I racconti del Bianco e del nero

[Guisgard]

Con un cenno del capo Sette congedò i suoi marinai, poi prese Altea per mano e corsero insieme sotto una pioggia sempre più insistente fino alla casa di lei.
Bafon accolse il loro arrivo e mostrò a Sette il bagno, dove lui potè asciugarsi.
Tornò da Altea dopo una mezz'ora.
"Sta scoppiando un temporale davvero forte..." disse lui "... fortuna ora siamo al riparo." Sorridendole.

[Guisgard]

"Ma potrebbe essere pericoloso un simile pesce..." disse Nasia.
"Oh no, signora..." divertito Holus "... si tratta di un fossile, di una creatura come detto estinta milioni di anni fa."
"Ah, ecco!" Ridendo Nasia e guardando poi Gwen.
La cena terminò con un caffè e poi il professore ed il suo silenzioso aiutante tornarono al loro alloggio, dopo aver ringraziato e salutato le 2 donne.

[Lady Gwen]

Risi a rullo scambio di battute fra il professore e la zia.
Ci fermammo poi per un caffè e alla fine i due ospiti si congedarono per la notte.
"Direi che è stata una serata interessante! Quello scienziato mi piace, i suoi studi sono interessantissimi!" commentai, stendendomi sul divano senza troppi complimenti.

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[Guisgard]

"Sarà..." disse annoiata Nasia a Gwen "... io trovo i suoi argomenti noiosi... mi sembrava di essere tornata a scuola..." guardando la tempesta dai vetri "... stanotte la tempesta non ci darà tregua..."
Ad un tratto si ripresentò Sentenza alle 2 donne.
"Signore... il professore l'aveva scordato... e per questo mi manda a dirvi che ha contattato una guida che ci accompegnarà domani per l'isola... l'uomo dovrebbe giungere qui domattina. Buonanotte." E senza altre parole andò dormire.

[Lady Gwen]

Accennai un risolino.
"Dai, non era così male" divertita.
Poi anch'io guardai fuori.
"Finché posso stare sotto le coperte al caldo la tempesta non mi crea problemi" commentai sorniona.
Poi, Sentenza ci avvisò che il giorno dopo i due scienziati avrebbero fatto un giro dell'isola insieme ad una guida ed andò a dormire.
"Ecco, adesso temo che la tempesta creerà dei problemi, se non smetterà di piovere prima della visita guidata" commentai sarcasticamente.

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[Altea]

"Certo, il mio maggiordomo ha preparato il caminetto.. E indovini.. Anzi indovina.. Del buon the di Ceylon" "sorridendo e sedendomi di fronte al caminetto" Dimmi, da dove arrivi? ".

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[Guisgard]

"Mah, saranno affari loro..." disse non curante Nasia a Gwen "... ma comunque non credo che la tempesta durerà più di questa notte. Ora però credo andrò a letto. Buonannote, cara." E sorridendo andò a dormire.
Nel frattempo, Altea era con Sette, il quale era rimasto piacevolmente stupito del tono confidenziale sorto tra loro 2.
"Vengo dal continente, precisaente da una città fra i monti." Raccontò lui a lei. "In verità ci sono stato poco. Ho preso la via del mare da giovanissimo e dopo una lunga serie di imprevisti, non tutti edificanti e lodevoli, sono riuscito a mettermi in proprio omprando una barca tutta mia. Sognavo da ragazzino di vedere la vastità del mondo, ma poi ho capito che nulla su questa Terra è più grande ed imponente dei mari e degli oceani. Solo navigando un uomo può sentirsi davvero libero e felice. Forse per questo conosco più le stelle del cielo che i miei simili." Sorridendole.

[Lady Gwen]

"Speriamo, la pioggia mi mette addosso tanta di quella malinconia..." scuotendo la testa.
"'Notte, zietta" la salutai, mandandole un bacio.
Dopo un po', andai a dormire anch'io, confortata dal calore delle coperte al sentire la pioggia picchiettare forte sui vetri, spinta dal vento impetuoso.

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[Altea]

"Io sono venuta qui dalla città, volevo estraniarmi e dedicarmi alla mia passione ovvero la pittura. Quindi siamo entrambi dei sognatori. E quanto ti fermerai qui?" sorseggiando il the.

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[Guisgard]

Gwen andò nella sua camera e poi si coricò, mentre fuori il temporale imperversava in lungo ed in largo sull'isola.
I tuoni sembravano voler far sussultare tutto ed il vento ululava con echi formidabili e primordiali.
La casa pareva scricchiolare sotto la furia di quella tempesta ed i lampi illuminavano a giorno la notte più profonda.
Nello stesso tempo, Altea e Sette conversavano incuranti della furia naturale che aveva investito Procao.
"In verità non lo so..." disse lui a lei "... dipenderà da quanta altra merce il mio ciente mi chiederà di portargli ancora..." guardandola negli occhi "... prima hai parlato di innamoramento... sei sposata?"

[Lady Gwen]

La tempesta sembrava voler portare via la casa.
Il vento ululava e la pioggia non smetteva di incalzare.
I lampi, poi, illuminavano la casa a giorno, una luce intermittente ed azzurra intensa.
Era praticamente impossibile dormire in questo modo e dubitavo che sarebbe finito tutto in tempo per domani mattina, anche se lo speravo per loro e per le loro ricerche.

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[Guisgard]

Gwen trovò difficoltà a prendere sonno per il fragore dei tuoini e l'ululato del vento.
Alla fine però si addormentò, svegliandosi al mattino, con un cielo grigio che avvolgeva l'isola ma con la forza della tempesta che si era ormai esaurita.
https://zon.it/wp-content/uploads/2019/01/Tempesta-e1546682524138.jpg

[Lady Gwen]

Nonostante tutto, alla fine, mi addormentai.
Mi svegliai l'indomani mattina, accolta da un cielo grigio e pesante, una cortina metallica che avvolgeva tutta l'isola, ma sembrava che il cielo non minacciasse un'altra tempesta, o almeno speravo così.
Mi alzai controvoglia, desiderando rimanere ancora sotto le coperte visto quel tempo così plumbeo che si vedeva dalle finestre e scesi giù per la colazione.

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[Guisgard]

Gwen trovò sua zia che beveva una tazza di thè ed ascoltava, come sempre faceva al mattino, la radio.
"Buongiorno, mia cara." Disse lei. "Visto? Ti avevo detto che la tempesta non sarebbe durata oltre la notte." Divertita.

[Lady Gwen]

Diedi subito un bacio ed un abbraccio alla zia, già seduta a tavola con tè e radio e mi sedetti con lei.
"Sì, ma il cielo è così grigio, pesante..." sospirai sonoramente quasi con aria afflitta "Detesto il tempo così... È triste, gravido, quasi elettrico e non mi piace..." commentai ancora, prendendo una fetta di torta.

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[Guisgard]

"In questa stagione il tempo è così." Disse Nasia a Gwen.
Ad un tratto da fuori giunse uno strano fischio, simile a quello di un qualche uccello tropicale, ma stranamente continuo e fastidioso.

[Lady Gwen]

"Lo so e non vedo l'ora che finisca..." scuotendo la testa.
Poi, aggrottai la fronte sentendo uno strano fischio prolungato.
Era troppo strano per essere un animale.
"È molto strano, cosa sarà mai?" Dissi.
A quel punto, guardai oltre la finestra per capire meglio di cosa si trattasse.

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[Guisgard]

"Sarà un tucano o qualcosa di simile..." disse distrattamente Nasia.
Gwen guardò allora dalla finestra, notando qualcosa.
Come se qualcuno si aggirasse davanti al cancello.

[Lady Gwen]

Vidi che qualcuno si aggirava davanti al cancello.
"No, dubito che sia un tucano, a meno che i tucano non abbiano assunto firma umana nelle ultime ventiquattr'ore..." sarcasticamente.
"Vado a vedere!" dissi, uscendo in giardino e dirigendomi verso il cancello.

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[Guisgard]

Gwen arrivò presso il cancello e subito sentì un fischio.
Stavolta non di un uccello tropicale, ma di qualcuno che apprezzava ciò che vedeva.
"Ehilà..." disse una voce "... mi avevano detto che qui viveva una ricca e bella signora... ma non immaginavo fosse così giovane..." sbucando dai tamarindi "... non credo tu sia la figlia, visto mi hanno detto non vi erano maiti vari qui... quindi immagino tu sia la regina del castello... ossia la signora Nasia!"
Era un giovane di bell'aspetto, moro, slanciato e con l'aria di chi crede immensamente nel proprio fascino.
http://www.lombardiabeniculturali.it/img_db/bcf/6x020/1/s/283_ladigasulpacifico23.jpg

[Lady Gwen]

Ero praticamente nei pressi del cancello e sentii un altro fischio, ma questo era decisamente più chiaro.
Mi voltai infatti con un'espressione stupita sul viso e nel sopracciglio inarcato.
Era un bel ragazzo alto, moro e dall'espressione impertinente sul volto.
Accennai un sorriso enigmatico e divertito mentre mi avvicinavo alle sbarre di ferro del cancello.
"Sbaglio, o mi hai appena chiamata "signora"? Perchè potrei offendermi" commentai, sottilmente divertita.

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[Guisgard]

"Beh, il mio era un modo educato di pormi con una ricca tenutaria." Disse lui a Gwen, avvicinandosi al cancello chiuso che li separava. "Preferisce signorina Nasia?" Divertito, facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Ridacchiai divertita, soprattutto al suo occhiolino, mentre anche lui si avvicinava al cancello.
"No, anche perchè non mi chiamo Nasia" commentai candidamente, trattenendo una risata prorompente che avrebbe rovinato il momento e godendomi la sua espressione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191130/eec813e2cbdc6b93b2ebb820a3a57ab6.jpg

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[Guisgard]

"Ehi..." disse stupito lui a quella rivelazione di Gwen "... come sarebbe a dire? Mi avevano detto che qui abitava una ricca e bella possidente... aspetta, ho capito..." ridacchiando "... tu devi essere la cameriera." Ridendo. "Beh, non sei affatto male, sai?"

[Lady Gwen]

Continuai a sorridere divertita ed intrigata da quella situazione.
Mia madre non avrebbe certo approvato il pensiero di me che civettavo con uno sconosciuto in casa e per giunta in vestaglia, ma mia madre non era qui adesso e comunque non mi importava poi molto.
"Interessante, nessuno fin'ora mi aveva dato della cameriera, questa mi giunge nuova..." commentai, divertendomi in quel gioco in cui io ero certamente in vantaggio su di lui e mi divertivo a tenerlo sulle spine.

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[Guisgard]

"Ok..." disse lui a Gwen "... mi arrendo... posso sapere chi è lei? Ora sono davvero curioso." Fissandola. "Si, davvero curioso..." guardandola ed accendendosi una sigaretta.

[Lady Gwen]

Sorriso con fare enigmatico.
Non sapevo se volevo già capitolare o volevo tenerlo ancora in tiro.
"Scommetto che tu sei qui per la visita guidata, vero?" chiesi con tono ovvio, senza volermi ancora sbottonare su di me.

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[Guisgard]

"Beh, non era difficile immaginarlo..." disse lui divertito a Gwen "... una giovane donna come lei avrà di certo fantasticato parecchio su una guida, no? Vediamo... lo immaginava piacente, aitante, sicuro di sè... e credo lei non sia rimasta delusa." Ridendo."Infondo non era difficile capire chi fossi, no?" Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Oh, quanto parlava, di sè soprattutto.
Non che avesse torto, oh proprio no, niente affatto...
Ma parlava e parlava.
"Può darsi..." con indifferenza "Sta di fatto che io sono ancora in vantaggio" con espressione soddisfatta sul viso.

