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Lady Gwen
18-06-2018, 19.15.37
Ci inoltrammo nel cuore del bosco, guidati da un cavaliere.
C'era anche madame Destresya con noi e fui molto contenta di questo.
Rimasi agghiacciata dalle parole sulla radura in cui ci trovavamo, il pensiero di persone sepolte proprio qui dove eravamo noi mi dava i brividi e questa atmosfera non era delle migliori.

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Guisgard
18-06-2018, 19.33.59
Erano fra quegli alberi secolari, dobe le pietre più antiche, consumate dal tempo e dalla furia delle intemperie, parevano ricordare i resti di costruzioni vecchie come il mondo.
Fra esse antiche sepolture erano state dimenticate da eoni, coperte ormai dalla terra, dai muschi e da cupe leggende.
"Non fatico a credere che luoghi simili stimolino la superstizione della gente..." disse Guisgard.
"Molti sono morti..." la zingara "... il bosco si anima e li porta via... da sempre..."
Elv guardo Gwen.

Lady Gwen
18-06-2018, 22.37.38
Questo posto era parecchio inquietante, suggestivo e cupo.
La zingara poi insisteva sul voler alimentare la paura.
Infatti, allo sguardo di Elv allungai la mano a cercare la sua per stringerla.
Non mi ispirava molto tutto ciò e avevo delle brutte sensazioni.
Era un posto desolante e non mi sarei stupita di trovare proprio qui quell'essere, dopotutto chi poteva starci qui se non una bestia?

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Dacey Starklan
18-06-2018, 23.47.50
Folle ardore, pazza voglia, affamata passione, questo era ciò che ci avvolgeva, univa e possedeva.
Impeti di lussuria dominavano la biblioteca, portando le nostre voci a infrangersi nell’aria rovente.
Il tempo era relativo, lo spazio dimenticato, solo noi, sempre noi, i nostri corpi fusi in uno solo.
Ancora e ancora, insaziabili, incontentabili.
Fino alla fine.
Fino a raggiungere l’apice massimo, fino ad essere colpiti dal piacere più assoluto e completo.
E poi il silenzio, alternato solo dai sospiri stanchi e appagati di entrambi .
Stesa su quel tavolo, tentai di riacquisire coscienza di me stessa, a fatica, sollevando appena il busto per tornare a specchiarmi negli occhi di Cales.

“ Questa è stata la più bella follia che io abbia mai fatto in vita mia...
E la rifarei, ancora e ancora, insieme a te.”


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Guisgard
18-06-2018, 23.55.37
Si amarono a lungo, per buona parte della notte, gemendo e godendo su quel tavolo, con i loro corpi caldi, tesi e sudati.
Col respiro rotto e l'espressione appagata, Cales si chinò sul petto di Dacey, restando così ad ascoltare i battiti del suo cuore.
“Anche io...” disse piano “... anche io lo farei e rifarei ancora, mille altre volte...” chiudendo gli occhi per un istante, con le loro mani ancora intrecciate.
Ad un tratto udirono tanti voci, baldoria e confusione.
Cani e cani che abbaiavano e persino vari corni che suonavano.
Come se una grande battuta di caccia stesse per cominciare.
“Che succede?” Perplesso Cales.

Guisgard
19-06-2018, 00.00.32
“Un momento...” disse Elv alla zingara “... cosa significa quella frase? Il bosco si anima? Che vuol dire.”
“Che il bosco vive, si anima e prende le persone.” La zingara.
“Continua a ripetere questa cantilena.” Ammon.
“Già e se ascolterete ancora finirete tutti per crederci davvero.” Guisgard a tutti loro.
Elv guardò Gwen perplesso.
Era un luogo cupo quello, fatto di alberi fitti e frondosi, cespugli densi e rocce consumate al punto da non poter riconoscere se vi avesse messo le mani sopra l'uomo o soltanto la natura.
Ad un tratto il gruppo udì un fruscio nella vegetazione resa impenetrabile dai rami, dalle foglie e dagli spessi rovi.
“Avete sentito?” Elv guardandosi intorno.
Tutti imbracciarono le armi.

Destresya
19-06-2018, 00.00.49
Guisgard mi presentò il suo accompagnatore, che doveva aver suscitato l’interesse delle mie ragazze, perché sentivo un brusio alle mie spalle, o forse era lo stesso inviato del vescovo, dopotutto era davvero bello, pensai con una nota di malizia subito spenta dalla mia mano fantasma che mi ricordò come nessun uomo mi avrebbe trovato mai più attraente.
Si, era decisamente il caso di concentrarmi sulla bestia.
“Benvenuto a Sant’Agata, messer Ammon...” risposi cordialmente, sorridendo all’omone.
Partimmo per la caccia, e dovetti ammettere di essere contenta di non finire nè con Ruspon nè con Justine.
Nel gruppo notai anche Gwen con quello che riconobbi essere il suo Elv dal disegno che mi aveva fatto, una storia a lieto fine in tutto quello schifo, dopotutto.
Poco dopo arrivammo in una radura, dove Ammon e una zingara sentivano la presenza di morti molto antichi.
Faceva venire i brividi pensarci.
Il bosco, il bosco li portava via...
In effetti, io avevo visto “il bosco” piombarmi addosso, essendo quella cosa trasparente.
“Il bosco..” sussurrai “Come il bosco?” Chiesi poi alla zingara, mentre mi avvicinavo a Guisgard.
“Qualunque cosa mi abbia colpito era perfettamente mimetizzato col bosco... forse per quello si diceva che fosse il bosco stesso ad uccidere, che ne pensate?” a Guisgard “Ma... secoli, che cosa può uccidere per secoli?” Tra me e me, sospirando.
Poi, d’un tratto, sentimmo dei rumori, un fruscio... e per un momento mi paralizzai, ricordando quando era stato ambasciatore della bestia.
Impugnai immediatamente la pistola, e per poco non mi sbilanciai dal cavallo, considerando che avevo dovuto lasciare le redini per farlo, avendo una mano sola.
“Maledizione!” Sussurrai, stringendo forte le gambe attorno alla cella.
Nulla sarebbe stato più come prima.

Lady Gwen
19-06-2018, 00.06.24
Cercavo di ignorare le parole della zingara, non facevano altro che alimentare la mia paura.
Improvvisamente, un fruscio.
Anche io oltre Elv lo avevo sentito ed impallidii di terrore.
Con ogni probabilità la bestia era qui ora e rischiavamo che non ci avrebbe lasciato scampo.

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Guisgard
19-06-2018, 00.24.25
Tutti gli uomini imbracciarono i fucili, anche Destresya nonostante fosse donna, mentre le ragazze erano intorno al gruppo, compresa Gwen per attirare la fantomatica bestia allo scoperto.
“State pronti...” disse piano Guisgard.
La vegetazione appariva come incantata, intrisa di un innaturale silenzio.
D un tratto sentirono qualcosa.
“Bzzzzzzz... bzzzzzz... bzzzzzzz...”
Un attimo dopo qualcosa simile ad un'ombra velocissima uscì dalla vegetazione e come un soffio di vento raggiunse ed oltrepassò uno dei cacciatori.
Questi si aprì in due e cadde a terra.
Aveva le carni aperte e tutte le interiora ancora pulsanti che schizzarono fuori.
Alcune delle ragazze urlarono, qualcuno svenne ed un paio di cacciatori diedero di stomaco.
“Guardate là!” Urlò Elv indicando un punto fra gli alberi.
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Lady Gwen
19-06-2018, 00.32.41
Attendemmo, finché sentimmo uno strano rumore.
Urlai e strinsi la mano di Elv e celando il viso nel suo petto, mentre il nostro cavallo si agitava.
Lo aveva trucidato così, semplicemente passandoci accanto.
Poi Elv indicò un punto ed allora tutti seguimmo con lo sguardo quella figura.
Non credevo ai miei occhi.
Cosa diamine era?!
"È come uno strano uomo trasparente, ma sembra stranamente goffo, curvo, come un animale..." mormorai, ancora terrorizzata.

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Dacey Starklan
19-06-2018, 00.37.12
Gli carezzai il viso e i capelli, lasciando che si appoggiasse su di me, i miei seni quasi come il suo cuscino.

“ Magari la prossima volta non nella biblioteca...”

Con una leggera risatina, senza smettere di sfiorargli i capelli, completamente rilassata .

“ Ma cosa...?”

Prima in lontananza poi sempre più vicino, un vociare, scalpitare, insieme a latrati di cani e nitriti di cavalli.

“ Non sarà l’ennesima battuta di caccia organizzata da Ruspon?”

Sbottai infastidita, sentendo che ormai l’atmosfera intima si stava guastando.


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Guisgard
19-06-2018, 00.44.37
Cales si alzò e corse alla finestra che dava sul cortile.
Fece appena in tempo a vedere il drappello di soldati, cacciatori e donne andare via, con cavalli e cani.
“Invece credo proprio di si...” disse a Dacey “... e sembra sia una mastodontica battuta di caccia... quasi la resa dei conti... ma chi sarà davvero la preda e chi il predatore?” Mormorò.
Si rivestì e fece segno alla ragazza di fare lo stesso.
“Andiamo a vedere cosa è successo...” preparandosi “... voglio andare anche io nel bosco... vieni con me?” Fissandola.

