I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

L'uomo fissò a lungo Gwen e Gan, con quel suo sinistro ghigno.
Poi senza dire nulla si voltò e continuò a camminare.

[Lady Gwen]

Ci guardò con quel ghigno, poi riprese a camminare.
Guardai Gan stranita, senza capire cosa stesse succedendo.
"Mi scusi" chiamandolo "Siamo l'agente Ygraal e l'agente Luk, per caso ha bisogno di un passaggio?" con tono educato.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'uomo si fermò e si voltò, guardando di nuovo con quel ghigno Gwen e Gan.
"No, questa strada non porta in nessun posto." Disse con quel suo sorriso grottesco.

[Destresya]

La cosa iniziava a farsi interessante, quel bambino aveva in sè qualcosa di strano.
Era... adulto, troppo adulto.
Nascosi i miei pensieri, come sempre (ci mancava che i pazienti potessero intuire quello che pensavo di loro!) e mi sedetti sulla mia poltrona iniziando a fissare il bambino con un sorriso gentile.
"Perchè non mi parli un po' di te!" gli dissi poi, sporgendomi verso di lui "Che giochi ti piace fare con i tuoi amichetti? O da solo anche? Io adoravo giocare da sola da piccola!" con fare complice.
Normalmente coi bambini era sempre utile stabilire una connessione che mi ponesse sul loro stesso livello.
Ma se i miei sospetti erano fondati, non sarebbe stato così semplice.

[Lady Gwen]

Quell'uomo era inquietante.
Punto.
Non c'era altro da dire.
Oltre che, probabilmente per mia deformazione professionale, tendevo a odiare chi parlava per mezzi termini e lui era uno di questi.
"Ne è sicuro?" chiesi "Per... Per il passaggio, intendo..." specificai, accorgendomi che poteva essere equivocato.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Il bambino sorrise ad Ester.
"Mi piace giocare ai supereroi, dottoressa." Disse. "E gli altri bambini adorano giocare con me perchè sono l'unico a voler fare sempre e solo i cattivi." Annuendo.
Nel frattempo Gwen e Gan erano fermi sulla strada, con quello strano uomo.
"Si?" Lui a Gwen. "cosa intendeva di preciso, agente Gwen?" Guardandola negli occhi.
Per una frazione di secondo Gwen rivide quella vecchia pazza che cercava di strangolarla, poi le parole di Marica e di Eline, il cadavere del bambino e la copertina del libro sulle streghe bambine di Salem.
Fu un attimo, ma intenso e reale.
Poi davanti a lei tornarono gli strani ed ipnotici occhi di quell'uomo misterioso.

[Lady Gwen]

Le parole di quell'uomo mi provocarono dei brividi freddi addosso, che mi entrarono sotto la pelle.
Rividi tante scene dubbie e orribili, le mani della donna attorno alla mia gola, l'ombra descritta dalle ragazze, quel libro...
Tanto che in un capogiro improvviso strinsi il braccio di Gan e poi cercai di tornare in me.
"Intendevo se fosse sicuro di non volere un passaggio..." mormorai, un po' interdetta e intontita.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Io non vado in nessun posto, agente Gwen." Disse l'uomo. "Ma tu forse dovresti. Non hai ascoltato la madre di Eline?" Rise, si voltò ed andò via.

[Lady Gwen]

Riflettei su ciò che disse, quando rose e andò via.
Guardai Gan.
"La donna... Ha detto che Eline e Marica hanno preso quel libro sulle streghe a casa dello scrittore che c'era alla villa... Non alla biblioteca... Ma come fa lui a saperlo?" inquietata "E cosa può avere a che fare con tutta questa storia?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, l'ha detto..." disse Gan a Gwen "... ma non ci ho dato peso... magari lo scrittore ha prestato il libro alle ragazze... non ci vedo nulla di strano... ci sta che un romanziere abbia molti libri..."

[Lady Gwen]

"Sì ma mi spieghi come fa un estraneo visto per strada a saperlo?" insistetti "Era anche troppo lontano, non può aver ascoltato..." mormorai.
Poi, scossi la testa.
"È un posto assurdo, questo e non aspetto altro che il momento in cui ce ne andremo... È tutto assurdo... Tutto... Non so nemmeno che strada potremmo seguire adesso, è frustrante..." sospirai, ma quel sospiro mi provocò un altro attacco di tosse, mentre allo specchietto dell'auto vedevo i segni viola delle mani attorno al mio collo, in risalto sulla pelle bianca.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

"Ma davvero?" incuriosita da quella risposta "E dimmi, quali sono i tuoi cattivi preferiti?".
Oh il bambino iniziava a starmi simpatico!

[Guisgard]

"E' una periferia di campagna, normale che le notizie corrano, Gwen." Disse Gan. "Ora non farti influenzare o suggestionare. Forse sei ancora scossa per quella vecchia pazza... meglio tornare alla villa, no?"
Nel frattempo Ester studiava il bambino.
"I cattivi li trovo più intelligenti e potenti, dottoressa." Lui ad Ester. "Mi piacciono il Dottor Hordifren, Fantaminsk e il titano Raspon su tutti." Sorridendo e fissandola, mentre la madre ascoltava in silenzio e preoccupata.

[Lady Gwen]

Sospirai, più in uno sbuffo avvilito ed annuii alla sua domanda, guardando fuori dal finestrino senza aggiungere altro.
Odiavo questi momenti di impotenza, momenti in cui avrei solo voluto sbattere la testa contro il muro più resistente ancora e ancora, sarebbe stato sicuramente meno frustrante.
Era un vaso che non aveva né capo né coda, non aveva senso, una matassa ingarbugliata senza riuscire a trovarne il bandolo e odiavo sentirmi così.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'auto tornò alla villa e qui Gwen fu libera di tornare in camera sua per riposarsi.
Arrivano però notò qualcuno che camminava nel giardino, sul lato da cui si accedeva alle cantine.
Era Herbert, il fratello maggiore.

[Lady Gwen]

Arrivammo alla villa e pensai subito di chiudermi in casa a riposare.
Notai però qualcuno in giardino, nella zona vicina alle cantine.
Era Herbert.
"Giornata di lavoro per tutti, noto..." con un sorriso vago e un po' stanco.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Lui si voltò di scatto nell'udire la voce di Gwen, quasi fosse assorto o pensieroso.
"Buongiorno." Disse sorridendole. "Si, come ogni giorno. Il lavoro è come una pianta che richiede attenzioni, altrimenti appassisce." Fissandola.

[Lady Gwen]

Si voltò di scatto ed io accennai un risolino rauco.
"Mi scusi, non volevo farla trasalire..." mortificata.
Ascoltai ciò che disse sul lavoro.
"Sì, è vero, anche se a volte temo che la mia pianta minacci di appassire quasi per farmi dispetto..." con vago sarcasmo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Lui guardò Gwen e sorrise come di circostanza.
Poi la guardò meglio e notò i segni sul collo di lei.
"Il suo collo..." disse avvicinandosi "... cosa le è successo?"

[Lady Gwen]

Ricambiai quello che avevo riconosciuto come un sorriso di circostanza, ma in quel momento andava benissimo così.
Era stato certamente un approccio molto più cauto e calmo di quello con Elv, sebbene l'epilogo fosse stato poi diverso.
Poi, lui notò i segni sul mio collo e io vi poggiai d'istinto le dita sopra.
Se ci pensavo, sentivo ancora le forze venir meno ed il respiro inesistente, la sensazione di panico e di stare per morire da un momento all'altro.
"Solo i rischi del mestiere..." risposi, senza tono.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Lui si avvicinò a Gwem guardandola con i suoi occhi neri.
Prima in viso, poi sul collo.
"Quindi" disse posando le dita piano sul collo di lei "è stata aggredita?" Toccandole dove c'erano quei segni. "Permette?" Fissandola, continuando a sfiorare quei segni. "Le ci vorrebbe qualcosa sopra... venga..."

[Lady Gwen]

Si avvicinò e non risposi a ciò che disse.
Mi irrigidii quando sentii che poggiava le dita sul segni sul collo.
Era al momento una parte sensibile e non sapevo quanto mi facesse piacere.
"No, non c'è bisogno..." dissi, ritraendomi "Va già molto meglio, sto bene... Sì, sto bene" annuendo.
"Credo mi convenga andare a riposare."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Se non ci mette su qualcosa" disse Herbert a Gwen "i segni non andranno via a breve. Vuol forse essere meno attraente agli occhi di mio fratello?" Lui porgendole il pacchetto di sigarette. "Ho una pomata di erbe... è magica, mi creda. Non la troverà in nessuna farmacia o erboristeria."

[Lady Gwen]

Accennai un risolino, seguito da una leggera tosse.
"È così che spera di convincermi?" con sorriso sornione, alla frase su Elv, mentre rifiutavo la sigaretta.
Non riuscivo a respirare, figurarsi fumare.
"Magica, addirittura... Forse con questo potrei convincermi..." sempre con quel sorriso, aggiungendo un pizzico di sarcasmo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Se lo sapesse mio fratello che preferisce una pomata magica a lui." Disse sarcastico Herbert a Gwen. "Venga, prego."
La condusse in una tavernetta, dove c'era un mbiente molto rustico, gradevole ed accogliente.
Qui lui aprì un mobiletto e tirò fuori un vasetto.
Fece sedere la poliziotta e si mise accanto a lei, cominciando a cospargere il suo collo con quella pomata, iniziando a spalmarla e a massaggiarle lentamente il collo.

[Lady Gwen]

Ridacchiai scuotendo la testa, a quella considerazione.
Che discorsi...
Lo seguii in una sorta di cantinetta, dove lui da un mobile prese un vasetto.
L'ambiente era rustico e confortevole, mi piaceva.
Mi fece sedere ed iniziò a passare la pomata sui lividi.
Erano larghi e scuri e dubitavo che sarebbero passati in poco, ma ormai dovevo provare.
Rimasi in silenzio in quei momenti, senza sapere bene cosa dire.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Restarono in silenzio entrambi.
Poi Herbert finì di massaggiare il collo di Gwen e si alzò, riponendo il vasetto di pomata.
"Ecco, vedrà che prestò non avrà più segni." Disse fissandola.

[Lady Gwen]

Anche lui ricambiò il silenzio, finché non finì con le mani sulla mia pelle livida e tumefatta.
"Grazie mille, anche se davvero non doveva" con l'accenno di un sorriso di circostanza, mentre mi alzavo dal mio posto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Magari era un modo per mostrare a qualcuno questa pomata eccezionale." Disse con un leggero sorriso Erbert a Gwen. "Scherzi a parte, noi gente di campagna abbiamo segreti molto antichi, alcuni vecchi come il mondo. Lo tenga presente durante le sue indagini." Fissandola.

[Lady Gwen]

Ridacchiai alla sua battuta annuendo.
"Spero lo sia" annuendo.
Mi concentrai su ciò che disse e lo impressi ben bene nella mia mente.
Poteva essermi utile?
Oh sì.
E le mie costanti paranoie da agente mi fecero chiedere il perchè di quella precisazione, ma ero troppo stanca al momento.
"Lo farò" dissi solo "Mi scusi, ma ho bisogno di riposare, è stata una giornata complessa..." aggiunsi.
Uscii da lì e mi avvisi verso camera mia per riposare un po'.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen tornò in camera sua, aveva bisogno di riposare.
Infatti si addormentò poco dopo, per svegliarsi poi solo nel tardo pomeriggio, ma solo perchè qualcuno bussò alla sua porta.

[Lady Gwen]

Mi addormentai subito e riposai tranquillamente fino al pomeriggio, quando mi svegliai perchè sentii bussare alla porta.
Mi alzai dal letto un po' controvoglia, dovevo ammetterlo, ma andai comunque ad aprire per vedere chi fosse e cosa volesse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Era Gan.
"Gwen..." disse "... sistemati e scendi di sotto... c'è stato un altro cadavere... ma non di un bambino e non si sa ancora se si tratti di omicidio oppure no..."

[Lady Gwen]

Era Gan e ciò che disse mi fece sospirare di svilimento.
Anche se ero sorpresa, dal momento che non si trattava di un bambino.
"Arrivo..." mormorai solo.
Andai poi a darmi una rinfrescata e a sistemarmi, presi pistola e distintivo e scesi giù da Gan per andare sulla scena del delitto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen si preparò, raggiunse Gan al pianterreno e insieme andarono in auto sul luogo in cui era stato trovato il cadavere.
"Si tratta di quella vecchia che ti ha aggredito." Disse lui lungo la strada. "E' sta ripescata in un canale un'ora fa."
Arrivarono dove era stato trovato il corpo.
Sul posto c'erano già Goz, Sard e Lion, oltre all'uomo aniano che aveva portato via la vecchia quando stava per strangolare Gwen.

[Lady Gwen]

Io e Gan ci incamminammo verso il luogo del delitto e restai sbigottita alle parole del mio collega.
"Dici sul serio?" sorpresa.
Sul posto c'erano già tutti, compreso Goz e ciò mi disturbò parecchio, ma tant'era.
C'era anche l'uomo che l'aveva tirata via.
"Cosa sappiamo?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"L'uomo anziano è suo marito." Disse Gan a Gwen. "Dice che sua moglie soffriva di disturbi mentali e noi ne sappiamo qualcosa." Fissadola. "Spesso caminava da sola senza meta nella campagna e stavolta pare si annegata nel canale."
Si avvicinò Goz, con il suo sguardo lascivo su Gwen ed un sorriso da marpione.

[Lady Gwen]

"Immaginavo lo fosse" annuendo, riguardo l'uomo.
"Solo questo? Beh, daremo un'occhiata e vedremo se c'è qualcosa in più" dirigendomi verso il canale.
Poi, com'era previsto, Goz mi si avvicinò.
Rivoltante come sempre.
"Ha qualcosa da dire?" con tono apatico e laconico, sperando di togliermelo dalle scatole prima possibile.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Goz guardò Gwen per un lungo istante, con uno sguardo lascivo, unto di fantasie che avrebbero fatta sentire sporca qualunque ragazza per bene.
"Perdita di tempo per voi dell'Afrapol..." disse fumando "... è un incidente, nessun omicidio stavolta. La donna non ci stava con la testa ed è finita nel canale. L'acqua è fangosa ed è finita a picco. Potete tornare alla vostra villa." Fissando Gwen.

[Destresya]

Oh non hai idea di quanto tu abbia ragione piccolo...
"E come mai proprio Raspon?" quella predilezione mi incuriosiva "Ha qualcosa di particolare che ti attrae?" lo guardai dritto negli occhi.
Forse la madre non aveva poi tutti i torti, forse c'era davvero qualcosa di strano in quel bambino.
Ma cosa? Cosa poteva essersi insinuato nella mente di un bambino per arrivare a tanto?
Mistero della mente umana... oh e a me piacciono i misteri della mente umana!
Più di un buon barolo invecchiato! (Beh, quasi!)

