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Visualizza versione completa : La più alta virtù di un cavaliere


Lancelot
23-01-2009, 17.43.41
Quale deve essere la più alta virtù di un Cavaliere (o di una Dama)?
Ovviamente molti sono i tratti etici che si definiscono e si compenetrano fra loro, ma vorrei una e una sola risposta.
Quale, se foste un Cavaliere, sarebbe la virtù che cerchereste maggiormente di fare vostra? Quale quella che apprezzereste di più?
Coraggio? Temperanza? Fede? Disciplina? Carità? Altro?
Attendo con ansia le vostre risposte.

llamrei
23-01-2009, 17.45.06
Il rispetto verso l'altrui persona

Lancelot
23-01-2009, 17.53.22
Per me, la nobiltà d'animo

Hastatus77
24-01-2009, 11.28.57
Forse... l'umiltà.

KingArthur
24-01-2009, 13.01.18
Ho spostato la dicussione nella sezione più pertinente e aggiunto il sondaggio.
Invito una dama ad aprire un'analoga discussione per le virtù di una dama ;)

KingArthur
24-01-2009, 14.09.19
Sir Lancelot avete anticipato le mie intenzioni di aprire lo stesso dibattito. L'argomento è affascinante quanto complesso e affonda le radici nella filosofia greca ellenistica. La scelta di una virtù in particolare è davvero ardua poichè un cavaliere non può prescindere da nessuna delle virtù che avete elencato. Per fare un po di luce sull'argomento possiamo distinguere tra le virtù principali secondo la cristianità e le virtù cardinali umane.

Per il cristianesimo, la virtù è la disposizione a compiere il bene.
Secondo la teologia cattolica, le virtù teologali si riferiscono direttamente a Dio e sono date all’uomo dalla sua Grazia. Esse sono tre: fede, speranza e carità. San Paolo apostolo scrisse a proposito questo bellissimo verso:
« Dobbiamo essere [...] rivestiti con la corazza della fede e della carità, avendo come elmo la speranza della salvezza »


La fede è la virtù per la quale l'uomo crede in Dio e in tutto ciò che egli ci ha rivelato;
La speranza è la virtù teologale per la quale desideriamo il regno dei cieli e la vita eterna come nostra felicità, riponendo la nostra fiducia nelle promesse di Cristo;
La carità è la virtù per la quale amiamo Dio, nel quale si ritrova ogni amore, anche verso se stessi e verso le altre creature;

Nelle virtù teologali trovano il loro fondamento tutte le virtù cardinali che riguardano l'animo umano e pongono le basi di una vita moralmente buona. Le virtù umane sono raggruppabili intorno a quattro “virtù cardinali” (o “virtù umane principali”): prudenza, giustizia, fortezza, temperanza.


La prudenza è la virtù per la quale l'uomo è capace di discernere il bene e i mezzi per compierlo;
La giustizia è la virtù per la quale l'uomo contempla in sé e in altri sia il dovere che il diritto;
La fortezza è la virtù per la quale egli rimane saldo nei suoi principi anche se colpito dalla prova e dalla difficoltà;
La temperanza è la virtù che rende possibile, con il distacco dai piaceri illeciti, un saggio uso dei beni materiali;

L'opposto delle virtù sono i vizi, sui quali qualcuno potrebbe raccogliere l'invito di aprire un altro interessantissimo dibattito.

Lancelot
24-01-2009, 14.46.27
Sire, vi sono debitore sia per aver collocato la discussione nel suo giusto posto, sia per il vostro contributo.
Convengo con voi che l'animo di un vero Cavaliere dovrebbe potersi dire colmo di tutte le virtù da voi elencate, ma speravo che si potesse rendere più avvincente il dibattito elencando quella che secondo noi è la virtù massima, esemplare, dell'essere Cavaliere.
La diversificazione delle risposte credo potrebbe altresì insegnarci a conoscere meglio i rispettivi autori, comprendendo le loro ideali priorità.
Per spiegare la mia risposta di cui sopra, io penso che la Nobiltà sia la più alta delle virtù cavalleresche perché è ciò che ci spinge a eccellere. E' una spinta positiva e propositiva a scardinare i vizi dal nostro animo e a instillarvi comportamenti virtuosi, proprio perché c'è quella tensione costante al miglioramento e all'ispirazione a dei modelli ideali. Per me la nobiltà d'animo significa trovare delle costanti fonti di ispirazione verso il meglio, sia nell'umile, sia nel coraggioso, sia nel caritatevole, sia nel giusto. Significa cercare di essere sempre migliori di quel che si è, e credo sia la più grande virtù di un Cavaliere.

