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Visualizza versione completa : Romanzo Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri (Steinbeck)


Hastatus77
11-08-2008, 14.25.47
Titolo: Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri

Descrizione libro:
"Per molto tempo ho desiderato trasferire nella lingua di oggi le storie di Artù e dei suoi cavalieri..." scrive Steinbeck nella premessa a questo libro.
Ed ecco, in queste pagine, le affascinanti avventure di re Artù, di Ginevra, di Lancillotto e di tanti altri personaggi del ciclo della "Tavola Rotonda", raccontate in tutto il loro incanto da uno dei maggiori autori americani del Novecento.

Editore: BUR Biblioteca Universale Rizzoli
Autore: John Steinbeck

llamrei
11-08-2008, 14.30.40
Molto bello, letto molto tempo fa e poi Steinbeck è premio nobel, quindi una garanzia. Ve lo consiglio ;)

Lady Mara
12-08-2008, 22.41.58
Mi trovate d'accordo, bel libro veramente.
Steinbeck: eccezionale!

Lancelot
04-01-2009, 01.34.03
Vagando per la rete alla ricerca di informazioni su questo testo, mi sono imbattuto in una recensione che mi ha molto compito, e che vorrei con voi condividere:

Quando stabilimmo le leggi della Tavola Rotonda, ciascuno di noi giurò di onorarle e di vivere la propria vita nel nome dell’ideale. Giurammo di non tradire, e rinunciammo a noi stessi per vivere della causa. Lealtà, fedeltà, onore: in questo noi credemmo.
Eravamo destinati a vivere due vite. Nella prima, avremmo combattuto e costruito un regno.
Nella seconda, saremmo divenuti un sogno. In eterno, noi avremmo testimoniato l’ideale.
Abbiamo attraversato il tempo, costeggiato l’oscurità e l’infelicità delle epoche buie, sostenendo i pochi che ancora credevano; e siamo stati esempio per intere generazioni.
La nostra vita era stata maestra d’amicizia e d’amore; di cortesia e cavalleria, di redenzione, predestinazione e condanna. La nostra vita era stata una vita di battaglia, e di combattimento. Nessuno tra noi era perfetto; e fu proprio colui che avevamo eletto a nostro paladino a rivelarsi come il traditore. Ma era un altro momento. Avevamo dimenticato che solo restando uniti e solo sedendo, pari tra pari, alla Tavola Rotonda, avremmo potuto vincere, e vivere.
Non esistevano più nemici. Il regno era stato pacificato. D’un tratto ci accorgemmo d’essere uomini, e pensammo che ciò in cui avevamo creduto non aveva più ragione d’esistere. Che fosse terminata l’epoca della disuguaglianza e dell’ingiustizia. È proprio in quel momento che la pigrizia e la noia fanno germogliare l’indifferenza e l’abbandonismo.
Allora ci ritirammo nella realtà; e fu il principio della nostra fine.
Il sogno ci attendeva, e di sogno noi eravamo costituiti.
Quando tutto si stava sgretolando, il re insegnò che ad ognuno di noi era riservata una ricerca.
E così partimmo. Ancora una volta, saremmo stati cavalieri della Tavola Rotonda. Qualcuno di noi cadde vittima di incantesimi, e scomparve; streghe e fate comandavano allora gli elementi, e decidevano delle sorti degli esseri umani. Qualcuno decise di rappresentare la legge di Camelot per tutto il regno, e passò anni a difendere la nostra causa combattendo e testimoniando ciò in cui credevamo. Altri si dedicarono all’amore; pochi partirono alla ricerca del Graal. Uno solo, tra di loro, avrebbe trovato ciò che stavamo cercando. Il più puro, l’incarnazione perfetta dei nostri valori. Qualcuno potrebbe dire che non siamo mai esistiti. Quell’uomo sta mentendo, perché non accetta la possibilità che sia esistito un tempo in cui l’ideale dominava gli uomini, e si preferiva rinunciare a se stessi pur di essere ammessi alla Tavola.
Qualcuno vi dirà che allora era possibile immaginare Camelot, e stabilire delle leggi giuste per tutti. Noi sappiamo che quelle leggi sono ancora vive nel cuore degli uomini che sognano, e che Camelot in fondo non è scomparsa. Può tornare. Attende chi è pronto a consacrarsi all’ideale, a rinunciare a tutto, a testimoniare il sogno.
Qualcuno vi dirà che il più grande cavaliere della Tavola si rivelò un traditore. Certamente è vero, nessuno può negarlo: ma senza Giuda non esiste il Cristo. E sarà proprio il tradimento di Giuda a permettere agli uomini di capire che l’imperfezione è connaturata alla nostra specie; e che nostro compito è lottare per perfezionarci, combattere per essere migliori di noi stessi e per superare i nostri limiti, accettarci, infine, per quel che siamo diventati. Ma accettarsi non significa arrendersi. Nessuna resa è giusta, e nessuna resa è sensata.
Si combatte; e si cerca. Nessuna tregua, nessuna resa, nessuna diserzione.
Si disertano le leggi di uno stato ingiusto, e si disertano le società dei tiranni: dall’ideale e dal sogno non si può disertare, mai.
Qualcuno, infine, vi assicurerà che la nostra origine è nella letteratura, che nella letteratura moriremo. Che noi siamo una leggenda, e che le leggende sono argomento per i poeti.
Probabile.
Io però esisto, e ho sempre creduto.