[Lady Gwen]

Bypassai la sua occhiata, perchè veramente ne avevo abbastanza, ma a ciò che disse poi quasi scoppiai a ridere.
"Cosa è di nostra competenza e cosa dobbiamo fare spetta a noi deciderlo, non a lei. Ci faccia lavorare" dissi solo, con tono secco, prima di continuare dirigendomi verso il canale.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Perchè Raspon è un Titano ateo, è potente e non è obbligato a seguire le regole, dottoressa." Disse vispo il bambino ad Ester. "Lui così può distruggere chiunque, senza preoccuparsi di essere poi punito." Fissandola.
Nel frattempo Gwen e Gan erano sul luogo del ritrovamento della vecchia.
Goz rise forte.
"Buon lavoro, allora!" Esclamò divertito.
Gan allora fece cenno a Gwen di andare a vedere il cadavere.
I segni sembravano evidenti e causati dall'annegamento.
Lì vicino c'era l'anziano marito con lo sguardo cupo.

[Lady Gwen]

Lo ignorai e proseguii, avvicinandomi a Gan.
Osservando la donna, sembrava davvero che si trattasse di annegamento e dunque un incidente.
Ma non sapevo se ero disposta a crederci del tutto, ancora...
C'era anche il marito, che fissava la scena con sguardo cupo ed io mi avvicinai a lui.
"Buon pomeriggio" con tono cordiale "Ci siamo conosciuti prima, si ricorda?" Guardandolo.
"Saprebbe dirmi qualcosa, in merito a ciò che sua moglie ha fatto prima di finire nel canale? Se è andata in un posto in particolare, o ha visto qualcuno..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'uomo annuì a Gwen.
"No, è uscita come al solito..." disse "... le permettevo di passeggiare, la faceva stare meglio... ma poi... è finita in quel canale... ma forse è meglio, ha smesso di soffrire... che il Cielo mi perdoni..."

[Lady Gwen]

Lo ascoltai e beh... Non mi fu d'aiuto, com'era prevedibile.
"Capisco come si sente..." mormorai.
"Condoglianze per sua moglie..." aggiunsi poi, in tono più rispettoso e tornai da Gan.
Era evidente che non potesse essermi d'aiuto, dunque non aveva senso avvilirlo in un momento simile senza motivo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Mica scemo il ragazzino!
Beh, mio caro, non c'è bisogno di essere un titano ateo per uccidere chi si vuole senza pagarne le conseguenze, se vuoi ti darò qualche lezioncina quando sarai grande.
Oh quanto bisogno ho di sangue!
No, non mi devo distrarre!
Il bambino, il titano, i cattivi, su su..
Cosa aveva detto che aveva catturato la mia attenzione? Ah si!
"Interessante, e invece tu vieni punito se fai qualcosa di male, e magari anche se non hai fatto niente di male, non è vero? E questo ti fa arrabbiare!" sospiro, complice, avvicinandomi addirittura al bambino.
"È la tua mamma che ti punisce o qualcuno di estraneo?" come se fosse un nostro segreto.

[Guisgard]

Il bambino guardò Ester.
"No, mia madre è brava." Disse. "Anche la maestra a scuola lo è. A volte è capitan Rasti che si arrabbia con me..."
Nello stesso momento Gwen e Gan erano poco lontani dal cadavere.
Ad un tratto arrivò un'auto sportiva.
Da essa scese un uomo dall'aspetto fascinoso ed un certo slancio nei modi.
Si guardò intorno e poi cominciò a filmare il luogo col cellulare.
https://www.rollingstone.com/wp-content/uploads/2018/06/rs-24703-87382_lg.jpg

[Lady Gwen]

Stavo ancora osservando la scena, quando vidi un tipo belloccio fermarsi poco distante e iniziare tranquillamente a filmare la scena.
Come, scusi?
Era così che funzionava, da queste parti?
Così, lo raggiunsi.
"Buon pomeriggio" lo salutai educatamente "Sono l'agente Gwen Ygraal, dell'Afrapol. Posso chiederle chi è e cosa ci fa qui?" guardandolo con un sopracciglio inarcato.
Volevo evitare di fare da subito la parte del poliziotto cattivo, ma davvero, questo era un luogo di rinvenimento di un cadavere, non uno spettacolo teatrale.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'uomo si voltò e Gwen si ritrovò i suoi occhi addosso.
"Oh, molto lieto." Disse porgendole la mano per presentarsi. "Sono Ivan Guerin, un giornalista, agente." Sorridendole.

[Lady Gwen]

Lo guardai e strinsi la mano che mi porse.
"Bene, signor Guerin, ha un tesserino e dei documenti?" con tono professionale.
"La informo comunque che non c'è niente di interessante da vedere."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Oltre lei..." disse lui sorridendo a Gwen e dandole il tesserino "... intende?"
Mise via il cellulare.
"Come agente lei è troppo bella per spaventarmi." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Sospirai senza un tono preciso, mentre prendevo il tesserino.
Ma cosa avevano tutti, qui?
C'era per caso qualche virus, un morbo, qualcosa di infettivo?
Era contagioso?
Scorsi sul tesserino le informazioni che lui mi aveva già dato e poi glielo restituii.
"E lei è marpione abbastanza per essere davvero un giornalista..." commentai, con divertito sarcasmo.
"Comunque dico davvero. Quella donna pare sia davvero caduta nel canale per un incidente, era instabile mentalmente e questo è quanto. Poco interessante, perfino per una cittadina di campagna" commentai poi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Bingo! Ecco da dove veniva tutto quello.
Capitan Rasti, e chi sarà stato?
Un amichetto immaginario?
Un maniaco capace di plasmare giovani menti a suo piacimento?
Un bulletto?
La cosa si faceva interessante.
Quando qualcuno riusciva a piegare la mente di un altro, lo consideravo sempre qualcosa di interessante.
"Oh e chi è capitan Rasti? Sembra un tipo interessante!" con aria complice e divertita.

[Guisgard]

Ivan rise di gusto.
"In realtà io adoo le periferie e le campagne." Disse a Gwen. "qui accadono le cose che attirano il pubblico, sa? Parlo di mistero, di enigmi e cose simili. Una vecchia finita in un canale dopo la morte di 2 bambini. E' tutto molto inquietante, non crede? E poi da sempre ci sono leggende di strege e fatti simili, agente."
Intanto Ester era col bambino e sua madre.
"Capitan Rasti è il mio miglior amico, dottoressa." Il piccolo.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su, mentre continuava a parlare.
Sembrava li facessero tutti con lo stampino, qui...
"La polizia però indaga sui fatti, non sulle leggende" ribattei "Potrebbe fare il romanziere, più che il giornalista, sa? Visto che le piacciono così tanto queste storie..." sarcasticamente, tornando da Gan.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Il giornalista rise e guardò Gwen andare via.
Allora tirò fuori di nuovo il cellulare e riprese quel posto.
Camminava liberamente e si avvicinò anche al cadaere, per quanto possibile e cominciò a parlare con il marito della vecchia.

[Lady Gwen]

Notai che il giornalista rimaneva ancora.
Si avvicinò per quanto possibile al cadavere, poi parlò col marito della donna.
"Quanto odio la morbosità dei giornalisti..." commentai sottovoce con Gan.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Mandiamolo via." Disse Gan a Gwen.
Il giornalista parlò a lungo con marito e annotò tutto.
Poi parlò a Goz, anche con questi per un bel pò.
"Sembra abbia raccolto molte informazioni..." mormorò Gan "... che faccia di bronzo... ha cercato di averne anche da te, perciò faceva il piacione..."

[Lady Gwen]

"Non puoi farlo" dissi a Gan "I giornalisti possono stare qui, è un loro diritto e non possiamo cacciarli, lo sai..." sospirando.
Nel frattempo, lui aveva continuato a fare domande in giro.
Poi, guardai Gan.
"Noti e ricordi tutti quelli che fanno i piacioni con me? Sei geloso, per caso?" lo punzecchiai, divertita, ricacciando poi.
"Chiedesse pure, comunque. Non ho nulla da dirgli" con tono pacato e di nuovo serio.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Già, ma lo prenderei a pugni." Disse seccato Gan guardando il giornalista. "Geloso?" Voltandosi verso Gwen. "Naa... sei troppo contesa per i miei gusti." Con un mezzo sorriso.
Intanto il giornalista saltò in auto e andò via.

[Lady Gwen]

Risi di gusto e lo colpii con un pugno scherzoso al braccio, quando mi definì "contesa".
Che termine...
Manco fossimo stati in un romanzo medievale.
Intanto, il giornalista era andato via.
"Si respira meglio, senza i giornalisti fra le scatole..." commentai, prendendo un respiro profondo e sarcastico.
"Cosa pensi sia meglio fare? Insomma, pare davvero che si tratti di un incidente, anche se dopo i fatti degli ultimi giorni non mi fido molto..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Per esperienza" disse Gan a Gwen, dopo aver riso per quel pugno scherzoso di lei "so che i maniaci di bambini non cambiano mai prede. No, non è stato il nostro assassino, non ci sono segni o altro che conducano a lui. La povera vecchia non ci stava con la testa edè finita del canale probabilmente per un maledetto incidente." Tirando fuori un pacchetto di sigarette ed offrendone una a Gwen. "Cosa propongo ora? Una cosa a cui tu non hai pensato." Ridacchiando. "Forse troppo presa dai tanti che ti girano intorno."

[Lady Gwen]

Gan aveva ragione.
Mi ero intestardita sul voler trovare un collegamento probabilmente nel tentativo di non farmi sfuggire anche il più piccolo dettaglio, ma così facendo rischiavo solo di togliere energie alla vera parte importante delle indagini.
Alzai gli occhi in su e sospirai, prendendo una sigaretta.
"Vuoi darci un taglio?" dissi laconica e svogliata "Avanti, illuminami, visto che tu sei così lucido" con un sorriso di sfottò, mentre accendevo la sigaretta.

[Guisgard]

Gan rise.
"Beh, devo vendicarmi per essere stato definito geloso." Disse ironico. "Agente Gwen..." continuò poi con fare sarcastico "... si è fatta sfuggire un particolare. Cosa ha detto il padre del bambino relativamente al compito fatto da sua figlia Eline e della sua amica Marica?" Guardandola divertito e quasi cn sfida.

[Lady Gwen]

Lo guardavo con un sopracciglio inarcato mentre sghignazzava ed io continuavo a fumare.
Che soggetto...
Poi, aggrottai la fronte.
"Il padre pensava di dover accompagnare la figlia in biblioteca, per trovare il libro. La madre, però, gli ha detto che il libro glielo aveva già prestato lo scrittore" risposi, ripercorrendo mentalmente tutta la giornata.
"Dici che dovremmo andare a parlargli?" chiesi retoricamente "Beh, male non può fare, magari può dirci qualcosa" convenni, finendo la sigaretta, per poi spegnerla.

[Guisgard]

"Bingo, agente Gwen." Disse Gan ridendo e finendo la sua sigaretta.
Così salirono in auto e lasciarono quel posto.
La casa dove si trovava lo scrittore distava da lì pochi chilometri.
Era un'abitazione grande, un villino recitanto ed isolato.
I 2 agenti trovarono Montes proprio nel giardino di casa, mentre passeggiava registrando la sua voce con il cellulare.
Vide la macchina e smise, mettendo in tasca il telefonino, per poi avvicinarsi ai 2 poliziotti appena scesi dall'auto.
"Salve." Con un cenno del capo Montes. "Siete i 2 agenti dell'Afrapol, ci siamo incontrati alla villa dei 2 fratelli. Vi occorre qualcosa?"

[Lady Gwen]

Risi anch'io con lui scutoendo la testa, mentre salivamo in macchina e ci dirigevamo da Montes.
La casa era un villino piuttosto grande ed isolato, che mi fece pensare che davvero fosse l'ideale per chi aveva bisogno di quiete e solitudine e lo scrittore era in giardino a a registrare a qualcosa sul cellulare.
Smise vedendoci arrivare e ci fece entrare.
"Sì signor Montes, scusi il disturbo" iniziai "Sappiamo che ha prestato un libro alla sorella del bambino ucciso, Eline e volevamo sapere se lei poteva darci qualche informazione in più sulla famiglia, o qualsiasi altra cosa le venga in mente, visto che loro non ci sono stati molto d'aiuto" spiegai, con tono pacato.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Nessun tipo di informazione, sono spiacente." Disse spiccio Montes a Gwen. "Non li frequento e non li conosco. La figlia con un amica passano di qua tutti i giorni a piedi per andare a scuola. Si fermavano spesso incuriosite, forse perchè uno scrittore ai loro occhi è qualcosa di fuori dall'ordinario." Grattandosi la fronte. "E un giorno che ero in giardino mi hanno chiesto se avessi una biblioteca e se potessi mostrarla loro. Alla fine mi chiesero un libro e gliene prestai uno. Tutto qui."

[Lady Gwen]

Il suo tono era spiccio, le sue risposte inoppugnabili.
Annuii lentamente, guardando Gan, per capire dal suo sguardo cosa pensasse.
"Immagino le interessi l'occulto, se ha scelto proprio questo come posto ideale. Un luogo pieno di leggende, folklore..." commentai "È stato questo l'argomento su cui le due ragazze si sono dirette, vero?" chiesi, per capire e cosa avrebbe risposto.
Perchè sapevo già quale fosse la risposta alla mia domanda e volevo sapere se l'avrebbe confermato.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, studio l'occultismo, lo spiritismo e boiate varie, proprio come un disinfettatore studia i ratti." Disse col suo tono spiccio Montes a Gwen. "Ho scelto questo posto perchè molti credono davvero a simili panzane e un medico solitamente va dove sono i malati." Aprendo il frigo e prendendosi una birra, senza offrirne ai 2 agenti di polizia. "Voleva che quelle 2 ragazze sapessero cosa era capitato secoli fa a delle bambine accusate di essere delle streghe." Bevendo.
Gwen osservava Gan e lesse sul suo viso un certo fastidio per quell'uomo.

[Lady Gwen]

Lo ascoltai e rimasi parecchio interdetta, senza sapere che esatto significato dare a ciò che diceva.
Voleva che due ragazzine leggessero di loro coetanee condannate per stregoneria?
Ma con che persona avevamo a che fare?
Lessi sul viso di Gan un sentimento simile al mio, ma non mi sarei aspettata nulla di diverso.
Non era la persona più piacevole con cui avessimo avuto a che fare.
"Bene, signor Montes, se dovesse venirle in mente qualcosa o avesse informazioni utili, non esiti a chiamarci" dandogli un bigliettino da visita.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

La cosa si faceva sempre più interessante.
Il suo migliore amico...
Sarà stato immaginario o reale?
Lo avremmo scoperto presto.
"Oh ma che bello! E dimmi è un tuo compagno di classe? Piccolino come te? Oppure è più grande?" chiesi al bambino, tutta interessata ma senza impormi.
"E come vi siete conosciuti?".

[Guisgard]

"Non c'è altro, non mi verrà mente nulla quindi." Disse Montes senza prendere il bigliettino di Gwen.
"Magari potrebbe vedere qualcosa di strano, signor Montes." Gan.
"Cosa di preciso?"
"Non so, meglio che prenda il bigliettino quindi." Fece Gan.
Montes annuì sena convinzione e prese il biglietto, quasi per togliersi di torno i 2 agenti.

