I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

"No..." disse Herbert sotto la doccia "... non voglio che tu vada via. C'è una strana atmosfera a Bellion e mi sentirò più sicuro sapendoti qui, visto siamo al centro cittadino. Tua madre vive in periferia e non sarei sicuro." A Gwen.

[Lady Gwen]

Dubitavo fortemente che alla congrega sarei stata a rischio, visto il tipo di posto.
Sospirai silenziosamente ed uscii dal bagno senza aggiungere altro.
Volevo rendere le cose più comode e facili per tutti, ma a quanto pareva non dava bene.
A quel punto mi cambiai per la notte senza nemmeno disfare i bagagli e mi misi a letto.

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[Guisgard]

Herbert dormì sul divano e al mattino preparò la valigia, per poi andare in albergo.
Ora Gwen era libera e senza più legami scomodi.
Versò metà mattina le squillò il telefonino: era Clemia.

[Destresya]

Sorrisi a quelle parole di Roan.
"Beh mi farebbe davvero molto piacere!" annuii "Ma è sicuro che non la disturbo? Non voglio intralciarla nel suo lavoro!".

[Lady Gwen]

La notte trascorse senza altri traumi ed al mattino Herbert andò via.
Pensavo che la cosa sarebbe sembrata più vuota, più spenta... Invece era esattamente uguale a prima, il ché era più che indicativo di tutta la situazione che avevamo vissuto fin'ora.
Quando ero già sveglia da un bel po', mi telefonò Clemia.
Almeno non erano le quattro del mattino.
"Pronto, Clemia..." mormorai al telefono.

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[Guisgard]

"Non tema, anzi." Disse Roan a Destresya. "Mi farà compagnia. ndare da solo per boschi e vallate da un pò diventa monotono." Divertito. "Ora però sarà meglio che vada. Passerò qui domattina, diciamo verso le 7.00, ok? A domattina allora. Arrivederla." Ed andò via, per tornare poi il mattino seguente all'ora stabilita.
In quello stesso mattino il telefono squillò a casa di Gwen.
"Gwen, dovresti venire subito qui..." lei alla ragazza "... è accaduta una cosa strana... una delle nuove adepte, Onya, è da stamani all'alba che non riusciamo a trovarla."

[Lady Gwen]

Sbattei le palpebre più volte.
"Ma... Com'è possibile?" dissi allarmata, mentre già andavo a prepararmi "Così, da un momento all'altro?" non riuscivo a crederci.
Era per caso il periodo delle sparizioni, questo?
Speravo inoltre che le cose non fossero collegate, altrimenti avremmo avuto un problema ancora più grave.

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[Guisgard]

"Gwen, vieni qui così ci aiuterai a cercarla, per favore." Disse Clemia.

[Lady Gwen]

"Sì sì, d'accordo, arrivo" dissi sbrigativa e un po' ansiosa.
Finii in fretta di prepararmi e saltai subito in moto, arrivando poco dopo alla villa fuori città.
Non capivo come una persona potesse sparire all'improvviso e volevo assolutamente vederci chiaro, specie perchè in quanto Rettrice erano tutte sotto la mia responsabilità.

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[Destresya]

Annuii, lieta a quelle parole di Roan.
Partire alla ricerca di un mistero con un uomo affascinante, questo soggiorno stava iniziando in un modo inaspettato.
Chissà che tutto quello non sa"Allora a domani, non vedo l'ora di scoprire questo mistero!" gli sorrisi.
"Buonaserata e grazie ancora per l'opportunità!" lo salutai mentre andava via.
Solo quando uscì realizzai che sarebbe tornato alle sette del mattino!
Il che significava che dovevo darmi una mossa per andare a letto prestissimo.
Così feci e la mattina dopo, un po' in coma ma cercando di non darlo a vedere, ero pronta per partire per i boschi, alle sette in punto!

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[Guisgard]

Gwen arrivò alla villa appena fuori città.
In breve si ritrovò dentro, con Clemia a raccontarle tutto.
Onya era scomparsa, come nel nulla.
Tutte le sue cose erano a loro posto e nessun'altra nella villa l'aveva vista.
Non c'erano tracce, niente di niente che indicasse una sua fuga o anche un suo rapimento.
Intanto estresya si era alzata presto e poi preparata.
All'ora stabilita arrivò una Jeep, da cui scese Roan e bussò alla porta della scrittrice.

[Destresya]

Quando suonò alla porta, avevo appena finito di bere il mio caffè.... il secondo.
Beh erano le sette del mattino!
Aprii la porta e sorrisi a Roan.
"Sei puntualissimo! Vogliamo andare?" mentre il freddo del mattino mi sferzava leggermente.
Leggermente... carina l'idea di usare un eufemismo!

[Lady Gwen]

Arrivai alla villa e Clemia mi raccontò tutto su Onya.
Tutte le sue cose erano al loro posto ma di lei nemmeno l'ombra.
"È assurdo, davvero assurdo... Se fossi stata qui, ieri sera..." sospirando e portando le mani fra i capelli.
Probabilmente, sarebbe successo comunque, ma ora mi sentivo in colpa per aver dato ascolto ad Herbert.
"È colpa mia, avrei dovuto essere ancora più presente, mi sarei dovuta impegnare, ma evidentemente avevo ragione io, non sono tagliata per questo..." scossi la testa.
"E soprattutto, non intendevo avere a che fare con Herbert ora e in questo modo... È il momento peggiore..." con tono avvilito.

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[Guisgard]

"Non avresti potuto fare nulla." Disse Clemia a Gwen. "Eravamo in tanti qui eppure Onya è sparita senza che nessuno se ne accorgesse."
Intanto Roan e Destresya erano saliti sulla Jeep, per poi partire.
Imboccarono uno stretto sentiero, fra betulle, olmi, castagni e faggi.
Salirono su un basso declivio e raggiunsero una valle, fra alte querce.
Allora spuntarono davanti a dei monti, davanti ai quali si vedeva un'altura ma dalla forma stranissima, curiosa, quasi artificiale.
"Guarda lì." Roan indicandola a Destresya.
https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/10/2016/09/piramide-di-caiazzo.jpg

[Lady Gwen]

"Io non so davvero che fare..." con aria avvilita.
Poi, sospirai scuotendo la testa.
"Maledizione, ci mancava solo questa..." prendendo il telefono "Devo per forza chiamare Herbert, è inevitabile..." componendo il numero.

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[Destresya]

Mi piaceva molto il panorama che si sviluppava intorno a noi, così selvaggio e verde, come non immaginavo.
Poi la vidi.
La vidi e sbiancai.
"Ma è incredibile!!!" esclamai "È veramente incredibile!!" sgranando gli occhi "Non è possibile, sembra una piramide!!!" sconvolta, guardando prima la strana piramide/montagna e poi Roan.
"Tu cosa pensi che sia? Non me l'hai detto ieri!" incuriosita.

[Guisgard]

Gwen digitò il numero di quello che era ancora suo marito.
"Sono lo sceriffo..." disse lui rispondendo "... chi parla?" Non avendo visto il numero sul display.
Nel frattempo Destresya e Roan erano giunti al centro della vallata, dove era visibile la misteriosa piramide.
"Bella domanda..." lo studioso "... una domanda da un milione di Taddei... o forse anche da un miliardo di Taddei." Sorridendo. "Credo che il segreto del suo mistero sia nascosto al suo interno... ci saranno solo grotte e cavità naturali... o tunnel e nicchie scavate dall'uomo in un'epoca lontanissima?" guardando poi la scrittrice con fare divertito. "Vogliamo visitarla da vicino?"

[Lady Gwen]

"Sono io, Herbert..." risposi, desiderando scomparire per sempre "Sono alla villa di mia madre, una ragazza del collegio è sparita dall'alba, ha lasciato tutte le sue cose ed è scomparsa nel nulla... Potrebbe entrarci con quelle sparizioni, sono preoccupata..."

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[Guisgard]

"Aspettami, arrivo lì fra un minuto e mezzo, Gwen." Disse lui a sua moglie.
Dopo pochissimo tempo l'auto dello sceriffo arrivò davanti alla villa, trovando Gwen ad attendere suo marito.
Herbert allora fu informato della faccenda da lei e da Clemia.
"Ho annotato tutto..." lui mettendo via taccuino e penna "... beh, non è facile dire se la sparizione di questa ragazza sia collegata a quella di Fash... i 2 non avevano nessun tipo di rapporto mi sembra di capire... ma ditemi..." fissando Gwen e Clemia "... non potrebbe essere una fuga volontaria? Magari per motivi sentimentali?"

[Lady Gwen]

"D'accordo..." annuii e infatti dopo pochissimo arrivò.
Annotò tutto dopo aver fatto un sopralluogo e non aveva torto a non sbilanciarsi, sebbene io avessi ancora il sentore che potesse entrarci qualcosa.
"Non credo, avrebbe portato qualcosa con sè, se fosse scappata apposta. Non sarebbe fuggita senza nulla. Qualche vestito, qualcosa... No, secondo me non è stato volontario..." scuotendo la testa dubbiosa.

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[Guisgard]

"Ok..." disse annuendo Herbert a Gwen "... e dimmi..." a sua moglie "... questa villa ha un sistema d'allarme? Ha un custode? Magari qualcuno è potuto entrare stamattina e rapirla. Forse un maniaco. Posso vedere una sua foto? Per vedere se è avvenente ed attirare qualche maniaco sessuale."

[Destresya]

Lo ascoltavo parlare affascinata, rapita, la mia mente stava già elaborando un sacco di storie che potevano essere ambientate in quel luogo così misteriosi. Se archeologi e studiosi avevano bisogno di dati e studi e quant'altro per il loro lavoro, a uno scrittore bastava la sua immaginazione e poteva trasofmare quella piramide in basi aliene, manufatto di un'antica civiltà, o qualunque cosa volesse.
"E me lo chiede? Non vedo l'or di vederla da vicino, sembra un mistero così affscinante!" sgranando gli occhi , entusiasta.

[Lady Gwen]

"No, non ce l'ha e forse dovremmo risolvere, date le circostanze..." sospirando.
Lo guardai sollevando un sopracciglio e scosso la testa con fare sarcastico, quando chiese di vedere una foto di Onya, più che altro per il motivo per cui lo chiese.
Senza aggiungere altro, andai a prendere il registro dove segnavamo tutte le adepte e presi la sua foto, facendola vedere ad Herbert.
"È abbastanza avvenente?" chiesi allora, con un sopracciglio sollevato, senza riuscire a trattenermi.

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[Guisgard]

"Prima però, vista l'ora, direi di pranzare..." disse divertito Roan a Destesya "... che ne dici? Qui vicino c'è un posticino niente male. Oh, si tratta di un locale alla buona, di quelli casarecci, ma pare si mangi molto bene." Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo Gwen e Herbert erano alla villa di Clemia.
"Eh si..." lui guardando la foto "... parecchio carina direi... e questo complica la faccenda direi... potrebbe davvero aver suscitato le attenzioni di qualcuno..." pensieroso.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su, alla sua risposta, mettendo a posto la foto.
"In ogni caso, facci sapere se scoprì qualcosa..." dissi a quel punto, un po' tesa e nervosa.

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[Guisgard]

"Ovvio, solitamente non tengo per me i rsultati di un'indagine." Disse sarcastico Herbert a Gwen. "Ora torno al mio ufficio, cominciando qualche ricerca." Fissandola. "Tu come stai?"

[Lady Gwen]

Che simpatico, si era davvero impegnato...
Poi, mi chiese come stessi e lo guardai senza sapere bene cosa dire.
"Non mi aspettavo questo casino, diciamo così..." risposi.
Cosa si aspettava che gli dicessi?
Che stavo bene?
O male, per alimentare il suo ego?
Decisamente no, non ne avevo intenzione.

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[Guisgard]

"Ok, allora vado." Disse lui a Gwen.
La guardò per un lungo istante, forse sul punto di dirle qualcosa, ma poi si voltò ed andò via.
"Forse lo sceriffo ha ragione..." Clemia a Gwen "... l'unica ipotesi possibile è che qualcuno l'abbia attirata e magari portata via..." preoccupata.

[Lady Gwen]

Annuii lentamente, poi mi guardò qualche istante in silenzio ed andò via.
Certamente, ciò che non mi ero aspettata era che le circostanze mi costringessero alla vicinanza di Herbert subito dopo esserci allontanati.
"Sì forse è andata così..." mormorai, sospirando.
"Vorrei solo che non ci fossero questi casini tutti insieme..."

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[Destresya]

Gli sorrisi e annuii.
"Oh ma i posti così sono i migliori!" rilassata e grata per quella gita inaspettata.
Continuavo a guardarmi intorno, apprezzando il paesaggio e tutto intorno a noi, era così incantevole che lasciava spazio a mille idee che forse avrei anche potuto trasportare nel mio progetto.
Magari era proprio per quello che sarei dovuta trasferirmi lì.
Insomma, nessuno più di me sapeva che niente accade per caso, giusto?
Restai per un momento a guardare Reon che guidava e gli sorrisi.
"Ti sono davvero grata per questa gita!" gli dissi "Ne avevo davvero bisogno!".

[Guisgard]

"Forse tuo marito ha ragione..." disse Clemia a Gwen "... la sparizione di Onya non c'entra nulla con quella del ragazzo."
Nello stesso istante Destresya era Roan ed insieme andarono ad una trattoria non troppo lontana.
Qui si sedettero e lui ordinò per entrabi degli gnocchi al tegamino, poi del pollo arrosto e patate al forno.
"Fidati, sono i piatti migliori qui." Roan sorridendole.
https://images.fidhouse.com/fidelitynews/wp-content/uploads/sites/6/2019/02/1549548333_3873ed1d1af94d317ac219aac0c68b97b2fa3f1 b-1549539520.jpg?w=580

[Destresya]

Mi accorsi in quel momento di avere fame, così non vedevo l'ora di arrivare alla trattoria, che fece capolino all'orizzonte di lì a poco.
Ci sedemmo e Roan decantò le specialità.
"Oh allora mi fido di te, consigliami qualcosa di speciale, qualcosa di tipico, mi piace assaggiare cose nuove!" con un sorriso mentre un profumo delizioso si spandeva tutto intorno.

