La stanza dell'orologiaio e delle stelle

[Guisgard]

In questo luogo prenderanno forma i mille e più sottogiochi e le infinite sottotrame dei vari Gdr.


LA FURIA DEI TADDEI

"Che Dio maledica questa Gioia, che tanti valent'uomini ne son rimasti uccisi!"
(Chretien de Troyes, Erec e Enide)

Dove oggi sorge l'antica contea detta delle Cinque Vie, nel cuore di quella selvaggia landa conosciuta come brughiera, nella vecchia e ridente Afragolignone, ancora si raccontano storie e spaurite leggende, sebbene soltanto in qualche caratteristica taverna del posto o a casa di qualcuno dei fattori che abitano là.
Badate che se siete forestieri o turisti nessuno perderà tempo a raccontarvele, troppo preoccupato di essere preso per pazzo, o per superstizioso.
Si, perchè l'umo moderno ha spesso smesso di credere alle sue paure d'infanzia, così che diventando adulto ha finto di dimenticarle.
Proprio qui, nella brughiera, su una vasta ed erbosa radura, fra querce tozze, frondosi oppi, robusti noci e prati di agrifogli, eriche e ogni genere di pianta del sottobosco, oltre la via maestra che da Afragola City corre verso Caivania, un insieme di rustiche casupole rurali si inerpicano dai verdi prati, arroccandosi su quello che sembra un basso colle, nato dal travasare terreno per secoli dal letto naturale del Lagno, arrivando tutte insieme ad arroccarsi intorno alla chiesetta della Vergine Madre, il cui rintocco di campane aleggiava come incantato nella quiete di quel luogo isolato.
Davanti alla porta di una di quelle casupole, che altro non era se non una bottega di antiquariato, stava affisso un cartello che così diceva:

“Cercasi commessa”

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+++

[Destresya]

Dopo interminabili skip, avevo finalmente trovato una canzone decente, accolta con un sospiro trionfante.
Possibile che la riproduzione casuale non avesse ancora imparato a leggermi nel pensiero?
Se c'è una cosa che non sopporto è quella di guidare con della musica che non mi piace.
E io sto guidando da ore ormai, o forse anche di più.
Era notte quando sono partita, poi si è fatto giorno ma ora il cielo comincia nuovamente a scurirsi.
Non so nemmeno dove sto andando, la verità è che non ha importanza.
Lontano. Solo questo conta.
Non ho ancora trovato un posto che mi ispiri tanto da fermarmi e scendere.
Ho scelto stradine di campagna, di quelle che attraversano i paesini dove tutti si girano se vedono passare un'auto che non conoscono.
L'ho fatto proprio per vedere se uno di quei paesini potesse ispirarmi, farmi decidere di arrestare questa mia corsa in direzione "il più lontano possibile".
Forse però la canzone ha portato bene.
Dopotutto, questo angolino di mondo non è poi così male, la brughiera tutt'intorno ha un che di poetico.
C'è qualcosa... qualcosa che non saprei spiegare.
Scendo dall'auto e inizio a gironzolare per le casette, facendo finta di non vedere qualche sguardo stranito.
Non deve passare molta gente nuova da queste parti.
Poi, mi avvicino a un negozietto di antiquariato, perchè adoro curiosare tra le cose antiche.
Come se mi potessero dare qualcosa che non ho e forse non scoprirò mai.
Ma poi qualcos'altro attirò la mia attenzione.
Un cartello: cercavano una commessa.
Sorrisi, che fosse quello il segno che stavo aspettando?
Dopotutto, che avevo da perdere?
Da qualche parte avrei pur dovuto ricominciare, no?
Così, mi feci coraggio ed entrai.
"Permesso?"

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[Guisgard]

La brughiera si stagliava col suo profilo salvaggio contro un cielo terso, attraversato da bianche nuvole, reso limpidissimo dal vento che soffiava da Ovest.
Quello che Destresya chiamava angolo di mondo, era il versante sulla costa occidentale del Lagno, uno dei luoghi più antichi delle Cinque Vie. Qui infatti le remote saghe Fragole narrano di gesta e battaglie straordinarie, combattute dagli antichi clan prima che lo stesso Afraholignone fosse unito.
Raggiunto il paesino, l'auto di Destresya fu parcheggiata nello spiazzo centrale e la ragazza si incammino' verso le casupole e le botteghe.
E qui fu subito attratta dal cartello sulla porta di un negozietto di antiquariato.
Entrando Destresya fece tintinnare il campanellino sulla soglia e subito dal retro bottega apparve una donna di mezza età, in carne e dal volto accigliato.
"Buongiorno." Disse a Destresya, col tono più lieto che riuscì a usare, sebbene suonasse il modo poco più che formale. "In cosa possa servirla?" Indicando la merce del suo negozietto.

[Destresya]

Quasi sussultai nel sentire il tintinnio della campanella.
Mi ritrovai in un'antica bottega, piena di gingilli molto antichi, affascinanti e polverosi.
Arrivò una donna di mezza età, e le sorrisi, sembrava cordiale e mi chiese che cosa potesse fare per me.
"Buongiorno, signora..." sorrisi,"Sono appena giunta in città e sarei interessata a quel posto da commessa!".

[Lady Gwen]

Non avevo ancora ben chiaro quale sarebbe stato il risultato finale del progetto, ma ero pur certa, man mano che la campagna mi scorreva accanto, che avrei cercato l'ispirazione necessaria.
Avevo appositamente messo da parte la città, moderna, trafficata e cosmopolita, per una dimensione più rurale, bucolica, pastorale.
Era stato un viaggio dell'ultimo minuto, progettato alla svelta.
Anzi, a voler essere onesta, avevo preparato una valigia in fretta e furia, avevo caricato l'attrezzatura fotografica in macchina ed ero partita.
Non avevo nemmeno prenotato un albergo, nella fretta di partire, ma decisi di prendere la situazione come veniva, nella speranza ovviamente che vi fosse almeno una piccola pensione in cui alloggiare.
Era da un po' di tempo che non mi concedevo una pausa, non solo dal lavoro, ma anche dalla continua organizzazione che scandiva con puntuale regolarità le mie giornate, da troppo tempo ormai.

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[Guisgard]

La donna della bottega guardò Destresya dalla testa ai piedi, per poi sorrderle.
"Accidenti, non pensavo che qualcuno rispondesse così presto al mio annuncio" disse "e ancor meno immaginavo che potesse proporsi per questo lavoro una forestira." Divertita. "Io mi chiamo Melina e questa mia bottega è una delle poche qui a Valenzan." Ridendo piano. "Si, queto piccolo paesino ha proprio nome Valenzan, che sembra così roboante nonostante sia poco più piccolo di una cittadina di campagna. Come sei assunta. Posso darti del tu, no?" Divertita ma gentile.


Gwen arrivò alla piccola cittadina immersa nella brughiera senza suscitare molta curiosità nei pochi passanti in strada, nonostante fosse una straniera appena giunta.
Solo 2 vecchietti dedicarono qualche occhiata più del dovuto alla ragazza, parlottando fra loro e indicandola con sguardi eloquenti e per nulla discreti.
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[Lady Gwen]

La cittadina in cui ero appena approdata sarebbe sembrata anche carina, perchè in effetti lo era, se i vecchietti del luogo avessero avuto di meglio da fare che guardare me.
Va beh.
Continuai ad andare avanti per i fatti miei, cercando un albergo in cui sistemarmi.

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[Guisgard]

Gwen decise di ignorare i 2 vecchietti invadenti, cercando un albergo in quella cittadina.
"Signorina..." disse a un tratto una voce "... lei, aspetti un pò.." uno dei 2 vecchietti.

[Lady Gwen]

Mi guardai attorno, in cerca dell'insegna di un albergo, ma mi sentii chiamare da uno dei vecchietti.
Ma diceva davvero a me?
Lì guardai stranita, ma mi avvicinai.
"Avete bisogno di qualcosa?" dissi cortese.

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[Guisgard]

"Si." Disse il vecchitto che fra i 2 fumava la pipa. "Io e il mio amico abbiamo scommesso su di lei, signorina."
"Si, cercando di capire chi fosse e perchè del suo arrivo qui a Valenza." Fece l'altro.
"Secondo me" mormorò quello con la pipa "lei è una giovane avvocatessa giunta qui per la storia di quel camionista."
"Io invece credo che sia una giornalista" l'altro vecchitto "arrivata qui per farci un articolo sul camionista." Fissando Gwen.

[Lady Gwen]

Scommettere su di me?
Oh bella, davvero non avevano di meglio da fare.
Li ascoltai con un mezzo sorriso divertito.
Non avevo idea di che cosa fosse successo, ma potevo azzardare un bluff, giusto per curiosità.
"E voi, in caso, cosa avreste da dire in merito a quel camionista?" chiesi loro, a mia volta.

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[Guisgard]

A qulla domanda di Gwen i 2 vecchietti si scambiarono una lunga occhiata perplessa.
"Allora lei" disse quello con la pipa "non è nè un giornalista e nè un'avvocatessa, giusto?"

[Lady Gwen]

Bluff intercettato, erano molto più svegli di quanto pensassi.
Ridacchia, infatti.
"Sono una fotografa, non sono qui per incidenti di camionisti" risposi, indicando l'attrezzatura.

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[Guisgard]

I 2 vecchietti notarono l'attrezzatura fotografica di Gwen e quello con la pipa rise.
"Una fotografa." Disse divertito. "E cosa ci viene a fare una fotografica qui a Valenzan?"
"Si, non c'è nulla qui a Valenzan da fotografare." Mormorò quello senza pipa.
"Forse la casa del camionista." Annuì l'altro.
"Eh, brutta storia quella..." scuotendo il capo quello senza pipa "... non era mai successo nulla di simile qui a Valenzan."
"A parte quando nel 1929 impazzirono tutte le mucche del vecchio Pinkerton." Fece quello con la pipa.
"Si, ma è successo un secolo fa o quasi." Lo guardò quello senza pipa. "Un conto sono delle mucche impazzite, altra cosa è ciò che ha fatto quel camionista."
"Già, proprio una brutta storia." Con tono grave il vecchietto con la pipa.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita, perchè erano proprio dei bei tipi.
"Ho deciso di allontanarmi un po' dalla città, ne avevo abbastanza di palazzi, smog e traffico assordante" spiegai.
Questo fatto del camionista però mi intrigava.
"Posso chiedere cos'è successo?" Chiesi a quel punto, sperando mi rispondessero.

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[Guisgard]

I 2 vecchietti fissarono Gwen.
"Beh, è impazzito anche lui." Disse il vecchio con la pipa.
"Come le mucche nel 1929." Mormorò quello senza pipa.
"Si, impazzito dalla sera alla mattina." Annuì quello con la pipa.
"No, non dalla sera alla mattina." Lo corresse l'altro. "Andava da uno strizzacervelli. E ci andava da qualche settimana pare."
"Tu come fai a saperlo?"
"L'ho saputo da Piboy Claiton." Spiegò quelo senza pipa. "Lui sa tutto, essendo un barbiere. E io mi fido di chi ogni mattina mi passa sulla faccia un rasoio affilato."

[Lady Gwen]

I due non si sbilanciavano,, bah, non capivo perchè dovessero gettare l'amo e poi ritirarlo.
Magari avrei scoperto di più da sola.
"Sono in cerca di un alloggio. Sapreste indicarmi un albergo in cui potrei alloggiare? Chiesi gentilmente.

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[Guisgard]

"Qui a Valenzan c'è un solo albergo." Disse il vecchietto con la pipa a Gwen.
"Si, dopo che nel 1969 chiusero l'albergo di quel tipo... come si chiamava?" L'altro. "Beh, non lo ricordo, ma era un riccone giunto da Afragola City."
"L'albergo è verso la periferia." Spiegò quello con la pipa. "Si chiama Al duca macellato."
"Il nome è cupo, ma il cibo è ottimo." Ridendo l'altro vecchietto.

[Lady Gwen]

Quei due erano uno spasso, oltre ad essere, naturalmente, una miniera di informazioni per la storia locale.
Ridacchiai al commento sull'albergo.
"Vi ringrazio molto ,signori" con un sorriso, risalendo in macchina, pronta a dirigermi verso il Duca Macellato.

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[Guisgard]

Gwen risalì in auto e attraversò la cittadina.
Valenzan era la tipica cittadina dell'entroterra, fra boschi e la brughiera tutt'intorno.
Era un luogo con molte case in legno, moderne e dipinte con coloro vivi.
Era una cittadina tranquilla, che stanava quindi con lo strano nome dell'unico albergo di Valenzan.
La fotografa arrivò davanti al Duca macellato, parcheggiando l'auto nello spazio antistante l'albergo, di fronte la sinistra insegna dell'albergo.
https://images.folksy.com/aXRlbXMvMzc3MzkzLzIwMTIwNjE5LzE0MjgzNDcwNDY4Mw-Q-Q-N/display/2348037-Fenrir-Wolf-Viking-Wood-Carving-with-Pyro-and-Runes--0

[Lady Gwen]

Avanzai nella cittadina, che approvata deliziosa, nel suo caseggiato in legno.
Ero contenta di essere venuta qui a Valenzan, pensavo che avrei davvero trovato quello che cercavo.
Vidi poi l'insegna, molto inquietante dovevo dire e parcheggiai la macchina lì vicino, scendendo poi i bagagli per dirigermi all'ingresso.

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[Guisgard]

Alla reception Gwen trovò un uomo magro e dallo sguardo sveglio.
"Buongiorno, signorina." Disse gentile. "Benvenuta a Valenzan. Abbiamo diverse camere libere. Una singola, giusto?"

[Lady Gwen]

Mi accolse un receptionist affabile e dallo sguardo sveglio.
"Sì, esattamente" confermai con un sorriso.
Avevo delle buone vibrazioni in merito a questo mio viaggio improvvisato ed avevo intenzione di godermelo dall'inizio alla fine.
"Ha un nome particolare questo albergo" divertita.

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[Guisgard]

"Ecco a lei la camera numero 16, signorina." Disse l'uomo a Gwen. "Mi da un suo documento, prego?" Annotando sul registro. "Il nome? Oh si... lo chiedono tutti. I turisti intendo. E' un nome legato a una leggenda del posto. Rende tutto più folcloristico e attira clienti forestieri." Sorridendo.

[Lady Gwen]

"Oh non ne dubito" sorniona, riferita ai turisti, mentre i porgevo un mio documento e prendevo la chiave della camera.
"Se la passava peggio il povero Duca, probabilmente" ridacchiando.

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[Guisgard]

"Si, immagino di si." Disse l'uomo a Gwen. "Ma è tutto frutto di leggende, non tema. Come il mostro di Loch Ness o L'uomo delle nevi, signorina."
Poco dopo Gwen fu nella sua camera, arredata in modo essenziale ma comunque confortevole.
Era al primo piano e da lì si poteva godere di una discreta vista sulla periferia e sulla brughiera intorno.

[Lady Gwen]

"Comprendo" con un sorriso.
Ufficializzate le formalità, a quel punto mi diressi nella mia camera.
Sistemai un po' il tutto, i bagagli, l'attrezzatura e poi mi affacciai.
La vista era discreta e considerando la luce, scattai anche qualche foto.
Era soddisfacente questo silenzio immobile, selvatico, praticamente boschivo.
Mi sentivo come se stessi iniziando ora a respirare per la prima volta dopo tanto tempo ed era una bellissima sensazione.

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[Guisgard]

La cittadina appariva tranquilla dal balconcino della camera di Gwen, impegnata a fotografare il panorama.
Anche la brughiera si mostrava chiara, col suo verde dominante e la vastità della sua distesa.
Il Sole era ancora alto e rendeva tutto luminoso, tranquillo, appagante.
Ma a un tratto quella serenità fu spazzata via dal fragore di una sirena che suonava e dal rombo di un'auto dello scriffo che sfrecciava nella stradina opposta all'albergo.
https://pics.imcdb.org/0is111/snapshot20060821170900xj6.8879.jpg

[Lady Gwen]

Tutto era verde, luminoso, sereno ed ero serena anch'io, a quella vista che la brughiera mi donava.
Tuttavia, quella pace fu bruscamente stroncata dalle sirene della polizia, la cui sito sfrecciò all'impazzata nel senso opposto all'albergo.
Non avendo altro da fare ed essendo molto curiosa, decisi dunque di recarmi anch'io sul posto, seguendo la scia della polizia.

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[Guisgard]

Gwen lasciò la sua camera e seguì l'auto dello sceriffo che a gran velocità sfrecciava lungo la strada che dal paese andava verso la brughiera.
La macchina raggiunse infine quella che sembrava essere una vecchia cava abbandonata accanto alla quale scorreva il Lagno, dove trovò il camion dei pompieri e un'ambulanza.
https://1.bp.blogspot.com/-Hwb-lv8UIR0/X5DttOPXR_I/AAAAAAABHjk/SWJ8XKU3jkgsYo_T43Abd6zYPEZaMu3sgCLcBGAsYHQ/s976/EWf1a_dYSYyAAPyMOnOW8w.jpg

[Lady Gwen]

La macchina sfrecciava con parecchia fretta, quindi dovetti faticare a starle dietro, ma alla fine giungemmo ad una cava.
L'acqua rimandava i riflessi dorati del Sole e sul posto c'erano già ambulanza e pompieri.
Allora mi avvicinai pe capire cosa fosse accaduto.

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[Guisgard]

Arrivata sul posto, Gwen vide lo sceriffo e i pompieri impegnati in delle ricerche.
Poco dopo arrivò anche il giovane vicesceriffo in moto, che scese verso il Lagno.
La ragazza arrivò abbastanza vicino per sentire cosa dicevano.
"Avanti, le brutte notzie non migliorano non comunicandole..." disse lo sceriffo accendendosi una sigaretta.
"Sono i 2 ragazzi scomparsi, sceriffo..." uno dei pompieri "... il ragazzo lo abbiamo già tirato fuori, ha i polmoni pieni d'acqua... la ragazza invece, beh, è ancora incastrata fra le radici lungo la sponda destra del Lagno... non è un bello spettacolo..."
"Cosa può averli ridotti così? Un grizzly?" Fissandolo lo sceriffo.
"No, i grizzly sono almeno 170 anni che non si avvistano più da questi parti, sceriffo." Spiegò il pompiere. "E poi non sembra che abbiano segni di morsi o graffi... erano in bicicletta e per un qualche motivo sono finiti nel Lagno."
"E' improbabile che siano caduti tutti e due nel Lagno..." fece lo sceriffo "... a meno che non siano stati buttati da qualcuno..."
"Magari hanno visto un animale e per salvarsi si sono gettati in acqua, finendo spiaccicati sul fondo basso..." mormorò il pompiere.
"Ora mi tocca dare la buona notizia..." lo sceriffo massaggiandosi gli occhi stanchi, per poi raggiungere la radio sulla moto dl suo vice e comunicò il ritrovamento.
http://www.midnightonly.com/wp-content/uploads/2013/03/the-car-3.jpg

[Lady Gwen]

Sentii lo sceriffo parlare con uno dei pompieri, seguito poi dal vicesceriffo.
Parlavano di due ragazzi scomparsi che non sembrava avessero fatto una bella fine.
Addirittura la ragazza risultava ancora incastrata fra delle radici, nel fiume.
Terribile davvero.
Sì interrogavano du chi fosse stato e mi sembrò strano che parlassero di animali.
Come avrebbero potuto essere stati degli animali a fare ciò?
Era molto più probabile che fossero stati effettivamente spinti, come fu ipotizzato.
Ad ogni modo, era davvero un'accoglienza lugubre, non c'era che dire.
A quel punto, mi avvicinai al vicesceriffo.
"Mi scusi" dissi, avvicinandomi "Salve, sono appena arrivata e sono una fotografa. Di tanto in tanto collaboro coi giornali, pensa potrei fare delle foto?" Chiesi gentilmente.

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[Guisgard]

Il vicesceriffo era un ragazzo giovane, alto, bruno e dallo sguardo vispo.
Nel vedere avvcinarsi Gwen un sorriso compiaciuto apparve sul suo viso.
"Beh..." disse "... non vedo perchè no... dopotutto la stampa ha i suoi diritti..." fissando la ragazza "... si, faccia pure delle foto... ma attenta, non è un bello spettacolo." Sorridendole.

[Lady Gwen]

Ricambiai il sorriso.
"La ringrazio" annuii.
"Oh, non si preoccupi, lo faccio di mestiere e non sono così impressionabile" ridacchiando "Mi accompagna?" chiesi ancora.

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[Guisgard]

"Naturalmente." Disse il vicesceriffo a Gwen, tutto ringalluzzito. "Mi segua."
Così accompagnò la ragazza presso la sponda del Lagno, dove il corpo del ragazzo era già stato coperto con un telo.
I pompieri intanto erano impegnati sull'altra sponda a recuperare il corpo della ragazza ancora bloccato in acqua.
"Eh, brutta storia..." fece il vicesceriffo "... 2 ragazzi giovanissimi... lui 23, lei 20." Fissando Gwen.

[Lady Gwen]

Ridacchia silenziosamente, seguendolo.
Il corpo del ragazzo era astato già coperto, ma riuscii comunque ad avere del materiale.
"È davvero orribile, sì" ammisi "Ho sentito che ci sono ancora dei pareri discordanti, su come sia andata" convenni.

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[Guisgard]

"Si, le indagini sono ancora agli inizi, ma io un'idea me lo sono fatta." Disse il vicesceriffo dandosi delle arie e cercando di impressionar Gwen. "E a dirla tutta sono molto orgoglioso della mia ipotesi." Ridacchiando.

[Lady Gwen]

Era davvero incredibile e quasi antropologicamente interessante, vedere come cercava di impressionarmi, oltre che divertente.
"Le interessa condividerla con me?" sorridendo.

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[Guisgard]

"Mi aspettavo questa domanda..." disse divertito il vicesceriffo a Gwen "... ma a una condizione." Ridacchiando. "Che ci diamo del tu." Facendole l'occhiolino.

[Lady Gwen]

"E io mi aspettavo questa condizione" ribattei, ridacchiando poi.
"Io mi chiamo Gwen" mi presentai allora, con un sorriso "Tu?"

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[Guisgard]

"Io Rick, vicesceriffo qui a Valenzan." Disse lui a Gwen. "Ma non ho certo intenzione di restare in questo buco di paese per sempre! No no, ho grandi progetti!" Annuendo tutto impettito. "E dimmi, Gwen... ti tratterrai a lungo qui a Valenzan? Lavori a un articolo?"

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita vedendo com'era impettito Rick nell'ammettere di avere grandi progetti, era legittimo, dopotutto.
"Non so, in realtà. Lavoro da fotografa come libera professionista ed ho voluto staccare dalla città per un po'. Di solito mi occupo di un settore decisamente più "artistico" di questo" ammisi.

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[Guisgard]

"Interessante." Disse Rick cercando di darsi un tono pur di impressionare Gwen. "Beh, ora tieniti forte perchè stai per conoscere la mia teoria..." lui facendole l'occhiolino "... a mio parere i 2 ragazzi hanno fatto bagordi, qualche birra o forse persino uno spinello e poi... zac! Caduti nel Lagno. Infatti il ragazzo non ha segni di aggressione. E probabilmente sarà così anche per la ragazza."

[Lady Gwen]

Ascoltai la sua idea e non mi sembrò del tutto campata in aria.
"Potrebbe darsi" confermai "Del resto, dalla dinamica sembra qualcosa di simile" ragionando.
"Anche se sarebbe terribile morire così a quell'età."

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[Guisgard]

"Sapevo che la mia idea ti avrebbe convinta, Gwen." Disse soddisfatto Rick.
"Rick!" A un tratto una voce alle loro spalle. "Quando hai finito di farti bello cosa ne diresti di tornare in ufficio? Chiedo troppo?"
"Ehm... si, sceriffo..." imbarazzato Rick "... volevo dire... no, non chiede troppo... vado..." lanciò un'occhiata a Gwen e andò via.
"E lei..." avvicinando lo sceriffo alla ragazza "... ne ha ancora per molto con quelle foto? Cosa ne dice se ora noi altri continuiamo con il nostro lavoro? Ci da il permesso?" Sarcastico lui.

[Lady Gwen]

"Speriamo convinca anche lo sceriffo" divertita.
Lupus in fabula, il capo arrivò, richiamandolo all'ordine, ma del resto non aveva torto.
"Accidenti, se voleva il mio permesso poteva chiedere prima, Sceriffo" scherzai, allontanandomi dalla scena.

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[Guisgard]

"Molto spiritosa." Disse lo sceriffo a Gwen. "Dove va? Ci lascia così? Avanti, mi faccia dare un'occhiata alla sua macchina fotografica." Con tono fermo lui alla ragazza.

[Lady Gwen]

Accennai un sorriso sornione, avvicinandomi a lui.
"Vuole darsi alla fotografia? Non è male, come hobby" considerai, immaginando che non avesse gradito le foto che avevo scattato.

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[Guisgard]

"Molto divertente..." disse lo sceriffo a Gwen, prendendo la sua macchina fotografica "... ha un bellissimo occhio, sono sicuro farà carriera..." guardando le foto scattate "... ha tutto per sfondare... cinica, fredda, determinata... aggiungerei anche civettuola visto come giocava con Rick." Guardando la ragazza. "Questa per ora la tengo io. E ringrazi che non la sbatto dentro." Indicando la macchina fotografica.

[Lady Gwen]

Risi di cuore.
"Io lo faccio già, per carriera, se non le dispiace."
Quello che disse dopo, però, non mi piacque proprio.
"Senta, io con questa attrezzatura ci lavoro e dato che a volte collaboro coi giornali ho fatto solo il mio dovere. Con quale pretesto ritiene di dovermi privare dei miei strumenti? Pensa di poterselo permettere solo per un distintivo?" determinata e senza intenzione di gettare la spugna.

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[Guisgard]

"Lei non poteva stare qui, non poteva fare foto e a mio parere non potrebbe neanche lavorare nell'ambito del giornalismo." Disse con tono duro lo sceriffo a Gwen. "Vuole contestare la mia autorità? Ottimo, cerco giusto un pretesto per sbatterla dentro." Fissandola. "Ora, se non c'è altro, avrei da fare."
https://italian.news24viral.com/wp-content/uploads/2020/08/1598109353_870_Lindicibile-verita-di-Burt-Reynolds.jpg

[Lady Gwen]

"Il lavoro che io posso o non posso svolgere non è affar suo" col medesimo tono.
"Dovevo immaginarlo che venire qui in aperta campagna sarebbe stato un errore, vista la gente che ci trovo" scuotendo la testa.
Rozzi campagnoli, ecco cos'erano.
"Sa che non è autorizzato a requisire un oggetto, se non vi è poi un procedimento penale, né flagranza di reato? E non mi sembra che fotografare una scena per scopi lavorativi lo sia, a meno che lei non abbia un articolo dei codici di Diritto da mostrare" con tono diretto.

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[Guisgard]

Lo scriffo guardò Gwen negli occhi.
Poi, con gesto improvviso tirò fuori le manette e un attimo dopo portò la ragazza verso l'auto.
"Dopo la campagna conoscerà anche le celle del nostra cittadina." Disse lui.
La caricò in macchina e poi salì anche lui.
Mise in moto e partirono.
"Vediamo se una notte al fresco le cambierà i bollenti spiriti." Lui guidando e guardando Gwen dallo specchietto retrovisore, visto lei era seduta dietro e ammanettata.

[Lady Gwen]

Sgranai gli occhi scioccata.
Ma sul serio, o stavamo scherzando?
"Lei è davvero pazzo!" sbottai, mentre mi trascinava in auto.
Pazzo non rendeva l'idea, avevo in mente talmente tanti insulti che la metà bastava.
Poco ma sicuro, nel momento in cui fossi tornata autonoma e soprattutto libera, avrei lasciato questo maledetto posto nel giro di un istante.
Intanto, speravo di non dover ricorrere al mio avvocato.

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[Guisgard]

Gwen fu messa nella cella dell'ufficio dello sceriffo.
"Questa permanenza in cella le farà bene." Disse lui. "Poi se vuol darmi ancora del pazzo, beh, non avrò problemi a rinfoltire la lista dei suoi reati."
In quel momento arrivò Rick.
"Ehi, Gwen!" Stupito questi.
"Rick, se la signorina dovesse, per un qualsiasi motivo, ritrovarsi fuori da questa cella senza che sia stato io a ordinarlo tu prenderai il suo posto, chiaro?"
"C... certo, sceriffo..." farfugliò Rick.
"Bene, torno allemie indagini." Lo sceriffo, per poi uscire.
"Ma cosa diavolo hai combinato, Gwen?" Perplesso Rick.

[Lady Gwen]

"E io non mi farò problemi a riempire le tasche mie e del mio avvocato, se mi costringerà a portarla in tribunale" ribattei.
Quando arrivammo in ufficio, mi chiuse in cella.
Non immaginavo che sarebbe mai successo, sul serio, ero scioccata.
Arrivò Rick e lo sceriffo andò via.
"Chiedilo allo psicopatico del tuo capo" dissi a basa voce "Mi ha preso la fotocamera e poi mi ha pure arrestata, dicendo che non potevo stare lì a fotografare. Oh ma è sicuro che fuori da qui lascerò questo maledetto posto e mi farò sentire, una volta arrivata in città" con rabbia.

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[Guisgard]

"Già, le foto..." disse Rick a Gwen "... avrei dovuto immaginarlo..." scuotendo il capo "... dai, lo sceriffo non è cattivo... magari sbollita la rabbia ti lascerà uscire... devi capirlo, la morte dei 2 ragazzi ha gettato la cittadina nel caos... non era mai successo nulla del genere qui... a memoria d'uomo qui a Valenzan non è mai sparito, nè morto nessuno in circostanze così misteriose." Scuotendo il capo. "Pare sia dal Medioevo che da queste parti non viene ucciso nessuno, ma a quei tempi c'erano leggende ovunque. Avrai sentito che queste parti si raccontava quell'antica e famosa leggenda, vero? Quella sui Taddei."

[Lady Gwen]

"Ah, certo ed io ero il capro espiatorio" sarcastica , andando avanti e indietro come un leone in gabbia.
Era davvero un bene che fossi qui dentro, fossi stata fuori probabilmente mi sarei beccata una denuncia per aggressione a pubblico ufficiale.
"No, mai sentita" dissi distrattamente, riguardo la leggenda sui Taddei.

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[Guisgard]

"Beh, non è che io creda a quelle vecchie storie..." disse Rick sedendosi alla scrivania "... no di certo... forse i vecchi del paese... o i più sciocchi o impressionabili..." guardando Gwen "... vuoi del caffè? O magari qualcosa da mangiare?"
In quel momento un uomo entrò nell'ufficio dello sceriffo.
"Salve..." disse "... vorrei... testimoniare..."
"Riguardo a cosa?" Rick.
"Alla morte dei 2 giovani..."
"Davvero? Ha visto com'è accaduto?"
"No..."
"E cosa ha visto?" Chiese febbrile Rick.
"Un'auto..."
"Che auto?"
"Era molto veloce... io ero sulla stada, in auto con mia moglie..." spiegò l'uomo "... l'auto ci ha sorpassati quasi facendo la barba alla carrozzeria della mia macchina, correva come un dannato... come se avesse tutti i diavoli dell'Inferno alle costole!"
"Ok ok..." fissandolo Rick "... arrivi al punto... cosa ha visto?"
"L'ho detto, l'auto..."
"E cosa centra quell'auto con i 2 ragazzi morti?" Domandò perplesso Rick.
"Io e mia moglie avevamo fatto colazione al ristorante Albas... quello fuori mano..."
"Si, lo conosco." Annuì Rick. "Continui."
"Ecco, dicevo..." mormorò l'uomo "... io e mia moglie facevamo colazione lì... credo fossero le 09.00... più o meno... e dai vetri del ristorante... visto io e mia moglie avevamo preso un tavolo vicino alla finestra... dicevo, dai vetri abbiamo visto i 2 ragazzi passare con le loro bici... a quell'ora la strada è isolata e oltre quell'auto veloce nessun'altra macchina era passata... e l'auto correva proprio nella direzione imboccata dai 2 giovani..."
"Mi sembrano solo sue supposizioni..." deluso Rick "... nulla lascia credere che quell'auto sia coinvolta con la morte dei 2 ragazzi. Al massimo avrebbe meritato una multa per eccesso di velocità." Sentenziò Rick.

[Destresya]

Sorrisi alla donna, che sembrava molto gentile.
"Lo trovo incantevole questo paesino, stavo giusto cercando un posto dove fermarmi per un po' e ho visto il suo cartello come un segno!" le sorrisi.
"Questa bottega è piena di oggetti affascinanti la ringrazio molto dell'opportunità!" divertita.
"Ma naturalmente che può darmi del tu, ci mancherebbe!".

[Guisgard]

La donna sorrise a Destresya e le mostrò il suo negozio, con tanti oggetti caratteristici e d'antiquariato.
"Gli orari non sono rigidi" disse lei "ma la paga per adesso, pur sufficinte, non è altissima, ma col tempo penso di poter ampliare la clientela e magari aumentare anche il tuo stipendio." Sorridendo a Destresya.
In quel momento la porta del negozio si aprì ed entrò una donna.
"Buongiorno." Salutando. "Hai sentito la notizia?" Rivolta poi alla padrona della bottega. "Pare abbiano trovato 2 ragazzi morti nel Lagno."
"Cosa?" Stupita la proprietaria. "E cosa è accaduto loro?"
"Ancora non si sa." La nuova arrivata.

[Lady Gwen]

Non capivo perchè prima nominare quella leggenda, e poi fare la parte di quello che non ci credeva.
Bah.
Stavo per rispondere, ma entrò un tipo, dicendo di avere informazioni sui ragazzi.
Questo era davvero interessante, infatti rimasi in ascolto.
Tuttavia, l'uomo non disse granché, limitandosi a farfugliare di un'auto.
Certo, poteva essere che fosse di qualcuno che aveva buttato i ragazzi fuori strada, ma concordavo con Rick pensando che fosse una testimonianza un po' debole.

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[Guisgard]

L'uomo venuto a portare la sua testimonianza andò via e Rick inserì nel'archivio la sua deposizione.
"Ora tutti verranno a dire la loro..." disse il giovane vicesceriffo guardando Gwen dietro le sbarre "... in questa cittadina non è mai successo nulla e adesso davanti a questa tragedia ognuno vorrà essere coinvolto." Sbuffando.
Pochi minuti dopo si sentì arrivare l'auto dello sceriffo.
Un istante e l'uomo entrò nell'ufficio.

[Lady Gwen]

"Molto triste che la gente tratti due ragazzi morti come fenomeni da baraccone" commentai, incredula di fronte a tale e tanta spettacolarizzazione.
Un attimo dopo entrò il bastardo che mio aveva chiusa qui dentro, infatti guardai altrove incrociando le braccia, chiusa nel mio mutismo.

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[Guisgard]

"Sceriffo..." disse Rick "... ho qui la dichiarazione di un testimone sulla morte dei ragazzi nel Lagno..." dando allo scriffo il foglio con la dichiarazione.
"Beh..." leggendo lo sceriffo "... da quel che ha dichiarato quel tipo non mi pare abbia visto molto... comunque, metti tutto a verbale."
"Si, sceriffo." Annuì Rick.
Lo sceriffo poi guardò Gwen in cella.
"Sbollita la maleducazione?" Rivolto alla ragazza. "Le celle fanno miracoli." Sarcastico, per poi accendersi una sigaretta.

[Lady Gwen]

Lo guardai al suo commento.
"Lei invece spiritoso come sempre, noto" magari avrebbe fatto bene anche a lui una notte al fresco per sbollire la spiritosaggine, ma questo lo tenni per me, almeno per il momento.

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[Destresya]

Il negozio era proprio bellissimo, con un sacco di cose antiche e affascinanti.
Sorrisi alla donna, quando mi parlò della paga.
"Non si preoccupi non mi serve poi molto per vivere, e questo non mi sembra un paesino poi così caro!" con un sorriso bonario.
Quando poi entrò una donna, pensai si trattasse della mia prima cliente.
Invece si mise a parlare con la donna.
Non potei fare a meno di sentire quella notizia, che mi colpì prodondamento.
"Ma è terribile!" riuscii solo a dire, anche per non risultare invadente.
"E dire che questo sembra un posto così tranquillo!".

[Guisgard]

Lo sceriffo mostrò una smorfia sarcastica, per poi fissare Gwen.
"Se promette di tenere a freno la lingua e la curiosità, di rispettare la legge e i suoi rappresentanti, io la farò uscire." Disse. "Allora? Che ne dice, signorina so tutto io?"
Nello stesso istante, alla bottega di antiquariato, Destresya aveva appena sentito della trgedia riguardante i 2 giovani nel Lagno.
"Si, questo è stato sempre un luogo tranquillo." Annuì la propritaria del negozio. "Io non ho mai sentito nulla del genere in passato. Neanche un furto."
"Si, forse l'ultimo crimine" intervenne l'altra donna appena arrivata "mipare risalga a oltre un secolo fa."

[Lady Gwen]

Lo fissai.
"Io non ho offeso nessuno, anzi, lei mi ha recato un danno senza alcun capo d'accusa. Ma farò finta di non stare pensando niente in questo momento" commentai.

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[Guisgard]

"Lei era in un luogo chiuso al pubblico, ha scattato foto senza essere autorizzata e in più ha mancato di risptto alla stella sulla mia divisa." Disse lo sceriffo a Gwen, indicandole la stella sulla sua uniforme. "Potrei tenerla qui per un bel pò e magari mandarla da un giudice in un bel processo. E' interessata a frequentare un tribunale? In caso contrario mi dia rassicurazioni sulla sua condotta e forse potrei chiudere un occhio."

[Lady Gwen]

"Sì, come vuole, come vuole" tagliai corto.
Perchè era di quei poveri deficienti che pretendevano di avere ragione perchè qualcuno gli aveva dato un minimo di autorità.
E la stella su di lui era più ridicola di quanto lo sarebbe stata su un bambino di cinque anni a carnevale.


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[Guisgard]

Lo sceriffo guardò Gwen poco convinto.
"E sia." Disse. "Rick, fa uscire la nostra ospite." Al vicesceriffo, per poi sedersi alla sua scrivania per leggere il referto medico sui 2 giovani morti nel Lagno.
Rick prese le chiavi e fece uscire Gwen dalla cella.

[Lady Gwen]

Alla fine il bastardo si decise e fui finalmente libera.
Per tutto il traffico non ne sarebbe manco valsa la pena, nemmeno una notte, pensai con sarcasmo.
Appena fui fuori mi arrivano dunque per recuperare la macchina fotografica e andarmene via da lì prima possibile, sperando di convincermi a restare in quel paesino sperduto almeno per la notte.

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[Destresya]

Come volevasi dimostrare, il paesino era tranquillo, e quello era una vera rarità.
Mi incuriosì molto, però, quello che disse la cliente.
"Un secolo fa? Accidenti, e che cosa era accaduto?" chiesi

[Guisgard]

Gwen fu finalmente fuori dalla cella e poi dall'ufficio dello sceriffo.
La giornata era più fresca, ormai Settembre inoltrato, il cielo di un azzurro terso attraversato solo da chiarissime nuvole bianche.
Aveva anche recuperato la sua macchina fotografica ma poco dopo essere uscita dall'ufficio dello sceriffo sentì il clacson di un'auto.
"Mi scusi..." disse qualcuno dal finestrino abbassato di una macchina "... è questo Valenzan? Sono nel posto giusto?"
http://www.celebritycarsblog.com/wp-content/uploads/Jude-Law-Mercedes-CLK-Cabrio-1-600x371.jpg

[Guisgard]

"Un secolo fa alcuni ragazzini furono aggrediti e trovati sgozzati." Disse la donna a Destresya. "Si pensò a un lupo, ma poi non ci furono più altre aggressioni e la gente dimenticò."

[Lady Gwen]

Una volta che misi le mani sulla mai adorata macchina mi sentii finalmente bene e quando fui fuori dall'ufficio dello sceriffo mi sentii anche meglio.
L'aria tiepida e non più estiva di Settembre mi riempì i polmoni.
Che bella la libertà e quanto la davamo per scontata, troppo spesso.
Specie quando incontravamo pessimi soggetti.
Il fatto che fosse lo sceriffo stesso era solo un minuscolo ed irrilevante dettaglio.
Stavo cercando di capire come fare a rimettere insieme i pezzi, quando una voce giunse al di là del finestrino.
"Le darò una risposta affermativa se mi darà un passaggio per recuperare la mia auto" con aria divertita.

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[Guisgard]

"Certo." Disse divertito l'uomo in auto a Gwen. "Saltì a bordo!" Facendole segno di salire.

[Lady Gwen]

Sorrisi e salii senza troppi complimenti.
Gli indicai poi il punto in cui avrei trovato la mia auto e cioè poco distante da dove erano stati rinvenuti i corpi di quei poveri ragazzi, prima che la mia disavventura in questo ridente paesino avesse inizio.
Incredibile che avessi avuto a malapena il tempo di sistemare la valigia in albergo e subito quello sceriffo psicotico mi avesse fatta finire dentro.
A ripensarci c'era quasi da ridere istericamente.
"È a Valenzan per lavoro?" chiesi curiosa.

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[Guisgard]

L'auto dell'uomo raggiunse il Lagno, sulla cui sponda, a pochi metri dal margine, c'era l'auto di Gwen ancora parcheggiata.
"Credo sia quella..." disse lui indicando l'auto, per poi raggiungerla e parcheggiare "... si, sono qui inviato dal mio giornale. Mi chiamo Bad Plat e lavoro per l'Afragola Post." Sorridendole.

[Lady Gwen]

Raggiungemmo il Lagno e lì potevi finalmente recuperare anche l'altra macchina, che per fortuna era ancora lì.
"Afragola Post? Sul serio?" dissi stupita"Ho venduto le mie foto, una volta, per un articolo. Sono una fotografa " spiegai.
"Mi chiamo Gwen. Gwen Ygraal.
Era curioso come ci fossimo letteralmente trovati, in questo posto così sperduto.

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[Guisgard]

"Si." Disse annuendo e divertito Bad. "Sono stato inviato qui per un articolo sui 2 ragazzi morti. Davero hai collaborato col nostro giornale? Wow, non male!" Esclamò. "Se qui quindi anche tu per la storia dei due poveri ragazzi morti?"

[Lady Gwen]

"Ah, brutta storia" commentai, notando solo dopo la confidenza, ma era quasi un collega, quindi non era un problema.
"Ti consiglio di stare attento, se vuoi fare domande in giro, sperando ti vada meglio di com'è andata a me..." sollevando un sopracciglio con sarcasmo.

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[Guisgard]

"Perchè..." disse un pò perplesso Bad "... siamo a Mosca? C'è il KGB? O a Berlino con la Gstapo?" Sarcastico. "A cosa ti riferisci? Forse al fatto che la gente di paese è chiusa e superstiziosa? Aspetta, lasciami indovinare... hanno tirato in ballo qualche maledizione o simile per spiegare la morte dei 2 sfortunati ragazzi?" A Gwen.

[Lady Gwen]

Sorrisi sarcastica scuotendo la testa.
"Stavo fotografando la scena del crimine e lo sceriffo mi ha arrestata. Ero arrivata da un paio d'ore a Valenzan, mica male, vero? Ho un record o" sempre mantenendo lo stesso sorriso.

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[Guisgard]

"Beh, immagino ci sia stato un motivo..." disse Bad guardando Gwen "... non so... hai portato via uno dei cadaveri? O magari entrambi? Per qualche esperimento di fantagenetica? O forse ti hanno accusata del duplice omocidio? Aspetta,ci sono..." cercando di non ridere "... hai fatto un bagno tutta nuda nel Lagno e ti hanno arrestata per atti osceni? Beh, spero proprio di no, altrimenti mi sari perso un gran bello spettacolo." Ridendo, per poi farle l'occhiolino. "Ok, torno serio..." divertito "... perchè ti hanno impedito di fare il tuo mestiere, per di più arrestandoti?"

[Lady Gwen]

Lo guardai sbigottita.
"Mostri questa faccia tosta con chiunque hai appena incontrato?" dissi spontaneamente, per poi ridere.
"Secondo lo sceriffo, che è un inutile zelante bastardo, non ero autorizzata a farlo. Vai a capire come funziona certa gente..." scuotendo la testa ed aprendo lo sportello.
"Comunque, ti ringrazio per il passaggio" sorridendo.

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[Guisgard]

Bad rise di gusto.
"Aspetta..." disse mentre Gwen scendeva dall'auto "... ti va di mngiare un boccone insieme? Alla prma tavola calda che becchiamo da queste parti? Da quanto mi hai fatto capire noi cronisti e fotografi non siamo ben visti in questo posto, quindi dovremmo fare squadra, non credi? E poi mi sentirei più sicuro avendo accanto una che non teme di apostrofre lo sceriffo con termini del calibro... com'erano? Ah si... zelante bastardo!" Divertito.

[Lady Gwen]

Risi spontaneamente alle sue parole.
"Beh oddio, se non voglio finire ad Alcatraz mi sa che dovrò darmi un contegno... Il ché non mi diverte affatto..." commentai.
"Ma accetto l'idea di mangiare insieme."

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[Guisgard]

"Bene. Salta in auto, poi più tardi torneremo a prendere la tua." Disse Bad invitando Gwen a risalire nella sua auto.
Tornarono così in città e si fermarono a mangiare in una tavola calda sulla stradina principale.
"Direi di fare un accordo..." lui a lei mentre mangiavano "... così alla fine io scriverò l'articolo e tu ci metterai le foto, ti va?"

[Lady Gwen]

Sorrisi e richiusi lo sportello.
Era un interessante fuoriprogramma e dovevo dire che ci stava.
Andammo in paese e ci sedemmo ad una tavola calda, ordinando il pranzo.
Soppesai la sua proposta che, dovevo ammettere, era interessante.
"Dico che ci sta, è legittimo" annuendo entusiasta.
"Almeno le mie foto avranno un po' di giustizia" borbottai, mentre mangiavo.

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[Guisgard]

"Bene, affare fatto allora." Disse con uno laro sorriso Bad, stringendo la mano a Gwen. "In 2 magari avremo più fortuna dello sceriffo e chissà che non scopriremo qualcosa di interessante circa la morte dei 2 poveri ragazzi." Fissandola. "Direi di dividerci i compiti..." mangiando delle crocchette di pollo "... fase 1... andremo per esclusione... potrebbe essere stato un animale ad aaggredire i 2 poveri ragazzi? Io mi informerò che genere di animali vivono qui intorno, diciamo in un raggio di 30 km... tu invece farai un giretto qui intorno, scoprendo se ci sono circhi, zoo o luoghi in cui si trovano animali non domestici. Cosa ne dici?"

[Lady Gwen]

Ricambiai divertita la stretta di mano, mentre continuavamo a mangiare.
"In realtà pare che non ci siano segni di aggressione" disi, ricordando ciò che il vicesceriffo mi aveva rivelato.

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[Guisgard]

"Ah, interessante..." disse Bad annotando questo particolare su un foglietto "... ma magari un animale li ha spaventati, facendoli cadere o qualcosa di simile..." a Gwen "... venendo qui ho dato un'occhiata a vecchi articoli, documenti agricoli e amministrativi... e pare che siano posti tranquilli questi... da anni non si registra un omicidio... furti sporadici e riconducibili perlopiù a gente di passaggio... insomma, il classico paesino tranquillo... difficile pensare che qui ci sia un assassino o un serial killer... escludendo l'attacco di un animale feroce resterebbe come idea plausibile una lite forse avvenuta tra i 2 ragazzi e qualcuno di passaggio..."

[Lady Gwen]

"Questo è probabile" ammisi.
"In realtà è strano, perchè entrambi erano ridotti male, ma senza che nessuno li avesse toccati. E dubito che una caduta nel Lagno, per quanto rovinosa, possa averli ridotti in quello stato, a parte la permanenza più o meno lunga dei corpi in acqua" aggiunsi poi, riflettendo.

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[Guisgard]

Bad annotò sul suo foglietto anche queste ultime parole di Gwen.
"Beh..." disse scrivendo "... allora sarebbe utile anche poter vedere i cadaveri di quei 2 poveretti... peccato che tu non abbia potuto fare foto..." guardandola "... ci sarebbe altrimenti un'unica drastica possibilità..." buttando giù l'ultimo sorso di Coca Cola.

[Lady Gwen]

Assunsi una smorfia furba.
"Ho detto che lo sceriffo mi ha fatto più che il terzo grado, non che io non abbia fatto foto" dissi allora, guardandolo mentre finivo il bicchiere di rosso.

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[Guisgard]

"Ferma ferma ferma..." ridacchiando Bad "... mi stai dicendo che... hai delle foto? Dei 2 poveretti? Oh, ma allora sei la ragazza dei miei sogni, Gwen!" Entusiasta ed esaltato per la piega che le loro ricerche stavano per prendere.

[Lady Gwen]

Risi spontaneamente.
"Sì, ma magari aspetterò la fine del pranzo per mostrartelo" con tagliente sarcasmo, ritenendo il materiale poco adatto mentre si era a tavola.
Dovevo dire, comunque, che si stava rivelando un incontro proficuo ed ero sollevata di non aver perso la camminata fino a qui.

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[Guisgard]

Bad rise.
"Ok ok..." disse "... tanto siamo al dolce." Facendo l'occhiolino a Gwen.
Finito di mangiare i 2 lasciarono la tavola calda e si incamminarono lungo la stradina dove Bad aveva parcheggiato.
Arrivati all'auto, all'ombra di un sicomoro, poterono guardare le foto lontano da occhi indiscrti.

[Lady Gwen]

Sorrisi divertita e quando finimmo, tornammo in macchina, dove gli mostrai le foto che avevo scattato.
"Dissero che il ragazzo aveva i polmoni pieni d'acqua, segno che è morto in acqua e la ragazza era ancora incastrata fra le radici in parte sommerse. Nessuno dei due sembrava avere segni di graffi o altro" spiegai.
"Infatti ipotizzavano che qualcuno li avesse gettati di sotto."

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[Guisgard]

"Si... vedo..." disse Bad guardando le foto "... però... hai notato? Guarda i loro volti, Gwen... vedi? Sembrano... come dire? Contratti! Come se i nervi fossero saltati! A me da l'idea che sia una sorta di... spasmo di paura, non saprei come definirlo meglio! Come se qualcosa li avesse terrorizzati!"

[Lady Gwen]

Riflettei su ciò che Bad mi fece notare.
"Onestamente hai ragione. Dubito che sia stato a causa di un veleno, o qualche tossina, perchè sono morti in acqua, quindi possibile che siano morti di paura?" chiesi "Pensavo che certe cose ci fossero solo nei romanzi o nei film..."

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[Guisgard]

"Erano giovani..." disse Bad a Gwen "... cosa potrebbe sppaventare 2 ragazzi così? Forse una banda di teppisti o qualche maniaco, ammesso scarteremo la pista dell'animale." Fissandola. "Iniziamo il nostro giro e scopriamo se in queste zone qualcuno ha animali selvatici. Dopo avremo le idee più chiare, almeno spero."

[Lady Gwen]

"Non si muore di terrore per dei teppisti" commentai "È terrore puro, quello he hanno stampato in faccia" aggiunsi, osservando le loro espressioni.
"Sì, magari riusciremo a trovare qualche dettaglio in più" annunci e sistemando in borsa la macchina fotografica.

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[Guisgard]

Gwen e Bad allora si accordarono in quel modo.
Lui la riaccompagnò alla sua auto e poi si divisero.
Leloro ricerche quindi sarebbero cominciate così, in cerca di qualche circo, o zoo o qualunque altro posto in cui potevano esserci animali selvatici.

[Lady Gwen]

Ci dividemmo, dunque, sperando di ottenere così più informazioni e coprire un'area più vasta.
Continuavo a ritenere interessante il risvolto inatteso della situazione, certamente un motivo valido per rimanere, vista la mia intenzione iniziale di sparire prima possibile.
Speravo solo che riuscissimo a mantenere un profilo basso, senza pestare i piedi al caro Sceriffo.

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[Guisgard]

Gwen e Bad i divisero compiti e territorio.
A lei toccò girare intorno alla cittadina, fra campagna e bosco, dove avrebbe potuto trovare un circo in sosta o qualche fattoria con vari anmali.
Con la sua auto la ragazza, dopo circa mezz'oretta su una stradina isolata, intravide in lontananza una masseria isolata.
https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/22/2c/5d/ac/masseria-storica-pilapalucci.jpg

[Lady Gwen]

Procedetti in auto fino a trovare, in una zona isolata un edificio.
Scesa dalla macchina, mi avvicinai e mi resi conto che con ogni probabilità si trattava di una masseria.
Non esattamente un circo né uno zoo, ma poteva andare.
Cercai dunque di capire come entrare per fare qualche domanda.

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[Guisgard]

Gwen scese dall'auto e si avvicinò all'entrata della masseria.
Da un cancello spalancato si accedeva in un cortile rustico.
Non si vedeva nessuno e c'erano diversi attrezzi agricoli sparsi in giro, oltre a un paio di grossi trattori molto vecchi.

[Lady Gwen]

Il cancello di accesso era aperto, il cortile pieno di attrezzi e trattori, ma non c'era nessuno in giro.
Era molto strano, considerando che l'accesso era consentito e chiunque sarebbe potuto entrare.
Continuai allora a girare sperando di incrociare qualcuno a cui fare qualche domanda.

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[Guisgard]

La masseria sembrava essere molto antica.
Aveva un alto muro di cinta ampie stalle e un'abitazione nobile che rappresntava con i suoi magazzini laterali e la corte interna, la parte più importante della tenuta.
A un tratto però Gwen senti qualcosa, poi un ringhio feroce.
Istintivamente si voltò e si ritrovò davanti un cane che ringhiava verso di lei, schiumando e abbaiando con forza.
https://dialogonews.files.wordpress.com/2011/11/rottweiler-e1322582173282.jpg

[Lady Gwen]

Pareva essere una struttura alquanto vetustà ed importante, non una semplice fattoria di campagna e mi chiesi quanti decenni potesse avere.
Girai per la corte interna, sempre senza trovare nessuno.
La situazione era sempre più strana.
All'improvviso, però, sentii ringhiare e mi voltai lentamente.
Davanti a me, un cane abbaiava e schiumava vigna aria feroce.
Davvero non sapevo che fare, se non indietreggiare molto lentamente, senza movimenti bruschi e cercando nei paraggi qualcosa con cui difendermi.

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[Guisgard]

Il cane era minaccioso, e ringhiava contro Gwen avendo la schiuma alla bocca, vista la foga con cui abbaiava.
La ragazza era nel bel mezzo di quel cortile, lontana da ogni genere di attrezzo o utensile, a meno che non fosse corsa a prenderne qualcuno, col rischio però di essere inseguita e azzannata da quel cane.
"Buono..." disse a un tratto una voce "... a cuccia!" E il cane si bloccò di colpo, apparendo ora mansueto.

[Lady Gwen]

Non c'era niente a portata di mano, proprio un bel niente, maledizione.
Rischiavo di essere azzannata o di rimanere qui tutta la giornata, ferma ed immobile, probabilmente.
Sobbalzai, poi, quando una voce fece ammansire il cane ed io mi voltai all'istante, volendo capire di chi si trattasse.


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[Guisgard]

Gwen si voltò e vide una figura slanciata, abbigliata con abiti da lavoro.
Era un uomo dai lunghi capelli scuri e gli occhi sottili.
"Non dovresti andare in giro nella proprietà altrui." Disse avvicinandosi a Gwen.
https://photos.hancinema.net/photos/photo37472.jpg

[Lady Gwen]

Vidi un tipo, in abiti da lavoro, dalla fisionomia asiatica negli occhi sottili ed i colori scuri.
"Scusami, in realtà ero entrata apposta per parlare con qualcuno, sono una fotografa ed insieme ad un giornalista stiamo cercando informazioni sull'incidente capitato ai due ragazzi morti. Mi stupiva anzi non vedere nessuno qui dentro."

[Guisgard]

"E queste informazioni" disse lui con tono freddo a Gwen "le stai cercando nella mia masseria?" Con espressione sospettosa e seccata. "Se il mio cane ti avesse aggredita qui, nella mia proprietà, sarebbe stato legittimo, sai? Dovresti essere più prudente e rispettosa."

[Lady Gwen]

Feci roteare gli occhi, perchè evidentemente era cosa comune essere sgarbati, in questo paese.
"Le sto cercando da chiunque possieda degli animali e ne abbia denunciato la scomparsa, per capire se la causa dell'incidente sia stata un'aggressione. Possibile che siate tutti così poco garbati, in questo posto?" scuotendo la testa.

[Guisgard]

"Tu entri a casa mia, senza permesso, potresti essere chiunque, anche una ladra" disse lui con tono freddo a Gwen "e poi dai a me dello sgarbato? E tu cosa saresti? Una ficcanaso? Una maleducata? Forse i tuoi genitori avevano di meglio da fare che insegnarti il rispetto per gli altri?"

[Lady Gwen]

"E lei dovrebbe evitare di lasciare il cancello aperto, cosa che ha fatto, vorrei ricordarle" ribattei prontamente.
"E se non ha intenzione di rispondere alle mie domande deve dirlo subito chiaramente, così che io possa cercare altrove, invece di perdere tempo con lei."
Era davvero assurdo il comportamento che la gente assumeva da queste parti, davvero assurdo.

[Guisgard]

"Non ho ben capito cosa stai cercando qui." Disse lui a Gwen dopo un lungo sistante passato a osservare la ragazza, come a volerla studiare. "Un assassino forse? Un'arma?"

[Lady Gwen]

Mi sentivo studiata ed onestamente non mi fece piacere, così come non mi piaceva il suo tono burbero e poco cortese.
"Non cerco un'arma. Come ho detto, si ipotizzava che la causa potessero essere degli animali, ma vedo che qui non c'è la risposta che cerchiamo. Scusi il disturbo" tagliai corto, capendo che qui non avrei cavato un ragno dal buco, era di sicuro meglio guardare altrove.

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[Guisgard]

Gwen così alzò i tacchi e andò via, mentre lo sguardo di quell'uomo la seguiva in silenzio.
La ragazza tornò alla sua auto e andò via.
Sulla stradina, a pochi metri dalla masseria appena visitata, a un tratto notò qualcosa.
Si trattava di un vecchio capanno apparentemente abbandonato, ma il cui ingresso era ben chiuso da robuste catene e un massiccio lucchetto.

[Lady Gwen]

Raggiunsi la macchina ed andai via, con un nulla di fatto.
Speravo che Bad avesse avuto più fortuna di me, onestamente.
Vidi però, poco distante, quello che sembrava un capanno abbandonato.
Notai che era chiuso con un lucchetto, il ché rendeva tutto molto complicato.
Non avevo intenzione di fare effrazione e tornare ospite del caro Sceriffo, per cui dal finestrino allungai il collo per guardare oltre e capire che tipo di posto fosse.

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[Guisgard]

Il capanno appariva molto vecchio, di quelli abbandonati che non raramente si vedono nella brughiera Afragolignonese, usati in passato dai contadini come depositi di attrezzi o ripari per animali.
Questo invece, pur sembrando parecchio malmesso, era chiuso con una lunga e robusta catena, ben chiusa da un massiccio lucchetto.
Questo vide Gwen guardando l'insolito capanno.

[Lady Gwen]

Sembrava abbandonato e desolato, ma non messo così male da far pensare che fosse in disuso, lo testimoniava anche la massiccia catena che lo teneva chiuso ad eventuali avventori.
Anche fossi stata folle abbastanza da pensare di entrare comunque, liberarmi di quel lucchetto e quella catena sarebbe stato impossibile.
Presi così la macchina fotografica e scattai qualche foto lì intorno.

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[Guisgard]

Gwen scattò qualche foto intorno al capanno.
Quando ebbe finito notò, quasi per caso, un insolito bagliore da una delle finestre, come se all'interno del capanno ci fosse qualcosa che rifletteva la luce.
Qualcosa di grande.

[Lady Gwen]

Scattai per alcuni minuti, finché non notai qualcosa in una finestra.
Come di un metallo che luccicasse.
Allora utilizzai lo zoom per ingrandire la visuale della finestra sullo schermo della macchina fotografica, curiosa di capire cosa fosse.

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[Guisgard]

Attraverso lo zoom della sua macchina fotografica, Gwen cercò di capire cosa brillasse in quel modo all'interno del capanno.
L'immagine non era molto nitida, per via dei bagliori solari, ma sembrava essere qualcosa di molto grande, tipo un'auto, o forse un trattore visto il posto in cui sorgeva il capanno.
Ma chi avrebbe nascosto un'auto o un trattore in un posto così fuorimano?

[Lady Gwen]

Da ciò che riuscii a comprendere, sembrava un'auto o un trattore, comunque un mezzo parecchio grosso, anche se non mi quadrava che qualcuno, in un posto così sperduto, nascondesse un mezzo in un capanno.
Mi venne poi in mente il tipo della masseria, della quantità di trattori e macchinari agricoli presenti, il fatto che non mi avesse accolta molto bene e che non ci fosse al mio arrivo.
Che stesse tornando proprio dopo aver nascosto questo mezzo?
Probabilmente.
Feci altre foto cercando di prendere anche l'oggetto nascosto più chiaramente possibile, impaziente di condividere la novità con Bad.

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[Guisgard]

Gwen fece altre foto ma dopo un pò sentì un rumore in lontananza.
Era un'auto diretta proprio al capanno.

[Lady Gwen]

Sentendo un'auto avvicinarsi, salii in macchina e mi allontanai senza pensarci troppo.
Giunsi in un punto nascosto abbastanza, ma non troppo per poter riuscire a vedere di chi si trattasse.
Se fosse stato il proprietario della masseria, avrei avuto le mie risposte.
Rimasi quindi in attesa, pronta a scattare.

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[Guisgard]

Gwen si allontanò in auto, ma restò nei paraggi, nascondendosi dietro una vecchia costruzione in rovina.
Da qui aveva sotto controllo il capanno.
Vide così arrivare un'auto sportiva ch si frmò davanti al capanno.
Scese l'uomo della masseria, si gurdò intorno e poi, aprendo il lucchetto, tolse la catene ed entrò nel capanno.

[Lady Gwen]

Aspettai alcuni istanti e poi... Bingo!
Era lui!
Si avvicinò con un'auto sportiva, poi andò ad aprire il lucchetto.
Io intanto scattai qualche foto giusto per essere sicura.
In realtà, non ero certa che avesse a che fare con la morte dei ragazzi, ma nel caso in cui fosse stato così, avrei avuto da parte dei tasselli per quel puzzle.

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[Guisgard]

Gwen scattò altre foto, ma una volta che il tipo entrò nel capanno la ragazza non vide altro.

[Lady Gwen]

Una volta che entrò, non fui in grado di vedere cosa stesse facendo e non potevo avvicinarmi, così prima di andar via definitivamente attesi che uscisse, sperando in qualche altro sviluppo.
Incredibile come sembrava che questa passeggiata fin qui non sembrasse più persa del tutto, o almeno lo speravo.

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[Guisgard]

Gwen attese che il tipo uscisse dal casale, ma prima che ciò accadesse passarono quasi 2 ore.
L'uomo uscì con una valigetta, risalì in auto e andò via, dopo aver rimesso la catena e chiuso il tutto con il massiccio lucchetto.

[Lady Gwen]

Sembrava che il tempo non dovesse passare mai.
Parecchie volte pensai di mollare e farne a meno, ma mi dicevo che i sospetti valevano la pena.
Infatti, seppur dopo due ore, uscì ed io riuscii a scattare mentre portava una valigetta.
Poi andò via, dopo aver rimesso a posto il lucchetto.
Pensai dunque di andare in cerca di Bad, se non riuscivo a trovare altri indizi sparsi in giro.

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[Guisgard]

Gwen tornò in paese e dopo un pò si incontrò con Bad, nel posto in cui si erano dati appuntamento.
Lui aveva trovato una fattoria in cui il proprietario amava esporre serpenti, ma a parte questi rettili non c'erano altre creature sospettabili della morte dei 2 giovani.
Si era imbattuto anche in un circo, che però essendo in partenza aveva già fatto avviare un paio di camion con l besti più grosse e feroci da qualche giorno.
"Gwen..." disse lui "... tu cosa hai trovato? Spero sia sta più fortunata di me... dimmi di si..." fumando.

[Lady Gwen]

Incontratami con Bad, scoprii che i suoi progressi non erano stati eccellenti.
Tutto ciò confermava in effetti la teoria che gli animali non c'entrassero affatto in quello sfortunato incidente ed avremmo dovuto guardare altrove.
Accesi una sigaretta delle sue e gli spiegai dell'incontro col tipo, facendogli poi vedere le foto che avevo scattato al capanno.
"Non se tutto ciò rientri in ciò che stiamo cercando, m see dovesse essere così almeno avremo qualcosa a cui aggrapparci."

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[Guisgard]

Bad ascoltò con attenzione Gwen, tra una boccata di fuga e l'altra.
"Vale la pena dar credito a ogni pista..." disse poi "... portami a quel casale, voglio vederci chiaro... in una cittadina come questa la regola principale è una sola da tenere a mente... la gente qui non ragiona come si fa in una grande città... per scoprire la verità dobbiamo quindi ragionare come farebbe un abitante del posto, Gwen."
Poco dopo salirono in auto e raggiunsero la zona del casale.
Il cielo si era ingrigito di colpo, facendo sparire i giochi dorati del Sole sulla brughiera e lasciando libere le ombre che annunciavano il prossimo crepuscolo.
Come se quel mondo campestre e in parte ancora selvaggio potesse essere ora libero di mostrare i suoi demoni, lontano ora dalla luce e dalle certezze del mondo moderno.
L'auto dei 2 si fermò alcune centinaia di metri distanti dal casale, ben nascosta dietro alti e robusti faggi.
Il casale appariva silenzioso, come addormentato.
Trascorse lunghi minuti, quasi un'intera ora senza che vedessero alcuno intorno al casale.
Poi a un tratto Gwen sentì qualcosa.
Come un fascio di voci, con cadenza melodica.
Proveniva da un punto non lontano da loro.
Infatti oltre i faggi, a una cinquantina di metri, si intravedeva un declivio, oltre il quale si scendeva ai piedi del grosso tumulo sui cui era ferma la loro auto.

[Lady Gwen]

Bad aveva ragione, dovevamo iniziare a pensare come loro, abbandonando ogni convinzione da cronaca nera cittadina dal timbro quasi spionistico.
Qui, tutto scorreva in modo quasi ancestrale, sottovoce, senza che gli abitanti del paesino rendessero troppo noti i segreti che questo luogo sembrava celare ad ogni angolo.
Infatti, tornammo al casale, rimanendo a distanza di sicurezza.
Dopo quasi un'ora trascorsa ad attendere che qualcosa in quel posto addormentato si destasse, iniziai a sentire delle voci.
Sembrava un canto, a primo impatto e non pareva nemmeno troppo lontano.
"Dovremmo andare da quella parte, sento qualcosa" dissi a Bad, indicando il punto.

[Guisgard]

Bad si voltò verso la direzione indicata da Gwen, cominciando anche lui a sentire qulle voci.
"Si, andiamo a vedere..." disse.
I 2 allora raggiunsero il declivio, guardando in basso standosene dietro una grossa quercia.
Videro allora una radura sottostante, dove sorgevano antichissimi massi risalenti a un remoto passato.
Davanti a essi stavano delle donne, tutte nude intorno a una sorta di altare, che intonavano canti e nenie in una lingua sconosciuta.
https://bocadoinferno.com.br/wp-content/uploads/2015/06/O-Homem-de-Palha-1973-4.jpg

[Lady Gwen]

Raggiungemmo il declivio e, nascosti dietro una quercia, vedemmo delle donne nude intonare delle nenie, come in una sorta di rituale.
"Ma siamo davvero capitati in una rievocazione di chissà quale culto davvero poco ascetico?" mormorai scuotendo la testa "Che razza di posto..."
Dovevo ammettere che, nel momento in cui avevo temporaneamente scelto la campagna piuttosto che la città, non era ciò che mi ero aspettata di trovare.
Insieme agli strani omicidi, ovviamente.

[Guisgard]

Gwen e Bad restarono nascosti a guardare la strana scena.
"Mi auguro sia una rievocazione storica, magari in vista di Halloween..." disse sottovoce lui a lei "... non voglio credere che da quete parti si pratichino ancora simili cose..."
Le donne nude poi iniziarono a danzare intorno all'altare, mentre da uno dei massi sbucò qualcuno.
Si trattava di un'altra donna, con indosso una lunga clamide ed il volto coperto da un pesante trucco.
Alzò le braccia al cielo e le altre donne smisero di danzare e di cantare.
"Quest'anno la terra darà buoni frutti, sorelle!" Proclamò. "Sappiamo cosa fare! Giuriamo! Giuriamo e stanotte avremo il segno!"
"Stanotte avemo il segno!" Ripeterono in coro le altre.
La voce della donna però suonò stranamente familiare a Gwen.
Come se l'avesse già sentita.
https://m.media-amazon.com/images/M/MV5BODE1MDEyNTcwNl5BMl5BanBnXkFtZTYwMDc4NTU3._V1_. jpg

[Lady Gwen]

"Dopo meno di un giorno qui mi aspetto di tutto, onestamente..." borbottai.
Entrò poi in scena una donna, che parlò di un segno con le altre esaltate.
Mi sembrava di conoscere quella voce, ma probabilmente era solo un'impressione.

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[Guisgard]

Le donne ripresero a cantare e svanirono oltre i massi.
"Beh, al di là del folklore e dello spunto per una parodia porno" disse ridendo Bad a Gwen "non credo che questa scena possa aiutarci nelle nostre indagini. Vieni, meglio tornare all'auto."

[Lady Gwen]

Continuavo a riflettere sulla voce della donna truccata, che sembra a un po' la sacerdotessa di quella strana orchestrazione, poi scossi la testa con sarcasmo alla battuta di Bad.
"Insomma, abbiamo messo insieme poco o nulla, oggi, considerando che sta già facendo sera..." Commentai.

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[Guisgard]

"Già..." disse deluso Bad a Gwen.
Quanto tornarono all'auto il crepuscolo però già avanzava.
Poco distante c'era il casale, con le luci già accese.
"Aspettiamo faccia del tutto buio e poi ci avicineremo a quel posto..." Bad a Gwen "... voglio capire bene chi sia il tipo di cui mi hai parlato..."
Così entrarono in auto e attesero la sera.
Sulla brughiera il crepuscolo trascorse lento e leggero, tra i colori cangianti del giorno morente e le primissime stelle della sera, rese come assorte dalla nebbia che iniziò a calare su quel luogo.
Ma all'improvviso, quando il buio aveva preso il posto della luce, qualcosa si accese nel cielo.
Fu un istante, rapidissimo ma intenso.
Una luce si accese in un attimo, dai colori vivissimi, liberando una coda variopinta, per poi scendere velocissima sulla brughiera e svanire el buio.
https://www.gelestatic.it/thimg/AeuzyQSDe50fF7A1r_w8_YGCZtI=/980x450/smart/https://www.lescienze.it/images/2020/07/15/114407374-b05ae19d-f097-42d0-8a6f-e789fb38aed8.jpg

[Lady Gwen]

Tornammo alla macchina, mentre Bad insisteva a dire di voler andare al casale.
"Spero tu sappia cosa fai, quel tipo oggi non era per niente contento di vedermi lì e dubito che lo sarebbe se ci notasse entrambi nei paraggi" commentai con sincerità.
Poco dopo, però, nel cielo, vidi un luminoso bagliore, che si lasciò una scia alle spalle, sparendo dietro i rilievi collinari.
"L'hai vista?" Indicando il punto.

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[Guisgard]

"Si..." disse Bad a Gwen, continuando a fssare il cielo "... un bagliore, come una scia luminosa... forse si trattava di una cometa o magari di un meteorite... mi sembrava troppo intensa per essere una stella cometa..." Poi rise "... quindi non credo si potrà espremiere un desiderio." Divertito.
La sera era ormai scesa e con essa un buio profondo aleggiava sulla brughiera.
La nebbia, leggera ma continua, come un velo pareva offuscare non solo la vista, ma anche i pensieri di Gwen e di Bad.
Forse per questo non sentirono alcun rumore, restando sorpresi quando qualcuno apparve davanti alla loro auto.
"Potrei uccidervi, visto siete nella mia proprietà." Con tono duro l'uomo che Gwen avva conosciuto nel casale. "Lasciate la mia terra o vi caccerò io, come meritate."

[Lady Gwen]

"Peccato, volevo esprimere il desiderio di trovare qualcosa di utile entro stasera..." sarcasticamente.
Passarono altri lunghi minuti, tanto che quasi rischiato di addormentarmi.
Ma saltai all'istante quando il proprietario spuntò davanti alla macchina.
Guardai Bad allarmata, poi di nuovo il tipo.
"Non pensavamo che la strada fosse di sua proprietà, ma per carità, ce ne andiamo subito..." con tono laconico.

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[Guisgard]

Bad rise alla battuta di Gwen sul desiderio, poi tornarono a sorvegliare la zona intorno al casale.
L'arrivo del padrone però li colse di sorpresa.
"Questa terra è mia, da qui fino al casale." Disse lui a Gwen. "Questa è una strada privata."
"Li sta impedendo un'inchiesta giornalistica." Fece Bad.
"Cosa cercate a casa mia?"
"Tutta questa zona può essere importante per la nostra inchiesta." Rispose Bad.
"Non nella mia propietà." Replicò l'uomo dai tratti orientali. "Non siete poliziotti e non avte mandati per venire a casa mia. Ora andatevene o farò valere i miei diritti sulla proprietà privata."
"Davvero?" Ridendo Bad. "Io però destesto quando mi si danno ordini."
L'uomo dai tratti orientali allora aprì la portiera dell'auto e tirò letteralmente fuori Bad.
Questi cercò di colpirlo, ma l'altro, con una mossa di karate, lo bloccò e lo fece finire a terra con una presa.
"Andatevene." Ordinò, fissando Bad e poi Gwen.

[Lady Gwen]

Non mi piaceva com'era presa la situazione, Bad stava esagerando.
Infatti, poco dopo fu trascinato fuori dalla macchina ed atterrato in tempo zero.
"Hey!" urlai, guardando il tipo contrariata.
"Ce ne andiamo, ce ne andiamo..." borbottai "Ma complimenti per aver agito in modo totalmente insospettabile..." con tono beffardo.
Aiutai allora Bad a risalire in macchina e mi misi io alla guida.
"Stai bene? Dovresti andare al pronto soccorso, o qualsiasi Isa ci sia da queste parti" mentre guidavo.

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[Guisgard]

Gwen riuscì a far salire Bad, ancora dolorante, in auto e andarono via con lei al volante.
"Ma no..." disse lui massaggiandosi il braccio, usato dall'uomo per la sua presa di karat "... non mi serve nessun pronto soccorso... tutti le hanno prese e date in vita loro prima o poi... non facciamone un dramma..." dolorante "... comunque il tipo del casale è come minimo sospetto... non vuole nessuno intorno a casa sua..." mentre Gwen guidava.

[Lady Gwen]

"Sì, certo, l'orgoglio maschile e tutto il resto" blaterai, con l'intento di sfotterlo un po'.
Ma la situazione era seria.
"Lo so è molto strano, ma non so se ho tutta questa voglia di essere ancorra ospite dell'idiota dello sceriffo. Per non avere ancora nemmeno dormito nell'albergo in cui alloggio, sono già finita al fresco e sinceramente non voglio ripetere l'esperienza" dissi schietta.
"Piuttosto, sto per avere un attacco di fame non indifferente, credo mi butterò sulla cena senza ostacoli nel mezzo" con sorriso sornione.

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[Guisgard]

"Si..." disse divertito Bad a Gwen "... anche io vorrei cenare, prendere botte mette fame..." sarcastico, mentre lei guidava "... a proposito, devo ancora sistemarmi... credo cercherò un albergo o una pensione anche io..."

[Lady Gwen]

Ridacchia scuotendo la testa.
L'autoironia non mancava, di certo.
"Ah dunque, sono io la malcapitata a cui tocca informarti che c'è un unico albergo, in tutta Valenzan?" sarcasticamente "Ti facevo più preparato, caro giornalista rampante" guardandolo divertita.

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[Guisgard]

"Ah, fantastico." Disse ridendo Bad, ancora dolorante. "Così non perderò a scegliere l'albergo migliore." Facendo l'occhiolino a Gwen. "Beh, così saremo vicini di camera." Divertito. "Spero però che questo unico albergo abbia un ristorantino di cucina tipica." Ridacchiando.
Poco dopo la loro autò rientrò in paese e raggiunse il suo unico albergo.
Qui Bad prenotò una camera per sè, ma scoprì che non c'era alcuna ascensore, non il massimo per come era ancora malmesso per le botte prese.

[Lady Gwen]

"Tutti vantaggi, non c'è che dire" con tono sornione.
Alla fine, arrivammo all'albergo, dove Bad prenotò una camera, ma l'assenza dell'ascensore costituiva un bel problema.
"Dai, du, ti dò una mano io. Sperando che il tuo orgoglio maschile non ti impedisca di accettare il mio aiuto" lo punzecchiai, mettendomi al suo fianco per sostenerlo.

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[Guisgard]

"Veramente il mio orgoglio maschile" disse divertito Bad, mentre Gwen lo aiutava a salire in camera sua "mi spinge in realtà ad approfittarne." Facendo l'occhiolino alla ragazza.
A fatica lui riuscì a farsi una doccia e a indossare qualcosa per andare con Gwen al ristorantino dell'albergo.
Qui ordinarono la cena del giorno.
Tuttavia notarono, mentre erano a tavola, che 2 camerieri parlottavano fra loro, riguardo una certa cosa avvistata da molti nella cittadina.
"Forse parlano del meteorite che abbiamo visto prima..." sottovoce Bad a Gwen.

[Lady Gwen]

"Chissà come non mi sembra poi così strano" ridendo mentre lo aiutavo.
Arrivammo infine alle camere, dove ci preparammo per la serata e andammo a cena al ristorante dell'albergo, non molto grande, ma a modo suo tipico.
Sentimmo poi che i camerieri parlavano fra loro di qualcosa che era stato avvistato a Valenzan.
"Sì, lo penso anch'io" annuii.
"Scusate" attirando l'attenzione dei camerieri "Non volendo, abbiamo sentito che parlavate di qualcosa che era stato avvistato, per caso si trattava di una strana luce, poche ore fa?"

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[Guisgard]

"Si." Disse uno dei camerieri a Gwen. "Molti l'hanno vista qui a Valenzan e qualcuno anche dalla brughiera."
"Io credo si sia trattato di qualcosa di molto comune, come un pallone sonda." L'altro cameriere. "L'hanno detto anche alla radio."
"I palloni sonda non emottono scie luminose." Il primo cameriere.
"No? E sentiamo..." fissandolo l'altro cameriere "... secondo te di cosa si tratta?"
"Non lo so, ma è caduto dal cielo!"
"Scusatemi..." intervenne Bad "... ma voi 2 l'avete visto?"
I 2 camerieri scossero il capo.
"Quindi state discutendo, quasi con astio, per qualcosa che neanche avete visto direttamente, ma solo riportato da altri?"
I 2 camerieri si scambiarono un'occhiata e non risposero nulla.

[Lady Gwen]

I due ci risposero, ma restammo a seguire il loro battibecco, tanto che guardai divertita Bad, a prescindere dalla situazione.
Trattenni a fatica un risolino al suo successivo commento, quando effettivamente i due ammisero che non avevano assistito alla scena.
"Noi l'abbiamo vista e sembrava davvero una luce con una scia, ma onestamente non ho le competenze per stabilire cosa sia. Al momento, credo che tutte le opzioni siano valide" commentai, prendendo un sorso di vino.

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[Guisgard]

I 2 camerieri furono chiamati a un altro tavolo e lasciarono Gwen e Bad da soli a mangiare.
"Beh, magari questo sarà un vantaggio..." disse mangiando Bad "... per le nostre indagini dico... la gente sembra tutta presa da quella cometa, o cos'altro sia, così nessuno baderà a noi che facciamo ricerche..." prendendo un sorso di vino.
In quel momento da fuori ginsero delle voci, come se molti si fossero radunati davanti alla piazza di fronte l'albergo.

[Lady Gwen]

Riflettei su ciò che disse.
"Potresti avere ragione, anche se dubito che alcuni di loro siano comunque favorevoli a far entrare estranei nei loro affari" pensando al tipo del casale.
Vidi poi che si era raccolta una gran folla fuori.
"Chissà che sta succedendo là fuori" mi interrogai.

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[Guisgard]

"Andiamo a vedere..." disse Bad a Gwen.
I 2 così uscirono dal ristorante e si avvicinarono alle persone radunate in piazza.
Com'era immaginabile stavano parlando della strana apparizione in cielo.
Per molti era una stella cadente, per altri una meteora o una cometa, per qualcuno si trattava di un segno divino giunto come monito.
"Calmi calmi..." arrivando il parrocco della cittadina, gesticolando verso la folla e fissandola con sguardo teso "... non cominciamo con questi discorsi."
"Ma Padre Amino, se fossero le lacrime della Santa Vergine?" Una dlle donne presenti.
"La Madonna piange da un occhio solo?" Rispose il religioso con sarcasmo.
"E se si trattasse dell'Arcangelo Michele, padre?" Un altro dei presenti. "O magari della sua lancia, giunta per punirci? Per via della morte dei 2 giovani?"
"Si, ora San Michele gioca al tiro a segno sulla Terra!" Ironico il parroco.
"E se invece fosse il demonio, padre?" Un'altra donna.
"Figliola, i demoni abitano negli inferi, non certo fra le nuvole." Il prete scuotendo il capo.

[Lady Gwen]

Io e Bad andammo a vedere e trovammo un parroco a sedare la folla.
Guardai poi il giornalista sbuffando.
"Ma dovevo venire qui per avere una replica di Lourdes?" Gli dissi sottovoce, scuotendo la testa.
Eravamo già alle lacrime della Madonna, demoni, angeli e tutto il Testamento.

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[Guisgard]

"Beh..." disse Bad a Gwen "... cosa ti aspettavi? Sei in un posto sperduto in mezzo alla brughiera. E' già tanto se non hanno già organizzato una processione alla Madonna o a qualche Santo." Sarcastico.
"Un momento..." ad un tratto qualcuno alla folla "... solo a me è sembrata una coincidenza che proprio oggi si sia vista quella cosa nel cielo? Oggi che è Halloween?" Era un vecchio, un ex sarcedote che aveva abbandonato i voti e che vivva da solo appena fuori la cittadna, in una casa nella brughiera.

[Lady Gwen]

"Hai ragione, ma è allucinante lo stesso..." sbuffando.
"Oh no, adesso danno anche la colpa ad Halloween" con aria laconica e sorniona "Chissà perchè me l'aspettavo..."
Era assurdo a quali cose la gente era disposta a credere.
"Non so se ridere o piangere, al pensiero che trovino più credibili le lacrime della Madonna piuttosto che una cometa o una meteora o quel che è."

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[Guisgard]

Il vecchio aveva attirato su di sè l'attenzione della piccola folla con le sue parole.
"E io" disse l'ex sacerdote "io so anche a chi dare la colpa di tutto ciò."
"Colpa?" Uno dei presenti.
"Si, perchè qullo che abbiamo visto era un segno nefasto." Il sacerdote. "Qualcosa giunta per punirci. Perchè ualcuno lo ha evoocato."
"Eccolo, vediamo che idiozia partrisce quel pazzo..." sottovoce Bad a Gwen.
In quel momento arrivò l'auto dello sceriffo.
"Che succede qui?" Scendendo dalla sua macchina lui. "Perchè siete tutti radunati qui?"
"Perchè siamo tutti in pericolo, sceriffo!" Il vecchio ex sacerdote.
"Attento, se causerai ancora casini ti sbatterò dentro." Lo ammonì lo sceriffo, per poi disperdere la folla.
https://i.wpimg.pl/O/668x540/d.wpimg.pl/82075219-1845436900/burt-reynolds.jpg

[Lady Gwen]

Premetto le dita alla tempia, perchè il mal di testa incipiente già lo percepivo, al sentire tutto quello che stavano tirando fuori quei folli.
"E come hai detto tu, è pure la normalità, per questa gente" mormorati, non sapendo più a cosa attaccarmi per comprenderli.
Un attimo dopo, arrivò la macchina dello sceriffo ed il mio caro ospite scese, disperdendo la folla.
"Oh ti prego, non ho proprio voglia di tornarmi faccia a faccia con quel soggetto" dissi a Bad sbrigativa, tirandolo per la manica.

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[Guisgard]

Gwen e Bad si allontanarono dalla piazza e rientrarono in albergo.
"Visto è ancora presto" disse lui a lei "che ne diresti di dare un'occhiata a qualche vecchio documento di questo posto? Ho un'amica al giornale che ha accesso agli archivi pubblici e magari potrà inviarci qualcosa riguardo Valenzan. Almeno impiegheremo il tempo in modo costruttivo."

[Lady Gwen]

Guardai Bad sorpresa.
"Adoro, sono questi gli amici da tenersi stretti" con un sorriso sornione.
"Ci sto, non vedo l'ora di rivoltare la città come un calzino" divertita.
"Ma magari lontani dallo sceriffo."

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[Guisgard]

Bad rise e poi con Gwen salirono in camera sua.
Lì contattò la sua amica al giornale e nel giro di mezz'ora lei inviò diversi file, contenenti documeni riguardando la storia di Valenzan.
I 2 studiando quel materiale scoprirono che la cittadina era sempre stato un luogo tranquillo, ignorato da accadimenti eclatanti, storie losche e personaggi poco raccomandabili.
Non c'erano storie o tradizioni particolari che potevano far credere a leggende locali inquietanti o poco chiare.
Dai documenti inviati i 2 scoprirono anche che non c'erano animali particolarmente aggressivi in quelle zone.
L'ultimo lupo era stato abbattuto oltre 500 anni fa, portato a Valenzan da un circo e fuggito una sera a causa di un forte temporale.
"Pare che questo sia il paese più tranquillo e banale del mondo..." disse deluso Bad.
In quel momento l'occhio di Gwen finì su un piccolo box al margine del foglio, che parlava di una leggenda molto antica, conosciuta come La Furia dei Taddei.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQQoD6X6yctJpFOs8U5N-9xMw1sWoqXHZMQOczveJVvbOMYh6vKQfmvcqoUF_9eAkAleek&usqp=CAU

[Lady Gwen]

Ci furono inviati i documenti, ma ciò che ottenemmo fu un nulla di fatto.
Non era mai successo nulla di eclatante, né storie losche, né persone dubbie.
Niente di niente.
Poi, però, l'occhio mi cadde su un punto del foglio dove si parlava di una leggenda.
La Furia dei Taddei.
"Guarda qui, forse può esserci d'aiuto" indicai.

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[Guisgard]

Bad lesse il box indicato da Gwen.
"Pare sia una vecchissima leggenda..." disse Bad spiegando ciò che aveva letto "... una maledizione o qualcosa di simile... ma non riguardava Valenzan in particolare, solo la brughiera... forse era un modo superstizioso per spiegare le misteriosi morti di alcuni nobili... ma nessuno di quelli fu ucciso a Valenzan..." guardò Gwen "... beh, i serial killer sono esistiti da sempre e nei secoli passati le loro malefatte venivano attribuite a mostri o demoni." Commentò.

[Lady Gwen]

Ascoltai la spiegazione, riflettendoci.
"In effetti hai ragione e se appunto Valenzan non c'entra direttamente, siamo di nuovo punto e a capo" dissi a 1uel punto, sospirando anche io con delusione.
"Mi sa che davvero la morte di quei due disgraziati è stata un banale incidente finito in tragedia, senza poter cercare una qualche alternativa."

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[Guisgard]

"Domattina" disse Bad a Gwen "dobbiamo andare sul luogo della tragedia. Cercare indizi, tracce o qualunque cosa possa indirizzarci in una direzione. Se davvero è stato un incidente io voglio esserne sicuro. Sei pronta a violare i paletti messi dal tuo amico sceriffo?" Sarcastico.

[Lady Gwen]

Roteai gli occhi, ma con un mezzo sorriso, alle due parole ed il suo sorriso sarcastico, che ammettevo aveva un certo fascino.
"Devi dire se sono pronta a sfiorare di nuovo la galera in due giorni, anzi uno e mezzo" replicai prontamente, dandogli una leggera gomitata scherzosa.
Il pensiero dello sceriffo era un deterrente non da poco ed avevo i brividi al pensiero di incappare di nuovo sul suo percorso.

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[Guisgard]

Bad rise quell parol di Gwen.
"Beh, direi di andar a letto, una lunga notte di sonno ci rimetterà in forma per domani." Disse, per poi farle l'occhiolino. "E poi penso dovrai fare una telefonata al tuo ragazzo, no? Sarà in pensiero, o magari persino geloso se sparisci per troppo tempo."

[Lady Gwen]

"Sì, è davvero quello che ci vuole, se penso che stavo per dormire sulla brandina metallica dello sceriffo..." scuotendo la testa con sarcasmo.
"Ragazzo? Credi che avrei deciso di sparire in questo buco di mondo se ne avessi avuto uno? O almeno, di sicuro se fosse stato così, ci sarebbe stato un problema" per poi scoppiare a ridere.

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[Guisgard]

Bad sorrise a quelle parole di Gwen.
"In effetti non fa una piega." Disse divertito. "Meglio così... sarai più concentrata sulle nostre indagini, visto non hai nessuno a cui pensare." Facendole l'occhiolino.
Allora si salutarono e ognuno andò a dormire.
La notte trascorse serena e al mattino, come deciso prima di salutarsi la sera prima, i 2 si ritrovarono per colazione in una pasticceria del posto.
Mentre mangiavano, accanto a loro qualcuno parlò di un certo Picone, un tipo che non ci stava tanto con la testa e che da un paio di giorni non si vedeva più sul posto di lavoro.
Era infatti stato assunto per le pulizie nel piccolo Cinema della cittadina.

[Lady Gwen]

"Nemmeno questo fa una piega" risi anch'io.
A quel punto, ci demmo appuntamento per la colazione il mattino dopo.
Mentre mangiavamo in una pasticceria locale, sentimmo parlare di un certo Picone, assunto nel cinema della cittadina, che però era sparito da alcuni giorni.
"Sembra strano, non trovi?" chiesi a Bad.

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[Guisgard]

Bad annuì a Gwen, per poi tornare ad ascoltare ciò che si diceva di quel tipo.
"Un pazzo in libertà..." disse piano alla ragazza "...val la pena controllare... dopotutto la follia non spinge mai a buone azioni, come a donare tutto ai poveri... quindi meglio fare un salto a questo Cinama... che ne pensi?"

[Lady Gwen]

Annuii a quanto diceva.
"Non abbiamo di meglio da fare" con sorriso sornione, mentre finivo beatamente la pasta alla crema che avevo ordinato.
Sembrava una storia molto interessante e poteva esserci la possibilità di collegarla alla morte dei ragazzi, chi poteva saperlo?

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[Guisgard]

Finirono di mangiare, poi Bad pagò e lasciarono la pasticceria, raggiungendo a pidi il piccolo e unico Cinma della cittadina.
Si trattava di un edificio a 2 piani, in stile anni'70, poco lontano dal centro e in fondo a un quartire non certo altolocato.
Sull'ingresso Gwen e Bad trovarono un tipo che fumava e guardava il suo smartphone.
"Salve..." disse Bad "... lavora qui un certo Picone?"
"Lavorare è una parola grossa..." l'altro.
"In che senso?"
"Lo teniamo qui per pochi spicci al mese, giusto a evitare che vaghi per le strade e faccia casini."
"E' pericoloso?" Domandò Bad.
"Solo se alza il gomito."
"Beve spesso?"
"Quando qualcuno gli offre una birra o una bottiglia di vino."
"Diventa violento?"
"Diciamo imprevedibil, come un bambino..." rispose l'uomo "... con la differenza che è alto un 1,80 e pesa sui 100 chili."
"Immagino meni forte."
"Immagina bene." Fissandolo l'uomo. "Ma perchè tanto interesse per Picone? Siete forse assistenti sociali?"

[Lady Gwen]

Arrivammo al cinema ed un tipo all'ingresso ci diede parecchie informazioni.
La situazione sembrava un po' più complessa, perchè non pareva un soggetto facile con cui avere a che fare.
"Lavoriamo per run giornale. Abbiamo sentito che non lo si vede da un po', sa perchè?" chiesi allora.

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[Guisgard]

"Addirittura giornalisti..." disse ridendo l'uomo a Gwen "... per un tipo fuori di testa!" Divertito. "Beh, una sera ha cominciato a dare di matto, dicendo di aver visto non so bene cosa... ora che ricordo era la sera successiva a quella luce avvistata nei cieli la notte prima... diceva che gli spaziali erano venuti a prenderlo per studiarlo." Scuotendo la testa. "Beh, se hanno scelto lui per studiare noi umani, allora ci giudicheranno un pianeta di idioti!" Sarcastico.

[Lady Gwen]

Attesi con un sorriso sornione di poter parlare.
"Non siamo venuti apposta, ci mancherebbe, mi sembra ovvio. Non hanno ancora inventato il teletrasporto" sempre con la medesima espressione.
"Mi chiedo cosa avrebbero visto se avessero studiato lei" con tono sempre sornione e candido, fortemente sarcastico.
"Comunque, grazie per le informazioni, gentilissimo " con un sorriso finto.

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[Guisgard]

"Prova a dirmelo tu..." disse piccato l'uomo a Gwen "... o forse vuoi studiarmi direttamente tu? Magari potrei impressionarti!" Divertito e dal tono volgare.

[Lady Gwen]

Gentaglia.
Davvero gentaglia.
"Per lei sarebbe un gran cambiamento, perchè forse non ci è abituato, a meno che non debba sborsare lo stipendio" risposi, fissandolo, altrettanto diretta e, anzi, davvero parecchio esplicita, perchè dubitavo che un soggetto simile potesse far desiderare a chiunque di condividere spontaneamente la sua compagnia.
Tirai poi la manica di Bad per fargli cenno di andarcene.

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[Guisgard]

Bad ridacchiò a quella risposta di Gwen, per poi farle cenno di aspettare.
"Pensavo..." dise all'uomo "... si potrebbe dare un'occhiata all'interno?" Indicando il Cinema.
"Certo, perchè no!" Annuì l'uomo. "Tanto siamo chiusi, non c'è nessuno dento."

[Lady Gwen]

Bad chiede di entrare e non pensavo che il tizio avrebbe detto di sì, onestamente, ma ci diede il permesso e infatti col giornalista ci incamminammo.
Almeno una svolta positiva in quel momento viscido ed imbarazzante.

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[Guisgard]

Era un vecchio Cinema di paese, con una sala d'ingresso abbastanza grande, dall'aspetto squallido, in stile anni'70 e a sefuire un'ampia scalinata che dava verso una tenda, oltre la quale c'era la platea e poi lo schermo.
In quest'altra parte del Cinema regnava una profonda penombra, dato che non vi erano porte aperte e la tenda negava alla luce proveniente dall'ingresso di raggiungere la platea.
Gwen e Bad si ritrovarono così in mezzo ai tanti sedili vuoti, in un silenzio sordo, rotto solo dal fruscio dei una scopa, con la quale la vecchia signora delle pulizie spazzava a terra.
"Diamo solo un'occhiata, signora." Disse Bad alla donna.
Quella lanciò uno sguardo ai 2, senza dire nulla e continuando le sue pulizie.
A un tratto lo schermo si illuminò, con varie pubblicità che presero a scorrere.
"Scegli il Cinema!" Recitavano leimmagini che invogliavano la gente ad andare al Cinema. "La TV uccide la magia dei film, in sala è tutt'altra cosa!" Un'altra pubblicità. "Scegli la libertà, non restare a casa!" Ancora altre immagini pubblicitarie.
"Bzzzzz... shhhhhhhhh..." all'improvviso bloccandosi lo schermo.
"Mi sa che c'è un guasto." Bad alla vecchia donna delle pulizie.
Quella lo guardò e gli fece senno di tacere e di ascoltare, indicando lo schermo bloccato.
Un attimo dopo le immagini presero a scorrere, fino a quando apparve sullo schermo un uomo in giacca e cravatta, col volto coperto da una maschera.
https://i.etsystatic.com/19750816/r/il/88bbf2/2428199252/il_570xN.2428199252_8obg.jpg

[Lady Gwen]

Il cinema era abbastanza vecchio e malconcio, nulla di esaltante, esattamente come ne lo ero aspettato.
Sentimmo poi una donna che spazzava poco distante e 2uando Bad parlò, quella lo zittì.
Gentaglia...
E poi non c'era nessuno.
Vedemmo poi che a seguire delle scritte, apparve il volto di un uomo mascherato, abbastanza inquietante.
"Non mi sembra il solito screensaver da pc..." dissi a Bad "E poi, non doveva esserci nessuno qui, perché mandare questa cosa?"

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[Guisgard]

Bad guardò lo schermo dopo le parole di Gwen.
"Siamo qui, alla vostra domanda noi siamo la risposta." Disse l'uomo mascherato dallo schermo.

[Lady Gwen]

Rimasi a fissare lo schermo interdetta.
"Ma... Si sta davvero riferendo a noi, oppure sto definitivamente impazzendo?" Dissi piano a Bad.
Perchè tutta quella situazione era irreale e soprattutto surreale.
Pensavamo di essere capitati qui per sbaglio, del resto eravamo venuti solo per curiosità e non certo perchè avessimo qualcosa da fare.
Quel tizio nello schermo però sembrava pensare il contrario.

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[Guisgard]

"Ma no..." disse poi Bad a Gwen "... è solo un filmato pubblicitario... guarda..." indicando lo schermo "... è già sparito."
A un tratto i 2 sentirono delle grida.
Grida furiose, come se fossero emesse da qualcuno senza più il dono della ragione.
Grida che provenivano dai locali laterali alla platea.
Grida di donna.
"Ma che diavolo...?" Sorpreso Bad guardando in direzione delle grida.
Un attimo dopo apparve la vecchia delle pulizie, col viso trasfigurato dalla follia e gli abiti completamente lerci di sangue.
Aveva gli occhi spalancati, la bocca deformata e da cui colava una bava di rabbia.
Gridava e correva verso Gwen e Bad.
https://i0.wp.com/screenagewasteland.com/wp-content/uploads/2021/04/ff-rec6.jpg?resize=730%2C410&ssl=1

[Lady Gwen]

"Bah..." mormorati perplessa, perchè comunque quel filmato mi stimava.
Un istante dopo, però, sentimmo delle grida forsennate, straziate.
Vedemmo infatti la donna delle pulizie di poco prima apparire dal nulla coi vestiti insanguinati.
Era fuori di sé e si stava lanciando verso di noi.
Senza pensare un istante di più, presi Bad per mano e feci allontanare entrambi, per sfuggire alle mire della donna.
Non sapevo he cosa le fosse preso tutto a un tratto, ma non avevo intenzione di scoprirlo così da vicino.

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[Guisgard]

Gwen e Bad corsero via, scappando letteralmente da quel cinema, mentre la donna gridava, schiumava e li inseguiva.
"Presto..." disse Bad appena uscito con Gwen all'aria aperta "... chiamate lo sceriffo!"
"Cosa?" Il tipo che li aveva fatti entrare. "Perchè mai? Che succede? Perchè scappate?"
Un istante dopo la donna uscì anche lei e si lanciò verso l'uomo, mordendolo sulla guancia, per poi strappargliela come se volesse mangiarlo.

[Lady Gwen]

Scappammo da lì dentro quasi volando ed avemmo appena il tempo di dire al tipo di chiamare lo sceriffo, ché la donna si avventò sulla sua faccia, letteralmente.
La guardai con orrore e lì per lì rimasi senza parole.
"Dobbiamo chiamarlo noi, presto! Non possiamo perdere tempo!" Urlai a Bad, tenendoci però a distanza da quella pazza esaltata.

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[Guisgard]

"Tu chiama lo sceriffo, Gwen..." disse Bad alla ragazza "... fallo subito!" Gridò, per poi afferrare un bidone vuoto, lanciandolo contro la donna, nel disperato tentativo di fermarla.
Ma quella, come in preda a una follia aggressiva e animalesca, continuava a tenere bloccato sotto di sè il tipo del cinema, mentre lo mordeva strappandogli parte della guancia.
Qulli che erano in strada urlavano e scappavano, terrorizzati da quella scena disgustosa, terribile e assurda.

[Lady Gwen]

Annuii,mentre forsennatamente componevo il numero dello sceriffo.
Quella follia andava avanti nonostante tutto,quella donna sembrava preda di chissà quale assurdo raptus inarrestabile.
Non avevo idea he certe cose potessero capitare agli esseri umani, con tale violenza e tale forza fisica.
Speravo che lo sceriffo arrivasse presto, per mettere fine a quello scempio.

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[Guisgard]

"Si, qui è l'ufficio dello sceriffo..." disse una voce al telefono "... chi parla?" Chiese a Gwen.
Era òa voce del vicesceriffo.
Intanto la vecchia, ormai più simile a un animale rabbioso, continuava a fare scempio della guancia di quel poveretto, tutto circondato da una pozza di sangue.
Bad allora fermò un'auto e gridò al guidatore di tirare fuori il cric dal cofano e di darglielo, per poi avvicinarsi alla vecchia e colpirla con forza.
Più volte, facendola stramazzare al suolo, con la testa fracassata.

[Lady Gwen]

"Sceriffo, sono Gwen, la fotografa. Siamo al cinema e una donna è impazzita, ha aggredito un uomo in modo animalesco, si sbrighi prima che sia troppo tardi!" Dissi concitata e scossa, sperando davvero facesse in fretta.
Nel frattempo, Bad cercava di fermarla in ogni modo, ma dubitavo che qualsiasi cosa fosse efficace.
La donna non sembrava neanche più umana, sembrava qualcosa di surreale, sovrannaturale e bestiale.
Un attimo dopo, però, vidi che prendeva il cric da un'auto e colpiva la donna, facendola stramazzare al suolo.
Mi avvicinai a lui con cautela, stringendogli il braccio.
"Credi abbia funzionato?" guardandolo per non guardare quella scena terribile.


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[Guisgard]

Gwen raggiunse Bad, che se ne stava in piedi, col cric in mano, fissando la donna a terra, con la testa spaccata dal colpo violento.
"Non credo si rialzerà..." disse lui alla ragazza, ancora col fiato rotto "... ra come impazzita..."
Qualche istante dopo si sentì la sirena dell'auto dello sceriffo arrivare.

[Lady Gwen]

Bad era rimasto lì, immobile, a fissare la donna col cranio fracassato.
Eravamo entrambi scossi da quella brutalità appena consumatasi sotto i nostri occhi, era stato qualcosa di inatteso e selvaggio.
Presi piano il cric dalle sue mani e lo lasciai a terra, stringendo poi le braccia attorno a lui.
"Hey, va tutto bene, hai fatto ciò che era giusto" gli dissi, accarezzandogli il viso.
Poco dopo, sentimmo le sirene della macchina dello sceriffo e sperai che, visto il tipo, comprendesse le ragioni del gesto di Bad.

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[Guisgard]

Gwen strinse le braccia intorno a Bad, per ringrancarlo.
Lui restò a lungo a fissare il corpo senza vita di quella donna, per poi destarsi e guardare Gwen.
Allora annuì e la strinse a sè.
In quel momento arrivò il suono della sirena con esso l'auto dello sceriffo.
"Indietro..." disse scendendo dall'auto e facendo arretrare tutti quelli accorsi "... indietro, maledizione!" Ordinò, per poi raggiungere Gwen e Bad, accorgendosi dl corpo senza vita della foll donna."Cosa è accaduto qui?" Chiese a Gwen e a Bad.

[Lady Gwen]

Bad ricambiò la stretta dopo qualche secondo e sperai così di farlo sentire meglio, dopo l'inferno che avevamo appena vissuto.
Arrivò infine lo sceriffo, che volle sapere cos'era successo e io presi la parola, risparmiando Bad.
"Eravamo dentro la sala per visitarla e lei stava tranquillamente facendo le pulizie, quando all'improvviso senza motivo è impazzita, si è lanciata su di noi che siamo subito scappati fuori. Ma lì ha trovato quell'uomo e gli è saltata addosso sbranandolo come un animale. Se non fossimo intervenuti, avrebbe fatto lo stesso con tutti i presenti."

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