Visualizza versione completa : La leggenda della Pieve di Monsperone
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Stavo impazzendo, perdendo completamente il controllo.
Non sentivo più niente intorno a me, né la brezza della sera, né il canto degli uccelli, né tantomeno il fruscio degli alberi attorno alla casa.
Sentivo solo le loro lingue su di me, il mio corpo che bruciava sempre di più, i loro capelli sotto le mie mani, quei leggeri gemiti soffocati che provenivano dalle loro bocche insaziabili, e i miei che alti e incontrollati riempivano il silenzio notturno.
Ero in una meravigliosa estasi, un crescendo continuo, un piacere così forte da essere quasi insopportabile.
Spalancai gli occhi quando Aegos si tolse da me, abbassando lo sguardo eccitato e folle su di lui, che prontamente si rialzò.
Quanto era bello, dannazione, era davvero meravigliosamente bello.
Mi allontanò brutalmente da Icarius, gettandomi contro un albero, a cui istintivamente mi aggrappai con le mani.
Sentivo il suo corpo dietro di me, la sua virilità che mi reclamava, la sua presenza che incombeva su di me, la sua mano che teneva ferma la mia nuca.
Poi quelle parole mi eccitarono ancora di più, facendomi letteralmente impazzire.
Voltai la testa, o almeno, ci provai visto che lui mi teneva ferma per la nuca.
"Oh si.." mostrandogli la lingua, vogliosa e lasciva, prima di voltarmi nuovamente verso l'albero.
Eppure, non aveva considerato i miei ordini, e la cosa non andava bene, ma proprio per niente!
"Icarius!" lo chiamai, gemendo "Vieni qui, piccolo..." facendogli cenno con la mano di avvicinarsi.
Lo volevo vicino, volevo farlo mio, sentirlo gridare, vederlo morire di piacere, volevo trascinarlo nell'oscurità lasciva del mio mondo.
Oh, e io sapevo che quella meraviglia di ragazzo non aspettava né desiderava altro.
Sapevo che mi apparteneva, che si sarebbe perso in me.
Oh si...
"Vieni qui..." ripetei, sempre più eccitata e fuori di me.
Dacey Starklan
30-04-2018, 01.16.33
Ero crescita udendo storie di fantastiche creature, frutto del folklore popolare ma mai vi avevo creduto fino a quando dinanzi ai miei occhi avevano preso a manifestarsi delle figure biancastre, dai contorni sfumati, le movenze fluttuanti e eteree.
Quelli che tutti avrebbero chiamato fantasmi per me erano semplicemente delle anime.
Non qualcosa di cui aver paura ma delle presenze che accompagnavano la mia vita.
Avevo provato a parlarne alla mia famiglia e come risultato ero stata spedita da zia Mildred per calmare i miei nervi.
Eppure neanche un giorno dal mio ritorno a casa ecco di nuovo una figura che mi si palesava
Compresi, nel vederlo con uno strumento in mano, chi fosse l’artefice della melodia e perché questa mi avesse tanto attirato.
“ Questa vivente ha fin troppi pensieri per la testa che le impediscono di lasciarsi andare a Morfeo.”
Risposi alla sconosciuta figura, avvicinandomi di più
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Guisgard
30-04-2018, 01.21.33
Pompilio annuì ad Altea e tornò a dormire.
Anche la dama fece lo stesso, coricandosi, sperando che la notte trascorresse in fretta.
Ma sembrava non esserci pace.
Pochi istanti dopo, infatti, Altea cominciò a sentire rumori, voci, risate.
In breve si formò tanta confusione proveniente dall'esterno del suo palazzo.
Elv restò nudo davanti a Gwen, guardandola mentre si spogliava e mostrava finalmente tutto il suo corpo bianco e perfetto.
Lei sentiva lo sguardo di lui, carico di desiderio, su tutto il suo corpo, notando come quella visione lo eccitasse ancora di più.
Allora Elv si avvicinò e si stese sopra di lei, facendole sentire tutto il suo corpo vigoroso contro il suo.
Le loro forme, le loro fattezze cominciarono a combaciare perfettamente e l'uno poteva sentire ogni piega e tratto di lei e viceversa.
Allora un caldo bacio li unì, con Elv che si strinse sopra il corpo nudo di Gwen.
La figura restava immobile, celata nella vaga oscurità della notte, confondendosi nei giochi di chiaro scuro tra il buio ed il pallore lunare, vago e lontano.
“Allora” disse a Dacey con una voce indefinita “anche i viventi soffrono le inquietudini del mondo... perchè sei venuta qui? Per la mia musica? O forse era solo un motivo per fuggire via?”
Lady Gwen
30-04-2018, 01.26.43
Accennai un sorriso malizioso nel vedere come il guardarmi lo eccitasse ancora di più.
Poi, si stese su di me e sentii i nostri corpi combaciare perfettamente, come se fossero stati creati apposta per stare insieme.
Sentivo ogni tratto del suo corpo e lui sentiva ogni forma e ogni curva del mio, era una sensazione unica.
Quando mi baciò, lo strinsi forte a me, volendolo sentire ancora più vicino, ancora più mio.
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Altea
30-04-2018, 01.28.27
Mi voltai stiracchiandomi per dormire ma non riuscivo..stavolta udii delle risate, urla e via dicendo.."Ma che succede stasera, ovvia? Possibile non si può riposare?" indossai una sottoveste e un mantello per coprirmi e uscii in giardino per capire da dove proveniva quel tafferuglio, odiavo essere svegliata mentre dormivo.
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Guisgard
30-04-2018, 01.41.16
Quel bacio, i loro corpi stretti, l'uno sull'altro.
Un intreccio di labbra, di mani e di braccia, rotolando l'uno sull'altra fra le lenzuola.
“Ti amo...” disse Elv baciando Gwen, continuando ad assaporarne la bocca, a sentire il profumo del suo corpo, così diverso da quello delle donne comuni, stringendola a sé ed avvertendo la sua pelle liscia e levigata come porcellana a contatto dei suoi muscoli.
Allora finalmente si unirono, l'uno nell'altra, guardandosi negli occhi per un breve istante ed infine sospirando, gemendo a lungo.
Fu una sensazione unica, meravigliosa, con lui che penetrava in lei, nel suo mondo oscuro e sensuale e la vampira che a sua volta lo avvolgeva, facendolo suo e rubandolo alla luce della mortalità e perdendosi insieme in quell'abisso di mistero ed eccitazione.
Altea raggiunse il giardino, ma la confusione veniva da fuori.
Gli schiamazzi e le voci erano esterne al palazzo.
Arrivò anche Pompilio, attirato da quel casino.
“Madama...” disse “... cosa accade?”
Altea
30-04-2018, 01.46.41
Il rumore non proveniva dal mio giardino, ma non capivo da dove.
Ad un tratto arrivò pure Pompilio e sentii qualcosa nelle mie anche e rimasi sbigottita..era Volpe Ambrata...il nobile fantasma me la aveva restituita.
Ero felice, quella spada era preziosa e mi serviva per palesare la sua causa.
"Pompilio, non è che stanno uccidendo qualcuno ma sento risate...andiamo a vedere" prendendo una torcia e facendo segno all' uomo di seguirmi lungo la stradina.."Speriamo non sia nulla di grave, con i soldati del Maresciallo in giro" sottovoce e rendendomi conto delle mie vesti molto succinte.
Lady Gwen
30-04-2018, 01.49.18
Guardavo la luce nei suoi occhi.
Quella luce così devota, innamorata, diversa da quella che aveva nel momento in cui aveva cercato di scappare da me.
Quell'immagine non l'avrei mai dimenticata, anche se ora la felicità e la fortuna sembravano aver bussato alla mia porta.
"Anche io... Ti amo anch'io..." sussurrai, trovando lo spazio fra un bacio e l'altro.
Poi, ci unimmo.
Gememmo insieme, un gemito lungo e soddisfatto.
Lui si perse nell'oscurità in cui poco a poco lo stavo conducendo, accompagnandolo per mano ed io, almeno ora, mi lasciai travolgere ed illuminare dalla sua luce e dalla vita.
Era una sensazione che non provavo da millenni ed era... Bella, piacevole, gradevole.
Prendevo tutta la sua luce e la facevo mia, come lui mi faceva sua, con ardore e passione, ci perdevamo l'uno nell'altra ricercando il piacere in ogni movimento, ogni sguardo ed ogni bacio.
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Guisgard
30-04-2018, 02.10.46
“Ma facciamo attenzione, madama...” disse Pompilio ad Altea.
Aprì lo spioncino quel tanto che basta per sbirciare fuori.
Vide così uomini armati ed a cavallo che ridevano e parlavano ad alta voce.
Erano i soldati del Maresciallo.
Erano stretti l'uno all'altra, amandosi fra quelle lenzuola calde, intrise dell'odore dei loro corpi, tra gemiti soffusi, carezze sensuali e quell'amplesso travolgente.
Gwen, nuda ed accaldata, sembrava danzare sul corpo di Elv, strusciando sui suoi muscoli, quasi graffiando la sua pelle nuda con le unghie.
Quel gioco durò a lungo, di posizione in posizione, con la bella vampira che testò l'ardore ed il vigore di quell'uomo, mettendola alla prova, ma domata e sfinita dal suo impeto, dal suo penetrare forte in lei, infaticabile, profondo, tra il suo sudore e le grida di piacere di lei.
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Altea
30-04-2018, 02.15.32
Annuii a Pompilio e lui guardò dallo spioncino e alle sue parole sussultai "Lo avevo detto io...e ora...presto..tornate in casa, non voglio vi vedano, pure voi passereste dei guai, entrate, io ascolto cosa si stanno dicendo" nascondendomi dietro una siepe per ascoltare.
Lady Gwen
30-04-2018, 02.20.06
Era travolgente, era unico, era intenso.
Era totale.
Ognuno di noi era infaticabile, instancabile, non ci saziavamo mai ed era meravigliosa la sensazione del mio corpo a contatto col suo, stretto e modellato su di esso.
Non riuscivo a trattenere i gemiti, era troppo il piacere che scaturiva da quell'unione tanto agognata e desiderata.
Entrava sempre più dentro di me ed io lo accoglievo in cerca spasmodica di quel godimento senza fine.
Mai avevo provato tutto questo con qualcuno, mai in tutta la mia esistenza e di nuovo pensavo che aspettare ben mille anni aveva dato i suoi frutti.
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Guisgard
30-04-2018, 02.29.25
Altea si nascose dietro una siepe e Pompilio invece si chiuse dentro per paura dei soldati.
Erano una decina, tutti armati ed ubriachi.
Cantavano, ridevano e dicevano cose sconce, il tutto per spaventare chi stava dentro.
Ignoravano ci fosse Altea,credendo invece di spaventare i due custodi.
Durò a lungo quel danzare, quel groviglio di corpi, di sudore, di grida, di gemiti, di piacere.
Quell'unione così intima, così profonda, così speciale.
Alla fine quell'amplesso esplose tra i due, unendoli ancora di più.
Elv strinse le mani Gwen, guardandola negli occhi e venendo entrambi travolti dal quel mare impetuoso in cui si erano persi, in cui erano annegati e risaliti più volte, fino ad essere sommersi dalle sue onde calde e spumose.
Altea
30-04-2018, 02.34.07
Ah bene, quindi venivano qui ogni notte a infastidire Pompilio e sua moglie, ecco perché la servitù se ne era andata.
Ora comprendevo tutto, ma non potevo farmi sentire, nemmeno uscire...avrei rischiato.
Dovevo chiedere un suggerimento al nobile fantasma, ancora non avevo dimenticato quella musica malinconica, quella melodia suonata come una musica liberatoria del suo spirito..forse era la unica persona che mi era fedele e io non l' avrei mai tradito.
Lady Gwen
30-04-2018, 02.36.17
Durò un tempo indefinito, forse proprio l'eternità, ma sembrava non dover finire mai.
Alla fine, esplose.
Quell'amplesso ci travolse con la sua potenza e la sua impetuosità mentre lui stringeva forte le mie mani emi guardava negli occhi.
Io ricambiavo quello sguardo, respirando ora più normalmente, dato che non avrei nemmeno avuto bisogno di respirare, e lessi nei suoi occhi Amore, desiderio,benché ora appagato, e sempre la stessa devozione.
Mi piaceva specchiarmi nei suoi occhi: nonostante i miei fossero chiari ed i suoi scuri, i miei rappresentavano l'abisso di oscurità in cui si sarebbe presto perduto per sempre ed io non vedevo l'ora di portarcelo.
E rimanemmo lì, a pochi millimetri di distanza, a guardarci.
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Guisgard
30-04-2018, 02.55.45
Altea ben nascosta guardava quei soldati.
“Bene, ragazzi...” disse ad un tratto uno di quelli “... per stanotte basta così... li abbiamo spaventati abbastanza.” Ridendo. “Vedremo se altri vorranno a lavorare qui.” Tutti gridarono.
Poi galopparono via, svanendo nella notte.
Raggiunsero insieme il piacere più grande, più forte, più folle.
Alla fine i muscoli sudati di Elv si rilassarono e Gwen restò stretta a lui.
Pian piano il respiro di lui si regolarizzò.
“Sei...” disse ansimando “... sei meravigliosa... ti amo...” baciandola ora dolcemente.
Altea
30-04-2018, 03.02.21
Rimasi sgomenta.. ce l'avevano proprio con noi ma non capivo il motivo.. Forse mia zia nascondeva un segreto.. Finalmente se ne andarono..non mi avrebbero intimorita.
Mi stesi nel letto ma prima riposi Volpe Ambrata nel suo prezioso fodero.. peccato Icarius lavorava già.. come coltivava lui le rose anche se era troppo timido per i miei gusti. E mi addormentai..
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Lady Gwen
30-04-2018, 03.03.18
Sentii il suo corpo, prima teso, rilassarsi e abbandonarsi.
Gli sorrisi e ricambiai quel dolce bacio.
"Grazie..." dissi poi, piano "Grazie per aver esaudito in realtà il mio desiderio... Volevo averti disperatamente quando eri... Beh, quando eri ancora del tutto te stesso... Sentirmi riempita dalla tua vita, la tua luce, il tuo calore... È stato molto importante per me..." guardandolo.
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Dacey Starklan
30-04-2018, 09.48.48
Rabbrividii.
Per quella presenza, per il vento nella notte, per la domanda che mi era appena stata posta.
Decisi di fermarmi e non continuare ad avvicinarmi, ormai mi era chiaro che, chiunque avessi davanti, non fosse fatto di carne e sangue pulsante come me.
“ La vostra musica di certo mi ha affascinata a tal punto da farmi uscire di nascosto dal palazzo, con il rischio di irritare enormemente qualcuno.
Ma i miei pensieri vanno oltre le trame della melodia...
Fuggire dite? Non vedo dove... e poi, presto mi attenderà una vita in apparenza migliore di questa... sebbene io non l’abbia cercata...”
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Guisgard
30-04-2018, 17.59.13
Elv sorrise e baciò di nuovo teneramente Gwen.
Restarono allora stretti, abbracciati, l'una contro l'altra ed attesero insieme la fine di quella lunga notte.
L'alba ormai non era lontana e già si schiariva rosato il cielo verso Oriente.
Il pallore dell'aurora cominciò a screziare i colli e le valli di Chanty, disegnando chiazze cromatiche e bagliori cangianti sulla tenera campagna.
Tuttavia Gwen cominciò a notare uno strano silenzio intorno a loro.
Dal palazzo non sembrava giungere alcun rumore, ma solo quel silenzio innaturale.
Altea tornò a dormire ora che tutto sembrava essersi tranquillizzato.
Conservò la sua amata spada e finalmente poté riposare.
Si svegliò poco dopo l'alba, in una mattinata chiara e gradevole.
Pompilio e sua moglie erano già alzati.
“Una vita migliore...” disse quella figura misteriosa e spettrale “... ne siete certa?” A Dacey, accarezzando le corde del suo strumento pur non lasciando vibrare neppure una nota. “Ne siete davvero certa? Eppure una donna felice non si lascia attirare da note misteriose nel cuore della notte... se siete qui è perchè nella vostra stanza siete sola ed infelice...”
Il cielo cominciava pian piano a schiarirsi.
Guisgard
30-04-2018, 18.02.34
Lys si ritrovò nuda contro quell'albero, con Aegos fuori di sé per l'eccitazione.
Con una mano teneva per la nuca la sua padrona e con l'altra libera cominciò a sbottonarsi i pantaloni, liberando così la sua virilità provocata ad arte dal piede di lei.
“Ora vedrai chi comanda, sgualdrina...” disse lui con tono maschio e perentorio.
Icarius si avvicinò, ma lo stalliere lo allontanò con un calcio.
“Guarda ed impara, ragazzo...” rivolto al giovane giardiniere.
Aegos strinse ancora più forte quella morsa sulla nuca di Lys, quasi a renderla docile ed impotente, mentre con l'altra mano afferrò e strinse il seno sodo di lei.
Si appoggiò a lei, alle sue spalle e la penetrò.
Lei lo sentì gemere per un attimo, ma poi subito cominciò a cavalcarla come fosse una cavalla da domare.
Lys cominciò ad avvertire tutta la potenza, la foga, l'impeto del suo stalliere, dal suo modo di possederla.
Lei sussultava sotto quei colpi, sotto quelle spinte forti, profonde, tanto che doveva aggrapparsi forte all'albero, affondare le lunghe unghie nella corteccia.
Così lo stalliere sfogava tutta la sua eccitazione, tutta la sua lussuria sfrenata sulla bella padrona.
Icarius era a terra, fissando tutto ciò con desiderio e rabbia per non poter partecipare.
A lungo Lys restò impalata contro quell'albero, a stento riuscendo a non cadere sotto il poderoso incedere di Aegos, che ad un tratto lasciò il seno di lei, dandole sollievo, ma afferrando poi la sua coscia, sollevandola e tenendola ferma.
Allora Lys lo sentì ancora più forte, ancora più dentro, fino all'anima.
Un'anima dannata e maledetta dalla lussuria.
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Altea
30-04-2018, 18.10.00
Il sole fece capolino dalle fessure degli infissi in legno pregiato, mi stiracchiai anche se leggermente stanca per la nottata.
Ma dovevo rimettere a posto questa casa, ormai era la mia dimora, l' avrei difesa coi denti e la spada...e avremmo visto se non avessi avuto nuovi servitori.
Mi feci un bel bagno, rimasi nell' acqua a lungo tra gli effluvi di gelsomino e lavanda che la calda acqua emanava.
Poi mi vestii e scesi per fare colazione, Pompilio ed Olie erano già svegli e sentivo il profumo del pane e dei dolci.
Mi sedetti nel sontuoso salottino e dissi a Pompilio si doveva andare a prendere molte cose prima per il giardino, la villa sontuosa doveva rinascere.
"Sapete, ho sentito gli uomini del Maresciallo..hanno fatto rumore e prima di andare via ho sentito hanno detto nessun servitore verrà mai qui..oh si sbagliano, andate a preparare Cruz, io vi seguo a cavallo e voi prenderete il carretto".
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Dacey Starklan
30-04-2018, 18.10.06
Quella domanda andava a toccarmi nel profondo.
La felicità di cui parlavo non era mia.
Sarebbe stata felice la mia famiglia, mio fratello, forse anche il barone.
E lo sarei stata anche io, almeno in apparenza.
Sposa a un uomo nobile, benestante, colto e stando al quadro persino bello.
Chi non sarebbe stato felice di una simile sorte?
Eppure ancora non riuscivo ad avvertire la gioia vera, nel mio cuore, per questo mio destino deciso da altri, per un matrimonio imposto con uno sconosciuto.
Vi era si la speranza, la speranza di apprezzare quello che sarebbe stato mio marito, di riuscire ad amarlo ed essere amata...
Ma la speranza da sola non mi bastava.
Non quella notte dove dovevo digerire tutte quelle notizie , dove dovevo accettarle.
Per questo la musica mi aveva tanto attirata, riempiendo il mio cuore agitato.
“Non sono felice ora. Spero di esserlo in futuro.
Suppongo sia questa la differenza.
Ho persino perso la cognizione del tempo, sta già arrivando l’aurora...
Voi tornerete, ogni notte, cercando di attirare gli animi infelici?”
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Lady Gwen
30-04-2018, 18.11.01
Restammo ancora lì, stretti ed abbracciati, fino alle prime luci dell'alba.
Ma c'era uno strano silenzio tutto intorno.
Non sapevo perché.
Non si sentiva alcun rumore.
"Non pensi ci sia un silenzio strano?" ad Elv, dubbiosa.
Avevo idea che lo avrei trasformato praticamente ora, ma quel silenzio mi impensieriva.
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Guisgard
30-04-2018, 18.30.26
Pompilio guardò sua moglie, poi Altea.
“Temo che nessuno verrà mai qui, madama...” disse “... gli uomini del Maresciallo spaventano tutti... ma farò come mi avete detto...”
Preparò prima Cruz, poi il carretto.
Quanto tutto era pronto attese che la padrona finisse di fare colazione.
Elv sorrise ed accarezzò i rossi capelli di Gwen.
“Beh, rispetto alle tue grida in questa stanza fino a poco tempo fa” disse divertito “naturale che ora tutto ti sembri troppo silenzioso.” Facendole l'occhiolino.
“No...” disse la spettrale figura a Dacey “... non posso attirare nessuno... quelli come me sono destinati alla solitudine, al tormento... sono un fantasma, uno spettro della notte ed ora con l'aurora mi dissolverò, tornando nella mia tomba di silenzio ed ignominia... datemi un pegno... un segno voi che siete giovane, bella e viva... lo porterò con me e mi consolerà nel tormento del mio Inferno...” guardandola con i suoi occhi indefiniti “... datemi un pegno ed io tornerò...”
Albeggiava.
Lady Gwen
30-04-2018, 18.34.14
Roteai gli occhi.
In un altro momento avrei accettato la malizia di quelle parole provocatorie.
"Dico sul serio..." insistetti "Non vorrei che fosse successo qualcosa... Secondo te dovrei andare a controllare?"
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Dacey Starklan
30-04-2018, 18.39.25
La prima volta che avevo veduto uno specchio ciò che avevo provato non era stata paura ne sgomento ma tristezza e solitudine per quella povera anima incorporea ignorata dai più.
Per questo non perdevo occasione di parlare con quelle entità, per alleviare almeno un poco la loro solitudine eterna.
“ Desiderate un pegno? E sia, consideratelo un ringraziamento per la vostra musica e per avermi tenuto compagnia in questa notte insonne.”
Frugai nelle tasche della vestaglia, alla ricerca di qualcosa da poter donare allo spirito solitario, prima che giungesse la luce diurna.
Trovai infine un nastrino per capelli, che avevo utilizzato durante il giorno , di colore blu intenso.
“ Temo di non avere molto di più...”
Quasi dispiaciuta per la piccolezza del mio oggetto .
Allungai il nastrino verso il fantasma, attendendo che lo accettasse come dono.
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La sua voce così calda, la sua presa così salda mi federo andare ancora più fuori di testa.
Sentivo il mio corpo scosso da quei fremiti incontrollati, spasmi che mi attraversavano tutto il corpo, ogni lembo di pelle, ogni membra, ogni muscolo.
Persino il mio respiro sembrava una parte del mio corpo che poteva essere stuzzicata ed eccitata, sconvolta e tormentata.
Poi le sue parole che ebbero il potere di eccitarmi ancora di più, di accendere in me qualcosa di atavico e primordiale, come una forza senza nome nè forma, che prendeva il nome dai miei gemiti e la forma dai nostri corpi mischiati l'uno nell'altro.
Cacciò via il povero Icarius, che finì a terra poco distante, lo guardai, lo guardai negli occhi per tutto il tempo che riusciii a tenerli aperti.
Aegos era un fiume in piena, una belva feroce che mi stava assalendo, e per la prima volta, ero io la preda.
Non capitava spesso che un uomo riuscisse a tenermi testa in quel modo, a sottomettermi andando addiritura contro i miei ordini.
Avrei dovuto essere furiosa, ma ero troppo eccitata e folle per distrarmi da quel meravigioso piacere che mi dava.
Sì, perchè era entrato in me dapprima lentamente, accarezzando la mia pelle con quel gemito leggero, per poi invece iniziare a cavalcarmi in modo selvaggio e brutale, quel modo che mi mandava fuori di testa, che mi elevava da quel piano mortale per portarmi in un estasi fatta di mile fuochi infernali.
E in tutto questo, in questa discesa nell'averno dei lussuriosi, il mio sguardo non lasciò mai quello azzurro e puro di Icarius, restai lì a fissarlo, a godermi la sua espressione sempre più eccitata, sempre più vogliosa, e frustrata.
Forse pensava che una donna dovesse avere un solo uomo alla volta, oh che razza di assurdità. Magari valeva per le altre donne, ma certo non per me.
Quando poi mi lasciò il seno che mi faceva quasi male, per un momento sospirai di sollievo, ma poi mi sollevò la gamba e lo sentii entrare ancora più in fondo, squarciandomi e invadendomi come un fiume in piena, come se non fossimo vissuti che per quel momento.
Ero folle, dannata, lussuriosa ed eccitata, preda di un godimento senza pari.
Guardai Icarius davanti a me con un sorrisetto divertito, malizioso, furbo ma più di ogni altra cosa eccitato.
Mi eccitava il suo candore, la sua purezza resa torbida da quello sguardo eccitato e dalla virilità che urlava per poter uscire.
"Icarius.." lo chiamai in quel momento di pura estasi, con la voce alterata dal piacere immenso che mi travolgeva "Spogliati e vieni qui... subito, piccolo... subito!!" gemetti, impossibilitata a parlare normalmente perchè Aegos non si fermava.
Allora voltai la testa, in modo da poterlo guardare negli occhi.
Lo afferrai per i capelli, e lo guardai negli occhi.
"E tu non lo fermerai un'altra volta, o io fermerò te!" fissandolo negli occhi, stravolti quanto i miei, folli di passione e godimento come i miei.
E lo baciai, un bacio cattivo, intenso in cui sfogai tutta la voglia, la rabbia, l'ardore, la passione, la lussuria sfrenata.
