Visualizza versione completa : Allarme violenza
Lancelot
27-01-2009, 19.49.29
Credo che siamo tutte persone adulte e vaccinate, quindi siamo anche in grado di parlare di argomenti di questo tipo.
Immagino che tutte le persone che postano in questo forum, siano accomunate da un alto ideale di giustizia e libertà. E allora, proprio a voi che so avere questi sentimenti, chiedo, come deve comportarsi la società nei confronti delle belve di Guidonia?
Ormai l'allarme sicurezza è davvero impellente, e a Roma più che in ogni altra città. Personalmente pretendo misure drastiche, carcere duro e lavori forzati di decenni, perché la democrazia, nel suo tentativo garantista, sta dimostrando sempre di più le sue enormi falle giuridiche.
Il crimine e la brutalità non hanno nazione. Non hanno colore, né razza. Queste persone, italiane, marocchine, romene o inglesi che siano, sono animali. Tuttavia ci sono dei dati statistici di cui tenere conto. A Roma il 38% degli stupri sono commessi da italiani, il 31% da romeni, il restante da persone di nazionalità altra. Sono dati significativi, considerando che questi ultimi rappresentano solo il 5% della popolazione romana e che, assieme ad altre etnie, coprono un buon 60% delle violenze su donne nella Capitale.
Altro tema molto discusso, è quello che la maggior parte degli stupri avvengono dentro le mura domestiche. Ma credo che anche qui si debba distinguere: si può paragonare una denuncia per stupro da parte di una donna facente parte di coppia in crisi e con richiesta di divorzio di mezzo, alla barbarie di 5 animali che si accaniscono su una ragazza, mentre il fidanzato è chiuso nel bagagliaio a sentire cosa le fanno?
Per questi casi così cruenti e aberranti è lecito pretendere il massimo della pena, ovvero sia i 12 anni per stupro per l'aggravante cruenta, più 15 anni per sequestro di persona, arrotondabili a 30 per tentata fuga in città altra.
Cosa ne pensate?
llamrei
27-01-2009, 21.16.20
Come donna mi sento profondamente colpita da questi eventi di cronaca. Mi sento umiliata, impotente oltre che presa in giro e soprattutto mi sento schifata.
Non lo sono solo da questo ultimo caso (ultimo? magari fosse veramente l'ultimo :sad_wall:): questo è solo uno della lista interminabile di violenze compiute nei confronti di esseri umani (pedofilia, violenze domestiche, umiliazioni psicologiche/fisiche ecc.).
Sono stanca di sentire quello che succede....o di raccogliere confidenze da amiche ed apprendere che anche a loro è successo...sono molto molto stanca.
Io opterei per il carcere duro come suggerito dal buon Lancelot, in più opterei per la castrazione fisica, se troppo abberrante ...vada bene pure la chimica. E visto che i numeri parlano da soli -evitiamo per un attimo solo di far la parte dei finti buonisti- io chiuderei le porte in entrata. Cosi intanto riusciamo meglio a gestire i nostri criminali...una volta risolti i problemi "familiari" allora forse riusciremo anche a gestire quelli degli altri.
E chiudo la mia amarezza confermando -anzi, aggiungendo un pò la mano pesante- quanto riportato da Lancelot.
Lancelot
28-01-2009, 10.47.59
Purtroppo chiudere le porte in entrata non è possibile, dato che siamo in Europa e che uscirne per un paese economicamente debole come il nostro sarebbe catastrofico...
Secondo me sarebbe sufficiente comportarci con i flussi migratori come gli altri paesi si sono comportati con gli italiani tempo addietro.
Ovvero sia prendere le impronte digitali a tutti, dare un documento a tutti, se non hai nome e cognome, non c'è problema, te lo fornisco io e ci aggiungiamo anche vicino al tuo nome schedato una bella impronta digitale e il tuo codice genetico. Il dramma di questo paese è che spesso qui non si sa chi è la gente che arresti, senza nome, senza documenti, senza niente. La prima cosa che si deve fare, è schedare, registrare. In modo che tu sia qualcuno ai fini giuridici, e che conseguentemente tu sia perseguibile secondo le stesse norme.
In secondo luogo, certezza della pena. Acuire pesantemente le pene per stupri e rapine a mano armata con violazione di domicilio, abolire quell'aberrazione della buona condotta, che non ha alcun senso: tu DEVI comportarti bene, semmai, se ti comporti male, te la acuiamo la pena.
In particolare sulle violenze alle donne, il sistema giuridico è frutto di un maschilismo di fondo che riconosce la violazione della donna come meno grave rispetto ad altri delitti; secondo me invece quella su donne e bambini è la violenza più grave in assoluto, peggio dell'omicidio. Se una persona la uccidi, finisce lì, smette di soffrire. Ma quando uccidi una persona dentro, e questa è morta esistenzialmente, pur continuando a vivere, ne vogliamo parlare?
Ultima cosa, NON toccare le intercettazioni, come mi pare invece che si voglia fare nei prossimi giorni. Se non fosse stato per le intercettazioni telefoniche questi 5 animali che hanno stuprato la ragazza di Guidonia sarebbero ancora a piede libero. In un sistema giudiziario in cui è sempre più difficile trovare prove inconfutabili e dove 9 volte su 10 chi commette un reato la fa franca per assenza di prove, l'intercettazione spesso è l'unico appiglio per ottenere la verità e degli indizi utili alla risoluzione di casi complessi.
llamrei
28-01-2009, 10.52.12
Una cosa mi ha lasciato sconcertata: Questi esseri disumani che hanno compiuto il gesto a Guidonia, sono (fortunatamente) stati presi e tenuti sotto stretta sorveglianza.
Forse il fatto accaduto alla ragazza romana durante la notte dell'ultimo dell'anno è un gesto meno grave tanto da lasciar libero il "ragazzo" (son stata gentile a chiamarlo ragazzo:sad_evil: )?