Destresya
19-06-2018, 00.47.29
Non tremare.. non tremare...
La sentivo, sentivo quell'unica mano rimasta che voleva tremare davanti a quel fruscio.
Sapevo dove voleva arrivare, ma mi aveva tradito una volta, non le avrei permesso di farlo di nuovo.
Le gambe dovevano fare il lavoro doppio stringendosi attorno alla sella, e non mi importava un accidente se non era considerato da signora per bene, dopotutto ero la padrona di un bordello non la figlia del mugnaio, comportarmi in quel modo non avrebbe minato la mia copertura.
E poi, pensandoci, chi diavolo stava badando al modo in cui tenevo le gambe?
Solo io.. sì, solo io perchè la mia mente cercava disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi, per non pensare, per non ricordare.
Ma poi lo sentii, e mi si gelò il sangue nelle vene.
Bzzzzzzz... bzzzzzz... bzzzzzzz...
Eccolo, eccolo, eccolo!
Era lì, ci stava guardando, era venuta per noi.
Infine...
No, infine un accidente, eravamo molti di più, eravamo armati, stavolta non ci sarebbe sfuggita.
Strinsi di più la mano sulla pistola, per darmi forza.
Sentivo anche l'altra, la sentivo che voleva prendere le redini, o stringere una pistola anche lei.. ma sapevo che era un'illusione, che non c'era più.
Non feci in tempo a pensare che quella cosa si mosse.
il cuore accelerava sempre di più, sempre di più.
Immagini di me nel bosco, di quella sagoma sempre più vicina, il ricordo del dolore, tutto quello affollava la mia mente come mille persone urlanti che scappano da un terremoto o da una torre in fiamme.
Io avevo bisogno di silenzio, di silenzio.
Basta!
Urlai nella mia mente a quei pensieri, volevo la mente libera, pulita, sgombra, volevo concentrarmi su quell'attimo.
Ma furono le urla vere e proprie a scrollarmi da tutto quello.
I miei occhi si spalancarono sempre di più, quando vidi quel povero cacciatore squarciato in due.
Poi la voce di Elv, mi voltai di scatto e il sangue mi si gelò ancora.
"È la stessa creatura che mi ha aggredito!" urlai, indicandola inorridita, puntandole la pistola contro ma era così veloce che avrei solo sprecato una pallottola in quel momento.

Dacey Starklan
19-06-2018, 00.53.13
Osservai Cales andare alla finestra, alzandomi con fare pigro e svogliato alla ricerca dei miei vestiti stesi sul pavimento alla rinfusa.

“ Quel pazzo di Ruspon finirà per sterminare ogni animale nella foresta se continua di questo passo.”

Legandomi il corpetto sul davanti .

“ Venire con te... e lo chiedi pure? Cales... io ti seguire anche in capo al mondo...”

Ormai vestita gli strinsi la mano per uscire dalla biblioteca insieme e raggiungere il nutrito gruppo di cacciatori.


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Guisgard
19-06-2018, 00.53.46
L'orrore, il disgusto, la paura.
Questo era ciò che si respirava in quell'angolo di bosco, tra antichi fantasmi e mostri reali, vivi, feroci.
Nel vedere quella misteriosa sagoma correre rapidissima nella vegetazione, subito Ammon cominciò a tirare i suoi pugnali, con Elv e tutti gli altri che iniziarono a sparare fra le piante.
Anche Guisgard si unì a loro.
Colpi e colpi furono sparati, senza però colpire nulla.
“Nessuna traccia, nessun segno di sangue...” disse Elv controllando fra i cespugli ancora avvolti dall'odore e dal fumo della polvere da sparo “... niente, abbiamo colpito niente...”
Guisgard ed Ammon si avvicinarono al cadavere tagliato in due del cacciatore.
“Nessuna bruciatura...” fissandolo Guisgard “... nessun segno di lacerazione... quale arma può fare questo?” Ad Ammone che invece si guardava intorno. “Presto, dobbiamo raggiungere gli altri e riunire i gruppi.” Guisgard a Destresya, a Gwen ed a tutti gli altri. “Muoviamoci. Gli uomini intorno e le donne in mezzo.”
Si misero in cammino.
I cani non abbaiavano più, come spaventati ed i cavalli avanzavano a fatica tanto erano inquieti.
“Come state?” Guisgard rivolto a Destresya. “Immagino abbiate rivisto la vostra aggressione...”
Ma qualcuno dal fondo del gruppo richiamò l'attenzione di tutti.
“Sono spariti!” Uno dei cacciatori. “C'erano cinque uomini dietro di me! Non ci sono più!”
Elvv istintivamente prese la mano di Gwen e la strinse forte.
Li chiamarono.
Tre soldati andarono indietro a cercarli, ma fu tutto inutile.
“Il bosco...” mormorò la zingara “... si è animato e li ha presi...” con gli occhi fissi nel vuoto.
“Procediamo e restiamo compatti!” Ordinò Guisgard.

Guisgard
19-06-2018, 00.57.01
A quelle parole di Dacey, Cales la baciò piano.
Poi mano nella mano uscirono dalla biblioteca ed arrivarono nel cortile.
Il nutrito drappello era però già andato via.
“Sono partiti.” Disse dalla loggia il presbitero.
Raccontò allora loro della lince fuggita e del suo padrone scappato chi sa dove.
Il piano di Ruspon di usare donne come esche e la grande battuta organizzata per uccidere la lince.
“E' una follia...” mormorò Cales.
Allora presi due cavalli, lui e Dacey partirono verso il bosco.

Dacey Starklan
19-06-2018, 01.06.17
Il folto gruppo era partito ma non sarebbe stato troppo difficile raggiungerli, viste le sicure tracce che si lasciavano dietro.

“ Zio!”

Dissi sorpresa, con un tono leggermente più alto del solito, sorpresa dalla sua voce e voltandomi lo trovai sulla loggia.
Sapevo di essere arrossita, imbarazzata ma decisi di non lasciare comunque la mano di Cales.

“ Li raggiungeremo, buona giornata zio.”

Risposi rapidamente tirando subito dritta per le stalle, senza perdere altro tempo, alla folta quindi della foresta


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Destresya
19-06-2018, 01.13.20
Come immaginavo, né i proiettili né il fucile servirono a nulla, quella sagoma era come inafferrabile.
Correva rapida e veloce, portando con sé morte e distruzione.
Il cuore mi batteva sempre più forte, mentre con la pistola la seguivo inutilmente.
Inutile era la parola giusta.
Così mi sentivo, inutile, un moncherino come il mio braccio.
Guisgard si avvicinò al corpo del povero cacciatore, confermando quello che pensavo.
"Non saprei dire che arma può provocare una simile ferita, ma posso dirvi che è la stessa che ha provocato la mia..." sospirai, guardando quello scempio.
Dopotutto, ero stata fortunata.
Era il caso di riunire i tre gruppi per essere più compatti, così seguii gli altri, mettendomi al centro con le altre donne.
Non volevo fare l'eroe né mettermi in mostra.
Conciata in quel modo, non ne sarei stata in grado nemmeno volendo.
Vidi Elv stringere la mano di Gwen e mi si strinse il cuore a quella scena tenera.
Non c'era spazio per la tenerezza in questo mondo.
Sospirai e continuai a cavalcare seguendo gli altri.
Poi Guisgard mi si avvicinò, e gli sorrisi appena.
"Sto bene..." annuii "Sì, ho rivisto ogni istante, ma questo mi rende solo più determinata ad aiutarvi in questa caccia..." guardando davanti a me per un momento "Quel mostro non l'avrà vinta!" voltandomi a guardarlo nei begli occhi azzurri, con un timido sorriso.
Poi l'allarme, degli uomini erano spariti.
Dei cacciatori, possibile?
Strinsi ancora di più la mia pistola e mi rivolsi a Guisgard.
"Eppure di solito attacca le donne!" fissando la vegetazione.

Guisgard
19-06-2018, 01.17.02
Con i loro cavalli Dacey e Cales partirono alla volta del bosco, arrivando poco dopo.
Il nutrito drappello di soldati, cacciatori e donne aveva lasciato ampie tracce e non fu difficile notarle e seguirle.
“Sono passati di qua...” disse Cales “... occhio alle tagliole...”
All'improvviso notò qualcosa nell'erba.
“C'è qualcosa...” mormorò Cales “... Santo Cielo... è una mano mozzata... ancora calda e pulsante...” impressionato.

Guisgard
19-06-2018, 01.31.22
Guisgard non seppe dare una risposta a quelle parole di Destresya.
L'unica cosa da fare era continuare e raggiungere gli altri.
Camminarono per un bel tratto, giungendo ad un querceto.
E qui fecero una macabra scoperta.
Diversi corpi erano appesi ai rami degli alberi, completamente scuoiati.
Era una spettacolo tremendo, indicibile.
Alcune ragazze svennero, altre urlarono e piansero.
“Chi...” disse Elv che aveva accanto Gwen “... chi può aver fatto questo? Chi?”
“Cosa ne pensi?” Guisgard ad Ammon.
“Le carni sono come cotte...” l'omone guardando i cadaveri appesi “... nulla di simile ho mai visto prima...”
“Cosa facciamo?” Impaurito Piecourt. “Cosa? Ora non attacca più le donne ed i bambini!”
“Sta giocando con noi...” Guisgard guardandosi intorno “... ci sta girando intorno... come un predatore fa con le sue prede... è quasi un gioco per lui...”
“Il bosco si anima e ci porta via...” la zingara.
“Falla finita, dannata!” Urlò Elv. “Falla finita!” Guardò Ammon. “Tu, gigante... tu cosa pensi di tutto ciò?”
“Ho paura...” con tono cupo Ammon.
“Che idiozia!” Elv frustrato. “Non può esserci uomo che ti metta paura!”
“Laggiù c'è qualcosa in agguato...” Ammon “... e non è un uomo... moriremo tutti.” Sentenziò, per poi guardare i cadaveri scuoiati ed appesi.
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Dacey Starklan
19-06-2018, 01.39.40
Procedevamo cauti, senza esagerare nella fretta, per poter seguire bene le tracce del passaggio di quel folto gruppo, evitando anche le varie trappole che avevano lasciato sul terreno.

“ Dove?”

Sentendo l’esclamazione di Cales e, guardando nella sua stessa direzione, vidi l’arto mozzato.

“ Oh Signore!”

Tappandomi la bocca per il disgusto.

“ Deve essere successo da poco, il sangue sembra fresco.”