[Lady Gwen]

Annuii sbrigativamente.
"Solo avrei voluto un po' di tempo lontana da Herbert, dopo avergli apertamente detto che voglio divorziare..." risposi "E ovviamente mi dispiace per Onya, ma davvero non ci voleva, né per me né per lei..." sospirando e sedendomi sul basso muretto esterno.

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[Guisgard]

I piatti arrivarono in tavola.
"Buon appetito allora." Dise Roan facendo l'occhialino a Destresya.
Così i 2 mangiarono.
Intanto Gwen era rimasta con Clemia.
"Speriamo solo che Onya sia ritrovata presto..." afflitta questa "... ora torna a casa tua e cerca di riposare, Gwen... ti vedo provata... una buona dormita ti rimetterà in sesto." Sorridendole.

[Lady Gwen]

"Sì, speriamo stia bene e che si risolva tutto per il meglio..." annuendo con un sospiro.
Poi mi disse di andare a casa a riposare.
"Ma... Sei sicura non ti serva una mano, qui? Posso restare, non c'è problema, per me, non preoccuparti" annuendo.
Non mi andava di lasciarla sola in un momento simile, mentre una delle ragazze era scomparsa.
Certo, non c'era nulla che potessimo fare, oltre alle indagini della polizia, ma volevo comunque darle un po' di supporto.

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[Destresya]

I piatti che aveva ordinato Roan erano davvero delle specialità, tutto buonissimo.
Mi piacevano quei piatti rustici che sapevano di montagna.
Inoltre erano piatti perfetti da condividere.
"Queste patate al forno devono essere state cotte insieme al pollo, altrimenti non si spiega come facciano a essere così saporite, non ne ho mai mangiate di così buone!!!" mangiando di gusto.
Se c'era una cosa che adoravo era mangiare e mangiare cose buone, in un posto come quello poi, metteva subito di buonumore.
"Dopo un pranzo così, sicuramente non avrà segreti per noi la piramide!" facendo l'occhiolino a Roan.

[Guisgard]

"Con questo spirito" disse divertito Roan a Destresya "sono certo che quella piramide non avrà più segreti per noi." Divertito.
Finirono di pranzare e lasciarono la rustica trattoria, per poi risalire sulla Jepp.
Erano diretti al centro della vallata, dove sorgeva la misteriosa piramide.
In effetti aveva una vaga forma regolare, completamente rivestita da folta vegetazione.
Si poteva raggiungere attraversando un campo incolto chiuso da una steccato issato alla buona e che non avrebbe rappresentato un ostancolo nemmeno per dei ragazzini.
I 2 arrivarono così presso le pendici di quella che sembrava essere una collina di forma triangolare.
"Bisogna cercare un qualche passaggio..." fece Roan che aveva con sè una borsa dentro cui c'erano i suoi strumenti di studio.
Intravidero allora l'ingresso di una galleria semicoperta da cespugli.
Nello stesso momento Gwen si trovava alla villa.
"Si, preferisco che vai a riposare e magari tornerai qui stasera." Clemia a lei. "Se ci saranno novità di telefonerò."

[Lady Gwen]

Presi un respiro profondo ed annuii.
"Ti ringrazio..." le dissi, abbracciandola ed intendendo tutto ciò che poteva essere inteso in quelle parole.
Saltai in sella alla moto e mi fiondati a casa per riposare, sperando di poterlo fare sul serio e senza interruzioni di alcun tipo.

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[Guisgard]

Gwen tornò a casa e potè riposare.
Riuscì a dormire per buona parte del giorno e solo verso il tardo pomeriggio fu svegliata dallo squillo del suo cellulare.

[Lady Gwen]

Dormii quasi tutto il tempo, cioè buona parte della giornata, difatti non mi dispiacque svegliarmi, anche se per una chiamata.
"Pronto?" dissi subito, pensando potesse essere Herbert per Onya.

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[Guisgard]

"Gwen, sono io..." disse una voce al cellulare.
Infatti quella voce lei la conosceva bene, visto che si trattava di Matt, uno degli adepti della congrega.
"Ho delle novità sulla scomparsa di Onya..." continuò lui "... forse abbiamo un sospettato... il mago arrivato in città..."

[Lady Gwen]

"Matt?" chiesi stranita.
Sbarrai gli occhi sentendo che aveva novità su Onya, ma rimasi ancora più stranita alla sua ipotesi.
"Ma... Cosa c'entra lui? È appena arrivato... Cosa te lo fa dire?"

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[Guisgard]

"Perchè il suo furgoncino pubblicitario ha annunciato col megafono che stasera durante lo spettacolo del mago ci sarà un collegamento telepatico con i ragazzi scomparsi misteriosamente." Disse Matt a Gwen.

[Lady Gwen]

"La motivazione mi sembra un po' debole..." ammisi "La polizia non è convinta che Onya rientri fra quelli. Comunque sia, stasera ci andrò e vedrò di capirci qualcosa. A me sembra un cumulo di assurdità, quello che fa questo tipo..."

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[Guisgard]

"Infatti mi sono preoccupato 2 biglietti per il suo spettacolo." Disse Matt a Gwen. "Così daremo un'occhiata. Sono previdente, no?" Divertito.

[Destresya]

"È quello che ho detto io!" ridacchiai, facendo l'occhiolino a Roan.
Dopo quel super pranzo rustico e ristoratore, ci dirigemmo verso la piramide, o la montagna (ma a me sembrava più una piramide!) e iniziammo a girarci intorno.
Vista da vicino era ancora più impressionante, ancora più affascinante.
Come poteva essere una cosa naturale? Sembrava così regolare e perfetta, come se la superficie fosse stata proprio calcolata!
Ci mettemmo così a cercare un passaggio, e dopo un po' mi accorsi di una galleria.
"Ehi, guarda qui! Una galleria!" indicando un punto poco distante, tra i cespugli.

[Lady Gwen]

Ridacchiai genuinamente alle sue parole.
"Sì, sei stato grande..." dissi divertita.
"Ci vediamo stasera al teatro, allora..." aggiunsi, a quel punto "Cercheremo di capire se davvero c'entra qualcosa oppure è solo un mago da strapazzo che sfrutta l'onda mediatica ed io tendo per la seconda..."

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[Guisgard]

"Ok, ti aspetto stasera davanti al teatro comunale, Gwen." Dise Matt, per poi staccare.
Intanto Destresya e Roan avevano trovato un passaggio per penetrare nella piramide.
I 2 allora penetrarono in quello steetto cunicolo, arrivando all'interno, in una galleria claustrofobica e profonda alcuni metri.
Alla fine si ritrovarono in una sorta di antro naturale.
"Per adesso è tutto naturale, non c'è traccia della mano di un uomo." Fece Roan.

[Lady Gwen]

"A stasera..." dissi, riattaccando.
Mi sembrava davvero molto strano che si sospettasse di quel tipo, specialmente perchè era appena arrivato e inoltre mi sembrava uno di quegli spettacoli di illusionismo giusto per gettare un po' di fumo negli occhi della gente per divertirla.
Attesi dunque di prepararmi per la serata.

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[Guisgard]

Arrivò la sera e con essa l'ora dello spettacolo.
Molti accorsero al teatro e Matt attendeva l'arrivo di Gwen davanti alla biglietteria.

[Lady Gwen]

Terminato il pomeriggio, mi preparai ed uscii.
Fermai la moto davanti al teatro, che era già abbastanza pieno, con tutte le persone accalcate in biglietteria e fra loro vi era anche Matt, così lo raggiunsi.
"Buonasera..." gli sorrisi, anche se la folla mi dava già sui nervi e mi stavo amaramente pentendo di ciò che avevo fatto.
Non ero in vena di uscire, ma mi convinsi che dovevo farlo per Onya.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20201215/949a6ff7f4b61e7c3455717c71e92629.gif

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[Destresya]

Seguii Roan all'interno di quel cunicolo, guardandomi attorno estasiata.
Poi annuii alle sue parole.
"Incredibile, davvero incredibile..." più mi guardavo intorno più le cose mi sembravano tutte così assurde.
"Se davvero è una cosa tutta naturale è ancora più incredibile, sembra davvero così perfetta e regolare da fuori.
"Continuiamo!!" esaltata da quella scoperta così stimolante.

[Guisgard]

Matt sorrise a Gwen e la salutò, poi entrarono insieme nel teatro comunale, un edificio squallido, dai muri lisci e bianchi, pochi posters e locandne alle pareti, qualche custode ed un bar che vendeva merende e bibite per gli spettatori.
Il tutto era molto provinciale e piatto.
Nello stesso momento Destresya e Roan erano penetrati ormai nella misteriosa piramide.
Ad un tratto i 2 sentirono strani rumori, simili a canti.
"Sembrano voci umane..." disse piano Roan "... provengono da quella cavità..." indicandola a Destresya.

[Lady Gwen]

L'interno del teatro era spartano e piatto, nulla di eclatante.
"Dovrebbero rivalutarlo un po', questo teatro, è così abbandonato a se stesso e piatto..." commentai con una smorfia, guardandomi attorno prima di prendere posto.

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[Guisgard]

A quelle parole di Gwen l'auditorio si oscurò.
Le luci si spensero infatti e il tipo che lei aveva visto davanti a casa sua con i volantini diede il benvenuto ai presenti.
Annunciò allora uno spettacolo a suo dire incredibile, presentando poi il famoso mago che apparbe da una scatola rettangolare al centro della scena, col suo abito da prestigiatore.
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[Destresya]

Continuammo a camminare nella cavità, finchè non sentimmo qualcosa.
Erano voci, voci umane, come sottolineò Roan.
"E stanno... cantando?" stupita, voltandomi a guardare Roan, perplessa.
"Oddio, la cosa si fa decisamente strana!" continuando a fissare nella direzione di quei canti.
"Stiamo attenti a non farci vedere!" sussurrai.

[Lady Gwen]

Appena prendemmo posto, le luci si spensero, segno che stavamo iniziando ed il tipo che era pure venuto a casa distribuì altri volantini della serata.
Fece poi la presentazione dello spettacolo, una cosa a suo dire mai vista ed il fantomatico mago apparve al centro del palco.
L'effetto sorpresa c'era, anche il vestito da prestigiatore, c'era tutto insomma, anche se il mago era più giovane di quanto pensassi.
Ero comunque ormai curiosa e aspettavo che lo spettacolo entrasse nel vivo.

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[Guisgard]

Lo spttacolo cominciò.
"La magia è molte cose." Disse il mago Elv. "O meglio... la magia è ovunque. Non è magico quando lei ci dice si la prima volta? O forse quando speriamo in qualcosa e poi quella cosa si realizza? O anche solo sognare di notte, quando dormiamo? Si, la magia è ovunque intorno a noi e forse noi lo ignoriamo. Cosa potrei fare ora per stupire gli scettici se non usare la magia?"
Gwen nel pubblico ascoltava.
Intanto alla piramide la scrittrice era con lo studioso.
Roan annuì a Destresya e le fece cenno di seguirlo.
Si incamminarono nella fessura e penetrarono in quello spazio, in fondo al quale provenivano i canti.
Arrivarono infine dove una grande caverna si apriva e qui con sorpresa scoprirono la verità.
"E' solo il vento che penetra dalle crepe nella roccia..." Roan indicando il soffitto di stalattiti a Destresya "... sibila fra le pietre..."
Sembrava una cattedrale fatta di stalattiti.
https://www.bmscience.net/blog/wp-content/uploads/2011/12/Stalattiti-e14181598211851.jpg

[Lady Gwen]

Il mago cominciò a parlare e più lo ascoltavo, più rimanevo della mia idea.
Sì, era davvero uno di quelli che volevano stupire con tanti effetti speciali e la parola, ammaliante e seduttrice, era fra quelli.
Tanto che guardai perplessa Matt seduto accanto a me, davvero poco convinta.
Beh con questo concetto avrebbe potuto tirare qualsiasi cosa fuori dal cilindro, letteralmente parlando anche, ma di certo era lontano anni luce da tutto ciò che l'occulto rappresentava per noi.

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[Destresya]

Seguii Roan in quelle cavità e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
Niente, non c'era niente, o meglio.. non c'era nessuno.
Possibile? Eppure io quelle voci le avevo sentite, le avevo sentite veramente.
"Incredibile.." mormorai.
Ero davvero senza parole.
"Possibile che il vento possa creare quello che abbiamo sentito?" guardandomi intorno.
"Ad ogni modo è un posto stupendo..." con la testa all'insù e la bocca spalancata.

[Guisgard]

"La natura da sempre stupisce l'uomo." Disse Roan a Destresya, mentre fissavano entrambi le stalattiti "... e a noi oggi ha prima ingannato, poi stupito..." sorridendo.
Guardarono a lungo quello spettacolo che davvero toglieva il fiato.
Ma proprio tra quelle rocce ad un tratto Destresya notò strani riflessi cromatici.
Intanto Gwen e Matt assistevano allo spettacolo.
"Ma basta parole..." disse Elv "... per convincervi io mi connetterò spiritualmente con le sensibilità dei 2 giovani scomparsi e che lo sceriffo sta cercando..." muovendo le mani.
Ad un tratto tutti nell'auditorium sussultarono.
Una figura etera apparve sulla scena accanto al mago.
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[Lady Gwen]

Ah, si entrava subito nel vivo.
Possibile che avesse improntato uno spettacolo in ventiquattr'ore appena arrivato qui?
La cosa mi suonava alquanto dubbia davvero.
Non che sostenessi la tesi di Matt, ma qualcosa di strano sicuramente c'era.
Sollevai poi un sopracciglio quando una figura eterea apparve sul palco.
Sul serio?
Davvero usava simili trucchi?
Beh, indubbiamente fatti bene, ma solo non mi sembrava giusto nei confronti delle persone che finivano col crederci.

