Visualizza versione completa : Saggio Il milione, Marco Polo
llamrei
23-05-2009, 11.23.18
Fra il 1298 e 1299, nelle carceri di Genova, Marco Polo detta al compagno di prigionia, Rustichello da Pisa, il suo resoconto del viaggio compiuto in Cina nel 1271: "Le Divisament da Monde". Scritto nella redazione originale in franco-italiano, il libro sarà ben presto noto con il titolo di Milione, dal soprannome di tutta la stirpe dei Polo, da Emilione, nome di un antenato della famiglia. Marco si occuperà, sino alla morte, di affari e commercio e soprattutto della diffusione del suo libro che, ben presto volgarizzato, circolerà in versioni toscane più o meno fedeli, e riscuoterà fin dai primi del Trecento, un notevole successo.
(fonte:bol.it)
zaffiro
23-05-2009, 11.40.00
Quale idea fantastica avete avuto nel suggerire questo testo,milady,sol percorrendo tutta l'affascinante storia nella mente intrecciata ai ricordi di emozioni passate,mi è parso di viaggiare,ancora una volta,molto lontano.
Grazie,signora.
Straordinario marco polo.
llamrei
23-05-2009, 12.21.16
E' un mio dovere e piacere, milady
Morris
23-05-2009, 14.52.03
L'avrò letto una dozzina di volte, ma mi è sembrato di viaggiare in 12 posti sempre diversi!
Complimenti, Lady Llamrei, per il vostro senso del dovere temistico!
Sir Morris
llamrei
26-05-2009, 15.46.43
Questo libro fa parte di un momento particolare della mia infanzia. Cinque minuti, non di più. Ho un ricordo molto chiaro di questo breve lasso di tempo.
Ricordo che era estate e forse avevo circa 9 anni. Ricordo che passeggiavo in una afosa serata a mano con mia mamma. Si stava tenendo una festa di paese e a questa festa vi erano delle bancarelle che vendevano le cose più strane. Ricordo che costrinsi mia mamma ad avvicinarci alla bancarella che vendeva libri.
Vi erano libri per adulti e per bambini/ragazzi. Io mi fermai davanti ad un libro dalla copertina bianca. Era il Milione.
Non sapevo chi fosse Marco Polo e non sapevo di che cosa trattava quel libro con un nome cosi importante.
Ricordo che dissi a mia mamma che volevo "proprio quel libro". Mia mamma, ricordo, che mi sorrise e mi chiese se sapevo chi fosse questo personaggio. Lei me lo spiegò in poche parole e quelle poche parole mi bastarono a farmi convincere ancora di più che quel libro doveva essere mio.
Me lo comprò. E io tutta orgogliosa proseguii girovagando per festa di paese con quel libro sotto il braccio.
Lo lessi solo una volta, ad essere sincera. E non so se sarei in grado e dell'umore giusto per rileggerlo nuovamente. E' un tramite ai pensieri. E a volte, quando i pensieri sono delicati, credo sia bene lasciarli lì così come stanno, e non toccarli.
Vanegoor
26-05-2009, 20.28.30
Milady, qual bellissimo pensiero avete espresso nel coltivare un ricordo d'infanzia come un fiore perpetuo! Un milione di grazie per il vostro splendido racconto! :smile_clap:
zaffiro
27-05-2009, 00.00.10
Cara llamrei,quanta dolcezza avete espresso in poche righe,pensiero delicato sì,ma perchè delicata siete voi.Avete raccontato quello scorcio di infanzia con l'aura incantata di un sogno.Sono molto lieta di aver letto della vostra straordinaria sensibilità,ancor più di quanto non traspaia di solito..
Mi associo vivamente a sir Vanegoor,che ben più di me ha saputo esprimere il compiacimento per la vostra incantevole espressione di un momento di felicità.Siate felice sempre,come quel giorno col libro sotto al braccio.Ve lo auguro.
buonanotte.
llamrei
27-05-2009, 10.35.18
,ancor più di quanto non traspaia di solito..
Lo considero un complimento, milady, e ve ne ringrazio. Considero i sentimenti come parte intrinseca del singolo e come tali difficili da esternare. Con questo breve ricordo, ho voluto regalare un piccolo fiore alla persona che in quel momento era a passeggio con me e che non è piu qui a fianco a me da alcuni anni.
Non abituatevi ad accogliere altre mie esternazioni del genere: qualcuno mi disse, qualche tempo fa, che sono una persona introversa. Io ho risposto: orgogliosa di esserlo.
Buona giornata a tutti, ot tremendo oggi: come punizione mi vedrò costretta a pulire le grandi vetrate della sala delle feste...:neutral_doh:
zaffiro
27-05-2009, 11.56.34
temo che vi seguirò,e sarà un piacere per me,nella punizione di lustrare le vetrate del salone,però voglio dirvi,che siete meritevole di ammirazione,sempre e comunque,custodire con gelosia sentimenti e ricordi,non è un delitto,è una ricchezza di cui pochi possono andar fieri,quel fiore è stato raccolto,ma non solo quello,ogni vostra azione quotidiana è un fiore offerto in memoria di chi vi ha amata intensamente e,anche se in modo diverso,segue i vostri passi uno ad uno,ogni istante..e siate sempre fiera ed orgogliosa,sia che vogliate serbare in riservatezza le vostre emozioni,sia che abbiate voglia di esternale,anche se rare volte,e.. fortunati quanti ne trarranno insegnamento da voi.
Bhè,ci armiamo di secchi e strofinacci,da dove cominciamo?
llamrei
27-05-2009, 11.59.35
Io quelli a nord e voi quelli ad ovest?
zaffiro
27-05-2009, 17.36.48
Perfetto!(ti abbraccio,llamrei)