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Visualizza versione completa : Il Romanzo della Notte


Guisgard
13-07-2018, 16.43.47
A quelli che amano la notte e l'oscuro avranno di certo sentito parlare del Dottor Ordifren come protagonista di avventure d'amore e mistero.
Qui verranno raccolti i suoi versi scritti e cantati come pegno per il cuore della sua Maria, musa perduta di sogni proibiti...

L'Estate è al suo colmo perduto di pascoli e Sole,
con la notte al suo meriggio oscuro e randagio.
Ogni stella vaga pallida e silente in orbite infinite ed eterne,
tra i pianeti incantati dalla lucente e fredda luce lunare.
A nulla conta fissare la gelida signora dei cieli di notti boreali che rende schiavi Giove e Marte e ritarda l'avvento di Venere.
Ha come sudario una nuvola lontana, tra l'Orsa Maggiore ed Orione splendente di miti e misteri.
E' altera ed indifferente, amante di amati ormai folli questa Luna lontana, crepuscolo dei sogni e vigilia di quella stella femminea
a cui ormai confido il tuo nome, o Maria.
Sorge adesso la stella del mattino con cui patteggio in pegno i fiori dimenticati di una notte adultera.
Il tuo raggio di luce ed aurora mi allieta, di rosato candore cangiante, tu bella ed orgogliosa ti volgi all'alba ignota ormai di sogni e giochi profani.
Ed io ammiro il tuo fuoco distante, di languidi bagliori nell'albore sfogliato di petali nascenti al nuovo giorno.
http://emanuelepunzo.netsons.org/images/2015/02/orione-costellazione-660x330.jpg

Altea
13-07-2018, 18.40.39
Che prezioso regalo ci fate....che meravigliose oscure e sognanti sonate direi, con questa Luna che a volte davvero sembra voltarci la faccia, o forse siamo noi che abbiamo imparato ad ignorarla.

Guisgard
13-07-2018, 19.12.51
Milady, la Luna, diceva un poeta antico, è fatta di magia e come tale contempla e comprende solo il linguaggio magico della notte e dell'Amore.
Nello stesso istante in cui ci fissa indifferente ed ignora le nostre parole, muove le maree e governa il corso infinito delle stelle, in cui è scritto il nostro Destino...

Altea
13-07-2018, 19.23.52
Milady, la Luna, diceva un poeta antico, è fatta di magia e come tale contempla e comprende solo il linguaggio magico della notte e dell'Amore.
Nello stesso istante in cui ci fissa indifferente ed ignora le nostre parole, muove le maree e governa il corso infinito delle stelle, in cui è scritto il nostro Destino...

E' vero, la Luna è Magia e Mistero..ed è fatta pure dei sospiri degli amanti.

Guisgard
22-07-2018, 01.34.36
Chi ama cerca sempre la magia di un perduto verziere in qualche isola dimenticata se non dai folli, gli unici ad essere così simili ai sognatori ed a dividere la stessa Sorte degli innamorati...

“In veste lilla su una sponda di eriche
ti vidi reclina su verdi aiole e agrifogli,
alla pallida luce lunare che scemava
sui visi cangianti delle rose e sui levati boccioli d'agata cremisi.
E sul tuo viso fatto di belle fattezze ed occhi di sogno.
Fu il Fato, il cui secondo nome è Amore,
che in quella notte di Luglio e foschia,
ad arrestarmi dinanzi a quel magico verziere,
a respirare la mirra dei miti loti addormentati.
L'ignavo mondo era perduto nel sonno,
al di fuori di me e di te.
E in quella notte d'afosa Estate di gigli scarlatti e magnolie sopite, m'arrestai a guardarti,
a riconoscerti in quella culla di lavanda e zagare d'Ischia, così che il mondo scomparve.
Allora mi guardasti e spegnesi una ad una
le stelle raminghe ed il perlaceo lume lunare,
aprendo sentieri notturni e tortuosi, sponde muscose ed i lieti fiori di alberi gementi.
E tutto il profumo del serico argento di petali e spine si perse fra le braccia dell'aria innamorata, di te oh Maria.”
https://www.tuttogreen.it/wp-content/uploads/2015/05/shutterstock_751663-e1432283178339.jpg

Destresya
22-07-2018, 04.26.47
Ci sono fiori che sbocciano solo di notte, si nutrono della luce lunare e brillano illuminati solo dalle stelle.
Fiori che solo chi ama la notte può comprendere, chi veglia quando il resto del mondo è assopito.
Fiori che non sono per tutti, e forse nemmeno per pochi.
Quelli che gli innamorati si scambiano in segreto, quando nessuno li vede, quando sono stretti in un abbraccio che va oltre ogni barriera, quel fiore a cui dare il nome dell'amata, a cui raccontare di lei, confidando sogni e sospiri.
Quel fiore Maria tiene tra le mani, stringe al petto e posa sul petto del suo amato, perchè un Amore così non conosce confini, limiti o barriere.
Quell'abbraccio annulla il mondo intero e un loro bacio smove cielo e terra.
Non si possono tenere lontane due anime intrecciate, destinate, che si sono riconosciute nella notte, non si possono separare due cuori che hanno un unico battito.
Maria lo sa, mentre riposa beata sul petto di Ordifren, cullata dal battito del cuore di quell'uomo che per il mondo sarà un mostro, ma per lei è il mondo intero.
Lei gioca con quel fiore, e glilelo dona, perdendosi nell'azzuro grigio del suo sguardo, con una pace nel cuore che in pochi possono conoscere.
Perchè la verità è che non esiste donna più fortunata di Maria... e lei lo sa.

Altea
22-07-2018, 13.04.37
Milord, che bellissimo e struggente racconto....sembra quasi che Lei, con la sua Bellezza e Animo Puro, apra quel mondo incantato a Lui...come in un "Sogno di una Notte di Mezza Estate".
Ho letto questo pezzo più volte, in queste parole vi sono racchiusi ben due o 3 parole legate al mio nome....il fior di loto e il giglio e poi...Maria.

Sono però della convinzione che il decadentismo e il gotico non è qualcosa legato solo alla notte.....Come appunto disse il grande scrittore decadentista americano Edgar Allan Poe : "Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte".
Già perché il lato oscuro, il negativo è visto come la tenebra da molti e per questo legato alla notte.."dark" in inglese ovvero "Buio".
Ma il buio si vive pure di giorno ma è più affascinante di notte ovviamente.
Grazie milord.........d' altronde sapete questo Ordifren in veste romantica e misteriosa un po' vi rispecchia....peccato lui abbia perso il romanticismo poi.;)

Guisgard
23-07-2018, 17.48.49
Lady Destresya: Che meraviglioso ritratto avete offerto di Maria.
Sembra davvero che ella si animi nella forma disegnata dalle vostre bellissime parole.

Lady Altea: Vedete, Ordifren non ha perso il romanticismo, anzi.
Direi che il suo animo oscuro ed inquieto è proprio figlio del romanticismo più puro e travolgente, come quello che sussultava nei grandi porti tedeschi dello Sturm und Drang.
Dunque Ordifren non ha perso il romanticismo, ma solo l'anima :silenced:

Altea
23-07-2018, 17.57.10
Lady Altea: Vedete, Ordifren non ha perso il romanticismo, anzi.
Direi che il tuo animo oscuro ed inquieto è proprio figlio del romanticismo più puro e travolgente, come quello che sussultava nei grandi porti tedeschi dello Sturm und Drang.
Dunque Ordifren non ha perso il romanticismo, ma solo l'anima :silenced:

Uno scoop...ma devo confessarvi questo Ordifren tormentato ha un suo fascino e peccato sia diventato un animo senza sentimento.

Guisgard
23-07-2018, 18.08.35
Lady Altea, se il suo fosse un animo senza sentimento non potrebbe scrivere versi d'Amore per la sua Maria, no?
Anche le persone malvagie possono amare i propri cari.
Hitler amava alla follia Eva Braun e Stalin provava un profondo amore verso sua figlia, eppure di umano entrambi non avevano nulla.
Amare i propri affetti, le proprie passioni non rendono un uomo buono, se poi sia odia il mondo intero ed i suoi più alti principi e valori :smile:

Altea
23-07-2018, 18.18.15
Lady Altea, se il suo fosse un animo senza sentimento non potrebbe scrivere versi d'Amore per la sua Maria, no?
Anche le persone malvagie possono amare i propri cari.
Hitler amava alla follia Eva Braun e Stalin provava un profondo amore verso sua figlia, eppure di umano entrambi non avevano nulla.
Amare i propri affetti, le proprie passioni non rendono un uomo buono, se poi sia odia il mondo intero ed i suoi più alti principi e valori :smile:

Maria....mi sono sempre chiesta nei Gdr dove avete messo Ordifren dove Ella fosse. Dalla descrizione da voi data anzi sembra più devoto alla lussuria. Ma posso sbagliare milord.....io non sono certamente un animo romantico. :smile:

Guisgard
23-07-2018, 18.30.48
Lady Altea, Alcibiade di Atene scriveva che "l'amore senza sesso è simile ad una statua senza marmo: possiede la pur superba idea e la meravigliosa immagine, ma senza la bellezza delle forme della materia resterà un mito, una favola, un racconto che non suscita interesse." ;)

Altea
23-07-2018, 18.37.28
Lady Altea, Alcibiade di Atene scriveva che "l'amore senza sesso è simile ad una statua senza marmo: possiede la pur superba idea e la meravigliosa immagine, ma senza la bellezza delle forme della materia resterà un mito, una favola, un racconto che non suscita interesse." ;)

Milord convengo con voi...l' Amore vuole la passione e il sesso ma, appunto, nei Gdr Ordifren si mostra più orgiastico...io non l' ho mai visto struggersi per Maria o ricordarla. Ma non voglio rovinare questo vostro topic con le mie idee sbagliate..è stato un piacere parlarne milord. :smile:

Guisgard
23-07-2018, 18.42.40
Non sono idee sbagliate, milady.
Ma un personaggio complesso come Ordifren va visto in tutte le sue tante sfaccettature ;)

Altea
23-07-2018, 18.50.30
Non sono idee sbagliate, milady.
Ma un personaggio complesso come Ordifren va visto in tutte le sue tante sfaccettature ;)

Allora mi limiterò a leggere le vostre sfaccettature in silenzio milord, grazie per questi versi ci donate.

Guisgard
04-08-2018, 01.17.52
L'amore segreto è quello dei grandi amanti, delle fughe, delle notti e dei baci rubati.
L'amore segreto è quello che sfida il mondo, che rapisce, rende folli e felici.
Ferma il Tempo e dona giovinezza, è un fiore di campo sbocciato spontaneo e non teme nè calura, nè freddo, nè l'oblio.
L'amore segreto è linguaggio dei segni e dei sogni, che Amore sospira ai suoi privilegiati...

“Questi versi sono scritti per colei,
i cui occhi splendenti e glauchi
come le figlie di Egeo e le stelle del Nadir,
troveranno il suo stesso nome annidato
tra le rime di questa pagina, segreto ad ogni altro lettore ed al mondo intero.
Ho celato fra questi versi un tesoro antico,
simile ad un magico talismano ed un raro Fiore perduto.
Come un medaglione d'incastri e d'intarsi,
un amuleto fatato da portare sul cuore.
Nulla vada perso, né il metro, né le rime
e neppure le sillabe.
Nulla vada perso o questa notte sarà vana.
Nulla vada perso oppure ogni sogno naufragherà oltre l'orizzonte dei Cadmi.
Sciogliete le mie parole, dividetele, spezzatele, come cocci di agata ed onice, sfogliatele in infiniti petali di mosaici pensili.
Rivoltate ogni rigo come il vomere che cerca gli ori di Alarico, le gemme di Tamerlano e le tele perdute Medicee.
Tranciate il mio foglio come fosse il Nodo di Gordio e libererete i fiabeschi tesori Persiani e di tutto l'Oriente.
Leggete fino a che l'anima balena, gli occhi s'appannano e la mente vacilla.
Fino alla pazzia ed allo oblio.
Scavate tra i sussurri ed i sospiri delle parole, fra l'eco dei canti lontani, fino a perdervi dove le stelle ci fissano.
Leggete fino a smarrirvi nel porfido delle assonanze e nelle forme tortili di ogni congiunzione.
Solo così troverete la pietra angolare su cui regge ogni bastione dall'Olimpo ad Asgard.
Vi aiuterò, sono parole infinite che s'intrecciano e suonano come l'alba sul mare, di ogni frammento di perla e corallo.
Ogni lettera, come Medea, Circe ed Aspasia vi ingannerà e celerà quel nome, che è invece sinonimo del vero e specchio dell'Amore.
Ma la notte per voi che non amate è breve, remota e sbiadita senza sogni né incanti.
E' già l'alba e non sognerete.
Per questo, pur cercando, non troverete mai quel nome che a voi resterà arcano, ma col quale farò miei quei giorni infantili sui viali di ginestre di calmi trascorsi, rendendo stanotte infinita ed il risveglio un perduto miraggio.”
http://www.twentycentgroup.com/wp-content/uploads/2017/07/El_Beso_Pinacoteca_de_Brera_Mil%C3%A1n_1859-1024x726.jpg

Altea
04-08-2018, 01.28.06
Sono affascinata, la mia mente vaga tra stelle e notti di Oriente.. E quel nome celato.. Come gli amanti dell' Amor Cortese solevano fare. E che questo sogno mi accompagni fino domani, mentre vedrò la Luna splendere sul mare.. Un mare così vicino..