[Lady Gwen]

Lo guardai battendo un paio di volte le palpebre, mentre guardavo lui e il bigliettino.
Ma era serio?
Erano davvero queste le maniere verso le forze dell'ordine?
Gan alla fine lo convinse, am era più che chiaro che lo facesse per sbarazzarsi di noi.
Feci allora un gesto col capo al mio partner.
"Buona giornata, signor Montes" dissi solo, uscendo.
"Dio, che brutta persona..." dissi a Gan, una volta che fummo in macchina.
"Ma come si può essere così? Che modo di comportarsi è? Sapevo che la prima impressione che avevo avuto su di lui era stata giusta..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"No, non è un mio compagno di scuola." Disse il bambino ad Ester. "Lui vive nel pazzo del cortile di casa." Fissandola.
La madre ascoltava con lo sguardo preoccupata.
Intanto Gwen e Gan erano usciti dalla casa di Montes.
"Si, una persona davvero spregevole..." mormorò Gan "... mi chiedo quanti libri venda un tipo simile..."

[Lady Gwen]

"Considerando che tipo di sciacallo è, direi molti, il mercato ama questa gentaglia, ecco perchè non ce la togliamo mai dai piedi" dissi spiccia.
"Non capisco come si possa pensare di comportarsi così con due ragazzine. Inoltre, ciò che entrambe hanno raccontato su quell'ombra non è confortante. Insomma, magari le ha spaventate, suggestionate, ma ci pensi?" scuotendo la testa.
"Onestamente, spero che Montes non sia minimamente coinvolto nelle indagini, meno ho a che fare con lui, meglio sto..."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, bravissima." Disse Gan a Gwen quando ormai erano saliti in auto e ripartiti. "Anche io credo che abbia suggestionato quelle 2 ragazzine al punto da causarle quelle allucnazioni." Annuì. "E infatti solo loro 2 affermano di vedere queste ombre." Guidando. "No, non credo sia coinvolto. Solitamente in un caso di omicidio l'assassino fa di tutto per non attirare l'attenzione su di sè, mentre Montes si impegna parecchio a voler essere il cattivo del posto." Ridendo.

[Lady Gwen]

Annuii a ciò che disse riguardo le due.
Poi, ridacchiai alla frase su Montes.
"Più che altro, se lo fosse davvero, sarebbe molto stupido da parte sua tenere un comportamento così sgradevole sapendo che ci sono in corso indagini per duplice omicidio..." commentai, guardando fuori dal finestrino con poca enfasi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Infatti." Disse divertito Gan a Gwen. "Ora che si fa? Abbiamo capito che con ogni probabilità la povera vecchia è stata vittima di un dannato incidente e le 2 ragazzine sono state suggestionate da quell'idiota. Torniamo alla villa? Magari così butteremo giù qualche riga per un primo rapporto e raccogliere così le prime conclusioni a cui siamo giunti?"

[Lady Gwen]

Ascoltai la sua proposta ed annuii a tutto.
"Sì, sarà meglio. Magari scrivendo riusciremo anche a ragionare e fare più luce sulla situazione, a riflettere su tutti i dettagli" concordai, sentendo il bisogno di fare chiarezza sulla faccenda.
Non avevamo ancora nulla per le mani in merito al caso e dovevamo rimediare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen e Gan tornarono allora alla villa e con loro sorpresa trovarono qui l'auto del giornalista.
Quel tipo sembrava voler allacciare rapporti con tutti gli abitanti di quelle campagne, pur di scrivere un articolo su quella triste faccenda.
Entrati in casa i 2 agenti trovarono proprio Ivan con Elv.
"Ecco i nostri valenti investigatori." Disse Elv, per poi fare l'occhiolino a Gwen.

[Lady Gwen]

Tornati alla villa, notai un dettaglio che decisamente era fuori posto, nel contesto.
Ed ero certa di non sbagliarmi.
"Non è l'auto di quel giornalista?" dissi retoricamente a Gan, prima di sbuffare.
Entrati dentro, lo vidi infatti insieme ad Elv.
Mi era mancato averlo intorno, dovevo ammetterlo, ma tale sentimento era soffocato dalla presenza del giornalista.
Accennai un sorriso ad Elv e poi mi rivolsi subito al nostro parassita.
"Signor Guerin, che piacere, avevamo quasi sentito la sua mancanza" con secco e aspro sarcasmo "A cosa dobbiamo questa graditissima visita?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Ivan rise.
"La libertà di Stampa, agente, non è meno importante di voi forze dell'ordine." Disse a Gwen. "E poi è diritto del pubblico cosa succede qui. Sia i brutali omicidi di bambini, sia l'incapacità mostrata fino ad ora dalla polizia." Divertito. "Forse lei è troppo bella per essere un agente dell'Afrapol... un giorno mi concederà un'intervista? Magari sul modo in cui ha fatto carriera..." tagliente.

[Lady Gwen]

Rimasi ad ascoltarlo trattenendomi dal prenderlo a cazzotti e sapere che ciò che mi istigava a fare era mio simile a ciò che sentivo verso Goz, rendeva il tutto ancora più grave e spiacevole.
Alla sua considerazione su di me, sentii il sangue ribollirmi nelle vene e quell'istinto si fece ancor più forte.
Come si permetteva quel bastardo a venire qui facendo insinuazioni?
"Se ne vada" sibilai con freddezza, fissandolo con astio senza muovere un muscolo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Mi spiace, ma sono ospite del signor Elv..." disse ridendo Ivan a Gwen "... quindi non sta a lei, agente, invitarmi ad andare via." Divertito. "Vuol forse mettere il bavaglio alla Stampa?"
"Ok..." avvicinandosi alui Gan "... allora tra il signor Elv e l'agente Gwen è il terzo che gode, no?" Afferrando Ivan per la giacca ed issandolo su. "Ora fuori dai piedi." Spingendolo verso la porta.
"Questo è abuso di potere." Fissandolo il giornalista. "Lei non dice nulla?" Ad Elv.
"Non posso certo oppori ai tutori della legge, amico mio." Facendo spallucce questi.
In quel momento arrivò Herbert.

[Lady Gwen]

Sgranai gli occhi sconvolta, già tremando al pensiero di avercelo lì giorno e notte, ma non ebbi tempo e modo di fare altro che Gan li prese dalla giacca e lo portò via per buttarlo fuori, letteralmente, tanto che Guerin si appellò ad Elv e lui lo ignorò.
Lanciai infatti un'occhiata divertita al ragazzo dagli occhi neri, per averci supportato.
Specialmente me, dovevo ammetterlo.
Arrivò poi Herbert e mi chiesi cosa pensasse, sperando non si mettesse in mezzo in quel fatto, visto che stavamo letteralmente cacciando un suo ospite, ma non mi importava.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Agente." Disse Herbert a Gan. "Lei non ha facoltà di buttare qualcuno fuori da casa mia. Se questa persona ha commesso un reato allora pensi ad arrestarla. Altrimenti la lasci in pace."
"Va bene..." Gan annuendo "... come vuole lei..." a Herbert "... tu però sta attento e sta lontano da noi." Rivolto poi ad Ivan, indicando se stesso e Gwen.
"Mi interessa l'assassino, non voi 2." Con un ghigno Ivan.

[Lady Gwen]

Avrei voluto dire che Herbert aveva torto, anche se aveva ragione... Anzi, no, per me in quel momento aveva torto marcio, ecco.
Odiavo Guerin pur avendolo visto solo pochi minuti e odiavo dover stare dalla parte della legge, se ciò mi impediva di trattare i ficcanaso come meritavano.
Il ghigno di Guerin non mi piaceva, ma mi limitai ad ignorare sia lui che Herbert, per provare a mantenere un po' di sangue freddo e guardai Gan.
"Abbiamo un rapporto da scrivere" dissi solo, atona e impersonale.
Cercai di mantenere un tono quanto più distaccato possibile, se non volevo esplodere del tutto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, maglio andare." Disse Gan guardando Gwen.
Allora i 2 agenti lasciarono gli altri e andarono in camera di Gwen per scrivere il rapporto e fare il punto della situazione riguardo le indagini.
"Quel bastardo di Guerin me la pagherà." Masticando amaro Gan una volta rimasti da soli. "Perdipiù temo faccia anche danni all'indagine. Spero solo che non spifferi troppo in giro e non metta così in guardia l'assasino..."

[Lady Gwen]

Andammo in camera mia e ci sistemammo per lavorare.
Al ché guardai Gan.
"Sono accuse pesanti queste" dissi "Anch'io lo odio, ma da qui ad essere complice di un pluriomicida di bambini ce ne vuole" commentai, vagamente stranita alla sua considerazione.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"No, intendevo che con il suo ficcare il naso ovunque potrebbe danneggiare le indagini." Disse Gan a Gwen. "Neanche io penso che Ivan possa essere implicato in questa faccenda." Spiegandosi meglio.
Poi i 2 agenti cominciarono a scrivere quel primo rapporto sul punto delle indagini.
Impiegarono un paio d'ore per completare il tutto, anche se alla fin fine non c'erano poi molti indizi.
"Vado afarmi una doccia, tra poco si andrà cena." Gan a Gwen. "Tu cerca di stenderti un pò, non voglio che ti stressi troppo. Dobbiamo essere lucidi.
https://www.neoldu.com/d/other/the-x-%C2%A0files.jpg

[Lady Gwen]

Annuii a Gan per l'equivoco chiarito e lavorammo sodo un paio d'ore filate, fermandoci prima di cena.
Almeno il malumore non ci aveva impedito di lavorare e fare il punto della situazione.
"Lo farò, lo farò..." sarcastica e divertita, mentre lo accompagnavo alla porta.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gan andò via e lasciò così Gwen sola, in modo da potersi rilassare.
Ma dopo qualche minuto qualcuno bussò alla porta della camera di lei.

[Lady Gwen]

Gan andò via ed io fui libera di rilassarmi.
Tuttavia, com'era prevedibile che fosse, appena mi steso a letto bussarono alla porta.
Speravo per lui che non fosse Guerin o stavolta mia avrebbe sentita per davvero.
Sbuffando, mi alzai e andai ad aprire, curiosa di sapere chi fosse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gen un pò seccata andò ad aprire, trovando sulla porta Elv, col suo sguardo magnetico ed il suo sorriso da gran rubacuori.
"Spero di non disturbare, agente..." disse facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Aprendo la porta, mi accolsero i grandi occhi scuri di Elv, che quasi mi impedivano di distogliere lo sguardo ed il suo sorriso che fece inevitabilmente ammorbidire la mia espressione, facendola sciogliere in un sorriso.
"Hey, sei tu. Entra" lo invitai, chiudendo la porta.
"Mi ero appena stesa per riposare prima di cena. Se vuoi farmi compagnia..." sarcasticamente divertita, mentre tornavo sul lato del letto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20201111/4f2ff7fa2952a8a4b87ab70bdb6476c1.jpg

[Guisgard]

Elv rise piano a quelle parole di Gwen.
"Farti compgnia" disse lui "mentre sei stesa a letto?" Divertito. "Ok, dov'è il trucco?" Facendole l'occhiolino.
Allora si sedette accanto a lei sul letto.
"Strano tipo quel Guerin..." fissando la ragazza "... ma immagino che nessuno possa mettere il bavaglio alla stampa, no? Neanche la polizia." Scuotendo il capo. "Dimmi cosa pensi..." ed iniziò ad accarezzarle la mano lentamente.

[Lady Gwen]

Scoppiai a ridere alle sue parole, mentre mi raggiungeva e mi sentii sollevata avvertendo quel senso di leggerezza che Elv portava con sè.
E questo mi piaceva.
Parlò poi di Guerin ed io sospirai.
"Cosa penso ora o cosa penso di quel parassita?" Chiesi, con acido sarcasmo, mentre le sue carezze sulla mia mano mi rilassavano parecchio ed io mi concentrata su quel movimento lento e costante.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Sinceramente di Guerin mi interessa poco o nulla." Disse divertito Elv a Gwen, senza smettere di accarezzarle la mano. "Cosa pensi ora..." fissandola.

[Lady Gwen]

Ridacchiai, perchè sapevo quale sarebbe stata la sua risposta, ma volevo sentirglielo dire.
"Non so..." mormorai "Avevo bisogno di non pensare in realtà, di staccarmi da tutto il resto... E si dà il caso che il tuo arrivo sia stato provvidenziale..." guardandolo con un vago sorriso divertito.
https://uploads.tapatalk-cdn.com/20201112/0fc838dcdf6f9fb0dbb4e991a6041a41.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv rise.
"In effetti" disse a Gwen con piglio teatrale e col chiaro intendo di fare lo splendido "sin dai tempi del liceo mi avevano dato l'appellativo, o epiteto se suona più solenne, di Providence Man, il supereroe della provvidenza." Sarcastico.

[Lady Gwen]

Sollevai un sopracciglio con divertimento, al suo tono, teatrale e pomposo col chiaro intento di impressionarmi.
"Addirittura..." fingendomi impressionata, per prenderlo un po' in giro "E com'è che ti chiamano ora, fuori dal liceo?" lo punzecchiai, avvicinandomi a lui divertita.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Vive nel pozzo...
Ora le cose si facevano più interessanti, o forse meno interessanti.
Perchè un conto è immaginare una mente perversa che si diverte a plasmare le menti dei bambini, e la cosa ha un suo perchè, un altro è avere a che fare con l'ennesimo amichetto immaginaginario.
Però c'era qualcosa in quella storia che riusciva ad affascinarmi lo stesso.
Diamine se devo essere annoiata!
E dire che invece non avrei dovuto esserlo, insomma, tra il pazzo che mi chiamava e il maniaco in giro, c'era un sacco di divertimento.
Scambiai un'occhiata con la madre che era sempre più preoccupata.
E ci credo, se io avessi un bambino con un amico immaginario in un pozzo lo sarei. Che carina, sono diventata empatica. Ehm, no!
"E dimmi, se venissi con voi a casa lo presenteresti anche a me questo tuo amico? Sembra un uomo molto speciale!" lo dissi con aria complice.
Oh insomma, la depressa delle 18 e l'anoressica delle 19 potevano anche rimandare la seduta. Tanto non avevano scampo comunque. Illuse.

[Guisgard]

"Perchè allora..." disse Elv guardando Gwen negli occhi "... non lo scopri tu?"
E un istante dopo la ragazza vide gli occhi neri di lui farsi grandi, luminosi e profondi.
Allora le labbra di lui incatenarono quelle di leiin un bacio caldo ed avvolgente.
Nello stesso istante Ester continuava a parlare con quel bambino, sotto gli occhi di sua madre.
"Non lo so..." il piccolo "... a Capitan Gaio non piacciono molto gli estranei..."

[Destresya]

"Beh possiamo provare, che cosa ne dici? Magari gli starò simpatica?" risi, cercando di coinvolgere il piccolo.
"Però non voglio che si arrabbi con te..." azzardai "Hai detto che se si arrabbia diventa cattivo, che cosa fa?" preoccupata.

[Guisgard]

"Mangia i bambini, dottoressa." Disse il piccolo senza un'espressione definita, con i suoi occhi in quelli della bella dottoressa.
La madre del piccolo allora guardò Ester.
"Dottoressa..." mormorò.

