Morris
09-09-2008, 20.51.48
http://img78.imageshack.us/img78/5223/manifestominnf5.jpg
Il film di Olmi appare una solida invettiva contro la cristallizzazione del sapere e la sua consequenziale catalizzazione da parte del potere Dominante.L'atto quasi blasfemo di inchiodare dei libri custoditi in maniera sacrale si contrappone magistralmente alla semplicità dei volti anonimi di chi adagiato sulle rive del Po, rischia di perdere la sua dimora, la sua terra, la sua casa. Sconvolge inchiodare delle pagine più dello schiodamento forzato di case seppur abusive??Fin dalle prime scene la dialettica affiora: il custode Libero viene trafitto dall'amara scoperta eppure quei libri non gli appartangono,Libero è forse schiavo di uno scialbo senso del dovere? Il prelato si inginocchia di fronte allo scempio che gli si impone dinnanzi eppure quei libri non gli appartengono.Con la stessa enfasi si piega dinnanzi al Crocifisso? O sovente si china espletando semplicemente il dovuto?? La dignità di chi non ha saputo eseguire al meglio il proprio dovere: custodire. L'arroganza di chi sente il proprio possesso oltraggiato. IL PROFESSORE,una visione, UOMO DI SCIENZA E DI INDISCUTIBILE FASCINO, un uomo che rappresenta al meglio la Verità, una verità che talvola si mostra integra nella sua unità con la Bellezza.Una verià che si fa ricerca,continua reintegrazione del Senso. Il professore apparentemente al culmine della sua carriera universitaria,vive in realtà lo spaesamento di chi dubita riconoscendosi drammaticamente pura presenza già sempre in cerca dell'essenza. Egli com-prende di non essere com-preso tra quelle pagine,eppure vi ha inchiodato gran parte della sua vita trascorsa come tra-scorrono le acque del Pò. Fra gli argini di quel fiume infatti getterà la sua identità cercando un nuovo approdo di Esistenza, un nuovo sodalizio fra teoresi prassi. Il pragmatismo sorgerà dal quotidiano sopravvivere e conoscerà anime nuove, mondi lontani dove imperversa una natura brulla., difficile da contemplare.All'Università il professore parlava fluentemente diverse lingue nel piccolo paesino viene sovrastato da un dialetto ostico che fiero si schiude contro la globalizzazione che impone di sbaraccare, di smantellare dimenticando.E noi filosofi senza dimori ringraziamo
fonte: http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=219324 (http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=219324)
Il film di Olmi appare una solida invettiva contro la cristallizzazione del sapere e la sua consequenziale catalizzazione da parte del potere Dominante.L'atto quasi blasfemo di inchiodare dei libri custoditi in maniera sacrale si contrappone magistralmente alla semplicità dei volti anonimi di chi adagiato sulle rive del Po, rischia di perdere la sua dimora, la sua terra, la sua casa. Sconvolge inchiodare delle pagine più dello schiodamento forzato di case seppur abusive??Fin dalle prime scene la dialettica affiora: il custode Libero viene trafitto dall'amara scoperta eppure quei libri non gli appartangono,Libero è forse schiavo di uno scialbo senso del dovere? Il prelato si inginocchia di fronte allo scempio che gli si impone dinnanzi eppure quei libri non gli appartengono.Con la stessa enfasi si piega dinnanzi al Crocifisso? O sovente si china espletando semplicemente il dovuto?? La dignità di chi non ha saputo eseguire al meglio il proprio dovere: custodire. L'arroganza di chi sente il proprio possesso oltraggiato. IL PROFESSORE,una visione, UOMO DI SCIENZA E DI INDISCUTIBILE FASCINO, un uomo che rappresenta al meglio la Verità, una verità che talvola si mostra integra nella sua unità con la Bellezza.Una verià che si fa ricerca,continua reintegrazione del Senso. Il professore apparentemente al culmine della sua carriera universitaria,vive in realtà lo spaesamento di chi dubita riconoscendosi drammaticamente pura presenza già sempre in cerca dell'essenza. Egli com-prende di non essere com-preso tra quelle pagine,eppure vi ha inchiodato gran parte della sua vita trascorsa come tra-scorrono le acque del Pò. Fra gli argini di quel fiume infatti getterà la sua identità cercando un nuovo approdo di Esistenza, un nuovo sodalizio fra teoresi prassi. Il pragmatismo sorgerà dal quotidiano sopravvivere e conoscerà anime nuove, mondi lontani dove imperversa una natura brulla., difficile da contemplare.All'Università il professore parlava fluentemente diverse lingue nel piccolo paesino viene sovrastato da un dialetto ostico che fiero si schiude contro la globalizzazione che impone di sbaraccare, di smantellare dimenticando.E noi filosofi senza dimori ringraziamo
fonte: http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=219324 (http://www.mymovies.it/pubblico/articolo/?id=219324)