Visualizza versione completa : La leggenda della Pieve di Monsperone
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Guisgard
17-04-2018, 18.35.31
Icarius di suo già era stravolto dall'eccitazione per trovarsi davanti il corpo nudo e perfetto di Lys, ma quando poi credette di udire la voce dell'altra sorella, vedere andare via la prima e ritrovarsi poi davanti all'altra, ossia Clio, il giardiniere fu sul punto di impazzire del tutto.
Il candore di Clio, la sua timidezza mista a dolcezza ed ingenuità erano disarmanti.
Anche lei era completamente nuda davanti a lui, senza fare nulla per coprirsi.
Le due sorelle potevano gareggiare in bellezza per mille anni, senza che nessuna riuscisse a superare l'altra.
Erano entrambe bellissima, con la differenza che Lys era bruna, mentre Clio era bionda.
Lui non riuscì a resistere alla tentazione di guardarla tutta, far scivolare su quel corpo bianco ed afrodisiaco tutto il suo sguardo.
Su quei seni tondi e sodi, dai capezzoli rosati, i fianchi sinuosi, il suo sesso biondo fra le cosce strette e ben fatte, le gambe perfette, fino ai piedi nudi.
E poi ricominciare e ricominciare ancora ed ancora a guardarla.
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I soldati gettarono qualche sguardo qui e là intorno a loro, ma la fitta penombra rendeva la sala poco distinguibile.
“Meglio così.” Disse uno dei militari a Gwen. “Buona giornata, madama.” Ed andarono via.
Ivan chiuse la porta.
Ma un attimo prima arrivò Tatiana.
“E' giunta una lettera poco dopo l'alba...” lei a Gwen e ad Ivan “... l'ha presa Marko quando l'ha portata un messo... reca la firma di un certo dottor Vanbelv...”
Lady Gwen
17-04-2018, 18.58.24
Andarono via e stavo per tornare da Elv, quando Tatiana mi bloccò.
Sospirai.
"Torno subito..." gli dissi piano.
Poi andai dalla vampira.
"Dottore hai detto?" pensierosa "E cosa diceva la lettera?"
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Guisgard
17-04-2018, 19.12.26
"Non l'ho aperta..." disse Tatiana a Gwen "... vuoi che lo faccia o preferisci leggerla tu?"
Lady Gwen
17-04-2018, 19.41.03
Sospirai.
"Dalla a me, leggerò io" avevo una vaga idea di chi potesse trattarsi e volevo essere sicura.
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Guisgard
17-04-2018, 23.48.26
Gwen aprì la lettera e ne lesse il contenuto:
“Buongiorno a voi.
Chiedo perdono se questa mia missiva susciterà il vostro stupore, non anche il vostro disturbo spero vivamente, ma era necessario da parte mia un chiarimento.
Sono il dottor Frank Vanbelv, dell'università della città di Santa Maria del Veteres nel regno di Afragolignone e per motivi di studi e ricerche oggi legato al Monastero di San Bernardino di Chanty.
Nei giorni scorsi è stato affidato ai pii Frati un uomo in palese stato confusionale ed afflitto da profonde turbe psichiche.
Il poveretto è stato affidato alle mie cure e sebbene la scienza mi spinga a decretarne la pazzia, la mia coscienza di uomo e di Cristiano mi impongono invece di accertarmi circa le dichiarazioni che costui giorno e notte afferma con disperata determinazione.
L'uomo crede di essere stato vittima di esseri mostruosi, creature infernali, non-morti capaci come parassiti di strappare sangue e vita ai mortali e chiamati comunemente vampiri.
Queste dichiarazioni dell'uomo hanno suscitato nei villaggi intorno al monastero credenze e superstizioni da parte degli abitanti.
Per evitare dunque manie di persecuzioni ed anche fastidi verso la vostra dimora credo sia opportuna una mia visita in modo da sconfessare ogni genere di diceria ed evitare che superstizioni varie possano attecchire in questi bei boschi e tra queste dolci colline.
Certo della rispettabilità del vostro nome e della cortesia che di certo è uso nel vostro palazzo, crede alle vostre signorie il permesso di visitare la vostra dimora.
Con il vostro permesso giungerò da voi durante il pomeriggio.
Dottor Vanbelv”
Lady Gwen
17-04-2018, 23.53.10
Lo sgomento mi colse nel momento in cui lessi la lettera.
Maledetto bastardo.
Lo sapevo che dovevamo farlo fuori.
Diedi la lettera ad Ivan affinché la leggesse, con espressione inferocita e nervosa.
Avremmo dovuto eliminarlo se la situazione si fosse complicata, ma speravo di non dover arrivare a tanto.
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Guisgard
18-04-2018, 00.13.35
“Dannazione...” disse con un moto di rabbia Ivan nel quale stracciò la lettera “... ricominciano... di nuovo a riprendere la loro caccia... sono secoli che ci spingono a spostarci, a fuggire da un luogo all'altro... ma stavolta non voglio fuggire... non voglio andarmene... li uccideremo tutti... sgozzandoli come porci se necessario...” con gli occhi rossi dalla rabbia.
“Magari possiamo ingannarlo...” intervenne Tatiana “... infondo è solo uno stupido medico...” fissando Gwen.
“E se invece ha già avuto conoscenze in passato di situazioni simili?” Ivan. “Dopotutto se i Frati mandano questo dottore significa che si fidano di lui...”
“O forse vogliono solo far calmare l'agitazione popolare...” mormorò Tatiana.
Lady Gwen
18-04-2018, 00.18.45
Ascoltai i discorsi di Ivan e Tatiana, mentre cercavo di pensare e guardavo a terra i resti della lettera.
"Dobbiamo fare come dice Ivan" annuii lentamente, poggiando una mano sulla spalla del vampiro per sedare la sua rabbia "Non penso sarebbe possibile ingannarlo. Se dovesse fare qualcosa, qualsiasi cosa e rovinare la nostra copertura, saremmo rovinati. Non possiamo rischiare. Ed io non voglio nemmeno lasciare questo posto..." guardando il palazzo intorno a me.
Non era giusto.
Non era giusto che dovessimo fuggire o che dovessimo industriarci per non scappare ma anche per non rischiare la vita restando.
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Guisgard
18-04-2018, 00.26.07
“Si, ben detto.” Disse annuendo Ivan a Gwen. “Avvertiamo anche gli altri. Peccato il maestro sia andato via proprio ora...”
“Magari per questo è andato via...” arrivando Nikolaj.
Lady Gwen
18-04-2018, 00.29.10
Annuii ad Ivan un secondo dopo arrivò Nikolaj.
Restai a riflettere a lungo.
"Prima di andarsene, mi aveva detto che sarebbero potuti arrivare, ma la lettera è giunta dopo la sua partenza. È possibile?" chiesi, quasi fra me e me "Comunque sia, dobbiamo essere preparati, non dobbiamo lasciare nulla al caso se vogliamo sopravvivere."
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Guisgard
18-04-2018, 00.35.08
“Allora non perdiamo tempo...” disse Ivan “... mancano poche ore al pomeriggio... dobbiamo decidere cosa fare, occorre un piano...”
Arrivò Elv.
“Tutto bene, Gwen?” Guardando la vampira e riconoscendo l'inquietudine sul suo bel volto.
Lady Gwen
18-04-2018, 00.39.13
"Sì, infatti" annuendo convinta ed iniziando a pensare.
Poi arrivò Elv.
"Vogliono venire qui ad ucciderci, Elv. Ci danno la caccia da secoli, vogliono farci sparire, devi aiutarci..." dissi piano, con tono disperato e afflitto, perché dovevo convincerlo "Aiutaci, se tieni a me..." coi miei occhi nei suoi e le nostre mani intrecciate.
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Guisgard
18-04-2018, 00.46.20
“No, devi coinvolgerlo.” Disse seccato Nikolaj. “Non è uno di noi, ma uno di loro!”
“Che succede?” Elv guardando Gwen negli occhi e stringendo le sue mani. “Gwen, raccontami tutto... non permetterò a nessuno di farti del male. A nessuno.” Fissandola.
C'era qualcosa nel modo in cui mi guardava.
Qualcosa che non sapevo definire, che non avevo mai visto prima, una luce intensa, calda, come un guizzo che mi attraversava tutta.
Il cuore iniziò a battermi forte, sempre più forte, sempre più intensamente.
Mi stava davvero guardando in quel modo?
Voglio dire... me?
I miei occhioni si spalancarono sempre di più, nei suoi, beandomi di quello sguardo.
Era la cosa più bella che avessi mai visto.
Quell'azzurro era così intenso, particolare, non era una sola tonalità, erano diverse, alcune più chiare, altre più scure che si mescolavano in un gioco misterioso e unico. Eppure c'era di più, quegli occhi nascondevano un particolare che non avevo notato fino a quel momento, piccoli sprazzi di sole in mezzo a quel cielo azzurro di primo autunno. Erano meravigliosi, quel dettaglio poi li rendeva ai miei occhi ancora più belli, o forse no, forse era il modo in cui mi guardava a rendere ogni cosa incredibilmente meravigliosa.
"Icarius.." riuscii a dire, raggiante, trasportata dall'intensità di quel momento.
Mi stava guardando tutta, tutta, seguii il suo sguardo su di me e... sbiancai.
Ero nuda! Nuda!
Ma ma, come diavolo avevo fatto a non accorgermene?
Che razza di donna disgustosa era Lys per starsene lì nuda davanti a un servo... sentii il cuore accelerare ma stavolta in modo diverso, ero spaventata, terrorizzata, nessuno mi aveva mai visto nuda, nessuno!
Non sapevo che cosa fare, che cosa dire.
Mi portai la mano al petto facendo apparire una veste che mi coprisse, la prima cosa che avevo pensato, dopotutto lui era lì a fissarmi, gli indussi nella mente una lieve confusione, come se se lo fosse immaginato, ovvio, non avrei mai potuto cancellare quell'immagine dalla sua mente, e una vocina dentro di me mi diceva che nemmeno volevo che lo dimenticasse, per quanto questo fosse sconveniente e riprovevole.
Cercai di guardarlo con naturalezza, come se fossi sempre stata vestita e lui si fosse solo perso in un meraviglioso sogno erotico.
"Questa è tua..." riprovai, ridandogli il fiore "È curioso, andarsene in giro con un'amamelide in tasca.." arrossendo lievemente e guardandolo con un sorriso timido, il sorriso di chi sperava, in fondo al cuore che avesse tenuto quel fiore per me, anche se era qui nel tempio di perdizione di Lys, pronto a consumare quel piacere carnale di cui lei non sembrava riuscire fare a meno. Eppure... a lei non avrebbero mai donato un fiore.
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Lady Gwen
18-04-2018, 00.51.23
"Stanne fuori, Nikolaj "dissi piccata al vampiro.
Poi portai Elv nella saletta dove ci trovavamo poco prima.
"È vero che siamo vampiri, Elv. È tutto vero. Oggi pomeriggio verrà un medico a verificare alcune voci sul nostro conto e se vedranno che sono vere, ci uccideranno. O se fuggiamo, continueranno a darci la caccia..." sospirai avvilita, poi lo abbracciai, anche per trovare un po' di conforto "Inizio a pensare che ti esporrei allo stesso problema, se ti rendessi uno di noi... Diamine, mi sento così egoista..." affondando il viso nei suoi capelli.
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Guisgard
18-04-2018, 01.08.00
La magia di Clio ed Icarius credette di aver immaginato tutto, di aver fantasticato sulla padrona nuda.
E quell'immagine di certo non l'avrebbe però abbandonato.
Lei ora è ben vestita davanti a lui, dolce e delicata come sempre.
Ma lui era ancora tutto nudo, con il calice in mano e con l'altra mano a tentare, invano, di coprire la sua mascolinità sempre più prorompente, indecente, ingombrante.
Sentiva sotto la mano la sua eccitazione crescere sempre di più.
Il suo viso era come acceso da un fuoco costante che rendeva i suoi occhi ancora più azzurri.
“Madama...” disse deglutendo ed impossibilitato a prendere il fiore “... meglio vada via... col vostro permesso...”
Ed a testa bassa si avviò verso la porta della stanza completamente nudo.
Gwen ed Elv si appartarono in un'altra stanza.
“No, non permetterò ti accada nulla.” Disse lui stringendola. “Nulla.” Ribadì. “Però non uccideremo nessuno... altrimenti saremo come quelli che ora vi danno la caccia, Gwen. Se vuoi farmi diventare come te allora dovrai abbandonare ciò che eri prima, almeno le cose terribili che la gente addebita ai vampiri... dimmi la verità... se mi ami davvero, sii sincera... hai ucciso della gente, vero?” Guardandola negli occhi.
Lady Gwen
18-04-2018, 01.16.20
Ottimo, ottimo.
Si era convinto e aveva accettato tutto.
Beh, quasi tutto, ma su questo si poteva discutere.
Lo guardai negli occhi.
"Io non ho ucciso per divertimento..." risposi "Soprattutto all'inizio, cercavo di nutrirmi di gente poco rispettabile, criminali che trovavo nei vicoli bui di notte, nascosti negli angoli più malfamati della città... Poi, ho incontrato Nikolaj e gli altri, talmente tanto tempo fa che ho quasi timore a ricordare e allora abbiamo iniziato a servirci di familiari, o "succubi", se preferisci. Ragazzi che donano spontaneamente il loro sangue per noi. Qui ognuno di noi ne ha uno, quelli che appaiono qui come normali servitori, Marko e gli altri, in realtà rappresentano il nostro sostentamento. Cerchiamo di essere un po' meglio di quanto si creda..." con gli occhi nei suoi "E in più, non credo che dovremo essere noi ora a pagare per tutti gli altri della nostra razza..."
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Lo guardai, era bellissimo, era davvero bellissimo.
Il suo corpo perfetto, il suo sguardo dolce, quell'aria così emozionata, imbarazzata. Eppure, pensai, abbassando lo sguardo per un momento e arrossendo in modo imbarazzante, che era ancora eccitato, era ancora... pieno, anzi, mi sembrava quasi lo fosse sempre di più.
Odiavo il fatto che una piccola parte di me desiderasse che fosse così, e arrossii ancora di più a quel pensiero sconveniente e inappropriato.
Clio, quella parte di te ha un nome, si chiama Lys ed è una sgualdrina!
Sospirai, era vero.
Lui sembrava davvero in imbarazzo e mi fece tenerezza quando se ne andò così com'era, nudo e bellissimo con il bicchiere in mano verso la porta.
Giravo e rigiravo l'amamelide in mano.
"Icarius, aspetta!" lo chiamai, raggiungendolo dopo aver sistemato l'amamelide nella scollatura.
Allungai una mano a sfiorare il suo braccio e lo superai, mettendomi con le spalle alla porta, in modo da fermare la sua fuga.
"Resta, rivestiti pure qui.." con un sorriso dolce.
Finora avevo fatto finta di ignorare il fatto che lui fosse nudo nella stanza di mia sorella, ma volevo che lui sapesse... sapesse che io sapevo.
"Mia sorella, lei..." iniziai, non trovando le parole più adatte, forse perchè non c'erano parole adatte ad una situazione del genere.
"Lo so, l'effetto che fa.." con un sorriso lievemente malinconico ma dolce e comprensivo.
Lo so che gli uomini preferiamo sempre una come lei a una come me.
Ma pur di non essere un mostro come lei, preferisco la solitudine, perchè se un giorno qualcuno mi vorrà, sarà solo perchè mi ama davvero e non perchè mi sono mostrata nuda come cane in macelleria.
Sorrisi, guardandolo negli occhi, chissà forse nemmeno comprendeva tutto ciò che sentivo nell'anima e nel cuore, e come avrebbe potuto, dopotutto?
Sospirai, poi con il cuore che batteva all'impazzata allungai la mano verso il suo viso e lo sfiorai in una leggera carezza, la mia mano sfiorò dolcemente quel viso perfetto, pulito, dolce, per poi ritrarsi e raggiungere il mio seno.
Presi l'amamelide e gliela sistemai dietro l'orecchio.
"È il più magico dei fiori.." sussurrai piano, guardandolo negli occhi con un'espressione che avrebbe contemporaneamente voluto mostrare e celare ogni sensazione che mi attraversava al momento.
"Portalo sempre con te.." sorrisi appena, per poi sporgermi verso di lui e posargli un lieve bacio sulla guancia.
"Buonanotte Icarius.." sussurrai, per poi voltarmi e avviarmi verso la mia stanza solitaria e austera, come la mia esistenza.
Guisgard
18-04-2018, 01.33.51
Elv ascoltò ogni parola di Gwen, guardandola negli occhi, come se volesse penetrare fin dentro la sua anima.
Perchè lui era convinto che lei ne avesse una.
E possedeva anche un cuore.
Lui non si sarebbe potuto innamorare di una creatura senz'anima e senza cuore.
No, ne era convinto.
Allora, appena lei terminò di parlare, lui, senza dire nulla, la strinse a sé e la baciò.
La baciò con un impeto, con un calore che lei per un attimo si sentì quasi inondata da quella luce del Sole che i vampiri tanto odiavano e da cui con disperazione fuggivano.
La baciò come è impossibile descrivere su un foglio di carta e come neanche nelle pagine dei romanzi si può immaginare.
La baciò come solo un bacio vero può essere, intriso d'Amore, di promesse e di sogni.
Un bacio che cancellava le paure del passato ed accendeva le speranze per il futuro.
Un bacio vero, fatto di labbra, di calore e di vita.
Un bacio vivo.
E così Gwen si sentì dopo secoli di sangue ed oscurità.
Si sentì viva.
Si sentì amata.
Lady Gwen
18-04-2018, 01.48.57
Non rispose, ma mi aveva ascoltata attentamente, senza interrompermi.
Poi, all'improvviso mi baciò.
Quel baciò riuscì a restituirmi la vita, col suo calore riuscì ad invadermi completamente e a risanare quasi quello strappo che avevo avvertito tanti secoli prima.
Lo strappo della mia anima lacerata, quel dolore profondo che mi aveva consumata per ore e che ancora mi portavo dentro, sebbene avessi imparato nel tempo a tenerlo sopito.
E lui finalmente era l'unguento che poteva curarmi, che poteva ridarmi quell'assaggio di vita perduta.
Mi travolse col suo impeto e con la sua passione, col suo Amore, col suo desiderio.
Eravamo la prova che si potesse davvero amare anche senza cuore e senza anima, perché a cosa serviva un inutile muscolo nel petto, quando un solo sguardo ti rimetteva al mondo?
Eta vero, non avrei mai sentito il cuore battere a mille, come erano felici affermare tutte le altre donne del mondo, ma cosa importava se in me quella magia c'era?
Rimasi ancora a lungo rapita dalle sue labbra, poi me ne separai.
"Se... Se potessi, adesso piangerei..." sussurrai dolcemente, con una leggera risatina, mentre lo baciavo un'ultima volta "Ora però dobbiamo pensare al piano, il pomeriggio arriverà prima di quanto pensiamo" facendomi un po' più seria.
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Guisgard
18-04-2018, 02.13.27
La guardò andare via, con ancora la sensazione della sua carezza e di quel dolce bacio sulla guancia viva in lui.
Restò a fissare la porta da cui era uscita Clio con un insieme indefinito di emozioni nel cuore.
Era ancora eccitato, ma ora anche colpito dalla tenerezza e dal candore di quella ragazza.
Era bellissima, ma anche sola e triste.
Come una meravigliosa ragazza che crede di essere brutta o di esserlo stato.
La bellezza, diceva Platone, appartiene alle donne, ma solo gli uomini la sanno riconoscere davvero.
Icarius restò così, immobile e confuso.
Posò il calice, si rivestì e mise in tasca l'amamelide, il fiore degli incantesimi e della magia.
E davvero pensò che in quel palazzo ci fosse qualcosa di incantato ed enigmatico.
Tornò allora nella sua camera e cercò di dormire, senza riuscirci.
Anche Elv sorrise sulle labbra di Gwen.
“Si, hai ragione...” disse piano tenendola stretta “... un piano... cosa vuoi fare? Ingannarlo o batterlo?”
Lady Gwen
18-04-2018, 02.20.54
Eh, cosa volevo fare...
Avrei voluto staccargli la testa a morsi, ecco cosa avrei voluto fare.
Ma avevo fatto una tacita promessa ad Elv ed intendevo mantenerla.
"Credo tu sia l'unica nostra possibilità, sei il solo mortale in casa e ciò può esserci d'aiuto per guadagnarci la fiducia dell'uomo. Spesso io e gli altri siamo stati scambiati per parenti. Possiamo sfruttare anche questo, dicendo magari di essere fratelli o cugini e di avere una malattia che ci accomuna e che ci impedisce di esporci al sole, rendendoci anemici e pallidi... Che dici? Può funzionare? E soprattutto, ti senti di farlo?" stringendo il suo viso, sperando dicesse sì.
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Guisgard
18-04-2018, 02.42.10
“Certo, farei di tutto per salvarti...” disse annuendo Elv “... e l'idea potrebbe funzionare... oltre la luce cos'altro temete?” Fissando Gwen.
Lady Gwen
18-04-2018, 02.47.22
Sorrisi a quella sua ennesima prova d'amore e di fedeltà assoluta.
"Beh... Le rose, il biancospino, i benedetti crocifissi..." con un sospiro stizzito "Tutto ciò che potrebbe essere religioso, o presunto tale, sebbene io detesti questa cosa, dopotutto non avrei nulla contro nessuno, ma non possiamo farci nulla..." massaggiandomi le tempie e sospirando ancora "Spero che tutto funzioni..."
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Guisgard
18-04-2018, 03.10.17
"Tutto deve funzionare..." disse Elv prendendo la mano di Gwen e stringendola "... e funzionerà... comincerà così per noi una nuova vita... insieme..." guardandola negli occhi.
Si guardò poi intorno.
"Forse il Crocifisso può rappresentare un punto importante..." mormorò "... dobbiamo fare in modo che quel dottore non lo adoperi... ma senza insospettirlo, poichè deve convincersi che qui non c'è nulla di occulto..."
Tornai nella mia camera, con una leggera malinconia che mi attraversava tutta.
Era suo, anche quel ragazzo bellissimo, pulito, innocente... era suo.
Lys riusciva a prendersi sempre quello che voleva, anche la cosa più bella e pura per poi contaminarla con la sua dissolutezza.
Continuavo a pensare a quel fiore, a chiedermi perchè mai lui ce l'avesse, a sognare che fosse per me.
Ma non aveva detto nulla, anche se glielo avevo chiesto tre volte.
Dunque probabilmente non significava niente, magari l'aveva colto perchè stava appassendo, o altro.
Mi spogliai di quell'abito che avevo fatto apparire per magia, e per momento restai a fissarmi nuda nello specchio.
Però mi aveva guadata, pensai arrossendo, mi aveva guardata quando ero tutta nuda davanti a lui.
Beh, appunto.. eri nuda davanti a lui!
Sospirai, sì, era vero, dopotutto aveva solo ammirato la bellezza del mio corpo, cosa che non ritenevo la mia migliore qualità o qualcosa da mettere in mostra come faceva Lys, che lo concedeva così a caso in cambio del piacere carnale.
Che vita orribile snaturare qualcosa di incredibilmente puro, unico, intensso a mero strumento di piacere. Sospirai, ma ahimè, grazie alla mia bravata di molti anni prima lei era padrona della sua vita, a discapito della mia.
Sospirai, indossai la mia camicia da notte e andai a coricarmi, salvo canti di civette in arrivo, il giorno dopo avrei dovuto occuparmi di quella faccenda del libello.
Eppure, non era a questo che continuavo a pensare.
Lì, nel mio letto, incapace di dormire, continuai a vedere immagini di me, di icarius, di Lys, quel volto che tormentava i miei sogni, quella presenza oscura generata dalle mie fantasie più perverse.
Arrossii violentemente rendendomi conto di aver davvero pensato quella cosa.
Eppure le immagini di Lys che spogliava Icarius, lui che spogliava lei e poi me, e poi di nuovo lei, tutte e due che lo assalivamo, lui che mi guardava, lui che mi prendeva.... e alla fine, mi addormentai.