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Altea
30-04-2018, 18.41.32
"Mai dire mai nella vita Pompilio, forse la mia giovinezza mi porta ad essere sventata e sognatrice ma ho la testa sulle spalle".
Salii su Cruz e feci segno a Pompilio di fare strada avanti mentre io guardavo il paesaggio circostante e le case se vi erano..eppure quel luogo mi era familiare.
Guisgard
30-04-2018, 18.58.36
Elv si accorse della preoccupazione di Gwe ed allora si fece serio.
“Allora andiamo a vedere su...” disse alzandosi dal letto e vestendosi.
In effetti un cupo silenzio era calato sul palazzo.
Da fuori non giungeva alcun rumore.
Era ormai mattino.
Altea in sella a Cruz procedeva accanto al carretto condotto da Pompilio.
Attorno a loro c'era il bosco di Chanty, circondato e racchiuso da colline di un tono pastello e dalle forme fiabesche.
L'unico edificio che intravidero era il palazzo che Altea aveva già visitato, quello delle due padrone.
“E' molto più di quanto potessi sperare...” disse la figura misteriosa a Dacey “... grazie, vi sono debitore...” porgendo la mano per prendere il nastro donato da lei.
Il Sole era sorto e quella figura svanì nel nulla, insieme alle ombre della notte.
Pochi istanti dopo ed una delle sentinelle sulle mura cominciò a dare all'allarme.
Altri soldati corsero.
“Il prigioniero è fuggito!” Gridò la sentinella. “Sorvegliate tutte le uscite del palazzo!”
Lady Gwen
30-04-2018, 19.00.34
Annuii mentre anche io mi rivestivo per andare a controllare.
Era troppo strano e quel silenzio non preannunciava nulla di buono.
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Altea
30-04-2018, 19.05.28
Mi beavo di quel paesaggio, l' aria del mattino era fresca e rendeva la mia pelle diafana leggermente arrossata.
"Come è bella Chanty, non occorre aggiungiamo altro vero Pompilio?" guardando il fido servitore e facendogli l' occhiolino.."I suoi colli, i girasoli in estate, le alture e i vigneti, i boschi rigogliosi e i fiumi pieni di vita, pure i piccoli rivoli" assaporando la libertà per quell' attimo.
Poi vidi il Palazzo e rimasi sorpresa e fermai Cruz.."Scusate Pompilio ma quello è il Palazzo delle due sorelle? E io pensavo fosse un bordello...che gaffe...oh conosco il giardiniere, Icarius, magari se lo pago per farmi un servigio potrebbe aiutarmi a mettere a posto il giardino...sembrava cosi ligio al dovere, ha fatto un putiferio per una rosa...anzi potrei vendicarmi ben bene per avermi reguardita" con aria di sfida.
Scesi da cavallo, stavolta sarei stata più affabile e lo chiamai.."Icarius, sono Altea...ho novità, la mia vita sembra cambiata"..già mentre tu rimarrai un servitore.
Dacey Starklan
30-04-2018, 19.13.06
Guardai il mio spettrale nuovo amico svanire sotto i miei stessi occhi ed ebbi così l’ennesima conferma che il viaggio e il soggiorno da zia Mildred non avevano avuto l’effetto dagli altri sperato.
Perché io ero ben cosciente che non si trattava di nervi.
Avevo ormai capito di avere una speciale connessione con le creature che normalmente dominavano raconti e leggende.
Non sapevo il perché, non sapevo neanche come, ma sapevo di poter vedere, sentire, provare cose che per altri erano solo finzione o fantasia.
Rimasi a fissare il nulla per qualche istante prima di decidermi a tornare dentro, fingendo di aver avuto una buona notte di riposo per non indisporre ulteriormente mio fratello.
Ma il mio piano non ebbe neanche il tempo di cominciare.
Venni sorpresa dalle voci concitate delle guardie e delle sentinelle e allora ricordai del prigioniero, sul quale non avevo potuto fare nessuna domanda.
Non sapevo chi fosse e perché fosse stato incarcerato dunque ero incerta Se rallegrarmi o meno della sua fuga.
Una cosa però la sapevo fin troppo bene, una tale notizia avrebbe adirato oltre modo mio fratello e per questo allungai il passo, sperando di arrivare a palazzo prima che lui scoprisse la mia uscita notturna.
Guisgard
30-04-2018, 19.19.05
Altea si fermò davanti al portone delle due sorelle e chiamò Icarius, mentre Pompilio fermò la carretta.
Ma il portone era chiuso, il muro di cinta intorno alto, dunque se non avesse bussato nessuno l'avrebbe sentita.
Gwen ed Elv si rivestirono ed uscirono dalla stanza per controllare.
Scesero al pianterreno, dove tutto era silenzio.
Un silenzio cupo.
Ad un tratto videro Ivan seduto sul pavimento davanti al camino, visibilmente intontito, come se qualcuno l'avesse tramortito e solo ora avesse ripreso conoscenza.
Dacey affrettò il passo e riuscì a tornare dentro e poi nella sua camera senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Da fuori però giungevano le voci concitate, il rumore di passi agitati e tutto il frastuono causato dalla fuga del prigioniero.
Seguirono lunghissimi istanti in cui i soldati perlustrarono il cortile e le diverse uscite del palazzo, senza però trovare nessuno.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta di Dacey.
“Madama...” disse la sua dama di compagnia da fuori “... posso entrare per aiutarla a prepararsi?”
Dacey Starklan
30-04-2018, 19.24.36
Giunta in camera, mi poggiai con le spalle alla porta, tirando un sospiro di sollievo.
La finestra era rimasta ancora semi aperta e non fu difficile udire le voci, comunque alte, dei soldati impegnati nella ricerca che, a ciò che riuscivo a sentire, pareva infruttuosa.
Come se il prigioniero fosse svanito nel nulla... come un fantasma.
Sorrisi al mio pensiero, ripensando allo spettro e alla sua musica e con ancora la melodia in testa iniziai a scegliere un abito per quella nuova giornata.
“ Silvia? Si, entrate pure. Mi farebbe comodo il vostro aiuto...”
Dissi aprendo poi la porta alla domestica, avendo ancora l’abito prescelto in mano.
“ C’è un bel trambusto di fuori vero?”
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Altea
30-04-2018, 19.26.54
Nessuno rispose, forse Icarius era impegnato.."Provo a bussare al portone, ma ieri sera sono giunta qui e ho avuto una pessima presentazione, non ho capito perché una delle sorelle ce l' avesse con me senza conoscermi" e bussai forte al portone Mentre tenevo nascosta la spada nel fodero, non sarei andata in giro senza di lei, e poi lo dovevo al cavaliere fantasma se era di nuovo tra le mie mani.
Lady Gwen
30-04-2018, 19.32.25
Al pianterreno tutto era silenzio.
Tutto.
Non capivo cosa diamine stesse succedendo.
Finché non vidi Ivan sul pavimento davanti al camino con una strana espressione sul viso.
"Ehi, che succede?" avvicinandomi "Ho percepito qualcosa di strano, che è successo?"
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Guisgard
30-04-2018, 23.51.21
Silvia entrò e salutò Dacey.
“Sono qui per questo, madama.” Disse con tono gentile. “Avete già deciso cosa indossare per oggi?” Poi quelle parole di Dacey. “Si, pare che uno dei prigionieri sia fuggito stanotte dalle prigioni... lo hanno cercato nel castello, ma sembra essere sparito nel nulla...”
Ivan era terra, con un grosso graffio tra lo zigomo ed il collo che ha fatica stava cercando di rimarginarsi.
Arrivarono Gwen ed Elv.
“Io...” disse intontito e forse vagamente sotto shock Ivan “... io non ricordo bene... ho sentito Tatiana gridare... allora sono salito in camera sua... poi mi ha aggredito... qualcuno o qualcosa...”
Altea bussò al portone del palazzo e pochi istanti dopo lo spioncino si aprì.
“Prego...” disse Stuarto, il vecchio servitore “... desiderate?” Ad Altea.
Altea
30-04-2018, 23.54.38
Dopo un po' arrivò il vecchio servitore...oh mi ricordavo di lui eccome, mi aveva pure data della ladra.
Con sguardo freddo dissi seccamente.."Gentilmente, posso parlare con Icarius, ditegli sono Altea...anzi lady Altea, avrei un lavoro per lui. E sia chiaro, sono qui solo per parlare con lui e non con tutta la servitù e padronanza, intesi?" con fare seccato.
Lady Gwen
30-04-2018, 23.55.13
Aveva un grosso graffio che arrivava fino al collo e lo rimarginai.
"Tatiana?" esclamai "Resta tu con lui, io vado a controllare" ad Elv.
Così salii in camera di lei, sperando in bene.
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Guisgard
01-05-2018, 00.09.34
Stuarto guardò Altea un po' perplesso.
“Perdonatemi...” disse “... ma Icarius è il giardiniere di questo palazzo e non può certo accettare altre mansioni. Almeno non senza il permesso delle sue padrone. Se io venissi a casa vostra a chiedere i servigi di un vostro servitore senza chiedere prima il vostro permesso, voi come reagireste?”
In effetti il discorso di Stuarto non faceva un piega.
Elv annuì a Gwen, mentre lei salì in camera di Tatiana.
La trovò seduta sul letto.
Ridacchiava, guardava il vuoto della stanza e canticchiava una nenia senza senso.
Dacey Starklan
01-05-2018, 00.10.59
“ Si, ho avvertito alcune voci e urla delle guardie...”
Naturalmente senza specificare di averle udite mentre mi trovavo all’esterno.
“ Strano come sia riuscito ad eludere ogni tipo di sorveglianza ...”
Mormorai mentre le indicavo un abito dal colore tenue, quasi rosato con dettagli intricati, finemente ricamati a mano, e decori che sembravano fatti apposta per evidenziare la sinuosità delle forme
“ E da come tutti si stanno tanto scaldando per cercarlo doveva essere un prigioniero di una qualche importanza...”
Sempre mormorando, forse più a le stessa che a Silvia.
“ Facciamo presto, non voglio farmi attendere, mio fratello sarà di certo già molto nervoso senza che mi ci metta io.”
Facendo cenno alla domestica di sbrigarsi ad aiutarmi nell’allacciatura del corpetto, nell’acconciare i capelli e truccare il mio viso.
Scelsi anche una parure di gioielli, smeraldi per collana e orecchini, che mi erano stati donati al mio ultimo compleanno.
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Altea
01-05-2018, 00.13.25
"A dire il vero devo chiedergli un favore, non ho intenzione mica di portarlo a lavorare a casa mia" anche perché di servitori era meglio non farli vedere in giro "Se gentilmente mi accompagna a comprare delle ottime sementi e fiori, abito nel Palazzo di mia zia Ingrid qui vicino e non ho nessun giardiniere e servitore tranne Pompilio" e lo indicai "Poi al resto ci penserò io, pensate io non possa vangare e piantare dei fiori?" non potevo certo dire che il Maresciallo non voleva io avessi dei servitori, per un arcano mistero.
Lady Gwen
01-05-2018, 00.16.32
Entrai... E la trovai come Roze.
Totalmente fuori di testa.
Totalmente.
Era persa anche lei, lo vedevo dalla sua faccia.
Non mi avvicinai nemmeno, chiusi la porta e scesi giù.
Avevo fallito. Completamente.
Era tutta colpa mia se in questa casa tutto era finito in uno sfacelo, non avevo impedito che accadesse e dunque era colpa mia.
"Dobbiamo andarcene. Ora."
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Guisgard
01-05-2018, 00.27.02
“Ah, ecco...” disse Stuarto ad Altea “... vi eravate espressa male, madama... attendente prego...” chiuse lo spioncino ed andò nel cortile, dove si stava consumando quel rapporto tra la padrona ed i suoi servitori.
Aegos continuava a possedere Lys e lo faceva con una foga ed una veemenza quasi animalesca, con tutti i muscoli tesi, tenendola sempre per la nuca e stringendo la gamba di lei sollevata.
Icarius guardava quella scena eccitato in modo folle ed al richiamo della padrona subito si avvicinò, timido ed imbarazzato.
Poi Lys cercò di ribadire, in quel folle amplesso, il suo ruolo, baciando lo stalliere con lussuria e desiderio.
Lui subito rispose a quel bacio lascivo ed aumentò ancor più il vigore delle sue spinte nel possedere la donna sempre contro quell'albero.
Il Sole era ormai sorto.
“Madama...” ad un tratto Stuarto verso Lys “... posso disturbarvi?” Forse era arrivato con la scusa di poter vedere anche lui la padrona nuda che faceva sesso.
Silvia annuì e subito aiutò Dacey a prepararsi.
“Non so chi fosse quel prigioniero, madama...” disse la ragazza “... di certo deve essere molto importante.”
Quando Dacey fu pronta, insieme a Silvia scesero nel salone al primo piano, dove tutto era pronto per la colazione.
Infatti in quel momento arrivarono anche il Maresciallo e Fagianus.
Gwen scese di sotto e le sue parole lasciarono perplesso Elv.
“Ma...” disse “... cosa è successo?” Stupito e preoccupato.
Lady Gwen
01-05-2018, 00.35.10
"L'ha contagiata. Ha contagiato anche Tatiana, non possiamo fare niente per lei. Siamo rimasti solo noi quattro e dobbiamo andarcene. Iniziate a prendere le vostre cose."
Nel frattempo, avevo preso il necessario dal baule e stavo già salendo in camera di Tatiana.
Entrai, vedendola sempre in quello stato di delirio totale e feci ciò che Nikolaj aveva fatto con Roze.
La liberai.
Soffrii, ma evitai soprattutto a lei di soffrire ancora.
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Altea
01-05-2018, 00.35.17
Sorrisi leggermente a quel servitore "Non preoccupatevi messere, a dire il vero dovrei essere in debito io con Icarius...ma ho davvero bisogno di lui".
Il servitore se ne andò ed aspettai e guardai Pompilio.."Non dobbiamo destare sospetti, se vedessero dei servitori nuovi ci tartasserebbero, speriamo di aver un aiuto, le mie mani bianche non temono di ferirsi per rimodernare il Palazzo, non gliela daremo vinta al Maresciallo" a voce bassa...sei tu che parli Altea, sono io che parlo...la Rosa Nera...troverai una Rosa Nera rara da piantare? E' il nostro Amore in comune che ci parla...e il tuo amico nobile Afragoglinonese che devi aiutare a vendicarsi.
Mi svegliai da quelle parole, il medaglione bruciava e rimasi a guardare quel Palazzo con una inquietudine strana...qualcosa di strano vi era in questo Palazzo.
Dacey Starklan
01-05-2018, 00.40.46
“ Si è ciò che credo anche io...”
Convenni con Silvia prima di ammirare la mia figura allo specchio e raggiungere, insieme alla giovane, la sala, elegante come il resto del palazzo, dove avrei consumato la colazione.
In compagnia, vedendo arrivare anche mio fratello e l’uomo che avevo conosciuto la sera prima, Fagianus.
“ Buongiorno.”
Facendo un piccolo inchino, raggiunsi quindi mio fratello sulla guancia del quale lasciai un leggero bacio.
“ È un piacere rivedervi messere, spero che vi uniate alla nostra tavola.”
Con cortesia verso Fagianus.
Averli entrambi a tavola mi avrebbe permesso di udire conversazioni e scoprire qualcosa di più del misterioso prigioniero, per non dimenticare il barone .
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Quel bacio, intenso, folle e assoluto, totale e lussurioso.
Un bacio fatto di lingue che si rincorrevano, che volevano ribadire la propria superiorità.
Poi mi spostai e lo guardai negli occhi, uno sguardo di intesa, un sorriso compiaciuto.
Allora mi voltai verso il dolce Icarius che si era avvicinato, allungai le mani verso di lui.
“Bravo piccolo, bravo...” gemetti, fuori di me, mentre Aegos non smetteva mai di possedermi, con una foga senza pari.
Improvvisamente non ero più attaccata all’albero ma mi aggrappavo a Icarius.
Le spinte di Aegos erano forti e vigorose e io perdevo il senno sempre di più.
Aggrappata ad Icarius lo guardavo negli occhi, poi lo attirai a me e lo baciai, un bacio dolce, caldo, ugualmente lussurioso, mentre con una mano mi aggrappavo al suo collo, con l’altra afferravo il suo membro eccitato, duro e virile che troppa eccitazione aveva dovuto sopportare.
“Voglio sentirti gridare..” gli sussurrai all’orecchio, con la voce stravolta dal’estasi che mi davano le spinte di Aegos che mi penetrava.
Aveva fatto giorno ma non me ne curavo.
Poi arrivò Stuarto a chiamarmi.
Ma dico io?
Mi voltai verso di lui, ancora stravolta, senza smettere di far impazzire il membro di Icarius nè dire ad Aegos di fermarsi.
“No, non potete..” gemetti “Non è proprio il momento Stuarto, non disturbarci per nessun motivo al mondo!”.
Allora tornai a guardare Icarius negli occhi e intrappolare le sue dolci labbra con le mie, mentre la mia mano si muoveva ritmicamente sul suo sesso duro e umido e Aegos non accennava a diminuire l’intensità di quell’amplesso.
Guisgard
01-05-2018, 00.55.21
Gwen trovò il coraggio di tornare da Tatiana e di sopprimerla.
Non avrebbe più sofferto.
Intanto Elv ed Ivan cominciarono a prepararsi per andare via.
“Il barone...” disse Ivan “... è ancora in camera a dormire?”
Il Maresciallo e Fagianus salutarono Dacey, poi tutti insieme cominciarono a fare colazione.
“Dunque...” disse Fagianus “... come procederete?”
“Uscirò subito con i miei uomini per i boschi...” il Maresciallo “... è a piedi, difficilmente potrà procurarsi un cavallo... e se anche vi riuscisse non riuscirebbe comunque ad uscire da Chanty... ho fatto arrivare decine di cacciatori di lupi, disseminando ovunque tagliole.” Mangiando.
“Si, avete ragione, madama.” Disse Pompilio ad Altea, attendendo entrambi che tornasse il vecchio servitore.
Ad un tratto però Altea avvertì qualcosa.
Un senso di inquietudine, di turbamento.
Una strana sensazione di oppressione.
Veniva dal bosco.
Udiva l'ululato di infiniti lupi, senza però che si sentissero ululare davvero.
Dacey Starklan
01-05-2018, 00.59.39
Subito la conversazione tra i due uomini si sviluppò senza neanche tenere conto della mia presenza.
Mentre imburravo una fetta di pane sentii le intenzioni di mio fratello e immaginai stesse coordinando la caccia al fuggiasco.
“ Come credete abbia fatto a scappare da qui?”
Chiesi quasi a bruciapelo, ricordando loro che ero anche io seduta al tavolo.
“ Naturalmente spero lo catturiate presto...”
Portando gli occhi prima su un uomo e poi sull’altro.
“ Non dovrebbe essere difficile per te viste tutte le disposizioni e gli uomini che sono ai tuoi ordini, mio caro fratello.”
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Altea
01-05-2018, 01.00.54
Mi guardavo attorno turbata, potevo sentire l' ululato di tanti lupi ma era impossibile, riguardai quella casa ed ebbi un brivido...la voce della Dama Nera non era venuta per caso.
"Pompilio, mi sembra di sentire dei lupi, ma forse sto sbagliando, deve essere la stanchezza" fingendo per non intimorire il servitore sulla mia maledizione, ma forse lui la conosceva...d' altronde mia zia Ingrid doveva averla narrata ma preferii fingere.
Nel frattempo aspettavo con pazienza ed educazione ma mi sentivo agitata in quel posto, come se vi fossero forze oscure...come se qualcuno avvertisse pure la mia presenza.
Lady Gwen
01-05-2018, 01.01.46
Mi sentivo stravolta, come se non riuscissi a trovare un centro permanente, un punto fisso a cui aggrapparmi ed affidarmi.
"Non lo so e francamente non mi interessa. Dov'è Nikolaj, maledizione?" nervosa ed indaffarata, mentre prendevo le ultime cose.
"Dobbiamo anche trovare un modo per uscire, visto che è l'alba..." avevo dimenticato quel particolare, ma se ci era riuscito il barone, potevamo riuscirci anche noi.
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Guisgard
01-05-2018, 01.04.01
Stuarto restò a guardare quella scena orgiastica per un lungo istante, poi annuì a Lys.
Ma nel vederlo arrivare Aegos si fermò e lasciò andare la padrona.
“Ma proprio ora” disse inviperito “dovevi venire? Vecchio idiota!” Gridò. “Stupido, vuoi forse un pugno in faccia?” L'eccitazione l'aveva reso rabbioso.
“Io ho fatto solo il mio dovere...” mormorò Stuarto.
Era ormai giorno.
Icarius nel frattempo restò aggrappato a Lys che era tutta nuda contro di lui.
Intando all'esterno del palazzo, davanti al portone Altea e Pompilio attendevano una risposta.
Ad un tratto arrivarono due uomini dall'aspetto brutale, vestiti con abiti fatti con pelli di lupi.
Erano su un carro e diversi corpi di lupi senza vita erano ammassati.
Uno dei due scese e si avvicinò al portone, per poi bussare con vigore.
“Bussano di nuovo, madama...” Stuarto a Lys all'interno del palazzo.
Altea
01-05-2018, 01.10.56
Sospirai, forse me li ero immaginati quegli ululati.
Ma, improvvisamente, arrivarono degli uomini dall' aspetto brutale e con pelli di lupo addosso e non solo.
In un carretto avevano dei lupi morti e guardai Pompilio stupita, facendo segno lui di rimanere in silenzio.
Ma che stava succedendo? Volevano entrare nel Palazzo e io guardavo il bosco con indifferenza estraendo una mappa dalla borsa e guardandola ma stando guardinga.
Guisgard
01-05-2018, 01.14.33
“Già, è l'alba...” disse Ivan guardando il vago chiarore che filtrava a stento dalle tende abbassate.
Scese nel salone anche Nikolaj.
“Il barone non è più in camera sua...” rivolto a Gwen “... e non vedo più neanche Tatiana...”
“Quel dannato si è dimostrato dannatamente in gamba...” disse il Maresciallo a Dacey “... ma la sua fortuna sta per finire... lo cattureremo ed avremo il motivo per giustiziarlo finalmente... Chanty è piena di trappole...”
“Lo prenderemo prima del ritorno del barone?” Chiese Fagianus.
“Si, naturalmente.” Sicuro il Maresciallo. “Sarà il mio dono per il suo ritorno.” Bevendo.
La colazione continuò.
Alla fine il Maresciallo si alzò, guardando sua sorella.
“Oggi sarò impegnato a dar la caccia a quel cane.” Alla ragazza. “Tu passa il tempo come più desideri. Hai il palazzo a tua disposizione. Se vuoi puoi anche uscire per Monsperone, ma fatti accompagnare dalla tua ancella e da qualche servitore.” Ed andò via.
Lady Gwen
01-05-2018, 01.17.09
Dovevamo capire come uscire da qui, anche se una vaga idea ce l'avevo.
Poi scese Nikolaj.
"Tatiana è stata soppressa. Cosa... Aspetta, che vuol dire che non è in camera sua?" sulle difensive e perplessa io.
Di sicuro non era uscito, e dunque?
Dove accidenti era finito?
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Dacey Starklan
01-05-2018, 01.21.03
“ Ne sono certa. Non ti sfuggirà.”
Replicai, incoraggiante, a mio fratello.
Sapevo che aveva mille e più difetti, spesso mi infastidivano i suoi modi e avrei avuto tanto da dirgli e criticarli ma era la mia famiglia, provavo un incondizionato affetto per lui nonostante tutto.
Anche se si imponeva, anche se mi irritava, se mi ordinava bruscamente qualcosa ... anche se decideva il mio matrimonio...
“ Ti auguro di riuscire a catturarlo, saprai compiacere enormemente il barone così.”
Quanto a me, caldeggiai l’idea di uscire da palazzo, fare un giro nei dintorni .
Convocai dunque Silvia, ordinandole di far preparare la mia cavalcatura e una adeguata scorta.
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Aegos si spostò e inizio a inveire contro Stuarto.
“Torna subito qui invece di prenderla con quel povero vecchio!” Gemetti, ancora folle di eccitazione.
Icarius era stretto a me, io tenevo ancora la mano sul suo membro, intenta a muoversi in modo abile ed esperto in modo da farlo impazzire.
Ero completamente nuda contro di lui che restava attaccato a me.
“Ti piace, piccolo mio?” Sussurrai ancora al suo orecchio “Oh ed è solo l’inizio!”.
Quanto mi faceva impazzire quel cucciolo meraviglioso, quanto mi eccitava quel suo candore.
Poi Stuarto ribadì che c’era gente che bussava.
“Esattamente quale parte di - non devi disturbarmi per niente al mondo - non hai compreso?” Continuando “Me ne frego se c’è gente alla porta, mandali via, sono impegnata ora!” Sempre più eccitata “Su su, sciò!”.
Poi mi voltai verso Aegos.
“Adesso vieni subito qui e finisci quello che hai iniziato!” Con sguardo lussurioso mentre continuavo a stringere Icarius tra le braccia.
Oh, quello era solo l’inizio, l’avrei fatto impazzire in un modo...
Guisgard
01-05-2018, 01.29.17
“Non c'è.” Disse Nikolaj a Gwen. “Ho bussato e non rispondeva. Allora sono entrato. Non c'era più.”
“Vado a vedere se c'è la sua carrozza...” Elv.
“Nessuno gli ha aperto il portone, è per forza ancora dentro.” Mormorò Ivan.
Elv però uscì lo stesso a controllare.
Tornò dopo qualche istante, perplesso.
“La carrozza non c'è più...” fissando Gwen e gli altri due vampiri.
Silvia annuì a Dacey e poco dopo il cavallo di lei e due paggi come scorta erano pronti.
Così tutti e quattro uscirono dal palazzo, uscendo a passeggio per le stradine di Monsperone.
Era una bella mattinata di Sole, l'aria era gradevole e le strade discretamente animate dalle botteghe aperte e dalla gente nelle viuzze che salutavano la sorella del Maresciallo.
Tutt'intorno la città si intravedevano le belle e dolci colline di Chanty, rendendo quel paesaggio fiabesco.