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Destresya
04-08-2018, 04.31.12
Un nome celato tra i versi, le parole che gli si avvolgono attorno, lo scompongono, lo nascondono per custodirlo, per celarlo, poichè esso è troppo prezioso per essere rivelato, troppo segreto per essere pronunciato, invisibile a chiunque non lo conosca, manifesto a colei che lo porta.
Il cuore batte forte in una notte come questa, notte fatta di passione incontrollata, di giochi e sogni, di viaggi, fughe e parole infinite...
Una notte da attraversare mano nella mano, stretti in un abbraccio così unico da superare ogni cosa, come solo gli amanti sanno fare.
Posso quasi vederla, abbandonata sul petto del suo amore, mentre lui le accarezza i capelli, le sussurra versi incompiuti di mondi ancora da scoprire, finchè il cielo non si rischiara, e l'alba giunge trovandoli ancora stretti in un unico eterno abbraccio di quell'amore segreto che dà senso ad ogni cosa.
Quello per cui vale la pena vivere... quello assoluto ed eterno, capace di far sbocciare un fiore unico in una notte come questa.


Il cuore di Maria batterà come mai prima d'ora dopo aver letto queste parole...

Guisgard
06-09-2018, 02.13.10
Le Isole Felici, dove Lancillotto giurò di condurre la regina Ginevra, non sono solo per gli eroi puri, ma per tutti gli spiriti d'Amore, per gli amanti di ogni tempo e per tutti coloro che sono stati capaci di sognarle...

“O cara e bella amica
che dal più lontano e misterioso astro notturno prendi nome,
fra tutti il più magico, benevolo e prezioso.
Quante rimembranze di raggianti momenti
da te sussurrano al tuo solo svanire.
E apparenze di canti e giorni felici.
Visione di dolce fanciulla in fiore,
sui verdi e tenui declivi in sfavillanti tramonti di Frigia, Chio e Licia.
Tu, figlia antica di spiriti d'arte, di cembali,
di cornamuse e nacchere basche.
Sognerò i tuoi incanti salati, i giochi e le corse sul mare, di tele ed arpeggi lontani.
Su questo prato fiorito di bacche e gemme mature, lido sbocciato al fresco zefiro di Lesbo, mia isola di Panarea.
O purpurea e violacea baia di Argante!
Mio sogno, isola felice e fior di Ponente!”
https://psmedia.playstation.com/is/image/psmedia/rota_vid1-AVS?$MediaCarousel_LargeImage$

Destresya
06-09-2018, 06.38.14
Le isole Felici.. quel posto magico e mitico che appare all’orizzonte in una notte come questa, o come quella che verrà...
Un luogo dove perdersi e ritrovarsi, un luogo racchiuso dai confini del tempo, dove vivere solo d’amore...
Un luogo che è fatto di sogni, sospiri e battuti...
Un luogo in cui scappare, mano nella mano con l’Amata o l’Amato.
Posso vederli, sapete?
Ordifren e Maria, che varcano le soglie di un borgo addormentato, e lo risvegliano con la magia del loro amore.
Lì vedo passeggiare nei vicoli al chiarore delle stelle, seguito dal vigile Marte fino al giungere della chiara Venere.
Vivere la quotidianità tanto agognata, nei gesti in cui non ci aspetteremmo di vedere il crudele Ordifren.
E poi mischiarsi tra la folla, nella festa cittadina, tra risate e calore.
Lei accarezza un gatto, lui lo vuole trattare male.
I loro sguardi che si fondono, così come i loro corpi e i loro cuori.
Come se non esistesse nient’altro oltre il loro amore... e forse è davvero così!

Ancora una volta uno scritto che tocca il cuore, milord.
Uno di quelli che fa fantasticare, sognare...
uno che non può che sbocciare in una di queste notti di fine estate.

Altea
06-09-2018, 18.02.01
Tornare a Camelot dopo le traversie settimanali e leggere questi versi è come un distillato di freschezza dell' anima, guardare quella immagine del Cavaliere e la dama addormentata.
Effettivamente mi sembra di vedere Lancillotto e Ginevra e forse quel suo chiamarla "amica", me lo conferma..se non erro solo loro si chiamavano "amici".
Immaginare quei luoghi, e poi chissà come sarà quel fiore di Ponente.
Fiori, colori e un miscuglio di forti sentimenti: ecco il distillato che mi tempra.

Guisgard
10-09-2018, 00.29.00
Ogni amore si anima fra l'arrivo e la partenza, fra il sorriso e la solitudine, fra l'attesa e la speranza, contando le stelle e sfogliando un fiore.
Ed in mezzo a tutto ciò, fra la partenza ed il ritorno, vivono con le loro promesse, i loro giochi ed i loro sogni gli amanti di ogni Tempo...

“Questo mio bacio accogli sul perlaceo giaciglio,
sull'umido corallo di ammanto candore.
Fra villaggi catalani di muschiati sterrati, pendi d'azzurro salmastri
e corse di giovane amore fruttato.
Da te ora separandomi sai che non sbagli
se pensi che tutti furono un sogno questi miei giorni di mura e di chiese.
La notte scende sovrana, le stelle son bianche e la sabbia scivola fra le corde
della mira stanca e muta rotta.
La mia musa la suona, la mia Aspasia la canta,
di petali e serenate di cui ogni innamorato si vanta.
Mai raggia la Luna conciliante che non mi porti sogni della bella mia amica.
E mai stella si levi che io non veda gli occhi fulgenti della mia compagna.
Così stanotte al fianco io giaccio
col sicomoro, l'opale e la rosa
del mio amore, della mia vita e mia sposa.
Muto e solo perduto nel firmamento a naufragare,
sugli scogli, verso Cassiopea, in riva al risonante mio mare.”
https://sacreddigitalarts.files.wordpress.com/2017/03/armitage_siren.jpg

Altea
10-09-2018, 00.50.06
Che sognante canzone per il proprio amore e propria sposa.. Questa canzone raggiunga le stelle e la Luna ordunque così voleranno i suoi sogni arditi e sereni.

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Destresya
11-09-2018, 06.47.48
La partenza è straziante, l’attesa sempre troppo lunga, il ritorno però è meraviglioso, liberatorio... correre incontro all’amato, stringerlo, baciarlo e rendersi conto che non è passato che un attimo dal’ultimo incontro...

Che poesia soave, mio signore, capace di far tremare il cuore, di farlo sussultare e riempire di gioia, quella gioia vera e unica che solo gli innamorati conoscono.
Sono certa che Maria conserverà quel bacio, lo porterà con lei, giorno dopo giorno, lo nutrirà di sospiri e battiti, gli racconterà giochi e sogni.
E non solo quel bacio, porterà con se anche la stella più luminosa del cielo, la ruberà al firmamento per portarla con se, sempre, dal tramonto all’alba, Perché quella stella la guiderà dal suo amore, dalla sua vita, dal suo sposo. E allora avranno di nuovo giorni incantati, una casetta a picco sulla valle, attimi di pura felicità, fatta di abbracci, sguardi, piccole cose.

Forse la felicità è racchiusa nello sguardo che i due innamorati si scambiano la mattina, dopo una notte d’amore, quando il mondo ancora dorme ma loro sanno che l’unico mondo che conoscono è racchiuso nell’azzurro dei loro occhi.
Nulla è più magico che avere il tramonto e l’alba, l’inizio e la fine.
Il mondo intero.

Guisgard
23-09-2018, 04.09.04
La notte è come uno specchio, in cui dal giorno si riflettono i sogni.
Avete mai visto il volto di uno dei vostri sogni?
Io si e ad esso ho dato un nome.
Il suo...

“Spirito dolce della notte,
silente e misterioso, fa che
la voce di lei si unisca al canto della Luna.
O alito cupo e trascorrente sulle spumose e bionde chiome delle selve e delle lande,
sii nube fragrante e narcotica di oppio e camelie, come nettare e siero del mio amore proibito.
Tu, salsedine fervida di un mare di stelle, avvezzo a canti e desideri di tepore antico, disegno di giochi e crepuscoli mendici.
Vieni dunque mia bella notte, a noi che t'attendiamo in tedio e languore.
Vieni a noi amanti fuggiaschi, mai ebri di quell'elisir di ore incantate, di baci perduti
e promesse infinite.
La notte è per noi, cara Maria e che sia giusto o ingiusto, lodevole o di biasimo, quel giardino tra Antares e le dolci Cicladi, dove l'allodola precede l'usignolo e dove Bacoli si tinge di caldi aromi e spezie salate nel mare di Cuma, attende noi soli.
Per un'altra notte ancora.”
https://woodstock75it.files.wordpress.com/2012/10/cisterna.jpg

Destresya
23-09-2018, 06.48.18
Quale privilegio più grande per una donna che dare il nome a tutti i sogni del suo amato?
Cancellare i fantasmi del suo animo, e illuminare le sue notti con infinite stelle.
Quelle stesse stelle che lui prenderà dal firmamento per portargliele in dono, e che lei terrà con sè ogni giorno ed ogni notte.
La notte appartiene a coloro che la aspettano, la bramano, la sognano, a loro ella rivela i suoi segreti più profondi e oscuri, più intimi e nascosti.
La notte è degli amanti, dei sognatori, dei marinai che guardano le stelle, degli innamorati che sospirano, degli scrittori che ne fanno arte.
La notte è magia, come la scrittura e l'Amore.
Quell'Amore che aspetta gli amanti sulle rive del mare, li accompagna nelle loro passeggiate al chiaror della Luna, mano nella mano, nei vicoletti di un borgo incantato, con la scogliera lontana e il rumore delle onde, accanto a quel mare che parla loro di avventure, storie e sogni.
Quei sogni, quelle avventure e quelle storie che quei due innamorati vivranno come solo loro sanno fare e nel modo più bello, insieme.
Che notte speciale questa, in cui versi così colmi di emozioni e sospiri prendono vita... Lui la andrà a prendere, le porgerà la mano e la porterà con sè, sempre, passeggeranno insieme per le viuzze di un borgo in collina, saliranno la scalinata di un cancello, faranno di un vulcano la loro casa, ascolteranno le onde del mare che si infrangono sugli scogli abbracciati, uniti.
Sì, una notte speciale... un bacio a voi che ci donate queste parole immortali.

Altea
23-09-2018, 13.13.48
.. Che sia giusto o ingiusto... Ovvero che questo Amor profano sia giusto o ingiusto. In un qual senso potrei quasi pensare riprende i canoni dell' Amor Cortese.
Posso immaginare Maria.. nome a me caro per diversi motivi.. aspettare trepidante .. E poi l'incontro ovvero il preludio dell'Amore e alla fine il suo Trionfo.
Vicini e lontani.. Ma poi cos'è la lontananza se viene riempita dal pensiero dell'amato, la bramosia dell'attesa e l'unione di due pensieri perfettamente in simbiosi.. È l'unione di due anime uguali che si cercano e si fondono e non si dividono nemmeno nella lontananza nonostante il dolce tormento.

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Guisgard
24-09-2018, 18.10.13
Mie care dame, esiste sempre un giardino celato ai più, spesso estraneo alla normale morale, a quell'etica pigra e razionale che rende la vita troppo simile ad un film già visto, senza slancio, né impeto.
Un giardino al chiaro di Luna, sotto stelle adultere e fiori dall'essenza simile ai flussi ipnotici di un elisir, di una pozione d'Amore.
Un giardino che bisogna visitare, attraversare e coglierne i fiori, per sfogliarne poi i petali.
Perchè se gli uomini sanno mentire, i fiori invece dicono sempre il vero, a tutti coloro che entrano in quel giardino.
Che sia giusto o ingiusto.

Guisgard
01-10-2018, 03.13.51
I nostoi, nell'antica letteratura, sono i ritorni degli eroi.
Molte cose mutano al loro ritorno, eccetto l'attesa della donna amata.
Non esistono partenze, né separazioni e non vi è lontananza o solitudine, poiché quando l'amato pensa alla sua amata il mondo ed il Tempo si fermano, come l'acqua piatta del mare in cui si specchia la Luna di Settembre...

“Ella sta sul lago, sulla gialla salsedine,
con nei capelli un guizzo ancor di Sole,
mia rosa fiorente d'Autunno,
dai begli occhi di cielo calante.
E già crepuscolo, sognante e pur cupo
e più non s'ode intorno l'incalzar
della canti, della pesca e dei fuochi.
Vien la sera, cala il Sol e le barche
tornan dalla tonnata, sulla casa del
nostromo che l'ombra avanza,
vasta e silente dalle palme che la serrano
intorno.
Neppur lei s'è accorta del fuggir delle ore,
fino che a verso non suonò il treno.
Pensava a me, al capitano che di canti
e di giochi si compiace.
Del sentore di frasche putrescenti
e di secchi oleandri è pregno il vento.
Ed ella attende con le ciglia azzurre
e con le gote in fiamme il capitano.
Pure le tempie le fremono ed il petto
sotto la bianca blusa le sussulta.
Nell'ombra dei salici presso il molo
salmastro offre il calice del benvenuto.
Ed è questa la bocca carnosa di lei
ed il capitano lieto sono solo io.”
http://thumb.spreafotografia.it/generate.php?src=http://www.spreafotografia.it/photos/un_notturno_sul_lago_di_barcis_6565460786.jpg&w=825&q=100

Destresya
01-10-2018, 07.45.44
La luna che si specchia sul mare, una luna gialla, enorme a lungo sospirata.
Quella luna che gli amanti hanno ammirato lontani, e che ora invece possono guardare insieme, mano nella mano.
Ma due amanti così, lontani non lo sono mai...
Nemmeno quando giunge il treno, nemmeno quando la lontananza uccide il cuore, loro non sono lontani.
Perché nel loro Amore è racchiuso il segreto di essere vicini sempre, di essere stretti in ogni momento.
È l’Amore che fonde e non che unisce.
L’Amore cantato dai poeti e dai bardi.
L’Amore che è destino e compimento di una vita intera.
L’Amore che da sempre e sarà per sempre.
Così li vedo, sulle rive del lago illuminati dalla luna, le mani strette le une nelle altre, gli occhi tinti di cielo, così uguali e diversi che si fondono, i cuori che sincronizzano i loro battiti mentre le labbra si uniscono ancora, in quel bacio che è giuramento di eternità.
Possa quella luna mostrare sempre la via per correre l’uno dall’altra in notti come questa, in ogni notte.
Perché la notte è il loro regno, la notte sembra fatta apposta per loro, per unirli quando sono vicini.
Perché lui l’ha presa per mano e l’ha condotta nel suo regno, per incoronarla regina della notte e del suo cuore.
E lei, notte dopo notte, lo aspetterà, poiché non ha fatto altro dalla notte dei tempi....
e l’attesa non sarà vana.