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[Guisgard]

Tutti restarono ammutoliti.
"Dimmi..." disse Elv alla figura evocata "... come ti chiami?"
"Onya..." rispose.
Tutti sussultarono.
"Dove sei, Onya?" Elv.
"Non lo so... ho paura..."
"Come ci riesce?" Matt a Gwen. "Che roba è? Nessuno alla congrega può fare cose simili!"

[Lady Gwen]

La cosa iniziava a farsi strana, molto strana.
Quella ragazza non poteva essere Onya, o la sua "essenza".
Non poteva, mi rifiutavo di crederlo davvero.
Guardai Matt.
"È chiaro che ci sia un qualche trucco dietro, avrà fatto una sorta di ologramma di qualche assistente e ci ha montato sopra uno spettacolo, non è certo magia, né tantomeno la nostra..." dissi piano al ragazzo.


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[Destresya]

"Sì è incredibile..." scuotendo la testa "Ci ha proprio preso in giro!" ridacchiai.
"Già mi immaginavo una setta che cantava strane litanie!".
Mi continuavo a guardare intorno senza capacitarmi di quanto era successo.
Ma poi vidi degli strani colori, come dei riflessi colorati.
"Ehi, guarda un po' qui.. che cosa può essere?" indicando il punto preciso a Roan, incuriosita.

[Guisgard]

Lo spettacolo continuava fra lo stupore e lo sgomento generale.
"Però è proprio bravo, qualunque sia il suo trucco..." disse Matt a Gwen visibilmente impressionato.
"Onya..." Elv alla figura spettrale "... molti di noi potrebbero non credere... dacci quindi un segno che sei davvero tu."
"Clemia..." la ragazza spettrale "... dite a Clemia ed alle altre consorelle di non cercarmi... non mi troveranno mai... loro non mi lasceranno più andare..."
Intanto, in quella strana piramide, Destresya aveva visto qualcosa.
Roan si avvicinò al punto indicato dalla scrittrice e scoprì delle incisioni nella nuda roccia.
"Sembrano... si... sembrano parola incise..." mormorò lui "... in una qualche lingua forse molto antica..."
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[Lady Gwen]

Lo spettacolo andò avanti e quando Elv chiese ad Onya, o chi per lei, un segno di conferma, saltai sulla sedia.
"Che cosa?" dissi spontaneamente, sperando solo di non aver alzato troppo la voce.
Guardai Matt davvero impressionata e ancora più perplessa.
"Cosa significa tutto ciò?" gli dissi, indispettita "Come può sapere tutte queste cose? È impossibile."

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[Destresya]

Quello che avevo scoperto era una specie di iscrizione.
Un'iscrizione in una lingua sconosciuta.
"Beh questo non è naturale, giusto?" prendendo il cellulare e provando a fare una foto lì dentro.
C'era tanto di quel materiale per un romanzo distopico che non vedevo l'ora di scrivere da una parte, mentre dall'altra non avrei mai smesso di continuare a indagare.
"Chissà che cosa vogliono dire!" pensierosa.

[Guisgard]

"Beh, molte grotte o cavità naturali contengono iscrizioni e disegni di epoche passate..." disse Roan mentre Destresya fotografava l'antica iscrizione "... mi piacerebbe sapere di che lingua si tratti..." pensieroso.
Nel frattempo, al teatro comunale di Bellion, lo spettacolo continuava.
"Io... non ci sto capendo nulla, davvero..." stupito Matt a Gwen, mentre nell'auditorio tutti ormai erano profondamente scossi.
"Chi sono questi che chiami loro, Onya?" Chiese Elv all'immagine spettrale.
"Non mi lasceranno più andare..." questa.
"Dimmi chi sono e cosa vogliono da te, Onya?" Il mago imponendo le sue mani verso l'immagine.
"Ora basta!" Ad un tratto una voce dal fondo dell'auditorio. "Questa farsa finisce qui!" Con tono deciso Herbert con accanto Paul, facendo subito accendere le luci.
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[Destresya]

Continuavo a osservare quell'iscrizione, sempre più rapita.
"Non ne ho idea..." mormorai poi, quando chiese che lingua fosse.
"Ma ci sono sicuramente storici e archeologi esperti che sapranno decifrarlo, no? Possibile che nessuno l'abbia mai vista?".
La cosa assumeva una piega decisamente interessante.
"Oh mi sembra così eccitante tutto questo!!" sorridendo come una bimba felice.

[Lady Gwen]

Eravamo totalmente allibiti, nessuno dei due capiva cosa stesse accadendo e se per gli altri erano solo nomi, per noi erano la prova che qualcosa sotto doveva esserci.
Improvvisamente, le luci si accesero e sobbalzai sentendo tuonare la voce di Herbert.
Sospirai premendo le dita su una tempia.
Proprio il tempismo perfetto...
Avesse aspettato un minuto in più, avremmo certamente avuto dalla nostra degli elementi in più, invece no.
Allora, nella confusione generale, mi avvicinai a lui.
"Siamo qui per lo stesso motivo, pare..." gli dissi, guardandolo "C'è qualcosa di strano..."

[Guisgard]

Roan rise.
"Beh, sembra un pò una scena di un film di Indiana Jones." Disse divertito a Destresya. "Ora mostreremo le foto a qualche esperto che magari saprà dirci qualcosa. Io mi interesso purtroppo solo di clima." Ridendo.
Intanto, al teatro, Herbert era giunto all'improvviso.
Le luci si erano accese e la figura spettrale era scomparsa nel buio.
"Tu sei sempre stata attratta da questo genere di cose." Herbert a Gwen. "Ma come vedi gli imbroglioni sono all'ordine del giorno."
"Posso apere cosa accade, sceriffo?" Elv.
"Che sono venuto qui per invitarla a prendere un caffè nel mio ufficio, signor mago." Scettico lo sceriffo.
"Per quale motivo, se è lecido chiedere?"
"Oh, ce ne sono tanti di motivi, uno convincente mi verrà senza dubbio in mente." Sarcastico Herbert.
"Un momento e sono da lei." Annuì Elv.
Allora si avvicinò alla scatola rettangolare al centro del palco e vi entrò.
"Ma a prenderlo Paul." Ordinò Herbert.
Ma quando il vicesceriffo controllò la scatola, il mago non c'era più.

[Destresya]

"E io di serial killer e omicidi truculenti!" ridacchiai, divertita.
"Però è vero che sembra la scena di un film di Indiana Jones! Magari potrei darmi al romanzo d'avventura!" divertita "Il bello di fare narrativa è che puoi inventarti quello che vuoi... qui potrebbe esserci qualunque cosa in un romanzo... ma io sono curiosa di sapere che cosa ci fosse veramente, tu no?" guardando Roan incuriosita.
"Magari facciamo una super scoperta archeologica!" risi.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su, perchè era inutile commentare, dato che non aveva idea di come davvero passavo le mie giornate e di cosa mi occupavo, alla villa, dunque non lo biasimavo del tutto.
Seguii lo scambio di battute col mago, ma quando Paul andrò a prenderlo sul palco, quello era sparito dentro una scatola.
Ma eravamo seri?
Ma davvero?
Questa cosa era sempre più assurda, sempre di più.
Mi rivolsi ad Herbert.
"Ero venuta qui stasera con un ragazzo del collegio" indicando Matt "Perchè a suo dire il mago aveva a che fare con la sparizione di Fash ed Onya. Ero scettica all'inizio, ma poi ha fatto apparire una figura strana che ha fatto il nome di Clemia e ha detto di non cercarla, perchè è prigioniera. Non so che trucco abbia usato, ma è una cosa strana, davvero strana" spiegai, senza riuscire a dare un filo logico a quella storia "Conosceva troppi dettagli per essere un caso."

[Guisgard]

Roan rise.
"In effetti sembra molto intrigante questa storia..." disse a Destresya, tornando a guardare l'incisione "... le popolazioni vissute qui non avevano una srittura simile... sembra molto antica... speriamo di trovare qualcuno in grado di aiutarci." Per poi guardarsi in giro. "Chissà se ci sono alte tracce... vieni, seguiamo il corso della caverna... vuoi?"
In quello stesso momento, al teatro, Gwen parlavacon Herbert.
"Significa che questo mago è coinvolto con le sparizioni." Lui sicuro. "Ora scusami, vado a cercarlo." E andò con Paul, cominciando a controllare ogni angolo del teatro.
Il mago però era scomparso.
Allora lo sceriffo arrestò il suo aiutante.

[Lady Gwen]

Non aveva tutti i torti, anche se io nutrivo ancora forti dubbi, sebbene non sapessi del tutto identificarli.
Che ci fosse qualcosa di sospetto, era chiaro a tutti.
Conosceva dettagli che non poteva conoscere e spariva sotto gli occhi di tutti, nel nulla.
Tanto che nemmeno setacciando tutto il teatro lo si trovò ed Herbert arrestò il suo aiutante.
Bel vigliacco...
Lasciare che la polizia prendesse il suo braccio destro, mentre lui spariva, era comodo.
"Non so che pensare..." dissi a Matt "E mi chiedo cosa dirà Clemia..."

[Destresya]

"E me lo chiedi?" strizzando l'occhio allo studioso.
"Sono curiosissima di tutta questa storia!" sorrisi, divertita.
"Una volta usciti di qui penseremo a come far decifrare quei geroglifici, magari tra le mie e le tue consoscenze ci sarà qualche esperto, no? Dai, sono troppo curiosa!!" ridacchiai "Appunto perchè le popolazioni che abitavano qui non avevano questa scrittura che sembra una scoperta incredibile!".
Ero davvero esaltata da quella avventura.
"Su, vediamo che cosa c'è più avanti!" lo esortai per poi seguirlo.

[Guisgard]

"Direi di tornare alla villa e raccontare tutto a Clemi." Disse Matt a Gwen.
Intanto, in quella strana piramide, Destresya e Roan erano decisi a perlustrare quel luogo.
Si incamminarono così nel ventre di quella caverna, cominciando a scendere sempre più in basso, quasi nel sottosuolo.
Qui notarono che le pietre assumevano dei curiosi riflessi, di un pallore luminoso e vago, quasi sconosciuto.
Come se quella tonalità non si trovasse in nessun altro luogo al mondo.
https://lh3.googleusercontent.com/proxy/pfZlT_0YrHcqObnRPQ7VXwkqR6k2j84Ddm7mpUIxCzf6IC--OX91ey539VKAgwyvYFxtip5pkhusm_2eSA-b1iTxPs2sckxNt3fW06LiTxwSLGSoseN0F19pF2F7kEnP_CU_u oNMgb9YQ3hb2TMAln2Et04FE2oxlttUqOtE1E4

[Lady Gwen]

Presi un bel respiro ed annuii.
"Sì, togliamoci il dente..." massaggiandomi le tempie, mentre uscivo dal teatro e mi dirigevo verso la mia moto per andare alla villa.
Non riuscivo a prevedere quale sarebbe stata la sua reazione.
Probabilmente avrebbe detto che era tutta finzione, che era tutto un trucco e cose così ed in parte lo pensavo anch'io, solo che l'ultima parte della serata mi aveva confusa e non sapevo a cosa credere.

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[Guisgard]

In moto Gwen e Matt tornarono alla villa, mentre una sera umida era calata su Bellion.
Una volta a destinazione raccontarono poi tutto a Clemia, la quale restò parecchio turbata.
Chiamò allora una delle consorelle e diede a lei indicazioni per cercare informazioni su quel sedicente mago.
Tuttavia Elv non risultava in nessun archivio di alcun teatro, club privato e persino radio.
Insomma sembrava che mai si fosse esibito come prestigiatore.

[Lady Gwen]

Tornammo alla villa e la sera umida aveva avvolto la zona circostante di una leggera nebbia e l'aria era fredda, pungente.
Insomma, non il massimo per un tragitto in moto, ma non potevo farne a meno.
Raccontando tutto a Clemia, lei rimase visibilmente scossa, turbata e fu una reazione che, ad essere onesta, non mi ero aspettata, scettica com'era lei, paradossalmente.
Disse allora ad una consorella di cercare tracce di Elv, ma non trovammo nulla, da nessuna parte e ciò mi lasciò stranita.
"E se fosse una copertura? Non so, magari già da prima di arrivare aveva questa intenzione e dunque ha montato tutto..." ipotizzai.
"Ma resta comunque da capire come abbia fatto... Non ho mai visto nulla di simile..." scuotendo la testa.

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[Guisgard]

"Potrebbe essere..." disse pensierosa Clemia a Gwen "... ma a questo punto mi chiedo perchè? Un semplice truffatore? alzare tutto questo polverone per cosa? Questa è una cittadina e non vi sono milionari... cosa spera quindi di ottenere con questa truffa?"
"Bella domanda..." mormorò Matt.

[Lady Gwen]

"Questo non riesco a capirlo..." ammisi anch'io.
"Magari, non è una truffa. Cioè, voglio dire, lo spettacolo lo è, ma potrebbe aver davvero rapito loro due per uno scopo. Mi spiego? Magari è davvero stato lui e c'è una qualche ragione alla base, anche se non riesco ad immaginare quale potrebbe essere..."

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[Guisgard]

"Allora dobbiamo scoprirlo." Disse Clemia a Gwen. "Forse quell'uomo sa dove si trova Onya... sperando che non le abbia fatto del male..."
"Allora l'avete trovata?" Arrivando Henty. "Io... io l'ho sognata... Onya intendo... e i miei sogni non mentono mai..."

[Lady Gwen]

"Innanzitutto dobbiamo trovare lui..." sarcasticamente, pensando a com'era sparito.
Poi, quasi sobbalzai sentendo una voce.
Era Henty.
Quasi mi ero dimenticata di lei, in tutto questo trambusto.
"Cos'hai sognato?" le chiesi, evitando di risponderle.
Volevo sapere cosa aveva sognato e se le avessi risposto, se le avessi dato un indizio, sarebbe stato troppo semplice e comodo, invece volevo che rispondesse senza troppi elementi.

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[Guisgard]

"Ho sognato Onya..." disse Henty a Gwen "... era lontana... ma sentivo che c'era... lo sentivo chiaramente... poi una radio... accesa... trasmetteva musica... non ricordo di che genere... ad un tratto però la voce di Onya prende il posto della canzona trasmessa... non rammento cosa disse, ma intorno a lei sentivo strane voci, in una lingua sconosciuta..."

[Destresya]

Restai stupita, esterrefatta, incredula davanti a quello spettacolo.
Era qualcosa di indescrivibile.
"Accidenti, credo sia la cosa più incredibile e stupenda che abbia mai visto!!" sconvolta, guardandomi attorno.
"Questo è un posto davvero magico..." voltandomi verso Roan con un sorriso "Grazie di avermi portata con te!" guardandolo negli occhi, grata di tutte quelle emozioni incredibili.

[Lady Gwen]

Ascoltai il sogno, ma al momento non riuscivo a contestualizzarlo.
Poteva essere che volesse dirci qualcosa, ma ne sapevamo ancora troppo poco per capire effettivamente cosa.
"Potrebbe significare che magari non sia la sola... Magari c'è anche Fash e forse anche altri..." proposi.
"Comunque, non l'abbiamo trovata e non sappiamo da che parte cominciare..."

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[Guisgard]

Destresya e Roan assistettero rapiti a quello spettacolo unico.
Una Babele di sfumatore, di riflessi e scintillii.
Fiotti di luce, bagliori cristallini e vampate di infiniti colori invadevano e percorrevano quella caverna, generando giochi fantastici mai visti in nessun altro luogo.
Era uno spettacolo psichedelico, ipnotico e narcotico.
Per un'ora i 2 restarono a fissare quell'incredibile effetto, mentre il vento che penetrava dalle crepe diffondeva ovunque lunghe note sibilanti.
Ma verso sera dovettero tornare indietro.
Uscirono dalla piramide e salirono sulla Jeep, ritornando a casa di Destresya.
Nello stesso istante, alla villa, Gwen, Matt e Clemia avevano ascoltato il sogno di Henty.
"Un momento..." disse Matt "... allo spettacolo... il mago ha fatto dire allo spettro che c'eera qualcuno con lei... li chiamava loro... come nel sogno di Henty!"

[Lady Gwen]

Ascoltai Matt.
"Sì, è vero, hai ragione" convenni "Beh, ora abbiamo la conferma che è stata rapita insieme ad altre persone, almeno... Il ché potrebbe darci qualche pista in più, anche se ovviamente non posso parlarne con Herbert..." sbuffando.
"E se invece quell'Elv fosse il parente o amico di qualcuno che è stato rapito e ha organizzato tutta questa scena per ritrovarlo?" pensai poi.

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[Guisgard]

"Scondo me quell'Elv è solo un imbroglione." Disse Matt.
"Probabile." Annuì Clemia. "Gwen, non credi che tuo marito possa rivelarci qualche informazione utile? ammesso ne abbia scoperta qualcuna..."

[Lady Gwen]

"Sì sarà anche un imbroglione, ma pure tu sei rimasto senza parole, perchè non è normale ciò che ha mostrato" ribattei.
"Immagino che domani avremo qualche notizia in più, dubito che l'aiutante del mago abbia parlato... Si sarà guardato bene dal farlo..."

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[Guisgard]

"Allora aspetteremo domani." Disse Clemia. "E' tardi, preferisco ritirarmi... buonanotte..." e andò nella sua camera.
"E se invocassimo l'angelo caduto con una seduta spiritica?" Henty a Gwen e a Matt.

[Lady Gwen]

"Buonanotte" annuii, salutando Clemia mentre andava via.
Rimasi poi nuovamente interdetta vedendo che Henty non aveva abbandonato la sua vena pseudo satanista e questa cosa mi stava facendo imbestialire.
Guardai fugacemente Matt, poi guardai Henty.
"Noi non ci occupiamo di spiritismo" risposi "Né di Lucifero e affini, se è questo che intendi" aggiunsi poi, con tono più pacato di quello che avrei voluto usare.
"Ma dimmi, come ti sei trovata qui con noi, fin'ora?" accennando poi un sorriso.

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[Guisgard]

"In verità credo di essere qui per uno scopo..." disse Henty a Gwen "... ossia diffondereil culto dell'angelo caduto fra voi... e magari salvare Onya..."

[Lady Gwen]

Mi ravvivai i capelli, ma in realtà di sottecchi guardai ancora Matt, cercando un aiuto da parte sua.
Non riuscivo a credere che fosse ancora così lanciata e convinta.
Bah, contenta lei...
"Credo che avremo bisogno di qualche elemento in più, prima di poterci fare un'idea e capire come agire, se è vero pure che sono coinvolte altre persone..." annuii, sperando di tagliare il discorso.

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[Destresya]

Era tutto così incredibile, così bello, così unico.
Scattai diverse foto, ma solo dopo molto tempo che me n'ero stata immobile a fissare quello spettacolo così incredibile che mi chiedevo quanti aggettivi avrei usato per descriverlo.
Dopo un'ora di contemplazione mistica, ci rendemmo conto che il buio stava avanzando e dovevamo tornare indietro.
Ripercorremmo la via a ritroso e in breve tempo ci ritrovammo all'aria aperta, alla volta della mia casa.
"È stata una giornata incredibile, grazie!" sorrisi, felice, voltandomi verso Roan che guidava.

[Guisgard]

"Domani potremmo andare alla scuola che frequentava Fash..." disse matt a Gwen "... chiedere un pò in giro e raccogliere notizie... che ne dici?"
"Voi non mi credete, vero?" Henty.
Intanto la Jeep di Roan era arrivata a casa di Destresya.
"Grazie a te..." lui a lei "... comunque la nostra missione non è certo finita, no?" Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

"È una buona idea" annuii a Matt.
Poi, guardai Henty.
Okay, dovevo scegliere le parole giuste per uscire diplomaticamente da questa conversazione.
"Io credo solo che tu debba ancora un po' ambientarti qui, ma è normale" annuii "E la storia di Onya è complicata, molto, credo sia molto più difficile di così venirne a capo..." le risposi.

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[Destresya]

"Oh no, dobbiamo scoprire il mistero di quei misteriosi segni!" sorrisi, guardandolo divertita.
"Proverò a sentire una mia amica archeologa se può darci una mano, chissà, magari abbiamo scoperto qualcosa di incredibile!" ridacchiando.
"Eppure dentro era tutto naturale... ma così bello..." con aria sognante.
"Ci torneremo?" appoggiandomi al sedile per guardare Roan.

[Guisgard]

Henty annuì a Gwen ed andò in camera sua a dormire.
"Domani allora andrò alla scuola di Fash." Disse Matt a Gwen. "Ora però meglio che vada a dormire anche io. Buonanotte, Gwen."
Intanto la Jeep era arrivata davanti alla casa di Destresya.
"Certo che ci torneremo." Annuendo Roan. "Non vogliamo certo che qualcuno ci rubi la potenziale scoperta del secolo, no?" Facendole l'occhiolino. "Facciamo così... chiamami appena la tua amica archeologa ti darà noità... io domani farò un giro al museo naturale del Sannius, il più grande della regione."

[Lady Gwen]

Henty sembrò convincersi, per fortuna e andò a dormire.
"Vado anch'io, buonanotte. A domani" con un sorriso stanco a Matt.
Salii allora in moto e tornai a casa.
Era stata una giornata impegnativa e avevo bisogno di stare un po' da sola, a riposare.

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[Guisgard]

Gwen in moto tornò a casa sua.
Lì essendo sola poteva rilassarsi e riposare.
Dopo però circa un'ora fu svegliata da alcune voci concitate che giungevano dal vicinato.

[Lady Gwen]

Stavo quasi per mettermi a letto, quando, a circa un'oretta dal mio ritorno, sentii voci concitate nel vicinato.
A quel punto, uscii fuori e cercai di capire cosa stesse succedendo.
Era incredibile come certe giornate non si decidessero a finire.

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[Guisgard]

Gwen uscì e sentì le voci giungere da una delle villette confinanti la sua.
Da qui si sentivano diverse voci che ora gridavano disperate.

[Destresya]

Annuii a Roan, sorridendo.
"Sì, spero che mi dia qualche notizia interessante... anch'io voglio decisamente vederci chiaro in questa storia!" sorridendo, sognante "È davvero un mistero coi controfiocchi che vale la pena scoprire!".
Non vedevo l'ora, di tornare in quel posto!
"Ti chiamerò presto allora.." guardandolo con un sorrisetto divertito.
"Cosa c'è di bello da vedere al museo naturale?" icuriosita.

[Lady Gwen]

Le voci venivano da una villetta e sembravano a dir poco disperate.
Sperando di non sembrare inopportuna, allora mi avvicinai per capire che problema avessero.

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[Guisgard]

"C'è un tipo che conosco al museo." Disse Roan a Destresya. "Lui magari potrà indirizzarmi da qualcuno che ci sarà utile. Ti farò sapere. Ora sarà meglio che vada, mangerò qualcosa e farò un pò di ricerche in Rete." Sorridendole.

[Guisgard]

Gwen raggiunse il cancello della villetta e sentiva ora quelle voci chiaramente.
Sembravano più calme e un attimo dopo nel giardino uscì un uomo che si accese una sigaretta per sfogare la frustrazione e la preoccupazione.

[Lady Gwen]

Man mano che mi avvicinavo alla villetta, sentivo che le voci divenivano più calme ed un uomo uscì in giardino per fumare una sigaretta.
Fui fino all'ultimo indecisa se farli o meno, ma alla fine cedetti.
"Mi scusi... Salve..." attirando l'attenzione dell'uomo salutando con un vago sorriso dal cancello "Sto nella villa qui accanto e ho sentito parecchio trambusto... Volevo sapere se avevate bisogno di qualcosa... Oh, accidenti, non voglio fare la figura di quella che stavo origliando, non ho ascoltato nulla, volevo solo sapere se era tutto okay... " annuendo.

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[Destresya]

Gli sorrisi.
"Beh se a casa non c'è nessuno che ti aspetta e ti accontenti di cotoletta e patatine, potresti restare.." guardandolo con un sorriso.
"Il minimo che possa fare per ricompensare il mio Indiana Jonse!" ridacchiai.
"Chissà mai che la mia amica non ci risponda già in serata!" speranzosa.

[Guisgard]

"Si tratta di mia moglie..." disse l'uomo ancora visibilmente agitato a Gwen "... sono un paio di giorni che è strana... credo stia soffrendo di depressione... ha comportamenti assurdi... non ha mai avuto depressione o altro... poco fa fissava con occhi vuoti il buio della stanza e camminava come fosse una sonnambula... ad un certo punto a tirato una testata sulla porta chiusa... io e mia suocera siamo riusciti a somministrarle un calmante e metterla a letto..."
Nel frattempo Roan aveva accettato l'invito di Destresya.
"Come potrei rifiutare cotoletta e patatine?" Ridendo mentre seguiva in casa Destresya.
Appena entrati però i 2 trovarono la tv accesa, nonostante Destresya ricordava di averla chiusa prima di uscire.
https://i.pinimg.com/originals/c6/3b/a6/c63ba61731722059eabf86a1c53c69c2.gif

[Destresya]

Sbiancai.
Letteralmente.
E la cosa che più mi diede fastidio fu....

Entrò.
C'era qualcosa che non quadrava, qualcosa che non ci sarebbe dovuto essere ma c'era.
Un bagliore, proveniva dal salotto. Allora comprese che si trattava della televisione. Ma l'aveva spenta, era sicura di averla spenta prima di uscire.
E come avrebbe potuto non farlo dopo quello che era successo il giorno prima?
Ma ora? Che cosa poteva essere? Chi era entrato in casa?
Mille domande si affollavano nella sua mente prima che...

Basta!
Quando devo scrivere non riesco a scrivere quando devo pensare mi vengono le parole da scrivere? Cos'è una presa in giro???
"L'avevo spenta" riuscii a dire, scuotendo la testa come a voler nascondere quel narratore nella mia mente che mi obbligava moralmente a mettere su carta quello che stavo pensando, parola per parola.
Beh non adesso!
"Quando sono uscita l'avevo spenta!" ripetei, spiegandomi meglio "Anche ieri ho trovato la tv accesa da sola..." sospirai.
"Non voglio pensare che ci sia qualcuno che si diverte a farmi gli scherzi..." avvicinandomi all'apparecchio.
"Magari c'è un timer impostato e io non lo so... mi sembra la soluzione più logica!" prendendo il telecomando e iniziando a smanettare.
"L'ultima volta si è accesa su un film dell'orrore, una cosa super inquietante!" cercai di scherzare.

[Guisgard]

Roan allora si avvicinò alla televisione.
"E' un vecchio modello..." disse a Destresya "... probabilmente il timer non funziona più bene... accade spesso sui televisori vecchiotti. Per risolvere il problema ti basterà tirare la spina quando vorrai chiuderlo."

[Lady Gwen]

L'uomo era visibilmente agitato, preoccupato e mi chiesi cosa potesse essere ad agitarlo tanto.
Man mano che andava avanti nel racconto, mi sentivo rabbrividire.
Davvero una persona poteva fare questo?
Era assurdo...
"Non so che dire... Solo che mi dispiace..." ammisi "Per fortuna siete riusciti a calmarla... Se doveste avere bisogno di aiuto, io sono qui accanto" annuii, dando la mia totale disponibilità.

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[Destresya]

Lo guardi poco convinta, ma non mi andava di pensare a quella storia.
"Sì, giusto!" annuii "Stacchiamola subito così facciamo prima!".
E mi sporsi per staccare la spina della televisione.
"Su, pensiamo alla nostra cena!" sorrisi.
Andai così in cucina e iniziai a cucinare.
"Mettiti pure comodo, oggi è stata una giornata piena di emozioni ma anche stancante!" gli dissi mentre preparavo le cotolette.
Intanto che friggevano mandai la foto dei geroglifici alla mia amica archeologa, spiegandole la situazione e dicendole che confidavo nella sua competenza e nel suo aiuto.
Dopo poco, la cena fu pronta.
"A tavola!" sorrisi, portando i piatti.

https://media.istockphoto.com/photos/milanese-beef-cutlet-breaded-with-lemon-and-french-fries-closeup-picture-id1057832528?b=1&k=6&m=1057832528&s=170667a&w=0&h=MlqGDu3SGy3LFWdLrDxRiGRyPK3YKkbuHRVrxgiBjP8=

[Guisgard]

"Lei è molto gentile, grazie." Disse l'uomo a Gwen. "Mi scuso ancora per averla spaventata. Sa, altri vicini non sono comprensivi come lei e qualcuno ha già protestato. Grazie davvero." Porgendole la mano attraverso le sbarre del cancello. "Mi chiamo Gan." Presentandosi.
Nello stesso momento, nonostante l'ora tarda, Destresya e Roan si stavano per mettere a tavola.
"Che profumino!" Lui. "Troppo invitante." E iniziarono a mangiare. "Mmmmhhh... delizioso! Non immaginavo che le scrittrici fossero ottime cuoche!" Divertito. "Pensavo che voi artiste della scrittura mangiaste solo precotti, pizze o panine per guadagnare tempo. Così da non sottrarre neanche un istante al vostro estro." Bevendo.

[Lady Gwen]

Gli sorrisi vedendo che invece di scacciarmi per invadenza apprezzava l'aiuto.
Non era così scontato che lo facesse.
"Sì figuri. Tutti potremmo aver bisogno, tanto vale assecondare l'impulso del buon samaritano" sorridendo.
"Gwen" mi presentai a mia volta, stringendogli la mano e scoprendo che si chiamava Gan.

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[Guisgard]

"Ora sarà meglio torni in casa." Disse Gan a Gwen. "Mia suocera potrebbe aver bisogno di una mano, mentre rimette a posto il casino fatto da mia moglie. Le auguro una serena notte, Gwen. E scusi ancora per il trambusto." Sorridendole e rientrando in casa.

[Destresya]

Fui davvero felice che avesse apprezzato la mia cucina.
"Beh, magari per molti è così, e anche io non disdegno cose già pronte, non credere!!" ridacchiai "Ma mi piace rilassarmi e cucinare, spegnere un po' il cervello e preparare qualcosa di buono, distrarmi un po'! E poi perchè fondamentalmente mi piace mangiare!" risi, divertita.
Servii anche della birra fresca e della coca cola.
"E a te cosa piace, oltre stare all'aria aperta e andare in cerca di vecchi misteri?" sorridendo e sorseggiando il mio boccale di birra.

[Lady Gwen]

"Non si preoccupi. Spero possiate passare tutti una notte tranquilla. Buonanotte" sorridendo, mentre lui tornava in casa e dunque anch'io, per andare a dormire.
Era davvero assurdo tutto ciò che era successo a quella donna, specie vedendo come stava il marito e speravo fosse stato solo un brutto momento passeggero.

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[Guisgard]

"Beh, un tempo ero un calciatore..." disse Roan a Destresya mentre bevevano insieme "... poi un infortunio, qualche operazione e alla fine ho gettato la spugna... così mi sono laureato in metereologia ed eccomi qui." Fissandola.
Nel frattempo Gwen aveva salutato Gan.
Ma mentre tornava a casa le parve di vedere qualcosa in mezzo alla strada.
Era una sera umida e lei notò qualcuno che la fissava.
Sembrava un pagliaccio e le sorrideva in modo strano.
https://static.fanpage.it/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2014/03/clown-new-york-1.jpg

[Lady Gwen]

Poco prima di arrivare a casa, notai una strana figura, nella sera umida in mezzo alla strada.
Era come un pagliaccio che mi sorrideva e mi terrorizzò letteralmente, tanto che senza soffermarmi troppo affrettai il passo, per arrivare subito a casa e chiudermici dentro fino all'indomani.

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[Guisgard]

Gwen si spaventò per quella figura nel mezzo della strada.
Affrettò il passo e si chiuse il casa.
Era da sola e chiudersi dentro era la cosa migliore.
Da casa sua guardando in strada però non si vedeva più nessuno, solo le luci ancora accese a casa di Gan.

[Lady Gwen]

Arrivare dentro casa sana e salva e chiudendomi dentro mi sembrò letteralmente una vittoria, visto quanto quella figura mi aveva terrorizzata.
Erano poche le cose che davvero mi spaventavano tanto, ma quella ne faceva sicuramente parte.
Le luci nella strada non illuminarono nulla di strano, quando mi affacciai di sottecchi per controllare, non c'era nessuno, se non le luci della casa di Gan.
A quel punto non impiegato troppo a prepararmi per la notte e a mettermi a letto.

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[Guisgard]

Gwen si mise a letto e cercò di addormentarsi.
Poco dopo però cominciò a sentire dei passi provenire dalla strada, come se qualcuno camminasse saltellando, come fanno i bambini.
Ma non erano i passi di un bambino, essendo più pesanti.

[Lady Gwen]

Mi misi sotto le coperte, cercando di tranquillizzarmi e di dormire.
Tuttavia, poco dopo, sentii altri rumori, come dei passi, sembravano dei balzelli.
Erano come passi di un bambino, ma più pesanti, dunque un adulto.
La paura si insinuò di nuovo in me e siccome ero curiosa per natura, mi alzai guardando attraverso le tendine della finestra, tenendo già pronto in mano il cellulare.

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[Guisgard]

Gwen guardò attraverso le tendine, ma non riuscì a vedere nulla, sebbene il rumore di passi che saltellavano si sentiva ancora.

[Lady Gwen]

Non vidi nulla, non c'era nessuno, ma quei passi continuavano ancora e ancora.
Cercai dunque di farmi coraggio, come la persona adulta e matura che dovevo tecnicamente essere e sbirciai oltre le tendine con fare accorto, sempre comunque stringendo forte il telefono, quasi mi desse un senso di protezione.
Ero animata da due sentimenti al contempo: la paura e la curiosità e mi sentivo divisa fra entrambe.

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[Guisgard]

Gwen non vedeva nulla, ma sentiva quei passi.
Continuavano ed ora sembrava persno più vicini, come se fossero arrivati al di qua della strada.

[Lady Gwen]

Era terrificante, sentivo sempre quei passi, ma non c'era nessuno.
Nessuno!
Mi sembrava di impazzire!
Si erano inoltre fatti più vicini arrivando come dal mio lato della strada ed ero pronta a comporre il numero di Herbert per chiamarlo.
Non sapevo con esattezza cosa avrei potuto dirgli, ma cercavo una via di fuga da quel momento di panico.

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[Guisgard]

Quei passi durarono per lunghissimi istanti, ma poi svanirono nel nulla, persi nella quiete della sera.
Così Gwen fu avvolta da un cupo silenzio, mentre stringeva ancora in mano il suo telefonino.

[Lady Gwen]

I passi durarono ancora per un po', poi svanirono e tutto tornò ad essere silenzioso.
Rimasi ancora alcuni istanti immobile accanto alla finestra, quasi senza respirare.
Alla fine, deciso che dovevo metterci davvero una pietra sopra e tornai a letto.
Quando posai il telefonino sul comodino, la mano era tutta indolenzita per quanto forte l'avevo stretto, ma comunque fosse, non dovevo pensarci.

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[Guisgard]

Non fu semplice per Gwen addormentarsi, ma poi la stanchezza dell'intero giorno ebbe la meglio e la ragazza finì per dormire.
Si svegliò al mattino.
Era una giornata di Sole.

[Lady Gwen]

All'inizio, sentivo ancora forte in me l'inquietudine appena provata, ma ero troppo stanca per opporre resistenza e infatti mi addormentai.
Dormii fino al mattino, inondata dalla luce del Sole e mi alzai, preparandomi e andando in cucina a fare colazione.
Arrivati al secondo giorno, la casa mi sembrava vuota, silenziosa, come se in ritardo avessi acquisito consapevolezza di quello che costava succedendo con Herbert.
Tuttavia, ero certa di ciò che avevo fatto e non sarei tornata indietro.

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[Guisgard]

Gwen cominciò a fare colazione, mentre da fuori giungevano le voci della cittadina che si svegliava.
Davanti alla villetta di fronte, quella dove viveva Gan, Gwen vide arrivare un'auto, dalla quale scese un uomo con una borsa che dall'aspetto sembrava essere un medico.

[Lady Gwen]

Feci colazione, sorseggiando con calma il caffè e quando finii, la città che iniziava a svegliarsi, notai una macchina arrivare davanti a casa di Gan.
Quello che ne scese, sembrava in tutto e per tutto un medico.
Decisi dunque che avrei atteso che fosse andato via e poi sarei andata per domandare, sperando che andasse tutto bene, considerato ciò che la donna aveva fatto la notte scorsa.

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[Guisgard]

Quel medico restò circa un'oretta a casa di Gan e di sua moglie, per poi andare via.
Gwen sentì infatti la sua auto uscire dal viale e sparire nel traffico della cittadina.

[Lady Gwen]

Il medico restò circa un'ora, che non era poco.
Sentii la sua auto andar via e a quel punto uscii, raggiungendo casa di Gan per informarmi sulla salute della donna.
Il marito mi era sembrato piuttosto provato da quello che era accaduto e non stentavo a crederlo.

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[Guisgard]

Gan raggiunse la villa e bussò.
Ad aprire venne una donna anziana, dall'aspetto burbero.
"Buongiorno..." disse fredda "... desidera?"

[Lady Gwen]

Bussai alla porta e vidi che venne ad aprirmi una donna anziana dall'aspetto severo, che immaginai fosse la suocera.
"Buongiorno. Mi chiamo Gwen, abito accanto e sapevo della moglie del signor Gan, volevo sapere come stava" annuii, con tono educato.
Vista l'espressione, speravo non mi giudicasse impicciona, ma ormai ero qui e non potevo andar via.

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[Guisgard]

La donna squadrò Gwen con severità e fastidio.
"In verità credo siano cose personali." Disse.
"Ah, si..." arrivando Gan "... ci penso io... tu va da tua figlia, ora sembra stare meglio." Annuendo a sua suocera.
"Mi scuso per mia suocera, ma credo non sia da biasimare in questo momento." Lui a Gwen, rimasti soli sull'ingresso.

[Lady Gwen]

Quelle parole, dopo che mi ebbe squadrata da capo a piedi, mi gelarono sul posto.
Ero quasi pronta ad andarmene, un po' mortificata, quando uscì Gan.
"Ma sì, certo, capisco..." annuii, anche se la donna era stata parecchio drastica nell'atteggiamento.
"Come ho detto, ero venuta per sapere come stava sua moglie..."

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[Guisgard]

Gan sospirò e scosse la testa.
"Non lo so..." disse a Gwen "... il medico è appena andato via e parla di una forte depressione, forse una microlesione al lobo temporale... io so solo che è strana, diversa... parla di cose assurde... dice di vedere ombre, di sentire voci in una lingua incomprensibile e stanotte affermava che un pagliaccio aveva inscenato per lei uno spettacolo in giardino... non so cosa pensare, ma non voglio farla ricoverare in una struttura di sanità mentale..." preoccupato e afflitto.

[Lady Gwen]

Rimasi molto scossa dalla risposta e al sentire del pagliaccio mi bloccai.
Certo, anche le voci e tutto il resto.
C'erano troppo collegamenti ed era una cosa quasi inquietante.
Naturalmente, non potevo parlargliene.
"Mi dispiace davvero che stia così..." ammisi "Mi rincresce non poter fare di più... Nessuno dovrebbe passare un periodo simile, con qualcuna a cui tiene..." Specialmente perchè quella povera donna passava per pazza quando invece non lo era.

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[Guisgard]

"La ringrazio..." disse Gan a Gwen "... apprezzo molto il suo interesse, davvero... speriamo che mia moglie si riprenda... a volte guardandola non la riconosco neanche più..."
Mentre lui parlava, Gwen vide qualcuno ad una delle finestre.
Era una giovane donna, presumibilmente la moglie di Gan.
Aveva mani e volto sporchi di sangue.
https://gifimage.net/wp-content/uploads/2017/10/martyrs-gif-14.gif

[Lady Gwen]

Sorrisi debolmente.
"Lo spero anch'io per tutti voi..."
Ad un tratto, dabbasso vidi ad una finestra una donna giovane, sua moglie immaginavo, col volto e le mani sporchi di sangue.
"C'è... C'è sua moglie... È coperta di sangue..." gli dissi, indicando la finestra, perplessa.

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[Guisgard]

Gan si voltò di scatto verso la finestra, ma la donna non c'era più.
"Mi scusi..." disse lui a Gwen, per poi correre dentro e salire velocemente verso la camera di sua moglie.
Sulla porta allora apparve di nuovo la suocera.
"Arrivederla." Rivolta a Gwen mentre chiudeva la porta in modo brusco.

[Lady Gwen]

Gan ovviamente scattò in camera ed arrivò nuovamente la suocera, salutandomi con circostanza e chiudendomi la porta in faccia.
Bah, che persona pessima...
Capivo il dolore, ma non c'era bisogno di essere maleducati...
Tuttavia, dovevo parlare con Clemia di ciò che Gan mi aveva detto su sua moglie e dal momento che io e Matt saremmo dovuti andare alla scuola di Fash, mi diressi alla villa.

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[Guisgard]

Gwen tornò a casa sua, prese la moto e si diresse verso la villa.
Qui trovò Clemia, Matt e Henty sedute a fare colazione.
Come spesso faceva, Clemia invitava le nuove arivate a fare colazione insieme per poterle conoscere meglio.

[Lady Gwen]

Arrivai alla congrega e trovai Clemia a fare colazione con Matt ed Henty, come sempre faceva quando arrivava una persona nuova.
"Buongiorno a tutti..." li salutai, sedendomi e prendendo un altro po' di caffè.
Poi, gli raccontai ciò che Gan mi aveva detto su sua moglie, le voci ed il clown, parlandogli anche della mia esperienza.

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[Guisgard]

"Un clown..." disse stupito Matt a Gwen "... ma davvero?" E rise.
"Non ci vedo nulla di divertente." Lo riprese Clemia.
"In realtà" fece Matt "credo di poter spiegare la cosa..." divertito.
"E come?" Clemia.
"Beh, proprio ieri è arrivato il circo." Svelò Matt. "Tendoni, rimorchi e camion vari sono tutti fermi nello spiazzo in periferia, dall'altra parte di Bellion. Anche io ieri ho visto un paio di clown e un acrobata andando allo spiazzo." Ridendo.

[Lady Gwen]

Guardai senza parole Matt.
Ma era serio?
"Ti assicuro che non era divertente quello che c'era a girare sotto casa mia, stanotte..." dissi seria, pensando tuttavia a tutto ciò che la donna aveva affermato.
"Comunque, è chiaro che ci siano dei collegamenti, fra la donna e le sparizioni..."

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[Guisgard]

"Ma tu" disse Matt a Gwen "l'hai visto con i tuoi occhi? Il clown intendo. L'hai visto camminare davanti casa tua? Magari era di passaggio e poi è passato di lì un barbone, o forse qualcuno che faceva un giro notturno. Poi il fatto che la moglie del tuo vicino abbia le allucinazioni, intendo le ombre che dice di vedere, non esclude che affacciandosi dalla finesta abbia potuto vedere davvero il clown che poi hai visto anche tu, no? Te l'ho detto, c'è il circo a Bellion."

[Lady Gwen]

"Certo che l'ho visto e non ho le allucinazioni" dissi, contrariata.
"Credo che la donna sia vittima di quel qualcosa che ha rapito Onya, lo testimoniano soprattutto le voci poco chiare, il fatto che si riferisca a queste entità senza nome e senza volto. Tu che ne pensi?" chiesi a Clemia.

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[Guisgard]

"Che bisogna essere cauti." Disse Clemia pensierosa. "Il razionale, lo spiegabile va sempre tenuto in considerazione ed il ragionamento di Matt, sebbene un pò forzato, potrebbe comunque essere giusto. Gwen, tu parli di un'entità. Ma cosa pensi stia accadendo? Non hai percepito nulla? Nessuna presenza? Neanche quando sei stata dal tuo vicino?"

[Lady Gwen]

Clemia non si sbilanciò e rimase a metà, col suo parere, infatti sospirai silenziosamente, un po' in preda alla frustrazione.
"Non ho percepito nulla... Ma è pur vero che ho visto suo marito, non lei direttamente..." ammisi.


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[Guisgard]

"Allora forse dovresti cercare di vederla, Gwen." Disse Clemia. "La tua percezione è al momento la nostra unica certezza."

[Lady Gwen]

Presi un profondo respiro, in silenzio.
"È difficile... La madre non è un bel tipo e naturalmente le sta sempre vicina... Col marito si può ragionare, ma non lei... E inoltre, a che titolo potrei chiedere di vederla? Insomma, non posso rivelare a loro i miei poteri, ciò che facciamo..." passando la mano fra i capelli.

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[Guisgard]

"Bisogna trovare un modo..." disse Clemia pensierosa a Gwen.
"Un modo lo si trova." Fece Matt.
"Forse io posso aiutarvi..." intervenne Henty.

[Lady Gwen]

Annuii anch'io pensierosa.
Poi, intervenne Henty.
Se avesse avuto un'altra idea in merito ad una seduta satanica, per dimostrare di aver preso la cosa con filosofia, l'avrei strozzata.
Ma mi imposi di rimanere calma.
"Cos'hai in mente?" le chiesi, comunque curiosa.

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[Guisgard]

"Ti farò entrare in quella casa." Disse enty a Gwen. "Chiederò l'intervento dell'angelo." Annuì. "Fidatevi, posso farlo."

[Lady Gwen]

Eccola.
C'eravamo di nuovo.
Feci uno sforzo immane per rimanere calma.
Tuttavia, arrivati a questo punto ero maledettamente curiosa di capire cosa avesse in mente di fare.
"Bene, ehm... Okay, voglio fidarmi, allora" dissi, senza credere alle mie stesse parole.
L'avevo detto davvero?
Sì l'avevo detto, ma dopotutto Clemia mi aveva detto di tenerla d'occhio e così avrei fatto.

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[Guisgard]

"Quando tornerai a casa ti recherai dai tuoi vicini." Disse sicura Henty a Gwen. "Non avrai nessuna difficoltà ad entrare, vedrai."
"E come?" Matt.
"Non lo so." Rispose Henty. "So solo che succederà."

[Lady Gwen]

Guardai Matt e Clemia, ma stavolta volevo imporre a me stessa di darle ascolto, una volta per tutte.
"Okay, d'accordo" convenni, anche se ero non sapevo fra me e lei chi fosse meno convinta.
"Noi due dobbiamo andare a scuola" dissi poi a Matt.

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[Guisgard]

"Certo." Disse Matt a Gwen. "Hai fatto i compiti?" Ridendo.
Così i 2 lasciarono la villa e si diressero alla scuola di Fash.
"Ok, ora?" Matt a Gwen. "Come si procede? Ci sono le lezioni, quindi non possiamo chiedere ai compagni e alle compagne di Fash... aspettiamo?"

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita.
"Sei tu l'adepto, quindi l'allievo, qui. Io i miei li ho finiti da un pezzo, tu pensa ai tuoi..." con tono sornione.
Arrivammo a scuola e naturalmente era orario di lezione, quindi sia i ragazzi che i professori erano impegnati.
"Direi di sì, non abbiamo molto altro da fare..." convenni, guardandomi intorno per passare un po' il tempo, mentre aspettavamo.

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[Guisgard]

Gwen e Matt aspettarono allora la fine delle lezioni.
La campanella suonò e finalmente i ragazzi uscirono.
Allora subito Matt avvicinò alcuni di quelli, chiedendo di Fash e se avesse fatto o mostrato qualcosa di strano.
Molti affermarono che il giorno prima della sua sparizione Fash non faceva altro che parlare di circo e di pagliacci, soprattutto perchè tutto ciò stava per arrivare a Bellion.

[Lady Gwen]

Alla fine delle lezioni, al suono di quella campanella che non mi mancava affatto, i ragazzi uscirono e subito fermammo i ragazzi per fargli delle domande.
Emerse che anche Fash, prima di sparire, parlava di clown e pagliacci.
Okay, prima poteva essere una coincidenza dovuta al circo, ma ora?
Era un po' troppo.
"Sei ancora convinto che sia un caso?" chiesi retoricamente a Matt.

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[Guisgard]

"Beh, il circo è un'attrattiva." Disse Matt a Gwen. "Voglio dire... piace a tutti, no? E poi fammi capire... cosa vuoi dire? Che un pagliaccio ha rapito prima Fash e poi Onya? E non pago ha poi cominciato a spaventare a morte te e la moglie del tuo vicino?" Perplesso.

[Lady Gwen]

Scossi la testa.
"Io penso che sia un'enorme messinscena, come quella che molto probabilmente ha costruito anche il mago, anche se ancora non riesco ad individuare lo scopo... Magari, Elv è venuto qui in questo periodo sfruttando la presenza del circo, per gettare un po' di fumo negli occhi..."

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[Destresya]

"Accidenti, non dev'essere facile rinunciare ai propri sogni e ricominciare daccapo!" mormorai, per poi sorridere.
"Beh, intanto qui te la stai cavando piuttosto bene mi sembra!" facendogli l'occhiolino.
"Dopotutto abbiamo o non abbiamo fatto la più importante scoperta degli ultimi secoli???" risi, prendendo il bicchiere.
"Su, ci vuole un brindisi alla nostra piramide misteriosa!" sorridendo.

[Guisgard]

"Messinscena..." disse pensieroso Matt a Gwen "... quindi mi stai dicendo che a Bellion è arrivata una sorta di banda di rapitori che sta facendo sparire la gente? Questo vuoi dire?" Fissandola.
Intanto a casa di Destresya si mangiava e brindava.
"Si, alla nostra piramide misteriosa." Alzando il bicchiere Roan. "Chissà che non ci cambi la vita. Salute!" Per poi bere.
Finita la cena il metereologo ringraziò a salutò la scrittrice, dandosi appuntamento appena ci fossero novità sulla piramide.
Destresya allora accompagnò alla porta Roan e lo vide salire in auto ed andare via.
Dopo qualche istante la Jeep sparì nella campagna avvolta dal buio.
Quando però Destresya rientrò in casa uno strano rumore si udì giungere dal primo piano.

[Lady Gwen]

"Non è da escludere" ammisi.
"Ricorre troppo questo circo e non può essere solo un caso o una conseguenza della sua presenza qui" aggiunsi, pensando.
"Il ché comunque ancora non scagiona del tutto il mago, del quale ancora sospetto."

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[Guisgard]

"A me il mago sembra solo essere un onesto imbroglione." Disse ridendo Matt a Gwen. "Uno cioè che truffa ma solo per farci dei soldi." Divertito. "Beh, sarà meglio che vada ora. A presto." E andò via.

[Lady Gwen]

"Probabilmente hai ragione..." annuendo in un sospiro.
A questo punto, restava solo il circo su cui indagare e quello era quasi certo che c'entrasse qualcosa.
"Ci vediamo" lo salutai, mentre andava via ed io meditavo sul da farsi.

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[Guisgard]

Gwen restò così da sola, in modo da poter rimettere in ordine i pensieri e cercare di ragionare sugli eventi.
Ma le sue possibili riflessioni furono interrotte dal telefonino che squillava.

[Lady Gwen]

Pensavo a tutto quello che era successo, soprattutto ciò che mi aveva detto Henty su come entrare a casa di Gan e anche se nutrivo dei dubbi, volevo tentare quantomeno.
Improvvisamente, la suoneria del telefono mi distolse.
"Pronto?"

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[Guisgard]

"Gwen, sono io..." disse Clemia al telefono "... ricordi la signora Bott? Tu andavi a scuola con suo figlio Nypot... beh, ci ho parlato poco fa al telefono... non sta passando un momento semplice, proprio a causa di suo figlio... ma il motivo per cui ti ho telefonata è perchè le sue parole mi hanno fatto pensare a te... io credo che tu debba parlare con suo figlio e non solo in qualità di membro maggiore della congrega..."

[Lady Gwen]

Era Clemia e quando sentii cosa aveva da dirmi, rimasi perplessa.
"Ma... Di cosa si tratta? Che problema ha Nypot? Sta male?" mi informai, cercando di capire quale fosse il punto.
"Perchè ha bisogno di me?"

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[Guisgard]

"Il ragazzo è stato in analisi per un paio d'anni, perchè mal si adatta nei rapporti con gli altri." Disse Clemia a Gwen. "Negli ultimi mesi sembrava aver superato buona parte delle sue difficltà, ma da qualche giorno sua madre è preoccupata. Pare infatti che il ragazzo soffra di allucinazioni e fra le cose che afferma di vedere c'è un pagliaccio. Ed io ho subito pensato alle tue parole, Gwen..."

[Lady Gwen]

Sospirai.
"Questo maledetto pagliaccio... Lo sapevo io che Matt dava troppo la situazione per scontata..." scuotendo la testa.
"Okay, andrò ora a casa loro, dunque..." dissi poi, dirigendomi poi verso la mia moto.
La cosa iniziava davvero tanto a preoccuparmi e dovevo trovare il vero punto di connessione fra tutte queste esperienze comuni.

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[Guisgard]

"No, ti aspettano per domani." Disse Clemia a Gwen. "Andrai da loro domattina, in veste di membro maggiore della congrega. Ovviamente tiene a mente che il ragazzo ha comunque bisogno di essere seguito in analisi. Ora ti saluto. Fammi sapere domani come sarà andata a casa di Bott." E la salutò.

[Lady Gwen]

"Oh, okay" dissi, scoprendo che sarei andata da loro la mattina seguente.
"Sì, non preoccuparti, ci starò attenta..." aggiunsi, riattaccando.
Mi dispiaceva molto il pensiero che quel ragazzo avesse così tanti problemi e speravo che il nostro incontro non fosse troppo complicato, io di certo avrei fatto il possibile.
Pensai poi di telefonare ad Herbert per avere delle novità sul caso di Onya e se l'assistente del mago aveva rivelato qualcosa.

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[Guisgard]

Gwen telefonò all'ufficio dello sceriffo, dove rispose Paul che poi le passò il telefono di Herbert.
"Pronto..." disse lui al telefono "... sono lo sceriffo, chi parla?"

[Lady Gwen]

All'inizio rispose Paul, che mi passò poi Herbert.
"Sono io" risposi "Volevo sapere se c'erano novità, con Onya e l'assistente del mago..." dissi poi.
"Anche se immagino non avrà fiatato..." sospirando in uno sbuffo.

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[Guisgard]

"Ah, ciao..." disse lui a Gwen "... no, nessuna novità... ho messo posti di blocco in un raggio di 30 miglia intorno a Bellion, ma di Fash e di Onya nessuna traccia... sembrano svaniti nel nulla... quanto all'assistente del mago, beh, l'ho messo sottotorchio e sono sicuro che nè lui, nè il suo capo sanno nulla di questa faccenda... non ho prove, ovvio, ma il mio istinto mi dice questo... e tu? Come stai?"

[Lady Gwen]

"Immaginavo..." commentai.
"Comunque è strano, voglio dire, quella illusione ottica o qualsiasi cosa fosse messa su dal mago, durante lo spettacolo, conosceva noi, i nostri nomi, che siamo amiche di Onya. Capisci che è strano? Poteva aver sentito la notizia della ragazza scomparsa, ma non poteva conoscere noi del collegio. Non so se sono pronta a rassegnarmi sulla loro innocenza..." sospirai.
Poi, di nuovo mi chiese come stavo.
"Sto cercando di fare un po' di ordine in questo casino..." risposi, senza specificare quale.

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[Guisgard]

"Terrò d'occhio il mago ed il suo assistente..." disse Herbert a Gwen "... se sono colpevoli alla fine lo scoprirò. Ora devo andare, scusa... mi aspetta il mio solito giro di controllo in città... se hai bisogno chiamami, ok?"

[Lady Gwen]

"Bene, perfetto" annuii.
"Certo, ti ringrazio" dissi poi, quando mi disse di chiamarlo se avessi avuto bisogno.
La mia mente andò alla notte scorsa, quando quel maledetto clown mi aveva letteralmente paralizzata per la paura ed ero stata a tanto così dal chiamarlo nel cuore della notte.
Per fortuna tutto si era risolto; avrei voluto evitare i contatti con Herbert il più possibile, per adattarci a questa nuova situazione, ma questo trambusto si era messo di mezzo.

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[Guisgard]

"Bene... io vado allora..." disse lui "... buonanotte, Gwen..." esitò un istante e poi staccò.

[Lady Gwen]

"Ciao..." lo salutai, dopo aver sentito la sua esitazione.
Mi chiedevo come avremmo fatto a darci davvero un taglio se continuavamo in questo modo.
Potevo davvero essere egoista, ma questo era uno dei principali motivi per cui avrei sperato che Onya non fosse mai scomparsa.
A quel punto, non avendo altro da fare, salii in moto e mi diressi a casa.

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[Guisgard]

Gwen arrivò a casa nel primo pomeriggio, passando davanti alla villetta di Gan.
La sua auto era nel viale e quindi l'uomo era tornato dall'ufficio. Era un avvocato.

[Lady Gwen]

Era primo pomeriggio e appena posteggiai la moto fuori casa, vidi che l'auto di Gan era nel vialetto, segno che era a casa.
Sapevo fosse un avvocato e subito mi tornarono in mente le parole di Henty.
A suo dire, se fossi voluta entrare in casa loro, avrei avuto la strada spianata e mi chiedevo se fosse proprio quello il momento giusto.

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[Guisgard]

La casa di Gan sembrava tranquilla e non si sentivano grida o voci provenire dall'interno.
Gwen notò la porta d'ingresso stranamente socchiusa.

[Lady Gwen]

La casa sembrava silenziosa, quasi fosse vuota.
Mi avvicinai e la porta d'ingresso era socchiusa.
Henty aveva ragione.
Anche se mi sembrava curioso che la lasciassero aperta alla mercé di chiunque, ma aveva detto il vero.
Dunque, a quel punto, provai ad entrare.

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[Destresya]

Mi misi a letto, rilassata e tranquilla, pensando alla giornata appena passata.
La mia amica archeologa non mi aveva proprio risposto riguardo a quella scrittura, probabilmente avrebbe visto il messaggio l'indomani.
Valutai di mettermi a scrivere.
Dopotutto, una giornata così emozionante mi dava diversi spunti.
Così, presi il computer, ma non feci in tempo ad accenderlo, che accadde qualcosa.
Sentii nuovamente un rumore provenire dal piano di sopra.
Così, decisi di salire a controllare.

[Guisgard]

Gwen entrò in casa.
C'era silenzio, le tendine abbassate ed una vaga penombra dominava ovunque.
La ragazza potè camminare nell'ingresso, poi nel corridoio, senza vedere e sentire nessuno.
Poi, all'improvviso, senti dei mugugni.
Provenivano dal primo piano.

[Lady Gwen]

La casa era immobile, quieta, in penombra.
Non si sentiva volare una mosca, infatti potei arrivare ben oltre l'ingresso indisturbata, mentre ancora non ci credevo.
Sobbalzai sentendo dei mugugni al piano di sopra.
Doveva essere la moglie.
Allora salii fino alla sua camera, per capirci finalmente di più.

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[Destresya]

La verità?
Cominciavo a sentirmi un po' in un film dell'orrore.
Salii le scale e sentii dei rumori provienire dal primo piano.
Così lo raggiunsi.
Abbastanza terrorizzata a dirla tutta.

[Guisgard]

Quel gemito strozzato.
Gwen lo seguì e arrivò davanti ad una porta chiusa in fondo al corridoio.
Sembrava una donna che si lamentava.
Intanto, a casa sua, Destresya salì scale timorosa, spaventata.
E arrivata in camera sua trovò accesa la televisione piccola.
Ora, dopo quella più grande al pianterreno, era questa ad essere trovata accesa.
https://media3.giphy.com/media/XhT868oxljs88/giphy.gif

[Lady Gwen]

Quel verso sembra un gemito di dolore, sofferente ed ebbi la conferma che si trattava della moglie.
Seguii allora quei versi lungo il corridoio, cercando di perdere meno tempo possibile, per trovare la stanza in cui si trovava.

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[Destresya]

Sbiancai.
Eh no, e non poteva anche questa tv avere un timer!
Che diamine.
Mi avvicinai alla tv titubante... sempre più cauta.. sempre più timorosa.
Mi avviciniai.... e staccai la spina!!
Staccai subito la spina, trattenendo il respiro.
Ora sì che ero terrorizzata.

[Guisgard]

Destresya staccò la spina e la tv si spense.
Allora un silenzio cupo e profondo avvolse la casa.
Ad un tratto dal corridoio cominciò a sentirsi un rumore.
Come se qualcosa si avvicinasse, strisciando pesantemente sul pavimento, come se si trascinasse per muoversi.
Nello stesso istante Gwen era giunta davanti a quella porta chiusa.
"Ai... u.. to..." disse una voce bassissima dall'interno della stanza chiusa.

[Lady Gwen]

Arrivai davanti ad una porta e ciò che ne sentii uscire, fu una flebile richiesta di aiuto che mi straziò il cuore.
Allora, aprii cautamente la porta e cercai di vederci dentro.
Ero un po' timorosa, ma dovevo sapere cosa le era successo e come poteva esserci d'aiuto.

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[Guisgard]

Gwen aprì la porta e la prima cosa che realizzò di vedere era il colore rosso.
A terra, ovunque scorreva fino ai piedi di lei.
Si accorse allora che era sangue quello sul pavimento.
Poi di nuovo quei gemiti.
Allora alzò lo sguardo e vide una massa di carne informe, che si muoveva come in preda alle convulsioni.
Era una donna che stringeva in mano un rasoio.
Si era completamente spellata ed ora a carne viva e pulsante di sangue si contorceva dal dolore.
https://moviesfilmsandflix.files.wordpress.com/2013/09/tumblr_mk403thmwr1s6hat8o1_500.gif

[Lady Gwen]

Appena aprii, vidi il pavimento sporco di rosso.
Fu la prima immagine che mi si impresse nella mente.
Vedendone la vischiosità, sembrava orribilmente sangue ed iniziavo a star male.
Cercai dentro di me il coraggio per proseguire oltre.
Aprii allora di più la porta e ciò che vidi, mi diede il colpo di grazia.
Era così terrificante, surreale, straziante, non esistevano aggettivi terreni per definirlo.
La cosa più raccapricciante e dolorosa che avessi mai visto in vita mia.
Quella donna si era... Non volevo nemmeno pensarlo ed ora era lì, a contorcersi in cerca d'aiuto come un'anima dannata.
Era impossibile pensare di parlarle, di avvicinarla, tantomeno di aiutarla.
Era già una sofferenza da qui, sulla soglia della stanza, figurarsi pensare di avvicinarmi.
Desideravo solo andar via da qui prima possibile, perchè rimanendo mi sarei solo fatta del male.

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[Guisgard]

Quella donna continuava a contoorcersi in modo straziante, emettendo ormai solo vuoti suoni senza più forma.
in mezzo a quella carne rossa e pulsante i suoi occhi, simili a sfere bianche con un puntino nero al centro, si spostarono verso Gwen.
Allora la povera tentò di strisciare verso di lei, lacerandosi ad ogni centimetro passato a strisciare sul freddo pavimento della stanza.

[Lady Gwen]

Era impressionante, il peggior film dell'orrore non avrebbe potuto eguagliare il raccapriccio che avevo davanti.
La sua carne era totalmente a contatto col pavimento, consumandosi sempre di più, i suoi occhi erano quasi fuori dalle orbite.
I suoni che emetteva erano ormai più suono gutturali ed inespressivi simili a quelli degli animali.
Mi scappò un urlo quando si accorse di me ed iniziò poi a strisciare nella mia direzione.
Ero terrorizzata, nonostante lei fosse la vittima in quel momento mi sembrava il più terrificante dei mostri.
Istintivamente, socchiusi la porta, ma poi la riaprii un poco.
"Perchè... Perchè l'hai fatto?" mormorai, fra le lacrime.

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[Guisgard]

"L... o... r... o..." disse in modo straziante quella donna a Gwen "... a... iu... ta... m... i..." e aprendo la mano lasciò cadere il rasoio sul pavimento, come a supplicare Gwen di ucciderla.

[Lady Gwen]

Iniziò a farfugliare qualcosa, ma poi mi lasciò cadere il rasoio davanti ai piedi, come a mettere fine alle sue sofferenze.
Mormorai un "No" terrorizzato e tremante ed in lacrime scappai fuori, nel giardino della casa.
Nemmeno l'aria fresca riuscì a farmi riprendere.
Ero troppo sconvolta e quasi feci fatica a comporre il numero del cellulare di Herbert, per dirgli di venire all'istante.

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[Guisgard]

Il cellulare sembrò squillare per un tempo indefinito, fino a quando qualcuno rispose.
"Gwen..." disse la voce di Herbert dall'altra parte del telefono "... cosa c'è?" Chiese.

[Lady Gwen]

Sembrava passassero secoli, prima che si decidesse a rispondere.
Alla fine, rispose.
"La moglie del vicino... Lei non stava bene..." dissi tremante, in lacrime "Vieni adesso, ti prego..." riattaccando poi la chiamata, non riuscendo a parlare per lo shock.


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[Guisgard]

La casa di Gan era avvolta da un cupo silenzio, sinistro e profondo.
Gwen restò nel giardino, quasi apatica, resa attonita dalla paura.
Restò così per lunghi istanti, fino a quando il suono della sirena la scosse.
Era l'auto di Hebert che girò fra le villette, fino a quando vide Gwen in quel giardino.
"Ehi, Gwen..." disse saltndo giù dalla macchina "... cosa è successo?" Scuotendola perchè lei era come stravolta dalla paura.
Ma i suoi occhi erano fissi verso la casa.
E allora anche Herbert si voltò verso la porta dell'abitazione.
https://www.usmagazine.com/wp-content/uploads/2019/01/Why-Burt-Reynolds-Felt-Sally-Field-Was-the-One-That-Got-Away.jpg?w=700&quality=86&strip=all

[Lady Gwen]

Passarono altri lunghi istanti.
Poi, sentii la sirena dell'auto della polizia.
Herbert arrivò, scuotendomi come per destarmi.
"C'è una donna... Penso sia morta, ora..." mormorai piano, senza credere alle mie stesse parole.
Del resto, come poteva una persona in quello stato aberrante e fuori da ogni logica sopravvivere?
E speravo per lei che la morte avesse davvero posto fine alle sue sofferenze.

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[Guisgard]

Herbert capì che Gwen in quello stato non poteva dire molto.
"Aspetta qui..." disse lui, per poi estrarre la pistola.
Allora entrò in casa.
Uscì solo dopo diversi minuti.
Aveva lo sguardo svuotato e scuoteva la testa.
Allora si avvicinò all'auto e cin la radio chiamò un'ambulanza.
"Entra in macchina, ti riporto a casa." Rivolto poi a sua moglie.

