Visualizza versione completa : La vergine di Sant'Agata di Ghotya
Guisgard
10-09-2018, 17.16.29
Offrite sacrifici legittimi
e confidate nel Signore.
(Salmo 4)
PROLOGO
Era un finire d'Estate spettrale e la Luna brillava sinistra e silente sul vecchio crostone su cui vagabondava l'anziano mendicante.
Era un finire d'Estate di fiori narcotici in quell'umido mare di foglie e di rovi intrecciati, con la vaga e cupa foschia dormiente di sogni fantastici, dimenticati e di sfuggenti colori danzanti.
I barcane che fiancheggiavano il crostone erano screziati di bizzarre increspature di giallo tra le ammantate murature di erbe e sterpi, sotto i quali, nella folta selva sottostante, scorreva placido il dormiente torrente.
Il vecchio mendico ad un tratto si affacciò dal parapetto, vomitando l'acido vino che quell'oste gli aveva servito con l'acqua.
Vomitò fino a gettar via anche l'anima.
Allora una campana iniziò i suoi rintocchi, calmi ed inattesi.
Aveva davvero vomitato anche l'anima, pensò il pezzente, mentre cominciò a sentire stranamente freddo.
E forse fu per questo che ad un tratto udì quel lamento.
Stridulo e sofferente, di una voce che sembrava non avere nulla di questo mondo.
Un attimo dopo la vide.
Qualcosa di pallido e leggero eppure reale che specchiò la sua sagoma nelle silenziose, malefiche ed inargentate acque che riflettevano il maledetto splendore lunare.
Era una donna.
Una donna vera.
Apparve dal nulla e passeggiò lungo le rive in ombra del crostone, tra bianchi petali di loto e di oppio che fluttuavano vaghi nella sera.
Percorse un breve tratto lamentandosi in una lingua inaccessibile e forse anche piangendo.
Aveva la sinistra calma apparente della morte.
Poi, in un vuoto ed innaturale silenzio, svanì fra le ombre perdute della notte.
La campana cessò i suoi lenti rintocchi e l'aria fredda si dissolse nel nulla.
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LA VERGINE I SANT'AGATA DI GHOTYA
Un pallido Sole splendeva nei cieli a tratti velati di Sant'Agata di Ghotya, infrangendo i suoi vaghi raggi sulle murature dell'antico maniero.
Il castello dei De Goth dominava l'ingresso cittadino da secoli ormai, sin da quando cioè i normanni edificarono nobili edifici intorno alla vecchia torre, fortificando l'intera struttura e rendendola la vera forza della città.
Da generazioni oramai i De Goth avevano acquisito il diritto feudale di governare Sant'Agata di Ghotya e nessuno più rammentava tempi in cui questo potere non esisteva.
Il vecchio barone era ormai l'ultimo dei suoi discendenti e raramente si faceva vedere dai suoi concittadini.
Passava intere giornate e poi settimane, mesi e persino anni nel suo castello, anche se molti parlavano del suo odio verso quelle mure.
Ciò però cozzava con ciò che si raccontava.
Infatti secondo molti De Goth voleva vendere il suo castello e lasciare la città.
Voci queste che parvero essere confermate dall'arrivo a Sant'Agata di Ghotya del notaio Clemen, giunto appunto per curare le proprietà del barone.
Eppure nessuno, fino a quel giorno, si era presentato con un'offerta per acquisire l'antico e nobile castello.
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Lady Gwen
10-09-2018, 17.28.11
Ero in piedi davanti alla grande e alta vetrata che affacciava sul vasto parco esterno, coperta dalle pesanti tende in velluto verde scuro, a scrutare quella infinitesimale pagliuzza di sole dorato che penetrava da fuori.
Il caminetto scoppiettava e i lampadari in cristallo con le sottili candele accese illuminavano l'ambiente di una luce soffusa e vaga, quasi mistica.
Sentivo tutto e attendevo pazientemente che finisse.
Elv era al secondo piano, intento a trasformare l’ennesimo ospite della nostra umile dimora.
Ovviamente, non tutti potevano usufruire di tale privilegio, no.
La nostra razza era troppo pura e nobile per permettere che il nostro dono venisse concesso a tutti.
Sceglievamo oculatamente chi accogliere fra le nostre fila, dovevano essere persone intelligenti, brillanti, dotate di quel non-so-cosa che avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di pregevole, una volta rinati a nuova vita.
Dopo tutte quelle guerre, la Congrega era rimasta sventrata, distrutta nel suo profondo.
Molti di noi non ce l’avevano fatta, l’intero esercito decimato, perfino il consiglio si era dimezzato e Caius e Julius erano gli unici due membri rimasti.
E stando così le cose, era stato assegnato a noi il compito di rimpinguare la nostra famiglia e far rinascere anch’essa a nuova vita, così come i suoi giovani membri.
E io ed Elv eravamo discretamente bravi, in questo, senza voler essere modesti.
Ci eravamo conosciuti alla corte di Elisabetta I nel 1585.
La regina, donna di spiccata intelligenza che ancora oggi, tanti anni dopo la sua morte, non smettevo di ammirare, era in visita in Irlanda, l’altra metà del suo regno, nonché mia patria, per via di certi affari istituzionali.
Non mi era stato difficile essere ammessa alla sua fitta rete di cortigiani; il mio creatore, Lord Alfred Mahony Conte di Ormond, era un nobile del luogo appartenente alla parìa d’Inghilterra, i miei genitori, invece, dei mercanti alto-borghesi, ma nonostante questa differenza, era stato grazie a lui che ero riuscita ad accedervi.
Avevo fatto la sua conoscenza tramite il mio precettore, amico del conte, nel 1515.
Ci aveva presentati ed ero rimasta un po’ interdetta quando avevo scoperto che il conte cercava moglie e non aveva nessuno a cui lasciare la sua fortuna.
Ma poi, fu anche peggio quando scoprii tutto.
Dopo un po’ che frequentavo il conte, egli mi rivelò la sua vera natura.
Lo sconvolgimento più assoluto mi colse quando mi disse di essere un vampiro.
Ero terrorizzata, dovevo ammetterlo.
Pensavo fossero solo leggende per spaventare i bambini, non avrei immaginato che potesse essere tutto vero.
Lui mi aveva rassicurata dicendomi che non mi avrebbe mai fatto del male, ma che, anzi, aveva bisogno di me.
Mi propose un accordo.
Io sarei diventata sua moglie, acquisendo il suo titolo ed ereditando tutti i suoi averi, così che questi ultimi non andassero perduti e io potessi condurre una vita nella più totale agiatezza, ma in cambio di tanta fortuna dovevo diventare una vampira.
Era quella la condizione.
Diceva che un vampiro lo cercava da tempo, erano in guerra da tempo immemore e presto sarebbe arrivato, ponendo fine alla sua secolare esistenza.
Non subito, certo, ma dopo un po’ la paura lasciò spazio alla compassione per quell’uomo che, nonostante la sua natura, si era dimostrato estremamente umano ed io avevo accettato.
Il nostro matrimonio era stato più un contratto che altro e la notte stessa non la trascorremmo consumando il novello e “falso” matrimonio, bensì a mettere in atto la mia trasformazione.
Per fortuna, avemmo tutto il tempo necessario per farmi abituare alla mia nuova pelle, la mia nuova vita.
Mi sentivo strana.
Ma migliore.
Bene, come mai ero stata prima.
Era una condizione quanto mai buffa, ma che fin dall’inizio non mi dispiacque.
Mi indicò il nome della Congrega, di cui era uno dei principali membri, ma poi il suo destino si compì e il vampiro che da tanto tempo lo cercava, lo trovò e lo uccise, appena un mese dopo.
Non ero felice tanto per i soldi e le ricchezze, dopotutto noi vampiri non avevamo le medesime necessità dei mortali, quanto per il fatto che avesse deciso di lasciarmi un’altra eredità, ben più grande ed importante.
Un dono eterno, da dividere con chi si amava, ma questo lo scoprii dopo.
Caso volle che nel 1528 il titolo di Conte di Ormond passasse alla famiglia materna della regina, poiché si credeva che non ci fossero eredi diretti della famiglia di Lord Alfred, e non mi ci volle molto per farmi accogliere calorosamente fra gli accoliti di Sua Maestà quasi come una lontana parente, dal momento che ormai anche io vantavo il titolo di Contessa di Ormond poiché avevo sposato il Conte, ma questo evitai di dirlo dal momento che erano passati molti anni dal matrimonio e, beh, in settant’anni o non ero invecchiata di un solo giorno.
Fu durante la sera dei festeggiamenti che conobbi Elv.
Avendo avuto esperienze in mare, lui si occupava dei rapporti della regina con i corsari, da lei assoldati di modo da avere un ulteriore vantaggio sulle flotte nemiche.
Fin dalla prima volta che lo avevo visto, bellissimo, affascinante ed elegantissimo nel grande salone da ballo della residenza, avevo capito che c’era qualcosa di particolare in lui e sapevo anche cosa.
Era stato divertente, all’inizio, vedere come cercasse di trattarmi da innocente preda, senza sapere che anche io era un predatore come lui ed era stato ancor più divertente quando lo aveva scoperto.
Era stato subito travolgente e irrefrenabile ciò che era nato fra noi due e poco tempo dopo il rientro di sua Maestà in Inghilterra avevamo deciso di lasciare Londra e partire insieme, iniziare a vivere la nostra eternità insieme, arrivando qui.
Non percepii più alcun segno vitale dal piano di sopra, segno che probabilmente la trasformazione si era conclusa e allora attesi la conferma di Elv.
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Altea
10-09-2018, 18.25.05
La porta si apri di scatto e udii una voce maschile risuonare nel castello..
"Dove è? Ah rimettessero le donne al rogo".
Uscii dalla mia stanza assonnata.."Barone du Junie, che accade?".
Lui sgranò gli occhi e il servitore lo tenne per un braccio "Padrone, volete morire pure voi?" mentre mi puntava il dito sul naso.
"Osi chiederlo? Esci da quella stanza tranquilla...tu...non ti sei chiesta stanotte dove era mio figlio? Tuo marito?".
Alzai le spalle "Sarà stato a giocare a carte con vecchi amici, ho sempre lasciato libertà ai miei due mariti, uno defunto ahime, il Conte Samperi" sospirando.
"Già il Conte Samperi il quale ha fatto la fine di mio figlio, uno dei du Junie, il mio discendente..ora sono due mariti defunti e la morte..avvenuta allo stesso modo..morti durante un duello dietro alla stessa chiesa con diverso contendente".
Mi portai le mani alla bocca urlando, mentre le lacrime scendevano "No..Gerard...come non può essere morto..io..non ho fatto nulla, non è certo colpa mia se gli uomini per uno stupido sguardo si sfidano a duello come fosse una offesa".
"Sentite la santarellina..non è che qui abbiamo donne vedove dappertutto, non diremo nulla ma sparite..avete abbastanza soldi duchessa Altea de Bastian".
Poggiò una mano sulla ringhiera trattenendo un pianto, misi la mano sul suo braccio ma lui la scostò in modo brutale.."Tornate dalla vostra famiglia a Sant' Agata di Ghotya".
Annuii "Si Barone du Junie, so che può essere una coincidenza ma vi giuro io..non ho tradito vostro figlio, quell' uomo mi fissava insistentemente dalla finestra e mi spiava..io..va bene, faccio le valige, mi dispiace solo non poter essere presente al funerale".
"A piangere e fare la povera vedova innocente?" ridendo lui istericamente.
La carrozza raggiunse velocemente il tratto di strada sterrata che portava alla residenza molto raffinata e signorile della mia famiglia a Sant' Agata di Ghotya e mi chiedevo dove avessi sbagliato con entrambi, era vero che quei due uomini mi attraevano, loro mi guardavano e forse nemmeno amavo i miei due mariti ma non vi era stato tradimento..forse un bacio..altrimenti sarei scappata per amore con uno dei due.
Non ci pensai più e vidi il costone e già sentivo il tepore di casa, di quella famiglia un pò esuberante che ancora ora mi aspettava, decretando ero stata vittima di due vere ingiustizie. Non vedevo l' ora di essere tra le braccia del nonno Mandus de Bastian.
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Guisgard
10-09-2018, 18.33.43
La carrozza arrivò sul crostone e poco dopo era già nel centro cittadino, dove sorgeva il palazzo dei De Bastian.
I cancelli si aprirono e la vettura entrò nel cortile.
Altea fu aiutata a scendere dal cocchiere e subito si ritrovò la vecchia nutrice College che le andava incontro.
“Bentornata, madama.” Disse con un doveroso inchino ed un tono alterato dal piacere e dall'emozione. “Venite, vostro nonno vi attende.”
La condusse nella nobile residenza, poi in un ampio salone arredato con degno gusto ed eleganza, come richiedeva il blasone di famiglia.
Qui Altea trovò suo nonno in piedi davanti alla finestra.
“Eccoti...” voltandosi ed avvicinandosi a lei per abbracciarla “... sono felice di rivederti... ma toglimi subito un peso... cosa sono queste voci su di te e sul tuo onore? Nessuno dei De Bastian ha mai commesso tradimento. Tu, ragazza mia?” Fissandola.
Altea
10-09-2018, 18.41.48
Abbracciai la vecchia nutrice College "Oh come sono felice di rivederti, quanto tempo..certo andiamo subito da mio nonno".
Entrai baldanzosa nel sontuoso Palazzo e lo vidi fermo a guardare fuori dalla finestra fumandosi un buon sigaro e poi si voltò col suo volto tra l' altero e il bonario..bonario solo con me e mie sorelle e fratelli.
Alla sua domanda lo guardai negli occhi verdi.."Nonno" abbracciandolo "Mi è bastato poco per rimanere in quel posto e ho avuto ben due mariti uccisi. Io...non ho mai amato nessuno dei due, mi sono sposata per paura di rimanere zitella e finire in convento. Ma vi è solo stato un bacio, alcune parole d' amore..amore fisico no..non pensavo si arrivasse a tanto" ammisi e poi lo guardai "D' accordo con l' ultimo vi è stato un tradimento fisico e passionale, sarà stato per quegli occhi azzurri tremendamente penetranti" con un ghigno sadico sul volto "Ma il barone aveva detto avrebbe messo tutto a tacere" sorpresa.
Guisgard
10-09-2018, 19.08.48
Il vecchio Mandus sospirò e poi assunse un'espressione cupa e seriosa insieme.
Lasciò un bacio sulla fronte di Altea e le accarezzò il viso, quasi fosse una benedizione.
“Ora sei a casa, ragazza mia...” disse “... non pensare più ai tuoi giorni laggiù.” Abbozzando un sorriso. “Io devo uscire... sono atteso dal notaio Clemen... dobbiamo discutere di una certa cosa riguardo il castello cittadino... tu riposati, hai fatto un lungo viaggio.”
Altea
10-09-2018, 19.16.03
Quello sguardo cupo, temetti di aver deluso le aspettative del mio caro nonno.
Ma lui con quel bacio più che paterno mi seppe rinfrancare e mi strinsi a lui..."Oh si, non vedevo l' ora di essere qui a casa...mi sentivo tremendamente sola laggiù anche se voi tutti mi scrivevate ogni settimana. Ma non sono stanca" alzando lo stesso sguardo verde e sorridendo.."Cosa succede nel Castello cittadino..so che per voi uomini le donne non si devono intromettere in questi affari..proprio non posso venire con voi, mio caro nonno?" con sguardo speranzoso e accettando ogni suo volere.
Guisgard
10-09-2018, 23.09.35
“Mah, temo che finiresti per annoiarti.” Disse il vecchio De Bastian ad Altea. “Parleremo di scartoffie per te probabilmente senza significato, come atti notarili, piani catastali, censimenti e documenti demaniali vecchi di qualche secolo. Non ti spaventa tutto ciò?” Facendosi uno cherry.
Guisgard
11-09-2018, 00.02.31
Un silenzio giunto di colpo, dopo che Gwen era rimasta a fissare le tendine chiuse.
Erano trascorse diverse ore, quando ormai il pomeriggio era divenuto tardo ed il tramonto già lambiva con gli strascichi del giorno il bosco intorno alla magione.
Poi dei passi e qualche istante dopo dalle scale giunse una figura alta e magra, dai capelli lunghi ed il volto pulito, ben fatto e con le labbra bianche ancora tinte da un'ultima goccia di sangue che colava dall'estremità della bocca.
Si avvicinò a Gwen, le accarezzò il viso e senza dire nulla la guardò, per poi baciarla, facendole assaporare l'ultimo alito di vita di quelli che aveva appena reso oscure figure come loro due.
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Altea
11-09-2018, 00.12.01
Alle parole di mio nonno risi.."Spaventarmi...per così poco..ci vuole altro per spaventare una de Bastian, non vorrei esserti di impiccio...ma perché dovete parlare di mappe?" incuriosita.
Guisgard
11-09-2018, 00.14.34
“Perchè il barone De Goth è deciso a vendere il suo castello” disse il nonno ad Altea “ed il notaio Clemen si occupa di trovare acquirenti. Fino adesso però nessuno si è fatto avanti...”
Lady Gwen
11-09-2018, 00.17.03
Calò un profondo silenzio.
Poi, il silenzio venne rotto da alcuni passi giù per le scale.
Con la coda dell'occhio vidi la figura alta e slanciata di Elv stagliarsi nell'oscurità.
Bellissimo, oscuro e silenzioso nel suo fascino di tenebra.
Se avessi avuto un cuore, di certo avrebbe battuto all'impazzata ogni volta che mi guardava, mi sfiorava o mi stava accanto.
Mi voltai ed era già lì vicino a me.
Mi guardò in silenzio e così feci anch'io, finché mi accarezzò il viso e mi baciò.
Immediatamente catturai con le labbra quell'unica, piccola goccia di sangue che era sfuggita.
Quella stilla di vita legò i nostri sapori creandone uno nuovo e buonissimo ed era meraviglioso come i nostri baci fossero tutti diversi, mischiati ai tanti sapori diversi che il sangue poteva assumere.
Affondai le mani nei suoi capelli scuri che amavo così tanto e come sempre mi abbandonai a lui.
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Altea
11-09-2018, 00.22.45
Aggrottai la fronte versandomi un po' di cherry nel bicchiere, posando del ghiaccio e facendo tintinnare il prezioso bicchiere di cristallo "Perché lo vuole vendere..oh, non dirmi per le dicerie e superstizioni..però a chi mai potrà venderlo, hanno governato per anni qui addirittura".
Guisgard
11-09-2018, 00.26.07
Fu un bacio silenzioso, carnale, terreno, profondo come la notte ormai imminente.
Quando le loro labbra si lasciarono ed i loro occhi si ritrovarono, Elv sfiorò ancora il pallido viso di Gwen.
“Alcuni dei nostri” disse piano “sono in pena per noi. O forse hanno solo paura per la nostra razza.” Prendendo una lettera dal taschino. “Mi è stata inviata da loro... appartenevano ad una congrega ma ora preferiscono vivere sparpagliati... un nuovo duca è stato incoronato a Capomazda... un fanatico religioso, ossessionato dall'occulto e da come estirparlo dalle sue terre... pare abbia inviato qui a Sant'Agata di Ghotya un grande Inquisitore per dar caccia a tutto ciò che uomini come loro non sanno dare una spiegazione, un nome ed un senso...”
Guisgard
11-09-2018, 00.26.15
“Vuole venderlo” disse il nonno ad Altea “perchè è stanco di vivere da solo fra quelle mura. Ormai, come lui stesso si definisce, è prigioniero della sua stessa casa, del suo passato e della sua solitudine.”
