Gli strani e misteriosi casi del professor Minsk

[Altea]

Lessi con attenzione, era molto ricchi quanto.. A dire di Hef.. Sfortunati.
Ad un tratto udii delle voci, provenivano da fuori ed uscii ad osservare.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Lo fissai con gli occhi implacabili.
Quello sguardo così cucciolo non bastava certo ad ammorbidirmi.
Incrociai le braccia conserte sotto il petto, senza dire niente.
Restai a fissarlo per un lungo istante.
"Che c'è adesso?" sbuffai quasi, esasperata.
Anche se dovevo ammettere che mi piaceva notare tutto il potere che avevo su quel piccolino.
In un certo qual modo era eccitante, sapere di avere tutto quel controllo.
Un sorrisetto perfido mi si posò sul viso a quel pensiero.

[Guisgard]

Altea corse a vedere cosa stesse accadendo e si accorse che i cacciatori tornavano dalla campagna.
Sembrava che la battuta di caccia fosse finita.

[Guisgard]

"Ecco, io..." disse imbarazzato e paonazzo Garion a Destresya "... io... io ti ho inviato una mail, zia... è urgente... leggila subito..." e scattò via, correndo veloce senza preoccuparsi del finto piede malato, fino in camera sua, chiudendosi dentro.

[Altea]

Rimasi ferma sulla porta del commissariato, volevo sentire i fatti, cosa era accaduto. Speravo tutto fosse finito ma io ne dubitavo. Poteva un singolo animale uccidere con tale crudeltà?

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Altea sulla porta dell'ufficio dello sceriffo vide i cacciatori passare e molti altri cittadini giungere a chiedere notizie.
Le voci si susseguivano confuse.
Qualcuno affermava di aver sparato ad un animale indefinito, di averlo ferito o messo in fuga.
Qualcun altro invece giurava di averlo persino ucciso.
Altri ancora dicevano di aver visto una bestia spaventosa, grossa e scura, con un cappuccio che urlava in modo terrificante.

[Destresya]

Una mail?
Mi aveva mandato una mail?

Sarà mica stato lui l'anonimo che mi aveva scritto quelle cose poco prima?

Alzai gli occhi al cielo mentre lo fissavo scappare via.
Poi sorrisi, divertita.
Sì, mi piaceva l'idea di avere così tanto controllo sul piccolo.
Non era affatto male per la mia mania del controllo.
Rientrai nella stanza, dove c'era ancora il mio bell'Aegos.
Lo contemplai per un lungo istante, tutto.

Ma ora ero curiosa di leggere la mail di Garion.
Allora presi il telefono e andai a leggerla.

[Altea]

Mi avvicinai ad ascoltare e sgranati gli occhi e dissi.. "Giorni fa nella brughiera la costumista del mio cast disse di aver visto una figura deforme e orribile e se non sbaglio proprio incappucciata.. Scusate ma qui anni fa o secoli fa vi era qualche setta.. Sembra quasi tutti siano uccisi come un rituale. Il fatto del cappuccio mi fa pensare a qualche tunica".

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Destresya si mise al pc per leggere la mail, ma proprio in quel momento dal cortile Stewart chiamò col cercapersone Aegos.
Infatti era giunto il meccanico e doevano controllare insieme una delle auto.
Lui allora salutò la bella padrona e scese di sotto, lasciando Destresya al suo pc.
L'ereditiera aprì la mail di Garion e vi trovò solo un video fatto col cellulare.
Ovviamente vi era filmato ciò che lei aveva fatto con tanta maestria ad Aegos.
Insomma una prova tangibile del suo comportamento.
E questo genere di cose in un paese come l'Afragolignone potevano portare guai grossi.
Una donna infedele o anche solo di facili costumi poteva andare incontro a problemi riguardanti la sua eredità.

[Guisgard]

Le parole di Altea, logiche e legate ai fatti,trovarono poca presa sulla folla, visto che tutti erano attratti dal voler sapere l'esito della caccia.
Nel clamore l'attrice vide appaire Sev.
"Si..." disse il vicesceriffo "... le testimonianze parla di una figura incappucciata e pare che verso l'alba si stata avvistata... poco dopo il barone De Tardis è riuscito ad intercettare l'orango ed a colpirlo. Abbiamo trovato tracce di sangue che appartengono proprio all'animale. Con una simile ferità deve essere morto poco dopo. Lo sceriffo è nelle campagne a cercare il corpo dell'orango."

[Destresya]

Alzai gli occhi al cielo nel vedere il video.
Ci mancava quello adesso, non solo mi interrompeva continuamente, ma mi filmava anche.
Spensi il video, dopo essemi compiaciuta di com'ero venuta bene, che non è da tutti avere certe doti.
Allora andai nella stanza del piccolo furbetto e bussai.
"Apri!" ordinai.

[Altea]

Sev si avvicinò "Prima ero col barone, sai come ha fatto a prendere tutti quegli oranghi assieme? Ha detto lui ha fatto dei safari e quindi era addestrato, e quindi ecco perché ha ucciso l' orango. Ma a tuo avviso un animale gira incappucciato...oppure qualcuno stava approffittando di lui per qualche motivo..portami da Swan, non voglio rimanere qui..e scusa cerca il corpo dell' orango..ma il barone è cosi abile cacciatore da non sapere dove si trovi?" perplessa.

[Guisgard]

"Il barone è tra i migliori cacciatori dell'intero paese." Disse Sev ad Altea. "Ad Afragolopolis è considerato un tiratore formidabile e ha vinto molti trofei di caccia. Purtroppo non posso portarla dallo sceriffo, poichè non so in che punto della campagna sia e poi devo restare qui in attesa di sviluppi. Sono gli ordini dello sceriffo, signora." Fissandola.
In quel momento arrivò Gozz.
"Invece pare proprio che l'orango ci abbia beffati tutti..." fumando "... si è munito di un rasoio e si è messo in testa un cappuccio... l'ho trovato nella campagna dopo che il barone gli ha sparato..." mostrando un cappuccio con mantellino sporco di sangue e con peli di orango sopra.
"Questo lo prendo io, è una prova." Fece Sev.
"Naturale." Ridendo Gozz.
Poco dopo nella piazza giunse l'auto di Minsk e di Maday.
Lo scienziato fu accolto da tutti come un eroe.

[Lady Gwen]

"Lo so... Ed è la cosa peggiore..." sospirai.
"Anzi, no... La cosa peggiore è che Elv possa aver avuto un qualche risentimento, senso di colpa, o di vendetta verso quell'animale..." scuotendo la testa, mentre non riuscivo neanche a stare ferma sulla sedia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Dopo un istante Destresya vide la porta della camera di Garion aprirsi piano.
Il ragazzo stava in piedi, con lo sguardo chino, il viso in fiamme, sudaticcio e pieno di vergogna.

[Guisgard]

Ad un tatto Gwen e sua zia sentirono voci e rumori vari.
Una confusione che incase la cittadina.
Sembrava che la battuta di caccia fosse terminata finalmente.

[Lady Gwen]

Ad un certo punto, finalmente la svolta.
"Credo siano tornati, andiamo!"
Mi precipitai fuori senza attendere oltre in cerca di Elv, per accertarmi che stesse bene e sapere cosa avessero scoperto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen corse in strada e poi in piazza, cercando Elv fra la folla e nella confusione generale.
Lo trovò e in un attimo furono abbracciati, stretti e lui la baciò.
"E' finita..." disse sulla bocca di lei "... lo hanno colpito... abbiamo trovato tracce di sangue... ora cercano il corpo... non può salvarsi da una simile ferita..."

[Lady Gwen]

In un batter d'occhio raggiunsi la piazza e nel via vai generale lo trovai.
Ancora una volta non mi diede tempo di parlare e mi baciò all'istante, stringendomi forte.
Sorrisi divertita mentre ricambiavo quella foga, dopo essere stata tutta la notte in pensiero.
Poi, mi disse che era finita.
Accennai un sorriso.
"È... È fantastico..." mormorai annuendo "Spero sua finita davvero, stavolta..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Ma guardalo, il colpevole, con lo sguardo basso e l'aria contrita.
Non osava nemmeno guardarmi in faccia.
Allora senza dire una parola gli mollai un ceffone.
"Si può sapere che cosa credevi di fare?" gli chiesi, fissandolo intensamente.

[Altea]

"Lo aspetterò qua.." sorrisi.
Poi arrivò un uomo, il giornalista "Un orango con un cappuccio addosso.. Suvvia non ci credo proprio.. Qualcuno vuole sviare le tracce".

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"E' invece è così." Disse Gozz ad Altea. "Ho consultato siti di zoologia... gli oranghi tendono ad imitare il comportamento umano... comunque ho spiegato tutto nel mio articolo." Annuì. "Quel Minsk ha fatto di nuovo centro." Fumando.
In quel momento tornò anche lo sceriffo.
Swan avvertì che tracce di sangue e di impronte avevano mostrato l'orango ormai in fin di vita.
Nel pomeriggio una squadra di ricerca avrebbe cercato il suo corpo.
Intanto, nella piazza, Gwen ed Elv erano insieme, stretti l'una all'altro.
Tutti si sentivano più liberi.

[Guisgard]

Destresya mollò quel ceffose che prese in pieno il volto di Garion, strappandogli un lamento e delle lacrime.
Piangeva e non diceva nulla, col viso sempre più rosso, lo sguardo carico di vergogna ed un'eccitazione che lo prendeva da dentro, quasi consumandolo.
Piagnucolava e non diceva nulla.

[Lady Gwen]

Si respirava un'aria più tranquilla, serena, rilassata.
Pareva davvero che fosse finita una volta per tutte.
"Vieni, andiamo a casa. Avvisiamo la zia..." lo presi per mano e mi incamminai con lui verso casa mia.
Davvero mi veniva difficile crederlo, ma mi faceva anche pena il pensiero di quell'animale ormai moribondo e sofferente.
Avrei certamente preferito si trattasse di uno psicopatico da mettere in galera, piuttosto che un povero orango, ma era andata così.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

Non ero convinta ed andai vicino a Swan.. "Come si fa a non trovare il corpo dell'orango.. Il barone lo ha colpito e poi? Ha detto lui ha fatto safari e sa come colpire e prendere gli animali.. Ma il tempo ci dirà se sarà vero, lo si spera.." sorridendo al bel sceriffo.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Lo fissai intensamente, furibonda.
Se pensava di prendersi gioco di me si sbagliava di grosso.
Poi quel pianto, col viso rosso e abbassato.
Non seppi spiegare perchè, ma quella vista mi internerì.
Lo fissavo piangere, piccolo e indifeso, e alla fine sospirai.
"Su, vieni qui piccolo..." con la voce più dolce prendendolo tra le braccia.
"Se prometti che d'ora in poi farai il bravo bambino e non farai più arrabbiare la zia, ti perdono.." accarezzandogli i capelli dolcemente.

[Guisgard]

Don Domenico era seduto accanto al lettino, con una piccola lampada sul comodino ad illuminare la stanza, in modo da non essere fastidiosa.
“Lei...” disse con un filo di voce roca fissando il parroco “... lei mi crede un... mostro... vero?” A fatica e tossendo con tono stridulo.
“Non sforzarti, la ferita ti sanguinerà di più...” mormorò Don Domenico.
“Lei è un prete...” accennando un ghigno grottesco che doveva essere simile ad un sorriso “... non... non dovrebbe dire bugie...” tossendo.
“Non sforzarti... cerca di riposare...”
“Non voglio...” faticosamente “... non voglio passare i... miei... i miei ultimi istanti... addormentato...”
Don Domenico lo fissò.
“Lei... lei deve dirlo a tutti...” tossendo “... deve dirlo... io... io... ho un'anima...” con un ringhio sommerso da un grugnito che mutò in un ennesimo colpo di tosse.
Il parroco lo guardò con compassione.
“Non è... non è così?” Con occhi grandi al sacerdote. “Io... io ho visto... cose che... che voi uomini ignorate... ho... ho visto il cosmo infinito... lo spazio... l'universo... i suoi... i suoi segreti... io... io sono stato il primo...”
“Ascolta...” Don Domenico “... la grande intelligenza e la conoscenza sono diverse dall'anima... non è questo che rende un animale simile all'uomo...”
“Come...” tentando di alzarsi ma senza riuscirci “... come può... come può sapere in che modo... tossendo forte “... in che modo... un essere vivente glorifica Dio?”
“Hai ragione, non posso saperlo...” scuotendo il capo Don Domenico “... parlami di quella luce...”
“Gli...” con tono roco e confuso “... gli antichi astronauti... non sono... mai andati via... mi... mi sono avvicinato alla luce... proveniva dal... dal disco... un... disco ovale... una luce intensa... ho... ho... toccato quel... metallo sconosciuto qui sulla Terra... ed allora... tutto... tutto si... è mostrato in me... ho visto i segreti del cosmo... la... la storia dell'universo... ho visto... la verità... sono il primo... il primo della mia specie...”
“Perchè hai ucciso quelle persone?” Chiese Don Domenico.
“Per...” con un ultimo sforzo “... per... per ciò che voi... uomini... avete fatto... a noi... nei vostri laboratori... non è diverso... dai campi di sterminio... dei Nazisti... dei comunisti...” guardò il prete negli occhi “... non... non mi bruci... non bruci il mio corpo... ne... nell'Ultimo Giorno... Gesù Cristo... farà risorgere anche noi... animali... e ci... darà... come a voi uomini... la Vita Eterna...” e morì.
Don Domenico seppellì quella stessa notte il corpo nella campagna circostante, senza rivelare mai a nessuno la verità.
Una verità assurda ed incredibile.
Un orango, reso furioso dai maltrattamenti, fuggito nella campagna di Casarignone che si imbatte in un veicolo alieno giunto dalle stelle.
Un contatto che muterà in maniera sconvolgente e totale il suo cervello, rendendo il suo intelletto superiore.
Un animale che forse in una sola notte aveva scoperto più cose di quante noi uomini contempliamo oggi.
Un animale che voleva essere uguale all'uomo, ma che con questo aveva forse in comune solo la capacità di odiare.
Ma nessuno oltre Don Domenico conobbe mai davvero la verità su questa storia.

