Visualizza versione completa : La vergine di Sant'Agata di Ghotya
Guisgard
14-09-2018, 03.09.03
Elv andò ad aprire e trovò sulla soglia Arcibald.
“Gwen...” disse lui a sua moglie “... guarda chi c'è!” Portando dentro Arcibald, sapendo che la sua presenza avrebbe fatto bene alla vampira.
“Mia cara!” Esclamò Arcibald. “Come stai?” Abbracciandola. “Gran bel palazzo avete trovato!” Sorridendo.
Lady Gwen
14-09-2018, 16.40.03
Raggiunsi Elv quando mi chiamò e sorrisi.
"Arcibald!" esclamai e gli corsi incontro.
Ricambiai il suo abbraccio affettuoso e mi sentii davvero meglio con la sua vicinanza.
"Non sai quanto sono felice di vederti!" gli dissi, non stando nella pelle "Eh, non hai perso tempo a scovarci" ridendo.
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Guisgard
14-09-2018, 16.52.45
Il bel conte sorrise a Destresya e prese la sua mano.
Così i due uscirono in giardino.
Era una sera fresca, dal cielo velato e la falce lunare che celava la sua silente presenza brillando spettrale tra le sottili nuvole notturne.
“Sono qui apposta, madama...” disse il conte guardandola negli occhi e tenendole la mano “... è mio desiderio descrivervi ognuna di quelle pratiche, così fondamentali per la riuscita dell'intesa che renderà i nostri piani infallibili...” sotto la Luna i suoi occhi azzurri assumevano il colore di fiori ipnotici, di erbe narcotiche di quelle usate nei selvaggi reami orientali per rendere i sensi e gli istinti liberi da ogni inibizione a noi note “... nei miei viaggi ho potuto scoprire che in quelle esotiche lande non esistono donne... ma solo serve o dee... e come detto spesso si confondono entrambe... accade infatti troppo frequentemente, madama, che anche sovrane e principesse severissime, dispotiche, persino crudeli, che trascorrono le lunghe e calde giornate tropicali a vessare i propri servi, di notte si ritrovino invece alla totale mercé di quegli schiavi, almeno dei più temerari e dotati fra essi, che senza più la luce del Sole e le leggi morali a limitarli sono finalmente liberi di far valere i loro nerboruti falli, veri e propri prodigiosi doni avuti da una natura bonaria intenta a rendere loro giustizia... così nella penombra calda e sognante di appartamenti fiabeschi e principeschi donne di indubbie qualità morali e di nobiltà millenaria mutano se stesse, le loro virtù, il loro lignaggio e la loro dignità in rituali da offrire a lascivi e lussuriosi idoli dei sensi, al servizio della brutale virilità di quei servi che le dominano come si fa con le splendide cavalle selvagge di Persia o delle Indie...” fissandola negli occhi “... eh, che meravigliosa ed eccitante esperienza osservare queste dee, queste regine di regni favolosi divenire, all'imbrunire, succubi sgualdrine di quegli idoli fallici che i loro servi adoperano con tanta mascolina risolutezza... ed il solo modo per placare quelle potenze membriche è succhiare, prosciugare loro fino all'ultima goccia di mascolino nettare che li anima...” sfiorandole la mano con un lieve bacio, mentre una lieve brezza profumata di tiglio ed oleandri ingentiliva l'aria di quell'inebriante sera “... nulla io vedo che non appaia perfetto...” mormorò “... come recitò Marte nel vedere sorgere la sua Afrodite...” con i suoi occhi azzurri in quelli di lei.
Guisgard
14-09-2018, 16.58.09
“In verità” disse Arcibald a Gwen “è stato Missan ad indicarmi l'indirizzo esatto.” guardandosi intorno. “Non c'è che dire... davvero un bel posto...”
“Si, piace molto anche a noi.” Annuendo Elv.
“Beh, sicuramente avete affittato un bel pezzo di storia di Sant'Agata di Ghotya... “ Arcibald “... non c'è che dire... sebbene storia a tinte fosche...”
“Che vuoi dire?” Fissandolo Elv.
“Beh, diciamo che nel corso dei secoli in questo bel palazzo sono successe molte cose...” mormorò Arcibald “... e non tutte diciamo... chiare... anzi, tutt'altro...”
“Beh, dimentichi che siamo vampiri...” ridendo Elv “... viviamo di cose che per i mortali sono ritenute oscure...” facendo l'occhiolino a Gwen.
“Ma io non mi riferisco ai mortali, amico mio.” Con una smorfia Arcibald.
Altea
14-09-2018, 17.00.20
Che notte strana, le stelle si erano spente nel cielo rendendo tutto muto, una strana sensazione mi pervase, era come se il mondo fosse ovattato.
Ma le campane iniziarono a suonare e mi bloccai.. Era un rintocco potente e tetro, di solitudine. No.. era solo suggestione, forse il parroco era ammattito. Andai più avanti e la mia borsa di velluto cadde a terra a quella visione sul crostone. Era un fantasma di una donna.. No non poteva essere.. "Chi siete?" dissi alla donna.
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Lady Gwen
14-09-2018, 17.05.04
Ah, ecco chi era stato.
Beh, un altro punto a favore di Missan.
"Sì, è un posto incantevole, davvero!" annuendo soddisfatta.
"È stato Missan a trovarlo, il merito è suo."
Quello che disse dopo, mi incuriosì.
Ridacchiai all'occhiolino di Elv, e in effetti aveva decisamente ragione.
Cosa poteva esserci roggio di noi, al mondo?
Proprio nulla.
Però poi continuò
Storie a tinte fosche... Immortali...
Ah.
Ora le cose cambiavano aspetto.
"Suvvia, non tenerci sulle spine! Siediti con noi e raccontaci tutto!" dissi, conducendolo nel salotto.
Riempii tre calici e presi posto insieme ai due, facendo un brindisi.
"Dunque, cos'è questa storia?" poi, sempre più curiosa.
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Guisgard
14-09-2018, 17.09.34
La donna camminava lungo il crostone avvolto dal silenzio notturno, rotto solo dal rintocco lento della campana.
Era bionda, dagli occhi azzurri e limpidi, la pelle di un rosato perlaceo, le forme sode ed indossava un abito lungo.
Camminava verso Altea ed all'inizio non rispose nulla.
La guardava con un'espressione indefinita.
“Una donna come voi.” Disse accennando un sorriso. “E come voi vengo ora dalla chiesa di San Menna. Il sacerdote è stato gentile ad attendere che uscissi prima di chiudere.”
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Guisgard
14-09-2018, 17.21.57
“Salute.” Disse Arcibald brindando con Gwen ed Elv. “Alla vostra nuova dimora qui in città.” Per poi bere. “Ottimo davvero...” posando il calice sul tavolo “... dunque... questo vostro palazzo fu edificato nel XIV secolo... da un tale Oxien... un sedicente alchimista, filosofo, architetto e persino filantropo a suo dire... per la gente del tempo il progetto fu definito addirittura geniale... Oxien aveva voluto costruirlo qui per debellare le credenze dei suoi simili riguardo la stregoneria... e quale posto migliore di questo, visto che da sempre qui è terra di streghe e fattucchiere?” Sorridendo. “In breve Oxien si circondò di studiosi per pubblicare libelli contro non solo le streghe, ma anche licantrompi, fantasmi ed ovviamente vampiri... per un certo periodo ebbe anche un discreto successo, al punto che quando le sue finanze si esaurirono riuscì a vendere questo palazzo ad alcuni dotti intellettuali provenienti da Uaarania... nel corso dei secoli qui dentro furono ucciso alcuni personaggi... Issac Thorne, mago ed indovino... Camilla Kaft, chiaroveggente... il piccolo Umit Law, un bambino di 10 anni che affermava di aver visto le fate... tutto poi si concluse quando dopo varie peripezie questo palazzo fu messo all'asta ed acquistato da messer Blasius.”
“Ti sei informato bene noto...” ironico Elv, per poi guardare Gwen.
Lady Gwen
14-09-2018, 17.29.52
Rimasi davvero stupita dalla storia che raccontò.
Soprattutto per tutte quelle persone che furono uccise qui dentro e che vantavano esperienze dirette con l'occulto.
Ciò non mi tranquillizzava.
Blasius non sembrava avvezzo a certe credenze o pratiche, ma ero comunque un po' inquieta.
Guardai Elv.
"Beh, pare che Missan abbia fatto centro con questo posto..." notai "Potrebbe averlo fatto intenzionalmente?" chiesi ad Elv.
Perché in effetti ora il dubbio mi sorgeva.
Noi due, vampiri, eravamo nascosti qui, dimora di studi contro l'occulto e di vittime giustiziate proprio per la loro vicinanza a queste pratiche, per giunta inseguiti da un Inquisitore che voleva sterminarci.
La situazione mi faceva pensare parecchio, ma forse erano tutte paranoie.
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Guisgard
14-09-2018, 17.36.39
“Dai, ti prego...” disse scettico Elv a Gwen “... Missan è al nostro servizio da due anni e se avesse voluto farci del male avrebbe atteso tanto?”
“Il vecchio Missan?” Arcibald. “No, sono paranoie, Gwen.”
“I chierici ed i fanatici sono nostri nemici...” fece Elv “... non certo gli uomini di scienza. Loro hanno di meglio a cui pensare, che dare la caccia alle streghe.” Annuì.
Lady Gwen
14-09-2018, 17.42.21
Infatti, anche loro due dissero che erano solo paranoie.
Forse era vero.
"Comunque sia, siamo davvero in pericolo. Questo nuovo Inquisitore che è stato inviato non è da sottovalutare. Ci siamo dovuti allontanare apposta proprio per avere una possibilità di salvarci, o comunque per riuscire a prendere tempo..." sospirai scuotendo la testa e prendendo la mano di Elv.
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Guisgard
14-09-2018, 17.44.11
“No, le cose non stanno affatto così...” disse Arcibald a Gwen “... l'Abate Tommaso concentrerà le sue indagini nei boschi, attorno alla città... fino a quando resterete qui sarete allora al sicuro.”
Destresya
14-09-2018, 17.46.59
Il tocco della sua mano nella mia, così salda e sicura.
Un brivido lungo mi scosse tutta a quel contatto, mi sembrava come se non avessi atteso altro da sempre.
Come se quella mano non avesse altro scopo che cercare e trovare la mia, stringerla e guidarmi in quel mondo che sembrava non aspettare che noi.
Uscimmo in giardino, non avevo avuto ancora occasione di visitarlo, e non mi era mai sembrato tanto bello come in quella passeggiata in compagnia del conte di Fessen, c'era uno stagno con dei pesci rossi e tutto attorno dei vialetti alberati, adornati da aiuole di fiori colorati, esotici dall'aria mistica e brillante.
Tenevo la mano nella sua, fantasticando che quella mano facesse ben altro che non stringere la mia, ma che mi strappasse gemiti incontrollati mentre i suoi occhi bramosi e azzurri si godevano la vista del mio volto stravolto dalla passione sconfinata, dall'estasi più totale.
Persa in quei pensieri peccaminosi, lo osservavo, e restavo rapita dalle sue parole.
Le sue parole... non avevo mai sentito parlare qualcuno così.
Le sue parole erano come filtri d'amore, come incantesimi recitati alla luna, colme di una magia insita che travalicava tempo e spazio per rendere quel momento qualcosa di unico, e capaci di arrivare al cuore più oscuro per renderlo purpureo di passione e desiderio.
Più lo ascoltavo e più il mio corpo si faceva ardente, la mia mente si eccitava, stimolata com'era da quelle immagini proibite, dissacranti eppure invitanti, quelle torbide pratiche raccontate con così tanta poesia avevano il potere di farmi andare letteralmente fuori di testa.
Ero come rapita, rapita da quell'uomo capace di raggiungere la parte più nascosta del mio essere, accarezzarla, eccitarla tanto da farmi perdere ogni controllo.
Poi il suo tocco sulla mia mano, le sue labbra che sfioravano la mia pelle resa incandescente dalle immagini che mi descriveva.
E io immaginavo noi in ognuna di esse, mi vedevo dea e schiava, persa in un turbine di lussuria senza pari, di libidine oltremisura, di desiderio senza freni.
Tutto il mio corpo fremeva, il mio sesso urlava, fradicio e voglioso perchè ponessi fine a quell'attesa. La mia mente era ancor più eccitata, poichè è quello l'organo da eccitare maggiormente in una donna, almeno in una donna come me. E nessuno mai aveva reso la mia mente tanto vogliosa, umida, torbida.
Mi avvicinai a lui di un passo, guardandolo negli occhi.
Il battito del cuore riempiva ogni cosa attorno a noi, l'eccitazione ogni cosa dentro di noi.
"Ebbene mostratemele..." fissandolo negli occhi, con la voce rotta dalla passione, lo sguardo lascivo e voglioso, affascinato, estasiato e rapito.
"Mostratemi ognuna di quelle pratiche, rendetemi dea e rendetemi schiava, se ci riuscite e io prosciugherò ogni goccia del vostro nettare mascolino tanto da nutrirmene.." parlavo con tono caldo, sensuale, eccitato.
La mia bocca era vicinissima alla sua, il suo corpo al mio, potevo sentire il suo respiro sul mio viso, i miei occhi e i suoi stavano per fondersi.
Come le nostre anime, i nostri cuori, le nostre anime.
Lady Gwen
14-09-2018, 17.49.16
"Sarà che mi sento terribilmente inadeguata e fuori posto qui, e ciò mi porta ad essere sempre attenta, sempre furtiva, a stare sulle difensive. Non mi fa essere tranquilla e disinvolta, come se fossi sempre braccata" rivelai, ed era tutto vero.
Era una sensazione che non mi abbandonava.
Mi piaceva stare nel bosco perché mi piaceva poter essere me stessa, sempre, completamente, ma ora non potevo esserlo e ciò mi creava disagio.
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Guisgard
14-09-2018, 18.18.42
“Si, ti capisco, Gwen...” disse Arcibald “... ma l'Abate Tommaso non resterà in questi boschi a lungo... tornerete presto alla vostra vita libera.” Annuì. “Anche se ammetto vivere in questo palazzo non è il massimo.”
“Non mettertici anche tu, Arcibald...” Elv “... a me questo posto piace e molto. Chi siano stati i suoi proprietari secoli fa oggi non conta più nulla.”
Lady Gwen
14-09-2018, 18.31.02
"Lo spero" annuii.
Ridacchiai silenziosamente.
"Elv è uomo di mare, ha un ottimo spirito di adattamento ovunque vada, sono io quella abitudinaria" divertita, mentre lasciavo a lui un bacio sulla guancia, stringendomi al suo petto.
Comunque, di sicuro non dovevamo farci influenzare da tutto quello che si diceva su questo posto, o saremmo impazziti.
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Guisgard
14-09-2018, 19.27.03
Quella parole della bellissima Destresya, bionda, sensuale e peccaminosa, avvolta in quella leggera ed indecente vestaglia che si muoveva appena alla fresca brezza serale, accesero un lampo e lasciarono un brivido nell'azzurro indefinito degli occhi del conte.
Simili parole, dette con quel tono ed accompagnato dallo sguardo che in quel momento avvampava il volto di quella Messalina bionda avrebbero squarciato le difese di qualunque uomo, acceso ogni goccia del suo sangue e teso al massimo ogni centimetro del suo corpo.
Un ragazzino inesperto addirittura avrebbe ceduto in quello stesso istante, perdendo ogni controllo e dignità ai piedi di una simile Cleopatra.
Ma Fessen era un uomo troppo esperto, raffinato e virile per mostrarsi debole o in netta inferiorità al cospetto di una tale dominatrice.
Benchè a quelle parole il mare della sua mascolinità aveva già issato i pennoni e l'albero maestro era già gonfio con le vele al vento, seppe, da audace ed astuto filibustiere degli oceani vissuti nei suoi viaggi, tenere fermo il timone, salde le cime e ben chiusi i boccaporti per bloccare ogni fuoriuscita d'acqua salmastra nella stiva.
Da capitano risoluto seppe affrontare i venti impetuosi che ululavano di desiderio sessuale e resistere alle alte onde schiumose che volevano travolgere il suo pesante bastimento.
Egli era un Ulisse troppo esperto per temere di perdersi nel lascivo canto delle sirene o per preoccuparsi di restare insabbiato nella profonda e bagnata tana di Circe.
Ambiva alle capricciose grazie di Calipso ed alla volontà proibita di Nausicaa.
Sorrise appena, senza lasciare mai gli occhi di Destresya.
“Per un compenso come voi, madama, mi offrite” disse guardandola tutta, in un lungo e lento sguardo simile a quello che si rivolge alla più nobile e sgualdrina della principesse “potrei mai negarvi tali pratiche? Dopotutto siete la padrona qui ed ogni vostro capriccio, bisogno e desiderio deve essere soddisfatto... dico bene?” Con un cortese inchino. “Ebbene, mia nobile madama... vorrà dire che vi rivelerò di un audace gioco molto amato dalla moglie dell'Arconte di Lesbo, nel mar Egeo... si narra comparisse in un libro di arcaici incantesimi adoperati dalla maga Armida... la pratica, alquanto bizzarra, come tutte quelle in cui la moralità e l'onore obbediscono al piacere più profano e promiscuo, permette, pare, di mutare una donna nobilissima e potete, come lo siete di certo voi, in una cavalla... ed io stesso, ammetto, che da tempo desideravo comprarne una, indeciso come sono tra una vigorosa e ribelle basca, oppure una chiara e scalpitante persiana... dite potremo trovare una degna donna pronta a sottoporsi a tale pratica?”
Ad un tratto tra i cespugli si vide Lila, cmpletamente nuda che con aria fintamente ingenua mangiava un grappolo d'uva matura.
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Guisgard
14-09-2018, 19.29.01
Restarono ancora un po' insieme, poi verso Mezzanotte Arcibald salutò ed andò via, con la promessa di ritornare presto.
“Che simpatico il vecchio Arcibald...” disse sarcastico Elv a Gwen appena rimasti soli “... porta simpatia ovunque va...”
Lady Gwen
14-09-2018, 19.32.46
Rimanemmo ancora a chiacchierare, poi Arcibald andò via, promettendo però di tornare.
"Dai, non dire così..." risposi, mentre mettevo via i calici e la bottiglia, prima che qualcuno potesse vederli entrando.
Ci mancava solo di essere scoperti per una banale dimenticanza e per noi sarebbe stata la fine.
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Guisgard
14-09-2018, 23.38.55
“Beh, è così...” disse Elv a Gwen “... i discorsi del vecchio Arcibald sono solo serviti a metterti in ansia... che senso ha dire quelle cose? Tirare in ballo i fondatori di questo palazzo che oggi neanche esistono più? Bah...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
Lady Gwen
14-09-2018, 23.43.57
Sospirai appena.
"Lo so tesoro, hai ragione, ma alla fine è giusto sapere la storia di questo posto... Anche solo per informazione..." Sorridendogli.
Poi bussarono alla porta e andai ad aprire per vedere chi fosse.