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Destresya
19-06-2018, 01.44.59
Silenzio, c'era un silenzio irreale intorno a noi, rotto solo dai piagnucolii delle donne che non avevano mai visto tanto pericolo in vita loro.
E chi lo aveva visto?
Io di situazioni strane col mio mestiere ne avevo viste tante ma questa andava contro ogni immaginazione, ricordo, o pensiero.
Era qualcosa di incredibilmente assurdo.
Poi vedemmo qualcosa, qualcosa che mise il voltastomaco anche a me.
Uomini scuoiati appesi agli alberi.
Perché?
Che cosa voleva da noi questa bestia?
Che cosa poteva essere?
Un mostro?
Un demone?
Qualcosa che non era di questo mondo?
Sicuramente non era una lince, poco ma sicuro.
E nemmeno un uomo...
Il cuore accelerava sempre di più, sempre di più.
Le carni come cotte, il fatto che stesse giocando con noi... ogni cosa mi metteva i brividi.
"E nemmeno un animale...." sussurrai, spaventata, alle parole di Ammon.
"Che facciamo ora?" guardando Guisgard.

Guisgard
19-06-2018, 01.45.26
"Si, sarà stata mozzata non più di qualche minuto fa..." disse Cales a Dacey osservando la mano recisa "... forse l'autore di questo scempio è ancora qui... intorno a noi..." prendendo la pistola.
Ad un tratto i loro cavalli cominciarono a nitrire nervosamente.
Quello su cui era Dacey si imbizzarrì al punto che disarcionò la ragazza, facendola cadere sui cespugli.
"Dacey!" Avvicinandosi a lei Cales per vedere come stava.
Ma dalla vegetazione arrivò qualcosa di velocissimo che investì in pieno il ragazzo, portandogli via il braccio.
L'arto mozzato rotolò nell'erba ed i nervi recisi scattarono facendo si che le dita premessero il grilletto della pistola.
Così, rotolando, partivano colpi.
Dacey allora con orrore vide Cales che urlava di dolore senza più il braccio, col sangue che schizzava via sulle foglie.
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Guisgard
19-06-2018, 01.56.38
“Dobbiamo andarcene...” disse Guisgard a Destresya “... adesso... fuori da questo bosco quanto prima.” Guardò gli altri. “Avanti, in marcia. E gruppo compatto.”
“I cani ormai sono incapaci di continuare...” Elv “... sono spaventati a morte...”
“Andiamo.” Guisgard con un cenno del capo.
Ripresero il cammino.
Ma furono di nuovo attaccati.
Attacchi velocissimi, micidiali, quasi invisibili.
Come se dovessero morire uno dopo l'altro senza poter opporre resistenza.
Due cacciatori caddero nell'erba, uno col busto sfondato, l'altro decapitato.
Alcune ragazze furono incapaci di proseguire, al punto che dovettero portarle in spalla.
Altre due cacciatori morirono, uno col busto segato in due, l'altro con la parte della testa volata via.
“A terra!” Gridò Guisgard. “Tutti a terra! Nell'erba! Siamo bersagli troppo facili così!”
Ma neanche questo riuscì a metterli al sicuro.
Due ragazze e tre cacciatori furono sgozzati, come se l'aria potesse tagliare ed uccidere.
C'era in loro una sensazione di disperazione ed impotenza.
Elv allora si mise su Gwen, cercando di farle da scudo.
In preda alla paura Piecourt cominciò a correre e ad urlare.
"Torna qui!" Guisgard a lui. "Torna qui!"
Ma fu inutile.
Mentre Piecourt correva qualcosa lo raggiunse, sfondandogli il petto ed uccidendolo sul colpo.

Destresya
19-06-2018, 02.14.22
Era come viviere un incubo, il tuo peggiore incubo che diventa realtà e porta con sé ogni tua paura.
Così mi sentivo.... impotente, sconvolta, terrorizzata.
Annuii a Guisgard incapace di parlare.
Dovevamo andarcene di lì, ma come?
Ci eravamo addentrati troppo nel bosco, ci sarebbero volute ore per uscire.
O magari meno... non lo sapevo, non sapevo niente di niente in quel momento.
Solo che stavo per morire.
Sì, quello lo sapevo bene, l'avevo capito ormai.
Tutti, tutti stavamo per morire.
Il cuore si gonfiava nel petto sempre di più, sempre di più, sempre di più.
Guisgard ci disse di metterci nell'erba e io obbedii senza nemmeno accorgermene, ma non servì a niente.
Ero distesa in mezzo all'erba accanto a lui, ma anche così la gente continuava a morire, continuava a morire.
C'era odore di morte ovunque.
Non sapevo che fare, come reagire.
Tenevo ancora la pistola in pugno, ma sapevo che non sarebbe servita a niente.
Così mi voltai verso Guisgard, sperando che almeno lui potesse infondermi un po' di coraggio.

Lady Gwen
19-06-2018, 11.50.05
Decidemmo di lasciare il bosco e ci incamminammo.
Improvvisamente, però, cinque uomini sparirono.
Ci fermammo all'istante e fu la fine.
Inizialmente Elv mi prese per mano, e poi facemmo una scoperta straziante.
Quei corpi, come potevano ancora pensare che fosse un lupo o un animale normale?
Poi, iniziò la carneficina.
Soldati e donne che furono trucidati senza pietà, ci gettammo a terra, io ptotetta da Elv e nonostante tutto molti altri ancora vennero uccisi.
Mi stringevo forte, quasi diventando parte di lui.
Non per proteggermi.
Perché cosa mi sarebbe importato di sopravvivere se lui fosse morto qui, ora?
Volevo stringerlo e sentirlo vicino, ora più che mai, mentre rivolgevo i miei pensieri alla nostra Therese.
Perché non sapevo se ne saremmo usciti vivi e volevo sfruttare ogni secondo prezioso insieme, pur essendo qui in questo orribile luogo di morte.

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Guisgard
19-06-2018, 16.45.53
“Strisciamo nell'erba...” disse Guisgard a Destresya e a tutti quelli che con loro erano ancora vivi “... strisciamo lentamente...” e cominciò a muoversi nell'erba affinché anche gli altri lo seguissero.
“Non voglio muovermi...” fece Elv restando sul corpo di Gwen per farle da scudo “... se ci muoviamo finiremo come gli altri...”
“Ci ucciderà comunque...” Ammon muovendosi steso nell'erba.
Altri due cacciatori furono uccisi, nel medesimo modo degli altri.
Poi toccò a due donne e ad altre due dopo.
Tutti uccisi allo stesso modo, veloce e letale.
Come se l'aria stessa menasse fendenti mortali, dai quali era impossibile salvarsi.
“Forza, muoviamoci...” ancora Guisgard.
“Comincia a strisciare piano, Gwen...” disse Elv “... lentamente davanti a me... avanti, io ti seguo... sono con te...”
Fu allora che videro qualcosa.
Una sagoma nelle vegetazione che li fissava con i suoi occhi luminosi, per poi svanire.
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Lady Gwen
19-06-2018, 16.49.50
Il cavaliere propose di strisciare lentamente per allontanarci, Elv fu contrario inizialmente, ma poi si unì.
Soprattutto perché stando fermi, altri erano stati uccisi, allo stesso modo.
Annuii ed iniziai a muovermi pianissimo nell'erba della radura, con Elv che mi seguiva.
Ma poi, degli occhi.
Qualcosa ci fissava con i suoi occhi gialli e luminosi, per poi svanire.
"Elv, hai visto?" gli dissi piano "Qualcosa ci fissava coi suoi occhi gialli, poi è andato via..." spaventata, ma forse l'avevamo scampata e per questa volta ci avrebbe risparmiati.

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Guisgard
19-06-2018, 17.29.31
L'avevano visto.
Tutti.
“Gli occhi...” disse Ammon guardando ancora tra le foglie,dove fino ad un istante fa c'era qualcosa “... gli occhi si accendevano...”
“Ma cosa diavolo è?” Mormorò Guisgard stringendo in mano il fucile.
Erano inchiodati dalla paura.
Elv cercò la mano di Gwen e la strinse forte.
“Non ho mai visto nulla di simile...” il ragazzo ancora incredulo.
“Forse è andato via...” l'ultimo dei cacciatori ancora in vita.
Infatti erano rimasti vivi fino ad ora solo Guisgard, Ammon, Destresya, Gwen, Elv, la zingara e come detto il cacciatore.
“Il bosco si anima e ci porterà via tutti...” la zingara con gli occhi rassegnati.
“Avanti, continuiamo a muoverci, non stiamo fermi...” Guisgard al gruppo.

Lady Gwen
19-06-2018, 17.36.52
Tutti avevamo visto quegli occhi e ne eravamo terrorizzati.
Eravamo stati decimati e ormai dovevamo solo pensare a sopravvivere e andarcene.
Stringevo forte la mano di Elv, che era spaventato ed incredulo e la zingara insisteva a voler aggravare l'atmosfera, come se non fossimo già impauriti di nostro.
Poi continuammo a muoverci.

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Destresya
19-06-2018, 17.40.05
Annuii a Guisgard e iniziai a strisciare, piano.
Anche perchè non sarei nemmeno riuscita a strisciare forte, nemmeno volendo, con una mano sola.
Persino il gesto più semplice mi riusciva difficoltoso, ma in quel momento non mi importava, volevo salvarmi la vita più di qualunque altra cosa al mondo, e quel desiderio di sopravvivenza mi dava una forza che non credevo di avere.
Dovevo usare il gomito, poi le gambe, poi di nuovo il gomito.
Cominciavo a pensare che non sarebbe bastato, che nulla sarebbe bastato e saremmo morti tutti.
Poi la vidi... ancora lei, ancora il mio incubo peggiore.
Quella sagoma...
Solo che ora vedemmo anche gli occhi.
Quegli occhi luminosi, una luce che non avevo mai visto prima.
Una luce che non era di questo mondo.
"È un mostro..." sussurrai "Qualunque cosa sia, non è di questo mondo..:" sussurrai, terrorizzata, guardando Guisgard accanto a me.
Continuai a strisciare, in silenzio, troppo terrorizzata per parlare.

