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Visualizza versione completa : Saggio Avalon. I sacri misteri di Artù e Glastonbury


llamrei
01-06-2008, 21.25.47
di Mann Nicholas
Ed. L'età dell'Acquario
Una lingua di terra circondata dall'oceano, una gobba che lambisce il cielo, una torre che è un'antenna catalizzatrice di energie. Già sacra ai Celti, Avalon è diventata un polo d'attrazione anche per la spiritualità cristiana mistica e "alternativa". Ma sopratutto ad Avalon furono collocati gli elementi cruciali del ciclo cavalleresco: la forgiatura di Excalibur, il ricovero di re Artù ferito in battaglia, la dimora di Morgana.

Morris
01-06-2008, 21.27.46
http://i19.ebayimg.com/02/c/07/b6/7f/d9_8.JPG

Moruadh
20-02-2009, 13.18.18
Ne hanno parlato l'altro giorno nella trasmissione Voyager su Rai2, devo dire che un pò di curiosità mi è venuta.

Uther
05-10-2010, 16.53.50
Ne hanno parlato l'altro giorno nella trasmissione Voyager su Rai2, devo dire che un pò di curiosità mi è venuta.

Il libro è davvero interessante (in talune parti un pò ostico...). E' un pò una summa di alcuni libercoli monografici che l'autore (che vive e lavora proprio a Glastonbury) aveva scritto precedentemente (sul Tor, sulla White e la Blood Spring, etc.). Mi permetto di raccontarvi un aneddoto, sperando di non andare OT (nel qual caso chiedo mercy ai castellani... ehm... agli amminsitratori :laughing_lol1:). Lessi questo libro prima di recarmi in vacanza nel Somerset. Mi erano rimasti dei dubbi così, mentre rileggevo un capitolo, mi venne la tentazione di mandare un'email all'autore chiedendogli un chiarimento. Ebbene, non solo l'autore fu tanto cortese da rispondermi subito, ma sapendo che mi sarei recato a Glastonbury, si mostrò lieto (o almeno disponibile) a incontrarmi per una chiacchierata amichevole, davanti a una buona tazza di the presso le Tea Rooms di fronte alle rovine dell'abbazia. Naturalmente Nicholas Mann arrivò puntualissimo all'appuntamento e fu prodigo di chiarimenti sul suo libro e di informazioni sull'opera che stava scrivendo in quel periodo (su Avebury, un allineamento megalitico meraviglioso, non lontano da Stonehenge). Credo che quella chiacchierata durò non meno di un'ora (ovviamente portai con me anche il suo libro che mi feci autografare ;)). Ho un bellissimo ricordo di quell'episodio e dello scrittore, una persona davvero semplice e disponibilissima!

P.S. Anch'io ero venuto a conoscenza di questo libro attraverso una puntata di Voyager... Alle volte pure Giacobbo può risultare utile (incredibile a dirsi... ;))

Talia
05-10-2010, 17.33.05
Messer Uther... che esperienza interessante!! :smile_lol:
Sì, anche io vidi quella puntata di Voyager (credo che l'abbiano replicata almeno un paio di volte, tra l'altro...) e anche io mi ero ripromessa di leggere il libro... ce l'ho tra le cose da fare, prima o poi! :smile:
Quanto a Giacobbo... beh, personalmente non ho mai dubitato della sua utilità! A me, per esempio, le sue congetture fanno sempre fare delle allegre risate! ;)

Uther
05-10-2010, 17.45.41
Quanto a Giacobbo... beh, personalmente non ho mai dubitato della sua utilità! A me, per esempio, le sue congetture fanno sempre fare delle allegre risate! ;)

E' vero: talvolta Voyager può essere un utile antidepressivo :p