Non avvennero più omicidi e pian piano a Casarignone tutto tornò normale.
Minsk scrisse un libro, uno dei tanti, in cui raccontava dell'orango che per imitazione dell'uomo era diventato un assassino.
Ancora una volta il famoso e brillante scienziato aveva dimostrato come il paranormale non esistesse e tutto poteva spiegarsi con il raziocinio.
Gozz sfruttò la storia e ci fece molti soldi.
Il libro di Minsk fu un successo senza precedenti e la sua copertina, raffigurante l'orango che uccide, fece il giro della Rete.
https://i.pinimg.com/originals/5d/2f/73/5d2f7339cd94da2ef7450219e7462092.jpg

FINE EPISODIO

[Guisgard]

Episodio II: LA PIETRA DI GIRELLANIA



Quando Minsk, appena alzatosi dal letto, giunse nel suo ufficio per controllare la posta elettronica fu subito colpito dalla mail che compariva sul suo schermo.
Non era infatti quella che si aspettava di trovare, visto aveva già pubblicato in Rete l'annuncio relativo alla richiesta di una nuova collaboratrice per il suo programma di divulgazione scientifica.
La ragazza doveva essere laureata in una delle seguenti discipline, ossia in storia, in archeologia, in antropologia o in filosofia, indistintamente antica o moderna.
Doveva avere bella presenza per comparire in video, essere dotata di buona parlantina e mostrare uno spirito critico e di osservazione senza alcun tipo di pregiudizio.
In realtà diverse ragazze si erano presentate, ma nessuna aveva soddisfatto in pieno Minsk.
Quanto invece alla mail trovata nel suo pc, lo scienziato appurò che era stata inviata dal suo regista, il quale gli presentava il tema relativo alla nuova puntata del loro programma, tutto incentrato su un discusso e misterioso manufatto conosciuto come la Pietra di Girellania.
"Questa faccenda mi sembra interessante..." disse a Maday.
"Erano settimane che non ti vedevo così ispirato, capo!" Divertito questi.
Poi i due fecero colazione.
https://img.promipool.de/www-promipool-de/image/upload/w_580,f_jpg,q_auto:eco/Larry_Manetti_und_Tom_Selleck_fkuvb621ve

[Lady Gwen]

Mi preparai a dovere davanti allo specchio, prima di uscire e dirigermi alla rinomata casa d'aste Soleby's.
Ci lavoravo da due anni e potevo dire di trovarmi abbastanza bene.
Soprattutto per le attività collaterali della nostra rinomata casa d'aste.
Perché sì, il nostro commercio d'arte serviva al riciclaggio di soldi falsi.
Ma dopotutto, come si diceva, chi non ha peccato scagli la prima pietra, no?
All'inizio che lavoravo da Soleby's, non sapevo bene quello che facevo, ero abbastanza ingenua, ma poi avevo continuato e ormai tornare indietro era tardi.
Le nostre aste venivano organizzate con lo scopo di raccogliere soldi da fare intascare alla casa, ma usando soldi falsi per comprare altri oggetti d'arte da vendere durante le aste, e così via dicendo.
Non esattamente legale, ma come detto, c'era chi faceva peggio.
Non era nemmeno esattamente ciò che pensavo avrei fatto per lavoro, quando ero una giovane studentessa di arte all'università, idealista e piena di sogni, di speranze, ma le cose cambiavano, nella vita, e non me ne pentivo.
Destreggiandomi nel traffico, riuscii ad arrivare da Soleby's in tempo per allestire la sala e sistemare le opere, in attesa che l'asta iniziasse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190430/9cb21454ff4ee45a6abad1ba73aa87f8.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen arrivò alla casa d'aste mentre tutti erano alle prese con i preparativi.
Anche lei si mise subito al lavoro, fino a quando il vice direttore, il signor Leonin, il giovane e viziato figlio del proprietario, dotato di molti vizi e pochi principi, le si avvicinò.
“Dottoressa...” disse con un sorriso “... come procediamo? Non sono ancora riuscito ad invitarla a cena, ma spero almeno che sappia prepararmi al meglio la galleria per l'asta.” Fissandola compiaciuto.

[Lady Gwen]

Stavo ultimando i preparativi, come le poltroncine color carta da zucchero, il microfono del podio e tanti piccoli dettagli, quando Leonin mi si avvicinò.
Alzai gli occhi al cielo senza farmi vedere.
A volte ero tentata di andare a quella maledettissima cena solo per togliermelo di torno, ma tanto sapevo che per lui la cosa non si sarebbe fermata lì, dunque evitavo proprio di accettare.
Mi voltai esibendo uno dei miei migliori (falsi) sorrisi.
"Sempre e solo il meglio, per Soleby's" risposi, col tono cortese e quasi meccanico che dedicavo generalmente ai clienti, prima di tornare a fare ciò che stavo facendo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

Guardavo l' inventario e le cassette arrivate, erano molto gli oggetti da inventariare e catalogare e si sperava in un buon profitto.
Essere antiquarie in tempi come questi non era molto facile, la gente a stento faticava ad arrivare a fine mese ma io, fortunatamente, avevo una clientela ricca visto gli oggetti venduti.
Presi in mano un candelabro d' argento di fine 1700, era cesellato con degli angeli che sorreggevano le candele, alcuni inserti in avorio...una opera d' arte.
Il mio negozio era pieno di quadri antichi appesi, oggetti di buon gusto, porcellane e gioielli, personalmente adoravo gli antichi camei. A volte guardavo le immagini di quelle donne pensando potessero animarsi, prendere forma e vita, e danzare come tempi antichi. Era una fortuna, avere un lavoro molto fruttuoso e amare il proprio lavoro.

https://cdne.ojo.pe/thumbs/uploads/articles/images/actriz-scarlett-johansson-se-habria-comprometido-c-jpg_700x0.jpg

[Guisgard]

“Ah, dottoressa...” disse Leonin a Gwen “... un'altra cosa... sono riuscito ad invitare qui un talentuoso artista emergente che è sulla bocca di tutti... si tratta di Elv Lebel... mi raccomando, sfoderi il suo miglior sorriso e tutta la femminilità che conosce, unito il tutto alla sua professionalità, per farlo sentire a suo agio. Avere qui le sue opere ci procurerà introiti notevoli.” Sorridendo.

[Lady Gwen]

Mi voltai quando mi chiamò di nuovo, ma stavolta era interessante.
Parlava di un'artista emergente le cui opere erano giunte fino alla nostra casa d'aste.
Non sponsorizzavamo spesso artisti emergenti, ci occupavamo più di opere celebri, rari pezzi d'arte, oreficeria, gioielleria anche, ma se un neofita arrivava da Soleby's, allora ne valeva davvero la pena.
"Farò del mio meglio, vicedirettore. Non tema" con un sorriso convinto e curioso di conoscere questo nuovo artista.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Nel suo negozio di antiquariato, Altea si stava dedicando all'inventario.
Infiniti oggetti di epoche diverse scintillavano di luci soffuse e diverse, dando risalto alla porcellana cinese, alla ceramica turca ed all'argento del Cile.
Manufatti di pregevole fattura e straordinaria maestria abbellivano vetrine e mensole, mostrandone la perfezione stilistica raggiunta dal corallo malese, dalla madreperla maltese e dalla giada indiana.
Gli avori delle Cicladi brillavano di riflessi ammalianti, così come i lapislazzuli del Madagascar che riflettevano bagliori ipnotici su chiunque vi posasse il viso.
Ad un tratto la porta si aprì ed entrò un cliente.
“Buongiorno...” disse un uomo di mezz'età dall'aspetto dimesso ed il viso stanco.

[Altea]

Poggiai il candelabro sopra un tavolino Luigi XVI, dove si trovavano pure alcuni oggetti esotici, brillanti e misteriosi quasi.
Sentii il campanellino e mi voltai e vidi un uomo di mezza età, sembrava stanco "Buongiorno e benvenuto nel mio negozio, posso esserle d' aiuto?" raggiungendo l' uomo e chiudendo la porta.
Alla "Maison de Paris" la gentilezza era appunto di casa.

[Guisgard]

Verso il pomeriggio la galleria era pronta e poco dopo fu aperta al pubblico, con grande soddisfazione da parte di Gwen.
In breve molti riempirono le sue sale ed i suoi corridoi, subito attratti dalle varie opere esposte.
Ma il momento più vivace e confuso fu quando arrivò l'artista tanto atteso da Leonin.
Con la sua auto sportiva insieme a due belle ragazze, fece il suo trionfale ingresso Elv Lebel, l'artista del momento.
Oltre però a suscitare l'interesse degli ambienti artistici, il giovane pittore aveva anche la capacità di attirarsi l'attenzione dei rotocalchi con la sua vita spericolata, al limite della morale.
Entrando nella sala con le due belle ragazze fu subito attorniato da curiosi e giornalisti.
Conscio del suo talento e del suo fascino di bello e dannato, Elv sprizzava sicurezza da tutti i pori.
https://i.ytimg.com/vi/HsGGVpDwq5k/hqdefault.jpg

[Guisgard]

"Si..." disse l'uomo annuendo ad Altea "... vede... io sono in possesso di un oggetto molto antico... purtroppo a causa di alcune situazioni spiacevoli sono costretto a disfarmene... a lei può interessare l'acquisto?"
Aveva l'aria stanca ed appariva trasandato, ma ciò che colpiva era il nervosismo che pareva tradire.
Le sue mani tremavano, l'occhio era incerto, la voce bassa.
Sembrava trasmettere un senso di paura, come se avesse problemi forse con la giustizia.

[Altea]

Lo osservai attentamente, l' uomo era nervoso e aveva una fretta tremenda, sicuramente mi avrebbe venduto l' oggetto a poco prezzo, sembrava volersene disfarsene subito.
Lo condussi nel tavolino dove osservavo gli oggetti e lo feci accomodare nella poltroncina "Mi mostri...e soprattutto mi auguro non sia di un oggetto a lei caro, molti vengono qui a vendere oggetti di famiglia perché hanno bisogno di soldi...vediamo" sospirando ma pure incuriosita.

[Lady Gwen]

Appena la galleria fu aperta al pubblico, quest'ultimo la prese letteralmente d'assalto.
Ed ero contenta, perché voleva dire che riuscivo bene nel mio lavoro, dunque era una grande soddisfazione.
Ad un certo punto, un'altra personalità, fra le molte già presenti, fece il suo ingresso.
Era l'artista di cui Leonin mi aveva parlato.
Prima dell'inizio della serata, avevo cercato in rete qualche informazione su di lui e dovevo ammettere che faceva parlare molto di sè.
E non sempre circa la sua arte.
Ma chi ero io per giudicare?
Guardatelo... Sembra manchi solo la fanfara... pensai fra me e me, alzando gli occhi al cielo nel vedere la sicurezza con cui avanzava.
Aveva certamente carisma e un certo fascino, questo era innegabile.
A quel punto, mi avvicinai.
"Benvenuto, signor Lebel. Mi permetta di fare gli onori di casa. Sono Gwen, la curatrice delle mostre. Ben arrivato da Soleby's" pronunciai, porgendogli la mano e sfoderando un sorriso smagliante.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190430/637fc781b874687ab9bc4f4d28215068.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'uomo si sedette e tirò fuori da un taschino un panno avvolto.
“No, non è un oggetto a me caro” disse ad Altea “ma è molto antico e prezioso... non ha prezzo ma io sono disposto a venderlo per pochissimo rispetto al suo valore... diciamo mi accontento di 1.000 Taddei... purchè mi paghi subito ed in contanti.” Fissandola.
Aprì allora il panno e mostrò l'oggetto ad Altea.
Sembrava un piccolo scrigno, di una manifattura sconosciuta alla bella antiquaria ed una lavorazione mai vista prima.
Strane e misteriose decorazioni ne ornavano il bordo, così come ignoto era lo stile con cui era stato forgiato.
https://i.pinimg.com/originals/b4/89/e9/b489e98edc790c2fbe6bb2088b5e6812.jpg

[Altea]

Osservai bene l' oggetto, era un piccolo scrigno ma era di fattura davvero strana sebbene pregevole "Sicuramente non so se riuscirò a venderlo" prendendolo nelle mani con delicatezza "Le persone non amano oggetti di cui non sanno la provenienza ma a me interessa, voglio scoprire di più su questo oggetto..aspetti qui".
Mi alzai e andai in uno stanzino, in un telecomando sul muro schiacciai dei pulsanti e si aprì una cassaforte dietro un quadro e presi i soldi.
Tornai nel negozio e diedi all' uomo quanto richiesto "Dove lo avete trovato? E' vostro...non la denuncerò".

[Guisgard]

Elv fece il suo ingresso senza che le due ragazze al suo fianco si staccassero da lui.
Per la gioia dei fotografi presenti le baciò entrambe, senza farsi troppi problemi, suscitando il divertimento e l'invidia di molti dei presenti.
Poi nell'udire la voce di Gwen si voltò, osservandola tutta.
Un lungo istante in cui lei si sentì squadrata, fissata dalla testa ai piedi.
“Sono un uomo fortunato pare” disse a lei e poi alle due ragazze che erano con lui “visto che così tante belle donne si interessano alla mia bravura nell'usare il pennello.”
Le due tipe scoppiarono a ridere maliziose per quella battuta al limite dell'audacia.

[Guisgard]

L'uomo prese i soldi in modo avido, per poi metterli in tasca.
“Non abbia paura...” disse ad Altea “... non è rubato. Sono disperato, ma non un ladro. Non sembrerebbe ora ma un tempo sono stato uno scienziato... ho intrapreso una spedizione e lì trovai l'oggetto. Questo è quanto le interessa sapere. Altro non conta e non avrebbe importanza ora. Solo una cosa... dimentichi il mio volto... per il suo bene.” Fissandola.

[Altea]

"Non si preoccupi, ma io le chiedo una ultima cosa...da che posto arriva questo oggetto?" era un modo per scoprire qualcosa in più sull' oggetto.

[Lady Gwen]

Mi sentii letteralmente squadrata, dalla testa ai piedi.
Esibii un sorriso sicuro e sornione al contempo.
"Spero non sarà così esibizionista da mostrarci la sua abilità davanti a tutti in piena mostra" replicai, tranquilla "Ma sono certa che terremo conto delle sue attitudini" aggiunsi, mentre i miei occhi verdi fissavano i suoi neri con la stessa sicurezza mostrata da lui.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Da una terra molto lontana." Disse l'uomo ad Altea. "Buona fortuna. ed addio." Ed uscì dal negozio.

[Guisgard]

Elv guardò Gwen e sorrise impertinente.
"Mi sta forse dicendo" disse lui divertito "che vuol saggiare le mie... attitudini in privato?" Provocatorio.
Le due ragazze con lui risero oche.

