate.
Ascoltai attentamente le sue parole, e mi resi conto che erano anche decisamente sensate.
Un fenomeno fisico, o un fenomeno chimico...
Non ero molto propensa a credere che fosse tutto un fenomeno naturale, per quanto inspiegabile, da perte mia ero convinta che ci fosse qualcosa sotto, che tutti questi eventi avessero un responsabile.
"Interessante..." dissi ad Icarius, sorridendo "E mi dica... lei verso quale di queste due possibilità propende?" sempre più incuriosita dalla sua opinione.
Guisgard
08-12-2017, 01.12.29
“Beh, ho fatto cinque anni alla facoltà di medicina” disse sorridendo il medico a Gwen “quindi credo di poterti ascoltare con una certa attenzione. Che ne dici di cominciare dall'inizio? Tenersi dentro le cose brutte non è mai una grande idea.”
Guisgard
08-12-2017, 01.12.46
“E le modelle rendono infinitamente più bello e piacevole la mia pittura...” disse Hiss, per poi baciare con passione e trasporto Altea.
Un bacio che li portò a stringersi, a toccarsi, l'uno contro l'altra, con gesti sensuali, caldi.
Guisgard
08-12-2017, 01.14.32
“Beh, lei è la studiosa...” disse Icarius fissando Clio portandosi l'origami alle labbra “... me lo dica lei... sono certo che ha un'immaginazione, una fantasia molto spinta... no?”
Lady Gwen
08-12-2017, 01.16.48
Cinque anni di medicina?
Mi spiegherebbe gentilmente cosa c'entrano i suoi cinque anni di medicina col capire la mia totale dipendenza da chi mi teneva prigioniera da un anno e che amo, forse troppo, visceralmente?
"Non si offenda, ma le ho fatto capire che la mia vita è complicata, non che voglio tenere un convegno medico" risposi, atona "Comunque, vorrei riposare, ora."
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Altea
08-12-2017, 01.17.30
Eravamo uniti..corpo a corpo..bocca a bocca..tolsi la sua camicia e iniziai ad accarezzare il suo petto leggermente dandogli lo stesso piacere per poi scivolare verso il basso ventre e con un gesto repentino slacciai la cintura..."E quante modelle avresti?" .E con gesto veloce strinsi con la sua cintura le braccia portandole dietro di lui e lo guardai con sfida.."Sarai un donnaiolo?".
Guisgard
08-12-2017, 01.22.36
Il medico sorrise ed annuì a Gwen.
“Va bene, riposati pure.” Disse alzandosi. “Se hai bisogno di me, non si può mai dire, chiedi all'infermiera e lei mi farà chiamare. Buon riposo.” Ed uscì.
Sorrisi ad Icarius, continuando ad osservarlo.
"Io non credo che la natura sia maligna di per sé, signor Hero..." guardandolo negli occhi "Ma credo fortemente che l'uomo possa esserlo... di conseguenza sono pronta a propendere per l'opzione di un fenomeno chimico, indotto da qualcuno per un qualche scopo, che ora ci sfugge..." sospirai "E so anche che una volta scoperto il responsabile, avremo una possibilità di contrastare tutto questo..." guardandolo sempre intensamente.
Non mi ero persa nemmeno un istante della lavorazione di quell'origami, e la cosa mi parve alquanto strana, e insieme mi incuriosiva.
A maggior ragione quando se lo portò alle labbra.
"Posso chiederle..." osai poi "Che cosa rappresenta quell'origami?" incuriosita ma lievemente titubante, come se temessi di urtarlo.
Guisgard
08-12-2017, 01.22.55
“Un donnaiolo...” disse Ridendo Hiss, stretto contro il petto nudo di Altea “... chissà... sta a te scoprirlo, no? I donnaioli si dice siano bravi a letto... sanno far impazzire...” baciandola con la lingua.
Guisgard
08-12-2017, 01.24.39
“Questo” disse Icarius a Clio indicando l'origami “rappresenta un fiore... si dice ogni donna ne simboleggi uno... chissà, questo magari è il fiore di una di voi tre...” fissando lei e le altre due scienziate.
Lady Gwen
08-12-2017, 01.29.01
Finalmente uscì anche lui ed io rimasi sola.
Sola coi miei pensieri, le mie angoscie, i miei demoni e non erano male, come compagnia.
In assenza di Elv.
Chissà dov'era Elv...
Forse, camminando camminando aveva ritrovato suo nonno e magari avevano lasciato la città, visto che la loro casa fra un cane morto, maree di uccelli e zombie allucinati era impraticabile.
Elv avrebbe continuato a costruire robot, avrebbe preso un altro cane.
E io?
Bella domanda...
Io intanto ero in ospedale e non c'era altro da fare, finché avevo quell'affare doloroso attaccato al braccio, se non aspettare.
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Altea
08-12-2017, 01.29.43
Strinsi la cintura ancora di più. .O..Non lo neghi allora?Te la farò pagare se fosse cosi. ." e quel bacio profondo quasi a voler scavare ed entrare nell' animo e corrisposi con un gioco sensuale di labbra volgendo il capo verso destra.."Vorrei poter entrare dentro il tuo animo.." poi guardai i suoi occhi azzurri e sorrisi correndo verso la camera da letto ove il fuoco scoppiettava ancora nel camino rendendo l'atmosfera ancora più calda e lo aspettai.
Quelle parole di Icarius mi strapparono un sorriso.
In mezzo a tutti quei petali potenzialmente assassini, quel fiore mi appariva bellissimo e incontaminato.
Lo guardai negli occhi, sentendo il cuore accelerare alle sue parole, senza un motivo apparente.
Scambiai uno sguardo con le altre due, e poi tornai a guardare Icarius.
"Beh, credo dipenda dal tipo di fiore che state rappresentando..." tornando ad osservare le sue mani che lavoravano la carta, che la tenevano così delicatamente.
Guisgard
08-12-2017, 01.40.38
In balia di pensieri, paure, angosce e dubbi Gwen finì per addormentarsi.
Forse dormì per un'oretta, risvegliandosi a causa dell'infermiera venuta a controllare il suo lavaggio.
“E' terminato...” disse indicando il lavaggio “... come si sente?” Chiese alla ragazza.
Guisgard
08-12-2017, 01.41.08
Hiss vide Altea andare da sola verso la camera da letto.
Allora la raggiunse ed arrivato accanto al letto si inginocchiò e comincio a sfilarle le scarpe, poi ciò che restava del vestito.
Infine le tolse anche l'ultimo intimo che lei indossava, guardandola negli occhi.
Nello spogliarla più volte le sue mani furono audaci, intime e maliziose.
Alta così restò completamente nuda davanti a lui, che non smetteva di fissarla.
Guisgard
08-12-2017, 01.41.27
Icarius guardò Clio e sorrise.
“Chissà...” disse.
“Sembra che Internet ora vada meglio...” intervenne Lord Corcionne guardando il computer sulla sua scrivania “... al telegiornale continuano a raccontare ciò che accade in città... pare ci sia caos ovunque...”
Lady Gwen
08-12-2017, 01.43.25
Stremata, mi addormentai.
Mi svegliai dopo un po', perchè l'infermiera era rientrata.
"Un po' meglio..." risposi, con voce un po' impastata dal sonno.
"Quando posso andarmene?"
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Altea
08-12-2017, 01.47.46
Mi seguì fino la stanza e lentamente mi spoglio' e la mia pelle ebbe dei brividi ad ogni suo movimento e mi lasciai trasportare da quella sensazione che prendeva il corpo, la testa e l' anima. Nuda..davanti ai suoi occhi..sorrisi e mi stesi sul letto su un fianco.."Sono pronta per essere dipinta come tu mi vuoi..vediamo se terrai ancora la tua maschera da finto donnaiolo. .vero Hiss?" ridendo e giocherellando con la cintura tra le mani.."Potrei legarti al letto e farti solo mio..se lo sei" con aria di sfida.
