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Visualizza versione completa : Saggio Storia economica e sociale del medioevo


llamrei
03-11-2008, 10.20.39
Pirenne

Marc Bloch scrisse: "Superfluo sottolineare ancora una volta queale valore abbiano le qualità che fanno di tutte le oprere del grande storico belga, fin dal loro primo apparire, dei veri e propri classici della nostra letteratura: e per la cura scrupolosa dell'informazione che in questo scrittore giunto alla cima degli onori potrebbe essere addirittua additata come esempio ai giovani e per la chiaresza sovrana per quel senso delle masse, per quello slancio, vero dono degli dei, invidiato da chiunque adoperi la penna e soprattutto per il gusto della vita, per l'arte di saper sempre scoprire gli uomnini dietro le cose."

myrddin
03-11-2008, 13.45.24
Complimenti Llamrei per aver citato Pirenne ed anche ciò che disse di lui Marc Bloch.Prendo spunto per dire che sono due grandi storici e soprattutto sono concorde con la visione di Pirenne inerente al periodo posteriore alla caduta dell'impero romano. Ho potuto studiare da vicino quel periodo storico all'università e sono persuaso dal'idea che(come dice Pirenne) le invasioni barbariche non abbiano decretato la caduta dell'impero romano, in quanto abbiamo fonti certe che gli stili di vita e l'amministrazione romana centrale e perifirica siano persistite ancora per qualche secolo,anzi l'impero romano lascia in eredità al medioevo la più importante fonte di diritto, qual è stato il corpus iuris civilis di Giustiniano.Inoltre mi piace molto Pirenne per le sue affascinanti considerazioni economiche sull'europa di quel tempo e l'influsso che ebbe su di essa l'Islam.Scusate,mi fermo qui perchè non vorrei uscire fuori tema!Llamrei studiate lettere e filosofia?
p.s anche Bloch non è affatto male,non dimentichiamo i suoi ottimi studi sul feudalesimo e la sua spiegazione:'Ogni uomo appartiene ad un altro uomo, in una catena di rapporti personali di dipendenza'

llamrei
03-11-2008, 14.46.49
No, non studio lettere e filosofia.
Sicuramente Pirenne ha colto in pieno e "modificato" il pensiero radicato in merito alla cosiddetta "caduta dell'impero romano". Attraverso le analisi di vari fattori è giunto alla conclusione che non sono state le popolazioni barbariche a causare la caduta dell'impero (cme si era pensato fino a prima della presentazione della sua teoria) ma, appunto, da vari fattori diversi.
Infatti, come da voi ben detto, nonostante sia stata decretata in Italia la data del 476 dc come data da attribuirsi alla caduta dell'impero, la classe senatoria continuava a comportarsi come si comportava prima.

myrddin
03-11-2008, 15.54.51
llamrei,volevo aggiugere una mia considerazione.In relazione al medioevo, che da molti è visto come un periodo oscuro e allo sbando,io credo che se per certi versi non si può negare che nel suo periodo cosiddetto 'alto' ci sia stata una sorta di incertezza e di desolazione,questa è da attribuirsi alla caduta dell'impero romano;mi spiego meglio:l'europa dal 5 al 10 secolo appare buia in quanto deve far fronte ad una perdita cosi importante come l'impero romano,che a mio avviso non è mai stato superato(anche e soprattutto in riferimento ai giorni nostri)da alcun apparato statale in materia di organizzazione istituzionale e giuridica,nonchè in altri campi più prettamente culturali.Perciò il medioevo, orfano della grande Roma e della sua amministrazione,si trova spiazzato e disorganizzato con una profonda incertezza della giustizia e delleistituzioni, nonchè con problematiche sociali ed economiche correlate.Tuttavia gli uomini del medioevo seppero con il tempo uscire da una profonda crisi, organizzandosi e rimettendo in piedi le istituzioni e tutto ciò che la vita associata richiede(il diritto in primis).L'uomo che vive nel 6-7 secolo dopo cristo è sostanzialmente solo,deve provvedere da solo alla sua difesa,deve provvedere con le sole sue forze alla propria sussistenza, non può godere di nessuno dei vantaggi che la vita associata comporta,proprio perchè la società,come la si intendeva prima e come la si intendo oggi, non cè più.L'unica istutuzione rimasta in piedi è l'amministrazione centrale di Roma( ed è qui che concordo con Pirenne) che persiste e riceve un formale rispetto da parte dei re barbari come ad esempio Odoacre(che nel molte volte citato 476 depone l'ultimo imperatore romano d'Occidente Romolo Augustolo).Chiaramente questo riguardo e questo interesse a mantenere le istituzioni dell'amministrazione centrale romana è da trovarsi innanzitutto nell'incapacità da parte dei nomadi barbari di darsi un proprio ordinamento(visto che questi ultimi non avevano assolutamente la concezione di stato)e sia perchè Odoacre(non avendo avuto il riconoscimento dall'imperatore romano d'Oriente) aveva necessariamente bisogno dell'appoggio del ceto sociale dirigente romano,delle vecchie magistrature e dei vecchi potentati dell'impero.Scusate Llamrei ma mi sono dilungato troppo, mi fermo qua...voi che ne pensate?

llamrei
03-11-2008, 16.02.59
Penso che non vi sia una virgola fuori posto. Ci sono trattati di storia a poterlo confermare.
Solo una cosa: quando citate Odoacre, a quale riconoscimento voi vi riferite?

myrddin
03-11-2008, 16.15.49
Scusate, stavo rispondendo ma è caduta la connessione.Quando nel 476 Odoacre depone Romolo Augustolo, invia le insegne imperiali (secondo le regole costituzionali vigenti in caso di vacanza dell'impero d'Occidente) a Zenone( imperatore d'Oriente)chiedendo di essere riconosciuto come magistrato supremo per l'Italia, come delegato dell'imperatore d'Oriente.

llamrei
03-11-2008, 16.22.30
le sia perchè Odoacre(non avendo avuto il riconoscimento dall'imperatore romano d'Oriente) aveva necessariamente bisogno dell'appoggio del ceto sociale dirigente romano,delle vecchie magistrature e dei vecchi potentati dell'impero.

e successivo chiarimento di Myrddin:
"Scusate, stavo rispondendo ma è caduta la connessione.Quando nel 476 Odoacre depone Romolo Augustolo, invia le insegne imperiali (secondo le regole costituzionali vigenti in caso di vacanza dell'impero d'Occidente) a Zenone( imperatore d'Oriente)chiedendo di essere riconosciuto come magistrato supremo per l'Italia, come delegato dell'imperatore d'Oriente."

Perfetto. Quello che volevo fosse confermato.
Leggendo quanto riportato nel vostro primo quote non riuscivo a capire a quale riconoscimento egli cercasse in Zenone. Cercava solo il riconoscimento di "patrizio" ;)

myrddin
03-11-2008, 16.36.14
Comunque, se mi consentite di uscire fuori tema, volevo dirvi che la vostra firma mi piace tantissimo;è vero avvolte la mente è la più angusta delle prigioni.