[Altea]

Se ne andò via....una terra lontana.
Andai nel retrobottega e lo misi dentro la cassaforte, mi stavo facendo influenzare e dovevo tenere un distacco con i miei oggetti.
Continuai cosi a inventariare.

[Lady Gwen]

Ricambiai il sorriso.
"Sono certa che avremo tempo e modo per trattare l'argomento" risposi, con pacata e composta impertinenza, mentre cercavo di seppellire l'odio per le due oche con cui si accompagnava.
Se il nostro ospite voleva giocare, lo avrei accontentato.
Dopotutto, mi era stato detto di essere accogliente, no?


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Dopo circa mezz'ora nel negozio arrivò Peter, il fiscalista di Altea che oltre a curare la sua contabilità era anche suo socio nell'attività.
"Eccomi..." disse posando a terra la sua borsa "... in banca stamani la fila era più lunga e lenta del solito. Hai udito? C'è clamore in città per l'arrivo della baronessa Fraulion. Oltre ad essere ricchissima, la baronessa è anche la proprietaria di uno degli oggetti più preziosi e discussi al mondo... un monile conosciuto come la Pietra di Girellania."
http://3.bp.blogspot.com/-6ASppUuXJS8/UvPYWJfS25I/AAAAAAAABAM/R9qBABQDm_o/s1600/25.jpg

[Guisgard]

"Ah, interessante. Sa che mi piacerebbe averla come modella?" Disse Elv divertito a Gwen. "Beh, ora faccia da Cicerone e mi mostri un pò la vostra galleria e che idee avete circa l'esposizione delle mie opere." Con le due tipe che continuavano a ridere senza un motivo apparente, sempre strette al bell'artista.

[Lady Gwen]

Sorrisi di un sorriso accattivante e certamente stuzzicato dalla prospettiva.
"Ne sono lusingata" commentai, divertita.
"Certamente" annuii alle sue parole "Sono sicura che la sua compagnia potrà fare a meno di lei per qualche minuto" dissi poi, con tono più cortese di quanto avrei voluto, riferendomi alle due oche insopportabili.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190430/8a66cb061c9a748fa4224ba701c373e8.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Davvero.. Beh se questa baronessa ha un monile così unico ed importante non siamo certo negozio per lei.. E come sarebbe, descrivimelo" alzando lo sguardo verso Peter.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh, sin dall'antica Grecia" disse divertito Elv a Gwen "noi artisti siamo spesso stati rapiti. Come Polimante sequestrato dalla bella regina dell'Eubea o Antamone, pupillo e allievo di Assamandro che fu rapito da Giunone per i suoi piaceri carnali." Facendole l'occhiolino.
"Oh, Elv..." cinquettò una delle due ragazze "... come sei bravo, sai tante cose. Anche a me piacciono questi personaggi. Sono nel Trono di Spade, vero?"

[Guisgard]

"Beh, in verità pochissimi lo hanno visto..." disse Peter ad Altea "... viene descritto come un ciondolo particolare, costituito da materiali sconosciuti ai più e di difficile datazione. Ne parleranno nella nuova puntata del programma del professor Minsk."

[Lady Gwen]

Ridacchiai alle sue parole.
"Allora vedrò di non essere da meno rispetto alla madre degli dèi" commentai, divertita.
Poi cercai di non fare sanguinare le mie orecchie a quello che disse quell'idiota.
Maledizione, perché non esisteva ancora una tecnologia per un massiccio controllo delle nascite?
Cercai di tener su il sorriso e mi rivolsi di nuovo a lui.
"Vogliamo andare?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Bene allora lo vedremo assieme visto abbiamo parecchio lavoro da fare" osservando la porcellana lucente di un vaso del Katar.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh, in effetti sono curioso di vedere come il professor Minsk demolirà le leggende che circolano intorno a quel monile." Disse divertito Peter. "Sicuramente si sarà preparato a disfare ogni credenza mistica su quell'oggetto." Ad Altea.

[Guisgard]

"Sono tutto suo, mia bella Giunone." Disse divertito Elv a Gwen.
"Oh, Elv..." uno delle due ragazze "... e noi cosa facciamo qui sole? Ci sono solo quadri e ci annoieremo..."
"Smanettate i vostri cellulari, ragazze." Lui a loro, per poi baciarle.
Prima una, poi l'altra.
Allora seguì Gwen.

[Lady Gwen]

Un altro secondo e mi sarei messa ad urlare, lo giuravo sul mio nome.
Alla fine riuscii a liberarmi di quelle due stupide ed iniziò il giro nella galleria.
Lo portai lungo i vari corridoi, in cui erano esposti i quadri e le sculture che sarebbero stati venduti all'asta poco dopo, nel corso della serata, poi le sale principali, proseguendo per la sala d'aste, dove già alcuni acquirenti avevano preso posto.
"Riguardo alle sue opere, sono certa che le verranno dedicate le due sale maggiori che le ho mostrato poco fa, dal momento che l'abbiamo presentata come elemento di spicco della nostra galleria, dunque non possiamo certo smentirci" spiegai, sorridendo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

“Dottoressa, deve tornare indietro!” la voce in quell’inglese stentato parlato dalla guida mi giunse ovattata, parlava dalla sommità della buca, e per fortuna non poteva vedere il mio volto alzare gli occhi al cielo.
Lo stava ripetendo almeno da mezz’ora, come se io avessi fatto anni di ricerche, girato il mondo, per poi abbandonare tutto a pochi metri dalla camera sacra della “regina dimenticata”.
La chiamavo così, perché il nome era stato eraso da tutti i manufatti che la riguardavano, tanto che gli studiosi per secoli non si sono accorti della sua esistenza, la migliore damnatio memoriae della Storia.
Ma io no, io avevo visto quelle iscrizioni durante un mio viaggio in Egitto, le avevo toccate con mano durante una delle mie missioni, avevo decifrato il codice che indicava dov’era sepolta e ora stavo per rivelare al mondo la sua esistenza.
Tra tutte le missioni, più o meno ortodosse, che avevo affrontato in giro per il mondo per conto dei musei o di collezionisti privati, alla ricerca di oggetti diciamo… “particolari”, quella era veramente il fiore all’occhiello, quella che mi avrebbe fatto fare il salto di qualità.
Eppure, quella guida continuava a ripetermi di tornare indietro. Patetico.
Non facevano che parlare di una maledizione e altre cose assurde del genere. Se questa gente sapeva dell’esistenza della tomba, perché mai negarlo al mondo?
Mancava così poco ormai.
Talmente poco che dovevano iniziare a saltar fuori tranelli e inganni, lame rotanti che uscivano dalle pareti.
No, non succede solo nei film, mi era capitato di trovarle in svariati luoghi esotici e pericolosi.
Erano i rischi del mestiere, ma anche il suo divertimento.
Mi trovavo in un cunicolo scavato nella roccia, coperto dalla sabbia del deserto per migliaia di anni. O forse meno, a giudicare dallo scheletro che incontrai dopo qualche passo, o meglio dai resti dei suoi vestiti che dovevano appartenere a un soldato dell’epoca napoleonica.
Ma il mio amico pelle e ossa non doveva aver avuto fortuna, io invece avrei portato fuori di lì il sepolcro della regina e l’avrei consegnata al mondo intero.
Un piccolo sibilo mi destò dai miei pensieri.
Allora mi bloccai, era il segnale di qualche trabocchetto.
Per lo meno voleva dire che ero sulla strada giusta.
E infatti, rapido e silenzioso come la morte, un piccolo pugnale di diresse verso di me, azionato da una molla nell’angolo.
Uno, poi un altro, un altro ancora.
Riuscii a schivarli, grazie all’esperienza e ai pesanti allenamenti a cui mi sottoponevo per poter uscire viva da quelle situazioni.
E anche quella volta, ci riuscii.
Attraversai un piccolo ponticello che dava sul nulla e infondo, finalmente, la vidi.
La porta cesellata in oro che portava alla camera sepolcrale.
Ce l’avevo fatta.
Presi il cellulare e la fotografai.
Non sapevo cosa avrei trovato al suo interno, ma ero lì, avevo avuto ragione, quando tutti mi davano della pazza, io avevo avuto ragione.
Mi avvicinai, cautamente, e per fortuna dato che un altro trabocchetto per poco non mi scaraventò in mezzo a quella voragine scavata nella roccia sottostante.
Giunta davanti alla porta dorata mi ci volle un’ora buona per riuscire a risolvere l’enigma che mi avrebbe permesso di aprirla, e ci riuscii solo perché avevo trovato l’amuleto che permetteva di entrare tre anni fa in Tibet.
Quando la porta si spalancò, una luce intensa mi colpì in pieno viso.
Il che era assurdo pensando che eravamo sottoterra, ma poi mi resi conto che c’era un’apertura in cui entrava un raggio di sole studiato affinchè si riflettesse in sette specchi sparsi per la stanza.
Alzai lo sguardo e mi resi conto che la volta era ricoperta di uno strano materiale, una specie di minerale che non sapevo decifrare a quella distanza ma che sembrava come un immenso cristallo colorato, che grazie al gioco di luci doveva raffigurare un cielo stellato e vermiglio in una giornata di sole.
“Le stelle splenderanno a mezzogiorno…” sussurrai tra me, ricordando una delle iscrizioni che mi avevano guidato fin lì.
Ce l’avevo fatta.
Mi incamminai verso il sarcofago che stava al centro della stanza trattenendo il fiato mentre scattavo foto per rendermi conto che stava succedendo davvero.
Ma poi, accadde qualcosa, qualcosa che avrei dovuto prevedere, un errore da principiante.
Non saprei dire dove fosse esattamente il congegno che fece scattare la trappola, perché improvvisamente tutto intorno a me iniziò a collassare.
Le pietre, iniziarono a cadere, una per una, quasi fossero fissate singolarmente.
Provai a scappare, a tornare sui miei passi, ma la porta era sigillata, e stava crollando non solo la stanza ma anche il corridoio che mi aveva portato fin lì.
Non mi arresi e cercai ancora una via d’uscita.
Non la trovai.
Tutto intorno a me crollò e l’utlima cosa che vidi fu una pioggia di quelle pietre che mi pungeva, mi ricopriva, mi sormontava.
Poi tutto si fece buio.
Mi ritrovarono dopo tre giorni, convintissimi ormai che fossi morta.
E così in effetti sarebbe dovuto essere.
Invece, inspiegabilmente, ero viva.
I dottori del posto, se avevo capito bene, dicevano che quelle pietre mi avevano protetto dai detriti, salvandomi di fatto la vita.
Eppure, una di queste era penetrata così in profondità che era impossibile rimuoverla se non uccidendomi. Lì per lì mi dissi che questi erano degli incompetenti ma anche ad a Afragolopolis, una volta tornata a casa, mi ripeterono la stessa cosa.
Morale della favola quella scheggia di materiale sconosciuto se ne sarebbe stata buona buona lì per i fatti suoi nel mio organismo.

Erano passati mesi ormai da quell’avventura, che invece di dare una spinta alla mia carriera l’aveva stroncata senza tanti complimenti.
E da allora erano successe tante cose strane, cose che non sarei mai riusciuta a spiegare, che non riuscivo nemmeno a confidare a qualcuno per paura di essere presa per pazza.
La mia vita era cambiata, completamente cambiata da quel momento.
Era come se ci fosse qualcosa in me, qualcosa capace di fare cose che andavano oltre ogni capacità umana.
Da allora avevo dedicato ogni mia risorsa a cercare di capire che cosa mi stesse succedendo, io ero convinta che c’entrasse la pietra dentro di me, ma non riuscivo a provare con nessun metodo scientifico di che materiale si trattasse.
Forse perché non c’era niente di scientifico, forse perché c’era ben altro che agiva in me.
Capirete che quando un’amica che lavora in televisione mi ha fatto notare che cercavano qualcuno per affiancare il professor Minsk nel suo programma mi è venuto da ridere.
Insomma, se c’è uno che è sempre e comunque contro il soprannaturale è lui, se gli mostrassi le cose che so fare probabilmente tirerebbe fuori una formula matematica che le spiega perfettamente.
Non c’è, putroppo, l’ho cercata per mesi. Non c’è.
Ma ormai la mia carriera da Indiana Jones se non è finita si è presa una lunga pausa di riflessione e quella da supereroe non credo mi porterebbe troppi soldi, così decisi di provare.
E ora ero qui, ad aspettare di fare il mio colloquio.
Non che nutrissi molte speranze, lui cercava una bella neolaureata magari oca e bellissima, non certo qualcuno con un curriculum come il mio, con anni di esperienza sul campo, due lauree e un master.
Ma valeva la pena tentare.

https://pbs.twimg.com/media/DgynpuWXkAIERM3.jpg:large

[Guisgard]

Gwen accompagnò Elv a visitare la galleria, mostrandogli le opere esposte.
Ad un tratto si sentirono voci che discutevano in modo animato, fino a quando comparvero il vicedirettore Leonin ed un uomo abbigliato in modo elegante.
"Pare che l'arte susciti contrasti forti..." disse divertito Elv a Gwen indicando i due che discutevano.

[Guisgard]

Dopo colazione Minsk controllò di nuovo la posta elettronica e stavolta notò una mail che ritenne interessante.
“Abbiamo una nuova candidata...” disse a Maday.
Rispose alla mail.
In simultanea la mail arrivò nella posta elettronica di Destresya.
Era stata convocata alla villa del famoso e brillante scienziato.
Quello stesso giorno.

[Lady Gwen]

Sentii discutere animatamente e infatti alle parole di Lebel osservai la scena.
Arrivò anche Leonin insieme ad un uomo ben abbigliato.
"Spero nulla di grave. Quando si è ad un livello come il nostro, c'è il rischio che una piccola incomprensione diventi una macchia non indifferente" commentai, cercando di ascoltare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen cercò di minimizzare il tutto, mentre Elv se la rideva di gusto.
Intanto Leonin e l'altro non accennavano a calmarsi.
"Lei deve stare calmo..." disse il vicedirettore.
"Io qui parlo a nome della baronessa Fraulion." Replicò l'uomo.
"Saremo sempre onorati di accogliere milady!" Fece Leonin.
"La signora baronessa non metterà mai piede in un simile posto!" Alterato l'uomo. "Qui non si fa arte, ma solo sconcerie!"