Stuarto annuì a Lys e tornò al portone, dove fuori aspettavano Altea, Pompilio e i due cacciatori di lupi.
Stuarto aprì lo spioncino e restò sorpreso.
“La padrona è occupata e non può vedere nessuno ora, signori.” Disse ai quattro.
Ma i due cacciatori di lupi si scambiarono uno sguardo d'intesa e spintonarono via il vecchio Stuarto.
“Ordini del Maresciallo...” uno dei due “... dobbiamo controllare il palazzo. Dillo alla tua padrona.” Ed entrarono, con Stuarto che li guardava sgomento.
Ora il portone era aperto davanti ad Altea ed a Pompilio.
Altea
01-05-2018, 01.35.07
Stavo per rispondere, che non importava, sarei ripassata...ma quando vidi i modi bruschi degli uomini e soprattutto udii a nome di chi venivano sussultai.
Perché mai il maresciallo voleva che quei lupi andassero in quella casa e soprattutto, perché mai stava accadendo una strage di lupi.
I due uomini entrarono in malo modo e mi preoccupai, ma volevo pure saperne di più...stanotte forse dovevo dirlo allo spirito.
"Ma che succede?" guardando Pompilio e il servitore della casa fingendo e vedendo il portone aperto.."Non vorrei madama Lys fosse in pericolo e mi avvicinai al portone per vedere dove portassero i lupi e che ne facessero" ..strano non potevo pure conferire con Icarius, non avevo chiesto della padrona ma di Icarius e guardai il servitore.."Buon uomo, ma io vi ho chiesto di Icarius non della padrona" guardandolo seria ma sempre attenta ai due probabili cacciatori di lupi che però portarono via il servitore.
Guardavo la scena lì, in quel cancello aperto sempre più perplessa.
Lady Gwen
01-05-2018, 01.36.24
Sospirai e mi misi le mani ai capelli.
Non era possibile.
Elv andò a controllare e rimasi sgomenta alla notizia.
"Onestamente però, se posso essere sincera, mi sento più leggera al pensiero che non ci sia più qui. Resta comunque il fatto che dobbiamo andarcene. Potremmo viaggiare con la nostra carrozza, con le tendine scure abbassate ed Elv potrebbe guidarla, e l'unico che possa farlo col sole" in questo momento ringraziai che fosse ancora mortale, visto che ci avrebbe permesso di andarcene da qui.
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Guisgard
01-05-2018, 01.39.07
Lys mandò via Stuarto e poi riprese a divertirsi con i suoi due servitori, incurante di essere nel cortile nel bel mezzo del mattino.
Aegos, ancora eccitato, tornò ad avvicinarsi a lei, penetrandola di nuovo e riprendendo a godersi la bella padrona.
Icarius invece era sempre stretta a lei, approfittando della sua generosità, della sua nudità e di quella magnifica occasione.
Le toccava i seni, mentre Lys non cessava di tormentare la sua virilità resa folle da tutto ciò.
“Oh, madama...” disse lui rosso in viso e con gli occhi da cucciolo eccitato ed imbarazzato allo stesso tempo “... si... si, tanto... tanto!” Fissandola.
Aegos era vigoroso, insaziabile ed infaticabile, spingendo Lys contro Icarius in quella danza folle, primordiale e di perdizione.
Ad un tratto arrivarono i due cacciatori di lupi, che davanti a quella scenica orgiastica cominciarono a ridere lussuriosi, guardando quei tre corpi accaldati, sudati ed eccitati.
A quel punto Aegos fu costretto a fermarsi di nuovo, si tirò su i pantaloni e si lanciò contro i due.
“Siamo uomini del Maresciallo.” Uno dei due. “Badate che finirete in prigione.”
“Al diavolo!” Gridò Aegos, per poi aggredirli.
Le urla attirarono Stuarto che era con Altea e Pompilio subito dentro il portone.
Altea
01-05-2018, 01.43.36
Vidi delle immagini indefinite nel giardino, ma udii pure un uomo urlare, ribellarsi e poi gli uomini del Maresciallo che lo assalivano.
"Ma non sarà mica Icarius...il ragazzo è così debole di carattere, gli faranno del male" preoccupata "Icarius" urlai preoccupata e spaventata.."E ora, dobbiamo intervenire, non oserei entrare in casa di altri ma mi sembra la situazione sia grave" ma speravo il giardiniere mi avesse sentita.
Dacey Starklan
01-05-2018, 01.45.14
La giornata era soleggiata, ottima per una passeggiata a cavallo nelle vie del borgo.
Mi piaceva particolarmente la calma che aleggiava nell’aria fresca mattutina.
Andavo ad andatura tranquilla, godendomi il paesaggio famigliare che, mi resi conto, mi era mancato durante la mia assenza.
Mi mancavano le viette strette, le botteghe, il via vai della gente, i loro saluti.
Mi soffermai specialmente su alcuni volti noti, un sarto, una vecchia domestica, la figlia del locandiere con i suoi due bambini piccoli, sorridendo a tutti loro, lieta di essere tornata.
E pensare che avrei potuto essere la loro signora, governare su tutti loro.
A quel pensiero mi dissi che, se davvero avrei sposato il barone, avrei cercato di esercitare la mia influenza a favore del popolo.
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Guisgard
01-05-2018, 01.55.11
“Si, è l'unica possibilità per andarcene ora da qui.” Disse Ivan a Gwen.
“Ma dove andremo?” Chiese scettico Nikolaj. “Sai già dove andremo? Non vorrai attraversare questi boschi in pieno giorno spero? L'unica possibilità è Monsperone, ma una volta lì cosa faremo?”
Altea sentì le grida, il rumore di una colluttazione, ma non si decise ad andare verso il cortile, ossia dove tutto ciò proveniva.
Restò così appena dentro il portone.
“Sembra ci siano problemi...” disse Pompilio.
Dacey e la sua scorta continuarono a passeggiare per la città, con tutti i passanti che la salutavano con rispetto.
“Come siete bella, madama...” disse una donna avvicinandosi con in braccio il suo bambino “... che il Cielo vi dia tanta felicità, mia signora!” Entusiasta.
C'era allegria e laboriosità fra quelle stradine, ma la magnificenza di quel paesaggio fiabesco, la sua magia stavano tutte nelle dolci colline che incorniciavano il bosco intorno alle mura cittadine.
Lady Gwen
01-05-2018, 02.03.12
"E cosa dovremmo fare? Restare qui e permettergli di finirci uno dopo l'altro? Sono già morte quattro persone, se tu hai un'idea proponila."
Mi urtava il fatto che si limitasse a contestare senza proporre, cosa che ci sarebbe veramente servita in questo momento.
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Stuarto se ne andò, e io sospirai di sollievo.
Se c'è una cosa che non sopportavo erano le interruzioni, perché la gente non poteva farsi gli affari propri, che diamine!
Continuai a stringere Icarius a me, a farlo impazzire in quel modo lascivo ed eccitante, godendomi i suoi gemiti, i suoi occhietti da cucciolo che tanto mi facevano impazzire, quell'espressione eccitata e vergognosa allo stesso tempo, quel candore reso folle dalla passione, da quegli attimi di pura estasi che ci univano.
Aegos dal canto suo non se lo fece ripetere due volte, tornò da me e riprese a prendermi con forza, facendomi gemere in modo incontrollato, folle, estatico.
Era meraviglioso, forte, instancabile: insieme i miei due servi erano la perfezione.
Aveva avuto incredibilmente buon gusto il mio padrone nel mettermeli accanto.
Dopotutto era unicamente per quello che li aveva scelti, perchè mi rendessero compagnia soddisfacendo ogni mio capriccio.
Ma poi ci fu un gran trambusto e degli uomini fecero irruzione, facendo infuriare nuovamente Aegos che addirittura si ribellò contro degli uomini del Maresciallo.
Sgranai gli occhi incredula, ci mancava solo quello ora.
"Aegos!" lo richiamai, severa, togliendo a malincuore la mano dal membro di Icarius, e voltandomi a raccogliere il vestito che indossai senza scompormi minimamente.
Avanzavo passo dopo passo verso quegli uomini, entrando nelle loro menti con il mio sorriso enigmatico.
"Oh, dovete perdonarlo, signori.." sorrisi, raggiungendo Aegos "Voi cosa fareste se vi bloccassero un attimo prima di un orgasmo?" con un sorriso lascivo, imprimendo quell'immagine nelle loro menti.
"L'ardore della passione..." con tono caldo e sensuale accarezzando i capelli di Aegos e dicendogli con lo sguardo di stare tranquillo, che si sarebbe solo messo nei guai.
Ero davanti ai soldati, con l'abito rosso, in mezzo ai miei due servitori, ancora tutti scossi per la passione travolgente di poco prima.
"Cosa posso fare per il Maresciallo signori?" con tono affabile mentre cingevo entrambi i miei servitori e amanti con le braccia.
Mi piaceva, mi faceva sentire protetta, anche se non ne avevo bisogno.
Altea
01-05-2018, 02.03.42
Guardai Pompilio.. "Meglio andare a vedere prima ci scappi il morto" e tenevo la mano sulla impugnatura della spada e mi avviai verso il giardino e vidi un uomo che era sotto le grinfie dei cacciatori di lupi e poi.. Icarius.. Nudo quasi e col volto eccittato e scoppiai a ridere osservandolo in modo provocatorio.. Mica male il ragazzo.
Se avessi estratto la spada sarebbe stato peggio, mi avrebbero arrestata.
Infatti ci pensò la padrona.. Che scenetta divertente.. Veramente era un bordello, feci segno ad Icarius di seguirmi e mi diressi verso il portone.. Che volgarità grezza.. Nulla a che fare con la passione e l'ardore.
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Dacey Starklan
01-05-2018, 02.04.13
Ero a casa, tra la gente che consideravo mio, tra le vie che conoscevo, le dolci colline che mi rallegravano gli occhi.
“ Possiate avere lo stesso anche voi.”
Dolcemente, alla donna e rallentai il passo del cavallo per poter prendere dalla bisaccia un dolce, che porsi al bambino.
Era mia abitudine farlo, quando andavo nel paese, portare con me qualcosa che normalmente questa gente non avrebbe mai avuto occasione di assaggiare.
Si trattava di un piccolo gesto per me, che non mi richiedeva grosse spese o sforzo ma che poteva donare il sorriso a qualcuno.
In questo ero diversa da mio fratello, lui tendeva a vedere le cose , e le persone, solo al fine di un proprio tornaconto personale.
Io attribuivo questa differenza di pensiero tra noi al diverso modo in cui eravamo stati cresciuti.
Io ero la figlia minore, nata dal secondo matrimonio di nostro padre.
Questo giustificava la differenza fisica tra me e mio fratello, lui dai tratti delineati, la pelle chiara e i capelli biondi, io invece con lineamenti più morbidi e sinuosi, tonalità scure di pelle e capelli.
Io ero stata cresciuta da mia madre, una donna gentile, troppo timida e mesta, ma estremamente generosa e magnanime.
Mio fratello aveva ricevuto una educazione rigorosa, un precettore dopo l’altro, ma carente in amore e sentimento.
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Guisgard
01-05-2018, 02.20.56
I due cacciatori di lupi guardarono con lussuria Lys nuda, prima che lei si rivestisse come se nulla fosse, per poi avvicinarsi ai due.
Riuscì a calmare i bollenti spiriti di tutti, anche se li alimentò col suo essere lasciva e disinibita, stringendosi infine fra i suoi due servi.
“Madama...” disse uno dei due cacciatori fissando Lys come si guarda una cortigiana d'alto borgo “... il Maresciallo ha inviato uomini ovunque a Chanty per cercare un evaso... siamo spiacenti di aver interrotto il suo diletto.” Con un sorriso lascivo.
Arrivò anche Altea che subito vide Icarius ancora col viso stravolto.
Lui la notò ed arrossì ancor di più, visto le condizioni in cui era davanti alla donna.
La donna gli fece cenno di andare verso di lei, ma lui timido e titubante non seppe cosa fare.
“Paradossalmente” disse Nikolaj a Gwen “vi sono solo due posti in cui andare per nascondersi... uno è una chiesa e direi che non è il caso...” sarcastico “... l'altro è qualche vecchio palazzo diroccato... ve ne sono diversi a Chanty...”
Dacey ed il suo seguito continuarono a passeggiare fra quelle stradine strette, le case in pietra rossa, tipica di quei luoghi, le chiese romaniche, i palazzi comunali e signorili, le botteghe tipiche, l'odore di pane caldo, di biscotti alle mandorle e di salumi freschi e stagionati.
Raggiunsero le mura meridionali, davanti alla porta di Mezzogiorno, oltre la quale cominciavano i colli, le valli ed i boschi di Chanty.
Lady Gwen
01-05-2018, 02.26.02
Roteai gli occhi sentendo nominare una chiesa.
Ma va? Ma dai?
"Lo so, un palazzo è l'ideale. Sappiamo bene che ci è proibito entrare da qualche parte a meno che non siamo stati invitati o chi abitava quel luogo sia deceduto. E credo proprio che il secondo caso sia il nostro, anche perché tutti quei palazzi diroccati sono ovviamente abbandonati e disabitati."
Restare in zona non ci avrebbe aiutati molto, probabilmente, ma non c'era altro che potessimo fare.
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Altea
01-05-2018, 02.28.53
Mi guardava rosso di vergogna.. Il mio sguardo lo aveva in potere.. Mi resi conto era uno sguardo pure di apprezzamento per quel corpo perfetto ma le mani prudevano. Rimaneva immobile, lo avrei preso a ceffoni e ritornai approfittando mentre la donna parlava .. "Vieni.. E da molto ti aspetto.. Portami a Monsperone a prendere dei fiori, sono ora nel palazzo qui vicino ereditato da mia zia.. Sola.. Dai ci sbrigheremo presto.. Prendi i vestiti o vuoi correre il rischio di finire in galera?".
Ero dietro di lui e sussurravo all'orecchio suo e tornai verso il portone facendo un gesto con la mano di seguirmi.. O peggio per lui.
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Sorrisi agli uomini, mentre tenevo Icarius e Aegos stretti a me, con fare lascivo.
"Oh, nessun problema, signori, la mia proprietà è a vostra disposizione, controllare pure ovunque, vi farò preparare del vino per quando avrete terminato..." sorridendo "Oh, non preoccupatevi per il mio diletto, l'attesa aumenta il desiderio, dico bene?" divertita.
Non avevo mentito, non c'era nessun evaso in casa mia, e l'ultima cosa che mi serviva era inimicarmi il Maresciallo, anzi.
Tutto quello mi ricordava che avevo una missione da compiere, e che mi stavo trastullando anche troppo con i miei due meravigliosi servi.
Fu in quel momento che mi resi conto che c'era di nuovo quella donna e che ancora cercava di avvicinare Icarius.
Ma ce li aveva gli occhi?
Aveva notato che eravamo in atteggiamenti leggermente intimi io e lui, o vedeva solo quello che le interessava?
Perché diamine lo tampinava ancora?
"Noto che non avete ancora imparato l'educazione, madama..." guardandola tutta "Chi vi ha dato il permesso di entrare in casa mia? Oh, giusto, nessuno... fuori di qui!" le ordinai.
Per parlare con Icarius doveva essermi arrivata vicina, molto vicina considerando che, come ben specificato, avevo il braccio attorno alla sua vita.
Quindi sentii tutto quello che le diceva.
"Voi non porterete il mio servo da nessuna parte..." guardai Icarius "Diglielo, avanti, diglielo una volta per tutte, che se no questa non ce la leviamo più!" alzando gli occhi al cielo.
Ma quello era il colmo, aveva visto che eravamo uniti in un amplesso e aveva il coraggio di provarci ancora?
Ma la dignità?
Altea
01-05-2018, 02.40.31
Sentivo nuovamente la donna gracchiare ma io ero già al portone ad aspettare. Non mi curavo delle sue parole.. Per me Icarius era una persona fidata e mi aveva difesa contro le angherie di mio marito.
Quindi aspettai ma potevo pure farne a meno.. Se voleva fare il cagnolino da compagnia ma mi muoveva a pietà.
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Guisgard
01-05-2018, 02.45.47
“Bene, allora prepariamoci ed andiamo via.” Disse Nikolaj a Gwen.
Elv aveva preparato la carrozza, tutto era dunque pronto per la partenza.
I vampiri si coprirono ben bene e raggiunsero la carrozza che Elv avrebbe guidato.
Finalmente partirono, abbandonando quel palazzo e cercando un altro luogo in cui stare.
Dopo un paio di miglia tra sentieri zigzaganti Elv intravide un torrione diroccato, isolato e che sorgeva ai piedi di un basso poggio, tra rocce rosse ed ammantate di eriche e bacche selvagge.
La carrozza raggiunse quel luogo ed entrò in una stalla abbandonata.
I due cacciatori, annuirono, lanciando occhiate lascive a Lys.
Poi Stuarto li accompagnò a visitare il palazzo.
Icarius intanto era tra due fuochi.
Altea lo aveva invitato a seguirla, ma Lys si oppose, intimandogli di restare dov'era.
Ovviamente un servo non poteva disobbedire l'ordine della sua padrone e dunque restò con Lys.
Di certo non era quello il modo per Altea di chiedere di poter parlare col giardiniere, visto era sul posto di lavoro, in casa della sua padrona che gli aveva tassativamente vietato di andare.
Altea aveva di nuovo raggiunto il portone, dove c'era Pompilio ad aspettarla.
“Madama...” disse “... cosa stiamo aspettando? Non mi sento sicuro, sapete? Il bosco pullula di cacciatori di lupi e di certo presto ci saranno anche i soldati del maresciallo...”
Lady Gwen
01-05-2018, 02.51.58
Finalmente uscimmo.
Elv aveva preparato la carrozza e,coprendoci completamente, lasciammo casa mia.
Di nuovo.
Di nuovo ero costretta a scappare, non sapevo se per sempre o meno.
Quella casa mi aveva di nuovo portato dolore e sofferenza.
Anche gioia, sì, ma come essa nemmeno il dolore sarebbe mai stato cancellato.
Il terreno era dissestato, zigzagante, ma alla fine arrivammo.
Non aprimmo nemmeno le tendine finché non fummo al sicuro dentro le stalle.
"Beh, ce l'abbiamo fatta..." dissi, una volta scesa dalla carrozza "Grazie..." dolcemente ad Elv.
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Stuarto fece gli onori di casa ai soldati, e io rimasi sola con i miei due pupilli.
Sola, insomma, per modo di dire visto che quella donna si avvicinò, parlò ad Icarius come se noi non ci fossimo (evidentemente non aveva ben chiaro il concetto di cosa sia un servo), e se ne andò senza manco degnarsi di ascoltare, chiedere scusa per essersi introdotta in casa altrui senza permesso, né niente di tutto quello che l'educazione comportava.
Era la seconda volta che veniva, parlava e poi non aveva il coraggio di restare per affrontare le conseguenze delle sue parole.
Se vuoi rubarmi quello che è mio, vieni in casa mia senza permesso, parli ai miei servi senza permesso, abbi almeno il coraggio di affrontarmi.
Troppa paura eh? Posso capirlo.
Ad ogni modo, se ne andò a mani vuote, perchè Icarius non si mosse, restò al suo posto, naturalmente.
"Splendori miei, perchè non ce ne andiamo in qualche posto più appartato?" sorridendo ad entrambi, mentre li tenevo stretti a me.
"È stata una notte meravigliosa.." accarezzando le loro schiene "Ma avrei davvero bisogno di un bagno dopo questa sudata..." sorridendo, mentre mi avviavo con loro verso la casa, attraverso il giardino che Icarius curava così bene.
Altea
01-05-2018, 03.06.24
Annuii a Pompilio.. "La gente è irriconoscente. Ero andata a salvare quelle persone visto il tafferuglio e invece di ringraziare dell'aiuto ho avuto poca gentilezza..mi auguro per loro di finire nei guai.. E quell'Icarius.. Un inetto.. Peccato mi aveva difeso da mio marito.. Purtroppo la gente cambia con la gente sbagliata, andiamo a prendere i fiori no.. Voglio rose e soprattutto rosse con in mezzo una bianca.. Solo una" sorridendo.. Perché lui mi segue ovunque.
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Guisgard
01-05-2018, 03.13.12
Stuarto accompagnò i cacciatori in giro per il palazzo, mentre Lys si diresse in casa, seguita docile dal suo stalliere e dal suo giardiniere.
“In effetti” disse sorridendo malizioso Aegos “madama è sudata ed accaldata noto...” con una smorfia lasciva.
Con la carrozza dentro la stalla abbandonata, Elv fece uscire Gwen e gli altri due dalla vettura.
Attraverso una porticina che collegava quell'ambiente con la torre diroccata.
Era un ambiente che tradiva ancora la bellezza di tempi migliori, anche se ora era in rovina.
Di certo fu abitato da gente nobile.
Pompilio annuì ad Altea ed andarono via dal palazzo.
“Per i fiori” disse il servo alla dama “cerchiamo nei paraggi o volete si vada a Monsperone?”
Lady Gwen
01-05-2018, 03.18.43
Entrammo dentro il palazzo tramite una porticina ed io mi aggirai in quell'ambiente diroccato.
"Peccato sia abbandonato, si vede che è stato un bel palazzo quando era in auge..." guardandomi intorno "Non è il mio, ma penso possa andar bene."
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I soldati guardavano in giro per la casa, ma io ero tranquilla e non avevo niente da nascondere.
Avevo una missione, questo sì, una missione che mi aveva affidato il mio signore e che dovevo portare a termine!
Beh, ma mica potevo farlo con i soldati in casa, dopotutto!
Feci l'occhiolino ad Aegos "Oh anche voi.." accarezzandogli il petto con fare lascivo, guardandolo negli occhi e leggendovi dentro quelle emozioni così forti e potenti.
Avevamo intrapreso la strada che conduceva alla grande stanza da bagno, con la sua enorme vasca riempita con acqua termale, un piccolo vezzo che mi ero concessa dopo un'estate a Bath, merito della mia magia!
Dunque merito del mio padrone, come sempre.
Mi versai verso Icarius, lo strinsi a me, baciandogli la guancia.
"Cucciolo mio, sei silenzioso!" sorrido, spostandogli una ciocca di capelli dal viso "...devo cominciare a pensare che tu rimpianga di essere rimasto?" con i tono di voce di chi invece sta pensando "Lo so che vuoi godere da morire piccolo mio!".
Guisgard
01-05-2018, 03.30.00
“Mah, a me mette tristezza...” disse sarcastico Nikolaj guardandosi intorno “... eh, ci adatteremo...”
“Si, magari sistemandolo un po'...” fece Elv, per poi fissare Gwen “... ai piani superiori c'è il resto delle stanze...”
La torre era alta quattro piani, di cui il primo era sotterraneo tipo cantina e sotterranei.
L'ultimo piano era diviso in varie stanze da letto, tutte ampie e di certo un tempo bellissime.
La struttura era fatiscente, in rovina, ma appartata ed isolata, quasi lontana dal resto del mondo.
Lys portò i suoi due servi nella grande sala da bagno, davanti alla sua vasca termale.
Aegos la guardò negli occhi e sorrise lascivo.
Poi lei parlò ad Icarius, baciandolo sulla guancia, facendolo arrossire ancor più violentemente.
Il ragazzo era intimidito, imbarazzato ma follemente eccitato, fissando Lys quasi incredulo di come fosse generosa la sua padrona.
Lady Gwen
01-05-2018, 03.37.18
"Tristezza o no, siamo qui."
Erano in tutto quattro piani, di cui uno adibito a cantina.
"Direi di sistemarci nelle stanze e poi vedremo il da farsi" dissi, poi mi diressi al piano superiore.
Le stanze erano tutte molto grandi e, come il palazzo, di certo un tempo bellissime.
Ci conveniva adattarci, perché ci avremmo passato un po' di tempo qui, ormai.
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La sala da bagno era una delle parti più belle della casa, inaccessibile, perché decidevo io chi poteva vedermi e chi no, segreta e racchiusa tra pareti in pietra, appariva sempre buia e silenziosa a un primo sguardo.
Ma ad un cenno della mia mano tutto mutò, le candele si accesero, aromi profumati e orientali si librarono nell'aria, e l'acqua limpida si fece calda e accogliente.
Lasciai cadere a terra il mio abito, restando nuovamente nuda davanti a loro.
Entrai nell'acqua un pezzo alla volta, lentamente, lasciando ai due uomini il tempo di ammirare il mio corpo, la schiena, i glutei sodi e i capelli corvini.
Quando poi raggiunsi l'estremità opposte mi voltai, e li guardai nuotando come una sirenetta, mi appoggiai con entrambe le braccia sul muretto, e li guardavo da lì.
"Allora..." guardandoli entrambi con aria di sfida "Vediamo chi è più bravo a pulire la padrona.." con voce eccitata e persa, facendo segno loro di avvicinarsi.
Guisgard
01-05-2018, 03.51.12
Ognuno si scelse la propria stanza.
Ivan, aiutato da Elv, passò poi a sistemare le tende ed i teli portati dalla precedente dimora, sulle finestre, sulle porte e su qualche crepa che si era aperta nelle murature delle torre.
Il tutto durò circa un paio d'ore, ma poi l'interno della torre era stato liberato del tutto dalla luce del giorno.
Di nuovo quel mondo gotico prese a regnare in mezzo ai vampiri, dipingendo ancora quella notte perpetua, unica e sola dimora di quelle creature.
Dacey Starklan
01-05-2018, 09.52.31
La passeggiata seppe rinvigorirmi, nonostante la notte passata praticamente in bianco.
Per questo, non contenta del giro in città, spinsi il mio cavallo oltre le mura, verso una distesa di prati su cui poggiavano armoniosi avvallamenti, dove i fiori punteggiavano coi loro mille colori, come fosse la tavolozza di un pittore.
Decisi così di godermi quel paesaggio, quella calma sapendo bene che non ne avrei avuto molta d’ora in poi.
Man mano che procedevo nella natura, mi rendevo conto di amare così tanto quei luoghi.
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Lady Gwen
01-05-2018, 23.19.09
Ivan ed Elv si occuparono di coprire con teli e tende ogni spiraglio, mentre io mi occupavo di sistemare le scorte di sangue in un mobile in quello che doveva essere il salone.
