I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

Oko era di buonumore e rise al buongiorno di Gwen.
Quando furono pronte le 2 ragazze scesero al bar, dove Reg le attendeva.
"Dai, oggi offro io la colazione, ragazze." Disse lui.

[Lady Gwen]

Scendemmo al bar e lì c'era Reg, che si propose di offrire la colazione.
"Ah, vedo che siamo tutti di buonumore" divertita, sedendomi al tavolino e ordinando la mia colazione.

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[Guisgard]

I 3 studenti fecero così colazione al bar, per poi raggiungere il campo scavi ed iniziare il loro lavoro.
Verso metà giornata, stando al microscopio per analizzare campioni di terreno, Gwen notò che vi erano strani frammenti, di un colore particolare.
Un rosso scuro misto al muschio ed al pietrisco.
Sembrava una sostanza non facile da identificare in base ai dati che avevano raccolto.

[Lady Gwen]

Dopo aver fatto colazione, andammo in tenda a continuare il lavoro.
Passarono un paio di ore, finché in tarda mattinata non trovai uno strano tipo di frammenti.
Erano di un rosso scuro, contaminati con muschio e pietrisco, ma che, secondo i dati ed i parametri, non riuscivo ad identificare.
"Ragazzi, guardate qui" li chiamai, per mostrarglieli.

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[Guisgard]

Reg e Oko andarono da Gwen e lei mostrò quegli strani frammenti al microscopio.
"Mi chiedo che roba sia..." disse pensieroso Reg "... dobbiamo subito mostrare questo campione ai professori..."

[Lady Gwen]

"Anch'io, non so proprio cosa potrebbe essere..." dissi perplessa.
A quel punto, Reg propose di rivolgersi ai professori ed iniziai a sentire una certa ansia dentro, perchè Rotly era decisamente fuori portata, non sapevo se avrei potuto rivolgermi ad Elv, Lyann era fuori discussione e avremmo dovuto essere abbastanza fortunati da trovare Nigol.
"Dovremmo rivolgerci a Nigol, se riuscissimo a trovarlo, durante il giorno sembra un fantasma qui intorno... E chiaramente Lyann è fuori discussione..." concludendo con una nota acida riferita alla docente.
Poi, però, mi venne un'altra idea in mente.
Pensai ad un piccolo dettaglio appartenente alla sera prima, un dettaglio che lì per lì mi aveva divertita, ma che ora poteva rivelarsi molto utile.
Presi il cellulare e senza andare troppo nell'occhio scrissi ad Elv, come lui stesso mi aveva invitata a fare.

'Ora che ti hanno declassato, sei ancora disponibile per un parere scientifico o devo cercare altri teorici del Caos dagli occhi neri?'

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[Guisgard]

Il cellulare di Gwen vibrò poco dopo per una notifica di Facebook.
Era un messaggio di Elv e così diceva:
"A sentire te sembra che tu ne abbia parecchi sottomano, di teorici del caos dagli occhi neri :neutral_think:

[Lady Gwen]

Controllai il cellulare e celai una risatina sotto i baffi.

'Potrei, ma di certo ora ne ho uno in meno, visto il tuo ruolo di guardiano... Ad ogni modo, se fossi interessato, Tenda 6'

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[Guisgard]

Pochi minuti dopo sul cellulare di Gwen apparve il messaggio di risposta di Elv:
"Ora mi sto occupando di alcuni documenti presso l'Agenzia del Turismo, quindi temo dovrai attendere. A meno che non vorrai avere la consulenza più tardi, magari dopo la chiusura del campo ;)"

[Lady Gwen]

Ricevetti la sua risposta.
Beh, ci avevo provato, tanto valeva tentare.
Tuttavia, sorrisi per il suo implicito invito.

'Vuoi saggiare la mia professionalità? Affare fatto, allora'

Ero davvero curiosa di come sarebbe andato l'incontro, al di là del frammento ed era decisamente meglio che mi rimettesse al lavoro.

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[Guisgard]

Elv rispose con una faccina divertita e lo scambio di messaggi con Gwen si concluse.
"Su, decidiamo cosa fare." Disse Reg alle 2 ragazze. "Bisogna mostrare qusto campione di terreno ad uno dei professori."

[Lady Gwen]

Guardai Reg e pensai all'incontro con Elv dopo la chiusura del campo.
"Ve l'ho detto, potremmo cercare Nigol" dissi di nuovo "È l'unico che può aiutarci, al momento."

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[Guisgard]

"Ok, andiamo a cercarlo." Disse Reg a Gwen.
I 3 così lasciarono la tenda e andarono dai professori, trovando sia Nigol che Lyann, entrambi impegnati con le planimetrie virtuali del campo.

[Lady Gwen]

Lasciammo la tenda e trovammo Nigol intento a lavorare insieme a Lyann.
Alzai gli occhi in su.
"Se dà di nuovo di matto giuro che mi metto a urlare..." dissi pianissimo ai ragazzi, riferendomi a Lyann.
"Professor Nigol, mi scusi?" dissi educatamente, ma rimanendo a debita distanza "Vorremmo farle una domanda su un campione analizzato, se non disturbiamo."

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[Guisgard]

Lyann guardò di traverso Gwen, sentendosi ignora nel suo ruolo di docente.
"Prego, ditemi pure." Disse Nigol ai 3 studenti.

[Lady Gwen]

Ignorai Lyann e guardai Nigol con un sorriso educato.
"Abbiamo trovato questo campione e non riusciamo ad identificare i frammenti presenti, in base ai dati che abbiamo raccolto finora. Lei cosa ne pensa?" gli chiesi, porgendogli il piccolo contenitore col campione dentro.

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[Destresya]

Più aspettavo in aeroporto, più non sapevo che fare.
Facevo avanti e indietro ascoltando la musica senza riuscire bene a inquadrare la situazione.
Una cosa era certa: dovevo trovare la tavoletta prima di loro.
E se aspettavo mesi non avrei potuto.
Era ovvio che non mi potevo spacciare per un'altra persona, mi conoscevano tutti benissimo nell'ambiente, ma questo non potevano ignorarlo.
Decisi di rischiare e provare a vedere cosa succedeva una volta al campo.
Avrei fatto tutto il necessario per mettere la tavoletta al sicuro, anche fingere di essere dalla loro parte.
Se erano così idioti da credere che cambiassi bandiera, peggio per loro.
Così, salii sul mio aereo.

[Guisgard]

Nigol prese il campione di terreno e lo analizzò, restando molto sorpreso dal risultato finale.
Chiamò Lyann e mostrò anche a lei ciò che si vedeva al microscopio.
"Bisogna avvertire subito l'università..." Nigol a Lyann.
Tutto ciò davanti a Gwen e agli altri 2 studenti.
Nel frattempo Destresya aveva preso l'aereo, attirando un'ora dopo all'aeroporto di Casyr.
Da qui avrebbe potuto prendere un taxi o noleggiare un'auto per la piana di Kaiz.

[Destresya]

Il volo fu facile e piacevole... ma che ne sapevo io, che avevo dormito tutto il tempo?
Beh trovavo gli aerei soporiferi, per fortuna.
Una volta atterrata andai subito a noleggiare un'auto, così da poter essere più libera, e mi diressi al sito.

[Guisgard]

In auto Destresya lasciò l'aeroporto e partì verso la piana di Kaiz.
Dopo circa mezz'ora arrivò presso il campo scavi.
Qui i custodi sorvegliavano che nessuno non autorizzato entrasse.

[Lady Gwen]

Nigol prese il campione, lo analizzò e alla sua reazione guardai i colleghi.
Sembrava fosse qualcosa di grosso, tanto che disse di avvisare l'università.
"Cosa pensa che possa essere, professore?" chiesi, terribilmente curiosa, a quel punto.

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[Destresya]

Una volta arrivati a Kaiz mi avvicinai ai custodi.
Beh, questi probabilmente non mi conoscevano, quindi poteva anche funzionare.
"Buongiorno, sono la dottoressa Mona, dovreste aver ricevuto la mia autorizzazione per accedere agli scavi!".

[Guisgard]

"Sembra ci siano tracce di un qualche incendio..." disse Nigol a Gwen "... eppure è strano, il tempio non presenta segni provocati dal fuoco..."
"Su, ora tornate al vostro lavoro." Lyann ai 3 studenti. "Non perdete più tempo, avanti." Secca.

[Lady Gwen]

Guardai Nigol sorpresa.
"Spero si possa sapere qualcosa in più allora" sorridendo esaltata.
Non degnai le parole di Lyann né di attenzione né tantomeno di risposta.
"Grazie per la disponibilità, professore" dissi educatamente, poi coi ragazzi tornai alla tenda, per continuare a lavorare.
"Adoro, non credevo potesse essere qualcosa di importante!" trillai, sedendomi di nuovo al microscopio.

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[Guisgard]

I custodi controllarono, poi diedero il permesso a Destesya di entrare nel campo scavi.
Un custode allora la accompagnò dove si trovavano i responsabili del campo, indicandole poi la tenda del professor Nigol.

[Destresya]

Mi indicarono la tenda del professor Nigol, che evidentemente doveva essere il responsabile dello scavo in quel momento.
Era inutile perdere tempo, così decisi di avvicinarmi ed entrare.
Prima di farlo però, mi annunciai, dato che non si poteva bussare.
"Professore, posso disturbarla un attimo?" chiesi, da fuori.

[Guisgard]

Gwen, Oko e Reg tornarono alla loro tenda.
"Già, pare che quel campione di terra abbia scosso paecchio i nostri prfessori." Disse lo studente. "Mi chiedo di cosa possa trattarsi... ora sono curioso, accidenti!"
"Certo che quella lyann mi sta proprio sulle scatole!" Esclamò Oko. "La detesto come poche altre persone al mondo! Mi chiedo come mai sia così acida... forse le manca un uomo?" Ridacchiando perfida.
"Non direi, è un gran bel pezzo di figliola!" Rise Reg.
Nello stesso istante Destresya raggiunse la tenda di Nigol e di Lyann.
"Chi è lei, scusi?" Quest'ultima. "Come ha fatto ad entrare? I non addetti ai lavori non possono entrare, non lo sa?"

[Lady Gwen]

"Sono curiosa anch'io, Nigol ha parlato di tracce di incendio e non aspetto altro che saperne di più" commentai.
Iniziarono poi a parlare di Lyann e alzai gli occhi in su senza farmi notare.
"Io credo invece che dovremmo tornare a lavorare, invece che parlare di Lyann..." con tono pacato, senza mostrare la mia insofferenza.

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[Guisgard]

"Si, professoressa, Gwen." Disse sarcastico Reg.
"Come sei diventata ligia al dovere." Ridendo Oko.
Così i 3 si rimisero al lavoro.
Poco prima delle 18, quando ormai la giornata lavorativo stava giungendo al termine, i 3 studenti avevano analizzato altri campioni, senza riscontrare nulla di particolare.
L'imbrunire aveva avvolto il campo e le ombre cominciavano a sovrastare le luci.
Fu in quel momento che Gwen la rivide.
Quella misteriosa sagoma, come già successo nella camera d'albergo.
Una sagoma piccola e scura, con 2 occhi luminosi che la fissavano.
Era immobile fra la fitta vegetazione che ricopriva la zona non ancora stata oggetto di scavi.
https://pewterbreath.files.wordpress.com/2013/09/uncle-boonmee.jpg

[Lady Gwen]

Scossi la testa a quelle parole e ci rimettemmo al lavoro.
Alla fine della giornata lavorativa, avevamo fatto parecchi progressi nelle analisi, anche se nessun frammento come il precedente.
Ad un tratto, nella vegetazione notai una sagoma del tutto simile a quella che avevo visto in camera.
Infatti, la osservai aguzzando la vista, sperando di capire cosa fosse.

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[Guisgard]

Gwen continuava a guardare la misteriosa sagoma.
I suoi occhi, piccoli e luminosi, erano gli stessi che lei vide la notte precedente in camera.
Però fisicamnte pareva più grossa, come se fosse cresciuta.
Se ne stava lì, immobile, con lo sguardo fisso su Gwen.
Oko e Reg parlavano fra loro come se nulla fosse, forse perchè non avevano notato la strana figura.

[Lady Gwen]

Gli occhi erano gli stessi, uguali.
La figura, però, sembrava diversa.
Era come se fosse cresciuta, o forse era stato il buio della camera ad ingannarmi.
Ad ogni modo, rimasi a fissarla, mentre Reg ed Oko parlavano come se nulla fosse.

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[Guisgard]

"Su, andiamo, è ora." Disse Oko.
Poi guardò Gwen che fissava fuori dalla tenda.
La sagoma era sempre lì, immobile, fissa con lo sguardo su Gwen.
"Ehi, Gwen!" Oko. "Che fai?"

[Lady Gwen]

Ero ancora immersa nella vegetazione, con lo sguardo, ad osservare quella creatura che mi fissava a sua volta.
Sobbalzai quando Oko mi chiamò e mi voltai verso di lei.
"Oh sì... Minera sembrato di vedere un animale, niente di ché..." annuii, seguendola.

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[Guisgard]

Gwen andò con Oko e con Reg, ma la fifura era ancora lì.
I 3 studenti lasciarono la tenda e si diressero verso i cancelli del campo, con quella sagoma misteriosa che li seguiva, silenziosa e camminando sul muro di cinta.
Scivolava sui mattoni consumati, quasi strisciando come poteva muoversi un tipo di primati.
Sembrava un animale da come si muoveva, nonostante il buio coprisse le sue fattezze.
Era a pochissimi passi dai 3, con lo sguardo piantato su Gwen.

[Lady Gwen]

Seguii Oko e Reg fino ai cancelli, uscimmo dal campo, ma la figura era sempre lì, ci seguiva di pari passo e mi fissava.
Ad un tratto mi fermai, perchè volevo davvero capire.
"Ragazzi, la vedete anche voi quella figura con gli occhi rossi?" indicandogliela.