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[Guisgard]

"Già, è vero..." disse lui fumando "... ok, mi arrendo... chi è lei?" Fissando Gwen rassegnato a perdere quella contesa.

[Lady Gwen]

Mi fece nascere un sorriso spontaneo la sua resa incondizionata.
Aprii il cancello in un implicito invito ad entrare e lo condussi dentro, dalla zia Nasia.
"Zia, la guida per i signori è arrivata" informando lei sul ragazzo e lui su di me, sebbene mi avrebbe intrigata l'idea di continuare ancora un po'.

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[Destresya]

Riuscii a trovare un albergo giusto in tempo per evitare la tempesta.
Di altra acqua avrei fatto volentieri a meno.
Non sembrava certo un albergo a 5 stelle, ma andava benissimo, era esattamente quello che faceva al caso mio.
Così decisi di entrare e chiedere una camera, ero esausta.
Mi avvicinai al bancone e chiamai l'oste.
"Buonasera, avete una camera libera?" Chiesi, sorridendo.

[Altea]

"Io innamorata?" risi di gusto "No, proprio no.. Per innamorarmi ce ne vuole, un uomo deve conquistarmi e sudare pure molto, valgo molto" osservandolo con aria maliziosa "Un cliente qui sull' isola di Procao? È un segreto o si può sapere il nome?".

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[Guisgard]

Il ragazzo restò sorpreso dallo scoprire che la padron di casa era Nasia e Gwen solo sua nipote.
Infatti restò a lungo a guardare la giovane.
Ma Nasia, che di certo sapeva apprezzare la bellezza in un uomo, piantò subito gli occhi sulla bella guida.
"Molto piacere..." disse lei dandogli la mano "... io sono Nasia."
"Piacere mio, signora..." lui stringendo la mano della donna "... sono Elv." Rispondendo con lo sguardo alla malizia in quello di Nasia.
Intanto Destresya era arrivato all'albergo e preso una camera.
Era uno di quegli alberghetti di seconda o addirittura terza categoria, ma perfetto per assicurarle un alloggio tranquillo.
Qui ora poteva riposare.
Nello stesso istante, a casa sua Altea era con Sette.
"Quindi" lui a lei "immagino non ci siano mariti, nè fidanzati e neppure amanti dal passato." Divertito.

[Lady Gwen]

Trattenni a stento un risolino vedendo il suo stupore, quando scoprì che ero sua nipote.
Poi, scoprendo che il ragazzo si chiamava Elv, sollevai un sopracciglio alla reazione della zia.
Andavamo bene...
"E io sono Gwen, se ora abbiamo finito al presentazioni direi che possiamo chiamare il professor Holus per la sua visita guidata" dissi alla fine, con impazienza.

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[Guisgard]

"Si, certo certo..." disse Nasia a Gwen, sempre fissando con vivo interesse il giovane uomo.
Ordinò poi al maggiordomo di chiamare il professor Holus.
"Nel frattempo cosa posso offirle, Elv?" Chiese Nasia. "Ha già fatto colazione? Gradisce un succo di frutta?"
"Molto volentieri." Lui annuendo con un sorriso sornione alla donna.

[Lady Gwen]

Osservai la scena sbattendo le palpebre, attonita.
La situazione si stava sviluppando in modo strano, ma comunque mi sedetti nuovamente a tavola per continuare a bere il mio thè.

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[Altea]

Mi rabbuiai a quella sua domanda "Un fidanzato.. Ma è sparito nel nulla" poi sorrisi e lo guardai "Ora sono libera".

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[Guisgard]

Gwen prese il suo tè, mentre Nasia fece servire alla cameriera del succo di frutta per Elv.
"Ci parli del suo lavoro..." disse Nasia "... io e mia nipote siamo molo curiose... vero, cara?" A Gwen.
Nel frattempo, a casa di Altea, Sette parlava con lei del suo passato.
"Quindi" fissandola lui "il tuo fidanzato è stato tanto idiota da abbandonarti?" Stupito, per poi guardandola istintivamente in tutta la sua figura.

[Lady Gwen]

Il cameriere portò il succo ad Elv.
"Oh sì, assolutamente" risposi, con un sorriso smagliante ad Elv "Soprattutto perché in un paio di mesi che stiamo qui sono sicura di aver visto proprio poco dell'isola" ridacchiando.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191201/0968b736735da0037141cd144ba65eb4.jpg

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[Altea]

"È diventato una star famosa ed è cambiato, donne che gli giravano attorno e un manager che lo influenzava.. È andata così" osservai però il suo sguardo.

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[Guisgard]

Elv guardò Gwen e sorrise.
"In effetti non si può vivere qui a Procao e non aver visto le sue bellezze ambientali." Disse divertito.
Intanto, a casa di Altea, Sette non smetteva di guardarla.
"Allora non è stata una gran perdita, no?" Con un vago sorriso. "Io non l'avrei fatto..."

[Destresya]

Fortunatamente c'era una stanza libera, e la bloccai immediatamente, ancora non sapevo per quanto tempo quella sarebbe stata la mia casa, ma rispetto alla mia cella sembrava una vera reggia.
La mia prima reazione fu andare a farmi una lunghissima doccia e poi stendermi per un sonno ristoratore in un vero letto, finalmente.
Dovevo organizzare la mia nuova vita, ormai.

[Altea]

"No, non lo avresti fatto? Beh non soffermiamoci su questo.. Ha smesso di piovere?" mi alzai osservando il cielo dalla finestra.

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[Lady Gwen]

Ridacchiai ed annuii.
"Allora, a questo punto direi che posso unirmi alla visita, oggi, se non disturbo" ad Elv, con sorriso sornione, piegando il capo.

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[Guisgard]

Destresya dopo una bella e rigenerante dormita si risvegliò al mattino seguente, quando il temporale aveva esaurito il suo forore e l'unica traccia del suo passaggio era un cielo grigio ed un mare mosso.
Un cartello sulla porta della sua stanza avvertiva che fino alle 9.00 la colazione veniva servita al pianoterra, in un ristorantino adiacente all'albergo.
Nel frattempo, a casa di Altea, anche lì il nuovo giorno che sorgeva mostrava un temporale ormai esaurito.
"Ho capito, non vuoi parlare del passato..." disse Sette "... tipico... hai paura del futuro..." divertito.
Nello stesso istante, a casa di Nasia, Gwen si era proposta per la visita guidata.
"Non direi mai no ad una ragazza" ridendo Elv "ma temo che il mio cliente potrebbe opporsi..." fissando la ragazza.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita alle sue parole.
"Oh tranquillo, credo che il professore abbia trovato qualcuno con cui chiacchierare dei suoi studi" ridendo "Dopotutto, è per questo che è venuto qui a Procao."

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[Altea]

Misi le mani sui fianchi "Non ho paura del futuro io... Mi hai chiesto del mio passato amore e te l'ho detto. Ora tocca a te parlarmi del tuo passato e presente sentimentale".

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[Guisgard]

"Ok..." disse Elv a Gwen "... se il professore accetterà potrà venire con noi." Fissandola divertito.
Intanto, a casa di Altea, il nuovo giorno aveva colto lei e Sette.
"Prima mi chiedevi del mio cliente... ora hai cambiato idea e vuoi sapere del mio presente sentimentale?" Ridendo piano.

[Altea]

"Ma sei tremendo sai?" ridendo "Preferisco sapere del tuo cliente.. Per ora" sedendomi nuovamente vicino a Sette.

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[Lady Gwen]

"Bene, andata" dissi ridacchiando.
Allora chiesi al maggiordomo di farmi sapere se il professore fosse già pronto per uscire.
Mi allettava l'idea di passare del tempo con Elv, vedevo qualcosa di particolare nei suoi occhi scuri, qualcosa che non avevo trovato in nessun altro e non vedevo l'ora di scoprire cosa fosse.

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[Guisgard]

Sette rise di gusto.
"Allora..." disse fissando Altea seduta accanto a sè "... il mio cliente... è un uomo molto risrvato ed anche misterioso... l'unica cosa che so è che usa un locale di Corsales come luogo di incontro..."
Intanto, a casa di Nasia, Elv annuì a Gwen.
Pochi minuti dopo arrivarono Holus e Sentenza per fare colazione.

[Lady Gwen]

A quel punto, Sentenza e Holus arrivarono a fare colazione.
"Buongiorno, signori, spero abbiate dormito bene" li salutai con un sorriso "Costui è Elv, la vostra guida, che vi accompagnerà per la vostra visita" indicandolo.
"A tal proposito, volevo sapere se per voi andava bene la mia presenza, oggi, durante il vostro giro!"

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[Altea]

"Un tipo particolare. Di che locale si tratta, ma in che senso luogo di incontro?" incuriosita "Mi ci porti" osservandolo negli occhi azzurri, vispi ed intensi.

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[Guisgard]

"In verità, signorina, la nostra uscita non sarà una passeggiata di piacere" disse Holus a Gwen "ma avrò lo scopo di fare ricerche per i miei studi."
Nasia rise, visto sua nipote a suo modo di vedere aveva frainteso tutto.
Intanto Altea aveva chiesto a Sette di quel locale.
"Si, se vuoi ti ci porterò..." fissandola divertito "... anche se non sono il tuo fidanzato diventato famoso." Facendole l'occhiolino.

[Altea]

"Quanto sei sciocco, parli come un fidanzato geloso.. Io sono libera, il mio cuore e la mia mente sono libere da ogni inibizione amorosa, non preoccuparti. Beh, non vedo l'ora di incontrare questo uomo misterioso".

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[Lady Gwen]

Stavo per rispondere ad Holus quando sentii la risata della zia.
Sì divertiva?
Guardai Holus.
"Lo so perfettamente, professore, ma non avendo avuto modo di esplorare l'isola in questi due mesi pensavo di poter approfittare per vedere un po' il luogo. Le assicuro che non sarò di peso per lei" chiarii annuendo.
Poi, guardai la zia con sguardo serio.
"Tu, piuttosto, hai qualcosa da dire?" le chiesi, con tono acido, ma anche impassibile e tranquillo, fissandola.

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[Guisgard]

"Geloso..." disse Sette fissando Altea "... dovrei? Lo vorresti?" Con i suoi occhi azzurri in quelli chiari di lei.
Intanto, a casa di Nasia, Gwen vedeva sua zia divertita.
"Beh, io credo che ti annoierai a morte..." guardandola "... anche se sono certa che il signor Elv è una guida perfetta..." fissando il giovane uomo con fare civettuolo.

[Altea]

"Se lo voglio? Tocca a te scoprirlo" vicino a lui "Sai, una donna non deve concedere mai troppo e mai poco.. E l'uomo deve saper cogliere l'attimo in cui vorrà concedersi" in tono quasi sibillino.

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[Lady Gwen]

Che carina.
Sì, proprio carina.
"Se non erro, eri tu quello annoiata a cena, ieri sera, mentre discorrevo piacevolmente con il professore, sono dunque certa che sarà una mattinata molto interessante per tutti" conclusi, con un sorriso enigmatico.

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[Guisgard]

"Ah, bella lezione sui segreti di una donna..." disse lui vicinissimo ad Altea "... me ne ricorderò..." guardando i suoi occhi con occhi enigmatici ed un sorriso malizioso "... il temporale ormai è lontano e credo di dover andare... vieni con me?"
Intanto Gwen e Nasia si lanciavano frecciatine.
"Fa come vuoi." Chiuse il discorso la zia.
"Per me può venire con noi, signorina." Holus mangiando.

[Lady Gwen]

La zia chiuse il discorso e fu meglio così.
Non capivo cosa le fosse preso oggi, era ingestibile, non era mai stata così.
"Splendido!" dissi entusiasta "Vado a prepararmi, allora, così da non tardare. Con permesso" lasciai allora la tavola e andai a vestirmi.
Mi preparai in fretta ed una volta pronta scesi giù, tornando da loro in sala.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191201/61e39ae3cb693e038d7040bb2391bbbe.jpg

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[Altea]

Lo guardai pure io in silenzio. Risposi entusiasta "Certamente verrò con te" era davvero curiosa di incontrare il cliente misterioso, ma pure Sette sembrava avere i suoi misteri.