Hastatus77
28-01-2009, 14.52.50
Sono d'accordo con llamrei che chiede oltre all'inasprimento delle pene la castrazione fisica o chimica. Non sappiamo se ciò fara diminuire la violenza sulle donne... però siamo sicuri che tutti coloro che sono passati sotto i ferri del boia non potranno più compiere tali atti.
Chiudere le porte invece penso che non sia la soluzione ottimale... forse è necessario ottimizzare la registrazione degli immigrati, espellerli quando compiono crimini ed evitare che possano ritornare.
Lancelot
28-01-2009, 16.18.45
Forse il fatto accaduto alla ragazza romana durante la notte dell'ultimo dell'anno è un gesto meno grave tanto da lasciar libero il "ragazzo" (son stata gentile a chiamarlo ragazzo:sad_evil: )?
Infatti quella è una sentenza vergognosa sulla quale spero che si possa tornare quanto prima, perché DEVE pagare in carcere.
Che gli italiani scontino le proprie pene in Italia, e gli stranieri residenti qui, dopo essere stati giudicati qui dalle NOSTRE leggi, vadano a scontare quanto comminato dai tribunali italiani nei paesi d'origine. Ci vorrebbero accordi internazionali in questo senso, altrimenti ti credo che le nostre carceri sono sempre piene.
Non penso che la soluzione di "chiudersi a riccio" sia la soluzione migliore.
I problemi bisogna affrontarli e tentare di risolverli.
Ma per evitare di continuare l'OT, possiamo continuare nella discussione "Allarme violenza (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?p=6270)" da te creata nella sezione "Fuori tema".
Riprendo inoltre qui l'invito di Sir Hastatus, dicendogli che la mia non è una volontà di chiudersi a riccio, ma una presa d'atto che ormai nulla è più cambiabile dall'interno, si può solo cancellare e ricostruire.
Purtroppo, e lo dico con spirito libero, democratico e garantista, la democrazia ha permesso che la feccia imponesse alla società i suoi modelli, forte del suo numero sempre crescente. Credo nella democrazia ma quando essa è favorita da un'oligarchia illuminata, eletta in base ai suoi meriti e al suo curriculum.
Non credo nella massa, e non credo nel volgo. La vera libertà del popolo è quella che le eccellenze che dal suo numero sorgono riescono a garantirle. Non è certo il governo e la ribalta dei mediocri, questa è l'antidemocrazia per eccellenza, anche se la si vuol far passare come tale. Siccome la penso così, eccovi dunque spiegato il perché delle mie parole che ho espresso nel topic su Le Cronache di Camelot. Chiudo la parentesi, era giusto per chiarire ;)
llamrei
28-01-2009, 17.16.59
la democrazia ha permesso che la feccia imponesse alla società i suoi modelli, forte del suo numero sempre crescente.
Concordo in modo totale a questo concetto. Purtroppo stiamo pagando sulla nostra pelle le "bontà democratiche": essere troppo democratici ha portato chi delinque ad approffittare della situazione. Vi è un detto a Venezia: 'na persona massa bona passa da mona. Chi non ha afferrato...mi chieda pure in pm la traduzione;)
Lancelot
28-01-2009, 17.31.16
Io ho afferrato, Mosconi docet :D
Comunque, riguardo al caso di Capodanno, le cose sono un pò diverse da come i giornali ce le hanno fatte intendere, mi sono appena informato.
Vi posto una cosa interessante, che ribalta la questione per come l'avevamo intesa. Buona lettura:
Link di un articolo del "Corriere" in cui spiega perché i politici sbagliano a cavalcare l'onda della folla.
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio...44f02aabc.shtml (http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_26/violenza_domiciliari_polemiche_luigi_ferrarella_3d 01682a-eb9b-11dd-92cf-00144f02aabc.shtml)
La politica inganna l'opinione pubblica sul caso dello stupratore di capodanno
*Il violentatore non se l'è cavata*
La custodia cautelare non è affatto l'anticipazione del futuro
«castigo» che il «colpevole » meriterà
di Luigi Ferrarella
È crudele che la politica inganni l'opinione pubblica alimentando nei
cittadini l'equivoco alla base delle polemiche sugli arresti
domiciliari chiesti dalla Procura di Roma per il violentatore di una
ragazza a Capodanno, come se costui l'avesse fatta franca per il solo
fatto di essere oggi agli arresti a casa invece che in carcere.
Nell'ordinamento vigente, infatti, la custodia cautelare non è affatto
l'anticipazione del futuro «castigo» che il «colpevole » meriterà per
il delitto commesso, non è un antipasto della punizione, non è il modo
di risarcire la parte lesa per il male patito e la collettività per
l'infrazione alle regole. La punizione per il dolore arrecato alla
vittima, la pena equa per il delitto commesso, la sanzione che potrà
disattendere le giustificazioni «buoniste» abbozzate dall'indagato
(ero drogato, non ero in me, sono pentito), vanno chieste alla
sentenza del processo, non adesso, alla carcerazione del giovane. La
custodia cautelare in carcere, invece, è solo uno strumento
utilizzabile dai magistrati, per un limitato periodo di tempo e se ve
ne sia motivo ricavato da specifici elementi, per tutelare la
genuinità delle indagini dal pericolo di inquinamento delle prove, per
neutralizzare il pericolo che l'indagato fugga, per contenere il
rischio che ricommetta il reato.