Restai a guardarlo, per un lungo ed interminabile istante.
Mi chiedevo cosa stesse pensando, cosa stesse provando in quel momento, mentre le sue mani così abili avevano composto quel fiore, rendendo un semplice pezzo di carta qualcosa di magico.
Eppure... qualcosa che non voleva rivelare.
Mi ritrovai ad arrossire, a quel suo "chissà", come se nascondesse chissà cosa.
Oh, forse ero io a suggestionarmi, dopotutto non sembrava nemmeno essersi accorto di quando, in macchina, le nostre mani si erano sfiorate.
E forse ero troppo maliziosa io a cogliere quelle velate allusioni nelle sue parole.
Perciò restai lì, con gli occhi fissi in quell'azzurro così singolare, profondo, intenso, capace di ipnotizzarmi, confondermi, eppure dal quale non riuscivo a staccarmi nemmeno per un momento.
Concionne mi destò da quello che mi parve un sogno, e mi riportò alla realtà.
Arrossi lievemente, abbassando lo sguardo imbarazzata.
"Che cosa dicono di preciso?" incuriosita.
Guisgard
08-12-2017, 02.00.58
“Serve l'autorizzazione del dottore...” disse l'infermiera a Gwen “... lui deve darle il permesso di andare. Ha fame? Vuole che le porti qualcosa?”
Guisgard
08-12-2017, 02.01.33
“Che tutto in città non funziona...” disse Corcionne a Clio “... l'elettricità va a singhiozzi, così come tutti gli accessori elettronici... Internet sembra voler collassare e gli animali stanno diventando un problema... senza dimenticare l'anomalo comportamento di piante e fiori...”
Guisgard
08-12-2017, 02.01.48
Hiss finì di spogliarsi, restando anche lui completamente nudo davanti ad Altea.
“Interessante...” disse “... ma se mi leghi poi come farò a ritrarti?” Sarcastico.
Lady Gwen
08-12-2017, 02.02.49
Ecco, ovviamente.
Speravo solo che non pretendesse il resoconto completo di vent'anni di vita, per farmi uscire.
Poi, in effetti realizzai che era da un bel po' che non mangiavo e sentivo un certo appetito, infatti annuii.
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Altea
08-12-2017, 02.05.51
Si spogliò e ammirai il fisico perfettamente scolpito e gli presi lentamente la mano ridendo..era un gioco sensuale intrigante.
Lo accomodai sul letto e lo feci stendere ma poi con un gesto veloce lo legai alle sbarre del letto con la cintura e poggiata su di lui risposi.."Mi dipingi con le parole del tuo cuore" mentre la mia bocca scivolava lenta sul collo verso il petto e fino alla sua intimità giocandoci e lo guardai maliziosamente sussurrando.."Vediamo se sai liberarti o ti fai soggiogare da una donna..".
Ascoltai Corcionne, lasciandomi cadere stancamente su una sedia.
Fissavo un punto del muro, come se avesse tutte le risposte che cercavamo.
Ma era sciocco, perchè non era così.
Non lo era affatto, nessuno aveva le risposte per quegli strani fenomeni, tantomeno un oggetto inanimato.
"È davvero tutto così assurdo..." sospirai, guardando per un momento Icarius accanto a me.
Guisgard
08-12-2017, 02.33.15
L'infermiera annuì e portò da mangiare e da bere a Gwen.
“Quando vorrà parlare col dottore mi farà sapere.” Disse ed andò via.
Guisgard
08-12-2017, 02.33.28
Hiss si fece legare docilmente da Altea, divertito ed intrigato da quel gioco malizioso.
Poi lei si sedette su di lui, cominciando a baciarlo ovunque, fino a raggiungere la sua virilità.
La scrittrice allora cominciò a sentire i gemiti di lui, sempre più forti, folli, insopportabili.
“Ohhhh... Altea... mmmmhhhh...” disse lui gemendo e stringendo i polsi contro la cintura che lo teneva legato al letto “... mmmhhh...” cercando di resistere a quella meravigliosa tortura.
Guisgard
08-12-2017, 02.33.44
“Io voglio uscire in strada per dare un'occhiata e capire cosa davvero sta succedendo...” disse Icarius a Clio, Corcionne e le due dottoresse.
Lady Gwen
08-12-2017, 02.36.52
Parlare, parlare, parlare...
Basta parlare.
Volevo mangiare, stare abbastanza bene da andarmene e poi...
Poi beh, avrei visto più avanti.
Iniziai a mangiare con fame, ma cercai di non mangiare troppo velocemente e mangiando e bevendo potevamo iniziare a ragionare molto meglio sul da farsi.
Avrei cercato Elv, scoprendo che era tornato a casa mia?
Chi poteva saperlo.
In ogni caso, probabilmente io ci sarei tornata, contadini o no.
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Altea
08-12-2017, 02.40.54
Sentirlo in mio possesso era qualcosa di appagante, in quel momento sapevo era solo mio.
Continuai quel gioco sul suo corpo perfettamente scolpito, un gioco fatto di baci, carezze e giochi di lingua sensuali e proibiti.
Poi sempre su di lui iniziai a slegarlo lentamente, presi i suoi polsi e li baciai dolcemente e li posi sulla guancia e sussurrai lentamente..."Sono tua ora..questo è l' Amore...possedere e concedere".
https://www.salernonotizie.it/wp-content/uploads/2016/10/amanti.jpg
Annuii a quella parole di Icarius, alzandomi dalla sedia.
Lo guardai attentamente, arrossendo lievemente.
"Vengo con lei, signor Hero.." dolcemente "Cercheremo di scoprire cosa si cela dietro questi fenomeni così strani".
Guisgard
08-12-2017, 03.05.59
Quel gioco aveva ossessionato e tormentato Hiss.
Così, quando Altea lo liberò, lui si avventò su di lei, baciandola e stringendola con ardore.
La fece stendere e si chinò su di lei.
Cominciò a baciarle i seni, a succhiarle i capezzoli a lungo.
A lungo.
Poi iniziò a scendere sempre più, raggiungendo con la bocca le gambe di lei.
Ed allora prese ad assaporare il suo fiore.
Guisgard
08-12-2017, 03.06.12
Gwen consumò con gusto quel pasto, mentre la mattinata volgeva alla fine ormai.
Un tenero Sole scaldava appena col suo torpore la stanza.
Guisgard
08-12-2017, 03.08.20
“Perfetto.” Disse Icarius a Clio. “Andiamo, dottoressa.”
E raggiunsero l'auto di lei, per poi partire.
Per le strade c'era il caos.
Semafori in tilt, così come la stazione, i pullman ed i taxi.
Inoltre quei petali non cessavano di volteggiare nell'aria, sotto un cielo cupo ed irreale.
Altea
08-12-2017, 03.13.14
Stavolta era il mio turno, mi prese con ardore e io mi sottomisi dolcemente al suo volere, la sua bocca assaporava i seni fino a scendere nella parte più intima di me, presi le sue mani e le strinsi forte, sempre più forte come era il piacere che mi dava...all' apice del piacere iniziai a gemere e sospirare forte..."Ancora di più..morirei qui ora tra le tue braccia, e il mondo fuori..può pure crollare" e ogni mia ultima difesa cedette lasciando le gambe stringere il corpo di Hiss col solo desiderio di sentirlo dentro me e sussurrai quasi timorosa "Mi ami?".
http://2.bp.blogspot.com/-bSh6u7cYv2w/UBB4BOzhEtI/AAAAAAAAAHs/ZgRbuFEcH08/s640/mani+intrecciate+a+letto.jpg
Lady Gwen
08-12-2017, 03.13.55
Finii di mangiare quando la mattinata volgeva al primo pomeriggio.
