I racconti del Bianco e del nero

[Lady Gwen]

Non mi voltai quando mi chiamò, ma il fatto che non avesse replicato voleva dire che sotto sotto sapeva che avevo ragione.
E come avrebbe potuto essere diversamente?
Mi ritirati in un salottino che fungeva da giardino d'inverno, l'arredamento era misto fra vittoriano e liberty e le ampie vetrate offrivano una meravigliosa vista sia il giardino esterno che sull'isola.
Non sapevo cosa fare e come fare, non sapevo da dove partire.
Sembrava che quell'incapace di Goz volesse a tutti i costi incriminare Elv o gli scienziati, per un motivo che non capivo e sembrava che qualunque cosa io dicessi per lui fosse automaticamente falsa.
Era un pallone gonfiato, un bastardo che aveva raggiunto per chissà quale raccomandazione ai piani alti la sua carica e certamente non gli avrei permesso di danneggiarmi, nè me, nè Elv.
Quanto ad ora, dovevo provare a calmarmi e fare il punto della situazione.

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[Altea]

"Affatto, anzi mi sono stupita tu abbia detto a quel Pilo io volevo conoscerlo, sono venuta qui anche perché volevo capire il tuo lavoro, ero curiosa di vedere questo tuo cliente in quanto lo definivi misterioso ma niente di più" alzando le spalle e finendo il vino bianco, poggiai il bicchiere sul tavolo.
Presi il diario del naufrago e andai nella ultima pagina, solitamente le carte topografiche venivano disegnato all' inizio o alla fine.
Mi sentivo a disagio, era strano...prima stavo molto bene con Sette, avevo trovato l' entusiasmo. Ora mi sentivo scomoda, forse addirittura estranea in quella situazione.

[Destresya]

"Davvero un ottimo alleato!" sorrisi, mentre mi voltavo verso la voce, scoprendo così che apparteneva a un bell'uomo dagli occhi azzurri.
"E così è lei l'eroe a noleggio..." fissandolo intensamente con aria divertita "Ero davvero curiosa di vedere che faccia avesse!" risi piano.

[Guisgard]

Gwen cercava di calmarsi, di mandare giù la rabbia e di tornare lucida per ragionare meglio.
Poco dopo sentì un'auto arrivare ed era quella dell'avvocato di Nasia.
La donna voleva tutelarsi contro ogni imprevisto.
Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette erano seduti a mangiare.
"Allora ti basta chiedermelo..." disse lui sorridendole "... chiedimi ciò che vuoi sul mio lavoro e te lo dirò." Gentile lui, mentre lei sfogliava le ultime pagine del diario, dove c'erano disegnate vecchie mappe delle Flegee.
Nello stesso istante, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya aveva conosciuto quell'uomo.
"Interessante..." lui saltando giù dalle scale con una certa agilità "... in effetti non è più tempo di eroi, lo riconosco e quindi ci sta che quelli come me possano appartenere ad una razza rara." Divertito. "Beh, allora ne apprifitti... non ne troverà altri di eroi come me su questa isola." Facendole l'occhiolino. "Può chiamarmi, come fanno tutti, Mister Si." Porgendole la mano.

[Lady Gwen]

Vidi in giardino arrivare un'auto e vidi che era quella dell'avvocato.
Questa situazione stava diventando gigantesca e avrei solo voluto spaccare la faccia a quel maledetto idiota che mi aveva messa in questo casino enorme.
Anzi, ci aveva messi in questo casino.
E ora avrei preferito eclissarmi in un'isola deserta e sparire.

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[Guisgard]

L'avvocato restò circa un'ora, poi andò via.
Dopo un pò Gwen sentì arrivare una seconda auto.
Stavolta era la Jeep di Elv.

[Lady Gwen]

L'avvocato restò un'ora circa, vedendo quando andava via la sua macchina dal parco.
Dopo dopo, però arrivò un'altra macchina ed era la jeep di Elv.
A quel punto, scesi in giardino ed andai a raggiungerlo al cancello.
Avevo più che mai bisogno di parlargli circa quanto era successo ed il suo arrivo era stato veramente provvidenziale.

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[Altea]

Osservavo le mappe, magari portavano a qualcosa di importante. Le parole di Sette mi distrassero e dissi subito "Mi sembra strano questa persona commerci in spezie, è la verità. Non voglio tu mi nasconda nulla, ti ho dato la mia fiducia".

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[Destresya]

Lo osservai scendere le scale divertita, seguendo con lo sguardo ogni suo passo.
Aveva un che di misterioso ma anche di guascone che mi divertiva.
"Mister Sì, sembra il nome di un uomo che non deve chiedere mai.. dico bene?" facendogli l'occhiolino, per poi stringere la mano che mi porgeva.
"Destresya!" guardandolo negli occhi.

[Guisgard]

Gwen raggiunse il cancello, dove Elv era appena sceso dalla sua Jeep.
"Ehi..." disse lui "... come stai? Ti sei ripresa un pò?" Guardandola.
Inanto, al Malvarosa, Altea era con Sette.
"Non ci vedo nulla di che ad essere sincero..." lui a lei "... avendo un locale le spezie servono per aperitivi e vari cocktail, no?" Bevendo.

[Lady Gwen]

Sorrisi alle sue parole, raggiungendolo.
"Devo davvero credere che tu sia venuto qui solo per chiedermi come sto?" gli chiesi sorniona, con un sorriso divertito attraverso le sbarre del cancello.

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[Altea]

"Certo" dissi con noncuranza "Stavo osservando queste mappe, tu che hai navigato molto conosci queste zone?" mostrando il diario. Se lui faceva il sostenuto l'avrei fatto pure io.

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[Guisgard]

"In realtà" disse lui stringendo la mano a Destresya "Mister Si è un nomignolo che mi è stato dato dagli altri... forse per la mia scelta di vita... e come tutte le storie degne di essere raccontate ha per protagonista una donna." Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo, al Malvarosa, Altea aveva mostrato il diario e le sue mappe a sette.
"Si..." lui guardandole "... sono le isole della costa Flegeea... in verità il dettaglio e la precisione cartesiana non sono al 100%, dato che sono state disegnate circa 3 secoli fa, ma nel complesso sono riportate abbastanza bene..." fissò Altea "... come mai tanta curiosità per il diario di quel naufrago?"
Intanto, Elv era tornato alla casa di Nasia.
"Forse volevi che tornassi per una dichiarazione?" Lui divertito a Gwen.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su in un'espressione pensierosa.
"Sì, ma alla polizia, forse..." con sarcasmo.
"Speravo che tornassi. Non avevo modo di contattarti e volevo parlarti circa ciò che è successo stanotte alla laguna. Andiamo dentro" aprii il cancello e gli feci segno di seguirmi fino al giardino d'inverno dove mi trovavo prima che lui arrivasse.

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[Guisgard]

Elv seguì Gwen fino al giardino.
"Avanti, dimmi tutto... ti ascolto..." disse lui, mentre il cielo sopra l'isola tornava ad addensarsi di dense e grigie nuvole che il vento portava dall'estremo orizzonte del mare.

[Lady Gwen]

Tornammo al piccolo salotto e ci sedemmo sin uno dei divani accanto alle alte vetrate liberty.
"Il capitano Goz è stato qui circa un'ora fa. Mi ha fatto domande sull'accaduto e ha anche detto di potermi far incriminare per falsa testimonianza solo perchè sostenevo che tu e gli scienziati foste innocenti. In parole povere, tesoro, credo di poter affermare che siamo nei casini" snocciolai, con un falso sorriso candido.

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[Destresya]

"Non so perchè ma lo immaginavo!" con un sorriso divertito "Sarei curiosa di conoscerla dunque questa storia, anche se trovo terribilmente poco elegante iniziare la conversazione con una donna parlando di un'altra, non crede?" fissandolo con aria enigmatica.

[Guisgard]

"Lo so..." disse Elv annuendo a Gwen "... il capitano Goz non crede che esista un animale qui sull'isola in grado di ridurre così un gruppo di persone... lo stesso Holus si è dimostrato scettico sulla possibilità che un coccodrillo faccia una simile strage, anche perchè a suo dire qualcuno di quei turisti si sarebbe potuto salvare dall'aggressione di quel tipo di animale... per questo ho deciso di tornare alla laguna e scoprire quale altro animale può aver compiuto la strage..."
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya è con Mister Si.
"In realtà" lui a lei "la storia è molto meno romantica di quel che può sembrare, visto mi sto riferendo a Madama Avventura." Con un vistoso inchino cavalleresco.

[Lady Gwen]

Ascoltai attentamente le sue parole.
Poggiai il meno sul palmo della mano, osservandolo.
"Perché ho la vaga sensazione che tu sia venuto qui apposta per quest'ultima parte del tuo discorso?" chiesi, con espressione appena divertita.

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[Altea]

"L'ho preso, lo abbiamo scelto assieme. È ovvio mi desta curiosità, pensavo magari indica qualcosa, un tesoro o altro ma va letto" chiudendo il diario.

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[Guisgard]

"Beh, mi sembra ovvio..." disse divertito Elv a Gwen "... non sai che dietro il mio aspetto piacente si cela infondo un cavaliere senza paura e senza macchia?" Ridendo.

[Guisgard]

"Chissà, magari nasconde un tesoro." Disse divertito Sette ad Altea. "Un diario ed un tesoro... romantico, no?"
"Questi mari" una voce bassa e calda all'improvviso "sono pieni di tesori. Ma ogni tesoro, raccontano gli indigeni del posto, è protetto sempre da qualche spirito maledetto..."

[Lady Gwen]

Sorrisi sorniona.
"Chissà, l'avrò intuito..." commentai, col tono ugualmente sornione.
"Resta solo da capire quando andare. Goz ha detto che sarebbe tornato qui per parlare di nuovo con me e se sapesse che siamo tornati alla laguna durante il suo arrivo qui, gli sembrerebbe sospetto..." commentai pensierosa.
"Dobbiamo aspettare che torni ed andare dopo che lui sarà andato via" ipotizzai.

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[Altea]

"Mi stai prendendo in giro?" non riconoscevo più Sette, prima all'emporio era diverso. Ma ad un tratto udii una voce "Si certo.. E questo spirito sta ben in guardia non si profani ciò che è sacro" guardandomi attorno cercando di capire chi aveva parlato.

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[Guisgard]

"Ehi, ferma un attimo ragazzina..." disse Elv a Gwen "... io non ho detto di andare insieme. E' troppo rischioso per te tornare alla laguna."
Intanto, al Malvarosa, Altea e Sette si voltarono di scatto per vedere chi avesse parlato.
"Mass!" Esclamò Sette.
Era un uomo dall'aspetto inquieto e misterioso, bruno e con profondi occhi neri, enigmatici e quasi ipnotici.
"Non pensavo lei credesse negli spiriti maledetti!" Divertito Sette.
"Infatti..." fumando Mass "... credo solo nella mia fortuna..." guardando lui e poi Altea con il suo sguardo scuro.
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[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su.
"Senti, non cominciare con la paternale, perché non sei mio padre e non ho diciassette anni, quindi sono libera di fare ciò che voglio, se lo ritengo opportuno. E adesso ritengo quanto mai opportuno tornare alla laguna, visto che siamo in questo casino insieme" fissandolo irremovibile.

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[Altea]

Vidi un uomo, dall'aspetto tenebroso e austero e dall'animo misterioso. Scoprii era il misterioso cliente e ci guardò con quegli occhi come la notte.. "Piacere signor Mass.. La sua fortuna? Sono indiscreta nel chiedere in che consiste?".

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[Guisgard]

"Ora sono curioso..." disse Elv divertito a Gwen "... quanti anni hai, signorina?" Fissandola.
Intanto, al Malvarosa, Altea aveva finalmente conosciuto il misterioso Mass.
"La mia fortuna in cosa consiste?" Lui fissandola. "Magari nell'incontrare una donna come lei..." fumando "... come sempre accadeva nelle ballate che i vecchi pescatori raccontavano quando ero piccolo e povero... per ogni marinaio, dicevano, c'è sempre una sirena che nasce tra le onde salate e le stelle più lontane..."

[Lady Gwen]

Lo guardai.
"Sapevo che eri sfacciato abbastanza da chiedere ad una donna la sua età, ma voglio risponderti giusto per soddisfazione. E anche perchè sono in quella fascia di età in cui posso ancora permettermi di dire orgogliosamente quanti anni ho" commentai, con sorniona e sarcastica civetteria "Ebbene, ne ho ventidue" rivelai, con tono candido.

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[Altea]

Sorrisi a quella frase e osservavo Sette e le sue reazioni "Siete un uomo galante noto, di uomini romantici al giorno d'oggi ce ne sono pochi.. Le sirene però possono pure essere pericolose".

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[Guisgard]

Elv sorrise compiaciuto e guardò per un attimo l'intera figura di Gwen, forse come non aveva mai fatto prima.
"Oh, 22..." disse con una smorfia dal gusto teatrale "... allora sei una donna adulta, tesoro!" Esclamò divertito.
Nel frattempo, al Malvarosa, Altea aveva cominciato a parlare col misterioso proprietario.
"Romantico?" Mass a lei. "Non so... mi sono sempre definito come il campione dell'isolazionismo." Fumando.
Altea si accorse di un certo fastidio di Sette mentre lei parlava con Mass.