Tre esigenze cautelari che, nel caso dell'indagato romano (reo
confesso, incensurato, facilmente controllabile nell'abitazione dei
genitori) il pm ha valutato soddisfatte già dagli arresti in casa in
attesa del processo. Soluzione che, ad esempio, potrebbe invece non
essere percorribile per un italiano con precedenti penali specifici; o
per lo straniero sospettato di uno stupro, che potrebbe restare in
carcere a motivo non di un discrimine etnico, ma dell'assenza di un
domicilio certo che lascerebbe permanere il pericolo di irreperibilità
e quindi di reiterazione del reato. Tutto ciò la politica sa
benissimo, ma si guarda bene dallo spiegarlo ai cittadini. Anzi
continua a smarrirli e disorientarli, per esempio alimentando
l'illusione per cui, se «è la legge sbagliata», allora «la si
cambierà» in modo che per reati gravi come lo stupro la carcerazione
prima del processo «sia obbligatoria»: è una presa in giro, giacché
chi la propone sa bene che la Consulta ha più volte rimarcato che
contrasterebbe con i principi costituzionali qualunque norma che
stabilisse per alcuni reati l'automatica applicazione della custodia
cautelare in carcere, ribadendo invece che in base a quei principi
deve essere sempre lasciato al giudice uno spazio di valutazione
dell'indagato-concreto nel caso-concreto. Ma l'assurdità e al tempo
stesso la contraddizione più clamorose arrivano da quella politica
che, negli arresti domiciliari all'indagato per stupro, censura
l'assenza di «pene esemplari senza pietà » (come da destra il ministro
delle Pari opportunità Mara Carfagna), o si duole che «così passi un
messaggio di non gravità dello stupro» (come da sinistra la sua
collega del Pd, il ministro-ombra Vittoria Franco).
Assurdo, perché il compito dei magistrati non è lanciare «messaggi»
sui «fenomeni», e nemmeno produrre «esemplarità», ma giudicare singole
persone in casi concreti. E contraddittorio, perché una magistratura
che lanciasse «messaggi», o producesse «esempi», farebbe non il
proprio lavoro ma supplenza della politica o della sociologia: cioè
proprio quello che la politica critica, e a ragione, quando è la
politica a subire quella «messaggistica» o quegli aneliti di
«esemplarità» che talvolta affiorano nelle pieghe di provvedimenti
giudiziari confusi, sovrabbondanti, sproporzionati. Più utile forse
del rituale invio di ispettori ministeriali alla Procura di turno,
forse sarebbe dare concretezza ai tante volte annunciati, e
altrettante volte rimandati o tenuti a bagnomaria, interventi pratici
per velocizzare la celebrazione dei processi. Anche nel caso dello
stupro romano, infatti, è su questo terreno che si giudicherà davvero
la capacità dello Stato di dare una reale risposta alla ragazza
violentata: non sulla manciata in più o in meno di giorni in carcere
preventivo per il suo violentatore adesso, ma sulla rapidità di
approdare al dibattimento, di celebrarne con le ordinarie garanzie il
giudizio, e di assicurare l'effettività della pena definitiva.
Hastatus77
28-01-2009, 17.52.29
@Lancelot
Grazie per le ottime delucidazioni. :smile_clap:
llamrei
28-01-2009, 19.19.56
Mi sta benissimo la delucidazione e ve ne ringrazio...ma rimango ferma sui miei passi: certezza della pena e applicabile in termini brevi punto.
Non mi interessa che il "giovane sia facilmente reperibile in casa dei genitori..." in quanto incensurato e bla bla bla.
Una volta accertato (non era forse reo confesso? quindi non vi era dubbio sulla gravità del suo gesto....) il reato il tizio deve stare in carcere: pre e post processo!!! Non a casetta sua con la mammina "che lo controlla"! Suvvia!
Secondo me a queste "persone" bisognerebbe regalare una vacanza a vita in carcere...altro che 12 anni!!!
Lo stupro (insieme alla pedofilia) é, tra i tanti reati che l'essere umano compie, quello più schifoso e assurdo.....
Che si tratti di un italiano, rumeno, americano, giapponese etc. queste persone devono essere isolate a vita dalla comunità perché una violenza del degenere non può in alcun modo essere accettata.
Ma soprattutto mi chiedo.....Perché???
Come può in una persona nascere anche un minimo pensiero che la porti a compiere atti del genere????
Non ho parole......
mi rattrista davvero molto dover fare le constatazioni che sto per fare, ma l'argomento in fondo non è dei più allegri...
premettendo il fatto che la penso esattamente come tutti voi, in particolare ho apprezzato vari passaggi di sir Lancelot, che riesce sempre a usare la determinazione senza perdere l'umanità (ed è questa una delle virtù dei cavalieri), vi vorrei porre due questioni.
la prima riguarda il sistema giornalistico,i mass media italiani...prima dell'attuale lavoro lavoravo per una testata nazionale, sognavo di fare la giornalista.
quando il mio desiderio si è finalmente realizzato... il sogno che avevo sin da bambina è morto, lentamente.... finchè non ho compreso che il mestiere di giornalista non è adatto a chi implicitamente ha deciso di difendere la verità, non è adatto a chi ha davvero una coscienza.
in pochi si salvano, e fateci caso.. in un modo o nell'altro vengono tagliati fuori.
ho letto che esiste una nuova tipologia di marketing... si chiama fear marketing, il marketing della paura: le grandi aziende hanno scoperto che la gente terrorizzata dai telegiornali dalle notizie, dalla bestialità che ci circonda tende a fare un uso maggiore dello shopping consolatorio... fate due calcoli quindi...
a riprova di questo sta la "ripetitività" delle notizie... adesso è lo stupro, un domani sarà la pedofilia e via andare...
questo innesca, a mio avviso, un meccanismo malato che conduce all'istigazione al reato per le menti più sconvolte, al terrorismo psicologico ed alla paura paralizzante per tutti gli altri.
secondo punto: la prova di tutto questo è che oggi sono uscita in bicicletta per venire al alvoro, approfittando del fatto che è uscito un timido raggio di sole. a metà strada le ombre hanno iniziato a impossessarsi dei miei pensieri, ho iniziato a chiedermi se era poi una buona idea rincasare di notte, da sola e in bici piuttosto che in macchina.
poi ho pensato: è questo che vogliono davvero, è questo il terrorismo... indurre una persona, un cittadino, ad avere paura di compiere anche la più banale delle scelte quotidiane, toglierci il sonno, la pace e la tranquillità...farci uscire completamente di testa.
detto questo, è tutto sacrosanto quello che avete scritto, e si potrebbe scrivere un poema sulla certezza della pena in Italia e su tutti gli annessi ed i connessi...la mia era solo una piccola riflessione su come oltre al danno.. ci tocca subire anche la beffa!!!