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[Guisgard]

Gwen si presentò, poco dopo, già pronta per unirsi al professore ed all'affascinante guida.
E proprio Elv lanciò più di un'occhita compiaciuta alla ragazza, pensando che la bellezza era di certo di casa in quella famiglia.
Lasciata la casa di Nasia, i 4 raggiunsero l'auto di Elv.
Si trattava di una Jeep attrezzata al meglio per arrivare in ogni angolo dell'isola.
http://www.ansa.it/webimages/img_620x438/2016/7/15/500e652f4f9ab23ca5f9e4ede1076455.jpg

[Lady Gwen]

Mi compiacqui dei suoi sguardi su di me.
Poteva sembrare un vezzo, ma non lo era affatto.
Lo avevo appena conosciuto, ma stavo pian piano assaporando e sperimentando questa sensazione su e dentro di me.
Alla fine, lasciammo la villa e salimmo a bordo di una jeep attrezzata per l'occasione.

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[Guisgard]

Poco dopo Altea e Sette,usando l'auto dilei, lasciarono l'abitazione e raggiunsero il centro di Corsales.
Le stradine e la piazza centrale, dall'aspetto esotico con le palme e le casette tutte bianche, appariva pullulante di passanti, con le sue pittoresche botteghe ed i mercatini dove facevano sfoggio i bellissimi tappeti alla moda di Cipro, il vasellame tipico delle isole Mediterranee e tutti quei particolarissimi oggetti e monili che richiamavano lo stile che dominava quelle latitudini tropicali.
Al centro della piazza vi era il locale del misterioso cliente di Sette.

[Altea]

"Che posto affascinante non trovi? Chissà se poi potremmo fare un salto al bazar di Amir.." osservavo attentamente la strada visto il pullulare di gente. Poi Sette mi indicò il locale e parcheggiai l'auto.

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[Guisgard]

La Jeep di Elv partì e dopo circa una mezz'oretta scesero verso una laguna isolata.
Holus spiegò che questo luogo si era formato circa 300 milioni di anni fa a causa dell'attività vulcanica che riguardò i mari intorno a Procao.
Era perciò molto probabile che sul fondo melmoso della laguna potessero trovarsi diversi fossili risalenti ad epoche geologicamente antichissime.
Sentenza piazzò una tenda a pochi metri dal margine lagunoso e poi preparò tutti gli strumenti del professore.
Elv invece si sedette su una bassa roccia e si accese una sigaretta, lanciando più di un'occhista interessata verso Gwen, mentre le acque piatte della laguna gorgheggiavano tra i pesci e le piante acquatiche che animavano il suo fondale.
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[Guisgard]

"Beh, se vuoi possiamo andare a farci un giro nel mercato..." disse Sette ad Altea dopo che ebbero parcheggiato l'auto "... dopotutto il mio cliente resterà nel suo locale fino a stasera tardi, quando chiuderà." Fissandola.

[Lady Gwen]

Raggiungemmo un posto davvero particolare, che non avevo mai visto ed ascoltai con interesse la spiegazioni di Holus.
Era un posto quasi magico, come un bacino di misticismo ed energia pura, l'acqua smeraldina gorgogliava, lanciando sulla radura riflessi dorati di sole.
Holus e l'assistente piazzarono una tenda iniziando a saggiare il luogo, mentre Elv andò a sedersi su una pietra.
Rimasi allora a gironzolare lì intorno per un po' e poi mi avvicinai a lui, sedendomici accanto.
"Sono contenta di essere venuta insieme a voi, oggi, tutto questo è troppo bello per perderselo" commentai ammirata.

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[Guisgard]

"Come è romantica lei..." disse Elv fumando "... in effetti è un posto molto bello, ma conoscendo ormai a memoria ogni angolo di quest'isola finisco per dare molte cose per scontato..." offrendo la sigaretta a Gwen "... vuol fare un tiro?"

[Altea]

"Oh si mi piacerebbe farci un giro, allora andiamo al bazar, magari troviamo un antico tesoro" e mi addentrai in una viuzza piena di botteghe e bancarelle.

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[Lady Gwen]

Risi alle sue parole.
"Non sono romantica, è che solo un ignorante insensibile rimarrebbe indifferente a questo posto. Non sei d'accordo?" gli chiesi, guardandolo curiosa.
Poi, mi offrì la sigaretta ed io la presi sorridendo, facendo qualche tiro.
"La tua ingenua convinzione nel pensare che sia la mia prima sigaretta è quasi tenera, sai, guida turistica?" commentai, con tono ironico e divertito.

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[Guisgard]

Sette annuì e con Altea andarono nel caratteristico mercato di Corsales.
C'erano bancarelle ovunque, con tappeti, sete, vasi, armi antiche e abiti della tradizione del posto.
Uccelli dal piumaggio tropicale e variopinto facevano bella mostra in grosse gabbie, ma si potevano trovare anche rettili, scimmie e gatti dal pelo particolare.
"Un tempo ho anche trattato animali rari..." disse Sette ad Altea.

[Guisgard]

"Potrei offendermi, mi sta dando dell'ignorante..." disse divertito Elv a Gwen "... però vedo mi da del tu, quindi, anche se nipotina di una delle donne più ricche e belle dell'isola, potrei fare lo stesso anche io, no?" Facendole l'occhiolino.

[Altea]

"Davvero? Che tipi di animali?" guardando le bancarelle cercando qualche oggetto o gioiello importante e particolare. La voce di Sette era ovattata dal rumore dei bottegai che vendevano.

[Lady Gwen]

Lo guardai divertita.
"Diciamo che l'audacia e lo spirito per farlo non ti mancano" commentai.
Ignorai volutamente le parole su mia zia, concentrandomi sulle volute di fumo che andavano mischiandosi ai riflessi sull'acqua, avviluppandosi davanti ai miei occhi.

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[Guisgard]

"Perlopiù rettili rari, di quelli che vivono sulle isole Flegee..." disse Sette ad Altea, accendendosi una sigaretta "... ma non rendeva molto e c'erano parecchi rischi facendo quel tipo di commercio..."

[Guisgard]

"Allora" disse Elv con tono sornione a Gwen "... posso prendermi la libertà di essere sincero?" Divertito ed impertinente.

[Altea]

"Sono animali particolari e pericolosi, a cosa servivano poi? Sto cercando qualche gioiello particolare" mi soffermai a sfogliare un vecchio diario.

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[Lady Gwen]

Lo ascoltai e feci spallucce.
"Penso di non impressionarmi più per la mancata esistenza di Babbo Natale o la Befana, quindi vai tranquillo" risposi io altrettanto sorniona e sarcastica, restituendogli la sigaretta e poggiandola direttamente fra le sue labbra carnose e rosse, mentre lo guardavo divertita.

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[Guisgard]

"Non lo so, alcuni clienti li richiedevano ed io li procuravo, cercandoli fra queste isole..." disse Sette fumando "... clienti che li volevano per scipi diversi immagino... studi, ricerche e roba simile... ma era un'attività diventata troppo rischiosa ed allora ho mollato il tutto... meglio le spezie e le erbe." Facendo l'occhiolino ad Altea.

[Altea]

"Penso proprio di sì.. È orribile. Hai fatto bene a cambiare mestiere" osservai una antica bottega "Entriamo qui.. Il Taddeo d'Oriente.. Che nome evocativo.. E tu sceglierai qualcosa per me.. Pago io non preoccuparti, voglio vedere i tuoi gusti" mi stavo davvero rilassando.

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[Guisgard]

"Io credo" disse Elv fissando Gwen, per poi tornare a fumare "che tu sia in competizione, ragazza mia..." fissandola con un sorriso vago.
Intanto, al mercato di Corsale, Altea e Sette vagavano fra le bancarelle.
"Certo, entriamo." Lui a lei.
Il Taddeo d'Oriente era una sorta di emporio, piccolo e pittoresco, con oggetti di ogni genere ammassati ovunque che conferivano all'ambiete un che di antico e misterioso.
"Comunque tranquilla..." Sette ad un orecchio di Altea "... non sono sul lastrico e posso farti un regalo, sai?" Ridacchiando.

[Altea]

"Temevo di metterti in imbarazzo" a bassa voce pure io.. "Che posto affascinante, su fatti avanti tu allora, devi farmi un regalo" e afferrai il suo braccio complice.

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[Lady Gwen]

Beh, immaginavo che avesse subodorato qualcosa, ma non avevo intenzione di espormi più di tanto.
"Illuminami, sono curiosa" commentai con tono quasi divertito, mentre lo osservavo con curiosità.

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[Guisgard]

"Non so... con tua zia..." disse Elv fissando intensamente Gwen "... ci ho preso?" Impertinente.
Intanto, nell'emporio, Altea aveva preso il braccio di Sette e lui aveva sorriso.
Cominciarono allora a guardarsi intorno, tra i mille e più oggetti di quel posto.
"Questo mi sembra interessante..." lui notando un vecchio diario molto consumato.
https://i.etsystatic.com/12676139/r/il/242924/1923187790/il_570xN.1923187790_h5lt.jpg

[Altea]

Sette prese un diario piuttosto consumato "È il genere di cose che adoro, chissà a chi apparteneva e che è scritto, prova ad aprirlo, se è interessante lo compriamo".

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[Lady Gwen]

Ricambiai senza sforzo il suo sguardo, sostenendolo.
Poi scrollati le spalle con indifferenza.
"Non vedo perché dovrei, in fondo ho vent'anni, lei quasi cinquanta, casomai è lei ad essere in competizione con me. Il mondo è in mano mia, non più sua, ahimè, quindi al massimo la cosa renderebbe squallida mia zia, più che la sottoscritta. Non credi?" chiesi, ricambiando il suo sguardo intenso e prendendo nuovamente la sua sigaretta.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Invece io ho avuto l'opposta sensazione..." disse guardando Gwen fumare "... vuoi giocare a fare la grande? Magari a qualcuno le donne mature ed esperte piacciono più di quelle acqua e sapone..." sottovoce e con malizia.
Nel frattempo, nella bottega, Altea e Sette avevano trvato un vecchio diario.
Era consumato, dalle pagine ingiallite e consumate, alcune persino strappate e logore.
"Forse dovresti aprirlo tu..." lui a lei "... aprirlo è un pò una magia, no?"

[Lady Gwen]

Alzai le spalle.
"Hai diritto a pensare ciò che ti pare, io certamente non ti obbligo" con schiettezza, facendo un tiro.
Poi ricambiai il suo sguardo.
"Hai per caso un certificato che attesta che le persone siano acqua e sapone come pensi? O magari è solo una tua convinzione?" replicai io, guardandolo.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Ecco la bambina contrariata." Disse impertinente fissando Gwen. "Non lo sei? Acqua e sapone intendo?"
Intanto, poco distanti, Holus e Sentenza raccoglievano pietre e minerale vari lungo il margine della palude.
Ad un tratto si udì la voce di Sentenza che agitato chiamava Holus.

[Lady Gwen]

Che impertinenza, quella di certo non gli mancava.
Stavo per rispondere alla sua frase, quanto sentii Sentenza chiamare Holus a gran voce.
"Pare che i nostri esperti abbiano fatto la scoperta del secolo" dissi divertita e curiosa.