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Guisgard
14-09-2018, 23.47.57
Gwen aprì e trovò sulla soglia Blasius con alcuni uomini vestiti di nero e dall'aspetto austero.
“Perdonate per l'ora...” disse il padrone di casa “... ma loro sono uomini della polizia e stanno indagando riguardo la morte della povera Tia... stanno facendo domande a tutti, naturalmente è una normale procedura. Possiamo entrare un momento?”
Lady Gwen
14-09-2018, 23.53.47
Vidi Blasius con degli uomini dall'aria austera e professionale.
"Oh, certo, entrate" dissi, facendogli cenno verso il salotto dei nostri appartamenti.
Potevo essere solo contenta se riuscivamo davvero a fare luce sulla morte della ragazza.
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Guisgard
14-09-2018, 23.58.25
Blasius e quei poliziotti entrarono nell'appartamento.
Si guardavano intorno e gettarono lunghe occhiate su Gwen e su Elv.
Occhiate che apparivano oltremodo inquisitorie.
“Dunque...” disse uno dei gendarmi “... cosa potete dirci della ragazza morta? La conoscevate? Avevate un qualche rapporto con lei? Vi aveva confidato qualcosa? Non so... un malessere, paura o preoccupazioni varie?”
L'altro militare invece cominciò a girare nella stanza come se cercasse qualche indizio.
Elv lo fissava nervoso.
Se solo una goccia di sangue fosse scivolata dai calici con cui avevano bevuto poco prima con Arcibald, finendo per macchiare una poltrona o il tappeto a terra, di certo avrebbero avuto dei guai.
Lady Gwen
15-09-2018, 00.03.20
Entrarono e ci lanciarono occhiate Inquisitorie che non mi piacquero.
Ma dovevo rimanere tranquilla.
Elv era agitato, allora mi avvicinai a lui, poggiandogli una mano sulla spalla.
"La conoscevo solo io. L'ho conosciuta stasera, in vero, abbiamo parlato qualche minuto fuori dal palazzo di futili argomenti. Mi disse che era la cameriera dei signori Stainov, i signori per bene nostri coinquilini e andò subito via poiché i signori aspettavano lei per la cena. Ma in alcun modo dava ad intendere quanto sarebbe accaduto successivamente."
Risposi tranquillamente, dopotutto non avevamo nulla da nascondere e attesi.
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Guisgard
15-09-2018, 00.09.02
“Si, i signori hanno preso oggi possesso dell'appartamento.” Disse Blasius ai poliziotti, parlando di Gwen e di Elv.
“Capisco...” il poliziotto “... e ditemi...” alla vampira “... non ha detto nulla riguardo al suo vivere con i signori Stainov? Si trovava bene con loro? Non vi era alcun genere di problema?”
Lady Gwen
15-09-2018, 00.13.56
Annuii per confermare le parole di Blasius
"No, anzi, diceva che erano molto gentili con lei. Le avevano addirittura regalato un ciondolo a cui era molto affezionata. Ma non lo aveva più quando abbiamo visto il corpo della povera ragazza..." risposi, rivelando quel dettaglio.
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Guisgard
15-09-2018, 00.16.30
“Bene, per ora credo possa bastare.” disse annuendo il poliziotto a Gwen. “Grazie e perdonate il disturbo.” avviandosi con Blasius verso la porta.
L'altro poliziotto però era ancora a controllare la sala e ad un tratto notò qualcosa sul tappeto.
“Un momento...” chinandosi per vedere meglio.
Lady Gwen
15-09-2018, 00.19.11
"Di nulla, è un piacere aiutare" sorridendo, mentre non vedevo l'ora che andassero via.
Ma uno si fermò.
Quasi mi si gelò il sangue nelle vene... Se avesse potuto farlo.
Tappeto?
Cosa c'era sul tappeto?
Mi avvicinai a lui.
"Dite. C'è qualche problema?" con tono tranquillo e incuriosito, mascherando il timore.
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Guisgard
15-09-2018, 00.25.22
Elv si incupì e strinse i pugni, quasi fosse pronto ad ogni evenienza.
Gwen invece si avvicinò al poliziotto chinato sul tappeto.
“Questo...” disse quello raccogliendo qualcosa da terra “... cosa sarebbe?” Avvicinandolo al naso, per poi allontanarlo subito. “”Accidenti, è una puzza insopportabile!”
Era un ciondolo.
Lo stesso che Tia aveva al collo e che non era stato ritrovato.
“E' lo strano monile che la ragazza aveva sempre al collo...” fece Blasius.
“Interessante...” il poliziotto “... e com'è finito in casa vostra?” Rivolto a Gwen con aria a dir poco inquisitoria.
Altea
15-09-2018, 00.28.49
Sospirai, la donna sorrideva tranquilla e forse la mia era stata suggestione, era una donna piena di fascino e sicurezza "Ah, si...sono arrivata da poco, anzi tornata da poco a Sant' Agata di Gothya. Ecco perché il parrocco suona le campane di notte, ma smentisce tutto..potrei sapere il vostro nome? Siete nuova di queste parti?" con un leggero inchino.
Lady Gwen
15-09-2018, 00.30.26
Mi bloccai terrorizzata.
Com'era finito qui?
Come?!
"Non saprei, signore. Noi eravamo qui quando la ragazza è morta" dissi, con tono sicuro.
Non volevo usare la magia, ma sarei stata costretta, se le cose fossero peggiorate.
Di sicuro, restava da capire come accidenti quel ciondolo fosse finito nella nostra camera.
Qualcuno doveva averlo messo quando eravamo usciti a vedere il corpo di Tia, non c'era altra spiegazione.
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Guisgard
15-09-2018, 00.31.44
“No...” disse lei con un leggero sorriso ad Altea “... vivo qui da sempre, sin dalla mia infanzia.” Stringendosi lo scialle attorno alle spalle poiché l'aria della sera era diventata più fresca. “Mi chiamo Layla. Voi?”
Guisgard
15-09-2018, 00.35.09
“Non è come pensate...” disse Elv.
“E cosa invece dovremmo pensare, signore?” Il poliziotto.
“Quel dannato ciondolo io non l'ho mai visto e di certo non è stata mia moglie a portarlo qui!” Indicando Gwen.
“E chi allora?” L'altro poliziotto con tono opprimente. “Dateci una spiegazione plausibile.”
“Come diavolo posso saperlo?” Seccato Elv.
In quel momento arrivò Missan, visto la porta era aperta.
“Problemi?” Chiese.
“Si, parecchi.” Rispose uno dei due poliziotti.
Lady Gwen
15-09-2018, 00.40.36
Il tono dei poliziotti era volutamente incalzante, ma io rimanevo tranquilla e glaciale.
Ancora, non avevamo nulla da nascondere.
Poi arrivò Missan.
"I signori insinuano che abbiamo a che fare con la morte della cameriera" dissi a Missan.
"Credetemi, signori. Non abbiamo idea di come sia finito qui. Dopotutto, ho parlato con la ragazza per una manciata di minuti. Non vedo perché dovremmo entrarci nella morte di una volgare sguattera" con tono indifferente, di superiorità.
"Perché è questo che state dicendo. No?" puntando i miei occhi verdi in quelli di uno dei due e usando un tono mellifluo ma glaciale al contempo.
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Altea
15-09-2018, 00.44.51
A quelle parole mi si congelò il sangue, fosse una mitomane? Non era possibile...usava il nome della moglie del barone, effettivamente assomigliava alla donna del ritratto ma mi feci più avanti e la osservai "Io ho mio nonno che abita qui e posso dire di aver trascorso molti anni qui, mi chiamo Altea..Altea de Bastian. Come mai camminate di notte sola qui nel crostone?"
Guisgard
15-09-2018, 00.49.40
“Noi ragioniamo sugli indizi, signora.” Disse il poliziotto a Gwen.
“Ci deve essere una spiegazione plausibile.” Intervenne Missan.
“Già e fino a quando non la troveremo, ammesso esista, i signori dovranno ritenersi sospettati.” Sentenziò il gendarme.
“Forse una spiegazione ovvia la conoscono i signori del piano di sopra, visto la ragazza lavorava presso di loro.” Propose Missan.
“Si, potrebbe essere.” Annuì Blasius.
Guisgard
15-09-2018, 00.49.48
“Amo passeggiare in certe sere come questa...” disse lei ad Altea “... dal crostone si può ammirare la bellezza notturna della città e perdersi ad immaginare mondi lontani specchiandosi nel fiume sottostante.” Con un vago sorriso.
Altea
15-09-2018, 00.54.05
Mi sedetti sul tronco di un albero e notai quel sorriso ambiguo "E voi, dove sognate di andare? Oh si, pure io sono fuggita da un mondo a me ostile e certo non so dove sia ancora il mio posto" guardandola negli azzurri occhi.
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Lady Gwen
15-09-2018, 00.54.21
Indizi.
Ma quali indizi?
Era un maledetto ciondolo, non un indizio!
Già, c'era una spiegazione e l'avremmo trovata, questo era poco ma sicuro.
"Ci troverete sempre qui, caro signore, non andiamo proprio da nessuna parte" mormorai, con un tono ed un vago sorriso entrambi di sfottò, ma senza smettere di puntarlo con lo sguardo mentre mi accomodato morbidamente sul divano.
Non avevo certo paura di due mortali.
Erano loro a rischiare, non noi.
"Oh, esatto. La giovane era la loro sguattera, di certo sapranno dirvi molto di più" convenni.
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Guisgard
15-09-2018, 01.06.11
“In nessun luogo.” Disse lei ad Altea. “Sono felice qui. Non potrei andare in nessun altro luogo.” Fissandola.
Poi ad un tratto si udì il lento rintocco della campana che nonostante l'ora tarda suonava ancora.
“Ora devo andare, è ora.” Layla.
Guisgard
15-09-2018, 01.06.19
I due poliziotti annuirono a Gwen ed uscirono seguendo Blasius, diretti al piano di sopra.
“Roba da matti...” disse Elv appena andarono via.
“L'avete uccisa voi, signori?” Chiese Missan senza tradire emozioni. “L'avete aggredita e morsa?”
Lady Gwen
15-09-2018, 01.10.15
Lì seguii con lo sguardo mentre uscirono, poi mi abbandonai ad un sospiro sconvolto.
Poi guardai Missan.
"Sei impazzito? Ovviamente no!" esclamai, furente.
Cercai di calmarmi, non volevo di certo attirare l'attenzione dei due, di nuovo.
"Qualcuno deve aver deciso di incastrarci. Ma chi? Siamo appena arrivati, nessuno qui ci conosce" dissi, pensando a voce alta.
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Guisgard
15-09-2018, 01.16.17
“Non ne vedo il motivo.” Disse Missan a Gwen. “Tuttavia credo sia opportuno tenersi pronti ad andare via da qui.”
“Cosa?” Elv. “Perchè mai?”
“Perchè difficilmente riusciremo a spiegare il perchè quel ciondolo sia stato trovato qui.” Rispose Missan. “E di certo non basterà uccidere quei poliziotti. Si scatenerebbe un polverone che finirebbe comunque per arrivare a noi.”
“Stramaledizione!” Nervoso Elv.
Altea
15-09-2018, 01.18.04
La ascoltavo affascinata, era davvero una donna strana, misteriosa ed esuberante e mi alzai "Ora? Ora per cosa? Perché andate?" ad un tratto realizzai era arrivata col rintocco della campana e se ne andava quando la campana della chiesa di San Menna suonava nuovamente.
Lady Gwen
15-09-2018, 01.19.26
"Maledizione..." sibilai fra i denti.
Era incredibile.
Fuggivamo da un posto e dovevamo subito fuggire di nuovo.
Roba da non credere.
"Anche scappare sarebbe rischioso, proprio ora che siamo sospettati. Piuttosto, dobbiamo fare calmare le acque e pensare ad una soluzione. Tu, intanto, fai un giro e cerca di capire se qualcuno può avercela con noi o può avere a che fare con la morte di Tia. Cerca, insomma, qualcosa che possa esserci utile" a Missan "Almeno cerchiamo di capire chi ci abbaiare da subito presso così in simpatia..." sarcasticamente.
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Guisgard
15-09-2018, 01.20.00
“Perchè mi aspettano al castello e non posso fare tardi.” Disse lei ad Altea, stringendosi nello scialle. “Devo andare.” Mentre il rintocco lento della campana echeggiava lungo il crostone.
Altea
15-09-2018, 01.24.44
Trasalii..."Pure io devo andare al castello, allora ci troveremo laggiù" sorridendole, ma trovavo tutto assurdo.
Destresya
15-09-2018, 01.27.07
Era così bello, così incredibilmente sensuale e peccaminoso il suo sguardo, il suo portamento, la sua presenza, il suo aspetto.
I suoi occhi ardenti promettevano grida di piacere infinito, momenti di estasi senza fine, mani calde e ardenti che facevano perdere ogni controllo.
La sua bocca ispirava pensieri lussuriosi, faceva immaginare una lingua che ti cercava, che ti trovava, ti scopriva, ti faceva sussultare, gemere, gridare senza fine e perdere ogni controllo, ogni dignità, ogni remora.
Sentivo il battito del mio cuore accelerare, le mie mani fremere, tutto il mio corpo sussultare, impazzire, bramare il contatto, il compimento di quel desiderio che mi invadeva da ogni parte, mente, cuore, anima e corpo.
Non avevo mai provato qualcosa di simile, eppure ero stata spesso preda della passione più sfrenata, più folle.
Ma lui era diverso da qualunque uomo avessi mai incontrato, i suoi occhi azzurri e intensi sapevano smuovere corde del mio animo che non pensavo nemmeno di avere, così segrete che credevo fossero invisibili, così remote che credevo perdute, dimenticate.
Ma lui aveva saputo trovarle, stuzzicarle, eccitarle fino allo sfinimento esattamente come aveva fatto con ogni altra parte di me stessa.
Lui era tutto quello che avevo sempre desiderato, un uomo così saldo, eccitante, capace, interessante, affascinante, da farti perdere la testa al solo guardarti, dall'eccitarti solo con delle parole, dal farti perdere il controllo, ogni remora e scednere con lui nell'abisso più profondo, più oscuro, peccaminoso e lascivo, quello in cui bramavo di perdermi.
Quel modo poi di sottolineare che io ero la padrona e allo stesso modo presagirmi che mi avrebbe reso una schiava mi eccitava oltre ogni misura.
Tutto in me ribolliva, tanto che non riuscii più a trattenermi.
Eppure ero brava a quel gioco, ma per la prima volta avevo incontrato qualcuno capace di tenermi testa.
Allungai una mano e sfiorai lentamente il suo braccio, con un movimento di per sè casto ma che tradiva impazienza, voglia, una lussuria senza pari.
"Per voi, conte, mi muterò in qualunque animale vi aggrada.." fissandolo "...oh sarò una cavalla fedele, vi seguirò ovunque, potrete essere buono con me oppure crudele e io sempre vi servirò, portandomi in me oltre le vette più alte del piacere.." la mia voce tradiva la mia eccitazione, la mia voglia, la mia determinazione ad averlo, e non celava quanto fossi persa in quell'azzurro striato d'oro dei suoi occhi.
Poi quella parole sulla puledra basca o persiana, che immediatamente non capii, almeno finchè non vidi Lila poco distante, nuda che mangiava dell'uva.
Un sorrisetto divertito mi si dipinse sul viso.
Oh, povera ragazzina...
Tornai a guardare il conte, senza preoccuparmi della ragazza.
Lo fissai con uno sguardo eccitato, sensuale, lascivo e lussurioso come nessuno mai.
Allora aprii la vestglia definitivamente, la lasciai cadere a terra con un gesto elegante, sensuale, senza remore e senza pudore, restando completamente nuda davanti a lui, eccezion fatta per le scarpe.
Il mio sguardo percorse il suo corpo dal basso verso l'alto come l'avrebbe fatto la mia lingua, o meglio, come bramava di farlo la mia lingua.
Giunta poi ad incrociare i suoi occhi, sorrisi.
"Ditemi conte... avete ancora dubbi?" con uno sguardo che mostrava quanto fossi fiera di me stessa e non temessi alcuna rivale.
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Guisgard
15-09-2018, 01.30.44
Missan annuì a Gwen ed uscì.
Elv invece era in piedi davanti alla finestra, nervoso e teso per quella strana storia.
Guisgard
15-09-2018, 01.31.04
“Si.” Disse Layla con un sorriso, per poi voltarsi ed andare via, svanendo poco dopo nel buio della sera.
Un attimo dopo Altea vide un corvo volare sul crostone, per poi puntare verso il castello baronale.
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Lady Gwen
15-09-2018, 01.36.02
Missan andò via, lasciandoci soli.
Allora mi avvicinai ad Elv, stringendolo da dietro mentre guardava oltre le finestre.
"Si risolverà tutto, vedrai. Noi siamo la loro minaccia, non il contrario. Tutto passerà così com'è arrivato" dissi dolcemente e con convinzione.
Davvero ci credevo.
Non mi sarei fatta rovinare l'eternità da stupidi mortali.
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Altea
15-09-2018, 01.46.42
Il corvo, bello e misterioso come la notte, nero come la pece.
Rimasi un momento lì ferma e guardai verso il castello, era laggiù.
No, non poteva essere Lady Layla..mi sentivo strana ma mi feci coraggio.
Ma non volevo farmi notare che andavo nel castello, mi guardai attorno tra gli alberi, temevo i soliti curiosi fossero venuti a vedere sul crostone dopo che le campane avevano suonato. Avrebbero sicuramente inventato storie pure su di me.
Aprii quindi il mio ombrellino e mi nascosi sulla sua penombra, barcollando al buio per arrivare poi fino al castello e suonai il campanellino.
Guisgard
15-09-2018, 01.54.22
Elv annuì, prendendo le mani di Elv fra le sue.
La sera era giunta silenziosa, ma la notte ormai si era appropriata di tutto.
Nel profondo buio attorno alla città mille ombre e spettri sembravano rincorrersi.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta.
Guisgard
15-09-2018, 01.54.34
Altea si assicurò che non ci fosse nessuno a spiarla sul crostone e poi si diresse al castello.
Giunta lì, bussò e ad aprire venne la vecchia servitrice.
“Buonasera, madama.” Disse, per poi farla entrare.
Guisgard
15-09-2018, 01.54.41
Destresya restò nuda, nell'aria fresca di quella sera profana e proibita.
Tutta nuda, solo con le scarpe alte ai piedi.
Poco distante anche Lila era completamente svestita, guardando la padrona ed il conte.
Lui le guardò entrambe, a lungo, ovunque, con i suoi occhi azzurri ed assetati di lascive sensazioni.
Le guardò ancora ed ancora, in un modo in cui ogni donna per bene si fosse indignata ed offesa.
Poi fissò Destresya negli occhi e sorrise appena.