Altea
11-09-2018, 00.28.59
"Che tristezza la solitudine, non lo invidio affatto..sono fortunata ad avere voi, ma tanto la solitudine lo perseguiterà ovunque..ma in un posto più affollato forse potrà rifarsi una vita anche se anziano ormai...comunque possiamo andare, le compere all' atelier di moda le farò domani, mi hai incuriosito, mi date il consenso?" portando il bicchiere alle labbra vermiglie.
Lady Gwen
11-09-2018, 00.35.22
Fu un bacio carnale e profondo, molto più terreno di quanto noi, ormai da secoli, non eravamo più.
Ma al contempo, era anche qualcosa di ultraterreno, qualcosa di così bello che era impensabile potesse appartenere a questo mondo.
Separò le sue labbra dalle mie e mi guardò negli occhi, dandomi modo di vedere che c'era qualcosa.
Qualcosa che forse voleva dirmi.
E, di fatti, così fu.
Lo ascoltai molto attentamente, guardando poi la lettera e prendendola, mentre la aprivo per leggerla.
"È una seria minaccia, per noi. Dobbiamo subito discuterne alla Congrega, col Consiglio e tutti gli altri. Lo faremo tra poco, quando porteremo il nuovo membro al cospetto di Caius e Julius" dissi, con inquietudine nella voce.
C'era infatti un cunicolo sotterraneo che collegava la nostra magione con la sede nascosta della Congrega ed era tramite quello che portavamo i nuovi trasformati, oltre che ad usarlo per spostarci senza essere visti all'esterno.
"Dobbiamo pensare in fretta ad una soluzione. Dubito che il Consiglio, o ciò che ne resta, approverebbe l'idea di andare via da qui, ma non avremo molta scelta se non capiremo subito come affrontare questa minaccia" aggiunsi, risoluta.
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Guisgard
11-09-2018, 00.40.38
Il vecchio De Bastian annuì ad Altea e poco dopo lasciarono insieme il palazzo, raggiungendo l'ufficio del notaio Clemen.
Poi tutti e tre andarono al castello del barone.
Era ormai il crepuscolo, col maniero che si stava tingendo di lunghe ombre simili ad onde piatte di un mare in cui la pallida Luna nascente si affacciava silenziosa.
La città tutt'intorno appariva incantata, quasi stregata da quel cielo ipnotico e profondo.
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Altea
11-09-2018, 00.44.43
Prendemmo la carrozza e con il notaio Clemen ci dirigemmo verso il castello.
Mi affacciai al piccolo finestrino, come era strano Sant' Agata di Gothya stanotte, non mi era mai parsa cosi tetra o meravigliosamente oscura e gotica, sembra la notte ricamasse tanti misteri con la luce della Luna su quel castello.
Un brivido percorse la mia schiena ma sorrisi a mio nonno..."E' tanto non vedo la cittadina, soprattutto di notte...ha un fascino particolare, ciò che mi incanta" scostando una ciocca di capelli biondi dal bianco viso.
Guisgard
11-09-2018, 00.45.58
“Si...” disse Elv annuendo a Gwen, per poi baciarle la mano “... appena scenderà la notte raggiungeremo gli altri della congrega... sapremo così come Caius e Giulius intendono affrontare questa faccenda...” sfiorandole i capelli “... la vita, diceva un mio vecchio confratello, è simile ai fili di una tela...” intrecciando i rossi capelli di lei fra le sue dita “... o anche ai lunghi capelli della propria amata... ma si riferiva alla vita degli uomini... dei mortali...” e la baciò con passione.
Lady Gwen
11-09-2018, 00.53.18
Annuii anche io, mentre mi baciava la mano.
Poi, accarezzò i miei capelli ed io lo ascoltai, incuriosita ed affascinata
Sorrisi con civettuola malizia a quella sua variazione sul tema.
Già.
Anche io amavo i suoi capelli.
Sembravano intessuti coi fili della stessa seta oscura con cui avevamo filato la nostra anima, con la pazienza dei secoli e il fuso di tenebra della passione e della nostra natura perversa, terribile e raffinata.
"E invece... Invece della nostra, di vita? Cosa si dice?" dissi pianissimo, con sottile divertimento, n l mezzo di quel bacio appassionato.
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Guisgard
11-09-2018, 00.56.41
La carrozza arrivò al castello ed il portone d'ingresso si aprì, facendola entrare all'interno del castello.
Altea, suo nonno e Clemen si ritrovarono nel grande cortile interno.
Apparve allora una donna molto anziana, dai lunghi capelli bianchi e gli occhi di un grigio vago, piatto.
“Il barone De Goth ci attende.” Disse il vecchio De Bastian.
La donna annuì e pregò loro di seguirla.
Entrarono così nella parte che un tempo avremmo definito nobile del castello, tutta avvolta da una sinistra penombra che a stento il candeliere tenuto dalla vecchia riusciva a lacerare del tutto.
Arrivarono in un salone un tempo di certo sfarzoso, ma ora cadente ed impolverato.
“Attendete, prego.” La vecchia, per poi andare via.
Qui, i tre notarono un vecchio ritratto alla parete, raffigurante una donna bellissima.
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Guisgard
11-09-2018, 01.01.29
“Che è simile alle sottili ombre delle notti senza Luna...” disse Elv sfiorando con le labbra quelle di Gwen “... dove non vi è la compassione delle stelle, né la consolazione della prossima alba... ma solo il rincorrersi di ore senza tempo... immortali e perdute...” baciandola ancora, con stavolta più desiderio.
Lady Gwen
11-09-2018, 01.08.13
Tennis gli occhi chiusi sentendo le sue labbra dolci e vellutate danzare sulle mie mentre sussurrava la sua risposta al mio quesito.
Sorrisi poi, incantata da quelle parole così vere, prima che mi baciasse di nuovo.
Quella scintilla divampò fra noi, da un momento all'altro e nessuno di noi due sembrava intenzionato a volervi porre un freno.
Ma perché farlo, dopotutto?
Nulla ci era imposto, in questa lunga e notturna esistenza, allo stesso modo in cui nulla ci era vietato, soprattutto amarci e soddisfare il reciproco desiderio.
"Che poeta, ho scelto, con cui trascorrere l'eternità..." sussurrai, con un vago sorriso divertito.
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Guisgard
11-09-2018, 01.13.38
“Chissà...” disse Elv sulle labbra di Gwen “... forse sono solo un ladro che ruba versi per usarli poi come chiave ed aprire il tenebroso cuore della mia meravigliosa compagna...” baciandola con impeto, affondando le labbra su quelle di lei fino a farle schiudere, aprendosi così la strada in cui far scivolare la sua umida lingua ancora pulsante del sangue delle loro vittime e trovando ad accoglierla quella di lei.
Un bacio lungo quanto il crepuscolo infinito su quei boschi, fino a dissolvere il resto del giorno e chiamando a loro la cupa sera, buia e sinistra, perduta e sensuale.
Giunse così il tempo in cui andare.
Lady Gwen
11-09-2018, 01.21.04
Sorrisi scuotendo appena la testa, prima di venire talvolta dall'impeto del suo ennesimo bacio.
Un bacio forte, profondo, caldo, che ancora una volta ci unì in quel vincolo inscindibile e umido di sangue.
Un bacio che portò via con sè gli ultimi sprazzi di giorno, chiamando a sè la sera, scura e illuminata appena da un piccolo spicchio di luna.
"È ora, dobbiamo andare. Il nostro ospite a breve si desterà dal suo ultimo sonno e dovremo anche parlare urgentemente con il Consiglio..." dissi piano.
Lo baciai un'altra volta, poi mi allontanai da lui e aprii le tende di velluto, così che la magia della notte pervadesse il grande salone della Magione.
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Guisgard
11-09-2018, 01.32.59
Il buio della notte invase la stanza ed Elv salì sopra, dagli altri.
Scese dopo un po', seguito dai nuovi adepti e futuri confratelli.
Non c'era tempo per spiegare loro quella nuova non vita.
Elv porse la mano a Gwen e tutti insieme, attraverso il cunicolo segreto, raggiunsero l'ultimo rifugio della congrega.
Si ritrovarono così in un vestibolo sotterraneo, illuminato da alcune candele ed ospitante diverse figure incappucciate.
Caius e Giulius erano in piedi, in mezzo ad altri confratelli e dai loro volti Elv percepì che già erano al corrente di tutto.
Lady Gwen
11-09-2018, 01.42.10
Le nuove reclute scesero giù, favorevoli o meno che fossero alla loro nuova vita.
Lo avevamo deciso al posto loro e tanto doveva bastare.
Avevano l'eternità per comprendere.
Attraversammo lo stretto cunicolo, ormai spinti dalla forza dell'abitudine per quante volte avevamo percorso quel passaggio e ci ritrovammo nell'ampia sala illuminata solo da larghe e tozze candele dalla fiamma incerta e traballante.
La pianta centrale della stanza era circondata dai nostri confratelli e consorelle disposti a semicerchio e incappucciati.
Al centro, in mezzo a loro, Caius e Julius mostravano un'espressione seriosa e che dava ad intendere che fossero al corrente di tutto.
Mi fermai facendo un lieve cenno del capo e mi avvicinai a loro, il fruscio del mio vestito che accarezzava il pavimento in marmo e il ticchettio dei miei lenti passi che riecheggiava rimbalzando da una parete all'altra.
"Immagino saprete già ciò che sta per accadere" mostrandogli la missiva datami da Elv "Dobbiamo immediatamente pensare ad una soluzione, non è situazione che possa essere presa sotto gamba. C'è in gioco il futuro della nostra razza e non possiamo permettere che un misero mortale lo metta in discussione" continuai, con tono profondo e greve, fissando i loro occhi cremisi.
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Guisgard
11-09-2018, 01.53.53
Caius ascoltò Gwen e lesse la lettera.
Poi la mostrò a Giulius.
“Vieni avanti, Atano...” disse Caius ed uno dei confratelli fece un passo verso di lui “... hai detto di conoscere questo Inquisitore, vero?”
“L'ho visto...” l'altro “... ero a Licinia... e poi l'ho rivisto a Suession...”
“Che uomo è?”
“Colto, furbo...” Atano a lui “... è un Domenicano e ha praticato diversi esorcismi... Don Tommaso lo chiamano... l'ho visto condannare diversi uomini accusati di eresia... il duca gli ha concesso carta bianca... può firmare sentenze e condanne senza che nessuno possa mettere in discussione il suo operato.”
Lady Gwen
11-09-2018, 01.58.22
I due membri del Consiglio lessero la lettera e chiamarono Atano.
Affermava di conoscerlo e la sua testimonianza sembrava affidabile.
Oltre che terribilmente nefasta.
"Farlo sparire sarebbe un azzardo, sarebbe come indicare loro la strada per la nostra casa e chiedergli di ucciderci" constatai "Ma allora cosa fare? Come scongiurare il pericolo?" pensierosa, mentre cercavo una soluzione pensando a velocità frenetica.
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Guisgard
11-09-2018, 02.07.47
“Vi è una sola cosa per ora...” disse Giulius a Gwen ed agli altri “... prendere tempo e così poter decidere il da farsi...”
“E come?” Elv.
“Dobbiamo dividerci, disperderci.” Spiegò Giulius. “Alcuni andranno nei borghi vicini...altri nelle città oltre il bosco, altri ancora si nasconderanno a Sant'Agata di Ghotya... dobbiamo confonderci con i mortali... celare la nostra natura... è il solo modo che abbiamo ora per sopravvivere.”
Lady Gwen
11-09-2018, 02.11.40
Ascoltai Giulius.
Già, era una possibilità, ma...
"È rischioso. Le nostre diverse abitudini potrebbero fare insospettire la gente e attirare ancor più l'attenzione su di noi" commentai, con tono rispettoso, così che non sembrasse un atto di maleducazione.
Non pensavo che potessero essere d'accordo sull'andare via, figuriamoci proporlo loro e davvero mi avevano sorpresa.
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Guisgard
11-09-2018, 02.17.14
“E' rischioso” disse Giulius a Gwen “ma credo sia la sola cosa che ci dia una possibilità di salvezza. Dopotutto i mortali sono bizzarri, hanno comportamenti irrazionali e difficilmente comprensibili anche per i propri simili. Il barone De Goth, ad esempio, vive rintanato da anni nel suo castello eppure nessuno lo ha mai creduto un vampiro. Vivere invece isolati, in boschi come questi da sempre creduti infestati e maledetti, può attirare i sospetti dei Domenicani. Disperderci credo sia la sola possibilità.”
Lady Gwen
11-09-2018, 02.20.41
Come sempre, alla fine, Giulius aveva ragione.
E se era la nostra unica possibilità, al momento, dovevamo rischiare.
Annuii alla sua precisazione finale.
"Ottimo. Come desideri" esibendo nuovamente un cenno rispettoso del capo.
Avremmo tentato ogni cosa, pur di salvarci, ogni cosa, anche mischiarci ai mortali e rinunciare seppur per poco alla nostra vera identità.
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Guisgard
11-09-2018, 02.24.32
Così, deciso il da farsi, i membri della congrega si separarono.
Gwen ed Elv fecero ritorno alla loro magione, mentre gli altri cominciarono a disperdersi.
Alcuni partirono in quella stessa notte, altri il giorno dopo, altri ancora impauriti fecero perdere le loro tracce.
Tornati nella loro dimora, Elv appariva pensieroso, inquieto.
Fissava il buio dalla finestra con sguardo cupo.
"Perchè, mi chiedo..." disse piano "... perchè ci odiano così tanto?"
Destresya
11-09-2018, 02.24.33
Sant'Agata de Goti.
Un posto davvero incantevole in questa stagione.
Il costone illuminato continua a sorprendermi, con quell'atmosfera sognante, malinconica.
Mi volto a guardarlo, illuminato dai lampioni sul ponte, che sembrano voler sfidare con la loro luce fioca e leggera l'intera notte oscura e cupa.
Cammino silenziosa, come un'ombra nella notte.
La mia passeggiata serale per il borgo è quasi finita.
Trovo affascinanti i vicoletti che si rincorrono per la città, la vista sulla vallata, i localini caratteristici disseminati per tutto il borgo.
È lì che sono stata, per raccogliere informazioni circa la mia missione.
Si possono scoprire più cose dagli ubriaconi che da molte altre fonti, altrochè.
Quello che ho scoperto, però, non ha niente di straordinario.
Niente che non sapessi già, il castello è del barone e vuole venderlo.
Fine della questione.
Qualcuno parla anche di supestizioni, ma è gente che non regge due bicchieri di vino, non è che siano molto attendibili.
Attraverso il ponte lasciandomi alle spalle il borgo, immettendomi nel viale alberato che porta al mio palazzo.
Non mi dispiace, essere leggermente defilata dalla città, il mio padrone mi paga bene per i miei servigi, dunque non dovevo rinunciare a nulla.
E diciamo che mi piace portarmi sempre con me tutto ciò che mi occorre.
Sono qui da giorni, ormai, la mia missione sta per entrare nel vivo.
È sempre così, dopotutto, quando il mio signore vuole che qualcosa sia fatto, e sia fatto bene, viene da me.
Varco il pesante cancello nero, che si apre al mio passaggio, salgo i gradini che portano alla grande porta a vetri ed entro nell'atrio, dirigendomi a passi svelti verso la grande sala, che ho fatto arredare a mio gusto.
Devo ancora lavorare e mettere a punto il mio piano.
Avevo mandato anche alcuni dei miei in avanscoperta.
Mi sedetti sulla sedia e suonai la campanella per chiamare i miei fidati servitori, le mie spie, i miei complici.
Sperando che avessero buone notizie per me.
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Lady Gwen
11-09-2018, 02.31.50
Tornammo alla Magione e molti partirono già quella notte stessa.
Tornati a casa, vidi Elv inquieto, che fissava il buio oltre le vetrate.
Mi avvicinai a lui, stringendomi al suo braccio e poggiando il capo sulla sua spalla.
"Perché non capiscono, tesoro..." mormorai "Non capiscono quanto siamo speciali, non ci conoscono e come ogni cosa che non conoscono, preferiscono combatterci piuttosto che venirci incontro..."aggiunsi, accarezzando il suo viso, il suo collo ed il suo petto, lentamente, quasi quel gesto mi aiutasse a riflettere, ad inseguire un pensiero dopo l'altro.
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Guisgard
11-09-2018, 02.42.24
La sera era scesa, cupa, silenziosa, intrisa di inquietudini ed ataviche paure.
Il palazzo si era tinto di ombre e la fioca luce che penetrava dalle finestre rendeva tutto vago e mutevole.
Arrivò il vecchio Stuardo che subito mostrò un inchino.
“Madama...” disse a Destresya “... sono tornati Best e Lila... chiedono di parlarvi.”
Guisgard
11-09-2018, 02.45.02
“Già, è così...” disse annuendo Elv, per poi voltarsi e stringere a sé Gwen “... domani manderemo Missan in città... dobbiamo trovare una nuova dimora... ma ci occorrerà una nuova identità... anzi due...” sorrise piano “... cosa saremo? Tu chi vuoi essere?” Accarezzandole i capelli.
Lady Gwen
11-09-2018, 02.48.11
Annuii mentre mi stringeva a sè.
Accennai un sorrisino.
"Chiunque tu vorrai che io sia..." sussurrai, lasciando morbidi baci sulla sua mano, mentre non mi importava di deviare altrove la nostra discussione.
Eravamo dominati più dall'istinto degli animali che non dalla ragione degli uomini ed era giusto prendere le cose come venivano.
E noi ci riuscivamo benissimo.
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Guisgard
11-09-2018, 02.54.36
“Non provocarmi...” disse Elv stringendo forte a sé Gwen “... potrei volerti come schiava...” sorridendo “... presentarti alla società cittadina come mia ancella, magari bottino di un duello o preda di una compravendita...” tenendola stretta e facendole sentire tutto suo corpo contro di lei “... si, ho diverse idee...” giocando con le labbra sulla bocca di lei.
Destresya
11-09-2018, 02.56.57
Osservai Stuardo, con aria assorta, ripensando alle informazioni acquisite quella sera.
Ci misi qualche secondo per dargli retta.
Best e Lila erano tornati, alla buon ora, che diamine, ce ne avevano messo di tempo!
Annuii senza dire nulla, per poi fare un cenno inequivocabile della mano.
"Falli venire qui, avanti.." spiccia "E portami qualcosa da bere!" ordinai.
Lady Gwen
11-09-2018, 02.59.12
Sorrisi maliziosamente e con divertimenti alla sua risposta.
Mi strinse forte e fu lui a voler provocare me stavolta, mentre il suo corpo stuzzicava il mio.
"Sembrano tutte ottime idee..." sussurrai, le sue labbra che giocavano con le mie "Ma cosa penserebbero tutti quei cittadini per bene? Un'ancella... Una preda..." aggiunsi, con tono profondo, calcando sull'ultima parola come per sottolineare quel piccolo dettaglio che da sempre aveva stuzzicato Elv.
Era forse per il suo passato da corsaro, prima di diventare un vampiro, ma ciò che sapevo era che in ogni istante avrei ceduto senza esitazione alcuna.
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Guisgard
11-09-2018, 03.06.43
Stuardo annuì ed uscì.
Un attimo dopo davanti a Destresya comparvero Best e Lila.
“Madama.” Dissero in coro in segno di salute.
“Questa città è tanto affascinante, quanto misteriosa.” Lila. “Abbiamo incontrato un mendicante, un beone... lercio da far schifo ad una scrofa... ma Best ha pensato bene di portarlo qui.”
“Si, ha detto di aver visto un fantasma.” Annuì Best.
“E' tanto forte, quanto tonto...” Lila sarcastica su Best.
Guisgard
11-09-2018, 03.06.50
“Beh...” disse Elv sorridendo malizioso a Gwen “... direbbero che sono ricco da far schifo... capriccioso... magari generoso per aver tratto una fanciulla dall'Oriente selvaggio al mondo civile... e forse mi definirebbero, a ragione, animato da uno smodato appetito sessuale...” ridendo e baciandole il colle, mordicchiandola come se fingesse di succhiarle il sangue.
