Guisgard
15-05-2018, 05.03.54
Nel mio ultimo giro di ronda mi capita spesso di udire le voci della notte, spesso sottoforma di canti, versi e rime di qualche innamorato o di uno dei tanti sognatori che attraversano Camelot addormentata...
Il bosco in fiore, i monti della Luna menomante,
la grande rupe sospesa sui noci e dagli acerbi meli.
L'orcio in pietra asciutto alla fine del giorno,
la chiesa di San Menna e quel letto serrato accanto a fiori sconosciuti dei tuoi capelli d'oro,
tra gli astri chiari dell'Orsa e la silente amica Cassiopea.
Al chiarore del cielo rabbuiato,
tra rose e margherite nel rovescio del vento sui taciti versanti secolari,
dove con le foglie di faggio fa sera ed il borgo s'addormenta.
Qui cominciano le opere narrate dei monti e dell'Amore.
Fra rupi, alberi senza nome, una cappellina ed il paesaggio ritorna nelle fitte ombre rugginose,
specchiato nella calce vecchia di una quadra finestra catalana.
Qui siamo approdati, guidati da stelle perdute,
seguendo ciottoli antichi e nudi sopra la pomice logora,
rimirando costellazioni affioranti.
Questa strada non termina e non muta,
dimenticata nel borgo incantato, nelle viuzze strette,
sotto balconi addormentati e la fuliggine velata dei ponti ad incorniciare la porticina chiusa,
in attesa della chiave e del ritorno al chiarore delle stelle di Sant'Agata.
http://www.italiainfoto.com/gallery/data/756/IMG_3788_Sant_Agata_de_Goti_Bn_.jpg
Il bosco in fiore, i monti della Luna menomante,
la grande rupe sospesa sui noci e dagli acerbi meli.
L'orcio in pietra asciutto alla fine del giorno,
la chiesa di San Menna e quel letto serrato accanto a fiori sconosciuti dei tuoi capelli d'oro,
tra gli astri chiari dell'Orsa e la silente amica Cassiopea.
Al chiarore del cielo rabbuiato,
tra rose e margherite nel rovescio del vento sui taciti versanti secolari,
dove con le foglie di faggio fa sera ed il borgo s'addormenta.
Qui cominciano le opere narrate dei monti e dell'Amore.
Fra rupi, alberi senza nome, una cappellina ed il paesaggio ritorna nelle fitte ombre rugginose,
specchiato nella calce vecchia di una quadra finestra catalana.
Qui siamo approdati, guidati da stelle perdute,
seguendo ciottoli antichi e nudi sopra la pomice logora,
rimirando costellazioni affioranti.
Questa strada non termina e non muta,
dimenticata nel borgo incantato, nelle viuzze strette,
sotto balconi addormentati e la fuliggine velata dei ponti ad incorniciare la porticina chiusa,
in attesa della chiave e del ritorno al chiarore delle stelle di Sant'Agata.
http://www.italiainfoto.com/gallery/data/756/IMG_3788_Sant_Agata_de_Goti_Bn_.jpg