llamrei
20-10-2008, 19.17.04
regia di J. Dellanoy
dialogo e sceneggiatura: Cocteau
L’eterno ritorno (L’Eternal Retour, 1943 regia di Jean Delannoy)
Questo film è una rappresentazione, abbastanza affidabile, del Tristano e Isotta in chiave moderna, però.
Cocteau non fu il regista ma ha partecipato attivamente alla lavorazione del film apportando il suo prezioso contributo.
Patrice (Tristano..) è nipote di un uomo ricco, vedovo. Lo zio deve sposarsi con una giovane e bella donna, Nathalie (Isotta la Bionda).
Tra Patrice e Nathalie si intromette un nano (nel medioevo il nano rappresentava la morte, la disgrazia) il quale fa bere, a loro insaputa, un filtro. Situazione intollerabile sia per lo zio, che si vede tradito da entrambi, sia per i due amanti.
dialogo e sceneggiatura: Cocteau
L’eterno ritorno (L’Eternal Retour, 1943 regia di Jean Delannoy)
Questo film è una rappresentazione, abbastanza affidabile, del Tristano e Isotta in chiave moderna, però.
Cocteau non fu il regista ma ha partecipato attivamente alla lavorazione del film apportando il suo prezioso contributo.
Patrice (Tristano..) è nipote di un uomo ricco, vedovo. Lo zio deve sposarsi con una giovane e bella donna, Nathalie (Isotta la Bionda).
Tra Patrice e Nathalie si intromette un nano (nel medioevo il nano rappresentava la morte, la disgrazia) il quale fa bere, a loro insaputa, un filtro. Situazione intollerabile sia per lo zio, che si vede tradito da entrambi, sia per i due amanti.