Altea
01-10-2018, 16.53.39
Sir Guisgard,
è sempre piacere questi pezzi dal tratto leggermente "decadentisti" come i miei poeti e artisti preferiti, e forse pure la mia anima.
Quella immagine evoca in me un luogo dal sapore antico, magico..vissuto..nelle sembianze. Ancora palpita nel mio cuore ma non è un lago ma un mare impetuoso contro le rocce.
E ormai in quel lago l' autunno sta arrivando, con le foglie che seppure affascinanti nei colori autunnali rappresentano la morte che seguirà una nuova vita, ma Lei col suo amore sa dare luce anche a una cupa e fredda notte autunnali...così magiche come le notti stellate della bella stagione.

Guisgard
03-10-2018, 04.26.11
Lady Destresya: avete descritto benissimo l'immagine di quei due amanti che da sempre rivivono in questi versi di Ordifren.
La scrittura diviene magia, formule e riti, per evocare quell'Amore notturno e misterioso, fatto di silenzi, segreti, fughe e fiori sconosciuti.
Si, la Luna pallida ed incantata è fedele amica di quei due amanti, milady, proteggendone ogni sospiro.

Guisgard
03-10-2018, 04.26.19
Lady Altea: avete ragione, il decadentismo di queste scene ed immagini è fedele specchio di quell'Amore fuggiasco di Ordifren e Maria, in balia di passioni che il mondo comune non potrà mai comprendere.

Guisgard
07-10-2018, 04.30.48
L'Oriente conosce molti tesori, ma non vi è nessuno fra essi che non baratterei per l'infinito battito del tuo cuore, Maria...

"La Betamola, nelle lontane terre tra il Tibet e le montagne infinite, oltre le grandi carovane sulla via della giada e della seta, lungo i corsi dei fiumi più lunghi del mondo, rappresenta il tesoro più grande ed inestimabile.
Pochi l'hanno vista, quasi nessuno è mai riuscita a coglierla.
Si dice abbia qualità segrete, come donare l'invisibilità, la capacità di volare e di leggere nel pensiero.
Ma in una novella de Le mille e una notte, durante uno dei viaggi di Sinbad il marinaio, si parla di quest'erba incredibile e del suo potere di far innamorare.
Basta un solo seme delle sue foglie per rendere folle il cuore di una donna.
Ebbene stanotte sono partito per cercarla, per trovarla e coglierla.
Forse dovrò corrompere gli eunuchi di Tamerlano, o magari i giardinieri imperiali di Gensis Khan per averla.
Dovrò attraversare il Mare di Giava e giungere oltre la grande muraglia cinese.
Raggiungere i giardini imperiali del Giappone, tra mandorli in fiore e ciliegi maturi.
Imbattermi sui palazzi reali dove solo la mitica fenice arriva a nidificare.
Dovrò attraversare l'Asia con tutti suoi magici regni e persino questa lunga notte senza Luna e senza stelle.
Seguire il corso delle costellazioni e spingermi dove il mondo finisce ed il Sole sorge.
Tutto ciò per trovare un solo seme di Betamola e farne un magico filtro d'Amore.
Portarlo a te nel volgere dell'albeggiare e farti schiudere gli occhi sul mio volto.
Allora si che quella conquista si compirà e questa storia avrà il suo finale.
Un titolo già lo ha ed è il tuo nome.
Magico ed eterno, proprio come quel filtro che ho rubato stanotte per te."
http://www.bioecogeo.com/wp-content/uploads/2016/06/come-creare-un-giardino-giapponese_NG4.jpg

Destresya
07-10-2018, 04.43.09
Vorrei che poteste sentire il battito del cuore di Maria nell'udire queste parole, vorrei che poteste percepire il suo leggero sussulto, ascoltare quell'emozione dolce e serpeggiante che si fa strada nel suo petto, quell'emozione che è l'Amore stesso, la gioia, e la consapevolezza di essere la più fortunata tra le donne, sapendo che il suo amato è partito per mondi così lontani e magici per cercare quel filtro d'amore per dare un degno finale alla meravigliosa storia d'amore.
Che poi.. un finale?
O non piuttosto, un inizio?
L'inizio di una vita piena e colma di quell'Amore che non è per tutti, nemmeno per pochi, ma solo per quegli amanti che pur avendo mille difficoltà davanti a loro non mi sento di dire sfortunati, perchè non può essere sfortunato chi ama ed è amato così tanto.
Sì, io vedo un inizio in quell'alba.
Anche perchè, milord, se me lo permettete.
Conosco un filtro d'amore ancora più potente di quell'erba magica e sognante.
Un filtro che mi venne rivelato in una notte come questa di molti anni fa, ma che mai ha smesso di sprigionare la sua forza.
Attraversare la notte e vedere l'alba con una donna, notte dopo notte, ed ella si innamorerà, di un amore così folle e intenso da superare ogni ostacolo, da travalicare ogni cosa.
L'amore dei nostri amanti, di Ordifren e Maria.
Mi piace pensare che lui l'abbia portata con sè in questo viaggio, che l'abbia portata in ognuno di quei mondi, facendone la sua regina, la sua complice, la sua compagna, amante e sposa, rubandola al mondo intero.
Perchè quel cuore gli appartiene, gli è appartenuto sempre, ancor prima che lei lo sapesse, e sempre gli apparterrà.
La Conquista, mio signore, non è la fine, ma l'inizio della più bella e incredibile storia d'Amore...

Altea
07-10-2018, 23.40.32
Che racconto magico ed affascinante, come quell'Oriente da me amato per tutto ciò che mi fa sognare e le Sue Mille e una Notte.. Perché le Notti d'Oriente sono magiche e io voglio pensare che in quella notte magica si sia trovato quel seme d'Amore.

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Guisgard
11-10-2018, 04.34.27
E' in notti come queste che la Luna si fa clemente ed ascolta, dove le stelle sono più vicine e le ombre smettono di fuggire.
E' in notti come queste che ai propri fantasmi si da un nome, quello della propria solitudine.
E' in notti come queste che la scrittura diventa reale...

"Quante donne hanno donato il loro volto ad infinite Lune notturne e a quante stelle hanno prestato il proprio nome.
Quanti sospiri, quanti sussurri si sono confusi con i versi e le rime di sognanti serenate, fra i fili intrecciati di biondi o bruni capelli simili a trame filate di romanzi e ballate.
Quante strade hanno incrociato città lontane e borghi dimenticati, di balconi, logge e finestre sospese nei crepuscoli erranti di costellazioni dal corso perpetuo, tra le malinconiche attese di compagne di giorni andati fra i banchi di scuola.
Quanti fiori dai mille colori e dai petali cangianti, di quel nettare di magica ed irriverente giovinezza che con i loro profumi soporiferi hanno confuso amore, sesso e passione.
Quante statue di sale sciolte nei giorni dell'adolescenza, dai volti ridenti e gli sguardi ammalianti, frutto d'incanti e promesse celate.
Quante ombre stanotte si accalcano e chiamano con mille voci diverse di donne mai amate davvero, che oggi rivivono simili ad illusioni nelle pagine bianche di racconti e di giochi.
"Non vi erano Isotta e Alcesti, senza filtri o veleni e non correva alcuna Francesca fra fantasmi e demoni dannati di un Inferno di solitudine.
Non vidi mai Berenice o Grimilde, né nessuna Penelope filante d'attesa e speranza.
Nulla, se non le mille novelle di un Decamerone d'Oriente, fra l'Isola d'Ischia e Zante, fra le guglie e le nuvole dei giardini d'Estate Cumani.
Poi giungesti tu, oh Maria, dalla pelle bianca e dai chiari capelli.
Gli occhi come gemme e le labbra di corallo.
D'alabastro erano i tuoi giorni, di agata e pervinche le tue sere.
E le notti, dai mille tesori, come scrigni mi accolsero in quel canto d'amore perduto, fra ritorni troppo attesi e sogni mai davvero narrati.
E' per te che scrivo, è per te che viaggio tra Sygma e Sant'Agata, dove solo il conforto dei desideri trova valore.
Stanotte passerà, ma non le sue stelle e la sua Luna, ormai per nessun altro, se non per te, eroina dei miei sogni."
https://castlevaniadungeon.net/forums/proxy.php?request=http%3A%2F%2Foi43.tinypic.com%2F 28vpqjc.jpg&hash=8547a9c4a94e35e05b624250eff6fdb8

Destresya
11-10-2018, 04.51.31
Oh mio signore...
Le parole si rincorrono, si mescolano, fremono perchè io le metta in ordine per riuscire a scrivere, per poter esternare la mia emozione di questo momento.
Ma non ci riesco.
Un simile scritto mi lascia senza parole.
Si sente solo il battito del mio cuore che sembra voler scrivere direttamente lui.
Quali parole sublimi, quale dedica soave di un cuore innamorato.
Desidera forse altro una donna?
Che essere l'eroina dei sogni dell'amato?
Che accompagnarlo in ogni notte, per monti incantati, brughiere solitarie, golfi illuminati e nelle stanze più segrete dell'anima.
Maria è la più fortunata delle donne.
Maria ora ha un sorriso che parte dagli occhi azzurri e si dirama in tutto il corpo.
Perchè non può essere altrimenti dopo tali parole, sussurrategli piano da quella voce che tanto ama, che il solo sentire fa battere il cuore.
Il cuore di Maria batte in un modo che nessuno forse può comprendere, perchè nessuno vive un amore così.
Un amore assoluto, forte, potente, capace di soverchiare ogni cosa, superare ogni ostacolo, rendere la vita unica, meravigliosa.
Quell'amore scritto nelle stelle, quel Destino che l'aspettava e che lei, forse, aveva sempre saputo.
E allora la notte si inchinerà ad un amore così e donerà agli amanti mille e mille notti ancora, in un crescendo senza fine, finchè due anime non saranno una, finchè due cuori non saranno uno, due desideri, due parole.
Perchè gli amanti questo sono, fusi l'uno nell'altra, quelli fortunati che conoscono il Vero Amore, almeno.
E Maria lo conosce, forse meglio di chiunque altro al mondo.

Per voi, mio signore, un fiore...
Si dice che donare un fiore in una notte come questa sia speciale.
E io vi lascio questo fiore d'acacia, che meglio di qualunque altro può racchiudere la meravigliosa bellezza di questi versi.

http://www.apibioperona.it/images/prodotti/fiore_acacia.jpg

Altea
11-10-2018, 16.07.18
Quante cose leggo in questo scritto.. Il passato come dolore nel presente. Tanti se e forse, rammarichi di amori persi e perduti.. Bruni o biondi come scrivete voi.
E come voi solete dire, milord, è stata una notte misteriosa con i suoi fantasmi ovvero i ricordi del passato.
Ma oggi è un nuovo giorno, il sole avrà dissolto quei pensieri al solo pensare dell' eroina del vostro cuore.. Che sia Maria quella?

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Guisgard
17-10-2018, 04.00.28
Il tulipano nel linguaggio segreto dei fiori simboleggia la dichiarazione d'Amore e proprio ai suoi petali Ordifren, secondo la leggenda, affiderà il suo pegno al cuore di Maria.
Il re degli eretici vincerà un tulipano ad una gara con l'arco ma sarà costretto a fuggire perchè riconosciuto dai messi del vescovo.
Inseguito dai cavalieri ducali, darà il prezioso tulipano ad un boscaiolo diretto al villaggio.
Egli lo crederà Mefistofele e per paura consegnerà il fiore a Maria.
Col fiore, si narra, vi fossero anche dei versi...

“Come tulipani
nelle ombre della notte,
presso le acque basse del ruscello,
così d'innanzi a me, anima mia,
tu appari in visione nel buio dei miei anni.
Negli Inverni miei lunghi,
mirabile consolazione e conforto
mi è sapere che ovunque io vada
sempre tulipani ho intorno.
Già le acque tiepide e guizzanti
del rivo son trascorse silenti nella notte,
né mai più ritorneranno alla riva di rovi
dove han dimora i tulipani.
E più fuggo, mi allontano
più ti ricordo bella, pallida e bionda,
ebbro d'effluvi di tulipani e spero e credo nei loro presagi.
Ma nel rammentar sui miei ginocchi
tu che rosea siedi e fine come il fior del pesco sul frondoso albero di velluti,
io so che dell'esser mio la radice ed il cuor
ancora posson dal succo di Primavera
attinger giovinezza, mia Maria.”
https://lh6.googleusercontent.com/-Vh-gRO1oY9E/AAAAAAAAAAI/AAAAAAAAkLw/2MjuCQEBVE4/photo.jpg

Destresya
17-10-2018, 04.11.49
Il tulipano è un fiore speciale, per tutti, ancor più per Maria.
Ella ricevette quel fiore in una notte come questa, e nessun dono fu più gradito, nessun dono toccò mai così profondamente il suo cuore, perchè quel fiore portava in dono tutto l'Amore del suo Amico.
Ella lo conservò, rendendolo immortale, e mai, mai se ne separò.
Lo guardò nelle notti d'inverno, quando tutto sembrava contro di loro, gli sussurrò in primavera, quando nessun fiore che sbocciava gli sembrava più bello, lo sfoggiò in estate, quando era ancor più splendente, ogni notte ed ogni giorno lo conservò vicino al suo cuore, come eterno ricordo di quella dichiarazione d'Amore così inaspettata, così chiara e limpida, dopo che tutto sembrava perduto.
Quella dichiarazione d'Amore che aspettava da anni, che sospirava, che sognava, che temeva perfino, parole che ha riletto mille volte sempre con lo stesso sbalzo di cuore.
Parole che sanno di destino, felicità eterna e Amore assoluto.
Un amore che in pochi possono vivere, ma loro sì, Ordifren e Maria.
Perchè il loro amore non ha avuto un inizio e non avrà una fine, esso inizia da sempre e per sempre.
Ma se si volesse scorgere un momento, tra i tanti, che segnano il tempo infinito del loro amore, un momento in cui tutto è cominciato sì... forse bisognerebbe cercarlo proprio in quel tulipano che Maria tiene sempre con sè, a eterna prova del suo Amore.

