Visualizza versione completa : La leggenda della Pieve di Monsperone
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Lady Gwen
25-04-2018, 01.17.15
Tatiana aveva ragione, probabilmente non ci sarebbe stato di nuovo.
"Potrebbe essere stato lui ad ucciderlo, a questo punto è quasi certo. Anche se non so quale potrebbe essere il motivo. Tuttavia, tutte le prove portano a lui."
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Altea
25-04-2018, 01.18.17
"Non ho fame Furio...mi si sta contorcendo lo stomaco".
Non so quanto tempo passò in quel posto, rimanemmo in silenzio, meditavo
sul da farsi ma era impossibile scappare da lì.
Poi dei passi e arrivò un servo con un Frate e guardai Furio.."Siamo condannati a morte ora?".
"Il Signore Sia Lodato" dissi al Frate "Qual buon vento vi porta in questa buia prigione? Dovete confessarci prima di morire?"...un Frate...eppure attualmente i Chierici non erano molto ben veduti a Chanty.
Rimasi in silenzio guardando a terra e lasciando il frate fare il suo dovere.
Guisgard
25-04-2018, 01.24.23
“Aspetta, fammi capire...” disse Ivan a Gwen “... dunque credi che la bestia in realtà non esista, ma è il barone l'assassino?”
In quel momento tornò dentro Elv dopo aver accompagnato fuori Vanbelv.
“Mai perdere la speranza, figliola...” disse il Frate ad Altea “... bisogna avere fede, essere ottimisti che la Sorte cambierà...” col volto celato dal cappuccio “... tenetevi pronta ad ogni evenienza...” con un tono enigmatico.
Stuarto arrivò subito al cospetto di Lys.
“Prego, madama...” disse “... avete chiamato?” Con un inchino.
Lady Gwen
25-04-2018, 01.27.30
"Per quanto ne so, potrebbero essere la stessa persona" con tono un po' cupo "La bestia non si era mai vista qui. È spuntata mentre il barone sostava nel giardino. Poi quando lui è ripartito col maestro, quella è sparita. O almeno, così sembrava."
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Altea
25-04-2018, 01.28.18
"Si Padre, avete ragione...sono ancora qui, viva Grazie al Signore" voltandomi e spiando sotto al cappuccio.." Ogni evenienza? Mi auguro la Sorte giri dalla mia fortuna allora" alzandomi e camminando nervosamente nella cella e ponendomi davanti al frate.."Siamo chiusi qui...avete altra soluzione Padre?" sbirciando sempre sotto quel cappuccio.
Stuarto, per lo meno, arrivò subito.
"C'è un motivo per cui i miei domestici non sono ai loro posti?" chiedo, svogliata.
"Se c'è una cosa che non tollero è la mancanza di professionalità, glielo faccia presente prima che sia costretta a farlo io" infastidita.
"Portatemi la colazione qui, immediatamente!" spiccia.
Guisgard
25-04-2018, 01.37.51
A quelle parole di Gwen, benchè fosse mattino, un senso di oppressione, un'atmosfera cupa e sinistra scese sul palazzo.
“Forse siamo troppo negativi...” disse Elv “... ci stiamo facendo suggestionare...”
“Per questo Nikolaj aveva proposto di andar via da qui...” fece Ivan.
“Mi chiedo quando arriverà il maestro...” Tatiana.
Elv si avvicinò a Gwen.
“Come stai?” Lui a lei. “Forse dovresti riposare...” tenendole la mano.
Il Frate era fermo davanti alla cella e nonostante i tentativi di Altea il suo viso restava ben celato dal cappuccio.
“Ve l'ho detto...” disse “... occorre essere fiduciosi...” estraendo un mazzo di chiavi, probabilmente scippato al servo al suo arrivo “... prendete queste chiavi... nascondetele ed usatele alcuni minuti dopo che sarò andato via, quando il servo carceriere mi avrà accompagnato fuori... prendete un cavallo e lasciate questo palazzo... buona fortuna.” Ed andò via.
“Aegos è andato a Monsperone con vostra sorella, madama.” Disse Stuarto a Lys. “Icarius invece ha accompagnato una dama che si era perduta a casa sua. Credo a momenti saranno tornati entrambi.”
Poi le servì la colazione.
Altea
25-04-2018, 01.44.19
Non riuscivo a guardare il viso del frate ma ascoltai le sue parole...chi era mai..."Chi siete mai..siete la mia libertà" afferrai le chiavi dalle sue mani sfiorandole con delicatezza.
Le nascosi e andai da Furio e prendendo una forcina cercai di far scattare le serrature dei ferri in cui era imprigionato..."Appena apro la cella tu scapperai per il bosco e non tornare più Furio, io scapperò col cavallo...oppure mi seguirai a cavallo...quel Frate ci ha salvati forse" deglutii...e se fosse stato Icarius veramente? Il cuore mi batteva forte e andai verso la porta della cella aprendola piano sperando Furio si fosse liberato.
Lady Gwen
25-04-2018, 01.45.39
L'aria era pesante, improvvisamente cupa.
"Davvero Nikolaj lo aveva detto?" chiesi, incredula e sulle difensive
Poi mi si avvicinò Elv.
E spontaneamente Ridacchiai.
"Oh tesoro, io non riposo da mille anni..." ancora divertita "Forse tu dovresti riposare..."
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Hai capito la sorellina, era con Aegos nel bosco, non era da sola!
Allora perchè non era con lei?
Un momento... quindi avevo piantato lì Aegos nella brughiera senza dirgli niente?
Accidenti, Clio, l'hai combinata grossa.
Beh, se non altro non si sarà accorto della trasformazione, darà la colpa a Clio, non a me. Un piccolo vantaggio di questa situazione, effettivamente.
Spalmai della marmellata su un pezzo di pane e lo portai alla bocca.
Icarius che aveva accompagnato a casa una dama... questa sì che era interessante. Non mi piaceva, non mi piaceva per niente, ero estremamente gelosa dei miei uomini, e sopratutto dei miei domestici che consideravo né più né meno che mia proprietà. Oh l'avrei punito ben bene il ragazzino, pensai con un sorrisetto perfido, e la cosa poteva rivelarsi estremamente piacevole ora che ci facevo caso.
Continuai tranquillamente la mia colazione.
Guisgard
25-04-2018, 01.52.30
“Pensate a salvarvi, madama...” disse Furio ad Altea “... io sono ferito e malandato e sarei d'intralcio alla vostra fuga... finiremo per essere ripresi entrambi... andate via, salvatevi voi...” sorridendole “... vi amo e voglio vedervi libera e felice... buona fortuna, Altea... su, scappate, fate presto o tornerà il servo guardiano...”
“Allora riposiamo insieme...” disse Elv a Gwen “... qualche ora di tranquillità non ti farà certo male, regina dei vampiri.” Facendole l'occhiolino.
Altea
25-04-2018, 01.57.41
"Salvati....fai forza ai ferri, li ho manovrati con le forcine in oro...e...grazie Furio" non era momento di piangere ma mi sarei vendicata, oh si...Fulminaccio l' avrebbe pagata.
Salii le scale in fretta e vidi nel giardino non vi era nessuno, uscii da una porticina laterale e vidi Cruz vicino al portone di uscita.
Salii sopra e con forte calcio con gli stivaletti aprii il portone e presi la via del bosco.."Corri Cruz...bello...corri" nemmeno io sapevo dove stavo andando ma raggiunsi la piccola cascatella e mi fermai un attimo ansimante tra la vegetazione e la boscaglia.
Ero libera...non ancora...ora ero sola, che avrei mai fatto, guardandomi in giro.
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Lady Gwen
25-04-2018, 01.58.07
Sorrisi, cercando di trovare in quel sorriso un po' di spensieratezza e serenità.
"Va beh, avvisatemi se ci sono sviluppi" a Ivan e Tatiana.
Andai in camera mia con Elv e mi stesi sul letto, una gamba appena piegata sull'altra e la mano a sorreggermi il capo.
"Beh, raggiungimi..." dissi piano, guardandolo fisso con espressione vagamente maliziosa.
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Guisgard
25-04-2018, 02.08.32
Lys, in balia dei suoi pensieri prese a fare colazione.
Stuarto era sempre là a guardarla.
“Madama...” disse “... desiderate altro? O posso andare?”
Altea riuscì a fuggire dal palazzo di Fulminaccio.
Ora era nel cuore del bosco di Chanty.
Rima di lasciare il palazzo aveva udito due servi che non vedendola stavano parlando fra loro.
Dicevano che il Frate doveva essere quello della Pieve.
Gwen ed Elv andarono in camera di lei e si stesero sul letto.
“Eccoci, lontani da tutto e tutti...” disse lui posando la testa sul cuscino, per poi voltarsi verso di lei accarezzandole la spalla “... devi rilassarti... mi chiedevo... voi vampiri siete soliti rilassarvi con un massaggio... si dia il caso che io sono molto bravo nel farne.” Occhiolino.
Altea
25-04-2018, 02.13.57
Tutto avvenne in fretta che mi vennero in mente le frasi di due servitori...il Frate era quello della Pieve...possibile era Padre Roberto?
Spronai Cruz e mi diressi verso la Pieve, feci la strada dove proprio avevo trovato Furio e arrivata alla Pieve saltai giù e suonai il campanellino con le mani nelle briglie di Cruz, guardandomi bene attorno.
Guisgard
25-04-2018, 02.16.36
Altea fece suonare la campanella e poco dopo dalla Pieve uscì Padre Roberto.
“Buongiorno, madama...” disse il religioso “... cosa vi spinge qui di buon mattino?”
Sguardo se ne stava lì impalato a fissarmi.
"Si si, vai via, grazie.." con un gesto insofferente della mano.
Non lo volevo davanti, non lo volevo in mezzo ai piedi.
Finii il mio tè e poi mi alzai per raggiungere la mia stanza, lì c'era il mio padrone che sicuramente mi avrebbe accolto nel suo calore.
Altea
25-04-2018, 02.19.24
Padre Roberto uscì e fu sorpreso nel vedermi..e quindi dovevo fingere.."Oh Padre, mi hanno detto siete stato in casa mia oggi? E io non vi ero? Ho sentito dei servitori e volevo appurarmi di questo" sorridendogli ingenuamente ma perplessa.
Guisgard
25-04-2018, 02.24.31
Lys raggiunse la sua camera, davanti allo specchio.
Ad un tratto i suoi riflessi mutarono ed un volto si formò sullo specchio.
“Lys...” disse una voce cupa e virile “... Lys, è il tuo signore che ti chiama...”
“Vi sbagliate, madama...” disse Padre Roberto ad Altea “... io non mi sono mosso da qui... sono sveglio da ore per le preghiere mattutine... poi ho sistemato la Sacrestia... come detto sono sempre stato qui... vi sarete confusa.”
Lady Gwen
25-04-2018, 02.26.35
Lo guardai stendersi, poggiare la testa sul cuscino e poi accarezzarmi una spalla.
Sorrisi divertita.
"Accetto il pensiero, ma ahimè non siamo così teneri come voi dolci umani..." risposi, con vago divertimento, anche se in fondo era la verità.
Il nostro corpo era una scultura marmorea in confronto al morbido corpo mortale.
No rimpiangevo nulla, la perfezione e la tonicità che avevo acquisito con la trasformazione non li avrei mai cambiati, ma un massaggio non mi sarebbe dispiaciuto.
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Altea
25-04-2018, 02.28.10
A quelle parole sbiancai...e chi era mai quell' uomo allora, se fosse stato Icarius si sarebbe forse fatto riconoscere e dissi a bassa voce.."Padre Roberto aiutatemi...mio marito mi ha picchiato ieri sera e poi stamattina..con me vi era un ragazzo, Icarius, lo conoscete? Poi...mi ha rinchiuso nella prigione e pure quel ragazzo che la scorsa volta era con me..è ancora là e forse lo ucciderà, cosa devo fare...ditemi..aiutatemi in Nome di Dio" frastornata "E' stato un Frate a darmi le chiavi per uscire dalla prigione".
Mi inebriai di quella presenza di quell'essenza, di quell'essere che riusciva a penetrare ogni fibra del mio essere.
"Mio signore!" avvicinandomi di corsa allo specchio "La vostra mancanza è stata così insopportabile..." ormai vicinissima al freddo specchio reso ardente dal suo desiderio.
"Come posso servirvi, mio signore?" chiedo fissando lo specchio con aria sorpresa ma felice, oh eccome.
Guisgard
25-04-2018, 02.43.14
“Vediamo...” disse Elv abbassando le spalline dell'abito di Gwen “... magari ti rilassi...” cominciando a massaggiarle le spalle, poi la base del collo, la parte alta della schiena, sempre con movimenti delle mani sicuri, rilassanti, decisi ma non troppo.
“Un Frate...” disse sorpreso Padre Roberto ad Altea “... strano... i Frati non fanno simili cose... no, non conosco nessun Icarius... quanto a vostro marito, io posso solo spingervi a pregare per lui ed a cercare di farlo cambiare, madama...”
“C'è qualcuno in questi boschi...” disse il signore nello specchio “... qualcuno che vuol mandare in malora i miei piani su Monsperone... un nemico da eliminare... peccato il Maresciallo sia troppo inetto...”
Lady Gwen
25-04-2018, 02.47.49
Sorrisi ancora di più e lo lasciai fare mentre abbassava le spalline e iniziava a massaggiare il collo, le spalle, la schiena.
Mi piaceva il suo tocco, era sicuro ma non eccessivamente deciso, era rilassante e cercai di abbandonarmici completamente.
Dopotutto, eravamo qui per questo.
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Altea
25-04-2018, 02.48.24
Infatti.. Pure a me era sembrato strano un Frate si fosse arrischiato e mi ero aspettata pure quella risposta da un chierico.. "Grazie Padre Roberto.. Scusate del disturbo".
Mi congedai e salita su Cruz cavalcai e tornai alla Cascatella.
Scesi e mi sedetti sul bordo del laghetto sopra l'erba fresca e piansi.. Mi ero adirata per quel Icarius e ora ero qui sola.. Lo odiavo.. Che stupida ero stata. Ora avrei vagato come una vagabonda.
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Annuii al mio Signore.
Lui era l'unica cosa che contava per me, l'unica cosa importante.
Tutto il resto, Aegos, Icarius o chi per essi non erano che delle tenere bestiole con cui giocare, ma nulla di più.
Tutto ciò che contava per me era la volontà del mio signore.
"Ci sono io, mio signore! Sapete che sono la vostra serva più devota!" risposi prontamente "È la stessa persona che ha attaccato da solo i soldati del maresciallo?" curiosa.
Guisgard
25-04-2018, 02.55.57
Le dita affusolate di Elv, dolci ma decise, calde ed avvolgenti, disegnavano larghi e rilassanti massaggi.
Pian piano allentò il vestito lungo la schiena di Gwen, sbottonandolo fino alla base della schiena, massaggiando la sua pelle nuda.
“Dunque...” disse piano “... ti piace?”
Ad un tratto Altea, da sola nel bosco, udì dei passi.
Era un contadino che attraversava un sentiero.
Altea
25-04-2018, 02.59.32
Ad un tratto udii dei rumori e vidi un contadino e lo raggiunsi.. "Messere. Scusate avete visto passare un frate in giro?" con voce alta dalla rabbia per quel giardiniere.
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Lady Gwen
25-04-2018, 03.00.28
Ogni tanto gemevo sotto voce, perché le sue dita lasciavano scie incandescenti sulla mia pelle gelida ed era una sensazione strana e bellissima.
Scendeva sempre più giù oltre il vestito e mi piaceva come le sue mani si muovevano sulla mia pelle.
Mi morsi appena il labbro e portai leggermente la testa indietro ad occhi chiusi.
"Sì, tanto..." risposi, con quel tono e quel sorriso civettuolo che uscivano fuori di tanto in tanto.
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Guisgard
25-04-2018, 03.08.54
“Perfetto...” disse con tono caldo, basso e sensuale Elv, continuando a massaggiare la schiena nuda di Gwen ed aprendo sempre più l'abito, tanto da vedere ormai il pizzo della sua biancheria “... noto che anche le vampire hanno la vanità di indossare un intimo di pizzo...” ridendo piano.
Il contadino si fermò e guardò Altea.
“No, qui non si vedono Frati, madama...” disse col suo volto segnato dalle rughe e dal Sole “... qui non vedrete nessuno... solo lupi, cinghiali ed il fantasma del castello...” mormorò.
“Esatto, Lys.” Disse lui. “Voglio che tu scopra chi sia e che lo uccida per me. Ti chiedo troppo, mia devota?”
Altea
25-04-2018, 03.12.45
Aggrottai la fronte.. E dunque chi era quel Frate.
Poi le ultime frasi.. "Il fantasma del castello? Ovvero? Parlatemene.." pensando al fantasma visto la sera prima..e poi pensai alla bara vuota e i soldati che parlavano dell'Afragolignonese.
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Mi sentii infuocare dentro a quelle parole del mio signore.
"Nulla è troppo per voi, lo sapete..." con deferenza mista ad ardore "Quando verrete a farmi visita, mio signore? Mi mancate così tanto..." con un tono lascivo, lussurioso, voglioso.
Nessun uomo stava alla pari del mio padrone.
Lui sapeva prendermi in un modo che rubava anche la mia anima.
Ma infondo la mia anima era sua.
Gli apparteneva.
Per sempre.
Lady Gwen
25-04-2018, 03.15.43
Mi faceva impazzire il suo tono, caldo, basso e profondo.
E quei massaggi, quei movimenti.
Era tutto bellissimo e sensuale.
Sorrisi poi maliziosamente e mi voltai indietro a guardarlo.
"I vezzi sono alla base della nostra sussistenza..." dissi ironicamente, mentre lui continuava ad andare sempre più oltre.
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Guisgard
26-04-2018, 00.35.33
“C'è poco da dire, madama...” disse il contadino ad Altea “... si sa solo che infesta un vecchio palazzo diroccato non lontano da qui e che di notte vaga nel bosco... si dice sia lo spirito maledetto di un nobile decapitato secoli fa... prima di morire giurò di vendicarsi dei suoi esecutori e dei loro discendenti...”
“Verrò appena avrai portato a termine la missione.” Disse lo specchio a Lys. “Ma bada di non fallire... sai bene che non tollero le delusioni, amica mia...” con tono basso, enigmatico, quasi sensuale... ci sentiremo presto...” per poi spegnersi nei riflessi cobalti di quello specchio.
Elv sorrise, senza smettere di massaggiare la pelle nuda di Gwen.
Le sue mani salivano e scendevano lungo la schiena di lei, con movimenti decisi, virili, caldi, tonificando quella pelle liscia, pallida e già di per sé compatta ed elastica.
Quel massaggio continuò per un po', con un'atmosfera nella stanza sempre più complice ed intima tra i due.
Ad un tratto però qualcuno bussò alla porta.
Lady Gwen
26-04-2018, 00.43.32
Nell'aria c'era calore, complicità, sensualità.
Le sue mani salivano e scendevano di continuo, senza fermarsi.
E la mia pelle sembrava così morbida sotto il suo tocco, come mai immaginavo potesse essere.
Poi di nuovo la porta.
Fui tentata di scardinare la testiera del letto, ma cercai di calmarmi e di respirare a fondo.
"Che succede?" chiesi, con la voce più calma che riuscii ad esibire.
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Altea
26-04-2018, 00.45.47
Ma allora era proprio il fantasma del palazzo dove era andata.. "È tremendo.. E non si sa di quale stirpe vuole vendicarsi? E lui di quale era?".. Ecco ero a posto.
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Ogni volta che mi parlava sentivo un forte fremito lungo la schiena, la sua voce, il suo tono erano qualcosa di incredibile, di seducente, sensuale e meraviglioso.
La sua voce è la prima cosa che ricordo, insieme alle sue mani che mi sostenevano, al suo sguardo che mi attraversava tutta quasi volesse leggermi dentro, ma la sua voce... la sua voce era un sussurro delicato, una brezza che mi faceva venire la pelle d'oca ogni volta che la sentivo.
Aveva un che di magnetico, magico, che mi attirava a lui come una falena alla luce, sentivo il cuore gonfiarsi nel petto e ogni fibra del mio essere volerlo, desiderarlo, reclamare la sua vicinanza.
Mi mancava, il mio signore, e null'altro di quelle distrazioni avrebbe mai potuto scalfire la mia devozione, la mia adorazione e il mio essere completamente sua.
"Non vi deluderò, mio signore.." annuendo con aria solenne "Sapete di poter contare su di me.." con un sorriso determinato.
Voleva che lo uccidessi, e io l'avrei trovato e ucciso.
La volontà del mio signore è legge.
Quando si spense lo specchio, e la sua luce andò a risplendere altrove, mi sentii vuota e sola, incredibilmente sola.
Ma il mio signore mi aveva dato una missione e io non lo avrei di certo deluso.
Dovevo andare nel bosco, raccogliere tutte le informazioni possibili su questo individuo, stanarlo e ucciderlo.
Mi vestii, presi con me delle armi da nascondere sotto il vestito perchè se dovevo ucciderlo, tanto valeva farlo divertendomi, e scesi di sotto, dirigendomi alle scuderie per prendere Nerone, il mio fido cavallo nero che mi avrebbe accompagnato in quella missione.
Guisgard
26-04-2018, 00.55.50
Era Tatiana ed entrando non poté non notare l'atteggiamento intimo tra Gwen ed Elv.
Tuttavia non tradì alcuna emozione, avvicinandosi alla vampira.
“Una lettera giunta ora...” disse a Gwen “... è da parte del maestro...”
“Vuole vendicarsi della stirpe del barone di Monsperone, madama...” disse il contadino ad Altea.
Altea
26-04-2018, 00.59.18
"Il barone di Monsperone...e ditemi..quale nome avrebbe la stirpe, so il barone è imprigionato...quindi...è un Afragolignonese forse questo fantasma?" sempre più interessata a questo fatto...ovvio, il Maresciallo ora era il braccio destro del Barone.
Mi guardavo attorno, in cuor mio speravo di vedere Icarius, avevo bisogno di lui, di un buon consiglio....però stanotte una visita in quel palazzo non me l' avrebbe tolta nessuno forse..io di spasimanti notturni non ne avevo, nemmeno diurni a dire il vero.
Lady Gwen
26-04-2018, 01.01.13
Mi voltai immediatamente, indignata, vedendo Tatiana che entrava.
"Posso sapere dove ti servi per educazione? Non si usa bussare o chiedere di entrare?" le dissi, con tono secco, mentre chiudevo l'abito.
Ecco.
"Lo sapevo io..." prendendo la lettera "Maledetto Nikolaj..."
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Guisgard
26-04-2018, 01.06.43
Lys si preparò e scese nelle scuderie.
I cavalli erano tutti là, già sfamati e lavati.
Era una soleggiata mattinata di Aprile, con un'aria mite.
Il palazzo era invaso da una luce cangiante, tra il verdeggiante giardino ed il cortile in terra rossa di Sygma.
Il vecchio Stuarto era impegnato a raccogliere frutti dagli alberi per l'imminente pranzo.
“Chi può dirlo, madama...” disse il contadino ad Altea “... i fantasmi non hanno più nome, né lignaggio... sono solo spiriti dannati e maledetti che tormentano i vivi per vendetta... affrettatevi a lasciare questi boschi prima che faccia buio, signora... vedere il fantasma porta via il senno...”
“Ti chiedo scusa...” disse rammaricata Tiatiana a Gwen.
Questa allora prese la lettera per leggerla:
“Madama Gwen, vi porgo i miei saluti.