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[Guisgard]

Reg e Oko si voltarono di scatto, fissado il punto indicato da Gwen.
"Io non vedo nulla..." disse Oko guardando nella penombra.
"Neanche io..." Reg accendendo la torcia del suo cellulare per vedere meglio "... che sagoma hai visto? Forse era un gatto o un cane, Gwen..."

[Lady Gwen]

Reg ed Oko guardarono, anche usando la torcia del cellulare, ma non videro nulla.
"Sì probabilmente era un gatto..." annuii, anche se non ero convinta, ero certa che non fosse un semplice animale domestico.
Tuttavia, evitai di indagare oltre, probabilmente il lavoro mi aveva assorbita più del consentito.
"Andiamo in albergo, o faremo tardi per la cena..."

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[Guisgard]

Oko e REg annuirono a Gwen e i 3 raggiunsero l'albergo.
Per tutto il tempo però la strana figura lì seguì con le sue movenze strane e grottesche.
Gwen ne sentiva i passi leggeri, avvertendo la sua inquietante presenza dietro di lei, come fosse un'ombra.

[Destresya]

Alzai gli occhi al cielo, e io che volevo fare la persona gentile bussando prima di entrare!
Visto che Nigol non sembrava per niente collaborativo, decisi di entrare.
A quel punto era impossibile che non mi riconoscesse.
Diamine, non per vantarmi, ma ero una specie di leggenda nell'Archeologia.
"Fortuna che io lo sia, allora.." dissi, entrando direttamente nella tenda "Sono la professoressa Destresya!".

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[Lady Gwen]

Cercai di non concentrarmici troppo, mentre camminavamo ed io sentivo il passo soffuso ma grottesco di quella figura.
Non capivo cosa potesse essere, ma appena arrivammo all'albergo pensai solo alla serata, cercando di non pensarci.
Seguii allora Oko in camera e lì feci una doccia prima di vestirmi per la cena.

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[Guisgard]

Destresya era ferma sull'ingresso della tenda, fra il chiaroscuro della luce e le ombre della sera ormai giunta.
Ma le sue parole colpirono Nigol e Lyann, che un attimo dopo non fecero fatica a riconoscere.
"La..." disse lui "... la famosa archeologa? Oh, io guardo sempre il suo programma, sa?" Andandol incontro e stringendole la mano.
Anche Lyann le strinse la mano, ma con più indifferenza.
"Come mai è giunta qui al nosro campo, dottoressa?" Nigol a Destresya.
Nel frattempo Gwen e gli altri 2 studenti erano arrivati all'albergo.
Poi una volta in camera Gwen si fece una doccia.
E dai vetri della cabina doccia vedeva la sagoma scura nel bagno che la fissava immobile.

[Lady Gwen]

Mentre facevo la doccia, non mi accorsi subito di cosa avevo intorno, a causa dei vetri appannati ed il rumore scrosciante dell'acqua.
Poi, mi voltai e a fatica repressi un urlo, coprendomi la bocca con la mano.
Rimasi congelata, nonostante l'acqua calda mi scivolasse ancora addosso.
Presi tremante l'accappatoio, lo indossai e dopo aver aperto la cabina mi guardai intorno, per vedere se quella maledetta sagoma fosse ancora lì a fissarmi.

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[Destresya]

Ah ecco, il programma, un professore che invece di leggere i miei studi ha visto il programma che il rettore mi ha obbligato a fare per raccogliere fondi per la facoltà.
Raggiunsi il centro della tenda e sorrisi ai presenti.
"Oh sono molto affascinata da questo sito, sto seguendo i vostri studi fin dall'inizio. Volevo chiedere il suo permesso per svolgere alcune ricerche, naturalmente coinvolgendovi!" con fare affabile.
Inimicarsi i responsabili di uno scavo non era mai una cosa utile e cercavo sempre di farmeli amici.
Almeno, per quanto possibile.

[Guisgard]

Gwen uscì dalla doccia, ma la sgoma era svanita.
Intanto Destresya era con Nigol e Lyann.
"Io e la dottoressa" disse Nigol "siamo i responsabili del campo, in assenza del professor Rotly. Ma lei può certamente operare come meglio crede in questo sito." Sorridendo. "Tra poco andremo tutti a cena. Vuole unirsi a noi?"

[Lady Gwen]

Uscii dalla doccia, ma, dopo il colpo di spavento, la sagoma non c'era.
Temevo che questa cosa mi avrebbe mandata letteralmente fuori di testa, presto o tardi.
Dovevo sforzarmi di non pensarci più di tanto.
Uscii dunque dal bagno ed andai a vestirmi, prima di fare tardi per la cena.

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[Destresya]

"Vi ringrazio moltissimo dell'ospitalità.." sorrisi "Grazie per la cena, vi racconterò qualcosa di molto interessante che ha scoperto per caso un mio studente!" sorrisi.

[Guisgard]

Gwen si preparò, con Oko già pronta ad aspettarla, in modo da scendere insieme al ristorante.
Nigol e Lyann, intanto, accompagnarono Destresya e la condussero in albergo, dove le fu assegnata una stanza.

[Lady Gwen]

Mi preparai e poco dopo anche Oko fu pronta.
"Spero che stasera a cena Nigol possa dire qualcosa in più in merito a quel campione, sono davvero curiosissima di sapere se ha scoperto qualcosa di nuovo!" le dissi, mentre ci avviavamo.
Non avevo inoltre dimenticato l'implicito invito di Elv a discutere della cosa più avanti, essendo stato lui impegnato, un invito a cui non avevo intenzione di mancare.

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[Destresya]

Una volta arrivata in albergo, mi diressi nella mia stanza, sistemai il mio bagaglio leggero, mi feci una doccia e mi preparai per la cena.
Ero curiosa di conoscere tutti i membri dello scavo e capire che tipo di gente fossero.
Dopo poco scesi di sotto e mi diressi al ristorante dell'albergo.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRIfLnt0viyaJZR541VCoNWQvc4r1ihY dv2pw&usqp=CAU

[Guisgard]

Gwen e Oko scesero di sotto, raggiungendo il ristorante.
La misteriosa sagoma però era sempre lì,a pochissimi passi dalle 2 ragazze.
Seguiva come un'ombra Gwen, fissandola con i suoi occhi che nella sera parevano assumere bagliori sinistri.
Alla fine le 2 studentesse arrivarono nella sala, dove Reg le attendeva al loro solito tavolo.
Ma la sagoma enigmatica era lì, nel giardinetto, davanti ai vetri e celata fra gli alberi.
Arrivarono poco dopo anche i professori Nigol e Lyann, ai quali si unì la nuova arrivata Destresya.
Per ultimo giunse anche Elv, che subito fu presentato a Destresya da Nigol.
"Il professor Elv" disse Lyann a Destresya "è il nostro teorico del caos, nemico giurato di ogni legge scritta e schema prestabilito." Divertita.

[Lady Gwen]

Raggiungemmo Reg e ci accomodammo poi al solito tavolo.
Ad un certo punto, man mano che i professori arrivavano, notai qualcuno in più.
Sgranai allora gli occhi.
"Ragazzi! È la professoressa Destresya, quella! Vi rendete conto?" dissi esaltata.
L'euforia era tale da farmi ignorare perfino il commento melenso e falso di Lyann, ero davvero troppo esaltata al pensiero che una tale personalità fosse qui con noi agli scavi!

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[Guisgard]

La cena comnciò.
"Io non mi perdo mai le trasmissioni della professoressa Destresya in tv." Disse Reg mangiando. "Alcune sue spedizioni hanno svelato misteri secolari." Esaltato.
"Io non ho mai visto i suoi programmi, ma la conosco di fama." Oko.
Ma mentre tutto procedeva apparentemente tranquillo, dal giardino, attraverso i vetri della sala, la misteriosa sagoma, annidata fra l buio e la vegetazione, continuava a fissare instancabile Gwen.
Si muoveva, come nervosa fra le aiuole, quasi lambendo l'alone dei faretti del giardino.
Ora perciò si poteva distinguere un pò meglio la sua cororatura.
Era alta, forse più di 1,80 m, scura, camminando a fatica in modo eretto, quasi fosse un primate.

[Lady Gwen]

La cena cominciò ed io e i ragazzi, esaltati, continuammo a chiacchierare sulla professoressa Destresya.
Tuttavia, avvertivo una strana sensazione.
Come di essere osservata, spiata.
Mi guardai intorno, osservando oltre i vetri del giardino e lì notai di nuovo la sagoma, che ora appariva molto più alta ed inquietante.
Mi irrigidii appena, ma cercai di non darlo a vedere e continuai come se niente fosse.

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[Guisgard]

Gwen sentiva lo sguardo di quella misteriosa figura fisso su di lei, cercando però di non pensarci.
Eppure l'insistenza di quella strana sagoma era inquietante.
Oko e Reg continuavano a mangiare e a chiacchierare, senza accorgersi di nulla.
Ormai era chiaro che la misteriosa figura era visibile solo a Gwen.
Intato al tavolo dei professori si discuteva con una certa leggerezza di vari argomenti.

[Lady Gwen]

Era una cosa davvero surreale, sembrava davvero che fossi io l'unica a vederla e avrei voluto capire perchè.
Insomma, qual era il motivo?
Cercavo di concentrarmi su altro, sui ragazzi, sulle chiacchiere dei professori, ma non era semplice.
Sentivo quegli occhi fissi continuamente su di me e non era facile, per niente.

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[Guisgard]

Mentre Gwen avvertiva il malevolo sguardo di quella figura su di lei, ad un tratto, tra il piacevole chiacchierio della sala si accorse che Elv, dal tavolo dei professori, la stava fissando.

[Lady Gwen]

In tutta quella confusione, allo sguardo di quella strana creatura se ne aggiunse un altro, più scuro, morbido.
Quello di Elv.
Notai che mi guardava, ma non col suo solito sguardo, bensì in modo più attento.
Infatti, accennai un sorriso, mentre il mio sguardo nel suo si faceva interrogativo.

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[Guisgard]

Tra chiacchiere varie Elv, guardando Gwen, notò qualcosa nel suo sguardo.
Lei lo vide prendere il telefonino e un attimo dopo le arrivò un messaggio di lui sulla pagina Facebook della studentessa:
"Stasera mi sembri pensierosa... forse i tuoi genitori hanno scoperto che bevi drinks a tarda sera? :smile_lol:"

[Lady Gwen]

Vidi che prendeva il cellulare, poi sobbalzai appena sentendo una notifica e già quello mi divertì, riuscendo per un attimo a sollevarmi dall'ansia della situazione.
Scossi poi la testa leggendo cosa mi aveva scritto in chat.

'O magari, sto pensando ad un altro professore dagli occhi neri, visto che tu dalla tua guardiola di custode non hai più il titolo, tutto può essere...'

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[Guisgard]

Gwen vide Elv che leggeva sul cellulare il messaggio di lei, sorridendo.
Digitò la risposta ed inviò:
"A sentirti sembra tu sia in cerca di un professore dagli occhi neri qualunque... :neutral_think:"

[Destresya]

Arrivata a cena, ebbi modo di conoscere il resto della comitiva, il professor Elv e alcuni studenti che lavoravano al campo.
"È davvero un piacere per me poter condividere questo lavoro con voi!" sorrisi a tutti loro, per poi sedermi a tavola e iniziare a mangiare, mentre conversavano del più e del meno.
"Volete sapere una cosa curiosa? Un mio studente ha trovato un murales, fatto mesi fa, che è identico a un bassorilievo trovato in questo scavo, molto complesso tra l'altro, non una cosa stilizzata!" raccontai con leggerezza, come aneddoto, sorseggiando del vino.

[Guisgard]

"Un murales..." disse stupito Nigol a Destresya "... davvero un murale si rifà ad uno dei bassorilievi di questo sito?" Incredulo. "Ha qualche foto, professoressa? Può mostrarcela?"

[Lady Gwen]

Notai il sorriso sul suo volto quando lesse il mio messaggio e mi piacque, l'attenzione che mi dedicava, nel bel mezzo della cena.

'Tu ne conosci forse uno migliore?'

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[Guisgard]

Elv rise ancora e rispose al messaggio di Gwen:
"Probabilmente si. Ma dipende per cosa lo cerchi. Forse per farti dare ripetizioni? ;)"

[Destresya]

"Ma certo, sono andata a controllare io stessa!" annuii prendendo il cellulare e mostrando la foto ai presenti.
"Ditemi se la somiglianza non è impressionante... io ovviamente ho visto solo il bassorilievo nello studio che avete pubblicato, voi l'avete visto di persona!".

[Lady Gwen]

Lessi il suo messaggio e scossi la testa.

'Sei pessimo coi cliché, lo sai? O forse vuoi solo ricordarmi dell'appuntamento che mi hai dato, quando mi hai sostituita con l'agenzia del turismo?'

Sorrisi divertita da sola, ripensando ai messaggi che ci eravamo scambiati ore prima, di mattina.

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[Guisgard]

Gwen notò il viso divertito di Elv mentre leggeva il suo messaggio.
E così poi rispose:
"Ti ho dato un appuntamento? Davvero? Ma in qualità di professore alla sua studentessa immagino, no?"

Intanto a tavola Destresya stava mostrando la foto per confrontare il bassorilievo con il murales, suscitando lo stupore di Nigol e di Lyann.
"Incredibile..." Nigol "... chiunque abbia disegnato questo murales come sapeva del bassorilievo di questo sito? Nessuna foto è stata divulgata..."

[Lady Gwen]

Avrei mentito se non avessi detto che mi stava divertendo un mondo questo nostro spazio privato.

'Il tuo modo di fare così accademico non è più credibile da un pezzo, professore... Inutile provarci ancora...'

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[Destresya]

"La cosa inquietante è che secondo il mio studente questo murales è lì da mesi, quando non era proprio stato scoperto il sito... l'immagine è stata divulgata in ambiente accademico nel rapporto di scavo e potrebbe averla fatta un ricercatore un po' sui generis se fosse della settimana scorsa, ma sei mesi!" ripetei.
"La spiegazione più sensata che mi può venire in mente è che ci sia in qualche altro sito di cui non siamo a conoscenza, non è pensabile che qualcuno si sia intrufolato qui prima che il sito venisse scavato, no?" pensierosa.