Non era proprio esaltante stare qui a far nulla, ma mi presi alcuni minuti ad osservare il Sole oltre la finestra, mentre finivo di sorseggiare il succo di frutta che mi avevano portato.
C'era di nuovo quel torpore, quello che stamattina presto avevo seguito, con la sua voce di seta.
Però, non era lo stesso.
Era più come il calore delle coperte quando ci si sveglia al mattino, piuttosto che come il torpore che ci fa addormentare la notte.
Ed era strano.
Ma piacevole.
Tante cose erano strane, da qualche ora a questa parte.
E nel frattempo, mi ero chiesta tante cose, tipo se qualcuno mi avesse riconosciuta, qui in ospedale, o magari nessuno, dopo un anno, ricordava più di una cameriera scomparsa.
Stranamente, però, sperai che non fosse così.
Perché che sarebbe successo se mi avessero trovata?
Non avrei più rivisto Elv, con le possibilità di rivederlo già basse di loro, ma così sarebbe stato ancora peggio.
E poi, sarebbe stato rischioso per Elv, lo avrebbero trovato e arrestato.
No, non doveva assolutamente andare così.
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Guisgard
08-12-2017, 03.41.20
Hiss a lungo indugiò fra le gambe di Altea, con le labbra, la lingua e persino le dita.
A lungo ne assaporò tutto.
Poi sollevò lo sguardo.
“Oh, si... ti amo...” disse piano.
E la prese.
La fece sua e cominciò a possederla con foga.
Al punto che il letto prese a cigolare forte.
Guisgard
08-12-2017, 03.41.32
Mentre Gwen era preda di quei pensieri la porta si aprì ed entrarono il dottore e due poliziotti.
“Questi due poliziotti vogliono farti qualche domanda.” Disse il medico a lei.
Lady Gwen
08-12-2017, 03.46.10
Stavo per indirizzare un "Vedo che non ha perso le speranze" al dottore, ma mi pietrificai quando vidi i poliziotti.
Li ha chiamati lei, vero dottore?
Se sono certa.
Faremo i conti, fuori da qui, può starne certo.
Non dissi nulla, perché non sapevo che dire, ma li guardai in attesa che parlassero.
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Altea
08-12-2017, 03.48.09
Quella parola meravigliosa aprì una porta magica dove apparivano solo i nostri sogni e desideri.
E poi lo sentii entrare in me e iniziò a possedere il mio corpo e la mia mente..urlavo forte dal piacere, il mio corpo sudato dalla frenesia si muoveva in movenze sensuali..era un amplesso passionale e dolce come lo era Hiss..raggiunsi l'apice del piacere e urlai.."Ti amo pure io..ripetilo..voglio lo senta il mondo intero come mi ami" stringendomi a lui.
Guisgard
08-12-2017, 04.15.21
I due poliziotti si avvicinarono al lettino di Gwen.
“Salve...” disse uno dei due “... vogliamo rivolgerle qualche domanda... cominci col dirci il suo nome, dove abita e cosa ci faceva da sola in quella casa isolata.”
Guisgard
08-12-2017, 04.15.37
Si unirono più e più volte.
Con impeto si amarono, sudando, godendo e gemendo follemente.
Le lenzuola era bollenti, i loro corpi umidi ed il letto cigolava continuamente sotto il sussultare di quei due amanti famelici.
“Si, ti amo...” disse gemendo Hiss, possedendo forte Altea “... ti amo... e sto impazzendo...” prendendola più e più volte.
Lady Gwen
08-12-2017, 04.21.51
Bene.
Qualcosa di più facile?
No okay, al nome potevo arrivarci.
Il resto...
"Mi chiamo Gwen. Sono tornata da due giorni in città. Non ero sola. Ero..." eh, con chi ero?, questo era il bello "Ero col mio ragazzo... prima. Prima che se ne andasse. È una vecchia casa di famiglia."
Solo qualche mezza bugia qua e là, vi sfido tutti ad individuare quale.
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Altea
08-12-2017, 21.22.34
Più ci concedavamo l' un l' altro più continuavamo a concederci in modo passionale e folle ma pure romantico.
Sorrisi alle parole di Hiss.."Pure io ti amo...da impazzire...hai visto, non sei un donnaiolo ora, o non mi diresti queste parole" con voce bassa, suadente e affannata dal piacere e dal forte trasporto e impeto di quei momenti così forti e potenti.
Afferrai i suoi capelli bruni e lo accarezzai in viso e lo baciai sulle labbra più e più volte, dolcemente e passionevolmente..."Tesoro, quanto tempo siamo qui...ore, giorni, anni, secoli...io rimarrei sempre qui" giocando coi capelli e asciugando la sua fronte, imperlata di sudore che rendevano i suoi occhi azzurri splendenti.
Salimmo in macchina, e ci dirigemmo verso la città, che appariva sempre più assurda ai nostri occhi.
Quel panorama così irreale, così incredibilmente preda di mutamenti senza senso si stagliava intorno a noi, come se quella macchina fosse l'ultimo posto sano rimasto sulla faccia della terra.
Lanciavo di tanto in tanto lo sguardo verso Icarius al mio fianco arrossendo al ricordo di quando, poco prima, la mia mano aveva sfiorato la sua.
Era incredibile quanto la cosa mi fosse sembrata così naturale, come fosse la cosa più normale del mondo, come se l'avessi fatto ogni giorno, o come se non potessi fare altro se non quello.
Mi chiedevo cosa stesse pensando mentre scrutava il mondo scosso da quegli strani fenomeni intorno a noi.
Quali pensieri attraversavano quegli occhi così azzurri?
Sospirai lievemente, cercando di concentrarmi su ciò che accadeva di assurdo intorno a noi, più che sulle strane sensazioni che mi provocava la sua vicinanza.
"Sembra tutto così assurdo..." sussurrai, guardando fuori dal finestrino per poi voltarmi a cercare lo sguardo di Icarius.
"Cosa ne pensi di tutto questo?" gli chiesi, con una voce preoccupata e incerta.
https://i.pinimg.com/564x/0b/a9/7c/0ba97c601d05450a7a4315afc104f361.jpg
Guisgard
10-12-2017, 01.34.52
I poliziotti ascoltavano che Gwen con il dottore che assisteva a quella serie di domande.
“E questo ragazzo...” disse uno dei due poliziotti alla ragazza “... perchè è andato via? C'è stato un litigio fra voi? E' andato via arrabbiato? Nel bel mezzo della campagna?”
Guisgard
10-12-2017, 01.35.06
Erano soli in quel cottage, sotto le lenzuola calde ed intrise del loro odore.
Altea se ne stava sul petto di Hiss, persa nei suoi occhi chiari e profondi.
Lui sorrise ed annuì alle parole di lei.
Ma ad un tratto accade qualcosa.
Si sentì un tonfo sordo che proveniva da fuori.
Guisgard
10-12-2017, 01.35.18
“Non so cosa pensare...” disse Icarius a Clio, mentre la loro auto attraversava le confusionarie strade cittadine “... questo cielo è così inquietante...” fissando le nuvole alte e dense, con fulmini che si vedevano in lontananza “... e poi tutti questi uccelli appollaiati sugli elettrodotti...”
Lady Gwen
10-12-2017, 01.38.18
Calma, dovevo mantenere la calma.
"Sì, abbiamo discusso e lui è andato via" risposi semplicemente, senza un tono preciso.
E sicuramente loro mi avrebbero detto che volevano sapere il motivo.
Ed io cosa avrei risposto?
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Guisgard
10-12-2017, 01.44.24
“Il motivo di questa lite...” disse uno dei due poliziotti a Gwen “... qual'è stato? Lui si è comportato in modo violento? Ha minacciato? Molestato? Qual'è il suo nome?”