Guisgard
19-06-2018, 17.44.45
Strisciavano fra l'erba, nel fango, tra i cespugli e sopra le grosse radici sporgenti dal terreno.
L'angoscia di essere spiati, di essere braccati, di poter essere uccisi da un momento all'altro era tangibile e si leggeva negli sguardi di ciascuno di loro.
Un sibilo, un fendente nell'aria ed anche l'ultimo cacciatore fu ucciso, praticamente tagliato in due all'altezza dei fianchi.
“Continuate a strisciare...” disse Guisgard “... non fermatevi... e non pensate a ciò che avete visto...” guardando Destresya accanto a lui che si muoveva con fatica.
“Avanti, Gwen...” mormorò Elv “... ci sono io qui con te... non aver paura...” seguendola vicinissima.
Allora dalla vegetazione si udì uno strano suono, già udito da Destresya il giorno della sua aggressione.
Bzzzzzz... zzzzz... bzzzzzz... zzz...
“Che diavolo è?” Elv.
“E' il bosco...” fece la zingara “... si è animato e ci sta per prendere tutti...”
Bzzzzzzzzz... zzz... bzzzzz... zzz...
Qualcosa ben celata tra le foglie li stava osservando.
https://www.extremetech.com/wp-content/uploads/2016/07/predator-vision-640x353.jpg

Lady Gwen
19-06-2018, 17.50.36
Riprendemmo a strisciare lentamente fra il fango e le piante, quando anche l'ultimo cacciatore fu squartato in due.
Trattenni un urlo a stento e continuai, sollecitata dal cavaliere che ci spronava ad andare avanti.
La presenza di Elv accanto a me mi rassicurava, ma temevo comunque per noi, e anche per gli altri che erano rimasti.
Cercavo sempre di ignorare la zingara e non le rispondevo perché tenevo più alla mia vita che alle sue folli farneticazioni e mi concentravo solo su Elv che mi era accanto.

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Destresya
19-06-2018, 18.00.23
Continuavo a strisciare, ma intorno a me la gente continuava a morire, morire, morire... come se davvero fosse l'aria ad uccidere.
Ma io sapeco che non era così, non era l'aria era quel mostro immondo che si era portato via la mia bellezza, la mia mano, e ora era lì lì per reclamare la mia vita.
Ma io non avevo nessuna intenzione di cedere.
Nessuna intenzione di arrendermi.
Poi quel suono mi paralizzò.
Era lui, lei, o quello che era!
Non sapevo che fare, che pensare.
Guisgard però riusciva a mantenere il sangue freddo, e io lo guardai negli occhi quando si voltò verso di me, mentre il battito del cuore aveva raggiunto livelli di velocità che non credevo possibili.
Non pensare, non pensare, non pensare...
Mi immersi nei suoi occhi, annuendo, cercando coraggio in lui che sembrava così saldo e sicuro.
Allungai piano la mano sana per darmi lo slancio per un nuovo passetto di quella strisciata continua, e sfiorai il suo braccio per un momento, quasi potesse darmi forza, poi mi spostai subito, arrossendo.
Non mi ero mai sentita così fragile e impotente in vita mia.

Guisgard
19-06-2018, 18.04.37
Fuggiva.
Fuggiva incredula e spaventata.
Tutti gli altri erano stati uccisi, trucidati uno dopo l'altro.
Anche le donne.
Era rimasta sola lei.
Il suo fucile non aveva più pallottole.
Le aveva usate tutte per uccidere la bestia, ma inutilmente.
Era invulnerabile ai colpi dei fucili e delle pistole, così come alle punte delle baionette.
Ma non solo.
Prima di essere ucciso Ruspon aveva provato col fuoco, accendendo una torcia.
Ma neanche le fiamme parevano in grado non solo di uccidere, ma anche di ferire la bestia.
Ora Justine correva.
Correva da sola nel bosco, come la preda fa col predatore alle costole.
Correva Justine, senza più fiato in gola.
Raggiunse un albero e vi si appoggiò.
Solo per un istante pensò.
Poi avrebbe ripreso la sua fuga disperata.
Ma sentì qualcosa.
Bzzzzzz... zzzz... bzzzzzzzzz... zzzz...
Non ebbe il tempo di voltarsi.
Qualcosa la raggiunse e la colpì.
Era ancora viva quando le furono aperte le carni e strappata via l'intera spina dorsale.
https://78.media.tumblr.com/4dff108e3cc45288e7c971126f28a771/tumblr_nke7emn3Pr1sj67gjo1_500.gif

Allora un grido si alzò sul bosco.
Indefinibile, terrificante e misteriosamente mostruoso.
Un grido che nessun animale conosciuto avrebbe potuto lanciare.
Un grido quasi di trionfo e di sfida allo stesso tempo.
Il grido di un predatore che intimorisce le sue prossime ed ultime prede.
Un grido che anche Guisgard, Destresya, Gwen, Elv, la zingara ed Ammon udirono.

https://media.giphy.com/media/dTnAK0vr83KTK/giphy.gif

Lady Gwen
19-06-2018, 18.10.05
Improvvisamente, in urlo.
Disumano, agghiacciante, terrificante.
Strinsi la mano di Elv.
"Ma cosa è..." mormorai pianissimo, mentre ormai ero paralizzata dalla paura, sentendomi completamente inerme.

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Destresya
19-06-2018, 18.23.11
Quel grido mi paralizzò, letteralmente.
Ero sempre più spaventata, sempre più atterrita, sempre più terrorizzata.
Quel grido era diverso da qualunque cosa avessi mai sentito in vita mia.
Guisgard aveva ragione, stava giocando con noi, giocava al gatto e il topo, il predatore e la preda.... ci avrebbe uccisi tutti.
Tutti, uno dopo l'altro...
Il cuore accelerava, sempre di più, sempre di più.
"Moriremo tutti..." sussurrai "Non è di questo mondo..." come se quelle stesse parole fossero la nostra condanna a morte.

Guisgard
19-06-2018, 18.50.18
La paura.
Si poteva toccare con mano.
I superstiti del gruppo continuavano a strisciare nell'erba, tra fango e radici, sterpi e rovi.
Sapevano però che la bestia era ancora lì.
Intorno a loro.
Pronta a colpire ancora.
“Forse restare uniti è peggio...” disse Guisgard a Destresya, a Gwen, ad Elv, alla zingara e ad Ammon “... così siamo un bersaglio facile ed inerme... meglio dividersi... io, Destresya e la zingara strisceremo verso destra... voi due” a Gwen e ad Elv “andrete invece con Ammon.
Così si divisero.

Lady Gwen
19-06-2018, 18.53.13
Ci sentivamo osservati e studiati costantemente, come se ci tenesse sempre d'occhio.
Poi il cavaliere disse di dividerci e noi andammo con l'uomo che era con lui.
Non sapevo se fosse una buona idea, ma comunque avremmo fatto come diceva.

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Destresya
19-06-2018, 19.03.37
Sentivo il cuore rimbombare in quel silenzio irreale, rotto solo dal rumore dei rovi che si rompevano sotto di noi, dall'erba che frusciava al nostro passaggio e dai nostri respiri che ormai erano irregolari e spaventati.
Ero arrivata a un punto tale per cui ogni istante era regalato, ogni momento in più era una beffa fatta alla morte, perchè lei era lì, vicino a noi, a giocare con noi pronta a pendersi le nostre vite.
Continuavo a strisciare quando Guisgard propose di dividerci, e fui lievemente sollevata nel sapere che sarei andata con lui.
Mi voltai a guardarlo e sorrisi, non sapevo dire perchè ma mi infondeva sicurezza, forse era il fatto che mi avesse salvato, oppure avevo semplicemente bisogno di sicurezza che la sua mi bastava.
"Buona fortuna, Gwen..." sorrisi alla ragazza, sperando con tutto il cuore che la bestia risparmiasse lei e il suo amore.
"Ti seguo.." sorrisi piano a Guisgard, continuando a strisciare nella direzione che aveva preso il cavaliere.

Dacey Starklan
19-06-2018, 20.18.04
Pensare che la Bestia, qualsiasi cosa fosse, potesse trovarsi ancora nelle vicinanze ci mise in allarme ma non fummo sufficientemente pronti.
Un rumore e i cavalli si spaventarono, imbizzarriti e folli dalla paura, tanto da impennarsi.
Normalmente il mio destriero era un animale fidato e dal passo sicuro per questo fui impreparata alla sua reazione e non riuscii a mantenere l’equilibrio sulla sella, finendo sbalzata tra i cespugli.
Cercai di mettermi subito in piedi, massaggiandomi qua e là dove avevo preso la botta.

“ Va tutto bene Cales, non è la prima volta che cado, non preoccuparti. Sarò meglio andar—-“

Qualcosa. Così veloce da non riuscire a vederlo tra un battito di ciglia e l’altro, irruppe nel bosco, passandomi davanti.
Non lo vidi dunque ma vidi con orrore l’esito del suo passaggio.

“ Cales...”

Rimasi bloccata a fissare quel braccio, il suo braccio, riverso a terra, mozzato dal resto del corpo, e come se non bastasse la sua mano contratta restava fissa a premere il grilletto, tanto che la pistola non smetteva di emettere colpi che però non riuscivano a coprire le urla.
Cales urlava dal dolore e furono quelle urla a risvegliarmi, facendomi muovere.
Sentii le lacrime farsi strada nei miei occhi ma mi costrinsi a trattenerle.
Stracciai la mia gonna per creare delle bende con cui andare a bloccare l’emorragia che gli aveva già fatto perdere troppo sangue.

“ Ce la fai a salire a cavallo? Ti riporto in città, ti cureranno.”

Non sapendo come poterlo consolare, se poi era possibile consolare una persona in tale stato.
Mi passai il suo braccio sano intorno al collo, così da aiutarlo ad alzarsi e camminare fino ad uno dei due cavalli.

“ Cerca di metterci tutta la forza che hai, io non riuscire a sollevarti in sella.”

Dissi tentando di aiutarlo mentre nel contempo dovevo tener fermo il cavallo.
Non c’era tempo da perdere, dovevamo andare subito in città da un medico per fermare la perdita di sangue.