Destresya
11-09-2018, 03.14.12
Arrivarono i miei due sottoposti, con delle informazioni.
Erano in gamba quei due, non tornavano mai a mani vuoti dalle ricognizioni.
E infatti anche questa volta non furono da meno.
Anche se avrei preferito qualcosa di più interessante che un mendicante, beone, che puzzava come una scrofa!
Ma probabilmente dovevo accontentarmi.
Un fantasma... questo era davvero matto, o forse no.
C'era un solo modo per scoprirlo.
"Su, fatelo entrare, e vediamo un po'..." con fare spiccio.
Lady Gwen
11-09-2018, 03.14.35
Ridacchiai scuotendo il capo.
"Devi essere un tipo molto convincente per far passare un'irlandese per orientale..." dissi piano, divertita.
Poi risi ancora di più quando continuò e gemetti sentendo prima il suo bacio e poi il suo morso accennato sul mio collo.
C'era qualcosa di intrinseco in quel gesto, qualcosa che mi faceva andare letteralmente fuori di testa.
Era una sensazione inspiegabile.
Lo era stato la prima volta, quando ero rinata e lo era ogni volta che i denti affilati e aguzzi di Elv lambivano la mia pelle.
Allora graffiai appena la pelle bianca, facendo fuoriuscire un piccolo rivolo di sangue scarlatto così che deliziasse le sue labbra ed inebriasse i miei sensi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180911/1debfe0d105d56a3b8744b3b1cd2c532.jpg
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Guisgard
11-09-2018, 03.22.02
Lila sbuffò, mentre Best annuì.
Allora fece entrare il mendicante.
Era lercio, con un fetore che in breve infestò la stanza.
Si grattava di continuo, visto i suoi abiti erano pieni di pulci.
“Salute a voi, bella madama.” Disse il mendicante a Destresya. “Mi hanno detto che siete generosa... buona al punto da offrirmi del buon vino.” Ridendo e mostrando i pochi denti che aveva in bocca.
Guisgard
11-09-2018, 03.22.10
Elv gemette al graffio di Gwen, per poi imprigionare le sue labbra con un bacio.
“Una irlandese rapita dai pirati turchi...” disse sulla bocca di lui “... e liberata da me... sarei un eroe fra la gente in strada... ed un padrone nella camera da letto...” ridendo malizioso.
Lady Gwen
11-09-2018, 03.27.06
Portai di nuovo la sua bocca sul mio collo, dove prima si era posato un suo bacio e ora facevano mostra di sè quei lembi scarlatti sgorganti sangue, desiderando ardentemente di sentire i suoi denti affondare e il sangue caldo scivolare lentamente nella sua bocca.
Risi appena alle sue parole, cercando di immaginarmi la scena, ma il desiderio era troppo e troppo forte e non riuscivo a pensare ad altro.
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Destresya
11-09-2018, 03.28.20
Era davvero orrendo, sporco e lurido.
Lo guardai senza celare il disprezzo, senza nascondere il disgusto che mi provocava.
Poi questo si mise anche a parlare, chiedendo del vino.
Lo squadrai da capo a pieni e poi schioccai le dita, indicandolo.
"Dategli da bere!" ordinai.
Poi fissai il mendicante con sguardo severo.
"Vediamo se le tue informazioni valgono la tua vita..." iniziando a giocare con un coltello poggiato sul tavolino poco distante.
Guisgard
11-09-2018, 03.44.09
La bocca di Elv scivolava sul bianco collo di Gwen, con le labbra, la lingua, assaporandone ogni tratto.
Poi cominciò a mordicchiarla piano, fino a posare i denti aguzzi sulla sua pelle.
Allora premette e Gwen avvertì i canini penetrare nel suo collo, premere e succhiare.
Un lento scorrere di sangue e passione, un succhiare piano e sensuale, tenendola fra le braccia.
Un rituale erotico, proibito, assaporandone il sangue.
Allora tornò a cercare la bocca di lei ed ancora si incatenarono in un bacio, dove lei prese a bere il suo stesso sangue dalle labbra e dalla lingua di lui.
Guisgard
11-09-2018, 03.44.20
Avidamente il mendicante cominciò a bere il vino, pulendosi poi con la manica lercia del suo vestito.
“L'ho veduta, madama...” disse annuendo “... l'altra notte... era sul crostone... chiunque al mio posto sarebbe ammattito o avrebbe perso l'anima...” annuendo e facendosi il Segno della Croce “... si... l'ho veduta... e le campane suonavano... un lento rintocco... lento e funereo...”
“Che idiota.” Commentò Lila.
Lady Gwen
11-09-2018, 03.59.17
Inizialmente, assaporò con le labbra e la lingua il nettare vitale che sgorgava dalla pelle nivea.
Poi sentii di nuovo quei piccoli morsi maliziosi, che sfociarono in quel morso tanto agognato.
Gemetti urlando, di dolore e di piacere, quando i suoi denti affondarono completamente nella carne.
E succhiò quel sangue, che era solo suo e di nessun altro, così come il suo sangue era mio.
Un patto che nessun matrimonio o legame avrebbe potuto mai eguagliare.
Mi sentivo totalmente sua, nel senso più alto del termine.
Era passione, era desiderio, era erotismo, sensualità senza limiti e senza paragoni.
Impazzivo mentre stringevo forsennatamente i suoi capelli con una mano e la sua camicia con l'altra, perdendo la testa durante quel contatto così intimo.
Poi, cercò le mie labbra, un gemito soffuso mi sfuggì quando i suoi denti lasciarono il mio collo ed io assaporai il suo gusto dolcissimo condito dal sapore del mio sangue, che era totalmente diverso, sulle sue labbra, tingendole di scarlatto e brillando come rubini.
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Destresya
11-09-2018, 04.04.24
Osservai quel vecchio mentre prendeva il vino e parlava.
Più lo guardavo, più mi sembrava inutile e sporco.
Farneticava di un fantasma, e si fece addirittura il segno della croce!
Che diamine!
Un’espressione disgustata apparve sul mio viso.
Poi il mio sguardo passò a Lila e Best.
“Fatemi capire, questo vecchio ubriacone è utile alla nostra missione perché?” Con aria scocciata.
Guisgard
11-09-2018, 04.08.34
Si, aveva ragione, quel bacio era molto di più.
Un patto, un giuramento, una lunga promessa fra due spiriti affini, legati dalla notte e dall'eternità.
Una cupa ed oscura poesia.
Una rosa nera dai petali tinti di quel rosso vivo.
Lo stesso sangue che ora Gwen gustava dalle labbra di Elv, in quell'amplesso carnale, proibito, maledetto ma assolutamente unico.
E come tutte le cose uniche, era dunque anche inviolabile.
Un'inviolabilità oscura, pagana, remota e perduta, ma che apparteneva solo a loro.
Lei si sentì preda del vigore di lui che la prese in braccio.
In un attimo furono sul terrazzo della magione, da cui si dominava l'intero bosco, la notte ed anche i suoi segreti.
“Fuggiamo fino all'alba...” disse tenendola in braccio “... facciamo l'amore tutta la notte, fino ad impazzire, a perderci, a smarrirci ed a ritrovarci oltre l'aurora, al di là dei giorni e del Tempo stesso... che per noi non ha più segreti...” e la baciò ancora.
Guisgard
11-09-2018, 04.11.16
“Parla di un fantasma, madama.” Disse Best a Destresya.
“L'ho detto che era inutile.” Sbuffando Lila. “L'unica cosa certa è che il vecchio De Goth vuol vendere il castello... se accadesse cosa ne sarà della missione? Del tesoro, madama?”
Destresya
11-09-2018, 04.14.09
Fissai Best.
“Si, questo l’ho capito anche io, grazie!” Alzando gli occhi al cielo.
Poi parlo Lila e mi parlò del fatto che se Goth voleva vendere il castello.
Sapevo anche quello.
“Beh, compriamolo noi, no?” Con aria di sfida “Questo ci permetterà di entrare nel castello, girare.. e naturalmente se riusciremo a comprarlo avremo tutto il tempo per cercare l’Aureo di Uaarania...” guardando i due.
Guisgard
11-09-2018, 04.15.51
"Si, madama." Disse Lila soddisfatta. "E' la mia idea sin dall'inizio di questa storia."
Best allora buttò fuori il mendicante dal palazzo.
Lady Gwen
11-09-2018, 04.16.35
Era un contatto proibito, oscuro come le nostre anime, ma per questo era irrinunciabile.
Era intenso, nostro.
Una nostra intimità segreta e perversa che non ci saziava mai, lasciandoci sempre prede di quel costante desiderio.
Ed era meraviglioso, inebriante.
Mi prese in braccio uscendo fuori sul terrazzo, nella sera opaca abbandonata dalla Luna assente che dominava sul bosco.
Sorrisi, persa come non mai, alle sue parole.
La bramosia incessante che mi animava era la stessa e non potevo non darle ascolto.
"Non aspetto altro..." sussurrai, prima che mi baciasse ancora, mentre io stringevo il suo viso fra le mani.
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Altea
11-09-2018, 16.40.11
Camminavo lungo quella penombra data dalla luce del candeliere.
Potevo notare sfarzo decadente, crebbe una strana sensazione di voler portare nuovamente quel posto allo sfarzo di prima, nonostante quello che si dicesse.
Ma avvertivo freddo, una certa inquietudine. Inquietudine che aumentò quando la donna, l' anziana servitrice, ci fece accomodare in un salottino dal sapore molto antico e davanti a me si parò l' immagine di una donna meravigliosa.
Lentamente mi avvicinai, la scrutavo quasi affascinata, ammaliata, aveva un chè di magnetico "Nonno Mandus" dissi a bassa voce "Chi è questa donna?".
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Destresya
11-09-2018, 16.54.25
Ascoltai le parole di Lila con una leggera smorfia.
Era una ragazza ambiziosa, dai capelli scuri che le arrivavano alle spalle, gli occhi piccoli e azzurri e un bel cipiglio quando ci si metteva.
La sto addestrando da anni, ma ne ha ancora parecchia di strada da fare.
Non so se lo pensi o meno, quello che dice, ma in questo momento è in linea con il mio pensiero.
Devo trovare il modo di entrare nal palazzo e potermi muovere indisturbata.
Con i mezzi e i fondi del mio padrone, non mi sarà difficile comprare il palazzo.
Annuii alla ragazza.
"Fate preparare una lettera in cui chiediamo al Barone di visitare il palazzo per una proposta d'acquisto!" con un cenno della mano.
Fu in quel momento che mi accorsi che Best aveva portato via il mendicante.
"Best!" lo chiamai, e la mia voce risuonò per tutta la stanza "Ti ho dato ordine di farlo andar via, non mi sembra, torna subito qui!".
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Guisgard
11-09-2018, 17.21.20
Fecero l'amore.
Anche gli spiriti della donne sanno amare.
Anche chi, come loro, è maledetto dal mondo e dannato per sempre, conosce la dolce e proibita estasi di questo sentimento.
Si amarono, forte, a lungo.
Gwen gridò forte, gemendo a lungo, ansimando e provando attraverso la gioia ed il dolore, l'impeto e l'enfasi del suo amante.
Elv seppe possederla con la virilità del maschio appassionato, facendole assaporare la sua virilità famelica, avida, audace ed infaticabile.
Si amarono per tutta la notte, fino a quando il giorno inviò i suoi messaggeri ad annunciarne l'incedere.
All'alba erano già andati via.
Ritirati come ombre nella loro magione, rinchiusi nei simulacri del silenzio di quella prigione diurna, ma paghi del reciproco piacere e del lungo godimento.
Soddisfati e sazi del loro amore.
Perchè anche loro sapevano e potevano amare.
Guisgard
11-09-2018, 17.21.29
Aveva lunghi capelli biondi che scendevano come pendagli d'oro ad incorniciare una parte di quel viso perfetto.
I suoi occhi erano chiari e le labbra piccole, ma vellutate e carnose.
Appariva come una meravigliosa bellezza, simile alle descrizioni di dame e regine dei romanzi cortesi.
Vi era qualcosa di nobile e di magnifico nel suo sguardo che vagava ben oltre l'orizzonte descritto dal quadro visivo del ritratto.
“E' la baronessa.” Disse ad un tratto la vecchia tornata nella stanza. “La defunta moglie del barone De Goth.”
Altea, suo nonno e Clement si voltarono di scatto e videro l'anziana servitrice che fissava il ritratto della bella dama.
Lady Gwen
11-09-2018, 17.36.34
Ci amammo per tutta la notte ed essa fu quasi la metafora della nostra esistenza, trascorsa ad amarci nell'eternità della nostra vita oscura e maledetta.
I nostri gemiti, urlati o sussurrati che fossero, fecero da colonna sonora in quelle ore interminabili e buie.
Era curioso come anche noi, bestie senza cuore e senza anima, potessimo provare tali e forti sentimenti.
Ma erano meravigliosi.
Non azzardavo a dire che fossero umani, perché le nostre sensazioni e le nostre emozioni superavano di gran lunga quelle mortali, ma erano dolci e intense al medesimo modo e ci facevano sentire vivi.
La notte cedette il passo all'alba, facendoci ritirare nel buio protettivo nella nostra dimora.
Mi sentivo appagata e felice e continuavo silenziosamente ad assaporare quel benessere.
"Non mi muoverei da qui per alcun motivo, in questo momento..." dissi pianissimo, appoggiata a lui con gli occhi chiusi, in totale beatitudine, se ciò si poteva dire di creature come noi.
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Altea
11-09-2018, 17.36.54
Sussultai udendo la voce della donna, guardai mio nonno e risposi flebilmente "Una donna meravigliosa, sembra una regina di qualche mondo perfetto e sconosciuto.. Ma come successe la disgrazia? Per non urtare la sensibilità del barone". Quell'uomo, a differenza di me, si era reso solo con la vedovanza.
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Guisgard
11-09-2018, 17.47.32
Lila mostrò un ghigno ed annuì a Destresya.
Best allora si fermò e riportò indietro il mendicante, gettandolo ai piedi della sua padrona.
"Ehi, che razza di modi..." disse protestando il beone "... qui avete seri problemi di educazione credo..."
Guisgard
11-09-2018, 18.00.44
Erano lì, stesi sul grande letto a baldacchino, con le lenzuola odorose di secoli ed impolverate.
Stesi, l'una sull'altro, con ancora il respiro rotto per i gemiti di quella notte.
“Miei signori...” disse ad un tratto un tono sottile e sinistro “... ai vostri ordini.” Fece Missan emergendo dalla penombra con i suoi modi servili.
“Accidenti, ti pare il modo di arrivare!” Seccato Elv, mentre copriva le nudità di Gwen con le lenzuola.
“Immaginavo fosse cosa importante e sono giunto quanto prima.” Missan fissando Gwen.
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Guisgard
11-09-2018, 18.02.28
“Un fatto increscioso, drammatico.” Disse la donna ad Altea. “Lady Layla...” esitò per un istante “... morì tragicamente... cadendo dal crostone, una notte senza Luna...”
Destresya
11-09-2018, 18.05.55
Best mi riportò indietro il mendicante, e si beccò una lunga occhiata furiosa, dato che aveva disobbedito ai miei ordini.
Perchè sì, anche fare qualcosa che non avevo ordinato di fare è disobbedire.
Il mendicante beone poi si lamentò per le cattive maniere.
Oh, povero caro, non aveva visto ancora nulla.
Mi alzai dalla sedia dorata con un ghigno sul viso, avvicinandomi a lui con lunghi passi decisi, che rimbombarono nella stanza.
I pesanti stivali accompagnavano le lunghe gambe esposte molto più di quanto permettesse la moralità pubblica.
Ma io me ne strafrego della moralità pubblica, dei dettami della società.
Io rispondo solo al mio signore, e lui è così che mi vuole.
Una volta vicinissima al mendicante, mi chino appena su di lui.
"Qui? Qui dove?" con aria perplessa "Questo posto non esiste, tu qui non ci sei mai stato.. magari hai bevuto troppo e sei caduto dal costone.." con la voce quasi un sussurro mentre lo fissavo negli occhi.
Avevo ancora in mano il pugnale con cui stavo giocando, in un attimo lo feci roteare nell'aria, afferrandolo quasi per la lama e colpendo il mendicante forte sulla nuca, in modo da fargli perdere conoscenza.
"Portalo nelle segrete!" ordinai a Best, alzandomi come se niente fosse "Non voglio che vada in giro a parlare di noi, ma non voglio ucciderlo per ora perchè potrebbe avere informazioni utili... dopotutto abbiamo il vantaggio che nessuno sentirà la sua mancanza, e poi è di qui... non sottovalutiamolo.. ma tenetemelo lontano dalla vista che la puzza è insopportabile!" con una smorfia disgustata.
"E.. Best!" fissandolo negli occhi "La prossima volta che ti azzardi a fare qualcosa senza aspettare i miei ordini, te ne pentirai, sono stata chiara?" tuonai , fissandolo negli occhi azzurri come volessi scorticarlo.
Altea
11-09-2018, 18.10.22
A quelle parole divenni fredda come il marmo policromo del pavimento.. "Che terribile disgrazia" guardando il quadro "Immagino questo palazzo e la cittadina racchiudono davvero ricordi dolorosi per il barone" stringendo le mani al petto presa da strana inquietudine "Quindi non vi sono eredi.. Da quel che so".
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Lady Gwen
11-09-2018, 18.13.02
Il nostro respiro era ancora rotto per la notte appassionata e c'era silenzio, un profondo e meraviglioso silenzio.
Ad un certo punto, dall'oscurità spuntò Missan, servile come sempre.
Un po' mi urtava quel suo modo di fare, va bene essere al servizio di qualcuno, ma la dignità?
Bah, non capivo...
Ridacchiai alla reazione di Elv mentre mi copriva con le lenzuola.
Gelosia?
Oh sì.
Decisamente.
Dopotutto, ero stata io a stabilire che fossi io a trasformare le giovani fanciulle ed Elv invece fosse l'addetto ai baldi giovani.
Ma in sè, anche questa gelosia aveva un ché di divertente.
"Abbiamo bisogno che ti rechi in città. Dobbiamo andare via da qui per un po' e cerchiamo un posto in città che possa permetterci di mischiarci agli altri cittadini ma stando comunque in sicurezza, un posto in cui non si possa venire a ficcare il naso, per dirla così" spiegai a Missan "Inoltre, necessitiamo di due nuove identità. Puoi occuparti anche di ciò?"
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Guisgard
11-09-2018, 18.18.16
“Perchè” disse ad un tratto una voce entrando nella stanza “celare la verità? La vergogna negata diventa viltà ed almeno da questo cruccio io voglio salvarmi.”
“Barone, buonasera.” Fece il nonno di Altea, salutando l'uomo appena entrato.
Era alto, appena brizzolato, con una barba curata e due occhi profondi e vivissimi di un nero luminoso.
Appariva distinto, dai modi cortesi, quasi solenni ed era abbigliato completamente di nero, come se indossasse un lutto perenne.
I lineamenti erano bene eseguiti sul suo volto inquieto, sebbene un senso di subdola malinconia ornava i suoi tratti come se mai avesse sorriso in vita sua.
Nei suoi occhi si leggeva chiara la solitudine a cui si era autocondannato e se nell'immaginario dei poeti Lancillotto o Tristano avessero avuto davvero un volto, piegato dall'infelicità, allora di certo doveva somigliare a quello del barone De Goth.
https://www.cinema-francais.fr/images/affiches/affiches_a/affiches_autan_lara/photos/cristo02.jpg
Altea
11-09-2018, 18.26.39
Una voce maschile si insinuò nella stanza e mi voltai di scatto.