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Lady Gwen
18-04-2018, 03.15.36
Annuii e mi lasciai rincuorare da Elv, dalle sue parole, il suo tocco.
"Lo so, dobbiamo riuscirci. Intanto avvisiamo gli altri e diciamogli cosa abbiamo pensato" dissi poi, prendendolo per mano ed uscendo dalla sala.
L'idea di una nuova vita per noi due mi donava sensazioni mai provate prima, ero felice conte mai lo ero stata in vita mia e non credevo che tutto questo si stese veramente realizzando.
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Guisgard
19-04-2018, 01.59.58
Elv annuì a Gwen e le sorrise per rincuorarla.
Allora andarono dagli altri, che erano tutti nel salone, tesi e preoccupati.
“Prepariamoci, non manca molto al pomeriggio.” Disse lui ai vampiri.
“Sei tu il capo ora?” Sarcastico Nikolaj.
Lady Gwen
19-04-2018, 02.02.39
Tornammo dagli altri.
E sempre Nikolaj parlò.
"No. Sono io. E per quanto mi riguarda devi tenere la bocca chiusa" sputai, secca e diretta, poi mi rivolsi a tutti e spiegai il piano che mi era venuto in mente.
"Credete che possa funzionare?" chiesi per conferma.
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Guisgard
19-04-2018, 02.08.42
Ivan e Tatania annuirono, mentre Nikolaj sorrise con un ghigno.
“Beh, sei tu che comandi...” disse a Gwen “... dunque come non essere d'accordo con te?” Sarcastico.
In quel momento arrivò Roze, con lo sguardo svampito, un sorriso sciocco sul viso e canticchiando una nenia senza senso.
Lady Gwen
19-04-2018, 02.12.01
Lo guardai.
Dapprima assottigliai lo sguardo, poi sorrisi con fare tranquillo, ma di chi non abbassa mai la guardia.
"Ottimo. Esattamente ciò che volevo sentire" dissi semplicemente, a mo' di chiosa.
Ad un certo punto arrivò Roze ed era strana.
Sembrava con la testa completamente altrove.
Guardai Tatiana, perplessa.
"Roze, tutto bene?" azzardai, quasi temendo di distoglierla dal suo stato alterato.
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Guisgard
19-04-2018, 02.23.23
“Oh si...” disse con un sorriso infantile Roze a Gwen “... meravigliosamente...” canticchiando poi di nuovo quella sciocca nenia senza senso.
Allora Gwen vide il suo collo e si accorse di in profondo morso che lo aveva lacerato.
https://www.comicstore.it/3493-large_default/morso-canini-vampiro-halloween.jpg
Lady Gwen
19-04-2018, 02.27.45
Meravigliosamente?
Meravigliosamente un accidente!
Era completamente fuori, si vedeva.
Per poco non urlai quando vidi la sua gola profondamente squarciata, quasi come quella di Marko e feci segno agli altri, con aria sconvolta.
Sicuro che era stata quella belva.
"Roze... Dimmi, chi... Chi ti ha morsa in quel modo?" azzardai ancora, con tono cauto, come a non voler intralciare il suo torpore.
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Guisgard
19-04-2018, 02.28.57
Clio stesa nel suo letto ripensava ad Icarius, all'amamelide e cominciava a fantasticare, a fare pensieri per lei audaci che però in qualche modo la turbavano e persino eccitavano.
Alla fine riuscì ad addormentarsi, sebbene sogni indefiniti, fatti di immagini ardite, persino erotiche attraversarono il suo sonno.
Si svegliò poco dopo l'alba, senza ricordare con precisione ciò che aveva effettivamente sognato.
Il suo corpo però era ancora turbato, caldo per quell'eccitazione soffusa, per quei pensieri spinti che si erano fatti strada in lei senza che la ragazza avesse potuto impedirlo.
Guisgard
19-04-2018, 02.31.36
“Morso...” disse stupita Roze a Gwen “... nessuno mi ha morso...” accarezzandosi il collolacerato “... questo è il segno di un bacio...” ridendo in modo fanciullesco.
Ivan le si avvicinò e guardò il suo collo.
“Non è un comune morso di vampiro...” mormorò “... nessun vampiro può mordere così... qui la pelle è lacerata... è un morso...”
Elv sbiancò e guardò Gwen.
Lady Gwen
19-04-2018, 02.36.32
Era disarmante.
Non c'era completamente più.
Toccava quelle ferite profonde e dai bordi maciullati con naturalezza.
"È stata quella bestia, quella con cui l'ho vista... Era terrificante, a metà fra un uomo e una belva, e gli occhi rossi, li ho visti, quelli di cui parlava Marko. Temo si tratti della stessa cosa che ha morso anche lui..." dissi cupa ad Ivan.
Nel frattempo, Elv era impallidito e gli presi la mano per rincuorarlo.
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Guisgard
19-04-2018, 02.42.55
Roze rise tra il fanciullesco e l'isterico.
“Ora calmati, su...” disse Tatiana facendola sedere accanto a lei sul divano “... andrà tutto bene...” mentre l'altra continuava a canticchiare quella nenia infantile e sciocca.
“Non possiamo contare su Roze...” Ivan a Gwen “... non è in sé...”
Elv era turbato da tutto ciò.
Un mondo nuovo, oscuro e maledetto, si stava aprendo davanti a lui.
Lady Gwen
19-04-2018, 02.48.26
Quella risata e quella nenia iniziavano veramente a darmi sui nervi.
Intanto Tatiana cercava di metterle un freno, ma non c'era verso.
"Lo so, lo so bene... Beh, possiamo addormentarla mentre ci sarà la visita. Intanto dobbiamo guarire quelle ferite" andai in camera mia, presi la fiala del Barone e feci scivolare alcune gocce sulle labbra di Roze, sperando avessero lo stesso effetto avuto su Marko.
Dopotutto eravamo vampiri e mi aspettavo una guarigione ancora superiore a quella di un ragazzino mortale.
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Guisgard
19-04-2018, 02.57.20
Pochi istanti e le gocce della fiala del barone cominciarono a fare effetto.
Lo spaventoso morso sul collo di Roze pian piano si risanò e la ragazza cadde in un sonno profondo e riposante.
“Ora riposa, sembra stia meglio...” disse Tatiana a Gwen.
“Portala in camera, è meglio.” Fece Ivan.
“Prepariamoci, non manca molto all'arrivo del medico.” Mormorò Elv.
“Agli ordini, capo.” Ridendo ironico Nikolaj.
Fu un sonno strano, inquieto, fatto di immagini intense e calde, che mi avrebbero fatto decisamente arrossire se fossi stata cosciente.
Ma nei sogni anche la parte più intima e segreta del nostro essere prende il sopravvento, me ne accorsi quando mi svegliai accaldata, vergognosa e inquieta... e stanca. Era come se non avessi riposato affatto, così mi voltai, e senza neanche rendermene conto, mi riaddormentavo.
Erano nudi, completamente nudi davanti a me.
I loro corpi si sfioravano, accarezzavano, l'uno contro l'altro.
Le mani di Icarius risalivano la schiena di Lys, poi scendevano sul suo seno, i suoi fianchi, mentre il suo sguardo la fissava adorante. Lei, d'altro canto, non lasciava nemmeno per un momento gli occhi di lui, li incatenava con il suo fascino oscuro, intenso, ipnotico quasi. Vedevo le sue mani scorrere fameliche e abili su quel corpo così bello, così perfetto, scendere a cercare il suo sesso che la reclamava, dritto e pronto, voglioso e pulsante.
Io ero lì, in disparte, a volte avevo la sensazione di essere così vicina da sentire i loro sottili gemiti, l'odore dei loro sessi, le risatine, la luce negli occhi fatta di lussuria, passione e desiderio sfrenato, altre volte invece mi sembrava di essere così lontana da essere invisibile, come se li stessi osservando attraverso una speciale teca di vetro dove io potevo vedere loro ma loro non potevano vedere me.
Ma poi lo sentii, lo percepii.
Era come se i movimenti di Lys diventassero i miei.
Sentivo i gemiti soffocati di Icarius come se fosse accanto a me, sentii il suo membro tra le mani, potevo sentirne la durezza, la compattezza, era umido e pronto per una notte di piaceri proibiti.
Avvampai a quel pensiero, eppure quella sensazione era bellissima, inebriante.
Ma non era tutto, se Icarius accarezzava il seno di Lys potevo sentire la sua mano sul mio, oh era così bello, così inebriante. Dopotutto, per quanto odiassi ammetterlo, lei era parte di me, quella che dovrebbe restare reclusa nelle fantasie proibite di una ragazzina non andarsene in giro a mangiare uomini a colazione. La odiavo in quel momento, oh la odiavo sempre ma in quel momento di più. Volevo per me quello sguardo, quegli occhi, quelle mani, quella bocca...
"Clio!" una voce mi destò, facendomi sussultare.
Era Lys, ora incredibilmente vicina, che mi porgeva una mano.
"Finalmente.." mi guardava con quello sguardo lascivo ed enigmatico, come se ti nascondesse sempre qualcosa, aveva le sembianze di un demone venuto a reclamare la tua anima, facendoti prima impazzire di desiderio.
"Non è bellissima, Icarius?" sussurrò lei, guardandomi tutta, senza smettere di tormentare il corpo del giardiniere.
"Oh sì, bellissima.." con quel suo tono incerto ma eccitato e lo sguardo azzurro che mi aveva rivolto in quella stanza, allora anche lui allungò la mano verso di me.
Allora mi accorsi di essere completamente nuda davanti a loro.
Nuda, accaldata, eccitata.
"Avanti Clio.." maliziosa Lys "Lo so che non desideri altro..." ridendo appena "Ne vuoi un po' per te.." con voce calda e sensuale.
Allora, come in trance, come preda di una forza sconosciuta, feci un passo, poi un altro, presi le loro mani e li raggiunsi in quel tempio di peccaminoso piacere.
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Lady Gwen
19-04-2018, 03.06.28
Subito le ferite si risanarono e Roze finalmente si addormentò.
Fu portata in camera sua, dove, speravo, avrebbe dormito per tutte le ore successive.
Non persi nemmeno tempo a rispondere a Nikolaj, sedendomi poco elegantemente sul divano in velluto amaranto con un sospiro stanco.
Non di stanchezza fisica, perché non potevamo stancarci, bensì mentale.
Perché sembrava un turbine infinito da cui non riuscivamo ad uscire.
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Guisgard
19-04-2018, 03.56.37
“Bene, capo...” disse ironico Nikolaj ad Elv “... ordini? Direttive?” Ridendo.
“No, solo buonsenso...” rispose lesto Elv “... poi starà a voi seguire ciò che dirò... dopotutto i possibili danni poi saranno a vostro carico.” Sorridendo per la replica. “Comunque, dicevo... a mio parere se il medico verrà qui per capire se le voci su questo posto sono dicerie o cose reali, allora sarà certo munito di un Crocifisso... il solo modo che abbiamo per evitare che lo mostri ai vostri sguardi è quello di anticiparlo... ossia di munire noi stessi questo palazzo di un bel Crocifisso. Magari sulla parete principale di questa sala.”
Ivan restò turbato.
“Tu sei pazzo!” Allarmato Nikolaj, per poi guardare Gwen.
Icarius si addormentò tardi e con difficoltà.
Non era facile dimenticare ciò che aveva visto.
Le due bellissime sorelle tutte nude davanti a lui.
La bruna, disinibita e provocante, la bionda, ingenua e timida.
Entrambe però belle da impazzire.
Ma soprattutto ciò che lo faceva ammattire era che anche loro l'avevano visto nudo ed incapace di nascondere del tutto l'eccitazione che le due padrone di casa avevano suscitato in lui.
Si rigirava nel letto, agitato ed eccitato, incapace di tranquillizzarsi e di addormentarsi.
Fissava il buio della camera ed immaginava scene erotiche con le due sorelle, fantasticando di giochi perversi ed immorali.
Restò così,preda di quelle provocanti perversioni, per diverse ore, ma infine riuscì ad addormentarsi.
Era nel suo letto, circondato da una leggera penombra in cui tutto appariva ambiguo ed indefinito.
Ad un tratto un'ombra prese ad animarsi, per poi avanzare verso di lui.
Era Lys, coperta da una vestaglia nera, lunga e leggera, completamente trasparente davanti in modo da mostrare ogni forma al giardiniere.
Camminava lenta sui suoi tacchi alti, sicura di sé e con un sorriso ambiguo sul volto.
Dietro di lei avanzava Clio, con indosso una lunga veste bianca.
Lys si avvicinò al letto, slacciando la vestaglia e facendola scivolare a terra ai suoi piedi.
Era completamente nuda davanti ad Icarius che la guardava folle di desiderio.
Accavallò le gambe e si tolse le scarpe.
Prima una, poi l'altra.
Allora si stese sul letto accanto al giardiniere.
La raggiunse Clio e timidamente si sbottonò la veste, fino a farla scendere sino ai piedi nudi, coricandosi poi vicino alla sorella.
Icarius le fissava incredulo, vestito solo con uno stretto pantalone di pelle marrone che a stento tratteneva la sua mascolinità al cospetto delle due sorelle.
Le due lo guardavano nude, l'una contro l'altra.
Una visione che sembrava voler portare Icarius alla follia.
“Non starmi addosso...” disse seccata Lys a Clio “... passa di là...” indicando il posto dall'altra parte del letto accanto al giardiniere.
Clio annuì, passando dall'altra parte del letto, strofinandosi nuda su Icarius e salendo a cavalcioni su di lui.
“Oh, Icarius...” lei arrossendo e restando seduta sul giardiniere “... un servitore non dovrebbe con le sue padrone, sai?” Rossa in viso e col tono ingenuo e timido, indicando l'eccitazione del giovane che avvertiva sotto di lei.
“Madama, io...” deglutendo Icarius e guardando i bei seni della bionda padrone davanti a lui, mentre Lys rideva lussuriosa.
Ad un tratto il canto del gallo ed Icarius si svegliò da quel sogno erotico sulle sue due padrone.
Lady Gwen
19-04-2018, 04.01.42
Mi sorpresi positivamente di come Elv avesse tenuto testa a Nikolaj.
Bravo tesoro, i miei complimenti.
Poi restai anche io perplessa come Ivan.
"È rischioso... Per noi" ad Elv, con faccia insicura e indecisa.
Non sapevo se ci fosse un altro modo, ma non sapevo nemmeno se questo fosse il più efficace.
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Guisgard
19-04-2018, 18.06.28
“Se ci fosse un Crocifisso qui” disse allarmato Ivan ad Elv guardando poi Gwen “poi noi si morirebbe tutti.”
“Morireste lo stesso se fosse il dottore a mostrarvelo, no?” Elv. “Per questo dobbiamo anticiparlo. Se mettiamo un Crocifisso in casa a lui poi non verrà il sospetto che qui lo si temi. Scarterebbe a priore l'idea di trovarsi in un nido di vampiri.”
“Ma così moriremo di sicuro.” Fissandolo Tatiana.
“Basterà non toccarlo e non guardarlo direttamente.” Spiegò Elv. “Lo vedrete riflesso attraverso uno specchio.”
“Ossia?” Perplesso Nikolaj.
“Sarà una proiezione...” rispose Elv “... apparirà in questa sala riflesso su uno specchio alla parete.”
Lady Gwen
19-04-2018, 18.10.00
Seguivo lo scambio di battute fra loro e alla fine provai vivo interesse per la proposta di Elv.
"Interessante..." dissi fra me e me "Ma c'è un problema. Innanzitutto ovviamente non abbiamo qui un crocifisso e non sappiamo dove prenderlo e poi..." un po' imbarazzata "Noi non ci riflettiamo negli specchi... Dobbiamo stare attenti a non passarci davanti quando ci sarà lui, o saremo finiti..."
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Guisgard
19-04-2018, 18.14.34
“Problemi facilmente risolvibili.” Disse Elv a Gwen. “Lo specchio sarà posto in alto sulla parete ed i soffitti delle stanza di questo palazzo sono molto alti, dunque non sarà ad altezza d'uomo lo specchio. Quanto al Crocifisso, beh, basterà andare in città e comprarne uno.” Sorridendo.
“Vi è del buono in ciò che dice.” Annuì Ivan.
Lady Gwen
19-04-2018, 18.19.41
Annuii lentamente, capendo quanto semplice e logico fosse quel ragionamento.
Sorrisi anche io e mi strinsi ad Elv.
Ero felice, ero felice che volesse aiutarci, che si stesse impegnando così tanto per riuscirci, ero felice e basta, come mai mi era capitato prima.
"Direi che è tutto pronto. Penso che ora tu debba andare a comprare quel crocifisso, prima che si faccia tardi" ad Elv.
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Guisgard
19-04-2018, 18.29.10
“Fermi un attimo...” disse Nikolaj “... mi spiace fare il bastian contrario, ma alcune cose mi sfuggono...” fissando Gwen e poi Elv “... cosa succede se per sbaglio uno di noi guarda lo specchio?”
“Naturalmente dovete evitare di farlo.” Elv.
“Già...” ridendo Nikolaj “... e se poi invece accade? Se uno di noi muore per colpa della tua idea? Sei pronto a prendertene la responsabilità? Perchè se uno dei miei compagni muore... beh, io ti sgozzerò con le mi stesse mani.”
Mi svegliai di soprassalto dopo quel sogno così assurdo, peccaminoso e osceno.
Ero completamente sudata, accaldata, come se quell'amplesso indecente fosse accaduto sul serio.
Mi sentivo avvampare al pensiero di non riuscire a togliermi dalla testa le forme perfette e scolpire del corpo di Icarius, in piedi prima poi steso su quel letto.
La voce di Lys che mi mandava via la sua risata mi rimbombavano nelle orecchie, lo sguardo imbarazzato ma eccitato del giardiniere non abbandonava i miei occhi, e la sensazione di avere addosso il suo sesso eccitato, di sentirlo contro di me, contro la mia intimità umida e vogliosa come non lo era mai stata in tutta la mia vita, mi rendeva inquieta, vergognosa e insieme eccitata.
Mi alzai e mi concessi un bagno freddo per cercare di allontanare quel bollore dal mio corpo.
Io non ero come lei.
Io non ero una sguardrina che si concede al primo che incontra solo perchè ha un bel faccino!
...e non solo quello.
Arrossii violentemente a quel pensiero, soprattuto perchè le immagini di quel sogno peccaminoso continuavano a tornarmi in mente.
No, no, no... dovevo concentrarmi sulla mia missione.
Mi vestii sobriamente come mio solito, e scesi in giardino, dirigendomi alle scuderie per prendere il mio cavallo bianco e andare in città.
Dovevo trovare quel libello.
Lady Gwen
19-04-2018, 18.39.49
Sospirai silenziosamente.
Ecco che si arrivava ad un punto... E arrivava Nikolaj.
"Come abbiamo detto, lo specchio sarà molto in alto e non rischieremo di passarci davanti" ripetei "Inoltre credo che tu abbia la facoltà di comandare al tuo cervello di non guardare in alto" a Nikolaj, un po' sarcastica e un po' seria.
"Al momento, non mi sembra ci siano alternative."
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Guisgard
19-04-2018, 18.41.23
Clio si alzò e si concesse un bagno freddo per stemperare quelle fantasie che la stavano tormentando.
Scese allora nelle scuderie, dove sentì canticchiare.
Era la voce di un uomo.
Si trattava dello stalliere che stava cambiano l'acqua ai cavalli.
Aveva una camicia bagnata, pantaloni stretti chiusi in alti stivali di cuoio.
Mi avvicinai alle scuderie con lo sguardo assente, perso nei miei pensieri.
Non mi soffermai nemmeno a guardare il giardino, che mi avrebbe fatto solo arrossire di nuovo e riportato in quel letto di perdizione che era giunto a tormentare i miei sogni.
Ecco perchè mi accorsi solo all'ultimo dello stalliere, anche lui un bellissimo uomo (scommetto che li ha scelti Lys per portarseli a letto!), con gli occhi azzurri e i capelli mossi.
Era così diverso da Icarius, di una bellezza diversa, più selvaggia, incontaminata, più adulta e mascolina.
Arrossii lievemente.
Diamine Clio, non è da te!
La vista del corpo nudo di Icarius doveva aver attivato qualcosa di represso nel mio essere, qualcosa che dovevo ricacciare immediatamente indietro, perchè mi spaventava terribilmente.
In quei momenti mi ricordavo che Lys era nata da me, e dunque che io avrei potuto essere lei. Ma io non ero come lei e non lo sarei stata mai.
Mai!!
Sospirai piano, concedendomi di ammirare la bellezza dello stalliere per un ultimo istante prima di usare il mio autocontrollo per apparire distaccata.
"Buongiorno, dovrei prendere Ercole per andare in città.." con voce dolce ma autoritaria, la voce di una padrona gentile ma che si sta pur sempre riferendo a un servo
Guisgard
19-04-2018, 18.51.27
“Si, io sono a favore.” Disse Ivan.
“Anche io.” Fece Tatiana.
“Allora io andrò subito in città a comprare un Crocifisso.” Elv a Gwen.
I due si strinsero e poi il giovane col suo cavallo si diresse a Monsperone.
Lady Gwen
19-04-2018, 18.54.49
Annuii in conclusione e dopo un saluto, Elv uscì.
Allora io andai a riempirmi un calice, sorseggiando lentamente e passeggiando pensierosa per tutta la sala, a lungo.
Pensavo se la nostra impresa avrebbe avuto successo, se il dottore sarebbe venuto qui da solo, se Elv avrebbe incontrato difficoltà in città rischiando di far tardi.
Avevo tante domande, ma dovevo solo impormi di stare tranquilla una volta tanto.
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Guisgard
19-04-2018, 18.58.30
Aegos si voltò di scatto nel sentire la voce di Clio.
Allora i suoi occhi azzurri percorsero l'intera figura della bella padrona.
“Buongiorno...” disse con un sorriso scanzonato e vagamente irriverente, per poi posare a terra il secchio pieno d'acqua “... immagino siate l'altra padrona...” senza smettere di guardarla “... Stuarto mi aveva detto che il palazzo aveva due proprietarie.” Col tono di chi sta guardando un piatto molto appetitoso. “Ercole? Subito, madama.”
Si voltò, raggiunse il cavallo e lo portò fuori, mettendogli poi briglie e sella.
“Tutto pronto per voi, madama.” Con un inchino teatrale lui.
"Speriamo solo che il tuo amante abbia ragione..." disse Nikolaj a Gwen, con una punta di disprezzo nella voce "... certo, da lui diendiamo tutti noi, vero?"
"Piantala." Ivan.
"Se fossi io il capo tutta la questione si risolverebbe in fretta." Seccato Nikolaj. "Eì chiaro che Gwen non sta ragionando più col cervello, ma con un'altra parte del suo corpo."
"Sta zitto!" A muso duro Ivan.
"Ehi, che modi..." ridendo Nikolaj "... intendevo che sta ragionando col cuore..." divertito.
Lady Gwen
19-04-2018, 19.07.47
Sarei impazzita se Nikolaj non l'avesse smessa.
Ormai nemmeno Ivan ce la faceva più.
Mi voltai verso Nikolaj e gli getti in faccia ciò che restava nel calice, scagliando poi quest'ultimo nel camino.
In una frazione di secondo lo afferrai dalla gola con una mano, sollevandolo appena da terra.
"Dovevi pensarci tanti anni fa, quando mi desti il comando della congrega. Credo che adesso anche tu debba assumerti le tue responsabilità "sibilai con un basso ringhio, senza mollare la presa.
Sentivo tutto il mio corpo teso in quell'unico gesto, perché ora ne avevo abbastanza.
Ne avevo abbastanza di lui, della sua insubordinazione, della sua arroganza, la sua presunzione.
Ne avevo veramente troppo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180419/09eb6fe1d13877d31dab36140e37c345.jpg
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"Oh sì, che maleducata..." arrossii appena "Sono Lady Clio, la sorella di Lys..." sorrisi, fissandolo intensamente.