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Guisgard
19-06-2018, 23.45.02
I gruppi si divisero.
Gwen, Elv ed Ammon continuarono a muoversi nella loro direzione, strisciando nell'erba, con l'odore di morte che non sembrava abbandonarli.
Elv era accanto a Gwen, guardandola per infonderle coraggio.
Bzzzzzz... zzzzzzz... bzzzzzzzz...
“Ancora quel dannato brusio...” disse Elv esasperato “... che sia maledetta la bestia...”
“Andate avanti voi...” mormorò Ammon “... io vi copro le spalle...” prendendo il suo tomahawk “... avanti... io vi seguo...” con occhi vigili.

Guisgard
19-06-2018, 23.51.08
Furono attimi drammatici.
Il sangue di Cales cominciò a tingere ogni cosa, dalle foglie dei cespugli alle cortecce degli alberi.
A fiotti si riversava sul terreno, impastandosi col fango e colando vischioso tra le sterpaglie.
Dacey si fece forza, tirando fuori un coraggio ben più grande di quello di qualsiasi altro eroe.
Fasciò con un lembo di gonna il braccio del ragazzo e lo issò trascinandolo verso il cavallo.
“Dacey...” disse lui tra grida laceranti “... to... toglimi la cintura... e le... e legamela intorno al braccio... altrimenti morirò... diss... dissanguato pr... prima di arrivare... in città...”

Lady Gwen
19-06-2018, 23.55.04
Ci dividemmo e andammo con Ammon.
Camminavo sempre attaccata ad Elv per farmi infondere coraggio, per alleviare la paura e la preoccupazione.
Poi Ammon ci disse di camminare avanti, perché lui sarebbe rimasto dietro di noi poiché era armato.
"Finirà tesoro, finirà..." gli dissi piano, dolcemente, accarezzandogli la mano.

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Guisgard
20-06-2018, 00.03.25
Elv strinse la mano di Gwen ed annuì, guardandola negli occhi.
Con un cenno del capo le fece segno di continuare a strisciare.
Passarono pochissimi secondi quando qualcosa simile al vento si posò sul corpo steso di Gwen.
Lei allora vide il volto di Elv farsi vermiglio, coperto da schizzi di sangue rossissimo.
Per un attimo la ragazza temette che lui fosse stato colpito, ma poi un dolore insopportabile cominciò a pulsare attorno alla spalle di Gwen, come se andasse a fuoco.
Guardò Elv che stringeva ancora la sua mano ma il colpo aveva spostato la ragazza di un paio di metri dal giovane che teneva in mano l'intero braccio di lei.
Allora Gwen comprese.
Non aveva più il braccio.
Le era stato tagliato di netto.
Elv cominciò a gridare forte, disperato, mentre lei sentiva un dolore indicibile su tutta la spalla che continuava a gettare via sangue.
E per il forte dolore Gwen perse conoscenza.

Lady Gwen
20-06-2018, 00.10.06
Continuammo a strisciare, fin quando sentii un peso sul mio corpo.
Poi bruciore, dolore, io urlavo, urlavo forte e anche Elv urlava, non capivo, non capivo cosa stesse succedendo.
Rosso.
Sangue.
Ovunque.
Dolore.
Dolore.
Dolore.
Forte.
Totale.
Assoluto.
Che stava succedendo?
Solo un istante dopo vidi.
Vidi che Elv era col mio braccio.
Ma senza di me.
Perché io ero lontano.
Lontano da lui.
E lontano dal mio braccio.
Poi il nulla.

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Guisgard
20-06-2018, 00.17.08
Sudava nel sonno e delirava.
La febbre era stata alta tutta la notte e poi per l'intero giorno successivo.
Così come il dolore, lancinante, come se la sua carne andasse a fuoco e si consumasse, non l'ava praticamente lasciata mai.
Solo il terzo giorno Gwen cominciò a riprendere conoscenza.
La fioca luce di una candela illuminarono un volto.
Era il volto di una suora che le asciugava il sudore.

Dacey Starklan
20-06-2018, 00.20.01
Cercavo di non pensare all’orrore che provavo, alla paura, all’incertezza del momento. Dovevo forte e razionale per lui.
Solo così ero uscita dal panico, avevo fatto ciò che pensavo servisse, lo avevo aiutato ad alzarsi, avevo preso in mano la situazione.

“ Si... si subito...”

Balbettai intontita, sentendo la richiesta di Cales, dandomi della stupida per non averci pensato, per aver usato solo un po’ di stoffa.
Gli sfilai subito la cintura legandola poi al braccio, sopra la fasciatura improvvisata fatta dai lembi della mia gonna, stringendo più che potevo.

“ Andrà tutto bene, te lo prometto...”

Dandogli un bacio sulla fronte tentando di ignorare le sue grida di dolore, perché non potevo far nulla per alleviarlo, tentando di ignorare tutto quel sangue che avevo cercato di fermare, tentando di non pensare a lui senza un braccio.

“ Forza, sali a cavallo, ti sorreggo io.”


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Lady Gwen
20-06-2018, 00.26.29
Il sonno fu un inferno.
Un Averno di dolore, sofferenza.
E fuoco.
Il fuoco della mia carne che ardeva carbonizzata senza sosta.
Forse ero davvero all'inferno.
Forse avevano ragione la zia, i preti, De Goth, le insegnanti.
Forse ero davvero degna delle fiamme degli inferi.
E ci ero finita sul serio.
Vedevo tante immagini e nessuna.
Tante voci, suoni, ma nessun volto.
E poi volti, volti, senza parole.
Poi ancora il fuoco.
Dentro e attorno a me.
Mi avvolgeva e mi consumava.
Aprii appena gli occhi, c'era la luce tremula della candela e un volto.
Qualcuno mi bagnava la fronte.
Una suora forse.
"Elv..." sussurrai subito "Elv... Dove... Dov'è Elv..." il tempo di concludere i miei mormorii che un dolore lancinante alla spalla mi trafisse e urlai con tutto il fiato che avevo in corpo stringendo il lenzuolo con la mano.
L'unica che avevo.

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Guisgard
20-06-2018, 00.26.57
Dacey usò la cintura di Cales per fermare il flusso di sangue che sembrava inarrestabile, per poi issarlo sulla sella del cavallo, spinta dalla forza della disperazione.
Allora riuscirono a galoppare via, a correre disperatamente verso la città che non era molto lontana.
Il naturalista aveva ormai perso conoscenza quando giunsero a Sant'Agata di Gotya, davanti al palazzo presbiterale.

Dacey Starklan
20-06-2018, 00.48.16
Lo feci salire davanti, e con una mano guidavo il cavallo mentre con l’altra lo sorreggevo.
Era faticoso e pericoloso ma non avevo intenzione di rallentare il galoppo, ogni minuto era troppo prezioso.
Durante quella corsa fino alla città provai a tenerlo cosciente, parlandogli ma mi resi conto che ormai aveva smesso di parlare ed eravamo appena arrivati alle porte cittadine.
Spinsi il cavallo al limite, urlando alla gente di liberare i vicoli che conducevano al palazzo.
Ero a casa ma non provai sollievo.
Con l’aiuto di uno stalliere feci scendere Cales da cavallo e allertai subito i domestici, inviandoli a chiamare medici e anche mio zio.
Sentivo bisogno di averlo vicino perché sapevo che di lì a poco sarei crollata.


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Guisgard
20-06-2018, 00.48.31
La suora cercò di calmare Gwen, chiamando il dottore che subito accorse.
Era un Frate e le somministrò un qualche intruglio, come un denso sciroppo dal sapore molto forte, che avrebbe dovuto attenuare il dolore della ragazza.
E così fu.
Dopo qualche istante Gwen si sentì intontita ed il dolore era più sopportabile.

Guisgard
20-06-2018, 00.51.29
Dacey riuscì a portare Cales in città, fino al palazzo presbiterale.
Qui fu soccorso dai soldati e poi dai servi che lo portarono dentro, affidandolo alle cure del medico personale del presbitero.
La ragazza vide così arrivare suo zio.
“Dacey...” disse guardandola con tutto l'abito sporco di sangue “... cos'è successo?”

Lady Gwen
20-06-2018, 00.56.29
Urlavo, sentivo anche la gola andare in fiamme e le corde vocali quasi strapparsi.
Arrivò qualcuno che mi diede qualcosa di denso e dal sapore orribile, che fece passare un po' il dolore.
E che mi fece sembrare come fossi addormentata anche se ero sveglia e capivo meno di prima cosa succedeva, dov'ero, chi c'era.
Ma non c'era Elv.
Ogni mio respiro finiva in uno sbuffo e avevo caldo, caldo.
"Voglio Elv... Dov'è... Lo voglio..." mormorai, con voce confusa e gli occhi chiusi.

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Guisgard
20-06-2018, 01.03.37
“Cercate di stare calma e riposare...” disse il Frate a Gwen “... presto le medicine faranno effetto ed il dolore andrà via... siete al Convento di Santa Lucia e qui ci prenderemo cura di voi... non dovete fare sforzi... siete stata aggredita dalla bestia, ma siete sopravvissuta...”

Dacey Starklan
20-06-2018, 01.06.12
Avrei voluto entrare con lui, assistere il medico ma sapevo che sarei stata solo d’impiccio in quella stanza.
Mi appoggia alla parete, accanto alla porta, ascoltando ciò che avveniva dentro prima di nascondermi il viso con le mani, piene di sangue.

“ Zio...”

Alzando appena lo sguardo verso l’uomo e scattai verso di lui, abbracciandolo e scaricando finalmente il mio pianto.

“ Ha perso così tanto sangue... ho paura... ho paura che lui... e il suo braccio, il braccio...”

Singhiozzando senza controllo.


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Lady Gwen
20-06-2018, 01.07.50
Cercai di agitarmi nel letto, scuoteva la testa s destra e a sinistra, ma ricevevo solo una pallida risposta dal mio corpo e nessuna oltre la mia spalla.
"No... No... No..." farfugliavo "Voglio Elv... Voglio Elv..." sussurrai, con voce lamentosa e disperata.