fonte: lankelot.eu - letteratura e sogni

llamrei
04-01-2009, 11.36.08
Molto bello questo passo. Dovrebbe essere preso in seria considerazione anche dalle menti del giorno d'oggi...molti valori sembrano essere stati sepolti...:sad_wall:

Lancelot
04-01-2009, 11.43.19
Volevo chiedervi Llamrei, fra le riedizioni "moderne" dell'originale di de Troyes (diciamo da Sir Malory fino alla contemporaneità), quale consigliereste in particolare?
So che ce ne sono moltissime, riscritture, adattamenti, traduzioni, e fra tutte mi ero orientato proprio sull'acquisto di questa dello Steinbeck. Credete che mi sia orientato bene o suggerireste di muovermi diversamente?

llamrei
04-01-2009, 11.48.37
Steinbeck si rifà a Malory, praticamente lo "riscrive".
Non ho ben capito, chiedo scusa,...voi chiedete se è migliore il Malory o Chretien? Oppure voi chiedete se vi sono altri testi oltre a quelli citati che si avvicinino a questa visione?

Lancelot
04-01-2009, 11.54.04
Partendo dal fatto che il ciclo di Chretien è indispensabile come lettura per chi ami questi argomenti, e ponendo che dopo Chretien mi interessi una seconda lettura per approfondire e integrare quanto letto, mi chiedevo quale fosse, fra i testi citati in questa sezione, la migliore opera di "riscrittura" del ciclo arturiano :)

llamrei
04-01-2009, 12.02.13
La migliore dopo Chretien (che considero la migliore) credo sia proprio quella di Malory.

Se avete voglia di spaziare anche verso altri modi vedere il contesto arturiano vi consiglio una saga che mi ha toccato profondamente e che reputo -come visione di un autore moderno, autrice in questo caso- una tra le migliori che io abbia mai letto (Chretien permettendo ;) ). Si tratta di Mary Stewart e i suoi libri che qui vi cito :

l'ultimo incantesimo
la grotta di cristallo
le grotte nelle montagne
il giorno fatale

I primi tre sono raccontati in prima persona da Merlino.
L'ultimo (è tra i più bei libri che abbia mai letto!) è raccontato da uno stupendo Mordred

Inoltre (mi sta prendendo la mano;) quanto mi piace parlare di libri!) vi consiglio -visione riportata con gli occhi di un'altra autrice moderna-