Lancelot
28-01-2009, 20.51.19
Mi sta benissimo la delucidazione e ve ne ringrazio...ma rimango ferma sui miei passi: certezza della pena e applicabile in termini brevi punto.
Non mi interessa che il "giovane sia facilmente reperibile in casa dei genitori..." in quanto incensurato e bla bla bla.
Una volta accertato (non era forse reo confesso? quindi non vi era dubbio sulla gravità del suo gesto....) il reato il tizio deve stare in carcere: pre e post processo!!! Non a casetta sua con la mammina "che lo controlla"! Suvvia!
risposta lampo perché ho poco tempo, commenterò quanto detto da lady Cora e lady Gwen domani, volevo solo dire che la mia delucidazione non voleva in alcun modo giustificare o attenuare quanto fatto: il ragazzo, fra l'altro un coatto di prima maniera, deve essere punito con la dovuta durezza, senza sconti.
Volevo solo gettare acqua sul fuoco creato dagli allarmismi di alcuni quotidiani sulla Magistratura come associazione a delinquere che invece di mettere le persone in galera le mette ai domiciliari: non è così, si può star tranquilli. Il giovane verrà condannato in sede di processo, NEL FRATTEMPO, è giusto che a dargli vitto e alloggio siano i genitori, e non lo Stato. Tutto qui ;)
Spesso i magistrati attuano delle sentenze-porcata, come nel caso della Reggiani, il cui stupratore e assassino si è visto diminuire la pena perché la sua vittima "aveva reagito". E' una porcata, ma questo non deve portarci a partire prevenuti. In questo caso non c'è stato alcuno sconto di pena, si tratta semplicemente di uno stand-by in attesa di processo.
Vi saluto, a domani!
llamrei
28-01-2009, 21.08.57
No, non ci siamo capiti sir Lancelot: la mia non era una risposta in merito ad una vostra espressione del discorso: ho inteso bene che voi avevato solo riportato un chiarimento. Io ho solo ribadito che da parte mia preferisco che sia lo Stato a pagare le "vacanze" (grazie del termine Cora) in attesa di un giudizio ai tizi in questione e non mamma e papà. E' solo un mio punto di vista ;)buona serata!
Lancelot
29-01-2009, 13.09.09
Adesso ho capito Milady, è che mi sarebbe dispiaciuto che si abboccasse al tranello della politica per la quale è gioco forza gettare discredito sulle Istituzioni della Magistratura, in modo da avere poi giustificazioni agli occhi del popolo per poterle distruggere e per fare i propri porci comodi liberamente.
Secondo me a queste "persone" bisognerebbe regalare una vacanza a vita in carcere...altro che 12 anni!!!
Lo stupro (insieme alla pedofilia) é, tra i tanti reati che l'essere umano compie, quello più schifoso e assurdo.....
Che si tratti di un italiano, rumeno, americano, giapponese etc. queste persone devono essere isolate a vita dalla comunità perché una violenza del degenere non può in alcun modo essere accettata.
Ma soprattutto mi chiedo.....Perché???
Come può in una persona nascere anche un minimo pensiero che la porti a compiere atti del genere????Mi trovate perfettamente d'accordo, penso che nel diritto attuale ci sia un maschilismo di fondo, subdolo e sotteso, che non riconosce nello stupro la giusta aberrazione. Va sicuramente rivisto e modificato.
Da quanto ero piccolo, la violenza sulle donne e sui bambini mi suscita una repulsione viscerale, un moto d'ira, perché è una cosa secondo me peggiore dell'omicidio e andrebbe trattata come tale. E' una violazione completa, totale e ripugnante. Infatti anche se adesso parlo con serenità, vi assicuro che le mie reazioni iniziali sono state brutali ed efferate; non potrebbero non esserlo, vista la gravità del crimine. Ma poi fortunatamente subentra sempre la ragione, che deve portarci a scegliere la punizione e la giustizia, non la vendetta.
mi rattrista davvero molto dover fare le constatazioni che sto per fare, ma l'argomento in fondo non è dei più allegri...
premettendo il fatto che la penso esattamente come tutti voi, in particolare ho apprezzato vari passaggi di sir Lancelot, che riesce sempre a usare la determinazione senza perdere l'umanità (ed è questa una delle virtù dei cavalieri), vi vorrei porre due questioni.
la prima riguarda il sistema giornalistico,i mass media italiani...prima dell'attuale lavoro lavoravo per una testata nazionale, sognavo di fare la giornalista.
quando il mio desiderio si è finalmente realizzato... il sogno che avevo sin da bambina è morto, lentamente.... finchè non ho compreso che il mestiere di giornalista non è adatto a chi implicitamente ha deciso di difendere la verità, non è adatto a chi ha davvero una coscienza.
in pochi si salvano, e fateci caso.. in un modo o nell'altro vengono tagliati fuori.
ho letto che esiste una nuova tipologia di marketing... si chiama fear marketing, il marketing della paura: le grandi aziende hanno scoperto che la gente terrorizzata dai telegiornali dalle notizie, dalla bestialità che ci circonda tende a fare un uso maggiore dello shopping consolatorio... fate due calcoli quindi...