Davanti a me e mio nonno si parò un uomo distinto, serio, dall' età indefinita forse dai dispiaceri invecchiato prima.
Ma la sua indole era fiera e capii era il barone De Goth e feci un lieve inchino.."Barone!Scusate l' insolenza ma di cosa parlava prima. Quale sarebbe questa verità celata" guardando il dipinto della donna.
Guisgard
11-09-2018, 18.27.15
“Naturalmente, signora.” Disse Missan a Gwen. “Partirò adesso stesso per Sant'Agata di Ghotya.” Annuendo. “Vogliate perdonare ancora il mio inopportuno modo di fare.” Ed andò via, lasciando soli i due amanti vampiri.
Lady Gwen
11-09-2018, 18.32.08
Annuii, poi trattenni una risata.
Ed essa sfociò quando Missan andò via.
"Peccato che fra una lezione e l'altra di servilismo non abbia imparato un po' di educazione..." mormorai, baciandogli lentamente il petto e il collo.
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Guisgard
11-09-2018, 18.34.13
“Che la colpa per la morte di Layla è mia soltanto.” Disse De Goth ad Altea, fissando il ritratto. “E di questo ne pago le colpe ogni istante del giorno e della notte.”
“Non crucciatevi, mio signore...” la vecchia.
“Barone...” mormorò il nonno di Altea “... perdonate se vi disturbiamo, ma eravamo giunti per la compravendita del castello.”
“Ebbene?”
“Il notaio Clemen è uomo di lettere e di leggi, di certo saprà descrivere il tutto meglio di me.” Disse il nonno di Altea.
“Milord...” Clemen “... purtroppo ad ora non vi sono acquirenti...”
“Come può un castello come questo non far gola a nessuno?” Nervoso il barone. “Lo vendo ben al di sotto del suo valore ed è di certo tra le costruzioni meglio realizzate di queste terre. Possibile nessuno ne brami l'acquisizione?”
“Viviamo in un secolo strano, milord...” spiegò Clemen “... si guarda al futuro ma con ancora l'idea e la visione feudale. Molti credono ancora a storie assurde e tante si raccontano su questo maniero.”
“Gli unici demoni e fantasmi che ho conosciuto qui” replicò De Goth “sono quelli che tormentano il mio animo.”
Guisgard
11-09-2018, 18.35.36
"Si, ma di lui possiamo fidarci..." disse Elv stringendo Gwen "... e magari lo spettacolo di stanotte lo ha divertito ed eccitato... modestamente..." ridendo malizioso, per poi baciarla con passione.
Lady Gwen
11-09-2018, 18.41.44
"Lo so..." annuendo.
Poi scoppiai a ridere a ciò che disse in merito alla notte scorsa.
"Scemo..." mormorai affettuosamente, prima che mi baciasse con passione e trasporto.
Assaporai a fondo la sua bocca attorcigliando le dita nei suoi capelli lunghi e neri e abbandonandomi al suo profumo che mi inebriava.
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Altea
11-09-2018, 18.52.21
Ascoltai con interesse il barone, era un uomo di altri tempi e pure affascinante.. Mi chiesi perché non si era mai risposato e di quale colpa parlava.. "La gente è superstiziosa e piena di pregiudizi. Devo dire il vostro castello mi affascina molto, forse dovreste superare voi i vostri tormenti e far risplendere questo maniero nuovamente" sorridendo leggermente al barone.
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Guisgard
11-09-2018, 23.39.59
Best annuì a Destresya e poi chinò il capo.
Un attimo dopo prese di peso il mendicante e lo portò nelle segrete.
“Dunque, signora...” disse Lila “... acquisteremo il castello dei De Goth?”
Guisgard
11-09-2018, 23.40.08
Trascorse buona parte della giornata e verso il tardo meriggio, quasi ormai prossimi al tramonto, Missan fece il suo ritorno alla magione.
Era un uomo dall'aspetto per nulla affascinante, dai lineamenti marcati, gli occhi piccoli ed un'espressione in generale che non tradiva nulla di particolare.
Anche fisicamente non attraeva e la voce, sgraziata e roca, ben si legava ai suoi modi dimessi.
“Miei signori...” disse a Gwen e ad Elv “... potrei avere da bere? Oggi vi è un'insolita calura e la gola mi è diventata secca. Oltretutto la polvere respirata durante il viaggio ha reso il tutto ancora più insopportabile. Un buon vino rosso mi darà sollievo.” Sorridendo.
Guisgard
11-09-2018, 23.40.15
“Voi siete giovane e bella” disse De Goth ad Altea “e la vita vi sorride. Io sono invece stanco di questa esistenza e nulla è peggio del mar di vivere.”
“Cercheremo di trovare degli acquirenti, milord.” Annuì Clemen.
“Si, mi impegnerò personalmente, barone.” Il nonno di Altea.
“Vi ringrazio.” Fissandoli De Goth.
“Milord, è giunto un invito per il teatro stasera...” fece la vecchia servitrice.
“Sai che non mi interessa.”
“Un tempo amavate l'arte e gli spettacoli.” La vecchia.
“Li amava Layla” rispose De Goth “ed io amavo compiacerla in tutto.”
Lady Gwen
11-09-2018, 23.46.53
Quasi al crepuscolo, Missan tornò a deliziarci con la sua sgradevole presenza.
Lo guardai, guardai per un istante Elv, poi feci apparire una bottiglia di vino con la magia, con un gesto pigramente aggraziato della mano.
Presi poi un calice.
"Dunque. Quali nuove ci porti dalla città?" chiesi, con tono interessato e composto.
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Altea
11-09-2018, 23.51.58
Rimasi in silenzio mentre mio nonno e il notaio parlavano col barone del castello, lo guardavo affascinata, volevo propormi quasi. Trovavo ingiusto il barone se ne dovesse andare per dei dolorosi ricordi.
La servitrice entrò con l' invito per il teatro e io lo guardai raggiante.
Layla..per lui viveva ancora, ne parlava come fosse viva.."Pure io adoro il teatro milord de Goth, sarebbe un onore per me se voi mi accompagnaste" sorridendo "Non vorrete io mi presenti sola, sono pure io vedova da pochi giorni" con noncuranza, forse celata o forse no.
Guisgard
11-09-2018, 23.54.44
“Vi è una discreta abitazione...” disse Missan sorseggiando il vino fatto comparire da Gwen “... non certo piccola, anzi, ma abbastanza barocca da risultare perfetta. Infatti appare troppo ridondante, al limite del cattivo gusto, per attirare l'aristocrazia e naturalmente abbastanza ampia e funzionale da essere proibitiva per le persone comuni. A mio parere adeguatissima dunque per il nostro scopo.” Posando il bicchiere. “Non offrite mai questo vino ai vostri ospiti, signori... piuttosto adoperatolo in cucina... può essere un discreto aceto.” Fissando i due vampiri.
Lady Gwen
11-09-2018, 23.59.17
Lo ascoltai, annuendo piano.
Sì, poteva andare.
Inarcai un sopracciglio quando disse"nostro".
Nostro?
Di certo non suo.
Posò il calice sul tavolo ed io mi scambiai un'occhiata con Elv.
"Non siamo grandi esperti di vino, noi beviamo altro. Per caso vuoi favorire?" mormorai, con un ghigno sinistro e gli occhi ardenti fattisi sicuramente cremisi.
Così, tanto per torturarlo un po'.
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Guisgard
12-09-2018, 00.01.19
“I miei rispetti per la sua vedovanza, madama.” Disse De Goth ad Altea con un leggero ed elegante inchino. “Quanto al teatro sono però costretto a declinare il grazioso vostro inchino. Temo infatti che risulterei un pessimo accompagnatore, incapace di godermi una commedia persino di Aristofane o Molier ed indegnamente superbo al punto da rivedermi nelle tragedie di Eschilo, Pacuvio, Shakespeare e dell'Alfieri.”
“Vi siete sepolto qui...” la vecchia “... murato vivo fra queste decadenti mura.”
“Ormai sono più simile ad un morto che ad un vivo...” mormorò il nobile “... magari fossi invece già un fantasma... almeno potrei rivederla...” fissando il vuoto della stanza.
Altea
12-09-2018, 00.05.04
La mano strinse la sontuosa gonna di seta, abbassai lo sguardo a quelle parole "Perdonate l' impudenza barone, ma penso davvero voi vi siete sepolto in questo luogo, ma forse il vostro animo si è spento.." guardando il suo sguardo perso "Vi chiedo solo di accompagnarmi, non ho mire e rispetto il vostro dolore. Lo riterrei una offesa" osai impudentemente.
Guisgard
12-09-2018, 00.08.10
“Siate clemente, mia bellissima padrona...” disse Missan senza espressione a Gwen “... vi risulterei di certo indigesto ed il mio sangue non è affatto degno delle vostre labbra e della vostra lingua...” fissandola “... sono stato assaggiatore prima presso l'Arconte di Rodi e poi al servizio del sultano Ottomano durante il suo soggiorno a Cipro. Ho ingerito diversissimi sieri al punto da sviluppare una sorta di tolleranza verso molti dei veleni che invece risultano mortali ai miei simili. Un giorno sorseggiai un elisir giunto dalle Indie ed al gusto mi parve simile ad un liquore estratto dagli agrumi e dalle angurie... ma quando poi lo assaggiò il sultano, beh, si ritrovò morto all'istante.” Annuendo.
“Oltre alla cosa hai anche trovato una copertura per noi due?” Chiese Elv.
“Naturalmente, padrone.” Rispose Missan.
Lady Gwen
12-09-2018, 00.10.17
Non ascoltai nemmeno un terzo delle sue farneticazioni, mi infastidiva come poche cose al mondo.
"Ebbene? Cos'hai per noi?" chiesi a quel punto.
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Guisgard
12-09-2018, 00.12.31
“Lungi da me offendere una donna come voi, madama.” Disse De Goth ad Altea. “Di certo meritereste di ispirare poeti e pittori, piuttosto che lasciarvi deludere da un uomo solo come me. Grato della dolce bellezza che avete portato nel mio triste castello, che da troppi anni non conosce il candore di una giovane dama, lasciate che ricambi il vostro invito con una ben più misera proposta... se vi piacerà, a vostra scelta, lascerò che torniate qui per leggermi brani di poesie ed opere decise da voi, affinchè il mio sonno di solitudine qui risulti più sopportabile e la mia condotta a voi non sembri troppo scortese.”
Guisgard
12-09-2018, 00.19.51
“Credo che il modo migliore per celare la vostra natura, miei signori, sia quello di apparire in vesti il più possibile diverse da ciò che normalmente siete.” Disse Missan.
“Ossia?” Elv.
“Quella casa è perfetta affinchè tutti vi credano un giovane artista giunto in città in cerca dell'ispirazione perduta” spiegò Missan “ed accompagnato dalla sua bellissima e seducente modella.” Fissando Gwen.
Lady Gwen
12-09-2018, 00.22.38
L'attenzione aumentò e un attimo dopo guardai Elv con un vago sorriso, cercando di contenere il divertimento.
Eh, non era mica male come idea...
Dava sicurezza... E anche parecchi spunti interessanti.
"Direi che è tutto ottimo. Non pensi caro?" guardando Elv con leggera malizia.
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Guisgard
12-09-2018, 00.28.12
“Si, piace molto anche a me come idea.” Disse sorridendo Elv a Gwen.
“Lieto dunque di aver ancora una volta soddisfatto le aspettative dei miei padroni.” Missan fissando i due vampiri.
"Ritorna subito in città" ordinò Elv "e prepara il tutto per l'acquisto della casa. Quanto prima io e mia moglie ci traferiremo a Sant'gata di Ghotya."
"Sarà fatto, padrone." Annuì Missan.
Altea
12-09-2018, 00.31.59
Alla sua proposta sorrisi e mi inchinai leggermente "Sarebbe un onore per me barone, e spero di poter allietare le vostre giornate con le vostre letture preferite e le mie, forse questo castello non vi sembrerà più angusto. Ditemi, posso venire domani pomeriggio, o quando Sua Signoria gradisce" guardandolo negli occhi.
Lady Gwen
12-09-2018, 00.33.23
Sorrisi ancora, mentre Elv ordinava subito a Missan di occuparsi dell'acquisto della casa.
L'idea mi stuzzicava parecchio, dovevo ammetterlo, e anche a lui, sembrava.
"Mica male come idea..." mormorai piano, una volta soli.
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Guisgard
12-09-2018, 00.41.19
“Per me il Tempo non ha più distinzioni.” Disse il barone ad Altea. “Il giorno e la notte nel loro alternarsi mi lasciano indifferente e le ore che scorrono mi appaiono tutte uguali. Scegliete dunque quando a voi è più semplice venire in questo castello ed io sarò lieto di accogliervi, madama.” Con un leggero inchino.
Guisgard
12-09-2018, 00.41.26
“Già...” disse annuendo Elv a Gwen “... dobbiamo solo scegliere bene il da farsi... dimmi... mi vedi più un pittore? Uno scultore? O magari un poeta?” Divertito. “Tu come preferisci ispirarmi? Da modella? O da musa?” Ridendo.
Destresya
12-09-2018, 00.42.32
Lanciai un'ultima occhiata a Best, e lo guardai andare via.
Non mi piaceva l'insubordinazione e non mi piaceva affatto quell'atteggiamento.
Rimasi sola con Lila, e alzai gli occhi al cielo a quella domanda stupida.
"Sbaglio o poco fa ti ho ordinato di preparare una lettera in cui chiediamo una visita al castelo per una proposta d'acquisto?" fissandola con aria di compatimento.
"Dovresti stare attenta quando impartisco gli ordini!" tuonai, fissandola.
Senza dire nient'altro lasciai la stanza.
Ero circondata da incompetenti!
Dovevo parlare col mio padrone, spiegargli il piano e i progressi a cui eravamo giunti.
Ma per farlo dovevo essere sola.
Sola con lu.
Dopotutto solo quello aveva importanza per me.
Mi rintanai nella mia stanza, lussuosa e cupa, dirigendomi al credenzino dove c'erano tutte le mie ampolle.
Ne presi una, quella che mi avrebbe portato da lui.
La alzai appena davanti a me.
E bevvi.
Altea
12-09-2018, 00.45.06
"Verrò domani pomeriggio, e porterò dell' ottimo the e biscotti per allietare questo salotto, ma dovrete promettere una cosa. Aprirete le tende per far entrare la luce del sole". In quel momento intuii la bellezza dell' animo del barone, ma volevo sapere pure perché si addossava la colpa della sua disgrazia su se stesso. Non avrei mai osato chiederlo in modo impudente.
Lady Gwen
12-09-2018, 00.47.52
Assunsi un'espressione divertita e maliziosa.
"Credo che scultore sarebbe decisamente perfetto..." con tono basso, circondando il collo di lui con le braccia.
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Guisgard
12-09-2018, 00.59.56
“Si, signora.” Disse Lila con un vistoso inchino ed uno tono irriverente, da ragazza indisponente.
Destresya uscì dalla sala e raggiunse le sue ampolle.
Ne scelse una e cominciò a bere.
In breve cominciò a sentire caldo, ad avvertire capogiri.
Iniziò a sudare e vampate di intenso calore tinsero il suo viso.
“Destresya...” la voce del suo padrone “... Destresya...” dal tono caldo e profondo.
Guisgard
12-09-2018, 01.00.06
Elv sorrise e strinse a sé Gwen.
“E sentiamo...” disse malizioso “... come intendi convincermi che lo scultore è migliore di un pittore e di un poeta?” Divertito.
Guisgard
12-09-2018, 01.02.10
Il barone annuì ad Altea e la salutò sfiorandole appena la mano con un bacio.
Era un uomo la cui nobiltà non era solo fisica, ma anche interiore.
Così i due De Bastian ed il notaio Clemen lasciarono il castello, seguiti dallo sguardo enigmatico della vecchia servitrice che li fissava ben nascosta attraverso le tende chiuse.
http://www.elsecretodeberlanga.com/wp-content/uploads/2017/01/rebecca-curtains.jpg
Lady Gwen
12-09-2018, 01.05.58
Ricambiai la malizia del suo sguardo e del suo tono.
"Con tanta, tanta pratica, ovviamente..." risposi, con tono candido e innocente.
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Destresya
12-09-2018, 01.14.06
Mi lasciai andare a quella sensazione che conoscevo fin troppo bene.
Sentivo il calore attraversarmi tutta, completamente, diffondersi nel mio corpo lasciandolo in uno stato di velata trance, di oblio, di torpore.
Raggiunsi il letto a tentoni, e mi ci abbandonai sopra, presa com'ero da quelle sensazioni sempre più forti, sempre più forti.
Poi quella voce, la sua voce, mi inebriò più della miscela stessa.
"Mio signore..." sussurrai cercandolo con lo sguardo in quella strana dimensione onirica "Eccomi mio signore..".
Guisgard
12-09-2018, 01.14.54
"Ah, ecco..." disse Elv vicinissimo alla bocca di Gwen "... interessante... e posso avere una dimostrazione ora? Di tipo pratico?" Fissandola con profonda malizia ed intensa carica erotica.
Lady Gwen
12-09-2018, 01.21.31
Sorriso mentre già bramavo la sua bocca intrecciata alla mia.
"Chissà..." sussurrai "Ci penserò nel frattempo che usciremo a caccia... E vedrò se te la meriti..." sussurrai ancora, nel suo orecchio.
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Guisgard
12-09-2018, 01.28.56
"Che cattiva sei..." disse Elv a Gwen senza lasciarla andare "... ci sarà come minimo un'altra ora di luce... vuoi farmi aspettare tanto? Senza la mia dimostrazione?" Stringendola a sè.
Lady Gwen
12-09-2018, 01.32.00
Lo guardai con sottile divertimento, mentre lui mi stringeva forte a sè senza lasciarmi andare.
"Tu che dici?" chiesi a mia volta, giocherellando col colletto della sua camicia in seta e guardandolo con espressione sadicamente maliziosa e un ghigno sulle labbra.
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Guisgard
12-09-2018, 01.58.36
“Il castello dei De Goth...” disse lui a Destresya “... ormai ne sono certo... lì si cela il mio tesoro... l'Aureo di Uaarania è lì... probabilmente tutti lo ignorano... e ciò è un vantaggio... hai già un piano, mia diletta serva?”
Guisgard
12-09-2018, 02.01.01
"Che sei cattiva..." disse Elv stringendo Gwen "... troppo cattiva... e poi punirti, sai? Vendicarmi..." divertito e malizioso "... potrei scolpirti brutta e tutti crederanno che la mia modella sia tutt'altro che bella!" Ridendo.
Destresya
12-09-2018, 02.01.46
Il mio signore mi parlò, sentivo la sua voce dappertutto, dappertutto.
Quel legame così intenso e forte mi inebriava completamente.
Sentirlo tutto addosso a me, ovunque.
"Mio signore... sì, anche io credo che sia nel palazzo.. è in vendita e io ho intenzione di acquistarlo, così da poterlo ribaltare da cima a fondo per trovare il vostro tesoro, mio signore.." gli spiegai.
Lady Gwen
12-09-2018, 02.05.14
Feci una smorfia divertita.
"Poco mi importa di un blocco di marmo... Io, voglio essere la tua migliore opera d'arte..." sussurrai, con i miei occhi verdi nei suoi neri.
Neri e profondi come gli abissi più oscuri in cui nuotavamo da secoli interminabili e che avremmo continuato ad esplorare per i tanti secoli a venire.
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Guisgard
12-09-2018, 02.35.38
"Tu lo sei già..." disse Elv pianissimo a Gwen, per poi baciarla.
Un bacio profondo come la notte, come un abisso senza fine in cui perdersi e ricominciare a cercarsi.