Lady Gwen
10-12-2017, 01.50.24
"No" risposi subito, immediatamente.
Mentendo.
Anche se non era in sè quando lo aveva fatto, ma comunque non avrei detto la verità.
"La sua famiglia non approva del tutto che stia con me, per questo siamo venuti qui da Afragolignone. Abbiamo discusso animatamente su questa cosa e lui è andato via" mentii di nuovo.
Sembrava abbastanza credibile come storia e anche se non lo fosse stata, non erano affari loro.
"Si chiama Elv."
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Lo guardavo, con uno strano sorriso.
Era così strano vedere qualcuno guidare la mia macchina, ma aveva insistito dicendo che ci sapeva fare, e io avevo accettato di buon grado.
Perché... beh, trovavo davvero intrigante osservarlo mentre guidava.
Poterlo sbirciare mentre guardava la strada tutto pensieroso, mentre scrutava quell'assurdo cielo che ci si stagliava davanti, oppure fissare quella mano così pericolosamente vicina alla mia coscia, posata distrattamente sul sedile del passeggero.
Sentivo la pelle più vicina a quella mano infiammarsi nonostante la breve distanza tra di noi impedisse un vero contatto.
Diamine, sei ossessionata da quella mano!
Sì, l'averla così vicina, ricordarmi di quando l'avevo sfiorata, mi creavano strane sensazioni che faticavo ad ammettere a me stessa.
Oh, forse più di una volta lui si accorse che la stavo fissando, nonostante distogliessi lo sguardo immediatamente ogni qualvolta i suoi occhi si posassero su di me.
E lo facevano, oh se lo facevano.
Di tanto in tanto, certo, ma ogni volta mi provocavano un leggero rossore e un sorriso lievemente imbarazzato.
Dovevo sembrargli molto sciocca ad arrossire mentre il mondo intorno a noi andava in pezzi, e probabilmente lo ero a distrarmi con quelle sensazioni dell'animo invece di concentrarmi sul pericolo incombente.
Ma non potevo farci niente, dannazione... era più forte di me.
Cercai tuttavia di dominarmi e di ricompormi.
Su, Clio, da brava...
Sospirai appena, mi voltai verso Icarius e sorrisi lievemente.
"Sì, maledettamente inquietante...." sospirai scuotendo piano la testa "Il comportamento di quegli uccelli mette i brividi.." stringendomi nelle spalle come se davvero avessi i brividi di freddo "Dobbiamo riuscire a scoprire che cosa succede..:" sussurrai poi, preoccupata.
Guisgard
10-12-2017, 01.57.07
“Non si lascia la ragazza che si ama da sola in una vecchia casa nel bel mezzo della campagna...” disse il poliziotto a Gwen.
“Ora però vi chiedo di interrompere le vostre domande.” Fece il medico. “La ragazza deve riposare.”
“Un'ultima domanda...” l'altro poliziotto “... questo Elv ha un cognome?”
Guisgard
10-12-2017, 01.57.22
“Già...” disse Icarius annuendo a Clio.
L'auto continuava a girare per le strade rese così caotiche da quegli strani accadimenti.
Poi ad un tratto la mano di lui nell'inserire la marcia sfiorò la coscia di lei, casualmente.
Lady Gwen
10-12-2017, 02.09.26
"Non penso che debba interessare agli altri il modo in cui il e il mio ragazzo ci comportiamo reciprocamente" ribattei scocciata.
Quasi sospirai di sollievo quando li mandò via, ma non se ne andarono.
"Plus. Elv Plus" aggiunsi, con tono secco, sperando che se ne andassero.
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Tutto intorno a noi era caos, non c'era una sola cosa nel mondo chiuso fuori dalla macchina che stesse al suo posto.
Eppure, ero distratta, per quanto assurdo potesse sembrare distrarsi davanti a uno spettacolo simile.
Eppure continuavo a voltarmi verso il sedile accanto al mio, osservando di tanto l'espressione così azzurra e intensa di Icarius e cercando di indovinare i suoi pensieri.
Ah, sicuramente più concentrati dei tuoi, questo sicuro...
Sì, lui sembrava assorto da quegli strani fenomeni, non come me che ero rapita e distratta dalla sua presenza, dalle sensazioni che mi dava la sua vicinanza.
Quella mano così vicina che mi ossessionava, quegli occhi che catturavano continuamente il mio sguardo, quel sorriso che mi lanciava di tanto in tanto facendomi fare mille congetture su cosa stesse pensando, cosa stesse provando, quali emozioni albergassero nel suo animo, cosa si nascondesse dietro quell'azzurro e cosa nascondesse quel sorriso.
Ero lì, persa in quelle sensazioni, quando sentii un leggero contatto e per poco non sussultai.
La sua mano, proprio come la mia poco prima, nel cambiare marcia mi aveva sfiorato.
Tuttavia stavolta aveva trovato la mia coscia avvolta nella leggera calza di seta, e la mia pelle si infiammò all'istante.
Quel calore, quel brivido, quell'intenso fremito non si limitò alla coscia, ma salì sempre più fino a raggiungere le parti più segrete del mio essere, facendomi spalancare gli occhi per lo stupore.
Possibile? Possibile che un simile sfioramento fortuito potesse tanto?
Mi voltai per un istante a cercare l'azzurro intenso degli occhi di Icarius, con le gote lievemente arrossate, e solo allora mi accorsi che avevo preso la sua mano tra le mie.
Così, senza pensarci, senza rendermene conto, senza badarci quasi.
Avevo preso quella mano tra le mie, come fosse la cosa più normale del mondo.
E forse... chissà, magari lo era davvero.
Guisgard
10-12-2017, 02.21.43
“E' affar nostro se poi dopo una lite una ragazza tenta il suicidio.” Disse seccamente il poliziotto.
Poi Gwen rivelò il nome completo di Elv.
“Bene, lo cercheremo.” Il poliziotto.
Poi col suo compagno andarono via.
“Ora cerca di riposare.” Il medico a Gwen.
Guisgard
10-12-2017, 02.21.57
Clio prese la mano di Icarius nella sua, così senza accorgersene.
Lui allora si voltò a guardarla, con i suoi occhi chiari e profondi.
La guardò a lungo, senza dire nulla.
Lady Gwen
10-12-2017, 02.25.26
Guardai il poliziotto in tralice.
Per un attimo, ebbi paura quando disse che lo avrebbero cercato, ma in effetti non avevo detto nulla di pericoloso o compromette, dunque non dovevo preoccuparmi.
Tuttavia, quando fui sola, non riuscii ad allontanare l'ansia e la paura che potessero fargli qualcosa.
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Guisgard
10-12-2017, 02.31.30
Tutti andarono via, anche il medico e Gwen restò da sola nella sua stanza.
Era quasi Mezzogiorno e fuori il cielo era cupo, malinconico e grigio.
Un grigio innaturale, inquietante.
Lady Gwen
10-12-2017, 02.38.06
Avrei detto che fosse Mezzogiorno, anche se il Sole non era visibile.
Il cielo era cupo, innaturale, inquietante.
Come quando lui era andato via e tutto questo era iniziato.
Mi mancava che mi stringesse, mi mancava potermi avvicinare a lui e baciarlo dolcemente.
Mi mancava terribilmente.
Sospirai rassegnata abbassando la testa sul cuscino quando sentii scorrere le prime lacrime, ma forse, sarebbe stato meglio sfogarmi piuttosto che tenermi tutto dentro.
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Guisgard
10-12-2017, 02.45.27
La tristezza, lo sconforto, la solitudine attanagliarono il cuore di Gwen, mentre la luce di quel giorno grigio lambiva la stanza.
Restare lì non avrebbe risolto nulla, né avrebbe riportato Elv da lei.