[Lady Gwen]

Il mio sorriso si ampliò alle sue parole e quando il suo viso divenne più vicino al mio, i suoi occhi neri più luminosi.
Mi feci trascinare in un bacio caldo e avvolgente, confortevole, che in quel momento era in grado di dissipare le nubi che si addensavano nella mia mente, riprendendo di buon grado la nostra "conversazione" da dove l'avevamo interrotta la sera precedente, prima che Gan ci interrompesse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Oh, la cosa si fa interessante, oh sì, decisamente interessante.
Non che trovi l'idea del cannibalismo particolarmente attraente.
Ma io faccio il bagno del sangue delle mie vittime quindi non è che sia proprio nella posizione di giudicare un "collega" per i suoi gusti strani.
Ma adesso ero curiosa di venire a capo del mistero.
"Oh ma noi non permetteremo certo che mangi te!!" scandalizzata.
No, ovvio che lo sacrificherei se fosse necessario, ma non posso certo dirglielo, no?
"Io e la tua mamma ti proteggeremo lo sai?" guardando il bambino e lanciando un'occhiata rassicurante alla madre.
"Su, perchè non mi accompagni a questo pozzo?" con un sorriso.
Decisamente un giovedì diverso dal solito.
Mi piace la cosa!

[Guisgard]

Quel bacio si fece subito caldo, avvolgente, sensuale.
Elv stringeva a sè Gwen, con le sue mani che scivolano ovunque sul vestito di lei.
Le loro labbra giocarono a lungo, mordicchiandosi, sfuggendosi e inseguendosi, per poi raggiungersi e incatenarsi le une nelle altre.
Intanto, nello studio di Ester, la dottoressa era sempre col bambino.
"Oh, non tema, dottoressa..." disse sorridendo lui "... a me non farà nulla... ma se ucciderà qualche bambino poi la colpa sarà sua... lo sà, vero?"

[Lady Gwen]

Quel bacio si accese all'istante, sentivo le sue mani su di me e ciò mi spingeva a stringerlo ancora di più.
Circondavo il suo collo con le braccia, le mie mani accarezzavano i suoi capelli, il bel viso attraverso la barba e sentivo quell'intimità crescere sempre più fra noi, attraverso quei giochi dei nostri baci e delle nostre mani.
Era stato un risvolto certamente inaspettato di questo "soggiorno", ma era di sicuro ciò che, al contrario delle indagini, mi faceva desiderare di restare qui un po' più a lungo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Ah sai a me che importa di cosa succede ai bambini!
Ma certo mica posso andarlo a dire in giro, ovviamente.
"Davvero? Beh allora sei un bambino molto fortunato, e come mai a te non farà niente?" ero sempre più incuriosita da quella storia.

[Guisgard]

"Lo chieda a Capita Gaio, dottoressa." Disse il bambino ad Ester, con un vago sorriso crudele.
"Dottoressa, cosa ne pensa?" Chiese la madre.
Nel frattempo, alla villa, Gwen ed Elv si baciavano ancora, abbandonarsi a quel momento di improvvisa e sensuale intimità.
"E se stanotte..." sussurrò lui sulle labbra di lei "... lasciassi aperta la porta... della mia camera?" Baciandola con la lingua.

[Lady Gwen]

Quell'intimità crebbe sempre di più fra noi, quasi impossibile da contenere.
Cercai di recepire il suo sussurro sulle mie labbra, i suoi baci che ancora mi ammaliavano e mi seducevano.
Sorrisi, prendendo il suo volto fra le mani.
"Mi sembra perfetto..." sussurrai, prima di cercare ancora le sue labbra, non potendo più farne a meno.
Era come una dipendenza che alimentava se stessa e più lo trovavo, più lo stringevo, più desideravo farlo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Penso che questo Gaio comincia a starmi simpatico!
Era una persona intrigante, senza dubbio.
"Che voglio andare fino in fondo a questa faccenda!" dissi invece alla madre, con aria solenne e preoccupata.
"Ha fatto bene a venire da me, vedrà che scopriremo che cosa sta accadendo a suo figlio!" le sorrisi.
Oh sì, perchè sono troppo curiosa!
"Beh, allora non ti resta che farmelo incontrare!" guardando il bambino, intensamente, negli occhi, e per un breve, brevissimo momento, lo guardai con lo sguardo crudele e gelido che riservavo alle mie vittime.
Perchè tra simili ci si riconosce e il male riconosce il male.
E io ora volevo scoprire con chi avevo a che fare.
Anche solo per offrirgli un bicchiere di vino e giocare a chi aveva ucciso di più.
Sì, ci divertiamo con poco, lo so...

[Guisgard]

Quel bacio caldo, quelle carezze sensuali continuarono a lungo.
Ma era ormai quasi ora di cena e a breve il maggiordomo sarebbe giunto a chiamarli.
Elv baciò ancora Gwen giocando con le labbra e con la ingua sulla bocca di lei.
Poi, dopo un pò, come era prevedibile, il maggiordomo bussò e avvertì che la cena era pronta per essere servita.
Nello stesso istante Ester, la madre e lo strano bambino, lasciarono la casa della dottoressa, diretti alla loro abitazione.
Si trattava di un villino a poca distanza dalla strada principale che attraversava la campagna.
Appena giunti e scesi dall'auto, Ester notò il pozzo al centro centro del cortile.
Il cane abbaiò e poi si avvicinò al bambino, facendosi accarezzare del suo padroncino.
https://1.bp.blogspot.com/-vDXMPKKDWSk/XjyIZg_vbBI/AAAAAAABoQQ/NpMVRslL9ggDb4HNqn8SGFFI7rjXo6VMACEwYBhgL/s1600/c1.gif

[Lady Gwen]

Non fosse arrivato il maggiordomo per avvisarci della cena, probabilmente avremmo continuato ininterrottamente, senza preoccuparci minimamente di ciò che accadeva fuori da questa stanza.
Ma dovevamo andare ed era inevitabile.
"Mi urta il pensiero di rivedere ancora Guerin..." dissi piano ad Elv, con una smorfia poco convinta all'idea di lasciare tutto questo per avere a che fare con quell'idiota.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Allora pensa a stanotte..." disse Elv ridendo ed avvicinandosi alle spalle di Gwen, per cingerle i fianchi e baciarle il collo "... ignoralo..." continuando a baciare ilcollo di lei.
Poco dopo scesero e raggiunsero gli altri per la cena nel salone.
C'erano Erbert, Gan e Guerin.
Il maggiordomo cominciò a servire e la cena iniziò.
"Ho parlato con molti che vivono in zona..." mangiando il giornalista "... sono campagne molto antiche queste... non sapevo che vi era stato anche un processo per stregoneria secoli fa..."
"Si, ma non è stato un vero e proprio processo..." annuì Erbert "... piuttosto un'aggressione di rozzi e ignoranti contadini a 2 vecchie che viveno da sole... almeno così si racconta."

[Lady Gwen]

Sentii la sua risata, seguita dalla mia e sospirai silenziosamente a quei baci sul collo, mentre mi cingeva i fianchi.
Ero avvolta dai brividi e dopo il trattamento che quella donna mi aveva riservato, le sue labbra sul mio collo erano una manna dal cielo, ancor meglio dell'unguento di Erbert.
Tuttavia, ancora una volta mi ricordai che dovevamo andare.
Scendemmo giù, trovando tutti già a tavola e Guerin iniziò a parlare delle leggende locali.
Il mio pensiero volò alla conversazione con Montes e alle due ragazze e sperai che per una volta la conversazione da lui iniziata fosse degna di essere ascoltata.
Infatti, mi feci più attenta ed ascoltai, volendo immagazzinare più informazioni possibili.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Comnque pare che sia rimasta impressa nella memoria collettiva quella storia." Disse Guerin. "A quanto pare molte persone sono... diciamo... impressionate da quella vecchia storia... sapete" ai presenti "che qualcno pensa persino che non c'è nessun assassino, ma solo quale spirito o qualche strega rediviva."
"Che sciocchezze, andiamo!" Esclamò Elv, seduto accanto a Gwen.
"Purtroppo non si tratta di fantasmi o streghe, ma solo di un maniaco." intervenne Gan. "Questa è la verità. So che per voi giornalisti fatti insoliti, magari anche misteriosi, siano perfetti per un qualche articolo che faccia vendere di più, ma siamo di fronte ad un asassino sadico e perfetto. Un mostro si, ma non come quello di vecchie leggende."

[Lady Gwen]

Avevo iniziato a sperare che la discussione potesse procedere normalmente, ma mi sbagliavo evidentemente, perchè Guerin davvero non sapeva più a cosa appigliarsi per trovare una storia da raccontare.
Che tristezza...
Ma dovevo seguire il consiglio di Elv, dovevo ignorarlo.
Non che fossi del tutto lucida, quando me l'aveva rivolto, ma era solo un dettaglio.
"Il mio collega ha ragione. Questo qualcuno che terrorizza la campagna è molto più tangibile e reale di uno spirito, purtroppo è un essere umano e va fermato al più presto, come stiamo cercando di fare raccogliendo ogni prova possibile. Il fatto poi che la gente viva ancora nella superstizione, è solo un dettaglio, certo è compito nostro basarci sui fatti."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"E mi dica, agente..." disse Guerin a Gwen "... come spiega che 2 ragazze, da tutti definite normali e senza vizi o grilli per la testa, affermano di aver visto... qualcosa che neanche loro sanno ben descrivere?"

[Lady Gwen]

Immaginavo che sarebbe andato a parare lì, ma non avevo intenzione di farmi provocare da lui.
"Al momento, mi astengo dall'esprimere un giudizio definitivo su quanto detto dalle ragazze, almeno finché avremo elementi sufficienti a confermare o smentire ciò che hanno affermato di vedere" risposi, con tono calmo.
"Potrebbe essere che tutto ciò abbia un fondamento e in tal caso necessitiamo di prove, altrimenti vorrà dire che si è trattato di semplice suggestione."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Questo casoè sempre più interessante." Disse entusiasta Guerin guardando Gwen.
"Questo caso" fece Gan "è un'immenso dramma in cui 2 bambini sono stati uccisi. Porti rispetto."
"Si, a volte mi lascio trascinare dal giornalista che è in me." Annuendo Guerin.
Ad un tratto Gwen sentì una mano scivolare sotto il tavolo ed accarezzarle la gonna, per poi spostare la stoffa ed iniziare a sfiorarle la gamba nuda.
Era la mano di Elv che le accarezzava la coscia mentre fingeva di mangiare tranquillamente.

[Lady Gwen]

Paradossalmente, andò meglio di come avevo immaginato e Guerin addirittura si scusò quando Gan lo riprese.
Improvvisamente, sobbalzai appena, ma mi bloccai quando capii a cosa attribuire , o meglio a chi, quella sensazione sulla mia gamba.
Era la mano di Elv, seduto accanto a me, che fingeva di mangiare tranquillamente, quando invece in realtà faceva tutt'altro.
Trattenni un sorriso divertito e continuai anch'io a mangiare come se niente fosse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Le chiacchire a tavola scorrevano fra una pietanza e l'altra, ma Elv non cessava di muovere la sua mano sulla gamba di Gwen.
La ragazza sentì le dita di lui scivolare lente ed avide fra le sue cosce, scoprendole il più possibile, in modo da poter arrivare alle mutandine di lei.
Gwen sentì la mano di Elv giungere proprì, sulla stoffa del suo intimo, iniziando a premere piano.
Ad un tratto però arrivò il maggiordomo, annunciando che qualcuno chiedeva di poter entrare.

[Lady Gwen]

Ogni cosa scorreva ad un ritmo decisamente differente da quello nostro.
Specialmente da quello della mano di Elv, che continuava tranquillamente a salire, io che combattevo con me stessa per mantenermi calma e impassibile, finché non lo fermai, constatando che era salito anche troppo.
Era davvero tremendo...
Fui salvata dalla campanella, anzi da una visita, mentre sistemavo la gonna sotto il tavolo e allontanavo dalle mie gambe la mano di Elv, per recuperare un attimo di lucidità e capire chi fosse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv rise quando Gwen allontanò la mano di lui dalle sue cosce.
Erbert fece cenno al maggiordomo di far passare il nuovo arrivato.
Gwen e Gan lo riconobbero subito: era il marito della vecchia morta nel canale.
"Buongiorno." Disse Erbert. "Desidera?"
"Vorrei fare una denuncia." Il vecchio guardando i 2 agenti dell'Afrapol. "Qualcuno ha spinto mia moglie ad uccidersi."

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su quando rose.
Cose da non credere...
Il maggiordomo fece entrare l'ospite è con mia somma sorpresa era l'uomo della donna.
Istintivamente, la mia mano andò al mio collo, quasi riuscissi a sentire quella stretta salda e ferrea soffocarmi.
Strabuzzai gli occhi.
"Cosa? Ma ne è sicuro?" dissi spontaneamente, poi cercai di recuperare un po' di aplomb.
"Cosa glielo fa dire?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Qualcuno l'ha fatta impazzire." Disse il vecchio a Gwen.
"Chi?" Chiese Gan.
"Non lo so." Scuotendo il capo il marito della vecchia.
"E' disposto a raccontarmi tutto per un articolo'" Guerin. "Io le credo e tutti le crederanno grazie al mio giornale."

[Destresya]

Indendiamoci, non è che io sia solita fare così.
Voglio dire andare a casa dei pazienti per accertarmi che le loro non siano allucinazioni o altro.
Ma stavolta sono curiosa, più curiosa del solito.
La mente umana mi affascina terribilmente, questo è innegabile.
Arrivammo alla casa e ci avvicinammo al pozzo.
Ci si avvicinò il cane.
Odio i cani.
Quelli degli altri almeno.
Abbaiano e ti rovinano i piani quando hai solo bisogno che le tue vittime non ti sentano arrivare!
"Ma che carino, come si chiama?" dissi, perchè è convenzione sociale fare così e tutti diffidano di chi non ama i cani.
E io devo piacere alla gente.
Non sia mai che il mostro traspaia dal costosissimo trucco che indosso.
Il mio sguardo, però, era catturato da quel pozzo, quel pozzo poco distante.
Era lì che viveva questo capitan gaio?
Uh, la cosa si faceva sempre più interessante.

[Lady Gwen]

"Considerando che sua moglie ha tentato di strangolarmi questa mattina, non stento a crederlo..." commentai sarcasticamente, indicando i segni sul collo.
Poi, ovviamente, Guerin si intromise ed io guardai Gan.
"Le va di parlarcene, così da farci un'idea e capire cosa può essere successo?" chiesi all'uomo con tono gentile, indicando me e Gan e la stanza accanto.
Dovevo sottrarlo alle grinfie di Guerin, a tutti i costi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si chiama Bobby." Disse il bambino ad Ester. "Ma quel nome l'ha scelto mia madre ed a me non piace, dottoressa." Accarezzando il cane.
Nel frattempo, alla villa, il vecchio era giunto con le sue accuse.
"Diceva di vedere un'ombra." Lui a Gwen. "Un'ombra che la seguiva ovunque, che la tormentava e le diceva ciò che stava per accadere."
"Un'ombra?" Gan.
"Si." Annuì il vecchio. "Non mi credete, vero?"
"Io la credo." Fece Guerin. "E tutti la crederanno grazie a me."

[Lady Gwen]

Sempre quella solita ombra.
Ancora.
Ma cosa avevano tutti?
Era per caso un'epidemia di massa?
Guardai Gan sospirando.
"Dobbiamo avere le prove, per credere. Quando avremo qualcosa per le mani, riusciremo ad avvalorare ciò che dice su quell'ombra. E avrebbe dovuto dircelo, quando oggi pomeriggio l'abbiamo interrogata" dissi allora, sperando che Guerin tacesse una volta per tutte.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, mentre voi farete indagini qualcun altro troverà la morte." Disse Guerin a Gwen e Gan. "Mi ascolti..." al vecchio "... mi racconti tutto ed io farò che tutti la credano."
"La smetta." Gan a Guerin.
"C'è libertà di stampa e nessuno può zittirmi." Rispose questi.