[Lady Gwen]

Ascoltai le parole che dissero e raggelai.
Cosa?
Se fosse emerso ciò che facevamo, saremmo stati decisamente nei guai.
"Mi scusi un attimo..." dissi al pittore, con un filo di voce e presi in disparte Leonin.
"Che sta succedendo?" terrorizzata io.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Eh... già..." disse con un lungo sospiro Leonin a Gwen "... l'esposizione delle opere di Lebel non sono gradite alla baronessa Fraulion... ho cercato di spiegare al suo avvocato che il nudo è una forma d'arte, ma sembra di sbattere contro un muro..." scuotendo il capo "... questo non ci voleva..." sbuffando "... non possiamo permetterci di perdere l'esposizione di Lebel, ma nello stesso tempo non possiamo rischiare di avere una cattiva pubblicità suscitata dalle proteste della baronessa..."

[Lady Gwen]

Dentro di me, sospirai di sollievo.
"Pensavo che fosse..." iniziai, ma poi scossi la testa "Lasci stare..." minimizzando la cosa.
Però, comunque, il problema restava.
"Non abbiamo alcun compromesso da proporre alla baronessa?" tentai.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Solo quello di farle capire che il nudo può essere una forma d'arte." Disse spazientito Leonin a Gwen. "Che cavolo di problema..." scuotendo il capo "... detesto queste seccature..."

[Lady Gwen]

"Quello non è un compromesso, è un'opera di convincimento persa in partenza" scuotendo la testa.
Era davvero una seccatura, maledizione.
"Non so davvero come fare a risolvere..." sospirando.
"Il peggiore è che nessuno dei due sarebbe disposto a lasciare il posto all'altro ed è giusto. Inoltre, non possiamo nemmeno permetterci di perdere Lebel... Magari potrei provare a parlare io, con quel tizio" proposi "Magari riesco a convincerlo."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Eh, convincerlo..." disse Leonin a Gwen "... a cosa? a ritirare tutte le opere? La maggior parte dei suoi lavori sono scene di nudo!" Esclamò nervoso.

[Lady Gwen]

"Ma no, non parlo di Lebel" replicai "Parlo del tramite della baronessa" indicando l'uomo poco distante da noi "Posso provare a convincerlo, se lei vuole."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, magari si riesce nell'impresa..." disse poco convinto Leonin a Gwen, ma non aveva molta scelta "... speriamo bene..." dandole il permesso di parlare con l'uomo.

[Lady Gwen]

Annuii e mi avvicinai all'uomo.
"Buonasera, sono Gwen, la curatrice delle mostre della galleria" sorridente, porgendogli la mano.
"Ho udito della reticenza della baronessa verso la nostra casa, è giusto?" con tono cauto e cortese.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Il mio curriculum evidentemente era arrivato a destinazione perché in mattinata arrivò la mail in cui mi dicevano che ero convocata per quel giorno.
Finii di fare colazione, mi vestii in modo elegante ma professionale e uscii, diretta alla villa di Minsk.
Una volta arrivata, suonai il campanello.

[Guisgard]

"In realtà" disse l'uomo a Gwen "la baronessa non è al corrente di ciò. Ma so bene che questo genere di... arte... non sarà di suo gradimento."

[Guisgard]

Destresya arrivò alla villa di Minsk, in una zona residenziale di Afragolopolis.
Bussò ed il maggiordomo personale dello scienziato la fece entrare, conducendola in un ricco studio privato, colmo di libri, di manufatti provenienti da ogni parte del mondo e svariate foto di Minsk tratte dalle sue spedizioni scientifiche.
Poco dopo la porta si aprì ed entrò l'affascinante scienziato.

[Lady Gwen]

Ah, ecco.
Allora era lui il bigotto di turno...
Insopportabile.
"Comprendo" annuii.
"Mi permette di farle una proposta?" con un sorriso accattivante.
"Signor Lebel? Può raggiungermi, per favore?" riferita all'artista, per farlo avvicinare a noi.
Ppi mi rivolsi di nuovo all'uomo.
"Posso azzardare la proposta di un ritratto della baronessa, abilmente eseguito dal nostro artista? Il signor Lebel è un pittore molto quotato, soprattutto in questo periodo. Lo veda come un compromesso artistico fra due mondi apparentemente diversi" proposi, con tono mellifluo e vellutato "Immagini la baronessa come quelle nobildonne magistralmente immortalate sulla tela come antiche divinità... Certamente, un nome come quello di Lebel associato alla nostra illustre signora le donerebbe prestigio. Mi promette che ci penserà e proporrà l'idea alla baronessa?" con un sorriso accomodante.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Il maggiordomo mi fece entrare nella villa, e mi condusse in uno stanzino dove aspettai lo scienziato.
Mi misi così a guardarmi attorno, osservando i manufatti che si trovavano nella stanza Finché la porta non si aprì ed entrò Minsk.
Gli incontro sorridendo, tendendogli la mano.
"Buonasera signor Minsk, sono Destresya Troadei, grazie per avermi ricevuto!".
Il tono professionale e calmo, avevo avuto molti di quei colloqui anche se per lavori decisamente diversi dall'apparire in TV.

[Guisgard]

Elv sorrise.
L'uomo invece apparve perplesso.
“E mi dica...” disse a Gwen “... intende un'antica divinità Greca? Ad esempio una Giunone o una Venere? Nude ovviamente?” Sarcastico.
“In verità” fece Elv “Giunone e Venere sono Romane. Era ed Afrodite sono Greche.” Ironico.
“Per me cambia poco.” L'uomo.
“Anche per Hitler faceva poca differenza fuorviare la storia, le conseguenze poi le abbiamo viste.” Ridendo Elv.
“Lei non mi piace.”
“Ah no?” Sorpreso Elv.

[Lady Gwen]

Okay, la situazione era in bilico e rischiava di collassare in ogni momento, ma ce la potevamo fare.
"Esattamente, mio caro. Sono sicura che se la baronessa accettasse, non se ne pentirebbe. Sarebbe un'opera degna della bravura del signor Lebel e all'altezza del rango della baronessa. Può chiederle di passare domani stesso, posso proporle io la cosa e magari mostrarle alcune delle opere così da farle avere un'idea" con tono convincente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Benvenuta." Disse Minsk con tono affabile e stringendo la mano di Destresya. "Prego, si accomodi." Lesse il suo curriculum. "Mi parli un pò di lei... mi dica... perchè dovrei assumerla come mia assistente..." fissandola.

[Guisgard]

"Perchè" disse sarcastico l'uomo a Gwen "il vostro artista è capace anche di disegnare soggetti non nudi?"
Elv rise forte.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso composto trattenendo le peggiori imprecazioni, ma ero qui per sistemare la situazione, non per portarla direttamente alla distruzione, quindi dovevo avere pazienza.
"Paolina Bonaparte è stata scolpita come fosse Venere. Vorrebbe dire che una donna del calibro della nobildonna, o di una dea, siano pari ad indecenti prostitute? Io non credo" con tono fermo, na incoraggiante, per rendere il tono più morbido.
"Magari, lei deve solo ricredersi e affidarsi ai miei consigli. E poi, detto fra noi" avvicinandomi con fare complice "Non crede che lei si ritroverebbe sbattuti per strada senza più un lavoro, se la baronessa sapesse che lei l'ha privata di una così preziosa occasione?"
Non sapevo più che carte giocare e speravo si convincesse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'uomo guardò Gwen.
"Riferirò alla signora baronessa." Disse a Gwen. "Ma ovviamente dovrete escogitare ben altre pose per lei. La baronessa non ha il cattivo gusto di Paolina Bonaparte. I miei saluti." E si allontanò, seguito da Leonin, ora più rilassato.
"Che diplomazia!" Divertito Elv a Gwen.

[Lady Gwen]

Alzai un sopracciglio mentre andava via.
Ah beh, se la Bonaparte aveva cattivo gusto...
Però almeno avevamo risolto.
"Intende la diplomazia che ci è voluta per non mandare al diavolo un maledetto bigotto ignorante?" sbottai con tono scocciato.
Presi un flute di Champagne dal buffet e ne presi un sorso.
"Che gentaglia..." scuotendo il capo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv rise di gusto e battè le mani a Gwen, mentre lei beveva per rilassarsi dopo quella scena poco simpatica con l'avvocato della baronessa.
"Mi piacciono le donne di ampie vedute" disse l'artista guardandola tutta "e senza falsi moralismi. Dopotutto l'arte è libertà dalle ipocrisie..." divertito "... le rinnovo la mia proposta di volerla ritrarre... ammesso lei... si fidi dell'estro del mio pennello." Facendole l'occhiolino.

[Destresya]

Mi sedetti davanti a Minsk e sorrisi.
"Come può vedere dal mio curriculum ho studiato Storia e Archeologia, e ho partecipato a diverse spedizioni per recuperare oggetti di grande valore per conto di musei e collezionisti.." con un sorriso affabile.
Era inutile che evitassi di nominare i collezionisti, come avrei fatto di solito, a giudicare dalla collezione intorno a noi il signor Minsk poteva tranquillamente essere un mio cliente.
Lo guardai nei profondi occhi neri cercando di indovinare che cosa stesse pensando.
Oh, ma il bello era proprio questo.
Io non dovevo immaginare.
Io sapevo che cosa stava pensando.
Era uno dei regalini di quella misteriosa pietra che se ne stava adagiata tra i miei organi vitali.
"Ho sempre ammirato il suo lavoro, le sue ricerche, molti dei misteri di cui lei ha parlato hanno appassionato anche me da anni, e in alcuni casi sono stata sulle loro tracce senza venirne a capo, sarebbe quindi un onore poterla aiutare con le sue scoperte, sono sicura che con la mia esperienza potrei essere un valido aiuto, non mi intendo di televisione, questo è vero, ma imparo in fretta e come lei sa, spesso anche andare in giro per il mondo a caccia di manufatti di valore implica dover recitare una parte, risolvere misteri e quant'altro.." sorrisi, sicura di me.
Volevo che capisse con chi aveva a che fare.
Ormai ero talmente cocciuta e convinta di me stessa che mi importava più di essere me stessa che ottenere il lavoro.
Chissà se Minsk la pensava allo stesso modo.
Lo avrei scoperto presto.

[Lady Gwen]

Scossi la testa con un vago sorriso divertito alla sua reazione.
"Vedo che sul concetto di arte siamo d'accordo" commentai, bevendo lo Champagne.
Poi lo guardai, alzando gli occhi in su fra me e me alla sua ennesima, audace battuta.
"D'accordo. Accetto la sua proposta" con un sorriso sornione.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Minsk ascoltò Destresya con attenzione, fissandola come se la stesse studiando.
Si portò una matita sul mento, per poi scarabocchiare su un foglio bianco davanti a lui.
“Lei è molto sicura di sé...” disse “... lo denota l'affabilità con cui parla del suo lavoro e di come, pur se conscia della propria bellezza, non ostenta atteggiamenti sensuali e provocanti, come ad esempio guardare l'intera persona del suo interlocutore o accavallare le gambe.” Sorridendo. “Anche se questo in televisione può essere un ottimo alleato.” Annuendo. “Io penso che molte donne siano migliori di parecchi uomini ma sarebbe ipocrisia fingere di non sapere che una bella donna in tv attira gli ascolti molto più della cultura.”
Destresya però poteva conoscere, con i suoi poteri sensoriali e psichici, i pensieri del brillante scienziato.

“Una ragazza molto interessante...” pensava Minsk “... bella e sensuale per bucare lo schermo, alquanto sveglia ed intelligente per comprendere ogni genere di compromesso e preparata e colta per non sfigurare accanto a me.”

“Beh, le dirò...” rivolto a lei “... la assumerò in prova... diciamo per qualche puntata del mio programma... ha sentito parlare della Pietra di Girellania?”

[Guisgard]

"Ah, ottimo." Disse soddisfatto Elv, guardando Gwen negli occhi. "Allora potrò smettere di immaginarla nuda, visto a breve la vedrò dal vivo." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Sorrisi enigmaticamente.
"Beh, vedremo se la sua abilità di immaginazione sarà all'altezza. Giusto?" inarcando un sopracciglio con curiosità e studiando i suoi occhi neri come ossidiana lucida e brillante.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv sorrise e la guardò con i suoi occhi neri.
"Sicuramente..." disse pianissimo, avvicinandosi all'orecchio di Gwen "... ciò che vedrò sarà infinitamente più bello della mia immaginazione..." sfiorandole l'oreccio con le labbra calde mentre sussurrava.

[Lady Gwen]

Rimasi immobile senza muovere un muscolo sentendo le sue labbra calde ed il suo sussurro.
Repressi più di un brivido, fra gli innumerevoli che mi assalirono.
Sentii il suo profumo avvolgermi come un abbraccio sensuale.
Sorrisi.
"Bene. È un sollievo sapere in anticipo che non la deluderò. Spero che nemmeno lei mi deluderà..." risposi, con tono vellutato ben diverso da quello usato prima con l'avvocato della baronessa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Lo ascoltai divertita.
La sua capacità deduttiva era famosa, avevo seguito le sue trasmissioni ed era la cosa che colpiva di più.
Ascoltai le sue parole e i suoi pensieri, permettendomi un sorriso compiaciuto.
"È davvero un onore vederla all'opera, signor Minsk.. ebbene sì, ha ragione, non sono una ragazzina alle prime armi, sono qui per farle valutare la mia preparazione e attitudine per questo lavoro. Il mio fisico è quello che è, non serve che parli perchè possa giudicarlo, sono stata già attenta a metterlo in risalto con l'abbigliamento, anche se un osservatore come lei sono sicura che riconoscerebbe una bella donna anche in tuta e non si fa certo ingannare da sguardi languidi o gambe accavallate, non le pare?" appoggiandomi sul tavolo con entrambe le mani, fissandolo con un sorrisetto divertito.
Lo feci in modo spontaneo, senza mai togliere il contatto visivo, come se non mi fossi accorta del fatto che in quella posizione la scollatura era quanto mai accentuata, e quello era sempre stato il punto forte del mio fisico quindi sì.. Minsk aveva ragione a dire che ero sicura di me.
Altro che le modelle tutte pelle e ossa!
Poi mi disse che mi avrebbe preso in prova e sorrisi.
"Farò del mio meglio per non deluderla, signore!" sorrisi, annuendo con deferenza.
Poi nominò la Pietra di Girellania.
"So che è un manufatto raro, che nasconde molto più di quanto non sembri, è proprietà della baronessa Fraulion, che è da poco giunta in città..." iniziai a dire, mentre spiavo la mente di Minsk in cerca di altre informazioni che mi sarebbero potute essere utili per impressionarlo.

https://k43.kn3.net/taringa/E/8/F/9/8/C/ArioDeluxe/DB4.jpg

[Guisgard]

"Nessuna modella" disse Elv pianissimo "mi ha deluso fino ad ora... ed in tutta sincerità non credo lei sarà la prima a farlo, anzi..." facendo l'occhiolino a Gwen "... anzi... le dirò... lei ha qualcosa che le altre non avevano..."