Ninive Shyal
24-01-2009, 14.49.48
Ho votato per la giustizia in quanto, pur ritenendo che un cavaliere debba possedere tutte le virtù elencate, penso cche il loro dovere principale fosse quello di far rispettare la giustizia ed essere giusti essi stessi.

gwen
24-01-2009, 15.45.19
tutte queste qualità indicate nel sondaggio secondo me devono albergare nell'animo di un cavaliere, ma una sola è quella che alla fine, sul campo di battaglia, unitamente a tutte le altre, farà la differenza, ed essa (così ho votato..) è il coraggio!

Morris
24-01-2009, 18.37.17
Un Cavaliere, non è un normale essere che vive le semplici cose umane e mortali, ma.. un essere umano che vive qualcosa di divino e soprannaturale....quindi ..la virtù più alta è quella "Teoretica"!

Sir Morris

Sir.Vorpal
24-01-2009, 19.05.13
Condivido pienamente ciò che ha rammentato Lady Gwen, il coraggio è ciò che sosterrà un Cavaliere sul campo di battaglia e farà da base per tutte le sue virtù......

Iltemplare
26-01-2009, 13.33.00
Quale deve essere la più alta virtù di un Cavaliere (o di una Dama)?
Ovviamente molti sono i tratti etici che si definiscono e si compenetrano fra loro, ma vorrei una e una sola risposta.
Quale, se foste un Cavaliere, sarebbe la virtù che cerchereste maggiormente di fare vostra? Quale quella che apprezzereste di più?
Coraggio? Temperanza? Fede? Disciplina? Carità? Altro?
Attendo con ansia le vostre risposte.


LA VERITA'.



Roberto da Amalfi

Nebiper
26-01-2009, 16.00.34
La forza d'Animo

Il cavaliere come umile e degno servitore di se stesso
ha la facoltà di percorrere l'immane cammino dentro di se, superando foreste, montagne e confini
ha il dovere di ricercare nel suo lungo viaggio la verità interiore
ha l'obbligo di trasporre fedelmente la verità ricercata nella vita reale con il fine di donare all'umanità un piccolo frammento del mosaico divino

Iltemplare
26-01-2009, 16.27.36
La forza d'Animo

Il cavaliere come umile e degno servitore di se stesso
ha la facoltà di percorrere l'immane cammino dentro di se, superando foreste, montagne e confini
ha il dovere di ricercare nel suo lungo viaggio la verità interiore
ha l'obbligo di trasporre fedelmente la verità ricercata nella vita reale con il fine di donare all'umanità un piccolo frammento del mosaico divino

Non ho compreso. Il valore di un Cavaliere è dato dal suo cammino personale?

Nebiper
26-01-2009, 16.37.49
Mi spiego meglio, a mio modesto perere credo che il cammino prsonale sia non la vittù ma lo strumento mediante il quale un cavaliere riesce a conoscersi, la virtù invece è rappresenteta dal grado di assennatezza impiegato nella ricerca iealizzato nella forza d'animo e il completamento della ricerca sia il desiderio di condividere con chi ci circonda le esperienze maturate durante il cammino personale.

Iltemplare
26-01-2009, 17.05.29
Mi spiego meglio, a mio modesto perere credo che il cammino prsonale sia non la vittù ma lo strumento mediante il quale un cavaliere riesce a conoscersi, la virtù invece è rappresenteta dal grado di assennatezza impiegato nella ricerca iealizzato nella forza d'animo e il completamento della ricerca sia il desiderio di condividere con chi ci circonda le esperienze maturate durante il cammino personale.

Continuo a non capire. Perdonatemi.

Con una parola sa dare una Virtù al Cavaliere?


Roberto

Morris
26-01-2009, 18.11.25
La forza d'Animo

Il cavaliere come umile e degno servitore di se stesso
ha la facoltà di percorrere l'immane cammino dentro di se, superando foreste, montagne e confini
ha il dovere di ricercare nel suo lungo viaggio la verità interiore
ha l'obbligo di trasporre fedelmente la verità ricercata nella vita reale con il fine di donare all'umanità un piccolo frammento del mosaico divino


Approvo, Sir Nebiper!
Impeccabile anche la spiegazione!

Con devozione
Sir Morris

llamrei
26-01-2009, 19.05.26
Mi spiego meglio, a mio modesto perere credo che il cammino prsonale sia non la vittù ma lo strumento mediante il quale un cavaliere riesce a conoscersi, la virtù invece è rappresenteta dal grado di assennatezza impiegato nella ricerca iealizzato nella forza d'animo e il completamento della ricerca sia il desiderio di condividere con chi ci circonda le esperienze maturate durante il cammino personale.


Leggo tra queste righe quanto è accaduto a Parcefal..cavaliere per eccellenza.