Aveva un sorriso strano, irriverente, come se non avesse paura di guardarmi, di guardarmi intensamente.
Oh, non che qualcuno dei servi avesse mai avuto paura di me, semmai temevano Lys, sopratutto le servette (quelle poche che avevamo) perchè ogni tanto si divertiva a picchiarle per motivi assurdi, ma mai me.
Eppure il modo in cui mi guardava aveva un che di diverso, nuovo, come se nessuno avesse mai osato vedermi davvero.
Arrossii lievemente a quello sguardo così intenso e sospirai di sollievo nel momento in cui andò a prendere Ercole.
Lo seguii con lo sguardo, e mi illuminai nel vedere il mio fido stallone che faceva capolino dalla scuderia, così maestoso e fiero.
"Ciao splendore!" tirando fuori una carota dalla tasca del vestito, e dandola da mangiare al cavallo che nitrì tutto contento.
Io sorrisi, spensierata, e in quel momento guardai Aegos, arrossendo appena.
"Sai, non sono mai stata in città..." guardandolo mentre accarezzavo il bellissimo muso di Ercole "Mi chiedevo... non è che potrei rubarti ai tuoi doveri e chiederti di scortarmi?" con un sorriso gentile.
Sì, era un ordine, ma mi piaceva pensare che fosse più un invito.
Guisgard
20-04-2018, 00.12.09
Nikolaj si vide sollevare da terra da Gwen, che lo teneva per la gola con una mano.
“Va bene...” disse tossendo ed ansimando “... va bene... sei... sei tu il capo...” quasi soffocando.
“Smettiamola di litigare fra noi.” Fece Tatiana.
Lady Gwen
20-04-2018, 00.16.40
"Evidentemente non mi sono spiegata bene" continuai, ignorando Tatiana "Non me ne frega un accidente di essere il capo. Una congrega è una famiglia, non un esercito. Sono stanca degli eserciti, sono stanca delle guerre, stanca di combattere. E voglio solo non doverti più sentire. Te e la tua insopportabile irriverenza."
Lo guardai un altro istante e poi, con molta malagrazia, lo lasciai andare.
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Guisgard
20-04-2018, 00.24.22
Nikolaj finì per cadere pesantemente sul divano, sollevando polvere e tossendo per quella stretta che ancora credeva di sentire intorno alla gola.
Tossì ed annuì.
Era ormai passato Mezzogiorno e non c'era molto tempo.
“In soffitta abbiamo un vecchio specchio...” disse Ivan a Gwen “... vado a prenderlo... lo appenderemo alla parete in attesa del ritorno di quel ragazzo.”
Lady Gwen
20-04-2018, 00.27.25
Annuii fra me e me vedendo che, a quanto pareva, la mia lezione aveva finalmente sortito il suo effetto.
Era anche ora.
"Va bene" annuii poi ad Ivan e non sapendo che fare, andai in camera mia, mi sedetti sul divano ed aspettai.
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Guisgard
20-04-2018, 00.41.16
Gwen andò a chiudersi nella sua camera, in attesa degli sviluppi di quella situazione.
Sentiva i rumori giungere dalla soffitta, dove van era andato a prendere il solo specchio presente in quella casa.
Sentì poi i colpi del martello che lo inchiodavano alla parete.
Ad un tratto la vampira sentì qualcosa.
Una carrozza davanti al portone del palazzo.
Poi qualcuno bussò.
Non era ancora pomeriggio.
Lady Gwen
20-04-2018, 00.45.42
Restai lì da sola, in silenzio, a meditare, a riflettere, a riordinare i pensieri.
Sentivo Ivan inchiodare al muro lo specchio, ma poi...
Sentii una carrozza e quasi rabbrividii. Lo avrei fatto se avessi potuto.
No, non eravamo pronti.
Mi precipitai di sotto e cercai di vedere alla finestra.
"Una carrozza! Credo sia arrivato..." inquieta agli altri.
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Guisgard
20-04-2018, 00.51.22
Gwen guardò dalla finestra attraverso le tendine, vedendo una modesta carretta trainata da un cavallo tutt'altro che magnifico.
Il cocchiere era vestito in modo scialbo, comune, mentre sulla carretta c'era una bara di legno tenuta chiuda da una robusta catena.
Il cocchiere bussò ancora al portone.
https://www.meme-arsenal.com/memes/1b6e0797ca9d2efc2acd2b6edef7d337.jpg
Lady Gwen
20-04-2018, 00.53.00
Guardai meglio e aggrottai la fronte.
Vidi una modesta carretta ed un uomo con una bara.
"No, aspettate... Non credo sia il dottore."
Guardai dallo spioncino.
"Cosa cercate?" a quell'uomo che aveva bussato.
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Guisgard
20-04-2018, 01.05.59
Lo stalliere sorrise a Clio, quasi divertito dal candore della ragazza.
“La bellezza vedo è un marchio di famiglia.” Disse divertito. “Rubarmi ai miei doveri? Madama non sa che i miei doveri stanno tutti nella parola ubbidire? Siete voi padrone che pagate, dunque ogni vostro desiderio è un ordine.” Con un inchino irriverente. “Preparo un cavallo per me e poi accompagnerò madama dove vorrà.” E canticchiando una canzone audace andò a sellare un cavallo anche per sé.
Era un uomo di mezz'età, con il viso solcato da rughe ed i vestiti logori per il troppo lavoro.
Guardò gli occhi di Gwen dallo spioncino e salutò togliendosi il berretto.
“Perdonate, madama...” disse col suo accento da campagnolo “... sono in viaggio verso il cimitero di Chanty, ma il mio cavallo è stanco e volevo chiedere il permesso di riposare qualche ora, per poi riprendere il cammino verso il tramonto.”
Lady Gwen
20-04-2018, 01.09.04
Era di mezza età, un contadino probabilmente.
Ma no.
Non poteva restare.
Chiunque egli fosse.
"Mi dispiace. Fra un'ora o poco più giungeranno degli ospiti, dunque non potete fermarvi. Dovrete andare altrove" dissi solo, con tono freddo.
Chiusi lo spioncino e mi allontanai, passeggiando nervosamente per il corridoio.
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Guisgard
20-04-2018, 01.16.43
Gwen sentì di nuovo bussare con insistenza.
Evidentemente quel cocchiere non si era dato per vinto.
Lady Gwen
20-04-2018, 01.18.37
"Ma è possibile?" esclamai, esasperata.
Tornai allo spioncino.
"Vi ho già detto che non possiamo ospitarvi. Se proprio volete, dormirete nelle stalle" con tono molto più duro di prima.
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Guisgard
20-04-2018, 01.25.08
“Vi ringrazio per l'ospitalità, madama.” Disse con tono sottomesso il cocchiere a Gwen. “E' più di quanto potessi sperare. Col vostro permesso porto la carretta ed il cavallo nella stalla. Grazie ancora.” E si diresse verso la stalla con la carretta ed il suo macabro carico.
Lady Gwen
20-04-2018, 01.30.33
Non risposi, mi limitai a sospirare e chiudere lo spioncino.
"Speriamo che Elv si sbrighi..." mormorai, insofferente ed impaziente, riprendendo a camminare nervosamente.
Aspettavo con ansia il momento in cui tutto si fosse concluso e avrei potuto dedicarmi tranquillamente ad Elv, io e lui, a parlare della sua trasformazione e a far finta per un paio di ore che il mondo lì fuori non esistesse.
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Guisgard
20-04-2018, 01.34.59
“Gwen...” disse Tatiana arrivando “... ho sentito dei rumori giungere dalla stalla...”
Nella stanza entrò anche Ivan.
“Ho sistemato lo specchio...” mormorò “... manca solo il Crocifisso ora.”
Arrossii lievemente a quelle parole del ragazzo.
Mi trovava bella?
Poi il suo tono, così irriverente, quasi volesse provocarmi.
"Sono fortunata dunque, se posso contare su tanta devozione!" con una voce più calda di quanto avessi in programma, e un sorriso.
Dovevo imparare ad essere più autoritaria, effettivamente, ad avere più polso coi servi, ricordandomi che erano tenuti a fare tutto ciò che desideravo.
Prospettiva allettante, certo, ma a volte avrei desiderato la compagnia di qualcuno che apprezzasse davvero la mia compagnia e non che fosse obbligato a sopportarmi. Il ragazzo, però, sembrava andarci a nozze col mio imbarazzo, quasi che lo divertisse vedere una padrona che non riusciva nemmeno a dare ordine.
Lo osservai andare via, sparire nelle scuderie, mentre restavo accanto ad Ercole, che accarezzavo distrattamente.
"Come ti chiami, ragazzo?" cercando di fare una voce più distaccata e autoritaria rispetto a prima.
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Lady Gwen
20-04-2018, 01.43.02
Arrivò Tatiana.
"Sì, c'è un uomo che voleva ospitalità, ma l'ho spedito lì perché non voglio gente fra i piedi, durante la visita."
Poi guardai Ivan.
"Speriamo che faccia in tempo..."
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Guisgard
20-04-2018, 01.48.15
“Mi chiamo Aegos, madama.” Disse lo stalliere arrivando col suo cavallo. “Madama è pronta?” Aiutandola così a montare in sella su Ercole.
Lasciarono allora il palazzo e si diressero verso Monsperone.
Era un primo pomeriggio di Sole, con l'aria molto gradevole.
Aegos non diceva nulla, limitandosi a canticchiare quella sua canzoncina audace, forse volta a mettere in imbarazzo Clio.
“Forse non era il caso di accettare forestieri in casa oggi.” Disse Tatiana a Gwen.
“Magari banchetteremo con il suo sangue per festeggiare la fine di questa giornata piena.” arrivando con tono sarcastico Nikolaj. “Credo proprio che non andrà più via da qui.” Divertito.
Lady Gwen
20-04-2018, 01.53.03
"Infatti non è in casa ma nella stalla" puntualizzai.
Poi Nikolaj, che era di già in astinenza da sarcasmo, fece il suo ingresso teatrale.
Ed io mi limitai a guardarlo senza dire una parola.
Intanto Elv ancora non arrivava e iniziavo a perdere la pazienza, oltre che la speranza.
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"Aegos.." ripetei, guardandolo di sottecchi con un sorriso leggero, nascosto, quasi non volessi dargli la soddisfazione di vedere che mi aveva messo in imbarazzo "Partiamo?" continuai, senza mostrare nessuna emozione.
Ma non riuscii a nascondere un lieve rossore quando mi aiutò a montare in groppa ad Ercole, e fu così vicino che potei sentirne l'odore forte, inebriante.
I suoi occhi erano ancora più belli da vicino, anche se il suo sguardo mi ricordava che non potevo permettermi di stare lì con gli occhi sbarrati a fissarlo o mi avrebbe preso per una ragazzina stupida.
Invece io ero la padrona, lo aveva detto anche lui, ogni mio desiderio era un ordine, dovevo smetterla di comportarmi come una ragazzina.
Una volta in sella ci dirigemmo verso Monsperone, con lui che non faceva che canticchiare quella canzoncina sconcia che mi faceva arrossire fino alle orecchie. Ma possibile gli sembrasse appropriato davanti a una signora?
Tuttavia, mi resi conto che se mi fossi arrabbiata probabilmente gli avrei dato ancora più soddisfazione, così cercai di concentrarmi sulla cavalcata, allungando il passo ridendo, mentre mi voltavo verso Aegos come sfidandolo a raggiungermi.
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Guisgard
20-04-2018, 02.06.31
“Non mi sembra di aver detto nulla di che...” disse Nikolaj davanti al silenzio degli altri “... appena ci libereremo del dottore bigotto io mi divertirò con il forestiero nella stalla.” Con un ghigno.
Ma ad un tratto si udirono dei rumori, poi il calpestio di un cavallo.
Infine qualcuno bussò al portone.
“E' Elv!” Tatiana sbirciando dalla finestra.
Aegos guardò il sorriso di sfida di Clio e poi la vide galoppare via.
“Ah, ecco...” disse lui tirando le redini del suo cavallo, accettando così quella sfida.
Spronò il suo destriero e cominciò a galoppare dietro di lei.
Per un po' Ercole fu davanti, ma poi Aegos, che ben conosceva quei boschi, saltò su un dosso, ritrovandosi così davanti dove il sentiero curvando, facendo nitrire, come in segno di vittoria, il suo cavallo dinanzi a quello della padrona.
Ma Ercole si impennò di colpo, facendo cadere Clio sull'erba.
Lady Gwen
20-04-2018, 02.09.23
"Porta una bara, che sarà sicuramente piena, perché era diretto al cimitero. Abbi un minimo di decenza" dissi solo, con tono incolore, mentre gli passavo accanto.
Ormai eravamo talmente tanto ai ferri corti che mi dava fastidio la sua sola presenza.
Sospirai di sollievo quando Tatiana vide Elv arrivare.
"Finalmente, non ci speravo più" dissi, mentre aprivo il portone.
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Guisgard
20-04-2018, 02.17.22
“La nostra Gwen è diventata generosa, umana...” disse con tono sarcastico e sprezzante Nikolaj, mentre lei apriva ad Elv.
“Eccomi...” questi entrando in casa “... qui ho il Crocifisso...” mostrando una teca di legno ai vampiri.
“Attento a come lo maneggi...” intimorito e nervoso Nikolaj.
“Lo specchio è là.” Indicò Ivan.
“Allora vado a sistemare il Crocifisso.” Mormorò Elv.
Così inchiodò il Crocifisso tra due pilastri che dal soffitto racchiudevano uno degli angoli del salone.
Lo aveva messo in alto, in modo che si riflettesse perfettamente nello specchio.
“Ora speriamo che quel dottore arrivi presto...” Tatiana “... prima sarà, prima andrà via...”
Lady Gwen
20-04-2018, 02.25.31
Lo ignorai volutamente, perché ero stufa e perché ora mi interessava solo sua di Elv che di quella maledetta visita.
Mi allontanai istintivamente quando Elv mostrò la teca di legno, come un riflesso spontaneo e incondizionato.
Lo assicurò al muro e ora non restava altro da fare se non aspettare.
Lo presi un po' in disparte e gli presi le mani.
"Ti prometto che quando tutto questo finirà, ci dedicheremo solo a noi due per un bel po'. Te lo giuro" dissi piano, sincera.
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Sembrava aver funzionato, Aegos piantò lì quella sua canzoncina oscena e prese ad inseguirmi.
Io risi e mi lanciai al galoppo, desiderosa di perdermi in quel momento di spensieratezza rubato alla vita.
Mi piaceva cavalcare, mi distraeva da tutti i pensieri che mi opprimevano, come se in sella ad Ercole tutto potesse scomparire, anche il terrible incanto che mi aveva rovinato la vita.
E in quel momento, tutto era amplificato dalla presenza di Aegos, che non sapevo perché ma mi piaceva, mi metteva di buon umore anche se non faceva che tentare di mettermi in imbarazzo.
Lui accettò la sfida e si lanciò al mio inseguimento, riuscii a tenerlo per un po' ma poi mi superò senza quasii che me ne accorgessi.
"Ehi!" ridendo, e spronando nuovamente Ercole, che però si impennò e mi scaraventò a terra.
Fortuna che nei miei lunghi ed estenuanti addestramenti di combattimento, imparare a cadere era una cosa fondamentale, e ormai il mio corpo aveva recepito perfettamente il messaggio anche se ormai era molto tempo che non combattevo più.
Lo sapevo che era parte di me e che non sarei stata più me stessa senza combattere, ma sapevo anche che era per colpa di quel mio desiderio innaturale per una ragazza che mi ero cacciata in quel guaio, ogni volta che accarezzavo la mia spada non facevo che pensare al fatto che avevo barattato la vita della mia famiglia con quella lama perfetta. Non lo sapevo, certo, ma questo non mi faceva sentire meno in colpa.
E mentre nei primi anni la mia reazione era imparare a combattere con tutte le mie forze proprio perchè se non l'avessi fatto tutto sarebbe stato ancora più vano, ora che non c'era arma che non avesse segreti per me era subentrato il senso di colpa, e il desiderio di voler fare un sacrificio nella speranza che potesse aiutarmi nel mio processo di redenzione.
Ad ogni modo, il mio corpo non sa tutte queste elucubrazioni mentali e quello che ha imparato lo mette in pratica, specie in una situazione di pericolo come quella.
Immediatamente quindi porto il braccio destro davanti alla faccia, il palmo rivolto verso l'esterno, piego la schiena appallottolandomi, e cado facendo una capriola che mi permette però di rialzarmi in guardia, un ginocchio a terra e l'altro pronto a scattare, le mani protese in avanti.... arrossii violentemente quando mi resi conto di aver mostrato quell'automatismo davanti allo stalliere.
Abbassai le braccia da quella posizione bellicosa, e alzai timidamente lo sguardo su di lui.
"Aiutami ad alzarmi!" ordinai, cercando di essere un po' più autoritaria di quanto non fosse il mio primo istinto.
Guisgard
20-04-2018, 03.35.01
Elv sorrise ed accarezzò il volto di Gwen, spostando una ciocca rossa dalla sua gota pallida.
“Spero davvero riuscirai a rinnegare la tua natura...” disse teneramente, sfiorandole le labbra con un dito.
Lady Gwen
20-04-2018, 03.39.46
Non seppi bene come decifrare la sua frase.
Io non potevo cambiare me stessa, era un dato di fatto.
"Non potrò mai farlo del tutto... Io sono così e lo sarò per sempre..." dissi piano, poi distolsi lo sguardo "Non la meriti una vita così... Meriti una vita tranquilla, felice, in una casa di campagna sempre inondata dal sole, con due bambini che giocano in giardino, un cane..." mormorai, ridacchiando appena e poi tornando seria "Con una donna più normale di me..."
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Guisgard
20-04-2018, 03.41.07
Aegos saltò subito giù di sella, ma restò sorpreso dall'agilità e dall'abilità con le quali Clio seppe cadere e pararsi sul terreno.
“Aiutarvi...” disse lui avvicinandosi “... mi sembrate in gran forma, madama... e di certo non vi occorre nessun aiuto...” le tese la mano “... su, alzatevi o finirete per insozzarvi quel vostro vestito da brava ragazza.” Sorridendo.
Guisgard
20-04-2018, 03.49.18
Elv scivolò alle spalle di Gwen, cingendole i fianchi e stringendola al suo petto.
“Mi annoierei a morte in quella casa inondata dal Sole e con una donna più normale di te... ” disse sorridendo fra i capelli rossi di lei “... non ti chiedo certo di cogliere fiori nei prati a Mezzogiorno...” divertito “... magari facciamo un accordo... tipo non morderai i compagni di classe dei nostri figli quando verranno a casa a studiare con loro.” Facendole l'occhiolino.
Arrossii a quelle parole, rendendomi conto che aveva notato, eccome se aveva notato.
Maledizione!
Cercavo sempre di tenere nascosta quella parte di me, a volte era perchè essere sottovalutata poteva tornare utile, a volte perchè avevo imparato che non era a modo, dunque tenevo per me quelle abilità che tanto mi erano costate certa che nessuno avrebbe potuto comprendere.
Aegos aveva ragione, non mi serviva nessun aiuto... eppure mi piaceva l'idea che mi avrebbe aiutato ad alzarmi, che avrei sentito la sua mano sulla mia.
Quel modo irriverente di rivolgersi a me mi irritava e mi piaceva contemporaneamente.
Di solito nessuno si prende quelle confidenze con me, i servi sono deferenti, gli aristocratici spesso impostati e fasulli, e poi io non parlo molto con nessuno.
Allungai la mano per prendere la sua, guardandolo negli occhi, con uno sguardo luminoso e chiaro, per un momento volevo dimenticare che era un servo e credere che volesse davvero essere lì con me.
"Grazie..." arrossendo, per poi alzarmi, senza mai staccare gli occhi dai suoi.
Il vestito si era leggermente sporcato, era inevitabile purtroppo.
Sospirai quando me ne accorsi.
"Oh immagino che tu preferisca gli abiti di mia sorella eh?" con lo stesso tono irriverente che aveva usato lui con me "Non serve immaginazione, effettivamente!".
Eravamo vicinissimi ora, la mano ancora sulla sua, gli occhi azzurri che si fissavano, quasi come se si sfidassero.
Lady Gwen
20-04-2018, 03.54.54
Subito mi chiesi dove stesse andando, ma poi lo sentii stringermi forte.
E ricambiai teneramente il suo sorriso.
Accennai un risolino, ma poi la risata mi morì sulle labbra.
Ecco il punto cruciale.
Che avessimo trovato l'unico inghippo che c'era?
Probabile.
"Elv, io... Non... Non ce ne saranno..." mormorai, a mezza voce "Noi vampire... Noi... Non possiamo averne..."
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Guisgard
20-04-2018, 03.58.31
I loro occhi restarono a lungo gli uni negli altri.
Aegos non temeva di fissare la sua padrona, di sembrare inopportuno e fuori luogo.
Poi sorrise.
“Non temete, madama...” disse con il suo modo beffardo di parlare, anzi sussurrare “... ho molta fantasia io.” Ridendo piano.
Era irriverente in un modo che riusciva contemporaneamente a innervosirmi e a irritarmi.... ma anche a farmi arrossire.
Tuttavia non volevo che lo vedesse, perché diamine io ero la padrona e non poteva parlarmi in quel modo!
Dovevo essere più distaccata, sì, dovevo imporlo a me stessa.
E anche se quel tono mi faceva venire la pelle d'oca, anche se riusciva a smuovere corde del mio essere che nemmeno sapevo di avere, mi sforzai di rimanere impassibile, anche se non ci sarei mai riuscita del tutto.
"Ah si?" con un sorrisetto divertito, con una punta di malizia, fissandolo dritto negli occhi, quasi volessi scrutare i suoi pensieri.
Poi feci un passo per avvicinarmi ad Ercole che brucava beato.
"Meglio per te..." gli sussurrai quasi all'orecchio, passandogli accanto per superarlo.
Subito dopo voltai il viso, arrossendo violentemente, con il cuore che batteva fortissimo per l'essere stata così audace.
Guisgard
20-04-2018, 04.10.47
Per un attimo Elv restò in silenzio, senza smettere di stringerla.
“Meglio...” disse fra i capelli rossi di Gwen “... sarei geloso anche di un tuo bacio innocente dato ad un bambino...” tenendola più forte contro il suo petto.
Aegos sorrise piano e guardò tutta la figura di Clio, ora voltata verso il suo cavallo.
“Con tutto il rispetto” disse riprendendo le redini del suo destriero “però dubito di poter immaginare tutto. Donne come vossignoria non ce ne sono molte in giro.” Sfrontato. “Ed io temo di non averne abbatanza di fantasia, ahimè.” Divertito. “Rimontiamo in sella, signora?”
Lady Gwen
20-04-2018, 04.14.41
Non mi piacque il suo silenzio, ma il fatto che ancora mi stringesse forse voleva dire che non era ancora tutto perduto.
Quel "meglio" sollevò un peso enorme dal mio cuore.
Mi voltai a guardarlo.
"Ora ti burli di me..." appena divertita "O forse sei davvero così geloso?" incuriosita.
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Lo guardai divertita, sostenendo il suo tono sfrontato.
"Donne rispettabili, vuoi dire?" con un tono lievemente malizioso per poi porgergli la mano a indicare che mi aiutasse a montare.
"Beh, mi dispiace per te..." con aria fintamente contrita "Oh, raccogliere le mele da terra è meno faticoso certo, ma quelle in cima all'albero spesso sono più buone..." con lo sguardo divenuto serio mentre lo fissavo "Certo, non tutti hanno la capacità e la determinazione di arrampicarsi" con un sorriso enigmatico.
Anche se Lys era parte di me, odiavo tutto ciò che lei rappresentava, e a volte ero grata che quella parte avesse vita propria purificandomi da certi istinti animaleschi e peccaminosi che lei considerava la normalità.
Continuavo a porgergli la mano, con gli occhi sempre nei suoi.