[Lady Gwen]

Assunsi un'espressione curiosa e divertita.
"Ah sì? Beh, sono curiosa di sapere che cos'è..." dissi, il sopracciglio inarcato con fare incuriosito, mentre uscivamo sul terrazzo, sentendo l'aria fresca primaverile della sera.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Minsk ascoltò con attenzione Destresya, fissando poi per un istante la generosa scollatura che lei con naturalezza mostrava, per poi annuire.

“Mi sembra sveglia la ragazza...” disse fra sé e sé lo scienziato, guardandola “... persino cinica, spregiudicata e pronta a tutto pur di impressionare il pubblico... e di certo le armi non solo le possiede, ma ne è anche conscia...non bigotta o acqua e sapone... l'ideale per il mio programma...”

[Destresya]

Non mi sfuggì il suo sguardo, ma non gli diedi poi tutta quella importanza.
"Mi stava chiedendo della Pietra di Girellania, signor Minsk.." fissandolo con aria interrogativa.
"Devo dedurne che ce ne occuperemo nella puntata?".

[Guisgard]

Elv rise.
"Ah, ecco..." disse a Gwen "... e mi dica... cosa sarebbe quella sua dote di cui parlavo?" Malizioso.

[Guisgard]

"Si tratta di un manufatto molto particolare..." disse Minsk a Destresya "... che attrae più che per il valore, per la difficoltà di datarlo, di definirne gli elementi che lo compongono e capire quale civiltà l'abbia realizzato..."

[Lady Gwen]

Ridacchiai.
"Beh, me lo dica lei. Mi illumini su ciò che avrei io più delle altre sue modelle. Dopotutto, sono certa che lei le conosca molto meglio di me" sorridendo curiosa mentre muovevo un paio di passi nella sua direzione.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190501/128bb083f3e5c23fb10d69ea14a083da.jpg

[Guisgard]

Uscirono sul terrazzo, quando ormai il crepuscolo era sceso sulla città.
Dalla galleria si poteva ammirare uno scorcio di città ampio e ben illuminato dalle prime luci che dai grattacieli si riflettevano sulle strade.
"Ma l'intelligenza, amica mia." Disse divertito Elv a Gwen. "Questo è indubbio. Ma ora mi dica, da modella che deve suscitare l'interesse dell'artista... quale altra arma e virtù immagina di avere in più di tutte le altre?"

[Lady Gwen]

Sorrisi alla sua risposta.
Sì beh, vedendo il resto della gente con cui si accompagnava...
Non era difficile crederlo.
Dal terrazzo si scorgeva una porzione illuminata di città, piccole lucine preziose che si confondevano con la Gemma infuocata del Sole al tramonto.
Rimasi un po' spiazzata dalla sua domanda.
"Beh... Per risponderle, dovrei prima sapere quali sarebbero le usuali virtù di una modella..." ridacchiando e parlando con onestà.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh..." disse Elv guardando il panorama cittadino in quel creouscolo nascente "... diciamo la bellezza... la gioventù... l'audacia... la sfrontatezza... l'ambizione... devo continuare?" Voltandosi verso Gwen.

[Lady Gwen]

Feci un sorriso pensieroso.
"Beh direi che su quel fronte sono a posto" divertita.
"Dovessi dire qualcosa in più, beh... Considerando che l'artista mi ritiene migliore delle altre, penso di avere, dalla mia, la sua ammirazione, il suo interesse, rispetto ad ogni altra modella. No?" risposi divertita, guardandolo attentamente negli occhi, mentre quasi aggiravo abilmente e con maestria la sua domanda.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Eppure percepisco il suo disagio..." disse divertito Elv a Gwen "... si, la trovo alquanto imbarazzata, forse persino tentennante... dovrò quindi usare il mio fascino per convincerla temo..." facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Scossi la testa con un leggero sorriso.
"Non credo di essere a disagio, ma sono curiosa di vedere come userà il suo fascino per convincermi" con tono divertito e dalle sfumature appena più calde.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Ovviamente non qui..." disse con spavalderia Elv a Gwen "... magari domani, nel mio appartamento a Mangerly Hills, dove alloggiano le celebrità qui ad Afragolopolis... lì potremo parlare tranquillamente..." fissandola.

[Destresya]

"E noi avremo la possibilità di analizzarlo, signor Minsk?" gli chiesi, incuriosita.
Effettivamente avevo sentito parlare di quel manufatto, e la cosa destava decisamente il mio interesse.

[Guisgard]

"Naturalmente." Disse Minsk a Destresya. "In modo da debellarne le dicerie sul suo conto. Tutti parlano di pietra magica e maledetta." Sarcastico lui.

[Lady Gwen]

Sorrisi stuzzicata sia dalla prospettiva invitante, sia dalla sua spavalderia.
Sì, era tutto molto invitante.
E sapevo che 9 su 10 faceva questo con ogni donna che avesse davanti, ma non c'era nulla di male a provare gratificazione, ogni tanto, quando qualcuno ci faceva sentire speciali.
"Ottimo" con tono sicuro.
"Si ricordi, invece, che io la aspetto domattina per parlare con la baronessa" divertita.


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Perfetto, affare fatto." Disse Elv dando la mano a Gwen.
In quel momento però arrivò Leonin.
Era al cellulare e sembrava parecchio agitato.

[Lady Gwen]

Strinsi la sua mano,in un sorriso.
Ma in quel momento, spuntò Leonin che parlava al telefono.
Sembrava parecchio agitato e rabbrividii al pensiero che potessero esserci altri problemi, visto che per oggi ne avevamo già avuti troppi.
A quel punto, rimasi ad ascoltare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Ma questo è assurdo..." disse Leonin al cellulare "... no, così siamo rovinati... abbiamo speso parecchio per ospitare la baronessa... si... si, lo so che non dipende da voi... ma... ma, cavolo... cavolo... si, so che non potete mandarmi un fantasma, ma qui saremo rovinati... la pubblicità è già stata venuta..."
Tutto ciò davanti a Gwen e ad Elv.

[Lady Gwen]

Ancora problemi riguardo la baronessa?
Ma possibile che non riuscissimo a fare una cosa per bene?
Questo era davvero il colmo...
Era assurdo che qualcosa riuscisse a preoccuparci più delle attività illecite della galleria, ma i problemi erano sempre in agguato dietro l'angolo.
Allora rimasi ad ascoltare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Sorrisi con sufficienza a quelle parole di Minsk, come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo."Ah, una pietra magica e maledetta, ma per favore!" con aria di scherno, mentre cambiavo con noncuranza verso alle gambe accavallate e ringraziavo che non fosse lui a potermi leggere nel pensiero.
Chissà, probabilmente anche se avessi fatto volare la sua penna nell'aria avrebbe trovato una spiegazione logica.
Non che io potessi dire granchè, lo avrei fatto anche io.. prima.
"Sapesse quante ne ho sentite di queste storie assurde!" scuotendo la testa.
"Benissimo quindi, come cominciamo? La baronessa ce la presterà per poterla analizzare?" sempre più curiosa riguardo a tutta quella faccenda.

[Altea]

Osservai Peter incuriosita "Perché è magico? Maledetto.. Dai credi a queste cose" rivolgendomi al fatto del monile.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

“Si... va bene...” disse mestamente Leonin al cellulare, per poi staccare la chiamata.
Allora guardò Gwen scuotendo il capo.

[Guisgard]

“L'avremo ospite al nostro programma...” disse Minsk guardando istintivamente le gambe di Destresya che cambiavano verso nell'accavallarsi “... ovviamente in collegamento dal suo palazzo...”
Allora arrivò Maday, anche lui gettando uno sguardo sulla bella dottoressa seduta seducente nello studio.
“Cosa c'è?” Chiese Minsk.
“Un bel casino...” mormorò Maday.

[Guisgard]

“Io non credo a nulla” disse Peter ad Altea “ma sono le leggende che circolano intorno a quella pietra... da sempre sembra che il magico ed il misterioso l'avvolgano...”

[Lady Gwen]

Chiuse la telefonata guardandomi in un modo poco convinto.
Allora mi avvicinai.
"Che problema c'è adesso?" sospirando.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"La baronessa..." disse Leonin a Gwen "... è stato trovato il suo cadavere... pare sia stata assassinata..."

[Lady Gwen]

Strabuzzai gli occhi sbattendo le palpebre.
Cosa?!
"Ma... Ma quando? Com'è successo?" chiesi sconvolta.
"Hanno già dei sospetti?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Sembra abbiano fermato il suo giardiniere personale..." disse Leonin a Gwen "... per ora il sospettato è lui... il cadavere è stato trovato proprio dal suo avvocato, che lasciata poco fa la nostra galleria ha raggiunto il palazzo della baronessa... era una donna molto austera, riservata e non amava avere molti dei suoi domestici intorno... eccezion fatta per la sua dama di compagnia... ma la donna era stata mandata proprio dalla baronessa a ritirare alcuni abiti alla loro saroria di fiducia... quindi la donna e l'autista hanno un alibi di ferro, mentre il giardiniere, unico ad essere rimasto in casa con la baronessa, è il solo sospettato... ovviamente l'assassino ha portato via la preziosa Pietra di Girellania..."

[Lady Gwen]

Ascoltai tutto, ancora sconvolta.
Ricordavo quella Pietra, la sua fama la precedeva da tempo immemore.
"Allora dubito che sia stato il giardiniere. Da sempre quella Pietra stuzzica l'attenzione di collezionisti e non solo. È chiaro che fosse quello l'obiettivo, ma dubito che un semplice giardiniere la ruberebbe. Ci sono interessi ben più grossi in merito a quell'oggetto."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Non so che dire..." disse Leonin a Gwen "... confesso che in questo momento il mio pensiero va alle noie che la mancata presenza della baronessa ci causerà... metà della mostra non avrà più i finanziamenti sperati... e non possiamo sconvolgere le entrate previste..." portandosi le mani sul volto.

[Lady Gwen]

Passai le mani fra i capelli con preoccupazione.
"Dovremmo parlarne prima col direttore, per capire come muoverci, magari riuscirà a trovare una soluzione, mentre nel frattempo dovremo attivarci per cercare qualcun altro per finanziarci..." scuotendo la testa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Al diavolo..." disse Leonin a Gwen "... mio padre" che era anche il direttore della galleria "è fuori città ed aveva affidato a me l'intera mostra... questa seccatura proprio non ci voleva ed ora rischia di mettermi in cattiva luce ai suoi occhi..." seccato, oltre che preoccupato.

[Lady Gwen]

"Beh non è certo colpa sua se la baronessa è stata uccisa" commentai "E sono sicura che capirà la situazione. Intanto dobbiamo subito pensare ad un altro finanziatore. Domattina, liberi dalla mostra di stasera, sarà la prima cosa che farò, cercando fra le personalità della città che fin'ora hanno fatto donazioni spontanee alla galleria. Qualcuno deve pur esserci..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Parliamoci chiaramente..." disse Leonin a Gwen "... visti i tempi restretti, la nostra unica ossibilità di poter rientrare con i guadagni è la mostra di Lebel... dobbiamo cambiare i programmi e sperare che decida di portare altre sue opere e dargli così più spazio nella mostra..."

[Lady Gwen]

Quelle parole di Leonin, furono rivelatorie.
Allora mi misi a pensare.
Poi guardai Lebel.
"Ho una proposta per lei" iniziai, rivolta all'artista "Se noi le promettessimo di diventare la sua galleria permanente e di continuare ad esporre le sue opere, accetterebbe di diventare il nostro nuovo finanziatore?" gli chiesi poi, fissandolo e sperando dicesse di sì.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Interessante..." disse Lebel a Gwen "... ma mi chiedo... come mai questo cambiamento di programma? Avevamo un accordo per una sola ala espositiva per le mie opere ed ora invece mi chiedete di riempire e non solo per ora, tutta la vostra galleria... cosa devo pensare?" Divertito.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso.
"Credo ormai abbia capito che sono una persona schietta e sincera e dico, quando possibile, ciò che penso" iniziai "Dunque le dirò che adesso che la baronessa è stata uccisa, abbiamo un urgente bisogno di trovare nuovi fondi. Quindi lei diventerebbe il nostro nuovo finanziatore e noi in cambio le daremmo ampio spazio in galleria. In pianta stabile. Allora, accetta?" con un sorriso convincente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh, ho molte richieste ad essere sincero..." disse Elv guardando Gwen "... ma potrei prendere in considerazione la vostra proposta... si, potrei accettare... a patto che lei mi faccia davvero da modella per una mia opera... accetta?" Porgendole la mano in segno di intesa.

[Lady Gwen]

Sorrisi maliziosamente e strinsi la sua mano con decisione.
"Guardi che però vorrò tenerlo io, il quadro, senza esporlo in galleria. Lo veda come un regalo personale, solo per la sottoscritta" divertita.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Eh, furba è lei..." disse divertito Elv stringendo la mano a Gwen "... le mie opere valgono migliaia di Taddei e lei ne chiede una in omaggio." Ridendo. "Beh, se verrò particolarmente bene il quadro prometto che lo lascerò a lei..." facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita.
"Allora, sono certa che, a fronte del nostro accordo, lei si impegnerà ancor di più, nel ritrarmi" con tono malizioso.
Poi guardai Leonin.
"Ah, signore, sappia che vorrò un aumento, dopo aver risolto il problema in tempo zero" sarcasticamente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Io impiegherò tutto il talento di cui sono dotato..." disse Elv malizioso a Gwen "... e so che farà lo stesso anche lei..." divertito.
Allora si avvicinò Leonin ai due.
"Ossia?" Fissando Gwen. "Un aumento per cosa?"

[Lady Gwen]

Ridacchiai divertita e annuii.
Poi, di avvicinò Leonin.
"Dopo la mia proposta, il signor Lebel ha accettato di diventare il nostro nuovo finanziatore e noi in cambio esporremo permanentemente le sue opere" spiegai, orgogliosa di come avevo risolto il problema in poco tempo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Ma è fantastico..." disse esaltato Leonin a Gwen, per poi guardare Elv "... fantastico! Assolutamente fantastico!" Stringendo la mano all'artista. "Vedrà, sarà un accordo vantaggioso per entrambi!" Felicissimo.