“Madama...” disse con tono caldo, fiero e perverso “... può una semplice ragazza gareggiare con una dea? Voi che siete oltre il bene ed il male, oltre la moralità ed oltre ogni remora? Voi, capace di far alzare ogni scettro e poi svuotarlo di ogni potere e valore solo per capriccio? Voi, che come detto potete mutarvi in una notte come questa in ciò che più vi aggrada? Come potrei scegliere altro a questo mondo che non sia la vostra bellezza, madama?” Scivolando con lo sguardo lungo il suo corpo, i suoi seni, il sesso biondo, le gambe, fino a quelle scarpe alte degne di una simile sovrana oscura.
Lady Gwen
15-09-2018, 01.57.51
Gli sorrisi, stringendo le sue mani.
Non pensavo lo avrei mai detto, ma si preannunciava una notte molto molto lunga da passare.
I pensieri erano infiniti e quasi non riuscivo a tenerli a bada per quanto correvano.
Questo intoppo davvero non ci voleva, nella nostra condizione già di per sè compromessa.
Poi, bussarono alla porta e mentre andavo ad aprire speravo che fosse Missan con delle buone notizie per noi.
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Guisgard
15-09-2018, 02.12.48
Gwen aprì la porta e vide Blasius sulla soglia.
Aveva un ampio sorriso e l'aria di chi aveva appena scampato un bel grattacapo.
“Volevo tranquillizzarvi.” Disse. “L'enigma è risolto. Tutta colpa di quell'uccellaccio.” Annuendo.
Lady Gwen
15-09-2018, 02.18.34
Era Blasius, con un bel dipinto stampato in volto.
Ah.
Tutto risolto?
Beh, tanto meglio per noi.
"Oh, ottimo" dissi, guardando per un attimo Elv, poi guardai Blasius "Ma di che uccellaccio parlate?" con curiosità.
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Guisgard
15-09-2018, 02.25.53
"Una stupida gazza..." disse Blasius a Gwen "... una gazza ladra... ha fatto il nido in questo vicoletto. Ha garantito tutto ciò il signor Stainov. Lui stesso l'ha vista più volte e diverse volte gli è entrata in casa. Lui è cacciatore e domattina cercherà di prenderla." Annuendo.
"La gazza ha preso il ciondolo dunque?" Elv.
"Esattamente." Ridendo il padrone di casa. "Ora vado, è tardissimo. Buonanotte, signori. E perdonate l'inconveniente." Andando via.
Lady Gwen
15-09-2018, 02.29.38
Annuii lentamente.
"Gazza ladra..." ripetei piano, quasi per convincermi.
"Buonanotte, e grazie" dissi, mentre andava via.
Guardai Elv.
"Davvero una gazza ladra?" dissi, incredula, poi sospirai e scossi la testa.
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Destresya
15-09-2018, 02.35.42
Quello sguardo rivolto a Lila fece passare un'ombra di gelosia sul mio viso.
Ero una dea gelosa, e volevo quello sguardo solo per me.
Ma fu solo un attimo, e quando lui parlò, ogni fibra del mio essere riprese a fremere, battere e impazzire.
Lo osservai attentamente, continuando ad accarezzare dolcemente il suo braccio, in modo lascivo e leggero, carico di tensione, passione, capace di fargli capire quanto mi facesse perdere la testa tutto quello.
Più lui parlava, più io impazzivo.
Quel suo rimanere immobile davanti alla mia nudità e insieme mostrami quanto mi desiderasse, bramasse, quanto volesse tutto di me, mi faceva perdere ogni controllo e remora.
"Allora venite con me.." facendo scivolare la mia mano lungo il suo braccio fino a raggiungere la sua, per poi attirarla a me, fino a sfiorare il mio corpo lievemente all'altezza del bacino, così vicino al mio sesso da farmi sussultare.
Ma volevo giocare fino in fondo, e volevo che fosse lui a perdere il controllo.
Volevo vedere il suo viso perdere quella sicurezza e venire stravolto dalla passione, dalla voglia, dalla lussuria più sfrenata.
Oh ci sarei riuscita, eccome se ci sarei riuscita.
Era il gioco più eccitante che avessi mai fatto, eppure non ci eravamo ancora sfiorati, fatto salvo per il braccio e la mano.
Abbassai lo sguardo sui suoi pantaloni immaginando, fantasticando, sognando le meraviglie che contenevano.
Poi tornai a guardarlo e sorrisi, un sorriso che non celava la voglia sempre più insopportabile che avevo dentro di me.
Mi mossi e lo tirai con me, con uno sguardo lascivo, lussurioso, caldo.
"Nelle mie stanze..." sussurrai, con la voce rotta dal desiderio che mi divorava sempre di più.
Lo volevo, lo volevo ad ogni costo e quell'attesa rendeva tutto ancora più esasperato, folle, meraviglioso.
Guisgard
15-09-2018, 02.41.43
"Si..." disse Elv a Gwen "... hai sentito, no? Perchè dire una cosa simile se non fosse vera? Questo spiega del perchè il ciondolo era qui... meno male che tutto è stato chisrito." Più rilassato.
Lady Gwen
15-09-2018, 02.52.17
Dopo alcuni istanti, annuii.
"Già" convenni.
In effetti era vero.
Sicuramente era stata solo quella gazza ladra a fare tutto.
"Visto? Te lo avevo detto che si sarebbe risolta ogni cosa" sorrisi "Ed io ho sempre ragione" fingendo supponenza.
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Guisgard
15-09-2018, 02.57.26
Elv sorrise a Gwen.
“Già, devo ricordarmelo al prossimo casino.” Disse divertito. “E' una bella sera... che si fa? Usciamo? Magari solo per fare un giretto, senza esporci troppo? Sei capace di controllarti in strada?” Facendole l'occhiolino.
Lady Gwen
15-09-2018, 03.01.05
Ridacchiai anche io, annuendo.
"Giusto, ben detto. Sai com'è, sono solo trecento anni che te lo ripeto" divertita.
Stavo per accettare, quando assunsi un'espressione di sfida.
Mi avvicinai a lui con un sorrisetto furbo e strinsi il suo viso con una mano.
"Ma che spiritoso e sfacciato impunito che sei" mormorai "Però, sei il mio spiritoso e sfacciato impunito" dissi ancora, più dolcemente, prima di baciarlo.
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Guisgard
15-09-2018, 03.05.08
Si baciarono ma un attimo dopo ancora una volta qualcuno bussò alla loro porta.
“Accidenti...” disse seccato Elv “... ma è un albergo questo posto?” Infastidito, per poi guardare Gwen.
Lady Gwen
15-09-2018, 03.07.24
Sbuffai sentendo di nuovo bussare.
Ma era possibile?
"Ma i mortali non dovrebbero dormire di notte?" infastidita "Spero sia Missan con le notizie che ho chiesto" aggiunsi, mentre andavo ad aprire.
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Guisgard
15-09-2018, 03.14.55
Gwen aprì e sulla soglia si trovò davanti una donna anziana dagli occhi spiritati.
"Oh, cara..." disse lei nel vedere Gwen "... che cara e che graziosa sei!" Prendendo le mani della vampira. "E sei così giovane! Posso darti del tu, vero? Potresti essere mia nipote!" Sorridendo. "Oh, cara... cara... come ti chiami, cara?"
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Lady Gwen
15-09-2018, 03.24.23
Da trecento anni non avevo paura.
Trecento.
Non uno di meno.
Ma ora sentivo un leggero brivido corrermi su per la schiena nel vedere quegli occhi spiritati fissarmi e tutte quelle frasi, quelle parole apparentemente casuali e senza senso.
Rimasi interdetta e guardai Elv.
Mi prese la mano e mi inquietai ancora di più.
"Mi chiamo Gwen... Voi chi siete?" chiesi, con voce atona.
Era una donna strana, di certo in lei qualcosa non andava, era evidente.
Ciò che era ancor più strano era che Blasius non aveva parlato di un'altra donna, ma solo dei coniugi.
Chi era, dunque?
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Guisgard
15-09-2018, 03.31.47
La donna rise in modo stridulo, con quei suoi occhi grandi e spiritati puntati su Gwen.
La pelle era di un pallido sinistro e gesticolava in modo agitato quando parlava.
“Gwen...” disse “... ma è bellissimo come nome! Ma mi hanno detto sei sposata vero, mia cara?”
Lady Gwen
15-09-2018, 03.35.44
La sua risata mi fece trasalire e mi congelò sul posto.
Aveva un'aria sinistra, era pallida, praticamente come noi e i suoi occhi non mi piacevano.
"Sì... Sì, lui, si chiama Elv..." nel rispondere alla domanda, tirai a me Elv per averlo vicino.
Quella donna mi spaventava, molto e non mi sentivo protetta senza lui accanto.
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Guisgard
15-09-2018, 03.45.14
Elv fu letteralmente tirato da Gwen a sé, mentre quella donna continuava a ridere stridula, a muovere mani ed occhi in modo nevrotico ed a palare velocemente.
“Perdonate...” disse Elv “... voi siete, signora?”
“Oh, ma sono la signora Stainov!” Esclamò lei. “Ma chiamatemi Azzy! Oh, che cari siete!”
Lady Gwen
15-09-2018, 03.48.40
Strinsi convulsamente la mano di Elv con la mia, mentre liberavo l'altra da quella presa isterica.
Era una donna terrificante.
Non c'era altro da dire.
Cosa?
Lei?
Ma come faceva Tia a dire che erano brave persone?
Era pazza!
Completamente!
"Oh, piacere nostro..." sorridendo appena.
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Altea
15-09-2018, 23.02.05
Diedi una ultima occhiata sulle merlature più basse del castello e vidi il corvo, poco dopo arrivò la servitrice, mi sentivo veramente strana, poteva il mio stato d' animo mutare da un momento all' altro.
Il velo nero mi copriva il capo, lo avevo preso all' atelier visto il Barone era uomo di vecchi tempi e dovevo mostrare la mia vedovanza..anche se Gerard non era proprio nei miei pensieri e provai un senso di vergogna che subito sparì.
"Il Barone mi stava aspettando, avevo un appuntamento con lui...ovvero gli avevo promesso di fargli visita" mi corressi subito.
https://4.bp.blogspot.com/-Xos71DCzIyU/UeAwIu-9jDI/AAAAAAAAhO8/JNGMWBmV5ZI/s1600/935000_10151569737843165_1877459773_n.jpg
Guisgard
15-09-2018, 23.48.33
“Oh, come sono felice...” disse entusiasta la donna fissando Gwen ed Elv con quei suoi occhi grandi e che ruotavano psichedelici sull'una e poi sull'altro “... si, felice!” Ridacchiando.
“Ehm...” fece Elv “... a cosa dobbiamo la sua visita, signora?”
“Oh... e c'è da chiederlo?” Gracchiando divertita lei. “Io e mio marito abbiamo saputo ciò che avete detto di noi alla polizia... di come amavamo la povera Tia! Si, come una figlia...” mutando espressione “... era la nostra gioia...” con le rughe che rendevano grottesca quella maschera grinzosa, facendole assumere un'espressione patetica “... riempiva le nostre ore... saremo molto più soli ora...” con gli occhi lucidi.
“Abbiamo solo detto la verità, signora.” Fece Elv.
“Siete due bravi giovani...” lei mesta “... ma dovete accettare un nostro invito!” Ridendo di colpo. “Domani! Una cena per festeggiare il vostro arrivo qui!”
“Ma, veramente...” Elv fissando Gwen.
Guisgard
15-09-2018, 23.52.41
“E' molto tardi...” disse la servitrice ad Altea “... temo sia più opportuno che voi torniate domani... a breve chiuderò il portone del castello... e...”
“Non occorre.” Ad un tratto una voce che la interruppe.
Era il barone che dal parapetto che sovrastava la corte fissava Altea e la servitrice.
“Sai bene che non dormo quasi mai” continuò lui “e che il giorno come la notte mi sono indifferenti. Riceveremo lady Altea come il suo lignaggio e la sua generosità impongono.”
“Si, milord...” annuì la servitrice.
Altea
15-09-2018, 23.57.31
"Si, mi sono ritardata..mi scuso" risposi all' anziana servitrice ma una voce maschile si insinuò tra la mia e la sua e alzai lo sguardo. Dal velo nero vidi sul parapetto il Barone e mi inchinai leggermente "Siete troppo nobile e gentile Barone, vi ringrazio per la gentilezza..oh, il giorno illumina e nasconde ciò che di notte ci tormenta a quanto pare" fissandolo in modo serio.
Questo fatto di quella donna e del corvo..forse era vero.
"Avete visto, ho mantenuto la promessa" consegnando alla servitrice il the comprato e i biscotti.."Potete preparare un ottimo the, ve ne sarei grata".
Guisgard
16-09-2018, 00.07.37
Quel tocco, quella carezza di Destresya sul braccio di lui, il suo avvinarsi al conte, sfiorandolo quasi col suo corpo nudo generarono sensazioni che si riflessero nei suoi occhi azzurri come bagliori diurni sul mare.
Quell'azzurro si fece screziato, confondendosi con il sinistro ed ipnotico alone lunare sul giardino, producendo un contrasto tra la bellezza dei suoi tratti e l'espressione famelica e di folle lussuria che era li descriveva.
Lila era poco distante da loro, bruna e nuda, dalle pelle chiara e lo sguardo opalescente, con le labbra rosse e la lingua inumidita da un desiderio che aveva cominciato ad inumidire la sua frivola e disinibita coscienza.
Era come una ninfa, ma non poteva competere con una dea.
Fessen prese la mano di Destreya e la sfiorò con un lieve e delicato bacio, come se davanti avesse la più nobile e virtuosa delle regine.
Ma guardandola negli occhi la descriveva invece come una depravata e succube Poppea, ormai prossima a concedersi e ad umiliarsi ai suoi infervorati e virili pretoriani.
“Vi seguirei in capo al mondo” disse “o anche nel suo buco più infimo ed immorale, mia dea e regina...” stringendo la mano di lei nella sua per un attimo soltanto, ma sufficiente, con quella stretta mascolina, per farle sentire quanto potesse essere duro come padrone.
Guisgard
16-09-2018, 00.12.16
La servitrice annuì ad Altea ed andò via, mentre De Goth, con incedere nobile e malinconico, scese le scale e raggiunse la bellissima De Bastian, baciandole la mano con un gesto aggraziato e delicato.
“Siete troppo giovane e bella per quel velo di vedovanza...” disse porgendole il braccio “... la tristezza e la malinconia fiaccano l'animo, madama... non vorrei mai vedervi sfiorita per un lutto ingeneroso. Prego, ci accomoderemo sulla terrazza... l'aria della sera è clemente, dolce direi.”
Uscirono così sulla terrazza, sedendosi sulle sedioline davanti ad un basso tavolino dove, qualche istante più tardi, la servitrice portò un vassoio con il thè ed i pasticcini portati da Altea.
Altea
16-09-2018, 00.24.32
Era proprio la verità quella narrata dalle donne dell' atelier, il Barone era un uomo di altri tempi, aristocratico e in certi versi, affascinante nonostante l'età con quel suo intercedere malinconico.
Alle sue parole finsi indifferenza, avesse solo saputo io non portavo mai il velo, se non quando uscivo per non deludere mio nonno e portare onta alla Casata.
Presi il suo braccio e ci accomodammo su quel terrazzo e poco dopo arrivò la servitrice.
Nel frattempo avevo alzato il velo, vi era una brezza fresca e mi copriva le spalle.."Ecco il the che vi avevo promesso milord e i biscotti, ho portato pure dei libri...scusate l' impudenza oggi ero ad un atelier di moda e molte donne narravano sarebbe stato un peccato se voi ve ne foste andato" portando la tazzina di leggera ceramica alla bocca.
Guisgard
16-09-2018, 00.30.42
Il barone sorseggiò un po' di Thè e poi accennò un lieve sorriso per quelle ultime parole di Altea.
“Ormai” disse “non sono più sensibile alle vanità del mondo ed al mio amor proprio, madama.” Guardando le stelle che scintillavano nella vastità delle tenebre attorno alla città. “Pagherei con tutte le mie ricchezze per lasciare questo posto. Tutto mi parla di una felicità che non tornerà più.” Poi si voltò a fissare lei. “Avete portato dei libri? Gradirei foste voi a leggermi qualche brano o anche una poesia. Avrei voluto una figlia che leggesse per me ed immagino che un animo come il vostro, così distante dalle frivole donne di oggi, sia molto affine ai versi ed alle rime.”
Destresya
16-09-2018, 00.39.34
Mi piacque vederlo turbato, eccome se mi piacque.
Sentire e comprendere che il mio tocco non lo lasciava indifferente bensì era motivo di sussulti, gemiti ed emozioni, mi diede una nuova linfa, come se non ne avessi abbastanza in quel momento, come se la passione folle non avesse iniziato a farmi perdere il controllo.
Percepivo sia il suo controllo compassato, così saldo e tranquillo, sia la passione incontrollata che lo animava.
Potevo sentire il suo corpo fremere, impaziente quanto il mio di poter lasciar esplodere quel desiderio immenso, travolgente, che cresceva a dismisura mano a mano che il tempo passava, e restavamo lontani.
Un'attesa che non faceva altro che accumulare... accumulare voglia, desiderio, voluttà per poi esplodere in un'eruzione di piacere e passione senza precedenti, senza pudore, pietà o limiti.
Ci saremmo stati solo noi, e nient'altro al mondo.
Fremevo.
Fremevo in modo incontrollato, lo guardavo quasi supplice.
Il suo sguardo deferente ma voglioso e infimo mi faceva perdere completamente il controllo.
Era meraviglioso, unico, sensuale e lurido come nessuno ma anche romantico, audace, capace... un uomo per cui perdere la testa.
E quando strinse forte il mio polso, compresi che sarebbe stato anche un meraviglioso padrone, se fosse riuscito a sottomettermi.
E qualcosa mi diceva che ci sarebbe riuscito, ci sarebbe riuscito eccome, e io non vedevo l'ora.
Volevo essere la sua dea e la sua regina, ma anche la sua schiava e la sua ancella, il suo amore e la sua sgualdrina.
Volevo tutto, ogni sua fantasia, ogni suo pensiero, ogni battito, ogni parola, ogni gesto, ogni sogno, ogni sospiro.
Tutto.
Solo di quel tutto mi sarei accontentata.
Ora che la sua mano era nella mia, sorrisi, fissando le sue labbra che sfioravano alla mia pelle.
"Allora venite con me..." con la voce che tradiva la voglia incontrollata che ormai si era impossessata di me.
Mi voltai e lo trascinai con me verso le mie stanze, il mio regno, che presto si sarebbero tinte dei nostri gemiti e dei nostri sospiri.
Camminavo piano, con andatura lenta e sensuale.
Non mi curai di raccogliere la vestaglia, nè di tenere Swan che mi seguiva a debita distanza, anzi, spesso rallentavo il passo quanto bastava perchè mi raggiungesse e sfiorasse le mie natiche bianche e vogliose con la sua virilità salda e dura che sarebbe stata presto libera da ogni costrizione.
Altea
16-09-2018, 00.41.54
"Barone, invece a mio avviso il vostro orgoglio dovrebbe rinascere, permettetemelo...è solo un consiglio ovviamente".