"Risaliamo?" chiedo, mentre in realtà gli sto ordinando di aiutarmi a salire, e se il ragazzo è abbastanza sveglio capirà.
E lo è sveglio, eccome se lo è...
Guisgard
20-04-2018, 04.28.08
“Certo che sono geloso.” Disse divertito Elv a Gwen, facendola voltare e guardandola negli occhi. “Sono originario dell'Afragolignone e laggiù tutti gli uomini sono gelosi e possessivi.” Facendole l'occhiolino. “Per questo siamo così passionali. L'uomo che non è geloso della proprio donna allora non sa quanto ella sia preziosa.” Baciandola e stringendola ancor più a sé.
“Le mele sui rami, specie su quelli più alti, sono sempre più buone, madama...” disse Aegos con tono malizioso ed allusivo, senza timore di apparire sfrontato o peggio “... la signora permette?” E senza attendere risposta o cenno da parte di Clio, strinse le sua mani virili sui fianchi di lei, sollevandola e facendola sedere sulla sella.
Quella sua mascolinità era così chiara, netta, quei suoi modi erano così vigorosi che avrebbe potuta prenderla all'istante, strapparle di dosso quell'abito casto e farla sua più e più volte.
“Andiamo?”
Montò anch'egli sul suo cavallo e ripresero il cammino.
Lady Gwen
20-04-2018, 04.35.20
Assunsi un sorrisetto divertito e mi voltai verso di lui.
Mi piacque ciò che disse, fu terribilmente tenero.
In effetti non avevo mai visto la cosa sotto questo punto di vista, ma mi piaceva.
Risposi al suo bacio con un braccio attorno al suo collo, mentre con la mano accarezzavo distrattamente i suoi capelli.
"Io invece sono nata qui, proprio in questa casa..." mormorai, baciandolo ancora.
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"Lo so bene..." fissandolo negli occhi "Ma solo chi ha la volontà e la determinazione di arrampicarsi sull'albero riuscirà a gustarle!" con il suo stesso tono malizioso ed enigmatico.
No, stavolta non avevo paura di apparire sfrontata.
Andavo fiera della mia virtù, fiera di essere diversa da quella depravata di Lys, e dunque non avrei avuto nessun timore a mostrarglielo.
Riuscii solo ad annuire a quelle parole, quando sentii le sue mani sui miei fianchi, così salde e sicure, virili e forti, che un fremito incontrollato si impossessò di me, quasi volesse confutare i miei pensieri di un attimo prima.
Arrossii violentemente, maledicendo me stessa e sperando che lui non se ne accorgesse.
La verità era che anche io sentivo quelle emozioni, anche il mio corpo aveva tremato davanti agli occhioni di Icarius, davanti al suo corpo nudo e perfetto, e ora davanti a queste mani forti, al suo sguardo irriverente, al suo modo di fare.
Ma a differenza di mia sorella sapevo controllarmi, sapevo cosa era giusto, appropriato. Lei si faceva guidare solo dall'istinto.
Sospirai pianissimo, cercando di calmare il mio corpo che si era esaltato un po' troppo per quel breve contatto.
"Sì, riprendiamo il cammino.." dissi poi, sorridendogli.
Guisgard
20-04-2018, 04.44.58
Aegos e Clio ripresero il cammino, sotto il Sole pomeridiano di Chanty.
Lui riprese a canticchiare quella canzone allegra e sfrontata, fatta di strofe di novelle scandalose, di padrone affascinanti e furbi servi, mariti traditi e giovani amanti.
Quelle note poco cortesi ed irrispettose sembravano accompagnare il calpestio dei cavali, il fruscio del vento tra i cipressi, gli spiazzi ammantati di ulivi e vigneti.
Elv guardò Gwen negli occhi.
“Parlami di te...” disse “... voglio sapere tutto di te... sin dall'inizio... anche le cose più insignificanti... tutto...”
Lady Gwen
20-04-2018, 15.36.49
Ridacchiai appena.
"Ci sarebbe così tanto da dire che non rimarrebbe più spazio per le cose insignificanti... Ma soprattutto non basterebbe nemmeno una vita per quanto eterna..." risposi, con un leggero sorriso.
"Beh, sono nata in un periodo di grandi tumulti bellici, conquiste, imperi che si scindevano, alcuni cadevano, altri ancora sorgevano. Questo posto non era proprio così" riferendomi al palazzo "Lo abbiamo sistemato tutti insieme quando ci sono tornata, un bel po' di anni fa. Non è stato facile tornarci, ma ce l'abbiamo fatta..." con un sorriso un po' amaro.
"Mio padre amministrava questa contea, avevamo una vita tranquilla, parecchio agiata e, beh, non c'è molto da dire dei miei primi vent'anni..."
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Era tutto così bello in quel momento, il sole primaverile scaldava ogni cosa intorno a me, illuminando le dolci colline, il bosco, i rami in fiore di una luce nuova, soffusa che mi faceva sembrare tutto ancora più sognante.
Per un momento mi abbandonai, spensierata, a quella cavalcata, mentre lui continuava a canticchiare quelle canzoni scollacciate e inopportune.
in un altro momento forse me la sarei presa con lui, gli avrei mostrato che non era il caso, ma non lo feci, mi limitai a guardarlo sorridendo di tanto in tanto mentre cavalcavamo fianco a fianco.
Mi piaceva averlo intorno, nonostante il suo modo irrverente di rivolgersi a me, mi faceva sorridere, e non era cosa da poco.
"Manca molto a Monsperone?" chiesi, avvicinandomi a lui.
Guisgard
20-04-2018, 16.56.50
“Purtroppo no, oltre quel colle a breve si vedrà spuntare Monsperone...” disse Aegos a Clio, indicando il panorama davanti a loro e fissandola con un sorriso impertinente.
Mentre Gwen parlava e raccontava di sé, Elv la stava ad ascoltare intrecciando le dita nei lunghi e rossi capelli di lei.
“Dimmi quando è successo...” disse “... quando sei diventata... beh, quando ti hanno reso una vampira...”
Lady Gwen
20-04-2018, 17.15.48
Mi rilassavano le sue dita intrecciate nei miei capelli mentre parlavo.
Abbassai per un attimo lo sguardo, poi lo guardai.
"Era il 549, avevo vent'anni. Sentii uno strano rumore nella notte. Ci riversammo nel corridoio per vedere cosa stesse succedendo. Lo vidi lì, aveva già ucciso la servitù e mia madre e stava finendo mio padre, cercai di fuggire ma mi raggiunse. Capii che era finita, ma sentii le sue parole, distintamente e disse che ero troppo bella e che sarebbe stato un peccato per me morire o invecchiare. E mi trasformò. Fu la cosa più dolorosa e sofferta della mia vita, mai avrei immaginato una cosa simile..." risposi con voce lontana, quasi assorta "Nella Seconda Guerra dei Vampiri ho cercato di vendicare la mia famiglia, la mia vita, non ci sono riuscita, ma ora gli devo la mia felicità, perché non ti avrei conosciuto se non fossi stata ancora qui..." sorridendo adesso.
"Dicono che non faccia male se si è consenzienti... Ecco perché ho aspettato che tu accettassi, mi distruggerebbe il pensiero di farti del male... Potrebbe addirittura piacerti, chissà..." con una leggera risata.
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Sorrisi a quelle parole, guardandolo negli occhi per poi distogliere lo sguardo un momento e sospirare piano.
Anche io avrei voluto che quella passeggiata fosse più lunga, era da molto tempo che non mi sentivo così spensierata, leggera, serena.
Non sapevo se era la compagnia di Aegos, oppure la primavera, il fatto di essere viva e cosciente, la libertà.
Sorrisi poi, voltandomi nuovamente verso Aegos e sorridendogli, con uno sguardo complice a cercare il suo.
"La giornata è appena cominciata!" sorrisi, spensierata, come a dire che avevamo ancora tempo, tempo per stare insieme.
Monsperone era sempre più vicina, e io avrei potuto continuare con la mia ricerca, ma anche passare del tempo spensierato non sarebbe stato male.
"Io devo passare in libreria ma..." guardandolo con un sorriso timido "Magari portesti farmi vedere il paese, fare un giretto insomma.." azzardai, con le gote appena arrossate.
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Guisgard
20-04-2018, 17.24.30
Elv guardò Gwen e tirò un lungo sospiro.
“Dimmi...” disse “... in cosa consiste questa trasformazione... devi solo mordermi? O altro?”
“La padrona chieda ed otterrà.” Disse con un vistoso inchino Aegos a Clio. “Dopotutto il suo fedele stalliere è qui per soddisfare ogni suo capriccio.” Divertito ed irriverente.
Ormai Monsperone si poteva ammirare e non mancava molto all'arrivo.
Lady Gwen
20-04-2018, 17.35.02
Mi sentii una persona orribile dopo quel suo lungo sospiro.
Il pensiero di trasformarlo anche per sottrarlo alle grinfie di Nikolaj e del resto del mondo in parte smorzava l'egoismo che mi attanagliava.
Mi sentivo comunque egoista in questa scelta, ma mi rendevo conto che fosse la migliore.
"Dopo dovrai bere questo..." presi il ciondolo in cristallo e argento che avevo al collo "È una fiala del mio sangue. Ognuno di noi ha diritto ad una sola fiala, non di più, è il regolamento stabilito dal Consiglio della Congrega. Dovrai berlo dopo che io avrò bevuto il tuo. È come un patto di sangue, uno di quelli che si stabiliscono con chi abbiamo a cuore e che durano per sempre. Ma molto più profondo..." conclusi dolcemente sorridendo.
Poi lo abbracciai e lo strinsi forte.
"Non soffrirai, te lo giuro sul mio amore per te, che è la cosa più preziosa che ho. Devi solo fidarti di me" dissi piano.
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Lui irriverente e spavaldo, io timida e sognante... eravamo così diversi, eppure sembravamo godere della reciproca compagnia.
Anche se infondo lui era un servo, non avrebbe certo potuto dirmi di no.
Ma in quel momento non mi importava, non mi importava di niente.
"Come sono fortunata ad avere uno stalliere tanto devoto!" con lo stesso tono divertito e scanzonato.
Monsperone era sempre più vicina.
"Per prima cosa devo andare in libreria, poi pensa a qualche bel posto che potresti mostrarmi..." sorridendo, con aria sognante "Non so, qualcosa di bello che ci sia da vedere in queste terre!" con gli occhi nei suoi.
Guisgard
20-04-2018, 17.56.31
Elv annuì a Gwen.
“Si...” disse piano.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò con forza al portone.
Tatiana corse a vedere attraverso le tendine.
“Credo sia il dottore... è arrivato.” Tutta tesa.
La cittadina di Monsperone consisteva in una serie di abitati, pressopiù assemblati gli uni sugli altri in cerchio, seguendo il corso del fortilizio alto medioevale che ancora sosteneva con un basso muro a scarpa i fianchi del colle sul quale si ergeva.
Case, palazzi e chiese erano racchiuse dalle mura antiche, scandite su ogni lato da un pesante barbacane, con al centro il palazzo baronale.
Rimasta invariata per secoli, la cittadina negli ultimi anni, col suo aspetto pittoresco e la posizione nel cuore di Chanty, aveva attirato molti danarosi residenti, perlopiù legati da relazioni feudali e di vassallaggio col barone, le cui ville facevano capolino nei boschi circostanti.
Aegos e Clio raggiunsero la porta principale ed entrarono in città.
“Magari, madama, ciò che ai miei occhi è bello e lodevole ai vostri, invece, potrebbe risultare futile, banale, se non addirittura licenzioso.” Disse lui facendole l'occhiolino.
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Lady Gwen
20-04-2018, 18.00.01
Gli sorrisi e lo baciai dolcemente.
Era indispensabile che si fidasse di me e inoltre, quel pensiero mi faceva sentire straordinariamente bene.
Poi bussarono.
Il momento era arrivato.
Presi un bel respiro, controllai che tutto fosse a posto in casa e poi andai ad aprire col sorriso più smagliante che avevo in repertorio.
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La cittadina si presentò ai nostri occhi dietro quella collina, bellissima e pittoresca, nel cuore del bosco.
Cavalcavo piano, accanto ad Aegos, guardandomi continuamente intorno per ammirare il panorama.
"È davvero bellissimo qui.." sussurrai, rapita da quel panorama così fiabesco.
Entrammo in città e tutto mi apparve ancora più interessante, con le sue botteghe, le case, il suo allegro via-vai.
"Beh, lascialo decidere a me.." sorridendogli, guardandolo negli occhi.
"Allora, dove posso trovare una libreria?" gli chiesi, incuriosita.
Guisgard
20-04-2018, 18.18.20
“In verità non saprei...” disse Aegos a Clio “... solitamente vengo in città per recarmi dal maniscalco, o per comprare avena e cereali... vediamo un po', dovrà pur esserci...”
Vagarono un po' per le stradine cittadine, fino a quando videro una libreria.
Era metà pomeriggio o poco dopo ed un Sole gradevole splendeva su Chanty, con un vento tiepido a sferzare le cime degli alberi.
Gwen aprì la porta e si ritrovò davanti un uomo robusto, dai capelli chiari, il pizzetto non lungo ma accurato, gli occhi chiari e penetranti, il naso piccolo e la fronte alta.
Indossava abiti borghesi e con educazione si tolse il cappello per salutarla.
“I miei omaggi, madama.” Disse. “Sono il dottor Vanbelv.” Sorridendo con garbo.
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Lady Gwen
20-04-2018, 18.25.04
Mi trovai davanti un uomo dall'aspetto borghese, garbato, ben vestito e composto.
Risposi al suo sorriso.
"Piacere di conoscervi, dottore. Io sono la contessa Gwen Ygraal. Prego, accomodatevi" lo feci entrare e poi chiusi la porta dietro di lui.
"Questi sono i miei cugini: Ivan, Tatiana e Nikolaj" essendo mori, era più facile farli passare per fratelli fra loro, poi mi avvicinai ad Elv "Costui invece è Elv, mio marito" sorridendo.
"Gradite da bere? Un vino, un liquore? O magari del tè?" gli chiesi poi, facendogli cenno di accomodarsi in salotto.
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Guisgard
20-04-2018, 18.32.30
“Un liquore sarebbe perfetto, contessa.” Disse Vanbelv dopo aver salutato tutti gli altri presenti. “E' uno splendido palazzo.” Guardandosi intorno nella stanza. “Di certo tra i più belli di quelli di questo bosco.” Annuendo a Gwen e di certo incuriosito dalla penombra che dominava all'interno di quella dimora.
Poi notò il Crocifisso in alto riflesso sullo specchio ed allora un'espressione più distesa accarezzò il suo volto.
Cercai di non ridere a quelle parole di Aegos, effettivamente in una libreria non riuscivo ad immaginarlo, ma probabilmente non sarebbe stato molto cortese farglielo notare, effettivamente.
Annuii a quella proposta di cercare una libreria insieme, mi piaceva l'idea di vagare per il borgo con lui, in quel panorama urbano così caratteristico.
Poi vidi una libreria, e mi avvicinai con lui al negozio.
Smontai da cavallo, lo legai e poi gli sorrisi.
"Mi accompagni?" con un tono un po' troppo gentile rispetto a quello che avrei dovuto mantenere in sua presenza.
Dovevo ricordarmi di essere più distaccata, più autoritaria, ero la padrona, dopotutto!
Sospirai ed entrai nel negozio.
"Buongiorno..." sorridendo gentilmente, fermandomi ad osservare tutti libri del negozio ammaliata.
Guisgard
20-04-2018, 18.41.04
Aegos annuì con un sorriso.
“Agli ordini, madama.” Disse divertito.
Con Clio allora entrarono nella libreria.
A gestirla era un vecchietto ed intorno al banco c'erano varie mensole tutte piene zeppe di ogni sorta di libro.
“In cosa posso aiutarvi?” Chiese il vecchietto.
Lady Gwen
20-04-2018, 18.45.09
Sorrisi e annuii.
Mi avvicinai alla vetrina e presi la bottiglia che mi sembrò più adatta.
Anche perché, era ovvio che non ne avessimo mai bevuto.
Versai il contenuto ambrato nel bicchierino e glielo porsi.
"Oh, vi ringrazio molto, dottore. È una delle tante proprietà dei miei genitori, a dire il vero" buttai lì.
Ma non mi era sfuggito il sollievo sul suo viso quando aveva visto il crocifisso.
Bene, molto bene.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180420/df935daaf05a1dfcfab61c1d7d106614.jpg
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Mi ci volle un po' per riprendermi dall'osservare tutto quello che avevo intorno.
Ero come una bambina in un negozio di giocattoli, mi sembrava tutto magico, unico, i libri avevano sempre suscitato in me un fascino speciale, particolare, storie narrate, luoghi magistralmente descritti, personaggi di cui innamorarsi.
Mi guardavo intorno con gli occhi sognanti, luminosi, come persa nel mio mondo fatto di carta, rilegature e parole, fiumi di parole.
Sorrisi poi al vecchietto.
"Sto cercando un libello di un certo dottor Fagianus..." gli chiesi "Non ho molte altre informazioni, mi chiedevo se voi poteste aiutarmi..." con un tono gentile, affabile e un sorriso leggero.
Guisgard
21-04-2018, 00.13.42
“Dottor Fagianus...” disse il vecchio libraio guardarsi intorno, come a cercare ciò che ha in mente “... non credo di averlo qui, non è un genere di opuscolo per tutti... purtroppo viviamo in un mondo dove si legge poco o nulla...” raggiungendo una porticina laterale “... torno subito...” uscendo.
Tornò dopo qualche minuto con un libricino sgualcito e consumato.
Come se quel testo ne avesse passate un bel po'.
“Questo è uno degli ultimi esemplari rimasti...” il vecchio a Clio “... la censura imposta durante il dominio Capomazdese ne ha fatti bruciare parecchi... è molto raro, ma badate che per molti Fagianus è considerato un autore maledetto... a me bastano 50 Fiorini ed è vostro...” porgendolo alla ragazza.
Vanbelv assaggiò ed apprezzò il liquore ambrato offerto da Gwen.
“Davvero molto buono...” disse il medico “... un ottimo liquore...” annuendo a Gwen.
Poi chiese di poter visitare qualche ambiente del palazzo ed Ivan si propose di fargli da guida.
Si limitarono a girare per il pianoterra e Vanbelv si definì molto soddisfatto.
“Perdonatemi...” rivolto a Gwen “... spero di non essere inopportuno ed indelicato, ma essendo un medico mi ha molto colpito la perenne penombra che domina in questo palazzo... probabilmente è uno dei motivi che ha spinto scioccamente qualche ingenuo villano a credere questo luogo come dimora di vampiri...” con tono ironico “... posso chiedervi come mai la luce del giorno sia bandita da questa casa?”
Lady Gwen
21-04-2018, 00.29.05
Feci un cenno riconoscente e composto del capo al complimento del dottore.
Poi Ivan lo accompagnò per visitare il piano terra del palazzo.
Ero pronta a quella domanda, più che pronta.
Assunsi un'espressione rattristata.
"Non è una bella storia, dottore..." piazzai un sospiro ad arte "Vedete, sono certa che siate avvezzo alle usanze aristocratiche che stabiliscano matrmoni fra parenti anche molto stretti... Ecco, come nel caso dei miei cugini" indicando i vampiri "I loro genitori erano cugini di primo grado fra loro, mentre i miei erano fratelli. Abbiamo consultato tanti dottori negli anni, troppi e tutti hanno fornito ahimè lo stesso responso... Si tratta di un male irreversibile dovuto alla consanguineità dei nostri genitori, un male che ci causa una grave anemia, che ci impedisce di esporci alla luce del sole, poiché altrimenti le conseguenze sarebbero davvero gravi, abbiamo difficoltà a dormire la notte, la nostra dieta è molto rigorosa... Capirete che è una vita tutt'altro che semplice..." utilizzai la massima fioritura della mia dialettica, esposi il concetto con sicurezza, benché la mia espressione e il mio tono dovessero esprimere disagio e sofferenza.
"Spero che la mia spiegazione sia stata esaustiva a sufficienza e temo di dover essere d'accordo con ciò che dicevate nella vostra riguardo la diagnosi del visto paziente..."
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Ascoltai il vecchio libraio con il terrore sempre crescente che quel libretto potesse essersi volatilizzato nel nulla.
Quante volte era stato così? Un indizio che portava a un altro indizio, e un altro, e un altro.
Sospirai, cercando di mantenere un sorriso cordiale.
Autore maledetto? Mai che ci fosse qualcosa di allegro nella mia ricerca eh!
Ricordavo quelle poche righe che avevo letto su Fagianus, e non erano rassicuranti, ad ogni modo, forse aveva un indizio e io non potevo lasciarmelo scappare.
Sospirai di sollievo quando arrivò con il libretto sgualcito e costoso.
"Vi ringrazio!" sorrisi, porgendogli la somma che mi aveva richiesto "Siete stato molto gentile..." prendendo invece tra le mani il libretto per dargli una prima occhiata.
Guisgard
21-04-2018, 00.54.58
Clio sfogliò il libello e vi notò subito uno stile arcaico, solenne, con una grafia gotica e misterioso.
Inoltre vi erano varie illustrazioni, molto antiche, raffiguranti immagini demoniache, mostruose ed inquietanti.
Intanto il pomeriggio volava via velocemente e l'imbrunire indicava l'avvento imminente del crepuscolo sulla città.
Vanbelv annuì a Gwen.
“Sono rammaricato e mortificato.” Disse infine. “Ma era mio dovere accertarmi di ogni cosa. Purtroppo conosco la patologia di cui dite e della quale siete affetti. Purtroppo l'ignoranza porta spesso a vedere fantasmi e demoni dove invece c'è solo l'imperfezione umana e le sue miserie.”
“Si...” fingendosi afflitta Tatiana.
Ad un tratto si sentì una risata grottesca e delirante giungere dal piano superiore.
Era Roze, rinchiusa nella sua camera, come se il senno l'avesse del tutto abbandonata.
“In Nome del Cielo...” stupito ed impressionato Vanbelv “... cos'è?”
Lady Gwen
21-04-2018, 01.04.54
Annuii gravemente alle sue parole.
Dentro di me però esaltavo, perché ero stata convincente e perché la mia spiegazione, seppur costruita, sembrava fondata.
Avevo anche ricordato quello che Elv aveva detto quella notte al suo amico riguardo una patologia simile alla nostra condizione.
Se ci mettevamo le conoscenze apprese da me nei secoli, il gioco era fatto.
All'improvviso, delle risate urlate e grottesche.
Una scusa, una scusa, in fretta.
"Oh, cielo..." mormorai mortificata "Domando umilmente perdono se avete assistito a questo, dottore. Si tratta di mia sorella, purtroppo nel suo caso la malattia ha avuto effetti ben più nefasti. Da parecchi anni infatti versa in uno stato avanzato di declino psicologico... Noi abbiamo sempre fatto il possibile per farla sentire amata, accudita, ma non c'è più nulla che possiamo fare..." con tono afflitto "Devo, per l'appunto, invitarvi a lasciarci, purtroppo gli estranei la indispongono e per di più non voglio turbarvi..."
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Il libello sembrava essere molto interessante, antico, colmo di informazioni che, ben analizzate, potevano portare a qualcosa di buono.
O per lo meno ci speravo, ci speravo con tutto il cuore.
Usciti dal negozio mi resi conto che era già pomeriggio inoltrato e il crepuscolo si avvicinava.
Sentii una stretta al cuore.
E se una civetta fosse arrivata in quel momento?
Che potevo fare?
Lys avrebbe rubato il libello, sicuro.
"Aegos..." sussurrai poi avvicinandomi a lui "Avrei un favore da chiederti.." guardandolo negli occhi, e porgendogli il libello.
"Tienimelo tu, per favore... e consegnamelo quando saremo in casa... non fare parola con mia sorella di questa nostra gita in paese, né del libello..." parlavo in modo serio, preoccupato "È molto importante Aegos.." mettendo il libro nelle sue mani e stringendole tra le mie "Mi fido di te.." fissando intensamente, con il mio sguardo pulito, i suoi occhi meravigliosi, azzurri e profondi.