Come signora della vostra congrega e per quel senso di appartenenza che lega noi tutti immortali, vi trovo costretto a chiedervi ospitalità.
Non per me, ma per quell'individuo che già conosceste durante il mio soggiorno presso di voi.
Il barone infatti è braccato da alcuni monaci e temo che il vostro palazzo sia il luogo più sicuro per lui.
Certo che non negherete questo aiuto ad un vostro simile, sono lieto di poter promettere onore alla vostra persona.
Poiché il vostro nome sarà riportato a tutte le congreghe esistenti in caso di salvezza del barone.
Allo stesso modo il vostro nome sarà conosciuto da tutti se lui dovesse perire per mano dei Cattolici.
Vi ringrazio, il maestro.”
Lady Gwen
26-04-2018, 01.17.01
Scossi appena la testa a Tatiana.
Poi, aprii la lettera.
Simpatico il Maestro che usava la strada delle lusinghe per convincermi.
Ma anche quella del timore.
Fatto stava che mi trovavo a dover ospitare il barone, sicuramente per via del monile.
"Dobbiamo ospitare il barone" con un sospiro chiudendo la lettera "Dovevamo perquisirlo meglio quell'uomo, maledetto monile..." con rabbia.
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Altea
26-04-2018, 01.17.32
Sorrisi...e a chi lo diceva, ci convivevo fin da piccola con gli spiriti, ma ero ancora in me.
Pensai al frate che proprio sembrava essere stato uno spirito, poi ricordai che il fantasma nobile mi aveva dato ospitalità alla fine e mi aveva detto mi avrebbe detto tutto se fossi tornata.
Non avevo posto dove andare, ma non potevo andare da questo uomo..lui avrebbe rischiato la vita se mio marito mi avesse scoperta da lui.
"Grazie del buon consiglio" e mi congedai.
Volevo vedere il Palazzo fatiscente di giorno, salii su Cruz e lo spronai.."Avanti bello, coraggio" e presi la strada verso il palazzo.
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Arrivai alle scuderie pensando a come avrei potuto attuare il mio piano.
Dovevo trovare degli indizi su questo individuo, per ora tutto quello che sapevo erano le parole deliranti di un sopravvissuto che diceva di aver visto un demone dorato che aveva ucciso tutti. E io ero l'ultima persona che avrebbe potuto prenderlo per pazzo, sapevo che esistevano i demoni, dopotutto se non fosse stato per uno di loro io ora sarei unicamente un pensiero nascosto e represso da quella suora di Clio, non potrei vivere al suo posto per il tempo che mi viene concesso. Ma sopratutto sapevo che esistevano cose che andavano al di là della comprensione degli esseri umani normali.
Mi stupii di trovare le scuderie... senza stalliere.
Dove diavolo si era cacciato Aegos?
Salutai il maggiordomo poco distante con un cenno, dopotutto poteva essermi utile.
"Stuarto!" lo chiamai avvicinandomi "Dovrei uscire per una cavalcata ma ho sentito di alcuni fatti strani riguardanti aggressioni nel bosco da parte di uno strano individuo... voi ne sapete niente, qualche pettegolezzo o racconto?" con un sorrisetto.
Mai sottovalutare l'importanza di un pettegolezzo, spesso racchiude più verità di un resoconto ufficiale.
"Ah e un'altra cosa... Aegos non è ancora tornato?" lanciando un'altra occhiata alle scuderie "E Icarius?" ricordando che anche lui non c'era al mio arrivo.
"Fammi sapere se tardano, dovrò trovare altri domestici.." scuotendo la testa con sufficienza. Razza di ingrati, sparire in quel modo, non capiscono che devono essere dove io posso sempre trovarli? A che altro serve avere dei domestici, altrimenti?
Guisgard
26-04-2018, 01.31.50
Altea attraversò un pezzo di bosco, fino ad un basso poggio, sul quale sorgevano le rovine del palazzo visto da lei di notte.
Con la luce del Sole appariva meno spettrale, ma il suo stato di degradazione e di abbandono con il chiarore del giorno erano ancora più evidenti ed opprimenti.
La costruzione si mostrava come un rudere dimenticato, dentro il quale sibilava un vento perenne, simile ad un lamento d'Oltretomba.
https://www.bigodino.it/wp-content/uploads/2013/08/02/jan_1989_2_JPG_485x0_crop_upscale_q85.jpg
“Madama...” disse Stuarto a Lys “... Icarius è tornato poco dopo l'alba, ma poi l'ho mandato in un casolare poco lontano per comprare delle sementi... Aegos invece... in verità ora che ci penso non l'ho visto... sarà di certo in giro... magari a fare colazione in cucina... volete lo cerchi?”
“Già...” disse Elv a Gwen “... ed ora? Cosa credi voglia davvero da voi il barone?” Preoccupato.
Lady Gwen
26-04-2018, 01.33.52
"Ha detto che è braccato da certi monaci, che saranno stati avvisati sicuramente dal dottore. Al momento non vuole null'altro che protezione. Diamogli il beneficio del dubbio, almeno all'inizio."
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Altea
26-04-2018, 01.37.55
Entrai nel Palazzo, la cosa più bella era il giardino, era incredibile come si fosse mantenuto intatto e splendente e improvvisamente vidi il mio abito mutare.
Mi guardai attorno...possibile mai...questa storia è intricata....
Guardai dentro al Palazzo ma non vi era nulla di nuovo..solo decadenza e mura...si doveva tornare di notte, solo allora potevo vedere il fantasma.
Uscii nel giardino e mi misi a camminare, almeno un po' di pace e visto le mura erano consunte potevo pure ammirare il panorama.
Qui nessuno mi avrebbe vista..chi mai avrebbe avuto il coraggio di venire fin qui ma la pancia brontolava.
https://78.media.tumblr.com/ebb561246e65de981b907cf2db11f561/tumblr_njm07alNZD1thj7ndo1_500.gif
Sbuffai, infastidita.
"No.." scuotendo la testa "Ormai il mio cavallo me lo prenderò da sola ma voglio, anzi, pretendo che ogni mio servo sia al proprio posto in orario di lavoro, è chiaro?" severa.
Guarda un po', quello ora pensava che il pomeriggio nel mio letto ora lo renda speciale? Povero illuso, mi aspettavo che facesse il suo lavoro come si deve in ogni caso.
Poi guardai Stuarto sempre più alterata.
"Così come pretendo che i miei domestici rispondano alle mie domande, a tutte le mie domande..." fissandolo con due occhi di fuoco "Ti ho chiesto del bosco, mi pare!".
Guisgard
26-04-2018, 01.43.35
“E sia...” disse Elv “... prepariamoci ad accoglierlo...” a Gwen.
Di sotto Ivan e Tatiana attendevano l'arrivo di questo ospite tanto misterioso, quanto indesiderato.
Dopo circa un'ora, a ridosso di Mezzogiorno, una carrozza scura si fermò davanti al portone del palazzo.
Aveva tendine nere abbassate sui finestrini della vettura.
Il cocchiere era vestito con abiti scuri ed un cappuccio sul capo.
Altea era nel giardino del palazzo che, benchè abbandonato ed incolto, si era conservato abbastanza bene.
Di giorno quel luogo metteva di certo meno soggezione.
Ad un tratto la dama sentì un calpestio, poi dei passi di cavallo.
Da una crepa delle murature intraivide qualcuno su un cavallo giunto davanti al palazzo.
https://ia.media-imdb.com/images/M/MV5BNzgzMzU4ZDYtZWRhMS00M2RiLTk2NjMtMTI3NjAxYTQyNm FlXkEyXkFqcGdeQXVyMDEwMjgxNg@@._V1_.jpg
Lady Gwen
26-04-2018, 01.49.12
Non sprizzavo gioia da ogni poro, in tutta onestà, ma non potevo oppormi.
Scesi di sotto che Tatiana ed Ivan erano in attesa, infatti dopo poco arrivò una carrozza.
Aveva tendine nere e anche il cocchiere era tutto vestito di nero.
"Spero non si aspetti che usciamo ad accoglierlo..." sarcasticamente, e in effetti nemmeno lui poteva uscire fuori da lì per entrare nel palazzo, dunque avremmo tutti dovuto aspettare la sera.
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Altea
26-04-2018, 01.56.08
Si stava bene in quel giardino, il sole era tiepido ma ad un tratto udii un calpestio e da una crepa vidi un uomo su un cavallo.. Guardava proprio il Palazzo e mi misi dietro a un roseto.. Non sembrava un uomo del Maresciallo da come era vestito.. "State attento.. Questo posto è infestato" sorrisi, se la sarebbe data a gambe levate perché non poteva vedermi.. Almeno.
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Guisgard
26-04-2018, 02.24.09
La carrozza si fermò davanti al portone, il cocchiere scese e bussò con vigore.
“Vado io ad aprire...” disse Elv a Gwen perchè era giorno.
Così uscì ed andò ad aprire il portone.
Si ritrovò davanti un uomo alto più della media, tutto vestito di nero e coperto dalla testa ai piedi.
Un ampio cappuccio celava il suo capo.
“Buongiorno.” Elv salutandolo.
Il cocchiere non disse nulla, limitandosi ad indicare la carrozza.
Elv annuì ed aprì interamente il portone.
Il cocchiere così, risalito sulla carrozza, entrò con la vettura all'interno del palazzo, fermandosi davanti alla stalla.
“Se vi occorre qualcosa potete venire dentro.” Elv indicando la casa.
Poi tornò dentro, da Gwen e dagli altri vampiri.
“Perdonate, madama.” Disse Stuarto a Lys. “Si, ho udito qualcosa in merito, ma sinceramente non do mai troppo peso alle voci, spesso se così fantasiose. Da quando sono qui non ho mai visto nulla di particolare in questi boschi. Forse vi sono banditi, ma non più di quanto ci sia negli altri boschi.”
Ad un tratto si sentì canticchiare.
Era la voce di Aegos.
Lady Gwen
26-04-2018, 02.26.57
Elv andò ad aprire, trovando sulla soglia quello strano cocchiere e fece accomodare la vettura vicino la stalla.
Poi rientrò.
"Bene, aspettiamo..." un po' scocciata, preparando tre calici pieni per me e gli altri.
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"Oh a me interessano proprio quelle voci fantasiose invece... raccontamele!" con un sorrisetto divertito, da qualche parte dovevo cominciare.
Già è vecchio, almeno provi a rendersi un po' utile il maggiordomo, no?
Alzai gli occhi al cielo, cominciando a capire che non avrei cavato un ragno dal buco.
Poi si sentì Aegos che canticchiava.
"Oh, alla buon ora!" scocciata "Ci siamo ricordati di avere un lavoro?" voltandomi verso il suono della sua voce.
Guisgard
26-04-2018, 02.46.24
Gwen preparò da bere per sé e per gli altri.
Cominciò così l'attesa.
Trascorse un'ora, poi un'altra.
Arrivò il pomeriggio e quell'attesa sembrava non finire mai.
“Ci vorrà tutto il giorno...” disse Ivan.
“Già...” annuì Elv.
Ad un tratto arrivò Nikolaj, che si era rintanato nella sua camera fino a quel momento.
“Preparate da mangiare per il cocchiere.” Mormorò. “Ha guidato tutta la notte, avrà fame.”
“Non abbiamo da mangiare in casa.” Ivan.
“Esci e procura della selvaggina.” Nikolaj ad Elv.
“Si, madama...” disse Stuarto a Lys.
Poi la donna si rivolse nella direzione da cui proveniva la voce di Aegos.
Lo stalliere spuntò da un muretto, tutto allegro e scanzonato come suo solito.
“Madama, buongiorno.” Con un inchino quasi canzonatorio.
La voce di Altea attraversò le vecchie e decadenti murature del palazzo, senza però turbare o sorprendere il cavaliere.
Continuò ad avvicinarsi e guardò senza tradire emozioni all'ingresso della vecchia struttura.
Era di fisico asciutto, vestito di nero, con un mantello di pelle scura.
Lo sguardo era gelido, il viso segnato da un'espressione enigmatica.
Raggiunse i pilastri che un tempo sorreggevano l'arco di ingresso e smontò dal suo destriero, che legò poi con le redini ad una di quelle colonne.
“Se questo posto è infestato” disse alla voce di Altea udita poco prima “allora la tua è la voce di un fantasma, giusto?” Con un leggerissimo sorriso, quasi impercettibile.
Lady Gwen
26-04-2018, 02.50.11
Il tempo sembrava non passare mai, e se ero io a dirlo era vero.
Arrivò Nikolaj, dicendo che dovevamo preparare da mangiare per il cocchiere.
Ma appunto, non avevamo nulla.
Guardai Elv a quell'ordine che gli fu impartito ed annuii.
"Porta Marko con te. Conosce questi luoghi."
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Stuarto era decisamente inutile, altroché.
Ma avevo fatto una domanda tanto difficile?
Alzai gli occhi al cielo, andando poi a parlare nella direzione della voce di Aegos.
Lui arrivò, tranquillo come se nulla fosse.
"Oh alla buon ora!" squadrandolo dalla testa ai piedi "Mi serve Nerone, sellato e pronto per una cavalcata, subito!" severa, fissandolo negli occhi intensamente.
Guisgard
26-04-2018, 03.00.53
“Si, va bene.” Disse Elv a Gwen.
Poco dopo lui e Marko lasciarono il palazzo armati di una balestra in cerca di selvaggina.
“Almeno si renderà utile.” Ridendo piano Nikolaj e fissando Gwen.
“Come madama vuole e desidera.” Disse irriverente Aegos, per poi guardare Lys quasi beffardo ed irrispettoso.
Andò nelle scuderie a sellare il cavallo della padrona.
Poco dopo il destriero era pronto.
Proprio in quel momento tornò Icarius con le sementi richieste da Stuarto.
“Buongiorno, madama...” salutando Lys con tono basso.
Lady Gwen
26-04-2018, 03.05.10
Gli sorrisi stringendogli la mano, prima che andasse via con Marko.
"Tieni per te i tuoi commenti" freddamente al vampiri, mettendo via la bottiglia dimezzata che avevo aperto per me e gli altri due.
Poteva anche prendersela da solo, se aveva sete.
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Guisgard
26-04-2018, 03.10.13
Nikolaj rise e tornò a suonare il suo violino.
Una musica che subito si rivelò essere bassa, infima, un trillo inquieto che pareva voler gettare inquietudine in quella sala.
Trascorse tutto il pomeriggio e poco prima del crepuscolo, finalmente, Elv e Marko ritornarono con due fagiani.
Il braccio di Elv però sanguinava.
La vista di quel sangue caldo e vivo attirò subito l'attenzione di Ivan, Tatiana e soprattutto Nikolaj.
Fissai negli occhi Aegos, guardandolo tutto.
Quel corpo così perfetto e poderoso che mi aveva regalato un'estasi troppo breve a causa di quel messo che aspettava.
"Oh si.." con un sorrisetto malizioso e porco "Madama ha sempre quello che vuole e desidera.." con tono caldo e sensuale.
Peccato che debba andare a cercare informazioni su quel tizio, avrei potuto gustarmi un po' il mio stalliere tornato all'ovile.
Chissà come si sarà annoiato con Clio nella foresta, forse per questo l'ha piantata lì sola, non mi stupirei affatto se l'avesse fatto.
Poi finalmente tornò l'altro servo, che tutti avessero capito il significato della parola "lavoro"?
Beh, Icarius stava comunque lavorando, anche se io ci tenevo che fosse dove io dicevo che doveva stare, tipo bella statuina.
Nel vedere il bel giovane mi ricordai che ero giusto giusto sul punto di farlo impazzire quando il mondo si era fatto tutto nero e io avevo passato chissà quanto tempo nel limbo, prima di risvegliarmi su un cavallo lanciato al galoppo.
Già tutto per quel maledetto fiore! Pensai, con rabbia.
A proposito.. cosa ci faceva con un'amamelide nella tasca?
Ma tutti quei pensieri vennero interrotti nel momento in cui mi resi conto che il suo viso perfetto e bellissimo era deturpato da un segno violaceo.
Un pugno, quello è un pugno!
Strabuzzai gli occhi.
"Hai fatto a botte?" guardandolo incuriosita.
Beh, se così fosse almeno smuoverebbe un po' le acque di quell'anima candida... anche se a quello ci penserò io!
Lady Gwen
26-04-2018, 03.15.05
L'atmosfera divenne ancor più fastidiosamente angosciante con quel violino di sottofondo.
Un po' di tempo dopo tornarono Marko ed Elv con due fagiani, ma lui sanguinava e ciò attirò subito l'attenzione dei tre.
Pure io mi dovetti trattenere, e tanto.
Era un richiamo forte, profondo ed ignorarlo equivaleva ad uno sforzo enorme.
Tornai in me e subito mi avvicinai a lui, prima che gli saltassero addosso.
"Vai nelle cucine con Isabel e dille di cucinare quei fagiani" dissi a Marko, poi poggiai la mano sul braccio di Elv per guarirlo "Che è successo?"
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Guisgard
26-04-2018, 03.17.51
Aegos rispose a Lys con uno sguardo divertito, irriverente ed irrispettoso.
Poi la bella e bruna padrona si rivolse ad Icarius.
“Oh si...” disse il giardiniere sfiorandosi l'occhio nero “... ecco... ho riaccompagnato una nobile e bella dama a casa sua poiché si era persa in questi boschi... tuttavia l'aria di casa sua è un po' tesa... uno degli uomini di suo marito mi ha colpito...” con tono basso.
Marko annuì a Gwen ed obbedì.
Poi lei si occupò di Elv e della sua ferita.
“E' solo un graffio...” disse “... mi sono tagliato con una delle frecce della balestra...”
Ad un tratto si udì un grido provenire dalla cucina.
Era Marko che urlava spaventato.
Lady Gwen
26-04-2018, 03.20.19
Annuii piano.
"Sai com'è, qui anche un piccolo graffio può costati la pelle..." gli dissi piano con tono eloquente, in un implicito invito a stare più attento.
Guardai tutti spaventata quando sentii Marko urlare e con la mia velocità sovrumana mi precipitai nelle cucine per capire cosa fosse successo.
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Guisgard
26-04-2018, 03.36.09
Gwen corse veloce, velocissima in cucina, dove trovò Marko col viso segnato dal terrore.
Ai suoi piedi, in una pozza di sangue, giaceva Isabel col collo lacerato.
Qualcuno o qualcosa l'aveva sgozzata in modo brutale, strappandole la giugulare.
Lady Gwen
26-04-2018, 03.41.29
Urlai quando vidi Isabel sgozzata in una pozza di sangue.
Come temevo.
Tornato il barone, tornava il terrore.
Non età più possibile vivere così.
"Nikolaj" chiamai, non volendo pensare a quale sarebbe stata la sua reazione.
Probabilmente uguale alla mia quando avevo trovato Marko, ma almeno lui età vivo, mentre Isabel non più.
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Feci l'occhiolino ad Aegos e poi mi voltai ad ascoltare Icarius.
Allibita, ero sempre più allibita.
Lo guardavo con uno sguardo severo, inquisitorio, uno sguardo che era contemporaneamente ghiaccio e fuoco.
Mi avvicinai a lui, lentamente, con apparente calma.
"Ah, per questo non eri al tuo posto quando ti ho cercato questa mattina..." con un tono tagliente che non presagiva niente di nuovo.
L'idea che qualcosa di mio agisse di sua spontanea volontà mi mandava letteralmente fuori di testa, donandomi una rabbia che spesso diventava incontenibile e veniva scaricata sull'interessato.
Icarius, in questo caso.
Oh eccome se mi sarebbe piaciuto scaricare la mia rabbia su Icarius, e poi chissà come sarebbe stato il suo sguardo pulito una volta finito con lui.
Quel pensiero mi strappò un sorrisetto divertito, l'idea di Icarius incatenato al mio volere era qualcosa di estremamente eccitante, chissà come avrebbe reagito la sua anima candida a tutta quella oscurità.
Ora ero davanti a lui, vicinissima, i suoi occhi spalancati erano nei miei, che non li avevano mai lasciati.
Mai, in quei lunghi passi silenziosi.
Infine, senza dire nulla, gli mollai un ceffone, forte e deciso, che gli piegò la testa di lato.
"Questo è per l'amamelide... avevo detto di non voler vedere più nessun fiore in questa casa!" con voce distante, severa, ma anche velata di rabbia.
Poi gliene tirai un'altro, dall'altra parte, fregandomene del fatto che aveva l'occhio nero, colpii forte, intenso, volevo fargli male, volevo che il messaggio penetrasse nella carne fino ad arrivare all'anima.
"E questo è per esserti allontanato dal tuo lavoro senza il mio permesso, e con una donna poi! Tu mi appartieni, Icarius, non tollero comportamenti del genere!" sempre più severa, sempre più rabbiosa.
Sì, era divertente sfogarmi su di lui, che era così piccolo e indifeso.
Qualcuno avrebbe detto che non c'era gusto, invece per me era tutto l'opposto.
"Un'altra scelleratezza del genere e sei licenziato, sono stata chiara?" tuonai, incredibilmente minacciosa e pericolosa.
"Mi hai molto deluso, Icarius!" con tono tagliente, crudele, insieme a uno sguardo di disprezzo.
Altea
26-04-2018, 17.39.22
Il cavaliere con tutta tranquillità entrò è compi quei gesti come se quel luogo fosse conosciuto e poi la sua domanda.. "Si esatto.. Non sapete questo posto è invaso da uno spirito?"
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Guisgard
26-04-2018, 17.46.04
Arrivarono Ivan e Tatian, con lui sgomento e lei paralizzata dal terrore.
Per ultimo giunse Nikolaj e la sua reazione fu sorprendente.
Restò per un lungo istante a fissare il corpo ormai senza vita di Isabel senza tradire emozioni.
"Appena buio uscirò in giardino per scavare una fossa e seppellirla." Disse fra l'incredulità di Ivan e Tatiana.
Elv allora guardò stupito Gwen.
Il cavaliere avanzò come se nulla fosse, lasciando il cavallo ben legato al pilastro.
Entrò fra le rovine del palazzo e si sedette su un basso e consumato masso che sporgeva dal terreno, per mangiare alcuni frutti raccolti presumibilmente lungo il cammino che l'aveva condotto al palazzo.
"Io non credo ai fantasmi..." disse mangiando "... probabilmente ciò che sento è qualche spiffero causato dal vento..." rivolto alla voce di Altea che se ne stava ben nascosta.
Lady Gwen
26-04-2018, 17.50.29
Arrivarono Ivan e Tatiana che rimasero sconvolti, ma rimasi io sconvolta alla reazione impassibile di Nikolaj.
Stavo per riversargli addosso tutto il mio veleno, tutto il mio disprezzo, perché non era normale rimanere indifferenti.
Ma non lo feci e preferii evitare.
Allora afferrai Ivan per un braccio e lo portai altrove.
Riponevo in lui una fiducia totale ed era l'unico con cui potessi parlare.
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Altea
26-04-2018, 17.51.42
Il cavaliere si sedette tranquillo, ma era vero..lo avevo visto io il fantasma e vidi i deliziosi frutti che mangiava ma rimasi dietro al roseto.."Chi siete? Da dove venite? Sbagliate a non credere...si dice che nel bosco viva il fantasma che vuole vendicarsi..." e rimasi a guardarlo pensierosa, forse era un forestiero.
Ma non volevo dare confidenza a nessuno, il mio cuore si stringeva per Icarius, il suo volto ora era livido pure per colpa mia...e forse mi odiava profondamente.