La sua richiesta fu leggittima, effettivamente non mi perdevo in chiacchericci anche se io stessa ero stato o forse ero una donna futile, forse incapace di amare mentre l' uomo che mi si parava davanti stava dando la sua libertà per amore.
"Oh si" prendendo un libro "Dei versi di un grande scrittore e poeta..Victor Hugo".
Poggiai il libricino vicino alla candela e mi rischiarai la voce e lentamente, scandendo perfettamente i versi lessi al barone queste immortali parole:
"L'uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l'altare santifica.
L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l'amore resuscita.
L'uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
L'uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L'uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l'angelo indefinibile.
L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L'uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un'aureola.
L'uomo è un oceano. La donna un lago.
L'oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L'uomo è l'aquila che vola.
La donna è l'usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l'Anima.
L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
l'uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo."
Finite quelle parole alzai il volto incrociando i suoi occhi, dei quali non mi ero mai curata di che colore fossero.
Lady Gwen
16-09-2018, 00.49.56
Non capivo, non capivo proprio il perché della sua visita.
Ma poi lo disse e speravo che fosse solo quello.
Anche se in realtà ora mi ero pentita di aver parlato bene di loro...
Se il marito era come lei, stavamo freschi...
Speravo fosse lì lì per andar via, ma poi...
Cena?
Cena?!
No!
"Vi ringraziamo, davvero, non facciamo complimenti, ma non possiamo accettare. Come se lo avessimo fatto, sul serio" con un sorriso, sperando si convincesse.
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Guisgard
16-09-2018, 00.52.19
Il barone ascoltò in silenzio la voce di Altea che recitava quelle sublimi parole, quei versi immortali.
Ascoltò fissando l'infinità della notte, i misteri che scintillavano sotto forma di stelle ed i contorni enigmatici e magici delle lunghe ombre nella vallata intorno alla città.
“Che meravigliose parole...” disse quando lei ebbe concluso “... si, meravigliose... lessi tempo fa un poema del quale mi colpirono questi versi... la poesia esiste da sempre e sono le stelle... i poeti raccolgono quelle cadenti che si rompono e divengono frammenti di sogno...” sospirò “... grazie, madama... non mi stancherei mai di ascoltarvi...”
Ad un tratto sulla ringhiera di pietra della terrazza si posò un corvo.
Era lo stesso vesto da Altea sul crostone.
Guisgard
16-09-2018, 00.59.54
“Oh, no... no, mia cara.” Disse categorica quella vecchia donna a Gwen. “Non accetterò un rifiuto. No, assolutamente.” Per poi ridacchiare.
“In verità” fece Elv “è che siamo impegnati la sera e...”
“Allora verrete prima di cenare!” Lei. “Per un aperitivo! Mio marito è amante e conoscitore di ogni sorta di vino e di liquore!” La sua risata gracchiava. “Suvvia!”
“Eh, detta così...” Elv guardando poi Gwen “... magari solo per un brindisi...”
“Benissimo!” Divertita lei. “Corro a dirlo a mio marito!” Annuì. “A domani allora!” Ed andò via.
Altea
16-09-2018, 01.02.20
"Sono lieta di queste vostre parole, significa che vi ho fatto cosa grata...gli scrittori raccolgono quelle stelle cadenti perché sanno sono i nostri desideri e sogni, timori e dubbi e li trasformano in versi per gratificarci, farci sognare, riflettere e molto altro".
Ad un tratto udii un frullio di ali e vidi un corvo sulla ringhiera, era quello che avevo visto..poteva essere lo spirito di Lady Layla davvero.
"Guardate, pure questo corvo è venuto ad ascoltare, forse vuole la vostra compagnia" mentre solo la candela rischiarava il mio bianco volto semicoperto dal nero velo di pizzo e continuai a leggere...forse per solo loro due..
"Passa radiosa, come la notte tersa
dai cieli stellati;
il meglio del buio e del fulgore
si incontra nei suoi occhi
addolciti a quella tenera luce
che il cielo nega allo sforzo del giorno.
Un'ombra in più, un raggio in meno, avrebbero
in parte guastato la grazia senza nome
che si posa sui capelli neri
o illumina il volto con dolcezza,
dove pensieri limpidi
svelano pura e preziosa dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte serena
sorrisi e colori parlano di pacifici giorni,
di un intelletto in armonia con tutto,
di un cuore che ama innocente."
Guisgard
16-09-2018, 01.14.46
“Versi incantati che la vostra voce rende magici...” disse il barone ad Altea “... ma vi prego, liberate il vostro volto da quel velo... stanotte nessuno potrebbe giudicarvi, né biasimarvi... non è certo colpa vostra quel lutto... siate libera come libera è la Luna nascente e libere le stelle nel loro corso immutabile...” guardò poi il corvo “... un'altra poesia recita che anticamente i corvi avessero il permesso di portare messaggi nel mondo dei morti... e forse questo uccello stanotte funge da mio messaggero...”
Lady Gwen
16-09-2018, 01.16.58
Niente.
Non voleva desistere.
Però, poi, in effetti l'idea dell'aperitivo non era male.
"Oh, beh, forse un aperitivo andrà bene..." con un leggero sorriso.
Andò finalmente via ed io chiusi la porta con uno sbuffo, testata do in silenzio con gli occhi chiusi.
Iniziavamo male il nostro soggiorno qui.
Molto male.
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Guisgard
16-09-2018, 01.19.52
"Mah, che gente strana si incontra..." disse Elv a Gwen rimasti soli "... beh, dopotutto sono stati gentili, liberandoci da una bella noia con quei poliziotti... vuol dire faremo la nostra buona azione quotidiana..." ridendo "... ma gli faremo capire che poi ognuno per conto proprio... sono anziani e se diamo loro confidenza poi finiremo per non toglierceli più di torno."
Altea
16-09-2018, 01.23.37
Alle sue ultime parole trasalii..cosa nascondeva la tormentata storia d' amore tra il Barone de Goth e Lady Layla.
Mi tolsi il velo e lo poggiai su una panca "Non sono nemmeno meritevole di quel velo barone" guardandolo mentre la fresca brezza muovevano leggermente i biondi capelli "Sono vedova di due mariti, entrambi morti allo stesso modo..durante un duello con un contendente...io...non pensavo andasse a finire così, in verità nemmeno amavo i miei mariti, ero infelice ma nonostante tutto non ho trovato l' amore nemmeno in altri uomini...non sono diversa dalle altre donne, forse indegna di questi versi e la vostra stima" guardando il corvo.
Frugai nella borsa e presi la rosa blu.."Ho preso un pensiero per voi...questa rosa blu..è rara e il fioraio mi ha detto era la più costosa che possedesse..la rosa blu mi hanno detto rappresenta il mistero" fissandolo e porgendola...si sarebbe aperto, avrebbe capito sapevo vi erano dei misteri?
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Lady Gwen
16-09-2018, 01.24.05
"Non è strana... È... Folle!" scuotendo la testa sconvolta.
"Sì, sembra facile... Ho idea che non sarà così semplice, anzi, se il marito è come lei, sarà praticamente impossibile..." affondando le mani nei capelli.
Poi mi avvicinai a lui e presi le sue mani nelle mie, sorridendo.
"Hai ancora voglia di fare quella passeggiata?" gli chiesi.
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Guisgard
16-09-2018, 01.39.56
De Goth guardò la rosa e la prese dalla mano di Altea.
“Madama...” disse annusando la rosa “... non conosco bene le donne, poiché in vita mia ne ho amata una soltanto... ma conosco bene l'arte, soprattutto la poesia... e chi legge e vive la poesia come fate voi non può avere indegnità o onta nel cuore... non siete colpevole per non avere amato... nessuno può esserlo... è l'amore che ci sceglie, non il contrario...” guardandola negli occhi “... ditemi... non amavate i vostri mariti... vi maltrattavano? Erano soliti gridare, trascurarvi? Sfruttarvi? Magari tenevano più alle loro famiglie che a voi? Perdevano tempo e denaro nel gioco?”
Mentre il corvo era sempre immobile sulla ringhiera.
Guisgard
16-09-2018, 01.40.12
“Certo, preparati...” disse Elv sorridendo a Gwen “... la notte è ancora lunga... ed aspetta solo noi...” accarezzandole le labbra con un dito.
Guisgard
16-09-2018, 01.40.34
Destresya camminava davanti al conte, tutta nuda e con il rumore dei suoi tacchi che echeggiavano sui ciottoli del vialetto tra il giardino e l'androne del palazzo.
Era completamente nuda, fatta appunto eccezione per le scarpe alte, con le gambe lunghe e bianche che si muovevano con passo deciso, le natiche sode che sollecitate parevano strusciare l'una contro l'altra, invitando Fessen che la seguiva un passo dietro ad immaginare scene ed immagini ben oltre ogni decenza conosciuta.
Di tanto intanto quella novella Agrippina rallentava appositamente e faceva si che il bel conte si ritrovasse contro i suoi glutei e facendole percepire quanto i suoi pantaloni contenessero a stento la poderosa voglia che il nobile uomo aveva di penetrarla.
Un attimo prima di entrare con lei in casa, Fessen colse un fiore da uno dei cespugli.
“L'acacia nel linguaggio segreto dei fiori” disse sfiorandole la piega fra le natiche con quei petali “simboleggia l'amore segreto. E' il più magico e misterioso dei sentimenti, poiché richiama la notte e tutti i suoi segreti. Esso conosce la menzogna e l'inganno, i sotterfugi ed il tradimento. E' il fiore che rende ogni arte ed espediente alla mercé di amore, perchè né morale e né giudizio teme chi ama davvero. E' poi il fiore dei grandi amanti adulteri, quali Paride ed Elena, Lancillotto e Ginevra, Tristano ed Isotta, Paolo e Francesca... e perciò tale fiore è così caro ad amore...” adagiandolo fra i lunghi e biondi capelli di Destresya “... con questo fiore, per stanotte, termina ogni romanticismo... poiché a breve non sarete più dea, né regina e neppure donna... ma solo una splendida cavalla da domare e galoppare fino all'arrivo dell'aurora, che metterà fine all'incantesimo...” con tono basso e caldo.
https://s3.pixers.pics/pixers/700/FO/22/90/78/98/700_FO22907898_cbb9377e017e67988d3ad02b47769f93.jp g
Lady Gwen
16-09-2018, 01.44.40
Sorrisi divertita.
"È molto invitante, questa cosa..." dissi piano.
Poi andai a prepararmi.
Indossai un elegante abito nero alla moda del momento, stretto fino alla vita e poi a svasate dai fianchi in giù.
"Pronta" sorrisi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180915/35db6e00c90b25aa2dcf7f792bd2b95e.jpg
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Altea
16-09-2018, 01.48.17
Prese la mano dalla mia mano e le sue parole furono un sollievo, visto per mio nonno e la famiglia di Gerard era un segreto da nascondere.
"Affatto milord...i miei due mariti mi amavano alla follia, mi riempivano di regali, attenzioni, mi cantavano serenate. Ero una donna troppo fortunata, eppure non li amavo, non ho amato nessun uomo e questo preoccupava la mia famiglia, volevo l' indipendenza ma sapevo che destino mi sarebbe toccato...il convento.." sorridendo appena "E voi vi siete innamorato di Lady Layla a prima vista?"
Guisgard
16-09-2018, 02.11.30
Gwen ed Elv uscirono in strada.
Era una notte calma, silenziosa e dalle ombre misteriose.
Le luci della città parevano cangianti, miste com'erano alla vaga foschia che lambiva le guglie, le torri ed i palazzi più alti.
Qualche passante, nonostante l'ora, era ancora in strada ma in gran parte i vicoletti erano deserti.
“Andiamo a passeggiare sul crostone...” Elv prendendo Gwen per mano.
Guisgard
16-09-2018, 02.12.51
Il barone guardò Altea negli occhi.
“La vidi per la prima volta una mattina d'Autunno...” disse ricordando di Layla “... ero con degli amici... la vidi... stava seduta sul parapetto di un ponte... il sole le inondava i capelli biondi... e lei ci giocava intrecciando le dita fra le ciocche... si voltò, non so perchè... in quel momento capii cosa provò Tristano quando il primo sguardo chiaro di Isotta si posò su di lui...”
Altea
16-09-2018, 02.18.46
Ascoltavo rapita il momento del loro primo incontro.. Era bionda, proprio come la donna vista prima.. "Perché vi paragonate a Tristano? Avete bevuto un filtro magico e l'amore vi ha ingannato? Ne siete ancora prigioniero?" guardandolo pure io negli occhi malinconici.. La melanconia che la Luna faceva scaturire sinistra nei suoi occhi.
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Lady Gwen
16-09-2018, 02.18.52
La città era bellissima la sera, le luci punteggiavano le strade infondendo un lucore soffuso e magico.
Le strade non erano molto piene, ma andava bene così.
Detestavo la confusione e così era molto più intimo, silenzioso.
Annuii ad Elv e lo seguii tenendolo per mano.
"Credo che dovremmo venire in città più spesso..." dissi, guardandomi attorno ammirata.
Già, stavamo nel bosco davvero da molto tempo, mi mancava la vita di corte, mi mancava la mondanità, i fasti.
"Facciamo una vita troppo ritirata, io e te..." ridacchiando.
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Guisgard
16-09-2018, 02.25.34
Il barone guardò Altea negli occhi.
"Madama..." disse in modo sofferto "... volete conoscere la verità?"
Guisgard
16-09-2018, 02.25.55
"Si, è vero..." disse Elv ridendo, per poi farsi serio "... sai... questa storia... mi ha fatto rammentare quando... ero giovane e vivo... prima di divenire un vampio... il mio grande sogno era fare l'artista... da piccolo dipingevo, sai? Ed ero bravino..." un pò malinconico, fissando Gwen e poi la città.
Lady Gwen
16-09-2018, 02.37.47
Si fece improvvisamente serio.
E mi chiedevo cosa fosse.
Che avesse qualcosa che non mi aveva detto?
Man mano che lo ascoltavo, sgranati gli occhi.
Dipingeva?
"Ma perché non me lo hai mai detto?" gli chiesi, molto sorpresa.
"Allora non deve essere affatto male questa copertura qui..." con espressione furbesca.
"Non posso credere che ci siano ancora cose, di te, che non so, dopo secoli..." ridendo.
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Guisgard
16-09-2018, 02.43.56
“E' una cosa stupida...” disse Elv “...un vecchio sogno irrealizzabile... una sciocchezza...” fissando un po' malinconico Gwen “...e poi immagini? Un vampiro pittore! Non si è mai visto!” Cercando di riderci su.
Lady Gwen
16-09-2018, 02.51.38
Ma perché doveva avere quell'espressione, così affranta e malinconica?
Mi si spezzava il cuore a vederlo così... Nonostante non ne avessi uno.
Mi fermai davanti a lui.
"Bene" dissi "Allora, adesso torneremo a casa, subito. Voglio che tu mi ritragga" aggiunsi poi, guardandolo negli occhi.
"E poi, cosa ne sai? Magari, i più grandi artisti del passato lo erano, ma non potevano dirlo" divertita.
"Il mondo è nostro, appartiene a noi, non ai mortali. Siamo noi a poter realizzare qualsiasi nostro sogno, vezzo o desiderio vogliamo. Abbiamo l'eternità per farlo, abbiamo ogni possibilità" dissi, con tono incoraggiante.
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Guisgard
16-09-2018, 02.57.20
“Sei molto cara...” disse Elv accarezzando il viso pallido di Gwen “... ma tranquilla, è solo un attimo di nostalgia... a volte i sogni ritornano come frammenti del passato... era solo una sciocchezza...” sorridendole “... hai ragione, il mondo è nostro... e vale più di qualunque sogno...” e la baciò fra le luci incantate del borgo antico.
Lady Gwen
16-09-2018, 03.02.15
Non capivo perché cercasse di allontanare quel pensiero, se era proprio l'oblio a farlo star male.
Ma perché rinunciare, poi?
Mi baciò, mentre le luci della città ci incorniciavano illuminandoci nella notte.
"Ma io voglio davvero che tu mi ritragga..." dissi piano, col viso quasi imbronciato come una bimba capricciosa incorniciato dai ricci rossi.
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Guisgard
16-09-2018, 03.11.17
“Mi riferivo al mio sciocco sogno d'infanzia...” disse Elv abbracciando Gwen “... quanto a te, ti ritrarrò ogni giorno...” e la baciò ancora, mentre gli ultimi passanti andavano via nella notte.
Lady Gwen
16-09-2018, 03.17.17
Sorrisi soddisfatta e vittoriosa prima che mi baciasse.
Bene, bene.
Non vedevo l'ora.
Dopotutto, l'eternità doveva passare in qualche modo, no?
E non aspettavo altro che vederlo in quella nuova veste che, paradossalmente, mi era ancora sconosciuta.
"Il mio broncio funziona sempre..." sussurrai, mettendo poi su un'espressione furba.
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Guisgard
16-09-2018, 03.22.05
Elv sorrise e scacciò la malinconia.
Annuì a Gwen e la baciò di nuovo.
“Vuoi continuare il giro” disse poi “o tornare a casa?” Stringendola.
Lady Gwen
16-09-2018, 03.26.34
Ora il suo viso appariva di nuovo tranquillo, sereno, senza alcuna traccia di malinconia su di esso o nei suoi bellissimi occhi neri.
"Voglio tornare a casa..." risposi.
Dopotutto, non potevano ancora mantenere gli stessi ritmi.
Dovevamo adeguarci ai mortali, fonderci con le loro abitudini ed era meglio non farsi trovare in giro troppo tardi.
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Altea
16-09-2018, 22.11.12
Rimasi in silenzio a riflettere e osservare il corvo.. La verità. Sapevo benissimo che una volta saputa la verità sarei entrata in questa storia e forse non ne sarei rimasta libera, ma io ero una temeraria e guardai il barone rispondendo con tono sicuro "Si Milord, desidero sapere la verità e per me è un privilegio che mi donate."
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Guisgard
16-09-2018, 22.55.36
Elv sorrise a Gwen, annuì e la prese per mano, tornando insieme al palazzo.
La sera era diventata ormai notte e l'aria si stava addensando di una mesta foschia velata di un'umidità silenziosa e malinconica.
I due vampiri così fecero ritorno nella loro nuova casa, ancora intrisa di una sinistra atmosfera, a causa della morte assurda della povera Tia.
Poco dopo i due giovani cominciarono a sentire dei rumori giungere dal piano di sopra.
Guisgard
16-09-2018, 22.55.45
“Conobbi Layla e poco tempo dopo” disse il barone ad Altea “la portai qui a Sant'Agata di Ghotya. Quasi subito allora ci sposammo... e fummo anche felici nei primi mesi del nostro matrimonio...” fissando il corvo che docile restava appollaiato sulla ringhiera della terrazza “... credo di poter dire che tutti erano innamorati di lei... i miei servitori e tutti coloro che la vedevano passeggiare per le strade... io non ero geloso... mi sembrava del tutto naturale ciò... era di certo la donna più bella che sia mai nata... se Fidia sognò davvero Atena prima di scolpirla per il Partenone, allora di certo ella aveva il volto di Layla...” malinconico.