a riprova di questo sta la "ripetitività" delle notizie... adesso è lo stupro, un domani sarà la pedofilia e via andare...
questo innesca, a mio avviso, un meccanismo malato che conduce all'istigazione al reato per le menti più sconvolte, al terrorismo psicologico ed alla paura paralizzante per tutti gli altri.
secondo punto: la prova di tutto questo è che oggi sono uscita in bicicletta per venire al alvoro, approfittando del fatto che è uscito un timido raggio di sole. a metà strada le ombre hanno iniziato a impossessarsi dei miei pensieri, ho iniziato a chiedermi se era poi una buona idea rincasare di notte, da sola e in bici piuttosto che in macchina.
poi ho pensato: è questo che vogliono davvero, è questo il terrorismo... indurre una persona, un cittadino, ad avere paura di compiere anche la più banale delle scelte quotidiane, toglierci il sonno, la pace e la tranquillità...farci uscire completamente di testa.
detto questo, è tutto sacrosanto quello che avete scritto, e si potrebbe scrivere un poema sulla certezza della pena in Italia e su tutti gli annessi ed i connessi...la mia era solo una piccola riflessione su come oltre al danno.. ci tocca subire anche la beffa!!!E' triste apprendere quanto abbiate ragione. Sicuramente i giornali, audiovideo e cartacei, non sono più attendibili per appurare la verità.
Io credo che l'unico vero mezzo di informazione rimasto libero e incontrollabile sia internet, ma pare che si voglia controllare anche quello adesso... Ovvio che filtro ci deve essere, ma non certo da parte dello Stato, deve essere un filtro educativo e morale che parte dal basso, dalle famiglie.
Posto ciò, personalmente io Lady Gwen da amico e Cavaliere vi sconsiglio di tornare la sera tardi a piedi o in bici. Capisco se necessario, ma se evitabile cercate di destinare magari questi piaceri alla luce di un assolato pomeriggio. Non ne faccio solo una questione di terrorismo legato ai flussi migratori, dove quoto fino all'ultima lettera le vostre parole, quanto una questione di depravazione dei costumi, di imbarbarimento totale e completo della morale, di perdita di qualsiasi punto di riferimento. Nella nostra società, anche la persona apparentemente più innocua, anche il ragazzo di buona famiglia, ha ormai perso qualsiasi vincolo etico e vive nella più totale deriva esistenziale. Tutto è concesso, perché niente è realmente proibito.
Aggiungeteci poi l'omertà e la vigliaccheria della gente, pensate che qualcuno vi aiuterebbe se vi trovasse in difficoltà? Si volterebbero dall'altra parte, perché questo è il mondo del "mors tua vita mea".
E' giusto prendere atto del terrorismo psicologico che attuano sulle nostre menti, ma ferma restando questa consapevolezza, è giusto anche tenere gli occhi aperti su quel che è la situazione e il contesto reale, senza voler sfidare lo stato di cose da soli, perché si ha tutto da perdere.
Io credo che nei prossimi anni ci sarà data la possibilità di riprenderci in mano tutto ciò che ci stanno togliendo. Ma non ancora. Personalmente conto le ore, e prego di essere pronto per quel momento :)
mi auguro abbiate ragione amico mio... davvero... con tutto il cuore!
è vero bisogna fare attenzione.... ma perchè mi chiedo?
non sono "vecchia", ma già quando eravamo ragazzi si potevano fare tante cose, giocare in ocrtile, sparire anche per ore dal controllo dei genitori, passeggiare con le amiche, rincasare a piedi anche al buio... e ora mi chiedo che vita vivrà mia figlia?
ho paura a lasciarla da sola in giardino anche per pochi minuti, e i bambini captano tutte le nostre paure.
trovo tutto questo terribilmente ingiusto.
abbiamo lottato per secoli per costruire un mondo "migliore", discendiamo dagli antichi romani, il primo popolo che ha fatto della civiltà una bandiera, siamo andati a fineire anche sulla Luna...e fra poco faremo fatica a uscire di casa.. altro che medioevo signori miei..
myrddin
29-01-2009, 13.51.13
Non voglio entrare nel merito giurisprudenziale della questione(ne ho già la testa piena:D)...volevo solo fare una considerazione su quello che anche gwen diceva.E' una certezza ormai che il quarto potere dello stato(dopo quello esecutivo,legislativo,giudiziario) sono i media! IN questo devo ricordare quel grande regista che risponde al nome di Orson Welles, che nel 1941 realizzò un film chiamato 'Quarto potere' che l'American FIlm Istitute considera il miglior film di tutti i tempi;il film parla proprio di questo,del potere dei mezzi di comunicazione di massa(solo che lo ha capito un attimo 68 anni fa)tanto è vero che il film ebbe tentativi di sabotaggio di ogni genere!ritornando a noi...ritengo che i media oggi siano da considerare dei demagogi al servizio di interessi politici ed economici, e che secondo me si potrebbe facilmente pensare ad una matrice unica(mi riferisco ad esempio alla P2 ed al sistema di potere che era riuscita a creare).La televisione in primis,è una talpa nelle case dei cittadini,una droga, un fortissimo strumento di potere!Siamo al punto che la televisione impone ai cittadini cosa pensare,dirige i loro comportamenti e le loro scelte,ogniuno diventa un satellite riproduttore delle parole e delle ansie espresse da quel tubo catodico.Sinceramente...quante volte al giorno sentite dire dalla gente sempre questa parola:la crisi,la crisi..cè crisi!spesso quando sento questi discorsi,mi viene da riflettere che molto probabilmente le persone non sanno neanche di cosa stiano parlando, e di che cosa sia l'economia.Sicuramente ci sono persone che hanno difficoltà economche, ma ci sono sempre state...il punto non è questo;a me capita di sentir parlare di crisi,di non arrivare a fine mese da persone che spendono e spandono in ogni genere di consumo(viaggi,auto ,vestiti firmati,prodotti elettronici ecc.).Siamo in una condizione difficile,perchè in molti sono diventati marionette del sistema e guai a provare di aprirgli gli occhi,passi come un pazzo ignorante,ti senti rispondere:ma che dici..ma la senti mai la televisone?:laughing_lol1::laughing_lol1:sono numeri a lotto...buonagiornata a tutti voi
llamrei
29-01-2009, 14.36.05
Io credo che nei prossimi anni ci sarà data la possibilità di riprenderci in mano tutto ciò che ci stanno togliendo. Ma non ancora. Personalmente conto le ore, e prego di essere pronto per quel momento :)
Questo concetto lo trovo stupendo...ma non vorrei fosse solo un'utopia. Su quali basi fondate questa credenza o convinzione, Sir?