Guisgard
26-04-2018, 17.57.30
Gwen portò via Ivan tirandolo per un braccio.
Rimasero così soli nell'altra stanza.
"Hai..." disse balbettando lui ancora agitato "... hai visto Nikolaj? Quel bastardo non ha battuto ciglio... l'hai vesto, vero?" Incredulo. "Come... come può essere? Cosa diavolo è diventato?"
Il cavaliere continuò a mangiare con tutta la tranquillità del mondo.
“Ah, ecco...” disse mangiando “... allora non siete voi il fantasma, vi sembrava strano...” rivolto alla voce di Altea che era ben nascosta “... ma se questo posto è infestato come dite, perchè siete qui allora?” Sarcastico. “Non temete i fantasmi? O magari neanche voi ci credete fino in fondo.” Sarcastico.
Lady Gwen
26-04-2018, 18.02.39
Ivan aveva ragione, era da non credere, ma non c'era molto da fare.
"Lo sai com'è, Nikolaj è così da sempre, non c'è molto da stupirsi" sospirando "Comunque, non possiamo più stare qui. È già la seconda volta che ospitiamo il barone e la gente muore o rischia di morire. Dobbiamo per forza andarcene. Dove pensi che potremmo andare?" sperando che lui avesse un'idea.
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Altea
26-04-2018, 18.03.13
"Io non li temo milord...sono fuggita...sono una fuggitiva ora e braccata, una dama sfortunata braccata da una maledizione e da un uomo violento, e solo qui posso trovare rifugio" sospirando ed uscendo dal roseto e feci un leggero inchino guardando il cavaliere.
Guisgard
26-04-2018, 18.10.56
Uno schiaffo, poi un altro.
Il viso di Icarius si arrossò violentemente per quei colpi secchi di Lys, per il suo tono di disprezzo ed il modo in cui lo guardava.
“Io... io...” disse lui col capo chino “... io credevo solo di fare una cortesia ad una nobile dama che si era persa, signora...” giustificandosi.
“Si, ma per Isabel ci teneva e lo sai anche tu...” disse Ivan a Gwen ancora scosso “... l'ha vista sgozzata e non ha detto nulla, non ha tradito nessuna emozione... sembrava... si, sembrava quasi non fosse più lui...” agitato “... andarcene? Ora che viene l'uomo del maestro? Non sembrerà uno sgarbo? Potremmo avere dei guai, non credi?”
Altea si mostrò ed il cavaliere la guardò.
“Che siate maledetta poco ci credo” disse finendo di mangiare “ma che qualcuno vi bracchi, beh, questo non lo dubito.” Tirandole una mela. “Mangiate, è matura.”
Altea
26-04-2018, 18.19.09
Ma che modi..ma afferrai la mela al volo.."Eh, sono sfortunata...stamattina ho visto un ragazzo così bello e poi...beh, lasciamo perdere, sia lui e un altro ragazzo per colpa mia le hanno prese da mio marito e io sono fuggita, mi aveva rinchiuso nelle segrete e forse pure ammazzato dopo le botte"
Mi sedetti su un sasso pure io dove le rose attorniavano la mia figura ed addentai la mela succosa.."E voi cosa fate di bello qui?".
E sospirai pene di amore...dovevo dimenticarlo...qualsiasi uomo ti si avvicini verrà cacciato dal nostro Amore...
Lady Gwen
26-04-2018, 18.19.41
Gli misi le mani sulle spalle.
"Ivan, lui non ci teneva, di sicuro non come tu potresti tenere ad Aleria. Per lui era solo un pezzo di carne come tanti altri..." gli dissi, con tono indecifrabile.
"Lo so che potremmo passare dei guai, ma che scelta abbiamo? Sono certa che sia lui il colpevole della morte di Roze, del cocchiere, di Isabel e l'aggressione a Marko. Non possiamo permettergli di farci fuori uno dopo l'altro..."
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Il suo bel viso si arrossò ancora di più.
Avrei potuto guarirlo con la magia da quell'occhio nero, ma ero troppo arrabbiata.
Se c'è una cosa che non sopporto sono i servi che non sanno stare al loro posto, che prendono l'iniziativa e fanno di testa loro.
E si giustificava pure!!
Il disprezzo e la rabbia nei miei occhi crescevano sempre di più.
Voleva farmi alterare più di quanto già non fossi?
"Lasciando il tuo posto di lavoro senza la mia autorizzazione?" tuonai, tentatissima dal colpirlo ancora, tanto che la mano era ancora lì carica, sotto i suoi occhi.
"Ti ho cercato e non c'eri, questo per me è inconcepibile!" fissandolo negli occhi con un'espressione gelida "Un mio servo deve sempre essere al suo posto quando lo cerco, e non serve che stia qui a dirti perchè!".
Perchè se c'è una cosa che detesto è restare insoddisfatta...
Lo fissavo negli occhi, crudele e implacabile.
"Se la cosa non ti sta bene, vattene ora, che io un altro che prende il tuo posto lo trovo in cinque minuti!" secca, sprezzante.
Poi mi voltai verso Aegos.
"Vale anche per te, ti salvi solo perchè eri con mia sorella..." squadrandolo da capo e piedi.
Poi tornai a guardare Icarius e i suoi occhioni blu che risaltavano ancora di più sulle gote arrossate.
Guisgard
26-04-2018, 18.38.33
“Una donna sposata” disse il cavaliere ad Altea con una punta di ironia “che ripensa ad un bel ragazzo incontrato...” rise beffardo “... fortuna che ho scelto di non aver moglie... non ho mai incontrato e mai incontrerò una donna di sentimenti sinceri...” gettando via ciò che restava del frutto che aveva mangiato.
“Dunque” disse Ivan a Gwen “credi sia lui il responsabile anche della morte di Isabel?” Stupito. “E come? Non è ancora entrato in questo palazzo. Isabel era in cucina, lui nella sua carrozza nella stalla là fuori.”
Lady Gwen
26-04-2018, 18.42.29
"Non so come, ma ci sono troppe coincidenze. Sono certa che sia lui la causa" insistetti risoluta.
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Altea
26-04-2018, 18.45.35
Guardai il cavaliere tristemente.."Pure io vorrei essere libera come voi, mi hanno obbligato a sposare quell' uomo e non lo amo, sono fuggita e non tornerò più, il ragazzo disse dovevo denunciarlo ma ho sentito strane cose dai soldati del Maresciallo e trovai rifugio qui, mi inseguivano....e ho visto quel fantasma, appare di notte...io lo voglio rivedere, prendetemi folle. Non è normale essere attirata da un ragazzo, avere la voglia di amare..anche se.." serrai i pugni lasciando cadere lì la frase...se avessi parlato della mia doppia identità mi avrebbe creduto una pazza.
Guisgard
26-04-2018, 18.50.52
“Ma...” disse Icarius fissando Lys e con ancora il viso arrossato dagli schiaffi “... un giardiniere vi serviva all'alba, madama?” Forse un po' innervosito da quegli schiaffi. “Voi... voi dormivate beata, mentre quella povera dama si era persa... che danno vi ha recato che l'abbia riportata a casa sua?” Cercando di giustificare ciò che lui credeva essere stata un'azione dovuta ad una bella dama.
Aegos scoppiò a ridere.
“Fate acqua, madama!” Divertito lo stalliere. “Decisamente!” Con tono spassoso. “Il nostro giardiniere non ha saputo dire di no a quella dama smarrita!”
“Allora decidi cosa fare, Gwen.” Disse Ivan. “Lo sai... io sono sempre dalla tua parte.” Annuendo e fissandola.
In effetti lui le era sempre stato fedele in tutto, da sempre.
“Bene...” disse il cavaliere ad Altea “... amare è lecito e permesso a tutti, ci mancherebbe... vostro marito da come dite è un grosso idiota e ci siamo... ma ditemi... vi siete invaghita di quel giovane così, senza alcun motivo? Vi ha corteggiata? Vi ha lusingata? Vi ha sedotta? Ha almeno detto di amarvi? Ha mostrato interesse? O come l'Angelica de L'Orlando Fuorioso che si invaghì dell'imbelle Medoro, vi piace quel tipo senza movente alcuno?” Sarcastico. "Vi darò un consiglio... siete in debito con la Sorte,. visto vi ha dato un matrimonio infelice, dunque scegliete bene chi amare se volete essere felice."
Lady Gwen
26-04-2018, 18.59.29
Annuii piano poggiandogli affettuosamente una mano sul braccio.
"Lo so... Beh, teniamolo d'occhio. Possiamo invitarlo a state dentro cosa invece che fuori, così potremo controllarlo meglio... Non ho altre idee..." sospirando.
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Altea
26-04-2018, 19.00.05
Lo guardai stranita ma poi risi finendo la mela e poggiando il torsolo delicatamente sulla terra.
"Direi forse sono come Angelica...no, non ha proferito parole di amore, anzi mi ha reguardito per bene per aver preso una rosa dal suo giardino. E come pegno gli ho donato il mio fazzoletto e una rosa selvatica...non vi è un motivo..appunto. Sembrava proprio un ragazzo pulito e sincero...no, lui non mi penserà nemmeno statene sicuro..la Sorte..vorrei davvero mi aiutasse, quel ragazzo mi sembrava ... come dire..nulla, stavo bene assieme a lui e basta" e guardai quel tipo un po' strafottente a dire il vero, troppo sicuro di sé "E poi l' ho visto per poche ore...quindi" aggiunsi sorridendo.
Guisgard
26-04-2018, 19.09.42
“Appunto.” Disse il cavaliere ad Altea. “Allora fatevi furba e cercate qualcuno di veramente in gamba che possa aiutarvi e non il primo venuto.” Sorridendo beffardo, per poi sgranchirsi dopo aver mangiato.
“Si, buona idea.” Disse annuendo Ivan a Gwen. “E' quasi il tramonto... appena buio uscirò ad invitarlo qui in casa...”
Altea
26-04-2018, 19.14.42
"Guardate io non mi concedo facilmente al primo che capita" e lo vidi sgranchirsi e mi alzai guardandolo.."Meglio non amare che amare uno sbagliato..nemmeno io ho mai amato, sono fredda...fredda, perciò mi meraviglio quel ragazzo abbia aperto un piccolo varco in me".
Guardai il giardino.."E' in ottime condizioni il giardino, faccio un giro di perlustrazione...signor X" sorridendo e guardavo attentamente, forse vi erano lapidi o effigi che riportassero qualcosa...ma guarda quel tipo e tornai seria..e poi Altea non è da te aprirti con gli sconosciuti.
http://rumors.it/wp-content/uploads/2014/02/lea.jpg
Lady Gwen
26-04-2018, 19.16.31
Annuii.
"Bene, perfetto. Grazie, Ivan" guardandolo.
Speravo che avere il barone in casa non complicasse le cose, era rischioso, ma dovevamo tentare.
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No, adesso era troppo.
Decisamente troppo.
Assolutamente troppo.
Mi avvicinai a lui, sempre più furiosa, con gli occhi sempre più infuocati, minacciosi.
"Non devo giustificarmi con te sul perchè io abbia bisogno di te ad ogni ora del giorno e della notte... Ma per tua informazione io non stavo dormendo beata, hai dimenticato che mia sorella ci ha interrotti perchè mi avevano chiamato urgentemente?" con gli occhi nei suoi, questo ragazzino davvero aveva cancellato l'informazione fondamentale che stavo per portarmelo a letto giusto poche ore prima (almeno, pensavo fossero poche ore!).
"Beh, ero appena tornata, e come avevo avuto bisogno di te durante la notte, così mi servivi all'alba.." con uno sguardo enigmatico.
Poi lo squadrai da capo a piedi, con disprezzo.
"Dai miei servi mi aspetto devozione, devi essere dove posso trovarti, di un servo che non è lì per soddisfare ogni mia richiesta non so che farmene!" alzando le spalle.
Così magari ti è più chiaro, ragazzino?
Poi Aegos che rideva.
Oh che nervoso!
"Il nostro giardiniere può tranquillamente trovarsi un altro lavoro!" alzando le spalle, congedendoli con un cenno infastidito della mano "Ho sprecato fin troppo tempo per lui, troverò qualcuno che questo lavoro lo voglia veramente!" sprezzante.
Guisgard
26-04-2018, 23.51.58
Il cavaliere rise.
Intanto Altea cominciò a perlustrare il giardino che in molte parti era incolto.
E proprio fra l'erba alta vide qualcosa.
Una sorta di busto in granito, conservato abbastanza bene, come se qualcuno, nonostante il palazzo fosse abbandonato e decadente, lo lucidasse regolarmente.
Ivan annuì a Gwen.
“Ora vado a preparare gli attrezzi per scavare una fossa per la povera Isabel...” disse.
Intanto Elv e Tatiana avevano avvolto il cadavere della povera ragazza in un telo.
Nikolaj invece era tornato a suonare il suo violino come se nulla fosse.
Nel frattempo era giunto il tramonto e la sera si avvicinava inquieta ed impaziente.
Altea
26-04-2018, 23.54.53
Udii il cavaliere ridere e mi voltai lanciandogli una occhiata eloquente...aveva un pessimo carattere ma in fondo non era una cattiva persona, almeno.
Guardai attentamente e tra l' erba vidi un busto ben tenuto, anzi sembrava quasi qualcuno tenesse a cura quel busto per mantenere vivo il ricordo di quella persona...mi sporsi a guardare e leggere se vi era scritto qualcosa.
Lady Gwen
27-04-2018, 00.01.04
Annuii un po' tristemente.
Non sarebbe stato bello da fare, ma così era.
Elv e Tatiana avevano avvolto il cadavere in un telo e mai come ora mi aveva dato fastidio sentir suonare il violino di Nikolaj.
Mi urtava terribilmente il pensiero di come si era comportato.
Ma la sera arrivò presto e il momento era arrivato.
"Credo tu debba parlare col barone" ad Ivan.
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Guisgard
27-04-2018, 00.04.01
Icarius chinò il capo.
“Non pensavo di fare nulla di male, madama...” disse, come se non sapesse dire altro.
Il suo tono era mortificato, dimesso, abbattuto, confuso.
“Perdonatemi...” a Lys “... ho bisogno di lavorare e non posso permettermi di perdere questo lavoro...” umiliato.
Altea guardò quel busto.
Era in granito ed in buono stato.
Sembrava rappresentare l'elmo di un guerriero con fattezze feline, quasi mostruose, come se volesse spaventare chiunque lo guardasse.
Non recava alcuna scritta.
https://www.loopaza.com/media/catalog/product/cache/1/image/1800x/040ec09b1e35df139433887a97daa66f/4/5/4571116966369_08.jpg
Altea
27-04-2018, 00.13.08
Quando osservai il busto mi accorsi sia della bellezza e delle fattezze spaventose, sembrava un elmo...ma che mai era questo.
Poi ricordai dall' antiquario si parlava di un cavaliere che spaventava le persone, no anzi aveva spaventato i soldati del Maresciallo e uno lo aveva visto.
"Guardate milord...cosa ho trovato..che pensate?" pensierosa.
Guisgard
27-04-2018, 00.22.34
Ivan potè uscire, essendo arrivata la sera.
In casa Elv, Tatiana e Marko pulirono le tracce dell'omocidio di Isabel.
Poco dopo rientrò Ivan.
"Il barone" disse a Gwen "non intende recare fastidio e chiede il permesso di riposare nella sua carrozza. Non vuole infastidire, nè causare problemi in casa. Sono state queste le sue parole, Gwen."
Il cavaliere raggiunse Altea e guardò il busto.
"Interessante..." disse "... cosa credete sia? Un mostro? Magari un demone? O forse è il fantasma di cui parlavate?" Quesi sarcastico.
Altea
27-04-2018, 00.25.23
"Siete sbruffone a volte sapete...non vi stupite di questa...non saprei definirlo..è un elmo forse, e guardate è tenuto bene, lucidato, quindi qualcuno lo conserva bene, non lo pensate?" incrociando le braccia e guardandolo...si era molto sbruffone.
Lady Gwen
27-04-2018, 00.27.13
Ivan andò a parlare col barone, ma la risposta non mi piacque affatto.
"Ah così dice?" dissi "Bene, vediamo se riesco a convincerlo io allora" mentre parlavo iniziavo già ad incamminarmi risoluta per andare a parlare al barone.
Peccato che i fastidi li avesse già causati anche senza stare in casa, quindi poco importava.
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Guisgard
27-04-2018, 00.30.03
“Si vede che qualcuno ama i mostri.” Disse con un ghigno il cavaliere ad Altea. “Magari se vi piace potete prenderlo per voi.” Divertito. “Ammesso riusciate a spostarlo.” Quasi sarcastico.
Gwen uscì fuori, diretta verso la stalla, dove davanti era ferma la carrozza del barone.
Lì però c'era solo il cocchiere immerso nel suo abito scuro e protetto dal suo capello ampio di taglio straniero.
Altea
27-04-2018, 00.31.59
"E' una prova?" lo guardai "Avevo una spada...particolare e me l' hanno presa gli uomini di mio marito, ora sono indifesa".
Guardai la testa e mi abbassai e prendendo tutta la mia forza feci leva per alzare quello strano oggetto.
Lady Gwen
27-04-2018, 00.32.10
Quando arrivai non c'era.
Come sempre.
Sbuffando, mi incamminai verso il parco e nel tragitto cercai di calmarmi un poco, perché non volevo far sembrare di essere arrabbiata, anzi praticamente furiosa.
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Guisgard
27-04-2018, 00.40.20
Altea provò a spostarlo, ma era troppo pesante quel busto.
“Lasciatelo perdere...” disse il cavaliere “... credo sia lì da secoli...”
Intanto il Sole era tramontato ed il cavaliere accese un fuoco per allontanare il freddo della notte.
“Dunque passerete la notte qui?” Chiese alla dama.
Gwen passeggiò nel giardino, quando ad un tratto avvertì una presenza.
“Buonasera, signora...” disse con tono basso qualcuno alle sue spalle.
Era il barone che con un cortese gesto le porgeva il suo saluto.
“Posso ringraziarvi per l'ospitalità?” Fissandola. “E chiedere perdono per aver turbato la pace della sua casa?”
Altea
27-04-2018, 00.44.41
"Si" annuii "Non ho altro posto dove andare" lasciando il busto o elmo, non era lì da secoli perché era perfetto.
"Mi aspetterete? Io vado più avanti, devo vedere se trovo quel ragazzo, perché voglio sapere cosa è accaduto dopo mi hanno incarcerato".
Uscii e mi incamminai trotterellando verso quel Palazzo, scesi e sbirciai alzando la testa davanti al portone..."Icarius" dissi.
Sarebbe venuto...forse lui sapeva qualcosa del monaco o dove era andato poi mio marito o che successe. Mi mancava un tassello importante.
Lady Gwen
27-04-2018, 00.44.43
Mi voltai sentendo una voce.
"Buonasera" risposi, con tono incolore.
Oh, tu non immagini neanche come hai turbato la quiete della mia casa...
"Nessun perdono. Solo dalle mie parti è scortese rifiutare l'ospitalità..." dissi solo, mantenendo quel tono.
Speravo che facendo leva su questo si sarebbe convinto.
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Lo guardo negli occhi, intensamente, portando la mano sotto il suo mento, alzandolo e costringendolo a guardarmi.
"Ora l'hai capito?" con uno sguardo enigmatico "L'hai capito che devi fare il bravo?" con un tono che è un sussurro.
"O devo credere di aver avuto le traveggole ieri notte quando eri tutto eccitato davanti al mio letto?" sussurrandogli all'orecchio "Vuoi davvero il lavoro solo per il giardino? È questo che vuoi?" con le labbra che gli sfioravano l'orecchio.
"Peccato, ragazzo, potevi avere molto di più, potevi avere tutto..." fissandolo negli occhi.
"L'hai già dimenticato?" accarezzandogli il petto "Bada che potrei offendermi!".
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
"Se vuoi restare..." con voce calda e sensuale "Dovrai farti perdonare... eccome, se dovrai farti perdonare..." fissandolo tutto.
Poi qualcuno bussò al portone e chiese di Icarius.
Questa poi!
Andai alla porta, e vidi una dama in attesa.
"Cosa desiderate, signora?" guardandola stranita.
Altea
27-04-2018, 01.08.14
Ero nell' altro ciglio della strada e si affacciò una donna...che modi scurrili e la guardai...oh...Icarius lavorava in un bordello, guardando la donna vestita in quel modo e che gracchiava.
Ma rimasi impassibile e risposi...sempre dall' altro ciglio della strada.."I miei saluti milady, vorrei parlare con un ragazzo si chiama Icarius, stamattina mi ha portata a casa e ha visto dei fatti poco belli, volevo scusarmi con lui e fargli alcune domande visto è stato testimone presumo di ciò che era accaduto dopo" guardandola con aria di superiorità...forse aveva clienti e l' avevo disturbata per essere tanto nervosa e visti gli abiti succinti.
Guisgard
27-04-2018, 01.09.56
“Allora vi chiedo perdono.” Dise il barone a Gwen. “Se è così, sarò lieto ed onorato di entrare in casa vostra.” Facendole segno di condurlo dentro.
Guisgard
27-04-2018, 01.16.16
Icarius sentì la voce di Altea e si avvicinò al portone aperto.
"Non preoccupatevi, milady..." disse alla dama "... non ho avuto altri problemi a parte quel colpo sul viso per fortuna... sono lieto voi stiate bene." Con un sorriso educato, per poi guardare Lys. "E' lei la dama di cui vi parlavo, madama." Timido.
Lady Gwen
27-04-2018, 01.16.26
Bene.
Ottimo.
Speravo solo di non dovermene pentire.
"Prego..." dissi, indicandogli di seguirmi.
E lo condussi dentro casa dagli altri.
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Altea
27-04-2018, 01.20.18
Ad un tratto vidi Icarius e mi avvicinai a lui sorridendo, un momento bello in quella oscurità della mia vita e guardai il suo viso.."No mi spiace per questo pugno...ho fatto il possibile, non sto bene, sono fuggita e ora non ho casa e soldi...sono messa male." guardai la dama e poi Icarius "Non posso parlarvi un attimo sola? Vi dovrei chiedere delle cose personali" guardando il ragazzo e sorridendo alla sua timidezza.
"Ora non ho il mio fazzoletto per curare le vostre ferite sul volto ma lo avete voi".
Icarius arrivò tutto timido e rispose alla donna.
Ma io gli avevo dato il permesso di farlo?
Non mi sembrava, non mi sembrava proprio.
"Oh, questa è la dama di stamattina..." con un sorriso enigmatico
Se c'è una cosa che non sopporto è chi osa toccare quello che è mio.
E più mio di un servo, non so proprio che cosa possa esserci.
"Bene, ora l'avete visto, sta bene... non serve che vi disturbiate oltre!" secca.
Poi quello chiese di parlarle da sola, per poco non mi scoppiò da ridere.
"Direi che vi siete approfittata del mio servo anche fin troppo, milady, usate spesso appropriarvi di ciò che non vi appartiene?" fissandola negli occhi.
"Andiamo Icarius.." scuotendo la testa.
Ma guarda un po' che sfacciataggine, venire a casa mia e pretendere di conferire con il mio giardiniere!