Questo Gwen lo sapeva bene.
Lady Gwen
10-12-2017, 02.48.57
Sapevo che non avrei trovato Elv rimanendo qui, ma a quanto pareva il dottore doveva dare il suo permesso.
Decisi comunque di tentare.
Mi asciugai le lacrime e poi tirai il campanello per sapere se finalmente potevo andarmene da qui.
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Guisgard
10-12-2017, 02.50.45
Gwen suonò il campanello ed un'infermiera arrivò.
“Eccomi...” disse entrando “... ha bisogno di qualcosa?”
Lady Gwen
10-12-2017, 02.51.36
Un'infermiera entrò.
"Volevo... Volevo chiedere al dottore se potevo andare via. Mi sento meglio."
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Guisgard
10-12-2017, 03.03.41
“Lo faccio chiamare subito.” Disse l'infermiera a Gwen.
Uscì e dopo qualche minuto tornò il medico.
“Eccoci...” entrando e chiudendo la porta “... allora, vediamo un po'... dovrei farti uscire? E chi mi dice che non ritenterai il suicidio?”
Lady Gwen
10-12-2017, 03.05.14
Annuii e poi tornò il medico.
Lo guardai in silenzio.
"Dunque che facciamo? Ha intenzione di lasciarmi qui ricoverata a vita? Spero abbia almeno un mazzo di carte per passare il tempo..." dissi, con pungente sarcasmo.
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Guisgard
10-12-2017, 03.21.01
Il medico sorrise a Gwen.
"Notevole sarcasmo, ma temo mi occorra qualche risposta in più per avere il permesso di andare via."
Lady Gwen
10-12-2017, 03.23.33
Accennai un sorriso, ma poi tornai seria.
"Devo compilare un questionario?"insistetti io, sempre con sarcasmo.
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Guisgard
10-12-2017, 03.35.18
“No, devi convincermi che non ritenterai più il suicidio.” Disse il medico a Gwen. “e hai si e no quindici minuti per farlo.” Sorridendo.
Lady Gwen
10-12-2017, 03.40.34
"Allora spero abbia un cronometro..." alzando appena le sopracciglia.
Poi sospirai.
"Senta, io voglio solo uscire di qui e cercare di rintracciare il mio ragazzo. È stato solo un brutto errore avventato che non ho motivo di replicare. Non ho altro modo per convincerla, quindi dovrà farsi bastare questo" risposi, determinata e perentoria "Ha contato i quindici minuti?" aggiunsi poi, con sorriso soave, piegando la testa di lato.
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Guisgard
10-12-2017, 04.01.13
Il medico guardò Gwen per un lungo istante.
“Va bene...” disse “... firmerò la tua uscita... fra mezz'ora potrai andartene. E buona fortuna, ragazza mia.”
Dopo mezz'ora precisa Gwen lasciò l'ospedale.
In strada c'era il caos.
Gli uccelli circondavano i palazzi, mentre il cielo era freddo e cupo.
Lady Gwen
10-12-2017, 04.04.35
Evitai di darlo a vedere, ma fui seriamente sollevata quando disse che potevo andare.
Infatti, dopo mezz'ora ero già fuori, anche se c'era il caos totale.
Bene.
La strada fino alla campagna poteva essere lunga, ma dovevo tentare.
Elv avrebbe potuto essere lì e non volevo perdere la possibilità.
Mi tenni pronta in caso avessi dovuto coprirmi il naso e la bocca col collo del maglione per evitare quell'aria venefica e che mi aveva quasi distrutto la vita.
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Guisgard
10-12-2017, 04.15.49
Gwen, lasciato l'ospedale, cercò allora di uscire dalla città e raggiungere la casa in campagna.
Tuttavia non era così breve il tragitto, soprattutto tenendo conto che il cielo minacciava di nuovo tempesta e gli uccelli volteggiavano in modo minaccioso a poca distanza dal suolo.
Imboccò la stradina che portava in campagna e poco dopo un'auto si fermò per darle un passaggio.
Lady Gwen
10-12-2017, 04.20.02
Avanzare non era facile, con la tempesta in arrivo e i maledetti uccelli di nuovo all'attacco.
Ma dovevo farcela e andare avanti.
Avevo da poco imboccato la stradina per la campagna, quando con la coda dell'occhio vidi una macchina rallentare, ma continuai a camminare facendo finta di nulla.
Poteva essere qualcuno di inoffensivo, come poteva non esserlo ed io non potevo fidarmi di nessuno.
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Altea
10-12-2017, 17.44.05
Mi strinsi addosso a Lui felice.....e rimasi per tempo a fissare i suoi occhi.."Sai...ho studiato molto la storia di quella Famiglia..hai gli occhi dei Taddei.." ridendo.
Poi quel tonfo improvviso..."Cosa è stato?Presumo nulla di buono visto i precedenti accadimenti..andiamo a vedere?" stiracchiandomi ancora addosso a Hiss.
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Guisgard
11-12-2017, 17.49.21
Era da poco passato Mezzogiorno e Gwen proseguiva da sola lungo la stradina isolata che ormai si addestrava nella campagna appena fuori dalla città.
La verde e vasta brughiera si fingeva delle luci del pomeriggio, sotto un cielo che sembrava un mare mosso e minaccioso.
Da lontano le nuvole si illuminavano dei lampi e dei fulmini che sembravano ammonire la Terra di imminenti ed inesorabili castighi.
Un'auto si fermò accanto alla ragazza.
Il finestrino si abbassò ed un volto apparve che guardava Gwen.
"Vieni, sali." Disse il nonno di Elv.
Era solo al volante di quella macchina.
Guisgard
11-12-2017, 17.51.41
Quel tonfo sordo e cupo che proveniva dal pianterreno.
"Aspetta qui..." Disse Hiss ad Altea, per poi alzarsi dal letto e rivestirsi.
Fuori il cielo non prometteva nulla di buono e gli uccelli volteggiavano minacciosi attorno al cottage.
Lady Gwen
11-12-2017, 17.54.38
Mi accorsi presto che non sarei stata ancora in condizioni di lasciare l'ospedale, avevo sicuramente perso tantissimo sangue, che probabilmente era ancora lì frammisto all'acqua nella vasca e mi sentivo già stanca e spossata, pur non avendo fatto molta strada, ma avevo dovuto.
Non potevo restare lì a lungo, senza la più pallida idea di dove fosse Elv.
A questo proposito, sentii una voce familiare.
Mi voltai ed in macchina vidi suo nonno.
Salii subito.
"Lei è il nonno di Elv" dissi in un'affermazione, quando salii "Per caso... Per caso sa dov'è?"
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Guisgard
11-12-2017, 17.59.33
L'auto riprese a camminare, addentrandosi nel cuore della campagna.
"No, non so dove sia." Disse il vecchio nonno a Gwen. "Tu piuttosto... perché sei qui da sola? Sei fuggita? Sei scappata via da lui?"
Quel contatto, quella mano nella mia, quel gesto così immediato e semplice, così spontaneo e naturale mi provocò un brivido intenso che partendo dalla mano prese tutto il mio essere, sconvolgendomi nel profondo.
Lui si voltò, e io mi pietrificai, incapace di muovermi, respirare, forse persino pensare, persa com'ero in quell'azzurro intenso che mi fissava in silenzio.
In quel silenzio irreale, potevo sentire distintamente il battito del mio cuore che si faceva via via sempre più intenso, sempre più rapido, forte, incontrollato.
Avevo mille pensieri che mi attraversavano la mente, mentre tutto il mio essere era scosso da quelle emozioni senza nome che tanto mi sospendevano e mi attraversavano come se vi avessero sempre albergato senza che io lo sapessi.
Quegli occhi... quegli occhi fissi nei miei, quasi volessero leggermi dentro.
