Visualizza versione completa : [Romanzo] Ciclo dell'imperatore (Conn Iggulden)
Deirdre
22-05-2009, 16.35.16
Conn Iggulden (1971) è uno scrittore britannico, specializzato in romanzi storici.
È nato da padre inglese e madre irlandese. Ha studiato letterature e lingua inglese alla London University e successivamente è diventato capo del dipartimento d'inglese al St. Gregory's Roman Catholic School a Londra. Ha insegnato per anni prima di dedicarsi totalmente alla scrittura diventando un autore di best seller in Gran Bretagna.
Ciclo dell'Imperatore (Giulio Cesare):
1) 2003 - Le porte di Roma (The Gates of Rome), Piemme
2) 2004 - Il soldato di Roma (The Death of Kings), Piemme
3) 2004 - Cesare, padrone di Roma (The Field of Swords), Piemme
4) 2006 - La caduta dell'Aquila (The Gods of War), Piemme
Ciclo del Conquistatore (Gengis Khan):
1) 2007 - Il figlio della steppa (Wolf of the Plains), Piemme
2) 2008 - Il popolo d'argento (Lords of the Bow), Piemme
3) 2008 - Bones of the Hills
Altri romanzi:
2006 - Blackwater
Fonte: Wikipedia
Deirdre
22-05-2009, 16.48.16
Riguarda la vita di Giulio Cesare (http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Cesare) durante gli anni della sua prima giovinezza. In questo primo libro, facente parte di una quadrilogia sul condottiero romano, Iggulden tratta degli anni adolescenziali di Cesare con l'amico Bruto, delle sue vicissitudini con Silla (http://it.wikipedia.org/wiki/Silla) e del repentino arruolamento nell'esercito. (wikipedia.it)
Trama del primo:
Il romanzo è ambientato nell'antica Roma del I sec. a.C.,capitale ormai di un dominio tanto esteso da toccare le sponde del Mediterraneo.
Siamo in una tenuta nei pressi della capitale vi sono due giovani,Caio e Marco che si divertono a giocare come tutti i ragazzi della loro età ignari del futuro che li attende.
La loro educazione militare viene invece affidata al feroce ex gladiatore Renio affinchè li trasmormi in valorosi e abili soldati e combattenti.
Tubruk, il liberto, si occupa invece dell'educazione generale di Caio a livello amministrativo.
Intanto la sacra istituzione della Repubblica inizia a non essere più salda come prima per i colpi inflitti da ambiziosi uomini politici e d'arme.Giorni che fanno capire che le cose devono cambiare.
Nel frattempo l'allenamento dei due amici con Renio proseguiva intenso e durissimo.
Finchè tutto ciò che è stato non diventa che un ricordo, ma ciò che li aspetta è Roma ed il suo futuro.
Così l'autore ci descrive la sua visione dell'infanzia di Giulio Cesare.
Sulla sua vere giovinezza però sappiamo ben poco. (http://www.ciao.it/Le_porte_di_Roma_C_Iggulden__Opinione_872431)
2) Il soldato di Roma
trama:
Caio Giulio Cesare è in esilio: Silla dopo aver preso, con la forza, il potere si è dichiarato Dittatore a vita, compila lunghe liste che consegna ai suoi legionari che hanno il compito di scovare gli uomini i cui nomi compaiono in quei lunghi elenchi e dargli la morte. Cesare è in mare, arruolato su una nave che ha il compito di vigilare sulle coste africane e proteggere le navi mercantili dai pirati che imperversano nelle acque del Mare Internum ( così denominavano i Romani il mar Mediterraneo ).Il suo fraterno amico Marco Bruto, invece dopo una campagna militare sta tornando a casa, insieme al suo vecchio maestro d’armi, l’ex legionario Renio, il viaggio non sarà agevole, ma dopo qualche peripezia, riescono a giungere nell’ Urbe. Marco ha un antico sogno, rifondare la legione di Mario, la Primigenia, cancellata dall’ elenco delle legioni, con disonore perché è stata l’unità fondata e fedele solo a Mario.