Un bacio proibito e maledetto, ma in grado di accendere la passione in un attimo.
Guisgard
12-09-2018, 02.40.02
"No, sarebbe un'imprudenza." Disse Lui a Destresya. "Nessuno eve crederti troppo interessata al castello. Se arrivassero a sospettare del tesoro tutto andrebbe in fumo. Occorre un altro piano."
Lady Gwen
12-09-2018, 02.44.20
Sorrisi quasi trillando alla sua affermazione, che mi elettrizzò, ma mi intenerì anche.
Perché sì, anche una creatura della notte come lui poteva essere tenera.
Il fatto che lo mostrasse solo a me, poi, era un'altra storia.
Mi baciò e fu un bacio profondo, significativo, uno di quelli che erano sì accesi dalla passione, ma animati dall'amore quello vero e assoluto.
"Stai cercando di rabbonirmi per avere quella dimostrazione?" dissi piano, ridacchiando poi, mentre mordicchiavo con malizia le sue labbra.
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Destresya
12-09-2018, 02.45.18
"Ma il castello è in vendita, dite che una ricca straniera che voglia acquistarlo per capriccio desterebbe sospetti?" riuscii a dire in quell'estasi.
"Se però il mio signore lo ritiene un azzardo, non sarò io a contraddirlo... che cosa mi proponete di fare, signore?".
Guisgard
12-09-2018, 02.46.47
"Naturale..." disse Elv baciando ancora Gwen "... voglio quella dimostrazione... troppo... non vuoi mostrarmela?" Assaggiando con la lingua la bocca di lei.
Intanto fuori era scesa la notte, con le sue ombre ed i suoi misteri.
Lady Gwen
12-09-2018, 03.01.03
Sorrisi divertita, mentre decidevo.
Intanto, fuori era già notte, una notte che sarebbe stata solo nostra.
Quindi si poteva perdere solo un attimo di tempo in più, no?
Con un sorriso affilato come il mio sguardo chiaro, lo portai in camera, chiudendo stavolta la porta a chiave perché non si poteva mai sapere.
Allora, stando vicinissima a lui con gli occhi nei suoi, iniziai ad allentare piano il vestito sulla schiena.
Quando lo aprii, passai alle maniche in pizzo, prima una, poi l'altra, sentendo il fruscio sulla pelle ed il vestito fu libero di scivolare giù.
Poi, fu il turno della guêpière.
Aprii uno ad uno i gancetti del corsetto e mi liberai anche di quell'ultimo ostacolo.
Ora ero proprio curiosa di vedere come avrebbe reagito alla sua dimostrazione.
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Guisgard
12-09-2018, 17.00.34
“In città nessuno acquisterebbe mai quel castello...” disse lui a Destresya “... la gente ne è spaventata... è quasi sconsacrato, è maledetto... la superstizione e l'ignoranza hanno tenuto tutti lontano da quel castello e ciò ha giocato a mio favore... ma se ora tu acquistassi il maniero saresti vista con sospetto... non possiamo correre rischi... occorre un altro modo per accedervi...” in quel momento la fedele e bellissima servitrice intravide, in una visione, il volto del suo padrone.
https://cocoon1975.files.wordpress.com/2008/07/vlcsnap-00098.jpg
Destresya
12-09-2018, 17.05.04
"Certo, in città nessuno comprerebbe il maniero, verissimo..." annuii "Ma io non sono di qui... se arrivasse una ricca ereditiera da un paese straniero, che non sa nulla di questi luoghi, e tantomeno delle sue supestizioni, è una ragazza frivola e un po' stupida, vede solo il prezzo del castello e lo acquista pensando di aver fatto un affare.. tutti crederanno che è una povera imbecille, e che non sa cosa la aspetta, no?" fissando per un momento il volto del mio padrone in quella visione.
Erano quegli occhi che mi tormentavano continuamente, che visitavano i miei sogni, gli occhi a cui ero devota da anni, per cui avrei fatto qualunque cosa.
"Ad ogni modo, mio signore, se voi avete un piano migliore del mio, la vostra serva non chiede di meglio che essere illuminata dalla vostra saggezza..." con il tono caldo e profondo, mentre mi avvicinavo a quel volto che racchiudeva tutti i miei sogni e desideri.
Altea
12-09-2018, 17.10.30
Ci congedammo dal barone e osservai il ritratto ma mi accorsi qualcuno ci spiava dalle tende.. "A domani pomeriggio barone De Goth, sperando abbiate un sonno ristoratore". Salimmo sulla carrozza ma ero seria.. Il barone era come morto assieme a Lady Layla mentre io.. Non avevo mai pensato al secondo marito defunto da poco. Forse pure Gerard aveva grandi aspettative da me e io sventatamente gli avevo fatto togliere la vita. Tolsi quel pensiero.. non lo avevo ucciso io.
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Guisgard
12-09-2018, 17.32.46
La stanza era avvolta da una leggera e sensuale penombra, appena lambita e screziata dal lieve bagliore della falce lunare.
Come un truciolo d'argento irradiava dai vetri della finestra il baldacchino del letto dove Elv era seduto.
Gli occhi neri del bel vampiro erano fissi, attratti come da un incanto, sul corpo della provocante ragazza che gli stava davanti.
Gwen cominciò a spogliarsi, mentre lui la guardava negli occhi con uno sguardo carico di malizia.
Poi quello sguardo si spostò, seguendo le movenze delle mani e gli abiti che scivolarono via piano.
La guardò tutta quando restò completamente nuda davanti a lui, bellissima e provocante.
Senza dire nulla il bel vampiro si alzò e si avvicinò a lei, accarezzandole le labbra e poi i canini sporgenti.
Lentamente si chinò, fino ad inginocchiarsi ai suoi piedi e con le dita prese ad accarezzare il suo sesso caldo e rosso.
Gwen sentiva le dita di lui scivolare piano lungo la vulva fulva.
Carezze inebrianti che divennero intense quando alle dita si sostituì la lingua ardente di Elv.
Allora Gwen si sentì invasa da quell'umido ed audace godimento, sempre più ardito e profondo.
Guisgard
12-09-2018, 17.36.19
Era sera inoltrata e la carrozza dei De Bastian lasciò il castello.
Per Altea fu solo una sensazione quella di essere spiata, visto che, come specificato, la vecchia servitrice era stata attenta a restare ben nascosta dietro la tenda.
Lasciato il notaio al suo studio, la vettura fece ritorno al palazzo del vecchio Mundus.
Qui lui e sua nipote cenarono.
“Altea...” disse il vecchio nonno “... non vorrai davvero tornare al castello dei de Goth, vero?”
Altea
12-09-2018, 17.42.46
Arrivammo a casa e mi accomodai in sala da pranzo. Mentre mi versavo dell'acqua mio nonno mi pose quella strana domanda e lo fissai sbalordita.. "Certo che voglio tornarci.. Perché non dovrei? Non ditemi che credete a tutte quelle dicerie".
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Lady Gwen
12-09-2018, 17.49.05
Lui era seduto sul letto, sondandomi completamente coi suoi occhi neri e brillanti, si alzò e mi accarezzò le labbra, che si arricciarono in un vago ghigno divertito quando accarezzò anche i canini sporgenti.
Poi si chinò, iniziando ad accarezzarmi molto più in basso, carezze calde, inebrianti, intense.
Stavo per dire che dovevamo fermarci, che dovevamo uscire a caccia, ma le parole mi si bloccarono in gola soffocate da un gemito impetuoso mentre stringevo forte i suoi capelli.
Mi persi all'istante, non riuscendo a capire più nulla e sentendo solo quel fuoco avvolgermi, avvolgere il mio corpo freddo e marmoreo.
Un fuoco che divampava e mi trascinava ma senza consumarmi.
Come il nostro desiderio.
Un desiderio costante, sempre acceso, che si estingueva per riaccendersi subito dopo.
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Guisgard
12-09-2018, 18.07.53
“Mi intriga il tuo piano e vi è del buono in esso...” disse lui a Destresya “... sembrare inetti ed ignoranti è il modo migliore per ingannare gli altri. Faremo così... ti fingerai un'architetta giunta per studiare i castelli del posto... apparendo sciocca e frivola crederanno tu sia una povera raccomandata e nessuno ti farà problemi. Inoltre assicurerai al barone che i tuoi studi saranno un'ottima pubblicità per potenziali acquirenti di altre città.”
Guisgard
12-09-2018, 18.08.06
“In quel castello sono accadute cose non sempre belle, Altea...” disse Mundus “... è un luogo maledetto... solitamente non sono propenso a credere alle superstizioni, ma strane storie ho udito... qualcuno infatti racconta che lady Layla non morì per un incidente... non precipitò dal crostone in modo accidentale...”
Altea
12-09-2018, 18.10.26
Aggrottai la fronte posando in silenzio le posate.. "Ovvero.. Che si dice? Non ho paura di quel luogo comunque" risoluta, cosa mai sarebbe potuto accadermi.
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Guisgard
12-09-2018, 18.12.35
Continuava.
La sua lingua appariva insaziabile come la sua sete di sangue.
Ma ora non assaporava sangue, ma calda linfa che il fiore proibito di Gwen lasciava scivolare come brina notturna.
La sua lingua non si fermava, anzi si muoveva umida su quel sesso rosso ed ormai umido.
“Gwen...” disse lui senza cessare di lambire con la lingua quei petali rossi e bagnati che erano diventate le labbra della vulva di lei “... dimmi che ti piace... che ne vuoi ancora...” portando entrambe le mani sui glutei bianchi di Gwen, per poi stringere ed affondare le dita in quella pelle chiara e spettrale.
Cominciò allora a spingere su quelle natiche, in modo che il bacino di lei si muovesse su e giù contro il viso di lui che affondava tra le gambe della vampira, liberando così un massaggio travolgente, incredibilmente estasiante, dove la lingua di Elv, simile al pennello di un pittore, scivolando in quel sesso accogliente ne tingeva ampie carezze di perduto godimento.
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Guisgard
12-09-2018, 18.21.00
“Si racconta” disse Mindus ad Altea “che lady Layla sia stata spinta volutamente... ossia qualcuno abbia voluto ucciderla...”
Lady Gwen
12-09-2018, 18.25.44
Si muoveva insaziabile, senza sosta, non mi lasciava scampo.
Provai a rispondere alle sue parole, ma non riuscii, solo gemiti sfuggivano dalle mie labbra.
Caldi e lunghi gemiti.
Sentii quelle dita affondare morbidamente nelle natiche, ma con una presa forte, salda, che faceva muovere il mio bacino insieme al suo viso.
Mentre una mano ancora stringeva i suoi capelli, l'altra si strinse al legno del baldacchino, le dita che si serravano in una presa altrettanto salda come la sua.
Quel fuoco bruciava sempre più, nascendo dal centro fra le mie gambe e irradiandosi ovunque, quasi arrivando a consumare l'intera stanza, l'intero palazzo.
Era sparito tutto, tutto, la minaccia, il rischio,il pericolo, non riuscivo a pensare a nulla che non fosse lui, la sua bocca e il suo tocco caldo e umido su di me.
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Destresya
12-09-2018, 18.26.22
Nel vedere che il mio capo capiva il mio piano, o che per lo meno vi vedeva del buono mi riempì di soddisfazione.
Iniziai a sentirmi sempre più calda, sempre più presa da tutta quella situazione.
Ascoltai attentamente il suo piano, sempre persa in quell'estasi.
Annuiii.
"Voi siete ben più saggio di me, signore, il vostro piano è arguto e senza dubbio riscuoterà successo..." fissando quegli occhi nell'oscurità.
"Penetrerò nella dimora di de Goth e cercherò il vostro tesoro, come da voi ordinato.." annuendo.
Guisgard
12-09-2018, 18.42.35
Continuava.
Ancora ed ancora, senza sosta, senza pudore, né tabù.
Così le creature della note si amano.
Libere e scatenate, di una passione vera e senza limiti.
Gwen sentiva quella lingua muoversi, insinuarsi in lei.
Una lingua che assecondava l'istinto più profondo, il piacere più proibito, la passione più oscura.
Come un serpente tentatore lei la sentì scivolare ancora più dentro, fin nel suo ventre, nelle sue viscere.
Un serpente che violò il suo corpo.
Si ritrovò nel cuore più cupo ed oscuro del bosco, dove si odono solo le creature notturne ed ignote.
Poi si sentirono solo i gemiti e le urla di lei.
Più godeva, più sussultava, più gridava Gwen.
Su quell'antico masso reso liscio e levigato dal Tempo, dove secoli prima sacerdotesse di culti antichi e dimenticati assecondavano lontani idoli in cambio di rituali di fecondità, Gwen sussultava forte, sbattuta dall'impeto di Elv che senza freni ed in balia di un potere tanto virile quanto incontrollato la faceva sua.
Era in piedi fra le sue cosce, con lei invece stesa sulla pietra incisa di rune vecchie come quei luoghi, montandola come si fa con le puledre selvagge, mandandole a volle velocità fino a fiaccarle.
Spingeva Elv, tenendola ora per le gambe, ora per i fianchi, ora per i seni sodi.
Spingeva con indole mascolina, quasi animalesca, in quell'atmosfera ancestrale e fatta di sensi, istinti e passioni.
Così per tutta la notte, sotto i raggi sinistri di una falce maledetta.
Ino a quando Gwen lo vide irrigidirsi, chiudere gli occhi e gridare col volto stravolto il suo piacere.
Un piacere che inondò tutta la vampira, marchiandola con nettare caldo che rendeva le creature della notte indissolubilmente legate le une alle altre.
Per l'eternità.
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Guisgard
12-09-2018, 18.45.13
“Brava...” disse lui con un tono caldo e maledetto “... penetra in quel castello e trova l'Aureo... ed io poi penetrerò in te...” a Destresya, per poi svanire.
E con la fine della visione anche lei perse conoscenza, risvegliandosi nel suo letto al mattino seguente.
Altea
12-09-2018, 19.05.36
Scossi il capo.. "Si racconta.. Si narra.. Potrebbe essere ma dubito sia stato il barone, sarebbe già in prigione non pensate nonno Mandus? Comunque io andrò là domani pomeriggio" e continuai a mangiare tranquillamente "Ditemi, vi sono nuovi arrivati a Sant'Agata? Manco da così molto tempo".
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Lady Gwen
12-09-2018, 22.17.54
Anche quella notte la trascorremmo a desiderarci, ad amarci, a cercarci reciprocamente.
Una notte folle di proibita e maledetta lussuria, irrefrenabile ed incontrollata.
Mi faceva sua completamente, ogni singola fibra del mio corpo era sua.
La stanza buia e cupa fu inondata e tinta dai nostri gemiti, il nostro piacere che risuonava per tutta la nostra camera.
Regnava l'istinto, la passione, i sensi, null'altro.
Era lì, davanti a me, bellissimo e perso fra le nebbie del godimento assoluto.
Lo vidi irrigidirsi mentre il culmine del piacere giungeva per entrambi, concludendo quel folle amplesso durato tutta la notte.
Mi sentivo svuotata per il troppo piacere, quasi nulla potesse raggiungermi.
Avevo ancora il fiato corto, quando mi voltai verso Elv.
"Spero tu sappia che adesso mi devi una bottiglia intera" gli dissi, riferita alle scorte di sangue che tenevamo in camera "A meno che tu non voglia farmi morire dissanguata..." con pungente sarcasmo, ma davvero sentivo un disperato bisogno di sangue e morivo di fame.
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Destresya
12-09-2018, 22.48.39
Riaprii gli occhi che avevo ancora addosso la sua presenza, le sue parole, la sua promessa lussuriosa e calda, la sua voce così suadente, il suo sguardo che mi fissava da quell'armatura.
Era così deludente svegliarmi in quel letto, tutta sola, con il corpo in fiamme, una voglia spropositata che si insinuava in tutto il mio essere, il ricordo vivido del mio padrone.
Le lenzuola erano bagnate, durante le visioni del mio padrone il mio corpo impazziva, sudava, si scaldava, si eccitava.
Avevo addosso solo una leggera camicia nera, la seta si appiccicava alla mia pelle bollente.
Era sempre così lontano, il mio padrone, così irraggiungibile.
Ogni volta che mi raggiungeva, io vedevo le stelle più luminose del firmamento.
E ora, una nuova missione significava anche una nuova ricompensa.
Le mie cosce si strinsero istintivamente a quel pensiero, il desiderio era sempre più caldo in me, sempre più prorompente.
Lo volevo... avrei voluto averlo lì, più di ogni altra cosa al mondo.
La lontananza era terribile e c'era un solo modo per poterla sopportare in quel momento.
Scappare via, io e il mio signore, anche se lontani, potevamo riunirci nei sogni e prenderci pur non essendo fisicamente nello stesso letto.
Qualcosa che non è certo per tutti, ma per noi si...
Allora chiusi gli occhi, allungai una mano sul mio corpo sudato e teso, voglioso e impaziente e la guidai fin dove si sarebbe inumidita della brina del desiderio, violando e tormentando il mio sesso fino a strapparmi lunghi e intensi gemiti di piacere.
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Guisgard
12-09-2018, 23.15.40
“Che io sappia nessuno di rilevante.” Disse Mundus ad Altea. “Ma mi occupo ormai molto poco di chi va e di chi viene. Dopotutto Sant'Agata di Ghotya è l'ultimo centro di una certa importanza tra Capomazda ed i confini più estremi del ducato.” Mangiando.
“Signore...” il maggiordomo “... mi permetto di informarla che un nuovo arrivo in città in effetti è avvenuto.”
“Davvero?” Fissandolo il nonno di Altea.
“Si, signore.” Annuì il maggiordomo. “Si tratta di una donna, immagino molto ricca, che ha preso alloggio nel grande palazzo prima del crostone.”
Guisgard
12-09-2018, 23.15.48
Elv sorrise ed accarezzò il volto di Gwen.
Erano entrambi nudi e sudati, sotto i raggi della Luna nascente, tra i cespugli di bacche selvatiche persi nel bosco.
Il mantello di lui avvolse il corpo di lei, la prese in braccio e la riportò in casa.
Qui riempì due calici di sangue e ne offrì uno alla bella vampira.
“Brindiamo alla notte...” disse fissandola “... troppo breve come l'eternità, così restia a durare un solo infinitesimale istante di più, affinchè io possa dirti ancora una volta che sei tutta la mia vita...” e prese a bere.
Altea
12-09-2018, 23.21.10
Alle parole del servitore sorrisi.."E voi presumo lo avete notato, se si tratta di una bella donna. Sono felice la nostra cittadina si riempia di persone, altrimenti rischierebbe di morire" finendo la cena e sventolando il ventaglio.."Questa afa è insopportabile, domani mattina vorrei andare all' atelier per fare degli acquisti, nuovi vestiti. Poi al pomeriggio andrò dal barone, io mantengo le mie promesse".
Guisgard
12-09-2018, 23.22.34
“Ti occorrono dei vestiti” disse Mundus ad Altea “per recarti al castello?” Fissandola.
Lady Gwen
12-09-2018, 23.24.09
Mi prese in braccio e tornammo in casa, io avvolta nel suo mantello.
Prese la bottiglia e due bicchieri, poi mi rivolse quelle parole stupende.
"Che romantico... Bellissimo e meraviglioso come un angelo dannato e letale come il più potente veleno..." mormorai, con un sorriso.
Lo baciai dolcemente sulle labbra e presi la bottiglia.
"Cin cin" dissi allora, bevendo direttamente da lì e ignorando completamente il calice.
La dimezzai in un paio di sorsi e presi qualche respiro, sentendomi subito rinata e rigenerata.
Ah, molto meglio.
Presi un altro lungo sorso privando ancora la bottiglia di quel nettare che mi scivolava in gola, tiepido, dolce e denso, con quella viscosità che ti rimetteva al mondo.