Com'era diverso quell'azzurro dal mio... com'era più intenso, profondo.
Il mio a confronto sembrava il riflesso di un ruscello di montagna, quando il cielo è ancora chiarissimo dal sole così vicino, e l'acqua è limpida e trasparente.
Così mi sentivo in quel momento: trasparente.
Avevo la netta sensazione che lui potesse leggermi dentro, attraversarmi con quegli occhi fatti di cielo d'autunno specchiato in un mare profondo e misterioso.
Se i suoi occhi celavano ogni emozione, costringendomi a fare mille pensieri per chiedermi cosa stesse pensando, provando, sentendo in quel momento che si era fatto caldo ed intimo all'improvviso, come un fiore che sboccia dalla neve senza preavviso alcuno, i miei, al contrario, mostravano fin troppo come l'acqua di quel ruscello di montagna a cui tanto assomigliavano, quel genere di ruscello che lascia intravedere i sassi irregolari e variegati che si trovano sul fondo, tanti, diversi e sterminati come le emozioni che attraversava il mio animo in quel momento, mentre le nostre mani erano unite in quel lieve contatto inaspettato.
Arrossii lievemente, e un sospiro sussurrato ruppe quel silenzio assordante.
Altea
11-12-2017, 18.01.52
Hiss si alzò dal letto ma io mi rivestii, l' ultima volta ci stava rimettendo la pelle.."Aspetta vengo pure io" mentre vidi un cielo strano, gli uccelli volteggiavano in modo inquieto e nulla prometteva di buono.."Sembra il film "Birds" di Hitchcock" asserii titubante mentre mi avvicinavo a lui.
Lady Gwen
11-12-2017, 18.03.54
Continuammo a camminare, ma lui non sapeva dove fosse Elv.
Tentennai un attimo, ma poi gli raccontai tutto.
Quel "tutto" che nè i poliziotti, nè il dottore o le infermiere dovevano sapere.
Partii da quando avevamo dovuto lasciare la loro casa, fino ad ora.
Non fu facile, ma, a fatica, ci riuscii.
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Guisgard
11-12-2017, 18.11.22
Icarius si voltò e vide gli occhi di Clio che lo fissavano.
Erano chiari, quasi trasparenti e sembrano acquisire un riflesso particolare grazie al lieve e caldo rossore delle sue guance chiare.
I due si guardarono per un lungo istante indefinito, quasi come se il mondo fuori dall'auto per un attimo avesse smesso di esistere.
Forse lui fu sul punto di dirle qualcosa, ma delle voci confuse dalla strada seppero l'incanto di quel momento.
Voci e grida, rumori e gente agitata per la città.
Guisgard
11-12-2017, 18.13.20
"Non conosco il film di cui parli..." Disse sarcastico Hiss ad Altea "... a me invece ricordano un altro film... Gli uccelli si intitolava..."
Scesero di sotto, con prudenza, vedendo nel salotto un'ombra.
Guisgard
11-12-2017, 18.15.01
"Era inevitabile..." Disse il nonno di Elv a Gwen "... prima o poi doveva accadere e forse sarebbe stato giusto che tu non fossi mai entrata in questa storia..." guidando.
Altea
11-12-2017, 18.16.57
Guardai Hiss stranita e mi scappò una risata abbracciandolo "Oh, tesoro..appunto in inglese "Birds" significa proprio "Uccelli" ed è il film a cui mi riferivo" scompligliando i capelli bruni divertita.."Sono troppo anglofona vero?".
Poi mi accorsi di un' ombra in salotto..."Un' ombra..che cosa può essere, scendi tu avanti e io dietro".
Lady Gwen
11-12-2017, 18.18.03
Lo guardai un po' perplessa.
"Nessuno poteva immaginare cosa sarebbe successo, con gli animali, le persone, quelle strane piante, tantomeno lui" dissi, perché in effetti era così.
Nessuno lo avrebbe immaginato.
"Comunque, ora voglio solo ritrovarlo e dirgli che tutto questo non succederà più... Perché mi manca..." mormorai piano.
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Guisgard
11-12-2017, 18.27.39
"Siamo in Italia, non in America o in Inghilterra." Disse Hiss ad Altea.
Poi i due scesero in salotto, vedendo un'ombra.
Lui annuì a lei ed afferrò una grossa bomboniera come fosse un'arma.
Allora silenziosamente avanzò verso la misteriosa ombra, pronta a colpirla.
"Fermo, in Nome del Cielo!" Gridò colui a cui apparteneva l'ombra.
Restammo lì a fissarci per un lungo ed interminabile istante.
Un istante in cui il mondo intero sembrava essersi fermato, come se l'intensità dei nostri sguardi avesse questo potere, come se quel momento fosse destinato a durare per sempre, come se niente all'infuori di noi avesse importante, come se l'intero universo si limitasse a quella macchina, alle nostre mani immobili ancora una sull'altra, ai nostri occhi che si fissavano come se non esistesse nulla all'infuori dell'altro.
Ma poi delle voci confuse ruppero quell'incanto, costringendomi ad abbassare lo sguardo e guardare fuori dal finestrino per capire che cosa stesse succedendo.
La mia mano, però, rimase ancora poggiata sulla sua, come se fossi incapace di interrompere quel contatto.
Guisgard
11-12-2017, 18.32.42
"Fossi in tè lo dimenticherei." Disse il nonno di Elv a Gwen. "Restare con lui porterà solo infelicità per entrambi."
Lady Gwen
11-12-2017, 18.35.09
Lo guardai a lungo, in silenzio, incapace di parlare.
"No, non posso e non voglio, non lo farò. Ma anche se volessi, non lo farei senza avere prima una spiegazione" a lui "Perché dice così?"
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Altea
11-12-2017, 18.35.36
Guardai Hiss afferrare la bomboniera..stavo per fermarlo..era un pezzo raro ma la situazione era pericolosa.
Lui intimò qualcosa all' ombra e io guardavo sia quell' ombra che la preziosa bomboniera.
Scaltra, afferrai l' antica spada appesa datami da un samurai.."Volpe Ambrata".
Guisgard
11-12-2017, 18.36.05
Quel caos, quell'agitazione dalla strada ed Icarius si voltò di scatto a guardare fuori dal finestrino.
"Ma..." disse "... ma che diavolo succede?" Fissando poi Clio accanto a lui.
Intanto in strada arrivarono diverse auto della polizia e da un megafono si ordinava alla popolazione di restare chiusa in casa.
Guisgard
11-12-2017, 18.47.13
Il vecchio guardò per un attimo Gwen e poi tornò a fissare la strada.
"Perché la nostra famiglia è maledetta..." disse "... condannata... l'insania, la pazzia ci tormentano da sempre... ed anche Elv ne paga le conseguenze..."
Guisgard
11-12-2017, 18.49.55
Altea afferrò la sua spada e Hiss abitava la preziosa e pesante bomboniera.
Ma quell'ombra si voltò di scatto e mostrò finalmente il suo volto.
Era un uomo anziano, spaventato che alzava le mani in segno di resa.
Altea
11-12-2017, 18.53.36
Vidi la preziosa bomboniera alzarsi...addio pezzo di valore....e io mi feci avanti con la spada quando quell' ombra prese la forma di una persona anziana.."E voi??Che ci fate nella mia casa...oh bella, pure questo ora" con fare sorpreso e poi guardai Hiss "Stiamo cauti, l' ultimo anziano romantico incontrato fu un fioraio che ti ha aggredito" per poi guardare l' uomo.."Potete dirci chi siete e perché siete qui?".
Lady Gwen
11-12-2017, 18.53.36
Rimasi col fiato sospeso prima che parlasse.
Poi, fu anche peggio.
Puntai lo sguardo fuori, in silenzio.
Improvvisamente, non volevo più sapere chi fosse Ilaria e cosa le fosse successo.