llamrei
29-01-2009, 14.45.51
non sono "vecchia", ma già quando eravamo ragazzi si potevano fare tante cose, giocare in ocrtile, sparire anche per ore dal controllo dei genitori, passeggiare con le amiche, rincasare a piedi anche al buio... e ora mi chiedo che vita vivrà mia figlia?
..
Chiedo scusa ma sono d'accordo in parte.
La parte che concorda con il vostro discorso Gwen, è quella in cui veramente si poteva giocare per ore nei campetti senza aver determinate paure.
Quella che mi trova in disaccordo è che che non è vero che non succedevano certe cose: accadevano eccome! Solo che non vi erano i mezzi per divulgare le notizie, oppure i mezzi vi erano ma erano notizie troppo "scomode" (da quanti anni lo stupro è entrato ad essere un delitto contro la persona e non contro la morale?....pochi) quindi si tenevano nascoste tra le mura domestiche o dentro al cuore.
Mia mamma, che non ho più ahimè, mi raccontava che queste cose succedevano ma era proibito parlarne perchè erano causa di vergogna.
Anche io rientro nella vostra generazione e anche io ho avuto esperienze del genere raccolte da chi volevo/voglio bene: e vi assicuro che non se ne parlava proprio perchè veniva il gesto ritenuto vergognoso..ahimè da parte di chi lo subiva. E non sto ad elencarvi fatti perchè andrei a coinvolgere persone.
Al giorno d'oggi nel bene o nel male (come riportato giustamente da Gwen) il sistema di informazione mangia sul dolore altrui ed è per questo che evidenzia fatti che fino a qualche tempo fa, invece, era preferibile tenere nascosti.
Poi un'altra cosa: la cultura.
A parte casi sporadici, per fortuna, in Italia la considerazione della donna è un pochino migliorata rispetto a qualche decennio fa.
Ma non è così per Paesi ancora arretrati culturalmente o ancorati a certi valori religiosi. Paesi in cui la figura femminile è considerata solo un mezzo attraverso il quale può nascere una vita e nulla di più. Questi "uomini" quando vengono nel nostro Paese, ad esempio, si portano anche quel bagaglio culturale cosi ormai distante dal nostro: e lo fanno ricadere sulla donna...Hina ne è un esempio.
Lancelot
29-01-2009, 15.26.52
Questo concetto lo trovo stupendo...ma non vorrei fosse solo un'utopia. Su quali basi fondate questa credenza o convinzione, Sir?
Il mondo sta cambiando, e presto collasserà sulla spinta degli imput che arrivano da più parti. Prima di tutto, la gente è molto più disposta a indignarsi e a prendere parte attivamente alle proteste o alle ribellioni, mettendoci la propria faccia senza nascondersi. Basti pensare agli scioperi degli ultimi mesi, alla più grande movimentazione studentesca dai tempi del '68, alla rivoluzione Obama negli States, che ha portato nelle piazze americane milioni di persone quando le elezioni USA sono rinomatamente famose per il loro tasso di assenteismo (di norma vota il 30% degli aventi diritto, stavolta ha votato l'80%).
Oppure possiamo pensare a quanto successo in Francia in tempi non sospetti, con una guerriglia urbana che ha tenuto in scacco Parigi per diversi giorni, fino a che il governo non ha ceduto su alcuni punti.
Il torpore nel quale siamo stati gettati dopo la fine della Guerra, è finito.
I giovani cominciano a essere stanchi di avvicinarsi ai 30 senza avere uno straccio di futuro, e dal momento che il tempo stringe, chiedono risposte significative subito. La gente che prende pensioni da fame e che è costretta ad andare a rovistare nei cassonetti dell'immondizia, è sempre meno disposta a credere alle promesse elettorali di ottuagenari politicanti, e chiede un brusco cambio di rotta.
Sono convinto che questa classe politica vecchia, macilenta, numerosa e corrotta sarà presto spazzata via dai venti della storia.
Qualcosa si comincia a muovere, ma siamo appena agli inizi.
Ladi llamrei, avete perfettamente ragione, ai nostri tempi determinate efferatezze avvenivano ugualmente, solo che era quasi "proibito" parlarne..
resta il dato di fatto però che io la mia bambina a giocare per ore in cortile non la mando, nè se ne vedono poi tanti di bambini che giocano per la strada (ci avete fatto caso????).. questo dovrebbe farci riflettere tutti quanti.
volevo poi aggiungere una postilla alla riflessione sui mass media.. purtroppo temo che anche internet non sia poi una terra completamente "libera"... un mio amico che scrive libri ed è anche abbastanza famoso nel suo genere, mi ha confessato di essere stato contattato da una società di servizi per internet...la proposta che gli hanno fatto è stata la seguente: "se vuoi guadagnare dalla vendita dei tuoi libri, che so... centomila euro...daccene la metà e te lo faciamo fare" , il mio amico scrittore incuriosito ha chiesto in che modo...siete pronti???