[Lady Gwen]

Vidi la sostanza del suo sguardo cambiare sensibilmente su di me, sebbene non lo avrebbe ammesso.
Almeno, non ora.
Lo osservai con aria annoiata.
"Che idiota sei..." commentai, con aria scocciata "Ha parlato l'uomo vissuto..." con aria sorniona.
"Comunque, non abbiamo fatto ancora il punto della situazione. Dobbiamo capire quando andare, non voglio attirare i sospetti di Goz, altrimenti rischiamo ancora di più..." sospirando.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Goz è un idiota e non verrà qui prima di domani..." disse accendendosi una sigaretta "... a quest'ora, mi gioco la camicia, sarà già alla laguna con qualche esperto per cercare di capire se davvero esiste da quelle parti un animale feroce in grado di aggredire l'uomo..." fissando Gwen.

[Lady Gwen]

Sospirai quasi in uno sbuffo ed esibii un sorriso tirato.
"E dunque? Cos'hai in mente, grande genio?" gli chiesi, rubandogli la sigaretta.

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[Guisgard]

"Non ti basterà tirare fumo da quella sigaretta per dimostrarti una donna, ragazzina..." disse Elv, facendo l'occhiolino a Gwen.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi guardandolo con sorpreso fastidio.
Sì perchè riusciva ad infastidirmi ogni volta in un modo diverso.
Allora per dispetto spensi la sua sigaretta praticamente intera nel posacenere sul tavolino.
"Si può sapere che soddisfazione trai dal darmi fastidio? No perchè sono curiosa" guardandolo dritto nei suoi occhi lucidi di ossidiana, trattenendo il fastidio.

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[Guisgard]

Elv la guardò e rise di gusto.
"Il fatto che ti scaldi così non è altro che una conferma alla mia tesi, ragazzina..." disse a Gwen "... ti infastidisce così tanto il fatto che io ti veda come ragazza acqua e sapone?" Con i suoi occhi neri in quelli di lei.

[Lady Gwen]

Lo osservai con ferma curiosità.
"Come ti ho già detto, non sono responsabile dell'idea che ti fai di me nella tua testa" risposi tranquilla, fissandolo seduto di fronte a me su quel divanetto accanto alla vetrata.

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[Guisgard]

"Allora attenderò che mi dimostrerai di aver sbagliato, tesoro." Disse Elv a Gwen finendo la sua sigaretta. "Allora? Che fai? Io vado alla laguna... viei con me, ragazzina?" Impertinente.

[Lady Gwen]

Che fatica averci a che fare...
Era quasi un lavoro a tempo pieno.
"Sì, quando vuoi" risposi, con un sorriso enigmatico, lasciando il dubbio a quale delle domande stessi rispondendo e scrutando i suoi occhi scuri.

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[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Dai..." disse andando verso la Jeep "... che fai? Vieni con me?" A Gwen.

[Lady Gwen]

"Sì sì sì, arrivo" ripetei, ma poi ridacchiai, perché lo avevo davvero lasciato nel dubbio.
Andai fino alla jeep e vi salii.
Non era comunque poi così male, benchè fossimo tutti nella lista dei sospettati di Goz, ma aveva un che di misterioso che mi intrigava.

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[Guisgard]

Gwen ed Elv con la Jeep lasciarono la casa di Nasia e raggiunsero la laguna, sostando però dalla parte opposta in cui erano stati con Holus e Sentenza.
Era infatti il solo modo per non farsi vedere da Goz e dai suoi uomini, visto che erano tutti sul luogo del massacro.

[Lady Gwen]

Lasciammo Villa Ilesia e raggiungemmo di nuovo la laguna.
Ci fermammo dalla parte opposta rispetto alla squadra di Goz.
"Giuro che mi piacerebbe ascoltare cosa quei deficienti stanno osservando nella laguna..." commentai, con ironico sarcasmo.l, mentre scendevamo dalla jeep.

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[Guisgard]

"Per ora dovremmo accontentarci di spiarli..." disse Elv prendendo un binocolo con cui cominciò ad osservare Goz ed i suoi uomini "... bingo! Sapevo che avevano con loro un esperto... ed infatti si sono portati dietro Holus ed il suo assistente!" Parlando a Gwen accanto a lui. "Noi allora resteremo qui a spiarli..."

[Lady Gwen]

Sospirai ed annuii.
Già, anche se avrei voluto tanto ascoltarli!
Allora prese il binocolo ed osservò gli uomini di Goz perlustrare la zona insieme agli scienziati.
Continuammo allora ad osservarli non visti, in silenzio.
Speravo riuscissimo a trovare qualcosa che potesse provare che qualche animale c'era davvero e loro erano innocenti.
Non era giusto che quell'idiota di Goz fosse così fermo nei suoi propositi, rischiando addirittura di mettere in carcere chi non c'entrava.

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[Guisgard]

Per un'ora buona Elv osservò Goz, Holus e gli altri cercare tracce di un animale che alla fine non trovarono mai.
Poi cominciò ad imbrunire ed allora andarono via.
"Io vorrei restare qui stanotte..." disse Elv a Gwen, caricando un fucile che aveva con sè "... magari col buio riuscirò a trovare qualcosa... te la senti di passare qui la notte?" Chiese.

[Lady Gwen]

Passammo un'ora così, ad osservare tutti loro che alla fine andarono via quando iniziò a fare buio.
Elv caricò il fucile e disse che avrebbe passato la notte.
"Certo, ormai che siamo qui è naturale che io resti" dissi con tono ovvio.

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[Guisgard]

"Bene, dormiremo nella Jeep stanotte..." disse Elv a Gwen.
In breve l'oscurità scese sulla laguna, sinistramente silenziosa ed opprimente.
Era un luogo selvaggio, quasi primordiale, con alberi grossi e frondosi, una vegetazione fitta e tropicale, insetti vari ed un vago odore di zolfo che si sprigionava dalle acque calde.
Elv aprì due scatolette di tonno e ne offrì una a Gwen.

[Lady Gwen]

Annuii e tornammo in macchina.
Il buio aveva coperto ogni cosa col suo velo morbido di oscurità e le esalazioni sulfuree avvolgevano la zona.
Elv aprì due scatolette di tonno e ne diede una a me.
"Tu sei di qui? Di Corsales, intendo" chiesi, mentre mangiavo.

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[Guisgard]

"No..." disse Elv mangiando "... sono giunto qui qualche anno fa... c'è molto lavoro, idem per libertà e quindi l'ideale per uno come me..." guardando Gwen "... non sono tipo da ufficio, da orari di lavoro fissi e schemi da ripetere ogni giorno... e poi l'hai detto anche tu, no? Sono insopportabile e fastidioso, quindi chi potrebbe sopportarmi?" Ridendo.

[Lady Gwen]

Lo ascoltai e poi accennai un sorriso divertito.
"Sì, non posso darti torto. Io ti licenzierei subito, sei decisamente troppo fastidioso" commentai sorniona, finendo la scatoletta di tonno "Parli parli parli, blateri tutto il tempo, di te soprattutto, che fastidio..." alzando gli occhi in su con aria drammatica.

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[Guisgard]

"Vorrà dire che se finirò sul lastrico non mi assumerete mai in casa vostra come giardiniere o autista." Disse Elv divertito a Gwe. "Peccato, no?" Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

Feci finta di pensarci su.
"Beh, in effetti il parco della nostra villa è abbastanza grande, avresti troppo lavoro da fare e poco tempo per parlare, quindi forse proprio quello sarebbe un compromesso accettabile per assumerti" con sorriso divertito.

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[Guisgard]

"In effetti non sarebbe una cattiva idea..." disse con tono provocatorio Elv "... voglio dire... lavorare in una casa con una padrona come tua zia... e devo dire che neanche tu sei male... chissà, magari fra qualche anno potresti essere una bella sorpresa, ragazzina." Con una risata impertinente a Gwen.

[Lady Gwen]

Lo guardai con un sorriso in parte divertito.
"E dammi un valido motivo convincente per cui fra qualche anno dovrei pensare a te. Anche perchè, sei tu il soggetto della questione, no?" con aria teatralmente interessata e incuriosita.

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[Guisgard]

"Beh, perchè forse già adesso io turbo le tue fantasie..." disselui fissadola negli occhi ed assumendo un'espressione enigmatica, tra il divertito ed il serio "... dico bene? Ma forse non avrai mai il coraggio di ammetterlo..." punzecchiando Gwen.

[Lady Gwen]

"Ammetterlo? E per cosa? Per farti cantare vittoria e darti questa soddisfazione? Ti sei già troppo montato la testa ed il tuo ego è già fin troppo smisurato, non sarò io ad alimentare il vizio" risposi prontamente, fissandolo negli occhi neri con un sorriso enigmatico.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191207/8eb999b560bd0211896c582b01003a2d.jpg

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[Guisgard]

"Ah, ecco..." disse fissandola Elv "... e dimmi... se ora io ti baciassi? Cosa faresti?" Con tono impertinente a Gwen.

[Lady Gwen]

Lo osservai, perchè il suo tono era sempre impertinente, ma era stranamente serio.
E la sua domanda mi aveva colpita all'improvviso, un fulmine a ciel sereno.
"Che gusto c'è a dirtelo, quando puoi provarci e vederlo tu stesso?" risposi diretta, mentre con lo sguardo davvero lo sfidavo a provarci.

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[Guisgard]

Gli occhi di Elv si fissarno a lungo in quelli di Gwen, insistenti e profondi.
La ragazza poi vide un leggero sorriso sorgere sul bel viso di lui.
Senza dire nulla le si avvicinò ed un attimo dopo le labbra di lei si ritrovarono incatenate a quelle di Elv, sentendo la sua lingua scivolarle in bocca in un gioco sensuale, adulto, caldo.
Le mani di lui le congevano i fianchi e poi si muovevano lungo la sua schiena, mentre quel bacio diventava sempre più intimo, irrefrenabile.
Gwen cominciò a provare strane sensazioni, che la facevano sentire eccitata, donna, ma lasciandole addosso anche un senso di proibito, di segreto.

[Lady Gwen]

I suoi occhi si fissarono ancora nei miei, mentre un vago sorriso si formava sul suo volto, quasi come il mio quando il suo viso si fece sempre più vicino al mio.
E fu ancora più bello di come lo avevo immaginato.
Mi travolse in un bacio caldo, intimo, un'intimità che non mi sarei mai aspettata, sebbene ci stuzzicassimo e provocassimo vicendevolmente fin dall'inizio.
Era un misto di sensazioni eccitanti, esaltanti, mi sentivo euforica e più quel gioco si faceva caldo e acceso, più io rispondevo con ardore e foga.
Le sue mani su di me, che mi stringevano, che accarezzavano la mia schiena, mi facevano sentire voluta, desiderata, in un modo che avevo aspettato dall'inizio ed ora non mi sembrava reale.
Le mie mani accarezzavano il suo petto ben fatto attraverso la camicia, a lungo, poi salivano stringendo il suo viso ed infine si intrecciavano nei suoi capelli, avvicinandolo ancora di più a me, ma non era mai abbastanza vicino, in quel gioco irrefrenabile da cui era impossibile tornare indietro.

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[Altea]

Osservai Sette di nascosto e compiaciuta vidi qualcosa che lo disturbava tra la discussione mia e di Mass""E tu Sette, mi vedi come una sirena oppure come mi definiresti" quel gioco era davvero intrigante.

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[Guisgard]

Si baciarono ancora ed a lungo, stretti l'una contro l'altro, mentre la notte era scesa umida e silenziosa sulla laguna.
"Non male devo dire..." disse pianissimo Elv a Gwen, dopo aver lasciato le sue labbra, con i suoi occhi neri fissi in quelli verdi di lei "... si, devo ammetterlo..." accarezzandole un ciuffo ribelle.
Intanto al Malvarosa era ormai giunta l'ora di apertura.
"In verità..." Sette ad Altea "... mi ricordi una persona, più che una sirena..." accendendosi una sigaretta.

[Lady Gwen]

Continuammo ancora a lungo e mi sembrò un tempo infinito.
Sorrisi appena divertita alle sue parole, le mie labbra ancora vicine alle sue e lui accarezzava i miei capelli.
"Non male perchè non ti sei beccato uno schiaffo?" commentai con divertito sarcasmo, per poi ridacchiare.

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[Guisgard]

"Beh..." disse divertito Elv vicinissimo alla bocca di Gwen "... sei sempre in tempo a darmelo, no? A fermarmi..." e tornò ad intrappolare le labbra di lei nelle sue, in un nuovo bacio caldo ed appassionato, stringendola ancora fra le sue braccia.

[Lady Gwen]

Ridacchiai appena e lui intrappolò ancora le mie labbra nelle sue e fu ancora più bello, ancora più travolgente.
Mi sentivo ancora euforica, esaltata, un'esaltazione incontrastabile, inarrestabile.
Risposi a quel bacio con foga, tutto il resto era sparito, dissolto, tutto il casino di quei turisti, Goz, ogni cosa, ora che lui mi stringeva ed era come se lo avessi desiderato tutta la vita.

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[Guisgard]

La foga di Gwen si riversò tutta in quel bacio sulla bocca di Elv, con le loro labbra che si schiudevano e le lingue si ritrovavano in un gioco caldo ed umido.
"Ehi..." disse lui baciandola "... allora non sei la bambina che pensavo..."