[Lady Gwen]

Herbert entrò in casa estraendo la pistola, come l'avevo visto fare in passato.
Ne uscì alcuni minuti dopo nello stesso stato in cui mi trovavo io.
Ma del resto, come poteva essere diversamente?
Era come mettere letteralmente a nudo la sofferenza interiore dell'anima, in modo che tutti potessero vederla, ma io avrei preferito evitare.
Chiamò un ambulanza e poi disse che mi avrebbe riportata a casa.
Allora lo seguii senza parlare, chiusa nel mio silenzio.

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[Guisgard]

Herbert riportò Gwen a casa.
Accompagnò la ragazza fino al divano, la fece stendere e le tolse le scarpe.
Poi le preparò una tisana.
"Prendi questa, ti farà rilassare..." disse poi portandole una tazza calda "... dopo voglio che ti stendi e che ti fai una bella dormita, ok? Più tardi manderò qui Paul con qualcosa da mangiare, così non dovrai preoccuparti per la cena. Io ora vado, ma tu cerca di calmarti e riposare." La guardò per un lungo istante e poi andò via.

[Lady Gwen]

Mi riportò a casa, mi fece stendere sul divano e mi preparò una tisana.
Ero troppo sotto shock per pensare che quei piccoli gesti potessero farmi vacillare.
Disse che avrebbe mandato Paul con la cena, così non avrei dovuto pensarci io, raccomandandomi di dormire e andò via.
Rimasi da sola, di nuovo nel silenzio.
Provai allora a bere la tisana e poi avrei provato a dormire un po', sperando che quelle immagini vivide nella mia mente cosciente non mi perseguitassero.

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[Guisgard]

Gwen provò a riposare e alla fine riuscì anche ad addormentarsi.
Ma il suo sono fu stravolto da sogni inquieti, fatti di sangue e corpi mutilati.
Sogni di paura, di delirio, di follia.
Ma poi fu svegliata di colpo dal campanello che suonava.

[Lady Gwen]

Stranamente, mi addormentai, ma il mio sonno fu orribile.
Tormentato da sogni assurdi e sgradevoli, terrificanti.
Tanto che mi svegliai per il campanello col cuore che andava all'impazzata.
Dovetti prendermi qualche istante per calmarmi.
Alla fine, mi alzai e andai ad aprire per vedere chi fosse.

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[Guisgard]

Gwen aprì la porta e trovò Gan sulla soglia.
Aveva uno sguardo spento e stravolto.
"Mi scusi..." disse "... è un brutto momento per tutti... anche per lei... ho saputo che è stata lei a trovare mia moglie in quelle condizioni... io ancora non mi sono reso conto dell'accaduto..." massaggiandosi le tempie "... volevo solo sapere come stava... mi spiace, avrei dovuto dar retta ai medici e farla ricoverare..."

[Lady Gwen]

Inaspettatamente, era Gan.
Aveva la faccia distrutta, sconvolta e non stentavo a crederlo.
"Sì, posso solo immaginare come sta..." proferendo parola dopo ore intere.
"Sto cercando di riprendermi, di non pensarci..." ammisi.
"Si accomodi" lo feci entrare ed andai a preparare del caffè.

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[Guisgard]

"Grazie..." disse Gan entrando e sedendosi, mentre Gwen preparava un caffè "... non riesco a darmi pace... se l'avessi fatta ricoverare ora forse sarebbe viva... sono stato uno sciocco..." passandosi la mano fra i capelli "... non mi sono accorto di quanto stesse male... le sue ossessioni, le sue allucinazioni... ed io non mi sono accorto quanto fosse stravolta..." massaggiandosi le tempie.
Ad un tratto Gwen sentì dei rumori.
Come se qualcosa battesse contro i vetri.

[Lady Gwen]

Finii di preparare il caffè e gliene diedi una tazza.
"Non sappiamo se sarebbe andata diversamente, o se sarebbe finita allo stesso modo... Nessuno può dirlo, purtroppo..."
Non sapevo ancora se dirgli delle "allucinazioni" oppure no.
Fatto sta che sobbalzai sentendo dei colpi al vetro, così andai a controllare.

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[Destresya]

Spenta!
Finalmente, inequivocabilmente, spenta!
E non mi sembrava che ci fossero altre televisioni in casa, quindi forse me ne potevo stare tranquilla.
Ma poi sentii qualcosa, un rumore.
Un rumore che si avvicinava, come uno strisciare, allora istintivamente mi voltai e andai a tentoni sulla parete per cercare l'interruttore della luce e illuminare la stanza!
Ma che diavolo stava succedendo???

[Guisgard]

Era un rumore strano.
Come se qualcuno strisciasse qualcosa di pesante sul pavimento.
Questo sentiva Destresya e provebiva dal corridoio.
Nel frattempo Gan era a casa di Gwen.
"Chissà..." disse lui.
Ma poi quel rumore alla finestra.
"Che sarà?" orpreso Gan.
Gwen andò a controllare e un attimo dopo diversi uccelli, come impazziti, cominciarono a picchiare sui vetri della finestra.
https://thumbs.gfycat.com/PhonyWealthyBumblebee-max-1mb.gif

[Lady Gwen]

Andai a vedere cosa fosse quel rumore... E rimasi shockata.
C'erano decine e decine di uccelli che sembravano impazziti andavano a sbattere ripetutamente contro il vetro della finestra.
A perchè fanno così? Cosa sta succedendo?" dissi sconvolta e atterrita.
Ero già rimasta terrorizzata dalla vista della moglie di Gan, non mi sarei aspettata di vivere in altro trauma.

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[Guisgard]

Gli uccelli erano tanti e picchiavano forte con i becchi contro i vetri.
Gwen restò ovviamente sorpresa ed anche spaventata, visto il trauma dopo aver visto la moglie di Gan in quello stato.
E proprio Gan la tirò via dalla finestra.
Prese poi un panno bagnato ed aprendo i vetri cercò di scacciare quegli uccelli impazziti.

[Destresya]

Proveniva dal corridoio, dunque anche se avevo acceso la luce non si vedeva niente.
Ma in che razza di casa mi ero cacciata?
Volevi l'ispirazione?
Sospirai, e mi diressi verso il corridoio.

[Lady Gwen]

Non sapevo veramente cosa pensare e a cosa attribuire tale assurdo comportamento.
Non era affatto normale.
Mi sentii spostare via dalla finestra da Gan, prima che con un panno bagnato cercasse di mandarli via.
"No, non lo faccia, potrebbero ferirla" cercai di avvisarlo, per evitare che si facesse male.

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[Guisgard]

Destresya trovò il coraggio di andare nel corridoio, ma non vide nulla.
Anche il rumore era cessato.
Intanto, a casa di Gwen, Gan era riuscito ad allontanare quegli uccelli impazziti e poi aveva chiuso le imposte.
"No, ho solo qualche graffio sulle braccia..." disse lui "... lei come sta? Spaventata?"

[Lady Gwen]

Gan era stranamente riuscito ad allontanare quegli uccelli impazziti.
"Sto... Sto bene..." dissi, cercando di riprendermi.
Ci mancava un altro sconvolgimento...
Andai allora in bagno e presi del cotone insieme al disinfettante.
"Ecco, disinfetti quei graffi, altrimenti si infetteranno..." Dissi poi, porgendogli tutto il necessario e prendendo un altro caffè.

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[Guisgard]

"Grazie..." disse Gan a Gwen, per poi disinfettare i graffi che aveva sulle braccia "... mai visti uccelli comportarsi così... oggi il mondo gira al contrario... ecco... grazie..." posando il tutto sul tavolino "... beh, credo sia meglio che vada ora..." alzandosi "... mi spiace per ciò che ha visto oggi, Gwen... le auguro una serena notte, per quanto possibile." Ed andò via.

[Lady Gwen]

"Sì, beh... Sembra che oggi tutto il Cosmo complotti contro di noi..." constatai con tono vuoto, sorseggiando il caffè.
Gan finì di disinfettarsi e andò via.
"Non si preoccupi... Buonanotte..." con un vago sorriso.
Sapevo che mancava poco all'arrivo di Paul con la cena, ma speravo davvero, paradossalmente, di restare finalmente un po' sola senza che accadesse qualcos'altro.

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[Guisgard]

Gan andò via e Gwen restò da sola, in attesa che arrivasse Paul.
Il vicesceriffo arrivò poco dopo, con una cena giapponese.
"Lo sceriffo ha detto che avrebbe gradito." Disse lui alla ragazza.

[Destresya]

Niente, non c'era niente!
Ma che c'è, stavo ammattendo?
Qualcuno mi aveva messo l'allucinogeno nel caffè?
Eppure la tv accesa l'aveva vista anche Roan, no?
Non riuscivo a darmi una spiegazione logica di quanto fosse successo.
Proprio non ci riuscivo.
Decisi di andare in perlustrazione per tutta la casa e accendere tutte le luci, che diamine!

[Lady Gwen]

Paul arrivò dopo un po', con una cena del giapponese.
"Sì..." annuendo con un risolino.
"Può restare, se vuole. Almeno avrò compagnia" sorridendo, mentre apparecchiavo con la mia cena, non volendo mangiare da sola.
Era l'unica cosa che davvero detestavo e mi avrebbe fatto piacere se fosse rimasto.
"Ci sono altri progressi, nelle indagini?"

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[Guisgard]

Destresya accese tutte le luci e girò praticamente tutta la casa, in cerca di altre stranezze.
Alla fine non vide, nè sentì nulla di strano.
Tutto sembrava normale.
Nello stesso momento Paul aveva portato la cena a Gwen.
"Mi spiace, sono in servizio e devo fare un altro giro di perlustrazione..." disse lui mortificato "... vorrei, adoro il giapponese, ma devo andare... le indagini? Nulla di che. Fash e Onya sembrano spariti nel nulla."

[Lady Gwen]

"Allora non la trattengo" sorridendo ed intingendo il sushi nella salsa di soia.
Di sicuro, almeno il cibo era una certezza.
Sospirai poi quando parlò di Fash ed Onya.
"Sì, immaginavo... E' ciò che mi ha detto ore fa Herbert, ma ci speravo..." scuotendo la testa.
Tuttavia, poi mi venne in mente una cosa.
"Posso chiedere a voi della polizia di fare qualche controllo al circo arrivato da poco? Ho visto fin'ora troppe volte apparire degli strani pagliacci, un po' ovunque... Perfino i compagni di Fash hanno detto che lui ne aveva parlato prima di sparire. Anche la moglie del signor Gan. Secondo me c'è qualcosa di strano."

[Guisgard]

"Il circo..." disse Paul guardando Gwen "... ok, ci farò una capatina..." annuendo "... dirante il mio giro di ronda, stia tranquilla." La salutò ed andò via.

[Lady Gwen]

"Ottimo, la ringrazio" annuendo con un sorriso.
Poi andò via ed io continuai a mangiare, un po' più libera di quel peso.
Almeno adesso anche la polizia aveva la pulce nell'orecchio e speravo cavassero qualcosa dal buco.

[Guisgard]

Gen salutò Paul e potè restare a casa da sola, finalmente tranquilla, dopo quella giornata assurda.
Ma la stanchezza comunque ebbe il sopravvento e alla fine la ragazza si addormentò sul divano senza acorgersene.
Si svegliò direttamente al mattino seguente.

[Lady Gwen]

Dopo cena, una volta messa a posto la tavola, mi stesi sul divano a guardare la tv ed ero così distrutta e pressoché sconvolta, ché non mi accorsi di essermi addormentata.
Lo capii solo al mattino dopo, svegliandomi ancora sul divano e ancora avvolta nella coperta, dalla sera prima.
Avevo comunque riposato abbondantemente e senza traumi, il ché era più che ottimo, infatti mi sentivo decisamente bene.
Certamente più in forze del previsto, per la visita a Nypot.

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[Destresya]

Sembrava tutto tranquillo.
Tutto fin troppo tranquillo, ma in quel momento mi andava benissimo così.
Decisi così di mettermi a scrivere un po' sotto le coperte.
Presi il pc e andai a mettermi a letto.

[Guisgard]

Destresya si mise a letto col suo PC e dopo un pò si addormentò.
Si svegliò al mattino.
Sulla campagna c'era ancora la foschia e la fitta vegetazione appariva come incantata.
Anche i monti, con le cime che spuntvano dalla nebbia nella vallata, quasi come fossero sospesi nel cielo, sembravano persi in quel paesaggio sognante.
Nel frattempo anche Gwen si era svegliata.
Era il giorno della visita alla signora Bott.

[Lady Gwen]

Feci tranquillamente colazione, controllando qualche notizia sul cellulare.
Mi preparai ed in moto mi diressi a casa della signora Bott.
Nonostante la spiegazione di Clemia, non sapevo bene cosa aspettarmi da questa visita, sapevo solo che l'umore del giorno prima non aveva giocato.
Tuttavia, non volevo portare un ulteriore peso con me, a questo incontro.

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[Guisgard]

Gwen arrivò in moto a casa della signora Bott.
Si trattava di una villetta poco lontana dal centro cittandino, in un viale privato.
Bellion era abbellita da vari addobbi per le festività Natalizie.
La donna accolse con calore la ragazza, facendola entrare ed accomodare nel suo salotto.
"Posso" disse "offrirle del tè? Magari con qualche dolcino Natalizio?"

[Lady Gwen]

La cittadina era molto bella addobbata per Natalez era più calorosa, luminosa, era un conforto sfrecciare accompagnata dalle tante luci.
Arrivai dalla signora Bott, che come sempre mi accolse con calore.
"Accetto volentieri" sorrisi.

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[Guisgard]

La donna annuì e poi portò a Gwen del tè al limone e alcuni dolci tipici del Natale.
"La ringrazio di essere venuta." Disse poi. "Clemia mi ha detto che lei è la persona adatta. Mi ha detto che è anche la moglie del nostro sceriffo."