Destresya
16-09-2018, 23.00.46
Quel fiore...
Lo presi tra le mani come fosse la cosa più preziosa che avessi mai visto in vita mia.
E forse, era così.
Lo portai alle labbra, così come avevo fatto con la rosa, assaporandone il profumo, ma restando a fissare gli occhi azzurri del mio amante.
E non avevo paura di definirlo tale, perchè solo un amante parlerebbe così alla propria donna, o un cavaliere alla sua regina, uno schiavo devoto alla sua sovrana, un fedele alla sua dea.
Ascoltai quelle parole con un battito nuovo nel cuore, un battito che accelerava, che mi sconvolgeva, che mi ridestava.
Un battito così intenso da prendersi tutto di me e da farmi dimenticare persino per un istante, oh ma solo per un istante, la meravigliosa lussuria che mi stava sconvolgendo ormai da ore, quel fremito che mi uccideva ancora e ancora.
Poi le sue ultime parole, il suo sguardo, mi fecero tornare ancora più voglia, ogni parte del mio essere bruciò di desiderio per quell'uomo unico e meraviglioso di cui il Destino mi aveva fatto dono.
"La notte è nostra, cavaliere..." sussurrai, vicinissima al suo viso "Tutta la notte è nostra... sapete, si dice che a furia di vedere l'alba in compagnia di una donna, questa si innamorerà di voi.." fissandolo tutto, con lo sguardo lascivo che contrastava con quelle parole d'Amore.
"Andiamo a scoprire se è vero.." allungando una mano a cercare la sua, per poi fissarlo con una smorfia di lussuria sconfinata.
"Ci aspetta una cavalcata lunga ed estenuante, di quelle che in cui non si conosce riposo, nè pause, nè pietà..." con la voce ardente di desiderio.
Allora ripresi a camminare, entrai in casa, sempre con il conte che mi seguiva guidato dalla mia mano, e lo portai nei miei alloggi.
La stanza era spaziosa, arredata con buongusto, aveva un che di erotico anche solo nell'arredamento, come fosse il covo di illeciti piaceri fin dalla notte dei tempi.
Nell'aria si potevano ancora sentire gli umori dei miei gemiti di poco prima, mentre ero io sola a godere di me stessa.
Ma ora quello scrigno di voluttà stava aprendo le sue porte a ben maggiori piaceri.
Lasciai la sua mano e iniziai ad indietreggiare verso il letto, fissandolo negli occhi con un desiderio sempre crescente nello sguardo.
Mi sarei spogliata in quel momento, ma ero già completamente nuda.
Così mi sedetti sul letto, senza dire una parola, ma solo guardandolo intensamente, quello sguardo che può essere più seducente di un seno scoperto, mi stesi, lasciando ricadere all'indietro la testa.
"Mostratemi dunque la bellezza del mio cavaliere..." fremente ormai di osservare quella virilità che scoppiava nei suoi calzoni.
"Mostratemi ogni cosa di voi..." sussurrai in quella che era una supplica, un ordine, una preghiera "Poichè ogni cosa di voi bramo possedere...".
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Lady Gwen
16-09-2018, 23.10.30
Tornammo a casa, dove ancora si respirava una strana atmosfera, forse a causa della morte di Tia.
Ad un tratto, sentimmo dei rumori provenire dal piano di sopra.
"Chissà che succede... Saranno gli Stainov?" ad Elv, mentre cercavo di ascoltare e capire.
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Guisgard
16-09-2018, 23.23.32
Erano rumori indefiniti, sordi, indecifrabili.
“Beh, per forza loro...” disse Elv a Gwen “... abitano sopra di noi... spero almeno non siano vicini di casa fastidiosi...” sarcastico.
Lady Gwen
16-09-2018, 23.29.57
Non capivo la natura di quei rumori, erano incomprensibili.
"Se oltre ad essere psicopatici fossero anche fastidiosi, sarebbe davvero il colmo..." sarcasticamente.
Andai all'armadietto in legno intarsiato nell'angolo in fondo alla camera da letto e presi una bottiglia e due calici, riempiendoli.
"Accidenti, quanto mi manca cacciare..." sbuffando, prima di bere.
"È uno stillicidio atroce..."https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180916/0b60bd3de926df38693b7a57cd6064ec.jpg
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Altea
16-09-2018, 23.47.50
Ascoltavo e mi strinsi le braccia...sembrava un po' la mia storia ma forse con sfaccettature meno drastiche, a quel punto pensai di aver visto davvero lo spirito di Lady Layla "Era una donna allegra immagino, piena di vita vero?" ricordando la donna di prima "E poi che successe?".
https://www.teamworld.it/wp-content/gallery/foto-ufficiali-matrimonio-avril-lavigne-e-chad-kroeger-esclusiva-hello-canada/9077_562495933797213_1183494711_n.jpg
Guisgard
16-09-2018, 23.54.45
Arrivarono finalmente degli alloggi di Destresya, tutti avvolti da una sottile penombra generata dal buio screziato e dal pallido alone lunare.
Lei si sedette sul letto, tutta nuda ed accaldata, con solo le scarpe alte ai piedi.
L'aristocratico conte la guardò più e più volte, tutta, ovunque, desiderandola alla follia.
Allora accese due candele, appena sufficienti a lambire la penombra e lasciare una luce rossa e leggera nella camera.
Il suo sguardo, azzurro e nobile, cortese e cavalleresco si posò di nuovo su di lei, calda e nuda.
Allora si avvicinò al letto e delicatamente, come se davvero avesse davanti una regina ed una dea, prese prima una scarpa, poi l'altra, sfilandone una alla volta, per poi sfiorarle i piedi, accarezzandoli pianissimo con le dita.
Lungo la pianta, fra le dita, ancora ed ancora.
“Mia nobile dama...” disse in un sussurro lui “... siete pronta a vivere quell'incantamento e mutarvi da una dea venerabile ad una cavalla?” Continuando ad accarezzarle i piedi. “Ma prima, per la riuscita, avete bisogno di mangiare qualcosa... anche un frutto...” indicando il cesto con la frutta, con mele, pesche, uva e banane, posto sul comodino e tornando a guardala.
Guisgard
16-09-2018, 23.56.35
"I giorni trascorrevano lieti..." disse il barone riprendendo il suo racconto "... lei era felice, soddisfatta... ed anche io lo ero... poi un giorno accadde qualcosa... in città arrivò qualcuno..." fissando Altea.
Guisgard
16-09-2018, 23.57.59
"Presto torneremo a cacciare..." disse Elv a Gwen.
Intanto quei rumori non cessavano.
"Ma cosa diavolo staranno facendo?" Lui incuriosito. "Sembrano rumori metallici... di arnesi o qualcosa di simile... ora davvero vorrei saperlo..." mentre Gwen preprava da bere.
Altea
17-09-2018, 00.01.28
Avvertivo sempre brividi più freddi e mi versai altro the tenuto caldo dalla particolare porcellana della teiera. Lo bevvi lentamente, lo zucchero mi diede forza e il the calore e poggiai la tazzina.."Un uomo intendete? E cosa è successo? Immagino abbia iniziato a corteggiare la bellissima vostra moglie".
Lady Gwen
17-09-2018, 00.03.43
"Io aspetto qui... Non vado via..." ancora con tono sarcastico.
Ascoltai alzando gli occhi in su mentre bevevo il liquido tiepido e vischioso.
"Arnesi, dici? E cosa dovrebbero farci dei rispettabili anziani con degli arnesi metallici?" in una domanda retorica, con tono curioso.
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Guisgard
17-09-2018, 00.08.15
“Si...” disse il barone con sofferenza quasi “... è così, lady Altea... giunse in città per i suoi studi... era un uomo colto... per certi aspetti unico... all'inizio non me ne curai... ero abituato agli uomini che cercavano di corteggiare mia moglie... ma lui era evidentemente diverso... Layla cambiò... me ne accorsi... cambiò come Isotta dopo aver bevuto il filtro magico... e cos'è l'amore se non un filtro magico, un elisir che desta il cuore in maniera irreversibile? E così... quell'uomo giunto da chissà dove riuscì a conquistare Layla...”
Guisgard
17-09-2018, 00.08.21
“Non lo so... ma accidenti, muoio dalla voglia di scoprirlo ora...” disse Elv “... e se...” guardando Gwen “... e se invece non fossero gli insospettabili e dolci vecchietti che pensiamo? Se avessero cadaveri seppelliti in cantini e scheletri nell'armadio?” Divertito. “Immagini? Magari sono degli avvelenatori...” scoppiando poi a ridere.
Altea
17-09-2018, 00.12.46
"Posso comprendere, Lady Layla vi è sfuggita di mano e non avete potuto far nulla contro..chiamiamolo filtro d' amore. Ma Lady Layla poi è fuggita con quell' uomo? Ricordate il nome di quel uomo che ha osato rovinare la vita vostra e della vostra consorte. Mi strugge, se non fosse stato così perverso ora sareste felici assieme" le mie parole erano davvero sincere, perché entrambe erano due creature che si amavano alla follia.
Destresya
17-09-2018, 00.16.07
Più mi guardava, più il mio corpo fremeva e impazziva, non capiva più niente.
Quell'attesa mi stava uccidendo, quell'attesa era quanto di più meraviglioso e terribile insieme ci fosse.
Si avvicinò e un brivido caldo mi attraversò la schiena.
Le sue mani sui miei piedi, tra le mie dita, quel tocco leggero e sensuale, quello sguardo cavalleresco e romantico, appassionato e folle, che non vedevo l'ora di mutare in animalesco e senza scrupoli.
Sentivo il cuore che batteva sempre più forte, sempre di più, sempre di più.
Nulla mi appariva più incredibile di quel momento, di quella passione che mi divorava.
Nulla mi sconvolgeva più della sensazione inebriante e sensuale di chi sta per abbandonarsi ai piaceri più torbidi.
Lo guardavo, lo guardavo tutto.
Non aveva accettato il mio invito a spogliarsi, così dovevo ancora immaginare il suo corpo, le sue membra scattanti e calde, il suo sesso così prorompente e voglioso, così folle e voluttuoso, che volevo solo per me, tutto per me.
Restai ad osservarlo, sempre più rapita dai suoi modi e dalle sue movenze.
Lo guardavo estasiata, folle, appassionata.
Disse che il rituale stava per cominciare, e io non desideravo altro al mondo.
Così trattenni il fiato quando mi si avvicinò con il cesto della frutta.
Un lampo di lussuria mi attraversò lo sguardo.
Voleva giocare ancora?
Oh, non mi sarei certo tirata indietro, anzi.
Tutto quello mi eccitava ancora di più, ancora di più.
Così, presi una banana dal cesto, la sbucciai interamente fissandolo negli occhi.
Poi, con un movimento lento e sensuale, senza mai staccare lo sguardo da lui, portai appena indietro la testa, schiusi le labbra e vi lasciai scivolare dentro il frutto.
Ancora, ancora, ancora.
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Lady Gwen
17-09-2018, 00.17.12
Scossi appena la testa.
"In realtà non mi meraviglia molto, quei due, soprattutto lei, non mi piacciono affatto..." con fastidio.
"Beh, pensa in positivo. Siamo già morti e non possono avvelenarci" dissi, con tono ovvio.
Posai il calice sul tavolo.
"Allora?" dissi "Saliamo?" con espressione furba.
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Guisgard
17-09-2018, 00.17.38
“Io...” disse il barone ad Altea “... si, io ricordo il nome di quell'uomo... non potrei mai scordarlo... mai... non passa un solo istante in cui io non lo rammenti... il suo nome era... era Minsk.” Fissando il corvo sulla ringhiera, che a quel nome volò via.
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Guisgard
17-09-2018, 00.22.08
“Dici di salire...” disse Elv ammiccando a Gwen “... davvero? Interessante... e cosa diciamo? Che scusa troviamo? Dopotutto è Mezzanotte e ci servirà una scusa per introdurci in casa loro...”
Altea
17-09-2018, 00.22.36
Nel pronunciare quel nome il Barone era carico di odio e sofferenza e turbamento, mi voltai e vidi il corvo andarsene.
"Minsk...e lei è andata via con lui? Se è viva perché non avete fatto in modo di riprenderla" sospirai.
Lady Gwen
17-09-2018, 00.26.34
"Beh ma mica dobbiamo per forza entrare... Anche solo ascoltare da fuori per capire cosa fanno... Dopotutto, mi importa poco di loro..." alzando le spalle.
La mia era solo curiosità, non mi importava tanto dei due folli sopra la nostra testa.
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Guisgard
17-09-2018, 00.31.04
“No, lei non andò via...” disse il barone con occhi di ghiaccio fissi nel vuoto della notte “... e neanche lui...” ad Altea.
Guisgard
17-09-2018, 00.31.13
“Benissimo.” Disse Elv annuendo a Gwen. “Che cattiva ragazza sei.” Facendole l'occhiolino.
Così uscirono dal loro appartamento e lentamente presero a salire le scale, senza fare rumore.
Più si avvicinavano alla porta dei Stainov, più quei rumori erano chiari, netti.
Come se davvero qualcuno stesse usando attrezzi metallici.
Solo quei rumori si udivano e più nulla.
Ma ad un tratto cominciò a sentirsi anche della musica.
Una melodia lenta, suonata al pianoforte.
Altea
17-09-2018, 00.33.33
Il suo sguardo divenne freddo, di ghiaccio e spalancai gli occhi smeraldini "Ordunque, mi volete dire abitano qui in qualche Palazzo? O è successo altro?" .
Lady Gwen
17-09-2018, 00.37.46
Risi silenziosamente scuotendo il capo.
Allora salimmo e i rumori si fecero più nitidi.
E sembrava sempre più un rumore metallico.
Ad un tratto, il rumore cessò ed iniziò una melodia, suonata al pianoforte.
"Che artisti..." dissi piano, con ironico sarcasmo.
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Guisgard
17-09-2018, 00.45.39
“Già...” disse Elv a Gwen, mentre quella musica continuava “... voglio vederci chiaro...” e senza altri tentennamenti bussò alla porta.
Un attimo dopo si aprì.
Lady Gwen
17-09-2018, 00.49.04
"Elv cosa..."
Bussò senza che io potessi dire nulla.
"Ma sei impazzito?!" dissi, a bassa voce, con gli occhi sgranati.
Poi, la porta si aprì.
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Guisgard
17-09-2018, 00.49.12
Fessen restò a guardare Destresya prendere la banana, sbucciarla e poi infilarsela fra le labbra per mangiarla.
Lo faceva in modo sensuale, anzi lascivo, ma in maniera assolutamente eccitante, irresistibile.
Come solo una sgualdrina d'alto borgo sapeva fare.
Allora in quel momento la luce nei suoi cambiò.
La nobiltà e la cortesia svanirono, lasciando il posto ad uno sguardo vizioso, lussurioso, umido, sozzo, cattivo.
Ed attese che lei finissime di mangiare quella banana acerba.
Guisgard
17-09-2018, 00.50.17
“No...” disse il barone ad Altea “... io, folle di gelosi e con ormai solo il mio onore e null'altro... affrontai quel Minsk... e lo uccisi... per il dolore, poi, Layla si gettò dal crostone...” chinando il capo “... ora lo sapete e potete giudicarmi... sono un assassino... ora se desiderate andare via da questo castello io vi capirò..." baciandole la mano quasi in un gesto di scuse e commiserazione.
https://girlsdofilm.files.wordpress.com/2015/11/count-of-monte-cristo4.jpg?w=702&h=705&crop=1
Altea
17-09-2018, 00.59.08
A quelle parole mi alzai di scatto, la testa iniziò a girarmi fortemente "No, non vi giudico, scusate entriamo dentro il salone" e chiusi la finestra guardandolo "Voi, avete sfidato a duello quell' uomo come i miei due defunti mariti, non comprendo...perché..voi uomini pensate di difendere il vostro onore uccidendo chi vi ha cercato di prendere la moglie, invece che tentare di riprendere vostra moglie con amore. Sono turbata, la storia vostra e di Lady Layla è come la mia vita, solo che io non mi sono gettata o uccisa per amore poiché non amavo nemmeno i miei amanti, anche se ancora non posso scordare l' azzurro cielo del colore degli occhi del mio ultimo amante....io...ho visto una donna prima..era uguale al ritratto, è apparsa quando la campana di San Menna ha suonato e mi parlava, diceva doveva venire qui al castello, eravamo vicino al crostone, e poi è svanita di nuovo al rintocco della campana e ho visto il corvo...che spiegazione potreste darmi a tutto questo" stringendo il fazzoletto pregno di profumo di rosa scarlatta.
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Destresya
17-09-2018, 01.01.05
Assaporai quel frutto proibito nel modo più sensuale e peccaminoso possibile.
Sentii la polpa succosa e saporita inondarmi la bocca col suo sapore inconfondibile.
Mossi appena la mascella è tutta la bocca per renderla più morbida e mandarla giù, fino in fondo alla gola, per poi inghiottire quel nettare sotto gli occhi sempre più folli e lussuriosi del mio amante.
Oh non mi era sfuggito nemmeno un cambiamento di quello sguardo... nemmeno una piccola sfumatura, nemmeno un breve mutamento.
Me li ero gustati tutti, dal primo all’ultimo!
Finii così di mangiare il frutto e appoggiai la buccia sul vassoio che mi aveva portato poco prima.
Era rimasto lì, immobile a guardarmi, solo i suoi occhi erano mutati, sempre più accesi di lussuria spietata.
Oh ma io speravo che non fossero solo gli occhi ad essere mutati...
“Ebbene, mio signore?” Con voce lasciva e calda “Sono stata brava?” Con tono impertinente e sensuale.
Guisgard
17-09-2018, 17.09.38
“Qui non vive nessuna donna.” Disse ad un tratto la servitrice uscendo sulla terrazza. “Viviamo solo il barone, io e lo stalliere.” Fissando Altea. “Avete dunque capito male, madama.”
Guisgard
17-09-2018, 17.10.34
La porta si aprì ed apparve una figura grottesca, assurda, quasi terrificante.
Una donna anziana, dal viso rugoso e pallido da far paura, la bocca tinta da eccessivo rossetto e gli occhi grandi, spiratati, psichedelici.
Aveva i capelli raccolti in un'acconciatura infantile, fatta di boccoli stretti e tenuti su da nastrini colorati.
Le scarpe erano da bambina e bianche come confetti, mentre l'abito sembrava essere quello di una bambola.
Ecco cosa sembrava, una grossa bambola.
“Oh, cari...” disse Azzy mostrando un ampio sorriso “... benvenuti! Che sorpresa! Entrate su!” Prendendo Gwen per mano e tirandola dentro, seguite poi da Elv. "Cosa gradite bere, ragazzi?" Chiese euforica la vecchia.
https://lewislitjournal.files.wordpress.com/2012/09/bette_davis_in_whatever_happened_to_baby_jane.jpg
Lady Gwen
17-09-2018, 17.20.19
Ci aprì la cara signora Stainov, che era conciata come la più grottesca delle bambole e questo mi aveva lasciata letteralmente a bocca aperta.
Era sempre più assurda.
Non ebbi il tempo di parlare, che lei mi tirò letteralmente dentro.
"Ti ucciderò, sappilo..." sibilai a denti stretti ad Elv.
"Oh, beh, in realtà noi non vorremmo disturbare, era amo saliti sentendo quella bellissima musica al pianoforte..." con un leggero sorriso.
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Guisgard
17-09-2018, 17.21.34
Fessen guardò Destresya negli occhi e sorrise, per poi spostare lo sguardo azzurro sulla bocca di lei che aveva appena ingoiato la banana.
“Oh, si...” disse “... molto bene, mia nobile dama...” col tono che in realtà sembrava rivolto ad una sgualdrina “... ora cominceremo il rituale vero e proprio... da brava...” slacciandosi la cintura dei pantaloni ormai tesi e gonfi di eccitazione “... su, mettetevi a terra a a quattro zampe... come si conviene ad una cavalla...”
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta della stanza.
Guisgard
17-09-2018, 17.34.15
“Oh si...” disse Azzy a Gwen “... era la piccola Jesse... lei ama così tanto suonare il piano!” Il pianoforte era davanti a loro nel salotto.
“Come mai ha smesso?” Chiese Elv.
“Oh, è tanto timida...” riempiendo due bicchieri Azzy “... ha sentito arrivarvi ed è corsa in camera sua!” Ridendo stridula. “Su, prendete!” Offrendo loro i bicchieri colmi fino all'orlo.
“Buonasera.” Arrivando nella camera un uomo anziano e distinto. “Finalmente incontro i nostri giovani vicini.” Sorridendo affabile. “Prego, accomodatevi.” Sedendosi ed accarezzando il gatto di casa.
http://www.tr10023.com/wp-content/uploads/2014/11/Claude-Deception-02.png
Altea
17-09-2018, 17.34.52
La vecchia servitrice uscì e la guardai in malo modo "Come osate, voi siete una umile serva e non dovete contestare la mia parola. Quel che ho detto è la verità.. E a quanto pare stavate pure origliando" guardai il barone cambiando discorso "Se avete uno stalliere allora avete dei cavalli. Uscite a cavallo ogni tanto?" sorridendo.
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Guisgard
17-09-2018, 17.37.17
“Un tempo molto frequentemente.” Disse il barone ad Altea, che con autorità aveva zittita la servitrice. “Ora è diverso tempo che trascuro questa mia vecchia passione.”
Lady Gwen
17-09-2018, 17.39.29
Scoprimmo che una certa Jesse suonava il piano, ma essendo timida era scappata in camera.
E ora chi era Jesse?
Tia non me ne aveva parlato...
Ad un tratto arrivò un uomo distinto, in apparenza più sano della moglie.
"Piacere di conoscervi, signore. Io sono Gwen e lui è Elv, mio marito" sorridendo.
"Posso?" riferita al gatto, cominciando ad accarezzare il pelo morbido e setoso.
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Altea
17-09-2018, 17.41.45
"Io posseggo un cavallo nero di nome Cruz, adoro cavalcare soprattutto di notte. Vi alletta l'idea. Vi farebbe bene svagarvi e potreste darmi uno dei vostri cavalli" entusiasta all'idea di una cavalcata nella brezza notturna.
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Destresya
17-09-2018, 17.54.29
Il suo sguardo sulla mia bocca mi provocò un altro lungo brivido, l'ennesimo, ancora più caldo, più voluttuoso e fremente degli altri.
Quell'attesa mi stava uccidendo, mi stava sconvolgendo, mi stava facendo perdere ogni controllo.
Mentre mi guardava passai la lingua sulle labbra, lentamente, in modo voluttuoso, fissandolo negli occhi.
Stavo impazzendo, non capisco più niente.
Niente di niente.
Poi quelle parole, quell'ordine così lussurioso, i miei occhi si accesero di una luce nuova.
Mi alzai, lentamente, inizai a camminare per la stanza con passo regale, passai accanto al suo corpo, sfiorando col mio la sua virilità così prorompente, piena e sicuramente fremente come la ero io, e solo allora mi voltai e mi inginocchiai a terra, per poi allungarmi in avanti, con i movimenti sinuosi ed eleganti di un gatto.
Ero lì quando qualcuno bussò.
Chi?
Chi osava disturbarmi?
La mia fronte si aggrottò.
"Non ora!" tuonai, senza nemmeno porre quella domanda "Sono occupata!".
Il mio tono era imperioso, deciso, di chi è abituato a dare ordini, un tono così in contrasto con la posa sottomessa e infima in cui si trovava il mio corpo in quel momento.
Guisgard
17-09-2018, 17.58.30
“Certamente.” Disse affabile il signor Stainov a Gwen. “Erasmo adora essere coccolato.” Riferendosi al gatto.
Ma appena la vampira cercò di accarezzarlo, l'animale emise un verso di nervosismo e poi balzò via, correndo a nascondersi sotto ad uno dei mobili.
“Che strano...” fece il vecchio Stainov “... eppure è mansueto con tutti...”
“Con tutti!” Esclamò Azzy tornando dalla cucina con una torta molto appariscente, con meringa, gianduia, panna e canditi a guarnirla. “Come fai a dirlo? Non vediamo mai nessuno! Quel gatta alla fin fine è affezionato solo a noi due!” Tagliando la torta.
Guisgard
17-09-2018, 17.58.38
Il barone sorrise ad Altea, compiaciuto per la sua voglia di vivere, il suo essere esuberante e disponibile.
“Si, forse avete ragione...” disse “... ma non stanotte, vi prego. Domani, vi prometto, sarò vostro accompagnatore e cavalcheremo per la campagna intorno alla città. Ma vi prego, scendete nelle scuderie e chiedete al mio stalliere di lasciarvi scegliere un cavallo per domani.” Ordinando alla vecchia servitrice di accompagnarla nelle scuderie del castello.
Altea
17-09-2018, 18.03.15
Il mio volto si illumino', forse davvero stavo aprendo uno spiraglio nella vita del barone e feci un lieve inchino "Oh mai voi mi rendete un grande onore oltre che gioia."
Guardai la servitrice con noncuranza "Gentilmente potreste portarmi nelle scuderie così posso scegliere un cavallo degno di questa occasione".
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Guisgard
17-09-2018, 18.04.48
“Sono io, padrona...” disse da fuori Lila “... vi prego, posso entrare? Devo chiedervi una cosa... vi prego, padrona...”
Fessen allora guardò Destresya che a quattro zampe stava davanti a lui. A pochissimo dai suoi pantaloni ormai deformati dalla sua virilità prorompente.
Lady Gwen
17-09-2018, 18.06.40
Appena iniziai ad accarezzarlo, Erasmo soffiò innervosito e scappo via a nascondersi sotto un mobile.
Forse invece era il gatto a vederci giusto e scambiai un'occhiata di intesa con Elv
Arrivò poi Azzy con una torta appariscente, guarnita, di quelle che sembrano troppo buone per esserlo davvero
Per fortuna avevamo perso il senso del gusto per il cibo umano con la trasformazione, altrimenti sarebbe stato peggio.
Sorseggiai il liquore dal bicchierino ricolmo e il liquido scivolò inerte nella.mia gola come fosse acqua.
Una sensazione né piacevole né spiacevole, per fortuna.a non avevo idea di come sarebbe stato mangiare quella torta...
"E dite, da quanto vivete qui?"
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Destresya
17-09-2018, 18.13.44
Alzai gli occhi al cielo nel sentire la voce di Lila.
Ma che voleva?
Le sembrava il momento?
"Non c'è nulla di così urgente da giustificare un'interruzione!" tuonai "E ora sparisci!" ordinai con voce imperiosa e sicura.
A cosa serve avere dei servitori se poi ti interrompono quando proprio non dovrebbero neanche provarci?
Io ero lì che morivo di desiderio e dovevo rimandare tutto perchè una stupida ragazzina non sapeva stare al suo posto!
Era assurdo.
Guisgard
17-09-2018, 18.16.10
“Sarà un anno circa...” disse Stainov “... ci siamo trasferiti qui dopo un mio lungo viaggio di lavoro.” Fissando Gwen e poi Elv.
Intanto Azzy aveva offerto loro la torta.
“E viaggiate molto?” Chiese Elv mangiando.
“Moltissimo.” Rispose Stainov. “Praticamente sono stato ovunque... chiedetemi di un posto e di sicuro ci sarò stato.” Ridendo. “Avanti.”
“Vediamo...” finendo la torta Elv “... Nolhia?”
“Ci sono stato.” Annuì Stainov. “Praticamente ho visitato tutta Afragolinone.”
“Beh, allora l'Oriente?” Elv.
“Certamente.” Sorridendo Stainov. “Indie, Oceano Indiano, isole Malesi, Borneo, Mare di Giava, fino alle coste Giapponesi.”
“Prendi un'altra fetta, Elv!” Azzy al vampiro.
“Grazie.” Annuendo Elv e mangiando.
“E voi di cosa vi occupate?” Domandò Stainov.
“Io... io sono un artista...” fissandolo Elv “... un pittore... e Gwen e mi fa da modella.”
“Che fortuna!” Ridacchiò Azzy. “Potremo dire di avervi conosciuti quando non eravate ancora famosi!”
“Si, sono sicuro troverete presto il successo e la fama.” Compiaciuto Stainov.
“Io mica tanto...” mestamente Elv, per poi guardare Gwen.
Guisgard
17-09-2018, 18.18.11
La servitrice guardò con freddezza altea e poi annuì.
La condusse così nelle scuderie, dove appoggiato ad un palo stava un giovane robusto e vestito in modo rozzo.
"Smetti di mangiare, Plot..." disse la servitrice allo stalliere "... aiuta madama a scegliere un cavallo per la sua cavalcata di domani."
Plot annuì.
Altea
17-09-2018, 18.22.17
La servitrice mi detestava, ma trovavo il suo comportamento assurdo, mi stupii perché il Barone gli desse tutta questa confidenza. Io solo alla mia nutrice permettevo di intromettersi nella mia vita, ma ovviamente era una persona educata.
Trovammo un certo Plot, era giovane..pensavo di trovare pure uno stalliere attempato e lo guardai sorridendo "Grazie, siete molto gentile, non vedo l' ora di scegliere uno e di ammirarli, devono essere stupendi i cavalli del Barone immagino".
Guisgard
17-09-2018, 18.22.17
“Vi prego, padrona...” disse insistente Lila “... vi chiedo solo una concessione... lasciatemi entrare e guardare... voglio solo guardare... non vi recherò noie o danno... solo guardare, mia padrona...” da fuori.
“Quando l'incantamento comincerà” Fessen a Destresya che stava a carponi davanti a lui come fosse davvero una cavalla “non avrete più coscienza, né pudore... sarete una bellissima cavalla... lasciate pure che entri e guardi, madama... sarà più magico...” tendendo la cintura che si era slacciato dai pantaloni.
Guisgard
17-09-2018, 18.26.23
“Plot è muto, non può rispondervi.” Disse la servitrice ad Altea.
Plot annuì ed indicò alla bellissima De Bastian i cavalli che c'erano.
Uno aveva il pelo nero e lucidissimo, un altro era bianco, un altro ancora era di un marrone chiaro.
Lady Gwen
17-09-2018, 18.28.08
"Interessante, anche noi amiamo viaggiare" all'uomo, sorridendo.
Era affabile, alla mano, nulla a che vedere con la moglie psicopatica che si ritrovava.
Ascoltai interessata tutti i posti che aveva visitato.
"Io ed Elv abbiamo apprezzato molto la Russia, ci siete stato?" gli chiesi, curiosa.
Azzy mi mise davanti un piattino con una fetta di torta e passai lunghi secondi a convincermi ad assaggiarla.
Portai un pezzetto alla bocca, traboccante panna e crema.
Sentii tante consistenze diverse e tutte troppo poco piacevoli, tanto che ringraziai di non poterne sentire il sapore.
Guardai incredula Elv quando ne prese un'altra fetta.
Bah...
"Oh, non fateci caso, Elv fa il modesto, ma ha talento, dobbiamo solo aspettare l'occasione giusta, dopotutto siamo giovani, abbiamo tutto il tempo del mondo" sorridendo.
Era tremendamente divertente dire tutto ciò mentre tutti erano all'oscuro del fatto che veramente avevamo tutto il tempo del mondo e anche oltre.
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Guisgard
17-09-2018, 18.42.08
“Conosco la Russia come le mie tasche.” Disse sorridendo Stainov a Gwen. “Per diversi mesi sono stato a San Pietroburgo, per poi soggiornare in vari distretti tra l'Ucraina ed alcune località della steppa.” Guardò poi Elv. “Oh, la nostra Gwen ha perfettamente ragione... è solo questione di tempo ed avrete la vostra occasione... basterà solo saperla cogliere.”
Elv sorrise per circostanza.
Altea
17-09-2018, 18.43.58
"Non è un problema, grazie per avermi avvisata" alla servitrice.
Plot mi porto a guardare i bellissimi cavalli "Sapete Plot, come dicevo al barone io posseggo un cavallo nero con una macchia nera...quindi cambierò e sceglierò questo bellissimo cavallo bianco" accarezzando dolcemente il pelo lucente del cavallo.
Guisgard
17-09-2018, 18.46.41
Plot annuì ad Altea e preparò la sella per il giorno dopo.
La servitrice era in piedi ad osservare.
Sulla finestra che dava nel cortile si posò un corvo nero.
Lo stesso che c'era prima sulla ringhiera della terrazza.
"Bene, Plot." Disse la vecchia. "Appena avrai finito puoi andare a dormire."
Lady Gwen
17-09-2018, 18.47.01
"È un posto davvero incantevole" annuendo.
Poi sorrisi e strinsi forte la mano di Elv.
Onestamente, non capivo perché fosse così pessimista.
Cosa aveva lui meno degli altri?
Non riuscivo a capirlo...
"E invece, cosa pensate dell'Irlanda?" sorridendo ora più curiosa, per vedere cosa avrebbe detto della mia bellissima patria.
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Guisgard
17-09-2018, 18.52.17
"L'Irlanda è un trionfo di verde." Disse divertito Stainov a Gwen. "Lunghe distese di selvagge campagne, una brughiera sugestiva con le sue rovine di un passato mai troppo lontano e quel forte vento che soffia dall'oceano e dalle coste scozzesi." Annuì. "Ci ho troscorso forse alcuni degli anni più belli, ma forse perchè ero giovane quando ci sbarcai. Arrivai sulla verde isola appena ventenne, con l'ambizione di aprire un locale tutto mio e produrre una birra artigianale. Eh, vecchi sogni di gioventù."
"Già, simili ad illusioni..." mormorò Elv, stringendo la mano di Gwen.
Altea
17-09-2018, 18.57.23
Plot preparò con cura il bellissimo cavallo e ad un tratto vidi il corvo nero.
La servitrice mandò subito Plot a dormire e sorrisi, mi chiesi se era davvero muto e lei gli aveva detto di non parlare.
Mi avvicinai al corvo nero e lo guardai negli occhi piccoli "Perché mi segui? Perché sei qui" a bassa voce allungando la mano verso l' animale.
Lady Gwen
17-09-2018, 21.40.33
Sorrisi entusiasta sentendolo parlare.
Quanto mi mancava...
Avrei detto ad Elv che dovevamo tornarci qualche volta.
"Avete perfettamente ragione" annuii.
Elv però mi sembrava sempre più malinconico...
Era ora di tornare, volevo vederci chiaro sul suo stato d'animo.
"Bene, signori. Mi dispiace andar via, ma io ed Elv abbiamo un dipinto da finire e dobbiamo andare a dormire presto, o domattina non ci alzeremo in tempo... Come si dice, il tempo è tiranno..." con un sorriso.
"Andiamo, tesoro?" dissi ad Elv, accarezzando la sua mano.
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Guisgard
17-09-2018, 23.02.00
Appena Altea allungò la mano per toccare il corvo, l'uccello volò via, svanendo nella notte.
“Lasciate perdere quel corvo, madama...” disse la servitrice “... si dice che tali uccelli abbiano la capacità di volare tra il mondo dei vivi e quello dei morti...” fissandola “... venite, così chiuderò le scuderie.”
Guisgard
17-09-2018, 23.02.07
“Oh no...” disse con una maschera mesta sul viso Azzy “... di già? Su, restate ancora un po'...”
“A noi fa piacere e non recate alcuna noia.” Intervenne Stainov. “Però se per voi è tardi allora andate pure. Ma spero che tornerete presto a trovarci.”
“Un momento!” Azzy tagliando veloce un'altra fetta di torta. “Voglio portare una fetta di torta a quella timidona di Jesse! Vieni con me, Gwen, così te la farò conoscere! Suvvia, solo pochi minuti!” Ridendo come una cornacchia.
Lady Gwen
17-09-2018, 23.05.51
"Non preoccupatevi, verremo senz'altro" dissi al signor Stainov sorridendo.
Stavo per alzarmi e andarcene, quando Azzy mi disse di accompagnarla da Jesse.
Allora mi alzai e diedi una carezza a d Elv.
"Torno subito..." gli dissi piano.
Raggiunsi la donna e sperai che facessimo in fretta.
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Guisgard
17-09-2018, 23.11.50
Gwen seguì Azzy nel corridoio e poi fino ad una porta chiusa.
“Jesse cara...” disse bussando la vecchia col piatto in mano “... ti ho portato una fetta di torta e qui c'è una persona che vorrebbe conoscerti...” bussando ancora “... eh, benedetta bambina...” sbuffò Azzy “... timida da morire... scusami, tesoro... torno subito...” a Gwen, per poi aprire la porta ed entrare, richiudendola dietro di sé.
“Non voglio vedere nessuno, uffa!” Esclamò una voce di bambina all'interno della camera chiusa.
“Non fare i capricci, cara...” a lei Azzy “... sono due giovani a modo... Gwen ed Elv. Su, vieni a vederli.”
“No, no e no!” La bambina.
“Sei una vera peste!” Sbuffando Azzy.
Lady Gwen
17-09-2018, 23.17.45
Mi condusse fino ad una porta chiusa.
Doveva essere una bambina, dalla sua voce.
Possibile fosse una nipote?
Di certo non la figlia, vista l'età di tutti loro.
La ragazzina sembrava molto capricciosa e viziata, mentre ascoltavo la conversazione da fuori.
Ero indecisa se entrare o meno...
Oh, al diavolo le formalità, la ragazzina era viziata di suo, non sarebbe peggiorata ulteriormente.
Allora bussai un paio di colpetti e poi aprii la porta.
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Altea
17-09-2018, 23.20.28
Il corvo svanì nelle tenebre della notte e alle parole della servitrice pensai alle parole di mio nonno Mandus. Non voleva io andassi nel castello perché sosteneva vi erano dei fantasmi e mio nonno era restio a credere in queste cose.
La servitrice serrò la porta della scuderia "Mi potreste dire il nome del barone? Il suo cognome è De Goth? Ma il suo nome?" non avevo fatto caso a quel piccolo particolare ma non avrei mai osato chiamarlo per nome.
Nel frattempo tornammo nel castello mentre ancora la notte regnava sovrana coi suoi misteri.
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Guisgard
17-09-2018, 23.39.49
Gwen si fece coraggio ed entrò nella stanza dopo aver bussato.
Trovò Azzy in piedi con il piatto in mano mentre si rivolgeva a qualcuno seduto su una sedia voltata in modo di dare le spalle alla porta.
“Oh, ecco Gwen.” Disse la vecchia. “Ma questa bambina è una discola, sai?” Alla vampira. “E va bene...” posando il piatto con la torta sul tavolino accanto alla sedia “... noi andiamo via... tu almeno mangia la torta, tesoro.” Le sorrise, per poi andare verso Gwen e prenderla sottobraccio. “Con le bambine ci vuole pazienza.” Le mormorò sottovoce, trascinandola fuori dalla stanza e chiudendo la porta dietro di loro.
Guisgard
17-09-2018, 23.39.58
“Rainulfo...” disse la servitrice ad Altea “... Rainulfo De Goth... è un nome che tradisce l'antico casato a cui appartiene, discendente diretto da nobili Longobardi.” Fissandola, mentre tornavano verso la terrazza, dove il barone era ancora seduto a guardare le stelle di Sant'Agata di Ghotya.
Altea
17-09-2018, 23.45.33
Sorrisi leggermente alla servitrice, ora sapevo pure il nome del barone.
Lo trovammo ancora sulla terrazza a guardare le stelle.."Barone de Goth, ho scelto il bellissimo cavallo bianco, il vostro stalliere mi ha detto ben poco visto è muto" guardando pure io le stelle "Chissà quali segreti nascondono quelle stelle, tutti i vostri pensieri vero barone?" sorridendo malinconica.
Lady Gwen
17-09-2018, 23.48.06
Azzy parlava a qualcuno seduto su una poltrona di spalle, ovviamente era Jesse.
E davvero non capivo perché.
Bah, che bambina capricciosa...
Azzy mi prese sottobraccio ed uscimmo.
"Non preoccupatevi, non fa niente..." la rassicurai.
Allora tornai da Elv.
"Andiamo?" sorridendogli.
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Guisgard
17-09-2018, 23.58.16
“No, le stelle sono troppo preziose per i miei pensieri, che hanno invece ben misero valore.” Disse De Goth ad Altea con un leggero sorriso. “Sono lieto che abbiate scelto quel cavallo.” Alzandosi. “Ora perdonatemi, ma temo che l'inventario lasciato in sospeso di alcuni oggetti che dovrei vendere mi stia attendendo. E dovrà essere pronto per domani. Ma voi trattenetevi pure se lo desiderate. Anzi, visitate il castello in totale libertà se ciò vi aggrada, madama.”
Altea
18-09-2018, 00.00.38
"Voi siete troppo generoso con me milord, oh si...mi piacerebbe davvero visitarlo..mi date libertà o volete io sia accompagnata?" con un leggero inchino "Noto siete un instancabile lavoratore pure".
Destresya
18-09-2018, 00.00.43
Lila sembrava proprio impazzita!
Quel torno supplichevole nella sua voce, quel suo insistere, sembrava veramente che avesse perso la testa per quell'uomo meraivglioso e affascinante che stava per mutarmi in cavalla.
E dopotutto, come poteva stupirmi quel fatto?
Come poteva essere strano che un uomo così unico facesse gola anche alle altre donne.
Alle parole di Fessen alzai lo sguardo su di lui, lo fissai intensamente.
Voleva che entrasse, voleva che fosse tutto più magico.
E io non avevo la forza di oppormi al mio nuovo padrone.
Lo fissai però negli occhi, intensamente.
"Badate però che sarò una cavalla gelosa del suo padrone, e che vi vorrò solo per me..:" con l'azzurro dei imei occhi che voleva fondersi nei suoi "Solo per me.." sussurrai nuovamente.
Dopodichè mi voltai verso la porta.
"Entra, ma bada bene che dovremo dimenticarci della tua presenza, fatti anche solo senitre, vedere o altro e la pagherai cara!" tuonai, per poi tornare a guardare il mio padrone con aria devota e uno sguardo che diceva: "Sono stata brava?":
Guisgard
18-09-2018, 00.02.43
Gwen ed Azzy tornarono in salotto, trovando Elv e Stainov tutti presi da un qualche discorso.
“Eh, spero tu non abbia annoiato troppo il nostro Elv.” Disse Azzy al marito. “Io so bene quanto i tuoi discorsi sanno essere pedanti.” Annuendo.
“No no...” fece Elv che aveva un'espressione vivace, come se il suo umore fosse migliorato parecchio “... invece è stato molto stimolante questa nostra chiacchierata.”
“Visto?” Stainov ad Azzy. “E tu che brontoli sempre.”
“Bah, Elv temo sia solo troppo educato!” Esclamò Azzy.
Lady Gwen
18-09-2018, 00.06.58
Tornammo in salotto e vedemmo Elv e Stainov presi da chissà che discussione e l'umore di Elv sembrava nettamente migliorato rispetto a prima.
Chissà di che stavano parlando...
Gli lo avrei chiesto una volta soli.
"Oh, credetemi, se il mio Elv lo dice, allora sarà vero" sorridendo, mentre mi stringevo ad Elv e lo guardavo.
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Guisgard
18-09-2018, 00.10.32
"Il lavoro ormai è la sola cosa che riempie le mie giornate, madama.” Disse il barone ad Altea. “Lei vi accompagnerà, così non rischierete di perdervi.” Indicando la servitrice. “A domani, lady Altea.” Baciandole la mano, per poi andare via.
Guisgard
18-09-2018, 00.10.39
Elv conse con il braccio i fianchi di Gwen sorridendo.
Era decisamente più allegro.
“Allora vi aspettiamo prestissimo, ragazzi.” Disse cordiale Stainov.
“Si, assolutamente!” Entusiasta Azzy. “e perdonate se Jesse non ci ha fatto compagnia stasera! La conoscerete presto!”
Così i due vampiri salutarono e tornarono nel loro appartamento.
Lady Gwen
18-09-2018, 00.18.22
Vidi l'ansa espressione sorridente di Elv mentre mi cingeva i fianchi e davvero ero stupita di come il suo umore fosse cambiato nel giro di due minuti.
"Non preoccupatevi, signora, sarà per un'altra volta" annuendole.
"Non mancheremo" a Stainov.
Poi tornammo nel nostro appartamento.
"Allora, hai intenzione di dirmi come ha fatto il tuo umore a migliorare in un istante?" ridacchiando.
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Guisgard
18-09-2018, 00.25.49
“Beh, ti dirò...” disse Elv a Gwen lasciandosi cadere sulla poltrona “... quello Stainov conosce davvero un mucchio di storie e poi davvero ha viaggiato tantissimo. Credo abbia visto tutto il mondo, sai? Domani potrei tornare a chiacchierare con lui.” Annuendo.
Lady Gwen
18-09-2018, 00.30.07
Si sedette su una poltrona, ma non rispose del tutto alla mia domanda.
Allora io andai a sedermi sulle sue gambe.
"Sì, ma davvero è bastato solo quello? O c'è dell'altro? Eri così triste, afflitto, prima... Ora invece sei felice" seguendo col dito i tratti che la vivacità aveva dipinto sul suo bellissimo viso.
Ovviamente ero contenta che fosse di buon umore, ma davvero ero curiosa di sapere cosa avesse provocato tale forte sentimento.
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Guisgard
18-09-2018, 00.36.52
“Beh...” disse Elv a Gwen seduta sulle sue ginocchia “... perchè non dovrei essere allegro? Sono immortale, ho una bellissima moglie e modestamente ho la presunzione di poterla amare e soddisfare come nessun altro.” Ridendo e mordicchiando il dito di lei.
Lady Gwen
18-09-2018, 00.41.39
Sospirai rassegnata scuotendo la testa.
Cosa potevo dire oltre?
Proprio nulla, assolutamente niente di niente.
"Ho capito, ho capito, dopo questi complimenti devo desistere... E sia, hai vinto..." con un vago sorriso e il mio viso vicino al suo, mentre mordeva piano il mio dito e i miei occhi erano nei suoi.
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Guisgard
18-09-2018, 00.51.28
Lila entrò, guardando Destresya messa a quattro zampe come un animale al cospetto del conte.
La giovane servitrice era completamente nuda ed aveva uno sguardo disincantato, da falsa ingenua.
Si sedette su un baule ed accavallò tutte le gambe praticamente davanti a Fessen.
“Una cavalla” disse lui tirando fra le mani la cinghia “non hanno volontà. Non possono essere gelose, né stanche e neppure pudiche o inibite. Sono cavalle... ed attendono solo di essere montate.” Fissando Destresya con l'azzurro dei suoi occhi che ora era diventato severo, autoritario, quasi cattivo.
Mise allora una mano nel taschino e tirò fuori una boccettina.
La posò sul tavolino e cominciò a togliersi la giacca e poi la camicia, restando a petto nudo con indosso solo gli attillati pantaloni ed i lunghi stivali di cuoio.
Allora afferrò la boccettina e tolse il tappo.
Un attimo dopo, chinatosi accanto a Destresya, iniziò a far colare il liquido contenuto sulla schiena di lei.
Era una sostanza oleosa, densa, fredda, tanto da lasciare subito brividi sulla pelle della padrona del palazzo.
Guisgard
18-09-2018, 00.52.18
“Tesoro, abbiamo solo chiacchierato un po'...” disse Elv a Gwen “... mi piace ascoltarlo... non so... forse mi ricorda mio nonno... è un uomo d'altri tempi... si, decisamente... e tu con la bambina? Credo sia loro nipote.”
Lady Gwen
18-09-2018, 00.55.50
Annuii alla sua risposta.
"Nulla, non voleva farsi vedere... Credo sia molto capricciosa e viziata..." risposi, facendo scorrere il dito sulle sue labbra.
"Non sembra neanche molto amichevole..." con una smorfia.
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Guisgard
18-09-2018, 00.58.19
“Spesso i bambini sono così...” disse Elv baciando il dirò che Gwen teneva sulla sua bocca “... sai che Stainov è un vero conoscitore dell'arte? Non ho mai incontrato nessuno che conoscesse l'arte come lui. Praticamente la sua conoscenza spazia dalla preistoria ad oggi. Un portento.” Annuendo.
Lady Gwen
18-09-2018, 01.04.22
Sorrisi al suo bacio sul mio dito e continuai ad accarezzare quelle labbra di seta.
"Davvero? Interessante... Se non fosse per quella moglie psicopatica che si ritrova..." commentai sarcasticamente.
Ma in realtà davvero non capivo come un uomo così distinto, colto ed interessante potesse stare con una persona simile, che aveva evidenti problemi.
Certo, poteva anche darsi che fosse diversa, prima, ma ora non era certo una bella esperienza incontrarla e averci a che fare...
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Destresya
18-09-2018, 01.05.20
Non calcolai la ragazza, persa com'ero in quella follia lussuriosa che mi stava divorando.
Avevo occhi solo per il mio cavaliere.
Lo fissavo dal basso con l'espressione di chi non desidera altro, non aspetta altro, non brama altro.
Ero sua, completamente, infinitamente.
Non capivo più niente, più niente.
Restai ad osservarlo, rapita, era così abile, così sapiente, così meravigliosamente eccitante.
Tutto il mio corpo nudo fremeva, fremeva perchè quel rituale avesse inizio e finalmente potessi perdermi nelle gioie del piacere che tanto avevo sospirato.
Non avevo desiderato altro, dopotutto, nelle ultime ore, tutto il mio essere era stato assorbito da quell'uomo meravigioso e unico, così bello, possente, da far perdere la testa.
Più si spogliava e più impazzivo nell'osservarlo.
Oh era così bello, così eccitante, così... unico.
Quando poi si avvicinò a me con la boccettina trattenni il fiato.
Era davvero un incantesimo perchè io ero veramente persa.
Lo seguii con lo sguardo e quando quella sostanza mi scivolò sulla schiena mi abbandonai a un lento e caldo gemito liberatorio.
Ma il mio corpo, la mia anima e tutto il mio essere bramavano di più, molto di più.
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Guisgard
18-09-2018, 01.12.21
“Già, strana davvero.” Disse Elv annuendo a Gwen. “Sai cosa mi ha detto Stainov?” Fissandola. “Che ho talento come artista...”
Lady Gwen
18-09-2018, 01.15.21
"Doveva dirtelo lui che lo hai?" ridacchiando "Certo che lo hai e sono sicura che riuscirai a metterlo a frutto al meglio" sorridendogli e accarezzando il suo viso, con sguardo incoraggiante.
Se solo avessi lontanamente immaginato in tutto questo tempo, lo avrei aiutato, supportato, ma non era troppo tardi, soprattutto per noi e avrei rimediato adesso.
Stava tenerci tantissimo a questo suo sogno e aveva tutto il diritto di coronarlo.
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Guisgard
18-09-2018, 01.22.06
“Non so...” disse Elv a Gwen “... dopotutto non siamo comuni mortali... siamo vampiri... creature della notte... ci è permesso concederci all'arte? Potrei davvero dedicarmici, non solo per puro diletto alla bellezza, come invece fanno molti dei nostri? Pensaci... non potrei dipingere di giorno e neanche in una chiesa... come artista sarei comunque limitato... alla notte appunto...”
Lady Gwen
18-09-2018, 01.25.06
"Beh, pochissimi artisti si sono dedicati alla notte, nella loro pittura e i pochi che lo hanno fatto hanno creato delle opere bellissime ed innovative. Non si deve certo essere convenzionali" sorridendo "Dopotutto, noi non lo siamo per definizione" divertita.
"E di certo, nessuno conosce la notte meglio di noi, in ogni sua sfaccettatura."
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Guisgard
18-09-2018, 01.28.07
“Si, hai ragione.” Disse Elv guardando Gwen. “Hai ragione. E' proprio così.” Entusiasta. “Ti adoro.” E la strinse a sé, baciandola con slancio e passione.
Lady Gwen
18-09-2018, 01.33.19
Vidi di nuovo quella scintilla accendersi nei suoi bellissimi occhi e sorrisi prima che mi baciasse con slancio e passione.
"Sì, decisamente sei di buon umore..." sussurrai divertita "Anche io ti adoro..." aggiunsi piano, prima di baciarlo ancora e ancora.
Non avrei mai smesso, mai, nemmeno un istante, avrei trascorso l'intera eternità a scoprire nuove sfumature del suo sapore.
Non pensavo potessero esistere al mondo due persone che si amavano come o più di noi, né sarebbero mai esistite.
Perché c'era qualcosa di profondo e di eterno ad unirci che non aveva paragoni con nessun altro legame o amore che fosse, in tutta la terra.
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Guisgard
18-09-2018, 01.40.09
Gwen ed Elv si baciarono e quel bacio oltre ad unirli sembrò come spazzare via ogni malinconia ed inquietudine.
Ad un tratto però sentirono dei rumori in piena notte.
Voci e schiamazzi che provenivano dalla strada.
Lady Gwen
18-09-2018, 01.44.32
Quel bacio ci fece subito dimenticare tutta la malinconia e la tristezza di quel fugace momento spazzandole via.
Ma, ad un tratto, sentimmo voci confuse dalla strada.
Mi staccai da lui.
"Che succede fuori?" dissi, poi mi alzai ed aprii la finestra per vedere cosa stesse accadendo.
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Guisgard
18-09-2018, 01.51.39
Gwen si affacciò e nonostante l'ora tarda vide in strada una folla che si agitava.
Avevano qualche torcia e qualcuno persino zappe e rastrelli.
“Morte al mostro...” disse qualcuno.
“Morte alle bestie sanguinarie!” Un altro.
Lady Gwen
18-09-2018, 01.55.00
Davanti agli occhi mi si presentò una scena degna dei migliori racconti sulla caccia alle streghe.
Forconi, torce, bestie sanguinare...
Feci segno ad Elv di avvicinarsi.
"Secondo te con chi ce l'hanno? Chi possono cercare proprio in questo palazzo?" perplessa.
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Guisgard
18-09-2018, 01.59.00
“In realtà” disse Elv guardando con Gwen la strada affollata “credo gridino più alla rinfusa... non mi sembra ce l'abbiano con qualcuno di questo palazzo... anche perchè i loro bersagli” ironico “sembrano essere dei mostri sanguinari.”
Subito arrivò la polizia decisa a disperdere quella folla.
Ma erano invasati e la cosa sembrava complicata.
In strada i due giovani videro anche Missan e Nestar, insieme a Blasius che fissavano la scena.
Lady Gwen
18-09-2018, 02.06.04
"Dici?" guardando ancora quella gente.
La polizia cercò di farli andar via, ma sembravano tanto degli invasati esaltati.
"Oh, guarda chi c'è" vedendo i nostri compagni di avventura in strada "Scendiamo a dare un'occhiata" prendendolo per mano "Magari ci faranno capire che è successo."
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Guisgard
18-09-2018, 02.16.26
Elv annuì e con Gwen scesero in strada, dove c'erano anche Missan, Nestar e Blasius.
Elv chiese loro cosa stesse succedendo.
“La gente è scesa in strada spaventata...” disse Blasius “... dicono che è sparito il cadavere della povera Tia dall'obitorio... dicono che è stato portato via da un mostro... forse un lupo mannaro.”
Lady Gwen
18-09-2018, 02.20.12
Scendemmo giù e rimasi a bocca aperta.
Non perché non ci credessi, ovviamente, ma proprio perché ci credevo mi chiedevo chi altro ci fosse come noi in giro, infatti guardai Elv.
"E come hanno formulato questa ipotesi? Cosa gli fa pensare che si tratti di un mostro, di una leggenda?"
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Guisgard
18-09-2018, 02.32.01
“Beh, perchè nessuno se ne va in giro a rubare cadaveri.” Disse Blasius a Gwen.
“a meno che un lupo vero non si penetrato nell'obitorio e preso il cadavere... dopotutto la città è in mezzo ai boschi ed ai monti.”
“Però c'è da dire che le notti qui sono alquanto movimentate...” sarcastico Elv.
Lady Gwen
18-09-2018, 02.39.16
Le loro spiegazioni erano surreali e non mi convincevano.
Così presi Elv in disparte.
"Secondo te chi c'è dietro e cosa sta succedendo?" gli chiesi a bassa voce "Voglio dire, a chi serve il cadavere di una ragazza? Di certo a nessun vampiro, salvo strani esperimenti di cui non siamo a conoscenza e che devono essere nati adesso..." sarcasticamente, scuotendo il capo.
"E la storiella del lupo, mannaro o meno, mi convince ben poco..."