[Guisgard]

Il messaggio di Elv non tardò ad arrivare sul cellulare di Gwen:
"Beh, se non sono più credibile come accademico immagino allora che non ti interessi più quell'appuntamento, giusto? :rolleyes:"

[Guisgard]

"Si, è un'ipotesi plausibile, professoressa Destresya..." disse pensieroso Nigol.
"E poi questa scritta..." fece Lyann "... E' opera nostra... che vorrà significare? Non c'entra nulla con il bassorilievo..."

[Lady Gwen]

Lessi la sua risposta, che arrivò prima di subito.
Avrei dovuto essere folle a pensare di rifiutare, ma sapevo che lo diceva solo per stuzzicarmi e provocarmi.

'Se rileggi bene il messaggio che ho scritto, non mi sembra proprio di aver detto che avrei rifiutato...'

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[Destresya]

"È solo un'ipotesi che però non porta da nessuna parte.." sospirai, poi annuii alla donna.
"Esatto, la scritta, potrebbe essere della banda di teppisti che ha fatto il murales, anche se devono essere stranamente colti per arrivare a tanto. Purtroppo non hanno lasciato una firma più dettagliata! Ma siamo qui e con tutto il sito da scavare magari troveremo una risposta a questo enigma!" sorrisi.

[Guisgard]

Nonostante al tavolo dei professori si parlava di quel murales, Elv si era perso tutto il discorso, essendo preso dalla chat con Gwen.
Lei lo vide sorridere ancora e poi digitare questo messaggio:
"Ma se non sono credibile come docente a che pro quel nostro appuntamento didattico? :silence_shhh:"

[Guisgard]

"Magari la scritta non c'entra nulla col murale." Disse Nigol a Destresya.
"O forse" Lyann "i teppisti intendevano dire che il murales è opera loro..."

[Lady Gwen]

Mi piacque parecchio il sorriso che nacque sul suo volto quando lesse il mio messaggio, come mi piaceva tutto di lui, il suo modo di fare, di parlare, di pensare, quella sua espressione costantemente sorniona e spavalda, ogni cosa mi faceva impazzire.

'Sei stato tu a proporlo, dunque tocca a te stupirmi, hai carta bianca'

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[Guisgard]

Elv rise ancora, stavolta con più malizia.
Sorseggiò del vino e rispose così a Gwen:
"Io dopo cena sarò in camera. Aspetterai che la tua amica si addormenti?"
E il tono del messaggio suonò molto confidenziale ed intimo.

[Destresya]

"Sì esatto, quello intendevo dire!" annuii a Lyann.
"Ma resta da capire come fanno dei teppisti a conoscere quel bassorlievo prima che degli archeologi entrino nello scavo!".

[Lady Gwen]

Vidi della malizia in più, sul suo viso, prima che bevesse del vino e mi rispondesse.
E capii perchè.

'Prof, hai bisogno della spintarella del vino per chiedermelo? Direi comunque che si può fare...'

Avevo notato il tono confidenziale che sottintendeva il messaggio e sentivo il cuore battermi a mille.
Non aspettavo altro che la fine della cena, solo per quel momento.

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[Guisgard]

"Forse una spia..." disse Nigol a Destresya "... quel Pync... arrivò qui come esperto e consulente, per poi sparire nel nulla." Fissando Lyann.
"Potrebbe essere..." annuì questa, per poi guardare Elv "... professore, il suo cellulare è forse più interessante del nostra lavoro?" Piccata.

[Guisgard]

Elv rise piano nel leggere il cellulare, poi digitò:
"Il vino? Tranquilla, basta ed avanza visto devo solo darti lezioni sulla teoria del caos, no? ;)"
Poi si voltò verso Lyann.
"Oh, scusatemi tutti..." ridendo "... ora sono tutto vostro."

[Lady Gwen]

Trattenni un risolino alla sua risposta e vista la piccata precisazione di Lyann, evitai di rispondere, finendo anch'io il mio calice di vino.
Non avevo idea di quale fosse l'argomento di cui stavano discutendo, ma non mi dispiaceva essermelo perso, se ciò aveva significato aggiungere qualche mattone in più a ciò che stava nascendo fra me ed Elv.
Potevo concedermi di distrarmi almeno una sera e poi ad essere onesta mi aveva divertita la sua reazione all'essere stato ripreso, decisamente migliore rispetto a quella che l'acida collega si aspettava.

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[Destresya]

"Se lo scavo fosse stato aperto sì, certo che si potrebbe pensare a una fuga di informazioni.." annuii "Ma parliamo di sei mesi fa, quando lo scavo non era ancora aperto, questo è inquietante!".
Poi registrai l'informazione e aggrottai la fronte.
"Avete subito un furto? È terribile, mi dispiace! Cosa hanno rubato, se posso chiedere?".

[Guisgard]

"Un manufatto trovato durante gli scavi, professoressa." Disse Nigol a Destresya.
"Vi do un consiglio, anzi un parere, cari colleghi..." divertito Elv "... mai cercare spiegazioni, incastri, tessere e tasselli... il mondo non ha logica e l'impossibile è la naturale caratura della realtà." Bevendo.
Intanto, nel tavolo vicino, quello occupato dai 3 studenti, Gwen aveva messo via il cellulare.
I camerieri allora servirono il dolce.

[Lady Gwen]

Notai il tono con cui rispose, sulla caratura della realtà e quelle cose lì, ché per poco non scoppiai a ridere.
Che tipo...
Alla fine, i camerieri servirono il dolce, segno che il termine della cena era ormai vicino.
Ormai contavo i secondi che mi separavano dalla vera conclusione della serata, quando speravo che avremmo potuto avere davvero un angolo di tempo solo nostro.

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[Destresya]

Risi a quelle parole di Elv.
"Ecco il teorico del caos che si palesa!" sorridendo "Ma noi siamo cocciuti e una spiegazione la cerchiamo in ogni modo possibile, mi sa!" divertita.
Poi mi rabbuiai sentendo del furto e scossi la testa.
"Che cosa indegna, non ho davvero parole, certa gente non ha giudizio!" con disprezzo.
Finalmente arrivò il dolce a calmarmi un po'.

[Guisgard]

Arrivò il dolce e poi il caffè con liquori ed amari vari per chiudere la cena.
"I professori" disse Reg a Gwen e ad Oko "stanno parlando di quel Pync... io credo che fosse un trafficante di oggetti antichi. Ecco perchè si è introdotto nel campo."
Poi al cellulare di Nigol squillò e lui andò a rispondere fuori, anche se la temperatura era scesa parecchio e si aspettava la neve da un momento all'altro.
uandò però tornò al tavolo degli altri prefossori il suo aspetto non era dei più lieti.
"Sembra che lei abbia visto un fantasma." Elv. "O forse è solo il freddo?" Ridendo.
"No..." Nigol sedendosi tra Destresya e Lyann "... era la signora Seteg... mi ha parlato del professor Rotly... ha di nuovo chiamato Don Nicola... il suo esaurimento nervoso pare essere peggiorato... ora sembra sia afflitto anche da allucinazioni..."

[Lady Gwen]

Mangiammo il dolce, quando venne servito insieme al caffè.
"Ancora non riesco a crederci..." dissi a Reg, riguardo Pync.
Nigol poi uscì a parlare al telefono e ciò che disse non fu per niente consolante.
Pareva che Rotly fosse peggiorato, di molto e guardai i ragazzi preoccupata.

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[Guisgard]

Lo sguardo eloquente di Reg fu in quelli di Gwen ed Oko.
Poco dopo la cena terminò e i 3 studenti tornarono nella hall dell'albergo.
Fuori era molto freddo ed un vento glaciale soffiava forte.
Reg salutò le 2 ragazze ed andò in camera sua.
"Col freddo che fa non vedo l'ora di tornare in camera." Disse Oko a Gwen.

[Lady Gwen]

La cena finì definitivamente e noi andammo nella hall.
Poco dopo, Reg ci salutò e andò a dormire.
Trattenni un sorriso alle parole di Oko, poichè davvero speravo che il freddo fosse dalla mia.
"Sì, decisamente..." ridacchiai "Spero non nevichi, detesto il forte freddo..." commentai, mentre andavamo in camera.

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[Guisgard]

"Beh, qui i monti non sono lontani" disse Oko a Gwen mentre entrambe salivano verso la loro camera "e credo che la neve potrebbe arrivare davvero col freddo che fa." Con un smorfia di chi ha i brividi per il freddo.
Le 2 ragazze arrivarono in camera e subito Oko si mise il piagiama, accese la tv e si infilò sotto il piumone.

[Lady Gwen]

"La cosa mi piace sempre meno... Specie sapendo che lavoriamo in una maledetta tenda da campo..." con una smorfia.
Salimmo in camera e sia io che Oko ci mettemmo a letto.
Dovevo solo aspettare che si addormentasse per poter sgattaiolare via dalla stanza e andare da Elv.

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[Guisgard]

Anche Gwen si mise a letto, mentre Oko cercava un film da vedere in tv per conciliare il sonno.
Scelse un film d'azione, uno di quei polizieschi dai titoli improbabili, dove il commissario Goz doveva sgominare una banda di contrabbandieri che trafficavano Opere Sacre del Vaticano.
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[Lady Gwen]

Guardai con espressione dubbiosa il film, ma soprattutto il suo protagonista.
A quel punto, presi il cellulare e cercai di passare il tempo, in attesa che Oko si addormentasse.
Fremevo come non mai e non aspettavo altro.

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[Guisgard]

"Questo commissario Goz è un mito." Disse Oko guardando il film. "Ha scoperto che il capo della banda era un falso prede, in combutta con dei contrabbandieri." Rivolta a Gwen che giochicchiava col cellulare.
Fuori il vento soffiava forte.

[Lady Gwen]

Guardai Oko, poi la tv.
"Sarà... Ma a me sembra un pallone gonfiato..." con disinteresse.
L'ululato del vento sembrava raggiungere anche me sotto le coperte, gelandomi fin lì.
"Sarà meglio spegnere, domani ci aspetta un'altra levataccia, non credi?" dissi, sperando davvero si facesse un fretta.

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[Guisgard]

"Uffa, che barba sei..." disse Oko sbuffando a Gwen "... e va bene..." chiudendo la tv "... buonanotte, bacchettona." Ridendo.
Si tolse gli occhiali e si coricò.

[Lady Gwen]

Guardai in su, scuotendo la testa.
Avevo comunque ottenuto il io scopo e lei si era coricata.
Dovevo solo aspettare ancora un po' e sarebbe stata fatta, solo alcuni minuti.

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[Guisgard]

Gwen attese e dopo una decina di minuti Oko crollò addormentata.

[Lady Gwen]

Dopo circa dieci minuti Oko si addormentò.
A quel punto, ero libera di andare.
Mi alzai silenziosamente dal letto, uscii dalla camera e mi avviai con discrezione nel corridoio.
Mi mossi silenziosa e leggera, come un'ombra, fino a raggiungere la camera di Elv.
A quel punto, bussai un paio di colpi discreti, per non attirare attenzioni altrui.

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[Guisgard]

Gwen lasciò la sua camera e camminò silenziosamente nel corridoio, prima di arrivare alla camera di Elv.
"Avanti, è aperto." Disse lui dall'interno, dopo che lei aveva bussato piano.

[Lady Gwen]

Sorrisi appena quando mi invitò ad entrare.
Avevo il cuore a mille, davvero non riuscivo a crederci, ma ormai ero qui e non avevo più motivo di farmi trascinare da ansie e paturnie di alcun tipo.
Aprii allora la porta ed entrai nella stanza.

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[Guisgard]

Gwen entrò nella camera, trovando una penombra soffusa, mentre Elv era a letto a leggere sotto la luce della lampada sul comodino.
"Ecco la nostra studente dai capelli rossi." Disse lui sorridendo, dopo aver posato il libro. "Pensavo fossi ormai addormentata." Divertito.
https://1.bp.blogspot.com/-lx9T1PRKB4g/WhRBkKr9toI/AAAAAAADc7Q/09tIccyiMh8-IjFzHjqOMlAKQV0rQdSYwCLcBGAs/s1600/ben%2Bbarnes%2Bshirtless.gif

[Lady Gwen]

La camera era in penombra, con una luce soffusa ed un'atmosfera gradevole, morbida.
Elv era a letto, a leggere sotto la luce del comodino.
Sorrisi divertita alle sue parole, mentre mi sedevo accanto a lui.
"Io no... Ma nemmeno la mia compagna di stanza..." dissi, con ironico sarcasmo, prendendo poi con curiosità il libro che leggeva per sapere cosa fosse.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210214/9930a39560d002be51a31b6f6ebb68b7.jpg

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[Guisgard]

Gwen si sedette sul letto vicino ad Elv, predendo il libro per leggerne il titolo.
Era un testo sul campo energetico di alcuni grandi monumenti del passato, dalle piramidi egizie al cerchio di pietra di Stonehenge.
"Allora..." disse lui fissando la studentessa "... trovi che sia una lettura interessante?" Sorridendo, mentre con la mano accarezzava, con fare naturale, la gamba della ragazza.

[Lady Gwen]

Scoprii qual era il tema del libro ed era decisamente interessante.
Ne lessi rapidamente qualche pagina casuale, sfogliandolo e feci finta di nulla quando sentii la sua mano sulla mia gamba.
Il cuore tornò di nuovo a mille, mentre cercavo di fare come se niente fosse.
"Abbastanza..." risposi "Anche se non ti facevo tipo da cose mistiche tipo Stonehenge..." divertita, posando il volume.
"Cosa dice il caos dei megaliti e delle piramidi?" gli chiesi poi, guardandolo sempre con aria divertita.

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[Guisgard]

Lui la guardò sorridendo, senza smettere di accarezzarle la gamba.
"L'energia magnetica della Terra" disse "non è misticismo o superstizione. Quell'energia è la prova dell'esistenza del caos, ossia le forze primordiali che plasmarono il mondo e che alcuni munumenti sanno raccogliere e diffondere, cara studentessa." Facendole l'occhiolino, mentre la sua mano si muoveva pianissimo sulla gamba di lei.