questa società ha una serie di dipendenti, che in cambio di un compenso economico, trascorrono le giornate sul web, nei vari forum, dove sponsorizzano, fingendosi normalissimi utenti come noi, i prodotti che sono pagati per sponsorizare..
ma questo succede non solo per i libri.....pensate a tutti i forum di viaggi e vacanze ad esempio..purtroppo "la prova del nove" in questi casi non si può fare..
a questo punto voglio credere in ciò che scrive sir Lancelot, altrimenti.....:confused2:
myrddin
29-01-2009, 18.04.28
SIr lancelot io non credo che gli esempi che avete riportato siano dei sentori positivi.Le persone che come dite voi sono più disposte ad indignarsi,a scendere in piazza, a protestare....sono burattini!il 99% non ha coscienza di ciò che sta facendo...è per loro solo un modo per evadere,per sentirsi partecipi!Non ci sono segnali positivo purtroppo a mio avviso..il mondo come voi dite non sta per cambiare,perchè i mondo è fatto da uomini..e gli uomini non cambiano.E' sempre stato cosi,dagli albori del tempo,l'uomo non ha mai avuto la capacità di fare il suo bene,mai.Voi parlate di restituzione..ma di cosa?chi deve restituire?Io credo che siamo vittima di noi stessi, e tutti quanti contribuiamo al mosaico generale.Nessun uomo è riuscito,per quanto il suo spirito fosse fortissimo,a cambiare il mondo...perchè un solo uomo,o anche pochi uomini,non possono cambiare un mondo intero...perche gli altri non vogliono e non possono cambiare,sono condannati dalla loro stessa natura.Per me il futuro non è la collettività,non auspico un cambiamento del mondo...opterei più sulla realizzazione di una microsocietà tendente alla perfezione...quella si che è possibile...ma ci vogliono persone con la stessa inclinazione!
sir Lancelot...non è possibile che tutti remino nella stessa direzione... e per vedere ciò che voi auspicate,ci sarebbe bisogno di questo.
Lancelot
29-01-2009, 20.07.23
Sulla realizzazione di microsocietà ideali mi sono espresso in una linea simile alla vostra nel topic su Le Cronache di Camelot di Jack Whyte, dove appunto l'autore ipotizza un numero di famiglie idealisticamente accomunate territorialmente e spiritualmente da La Colonia, perno della futura Camelot.
Tuttavia io credo che la cosa positiva intanto sia stato rompere il torpore della maggioranza delle persone, trascinarle il piazza, poco ha importanza se coscientemente o solo per evadere, intanto ci sono andate, hanno sentito un contraddittorio a quel che passa il convento, sono state partecipi di qualcosa.
Anche chi inizialmente viene trascinato o pilotato, una volta immerso in quel contesto, ha un cervello proprio e idee proprie che indipendentemente dalla motivazione che lo ha spinto lì possono essere stimolate.
L'importante è esserci, uscire di casa, provare a sentire. Chissenefrega se credi in quel che senti oppure no, l'importante è che tu tenda l'orecchio.
E anche l'assenteismo sempre crescente è un segnale importante, significa che la gente ne ha abbastanza di questo sistema, a prescindere dal colore politico.
Io la penso così, ma non nego la vostra posizione. Semplicemente stiamo commentando rispettivamente in maniera ottimista e pessimista gli stessi dati ;)
Davide
28-02-2009, 20.28.51
Salve a tutti dico la mia
Castrazione chimica per chi si rende protagonista di violenza sessuale e tanti anni di carcere quanti ne occorrono per dimenticare l'orrore subito delle vittime e il trauma conseguente.
Il mio auspicio è che certi fatti non si ripetano mai più e che lo Stato intervenga seriamente per contrare il proliferarsi dell'immigrazione clandestina.
Starei attento a non cadere nell'errore di fare di tutta l'erba un fascio ovviamente.
llamrei
28-02-2009, 21.08.46
Con mio orrore ho ascoltato ieri alla tele un dibattito in merito. Vi era una signora (non so chi sia...e spero vada ben presto a fare dell'altro che invece ad occupare tempo ad altri e che potrebbe essere investito in maniera più intelligente dalle emittenti....) la quale si era ANCHE alterata all'affermazione di un altro collega il quale proponeva carcere duro, pena certa ed eventualmente castrazione chimica. Bene (mica tanto...): la signora in questione si è inalberata perchè forte sostenitrice della filosofia: meglio prevenire che curare.
Mi chiedo: PREVENIRE COSA??????????
Questa pretende di andare a parlare in qualche convegno, nelle scuole, in piazza ecc e dire: "badate bene, non è bello violentare i bambini, sono cose che non si fanno, mi raccomando"....e predetendere che i pedofili le diano ascolto solo perchè si mette a parlare per 10 minuti ad un microfono? Sempre che i pedofili vadano ai suoi convegni!!!!:sad_wall:
Allora: come prevenzione io direi che le condanne esemplari in questo caso sono fortemente necessarie e deterrenti per eventuali situazioni future. Se la pena fosse certa, castrazione certa e chi più ne ha più ne metta...sicuramente un pedofilo si metterebbe a contare fino a 10 prima di commettere un reato...vi pare? scusate lo sfogo ma le notizie degli ultimi giorni mi hanno reso più ACIDA di quello che normalmente sono...
Davide
28-02-2009, 21.37.28
Le condanne esemplari, la certezza della pena sono l'unica soluzione al problema sono d'accordo.
Violentare un minore meriterebbe una pena veramente esemplare. Questi sono troppo tranquilli e non hanno paura delle conseguenze..
La politica dovrebbe dare delle risposte, mettersi d'accordo evitando di giocare al gioco delle parti e prendere provvedimenti seri
Alucard
18-03-2009, 17.11.18
Dopo essermi confrontato con diverse persone e aver rifletutto parecchio provo a scrivere qualcosa in questa discussione...