[Destresya]

Ma stavamo davvero parlando di un cane?
Oh per carità cosa si deve fare per entrare in sintonia con un bambino.
Hanno delle menti così limitate!
"E che nome vorresti dargli tu?" fingendo che me ne fregasse qualcosa.

[Lady Gwen]

Guardai Guerin sconvolta e infatti Gan lo rimbeccò, anche se servì a poco.
"Ci dia un taglio" sbraitai, alzando la voce e alzandomi, la sedia che veniva spinta indietro "Non sta a lei gestire e portare avanti delle indagini, mentre sta a parassitare nelle vite degli altri, a lucrare sul dolore altrui e a pretendere di insegnarci a fare il nostro lavoro con quella faccia tosta che si ritrova. Pensa di comprarsi il favore della gente, ma gli costringe a spiattellarsi in prima pagina senza ritegno. Quindi se non vuole che io cerchi anche il più piccolo cavillo per allontanarla in modo definitivo, e mi creda che lo farei, ne stia fuori" la mia voce, già compromessa dalla stretta della mattina, non ringraziò per quelle urla, ma ero decisamente fuori di me, adesso aveva davvero superato ogni limite.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Il bambino non rispose ad Ester, cominciando a camminare verso il pozzo.
Restando allora immobile davanti al parapetto e restò così per lunghi minuti.
"Non è mio figlio quello, dottoressa..." disse Grassia alla dottoressa "... non lo è... vede com'è strano?"
Nello stesso istante, alla villa, Gwen aveva parlato a muso duro a Guerin.
"Mi minaccia?" Rispose il giornalista. "Brava, approfittate pure dei vostri poteri, voi che dovreste essere dei poliziotti invece."
"Ora calmiamoci tutti." Intervenne Erbert. "Siete tutti miei ospiti e in casa mia tutti possono dire ciò che pensano."

[Lady Gwen]

Stavo per rispondere nuovamente a Guerin, armata delle peggiori intenzioni, quando Erbert intervenne e dentro di me lo ringraziai per ciò che disse.
"Lei invece? Qual è il suo compito? Informare, dire la verità? Oppure sfruttare le vite degli altri per farci uno scoop, come sta dimostrando di fare in realtà?" ribattei io, senza darmi per vinta.
La possibilità, vaga, di ignorare quel bastardo era scemata totalmente, il consiglio di Elv poteva andar bene per qualcuno diverso da Guerin e soprattutto qualcuno che a differenza mia non prendere seriamente il proprio lavoro, come invece facevo io.
E ci mettevo tutta me stessa, perciò mi dava fastidio che gentaglia da quattro soldi come lui mi impedisse di lavorare bene e con la serietà richiesta.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

"No, è suo figlio, signora!" annuii "Solo che qualcuno sta manipolando la sua mente, dobbiamo capire chi e per che motivo. Potrebbe essere in pericolo!".
Sospirai, lo era davvero? Il bambino era in pericolo?
Ma soprattutto, a me fregava qualcosa? No, effettivamente.
Volevo Capitan Gaio!
Sperando poi che non si rivelasse un'allucinazione, nel qual caso sarei rimasta molto interdetta!
Così mi avvicinai al pozzo insieme al bambino, sempre più curiosa di che cosa sarebbe potuto accadere.

[Guisgard]

"Io non rispondo più alle sue insinuazioni ed accuse." Disse Guerin a Gwen. "Domani scriverò ai suoi superiori e le farò togliere il caso."
"Pezzo di m..." Gan.
"Ad entrambi." Lo interruppe il giornalista.
Il vecchio però, non essendo più ascoltato, girò le spalle ed andò via.
Nel frattempo Ester era col bambino davanti al pozzo.
"Mi sta parlando..." mormorò lui alla dottoressa "... Capitan Gaio mi sta parlando..."

[Lady Gwen]

Rimasi immobile, non tanto dalla paura che potesse riuscirci, quanto dalla naturalezza con cui lo disse.
Davvero pensava di poter agire in quei termini?
Ne era proprio sicuro?
Mi allontanai e nel tragitto gli passai accanto.
"Se davvero pensa di riuscire a spuntarla, sappia che non finirà lì" mormorai.
Poi uscii in giardino, senza una meta.
Camminai per un bel po', per sbollire, per sfogarmi, non sapevo nemmeno io cosa volevo fare.
Era in momenti come questo che ne approfittavo per recarmi al poligono di tiro in città e scaricavo ogni traccia di rabbia nei proiettili che andavano a conficcarsi nella sagoma a qualche metro da me.
Era quella la terapia di cui avevo bisogno in quel momento, mi sentivo come se avessi voluto rivoltare come un calzino quella cittadina, sentivo la voglia di volermi sfogare e gridare al mondo la mia frustrazione.
Avevamo pure perso il tipo, che vedendosi giustamente ignorato, era andato via e quella per me contava come una sconfitta personale.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Mi avvicinai sempre di più al bambino.
Poi alzai gli occhi al cielo appena aprì bocca.
Come gli stava parlando?
Ma io non sentivo niente!
Che aveva una telepatia? Se mi ero scomodata per un amico immaginario giuro che mi sarei fatta un bel bagno nel sangue di quella mammina premurosa.
Cercai di non perdere la calma e di sbirciare in fondo al pozzo.
"Che cosa ti sta dicendo?" incuriosita.

[Guisgard]

Gwen uscì nel giardino.
Era una sera umida e silenziosa.
Poco dopo arrivò Gan.
"Manda giù questo..." disse con 2 bicchieri in mano ed offrendone uno a lei "... ti tirerà su..." bevendo "... non pensare a quell'idiota di giornalista..."
Intanto, Ester era col bambino davanti al pozzo.
"Dice che devo andare..." mormorò il piccolo, per poi guardare la dottoressa e un attimo dopo salire sul parapetto e buttarsi di sotto nel pozzo, tra le urla di Grassia.

[Lady Gwen]

Quasi non feci caso a Gan quando arrivò, mentre il suono assordante dei miei pensieri turbava il silenzio della sera umida e immobile.
"Bastasse un bicchiere..." borbottai aspramente, prendendolo comunque.
Mandai giù due ampi sorsi, ma feci poi una smorfia; alla mia gola distrutta non aveva certo giovato l'asprezza dell'alcol, ma ne sentivo il bisogno, quindi avrei stretto i denti e lo avrei mandato giù comunque.
"Che maledetto bastardo..." mormorai, sentendo ancora dentro covare quella rabbia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, è un grosso bastardo." Disse Gan a Gwen. "Ma cerca di ignorarlo e concentrati sul caso. La feccia giornalistica come lui è famosa per comportarsi così." Annuendo. "Abbiamo altro a cui pensare, Gwen."

[Lady Gwen]

Sospirai e scossi la testa con stanchezza.
"L'unica cosa di cui mi rammarico, è di aver fatto andare via quel poveraccio... Non volevo che i nostri casini compromettessero le cose in questo modo. Ci andremo a parlare domattina, da soli, senza Guerin. Sarà la prima cosa che faremo" mi sentivo in colpa, non era solo per le indagini, ma perchè in fondo aveva perso la moglie e mi sentivo uno schifo al pensiero di averlo messo da parte e in fondo in fondo volevo fare ammenda.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Ma che...
Un amico immaginario, era solo un amico immaginario?
Avevo il sangue al cervello.
Ma com'era possibile?
Insomma, quel genere di manipolazione come altro poteva avvenire?
Che fosse un banale schizofrenico paranoide con allucinazioni?
Sarebbe stata una delusione immensa.
Ma cos'era questa cosa fastidiosa che sentivo?
Ah, la madre, la madre che urlava.
Fantastico, ora darà la colpa a me.
Senti, ciccia, anche volendo, gli schizofrenici paranoidi non hanno tendenze suicide.
Non tutti almeno, ma non posso stare qui a spiegarti le differenze mentre urli così.
Oh niente, non stava zitta!
Ma io non riesco a concentrarmi se urli, come te lo devo dire!
Guardavo in fondo al pozzo, per cercare di vedere qualcosa. E che mi aspettavo? Di vedere capitan Gaio che mi faceva ciao ciao con la manina?
La mia maledetta voglia di credere che potessero esistere menti superiori capaci di manipolare le menti degli altri.
Ma comunque qualcosa non quadrava, no, non mi convinceva nemmeno la mia diagnosi.
Dovevo scoprire di più.
Ma mi spiegate come faccio io a concentrarmi con questa che grida così?
Ora l'ammazzo.
Guardai nel pozzo, dopodichè mi guardai intorno.
Dovevo essere certa che quelle urla non avessero attirato nessuno, ma dovevo anche agire in fretta.
Infatti, contemporaneamente allo sguardo di ricognizione, infilai i guanti di pelle che tenevo nelle tasche del cappotto.

[Guisgard]

"Secondo me è toccato come la moglie, ma se tu vuoi allora domattina gli faremo una visitina." Disse Gan a Gwen. "Ora perchè non te ne vai a dormire? Ti farà bene, altrimenti i nervi ti tireranno un brutto scherzo." Sorridendole.
Nello stesso momento Ester aveva visto il bambino buttarsi nel pozzo, sebito seguito dalle urla disperate della madre.
Ma ad un tratto, guardandosi intorno, Ester vide qualcosa in direzione della cantina della casa.
Un'ombra.
https://laughingsquid.com/wp-content/uploads/2018/01/slender-man.gif?w=750

[Lady Gwen]

Annuii in risposta, fosse anche stato solo per rimediare, ma una visita non avrebbe fatto male a nessuno.
Ciò che aggiunse, mi fece pensare a ciò che Elv aveva detto prima di cena, col furore della discussione l'avevo quasi rimosso.
Accennai un sorriso e vuotai il bicchiere.
Era un bravo partner, Gan, dovevo ammetterlo.
Sapeva stare vicino alla persona con cui lavorava e sapeva fare squadra, due cose indispensabili per lavorare insieme.
"A domani" lo salutai e andai in camera.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Qualcosa... c'era qualcosa.
Sì, un'ombra che scendeva in cantina.
L'avevo vista! L'avevo vista non era impazzita.
E un'ombra presuppone una persona che faccia da ombra.
Signora mamma dell'anno forse, e dico forse, potresti aver salva la vita.
La mia curiosità in questo momento è più forte della voglia di uccidere.
Poi è uno spreco correre rischi senza potermi godere il mio bagno in santa pace!
Non ci pensai due volte e mi affrettai a seguire l'ombra in direzione della cantina. Dovevo sapere dove stesse andando, che cosa fosse, quali fossero le sue intenzioni.
C'era qualcosa che mi sfuggiva in questa storia e continuava a tormentarmi!

[Guisgard]

Gwen salutò Gan e si diresse nella sua camera.
Era ormai passata la Mezzanotte e tutta la campagna sembrava silenziosa, quasi incantata, attorno alla villa.
Ad un tratto qualcuno però, nonostante l'ora tarda, bussò alla porta della sua camera.
Nello stesso istante Ester aveva visto quella misteriosa ombra.
Lasciò allora la madre del bambino piangere disperata davanti al pozzo e si lanciò all'inseguimento dell'ombra.
Tuttavia, pur arrivando alla cantina e controllando ben bene quel luogo, non vide nessuno.

[Lady Gwen]

Ero arrivata da un paio di minuti in camera mia, neanche il tempo di cambiarmi ché sentii bussare.
Incredibile la puntualità...
Sperando almeno fosse Elv e non Gan per lavoro, andai ad aprire e vedere chi ci fosse dall'altra parte.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen aprì la porta e trovò proprio Elv sulla soglia, con il suo sorriso smagliante, lo sguardo ammaliante ed una bottiglia di ottimo vino d'annata.
"Mai sprecare una notte dormendo, diceva una canzone rock di qualche anno fa." Disse facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Era infatti Elv, col suo sorriso smagliante ed una bottiglia di vino.
E visto dove ci trovavamo, era una garanzia, no?
Ridacchiai e lo feci entrare.
"Sì beh, dopo il bicchiere del collega, il vino era d'obbligo... Non ho ancora capito se volete suggerirmi il modo corretto per gestire la rabbia..." dissi con divertito sarcasmo.
"Ancora una volta, il tuo arrivo è davvero provvidenziale, sta diventando un'abitudine..." guardandolo divertita.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Nessuno, non c'era nessuno.
Com'era possibile?
Eppure l'avevo vista, l'avevo vista benissimo quell'ombra.
Non potevo certo essermela immaginata, che diamine.
C'era qualcosa di strano, di molto strano in tutto quello.
Stava succedendo qualcosa, qualcosa che non mi riuscivo a spiegare ma se c'era qualcosa che non sopportavo era non avere il controllo della situazione.
Beh, se non altro mi sarei sfogata sulla madre del piccolo cretino che mi aveva condotto fin lì.
No, la mia curiosità mi aveva condotto fin lì.
Ripresi a fare il mio giro di ispezione per essere sicura che non ci fosse nessuno in giro mentre mi avvicinavo alla donna.
Valutare i rischi, purtroppo, era la cosa più noiosa da fare, ma anche la più importante.

[Guisgard]

"Diciamo che sono un esperto in fatto di..." disse divertito Elv a Gwen "... fanciulle da consolare." Facendole l'occhiolino.
Stappò il vino e riempì 2 bicchieri.
"Scegli..." fissandola "... una bella notte qui alla villa... o magari una bella passeggiata al chiaror della luna per la campagna?"
Intanto Ester non aveva trovato nulla di quella misteriosa ombra.
Tornò così da Grassia ancora sconvolta, mentre urlava sul parapetto del pozzo.
Suo figlio si era lanciato dentro.

[Lady Gwen]

Scossi la testa ridacchiando.
"Beh, adesso testeremo la tua abilità nel consolare una poliziotta, allora..." dissi, per punzecchiarlo.
Poi, mi mise davanti ad una scelta.
Villa o giardino.
"No no no, ti sei già giocato la carta del giardino, dovrai convincermi in altro modo, ora..." sollevando un sopracciglio.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv rise e brindò con Gwen.
"Beh, allora propongo una notte tranquilla..." disse "... un bicchiere di vino... magari un bel massaggio rilassante e per chiudere un bagno caldo... non è invitante?" Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Presi il bicchiere e feci finta di pensarci su.
"È un programma niente male, ti sei impegnato ancora di più, stavolta..." accettai, mandando giù un sorso di vino rosso, dolce e morbido.
Mi piaceva il fatto che dopo la serata, o meglio la cena, che avevo passato avesse avuto l'idea di distrarmi e di farmi rilassare.
"Un massaggio, dopo questa serata, mi ci vuole decisamente..." annuii poi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Perfetto." Disse Elv, finendo poiil suo bicchiere. "Allora mettiti in libertà, stesa sul letto..." facendo l'occhiolino a Gwen "... al resto penserò io." Sorridendole malizioso.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita notando la sua espressione.
Allora, finii il mio bicchiere e, dopo un istante di perplessità con me stessa, iniziai a spogliarmi.
Cercai comunque di pensare all'intimità che si era stabilità fra noi e alla fine mantenni addosso unicamente l'intimo.
Mi stesi dunque a letto e lo guardai con un sorriso curioso.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv restò a guardare Gwen mentre si spogliava, restando infine solo con l'intimo addosso.
Poi la ragazza si stese sul letto e lui la fissò tutta, poi negli occhi.
Allora abbassò le luci e dal bagno della camera prese una confezione di crema per il corpo.
Si avvicinò al letto, per poi salire sulle coperte ed inginocchiarsi accanto a lei.