[Lady Gwen]

La sua mano non cessava di muoversi piano, con lentezza studiata e non volevo assolutamente che si fermasse, per alcun motivo.
Sorrisi nel sentire la sua spiegazione.
"Come parli bene, prof..." dissi sorniona, per punzecchiarlo "Si vede che anche se ti hanno temporaneamente assunto come custode del campo ricordi ancora qualcosa..." aggiunsi, guardandolo con aria sempre sorniona, ma più furba.

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[Guisgard]

"Beh, tesoro..." disse lui guardando Gwen negli occhi "... anche se ora ti trovassero qui, in camera mia, la mia brillante carriera accademica saebbe in pericolo, no?" Facendole l'occhiolino e continuando ancora ad accarezzare lentamente la gamba nuda della studentessa.

[Lady Gwen]

Sorrisi forse con una sfumatura di esaltazione, a quelle parole.
No, non perchè rischiasse il posto, ma perchè trovavo esaltante la segretezza dei nostri incontri, non potevo costringermi a pensare e provare il contrario.
"Brillante... Che immodesto..." continuai a punzecchiarlo, con tono vago "Guarda il lato positivo... Hai già il posto prenotato in guardiola, poco male. Hai già un lavoro di riserva..." dissi sorniona, mentre le mie dita disegnavano cerchi sulla sua mano.
"E comunque, non mi sembra che tu te ne stia preoccupando più di tanto..." aggiunsi poi, guardandolo.

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[Guisgard]

"Quindi..." disse Elv fissando Gwen, senza smettere di accarezzarle la gamba, arrivano con le dita sempre più spesso all'orlo della gonna di lei "... dici che dovrei preoccuparmene? E perchè mai? Non sei qui per parlare di testi d'esame?" Con un vago sorriso, con le dita della studentessa che disegnavano cerchi sulla mano di lui. "Sei forse preoccupata? Non credo che il buon Nigol se ne vada in giro per le camere in cerca di studentesse indisciplinate... quindi la tua reputazione di brava ragazza è salva, no?" Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Le sue carezze sulla mia gamba mi recavano sempre più brividi lungo la schiena, mentre scuotevo la testa con un sorriso sornione, sia a ciò che diceva sia alla sua espressione.
"L'hai detto tu che la tua carriera, anzi, la tua brillante carriera sarebbe in pericolo, se qualcuno mi trovasse qui..." gli feci notare "Quindi forse c'è qualche piccolo scrupolo, nella tua coscienza, professore..." aggiunsi poi, con sguardo furbo, osservando la sua reazione.

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[Guisgard]

"Scrupolo..." disse lui divertito, guardando Gwen, mentre la sua mano ora scivolava appena sotto l'orlo della gonna di Gwen "... e perchè mai? Forse stiamo facendo qualcosa di male?" Divertito. "Dopotutto anche ora io e te stiamo parlando del caos... non la penso così?"
Prese allora con la mano libera quella di lei, facendo in modo che la studentessa bagnasse un dito nel bicchiere di vino sul comodino che poco prima Elv stava sorseggiando.
"Guarda..." mormorò lui portando il dito di Gwen sul suo petto nudo "... fa scivolare la goccia di vino sul mio petto..." alla studentessa "... guarda come la goccia scenderà sui miei muscoli... dopo prendi un'altra goccia e fa lo stesso... vedrai che la sua direzione sul mio petto sarà sempre diversa..." guardandola negli occhi.

[Lady Gwen]

Trattenni un sospiro quando la mano scivolò sotto l'orlo, del tutto simile a lui che si insinuava oltre il baratro della mia lucidità.
Specie quando prese la mia mano, senza che capissi cosa dovesse farci.
Intinse un dito nel bicchiere e ciò che disse mi portò a guardarlo con attenzione, quasi con circospezione.
Notai la goccia violacea sul polpastrello, poi guardai i delicati avvallamenti sul suo torace e lì un vago calore mi avvolse, mi girava la testa e mi sentivo frastornata.
Feci poi come mi disse, facendo rotolare la goccia, che scorreva lenta sulla sua pelle.
Ripetei il gesto, un po' più sopra ed accennai un sorriso.
Reagii d'istinto e mi sedetti su di lui.
Abbassai il viso sul suo petto, quasi prendendo quelle gocce direttamente con le labbra e la lingua, sentendo l'odore e il sapore della sua pelle.
Fu una sensazione strana, inebriante.
Poi, avvicinai il mio viso al suo e con le labbra ancora umide di vino lo baciai.

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[Guisgard]

Il colore rosso del vino, il sapore della cannella, delle bacche e il profumo del mosto selvaggioe del ginepro in fiore.
In quella goccia di vino c'era il sogno di una fuga tra i poggi, sotto un tetto d'acero, tra pareti di noce e il mormorio della legna che arde nelle sere d'Inverno davanti al camino.
Gwen in un attimo fu seduta su di lui, si chino, sentì il profumo del petto di Elv, dei suoi muscoli e poi le loro labbra si incatenarono in un bacio caldo e umido.
Si succhiarono, si schiusero e si serrarrono intorno alle loro lingue.
In un momento la studentessa fu tra le braccia del professore, contro il suo petto nudo.
Poi le labbra di lui scivolarono lungo il viso di lei, mordicchiandolo, fino al suo orecchio, succhiandolo appena.
"Voglio vederti nuda..." disse pianissimo.

[Lady Gwen]

Ci lasciammo andare, in un modo molto diverso da come avevamo fatto al bar, per pochissimi istanti, anche se quel breve momento era stato sufficiente.
Era una soddisfazione sempre crescente, sentivo che mi stringeva a sè come se non avesse aspettato altro e lo stesso era per me.
Mi sembrava di aver atteso un'eternità e ora era tutto reale, talmente bello che faceva quasi male.
Mi strappò dei gemiti, che in quel momento sembrarono così liberatori, mentre stringevo le dita fra i suoi capelli e sentii poi il suo sussurro.
Allora mi spogliai nella penombra della stanza, davanti a lui.

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[Guisgard]

Elv fissava la penombra, mentre Gwen cominciava a spogliarsi davanti a lui.
Ma proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta della camera.
Elv sgranò gli occhi, sbuffò e guardò verso l'uscio.
Di nuovo bussarono.
"Professor Bell, sono Nigol..." disse l'altro da fuori "... posso parlarle? E' una cosa delicata, riguarda il professor Rotly..."

[Destresya]

Restai davvero sorpresa da quelle parole sul professor Rotyl.
"Accidenti, mi dispiace molto che sia vittima di un esaurimento nervoso, tanto da arrivare ad avere allucinazioni!" sinceramente preoccupata.
Avevamo partecipato insieme ad alcuni seminari e mi era sembrato sempre una persona molto competente.
La cena terminò e io ne approfittai per fare una passeggiata per il sito al chiaro di luna, era uno dei piccoli piaceri della mia professione, avere la possibilità di restare sola, di notte, con resti antichi e storie che apettano di essere svelate.

[Guisgard]

Destresya non era andata in camera ed avevo deciso di restare a passeggiare fuori.
Era una notte fredda e limpida, con il cielo trapuntato di stelle e un profumo di muschio nell'aria.
I lampioni disegnavano un gioco alternato di bagliori ed ombre, dai contorni vaghi e misteriosi.
Ad un tratto lei vide quacuno verso i cancelli del sito.
Oltre non si poteva andare senza autorizzazione e quel tipo non sembrava certo uno dei professori o degli studenti.

[Lady Gwen]

In quel preciso istante, bussarono alla porta ed io ricambiai l'occhiata.
Bussarono ancora, con più insistenza e mi trattenni a fatica dall'imprecare, sentendo che era Nigol.
Tuttavia, doveva parlare di Rotly, il ché sembrava davvero urgente.
Guardai infatti Elv con serietà, poi mi rivestii e andai in bagno, così che lui potesse aprire la porta e farlo entrare.

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[Guisgard]

Elv contrariato e frustrato vide Gwen nascondersi in bagno, poi andò ad aprire.
"Scusi per l'abbigliamento ma stavo andando a letto." Disse a Nigol indicando se stesso solo con i pantaloni del pigiama.
"Mi scusi lei..." Nigol "... volevo chiederle un favore... è per il professor Rotly... mi ha chiesto degli archivi, urgenti ma non posso lasciare il campo... volevo chiederle se può portarli lei al professore..."
"Io però non so dove lui abiti." Elv perplesso.
"Porti con sè uno degli studenti, tutti loro sanno dove si trova la casa del professor Rotly." Fissandolo Nigol.

[Destresya]

Era una bellissima sera, un po' fredda ma non mi dispiaceva.
Passeggiavo immergendomi in quel posto, godendomi la bellezza del luogo e l'atmosfera magica del sito, quando vidi qualcosa.
C'era un uomo, che non sembrava affatto qualcuno che sarebbe dovuto essere lì.
Decisi di non perderlo di vista, lo osservai da lontano, ma avvicinandomi piano piano.
Volevo capire cosa avesse intenzione di fare senza però farmi vedere.

[Lady Gwen]

Sentii i soliti convenevoli, accennando un sorriso sarcastico sentendo che Elv disse di essere pronto per andare a dormire.
La motivazione di Nigol mi fece aggrottare la fronte.
Archivi?
Era andato dalla gente di notte per degli archivi?
Scossi la testa incredula, perchè davvero non riuscivo a capacitarmene.

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[Guisgard]

Destresya si avvicinò, senza però farsi vedere.
Vide allora la sagoma di quell'uomo vestito di nero, bruno e dall'aspetto malinconico, quasi cupo.
Stava vicino ai cancelli ma fissava il cielo con uno sguardo perso, addirittura confuso.
Intanto, in camera di Elv, Gwen ascoltava tutto.
"Sono" disse Elv "così importanti questi archivi?"
"Il professor Rotly li vuole... credo sia ancora esaurito e smile richieste riguardino la sua salute mentale, ma il medico dice di non contrariarlo.." mormorò Nigol.

[Lady Gwen]

Non stentavo a credere che Rotly fosse ben oltre l'esaurimento nervoso, per chiedere dei documenti nel bel mezzo della notte.
Tuttavia, ormai che ero qui, avrei potuto accompagnare io Elv.
Ciò non toglieva che stessi odiando questa astrusa e improvvisa interruzione.

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[Destresya]

Non sapevo bene perchè, ma quella figura cominciava a incuriosirmi, sembrava quasi malinconica in quella notte così bella.
Era raro trovare qualcuno che amasse la notte come me.
Così mi avvicinai a lui a passo leggero.
"Non le hanno detto che non è sicuro passeggiare di soli di notte?" gli dissi, con un sorrisino affabile.

[Guisgard]

Nigol allora annuì e ringraziò Elv, per poi salutarlo ed augurargli una serena notte.
Il bel professore chiuse la porta a chiave e sbuffò, per la stranezza di quella situazione.
"Puoi uscire ora, Gwen..." disse poiad alta voce.
Nel frattempo, davanti ai cancelli chiusi del campo scavi, Destresya avevanotato qualcuno e si avvicinò per parlargli.
"Solo... di notte?" Quell'uomo voltandosi di scatto e guardandola.
Era di bell'aspetto, ma i suoi vestiti erano sporchi, come se avesse camminato a lungo.
Il viso aveva lineamenti regolari e gradevoli, ma l'espressione era cupa e tesa, come se ogni cosa lo rendesse guardingo.
https://movieplayer.net-cdn.it/images/2008/11/24/hugh-jackman-in-una-scena-del-film-australia-97552.jpg

[Lady Gwen]

Alla fine, Nigol andò via ed io potei uscire.
I fatti, uscii dal bagno e lo guardai.
"Documenti? Sul serio?" dissi, retoricamente, con tono laconico.
Poi sospirai e scossi la testa.
"Da non credere..."

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[Guisgard]

"Il povero Rotly..." disse Elv accendendosi una sigaretta "... mi sa che non ci sta più con la testa..." guardando Gwen "...hai avuto paura che ci scoprisse?" Ridendo piano. "Sai che scandalo? Tu, così ligia, seria, sempre misurata e controllata..." fumando ".. se si sapesse che invece..." divertito e impertinente.

[Destresya]

Mi avvicinai a lui guardandolo con un leggero sorriso.
Non sembrava una minaccia, sembrava piuttosto fosse circospetto, come se si aspettasse dei pericoli.
"Ehi, non volevo spaventarla!" risi "Sono la profesoressa Destresya, mi sembrava solo strano che qualcuno vagasse verso i cancelli del campo a quest'ora.." raggiungendolo.
Non è che voleva introdurvisi abusivamente?
I cacciatori del mercato nero erano anche di bell'aspetto, mica solo rospi.
Lo guardai con un sorriso e accennai al cancello.
"Temo che fino a domattina dovremo accontentarci di guardarla da lontano!" sorrisi, senza lasciar trapelare i miei sospetti, per vedere la sua reazione.

[Lady Gwen]

"Sì, credo di essermi accorta..." sarcasticamente.
Lo ascoltai mentre si accendeva una sigaretta e accennai un sorriso sornione mentre mi avvicinavo a lui.
"Che invece... Cosa?" fingendomi attenta e interessata, mentre gli accarezzavo lentamente il petto nudo.

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[Guisgard]

"No, non voglio entrare." Disse l'uomo a Destresya indicando con lo sguardo i cancelli.
In quel momento lei si accorse che lui aveva le scarpe sporche di terriccio, come se fosse appena uscito dal campo.
Nello stesso istante Gwen era con Elv in camera sua.
"Mi chiedo" lui mentre lei gli accarezzava i muscoli del suo petto nudo "chi sia la vera Gwen... la ragazza sarcastica e sagace, sempre precisa e mai con il vestito fuori posto... oppure la rossa che freme quando la guardo troppo e le accarezzo la gamba..." iniziando a sfiorarle la gonna dove lasciava scoperta la coscia.