Guisgard
21-04-2018, 01.19.21
Vanbelv fu tentato di chiedere di poter vedere Roze, ma poi lo stato in cui, credeva, si trovavano Gwen e gli altri lo spinsero a desistere.
“Si, comprendo...” disse, per poi guardando verso una delle finestre “... credo a breve giungerà la sera... sarà dunque meglio che vada...”
“Vi accompagnerò io alla vostra carrozza, dottore.” Fece Elv.
Vanbelv allora salutò tutti loro e ringraziò Gwen, seguendo infine Elv verso la sua carrozza.
Ma prima che potesse salire sulla sua vettura, il dottore notò qualcosa.
“Guardate!” Ad Elv indicando la stalla, dove sulla porta si vedeva il corpo senza vita di un uomo.
Il medico ed Elv corsero a vedere.
Si trattava del cocchiere giunto poco prima con una carretta con sopra una bara.
“E' morto...” constatò Vanbelv.
“Morto?” Incredulo Elv. “Com'è successo, dottore?”
“Guardate il collo...” il medico “... è stato morso...”
Elv impallidì.
“Non da un animale, ma da un vampiro.” Sentenziò Vanbelv. “Un non morto.”
Allora tornarono in casa e raccontarono tutto a Gwen ed agli altri.
Aegos prese il libello e guardò Clio negli occhi.
"Quanti segreti fra le due sorelle...” disse lui “... beh, come detto, siete la padrona e mi pagate per obbedirvi...” mettendo il libello in una tasca “... il vostro segreto è al sicuro con me.” Ridendo piano. “Avete fame? Volete fermarvi a mangiare?”
Arrossii lievemente a quelle parole di Aegos.
Già, quanti segreti tra due sorelle... e lui non immaginava nemmeno quanti fossero.
Mi aveva bruciato tutto almeno tre volte, tutto il mio lavoro, le mie ricerche.
Era diabolica, e doveva essere fermata.
Ma lui certo non poteva capire, per lui eravamo solo due sorelle che, evidentemente, non andavano d'accordo.
"Beh.." con un timido sorriso "Avrai notato che siamo molto diverse tra noi..." spiando il suo sguardo per cercare di comprendere se aveva avuto modo di conoscere Lys.
Figurati se si è fatta scappare un bocconcino così!
Arrossii a quel pensiero.
"Ti sono davvero grata Aegos.." sorridendo, per poi illuminarmi ancora di più alle sue parole "effettivamente sì, non abbiamo mangiato niente da stamattina, conosci qualche posticino dove si mangia bene da queste parti?" guardandolo spensierata e luminosa, ora che avevo messo un piccolo tassello nella mia ricerca potevo godermi ogni attimo della vita che mi restava.
Lady Gwen
21-04-2018, 01.27.35
Annuii al dottore.
"Vi ringrazio per la visita e per la comprensione, dottore, mille grazie e arrivederci.
Poi Elv lo accompagnò alla carrozza.
"Beh pare sia andata bene, no?" con un sorriso sollevato ai miei compagni.
Già, maledettamente bene.
Era filato tutto liscio.
Improvvisamente, Elv e il dottore tornarono e mi paralizzai.
Subito il mio sguardo corse ai vampiri: no, loro erano tutti qui.
Allora?
"Ne è sicuro dottore?" con tono inquieto che lui poteva scambiare per paura, ma in realtà era sconvolgimento dato dal non sapere chi ci fosse in casa nostra.
Poi un pensiero improvviso.
La bara.
"Ivan, posso parlarti un attimo?" chiesi al vampiro, intendendo implicitamente che volevo farlo in privato.
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Guisgard
21-04-2018, 01.45.59
Aegos lanciò uno sguardo profondo, l'ennesimo, su tutta la figura di Clio, senza preoccuparsi minimamente di apparire scortese o, peggio, irriguardoso.
“Si, le due padrone sono effettivamente diverse fra loro” disse con il tono di chi conosce bene ciò di cui parla “ma devo dire, con tutto il rispetto, mi piacete entrambe... e non poco.” Facendole l'occhiolino. “Perfetto. Qui si mangia bene ovunque. Prego, madama.” Invitandola a seguirla.
Raggiunsero così un'osteria del posto, molto caratteristica con grosse botti davanti all'ingresso e viti rampicanti che scendevano dal tetto in tegole d'argilla.
I due si sedettero ad uno dei tavoli posti su un terrapieno che dava sulla valle sottostante, con un paesaggio mozzafiato e sognante.
“Consiglio a madama” Aegos “di provare la fettunta, quella ossia che ad Afragolignone chiamano bruschetta... qui la fanno davvero buona.” Per poi chiedere all'oste di portare un buon vino della casa.
https://www.toscanainside.com/files/images/tours/toscana/Siena-al-tramonto-cena-Chianti/2_chianti.jpg
Ivan annuì a Gwen e la seguì in un'altra stanza.
“Dimmi...” disse.
Lady Gwen
21-04-2018, 01.51.23
Andammo in un'altra stanza dove io potevo parlare tranquillamente.
"Credo di sapere come potrebbero essere andate le cose. Quell'uomo trasportava un carretto con una bara sopra, diceva di essere diretto al cimitero, ma è chiaro che chi era lì dentro non era morto del tutto" dissi "Il problema è capire chi ci fosse in quella bara. Nessuno di noi ha sentito un odore diverso. Lo avremmo capito, se ci fosse stato un nuovo vampiro qui... Tu cosa pensi?" nervosa a lui.
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Guisgard
21-04-2018, 02.07.14
"Neanche io ho sentito odori diversi, nè avvertito la presenza di un nuovo vampiro..." disse Ivan a Gwen "... appena fa buio andrò a vedere quella bara... ora cosa facciamo? Ormai Vanbelv sa che in giro c'è un vampiro..."
Lady Gwen
21-04-2018, 02.11.40
Ecco, era questo il punto.
"Senti, sono venuti qui quei soldati, dicevano di cercare uno strano animale qui nei paraggi, secondo loro un lupo molto feroce ma ovviamente cercavano quella bestia orripilante che ho visto insieme a Roze. Potremmo convincerlo che magari si tratta di quello, di un animale. In fondo avanti, chi è che crede così facilmente ai vampiri? No?" ipotizzai.
Poi,mi resi conto da sola di quello che dicevo.
"E se fosse stata davvero quella?" a mezza voce al vampiro.
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Restai ad osservarlo come rapita.
Sì, aveva conosciuto Lys, era chiaro da quel sorrisetto malizioso che gli era spuntato sul viso quando l'aveva nominata.
Arrossii appena a quel pensiero, ma poi le sue parole, il fatto che dicesse che gli piacevamo entrambe.... dapprima mi illuminai, poi mi resi conto che probabilmente lo diceva per cortesia, dopotutto era una servo che cercava di ingraziarsi la padrona.
Però era bello pensare che gli piacessi davvero.
"Sei gentile.." con un sorriso lievemente malinconico, che si rischiarò quando lui mi parò del posto dove mangiare.
Lo seguii e presi volentieri la specialità che mi aveva consigliato.
Quando l'oste arrivò, quindi, mi limitai a dire.
"Per me una fettunta per favore!" sorrisi, luminosa, voltandomi poi verso Aegos "Tu cosa prendi?" guardandolo negli occhi con un'espressione spensierata.
Guisgard
21-04-2018, 02.26.42
“Beh, potrebbe essere...” disse perplesso Ivan a Gwen “... però bada che Vanbelv mi sembra esperto... bisogna essere convincenti... dovrai sfoderare tutta la dialettica...”
Lady Gwen
21-04-2018, 02.32.29
Sospirai e annuii.
Mi fidavo di Ivan, per me era come un fratello e gli ero molto affezionata.
Lo avevo conosciuto insieme a Nikolaj ed era l'unico, fra noi, ad essere stato un succube prima di essere un vampiro. Durante la Prima Guerra la sua padrona intuì che forse sarebbe morta durante lo scontro, così lo trasformò.
"Questa giornata sembra non finire mai, dannazione... Avanti, torniamo di là, se manchiamo troppo potrebbe essere sospetto..." al vampiro bruno.
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Guisgard
21-04-2018, 02.35.51
Gwen ed Ivan tornarono nel salone, dove Vanbelv e gli altri erano molto pensierosi.
"Bisogna avvertire le autorità, madama." Disse il medico a Gwen. "Subito."
Lady Gwen
21-04-2018, 02.42.19
Certo, le autorità.
Così avremmo avuto la casa piena di gente.
No grazie.
"Dottore, ho ragione di credere che si tratti del feroce animale che alcuni soldati cercavano proprio poche ore fa, sono venuti anche qui a chiederci se avessimo visto qualcosa nei dintorni. Dopotutto, ho sentito di molti animali che si nutrono del sangue di altre creature, sia umane che animali, certe specie di pipistrelli, ad esempio. Benché io abbia ragione di credere che si tratti di un animali di stazza più importante, almeno dalla descrizione dei soldati" dissi, con l'aria della persona traumatizzata che cerca di essere razionale "E poi, voglio dire, non mi dirà che lei crede ai vampiri, spero..." sconcertata io, sgranando gli occhi.
"È tutta fantasia, come nei libri... No?" impaurita, cercando la mano di Elv come per dare più credibilità alla mia interpretazione.
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Guisgard
21-04-2018, 02.56.00
“Le fettunte vanno assaggiate in più sapori.” Disse Aegos a Clio. “Portate vri tipi di fettunte...” all'oste “... e poi dei salumi.”
L'oste annuì ed andò via.
“Comunque...” fece lo stalliere riempiendo i loro bicchieri “... non sono gentile, madama... non lo sono mai con le mie padrone... dunque se dico che mi piacciate entrambe, allora è la verità... alla salute.” Alzando il bicchiere e guardandola irriverente.
Elv prese Gwen per mano, facendole sentire la sua presenza.
“Un animale...” disse Vanbelv “... si, ne ho sentito parlare... forse un lupo di grossa stazza... ma a maggior ragione vanno avvertite le autorità... altrimenti chi potrebbe dargli la caccia?”
Lady Gwen
21-04-2018, 02.59.53
Lanciai un'occhiata fugace ad Elv per fargli capire di continuare a reggerli il gioco.
Soprattutto ora che sembrava convincersi.
"Sono certa che potrete parlare coi soldati alla Caserma di Monsperone, dottore. Sono già sulle tracce di quell'animale e di sicuro potrebbe fargli comodo avere queste informazioni" annuii con convinzione, stringendomi ora al braccio di Elv "Oh cielo, che brutta situazione..." fingendo un tono disperato e quasi petulante.
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Guisgard
21-04-2018, 03.04.50
“Si...” disse annuendo Vanbelv a Gwen “... avvertirò i soldati di Monsperone.”
“Prego, vi accompagno, dottore.” Elv.
Vanbelv salutò di nuovo ed uscì con Elv, ma prima di partire caricò il corpo del cocchiere morto e lo portò via, per consegnarlo ai soldati.
Elv allora rientrò in casa.
“Dobbiamo trovare il colpevole!” A Gwen.
Lady Gwen
21-04-2018, 03.09.42
Annuii e finalmente andò via, portandosi il corpo dell'uomo.
"Molto probabilmente sappiamo già chi è. È la stessa bestia in parte umana e in parte animale che ho visto insieme a Roze, quella che l'ha morsa e ha morso anche Marko. Potrebbe anche trattarsi comunque di un vampiro. I vampiri più anziani sono dei Mutaforma, è una caratteristica che si è persa poi nel tempo, man mano che nuove generazioni entravano a far parte della razza. Ma ciò che mi lascia perplessa è che non ce ne siamo accorti, come è possibile?" quasi innervosita io "Ce lo avevamo sotto il naso!"
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Guisgard
21-04-2018, 03.13.46
"I soli mutaforma ormai sono solo i vampiri di classe superiore, come il maestro." Disse Nikolaj a Gwen. "Nessun altro vampiro può avere tale potere."
"E' buio, vado a controllare la bara." Fece Ivan.
Intanto Roze, da sopra, lanciò ancora quella riata disperata e stridula, che echeggiò folle nella casa.
Lady Gwen
21-04-2018, 03.17.48
"Lo so, è proprio questo il problema..." dissi io, cupa, a Nikolaj.
Annuii ad Ivan e un attimo dopo Roze lanciò un altro urlo.
"Mi sembra di impazzire..." soffiai, quasi sfiancata, affondando le mani fra i capelli.
"Come può aver fatto a ridurla in quello stato? È una vampira, è già stata infettata a suo tempo, cosa può averle fatto? Io non capisco..."
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"Oh benissimo allora!" tutta entusiasta per le fettunte di diversi tipi, e per i salumi.
"Muoio di fame..." ridendo piano, spensierata.
Mi piaceva essere lì con lui, fuori dal mondo a gustarci prelibatezze e a chiacchierare.
Lui si fece serio e mi ribadì che gli piacciamo entrambe.
Entrambe, quindi anche me...
"Lo so.." sussurro piano, accarezzando piano la sua mano posata sul tavolo, una carezza leggera, rubata dalle convenzioni sociali ma incredibilmente vera.
Come il sorriso che ne seguì.
"Allora Aegos..." sorridendogli "Parlami un po' di te..." guardandolo tutto.
Altea
21-04-2018, 23.20.36
Successe un parapiglia, lui continuava la sua foga da uomo bestiale contro di me ma ad un tratto sentii finalmente le sue mani togliersi dalle mie braccia, dal mio corpo in quella violenza inaudita.
La sorpresa fu tanta nel vedere Furio, impazzito ed accecato forse dalla gelosia, picchiare mio marito.
Mi misi contro il muro..li guardavo entrambi..no..non volevo Furio lo ammazzasse pure...l' assassinio no..
Paura, freddo...scappai verso le scuderie e presi Cruz e subito mi diressi verso la foresta, volevo scappare, fuggire anche per un solo attimo..non volevo vedere la sorte di entrambi davanti ai miei occhi..Furio era stato sventato e il suo comportamento pure mi faceva paura.
Sentivo il vento nel bosco di Chanty..qualcuno appunto diceva era il Canto della Rosa Nera, la mia antenata..qualcuno mi avrebbe salvata da tutto questo.
Ad un tratto mi sentii vacillare, Cruz nella sua corsa battè lo zoccolo contro la radice di una secolare quercia e caddi..."Cruz...mi tradisci pure tu...sei fuori allenamento, torna qua" a terra battendo le mani sulla terra, mentre il fido cavallo nero tornava indietro nitrendo scocciato per la figura meschina.
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Guisgard
22-04-2018, 00.27.46
“Secondo me non guarirà più...” disse Nikolaj a Gwen riferendosi a Roze “... il suo corpo forse sta meglio, ma la sua mente non tornerà più quella di prima...”
“Cosa vuoi dire?” Tatiana.
“Dobbiamo ucciderla noi.” Rispose freddo Nikolaj.
“Non c'è molto da dire, madama...” disse Aegos a Clio “... sono uno stalliere, forse perchè i cavalli sono l'unica cosa in cui sono riuscito in vita mia... all'inizio erano una passione, un passatempo... mi piaceva esibirmi in sella a cavalli da domare per far colpo sulle ragazze... poi ho capito che ci potevo vivere, ossia che potevo farlo come mestiere.” Sorridendo.
L'oste portò le fettunte.
“Bene, diamoci sotto, madama.” Ridendo lo stalliere.
Altea si ritrovò per terra, tra l'erba ed il terreno.
Era circondata da alti e frondosi alberi, col suo cavallo fermo pochi passi più avanti.
Il crepuscolo aveva ormai ceduto il passo ad una sera silenziosa e misteriosa.
Ad un tratto la dama sentì un calpestio e dei cavalli che si avvicinavano.
Lady Gwen
22-04-2018, 00.30.32
Mi raggelarono quelle parole.
No Roze no.
Non poteva essere l'unica soluzione.
"Nikolaj, no" mormorai in un soffio, con espressione cerea.
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Altea
22-04-2018, 00.33.55
Mi alzai e mi spolverai il vestito sontuoso dalla polvere, ad un tratto sentii dei rumori, era un calpestio e dei cavalli che si stavano avvicinando.
Presi Cruz per le briglie e lo guardai.."Hai visto cosa hai combinato...da dove provengono..mettiamoci dietro quegli alberi e fai il bravo" e mi nascosi tra degli alberi e vegetazione facendo accovacciare il cavallo e mi guardai attorno.
Guisgard
22-04-2018, 00.39.17
“Come vuoi...” disse Nikolaj fissando Gwen.
In quel momento tornò Ivan.
“La tomba...” mormorò.
“Cosa?” Elv.
“E' vuota.” Rispose Ivan. “Era ancora incatenata e chiusa con un pesante lucchetto... l'ho forzato, ho poi aperto la bara ma era vuota...”
“Dunque il cocchiere trasportava una tomba vuota?” Sorpreso Elv.
Altea si nascose e poco dopo vide arrivare alcuni uomini a cavallo.
Erano dei soldati.
“Al Maresciallo tutto questo non piacerà...” disse uno dei soldati agli altri “... quel medico, il dottor Vanbelv, portando il cadavere del cocchiere affermava che ad ucciderlo non fosse stato un uomo... forse un grosso e misterioso animale...”
“La cosa importante ora è recuperare quel bastardo.” Un altro dei militari.
“Calmati...” un altro ancora “... lo hanno chiuso in una bara ben chiusa, dunque al massimo sarà morto soffocato.”
“Il Maresciallo vuole vedere il cadavere.” Il primo che aveva parlato.
Lo ascoltai sorridendo, cercando di immaginarmelo ragazzo, mentre giocava con i cavalli, mentre li domava, mentre si pavoneggiava con le ragazze.
Oh, non mi era poi così difficile immaginare quella parte, effettivamente.
"Chissà quanti cuori hai spezzato eh?" guardandolo divertita.
Mi piacevano quei momenti di spensieratezza, mi piaceva dimenticare tutti i miei problemi e godermi un buon pranzetto con Aegos.
Poi arrivarono le fettunte e mi illuminai.
"Subito!" sorridendo, felice.
Allora assaggiai quella specialità, rendendomi conto che erano davvero buonissime.
"Sono squisite..." bofonchiai, con il boccone in bocca, rendendomi conto un attimo dopo di non essere stata esattamente educata e arrossendo immediatamente.
Lady Gwen
22-04-2018, 00.43.15
Sospirai non sapendo cosa dire.
Non volevo che Roze soffrisse, ma il pensiero di lasciarla andare mi uccideva.
Tornò Ivan e non mi sorpresi molto.
"È come ho detto io. Ciò che lo ha ucciso era dentro la bara. E ora resta da capire di quale vampiro si tratti" pensierosa.
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Altea
22-04-2018, 00.46.35
Ascoltai tutto...parlavano di un certo dottor Vanbelv e un cadavere, un cocchiere...o cosa...messo in una bara..ma di cosa mai si trattava. Sembrava una cosa importante visto il Maresciallo vi stava dando tanta importanza.
Guisgard
22-04-2018, 00.56.47
Aegos rise di gusto nel vedere Clio mangiare in quel modo.
“Un bicchiere di vino e tutto passa.” Disse lui riempiendo i loro bicchieri. “Anche il cibo va giù in modo più bello.” Per poi brindare con lei.
La magia della sera, le dolci colline tutt'intorno, le prime stelle della sera ed il rosso di vivo di quel vino, con i bagliori degli occhi chiari di lei rendevano quell'angolo di Monsperone sognante ed incantato.
“Nessun vampiro” disse Nikolaj a Gwen “ha il potere di uscire da una bara incatenata senza rompere le catene. Neanche i maestri possono attraversare la materia.”
“Allora credi che la tomba fosse vuota?” Ivan.
“Certo.” Annuì Nikolaj.
“Che senso ha incatenare una tomba vuota?” Perplesso Elv.
I soldati a cavallo discutevano fra loro alquanto preoccupati, come se quella faccenda avesse un'importanza capitale.
Altea ascoltava tutto.
“Avrebbero dovuto ucciderlo tempo fa.” Disse uno dei militari.
“Non si può uccidere senza processo un nobile Afragolignonese.” Rispose un altro di quelli. “Si rischierebbe solo agli Afragolignonesi il pretesto per invaderci.”
Altea
22-04-2018, 01.02.00
Ascoltavo attentamente...parlavano di un nobile Afragolignonese...ecco la loro preoccupazione e pure del Maresciallo, ma cosa c' entrava con la storia del cocchiere morto, della bara e di quel dottore Vanbelv.
E se fosse stato il prigioniero nobile imprigionato? Magari lo avevano già ucciso ma uno di loro asseriva non si poteva uccidere un Afragolignonese per non scatenare una nuova guerra tra Sygma e Afragolignone...e toccai il mio ciondolo e mi guardavo attorno ma le orecchie ben attente a sentire.
Lady Gwen
22-04-2018, 01.02.16
"Beh, un Mutaforma può trasformarsi in qualsiasi cosa voglia. Quando secoli fa usufruii dell'archivio della Congrega lessi che molti Antichi erano capaci di tramutarsi in fumo o nebbia. Se ti trasformi in fumo, puoi uscire tranquillamente da una bara chiusa e incatenata" risposi subito.
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Mi fermai di scatto quando lo vidi ridere del mio modo di mangiare.
Dapprima i miei occhioni si spalancarono, fissando i suoi con un'espressione mortificata e vergognosa ma poi, la sua risata fu contagiosa e cominciai a ridere a mia volta del mio essere maldestra.
Annuii a quelle parole, lasciando che mi versasse il vino nel bicchiere, per poi finire la mia bruschetta e portare il bicchiere alla bocca, per poi bere quasi l'intero contenuto in un lungo sorso.
I miei occhi si velarono di stupore nel momento in cui sentii il sapore di quel vino scendermi in gola.
"Accidenti, è davvero squisito!" restando per un attimo a guardare il bicchiere tra le mie mani "Beh, qui ci sono vitigni ovunque, dovevo aspettarmelo!" sorridendo.
Guardai Aegos con gli occhi brillanti, chiari, limpidi, felici.
Tutto in quel momento mi appariva magico e sognante, la luna che faceva capolino dalla finestra, le dolci colline fuori, quell'atmosfera spensierata che si respirava con Aegos, quella felicità e serenità che quasi credevo perdute.
Lo guardai negli occhi, intensamente, incapace di riuscire a mettere in ordine i miei pensieri per riuscire a trasmettere quello che provavo in quel momento.
"È bellissimo qui..." sussurrai solo, alla fine, con gli occhi che dicevano tutto il resto ai suoi occhi, se solo fosse riuscito a comprendere.
Guisgard
22-04-2018, 01.21.00
“Andiamo, il Maresciallo ci attende.” Disse uno dei soldati.
Altea era ben nascosta fra gli alberi, quando ad un tratto il suo cavallo lanciò un nitrito.
“Chi è là!” Uno dei soldati tirando fuori la spada.
“Si, ma è un concetto teorico.” Disse Nikolaj a Gwen. “I maestri forse possono diventare nebbia... ma davvero credi che un maestro vampiro si sia fatto chiudere in una bara e portato a spasso da un cocchiere?” Sarcastico.
Lady Gwen
22-04-2018, 01.25.34
"Beh non sappiamo dove sarebbe potuto andare, se fosse andata come ho detto. Comunque, fatto sta che ora quella bara è vuota e c'è qualcosa che ci sfugge..." sospirando.
Poi guardai Elv.
"Per caso hai fame? Dovresti anche riposare... Non è più mia abitudine pensarci, scusami..." con un risolino imbarazzato.
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Altea
22-04-2018, 01.26.08
Sospirai quando udii che i soldati se ne stavano andando quando Cruz nitrì...cavallo disobbediente".
Presi la mia spada "Volpe Ambrata" che era nascosta da un fodero sotto la sella di Cruz per non farla vedere a quello che chiamavano mio marito e la legai ai fianchi, salii sul cavallo e mi misi a correre per la foresta di Chanty...dovevo superarli...guardavo i vari castelli e i palazzi, vidi un palazzo disabito ed entrai e nascosi il cavallo.