Poi accesi con la magia le candele quasi tutte dimezzate che trovai.
In poco tempo eravamo riusciti un po' a ricreare l'atmosfera di Villa delle Camelie, anche se non sarebbe mai stata la stessa cosa.
"Beh, direi che abbiamo fatto un bel lavoro."
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Guisgard
02-05-2018, 00.30.46
Dacey ed il suo seguito attraversarono una delle porte cittadine, ritrovandosi oltre le mura di Monsperone, immersi in un mondo cangiante e variegato, disteso in infiniti manti ondulati di colline e valli.
La campagna attraversava le screziature intense del verde, fino ad incontrare l'alone leggero e stratificato di un rosso che tendeva ad un delicato ruggine.
I mattoni della città avevano ora ceduto il posto alla pietra marrone di quei luoghi, dove pecore pascolavano in macchiettati campi divisi da siepi, da vitigni e da ulivi, con l'erba di un verde intenso e lussureggiante che indicavano un clima favorevole e mite.
Sui quadri verdeggianti dei campi e la bassa ed ondulata curva dei boschi si ergeva in lontananza una bassa e malinconica collina, sfrangiata alla sommità e quasi persa in un fiabesco paesaggio onirico.
Qui, su di essa, sorgevano le colline di un vecchio palazzo abbandonato.
http://www.thatsflorence.it/wp-content/uploads/2012/05/barberino-val-delsa.jpg
Per il resto della mattinata e l'inizio del pomeriggio Gwen, Elv e gli altri due vampiri si misero di impegno per rendere la torre diroccata il più ospitale possibile.
Nel giro di qualche ora quel luogo assunse un'aria gotica più nobile e persino quasi accogliente.
“Ho trovato una lapide...” disse Elv finito con i suoi lavori “... è scolpita in un grosso masso di granito semi sotterrato in quello che doveva essere un tempo il giardino... beh, questo luogo ha anche un nome... Torre dei Sortilegi...”
L'atmosfera era calda, invitante, proibita.
In un attimo Lys fu di nuovo nuda davanti al suo stalliere ed al giovane giardiniere.
Il suo corpo bianco e lascivo, perfetto in ogni sua forma si immerse in quell'acqua schiumosa, nuotando come una sirena.
La sua voce sembrava avere il dono di eccitare e come la mitica Circe di rendere gli uomini simili a maiali.
Al suo invito subito Aegos si spogliò restando nudo davanti alla sua padrona e mettendo in mostra l'orgogliosa virilità.
Anche Icarius, sebbene più impacciato e intimidito, si tolse i vestiti e tradendo come l'altro una mascolinità fin già troppo sollecitata e tormentata dalla bella bruna.
Ma da una sua tasca cadde sul bordo della vasca un fiore.
Un'amamelide, proprio sotto gli occhi di Lys.
Lady Gwen
02-05-2018, 00.36.04
Questo posto era completamente diverso da come appariva prima, più nobile e curato.
Sì, eravamo proprio bravi.
Ascoltai Elv e rimasi stupita, ma anche incuriosita.
"Sul serio?" stupita "Dov'è? Mi ci porti?" cercando di recuperare un po' di contegno e contenere l'entusiasmo.
Improvvisamente questo luogo aveva assunto delle connotazioni diverse, che non mi sarei aspettata.
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Guisgard
02-05-2018, 00.45.19
“E' fuori, tra l'erba e le sterpaglie...” disse Elv a Gwen “... nel bel mezzo del giardino incolto... è sotto al Sole e dubito che prima del tramonto tu possa vedere quella lapide...” con un sorrise consolatorio.
Lady Gwen
02-05-2018, 00.48.51
Quasi mi afflosciai.
"Oh... Va beh, la vedrò stasera..." con un'alzata di spalle.
"Però mi chiedo come mai la chiamino in questo modo, vorrei sapere se c'è un modo per scoprirlo..."
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Guisgard
02-05-2018, 00.51.35
"Chissà, avrà una sua storia..." disse Elv a Gwen.
"In effetti è molto antico questo luogo." Fece Ivan. "Mi chiedo da quanto tempo sia stata abbandonata e soprattutto chi fossero i vecchi proprietari..."
"Magari stasera ci faremo un giro nei paraggi e ne sapremo di più..." Nikolaj "... dopotutto ogni luogo ha la sua storia." Sorridendo.
Lady Gwen
02-05-2018, 00.59.37
"Sì infatti, non vedo l'ora" impaziente che arrivasse la sera.
Poi preparai tre bicchieri, uno per me e altri due per i vampiri.
"Hai fame?" ad Elv, bevendo "Ho portato un po' di provviste per te, in caso."
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Acqua, c'era tanta acqua intorno a me, calda, avvolgente, e un profumo di spezie che riconobbi immediatamente.
Ero nella stanza da bagno, con la luce soffusa delle candele, gli aromi e tutto il resto.
Ma non ero sola, non ero affatto sola.
Davanti a me c'erano Icarius e Aegos, completamente nudi che mi guardavano.
Aegos...
Allora anche lui, anche lui era caduto nella sua rete.
Un profondo senso di sconforto mi prese, allora mi alzai, facendo credere alle loro menti di essere ancora Lys, l'eco della sua voce che diceva di essere pulita, prendeva e se ne andava.
Era una cosa da lei? Non lo sapevo, ma per quel che avevo capito di Lys era che se ne fregava di tutto e tutti, dunque perchè mai avrebbe dovuto avere riguardo per quei due e la loro evidente eccitazione.
Così salda, forte e... distolsi lo sguardo da entrambi, feci apparire con la magia un abito sobrio e decoroso, a differenza di quelli di Lys e uscii, raggiungendo il salottino.
Dovevo aspettare Aegos e chiedergli del libro, sempre che non l'avesse consegnato a Lys.
Non mi sarei stupita, visto che sembrava essere così interessato a lei.
Oh, e il suo interesse era lì che mi fissava fino a poco prima, prorompente, saldo e incontenibile.
Chiamai Stuardo per farmi portare del tè, mentre osservavo il giardino dalla finestra.
Una cosa mi colpiva di tutto quello.... l'amamelide.
Icarius aveva ancora l'amamelide in tasca.
Quel pensiero, infine, mi strappò un sorriso.
https://i.pinimg.com/564x/a1/09/6a/a1096ac5dc0ef1911dc49617fc61aac3.jpg
Guisgard
02-05-2018, 01.07.52
Elv annuì a Gwen e tutti pranzarono, per poi riposarsi dopo le fatiche del loro arrivo.
Nikolaj allora tornò a suonare il suo violino, le cui note si confondevano col sibilo del vento attraverso le murature della torre.
Vi era un che di malinconico e misterioso in quel luogo.
Come se fossero lontani da tutto il resto del mondo.
La giornata trascorreva lenta, fino a quando Elv si avvicinò a Gwen.
“Credo sia ora...” disse “... è inutile rinviare oltre... facciamolo ora,prima della notte... rendimi uno di voi...” fissandola.
Lady Gwen
02-05-2018, 01.19.55
Ci rifocillammo e poi ci rilassiamo, col violino di Nikolaj che aumentava la malinconia insita in quel luogo.
Finché non mi si avvicinò Elv.
Rimasi a meditare alcuni istanti, poi annuii.
"Va bene, andiamo" lo presi per mano e raggiungemmo la nostra camera.
Poi lo feci stendere sul letto e lo presi fra le braccia.
"Non posso dirti che non sentirai dolore quando ti morderò... Ma posso assicurarti che dopo sarà tutto in discesa, e tu dovrai solo abbandonarti e affidarti a me... So che ce la farai..." sorridendo e accarezzandogli il viso.
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Guisgard
02-05-2018, 01.23.21
Stuarto portò del thè a Clio,insieme a dei pasticcini.
"Madama..." disse il vecchio servitore "... occorre altro?"
Elv guardò Gwen ed annuì.
La baciò poi con passione, come se quello fosse un bacio speciale, l'ultimo da mortale, da uomo.
Dopo sarebbe stato tutto nuovo, misterioso.
Allora sbottò la camicia, porgendo il collo alla bella vampira.
"Sono pronto..." disse.
Sorrisi all'arrivo di Stuarto, un bel tè era esattamente quello che mi ci voleva in quel momento!
"Oh grazie.." gentilmente "Potreste mandare a chiamare Aegos, per favore?" chiesi, senza lasciar trasparire emozioni.
Dopotutto dovevo recuperare il libello e andare avanti con la missione, e non avrei dovuto sapere dove si trovava lo stalliere.
Lady Gwen
02-05-2018, 01.35.55
Risposi al suo bacio, forse il più bello fin'ora, poiché era speciale.
Il suo ultimo da mortale.
Il più caldo, vivo.
Dopo, tutto sarebbe stato nuovo, ma di sicuro ancora più bello.
Perché noi ci saremmo amati ancora di più.
Sbottonò la camicia e poi tornò da me.
Allora li accolsi fra le mie braccia con fare materno ed amorevole.
"Ti amo..." dolcemente.
Lasciai un ultimo bacio sullo collo, come per prepararlo.
Poi affondai.
Il suo sangue dolce mi invase la gola, lo sentivo scivolare caldo e denso.
Era buono ed invitante come me lo ero immaginato, ci rivedevo lui in quel liquido vitale.
Era dolce e morbido, ma anche caldo ed ammaliante, proprio come Elv.
Sentivo il suo corpo indebolirsi mentre il mio si rafforzava ed io lo stringevo sempre più a me, accarezzandogli i capelli di tanto in tanto come per rassicurarlo.
Avevo desiderato questo momento fin dal primo istante in cui lo avevo visto ed ora non mi sembrava vero.
Via via la quantità di sangue nel suo corpo diminuiva, finché non si esaurì del tutto.
I miei denti lasciarono il suo collo e subito aprii la fialetta col mio sangue, poggiandone l'imboccatura sulle sue labbra.
"Bevi, tesoro..." sussurrai dolcemente.
Avrebbe avuto un paio di ore per riposare, giusto il tempo del veleno nel mio sangue di fare effetto.
Poi si sarebbe svegliato.
Ed una nuova vita sarebbe iniziata.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180501/e769a7777cbf9cbac116e18b5a2d3553.gif
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Guisgard
02-05-2018, 01.36.06
"Subito, madama." Disse Stuarto a Clio. "Ah, dimenticavo, signora... fino a poco fa vi erano alcuni uomini nel palazzo. Si trattava di cacciatori di lupi inviati dal Maresciallo per sorvegliare il bosco. Sono andati via alcuni minuti fa."
Andò via ed al suo posto arrivò Aegos.
"Madama..." salutandola con un sorriso che ancora tradiva la frustrazione per il modo in cui Lys era andata via.
"Cacciatori di lupi?" guardando stranita Stuarto con la tazzina in mano.
Qui l'unico pericolo era Lys, altroché!
Bevvi un sorso di tè, e poi arrivò Aegos.
Avevo ancora il suo corpo nudo davanti agli occhi, la sua espressione, la sua eccitazione.
Lys distruggeva tutto quello che toccava.
"Oh, Aegos.." dissi, cercando di nascondere i miei pensieri "Potresti darmi il libello che ti ho affidato?".
Dacey Starklan
02-05-2018, 01.41.58
Proseguimmo con passo calmo, non avevo alcuna fretta di porre fine alla mia uscita tanto presto.
Mi lasciai condurre dalla bellezza del paesaggio, quasi rapita.
Di tanto in tanto aumentavo il passo fino al galoppo, altre volte scendevo da cavallo per sgranchire le gambe, cogliere qualche fiore e camminare sull’erba fresca a piedi nudi.
In questo mio procedere raggiunsi nuovi paesaggi, nuove colline e una in particolare attirò la mia attenzione.
O meglio, ad attirarmi fu ciò che vi era costruito sopra.
Un palazzo, di certo elegante ma che da tempo non viveva i suoi giorni migliori.
Un palazzo che sicuramente nascondeva la sua storia e i suoi antichi segreti.
Con un cenno di mano indicai alla mio scorta proprio quel luogo, conducendo il cavallo al trotto per raggiungerlo.
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Guisgard
02-05-2018, 02.03.08
“Certo, subito, madama...” disse Aegos a Clio, prendendo da una tasca il libello che aveva piegato in due “... ecco a voi...” porgendola alla padrona e guardandola con un sorriso.
La scorta di Dacey subito prese a seguire la ragazza, desiderosa di raggiungere quel palazzo abbandonato.
Era distante da Monsperone alcune miglia, ben protetto dalla folta vegetazione del bosco, con un ruscello che scorreva lento e gorgogliante davanti al sentiero che conduceva sulla collina.
Con un sostenuto galoppare il cavallo di Dacey si avvicinava a quel luogo, seguito da quelli della scorta di lei.
Ad un tratto però un fruscio si udì dalla vegetazione ed un lupo apparve all'improvviso, ringhiando davanti al destriero della ragazza.
Questo si imbizzarrì e dopo un profondo nitrito si lanciò in una veloce e folle corsa.
Subito i paggi cominciarono a seguirlo, ma quello, essendo un cavallo di razza, prese subito un discreto vantaggio.
Quel morso, i denti di Gwen, la pelle lacerata, il sangue caldo.
I muscoli di Elv si fecero subito tesi, poi il suo corpo cominciò a rilassarsi.
Il giovane avvertì le forze che venivano meno.
Lei gli fece bare la fiala e poco dopo lui cadde addormentato, in un sonno simile alla morte.
Sorrisi ad Aegos, guardandolo negli occhi.
Oh, cos'avrei dato per poter conoscere i suoi pensieri, per poter capire che cosa passasse per la sua mente e per il suo cuore.
Ricordavo ancora l'ardore di quel bacio, eppure non aveva significato niente per lui, eppure, non appena compreso che non sarebbe stato facile con me, era corso alle sottane di Lys... sempre che lei le portasse!
Mi sporsi per prendere il libro dalle sua mani e per un momento le mie dita sfiorarono la mia pelle.
Arrossii e distolsi lo sguardo.
Presi il libro e ne osservai la copertina per un momento.
Per lo meno, ce l'aveva ancora! Aveva mantenuto la parola e il segreto.
Sospirai.
"Ti ringrazio di averlo conservato come promesso" alzando gli occhi su di lui e abbozzando un lieve sorriso.
Dacey Starklan
02-05-2018, 02.11.06
Mi ero distaccata dal resto del gruppo, sicura della mia meta tanto che già pregustavo l’arrivo e per questo spinsi il mio cavallo ad una andatura più sostenuta.
Avrebbe riposato dopo, grazie anche al ruscello che vi era poco vicino, perfetto perché l’animale vi ci si abbeverasse.
Mi voltai un secondo, per vedere quanto gli altri fossero distanti, ma fu un minuto di troppo.
Da un angolo celato da cespugli e arbusti sbucò un animale che terrorizzò la mia cavalcatura.
Il lupo era spuntato davvero all’improvviso e neanche il tempo per me di realizzare l’accaduto che il mio cavallo, ovviamente atterrito, si issò sulle zampe posteriori, emettendo un acuto nitrito per poi darsi alla fuga.
Per quanto tentai di calmarlo prima con le buone e poi con le cattive, tirando con forza le redini, lui aveva deciso correre il più in fretta possibile, il più lontano possibile.
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Lady Gwen
02-05-2018, 02.11.09
Dopo aver bevuto, sprofondò in quel sonno simile alla morte.
Restai lì ad accarezzargli il viso, dolcemente.
Sarei rimasta a guardarlo dormire per ore ed ore senza stancarmi.
Poi lo baciai piano.
"Ti amo... Tra poco inizierà una nuova vita per noi... Eterna e solo nostra..." gli sussurrai.
Sapevo che non mi avrebbe sentito, ma sentivo di doverlo fare.
Lo lasciai riposare e tornai giù da Ivan e Nikolaj.
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Guisgard
02-05-2018, 02.23.03
Gwen lasciò Elv riposare e scese al pianterreno, dove c'erano Ivan e Nikolaj.
I vampiri attendevano l'arrivo della sera per poter uscire.
Avevano comunque bisogno di cibarsi.
“Gwen...” disse Ivan “... che pensi di questo posto? Ti piace? Ti convince?”
Il cavallo di Dacey era lanciato in quella folle corsa, con i paggi e Silvia che a fatica riuscivano a non perderlo di vista.
La vegetazione era folta e stare dietro a quel formidabile purosangue non era facile.
Il Maresciallo in persona l'aveva scelto per sua sorella.
Ad un tratto però lo zoccolo del destriero finì in una tagliola.
Un tremendo nitrito e Dacey rotolò a terra, fino ad un dosso, perdendo conoscenza.
“Beh, non potevo certo dimenticare i vostri ordini, madama...” disse quasi irriverente lui a Clio “... dopotutto erano stati suggellati da un sonoro schiaffo...” divertito.
Lady Gwen
02-05-2018, 02.29.14
Ero sovrappensiero, quando Ivan mi interruppe.
Mi voltai.
"Uhm? Oh... Sì, molto bello..." guardandomi intorno.
Pensavo a tante cose, pensavo a come Elv avrebbe metabolizzato la sua nuova condizione, se avrebbe o meno deciso di mordere qualcuno, una volta svegliatosi.
Soprattutto perchè era terribile la sete iniziale che ti assaliva dopo la trasformazione e forse un calice non sarebbe bastato.
Certo, sarebbe contravvenuto alla promessa che anche lui, oltre me, aveva fatto a se stesso, ma fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, si sa, e mi chiedevo veramente come sarebbe andata.
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Alzai gli occhi su di lui dal libretto che tenevo in mano.
L'aveva detto davvero?
Davvero aveva osato tirare fuori quell'argomento?
Mi aspettavo come minimo delle scuse, invece addirittura osava avere quel tono con me?
"Oh, sono sicura che mia sorella non vi dispenserà certo schiaffi, e con lei non dovrete fingere di avere dei sentimenti!" guardandolo con disprezzo.
"E ora vattene!" scuotendo la testa.
I ricordi del bellissimo giorno passato insieme, delle emozioni che mi aveva donato ora facevano male, potevo perdonare l'ardore se si fosse pentito ma... quello che avevo visto, quello come potevo cancellarlo dalla mia memoria?
Il suo membro eretto, lo sguardo eccitato...
E dire che poche ore prima mi aveva baciato, mi aveva guardato in quel modo.
Come poteva essere possibile? Mi chiedevo.
Guisgard
02-05-2018, 02.35.07
Gwen, in balia dei suoi pensieri, restò nella sala con Ivan e con Nikolaj, attendendo il risveglio di Elv.
"Appena buio" disse Nikolaj "uscirò... ho bisogno di una succube... stanotte stessa..."
Aegos guardò Clio con un sorriso irriverente, beffardo.
"Capisco..." disse "... e se invece... non volessi andarmene? Cosa fareste, madama? Mi prenderete di nuovo a schiaffi?" Avvicinandosi a lei.
Dacey Starklan
02-05-2018, 02.38.54
Comprendevo l’istinto dell’animale che lo portava a fuggire dal pericolo senza alcun indugio.
Ma ero mi trovavo sulla sella, sballottata, senza alcun controllo dell’andatura ne tanto meno della direzione.
Continuavo a oppormi alla folle corse ma il cavallo domato dal terrore ignorava bellamente i miei comandi, con il risultato che la mia distanza con il resto della mia compagnia aumentava e il paesaggio attorno a me si evolveva, sempre più lontano dalla città.
Tentai di indirizzare parole dolci e rassicuranti al destriero, sperando che servissero a calmarlo un poco e gli accarezzai il collo ma questi ancora si ostinava a correre.
Non avevo idea di quando si sarebbe fermato e invece lo fece di lì a poco, di botto, emettendo un suono di profondo dolore e piegandosi sul davanti, senza più alcun equilibrio prima di stramazzare al suolo, intrappolato con una zampa in una odiosa tagliola.
Quanto a me, restare sulla sella, ora che il cavallo era collassato a terra, fu ovviamente impossibile come difficile era liberare il mio piede dalla staffa, caddi anche io dunque, rovinosamente e la mia testa colpì qualcosa.
L’ultima cosa che vidi, prima di perdere i sensi, fu la mia immagine riflessa negli occhi neri del cavallo.
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Lo guardo tutto, dalla testa ai piedi, cercando di mostrare indifferenza.
Ma l'immagine di poco prima continua a tormentarmi, a venirmi in mente.
Anche se è vestito ora io non faccio che ricordare il suo corpo nudo e perfetto sopra la vasca.
E mi odio per questo, arrossisco violentemente, distolgo lo sguardo, sperando possa aiutare... non lo fa!
No, no, no, no... non sono Lys, non sono Lys!
Poi quelle sue parole, irriverenti, sfrontate.
Sentii il cuore accelerare e mi apprestai a portare la tazza di tè alle labbra.
"Non dire assurdità, non alzerei mai le mani su un servo!" con un tono più sprezzante di quanto avrei voluto.
"Perché mai dovresti voler restare con me?" risentita, guardandolo negli occhi.
"Dimmi perchè, Aegos!" con sguardo intenso e la voce non esattamente ferma, mentre il cuore batteva sempre più forte.
Lady Gwen
02-05-2018, 02.41.25
Annuii distrattamente alle parole di Nikolaj.
Era normale che avessero bisogno di cacciare, avevamo lasciato alla villa Aleria, Volos ed Herkus e in qualche modo si doveva pur mangiare.
Poi parlai, a bruciapelo.
"Ho trasformato Elv."
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Guisgard
02-05-2018, 02.46.17
Le voci udite da piccola, le ombre, la paura, le amichette immaginarie, le risate delle altre bambine, il timore di essere pazza.
La minaccia di finire in Convento, le raccomandazioni di Suor Maria, i suoi notturni, le luci misteriose.
Tutto ciò, tra sogni e ricordi, turbò l'incoscienza di Dacey, fino a quando si svegliò di colpo.
Realizzò lentamente l'accaduto, ricordando tutto fino all'incidente.
Ora era in una stanza semibuia, su un giaciglio fatto di paglia e pelli intrecciate, con la luce del Sole che filtrava a stento dalle crepe alle pareti.
A giudicare da quei raggi obliqui era ormai il tramonto e dunque lei era stata senza conoscenza per qualche ora.
Dacey Starklan
02-05-2018, 02.57.59
Il mio corpo tremava leggermente, il viso si faceva contrito mentre la mia mente tornava su episodi del passato che con forza, ogni giorno, cercavo di dimenticare.
Non avevo avuto una infanzia semplice proprio per via di ciò che vedevo e sentivo, ero stata additata, giudicata, sgridata, presa in giro, isolata...
Avevo vissuto momenti difficili e paradossalmente ciò che me li aveva fatti superare erano proprio ciò che vedevo e sentivo, il motivo stesso per cui ero presa di mira.
Quando finalmente riuscii a svegliarmi, mettendo fine a quel sogno intriso di ricordi infelici, realizzai di essere sdraiata e di trovarmi in una stanza.
Istintivamente pensai di essere nel mio letto, nella mia stanza a palazzo la subito notai dettagli che facevano naufragare questa tesi.
Dapprima il letto, le mi dita tastarono un pagliericcio al posto del materasso e delle pelli rozze al posto delle lenzuola ricamate.
Poi le pareti, trasandate, rustiche , al posto delle belle mura dipinte.
Ma ciò che più mi sconvolse fu guardare al di là della finestra, scoprendo il tramonto.
Dovevo essere svenuta per molto tempo.
Forse, pensai, le persone della mia scorta mi avevano raggiunta ma, visto il mio stato, avevano preferito trovare un qualsiasi luogo tranquillo per farmi riprendere prima di tornare alla volta del palazzo.
Forte di quella convinzione decisi di alzarmi e cercare gli altri.
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Guisgard
02-05-2018, 03.12.46
“Perchè sei bella...” disse Aegos guardandola tutta, senza timore, né pudore “... troppo bella...” avvicinandosi ancora a Clio.
I suoi occhi azzurri percorrevano tutto il corpo di lei.
Ivan e Nikolaj si scambiarono una lunga occhiata.
“E dicevi di amarlo...” disse ridendo sarcastico il secondo, per poi guardare Gwen.
Dacey si alzò da quel giaciglio spartano, cercando di capire dove fosse e dove si trovasse la sua scorta.
Cominciò a camminare e realizzò di trovarsi in una sorta di luogo molto antico, abbandonato, con le murature in parte consumate, crollate e con diverse crepe.
C'era odore di solitudine lì.
Poi sentì dei rumori e vide un bagliore in fondo ad un corridoio.
Lady Gwen
02-05-2018, 03.15.48
Ecco, erano soprattutto queste le volte in cui detestavo i suoi commenti.
"Perché devi sempre essere così indisponente e inopportuno?" risentita.
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Quelle parole mi colpirono in pieno petto, una fitta al cuore, forte, potente.
Perché da una parte erano parole bellissime, che dette da lui mi facevano sentire ancora più bella, ma dall'altra, sapevo che erano vacue, che non significavano nulla se non quello che effettivamente dicevano.
"Anche mia sorella è bella.." fissandolo negli occhi.
Oh com'era terrible non potergli dire la verità, non potergli dire che sapevo tutto.
Ma poi mi dissi che.. beh, c'era un modo.
"L'ho sentita, sai?" guardandolo con un'espressione greve "Vantarsi di come si era portata a letto sia il giardiniere che lo stalliere... contemporaneamente!" lo fisso negli occhi, con un'espressione disgustata, per poi scuotere la testa.
"Facevi solo finta ieri.." sussurrai, distogliendo lo sguardo "Come hai capito che non mi avresti portato a letto sei corso da lei..." fissandolo, delusa e amareggiata.
"Lo so, quindi ora puoi risparmiarti la commedia, puoi smetterla di prendermi in giro!" con le lacrime che riaffioravano.
Guisgard
02-05-2018, 03.22.52
"Oh, perdonami..." disse divertito Nikolaj a Gwen "... chiedevo così, per curiosità... dopotutto è un modo singolare per dimostrare il proprio Amore, no?" Ridendo.
Lady Gwen
02-05-2018, 03.40.33
"Cosa vuoi saperne tu? Non mi risulta che tu ne abbia mai provato verso qualcuno, e probabilmente non potrai mai farlo" sbottai secca.