[Lady Gwen]

Ascoltarlo per me era come una droga, non potevo farne a meno, mi incantava e mi rapiva.
Sorrisi poi divertita, mordendomi appena il labbro inferiore quando le sue dita tornarono sulla mia gamba.
"Una volta, ho letto che se Persefone poteva essere al contempo la dea della primavera e la regina dell'oltretomba, allora non ha senso scegliere chi essere, perchè si può benissimo essere entrambe..." risposi, guardandolo curiosa.

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[Guisgard]

"Wow, che poetessa..." disse lui divertito, guardando gli occhi verdi di Gwen.
Poi quello sguardo nero si spostò sulla bocca di lei, su quel labbro che la studentessa si mordeva.
Un attimo dopo Gwen sentì tutta la lingua di Elv intorno alla sua, in un bacio caldo e umido, mentre lui la stringeva e la toccava tutta.
La baciava con passione, nel modo più intimo e sensuale che ci fosse, tenendola contro il suo petto nudo e ben fatto, dai muscoli sodi e lisci, con la sua mano che scivolò sotto la gonna per stringere forte la stoffa delle sue mutandine.

[Lady Gwen]

Accennai un risolino divertito, prima che lui mi trascinasse in un bacio che definire travolgente sarebbe stato fin troppo poco.
Era tutto ciò che Nigol aveva interrotto poco prima.
Sentivo le sue mani bramose ed appassionate ovunque su di me.
Era un'intimità scoppiata all'improvviso, divampata come un fuoco ed io mi ci abbandonai totalmente, le mie mani che si aggrappavano alle sue spalle, ai suoi capelli corvini, facendomi sedurre dal suo profumo.
Sapevo che a breve avremmo dovuto interrompere di nuovo, poichè lui doveva necessariamente andare da Rotly, ma volevo restare ancora un istante, uno solo.

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[Guisgard]

Elv la baciava forte, con impeto, incatenando le labbra di lei alle sue e giocando sempre più con la sua lingua.
La baciava e la stringeva a sè, contro il suo fisico asciuto e levigato, con la sua mano che avida, virile ed esperta continuava ad insinuarsi sotto la gonna di Gwen, stringendo fra le dita la stoffa sottile delle sue mutandine.
E più la baciava, più quell'impeto tirava la stoffa fra le gambe della studentessa.
Tutto ciò la faceva sentire donna, la faceva sentire desiderata.
https://media2.giphy.com/media/dTsY5iK3PZLbO/giphy.gif

[Lady Gwen]

Tutto quello che stava accadendo fra noi andava oltre ogni fantasia, ogni desiderio, era una frenesia che si alimentava da sé.
Il suo tocco si faceva sempre più folle su di me ed improvvisamente strinsi gli occhi dovendo trattenere a fatica dei gemiti che sarebbero stati fin troppo compromettenti, mentre serravo le dita attorno alla sua spalla, quasi con le unghie.
Sentivo le vampate avvolgermi dappertutto, il mio corpo in ogni sua arte andava totalmente a fuoco ed io amavo ogni sfumatura di tutto ciò.
Pensai che non mi sarei mai potuta sentire in colpa per tutto ciò, nonostante non fosse eticamente corretto, era per me impossibile rinunciare a qualcosa che mi faceva sentire così bene e desiderata.

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[Guisgard]

"Gwen..." disse lui in un gemito, staccandosi dalla bocca di lei e scendendo a leccarle e a succhiarle il mento e poi il collo "... forse stiamo facendo una cavolata..." risalendo Elv con la lingua fino alle labbra della studentessa per baciarla di nuovo "... se dobbiamo fermarci..." assaporando la bocca di lei "... allora fermiaci ora... altrimenti io..." con la mano di lui che scivolava ora fra le gambe della studentessa, scoprendo quanto anche lei fosse eccitata.

[Lady Gwen]

Sentire il mio nome nel suo gemito fu per me ulteriormente fonte di estasi, tanto che continuai a ripetermelo in testa ancora e ancora, mentre sentivo la sua bocca sulla pelle sensibile del collo.
Tornò poi sulle mie labbra e pensai che le parole che aveva pronunciato fossero state da me travisate nel mezzo del delirio, ma capii che le aveva pronunciate davvero.
Se lo domandava proprio adesso, arrivati a questo punto?
Un gemito soffuso mi scappò comunque quando sentii le sue dita scivolare ancora più in basso ed istintivamente le mie gambe si strinsero.
"No..." soffiai, col fiato corto, scuotendo la testa.
"Non si può tornare indietro... Non voglio tornare indietro..." sussurrai sulle sue labbra, con tono appassionato, ma determinato.

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[Destresya]

Lo squadrai, cercando di capire che tipo fosse.
Era sicuramente enigmatico, ma poteva benissimo essere pericoloso.
Ne avevi visti di tutti i tipi nel mio lavoro.
Gli sorrisi, e in quel momento notai le sue scarpe sporche di terriccio.
Forse non voleva entrare perchè era appena uscito.
"Lavora qui agli scavi?" chiesi, affabile "Non mi ha detto il suo nome..".

[Guisgard]

I loro occhi furono gli uni negli altri per un istante, poi lui sorrise eccitato e malizioso, baciandola di nuovo.
Le loo lingue si incontrarono ancora, in un contatto intimo e profondo, mentre Gwen era tutta contro il petto nudo di Elv.
Le gambe della ragazza si strinsero come una morsa intorno alla mano del suo professore.
Lui allora cominciò a muoverla appena quella mano, strappando umidi gemiti soffusi alla sua studentessa.
Continuò a baciarla e un attimo dopo con l'altra mano Elv cominciò ad abbassarsi i pantaloni, che scivolarono subito leggeri sul pavimento della camera.

[Guisgard]

"No, non lavoro qui." Disse l'uomo a Destresya, guardandola con uno sguardo indagatore e guardingo. "Il mio nome?" Quasi sorpreso. "Roylgim." Mormorò.

[Lady Gwen]

Dovetti ammettere che per una brevissima frazione di secondo temevo avrebbe esitato, ma fu solo un'impressione passeggera, perchè ricambiai subito il suo sorriso ed il suo bacio.
Mi provocò poi altri gemiti incontenibili, che riuscii a mantenere soffusi, quasi sottovoce, mentre mi trovavo solo all'inizio di quel godimento non ancora del tutto appagato.
Sentii infine che toglieva i pantaloni ed accennai un leggero sorriso.
Un attimo dopo anch'io iniziai a spogliarmi, stringendomi poi ancora di più a lui, volendo sentire ogni centimetro del suo corpo asciutto contro il mio.

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[Destresya]

Gli regalai un sorriso accomodate, che metti mai fosse solo un curioso non volevo spaventarlo con accuse strane, ne avrei ricavato solo pessima pubblicità.
"Beh se non lavori al sito, che cosa ci fai qui di notte a guardare oltre quel cancello?" mostrandomi incuriosita.
Beh, in realtà non dovevo nemmeno fingere, curiosa lo ero davvero.

[Guisgard]

Elv si tolse subito i pantolini e poi anche i boxer, restando nudo a guadare Gwen che si spogliava.
E mentre lei si toglieva i vestiti lui era incapace di stare fermo, cominciando così ad accarezzarla ovunque.
La studentessa sentiva le mani del professore sulla schiena nuda, sui fianchi morbidi e poi sui suoi seni sodi.
Era come impaziente, incapace di restare fermo, preso dal desiderio, dal bisogno di un contatto.
E quando la ragazza dai capelli rossi fu completamente nuda, Elv la prese fra le braccia, stringendola contro il suo corpo, così che ognuno poteva sentire ogni forma dell'altro.
E si baciarono ancora.
Intanto, fuori davanti ai cancelli del campo scavi, Destresya era con quel misterioso individuo.
"Io ho bisogno di parlare con chi comanda nel campo." Disse indicando i cancelli, con un tono agitato ed inquieto.

[Lady Gwen]

Restò nudo davanti a me, facendosi ammirare nella sua totale e longilinea bellezza.
Mentre finivo di spogliarmi, sentivo le sue mani ovunque, impazienti e ridacchiai silenziosamente sentendo il suo desiderio impellente.
Mi strinse poi ancor più a sé e le mie forme si adagiarono sui suoi muscoli definiti, ma non eccessivamente, prima che mi baciasse di nuovo, con passione crescente.
Gli morsi allora appena il labbro, con aria divertita, rispondendo al suo impeto appassionato e affondando le dita fra i suoi capelli.

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[Destresya]

Quell'uomo era sempre più strano, mi dissi, osservandolo.
Sembrava turbato, quasi, come se avesse visto qualcosa che lo avesse messo così in agitazione.
"Beh, se mi spiega di cosa ha bisogno posso portarla dal professor Nigol.." gli dissi.
"Ma magari posso aiutarla io, sono una degli archeologi del campo, anche se sono appena arrivata ho studiato a fondo il sito nei mesi scorsi!" incuriosita dalla sua reazione.

[Guisgard]

Lui la strinse a sè, facendole sentire ogni muscolo contro la sua pelle chiara e come la sua virilità fosse pronta e ben sviluppata.
Allora la fece voltare, stringendola con la schiena contro il suo petto, baciandole poi il collo con passione.
"Dimmi..." disse mordicchiandole il collo "... non sarà la prima volta, vero?" succhiandole la pelle.

[Guisgard]

"Come posso" disse lui fissando Destresya "fidarmi di lei? Chi mi dice che mi crederà e non mi prenderà per pazzo?"

[Lady Gwen]

Assecondai il movimento delle sue mani, voltandomi e sentendo che mi stringeva e mi baciava il collo, i miei occhi che si chiudevano a quel piacere che mi stuzzicava.
Accennai un risolino seguito da un gemito.
"Per quello sei arrivato tardi, prof..." mormorai, divertita.

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[Guisgard]

Elv rise piano, eccitato, poi succhiò l'orecchio di Gwen.
"Wow, sei una donna allora..." disse in un gemito divertito, senza smettere di accarezzarle i seni e tenendola così stretta a lui "... e non devo insegnarti nulla, no?" Accarezzandole il collo con la lingua e le labbra. "Fammi vedere allora come sei donna, Gwen..."

[Destresya]

"Beh non hai molte alternative, no?" con fare conciliante.
La cosa iniziava a incuriosirmi, sembrava davvero sconvolto.
"Credimi, ho girato molti siti in tutto il mondo, visto di tutto, non do facilmente del pazzo a qualcuno, e tu hai l'aria di essere sconvolto.. perché non vieni con me al bar dell'albergo, ti offro da bere e mi racconti che succede, vuoi?".
Parlavo in modo calmo e rassicurante, gentile.
"Fidati, se non sei un agente del mercato nero, non hai niente da temere da me!" facendogli l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Accennai un risolino scuotendo appena la testa, mentre accarezzavo le sue braccia e le sue mani, su e giù.
"In realtà, pensavo che stessi temporeggiando perchè avevi cambiato idea..." dissi divertita, volendolo provocare appositamente.

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[Guisgard]

"Mercato nero..." dise lui guardando Destresya "... no, nessun mercato nero... si, andiamo a bere qualcosa." Lui guardandola come chi cerca di studiare chi ha di fronte.
Intanto, in camera di Elv, tutta l'atmosfera era caldissima.
"Si?" Lui ironico e con tono basso. "Ti sembra che abbia cambiato idea?" E Gwen sentì la mano di lui scivolarle fra le gambe, per poi cominciare a toccarla pianissimo, quasi in modo insopportabile.

[Lady Gwen]

La sua voce calda e bassa nel mio orecchio mi provocò brividi ovunque.
Gemetti all'improvviso, quando la sua mano scivolò ancora fra le mie gambe.
Dovetti nuovamente trattenermi quando divenne insostenibile, strinsi infatti il suo braccio.
"Non abbiamo giocato abbastanza, prof?" gli sussurrai, voltando il viso a cercare il suo, con un vago sorriso.

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[Destresya]

"Bene, venga, le faccio strada.." indicandogli la via verso il bar dell'albergo.
"Beh, i cacciatori del mercato nero sono subdoli e ambigui, sa? Ne ho affrontati diversi nei miei viaggi e nelle mie ricerche... Ma l'ho più o meno sempre scampata io!" facendogli l'occhiolino.
Cercavo di metterlo a suo agio, parlando d'altro perché distogliesse l'attenzione da quello che lo infastidiva.
Doveva esserci qualcosa che lo turbava profondamente.
Lo condussi al bar dell'albergo, che era sufficientemente silenzioso e appartato per poter chiacchierare in pace.

[Guisgard]

I loro occhi erano gli uni negli altri.
"E dimmi..." disse lui malizioso ed eccitato "... e cosa ti piacerebbe fare ora, oltre a giocare, Gwen?" Divertito e provocante.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso enigmatico, mentre mi perdevo nei suoi occhi neri, che mi sembravano ancora più belli del solito.
"Sono davvero curiosa di sapere cosa dice il professor Bell della teoria del Caos fra le lenzuola... Secondo te cos'ha da dirmi?" guardandolo coi miei occhi verdi ora fattisi più accesi ed attenti nei suoi ed un sopracciglio inarcato.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto, poi con gesto improvviso prese Gwen in braccia e la portò verso il letto.
La baciò tenendola fra le braccia, poi la mise sul letto, restando nudo ed eccitato davanti a lei.
Era atletico e bellissimo, folle di desiderio per lei.
Ma ad un tratto Gwen la vide ancora.
La misteriosa figura.
Era in un angolo della stanza e la fissava.

[Guisgard]

La hall dell'albergo era deserta e c'era ormai solo il barman al bancone.
Destresya e quell'uomo arrivarono, sedendosi poi ad uno dei tavolini.
"Salve." Disse il cameriere. "Cosa bevono i signori?"

[Lady Gwen]

Rise di gusto alle mie parole ed in risposta mi prese all'improvviso in braccio, baciandomi, mentre io accarezzavo con desiderio il suo viso, pungendomi appena le dita con la barba.
Mi adagiò sul letto e si lasciò osservare, mentre il suo sguardo bramoso era su di me.
Era così bello che quasi non ci credevo, non pensavo di essere davvero qui con lui.
L'avevo desiderato fino ad impazzire ed ora potevo averlo.
Incredibilmente, o forse non così tanto, rividi ancora quella figura.
Di nuovo.
Non pensava di avermi perseguitata già abbastanza?
Non gli avrei permesso di rovinarmi questa notte.
Infatti guardai Elv, sorridendogli.
"Non pensavo facessi tutto con così tanta calma, professore..." lo punzecchiai divertita, prima di attirarlo a me sul letto.