Parceval è divenuto un "cavaliere perfetto" solo dopo aver percorso tappe di formazione: da cavaliere rudem grezzo, ingenuo diventa attraverso le varie esperinze lungo un suo percorso, non solo mentale ma anche fisico, un nuovo modello di valori cavallereschi.

Nebiper
26-01-2009, 19.20.56
Accolgo con orgoglio le vostre opinioni Ledy Ilamrei e Sir Morris

In una parola? Instancabile ricercatore! Sir

Iltemplare
26-01-2009, 19.57.51
Accolgo con orgoglio le vostre opinioni Ledy Ilamrei e Sir Morris

In una parola? Instancabile ricercatore! Sir


di cosa è ricercatore?

Nebiper
26-01-2009, 20.01.26
Ricerca ciò di cui è curioso Sir
Io ad esempio sono curioso di sapere

Morris
26-01-2009, 20.19.10
Accolgo con orgoglio le vostre opinioni Ledy Ilamrei e Sir Morris

In una parola? Instancabile ricercatore! Sir



Stupenda sintetizzazione, amico mio!

Con Amicizia e fratellanza, inchinandomi anche a Lady Llamrei!

Sir Morris

Cora
28-01-2009, 20.05.04
l'amore....non necessariamente verso una donna...
mi riferisco a quello per il proprio ideale, il proprio scopo...
unito al coraggio é una tra le armi più potenti...in campo di battaglia...e anche fuori.....

myrddin
29-01-2009, 00.32.59
Io credo che un cavaliere necessiti di tre cose..la verità,il coraggio e l'amore!le tre virtù sono concatenate,non esiste l'una senza le altre due!

Moruadh
20-02-2009, 15.15.39
L'amore.
Inteso come amore che spinga alla vita, alla saggezza ed alla purezza d'animo. Un cuore che ama è un cuore nobile. Ed è anche un cuore guerriero.

Perry Undomiel
05-04-2009, 20.05.18
Ho dato il voto alla saggezza, in quanto una decisione deve essere presa da una persona saggia ^^.

fra Leone
06-04-2009, 00.36.04
Il cavaviere è uno homo di mondo e come tale deve più destreggiarsi in virtù allo mondo legate, apperocciò egli necessiti di ricevere tutti i doni dello Santo Spirito:

Sapienza
Intelletto
Consiglio
Fortezza
Scienza
Pietà
Timor di Dio
Così è che oggi lo novello cavaliere è per la Chiesa colui che riceve il Sacramento della Cresima e con tal crisma segnato affronta le tentazioni dello Nimico e con coragio il combatte.

Pens'io che il cavaliere deli tempi antichi fosse un uomo potente, e con tal potere potea aiutar i miseri o dar lor tormenti.
Quivi ritengo che la temperanza sia la virtù a lui più necessaria
perocchè molti animati di buone e forti intenzioni furon deviati dalla sorte che li avea resi potenti di fronte al Mondo, ma li avea anche fatti schiavi della loro avidità.

sir lutor3
07-04-2009, 14.32.15
un cavaliere deve essere saggio oltre a rispettare il prossimo deve avere coraggio e umile per saper affrontare scielte difficili .
mio nobile re mi dica se sbaglio grazie e buon pranzo a tutte le dame e a tutti i cavalieri.
aggiungo che un cavaliere deve essere giusto tra i giusti

Vanegoor
08-04-2009, 21.22.07
Le virtù più nobili sono quelle esercitate in modo tale da ispirare le altrui virtù, ovvero gesta sì virtuose, per uno o tanti fattori, da risvegliarne o riesumarne di simili. Quindi, a mio parere, un'azione virtuosa è la fiamma capace di illumare le altrui virtù ove altrimenti sarebbero fioche. :misc_investigate:

Alla base di ciò concordo in pieno con Sir King Arthur, sintetizzando che un cavaliere non può prescindere da alcuna virtù, ed aggiungo che ciascuna sostiene in sé le altre.

fra Leone
10-04-2009, 14.56.53
Le virtù più nobili sono quelle esercitate in modo tale da ispirare le altrui virtù, ovvero gesta sì virtuose, per uno o tanti fattori, da risvegliarne o riesumarne di simili. Quindi, a mio parere, un'azione virtuosa è la fiamma capace di illumare le altrui virtù ove altrimenti sarebbero fioche. :misc_investigate:.....
La vostra risposta molto assai mi piace, sir Vanegoor et con voi concordo:
chi dé l'esemplo et altri a compier miglior azion di virtù piena spinse, certo più degnamente la cavalleria servì et il suo Signore.
Tempo è questo che non profeti et maestri abbisogna (et umilmente quivi mercé quindi ne chiedo), ma di cavalier e dame che operino con virtude per invogliare gli altri ad altrettanto fare.
:neutral_think: TUtte le virtù necessitano quindi allo cavaliere, ma quivi, una qualunque di esse ben professata può sopperirlo ove nelle altre ei sia mancante?