Sì, mi ero riferita anche a quando addirittura io e Nikolaj stavamo insieme, ma ben presto mi ero accorta che non c'era niente a legarci e che lui non avrebbe mai capito.
Oltretutto aveva ragione Ivan a dire che era peggiorato ultimamente.
Proprio ad Ivan scoccai un'occhiata eloquente ed interrogativa.
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Dacey Starklan
02-05-2018, 03.41.42
Che fosse il palazzo antico come avevo immaginato, non vi erano dubbi, tuttavia, non mi sentii a mio agio in quella situazione.
Benché prima di sensi, la servitù avrebbe dovuto portarmi dritta al palazzo invece che in quel luogo diroccato.
Una volta in piedi tentai di spostarmi, attorniata dallo squallore , procedendo fin verso il corridoio, dal quale si evinceva la presenza di un figura.
“ Silvia? Siete voi?”
Chiesi senza troppa convinzione, avvertendo una strana sensazione attanagliarmi lo stomaco .
“ Chi va là?”
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Altea
02-05-2018, 07.49.52
Guardai Pompilio.."Meglio i dintorni.. Ci sono questi cacciatori di lupi ed eviterei il bosco.. Forse dovremmo non interessarci della libertà di Chanty. Tutti siamo utili ma nessuno indispensabile e ci penserà qualcun altro". Prendemmo la strada dell'argine e ci fermammo da un venditore di fiori e sementi.
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Guisgard
02-05-2018, 17.31.49
Aegos ascoltò Clio senza dire nulla, ma con un'espressione ora diversa sul viso.
Allora le si avvicinò, guardandola con i suoi enigmatici occhi azzurri, le afferrò le braccia in un modo se non quasi brutale, di sicuro virile, per poi baciarla.
La baciò con impeto, forse rabbia, frustrazione, ma anche tanta passione.
Nikolaj rise di gusto.
"Eh, amica mia..." disse fissando con sufficienza Gwen "... mi sembri ancora un pò seccata per quella vecchia storia... magari sei pentita di quanto tu sia stata avventata nel mollarmi, no?" Divertito.
Nessuno rispose alla voce di Dacey, che invece echeggiò cupa in quel luogo decadente ed abbandonato.
Tuttavia quel chiarore, quell'alone sulle murature era reale.
Ad un tratto la ragazza cominciò a sentire qualcosa.
Come della legna che si consumava.
Allora comprese che oltre il corridoio qualcuno aveva acceso un fuoco.
Pompilio annuì ad Altea ed insieme si allontanarono dal palazzo delle due sorelle.
Percorsero un tratto verdeggiante di bosco, fino a giungere presso un rustico casale.
Accanto vi era un mulino e qualche mucca in un recinto davanti all'abitazione.
"Qui potremo comprare le sementi, madama." Disse Pompilio.
Altea
02-05-2018, 17.50.33
Raggiungemmo un vecchio casolare ma molto bello e rustico.
Legai bene Cruz e mi diressi con Pompilio dentro.. "Dovremmo comprare degli attrezzi pure, ecco perché ho fatto portare il carretto".
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Lady Gwen
02-05-2018, 17.50.47
Era sufficienza quella che stava usando nel guardarmi?
"Talmente tanto che lo rifarei all'infinito, pensa un po' "con tono aspro e sarcastico.
Certo, come no...
Non li sopportavo, non lo sopportavo proprio.
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Quello sguardo... era così diverso da tutto ciò che avevo visto finora, quello sguardo.
C'era qualcosa che non sapevo come decifrare come comprendere.
Poi si fece sempre più vicino, sempre di più, sempre di più!
E mi baciò.
Un bacio intenso e travolgente, a cui non seppi né volli sottrarmi.
Mi strinsi a lui, beandomi di ogni respiro, istante.
La sua bocca calda, la sua lingua che cercava la mia, ci giocava, ci danzava.
Sentivo il cuore accelerare, sempre di più sempre di più.
Non riuscivo a staccarmi, dovevo staccarmi, lo sapevo, ma dovevo staccarmi.
"Eri.." gemetti quasi sulle sue labbra "Eri con lei fino a un attimo fa, lo so..." aprendo gli occhi a cercare i suoi.
"Perché? Perchè ora mi baci?" con gli occhi appassionati e sconvolti nei suo "Perché Aegos?" sempre stretta a lui, con gli occhi vicinissimi all'azzurro meraviglioso dei suoi.
Guisgard
02-05-2018, 18.08.34
Altea e Pompilio trovarono nel casale una donna indaffarata a spennare una gallina.
“Si, arrivo subito da voi...” disse pulendosi le mani “... prego...” invitandoli a seguirla.
Diede loro quanto chiedevano e Pompilio caricò tutto sul carretto.
Altea però notò che vi erano altre galline da spennare e tutte avevano il collo lacerato.
Dunque non erano state ammazzate come normalmente avviene in una fattoria.
Nikolaj rise ancora.
“Contenta tu, amica mia....” disse sarcastico a Gwen.
Ma ad un tratto si sentorono dei passi.
Allora Elv cominciò a scendere dalle scale, fino a raggiungerli nel salone.
Era pallido, gli occhi screziati di vermiglio, un sorriso soddisfatto e sinistro sul volto.
“Eccoti, amore...” a Gwen.
Lei sussurrò sulle labbra di lui, ma lo stalliere continuava a cercare la sua bocca, la sua lingua, quasi in balia di un desiderio senza fine.
“Clio...” disse piano “... mi piaci da morire, non lo capisci?” Con tono basso ed appassionato. “Non lo vedevi nel bosco? A Monsperone?” Stringendola a sé forte, con i suoi modi irriverenti, irrispettosi e virili. “Mi piaci... sin dal primo momento... non è come con tua sorella...” cercando le sue labbra.
Altea
02-05-2018, 18.14.26
Una donna ci servì e mi raccomandai sui fiori e la qualità ottima.
La donna stava spennando delle galline e notai gli animali avevano la gola lacerata.. "Scusate, come mai tutte queste galline sono morte? Hanno un taglio in gola?" osservandole.
http://ilmiomondocreativo.xoom.it/raccolta%20foto/rivombrosa.jpg
Lady Gwen
02-05-2018, 18.15.00
Scossi la testa e cambiai stanza.
Era insopportabile...
Mi voltai e vidi Elv.
Il nuovo Elv.
L'oscurità gli calzava davvero come un bel vestito, come avevo pensato.
"Ehi, vieni qui..." sorridendogli e allungando una mano verso di lui "Scusami, avrei voluto esserci quando ti svegliavi... Come va? Come ti senti?"
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Guisgard
02-05-2018, 18.22.04
“Eh, madama...” disse la donna ad Altea “... sono alcune notti che qualche dannato animale arriva nel pollaio e fa strage di galline... inizialmente io e mio marito credevamo fosse colpa di una faina, o magari una volpe... invece... eh, invece l'altra notte abbiamo trovato il nostro cane azzannato al collo... era un cane di grossa taglia, dunque non è stata certo una faina o una volpe a sgozzarlo...”
“Un lupo allora.” Pompilio.
“Si, ma bello grosso direi.” Replicò la donna. “E comunque i lupi mangiano le galline, queste invece sono state azzannate solo per succhiare via il sangue... cosa strana direi... mah...”
Elv guardò Gwen negli occhi, le sorrise e poi per tutta risposta la baciò.
La baciò con impeto, mostrando un ardore non comune.
La baciò stringendola a sé ed accarezzandola con le sue dita affusolate e sicure.
Il suo bacio, sempre più intenso, sempre più caldo.
Sentivo il cuore accelerare, sempre di più, sempre di più.
Poi le sue parole sussurrate sulle mie labbra, le sue parole colme d'ardore, parole appassionate che però stridevano davanti a quanto avevo visto nel bagno.
Qualcosa che non avrei dovuto aver visto, ma in quel momento non riuscivo a togliermi dalla testa.
Come potevano conciliarsi le due cose? Come potevano?
"Sì..." gemetti con gli occhi nei suoi "Sì che lo capivo, ed era tutto così bello.. per un momento ho pensato che tu potessi essere diverso, che potessi davvero vedere oltre.." con gli occhi che mi si riempirono di lacrime.
"Ma eri nudo.. eri nudo sulla vasca insieme al giardiniere... come posso dimenticare, come posso crederti quando vieni qui a baciarmi solo perchè lei ti ha lasciato insoddisfatto, come posso crederti se sento ancora addosso a te il suo profumo?" fissandolo negli occhi.
Avevo parlato a raffica, con le guance rosse per la rabbia, la delusione, ma anche la passione.
I miei occhi azzurri ardenti nei suoi, il respiro ansante, il cuore che batteva forte.
"Anche tu mi piaci.." sussurro piano, chinando appena lo sguardo per timore di perdermi nel suo.
Altea
02-05-2018, 18.26.33
Ascoltai la donna con perplessità.."Infatti, poi i lupi affamati sono in branco, è terribile...ma sarà per questo vi sono tutti questi cacciatori di lupi? Chi mai succhierebbe il sangue agli animali..che storia tremenda" lasciai alla donna delle monete e altre.." Con queste potrete comprare altro pollame, immagino sia un sostentamento per voi".
Sorrisi alla donna, d' altronde mio padre, il Conte, è sempre stato magnanime con la gente attorno della nostra piccola contea e borgo.
Lady Gwen
02-05-2018, 18.33.27
Mi baciò con un nuovo ardore, accarezzandomi e stringendomi a sé.
"Direi che va bene..." ridacchiando divertita.
Se la trasformazione gli aveva fatto questo effetto, allora beh, andava molto molto bene.
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Dacey Starklan
02-05-2018, 18.34.13
Mi irritai nel non ricevere alcuna risposta e non mi restò altro che avanzare, per capire cosa ci fosse lì davanti.
Era solo un’ombra, un’ombra che si muoveva, traendo luce dallo scoppiettante fuoco di cui sentii il suono non lontano.
Affrettai il passo, tenendo una mano al muro per aiutarmi nell’equilibrio, dato che ancora mi sentivo intorpidita.
“ Chi c’è?”
Domandai nuovamente, ora prossima svoltare proprio dinanzi al falò improvvisato.
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Guisgard
02-05-2018, 18.43.21
Aegos allora la baciò ancora.
Baciò di nuovo Clio, col medesimo slancio, con lo stesso impeto, con uguale passione.
Un bacio carico di risposte forse.
“Chiedo perdono, madama...” disse arrivando Stuarto “... ho mandato Icarius dietro quei cacciatori, poiché avevano lasciato qui uno dei loro coltelli. Ho pensato così di evitare di dar loro un motivo per ritornare.” Guardando i due ancora abbracciati.
“Grazie, madama.” Disse riconoscente la donna ad Altea. “Ma prima di comprare altre galline bisognerà che mio marito trovi il modo di abbattere quel dannato animale. Qualunque esso sia.”
Pompilio intanto aveva finito di caricare il carretto.
Elv sorrise e baciò ancora Gwen.
Intanto il Sole era giunto al tramonto, con la campagna circostante che si vestiva di un vago imbrunire, fatto di un misterioso chiaroscuro ed ombre incantate.
Oltre il corridoio, in una sorta di androne, o ciò che restava di esso, si apriva una piccola corte interna, ormai senza più un soffitto.
Qui bruciava, tra i sassi e le murature crollate, un fuoco zampillante che consumava arbusti secchi e fogliame raccolto lì intorno.
Dacey però vide che c'era qualcuno.
Un uomo, vestito di nero, seduto proprio davanti al fuoco.
“Finalmente vi siete ripresa...” disse alla ragazza mentre sistemava un paio di piccioni su spiedi improvvisati “... avete dormito per almeno cinque o sei ore... al vostro cavallo è andata peggio... aveva la zampa spezzata da una tagliola e ho dovuto abbatterlo...”
https://2.bp.blogspot.com/-BEDxQxYsdfE/VOiVARLn5jI/AAAAAAAA2TE/-mlRTrTOez8/s1600/Braveheart-1995-Mel-Gibson-Sophie-Marceau-15.jpg
Lady Gwen
02-05-2018, 18.52.21
Mi baciò ancora e nonostante le diverse sfumature, sentivo che era ancora lui, in fondo in fondo sempre l'Elv di prima, dietro le screziature vermiglie dei suoi occhi.
Intanto eravamo già al tramonto.
"Si sta facendo sera... Tra poco gli altri usciranno per nutrirsi..."
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Dacey Starklan
02-05-2018, 18.52.34
Proseguivo con cautela, a disagio, continuavo a trovare quel situazione troppo strana e a pensare che la mia scorta non avrebbe agito così, portandomi chissà dove, non rispondendo alle mie domande.
Per questo, giunta finalmente al cospetto del fuoco, rimasi a guardare l’uomo lì vicino senza troppo stupore.
Il mio volto fu avvolto dal sospetto e mi mossi dunque con circospezione, notando i piccioni che stavano arrostendo.
Allora mi resi conto che la mia dormita era riuscita ad affamarmi.
“ Lo avete... abbattuto?”
Portai una mano alla bocca, gli occhi che si velarono di tristezza.
Ero affezionata a quel bel cavallo color miele ma sul momento ciò che mi preoccupò di più fu pensare a come mio fratello avrebbe reagito una volta appresa la notizia.
Più volte aveva sottolineato quanto avesse speso nel farmi dono del destriero.
“ Posso sapere chi siete e dove ci troviamo? E dove sia la mia scorta?”
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Altea
02-05-2018, 18.53.48
"Nel frattempo potrete vivere di qualcosa..ma raccomandate a vostro marito di stare attento, se è una bestia di grossa taglia e pericoloso potrebbe accadergli qualcosa, dovreste avvisare la gente del posto, comunque in giro vi sono degli uomini che stanno uccidendo pure dei lupi, sembra una mania.. magari quell' animale andrà tra le loro tagliole".
Pompilio preparò il carretto e salutai la donna..."Andiamo, vorrei vedere cosa accade nel bosco ma ho paura si possa fare del male il mio fido Cruz e il vostro cavallo" partendo e guardando dentro il bosco "E se andassi a dare una sbirciatina? Tenete Cruz...starò attenta, ho la spada e mi muoverò prima con quella, se parte una tagliola e ho la spada davanti a me scatterà sulla spada..".
Qualcosa non andava..e se invece davano la caccia proprio a quell' animale?
Scesi da Cruz e mi addentrai nella boscaglia, appoggiando prima la spada a terra e poi facevo un passo lento e mi guardavo attorno, le mie orecchie erano attente ad ogni rumore.
Guisgard
02-05-2018, 19.10.19
Pomplio protestò con Altea, intimandole di non andare visto era ormai il tramonto ed il bosco poteva essere pericoloso.
La dama però decise di andare da sola per quei boschi.
Allora il servo le raccomandò di non allontanarsi mai dal sentiero.
Ad un tratto lei arrivò davanti ad una grossa quercia che divideva in due uno spiazzo irregolare e stretto.
A sinistra ci si inoltrava nel ventre del bosco isolato, mentre a destra uno sterrato conduceva ad un piccolo gruppo di casupole non distanti dal casolare delle sementi e formate da qualche bottega che viveva rifornendo le isolate abitazioni del bosco e qualche villaggio poco distante.
A quelle parole di Gwen, Elv guardò istintivamente verso la finestra coperta.
“Già...” disse “... è quasi sera... cibarsi...” con occhi inquieti e con un desiderio sempre più crescente ed oscuro di sangue vivo.
“La vostra scorta credo vi abbia smarrita...” disse lui a Dacey “... il vostro cavallo deve averla seminata prima di finire in quella tagliola... quando vi ho trovata non c'era nessuno accanto a voi... chi sono? Diciamo un cavaliere errante... di quelli che si vedono nelle poesie, nei poemi...” al chiarore dei fuoco i suoi occhi sembravano scuri e luminosi, i capelli corti e di un colore indefinito, quasi argenteo ed era avvolto da un lungo mantello nero con accanto uno spadone in un fodero di pelle scura, bordato con varie pietre apparentemente molto preziose “... immagino abbiate fame...” facendo arrostire i due piccioni sugli spiedi.
http://www.badmovies.org/movies/beowulf/beowulf4.jpg
Non mi rispose... mi baciò.
Mi baciò ancora, con impeto e passione.
Mi baciò soffocando con quel bacio la mia domanda, la risposta ed ogni parole che poteva essere detta.
Un bacio appassionato, caldo, intenso.
Era bellissimo, la voglia di abbandonarmici era fortissima.
Eppure ancora non potevo sapere, non potevo fidarmi, come potevo, sapendo che Lys avrebbe potuto nuovamente allungare le sue sudicie mani su di lui?
Sentivo il suo respiro addosso a me, il suo corpo stretto al mio.
Era così bello... mi sentivo spezzata in due, tra quello che sapevo, quello che mi diceva la mia mente, e il cuore che batteva forte, il corpo che fremeva, fremeva.
Ma poi arrivò Stuarto e mi spostai appena, guardando Aaegos con un sorriso timido e imbarazzato.
Lo ascoltai e spalancai gli occhi.
"Ma.. ma.. avete mandato Icarius da quei cacciatori?" preoccupata "Perché non lo avete discusso con me prima, possono essere pericolosi, potrebbero fargli del male!".
Guardai Aegos prendendogli la mano "Andiamo, Aegos, dobbiamo aiutarlo, è indifeso..." sorridendogli mentre il contatto con la sua mano mi inebriava.
Restai lì a guardarlo per un lungo istante, con un sorriso che diceva molto più di quanto il mio silenzio celasse.
Altea
02-05-2018, 19.18.19
Non mi ero allontanata di molto, vidi ad un tratto una quercia che portava ad un bivio...ma era troppo pericoloso andare...in fondo al bosco...e poi ero a piedi.
Dall' altra parte vi era un gruppo di casupole e facevano parte del piccolo villaggio.
Ormai era tardi, andare nel bosco sola era pericoloso ma mi incamminai dalla parte sinistra, non me ne resi conto.. era come se qualcosa mi imponeva di dirigermi da quella parte, ma sarei tornata indietro subito.
Arretrai però subito..era un tranello..e tornai da Pompilio.
"Nulla, vi era un bivio in una quercia e da una parte dava al borgo dove siamo stati e più su andava in un pezzo di bosco fitto..e se l' animale venisse da là...beh, andiamo a casa, devo piantare i fiori..." oh dovevo andare dal fantasma e raccontargli di questa storia, di queste uccisioni. Lo avrei aspettato nella notte.
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Lady Gwen
02-05-2018, 19.20.04
Seguii il suo sguardo e studiai a fondo i suoi occhi.
Avremmo proceduto a piccoli passi, per gradi, dopotutto non c'era fretta.
Gli presi il viso fra le mani.
"Qualsiasi cosa tu senta o provi in questo momento, non cercare di contrastarla, non averne paura. È normale, devi solo imparare ad accettarlo. Non biasimare o reprimere ciò che sei adesso. Non è quello che fa il leone, quando va in cerca della sua preda. È la sua natura e lui la accetta. Poco a poco ci riuscirai anche tu" lo rassicurai con tono calmo.
"Aspetta un attimo" mi separai da lui e andai al mobile.
Poi riempii due calici e ne porsi uno a lui.
"Non è come uscire a caccia o avere sangue appena bevuto e ancora caldo, ma è meglio iniziare con poco e poi volevo concedermi un brindisi con te" sorridendo "Alla tua nuova vita. Cin cin" con espressione incuriosita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180502/e99a04a141c1ea92ebad3a91e32812fe.jpg
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Dacey Starklan
02-05-2018, 19.25.21
“ Beh, vi sono molto riconoscente per questo... tuttavia...”
Tuttavia ancora non sapevo dove mi trovavo, fuori stava facendo buio ed ero senza cavallo.
Non sarei riuscita a tornare a palazzo tanto facilmente.
Avrei fatto meglio ad essere cordiale con l’uomo, sperando di convincerlo ad aiutarmi, più di quanto non avesse ancora fatto.
“ Si, sono affamata.”
Dissi solo sedendomi.
Recuperare un po’ di forza grazie a del cibo di certo non mi avrebbe fatto del male.
“ Un cavaliere... senza nome per giunta e con una spada del genere..”
Subito catturata dalle gemme che decoravano l’elsa dell’arma.
Erano una spada alquanto notevole, in contrasto con l’aspetto invece modesto della vesti con l’uomo portava.
Lui stesso era alquanto singolare, i capelli chiari quasi bianchi che cozzavano con la pelle scurita probabilmente dal sole.
“ Si può dire che siate oltre modo misterioso... Ma è in parte colpa mia, non mi sono ancora presentata, e questo potrebbe indurvi a non presentarvi di conseguenza.
Probabilmente, se siete in queste terre da un po’, avete sentito parlare del Maresciallo... ebbe sono la di lui sorella, il mio nome è Dacey, e sia lui che io vi saremo infinitamente grati se mi accompagnerete a casa il prima possibile.”
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Guisgard
03-05-2018, 01.15.44
“Beh, non credo sia così imbelle il ragazzo, madama...” disse ridendo piano Aegos a Clio “... è appena tramontato il Sole e dopotutto non è andato molto lontano da qui... forse soffrite di sindrome della zia premurosa?” Divertito.
Elv prese quel calice, guardando Gwen negli occhi.
“Alla nostra nuova vita...” disse brindando.
Cominciò a bere, prima sorseggiando, poi finendo il contenuto con avidità, avvertendo subito un forte senso di eccitazione.
Ogni fibra del suo corpo parve rigenerarsi, pulsare di vita nuova.
“Oh...” sospirò ad occhi chiusi “... è meraviglioso...” deglutendo.
Altea prima imboccò lo sterrato, poi ritornò sui suoi passi.
Tornò allora da Pompilio ed insieme si diressero di nuovo al palazzo di Ingrid.
Il Sole era ormai tramontato, il bosco era buio, l'aria più fresca.
Ad un tratto si udì un clangore metallico, poi un grido.
Come se qualcuno fosse rimasto ferito.
“Ehi...” disse stupito Pompilio “... cosa sarà stato?”
Il cavaliere guardò Dacey e sul volto gli si dipinse un ghigno misterioso, enigmatico, sfuggente.
“La sorella del nostro amato Maresciallo...” disse togliendo gli spiedi dal fuoco “... allora questo vecchio palazzo diroccato per una notte è tornato simbolicamente al suo antico splendore, visto una nobile dama torna a soggiornarvi...” porgendole un pezzo di quel piccione arrosto “... il mio nome? E' quello umile di un cavaliere senza terre, senza fama e probabilmente senza onore... mi chiamo Reddas...” fissandola.
I suoi capelli erano di un biondo pallido, quasi argenteo, ma i suoi lineamenti tradivano l'essere un giovane uomo, forte e dalle movenze agili.
Si accorse allora del modo in cui Dacey guardava la sua spada.
“Noto vi attira la mia spada...” mangiando.
Lady Gwen
03-05-2018, 01.20.23
Sorseggiai piano, mentre mi gustavo la sua espressione e la sua reazione.
Poi ridacchiai vedendo che beveva con più avidità e sentendo le sue parole, pronunciate con la sua espressione eccitata e quasi estatica.
"Lo so..." divertita "Anche se magari non lo si penserebbe, prima..." ridacchiando ancora.
"Beh, adesso sei ufficialmente dei nostri" con un grande sorriso, facendo di nuovo cozzare i nostri calici con fare cameratesco.
Guardai Aegos con due occhi spalancati.
"Credi che potrebbe combattere contro dei cacciatori di lupi?" scuotendo la testa "È disarmato e sono pronta a scommettere che non è un asso nel combattimento corpo a corpo!" alzando gli occhi al cielo.
"Su, andiamo a cercarlo.." tirando la sua mano "È il mio servo, è una mia responsabilità, se si fa male sul lavoro non me lo perdonerò mai!".
Tirai la mano di Aegos con forza... con un pochino più di forza di quanta non ne avessi davvero, aiutata dalla magia.
Ma ero veramente preoccupata per il mio giardiniere, e volevo che Aegos mi stesse vicino.
Guisgard
03-05-2018, 01.42.02
Brindarono di nuovo, finendo i loro bicchieri e rigenerandosi con quel sangue rosso e denso.
Con le labbra ancora calde ed umide, Elv baciò Gwen.
Un bacio carnale, appassionato, quasi preludio ai piaceri ed alle gioie della loro nuova vita.
“E sera ormai...” disse piano lui sulle labbra di lei “... usciamo incontro alla notte...”
“Ma i cacciatori sono al servizio del Maresciallo” disse Aegos tirato per mano da Clio “e non certo dei briganti che assalgono la gente...”
Raggiunsero le scuderie del palazzo.
“Vedo che madama ci tiene molto al suo giardiniere...” fissandola.
Fissavo lo sguardo nel vuoto.
"Come sei ingenuo..." sussurrai, scuotendo la testa "Uomini come quelli non hanno rispetto di niente e di nessuno, dai retta a me... sono tutti della stessa pasta!".
Forse Aegos aveva ragione e mi stavo preoccupando per niente, magari questi calciatori erano davvero bravi, come soldati al servizio del maresciallo.
Eppure non ero tranquilla, non lo ero per niente.
Avevo passato la vita a voler combattere, avevo conosciuto soldatii, mercenari, volevo imparare, capire sempre di più. Non è brava gente, poco ma sicuro.
Ognuno dice di esserlo... ma poi non lo sono affatto.
E l'idea di Icarius solo e impaurito in mezzo a un branco di quelli non era propriamente rassicurante.
"Se hai ragione tu, allora ci faremo solo una piacevole cavalcata al chiaro di luna, non ti va?" sorridendogli "Che c'entra? Verrei a prendere anche te se fossi in pericolo, non lo sai?" fissandolo negli occhi con un sorriso.
Lady Gwen
03-05-2018, 01.50.27
Quando vuotammo completamente i calici, Elv mi baciò di nuovo.
Sentii un fremito improvviso quando scorsi sulle sue labbra alcuni dolci residui di quel nettare prezioso.
E quel bacio divenne appassionato, carnale.
Un bacio al sangue, in cui le mie labbra e la mia lingua assaporavano e raccoglievano quelle gocce vermiglie, con quel liquido viscoso e caldo che faceva da catalizzatore e preludio alla nostra nuova ed intensa eternità insieme.