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[Guisgard]

Elv rise eccitato.
Un attimo dopo Gwen si accorse che la figura misteriosa, tornata, stavolta aveva un comportamento diverso.
Infatti in quell'angolo di camera un vago alone mostrò qualcosa.
Una ragazza seduta su una sedia, legata e con le gambe strette da pezzi di legno.
Arrivò qualcuno ediniziò a torturarla, come un tempo si torturavano le streghe.
https://64.media.tumblr.com/5d4a94870daa6c1f7ca80bf8129b4e5a/tumblr_mk5fswg0XM1rxam8fo1_500.gif

[Lady Gwen]

Accennai un risolino alla sua risata, la figura però era ancora lì a fissarmi.
Succede qualcosa di strano.
Si alzò come un alone in quell'angolo della camera ed apparve un'immagine.
Sembrava una ragazza bloccata ad una sedia pronta per essere torturata.
Ma che orrore era mai questo?
Perchè mi mostrava cose simili?
E cosa accidenti era quella cosa?
Domande a cui non potevo dare una risposta, perchè chi mai mi avrebbe creduta?
Nessuno, ecco chi.
Forse solo Rotly...
Già, Rotly.
E se anche lui fosse stato vittima di questa bestia?
Mi strinsi ad Elv, accarezzandogli i capelli e baciandogli il collo, a lungo, mentre con la coda dell'occhio continuavo ad osservare quella scena.

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[Destresya]

Mi sedetti comodamente a un tavolino e scrutai l'uomo davanti a me finché non arrivò il barman.
"Un Johnnie Walker, per favore!" ordinai.

[Guisgard]

Gwen si strinse ad Elv ma un attimo dopo udì il martello che batteva sul cuneo.
Il legno allora si strinse intorno alle gambe della donna e quella lanciò delle grida strazianti.
Urlava per un dolore insopportabile, lacerante, mentre il torturatore continuava a picchiare col martello sul cuneo, stritolandole le ossa delle gambe.
In quel momento Destresya e l'uomo erano nel bar dell'albergo.
"Una birra." Disse questi al cameriere.
Poco dopo arrivò il vassoio con l'ordinazione.

[Lady Gwen]

La scena divenne ancora più straziante, con un uomo che lacerò le gambe della ragazza e lei lanciò urla strazianti.
Non capivo davvero la ragione né l'obiettivo, per cui fosse necessario per me vedere tutto ciò.
Era crudele, tremendo ed insostenibile, specie perchè ero l'unica, in apparenza, a dover assistere a tale scempio.

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[Guisgard]

Le urla continuavano, riempiendo l'aria e divenendo sempre più assordanti nelle orecchie di Gwen.
Il martello picchiava sul cuneo e pareva rimbombare nella testa della studentessa.
Elv non sentiva nulla e si stese su Gwen, baciandola, ma lei sentiva le insopportabile grida della ragazza torturata.

[Destresya]

"Li metta pure sul mio conto!" dissi al cameriere "Grazie mille!" sorrisi.
Poi mi rivolsi all'uomo che avevo di fronte e alzai il bicchiere a mo di brindisi.
"Allora, lei ha tutta l'aria di avere una storia da raccontarmi.." mettendomi comoda sulla sedia.
"La ascolto!".

[Lady Gwen]

Il rumore era sempre più incalzante ed assordante, come quelle urla tremende.
Mi rimbombavano nel cuore e nella testa, sempre più forti.
Quasi non mi accorsi di Elv che si era steso su di me, baciandomi, tanto era il fragore di quella scena.
Dirottai abilmente i baci di Elv sul mio collo, per avere la visuale libera su quelle assurde immagini, sperando svanissero prima possibile.

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[Guisgard]

Il martello che batteva forte sul legno, le urla della donna e le sue ossa che cedevano e si frantumavano in quell'atroce supplizio.
Tutto questo risuonava nella testa di Gwen, in modo sempre più insopportabile, mentre Elv ora la baciava sul collo, giocando con la sua lingua sulla pelle di lei.
"Ohhh, Gwen..." disse lui gemendo, mentre le faceva divaricare le gambe per sdraiarsi tutto sopra di lei.
In quello stesso frangente Destresya era con l'uomo di nome Roilgim nel bar dell'albergo.
"Non è una storia facile da raccontare..." lui guardandola "... io... vengo da molto lontano... e non sono ciò che lei crede..." sorseggiò la birra "... sono un galeotto... un prigioniero..." fissandola per capire la sua reazione.

[Lady Gwen]

Quel tormento andava ancora avanti, mentre io non sapevo come liberarmene, era una cosa continua che non cessava, piuttosto continuava ad insistere.
Accennai un sorriso ad Elv, mentre sentivo la pressione delle sue mani sulle mie gambe ed accarezzavo i suoi capelli scuri.
Questa situazione mi impediva di sentirmi del tutto a mio agio e odiavo dovermi sentire in questo modo in un momento che avrei voluto vivere appieno.

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[Guisgard]

La donna strillò in modo straziante, mentre i colpi del martello non davano tregua, fracassandole le ossa delle gambe.
"Ehi..." disse ad un tratto Elv guardando Gwen "... che hai? Cosa c'è che non va?"

[Lady Gwen]

Guardai Elv, quando la sua voce si insinuò più soffusa sotto quelle urla e quei rumori.
Mi diedi della stupida per essermi fatta sopraffare dalla circostanza, manifestando il mio malessere.
Cercai comunque di mettere su la mia faccia migliore.
"Sì, io... Io credevo solo di aver sentito delle voci o dei rumori nel corridoio... Solo un'impressione... Probabilmente l'arrivo di Nigol mi avrà messa in allarme..." liquidando la cosa con un sorriso leggero.
"È tutto okay..." dissi, accarezzandogli il viso.

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[Guisgard]

Elv stava sopra di lei e la guardava negli occhi.
"Non so... sei strana..." disse lui a Gwen "... forse credo sia meglio fermarci..." e si alzò.
La scena del supplizio era però scomparsa e la studentessa non vide, nè senti più nulla.

[Lady Gwen]

Inizialmente non capii se l'avevo convinto, ma dopo capii che forse non era andata bene.
Sgranai gli occhi e sbattei le palpebre un paio di volte, mentre si spostava, infatti presi il suo braccio.
"No no no, davvero, va tutto bene, non è nulla..." lo rassicurai, con un sorriso più sereno, dal momento che quella tortura aveva deciso di risparmiarmi.
"Vuoi darmi la buonanotte proprio sul più bello, professore?" divertita, per poi baciarlo dolcemente e riportarlo da me.

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[Destresya]

Questa poi! Era di certo l'ultima cosa che mi aspettassi.
Di certo aumentava la mia curiosità!
"Interessante..." dissi, fissandolo negli occhi "E che cosa ci fa un galeotto di notte in uno scavo archeologico? Raccontami la tua storia, credimi ne ho viste davvero tante e se non sei qui per rubare qualche reperto e rivenderlo o tenertelo in salotto, non ho problemi con chi tu sia... su, raccontami!" con un sorriso conciliante.

[Guisgard]

Elv baciò Gwen, poi sorrise.
"Nn ti vedo serena..." disse accarezzandole il viso e alzandosi "... forse è meglio se smettiamo per stanotte..." versandosi da bere "... domattina devo recarmi a casa del professor Rotly..."
Intanto Destresya era ancora con quel misterioso uomo.
"Sono qui per meritarmi la grazia..." lui a lei "... da come andranno le cose dipenderà il mio Destino."

[Lady Gwen]

Rispose al mio bacio e ciò che disse fu in realtà molto tenero e nato dalla sua cura verso di me, infatti sorrisi debolmente.
Ciò non toglieva che avrei voluto approfittare del tutto di questa notte, dato che ogni momento per noi era rubato.
Mentre si versava da bere, mi alzai e mi rivestii, indossando ciò che avevo messo su per la notte.
Mi avvicinai poi a lui, stringendolo e sentendo ancora una volta il profumo della sua pelle.
"Sappi però che da questo momento ce l'ho con te..." mormorai, fingendo un'espressione compunta.
"Vuoi compagnia, domani?" gli chiesi, piegando la testa di lato.

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[Guisgard]

"Ah..." disse lui bevendo, per poi stringere Gwen a sè "... davvero? E come mai?" Guardandola.

[Destresya]

Più parlava più sembrava criptico (e anche un po' vagamente matto, ma questo era meglio non dirlo):
"Hai sempre di più l'aria di un uomo con una storia da raccontare..." guardandolo dritto negli occhi "Come intendi guadagnarti questa grazia, dunque? Lavorando agli scavi?" azzardai.
Non era raro che i carcerati venissero usati come manovalanza, ma non mi sembrava quello il caso.
Ero sempre più curiosa.

[Lady Gwen]

"Beh..." iniziai, mentre mi stringeva "Mica sono contenta di tornare nella mia stanza così, interrompendo tutto nel momento clou della serata..." con tono vago.
"Tuttavia" ricominciai, disegnando dei cerchi sui suoi addominali "Se tu mi permettessi di farti compagnia domattina da Rotly, potrei anche decidere di perdonarti..."

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[Guisgard]

"No, non uno schiavo." Disse lui a Destresya. "Sono un galeotto. Finito dentro per furto. Si, sono un criminale e mi è stata promessa la grazia se porterò a termine questa missione."
In quel momento Gwen era stretta ad Elv, giocando sul suo petto nudo e muscoloso.
"Ah, si?" Sarcastico lui. "Ma temo occorra il permesso di uno dei tuoi professori, no?"

[Lady Gwen]

"Beh, Nigol mi sembra una persona piuttosto ragionevole, non credi anche tu?" con tono vago e l'ombra di un sorriso enigmatico sul volto, mentre lo guardavo, curiosa della sua reazione.
"Beh prof, come si dice, la notte porta consiglio, lascio te a pensarci su e sarà meglio che io mi faccia trovare sotto le coperte..." con sorriso sornione, mentre mi avvicinavo al suo viso "Buonanotte..." sussurrai dolcemente, dandogli un bacio a mo' di congedo, seppur a malincuore.

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[Guisgard]

Elv catturò le labbra di Gwen in un bacio caldo e appassionato, prova questa di un desiderio che di certo non era scemato, anzi.
Poi la studentessa lasciò la camera di lui e tornò nella sua.
Mancavano poche ore all'albeggiare e la stanza era avvolta nel buio, con Oko che dormiva profondamente.
Ma Gwen, ad un tratto, notò una flebile luce rossastra verso la parete opposta al letto.

[Destresya]

Risi a quelle sue parole.
"Ho detto scavo non schiavo. Spesso i galeotti lavorano agli scavi, fa parte di alcuni programmi riabilitativi!" spiegai.
"E qual è questa missione, ci stai girando intorno da quando ci siamo seduti, e ancora non mi hai detto niente, io sono comprensiva ma non ho per niente pazienza, quindi ti chiederei di andare al sodo!".
Va bene la curiosità, ma cominciavo a stancarmi di questo voler fare il misterioso a tutti i costi.

[Lady Gwen]

Dopo il bacio di Elv, l'ennesimo e travolgente di quella notte, la voglia di lasciare la sua camera era meno di zero, ma sapevo che dovevo farlo.
Non mancava molto al sorgere di un nuovo giorno e non potevo rischiare che Oko non mi trovasse.
Tuttavia, l'illusione di un paio di ore di sono era, appunto, un'illusione.
Infatti, mentre ero già sotto le coperte, vidi la solita luminescenza rossa dal lato opposto della camera.
"Ma sul serio?" bisbigliai fra me e me, sbuffando e non capendo cosa volesse quella creatura da me.

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[Guisgard]

"E sia..." disse lui avvicinandosi a Destresya, guardandola negli occhi "... vengo dal futuro... un possibile futuro... sono qui per scoprire la verità, in modo che le cose possano cambiare... fra 100 anni una setta segreta, o forse un'organizzazione militare, spargerà un virus ovunque... io sono stato inviato per scoprire come abbiano fatto..."
Intanto Gwen si era messa a letto, ma di nuovo stava accandendo.
Quelle visioni.
Vide allora una figura.
Era una suora e pregava.
Recitava i Misteri del Santo Rosario.
Ma accanto a lei c'era qualcuno che voleva impedirglielo.
https://i.gifer.com/PUEM.gif

[Lady Gwen]

Rimasi sotto le coperte, decisa a non muovermi ancora per quell'assurdità, ma accadde di nuovo, senza che potessi prevederlo.
Un'altra visione.
Stavolta, era una suora, intenta a pregare, benché qualcuno volesse impedirglielo.
Restai allora a guardare quell'ennesima scena, sperando finisse presto, soprattutto perchè non ne trovavo il motivo.

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[Guisgard]

Quella scena era lì.
Senza un apparente significato, inquietante e ossessiva.
Poi ad un tratto Gwen sentì qualcosa.
Proveniva dal letto di Oko.
Era sotto le coperte e sembrava lamentarsi.

[Lady Gwen]

Quella scena non aveva senso, esattamente come la precedente, se toglievamo il fatto che mi inquietava da morire.
Poi, sentii dei lamenti e capii che era Oko.
A quel punto, provai ad avvicinarmi.
"Oko? Stai bene?" la chiamai, spostando le coperte per capire cosa stesse succedendo.

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[Guisgard]

Gwen spostò le coperte e con sua sorpresa non c'era Oko, ma una ragazzina dalvolto scarno, gli occhi anneriti e l'espressione terrorizzata.
"Scappa..." disse in lacrime "... scappa, Gwen... scappa!" E vomitò.
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[Lady Gwen]

Spostai le coperte, ma saltai indietro coprendomi la bocca con le mani vedendo che non c'era più Oko.
Al suo posto, un ragazzina smunta che vomitava.
Era un'immagine terrificante e rivoltante al contempo.
Mi disse di scappare, ma in tutto ciò dov'era la ragazza?
"Chi sei tu e dov'è Oko?" chiesi tremante, mentre mi allontanavo da lei ed accendeva la luce della camera.