"Ora va decisamente meglio..." dissi, posando la bottiglia.
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Altea
12-09-2018, 23.30.30
"Oh nonno Mandus, non è che li compro per andare al castello, non penso proprio il barone sia uomo di avventure, puoi stare tranquillo" ridendo "Ho bisogno di evadere i pensieri" e assunsi uno tono serio.
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Guisgard
12-09-2018, 23.36.44
Si erano amati per tutta la notte e poco dopo l'alba prese ad illuminare il cielo sopra il bosco.
La bottiglia era ormai vuota ed il sangue in esso contenuto aveva già preso a rinvigorire i corpi di Gwen e di Elv.
Ad un tratto, quando il Sole aveva già lasciato l'orizzonte, in casa i due vampiri sentirono dei rumori.
Guisgard
12-09-2018, 23.36.51
“Bene.” Disse Mindus ad Altea.
Finirono così di cenare e poi si ritirarono, vista l'ora.
La notte trascorse lenta, ma serena, senza sogni, ma illuminata da una Luna ambigua.
Altea si svegliò il giorno seguente, col dolce Sole del mattino che screziava il suo bel viso.
Lady Gwen
12-09-2018, 23.38.25
Ruotai il capo e aumentai l'attenzione come un predatore in ascolto.
"Ho sentito un tumore. Cos'era?" dissi, cercando di sentire altro.
Cosa poteva essere stato?
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Guisgard
12-09-2018, 23.44.35
“Non lo so...” disse Elv divenendo cupo “... aspetta qui...” a Gwen.
Così raggiunse il salotto, dove trovò Missan seduto su una poltrona.
“Arrivi sempre in questo modo?” Elv.
“Buongiorno, padrone.” Sorridendo l'altro. “Già qui a quest'ora?”
“Oh, mio padrone...” fece Missan “... in verità sono qui da diverse ore, ma non ho osato disturbare né te, né la tua signora... ed allora ho atteso che terminaste.”
Altea
12-09-2018, 23.47.11
Io e mio nonno Mandus andammo a dormire, entrai lentamente nella mia stanza che mi vide prima di diventare sposa per ben due volte.
Sfiorai le bambole di porcellana, i pettini e spazzole in argento, aprii il carillon dove una dama ballava una musica lenta e malinconica.
Il sonno prese subito il suo sopravvento e mi svegliai col Sole che illuminava il bianco viso.
Mi alzai pigramente, mi concessi un bagno profumato di rosa e lavanda e indossai un abito nero.
Scesi le scale e assunsi un raggiante sorriso nel vedere mio nonno.."Buona giornata nonno Mandus, dormito bene? Io tranquillamente" mentre la colazione veniva servita.
Bevvi velocemente il mio the, mangiai i dolcetti ed uscii in carrozza, il sole di quella metà di settembre batteva forte e aprii un ombrellino per non rovinare il candore della pelle.
Lady Gwen
12-09-2018, 23.49.33
Anche Elv si fece cupo e andò a controllare.
Anche da lontano, ovviamente, sentii la discussione ed alzai gli occhi al cielo scuotendo il capo.
Allora raggiunsi Elv, appoggiandomi allo stipite della porta.
"Non lamentarti, caro. Pare che Missan abbia imparato l'educazione e abbia capito come comportarsi. Dovresti essere contento. Giusto, Missan?" con un sorriso sibillino all'uomo.
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Guisgard
13-09-2018, 00.08.45
Altea lasciò in carrozza il palazzo de De Bastian, ritrovandosi nelle strade cittadine.
Moli passeggiavano ed i negozi erano già tutti aperti.
Un bel Sole illuminava piazze e vicoletti e le campane delle tante chiese suonavano annunciando le Funzioni Religiose del mattino.
Guisgard
13-09-2018, 00.08.54
“Mai oserei disturbare la mia padona mentre si gode i piaceri della vita.” Disse Missan con in chino del capo a Gwen.
“Che notizie ci porti?” Chiese Elv.
“La vostra nuova dimora è già pronta.” Missan. “Potete giungere in città e prenderne possesso oggi stesso. Il padrone di casa, messer Blasius, è un uomo oltremodo devoto e praticante della vita Religiosa cittadina. Ciò renderà la vostra casa e dunque il vostro soggiorno a Sant'Agata di Ghotya lontano da ogni genere di sospetto.”
“Ben fatto, Missan.” Soddisfatto Elv.
Altea
13-09-2018, 00.13.19
Rimasi stupita nel vedere Sant' Agata di Gothya ancora piena di vita.
Mi fermai da un fornaio e presi del pane appena sfornato, il profumo invitante inebriava la via affollata.
Ad un tratto udii le campane e pensai prima di andare in atelier avrei potuto assistere alla messa e pregare, magari per l' anima pure di Lady Layla.
Entrai in chiesa, dopo aver finito il pane croccante, poggiai delicatamente la mano nell' acqua santa e mi feci il Segno della Croce accomodandomi nell' ultimo banco, misi comunque lo scialle nero di pizzo attorno alle spalle nude.
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Lady Gwen
13-09-2018, 00.17.42
Scossi ancora il capo con un sorriso e un sospiro.
Poi ascoltai le nuove dalla città e mi sorpresi della rapidità di tutte quelle pratiche.
"Davvero ottimo" commentai "Beh, a questo punto direi di prepararci, caro" con un sorrisetto ad Elv, sentendomi comunque elettrizzata dall'idea.
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Guisgard
13-09-2018, 00.18.02
Destresya era stesa su quel letto, nuda, sudata ed eccitata.
Cominciò a toccarsi, a darsi piacere, a tormentare il suo sesso fino a darsi piacere, a godere forte.
Qualcuno fissava tutto ciò dalla serratura della porta chiusa.
Il suo occhio azzurro guardava, incredulo, eccitato, folle per una tale ed inaspettata fortuna.
Vedere la sua padrona nuda e vogliosa era più di quanto le sue insane fantasie potevano fargli sperare.
Best la guardava oltre quel buco, mentre lei si rigirava nel letto, si masturbava e godeva forte, gemendo in calore e senza ritegno.
Le sue gambe tutte aperte, seni e capezzoli in bella mostra, quel fantastico sesso in balia delle sue stesse dita umide oltremodo.
Da quella serratura lui sudava, gemeva piano e la desiderava.
Immaginava le scene più subdole, le posizioni più infime e le pratiche più indegne.
Cominciò a darsi piacere da solo, senza smettere di fissare la sua bellissima padrona che si toccava nel suo letto.
“Oh, si...” disse fra sé “... si, lady Destresya... così, brava... sei la migliore... ohhh si... nessuna ti sta alla pari... mia nobilissima sgualdrina... mmmhhh...”
Guisgard
13-09-2018, 00.23.08
Poco dopo che Altea fu entrata in chiesa, dignitosamente con le spalle coperte dallo scialle, vide il sacerdote che parlottava con alcune persone.
“Ve l'ho detto...” disse il sacerdote a quelle “... questa è la chiesa di San Menna e nessuno più di me può sapere che a quell'ora le campane non suonano. Chiudo la chiesa e non vi è nessuno che possa suonarle.”
Guisgard
13-09-2018, 00.23.16
“Si, stasera lasceremo questa magione e ci recheremo in città.” Disse Elv a Gwen.
“Per quell'ora la vostra carrozza sarà pronta.” Con tono devoto Missan, che anche stavolta aveva pensato a tutto.
Altea
13-09-2018, 00.27.57
Delle voci rimbombavano nella chiesa anche se flebili, mi guardai attorno stupita che ci fosse brusio da disturbare i fedeli in preghiera.
Mi alzai e mi avvicinai lentamente al sacerdote e udii quelle parole "Scusate padre, sono la duchessa Altea de Bastian, sono tornata ieri dopo molto anni. Infatti, le campane della chiesa di San Menna non le ho mai sentite di notte, neppure stanotte..cosa è successo?" a voce bassa guardando pure i presenti.
Lady Gwen
13-09-2018, 00.29.53
Annuii ad entrambi.
"Ottimo. Allora vado subito a preparare tutto il necessario" dissi, poi andai in camera ed iniziai a prendere ciò che poteva servire.
Assegnai una borsa ai vestiti ed una alle scorte di sangue per ogni evenienza.
Presi poi anche dei libri e altri oggetti a cui ero legata, gioielli e qualcos'altro.
Dovevo ammetterlo, subito non mi allettava l'idea di andare via.
Noi vampiri tendevamo a stabilirci per tanti, tanti anni in un luogo, se ci stavamo bene, e poi non volevamo più andar via.
Ma adesso, il cambiamento mi ispirava davvero tanto e non vedevo l'ora di vedere la nostra nuova, barocca e bellissima dimora, dove vivere come un artista e la sua modella.
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Guisgard
13-09-2018, 00.36.56
“Salute a voi, duchessa.” Disse il sacerdote ad Altea. “Costoro” indicando i presenti “affermavano di aver udito le campane di San Menna suonare stanotte, ma ciò è impossibile visto che la chiesa era chiusa.”
“Eppure stanotte le campane hanno suonato, padre.” Uno di quegli uomini. “Si sentivano fin sul crostone.”
“Impossibile, figlioli.” Categorico il sacerdote.
Guisgard
13-09-2018, 00.37.03
Gwen cominciò a preparare il tutto per la partenza e così fece anche Elv.
Stavano per lasciare la magione, barattando il tutto per una nuova vita.
Verso il pomeriggio Missan andò a procurare una carrozza, affittandola insieme ad un cocchiere.
Si trattava di Nestar, un uomo che nella vita aveva svolto diversi mestieri ed aveva vissuto diverse esperienze, non ultima una passata in prigione.
Tuttavia a detta di Missan solo uomini come lui potevano essere degni di fiducia, poiché non avendo onore bastava il solo denaro ad assoggettarne i servigi.
Lady Gwen
13-09-2018, 00.43.14
Anche Elv preparò le sue cose e anche la carrozza dopo poco fu pronta.
Missan la affittò apposta, insieme ad un cocchiere.
Uno di quelli che dalla faccia non sembrano molto affidabili, ma forse lo erano ancora di più.
Affidabili, volevo dire.
Guardai Elv e presi un bel respiro.
"Pronto?" chiesi, sorridendo attraverso la veletta semitrasparente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20180912/4f25912a223333e7d1a50ec7c081a392.jpg
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Altea
13-09-2018, 00.43.37
"Che stranezza, sarà stata la stanchezza ma io non le ho sentite, io penso il sacerdote non menta, ma è la prima volta che accade? Forse qualche buontempone si sarà infiltrato nel campanile, io direi di stare tranquilli" in tono pacato.
Guisgard
13-09-2018, 00.50.20
“Il palazzo dei De Bastian è situato più verso il centro cittadino” disse uno di quelli ad Altea “e perciò non è possibile sentire le campane di San Menna, duchessa.”
“Vi sarete di certo confusi.” Fece il sacerdote. “Ora scusatemi ma devo sistemare alcune cose prima della Santa Messa.”
Guisgard
13-09-2018, 00.50.27
La carrozza guidata da Nestar arrivò alla magione e subito Missan gli ordinò di portare sulla vettura i bagagli dei padroni.
Verso il crepuscolo tutto era pronto.
Gwen ed Elv salirono a bordo e la carrozza partì, attraversando il bosco, diretta in città.
“Messer Blasius ci sta aspettando, signori.” Disse Missan ai due vampiri durante il tragitto.
Lady Gwen
13-09-2018, 00.52.54
Arrivò la carrozza, stagliandosi contro il tramonto d'arancio.
Missan ordinò di caricare i nostri bagagli sulla carrozza ed annuii a Missan.
"Siamo pronti" dissi, poi salii a bordo, entusiasta.
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Altea
13-09-2018, 00.53.09
Annuii all' uomo che aveva parlato.."Si, avete ragione, ma mi sembra strano il sacerdote faccia suonare le campane di notte".
Il chierico se ne andò ma notai un certo nervosismo in lui.."Scusate, voi perché siete allarmati? Sospettate qualcosa di strano?".
Destresya
13-09-2018, 00.59.19
Mi ero completamente estraniata dal mondo.
In quei momenti di pura intimità con me stessa dimenticavo ogni cosa: dov'ero, cosa dovevo fare, tutto.
Naturalmente tutto tranne gli occhi del padrone.
Il suo sguardo, la sua vicinanza.
Allora dietro le palpebre chiuse vedevo lui, le sue mani su di me, la sua bocca insaziabile, il suo sesso che faceva scempio del mio corpo.
La mia mano si muoveva, rapida, inseguendo quelle fantasie che mano a mano si facevano strada nella mia mnente.
I miei gemiti si facevano sempre più alti, sempre più acuti, tanto che in tutto il castello si sarebber uditi.
Ancora e ancora... ero fuori di me.
Potevo sentire il mo padrone addosso come se fosse davvero lì, potevo sentire la mia mano che mi faceva impazzire ancora e ancora.
Gemevo, mi contraevo, ero completamente preda di quei momenti di pura passione.
Guisgard
13-09-2018, 01.04.03
“Si raccontano strani voci in città” disse uno di quelli ad Altea “ed alcuni evitano di uscire in strada di notte, duchessa.”
Guisgard
13-09-2018, 01.04.25
La carrozza arrivò in città ed attraversando il lungo ponte sul crostone entrò nel centro cittadino.
Da qui raggiunse il palazzo affittato da Missan.
Era una dimora dai tratti borghesi, situata non lontano dal cuore del borgo vecchio, degna dimora per un artista in cerca di ispirazione.
“Gwen...” disse Elv scendendo dalla carrozza ed aiutando lei a fare lo stesso “... non è meravigliosa?”
http://www.archisal.it/wp-content/uploads/2016/05/notte-1.jpg
Lady Gwen
13-09-2018, 01.07.23
Per fortuna, la sera mi permise di viaggiare con le tendine aperte e di godere del bellissimo panorama notturno illuminato da mille luci.
Era davvero incantevole.
Arrivammo alla nostra nuova residenza e non potei fare altro che abbandonarmi allo stesso stupore che colse Elv.
"Lo so..." annuii "Ed è tutta nostra" sorridendo contenta, mentre lo prendevo per mano.
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Guisgard
13-09-2018, 01.23.19
In quell'orgia di gemiti, di sudore, eccitazione e godimento, dal buco della serratura Best guardava Destresya darsi piacere da sola.
Il suo occhio azzurro era fisso su quella scena, mentre la sua mano gli procurava quel piacere che nelle sue fantasie era la stessa padrona a dargli.
La vedeva stesa su quel letto a masturbarsi, con le gambe aperte, incapace di stare ferma, rigirandosi tra le lenzuola con i seni scoperti ed i capezzoli inturgiditi da quel gioco proibito.
Ad un tratto un rumore di cavalli destò Destresya da quel gioco proibito.
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Guisgard
13-09-2018, 01.28.11
Missan condusse Gwen all'interno del palazzo.
Era arredato con un certo gusto ed un bel Crocifisso adornava l'androne.
Naturalmente fu subito notato da Elv e dimostrava la devozione Religiosa del padrone di casa.
Arrivarono in un ampio salone, dove trovarono ad attenderli proprio messer Blasius.
“Benvenuti, signori.” Disse salutandoli con un sorriso garbato.
Lady Gwen
13-09-2018, 01.35.40
Missan ci condusse all'interno, che era ancora più bello, se possibile, dell'esterno.
Ci irrigidimmo subito notando il crocifisso, ma avremmo capito come conviverci.
Vedemmo il padrone di casa ed esibii un sorriso luminoso e cortese, il migliore che potessi sfoggiare.
"Milord, lasciatemi fare i complimenti per questa dimora a dir poco deliziosa" porgendogli educatamente la mano "Io sono Gwen e lui è l'artista, Elv" presentando entrambi.
"Sono certa che entrambi troveremo l'ispirazione perfetta in questo magnifico posto"sorridendo, sinceramente affascinata.
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Guisgard
13-09-2018, 01.43.26
“Oh, credo allora di aver mal compreso...” disse Blasius a Gwen “... pensavo di accogliere un giovane artista, seguito dalla sua modella. Perdonate dunque la mia errata convinzione, contessa.” Con un inchino.
Destresya
13-09-2018, 01.47.18
Gemevo, sempre più forte, sempre di più, sempre di più.
La mia fantasia era arrivata al culmine, era tutto così vivo e caldo attorno a me, tutto si muoveva come un vortice.
La mia voce urlava ancora e ancora, la mia mano insaziabile continuava a muoversi, mentre tutto il mio corpo si contraeva, scosso da quel piacere ormai esploso in me, mentre la voce accompagnava i miei movimenti concitati.
Ma poi... un rumore!
Aprii gli occhi di scatto, ancora ansante, lasciandomi cadere sul letto.
Chi stava arrivando?
Erano dei cavalli, ma io non aspettavo nessuno!
Restai per un altro minuto stesa, immobile, con il corpo che si beava ancora del momento di estasi che mi ero concessa.
Poi mi alzai, indossai la vestaglia di seta nera e andai ad aprire la porta per vedere che cosa stava succedendo.
https://www.red-rose.it/15487-originale/vestaglia-lunga-nera-bouquet-perizoma.jpg
Guisgard
13-09-2018, 01.55.49
Destresya indossò una vestaglia ed aprì la porta, ma Best era già sgattaiolato via.
Nel corridoio lei incontrò Lila.
“Padrona, una bella carrozza è appena giunta davanti al palazzo...” disse “... attendevate qualcuno?”
Destresya
13-09-2018, 02.15.00
Uscii dalla stanza e incontrai Lila.
Continuai a camminare, facendole cenno di seguirmi.
Scesi così al piano di sotto.
"No, non aspetto nessuno in verità!" pensierosa "Vai ad aprire!" le ordino.
Altea
13-09-2018, 17.02.54
Rimasi sorpresa che queste voci giravano in giro.. "Ditemi, che accade?". Almeno ero al corrente della situazione.
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Guisgard
13-09-2018, 17.03.34
Blasium salutò Elv e si complimentò con Gwen per la sua bellezza come modella.
“Lasciate che vi mostro la casa...” disse poi ai due vampiri “... priva di voi vi era un'altra inquilina... una vecchia morta pochi giorni fa... potrete disporre di tutto l'appartamento al pianterreno, con il cortile ed usufruire della scuderia.” Mostrando il bell'appartamento arredato con gusto.
“Al primo piano vive qualcuno?” Chiese Elv.
“Si... altri affittuari.” Rispose Blasius, mostrando poi le ampie camere dell'appartamento. “Qui vi è un'altra uscita che da alle scale interne e mette in comunicazione pianoterra e primo piano... oh, che strano...” notando un grosso e pesante mobile messo davanti alla porta della seconda uscita “... mi chiedo come sia finito questo mobile qui... deve essere stata la vecchia inquilina... infatti gli ultimi giorni mostrava segni di demenza...” perplesso “... mi aiutate a spostarlo?” Rivolto ad Elv e a Missan.
Guisgard
13-09-2018, 17.08.19
"Mah, storie non molto piacevoli..." disse uno di quelli ad Altea "... qualcuno giura di aver visto, in certe notti sinistre, un fantasma... annunciato sempre dai rintocchi della campana..."
Guisgard
13-09-2018, 17.23.35
Lila annuì a Destresya e corse al portone del palazzo col vecchio Stuarto per vedere chi fosse giunto.
Da una bella carrozza scese un uomo ben distinto, bruno e dagli occhi azzurri, abiti sfarzosi ed un bastono col pomerio d'argento.
Era dotato di indubbio fascino ed i bei lineamenti quasi però urtavano con un certo gelo emanato dai suoi occhi chiari.
“Annunciatemi a lady Destresya, di grazia.” Disse al vecchio maggiordomo ed alla bruna ragazza. “Riferite alla vostra padrona che il conte Swan Sax di Fessen è giunto da Uaarania.”