Soffiai un "Sì" alle sue parole, mentre finivo di assaporare quel sangue misto al gusto dolce delle sue labbra.
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Guisgard
03-05-2018, 02.11.22
“E sia, mi avete corrotto, madama.” Disse con un inchino irriverente Aegos a Clio.
Preparò i loro cavalli ed uscirono dal palazzo, immergendosi nella sera e nel bosco silenzioso.
La Luna era velata da alte e sottili nubi, mentre le ombre della campagna sembravano ogni istante più opprimenti.
“Dove madama vuol cercare il suo giardiniere?” Chiese sarcastico lui. “Avete già un'idea sul dove andare?”
Ancora un bacio, ancora il reciproco assaporarsi e poi Elv prese Gwen per mano e come ombre eteree, fluttuanti, uscirono finalmente dalla torre diroccata.
Arrivarono nel giardino incolto, pieno di sterpaglia e rovi, tra sassi consumati e murature sbriciolate dal Tempo.
La portò alla grossa pietra, quella in cui era scolpita la lapide col nome di quel luogo.
“La Torre dei sortilegi...” disse Elv leggendo “... a me sembra sia un giusto nome... tutto ciò è già magico...” accarezzando e baciando la bianca mano di Gwen e fissandola con i suoi occhi rossi e pulsanti.
"Stuarto è proprio un imbecille!" scuotendo la testa una volta lasciato il palazzo "Perché lui sapeva da che parte erano andati i cacciatori? Dai retta a me, se non fosse successo niente a quest'ora Icarius sarebbe bello tranquillo a potare la siepe!" alzando gli occhi al cielo.
Poi lo guardai di sbieco, e indicai il terreno.
"Le vedi, le orme?" indicandole "Dobbiamo seguire quelle dei cacciatori!" con voce sicura "È l'unico modo, se davvero non è successo niente e io sono paranoica, incontreremo Icarius che torna a casa, altrimenti..." sospirai "Speriamo in bene..".
Lady Gwen
03-05-2018, 02.23.57
Mi sentivo stordita, intontita, quel contatto così profondo mi aveva stravolta.
Mi rendevo sempre più conto di quanto il nostro amore fosse sfaccettato e sempre ne trovavamo un aspetto diverso.
Mi lasciai condurre in giardino, andando incontro alla tiepida aria della sera.
"Uh, la lapide!" dissi, quando capii dive mi stava portando.
Poi mi avvicinai, per cercare di leggere sulla pietra consunta attraverso le alte erbacce.
Poi lo guardai e sorrisi, mentre baciava la mia mano.
Mi piaceva, mi piaceva da impazzire questo nuovo Elv, mi piaceva la nuova luce che pulsava dai suoi occhi rubino, mi piaceva l'espressione che aleggiava sul suo viso.
"Mi piace da impazzire questo nuovo viaggiatore..." dissi piano "Mi piace il suo sguardo, la sua voce, la sua nuova personalità..." guardandolo rapita, poi sorrisi appena "Sapevo che saresti stato ancor più perfetto e splendido dopo la trasformazione, ma questo va ben oltre ciò che ero in grado di immaginare..."https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180502/0829cb403228b82a441d2bd00a5b2c2d.jpg
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Guisgard
03-05-2018, 02.46.03
“Beh, seguire le tracce col buio è quasi impossibile, madama...” disse Aegos fissando Clio “... a mio parere l'unica cosa sensata è andare ai casolari... immagino i cacciatori si siano fermati lì per la notte, visto non conviene loro tornare a Monsperone e ritornare poi qui domattina...”
Elv sorrise a Gwen, baciando ancora la sua mano ed indugiando con le labbra sulla sua pelle bianca.
“Ed io trovo irresistibile te, mia signora della notte...” disse guardandola negli occhi “... ho voglia di sangue caldo, vivo... e poi, con le labbra ancora sporche, fare l'amore con te...”
"Tutto questo è assurdo, che razza di senso ha mandare un ragazzo indifeso da solo nel bosco per uno stupido pugnale!" scossi la testa.
Continuavo a non capacitarmi di quella situazione assurda, al limite del surreale.
Perché rischiare così la vita del ragazzo, e soprattutto perchè prendere una decisione senza dirmi niente?
Nemmeno Lys avrebbe approvato, nemmeno Lys, ne ero sicura.
"Sì, buona idea.." dissi, quasi meccanicamente.
Ma io in realtà chiusi gli occhi per un momento, per sentire il passaggio dei cacciatori, quello di icarius, sussurrai parole magiche affinché la mia magia mi mostrasse la via da seguire.
Lady Gwen
03-05-2018, 02.51.52
Lo guardai con un mezzo sorriso malizioso percependo quell'oscurità che continuava l'inizio del suo percorso serpeggiante dentro di lui, annerendo la sua anima.
"Lo spirito è quello giusto, non c'è che dire..." divertita "Non sapevo che la trasformazione facesse questo effetto ai uomini..." con tono sempre divertito, ma più caldo.
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Guisgard
03-05-2018, 03.03.17
Clio cominciò ad interrogare la sua magia, a cercare traccia, immagini, suoni del passaggio dei cacciatori.
Li percepì.
Non erano lontani.
Ma ad un tratto, da uno degli alberi vicini, si udì una civetta cantare.
Elv sorrise.
Si avvicinò a Gwen ancor più.
“E non hai ancora visto il meglio...” disse con tono basso, sfiorando l'orecchio di lei con la lingua “... andiamo, anima mia?”
Buio, è buio intorno a me.
E freddo, che diamine fa un freddo cane!
Mi guardo intorno, sono nel bosco, a cavallo... di nuovo!
Accanto a me c'è Aegos.
Sospirai, finirà mai questa maledetta vita a metà?
Impressi nella mente di Aegos il ricordo di Clio che scappava via, piangendo, verso casa.
"Si può sapere cosa le hai detto?" divertita, guardandolo.
Prima di parlare però, tramutai quella specie di vestito da brava ragazza in qualcosa di decisamente più appropriato alla meravigliosa notte che stava calando.
Nero, impreziosito da ricami grigi come i riflessi della mia anima, con una profonda scollatura quadrata che metteva bene in mostra il mio decolletè, e una gonna liscia e morbida, con uno spacco nel mezzo che mi permettesse di cavalcare, ma anche che disegnasse strani giochi di vedo-non-vedo al mio passaggio.
"Allora, che ci facevi qui nel bosco con la piagnona, bellezza?" con voce sensuale e seducente.
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Lady Gwen
03-05-2018, 03.31.47
Stavo per raggiungere le sue labbra, ma esse proseguirono e la sua li gua sfiorò il mio orecchio, facendomi gemere appena.
Risposi annuendo e mi godetti quel nuovo Elv, mentre rabbrividivo a quel contatto, chiudendo gli occhi e stringendo il suo braccio.
Era letteralmente da far girare la testa ed era mio, mio e di nessun altra al mondo.
Questo pensiero bastava ad aumentare l'eccitazione del momento, oltre quella sottesa lussuria che si era accesa fra noi soprattutto nel momento in cui lui si era risvegliato.
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Altea
03-05-2018, 08.06.56
"Effettivamente andare ora nel bosco è pericoloso col buio e soprattutto per le tagliole ma ci tornerò, voglio controllare quel lembo di bosco".
Ci stavamo avviando verso il Palazzo quando Cruz si innervosi ed udii un rumore metallico e un urlo.
Pompilio era spaventato.. "Non penso sia un animale, sembrava un urlo di una persona e il rumore metallico.. Una tagliola. Qualche sprovveduto o ignaro del fatto che il bosco è pericoloso attualmente".
Scesi da Cruz e presi un bastone, lo strofinai con un pezzo di legno rendendolo torcia e entrai nel pezzo di boscaglia con la spada davanti a piccoli passi.. "Chi è? Qualcuno ha bisogno di aiuto?" guardandomi attorno.
Dacey Starklan
03-05-2018, 10.48.33
Ebbi come l’impressione che al sapere la mia identità, il cavaliere avesse cambiato volto, in un ghigno che mi mise a disagio.
Io avevo sperato che, sapendo di mio fratello, egli si affrettasse a riportarmi a casa, per timore del Maresciallo e dei suoi uomini o nella speranza di una lauta ricompensa.
“ Finalmente conosco il nome dell’uomo che mi ha prestato soccorso.”
Prendendo il mio spiedino ma senza ancora assaggiarlo, gli occhi sempre puntati con diffidenza verso il cavaliere.
“ Senza onore dite? Quello va conquistato con le vostre imprese.
Salvandomi di certo avete fatto un gesto nobile e mio fratello di certo vi dimostrerà la sua riconoscenza.”
Insistetti ancora su quel punto, mi premeva tornare a palazzo ogni minuto di più.
Sperai che Silvia e i paggi vi fossero tornati, avessero allertato mio fratello e la sua guardia.
Forse c’erano soldati in giro per la campagna a cercarmi proprio ora.
“ È una spada notevole, elaborata... naturalmente mi interessi, sebbene non me ne intenda .
La trovo di pregio e, perdonate la mia curiosità, mi viene naturale domandarmi come sia entrata in nostro possesso, Ser Reddas.”
Poteva essere parte di un bottino di guerra o un cimelio di famiglia.
Il cavaliere appariva giovane, nonostante il colore dei capelli più simile a quello degli anziani, magari era la sua eredità quella spada.
Parlando della spada, presi un primo boccone dalla spiedo di piccione, decisamente sentii la mancanza di una cucina più raffinata.
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Guisgard
03-05-2018, 17.45.59
La magia di Lys risolse la questione ed Aegos fu davvero convinto di aver visto Clio scappare via in lacrime.
“Già, me lo sto chiedendo anche io...” disse deluso, dopo aver superato la sorpresa di veder arrivare l'altra padrona “... si vede non sono tagliato per far colpo sulle brave ragazze...” scuotendo la testa e sorridendo beffardo “... come mai” guardandola in sella e con quel suo vestito ai limiti della decenza “una sorella è venuta su ingenua e l'altra invece come una sgualdrina?” Irriverente lui.
“Vieni...” disse Elv a Gwen prendendola per mano “... andiamo in cerca del nettare che rende viva questa notte... e con esso poi brinderemo ai meravigliosi giochi che la Luna vorrà sussurrarci...” con tono basso, sensuale ed uno sguardo famelico.
Non solo di sangue.
“Aiuto...” disse una voce giovane e sofferente dal buio che avvolgeva il bosco “... aiutatemi!” Un grido straziate.
Altea avanzò col bastone puntato in terra,per evitare di finire in una tagliola.
Pompilio era qualche metro più indietro, molto più spaventato di lei.
Ad un tratto la donna vide qualcuno nell'erba.
Era finito col piede in una tagliola.
“Aiutatemi!” Urlò dimenandosi il giovane.
Lei riconobbe subito chi era, grazie al pallore lunare.
Si trattava di Icarius.
Reddas guardò Dacey e sorrise enigmatico.
I chinò alla sua destra per prendere la spada e nel farlo il fuoco illuminò meglio il suo volto ed i suoi capelli.
Erano di un biondo appena scuro, quasi velato fulvo.
“Questa spada appartiene alla mia famiglia da generazioni...” disse “... tutti i miei antenati hanno saputo onorarla... questo zircone” cominciando ad indicare le varie pietre preziose incastonate sull'elsa “simboleggia il dominio della mia stirpe sulle nostre terre di Usciano... questo diamante ricorda invece il Diritto Divino concesso alla mia casta... questo zaffiro poi è il trofeo per i demoni cacciati e sterminati dai miei avi... il rubino infine sta a significare il riconoscimento della Corona Afragolognonese al mio casato...” accarezzò infine uno spazio vuoto “... qui poi andrà inserita un'ultima pietra preziosa... e spetterà a me farlo, quando mi sarò fatto onore ed avrò attuato la mia vendetta, uccidendo i miei nemici...”
Dacey Starklan
03-05-2018, 17.52.19
Il gioco di luci e ombre che si produceva grazie alle fiamme del fuoco mi aveva ingannato, ora che il cavaliere stava più vicino al falò, riuscii a vedere il vero colore dei suoi capelli, non così chiaro come inizialmente avevo creduto.
Ascoltai attenta la storia della sua spada, come avevo supposto, appartenente alla sua famiglia da generazioni.
Generazioni che avevano usato quella spada per compiere e poi celebrare le loro azioni.
Infine il posto vuoto.
“ Lo dite con un’ombra scura nel viso, Ser Reddas, fa quasi spavento.”
E lo faceva davvero, vederlo così pronto alla vendetta.
Mi chiesi verso chi si rivolgesse la sua rabbia e il suo odio.
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Lady Gwen
03-05-2018, 17.52.46
Sorrisi vedendo quello sguardo famelico e sentendo quelle parole.
Il mio stesso sguardo.
Stavamo andando, ma sentimmo urlare.
"Hai sentito? Chissà chi è..." pensierosa, in ascolto.
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Altea
03-05-2018, 17.55.48
Avanzavo lentamente con spada da una parte per non finire nelle tagliole e la torcia da altra mano per far luce e anche spaventare eventuali animali col fuoco.
"Pompilio, fate attenzione e seguite il mio tragitto così non vi farete male..ma che urla strazianti, speriamo non sia nulla di grave".
Ad un tratto davanti a me apparve Icarius, era lui colui che urlava e si dimenava forte sotto la stretta della tagliola..lo guardai.."Oh ma Icarius, come sei così bravo in certe cose ho visto e non sei lesto nel camminare nel bosco, non hai pensato vi fossero tagliole?".
Diedi a Pompilio la torcia e lo guardai con aria severa..."Dovrei lasciarti qui lo sai? A soffrire le pene dell' Inferno, te lo meriteresti, speriamo non ti sia fatto nulla di male...facciamo un patto se ti salvo mi aiuterai col giardino".
Con la spada che brillava dei colori dell' arcobaleno feci leva sulla tagliola e appena aperta posi un robusto legno per tenerla aperta, mi chinai e lo guardai e dissi a bassa voce..."Stai male?" guardando cosa gli fosse successo.
Guisgard
03-05-2018, 18.08.07
“Si, magari siamo fortunati...” disse Elv a Gwen.
I due vampiri allora scivolarono fra le rocce, l'erba incolta, i rivi, fino a ritrovarsi lungo uno sterrato stretto.
Da qui, seguendo una voce che urlava, penetrarono nella folta boscaglia avvolta dal buio notturno.
Videro allora un uomo, abbigliato di pelli, che tirava via un lupo ormai morto da una tagliola.
Accanto a lui c'era un altro individuo.
“E' un altro dannatissimo lupo...” quello chinato sulla tagliola “... non è la bestia che cerchiamo...”
“Magari neanche esiste...” l'altro.
“Allora chi è che sgozza pecore e galline succhiandone via il sangue?” Il primo.
“Mah...” il secondo perplesso “... queste terre sono piene di dicerie... magari un fantasma, o forse un demonio...”
“Che idiozie!” Riaprendo la tagliola il primo.
“Il... il piede...” disse Icarius ad Altea accecato dal dolore al piede “... lo sento spezzato... non resisto... fa troppo male... morirò dissanguato...” spaventato e dolorante, dimenandosi e sanguinando.
“Non possiamo spostarlo o finirà davvero dissanguato, madama...” mormorò Pompilio “... dobbiamo chiedere aiuto... serve un medico subito...”
“Ormai vivo solo per questo...” disse Reddas con gli occhi resi ardenti dal fuoco e dall'odio “... per vendicarmi... e compierò quanto devo...” guardando le fiamme, quasi intravedesse la dannazione infernale in quei guizzi ardenti “... il tempo è ormai giunto...” gettando lo spiedo sul fuoco “... beh, sarà meglio riposare ora...” sistemando il suo mantello su una pietra, per poi stendersi sopra “... e vi consiglio di fare lo stesso... quelle pietre là sembrano non essere poi tanto scomode...” indicando delle pietre dietro di lei “... buonanotte, dunque...” e spostando il mantello Dacey notò una cetra accanto alla spada.
Lo stesso strumento che suonava la misteriosa figura una notte prima nel cortile del palazzo di Monsperone.
Altea
03-05-2018, 18.16.02
"Icarius...stai calmo" afferrando il ragazzo e tenendolo fermo e accarezzando il volto sudato.."Deve stare malissimo..si ci vuole il dottore..Presto andate a chiamare il medico" e guardai la parte dove vi stava il piccolo villaggio.."E se lo mettessimo nel carretto e lo portassimo laggiù nel villaggio..ricordate vi avevo detto vi era la quercia e da una parte si andava nel villaggio..starò io nel carretto e lo terrò fermò e legheremo Cruz dietro, bisogna andare piano...o avete altra idea Pompilio? Io starò qui con lui, se sapete vi sia un medico qui vicino".
Strappai un pezzo di gonna e lo strinsi attorno al punto dove sanguinava di più "Stai calmo...sono Altea mi riconosci? Ti salveremo" guardando preoccupata il suo piede.
Guisgard
03-05-2018, 18.28.04
“Temo possa morire dissanguato se lo portiamo col carretto fino al villaggio, madama...” disse Pompilio ad Altea “... andrò io a cercare un medico... farà il prima possibile.” E corse via, attento a non finire in qualche tagliola.
Icarius però per il forte dolore perse conoscenza.
In lontananza si udivano dei lupi.
Altea
03-05-2018, 18.32.04
Pompilio se ne andò a cercare un dottore e rimasi lì nel bosco ma Icarius perse conoscenza.
Potevo udire i lupi e piantai la torcia col fuoco davanti a noi e tenevo stretta la spada.
Mi misi dalla parte della sua testa e la posi sopra le gambe.."Icarius ti prego...sono in debito con te...non puoi morire, no" ricordavo una tecnica che mi aveva insegnato uno zio medico..respirazione bocca a bocca.
Aprii le sue labbra, inspirando e unendo le mie alle sue per far passare l' aria ma tenevo il ragazzo avesse una infezione e febbre, ma era una flebile speranza rinvenirlo. Non mi sarei mossa da lì, a costo di morire pure io.
Guisgard
03-05-2018, 18.39.57
Altea cercò di rianimare Icarius con la respirazione bocca a bocca, ma fu inutile.
Lui infatti aveva perso conoscenza per il troppo dolore ed il sangue perso.
La notte era ancora lunga, con i lupi che ululavano intorno a loro.
Le ombre del bosco erano opprimenti, inquietanti e qualcosa di sinistro sembrava aleggiare in quei luoghi.
La meraviglia e l'incanto delle colline durante il giorno ora invece, con l'avvento delle tenebre, sembrava aver ceduto il posto ad un'atmosfera tera e misteriosa.
Passò un'ora e ad un tratto Altea sentì un calpestio.
Qualcuno o qualcosa si stava avvicinando.
Altea
03-05-2018, 18.47.04
Come immaginavo Icarius non si svegliava, rimasi lì a fare da sentinella col suo capo nelle mie gambe e accarezzando la fronte e le guance.
I lupi ululavano ma per fortuna non si avvicinavano, era così bella Chanty prima ed ora era tetra e buia.
Ad un tratto un calpestio, rimasi in silenzio..chi poteva mai essere...forse il dottore.
Sospirai e chiedevo alla Dama Nera di salvarci...salvaci...sii magnanima..di a lui di salvarci e non tenermi imprigionata.
Dacey Starklan
03-05-2018, 18.51.05
Avevo ragione a provare timore, nei suoi occhi vidi chiara l’assoluta determinazione a compiere il proprio destino di vendetta.
Chiunque era il suo bersaglio si sarebbe trovato in difficoltà ad affrontare il cavaliere.
Quella determinazione però poteva anche essere utile e mi ripromisi di proporgli di entrare a servizio della mia famiglia, la mattina seguente.
Un uomo dalle sue doti si sarebbe di certo rivelato utile.
“ La pietra non è scomoda... naturalmente...”
Sbattendo le palpebre nel vederlo stendersi come se fosse comodo su un morbido materasso.
Io non riuscivo a fare altrettanto e restai seduta nei pressi del fuoco, la cui luce andò a illuminare una cetra accanto al cavaliere.
Una cetra come lo spirito che aveva conosciuto la sera precedente.
Bizzarro, per essere una coincidenza.
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Guisgard
03-05-2018, 19.05.54
Dacey restò seduta davanti al fuoco, mentre Reddas era ormai steso su quelle pietre come fossero un comodo giaciglio.
Trascorsero alcuni istanti, poi lui aprì un occhio fissandola.
“Vedo non riuscite a dormire...” disse, prendendo la sua cetra “... magari un po' di musica concilierà il sonno...” cominciando ad accarezzare le corde dello strumento, liberando lievi e dolci note musicali “... la sorella del nostro Maresciallo di Chanty... chissà da quanto tempo queste mura diroccate non accoglievano una simile dama...” con gli occhi chiusi ed un vago sorriso sul volto “... cosa sogna madama Dacey? Immagino ciò che sognano tutte le ragazze... un Amore struggente... una grande castello... una felicità senza limiti...” quasi sarcastico, beffardo.
Quel calpestio.
Qualcuno o qualcosa si avvicinava.
Altea stava in guardia e sperava di salvarsi.
Ad un tratto apparvero due figure indistinte.
Si avvicinarono e lei riconobbe che una delle due era Pompilio.
“Ecco il medico, madama...” disse.
Il medico, un uomo anziano, dall'aspetto attempato e bonario, si chinò su Icarius e guardò il suo piede.
“Brutta ferita...” disse “... dobbiamo stringere questo poco sotto il polpaccio...” con un laccio di cuoio che teneva con sé “... bloccheremo la fuoriuscita di altro sangue...”
Fatto ciò con Pompilio caricarono il ragazzo ferito sul carretto.
“Andiamo subito al villaggio...” il medico “... bisogna metterlo a letto e disinfettare la ferita...”
E partirono.
Altea
03-05-2018, 19.11.09
Appena vidi il volto di Pompilio mi rilassai..oh grazie mia Rosa Nera.
Lasciai il dottore fare il suo dovere mentre tenevo Icarius e lo mettemmo sul carretto.
Presi Cruz e ci dirigemmo verso il villaggio..speravo tutto fosse andato per il meglio.
Il Destino aveva voluto passassi di qui al momento giusto.
"Dottore" al vecchio medico stranamente preoccupata, visto il mio solito animo freddo "Si salverà?".
E rimasi vicino al carretto a sorvergliare ogni suo minimo movimento, sospiro, lamento.
Guisgard
03-05-2018, 19.15.41
Icarius fu messo sul carretto e poi si avviarono verso il gruppo di case che costituivano il villaggio.
“E' una brutta ferita” disse il medico ad Altea “ma è un giovane sano e forte... dovrebbe farcela.”
Dopo un po' arrivarono finalmente e subito Icarius, ancora senza conoscenza, fu portato in una taverna, dove venne sistemato in una stanza.
Qui il medico terminò di curargli la ferita e di medicarlo.
“Ora deve solo riposare.” Il medico ad Altea. “Vedremo domattina come starà, madama.”
Altea
03-05-2018, 19.20.25
Alle parole del medico mi sollevai ed arrivammo in una taverna.
Subito Icarius fu portato in una stanza, il dottore finì di curarlo e al suo ultimo verdetto le membra si rilassarono.
"Starò io qui con lui stanotte, così se avrà bisogno di qualcosa lo aiuterò" guardandolo ridendo, anche se ancora privo di sensi "Eh Icarius, mi fai fare pure la brava crocerossina" osservando il corpo perfetto del ragazzo, così diverso da quello del marito..anzi ex marito speravo.
"Dite a Pompilio di andare a casa da Olie, sua moglie, non voglio rimanga sola" e misi una pezza fresca sopra la sua fronte bagnando i mori capelli.
Guisgard
03-05-2018, 19.27.52
Pompilio tornò al palazzo, mentre Altea decise di restare a vegliare su Icarius ancora senza conoscenza.
Sudava e mormorava parole senza senso per il delirio causato dalla febbre.
Altea provò con pezze fredde sulla fronte per aiutarlo.
Dopo un po' la febbre sembrò calare ed il suo sonno divenne più tranquillo.
La moglie del taverniere salì allora in camera.
“Madama...” disse “... gradite qualcosa di caldo? Una tisana? Del latte? Chiedete pure, io sono già in piedi visto che fra un paio d'ore albeggerà e devo preparare il pane da infornare.”
Altea
03-05-2018, 19.35.13
Ero lì, vicino a quel suo delirio..maledetti cacciatori di lupi..sospirai.
Poi dopo aver messo molte pezze bagnate si rilassò senza più dimenarsi e farfugliare parole strane e si addormentò tranquillo.
Arrivò la donna del taverniere.."Non avrei tanta fame, vorrei un po' di latte con biscotti. Preparate il pane? Mi raccomando, fatene di più per me e per questo ragazzo, in modo che quando si svegli potrà mangiare qualcosa, vi pagherò bene".
Mi sedetti sul letto e lo osservavo dormire, la mia mano istintivamente accarezzò i mori capelli scendendo con una carezza fino al petto, il mio cuore accellerò il battito..ma poi la lasciai istintivamente..sei pazza, non hai visto è alle prese con una di quelle sorelle. Fu peggio di quella tagliola nella mia mano quel pensiero..sarei stata condannata dunque alla fine di tutte le mie antenate, mi aspettava la Torre Alta per gettarmi?
Ma la mano si ripose su quel petto così vigoroso.
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Dacey Starklan
03-05-2018, 23.21.35
Avrei dovuto dormire, riposare e recuperare ulteriori forze per la mattina seguente ma mi era davvero difficile, sentivo la durezza della pietra che faceva irrigidire il mio corpo, avevo leggeri brividi nonostante il fuoco acceso e osservare quella cetra mi aveva resa così pensierosa.
Probabilmente Reddas lesse quella mia espressione sul viso, terminando il suo riposo e facendo aleggiare nell’aria alcune note.
“ Vi preoccupate per me, non dovete. Sono solo poco abituata a dormire in un contesto del genere.”
Indicando le pareti fatiscenti, con un sorriso tirato.
“ Ah davvero? Siete così sicuro di indovinare i miei pensieri?
Ahimè, devo deludervi. Ciò che pensò potrebbe farvi ridere o farvi paura al contempo...”