Mi guardavo attorno nel giardino e cercai la porta di entrata, lì non mi avrebbero trovata...capii di essere una testimone scomoda da eliminare.
Guisgard
22-04-2018, 01.37.04
“Sono lieto, madama...” disse Aegos a Clio, riempiendo ancora i loro bicchieri “... vorrà dire che avrò un extra sul salario di questo mese.” Ridendo sarcastico. “Brindiamo dunque a questa bella serata, all'incanto del paesaggio intorno a noi ed al bellissimo sorriso della mia padrona.” Alzando il bicchiere. “Alla salute.” Bevendo poi il vino.
Altea galoppò via, inseguita subito dai soldati a cavallo.
Con l'aiuto del buio però la dama riuscì a prendere un po' di vantaggio, arrivando presso un vecchio palazzo decadente e disabitato.
I rampicanti avevano coperto buona parte delle murature, con le porte e le finestre ormai marce.
Quel luogo era un po' spettrale, cupo ed inquietante.
Tuttavia era il solo posto in cui lei ora poteva rifugiarsi.
“Non ho molta fame ora...” disse Elv a Gwen “... tutta questa storia mi ha chiuso lo stomaco... quanto a riposare, beh, non credo sia questo il momento... io direi di liberarci di quella bara vuota... bruciamola.”
“Sono d'accordo.” Annuì Ivan.
Dalla sua stanza di nuovo Roze lanciò una delle sue risate deliranti, disperate e folli.
“Mi farà impazzire...” tappandosi le orecchie Tatiana.
Lady Gwen
22-04-2018, 01.40.49
Annuii ad Elv accarezzandogli affettuosamente il braccio.
Poi di nuovo Roze.
Rischiava di mandarci tutti in manicomio se continuava così.
"Voi uscite a bruciare la bara, io vado un attimo da Roze."
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Altea
22-04-2018, 01.41.30
La notte era stata mia amica, anche se quel luogo era decadente e spettrale ma almeno mi sarei salvata e i soldati non mi avevano nemmeno vista.
Entrai lentamente da una porticina laterale e guardai quel palazzo decadente, ombroso e rischiarato solo dalla luce della Luna.
Potevo sentire solo il leggero mio respiro, ma le orecchie erano pronte ad ascoltare...aiutami tu, mia Dama Nera e tu mio Amore eterno e invisibile.
http://www.terninrete.it/Portals/0/EasyDNNNews/159929/700394c5460EDNmainlea2jpg.jpg
Guisgard
22-04-2018, 01.56.39
Elv ed Ivan uscirono per andare a bruciare la bara, mentre Tatiana si sedette sconsolata sul divano.
Nikolaj si mise a suonare il violino, come spesso faceva disinteressandosi degli altri e dei loro problemi, mentre Gwen si diresse in camera di Roze.
La trovò seduta in mezzo al letto.
Era una scena agghiacciante.
Si era letteralmente strappata lembi di pelle, insozzando tutte le lenzuola.
Rideva e piangeva allo stesso tempo, provando un dolore folle.
“Gwen...” disse “... Gwen... amico mia...” ridendo fra le lacrime.
http://filmint.nu/wp-content/uploads/2012/07/untitled-436.jpg
Era tutto buio, decadente, inquietante.
La falce della Luna brillava spettrale come un bagliore d'argento in un pozzo di pece senza fondo, gettando il suo alone sinistro sulla terra.
Ad un tratto Altea udì dei rumori.
Forse scricchiolii visto era molto vecchio il palazzo.
Ma poi udì dei passi dal piano superiore.
Lady Gwen
22-04-2018, 02.01.05
Tatiana sconsolata sul divano e Nikolaj a suonare il violino non miglioravano l'atmosfera della serata.
Salii da Roze ed un urlo strozzato seguì il mio ingresso.
Si era letteralmente strappata la pelle di dosso, era pieno di sangue ovunque, una scena raccapricciante.
Cercai di sorridere e di avvicinarmi un poco, ma non era facile vederla in quel modo.
"Roze, come stai?" dissi, non sapendo cos'altro dire e cercando di tenere in tono dolce di voce.
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Altea
22-04-2018, 02.07.39
Tutto sembrava tranquillo in quel Palazzo abbastanza inquietante e ad un tratto udii scricchiolii.. Forse erano topi o animali ma sentii dei passi al piano superiore.
Sfoderai Volpe Ambrata e un fascio di Luce Arcobaleno mi pervase dalla sua lama.
Salii la scala a chiocciola.. Scricchiolava gradino dopo gradino e guardinga mi guardavo attorno con la spada ben tesa.
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Guisgard
22-04-2018, 02.12.55
“Moriremo tutti...” disse a Gwen ridacchiando, per poi piangere.
Doveva sentire un dolore lacerante, la carne viva pulsava ancora e si strofinava sulle lenzuola.
“Tutti moriremo...” annuendo i lacrime, ridendo forte un attimo dopo.
Altea, con in pugno la sua fidata spada, cominciò a salire una traballante scala malmessa, fino a raggiungere la cima di una delle torri diroccate di quelposto spettrale.
Allora la falce lunare illuminò per un attimo qualcosa.
Sembrava una figura, sinistra ed aristicratica, solitaria e maledetta che la fissava con i suoi occhi resi enigmatici dalla notte.
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Abbassai lo sguardo a quelle parole di Aegos.
"Oh è per questo?" quando nominò il salario. Certo, perchè mai uno come lui avrebbe dovuto essere carino con me, se non per il fatto che pagavo io il suo stipendio e che il suo compito era servirmi.
Era un servo, diamine, perchè continuavo a dimenticarmene?
Sospirai.
Poi lo rialzai timidamente quando propose quel brindisi, illuminandomi sempre di più alle sue parole.
"Lo dici solo perchè sono la padrona, non è vero?" con un sorriso malinconico.
Non l'avrebbe mai ammesso, era vero, ma quel pensiero non faceva che tormentarmi e tormentarmi.
Allora restai lì, con gli occhi fissi nei suoi, per lunghissimi istanti trattenendo il fiato.
Lady Gwen
22-04-2018, 02.16.57
Non riuscivo a guardarla, ad ascoltarla.
La carne viva pulsava e sgorgava sangue sulle lenzuola, non fossi stata così sarei svenuta o avrei dato di stomaco.
Non resistetti e uscii, chiudendomi la porta alle spalle.
Poi scesi giù.
"È meglio che saliate..." con un filo di voce a Tatiana e Nikolaj.
Sapevo che ormai non avevamo più scelta e non c'era più nulla da fare.
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Altea
22-04-2018, 02.18.47
Avanzavo lentamente e guardinga in quel corridoio decadente che mi portò fino la torre e rimasi immobile.
Davanti a me vi era una figura.. Enigmatica e misteriosa ed aristocratica.
"Chi siete mai voi?" con la spada puntata "Un fantasma che vaga nella notte?" senza tradire emozioni.
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Guisgard
22-04-2018, 02.27.54
Nikolaj smise di suonare il suo violino e si alzò.
“Io...” disse Tatiana a Gwen “... io preferisco restare qui...”
“E sia.” Nikolaj. “Vuol dire farò io il lavoro sporco.” Prendendo poi da un baule un paletto ed un martello col manico d'argento.
Allora salì sopra, mentre la risata di Roze echeggiava folle nella casa.
Tatiana scoppiò a piangere.
Aegos finì il suo bicchiere e poi guardò Clio.
“No, madama...” disse “... lo dico perchè siete una bellissima donna...” fissandola “... e direi molto di più se non foste la mia padrona... con rispetto parlando...” senza temere conseguenze.
Quella figura indefinita fissò per un lungo istante Altea.
Sembrava stagliarsi contro la notte infinita e misteriosa, anzi pareva farne parte.
“Si, sono un fantasma...” disse con la sua voce bassa e profonda “... questo luogo è maledetto ed i vivi non possono venire...”
Lady Gwen
22-04-2018, 02.37.47
Nikolaj smise di suonare e si preparò prendendo il paletto ed il martello dal baule.
Gli rivolsi un'occhiata comprensiva ed eloquente mentre saliva.
Poi raggiunsi Tatiana, che singhiozzava, non potendo sfogare in lacrime il suo dolore a causa della nostra natura maledetta, e la strinsi forte.
"La stiamo aiutando, Tanyus'ka..." le dissi piano, dolcemente, usando quel vezzeggiativo che le piaceva tanto "Non soffrirà più adesso... Starà meglio..." accarezzandole lentamente la schiena per farla calmare.
"Mancherà tanto anche a me... Mancherà a tutti..." tenendole la mano.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180421/f4903157299903ee62fb458171029f8f.jpg
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Lo guardavo con gli occhi ricolmi di mille emozioni diverse.
Era così strano, lui era così irriverente, irrispettoso, mi faceva arrabbiare, mi imbarazzava.... eppure era piacevole.
"Davvero?" risuscii a dire, timidamente, guardandolo dritto negli occhi.
"Allora facciamo un gioco.." allungando piano la mia mano a cercare la sua "Per questa sera facciamo finta che non lo sia.." azzardai con il cuore che accelerava "Che sia solo una ragazza normale..." con un sorriso timido "Ti va?".
Guisgard
22-04-2018, 02.56.24
Tatiana annuì a Gwen, poi, dopo qualche istante, si udì un rumore sordo giungere da sopra.
Un colpo secco, poi più nulla.
Scese allora Nikolaj, con solo il martello in mano.
“L'ho uccisa.” Disse senza emozioni nello sguardo.
“Ha sofferto molto?” Tatiana.
“Era completamente folle, non poteva più intendere, né volere.” Rispose Nikolaj.
Intanto dal cortile se vedevano dei bagliori sui vetri delle finestre e si sentiva il rumore del legno che si consumava bruciando.
Era la bare che ardeva.
Aegos guardò Clio divertito.
“Sperando non ci sia un trucco.” Facendo l'occhiolino alla bella padrona. “Beh, la cosa ovviamente mi piace. Perchè no?” Riempiendo ancora i loro bicchieri. “Allora a questa insolita ed originale serata, no?” Alzando il bicchiere.
Lady Gwen
22-04-2018, 03.06.29
Un colpo.
Uno solo e secco.
Poi Nikolaj scese.
"Di sicuro, se prima soffriva, ora non soffrirà più..." era una magra consolazione, ma era anche la realtà dei fatti.
Intanto da fuori si scorgevano i bagliori del fuoco della bara.
"Bevi un po' e cerca di riprenderti... Abbiamo tutti bisogno di andare oltre questa brutta cosa..." dissi a Tatiana con un bacio sulla sua fronte.
Mi alzai e affiancai Nikolaj.
Non sapevo bene cosa dire, io e lui non eravamo mai stati particolarmente espansivi reciprocamente, nemmeno per quel breve periodo in cui eravamo stati insieme.
"È meglio se ti dai una pulita..." dissi solo, vedendolo sporco di sangue.
Ma nella stretta della mia mano sulla sua spalla e nel mio sguardo c'era tanta gratitudine per quel gesto.
Per aver liberato Roze una volta per tutte.
Uscii poi fuori per prendere un po' d'aria, il fresco della notte mi avvolse, mentre venivo raggiunta dal crepitio del fuoco e dall'odore pungente di legna bruciata.
Mi avvicinai a loro e cercai conforto nelle braccia di Elv.
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Spalancai gli occhi, fissandolo intensamente, colpita da quelle parole.
Un trucco?
Perché mai avrebbe dovuto essere un trucco?
Per un momento temetti non accettasse, ma invece lo vidi sorridere, alzare il calice per brindare, e io feci altrettanto, illuminandomi.
"A stasera, Aegos..." sorrisi, sognante, mentre facevo tintinnare il mio bicchiere con il suo.
Il mio cuore batteva forte, la mia mente era scevra di ogni preoccupazione e tutta me stessa fremeva per quella situazione così nuova.
Altea
22-04-2018, 12.59.49
Quella figura immobile e sicura si stagliava nel buio di quella notte e la falce della Luna sembrava accompagnarla.
Alle sue parole seguii il silenzio che si interruppe da un mio sospiro e parlai pure io a bassa voce.. "Ho sentito passi.. I fantasmi non fanno rumore almeno. Non ho paura di voi in quanto io convivo dalla nascita con due entità.. La Dama Nera è il suo amante afragoglinonese." Mi avvicinai di più davanti a lui.. "Fate una eccezione.. Sono braccato dai soldati del Maresciallo per aver sentito di un fatto strano.. Lasciatemi qui".
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Guisgard
23-04-2018, 17.18.37
La bara bruciava consumandosi in una vampata irregolare ed avvolgente, con schioppettii ovunque.
Elv strinse a sé Gwen, in un abbraccio consolatorio e rassicurante.
Ad un tratto Gwen vide dal fumo nero elevarsi strani giochi di fuoco ed infine come un volto, per poi confondersi tutto nel caldo alone delle fiamme.
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I due brindarono ancora ed i loro bicchieri si svuotarono preso di altro vino.
La sera era gradevole, limpida e la stradina della città, dove sorgeva l'osteria, si animò presto di vari passanti.
C'era allegria intorno ad Aegos e a Clio e le prime stelle cominciarono ad accendersi nel cielo.
La misteriosa figura guardò Altea per un lungo istante con i suoi occhi indefiniti.
“Le tenebre sono sempre un buon rifugio per i fuggiaschi...” disse “... e sia, ma all'alba ripartirete. Questo non è un posto per i vivi...”
Altea
23-04-2018, 17.21.49
Lo guardavo, lo scrutavo..."Grazie....ma chi siete..e questa casa a chi apparteneva?" sospirando.."Questo posto non è fatto per i vivi..io vivo tra la vita e la morte...e tornare a casa per me sarà una galera".
Lady Gwen
23-04-2018, 17.23.17
Guardavo le fiamme ardere e consumare tutto, stretta ad Elv.
Mi lasciavo ipnotizzare dai movimenti del fuoco che bruciava.
Credetti di vedere un volto poi, nel fumo, ma probabilmente avevo soltanto visto male.
"Nikolaj ha dovuto uccidere Roze..." dissi piano.
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Guisgard
23-04-2018, 17.32.30
La figura misteriosa continuava a fissare Altea, quasi celata tra il buio di quel luogo diroccato e l'alone spettrale della Luna.
“Questo luogo un tempo apparteneva ad un gran signore...” disse lo spettro “... ora vi è solo buio e mistero... una maledizione ha sconsacrato ogni sua muratura e l'ha reso una prigione invalicabile persino per gli spiriti...”
Elv guardò Gwen sconcertato per quella notizia, mentre le fiamme facevano brillare i suoi occhi neri come la pece.
“Roze...” disse “... non si poteva fare nulla per lei? Per salvarla?”
Intanto la legna si era quasi consumata ed il fuoco cominciava a spegnersi.
Lady Gwen
23-04-2018, 17.37.47
Scossi la testa, mentre gli occhi di Elv erano pece ardente davanti a quel fuoco.
"Era arrivata al limite, delirava, si era anche... Sì, si era strappata la pelle di dosso, era in un lago di sangue... Se non fossimo intervenuti le avremmo solo fatto del male. Nikolaj ha fatto solo ciò che era giusto" ogni tanto ero d'accordo con lui e col suo operato.
Mi sarebbe mancata tanto la bionda Roze, così civettuola ma anche così cara.
Tuttavia, ero felice che avesse finito di soffrire.
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Altea
23-04-2018, 17.38.53
Mi avvicinavo sempre di più e con calma, non provavo paura...ero abituata a tutto questo, a sentire il tocco di lui sulla mia pelle e poi quell' amplesso nella biblioteca...la luce della Luna rischiarava sia quella misteriosa figura che il mio bianco volto.."Come si chiamava quel Signore? Narratemi della maledizione..non ne farò parola, ho tanti segreti dentro di me" sedendomi sul bordo della finestra della torre da dove dominava la foresta che sembrava incantata.
L'atmosfera sognante, il vino, la sera, le chiacchere che si rincorrevano mentre il tempo passava e tutto mi sembrava magico.
Mi piaceva quel gioco, mi piaceva pensare che lui non fosse lì perchè ero la sua padrona ma perchè voleva esserci.
Mi piaceva immaginare quel sogno in cui sarei riuscita a rubare uno sguardo a Lys.
Fuori la sera si faceva più scura, misteriosa e sognante.
"Vogliamo andare a passeggiare verso casa?" sorridendo "Sembra una sera bellissima!" arrossendo appena.
Poi chiamai il cameriere e pagai il conto.
Guisgard
23-04-2018, 18.05.42
“La notte è prossima a morire ed io come tutte le anime maledette presto dovrò dissolvermi nell'aurora nascente...” disse lo spettro ad Altea “... preparatevi, a breve sorgerà il Sole e qui non potrete stare... se in una prossima notte tornerete forse allora rivedrete il mio spirito vagare fra queste mura...”
E detto ciò svanì nelle ombre e nel silenzio della notte.
“Che riposi in pace...” disse Elv “... speriamo che ora possa trovare pace...” fissando poi Gwen.
La prese allora per mano, portandola via da lì, mentre Ivan si apprestava a togliere la cenere fumante.
I due camminarono per il giardino, in quella notte senza nome e senza pace.
“Dobbiamo andarcene da qui...” Elv a Gwen “... non so, ma ho strani presentimenti... forse siete tutti in pericolo... chi ha ucciso il cocchiere potrebbe tornare... e non è detto sia solo un animale...”
Clio pagò il conto e poi con Aegos lasciarono l'osteria.
Passeggiarono un po' lungo la stradina in pietra, attorniata da piante davanti agli usci e le canzoni di un mendicante in un angolo.
Montarono poi in sella ai loro destrieri e tornarono verso casa.
“Ho sempre amato questi luoghi...” disse lui guardando il firmamento sopra Chanty “... fra queste colline, in un vecchio casale da ristrutturare, magari davanti ad una vecchia vigna da rimettere in sesto... qui ho sempre sognato di vivere... chissà, davvero un giorno comprerò una vecchia vigna infruttuosa che col mio lavoro renderò fertile e produrrò un vino speciale...” sorridendo come suo solito, per poi fare l'occhiolino a Clio.
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Altea
23-04-2018, 18.13.12
Le sue ultime parole, vidi il Cielo schiarirsi e allungai la mano verso lui ma svani.."Tornerò" dissi.
Si..sarei tornata...ormai il pericolo era passato.
Scesi le scale scricchiolanti della ripida scala a chiocciola.
Tutto era strano..ero curiosa di sapere di questa storia, ma come avrei fatto a venire qui durante la notte.
Nel pensare tutto questo uscii e guardai bene la casa fatiscente nobiliare e il dintorno per imprimerlo nella mente e salii su Cruz.
Sistemai il rosso vestito, i biondi capelli e stavolta mi avviai verso casa..temevo a tornare...magari era morto qualcuno e lentamente trottavo per le stradine nel mezzo dei bei palazzi tra i miei pensieri e pronta al peggio, quando mi avvidi di un bel giardino, tenuto con cura...oh si, volevo godermi una bella passeggiata di prima mattina.
Vidi una rosa sbucare e mi arrampicai sul muretto per prenderla attenta nessuno mi vedesse..non potevo resistere a una stupenda rosa.
Era davvero un luogo magico e sognante, le colline nella luce della sera sembravano dipinte con tutti i toni del verde, del blu, e quelle piccole luci, in concomitanza dei focolari rendeva tutto ancora più incantato, come fossimo in una fiaba, di quelle che leggevo da bambina e che mi facevano sospirare.
Ascoltai Aegos raccontarmi del suo sogno con aria sognante.
Allora lo immaginai, quel casale da ristrutturare, lui che iniziava a zappare la tera per renderla fertile, i vitigni rigogliosi che lo circondavano anno dopo anno, un giardino fiorito, qualche purosangue nelle scuderie.
Lo guardai e sorrisi, con ancora quell'immagine impressa nella mente.
"Te lo auguro, Aegos..." sorridendo "Ti auguro di realizzare il tuo sogno.." sussurrai dolcemente, mentre la sera ci accompagnava nel lungo tragitto verso casa e a me sembrava di cavalcare sulle nuvole.
Lady Gwen
23-04-2018, 18.32.40
Andammo via da lì, passeggiando per il giardino.
Poi guardai Elv.
"Ovvio che non sia un animale. Siamo tutti d'accordo che si tratti di un altro vampiro. Comunque, non posso andarmene. Primo, perché io sono la responsabile qui e non posso tagliare la corda. Perché se ci fosse qualcuno in pericolo saresti tu e non io, perché non posso fuggire da casa mia e poi perché abbiamo trascorso mille anni fuggendo da un posto all'altro e ora non ce la facciamo più..." risposi.
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Guisgard
23-04-2018, 18.38.28
“Tu non sei in pericolo...” disse poco convinto Elv a Gwen “... ne sei certa? Lo credi davvero? E Roze? Non era una vampira come te? Chi l'ha ridotto in quel punto tanto da doverla poi uccidere? Credimi, Gwen... siamo tutti in pericolo... anche tu che sei il capo...” preoccupato.
“Certo che lo realizzerò.” Disse lui tirando le briglie del suo cavallo. “E sarà il vino più buono mai prodotto fra queste colline.” Ridendo di gusto. “E voi invece? Voi che sogno avete?” Chiese a Clio.
Altea lungo il cammino notò il bel giardino di un grande palazzo, tutto circondato da un muro.
Non seppe resistere alla tentazione e prese a scavalcarlo per cogliere una rosa che spuntava rossa fra i cespugli.
Ad un tratto sentì un cane abbaiare contro di lei, poi il rumore di passi.
“Ehi...” disse qualcuno avvicinandosi “... chi siete? Questa è proprietà privata e non si può entrare.” Era un giovane giardiniere bruno e dagli occhi azzurri.
Lady Gwen
23-04-2018, 18.45.30
Sospirai appena, quasi uno sbuffo.
"Non me ne andrò. Non posso. Non taglio la corda come la gente senza coraggio. Se c'è da combattere, combatteremo, come sempre."
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Altea
23-04-2018, 18.45.37
Era lì...bella, rossa e profumata come una fragola succosa pronta per essere gustata.
La mia mano la stava per afferrare quando udii abbaiare un cane e vidi arrivare un uomo, forse il giardiniere sembrava, e lo guardai...nello spavento e figura barbina mi ferii la mano e caddi dentro al Palazzo dal muretto.
Mi alzai subito.."Oh scusate, ho visto la rosa rossa...purtroppo ho la mania delle rose" con la mano ferita e lo guardai arrossendo...che figura barbina, ora sarebbe pure uscito qualche vecchiardo nobile a rimproverarmi e si sarebbe saputo la moglie di Fulminaccio Casale rubava le rose nei giardini.
E sorrisi al ragazzo con occhi innocenti tenendo la mano sanguinante.
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Guisgard
23-04-2018, 18.57.23
“Dunque voi” disse il giardiniere “siete solita rubare le cose altrui appena le vedete?” Con sguardo serio verso Altea. “Sapete che è un furto? Anche se si tratta di un semplice fiore è comunque sempre un furto.” Notò la mano insanguinata. “Siete anche ferita...” mormorò.
Arrivò un vecchio maggiordomo attirato dall'abbaiare del cane.
“Cosa succede?”
Il giardiniere gli raccontò tutto.
“Siete una ladra!” Il maggiordomo.
“Va bene...” disse Elv a Gwen “... va bene, resteremo qui e difenderemo il palazzo...” accarezzandole il viso, per poi darle un dolce e leggero bacio sulle labbra.
Intanto albeggiava e la magia dell'aurora nascente screziava di rosata bellezza le forme dolci e sognanti delle belle colline di Chanty.
Lady Gwen
23-04-2018, 19.02.08
Accennai un sorriso e annuii.
Poi mi baciò dolcemente e teneramente.
"Albeggia, devo rientrare..." sussurrai, senza smettere di assaporare e mordicchiare dolcemente le sue labbra.