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Guisgard
20-06-2018, 01.09.02
Il presbitero abbracciò Dacey, visibilmente sconvolta e le fece somministrare un potente sonnifero, affinchè potesse riposare.
La ragazza così si addormentò, risvegliandosi nel suo letto dopo un intero giorno.
Una servitrice si stava prendendo cura di lei.
"Siete sveglia..." disse la donna "... come vi sentite?"

Dacey Starklan
20-06-2018, 01.14.46
Quell’abbraccio fu liberatorio, riuscì a distendermi, rilassarmi....
Non realizzai cosa mi fu dato, lo presi soltanto perché volevo fermare tutto, cancellare ciò che provavo, dimenticare per un po’...
Dormi, a lungo, senza sogni, solo buio.

“ Dove...?”

Realizzai di essere nella mia stanza, pulita, con una vestaglia di seta addosso.

“ Io devo vedere Cales!”

Alzandomi in piedi non appena udii la voce dalla domestica, che mi fece tornare a contatto con tutta l’orribile realtà.

“ Aiutami a vestirmi, presto!”


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Guisgard
20-06-2018, 01.15.40
Le grida di Elv e poi quelle di Gwen, con Ammon che col suo urlo di guerra cercava di colpire la fantomatica bestia con il suo Tomahawk, attirarono Guisgard e Destresya poco distanti.
Lui corse verso i tre che erano stati attaccati, vedendo una scena terrificante con Gwen mutilata ed Elv che ancora stringeva il suo intero braccio tagliato.
L'attacco di Ammon fu inutile e la bestia colpì ancora.
Stavolta Elv, lacerandogli il volto e facendogli perdere subito conoscenza.
A quel punto, per salvarli, Guisgard cominciò a gridare verso la vegetazione, cercando di attirare la misteriosa bestia verso di lui.
Allora da un vicino stagno apparve qualcosa.
Qualcosa che emerse a metà, tra le acque ed il nulla, come materializzandosi davanti a loro.
Una creatura dall'aspetto increbile.
Fu un istante.
Apparve e scomparve.
Guisgard allora cominciò a correre, nel disperato tentativo di attirarla lontana da Gwen ed Elv feriti.
Subito Ammon prestò le cure ai due giovani, tamponando le loro ferite con speciali unguenti, per poi portarli nel luogo abitato più vicino.
https://i.pinimg.com/originals/b3/5b/bf/b35bbf478f19a518196a4343f5cf8093.gif

Guisgard
20-06-2018, 01.17.56
“State calma... vi prego, milady...” disse la servitrice a Dacey “... non temete, messer Cales sta meglio... certo, ha perduto un braccio... ma grazie al Cielo ora sta meglio... voi non dovete sforzarvi... non ora che la bestia è stata finalmente uccisa...”

Guisgard
20-06-2018, 01.20.16
"Calmatevi..." disse il Frate a Gwen "... sforzarvi vi farà stare solo peggio... e dovete essere forte riguardo il vostro amico..."
Anche la suora cercava di farla calmare.

Lady Gwen
20-06-2018, 01.23.05
Cercavano di farmi calmare, ma Elv non c'era e non potevo.
Io avevo bisogno di lui, ora, adesso.
"Dov'è..." dissi ancora, mentre le lacrime scendevano copiose.

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Guisgard
20-06-2018, 01.27.52
"E' stato attaccato come voi dalla bestia..." disse il Frate a Gwen "... gli ha portato via metà del volto, recidendo alcuni nervi del sistema nervoso... mi spiace... è rimasto sfigurato e ha perduto ogni memoria di sè e degli altri..."

Destresya
20-06-2018, 01.29.26
Quelle grida, così forti, così vicine.
Erano i due ragazzi, Elv e Gwen.
Erano loro, non potevano essere che loro.
"Oddio Guisgard, i due ragazzi!" gli dissi, terrorizzata.
Lui subito si voltò e tornò indietro, e io lo seguii.
Eravamo morti, eravamo tutti morti.
Corremmo verso il punto in cui provenivano le grida, e li trovammo in una pozza di sangue.
Allora accadde qualcosa che non mi aspettavo, Guisgard si mise a correre e a gridare per attirare lontana la bestia.
Corse via, senza che potessimo fermarlo.
Io d'istinto corsi con lui, corsi da lui, e poi mi bloccai nel vedere lo stangno.
No, non l'avevo immaginato.
Quell'essere era lì, era vero.
Solo per um momento, ma era lì.
Un essere mostruoso, apparve e scomparve per un momento.
"Quel mostro non è di questo mondo!" scossi la testa, terrorizzata, correndo per raggiungere Guisgard poco distante, che correva via.
Ma la bestia era lì, pronta a ucciderci tutti.
Stavo per morire, così come ero vissuta... sola.

Guisgard
20-06-2018, 01.33.04
Guisgard correva nel bosco, col fucile in mano, sperando che la bestia mollasse gli altri e lo inseguisse.
Perchè avrebbe dovuto farlo?
Erano prede facili gli altri, mentre lui era sano ed armato.
Ma Guisgard aveva compreso la verità.
Qualunque cosa fosse, quella creatura era un predatore.
Era lì per cacciare.
Ed un cacciatore insegue sempre la preda più indomita.
Guisgard correva sperando che il suo istinto non avesse sbagliato.
Destresya però non era rimasta con gli altri, ma lo aveva seguito, correndo dietro di lui.
“Corri...” disse alla ragazza “... corri e non fermarti... qualunque cosa sia non si fermerà...”
Ma mentre il cacciatore di demoni correva il terreno gli mancò sotto i piedi e rotolò lungo un dosso, fino a ritrovarsi in una palude.
Destresya lo vide così scivolare via, fino alla palude.
Ma Guisgard non era solo.
Tra i rami apparve la creatura, materializzandosi come dal nulla.
L'aveva seguito.
Ma ora Guisgard era intrappolato nel fango ed aveva smarrito il fucile.
https://vignette.wikia.nocookie.net/deathbattlefanon/images/b/b1/Predator.gif/revision/latest?cb=20150910034527

Lady Gwen
20-06-2018, 01.34.47
No.
No, stavo ancora delirando.
Ero in preda al delirio e non era vero tutto ciò.
Ero ancora travolta dagli incubi e tutto ciò non era vero.
Voltai il capo verso il muro in silenzio.
E continuai a piangere.

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Guisgard
20-06-2018, 01.37.21
"Però siete vivi entrambi..." disse il Frate a Gwen "... e questo è un gran dono, figliola..."
"Ora poi che la bestia è stata finalmente uccisa." La suora. "Un bracconiere della zona è riuscito finalmente ad abbatterla. Hom de Can è il nome del bracconiere."

Lady Gwen
20-06-2018, 01.41.19
Non mi importava.
Non mi importava!
Cosa era importante ora?
Non che la bestia fosse morta, e noi vivi.
Nulla.
Nulla!
Nulla, se lui non avrebbe più ricordato più niente, nessuno, me, Therese, il nostro amore.
Mi avrebbe amata ancora?
O mi avrebbe disprezzata per come ero ora.
Io non lo avrei disprezzato, anche se non era più come prima, io lo avrei amato, sempre, sempre.

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Destresya
20-06-2018, 01.44.39
Correva, correva senza una meta, stuzzicando l'appetito del predatore.
E io corsi con lui, ormai preda di una follia in cui non avevo niente da perdere, in quel momento ogni istante era l'ultimo, in quella corsa disperata, e la mia intera esistenza avrebbe avuto valore solo se fossi riuscita a fermare quel mostro.
Perché era un mostro, un essere venuto da chissà dove che andava a caccia di uomini come noi andiamo a caccia di cervi e cinghiali.
Guisgard corse ancora e ancora, ma poi scivolò.
La bestia gli era addosso.
Voleva lui, non me.
E io a lui dovevo la vita.
Una vita per una vita.
Presi la piccola pistola che mi era rimasta, e la puntai verso la bestia.
Sapevo che non sarebbe servito a niente, ma come aveva fatto prima Guisgard, volevo attirare la sua attenzione.
Sparai.
Sparai di nuovo.
Sparai ancora e urlai.
Poi mi voltai e iniziai a correre, attirandola lontano da lui, o almeno così speravo.
Correvo, correvo, ancora e ancora, con il cuore che martellava nel petto sempre di più.

Dacey Starklan
20-06-2018, 01.46.08
Stare calma mentre quella mi inondava di notizie.
Scossi la testa, impaziente di veder Cales coi miei stessi occhi.

“ La Bestia uccisa? Da chi?”

Domandai di fretta, prendendo un abito dall’armadio senza neanche guardarlo bene e infilandoselo rapida, dando poi indicazione alla ragazza di legarmelo sulla parte della schiena.

“ Voglio vedere Cales, adesso. Dimmi dove lo hanno portato dopo averlo operato.”


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Guisgard
20-06-2018, 01.47.13
Guisgard era intrappolato nel fango, disarmato.
Dai rami saltò giù qualcosa.
Era la creatura, non più mimetizzata.
Aveva ignorato i richiami di Destresya che inutilmente aveva cercato di colpirla e di portarla via.
Alta più di due metri, aveva tutto il corpo rivestito da una spessa ed incredibile corazza che nessuna arma al mondo sembrava in grado anche solo di scalfirla.
Strani strumenti erano legati ai suoi polsi ed all'altezza dei suoi fianchi, che emanavano luccichii sconosciuti e quel ronzio udito da tante vittime.
Bzzzzzzzzzz... zzzzzz... bzzzzzzzzzz...
Si fissarono a lungo.
Preda e predatore.
Gli occhi azzurri di Guisgard erano in quelli inanimati e misteriosi della creatura.
“Avanti, uccidimi e falla finita...” disse l'inviato del vescovo “... avanti, uccidimi, bastardo!” Gridò.
Ma ad un tratto la creatura cominciò ad emettere degli strani suoni, che per quanto indescrivibili e misteriosi sembravano assomigliare in tutto e per tutto ad un tossire.
Come se quell'essere fosse in grado di tossire.
Allora cominciò a togliersi l'elmo, mostrando il suo aspetto.
https://78.media.tumblr.com/6ae0051500854052bfb8bb1552dbc50b/tumblr_org2w48urc1rp0vkjo1_500.gif

Guisgard
20-06-2018, 01.54.21
“E' stato un bracconiere... Homm de Can è il suo nome...” disse la servitrice a Dacey mentre lei si vestiva “... tutti sono concordi nel ritenere che è stato ucciso finalmente l'animale vero... ora lo stanno imbalsamando per portarlo a Capomazda, dove sarà esposto nei cortili ducali.” Fissandola. “Messer Cales sta meglio come detto... ora è al dormitorio di San Menna.”