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[Guisgard]

"Si, qualche lucertola gigante." Disse sarcastico Elv a Gwen. "Andiamo a vedere..." senza entusiasmo.
Quando però raggiunsero Holus e Sentenza si accorsero che davvero avevano trovato qualcosa.
Infatti i 2 stavano vissando alcune rocce in cui sembrava esserci intrappolato qualcosa.
Con molta attenzione Holus tagliò le erbe rampicanti ed il calcare che si era formato intorno, liberando infine ciò che avevano scoperto.
Si trattava di uno strano e misterioso fossile.
https://ic.pics.livejournal.com/harsens_rob/14287841/85624/85624_320.jpg

[Lady Gwen]

Scoppiai a ridere alle sue parole mentre ci alzavamo e raggiungevamo i due.
Ma una volta lì, vedemmo una cosa veramente strana.
C'era un fossile molto particolare e pure per me, da profana, consisteva in una scoperta interessante.
"Pensa di riconoscere la creatura a cui appartiene questo fossile? Potrebbe trattarsi di quello strano pesce di cui ci parlava ieri sera?" chiesi curiosa ad Holus.

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[Guisgard]

"Si, potrebbe..." disse Holus a Gwen, non riuscendo a trattenere il suo entusiasmo "... così, da una primissima analisi potrei dire che pare essere appartenuto ad un essere anfibio... abituato a vivere in acqua e sulla terra... dal tipo di sedimenti calcarei che lo tenevano intrappolato pens possa risalire al periodo Devoniano... quindi a più di 300 milioni di anni fa..." guardando quella mano fossile.

[Lady Gwen]

Annuii lentamente.
"È certamente interessante, sono certa che rappresenti una grande scoperta, sia per lei che per Procao" commentai sorridendo entusiasta per lui.


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[Guisgard]

"Si, sicuramente." Disse Holus a Gwen.
Lo scienziato e Sentenza allora cominciarono ad estrarre il fossile per portarlo via e studiarlo.
L'operazione comportò diverse ore ed il tempo nel pomeriggio cominciò a farsi minaccioso.
"Forse converrà che io e Sentenza si resti qui stanotte..." Holus.
"Io non posso lasciarvi qui da soli." Fece Elv. "Riporterò a casa la signorina Gwen e poi tornerò qui."

[Lady Gwen]

Iniziarono le operazioni di estrazione del fossile, ma queste richiesero più tempo del previsto ed iniziava a farsi tardi.
I due dissero di dover rimanere, ma ovviamente Elv non poteva lasciarli qui soli.
"Beh, insomma, se sono io il problema posso anche restare qui..." mormorai, guardando Elv "Sì insomma, accidenti, non è certo un'operazione di alpinismo..." dissi alla fine, sbrigativa.

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[Guisgard]

"Passare la notte qui, in tenda, non è uno scherzo..." disse Elv a Gwen "... anche perchè il tempo volge al peggio temo... e poi non hai da cambiarti... temo tu non sia preparata a passare qui la notte senza le tue comodità." Pungente lui.

[Lady Gwen]

Il suo discorso era iniziato in maniera quasi seria, ma poi arrivò a quel punto, a quel tono pungente.
Sorrisi in maniera enigmatica.
"È una sfida, per caso?" gli chiesi, osservando attentamente il suoi occhi neri.

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[Guisgard]

"Si e che perderai." Disse divertito Elv a Gwen. "Vedi che sei ultra competitiva? E perchè poi? Per dimostarti, grande, no?" Pungente.

[Lady Gwen]

"Io sono competitiva e tu mi provochi, a ben sentire il tuo tono pungente di un attimo fa, o sbaglio?" Chiesi, avvicinandomi a lui e guardandolo con un sorriso impertinente.
Ero assolutamente intenzionata a passare la notte qui, se prima era per agevolare tutte le operazioni, ora era questione di orgoglio.
Cascasse il mondo, sarei rimasta fino alla mattina.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191203/7aefdba1d007ed1362463bccd770cf75.jpg

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[Guisgard]

"Bene, decidi come meglio credi." Disse Elv a Gwen. "Ma sappi che qui non avrai le tue comodità, chiaro?" Sostenendo lo sguardo di lei.
Il cielo andava coprendosi di alti e densi nuvoloni, col vento che aveva cominciato a soffiare sulla laguna, agitandone le acque e sferzando gli alberi che crescevano lungo i suoi margini.

[Lady Gwen]

"Quanto sei impertinente" commentai, scuotendo la testa.
Il cielo iniziò a coprirsi, man mano che continuavano a passare ore, col vento che sferzava la zona.
Mi coprii con la mia pelliccia, accucciandomi dentro di essa.
Non ero disposta a cedere, era ormai una questione di orgoglio e sari arrivata fino alla fine.
Poteva sembrare un eccesso, ma ormai non potevo tornare indietro.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191203/6563d11e7f8ae6db0a7368dee481b129.jpg

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[Guisgard]

l vento soffiava con vigore.
"Se vuole può entrare in tenda, signorina." Disse Holus a Gwen. "A breve potrebbe piovere."
"Sarà meglio entraiate tutti in tenda, professore..." Elv "... io andrò a cercare da mangiare prima che arrivi un temporale..."

[Lady Gwen]

Guardai Holus ed annuii.
Sì, il vento iniziava decisamente ad incalzare ed era meglio stare al coperto.
Elv avvisò che sarebbe andato a prendere da mangiare e nel frattempo io mi sistemai in tenda, riparandomi dalle sferzate del vento simili a colpi di coltelli.
Era certamente difficile, non era semplice pensare di passare la notte qui, ma non avevo mai fatto un'esperienza simile e c'era un che di affascinante, dopotutto.

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[Destresya]

Mi svegliai riposata come non mi accadeva da tempo.
Non dovevo più scappare, non dovevo più vivere in quella perenne angoscia.
Ero libera, finalmente.
Libera come solo in quel momento mi accorgevo di essere.
La colazione stava per essere servita, così scesi e andai in quel ristorantino indicato dal cartello.
Avevo giusto giusto voglia di fare colazione!

[Guisgard]

Il cielo cominciava a coprirsi e ad incupirsi, con raffiche di vento che soffiavano via via più decise sulla laguna.
Holus e Sentenza avevano raccolto il prezioso fossile e lo portarono poi all'interno della tenda, dove Gwen si era già rifugiata.
Ad un tratto da fuori i 3 sentirono dei passi.

[Guisgard]

Il ristorantino era piccolo ma ospitale e a Destresya fu servita una buona colazione dalla moglie del proprietario.
Mentre però mangiava la ragazza notò un cartello cigolante dall'altra parte della strada.
Non si riusciva a leggere granché, a parte la parola eroe.

[Altea]

Osservai Sette "Già.. Chissà che mondo aprirà". Detto questo aprii la prima pagina di quel vecchio diario.

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[Destresya]

Mi godetti quella colazione in santa pace come non facevo da tantissimo tempo.
La moglie del propietario era gentile e lo apprezzai particolarmente.
Mi guardavo attorno, godendomi quella sensazione di non avere qualcuno alle calcagna perennemente.
Poi la vidi, una sorta di scritta dall'altra parte della strada, però non riuscivo a leggerla.
La cosa mi incuriosì, così dopo ave finito la raggiunsi per scoprire che cosa c'era scritto.

[Lady Gwen]

Il vento si faceva sempre più deciso, gonfiandosi via via, infatti anche gli scienziati vennero a rifugiarsi in tenda, portando con sè il fossile.
Eravamo ancora in attesa di Elv, quando sentimmo dei passi.
Per verificare che fosse lui, sporsi la testa dalla tenda.

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[Guisgard]

Altea aprì quel vecchio diario ingiallito e consumato dal tempo.
Una nota a margine della prima pagina così diceva:

"Questa è la storia di Sir Brac Del Gobbo, naufragato su un'isola Flegeese a causa di pirati ereticali nell'anno del Signore 1736."

[Guisgard]

Gwen e i 2 uomini sentirono dei passi, scoprendo che si trattava di alcuni turisti appena giunti alla laguna, anche loro sorpresi dell'imminente temporale.
Intanto, finita la colazione, Destresya uscì dal ristorantino ed attraversò la strada fino ad arrivare davanfi a quel cartello.
Ora poteva leggerlo bene e così diceva:

"Eroe a noleggio"

[Lady Gwen]

"Sono turisti" avvisai i due "Ma temo che abbiamo esaurito i posti in tenda..." commentai sarcasticamente "Piuttosto, spero che Elv torni in fretta, il tempo inizia a mettersi male..." commentai, osservando il cielo fuori dalla tenda.

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[Guisgard]

Erano 5 Giapponesi, 2 uomini e 3 donne.
Sentenza fece capire loro che non vi erano altri posti in tenda e quelli raggiunsero una vicina insenatura nelle rocce per ripararsi dalla pioggia che pareva imminente.
Erano ora ad una distanza di circa 100 metri dalla tenda di Gwen e degli altri 2.

[Destresya]

Mi avvicinai sempre di più a quel cartello appeso a un palo e riuscii così a leggerlo.
"Eroe a noleggio!" lessi, quasi incredula.
Poi, incurante del fatto che fossi da sola in mezzo alla strada, scoppiai a ridere, come non facevo da tanto tempo.
Era la cosa più bizzarra che avessi mai visto!

Mi avvicinai ancora di più per vedere se c'erano ancche delle spiegazioni, perchè dovevano essere ancora più esilaranti!

[Lady Gwen]

"Sono parecchi... Mi spiace che stiamo lì, al freddo, col tempo che si mette in modo preoccupante..." commentai in un sospiro, osservando i cinque turisti.

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[Guisgard]

La moglie del proprietario dell'albergo uscì nel cortile e vedendo Destresya dall'altra parte della strada la chiamo, avvertendola che di lì a poco sarebbe arrivato un temporale.
Nello stesso istante, alla laguna, Gwen era nella renda con Holus e Sentenza, in attesa di Elv.
"Sono comunque al riparo quei turisti" disse il professore "e la pioggia non dovrebbe raggiungerli ora che comincerà."

[Altea]

Lessi una frase e la mostrai a Sette "Guarda, è il diario di un naufrago e pure nobile. Interessante davvero.. Compriamolo, chissà che scopriamo".

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[Destresya]

La moglie del locandiere fu così gentile da avvisarmi del temporale.
"La ringrazio!" rientrando con lei "Non me n'ero proprio accorta, stavo leggendo quel cartello così singolare..." con un sorrisetto divertito.
"Mi aveva incuriosito, deve essere uno scherzo, immagino!" guardandola e sperando che avesse qualche altra informazione interessante.
Da quanto tempo non mi divertivo?

[Lady Gwen]

"Spero lo siano davvero" annuii, sperando che quei turisti fossero veramente al sicuro.
Intanto di Elv nemmeno l'ombra ed iniziavo a preoccuparmi, non capivo dove potesse essere andato, eravamo praticamente in mezzo al nulla e lui ancora non tornava, facendomi stare in pensiero.

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[Guisgard]

"Certo." Disse annuendo Sette ad Altea.
In quel momento arrivò un vecchietto dal retro.
"Oh, quel diario..." ridacchiando "... non ricordavo neanche più di averlo..."
Intanto, nell'alberghetto fuori Corsales, Destresya era con la moglie del proprietario.
"Non è uno scherzo." Fece la donna. "L'ha messo un tipo giunto qualche mese fa dal continente. Non ho ben capito che razza di lavoro faccia, so solo che è un ex pilota di aerei. Si fa chiamare Mister Si..." scuotendo il capo.
Nello stesso istante, alla laguna, il tempo stava cambiando ed una tempesta si avvicinava all'isola.
Quando cominciò ad imbrunire Elv fece ritorno nella tenda con del pesce fresco.
"Ci ho messo un pò a pescarlo ma ne è valsa la pena." Sorridendo a Gwen ed agli altri 2.