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[Destresya]

Dovetti davvero trattenermi per non scoppiargli a ridere in faccia.
Ma sembrava terribilmente serio.
Un viaggio nel tempo.
Avevo sempre sperato che potessero esistere i viaggi nel tempo, e quale storico non lo sperava?
C'era qualcosa negli occhi di quell'uomo che mi faceva pensare che non stesse mantendo.
Magari era un pazzo e semplicemente credeva fortemente nella sua follia, certo.
Ma non mi andava di ridergli in faccia.
"Accidenti, ora capisco perché era difficile da raccontare!" sospirando.
"E perché pensi che questo sito sia importante?" incuriosita "Ha qualcosa a che fare con il tuo virus del futuro?".
Poi un pensiero mi balenò in mente per un momento.
"Sai il nome di questa setta?" gli chiesi.

[Guisgard]

Gwen accese la luce e la camera si illuminò all'istante.
la studentessa allora vide Oko che dormiva tranquillamente nelsuo letto, dove solo un attimo prima fra quelle lenzuola c'era la ragazzina cadaverica che vomitava.
Nello stesso istante, al bar dell'albergo, Destresya era con quello strano uomo.
Lui la guardò negli occhi.
"Lei non mi crede..." disse "... magari mi crede solo un povero pazzo, o forse persino un demente..."

[Lady Gwen]

Accesi la luce e con sorpresa, sollievo, o terrore, forse tutte insieme, Oko era lì a dormire.
Rimasi congelata accanto all'interruttore a guardare la scena sotto shock.
Ancora tremante, spensi la luce e mi misi sotto le coperte.
Non poteva esserci conclusione peggiore, per una notte con Elv già sfumata.

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[Guisgard]

Gwen si coricò di nuovo, ma non riuscì a prendere sonno.
Le ombre della camera sembravano sempre sul punto di animarsi, mentre dalla penombra pareva poter sbucare da un momento all'altra qualche strana immagine.
Le ore sembravano fatte di milioni di minuti e intanto Oko dormiva come se nulla fosse.
Ad un tratto vibrò il cellulare di Gwen, per un messaggio.

[Lady Gwen]

Non riuscivo a dormire, ero ancora attraversata da brividi poco piacevoli ed era stato tutto troppo brutto e terrificante per dormire.
Quelle visioni mi avevano a dir poco sconvolta.
Infatti, stavo lì a fissare il soffitto cercando di calmarmi, invano.
Come se non bastasse, sobbalzai sentendo l'arrivo di un messaggio.
A quel punto, presi il cellulare per vedere chi fosse.

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[Guisgard]

Gwen vide sul cellulare il nome di Elv ed il suo messaggio così diceva:
"Avrei dovuto chiederti un pegno prima di rimandarti in camera... ;)"

[Lady Gwen]

Leggere un suo messaggio un po' mi rincuorò, infatti sorrisi.

' L'avevo detto che ti saresti pentito di avermi lasciata andare... Peccato, pare che l'offerta per stanotte sia ormai scaduta...'

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[Guisgard]

Elv lesse il messaggio di Gwen e rise.
Poi rispose:
"Sai, i nostri antenati usavano farsi concedere pegni vari, come buon auspicio. E capirai che per un teorico del Caos avere il caso a favore. Magari con quel pegno la prossima notte sarà più favorevole, no? ;)"

[Lady Gwen]

Sollevai un sopracciglio leggendo il messaggio.

'Non credevo tenessi fede a queste usanze... Cos'è che vorresti esattamente? Sono curiosa...'

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[Guisgard]

Elv lesse e rise, poi rispose al messaggio di Gwen:
"Sono un tradizionalista, perchè i nostri antenati conoscevano il caos :smile_lol:
Scegli tu il pegno, direi qualcosa che indossi solitamente, particolare, no? ;)"

[Lady Gwen]

Scossi la testa leggendo.
Era davvero davvero pessimo...

' Addirittura... Beh, potrei anche decidere di non farlo per punirti di aver tagliato la nostra serata e fartela scontare ancora un po'...'

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[Destresya]

Lo guardai dritto negli occhi, intensamente, quasi volessi leggergli dentro.
"Non è assolutamente quello che ho pensato..." gli dissi.
"Capirai che non è certo una notizia facile da digerire, ma non credo che tu voglia prendermi in giro, in tal caso, credimi, saresti già tutto solo..." con un sorrisetto divertito.
"Raccontami di questa setta e della tua missione... se vuoi il mio aiuto dovrai portarmi dalla tua parte e accusarmi così di non crederti non è il modo migliore per convincermi!" gli feci l'occhiolino.

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[Guisgard]

Lui guardò Destresya perolesso.
"Beh, non ho molta scelta... anche io devo fidarmi di te immagino..." disse, finendo la sua birra "... di quella setta conosco solo il nome... Il sacrificio delle scimmie... so solo che sono dei fanatici e fra 100 anni troveranno il modo di diffondere un virus letale..."
Intanto Gwen era in camera a chattare con Elv.
Lui rispose così al messaggio di lei:
"Veramente credo di aver già avuto la mia punizione, no? :silenced:"

[Lady Gwen]

Guardai in su scuotendo la testa.

'Nah, credo proprio ti farò cuocere nel tuo brodo tutta la notte, facendoti passare delle ore insonni ;) pazienta un po', non manca molto all'alba...'

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[Guisgard]

Lui lesse e rise con una smorfia.
Poi rispose al messaggio di Gwen:
"Allora veniamoci incontro... fatti un selfie sexy e inviamelo ora... a meno che non sia troppo per te, studentessa ;)"

[Lady Gwen]

La tentazione di ridere era forte, ma mi trattenni.

'Mi spiace, sono irremovibile. Perchè non compensi con una bella doccia fredda, piuttosto?'

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[Destresya]

Strabuzzai gli occhi a quelle parole e istintivamente scoppiai a ridere.
Una risata isterica.
"Ti prego, ti prego dimmi che è uno scherzo!" guardandolo, mentre mi facevo sempre più seria e mi rendevo conto che... no, non avevo reagito proprio nella maniera più consona e appropriata.
"No, scusami ma..." scossi la tesa "Sembra che non riesca a liberarmi di questa setta, per quanto ci provi..." sospirai.
"E chi mi dice che tu non sia uno di loro mandato a mettermi alla prova?" incuriosita.
"Li ho respinti, li ho mandati al diavolo, se sono così potenti come dici il minimo che possa aspettarmi è qualche stratagemma per farmela pagare... d'altra parte, se non mi stai mentendo, beh..." sospirai di nuovo, scuotendo la testa di nuovo "Allora ci avevo visto giusto su di loro!".

[Guisgard]

Elv rispose con una faccina per indicare una smorfia di delusione.
Poi i messaggi tra lui e Gwen cessarono.
Poco prima dell'alba lei finalmente si addormentò.
Intanto, al bar, Destresya era ancora con Roilgym.
"D'accordo, come non detto." Disse alzandosi. "Grazie per la birra. Buonanotte." E si avviò all'uscita.

[Lady Gwen]

Accennai un risolino silenzioso alla sua smorfia delusa e la conversazione cessò.
Infatti, il suo intervento era stato davvero provvidenziale.
Mi aveva aiutata a distrarmi, a calmarmi e e poco dopo infatti mi addormentai tranquillamente, sperando nell'assenza di eventuali incubi, che non avrebbero migliorato la situazione.

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[Destresya]

Alzai gli occhi al cielo nel vederlo andare via.
Mi alzai di scatto e lo rincorsi, prendendolo per un braccio.
"Non è che nel futuro sei un mio pronipote?" guardandolo dritto negli occhi, scuotendo la testa, "Hai il mio stesso brutto carattere!" sorrisi.
"Ti credo, ti ho detto che conosco quella gente, che li ho sfidati e che mi aspetto che me la facciano pagare.." guardandolo negli occhi.
"Smettila con l'aria da cane bastonato e fidati di me!" ordinai.

[Riku966]

Sapete, le persone hanno sempre avuto alte aspettative su quello che sarebbe dovuto essere il mio futuro.
Io ero la figlia del professor Rotly e sembrava che la mia vita fosse già scritta. La mia famiglia, è più tardi i miei insegnanti, non facevano altro che dirmi che un giorno avrei preso il posto di mio padre...
Non potevo di certo immaginare che, dietro quelle parole cariche di aspettative, ci fosse un fondo di verità.
Chiusa in camera mia, con solo la luce di una piccola lampadina da scrivania ad illuminare la stanza, anziché studiare, stavo leggendo le ultime informazioni sugli scavi diretti da mio padre.
Era successo tutto così in fretta, la depressione l’aveva colpito come un fulmine attirato dall’oceano e più cercavo di aiutarlo, di capire, più mi sembrava di allontanarmi da una vera risposta.
Amavo la mia famiglia, adoravo il mio vecchio, e vederlo sofferente, in uno stato di ingiusta depressione, mi spezzava il cuore.
Era la tenacia, in fin dei conti, che ci accomunava ed io, da sua degna erede, avrei fatto qualsiasi cosa per aiutarlo.

[Guisgard]

Lui si voltò e guardò Destresya negli occhi.
"Lei non può fare la guerra a quella gente." Disse. "Se la volessero morta allora starebbe già facendo compagnia ai reperti del vostro campo scavi. Ora sono stanco e non dormo da ore. Cercherò dove poter riposare. Se vuole ci rivedremo dopo l'alba." E andò via.
Intanto Gwen si era addormentata.
Fu scegliata dalla sveglia messa da Oko, per un nuovo giorno di lavoro.
"vegliati, sono le 07.00..." Oko sbadigliando.

[Guisgard]

Queennie studiò fino a tarda sera e verso l'una finì per addormentarsi.
Sognò qualcosa, ma al suo risveglio non ricordò nulla.
Addosso percepiva una curiosa sensazione, come se rammentasse emozioni enigmatiche, persino inquiete, ma nulla di definito.
Era una bella mattinata di fine Febbraio, col cielo di un azzurro pallido, senza alcuna nuvola ed il profumo dei salici che vegetavano malinconici in quella porzione di giardino proprio sotto la sua finestra.
Quel giorno sarebbe dovuta passare in facoltà per incontrare il professore del suo nuovo corso, cercando poi i testi per quell'esame.
Suo padre,il professor Rotly, anche quella mattina si era svegliato preso, mettendosi a sedere nel salotto davanti alla grande finestra che dava sul giardino.
Fissava in silenzio le aiuole e solo di tanto in tanto si abbandonava a lunghi e bassi sospiri, come se qualche cosa lo rendesse ansioso.
Queenie scese in salotto e trovò suo padre in quel modo, restando a fissarlo.
https://www.heyuguys.com/images/2020/07/emilia-clarke-above-suspicion.jpg

[Lady Gwen]

Al mattino, Oko mi svegliò, intorno alle sette e sebbene non mi sentissi distrutta come pochi giorni prima, avrei preferito dormire un altro paio d'ore.
Tuttavia, mi alzai ed iniziai a prepararmi per un'altra giornata.
Tutto ciò che era successo in una sola notte, dai momenti con Elv alle visioni, quella strana ragazza al posto di Oko, era stato davvero tanto e temevo anch'io il medesimo esaurimento nervoso che aveva colto il professor Rotly.

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[Riku966]

Mi addormentai più tardi del solito, quasi senza accorgermene.
Il mio risveglio fu particolarmente... strano. Ebbi continuamente una strana sensazione a farmi da seconda pelle.
Quella sarebbe stata una giornata molto impegnativa e, non meno importante, avrei conosciuto il professore del mio corso. Ero agitata, emozionata di apprendere ma quella sensazione non voleva abbandonarmi.
Scesi al piano di sotto, entrai nel salotto compiendo piccoli passi e vidi mio padre, un professore stimatissimo, fissare il giardino oltre la finestra.
Mi avvicinai a lui cautamente e, con voce gentile, gli parlai.
“Buongiorno, papà.” lo salutai affiancandolo “Hai dormito bene?” domandai leggermente apprensiva, scostando un lembo della tenda alla ricerca di ciò che catturava l’attenzione di mio padre.

[Guisgard]

Gwen e Oko si prepararono in fretta, per poi scendere nella hall dell'albergo, dove avrebbero fatto colazione con Reg.
Mentre i 3 studenti facevano colazione furono avvicinati da Nigol.
"Ragazzi, il professor Bell deve recarsi a Casyr, dal professor Rotly." Disse. "Serve uno studente per accompagnarlo. Qualcuno si propone?"

[Guisgard]

Queennie spostò la tenda, ma vide solo alberi e siepi del loro giardino.
Nulla che potesse giustificare quello sguardo da parte di suo padre.
"Queennie..." disse lui sorridendole, quasi dstandosi da un alone di apatia che lo aveva avvolto fino a quel momento "... vai in facoltà, vero?" Abbozzando un vago sorriso senza entusiasmo. "Vorrei che tu cercassi per me un libro nella bibilioteca universitaria... gli Ortensia Celestiae..."

[Lady Gwen]

Scendemmo nella hall e raggiungemmo Reg per la colazione.
Mentre bevevo il mio caffè nero doppio, per essere sicura di svegliarmi a dovere, arrivò Nigol, chiedendo chi di noi volesse andare con Elv da Rotly.
Naturalmente, sapevo già tutto e noi ne avevamo già parlato, ma non potevo dirlo.
"Se per lei va bene, potrei andare io" mi proposi, guardando lui ed i miei colleghi.

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[Guisgard]

Gwen si propose, ma nello stesso istante anche Reg si era fatto avanti.
"Decidete fra voi, ragazzi." Disse Nigol. "Vi aspetto davanti ai cancelli del campo scavi fra 10 minuti."

[Lady Gwen]

Anche Reg si era proposto, portando Nigol a dirci di decidere fra noi entro dieci minuti.
Volevo stare con Elv e non ero molto intenzionata a cedergli il posto, solo che non volevo essere drastica.
Dopotutto, non potevo renderne esplicita la ragione.
"A quanto pare, dobbiamo metterci d'accordo" con tono apparentemente divertito e alleggerito da un sorriso, ma in realtà speravo che capitolasse.