[Lady Gwen]

Risi silenziosamente vedendo la reazione di Leonin.
Sì, avevo decisamente fatto un ottimo lavoro e dovevamo ringraziare Lebel per aver accettato.
"Le siamo davvero grati, signor Lebel" annuendo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv sorrise a Gwen e le fece l'occhiolino.
Allora il talentuoso ed apprezzato artista si concedò, tornando dalle sue due accompagnatrici che nel avevano trascorso tutto il tempo a smenattare con i loro cellulari, poichè annoiate dalle diverse opere artistiche presenti intorno a loro.
Elv e le due ragazze lasciarono allora la galleria, che nel frattempo aveva rinviato l'esposizione per rispetto riguardo all'assassinio della baronessa, tornando allo studio di lui.
L'indomani avrebbe poi perfezionato il nuovo contratto con la stessa galleria d'aste.
Intanto qui c'era ora da risistemare il tutto e lavorare per organizzare la nuova mostra di Lebel.

[Lady Gwen]

Sorrisi maliziosamente al suo occhiolino.
Sì, la cosa mi piaceva parecchio e non vedevo l'ora.
A quel punto, lui andò via e noi rimanemmo a sistemare tutto.
L'esposizione era stata rimandata per rispetto alla morte della baronessa, ma restava comunque da riorganizzare tutto per le opere di Lebel.
Allora, visto che mancava ancora un po' alla chiusura della galleria, iniziai a sistemare il tutto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Resoconto del capitano Raff, incaricato delle indagini riguardo l'assassinio della baronessa Fraulion e del furto del famoso manufatto conosciuto come la Pietra di Girellania.
Il palazzo in cui dimorava la baronessa sorge appena dopo la periferia Est di Afragolopolis, rivelandosi quindi una dimora isolata, tranquilla e poco coinvolta nel traffico cittadino.
Come ogni sera dopo il tramonto, anche il giorno dell'assassinio la baronessa era in casa, insieme alla sua dama di compagnia, mentre nel cortile, nel casolare adiacente al cancello principale, si trovavano, dove alloggiano regolarmente, l'autista Gass ed il giardiniere Foros.
Una donna, attraversando la periferia, afferma di aver visto un operaio della compagnia idraulica lavorare ad tombino posto a circa cento metri dal palazzo.
La Compagnia idraulica però smentisce di aver inviato uno dei suoi operai quel giorno in quella zona, poiché come risulta dai tabulati nessun guasto era stato segnalato.
Oltre la donna nessun altro sembra aver visto quel presunto operaio.
Non si esclude che possa essersi trattato di un operaio appartenente ad una qualche compagnia privata operante in zona, ma non ancora identificato.
La baronessa è stata trovata morta nella sua camera da letto.
La stanza presentava disordine, con mobili capovolti, diversi oggetti rotti sul pavimento e segni chiari di colluttazione.
La Pietra di Girellania si trovava in uno scrigno ben celato in un ripiano segreto del mobiletto intarsiato di fronte allo specchio.
Solo i più stretti collaboratori della baronessa conoscevano il nascondiglio del prezioso manufatto.
Inoltre sotto il letto della baronessa è stato trovato un bottone, identificato come uno di quelli appartenenti al giubbotto di Foros.
Ciò fa si che il giardiniere sia al momento l'unico indiziato.

Proprio il capitano Raff si presentò un'ora dopo alla galleria d'arte, chiedendo ad uno degli addetti di poter parlare con qualcuno dei responsabili della struttura.
Allora fu avvertita Gwen.

http://de.web.img3.acsta.net/r_1280_720/medias/nmedia/18/64/98/70/18959236.jpg

[Lady Gwen]

Mentre sistemavo la galleria, fui avvertita che la polizia era arrivata.
Allora all'ingresso trovai quello che doveva essere il capitano.
"Buonasera, capitano. Immagino sia qui per la morte della baronessa."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Il capitano Raff era un tipo alto, muscoloso, dall'aspetto serio, lo sguardo da duro e le movenze impettite.
Indossava jeans attillati, unamaglietta stretta che ne definiva la muscolatura ben formata e due occhiali scuri che si tolse nel trovarsi davanti Gwen.
"Molto piacere." Disse stringendole la mano con decisione, per farle capire che tipo di uomo fosse. "Sto indagando sull'assassinio della baronessa" con la sua voce cadenzata e lenta "e mi è stato detto che oggi era attesa qui in galleria." Guardandosi intorno stranito, come se ritenesse assurdo dare tanto spazio a qualche quadro.

[Lady Gwen]

Il capitano era un tipo serio, quasi uscito da quei telefilm americani.
"Sì, la baronessa era una figura importante e di spicco, per la nostra galleria. È stato un duro colpo per noi, da ogni punto di vista" annuii.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen parlava ed il capitano annotava tutto su un taccuino.
"Non mi piacciono i cellulari o i tablet..." disse scrivendo "... troppa tecnologia e la gente si rincretinisce..." col suo tono lento e meccanico, quasi fosse un automa "... e poi troppo Internet fa venire strane idee..."
In quel momento la porta si aprì ed entrò Leonin.
Subito Raff lasciò cadere penna e taccuino, estraendo la pistola e puntandola verso Leonin.
"Alza le mani e voltati lentamente verso il muro..." ad un incredulo Leonin "... dimmi come hai fatto ad entrare... e cosa cerchi qui... dimmelo subito..." con la pistola verso di lui.

[Lady Gwen]

Aggrottai la fronte a quel suo commento.
Bah...
Che tipo strano.
Poi sobbalzai mentre puntava la pistola verso Leonin.
"Oh no no! Capitano, lui è il vicedirettore della galleria. Suo padre è il direttore" dissi subito, per fermarlo, prima che facesse qualche danno.
Se questo era quello che doveva occuparsi del caso, la vedevo veramente dura...

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Raff guardò Gwen senza cambiare espressione, allora rimase via la pistola e raccolse da terra penna e taccuino.
"Mi scusi." Disse con tono lento a Leonin. "Ma la sicurezza non è mai troppa."
Leonin era perplesso, incredulo.
"Torniamo a noi..." il capitano a Gwen "... quindi la baronessa era attesa qui..."
"Capitano..." Leonin "... mi scusi... ma non c'era già un sospettato?"
"Si." Annuì Raff. "Il giardiniere, tale Foros. In tutta sincerità credo sia lui l'assassino."
"Perchè allora lei è qui ora?" Fissandolo Leonin.
Il poliziotto restò in silenzio, come pensieroso, per poi guardarsi intorno.
"Buona giornata." Salutò ed andò via.

[Lady Gwen]

Il capitano mise via la pistola, per fortuna e stavo per ricominciare a parlare circa l'arrivo della baronessa, quando Leonin intervenne.
La sua domanda era legittima.
Il capitano allora rimase in silenzio, ci guardò e poi andò via, senza aggiungere altro.
Rimasi a guardare Leonin stranita.
"Io... Non credo di avere parole da dire riguardo a ciò..." scuotendo lentamente la testa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Leonin scosse il capo e tornò nel suo ufficio, senza aggiungere altro a ciò che Gwen aveva appena detto.
Per un'altra ora continuarono i vari lavori alla galleria, poi la giornata terminò ed ognuno poteva tornare a casa sua, visto l'indomani doveva organizzarsi il tutto per la nuova mostra.

[Destresya]

Lo ascoltai sempre più interessata, per poi assumere un'espressione stupita.
"Solo in collegamento dal suo palazzo? E lei riuscirà a risolvere il mistero della pietra senza nemmeno tenerla tra le mani? Beh è davvero incredibile!" esclamai.
Pii entrò un uomo, il suo assistente se ricordavo bene, che non sembrava avere buone notizie.
Lo salutai con un elegante cenno del capo, lasciando che ci spiegasse quali erano queste brutte notizie.

[Lady Gwen]

Sospirai mentre Leonin andava via.
Quel capitano era un emerito idiota e con uno del genere a gestire le indagini, temevo che il caso della baronessa non sarebbe mai stato risolto.
Era stata davvero una serata allucinante e per fortuna ora l'intera giornata volgeva al termine.
Infatti, senza aspettare oltre, lasciai la galleria e tornai a casa.


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Maday entrò e rivelò a Minsk, davanti a Destresya che ascoltava, che la baronessa era stata assassinata, la pietra sparita ed il suo giardiniere finito in manette.
Poi mostrò allo scienziato il verbale rilasciato dalla polizia circa i fatti accaduti e Minsk lo lesse attentamente.

[Guisgard]

Gwen lasciò la galleria, ma con l'incarico da parte di Leonin di portarsi a casa il lavoro per organizzare al meglio la nuova mostra di Lebel.
Infatti l'indomani doveva tutto essere già deciso.

[Lady Gwen]

Appena arrivata a casa, prima di andare a dormire, mi misi a lavorare al computer, organizzando le opere per la mostra di Lebel e dando un'occhiata più approfondita, adesso che ero nella quiete di casa mia.
Inoltre, ero estremamente curiosa di riconoscere la sua spavalderia e la sua audacia nei suoi quadri.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen si mise così a scoprire con più precisione le opere di Lebel.
L'artista appariva ricco di talento, con richiami ad un estetismo quasi pagano, sia classico che celtico, con un gusto visionario per figure femminili ricche di fascino terreno e sensuale.
Le sue ninfe e le sue sacerdotesse trasmettevano bellezza e sensualità senza pari.
L'artista aveva molto talento, estro e poche inibizioni.

[Lady Gwen]

Più guardavo quei dipinti, più me ne innamoravo.
Il gusto edonista che essudava da quelle tele, quella sensualità sacra e profana al contempo, erano solo alcune delle sfumature che coloravano i suoi dipinti, oltre la tecnica e l'abilità indiscusse.
E studiando quelle opere, cresceva sempre di più dentro di me la voglia di entrare anche io a fare parte di quel tempio di bellezza e audacia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Sfogliando quei lavori, Gwen ebbe la sensazione di essere ancora con Lebel, tanto era vigorosa la sua presenza ed essenza in quei dipinti.
Come se attraverso quei lavori lei rivedesse con gli occhi di lui.

[Lady Gwen]

Era come essere ancora qui con lui, percepivo la sua presenza e la sua essenza attraverso i suoi ritratti, come se facesse fluire la sua stessa anima nei quadri che realizzava ed era meraviglioso.
Solo quando mi accorsi che era molto tardi capii di aver passato parecchio tempo non solo a lavorare, ma soprattutto ad osservare quei dipinti.
A quel punto, finii e andai a dormire, in vista della giornata che ci aspettava.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Terminato il suo lavoro, Gwen si addormentò.
La notte trascorsa veloce e senza sogni.
La ragazza si svegliò di buon'ora per prepararsi.
Il mattino sembrava promettere molte cose.

[Destresya]

Ascoltai stranita la notizia che ci riportava l'assistente di Minsk.
La baronessa era morta, davvero?
"Ma è terribile!" esclamai, sconcertata, per poi ascoltare attentamente il resoconto della polizia che lesse Minsk.
Poi scossi la testa, sconsolata.
"Se è stato davvero il giardiniere l'avrà comunque fatto per la pietra, e ce la ritroveremo sul mercato nero in men che non si dica... Anche se vendere una pietra del genere dopo un omicidio non è da tutti, a meno che invece non ci sia dietro qualcun altro che vuole tenerla per sè..." mormorai, pensierosa.

[Lady Gwen]

Dormii tranquillamente, fino al suono della sveglia.
Mangiai velocemente qualcosa, mi preparai e subito andai in galleria.
Una volta arrivata lì, mi misi subito a lavorare dando disposizioni su come sistemare le opere di Lebel secondo il nuovo allestimento.
Potevo dire di essere davvero di buon umore questa mattina, se non addirittura esaltata e questa nuova collaborazione col nostro artista poteva rivelarsi particolarmente fruttuosa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

“Tutte le prove sembrano incastrare il giardiniere.” Disse Maday a Destresya.
“Amico mio...” fece Minsk con le mani unite sui polpastrelli in posa riflessiva “... spesso la pista più semplice e scontata è anche quella fasulla... voglio fare un sopralluogo al palazzo della baronessa... voglio vedere la scena del crimine... telefona al questore... è un mio buon amico e mi deve diversi piacere... chiedigli di tenerci lontani i suoi poliziotti per il primo pomeriggio, così che si possa dare un'occhiata a quel posto senza troppi fastidi.”
Maday annuì e telefonò.

[Altea]

Sospirai"Ma proprio non vuoi parlarmi di questi misteri della pietra?"accendendo la piccola tv al plasma mentre lucidavo della argenteria.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen arrivò presto in galleria, per poi mettersi subito all'opera.
Come suo solito Leonin, da buon figlio del direttore, si presentò due ore dopo e con ancora la colazione da fare.
Si fece portare dalla vicina caffetteria un cornetto alla crema, un cappuccino e con tutta la comodità del mondo, quando fu trascorsa un'altra ora abbondante, si mise, diciamo così, al lavoro.

[Guisgard]

"In verità non è che ne sappia molto..." disse Peter ad Altea.
La bella antiquaria allora accese la tv, proprio mentre trasmettevano il telegiornale del mattino.
Ovviamente la notizia in primo piano non poteva non essere quella sull'omicidio della baronessa.
Al di là del suo omicidio e delle accuse mosse al suo giardiniere Foros, l'altro punto fondamentale e nuovo era quello riguardante l'eredità della baronessa.
Infatti il suo unico erede era suo nipote, il visconte di Mussuon.

[Lady Gwen]

Chiaramente, da buon figlio di papà, Leonin spuntò in galleria alla buon'ora e solo dopo un secolo decise di iniziare a lavorare, se di lavoro si poteva parlare.
Eh...
Forse non avrei dovuto pensare certe cose di chi mi dava da mangiare, ma non ero ipocrita e non potevo fare a meno di pensare certe cose.
Alla fine, oltre la metà della mattinata, il nuovo allestimento per la mostra di Lebel du terminato.
Feci un giro per le sale per osservare i quadri, dicendomi soddisfatta per come avevo organizzato le opere, ma soprattutto per il fatto che delle opere così audaci potessero trovare spazio nella nostra galleria, rendendo giustizia all'abilità dell'artista.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Ascoltai attentamente le parole dei due uomini, sempre più incuriosita da quella faccenda.
Per ora il mio nuovo lavoro sembrava allettante, dopotutto si trattava sempre di andare a caccia di misteri.
"Posso accompagnarlla signor Minsk?" chiesi, con un sorriso.
Stare dietro una scrivania non era mai stato un lavoro per me, preferivo di gran lunga il lavoro sul campo.