[Lady Gwen]

Una nuova tempesta accompagnava il crepuscolo ed era davvero preoccupante, ma alla fine Elv arrivò, nientemeno che con del pesce appena pescato.
"Eh, che uomo pieno di risorse..." commentai con un sorriso sornione, per stuzzicarlo un po', mentre mi giravo a guardarlo divertita.

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[Guisgard]

"E non hai visto il meglio, ragazzina." Disse Elv con tono impertinente a Gwen, facendole l'occhiolino.
Accese un piccolo fuoco davanti alla tenda, appofittando che non piovesse ancora, per cuocere velocemente il pesce e mangiarlo poi con un paio di scatole di fagioli che Elv aveva con sè.
Poco dopo cominciò a piovere.

[Lady Gwen]

Sorrisi maliziosamente.
"Aspetto che tu faccia gli onori di casa, allora" risposi, con tono altrettanto impertinente.
Iniziammo a mangiare, arrostendo il pesce grazie ad un fuoco acceso fuori dalla tenda e mangiando anche dei fagioli, ma improvvisamente iniziò a piovere.
Feci una smorfia infastidita.
"Pessimo periodo per venire a Provai, professore..." mormorai, guardando Holus.

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[Guisgard]

"Non giocare a fare la grande con me, ragazzina." Disse con una smorfia Elv a Gwen.
"In verità" fece Holus mangiando "sono dipendente dai miei impegni all'Università Cattolica di Afragolopolis, signorina... questo periodo è abbastanza libero da impegni e perciò sono riuscito a venire a Procao ora." Sorridendole, mentre la pioggia batteva sulla tenda.

[Lady Gwen]

"E tu smettila di fare il superiore, è un'immagine che non ti calza addosso" replicai prontamente con tono candido.
Poi ascoltai Holus.
"Capisco... Mi dispiace solo che debba sopportare queste orrende condizioni climatiche, che magari le rendono anche difficile il lavoro..." commentai.

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[Guisgard]

"Ci sta, fa parte del pacchetto." Disse ridendo Holus a Gwen, mentre la pioggia sulla tenda non dava tregua, resa irregolare dal vento che soffiava forte.
La risata di Elv fece il pari con il tintinnio delle gocce sulla tenda.
"Superiore? Faccio il superiore?" Alla ragazza. "Solo perchè dico la verità? E questo ti secca, ragazzina." Con tono insopportabile lui.

[Lady Gwen]

Annuii ad Holus, ma poi la risata di Elv che superava addirittura la pioggia mi fece voltare.
"Mi secca non capire che problema hai tu con me. Stamattina non mi sembrava che tu avessi tutte queste riserve..." dopotutto non mi ero inventata il suo fischio appena ero uscita in giardino, nè i suoi sguardi su di me, dunque poteva dire tutto ciò che voleva, ma certe cose dicevano più delle parole.

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[Guisgard]

"Ti ho solo risposto sul fatto che a tuo dire mi sentirei superiore." Disse divertito Elv a Gwen.
Finì di mangiare e si sistemò in un angolo della tenda.
Lo stesso fecero Holus e Sentenza.
Con quella pioggia non avrebbero potuto fare altro.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su.
"E continuo a sostenerlo" replicai fermamente.
Alla fine, ci sistemammo per la notte ognuno in un angolo della tenda, io mi sistemai meglio nella mia pelliccia bianca e confortevole e provai a dormire, dal momento che la pioggia non consentiva di fare altro.

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[Guisgard]

I 4 si addormentarono, mentre la pioggia battente continuava a scendere sulla tenda con un tintinnio quasi ritmico ormai.
Ad un tratto però Gwen fu svegliata nel cuore della notte da un grido, confuso e lontano.

[Lady Gwen]

Ci addormentammo tutti, la pioggia che cantilenava sempre allo stesso modo come una litania.
All'improvviso, mi svegliai sentendo un grido lontano e confuso, nella notte.
Ma chi poteva essere, qui, nel mezzo del nulla?
Forse quei turisti?
Sporsi la testa fuori dalla tenda per vedere come fosse la situazione fuori e capire da dove provenisse quel grido.

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[Guisgard]

Gen guardò fuori dalla tenda ma la pioggia non permetteva di vedere nulla.
Le gocce d'acqua venivano gettate contro il viso di lei dal forte vento, ma non si sentiva più nulla.
"Ehi..." disse ad un tratto Elv dietro di lei "... cos'hai? Non riesci a dormire?"

[Lady Gwen]

Non sentii più nulla e soprattutto non vedevo nulla ,fra la pioggia e il buio pesto della notte.
Quasi mi prese un colpo quando sentii la voce di Elv.
"No, mi era sembrato di sentire qualcosa che mi ha svegliato..." risposi, richiudendo la tenda.
"Nemmeno tu però stai dormendo, ora..." dissi sarcasticamente.

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[Guisgard]

"Ovvio mi hai svegliato..." disse Elv a Gwen "... richiudi la tenda che entra il freddo... avrai sognato... o forse..." ridacchiando "... è la mia presenza a non farti dormire." Divertito.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su mentre chiudevo la tenda.
"Sei troppo pieno di te, sai?" gli dissi, mentre asciugavo le gocce d'acqua dal mio viso, portare dal forte vento che scuoteva la laguna.
Pensavo comunque di aver davvero sognato quell'urlo, dopotutto non eravamo nel centro città ed ero proprio improbabile che qualcuno fosse così folle come noi spassare la notte qui.

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[Guisgard]

"Ma non mi dire..." disse divertito Elv che fissava Gwen "... e per questo mi trovi così affasinante?" Con tono impertinente, mentre lei richiudeva la tenda. "Puoi dirlo, non ti mangio mica." Ridacchiando.

[Lady Gwen]

Rimasi ad osservarlo un paio di istanti.
"C'è una sottile linea fra affascinante e fastidioso e tu ti muovi sempre in bilico fra queste due, anche se al momento direi che tendi verso il fastidioso" risposi, con un sorriso acido.

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[Guisgard]

"Oh, ecco..." disse divertito Elv "... beh, visto che potrei pendere anche verso l'affascinante allora lo prendo come un complimento il tuo, ragazzina." Con fare di chi è sicuro di sè. "In effetti ho subito capito di non esserti indifferente." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Scossi la testa mentre tornavo al mio posto dentro la tenda.
"Contento tu che riesci a trovare sempre ciò che è conveniente per te in ogni situazione..." commentai sorniona.
Avrei comunque pensato che fosse molto stupido se non si fosse accorto di nulla, ma tutto mi sembrava fuorché stupido, dunque non mi sorprendeva più di tanto.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto, restando a fissare Gwen per un lungo istante.
La pioggia continuava a scendere.
"Beh, ormai non ho più sonno..." disse, per poi tirare fuori una bustina di caffè solubile che sciolse con l'acqua "... non sarà un gran caffè ma almeno mi scalderà... ne vuoi anche tu?" Alla ragazza.

[Lady Gwen]

Rise e rimase a guardarmi sema rispondere, mentre mi chiedevo cosa gli passasse per la testa.
Poi, mi offrì del caffè solubile che aveva portato ed io lo accettai.
"Vedi? A qunto pare io riesco ad avere ovunque le mie comodità" commentai con tono divertito e saccente, riferendomi sia alla mia pelliccia sia alle sue parole di qualche ora fa, quando avevo accettato di restare qui per la notte.
Dopotutto, era lui che adesso aveva bisogno di scaldarsi, no?

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[Guisgard]

"Già..." disse Elv bevendo "... ma ammetto che in questo momento ti invidio quella pelliccia visto il freddo che fa..." divertito a Gwen "... e sembra che non voglia smettere di piovere..." gardando la tenda che tintinnava per le gocce.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso divertito, prima di sorseggiare il caffè caldo, che comunque rimise al mondo anche me.
"Già... Ma anche tutto ciò ha un suo fascino..." commentai pensierosa, osservando in controluce le gocce di pioggia sul tessuto della tenda e ascoltando il loro picchiettare.
"Perché hai deciso di fare questo lavoro?"

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[Guisgard]

"Perchè amo la libertà, mi piace muovermi e soprattutto non essere alle dipendenze di nessuno." Disse Elv a Gwen. "Niente orari fissi, datori di lavoro, paura di fumare una sigaretta in ufficio fuori pausa, il grigiore della città, timbrare il cartellino e roba simile..." bevendo il suo caffè "... non sono fatto per una vita regolare... ma dubito tu possa capirmi, no? Abituata agli agi, al lusso ed ai capricci." Divertito.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso divertito dietro la tazza.
"Beh, anch'io godo del mio lusso perché amo la libertà, non essere alle dipendenze di nessuno e non dover timbrare il cartellino" replicai, per poi ridacchiare "Ognuno a proprio modo gode della libertà" aggiunsi poi, con tono divertito.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Sei proprio il massimo delle ragazzine viziate..." disse ridendo "... mai visto nessuno girare a proprio favore una situazione in questo modo. Potresti entrare in politica, sai?" Fissando Gwen. "Dico davvero, sei incredibile!"
Intanto Holus e Sentenza dormivano come sassi.

[Lady Gwen]

Lo guardai genuinamente divertita alle sue parole.
"Lo prendo come un complimento" con falsa altezzosità, mentre sorridevo divertita e bevevo un altro sorso di caffè.
Intanto, i due dormivano della grossa ed era meglio così.
Mi stava piacendo questa nostra chiacchierata senza che nessuno interferisse.

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[Guisgard]

"Bene, ragazzina..." disse Elv finendo il suo caffè "... magari potrei farti da precettore." Facendole l'occhiolino. "Voi ricchi usate averne, giusto? Precettori, insegnanti privati e roba simile." Posando la tazza vuota. "Ovviamente mi aspetto un profumato stipendio." Sarcastico.

[Lady Gwen]

Sollevai un sopracciglio alle sue parole.
Questa era nuova...
Finii anche io il caffè e presi una delle sue sigarette.
"È chiaro che il compenso sarà commisurato alla riuscita del tuo lavoro" con un sorriso enigmatico, mentre accendevo la sigaretta.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191203/959b9fa8c08ddefb0a8f152411a8d2f0.jpg

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[Guisgard]

"Sono curioso ora..." disse Elv fissando Gwen che si accendeva una delle sue sigarette "... quale lavoro dovrei svolgere, di grazia?" Tra il serio ed il divertito.

[Lady Gwen]

Lo guardai aspirando dalla sigaretta.
"Beh, sei tu che ti sei proposto, io ho solo discusso in merito al tuo compenso, mi sbaglio?" dissi, osservando i suoi occhi neri attraverso e spire di fumo evanescente.

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[Guisgard]

"Magari fra qualche anno, ragazzina..." rispose con sarcasmo Elv a Gwen "... quando sarai cresciuta... ok?" Divertito ed impertinente.

[Lady Gwen]

Lo guardai sbarrando gli occhi.
Gli lanciai allora la prima cosa che trovai, il mio cappello, in piena faccia.
"Che impertinente e inopportuno sei..." scuotendo la testa e facendo altri tiri nervosi dalla sigaretta.
Era davvero impossibile avere a che fare con lui.
Non che avessi intenzione di cedere, ma era proprio impossibile.


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[Guisgard]

Elv scoppiò a ridere.
"Ho colpito nel segno mi sa..." disse divertito "... ho toccato il tasto dolonte, vero?" Facendo l'occhiolino a Gwen.

[Lady Gwen]

Era peggio di un'anguilla, scivolava da ogni parte.
"Tesoro, non sono responsabile dell'idea che ti sei fatto di me nella tua testa, sai?" commentai, con un sorrisetto.

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[Guisgard]

Elv rise e scosse la testa.
"Tesoro, sarà meglio se riposi ora..." disse Elv a Gwen "... cerca di dormire un pò..." rannicchiandosi nel suo angolino "... altrimenti domani non riuscirai a fare un passo..."