[Lady Gwen]

Doveva essersi accorto del mio impeto, sentendo le sue parole.
Sorrisi.
"Ho provato a spiegartelo" risposi "Ma forse era meglio dimostrartelo" aggiunsi, ridacchiando e baciandolo ancora.

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[Guisgard]

"Ah, ecco..." disse Elv continuando ad assaporare, a mordicchiare ed a succhiare le labbra di Gwen, giocando con la lingua contro quella di lei "... e se non ne fossi ancora convinto... in che altro modo me lo dimostreresti?" Impertinente e malizioso.

[Lady Gwen]

Strizzai gli occhi ed arricciai il naso, divertita da quel dolore tenero e dolce, piacevole, mentre mordeva le mie labbra e le assaporava in un modo che mi faceva andare fuori di testa.
"Beh, abbiamo tutta la notte libera da passare qui..." mormorai divertita.

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[Guisgard]

"Giusto..." disse Elv baciando Gwen con la stessa foga che ci metteva lei "... però a me non piace perdere tempo..." divertito, giocando con la lingua di lei.

[Lady Gwen]

Ricambiava con la stessa foga il mio impeto.
Sorrisi appena alle sue parole e a quel punto aprii lo sportello posteriore della jeep.
"Hai ragione, è inutile perdere tempo" mormorai, con tono ovvio, guardando i suoi occhi neri, che adesso erano luminosi come stelle oscure e proibite.

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[Guisgard]

Era buio, umido e tutto intorno a loro era silenzioso, piatto, proprio come le acque della laguna.
Elv sorrise nel vedere Gwen che apriva lo sportello della Jeep.
Un attimo dopo però udirono dei fruscii.
Elv scattò subito.
"Ehi..." disse verso il buio, prendendo il suo fucile "... chi è là?" Puntando l'arma contro l'oscurità.

[Lady Gwen]

Ricambiai il sorriso.
Ma improvvisamente, sentimmo un fruscio e subito Elv puntò il fucile.
Già, per quei minuti interminabili avevo dimenticato il motivo per cui eravamo qui stasera, ma adesso dovevamo trovare indizi, prove.
A quel punto, aguzzai la vista e cercai di capire chi o cosa aveva provocato quel fruscio.

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[Guisgard]

Un lungo silenzio, poi di nuovo quel fruscio.
"Ripeto..." disse Elv imbracciando il fucile e mirando verso quel rumore "... chi c'è là? Sono armato!"
Allora lui e Gwen sentirono uno strano verso, basso ed indistinto, ma prolungato ed inquietante.

[Lady Gwen]

Silenzio.
Poi il fruscio.
La voce di Elv riverberò ancora nella laguna e stavolta in risposta udimmo un lungo verso, strano ed inquietante.
Guardai infatti Elv, con sguardo inquieto.
"Cosa... Cosa poteva essere? Che animale potrebbe fare un verso simile?" chiesi piano, spaventata.

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[Guisgard]

"Non lo so..." disse Elv a Gwen restando col fucile puntato verso il buio "... sali nella Jeep... presto, Gwen..." lui fissando l'oscurità.

[Lady Gwen]

Guardai lo sportello, poi Elv ed ancora lo sportello.
"Elv, stai attento" gli dissi, toccandogli il braccio.
Poi salii in macchina e rimasi a guardarlo, ad ascoltare, sperando non gli capitasse nulla.

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[Guisgard]

Dopo le parole di Gwen si udì un'altra volta quel verso.
"Aspetta qui..." disse Elv alla ragazza, facendo dei passi in quel buio, sempre col fucile puntato nell'oscurità.
Allora i 2 videro qualcosa, una sagoma scura.
Elv con uno scatto entrò nella Jeep ed accese i fanali, illuminando il buio davanti a loro ed inquadrando una misteriosa figura.
Camminava su 2 gambe ed aveva la sagoma di un essere umano, ma era alta più di 2 metri.
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[Lady Gwen]

Elv avanzò appena nel buio, il fucile sempre puntato davanti a sè.
Improvvisamente, vedemmo qualcosa muoversi nel buio e lui con uno scatto salì in macchina accanto a me, accendendo i fanali dell'auto.
Sgranai gli occhi vedendo una sagoma quasi del tutto umana alta più di due metri.
"Cosa accidenti è quella cosa?!" mormorai terrorizzata.
Va bene un animale.
Va bene una persona.
Ma cosa dicevamo, quando avevamo davanti un misto di entrambi?

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[Guisgard]

Durò un attimo.
La luce dei fanali della Jeep sembrò se non spaventare almeno infastidire quella misteriosa figura, che velocissima si mosse fino a raggiungere la laguna ed a svanire nelle sue acque.
"Accidenti, è fuggito..." Elv scendendo dalla Jeep e guardando la laguna "... non so... forse qualcuno che si diverte a passeggiare da queste parti in cerca di vittime..." a Gwen.

[Lady Gwen]

La figura sfuggì, spaventata dalle luci e sparì alla nostra vista.
"Qualcuno? Era alto più di due metri! Cosa accidenti poteva essere?! Nessuno è alto più di due metri!" spaventata.

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[Destresya]

Gli sorrisi, divertita da quel suo atteggiamento così sui generis ma che sapeva catturare la mia attenzione.
"Accidenti, Madama Avventura è un'amante esigente, signor Sì.." divertita "Ma immagino che sappia ben ripagare chi lascia tutto per lei!" facendogli l'occhiolino.
"Sono sempre più curiosa di scoprire la storia del bizzarro eroe a noleggio!" posando una mano sul fianco con aria di sfida, ma col sorriso divertito.

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[Altea]

Lo osservai perplessa.. "In che senso ti ricordo una persona?". Se mi avesse risposto in modo indifferente e sgarbato lo avrei sistemato per le feste appena usciti dal locale.

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[Guisgard]

"Magari era una giocatore di basket." Disse tra il sarcastico ed il serio Elv a Gwen.
I 2 guardarono ancora la laguna, dove la misteriosa figura era sparita, ma non videro più nulla.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya era con Mister Si.
"È una storia come tante..." lui fumando "... molti infatti lasciano le città ed il modo civile per fuggire su qualche isola sperduta, decidendo di vivere solo d'avventura... ma anche gli eroi devono pur mangiare, no?" Ridendo di gusto.
Nello stesso istante, al Malvarosa, Altea era ancora con Sette.
"Si..." annuì questi "... mi ricordi una donna... incontrata tanto tempo fa... quando ero un ragazzino..." fissandola.

[Altea]

"Davvero?" incuriosita "Non me lo avevi detto prima.. Mi farebbe piacere sapere chi sia questa donna".

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[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su.
Che questioni...
Intanto, la laguna era tornata nuovamente silenziosa, immobile, dopo che la figura era scomparsa.
"Beh, credo che ora la prova che qui ci sia qualcosa di strano ce l'abbiamo, il problema è che non è una prova da poter sottoporre a Goz..." sospirai "Già quello pensa che una persona possa sbranare delle altre persone, ci mancherebbe solo questo..." scuotendo la testa.
Dovevamo raccogliere più indizi, elementi, tutto il materiale possibile per allontanare definitivamente i suoi sospetti da Elv e gli scienziati, e naturalmente assicurare a me credibilità, visto che a quanto pareva anch'io ero sulla sua lista nera.

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[Destresya]

Lo guardai divertita.
"Una storia come tante?" Guardandolo negli occhi "che peccato e io che pensavo avessenuba storia interessante da raccontarmi!" Con aria enigmatica.
"Allora ho una domanda che mi ha spinto fin qui..." avvicinandomi a lui, fissandolo negli occhi "Cosa fa esattamente un eroe a noleggio?" Con uno sguardo penetrante e un'espressione di sfida divertita.

[Guisgard]

"Beh, era la mia professoressa..." disse Sette con un vago sorriso "... credo che per molti ragazzini la prima cotta sia proprio per la propria professoressa... e tu le somigli molto, in modo sorprendente direi... se non sapessi che fossero passati diversi anni, beh, crederei quasi che tu fossi davvero lei... o magari, chissà, il suo fantasma..." fissando Altea negli occhi.
Intanto, alla laguna, la misteriosa figura era scomparsa.
"Con molta probabilità" Elv a Gwen "potrebbe trattarsi di un indigeno... magari che vive qui da solo... addirittura potrebbe aver conservato le antiche abitudini dei suoi antenati e quindi praticare ancora il cannibalismo... ciò spiegherebbe l'aggressione a quei poveri turisti..."
Nello stesso istante, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya sembrava voler sfidare quell'originale personaggio chiedendogli della sua storia.
"Un eroe a noleggio..." lui fumando "... si, possiamo dire che fa tutto ciò che altri non fanno, o meglio... che non possono. Qualunque situazione, faccenda o altro, nulla è impossibile o quasi per un eroe. Ovviamente, essendo a noleggio, i suoi servigi vanno pagati. E più è difficile il compito, più alto è il prezzo." Sorridendole.

[Lady Gwen]

"Così è anche peggio..." commentai, quasi in un lamento, scuotendo la testa.
Avrei preferito il pensiero di un animale feroce che sbranava la gente e amen, invece no, uno strano essere umano, o forse un indigeno cannibale e noi eravamo qui, nel bel mezzo della laguna.
Decisamente uno scenario romantico, non c'erano dubbi.

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[Guisgard]

"Credo sia meglio tornare a Corsales" disse Elv a Gwen "per raccontare tutto al capitano Goz. Bisogna dare subito la caccia a quell'indigeno prima che aggredisca altre persone."
Una coltre di aria rarefatta, densa ed umida ora era scesa sulla selvaggia laguna, rendendo il suo aspetto primordiale e misterioso.
L'acqua era piatta e liscia ed i salici che pendevano su di essa parevano incantati, come usciti da un romanzo d'avventura.

[Lady Gwen]

"Sei sicuro che sia il caso di andare adesso? Dopotutto non abbiamo granché prove dalla nostra e ho il terrore che quell'idiota possa metterci nei guai..." sospirando.

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[Guisgard]

"Restare qui comunque non è prudente." Disse Elv a Gwen. "Quell'uomo potrebbe tornare ed aggredirci col favore del buio. Non voglio correre rischi e poi ho la responsabilità di proteggerti." Fissandola.

[Lady Gwen]

"Non dicevo di restare qui, ma di aspettare a parlare con Goz" specificai.
Poi lo guardai, sollevando un sopracciglio con un vago sorriso beffardo, ma in realtà divertito.
"La responsabilità di proteggermi?" ripetei "E chi te l'avrebbe affidata, questa responsabilità?"

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[Guisgard]

Lui sorrise e si avvicinò a Gwen.
"Io proteggo sempre le mie clienti..." disse vicino al suo volto "... non lo sai?" Con tono divertito, ma anche con l'aria di chi si sente il maschio dominante, sicuro del suo fascino virile.

[Lady Gwen]

Il suo viso si avvicinò al mio, facendomi sentire di nuovo inebriata dal suo buonissimo profumo.
"Ah quindi adesso sono ufficialmente una tua cliente?" chiesi, sempre con quel tono mezzo beffardo, osservando i suoi occhi neri.

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[Guisgard]

"Già..." disse lui vicinissimo ormai al viso di Gwen "... e sto anche pensando di farti pagare il mio onorario, sai?" Con un leggero sorriso impertinente.

[Lady Gwen]

Si fece ancora più vicino, sentivo il suo respiro caldo sulle mie labbra.
"Ah devo pure pagare?" chiesi, fingendo un tono indignato e sollevando un sopracciglio, ma in realtà mi divertiva questa nostra complicità e questo modo di fare reciproco.

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[Guisgard]

"Esatto..." disse Elv divertito e con fare malizioso "... ma sono un gentiluomo e quindi ti lascerò decidere come pagarmi per l'onorario..." facendo l'occhiolino a Gwen.

[Lady Gwen]

"Ah, ecco" commentai "E se ad esempio io non volessi?" con aria impertinente e petulante "Dopotutto, non ho richiesto io i tuoi servigi, ma lo scienziato" con sorriso di sufficienza e un tono fintamente beffardo.

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[Destresya]

Lo ascoltavo divertita.
Sembrava un uomo molto pieno di sè, oltre che borioso.
Ma le persone normali non mi erano mai piaciute!

Decisamente!
"Accidenti, sembra una vita molto movimentata, di quelle in cui non ci si annoia mai, dico bene?" fissandolo intensamente con un sorrisetto divertito.

[Guisgard]

Elv rise di gusto.
"Allora vorrà dire che sarei costretto a riportarti a casa tua" disse a Gwen "invece che condurti nella mia in attesa di sviluppi su questa storia." Con tono impertinente.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Destresya era ancora con lo scansonato Mister Si.
"In effetti non mi posso lamentare..." lui a lei, finendo la sua sigaretta "... ora mi chiedo... come mai è giunta qui, a casa mia?" Fissandola.

[Destresya]

Sorrisi a quelle parole.
Bella domanda, che cosa ci facevo lì?