Lo dissi con tono grave, ancora gli occhi sulla cetra e il ricordo del fantasma.
“ Inoltre non mi serve sognare, mio fratello ha deciso per me un matrimonio. Non ha senso sognare qualcosa di diverso dalla realtà e restare illusa.”
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Lady Gwen
03-05-2018, 23.40.23
Trattenni un'espressione sorpresa.
O forse divertita.
O anche entrambe.
"Credevo avessi detto che non dovevamo uccidere nessuno..." dissi, con tono tranquillo, forse anche divertita.
Ci inoltrammo nella boscaglia e vedemmo due uomini tirare fuori da una tagliola un povero lupo.
E parlavano della bestia.
Quella bestia.
Rabbrividii con una smorfia quando sentii di alcune galline a cui era stato preso il sangue.
Diamine, che cattivo gusto...
"A quanto pare, quella bestia non si è fermata..." sussurrai pianissimo ad Elv.
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Guisgard
04-05-2018, 00.52.21
Reddas guardò Dacey, senza smettere però di suonare la sua cetra.
“Ora sono curioso...” disse “... perchè mai i vostri pensieri dovrebbero farmi ridere o addirittura farmi paura?” Fissandola, per poi prendere il suo mantello e passarlo alla ragazza. “Prendete... piegatelo e stendetelo sulle pietre... renderà più comodo il vostro giaciglio...”
“Evidentemente no...” disse piano Elv a Gwen, mentre entrambi, celati dal buio e dalla vegetazione osservavano i due cacciatori di lupi “... ora però non voglio pensare alla bestia... ho fame... tu?” Guardando la vampira ed indicando con un cenno del capo i due cacciatori di lupi.
Lady Gwen
04-05-2018, 01.02.05
"Beh, in tutta onestà, non me ne preoccuperò più di così, fin tanto che sta alla larga da noi..." con tono sincero, ma anche indifferente.
Poi lo guardai ed i miei occhi scintillarono, mentre un vago ghigno si formava sul mio viso.
"Beh, guarda e impara, pivello. E buona fortuna..." gli sussurrai, divertita.
Allora mi mossi silenziosa nella boscaglia.
Feci il giro largo solo per arrivare alle spalle dei due.
Mi appiattii, muovendomi felina e sinuosa fra l'erba alta senza il minimo rumore e agganciando nell'aria l'odore che mi attirava.
Mi ci volle di più a capire quello di uno dei due, poiché confuso con quello del lupo che teneva fra le mani, ma ovviamente ci riuscii.
Mentre l'altro era distratto, ne approfittai.
Lo afferrai arrivando da dietro, addormentandolo con la magia e lo portai altrove.
Lì poi affondai i denti, e la cena era servita.
Presi fino all'ultima goccia il sangue dell'uomo, poi lo lasciai lì e mi appostai su un albero per vedere cosa avrebbe combinato Elv.
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Guisgard
04-05-2018, 01.10.33
Elv guardò tutta quella scena, vedendo il modo in cui Gwen aggredì quel cacciatore, succhiandogli fino all'ultima goccia di sangue.
Lui sorrise, un ghigno beffardo e sinistro.
Allora cercò di imitare la vampira, scivolando nel buio e fra i cespugli, raggiungendo l'altro cacciatore, aggredendolo alle spalle ed avendo la meglio su di lui usando la sua forza fisica.
Lo morse e gli portò via fino all'ultima goccia di sangue.
Lady Gwen
04-05-2018, 01.20.11
Seguii i suoi movimenti.
Arrivò alle spalle del cacciatore, usando la forza piuttosto che la magia, e gli prese fino all'ultima goccia.
"Non male..." mormorai con vago compiacimento, stando sdraiata su un grosso ramo "Dobbiamo lavorare sullo stile, ma direi che ci siamo..." con un vago sorriso.
"Come ti senti?" gli chiesi, con avida curiosità.
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Dacey Starklan
04-05-2018, 01.22.23
“ La vostra musica... mi fa tornare in mente qualcosa... qualcosa a cui non crederete di certo.”
Rivelare di più sarebbe stato rischioso.
Di sicuro non volevo passare per pazza o stramba, parlando di presenze, spiriti, fantasmi, confessando di vedere tali entità, di parlarci.
“ Vedete signore, abbiamo entrambi qualche segreto. Voi e la vista vendetta... io e i miei pensieri.”
Sorrisi, lo sguardo basso, provando così a far cadere il discorso.
“ Ma probabilmente sono solo i miei nervi, come dicono tutti..
Oh non dovete... ma grazie.”
Accettando così il mantello e sistemandolo con cura per fare un po’ di morbido spessore al mio giaciglio.
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Guisgard
04-05-2018, 01.34.04
La mano di Altea restò sul petto di Icarius, avvertendone il respiro finalmente più regolare e guardandolo riposare ora più tranquillo.
La febbre era calata e sudava di meno.
Di tanto in tanto farfugliava qualche parola confusa, ma non era più vittima del delirio di poco prima.
Dopo circa un'ora aprì gli occhi.
“Ho sete...” disse assonnato e dolorante.
“Meravigliosamente bene...” disse soddisfatto Elv a Gwen “... la fame mi è passata... ma...” sorridendo beffardo ed ambiguo “... ora ho un altro tipo di desiderio... molto più forte...” con tono basso.
Reddas la guardò.
Guardò Dacey negli occhi per un lungo istante.
“In una notte come questa” disse “Mefistofele apparve a Faust...” suonando la cetra “... gli parlò fino all'alba, fino a quando suonarono le campane per la Santa Pasqua... promettendogli ricchezza, giovinezza, bellezza, conoscenza... ma Faust accettò di firmare quel patto, di cedere in pegno la sua anima non per tutti i tesori degli inferi... ma solo per i segreti di Margherita... perchè? Perchè entrambi, Faust e Margherita, erano due anime solitarie... emarginate... inquiete... infelici...” senza smettere di suonare.
Lady Gwen
04-05-2018, 01.40.11
"Già, la soddisfazione fisica della caccia ha tutto un altro sapore..." con un mezzo sorriso.
Rimasi in silenzio, fingendo indifferenza alle sue parole e standomene ancora lì, distesa sul ramo.
Poi, con un movimento fluido e plastico scesi giù, appoggiandomi con la schiena al tronco.
"Qui? Ma siamo in mezzo al bosco..." dissi con tono basso, che diceva tutt'altro.
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Dacey Starklan
04-05-2018, 01.41.53
La musica continuava, sempre così simile a quella udita la sera precedente.
“ Le apparizioni... cosa alquanto misteriosa, quasi quanto i segreti che ognuno di noi cela nel petto.
Voi messere sareste davvero disposto a tanto, come Fausto, solo per conoscere i segreti di qualcuno? I miei segreti per esempio...
Perché in tal caso vi avviso, temo restereste parecchio deluso...”
Replicai con calma, ostentando un sorriso vagamente enigmatico, metto ancora più in risalto dalle fiamme danzanti del fuoco.
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Guisgard
04-05-2018, 01.49.08
“E cosa c'è di più eccitante e meraviglioso” disse Elv avvicinandosi a Gwen, per poi prenderla per mano “che giacere in questo scenario lussureggiante e primordiale, all'opaca luce della Luna e sotto l'infinito corso delle stelle sconosciute...” con tono basso, sensuale e carico di nobile e misterioso erotismo.
“Faust barattò la felicità datagli dalla ricchezza, dalla giovinezza e dalla conoscenza” disse Reddas a Dacey “in cambio della solitudine e dell'infelicità di Margerita...” fissandola, mentre il chiarore del fuoco assumeva forme misteriose “... in una notte come questa ogni patto, ogni promessa ed ogni confessione potrebbe essere eterna...” suonando in modo ipnotico “... vi ascolto, parlatemi di voi...”
Lady Gwen
04-05-2018, 01.58.10
Lo seguii con lo sguardo mentre si avvicinava a me e mi prendeva per mano.
Mi piaceva quella raffinata carica erotica che emanava e che essudava dalle sue labbra ogni secondo di più.
Non mi sarei mai stancata di dire che la sua trasformazione personale mi aveva lasciata senza parole.
Avvicinai il mio viso al suo e la mia lingua si mosse lenta per raccogliere una piccola goccia rimasta intrappolata nell'angolo delle sue labbra.
La raccolsi e la assaporai.
"Che peccato... È toccato a te quello più buono..." sussurrai, appena divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180503/a5f03e0016fcb40bf4e52be45c07f68f.jpg
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Dacey Starklan
04-05-2018, 02.04.00
“ Parlarvi di me... lo farò a patto che poi voi facciate lo stesso.”
Mi arresi alle domande e alla curiosità dell’uomo dunque, forse anche perché avvertivo il bisogno di parlar con qualcuno, anche con uno sconosciuto.
“ Sapete chi sono, quale sia la mia famiglia... ma non conoscete la mia sventura.
Fin da piccola sono stata spesso isolata, additata, rimproverata per qualcosa che mi era naturale.
Non comprendevo perché i miei genitori, mio fratello, le istitutrici e gli altri bambini mi guardassero come se fossi strana, sbagliata, persino pericolosa .
Volevano tutti che io smettessi... ma non hanno mai capito che non dipendeva da me, che io non avevo alcuna facoltà di decisione, le cose mi accadevano e basta.
Ora mio fratello ha etichettato tutto come un mio problema di nervi...”
Dissi con un accenno di risata forzata, scuotendo la testa.
“ Essendo io una donna , i miei nervi sono instabili, questo sostiene.
Mi ha spedita lontano per un po’, da una prozia, sperando che quella sorta di vacanza mi giovasse, placasse quei miei famosi nervi perché adesso ha bisogno che io sia perfetta.
Chi vorrebbe una moglie stramba? Giusto? Di certo non il barone...”
Parlavo a ruota libera, forse troppo ma la musica, la musica sembrava tirarmi fuori le parole dalla bocca con naturalezza.
“ Ho sempre avuto una predisposizione a vedere le cose che gli altri non vedono, a sentirle, ad avvertire ciò che gli altri definirebbero come leggende o semplici miti, superstizioni.
Per me quel mondo parallelo di racconti è reale, convive con il nostro, è accanto a noi.”
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Guisgard
04-05-2018, 02.17.35
“No... ti sbagli...” disse con tono basso Elv a Gwen, guardandola negli occhi rosse che la notte rendeva ammalianti “... la più buona è toccata a me...” con un sorriso sensuale.
Allora si avvicinò a lei con le labbra e la baciò.
Un bacio ancora caldo del sangue di quei due uomini ed ardente come l'istinto che li aveva spinti ad uscire in cerca di vittime.
Reddas ascoltò Dacey senza interromperla e senza smettere di suonare piano la sua cetra.
“Io bi credo...” disse infine “... credo ad ogni vostra parola...” fissandola “... per questo siete qui e per questo io vi sto parlando... forse io stesso sono uno spettro, un fantasma, un'illusione... o forse siamo entrambi pazzi... una cosa abbiamo in comune però... l'indifferenza dei nostri simili...” smettendo di suonare e gettando altri ramoscelli sul fuoco, ad alimentarne le fiamme.
Dacey Starklan
04-05-2018, 02.24.40
“ Mi credete. Devo temere per l’instabilità dei vostri nervi allora?”
Chiesi con una leggera ironia, fatta per celare la mia riconoscenza al cavaliere.
Non aveva riso di me ne aveva avuto paura una volta saputa la verità.
“ Si forse siamo entrambi pazzi... o voi siete uno spettro, magari ci siamo anche già incontrati...”
Non mi scomposi a quella possibilità.
D’altronde io stessa mi ero interrogata sull’uomo, per via della sua musica, paragonandolo a uno spettro.
Se lo fosse stato davvero, non avrei sbattuto ciglio, anzi.
“ Allora potreste infestare un posto migliore di questo... un vero palazzo magari.”
Guardandomi intorno, proprio non mi riusciva di adattarmi a quel luogo isolato e deteriorato dal tempo.
“ O suonare nella notte, nella stanza del vostro nemico, fino a renderlo pazzo...”
Ancora non sapevo verso chi si volesse vendicare e visto che io mi ero esposta, parlando dei miei segreti, mi aspettavo la stessa sincerità adesso.
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Guisgard
04-05-2018, 02.30.52
“Prima vi parlavo di Faust e di Mefistofele...” disse Reddas riprendendo a suonare “... allora vi proporrò un patto... il mio nemico? L'uomo che devo uccidere? E' il barone.” Guardando Dacey con gelo negli occhi. “Il fatto che sia stato liberato e che ora sia prossimo a tornare a Monsperone è la mia occasione... e devo sfruttarla. Ma ho bisogno del vostro aiuto... io avrò la mia vendetta e voi sarete libera da sposare quel bastardo...”
Lady Gwen
04-05-2018, 02.36.56
Ridacchiai maliziosamente e con divertimento alla sua correzione mentre mi baciava.
E di nuovo quella magia si riaccese.
Di nuovo quel baciò sembrò più profondo e più caldo unito al meraviglioso sapore del sangue.
Era qualcosa di eccitante, mai avrei pensato che ci fossero brividi e sensazioni ancora a me sconosciuti, dopo secoli e secoli.
Piegai la gamba, poggiando il piede sull'albero e sfiorando il suo bacino col ginocchio.
Poi sbottonai la sua camicia, in un movimento talmente veloce che sembrava quasi che le mie mani non si fossero mosse ed accarezzai il suo petto, la sua nuova pelle.
Sentivo i muscoli ora più scolpiti e definiti, la sua pelle come la mia ora simile alla porcellana.
E i nostri corpi ora uguali, infusi di quella forza, di quella tensione e di quell'eleganza che ci contraddistingueva.
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Dacey Starklan
04-05-2018, 02.38.12
Tremai per quello sguardo e ancora più per quelle parole.
Non riuscivo a capacitarmi che il destinatario della vendetta del cavaliere fosse niente meno che il barone.
Ripensai al poco che sapevo di lui, come persona e non come politico, ripensai al suo ritratto, mi veniva così difficile vederlo come un uomo malvagio.
Eppure Reddas tale lo definiva.
“ Volete il mio aiuto per uccidere un uomo... e non mi dite il motivo che vi ha portato a desiderare il suo sangue.
Forse vi ingannano le mie origini ma non sono come mio fratello, sempre pronto a usare la spada contro qualcuno .
Io non faccio patti con uno sconosciuto a discapito di qualcun altro... perché dovrei aiutarvi?”
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Guisgard
04-05-2018, 02.55.30
Elv accarezzò il ginocchio di Gwen, risalendo poi lungo la coscia liscia come la porcellano, fino a lambire lo spacco del suo sontuoso abito.
Lei gli accarezzava il petto, fatto di muscoli asciutti e perfetti, come un dio greco.
La mano di Elv risalì il lembo dell'abito della vampira, scivolando sulla sua pelle, fino ad accarezzarle quella rosa nera e gotica, quel bocciolo di frutto notturno e misterioso che era racchiuso fra le sue gambe.
E mentre le dita del vampiro accarezzavano quei petali, tingendoli di brina, i suoi occhi erano in quelli di Gwen, penetranti, avvolgenti, ipnotici e screziati dei vizi oscuri di quella loro nuova vita.
“Perchè l'avete detto voi...” disse Reddas a Dacey “... voi parlate agli spettri, concepite la loro presenza, avvertite la loro disperazione... io sono ormai simile ad uno spettro... mi nutro della notte e del mio odio... vivo solo per la mia vendetta... il barone è un tiranno, nemico degli uomini e del Cielo... renderà anche voi infelice... se accetterete di aiutarmi, io vi libererò dal gioco impostovi da vostro fratello... e sarete libera di innamorarvi e di essere felice...”
Dacey Starklan
04-05-2018, 03.05.37
Un patto pericoloso.
Ecco ciò che mi proponeva.
Guardai attentamente il cavaliere, chiedendomi se non si stesse semplice giocando di me dopo quel che gli avevo raccontato.
“ E esattamente cosa vorreste che io facessi?”
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Lady Gwen
04-05-2018, 03.08.14
Accarezzò la mia gamba a partire dal ginocchio.
Poi lungo la cosci, accarezzandola morbidamente con movimenti ampi e sensuali.
Io intanto mi beavo del suo corpo perfetto.
Pareva esser simile a un dio, tanto era perfettamente ultraterreno.
Non ci sarebbe stato nulla di strano in tutto ciò, se non fosse stato che... Beh.
Era lui.
Gemetti quasi con piena soddisfazione quando la sua mano si insinuò fra le mie gambe e continuai a gemere ancora, mentre i nostri occhi lampeggiavano gli uni negli altri, rossi e accesi di desiderio.
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Guisgard
04-05-2018, 03.17.04
“Mi aiuterete ad entrare nel palazzo di Monsperone...” disse Reddas a Dacey “... sotto mentite spoglie, poiché tutti là conoscono il mio volto... domattina vi riporterò lì... voi direte che vi ho trovata nel bosco e vi ho protetta e riportata a casa... sarò un saltimbanco, un attore girovago, un artista vagabondo... tale mi crederanno... non desterò sospetti...” fissandola “... accettate?”
La baciò.
Tinse le sue labbra e la sua lingua nella bocca di lei, assaporandone l'essenza, quella linfa gotica ed oscura, misteriosa e primordiale.
Un bacio carnale, fatto di istinto, desiderio, passione.
Un gioco di incastri, di carezze lascive e sensuali, con ancora quel nettare rubato ai due uomini.
Un bacio profondo, intenso, travolgente, caldo nonostante il freddo pallore dei loro corpi perfetti.
“Sei bellissima, Gwen...” disse in un sussurro Elv, mentre le sue dita, sotto quell'abito sontuoso, si strofinavano piano sul sesso fulvo di lei, madido, ardente ed accogliente.
Lady Gwen
04-05-2018, 03.33.39
Il suo bacio fu una manna dal cielo, e gemevo sulle sue labbra mentre le sue dita cessavano di farmi impgemevo e le mie affondavano nei suoi capelli.
In quel bacio sfogammo, in parte, il nostro desiderio, la nostra eccitazione.
"Anche tu lo sei... Bellissimo... Bellissimo..." soffiai, con un tono adorante che non avrei mai pensato di avere.
Ma tante cose cambiavano e non me ne preoccupavo.
Prendevo le cose come venivano, mi lasciavo guidare dall'istinto, come stavamo entrambi facendo adesso.
Ed era meraviglioso, farsi guidare unicamente dai sensi e dalle passioni, magari anche dai vizi, sì, ma poi cosa c'era di male?
Nulla, anzi, assolutamente il contrario.
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Guisgard
04-05-2018, 03.38.26
“Spogliati ora, amore mio...” disse con tono basso e profondo Elv, staccandosi appena dalle labbra di Gwen e senza smettere di accarezzare il fulvo e madido fiore racchiuso fra le sue gambe.
Gambe che istintivamente si strinsero attorno alla mano audace e famelica di lui.
Lady Gwen
04-05-2018, 03.42.59
Sentivo le mi gambe serrarsi attorno alla sua mano e i miei movimenti andare incontro ai suoi, facendo esplodere ancor di più quel piacere e i miei gemiti.
Non me lo feci ripetere due volte e un attimo dopo il vestito scivolava via, facendomi sentire la corteccia dura e ruvida sulla pelle.
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Guisgard
04-05-2018, 03.49.39
Fu un attimo e Gwen restò nuda davanti ad Elv, lambita solo dal pallore lunare e dallo sguardo famelici di Elv.
La guardò tutta, ovunque e lei sentiva lo sguardo ambiguo di lui scivolare su tutto il suo corpo nudo.
“Eri nuda sotto quell'abito...” disse con un sorriso sensuale Elv, per poi sfiorarla appena con le dita.
Carezze leggere dolci, ma terribilmente provocanti.
Allora si chinò sul suo seno ed intrappolò fra le labbra il capezzolo rosato e turgido.
Nel farlo alzò gli occhi in cerca di quelli della ragazza.
In quel preciso momento però si udì l'ululato di un lupo lontano ed una leggera nebbia cominciò a salire dalla boscaglia.
Lady Gwen
04-05-2018, 03.56.42
E ora solo la Luna e i suoi sguardi famelici e vogliosi mi vestivano.
Un desiderio che nemmeno prima avevo visto nei suoi occhi.
Nuovo, totalmente, più forte, insaziabile, incontenibile.
Impossibile da ignorare.
Sorrisi con malizia alle sue parole e affondai di nuovo le mani nei suoi capelli quando iniziò ad assaporare il mio seno con la sua bocca calda.
Ma poi, un ululato e della nebbia che saliva.
Lo fermai.
"Aspetta..." dissi piano, in ascolto "Non mi piace questa cosa..." mentre a malincuore mi rivestivo e poi mo guardavo intorno.
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Guisgard
04-05-2018, 04.00.56
A malincuore Elv si staccò da Gwen, permettendole di rivestirsi.
Si guardò intorno, notando la leggera nebbia intorno a loro.
La Luna si velò in modo sinistro e un altro ululato lontano squarciò il silenzio cupo della notte.
Ad un tratto i due vampiri sentirono un calpestio fra i cespugli.
Lady Gwen
04-05-2018, 04.03.38
Anche la Luna si era velata e un altro ululato era riecheggiato nel bosco.
Poi, un calpestio.
Feci segno ad Elv di seguirmi, mentre con agilità tornavo sul ramo su cui ero salita prima, per vedere chi stesse arrivando.
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Guisgard
04-05-2018, 04.08.30
Gwen salì su quel ramo e cercò di scorgere qualcosa, di capire da dove venissero quei rumori.
Ad un tratto, dai cespugli, apparve qualcuno.
Era una bambina, nel bel mezzo del bosco a quell'ora tarda.
Era pallida, con gli occhi fissi su lei e su Elv, immobile ed in silenzio.
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Altea
04-05-2018, 08.04.19
Quel respiro.. Così calmo e flebile ora, regolare.. Mi portarono ad un senso di tranquillità mai provato fin dalla nascita. Osservavo i suoi lineamenti delicati ma virili, il corpo ben modellato.. Non me ne vergognavo, in quel momento lo avrei desiderato ma lui sarebbe stato così audace da lottare contro la maledizione della Rosa Nera o forse era proprio lui che poteva spezzarla... Ma ero consapevole del fatto poi se ne sarebbe andato via.. Come tutti!
Ad un tratto quella richiesta e i suoi occhi stupendi che si aprivano, la pelle ancora calda per la febbre e la mano scivolo' su tutto il petto per prendere ogni godimento di quel contatto.. forse l' ultimo.
"Ti sei svegliato dormiglione.. Mi hai fatto spaventare sai? Devi fare ammenda ora" ridendo mentre poggiavo un bicchiere di acqua fresca sulle sue labbra e lo guardai, come avrei voluto essere il bicchiere con cui si dissetava. Con un gesto leggero asciugai poi le labbra con un dito dal rivolo che scendeva guardandolo negli occhi seria ma dolce.. forse con passione.
Dacey Starklan
04-05-2018, 08.26.52
Mi sembrava un piano rischioso e riuscivo a intravedere troppo cose che potevano andare storte.
Ma non per me.
Io in ogni caso sarei riuscita a tornare a palazzo, al sicuro.
Ancora non avevo invece deciso se aiutare fino in fondo il cavaliere.
Avevo si un debito di riconoscenza nei suoi confronti, per avermi aiutata... tuttavia...
“ E sia. Domani mattina verrete con me a palazzo, dirò che mi avete aiutata, in fondo non è che la verità. Ma dopo sarete solo signore.
Non vi aiuterò a trovare il barone o altro, non vi aiuterò nemmeno se verrete scoperto nel vostro travestimento.”
Con tono grave ma risoluto, non avendo alcuna intenzione di restare coinvolta in una vendetta non mia.
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Lady Gwen
04-05-2018, 09.59.08
Apparve una bambina.
Da sola, nel bel mezzo della notte.
Edera pallida.
Molto.
La cosa non mi piaceva, soprattutto perchè non sembrava minimamente turbata dal trovarsi nel bosco di notte con due sconosciuti.
Scesi dal ramo con un balzo agile, atterrando con un tonfo sordo e scoccai ad Elv un'occhiata seria ed eloquente.
"Ciao..." le dissi "Cosa ci fai nel bosco da sola a quest'ora? Ti sei persa?" con tono affabile.
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Ogni volta dovevo inventarmi qualcosa di diverso per camuffare il mio arrivo.
Ma quella di vedere Clio in lacrime che scappava via era davvero divertente.
Tanto non sapeva far altro che piangere quella!
Sorrisi, sorniona, a quella parole di Aegos.
"Beh dovresti esserne contento, le brave ragazze sono così noiose, non trovi?" facendogli l'occhiolino e guardandolo tutto, ricordando i meravigliosi momenti passati insieme poco prima.
Poi risi a quella domanda.
"Chissà, magari non siamo proprio sorelle e una di noi è figlia di una relazione clandestina di Lady Marbrè!" ridendo.
Poi mi guardai attorno, cercando di capire dove fossimo.
"Allora, cosa ci facevi in giro con la piagnucolona?" guardandolo divertita "Una cavalcata romantica?" irriverente.
"Oh, le nostre cavalcate sono decisamente migliori..." con voce bassa e sensuale.
Ma ero davvero curiosa di sapere che ci facessero lì.
Che Clio ci stesse provando con lui?
La cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente, io non condividevo i miei amanti con nessuno.
Guisgard
04-05-2018, 17.41.05
Altea fece bere Icarius e lui trasse sollievo da quel sorso d'acqua.
“Dove sono...” disse ancora confuso “... ricordo il bosco... il mio piede nella tagliola... poi più nulla... dove sono ora?” Fissandola. “E voi... voi avete un viso familiare...”
Reddas accennò un sorriso, tra il compiaciuto ed il beffardo.
“Non temete...” disse a Dacey, accarezzando appena le corde della sua cetra “... in vita mia non ho mai fatto affidamento su nessuno... non mi fido dei miei simili e neanche me ne occupo... mi basterà che voi mi facciate entrare al palazzo... poi sarete libera di ignorarmi... ovviamente non dovrete tradirmi o sarà la fine della mia vendetta... intesi?”