Era meglio non saperlo.
"Non ce la faccio..." sussurrai, piangendo e scuotendo la testa "Non ce la faccio a fare a meno di lui... Non ce la faccio... È più facile per me vivere con la sua pazzia, che senza di lui..." aggiunsi.
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Fuori da quella macchina c'era il caos più totale e assurdo.
Nulla di tutto quello che vedevamo sotto i nostri occhi aveva senso, tutto sembrava essere presa di un illogico senso di caos imperante.
"Non ne ho idea..." con gli occhi strabuzzati guardando Icarius "Sembrano tutti impazziti..." scuotendo la testa.
Guisgard
11-12-2017, 19.06.17
"Già, meglio non fidarsi di nessuno." Disse Hiss con fare minaccioso.
"No, fermi!" Implorò l'anziano. "Sono un prete!"
"Si, come no..." sarcastico Hiss "... ed io sono Paulo Dybala!"
"No, è la verità!" Urlò il vecchio."Guardate!" Mostrando il Crocifisso che aveva al collo.
Guisgard
11-12-2017, 19.07.38
"Allora sei pazza anche tu." Disse il vecchio a Gwen.
Infine arrivarono ad una grande casa di campagna, isolata dal resto del mondo e protetta da alte querce Afragolignonesi.
Lady Gwen
11-12-2017, 19.10.42
"È probabile..." mormorai, mentre asciugavo le lacrime.
Non lo avevo mai negato, fin'ora, ma pazzia o meno, ciò che volevo era stare con lui, solo questo.
"Dove siamo?" chiesi, guardando la casa.
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Altea
11-12-2017, 19.10.45
"Paulo Dybala? L'attaccante juventino...ah tifi Juventus, beh non abbiamo parlato mai di calcio, ora lo so" ma poi guardai l' uomo che si professava un prete.
Hiss era titubante ma egli ci mostrò un crocifisso.."Sapete..non basta mica un crocifisso per professarsi Cattolico e Prete, ma pensiamo non siate un essere demoniaco almeno...diteci perché siete qui e come siete arrivato, la porta mi sembrava chiusa" sobbalzando e arrossendo.."Oh spero non abbiate sentito..rumori molesti prima" guardando Hiss ma pensando se veramente quell' uomo era un prete e perché mai fosse qui, forse cercava un rifugio.
Guisgard
11-12-2017, 19.11.26
Icarius guardò Clio e poi abbassò il finestrino dell'auto.
Nel caos generale una macchina della polizia attraversava le strade Armando con un megafono alle gente, ordinando di restare tutti chiudi in casa.
Icarius allora scese dalla macchina e si avvicinò ad un poliziotto chiedendo cosa stesse accadendo.
"Le macchine sono impazzite" disse il poliziotto "e si sono rivelate."
Era tutto così assurdo, così terribilmente assurdo.
Non avevo idea di cosa stesse succedendo ma sapevo di doverlo e volerlo scoprire.
Così mi alzai e seguii icarius fuori dalla macchina.
Sbiancai alle parole dell’agente.
“Cosa?” Esclamai.
Forse davvero il giorno che avevamo tanto atteso noi Antichi stava arrivando?
Guisgard
12-12-2017, 01.42.22
“Nella mia villa laboratorio.” Disse il nonno di Elv a Gwen. “Qui saremo al sicuro, per ora.” La macchina si fermò davanti all'ingresso. “Vieni, siamo arrivati.” Scendendo.
Entrarono in casa.
Era una grossa residenza, arredata in modo retrò.
C'erano diversi quadri, ma una dominava l'intero salotto.
Era quello di una ragazza.
Guisgard
12-12-2017, 01.42.41
“Già, ci vuole ben più di un Crocifisso...” disse Hiss al prete “... almeno una vocazione... e qualche buona azione quotidiana... ne ha fatte lei di buone azioni oggi?”
“Sono davvero un prete...” l'altro “... la porta era aperta e siccome a breve pioverà ho pensato di entrare...” a lui e ad Altea.
“Aperta?” Ripetè Hiss. “Non è vero, c'era l'allarme.”
“No, era aperta...” ribadì il prete “... controllate...”
Hiss controllò.
“Si, in effetti l'allarme è scollegato...” mormorò “... ed è stato disattivato dall'interno...”
Guisgard
12-12-2017, 01.42.55
Anche Icarius come Clio restò profondamente sorpreso.
“Cosa...” disse “... cosa significa?”
“Ciò che ho detto...” fece il poliziotto “... le macchine sono impazzite... tutte... telefonini, computer, sistemi satellitari, robot... tutto ciò che funzione grazie alla tecnologia è ormai fuori controllo...”
Lady Gwen
12-12-2017, 01.45.57
Lo seguii all'interno della villa.
L'arredamento era molto retrò, ma non era male, anzi mi piacque molto.
C'erano anche molti quadri.
Incluso quello di una ragazza.
Avevo cercato di non farlo, ma non c'ero riuscita.
"Quella ragazza, è Ilaria?"
Probabilmente, se non Elv, almeno lui me lo avrebbe detto, visto quanto mi aveva rivelato.
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Guisgard
12-12-2017, 01.50.53
Il vecchio guardò il ritratto e poi Gwen.
“Si, è lei.” Disse annuendo. “E' Ilaria.”
A quelle parole del poliziotto restai profondamente colpita e per un momento cambiai espressione, un’espressione diversa più austera e solenne.
Quante volte avevamo profetizzato quel momento?
In quante riunioni nel nostro covo sotterraneo ne avevamo parlato?
Non riuscivo a ricordarlo ma sapevo che il tempo era giunto e che noi, al contrario dell’uomo moderno schiavo delle macchine, eravamo pronti a combattere.
Annuii quindi al poliziotto, con una strana espressione sul viso.
“Infine..” sussurrai, voltandomi poi verso icarius.
“Quindi dovremo anche lasciare l’auto..” pensierosa, chiedendomi lui che cosa pensasse di tutto quello.
Lady Gwen
12-12-2017, 01.52.26
Bene.
Primo ostacolo: superato.
"Chi era, per voi? Una parente, un'amica..."
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Guisgard
12-12-2017, 01.57.32
Icarius istintivamente guardò l'auto.
“E' un vecchio modello...” disse a Clio “... non ha la scheda di accensione e neppure il cambio automatico... non credo ammattirà lungo la strada... venga, torniamo all'Arena Fap...”
E tornarono rapidi all'impianto sportivo.
Guisgard
12-12-2017, 01.57.46
“Era la ragazza di Elv.” Disse il nonno a Gwen, restando a fissarla.
Lady Gwen
12-12-2017, 02.02.13
Dovevo ammetterlo, ci rimasi secca.
Cercai di non farlo a vedere, ma il mutismo, anzi, l'incapacità totale di parlare che mi aveva assalita non mi aiutava.
Intanto lui mi fissava.
Ed io dovevo dire qualcosa.
In fretta.
"Cosa le è successo? Dov'è ora?" mormorai, ma una piccola parte di me mi dava dell'idiota, immaginando già la risposta.
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Annuii ad Icarius, sollevata.
“Ottimo... si, certo..”
Salimmo in macchina e tornammo indietro, e io di tanto in tanto sbirciavo lo sguardo di icarius per capire che cosa stesse pensando.
Chissà se ricordava poco prima, probabilmente ero una sciocca a credere che lo avesse in qualche modo colpito quando successo.
Cosa? Non era successo assolutamente nulla...
infatti!
Restai in silenzio, osservando fuori dal finestrino il mondo impazzito.
Forse io ero impazzita con lui, se mi importava così tanto dei pensieri di uno sconosciuto.
Se il suo distacco mi faceva più male di quanto potessi ammettere a me stessa.
Guisgard
12-12-2017, 02.10.49
“E' morta.” Disse il nonno a Gwen.