[Lady Gwen]

Era andato a prendere un barattolo di crema per il corpo e poi era tornato, abbassando le luci della camera e posizionandosi accanto a me sulle coperte.
"E dunque, padrone di casa? Cosa aspetti?" mormorai io, guardando i suoi occhi neri e abbassando il tono di voce, perchè mi dispiaceva turbare quella quiete, ma mi divertiva punzecchiarlo mentre era lì accanto a me e non iniziava.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Spero che il tuo intimo" disse Elv cominciando a far colare la crema sulla schiena e sui fianchi di Gwen "non ti sia costato molto... mi dispiacerebbe se si rovinasse per essersi unto con la crema..." divertito e malizioso.

[Lady Gwen]

Ridacchiai in silenzio, mentre avvertivo dei brividi per la crema fredda e densa che mi faceva scivolare addosso.
"Vorrà dire che sarà stato un sacrificio necessario..." mormorai, cercando di entrare in quell'ottica di malizia e relax.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv rise di gusto, cominciando a spalmare la crema sulle spalle, sulla schiena e sui fianchi di Gwen.
"Vedo che sei un tipo difficile, agente Gwen..." disse lui "... eh, mi sa dovrò faticare un bel pò con te..."
Le sue mani scivolavano lente e sensuali sulla pelle sempre più unta di lei.

[Lady Gwen]

Fui percorsa da ulteriori brividi quando sentii le sue mani su di me, dirette, esperte, ma anche sensuali, a loro modo.
Sorrisi.
"Non mi sono mai piaciute le cose facili... Spero nemmeno a te..." mormorai, quasi con tono retorico.
Fosse stato il contrario, di certo non ci saremmo trovati lì, in quella situazione, mentre io mi rilassato sempre di più al suo tocco e sceglievo di abbandonarmi, come forse non avevo fatto mai.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Le mani di lui scivolavano lungo la schiena, i fianchi e sulle gambe di lei.
Continuava a far colare crema sulla pelle di Gwen, spalmandola poi lentamente, con sicurezza e sensualità.
Iniziò ad ungere e a massaggiarle le gambe, fino ai piedi, usando le mani e le dita con maestria, come chi sa come e dove toccare per accendere i sensi.
Pian piano quel massaggio si faceva sempre più audace, arrivando inesorabilmente a lambire l'orlo delle mutandine e del reggiseno di lei.
Lui la toccava e massaggiava piano, infaticabile, abile e sicuro di sè, guardandola costantemente.
"Dimmi cosa pensi..." disse pianissimo, senza smettere di massaggiarla.
https://3.bp.blogspot.com/-fwwfCs1mAo8/V3GNsXx956I/AAAAAAAAMq4/poZH5xQ8AF8GcUw5k4WmiX9voGm4Rh0jgCLcB/s640/touch2.gif

[Lady Gwen]

Sentivo le sue mani esperte ovunque, sulla schiena, i fianchi, le gambe, fino ai piedi e poi tutto di nuovo.
Era un misto di sensazioni intense e molto molto profonde.
Tanto che quasi non afferrai ciò che disse, dato il mio livello di rilassamento.
"Penso..." mormorai "Che era ciò di cui avevo esattamente bisogno..." aggiunsi, ad occhi chiusi, il mio respiro che diveniva sempre più profondo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Allora forse..." disse pianissimo Elv a Gwen senza smettere di massaggiarla "... dovresti spogliarti, così potrei... farti rilassare meglio, no?" Con tono basso.
Ma in quel momento qualcuno bussò con vigore alla porta della stanza.

[Lady Gwen]

Sorrisi a quel sussurro e stavo davvero accarezzando l'idea di "approfondire" quel nostro incontro, quando sobbalzai vistosamente sentendo bussare in quel modo alla porta.
Sospirai avvilita, passando le mani fra i capelli.
Non avevo molta scelta e già avevo una mezza idea di cosa poteva essere successo, infatti indossai una vestaglia per coprirmi e andai ad aprire controvoglia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen aprì la porta in vestaglia, trovando sull'uscio Gan.
Lui la guardò, sentendo il profumo di crema che ungeva ancora la pelle di lei e vide poi Elv steso sul letto.
"Mi spiace interrempore" disse Gan a Gwen "ma devi vestirti in fretta. Quella ragazza, Marica, sembra sia sparita nel nulla. Ci sono qui i genitori e ci hanno avvertiti. Ora denunciaranno la sparizione della figlia all'ispettore Goz."

[Lady Gwen]

Fortunatamente, Gan era sveglio abbastanza da capire da solo senza fare domande, anche se ciò, purtroppo, non avrebbe cambiato il corso della nottata.
"Marica?" dissi stupita.
Questa era certamente una svolta inaspettata.
Pensavo fosse venuto a dirmi dell'ennesimo bambino morto, ma questo non l'avevo calcolato.
"Arrivo in un paio di minuti" gli dissi, richiudendo la porta.
A quel punto, senza indugio andai a fare una doccia rapidissima, che lavò non solo la crema, ma anche tutto i relax e quelle meravigliose sensazioni che avevo provato fino a cinque minuti prima.
Alla fine, mi vestii ed in pochissimo tempo ero già pronta.
"È un tunnel senza fine, questo caso..." mormorai stanca, se ad Elv o a me stessa ancora non lo sapevo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Elv era sul letto e fissava Gwen mentre si rivestiva.
"Allora risolvili in fretta questo caso" disse "così scapperemo via da questo posto." Sorridendole e facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Durante il mio sofferto monologo interiore, Elv era ancora tranquillamente steso a letto.
Accennai un risolino, avvicinandomi a lui sul letto.
"Certo, io mi darò al crimine e diventeremo Bonnie e Clyde" dissi sarcasticamente, prima di prendere il suo viso e baciarlo, giusto per avere la giusta motivazione prima di andar via.
Probabilmente, avrebbe causato l'effetto contrario, ma non potevo andarmene senza.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen baciò Elv e andò via.
Poco dopo era con Gan in auto.
"Andiamo a casa della ragazza" disse lui "così raccoglieremo informazioni su come e dove cercarla." Guidando.
Ad un tratto squillò il telefonino di Gan.
"Si? Ah, Goz... si, sono in ascolto... cosa? Dove? Quando? Sempre il solito lavoro? Allora è ancora lui... ok, arriviamo..." staccò.

[Destresya]

Sentivo la rabbia attraversarmi completamente, ovunque.
La potevo sentire crescere dentro di me, crescere in ogni anfratto del mio essere, sempre di più, sempre di più.
Ma era molto più di questo.
Non sono certo un animale che si fa dominare dalla rabbia, no, ovvio.
Piuttosto era il nervoso di essere giunta fin lì per niente, seguendo la mia curiosità e senza poterla soddisfare.
Cosa me ne facevo io di una voce e di un'ombra?
Oh tutta quella storia era assurda, veramente veramente assurda.
Ma soprattutto ce l'avevo con me stessa, possibile che mi fossi fatta coinvolgere?
Quando imparerò che non esistono menti superiori come la mia capaci di manipolare gli altri?
Infondo non dovrei essere arrabbiata, è così bello essere unici.
O forse era proprio questo che volevo scoprire?
Fantastico mi sto psicanalizzando da sola.
Una cosa è certa, non avevo nessuna intenzione di restare a mani vuote.
Tutte quelle emozioni, tutto quel caos aveva bisogno di un tributo.
Un tributo di sangue, un tributo di morte.
E poi, quale occasione migliore?
Certo, non potevo procedere col mio solito rituale, questo sì, ma almeno ci avrei guadagnato qualcosa da questa situazione.
Mi diressi a passi rapidi e decisi verso il pozzo dove la madre stava ancora piegata a lagnarsi e frignare.
Oh non la smetteva più!
Una cosa disgustosa, una cosa davvero insostenibile.
Quel lamento continuo era insopportabile.
Ecco la verità.
Mi guardai attorno ancora una volta: nessuno.
Nè capitan Gaio, nè qualche passante impertinente dato che la casa era molto isolata.
Sorrisi, un sorriso gelido e perfido ma anche caldo e intenso, ma solo per me.
Un sorriso che per qualcuno voleva dire morte certa ma per me significava unicamente godimento e piacere.
Arrivai alle spalle della madre con passo leggero, molto leggero.
Sapevo come non farmi sentire.
E come essere veloce, e rapida.
Erano gesti che avevo fatto decine di volte ma ogni volta mi provocavano lo stesso brivido lungo la schiena.
Tutto avvenne in pochi istanti: le mie braccia che si allungavano, le mani che stringevano la testa della donna, in una presa consolidata, il movimento rapido e secco del collo che si girava, l'inconfondibile rumore del collo spezzato e l'afflosciarsi di tutto il resto del corpo nell'esatto momento in cui la vita lasciava quell'involucro terreno.
Socchiusi gli occhi per assaporare il piacere, l'intensa scarica di adrenalina, il brivido che correva lungo la schiena, l'eccitazione impalpabile.
Ma avevo solo un momento, lo sapevo.
Un attimo dopo, con un altro movimento, feci cadere il cadavere nel pozzo a far compagnia a suo figlio.
Ciao ciao mammina petulante.
Lo sentite?
Silenzio! Finalmente...

[Lady Gwen]

Un attimo prima ero a letto con Elv e quello dopo ero in auto con Gan.
Insomma, non era certo qualcosa contro il mio partner, ma non c'era bisogno che di essi che avrei preferito stare in camera.
Stavamo dirigendoci a casa di Marica, quando ricevemmo una chiamata da Goz.
"Oddio, non ancora..." sospirai, passando una mano fra i capelli.
"Dov'è?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"In una zona non lontana da qui." Disse Gan a Gwen.
Poco dopo arrivarono sul luogo del delitto.
Marica era stata spogliata e sventrata con un taglio netto sul torace.
Era appesa a testa in giù, con le caviglie legate al ramo di un albero.
Ester, intanto, aveva spezzato il collo di Grassia.
Un colpo secco, poi solo silenzio.
Ma ad un tratto lo sguardodi Ester finì verso il pozzo dove si era gettato il bambino.
Dal pozzo saliva una specie di strano fumo.
Come se l'anima del piccolo volasse via.
https://phoneky.co.uk/thumbs/screensavers/down/abstract/coloursmok_8lqc29lr.gif

[Destresya]

Ero lì che mi godevo il silenzio in santa pace, osservando il cadavere della mammina che rotolava giù sempre più giù nel pozzo quando vidi qualcosa risalire.
Una specie di ombra, no... qualcosa di colorato.. no... qualcosa.
Ma insomma, mi ero messa dell'acido nel tè prima di uscire?
Che cosa poteva essere?
Eppure non ero pazza, sapevo di non esserlo.
Era davvero lì davanti a me.
Continuai a fissarla, cercando di scoprire che cosa fosse.
Ma incapace di darle anche solo un nome.

[Lady Gwen]

Arrivammo sul posto e appena la vidi, buttai fuori un sospiro avvilito, mentre per un attimo mi voltavo dall'altra parte con le dita a stringere i capelli con esasperazione.
Era mai possibile?
Era tutto assurdo...
Poi, un vago pensiero mi passò per la mente.
Così, mi avvicinai a Gan.
"E se si trattasse di Montes? Se il nostro interrogatorio lo avesse fatto scattare e nel timore che lei parlasse l'ha uccisa?" dissi a bassa voce al collega.
"Ci potrebbe stare. È uno scrittore e i primi due omicidi ruotavano attorno a delle storie. È l'unico sospettato che possa vantare un atteggiamento dubbio. Il periodo del suo arrivo potrebbe anche coincidere con l'inizio degli omicidi."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Ester restò a guardare quello strano fumo.
I suoi colori psichedelici, le forme che assumeva.
Ad un tratto udì dei rumori giungere dalla casa, nonostante nessuno doveva essersi ora.
Nel frattempo Gwen e Gan erano giunti sul luogo dell'omicidio.
"Sono supposizioni, Gwen..." disse Gan "... non abbiamo prove... nessun giudice firmerebbe un simili arresto..."
"Che arresto'" Arrivando Goz.

[Lady Gwen]

"Lo so, ma si dovrà pur seguire una pista per trovare prove, no?" ribattei io, convinta.
Poi, arrivò Goz e detto fra noi, non avevo chissà quale intenzione di coinvolgerlo nelle nostre speculazioni.
"Supposizioni" ripetei io, con aria serafica "Credo sia davvero il momento di farne, visto il punto a cui siamo arrivati. Lei ne ha fatte fin'ora?" guardandolo con un sopracciglio inarcato.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Quel fumo, restai a guardarlo non so per quanto tempo.
Facendomi mille domande senza trovare una risposta.
Ma poi lo sentii.
Un rumore.
Veniva dalla casa ma lì non doveva esserci nessuno.
Beh, dovevo andare a controllare, non potevo permettermi di lasciare in vita un possibile testimone.
Così lasciai il pozzo di morte, il colore, e mi diressi verso la casa.
Dovevo entrare e seguire quei rumori.
E uccidere chiunque vi avessi trovato perchè poteva avermi visto.

[Guisgard]

"Si, un sosptto ce l'ho, ad essere sincero..." disse Goz a Gwen.
"Chi?" Chiese Gan.
"E' solo un sospetto..."
"Ma chi?" Fissandolo Gan.
"Non mi credereste mai..." accendendosi una sigaretta Goz.

[Lady Gwen]

Ora ero davvero stupita, ma sul serio.
Lui che aveva un sospettato?
La cosa però mi puzzava e non sapevo se fidarmi o meno.
Nel dubbio, prima avrei chiesto e poi forse mi sarei sbilanciata.
"Ce lo dica, magari stranamente le nostre idee coincidono" dissi allora, curiosa.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Ester entrò in casa, volendo scoprire chi si nascondesse lì.
Lì però non vide inizialmente nessuno.
poi, ad un tratto, in fondo al corridoio notò qualcosa.
Un'ombra nera che si muoveva in modo innaturale.
Sembrava come se cercasse qualcosa.
E pareva essere una donna.
https://media1.tenor.com/images/ff6a4bcbef81ba7516f65cdcb1990ba7/tenor.gif?itemid=10577495

[Guisgard]

Goz annuì a Gwen.
"E' il padrone della villa..." disse lui "... quel tipo... Erbert." Fumando.

[Destresya]

Non c'era nessuno.
Fatemi indovinare, un'altra allucinazione!
Oh ma ora ero carica di eccitazione e di energia vitale, di quelle che solo un omicidio riusciva a darmi, dunque non avevo intenzione di tornare indietro.
Poi la regola principale era non lasciare testimoni, quindi dovevo andare fino in fondo.
Poi vidi un'ombra.
E ci risiamo...
Un'ombra nera che sembrava una donna.
Così mi avvicinai e la guardai intensamente.
"Chi sei?" dissi all'ombra, senza mezze misure.