Potevo inventare una storia, ma decisi che forse la verità era più interessante.
"Beh, sono da poco arrivata sull'isola e ho visto il suo cartello... mi ha molto incuriosito! Poi la moglie del locandiere mi ha parlato della Scogliera degli Oleandri e mi sembrava un posto intrigante da visitare, e così cogliere l'occasione per conoscere l'eroe a noleggio!" sorrisi.
"Cosa dice, è un buon motivo?" fissandolo.

[Lady Gwen]

Sollevai le sopracciglia sbattendo appena le palpebre, a quelle parole.
"Quindi, hai intenzione davvero di portarmi a casa tua solo dietro pagamento da parte mia?" commentai "Oltre a sembrare un ricatto, tesoro, suona terribilmente male per te, sembra che tu debba fare altro per arrotondare e guadagnare qualche extra..." aggiunsi, con malizioso sarcasmo.

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[Guisgard]

"Beh, sarebbe stato meglio se lei avesse avuto qualche incarico per me" disse lui a Destresya "così da poter guadagnare qualche soldo, visto sono diverse settimane che non si vede il becco di un quattrino qui..." fiissandola.
Ad un tratto da fuori si sentì un camioncino arrivare.
Intanto, alla laguna, Gwen ed Elv decidevano il da farsi.
"Beh, sono una guida, no?" Guardandola malizioso. "Magari dietro compenso potrei... farti scoprire le bellezze di questa isola..." sfiorandole la ciocca rossa che pendeva sul suo viso.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita, mentre lui sfiorava una ciocca rossa sfuggita all'acconciatura.
"Allora, forse, noi si potrebbe discutere circa il compenso in una sede più adatta, invece che qui in macchina. No?" commentai, sollevando un sopracciglio.

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[Guisgard]

"Perfettamente d'accordo." Disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen. "Direi allora di andare via, magari passando per casa mia dove potremo mangiare qualcosa di decente e discutere... di quel compenso." Con tono malizioso.
La Jeep partì e lasciarono la misteriosa laguna e ciò che nascondeva, arrivando a casa di Elv.

[Destresya]

Sorrisi appena a quelle parole.
"Mi disapiace averla delusa, Signor Sì, non le farò perdere altro tempo allora!" con un leggero inchino a modi saluto.
Effettivamente che mi ero messa in testa?

Andare così a casa della gente solo perchè mi ispirava un cartello visto in strada.
Mi avvicinai all'uscita proprio quando un furgoncino si avvicinava.

[Lady Gwen]

Sorrisi ancora di più e alla fine scossi la testa, divertita, mentre ci incamminavamo, fino ad arrivare a casa sua.
Mi piaceva sempre di più questo nostro rapporto, fatto di malizia, ma anche divertimento, fatto del continuo punzecchiarsi ed era quasi tenero, complice ed intimo.

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[Guisgard]

Era un camioncino appena giunto davanti alla casa di Mister Si.
Scese un uomo alto e grosso.
"Salve..." disse.
"Salve." Rispose Mister Si, sulla porta accanto a Destresya. "In cosa posso aiutarla?"
"E' lei l'eroe del cartello?"
"Si."
"Allora vorrei ingaggiarla..." il nuovo arrivato, fissando l'uomo e poi Destresya.
Nel frattempo Gen ed Elv avevano lasciato la laguna.
Ormai albeggiava quando arrivarono a casa di lui.
Si trattava di una piccola abitazione con discreta vista sul mare.
"Prego, mettiti pure comoda..." lui a Gwen "... in cucina puoi trovare delle uova, qualche arancia per una spremuta e del pane da tostare... io intanto faccio una doccia veloce."

[Lady Gwen]

Casa di Elv non era grandissima, ma la vista sul mare era davvero notevole, c'era da dirlo.
Annuii prima che andasse a fare la doccia e preparai le uova.
Feci poi una spremuta di arancia e tostai il pane in padella con del burro.
Dopo aver finito, aspettando che Elv arrivasse, rimasi a guardare il mare dal piccolo balcone.
L'odore di salsedine caldo e pungente arrivava con la spuma soffice delle onde e coglievo una strana pace, in questo posto, come fosse perfetto per ritirarsi e non pensare a nulla, se non a questa vista meravigliosa.

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[Destresya]

Era un furgoncino da cui scese un uomo che voleva ingaggiare Mister Sì.
"Lo vede? Ecco l'ingaggio che aspettava!" facendogli l'occhiolino "La lascio ai suoi affari, mi perdoni ancora se l'ho disturbata!" con un cenno del capo.
"Con permesso!" all'uomo appena arrivato "Me ne torno alla locanda!" dissì, quasi tra me e me prima di incamminarmi.

[Guisgard]

"Aspetti, resti qui..." disse sottovoce l'eroe a Destresya "... avanti, sono qui per ascoltarla..." rivolto poi al nuovo arrivato.
"Voglio che ritroviate il mio pescespada." Questi fissando l'eroe e Destresya.
Nel frattempo Gwen ammirava il mare dalla casa di Elv.
Il Sole era sorto e lasciava sulle onde riverberi di una giallo chiarissimo, mentre l'odore di salsedine, portata dal vento fresco, giungeva sul viso della ragazza con l'eco salmastro delle onde spumose contro le panchine del porto vicino.
"Bello il mare, vero?" Arrivando Elv nel suo accappatoio.
http://www.freebacoli.net/wp-content/uploads/2013/04/marina-grande.jpg

[Lady Gwen]

Le panchine del porto si stagliavano contro l'orizzonte rosato, come le barche e gli scogli dai contorni sbeccati e frastagliati.
Sentii la sua voce, mentre tornava in accappatoio.
Sorrisi ed annuii.
"Così semplice, eppure toglie il fiato..." mormorai, riferita alla vista.

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[Guisgard]

"Si..." disse Elv a Gwen guardando il mare del mattino "... quest'isola è forse tra le più incontaminate di questi mari... forse per questo sono fuggito qui... prima di giungere a Procao non conoscevo davvero il significao di libertà... ovunque mi volto qui c'è solo il mare... un mare sconfinato, più di qualsiasi altro luogo al mondo... si, questa è la libertà..." assaporando l'aria fatta di salsedine.

[Lady Gwen]

Lo guardai, ascoltando attentamente le sue parole e riflettendoci sopra.
Annuii appena.
"Spesso, si tende a pensare ad un'isola come ad una prigionia, un luogo sperduto chissà dove in mezzo al mare, ma forse è proprio questo che la rende libera. Non avere vincoli con la terraferma, senza nulla che possa raggiungerti" commentai io, allora.

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[Guisgard]

"Si, è vero..." disse Elv guardando non più il mare ma gli occhi di Gwen "... è vero... nessun contatto, nessun vincolo... come essere sospesi tra cielo e mare... in balia delle tempeste... una volta lessi di un poeta... diceva che durante le tempeste sono un cuore forte può tenerci saldi..." sorridendole.

[Lady Gwen]

Ricambiai il suo sguardo che ora nei miei occhi e non più verso il mare, ascoltandolo.
"Un po' romantica come idea, ma condivisibile" commentai sorridendo.
"Ma temo che in mezzo a questa filosofia in cucina si stia freddando tutto..." divertita.

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[Destresya]

A quelle parole sussurrate mi stupii e mi fermai istintivamente.
Allora ascoltai le parole dell'uomo col furgone... e per poco non risi!
Ma mi contenni e riuscii a non ridere.
"Un pescespada? E si è perso dove?" chiesi, cercando di sembrare meno divertita possibile.
Sì, decisamente quell'uomo non si annoiava.

[Altea]

A quelle parole ebbi un fremito e parlai frettolosamente senza rendermene conto.. No, non potevo essere gelosa! "Vuoi dirmi eri innamorato della tua prof.? Beh, ecco perché ti interessavo tanto, pensavo per il mio modo di essere. Magari ti piaceva pure più lei che me".

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[Guisgard]

Elv sorrise a Gwen.
"Si, dai..." disse divertito "... ho un certo appetito."
E fecero colazione insieme.
Intanto, alla scogliera degli Oleandri, Mister Si e Destresya erano con l'uomo giunto colsuo camioncino.
"Non è scappato..." questi a Destresya "... mi è stato rubato."
"E chi mai può rubare un pescespada?" Divertito Mister Si. "Uno che aveva molta fame immagino!" Ridendo.
"No, dei fanatici." Mormorò l'uomo.
Nel frattempo, al Malvarosa, Altea era ancora con Sette.
Le parole di lei fecero svanire quel sorriso scanzonato sul volto di lui, che di colpo si fece serio.
allora si avvicinò al volto di lei, tanto che l'azzurro dei suoi occhi invase lo sguardo di Altea, poi a contatto con i suoi capelli le sussurrò delle parole sottovoce, come in un sussurro.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita e mi sedetti a tavola, iniziando a mangiare.
"Come mai hai scelto proprio questo posto? Voglio dire... Come mai, fra tutti?" chiesi, guardandolo con seria curiosità.

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[Guisgard]

"Perchè è lontano dal centro di Coesales, che è troppo affollata di turisti per i miei gusti" disse Elv mangiando "e poi ho la vista sul mare qui... per me è essenziale." A Gwen. "Molto buone queste uova con pane tostato al burro." Facendole l'occhiolino. "Metto un pò di musica..." accendendo la radio.

[Lady Gwen]

Ascoltai la sua risposta e sorrisi divertita e orgogliosa quando parlò delle uova.
"Intendevo dire quest'isola" divertita, mentre lui metteva un po' di musica accendendo la radio.
"Voglio dire, sapevi già che l'avresti amata e sei andato a sentimento?" ridacchiando.

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[Guisgard]

"No, ci venni qui per caso, per un lavoro..." disse Elv a Gwen "... e fu amore a prima vista." Divertito.
"Interrompiamo il programma musicale" ad un tratto il presentatore alla radio "per informarvi circa una nuova, misteriosa aggressione avvenuta alla laguna a circa 16 miglia est di Corsales. Un'aggressione simile a quella accaduta, sempre alla laguna, solo la notte scorsa..."
https://assets.catawiki.nl/assets/2017/12/8/6/8/8/6880bb23-3477-4fee-84ac-11f1a8787f77.jpg

[Lady Gwen]

Annuii sorridendo, mentre finivo di mangiare.
Poi, ascoltai le notizie e guardai Elv seria.
"Accidenti, ci è mancato poco..." sospirai, al pensiero di noi lì alla laguna poco prima "Non credo ci convenga dire a Goz di ciò che abbiamo visto, data la nuova aggressione, potrebbe davvero mettersi in testa che eravamo lì perché tu volevi aggredire qualcuno..." scuotendo la testa.

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[Guisgard]

"Se però taciamo su ciò che abbiamo visto" disse Elv a Gwen "allora favoriremo nuove aggressioni. Dobbiamo parlare a Goz, Gwen. Non è così idiota come credi."

[Lady Gwen]

"E cosa pensi che farà Goz? Per quanto ne so ci sbatterà in carcere all'istante, senza nemmeno ascoltarci..." Sospirai.
Era auna situazione orrenda, davvero orribile e non avrei mai voluto finirci.

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[Destresya]

Quella faccenda era sempre più divertente, e anche Mister Sì non sembrava riuscire a trattenere le risate.
L'uomo però, era serissimo.
"E perchè crede che dei fanatici volessero rubare il suo pescespada?" incuriosita io "Aveva qualcosa di particolare?".

[Altea]

Azzurro che pervadeva il mio animo come un cielo terso infinito, la vastità del mare. Un soffio di vento le sue parole sussurrate, un leggero tremolio il mio corpo come foglie lasciate a quel vento leggero ma intenso. Lo osservai con i miei occhi verdi, davanti a me vi era solo l'azzurro dei suoi occhi e sussurrai appena "Certamente non avrai coraggio di dimostrare davanti a Mass ciò che provi per me".

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[Guisgard]

Appena Gwen terminò di parlare, il presentatore alla radio concluse il suo intervento:
"Per ora si sa soltanto che i militari agli ordini del capitano Goz sono alla laguna, affiancati da un esperto. Vi terremo informati circa nuovi aggiornamenti."
Nel frattempo, alla Scogliera degli Oleandri, Mister Si e Destresya erano con quell'uomo.
"Perchè è un pesce raro, citato da alcune leggende di quest'isola." Disse questi.
Intanto, al Malvarosa, Altea era con Sette.
Lui la guardò negli occhi per un lungo istante.
"Mass? Perchè proprio davanti a lui? Devo forse essere geloso?" Lui a lei.

[Destresya]

"La faccenda sembra seria, non è vero, Mister Sì?" sempre più incuriosita da quella strana storia.
E io che avevo paura di annoiarmi in quell'isoletta.
"Ci dica di più di queste leggende!" all'uomo, con aria seria.

[Lady Gwen]

Sentimmo che gli uomini di Goz erano già alla laguna.
"Beh, se davvero dobbiamo parlare in questo frangente a Goz, ci conviene andare subito" commentai, nonostante fossi ancora poco convinta circa la convenienza di questa cosa.