Cesare, nel frattempo è stato fatto prigioniero dai pirati, insieme a pochi soldati romani è sopravvissuto ed in attesa del pagamento di un riscatto per la sua liberazione. Appena liberato giura che non avrà pace finché non ritroverà i pirati e recupererà il suo oro e quello dei compagni. Inizia così a radunare ed addestrare un nucleo di volontari tra i coloni romani delle coste africane. Grazie al suo carisma riesce a trovare mille uomini ( che lui ribattezza “ I Lupi di Cesare “ ) coi quali recupererà il suo riscatto e sbaraglierà i pirati. Venuto a conoscenza di una pericolosa ribellione dei Greci, nuovamente sobillati da re Mitriade ( sconfitto, ma lasciato in vita da Silla qualche anno prima ) si reca in quelle terre, senza attendere l’ autorizzazione da Roma ( che in realtà ignora ancora le sue imprese africane ) lo affronta e riesce coi suo addestrati e disciplinati legionari ad avere la meglio sull’imponente armata greca, forte di diecimila guerrieri, coraggiosi ma completamente inefficaci contro la perfetta organizzazione militare romana.
A Roma Silla viene avvelenato, la città sembra, ancora una volta, sull’orlo della guerra civile, il Senato è diviso: i sostenitori ed amici di Silla, rappresentati da Catone, vorrebbero continuare ad imporre la Dittatura, mentre i democratici, sostenuti da Crasso e Pompeo, desidererebbero ripristinare la Repubblica. Cesare rientra a Roma ( non essendoci costretto all’ esilio ) e quasi non riesce ad ambientarsi che si profila all’ orizzonte un pericolo per l’intera cittadinanza di Roma: una rivolta degli schiavi al Nord, capeggiata da un ex gladiatore di nome Spartaco, che è riuscito a radunare un esercito di quasi ottantamila uomini e sembrerebbe puntare sulla Città Eterna. (http://www.ciao.it/Il_soldato_di_Roma_C_Iggulden__Opinione_532290)
http://img2.libreriauniversitaria.it/BIT/715/9788838477157g.jpg
Hastatus77
22-05-2009, 19.01.36
@Deirdre
Lady Deirdre, in merito al primo post, vorrei ricordarti di citare sempre la fonte delle informazioni che inserisci.
Grazie e buon lavoro.
llamrei
22-05-2009, 19.08.11
Grazie infinite Deirdre!
Di Giulio Cesare avevo letto Svetonio...non sono una fan però questo tuo intervento mi ha stimolato la curiosità ;)
Deirdre
22-05-2009, 22.26.36
@Deirdre
Lady Deirdre, in merito al primo post, vorrei ricordarti di citare sempre la fonte delle informazioni che inserisci.
Grazie e buon lavoro.
vi ringrazio sir...il problema è che ho preso spunto da diversi siti..come poter citare la fonte?
Deirdre
22-05-2009, 22.28.31
Grazie infinite Deirdre!
Di Giulio Cesare avevo letto Svetonio...non sono una fan però questo tuo intervento mi ha stimolato la curiosità ;)
vi ringrazio lady Llamrei.. non ricordo se l'ho scritto..ma l'unica pecca di questi libri è che la storia è romanzata..non tutti i personaggi sono reali..per esempio!!.. però complessivamente sono dei bei libri!!!:)
Deirdre
22-05-2009, 22.40.34
3) Cesare padrone di Roma
trama:
Giulio Cesare è in Spagna, il suo compito è praticamente finito, la regione è completamente nelle mani dei Romani, le miniere d'oro continuano a produrre il prezioso metallo che lui continua a mandare alla sua amata città, ma è irrequieto perché nonostante la sua giovane età sente di non aver ancora fatto abbastanza per Roma, è consapevole delle lotte clandestine in seno al Senato, del malcontento che serpeggia tra il popolo romano e della scarsa affidabilità dei consoli eletti negli ultimi anni, avvicinandosi il periodo delle elezioni vuole tornare a Roma ed inserirsi attivamente nella vita politica.