[Lady Gwen]

Sbattei le palpebre un paio di volte.
Ma... Avevo davvero sentito bene?
Aveva detto Erbert?
E questa ora da dove saltava fuori?
"Posso chiederle come mai sospetta proprio di lui? C'è qualcosa che sa sul suo conto?"
Tuttavia, dopo che feci quella domanda, una cosa mi tornò in mente.
Ciò che lui mi aveva detto dopo avermi medicata con l'unguento, circa i segreti di quei luoghi, che lui aveva definito vecchi come il mondo.
E non seppi perchè, ma improvvisamente mi tornò in mente anche quel quadro orripilante che avevo sbirciato dentro la stanza di nascosto.
Probabilmente, Goz per una volta poteva aver fatto centro e poteva non essere del tutto una follia.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

L'ombra si muoveva in modo strano, innaturale, quasi fosse proiettata.
Ester le parlò, ma quella inizialmente non rispose.
Continuava a volteggiare, come se fosse un fantasma.
"Possederà anche te..." disse ad un tratto con una voce bassa, stridula.
Intanto, Gwen e Gan erano con Goz.
"Non so, è il mio intuito..." fece l'ispettore "... seguo l'istinto... quell'uomo, quell'Erbert... ha il classico aspetto che nei film presenta l'assassino... è insospettabile, belloccio e tenebroso... mi giocherei lo stipendio di un anno che ha qualche segreto..." fumando.

[Lady Gwen]

Sbattei un paio di volte le palpebre.
Mi stavo già preparando mentalmente a come dire ad Elv che probabilmente suo fratello era un deviato pluriomicida... E lui si basava sul suo aspetto.
Ma sul serio?
Feci appello a tutte le mie forze per non rispondere male.
"Beh, dal momento che noi alloggiamo alla villa, lo terremo d'occhio e cercheremo di capire qualcosa..." dissi solo.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Buona idea." disse Goz a Gwen.
"Ma mi chiedo..." fece Gan "... perchè Erbert e non suo fratello Elv?"
"Naa..." scuotendo la testa Goz "... quello è il tipico playboy di provincia... cambia donne come si cambiano i calzini ed alla fine non lasca il segno in nessuna... suo fratello invece è diverso... ho saputo che in passato una donna si è suicidata a causa sua..."

[Destresya]

Stavo impazzendo?
Cosa poteva essere? Che fossi sociopatica, narcisista e priva di empatia lo sapevo già, ma questo non comportava allucinazioni.
E di certo mi ero ben guardata da prendere farmaci.
Perchè poi, uccidere è una buona terapia!
E l'empatia è decisamente sopravvalutata, perchè dovrei provare qualcosa per gli altri esseri umani, non l'ho mai capito.
Perchè sono una sociopatica, certo, tutto torna.
Sì, ma non spiega perchè ho le allucinazioni.
Dove c'è scritto schizofrenia paranoide? Da nessuna parte!
Eppure quell'ombra la vedevo forte e chiaro.
Così come sentivo quella voce.
Che diavolo voleva dire?
Sembrava di essere in un film dell'orrore.
Ho sempre invidiato quelli che riescono ad avere paura per un film, dev'essere divertente.
Ora che voleva dire?
"Chi sei?" riprovai a chiedere all'ombra "Che vuoi da me?".
Non che mi aspettassi una risposta, ma valeva la pena tentare.
E poi perchè dovevano possedere me?
Perchè sono una mente superiore, ovvio! Ah già!

[Lady Gwen]

Annuii a Goz e accennai un vago sorriso divertito alle parole su Elv.
Quel sorriso, tuttavia, svanì quando disse che una donna si era suicidata a causa di Erbert.
Cosa cosa?
E perchè non l'aveva detto subito, per l'amor del cielo...
"Dice sul serio? Conosce tutta la storia?" chiesi a Goz, sperando avesse qualche dettaglio in più sulla faccenda.
Certamente era un notevole pezzo di un puzzle non calcolato, ma adesso aveva decisamente la mia attenzione.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Possederà anche te..." disse ancora quella voce innaturale e sgradevole ad Ester.
Poi la dottoressa sentì le voci e le risate di diversi bambini.
Allora l'ombra svanì.
Nel nulla e nel silenzio giunto all'improvviso.
"Dottoressa..." una voce da fuori.
Era quella del bambino.
Nello stesso istante Gwen e Gan erano ancora con Goz.
"Non ne so molto..." mormorò Goz "... una donna perse la testa per lui... mi pare fosse una pittrice..."

[Lady Gwen]

Pittrice.
A quella parola, una lampadina mi si accese nuovamente in testa.
Anzi, tante lampadine, tutte insieme.
Guardai infatti Gan con una nuova consapevolezza in volto.
Poi guardai di nuovo Goz come se niente fosse.
"Capisco. Beh, come le ho detto, cercheremo di capirci qualcosa per vedere se il suo sospetto è fondato" annuii.
A questo punto, qualcosa doveva davvero esserci sotto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Beh, se vuoi..." disse Goz a Gwen, con un sorriso lascivo "... puoi passare da me... trascorreremo tutta la notte a fare..." ridacchiò "... ipotesi sui nostri sospetti... che ne dici? Ti metto nella posizione... voglio dire condizione di lavorare con me, vuoi?" Ridendo.

[Lady Gwen]

Ecco che non c'erano più speranze, per il genere umano, nemmeno per sbaglio.
O almeno, non ce n'erano per lui.
"Se la passerà da solo, la notte, magari vedrà di recuperare un po' di decenza" dissi io impassibile.
"Andiamo" dissi a Gan, tirandolo dalla giacca per andarcene.


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Ti è andata male, Goz." Disse divertito Gan all'ispettore, mentre Gwen lo tirava via.
Salirono in auto e partirono.
"Mi sembra una cavolata sospettare di Erbert..." guidando Gan "... tu che pensi?"

[Lady Gwen]

"Ho visto un quadro, alla villa" dissi allora.
"Lo tengono nascosto, una stanza apparentemente inaccessibile a chiunque, se non ai padroni di casa e al maggiordomo. Sono entrata di nascosto, quando siamo arrivati e ho visto questo quadro assurdo, abominevole, raccapricciante. Non so cosa sia e se basta per iniziare a cercare prove su Erbert, ma dato che Goz ha nominato quella pittrice, che pare si sia tolta la vita a causa sua, potrebbe esserci un collegamento" snocciolai poi.


Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Lo ripeteva ancora.
Che cosa voleva dire?
Possedere anche me... perchè, chi aveva posseduto?
I bambini? Quelle erano voci di bambini.
Che cosa strana.
Non me lo riuscivo a spiegare.
E io detestavo le cose che non mi riuscivo a spiegare.
Ma poi accadde qualcosa di ancora peggiore: il bambino che mi chiamava dal cortile.
Possibile?
Ma non era morto?
Beh, lo sarebbe stato presto, se mi aveva visto ammazzare la madre.
Altro che capitan Gaio.
Ad ogni modo, non potei far altro che guardare dalla finestra verso il giardino dove c'era il pozzo e da dove proveniva la voce del bambino.

[Guisgard]

Ester guardò il pozzo.
Non c'era nessuno.
Cominciava intanto ad albeggiare e poco dopo sentì un'auto arrivare.
La macchina si fermò e scese un uomo.
Bussò alla porta.
Era il panettiere.
Nel frattempo Gwen era in auto con Gan.
"Perchè" disse lui "sospetti che il ritratto sia di Erbert? E se fosse invece di Elv?" Guidando.

[Lady Gwen]

"Non ho detto che il ritratto è di Erbert. Ho solo fatto un collegamento automatico fra ciò che ha detto Goz e ciò che ho visto. Non so, Elv mi sembra estraneo alla faccenda. Inoltre, quando Erbert mi ha dato quell'unguento per il collo, mi ha detto di tenere presente nelle indagini che in questa campagna custodiscono tutti dei vecchi segreti. Insomma, non so, Goz per una volta potrebbe non aver detto una cavolata, ecco..." ormai mi aveva messo la pulce nell'orecchio e non c'era verso di toglierla, tranne un'improvvisa prova lampante che lo scagionasse del tutto.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Spero che il tuo intuito abbia fatto centro, Gwen." Disse annuendo Gan.
Arrivarono all'albeggiare alla villa.
Il maggiordomo si era alzato da poco e aprì il cancello per farli entrare.

[Lady Gwen]

"Lo spero anch'io... Anche se, da un lato, vorrei evitare di dover dire ad Elv che suo fratello è un assassino..." sospirai, mentre era già l'albeggiare ed il maggiordomo ci permetteva di entrare.
"E non so tu, ma l'unica cosa che voglio fare ora, è dormire fino all'ora di pranzo, maledizione..." sbuffando stancamente.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si, cerchiamo di dormire un pò..." disse Gan a Gwen "... saremo più lucidi... buon riposo allora." E si separarono.
Dirigendosi berso la sua stanza Gwen però sentì uno strano odore.
Quasi da laboratorio chimico.

[Lady Gwen]

Annuii a Gan e mi diressi verso la mia camera.
Lungo la strada, però, sentii uno strano odore.
Come qualcosa di chimico.
Non sapevo bene come spiegarmelo, ma visto che c'ero ed ero maledettamente curiosa, decisi di seguire quella strana scia e scoprire di cosa si trattasse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Gwen decise di seguire quell'odore.
Iniziò a seguire la scia e arrivò ad una scalinata secondaria che scendeva su un pianerottolo al buio.
Era un odore artificiale, di sostenze come sintetiche.

[Lady Gwen]

Seguii l'odore, che ora dava l'idea di essere qualcosa di sintetico e quello mi portò ad un pianerottolo piuttosto buio, a cui si accedeva tramite una scalinata che non avevo visto fin'ora.
Il mio sesto senso da poliziotta mi diceva che non sarei dovuta scendere lì sotto.
E fu per quello che lo feci.
Iniziai a scendere i gradini uno dopo l'altro, con passo felpato e silenzioso.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Era buio.
Gen sul pianerottolo non vide più nulla.
Si accorse, toccandola, che c'era una porta chiusa a chiave.

[Destresya]

Non c'era nessuno.
C'era da aspettarselo.
Mi accasciai a terra, incapace di reggere quella situazione.
Non era da me.
Dovevo pensare.
Pensare.
Poi qualcuno bussò, ma io restai immobile.
Già che ero a terra, se qualcuno fosse entrato avrei finto di essere svenuta e poi avrei dato la colpa al trauma cranico per le cose che avevo visto.

[Lady Gwen]

Era buio pesto e l'unica cosa che riuscii a capire, era che mi trovavo davanti ad una porta chiusa.
A chiave, per giunta.
C'era poco che potessi fare, se non guardare, osservate, origliare magari, per avere qualche indizio in più.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Il panettiere vide la porta aperta ed entrò.
"Signora..." disse "... sono io... ho il pane di oggi... Ehi!" Vedendo Ester che fingeva di essere scoperta.
Chiamò allora un'ambulanza e poi la polizia che arrivarono poco dopo.
Gli infermieri rianimarono Ester, che ora poteva fingere di riprendere conoscenza.
Intanto, alla villa, Gwen era davanti a quella porta.
"Gwen..." una voce alle sue spalle.

[Lady Gwen]

Stavo ancora ascoltando attraverso la porta, quando sentii una voce chiamarmi.
Sobbalzai appena, ma già pensavo a cosa avrei potuto inventare sul perchè mi trovavo lì.
Sarei dovuta scendere?
Ovviamente no, ma hey, ero un'agente di polizia, non dovevo spiegazioni a nessuno.
Giusto?
Così, mi voltai per capire chi fosse.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Restai lì immobile per non so quanto tempo.
Eppure lo sentivo.
Un brivido, un lungo brivido lungo la schiena.
L'adrenalina era tanta ma dovevo calmarmi, fermare il batitto del cuore con la respirazione e la concentrazione o mi avrebbero scoperto.
Oh, com'era eccitante però tornare sul campo!
Non mi curai di tutto quello che succedeva intorno a me, fingendo seriamente di essere svenuta, finchè non mi acorsi che cercavano di rianimarmi.
A quel punto, aprii gli occhi e mi guardai attorno, spaesata.
"Che... che succede?" farfugliai.

[Guisgard]

Gwen si voltò.
"Ehi..." disse Elv "... cosa ci fai qui? Cerchi il tuo colpevole?" Divertito. "O più probabilmente ti sei persa?" Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo Ester aveva ripreso conoscenza.
"E' stata trovata priva di conoscenza..." l'infermiere che l'aveva rianimata "... ricorda cosa è accaduto?"

[Lady Gwen]

Era Elv e sembrava prendere con leggerezza la cosa.
Beh meglio così.
Ridacchiai e risalii la scala raggiungendolo.
"Se si fosse nascosto lì, beh, direi che per ora è un ottimo nascondiglio..." divertita.
"Buongiorno..." lo salutai baciandolo "Anche se credo sia più una buonanotte, dal momento che andrò dritta a letto..." con un risolino stanco.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Lui rispose al bacio di Gwen.
"Allora ti lascerò tranquilla." Disse facendole l'occhiolino. "Quando ti alzerai mi troverai giù ad attenderti." E si allontanò.
In quel momento Gwen si accorse che quell'odore di sostanze chimiche era cessato.
Quasi come se qualcuno avesse smesso ciò che lo provocava.

[Lady Gwen]

"A dopo..." dissi sorridendo, mentre andava via.
Nel frattempo, quello strano odore chimico era svanito, come qualcuno avesse interrotto l'attività che lo produceva.
Beh, probabilmente l'avrei scoperto in un altro momento.
Andai dunque in camera e mi misi a letto, per farmi finalmente una dormita e riposare.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Mi guardai intorno, spaesata, socchiudendo gli occhi come se stessi cercando di ricordare qualcosa.
"Il bambino..." dissi poi ”Sono venuta qui per il bambino..." farfugliai.
Poi chiusi gli occhi, presi un profondo respiro, come se cercassi di ricordare.
Li riaprii e cercai di apparire confusa, come si confà a chi ha subito un trauma.
"Dovevamo capire se aveva le allucinazioni o se c'era un maniaco ma... poi.. non ricordo che è successo..." sempre sbattendo le palpebre e fissando un punto, come se cercassi di concentrarmi a ricordare.

[Guisgard]

Gwen andò in camera e riposò.
Dormì per un paio d'ore piene e verso ora di pranzo si sentì in grado di alzarsi.
Nello stesso momento, alla casa di Grassia, Ester aveva cominciato la sua recita e l'infermiere sembrò abboccare.
Poi la dottoressa fu portata fuori nel cortile e qui vide 2 poliziotti.
"Siamo l'agente Sard e l'agente Lion." Disse uno dei 2 ad Ester. "Vorremmo farle delle domande, dottoressa."

[Destresya]

Mi si avvicinarono due ragazzini, che si davano un sacco di arie perchè erano degli sbirri, ma guardali.
Come vi farei volentieri sbranare dai miei maiali.
Mi chiesero di farmi qualche domande.
Che cagnolini ammaestrati.
Ci mancava solo che si mettessero a squittire come topolini.
Sfoderai il mio sorriso migliore anche se stanco e confuso, dato che stavo sempre recitando la mia parte.
"Ma certo agenti, sono a disposizione" annuendo.
Dovevo essere insospettabile.