Ma un attimo dopo cominciarono ad udirsi dei rumori contro le finestre.
“Sono tornati!” Il nonno. “Quei dannati uccelli!” E corse verso le finestre per chiudere tutte le tapparelle e le imposte.
Guisgard
12-12-2017, 02.13.54
L'auto sfrecciava per le strade caotiche e trafficate.
I semafori erano in tilt, così come le insegne e le porte automatiche dei palazzi e dei negozi.
“La città è come impazzita...” disse Icarius mentre guidava “... lei cosa pensa?” A Clio. “E' spaventata, dottoressa?”
Lady Gwen
12-12-2017, 02.13.58
Bene.
Secondo ostacolo: buttato giù rovinosamente.
Penalità, signorina Ygraal.
Poi, come se non bastasse, i maledetti uccelli, di nuovo.
Tutti contro le finestre.
Allora lo imitai e sbarrai tutte le porte e le finestre, per impedire che quei maledetti entrassero anche qui.
Elv, dove sei?
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Guisgard
12-12-2017, 02.18.06
Gwen ed il nonno di Elv chiusero tutte le imposte ed abbassarono ogni tapparella.
“Questo dovrebbe fermarli...” disse il vecchio “... finchè sono comuni uccelli il rischio è solo uscire all'aperto... il problema sono le piante... rilasciano pollini nocivi che alterano il sistema nervoso umano... ma il vero pericolo sono le macchine... oggi come oggi l'uomo è troppo dipendente dalle macchine...”
Dalla freddezza e compostezza nella voce di Icarius capii che probabilmente avevo immaginato tutto. Ero stata davvero così stupida da essermi fatta coinvolgere in quel modo?
Possibile quindi che avessi sentito tutto quello solo io?
Che mi fossi immaginata tutto?
Eppure... era così distante e freddo che non poteva essere altrimenti.
Guardavo fuori dal finestrino, per non mostrargli i miei occhi tristi e colmi di delusione, non avrebbe capito, probabilmente mi avrebbe presa per pazza.
“No..” dissi poi, senza voltarmi “Io sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, e sono pronta ad affrontarlo...” dissi solo, freddamente.
“E lei, che cosa pensa?” Riprendendo le distanze col “lei” come aveva fatto lui per primo.
E dire che quell’incanto era stato davvero così bello... anche se era solo una mia illusione.
Lady Gwen
12-12-2017, 02.24.39
Sbarrammo tutte le finestre e sperammo che ciò servisse da deterrente contro gli uccelli.
Ascoltai poco o nulla di ciò che disse, mi accovacciai su una poltrona e rimasi a pensare.
Pensare ad Elv, a come doveva essere stata la sua storia con Ilaria prima che morisse.
Una stretta feroce si impossessò di me, al centro dello stomaco e un attimo dopo pensai se fosse sbagliato provare certi sentimenti negativi verso i morti.
Ma poi mi dissi che, hey, non si doveva essere santi solo perché si era morti, a quest'ora avrebbero dovuto esserlo tutte le persone morte.
E si trattava di Elv, quindi no, non era sbagliato affatto esserne gelosa e quasi odiarla.
Nel frattempo, la mancanza di lui era sempre più forte, feroce come quella stretta allo stomaco e diventava sempre più insostenibile.
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Guisgard
12-12-2017, 02.24.42
Icarius guardò Clio.
“Sapeva...” disse “... come sarebbe a dire? Sapeva già che ciò sarebbe successo? Che le macchine sarebbero impazzite? E come? Un'equazione matematica lo prevedeva come una profezia? Forse per qualche assurda regola dei grandi numeri? O lei è una sorta di veggente?”
Guisgard
12-12-2017, 02.32.32
Chiusero tutte le finestre.
Allora un irreale silenzio scese sulla casa.
Il nonno di Elv accese una lampada per dare un po' di luce.
Allora si sedette e si accese la pipa.
“Speriamo” disse a Gwen “che Elv sia al sicuro... in un posto ben riparato...”
Io non immobile voltai a guardarlo.
“Dacché l’uomo moderno si è fatto schiavo delle macchine, pensando di giocare a fare Dio, era inevitabile che prima o poi fossero le macchine stesse a ribellarsi e a prendere il controllo su individui diventati ormai delle larve incapaci di opporsi..” dissi, guardando fuori.
“Ma immagino che a lei tutto questo non interessi...” amaramente, senza voltarmi.
E non solo questo non gli interessa, razza di stupida...
Giá.. nemmeno io.
Lady Gwen
12-12-2017, 02.38.23
Silenzio.
C'era solo silenzio.
Irreale, quasi innaturale.
Il leggero lucore di una lampada e il fumo aromatico della pipa mi raggiunsero, mentre annuivo lentamente.
Il braccio sinistro fasciato mi dava qualche noia, probabilmente per il rimarginarsi della ferita.
Ed in quel momento, pensai che avrei preferito se fosse stato in questo posto ben riparato.
Con me. Con noi.
"E se... E se non dovesse tornare? Se decidesse di non farlo?" sussurrai con voce tremante e gli occhi umidi, lo sguardo fisso nel vuoto.
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Guisgard
12-12-2017, 02.45.54
“Invece a me interessa moltissimo, visto che il caos è ovunque...” disse Icarius a Clio “... ammesso che sia questa la causa di tutto... lei dunque crede davvero che si tratti di una Punizione Divina? Come fa a dirlo?” Guidando.
Guisgard
12-12-2017, 02.46.06
“E' in gamba, sa badare a se stesso.” Disse il nonno a Gwen. “Vado a farmi un caffè... vuoi qualcosa di caldo? Dei biscotti?”
Lady Gwen
12-12-2017, 02.48.51
Non era questo che avevo chiesto.
Ma forse era questo che lui voleva dire.
Per autoconvincersi o chissà cos'altro.
Scossi la testa in segno di diniego e poi poggiai quest'ultima sulla spalliera della poltrona, abbandonandomi e chiudendo gli occhi.
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Guisgard
12-12-2017, 02.55.05
Gwen si addormentò.
Forse dormì per un'ora, forse per due.
Fu un rumore a svegliarla.
Una delle imposte socchiusa per via del vento che aveva cominciato a soffiare forte.
I fulmini ed i tuoni annunciavano l'imminente temporale.
Il nonno di Elv non c'era più nella stanza.
Lady Gwen
12-12-2017, 02.57.37
Mi addormentai e dormii per un bel po', forse due ore.
Poi, mi svegliai per un'imposta socchiusa che sbatteva per il vento.
Allora mi alzai e la bloccai, ostruendo il passaggio a quel refolo d'aria che aveva rinfrescato la stanza.
Il nonno non c'era, forse era andato a riposare.
Decisi comunque di fare un giro in casa.
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Strinsi i denti.
Dopotutto non potevo essere scortese perché mi ero immaginata un momento magico che evidentemente c’era stato solo nella mia testa.
“Non ho detto questo...” voltandomi finalmente verso di lui, ma cercando di non perdermi di nuovo in quel mare, visto com’era finita.
“Ma era prevedibile che condividere il dono dell’intelligenza con delle macchine che fanno tutto al posto nostro avrebbe distrutto il nostro essere uomini!” Alzando le spalle.
“Guardi solo il tecno pancrazio... una volta gli uomini sapevano combattere, ora mandano macchine a farlo al posto loro!”.
Poi arrossii di colpo.
“Dimenticavo con chi sto parlando..” con un lieve sorriso imbarazzato.
Guisgard
12-12-2017, 03.09.18
Gwen iniziò a vagare per la casa.
La penombra dominava ovunque
Al pianterreno la ragazza non trovò nulla di strano.
Arrivò poi su un pianerottolo.
C'erano due scale: la prima portava giù, la seconda su.