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Destresya
13-09-2018, 17.35.45
Mandai Lila ad aprire, corrucciandomi perchè non aspettavo proprio nessuno.
Chi diamine poteva essere?
Il padrone certo non si muoveva in carrozza, era già tanto che il mio nuovo status, ottenuto a furia di missioni completate potevo vederlo , sentirlo, sentirmelo addosso e....
Non dovevo pensarci, o il mio corpo avrebbe ripreso a bollire, l'effetto che aveva su di me quell'uomo era devastante.
Tuttavia ero curiosa, così mi avvicinai alla finestra del salottino al primo piano, in cui ero diretta e sbirciai fuori dalla finestra aperta, celata solo da una lunga tenda di seta.
Vidi così la carrozza, e il bell'uomo scendere, restando a guardarlo per un lungo istante.
Però, doveva essere il mio giorno fortunato, altrochè!
Sembrava un nobile, e infatti si annunciò come tale.
Veniva da Uaarania, dunque veniva per conto del padrone!
Una scarica di adrenalina elettrizzante mi scosse, raggiunsi così la mia poltrona, così simile a un trono, dove lo avrei ricevuto.
Mi sedetti e accavallai le gambe, portando alla bocca un bicchiere di vino di Solpacus che aspettava sul tavolino lì accanto.
Attesi che Lila lo annunciasse come da lui chiesto, senza dare l'impressione di essere curiosa di incontrarlo.
Eppure lo ero... oh eccome se lo ero.
Altea
13-09-2018, 17.38.35
"Davvero? E ci sono testimoni?" risposi pensierosa.
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Guisgard
13-09-2018, 17.54.42
Lila entrò nella stanza e mostrò un inchino leggero verso Destresya seduta sul seggio.
Annunciò il nuovo arrivato e subito il conte Swan di Fessen fu introdotto nella sala.
Lui guardò la bella padrona, soffermandosi sulle meravigliose gambe accavallate, dando l'impressione a Destresya di non far nulla per celare il suo compiacimento e la salutò con un cortese e galante inchino.
“Ero ansioso di incontrarvi, madama...” disse guardandola negli occhi “... poiché capita sovente che gli uomini descrivino esagerando la bellezza di una donna... ho invece la fortuna di poter constatare io stesso che gli antichi non si ingannavano nel credere all'esistenza di bellissima dee... mi resta solo da scoprire quale fra esse si sia incarnata in voi, madama... forse Era dominatrice? Diana in attesa di conoscere i piaceri del mondo? O forse Afrodite in cerca di nuovi e temerari amanti?” Sorridendo. “Nell'attesa che il mio intelletto si riprenda dalla follia nella quale la vostra sensualità l'ha gettato, permettetemi, regina di ogni mia fantasia, di porgervi un dono...” estraendo dalla manica una rossa di un rosso scuro “... la rosa rosso di Borgogna simboleggia, nel linguaggio segreto e romantico dei fiori, la bellezza... è dunque il fiore della magia e della pazzia, poiché solo la bellezza rende la follia il più magico degli incantamenti...” offrendole la rosa.
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Guisgard
13-09-2018, 17.56.07
"Purtroppo nessuno di attendibile, duchessa." Disse quello ad Altea. "Solo ubriaconi, sbandati, folli o mattacchioni. Nessuno degno di credito ha mai detto di aver visto fantasmi."
"Le campane però noi le abbiamo sentite suonare stanotte." Un altro di quelli. "e non siamo nè ubriachi, nè pazzi."
Lady Gwen
13-09-2018, 18.20.39
Scoprimmo che prima di noi c'era una donna anziana morta da poco, e lì sentii un moto di soddisfazione al pensiero che a noi non sarebbe mai toccato il medesimo destino.
Tutto il palazzo era veramente bellissimo, così come gli spazi di cui potevamo usufruire.
E al pensiero delle scuderie mi esaltai, almeno io ed Elv avremmo avuto anche qui la nostra passeggiata serale.
Poi disse che c'erano altri affittuari e mi irrigidii.
Questo era un po' un problema, poteva essere facile abituarsi alla città e i suoi ritmi, ma avere gente a casa era difficile.
Stavo per mobilitarmi quando disse del mobile ma poi mi ricordai che le mortali non avevano la forza della nostra razza e in teoria non avrei dovuto poter spostare un oggetto così pesante.
"E dite, chi sono gli altri affittuari? Di cosa si occupano?" con curiosità.
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Guisgard
13-09-2018, 18.29.59
“I signori Stainov...” disse Blasius a Gwen “... sono due coniugi anziani, persone a modo e tranquille che non vi daranno assolutamente problemi.”
Poi con Elv e Missan, quest'ultimo sbuffando di nascosto, cercarono di spostare il mobile e liberare la porta dell'uscita secondaria.
Ma nonostante fossero in tre non riuscirono a spostare inizialmente quel mobile.
Elv dovette allora far uso della sua forza, senza dare troppo nell'occhio e solo così i tre, a fatica, riuscirono a spostare quel mobilone.
“Accidenti...” fece Elv sudato “... ci credo che la vecchietta è morta...” ridendo.
“Non può averlo spostato da sola!” Esclamò col fiatone Blasius. “E' impossibile!” Incredulo. “Mi chiedo poi per quale motivo l'abbia fatto! Mah, si vede che si era rimbambita!”
Destresya
13-09-2018, 18.33.06
Lila arrivò, ma io non la guardai, tutta la mia attenzione era rivolta al giovane dietro di lei, che avevo intravisto dalla finestra.
Da vicino mi accorsi che era ancora più bello, e quegli occhi azzurri, freddi, erano magnetici, bellissimi, intensi come un mare ghiacciato in cui perdersi, annegare e congelare prima di toccare il fondo.
Più si avvicinava, più le mie gambe si muovevano una sull'altra, con un movimento lascivo ed elegante, mentre il mio sguardo lo scrutava, sfacciato quanto il suo che non mostrava alcun pudore nel guardarmi.
Quando poi iniziò a parlare, restai letteralmente affascinata e stupefatta dai modi, dalle parole, dal tono, dal portamento.
Più mi guardava, più parlava, più cresceva in me un desiderio atavico e primordiale, forte e potente.
Era uno di quegli uomini capaci di far perdere la testa, non capire più nulla.
Poi quella rosa.. quella bellissima rosa nelle sue mani.
Mi sporsi verso di lui per prenderla, mostrando con noncuranza la procace scollatura della vestaglia, che lasciava intravedere i seni bianchi e perfetti accarezzati dalla seta.
La presi e me la portai al volto, assaporandone il profumo, per poi tornare a sedermi, rigirandola tra le mani.
"Voi sapete come far perdere la testa a una donna, conte..." con uno sguardo ambiguo e penetrante, la voce sensuale.
"Ebbene sedetevi e bevete con me..." lo esortai, facendogli cenno di sedersi su una poltrona poco distante dalla mia.
"Lila, su, versa da bere al nostro ospite!" ordinai spiccia per poi tornare a concentrarmi sul bel nobile che avevo davanti.
Lo scrutavo con uno sguardo che non aveva paura di nulla.
"A cosa devo dunque questa gradita visita, conte?" giocando con la rosa tra le mani e portandola di tanto in tanto alle labbra per inebriarmi del suo profumo soave.
Lady Gwen
13-09-2018, 18.33.39
Annuii.
Due anziani coniugi non ci avrebbero decisamente creato problemi.
A meno che non fossero troppo curioso, ma dubitavo.
I tre ci misero un bel po' a spostare il mobile, infatti Elv dovette fare ricorso alla sua forza da vampiro per riuscirci.
In effetti era strano che una donna anziana e sul punto di morire potesse spostarlo da sola.
"È curioso... C'era forse qualcosa di strano oltre quel mobile?" riferendomi al passaggio dietro di esso.
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Altea
13-09-2018, 18.48.26
Era davvero tutto assurdo.. Troppo assurdo. Ormai si era fatto tardi e mi congedi.
Uscii dalla chiesa e mi avvisi verso l'atelier con mille dubbi, quello era il posto giusto per svuotare la testa.
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Guisgard
13-09-2018, 18.57.59
“Assolutamente no.” Disse Blasius a Gwen. “La porta da sulle scale interne ed io le adopero ogni settimana senza notare nulla di particolare. Si vede che era davvero rimbambita la povera vecchia.”
“Comunque la casa è bellissima, messer Blasius.” Fece Elv. “Degna delle mie aspettative.”
“Sono certo che questo edificio e la nostra città sapranno ispirarla a dovere per la sua arte.” Sorridendo Blasius.
Guisgard
13-09-2018, 18.58.06
Destresya si sporse per prendere la rosa e la sua generosa e seducente scollatura si mostrò in tutto il suo splendore davanti al conte, che senza falsi moralismi o stentata discrezione non fece nulla per celare quel suo sguardo che accarezzò i seni sodi di lei.
Fissò a lungo quei bianchi seni avvolti delicatamente in quella pregiata seta, per poi guardare lei negli occhi e sorridendo.
Uno sguardo ed un sorriso complici, intimi.
“Lieto che il mio pegno alla vostra visione sia stato gradito, mia dea.” Disse il conte indicando la rosa di Borgogna, sedendosi davanti a lei.
Lila portò da bere, sculettando in modo provocante davanti al bel nobile dagli occhi azzurri.
“A Uaarania” lui a Destresya “ben comprendono che solo una osa è superiore al l'intelletto umano... due intelletti che lavorano insieme. Per questo sono stato scelto per affiancarvi ed appoggiarvi nella vostra delicata missione. Ad offrirvi ogni mia conoscenza e capacità. Mi definisco maestro d'arte, d'amore, di cavalleria e di bellezza. Tutte discipline, ossia, capaci di spingere la natura umana verso l'eccelso e dunque a raggiungere ogni obiettivo.” Alzando il calice. “Brindo al tesoro che cerchiamo, celato in quel castello ma anche al tesoro che ora vedo davanti a me...” accarezzando con uno sguardo di un azzurro lascivo tutto il bianco e biondo corpo di Destresya che, fra le gambe scoperte ed accavallate, la generosa e provocante scollatura ed il suo sguardo chiaro e seducente, lo tentava senza tregua “... un tesoro capace di annichilire la mela d'oro e portare Paride ed il suo giudizio in una follia senza fondo...” e sorseggiò.
Guisgard
13-09-2018, 19.00.31
Altea uscì dalla chiesa di San Menna e raggiunse il lussuoso ed elegante laboratorio artigianale, con i suoi abiti alla moda.
Vi erano alcune dame e conversavano fra loro.
Anche nella ricca bottega si stava parlando del misterioso rintocco delle campane della notte scorsa.
Lady Gwen
13-09-2018, 19.04.49
Non ero convinta della motivazione, soprattutto perché una donna anziana e fragole non avrebbe potuto spostare quel mobile.
Ma se oltre non c'era nulla di importante, il problema non si poneva.
"È vero, è stupenda" convenni "Sono certa anche io"sorridendo a Blasius.
"Come mai avete deciso di cercare degli affittuari? È una casa molto bella, questa. Fosse per me, ci vivrei tutta la vita" ridacchiando, e noi avevamo ben ragione di dirlo.
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Altea
13-09-2018, 19.26.31
Pure li si parlava di quel fatto, chissà se pure nella zona maschile vi era salotto e chiacchiericcio.
Andai vicino ad una ragazza raffinata dietro il bancone, togliendomi guanti e lo scialle.. "Duchessa Altea de Bastian" in modo spiccio.."I migliori abiti alla moda, tessuti, cappellini e pure la lingerie. Una donna anche sola sotto il vestito deve sempre essere sensuale" sorridendo.
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Destresya
13-09-2018, 22.38.03
I nostri sguardi che si perdevano l'uno in quello dell'altro, erano come i nostri corpi frementi che sembravano non aspettare altro che lo sbocciare di quella passione che era così intensa da risultare tangibile attorno a noi, come fosse seduta al nostro fianco e ci facesse compagnia, bramando di divenire l'unico centro di attenzione.
Lo fissavo, come lui fissava me, quello sguardo così complice, intimo, senza filtri, limiti, tabù, era così inebriante da farmi dimenticare tutto ciò che accadeva intorno a me per concentrarmi solo sulla figura distinta e nobile del conte di Fessen.
Quando udii che sarebbe restato, il mio cuore riprese a battere con rinnovato vigore, mentre ogni cosa acquisiva un senso nuovo, più intrigante e promettente.
Era lì per affiancarmi, per cercare con me l'Aureo per il mio signore.
In qualunque altro caso mi sarei ritenuta offesa da quell'intrusione e avrei cercato in ogni modo di ostacolare il nuovo venuto. Ma quel Swan, i suoi modi, i suoi occhi, le sue parole, la sua voce, il suo sguardo, il suo portamento, il suo aspetto e quella strana intesa che sembrava voler sbocciare tra di noi benchè fosse il nostro primo incontro, mi ispiravano non solo fiducia ma desiderio di averlo intorno.
Ancora una volta le sue parole risultarono un olio profumato che accarezzava la mia pelle, tanto erano preziose e sensuali.
"Ebbene..." alzando il calice e accavallando le gambe nel senso contrario con un gesto volutamente lento e sensuale, in cui la vestaglia si spostò appena, senza che io me ne curassi.
Senza che mi curassi di alcunchè, dato che l'unica cosa che degnavo d'attenzione in quel momento era il suo sguardo dal quale volevo penetrare in tutto il suo animo.
"Brindiamo al nostro tesoro.." alzando il mio calice di vino "O anche.." aggiunsi, con la voce che si faceva sempre più calda "ai nostri tesori..." fissandolo negli occhi, come a sottolineare le sue parole, a mostrargli quanto mi avevano colpito e affascinato.
"Immagino vogliate conoscere il mio piano..." con un sorrisetto diveritto e malizioso, come chi sta parlando d'altro "o siete giunto qui con un vostro piano che volete sottopormi?" portando il bicchiere alle labbra e fissandolo enigmatica, vogliosa, affascinata.
http://i63.tinypic.com/2mytds7.jpg
Guisgard
13-09-2018, 23.05.52
La ragazza salutò con rispetto Altea e poi le mostrò le migliori stoffe della raffinata bottega.
Seta di Cipro, Ciniglia delle Fiandre, stoffe vellutate del Giappone e mantelline di pelle alla moda basca.
E poi abiti di finissima fattura, eleganti e sofisticati, tutti secondo il gusto dell'alta società.
“Ho saputo” disse una delle clienti appena entrata “che il barone De Goth non è ancora riuscito a vendere il suo castello. In cuor mio spero trovi pace, ma la città se lui partisse perderebbe l'ultimo alito di nobiltà.”
“Verissimo.” Un'altra cliente. “Non ho mai conosciuto un uomo più aristocratico di lui. Tanto nobile quanto triste e solitario. Se non l'avessi visto io stessa non crederei ad una simile e tragica figura.”
“Un uomo tanto affascinante eppure così infelice...” un'altra cliente ancora.
Guisgard
13-09-2018, 23.09.11
“Io vivo in un'abitazione poco prima del centro cittadino...” disse Blasius a Gwen “... in verità molto più modesta di questo palazzo che utilizzo solo per affittare, in modo da avere una rendita certa.” Sorridendole.
Lady Gwen
13-09-2018, 23.12.40
"Oh, comprendo. Allora magari verremo a farvi visita, un giorno" sorridendo.
Ora che eravamo qui, dovevamo solo cambiare un po' le nostre abitudini ma rimanendo sempre vigili ed attenti a movimenti sospetti.
Mai, mai abbassare la guardia.
Soprattutto se tutti noi eravamo in pericolo.
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Altea
13-09-2018, 23.13.20
Guardavo i vestiti affascinata.. "Tutto, impacchettate tutto.. E dei bustini di pizzi, sete e nastrini".
Udii le donne parlare del barone, era un uomo ambito a quanto pare.
"Ho visto il barone ieri sera" dissi alle donne "Avete ragione, vuole vendere il Castello e rifiuta ogni contatto sociale. Ho visto pure il ritratto di Lady Layla, la defunta moglie.. Forse ne è ancora innamorato".
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Guisgard
13-09-2018, 23.27.08
“Sarà per me un onore.” Disse gentile Blasius a Gwen. “Casa mia sarà sempre aperta per voi, cari amici.” Sorridendo anche ad Elv.
Fece loro le ultime raccomandazioni, consegnò le chiavi ad Elv e li salutò, andando via.
“Benissimo.” Soddisfatto Elv, rimasto solo con Gwen e con Missan.
“Ah, dimenticavo...” fece questi “... una lettera, signori... è per lady Gwen...” consegnando la missiva alla vampira.
Guisgard
13-09-2018, 23.27.20
“Oh, è sicuramente ancora innamorato di sua moglie.” Disse la ragazza della bottega ad Altea mentre impacchettava il tutto.
“Per questo”una delle clienti “trovo bieco e meschino chi cerca di disonorare il suo dolore tirando fuori sciocche storie di fantasmi sul suo castello. Il barone merita rispetto.”
Lady Gwen
13-09-2018, 23.32.30
Gli sorrisi e dopo gli ultimi convenevoli potevamo sistemarci.
Ma poi, parlò di una lettera.
Guardai Elv perplessa.
Chi poteva mai scrivermi?
Qui, poi.
Eravamo appena arrivati.
Magari qualcuno della Congrega.
Sì, per forza.
Presi la lettera e la aprii.
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Altea
13-09-2018, 23.33.04
Annuii alla ragazza ma udii una donna dire una cosa sensata finalmente, pensai pure a ciò che disse mio nonno sul castello.
Guardai la donna.. "Qui si parla di fantasmi ovunque, ma cosa dicono sul castello? Infatti è poco rispettoso nei confronti del barone, mi è sembrato un uomo molto raffinato e di altri tempi". Forse gli unici fantasmi che tormentavano il castello erano i dolori del nobile proprietario.
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Guisgard
13-09-2018, 23.39.09
Missan consegnò la lettera a Gwen e questa subito cominciò ad aprirla e poi a leggerla.
Era da parte di Arcibald.
Costui era un ex membro della congrega, ma sin dall'infanzia amico fraterno dell'ex marito di Gwen.
Gli era rimasto accanto pur conoscendo e spesso lo aveva aiutato grazie alle sue conoscenza alchemiche.
Morto lui, Arcibald era rimasto legato a Gwen, sentendosi in dovere di aiutarla nei momenti di difficoltà.
Ora saputo del loro trasferimento da parte di qualcuno della congrega, trovandosi in città aveva espresso il desiderio di far loro visita nella nuova casa.
Guisgard
13-09-2018, 23.39.16
“Dicono che il castello sia infestato.” Disse la cliente ad Altea. “Che sciocchezze. Invece sono solo chiacchiere dettate dall'ignoranza e dalla superstizione. Il barone è un uomo onesto e di alti valori. Figuriamoci se accattasse mai di vivere in un luogo maledetto.”
Intanto i pacchi di Altea erano pronti.
“Li faccio recapitare al vostro palazzo, duchessa?” La ragazza della bottega.
Altea
13-09-2018, 23.47.01
"Si grazie.. Al Palazzo de Bastian" firmando un assegno e consegnandolo alla ragazza.
Poi guardai la donna pensierosa "Certo, non ci vivrebbe di certo ma ordunque perché vuole venderlo? È molto sicuro, però non vi sono acquirenti. Ecco perché.. Per questi fatti ovvero le dicerie. Beh, si dice che in ogni castello vi abiti un fantasma" sventolando leggermente il ventaglio di pizzo nero e rosso.
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Guisgard
13-09-2018, 23.50.47
“Si, ma solo nei romanzi.” Disse una cliente ad Altea e tutte risero.