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Guisgard
18-09-2018, 02.54.54
“Forse davvero è stato un comune lupo...” disse Elv a Gwen “... oppure forse qualcuno vuole celebrare un qualche rituale...” pensieroso.
Intanto la polizia cercava di disperdere la folla.
Dopo un po' ci riuscì ed allora Blasius consigliò a tutti di andare a dormire.
Lady Gwen
18-09-2018, 14.50.19
"Ma secondo te un lupo ruba un cadavere?" dissi, scuotendo la testa "Rituale? Bah... Non so cosa pensare..." sospirando.
Alla fine, Blasius invitò tutti ad andare a dormire quando la folla si disperse.
Così salimmo in camera.
"Menomale che non dormiamo, altrimenti avremmo passato la notte totalmente insonne..." sarcasticamente.
"Ne succedono, di cose strane, qui... Davvero incredibile..."
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Guisgard
18-09-2018, 17.30.46
L'olio cominciò a colora vischioso e denso sulla schiena di Destresya, scendendo lento lungo i fianchi, per il bacino, sulle natiche.
Il bel conte dagli occhi azzurri continuava a far colare quel liquido oleoso dalla boccettina, insistendo ovviamente lungo i glutei, in modo che diverse gocce scivolassero fra la piega delle natiche che a quel contatto freddo e vischioso si irrigidirono, divenendo tese, sode, compatte.
Alcune gocce di olio arrivarono fra le cosce di lei, inumidendo la lanugine bionda ed accarezzando vischiose le labbra del suo sesso.
“Da questo momento” disse con voce calda e lussuriosa lui “non potrai più parlare... sei solo una cavalla... splendida da ungere...” cominciando a spalmare con la mano sinistra tutto quell'olio ben bene sulla schiena di lei, più volte e con movimenti lenti e sensuali, raggiungendo le natiche e continuando quel massaggio scabroso, indecente che in brave portò le sue dita fra quei glutei, fino ad arrivare al sesso di lei, in uno strofinamento sempre più proibito, immorale, sozzo.
La mano destra di Fessen, invece, unta opportunamente d'olio, si portò sul seno di lei, che generoso e sodo oscillava all'ingiù per effetto del massaggio che spingeva la cavalla a muoversi piano per il godimento.
Le dita si stringevano attorno a quel seno, tormentando il capezzolo, strizzandolo ed ungendolo in modo che si irrigidisse all'infuori.
Seduta a guardare tutto ciò, la giovane Lila iniziò a stringere forte le cosce accavallate, per trovare sollievo da tutta quell'eccitazione.
Altea
18-09-2018, 17.39.20
Mi congedai dal barone, sinceramente non mi andava di rimanere con quella donna. Voleva celare qualcosa ma non mi scomposi "Mi piacerebbe vedere la sala da ballo, immagino si davano feste quando qui.. Era tutto più vivo e allegro" sistemando i capelli come solevo fare di abitudine.
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Guisgard
18-09-2018, 17.41.48
“Beh, un lupo affamato può rubare una carcassa...” disse Elv a Gwen “... o forse potrebbe essere stata qualche iena... dopotutto animali feroci spesso sono riusciti a scappare da un circo... chi altri sennò? Escludi qualche satanista per una messa nera, no? Allora cosa resta? Solo un lupo mannaro appunto.” Sarcastico.
Guisgard
18-09-2018, 17.44.25
Il barone andò via e la servitrice un po' seccata annuì ad Altea, accompagnandola a vedere la sala in cui un tempo si tenevano i balli al castello.
Ora però appariva semibuia, con i parati consumati,ragnatele ovunque, odore di polvere diffuso e mobili in balia dei tarli.
Tutto era in un profondo stato d'abbandono, come se un incanto avesse reso vecchio e rovinato tutto.
Lady Gwen
18-09-2018, 17.49.39
"Sembrerà stupido che dei vampiri non credano ai lupi mannari, ma davvero l'ipotesi mi sembra quanto mai assurda..." con tono svogliato, mentre mi stendevo a letto.
Era la prima volta, in tutta la mia vita, in cui una notte mi sembrava infinita.
Non era mai successo, ma forse era perché qui non c'era molto da fare.
E paradossalmente, neanche tutti questi begli eventi allegri riuscivano a movimentare la situazione...
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Altea
18-09-2018, 17.53.46
Che decadenza, non accettavo di vedere il castello in quelle condizioni.
"Non mi avete detto il vostro nome" alla servitrice "Prendete detersivo, acqua, spazzolone e stracci.. Dobbiamo pulire questo ambiente.. ovviamente voi lo farete.. Vi aiuterò, deve risplendere.. Tutto. Il compito di una servitrice è pure pulire" avrei poi detto al barone di cambiare le tende e la carta da parati.. Ma già vederla pulita sarebbe stato molto.
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Guisgard
18-09-2018, 18.06.11
Gwen ed Elv si stesero a letto, quando ormai quella notte infinita giungeva nel suo ultimo quarto.
Si narra che proprio quelle ore notturne siano le più misteriose ed inquietanti.
Le ore in cui il mondo dei vivi si avvicina a quello degli spiriti.
E non tutti gli spiriti sono fatti di pura luce...
La sala da ballo era gremita, con candele, dame e nobili cavalieri.
La musica, i gioielli ed i mille sguardi delle damigelle innamorate.
Ma Gwen non era più una donna come le altre, non era più una mortale.
La nave stava allora salpando e tutti dovevano salire a bordo.
“Presto...” disse il nostromo “... presto, le vele sono già spiegate.”
“Vedrete, quel nuovo posto vi piacerà...” una donna della congrega a Gwen.
“Si, è la città del cioccolato” un altro vampiro “ed i dolci rendono l'esistenza migliore, come la bellezza.”
“Presto!” Ancora il nostromo. “La tempesta sta per arrivare!”
“Siamo certi che noi vampiri possiamo essere uccisi sono con paletti di frassino?” Domandò un ragazzo della congrega.
“Ho sentito che ad Afragolignone” un vecchio vampiro “usano uccidere quelli come noi con ben due paletti, non uno soltanto...”
“Issate l'ancora!” Il capitano.
Gwen allora vide Blasius che era rimasto sul molo.
“No, lui non può venire con noi...” il capitano a lei “... è Cattolico ed quelli come lui non sono ammessi a Uaarania... mi spiace, io eseguo solo gli ordini, madama.”
La nave salpò.
Gwen si svegliò ed era ormai l'alba.
Guisgard
18-09-2018, 18.06.32
La vecchia servitrice fissò Altea.
“Il barone non vuole.” Disse. “Odia questo castello e vuol andar via... vederlo come un tempo a lui non interessa... non capite? Non avete ancora compreso? Non vi chiedete perchè mai odia così tanto questo castello? Perchè vuole fuggire da questa città?”
Altea
18-09-2018, 18.17.47
Guardai l'anziana servitrice.. "Mi ha raccontato della morte di Lady Layla.. So tutto.. Pure di quel Minsk.. Avete altro da dirmi?" incrociando le braccia e fissandola duramente.
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Lady Gwen
18-09-2018, 18.19.36
Ero in una sala da ballo,gremita di fanciulle e cavalieri, uno di quegli eventi festosi e scintillanti che mi piacevano tanto.
Però, dovevo partire.
La nave stava salpando.
Ero in un molo, una nave stava per salpare e c'erano molti membri della congrega.
Sentii diverse cose.
Addirittura sentii parlare di dolci e cioccolato, ma non capii perché.
Mi terrorizzai sentendo che dove stavamo per andare usavano non uno, ma ben due paletti per ucciderci.
Ma allora, perché partivamo?!
Volevamo morire?!
Vidi Blasius poco distante dalla nave, ma lui non poteva venire con noi.
Era cattolico e la gente come lui non era ammessa.
La nave salpò.
In quell'esatto momento, mi destai da quella strana scena, senza ancora spiegarne bene la ragione e corsi subito a chiudere le tende, dalle quali brillava uno spiraglio di sole.
"Hey..." dissi piano ad Elv, accarezzandogli il viso.
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Guisgard
18-09-2018, 18.27.22
A quella carezza di Gwen, Elv cominciò a svegliarsi piano.
Le tende erano state chiuse e la luce del Sole non poteva nuocere ai due vampiri.
Da fuori non si udiva più chiasso, segno che la folla era stata dispersa dalla polizia.
La città lentamente iniziava a svegliarsi e ad animarsi.
“Buongiorno, tesoro...” disse lui “... riposato bene?” Accarezzandole il braccio.
Guisgard
18-09-2018, 18.28.14
“Si, madama.” Disse la servitrice fissando Altea. “Il barone... è stato lui ad ucciderla. Ha ucciso lui lady Layla... prima lei, per difendere il suo onore e poi quel Minsk... li ha uccisi entrambi... gettando lady Layla dal crostone ed infilzando Minsk in un duello.” I suoi occhi si arrossarono dal pianto, ma restarono comunque duri.
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Lady Gwen
18-09-2018, 18.32.24
Non si udiva più nulla da fuori, né schiamazzi né agitazione.
Strano ma vero.
Sembrava che qui non si potesse stare senza che succedesse qualcosa ogni dieci minuti...
"Benone. Tu?" accarezzandogli ancora il viso.
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Altea
18-09-2018, 18.43.53
Guardai la servitrice attonita.. "Mentite. Il barone non ha ucciso Lady Layla, lei si è uccisa. Lo ha detto lui e il Barone non è un bugiardo" volevo quasi darle un sonoro schiaffone.
"Potreste farmi portare al mio palazzo con la carrozza?" non volevo rimanere con quella donna "Domani devo andare fuori a cavallo col barone e voglio riposare..".
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Guisgard
18-09-2018, 18.44.32
“Anche io.” Disse Elv a Gwen. “E poi mi sveglio ogni giorno accanto a te... potrei desiderare altra felicità oltre questa?” Accarezzandole il viso, per poi baciarla dolcemente.
Ad un tratto qualcuno bussò alla loro porta.
Guisgard
18-09-2018, 18.46.52
“Chiedetelo a lui se non mi credete, madama.” Disse la servitrice ad Altea. “Certo, vi farò subito accompagnare al vostro palazzo.”
Scese di sotto e svegliò Plot.
Lo stalliere prese la carrozza del barone ed attese che Altea vi salisse per accompagnarla alla sua residenza.
Lady Gwen
18-09-2018, 18.48.50
Sorrisi intenerita dalle sue parole, prima di ricambiare il suo bacio dolcissimo.
"Neanche io riesco a trovare qualcosa di più bello..."
Poi però bussarono alla porta.
"Avanti" dissi, a chiunque ci fosse dall'altra parte.
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Guisgard
18-09-2018, 18.55.15
La porta si aprì ed arrivò Stainov.
“Buongiorno, ragazzi.” Disse sorridendo a Gwen e ad Elv. “Perdonatemi, spero di non avervi disturbato vista l'ora. Ma scendendo ho sentito le vostre voci e ho capito così che eravate svegli.” Imbracciava un fucile ed aveva abiti da caccia.
“Assolutamente.” Sorridendo Elv. “Prego, entrate.”
“No no, grazie, ma sono in partenza.” Ridendo. “Pare infatti che in città sia stato avvistato un lupo e le autorità hanno organizzato una grossa battuta di caccia per stanarlo, chiamando a partecipare tutti i cacciatori. Dubito che fra più di un centinaio di cacciatori sia io a sparare a quel lupo, così ne approfitterò per cacciare un po'. Volevo allora chiedervi che genere di cacciagione preferite, così potrei portarvi qualche fagiano, o pernici o anche lepri se avrò fortuna.”
Lady Gwen
18-09-2018, 19.01.14
Era Stainov.
Gli sorrisi quando entrò.
Era abbigliato per la caccia, a quanto sembrava e sperai che non ci invitasse a partecipare.
Rifiutare sarebbe stato un bel problema.
Però mi lasciò un po' spiazzata la sua domanda.
Onestamente, non ne avevo idea.
Neanche la mangiavamo, tutta quella roba.
Infatti guardai Elv con aria interrogativa per lasciar parlare lui.
Mi sembrava brutto rifiutare, dopo che lui stesso si era offerto, ma non mi allettava molto l'idea di avere degli animali morti in casa, che per giunta non avremmo neanche mangiato...
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Destresya
18-09-2018, 23.04.22
L'olio sulla mia pelle, caldo, vischioso, unto.
Il profumo di quel nettare era tutto intorno a me, trasportandomi in luoghi incantati e voluttuosi, fatti di sete orientali, di principesse schiave, di gemiti e sospiri che si fondono gli uni con gli altri.
Mano mano che l'olio mi avvolgeva, che le sue mani mi accarezzavano, strappandomi lunghi gemiti di piacere, l'incantesimo si compiva, e io cessavo sempre di più di essere una donna, una regina, un soldato, diventando unicamente la cavalla docile, fremente e scattante che non desiderava altro che essere cavalcata dal suo padrone ancora, ancora e ancora.
Le sue parole mi fecero fremere, ancora più eccitanti, quell'attesa era sempre più estenuante, sempre più insopportabile.
Non parlai, non potevo parlare, potevo solo lasciarmi andare, completamente a quell'uomo meraviglioso a quell'estasi senza fine.
Le sue mani sul mio corpo mi facevano impazzire, mi eccitavano, sorprendevano, facevano bruciare la mia pelle, bagnare il mio sesso, fremere ogni parte del mio essere.
Quando poi sentii la sua mano farsi strada tra le mie natiche non riuscii a trattenermi e un gemito caldo mi attraversò.
Sentivo le sue dita sul mio sesso caldo, umido, voglioso fino all'inverosimile, le sentii accarezzarlo, sfiorarlo, dare un po' di sollievo a quell'eccitazione folle che ormai da ore mi stava uccidendo.
Mi abbandonai, completamente, mi lasciai andare.
Quando poi la sua mano strinse il mio seno, gemetti ancora più forte, nitrendo come la cavalla in cui mi ero tramutata.
Per lui, con lui.... solo noi.
Un mondo fatto di piacere, intesa, folle lussuria e incredibile romanticismo schiudeva le sue porte a noi soli, predestinati e fortunati amanti che il destino aveva fatto incontrare.
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Altea
18-09-2018, 23.19.03
Alle parole della donna un sorriso sadico apparve nel mio volto e mi avvicinai a lei "Forse pensate di avere a che fare con una dama sciocca. Devo chiederlo al barone? O forse dovrei dirgli che la sua fidata servitrice getta fango sul suo onore. E ditemi, come mai state ancora qui se ritenete sia un assassino. Ve l' ho già detto e non amo ripetermi, voi non dovete dirmi cosa fare o non fare" presi i guanti e uscii salendo sulla carrozza "Portatemi al Palazzo Bastian grazie".
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Guisgard
18-09-2018, 23.43.32
Elv sorrise a Stainov.
“Siete sempre molto gentile con noi.” Disse. “Per noi è uguale... fate voi. Tutto sarà ben accetto.” Guardando poi Gwen e facendole l'occhiolino.
“Bene, allora auguratemi buona fortuna.” Ridendo il vecchio signore. “Magari riuscirò a prendere qualcosa di buono.” Annuendo.
Non volle trattenersi oltre per non risultare sgarbato, salutò i due giovani ed andò via.
“Ecco fatto.” Fece Elv. “Problema risolto.” Sorridendo a sua moglie.
Guisgard
18-09-2018, 23.43.39
“Non ho detto che il barone sia un assassino, ma che ha ucciso per difendere il suo onore, madama.” Disse la servitrice ad Altea.
La dama De Bastian poi salì in carrozza e Plot la riportò al suo palazzo.
Ormai albeggiava e quella lunga notte di misteri e fantasmi lontani stava finendo.
Altea
18-09-2018, 23.50.26
Nella carrozza quelle parole rimbombavano nella mia mente.."ha ucciso per difendere il suo onore"...erano un tarlo nella mia mente.
Gerard...e se lui avesse ucciso il suo contendente...pure lui avrebbe ucciso per difendere il proprio onore. Io non lo comprendevo, un uomo dovrebbe riconquistare la propria amata non uccidere per il proprio stupido ego ed onore.
Distolsi il pensiero dalla testa come sempre e ringraziai Plot, prima di scendere lo salutai e gli dissi dopo il pranzo sarei tornata al castello per quella cavalcata insieme al barone.
Scesi dalla carrozza, entrai a Palazzo, tolsi i vestiti e dopo un bagno ristoratore mi gettai letteralmente sul letto.
Spensi il lume e chiusi gli occhi.
Lady Gwen
18-09-2018, 23.52.28
Elv risolse il problema dicendo che non c'era differenza ed entrambi gli augurammo buona fortuna, prima che andasse via.
Sorrisi.
"D'accordo, d'accordo, sei bravo..." ridacchiando, mentre andavo a cambiarmi e indossavo un vestito nero che accarezzava la mia figura e la impreziosiva lateralmente con degli inserti in pizzo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180918/a197ba3915891dbf65b65a5e92a9159f.jpg
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Guisgard
19-09-2018, 00.12.50
Altea tornò al suo palazzo, si preparò e poi si coricò per riposare un po', nonostante fosse ormai giorno.
Riuscì a dormire qualche ora, per poi svegliarsi verso l'ora di pranzo.
Guisgard
19-09-2018, 00.12.57
Gwen andò a cambiarsi, indossando un abito elegante, raffinato, che Elv ammirò ed apprezzò molto, trovandolo persino sensuale.
“Che meravigliosa visione...” disse guardandola “... sei una vera ispirazione... saresti il soggetto ideale per un bellissimo ritratto.” Sorridendo e facendole l'occhiolino.
“Sei una bambina cattiva!” Si sentì dal piano di sopra. “Fai troppi capricci!” Gridò ancora Azzy.
“Uffa, che noiosa sei!” Protestò la voce di una bambina.
Lady Gwen
19-09-2018, 00.17.22
Lo vidi guardarmi e come sempre mi piaceva il suo sguardo su di me, mentre mi apprezzava, mi desiderava.
Mi aprii in un sorriso luminoso avvicinandomi a lui.
"Non vedo l'ora..." dissi piano, elettrizzata.
Poi, sentimmo delle urla provenire dal piano superiore.
Era Azzy con Jesse.
"È davvero terribile la situazione con quella bambina..." commentai, incredula.
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Altea
19-09-2018, 00.17.40
Non avevo dormito molto, la luce mi risvegliò pigramente.
Mi alzai e mi preparai indossando un cappello e un vestito da cavallerizza e legai gli stivaletti neri.
Scesi per andare a pranzare con mio nonno e lo baciai sulla fronte accomodandomi al mio posto "Oggi vado a fare un giro a cavallo nella campagna col barone, nonno Mandus" sorridendogli.
https://ic.pics.livejournal.com/markyza/15947033/293905/293905_600.jpg
Guisgard
19-09-2018, 00.36.29
“Immagino che quella povera vecchia sia quasi sull'orlo della follia...” disse Elv a Gwen “... con una simile bambina chi non lo sarebbe?” Mentre da sopra si continuavano a sentire quelle urla tra le due.