Vanegoor
10-04-2009, 21.11.30
Grazie per la Vostra cortese risposta, fra Leone! Difatti già Shakespeare:pensif_29: asserì assai saggiamente che:

"Tu e le tue doti non siete solo cosa tua, / da esaurir te stesso nelle tue virtù, e loro in te. / Il cielo fa con noi come noi con le torce, / che non s'accendono solo per se stesse: / se dalle nostre virtù non irradia luce / tanto varrebbe non averle.

William Shakespeare, Misura per misura, Atto I scena I. :misc_deal:


E come parve già d'udir da un cavaliere ormai mutato nel sonno eterno: "Le nostre ossa diverrano polvere, i nostri nomi saranno presto dimenticati e le voci mute per sempre, ma in nostri propositi dureranno in eterno!"

E cosa se non l'esercizio d'una virtù è in grado di eternare per generazioni un proposito altrimenti caduto in oblio?

DragonExcalibur
19-06-2009, 12.43.09
la più grande qualità di un Cavaliere è la verità
come disse Merlino:
"dev'esserci verità soprattutto, quando un uomo mente assassina una parte del mondo"

Vivian
09-07-2009, 15.42.14
Dame e messeri, riguardo alle qualità che un cavaliere deve possedere mi permetto di citare alcuni passi del Tesoretto di Brunetto Latini (pare che quest'opera abbia ispirato Dante nella scrittura della Divina Commedia). L'opera racconta le avventure di un cavaliere che, di ritorno dalla Spagna, si perde in una selva e inizia un viaggio che lo porterà a conoscere i misteri dell'uomo e dell'universo. Durante le sue visioni si ritrova ad ascoltare gli insegnamenti delle quattro virtù cavalleresche, ovvero Cortesia, Larghezza (liberalità), Leanza (lealtà) e Prodezza.
Vi cito alcuni versi che condivido e credo siano sempre attuali:

Cortesia:
Ma a te, bell'amico,
primeramente dico
che nel tuo parlamento
abbi provedimento:
non sia troppo parlante,
e pensati davante
quello che dir vorrai,
ché non retorna mai
la parola ch'è detta,
sì come la saetta
che va e non ritorna.
Chi ha la lingua adorna,
poco senno gli basta,
se per follia no'l guasta.

Leanza:
Ancor ti priego e dico,
quand'hai lo buono amico
e lo leal parente
amalo coralmente:
non si' a sì grave stallo
che tu li facce fallo.

Prodezza:
Ben ti consiglio questo:
che, se tu col ligisto
atartene potessi,
vorria che lo facessi,
ch'egli è maggior prodezza
rifrenar la mattezza
con dolci motti e piani
che venire alle mani.

Concludo dicendo che, a mio parere, la miglior virtù per un cavaliere è la saggezza, ovvero la capacità di saper valutare tutte le situazioni e comportarsi in un modo che rechi il minor danno a sè e agli altri.

Mi auguro di non avervi annoiato troppo ;)

zaffiro
09-07-2009, 20.20.50
Grazie,è stato un piacere rileggere questi versi,confesso,rilegati tra molti ricordi abbandonati del liceo.

Il vostro pensiero a riguardo,comunque,non reca minor eleganza.

Simon Templar
10-07-2009, 15.57.56
Manca l'AMORE inteso come universale...!

Guisgard
31-07-2009, 01.50.29
Questa discussione è tanto interessante quanto complessa.
Come complessa è la risposta al sondaggio.
La più grande virtù per un cavaliere?
Ma forse prima dovremmo chiederci cosa è davvero un cavaliere.
Un tempo essere nobili voleva significare oneri e non solo onori.
E questo credo possa tranquillamente valere anche per un cavaliere.
La cavalleria chiama ad una missione.
Ma prima ancora ad una scelta di vita.
Essere cavaliere è prima di tutto un modo di essere.
Il mio maestro, quando ero un apprendista cavaliere, mi ricordava spesso come il cavaliere altro non è che "l'uomo più vicino a Dio".
"Il cavaliere deve sempre e comunque aspirare alla santità", aggiungeva ancora il mio nobile maestro.
Il cavaliere è quindi un uomo che sfiora la perfezione in ogni sua forma e che trova i suoi unici limiti in quelli della nostra natura mortale.
Perciò, nel rispondere al quesito di questo sondaggio, non posso che affermare come tutte le virtù elencate debbano essere presenti nell'animo di un vero cavaliere.