[Lady Gwen]

Dormii almeno un paio d'ore e quando mi svegliai mi sentii davvero rigenerata.
Almeno, ero riuscita a riposare.
Misi qualcosa di più comodo, un morbido maglione verde e, dal momento che eravamo ormai prossimi all'ora di pranzo, scesi giù, anche per passare un po' di tempo con Elv.
Sentivo che lui fosse il mio rifugio di pace, in questa follia e ne sentivo davvero il bisogno.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20201117/c95693aba85e57abce348eac505c01cd.jpg

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Bene, dottoressa..." disse Sard ad Ester "...ci può riassumere del perchè era qui e quando ha visto per l'ultima volta la donna ed il bambino che vivono qui?"
Nel frattempo alla villa Gwen si era alzata, vestita e poi era scesa al pianterreno, dove trovò già Gan che se ne stava seduto su un divano guardando il cellulare.
"Ben alzata." Sorridendole.

[Lady Gwen]

Non trovai Elv, ma Gan, che guardava il cellulare, seduto sul divano.
"Grazie, anche a te. In effetti, mi sento molto molto meglio, ero davvero distrutta..." sedendomi sul divano in un sospiro soddisfatto.
"Tu?"

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Si si, mi sono riposato dai." Disse annuendo Gan a Gwen. "Sono pronto a ricominciare le nostre indagini."
In quel momento arrivò Elv.
"Ecco i nostri agenti ben riposati." Divertito lui. "Riposato bene?" Chiese, ma guardando Gwen.

[Destresya]

Annuii lentamente al poliziotto.
"Ecco, la madre è venuta a chiedermi aiuto perchè il bambino non sembrava più lui, così l'ho visitato e lui parlava di un amico immaginario che viveva nel pozzo, ma poteva anche essere un maniaco, volevo controllare, soprattutto visto quello che sta succedendo, ho voluto controllare di persona..." ripetei.
Parlavo sempre come se ricordare mi causasse un grande sforzo, come se stessi facendo molta fatica a mettere insieme i pezzi.
Avevo curato diversi pazienti con dei traumi cranici e sapevo come reagivano in situazioni del genere, per fortuna.
"Poi è confuso, ricordo che il bambino si è buttato, la madre che urlava disperata, poi che c'era qualcuno in casa.." agitandomi, come se fosse troppo doloroso ricordare quei momenti.
Insomma, erano morte delle persone, per un essere umano con dei sentimenti quello era motivo di angoscia.
Patetici!
Scossi la testa, fissando il vuoto.
"Ricordo che sono corsa verso la casa, avevo visto qualcuno... qualcosa... poi poi non lo so, mi avete svegliato!" con aria sconsolata, prendendomi la testa tra le mani.

[Lady Gwen]

"Bene" annuendo "Però prima mangiamo..." con un sorriso sornione.
Poi, arrivò Elv e gli sorrisi.
"Abbastanza, sì" risposi, mentre lo facevo sedere nel posto libero accanto a me sul divano.
"Giusto in tempo per un'altra giornata piena..." sarcastica.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Un momento..." disse Lion ad Ester "... lei non si è subito sincerata delle condizioni della donna e di suo figlio finiti nel pozzo? Perchè non ha subito portato soccorso ai 2 nel pozzo, dottoressa?"
Intanto, alla villa, Gwen era con Gan ed Elv.
"E le tue... nottate?" Sottovoce Elv a Gwen.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita al sussurro basso di Elv nel mio orecchio, che mi diede i brividi lungo la schiena.
"Quando non vado a raccattare cadaveri, intendi?" dissi, con macabro sarcasmo ed il preciso intento di spezzare apposta quella poesia "Quello lo lascio stabilire al padrone di casa..." sussurrai anch'io piano in risposta.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Brava..." disse Elv sottovoce, vagamente sorridente a Gwen "... ottima scelta..." cominciando a giocare con le dita fra i suoi capelli rossi.
In quel momento arrivò Erbert.
"Buongiorno." Salutando.
"Pranzi con noi, fratello?" Elv.
"No, ho un appuntamento con Montes." Risponde Erbert.

[Destresya]

Ma cosa vuoi che fregasse a me delle condizioni del bambino!
"No no.." scossi la testa "La madre stava bene quando l'ho lasciata... era disperata e piangeva, ma viva e vegeta..." sospirai "..si stava sincerando lei delle condizioni del bambino e chiamando i soccorsi, almeno, l'ho dato per scontato". Sospirai di nuovo.
"È successo tutto così in fretta, ho visto l'ombra e sono corsa qui, non so che cosa volessi fare... il terrore e l'adrenalina sono un mix letale...." come se non riuscissi a capacitarmi di quanto era successo.
Uè, cicci, mai sentito parlare di DPTS? Un po' di aria!
Che cavolo, devo fare io anche il vostro lavoro?

[Lady Gwen]

Sorrisi maliziosamente e lo baciai all'angolo delle labbra, sentendo le sue dita intrecciate fra i miei capelli ed era una sensazione bellissima.
Arrivò dunque Erbert.
"Buongiorno" risposi educatamente.
Nel momento in cui rivelò la natura del suo impegno e la sua destinazione, guardai subito Gan, improvvisamente seria.
Due in uno, non c'era che dire...
E se fossero stati entrambi e sia io e Goz avessimo avuto ragione?
Non era da escludere.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"Ok, per adesso è tutto." Disse Sard ad Ester. "Può andare e tornare a casa sua, dottoressa."
Ma uno dei poliziotti che erano con loro chiamò Sard e Lion.
Avevano tirato su i corpi della donna e del figlio e tutti e 2 erano stati sventrati.
Com'era possibile?
Non poteva essere stata la caduta a ridurli così.
Nel frattempo, alla villa, gli sguardi di Gwen e Gan si erano incrociati e capiti.
Erbert allora salutò ed andò via, al suo appuntamento.

[Destresya]

"Grazie!" sorrisi al poliziotto, con aria affranta.
Su, non vedi come sono triste per non aver potuto salvare quei poveri sventurati.
Ma sono una semplice dottoressa mica un supereroe.
Stavo giusto per andarmene, quando sentii i discorsi di due poliziotti.
Sventrati, erano stati sventrati.
Come gli altri bambini.
Anche la madre!!!!
Ehi, la madre era una mia vittima!
Vabbè, mi hai fatto un favore, nessuno sospetterà di un secondo serial killer.
E per gli altri omicidi ho degli alibi, quindi non mi preoccupo.
Per uno ero addirittura con quell'ottuso dell'ispettore, figuriamoci.
Me ne andai prima che qualcuno indovinasse i miei pensieri.
Senza esagerare il passo, col capo chino e mesto, come se tutto mi costasse fatica.
Però, sventrarli in quel modo sotto i miei occhi senza che me ne accorgessi.
Allora sei davvero bravo amico.
Che il pozzo nascondesse un passaggio e lui si nascondesse lì?
Sarebbe stato geniale!
Si è visto recapitare due cadaveri e li ha sventrati.
Chissà perchè sventrarli.
Beh io dissanguo le mie vittime e mi ci faccio il bagno, non è che sia la persona giusta per pormi certe domande.
Ma mi incuriosisce.
Oh se mi incuriosisce.
Salii in macchina, restai un attimo come paralizzata, tanto per continuare la recita se mi stavano guardando, poi misi in moto e me ne tornai a casa.
Uccidere, tutta quella storia mia aveva messo una gran voglia di uccidere.
Ma come di deve però. Lentamente, e con un bel bagno ristoratore.

[Lady Gwen]

Gan aveva afferrato subito quello che volevo fargli capire, nel momento in cui Erbert usciva.
Avevo bisogno di parlare col mio partner e capire cosa fare ora.
Guardai Elv.
"Perchè non prendi un po' di vino per tutti e beviamo un bicchiere prima di pranzo?" gli chiesi sorridendo, col preciso intento di allontanarlo e restare sola con Gan.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

Ester tornò a casa.
Ma pochi minuti dopo il telefonò squillò.
"Sono io..." disse ancora la voce che si auto accusava degli omicidi "... perchè non fap nulla per fermarmi? Perchè non mi denunci alla polizia? Forse perchè lei non mi credi ancora? Si, ammettilo... tu non mi credi... mi ritieni un pazzo, vero? Magari solo un mitomane, no? E intanto i bambini muoiono."
Nello stesso istante, alla villa, Gwen era riuscita ad allontanare Elv, mandandolo a prendere del vino, restando così sola con Gan.

[Lady Gwen]

Elv accettò e si allontanò, lasciandomi sola con Gan.
"Dobbiamo trovare un modo per capire cosa si diranno Erbert e Montes, dobbiamo capire se abbiamo tutti ragione oppure no..." dissi piano al mio partner.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Entrai e mi andai immediatamente a versare da bere.
Ci voleva qualcosa di forte, un whisky invecchiato aromatizzato era proprio quello che faceva per me.
Anche se non era proprio il mio genere.
Ma dopo quello che avevo visto e sentito, ne avevo davvero bisogno.
Avevo appena portato il bicchiere alle labbra quando squillò il telefono.
Oh per carità, non dirai sul serio?
Dovevo rispondere?
I serial killer traumatizzati non hanno giorni di malattia?
No, dovevo rispondere.
Facevo meglio a darmi malata.
Ci mancava solo il mitomane adesso.
Perchè non ti fermo? Ma per chi mi hai preso, per una missionaria?
Cosa me ne frega a me se i bambini muoiono!
Cercai di non dare a vedere la mia indoddisfazione, ma per lo meno potevo chiarire la faccenda una volta per tutte.
"Sei tu che mi hai chiesto di non parlare di te alla polizia, ricordi?" gli dissi, in tono conciliante "Ad ogni modo che potrei fare io per fermarti? Oggi ero lì, ho visto come hai ucciso quella madre e il suo bambino, e non ho potuto fare niente per fermarti, sei troppo forte e potente!".
Ecco un po' di sana incensazione e vediamo se è davvero il Killer.

[Guisgard]

"Si, ho fatto un buon lavoro..." disse il preseunto killer ad Ester dopo un attimo di esitazione "... e sappi che ucciderò ancora se non mi fermerete. Chiaro?"
Intanto, alla villa, Gwen e Gan decidevano il da farsi.
"Direi di saltare in auto e metterci alle calcagna di quei 2." Lui a lei. "Andiamo alla villa di Montes e cerchiamo di capirci qualcosa."

[Lady Gwen]

Feci un sospiro un po' avvilito per tutti quegli strani giri che eravamo costretti a fare in quella campagna.
"Sì, probabilmente è l'unico approccio possibile, non ci resta molto altro da fare..." annuii.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Sorrisi, un sorrisetto divertito mentre prendevo un sorso di Whisky.
"Oh sì, un ottimo lavoro..." con la voce rassicurante perchè non mi leggesse dentro.
Era un mitomane, niente di più.
Caro il mio assassino, mi spiace deluderti ma la mammina l'ho uccisa io.
"Dimmi, come vuoi essere fermato?" gli dissi mentre mi toglievo le scarpe.
Ora volevo divertirmi un po' con la sua mente

[Guisgard]

"Andiamo, il lavoro ci aspetta." Disse Gan a Gwen. "Elv capirà."
E così i 2 agenti dell'Afrapol salirono in auto e sfrecciarono via, verso le campagna in cui sorgeva la villa presa in affitto da Montes.
Lungo la strada però incrociarono la macchina della polizia.
Quella lampeggiò, facendo segno loro di accostare.
A bordo c'erano Sard e Lion ed informrono Gwen e Gan che l'assassino aveva colpito ancora.
Le vittime erano ancora un bambino e sua madre, ritrovati in fondo ad un pozzo.
Parlarono loro anche della dottoressa Ester, unica testimone, anche se aveva perso conoscenza per gran parte del tempo.
Proprio Ester, in quel momento, era al telefono col presunto maniaco.
"Cosa? Semplice... devi venire a letto con me, dottoressa." Mormorò lui.

[Lady Gwen]

Accennai un risolino divertito.
"Ti preoccupi della mia vita sentimentale, ora?" lo punzecchiai.
Alla fine, uscimmo, ma lungo la strada incrociammo una macchina della polizia e non avevo dubbi su chi ci fosse a bordo.
Sard e Lion ci informarono di un altro omicidio, stavolta doppio.
Madre e figlio.
"È molto strano, non l'aveva fatto, fin'ora" notai, perplessa.
Parlarono poi di una dottoressa, una sorta di testimone.
"E cosa ha detto? Qualcosa di utile?" sbarrai gli occhi.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Guisgard]

"No, non ricorda nulla." Disse Lion a Gwen. "Purtroppo non credo ci sarà utile."
"La cosa importante è che ora ha cambiato genere di vittime." Gan. "O almeno ha allargato la cerchia dei suoi gusti, avendo ucciso la madre del bambino."
"Forse l'ha uccisa perchè lei si è messa in mezzo per difendere il figlio." Pensieroso Sard.

[Lady Gwen]

"Niente di niente? È possibile? Deve aver visto almeno una minima cosa" dissi ancora, sperando di poterci vedere chiaro.
"Potrebbe essere" dissi a Sard, annuendo.
"Oppure, potrebbe averla uccisa perchè lei l'aveva visto e per non farla parlare l'ha tolta di mezzo. In ogni caso, credo che la morte della donna sia stato solo un incidente di percorso nel suo solito iter."

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk

[Destresya]

Un altro sorrisetto, stavolta perfido mi si dipinse sul viso.
Ma perché gli uomini sono così stupidi?
Davvero uno poteva pensare una cosa del genere?
Tanto meglio per te che io abbia una grande voglia di uccidere in questo momento.
No, beh... peggio per te, meglio per me.
Il sesso è sempre il modo più rapido per adescare le mie vittime.
"Vediamoci tra un paio d'ore al mio capanno di caccia, dove potremo avere sufficiente privacy, via Pascoli 22" gli dissi, in tono caldo e conciliante, con un sorrisetto, per poi attaccare, senza dargli il tempo di replicare.
Ecco i piccoli piaceri della vita.
Piccoli enormi piaceri della vita.
Una vittima che ti viene servita su un piatto d'argento.
Avevo in programma un bagno, ma l'avrei sostituito con una doccia veloce.
Prima di cena avrei fatto il mio trattamento di bellezza, dunque.
Non c'era tempo da perdere.
Mi lavai, mi preparai e in un batter d'occhio fui pronta per uscire.

https://pics.jjgirls.com/pictures/realityjunkies/julia-ann-sean-michaels-will-powers/wchat-mature-xcritic/hd-julia-ann-sean-michaels-will-powers-3.jpg

[Guisgard]

"Si, concordo con te, Gwen." Disse annuendo Gan.
"Beh, vedremo." Fece Sard. "Vieni, Lion, andiamo a dirlo all'ispettore Goz."
Allora Gwen e Gan ripresero il cammino verso la villa di Montes.
Era una costruzione grande, ma con un che di misterioso, di sinistro.
https://www.mywhere.it/wp-content/uploads//2020/05/timberline-lodge-shining-hotel-movie.jpg

[Lady Gwen]

Annuii a Gan e poi ognuno prese la propria strada.
Arrivammo alla villa di Montes, che era sempre più inquietante.
"Fermiamo la macchina poco prima, non voglio che ci veda arrivare" suggerii, mentre la villa ci appariva davanti.

Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk