I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

"Non ne so nulla." Disse il vecchio a Destresya. "Non mi interessa nulla. Lasciatemi in pace."
"Lei non è molto educato." Roan.
"Andate al diavolo." Rispose il vecchio dall'interno.
Intanto Gwen era a casa con Brass.
"Ok... accetto." Annuì lui dopo un attimo di riflessione. "Allora... Clayton... non è il mio amico immaginario... esiste davvero e non l'ho visto solo io... e prima di venire qui mi ha detto che la prossima sarà la tua amica..."

[Lady Gwen]

Rifletté un attimo, poi accettò.
Sorrisi.
"So che lo è, l'ho visto anch'io" ammisi "E tutti coloro che sono morti o scomparsi" l'immagine della moglie di Gan ancora dominava i miei incubi e mi chiesi se l'avrei mai superata.
Poi, mi rabbuiai a ciò che disse.
"Intendi Clemia?" mormorai.
No, non potevo perdere anche lei, non potevo, era troppo importante per me.
Crebbe in me forte il desiderio di proteggerlo tutti insieme, di racchiuderli, finché tutto questo non fosse finito, anche se sapevo che era impossibile, na non ero disposta a perdere chi mi era caro.

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[Destresya]

"La abbiamo sentita dal salumiere..." continuai "Sappiamo che quell'uomo l'ha trattata male, ma noi vogliamo davvero il suo aiuto".
Azzardai di nuovo.
"So che ha a cuore il paese e i suoi abitanti, e non vuole che succeda di nuovo..." tentai.

[Guisgard]

"Si, quella Clemya." Disse Brass fissando Gwen. "Ora lo sai... dimmi il tuo segreto."
Nel frattempo Destresya e Roan erano dal vecchio.
"Perchè mai vorreste il mio aiuto?" Lui da dentro.
"Perchè è il solo che crede a questa storia lei." Roan. "E ora ci apra."
Allora la porta si aprì.

[Lady Gwen]

Affondai le mani nei capelli, avvilita, perchè anche questo non ci voleva.
Iniziavo a sospettare che fosse un attacco personale alla nostra congrega, nessuno poteva togliermi questo dubbio dalla testa ed era anche peggio.
Mi sentivo sola, non sapevo se avvisare Clemia oppure capire se questo avviso fosse attendibile, davvero non sapevo che fare.
Brass non perse tempo nel ricordarmi che anch'io gli dovevo una spiegazione.
O meglio, un segreto.
Sarebbe stato la prima persona, al di fuori della congrega e della mia famiglia, a saperlo e sentii crescere un certo nervosismo dentro.
Ma ormai era fatta.
"Sai, ci sono tante cose strane che succedono, cose a cui si fatica a dare una spiegazione, ma una spiegazione c'è sempre, anche se non quella che si vorrebbe dare. Fenomeni come il tuo "amico immaginario", come queste strane sparizioni, che da anni si verificano puntuali. Ma non solo" iniziai.
"Il collegio di cui sono a capo, non è una semplice scuola, anche se noi la facciamo passare per tale, perchè non sarebbe saggio rivelare la verità a chiunque" mi interruppi e respirai a fondo.
Poi, poco a poco, feci apparire una fiamma fra le mie mani, che rimase lì a crepitare e scoppiettare senza bruciarmi.
"È questo il motivo. Ed ho ragione di credere che queste sparizioni mirino a decimare la nostra congrega, anche se non ne conosco il motivo" sapevo che doveva essere tanto da processare per lui, così gli diedi il tempo di farlo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210108/f762b6bfec462667534b288f186f30fc.jpg

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[Destresya]

Ce l'avevamo fatta! Aveva aperto sul serio.
Faticavo a crederci.
Lanciai un'occhiata grata e complice a Roan prima di avvicinarmi titubante alla porta del vecchio.
La aprii piano, lentamente.
"Grazie signore..." mormorai, aprendo piano, voltandomi ancora verso Roan, per poi entrare come se camminassi sulle uova.
"Permesso?" dissi, non sapendo che altro dire.

[Guisgard]

Brass sgranò gli occhi, spalancò la bocca ed arrestrò di qualche passo nel vedere quella fiammella sbucata dal nulla fra le mani di Gwen.
"Ok ok..." disse impressionato "... è un trucco, dimmi come ci riesci..." ma vedeva che il fuoco non ustianava le mani della ragazza.
Questo lo turbò, parecchio.
"Ma... chi sei... cosa? Sei una maga anche tu?" Fissandola.
Intanto Destresya e Roan erano dal vecchio Folon.
"Entrate..." questi ai 2.
Così i 2 entrarono.
"Cosa volete da me?" Il vecchio.

[Destresya]

Lanciai un'occhiata d'intesa a Roan mentre entravamo.
E ora??
Beh, una cosa alla volta.
Guardai il vecchietto negli occhi con aria gentile e affabile.
"Solo che ci racconti la storia delle sparizioni.. la prego!" con tono dolce, sperando che si aprisse con noi.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita alla sua reazione e gli diedi il tempo necessario per comprendere.
Perchè l'aveva capito che non era affatto un trucco.
Scossi allora le mani e la fiamma si estinse.
"Diciamo che è un dono di nascita" sorridendo.
"Sei il primo a cui lo dico, eh?" notai, ridacchiando poi.
"Spero di non essere noiosa come tua nonna" con tono ammiccante e divertito.

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[Guisgard]

"Da sempre la gente sparisce da queste parti..." disse il vecchio a Destresya "... io ero piccolo e mio nonno me lo raccontava... come gli operai della vecchia fattoria... poi toccò ai reduci della guerra... e così è sempre stato... spariscono, nel nulla e nessuno può farci nulla."
Nel frattempo Gwen era con Brass.
"Forse... forse sarà meglio che vada ora..." lui titubante, visibilmente impressionato "... si, a casa magari mi aspettano..."

[Lady Gwen]

Era nervoso, si vedeva.
Forse era stato troppo...
Ma avevo dovuto.
Era stato necessario.
Sgranai gli occhi.
"No" dissi subito "So che magari sarai impressionato, che forse ho esagerato, ma non permettere che il turbamento ti condanni a morte. Forse vuoi sparire anche tu, o peggio, come ti ha preannunciato Clayton?" dissi, con tono comprensivo, cercando di farlo ragionare.
"Se hai paura, lascia che ti rassicuri, non ho alcuna intenzione di farti del male, non ne ho motivo" aggiunsi, con tono pacato.
Allarmarlo esternando la mia tensione non avrebbe aiutato.
"Brass, ti prego, ripensaci."

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[Guisgard]

"E..." disse Brass visibilmente impressionato a Gwen "... e chi mi dice che davvero non mi farai del male? Che non sei tu qualla che fa sparire la gente?" Camminando verso la porta.

[Lady Gwen]

Spalancai ancora di più gli occhi.
Ebbi l'istinto di raggiungerlo, ma non lo feci, pensando che avrebbe peggiorato la situazione.
Era davvero questo che pensava?
"Secondo te avrei interesse a fare del male a gente a cui tengo? A Clemia, che è per me come una seconda madre? Sul serio?" ribattei, poi cercai di calmarmi, perchè volevo davvero aiutare e non peggiorare.
"Senti, pensa quello che vuoi, cerco solo di aiutarti e di evitare che uno strano clown psicotico ti uccisa, ma vattene pure se preferisci sparire o morire piuttosto che stare al sicuro qui."

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[Guisgard]

Brass raggiunse la porta e afferrò la maniglia.
"Dimostrami che sei una donna..." disse a Gwen "... e non una strega..." fissandola.

[Destresya]

Guardai Roan preoccupata, e poi il vecchietto incuriosita.
Era davvero moltissimo tempo, ci dovevano essere moltissimi indizi sparsi per la valle.
"Accidenti è terribile!" mormorai "E hanno qualcosa in comune queste sparizioni? Qualcosa di particolare?" sempre più incuriosita.
Dovevo saperne di più.

[Lady Gwen]

Raggiunse la porta ed io aggrottai la fronte.
"Cosa?" dubbiosa "Che intendi, cosa dovrei fare?" sospirando esasperata.
Cosa voleva che facessi, adesso?
Mi sarei messa ad urlare se fosse stata un'altra delle sue assurdità.

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[Guisgard]

"Il colpevole è sempre lo stesso." Disse il vecchio a Destresya.
Nelo stesso momento a casa di Gwen c'era tensione.
"Non lo so... dimostrami che sei una di cui possa fidarmi... e non a parole soltanto..." Brass.

[Destresya]

"Dopo tutti questi anni??" stupita "Come può essere?" cercando di mostrarmi più incuriosita che incredula.

[Lady Gwen]

Spontaneamente risi.
Sul serio.
"Non c'è niente che io non faccia, di tutto ciò che le persone normali non facciano. Lavoro, faccio la spesa, mangio giapponese. Un matrimonio e un divorzio imminente ti bastano, come motivazioni?" sarcasticamente.


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[Guisgard]

"Infatti." Disse enigmatico il vecchio a Destresya.
"Che vuol dire?" Roan.
"Che non capireste." Rispose il vecchio.
Intanto, Gwen era ancora con Brass.
"E hai un amante..." lui fissandola, per poi lasciare la porta "... quindi la vera maga sei tu, non quell'idiota venuto in città..."

[Lady Gwen]

"Ancora questa storia?" irritata e spazientita, quando di nuovo nominò Elv.
Era un vizio, proprio.
Notai comunque che aveva lasciato la maniglia della porta ed era un buon segno.
"Tutti possono considerarsi maghi, con un paio di trucchi..." commentai vaga.
"E comunque, preferirei strega, se non ti dispiace" con sorriso candido.
"Cos'è, ti fa paura dirlo?" con un sorriso enigmatico, ma sotto sotto divertito "Non è mica un insulto, sai?"

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[Guisgard]

"Le streghe sono cattive..." disse Brass fissando Gwen "... si accoppiano col diavolo... tutti lo sanno... lo dice chiunque..."

[Destresya]

Era assurdo, letteralmente, come poteva essere?
Ma non volevo che il vecchietto non si fidasse di noi.
"La prego, ci aiuti a capire, siamo qui per questo, perchè solo lei può aiutarci a capire cosa c'è davvero dietro queste sparizioni.." con tono quasi supplichevole.

[Lady Gwen]

Scoppiai a ridere di cuore alla sua risposta.
"Benedetto ragazzo, ma dove te le insegnano, queste cose? A scuola?" ancora ridendo e scuotendo la testa.
"Dubito che Herbert sia il diavolo. Men che meno Elv. Ma è divertente la tua teoria, davvero..." mentre la risata scemava, ma io rimanevo ancora divertita.
Sapevo bene come la nostra categoria fosse vista dall'esterno, come l'ignoranza di secoli si fosse radicata, ma che la gente ci credesse nel nostro, di secolo, era davvero un'indecenza.


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[Guisgard]

"Mio nonno li chiamava gli angeli..." disse il vecchio a Destresya.
In quel momento Brass cercava di capire chi fosse Gwen.
"Già... lo sceriffo e il mago... ci sei stata con entrambi..." guardandola.
Poi andò a sedersi, forse più calmo rispetto a prima.

[Lady Gwen]

Sembrava più calmo, ma l'ennesima considerazione che fece fu davvero troppo.
"Senti, sei qui perchè voglio evitarti di finire male, non perchè tu possa fare il parroco di turno giudicando la mia condotta morale, nell'errata convinzione di essere migliore di me. Ti assicuro che non è piacevole essere sposata con una persona che nemmeno ti guarda in faccia e passa più tempo fuori casa che dentro. Ed Elv non è certo la causa del mio divorzio. È solo una persona che mi piace, che mi ha fatto riscoprire cosa vuol dire essere apprezzati, desiderati e non devo certo rendere conto ad un ragazzino di come vivo la mia vita. E ti conviene darci un taglio, prima che sia io a buttarti fuori di qui, fregandomene del clown assassino che hai alle calcagna" parlai di filato, fissandolo, perchè davvero mi aveva seriamente stufata.
A quel punto mi alzai per mettermi a letto e cercare di dormire, dopo l'ennesima giornata assurda.

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[Guisgard]

"A me pare che lo sceriffo tenga a te..." disse Brass "... ma fa come vuoi... non sono affari miei... buonanotte." E si mise a cercare fra i libri che erano in casa, scegliendone uno.
Ma poi posò il libro, avviandosi, piano, verso la camera di Gwen.
Così si chinò e sbirciò dalla serratura, sperando di vederla nuda.

[Lady Gwen]

Scossi la testa mentre me ne andavo, alla sua risposta.
Certo, era sempre facile parlare, quando non si sapeva.
A quel punto, mi cambiai rapidamente nella penombra della stanza, spensi la luce e mi misi sotto le coperte, nella speranza di addormentarmi prima di iniziare a rimuginare in eterno.
Ero davvero stufa e le lezioni di vita, insieme a tutti i casini, davvero non ci volevano.

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[Guisgard]

Lo spettacolo non fu il massimo.
O meglio, nella penombra la sagoma di Gwen nuda si intravide appena, ma poco chiara, mostrando però un fisico che sembrava per nulla male.
Poi si infilò il pigiama e si coricò.
"Che delusione..." disse pianissimo Brass, sbuffando e andando via.
Ma nel suo letto Gwen non tardò troppo ad addormentarsi, per essere poi svegliata di colpo un'ora dopo.
Qualcuno bussava.
"Gwen, sei sveglia?" Brass dall'altra parte della porta chiusa.

[Lady Gwen]

Mi addormentai, fortunatamente, quasi subito.
Dormii serenamente, per almeno un'ora, fin quando fui svegliata da Brass.
Cercai di svegliarmi subito del tutto per timore che fosse successo qualcosa.
"Brass..." mormorai "Che succede?" farfugliai, ancora assonnata, strofinandomi gli occhi.

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[Guisgard]

"Gwen..." disse lui da fuori "... credo di aver avuto un incubo... più o meno... ti va di parlare?"

[Lady Gwen]

Sospirai silenziosamente e passai la mano sul viso.
Cosa mi toccava fare...
"Va bene, entra..." accendendo la luce sul comodino e sedendomi sul letto.
Ero comunque curiosa di capire cosa avesse sognato, a questo punto.

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[Destresya]

"Gli angeli?" incuriosita "Detta così non sembra una cosa brutta... anzi!" con un bel sorriso.
"Perchè gli aveva dato questo nome, lei lo sa?".

[Guisgard]

La porta si aprì e Brass entrò.
"Non so se fosse un incubo..." disse fissando Gwen "... ma credo di aver visto Clayton... e aveva uno sguardo strano... posso... si, insomma, posso dormire con te stanotte?" Guardandola.
Era Mezzanotte, ma in quello stesso istante Destresya e Roan erano con Folon.
"Li chiamava così... angeli... ma sapevo che non erano buoni..." mormorò lui.
"E cos'erano? Roan fissandolo.
"E' tardi, devo dormire." Fece il vecchio. "Ora andatevene." Scortese.

[Lady Gwen]

Rimasi a fissarlo presa ancora dalla sonnolenza, sbattendo le palpebre pesanti un paio di volte.
"Credo... Credo di essere ancora parecchio addormentata... Puoi ripetere?"
Di sicuro avevo sentito male, non poteva certamente averlo detto davvero...

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[Guisgard]

"Ti ho chiesto se posso dormire qui con te, Gwen..." disse Brass fissandola "... non voglio restare da solo... stanotte no..."

[Lady Gwen]

L'aveva detto davvero.
L'aveva detto davvero?
Non riuscivo a capacitarmene.
Sul serio.
Tanto che rimasi un paio di secondi a guardarlo.
Poi, respirai a fondo, stringendo la radice del naso con le dita.
"Va bene... Ma vedi di evitare i colpi di testa, se non vuoi che ti scateni contro lo Sceriffo... Altro che clown..." mormorai, dandogli poi le spalle e rimettendomi sotto le coperte.

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[Guisgard]

"Colpi di testa..." disse Brass entrando nel letto "... che cilpi di testa?" A Gwen.

[Lady Gwen]

Sospirai silenziosamente.
Finto ingenuo?
O dovevo davvero credere che non afferrasse?
Bah, avevo sonno in ogni caso...
"Dormi, Brass... Buonanotte..." risposi, con voce sonnolenta.

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[Guisgard]

Brass sistemò meglio il cuscino e si coricò accanto a Gwen.
I minuti trascorrevano lenti e dopo un'ora la ragazza si era già addormentata.
Lui però non riusciva a chiudere occhio.
Allora si voltò verso Gwen, che dormiva dandogli le spalle e con un movimento lento e accorto cominciò a scoprire pianissimo la ragazza.
La mano era un pò tremante e spostava lentamente il piumone che copriva il corpo della ragazza.
Iniziò allora guardarla tutta.

[Lady Gwen]

Mi addormentai subito, stranamente.
Temevo che l'interruzione mi impedisse di riprendere sonno, ma così non fu.
Dopo circa un'ora, avvertii una strana sensazione.
Avevo freddo, ma non capii perchè, così non mi svegliai del tutto e continui a dormire.

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[Guisgard]

Brass continuava a guardare Gwen, quando ad un tratto, con la mano quasi tremante, iniziò ad alzare piano la maglia del pigiama di lei, scoprendole a poco a poco la schiena, curioso di scoprire, tra paura e curiosità, se la ragazza dormisse o meno col reggiseno.

[Lady Gwen]

Le strane sensazioni continuarono.
Solo che stavolta mi svegliai e sentii che si trattava della mano di Brass.
Infatti spalancai gli occhi e rimasi senza parole davanti a tali maniere.
Pensava di fare il furbo, ma non era decisamente così che si faceva.
Cercai di placare la rabbia e rimasi immobile, in silenzio, per capire dove sarebbe arrivato.

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[Guisgard]

Brass nel bio e nel silenzio della stanza non si accorse di nulla e continuò a scoprire la schiena di Gwen.
Poi iniziò pianissimo ad accarezzare la pelle nuda di lei.
Le dita del ragazzo, incerte e lente, scivolavano pianissimo su e giù lungo la schiena della ragazza.
Erano lievi carezze, fatte quasi trattenendo il fiato da parte di lui.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su, sospirando silenziosamente, sentendo la sua mano sulla schiena ed era curiosa la differenza di sensazioni che provocava il suo tocco e quello di Elv.
"Potrei denunciarti per molestie. Lo sai?" la mia voce pacata irruppe nel silenzio assoluto della notte.

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[Guisgard]

A quelle parole di Gwen sibito la mano di Brass si bloccò, per poi essere tirata via.
Trascorse un lungo istante, di imbarazzo e paura, poi il ragazzo si voltò, coprendosi col piumone senza dire nulla.

[Lady Gwen]

Non disse nulla.
Tirò via la mano e si nascose sotto il piumone, senza fiatare.
Probabilmente, il pensiero dello Sceriffo era un ottimo deterrente.
Meglio così.
Mi coprii di nuovo con un sospiro e cercai di riaddormentarmi.
Un'altra volta.

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[Guisgard]

Trascorsero lunghissimi minuti di silenzio, poi Gwen fu sul punto di addormentarsi di nuovo.
Ma in quel momento notò qualcosa.
Dai vetri della finestra che davano sulla strada si vedeva qualcuno.
Era il pagiaccio che aveva visto alcune sre prima.
https://www.lucascialo.it/wp-content/uploads/2016/10/clown-si-aggirano-di-notte.jpg

[Lady Gwen]

Stavo per addormentarmi di nuovo, ma in quel momento vidi qualcosa.
O meglio, qualcuno.
Era quel pagliaccio.
Clayton.
Sentii profondo sconforto dentro e decisi di alzarmi, arrivando alla finestra.
Dovevo capire cosa voleva da me, anche se poteva essere che volesse Brass, non potevo saperlo.

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[Guisgard]

Gwen si avvicinò alla finestra e quel pagliaccio le sorrise.
Un sorriso enigmatico, misterios, inquietante che le causò un senso di paura e sorda disperazione.

[Lady Gwen]

Quel pagliaccio mi sorrise, in un modo che mi fece sentire terrore, paura, assolute e totali.
"Brass?" chiamai "Brass, svegliati" lo chiamai ancora, pensando che dovesse vedere anche lui.
E poi volevo togliermi la piccola soddisfazione di essere una buona volta io a svegliarlo.

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[Destresya]

L'uomo sembrava essere arrivato al punto di rottura, dopo cui non ci avrebbe detto più niente.
Ma non potevamo andarcene con così poco, accidenti.
"La prego, perchè sapeva che non erano buoni?" guardandolo "Lei li ha visti?".

[Guisgard]

Alla fine Gwen riuscì a svegliare Brass.
"Che..." disse lui sbadigliando "... succede?"
Nel frattempo Destresya e Roan erano col vecchio.
"Perchè vogliono questo mondo!" Lui urlando esasperato. "Ecco cosa vogliono gli angeli!"

[Lady Gwen]

Allan fine si svegliò.
Poverino, aveva sonno...
Beh.
"C'è di nuovo quel pagliaccio, qui fuori" dissi solo, lasciando che traesse da solo le sue conclusioni.

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[Guisgard]

Brass non realizzò subito quanto detto da Gwen, ma un attimo dopo si rese conto delle parole di lei.
Allora saltò su dal letto e corse alla finestra.
"Ma io..." disse guardando fuori attraverso i vetri "... non vedo nessuno... non c'è nessuno..."

[Lady Gwen]

Impiegò alcuni istanti a realizzare, ma poi lo fece e saltò letteralmente giù, raggiungendomi.
Corrugai poi la fronte e guardai anch'io fuori.
Non era possibile, l'avevo visto io mezzo secondo prima, doveva di sicuro essere ancora lì.

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[Guisgard]

Gwen e Brass guardarono ancora fuori, ma non c'era nessuno in strada.
Ad un tratto però notarono un'auto.
Era quella di Gan che tornava ora a casa sua.

[Lady Gwen]

"Ma era lì, vicino al lampione, l'ho visto un attimo fa" dissi subito, notando che non c'era più ed era incredibile, davvero.
Poi, notai l'auto di Ha che tornava a casa e mi chiesi come stava, dopo la terribile morte della moglie, se aveva superato la cosa.

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[Guisgard]

"Lì però non c'è nulla..." disse Brass a Gwen "... avrai sognato..." fissandola.
Intanto l'auto di Gan era arrivata davanti al garage di lui.

[Lady Gwen]

"Non l'ho sognato, non stavo dormendo. Anche perchè, voglio ricordarti che mi hai svegliata due volte" sollevando un sopracciglio mentre lo fissavo.
Poi tornai a guardare Gan attraverso le tendine, mentre arrivava al garage.

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[Guisgard]

A quelle parole di Gwen, Brass imbarazzato non rispose nulla.
Lei allora vide Gan scendere dall'auto dopo averla portata nel garage e dirigersi verso casa sua.
Fuori non c'era traccia del pagliaccio.

[Lady Gwen]

Alla mia frecciatina, non rispose nulla, imbarazzato.
Vidi Gan sistemare l'auto in garage e poi entrare in casa.
Del pagliaccio neanche l'ombra.
Bah...
Respirai a fondo, terminando in un sospiro, mentre indossavo una vestaglia sopra il pigiama e andavo in cucina a prepararmi una tisana.

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[Guisgard]

Brass seguì Gwen in cucina.
"Vorrei anche io qualcosa di caldo..." disse fissandola.

[Lady Gwen]

Sentii che mi seguiva anche in cucina.
Quando si diceva che la gente ti veniva dietro come i cagnolini.
Proprio la stessa cosa, infatti.
Senza dire nulla, preparai una tazza anche per lui e mi sedetti al tavolo della cucina per sorseggiarla in silenzio.

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[Destresya]

Vogliono questo mondo... beh sicuramente era molto inquietante!
Sembrava uno di quei film sugli alieni.
Un momento... non è che stava indirettamente parlando di alieni?
"E perchè rapiscono le persone? A cosa gli servono per avere questo mondo?" visibilmente preoccupata in modo da far capire che gli credevo.

[Guisgard]

Brass prese la tazza e cominciò a bere, fissando per Gwen che srseggiava la sua tisana pensierosa.
"Avrai sognato quel pagliaccio, non pensarci più..." disse a lei.
Nel frattempo Destresya e Roan erano con Folon.
"Quando da piccolo andavo con mio nonno ha pescare le spigole nei laghi" mormorò il vecchio "passavamo ore a guardarle, a studiarne le abitudini... poi, quando eravamo certi di sapere tutto cominciavamo a gettare le reti per catturare quei pesci..."

[Lady Gwen]

Stavo ancora riflettendo su tante cose tutte insieme, bevendo la tisana floreale ancora fumante, le mani che si scaldavano piacevolmente tenendo la tazza di ceramica.
Lo guardai in tralice, da sopra la tazza, senza dire nulla.
Giurai che se avesse insistito probabilmente gliel'avrei tirata in testa, la tazza.
Era davvero incredibile e più andava avanti, meno lo capivo.

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[Guisgard]

"Ti sto antipatico, lo so..." dise Brass a Gwen "... si capisce..." bevendo "... vuoi che me ne torni a casa?"

[Lady Gwen]

Respirai a fondo per calmarmi e non urlare.
"Tu non mi stai antipatico. Semplicemente, ti comporti in modo altamente sconveniente. E non voglio che tu vada a casa, specie a notte fonda. Voglio che tu torni a letto. Nel tuo, possibilmente. Da bravo" concludendo con un sorriso fisso che non ammetteva repliche.
Non avrei voluto trattarlo come un bambino di cinque anni, ma mi costringeva a farlo.

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[Destresya]

Annuii a quelle parole del vecchio.
"Sì, delle cavie.." mormorai "Li usano come cavie per studiarci, comprenderci, prima di buttare la loro rete!".
La cosa era davvero incredibile e sempre più preoccupante!
"Se le cose stanno così, non c'è niente che possiamo fare per fermarli..." mormorai, come un'affermazione più che come una domanda.

[Guisgard]

"E..." disse lui a Gwen "... se prometto di non farlo più?" Fissandola negli occhi.
In quel momento Destresya e Roan erano ancora dal vecchio.
"Esatto, non possiamo fare nulla." Annuì.
"Smettiamo di parlare per metafore?" Seccato Roan. "Non ci sto capendo nulla!"

[Lady Gwen]

No, no no, niente occhioni, era un tentativo totalmente inutile.
Pensava di poter rimediare a ciò che aveva fatto, ma era stato veramente imperdonabile e non avevo intenzione di cedere solo perchè mi faceva gli occhioni da cucciolo.
"No."

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[Guisgard]

"E se..." dise insistendo Brass "... ti mostrassi un posto speciale? Che solo io conosco? Mi... perdoneresti?" Fissando Gwen.

[Lady Gwen]

All'ennesimo "E se..." sospirai, certa che non me lo sarei tolto di dosso pur con tutti i tentativi del mondo.
"Di certo ora non si va da nessuna parte, vista l'ora... Ed io voglio solo andare a dormire, sperando di riuscirci..." Posai la tazza ormai vuota e fredda nel lavandino per poi dirigermi verso la mia stanza da letto.

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[Guisgard]

Gwen se ne tornò in camera sua e Brass restò sveglio ancora un pò, per poi andarsene anche lui a dormire nella stanza degli ospiti.
La notte così trascorse e al mattino i 2 furono svegliati dallo squillo del telefono.

[Lady Gwen]

Andai in camera e per fortuna Brass non insistette più di tanto, mentre sentivo che anche lui tornava a dormire.
Bravo ragazzo, almeno ad usare un po' di polso si otteneva qualcosa.
Dormii tranquillamente fino al mattino, quando sentii il telefono.
Impiegato un po' a rendermi conto, ma pensai alle sue parole su Clemia e mi precipitai a rispondere.
"Pronto?" con tono un po' nervoso.

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[Guisgard]

"Sono io, Gwen..." disse la voce di Herbert al telefono "... volevo avvertirti che stamani all'alba abbiamo trovato l'auto della tua amica Clemya ferma sulla strada proviciale, in direzione della vallata... era vuota, con le porte spalancate, compreso il cofano... di lei però nessuna traccia... ora stiamo organizzando le ricerche, forse è andata verso il bosco e qualche animale potrebbe averla ferita..."

[Lady Gwen]

Era Herbert.
E sapevo già fin troppo bene cosa voleva dirmi.
Tanto che passai quei secondi passando la mano sul viso e fra i capelli, seduta in cucina.
"Io... Non so che dire..." dissi "Mi sento sola, attaccata, non dovevo perdere anche lei... Non è giusto..." mi sentivo sull'orlo di una crisi, sull'orlo delle lacrime, ma per uno strano motivo non riuscivo a piangere, non riuscivo ad esternare quello che provavo.
Sentivo che questo periodo fosse coinciso con tante altre cose, troppe, tutte insieme e sentivo di non farcela e prestare attenzione a tutto quello che stava accadendo.

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[Guisgard]

"Sei sola perchè hai voluto allontanarmi, Gwen..." disse Herbert al telefono "... comunque ti prometto che farò il possibile per ritrovarla."

[Lady Gwen]

Ovviamente, come se non bastasse, c'era anche la sua predica.
Naturale.
"Sarai anche lo Sceriffo, Herbert, ma non è la tua battaglia, questa. C'è molto altro dietro, non lo immagini neanche e la guida di cui avrei avuto bisogno ora è sparita e probabilmente sarà già morta da qualche parte. E non potrei sentirmi peggio, in questo momento" mormorai, facendogli capire che no, non era lui la causa della mia solitudine.
E soprattutto, che non sarei tornata sui miei passi per colmarla.

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[Guisgard]

"Invece è un mio affare,Gwen." Disse seccato Herbert. "Qui la gente sparisce e le tue sciochezze sulla magia e antichi riti del cavolo non c'entrano nulla. Non sarò più l'uomo dei tuoi sogni ma sono lo sceriffo e come tale sono responsabile di tutti, anche di te. Quindi cerca di non metterti nei guai e non andare contro la legge. Altrimenti sarò costretto ad arrestarti. Ora devo andare, ti auguro una buona giornata." E staccò.

[Lady Gwen]

Non ebbi nemmeno la forza e la voglia di rispondergli e lanciai il telefono pesantemente sul tavolo, quando chiuse la chiamata.
Ritenevo a dir poco offensivo il suo essere così profondamente ottuso e non solo perchè non sapeva, ma perchè si rifiutava di sapere.
Era qualcosa che non riuscivo a comprendere.
Mi aveva addirittura minacciata di arrestarmi, ci rendevamo conto?
Eravamo davvero arrivati a questo?
Rimasi in cucina in silenzio, sforzandomi di ragionare e di fare il punto della situazione, per capire cosa fare.
Dovevo trovare Clemia e questo era indispensabile.

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[Destresya]

Guardai Roan con aria conciliante allungando una mano a sfiorare la sua.
"Vuole dire che gli angeli ci usano come cavie, per questo li rapiscono!" dissi, cercando di infondere nel mio sguardo la volontà di non contraddire il vecchio altrimenti ci avrebbe sbattuto fuori.

[Guisgard]

Gwen era in cisucina, tra la rabbia, lo sconforto e una vaga disperazione.
"Ehi..." disse ad un tratto Brass che era rimasto a fissarla per un bel pò "... tutto bene? Cosa c'è?"
Nello stesso momento Destresya e Roan erano ancora da Folon.
Roan guardò Destresya ed annuì, comprendendo cosa lei voleva dirgli.
"andate a farvi un giro nei vari studi medici di Bellion..." fece il vecchio "... alle cartelle cliniche di un bel pò di pazienti... leggerete di insonnie, manie compulsive e allucinazioni... e tutti dicono di sognare o vedere la stessa cosa... un pagliacio..."

[Destresya]

Beh non era propriamente il mio genere, quello del rapimento degli alieni, ma sicuramente c'era materiale per una storia a dir poco avvincente.
Addirittura persone che vedevano un pagliaccio?
Certo, andava modificato altrimenti era troppo simile a King, ma la cosa era sempre più interessante.
Bravo vecchietto, cura il mio blocco.
Anche se... beh, non era il momento.
"Un pagliaccio?" visibilmente incuriosita "È questo pagliaccio il.." non sapevo che parola usare "tramite degli angeli? Entra nella testa delle persone?".
Oh ma che cosa interessante, si sarebbe potuto immaginare un assassino che tormentasse in quel modo le sue vittime, rendendole tutte schiave della medesima ossessione prima di ucciderle.
Magari per poi rivelarsi lo stesso psicologo che le aveva in cura, un manipolatore che godeva nel vedere la paura che la sua ossessione causava nei pazienti. Ma forse un po' già visto, beh, qualcosa mi inventerò.
Una cosa era certa, non dovevo simulare interesse, pendevo davvero dalle labbra del vecchietto!

[Lady Gwen]

Ero così assorta nel mio sconforto, da non rendermi conto che Brass fosse lì, a fissarmi.
Scorso la testa in silenzio.
Gli raccontai allora tutta la conversazione avuta con Herbert, sentendo l'impotenza e la rabbia crescere sempre più, dentro di me.

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[Guisgard]

"Quel pagliaccio non esiste." Disse il vecchio a Destresya.
"Quindi la gente che crede di vederlo?" Fece Roan. "Sono tutti toccati?"
"No, vedono altro ma pensano sia un pagliaccio." Rispose Folon. "E chi lo vede prima o poi scompare."
Intanto Gwen era con Brass.
"Forse il prossimo sarò io..." il ragazzo a lei "... promettimi che quando Clayton mi porterà via ti ricorderai di me, Gwen..."

[Destresya]

Ascoltai il vecchio decisamente incuriosita.
"Accidenti, è veramente inquietante, significa avere un controllo mentale incredibile..." spalancando gli occhi.
"E lei l'ha mai visto... questo pagliaccio?" mi azzardai a chiedere.

[Lady Gwen]

Sospirai a quelle parole.
Non potevo pensare che qualcun altro sparisse, era inconcepibile.
Ma quello che disse dopo mi fece sorridere.
Allora gli cinsi le spalle con un braccio e lo baciai affettuosamente sulla tempia.
"Farò il massimo per non farti sparire" dissi, pacata, ma determinata.
"Io ora devo uscire, ma tu chiamami, se dovesse succedere qualcosa e non uscire, mi raccomando" andando a prepararmi.
Volevo trovare Elv, l'unica risorsa che mi era rimasta.

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[Guisgard]

"No, altrimenti non sarei qui." Disse Folon a Destresya. "Ma avevo un amico che l'ha visto. Ed è sparito anche lui."
In quel momento Gwen aveva cercato di rassicurare Brass.
Lui annuì e lei si preparò per uscire.
Sapeva dove Elv alloggiava.

[Lady Gwen]

Saltai in moto e mi diressi subito all'albergo dove Elv alloggiava.
Sentivo di avere mille pensieri opprimenti per la testa, le mani tremavano e sudavano, tanto da farmi stringere con forza il manubrio, sentivo una morsa fra il petto e lo stomaco e la tachicardia non mi dava pace.
Ma mi imposi di andare avanti.
Arrivai dunque all'albergo e cercai Elv per parlargli.

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[Destresya]

"Giusto!" convenni, annuendo.
Un pagliaccio che appariva solo nella mente delle vittime, che lo vedono ma in realtà è qualcos'altro.
Sì, decisamente la cosa era molto più intricata e affascinante di quanto pensassi!!
"Come si chiamava il suo amico?" mi venne spontaneo chiedere, anche se poi mi resi conto che non era poi così rilevante.
"Mi dispiace, dev'essere terribile perdere qualcuno così e non avere idea di dove sia per tutti questi anni..".
Era vero, non riuscivo a immaginare una tale perdita.

[Guisgard]

Gwen con la moto raggiunse l'albergo e poi salì in camera di Elv.
Il mago aprì la porta qualche minuto dopo che lei bbe bussato, con indosso i boxer e null'altro e con un'aria assonnata.
"Ehi..." disse lui massaggiandosi le tempie come chi si era appena svegliato di colpo "... sei un sogno o cosa?" Sorridendole.
Nello stesso istante Destresya e Roan erano col vecchio Folon.
"Si chiamava Pat..." mormorò questi.
"E lei non l'ha mai cercato?" Chiese Roan.
"Chi viene portato via non può più tornare."
"Come fa ad esserne sincero?" Domandò Roan.
"Perchè viene portato in un altro mondo."
"Cioè... nell'Altromondo?" Fissandolo Roan.
"No, in un altro mondo." Fece il vecchio. "Come questo in cui viviamo, ma infinitamente più lontano."
"Andiamo, non la bevo!" Esclamò Roan. "Davvero vuol farci credere che ci sono degli alieni qui?"

[Destresya]

Effettivamente qualcosa non quadrava di quel ragionamento.
"Ma se nessuno è mai tornato e il pagliaccio l'hanno visto solo le persone che poi sono sparite, come fate a sapere tutte queste cose sul mondo in cui sono stati portati gli scomparsi?" incuriosita.
"Lo hanno detto gli angeli, in qualche modo?"

[Lady Gwen]

Mi aprì la porta solo con i boxer addosso e ridacchiai spontaneamente con la sua espressione assonnata.
"Alla buon'ora..." divertita "Non so se sei condizioni di affrontare un discorso serio con questa faccia..." entrando.

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[Guisgard]

"Perchè Pat..." disse il vecchio a Destresya "... me ne parlò... del pagliaccio... poi sparì... ed io cominciai a farmi domande, ad indagare... e ho rubato le cartelle cliniche di molti pazienti, scoprendo così la verità..."
"No..." scuotendo la testa Roan "... troppe contraddizioni... o ci sta prendendo in giro oppure è completamente pazzo."
Nel frattempo Gwen aveva raggiunto l'albergo dove alloggiava Elv.
"Beh, dipende dal discorso." Rdendo lui. "Su, entra..."

[Lady Gwen]

Entrai in stanza e mi sedetti.
"Ha a che fare con le sparizioni..." mormorai, facendomi più seria.
"Sembra assurdo da dire, ma non ho più nessun altro a cui rivolgermi..." guardandolo.

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[Guisgard]

"Ah, ti ringrazio." Disse sarcastico Elv a Gwen. "Suona in maniera molto lusinghiera." Divertito. "Avanti, dimmi tutto." Fissandola.

[Destresya]

Per il mio lavoro avevo studiato a fondo le varie patologie mentali, naturalmente non ero una psicologa nè una criminologa ma per poter descrivere i miei personaggi, i miei assassini dovevo necessariamente indagare la mente umana, perchè diventassero reali.
E quell'uomo non mi sembrava pazzo, vero o no lui credeva davvero a quello che diceva.
Ovvio, con questo non intendevo dire che credevo negli alieni, ma che c'era qualcosa sotto.
"No, non credo ci stia prendendo in giro.." scossi la testa "Ma che questa storia sia molto più intricata e complessa di quello che sembra.." mormorai.
"Bisognerebbe vedere se anche nei rapimenti di oggi c'è in qualche modo implicato questo pagliaccio!" azzardai.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su alla sua considerazione.
Poi, gli raccontai tutto, di Brass, do Clemia e del pagliaccio, fino a ciò che Herbert mi aveva detto.
Se volevo fidarmi, dovevo renderlo partecipe di tutto e al momento mi fidavo di lui.

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[Guisgard]

"Non siete tenuti a credermi." Disse il vecchio a Destresya. "Ora ho da fare." Con tono spiccio lui.
"Si, sarà meglio andare." Roan a Destresya.
Nello stesso istante Gwen era in camera di Elv a raccontargli tutta la sinistra storia che la stava angosciando.
"Secondo me..." perplesso il mago "... ti stai facendo influenzare troppo... posso assicurarti che queste storie sono tutte false, sai?"

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso, ripensando alla reazione di Brass, alla mia rivelazione.
"Solo perchè tu usi dei trucchi" notai.
"Se io ti dicessi che è tutto vero è che c'è molto altro che va considerato? Come reagiresti?"

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[Destresya]

Entrambi gli uomini avevano esaurito la pazienza, era chiaro.
Dopotutto io ero sempre stata la più paziente, mi piaceva osservare, captare, per poter poi elaborare nella mia mente.
Ma ormai, non volevo trattenerli oltre.
"Grazie di aver condiviso con noi questi suoi ricordi, le prometto che ne faremo tesoro!" dissi, con vera gratitudine al vecchio.
Poi presi Roan sottobraccio.
"Andiamo?" con un sorrisetto.

[Guisgard]

Elv sorrise.
"Forse ti stupiresti se io adsso ti dicessi la verità..." disse con un sorriso enigmatico a Gwen.
In quel momento Destresya e Roan salutarono il vecchio Folon e sottobraccio lasciarono la sua abitazione.
"Strano tipo..." Roan guidando verso la cittadina "... forse è davvero pazzo come affermano a Bellion... tu non credi?" A Destresya.

[Lady Gwen]

Inarcai un sopracciglio e lo guardai.
"Beh stupiscimi, allora" lo sollecitai, stando però un po' sulle difensive.
Non sapevo che aspettarmi con lui e non sapevo cosa avrebbe fatto ora, non riuscivo ad immaginarlo.

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[Destresya]

"Non lo so.." dissi pensierosa, guardando dritto davanti a me "Non credo che fosse pazzo, crede davvero a quello che dice... certo, non è che mi metto a credere agli alieni, ma c'è sicuramente qualcosa di vero, magari distorto e stravolto ovvio... ma non stava mentendo..." pensierosa.
"Fortuna che faccio la scrittrice e non il detective!" ridacchiai "Vero o no, è una bella storia... anche se ora vorrei scoprire se è vera o meno.. tu che pensi?".

[Guisgard]

"Secondo me quel tipo è completamnto tocco." Disse guidando Roan. "Andiamo... gli angeli... chi sarebbero? Avesse detto una banda di negrieri magari si... anche una setta di fanatici... ma alieni o roba simile, dai..." rise "... poteva fare lo scrittore visto la sua fantasia." Divertito.
Nello stesso momento Gwen era nella camera di Elv.
"Beh, inizierò col dirti che tutte le mie privesioni si sono avverate." Lui a lei. "Ti basterà chiedere in giro o leggere il giornale cittadino per averne conferma. Perchè sono un indovino? No, affatto." Rise. "Perchè conosco il futuro. Come? Semplice... perchè io vengo dal futuro." Fissandola e immaginando lo stupore della ragazza.
https://www.pellicolaebobina.it/wp-content/uploads/2020/10/ELEGIA-AMERICANA.png

[Destresya]

"Sì lo so, alieni, angeli..." ridacchiai "Sì è assurdo..." scossi la testa.
"Però le sparizioni ci sono, e se davvero c'è quel clown che tutti vedono nelle cartelle cliniche è ancora più strano, no? Cos'è, psicosi collettiva? Allucinazioni collettive?" Azzardai.
"Se non altro ci viene fuori un romanzo niente male!" divertita e facendogli l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Iniziai ad ascoltarlo con attenzione e man mano che lo ascoltavo, ogni tassello andava al proprio posto.
Ero sconvolta, ma quadrava tutto.
Dopotutto, lui viaggiava nel tempo ed io avevo dei poteri.
Si poteva dire che fossimo davvero ben assortiti.
"Sul serio?" dissi retoricamente "E... Tutto questo... Si riuscirà a fermarlo? Puoi dirlo? Voglio dire... Cosa c'è davvero alla base di tutta questa faccenda?" chiesi, stranita però curiosa al contempo.

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[Guisgard]

"La gente però spaisce davvero..." disse guidando Roan a Destresya "... e non se ne capisce il perchè..."
Nel frattempo Elv aveva svelato il suo segreto a Gwen.
"In realtà non credo sia possibile fermare tutto questo." Fissandola. "anzi, credo che l'unica cosa da fare,la sola possibilità sia andarsene da questa epoca."

[Destresya]

"Sì, questo è vero, perciò è così interessante questa storia, che qualcosa c'è sotto per forza, bisognerebbe solo cercare di separare i fatti reali dalla fantasia o per lo meno dalle allucinazioni..." pensierosa "il problema è come..".

[Guisgard]

"Forse dovremmo andare in cerca di questo pagliaccio..." disse Roan a Destresya "... magari è solo un maniaco che spaventa e rapisce le persone... che ne pensi?"

[Destresya]

"Che se poi è davvero un pagliaccio assassino glielo dici tu a King che non l'ho copiato?" ridacchiai, facendogli l'occhiolino.
Poi sospirai, facendomi seria.
"Sì, penso anche io che è il miglior punto di partenza..." seriamente "ma da dove possiamo cominciare a cercarlo?".

[Lady Gwen]

Spalancai gli occhi.
"Andarsene?" mormorai.
No, non era minimamente pensabile, non potevo.
La congrega, come avrebbe fatto senza di me, ora che pure Clemia era sparita?
Scossi la testa.
"Non è possibile... Deve esserci un altro modo..." non volendo io rassegnarmi.

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[Guisgard]

"Bella domanda..." disse Roan guidando.
Ma ad un tratto qualcosa attirò l'attenzione di Destresya e del metereologo.
Una luce di un colore strano, indefinito ed indescrivibile avvolgeva parte della strada e del bosco.
https://fathersonholygore.files.wordpress.com/2020/02/father-son-holy-gore-color-out-of-space-house-lost-in-space.png?w=731&h=302

[Destresya]

"Lo vedi anche tu..." pensierosa "Quel colore.." sgranando gli occhi "Ti prego dimmi che non sono pazza e che lo vedi anche tu... che cosa può essere?".

[Guisgard]

"Non abbiamo tempo, Gwen." Disse Elv. "Questo paese è stato scelto ed è condannato."
Ne frattempo Destresya e Roan avevano visto quella luce.
"Non mi piace..." lui a lei.

[Destresya]

"Nemmeno a me..." mormorai, continuando a guardare quel colore sempre più rosa lì davanti a noi.
"Che facciamo? Torniamo indietro?" chiesi a Roan.

[Guisgard]

Prima però che Roan potesse rispondere a Destresya quella luce cominciò ad espandersi.
Sempre di più.
Sempre di più.
L'auto si spense e Roan non fu più capace di metterla in moto.

[Lady Gwen]

Respiravo a fondo cercando di calmare l'ansia, ma era difficile, se non impossibile.
"Come può non esserci via d'uscita? E cos'è questa "cosa" che ci condannerebbe tutti? È tutto troppo vago, troppo confuso..." sospirando e scuotendo la testa.

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[Destresya]

La luce era sempre più grande, sempre più intensa, e ci avvolgeva, sempre di più.
"Roan!" esclamai, con gli occhi spalancati.
Allora mi accorsi che la macchina non partiva più.
"Siamo bloccati, che facciamo??" cominciavo ad avere paura.
Che cosa stava succedendo??

[Guisgard]

"Io vengo dal futuro, Gwen." Disse Elv. "Sono stato inviato dal governo della mia epoca per capire se il futuro può essere cambiato modificando il passato. Ma non è così. 71 anni fa... ossia in questa epoca, una civiltà aliena invaderà la Terra. Ci stanno studiando da millenni e indagano su di noi rapendo individui di piccoli centri come Bellion... non possono essere fermati... neanche con la tecnologia del periodo in cui vivo io... possiamo solo fuggire... Gwen, non c'è tempo, vieni con me..."
Nel frattempo Destresya e Roan erano davanti a quella luce.
Era sempre più gande e più forte.
"Scendiamo dall'auto e scappiamo..." fece Roan.

[Lady Gwen]

Più parlava, più mi sembrava una follia.
Anzi, no, lo era.
Ma se davvero non avevamo scelta...
Accennai un sorriso amaro.
"E io che pensavo di sconvolgere l'universo, rivelando i miei poteri..." emisi un risolino quasi isterico, mentre mi sentivo davvero sempre meno lucida.
Respirai a fondo.
"Io... Credo di non avere altra scelta, a questo punto..."

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[Guisgard]

Destresya non terminò di parlare che la misteriosa luce si ingrandì e raggiunse lei e Roan, inglobandoli.
Poi, più nulla.
Nello stesso momento Gwen era con Elv.
Lui annuì alle parole di lei.
"Vieni con me." Disse.
Lasciarono la camera e poi l'albergo, avviandosi a piedi vero la periferia della cittadina, distante poche centinaia di metri da lì.
Arrivarono ad un vecchio capannone abbandonato e qui trovarono l'assistente del mago.
Questi restò stupito nel vedere Gwen, ma Elv o tranquillizzò.
"Ora prepara la macchina." Elv a quello. "Partiremo tutti e tre."
"Si, capo." Annuì l'assistente.
Poco dopo a Gwen fu mostrata una macchina fantascientifica.
I 3 salirono a bordo ed Elv accese i motori.
Cosa accadde dopo?
Accadde ciò che Einstein ha sempre negato.
https://thumbs.dreamstime.com/b/abstract-futuristic-technology-background-clock-concept-time-machine-vector-illustration-eps-105731698.jpg


Fine episodio
+++

[Guisgard]

Il sacrificio delle scimmie

"Questa sarà l'ultima di tutte le guerre."
(H.G.Wells)

Altopiano di Kaiaz, circa 16 chilometri a Nord di Afragolignone.
Il dipartimento d Archeologia dell'Università Cattolica di Capomazda City aveva finalmente ottunuto i permessi per iniziare gli scavi.
Già da un mese ormai il professor Rotly con la sua troupe aveva cominciato a lavorare in questo antico sito portato alla luce solo qualche anno prima.
Dagli scavi erano emerse le fondamenta di quelle che sembrava essere un grande tempio neolitico, fatto da enormi blocchi di arenaria sopra i quali erano stati incisi degli animali stilizzati.
Successivamenti diversi manufatti erano poi stati scoperti, perlopiù vasellame ed armi di pietra.
https://www.turismo.it/typo3temp/pics/8e3bee015e.jpg




+++

[Lady Gwen]

Non pensavo che il mio percorso accademico potesse incrociarsi con una scoperta simile!
Era eccezionale, sbalorditiva, inspiegabile!
Era davvero il massimo, per una studentessa di civiltà antiche come me.
Avevo subito colto l'occasione per sfruttare la scoperta e richiedere un periodo di tirocinio sul campo ed ero stata fortunata ad ottenere il compito di catalogare e repertare tutto ciò che veniva rinvenuto al tempio.
Vasellame, statue, oggetti quotidiani, ogni cosa.
Ero sicura che si trattasse della scoperta del secolo, tutto il dipartimento era in fibrillazione ed io non avrei essere più felice al pensiero di essere parte integrante di questa scoperta.
Sarebbe stato un ottimo punto sul curriculum e non avevo intenzione di lasciarmi scappare questa possibilità.

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[Guisgard]

Gwen era stata scelta come tirocinante per il programma di scavi che l'Università Cattolica aveva promosso, riguardo l'importante sito di Kaiaz.
Oggi era il gran giorno, quello cioè in cui lei e gli altri 2 studenti scelti si sarebbero uniti al team del professor Rotly, per lo scavo nell'importante sito dell'Età della Pietra.
Così davanti alla facoltà di Archeologia un pullman attendeva di poter partire verso la piana del fiume Voltures, dove era emerso, dopo millenni di silenzio, ciò che restava di uno dei templi più antichi mai edificati dall'uomo.
https://www.giapponepertutti.it/demo/wp-content/uploads/2017/10/Kyoto-city-bus.jpg

[Lady Gwen]

Mentre aspettavo di salire sul pullman, l'esaltazione mi animava dalla testa ai piedi, ero letteralmente in fibrillazione.
Il pensiero di lavorare a Kaiaz, in uno dei templi più misteriosi mai scoperto, era spaventoso, certo, una grande responsabilità, ma anche affascinante ed elettrizzante.
Tutto ciò per cui mi ero sempre preparata era lì, davanti a me, dovevo solo allungare le mani ed afferrare questa fantastica opportunità.
Esaltata e su di giri, salii dunque sul pullman, chiedendomi chi fossero gli altri due studenti con cui avrei diviso questo tanto atteso incarico.

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[Guisgard]

Gwen salì sul pullman e trovò seduti già dentro gli altri 2 studenti.
Si trattava di Oko, una ragazza dello suo stesso corso e Reg, un ragazzo già impegnato con la specialistica.
Pian piano il pullman si riempì ed alla fine salirono a bordo anche il professor Nigol e la professoressa Lyan, gli assistenti del professor Rotly, che invece attendeva con altri suoi collaboratori sul luogo dello scavo.
"Benvenuti, ragazzi." Disse Nigol. "A breve partiremo per la piana del fiume Voltures, dove poi raggiungeremo il sito preistorico di Kaiaz. Eì inutile dirvi che questa è una grande occassione per tutti voi e da come saprete apprendere e partecipare dipenderà gran parte del vostro futuro accademico. In bocca al lupo a tutti voi, ragazzi."
a quel punto fece cenno all'autista ed il pullman partì.
"Wow!" Esclamò Oko a Gwen. "Non vedo l'ora di vedere quel sito! Ho spulciato un pò su Internete credo sia un luogo unico da queste parti!"
"Si..." fece Reg, che era seduto dietro le 2 ragazze "... quel sito potrebbe riscrivere la storia del nostro continente. Vi rendete conto, ragazze? E' come guardare attraverso una macchina del tempo!" Ridendo impaziente.

[Lady Gwen]

Saltai di gioia quando vidi Oko.
Era una ragazza del mio corso e certamente sarebbe stato diverso condividere l'esperienza con qualcuno di conosciuto.
Conobbi poi anche Reg.
Vi erano anche il professor Nigol e la professoressa Lyan, oltre agli assistenti del professor Rotly, che ci aspettava sul posto.
La professoressa prese la parola e mi sentii ispirata da ciò che disse.
"Sarà un'esperienza esaltante, ne sono sicura" dissi esaltata ai due ragazzi.

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[Guisgard]

Il pullman provedeva spedito, imboccando la superstrada, mentre durante il tragitto Nigol e Lyan mostrarono un video agli studenti con le immagini e la storia del sito di Kaiaz.
"Quel templio risale al tardo Neolitico, quindi all'Età della Pietra." Disse REg a Gwen e ad Oko. "Ma ci pensante? Dovrebbe risalire intorno al IX millennio Avanti Cristo! Praticamente non troppo dopo che l'uomo scoprì l'agricoltura, più o meno! Cioè, mentre da poco era diventato stabile e non più nomade, l'uomo pensava di costruire questo incredibile templio!" Tutto entusiasta.
"Accidenti, quanto parla questo..." sottovoce Oko a Gwen "... mi sa che questo tipo è proprio iperattivo..." mentre le immagini del templio preistorico di Kaiaz scorrevano sul monitor del pullman.
https://c.files.bbci.co.uk/FA8D/production/_102814146_gettyimages-639163576.jpg

[Lady Gwen]

I professori ci mostrarono un video sul sito in cui avremmo lavorato, interessante ed esplicativo.
Ascoltai dubbiosa tutto il fiume di parole che fuoriuscì da Reg e ridacchiai alle parole di Oko.
Eravamo tutti eccitati al pensiero di ciò che ci attendeva e lo capivo.
"Non vedo l'ora di sapere cosa ci aspetterà davvero, una volta arrivati lì" quasi non riuscendo a star ferma sul sedile.

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[Guisgard]

Il pullman arrivò finalmente alla piana del Voltures, imboccando poi un sentiero irregolare e giungendo finalmente sul luogo dello scavo.
Qui transenne e paletti racchiudevano l'area archeologica ed alcuni operai, reclutati anche sul posto, erano impegnati a portare via con carriole il terreno estratto durante i lavori di scavo.
"Ragazzi." Disse Lyan a Gwen e agli altri 2 tirocinanti. "Venite con me, vi mostrerò l'area che interesserà i vostri compiti qui agli scavi."
Così li portò in un capanno, dentro il quale era stato ammassato buona parte del materiale trovato nel sito.
Si trattava perlopiù di vasallame, ma anche di vari manufatti e parti di bassorilievi.
"Prendete quei fogli e cominciate a catalogare il materiale." Lyan. "ripartirete il tutto in 3 categorie... vasellame, utensili e corredi funebri. Per ogni dubbio io sarò qui fuori a vostra disposizione, ragazzi." Ed andò via.

[Lady Gwen]

Appena arrivati presi la mia reflex ed iniziai a scattare, esaltata come non mai.
Non potevo crederci che eravamo finalmente arrivati!
Arrivò Lyan che ci portò in un grande capanno, in cui erano raccolti tutti i reperti trovati fino a quel momento.
Lì, iniziammo a repertare tutti gli oggetti ed era fantastico, tutto quello che veniva trovato ogni giorno.
Ero più concentrata che mai e volevo dare il meglio di me.

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[Guisgard]

Gwen, Oko e Reg si misero subito al lavoro, armandosi dei fogli per annotare tutto.
"Prima di cominciare" disse REg alle 2 ragazze "direi di dividerci i compiti, che ne dite?"
"Ossia?" Oko.
"Ci divideremo i tipi di reperti da catalogare, per facilitarci le cose, no?" Spiegò lui. "Io mi occuperò del vasellame, tu degli utensili e wendei corredi funebri. Che ne dite, ragazze?"
"Per me va bene, mi sembra più facile fare così, no?" Oko, per poi guardare Gwen.

[Lady Gwen]

Ascoltai la proposta di Reg.
"Sì, sembra ottimo" annuii "Sarà più semplice e più veloce per tutti, se avremo dei settori diversi" accettai, armata di penna e registri.

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[Guisgard]

Decisi i ruoli, Gwen e gli altri 2 si misero subito al lavoro.
Ad un tratto però sentirono voci e schiamazzi giunti da fuori.
ualcuno urlava, forse protestava e un gran casino cominciò a scoppiare sul campo.

[Lady Gwen]

Ci mettemmo sotto col lavoro, di gran lena.
Dopo un po', tuttavia, sentimmo confusione provenire dall'esterno.
Come se qualcuno stesse protestando.
Guardai infatti perplessa gli altri due ed uscii dal capanno per capire cosa accidenti stesse succedendo.
Davvero un record, considerando che eravamo appena arrivati.

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[Guisgard]

Subito Gwen e gli altri 2 uscirono dal capanno, notando un gruppo di ambientalisti che protestavano per gli scavi.
Nigol cercò di parlare loro, ma quelli erano irremovibili.
Protestavano perchè a loro dire il paesaggio stava subendo uno scempio a causa di quegli scavi.
"Abbiamo un regolare permesso per scavare qui." Disse loro Nigol.
"Ovvio!" Gridò il capo dei manifestanti. "Il governo capitalista non si cura del paesaggio e pur di monetizzare baratta la natura ed il futuro di noi giovani con questo scempio!"
"Che succede?" Arrivando un uomo anziano, che altri non era che il professor Rotly.
Allora Nigol spiegò tutto al vecchio docente e questi si avvicinò ai manifestanti.
"Io non voglio negare importanza alle vostre preoccupazioni" Rotly a quelli "ma voglio che comprendiate come le speculazioni e i facili guadagni non sono nei nostri pensieri. Questi scavi possono trasformare questa rgione in un luogo fondamentale per conoscere la nostra storia e tutto il territorio ne guadagnerà. Tutto ciò senza che la natura ne sia danneggiata."
https://metro.co.uk/wp-content/uploads/2015/04/screen_shot_2015-04-16_at_12-22-24.png

[Lady Gwen]

Uscimmo e scoprimmo che un gruppo di ambientalisti stava manifestando contro gli scavi.
Arrivò poi il professor Rotly, per sedare le proteste e fui d'accordo con tutto ciò che disse.
"Penso che abbia fatto bene ad intervenire. Sono d'accordo con ciò che dice" dissi a Reg ed Oko.

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[Guisgard]

Oko e Reg annuirno a Gwen, trovandosi d'accordo con lei.
Tuttavia i manifestanti non furono del medesimo avviso e cominciarono a fare ancora più casino, al punto dovettero intervenire i guardiani del campo scavo.
A comandarli c'era Jo Pint, un ex militare dai modi spicci.
In breve ed in modo non troppo morbido, lui e i suoi uomini mandarono via i manifestanti, che però giurarono di non arrendersi.
"Chiedo scusa a tutti voi..." disse Rotly a tutti colore che lavoravano agli scavi, studenti compresi "... spero che simili situazioni non si abbiano più a vedere... tornate pure ognuno ai propri compiti, grazie."

[Lady Gwen]

L'intervento del professore non servì a sedare la protesta, anzi la infuocò ulteriormente, tanto che dei militari che presidiavano la zona dovettero intervenire.
Annuii sorridendo a Rotly e tornai dentro con gli altri.
"Certo che è un gran casino, quello dei manifestanti... Ho idea che torneranno presto a farsi sentire..." sospirando.

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[Guisgard]

"Mi chiedo cosa vogliano..." disse Oko a Gwen "... non mi pare che in questo campo scavi si faccia alcunchè di dannoso al territorio..."
"In verità l'ambiente c'entra poco o nulla." Fece Reg. "Ho letto un libro riguardo questa faccenda. In realtà gli ambientalisti non difenfono la natura di questa zona, ma le tendenze new age che sono sorte intorno ai ritrovamenti archeologici. Molti infatti credono che questo tempio sia stato in realtà una sorta di luogo astronomico. Un pò come per le piramidi dei Maya e degli Aztechi in Sud America."
"Come Stonehenge insomma, giusto?" Oko.
"Esatto." Annuì Reg. "E quindi temono che i picconi degli archeologi possa danneggiare la magia di questo luogo."

[Lady Gwen]

Ascoltai ciò che dissero Reg ed Oko.
"Beh, tecnicamente non sarebbe sbagliato avere un occhio di riguardo, ma è certo che non potranno pretendere che si smetta davvero di scavare in questo sito, è una scoperta troppo importante per tutti" dissi, mentre scrivevo.

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[Guisgard]

"La penso come te, Gwen." Disse Reg rimettendosi al lavoro.
I 3 lavorarono fin verso le 13.00, quando poi tutti andarono in pausa pranzo.
Nig aveva incaricato un paio di operai ad andare a prendere dei panini e qualche bibita, in modo che tutti potessero mangiare prima di riprendere il lavoro.
Verso le 14.00 al campo però arrivò qualcuno con una Jeep che oltrepassò i cancelli e si fermò davanti alla tende di Rotly.
Dall'auto scese in maglietta casual e pantaloni sportivi, capelli neri, occhiali scuri e dalla presenza che non passava inosservata.
Subito gli andò incontro Lyan, lo salutò con 2 affettuosi baci sulle guance e lo condusse da Rotly.
"Chi è quel tipo?" Chiese interessata Oko.
"E' il professor Elv Bel." Rispose Reg. "Uno dei più esperti esponent della Teoria del Caos. In facoltà ho seguito un suo seminario.
"Non sembra un professore..." mormorò Oko "... ma niente male davvero..." ridacchiando e fissando Elv che camminava con Lyan.
https://i0.wp.com/metro.co.uk/wp-content/uploads/2020/04/PRI_149397496-e1587145986328.jpg?quality=90&strip=all&zoom=1&resize=644%2C430&ssl=1

[Lady Gwen]

Verso l'una del pomeriggio, tutti quanti interrompemmo per la pausa pranzo e mangiai un panino con gli altri.
Circa un'ora dopo, campo arrivò una Jeep e da essa scese un tipo che certamente non passava inosservato.
Notai che Lyan l'aveva salutato come forse non si salutava un collega, ma da Reg scoprii chi era.
Elv Bel, esperto della Teoria del Caos.
Ridacchiai con Oko.
"Sì, direi di si" convenni con lei, osservando il professore.

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[Guisgard]

"Eh, peccato non aver avuto un professore così..." disse sospirando Oko, per poi ridere maliziosa "... non è che ora mi spiegherebbe la Teoria del Caos?" Facendo l''occhiolino a Gwen.
"Ehi, ragazze..." ad un tratto Reg "... guardate cosa go trovato fra i reperti di questa cassa..." mostrando loro uno ampio coccio di ceramica "... vedete? questa strana figura? Non è nè un uomo, nè un animale... ma sembra piuttosto un incrocio..."
https://3.bp.blogspot.com/-jo74tf73YWw/W6aMZcPDXRI/AAAAAAAARrs/T1wu41jKQWEAlWSM5rujyOMxi3EsydHNACEwYBhgL/s1600/Stregone%2Bde%2BLe%2BGabillou%2B%2528Dordogne%252C %2BFrance%2529%2B-%2BPublic%2BDomain%2Bvia%2BWikipedia%2BCommons.png

[Lady Gwen]

Risi di gusto alla frase di Oko.
"Non hai tutti i torti..." confermai, perchè non si poteva certo dire che Bel non attirasse gli sguardi di chiunque.
Poi, Reg interruppe le nostre fantasie, mostrandoci un'incisione.
"Sembra il Minotauro..." constatai, studiando il disegno "Può essere che sia dello stesso periodo della famosa storia?" ipotizzai.

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[Guisgard]

"Io di dico di si." isse annuendo Oko a Gwen. "Sembra davvero il minotauro. Forse dovremmo mostrarlo ad uno dei professori."
"Possibile che nessuno oltre noi lo abbia mai visto questo coccio?" Perplesso Reg.
"Magari no e mostrandolo noi a loro ci farà guadagnare dei punti." Divertita Oko.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita.
"In effetti, ciò che dice Oko non è sbagliato" convenni "Sì, credo veramente che dovremmo mostrarlo a qualcuno dei docenti. Può essere un dettaglio interessante da sottoporre. E sì, ci faremmo anche un'ottima figura" ridacchiando anch'io.

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[Guisgard]

"Ma se invece lo conoscono già ed è soloun semplice graffito su un pezzo d'argilla, beh, non sarebbe una gran figura..." disse Reg a Gwen e ad Oko "... quindi... chi va dal professore con questo coccio?"
"Facciamo la conta?" Ridendo Oko.
"Non è molto scientifico!" Divertito Reg.

[Lady Gwen]

La questione sollevata da Reg, in effetti, mi rese effettivamente perplessa.
Non aveva tutti i torti...
Immaginavo che questo genere di dubbi fossero previsti, in questo ambito.
Alzai poi gli occhi in su.
"Va bene, va bene, andrò io" decisi, prendendo il coccio con cautela.

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[Guisgard]

"Mi raccomando, non indisporre nessuno." Disse Oko a Gwen.
"Secondo me il più pacoto è il professor Nigol." Reg.
Poi la ragazza dai capelli rossi uscì e si recò dove stavano i professori.
Arrivò così davanti alla tenda allestita per il professor Rotly ed i suoi assistenti.

[Lady Gwen]

"Oko, non ho dieci anni" dissi sorniona.
Andai poi alla tenda di Rotly e cercai di affacciarmi per capire se fosse il momento giusto per andare a chiedere in merito al coccio che tenevo in mano.
Non volevo disturbare, ma ero anche curiosa.

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[Guisgard]

Gwen allora si affacciò nella fessura che delimitava l'ingresso della tenda e notò che c'era qualcuno dentro.
Si trattava di Lyan e del nuovo arrivato Elv che parlavano guardando alcune foto del sito.

[Lady Gwen]

Vidi che dentro c'erano Lyan e Bel, che parlavano guardando delle foto del sito.
Ammisi di essermi persa qualche istante a fissare Bel, il nero corvino dei capelli, il modo in cui si muoveva mentre parlava...
Mi riscossi e decisi di farmi avanti.
"Permesso?" mormorai, con educazione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210129/28c4d2b1e9b263c501bfd385620fab8f.jpg

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[Guisgard]

Appena Gwen entrò subito Lyan ed Elv si voltarono a fissarla.
La studentessa notò che il professore la guardava con una certa insistenza, negli occhi ma anche lungo tutta la sua giovane figura.
"Si..." disse Lyan avvicinandosi a Gwen "... dica pure a me, signorina." Spiccia, mentre Elv continuava a fissare Gwen, con un vago sorriso.

[Lady Gwen]

I due si voltarono verso di me e sentii subito sentii lo sguardo di Bel su di me, cosa che nell'immediato mi destabilizzò.
Sentii poi il tono spiccio di Lyan, che subito si era avvicinata a me e che, chiaramente, non gradiva la mia presenza.
Mi sentii improvvisamente come se avessi fatto qualcosa di stupido, ad andare lì.
"Oh, io... Io cercavo il professor Nigol... O magari il professor Rotly... Non volevo disturbare..." risposi "Passerò quando rientreranno, grazie lo stesso..." abbozzando un sorriso e accomodandomi una ciocca dietro l'orecchio, mentre rivolgevo un veloce sguardo ad entrambi ed uscivo dalla tenda.

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[Guisgard]

"Aspetti." Disse Lyann a Gwen. "Dica pure a me, signorina." Fissandola.
Elv intanto guardava entrambe, soprattutto la studentessa, mentre si accendeva una sigaretta.
Lo sguardo scuro di lui era avvertito chiaramente da Gwen, sentendoselo addosso.

[Lady Gwen]

Mi fermai sentendomi chiamare da Lyan.
Sentivo ancora lo sguardo di Bel addosso, che nel frattempo si era acceso una sigaretta.
"Venivo per conto di un collega, cercava un parere su un reperto che dovevamo catalogare, ma come ho detto, non c'è fretta" sorridendole ed accennando al coccio che avevo ancora in mano.

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[Guisgard]

"Me lo mostri." Disse Lyan a Gwen, col suo tono freddo e distaccato.
Elv intanto fumava e guardava le due donne, soprattutto la più giovane.

[Lady Gwen]

Presi un profondo respiro perchè quella situazione mi stava rendendo parecchio nervosa.
Probabilmente, era lo sguardo avuto ed intenso di Bel ancora fisso su di me.
Le mostrai allora il graffito.
Cercai anche di portare a sostegno una ragione valida per essere piombata lì.
"Il collega si interrogava sulla natura del graffito che ha rinvenuto sul reperto rinvenuto, al momento di repertare il vasellame. Sapendo che il sito risale al Neolitico, gli era solo parso curioso di trovare delle somiglianze con l'iconografia successiva del Minotauro e voleva un'opinione del professor Rotly" spiegai, con tono convincente, o almeno, mi ero impegnata per farlo suonare tale.

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[Guisgard]

"Signorina, la leggenda di Minosse e del Minotauro" disse Lyan saccente a Gwen "risale all'Età del Bronzo, non certo a quella della Pietra. E se lei forse non l'ha capito questo sito in cui lavoriamo è molto più antico." Per poi guardare il graffito. "Non ci vedo nulla di sorprendente... potrebbe essere uno sciamano o un sacerdote..."

[Lady Gwen]

Sollevai un sopracciglio ascoltando la sua risposta.
"È effettivamente ciò che ho detto, cioè una testimonianza decisamente antecedente di una figura metà umana e metà toro prima dello sviluppo della civiltà minoica, ma è stata più che chiara nonché didascalica nella sua più che ovvia spiegazione. Sebbene il caso proprio per questo potesse sollevare una questione. Tuttavia, scusi per il disturbo e buona giornata" col medesimo tono freddo e distaccato ed un sorriso di circostanza.
Rivolsi a Bel una rapida occhiata ed andai via.
Non sapevo chi si credesse di essere, col suo atteggiamento di sufficienza, ma certamente bastava per renderla odiosa.

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[Guisgard]

Gwen lasciò la tenda e si diresse verso il capanno dove c'erano Reg e Oko.
I 2 stavano selezionando i vari manufatti, elencandoli e dividendoli dal vasellame.
"Ehi..." disse Oko vedendola tornare "... allora, Gwen? Che ti hanno detto? 30 e lode al prossimo esame?" Divertita.

[Lady Gwen]

Tornai al capanno, dove Oko e Reg avevano continuato a lavorare.
"C'erano solo Bel e Lyan. Non penso esista un tono più sufficiente e saccente di quello che ha usato lei. Odiosa..." risposi, scuotendo la testa e restituendo il coccio a Reg.

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[Guisgard]

"Si, ma allora..." disse Reg a Gwen "... che ti ha detto lei? Riguardo al coccio ed al graffito?"

[Lady Gwen]

"Ha detto che certamente non è nulla di importante, sottolineando l'ovvio, ovvero che l'iconografia del minotauro è successiva al Neolitico. Come se avessimo avuto bisogno di lei per saperlo..." scuotendo la testa.
"Secondo me invece è proprio per questo che significa qualcosa. Proprio perchè è fuori tempo e voglio capire se c'è qualcosa di vero" aggiunsi, fotografando il graffito col cellulare, per averlo sempre a portata di mano.

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[Guisgard]

"Allora ci conviene mostrarlo al professor Rotly." Disse Oko a Gwen.
"Si, credo sia la soluzione migliore." Annuì Reg. "Almeno ribaltiamo la figuraccia che vuol farci fare la professoressa Lyan."
Intanto da fuori giunge una voce, come se qualcuno stia telefonando.
Oko sbircia e si accorge che è Elv.

[Lady Gwen]

"Lo so ed è quello che volevo fare. Volevo andar via, quando ho visto che Rotly non c'era, ma ha insistito e ho dovuto parlargliene..." risposi, sbuffando al pensiero di quella saccente smorfiosa.
Poi sentii una voce nei paraggi, come qualcuno che parlasse al telefono.
Seguii Oko e vidi che era Elv.
Non rivelai alla collega di aver avuto i suoi sguardi addosso tutto il tempo, era una cosa solo mia e tale volevo che rimanesse.
Piuttosto, cercai di capire cosa dicesse.

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[Guisgard]

Gwen ed Oko erano appena dietro la porta del capanno, fissando Elv che parlava al cellulare a pochi metri dal loro capanno.
"Si, lo so..." disse lui parlando al telefonino "... ma il seminario comincerà solo la fra 15 giorni... quindi potrò restare qui agli scavi per questa settimana... mi ha chiamato il professor Rotly, un vecchio amico e non mi andava di dirgli di no... ok, allora mi faccio setire io... a presto." E staccò.
Allora si voltò e notò le sagone delle 2 ragazze dietro la porta semi aperta.

[Lady Gwen]

Io ed Oko ascoltammo ciò che Bel diceva al telefono, parlando di un seminario, che sarebbe iniziato dopo quindici giorni.
Rientrai subito dentro quando si voltò e ci vide lì.
Dannazione...
Non era bastata la figura che Lyan mi aveva fatto fare?


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[Guisgard]

Gwen rientrò subito nel capanno, così come Oko un attimo dopo.
"Ops..." disse lei ridacchiando "... credo ci abbia visto il professor figaccione..." divertita.
Infatti un attimo dopo Elv si affacciò sulla porta del capanno.
"Sapete che origliare e spiare le conversazioni altrui è un reato?" Ridendo lui.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso divertito e scossi la testa.
Poi, Bel si affacciò e la sua frase mi fece sorridere divertita.
"Solo se si può trarre vantaggio da ciò che si ascolta" ribattei, divertita.

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[Guisgard]

Subito Elv guardò Gwen negli occhi, poi i suoi occhi neri percorsero l'intera figura della giovane studentessa, in un modo, diciamo, poco accademico.
"Interessante politica." Disse ridendo. "Beh, spero lei abbia tratto qualche vantaggio dall'aver origliato la mi telefonata, signorina." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Bel si voltò subito verso di me, rivolgendomi un'occhiata come quella di poco prima.
Che avrei definito decisamente poco accademica ma molto approfondita.
Sorrisi sorniona.
"No, non stavolta..." dissi, con nonchalance "Mi impegnerò per la prossima volta" divertita, guardandolo.

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[Guisgard]

"E chissà che non le tocchi sostenere un esame con me, signorina..." disse divertito Elv a Gwen "... poi potrei essere io a trarne vantaggio." Divertito, per poi voltarsi ed andare via.
"Che figaccione!" Esclamò Oko.

[Lady Gwen]

Sollevai un sopracciglio con un sorriso divertito e lo guardai mentre andava via.
Guardai poi in su scuotendo la testa.
"Che tipo..." dissi alle parole di Oko.
Aveva inevitabilmente suscitato il mio interesse, era più che ovvio e sarei stata ipocrita a dire che le sue attenzioni mi dispiacessero.

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[Guisgard]

Elv andò via e Oko lo seguì con lo sguardo, per poi sorridere maliziosa a Gwen.
"Direi che dovremmo rimetteri a lavorare." Disse Reg alle 2 ragazze.
Così ripresero il loro compito.
Verso le 18.00, quando ormai la sera era scesa sul campo, ogni lavoro finì e tutti furono invitati a cena, in un ristorante non lontano dal campo scavi ma adiacente all'albergo dove tutti avrebbero alloggiato, dal professor Rotly.

[Lady Gwen]

Scossi la testa allo sguardo di Oko e seguii il consiglio di Reg.
Lavorammo fino al tardo pomeriggio, quando fummo tutti invitati a cena da Rotly, in un ristorante nei pressi dell'albergo.
"È stato gentile ad invitarci, non credete?" dissi retoricamente ai due.

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[Guisgard]

"Si, il professor Rotly è un gran signore." Disse Reg a Gwen.
"Io ho una fame!" Oko.
I 3 allora lasciano il capanno e raggiungono gli altri che stanno uscendo dal campo, tutti diretti verso l'albergo e il ristorante.
Gwen e Oko ovviamente vengono messe nella stessa camera.
Dalla loro stanza poi possono raggungere il ristorante per la cena.

[Lady Gwen]

Andammo in albergo, dove io ed Oko venimmo assegnate alla stessa camera.
Lì ci preparammo per la cena e poi lasciammo l'hotel, dirigerci al ristorante.
Mi sentivo sfinita, appena arrivati avevamo subito iniziato, ma mi sentivo al contempo soddisfatta.
Mi sentivo parte di qualcosa di importante e benché non mi esaltasse il pensiero di rivedere Lyan, ero contenta dell'invito di Rotly.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210131/5b35b65e47fe6ff4c37553e68b359991.jpg

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[Guisgard]

Gwen e Oko raggiunsero gli altri nella sala del ristorante.
C'erano vari tavoli liberi.
"Lì c'è Reg." Disse Oko indicando lo studente.
Tuttavia c'era un altro tavolo libero e più vicino a quello dove erano seduti Rotly, Eln, Lyan e Nigol.
"Ci sediamo con Reg?" Oko a Gwen.

[Lady Gwen]

Arrivammo al ristorante e nella grande sala erano apparecchiati vari tavoli.
Uno con Reg, uno libero ed uno con tutti i professori.
Guardai Oko.
"Perchè invece non chiediamo a Reg di raggiungerci all'altro tavolo?" proposi a quel punto "Saremo anche più vicini ai professori."

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[Guisgard]

Oko guardò i tavoli.
"Tu credi" disse a Gwen "che sia una buona idea sederci vicino al tavolo dei professori?"

[Lady Gwen]

Guardai Oko.
"Oh beh, no se non vuoi" le dissi, anche se non ci vedevo nulla di male.
A quel punto, raggiunsi Reg l suo tavolo.

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[Destresya]

Ormai in facoltà non si parlava d'altro che non fosse la recente scoperta di Kaiz, persino gli studenti del mio corso di archeologia non facevano che parlarne.
Anch'io dovevo ammettere di essere molto interessata a quell'argomento e di essermi informata il più possibile, anche se non era il mio dipartimento a occuparsene.
Tornai nel mio ufficio proprio leggendo un articolo che ne parlava sul mio cellulare, e mi richiusi la porta alle spalle.
Come adoravo il mio studio, tutto sommerso di carte, libri, appunti e quant'altro.
Il mio piccolo rifugio dopo i viaggi nei posti più sperduti, più assurdi alla ricerca di tesori, reperti e preziosi manufatti per conto del museo dell'università, o per conto di questo o quell'ente che di volta in volta mi contattava.
Non che mi dispiacesse non restare sempre nello stesso posto, anzi.
Per quanto adorassi i miei studenti mi sarei annoiata a morte se avessi dovuto passare la vita a insegnare e basta.
Ma proprio perchè non ero mai a casa, adoravo quel momento, quando potevo sedermi alla mia scrivania e convedermi del tempo per qualche studio, per scrivere, per aggiornarmi... e anche per rilassarmi un po'.

https://3.bp.blogspot.com/-_wl2BHOJWRk/Ti5AwWaQCFI/AAAAAAAAL-0/TLTfgGIiECg/s400/RELIC_HUNTER_Carrere.jpg

[Guisgard]

"No no, magari hai avuto una buona idea, Gwen." Disse Oko. "Ora dico a Reg di raggiungerci.
E così tutti e 3 si sedettero al tavolo vicino a quello dei professori.
Poco dopo la sala si riempì e i camerieri cominciarono a servire in tavola.
Dal tavolo dei professori si sentivano i loro discorsi.
In principio riguardavano gli scavi, la storia del sito ed i progressi riscontrati.
Poi quando si arrivò al dolce lv cominciò a palare della Teoria del Caos.
"Questa cosa mi incuriosisce non poco." Divertita Lyan. "Ma da studiosa non posso credere che esista queto mantra del caos che tutto controlla. Sembra una specie di... religione, no?"
"E perchè no? Ridendo Elv, sicuro del suo fascino. "Il caso... è libertà... è democrazia... meritocrazia... tutto può accadere... la vita e la storia che viaggiano su strade i cui mattoni si assemblano in tempo reale e dove non ci sono leggi scritte."
"E le leggi della natura?" Interviene Nigol. "Come le giustifica, professor Bell? Le leggi della fisica, quelle che regolano il moto dei pianeti?"
"Tutta una meravigliosa e fortuita casualità, professere." Sorridendo Elv.

[Lady Gwen]

Annuii ad Oko e tutti ci sedemmo più vicini ai professori.
All'inizio della cena, mentre mangiavamo tranquillamente, i professori parlarono degli scavi e del progetto.
Poi, però, verso la fine, quando eravamo ormai arrivati al dolce, Bel parlò della su area di competenza e dovevo mettere che era molto interessante.
Sentii un moto di stizza al voce falsamente divertita e disponibile di Lyan, ma continuai ad ascoltare il professore, curiosa di saperne di più.
"Professor Bel" lo chiamai, per attirare la sua attenzione "Cosa si può dire invece, relativamente a questa teoria, dell'idea secondo cui il caos abbia in realtà un intento distruttivo, così da creare un nuovo ordine, un nuovo paradigma?" chiesi allora, guardandolo.
"Ovvero, l'intenzione di distruggere l'ordine precedente e lasciar fare al caso, per vedere cosa esce fuori? Anche se, forse, ciò implicherebbe l'esistenza di una "intelligenza" dietro questa azione." aggiunsi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210131/873fcf4072d5a6e5f27cdeb52d2cce26.jpg

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[Guisgard]

Mentre Destresya era fra documenti, testi e fogli vari sentìì il suono di una notifica sul suo computer.
Era giunta una mail che così diceva:

"Buongiorno, dottoressa.
Io e lei nutriamo gli stessi interessi, ma non so ancora con quanta passione li rincorriamo.
Per questo, prima di rivolgermi a lei, voglio testare il suo livello di esperta e ricercatrice.
Perciò mi dica, quanto è disposta a mettersi contro il mondo accademico?
Il sacrificio delle scimmie."

Quella strana firma chiudeva quell'insolita mail.

[Guisgard]

"Mi sa che lei ha capito poco o niente di ciò che il professor Bell stava dicendo." Disse con sorriso tagliente Lyan fissando Gwen.
"Invece credo" intervenne Elv "che la signorina abbia in realtà sollevato una questione tanto intrigante, quanto discussa..." finendo il suo spumante "... prima però mi dica..." rivolto alla studentessa dai capelli rossi "... delle 2 teorie sull'evoluzione della civiltà umana lei quale creda sia la più probabile?"
"Dubito che la ragazza conosca le teorie di cui parla, Elv." Divertita Lyan, senza degnarsi neanche di guardare verso il tavolo dei 3 studenti.

[Lady Gwen]

Guardai Lyan con un sopracciglio sollevato.
Insolente...
Sorrisi però a Bel, sentendo che invece lui apprezzava ciò che ave o detto.
Mi rivolse una domanda e come sempre Lyan si intromise.
Bah, che tentativi stupidi di mettersi in mostra.
"Penso che le preferenze siano anti-scientifiche. Uno studioso lavora coi dati, professore, non con i sentimenti e le preferenze" risposi, poi sorrisi divertita "Lei quali motivazioni darebbe, per convincermi dell'una o l'altra teoria?" con un sopracciglio inarcato e lo sguardo furbo.

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[Destresya]

Tra le tante cose che dovevo fare nel mio studio c'era anche controllare le mail... e infatti proprio in quel momento ne arrivò una.
Che lessi immediatamente aggrottando la fronte.
Cos'era, uno scherzo?
Io che mi mettevo contro il mondo accademico?
Ma se per il mondo accademico avevo rischiato la pelle per inseguire i cacciatori del mercato nero almeno una decina di volte!
Probabilmente era uno scherzo dei miei studenti, e non ci feci caso.

[Guisgard]

"Brava, risposta diplomatica, Gwen..." disse sottovoce Reg alla studentessa rossa.
"La teorie predominante" Elv fissando Gwen negli occhi "vuole, come lei sa, che la nostra civiltà si sia evoluta secondo una linea retta, quindi con piccole conquiste mai più perdute. Così tutto seguirebbe le scoperte scientifiche, ossia che solo negli ultimi 5.000 anni l'uomo moderno, dopo essere apparso circa 200.000 anni fa sulla Terra, abbia intrapreso la strada della civiltà con la scoperta in Mesopotamia dell'alfabeto e poi della moneta." Bevendo. "L'altra teoria, molto meno quotata, afferma invece che il cammino della civiltà umana sia iniziata molti millenni prima, interrotta più volte da catastrofi naturali o cambiamenti epocali del clima, ripartendo ogni volta da zero. Inutile dirle che questa seconda ipotesi è molto più soddisfacente verso i criteri della Teoria del Caos." Con tono di chi è sicuro del suo fascino al punto da convincere chiunque di qualsiasi cosa.

[Guisgard]

Destresya ignorò la mail, continuando ad occuparsi delle sue attività in facoltà.
Ad un tratto qualcuno bussò alla porta del suo ufficio.
"Professoressa..." disse entrando un giovane studente "... mi scusi, spero di non disturbarla... volevo parlarle dela relazione che ci ha assegnato sugli scavi di Kaiz... posso rubarle pochi minuti?"
https://i.pinimg.com/originals/c5/d7/ba/c5d7badceb0b3bfbacda2815d3acc759.jpg

[Destresya]

Mi ero appena rimessa a curiosare nel librone che stavo studiando, quando qualcuno bussò alla porta del mio studio.
Era un mio studente, ricordavo la sua faccia ma non il suo nome.
"Ma certo, accomodati!" gli risposi, affabile.
Dopotutto avevo così poco tempo per ricevere i miei studenti, se non lo facevo adesso.
"Dimmi, come posso aiutarti?" con fare accomodante.
Sì lo so, non sono molto severa... è che mi sento in colpa di abbandonare la mia classe da un momento all'altro continuamente.

[Lady Gwen]

Rivolsi una rapida occhiata a Reg, poi tornai a Bel.
Era tutto decisamente interessante.
O di certo, lui lo faceva sembrare tale.
Rimasi qualche istante a pensare.
"Beh certamente l'esigenza dell'uomo di dedicarsi anche precedentemente a determinate scoperte può esserci stata, anche se non accertata né documentata" commentai, annuendo "Quindi , sì, propenderei anch'io per la seconda" sorrisi poi.

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[Guisgard]

"Grazie, professoressa." Disse entrando il giovane studente. "Ecco..." posando i fogli sulla scrivania "... io, osservando le foto del sito... beh, ho notato una cosa... uno strano... non so come definirlo... si, un o strano bassorilievo..." e lo mostrò a Destresya "... visto così non ha nulla di diverso dagli altri bassorilievi del tempio di Kaiaz... ma poi ho scoperto che questo bassorilievo è anche un murales... l'ho visto io stesso a Kapomazda City, professoressa..." indicandole ancora la foto del bassorilevo che raffigurava delle scimmie.
https://images.freeimages.com/images/premium/previews/1496/14966254-monkeys-on-borobudur-temple.jpg

[Guisgard]

Gwen parlava e vedeva lo sguardo di Bell su di lei.
Anzi, lo sentiva, lo percepiva, ovunque.
Non la fissava solo negli occhi, ma anche sulle labbra mentre lei parlava.
Uno sguardo insistente, caldo, continuo.
"Bene." Disse quando lei finì di parlare. "allora vedo che abbiamo le stesse idee in merito a questa teoria, signorina." Facendole l'occhiolino e versandosi ancora da bere.

[Destresya]

Avevo iniziato ad ascoltarlo quasi distrattamente, lo ammetto, ma più parlava, più mi incuriosiva, così mi facevo seria e attenta.
Presi tra le mani la foto che mi mostrava e la esaminai attentamente.
Ancora una volta venni colpita dalla bellezza e incuriosita da quel luogo.
"Un murales?" pensierosa "Lo stesso disegno?" sempre fissando il foglio.
"Beh, gli addetti agli scavi non mi sembrano il tipo di persona che se ne va in giro a fare murales, la cosa è davvero interessante...".
Continuai ad osservare la foto cercando di decifrare il bassorilievo, affascinata.

[Lady Gwen]

Avevo percepito su di me il suo sguardo, per tutto il tempo e prima, al tenda, la cosa mi aveva destabilizzata, ma ora mi piaceva, speravo, no, [I]volevo[/], che continuasse a farlo.
Sorrisi in risposta al suo occhiolino e presi il mio bicchiere, anche quello pieno.
"Brindiamo allora, alla casualità del caos, che regola tutto. Anche gli scambi di opinioni" divertita, alzando il bicchiere nella sua direzione e osservando il suo sguardo nero e scuro, intenso.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210201/c0a280c4c2574c71f0073a449e1acb97.jpg

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[Guisgard]

"Infatti, professoressa." Disse lui a Destresya. "Un caso? Qualcuno che ha disegnato un murales, guarda caso, identico ad un bassorlievo vecchio di millenni e che solo pochi giorni fa è ritornato alla luce? A me sembra assurdo, professoressa." Lui guardandola.
Nel frattempo, al ristorante vicino al campo scavi di Kiaz, Gwen stava brindando ed Elv rispose al suo brindisi.
"Allo scambio di opinioni, di sensazioni, di passioni..." lui continuando con quel suo sguardo scuro, inquieto, misterioso e quasi indifferente alle regole che governano il mondo "... perchè anche la scienza, al di là delle regole e dei principi, obbedisce alle sensazioni e alle passioni umane... poichè il mondo è forgiato da noi uomini e donne... salute." Bevendo.

[Destresya]

Annuii allo studente.
"Hai ragione... perdonami, mi ricorderesti il tuo nome?" con aria affabile.
Sì, li dimenticavo sempre. O non li memorizzavo per niente.
Sono una pessima insegnante!
"Quando l'hai visto il murales?" pensierosa.

[Lady Gwen]

Ascoltai affascinata il suo brindisi.
Pendevo letteralmente dalle sue labbra, non avrebbe potuto essere diverso.
Aveva un fascino che esprimeva in qualsiasi cosa facesse, non sapevo come, ma era così.
"Salute" risposi sorridendo esaltata e soddisfatta, prima di bere anch'io un sorso di vino.

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[Guisgard]

"Mi chiamo Best, professoressa." Disse lui a Destresya. "Il murales? L'ho visto ieri." Fissandola con i suoi occhi chiari e puliti.
Nel frattempo, al ristorante, Gwen brindava con Elv.
"Ora direi di tornare a noi..." fece Lyan "... ci parli delle sue ipotesi sui reperti, professore." Lei rivolta a Rotly per chiudere la discussione aperta da Elv e poter ignorare il tavolo dei 3 studenti.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su senza farmi vedere, quando Lyan si affrettò a chiudere la discussione.
Preferii annegare il mio fastidio nel bicchiere di rosso e godermi la soddisfazione che comunque mi ero presa, nonostante lei avesse cercato di impedirlo.

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[Guisgard]

Così la cena riprese ed il tavolo dei professori tornò ad immergersi nei suoi discorsi.
"Io non ho capito molto dei discorsi del professor Bell..." disse piano Oko "... ma so che mi farei fare di tutto da lui." Ridacchiando.
"E' uno che se la tira tantissimo però..." con una smorfia Reg, fissando Gwen ed Oko.

[Destresya]

Sorrisi a Best e annuii, pensierosa.
"Beh, ieri potrebbe davvero essere qualcuno degli scavi.... magari non un archeologo ma un inserviente che ama la street art..." alzando le spalle.
"Farò delle telefonate agli scavi per capire se c'è qualcuno che potrebbe essere coinvolto in questa faccenda, grazie di avermelo riferito, Best!" sorrisi.

[Lady Gwen]

I professori tornarono ai loro discorsi, grazie all'intervento non richiesto di Lyan.
Trattenni una sonora risata alle parole di Oko, limitandomi ad un risolino silenzioso.
"Sarà anche così, ma almeno può permetterselo..." dissi sorniona e divertita sottovoce a Reg.

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[Guisgard]

"L'ho visto ieri, ma il murale è lì da mesi, professoressa." Disse Best a Destresya. "Lo so per certo perchè un mio amico ha messo la foto del murale sul suo profilo Facebook e la data è di 6 mesi fa. Il tempio di Kaiz invece è stato scoperto poche settimane fa."

[Destresya]

Il mio viso sbiancò a quelle parole.
"Davvero??" sgranai gli occhi "Beh, questo cambia tutto, questo davvero è un fatto che va assolutamente fatto presente alla sovrintendenza del sito..." pensierosa.
"Mi può inviare uno screen di questo post su facebook alla mia mail, per favore, me lo chiederanno sicuramente!".

[Guisgard]

"Eh, voi ragazze siete tutte uguali..." disse divertito Reg a Gwen e ad Oko "... vi basta vedere un tipo bello e con una spiccata parlantina che subito cadete ai suoi piedi." Sarcastico.
"Inidioso eh!" Ridendo Oko.
"Scema!" Con una smorfia Reg.
Intanto, all'università, Destresya era con Best.
"Si, professoressa." Annuendo lui. "Alla mail del suo ufficio... o ad un altro indirizzo?" Fissandola.

[Lady Gwen]

Scossi la testa, guardando in su, sia alle parole di Reg che al suo battibecco con Oko.
"Non è questo. Insomma, non è certo uno stupido, è un professore, uno studioso ed è chiaro che sappia cosa dice" commentai, con tono pacato "L'aspetto rende solo tutto ancora più apprezzabile" dissi poi, con sorriso candido e sornione.

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[Destresya]

"A quella dell'ufficio va benissimo, grazie, così la spedisco ai colleghi che sono sul posto e vediamo di risolvere questo mistero!" pensierosa.
Com'era possibile?
Già sapevo che quella storia mi avrebbe ossessionato.
Un murales uguale era apparso sui muri un sacco di tempo prima del ritrovamento?
Una cosa davvero incredibile.
"È sicuramente una scoperta sconvolgente.." mormorai a voce alta.

[Guisgard]

La cena continuò e finì poco dopo, con Reg che dovette incassare le attenzioni che Gwen e Oko rivolgevano alla figura di Elv.
Poi ognuno tornò nella propria camera.
"Mi sembra di essere in collegio..." disse sbuffando Oko "... è Mezzanotte e dobbiamo dormire, quando invece mi piacerebbe fare un giretto e conoscere gente nuova... uffa!" E si lasciò cadere sul letto.
Destresya in quel momento, tornata ormai a casa, ripensava a ciò che aveva scoperto il suo giovane studente.
E nonostante l'ora tarda le arrivò una mail.
Era di Best, con la foto del murales che somigliava in modo inquietante al bassorilievo del tempio.
Inoltre sotto il murales c'era una scritta:
"E' opera nostra"

[Lady Gwen]

Alla fine della cena, tornammo in albergo, anche se Oko non ne era particolarmente entusiasta.
"Beh, tecnicamente saremmo qui per lavorare..." ridacchiai "Ed io mi sento abbastanza stanca. Inoltre, non so cosa potrebbe esserci di interessante, qui nei paraggi..."

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[Guisgard]

"Vabbè, ho capito..." disse spogliandosi Oko a Gwen ed infilandosi poi il pigiama "... come non detto... sognerò di essere con il professor Elv!" Ridendo.
Andò in bagno e poi si coricò.

[Lady Gwen]

Risi scuotendo la testa.
"Sì, salutamelo se lo vedi..." commentai, mentre si coricava.
A quel punto, anch'io iniziai a prepararmi per andare a dormire.
Era stata una giornata lunga ed impegnativa e ne sentivo il bisogno.

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[Guisgard]

Anche Gwen alla fine si coricò e si addormentò poco dopo.
La notte trascorse così, lenta e silenziosa, senza sogni, o forse nessuno li ricordò al mattino.
Quando tutti poi furono sul campo per cominciare il secondo giorno di lavoro, Nigol avvertì Rotly che il Ministero dei Beni Culturai aveva inviato un esperto per partecipare agli scavi.
Così si presentò a tutti un certo Pync, un archeologo.
"Buongiorno a tutti." Disse. "Lieto di collaborare con voi tutti." Con tono affabile.
https://www.amica.it/wp-content/wp-content/gallery/viggo-mortensen/ttfoj_0927_00320.jpg

[Lady Gwen]

Mi addormentai subito, vinta dalla stanchezza della giornata e quando al mattino raggiungemmo il campo per riprendere a lavorare, fummo informati da Nigol che il Ministero aveva inviato da noi un esperto archeologo.
Si chiamava Pync ed arrivò poco dopo.
"Sono curiosa di vedere e capire come lavora" dissi ai miei colleghi.
Era incredibile la quantità di studiosi che stavano rientrando in questo progetto ed ero sempre più felice di farne parte.

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[Destresya]

Tornai a casa ma non riuscivo a togliermi dalla testa quello che avevo scoperto quel giorno.
Mi ero ripromessa di scrivere a qualcuno sullo scavo, dopotutto avevo i miei contatti, mi sistemai e aprii il pc per spulciare i dati degli archeologi che erano sul posto.
Ma prima guardai la mail di Best, restai affascinata da quel murales.
"Accidenti.." mormorai "Opera nostra...".
La curiosità era troppa, e la decisione la presi in un istante.
Il giorno successivo mi sarei recata sul posto di persona.
Sì, era la cosa migliore da fare.

[Guisgard]

Pync fu presentato all'intero gruppo, poi ognuno riprese il proprio lavoro.
Anche Gwen, Oko e Reg.
Così tornarono ai loro reperti.
E tra questi, dopo un paio d'ore, Gwen trovò qualcosa.
Una sorta di manufatto informe, sporco ed incastrato in un sasso.
Nel frattempo, in quella stessa mattina, Destresya si recò sulla strada del murales.
Era lì, dipinto, somigliante in modo impressionante al bassorilievo del tempio di Kaiz, con quella strana scritta sotto.

[Lady Gwen]

CI presentarono l'archeologo e poi continuammo a lavorare.
Riprendemmo le nostre catalogazioni, come avevamo fatto il giorno prima, quando ad un certo punto notai qualcosa.
Era qualcosa incastrato fra i sassi.
Insistetti un po' ed la fine lo tirai fuori, per capire cosa fosse.
Dal suo aspetto probabilmente non era stato ancora trovato e studiato, così mi sentii subito curiosa a riguardo.

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[Guisgard]

Gwen riuscì a liberare il manufatto dalle pietre, ma un pezzo restò ancora attaccato a quello strano oggetto.
Era consumato, in pessimo stato e sembrava raffigurare un animale grottesco.

[Destresya]

Mi ero portata dietro un'immagine ad alta risoluzione del bassorilievo e continuavo a far passare lo sguardo dal murales al foglio, dal foglio al murales.
Impressionante, era davvero lui.
Presi il cellulare e chiamai il mio assistente in facoltà.
Dovevo capire con chi potevo parlare a Kaiaz per riferire quella faccenda così interessante!

[Lady Gwen]

Sembrava un animale, benché raffigurato in modo grottesco e primitivo.
Decisi allora di portarlo alla nostra postazione per guardarlo e studiarlo meglio.
Il primo pensiero che ebbi, fu che fosse legato al coccio che Reg aveva repertato, ma non volevo sbilanciarmi.

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[Guisgard]

Gwen portò lo strano manufatto alla postazione per studiarlo, senza però riuscire a capire cosa raffigurasse e a quanto risalisse, così a prima vista.
Neanche Oko sapeva riconoscerlo, così come Reg.
"Forse è un essere simbolico e fantastico." Disse Reg.
In quel momento Destresya aveva chiamato in facoltà ed il suo assistente le aveva spiegato che gli scavi di Kaiz erano sotto la responsabilità del professor Rotly.
Poi una volta staccata la telefonata, il suo cellullare squillò per un numero sconosciuto.

[Destresya]

Conoscevo di vista il professor Rotyl, diciamo che ci conoscevamo di fama e non sarebbe stato difficile avvicinarmi e parlare con lui, d'altronde era una scoperta che non poteva essere ignorata.
Avevo ancora il telefono in mano per chiamarlo, quando il cellulare squillò per un numero sconosciuto, risposti sovrapensiero.
"Pronto?"

[Lady Gwen]

Arrivai mostrando il manufatto ai ragazzi, ma nemmeno loro furono di maggiore aiuto.
"Io ho pensato che potesse essere associato al coccio che tu hai trovato" dissi a Reg "Anche se non so se ho voglia di rischiare di nuovo con quella smorfiosa della professoressa Lyan, come ieri..." aggiunsi poi, a bassa voce.

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[Guisgard]

"Ci risentiamo, dottoressa Destresya." Disse una voce al telefono. "Non è cortese non rispondere alle mail, sa?" Ride. "Si ricorda di me? Ci siamo scritti per poco."
Intanto Gwen era con Reg e Oko.
"Direi che dobbiamo mostrarlo ad uno dei professori." Reg indicando il manufatto.

[Lady Gwen]

Respirai a fondo.
Non aveva torto, era comunque un oggetto che era sfuggito e non potevano lasciarlo così, senza nemmeno uno studio più approfondito.
"Okay, allora andremo a cercare Nigol" dissi loro, cercando di essere risoluta.

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[Guisgard]

Infine Gwen e gli altri 2 studenti lasciarono il capanno e andarono in cerca di Nigol.
Trovarono però solo Pync, intento a lavorare su alcune foto del sito.
"Chiedilo a lui..." disse Oko a Gwen.

[Lady Gwen]

Cercammo Nigol, fuori dal capanno, ma trovammo l'archeologo, Pync.
"Cosa? A lui?" sgranando gli occhi "Non so, insomma, se lo disturbassimo e ci finisse male?" dubbiosa "Insomma, coi professori è un'altra cosa..."

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[Guisgard]

"Allora andiamo a cercarli, ragazze." Disse Reg a Gwen e ad Oko.

[Lady Gwen]

Pensai in fretta, ragionando sul da farsi e guardando prima Pync e poi le tende dei professori, più volte.
"Va bene, voglio fare un tentativo, magari va meglio proprio perchè non è un nostro docente" dissi ai ragazzi, riflettendo.
Feci allora segno loro di avvicinarci.
"Mi scusi, signor Pync" mi avvicinai, con discrezione "Siamo gli studenti addetti ai reperti, ci siamo conosciuti prima. Possiamo disturbarla un istante?" con un sorriso educato, sperando fosse più disponibile di Lyan.

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[Guisgard]

Lui si voltò guardando per un lungo istante i 3 studenti.
"In verità non ho molto tempo..." disse quasi spiccio, poi notò il manufatto in mano a Gwen "... ma... si, un minuto o 2 di pausa posso prendermeli... ditemi tutto, ragazzi." Sorridendo affabile.

[Lady Gwen]

Quando si voltò e disse di non avere molto tempo, stavo già per levare le tende.
Tuttavia, cambiò subito espressione quando notò ciò che tenevo in mano.
Beh, almeno qualcuno che ci considerava, qui.
"Ho trovato questo manufatto, poco fa, sembrava abbandonato fra i sassi" mostrandoglielo "Mi sembra abbia una strana fattura, inusuale per questo sito e ho pensato potesse essere collegato ad un graffito trovato su un coccio dal mio collega. Sembrava raffigurare un Minotauro, anche se sembra strano visto che i tempi non coincidono e volevamo un'opinione più esperta" spiegai, rapidamente, sperando ci desse ascolto.

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[Guisgard]

Pync osservò con avida attenzione il manufatto, rigirandoselo più volte in mano.
"Ora non saprei dirvi, ragazzi..." disse "... magari ora lo studierò meglio, mostrandolo anche al professor Rotly... avete fatto bene a portarlo qui... ottimo, ragazzi. Vi farò sapere." Tutto gentile lui.

[Lady Gwen]

Si rigirò l'oggetto fra le mani, guardandolo con interesse ed annuii lentamente a ciò che disse.
"Ma certo, non si preoccupi. Facciamo solo il nostro lavoro" sorrisi.
Mi era sembrato un po' troppo interessato, ma probabilmente era solo una mia impressione.

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[Guisgard]

Pync congedò i 3 studenti, così che poterono tornare al proprio lavoro.
C'era un bel Sole sul campo scavi, con un cielo terso e gonfie nuvole all'orizzonte che naufragavano oltre i monti circostanti.
Si lavorava sodo fra i resti del tempio, che pian piano emergevano dalle sabbie del Tempo.
Verso le 13 ci fu la pausa pranzo e asotto la tenda 6 furono preparati panini e bibite.
C'erano tutti, anche Nigol, Lyan ed Elv per pranzare.

[Lady Gwen]

Ognuno tornò al proprio lavoro, mentre tutto il campo era illuminato dal Sole cocente ed il cielo era turchese e terso.
Decisamente una bella giornata.
All'ora di pranzo, sotto una delle tende, vennero serviti come il giorno prima panini e bibite e tutti ci riunimmo lì, insieme ai professori.
Mi chiedevo se Pync avesse infine parlato con loro, ma magari l'avrei fatto dopo la pausa, per non disturbare.

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[Guisgard]

La pausa pranzo trascorse piacevole e veloce, poi tutti si apprestarono a tornare al proprio lavoro.
Gwen però notò che di Pync nemmeno l'ombra.
Solo lui, fra i professori, non si ea visto.

[Lady Gwen]

La pausa fu gradevole, ma rapida, come il giorno prima e andava bene così, dopotutto eravamo parecchio impegnati.
Notai però che Pync non si era visto.
Solo lui mancava all'appello ed era una cosa davvero sospetta, o quantomeno strana.
Soprattutto dopo essersi mostrato interessato verso quel manufatto.
Iniziai a pensare di aver fatto una sciocchezza rivolgendomi a lui, ma non potevo esserne sicura.

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[Guisgard]

La pausa terminò e ognuno tornò al suo lavoro.
Gwen cercava con lo sguardo Pync, ma di lui non c'era traccia.
Ad un tratto la ragazza notò che Nigol ed Elv si erano appartati a parlottare di alcune mappe topografiche del sito.

[Lady Gwen]

Continuai a cercare ancora Pync con lo sguardo, ma non ce ne era traccia, da nessuna parte, era incredibile.
Quella sensazione dentro di me era sempre più forte, pressante, assordante, come un peso ed iniziavo a sentirmi terribilmente in colpa.
Poi, mentre continuavo a cercarlo, notai Nigol e Bel parlare in merito a delle mappe del sito.

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[Guisgard]

Gwen mentre ormai credeva di aver commesso una leggerezza, vedeva i 2 professori che continuavano a parlare fra loro.
Poi la loro discussione terminò e ognuno tornò al proprio lavoro: Nigol raggiunse un vestibolo scoperto sotto la porta principale del tempio, mentre Elv andò nella tenda con le sue carte topografiche.

[Lady Gwen]

Rimasero ancora qualche istante a parlare, poi Nigol si diresse verso il tempio, entrandovi e Bel andò in tenda, portando con sè le carte.
Guardai entrambe le direzioni e lasciai che, almeno per una volta, l'istinto guidasse i miei passi.
Così, raggiunsi la tenda di Bel e mi schiarii appena la voce per annunciarmi.
"Mi scusi" dissi "Cercavo il professor Pync, gli avevamo domandato un parere per un reperto ma è svanito da prima della pausa e sto chiedendo in giro. Per caso lei l'ha visto?" chiesi, sorridendo.

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[Guisgard]

Elv si era appena seduto, poi sentendo parlare Gwen si voltò di scatto.
La guardò per un lungo istante, come a ricordarsi della loro chiacchierata la sera prima fra i tavoli del ristorante.
"Il professor Pync..." dise lui perplesso "... ah, si... quello arrivato stamattina." Annuendo. "No, in verità non l'ho visto, a parte quando si è presentato." E la guardò ancora, dalla testa ai piedi. "Ma perchè lei ha chiesto a lui un parere? Non era più semplice chiederlo ad uno dei suoi professori?"

[Lady Gwen]

Avrei mentito, se non avessi detto che gran parte della decisione era stata presa perchè volevo ancora per me le sue attenzioni ed in questo momento, mentre non vi era nessun altro e la sua presenza riusciva a colmare l'intera tenda, l'effetto era di certo maggiore.
"Insistenza dei colleghi. Sa com'è, il prestigio di uno studioso della sua levatura..." con sorriso sornione, sul perchè ci fossimo rivolti a lui.
Non potevo comunque restare a lungo, benché l'avrei fatto senza pensarci due volte.
"Ad ogni modo, la ringrazio, chiederò altrove" con un ampio sorriso, pronta ad andarmene.

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[Guisgard]

"Ah, ecco..." disse Elv divertito, mentre Gwen stava per andare via "... quindi fa gerarchie fra i suoi docenti." Rise. "Sarei curioso di chiedere che posto occuperei io. Ma, da buon teorico del caos, non crede a nessuna classificazione o selezione, se non naturale." Con tono sarcastico, mentre la guardava con i suoi occhi neri.