Guisgard
20-06-2018, 01.57.16
"Dovete essere forte e rimettervi presto." Disse il Frate a Gwen. "Così da andare via da qui e ricominciare tutto d'accapo. Iddio vi ha concesso un'altra possibilità... a voi ed al vostro amico... certo non sarà semplice, dovrete ricominciare tutto, ma nulla è perduto... il suo volto resterà sfigurato, ma il suo animo è intatto... non ha più memoria del passato, ma è lucido... e forse, se Dio vorrà, potrà riavere la sua memoria... magari col tempo, ma può succedere se lo aiuterete."

Dacey Starklan
20-06-2018, 01.57.52
Un animale. Ancora.
Subito pensai al lupo che era stato ritenuto la Bestia, prima che tutto si smontasse dimostrando che era un errore.
Secondo me lo stesso sarebbe accaduto questa volta.

“ Spero sia così...”

Dissi invece, forse per non spaventare la donna, forse perché non avevo la forza di controbattere.

“ Al dormitorio? No, dovrebbe stare qui a palazzo, Cales sarebbe dovuto restare qui...”

Disperata all’idea di essergli lontana, di non essere stata lì al suo risveglio.
Non potevo sprecare altro tempo, dovevo andare da lui e così feci.


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Destresya
20-06-2018, 01.59.15
Niente, niente di niente.
Correvo, ma quando mi voltai mi resi conto che nessuno mi stava inseguendo.
Non aveva minimamente calcolato il mio attacco, era rimasta lì, pronta ad uccidere Guisgard intrappolato nella palude.
Allora mi bloccai, e tornai indietro, ma sta volta lentamente.
La bestia si era avvicinata a Guisgard e aveva iniziato ad emettere quel suo suono, quello che popolava i miei incubi.
Passo dopo passo li raggiunsi, nascondendomi tra la vegetazione e cercando di capire cosa fare.
Ora si era fermata, lo stava come osservando, un brivido mi attraversò la schiena alle parole di sfida che Guisgard rivolse alla bestia.
Lo guardai, cercando di pensare in fretta, di trovare una soluzione.
Allora la vidi, benissimo, in modo chiaro e nitido questa volta.
Un mostro, era un mostro.
La cosa più disgustosa che avessi mai visto.
Poi vidi la creatura togliersi quello che sembrava un elmo, come se fosse una corazza, una corazza come quelle dei cavalieri dei secoli andati.
Possibile?
Un mostro non ha bisogno di elmo e corazza... allora cos'era?
Un essere dotato di armi offensive e difensive che se ne andava a caccia di uomini?
Trattenni il fiato, e continuai a guardare, sentendomi impotente come mai in vita mia.

Guisgard
20-06-2018, 02.01.04
Dacey raggiunse la chiesa di San Menna e qui trovò alcuni frati che la portarono dal naturalista.
Cales era a letto, a leggere uno dei suoi libri, ma stava bene.
L'avambraccio era fasciato, ma per il resto appariva in buona salute.
“Dacey...” disse guardandola arrivare “... Dacey... come stai?” Con gli occhi lucidi. “Ti... ti devo la vita mi hanno detto...” sorridendole teneramente.

Lady Gwen
20-06-2018, 02.04.19
Un'altra possibilità.
Andare via.
Nulla è perduto.
Erano solo parole.
Parole inutili in quieto momento.
Che non servivano a nulla.
Aveva dimenticato noi e se stesso.
Certo, magari aveva pure dimenticato questa tragedia, ma aveva dimenticato noi e questo avrebbe potuto non cambiare mai, mai.
Come potevamo ricominciare?
Come potevo pensare che potesse di nuovo scegliermi?
Magari non lo avrebbe fatto e sarebbe stato anche peggiore.
Avrebbe potuto pure scegliere di ignorare Therese, avrebbe potuto non importargli più nulla, e questo non riuscivo ad immaginarlo.

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Dacey Starklan
20-06-2018, 02.10.04
Raggiunta San Menna alcuni frati mi condussero nella zona di ricovero degli ammalati.
Avevo fretta di arrivare, di vederlo.
Se ne stava a letto, con un libro in mano.
Quella vista riuscì a farmi sorridere e farmi calmare.
Sembrava quasi normale, come se nulla fosse successo.
Avvicinandomi però notai la fasciatura a nascondere il moncone dell’avambraccio restante.

“ Perdonami se non ero qui al tuo risveglio, mi hanno dato qualcosa per calmarmi e dormire e... perdonami se sono arrivata solo adesso.”

Sedendomi sul bordo del letto, vicino a lui ignorando di non essere soli e lo baciai dolcemente.

“ Non mi devi nulla. È solo colpa mia ciò che è successo. Se non fossi caduta da cavallo tu non saresti venuto lì e non ti avrebbe colpito....”

Gli strinsi la mano, accarezzandogli il dorso mentre parlavo.
Avevo così tanto da dire ma ero silenziosa, appagata dal poterlo vedere, baciare, stringere, dal saperlo salvo da ogni pericolo.

Guisgard
20-06-2018, 02.13.28
Era davanti a Guisgard.
Arrivò anche Destresya e lo vide.
Era un essere mostruoso.
Senza l'elmo mostrò le sue fattezze inimmaginabili.
Un essere raccapricciante, oltre ogni inquietante fantasia ed immaginazione.
“Ma...” disse Guisgard incredulo “... che diavolo sei?” Mormorò incapace di smettere di fissarlo.
L'essere continuava a tossire.
Sempre di più.
Respirava a fatica.
Si accasciò nell'acqua putrida.
Tossiva, con del liquido verdastro che gli colava da quella che sembrava essere la bocca.
Tossiva.
In pochi istanti si mostrò dolorante, quasi moribondo.
Alla fine cadde davanti a loro, stramazzando nell'acqua sporca e vomitando ancora quel liquidi verde simile ad uno strano sangue.
Guisgard allora si voltò verso Destresya senza dire nulla.
Un silenzio che racchiudeva tutti gli incubi di quella storia.
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Guisgard
20-06-2018, 02.19.51
I frati li lasciarono soli.
Cales sorrise a Dacey.
“Perdonarti...” disse “... perdonarti? Ma se ti devo la vita... se sono vivo è solo grazie a te, Dacey...” guardandola e porgendole la mano “... magari ora sarò un po' meno affascinante così...” indicandole il braccio mozzato.

Guisgard
20-06-2018, 02.22.31
Il Frate e la suora lasciarono sola Gwen, in modo che potesse riposare e riflettere.
Riflettere che nulla era davvero perduto, che una vita insieme per loro poteva ricominciare.
Poteva si, se solo il loro amore fosse stato abbastanza forte da superare quegli ostacoli.

Lady Gwen
20-06-2018, 02.28.23
Rimasi sola e tanti pensieri confusi si accatastarono nella mia mente.
Non riuscivo a pensare come avrei voluto, tutto nella mia testa era appannato, offuscato ed assonnato, come me.
Pensavo, speravo che lui mi volesse di nuovo, che mi cercasse di nuovo, anche se non ricordava il mio nome, anche se non ricordava il mio viso.
Anche così come ero ora.
Perché io lo avrei fatto.

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Dacey Starklan
20-06-2018, 02.28.36
“ Ho avuto così paura di perderti, quando hai perso coscienza e tutto quel sangue...
Ho pensato che non avrei avuto modo di dirti delle cose, chiederti delle cose e che ti avrei più visto...
Ho pensato a quello che abbiamo avuto un biblioteca, a ciò che ha significato per me, ho pensato che non potevo fingere ancora con me stessa e...
La verità è che, lo so sarebbe più una cosa dell’uomo ma... avrei qualcosa da chiederti, e prima che tu lo chieda, sono assolutamente sicura di volertelo chiedere, ora.”

Guardai il suo braccio, o meglio il vuoto che ora c’era al posto dell’arto.

“ Cioè che mi piace di te sta qui...”

E gli sfiorai la testa, a indicare la sua conoscenza e intelligenza.

“ E qui...”

Poggiando una mano sul suo cuore.

“ Non in un braccio. Quindi... “

Facendo un respiro, occhi socchiusi per trovare il coraggio.

“ Vorresti sposarmi Cales?”

Ci avevo pensato e sapevo di volere un legame con lui, ufficiale, volevo poter dire di essere la sua donna, sua moglie, volevo poter vivere con lui senza nascondermi.

“ Perché... se non lo avessi capito, io ti amo, ti amo e neanche sono capace di farti capire quanto.”

Guisgard
20-06-2018, 02.34.49
“Dacey...” disse Cales guardandola negli occhi “... oh, Dacey... vorrei essere un poeta, un artista per mostrarti cosa ho nel cuore in questo momento... Dacey... io... ti amo... ti amo da impazzire... ti ho amata prima ancora di dirlo a me stesso... probabilmente ti ho amata sin dal mio arrivo qui...” l'abbracciò e la baciò.
Un bacio che riunì non solo le loro labbra ed i loro corpi, ma anche il loro presente e soprattutto il loro futuro.
Un bacio che però non servì per riunire anche i loro cuori, visto che erano già da tempo una sola cosa.
Un bacio simile ad una promessa d'amore.
Un bacio come un fiore da sfogliare e leggervi dentro, fra i petali, un'intera vita che attendeva solo loro per essere vissuta fino in fondo.