[Lady Gwen]

Che nervoso!
Davvero, che nervoso!
"Certo, scommetto invece che tu sei il maschio alpha del branco..." mormorai piano, mentre mi rannicchiavo anche io nel mio angolino.
Era una sfida continua, tanto bello quanto fastidioso ed irriverente.
Mia madre forse mi avrebbe detto che era quello che aveva sempre cercato di farmi capire del mio carattere, ma hey, chi aveva intenzione di cambiare?
Io no di certo e, qualcosa mi diceva, nemmeno lui.

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[Guisgard]

Elv vide Gwen rannicchiarsi per riposare e la sentì mormorare qualcosa, senza però capire cosa avesse detto.
"Lo so lo so..." disse divertito "... mi trovi irresistibile... anche tu non saresti male, peccato per il tuo carattere." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Lo guardai alle sue parole.
"Buffo, è proprio quello che penso io di te" dissi schietta e diretta, guardandolo.
Iniziavo a pensare che si compiacesse di come infastidiva la gente, in un modo strano che però non riuscivo a capire, ma ero quasi certa di ciò che dicevo.

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[Guisgard]

Lui non disse più nulla e per un lungo istante restò a fissare Gwen.
La guardava negli occhi in un modo quasi enigmatico, mentre il tintinnio delle gocce era sempre intenso, melodico, continuo.
Il vento accarezzava il telo della tenda, facendolo appena sussultare col suo soffio.

[Lady Gwen]

Non disse più nulla, ma i suoi occhi neri rimasero a lungo nei miei, con uno sguardo silenzioso, enigmatico.
La pioggia che picchiettava sulla tenda era l'unico suono.
Accennai un sorriso.
"Hai perso la parola?" dissi piano, quasi in un sussurro, per non rovinare quell'atmosfera sospesa e silenziosa.

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[Destresya]

Guardai la moglie del locandiere con aria divertita.
"Ma davvero?" sorridendo "Dev'essere un tipo alquanto singolare... peccato non ci fosse il biglietto da visita, magari un eroe a noleggio potrebbe essere utile!" con aria divertita.

[Guisgard]

"Il silenzio e la solitudine" disse Elv sistemandosi per dormire "sono i figli prediletti della notte, mi disse una volta un cliente..." fissando Gwen "... sarà meglio dormire ora, domani ci alzaremo presto... buonanotte..."
Nel frattempo, Desstresya era con la moglie del proprietario dell'albergo.
"Abita a circa un paio di miglia da qui..." la donna "... sulla Scogliera degli Oleandri..."

[Altea]

Ad un tratto arrivò un uomo anziano, probabilmente il padrone del negozio. "Parlate di questo diario? Cosa sapete dirci in merito?".

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[Guisgard]

"In verità non sapevo neanche più di averlo..." disse il vecchio ridacchiando "... ero convinto di averlo venduto a qualche turista tonto o magari di averlo gettato via..." indicando il diario.
"Gettato?" Sette che era vicino ad Altea.
"Beh si..." annuì il vecchio "... viviamo nel nuovo secolo, con la tecnologia a fare da padrona... oggi ci sono gli aerei che volano sui mari e le auto che sfrecciano fra i grattacieli delle città... persino credere in Dio è diventato difficile per qualcuno... non sono più tempi questi per le vecchie storia di avventura e di romanticismo..."

[Altea]

"Avete ragione ma io sono un po' antico stampo e sinceramente stavo proprio dicendo ero curiosa di sapere cosa era accaduto a questo Sir.. Ma chi erano i pirati eretici?".

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[Guisgard]

"Infatti solo ad un animo particolare e tradizionalista poteva colpire la storia di questo antico diario..." disse il vecchio ad Altea "... i pirati ereticali erano dei predoni del mare, ossia dei corsari che depredavano le navi in nome del governo di Uaarania, per trafugare ricchi bottoni destinati alla costruzione di chiese e monasteri sulle isole Flegeesi, dopo essere state conquistate dai duchi Afragolignonesi. Proprio qui a Procao vi era un ricco emporio e molte navi vi facevano scalo."

[Altea]

"Ho sentito parlare di Uaarania, allora lo prendiamo Sette, magari possiamo leggerlo assieme. Chissà non celi qualche mistero" sorridendo a Sette e ricordando dovevamo incontrare pure il suo cliente.

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[Lady Gwen]

Che poeta...
Sollevai appena le sopracciglia.
"Buonanotte"ripetei allora io, sistemandomi meglio per dormire.
Certamente un modo strano per concludere una discussione, na forse era meglio così.

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[Guisgard]

"Beh, se voleva gettarlo via allora ci farà un buon prezzo." Disse ridendo Sette al vecchio.
"Facciamo 6 Taddei." Annuì questi.
Allora Sette pagò e con Altea uscirono dall'emporio.

[Destresya]

Sorrisi alla donna, incuriosita.
"Però, sembra un posto molto evocativo detto così.." cercando di immaginarmelo.
Quellla storia era divertente, anche se più che un eroe a noleggio mi serviva un modo per starmene fuori dai guai, nascosta il più possibile per poi andarmene verso una nuova vita.
O magari chissà, era proprio quell'isola il posto che mi aspettava.
Però l'idea di vedere quella Scogliera degli Oleandri mi ispirava.
"Potrei andare a farci un salto quando il tempo si sarà calmato!" dissi, un po' alla donna un po' a me stessa.

[Guisgard]

Alla fine Gwen si addormentò, svegliandosi al mattino.
Quando riaprì gli occhi Holus e Sentenza si erano appena svegliati anche loro, mentre Elv era da poco uscito dalla tenda per raccogliere frutta da mangiare a colazione.
Nel frattempo, all'alberghetto, Destresya e la donna erano rientrate.
Verso metà mattinata il vento aveva pulito l'aria e parzialmente il cielo, allontanando così il pericolo di nuove tempeste.

[Altea]

Uscimmo dall'emporio ma ero pensierosa "Chissà perché voleva gettarlo via.. Con tutti quegli oggetti avrebbe dovuto disfarsi di tutto. Strano vero? Grazie per il regalo" ponendo il regalo nella borsa e dandogli un bacio sulla guancia "Hai un appuntamento di affari non dimenticare".

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[Lady Gwen]

Alla fine mi addormentai, svegliandomi al mattino dopo.
I due erano pure loro appena svegli, mentre Elv era via, probabilmente per prendere qualcosa per la colazione.
Mi diedi dunque una sistemata generale e notai che la giornata si era molto rischiarata, a differenza del tempo piovoso della notte.

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[Guisgard]

Sette sorrise a quel bacio di Altea sulla sua guancia.
"Grazie, sorellina." Disse sarcastico, per poi farle l'occhiolino. "Si, ora bisogna pensare agli affari... vieni, andiamo al locale del mio cliente."
Nello stesso istante, alla laguna, Gwen si era alzata e preparata, uscendo dalla tenda e trovando fuori Holus e Sentenza.
Notò però Elv poco distante, immobile quasi pietrificato, che fissava un punto verso le roccia, dove la sera prima si erano accampati i turisti.

[Lady Gwen]

Uscita dalla tenda, notai gli scienziati, ma poi notai Elv distante, che pietrificato guardava qualcosa.
Mi preoccupai, così per capire cosa stesse succedendo mi avvicinai a lui.
"Tutto bene?" chiesi, toccandogli il braccio.

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[Altea]

Ci dirigemmo al locale del cliente misterioso "Sorellina.. Ti aspettavi un bacio sulla bocca?"Lo afferrai per il braccio e lo guardai, a dire il vero Sette stava ridando un senso alla mia piatta vita" Se devi baciarmi, devi fare tu la prima mossa".

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[Destresya]

Le ore passarono e ne approfittai per godermi il realax tanto desiderato, chiaccherare con la moglie del locandiere che sembava proprio una donna a cui piaceva parlare con la gente.
Quando poi il cielo si aprì, decisi che ero rimasta in casa troppo tempo, così uscii e mi diressi alla Scogliera degli Oleandri, dopotutto da qualche parte dovevo pur cominciare ad esplorare l'isola.
E poi la moglie del locandiere era stata così gentile a spiegarmi la strada.

[Guisgard]

Gwen raggiunse Elv, ma prima che lui potesse rispondere la ragazza notò qualcosa.
La sabbia era tinta di un rosso scuro ed a terra c'era qualcosa.
Un attimo dopo si accorse che era una mano umana.
Era stata letteralmente tranciata da un braccio.
Istintivamente continuò a guardare e vide altri brandelli disseminati ovunque, pieni di sangue.
Infine si accorse anche di una testa mozzata ed orrendamente sfigurata, con ancora gli occhi aperti come se la fissasse.
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[Guisgard]

Sette guardò Altea negli occhi, come se volesse leggerle dentro, fino in fondo all'anima.
"Chissà, potrei farla molto presto..." disse mentre lei lo teneva per un braccio "... la prima mossa..."
In quel momento la porta del locale si aprì ed alcuni camerieri cominciarono a pulire, visto nel tardo pomeriggio avrebbero aperto al pubblico.
Intanto, all'alberghetto, Destresya, visto il tempo che era andato migliorando decisamente, aveva deciso di raggiungere la Scogliera degli Oleandri.
Era questo un posto isolato, verso il mare e dal quale si poteva persino ammirare parte della costa continentale quando l'aria, come oggi, era limpida e rinfrescata dal vento.
In lontananza poi la ragazza notò qualcosa.
Era un'abitazione isolata.

[Lady Gwen]

Prima Che Elv mi rispondesse, lanciai un grido a quella vista orrenda e mi nascosi contro di lui.
C'erano pezzi tranciati e sfigurati ovunque, mozzati con ferocia inaudita.
Era vero quel grido che avevo notato stanotte, non lo avevo sognato e proprio a venti metri da noi era accaduto quello scempio.
"Chi... Chi può essere stato?" chiesi tremante.

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[Guisgard]

Elv strinse a sè Gwen, portandola via da lì, fin verso la tenda.
"Ehi..." disse Holus avendo sentito urlare Gwen "... cos'è accaduto?"
Elv fece un cenno col capo indicando le rocce.
Allora il professore e Sentenza andarono a vedere, scoprendo il macabro spettacolo, mentre Elv portò Gwen nella tenda per farla calmare.

[Lady Gwen]

Sentii che mi portava via da lì, dentro la tenda, mentre i due andavano a vedere quell'orrore.
Ero tremante e terrorizzata, in lacrime, non sapevo se per quello scempio oppure se per il fatto che fosse accaduto praticamente accanto a noi e anche noi avremmo potuto fare quella fine, se solo chi si era macchiato di un crimine simile si fosse spostato un po' più in là.

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[Guisgard]

"Manda giù questo..." disse Elv a Gwen porgendole una bottiglia di liquore che lui aveva sempre con sè "... ti farà bene... un bel sorso, mi raccomando..."
Dopo qualche istante tornarono Holus e Sentenza.
"E' orribile..." sconvolto il professore "... orribile... sembra un mattatoio..."
"Credo sia stato qualche animale..." Elv al vecchio scienziato "... qualche bestia feroce..."
"Si, credo anche io..." annuì Holus ".. non ci sono altre spiegazione... le carni di quei poveretti sono state strappate via orrendamente... si, è stato qualche animale feroce..."

[Lady Gwen]

Mi porse una bottiglia di liquore ed io mandai giù due sorsi abbondanti.
Il sapore forte mi diede una bella scossa, ma continuai silenziosamente a piangere.
Era stato un orrore troppo disturbante e traumatico per essere presto dimenticato ed assimilato e in tutto ciò le parole di Holus non mi aiutavano, non mi aiutavano affatto.
Era impensabile che un essere vivente riuscisse a fare una cosa simile, davvero impensabile.