[Altea]

Ascoltai il notiziario e guardai Peter stupita "È morta questa baronessa.. Che strano. Ma sarà un caso, mica vogliamo credere a qualche maledizione o storia strana sulla pietra. Ora il nipote avrà una bella eredità"curiosa però di sapere qualcosa di questa pietra che nemmeno avevo mai visto.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Poco dopo Gwen fu fatta chiamare da Leonin nel suo ufficio.
Qui il vicedirettore volle sapere dei lavori ultimati per accogliere le opere di Lebel in galleria.
Saputo ciò, mostrò alla ragazza il luogo in cui viveva l'artista, ossia una bella villa in campagna, lungo il corso del Lagno, a pochi chilometri da dove sorgevano gli antichi e splendidi castelli della bassa Caivania, dove in passato gli antichi baroni soggiornavano durante i viaggi itineranti del re attraverso il reame.

[Guisgard]

"In qualità di mia assistente" disse Minsk alzandosi dalla sua scrivania "lei deve accompagnarmi, mia cara." Sorridendo a Destresya.
I tre raggiunsero così il palazzo della baronessa, ora circondato da diversi poliziotti, non trovando nessun ostacolo per potervi entrare ed ispezionare il luogo del delitto.
Si trattava della camera da letto, ancora sottosopra e con chiari segni di ciò che era avvenuto.
La baronessa era stata aggredita e nonostante le sue resistenze non aeva trovato scampo dal suo assassino.
Lo scrigno che conteneva la Pietra Girellania era riverso a terra, rotto e tracce di sangue tingevano il tappeto sul pavimento, la parete e parte delle tende.
Segni lasciati dal pugnale con cui l'assassino aveva ucciso la bronessa.

[Lady Gwen]

Dopo un po', Leonin volle essere aggiornato sui preparativi dell'esposizione.
Una volta spiegato il tutto, mi indicò la villa di Lebel, una villa in campagna nella zona più... nobile? potevamo dirlo? della città.
Allora, senza aspettare oltre, salii in macchina e mi diressi subito dal pittore.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"In verità" disse Peter ad Altea "la baronessa non aveva grandi rendite. Parte della sua fortuna si era estinta con il fallimento della banca da lei acquistata anni prima. Tuttavia il valore dela Pietra Girellana era così alto che la baronessa aveva continuato a godere di grosso credito presso diversi istituti bancari. il visconte suo erede non potrà però ereditare la pietra, quindi il solo vero bene rimasto alla baronessa."

[Altea]

"E allora perché dicono che l'unico erede è il visconte.. A questo punto erede di debiti, chissà a chi verrà affidata la pietra dunque, forse a qualche museo.. Io chiuderei il negozio, abbiamo lavorato per i nuovi arrivi abbastanza. Vado a Palazzo a riposare, mio padre è partito per i soliti viaggi archeologici".
Andai nel retrobottega per prendere la borsa e mi ricordai del piccolo scrigno.
Aprii la cassaforte, volevo fare delle ricerche a casa e lo presi in mano. Era meglio non dire nulla a Peter, e poi lo aveva acquistato coi miei soldi e lo osservai bene prima di metterlo in una valigia con altri oggetti.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen lasciò la galleria ed in auto uscì da Afragolopolis, ritrovandosi nella meravigliosa campagna che circondava la metropoli.
Il corso del Lagno, che il cielo pigro e grigio di un mattino nuvoloso tingeva di riflessi argentati, sembrava guidare attraverso un mondo, celato tra il verde di quegli spazi sconfinati, fatto di segreti e misteri vecchi di secoli.
In lontananza si potevano ammirare alcuni dei più celebri e bei castelli della bassa Caivania, capaci di concedere a quei luoghi una nobiltà ed una regalità senza pari.
Dopo un po' la ragazza vide spuntare dal verde una bellissima villa bianca.
Era dove viveva Lebel.

[Guisgard]

“Nessuno avrà la pietra” disse Peter ad Altea “fino a quando l'assassino non rivelerà dove l'ha nascosto.”
Poi il negozio fu chiuso ed Altea tornò a casa sua.
Aveva con sé lo scrigno vendutole dallo strano scienziato per scoprire qualcosa di più su di esso.

[Altea]

Partii con la mia Corvette nera e raggiunsi il mio Palazzo vicino la brughiera.
Mi accolse il gatto e sgattaiolai senza farmi vedere dal mio servitore, Bafon.
Entrai in camera sedendomi stanca sul letto e vidi la borsa vicino a me.
Ora che ero sola presi lo scrigno e lo guardai attentamente, cercai di controllare se si aprisse in qualche modo o fosse solo un ornamento.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Lady Gwen]

Fu come entrare in un'altra dimensione.
Anzi, più corretto dire in un libro di fiabe.
Castelli, prati verde smeraldo resi brillante dal sole, una meraviglia.
Dopo un po' che camminavo con calma per godermi al massimo la vista, vidi quella che doveva essere la villa del nostro.
Era una bellissima villa bianca, perfettamente integrata nello stile campestre ma elegante della zona.
A quel punto, avvicinai la macchina e suonai al citofono.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Rimasta sola, Altea cominciò a studiare meglio quello scrigno.
Si poteva aprire, ma era vuoto.
Sembrava costituito da un metallo lavorato con una tecnica sconosciuta agli orafi del tempo, intarsiato e decorato con motivi vagamente geometrici ma di difficile decifrazione.
Sicuramente si trattava di un manufatto molto antico, i segni dei secoli erano evidenti.
Poi la bella antiquaria si accorse di qualcosa.
Di una incisione sul fondo interno dello scrigno, che in una lingua apparentemente sconosciuta così recitava:

“Ni lat otsop asopir al arteip.
Adab id non alrarebil iam ad uiq,
o al enoizidelam it àregnuiggar!”

[Guisgard]

Poco dopo Gwen vide apparire una bellissima ragazza di colore.
Indossava un abito succinto, sensuale, essenziale quasi.
Era visibilmente allegra ed i suoi modi apparivano spensierati, liberi.
"Ciao." Disse sorridente a Gwen. "Chi cerchi?"
https://i.pinimg.com/236x/50/f2/15/50f21599d5846f72a0ae80bf06cfc38c.jpg

[Altea]

Era vuoto, era un normale scrigno.. Anzi no. Era molto antico, sembrava quasi non fosse di questa Terra, fosse di una epoca remota o sconosciuta.
Poi sul fondo vidi una scritta, presi la lente per ingrandirla, una lingua strana ma poi provai a leggerla al contrario..

"In tal posto riposa la pietra.
Bada di non liberarla mai da qui,
o la maledizione ti raggiungerà!".

Ma non vi era nessuna pietra.. No, non poteva essere lo scrigno della pietra della baronessa, era vuoto.
Allora accesi il computer e iniziai a fare ricerche su quella pietra.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Lady Gwen]

Al mio suono, venne ad aprirmi una ragazza di colore,di bell'aspetto e vestita in modo parecchio essenziale.
Ero sorpresa? No non ero sorpresa.
"Oh, ehm... Cercavo il signor Lebel... Elv... Mi aspettava oggi..." risposi, annuendo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Diversi siti sembravano dedicare spazio alla Pietra di Girellania.
Altea potè così consultarli.
Secondo la leggenda la pietra provenva da un luogo mitico, chiamato Girellania, governato da un misterioso Re dal nome Master.
La pietra era custodita in uno scrigno in grado di annullare la sua maledizione e che presentava all'interno una scritta che ammoniva chiunque dal rimuovere la pietra da esso.

[Guisgard]

La ragazza rise ed aprì il cancello, facendo entrare Gwen.
Allora si diressero in casa.
"Ti va" disse "di bere qualcosa?" Gentile.

[Destresya]

Seguii Minsk verso la casa della baronessa, dove era avvenuto il delitto.
Restai impressionata dai contatti che doveva avere, considerato che non c'era nemmeno un poliziotto.
Mi calai nei miei panni di assistente, e mi sentii immediatamente ringiovanita di qualche anno, quando seguivo il mio professore nelle sue spedizioni, prima di andarmene per conto mio.
Mi limitai ad osservare, fotografare dettagli che potevano essere poi utili a Minsk. Anche se il suo cervello poteva benissimo essere in grado di ricordare tutto.
Intanto, non resistetti dall'entrare nuovamente nella mente di Minsk per poter seguire i suoi ragionamenti in tempo reale, idea che mi appariva decisamente affascinante.

[Lady Gwen]

Sollevai appena le sopracciglia alla sua risata, mentre prendevo un respiro profondo e la seguivo.
Iniziavamo bene, proprio bene...
"Un caffè, grazie" sorridendo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

Lessi attentamente e quando lessi dello scrigno divenni fredda.. Ma come.. Quindi poteva essere lo scrigno della pietra di Girellania, ma perché tenersi la pietra e disfarsi di lui se portava sfortuna.. Forse era stata rubata e il ladro non lo sapeva.
Uscii dalla stanza.. "Bafon" chiamai il mio fido maggiordomo, ora temevo pure potessero entrare in casa "Devi chiamare il sorvegliante e dirgli di stare attento nessuno entri, hai saputo della baronessa" con fare finto ingenuo.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Entrando nella mente di Minsk, Destresya non sentì parole particolari o ragionamenti decisi.
Erano perlopiù sensazioni quelle che dominavano lo scienziato.
Una fortissima volontà di scovare qualcosa di chiaro, netto, inconfutabile, razionale che potesse alontanare da quella faccenda ogni diceria paranormale che molti volevano per forza di cose infilarci dentro.
"Ecco..." disse ad un tratto "... qui c'è qualcosa... o meglio, c'era..." indicando la parete a DEstresya ed a Maday.

[Guisgard]

“Si, ho sentito alla tv, signora.” Disse Bafon ad Altea. “Una tragedia. Ma pare abbiano trovato il colpevole nella persona del giardiniere della povera baronessa.” Annuendo. “Si, avverto subito il sorvegliante di stare attento. Ma forse lei teme dei ladri?”

[Guisgard]

La ragazza rise e portò del caffè a Gwen, servendolo con dei biscotti confezionati e vari snack di marche famose.

[Lady Gwen]

Avevo quasi paura a chiedere il perché della sua risata continua.
Più che altro, avevo paura della risposta.
Okay, sì, ero qui anche perché avevo accettato di farmi ritrarre, ma hey, non ero mica la prima.
Mi portò il caffè, corredato di biscotti e snack di ogni genere.
Portai alle labbra la tazzina e presi un sorso di caffè caldo.
"Comunque, io mi chiamo Gwen" porgendole la mano.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Il giardiniere?" perplessa "E lo hanno arrestato subito?" ricordando l'uomo di mezza età che mi aveva venduto lo scrigno.. "Oh si, ho paura dei ladri, ma hanno rubato pure la pietra di Girellania?" sospirando e guardando Bafon.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, signora." Disse annuendo Bafon ad Altea. "Il giardiniere, tale Foros, è incriminato per aver ucciso la baronessa e rubato la pietra."

[Guisgard]

"Oh, io invece sono Jasmine." Disse sorridente la ragazza a Gwen. "C'eri anche tu alla festa della settimana scorsa?" Fumando una sigaretta. "O era il mese scorso?" Confusa. "Sai che il mio oroscopo oggi è favoloso?" Annuendo. "Eh, adoro le giornate così!" Fumando. "Ma oggi è Giovedì?" Chiese.

[Lady Gwen]

Non ebbi nemmeno il tempo di assimilare il suo nome che una valanga di domande mi investì.
Oddio, un'altra...
"Oh, io... Ehm..." accennai una risatina nervosa "Ho conosciuto il signor Lebel ieri sera, da oggi espone i suoi quadri nella nostra galleria d'aste" annuii.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Ed è stato arrestato.. Ma voi sapete che uomo era.. Giovane forse.. Comunque so che la baronessa ha un erede, è ricco?" dirigendomi verso la sala da tè per fare una ricca colazione.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Lebel..." disse confusa la ragazza a Gwen "... e chi sarebbe?" Perplessa. "E' anche lui un pittore come Ev? Oh, che coincidenza divertente!" Ridendo.

[Guisgard]

"Da quel che ho letto" disse Bafon ad Altea "quel Foros è un tipo poco raccomandabile. Più volte finito in manette per piccoli furti, era stato assunto dalla baronessa che sembrava credere in lui, concedendogli una possibilità. Lui però pare l'abbia ricambiata in malomodo..." scuotendo il capo "... il visconte? Si, sicuramente se la passa meglio di come viveva la baronessa. Credo di aver sentito che ha investito nelle industrie e ciò lo ha reso ancora più ricco, signora. Vive cmq a Caivan, non qui ad Afragolopolis."

[Lady Gwen]

Davvero non seppi cosa rispondere.
Era pure peggio di ieri sera.
Cristo...
"Senti, io dovrei parlargli, riguardo un contratto, è in casa?" insofferente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Seguire dall'interno la sua mente all'opera era davvero interessante, ovvio mi divertiva alquanto il fatto che cercasse a tutti i costi una spiegazione razionale, che magari esisteva anche , ma poteva non essere la sola spiegazione.Mi dovetti trattenere da fargli qualche scherzetto tipo far lievitare lo scrigno fino al suo naso, ma dovevo conservare il mio lavoro prima di tutto.
Poi concentrò la nostra attenzione su una parete.
Mi voltai a guardarla, attentamente-
"Che cosa, signor Minsk?" chiesi.

[Guisgard]

"In casa..." disse svampita la ragazza a Gen "... di chi parli?" Finendo la sua sigaretta.

[Altea]

Ascoltai con interesse Bafon "E che persona è? Affidabile? Mi sembra questa baronessa non lo fosse, non aveva nemmeno rendite..".

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Lady Gwen]

Con calma, Gwen, con calma...
Ma quale calma?!
Maledetta idiota...
"Elv. Devo parlare con Elv" ripetei ancora, mentre il tono di voce calmo e pacato frenava l'istinto omicida che covavo in quel momento.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Questa parte della parete..." disse Minsk a Destresya "... in questo punto... si avverte un lieve odore di acetone o di qualche slovente generico..."
"Quindi?" Maday.
"L'hanno usato per cancellare qualche macchia..." spiegò Minsk "... una macchia di certo non facile da togliere... come ad esempio una macchia di sangue..."
"Che senso avrebbe avuto?" Perplesso Maday. "C'è sangue ovunque qui entro... una macchia in più o in meno non cabiava nulla..."
"A meno che" fissandolo Minsk "la macchia non fosse particolare... non lasciata dal pugnale, come vediamo in giro... no... una macchia diversa... magari... di una mano o di un dito... insomma, il marchio dell'assassino..." mormorò lo scienziato.