Il castello dei De Goth non era lontano e forse il barone attendeva Altea per quelle letture.
Bastava infatti attraversare il crostone e si arrivava al castello.
Lady Gwen
13-09-2018, 23.55.14
Mi rilassai quando lessi che era da parte di Arcibald.
Gli ero molto affezionata, era amico d'infanzia di Alfred e mi era stato sempre accanto in questi anni.
Cioè, in questi secoli.
Ora voleva farmi sapere che era in città e che voleva farci visita nella nuova casa.
Ottimo!
Ero davvero contenta di rivederlo, sentivo per lui lo stesso affetto che si potrebbe riservare ad un vecchio amico di famiglia.
"Spero non sia un problema la visita di un ospite nei nostri appartamenti" dissi a Blasius.
"Leggi" sorridente ad Elv, porgendogli la lettera.
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Altea
13-09-2018, 23.59.44
Guardai la donna con fare serio.. "Appunto solo nei romanzi.. E quindi perché ovunque si parla di fantasmi e campane che suonano di notte...io no certamente".
Salutai con tono cortese e dissi al cocchiere sarei andata a piedi verso il Castello e di avvisare mio nonno del fatto fossi dal barone.
Così mi avviai verso quel castello pieno di misteri guardando verso il crostone. Prima però mi fermai per comprare un the fruttato e dei biscotti tipici del posto come promesso. In una borsa di prezioso velluto damascato tenevo dei piccoli libricini.
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Guisgard
14-09-2018, 00.08.10
Blasius era andato già via, ma Elv assicurò a Gwen che non ci sarebbero stati problemi nel voler ospitare un vecchio amico di famiglia.
Missan annuì a questa cosa.
Così cominciarono a disfare i propri bagagli, mentre Missan scese per sistemare la carrozza nella scuderia con Nestar.
Ad un tratto Gwen avendo la finestra aperta sentì una voce di ragazza giungere dalla strada.
Cantava una canzone dedicata alle stelle di quella sera.
Guisgard
14-09-2018, 00.10.24
Dopo essersi fermata a comprare del The e dei biscotti, si avviò verso il castello attraversando il crostone illuminato.
Era una sera appena fresca, con un cielo velato e senza stelle.
La città si rifletteva con le sue luci attraverso gli antichi barbacane, fino a generare lunghe e inquiete ombre fino alla selva sottostante.
Come se l'intera Sant'Agata di Ghotya fosse sospesa tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Nonostante l'ora all'improvviso si udì il rintocco di una campana che echeggiò tra i bastioni e la selva buia.
Ad un tratto Altea vide una donna che camminava sul crostone.
http://1125996089.rsc.cdn77.org/wp-content/uploads/2016/05/tbr7.jpg
Lady Gwen
14-09-2018, 00.18.25
Fui ancor più contenta sapendo che avremmo potuto ospitarlo.
Ad un tratto, mentre le nostre cose venivano sistemate, sentii la voce di una ragazza cantare una canzone.
Allora mi affacciai e rimasi ad ascoltare.
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Guisgard
14-09-2018, 00.20.09
Gwen si affacciò e vide una ragazza che portando una cesta veniva dalla strada verso il palazzo.
Cantava e guardava il cielo in modo sognante.
Lady Gwen
14-09-2018, 00.25.13
Vidi una ragazza dall'espressione sognante dirigersi verso il palazzo.
Chissà cosa cercava qui...
Allora scesi giù per vedere se davvero volesse farci gentilmente visita e ancora sentivo nelle orecchie quella canzone che cantava così dolcemente e delicatamente.
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Guisgard
14-09-2018, 00.30.36
La ragazza raggiunse il portone del palazzo quando si trovò davanti Gwen.
“Oh salve...” disse lei “... perdonate, camminavo distrattamente e vedervi all'improvviso mi ha fatto sobbalzare...” sorridendo “...immagino siate i nuovi arrivati al palazzo... piacere, io sono Tia, sto con i signori Stainov... sono la loro cameriera.” Aveva un volto pulito.
Ad un tratto Gwen sentì uno strano odore, quasi sgradevole.
Lady Gwen
14-09-2018, 00.33.29
La vidi sobbalzare.
Se sobbalzava solo vedendomi, cosa avrebbe fatto sapendo chi ero?
Le sorrisi affabilmente.
"Non preoccuparti. Piacere di conoscerti, Tia. Io sono Gwen. E pare che per un po' saremo sotto lo stesso tetto" con tono gentile.
Poi però sentii un odore sgradevole e cercai di sentirne la traccia per capire da dove provenisse.
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Guisgard
14-09-2018, 00.35.27
L'odore sgradevole proveniva da Tia.
Gwen si accorse che la ragazza al collo aveva uno strano ciondolo.
In verità era di pregevole fattura, finemente lavorato e dall'aria molto antica e preziosa.
Ma all'interno conteneva qualcosa che odorava, anzi puzzava notevolmente.
Lady Gwen
14-09-2018, 00.38.56
Capii che l'odore proveniva da Tia.
Anzi, dal suo ciondolo.
Era ben fatto, in vero, ma qualcosa dentro emanava quell'odore sgradevole.
"È davvero bello il tuo ciondolo, di fattura decisamente pregevole" le dissi, sorridendo, per vedere se mi avrebbe detto qualcosa in merito.
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Guisgard
14-09-2018, 00.42.22
“Oh si...” disse Tia prendendo il ciondolo che aveva al collo “... è molto antico è prezioso... è un dono dei Stainov... dicono porti fortuna... sono sempre molto cari con me...” mostrandolo a Gwen “... certo l'odore non è il massimo, ma non volevo si offendessero rifiutandolo... e poi col tempo ci si abitua... credo dentro vi sia qualche radice... Tanis mi pare... si, radice di Tanis...”
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Guisgard
14-09-2018, 00.48.54
“Quale uomo” disse Fessen a Destresya alzando il bicchiere per brindare ancora “non ha un piano a cui sottoporvi, madama.” Con un sorriso allusivo. “In verità ne ho diversi che vorrei sottoporre alla vostra attenzione, bramando di sottomettervi a qualcuna delle pratiche che nel corso degli anni ha appreso nei miei lunghi viaggi fra l'Occidente e l'Oriente.” Bevendo. “In verità tali pratiche, per certi versi così antiche, se non addirittura primordiali, difficilmente sarebbero comprese nella nostra società civile, ma fra gli orientali invece riscuotono da sempre un intenso successo. Forse perchè mischiano il sacro con il profano, la forza incorporea delle passioni con l'istinto carnale dei sensi. Pratiche dunque capaci di rendere una dea irraggiungibile simile alla più infima delle schiave, passando dalla venerazione alla assoggettamento più basso e brutale.” Finendo il suo bicchiere. “Ma ci sarà tempo perchè io vi esponga tali pratiche ed elabori per voi piani degni del successo che Uaarania si attende da noi.” Fissando quelle gambe che Destresya in quel momento accavallò davanti a lui senza curarsi di quando fossero scoperte, sensuali e provocanti.
Le fissò tutte, dalle cosce strette, fino ai tacchi alti, come tante carezze che scivolavano e risalivano su quelle lunghe gambe scoperte ed accavallate, senza preoccuparsi di come il bellissimo azzurro dei suoi nobili occhi acquistasse in quei frangenti una tonalità di cupa e sinistra lussuria, come se il suo sguardo pulsasse virilità mista a pura carnale bestialità.
Tutto ciò in un continuo ed irrequieto contrasto con il suo affascinante e cortese aspetto di aristocratico gentiluomo.
Lady Gwen
14-09-2018, 00.55.27
Annuii ascoltandola.
Beh, di sicuro gente generosa.
"Tanis..." ripetei "Non la conosco. Mi informerò" sorridendo.
"Beh, non restiamo qui fuori. Entriamo" indicandole l'ingresso.
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Guisgard
14-09-2018, 00.57.58
"No, grazie, devo andare." Disse Tia a Gwen. "I signori Stainov aspettano me per cenare. Sono lieta di avervi conosciuta. Di certo ci incontreremo spesso." Sorridendole. "Buonasera." E salì al primo piano dove abitava.
Lady Gwen
14-09-2018, 00.59.54
"Allora non insisto. A presto, Tia"la salutai, prima che andasse via.
Allora anche io tornai dentro, cercando Elv e vedendo se tutte le nostre cose fossero state sistemate in camera.
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Guisgard
14-09-2018, 01.07.13
Gwen tornò in casa ed Elv aveva già sistemato tutta la loro roba.
"Si, proprio una bella casa..." disse lui abbracciandola teneramente "... sei felice? O ti manca ancora la magione?"
Lady Gwen
14-09-2018, 01.15.04
"Eh... Che compagno solerte, ad aver già sistemato tutto..." con tono civettuolo e scherzoso.
Poi mi abbracciò teneramente.
Alzai appena le spalle.
"Beh, ti affezioni ad un posto dopo che ci vivi per cento anni" ridacchiai "Ma questo posto è davvero molto bello. E poi, magari ci staremo solo per poco, il tempo che tutto si calmi" aggiunsi poi, sperando che davvero la minaccia sparisse e che noi potessimo continuare a vivere tranquilli per i fatti nostri.
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Guisgard
14-09-2018, 01.17.55
Elv sorrise, accarezzò il volto di Gwen e dopo averle scostato dolcemente una ciocca rossa dal viso la baciò.
Ma un attimo dopo si udì un tonfo e poi della confusione che giungeva dalla strada.
Lady Gwen
14-09-2018, 01.23.35
Ricambiai il sorriso e accolsi le sue labbra dolcissime sulle mie.
Sobbalzai poi quando sentii un tonfo e della confusione in strada.
"Cos'è stato?" mormorai perplessa, poi scesi giù a controllare cosa stesse succedendo.
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Destresya
14-09-2018, 01.26.58
Oh quanto ci sapeva fare, il ragazzo.
Già solo le sue parole erano capaci di raggiungere il mio corpo, accarezzarlo e inebriarlo come tante carezze intense, fatte di brividi, sensazioni, gemiti e sospiri.
Quelli che dovevo soffocare in quel momento ma che sapevo sarebbero esplosi non appena fosse caduto quel lieve e fragile muro che in quel momento ci divideva.
Quel muro che non era altro che un gioco, un modo per stuzzicarci, perchè nessuno di noi due voleva tenerlo tra di noi.
Volevamo scavarlo entrambi, trovarci in cima e farlo crollare, facendoci trasportare noi stessi dalla sua caduta, ritrovandoci soli nell'erba, uno tra le braccia dell'altro.
Il modo in cui mi guardava, poi, era così inebriante da farmi perdere la testa più del vino che stavo bevendo, più di tutti i liquori della mia dispensa.
Era pura passione, lussuria, ardore, comunicava una tale forza da farmi letteralmente andare in estasi, come in trance, rapita dall'atmosfera che si era creata ancora più che dalle sostanze allucinogene del capo.
"Oh siete talmente abile con le parole, conte, che quasi mi confondete..." fissandolo negli occhi "...ma vi dirò che questi piani di cui mi parlate, così avulsi alla cultura occidentale, mi risultano invece affascinanti e sicuramente eccitanti..." chinandomi verso di lui, con fare complice.
Non mi bastava averlo lontano, sentire le sue parole che solleticavano la mia eccitazione e la portavano allo stremo, volevo di più, molto di più.
Allora mi alzai, e gli porsi la mano con aria affabile.
"Vogliamo dunque concederci una passeggiata nel giardino, e discutere di questi piani che ci doneranno perpetua gloria a Uaarania..." guardandolo negli occhi con aria complice "E godimento senza pari qui e ora..." con un tono che non aveva paura di mostrare quanto fosse profonda la mia voglia di lui.
Tuttavia quel gioco era così bello e intenso, anche se l'eccitazione cresceva sempre di più e diventava insopportabile, che voelvo gustarmelo fino in fondo.
Guisgard
14-09-2018, 01.28.34
Gwen ed Elv corsero in strada, dove c'erano diverse persone, tra cui anche Blasius.
Arrivarono solo qualche istante dopo MIssan e Nestar.
Lo spettacolo che videro non era bello.
Sulle scale interne, col collo spezzato e lo sguardo bianco ed inespressivo, stava senza vita la povera Tia.
"Cosa..." disse Elv "... cosa è accaduto?"
"Questa povera ragazza..." Blasius "... deve essere caduta dalle scale..."
"Ma ha il collo rotto..." fece Elv "... è improbabile che se lo sia rotto così cadendo..."
"Improbabile, ma non impossibile." Precisò Blasius.
Lady Gwen
14-09-2018, 01.34.46
Scendemmo giù, nelle scale e ciò che vidi mi lasciò senza parole.
"Tia..." mormorai, senza parole.
Aveva il collo spezzato e il suo viso era cereo, inespressivo, gli occhi vacui.
Quanti corpi avevo visto con quell'espressione, in tanti secoli, dopo averne bevuto il sangue?
Impossibile contarli.
Ma lei...
Era una ragazzina...
Strinsi la mano di Elv e mi ritrovai a non dover fingere che la sua morte mi avesse sconvolta.
L'avevo conosciuta da poco, ma era una ragazza dall'aria pulita, semplice, devota ai suoi anziani padroni...
Molti ci videro del marcio nelle dinamiche della morte e forse non avevano tutti i torti.
Ma allora, chi poteva avercela con lei?
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Guisgard
14-09-2018, 01.48.22
Tutti erano intorno al cadavere di Tia, quando Gwen notò che la ragazza non aveva più il ciondolo al collo.
L'aveva perso cadendo dalle scale?
O forse davvero era stata spinta o aggredita ed il ciondolo le era stato poi rubato?
Lady Gwen
14-09-2018, 01.50.49
In mezzo a quella confusione, notai una cosa.
Non aveva più il ciondolo.
"Il ciondolo che aveva al collo. Non ce lo ha più" dissi ad Elv,guardando poi in giro per trovarlo.
Era molto molto strano
"Non lo avrebbe tolto e non può averlo perso nella caduta, devono averglielo preso" dissi ancora.
Già.
Ma chi?
Chi c'era con noi, in questo palazzo?
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Guisgard
14-09-2018, 02.00.02
"Sarà di certo caduto mentre rotolava dalle scale..." disse Blasius a Gwen.
Ad un tratto la vampira sentì abbaiare forte.
Un grosso cane scuro abbaiava forte, schiumando e con gli occhi feroci.
Abbaiava e ringhiava dalla strada verso di loro.
Era un comportamento strano, visto che gli animali normalmente, a causa della loro natura vampiresca, erano alquanto impauriti in presenza di Gwen e di Elv.
Lady Gwen
14-09-2018, 02.03.12
"Beh, se fosse rotolato sarebbe ancora nei paraggi, ma non sembra ci sia qui intorno" guardando ancora ovunque, ogni angolo, ogni anfratto.
Poi, sentii abbaiare.
Vidi un cane dall'aria estremamente feroce, che ci ringhiava contro.
Mai gli animali si comportavano così in nostra presenza, mai.
Infatti feci segno ad Elv.
Tutto era strano questa sera, tutto.
Ed eravamo appena arrivati.
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Guisgard
14-09-2018, 02.10.24
Elv si voltò a guardare il cane indicato da Gwen, mentre alcuni alzavano da terra il cadavere di Tia.
Il cane abbaiava ancora più forte, schiumando e ringhiando.
Ad un tratto due figure scesero dalle scale, col cane che era ancora più aggressivo.
https://78.media.tumblr.com/2a19c01bec84727c12a67d5416d43686/tumblr_o644rpP0831ufzk7po1_400.gif
Lady Gwen
14-09-2018, 02.16.05
Il cane abbaiava sempre più forte e davvero mi sfuggiva il motivo, se non che dovesse essere una cosa ben strana.
Poi, dalle scale scesero due figure, che immaginai fossero i coniugi nostri coinquilini.
Se erano loro, sicuramente la morte di Tia li aveva sconvolti, era una ragazza per bene, si vedeva e di certo non meritava quella fine atroce.
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Guisgard
14-09-2018, 02.25.31
Scesero dalle scale.
Erano due persone anziane.
Lui era alto e dall'aspetto distinto e responsabile, lei invece piccola di corporatura e col volto rugoso.
Videro il corpo della ragazza e si dispiacerono profondamente dell'accaduto, sebbene non abbandonandosi a scenate patetiche e disperate.
“Nessuno mi convincerà di un incidente...” disse il vecchio Stainov “...avrà fatto queste scale decine di volte...”
“Si, anche io non ci credo...” l'anziana Delia, sua moglie “... era una ragazza molto accorta...”
“Allora per scrupolo chiamerò la polizia.” Blasius.
I due anziani annuirono.
Il cane intanto era scomparso.
“Vieni, Gwen...” Elv a lei “... rincasiamo...”
Lady Gwen
14-09-2018, 02.30.23
Lui aveva un aspetto distinto, rispettabile, lei una donnina piccola e sottile, ma dal volto che dimostrava ancor più anni di quelli che comunque aveva.
Si dissero profondamente scossi dalla perdita, ma non più di tanto.
E ciò mi diede da pensare.
Va bene non abbandonarsi pubblicamente a scenate patetiche, ma mi sembravano estremamente freddi.
Molto più di quanto non trapelasse dal ritratto fattomi da Tia.
Fatto stava che nemmeno loro erano convinti della morte accidentale e infatti Blasius si decise a chiamare la polizia.
Mi sembrava l'unica soluzione.
Annuii ad Elv, non senza gettare un ultimo sguardo al povero corpo esanime di Tia.
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Guisgard
14-09-2018, 02.42.21
Gwen ed Elv tornarono in casa, mentre pian piano la gente in strada andava via.
Blasius pulì le scale, togliendo ogni goccia di sangue rimasta.
“Stanotte forse sarà meglio non uscire a caccia...” disse Elv a sua moglie “... c'è troppa polizia in giro a causa di Tia...”
Lady Gwen
14-09-2018, 02.47.09
La folla si disperse e Blasius restò a sistemare.
Annuii.
"Menomale che ho portato le scorte" risposi.
"È assurdo, le avevo parlato qualche minuto prima, stava bene..." scuotendo la testa.
"Sembra strano, ma mi dispiace per lei... Ho percepito in maniera curiosa la sua morte, come non mi capitava da parecchi anni, ormai... Un po' come la morte di Alfred..." sospirai.
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Guisgard
14-09-2018, 02.49.07
"Percepito..." disse Elv fissando Gwen "... che intendi dire? Non ti capitava da parecchio? Non capisco..."
Lady Gwen
14-09-2018, 02.52.00
Sospirai appena, poi scossi la testa.
"Noi uccidiamo per vivere, la morte ci accompagna camminando con noi a braccetto da trecento anni, non pensavo che la scomparsa di un mortale potesse scuotermi così tanto."
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Guisgard
14-09-2018, 02.56.58
Elv apparve perplesso.
"Capisco..." disse "... e come te lo spieghi tutto ciò, Gwen?" Fissandola. "A me sembra molto strano, no?"
Lady Gwen
14-09-2018, 02.59.30
Ci pensai un attimo.
"Non lo so..." abbracciandolo "Forse è per lo stesso motivo che ti amo anche senza un cuore che batte..." dissi poi, con un leggero sorriso.
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Guisgard
14-09-2018, 03.01.23
Lui non disse nulla ed accolse Gwen fra le sue braccia.
Restarono così a lungo, mentre dala strada, pian piano svanirono le voci confuse, diventando rare e meno invadenti.
Ad un tratto qualcuno bussò al portone.
Lady Gwen
14-09-2018, 03.04.22
Non disse nulla, ma mi strinse forte a sè e nel suo abbraccio mi ripresi, sentendomi rigenerata dalla sua lunga stretta.
Poi, sentimmo bussare al portone.
"Chissà chi sarà a quest'ora. Forse la polizia?" guardando Elv.
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