Concorre così alla carica di Console, e grazie alla sua fama, accresciuta oltretutto dalla sua prontezza nello scongiurare la congiura contro la Repubblica ordita dal senatore Catilina, il quale nonostante avesse assoldato migliaia di mercenari, nulla ha potuto contro le truppe addestrate di Cesare, ottiene la carica.
La sua alleanza con Pompeo e Crasso gli permette di governare la sua città per l'anno in cui dura la sua carica, alla scadenza di questo periodo però la sua ambizione lo porta a cercare nuove terre da conquistare, vuole eguagliare, se non superare la fama di Alessandro Magno e la sua attenzione si pone sulla cosiddetta Gallia Narbonese.Questa regione preme sul confine settentrionale della Gallia Cisalpina ( l'attuale Pianura Padana ) saldamente in mano ai Romani, le sue terre sono fertili e ricchi di materia prime, sarebbe quindi un'altra immensa ricchezza da porre ai piedi di Roma.
La sua nomina a governatore della Gallia è solo il primo passo di una guerra di conquista che permetterà a Roma di estendere i propri confini includendo immensi territori ( l'attuale Francia, Il Belgio ed i Paesi Bassi e parte della Germania ) fino a tentare la conquista della misteriosa terra all'estremo nord, quella abitata dai misteriosi uomini dipinti ( i Pitti appunto ) di azzurro, la fino a quel momento inaccessibile Britannia. Ma dopo questa sua ennesima impresa, il grande condottiero comincia a nutrire dei dubbi, comincia a chiedersi che senso abbia quel continuo guerreggiare, soprattutto nel momento in cui le situazione a Roma è ancora incandescente ed è a conoscenza che Pompeo sta tramando per togliergli il governatorato e vuole richiamarlo in patria. (http://www.ciao.it/Cesare_Padrone_di_Roma_Iggulden_C__Opinione_600646 )
http://www.lafeltrinelli.it/static/images-1/l/869/2284869.jpg
Deirdre
22-05-2009, 22.47.29
ed infine... (il più triste...)
4) La caduta dell'Aquila
trama:
Cesare sapeva che la storia avrebbe parlato di lui, sapeva che le sue gesta sarebbero state incise nella memoria dell'umanità come rughe sul volto di un vecchio, che scorgendosi allo specchio vede in quei segni traccia dell'antica grandezza. Sapeva con certezza che la sua fama gli sarebbe sopravvissuta, quando volse lo sguardo aldilà delle Alpi e decise che la Gallia sarebbe stata sua. Quando si spinse fin oltre la Manica verso terre che nessun piede romano aveva ancora solcato. E quando il destino gli pose dinnanzi un più che degno avversario, Vercingetorige, il re degli Arverni alla guida delle tribù celtiche in un'ultima disperata difesa. Forse non sapeva però che Roma stessa stava covando l'insidia più grande. La città in nome della quale aveva condotto i suoi eserciti tra mille pericoli gli stava voltando le spalle, negandogli quegli onori che gli spettavano di diritto. Ora è il momento di decidere davvero: aldilà del Rubicone lo attendono Pompeo e una città in armi, la sua città. La guerra civile è inevitabile. Saranno anni dolorosi, e solo al termine di infinite battaglie che avranno come teatro l'intero Mediterraneo potrà tornare a Roma in trionfo, e qui gettare le basi di quello che diverrà il più grande Impero di tutti i tempi. (note di copertina)
http://bibchioggia.e-portaltech.it/coverimage.php?id=29695
Hastatus77
26-05-2009, 14.37.08
Ho letto tutti e quattro i volumi di questa saga.
Dovendo dare un giudizio complessivo all'intera saga, direi che è bella e interessante, però a mio avviso dopo l'ottimo avvio dei primi due libri, l'autore perde lo slancio.