Il problema fondamentale è,
Come già qualcuno ha detto, la poca severità delle condanne..
E' necessario punire severamente crimini di questo tipo, ma le pene devono essere anche qualcosa di utile alla società, ossia lavori forzati. Non è pensabile che uno stupratore sita in carcere o in casa a far nulla e far buttare soldi allo stato che deve mantenerlo... ovviamente le condizioni di lavoro devono essere umanamente sostenibili, è vero che hai commesso un crimine deplorevole e indegno di un essere umano ma lo stato non può mettersi sullo stesso piano...non credo si possa punire il male con il male, motivo per cui non sono in accordo con i sostenitori della castrazione chimica o fisica... se si usassero questi metodi di punizione credo che il passo sarebbe breve per inserire nuove forme di tortura..
Il governo dovrebbe dare risposte che non siano però semplici e inutili propagande politiche ...
llamrei
18-03-2009, 18.32.08
se si usassero questi metodi di punizione credo che il passo sarebbe breve per inserire nuove forme di tortura..
...
stai parlando di due cose diverse:
1) metodo punitivo inflitto a seguito di una palese e giudicata condanna
2) forme di tortura per estorcere una sorta di verità
non vi è un "passo breve" tra l'una e l'altra perchè sono due forme (seppur invasive entrambe) che non stanno sullo stesso contesto.
(la mia non vuole essere una polemica, sia chiaro. Solo una delucidazione su due cose che non stanno sullo stesso piano ;) )
Alucard
18-03-2009, 19.29.33
Bhe sono da considerarsi diverse nel momento in cui la tortura viene usata con lo scopo di estorcere informazioni, in quel senso certo.
Mi riferisco a forme di tortura usate come punizione vera e propria; era fatto in Argentina, come testimoniato da sopravvissuti alla dittatura, con lo scopo unico di punire.
Certo ora non siamo in dittatura ma abituare alla violenza, per quanto possa apparire giustificata, non credo sia utile alla società..
Punire e riabilitare deve essere lo scopo della galera, ebbene, sei privato a vita o per un lunghissimo periodo della tua libertà e in più ti rendi utile al mondo con del duro lavoro. La castrazione non credo abbia un' utilità...
(la mia non vuole essere una polemica, sia chiaro. Solo una delucidazione su due cose che non stanno sullo stesso piano ;) )
Chiarissimo, sono io che non mi sono espresso con chiarezza... spero di averlo fatto ora almeno :confused_she:
llamrei
18-03-2009, 19.36.02
Anche in Cina, da quel poco che viene trapelato dal loro sistema di informazione (?) vigono norme severissime in merito al sistema punitivo. Ma non per questo dobbiamo abbassarci noi a tali livelli. Non metterei sullo stesso piano una castrazione chimica con torture inumane: sinceramente, da donna, mi darebbe molto fastidio sapere che un uomo che ha commesso un reato infame quale lo stupro ecc ecc. stia scontando la sua pena "solo con la reclusione e qualche lavoro extra quale lo spaccare pietre"...preferirei, oltre a questo, che il ricordo del gesto compiuto venga riportato alla sua mente ogniqualvolta vada ad espletare le sue funzioni vitali:D sono troppo dura? :neutral_think:
Alucard
18-03-2009, 19.54.06
Posso dire, fino a poche settimane fa credevo anche io fosse la soluzione migliore... può essere un aggiunta alla pena ma le condizioni dovrebbero essere principalmente due:
1) La certezza scientifica di colpevolezza, non è difficile da provare ma deve esserci necessariamente..perchè nel caso della castrazione chirurgica quindi irreversibile, se si sbagliasse sarebbe un serio problema (per ovvie ragioni:D).
2) Deve essere un aggiunta alla pena poichè come ho detto, la galera deve punire e riabilitare, non limitarsi a tagliuzzare... ci lamentiamo di carceri piene, basta fare in modo che i detenuti con il loro lavoro si auto-mantengano ossia coprano il debito che hanno con lo stato.
Più il tuo crimine è grave più lavori...
La domanda però è, se chi stupra lo tagliuziamo, a torto o ragione che sia, a chi uccide cosa facciamo?
llamrei
18-03-2009, 20.02.37
Ovvio la certezza del reato deve essere fondata al 110%, su questo non ci piove, infatti lo avevo ribadito in un mio post precedente al punto 1.
Per chi uccide? Castrazione chimica pure a loro (evitiamo spargimenti di sangue con tagliuzzamenti vari :D va bene anche una semplice iniezione)oltre lavori forzati a vita e senza indulti.
La riabilitazione potrebbe essere anche fattibile in certi casi ma non si può generalizzare e bisogna che chi ne ha le competenze valuti seriamente caso per caso. Esempio sciocco, perdonami ma è per far capire meglio il mio concetto: tu riabiliteresti uno che ha compiuto atti inumani nei confronti della figlia per 24 anni come il tizio austriaco?:neutral_think:
Alucard
18-03-2009, 21.15.20
Anche perchè tagliuzzando si sprecherebbero soldi per pulire.. e poi urla e caos...non conviene!:D
Certo, la riabilitazione deve essere messa in atto solo ed esclusivamente per quei soggetti che dimostrano una possibilità di recupero.. generalizzare sarebbe un errore, come generalizzare sui criminali affermando che sono tutti stranieri o che vanno tutti ammazzati come purtroppo si sente anche in alcuni ambienti politici.
Per il tizio austriaco come per molti altri la riabilitazione è impensabile!:naughty:
sir lutor3
10-04-2009, 23.03.58
perche prendersela con una minore perche rovinarle la vita solo perche e toppo bella tu che compi queste azioni ma nn ti vergogni nn hai una coscenza e se lo facessero a te .........
una bella inezione o la pena di morte