Le nebbie di Avalon della Bradley

Avrei un altro libro da consigliarvi ma la visione di questa è raccontata da un punto di vista celtico, quindi associa Artù come capo di una popolazione celtica...non so se incotrerebbe le vostre aspettative..fatemi sapere ;)

Lancelot
04-01-2009, 12.13.14
Vi ringrazio, premurosa come sempre, cercherò di seguire i vostri consigli.
Effettivamente la visione di Artù come capo di una tribù celtica mal si confarrebbe alla mia visione specificamente cavalleresca, ma una buona lettura è consigliabile in ogni momento, quindi sentitevi pure liberissima di segnalarmelo ;)

llamrei
04-01-2009, 12.19.30
;) con molto piacere Sir!
L'autore, Victor Cunning, "racconta" un Artù come capo di una popolazione celtica nel periodo subito dopo l'abbandono da parte dei romani nei territori della Britannia.
Io l'ho trovato molto un racconto molto attivo, ben collocato all'interno del periodo storico e che interagisce in modo fluido con quella che è la "leggenda" classica. Leggetelo, potrà piacervi o potra lasciarvi indifferente:smile: ma almento l'avrete preso in considerazione come una eventuale possibilità della veridicità della figura ;). Fatemi sapere:smile:

Victor Cunning
La leggenda del calice cremisi

(tutti i libri che vi ho citato ed altri ancora li troverete già citati nella sezione apposita)

Lancelot
04-01-2009, 12.22.11
Non è la prima volta che ne sento parlare, ulteriore riprova della qualità della lettura.
Annoto e riverisco, grazie infinite.

Lancelot
10-01-2009, 15.16.44
Finalmente sono riuscito a entrare in possesso di questo testo, e ho cominciato a leggerlo con molto piacere. La prefazione di Steinbeck è veramente bella e appassionata, e in generale il libro scorre via molto bene.

Moruadh
20-02-2009, 13.08.07
Ma a chi ha già letto e possiede l'opera di Malory lo consigliereste?

llamrei
20-02-2009, 13.45.38
Ma a chi ha già letto e possiede l'opera di Malory lo consigliereste?
melius abundare quam deficere ;);)

Moruadh
20-02-2009, 15.03.40
Allora, visto che il prezzo per ora è abbastanza scontato, mi sa che lo prenderò. Grazie.

Urian
24-01-2010, 18.09.18
L'ho letto, ed è stato proprio questo libro a farmi venir voglia di cercar qualcosa a riguardo di Artù e della Tavola Rotonda.

Davvero un bel libro! :smile_clap:

Mordred Inlè
31-01-2010, 22.00.14
Sono secoli che lo cerco ;_; eppure lo scrittore è famoso e nessuno ha questo libro.

llamrei
01-02-2010, 11.39.01
Sono secoli che lo cerco ;_; eppure lo scrittore è famoso e nessuno ha questo libro.

Intendi Victor Cunning o Steinbeck?
....Li ho entrambi....:confused_nervous_sh

Mordred Inlè
02-02-2010, 17.48.21
Steinbeck : D

Artorius Castus
11-10-2010, 22.58.27
Domani mi recherò assolutamente ad acquistarlo assieme a "La pietra del cielo" di Whye :D

Lady Dafne
11-10-2010, 23.00.56
Domani mi recherò assolutamente ad acquistarlo assieme a "La pietra del cielo" di Whye :D

Whyte!! :smile_lol: Il mio primo amore, fatemi sapere cosa ne pensate... per me è eccezionale!

Artorius Castus
12-10-2010, 17.07.29
Purtroppo non ho trovato nessuno dei due , ho dovuto ordinarli ..
Speriamo arrivino presto !

Mordred Inlè
12-10-2010, 17.09.30
Questo mi manca *aggiunge alla lista*
Ho visto che è stato interrotto dalla morte dell'autore e che riprende Morte d'Arthur, giusto?
E' più psicologico/moderno? : D
Posso chiedere anche dove è il punto in cui finisce?