“Si...” disse la bambina “... mi sono persa... ho smarrito la strada verso casa...” fissando Gwen ed Elv “... ho dovuto lasciare il sentiero per entrare nel bosco e nascondermi...”
“Da cosa?” Chiese Elv.
“Da un grosso lupo...” la bambina “... il più grosso che abbia mai visto...” senza tradire particolari emozioni.
“Il giardiniere” disse Aegos a Lys “era uscito per restituire ai cacciatori un pugnale che avevano lasciato al palazzo... ma vostra sorella è troppo buona...” ridendo al suono equivoco con cui aveva pronunciato quella parola “... allora ha voluto che andassimo incontro al ragazzo... forse aveva paura del lupo cattivo.” Con tono irriverente.
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
"Il giardiniere?" ridendo appena.
Hai capito la sorellina, non le bastava lo stalliere, ora vuole anche il giardiniere?
Scossi il capo.
"Beh, quei cacciatori non erano decisamente gente per bene, hai visto come mi guardavano?" candidamente, come se non li avessi provocati io quegli sguardi.
Però ormai era notte, e Icarius non era ancora tornato.
Possibile che gli fosse davvero successo qualcosa?
Dovevo ancora cavalcarlo come si doveva quel ragazzo con gli occhioni.. e qualcos'altro di ugualmente interessante.
Probabilmente era a casa bello tranquillo ad aspettare che tornassimo a quei meravigliosi giochi a tre, ma non mi costava niente indagare.
Così chiusi gli occhi e con la magia cercai di percepire la sua presenza, la sua immagine.
Dove sei, piccolo? Su su, vieni dalla zia...
Altea
04-05-2018, 18.00.46
Ascoltai le sue parole e rimasi perplessa.. Possibile avesse perso la memoria.. "Io sono Altea.. Ti ricordi di me? Ti ho salvato dalla foresta e ora sei salvo.. In che senso non ricordi più niente?" tenendogli la mano leggermente allarmata.
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Guisgard
04-05-2018, 18.18.53
Lys fece ricorso alla magia.
Tuttavia attorno a lei sentiva la nebbia.
Una nebbia ancestrale e sinistra, forse occulta, che le impediva di vedere oltre.
C'era qualcosa in quei bioschi, in quella notte misteriosa.
Sentì solo l'ululato dei lupi e null'altro.
“Dunque...” disse Aegos destandola “... madama ha deciso? Cosa facciamo? Cerchiamo il giardiniere? Magari lui è già tornata al palazzo... no?”
Icarius guardò Altea per un lungo istante.
“Si...” disse “... ora rammento... siete la dama che aveva rubato la rosa al palazzo delle mie padrone... quella col marito violento...” annuendo.
Altea
04-05-2018, 18.26.28
Alle sue parole risi.."E non ricordi altro? Ci eravamo visti proprio poche ore prima del tuo incidente. Si sono io la dama che ama le rose tanto da rubarle...io sono fuggita da mio marito, anzi un gentil frate mi ha fatto fuggire" pensando al nobile fantasma "Io ora abito in un Palazzo ereditato da mia zia, in incognito ovvio...e voglio essere libera, nessuno mi comanderà più" con voce decisa.
"E tu...tu però sei fidanzato mi sembra, hai una donna ho visto no? Peccato, questo tuo bel visino mi piaceva assai" accarezzandogli il volto e potevo sentire il respiro suo vicino a me...era un leggero tormento, temevo pure per lui..tutti gli uomini si avvicinavano a me o facevano una brutta fine oppure non erano interessati a me...è il fantasma di lui...disse la Dama Nera."Siamo soli in una locanda ora, stamattina verrà il dottore a vederti e poi.." abbassanndo la testa e poi guardando i suoi meravigliosi occhi.."Te ne andrai?" sempre sfiorandogli la guancia.
La nebbia, tanta nebbia intorno a noi, nebbia nel bosco e ululare di lupi in lontananza.
La cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Se c'erano forze oscure lì intorno il mio padrone doveva esserne informato.
Ero preoccupata.
Perché non riuscivo a vedere il ragazzo?
La cosa era sospetta, e non mi piaceva per niente.
Guardai Aegos sorridendo.
"Mah, più che cercare il giardiniere io direi di farci una bella cavalcata nei boschi..." sorridendo.
In realtà volevo cercare di capire che cosa stesse succedendo.
Mi guardavo intorno, circospetta e sempre più preoccupata.
Lady Gwen
04-05-2018, 18.43.27
La risposta aveva una sua logica, ma la bambina non mostrava alcuna emozione.
Non avrei abbandonato la teoria secondo cui la bambina poteva essere tutto, fuorché una bambina.
Infatti guardai Elv un po' perplessa.
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Dacey Starklan
04-05-2018, 18.46.49
“ La fine della vostra vendetta... sia mai..”
Dissi semplicemente, tenendo un tono neutro e senza guardarlo in faccia.
Avrei deciso il da farsi, perché non ero affatto convinta ne di lasciarlo uccidere il barone ma neanche il contrario.
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Guisgard
05-05-2018, 00.39.04
Elv rispose allo sguardo di Gwen.
“Dicci, piccola...” disse lui alla bambina “... dove abiti? Magari, se vuoi, ti ci possiamo accompagnare visto è notte e di sicuro i tuoi genitori saranno in pensiero...”
“Ma dobbiamo stare attenti al lupo cattivo...” la piccola “... voi sapete come fare per evitarlo?”
“Non sono fidanzato...” disse Icarius arrossendo “... no... non ho nessuna fidanzata...” guardando Altea imbarazzato “... si, ora mi rammento di voi, madama...” annuendo “... mi avete soccorso voi dunque? Grazie, vi sono debitore...” sorridendo appena.
Ovviamente non poteva essere lui il fantasma delle visioni di Altea, visto che lo spettro era di un nobile Afragolignone, mentre Icarius, come detto in precedenza, era di Sygma.
Reddas guardò Dacey e sorrise per quelle sue parole quasi sarcastiche.
“Allora è deciso...” disse “... domattina vi riporterò a Monsperone e cominceremo a recitare il nostro piano... ora vi conviene riposare un po', o domattina sarete troppo stanca... magari, chissà, potrebbe essere già ritornato il barone e voi dovrete essere un fiore per lui.” Ridendo piano.
Lady Gwen
05-05-2018, 00.43.13
Elv chiese alla bambina dove abitasse, così che potessimo accompagnarla.
"Tranquilla, riusciremo a riportarti a casa sana e salva..." la rassicurai, con un vago sorriso.
Intanto, stavo ancora in guardia.
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Altea
05-05-2018, 00.46.06
A quelle parole sorrisi di gioia, non era fidanzato ma poi un velo nero coprì il mio viso...lui non era afragolignonese, non vi erano in giro...ve ne era solo uno ma il fantasma aveva detto era morto nel bosco in una tagliola.
Guardai Icarius...che destino triste...ma forse era meglio passare gli ultimi giorni della mia vita felice, con un ragazzo che mi interessava piuttosto un uomo non mi interessava..Rosa Nera, vuoi farmi fare la fine di tutte le altre, il mio destino sarà come il tuo e le altre...è Lui che lo vuole.
"E dimmi, come mi sarai debitore?" e con uno slancio mi gettai a braccia conserte sopra il suo petto e rimanendo faccia a faccia, sorridendogli in modo malizioso..adoravo quando arrossiva timoroso.
Guisgard
05-05-2018, 00.51.21
“Madama dunque” disse ridendo Aegos a Lys “ama i boschi notturni? Beh, che dire... ai vostri ordini, signora.” Divertito.
Così i due cominciarono a camminare per la boscaglia immersa nelle tenebre.
Vi era silenzio intorno a loro, fatta eccezione per l'ululato di un lupo lontano.
La nebbia era velata, umida, malinconica e cupa.
Elv annuì alla bambina e guardò Gwen.
“Vieni, cercheremo la strada per riportarti a casa...” disse.
Così i tre imboccarono uno stretto sentiero e si incamminarono tra siepe, rovi e un buio profondo.
La nebbia era bassa, silenziosa e cupa.
Ad un tratto la bambina cominciò ad intonare una nenia infantile, giocando con i suoi boccoli.
“Magari una volta a casa della piccola” Elv ad un orecchio di Gwen “si potrebbe fare un bel pasto in due, no?” Ridendo piano, tra l'ironico ed il serio.
Quel gesto espansivo di Altea, il suo gettarsi su Icarius, stando vicinissimo a lui, lo fece arrossire violentemente.
“Ecco...” disse imbarazzato “... io...” quasi balbettando “... non so... non so come ci si sdebita con una gran dama...” intimidito.
Altea
05-05-2018, 00.56.32
Quei fantasmi che attanagliavano i miei pensieri e la mia mente fin da bambina svanirono improvvisamente..."Altea..io sono Altea...dammi del tu. Non saprei nemmeno io, tu sei già al servizio di due dame quindi non posso chiederti di venire a lavorare da me o aiutarmi col giardino. Anche perché i soldati del Maresciallo non vogliono io abbia dei servitori e dovresti lavorare in incognito" gettandomi nel letto vicino a lui e posando la testa sul suo petto.."Sai, fin dal primo momento ti ho visto ho sentito tu eri diverso rispetto agli altri" titubante...quella paura di non essere amata o della maledizione "Tu mi lascerai? Pure tu...vorrei stare con te" rimanendo così sul suo petto.."Ma tu sei così freddo..perché?".
Lady Gwen
05-05-2018, 00.57.01
Imboccammo il sentiero del bosco buio e avvolto da una cupa nebbia.
Poi, la bambina iniziò a cantare quella nenia tanto simile a quella di Roze e Tatiana e iniziai ad avere i nervi.
Guardai Elv e poi la bambina.
"A me la situazione non piace..." gli dissi piano.
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Dacey Starklan
05-05-2018, 00.58.45
“ Si è deciso.”
Sentenziai infine, provando a stendermi nonostante la scomodità del suolo duro.
Buonanotte Ser, e ancora grazie per il vostro aiuto.”
Non mi sarebbe dispiaciuto incontrare il barone l’indomani, se non altro per poterlo giudicare di persona.
Magari mi avrebbe aiutata nel decidere la mia prossima mossa, tacere o svelare il piano di Reddas contro di lui.
Con quei pensieri in testa, cercando il calore del fuoco, provai a dormire, chiudendo gli occhi ma con la mente ancora attiva.
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Guisgard
05-05-2018, 01.11.00
Elv guardò perplesso Gwen.
“Ehi...” disse “... cosa c'è? Cosa ti rende sospettosa o inquieta?”
Intanto la bambina camminava davanti a loro, senza smettere di intonare quella filastrocca in rima.
Icarius era come imbambolato, mentre Altea si stese accanto a lui, con la testa sul suo petto.
“Io...” disse col viso arrossato lui “... freddo? Ma no...” abbozzando un sorriso imbarazzato “... io... non capisco cosa dite, madama...” guardandola paonazzo.
Icarius era poco un giovane dall'animo semplice e sincero, introverso e poco esperto in fatto di donne.
Ultimamente aveva incontrato dame bellissime, come Lys, Clio ed ora Altea.
Come tutti i giovani era poco incline al romanticismo, ai discorsi riguardanti amori tormentati ed animi solitari, ma invece molto influenzabile dall'avvenenza femminile fine a se stessa.
Dacey si stese e provò a dormire.
Era però inquieta ed il sonno tardò ad arrivare.
Reddas si accucciò su una pietra bassa e chiuse gli occhi per riposare.
Dacey percepiva qualcosa intorno a quell'uomo.
Come se strane forze agissero nelle azioni e nelle intenzioni di quel cavaliere.
La sua spada, al chiarore del fuoco che scoppiettava, pareva assumere strani e misteriosi bagliori.
Ad un tratto la ragazza iniziò a sentire qualcosa.
Forse era il vento che sibilava nelle murature, o magari solo la legna che si consumava nel fuoco.
Ma poi le parve di ascoltare delle voci, dei lamenti.
Come se qualcuno aleggiasse in quel luogo dimenticato, fra quelle murature consumate e diroccate.
Voci vaghe, lontane, indistinte, confuse.
O forse era solo la voce della notte che parlava alle ombre ed agli incanti di quelle tenebre infinite.
Lady Gwen
05-05-2018, 01.15.38
La guardai camminare davanti a noi, come se nulla fosse.
"È strana, continua a canticchiare quella nenia stime a quella che cantavano Roze e Tatiana, si trova da solo in un bosco di notte e sembra non preoccuparsene. Ed è pallida. Troppo" risposi.
Poi mi venne in mente una cosa.
Volevo fare una prova.
Sfilai da una tasca di Elv il suo coltellino e mi ferii appena il polso, cercando di capire se l'odore del mio sangue suscitasse una qualche reazione nella bambina.
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Altea
05-05-2018, 01.18.48
Risi di gusto.."Oh, non capisci..mi sembra stanotte capivi bene ciò che una donna voleva da te...anche per un' ora....sarei io a chiederti il favore di essere tua" alzando il volto sopra il suo e iniziando a baciarlo sulle guance fino ad arrivare sulle labbra.
Mai avevo provato una sensazione simile, destinata solo ad amare quell' uomo ignobile ora potevo finalmente dar libero sfogo alle mie emozioni, a costo di rovinarmi con le mie stesse mani, quelle mani che si posero sul suo petto mentre mi perdevo in quel bacio.
Dacey Starklan
05-05-2018, 01.29.42
Neanche ebbi l’opportunità di tentare di trovare qualche ora di riposo, la stanza si fece rumorosa.
Suoni lontani, antichi e sospettosi sembravano nascere intorno all’aura del cavaliere, ben presto si aggiunsero voci lamentose, molte intense e ben udibili al mio particolare orecchio.
Tutto contribuiva a rendere il cavaliere e la sua missione ancora più misteriosa e aumentava il mio dubbio sull’aiutarlo l’indomani.
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Guisgard
05-05-2018, 01.33.10
Gwen si tagliò col coltellino e subito del sangue tinse la sua pelle.
La bambina si voltò verso di lei, guardandola negli occhi, per poi tornare a fissare il sentiero davanti a loro, continuando a canticchiare la sua nenia.
Ad un tratto arrivarono in una radura.
C'erano pietre e lapidi ovunque.
“E' un Cimitero...” disse Elv, fissando le lapidi al chiarore sinistro della Luna.
“E' sconsacrato.” Mormorò la bambina.
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Quel bacio ed Icarius si irrigidì tutto.
Trattenne il fiato mentre Altea raggiunse la sua bocca, arrossendo ancor più.
I capelli di lei scesero piano sul suo viso e sul suo collo, come sensuali carezze.
Si sentiva fortunato, visto l'incontro prima con Lys, poi con Clio ed infine con Altea.
Non era mai stato un gran seduttore, ma ora aveva incontrato tre gran belle signore una dopo l'altra.
Alla fine Dacey, finalmente, vittima della stanchezza, cadde addormentata.
Fece sogni inquieti, ma senza ricordarne nessuno al suo risveglio.
Poco dopo l'avvento dell'aurora, col cielo appena screziato da rosato nascente, la ragazza fu svegliata da alcuni rumori.
Il cavaliere non c'era più.
Lady Gwen
05-05-2018, 01.36.24
Anche se non aveva detto nulla, si era voltata e mi aveva rivolto quello sguardo.
Lo sapevo.
Sapevo che c'era qualcosa di strano.
Mi guarii il braccio e guardai Elv.
"Non mi piace. E credo adesso ancor di più che sia una bambina..."
Ad un certo punto arrivammo in un cimitero, a suo dire sconsacrato.
"Chi sei?" le chiesi, con tono secco e diretto.
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Dacey Starklan
05-05-2018, 01.38.26
Come spesso accadeva, una volta sveglia, della notte appena trascorsa ricordavo poco o nulla.
Le sensazioni, i suoni e le voci, tutto scomparso con la luce del sole.
Mi raddrizzai, intorpidita avvertendo dolore in tutte le ossa. Mi stiracchiai, allargando bene le braccia e accompagnando tutto con uno sbadiglio e solo allora aprii gli occhi.
Mi sarei aspettata di vedere il cavaliere armeggiare con il fuoco, visti alcuni rumori che avvertivo ma nulla .
Mi alzai, sistemando le mia vesti scacciando via la terra e con il mantello di Reddas piegato sul braccio sinistro, uscii convinta di trovare l’uomo all’esterno.
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Altea
05-05-2018, 01.42.09
Il mio viso era stretto al suo mentre i miei lunghi capelli biondi coprivano il suo volto.
Lo guardai per un attimo con sguardo di desiderio.."Oh so come ti senti ora..un grande seduttore, quante donne ti desiderano..ti ho visto nudo stanotte e certo non eri a fare il bagno in piscina...allora fammi vedere cosa sei capace di fare" accarezzandogli le labbra e sostenendo il suo sguardo impacciato, ma a mio parere il ragazzo sapeva ciò che voleva.."Magari non ci vedremmo mai più, almeno potremmo dire di esserci amati" e la bocca andò a sfiorare e lambire il suo collo.
Guisgard
05-05-2018, 01.59.02
La bambina si fermò e guardò Gwen ed Elv.
Ad un tratto alle loro spalle i due vampiri avvertirono qualcosa, dei rumori.
C'era qualcosa dietro di loro.
Il Sole non era ancora sorto, ma il chiarore del nuovo giorno si annunciava da Oriente.
Dacey uscì da quel luogo e nel cortile interno del palazzo diroccato trovò Reddas che si preparava.
Aveva abiti non troppo nobili, anzi per niente, molto logori e sporchi.
“Buongiorno...” disse guardandola.
Ora la ragazza poteva vederlo meglio, senza più la penombra a celarne in parte le fattezze.
Pur non essendo una bellezza classica, aveva un certo fascino.
“Pronta a tornare a casa, madama?” Con un sorriso enigmatico.
Altea continuava a provocarlo e lui ad arrossire sempre di più.
“Mi...” disse “... mi avete visto nudo?” Imbarazzato da morire, ma anche eccitato da quella situazione.
“Cosa...” fissandola “... cosa volete che faccia, madama?” Impacciato.
Lady Gwen
05-05-2018, 02.04.35
Invece della sua risposta, sentii dei rumori alle nostre spalle e mi voltai immediatamente.
Giusto in tempo per vedere che era quasi l'alba.
"Dannazione, dobbiamo rientrare" nervosa ad Elv, prendendolo per mano.
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Altea
05-05-2018, 02.11.43
Risi di gusto "Ma non ti ricordi eri quasi vittima di un' orgia? Ora però hai solo me, non devi spartirmi con nessuno...mi vuoi...ora...qui".
E mi tolsi la veste e rimasi nuda davanti a lui, mi feci avanti e salii sopra il suo corpo nudo sotto quelle lenzuola e lo guardai desiderosa e voluttuosa.
"E chiamami Altea...è un ordine.." e il mio corpo aderì al suo sentendo la sua virilità..mai avevo provato quelle sensazioni, ed era tutto normale con lui.
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Guisgard
05-05-2018, 02.18.40
Elv e Gwen si voltarono di scatto, vedendo una civetta che volava via da un albero.
Tornando a guardare la bambina, con loro sorpresa, non la videro più.
Come se fosse stata inghiottita dalla nebbia.
Ad un tratto furono attratti da una fossa, dentro la quale c'era una tomba vuota.
“Che diavolo...” disse Elv “... che sta succedendo qui?”
Altea si spogliò tutta davanti ad Icarius.
Lui la guardò incredulo ed eccitato.
Non era nudo sotto le lenzuola, ma subito cominciò a spogliarsi anche lui, restando in breve nudo davanti a lei.
“Si...” disse annuendo “... si, vi chiamerò come desiderate...” senza togliere gli occhi dei seni scoperti di lei, dal suo sesso “... che bella siete...” deglutendo.
Ad un tratto però si udirono dei rumori giungere da fuori.
Voci di uomini e calpestio di cavalli davanti all'entrata della taverna.
E fra quelle voci di sotto Altea riconobbe anche quella di Fulminaccio.
Lady Gwen
05-05-2018, 02.22.32
Quando mi voltai di nuovo verso la bambina, avendo ricondotto il rumore ad una civetta, non la vidi più.
"Ma dov'è andata?" esclamai incredula.
Ad un certo punto notai una fossa con una tomba vuota.
"Non lo so e mi piacerebbe saperlo... Comunque dobbiamo rientrare, o rischiamo di diventare cenere."
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Altea
05-05-2018, 02.23.54
In breve si spogliò pure lui, il mio corpo era desideroso di lui.
Poi quella parola, quella frase...ero bella per lui..mi riempì di brividi intensi.
Ma ad un tratto udii un calpestio, il mio udito fine potè sentire la voce odiosa di mio marito.
Fermai Icarius a bassa voce.."Fermo...ho sentito la voce di quel mostro di mio marito, presto vestiti Icarius, riesci a camminare? Appena entra dobbiamo scappare col mio cavallo...o se non riesci..devo nascondermi sotto il letto" abbracciandomi a lui mentre i miei seni sodi e nudi reclamavano le sue mani e la sua bocca.
Guisgard
05-05-2018, 02.38.55
La tomba era aperta e vuota.
“Forse i becchini” disse Elv “l'hanno preparata per usarla a breve... magari ospiterà un miscredente, un galeotto giustiziato... dopotutto è un sconsacrata questa terra...” fissando Gwen “... sarei tentato di dare un'occhiata in giro... tu invece? Preferisci andare?” Guardò il cielo. “A breve albeggerà in effetti...”
A quelle parole di Altea, Icarius fu colto da paura.
Lei si avvicinò a lui, nuda, abbracciandolo.
Sentiva la nudità di lei contro il suo corpo, quei seni che premevano sul suo petto robusto.
Ad un tratto si sentirono passi dalle scale.
Istintivamente Icarius spinse Altea sotto il letto, passandole anche i suoi vestiti.
Poi subito lui si coprì con le lenzuola, impaurito.
Qualcuno bussò alla porta.
“Signora...” da fuori la moglie del taverniere.
Altea
05-05-2018, 02.43.14
I nostri corpi stretti, avvertii la paura di Icarius, i rumori nella scala e Icarius che prontamente mi mise sotto il letto e mi diede i vestiti.
Era la moglie del locandiere.."Stenditi...sarà venuta a portarci la colazione..d' altronde Fulminaccio mica verrà qui..e poi è più eccitante..aspetta" baciandolo.
Mi avvicinai alla porta vestita e la aprii appena.."Salve milady, avete portato la colazione immagino" sorridendole falsamente.
Lady Gwen
05-05-2018, 02.44.13
"Bah, tutto può essere..." dissi.
Poi lo guardai.
"Da ora in poi nemmeno tu hai scelta, è bene che tu lo tenga a mente" dissi poi.
Ora neanche lui poteva decidere di uscire o restare al sole per piacere e per diletto, o perché aveva altro da fare.
Ne andava della sua vita e un piccolo errore poteva essere fatale.
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Guisgard
05-05-2018, 02.53.50
Icarius si coprì con le lenzuola, guardando Poi Altea che si rivestiva in fretta.
La dama aprì la porta.
“Madama...” disse la donna “... di sotto è giunto un ricco messere... egli è in cerca di sua moglie che è fuggita dal tetto coniugale... dalla descrizione che ha fatto lei sembra somigliarvi... posso conoscere il vostro nome?”
La stavano cercando.
Elv annuì a Gwen.
“Riusciremo a tornare alla torre” disse “prima che sorga il Sole?”
Altea
05-05-2018, 02.58.32
Alle parole della donna risi.. "Milady non sono la unica donna bionda in giro. Mi chiamo Genevieve.. E questo in stanza è mio futuro marito.. Non osate offendermi" col volto serio.
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Guisgard
05-05-2018, 03.09.06
Icarius restò stringendosi sotto le lenzuola, mentre Altea, con fare sicuro, parlava con la moglie del taverniere.
“Bene.” Disse la donna. “Allora riferirò, sperando non voglia venire lui stesso a controllare.” Ed andò via.
Allora Icarius sbiancò.
“Se verrà su ci troverà...” intimorito ad Altea.
Altea
05-05-2018, 03.13.38
La donna se ne andò.. "Icarius potremmo scappare ma desteremmo sospetti. Preferisco perire sulle tue braccia" spogliandomi nuovamente e mettendomi a cavalcioni sopra di lui.. "Dove eravamo rimasti?" baciandolo con fervore mentre il nudo corpo aderiva al suo.."Poi lo guardai.. Vuoi fuggire? Ho il mio cavallo sotto".
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Dacey Starklan
05-05-2018, 09.55.09
Per una frazione di secondo rimasi interdetta nell’osservare quei vestiti.
Poi rammentai, faceva tutto parte del suo piano quel travestimento.
Nonostante la povertà di quei modesti abiti, il cavaliere restava a suo modo affascinante, sebbene non sapevo definire cosa di preciso nella sua figura lo rendesse tale.
Quanto a me, non esitai a rispondere alla domanda, troppo impaziente di tornare per aspettare anche solo un minuto di più.
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Guisgard
06-05-2018, 01.06.04
Il Sole era ormai sorto, rischiarando pian piano il bosco di Chanty.
Le antiche murature del palazzo diroccato videro svanire le ombre che le coprivano, dissolvendosi ai chiari e rosati raggi del nuovo giorno.
“Direi di andare, madama.” Disse Reddas a Dacey, con un sorriso che tradiva una certa sicurezza.
Il cavaliere aveva legato il suo cavallo ad un carretto, costituendo così il loro mezzo di locomozione per andare a Monsperone.
Così i due salirono sul carretto e lasciarono quel luogo.
“Bene, ora aprite bene le orecchie...” Reddas alla ragazza “... vi spiegherò il piano...”
http://referentiel.nouvelobs.com/file/6789646-cartouche-bebel-claudia-cardinale-jean-rochefort.jpg
Guisgard
06-05-2018, 01.15.38
Come un ciclone di sensualità ed eroismo Altea si spogliò di nuovo davanti ad Icarius, per poi salire sul letto e sedersi a cavalcioni su di lui.
“Si...” disse lui titubante alla domanda di Altea, fissando i seni scoperti di lei e sentendo tutto il corpo della dama sul suo “... si... forse sarà meglio scappare... vostro marito potrebbe salire in camera e trovarci...” a metà, tra l'eccitazione e la paura.