Guisgard
24-10-2018, 03.21.14
Mi basterebbe una maschera sul volto ed un Fiore nel cuore stanotte per conquistare il mondo intero...



“Quel libro...” disse lui.
“Si, è un romanzo d'amore...” lei.
“Ma il titolo dice...” lui prendendo il libro dalle mani di lei “... Il Giglio Verde... è un romanzo d'avventura... del genere Cappa e Spada...”
“Si, ma ha una grande storia d'Amore dentro...” fissandolo lei “... per me perciò è un romanzo d'Amore...” mormorò “... adoro gli eroi mascherati... vivono al di là della miseria di questo mondo...”
Lui non rispose nulla e si stese sull'erba, accanto a lei all'ombra di quella quercia.
“Se tu potessi avere una maschera” lei a lui “che eroe saresti?”
“Non sarei nessun eroe...” senza aprire gli occhi lui “... non mi piacciono gli eroi... preferisco i loro rivali... sono più geniali, più liberi...”
“Liberi?”
“Si...” annuì lui “... non devono seguire regole, né sottostare a nessun potere... e poi...” aprendo gli occhi su di lei “... possono innamorarsi anche della donna di un altro... senza essere giudicati o condannati...”
“Le donne però amano gli eroi buoni.” Ridendo lei, col vento che scompigliava i suoi lunghi capelli biondi.
“Io troverei e coglierei il Fiore Azzurro...” fissandola lui “... ed allora avrei il suo cuore solo per me...”
“Tu non credi in nulla” lei perdendosi nei suoi occhi grigi ed enigmatici “e poi dici di credere nell'esistenza del Fiore Azzurro?”
“Che c'entra...” appoggiandosi su un gomito lui “... il Fiore Azzurro è stato seminato da un uomo... forse era un folle, o un sognatore oppure solo un innamorato... non c'è nessuna magia... solo l'Amore, ossia il solo ed unico incantesimo...”
“Non hai bisogno di cercare il Fiore Azzurro...” Maria cercando la sua mano “... il mio cuore l'hai già conquistato...”
http://4.bp.blogspot.com/-ry3IZg0MAfg/U4q_nspJqJI/AAAAAAAAAto/f_UJBOGVXoI/s1600/padme_bg.jpg

Destresya
24-10-2018, 07.05.46
Sono state scritte tante storie, che non sono altro che parole, altre che invece ardono di quella viva fiamma del cuore, altre ancora capaci di prendere vita.
Eppure nessuna è come quella raccontata in queste pagine, nulla è più inteso e forte dello sguardo di Maria, di quell’abbraccio sull’erba.
Nessun amore è forte come il loro, capace di combattere ogni avversità, superare ogni ostacolo fino a raggiungere la felicità più assoluta.
Così come non c’è niente di più forte del Fiore Azzurro, che viene cercato ovunque ma forse è già sbocciato nel seno dell’amata.
Persino Ordifren lo brama, persino lui ne conosce il potere. Eppure egli ha ciò che molti uomini possono solo sperare, quell’amore vero e intenso che niente può distruggere, quell’amore scritto nelle stelle, che è principio è fine di ogni cosa.
Forse il fiore azzurro è nascosto negli occhi azzurri di Maria che lo guardano con tanto amore quanto ne esiste al mondo, e ancora di più. Solo il vero re di cuori è amato di più, quello che il fiore azzurro lo possederà davvero, per sempre, conoscendone il significato più profondo, dopo averlo cercato in lungo e in largo. È quello è un fiore che non fiorisce mai. Come l’Amore Vero.
In questa notte silenziosa e malinconica, ritrovo serenità nell’alba pensando al fatto che Maria è la più fortunata delle donne.
Poiché nessuna è amata quanto lei.

Guisgard
05-12-2018, 03.55.09
La solitudine è spesso la sola amica degli innamorati, soprattutto in notti come queste, dove il vento soffiando ci porta la voce delle stelle mentre rivelano i loro segreti.
A chi?
Agli innamorati in questa notte di solitudine...

"Or sono molte notti e molti sogni
che in un regno in riva al mar dei miei giochi
viveva una fanciulla che per nome chiamerete Maria.
Ed ella trascorreva le ore dei giorni
con non altro pensiero d'amarmi e d'essere da me a sua volta amata.
Un Amore il nostro di aurore boreali e crepuscoli australi, perduto nel cielo stagliato tra Antares e la Croce del Sud, dove la salsedine schiuma sui coralli salati di alghe salmastre.
Ma non molto tempo fa in questo regno dei miei slanci
un vento cupo e silenzioso soffiò dal mare,
raggelando la mia Maria, che con suo marito partì.
I suoi nobili familiari ed affetti la portarono da me lontana, racchiudendola nella cupa torre abbandonata in un crepuscolo senza sogni.
Ma era molto più forte il nostro Amore di altri amori più antichi.
Più grande di altri amori più saggi.
Più grande di altri amori più ricchi.
Più grande il nostro Amore perchè mai un solo raggio di Luna manchi di portarmi sogni della bella Maria e mai ogni singola stella non brilli senza raccontarmi dei fulgenti occhi di lei.
Così ogni notte giaccio in quei giochi di desideri, attendendo il suo ritorno oltre il mare, da quella torre di silenzio, in questo regno in riva al mare di tutti i miei sogni.
In questo regno in riva ad ogni mio desiderio."
https://imgc.allpostersimages.com/img/print/u-g-PN90L70.jpg?w=550&h=550&p=0

Destresya
05-12-2018, 05.34.28
Oh mio signore...
ci sono notti che sembrano fatte apposta per farci sospirare di malinconia, che sembrano così buie e fitte, fatte si solitudine al pensiero della persona amata lontana.
Ma la verità è che chi si ama non è mai lontano.
Ci pensa la notte a riunirli, il pensiero dell'uno non abbandona mai l'altro, così come ogni battito del cuore.
Io so che Maria tornerà... lascerà tutto e tutti per correre dal suo Amato.
Attraverserà il mondo intero solo per poterlo stringere tra le braccia una volta ancora, si lascerà alle spalle la vecchia vita e scapperà via con lui, in quel mondo fatto di notti e albe che tanto lo fa sospirare.
E allora sarà per sempre.
Allora il loro Amore sarà più forte di ogni barriera, di ogni ostacolo.
Un Amore così folle e intenso da spazzare via tutto il resto, un amore tanto forte da superare tempo e distanza, da valicare ostacoli grandi come macigni.
Perchè niente è impossibile per un Amore così.
Eppure, come voi m'insegnate, l'Amore non ci chiede molto, ci chiede tutto.
E tutto Maria diede al suo Amato.
Tutto.
Non esiste storia d'Amore più bella e intensa di questa.

Vi lascio in pegno una frase trovata per caso stanotte, che sembra racchiudere così bene il sentimento che provò lei, nel correre da lui.
Nel veder passare paesi e città velati di una notte scura, perchè l'alba poi la colga ormai in quel mondo fatto solo d'Amore, quando lui andrà a prenderla e la porterà con sè, per amarla come solo lui sà e può fare.
Eppure in cuor suo egli sa che nessuna donna ha mai amato più di Maria.

«Al termine di un viaggio per raggiungere l’amante, un uomo capisce che la vera notte d’amore è quella che ha passato in uno scomodo scompartimento di seconda classe correndo verso di lei».
Italo Calvino

http://i67.tinypic.com/opokcm.jpg

Altea
05-12-2018, 18.02.42
Mi chiedo se questa è stata la fine della storia con Maria.
Ma Lui, al di là di ogni limite, non trova freni per sognare la sua amata, forse pure lei lo sognerà e si uniranno in questi desideri, sogni.
Leggendo questo pezzo mi sovviene in mente un autore...Leopardi.
Ordifren rimarrà lì a guardare oltre quella "siepe" sognando appunto solo interminati spazi, al di là di quella che potrebbe portarlo a Maria.
E forse quando il vento ode fra le fronde lui nell' infinito silenzio ode pure quella voce, della sua Maria. E nell' immensità annega il suo pensiero e sarà cosi dolce il suo naufragar nel mare della solitudine e dei ricordi.
Un bellissimo pensiero pessimista che fa sognare e come il grande poeta potremmo forse osare attribuirgli...un "pensiero poetante".

Guisgard
20-12-2018, 01.36.51
Quando si ama si dona sempre qualcosa alla propria amante.
E più grande il cuore di chi ama, più il dono per lei sarà prezioso, come la felicità, la bellezza e la giovinezza...

“Se mi amerai io ti renderò giovane per sempre, in una lunga notte stellata in cui la Luna a farti da specchio sarà il riflesso del tuo dipinto eterno.
Un dipinto dal chiarore della giovinezza, della bellezza e della felicità.
Ruberò gli infiniti segreti delle stelle per renderli filtri magici e mele incantate di amore perduto, facendone così note e versi di ballate salate.
Ti rapirò dai tuoi affetti e dai tuoi cari, portandoti dove il freddo dell'Inverno è un eterno carme di idilli e rime suadenti.
Plasmerò il tuo cuore con l'eco dei miei battiti ed il suono del mio nome, come Pigmalione nell'animare la bella e fredda Galatea, liberandoti della tristezza di Nausicaa e della solitudine di Penelope.
Sarai immortale come sognò di esserlo Didone per Enea ed amata come Erminia non osò chiederlo per Tancredi.
Cavalcheremo sui sospiri di Enide e la marcia di Ottavia.
Daremo nuovi nomi ai mari e scopriremo dove Don Chisciotte ammattì per Dulcinea.
Vedremo tutte le mie amanti che riscatterò una ad una come pegno per Afrodite in cambio della Mela d'Oro, per rapirti davvero a questo mondo e condurti dove, come promesso, ti renderò giovane ed amata per sempre, mia Maria.”
http://3.bp.blogspot.com/-e4d3znpP8bg/Ud2f8lPB-zI/AAAAAAAAAg0/M80MokGxTKU/s1600/pigmalione-galatea.jpg

Destresya
20-12-2018, 05.59.02
Quali parole soavi donano lustro e splendore a questa notte.
Parole sussurrate all’orecchio dell’Amata, capace di far battere il cuore e fremere l’anima.
Parole aspettate e sognate giorni, mesi, anni persino, ma che valgono ogni istante.
Quale dono migliore di un eternità d’Amore?
Quale donna può sentirsi più amata di Maria, mentre solca col suo amore le onde del mare, a cui dà un nuovo nome ogni giorno, come le stelle del cielo ogni notte.
Ogni cosa nel firmamento ha il nome dell’amato, perché lui è tutto il suo mondo, lui è in ogni suo respiro, in ogni suo battito.
Come Galatea che vive unicamente dell’Amore di Pigmalione, così Maria vivrà solo di quel dono d’Amore che il suo Ordifren le rinnova giorno dopo giorno.
E non esiste Amore poi forte e unico di questo.

Altea
20-12-2018, 18.06.19
Milord, ogni frase è scontata davanti alla bellezza dei vostri versi. Mi sembra quasi vedere l' uomo plasmare la sua amata, come quella statua classica, al sol descriverla.

Guisgard
20-12-2018, 19.11.43
Mie care dame, grazie delle vostre bellissime parole ma il merito va ad Ordifren, visto che lui è l'artefice di tutto ciò, avendo conquistato il cuore di Maria.
Nessuna impresa infatti, affermava Alcibiade di Atene in una sua commedia, vale la conquista del cuore di una donna ;)

Guisgard
04-01-2019, 02.57.04
Molti amanti lasciano pegni per le loro amate.
I pendagli di stanotte si incastonano su un vecchio monile e scintillano malinconici negli ultimi e freddi echi della Luna calante...

"Il cuor ho pieno di gioiosi battiti e gran grida, l'anima di forti tempeste e di soavi brezze di sale e stelle.
Io sono il sognatore eterno ed insieme della giovinezza sferzata da acute febbri.
Io sono il solo cavalier della rosa e del giglio in quest'era di fiori fornicanti.
Sono il ballerino e l'artista che danzando e scrivendo disperde dalla scena le purpuree fronde di Lune e notti ammantate.
Nel crepuscolo monto in sella ad Orione ed Andromeda, al lazzo delle Perseidi, oltre i miraggi australi di giochi perduti e cavalco fin dove le strade dell'Inverso si confondono e spronano lungo l'orizzonte.
Come un musico la cui rotta impaziente vuol far udire nei muti borghi il suo canto mattiniero, col cavalo imbrigliato corro disperso fra le nubi baciate dai bagliori d'aurora.
Vieni da me a notte presso quel fiume dai crespi di rame dove le querce specchiano le gelate ghirlande di bacche e castagne.
Vieni a rincorrer tutti i sogni blu di infinite storie e racconti che si sfogliano nel chiaror lunare sotto i noci incantati.
Vieni, che di Amor sono il messaggero ed il prescelto, custode dei canti che sgorgano dai folli sussurri delle notti, con in pegno una collana di scintillanti segreti e luminose dediche.
Un monile che al collo di Elena di Sparta fu caparra di quei petali d'Egeo, che fino al mar di Cipro comprarono i sospiri ed i battiti di barbare regine e serve di ammattiti satrapi.
Un pendaglio col quale rivendicherò, stanotte, il mio diritto ad amarti, Maria."
https://movieplayer.net-cdn.it/images/2003/11/02/kirsten-dunst-e-jamie-dornan-in-marie-antoinette-31133.jpg

Altea
04-01-2019, 13.45.09
Che soavita' e che passione in queste frasi. Mi piace molto quella definizione del "cavalier della rosa e del giglio". Me ne parlerete Milord? Ogni frase accompagna un forte battito del mio cuore.