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[Guisgard]

"Forse sarà meglio lasciare questo posto..." disse Holus ad Elv "... altri animali potrebbero assalirci..."
La guida annuì e poi si volto verso Gwen, accarezzandole un ciuffo rosso e ribelle.
"Va meglio ora?" Fissandola.

[Lady Gwen]

Sì, dovevamo andarcene quanto prima da qui, non era sicuro e adesso più che mai era terrificante.
Guardai Elv ed istintivamente misi la mia mano sulla sua.
"Un po'..." dissi piano, ancora scossa, alcune lacrime che iniziavano a seccarsi sul mio viso.
Era stata la cosa più brutta della mia esistenza, non pensavo che avrei mai potuto vedere di peggio.

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[Guisgard]

Elv istintivamente strinse la mano di Gwen nella sua.
"Tranquilla, ora ce ne andremo da qui..." disse alla ragazza.
"Professore..." Sentenza "... non possiamo andarcene ora... il processo di ionizzazione calcarea che abbiamo usato per estrarre il fossile non è ancora completato e spostarlo potrebbe danneggiarlo..."
"Si, è vero..." annuì Holus "... non ci avevo pensato..."

[Lady Gwen]

Annuii e ricambiai la sua stretta.
Era calda e rassicurante, ciò di cui avevo bisogno in quel momento.
Ma poi, le parole dell'uomo non furono affatto rassicuranti.
"Ma... Non potete rimanere qui... È pericoloso... Quanto ci vuole prima anche finisca?" chiesi, impaurita.

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[Guisgard]

"Almeno altre 5 o 6 ore..." disse Holus a Gwen.
"Allora riaccompagnerò a casa Gwen e poi tornerò a prendervi." Fece Elv. "Intanto tenete questa con voi." Dando loro la sua pistola.

[Lady Gwen]

Cinque o sei ore erano un'infinità, con un rischio simile...
In quel momento, non mi venne affatto spontaneo affermare che sarei rimasta lì con loro.
Sembrava forse egoistico, ma non si trattava di un temporale e non volevo restare ancora qui.
Infatti, annuii ad Elv.
Vidi poi che dava loro la sua pistola e rimasi molto sorpresa che ne avesse una.
In realtà, però, pensandoci, non era strano, visto il suo lavoro sempre in giro in posti sperduti dell'isola, così non dissi nulla.

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[Guisgard]

Elv allora con Gwen raggiunsero la Jeep e lasciarono la laguna.
"Ti porterò a casa" disse lui guidando "poi andrò alla polizia per denunciare il fatto. La laguna deve essere perlustrata e scoprire quale animale è stato, in modo da sopprimerlo."

[Lady Gwen]

Salimmo sulla jeep e andammo via.
Non credevo che avrei visitato quel posto tanto presto...
Lo ascoltai e rimasi a riflettere.
"È assurdo e surreale, tutto ciò..." dissi piano "Pensavo di averlo sognato, quel grido, stanotte..."

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[Guisgard]

"Procao è tra le isole meno frequentate e più isolate del Mar del Flegee..." disse Elv guidando "... è un'oasi in gran parte incontaminata e molte specie protette vivono qui... il rovescio della medaglia è ciò che è accaduto stanotte... quei turisti non dovevano avventurarsi senza guida in quella laguna.."

[Lady Gwen]

Stranamente, riuscii ad accennare un sorriso alle sue parole.
"Dunque, sei stato tu che ci hai fatto da portafortuna? Buono a sapersi..." commentai, quasi divertita.

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[Guisgard]

"Spiritosa..." disse Elv guardando Gwen di traverso "...davvero spiritosa... felice di vedere come la tua linguetta non si sia inceppata per la paura..." sarcastico "... no, non porto fortuna. Ma sono una guida esperta e so come agire in certe situazioni." Guidando.

[Lady Gwen]

Accennai un sorrisetto furbo alle sue parole.
Anche se in effetti quel momento silenzioso e sospeso non mi era dispiaciuto, affatto, ma ero contenta che fossimo tornati alla normalità.
"Non credo avresti potuto fare molto, visto com'erano ridotte quelle persone ed è stato solo un gran colpo di fortuna che non ci fossimo noi al loro posto..." commentai.

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[Guisgard]

"Si, ma avevo una pistola e qualche colpo spaventa ogni animale, fidati." Disse Elv guidando. "Va meglio ora?" Guardando Gwen.

[Lady Gwen]

Volevo fidarmi di lui, soprattutto per il pensiero di quei due poveretti soli alla Laguna.
Poi, mi chiese se andasse meglio.
"Sì" dissi sincera, sorridendo più tranquilla.
Non mi sentivo serena al cento per cento, ma andava sicuramente meglio di prima, poco ma sicuro.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191204/54f41dad8b7244b1360b8e214fa9f623.jpg

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[Guisgard]

Elv accennò un sorriso e tornò a guardare la strada.
"Ora tornerai a casa e ti farai una lunga dormita..." disse a Gwen "... e da domani cercherai di dimenticare questa brutta storia..." guidando.

[Lady Gwen]

Ricambiai il suo sorriso e ascoltai poi le sue parole.
Annuii, tornando a guardare fuori dal finestrino.
Ci sarebbe voluto un bel po' per dimenticare, o almeno provarci, ma di certo il pensiero di non esserci io al posto di quei turisti poteva certamente aiutare.
Forse questo non era molto altruistico, ma era la realtà dei fatti.

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[Guisgard]

La Jeep arrivò alla casa di Nasia, dove Gwen viveva.
"Eccoci..." disse lui fermandosi davanti al cancello "... scendi e va da tua zia, Gwen... e cerca di riposare... ti farà bene..."

[Lady Gwen]

Alla fine, arrivammo a Villa Ilesia.
Diciamo che adesso ero un po' più contenta di prima di rivedere la zia, rispetto a quando ero uscita, giusto per il fatto di essere tornata a casa intera e non a pezzetti.
Gli sorrisi e lasciai un bacio sulla guancia, quasi sull'angolo delle labbra rosse e ben disegnate.
"Grazie, a presto" mormorai, osservando un ultimo istante i suoi occhi neri, quasi ad imprimerne la bellezza nella mia mente ancora una volta.
Alla fine, scesi dalla jeep per entrare in casa.

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[Guisgard]

Elv sorrise a quel bacio di Gwen sulla guancia, restando a guardarla mentre andava via.
Poi la Jeep ripartì.
In casa la ragazza riabbracciò sua zia, stupita di vederla tornare così presto.

[Lady Gwen]

Appena entrai in casa, fui come sempre invasa dal tornado-Nasia ed era addirittura stupita che fossi tornata... Presto?
Davvero?
"Dici sul serio?" commentai, la fronte aggrottata.
Immaginavo una sfuriata, visto ero stata fuori tutta la notte durante la seconda tempesta della stagione, invece no.
Nulla.
Beh, meglio così, visto il mio stato d'animo attuale, che certamente non era eccellente.

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[Guisgard]

Nasia si aspettava che quell'uscita durasse almeno un giorno ed una notte e vedendo tornare di buon mattino Gwen restò colpita.
"E..." disse maliziosa "... il professore e la guida? Non sono tornati? Magari avremmo potuto offrire la colazione al gentile signor Elv, no?" Ridacchiando.

[Lady Gwen]

Ecco che i miei buoni propositi nei suoi confronti andavano a farsi benedire.
"Il gentile signor Elv è andato alla polizia per denunciare cinque omicidi" risposi secca e brusca.
Andai poi a cercare la cameriera e le dissi di prepararmi subito un bagno caldo, più caldo era meglio sarebbe stato, sebbene immaginavo che per sbollire nuovamente la rabbia ci sarebbe voluta una doccia fredda.

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[Guisgard]

Nasia sgranò gli occhi, impressionata ed incredula.
"Cosa..." disse a Gwen "... cosa hai detto? Ma cosa è accaduto? Raccontami tutto..."

[Lady Gwen]

Vedo che la malizia è sparita, vero zia? pensai, mentre osservavo la sua faccia sconvolta.
"Stanotte cinque turisti sono stati sbranati e straziati da un animale. Serena! Il mio bagno!" la chiamai a gran voce "È stato orribile. E terrificante" conclusi atona.

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[Destresya]

Quanto mi erano mancate le lunghe passeggiate senza meta che facevo da bambina in riva al mare.
Quando non hai altra preoccupazione che i capelli che si infrangono sul viso, il sole negli occhi e lo scoprire i segreti sussurrati dal vento che ti accarezza piano.
Così mi sentivo in quel momento, mentre camminavo verso la Scogliera degli Olenadri.
Mi sarebbe piaciuto abitare in un posto così, fuori dal mondo, lontana da rumori, chiasso e chiacchere.
Il posto era davvero belllo, e restai ammirata a contemplarlo.
Non sapevo bene perchè fossi lì, un po' per scoprire di più su quel misterioso signor Sì, forse, o forse solo per scoprire un posto dal nome tanto evocativo.
Quel luogo emanava una pace che a stento ricordavo di aver provato.
Poi in fondo notai una casetta, e senza quasi accorgermene, mi ci avvicinai.

[Altea]

Il locale venne aperto e vidi alcuni camerieri. Ebbi solo il tempo di dire a Sette "Aspetterò dunque.. Quando deciderai" con tono basso "Il locale sta aprendo".

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[Guisgard]

Il bagno di Gwen fu pronto e la ragazza potè tentare di rilassarsi in quell'acqua profumata, cercando, per quanto possibile, di scacciare quei terribili ricordi.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya ammirava quel meraviglioso scenario tra mare e cielo, ritrovandosi infine alla casa isolata sulla scogliera.
Era un'abitazione di media grandezza, con una grande elica appartenuta a qualche biplano, ora appesa davanti allo spiazzo della casa, con sotto un cartello con la scritta "Eroe a noleggio".
Nello stesso istante, a Corsales, Altea e Setta erano davanti al locale.
"In verità non è ancora aperto al pubblico, ma solo per le pulizie..." disse lui a lei.

[Altea]

"Certo.. Ma tu hai appuntamento con il tuo cliente, quindi penso puoi entrare anche ora. Cosa devi vendere.. The.. O?" osservandolo negli occhi azzurri.

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[Lady Gwen]

Mi immersi nell'acqua calda, cercando di scacciare via tutti quei ricordi.
Pensavo a tante cose.
Pensavo a quei poveri turisti, pensavo ai due scienziati ed alla loro scoperta, se fossero al sicuro lì da soli, pensai al lungo e silenzioso sguardo enigmatico che Elv mi aveva rivolto stanotte e che secondo me diceva più delle parole, alla sua attenzione per me dopo che ero rimasta traumatizzata ed inorridita dopo quella vista.
Mi abbandonai nella vasca, mentre i pensieri si mischiavano al vapore caldo dell'acqua.

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[Guisgard]

Sette guardò Altea negli occhi.
"Scusa..." disse "... cosa intendi dire? Ti ho detto che sono un mercante di spezie, no? Ovvio che tratto solo quelle..."
Nel frattempo Gwen, a casa di sua zia, cercava di liberarsi da quei terribili ricordi e quelle terrificanti sensazioni.
Ma la cameriera venne ad avvertirla che i militari chiedevano di lei.

[Lady Gwen]

Continuai a rilassarmi e riposarmi nella vasca, ma la cameriera venne ad avvisarmi che c'erano i militari, sicuramente per i turisti.
Così uscii dalla vasca e dopo essermi vestita scesi giù per parlare con loro.

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[Guisgard]

Gwen lasciò il suo bagno e poco dopo raggiunse il pianoterra, dove nel salotto sua zia Nasia era con Goz ed alcuni dei suoi militari.
"Cara, il capitano Goz vorrebbe parlarti di ciò che è accaduto alla laguna..." disse Nasia "... te la senti?"