[Guisgard]

"Sicuramente il visconte è più ricco di sua zia, questo è certo." Disse Bafon ad Altea. "Peccato per lui che non potrà avere la pietra... a meno che la polizia non faccia confessare Foros riguardo a dove possa averla nascosta."

[Guisgard]

"Elv..." disse sorpresa la ragazza a Gwen "... oh, Elv... si... credo stia dormendo in giardino..." annuì.

[Lady Gwen]

Oh, alleluia.
Finalmente.
Annuii e mi alzai, uscendo in giardino a cercarlo.
Era una situazione allucinante, oltre che maledettamente frustrante.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Perché non può avere la pietra? Perché non si sa dove sia? Altrimenti sarebbe lui il possessore?" a questo punto mi venne il dubbio di parlare con questo visconte, se la pietra spettava a lui così doveva essere.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen uscì nel giardino e trovò sotto ad un gazebo un uomo steso su una sdraio.
Era Elv, beatamente addormentato, con un cappello sul viso a ripararsi da un Sole in realtà celato dalle nuvole del mattino.

[Guisgard]

"Perchè Foros l'ha nascosta dopo aver ucciso la baronessa." Disse Bafon ad Altea. "Ora è sotto il torchio dei magistrati che lo stanno interrogando per farlo crollare e confessare. Il visconte? Vive a Caivan, signora. Lì ha le sue proprietà."

[Lady Gwen]

Osservai un attimo tutto il giardino e poi lo scorsi sotto un gazebo a dormire.
Scorsi in parte il suo viso nonostante il cappello e scossi appena la testa, sorridendo.
Allora mi avvicinai, sedendomi sul bordo e togliendogli delicatamente il cappello.
"Dura la vita di chi fatica tutto il giorno, vero signor Lebel?" dissi divertita a voce alta, per svegliarlo, toccandogli appena il braccio.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190503/f91277587de71992842553e536defdce.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

Io non dovevo temere, d'altronde io non avevo la pietra, ma mi avrebbero creduto. Forse era meglio parlare con il visconte.. "Voglio andare a Caivan e parlare con lui, Bafon, dovresti però avvisarlo della mia visita".

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv aprì gli occhi di scatto ed alzò il capo, guardandosi un attimo intorno, fino a vedere Gwen.
Allora si tirò su, sorrise e si grattò il viso.
"Wow, che bel risveglio." Disse fissandola. "Prego, cosa le offro da bere?"

[Guisgard]

"Si, signora." Disse Bafon ad Altea. "Cercherò di contattare subito il visconte." Annuì.
La tv era ancora accesa e nel telegiornale fu rivelata un'ultimora.
La notizia riguardava l'assassinio della baronessa ed in modo specifico il sospettato, ossia Foros il giardiniere.
Infatti l'istruttoria non aveva confermato i sospetti e gli indizi contro di lui non erano stati ritenuti determinanti.
Per questo Foros fu prosciolto e rimesso in libertà.
Ora tutte le indagini doveva ricominciare da capo.

[Lady Gwen]

Risi alla sua reazione.
"Ho già preso un caffè, la ringrazio" risposi "Se vuole, posso venire qui apposta a casa sua svegliarla. Dietro compenso, ovviamente" sarcasticamente, giocherellando col suo cappello.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh..." disse Elv divertito a Gwen "... dipende dal modo che utilizzerà per svegliarmi... da ciò dipenderà il compenso." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita e pensierosa.
"Beh, la logica c'è, in effetti... È sempre un piacere fare affari con lei, Lebel..." con aria sorniona, sui capelli rossi il cappello che faceva mostra di sè, non più sul suo viso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190503/49d1df3962de1a1dc8e57acc4c24c7b9.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

A quella notizia tremai...non era stato il giardiniere. Certo se la superstizione la faceva da padrona, nessuno vicino alla baronessa sarebbe stato sventato da togliere la pietra dallo scrigno e per quale motivo poi...tanto voleva portarselo via...non volevo credere che la baronessa fosse morta proprio per questo, era solo superstizione.
Andaii in camera mia e mi feci un bagno rilassante e mi preparai per partire.

[Guisgard]

Elv rise.
"Beh..." disse fissando Gwen "... ora però abbiamo un problema... mi è piaciuto molto questo risveglio... credo chelo pretenderò ogni mattino, o ogni pomeriggio... dipende da quando mi sveglierò." Facendole ancora l'occhiolino. "Le sta molto bene quel cappello, sa?"

[Guisgard]

Altea si dedicò ad un bagno rilassante, fino a quando Bafon bussò alla porta del bagno, riferendole, ovviamente restando fuori, che era giunto un poliziotto che chiedeva di lei.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita.
"Il massimo che posso fare, è farla parlare col mio capo così da adeguare i miei turni lavorativi ai ritmi del suo sonno..." sarcasticamente.
Già immaginavo la scena, fra lui e Leonin.
"La ringrazio" risposi al suo complimento, calcando un po' sul tono ironicamente civettuolo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Quindi, ricapitolando..." disse Elv sedendosi comodo sulla sdraio "... stanotte non credo di aver bevuto al punto di dimenticarmi che avevamo fatto un patto io e lei, giusto?" Divertito e malizioso a Gwen.

[Altea]

Sentii bussare la porta.."Un poliziotto..qui da noi? Fallo accomodare in salottino, arrivo subito".
A questo punto dovevo sfoderare il miglior sorriso, ero proprio nei guai, ma io ero una antiquaria e quindi avevo una scusante...si sperava.
Scesi nel salottino e dissi a Bafon "Portaci qualcosa da bere" voltandomi verso il poliziotto, sorridendo in modo naturale "Piacere, Altea de Bastian...desidera?".

https://i.styleoholic.com/gorgeous-scarlett-johansson-retro-hairstyles-12.jpg

[Lady Gwen]

Sorrisi stavolta più maliziosamente.
"Sì, credo di ricordare anch'io..." poggiando il mento sulla mano, i capelli tenuti ancora fermi dal cappello scuro e un'espressione curiosamente divertita sul volto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Era un poliziotto alto e muscoloso, dal viso monoespressivo, l'aria da duro di film da serie B e le movenze impostate da palestrato.
"Salve." Disse parlando lentamente. "Sono il capitano Raff, molto piacere." Porgendo la mano ad Altea.

[Guisgard]

"Bene..." disse Elv a Gwen "... quindi immagino lei sia qui per formulare il nostro patto... giusto?" Guardandola tutta con una certa compiacenza. "In effetti lei stimola non poco il mio estro..." con tono sempre più malizioso.

[Altea]

"Si accomodi, Capitano Raff, cosa la porta fin qui nel mio Palazzo? E' successo qualcosa?".

[Lady Gwen]

Mi piaceva il compiacimento nei suoi occhi neri, ogni volta che mi guardava, era innegabile.
Sentivo una soddisfazione mai provata prima.
Mi soddisfacevano i suoi sguardi, la sua malizia, la sua audacia sfacciata.
"Se ricordo bene, ero venuta qui apposta poiché lei doveva convincermi, col suo fascino, o qualcosa di simile..." con aria volutamente vaga, togliendo il cappello e rigirandomelo fra le mani.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"No, in servizio resto sempre in piede." Disse Raff ad Altea, guardandosi intorno. "Sto indagando sull'assassinio della baronessa Fraulion. Il sospettato numero uno è stato rilasciato per mancanze di prove ed ora sono sulle orme del vero assassino." Col suo tono lento, da lobotomizzato. "Lei ha un'antiquario..." leggendo un foglietto di appunti tirato fuori da un taschino "... volevo sapere se qualcuno ha cercato di venderle qualche tipo di pietra particolare..."

[Guisgard]

Elv sorrise.
"Io ricordo invece che eravamo già d'accordo..." disse a Gwen "... tutto pattuito ieri alla galleria, non ricorda?" Guardandola di nuovo in tutta la sua figura. "Io acconsentivo ad una mia grossa mostra di opere da voi... mentre lei accettava di farmi da musa... dico bene?" Con uno sguardo impertinente.

[Altea]

Pietra...aveva detto pietra...per fortuna "No, nessuno, è difficile vendere una pietra, parla della Pietra della baronessa? Sarebbe stato uno sciocco a vendermela per quel che vale e soprattutto perché riconoscibile" osservandolo in piedi visto non si sedeva in servizio ma beveva.

[Lady Gwen]

Sorrisi con fare sornione.
"Oh, io ero d'accordo. Era lei che affermava di vedermi poco convinta, insicura..." commentai, con aria fintamente indifferente.
"Ma se vuole perdere un'altra occasione per sfoderare il suo fascino, faccia pure, vuol dire che siamo già d'accordo" con la stessa aria furbesca ed impertinente che c'era prima nel suo sguardo e ora nel mio.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20190503/1a6c42ae11635e9933d3a167b4aef373.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Raff annotò ogni parola di Altea.
"Nessuno conosce il vero aspetto della pietra..." disse "... solo la baronessa, ma non la mostrava mai a nessuno e la teneva sempre nascosta. Ora solo l'assassino sà che forma abbia la pietra." Spiegò.

[Guisgard]

Elv sorrise e si alzò dalla sdraio, avvicinandosi a Gwen.
"Oh, ma io non perdo mai occasione per sfoderare il mio fascino..." disse girandole intorno "... anzi, posso dirle che è parte della mia arte..." accarezzandole piano i lunghi capelli rossi "... e lei mi ispira parecchio, sa?" Continuando a toccarle i capelli, che muovendosi piano sul collo e sulle spalle di lei causavano una sorta di delicato solletico.
"Si, ritrarla mi piacerebbe tantissimo sa, Gwen?" Aggiunse chiamandola per nome.

[Altea]

"Ho fatto delle ricerche su internet...sembra questa pietra stava in un regno che ha il nome della pietra dove vi sta un re...re Master mi sembra, re di Girellania...ma mi dica ho letto questa pietra deve rimanere in uno scrigno o porta male, è stato trovato lo scrigno?" scaltra.

[Guisgard]

"Ci sono molte leggende su quella pietra" disse il poliziotto ad Altea "ma io non credo a queste scemenze. La magia e idiozie simili non esistono. Io credo solo in ciò a cui posso sparare." Mostrare la sua pistola. "Si, lo scrigno della baronessa è stato trovato. In camera sua."

[Lady Gwen]

Si alzò e mi si avvicinò.
Poi, iniziò a girarmi intorno, quasi fosse un felino con la preda desiderata.
Ed era proprio così che mi sentivo adesso, e mi piaceva da impazzire.
Sorrisi divertita e stuzzicata dalle sue parole, prima che iniziasse ad accarezzarmi i capelli.
Sentii un delicato solletico sulle spalle e sul collo, mentre lui era ancora alle mie spalle.
Avvertivo anche Infiniti brividi, come quando la sera prima aveva sfiorato appena il mio orecchio con le labbra calde in un sussurro.
Temevo di perdermi, ammesso che non fosse già successo, ma in questo momento ciò non mi importava.
"Allora vuol dire che sto iniziando a svolgere bene il mio lavoro di musa, no?" replicai, quasi sottovoce, con tono caldo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

A quella frase rimasi sgomenta...non era possibilie, dovevo dire la verità.
"Allora per fortuna lo scrigno mi ha venduto un uomo ieri sera non è quello della pietra, perché è molto strano e riporta appunto uno scritto all' incontrario dove è scritto che la pietra deve rimanere lì, e se verrà tolta porterà una maledizione" guardandolo con naturalezza mentre mostrava la sua pistola.

[Guisgard]

"Oh si..." disse Elv con tono basso, cominciando a massaggiare piano le spalle di Gwen "... in verità l'hai fatto sin dal primissimo istante in cui ho posato i miei occhi su di te..." passando a darle del tu "... sai... l'arte è empatia... anzi, molto di più... è un legame... una sensazione tra le infinite che uomini e donne provano diversissime fra esse... una sensazione unica che unisce artista e musa... è qualcosa di speciale... come il riconoscersi in mezzo a tutti gli altri... questa è l'arte per me..." senza smettere con quel massaggio sulle spalle di lei.

[Guisgard]

Ciò che Altea rivelò su quello scrigno in suo possesso non sembrò stupire il poliziotto.
"Queste cose di magie e leggende" disse "non mi interessano. o cerco i fatti. Se qualcuno passerà dal suo negozio cercando di venderle una pietra che le sembrerà strana allora mi contatti." Spiccio. "Grazie, è tutto. Buona giornata." Ed andò via senza dare neanche un'occhiata allo scrigno di lei.

[Lady Gwen]

Invece di irrigidirmi, mi rilassai sotto il suo tocco morbido sulle mie spalle.
Mi lasciai cullare dalle sue parole.
Parole che non mi sarei mai aspettata e che mi spiazzarono, oltre a farmi sorridere quando mi diede del tu.
"Innegabilmente la spiegazione più poetica che abbia mai sentito da un artista..." commentai piano "Anche tu mi hai riconosciuta, in mezzo agli altri?" chiesi poi, con un sorriso enigmatico.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Altea]

"Certo, è mio dovere". Lo accompagnai alla porta. Quindi il mio scrigno non era quello della pietra per fortuna. Finii di bere il cognac e salii in camera e osservai lo scrigno perplessa, aprendolo nuovamente.

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Altea tornò in camera a studiare quello scrigno.
Guardandolo ora con la luce del giorno si accorse che le decorazioni e le incisioni su di esso brillavano di riflessi particolari, opalescenti, cangianti, mutevoli e misteriosi.
Quasi come se quello strano oggetto si fosse per un attimo animato.

[Altea]

Una strana sensazione mi prese, lo scrigno stava prendendo quasi forma.
Tornai al Pc e stavolta cercai qualcosa sul regno e re Master... Leggenda o verità?

Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Se non ti avessi riconosciuta" disse Elv piano, senza smettere di massaggiare le spalle di Gwen "allora tu non saresti qui ora..." sorridendo piano "... sei qui perchè anche tu hai riconosciuto me, Gwen... questa è la magia dell'arte..."

[Guisgard]

Le ricerche fatte in Rete da Altea le mostrarono una mitologia molto antica, risalente agli albori dell'umanità.
Girellania era un regno mitico, per i più frutto di fantasia e retta da un re straordinario dai grandi poteri.
Re Master veniva descritto come un eroe, dailunghi capelli e con profondi occhi chiari.
Egli era il custode della Pietra di Girellania e l'unico immune alla maledizione che essa conteneva.