llamrei
02-06-2009, 12.24.58
a cura di Luigi Milone e Francesco Zambon
Luni editrice
La grande fioritura della poesia trobadorica coincise, nella seconda metà del XII sec., con l'irresistibile diffusione -in una parte della stssa area geografica, la Linguadoca occidentale- dell'eresia catara. Quando la Chiesa, per reprimerla, scatenò la Crociata contro gli Albigesi, i trovatori non tacquero: sentirono incombere una minaccia di distruzione su tutta la civiltà cortese che avevano cantato e fecero sentire la loro voce di rivolta e di speranza. I resti poetici raccolti in questo volume sono fra i più belli e i più importanti di una produzione civile e politico-religiosa che ebbe esponenti di altissima levatura come Peire Cardenal, Guilhem Figueira o l'Anonimo autore della seconda parte della Canzone della Crociata Albigese, autori di fra le le più feroci satire o invettive anticlericali (oltre che antifrancesi) che ci abbia lasciato la letteratura medievale. Non che questi trovatori aderissero alla fede eterodossa: ma i loro argomenti polemici si trovano spesso in cosi stretta consonanza con quelli dei Catari che molti eretici -come attestano i docuemnti dell'inquisizione- ne conoscevano a memoria le poesie.
Ciò che le rende oggi ancora più emozionanti è il fatto che si tratta della testimonianza dei vinti, dei portavoce di quel mondo di Paratge, nobiltà, patria, civiltà occitana, che stava crollando sotto i colpi congiunti della chiesa e della monarchia francese.
(fonte: note di copertina)
Breve estratto:
Peire Cardenal, Un mondo alla rovescia
Falsità e Dismisura
hanno ingaggiato battaglia
con Verità e Rettitudine
e vince Falsità.
Slealtà complotta
contro Lealtà
e Avarizia si batte
contro Generosità;
Tradimento vince Amore
e Malvagità Valore,
Peccato scaccia Santità
e Impostura Semplicità.
(Falsedaz e Desmezura)
Luni editrice
La grande fioritura della poesia trobadorica coincise, nella seconda metà del XII sec., con l'irresistibile diffusione -in una parte della stssa area geografica, la Linguadoca occidentale- dell'eresia catara. Quando la Chiesa, per reprimerla, scatenò la Crociata contro gli Albigesi, i trovatori non tacquero: sentirono incombere una minaccia di distruzione su tutta la civiltà cortese che avevano cantato e fecero sentire la loro voce di rivolta e di speranza. I resti poetici raccolti in questo volume sono fra i più belli e i più importanti di una produzione civile e politico-religiosa che ebbe esponenti di altissima levatura come Peire Cardenal, Guilhem Figueira o l'Anonimo autore della seconda parte della Canzone della Crociata Albigese, autori di fra le le più feroci satire o invettive anticlericali (oltre che antifrancesi) che ci abbia lasciato la letteratura medievale. Non che questi trovatori aderissero alla fede eterodossa: ma i loro argomenti polemici si trovano spesso in cosi stretta consonanza con quelli dei Catari che molti eretici -come attestano i docuemnti dell'inquisizione- ne conoscevano a memoria le poesie.
Ciò che le rende oggi ancora più emozionanti è il fatto che si tratta della testimonianza dei vinti, dei portavoce di quel mondo di Paratge, nobiltà, patria, civiltà occitana, che stava crollando sotto i colpi congiunti della chiesa e della monarchia francese.
(fonte: note di copertina)
Breve estratto:
Peire Cardenal, Un mondo alla rovescia
Falsità e Dismisura
hanno ingaggiato battaglia
con Verità e Rettitudine
e vince Falsità.
Slealtà complotta
contro Lealtà
e Avarizia si batte
contro Generosità;
Tradimento vince Amore
e Malvagità Valore,
Peccato scaccia Santità
e Impostura Semplicità.
(Falsedaz e Desmezura)