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[Guisgard]

"Mah, le leggende solitamente non portano soldi..." disse Mister Si.
"Vi pagherò!" L'uomo. "Non tanto, ma per quanto mi sarà possibile lo farò!"
"Sentiamo..." Mister Si a lui "... cominci dall'inizio..." mentre Destresya era sempre accanto all'eroe.
"L'ho pescato stamani all'alba..." raccontò l'uomo "... l'ho poi caricato sul mio piccolo peschereccio e sono tornato al porto... in quel momento, mentre il Sole era quasi sorto, io... credo di aver battuto il cappo, forse sotto l'albero di trinchetto... oppure... oppure qualcuno mi ha aggredito... al mio risveglio, un'ora dopo, il pesce non c'era più..."
"Magari lei ha davvero battuto la testa e nel frattempo era svenuto qualcuno le ha rubato il pesce..." mormorò Mister Si.
Intanto, a casa di Elv, Gwen ed il ragazzo decidevano sul da farsi.
"Si, hai ragione..." annuì lui "... andiamo alla laguna."
Si prepararono e poco dopo con la Jeep tornarono alla laguna.
Era una giornata finalmente limpida e soleggiata e quel luogo sembrava bello ed ospitale.
Qui vi erano i militari di Goz ed anche il professor Holus e Sentenza.

[Lady Gwen]

Sospirai, sperando davvero che andasse tutto bene.
Non mi fidavo assolutamente di Goz e di ciò che avrebbe potuto fare.
Arrivammo alla laguna e lì c'erano i soldati di Goz insieme agli scienziati.
Tornare lì e pensare che eravamo stati di nuovo a tanto così dal morire ammazzati mi faceva nuovamente venire i brividi.

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[Destresya]

Ascoltai il racconto dell'uomo interessata.
Mister Sì invece sembrava pensare solo ai soldi.
"Beh, meglio di niente, no?" sussurrai all'orecchio dell'eroe.
"Ancora non ci ha detto a che leggenda si riferisce il pescespada, perchè non dovrebbe solo essere qualcuno che vuole cucinarlo o venderlo!".

[Guisgard]

Gwen ed Elv si avvicinarono ai militari, mentre questi coprivano con teloni i corpi di due escursionisti aggrediti.
Erano loro le vittime annunciate alla radio.
"E voi..." disse a muso duro Goz ai 2 ragazzi appena giunti "... cosa volete qui?"
"Vogliamo aiutarvi." Elv.
Goz scoppiò a ridere.
"Capitano..." fece Holus "... ho controllato i cadaveri e le ferite... anche in questo caso, come per i turisti aggrediti in precedenza, ho difficoltà a credere possa essere opera di un uomo."

[Guisgard]

"Le leggende degli dei emersi dalle acque per mangiare i pesci sacri." Disse l'uomo a Destresya.
"Un momento..." sarcastico Mister Si "... quindi secondo lei i colpevoli sono degli antichi dei usciti dal mare per cibarsi del suo pesce?"

[Lady Gwen]

Goz fu il solito animale.
Balordo...
Holus nel frattempo studiò i cadaveri ed asserì nuovamente che non poteva essere stata una persona.
"Ieri pomeriggio abbiamo visto una strana figura qui nella laguna, era strana, molto alta ed è scappata quando abbiamo acceso i fari dell'auto" dissi a Goz, pregando dentro di me che non facesse di nuovo l'idiota.

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[Destresya]

Sgranai anche io gli occhi.
Ora sì che la faccenda si faceva sempre più strana.
Scambiai un'occhiata con l'eroe.
"Se così fosse sarebbe davvero difficile ritrovarlo, non crede?" al pescatore.

[Altea]

"No, pensavo solo non fosse professionale" osservandolo e sorridendo.

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[Guisgard]

Goz restò pensieroso.
"Si, alta circa 2 metri o forse più." Disse Elv. "Potrebbe essere un indigeno che vive isolato? Magari dedito al cannibalismo?"
"Dubito le aggressioni siano opera di un uomo..." Holus "... i tagli sono netti e profondi... le carni lacerate e strappate via... neanche un maniaco della peggior specie saprebbe maciullare a tal punto un corpo umano... eppure, devo dire, i cadaveri non sono stati mangiati, ma solo devastati." A Gwen ed agli altri.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, l'uomo aveva raccontato tutto l'accaduto.
"Io non credo siano gli antichi dei." A Mister Si e a Destresya. "Sono Cattolico, non credo a queste cose. Perciò penso sia opera di fanatici, magari legati alle antiche tradizioni di Procao."
Nel frattempo Altea era con Sette al Malvarosa.
"Professionale?" Stupito lui. "Cosa intendi? Perchè lavoro per lui? Questo vuoi dire? Perchè è mio cliente?"

[Altea]

"Si certamente, e poi vedo è un tipo molto misterioso, sembra abbia un carattere molto duro.. Forse è meglio rimandare questo discorso dopo" poggiando la mano sul suo braccio.

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[Guisgard]

Sette sorrise ad Altea e la guardò negli occhi.
"Io invece direi di rimandare ogni cosa ed andarcene a fare un giretto per l'isola..." disse "... cosa ne pensi? Conosco ogni angolo di Procao. Vuoi?" Con uno sguardo ammiccante.
In quel momento un cameriere diede un biglietto ad Altea.

[Altea]

"Certo che lo voglio, qui dentro mi sento soffocare, è un po' inquieto".
Proprio in quel momento arrivò un cameriere e mi diede un biglietto. Lo presi un po' stupita e lo aprii.

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[Guisgard]

Altea lesse il biglietto:

"Vieni nel mio ufficio e non mostrare a nessuno questo biglietto."

Era firmato da Mass.

[Altea]

Lessi il biglietto, rimasi perplessa. Finsi indifferenza. Cosa voleva Mass da me? Magari non era nulla di preoccupante, forse era qualcosa di importante. Non volevo perdere una occasione con Sette e ciò che sentivo per lui era vero ma dovevo scoprire cosa voleva Mass.
Osservai Sette e dissi solamente "Vado in toilette prima, aspettami qua". Mi diressi verso il cameriere ma gli chiesi dove fosse l'ufficio di Mass, precisando solo per salutarlo prima di uscire.

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[Destresya]

"Beh in questo caso direi che. ci sono delle piste di ricerca, lei non crede, Mister Sì?" voltandomi verso l'eroe divertita.
"Cosa ne dice, cercheremo di ritrovare questo pescespada smarrito?" guardandolo negli occhi e autoinvitandomi nella ricerca.

[Guisgard]

Il cameriere indicò un corridoio laterale ad Altea, oltre il quale vi era una porticina rossa.
Lì c'era lo studio di Mass.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Mister Si ragionava sul da farsi.
"Massì, non ho altri incarichi e del denaro mi farebbe comodo." Disse. "Accetto di ritrovare il suo pescespada." All'uomo, per poi sorridere a Destresya.

[Altea]

Lo ringraziai e mi trovai davanti alla porta rossa, ero titubante, speravo di non finire nei guai ma soprattutto mi auguravo Mass non volesse fare il galante come prima, ma gli avrei spiegato i miei veri sentimenti. Bussai quindi alla porta.

[Guisgard]

Aprì Mass, trovandosi davanti Altea.
La guardò tutta, percorrendo la sua fgura slanciata con i suoi occhi scuri e misteriosi.
"Prego..." disse con tono galante "... cosa posso offrirti da bere? Un Borgogna del 1878? Un'annata unica ed un valore per questo vino incredibile." Stappando la bottiglia. "Qual'è il tuo colore preferito?" Riempiendo 2 bicchieri.

[Altea]

Tutto ad un tratto mi trovai nel suo ufficio e con un bicchiere in mano di Borgogna di annata.
Sospirai "Il mio colore preferito? L'azzurro e poi...il rosso..due colori differenti ma che mi incantano..mi scusi sono di fretta, perché mi ha chiamato qui? Stavo andando via con Sette, passi al sodo gentilmente" senza remore.

[Guisgard]

Mass rise e per tutta risposta ad Altea aprì un armadio pieno zeppo di vestiti.
Uno più prezioso e bello dell'altro.
"Questo" disse prendendone uno "era della favorita del ministro Turco..." mostrando ad Altea un lungo e raffinato abito di seta indiana, di un azzurro luminoso con riflessi di un rosso corallino "... credo valga un quarto di milione... poche donne al mondo lo indosserebbero, data la sua sensuale trasparenza... eppure sul tuo corpo, snello e slanciato, sarebbe perfetto..." fissandola "... lo indosseresti per me? Sarei tuo debitore..."

[Altea]

Mi avvicinai al vestito e lo osservai, era davvero meraviglioso ma io non provavo nulla per Mass "Avete sbagliato donna, non mi faccio corrompere dal denaro e nemmeno dai vestiti sontuosi. Se fossi stata libera da sentimenti interiori molto profondi e provassi qualcosa per lei, signor Mass, lo farei solo per amore e non per soldi. Ma non vi è nulla...se è questo che voleva...mi permetta, devo andare ora. E' stato un piacere conoscerla, mi auguro lei possa trovare nel frattempo una donna degna di quel vestito e che sia interessata a lei" posai il bicchiere di vino e aprii la porta per uscire.

[Lady Gwen]

Restò pensieroso alle mie parole ed era già qualcosa.
Mi aspettavo una delle sue reazioni solite, invece rimase a riflettere.
Stessa cosa Holus.
"Ciò che noi abbiamo visto aveva forma eretta, umana, ma non garantiamo che lo fosse. Umano, intendo. Voglio dire, magari era uno strano e grande animale che ha sviluppato un sistema di avanzamento bipede come le persone" risposi.
"Potrebbe essere che attacchi quando pensa di essere minacciato. Magari in questa zona c'è qualcosa che a lui interessa e vuole difendere il territorio."

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[Guisgard]

Mass sorrise e sorseggiò il vino.
"Non esistono cose preziose che siano semplici da conquistare." Disse fissando negli occhi Altea. "Lottare per te, per strapparti a chi ami ora sarà la più bella sfida della mia avventurosa vita. Prendi questo vestito, è tuo. Non mi devi nulla. Un omaggio per la tua sensualità." Sorridendo ad Altea.
Intanto, alla laguna, Gwen raccontava ciò che lei ed Elv avevano visto la notte prima.
"Ah, accidenti..." con una smorfia Goz "... ora ho capito... una sorta di mostro trasformatosi magari per le radiazioni ed ora vuol mangiarci tutti... giusto?" Prendola visibilmente in giro davanti a tutti.

[Lady Gwen]

Respirai a fondo, perché non volevo perdere le staffe un'altra volta.
Esibii un sorriso serafico.
"Non so chi o cosa fosse, ma è ciò che abbiamo visto ieri, era davanti alla nostra macchina e si è allontanato quando abbiamo acceso le luci. Questo è quanto."

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[Guisgard]

"Fatemi capire..." disse scettito Goz a Gwen e ad Elv "... tu dici di aver visto un grosso cannibale... mentre tu invece affermi che forse era un essere sviluppato o mutato non si capisce bene... giusto?"
"Capitano..." intervenne Holus "... io credo che potremmo trovarci di fronte ad un'ipotesi per nulla impossibile... ossia che potrebbe trattarsi di una qualche specie non ancora nota alla scienza... vissuta nell'ecosistema di quest'isola che resta comunque poco conosciuto dal mondo accademico moderno. Dopotutto il comune Gorilla fino a pochi anni fa non era conosciuto ed i primi esploratori nel vederlo credettero di trovarsi davanti ad un mostro."

[Lady Gwen]

Bene, stavo davvero per perdere il controllo, ma per fortuna Holus salvò la situazione, infatti gli rivolsi un'occhiata riconoscente.
La sua ipotesi, a parte tutto il resto, era più che plausibile.
Poteva essere una qualche strana creatura che era sopravvissuta in una situazione di chiusura e protezione dai normali sviluppi delle altre specie locali, solo che Goz ovviamente era troppo stupido e ottuso per capirlo.

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[Guisgard]

"A me sembrano tutte delle grasse e grosse sciocchezze." Disse Goz scuotendo il capo.
"Mi permetta, capitano..." fece Holus "... l'altro giorno abbiamo ritrovato la mano fossile di un grosso anfibio, vissuto probabilmente più di 300 milioni di anni fa."
"Un momento..." con un cenno della mano Goz "... volete farmi credere che in questa laguna si aggiri una specie di dinosauro sopravvissuto e senza che nessuno fino ad oggi l'abbia mai visto?" Scettico.
Elv guardò perplesso Gwen.

[Lady Gwen]

Goz era sempre più scettico, ma finché non aveva intenzione di metterci dentro e buttare la chiave per me andava bene.
Ricambiai lo sguardo di Elv con aria da "Che ti aspettavi?"
Davvero pensava che avremmo potuto far ragionare quell'incompetente e per quel che mi riguardava, Holus poteva anche aver ragione.
Avevamo visto entrambi che era qualcosa di strano che prescindeva sia da un animale che da una persona e non ci potevano essere molte soluzioni alternative.

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[Guisgard]

"Noi militari non abbiamo nè la voglia e nè il tempo per metterci a credere a questo genere di cose." Disse seccato Goz.
Detto ciò con i suoi uomini si misero a cercare tracce dell'animale che loro credevano colpevole di quelle aggressioni.
"Purtroppo i militari non ci danno retta..." Holus a Gwen e ad Elv.

[Lady Gwen]

Goz ovviamente non ci diede ascolto e i suoi uomini continuarono a cercare tracce di un animale.
"Ha anche fatto dei passi avanti, prima pensava davvero che qualcuno di noi potesse aver sbranato cinque persone..." commentai sarcasticamente.
"Ma dubito anche io che se ne convincerà, sia ora, sia poi..."