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Altea
23-04-2018, 19.04.51
Ecco..ora ero a posto.."No!" esclamai ai due..."Pensavo questa casa fosse disabitata, provengo da una casa più indietro ed era disabitata...ho visto questa rosa e volevo...ecco..portarla a mia madre" mentendo spudoratamente.."Ma è ancora lì..." presi il borsello e presi delle monete di oro e afferrai la mano del ragazzo dagli occhi azzurri con la mano insanguinata e le posai sul palmo.."Sono per ricambiare del danno fatto, perdonatemi" abbassando lo sguardo...quelle monete valevano certo più di quella rosa ma potevo solo discolparmi in questo modo..tutta colpa tua, Dama Nera, e la rosa rossa che Lui ti portava ad ogni incontro.
Il ciondolo bruciava in modo forte e guardavo il giardiniere..."Chiedo venia" dissi mordendomi le vermiglia labbra.
Guisgard
23-04-2018, 23.43.17
“Una casa disabitata...” disse il vecchio maggiordomo ad Altea “... vi sembrava davvero? Il giardino fiorito non vi ha spinto a credere che invece fosse abitata? Così come le piante sulle logge e le lampade accese sul portone?” Con tono seccato.
“Suvvia...” il giardiniere al maggiordomo “... per questa volta possiamo lasciar perdere...”
“Madama Lys se lo venisse a sapere si adirerebbe non poco.” Fissandolo il maggiordomo.
“Per una volta non accadrà nulla.” Ribadì il giardiniere. “Prendete pure questa rosa. E di certo non vogliamo le vostre monete. Ora portatela a vostra madre.”
“E sia.” Il vecchio maggiordomo sbuffando. “Per questa volta chiuderemo un occhio. Andate ora.” Ad Altea.
Elv annuì a Gwen ed insieme rientrarono in casa.
Fuori albeggiava.
Una volta dentro, Gwen ed Elv videro Nikolaj, Ivan e Tatiana seduti.
Avevano l'aria di aver discusso parecchio e di cose importanti.
Lady Gwen
23-04-2018, 23.45.02
Rientrammo e fiutai aria di discussioni.
"C'è qualcosa di cui parlare?" chiesi, con tono tranquillo, ma attento.
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Altea
23-04-2018, 23.47.20
Sentivo prima parlare uno e poi l' altro....presi la rosa dalla mano del giardiniere e lo guardai negli occhi..."Si, io mi sono persa nel bosco...talmente era lo foga di ieri sera per fuggire" dissi a bassa voce al giardiniere visto il maggiordomo anziano mi stava antipatico.."Tenete i soldi e vi chiedo di riaccompagnarmi a casa gentilmente" .. in effetti la casa disabitata era a pochi metri e forse lui ne sapeva qualcosa e ne avrei ricavato qualcosa.."Non è per mia madre...ho pure paura mio marito abbia una brutta reazione...gentilmente" facendomi gelida negli occhi.
Gli sorrisi, non avevo dubbi che avrebbe realizzato il suo sogno, dopotutto se gli faceva brillare gli occhi in quel modo doveva essere speciale.
Poi mi chiese se anche io ne avessi uno.
Oh sapessi...
Mi fermai per un momento a guardare quel meraviglioso panorama.
"Vorrei essere padrona della mia vita.." sussurrai infine, voltando il cavallo verso il sentiero che portava a casa.
Il libro che avevo preso a Monsperone forse poteva aiutarmi in quel momento.
Avevo dedicato a quel gioco anche troppo tempo.
Sospirai.
Era tempo si tornare a casa, la sera era inoltrata, buia, e io non potevo rischiare.
Guisgard
23-04-2018, 23.58.55
“Diglielo...” disse Tatiana a Nikolaj.
“E va bene...” questi con un sorriso enigmatico.
“Cosa deve dire?” Chiese Elv.
“Non a te...” fece Nikolaj “... tu non sei uno di noi... a lei devo dirlo.” Indicando Gwen.
“Veramente dovrei lavorare...” disse perplesso il giardiniere “... e sia...” annuì ad Altea “... ma non posso attardarmi troppo... prendo un cavallo e vi accompagno.”
Prese un cavallo e con Altea si avviò verso la casa di lei, nonostante non avesse digerito la bugia sulla rosa.
Aegos guardò perplesso Clio.
“Padrona della vostra vita...” disse “... che significa? Siete giovane, bella e ricca... se non siete padrona della vostra vita allora proprio non saprei chi possa esserlo...” ridendo “... siete davvero strana.” Divertito.
Lady Gwen
24-04-2018, 00.02.05
Ora mi stavano facendo innervosire.
Che stava succedendo?
Inoltre quel sorriso come sempre non mi piaceva.
"Nikolaj smettila e parla. Muoviti" sbottai, a muso duro e tono spazientito.
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Altea
24-04-2018, 00.04.27
"Vi ringrazio e mi scuso per la rosa...sapete è più forte di me..e non è dettato da me, se vi dicessi sono in preda a una maledizione mi prendereste pure per pazza che per ladra" ridendo e osservandolo di sottecchi..era un bel ragazzo, semplice e sincero e dissi timidamente.."Io sono la Contessa Altea de Bastian" tirando le briglie a Cruz e fermandomi.."Dovrei escogitare qualcosa per mio marito o mi picchierà come ieri sera, ho trascorso la notte in una casa disabitata veramente..e ho visto un fantasma...io stanotte ci voglio tornare, mi deve dire chi abitava in quel posto e la maledizione di quella casa..aiutatemi vi prego..e temo a ritornare a casa...mi promettete che verrete con me stanotte, sola nel bosco non va bene...anche perché ero braccata dagli uomini del Maresciallo, meglio non parlarne" e rimasi a fissarlo...sicuramente mi avrebbe preso pure per pazza.
Guisgard
24-04-2018, 00.17.09
Icarius guardò perplesso Altea.
“In verità io non vado molto d'accordo con queste storie, madama...” disse “... e poi vostro marito avrà ragione di adirarsi se andrete di sola di notte nel bosco... forse dovreste parlarne con un prete... andare dietro a maledizioni e fantasmi non è da dama, credetemi...”
In lontananza apparve il castello di Fulminaccio nell'albeggiare.
“E sia...” disse ridendo Nikolaj a Gwen “... ecco... ho scritto al maestro... gli ho chiesto un aiuto... sono accadute troppe cose strane per i miei gusti... bene, ora lo sai.”
“Dovevi parlarne prima con Gwen, è lei il capo.” Elv.
“Stanne fuori, mortale!” Seccato Nikolaj.
Sorrisi appena ad Aegos.
Già, vista da fuori la mia vita sembrava perfetta, chi avrebbe potuto desiderare di più che un bel castello, dei servitori, una vita agiata.
Eppure la verità era ben diversa, in realtà quella vita era una prigione, una vita vissuta a metà.
Tutti hanno i propri demoni interiori, soltanto che il mio se ne andava a spasso per il palazzo, seminando depravazione, terrore, crudeltà gratuita e tante altre cose carine del genere.
"Non tutto è come sembra, Aegos.." continuando a cavalcare verso casa "In realtà ci sono molte cose che non posso fare, cose che la mia posizione, il mio essere donna non mi permettono di fare..." sospiro, guardando la sera che è sempre più scura.
Già... cose per le quali avevo sacrificato tutto il resto e ora mi sembravano così insignificanti.
Sapevo combattere ora, sapevo combattere meglio di molti uomini, e allora?
Avevo sacrificato la mia famiglia, la mia vita per quello, un prezzo troppo alto.
"Non mi aspetto che tu capisca, Aegos.." con un sorriso leggero "Probabilmente nessuno può..." in un sussurro.
Altea
24-04-2018, 00.26.21
"Ne ho già parlato con un prete...ma il prete della mia famiglia dice è così...vi prego...perché a questo punto se ho avuto una visione vuol dire mi sono immaginata tutto, se la vedrete pure voi...mi sentirò sollevata" concedendogli un sorriso e donandogli la rosa rossa.."Questa è vostra, magari avrete una amata a cui donarla. Mio marito? E' un pazzo e violento, mi hanno obbligato a sposarlo, mi picchierebbe anche se dessi pochi soldi a un mendicante per fargli la carità. Ebbene sono fuggita ieri sera perché mi picchiava e uno dei miei servitori gli è saltato addosso perché pure lui ha una cieca gelosia verso me...gli ho lasciati lì..chissà magari ora sarò vedova visto quel ragazzo voleva ucciderlo...non so perché ma mi ispirate fiducia, magari potreste dire mi avete trovata svenuta nella foresta e poi aiutata a riprendermi...così mio marito mi crederebbe" lo immaginavo mi avrebbe preso per pazza...Altea la pazza visionaria...ma io stanotte se era vivo gli avrei dato un potente sonnifero e sarei fuggita in quella decadente dimora..e a quel pensiero mi scese una lacrima, per tutti ero pazza..che mi sarei aspettata da questo uomo sostenuto.
Guisgard
24-04-2018, 00.29.51
“Forse” disse Aegos cavalcando accanto a Clio “dovreste vivere più libera... siete troppo impettita, distante... vostra sorella è molto diversa da voi, se posso permettermi... sembrate... si...” ridendo “... sembrate una suora.” Divertito, per poi guardandola con l'aria di chi non si capisce se è serio o meno.
“Milady, se lasciassi il mio palazzo di notte senza permesso le mie padrone mi caccerebbero.” Disse il giardiniere ad Altea. “Quanto a vostro marito... beh, non vorrei finire nei guai... se è così geloso chi gli impedirebbe di credermi un tipo molesto?” Timido e preoccupato lui. “Perdonatemi, ma vi riaccompagnerò fino al portone di casa vostra e poi tornerò indietro, visto devo lavorare, è giorno ormai.”
Poco dopo raggiunsero il palazzo di Altea.
Lady Gwen
24-04-2018, 00.33.41
Mi immobilizzai.
Lo aveva fatto davvero.
Davvero aveva scritto al Maestro.
Inoltre senza dirmelo.
Afferrai Nikolaj e lo scagliai lontano sulla parete opposta, che tremò a seguito dell'impatto, mentre il mio ruggito fragoroso e roboante riecheggiava per il palazzo.
I miei occhi si fecero infuocati mentre lo fissavo con odio e disprezzo.
"Come hai osato agire senza consultarmi? E chiedere consulto al Maestro! Che per quanto mi riguarda potrebbe essere direttamente coinvolto in tutto questo!" sbraitai, mentre mi avvicinavo a passo felino verso di lui.
Lo afferrai dal bavero.
"Da questo momento sei ufficialmente fuori dalla Congrega della Dalia Nera, Nikolaj Rostov" sibilai, poi lo lasciai malamente.
Guardai Tatiana e Ivan.
"Accompagnate il duca alla porta" con tono freddo e sguardo gelido.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180423/70db75cd655520ab772068b5a192ff04.gif
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Altea
24-04-2018, 00.35.08
Annuii.."Non preoccupatevi, d' altronde non so pure il vostro nome e non mi interessa nemmeno saperlo" ponendomi davanti a lui e giocherellando con i glicini violacei che pendevano formando un arco prima di arrivare al portone del Palazzo e lo guardai in modo enigmatico...il mio sguardo si fissò sul suo, non capii nemmeno io il motivo e dissi solo.. "Aspettate un attimo gentilmente" e chiamai Salamano "E' il maggiordomo, voglio sapere cosa è successo prima di entrare" e la mano andò sulla impugnatura della spada...oh si ti ucciderei marito mio...se non credessi negli Inferi, anche se tu sei un Diavolo perfido.
Lo guardai negli occhi, un lungo istante, un istante in cui tutti i sogni di quel giorno svanirono come la foschia nell'alba.
Scossi la testa, con un leggero sospiro.
"Oh certo, dovrei vivere come mia sorella, secondo te, eh? Concedersi al primo venuto come se non valesse niente, vivere nella depravazione, nella crudeltà, senza avere il minimo rispetto per il proprio corpo, per la propria anima immortale per la decenza, che diamine!" sbottai, tutto in un colpo.
Sempre Lys, era sempre e solo lei, con il suo corpo in bella vista, la sua assenza di morale, il suo essere libertina e spudorata, crudele e sanguinaria.
"Non sono una suora, Aegos, a differenza di mia sorella sono una Donna..." guardandolo negli occhi "E una donna non è nulla senza la sua virtù!" lo guardai, fieramente, per poi voltarmi e aumentare il ritmo della cavalcatura.
Sentivo le lacrime affiorare, ma cercai di ricacciarle indietro. Era sempre stato così, l'avevo sempre saputo.
Ma io non sono come lei, non lo sarò mai!
E dentro il mio cuore sapevo che un giorno, se mi fosse stato concesso di incontrare l'Amore vero, lui avrebbe capito, lui avrebbe apprezzato il fatto che abbia preservato qualcosa che è per lui, per lui solo.
Lui sarebbe arrivato, prima o poi... nonostante tutto quello che mi era capitato, non avevo mai smesso di credere all'amore.
Guisgard
24-04-2018, 01.34.51
Tatiana ed Ivan restarono ammutoliti da quella reazione di Gwen, mentre Elv rimase impressionato a guardarla.
Nikolaj non ebbe il tempo di reagire.
Un attimo dopo Ivan lo portò fuori di casa.
“E' giorno ormai...” disse Nikolaj a Gwen “... mi mandi a morire fuori? Questo vuoi?”
Clio aumentò l'andatura del suo cavallo e distanziò quello di Aegos.
Lui però la riprese ed afferrò le briglie di Ercole.
“Non volevo dire questo...” disse guardandola negli occhi “... non ho mai pensato che vostra sorella fosse migliore di voi... nemmeno per un istante...”
Lady Gwen
24-04-2018, 01.38.33
Mi voltai a guardarlo.
A lungo, lo sguardo ridotto a due fessure
"Potrei dire lo stesso, sapendo che hai avvisato il Maestro" ribattei, spiegai appena la testa di lato "Convincimi a non ridurti ad un mucchietto di cenere."
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Guisgard
24-04-2018, 01.48.38
“Il maestro deve sapere.” Disse Nikolaj a Gwen. “Vuoi prenderti poteri che non hai. Lui deve sapere e decidere il da farsi, che tu lo voglia o no. Anzi, già sa tutto.” Con un ghigno.
Lady Gwen
24-04-2018, 01.56.36
Se avessi risposto di nuovo, lo avrei incenerito anche solo con le parole.
Così non ribattei.
Lo presi allora dalle mani di Ivan e lo portai davanti ad Elv.
"Ringrazialo" sibilai all'orecchio di Nikolaj, stando dietro di lui "Ringrazia che abbia fatto a lui una promessa. O faresti compagnia ai resti della bara bruciata in giardino."
Lo lasciai e mi allontanai.
"Non farti vedere in giro almeno fino a domattina" aggiunsi.
Poi andai in camera a passeggiare nervosamente avanti e indietro, in preda a mille pensieri.
Già mi immaginavo il terzo grado del Maestro, il suo tono, quell'atmosfera opprimente.
Stavolta l'aveva fatta grossa.
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Guisgard
24-04-2018, 01.58.16
Gwen era a camminare nevosa nella sua camera, quando arrivò Elv.
"Eccoti..." disse sulla porta "... posso o rischio di essere incenerito?" Con tono scherzoso. "Come stai?"
Volevo scappare via, lontano.
Volevo correre e tornare a chiudermi tra i miei libri, dove nessuno poteva giudicarmi né ferirmi, perchè lo facevo già benissimo da sola.
Eppure non sapevo nemmeno se ci sarei arrivata, dopotutto era notte, ero in un bosco, mi stupivo di essere ancora me stessa, a quel punto.
Lui arrivò e prese le briglie, io istintivamente reagii attaccando le sue mani, scaricando le dita dalle briglie con un movimento automatico, meccanico, dettato dalla rabbia, dalla frustrazione e dagli anni di allenamento.
Poi mi bloccai, rendendomi conto che non avrei dovuto.
"Scusa, sono abitudini difficili da cancellare..." con un timido sorriso poi quelle parole mi rubarono un sorriso.
Restai a guardarlo per un lungo istante, in quegli occhi azzurri cosi indecifrabili.
"Davvero?" con un sorriso malinconico "Eppure sembrava mi steste consigliando di comportarmi più come lei.." con gli occhi nei suoi, cercando di scorgerne ogni pensiero.
Lady Gwen
24-04-2018, 02.04.06
Stavo cambiandomi d'abito ed indossai di fretta una vestaglia rossa molto leggera.
Era Elv.
Risposi con un sorriso amaro.
"Entra, entra..." invitandolo con un cenno della mano "Mentalmente stanca. Distrutta, spazientita, arrabbiata. Potrei distruggere tutto il palazzo anche solo guardandolo..." con un piccolo sospiro, stando seduta fra la finestra chiusa ed il comò. https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180423/c53cca3eb4d3c08c965eaecf8a20d4dd.jpg
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Guisgard
24-04-2018, 02.30.24
“Perdonatemi, sono stato scortese...” disse rammaricato Icarius ad Altea “... il mio nome è Icarius...”
Si aprì uno spioncino nel portone ed apparve il vecchio Salamano.
“Madama...” ad Altea “... dove siete stata? Vostro marito vi ha cercata e poi è uscito con i cani ed altri servi per trovarvi...”
Elv entrò e vide Gwen con indosso quella rossa e leggera vestaglia, molto sensuale.
“Ehi...” disse compiaciuto “... conviene vederti arrabbiata più spesso...” facendole l'occhiolino “... dai, dimmi... come stai?” Chiudendo la porta dietro di sé e preoccupato per lei.
Lady Gwen
24-04-2018, 02.35.24
Sorrisi stavolta divertita a quel velato complimento, con una leggera sfumatura di malizia.
"Te l'ho detto. Sono arrabbiata per il comportamento di quello scapestrato e sono preoccupata per la probabile reazione del Maestro. Spero solo di riuscire a gestire bene questa situazione, quando sarà il momento..."
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Guisgard
24-04-2018, 02.47.00
Elv sorrise.
“Dimmi cosa devo fare, per me è tutto nuovo questo mondo...” disse a Gwen “... sai che mi fido di te e non voglio altro che aiutarti... per me sei la cosa più importante e più bella...” guardandola in quella meravigliosa vestaglia rossa come il sangue.
Aegos sorrise, liberando le mani dalle redini.
“Affatto, madama...” disse a Clio “... io non voglio voi siate simile a lei... non con tutti, ma solo con me...” facendole l'occhiolino “... dopotutto, con tutto il rispetto, mi avevate chiesto di trattarvi come una ragazza normale e non come la mia padrona...”
Lady Gwen
24-04-2018, 02.54.56
Sorrisi abbassando un attimo lo sguardo.
Poi sentivo i suoi occhi addosso e mi piacevano da impazzire.
Il desiderio ancora inappagato che avevo di lui si faceva sentire, urlava e sbraitava dentro di me.
"Intanto voglio che tu ti sieda qui, davanti a me" spostando la sedia e prendendo le sue mani per avvicinarlo e farlo sedere "Immagino che tra un po' il Maestro arriverà ed io volevo sapere se ti senti pronto" immaginavo che avrebbe compreso a cozza alludevo "La prima volta che è stato qui ha sentito il tuo odore, perché, beh... Sei l'unico mortale della casa. E non posso fare a meno di ritenere che tu possa rischiare davvero tanto, nelle tue condizioni, se lui dovesse soggiornare di nuovo qui..." lo guardavo teneramente, con comprensione, perché non era una scelta facile, per di più in questa circostanza.
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Sospirai di sollievo, non se n'era accorto.
Non si era accorto che il movimento che avevo fatto per togliere le sue mani dalle redini era una presa di lotta, una di quelle che una ragazza per bene non avrebbe dovuto conoscere.
Meglio così, probabilmente uno stalliere non sapeva nulla di combattimento.
Arrossii appena a quelle parole, poi scossi la testa.
"Sei molto presuntuoso.." guardandolo divertita "Sì, in effetti il gioco doveva essere questo, mi chiedevo quando avresti iniziato a farlo.. ormai è quasi l'alba!" fissandolo negli occhi.
Altea
24-04-2018, 16.49.51
"Icarius" dissi pensierosa a bassa voce "Un bel nome, come la vostra persona...lavorate sodo noto, se foste libero vi assumerei come giardiniere, ma non vado a rubare la servitù agli altri ma avete un qualcosa di molto nobiliare in voi" e mi trovai a sorridere spontaneamente mentre da un rampicante su un muro prendevo una rosa selvatica rossa e la avvolsi nel mio fazzoletto intriso di profumo ambrato, dove vi erano ricamate le mie iniziali e gliela misi tra le mani per poi staccarle subito per la troppa vicinanza..."Io...se vorrete parlare con me mi troverete il pomeriggio nel laghetto qui vicino a leggere, è l' unico posto dove posso stare in pace..oppure magari stanotte sarò in quella casa, o qui...io...sono un Mistero da scoprire" appena dette quelle parole lo spioncino si aprì e vidi Salamano e guardai Icarius ridendo.."Mi sta braccando pure con i cani da caccia magari per uccidermi? O è preoccupato per la mia sorte perché lui è un vile e volgare borghese e mio padre lo ucciderebbe con le sue mani...Furio, vostro nipote?" chiesi preoccupata per quel ragazzo strano.
Guisgard
24-04-2018, 17.14.06
Elv si sedette davanti a Gwen, tenendola per le mani e guardandola negli occhi.
“Capisco...” disse, per poi prendere un bel respiro “... si, sono pronto.” Annuendo.
“Eh, non mi sembrava carino arrivare subito al dunque.” Disse ridendo Aegos a Clio. “Però l'alba non è poi tanto diversa dalla notte, no?” Fissandola. “Non è più buio, ma non è neanche totalmente giorno...” facendole l'occhiolino.
Poi il suo sguardo cambiò, da irriverente e scanzonato si fece più serio, caldo e profondo.
Un attimo dopo si avvicinò prima al volto, poi alle labbra di lei e la baciò.
Un bacio improvviso, sensuale, caldo, profondo.
Icarius arrossì appena e sorrise, cercando di nascondere l'imbarazzo.
“Oh, madama, siete gentile...” disse ad Altea “... ma ahimè posso assicurarvi che non sono affatto nobile...” guardandola cogliere quella rosa che poi gli donò col suo fazzoletto profumato e firmato “... siete molto gentile... grazie, madama...” ancora imbarazzato.
Lo spioncino si aprì ed apparve Salamano.
“Eh, purtoppo Furio è finito in guai grossi, madama...” amaramente il vecchio e fedele servitore.
Altea
24-04-2018, 17.23.02
A quelle parole di Salamano guardai Icarius tristemente, potevo scorgere in lui ancora il rossore del viso e mi avvicinai a lui scuotendo il capo.."Parlate Salamano...io non ho mai capito, vostro nipote era colto da furiosa gelosia verso me..mio marito e tutto ciò che mi circondava, voleva pure uccidere mio marito, ieri sera sono fuggita proprio mentre vi era quella collutazione tra loro, non potevo resistere...è morto? Mi sentirei in colpa per tutta la vita" sospirando e posando in modo distratto la mano su quella del giardiniere.
Lady Gwen
24-04-2018, 17.25.20
Lo guardai e sorrisi appena.
Poi gli diedi un dolce bacio sulla fronte, tenendogli il viso fra le mani.
"Sicuro? Insomma... Io non posso obbligarti a restare qui, finendo anche tu per vivere questa non-vita..." sospirando appena.
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Guisgard
24-04-2018, 17.30.57
Salamano scosse il capo.
“No, madama...” disse ad Altea “... ma è stato messe ai ferri, dopo una tremenda serie di frustate... ora dovrà decidere vostro marito circa la sua sorte...” scoppiò in lacrime “... vi prego, fate qualcosa, signora...”
Icarius che era arrossito ancor più quando la mano di lei si era posata sulla sua, a sentire le parole del vecchio restò parecchio impressionato.
“Vivere senza te sarebbe una non vita, Gwen...” disse Elv guardandola negli occhi “... io ti amo e se devo attraversare l'oscurità per poter stare con te allora si, voglio diventare uno di voi.” Deciso.