Destresya
20-06-2018, 02.36.13
Spalancai gli occhi, quasi volessi capire meglio che cosa fosse quell'essere immondo che avevo visto.
Non era un demone.
Non era nemmeno un fantasma.
Non un mostro mitologico.
Era vero, reale, tangibile, davanti a noi.
Un essere mortale vero e proprio che sembrava tossire, stare male, agonizzare.
Un essere che non poteva appartenere a questo mondo.
Un essere che doveva venire da un altro mondo, dove ci si poteva rendere invisibili, dove esistevano armi a noi sconosciute, dove esistevano creature così raccapriccianti.
Eppure... un mondo in cui esisteva la morte.
Quello non era una chimera, una medusa, il mostro marino di Andromeda.
Non era nemmeno il demone che cercava Guisgard, venuto dall'aldilà per punirci dei nostri peccati.
No, era qualcos'altro.
E se fosse venuto dalle stelle?
Quelle stelle che scandivano i suoi attacchi?
Un mostro piombato dal cielo, proveniente da un mondo diverso dal nostro, un mondo che conosceva armi migliori, eppure che cacciava al nostro stesso modo, e nello stesso modo si moriva.
Quel liquido verde sembrava sangue, e i suoi suoni così assurdi e incredibili sembravano una lenta agonia.
Ma cosa lo stava uccidendo?
Le nostre pallottole che non avevano scalfito la sua armatura?
Qualcos'altro?
Non lo sapevo, ma non mi importava al momento.
Guardai la bestia scivolare e liquefarsi in quel liquido.
No, non si moriva nello stesso modo.
Ma si moriva.
Allora uscii dal mio nascondiglio e raggiunsi Guisgard, senza dire nulla.
Poi mi voltai ancora una volta verso la bestia, incapace di dire alcunché.
"Possibile che sia davvero finita, Guisgard?" sussurrai, alzando gli occhi a cercare conforto nei suoi.

Guisgard
20-06-2018, 02.41.34
Passò un'ora, forse due, con Gwen che non cessava di tormentarsi con quei pensieri, con quelle paure.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò la suora.
Non era sola.
C'era qualcuno con lei.
Era Elv, con la parte destra del volto coperta da bende.
“Anche lei come voi” disse la suora ad Elv “è stata assalita dalla bestia. Vi lascio da soli.” Ed uscì.
Lui restò a fissare la ragazza, guardando poi il suo braccio.
“Mi spiace per il vostro braccio...” mormorò.

Guisgard
20-06-2018, 02.44.28
Guisgard si alzò a fatica dal fango, appoggiandosi ad un tronco.
“Si...” disse a Destresya “... è finita... qualunque cosa fosse non potrà più nuocere...” fissando il corpo della creatura che si scioglieva nell'acqua fangosa “... non so cosa l'abbia ucciso... ma di certo nessuno saprà mai la verità... nessuno ci crederà mai...” mormorò alla ragazza.

Dacey Starklan
20-06-2018, 02.46.26
Sorridevo nel sentirlo parlare, sapendo che stava tentando di spiegare il suo sentimento così come ci avevo provato io e sapere che era impossibile esprimerlo appieno a parole dava la dimensione di quanto il nostro amarci fosse intenso, fuori dalle solite convenzioni.
Mi lasciai andare al bacio, stendendomi accanto a lui sul letto, stringendolo a me con forza, volendo quell’abbraccio che ci univa finalmente.
Quello, lo stringerci e il baciarci, era la vera risposta alla mia domanda.
Era una promessa. Una conferma. Una vista sul futuro.
Il nostro futuro insieme.
Avevamo affrontato tanto, misteri, nostri, pericoli, e questo ci rendeva un grado di guardare all’avvenire sapendo che insieme eravamo capaci di superare ogni avversità.


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Lady Gwen
20-06-2018, 02.50.01
Rimasi sola.
Sola.
Poi la porta si aprì, avevo meno sonno ora, c'era la suora.
E lei non era sola.
C'era Elv.
Istintivamente cercai di sollevarmi, ma poi dovetti usare solo un braccio, facendo il doppio dello sforzo.
Alle parole prima di lei e dopo di lui, quando quella uscì, cercai di parlare.
Ma riuscii solo a piangere.
Ancora.
In silenzio.
Parte del suo viso era coperta, ma non era quello a spaventarmi.
Il peso della sua condizione, temporanea o permanente, mi piombò addosso senza clemenza e non riuscii a fare altro.

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Guisgard
20-06-2018, 02.53.54
"Non piangete..." disse Elv a Gwen "... siete molto bella e la vita vi sorriderà... io invece" toccandosi il viso "resterò sfigurato a vita... la bestia, dicono mi ha portato via metà faccia... e con essa tutti i miei ricordi... la mia vita... non so più chi sono..." mormorò.
In quel momento entrarono il Frate e la suora.
"Avete fatto conoscenza..." il religioso "... sapete che Gwen" ad Elv "è un'istruttrice? E magari, quando si sarà rimessa, potrà aiutarvi? Dopotutto la perdita di memoria è spesso momentanea... chissà che con la sua esperienza non riuscirà a farvi riavere ciò che avete perduto."
Elv guardò allora Gwen.

Lady Gwen
20-06-2018, 03.03.49
Ogni parola era una pugnalata ed un sollievo insieme.
Non riuscivo a gestire quel conflitto emotivo che avevo dentro e riuscivo solo a sfogarlo attraverso le lacrime.
Poi entrarono di nuovo il frate e la suora.
Non feci nemmeno caso a come facessero a sapere che ero un'istruttrice, mentre prendevo un fazzoletto di cotone dal comodino rustico accanto al letto.
Annuii piano, ancora scossa dai singhiozzi, mentre asciugavo le lacrime col fazzoletto, alle parole del frate.
Mi sentivo male a non parlare, ma non ci riuscivo, qualcosa mi bloccava, mi faceva solo piangere.

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Guisgard
20-06-2018, 03.05.49
"Dunque" disse Elv a Gwen "mi aiuterete? Aspetterò che guariate, non temete... vi aspetterò..." fissandola.

Destresya
20-06-2018, 03.08.46
Mi sporsi verso di lui, porgendogli il braccio.
"Ecco, appoggiati a me..." gli dissi, preoccupata. "Dopotutto vi devo la vita, cavaliere, è il minimo che possa fare.." cercando di abbozzare un sorriso.
La bestia era ancora lì, a liquefarsi nel lago, sotto i nostri occhi.
Scossi la testa.
"No, avete ragione.." sussurrai, annuendo piano "nessuno ci crederà mai, nessuno saprà mai la verità...".
Poi mi voltai verso di lui, sembrava così sicuro e saldo in quel turbinio di orrore.
"Cosa pensate che fosse?" chiesi, titubante.

Lady Gwen
20-06-2018, 03.09.24
Alzai lo sguardo su di lui, con gli occhi ancora velati e il cuore che batteva forte.
"Perché aspettare?" mormorai piano, riuscendo finalmente a parlare, fra un singhiozzo e l'altro.

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Guisgard
20-06-2018, 03.12.30
"Grazie..." disse sorridendo Elv a Gwen e porgendole la mano in segno di amicizia, o meglio affetto.
Nell'attesa che possa di nuovo tornare ad essere amore fra loro.

Lady Gwen
20-06-2018, 03.18.09
Guardai la sua mano allungarsi verso di me, verso l'unica che avevo.
Il suo sorriso mi lasciò senza fiato, come aveva sempre fatto e come avrebbe sempre fatto, sempre.
Sorrisi anche io e strinsi la sua mano, suggellando quello che sarebbe stato un nuovo patto fra di noi, in attesa che una nuova vita ed una nuova storia iniziasse fra noi tre.

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Guisgard
20-06-2018, 03.21.47
“Non lo so...” disse Guisgard sorreggendosi grazie a Destresya “... ho visto tante cose in vita mia... ma mai nulla di simile... ed ignoro come sia morto... di certo nessuno di noi avrebbe potuto ucciderlo...” guardando la ragazza “... venite, torniamo in città...” abbozzando un sorriso.
Il bracconiere Homm de Can il giorno dopo quello che fu chiamato il massacra della Sundra, dove perirono moltissimi uomini e donne, tra cui Ruspon e Justine, avventuratosi con i suoi cani nel bosco incrociò un grosso lupo, dalle dimensioni davvero notevoli, freddandolo con due colpi precisi.
L'animale fu imbalsamato e portato a Capomazda, dove l'Arciduca lo fece esporre nei cortili ducali del palazzo Taddeide.
Il grosso lupo fu riconosciuto ufficialmente come l'animale autore delle stragi nella Sundra.
Dopo la sua uccisione infatti non si registrarono più attacchi da parte della bestia.
La questione fu perciò ritenuta risolta e a Sant'Agata di Gotya la gente ritornò a vivere serena e felice.
Nessuno, tranne Guisgard e Destresya, conoscevano la verità.
Forse neanche loro due fino in fondo.
La fantomatica bestia era dunque un essere giunto da un altro mondo, un pianeta lontano, che per secoli, seguendo rotte astrali scandite da fenomeni celesti, giungeva sulla Terra per le sue crudeli battute di caccia, dove il sangue di donne e bambine rappresentava il suo macabro ed ambito trofeo di predatore.
Tuttavia la magnificenza della natura può stupire anche le intelligenze più evolute e le tecnologie più avanzate.
Così, a contatto con le nostre campagne, intrise di un qualche nuovo concime utilizzato dai contadini del posto per la coltivazione delle patate, l'essere venuto da un altro mondo, come già accadde più volte nella storia, contrasse un tipo di febbre il cui sistema immunitario era incapace di respingere.
Come avvenne, ad esempio, alle popolazioni mesoamericane, quando a contatto con i conquistatori spagnoli contrassero malattie a loro sconosciute e dunque fatali.
Così si conclude la leggenda della sanguinaria bestia della Sundra che per secoli terrorizzò le popolazioni di quella regione.
Oggi tutto giace nella tradizione intrisa di folclore e di superstizione, poiché la verità su questa storia resta ancora custodita dagli alberi di quei boschi, nel buio di secoli antichi e passati.
http://www.sanniotour.it/site/wp-content/uploads/2017/10/sant-agata-de-goti.jpg






FINE

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