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[Guisgard]

"Forse la nostra sola possibilità" disse Holus a Gwen e ad Elv "è cercare la nostra creatura preistorica da noi. I militari non ci aiuteranno. Se davvero un anfibio di oltre 300 milioni di anni fa vive ancora in questa laguna noi dobbiamo trovarlo."

[Lady Gwen]

"È quello che abbiamo provato a fare noi ieri e per poco non finivamo come quelle persone... Non è facile...'' sospirai "Ma possiamo provarci. Dobbiamo portare a Goz prove sufficienti per confermare la presenza di qualche strana creatura. Potremmo tornare qui stasera, quando farà buio ed i soldati saranno andati via, altrimenti con loro in mezzo dubito potremo fare qualcosa."

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[Destresya]

Sorrisi divertita a Mister Si.
"Un nuovo caso per l'eroe a noleggio..." guadandolo divertita "Sembra l'inizio di un'Avventura, non crede?" con aria enigmatica.
Quell'uomo era decisamente strano, sui generis, ma non so perchè mi attirava.
La banalità non mi era mai piaciuta.
Mi chiedevo perchè mi avesse chiesto di restare.

[Guisgard]

"Si, però non mi fido molto a cercare strani animali, ammesso si tratti di questo, col buio." Disse Elv a Gwen ed al professore. "Meglionfarlomconnla luce del giorno, stando attenti a non farci vedere dai militari."
"È se mostrassimo il fossile al capitano Goz?" Sentenza a Holus. "Forse si convincerà."
"Non lo so..." scettico il professore "... ho accennato del fossile, ma lui ci ha riso su..."

L'uomo strinse la mano a Mister Si e poi andò via, fiducioso che l'eroe potesse ritrovare il suo pescespada.
"Bisogna che mi mette subito all'opera, o quel pesce, se ancora integro, finirà per marcire." A Destresya.

[Lady Gwen]

"Proviamo... Tanto ormai..." sospirai, rispondendo ad Elv.
"Il professore ha ragione, Goz non vuole saperne e comunque non capirebbe... Dobbiamo fare tutto da soli e tornare da lui quando avremo davvero una prova tangibile dalla nostra parte."

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[Altea]

Toccai quella stoffa preziosa, dai colori tenui ma vivaci e la presi in mano, come ammaliata ed ipotizzata da quella veste "La ringrazio del regalo, signor Mass. Lo prenderò come regalo di amicizia invece, a dire il vero non saprò nemmeno quando indossarla. Ma è un oggetto raro e prezioso e ne avrò rispetto" col volto imperturbabile. L' amore non poteva essere a comando e sicuramente avrei spiegato tutto a Sette. Salutai Mass e uscii dalla stanza per raggiungere Sette.

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[Guisgard]

"Un attimo ancora..." disse Mass ad Altea prima che lei uscisse "... ho anche un altro regalo, speciale... ma solo se prometterà di non dire niente a nessuno..." fissandola enigmatico.

[Destresya]

Lo guardai attentamente e sorrisi appena.
"Beh questo poco ma sicuro, o troverà un bel piatto di spaghetti!" risi piano.
"Ora però sono curiosa, perchè mi ha chiesto di rimanere?" senza staccare gli occhi dai suoi.

[Altea]

Aggrottai la fronte "Quanto misteri Mr. Mass e che generosità, mi auguro non sia ingombrante questo regalo o Sette potrebbe vederlo.. Sono curiosa di sapere di che si tratta e credetemi, in segreto so mantenerlo".

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[Guisgard]

"Molto semplice..." disse con un sorriso gioviale Mister Si a Destresya "... fa sempre un certo effetto sui potenziali cliente credere che io abbia un'assistenza. Quindi ho sfruttato la sua inconscia presenza qui." Facendole l'occhiolino.
Nel frattempo, nello studio di Mass, Altea era con il misterioso individuo.
Lui le diede una scatolina.
"Aprila quando sarai da sola a casa tua." Lui a lei.

[Altea]

Presi in mano la scatolina ed annuii, la misi dentro la borsetta col libro e andai via.. "A presto signor Mass" leggermente stranita.
Mi diressi verso il tavolo dove era seduto Sette.

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[Guisgard]

Altea tornò al suo tavolo, dove Sette la stava aspettando.
"Eccoti..." disse lui "... andiamo?" Sorridendole.

[Altea]

"Certamente" mentre tenevo stretta la borsa con il libro, la veste e quella scatolina. Avrei parlato a Sette della veste, delle parole di Mass sul fatto volesse competere probabilmente con lui. Ma non avrei rivelato della scatolina.
Strinsi Mass al braccio ed uscii.

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[Destresya]

Lo guardai un po' delusa da quella risposta.
"Ah, tutto qui?" guardandolo dall'alto in basso "Allora ora che non le serve più una donna immagine me ne posso tornare alla locanda!" piccata.
"Con permesso!" lo salutai con un cenno del capo e me ne andai.

[Guisgard]

Sette sorrise ad Altea e poi insieme uscirono dal locale.
La sera su Cosales era fresca, umida, con un cielo serale avaro di stelle.
La Luna scintillava velata tra gli aliti umidi di una foschia silenziosa, quasi indifferente ai turisti che vagavano curiosi tra le pittoresche botteghe.
"Vieni, faciamo una passeggiata al porto." Disse Lui a lei.
Intanto, alla Scogliera degli Oleandri, Mister Si e Destresya erano rimasti soli dopo che l'uomo del pescespada era andato via.
"Beh, magari possiamo sfruttare la situazione..." l'eroe alla ragazza "... o forse ha troppa fretta di andare via?" Fissandola.

[Guisgard]

I 4 erano decisi.
Avrebbero cercato tracce e prove, come proposto da Gwen.
E così, mentre i militari di Goz cercavano un maniaco o al massimo un qualche animale feroce, Gwen, Elv, Holus e Sentenza cominciarono a ispezionare la sponda opposta della laguna.
Essa era alimentata da un canale abbastanza largo e fondo per consentire ad un'imbarcazione non troppo grande dinavigarlo.
Ed infatti, poco dopo, i 4 udirono proprio il rumore di una barca.

[Lady Gwen]

Ci recammo dalla parte opposta della laguna, alimentata da un fiume ed iniziammo le nostre ricerche.
In realtà, non sapevamo nemmeno noi quello che stavamo cercando, forse qualcosa che ci sembrasse molto strano, desueto, visto con cosa avevamo a che fare.
Ad un certo punto, sentii un tumore.
"Sentite? È una barca che si avvicina" avvisai gli altri, rimanendo in ascolto.

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[Guisgard]

A quelle parole di Gwen, gli altri 3 drizzarono le orecchie e dopo qualche istante una barca apparve sulla superficie piatta e verdastra della laguna.
"Credo sia un'imbarcazione per il trasporto..." disse Elv.
Dopo qualche minuto l'imbarcazione attraccò presso una sporgenza del bordo lagunare.

[Lady Gwen]

Un'imbarcazione infatti, giunse ad increspare le acque smeraldine della laguna.
"Non sarebbe strano, visto che molti turisti desiderano visitare questa zona" commentai.
La barca si fermò accanto alla riva.
"Pensate che potremmo chiedere qualche informazione? Magari hanno visto qualcosa..."

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[Guisgard]

"Si, buona idea." Disse Elv a Gwen.
Così i 4 raggiunsero la sponda dove era ferma la barca.
Sul ponte c'erano 2 uomini di colore e dopo un attimo apparve un uomo grasso e sudato, con piccoli e tondi occhialini ed un cappello in testa che tradiva il suo essere il capitano della barca.
"Salve!" Salutò Elv.
I 2 neri a bordo lo fissavano come chi non capisce la lingua che sta sentendo.
Il capitano allora buttò uno sguardo verso i 4.
"Buongiorno!" Holus.
"Si, un buongiorno lo pagherei a peso d'oro!" Esclamò il capitano. "Per muovere la mia nave su queste acque occcorre spalare carbone nelle caldaie e lì sotto, oggi, fa più caldo che all'Inferno!" Sbraitò.

[Lady Gwen]

Ci avvicinammo e scoprimmo che l'uomo che vedemmo appena arrivati era proprio il capitano.
Due dei marinai, di colore, non capivano presumibilmente la nostra lingua, mentre invece il capitano era molto adirato.
"Ci spiace..." commentai "Volevamo solo farvi qualche domanda sulle morti che ci sono state in questi giorni qui alla laguna..."

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[Guisgard]

"Siete poliziotti" disse il capitano a Gwen "o solo dei dannati turisti?"
"Sono uno scienziato, capitano." Holus.
"Qui la scienza non c'entra nulla!" Esclamò il capitano. "Proprio nulla! Tornatevene sul continente!"

[Lady Gwen]

Sobbalzai al tono del capitano, guardando Elv.
"Volevamo... Volevamo solo sapere se aveva visto qualcosa di sospetto... Noi abbiamo visto una strana creatura, ieri sera..." dissi ancora, sperando non mi mandasse di nuovo al diavolo.

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[Guisgard]

"Gli indigeni la chiamano Baiaf..." disse il capitano a Gwen "... credono sia una sorta di divinità, ma per me è solo un dannato demonio!"

[Lady Gwen]

"Baiaf..." ripetei piano, per imprimere bene quel nome nella mente.
"Lo descrivono per caso come una creatura molto alta che si muove come un uomo?" chiesi per conferma.
"Abbiamo davvero ragione di credere che sia stata questa creatura ad uccidere le persone."

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[Guisgard]

"Salite a bordo, maledizione..." disse il capitano a Gwen ed agli altri 3.

[Lady Gwen]

Corrugai la fronte guardando gli altri e alla fine annuii, salendo a bordo.
"Pensi ci farà spalare il carbone? Non vorrei mica sporcarmi il vestito..." Dissi ad Elv, con aria sarcasticamente civettuola, guardando il mio abito.https://uploads.tapatalk-cdn.com/20191212/64a6f887090538979f1af79150ade52b.jpg

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[Guisgard]

"Tranquilla..." disse Elv sottovoce ad un orecchio di Gwen "... te lo toglierò io il vestito, così non si sciuperà..." con tono basso e caldo, oltre ad un sorriso impertinente.

[Destresya]

Mi voltai guardandolo seccata.
"Perché dovrei restare dove non sembra gradita la mia presenza?" alzando le spalle.
"L'ha appena detto lei che le serviva solo uno specchietto per le allodole no?" Fissandolo nei suoi occhi azzurri

[Lady Gwen]

Sentii la sua voce calda e profonda all'orecchio e sorrisi maliziosamente, guardandolo.
"Ti ringrazio, che cavalleria" commentai piano, con malizioso sarcasmo "Magari chiederemo al capitano di poter prendere in prestito una cabina... Mica posso toglierlo qui davanti a tutti..." aggiunsi, per poi ridacchiare.

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[Guisgard]

Mister Si sorrise a Destresya.
"Magari le sto offrendo un lavoro..." disse con fare sornione e divertito.
Intanto, alla laguna, la nave restava presso il margine.
"Magari servirà una cabina insonorizzata, no?" Sotto voce Elv a Gwen con malizia.
"Seguitemi." Il capitano ai 4, portandoli nella sua cabina. "Voglio farvi vedere una cosa... un disegno su ciò che gli indigeni descrivono..."

[Lady Gwen]

Ridacchiai e gli donai un bacio soffice e civettuolo sulla guancia.
Poi, il capitano ci portò nella sua cabina per mostrarci qualcosa.
"Sembra che si faccia interessante, è stato un colpo di fortuna che passasse proprio da qui" dissi poi ad Elv.

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[Destresya]

Incrociai le braccia guardandolo intensamente.
"Se non ricordo male diceva di non aver il becco di un quattrino, e ora vuol propormi un lavoro? E perchè mai?" ancora piccata.
Se c'era una cosa che non sopportavo era imporre la mia presenza.

[Guisgard]

"Già, pare di si." Disse sottovoce a Gwen.
"Interessante davvero..." mormorò Holus.
Allora il capitano tirò fuori da un cassetto un foglio su cui c'era un disegno.
"Prima però sappiate che io non ho mai veduto la cosa che è disegnata su questo foglio, chiaro?" L'uomo ai 4. "Non voglio essere preso per pazzo."
Intanto, a casa di Mister Si, Destresya cercava di capire le intenzioni dell'uomo.
"Se ritroveremo quel pesce" lui a lei "ci sarà un buon guadagno da dividere, no?" Sorridendole.

[Lady Gwen]

Entrammo in cabina e il capitano prese un foglio.
Addirittura non l'aveva mai visto?
Nemmeno un po' di curiosità?
Accidenti...
"Non si preoccupi, siamo qui per capire, non per giudicarla" ammisi, annuendo e attendendo con ansia che ci mostrasse quel disegno.
Speravo ci potesse davvero essere utile, avevamo bisogno di prove e questa poteva essere una delle poche possibilità dalla nostra parte.

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[Destresya]

"Veramente il tipo ha detto che non ha molti soldi da offrire!" ricordai.
Però un lavoro mi serviva, i soldi del mio ultimo colpo non sarebbero durati in eterno, già li avevo spesi tutti per scappare.
"Ma effettivamente ho bisogno di un lavoro, e questo sembra meno noioso di molti altri!" con una leggera risata.
Dopoutto non dovevo andarci d'accordo per forza. Doveva essere una persona molto falsa, dato che era tutto galante finchè credeva che fossi una cliente per poi diventare freddo fino alla scortesia quando aveva capito che non avevo soldi da offrire. Eppure mi offriva un lavoro.
Bah, strano tipo!

[Altea]

Era davvero una strana notte, presi Sette sottobraccio "Al porto? Buona idea mio bel corsaro venuto dal nulla".

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[Guisgard]

"La settimana scorsa prendemmo a bordo un indigeno..." disse il capitano a Gwen e agli altri 3 "... pensavamo volesse attraversare a nuoto la laguna... diavoli dell'Inferno, quei dannati credono che le sue acque siano magiche o qualcosa di simile... fatto salire a bordo ci accorgemmo invece che stava scappando ed era spaventato a morte... uno dei miei neri comprendo la loro lingua e ha cercato di farlo calmare... continuava a dire che si era svegliato... svegliato dal suo letargo... non riuscimmo a farci dire altro da quel dannato indigeno, ma poi si decise a farcene una discrezione... il mio mozzo è bravo a disegnare e ha cercato di raffigurare la creatura che l'indigeno temeva come fosse il diavolo in persona..." e mostrò loro il foglio col disegno:
http://www.artnet.com/WebServices/images/ll00496lld8XYGFgPNECfDrCWvaHBOc36UC/vik-muniz-creature-from-the-black-lagoon-(from-caviar-monsters).jpg

[Lady Gwen]

Ascoltai con interesse tutta la storia del capitano e alla fine osservai il disegno, alquanto sbigottita.
Guardai Elv.
"Secondo te... Secondo te potrebbe essere?" gli chiesi, con tono cauto.
Insomma, eravamo davvero davanti ad una strana creatura quasi mitologica che andava in giro ad ammazzare e sbranare la gente.
Ma cosa dovevamo pensare?
Quelle persone erano state sbranate.
Sbranate e basta.
Non era un normale comportamento animale.
"Lei cosa ne pensa?" chiesi anche ad Holus.

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[Guisgard]

"Beh, non sono un tipo venale" disse Mister Si a Destresya "e quindi posso ben volentieri dividere il mio compenso. E poi avere un'assistente mi darà certo uno stile nuovo." Divertito. "Detto ciò, se lei accetterà un compenso esiguo, ma giusto, potremo sancire il nostro patto." Porgendole la mano da stringere.
Intanto, a Corsales, Altea e Sette si avviavano verso il porto.
Era ormai sera e poche stelle scintillavano nell'umida foschia sul mare piatto di Procao.
La Luna sembrava avara di luce, eppure i suoi riflessi velati scintillavano misteriosi sulle esalazioni salmastre delle acque portuali.
"Corsaro venuto dal mare..." mormorò divertito lui "... ho incontrato qualche pirata, ma credimi non sono romantici e temererari come nei libri." Facendole l'occhiolino. "Diciamo che mi vedo più come... audace avventuriero!" Ridendo di gusto.

[Guisgard]

"A me sembra solo frutto di fantasia..." disse Elv guardando il disegno.
"Anche a me..." Sentenza.
"Eppure questo disegno..." Holus a Gwen "... non lo so... è molto particolareggiato circa i tratti... la forma del cranio... ovviamente non credo che esista una simile creatura, ma di certo chi l'ha descritto ha preso spunto non dalla fantasia ma da qualcosa di reale... per reale intendo una statua o qualcosa che raffiguri un simile essere..."

[Lady Gwen]

Ascoltai le loro risposte.
"Lo so, ma così siamo di nuovo punto e a capo e non abbiamo spunti, o indizi..." sospirando.
"Non abbiamo assolutamente idea di cosa abbia causato la morte di quella gente e mi rifiuto di andare che sia stato un animale normale e comune..."

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[Guisgard]

"Probabilmente" disse Sentenza "il ricordo di creature preistoriche oggi estinte è rimasto vivo nelle tradizioni della gente del posto... non credo bisogni dare spazio a queste superstizioni."
"Giusto!" Esclamò Elv. "E magari qualche maniaco vuol sfruttare queste leggende per i suoi crimini!" Guardando Gwen e Holus.

[Lady Gwen]

Beh.
Se la mettevano su questo piano...
"In effetti questo potrebbe essere, non l'avevo considerato..." commentai annuendo.
"Sì, sono certa che incontreremmo il favore di Goz, se gli sottoponessimo questa possibilità."

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[Guisgard]

Il capitano osservava ed ascoltava i 4 masticando arichidi a tutta forza e asciugandosi di continuo la fronte sudata.
Ad un tratto la barca sussultò.
"Che il diavolo mi prenda..." disse sbraitando il capitano "... cosa diavolo è stato?"
Lui e i 4 uscirono sul ponte, trovando i 2 marinai neri che guardavano in acqua.
"Che succede?" Urlò il capitano.
"Qualcosa di grosso si è incastrato nell'elica del motore..." uno dei neri.
"Qualcosa di enorme direi, visto come ballava la nave prima..." Elv a Gwen.

[Lady Gwen]

Continuammo a discutere, quando all'improvviso la barca sussultò, quasi facendoci sbandare.
"Sì, era decisamente qualcosa di grosso, in acqua..." commentai, uscendo anch'io sul ponte per vedere cosa ci fosse vicino la barca.

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[Guisgard]

"Lanciate in acqua le reti e cercate di tirare su qualunque cosa sia." Disse il capitano ai suoi 2 marinai.
Allora azionarono l'argano e la rete cominciò ad essere tirata su.
"Sembra bloccata, capitano..." uno dei neri "... potrebbe spezzarsi..."
La barca sussultò forte, tanto che Gwen e gli altri quasi dovettero tenersi al parapetto per non cadere.
"Sangue del diavolo!" Urlò il capitano. "Cosa diavolo c'è lì sotto? Quasi mi rovescia la barca!" Sbraitò. "Mettete al massimo l'argano e tirate su la rete!"
Ma la barca sussultò ancora, l'argano cominciò a surriscaldarsi ed alla fine la rete si lacerò.
Così fu possibile issarla su.
"Diavoli dell'Inferno..." incredulo il capitano nel vedere la rete completamente strappata "... cosa diavolo c'era finito dentro?"
Subito Elv si avvicinò per vedere meglio la rete.
Anche Holus e Sentenza si avvicinarono per capirci qualcosa.
https://www.scifimoviezone.com/imageblastpast/creaturelagoon020.jpg

[Lady Gwen]

Il capitano ordinò ai suoi uomini di issare la rete per capire cosa si fosse bloccato, ma ad un tratto anche la rete rimase bloccata.
Evidentemente, era qualcosa di davvero grosso.
Che fosse un grosso masso sul fondale?
Il marinaio lo avvisò che la rete rischiava di rompersi, ma il capitano insistette e così, in mezzo a forti scossoni che ci costrinsero ad aggrapparci al parapetto, la rete fu tirata di nuovo su.
O almeno, ci provarono.
Quella infatti finì per lacerarsi, come previsto dall'uomo e ci trovammo davanti all'evidenza che si trattava di qualcosa di molto, molto grosso.
A quel punto, ci affacciammo giù dal ponte per cercare di capire che cosa accidenti rischiava di ribaltare la barca e farci trovare tutti in acqua.

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[Guisgard]

In acqua non c'era più niente.
Nè pesci, nè sassi o grosse pietre.
"Il fondale è troppo melmoso per vedere qualcosa..." disse Elv.
"Questa laguna è profonda un bel pò..." mormorò il capitano "... ma non ci sono pesci tanto forti o grossi per ridurre così una robusta rete da pesca..." scuotendo la testa.
"C'è un solo modo per scoprirlo..." Elv guardando gli altri e poi Gwen "... bisogna immergersi... andare a vedere sul fondale."
"Sono d'accordo." Annuì Holus.
"A bordo ho un paio di bombole per l'ossigeno." Fece il capitano.

[Lady Gwen]

C'era solo melma, non si poteva vedere proprio nulla.
Niente pesci, pietre, nulla.
Intanto, il capitano sosteneva che il fondale fosse troppo profondo per dare la colpa ad un masso, ma non potevano esserci nemmeno pesci abbastanza forti da ridurre in quel modo una rete.
Sbattei un paio di volte le palpebre alle parole di Elv.
Guardai il fondale con aria dubbiosa.
"Vuoi davvero immergerti in quella melma?" gli chiesi, con una smorfia.

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[Altea]

"Audace avventuriero, mi porterai con te in qualche posto remoto?". Ad un tratto mi bloccai.. "Sette, mi spiace rovinare questo momento ma vorrei dirti una cosa e mi sento più al sicuro dopo avertela detta." Presi la preziosa stoffa e la mostrai "Sai chi me l'ha regalata? Mass! Mi ha fatto andare nel suo ufficio prima andassi via. Da ciò che ho capito ha un interesse per me, gli ho spiegato tale sentimento non è corrisposto. Per contro ha detto questo lo farà lottare per avermi.. E a questo punto.. Il suo nemico sei tu, perché io per te provo qualcosa di profondo ". Rimasi in silenzio con la veste in mano.

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[Destresya]

Guardai quel tipo con diffidenza.
Non mi piaceva e non mi fidavo di lui, se in un primo momento sembrava affascinante, il cambiamento repentino in un freddo e senz'anima gli aveva fatto perdere completamente interesse ai miei occhi.
Uno che sapeva fingere così bene di essere galante e affascinante solo perché aveva fiutato un affare, per poi diventare un ameba appena ha visto sfumare la possibilità di guadagno, non era certo uno di cui ci si possa fidare.
Però quella cosa del pescespada mi ispirava, senza contare che dovevo trovarmi un lavoro, considerando che avevo promesso a me stessa che avrei rigato dritto.
Basta rapine in banca o ai convogli portavalori, la vita avventurosa da signora del crimine era per i giovani, dopo aver provato la gabbiano non volevo più tornare indietro.
"Beh come potrei resistere al scoprire che cosa ne sia stato di un pescecane scomparso?" dissi solo, per poi allungare una mano e stringere la sua "ci sto!" Sorrisi.

[Guisgard]

"Qualcuno deve pur farlo per andare in fondo a questa storia." Disse Elv a Gwen, mentre i marinai a bordo prendevano le bombole di ossigeno.
Elv indossò una tuta da sub e poi si immerse nelle acque verdastre della laguna sotto lo sguardo preoccupato di Gwen.
Intanto, al porto di Corsales, Altea aveva mostrato il vestito a Sette e svelato all'uomo le intenzioni di Mass.
"Che quel Mass fosse un tipo losco" lui a lei "non l'avevo mai dubitato... ma che ora provasse anche a prendersi le donne degli altri proprio non lo immaginavo... che bastardo... pensava di comprare una donna con un vestito? Si vede che ha dimestichezza solo con prostitute di basso livello..." seccato.
Nello stesso istante Destresya aveva accettato la proposta di Mister Si.
"Direi ora di metterci in azione." L'eroe alla ragazza. "Cominceremo a fare qualche indagine al porto di Corsales... è lì che si tratta il commercio di pesce... magari carpiremo qualche informazione..." prendendo la sua pistola da un cassetto "... sono un tipo prudente io." Facendole l'occhiolino.
Salirono allora sull'auto di lui e partirono verso la città ed il suo porto.

[Lady Gwen]

Alzai gli occhi in su.
Che eroe mancato... pensai molto sarcasticamente.
Fatto sta che mi sentivo terribilmente malata al solo guardare quell'acqua opaca, densa e acquitrinosa.
Alla fine, indossò la muta e si immerse, mentre io rimanevo al parapetto in attesa.
Speravo quantomeno che una cosa simile valesse la pena e che riuscisse a trovare un indizio, una prova o qualsiasi altro elemento che potesse far chiarezza su quanto stava accadendo.

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[Guisgard]

Elv si immerse e sul pote restarono ad attenderlo Gwem Holus, Sentenza, il capitano ed i suoi marinai.
"Mi chiedo cosa potrebbe esserci sul fondo di questa laguna..." disse Holus.
"Tanta melma." Sputando in avqua il capitano.
"Per me è tutto tempo sprecato." Mormorò Sentenza.
Dopo circa una mezz'ora riemerse Elv.

[Lady Gwen]

Mi scappò un risolino sarcastico alle parole del capitano, mentre attendevamo che Elv riemergesse.
E tornò dopo circa mezz'ora.
"Speriamo ci fosse davvero qualcosa là sotto, altrimenti avremo davvero sprecato solo tempo che potevamo impiegare nelle ricerche..." commentai dubbiosa, mentre mi avvicinavo alla scaletta da cui Elv sarebbe risalito a bordo.

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[Guisgard]

Elv salì a bordo e si tolse la maschera.
"Allora, parla..." disse il capitano.
"Non ho visto nulla di che..." Elv "... fatta eccezione per una caverna sul fondale... non sono entrato perchè non sapevo quanta autonomia di ossigeno avessi... ma voglio tornare la sottò e visitare la caverna..." fissando Gwen e gli altri.

[Destresya]

Sorrisi allo strano tipo, dopotutto mi avrebbe fatto bene una nuova avventura.
Mi venne quasi da ridere al pensiero di mettermi sulle tracce di un ladro, considerando che di solito ero io quella braccata e intenta a nascondere le proprie tracce, ma questo Mister Sì non poteva certo saperlo.
Ma ciò non toglieva il fatto che le mie abilità da ladra potevano rivelarsi utili in quel frangente, dato che conoscevo bene tutti i trucchi del mestiere.
Mi chiedevo quale fosse la vera storia di Mister Sì, dato che mi aveva sicuramente raccontato un sacco di boiate.
"Sì, mi sembra un'ottima pista!" annuii all'idea di andare al porto dove vendevano il pesce, poi feci finta di spaventarmi alla vista della pistola.
"Attenzione, il pescespada potrebbe aggredirti!" risi.
Non avevo mai amato le armi da fuoco, lasciavano troppe tracce, un bel coltello e via!

"La sai usare quella?" lo stuzzicai mentre andavamo verso il mare.

[Lady Gwen]

Ciò che disse Elv mi incuriosì.
Una caverna.
Questo sì che era interessante.
Le parole di Holus circa le creature anfibie mi risuonarono in testa.
Se davvero fosse stato qualcosa in grado di sopravvivere sia dentro l'acqua che fiori?
E magari quella caverna era proprio il posto in cui si andava a rintanare abitualmente.
Avrei atteso altre notizie prima di fare supposizioni, na per il momento era questa l'idea che mi balenava in mente.

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[Guisgard]

"Spiritosa..." disse lui guidando "... scherzi a parte... sarà meglio stilare una lista di possibili sospetti..." a Destresya "... direi... 1, qualche disperato ed affamato... 2, magari un rivale del nostro pescatore, invidioso della preda che lui ha pescato... 3, qualche ambientalista, di quelli tutti suonati capaci di buttare il pesce in mare... 4, un ladruncolo occasionale che ha aggredito e derubato il povero pescatore... altre ipotesi? Io eviterei di tirare in ballo sette e fanatici vari..."

[Guisgard]

Mentre Gwen rifletteva sulle parole di Elv, Holus restava pensieroso.
"E se..." disse "... se fosse pericoloso andare lì sotto? Magari ci saranno i coccodrilli..."
"Avrò un arpione con me." Sorridendo Elv.
"Potrei andare con lui, professore..." fece Sentenza "... in 2 sarà più sicuro."

[Lady Gwen]

Mi terrorizzai al pensiero dei coccodrilli e di Elv là sotto da solo.
Ma poi Sentenza si propose per scendere con lui ed un po' mi rassicurai.
"Certo in due è più facile gestire la situazione..." commentai, anche se sentivo di essere comunque parecchio preoccupata.
Finché si trattava solo dell'acqua putrida che c'era lì poco male, ma davvero non reggevo il pensiero dei coccodrilli.

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[Altea]

Trasalii alle parole di Sette, pensai alla scatolina ma prima dovevo parlare e chiarire con lui una frase detta da lui "Prendersi le donne degli altri? Vorresti dire che io sono la tua donna, tra noi non vi è stato nemmeno un bacio. Anzi io sono convinta tu non provi nulla per me" lo fissai intensamente, volevo conoscere i suoi veri sentimenti.

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[Destresya]

Ascoltai le varie ipotesi che Mister Sì mi propose e ci riflettei sopra.
"Secondo me la più probabile potrebbe essere la seconda, se il pesce era davvero enorme come dice, ci può stare che un suo concorrente, o comunque qualcuno che ce l'aveva con lui possa essersi messo d'impegno per screditarlo e passare lui per il miglior pescatore della zona.." pensierosa "Anche l'affamato può essere, per carità, con un pesce del genere si sfama un'intera famiglia, questto è sicuro... gli ambientalisti ci sono anche qui?" risi, divertita "E il ladruncolo occasionale avrebbe rubato altro, non certo il pesce, cosa ne dice?".

[Guisgard]

Alla fine Elv e Sentenza, indassati entrambi tutto l'occorrente da sub, si tuffarono in acqua.
"Stia tranquilla, in due ed armati non correranno rischi." Disse Holus a Gwen.
Nello stesso istante, al porto di Corsale, Altea era con Sette.
"Non so nulla di te..." fissandola lui "... magari sei sposata, proprio come la mia prof ai tempi del liceo..." con un sorriso divertito, ma con lo sguardo serio.
Intanto l'auto di Mister Si e Destresya si dirigeva verso Corsales.
"Beh, per ora sono ipotesi..." l'eroe guidando "... vedremo quale potrà essere più concreta... al porto magari troveremo qualche risposta..."
Il pomeriggio andava ormai a mutare in quel limbo di colori cangianti e vaghi che è il tramonto, dove spesso la fantasia prende il posto della realtà.
Dopo un pò i 2 arrivarono al porto di Corsales.
Le varipinte e pittoresche casupole guardavano silenziose verso un mare piatto ed umido di poche luci lontane e soffuse, fatte di nave e bagliori continentali.
https://www.giuseppedelia.it/wp-content/themes/infiniteloop-0001/assets/images/header/corricella-procida-tramonto.jpg

[Altea]

"Mi sembra di averti detto a casa mia sono libera. Questa professoressa inizia ad ingelosirmi." fingendo perplessità "Allora perché mi hai definito la donna di un altro? Pensavo era un riferimento a te, ma forse ho sbagliato".

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[Lady Gwen]

Elv e lo scienziato tornarono in acqua ed io cercai di farmi rassicurare dalle parole di Holus.
"Lo spero proprio, sono davvero preoccupata..." sospirando e scuotendo la testa.
"Non ho idea di che animali ci siano in questa zona e questo mi fa stare ancor più in pensiero... Soprattutto visto il motivo per cui siamo qui..."

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[Guisgard]

"Forse Mass si è accorto di come ti guardo..." disse Sette ad Altea, ora avvicinandosi al suo volto e guardandola negli occhi "... ma tu non hai mai dimostrato simpatia per me, no? O meglio... interesse... o sbaglio?"
Intanto, alla laguna, Elv e Sentenza erano scesi sul fondo della laguna.
"Vedremo cosa scopriranno..." fece Holus.
Dopo un pò qualcosa o qualcuno sembrava riemergere dal fondo.

[Lady Gwen]

Annuii in apprensione.
Dopo un po', qualcuno riemerse.
"Venga, vediamo se stanno tornando a galla" dissi ad Holus e mi avvicinai alla scaletta, sperando fosse Elv.
Non che odiassi lo scienziato, ma insomma, avevo delle priorità.

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[Guisgard]

Un sub emerse dall'acqua e fu subito fatto salire a bordo.
"Lì sotto è peggio di un labirinto..." disse Sentenza togliendosi la maschera e poi il respiratore "... io ed Elv siamo arrivati alla caverna ma siamo stati attaccati da 2 grossi coccodrilli... abbiamo lottato, ma poi siamo fuggiti... a quel punto ho perso di vista Elv..." guardando Gwen e gli altri sulla nave.

[Altea]

Vidi i suoi occhi azzurri sul mio volto, il mio cuore accellero'.. "Affatto, ho notato al locale una tua indifferenza che mi ha fatto stare molto male".

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[Lady Gwen]

Qualcuno emerse.
Era Sentenza.
Ascoltai con preoccupazione tutto ciò che disse e alla fine mi sentii morire.
Lo sapevo!
Lo sapevo che non dovevo fidarmi!
Che testa dura, accidenti a lui!
"Ma dobbiamo fare qualcosa, non può rimanere lì! Se fosse ferito? O se non riuscisse ad uscire?" esclamai preoccupata.
Non sapevo che pesci prendere, mi sentivo impotente, ma avrei fatto di tutto per trovarlo e riportarlo indietro.

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[Guisgard]

"Indifferenza..." disse stupito lui ad Altea "... io? Ma se non faccio altro che corteggiarti..." sorridendo "... non te ne sei accorta?" Con i suoi occhi in quelli di lei. "Ma se ti ho anche paragonata al mio sogno erotico da ragazzo?" Con divertita enfasi appassionata. "Anzi, sei anche più bella della professoressa." Facendole l'occhiolino.

[Guisgard]

"Prenderò altre bombole d'ossigeno e tornerò giù..." disse Sentenza a Gwen.
"Ma sei ferito!" Holus indicando il braccio del suo assistente.
"Uno dei 2 coccodrilli mi ha ferito..." Sentenza "... ma è solo un graffio... voglio tornare in acqua!" Deciso.
"Così non farai molti metri lì sotto" mormorò il capitano "ed il tuo sangue attirerà altri coccodrilli."

[Altea]

"Vedi? Sminuizzi, invece di parlare e dire ciò che provi, cambi quasi discorso" risposi col broncio. Davvero non comprendevo le sue intenzioni.

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[Lady Gwen]

In effetti, Sentenza era ferito e non era saggio mandarlo di nuovo lì.
Ma Elv doveva tornare a bordo, non lo avrei lasciato lì sotto!
"Non può mandare uno dei suoi uomini?" chiesi al capitano, sperando dicesse di sì.

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[Guisgard]

"Non sono molto propenso a parlare..." disse sette guardando Altea nei suoi occhi verdi.
Era vicinissimo al volto di lei, poi alle sue labbra.
Un istante dopo la incatenò alla sua bocca e la baciò con impeto e passione, facendole sentire le sue labbra calde e la sua lingua umida.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRZHXTnd6ggdXDoP3dTbNqzo6QOSGhKo sCJiYftFbg7s6bhedM7&s

[Guisgard]

"In acqua" disse il capitano a Gwen "in mezzo ai coccodrilli?" Fissandola di traverso. "Rischiare così uno dei miei uomini? Per cosa poi? Andasse in malora questa laguna!" Sbraitò.
"Dobbiamo recuperare quel ragazzo, capitano!" Holus.
"Ci vado io..." Sentenza a tutti loro "... datemi altre bombole d'ossigeno, presto..."

[Lady Gwen]

"Lei sta scherzando!" sbraitai, alterata e fuori di me.
Era veramente il colmo!
Ma davvero!
Lasciare Elv lì sotto per la sua ignoranza, assolutamente no!
Poi, Sentenza si propose di andare giù lui di nuovo.
"Lei rischia troppo, sarebbe controproducente. Credo che a questo punto tocchi a me, anche se non ho mai fatto immersioni prima, ma a quanto pare non abbiamo scelta" guardando il capitano di traverso.

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[Altea]

Un bacio intenso e profondo, la mia lingua scivolò a contatto con la sua. Eravamo chiusi, incatenati in quel bacio e lo abbracciati. Lentamente mi staccai un attimo "Era questo che volevo, ora so pure tu provi I miei stessi sentimenti".

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[Guisgard]

"Non dica sciocchezze." Disse Holus a Gwen. "Senza esperienza in immersioni non potrebbe mai sfuggire ai coccodrilli."
"Se vuole andare non sarò io a fermarla." Mormorò il capitano.
"No, ci andrò io..." Sentenza dopo essersi fasciato il braccio ferito.
"Ho la soluzione." Fece il capitano, per poi estrarre la pistola e sparando in aria due colpi.

[Guisgard]

Sette guardò Altea negli occhi e poi la baciò di nuovo, con ancora più impeto, stringendola fra le sue mani e contro il suo petto.
Un bacio caldo, intimo ed appassionato, fatto di labbra e di lingue che si rincorrevano e si intrecciavano fra loro, in una danza sensuale ed umida di passione.

[Lady Gwen]

"Ha ragione, ma non vedo francamente altra via" risposi ad Holus.
Guardai male poi il capitano, che dimostrò ancora una volta di essere un omino grezzo e squallido.
Sentenza si propose ancora una volta di tornare giù, dopo aver fasciato il braccio, ma tutti sobbalzammo sentendo il capitano sparare due colpi.
"Si può sapere, in nome del cielo, che cosa accidenti ha in mente?" chiesi a quel punto.

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[Guisgard]

"Ora vedrai, bellezza." Disse il capitano a Gwen.
Alcuni minuti dopo si sentì arrivare il motore di un'auto.
Erano i militari.
"Ehi, voi!" Gridò dal basso Goz. "Abbiamo sentito degli spari! Fateci salire a bordo per controllare!"
Aprirono un boccaporto e Goz ed i suoi salirono sulla nave, dove il capitano raccontò ogni cosa.
"Potrei farvi incriminare tutti per questo!" Minacciò Goz.

[Altea]

Mi lasciai trascinare da quel bacio intenso, mosso dall'impeto della passione come la brezza sfiorava le onde.
Ma un turbamento si fece strada in me... La scatolina. Avrei potuto dirlo a Sette ma forse era rischioso e non volevo accadesse qualcosa a Sette. "Come mai mi hai portato qui?" aggrappandomi al suo collo con le braccia.

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[Lady Gwen]

Un attimo dopo gli spari, spuntarono Goz ed i suoi militari.
Almeno aveva fatto una cosa decente, quel maledetto capitano...
Probabilmente, le parole di Goz si riferivano al fatto che l'uomo avesse sparato, ma ero troppo preoccupata per Elv per pensarci.
Così, andai da Goz.
"Senta, il ragazzo che c'era con me, Elv, si è immerso insieme allo scienziato, ma sono stati attaccati dai coccodrilli e lui non è ancora emerso, potrebbe essere bloccato nella grotta sommersa in cui sono entrati e non può rimanere lì."

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