Altea
24-04-2018, 17.37.59
Vedere il povero Salamano ridotto così mi faceva stare male e strinsi di più la mano di Icarius e lo guardai.."Avete visto Icarius cosa può fare mio marito? Questo ragazzo mi ha difeso o mi avrebbe ucciso mio marito, ma voleva ucciderlo ugualmente perché pensava di avermi...gli dissi Nostro Signore non approverebbe un omicidio ma a quanto pare pure mio marito non scherzerebbe...dove si trova ora.."guardai negli occhi azzurri il bel giardiniere..."Magari se facciamo in fretta possiamo liberarlo...e poi lo nascondiamo proprio in quella casa disabitata, noi fingeremo di non sapere nulla, ma dobbiamo agire presto e bene, mi aiuterete?" ma questo Icarius era disinteressato a me, quindi non avevo speranze "Parlare con mio marito...presumo le botte le prenderò pure io dopo, forse mi rinchiuderà per sempre in casa" sospirando e abbassando la testa.
Lady Gwen
24-04-2018, 17.39.05
Più notavo la sua tenerezza, più mi sentivo orribile.
Ma cosa ero io, se non una creatura votata all'oscurità?
E lui era stato la luce capace di squarciare quella cortina di tenebra.
"Non so cosa posso aver mai fatto di buono per meritare queste parole..." dissi piano, sorridendo appena, poi lo guardai "Immagino tu abbia un desiderio in particolare prima... Non saprei, mangiare qualcosa in particolare o altro... Qualcosa che non potrai avere dopo..." guardandolo con curiosità.
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Scossi la testa, vagamente divertita da quel tono scanzonato e irriverente.
Poi quello sguardo, le parole sull'alba.
Oh, a me aveva sempre affascinato, una nuova luce, un nuovo giorno, una nuova speranza. Senza contare che le civette cantano raramente di notte, dunque per me era un po' come tirare un sospiro di sollievo, pensare di avere un nuovo giorno tutto per me.
"Sì, è magica..." dissi soltanto, sospirando appena mentre lo sguardo si perdeva nei suoi occhi che nella fioca luce dell'alba sembravano anora più intensi.
Quando il suo sguardo mutò iniziai a trattenre il fiato, mentre il cuore batteva sempre più forte, in modo incontrollato come mai prima d'ora era successo.
Poi si avvicinò, sempre di più, sempre di più, avrei dovuto fermarlo, io... ma poi mi baciò e tutto il mio mondo di certezze crollò, e mi abbandonai a quel bacio, dapprima timidamente poi sempre più intensamente, con il cuore che scoppiava sempre di più, il corpo scosso da fremiti nuovi, emozioni così intense di cui non conoscevo nemeno il nome.
E lo baciai, inesperta ma appassionata, stringendomi a lui nella calda luce dell'alba.
Guisgard
24-04-2018, 18.05.45
Icarius sgranò gli occhi a quelle parole di Altea.
“Ma, madama...” disse quasi balbettando “... io sono solo un umile giardiniere e se mi intromettessi farei di certo la fine del povero servo... se vostro marito vuole può farmi impiccare, visto il diritto feudale conceda libertà di vita e di morte sulle proprie terre... perchè volete rovinarmi e far perdere la vita?” Spaventato il giovane.
“Ha ragione lui...” Salamano “... vostro marito lo farebbe bastonare ed impiccare prima di sera... voi invece siete sua moglie e solo voi potete intercedere e farlo ragionare...”
Elv sorrise ed accarezzò il volto pallido di Gwen.
“Il solo desiderio che ho” disse piano “è far l'Amore con te...” guardandola in quella sua sensuale vestaglia rossa.
Aegos strinse a sé Clio, senza smettere di baciarla, di assaporare le sue labbra e di cercare la sua lingua.
Un bacio caldo, umido, intimo, appagante, fatto di slancio, passione, desiderio, fuoco, mentre le sue mani stringevano e toccavano il corpo della bionda padrona.
“Ti voglio...” disse lui sussurrando sulle labbra di lei.
Lady Gwen
24-04-2018, 18.10.10
Emisi un risolino divertito
"Mi riferivo soprattutto a qualcosa che non potrai avere dopo, ma se è questo che vuoi..." il mio tono si abbassò progressivamente sul finire della frase, mentre il mio sorriso assumeva una piega maliziosa.
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Altea
24-04-2018, 18.19.24
A quelle parole fissai il ragazzo.."Oh no...voi no...non permetterei mai di farvi rischiare la vita.." e mi accorsi di quelle parole dette spontanee e guardai la rosa in mano sua e la mia rossa.
Quella notte era strana ed avvolgente, Lei dormiva beatamente
sul suo letto, ma i suoi sogni erano tormentati mentre l' avaro
e molesto marito riposava dopo aver giaciuto con lei, la Rosa Nera..
era triste e guardava il soffitto. Ad un tratto un' ombra nella stanza,
leggera e silenziosa. Lei rimase immobile nel letto e vide la figura camminare carponi e due occhi azzurri che luccicavano posando
una rosa rossa sul suo petto sopra la camicia da notte..
Mi rinsavii da quella visione, il ciondolo scottava forte e il mio cuore aveva accellerato il battito, eppure era una sensazione avvolgente mentre guardavo quel ragazzo.."E cosa dovrei fare...e se non riuscissi a convincerlo? Io..."guardandolo titubante.."Forse è meglio lo cerchiamo nel bosco visto pure lui deve essere là, poi vi nasconderete se mi vorrà fare del male dovete andarlo a dire che chi mi ha uccisa è lui, a mio padre..il Conte de Bastian...magari sistemo le cose, dirò mi ero persa nel bosco..voi non correrete rischi...d' altronde siamo estranei vero?" sorridendogli.
Guisgard
24-04-2018, 18.27.38
Anche Elv rise, per poi fare l'occhiolino a Gwen.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò.
“Gwen, sono io...” Ivan da fuori.
“Se vostro marito è così violento” disse Icarius ad Altea “perchè allora non lo denunciate? Prchè non andate a Monsperone dai soldati del Maresciallo? Non potete vivere nel terrore con un uomo simile, madama.” Con voce sincera e preoccupata. “Datemi retta...” insistendo il giardiniere.
Altea
24-04-2018, 18.37.12
"Non posso...mi hanno obbligata a sposarlo, la mia famiglia. Cosa sarebbe poi di me? Dove andrei, la mia famiglia mi ripudierebbe, già mi hanno fatto sposare perché sono strana e non sono adatta alla loro vita mondana..io faccio vita ritirata" poi lo osservai.."E poi che farei? Ditemi voi..." osservando il bel Icarius come se avesse aperto uno spiraglio di luce.
Quel bacio, intenso, caldo, appassionato.
Mi strinsi a lui e mi abbandonai, gustandomi quelle sensazioni forti, intense che mi attraversavano.
Sensazioni nuove, così travolgenti da sconvolgermi, sentivo il corpo bruciare, fremere senza riuscire a fermarmi.
La mia lingua era incerta ma, guidata da quella di lui, si muoveva impacciata, emozionata ma sempre più appassionata alla ricerca di quella di lui, delle sue labbra, quasi volessi rubargli il respiro.
Aprii gli occhi e trovai i suoi lì, bellissimi, di un azzurro così inconfondibile che avrei potuto riconoscere tra mille.
Le sue mani percorrevano tutto il mio corpo, facendomi fremere ancora di più, e le mie percorrevano il suo di corpo, con voracità.
Ma poi sbiancai.
Lo allontanai di scatto guardandolo negli occhi inorridita.
Aveva sentito una parola di quello che gli avevo detto?
Improvvisamente mi sentii morire, era quello che voleva, e io che mi ero lasciata andare!
Sentii le lacrime affiorare per la rabbia.
Allora lo colpii, al viso, un colpo secco, forte, uno schiaffo dato con la potenza di un gancio.
Ma uno schiaffo.
Sì, perchè non aveva ferito il guerriero, aveva ferito la donna.
"Io non sono mia sorella, l'hai dimenticato?" con le lacrime che ormai scendevano copiose.
Allora spronai Ercole al galoppo e mi allontanai nella notte, con il cuore che ancora batteva forte per l'emozione e la rabbia dentro che mi divorava come la luce faceva con le ultime ombre della sera.
Guisgard
24-04-2018, 18.48.13
“Capisco...” disse Icarius ad Altea “... siete come imprigionata...” rammaricato.
Ad un tratto si udirono vari rumori, poi i nitriti ed il calpestio di diversi cavalli, i latrati dei cani e le voci di alcuni uomini.
Dalla boscaglia allora emersero delle figure.
Erano Fulminaccio ed i suoi.
Raggiunsero il portone.
“Ah, sei qui, scellerata!” Adirato l'uomo a sua moglie. “Ti abbiamo cercata tutta la notte! Dove diavolo eri? Dove?” Gridò, mentre i suoi cani abbaiavano contro uno spaventato Icarius.
Aegos si accarezzò il volto arrossato dal colpo di Clio, guardandola galoppare via verso l'alba.
Spronò il suo cavallo e la seguì a debita distanza.
Il Sole era ormai spuntato dalle colline, screziando la valle di cipressi e poggi, tra castelli addormentati e casolari appena desti.
Poco dopo i due intravidero il palazzo di lei.
Ma appena Clio arrivò sul portone il canto di un'ultima civetta notturna salutò la notte ormai spenta.
http://borgosandonato.altervista.org/wp-content/uploads/2015/09/gufo-reale_04.jpg
Lady Gwen
24-04-2018, 18.49.04
Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere al suo occhiolino che sentii Ivan da fuori.
Sospirai.
"Che succede?" chiesi, con aria un po' scocciata.
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Altea
24-04-2018, 18.57.28
"Si...e forse voi avete ragione...io sono imprigionata per due motivi..." poi si udirono dei cavalli e dei cani che arrivarono in modo cruento.
I cani abbaiavano contro Icarius e Fulminaccio imprecava contro me e non potevo più tollerarlo.."Basta ora" estraendo la mia spada che al sole brillò emanando la Luce dell' Arcobaleno e senza remore ferii uno dei cani che stavano quasi attaccando Icarius, senza ucciderlo ma quel tanto per metterlo ko per alcuni giorni e puntai la spada verso il marito.."Se continui così ti ammazzo io....anzi" guardando Icarius con una luce nuova e viva nei miei occhi verdi "Vado a denunciarti per violenza dal Maresciallo, d' altronde ho un testimone...quindi ti conviene trattarlo bene....oppure me ne andrò via da te...meglio la fame" dissi quelle parole spontaneamente mentre il vento spirava.. mentre come diceva la gente la Dama Nera cantava.
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Guisgard
24-04-2018, 23.46.11
Fulminaccio scoppiò a ridere davanti ad Altea che impugnava la sua spada e minacciava.
"Bene, sembra tu abbia pure del coraggio..." disse divertito l'uomo "... e questo pagliaccio chi è?" Indicando con disprezzo Icarius.
"Io..." fece questi "... io... sono un giardiniere..."
Fulminaccio rise di nuovo.
"Sgualdrina, dove lo hai trovato?" Fulminaccio ad Altea.
"Credo sia meglio che tu scenda di sotto, Gwen..." disse da fuori Ivan "... è tornato il dottor Vanbelv e vuole parlarti..."
Lady Gwen
24-04-2018, 23.53.02
"Vanbelv? Ma che accidenti vuole adesso?" incredula.
Mi rivestii e scesi di sotto.
Speravo solo che non gli fossero venuti in mente strani pensieri che potevano metterci nei guai.
Altrimenti sarebbe stato un bel problema davvero.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180424/680a2ec3557489ce321ddf5cf8a0a760.jpg
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Altea
24-04-2018, 23.53.14
Rideva come un povero idiota, lo odiavo con tutta me stessa...ma alle sue ultime parole gli lanciai un sonoro schiaffo..."Non osate chiamarmi in questo modo, questo gentil signore mi ha accompagnata a casa poiché mi ero persa nel bosco..ero scappata ieri sera dopo le vostre percosse...razza di idiota" e le parole uscivano fuori dalla mia bocca come un torrente in piena, non avrei permesso trattasse in questo modo Icarius, era già troppo quello che aveva fatto a Furio...ma Icarius, si notava era speciale.
Guisgard
24-04-2018, 23.59.12
Gwen scese di sotto e trovò Vanbelv in salotto.
Era sceso con lei anche Elv.
"Buongiorno, madama." Disse con un sorriso cordiale il medico. "Ho notizie importanti e ho creduto giusto avvertirvi. Riguardano il cocchiere trovato morto davanti alla vostra stalla..."
Fulminaccio avvampò di rabbia e restituì lo schiaffo ad Altea, ma con una forza ovviamente maggiore che causarono un grosso livido sulla bianca guancia di lei.
"Ecco il marchio per una sgualdrina." Disse con disprezzo. "E non osare mai più comportarti così con me o ti farò bruciare viva, chiaro?" Guardò i suoi uomini. "Chiudetela nelle segrete del palazzo. Ci resterà fino a quando mi piacerà."
"Aspettate!" Gridò Icarius, ma si beccò un pugno da uno degli uomini del padrone.
Altri due invece disarmarono Altea della sua spada e la portarono di forza nelle segrete del palazzo, chiudendola in un'umida cella.
Incatenato al muro della cella c'era anche il povero Furio pestato a sangue e svenuto.
Lady Gwen
25-04-2018, 00.02.36
Risposi al saluto con un sorriso cortese di circostanza.
Addirittura novità?
Ma guarda...
"Davvero? Oh, allora spero che si sia trattato davvero di un animale, potremo sempre sperare che verrà catturato!" esclamai, fingendo stupore e speranza.
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Altea
25-04-2018, 00.05.31
Tutto accadde velocemente, lo schiaffo o forse quel pugno violento che causò dolore e sangue sulla pelle bianca, poi vidi Icarius pronto a difendermi e alla fine prendersi pure lui un sonoro pugno.
"No" urlai "Icarius, aiutami...preferisco morire" mentre gli uomini mi presero Volpe Ambrata e mi chiusero in cella.
Rimasi segregata...vidi Furio pure privo di sensi, sarei rimasta in silenzio per sempre, avrei rifiutato cibo e bevande fino alla morte...magari morire bruciata sarebbe stato meglio ma non come strega ma come Giovanna D' Arco".
Rimasi in silenzio con gli occhi sbarrati, forse avrei dovuto andare prima dal Maresciallo a denunciarlo come il giardiniere aveva detto, speravo solo Icarius fosse tornato a casa salvo, d' altronde non meritava di essere messo nei guai per una come me, era meglio la morte.
Aprii gli occhi che stavo cavalcando.
Cavalcavo veloce, galoppavo nelle prime luci dell'alba, senza sapere dove stessi andando, mentre il bosco intorno a me si velava di una strana foschia.
Cercai di rallentare la corsa del cavallo e di rendermi conto di dove fossi.
Sì, a Chanty, questo era ovvio.
Che ci facevi in giro nel bosco da sola all'alba, Clio?
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul volto, poi mi resi conto di com'ero vestita... che diamine, chi se la prende conciata così?
Immediatamente cambiai il mio abito con la magia in uno di seta rossa impalpabile, decisamente più consono.
Solo allora mi accorsi che il mio palazzo era vicinissimo e che quindi la povera Clio era stata colta dal canto della civetta proprio prima che arrivasse a casa.
Non mi dispiaceva affatto essere a casa, avevo un conto in sospeso con il mio bel giardiniere! Vero!
Cosa diavolo ci faceva con un'amamelide nella tasca?
Alzai gli occhi al cielo, non mi importava, ma mi ero appena persa una notte, e volevo assolutamente recuperare.
Ogni volta che mi svegliavo mi sentivo come se avessi dormito anni e dovessi recuperare vivendo al meglio ogni istante che mi era stato concesso.
Così spronai Ercole ed entrai in casa, aprendo il cancello con un cenno imperioso della mano e la magia faceva il resto.
Smontai davanti alle scuderie "Aegos, ti ho riportato Ercole!" dissi allo stalliere, che però non rispose.
Che fa, dorme ancora? No perchè avrei potuto prendermeli tutti e due, tanto per divertirmi un po', già che c'ero.
"Icarius!" chiamai poi, guardando il giardino con una certa difficoltà per evitare le aiuole.
Sbuffai pesantemente.
A cosa serve avere delle bestiole da compagnia se poi non rispondono al mio comando quando voglio io?
https://www.cinefilos.it/wp-content/blogs.dir/1/files/Eva-Green-WMagazine/Eva-Green-5.jpg
Guisgard
25-04-2018, 00.12.36
“Si, effettivamente tutto sembra propendere per questa ipotesi...” disse Vanbelv a Gwen “... il segno del morso... i tagli, le lacerazioni... ma poi...” estraendo qualcosa dalla tasca “... abbiamo trovato questo tra i suoi vestiti... è un monile molto prezioso... di manifattura certamente straniera... e di solito un cocchiere non ha simili oggetti per sé...” mostrando il misterioso monile.
https://i.ebayimg.com/images/g/2bgAAOSwF1dUQFEa/s-l300.jpg
Altea si ritrovò in quella cella, col viso dolorante.
Il povero Furio che si era battuto per lei, rischiando la vita, ora era incatenato alla fredda parete.
Pian piano però cominciò a riprendere i sensi.
“Acqua...” disse piano “... acqua...”
Lady Gwen
25-04-2018, 00.16.01
Tutto a posto, tutto secondo i piani...
Ma un monile?
Che c'entrava un monile?
Mi avvicinai quasi circospetta, sicuramente dubbiosa, per vedere il ciondolo.
"Beh, potrebbe averlo rubato. Non mi sembrava versare in una situazione agiata, dunque potrebbe averlo rubato con l'intenzione poi di venderlo."
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Altea
25-04-2018, 00.16.56
Sentii la voce di Furio e lo guardai..."Non ci sarà acqua, Furio, e nemmeno cibo...ci lasceranno morire così....non dovevi farlo...a me va bene fare questa fine, ma tu non dovevi.. solo io sono invischiata in questa sporca storia ma se uscirò di qui andrò a parlare con mio padre e lo denuncerò questo lurido uomo" mentre il sangue colava dalla ferita nel diafano viso e i polsi erano arrossati dalle catene.
Guisgard
25-04-2018, 00.34.50
Aegos era a pochi metri dietro Clio, divenuta ora Lys, ma lei non si accorse minimamente della sua presenza, né sentì il galoppo del cavallo alle sue spalle.
Appena arrivò trovò lo spioncino aperto perchè Stuarto stava pagando alcuni mugnai di una vicina fattoria che avevano appena scaricato sacchi di farina.
La padrona entrò nel palazzo e poi subito si recò in giardino in cerca di Icarius.
Però il giardiniere non sembrava esserci.
“Si, un'ipotesi più che plausibile.” Disse Vanbelv tenendo in mano il ciondolo. “Sarà stato un ladro... l'unica cosa strana è che, come detto, la manifattura è straniera, ma dietro reca il simbolo baronale di Monsperone...”
“L'avrà rubato ad un nobile dunque.” Elv.
“Non ad un semplice nobile...” precisò Vambelv “... ma al barone in persona.” Fissando Gwen.
Furio aprì piano gli occhi, tutto dolorante e guardando Altea accanto a lei, che però non era incatenata come lui.
“Si...” disse lui tossendo “... forse ho sbagliato... si, rischiare per una donna che neanche mi considera... ma sappiate che nessuno vi amerà mai come me... nessuno... si, sono stato uno sciocco a farlo... a rischiare la vita... ma l'ho fatto per Amore e lo rifarei ancora...”
Si udirono dei passi.
Arrivò uno dei servi e lasciò nella cella, attraverso le sbarre, pane ed acqua.
Lady Gwen
25-04-2018, 00.38.16
No.
Questo non ci voleva.
Potevo immaginare benissimo di chi si trattasse.
Ed iniziavo a capire molte cose su quell'uomo.
Tuttavia...
"Capisco, ma non so cosa dirvi purtroppo..." con tono imprecisato.
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Altea
25-04-2018, 00.42.06
Ascoltai le parole di Furio e scossi il capo "Non è questo Furio, tu volevi ucciderlo, è stata la tua sventatezza .. non puoi pretendere di comandare i sentimenti altrui, saresti come lui però sei il mio migliore amico e io di questo te ne sono grata".
Guardavo la rosa rossa nascosta nel vestito e la annusai mentre un servo ci portò pane e acqua e non dissi nulla, aspettai se ne andasse. Io non avrei mangiato nulla e guardavo le catene di Furio...oh Icarius se mi avessi dato ragione e fossimo venuti qui prima dell' arrivo di quell' uomo saremmo tutti salvi.
Finsi indifferenza aspettando non ci fosse nessuno.
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Guisgard
25-04-2018, 00.48.25
“E' naturale...” disse alzandosi Vanbelv “... perchè dovreste saperlo?” Sorridendo a Gwen. “Un lupo forse più grosso della media ed un ladruncolo sono le risposte a questo quesito. Beh, ora non mi resta che far recapitare questo ciondolo al Maresciallo di Chanty, il quale lo farà riavere al barone quando potrà tornare libero a Monsperone.”
“Prego, vi accompagno io al portone.” Elv, essendo l'unico che poteva uscire alla luce del sole.
Furio era incatenato e non poteva né bere, né mangiare.
Il ragazzo chiese allora ad Altea di porgergli un di acqua.
I due restarono in quella cella umida e semibuia, avvolta da silenzio cupo dei sotterranei del palazzo.
Lady Gwen
25-04-2018, 00.54.35
Annuivo lentamente, ma nella mia testa pensavo a come trattare la cosa.
"Certo, arrivederci."
Quando Elv portò fuori il dottore, mi rivolsi subito ai miei, soprattutto a Tatiana che lo aveva incontrato, il barone.
"Forse so a chi appartiene quel monile. Il barone è l'uomo che c'era col Maestro!"
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Nessuno mi rispose.
Che cosa strana, forse i domestici avevano preso tutti un giorno di festa?
Alzai gli occhi al cielo, se c'è una cosa che detesto è aspettare!
Entrai in casa, chiamai Stuardo con una campanella mentre mi sedevo su un divanetto.
Lui c'era, l'avevo visto vicino al cancello.
Altea
25-04-2018, 01.06.55
Rimanemmo soli e presi la brocca porgendola sulle labbra di Furio.."Ho aspettato fossimo soli, sarebbe stato peggio se mi avessero visto aiutarti".
"Lasciami stare maledetto diavolo" urlava la Dama Nera.
Il marito la gettava a calci lungo le scale e lei cadeva ferendosi mentre
con un ultimo calcio la gettò nella prigione.
La chiuse e urlò "Vedremo se il tuo Amore ora ti salverà" mentre la sua
risata sadica rimbombava tra le feritoie delle segrete.
Aiutami Amore Mio...
Tornai in me...no Lui non mi avrebbe aiutato..e Icarius mi avrebbe salvato..oh no, si era sicuramente dimenticato di me e guardai Furio triste "Hai ancora sete?"
Guisgard
25-04-2018, 01.14.28
“Credi dunque” disse Ivan a Gwen “che al suo ritorno il maestro avrà con sé ancora il barone?”
“Non credo...” intervenne Tatiana “... il barone ha detto era di passaggio ed aveva approfittato del viaggio del maestro. No, non viaggiavano insieme.” Fissò Gwen. “Ma fammi capire... credi il monile sia del barone? E come poteva averlo il cocchiere?”
“No...” disse rasserenato Furio “... ora sto meglio, grazie...” guardando Altea “... mangiate qualcosa...” alla dama.
I sotterranei erano semibui, umidi e silenziosi al punto da sembrare opprimente.
Passò un'ora, poi due, tre, fino a quando i due prigionieri persero la nozione del tempo.
Ad un tratto si udirono dei passi.
Uno dei servi accompagnò alla cella un monaco.
Aveva il cappuccio sul capo.
“Ecco i prigionieri, Frate... avete solo pochi minuti...” il servo, per poi andare via.
“Pace e bene, figlioli...” il chierico rivolto ad Altea ed a Furio.
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