Guisgard
04-01-2019, 16.21.22
A Dio piacendo, vi racconterò di quel cavaliere, milady :smile:

Altea
04-01-2019, 16.36.40
A Dio piacendo, vi racconterò di quel cavaliere, milady :smile:

Grazie milord, allora aspetterò con ansia....mi affascina veramente.

Destresya
06-01-2019, 06.18.16
La sera stellata sul mare incantato, che riempie l'orizzonte di sussurri, racconta di storie non dette, isole da scoprire, amori che aspettano solo di essere superati, borghi da visitare, infiniti luoghi da fare loro.
Passeggiano soli, in quel borgo incantato, mentre gli occhi di lei si riflettono tra le stelle e quei pendagli che custodisce, come piccole gemme trasparenti che così bene ricordano i suoi occhi e il riflesso delle stelle sul mare in quella notte incantata.
C'è silenzio, un silenzio magico, rotto solo dal vento che sussurra, che li sferza, portando via ogni nuvola, ogni paura, ogni ostacolo.
Sì, perché per un amore come il loro non esistono ostacoli, né distanze, né limiti.
Lui allora la prende per mano, quella mano che lei trova sempre, ogni volta che allunga la sua, dovunque lei sia, e quegli occhi che racchiudono tutto il mondo.
Ascolta quei versi rapita e lo fissa rendendosi conto che non esiste nient'altro quando è con lui, che nelle screziature azzurre dei suoi occhi è racchiuso il cielo, il mare, e quella puntina dorata altro non è che il sole.
La sera li avvolge, li cerca, li chiama.
Passano le ore, i giorni, eppure loro sono sempre lì, cristallizzati in quell'istante perfetto in cui il mondo appartiene loro.
Forse per questo Ordifren vuole conquistare il mondo, per donarlo a Maria.
Come quel monile.

https://cache.desktopnexus.com/thumbseg/1479/1479697-bigthumbnail.jpg

Guisgard
07-01-2019, 16.47.42
Quel monile è magico, lady Destresya.
Si raccontano tante storie su di esso e su come Ordifren sia riuscito ad ottenerlo.
Nelle sere limpide e fredde d'Inverno, quando un gelido vento soffia sui moli alla mercé delle onde e sotto lo scintillio di stelle misteriose, i pescatori raccontano alcune di quelle storie, narrando di fatti incredibili e meravigliosi.
Ma questa è la magia delle storie d'Amore, perché più sono incredibili e più sono vere.

Guisgard
25-02-2019, 02.43.00
Qualcuno ha detto che l'Amore altro non è che l'eterno ed immutabile corso di un ritorno, tra i mari dell'esistenza frastagliati di ricordi e desideri.
Ed in uno di questi ritorni infiniti Ordifren ritrova la bellezza della sua Maria...

"Maria, il tuo sguardo è per me simile
a quegli scogli di sirene d'un tempo perduto
sull'aromatico mare di Tessaglia, che riportavano,
con l'illusione del sogno e del sonno, i marinai erranti e stanchi sulle natie sponde.
Da tempo assuefatto a sconosciute rotte
la tua chioma di quelle felci d'Arcadia, i tuoi occhi di acque azzurre, il volto bianco
e la grazia di Deianira riportano anche me sull'amica riva di sabbia e sale.
Là, oltre il peltro del talamo nuziale, al chiaror di lucerne d'agata, io ti vedo come Psiche ritornata.
Laggiù tremolante, nel suo eccelso Zenit di crepuscoli ed albe, la Luna innamora sussurra d'Amore i giochi, mentre nel vago
bagliore delle Pleadi nascenti s'arresta il corso eterno dell'intero firmamento."
https://www.filastrocche.it/contenuti/wp-content/uploads/2015/03/luna2.jpg

Destresya
25-02-2019, 07.31.39
Quale meraviglioso scritto, mio signore, per descrivere la bellezza di Maria vista dagli occhi del suo amato.
Posso vederli, mano nella mano in sere infinite, sospirare davanti alla luna, passeggiare in riva al mare guardandosi di tanto in tanto, oppure confondersi tra la folla ignara di ogni cosa.
Oppure attorno a un tavolo mano nella mano, in quella quotidianità d'amore che riempie il cuore di gioia, stretti e abbracciati in un letto che potrebbe anche essere piccolissimo tanto si stringono l'uno all'altra.
Il loro amore va oltre il ritorno e la partenza, perché anche se lontani loro sono sempre vicini, il cuore che batte per Maria è tanto grande, ma l'amore di Maria per lui è così incontenibile che non esiste notte troppo scura per la Stella che illumina la loro vita.
Non esiste amore più grande, più intenso e infinito di questo, delle loro mani che si cercano, degli sguardi che si trovano e dei cuori che si fondono.
Un amore scritto nelle stelle, da sempre e che sarà per sempre.

Guisgard
25-02-2019, 16.42.45
Avete ragione, lady Destresya...
Una volta lessi che un amante è simile ad un artista...
Questi infatti ha la capacità di guardare il mondo con occhi diversi rispetto ai comuni uomini, sapendo trarre da ciò che vede il vero senso e la vera essenza.
E così è anche l'amante che sa scorgere nella sua amata ciò che nessun altro potrà vedere mai.
E' la vera magia dell'Amore...

Altea
26-02-2019, 00.01.07
Il sogno, il tormento e sempre un agionato e tormentato ritorno o desiderio di un ritorno di Maria.
Un po' dunque, come l' artista, che cela la sua amata possiamo definire questo Ordifren uno stilnovista? Oppure un cantore d' amor cortese...ordunque la sua amata mai verrà menzionata se non in modo arcano.

Guisgard
26-02-2019, 00.06.16
Ordifren può essere molte cose, lady Altea.
Uno stilnovista, un Trovatore ed infinite altre figure.
Egli è il mistero dell'Amore, la sua passione più viva e la sua essenza più indefinita.

Guisgard
24-03-2019, 22.51.03
Ogni innamorato dona un pegno alla sua amata e cosa può avere pià valore della notte per chi ama e rincorre i sogni?

“Le corde della notte sono liuti
di note e rime mendicanti,
di un canto selvaggio e misterioso
dove gli astri maledetti attoniti
ammutoliscono alla sua voce.
Nella notte, nel suo Zenit,
la Luna innamora si turba d'Amore
e ad ascoltare le Pleiadi imprigiona nel cielo buio
ed incantato di rare gemme di ammassi di luce.
La notte calca serena i veloci cieli,
dimora degli angeli ribelli e perduti,
dove sorgono i pensieri profondi
e quando le fulgori boreali annunciano
l'ora adorante di tutte le stelle antiche.
Ascolta allora madama notte, oh Maria,
che accorda di echi le costellazioni come melodia della lira di Cassandra.
Il cielo ora è tuo e nostri sono tutti i suoi misteri.
Fanne tesoro, sono pegno immutabile del mio Amore eterno per te, Maria.”
https://www.sempriniarredisacri.it/immagini_articoli/big/fb77030_0.jpg

Altea
24-03-2019, 23.01.31
E' da molto aspettavo uno scritto in questo spazio cosi amabilmente decadentista da innalzare gli animi dannati, innamorati e sognatori.
Ho sempre amato i romanzi ambientanti durante la Notte, con i sogni celati, i misteri e il mondo fuori che sembra cosi lontano.
Ora, in questo momento...forse i due amanti sono assieme, nei misteri della notte e del loro amore.

Destresya
24-03-2019, 23.02.53
Avete ragione, milord, non c'è niente di più speciale della notte per gli innamorati.
La notte passata insieme, stretti e abbracciati.
La notte passata a sospirare per la lontananza dell'amato.
La notte piena di parole, scrittura, sogni e giochi.
La notte fatta di un viaggio per un abbraccio e un bacio.
La notte è speciale, custode di ogni sogno e sospiro.
La notte culla gli amanti, nascondendoli con il suo manto, accarezzandoli con la sua brezza.
La notte delle confidenze, dei sospiri e dei gemiti.
La notte fatta di risate e sorrisi.
La notte di occhi che si specchiano l'uno nell'altro.
La notte che incoronerà re e regina, i nostri due amanti.
Loro che lì si sono conosciuti e lì vivono.
Loro che la conoscono meglio di chiunque altro.
Loro che sono vicini anche quando sono lontani.
Loro che non si lasciano mai, che la notte ha unito ma ora, non temono l'alba.
Perchè la notte è speciale, milord.
Ma lo è anche l'alba.
Si dice che se guardi l'alba con una donna, questa si innamorerà di te.
E io so che è successo a loro.
Ora hanno la notte, ancora e per sempre, ma l'alba non li divide più.
E questo è il miracolo più bello.

Guisgard
24-03-2019, 23.26.59
Lady Altea: il vostro animo misterioso e notturno ben si descrive in ciò che avete letto e detto su questo scritto di anime innomorate e perdute...

Lady Destresya: è vero ciò che dite.
La notte è magica, così come lo è l'alba.
Per questo gli innamorati sono così sensibili ai loro effetti, alle loro promesse ed ai loro pegni...

Guisgard
16-04-2019, 03.02.35
Durante un soggiorno trascorso nel castello di un suo discepolo, Ordifren scrisse queste parole, raccolte poi in un canto impresso nella nuda roccia dello stesso maniero.
Il castello non è mai stato scoperto, come ignoto è il nome del lago sul quale i suoi bastioni si affacciano.
Conosciuto invece è il nome di colei a cui tali parole Ordifren dedicò.

"Da qui domino con un solo sguardo l'intero scenario del lago, che durante le più cupe ore notturne, quelle che i poeti in antichi versi chiamavano ore del lupo, i pini, i salici, i noci e le querce, simili a primordiali colonne di ombre e silenzio, che paiono danzare inquieti ed in balia di ancestrali canti maledetti, si ergono pagani oltre il limitare ammantato ed incerto incedere che racchiude quello scorcio di mondo.
Che notte singolare questa, pallida visione e vago riflesso di quelle tormentate notti che da sempre devastano il mio animo.
Il cielo è mutato.
Mutato in una notte diversa, come una tempesta violenta che soffia con vigoria, simile alla forza emanata dagli occhi luminosi delle donne che attraversano il mio cuore.
Muse di sensuale e spettrale desiderio, ninfe dagli sguardi cangianti e figlie del crepuscolare estro del mio genio blasfemo.
Vedo le cime degli alberi, ore piegate da un vento inclemente che sibila, corre ed ulula tra i dirupi scoscesi, gli aspri declivi, le pareti levigate fino allo strapiombo vuoto e profondo di quell'abisso, che è il solo riflesso cupo, del pallore lunare che lotta scintillante e sinistro tra gli squarci di nuvole spettrali e raminghe.
Lampi e fulmini frastagliano il cielo notturno, nascendo non solo dalle nuvole scure, ma da ogni vetta, ogni scarpata, ogni pendio che dall'alto corre verso i baratri bui di questa notte senza salvezza.
Come brilla il lago sotto le folgori romantiche e guardinghe della tempesta, simile ad un riflesso fosforescente di cristalli perduti in infiniti frammenti, liberando finalmente una pioggia danzante di guizzi e zampilli che fecondano di desideri l'arida terra delle mie speranze.
Ora tutto è musica e rime, strofe ed echi di una musica che anima le colline, i valichi, i boschi e le sponde della corona che incornicia il lago e tutto il mio mondo.
Ed oltre ciò odo l'impetuoso fiume che solca il suo letto e scava strade di labirinti fino al cuore stesso della terra, sede di spiriti e sogni, dove si nascondono occhi mai dimenticati, neanche all'Inferno.
Fra le più sbiadite colline, nate dagli Inverni più freddi, si stagliano strette come amanti fuggiaschi, intrecciate fra loro, contro l'incavo profondo della prospettiva illusoria che pare dividere il mondo dei vivi da quello degli spiriti.
E sotto questo mondo, battuto dal vento, danzante di pioggia e tinto della notte più inquieta, si aprono ignote miniere scavate nei secoli da demoni antichi, dai nomi maledetti, dove rocce e minerali si tingono del sangue della terra, generando fiori sconosciuti e segreti, dai petali di colori nuovi che racchiudono desideri inconfessabili di amanti perduti.
Quei fiori cerco da sempre, affinchè tu ne indossi uno soltanto e nient'altro, come regina e custode dei miei vizi irriverenti.
E quando la tempesta placa la sua foga e la notte ritira le sue ombre informi, cedendo il passo alla luce dell'aurora verginale che rende sterili i sogni, il mondo tutto resta muto, con opachi mattini tutti uguali di duelli e guerre senza onore, nei viali solitari percorsi dal fugace e plumbeo ricordo della Luna ormai dormiente.
Luna che è mia sola confidente e dal cui volto io traggo fattezze e forme a cui dare, come ogni notte, il tuo nome, Maria."
http://cdn2.all-art.org/symbolism/bocklin/161.jpg

Destresya
16-04-2019, 07.22.18
Posso quasi vedere Ordifren osservare quel paesaggio dalla finestra, cogliere ogni particolare, ascoltare le sensazioni che qui racchiude, seguire il filo dei pensieri.
Lo vedo mentre la Luna è alta, parlarle e sussurrarle il nome di Maria.
Quella stessa Maria che nella sua stanza lontana non fa che guardare la finestra e sospirare a quella stessa luna il nome dell'amato.
Perché la verità è che i due amanti non sono mai divisi, nemmeno quando sono lontani.
Le loro anime e i loro cuori si cercano da sempre, e ora che si sono trovati niente potrà separarli.
Nulla conta se non il loro amore.
Perchè non esiste forza più grande, folle e travolgente, che li riunisce sempre, che non li ha stare lontani mai.
Finché non giunge l'alba e li trova ancora uniti in quell'abbraccio che anche lontani non si scioglie mai.
Oh milord, che meraviglioso testo avete lasciato per questi due amanti.
Parole così, nell'alba leggera sono quasi magiche...

Altea
16-04-2019, 17.16.52
"Quei fiori cerco da sempre, affinchè tu ne indossi uno soltanto e nient'altro, come regina e custode dei miei vizi irriverenti."

Chissà quali fiori vorrebbe Ordifren far indossare alla sua amata, ma uno...uno solo...forse con la sua essenza.
Una nottata strana, dove il Fuoco ardeva, lapilli e fulmini rischiaravano la notte di vampate ardenti.
E in quel frangente i due amanti si amavano lontani..il Fuoco di Ordifren e la purezza dell' acqua di Maria.

Guisgard
06-05-2019, 04.15.09
La notte appartiene solo ai sognatori, ai folli ed agli innamorati.
La notte, stanotte, non giudicherà il colore del cuore, ma ascolterà solo i suoi battiti...

“Stanotte mi piacerebbe averti come modella...
Rubarti lo sguardo, il sorriso, il profumo della tua pelle ed il colore dei tuoi capelli.
Vorrei rubarli al mondo e a chi, ogni giorno, può goderli mentre io sono qui, lontano a sognarti.
Catturare la tua anima, la tua felicità, i tuoi gesti e le tue abitudini.
Imprimere tutto sulla mia tela, nella mia scrittura e nei miei giochi.
Vorrei rubare il battito del tuo cuore e con esso scandire ogni istante di quell'eternità che il mio genio, il mio estro ed ogni mio slancio farebbero mia.
La mia arte ed il mio Amore ti lascerebbero giovane e bella per sempre, come sei ora.
Ti dipingerei con il nettare dei fiori più rari e ti descriverei con le parole più magiche, quelle che come formule incantate fanno prodigi e sortilegi.
Vivresti per sempre racchiusa nei riflessi, negli scintillii e nei riverberi fatati delle mille storie in cui tu sola sarai la mia eroina.
Sciogli allora i tuoi veli, spogliati davanti a me e da donna ti renderò musa.
Fallo e non sarai più il malinconico fantasma che attraversa la silenziosa e spettrale landa della mia solitudine.
Fallo e sarai con me, stanotte, dove solo i sogni e le stelle sanno giungere.
Dove l'inchiostro esotico dei mari lontani narra porose ed ingiallite pagine di immagini antiche.
Dove la tela si tinge del tuo respiro.
E dove tutto ciò sarà reso immortale dal mio Amore per te...”
http://mythman.com/pyg_andrekosslickL.jpg

Destresya
06-05-2019, 06.14.28
I battiti di un cuore innamorato valgono più di mille e mille altri che non sanno cosa sia l'Amore Vero.
Quello che palpita nel cuore della notte, quello che rende un uomo e una donna fusi in un'unica entità, quello che fa essere uniti, sempre legati, costantemente insieme due cuori anche quando sono lontani.
Come Ordifren e la sua Maria.
Sono lontani, sì... ma solo per chi non conosce i loro cuori.
In realtà loro lontani non lo sono mai, non importa quali valichi, ostacoli, distanze possano separarli, loro sono insieme, sempre insieme.
Non esiste parola più completa per descriverli.
Per descrivere quei due cuori che si cercano nella notte dall'inizio del tempo, che ora si sono trovati e che non si separeranno mai.
Perchè non esiste un ostacolo al loro amore.
Loro sono un tutt'uno, così simili e diversi insieme, così unici nel loro amore che è più di quanto molte persone possano sopportare.
Perchè per un Amore così grande ci vuole un cuore che non ha pari.
Si dice che Ginevra dicesse che Lancillotto aveva un grande petto perchè nessuno aveva un cuore grande come il suo.
Ecco, non esiste altro cuore che possa contenere quell'amore così immenso.
Leggendo questi meravigliosi versi che porta in pegno alla notte il nostro innamorato, mi viene in mente però una cosa.
Tutto quello che vorrebbe rubare e posare sulla tela, tutto quello che supplica di poter avere e custodire gelosamente... beh, lo ha già.
Perchè di Maria ha l'Amore, il battito del cuore, quel corpo che le mostra piano mentre si spoglia davanti a lui, divenendo da donna musa, eroina e regina, così come ha il suo respiro, il suo sguardo sempre luminoso, il suo sorriso.
Ogni cosa di lei gli appartiene.
E ogni cosa lei gli ha affidato affinchè la portasse nel suo mondo, la rendesse immortale, giovane e bella per sempre, perchè le parole con lui la dipingerà saranno immortali pilastri di marmo incantato che niente e nessuno potrà mai scalfire, nemmeno il passare del tempo.
Perchè questa è la grande magia della Scrittura, essere imperitura e immutabile, più di un quadro, una statua, o un monumento, che devono temere il tempo e le calamità.
La scrittura no, quella è e resterà immutabile, immortale ed eterna.
Come l'Amore.
Esclusività, Assolutezza ed Eternità.
Tutti e tre gli attributi dell'Amore Maria donerà ad Ordifren ed Ordifren donerà a Maria.
Perchè non esiste Amore più grande, cuore più innamorato, sguardo più sublime di quello che sprigiona quando sono abbracciati a fissare la brughiera, o il mare, o anche solo un angolo della stanza.
Perchè non hanno bisogno del mondo, il loro mondo se lo portano sempre dietro, perchè è un mondo unico, che esiste solo per loro.
Ed è così immenso da poter contenere il loro amore.
Quel mondo di cui lui la rese regina.
Come quella promessa fatta all'alba di molti anni fa.
Una promessa accompagnata da un fiore.
Maria non sapeva di essere una principessa, perchè nessuno le aveva mai mostrato il suo regno, quel regno era custodito dal mondo di Ordifren.
E rendendola musa ed eroina glielo consegnò in pegno.
Non esiste donna più felice o più innamorata di lei.

Guisgard
06-05-2019, 17.12.07
Che meravigliose parole, lady Destresya...
Voi di certo conoscete il linguaggio segreto dell'Amore e ne seminate i fiori nelle notti silenziose come quella in cui Ordifren lasciò questo scritto a Maria...
Fatene tesoro di quel linguaggio ed esso vi condurrà alla felicità che solo Amore sa donare...

Altea
07-05-2019, 22.49.56
Chissà come potrebbe essere questa tela, quale scenario potrebbe avere, come Lui la descriverebbe...un sogno, un desiderio che improvvisamente prende forma da una tela e diventa realtà.
Ed è lì dove il sogno diventa ossessione d' Amore, quasi pazzia e chi è un innamorato come Lui se non un folle, un genio estroso che darà vita mille e mille volto a quel sogno sempre diverso ma che ha un volto e un nome solo..Maria, il volto dell' Amore.

Guisgard
07-05-2019, 23.01.34
Per conoscere il segreto di quella tela, lady Altea, come di ogni pagina di quella scrittura, bisogna abbandonare il mondo e le sue regola.
Non aver paura di nulla, cogliere quei fiori notturni che sbocciano nelle solitudini di stelle e Luna, dove il giudizio degli uomini non può arrivare...

Guisgard
22-05-2019, 03.11.25
Uaarania è forse lontana oltre gli oceani del Tempo, perduta in un'età proibita.
Molti l'hanno cercata, fino a perdere l'anima.
Ma per una donna anche l'anima può essere un pegno da offrire...

“Ho cercato quel luogo nelle lunghe notti di crepuscolari sogni e sospiri perduti...
Fra i sussurri raminghi di sguardi lontani,
di ricordi assopiti e promesse rubate...
Ho cavalcato lungo l'orizzonte di dipinti fantastici,
tra boschi dalle foglie narcotiche e dai frutti proibiti...
Ho vagato le mete ancestrali dell'adolescenza e l'acerba giovinezza...
Ho amato e tradito, rincorso e smarrito.
Ho vagato nel vento della notte, sotto le stelle di Orione dormiente e della bella Cassiopea civettuola...
Sono figlio della Luna e degli astri ribelli, di Venere sgualdrina e di Marte imbelle...
L'ho sognato quel luogo, con le guglie perlate, le torri svettanti ed i campanili dai rintocchi funerei...
L'ho visto fra alte mura di conche d'avorio, merlate di opali e di giada, tra i riflessi dell'ambra ed il biancore di prostitute compiacenti...
L'ho raggiunta Uaarania...
Libero e felice, dannato e perduto...
L'ho trovata e ne son diventato il re...
Ora torna a riprenderti, Maria.
Per farti regina dei miei peccati e musa scarlatta di orgie di ombre spettrali...
Ninfa e sirena di audaci costumi, libera l'anima pagana che arride agli stolti...
Sogna ed impazzisci con me, nelle bianche e preziose stanze dei palazzi norreni di Uaarania, musa dei miei vizi d'amore...”
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Destresya
22-05-2019, 11.22.56
Maria...

quel nome sussurrato nella notte più oscura dal nostro re delle tenebre.
Quel nome che è la porta per un mondo nuovo e diverso, un mondo in cui diventa regina, amante e sposa di quellle tenebre che avvolgono il cuore del suo amato.
Lei che lascia ogni cosa dietro di sè, per incamminarsi nella notte più oscura, lei che da vergine incantata diviene ia musa peccaminosa di un mondo di eccessi e voglie nascoste, di segrete perversioni e vizi sussurrati alla notte.
Libera da ogni cosa, perchè liberata da quell'amore che è immenso come la malvagità del suo amato.
Lei che le ha donato la sua anima, consacrandola sull'altare di un mondo diverso, fatto apposta per loro, dove le uniche regole sono quelle dettate dai battiti dei loro cuori, dei loro sospiri che si rincorrono nella notte, da quei giochi proibiti che solo loro possono fare, che scrivono e raccontano, che sussurrano e impazziscono, facendo perdere il controllo e il contatto col mondo.
Perchè l'unico mondo che conta è il loro, l'unica cosa che conta è il loro amore, insieme sono invincibili, re e regina di quel regno che è potente tanto è potente il loro amore.
Lei lo seguirà sempre, lei lascerà la sua casa ogni notte per raggiungerlo finchè non ci sarà più nulla a cui tornare, finchè solo il loro amore sarà tutta la nostra vita, giorno dopo giorno, senza doversi nascondere nel buio, senza doversi dividere, vivendo degli attimi infiniti che possono passare insieme.
Ma la verità è che loro lontani non lo sono mai, perchè i loro cuori battono all'unisono, e vivono l'una del battito dell'altro.
Mi piace immaginarli in quel regno incantato e oscuro, fatto solo dei loro desideri, dei loro eccessi, delle loro perversioni e del loro amore.
Non sono due amanti comuni, sono unici.

Come unico è il loro amore... oltre il tempo, lo spazio, la distanza, i confini degli uomini.

In quel fuoco eterno che li avvolgerà, saranno insieme.
Ed insieme è la parola più bella.



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Guisgard
22-05-2019, 17.34.34
Che meraviglioso ritratto di Maria ci avere sussurrato, lady Destresya.
Meraviglioso e veritiero...

Altea
22-05-2019, 17.45.25
Solo ora mi accorgo di questo vostro ennesimo meraviglioso scritto.
È come avere la sensazione di leggere le frasi di un uomo condannato all'esilio.. Un esilio d'amore. E Uaarania sembra l'unica Terra in grado di leviare i dolori per Maria, la quale ignara di tutto magari continua la sua vita piena di tormenti, sognando di essere portata via dal suo amante ed amato.
Complimenti Milord.

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Guisgard
22-05-2019, 23.37.20
E' così, lady Altea.
Uaarania è simile, per certi versi, a blasfeme Isole Felici, come quelle in cui Lancillotto giurò di condurre la sua Ginevra, o ad una sacrilega Grotta d'Amore, richiamando quella in cui Tristano ed Isotta trovarono rifugio dal mondo esterno.

Guisgard
24-06-2019, 01.47.05
Una vecchia poesia recitava che gli amanti hanno una cosa in comune con i marinai, ossia il seguire le stelle per ingannare il Tempo e coprire le distanze...

"Se la distanza fosse in versi
allora mirerei il cielo, dimora di spiriti.
Fra le stelle, vacillante nel suo Nadir,
sorge superbo Antares simile all'angelo
caduto e dannato, in scia d'astri e comete.
Oltre il Mezzogiorno boreale, dove solcano
festanti e luminose in scia di desideri smarriti le Pleiadi, astrolabi ottomani
mi guidano nella rotta perenne dei fiori tropicali, i cui pendagli di petali lasciano brina salmastra.
Oltre i mari e le costellazioni alla deriva del Tempo che fu già so giungerò a naufragar, come ogni amante folle e ramingo,
sulle Isole Felici, dove le regole ed il nudo non si incontrano mai, se non in un frammento di quelle albe d'Oceania.
Sarà il mio dono questo cielo salato di stelle, dove l'ombra del tuo Destino beato
sarà scrigno del più splendente miraggio, Maria."
https://www.laboratoriovalsusa.it/sites/default/files/2018-09/18-2%20Scatto%20notturno%20effettuato%20dalla%20vetta %20del%20monte%20Rocciamelone.%20Un%20mare%20di%20 nubi%20ricopre%20la%20Val%20Susa%2C%20solo%20la%20 Punta%20Lunella%20emerge...%20come%20un%20%EF%80%A 0piccolo%EF%80%A0%20scoglio%20nell%27oceano.%20In% 20alto%2C%20a%20sinistra%2C%20Giove.jpg

Destresya
24-06-2019, 13.59.28
Cosa può la distanza davanti alla forza dell'Amore?

Cosa può separare due cuori così uniti, due sentimenti così forti, due anime così intrecciate come quelle di Ordifren e della sua Maria?
Niente, nemmeno il tempo, nemmeno lo spazio, nemmeno tutte le avversità che la vita può aver riversato sul loro amore.
Perchè dalle avversià gli amori semplici possono venire travolti, spezzarsi, squagliarsi... ma l'Amore Vero, quello no, quello semmai ne viene rafforzato.
Qualunque siano le prove che la vita mette davanti ai due amanti, loro le supereranno, diventando ancora più uniti, ancora più forti, ancora più innamorati.
Perchè non c'è limite al potere dell'Amore.
Chi lo possiede si sente il più forte, il più potente di tutti... e lo è.
È quella forza che spinge Maria a colmare la distanza e a superare tutti gli ostacoli che la separano dal suo amore.
Perchè il suo Amore è così forte, da non fermarsi davanti a niente, da essere la forza prorompente che guida tutti i suoi gesti.
E non vi è cosa più bella che vivere della forza di quell'Amore così intenso e folle... credetemi, nessun uomo è amato più di Ordifren....

Guisgard
15-01-2021, 23.57.40
Giovinezza, alleata d'Amore e figlia dei crepuscoli erranti...

Anche quella sera, nel suo studio al chiarore delle candele, il vecchio professor Ordifren era chino sui suoi libri, ricercando risposte fra, gli scritti di Crizia e di Cratete, le gesta di Lisandro e di Alcibiade, i versi di Piandaro e quelli di Callimaco. Le membra erano stanche, i tratti tesi e le mani tremanti, eppure il suo intelletto pulsava, bramava ancora miriadi di conoscenze che vedevano nell’età avanzata il solo limite. Il limite fra i mortali e l’infinito. Più volte il suo servitore era giunto per servirgli la cena, ma l’anziano scienziato l’aveva mandato via bruscamente, intento a non interrompere i suoi studi nonostante l’ora tarda. Quando si fermò, ben oltre la Mezzanotte, fu per massaggiarsi le tempie e bere un sorso di tè, unica cosa che il servo zelante era riuscito a portargli.
“Non troverai ciò che cerchi nei tuoi libri, amico mio.” Disse una voce.
Ordifren scosse la testa e con una smorfia cercò di scacciare ciò che pensava fosse la sua coscienza, fatta di dubbi e paure.
“Sono scritti da uomini come te quei libri.” Ancora quella voce. “Non possono sapere più di te. Loro vedono il mondo ed il Cielo come puoi fissarli tu. Cosa potrebbero offrirti dunque che tu già non possiedi?”
“Più autoritario del cervello di uomo” pensò fra sé Ordifren, come in risposta a quelle parole “è l’autorità di cervelli di più uomini.”
“Oh, non citarmi altri autori, non far tue le parole di qualcun altro, amico mio.” La voce.
Ordifren alzò lo sguardo dalle pagine dei suoi libri e si guardò intorno, cercando di capire se fosse stato il suo servo a parlare. Ma non vide nessuno.
“Ma sono qui.” Divertita la voce. “Proprio qui.”
Di nuovo il vecchio scienziato si guardò intorno.
“Qui, non mi vedi?”
Allora Ordifren si alzò dalla sedia e cominciò a camminare nervoso nella stanza, ripetendo a memoria alcuni versi astronomici del poeta Arato da Soli.
“Insomma, mi vedi?” Insistendo quella voce. “Voltati, sono qui.”
Ordifren si girò di scatto, ritrovandosi davanti alla sua immagine riflessa sullo specchio.
“Quanto sei stolto.” Ridendo la sua stessa immagine allo specchio. “Non mi riconosci?”
“Chi sei?” Stupito e meravigliato Ordifren.
“Ma sono io, lo specchio!” Esclamò l’immagine riflessa.
“Ma tu parli!” Ordifren incredulo.
“Certo.” Annuì l’immagine. “Parlo e dico la verità!”
“Bugiardo, gli specchi non dicono mai la verità…”
“Dici? Eppure tu sei il dottor Ordifren, il più grande di tutti, no?”
“Cosa vuoi da me?” Fissando lo specchio il vecchio scienziato.
“Sei tu che hai chiamato me.”
“Come?”
“Facendoti domande.”
“Chi sei?” Chiese lo scienziato.
“Oh, potrei dirti che sono la coscienza, ma tu quella non l’hai mai davvero ascoltata.”
“Chi?” Nervosamente Ordifren.
“Allora magari direi che sono il diavolo!” Beffarda l’immagine. “Ma tu non credi nel demonio. E neppure negli angeli!” Sorridendo.
“Forse sono io ad essere impazzito…” scuotendo il capo Ordifren.
“No, i pazzi sono quelli che parlano da soli, magari riempiendosi e bevendo 2 bicchieri di vino contemporaneamente.” Sarcastica l’immagine.
“Chi sei allora?” Esasperato Ordifren.
“Tu in cosa credi? Nei tuoi numeri, vero? E nelle stelle, giusto? Beh, allora io vengo dalle stelle, amico mio.”
“Si, devo essere pazzo…” mormorò Ordifren.
“Non lo sei, credimi.” Divertita l’immagine. “Io sono nulla più che un tuo amico. Un amico giunto dalle stelle per aiutarti. Cosa cerchi? Cosa vuoi? Io posso darti tutto, poiché le tue pretese non sono certo irragionevoli.”
“Dici? Eppure io voglio il mondo intero.” Annuì Ordifren.
“Vedi? Nulla di più facile, amico mio.” Guardandolo la figura nello specchio. “Questo vostro piccolo e vecchio mondo non ha più segreti ormai per me.” Ridacchiando. “Guarda…” e l’immagine cambiò. Ora Ordifren non vedeva più riflessa la sua immagine di vecchio, ma se stesso tornato giovane. “Visto? Nulla di più semplice.” Ridendo forte l’immagine. “Ora sono te stesso giovane. E se lo sono io allora lo sei anche tu, amico mio.”
Ordifren allora corse davanti ad un altro specchio, più piccolo. Si specchiò e sconvolto vide se stesso giovane. Tornò allora di corsa al primo specchio, ma anche qui ora c’era riflesso se stesso, senza più quell’immagine animata che gli aveva parlato.
“Hai di nuovo la giovinezza, fanne buon uso e non sprecarla, amico mio.” La voce dell’immagine che sembrava provenire dall’aria intorno allo scienziato.
“Sono davvero io…” fra se e sé Ordifren “… io tornato giovane… che inganno è mai questo? Allucinazioni? Forse è il delirio per le troppe fatiche? O magari sono diventato davvero folle?”
Era tutto assurdo. Più Ordifren si guardava allo specchio e più non riusciva a credere a ciò che vedeva. Era ringiovanito almeno di 30 anni. Inconcepibile. Nessuna conoscenza umana poteva spiegare un simile accadimento. La fisica e la chimica, come la biologia e l’anatomia, tutte discipline che lo scienziato conosceva benissimo, negavano ciò che lui invece stava guardando. Persino la teologia e la filosofia non potevano dare risposta a questa incredibile situazione. Solo nella pazzia o in qualche forma di ossessione si potevano trovare spiegazioni a tutto ciò. Forse in un futuro remoto gli uomini avrebbero potuto escogitare rimedi per rinviare la vecchiaia, per prolungare la giovinezza e persino per vivere meglio e più a lungo, ma ci sarebbero riusciti con la medicina o forse con macchinari che oggi non erano concepibili. Ma trovarsi a parlare col proprio specchio e ritornare indietro di 30 anni non era immaginabile. Oltretutto non avrebbe potuto confidare a nessuno questo evento assurdo, altrimenti avrebbe suscitato di certo la superstizione della gente, che avrebbero immancabilmente gridato al miracolo, o magari favoleggiato di un patto stipulato col diavolo. No, la risposta per quella situazione irreale doveva trovarla da solo Ordifren. Facendo conto solo sul suo ingegno e sulle sue conoscenze. Dopotutto lui ben sapeva che l’ignoranza e la superstizione erano dettate solo dal fatto che vi erano scoperte ancora da fare da parte della scienza. Dunque anche per quell’evento apparentemente inspiegabile c’era di certo una risposta. Ma quale? Di cero Ordifren avrebbe preferito spacciarsi per matto e farsi chiudere in un manicomio, piuttosto che permettere la diffusione di credenze religiose intorno al suo caso. Dopo una notte insonne arrivò, all’albeggiare, alle 2 sole possibili, a suo parere, soluzioni per quell’arcano. Con ogni probabilità la figura che gli aveva parlato attraverso lo specchio non poteva che essere o un viaggiatore giunto da un futuro lontanissimo e ambasciatore di conoscenze incredibili per il tempo in cui viveva lo scienziato, oppure un visitatore arrivato da un altro mondo, di certo più avanzato e tecnologico del nostro. Si, per ridicole che potevano sembrare queste due fantasiose ipotesi erano le uniche che permettevano allo scienziato di escludere un Intervento Divino o un’azione diabolica da parte di un demone. Ma mentre ancora era in balia di questi pensieri sentì una voce. Qualcuno che cantava dalla strada sottostante. Aprì le tendine della sua finestra ed intravide una giovane donna, bionda e bellissima, che passeggiava canticchiando. L’aveva riconosciuta subito. Era Maria, la moglie di un maniscalco. In un attimo ogni altro pensiero si dissolse e subito Ordifren corse allo specchio, ammirandosi di nuovo giovane ed affascinante. Aveva ancora la sua giovinezza. Senza indugiare oltre lasciò la stanza, poi il suo palazzo e corse in strada, deciso a conquistare la bellissima Maria.
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Destresya
16-01-2021, 00.14.10
Riesce sempre a stupirmi come il nostro Ordifren vada a fare i voli pindarici più assurdi pur di non voler ammettere a nessun costo che vi possa essere qualcosa di soprannaturale nell'Universo.
Eppure sembra andare persino contro se stesso e contro le forze che sa smuovere!
Molto molto bello questo spaccato sulla vita del Cattivo per antonomasia, che ce lo mostra così umano, dato che dopotutto, pur volendo il mondo intero poi apprezza eccome il dono della giovinezza.
Sarà, ma l'ultima immagine di Maria fa sospirare... chissà che non torniate anche a mostrarci insieme i due amanti della notte, milord. :smile_wub:

Guisgard
25-01-2021, 23.59.38
Dove il giorno e la notte si sfiorano e si confondono, sorge una terra perduta, di pascoli maledetti e sterili fiumi. Li si erge un castello fra le cui murature vagano spiriti antichi che neanche più l'Amore può benedire...

Vaghi fluttui e sognanti screzi, barlumi cangianti
e odorose membra di ambrato candore soffuse
svettano sul crine di selvaggi mirti,
persi lontani nella tempestosa brughiera.
Il miglio in fiore, tra aceri e bacche, coglie
l’antico disegno sul vento nelle spirali campestri.
Pallida e muta Cassiopea rincorre l’Orsa,
nei tratti crepuscolari di ciò che resta del caduco giorno.
Stretto il sentiero si inerpica e risale tremulo, fra rovinosi splendori
di celtici canti ove muse e note corrono gaie.
E’ il giaciglio dei re, meta mendica di anime scarne,
ingiusto desio di spiriti bravi e galoppi di albeggianti minuetti.
Ora muta l’ultima campagna, si fa bosco e si fa mare,
di circoli e sonagli, anelli e promesse verso la chiesetta del borgo.
Lenta suona la campana, rintocco tardo di ore fuggiasche,
richiamo di pastori d’Arcadia, nel pelvico e fulvo tramonto di gesta.
Per te, mia Maria, l’idillio di cetra, ultimo eco di sospiri rimpianti e baci rubati.
Gioielli di vetro e colori sbiaditi, volto e maschera della giovinezza salata e fuggiasca.
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Destresya
26-01-2021, 01.42.23
Come mancavano i vostri versi a queste notti incantate.
Le parole hanno uno strano potere, sapete? Le parole possono trasportare in mondi sconfinati, che sembrano vivere negli occhi degli innamorati.
E queste parole di Ordifren per Maria sono così magiche, così emozionanti, da colmare le distanze più impensabili e riunire due cuori che si appartengono.
Perchè lei chiude gli occhi ed è già in quella campagna incantata, nella brughiera sognante, e in quel palazzo incantato, dai saloni velati di rosa antico e soffitti dipinti, che racchiudono storie mai scritte, e momenti ancora da vivere.
Tutto questo c'è nei suoi occhi mentre fissa il suo oscuro amato... incantata e felice.
E per un bacio rubato oltre il tempo e lo spazio attraverserebbe l'oscurità più nera.
Grazie, mio signore, per aver lasciato questi versi del nostro oscuro amante in questo luogo incantato.

Guisgard
19-02-2021, 04.36.44
I pegni d'Amore raccontano sempre una storia e celano sempre un segreto, ma solo gli spiriti della notte conoscono queste cose...

Si, come i fior di sambuca e di rosati cespi
lungo le vie e dai borghi che non conoscon polvere,
né passi di piede umano, tu, Maria, discendi.
Che hai tu sognato nel tuo acerbo petto e conosciuto
se il cuor tuo non arde?
Un curioso bagliore emana dai tuoi capelli dimessi
e il tuo viso è simile alla falce della Luna,
che passa bianca e ciondola sui poggi lontani
e tra i pruneti autunnali splende.
Così soffia il grecale serale,
asciutto verso i pendii delle ciliegie
e trillan gialle campanule di gigli perse nella vigilia crepuscolare.
Ma questa margherita nera
che stringi fa le dita fanciulle è il segno che ti annunzia e protegge.
L'ho rubata nei verzieri salmastri dei duchi sugli scuri Carpazi,
dove la Moldova cala e fluttua nei tramonti majari.
Un fiore dal tremulo stelo e dai petali disadorni,
ma stringendolo tu illesa calpestare potrai i cupi roveti su cui scorre e si adagia la Moldova dormiente.
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Destresya
20-02-2021, 04.08.39
Una margherita nera...
Che bellissima immagine ci lascia la notte incantata.
Un fiore oscuro, eppure bellissimo, fatto di tutte le sfumature che hanno senso soltanto per gli innamorati e sono celati invece al resto del mondo.
Ora, quando Maria guarderà quella margherita così speciale, cristallizzata e divenuta immortale dall'incantesimo delle parole, non potrà che tornare a questa poesia, e sarà ancora più speciale, più unica.
Come solo l'amore vero sa essere.
Anche i nostri oscuri amanti sanno regalarci attimi estremi di romanticismo.
E un fiore incantato che suggella un pegno lontano.

Guisgard
04-05-2021, 01.26.05
Un fiore, un ritratto, il fantasma di una donna...

Ho provato a finire il ritratto.
Ho scelto colori nuovi, diversi, alcuni segreti e misteriosi.
Ho cercato fiori sconosciuti o ignoti ai più, mischiandone i petali con le essenze del mo ultimo viaggio.
Ho inseguito colori nuovi, nei tramonti, nei vespri e nel crepuscolo.
Colori mai visti, mai usati e neanche immaginati.
Mi servivano per raffigurare i tuoi occhi e per tingere i tuoi capelli.
Ma solo se fosse stato perfetto quel ritratto si sarebbe animato.
Forse esiste quel fiore, sai?
Dai petali ignoti, indescrivibili.
Un fiore da lavare ed intingere, per poi rubargli i colori.
Colori unici, per il pegno d'Amore più bello.
Continuo ancora, notte dopo notte, a lavorare al ritratto.
Magari accadrà poi.
Se terminerà, poi, ti animerai su quella tela.
Ed allora non rincorrerò più il tuo fantasma, fra lenti giorni e notti infinite.
Ma stanotte ancora il mio lavoro è tanto ed ogni mio servo sa, a costo della vita, che mai dovrà parlare di quel fantasma.
Io solo lo aspetterò alla finestra.
E quando apparirà, lo chiamerò per nome.
Il tuo, Maria.
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Destresya
04-05-2021, 02.47.19
Ci sono davvero fiori speciali, fiori capaci di sbocciare nella notte e di far ispirare poeti e innamorati.
Fiori fatti di battiti di cuori, emozioni e respiri rubati.
Mani che si sfiorano e baci che si sospirano.
Non c'è niente di più potente di questi fiori.
E noi lo sappiamo bene.
Fiori di questo tipo smuovono i racconti più epici e le storie d'amore più belle.
Ma sbocciano solo nelle notti più belle.
Una volta qualcuno mi parlò dei fiori della notte, e li porto nel cuore come qualcosa di incredibilmente speciale.
Questo ritratto è meravigliosamente dolce e triste insieme.
Eppure non dovrebbe esserlo.
Perché io so che i due innamorati sono sempre vicini, sempre.
Anche attraverso quella tela, nei pensieri di lui e nei sospiri di lei, io so che non si allontanano mai l'uno dall'altra.
Sono sempre, costantemente uniti.
Perché sono indivisibili.
Molto di più, sono un tutt'uno.
Ed è per questo che sono così speciali, così unici.
Grazie mio signore, per questo splendido regalo, in questa notte così malinconica e silenziosa.

Guisgard
14-06-2023, 19.36.19
Il lato oscuro della Luna...

Non so perchè, ma nei romanzi, nelle poesie e nei film io preferivo sempre i cattivi ai buoni.
Forse perchè ai cattivi tutto è permesso, anche rubare la donna altrui.
I cattivi sono i figli della notte e hanno i favori della Luna perchè ne conoscono i misteri.
E quando hai con te la luce riflessa della Luna, cosa ti importa delle lontane stelle e del loro corso immutabile ed eterno?
La Luna agli uomini comuni mostra sempre lo stesso volto, ma ai cattivi, suoi eletti, permette di sognare il suo volto oscuro e nascosto.
Per questo i sogni dei cattivi sono sempre più grandi, come quello di conquistare il mondo intero.
E cosa c'è di più romantico che offrire come pegno il mondo intero alla donna amata e strappata al cuore di un altro?
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Guisgard
10-07-2023, 04.33.02
Molti affermano che Lord Lennox e Guisgard siano simili, persino uguali, come se fossero due volti della stessa maschera.
Si, forse entrambi hanno lo sguardo dello stesso colore, impugnano 2 spade eccezionali che non hanno conosciuto mai sconfitta e lottano con lo stesso ardore nelle guerre in cui credono.
Ma c'è qualcosa che li divide davvero e per sempre.
Non solo conquistare o salvare il mondo.
Lennox ha avuto e amato molte donne, alcune spregiudicate, altre cattive, altre ancora fragili e indifese.
A suo modo Lennox le ha amate tutte e forse loro lo amano ancora, nonostante tutto.
A ciascuna ha dato qualcosa e da tutte ha ricevuto il mondo intero.
Non le ha mai dimenticate, eppure in nessun caso le ha più cercate.
Guisgard invece ha amato e ama una sola donna.
Forse la ama da sempre, prima ancora che tutto cominciasse.
L'ha cercata nei giochi d'infanzia, in mille sguardi e infinite voci, rincorrendola nei sogni e celandola nei desideri.
Per lei riprenderà la ricerca interrotta, quella del magnifico Fiore Azzurro.
Ma era la donna di un altro, legata a un mondo diverso, che non ha potuto portare in quelle storie più belle, scritte ancora per lei, salpando con la Santa Rita e imbarcandosi sulla Santa Caterina.
Rubandola a quel mondo piccolo e infelice, portandola verso cieli nuovi, sotto stelle sconosciute a cui dare a ciascuna soltanto il suo nome.
Ripetere quel nome infinite volte, battezzando ogni stella e guadagnandosi i desideri che nascondono.
No, Lennox e Guisgard sono molto diversi e chi conosce entrambi lo sa.
Il primo vuol conquistare il mondo, il secondo salvarlo.
Ma cosa è più difficile?
Salvare il mondo intero o aver conquistato il tuo cuore per sempre?
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Destresya
10-07-2023, 08.51.22
o credo che, infondo, le due cose non siano poi cosi diverse.
Perché conquistare il cuore di quella donna significa diventare il suo mondo, il suo tutto.
Un mondo per cui non esiterebbe a lasciarsi indietro tutto, un mondo per cui è disposta a lottare, giorno dopo giorno, notte dopo notte.
Un mondo che forse esisteva da sempre, nelle notti di giochi e di sogni, nei momenti rubati, in quei battiti di cuore solo vostri.
E io sono convinta che sarà in una di quelle notti che sboccerà il Fiore Azzurro.
Una di quelle in cui i sogni si avverano e i desideri pendono forma, quelle notti fatte di passione e parole, quelle in cui le anime non devono più rincorrersi perché sono già vicine.
Sì, conquistare la donna di un altro può essere una sfida, specie se appartiene a un mondo lontano.
Ma l’Amore vero può tutto.
E per amore non si esista a lasciarsi un vecchio mondo alle spalle per donarsi interamente a quello che ci aspetta.
Quello in cui si può costruire un futuro, pezzettino per pezzettino, un futuro fatto di nuovi rituali e una nuova quotidianità.
Un futuro da vivere nel modo più bello di tutti: insieme.
E allora sì, che potrete andare a conquistare il mondo.
Con la donna che vi ama più di ogni cosa al vostro fianco.
Come da sempre accade nelle vostre storie più belle, dopotutto.

Altea
10-07-2023, 13.52.59
Stanotte ero persa in un lieve sonno, dopo l' afa che durante il giorno aveva invaso i miei pensieri.
Eppure mi svegliai udendo lo squittio di una Civetta e guardai fuori dal mio balcone, intravidi una sagoma a cavallo entrare a Camelot e la rividi uscire prima dell' Alba..un cenno con la mano di saluto e il cuore che pulsava forte..chissà se il Cavaliere ha udito i miei sospiri, ha intravisto il mio volto.
Ma udii il suo Canto e pensai al suo quesito.
Egli si soffermò sotto al mio balcone e sorridendo risposi "E' più difficile conquistare il cuore di una donna, ma Voi caro Guisgard lo sapete che tutti i vostri slanci avventurosi sono dettati da Messer Amore e grazie ad egli avete sconfitto molti nemici e intrapreso viaggi avventurosi ma.." rimasi con il fiato sospeso "Non avete mai potuto afferrare quel tanto sognato Fiore Azzurro e Voi sapete che senza di esso la famosa maledizione non verrà sconfitta".
Entrai nelle segrete stanze e scesi le scale della mia Torre e salii temeraria sul suo cavallo, mentre il mio pallido volto osservava a lungo i suoi bei tratti del viso.
"Ma voi siete ancora il Duca Taddei? Avete ancora il volto di Ginevra nel cuore? E come si chiamerà quel Fiore quando lo vedrete sbocciare? Io ho visto i vostri occhi in quella nave, si confondevano nell' azzurro limpido del mare e dei vostri sogni mentre i miei occhi verdi si confondevano in quelli vostri, mio caro Amico".
Presi la sua mano e la briglia "Quando conquisterete il cuore della vostra amata sono certa potrete conquistare il mondo intero...per ora...andiamo..portatemi a vedere l' Alba" poggiandomi sul suo petto socchiudendo gli occhi di breve felicità.

Guisgard
04-08-2023, 18.03.43
"Non v’inganni la maschera che ho sul viso,
cela lo sguardo azzurro e beffardo un sorriso.
Non temo nulla, ho scalato tutti i cieli,
conosco ogni uomo, sia saggi che crudeli!
Tante e troppe donne ho sempre avuto,
ma per vizio o capriccio tutto ho poi perduto.
Ho tanti nemici in ogni accadimento,
ma non solo uomini, anche mulini a vento!
Perchè son sia Cirano che Cristiano,
maestro d’amore come scrisse il Cappellano!
Cerco come Bassanio lo scrigno di Porzia,
bramo l’amore, non mi inganna l’amicizia.
Come Ulisse tra Circe, Calipso e le sirene,
ho vagato per isole e cuori senza catene.
Nei crepuscoli ho colto l’amamelide e la rosa,
per farne note a Euridice, di Orfeo la sposa.
Ma fra tutti sono di certo Lancillotto,
abile con la penna, spada e giavellotto.
Con l’aiuto di Mefistofele, Belzebù e Asmodeo,
non vi temo, la mia spada berrà sangue nel torneo.
E se il mio bel viso della maschera spoglio,
avrò lei, anche se ora è vostra, come e quando voglio!"
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Destresya
05-08-2023, 20.12.20
Ci sono maschere e maschere, capaci di celare o mostrare a chi sappia vedere.
Buoni e cattivi che si specchiano l’uno nell’altro e che non sono poi così diversi.
O forse è solo la maschera che portano.
Davvero bellissimo questo vostro scritto, milord.

Guisgard
22-08-2023, 03.16.17
“Oggi è l'ultimo giorno di scuola, domani partirò...”
“Oh... partirai? Così all'improvviso? Per dove?”
“Non lo so... andrò al porto all'albeggiare, c'è sempre una nave che salpa per chissà dove, senza fare troppe domande...”
“Cosa cercherai?”
“Qualcosa, non so ancora cosa...”
“Ma tu non credi in nulla! In niente e nessuno!”
“Eppure quel pomeriggio nel cortile, davanti alla statua della Santa Vergine, mi credesti, ricordi?”
“Mi parlasti di sogni, di giochi e di giovinezza...”
“Oggi la scuola finirà, domani sarai donna...”
“Lo so e dovrò sposarlo, l'ho promesso ai miei... dimmi che non mi dimenticherai!”
“Ti cercherò dietro mille sguardi e su infinite bocche... sarai l'eroina di ogni mio scritto...”
“Così finisce la giovinezza, vero? Con la scuola, insieme agli ultimi giochi?”
“Penso di si... la campanella suona, è finita l'ultima lezione. Comincia l'estate e nulla dura più per sempre...”
“Non ti piacerò più, non sarò più una ragazza, ma una donna... la donna di un altro...”
“Fin quando ti amerò tu non invecchierai mai... resterai come sei ora. Così ti immaginerò quando fisserò gli sconosciuti crepuscoli australi.”
“Non è vero...”
“Ti ho mai mentito?”
“No, mai... ma tu non credi in nulla e in nessuno...”
“Non credo nelle persone che scelgono l'amore... ma nell'amore che sceglie le persone!”
“Non tornerai più, la scuola è finita, arriverà l'estate e nelle sue soleggiate giornate nulla dura più per sempre...”
“Tornerò con l'inverno, se tu mi aspetterai...”
“Lo sai che lo farò... oh, la campanella, è l'ultima lezione, la scuola è finita... così finisce tutto, vero?”
“Torniamo dentro, suor Teresa ti starà cercando...”
“Se troverai quello che cerchi, verrai poi a cercarmi?”
“Si e ti porterò via anche se non vorrai.”
“Giuralo, anche se non credi in niente! Giuralo!”
“Lo giuro su di te...”
“Promettimi che nel tuo cuore, oltre al mondo intero che vuoi conquistare, ci sarà posto anche per me!”
“Il mio cuore conquisterà il mondo intero, ma solo il tuo cuore può conquistare il mio...”

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Altea
23-08-2023, 17.10.19
Che splendida storia ci avete regalato milord..partite allora alla Cerca del Prezioso Tesoro...non mangiate il Tempo poiché Ella vi aspetta, ma tornerete con successo poiché il Vostro Cuore appartiene già a Lei, e il Suo al Vostro.