Altea
27-04-2018, 01.30.03
A quelle parole le risposi a tono..."Sono una ragazza per bene...mi scusi se l' ho disturbata...non mi sembra strano parlare con una persona, e non ho toccato nessuno...non osate o vi prendo a ceffoni...non sono come voi, da come vi vestite e comportate si capisce questo sia un bordello...mi auguro di alto lignaggio" poi guardai Icarius.."Avevi detto avevi due padrone, non una fidanzata gelosa...io sono nella villa abbandonata di cui ti ho parlato, non mi abbasso a parlare con donnette scurrili del genere" e presi Cruz e sorridendo soddisfatta camminai lentamente per la strada.
Guisgard
27-04-2018, 01.33.31
Il barone seguì Gwen ed entrarono in casa.
Gli altri lo salutarono e lui rispose con gentilezza.
“Il vostro cocchiere” disse Ivan “non entra in casa, signore?”
“No, lui ama dormire in carrozza.” Rispose il nobile.
“Venite, vi mostrerò la vostra camera.” Tatiana.
Lui mostrò un inchino e seguì Tatiana di sopra.
Guisgard
27-04-2018, 01.36.37
Altea con Cruz andò via, tornando ad immergersi lentamente nel bosco ormai buio.
Le ombre regnavano ovunque ed in lontananza si udivano dei lupi ululare.
Il palazzo diroccato non era lontano, ma ora immerso nelle tenebre sembrava confondersi con la notte e suscitare il lamento degli spiriti maledetti.
Lady Gwen
27-04-2018, 01.37.38
Salutò gli altri e fui sollevata nel sentire che il cocchiere rimaneva lì buono buono dov'era.
Poi andò con Tatiana ad occupare la sua camera.
"Speriamo sia la cosa giusta da fare..." ancora dubbiosa.
Fosse stato per me, sarei sparita nel momento esatto in cui avevo parlato ad Ivan, ma lui mi aveva fatto cambiare idea e non era stato molto ciò che la mia mente aveva partorito.
Speravo di contenerlo in questo modo, poiché sarebbe stato troppo evidente se avesse ucciso ancora stando in casa.
Oppure avremmo avuto le nostre conferme.
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Altea
27-04-2018, 01.39.55
Il bosco diventò misterioso...ma che razza di cafona....e Icarius è un inetto a suo servizio.
Vidi il castello, i lupi ululavano ma non me ne curavo, mi facevano più paura gli uomini e gli spiriti...mia nonna diceva si doveva aver paura delle persone che dei morti, le persone potevano farti del male gli spiriti no.
Era tutto vero e io lo sapevo, e non temevo i fantasmi neppure della notte, visto in me viveva la Dama Nera.
https://i.pinimg.com/originals/0d/a7/d3/0da7d380a91267d481f0e38d6920602c.jpg
La guardai ridendo piano, ma chi si credeva di essere quella?
Veniva qui, in casa mia, a rubare il mio servo, e aveva anche da dire?
Ma poi sproloquiò qualcosa e se ne andò.
Non mi curai delle sue parole, non mi ero mai curata del giudizio della gente, non avrei iniziato in quel momento.
"Bella compagnia che ti sei trovato, Icarius..." voltandomi a guardarlo "Una che si permette di dare della prostituta alla tua padrona!" fissandolo negli occhi.
"Davvero tu hai rischiato tutto per essere carino con lei?" scuotendo la testa e avvicinandomi a lui "Ne valeva la pena?" inclinando la testa verso destra e guardandolo negli occhi.
"Scambieresti la tua padrona per quella... cosa?" ero sempre più vicina, sempre di più, potevo sentire il respiro sul mio viso, e lui il calore del mio corpo attaccato a lui.
"O forse, come dicevo prima, ieri notte ho visto male?" scendendo con lo sguardo ad osservare quella virilità che era così prorompente nella sua nudità, mentre ora sembrava totalmente assente.
Guisgard
27-04-2018, 01.55.48
Elv si avvicinò a Gwen.
“Dai, stai tranquilla...” disse dolcemente massaggiandole il collo “... non sei sola... ci sono io... finirà presto e saremo solo noi... io e te... per sempre...” si avvicinò al suo orecchio “... ti amo...” sussurrò.
Altea infine arrivò al palazzo diroccato.
Era ancora acceso il fuoco preparato dal cavaliere, anche se lui sembrava essere andato via.
Alla luce delle fiamme le vecchie murature sembravano quasi animarsi, con immagini spettrali pronte a giungere nel nostro mondo.
Altea
27-04-2018, 02.00.40
Arrivai al Palazzo diroccato, il fuoco ardeva, in me pure ardeva un Fuoco misterioso e nuovo...dopo aver toccato quella testa o elmo mi sentivo più forte.
Ma il cavaliere era sparito, le fiamme creavano strani giochi di luce, era come se da esse uscissero mille anime o mille lamenti, poi presi un legno e lo accesi e andai a vedere l' elmo da quelle sembianze strane.
Guisgard
27-04-2018, 02.02.46
La vicinanza di Lys rese Icarius nervoso, agitato, facendolo arrossire per la timidezza.
La guardava e quasi sentiva ancora i sonori ceffoni della sua signora.
“Perdonatemi, madama...” disse con tono dimesso.
Altea con una torcia si avvicinò di nuovo a quell'elmo.
Ora con la luce del fuoco sembrava ancora più magico.
“Era mio...” disse ad un tratto una voce spettrale dal camminamento merlato “... un tempo mi apparteneva... come questo luogo...”
Lady Gwen
27-04-2018, 02.05.39
Arrivò Elv ed iniziò a massaggiarmi il collo.
Ecco, sì, perfetto...
Sorrisi, soprattutto al suo sussurrò.
Pareva strano, ma... Nemmeno in mille anni avevo mai detto a qualcuno che lo amavo.
Forse era arrivato il momento.
"Ti amo anche io..." poggiando la mia fronte sulla sua.
Ecco, lo avevo detto.
Sentivo un'emozione incomparabile dentro, una sensazione strana e bellissima allo stesso tempo.
"Ora però devi davvero riposare, sono praticamente due giorni che non dirmi. Niente massaggi, niente rilassamento. Fila a dormire" gli ordinai, con tono sì apprensivo, ma anche irremovibile.
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Altea
27-04-2018, 02.07.47
L' elmo brillava di una luce strana e magica.
Poi udii una voce e mi guardai attorno e vidi una figura sul camminamento merlato, la sua voce era spettrale...era lui..lo spettro?
"Milord...siete la figura di ieri notte? Davvero era vostro...mi avevate promesso di narrarmi la vostra storia...vi raggiungo".
Entrai guidata da un passo sicuro..vai Altea, mia cara...vendica il mio amore...vendicaci..non avere paura.
Salii la solita scala a chiocciola scricchiolante e dissi sottovoce.."Milord...sono qui..sono Altea e perdonate se sono qui...ma grazie per avermi dato ospitalità" guardandomi attorno.
Guisgard
27-04-2018, 02.12.48
Altea si avvicinò al luogo in cui c'era la figura spettrale, ma vi restò comunque distante alcuni passi a causa di un crollo della muratura.
“Si, sono io...” disse “... non pensavo di rivedervi... come mai siete qui? Non temete di impazzire? O magari di perdere l'anima?”
“Si, ma tu vieni con me, così io dormirò e tu potrai rilassarti e smettere di pensare...” disse Elv, per poi prendere la mano di Gwen e senza attendere risposta la condusse nella stanza di lei.
Gli alzai nuovamente la testa, costringendolo a guardarmi negli occhi.
"Il perdono devi guadagnartelo, la devozione dimostrarla..." fissandolo intensamente "Se ti faccio una domanda, devi rispondere... se ti dò un ordine, devi obbedire.." mi avvicinai ancora di un passo.
"Chiaro, icarius?" sussurrai, fissandolo negli occhi, quasi torreggiando su di lui.
Allora la mano che alzava lievemente il suo mento per poterlo guardare negli occhi scese leggermente diventando una presa al collo, forte.
Allora lo attirai a me, sempre fissandolo negli occhi.
E lo baciai, lo baciai intensamente, con lussuria, voluttà, desiderio.
Forse il ragazzo aveva dimenticato com'era stato tra noi, gli avrei rinfrescato la memoria.
Altea
27-04-2018, 02.16.21
Non riuscivo ad avvicinarmi visto le condizioni del luogo e alle sue parole sorrisi.."Ho sentito un contadino dire che chi vi vede perde il senno...io convivo fin da bambina tra due parti di me...io e lo spirito della Rosa Nera, e del suo amante...io non posso aver paura degli spiriti" poi mi feci seria "Sono qui perché non ho un posto dove andare" e gli narrai tutta la storia accaduta al mattino e la mia fuga..."La mia vita è stata già maledetta dal mio primo vagito" dissi osservandolo da lontano.
Lady Gwen
27-04-2018, 02.21.14
"Ma..." non ebbi il tempo di finire la frase che lui mi aveva già preso per mano e portata in camera.
Mia.
"Ah ecco, scegli spontaneamente di dormire in camera mia, adesso. Al mio paese si chiama appropriazione indebita..." con sarcastica ironia.
Poi mi sedetti su una poltrona accanto al letto.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180426/8896273590c068e0efca47fc8ae98a80.jpg
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Guisgard
27-04-2018, 02.24.39
“Si, quel Frate è stato una fortuna...” disse con tono enigmatico lui, quasi sapesse cose precise su quel religioso “... allora se non avete dove andare qui sarete benvenuta... qui riposano le anime infelici, solitarie, odiate dai loro simili... qui nessuno vi caccerà...” ad Altea.
“Esatto.” Disse divertito elv, per poi stendersi e guardare Gwen seduta accanto a lui. “Sai, pensavo... ho perso la memoria e magari mi chiedevo chi fossi davvero prima... forse un artista? Potrebbe essere? O altro, chissà...” pensieroso.
Lady Gwen
27-04-2018, 02.27.55
Rimasi ad ascoltarlo, accavallando le gambe.
"È importante, proprio nel momento in cui stai per abbandonare questa vita per un'altra?" il suo passato non aveva più importanza, era stato cancellato con un colpo di spugna e ora il suo futuro mi apparteneva, era tutto, non c'era altro da aggiungere.
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Altea
27-04-2018, 02.29.15
"Il Frate...già..è un mistero.." ma dalle sue parole notai un certo tono enigmatico.."Grazie per la ospitalità..si, non sono desiderata da nessuno..pensavo di avere trovato un amico e forse un ragazzo che mi aveva aperto il cuore per sfuggire alla mia maledizione, ma mi sono sbagliata...parlatemi di voi...ah, grazie per il bel vestito azzurro" ridendo e la mia risata risuonò in quel luogo donandogli un chè di misterioso, quasi una rosa rossa che spuntava da un rudere.
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Guisgard
27-04-2018, 02.38.45
Quel bacio fu improvviso, lascivo, quasi violento.
Brusca e forte fu la presa di Lys al collo di Icarius, bloccandolo e rendendolo inerme.
Tutto ciò lo eccitò e lo imbambolò.
Era incapace di muoversi, fatta eccezione per la bocca che spalancò ed accolse le labbra della padrona, con tutta la sua lingua calda ed umida.
Elv sorrise.
“Si, hai ragione...” disse annuendo a Gwen “... dai, meglio se riposo un po'...” facendole l'occhiolino.
Poco dopo era già addormentato davanti alla bella vampira.
“Chi non vi ama non vi apprezza e non è degno di voi...” disse la figura spettrale ad Altea “... meritate molto di più dell'indifferenza dei vostri simili... forse, se fossi ancora di questo mondo saprei conquistare il vostro cuore... ma per me c'è solo solitudine... la mia storia? E' maledetta come me...” con un eco sinistro.
Altea
27-04-2018, 02.40.33
"Io sono già tormentata da uno spirito...solo un uomo vero e reale potrà spezzare la mia maledizione...parlatemi di voi, non abbiate paura".
Guisgard
27-04-2018, 02.44.14
“Spero per voi che lo troverete quell'uomo...” disse fissando Altea con occhi enigmatici simili allo scintillio delle stelle notturne “... sono maledetto... al mio spirito è negata la pace della morte ed il conforto dell'Eternità... vago tra queste murature che sono le mie prigioni ed il mio Inferno... meglio mille volte essere un umile servo fra i vivi, che un re della notte come io sono tra i morti... e resterò tale per una maledizione...”
Quel bacio caldo, intenso, e nello stesso tempo forte, deciso
Quel bacio fatto di rabbia e passione.
Quel bacio violento, sensuale, assoluto.
Un bacio che ti toglie il fiato.
Un bacio che ti fa vacillare.
Un bacio fatto di lussuria, gemiti e sospiri.
Lo stringevo e lo baciavo con impeto, passione, desiderio.
Poi lo staccai bruscamente da me, guardandolo negli occhi.
"Adesso hai capito?" con la voce ancora rotta da quel bacio così intenso "Hai capito che non ti cercavo stamattina per potare la siepe?" leccandogli le labbra.
Lady Gwen
27-04-2018, 02.48.43
Sorrisi e dopo un po' si addormentò.
Allora di soppiatto mi avvicinai al letto e mi stesi accanto, restando a guardarlo dormire, incantata dalla sua meravigliosa bellezza.
Non vedevo l'ora di scoprire come la vita eterna avrebbe fatto sbocciare ancora di più la sua perfezione.
Così terrena e umana, ma anche così stupenda e assoluta.
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Guisgard
27-04-2018, 02.53.54
“Co... come...” disse Icarius ancora intontito da quel bacio lascivo di Lys “... come sarebbe a dire... madama?” Rosso in viso e deglutendo.
Elv si addormentò e Gwen si stese accanto a lui per guardarlo meglio.
Tutto sembrava calmo finalmente.
Il palazzo era immerso nella notte e nei suoi silenzi.
Ad un tratto però Gwen udì qualcosa.
Un latrato innaturale giungere dal giardino.
Come se un grosso animale fosse entrato da fuori.
Lady Gwen
27-04-2018, 03.01.10
Mi piaceva la quiete che si respirava ora.
Improvvisamente tutto sembrava più tranquillo, più calmo e mi godevo quella tranquillita stando sdraiata accanto a lui guardandolo dormire.
Ad un tratto sentii un latrato di un animale e mi affacciai vedendo di cosa si trattasse.
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Guisgard
27-04-2018, 03.11.15
Gwen corse ad affacciarsi.
Il giardino era buio, silenzioso, spettrale.
Ad un tratto la vampira vide qualcosa.
Come un'ombra veloce che si mosse leggera fra le siepi.
Una grossa ombra, simile ad un grosso animale.
Dev'essere stata Clio.
Sì, dev'essere stata lei, gli ha cancellato la memoria e questo si è rincitrullito in una notte.
Sospirai, sempre più delusa.
"Forse l'hai dimenticato ma ieri notte eri nudo nel mio letto..." guardandolo negli occhi "E io volevo finire quello che avevo iniziato!".
Scossi la testa, guardandolo negli occhi.
"Eri così bello, così eccitante, mi facevi perdere la testa con quegli occhi vergognosi e teneri, con quell'espressione da cucciolo ferito..." le mie mani percorrevano tutto il suo petto, scendendo poi a cercare il suo membro che era così prorompente la notte prima, ma ora?
"Perché l'hai dimenticato, piccolo?" parlando con voce sensuale, ammaliante.
"Hai dimenticato anche il mio corpo?" prendendogli la mano e portandomela sul seno "E quello di mia sorella? Oh, scommetto che hai visto anche il suo..." sempre con lo stesso tono.
"Possibile che in poche ore si possa cambiare tanto?" scrutandolo tutto con aria lasciva.
"È un vero peccato, avevo davvero voglia di prendermi l'Icarius di ieri..." con aria enigmatica "Di farlo impazzire di piacere, di fargli perdere il senno... sì, un vero peccato..." sussurrai, con voce calda e sensuale.
Dacey Starklan
27-04-2018, 03.37.47
Il viaggio in carrozza era apparso eterno, la pioggia della notte precedente aveva creato diverse buche nel terreno ed era stato tutto un sobbalzare dopo l’altro.
Tornavo nella mia città natale dopo diverso tempo, avendola lasciata ufficialmente per andare a trovare una lontana zia.
La verità era che la mia famiglia aveva deciso di allontanarmi, preoccupata per il mio stato di salute.
Faticavo infatti a dormire per più di un paio d’ore di fila, sovente mi svegliavo nel cuore della notte con un senso di oppressione al petto, qualche volte le lacrime agli occhi e, cosa assai più preoccupante, mi pareva di udire bisbigli e vedere figure ombroso che svanivano al mio battito di ciglia.
Durante la mia assenza la città aveva subito scompiglio, per mano del mio stesso fratello che ora si ritrovava al potere. Non mi ero sorpresa nell’apprendere tale nuova, fin troppo consapevole delle aspirazioni che da sempre aveva avuto.
Sognava infatti di rendere la nostra famiglia la più potente.
Il potere sapeva renderlo schiavo e inutili erano stati i miei diversi tentativi di avvertilo di tale prospettiva.
Ora aveva il potere eppure, una volta raggiunta la nostra bella dimora, dopo aver lasciato la carrozza ed avere percorso i diversi corridoi, dinanzi a me non vi fu l’immagine di un uomo felice, che finalmente aveva raggiunto un arduo obiettivo.
Mio fratello appariva provato, stanco, teso ma quando tentai di indagare in merito, mi liquidò rapidamente, essendo in compagnia di altri uomini.
Per quanto potesse volermi bene, infatti, continuava a dire che il mio problema di nervi, così chiamava tutte le strane cose che sentivo, mi metteva in una condizione di inferiorità rispetto a lui che, dunque, aveva il dovere di tenermi nascoste le sue occupazioni e preoccupazioni.
Benché fossi adulta finiva per trattarmi ancora come la stesa bambina a cui deturpava le bambole.
Così andai nelle mie stanze dove trovai i miei bagagli già riposti al giusto ordine e una vasca di legno per farmi il bagno.
Non vedevo l’ora di togliermi la terra e la polvere di dosso.
Fu dunque solo a cena, ben vestita con soffici stoffe piene di decori, alcuni gioielli di famiglia, gli occhi contornati da linee nere che donavano loro un aspetto felino e i capelli scuri raccolti in un alto chignon adorando da fiori, che potei finalmente ritrovare mio fratello, il Maresciallo, in totale solitudine e tranquillità.
Seduti alle due estremità del tavolo, tentai nuovamente di interrogarlo, contando sul favore del vino che , generoso, riempiva sempre il calice di mio fratello.
“ Sono andata via che vi era un governo ed ora ci sei tu:
Non puoi negarmi il racconto di come è avvenuto!”
Esordii con l’entusiasmo di chi vuole sapere le novità, di chi è stato via da troppo tempo e ha bisogno di recupero il tempo perduto.
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Altea
27-04-2018, 11.56.41
"Dubito troverò un uomo che mi ami, anzi poveretti.. Chi si avvicina fa sempre una brutta fine." sospirando e vedendo nei suoi occhi uno scintillio di stelle.
Ascoltai con attenzione le sue parole e i miei occhi smeraldini si aprirono.. "Una maledizione? Di che si tratta?" toccando la mia medaglia con il simbolo afragoglinonese.
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Lady Gwen
27-04-2018, 16.12.05
Il giardino era buio, cupo e silenzioso, come il palazzo.
Ma vidi una grossa sagoma che si aggirava veloce fra le siepi.
Eccola.
Era tornata.
Quella maledetta bestia era tornata.
Prima di uscire dalla stanza diedi un piccolo bacio ad Elv e poi scesi giù a cercare Ivan per andare insieme fuori a controllare.
Stavolta dovevo vedere e capire.
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Guisgard
27-04-2018, 17.17.27
“Un tempo sono stato un nobile signore e grande guerriero...” disse la figura spettrale ad Altea “... questo palazzo era la mia dimora e molti uomini erano ai miei ordini... ero l'ultimo Afragolignonese in questa terra... avrei dovuto andar via come gli altri cavalieri, ma invece decisi di restare in questi miei possedimenti... la malvagità però della gente del posto era pronta a colpirmi... il barone col tradimento uccise molti dei miei e confiscò le mie terre... io mi nascosi nei boschi ma venni catturato... senza alcun processo fui poi giustiziato... sul patibolo però gridai vendetta, maledicendo il mio nome fino a quando non avessi ucciso il barone ed i suoi discendenti... è rimasto l'ultimo... l'ultimo discendente del barone... si tratta di lord Misk, signore di Monsperone... fino a quando resterà vivo io non avrò pace...”
Gwen trovò Ivan nel salotto e gli parlò della misteriosa bestia vista in giardino.
Subito lui si alzò ed afferrò una scure ampia e dalla lama seghettata.
I due uscirono.
Fuori era tutto buio ed Ivan aveva con sé una torcia per vincere le tenebre ed i suoi misteri.
“Sembra non ci sia nulla...” disse lui guardandosi intorno.
Icarius si bloccò davanti a Lys ed ai suoi atteggiamenti.
Lei portò la mano si lui sul suo abito, all'altezza del seno, mentre la mano di lei scendeva ad accarezzargli il petto, fino a raggiungere i suoi pantaloni, dove era più eccitato.
“Madama...” disse lui deglutendo e col viso paonazzo “... io... io vi chiedo scusa... non disobbedirò più...” immobile ed imbarazzato davanti a lei.
Dopo essersi lavata e cambiata, Dacey scese nel salone al pianoterra, dove suo fratello la stava attendendo per la cena.
La stanza appariva ampia ed alta, con al centro una lunga tavola rettangolare di solida quercia ben tagliata e lucidata a dovere.
Il camino che con la sua fuliggine col tempo aveva annerito le pareti della sala ora era spento e spettava ad alcune lampade illuminare l'ambiente.
Il Maresciallo era seduto ed attendeva sua sorella.
“Di nuovo bentornata, Dacey.” Disse bevendo. “Ora finalmente posso accogliere come si deve mia sorella. Purtroppo qui al palazzo c'è sempre da fare. Sono tempi complicati per Monsperone... sua signoria il barone è ancora prigioniero... ma tu cosa mi racconti? Il tuo viaggio?”
Lady Gwen
27-04-2018, 17.22.21
Io ed Ivan, e la scure, uscimmo in giardino, illuminando la strada con una torcia.
Sembrava tornato tutto calmo, non sembrava esserci più traccia di quella creatura.
"Continuiamo a cercare, probabilmente si è nascosto da qualche parte, fra alcune siepi..." dissi piano.
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Guisgard
27-04-2018, 17.30.46
Gwen ed Ivan continuarono a cercare, a muoversi lenti e guardinghi fra le siepi del giardino.
Però non sembrava esserci nulla.
“Se era grossa come dici” disse Ivan “non può essersi nascosta al punto da risultare invisibile... potrebbe essere fuggita così com'è entrata?” Fissando Gwen.
Dacey Starklan
27-04-2018, 17.33.44
Lasciai tintinnare le mie dita sottili sul tavolo in legno massiccio, fino a raggiungere la figura di mio fratello, ora non più attorniato dai vari consiglieri.
Gli accordai un rapido abbraccio, più concentrata sui lineamento del suo viso, che si dimostrò stanco proprio come avevo notato appena arrivata.
“ Sono notizie preoccupanti quelle che mi porti...”
Dissi gravemente, sistemando un lembo del mio abito mentre sedevo a tavola.
“ Io invece non posso che rassicurarti. La zia Mildred sta bene, anche se adora passare il suo tempo lamentandosi di ogni più piccola inezia.”
Sospirai al ricordo di quella donna tediosa, con il doppio mento e la voce sgradevole , presso cui avevo forzatamente soggiornato negli ultimi tempi.
“ Dal canto mio, cambiare aria ha davvero aiuto i miei nervi.”
Non esageravo, le notti erano state più calmi, gli incubi meno frequenti, non avevo avvertito forti presenti intorno a me, ne voci o sussurri, tanto che mi ero davvero convinta di essere suggestionabile e sciocca.
Dovevano essere davvero solo i nervi a farmi provare e vedere certe sensazioni inquietanti.
“ Ora sono io che mi preoccupo per te, questa tua nuova posizione... le responsabilità, i rischi... e se i nemici del Barone decidessero di prendersela con te?”
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Lady Gwen
27-04-2018, 17.34.46
Continuammo a girare per il giardino, ma senza risultati.
"Sì, potrebbe, anche se proprio non capisco come potrebbe essere entrata, o tantomeno uscita. I cancelli sono chiusi e sono alti per essere scavalcati da una bestia grossa e pesante. Comunque, mi sa che ora tu abbia ragione, visto che non c'è in giro..."
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Guisgard
27-04-2018, 17.41.31
“Magari.” Disse con un impeto di orgoglio e rabbia il Maresciallo, per poi fissare Dacey. “Che venissero!” Esclamò. “Io non sono un diplomatico ed un politico, ma un soldato! Troverebbero pane per i loro denti!” Addolcì appena lo sguardo. “Sono comunque lieto del tuo arrivo, sorella... star qui ti farà bene... e poi ho sempre avuto grandi ambizioni per te...” mormorò.
“Già...” disse Ivan “... tu torna pure in casa, Gwen... per scrupolo farò io un altro giro... voglio accertarmi che non ci sia davvero... poi controllerò che il portone sia ben chiuso.” Annuendo.
Lady Gwen
27-04-2018, 17.45.29
Ero indecisa se lasciarlo lì da solo o andare.
Stavo per incamminarsi, ma tornai indietro.
"No Ivan, non mi va di lasciarti qui da solo, non me la sento. Non sopporterei un altro dei nostri attaccato. Resto finché non finisci e poi rientriamo."
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Dacey Starklan
27-04-2018, 17.48.01
“ Sarai anche un soldato ma quelli sono uomini potenti...”
Potevo comprendere lo stato d’animo di mio fratello, sebbene mi preoccupasse la sua indole fin troppo guerriera.
Era fiero e audace, sicuro di se e delle sue posizioni ma questo poteva attirare le mire degli oppositori.
“ Ed io sono contenta di essere finalmente tornata a casa.”
Risposi cordiale poco prima di sorseggiare un bicchiere di corposo vino rosso.
“ Ambizioni? Una delle cose che ci eleva dal resto degli animali... ma credevo che tu avessi ambizioni per te stesso, specialmente ora, non per me...
A che mai potrei esserti utile fratello?”
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Guisgard
27-04-2018, 17.52.21
Ivan sorrise a Gwen, grato delle sue premure.
Così i due continuarono il loro giro nel giardino, senza trovare nulla.
Controllarono anche il portone e videro che era ben chiuso.
“Mah, è tutto molto strano...” disse pensieroso lui.
Ad un tratto si udì un grido giungere dall'interno della casa e poi un cupo latrato.
“E' in casa!” Gridò Ivan.
“Il successo di uomo” disse il Maresciallo a Dacey “passa per quello della sua famiglia. Tu come sorella dell'uomo più vicino al barone di Monsperone devi ambire al massimo.” Riempì ancora il suo calice. “Ma per ora questi sogni sono destinati a restare tali...” bevendo amaramente.
Ad un tratto arrivò un soldato.
“Signore...”
“Avanti.” on un cenno della mano il Maresciallo.
“Per voi...” dandogli una lettera.
Il Maresciallo la prese e cominciò a leggerla, per poi cambiare espressione.
Dacey Starklan
27-04-2018, 17.58.25
Ero perfettamente consapevole del significato di quella frase, successo, reputazione, buon nome, ricchezza di uno andava a influenzare la sua intera famiglia, nel bene o nel male.
Per questo ero stata allontanata dalla città, durante un momento politico delicato, per via dei miei strani comportamenti di nervi che avrebbero potuto avere un impatto negativo anche sulla reputazione di mio fratello.
Tuttavia non mi ero mai vista come una pedina nelle mani di lui.
Finora.
Poggiai il bicchiere, indurendo l’espressione del mio viso.
“ Che cosa dovrei fare dunque? Quale sarebbe il tuo piano?”
Provai a non apparire sgarbata nelle domande, sebbene il mio tono fosse chiaramente insistente e teso ma non ebbi risposta , l’attenzione di mio fratello ormai era per una lettera.
Una lettera capace di modificare il suo volto e il suo umore.
Attesi che il servitore uscisse per poter indagare.
“ Chi ti scrive?”
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Lady Gwen
27-04-2018, 17.58.51
Continuammo il giro e ancora non trovammo nulla.
Mi congelai quando sentii le urla e il lattato provenire dalla casa.
"Lo sapevo, dannazione!" esclamai disperata, mentre a velocità della luce ci precipitavamo in casa.
Era ovvio che ci avesse attirati in giardino solo per avere campo libero dentro.
Ma non avrebbe ucciso nessun altro, finché io fossi stata viva.
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Guisgard
27-04-2018, 18.08.55
“Forse il demonio.” Disse il Maresciallo piegando la lettera e guardando poi Dacey. “O magari la fortuna...” finì il suo calice di vino “... devo capire se questa lettera dice il vero...” alzandosi “... pare che sua signoria il barone sia stato liberato... la somma che ho inviato un mese fa sembra sia stata sufficiente... se ciò è vero anche la tua vita sta per cambiare.” Chiamando alcuni servitori. “Fate venire messer Fagianus.” Ordinò il Maresciallo.
Gwen ed Ivan corsero veloci in casa.
Trovarono solo un cupo silenzio.
Poi dalle scale scese Tatiana.
“Era la voce di Markos...” disse spaventata “... e poi quel latrato...”
“Andiamo in camera sua!” Gridò Ivan.
Corsero e la trovarono sottosopra, col corpo di Markos riverso fra le lenzuola in un lago di sangue.
Come già per Isabel, anche il collo del giovane era stato lacerato da un violento morso.
Non mi importava se mia sorella aveva provato a riportare quegli occhioni sulla retta via, non mi importava se aveva provato a contagliarlo col suo candore, con la sua purezza, con tutte quelle cose noiose di cui si vantava tanto.
Io avevo visto i suoi occhi bruciare, consumarsi alla luce fioca delle candele nella mia camera da letto, quando tutto il suo corpo gridava perchè lo facessi mio, mentre quegli occhioni da cucciolo mi facevano impazzire.
E non c'è purezza che tenga davanti al baratro di oscurità lasciva e calda in cui posso trasportarlo io.
Può illudersi finchè vuole la bionda sorellina, io non lo lascerò andare, non mollerò la presa sulla mia preda, sono una fiera selvatica, dopotutto.
Una di quelle che non lasciano scampo, che non hanno freni, limiti, pietà.
Il mio sguardo non nascondeva nulla di tutto ciò, ogni espressione era chiara e limpida nell'azzurro chiaro incorniciato da un cerchio blu come la notte.
Lui mi guardava, e io sostenevo il suo sguardo con una determinazione che sembrava intimidirlo.
O forse era la mano sul mio petto, così esposto dalla profonda scollatura dell'abito rosso scarlatto che mi accarezzava il corpo come una leggera carezza.
La mia mano accarezzava lasciva il segno della sua eccitazione, così saldo e duro da essere incredibilmente invitante.
Poi quelle parole, quello sguardo imbarazzato, un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
Era così ingenuo, così inersperto, non aveva davvero idea del genere di demone che aveva davanti.
Poi il mio sguardo si fece più cupo, più intenso, più minaccioso.
La mia mano si strinse all'improvviso attorno al suo membro, strizzandolo tutto, facendogli quasi male, la mia stretta era forte e intensa.
"Oh lo spero, Icarius.." senza allentare quella stretta, nè lasciare i suoi occhi "Lo spero per te, perchè sai, posso essere davvero cattivo con chi mi disobbedisce.." con la voce calda e sensuale, determinata e lasciva, la voce di una donna che è capace di prendersi quello che vuole, quando vuole, e non permette a niente e nessuno di intralciare i suoi piani.
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Dacey Starklan
27-04-2018, 18.19.37
Il barone libero.
Di certo non mi attendevo una simile notizia così all’improvviso.
E non sapevo neanche come interpretarla e ancora più difficile per lei era interpretare le frammentarie parole che mormorava il fratello leggendo.
Fortuna e sfortuna sapevano essere fin troppo mutevoli, niente meno che la faccia della medesima medaglia, ed era la sorte a decidere quale lato predominasse dopo ogni lancio.
Pareva dunque che il lancio fosse avvenuto, la moneta in aria e non restava che affidarsi al destino per scoprire quale faccia fosse destinata a incidere la sua vita e quella del fratello.
E nuovamente mi sentii una pedina nelle mani altrui.
“ Sono sicura che il Barone, quando saprà dell’impegno impiegato per salvarlo, saprà essere generoso. Sicuramente questa novella indica fortuna per noi.”
Dissi, decisa a ignorare il fato ma a costruirlo.
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Lady Gwen
27-04-2018, 18.20.03
Tutto era svanito e c'era solo silenzio.
Poi arrivò Tatiana.
No!
Non di nuovo Marko!
Corremmo in camera sua... E lo vedemmo immerso nel sangue, col collo lacerato.
Avrei detto che in quel momento mi sentii morire, se non fossi stata sicura che era impossibile.
C'era riuscito finalmente a portarmelo via, alla fine c'era riuscito.
Ed io non lo avevo protetto.
Era colpa mia, io non lo avevo protetto e questi erano i risultati.
Mi avvicinai come un automa al letto e strinsi il corpicino senza vita di Marko.
"Perdonami, ragazzino... È colpa mia... Non ti ho protetto..." sussurrai pianissimo, baciandogli i capelli.
Non mi importava di sporcarmi con tutto quel sangue, volevo solo stringerlo un'ultima volta.
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Altea
27-04-2018, 18.31.36
Ascoltai attentamente ogni singola parola in silenzio, ovvio era un Afragolignonese e quindi temuto dai contadini.
Lo guardai e gli lanciai il medaglione.."L' ho trovato nella biblioteca del Palazzo dove risiedevo con mio marito, lo riconosce?".
"Comunque ho alcune cose da dirvi, sono stata nel castello del Maresciallo, un guardiano mi ha detto nelle segrete vi sta un ultimo nobile Uscianese e forse lo impiccano, è vero? Ma ieri notte ho udito i soldati del Maresciallo e hanno parlato di una bara trovata vuota, di un morto e poi hanno maledetto un Afragoglinonese e che lo doveva uccidere prima...voi sapete qualcosa?" perplessa.
Mentre accarezzavo la scollatura pensierosa.
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Guisgard
27-04-2018, 18.51.45
“Si, sarà positiva...” disse il Maresciallo a Dacey “... anche per te.”
In quel momento arrivò un uomo magro, vestito con abiti da dotto, da maestro.
“Questa è lady Dacey, mia sorella.” Il maresciallo. “Lui è Fagianus, consigliere del barone.” Presentandolo alla ragazza.
“I miei omaggi, madama.” Il nuovo arrivato.
Aveva un che di enigmatico nello sguardo Fagianus.
Subito il Maresciallo gli consegnò la lettera e lui la lesse.
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Gwen restò per lunghi istanti stretta al cadavere di Marko.
“Ora seppellirò anche lui...” disse Ivan avvicinandosi alla vampira dai capelli rossi, cercando di farla scostare.
“Dov'è Elv?” Ad un tratto Tatiana preoccupata.
“Non conosco questo medaglione, non mi appartiene...” disse la figura ad Altea, per poi fissarla “... quel nobile è morto... è stato ucciso ieri notte nel bosco... ferito da una tagliola è stato poi raggiunto e sbranato da lupi...” con tono cupo.
Lady Gwen
27-04-2018, 18.54.18
Mi scostai da Marko solo quando Ivan si avvicinò.
Guardai Tatiana.
"Era nella mia stanza a riposare, quando sono uscita" dissi e subito andai nella stanza, per accertarmi che almeno lui stesse bene.
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Guisgard
27-04-2018, 18.54.39
Gli occhi di Icarius erano grandi, azzurri, spalancati, con Lys che invece lo braccava, lo fissava cattiva, provocante e cattiva.
La mano del giovane giardiniere era ferma sulla scollatura generosa del vestito di lei, ormai sudando a contatto con quella stoffa leggera e quella pelle calda.
Poi quella stretta della padrona, una morsa sui pantaloni di lui, così forte da fargli male.
“Ah... ahh... ma... madama...” disse lui tra dolore e piacere “... no... non lo faccio più...” come un cucciolo sottomesso e spaventato.
Più Lys stringeva la mano sui suoi pantaloni, più sentiva l'eccitazione di Icarius crescere.
Ad un tratto si avvicinò Aegos, con la sua solita aria da scanzonato.
“Così gli fate paura, madama.” Divertito.
Altea
27-04-2018, 19.02.01
Rimasi sgomenta.. "Lo hanno ucciso.. Ecco perché I soldati avevano paura perché hanno detto se si scopriva il cadavere si sarebbe scatenata una guerra.. Sono spiaciuta" piena di rabbia.. "E ora non ci sono altri possono aiutarci? Il medaglione.. Grazie.. O la Dama Nera si arrabbia" quindi non era lui l'amante della Rosa Nera.
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Guisgard
27-04-2018, 19.09.54
Gwen raggiunse la stanza in cui dormiva Elv e lo trovò fortunatamente ancora steso ed addormentato.
Intanto Ivan aveva portato fuori il cadavere del povero Marko.
Ad un tratto in casa si sentì suonare il violino di Nikolaj.
Ad ogni morte, pareva, che lui amasse suonare il suo violino.
La figura restituì il medaglione ad Altea, continuando a fissarla in modo enigmatico.
In quel buio ancestrale che avvolgeva le rovine, quegli occhi indefiniti sembravano essere gli unici sprazzi di bagliore e luce, oltre la torcia che bruciava.
“Nessuno può aiutarmi...” disse cupo “... spetta dunque a me estirpare la maledizione uccidendo il barone... a me, visto sono solo come solo gli spiriti sanno essere...”
Altea
27-04-2018, 19.14.46
I suoi occhi continuano a brillare in modo enigmatico, afferrai il medaglione e lo indossai.. "E come farete solo.. Ma siete il misterioso cavaliere ha ucciso tutti quei soldati del Maresciallo?" sussultando.
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Lady Gwen
27-04-2018, 19.18.24
Sospirai di sollievo vedendo Elv tranquillo che dormiva beato.
Sarebbe cascato il mondo, o anche tutto l'universo, se fosse successo qualcosa ad Elv.
Avevo perso alcune delle persone più importanti della mia vita in poche ore e prendevo che tutto ciò avesse una fine.
Andai a cambiarmi e a ripulirmi dal sangue del povero ragazzo e misi un abito pulito.
Intanto, Elv dormiva ancora, e ne aveva davvero bisogno.
Sentii il violino di Nikolaj e riconobbi una certa coincidenza.
Ad ogni volta in cui aveva suonato, corrispondeva una morte.
Pensai che forse avevo giudicato troppo presto il suo modo di elaborare i lutti, sebbene ci avesse lasciati comunque sconvolti la freddezza con cui aveva accolto la morte di Isabel.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180427/c32ebe3838aaa80bf935bb08f140afc9.jpg
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Dacey Starklan
27-04-2018, 19.19.11
Essendo stata assente per la maggior parte del tempo che aveva caratterizzato la prigionia del barone, poco conoscevo tutti i vari dignitari che attorniavano il nobiluomo durante il suo governo.
Così fui introdotta a una nuova conoscenza che mi colpì subito per io suo sguardo, vagamente inquietante per quanto era profondo.
“ Messere, è un piacere.”
Alzandomi e porgendo un inchino nei confronti di questi, restando poi attenta per vedere la reazione che avrebbe avuto leggendo la lettera.
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Guisgard
28-04-2018, 00.18.44
La figura misteriosa e spettrale fissò Altea per un lungo istante.
“Per il vostro bene non dovreste farmi troppe domande...” disse con un tono di voce meno impostato, quasi più naturale.
Allora Altea ebbe l'impressione che quella fosse la voce del misterioso Frate giunto nelle segrete a liberarla.
Gwen si cambiò d'abito ed ascoltò il violino di Nikolaj che suonava, quasi in memoria del povero Marko.
Ad un tratto sentì dei passi dal soffitto, dove c'era la camera del barone.
Fagianus rispose con un cenno del capo all'inchino di Dacey.
La guardò per un lungo istante.
Poi lesse la lettera, senza tradire emozioni particolari.
“Ecco...” disse il Maresciallo “... dunque? Sarà vero?”
“Non vedo perchè non dovrebbe esserlo...” Fagianus “... la firma è proprio quella di lord Misk... e poi abbiamo inviato ai suoi carcerieri tutte le tasse che si potevano spremere dai cittadini di Monsperone... si, non ho dubbi che sia autentica questa lettera.”
“Ottimo!” Con un lampo di soddisfazione il Maresciallo.
Altea
28-04-2018, 00.21.34
Udii quella voce...si era quella del frate...era stato lui a liberarmi allora.."Eravate voi allora il frate che mi ha liberato? Almeno questo potete dirmi".
Guisgard
28-04-2018, 00.26.35
Lo spettro fissò Altea.
“Un fantasma” disse “può salvare qualcuno? Eppure non può neanche salvare se stesso...”
Lady Gwen
28-04-2018, 00.27.56
Ascoltavo ancora quella melodia e in cuor mio lo ringraziai per come stava ricordando Marko.
Perché Nikolaj non lo avrebbe mai ammesso, orgoglioso com'era, ma lo sapevo che finora aveva sempre suonato per ricordare Roze, il mio ragazzino dagli occhi blu e sì, anche la bionda Isabel.
Poi, però, oltre alla musica, sentii dei passi provenire dalla camera del barone.
Allora, visto che Elv dormiva, salii e rimasi un po' in ascolto.
Poi bussai.
"Barone, sono io. Mi chiedevo se vi occorresse qualcosa."
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Altea
28-04-2018, 00.35.54
"E allora? Voi sapete chi era quel frate...?Siete uno spirito, sapete tutto no?" sorridendo.
Guisgard
28-04-2018, 00.40.18
Gwen bussò, ma nessuna risposta arrivò negli attimi successivi.
Solo dopo qualche minuto si sentirono dei rumori giungere da dentro.
Poi la porta si aprì ed apparve il barone in vestaglia sulla soglia.
“Madama...” disse sorridendo, sebbene fosse ancora assonnato “... no, vi ringrazio... questa stanza è molto confortevole e non ho bisogno di nulla.” Con cortesia. “Bella questa musica...” ascoltando il violino suonare.
Per un attimo Altea ebbe l'impressione che quella figura sorridesse appena.
Forse sorrise davvero, o forse fu solo una sensazione della dama.
Poi svanì nel nulla, come un'ombra.
Seguirono lunghi attimi di silenzio, poi Altea cominciò a sentire una melodia.
Giungeva dall'interno del palazzo, fra le sue rovine.
Dacey Starklan
28-04-2018, 00.42.41
I due uomini presero a parlare tra loro, naturalmente la lettera aveva la precedenza su tutto e determinare se la notizia che recava fosse veritiera era fondamentale.
Di certo non si poteva avanzare alcun passo senza tale certezza, certezza che il nuovo arrivato, messere Fagianus, pareva avere senza troppi pensieri.
La liberazione del Duca era dunque cosa fatta, che andava ad aprire nuovi scenari.
Scenari che io faticavo a immaginare come solo positivi o negativi, anche perché davvero poco conoscevo delle dinamiche politiche che avevano portato alla prigioni e poi alla libertà del Duca e ancora meno sapevo su chi aveva provveduto a incarcerarlo.
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I suoi occhi, quanto mi mandavano fuori di testa i suoi occhi, così grandi, così innocenti, quando si spalancavano e mi fissavano, come una preda che sia troppo spaventata per scappare davanti al suo carnefice.
Sentivo la sua mano sul mio seno, era sempre più calda, sudata, quel contatto mi inebriava, e ancor di più lo faceva l'effetto che aveva su di lui.
Allora portai la mia mano libera sulla sulla sua, e iniziai a muoverla lentamente sulla mia scollatura, lambendola, sfiorandola, arrivando ad affarezzare il seno bianco e sodo che leggermente si intravedeva de quell'abito sensuale.
In tutto ciò, non lasciai mai il suo sguardo perchè volevo gustarmi ogni parte del suo sguardo, ogni reazione, ogni emozione.
Mi eccitava disperatamente quella spontaneità, quell'innocenza, quel candore.
Ma se i suoi occhi erano candidi, innocenti e luminosi, altrettanto non potevo dire della virilità che così saldamente tenevo tra le mani.
Era così dura, salda, prorompente, in costante ascesa.
Oh sì, più stringevo la mia presa, più il ragazzo si eccitava, e io con lui.
Quel contrasto era qualcosa di meraviglioso, qualcosa che mi faceva andare fuori di testa.
O erano gli occhi? Oh sì, quegli occhi da cucciolo, che mi fissavano in un modo così tenero che mi veniva voglia di mangiarmelo lì, seduta stante.
E mentre ero immersa in quei pensieri lascivi, e stavo già immaginando cosa avrei fatto a quel ragazzo così innocente, sentii la voce scanzonata di Aegos, il quale sosteneva che stavo spaventando il ragazzo.
Lo guardai con un sorrisetto divertito e malizioso, lascivo e sensuale.
"Dici?" lanciando un'occhiata con la stessa espressione a Icarius.
Averli lì entrambi mi faceva andare fuori di testa, mi faceva impazzire e sprofondare nei pensieri più lascivi e proibiti, che per la maggior parte delle donne non erano che fantasie da nascondere al resto del mondo... mentre per me non erano che suggerimenti su come passare il pomeriggio.
Oh si.. ottimi suggerimenti.
"Dici che dovrei essere più delicata?" leccandomi appena il labbro inferiore, in modo che la mia lingua fosse ben visibile ad entrambi.
Allora la mano che stringeva forte il membro eccitato di Icarius si rilassò, iniziando ad accarezzarlo in modo più dolce, ma molto più lascivo, in modo abile, fatto per farlo gemere, farlo impazzire.
Ma guardavo Aegos, con l'intento di ricordargli la mia mano su di lui, e tutto il mio corpo su di lui, volevo eccitarlo e farlo mio, di nuovo.
Volevo farli miei entrambi, insieme.
"Così va meglio secondo te?" con un tono incredibilmente lascivo, senza far nulla per nascondere la mia eccitazione.
Altea
28-04-2018, 00.50.56
Forse era l' incanto di quella notte, il buio ma mi sembrava quell' uomo fatto spirito sorridesse.
Sparì improvvisamente e mi guardai attorno.."Dove siete, milord?".
Poi udii una melodia, era nel Palazzo e lentamente seguii quella musica...cosa stava accadendo.
Quella melodia risvegliò la Dama Nera, il suo amante...il mio amante.
"Come sei bella, morirei per te, non partirò e lotterò
pur di averti.." lui accarezzandole le labbra per poi scendere
sui bianchi seni.
"No, meglio una vita senza di te piuttosto di saperti morto" lei
gemendo leggermente.
"Ormai è la fine per noi Afragolignonesi...uno solo resterà presumo..lasciati amare per l' ultima volta" e la prese amandola
più volte e quel momento rimase per loro eterno...
E mi svegliai da quella visione seguendo la musica...Amore mio dove sei,
perplessa su chi facesse battere il mio cuore.
https://i.pinimg.com/736x/a0/11/09/a0110961628a3e2a2f011e3994c20436--laetitia-casta-passion.jpg
Lady Gwen
28-04-2018, 00.53.50
Probabilmente quei passi me li ero solo immaginati.
Non ottenendo risposta, stavo per andarmene, ma poi la porta si aprì e mi sentii davvero in imbarazzo.
E poi, da quando un vampiro dormiva?
Questo mi lasciava molto stranita.
"Accidenti, io... Vogliate perdonarmi, Milord..." in imbarazzo, e per fortuna non potevo arrossire "Avevo sentito dei passi dalla mia camera e mi ero ricordata solo in quel momento di non avervi chiesto se avevate sete, o altro... Vi chiedo ancora scusa.."
Era la figura peggiore della mia intera esistenza.
"Oh sì, la musica... È il nostro Nikolaj... Il duca ama molto suonare."
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Guisgard
28-04-2018, 00.58.39
“Allora dobbiamo apprestarci ad accogliere il ritorno del barone.” Disse il Maresciallo visibilmente eccitato.
“Mi occuperò io del palazzo e di come lo troverà sua signoria.” Annuì Fagianus.
Allora salutò il Maresciallo e Dacey, per poi andare via.
“Bene...” disse il Maresciallo a sua sorella appena rimasti soli “... ora posso parlarti dei miei progetti per te...” fissandola “... io voglio darti in moglie al barone.” Sentenziò.
Altea, in balia di una delle sue visioni, cominciò a seguire quella musica.
Attraversò le stanze diroccate, i corridoi fatti di crepe e crolli, fino ad arrivare a ciò che restava dell'antica corte.
Al chiarore di una candela vide una sagoma che suonava una cetra.
Il barone sorrise a Gwen, guardandola negli occhi.
“Non amo farmi offrire da mangiare...” disse con occhi enigmatici “... se necessiterò di qualcosa uscirò io stesso a procurarmene... perdonate, ma sono troppo legato alle abitudini della mia terra...”
Altea
28-04-2018, 01.02.27
Quella musica risvegliò in me vecchi ricordi, non miei ma della Dama Nera ma che facevano pure parte di me.
Mi guardai attorno e vidi una sala, non mi ero nemmeno accorta di avere attraversato i meandri diroccati di quel Palazzo.
Doveva essere l' antica corte, dove si tenevano le feste, si ballava e si stava spensierati.
E mi avvidi di una figura che suonava la cetra e mi avvicinai ascoltando quella melodia.
Lady Gwen
28-04-2018, 01.05.31
Dovetti trattenermi per non rispondere come avrei voluto.
Doveva decimare il mio palazzo per saziarsi?
Maledetto bastardo...
"Come desiderate" con un sorriso impercettibile "Ancora chiedo scusa per il disturbo e buonanotte."
Tornai in camera mia ancora ripensando a quelle parole.
Ci voleva davvero coraggio a parlare in quel modo, quando il corpo di Marko non si era ancora nemmeno raffreddato.
Sentivo tanta rabbia, tanto disgusto e il non poterli esprimere mi distruggeva.
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Dacey Starklan
28-04-2018, 01.07.11
Il ritorno del Barone, quello sì che doveva essere un evento ed io, d’istinto, fui felice di essere tornata in città per potervi assistere in prima persona.
Dopo che Fagianus si congedò, prendendosi carico di gran parte dell’organizzazione per il ritorno del nobile a palazzo, rimasi con un mezzo sorriso ad osservare mio fratello.
Quella lettera aveva davvero cambiato il suo umore, quasi rendendolo euforico , sicuramente fiducioso e con qualcosa in mente.
Capivo quando macchinava qualcosa nei pensieri perché sulla sua fronte compariva una piccola rughetta, proprio nel mezzo, appena sopra lo spazio delle sopracciglia.
“ Di certo è chiaro che tu abbia dei piani ma ancora non capisco perché riguardino me.”
Lui era l’uomo d’azione, quello al centro della vita militare e politica della città, quello dalle potenzialità su cui tutta la famiglia aveva da sempre puntato.
“ Io cosa mai potrei fare per— Darmi in sposa al Barone?”
Sentii il chiaro bisogno di sedermi tanto che raggiunsi la prima sedia utile senza neanche accorgermene.
La sensazione di essere ancora una mera pedina si fece più forte.
Avrei preferito essere consultata prima di prendere una simile decisione, avrei preferito che si chiedesse la mia opinione prima di lanciarsi in tali progetti.
Soprattutto avrei preferito conoscere l’uomo al di là del titolo e di tutto ciò che la gente diceva .
“ Immagino che sarebbe inutile se ti dicessi di no.”
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Guisgard
28-04-2018, 01.11.45
Icarius era imbarazzato, imbambolato, intimidito ed eccitato, con la sua padrona davanti che continuava a provocarlo, muovendo la mano di lui sulla sua scollatura generosa ed invitante, stringendo con forza la virilità sempre più prorompente del giardiniere.
Lys sentì la mano del giovane sudata toccare la stoffa del suo abito che avvolgeva quel seno sodo e perfetto.
Poi intervenne Aegos che fissava quella scena divertito.
Lys allora, per tutta risposta, cominciò ad essere ancora più lasciva e provocante, trattando la mascolinità di Icarius non più in modo brutale, ma accarezzandola in modo lussurioso, strappando bassi gemiti di piacere al giardiniere che la guardava ora con un'espressione vaga, stravolta, col viso tutto paonazzo per un'eccitazione ormai insopportabile.
Erano nel cortile, ormai avvolto dalla notte.
Aegos cominciò ad avvicinarsi.
“Accidenti...” mormorò camminando “... se queste sono le punizioni di madama, beh, conviene anche a me farla arrabbiare...” irriverente e guardando Lys in faccia.
Guisgard
28-04-2018, 01.19.32
La figura che suonava la cetra dava le spalle ad Altea.
Aveva un lungo mantello nero, lunghi capelli di un chiaro indefinito, forse reso tale dalla luce tremula della candela.
Era una musica lenta, malinconica, quasi ipnotica.
Gwen tornò in camera sua, in balia di quei pensieri e poco dopo Elv cominciò a svegliarsi.
“Ehi...” disse guardando Gwen sorridendo “... ho dormito proprio bene... tu hai riposato un po'?” Notò la sua espressione cupa. “Gwen... cos'hai?” Preoccupato.
“Saresti sciocca.” Disse seccato il Maresciallo a Dacey. “Molto sciocca. Il barone è l'uomo più influente e potente di tutta Chanty. Non troveresti mai di meglio. O forse preferisci essere rinchiusa in un monastero di clausura?” Con tono perentorio. "Con questo matrimonio il nostro legame con il barone sarà totale. E' un'occasione unica."
Altea
28-04-2018, 01.22.29
Non riuscivo a vedere la figura, era di spalle...i suoi capelli non riuscivo a comprenderne il colore visto la luce della candela.
Ascoltai quella melodia triste e mi lasciai avvolgere, d' altronde pure il mio animo era uguale a quella melodia...si era rasserenato il mattino al tocco di una rosa rossa, aperto quasi...ma Lui, l' amante della Rosa Nera, non avrebbe permesso a nessuno di toccarmi.
"Siete voi milord?" dissi a bassa voce.
Dacey Starklan
28-04-2018, 01.27.20
Dovetti trattenermi da roteare gli occhi, gesto spontaneo che facevo ogni volta che dovevo esprimere il mio disappunto per qualcosa.
Avrei potuto protestare, fare rimostranze, magari anche i capricci, mettermi a urlare, intentare lo sciopero della fame, rinchiudermi cocciutamente nella mia stanza, votarmi al mutismo ma nulla avrebbe smosso mio fratello.
La sua caparbietà era pari alla sua forza, al suo coraggio e anche alla sua ambizione e qui, caparbietà e ambiziose viaggiavano a bracciato, a mio discapito.
La minaccia poi, sapevo fin troppo bene che non fosse campata per aria nel tentativo di convincermi.
Se avessi aperto ancora bocca contrariandolo, sarei finita fin troppo presto a prendere i voti contro il mio volere.
Non che il matrimonio fosse la mia scelta ma per lo meno non avrei passato la vita rinchiusa in un convento con le sbarre alle finestre.
Una magra, magrissima consolazione.
Poteva apparire strano ma non avevo mai pensato troppo al mio futuro, o al futuro più in generale.
Tendevo infatti a rimuginare spesso sul passato, da sveglia e anche da dormiente, durante i miei sogni.
“ Dunque hai già deciso. Grazie per avermi quanto meno informata prima del giorno delle nozze.”
Con fare sprezzante, almeno mi concedevo di utilizzare il tono di voce che più mi aggradava non avendo praticamente altro su cui poter decidere autonomamente.
“ E cosa ne pensa il barone? “
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Lady Gwen
28-04-2018, 01.29.13
Dopo un po' iniziò a svegliarsi ed io mi sedetti accanto a lui.
"Ben svegliato, sono contento che tu abbia dormito bene" sorridendogli e baciandolo.
Ecco la domanda.
"Da dove vuoi che cominci?" chiesi retorica "Marko è stato ucciso..." iniziai, con la morte nella voce "E il barone ha affermato con tanta convinzione che non vuole gli si offra da mangiare, perché provvederà da solo. Certo, con la gente del mio palazzo..." arrabbiata.
Cercavo di parlare piano, ma ovviamente il suo udito di vampiro mi avrebbe sentita.
Tuttavia non mi importava.
Sentisse pure, almeno avrebbe saputo cosa ne pensavo di lui.
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L'atmosfera era sempre più calda, sempre più intensa e appassionata.
Non c'era fibra del mio essere che non desiderasse spogliarsi lì, sull'erba così amorevolmente tenuta da Icarius, e prendermi quei due meravigliosi uomini.
Era una sera di primavera molto simile all'estate, con il suo tepore reso ancora più pronunciato dal desiderio che infuocava tutto il mio corpo.
I nostri occhi azzurri erano così chiari in confronto al cielo che invece si era fatto scuro e tempestato di stelle.
La notte, quel regno fatto solo per chi vive davvero, per chi non si perde nelle regole imposte da altri ma segue unicamente il suo cuore, la sua volontà, il suo desiderio... quelli come me.
Io non mi sarei mai piegata a quello che altri avevano deciso per me, io avrei avuto tutto quello che volevo, come lo volevo, quando lo volevo.
Oh si..
E in quel momento ciò che desideravo disperatamente erano quei due, la loro devozione, il loro sguardi così diversi tra loro eppure così inebrianti, i loro corpi perfetti, le loro virilità da far invidia a principi e baroni.
Dunque non vedevo alcun motivo per trattenere la mia voluttà.
Lasciai la virilità di Icarius, che mi aveva fatto morire con quei gemiti soffocati, la voglia di sentirlo gridare era diventata insopportabile, come un'ossessione.
Una creatura così pura corrotta dalla lussuria, della lascivia, dal desiderio sfrenato.
Quel cucciolo sarebbe stato il mio capolavoro.
Oh, Aegos no, lui sapeva le regole di quel gioco, e ci sapeva giocare maledettamente bene.
Sapeva che quel tono mi eccitava, che quell'essere irriverente in mezzo a mille servi ossequiosi l'avrebbe fatto spiccare su tutti gli altri, lo sapeva.
Ma sapeva anche molte cose, come il sapore del mio corpo, il suono dei miei gemiti, l'ardore della mia passione incontrollata.
"Beh..." dissi, con un sorrisetto malizioso, guardando Aegos avvicinarsi sempre di più "Ma io sono una padrona magnanima e Icarius sembra decisamente pentito, dice che non disubbidirà più..." lanciando un'occhiata lasciva al giovane giardiniere.
Allora slacciai l'abito e lo lasciai ricadere per terra.
"Ma ti dò un indizio..." avvicinandomi as Aegos, nuda, guardandolo negli occhi "Più il premio per la devozione è succoso, dolce e inebriante, più la punizione per la disobbedienza sarà crudele, terribile, implacabile.." con un tono sensuale, e un sorrisetto sadico che gli diceva quanto mi avrebbe eccitato questa punizione.
"Dimmi, Aegos.." ormai vicinissima a lui "Sei pronto a correre il rischio?" fissandolo negli occhi con voluttà per poi baciarlo intensamente.
Un bacio intenso, forte, prepotente, fatto di lussuria e passione, controllo e possesso, voglia disperata e desiderio sfrenato.
Guisgard
28-04-2018, 01.37.16
La figura smise di suonare la cetra appena Altea parlò.
“Dovreste andare via...” disse senza voltarsi “... questo luogo è maledetto... andate via o perderete il senno... e resterete qui imprigionata come me per sempre...”
“Sei una bellissima ragazza” disse il Maresciallo a Dacey “e gli uomini sono sensibili al fascino femminile. Il barone è un uomo piacente, colto, ricco e potente. Sarai felice, più di quanto una donna possa sperare circa il suo futuro. Al suo ritorno tu sarai il suo dono da parte della nostra famiglia.” Suonò un campanellino. “Ho dato ordine di assegnarti una delle stanze migliori del palazzo.”
Arrivò un servo ed il Maresciallo gli ordinò di accompagnare Dacey in camera sua.
“Il...” disse incredulo Elv “... il barone? E' stato lui? Nei sei certa? Lui ad uccidere il povero Marko? Possibile?” Stravolto. “Allora presto toccherà anche a me...” sbiancando.
Altea
28-04-2018, 01.42.18
Mi misi le mani nei capelli.."Non so dove andare, se torno al mio castello, mio padre mi porterà di nuovo da mio marito..che devo fare...aiutatemi, ma permettemi di venire qui...voglio palesare la vostra causa" se solo avessi avuto un Palazzo mio...oh si...il Palazzo di zia Ingrid, me lo aveva lasciato in eredità ed era a pochi metri da qua..."Mi avete fatto venire un guizzo..tale era la mia tristezza ho dimenticato che a pochi metri da qua ho un palazzo con servitori, me lo lasciò mia zia Ingrid con tanti soldi in banca, convinta non mi sarei mai sposata e mi sarei uccisa come le antenate..grazie...ma permettetemi di venire a trovarvi" dissi avvicinandomi a lui.
Lady Gwen
28-04-2018, 01.43.05
Lo strinsi forte a me, accarezzandogli i capelli.
Era normale che avesse paura, anche io ne avrei avuta.
"No, tesoro... Non sarai tu il prossimo... Nessuno lo sarà, è una promessa. Devi fidarti di me" gli dissi dolcemente, con tono consolatorio.
"E poi, se proprio non vuoi essere il prossimo, possiamo procedere, se ti va..." accarezzandogli il viso con un leggero sorriso.
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Guisgard
28-04-2018, 01.46.11
I due servi videro l'abito di Lys scivolare a terra, sull'erba fresca, lasciandola tutta nuda.
Icarius, incredulo ed eccitato, si gettò ai piedi della bruna signora, inginocchiato e sottomesso.
“Perdonatemi, madama...” disse intimidito e del tutto stravolto dalla bellezza proibita di lei “... perdonatemi, vi prego...” baciandole le scarpe, unica cosa che ora indossava.
Lys però era già fra le braccia di Aegos, stringendosi nuda contro il suo stalliere.
Questi rispose con ardore e lussuria al bacio della padrona, con le sue mani che scivolavano ovunque sul corpo bianco e caldo di lei.
“Dimmi un solo motivo” baciandola lascivo lui “per il quale dovrei dividerti con questo sciocco giardiniere, mia nobile sgualdrina...” facendo scivolare la lingua nella bocca di lei.
Dacey Starklan
28-04-2018, 01.48.47
Un dono.
Un oggetto.
Ecco a cosa ero stata ridotta , dal mio unico e amato fratello poi!
Mi tornarono in mente le parole della zia Mildred, che io avevo bollato come nate da una zitella stanca della vita.
Diceva che il mondo era degli uomini e che a noi donne non restava che obbedire o essere emarginate.
E poi era partita con narrarmi storie di donne considerate pazze, scacciate dalla famiglia per i loro comportamenti non conformi alla società o alla morale, donne condannate , donna dimenticate, donne perdute.
Era riuscita ad ammutolirmi quel giorno ma non aveva scalfito la mia convinzione: io avrei avuto un destino diverso perché mio fratello vegliava su di me.
Ora quella convinzione, la convinzione di una ragazzina che evidentemente viveva troppo fiduciosa del prossimo, si era infranta miseramente.
“ Non sto dicendo che il barone non sia un brav’uomo ma vorrei poterlo conoscere per giudicare io stessa!”
Tentai ancora di esporre le mie ragioni ma ad ogni parola pronunciata dalla mia bocca mi pareva ci fosse solo un muro ad ascoltare.
“ Ti ringrazio fratello. Proverò a riposare, questa giornata mi ha recato fin troppe notizie e ho bisogno di dormirci sopra.
E ti chiedo di pensarci ancora una volta, la mia sorte dipende dalla tua decisione ... soprattutto permettimi di fare la conoscenza del Barone prima di accordarti con lui per... per il matrimonio.”
Gli rivolsi uno sguardo di supplica, simile a quello che utilizzavo da bambina e al quale lui non era immune.
Gli strinsi entrambe le mani mentre peroravo la mia causa e terminai il tutto con un leggero bacio sulla sua guancia.
Il modo migliore per smuovere mio fratello d’altronde non erano le maniere forti ma la dolcezza.
“ Buonanotte.”
Concedendomi dunque da lui e seguendo il servitore verso quella che era la mia stanza per la notte.
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Guisgard
28-04-2018, 01.59.13
“Andate...” disse la figura ricominciando a suonare “... non vi impedirò di giungere qui quando vorrete, sebbene questo luogo è solo dolore e solitudine...” ad Altea.
“Si...” disse Elv guardando Gwen negli occhi “... si, sono pronto... voglio diventare come te...” e la baciò.
Un bacio appassionato e disperato.
Un bacio dato con l'ultimo respiro della vita e della luce.
Un bacio come promessa di una felicità remota e perduta.
Un bacio come se non ci fosse altro al mondo che loro due.
Il Maresciallo non rispose nulla a Dacey, né mostrò reazione a quelle parole di lei.
Il servo la portò poi in camera sua.
Era una camera ben arredata, abbastanza ampia e sufficientemente confortevole.
La finestra dava sul cortile ed un albero di mele saliva a coprirne una parte per ripararla dal Sole mattutino.
Andato via il servo arrivò un'ancella.
“Madama, sono Silvia.” Disse con un inchino a Dacey. “Sono la vostra dama di compagnia e per ogni vostra necessità io sono qui.” Sorridendo.
Altea
28-04-2018, 02.06.15
Mi misi dietro a lui.."Io non vi lascio, non vi tradirò e tornerò qui ogni giorno, la sera solo per una visita .... o per aiutarvi... il barone Misk deve essere eliminato" e questa volta fu Altea a dirlo e non la Dama Nera "A domani, a presto" ridendo.
Uscii dal Palazzo...e lo guardai..no..non avrei lasciato il Cavaliere anche perché sapevo fin troppo.
Presi Cruz e percorsi il bosco con una torcia, nessuno dei miei familiari sapeva io possedessi quella sontuosa dimora quindi sarei rimasta sola ma almeno avevo una casa e tanti soldi, non avevo mai voluto accettare quella offerta di mia zia, non volevo vivere di rendita o carità ma forse...lei così misteriosa...sapeva molto di più.
Raggiunsi il cancello e mi accorsi era vicino al bordello dove lavorava Icarius, beh...la cosa non mi interessava..io avevo una missione, lui doveva sottomettersi.
Suonai forte il campanellino aspettando nervosamente qualcuno mi aprisse.
Adoravo quella sensazione, il potere, il controllo, l'avere due uomini così diversi eppure così unici alla mia mercè, alla mercè del mio desiderio, della mia lussuria, della mia passione incontrollata.
Povera Clio, cosa ti perdi!
Icarius si buttò ai miei piedi, provocandomi un'intensa ondata di eccitazione... ancora! Mi sembrava sempre di essere così eccitata da aver raggiunto il limite, e poi invece il mio corpo lascivo mi sorprendeva sempre, facendomi impazzire ancora di più. Sempre di più, ancora e ancora.
Non capivo più niente.
La linguetta di Icarius, le sue labbra sui miei piedi erano inebrianti come poche altre cose al mondo.
Cos'aveva quel ragazzo da farmi perdere il controllo in quel modo?
Da eccitarmi in un modo così viscerale e forte da sconvolgermi?
Forse la sua innocenza, il desiderio di corromperlo, di farlo sprofondare in un abisso dal quale non sarebbe mai riuscito ad uscire.
Non avrebbe più voluto uscire, perchè diciamocelo, chi tornerebbe indietro?
Nella mia mente si disegnò un sorrisetto divertito, cominciava a lasciarsi andare, ad ascoltare quella voce dentro di sé che gli diceva di non avere paura, di non avere tabù. Sapevo che esisteva quella voce, ce l'hanno tutti.
Io lo so bene. Io sono quella voce fatta carne.
Che cosa meravigliosa!
Ma mentre le labbra del ragazzo veneravano i miei piedi, il mio corpo e la mia bocca erano avvinghiati ad Aegos, le cui mani mi cingevano ovunque, facendomi eccitare ancora di pù, di più, di più.
Lo baciavo con ardore, in modo intenso, assoluto, un modo che cancella tutto il resto del mondo... quasi.
Quelle parolem sussurrate sulle mie labbra, e i miei occhi si accesero, trovando i suoi vicinissimi ai miei.
"Perché la mia volontà è legge, e io vi voglio tutti e due..." con un sorrisetto lussurioso e lascivo.
"Mi eccitate entrambi in modi diversi, e non vedo perchè debba scegliere quando posso avevi tutti e due!" con un sorriso lussurioso e lascivo, per poi avvicinarmi nuovamente al suo orecchio, soffiandoci quasi dentro.
"Se ci tieni tanto a primeggiare ti consiglio di farmi gridare più di lui.. molto di più..." con un tono che diceva a chiare lettere cosa desiderassi.
Essere presa lì, su quell'erba, per tutta la notte.
Dacey Starklan
28-04-2018, 02.07.20
Mi concessi il tempo per ammirare la stanza e al contempo calmarmi, sebben fossi brava a contenermi in presenza altrui, dentro di me un intricato movimento di sentimenti mi avvolgeva.
Poggiai i gomiti alla finestra, lasciando vagare il mio sguardo, senza freni, affinché si perdesse al di là, al di là delle mura, al di là del palazzo, della città...
“ Oh mi avete spaventata!”
Voltandomi di scatto, certa che vi fosse una presenza nella stanza, cosa per una volta veritiera visto che mi ritrovai dinanzi una giovane domestica.
“ Grazie, puoi iniziare aiutandomi a sciogliere i capelli e spazzolarli.”
Portavo i capelli in uno chignon per comodità ma sciolti questi erano folti e molto lunghi, le punte che mi sfioravano i fianchi e il bacino.
Avevo una sorta di venerazione per i miei capelli, dilettandomi ad acconciarli nelle mode più differenti e sfornandoli di spille, fiori e fermagli a seconda del l’occasione.
Impartita la richiesta all’ancella mi sedetti al tavolino della toiletta, lasciando che la giovane si adoperasse per la mia chioma.
“ Ditemi, siete a servizio a palazzo da molto? Avere avuto occasione di vedere il barone?”
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Lady Gwen
28-04-2018, 02.09.49
Quel bacio era disperato, ma in mezzo a quella disperazione, c'era dopotutto un po' di speranza, come quella rimasta sul fondo del vaso che Pandora aveva vuotato.
La speranza apparentemente soffocata da tutti i mali del mondo, ma sempre viva e presente.
Un bacio caldo e luminoso, come lui.
E lo consideravo ancora un crimine ben peggiore dell'omicidio, spegnere quella luce, ma se prima era solo egoismo dettato dall'amore, adesso era l'unico modo per salvarlo dal barone.
Risposi ancora al suo bellissimo bacio, poi le mie labbra si separarono appena, giusto lo spazio di un respiro.
Poi virarono, dirigendosi sul suo collo pulsante di vita e di sangue.
"Sicuro sicuro?" sussurrai, mentre già i miei canini guizzavano fuori dalle labbra rosse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180427/ddcaece6c3451bdf0b434135877f0bae.jpg
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Guisgard
28-04-2018, 02.22.24
Era notte ormai e non subito ci fu qualcuno disposto a rispondere ad Altea.
Dopo un po' un servo si affacciò da una finestra.
“Ehi, dico...” disse quello “... chi diavolo è a quest'ora tarda?” Cercando di vedere chi fosse.
Silvia annuì a Dacey e subito si occupò di lei, aiutandola a sciogliere i capelli, per poi cominciare a spazzolarli.
“Sono capelli meravigliosi...” disse spazzolandoli “... si, qualunque dame ne sarebbe invidiosa, madama...” sorridendo “... il barone dite? Oh, non saprei... lavoro qui da pochi giorni... ci sono i suoi ritratti in varie sale al piano terra, signora... dicono sia un uomo molto colto... di più non saprei dire...” continuando a spazzolarle i capelli.
“Si...” disse Elv porgendo il collo a Gwen “... si, fallo... fallo ora...” chiudendo gli occhi.
Altea
28-04-2018, 02.28.24
Vista l'ora tarda per il servitore sembrava strano qualcuno suonasse.. "Sono la Contessa Altea de Bastian.. Mia zia Ingrid come sapete mi donò la casa ed è mia intenzione dimorare qui.. Aprite" come un ordine ovviamente.
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Lady Gwen
28-04-2018, 02.29.26
Lo guardai di sottecchi.
La vena pulsava e mi chiamava, invitava i miei denti ad affondare, a gustare quel sangue dolce come il nettare più prezioso,
il sangue è vita
senza indugio, senza lasciarne nemmeno una piccola goccia.
Il mio respiro si infranse sulla sua pelle calda, poi le mie labbra si chiusero sul suo collo... In un bacio.
Si staccarono e poi si aprirono in un sorriso.
"Io mantengo sempre le mie promesse..." dissi piano "E se non sbaglio, c'era qualcosa che volevi, prima della trasformazione..." sorridendo appena maliziosamente.
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Guisgard
28-04-2018, 02.37.03
Il servo restò sorpreso.
Allora scese con una lampada.
Aprì lo spioncino e guardò Altea con attenzione.
“Siete dunque” disse sorpreso “davvero la nipote di madama Ingrid? Sul serio?” Fissandola. “La moglie di messer Fulminaccio, giusto? La dama che ogni mese mantiene questo palazzo e paga noi servi con la rendita ereditata da sua zia?”
Elv guardò Gwen negli occhi, quasi sorpreso per quelle parole.
“Si...” disse annuendo “... si... è il mio solo desiderio ora... si...”
Dacey Starklan
28-04-2018, 02.37.03
Sorrisi, con una punta di fierezza per via del complimento.
I capelli erano davvero l’unica cosa che mi rendeva vanesia.
“ Ma davvero? Nelle sale al pian terreno ...”
Incamerai l’informazione, fissandola per bene nella mia memoria.
Intanto mi assicurai che Silvia arrivasse a spazzolare i miei capelli per cento volte prima di fermarla.
“ Gradirei un thé prima di coricarmi. “
Facendole cenno di uscire dalla stanza per procurarmi la bevanda.
Quanto a me , in realtà volevo solo campo libero per scovare almeno uno dei ritratti dell’uomo che gioco forza sto drstinata a sposare.
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Guisgard
28-04-2018, 02.40.30
“Subito, madama.” Disse annuendo Silvia a Dacey.
Mostrò un lieve inchino e chiedendole permesso uscì dalla camera per farle preparare del thè.
La dama restò così sola.
Altea
28-04-2018, 02.41.10
Il servo scese e sorrisi.. "Si sono io.. Ma dovete mantenere il segreto. Sono scappata da casa, mio marito mi ha picchiata e imprigionata.. Nessuno deve sapere sono qui.. O niente paga.. Fatemi entrare" sorrisi.
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Lady Gwen
28-04-2018, 02.41.58
Sul mio volto si aprì un grande sorriso.
Avevo visto che era rimasto sorpreso, non si aspettava che lo avrei detto, ma se nemmeno ad un condannato a morte si rifiutava un ultimo desiderio, mi sembrava giusto tener conto del suo.
"Bene, allora..." dissi a quel punto.
Poi lo baciai di nuovo, iniziando ad allentare la sua camicia.
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Dacey Starklan
28-04-2018, 02.49.09
Rapida infilai una vestaglia e uscì dalla stanza, in punta di piedi.
Avevo la netta sensazione che, se fossi stava vista girovagare la sera tarda,mio fratello avrebbe ricominciato a chiedermi se i miei nervi fossero la causa ed ero così stufa di sentire quella parola, “ nervi”.
Inoltre non volevo neanche spiegare perché me ne stavo andando in giro per cercare un ritratto, tornando quindi sull’argomento matrimonio.
Non fu troppo difficile raggiungere il piano terra, accedendovi tramite una grossa scalinata in marmo e fu allora che dovetti aguzzare la vista, pentendomi di non aver portato con le qualcosa di utile a fare una maggiore luce.
La realtà era che amavo il buio ed ero a mio agio a camminare nella penombra, poiché non mi sentivo mai sola.
Però la luce sarebbe stata utile per osservare un quadro, sempre che prima lo avessi trovato.
Esplorai la prima stanza, senza successo e poi la seconda, nella quale riuscii a recuperare una candela ancora accesa.
Mano sulla maniglia, ero dunque pronta per la terza sala, sperando di aver finalmente fortuna.
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Guisgard
28-04-2018, 02.56.45
Il servo subito aprì ed Altea poté entrare nel palazzo.
Il servo subito la accompagnò in casa.
“Madama...” disse “... gradite qualcosa di caldo?”
Arrivò la moglie del servo.
“Chi è questa dama?” Chiese al marito e lui le raccontò tutto.
Allora anche la donna salutò con rispetto Altea.
“Siamo i soli servi rimasti, madama.” Il servo ad Altea. “Gli altri sono andati a lavorare altrove. In pratica siamo i custodi di questo palazzo.”
Il bacio di Gwen, caldo e morbido, invitante, generoso, sensuale.
Le mani di lei presero a sbottonare la camicia di lui, che subito cominciò ad aiutarla.
In un attimo rimase a petto nudo, con i suoi muscoli asciutti e sottili, la pelle liscia e le mani affusolate che iniziarono ad accarezzare la bella vampira.
“Chissà” disse baciandola “com'è fatta una vampira nuda...” sorridendo sulle labbra di lei.
Procuratasi quella candela, Dacey continuò a vagare fra le sale del palazzo avvolte da una silenziosa penombra.
Ad un tratto, ai piedi di una larga scalinata, intravide un dipinto.
Era un ritratto e dagli abiti non poteva essere che il barone.
Era di aspetto gradevole, sguardo enigmatico che sembrava fissare un punto indefinito e fuori dal piano visivo del ritratto.
https://orig00.deviantart.net/b70f/f/2014/194/2/7/gary_oldman_dracula_by_deathstars69-d7qhfms.jpg
Lady Gwen
28-04-2018, 03.04.58
Mi aiutò a sbottonare la camicia e quasi risi della sua impazienza.
Chiusi gli occhi toccando il suo petto, la sua pelle, e quella era già un'estasi senza fine, grazie alla nostra sviluppata sensibilità, poi il profumo della sua pelle,
del suo sangue
le sue mani affusolate, sottili e bellissime che mi accarezzavano.
Sorrisi divertita mentre alla sua frase riaprivo gli occhi incontrando i suoi.
"Scoprilo..." sussurrai, quasi guidando le sue mani sul vestito nero in pizzo quasi del tutto trasparente, e anche oltre.
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Dacey Starklan
28-04-2018, 03.10.12
Forse era a causa della luce tremolante della candela ma, una volta al cospetto del dipinto, la mia prima sensazione fu quella di trovarmi dinanzi a occhi vivi e non disegnato con un pennello.
Venni presa da un iniziale senso di angoscia per questo e mi fermai a guardare gli occhi a lungo, nel tentativo di cogliere se vi fosse un movimento da parte di questi, cercando di non sbattere le mie palpebre.
Convenni infine che si trattasse solo di suggestione.
Ne ero vittima fin troppo spesso, anche qui la causa non era che da attribuirai ai mie ormai famosi nervi.
Decisi così di concentrarmi sul resto del dipinto, nello specifico sulle fattezze dell’uomo ritratto.
Abiti sontuosi, portamento nobile e fiero, lineamenti decisi ma gradevoli, un naso proporzionato al resto del viso, ne troppo grande ne troppo fino, capelli portato lisci e lunghi fino alle spalle.
E naturalmente gli occhi che conferivano al volto la sua espressione persa al di là dello spazi fisico.
L’insieme generale dava una impressione di uomo capace, sicuro di se, sicuramente dalla vena intellettuale e al contempo arguta.
E affascinante, impossibile per me negare quel l’aspetto.
Dovetti mentalmente convenire con le lodi che mio fratello aveva tessuto del Barone ma decisi di rimandare le mie considerazioni all’incontro faccia a faccia .
Guisgard
28-04-2018, 03.19.36
Nel fissare quel ritratto, Dacey ebbe l'impressione che potesse quasi muoversi, ma si convinse fosse solo suggestione.
Guardò con attenzione il ritratto, ma quando fu sul punto di andare via si sentì osservata.
“Dacey...” disse una voce bassa e calda.
Eppure era sola in quell'androne.
Elv guardò Gwen negli occhi, poi piano cominciò a spogliarla.
Lentamente sfilò l'abito nero e trasparente della bella vampira, liberando il suo collo, poi le spalle, infine i suoi seni ed i suoi fianchi.
Lei sentì lo sguardo di lui, desideroso e caldo, su di lei, sul suo petto, su quei seni bianchi eppure dalla forma perfetta ed invitante.
Cominciò ad accarezzare prima un seno, poi l'altro, con le sue dita affusolate, con movimenti lenti, dolci eppure sensuali.
Lady Gwen
28-04-2018, 03.26.50
Iniziò a sfilare il mio abito ed io lo lasciai fare.
Seguivo il suo sguardo desideroso su di me e mi piaceva da impazzire.
Era bello come i suoi occhi neri si accendessero diventando improvvisamente ancora più luminosi.
Poi le sue dita iniziarono a sfiorare i miei seni, con dolcezza e sensualità e rimasi a godermi quelle bellissime e delicate carezze.
Erano come lui, dolci ma anche punteggiate di passione e malizia ed era per questo che lo amavo.
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Dacey Starklan
28-04-2018, 03.29.26
Realizzai che forse stavo fissando il dipinto da troppo tempo e che probabilmente Silvia aveva già fatto ritorno con il thé.
Gettai una ultima occhiata al Barone e ai suoi occhi così suggestivi e nel farlo di nuovo una strana sensazione mi avvolse.
Rabbrividii e mossi rapida i primi passi che mi avrebbero riportata nella mia stanza.
Un passo, uno ancora e mi fermai.
Qualcuno mi stava chiamando.
Avevo udito distintamente il mio nome, pronunciato da una voce a me sconosciuta.
Con la candela provai a far luce intorno a me ma non vi era nessuno.
In apparenza, alla vista non vi era nessuno.
Non era la prima volta che mi convincevo di essere in compagnia sebbene l’evidenza andava per il contrario.
“ Chi sei?”
Chiesi lanciando le mie parole al vento, avvolta nel buio appena rischiarato dalla timida e modesta luce dalla piccola candela che reggevo.
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Altea
28-04-2018, 17.51.45
Il servo mi fece entrare ed osservai il giardino e le stalle e molto altro attorno.
Entrai nel Palazzo.. Quello era davvero sontuoso e si avvicinò la moglie del servo.
"Solo voi due?" perplessa e scocciata "Vi ringrazio della fedeltà ma i soldi li mandavo per loro.. Dovrò provvedere per altra servitù e poi il giardino è messo male e le stalle e il gazebo, il laghetto fuori è sporco.. Ma dove sono andati?" e poggiai il mantello su una sedia.
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Guisgard
29-04-2018, 00.58.34
Quelle carezze continuarono a lungo, lente, sensuali, ma anche dolci.
Lunghi brividi Gwen sentì percorrere il suo corpo, soprattutto nei punti in cui era più sensibile.
Poi Elv si avvicinò al suo volto e raggiunse le sue labbra, baciandole.
La baciava come si sfogliano i petali di un fiore, raggiungendo la sua bocca, la sua lingua ed assaporandone l'ardore.
Anche le vampire sapevano amare e sapevano dare emozioni calde, forti.
“Lo sai, Dacey...” disse una voce dal nulla e dalla penombra che l'avvolgeva.
Istintivamente la ragazza guardò il ritratto del barone.
Per un istante ebbe la netta sensazione che quegli occhi la stessero seguendo, fissando.
Ad un tratto udì dei passi.
“Dacey!” Stupito suo fratello il Maresciallo. “Che fai ancora sveglia?”
“Purtroppo difficilmente arriveranno altri servitori, madama.” Disse il custode ad Altea. “Io e mia moglie siamo rimasti solo perchè occorrevano dei custodi... in realtà il Maresciallo vuole acquistare questo palazzo e la terra intorno e velatamente minaccia chiunque voglia lavorare qui...”
Altea
29-04-2018, 01.08.12
"Davvero?" sorpresa ma non avevo scappatoie.."No, non prenderà questo Palazzo...di servitori ce ne saranno no che vogliono lavorare o lasciare un padrone tiranno...beh, domani vedremo il da farsi...a costo di vangare da sola il giardino".
Sorrisi e dissi volevo fare una camminata fuori, dovevo guardare in che posto ero, vedere quanto distava dal Palazzo del fantasma..lui mi avrebbe protetto e io non lo avrei tradito.
https://i.pinimg.com/originals/3c/ae/92/3cae9228a397e7d66b6f8de96c9447ac.jpg
Lady Gwen
29-04-2018, 01.13.56
Stavo lì, davanti a lui, come una scultura classica, a farmi guardare, desiderare, accarezzare.
Le sue mani lasciavano brividi e sensazioni mai provate prima in tutto questo tempo.
Perché era lui, erano le sue mani, le sue dita affusolate ed eleganti che mi piacevano tanto e che erano state una delle prime cose che avevo notato in lui, oltre ai suoi bellissimi occhi scuri, al suo sguardo attento, ma anche appassionato, malizioso e ricco di ardore.
Tornò alle mie labbra e le assaporò, insieme alla lingua calda, come si sfoglierebbe un fiore, ma con quel pizzico di desiderio che rendeva tutto più eccitante.
Iniziai ad accarezzare a lungo il suo petto dalla pelle liscia e tesa e i muscoli morbidamente accennati, come dolci valichi da attraversare.
Poi lo portai con me, stendendomi supina sul morbido materasso e percorsi più e più volte la sua schiena forte e definita.
Era tutto dolce e sensuale, mai avrei pensato che questo connubio potesse esistere, ma a quanto pareva mi sbagliavo.
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Guisgard
29-04-2018, 01.31.11
“State attenta, madama...” disse il custode ad Altea “... il Maresciallo è un uomo pericoloso... non si arrende facilmente...”
Anche sua moglie annuì.
“E' notte fonda, madama...” aggiunse il custode “... meglio andare a dormire ora... mia moglie preparerà la vostra camera, così potrete riposare.”
Altea
29-04-2018, 01.33.00
"Si, so che è un uomo pericoloso..che il Signore ci protegga".
Salii e seguii la moglie del servitore nella mia sontuosa camera.."Potrei sapere i vostri nomi? E chi abita qua attorno? Vorrei passare innosservata" sospirando.
Guisgard
29-04-2018, 01.47.31
Quel bacio continuò a lungo, con Elv che assaporava le le labbra di Gwen, stringendola al suo petto nudo e ben fatto.
Allora la guardò negli occhi.
Uno sguardo eloquente, chiaro, detto, carico di desiderio.
Un invito all'Amore, ad amarsi.
Scese con la bocca sui seni di lei e li baciò, prima uno, poi l'altro.
Allora la fece stendere su quel letto.
Ma ad un tratto un mostruoso latrato echeggiò nella notte.
Proveniva dal cortile e sembrava il verso famelico di una feroce bestia.
La moglie del custode accompagnò Altea di sopra, nella sua camera.
Era arredata in modo lussuoso, persino sfarzoso.
“In verità ci sono pochi vicini qui...” disse la donna “... un palazzo ad un paio di chilometri, oggi dato in affitto a due sorelle molto ricche, madama.” Preparando il letto. “Il mio nome è Olie, mentre mio marito si chiama Pompilio.” Con un lieve inchino.
Altea
29-04-2018, 01.51.16
"Grazie per la informazione Olie, dunque sarò tranquilla se vi è solo un Palazzo con due sorelle".
La donna preparò il letto e io mi ci stesi e mi addormentai per un po' ma non avevo sonno.
Allora mi sedetti sul bordo del sontuoso finestrone e guardai fuori, il bosco e ciò che lo circondava...forse aspettavo solo l'arrivo di un nuovo giorno e speravo mi avesse portato fortuna.
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/30/30/90/303090debe93d1462c70777f6f9b9e63.jpg
Dacey Starklan
29-04-2018, 01.54.02
Nuovamente illuminai tutto intorno a me, cercando il proprietario della voce misteriosa ma ancora non vide nulla se non la sala vuota.
E il ritratto che troneggiava appeso al muro.
E gli occhi del Barone che sebbene dipinti parevano muoversi.
La sensazione di essere quindi osservata si fece prepotente, lasciandomi un netto senso di inquietudine.
“ Lo sai” mi aveva risposto la voce nel momento stesso in cui avevo riportato la mia attenzione sul volto del Barone.
Strano per essere una mera coincidenza.
“ Mi hai fatto spaventare!”
Sbottai dopo aver fatto un balzo, presa alla sprovvista dall’arrivo di mio fratello.
Mi portai una mano al petto, il cuore batteva forte.
“ Volevo vedere l’uomo che mi farai sposare..”
Dissi con sincerità per rispondere alla sua domanda ma omisi di aggiungere ciò che avevo sentito
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Lady Gwen
29-04-2018, 01.57.14
Il suo sguardo riusciva a dire tutto.
Ad esprimere il desiderio, la bramosia.
Gemetti quando sentii la sua bocca calda sui miei seni e sulla mia pelle gelida e marmorea, e quasi riusciva a scaldarla, renderla quasi pulsante di vita.
Mi stavo completamente abbandonando a lui, stringendolo forte a me, ma poi sentii un altro latrato provenire da fuori.
"Accidenti, la scuoio io stessa prima o poi quella bestia!" esclamai con rabbia, guardando la finestra "Puoi affacciarti e vedere che succede?" più dolcemente ad Elv, con una carezza sul suo viso.
Non ce la facevo più, rischiavo di andare fuori di testa in quel modo,non era neanche lontanamente possibile immaginare un attimo per noi in cui non succedesse assolutamente nulla.
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Guisgard
29-04-2018, 02.01.08
Altea non riusciva a dormire e guardò allora fuori dalla finestra, verso i boschi fatti di cipressi e le colline tutte intorno.
Era una sera silenziosa, misteriosa, fatta di stelle scintillanti e l'odore di mosto portato da una lieve brezza.
Restò così, a fissare la notte passare lenta.
L'alba era lontana, come il palazzo diroccato e maledetto, dalla sua nuova casa.
Il Maresciallo guardò d'istinto il ritratto del barone alla parete.
“Ora torna a dormire.” Disse tornando a fissare Dacey. “Domani farò arrivare qui il miglior sarto di Monsperone, così che tu abbia abiti degni per accogliere il barone. Buonanotte.” Congedandola.
Ma in quel momento arrivò un soldato.
"Il prigioniero chiede un prete, signore." Al Maresciallo.
"Che vada all'Inferno." Secco il Maresciallo. "Digli che qui siamo tutti atei, dunque di frati e di preti non ne abbiamo."
"Si, signore." Il soldato, per poi andare via.
Guisgard
29-04-2018, 02.11.27
Elv, col petto nudo e solo con i pantaloni addosso, sorrise a Gwen e la baciò.
Allora si alzò e guardò alla finestra.
Nel cortile c'era Ivan, anche lui attirato da quel latrato.
“Ehi...” disse Elv “... cos'è stato?”
“La bestia è qui, nel palazzo...” Ivan “... temo siamo tutti in pericolo...”
Elv si voltò verso Gwen.
“Perchè non chiedi aiuto al barone?” A lei. “Come tutti i nobili sarà un degno cacciatore, no? Così capirai se lui davvero c'entra in questa storia...”
Lady Gwen
29-04-2018, 02.19.14
Mi baciò e poi andò alla finestra.
Sentii la voce di Ivan e quello che disse non mi piacque proprio.
Scambiai uno sguardo con Elv e meditai su quanto aveva proposto.
Sì, in effetti anche questo poteva essere un ottimo test per capire da che parte stesse lui.
Mi alzai, mi rivestii e raggiunsi Elv.
"Mi danno fastidio tutte queste interruzioni..." sussurrai, stringendomi a lui e lasciando baci a caso sul petto, le spalle ed il collo.
Sarei andata subito a parlare col barone, sì, ma ancora un attimo, un attimo solo...
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Altea
29-04-2018, 02.21.43
Non so per quanto rimasi li ad osservare il bosco ma il Palazzo del fantasma era lontano.. Ma solo di metri.. Io sapevo come tornare.
Scesi dal balcone e tolsi i vestiti scivolando nuda sotto le lenzuola, volevo sentire il fruscio della seta sulla pelle. Chiusi gli occhi.. Era tanto non dormivo in un letto.
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Dacey Starklan
29-04-2018, 02.25.25
“ Ti stai davvero impegnando per rendere effettiva questa unione.”
Con tono neutro, come neutro era il mio interesse all’idea del sarto.
Trovavo che non vi fosse nulla di sbagliato negli abiti che già avevo, inoltre quei vestiti nuovi non sarebbero stati un semplice regalo ma la confezione in cui mio fratello intendeva impacchettarmi per poi donarmi al Barone.
“ Si torno a letto, sia mai che io abbia delle occhiaie per quando il barone mi vedrà!”
Replicai con amara ironia.
Ironia che fu interrotta, decisamente in modo proprio, dall’arrivo di un servitore con un messaggio a mio fratello.
“ C’è un prigioniero? Qui a palazzo?”
Domandai subito, sorpresa dall’apprendere tale notizia.
Il fatto poi che domandasse un confidente spirituale mi fece preoccupare sulle condizioni di salute dell’uomo incarcerato.
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Guisgard
29-04-2018, 02.31.47
Elv guardò Gwen negli occhi e la baciò, stringendola a sé.
“Ti porterò lontano...” disse sulle sue labbra “... lontano... in riva ad una spiaggia deserta e sulle pendici isolate di un monte innevato... in una capanna che sa di salsedine, o in una baita scaldata da un braciere col profumo di castagne arrosto... dove gli orizzonti sono sterminati ed i tramonti infiniti... lì ti porterò... lì fuggiremo...” baciandola ancora.
Alla fine, nuda nel suo letto, Altea si addormentò...
C'era il Sole, l'aria era gradevole e pulita.
Il vento soffiava profumato di ulivi e vigneti, mentre ampie e bianche nuvole tingevano l'azzurro terso del cielo.
Altea era a cavallo, tra i sentieri verdeggianti e custoditi da teneri poggi.
Ad un tratto sentì dei cavalli e vide uomini che la inseguivano.
Allora la dama spronò il cavallo e galoppò veloce.
Correva, correva, ma poi ad un tratto dovette fermarsi a causa di un fiume che sbarrava il passaggio.
Non era però più inseguita.
Udì un rullo di tamburi e si accorse che poco lontano c'era un'esecuzione.
Un uomo fu impiccato.
Guardò il condannato e lo riconobbe: era il cavaliere incontrato al palazzo diroccato.
Si svegliò di colpo da quel sogno.
Era ancora notte.
“Nulla che ti riguarda.” Disse spiccio il Maresciallo a Dacey. “Ora torna a letto e non interessarti a queste questioni, intesi? Anzi, dimentica ciò che hai udito.” Fissandola duramente.
Lady Gwen
29-04-2018, 02.37.51
Mi abbandonai di nuovo, bastò poco, solo un suo bacio e poi le sue parole.
Suonavano così bene...
Risposi al suo bacio stringendolo forte, quasi temessi che scappasse.
"Se me lo dici ancora poi ci credo..." ironicamente "Suona così bene, così... Normale."
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Guisgard
29-04-2018, 02.40.00
Icarius, sottomesso e fuori di sé, era ai piedi di Lys, baciandoli ed accarezzandoli nonostante le scarpe fossero sporche di terreno.
Le parole della dama però accesero Aegos.
Lo stalliere la guardò negli occhi, in un misto tra disprezzo e desiderio.
Portò entrambe le mani sui seni sodi di lei, stringendoli, quasi a farle male.
Poi si inginocchiò davanti alla padrona, senza lasciare i suoi seni, cominciando a baciarla fra le gambe, a giocarci con le labbra e con la lingua.
La sua testa era contro il suo sesso bionda e caldo, assaporandolo con lussuria, strofinandoci contro il viso reso aspro dalla barba incolta.
In un attimo la bella padrona sentì le gote prendere fuoco, il respiro farsi incerto, i capezzoli bruciare per il desiderio.
Aegos non cessava di giocare fra le sue gambe, muovendo non solo le labbra e la lingua, ma tutto il suo viso, quasi che lei potesse quasi poggiarsi contro di lui.
In tutto ciò il giovane Icarius, sempre ai piedi di Lys, non smetteva di solleticarli con la bocca e con le dita.
Guisgard
29-04-2018, 02.41.40
“E' tutto vero...” disse piano Elv a Gwen “... vero come questo bacio...” e la baciò ancora.
E più la baciava, più le sue mani accarezzavano il corpo di lei, stretta contro di lui.
Lady Gwen
29-04-2018, 02.45.48
Era meraviglioso,volevo che questo momento durasse per sempre, ed io potevo dirlo davvero.
Sentii di nuovo le sue mani su di me e rividi entrambi di nuovo su quelletto, pochi minuti prima.
Dopo aver accarezzato i suoi capelli e le sue spalle, la mia mano scese, col chiaro intento di slacciare i pantaloni e continuare finalmente ciò che avevamo iniziato.
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Dacey Starklan
29-04-2018, 02.49.04
“ Dovresti andare a riposare anche tu.
Ormai completamente infastidita per come mio fratello si rivoleva a a me infine mi decisi ad andarmene a lì.
Il misterioso prigioniero sarebbe rimasto tale.
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Guisgard
29-04-2018, 02.52.33
Quel gesto di Gwen ed Elv la guardò sorridendo con malizia.
“Attenta...” disse lui piano, con tono sensuale “...se continui poi non ti lascerò andare più dal barone... ti ho avvertita...” con una mano che scese lungo il fianco di lei, fino a raggiungere la gonna del suo abito, che cominciò a tirare su.
Seccata Dacey si allontanò da quell'androne, raggiungendo la sua camera.
Come detta dava sul cortile, di fronte al quale c'era una caserma, dove i prigionieri venivano portati.
La finestra della camera di Dacey era socchiusa, permettendo all'aria della sera di soffiare attraverso le tendine.
D un tratto la ragazza sentì qualcosa.
Una musica, la melodia di corde fatte vibrare nella notte.
Come se qualcuno suonasse dal cortile.
Lady Gwen
29-04-2018, 02.56.43
Sorrisi alle sue parole, mentre sollevava la mia gonna e sentivo le sue dita sulla gamba ora scoperta.
"Magari voglio che tu mi convinca a non andare..." dissi piano e la mia mano già sbottonava i suoi pantaloni.
Ormai stavo iniziando a perdere ogni controllo e fermarmi sarebbe stato davvero difficile.
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Erano lì, i miei due meravigliosi uomini, così diversi tra loro, eppure così eccitanti.
Icarius con i suoi occhioni da cucciolo, quell'aria tenera e spaventata, quei modi gentili e teneri, che se ne stava accucciato ai miei piedi, sottomesso ed eccitato, a baciarmi i piedi, eccitandomi e facendomi impazzire.
I suoi occhietti mi mandavano fuori di testa, il suono della sua voce poi.
Chissà che suono avevano i suoi gemiti! E i suoi occhi?
Oh, chissà com'erano sconvolti dal piacere più assoluto.
E Aegos.. oh, Aegos!
Lui era tutto l'opposto di Icarius, era pieno di ardore, di passione, era abile ed esperto. Mi faceva morire con quel suo tono irriverente che mi faceva sentire in sua balia. E ci sapeva fare, oh se ci sapeva fare.
Mi sfuggì un gemito quando strinse il mio seno, lo sguardo rimase fisso, malizioso, quasi un gesto di sfida.
Come a dirgli che volevo vedere che sapesse fare, volevo metterlo alla prova, testarlo, provocarlo.
E lui non deluse affatto le mie aspettative.
Lo guardo abbassarsi, non tolgo mai lo sguardo dal suo, né lui lo fa dal mio.
Scende, con gli occhi nei miei, e senza girarci intorno oltre, va a colpirmi dove sono più sensibile, calda, vogliosa.
Mi trova umida, eccitata e calda, mentre con le sue labbra tormenta il mio sesso, violandolo con quella lingua che la mia bocca aveva appena assaporato.
Iniziai a gemere forte, sempre più intensamente, sempre più forte.
Mi appoggiai alla sua testa e iniziai a muovermi, strofinando il mio corpo eccitato, bagnato e voglioso sul suo viso, che così generosamente mi offriva.
Mentre mi muovevo, aggrappandomi a lui, sostenendomi alla sua testa muovendomi ancora e ancora, spinta da quel piacere incontrollato guardai Icarius.
Era ancora ai miei piedi, così cucciolo, così sottomesso e tenero.
"Oh bravo piccolino mio.. bravo.." gli dissi, mentre continuavo a muovermi, in modo sempre più concitato sulla bocca di Aegos.
Chissà se il bello stalliere si sarebbe arrabbiato di quelle attenzioni date al giardiniere mente era lui a farmi gemere così forte... oh, io speravo di sì!
Dacey Starklan
29-04-2018, 03.02.57
Tornata nella stanza che mi era stata assegnata decisi di prepararmi per la notte. Tanti piccoli grandi gesti che avrebbero reso migliore il mio sonno.
Ma se io speravo in una bella notte tra sogni e riposo, da fuori una musica mi giunse alle orecchie e , complice ciò che avevo udito poco prima, tardai a considerare il suono come proveniente da un edificio, la caserma, che stava non lontano dalla mia finestra.
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Guisgard
29-04-2018, 03.19.03
Elv la lasciò fare.
Lasciando che Gwen cominciasse a sbottonargli i pantaloni.
Lui intanto continuava a sollevarle la gonna, scoprendo sempre più la gamba.
Le sue dita affusolate, la sua sua mano sicura iniziarono ad accarezzare la coscia liscia, bianca e nuda.
Carezze provocanti, intense, sempre più audaci, quasi a sfiorarle l'intimo di pizzo.
“Noto che anche le vampire indossano la biancheria intima...” disse pianissimo lui all'orecchio di lei.
Quella musica sembrava giungere dal cuore della notte.
Era lieve, delicata, ma anche malinconica.
Le sue note sibilavano tra le tendine della finestra socchiusa della stanza di Dacey.
Allora un alito di vento fresco soffio tra i vetri semiaperti, giungendo nella camera.
Quasi come fosse un richiamo.
Lady Gwen
29-04-2018, 03.24.36
Non oppose resistenza mentre iniziavo a sbottonare i pantaloni,ma senza toglierli ancora, e sentendo tuttavia attraverso di essi l'effetto del mio gesto, dei baci, delle carezze e dei sussurri.
Sospiravo man mano che le sue dita si facevano strada sulla mia gamba, salendo sempre più su.
"Già, ma solo per permettere ai mortali di toglierla..." sussurrai a mia volta al suo orecchio, con malizia, stringendo forte le dita fra i suoi capelli.
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Guisgard
29-04-2018, 03.51.48
Era notte, erano nudi, eccitati, persi, dannati.
Lys era in piedi, quasi seduta sul suo stalliere che non smetteva di deliziarla e di tormentarla col viso fra le sue gambe calde.
Lei si muoveva, quasi danzando, stringendo le gambe attorno a quel viso, sentendo le labbra e la lingua di lui che non cessavano, che non si fermavano, che non smettevano di farla impazzire, di farla gemere.
E folle si voltò verso Icarius che a terra continuava sottomesso a giocare con i piedi della padrona.
“Padrona...” disse guardandola dopo le sue parole “... stai godendo tanto, vero?” Ed allora iniziò a baciare le sue caviglie, poi tutta la gamba, risalendo con quei baci fino ai suoi glutei sodi, lambendoli infine tutti con la lingua.
“Ah, ecco...” disse Elv guardando Gwen, senza smettere di accarezzarle l'interno coscia, lambendo sempre più il pizzo della sua biancheria “... e dimmi... ne hai conosciuti molti di mortali che ti hanno sfilato la biancheria?” senza smettere di accarezzarle la coscia.
Lady Gwen
29-04-2018, 03.57.46
Ridacchiai, mentre le sue carezze mi strappavano gemiti sempre più intensi.
"Sono successe tante cose, in mille anni..." dissi piano "Ma nessuno era degno di essere paragonato al mortale che ho davanti adesso..." dissi, con malizia e desiderio sì, ma anche con tanta sincerità.
Perché sì, di gente in tanti e tanti secoli ne avevo conosciuta parecchia, ma aspettare tutti questo tempo per avere lui ne era valsa veramente la pena.
"E tu? Ne hai conosciute tante di mortali a cui hai sfilato la biancheria?" gli sussurrai, con malizioso divertimento, mentre la mia mano si poneva lentamente fra la stoffa del pantalone e la sua virilità, chiudendosi attorno ad essa.
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Non riuscivo a stare ferma, non riuscivo ad arrestare quella folle corsa, il piacere era troppo forte, troppo intenso, troppo travolgente.
Aegos era meraviglioso mi sosteneva, mi faceva impazzire, godere, urlare.
Sentivo tutta la sua faccia sotto di me, sentivo la sua lingua implacabile che mi faceva impazzire, godere, morire, mi sembrava di sentire il suo respiro farsi caldo, il suo cuore battere e la sua virilità farsi sempre più salda.
Beh, non lo avevo toccato con mano ma immaginavo.
Anche se in realtà avrei voluto fare di più che immaginare.
Quando Icarius lasciò i miei piedi, per risalire la mia coscia, la mia gamba e andare a mettersi dietro di me, a leccare le mie natiche, allungai un piede verso il membro di Aegos inginocchiato davanti a me, e iniziai a tormentarlo con quello, ad accarezzarlo a tastarlo, movimenti sensuali, abili, esperti, fatti apposta per farlo morire di piacere, fargli capire che stavo apprezzando quei meravigliosi baci proibiti al mio sesso che sembrava non esserne mai sazio.
Ma poi, la voce di Icarius, poco prima, così tenera e cucciolosa, così meravigliosamente eccitante, persa mi aveva letteralmente fatto andare fuori si testa.
Cosa aveva quel ragazzino inesperto che cominciava direttamente con la mia intimità, spingendola a bagnarsi ogni qual volta faceva gli occhietti da cucciolo o quella voce così tenera.
Mi montava una tale voglia dentro, quando Icarius faceva così, che la metà bastava, era una voglia intensa e forte, la voglia di fargli perdere il controllo, di vederlo gridare, impazzire, perdersi completamente in me.
Ora avevo perso ogni controllo.. sì sì sì, non capivo più niente.
Non gli avevo nemmeno risposto, povero caro, così persa dal piacere immenso che mi dava la lingua di Aegos.
"Sì, piccolo..." gemo, portando una mano dietro di me e affondandola nei suoi capelli per poi scendere e andarlo a prendere sul collo "Sto godendo da morire..." chiudendo gli occhi e lasciandomi completamente andare.
Allora allungai una mano anche davanti, alla ricerca del collo di Aegos.
Avevo le loro teste nelle mie mani, e iniziai a spingerle verso di me, uno davanti e l'altro dietro, sempre più forte, sempre più forte
Non ero più in me, o forse lo ero fin troppo: dopotutto io ero questa.
"Vi voglio..." gemetti, stravolta dalla passione "Vi voglio tutti e due..." sempre più folle e determinata "Qui, adesso..." non capendo più nulla.
"Adesso..." gemevo.
"Adesso..." impazzivo.
"Adesso!" ordinavo.
Dacey Starklan
29-04-2018, 15.21.51
La musica si faceva strada nelle mie orecchie, attraverso la finestra che era rimasta semi aperta.
Era una melodia capace di coinvolgere i miei sensi, cullandomi dolcemente ma soprattutto rendendomi curiosa.
Mi sporsi, scostando le tendine, per scorgere le luci che provenivano dalla caserma, sempre più incuriosita di sapere chi suonasse.
La musica, inoltre, aveva il potere di calmarmi visto che al mio arrivo nella camera da letto, ero in uno stato irritato per il confronto con mio fratello.
Vi era anche una brezza leggera che mi accarezzò il viso, quasi chiamandomi ad uscire.
Ed io ero tentata, in effetti, tentata di andare verso la fonte del suono.
Tentennai però, sapendo che mio fratello non avrebbe apprezzato questa mia iniziativa ma la musica... la musica sembrava implorarmi di raggiungerla ed io sentii il mio corpo protrarsi verso di essa.
Lo sentii muovere, lasciare la stanza, percorrere i corridoi e uscire dal palazzo, di soppiatto, in silenzio, guidato dalla trama musicale che si espandeva nell’aria.
In un battito di ciglia quindi fui nel cortile.
Non era la prima volta che mi sentivo sospinta da una forza invisibile a far qualcosa...
Altea
29-04-2018, 20.02.41
Mi svegliai di soprassalto, la pelle non era più fresca tra la seta ma bruciava per quel sogno.
Chanty era così bella e poi.. l'esecuzione ma non una comune ma del nobile afragoglinonese. Chissà forse così avvenne la sua esecuzione, in un magnifico giorno di sole e lui volle mostrarmi che successe.
Strinsi le lenzuola per la rabbia.. E per di più il Maresciallo voleva queste terre.. Oh, avremmo vinto noi la battaglia se la gente non aveva coraggio di battersi, forse si era fatta girare proprio la storia di questa maledizione tra il volgo per spaventarlo, in modo non si ribellasse.
Non riuscivo a dormire, era notte fonda e indossai una vestaglia solo sopra il mio corpo visto nessuno sarebbe entrato nel Palazzo e sgattaiolai nel giardino ad osservare cosa vi era.. Poi sarei passata in biblioteca. Dovevo conoscere il mio palazzo in ogni minima parte.
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Guisgard
30-04-2018, 00.23.49
“Eh, sai...” disse Elv con tono divertito “... in effetti ho avuto un bel po' di fidanzate...” ridacchiando.
Ma poi Gwen, con fare provocante e malizioso, raggiunse i suoi pantaloni, stringendoci sopra la mano, avvertendo così tutta la sua mascolinità di certo non indifferente al fascino della vampira.
Lui allora la guardò negli occhi intensamente.
“E la bella vampira” con uno sguardo eloquente “ha mai incontrato un mortale in grado di soddisfarla?” Orgoglioso della sua virilità.
Quasi senza accorgersene, forse ipnotizzata da quella malinconica e misteriosa melodia, Dacey si ritrovò nel bel mezzo del cortile.
In quel momento nessuno dei soldati di ronda la vide.
Come se un incanto avesse fermato il tempo.
La musica era ancora nell'aria e la ragazza sembrava incapace di comprendere da dove arrivasse con precisione.
Ad un tratto la ragazza notò un'ombra fra alcune siepi che correvano lungo il muro di cinta.
Altea entrò nella sua biblioteca, ma con sua sorpresa non trovò i libri che ricordava ci fossero in quel luogo.
Molte mensole erano vuote, segno che i tanti libri di sia zia erano stati tolti.
Erano rimasti solo registri, libretti di annotazioni, dizionari e poco altro.
Chi aveva fatto tutto ciò?”
Altea
30-04-2018, 00.27.11
Rimasi stupefatta, mia zia Ingrid era nota per essere una grande letterata e teneva salotti di letture pure.
Chi aveva tolto i suoi libri e per quale motivo.
Uscii dalla stanza e chiamai il servo.."Pompilio, dove siete? Devo chiedervi una cosa importante" stringendomi nella vestaglia e leggermente innervosita da quel fatto strano.
Lady Gwen
30-04-2018, 00.30.12
Roteai gli occhi con un vago sorriso.
Intanto sentivo sotto le dita la sua virilità assolutamente non indifferente a tutto quello.
Sorrisi.
"Solo qualche breve gioia temporanea..." sussurrai, per poi baciarlo con trasporto e continuare a saggiare la sua virilità.
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Guisgard
30-04-2018, 00.41.35
Lys era in estasi, in balia del desiderio più drenato, del piacere più travolgente.
Era fra i suoi due servitori, con Aegos inginocchio davanti a lei, con la bocca e la lingua fra le sue gambe, portandola quasi alla follia, mentre Icarius, accovacciato dietro di lei, contemplando la perfezione delle sue forme, di quei glutei sodi e bianchi, come un bimbo nel paese dei balocchi.
Li accarezzava, li palpava, li stringeva, tingendo la sua lingua lasciva quasi come un pittore che imbratta la sua tela, ispirato ed eccitato.
Ma ad un tratto Aegos si fermò, pulendosi la bocca, alzandosi da terra e portandola via da Icarius.
Il giardiniere restò ammutolito, deluso ed eccitato alla follia, senza avere il coraggio di fare nulla.
Allora lo stalliere mise Lys contro un albero, restando alle sue spalle.
“Madama...” disse eccitato e virile “... andiamo a cavalcare?” tenendola stretta per la nuca, con lei che già immaginava tutto.
Pompilio sentì la voce di Altea, alzandosi di scatto e prendendo una candela.
Subito corse in biblioteca ancora assonnato.
"Madama..." disse "... avete chiamato?" Fissandola.
Subito Elv rispose a quel bacio di Gwen, assaporandone le labbra e giocando con la sua lingua.
Lei continuava a stuzzicare la sua mascolinità sempre più calda ed impetuosa.
"Bene..." disse sulle labbra di lei "... allora devo tenere alto il nome di noi mortali... no?" Malizioso e provocante.
Altea
30-04-2018, 00.44.24
"Si ho chiamato Pompilio" adirata e puntando il dito verso la libreria.."E questo? Chi ha osato fare questo..i libri di mia zia?" con sguardo altero.
Lady Gwen
30-04-2018, 00.46.14
Sentivo che giocava con la mia lingua, rispondendo al bacio con li stesso trasporto, ed io mi divertivo a stuzzicare sempre più la sua virilità man mano che diventava sempre più prorompente.
Ridacchiai silenziosamente alle sue parole.
"Allora torniamo su quel letto" dissi solo, con tono pulito e schietto, ovvio.
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Dacey Starklan
30-04-2018, 00.49.08
Vi era una strana calma, la notte risplendeva in tutta la sua magnificenza, senza che nessuno osasse contrastarla.
Persino le guardie che di solito stavano di ronda, sembravano sparite, arrese alle tenebre.
Soltanto la musica infrangeva il silenzio, soltanto la musica mi guidava in quel percorso invisibile, su cui non avevo alcun controllo.
La melodia era dentro di me, mi permeava, intrinseca in ogni fibra del mio essere.
Così mi muovevo seguendo le sue armoniche indicazioni, a passo leggiadro, nel cortile fino a quando, nonostante il favore del buio, una misteriosa figura catturò la mia attenzione.
Aveva movimenti che mi parvero furtivi e così i miei occhi si sforzarono di catturare meglio l’immagine.
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Guisgard
30-04-2018, 00.59.23
Pompilio guardò le mensole vuote e sospirò.
“Madama...” disse “... vostra zia era molto religiosa e gran parte dei libri riguardavano la Fede... allora i soldati del Maresciallo li hanno confiscati e portati via... nessuno poteva opporsi...”
Elv guardò Gwen negli occhi ed annuì.
Allora la prese per mano ed insieme si avvicinarono al letto.
Lui fece sedere la bella vampira sulle lenzuola e poi, restando in piedi davanti a lei, cominciò a togliersi i pantaloni, restando nudo.
Aveva un fisico asciutto e slanciato, ben fatto.
Tutti in lui era perfetto e virile, mentre la fissava orgoglioso e malizioso.
Era un uomo.
Almeno così sembrava.
Si trattava di una figura indefinita, dalle fattezze umane, ma dalle movenze quasi spettrale.
Aveva qualcosa in mano che suonava, facendone vibrare le corde e liberando quella melodia nella notte.
Dacey poteva vedere quella misteriosa figura tra le piante, anche se i tratti non erano chiari a causa del buio.
“Neanche i vivi” disse smettendo di suonare “riescono a riposare in questa notte?”
Altea
30-04-2018, 01.05.16
Ebbi un fremito.."Non andare oltre Pompilio...ma la gente non si sta stufando di tutto questo, se fossimo uniti...potremmo liberarci di Lui" mettendomi una mano in bocca "Dio mi scampi e liberi se qualcuno mi ascolta a parlare così".
Mi sedetti su una poltroncina.."Va bene, domani andremo nel negozio di fiori, non posso sopportare di avere un giardino cosi desolato...buonanotte Pompilio e scusate" mi alzai e andai nella mia stanza e mi infilai nelle coperte sperando di dormire, che l' Alba arrivasse presto.
Lady Gwen
30-04-2018, 01.06.34
Mi prese per mano, mi fece sedere sul letto e finì di spogliarsi.
Ebbi la totale conferma che era perfetto: il suo fisico era slanciato e asciutto, pieno di una pregevole grazia virile nelle forme e nei dolci avvallamenti dei muscoli non eccessivi.
"Sei bellissimo..." dissi piano, quasi fra me e me "E dopo lo sarai ancora di più... Ci farai sfigurare tutti..." con un risolino divertito, ma anche innamorato, mentre toglievo il vestito e prendendolo per mano lo attiravo a me sul letto.
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