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[Guisgard]

"Già." Disse divertito Reg a Gwen. "Ma credo di essere più adatto per accompagnare il professor Bell. Sai, posso dargli il cambio alla guida e poi tra maschi il tempo in auto trascorre più piacevolmente." Sorridendole.

[Lady Gwen]

Mantenni un atteggiamento tranquillo e pacato.
Ad ogni modo, l'istinto impetuoso di strangolarlo per quella becera giustificazione lottava per avere il sopravvento sulla razionalità.
"Capisco..." dissi, con un sorriso composto "Io mi ero proposta poichè avevo intenzione di chiedere una cosa abbastanza importante a Rotly e volevo cogliere l'occasione, dal momento che non si vede spesso in giro" dissi allora.

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[Guisgard]

"Beh, in questo caso forse sarà meglio lasciar andare Gwen con il professor Bell..." disse Oko a Reg "... non credi? Sarebbe anche un favore da parte tua."
Reg era fondamentalmente un bravo ragazzo, forse solo un pò troppo iperattivo, di quelli che vogliono essere amici di tutti, sempre pronti a farsi in quattro, non solo per aiutare gli altri ma anche perchè animati da quell'astio nel restare troppo tempo allo stesso posto.

[Lady Gwen]

Avrei voluto davvero abbracciare Oko, in quel momento, soprattutto per l'evidente sessismo i Reg nel ritenere che io non fossi capace di guidare o di sostenere una conversazione, il ché non rappresentava affatto una valida ragione per chiedere la precedenza, fosse anche stato un semplice fatto di principio da parte mia.
"Più che altro, non posso demandare a nessuno, al posto mio e potrei non avere altre possibilità nell'immediato..." dissi, con un sorriso candido ai due, soprattutto a Reg.

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[Guisgard]

"D'accordo." Disse Reg annuendo e sorridendo a Gwen. "Vai tu allora."
Oko allora fece l'occhiolino alla sua amica.

[Riku966]

Ascoltai le parole di mio padre, vidi il suo sorriso che, ormai, temevo di aver scordato.
In un moto di ottimismo sperai stesse per dirmi qualcosa che fosse spontaneo, genuino e spensierato... ma poi mi parlò della facoltà e mi incaricò di prendere un libro per lui.
Sospirai appena per poi rivolgergli un sorriso carico di dolcezza.
"Certo, papà." dissi con una lieve punta di tristezza. Poi mi incamminai verso la porta di ingresso ma prima di avanzare oltre il salotto gli lanciai una rapida occhiata "Sai che se hai bisogno, puoi sempre contare su di me?" domandai quasi con fare materno, come se fossi diventata io il genitore.

[Lady Gwen]

"Ti ringrazio" sorridendo a Reg e scuotendo poi appena la testa ad Oko, al suo occhiolino ammiccante.
Sì beh, nonostante volessi davvero avere occasione per parlare con Rotly, non reputavo la collega così stupida da non comprendere e da un certo punto di vista la cosa mi sollevava, almeno non avrei dovuto essere troppo esplicita con lei, era un po' come sapere una cosa senza che nessuno lo dicesse apertamente.

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[Destresya]

"Non mi vogliono morta, mi vogliono dalla loro parte!" feci solo in tempo a dirgli, prima che se ne andasse nella notte.
Che strano tipo.
Ma davvero stavo prendendo in considerazione che venisse dal futuro?
Andiamo, era assurdo!
Forse anche io ero troppo stanca, scossi la testa e me ne andai in camera.

[Guisgard]

Il professor Rotly guardò sua figlia con uno sguardo vuoto, apatico ed un sorriso simile ad uno stanco ghigno.
"Ci sono gli scarafaggi in mansarda..." disse poi a Queennie "... o forse saranno dei topi... devo ricordarmi di chiamare quelli della disinfestazione.
Ma loro non avevano nessuna mansarda.

[Guisgard]

"Beh, ti conviene andare dal professor Nigol, Gwen..." disse divertita Oko "... non credo ti aspetterà in eterno, sai?"
Reg rise.
Intanto, in camera sua, si era svegliata anche Destresya, pronta per una giornata di lavoro al campo scavi.

[Riku966]

Un freddo feroce, vorace, mi attraversò la spina dorsale. Non possedevamo alcuna mansarda e il comportamento di mio padre stava cominciando a preoccuparmi.
Vagliai l'ipotesi di non andare dal mio insegnante ma intrufolarmi, piuttosto, al corso di psicologia. Magari un esperto avrebbe potuto darmi qualche informazione sullo strano comportamento di papà.
Da brava figlia, quale cercavo sempre di essere, annuii con il capo e uscii finalmente di casa. L'aria fresca cominciò a riempirmi i polmoni e, solo per un istante, provai il piacere di svuotare la mente.
Ora non dovevo fare altro che dirigermi in facoltà.

[Lady Gwen]

Scossi la testa accennando un sorriso.
Era davvero pessima.
"Beh allora io vado, non distruggete il laboratorio in mia assenza..." li punzecchiai, mentre andavo da Nigol ai cancelli.

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[Guisgard]

Queennie lasciò la sua casa e si diresse verso la facoltà.
Vi arrivò poco dopo e mancava ormai una mezz'oretta prima che il professore del suo nuovo corso, Letteratura Proto Egea, cominciasse l'orario di ricevimento.
La facoltà di Letteratura era vicina a quella di Psicologia e di Teologia.

[Guisgard]

Gwen lasciò i 2 studenti e raggiunse i cancelli del campo, dove c'erano Nigol e Lyann.
La professoressa lanciò un'occhiata di disprezzo verso la studentessa dai capelli rossi, comprendendo che fosse toccato a lei accompagnare Elv.
Si voltò e andò via.
Nigol allora accompagnò Gwen allo spiazzo antistante il campo, dove Elv in auto stava aspettando.

[Riku966]

Giunta nei pressi della facoltà, guardai il mio orologio da polso. Avevo ancora una buona mezz'ora prima di iniziare il mio corso.
Senza che potessi davvero riflettere su quanto stessi facendo, decisi di dirigermi verso la facoltà di psicologia, non troppo distante dalla mia.
Necessitavo avere delle risposte.

[Lady Gwen]

Insieme a Nigol c'era pure Lyann, che io salutai con sorriso affabile e sereno, con educazione, sicura che ciò l'avrebbe inviperita il doppio, oltre al fatto che stavo palesemente accompagnando Elv e a lei toccava rimanere al campo.
Salutai poi il professore e mi diressi verso la macchina.
Mi affacciai al finestrino appoggiandovi le braccia, con espressione divertita.
"Vede, professore, pare che anche senza pegno lei sia sopravvissuto comunque... È notevole..." punzecchiandolo.

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[Destresya]

Riposarmi mi aveva fatto bene.
Ecco che finalmente potevo immergermi nello scavo e cercare di andare a fondo in quella storia.
Mi preparai, sistemai la mia attrezzatura da lavoro, e scesi di sotto, diretta al campo.
Non sapevo come fossero organizzati, ma dato che ero un po' indipendente forse avrei avuto libertà d'azione.
E poi... chissà e sarebbe rispuntato il mio strano amico dal futuro.

[Guisgard]

Queennie alla fine si decise e andò alla facoltà di Psicologia.
Vagò per un pò nei corridoi, fino a quando intravide un volto familiare.
Guardandolo meglio riconobbe il viso di un tipo che aveva frequentato con lei un seminario.
Si trattava di un certo Matt.

[Riku966]

Vagai per i corridoi con aria sperduta, i minuti cominciarono a diminuire drasticamente.
La mia attenzione venne catturata da un volto a me familiare. Se la memoria non mi ingannava, il ragazzo doveva chiamarsi Matt.
Avendo un po' di confidenza, presi coraggio e mi avvicinai a lui.
"Ciao!" con tono calmo da non spaventarlo o prenderlo troppo di sorpresa "Non so se ti ricordi di me, sono Queenie. Ci siamo conosciuti ad un seminario." cominciai a straparlare "Temo di essermi persa... hai idea di dove possa trovare il professore di psicologia?" domandai frettolosa.
Il tempo mi era nemico.

[Guisgard]

“Allora si vede che quel tuo pegno non era poi così fondamentale...” disse divertito Elv a Gwen “... no?” Ridendo con sarcasmo. “Su, salta in auto.” Accendendo il motore.
Nel frattempo Destresya era giunta al campo scavi, dove i lavori erano ripresi sotto la direzione di Nigol.
Questi chiese alla professoressa di affiancarlo in uno scavo che stava avvenendo nella parte Nord del sito.
Verso Mezzogiorno alcuni degli operai chiamarono tutti gli altri, dicendo di aver scoperto qualcosa.
Era infatti emerso una sorta di struttura circolare, nel mezzo della quale, dopo un altro paio d'ore di scavi, si scoprirono alcune tombe.
Subito furono aperte, scoprendo che non avevano corredi funerari di nessun tipo.
Ma la cosa strana era che i corpi in esse riposti erano come mummificati.
“Impressionante...” mormorò Nigol “... la mummificazione era già nota alla remota epoca in cui fu eretto questo tempio?”
Lyann però fece notare che intorno alle tombe erano state forate, probabilmente per versare all'interno delle libagioni, quindi era anche penetrato ossigeno in abbondanza.
“In un simile stato è quasi impossibile che si realizzi un qualunque fenomeno di mummificazione...” osservò lei.
“Eppure questi corpi sembrano mummie...” perplesso Nigol “... lei cosa ne pensa, professoressa?” A Destresya.
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[Guisgard]

"Si, certo." Disse Matt annuendo a Queennie. "Ora ricordo." Sorridendole. "Quale professore cerchi? Io sto aspettando arrivi la professoressa Krepush, lei insegna Metodologia della ricerca psicologica. Forse cercavi lei? Comunque a momenti dovrebbe arrivare, io ho appuntamento nel suo ufficio. Se vuoi entri con me."

[Lady Gwen]

"Sì l'ho già sentita questa storiella, si intitolava "La volpe e l'uva", la conosci?" con un sorriso sarcastico, mentre salivo in auto e lui metteva in moto.
"E comunque, in realtà c'è stata un'utilità..." dissi poi "Diciamo che il tuo provvidenziale intervento mi ha fatta riprendere da un brutto incubo..." dissi poi, ancora con quel sorriso divertito, ma lo sguardo un po' più serio e sincero, perchè si sarebbe prospettata davvero una pessima nottata senza i suoi messaggi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20210223/f3d04d254a64bdcd30fc4d6197056040.gif

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[Riku966]

Fortunatamente Matt si ricordò chi fossi. Non ne ero poi così certa, visto che spesso tentavo di stare dietro le quinte e non attirare troppo l'attenzione. Ricambiai il suo sorriso, ascoltando attentamente le sue parole.
Non potevo dirgli che mi sarebbe bastato parlare con chiunque si intendesse della mente umana, né potevo rivelargli le condizioni di mio padre.
"Oh grazie mille!" dissi in risposta alla sua offerta "Sto facendo delle ricerche per una tesi e confrontarmi con chi si intende di psicologia sarebbe ideale!" mentii senza alcun ritegno.

[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Beh, immagino che l'incubo sia stato il signare di non essere più nella mia camera." Disse facendo l'occhiolino a Gwen. "Sai che i sogni, compresigli incubi, sono la più diretta testimonianza del caos che ci circonda? Fra le infinete sensazioni che proviamo durante il giorno, una soltanto viene, diciamo così, sorteggiata dalla nostra mente, per poi riproporla in ciò che sogniamo di notte." Guidando. "Piaciuta la prima lezione, cara studentessa?" Sorridendo.

[Guisgard]

"Perfetto." Disse divertito Matt a Quennie.
Dopo un arrivò una giovane donna, bruna, dagli occhi chiari e di bell'aspetto.
Era vestita di nero ed il rumore dei suoi tacchi echeggiava nel corridoio.
"Buongiorno, ragazzi." Arrivando davanti al suo ufficio e salutando tutti gli studenti presenti.
Poi entrò e fece cenno al primo arrivato di entrare.
"Vieni, toca a noi." Matt a Quennie.
I 2 ragazzi così entrarono.
"Prego, ditemi pure, ragazzi." A loro la bella professoressa Krepush.
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[Lady Gwen]

Risi di gusto, poi rimasi ad ascoltarlo.
Avevo già detto quanto mi piacesse sentirlo parlare e prestai molta attenzione.
Mi piacque ciò che disse, molto, ma mi sarei risparmiata quelle immagini strazianti.
"Sì, l'ho apprezzata..." mormorai sorniona "Ma avrei fatto a meno di quelle scene orribili..." aggiunsi con una smorfia, allungando una mano ad accarezzargli distrattamente i capelli scuri.

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[Riku966]

Restammo in attesa per qualche secondo, poi una giovane donna - ben più giovane di mio padre - arrivò e ci invitò ad entrare.
Seguii Matt, lasciando che fosse lui a precedermi. Una volta nell'ufficio, sistemai una ciocca di capelli dietro l'orecchio e, vedendo che il mio compagno mi stava implicitamente invitando a prendere parola, iniziai ad inventare una bugia dietro l'altra.
"Professoressa Krepush, mi spiace disturbarla così presto.
Sto facendo una ricerca sulla mente umana ed eventuali traumi che potrebbero danneggiarla e, visto che seguo da anni il suo lavoro, mi domandavo se potesse darmi qualche delucidazione in merito.
Un mio caro amico mi ha raccontato che il suo vicino di casa, improvvisamente, sembra aver perso la connessione con la realtà, inventando l'esistenza di, non so... stanze che nella sua abitazione non sono presenti. Posso chiederle se sa dirmi qualcosa a riguardo?"
Le mie parole uscirono tutte in un fiato, sentivo l'ansia aumentare ad ogni bugia che raccontavo. Scoccai un'occhiata a Matt, che pregai silenziosamente di non smascherare la mia messa in scena.