[Lady Gwen]

Scesi giù e le parole della zia mi confermarono quello che avevo pensato.
Allora annuii e mi sedetti sul divano, aspettando di rispondere alle loro domande, sebbene non avessi altro da dire se non che avevo sentito un urlo nella notte.

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[Altea]

Vidi Sette alterarsi per un attimo e preferii non ribattere. Anzi a quella risposta secca tenni un certo distacco "Certo, non ti preoccupare.. Possiamo entrare quindi".

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[Destresya]

La moglie del locandiere ci aveva visto giusto, pensai sorridendo mentre ammiravo quella strana scritta "Eroe a noleggio" che campeggiava sul cancelletto della casa.
Risi di nuovo, come la prima volta.
Beh, ormai ero lì, tanto valeva svelare quel mistero.
Così, senza sapere bene che cosa mi sarei inventata, suonai il campanello.

[Guisgard]

Goz guardò Gwen e si sedette davanti a lei.
"Non preoccuparti, ragazza..." disse lui "... non ci metteremo molto... cosa è successo stanotte alla laguna lo sappiamo già e non ti tedierò oltre con domande e richieste di descrizioni..." accendendosi una sigaretta "... parlami invece dei tuoi compagni di viaggio... del professor Hlus e del suo assistente... e poi anche di Elv la guida... hai notato un che di strano, sospetto o qualcosa di simile?"
Nel frattempo, a Corsales davanti al locale, Altea e Sette si accingevano ad entrare.
Lui annuì e furono subito dentro.
"Il locale è chiuso, signori." Uno dei camerieri.
"Non importa, conosco il signor Sette." Arrivando un uomo che fino ad un attimo prima era seduto al suo piano.
"Pilo..." Sette a lui "... cerco il tuo capo..." dandogli la mano "... lei è Altea, un'amica." Presentando la ricca pittrice al pianista.

[Lady Gwen]

Iniziai ad ascoltarlo e un attimo dopo sbarrai gli occhi.
"Loro non c'entrano nulla!" esclamai "Ho sentito un grido stanotte, che mi ha svegliata. Era confuso, vago, pensavo di averlo sognato, poichè affacciandomi dalla tenda non ho visto nulla di strano, ma nessuno di loro c'entra qualcosa. Sono persone per bene ed erano con me quando quei turisti sono stati trucidati" dissi con tono ovvio, ma contrariato.
"È evidente che non abbiate visto o osservato con attenzione quelle persone. Sono state sbranate e dilaniate da un animale, nessun essere umano potrebbe fare una cosa simile, men che meno loro tre."

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[Altea]

Osservai tutta la scena in silenzio, vi era un che di misterioso in tutto questo. Poi arrivò il pianista Pilo, notai il tono freddo con cui mi presentò Sette "Piacere signor Pilo, non sono mai stata in questo locale. Posso sapere il nome e che locale è?".

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[Guisgard]

"Ragazza mia..." disse fumando Goz "... ti stupiresti a vedere di cosa è capace la follia umana... non ci sono animali presso la laguna che possano ridurre così un essere umano... forse un coccodrillo delle Flegee, ma non abbiamo riscontrato tracce... quindi ti riformulo la mia richiesta... parlami dei tuoi compagni di viaggio." Fissandola.
Nel frattempo, ala Scogliera degli Oleandri, Destresya era giunta a quell'abitazione.
Bussò ed attese fino a quando la porta si aprì.
Forse era stato un colpo di vento, perchè sembrava essersi aperta da sè.

[Guisgard]

"Allora un doppio benvenuto." Disse sorridendo Pilo ad Altea. "Si tratta di un ritrovo, per bere, ascoltare musica e giocare.Il nome del locale è... Malvarosa." Svelò.

[Altea]

"Malvarosa.. Mi piace come nome, molto evocativo e retro'. Dunque non un locale per signorine acqua e sapone" facendo l'occhiolino a Sette "Ma noi non siamo clienti, il mio amico Sette è qui per affari" osservando il locale.

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[Lady Gwen]

Oh ma che gentaglia.
"Ed io riformulo la stessa risposta. Loro sono innocenti, visto che eravamo tutti a dormire in tenda nel momento in cui ho sentito quell'urlo, sicuramente le urla di quei poveretti che venivano sbranati. A meno che lei non creda che una persona possa essere in due posti contemporaneamente, dico bene?" chiesi retoricamente, con aria beffarda "Ora ritengo di non avere più nulla da dirvi, quindi vi consiglio di lasciare questa casa e condurre delle indagini più degne del vostro nome" con tono brusco.

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[Guisgard]

"E' un locale per tutti i tipi di signorine." Disse Pilo sorridendo ad Altea. "Lavoro?" Guardando poi Sette.
"Si, vorremo parlare col tuo capo." Questi.
"Ma lo sai che non riceve nessuno senza un accordo o un appuntameto." piegò Pilo.
"Già, dimentico sempre che vive rintanato come un vampiro..." ridendo Sette.

[Guisgard]

"Gwen, controllati per favore." Disse Nasia riprendendo sua nipote.
"Quindi..." fumando Goz "... tu sei stata sveglia tutta la notte, giusto? Perciò sai con certezza che nessuno si è mosso dalla vostra tenda... dico bene?" Fissandola. "Ti ricordo che posso arrestarti in un attimo per falsa testimonianza, signorina."

[Lady Gwen]

Oh non avevo la minima intenzione di controllarmi.
"Non ho detto che sono stata sveglia tutta la notte, mi sono svegliata nell'istante in cui quelle persone hanno gridato perché le stavano trucidando e se tutti i miei compagni erano in tenda, nessuno di loro poteva essere contemporaneamente ad uccidere quelle persone, mi spiego?" insistetti ancora, con tono insofferente.
"E di certo, sto dicendo la verità, non falsità."

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[Altea]

"E' un tipo impegnato il vostro titolare quindi" ma poi udii la battuta di Sette e sorrisi incuriosita "Un vampiro?" mi sfuggi poi una risata "Scusate, ma non ho fatto a meno di ridere, a volte Sette fa pure ridere". Ero davvero arrabbiata con lui, visto la freddezza di prima.

[Guisgard]

"Facciamo così..." disse Goz spegnendo la sigaretta "... tornerò più tardi, quando ti sarai calmata." A Gwen.
I militari allora andarono via.
"Sarà meglio chiamare un avvocato." Nasia a sua nipote.
Intanto, al Malvarosa, Altea era lì con Sette.
"Lamia amica Altea" questi a Pilo "vorrebbe conoscerlo ed io intendo accontentarla."
"Dubito lo incontrerete prima di stasera." Spiegò il pianista.
"Non è nel locale ora?" Chiese Sette.
"Non l'ho visto da stamattina..." rispose Pilo "... non ama farsi vedere in giro, lo sai..."

[Destresya]

La cosa si faceva sempre più strana, tanto che in quel momento mi chiesi che diamine ci facessi lì.

Ma ormai ero curiosa e così, quando la porta si aprì, quasi da sola, decisi di entrare.
"C'è nessuno?" mormorai alle onde, sempre più incuriosita.

[Lady Gwen]

Certo, ci mancava solo che continuassimo ancora quella tiritera.
Ora o dopo, non sarebbe cambiato nulla, avrei detto le stesse identiche cose, che erano le uniche vere.
"Un avvocato? Non sono io ad aver bisogno di un avvocato!" esclamai "Non è a causa mia se quell'incompetente idiota non sa fare il suo lavoro!"

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[Altea]

"Come mai non ama farsi vedere? E' un tipo riservato? Già, il mio amico Sette ha detto deve vendergli la sua merce e io ero curiosa di conoscerlo, ma non perché sono un tipo curioso, mi interessava dalla descrizione. Infatti noto è un tipo misterioso".

[Guisgard]

Destresya entrò in quella casa che sembrava vuola.
L'odore di salsedine giungeva dal mare portato dalla lieve brezza, mentre il verso dei gabbiani echeggiava nell'aria.
"Se i miei creditori ora usano donne affascinanti per riscuotere i soldi" disse ad un tratto una voce "allora davvero non c'è più morale a questo mondo." Con tono divertito.

[Guisgard]

"Si, ma tu non hai la diplomazia come dono di natura." Disse seccata Nasia a Gwen. "Ed io non vorrei finire nei guai per colpa tua, Gwen. Quello è il capitano Goz e tu non puoi trattarlo così, chiaro?"
Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette chiedevano del misterioso proprietario.
"In effetti è un tipo particolare il signor Mass..." fece Pilo "... un uomo che non avrei mai pensato di incontrare... al massimo di trovarlo in qualche vecchio romanzo d'appendice... a volte mi chiedo se non sia nato non solo nel posto sbagliato, ma anche nel secolo sbagliato." Sorridendo il pianista.

[Altea]

"Davvero un tipo interessante" pensando al libro del Sir che era naufragato per colpa dei pirati eretici "Pure io sono un animo romantico pure ribelle. Ma possiamo nel frattempo prendere qualcosa da bere e mangiare, sono affamata ed assetata. Da dove arriva Mr. Mass?" a Pilo.

[Lady Gwen]

La guardai sconvolta.
"Dunque, è questo il problema alla base di tutto ciò, non è vero? La tua faccia" esclamai, con disprezzo "Strano, non mi era mai sembrato che tenessi chissà quanto alla tua... Reputazione" sibilai.
"Che pena..." scossi la testa e lasciai la stanza.
A quanto pareva, avrei risolto io il mio problema, visto che a lei importava solo di se stessa.
Non avevo bisogno di nessuno, men che meno di lei.

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[Guisgard]

"Certamete, siete nostri ospiti." Disse Pilo ad Altea, che poi chiamò subito un cameriere per far servire loro da bere e da mangiare ad uno dei tavoli, nonostante il locale fosse ancora chiuso al pubblico. "Non ho idea da dove salterà fuori il capo... sarà una sorpresa anche per me." Ridendo il pianista.
Allora Altea e Sette presero posto e cominciarono a mangiare.

[Altea]

Mi sedetti e iniziai a mangiare "Non sa da dove uscirà fuori...forse dal cilindro magico come un gioco di prestigio? Tu hai mai visto il tuo cliente?"
osservando Sette perplessa.

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[Destresya]

A quelle parole sorrisi e mi voltai di scatto e sorrisi divertita.
"Oh riscuotere crediti non è certo il mio lavoro, gliel'assicuro!" cercando nell'ombra la sua figura.
"Ma se teme i creditori non dovrebbe aprire la porta così facilmente, non crede?" con aria divertita.

[Guisgard]

Nasia chiamò più volte Gwen, ma la ragazza indispettita uscì dalla stanza.
La zia allora attese che le passasse il broncio.
Intanto, al Malvarosa, Altea mangiava con Sette ad uno dei tavoli.
"Si, l'ho incontrato..." disse lui "... abbiamo trattato su un certo carico di spezie... e in quell'occasione l'ho conosciuto..." mangiando.

[Altea]

"E perché si nasconde, non ama farsi notare e non si sa quando arriva..sono cose inventate oppure vere?" sorseggiando del vino bianco fresco "Mi sembri serio...che è successo?" osservandolo.

[Guisgard]

"E' stato il vento..." disse la voce a Destresya "... io e lui siamo soci... ci togliamo dai guai a vicenda, sebbene io non ho ancora avuto modo di sdebitarmi con lui..."
La voce proveniva da una piccola mansarda, dalla quale si vedeva un uomo appoggiato su un'apertura in legno delle scale.
Era di bell'aspetto, moro e con gli occhi azzurri.
Il viso pulito ed i modi alquanto originali.
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[Guisgard]

"E' un tipo particolare, che non ho ancora ben inquadrato..." disse Sette ad Altea "... strano? Ti sembro strano? Forse sei tu ad essere troppo presa dal proprietario del locale, non credi?" Fissandola un pò infastidito.