Visualizza versione completa : Enigmi a Camelot
cavaliere25
29-07-2010, 15.16.33
io penso che i 4 oggetti rappresentino il medioevo e l'intruso sarebbe l'antico velo di Salomè che non fa parte di quel periodo storico
Guisgard
29-07-2010, 17.27.04
Mi spiace, Cavaliere25, ma la risposata non è esatta.
Llamrei: la mistica processione alla corte del Re pescatore è simbolica, qui invece la soluzione è intuitiva ;)
Vio concederò un ultimo aiuto: il legame che accomuna i 4 oggetti è di natura religiosa.
Di più non posso dirvi :silenced: :smile_lol:
cavaliere25
29-07-2010, 17.37.35
mmmmmmmm di natura religiosa: mi viene in mente le crociate le accumunerei al elmo crociato , il codice del apocalisse, candelabro d'oro di teodosio il grande , antico velo di salomè quello che non centra sono i guanti di ferro di Lancillotto del lago.
Guisgard
29-07-2010, 17.45.51
Riflettete, amico mio: cosa c'entra con la religiosità il candelabro dell'imperatore?
Questo potrebbe essere un bel compito per i vostri studi da futuro cavaliere :smile:
Del resto non c'è solo la pratica, nella formazione di un cavaliere ;)
cavaliere25
29-07-2010, 18.13.11
il candelabro dell'imperatore puo essere che sia passato da una chiesa e lo abbia fatto consacrare penso non riesco a trovare la soluzione :sad_cry_me:
Guisgard
29-07-2010, 18.34.20
Forza, mio novello Edipo!
Arrendersì è una viltà ;)
llamrei
29-07-2010, 21.26.12
Bè Teodosio ha fatto del Cristianesimo la religine ufficiale! Il candelabro, questo da voi riportato, ha 7 braccia ed è ebraico...
Riferito alla protezione e salvaguardia dei luoghi cari alla cristianità è il riferimento al cavaliere crociato
Salomè e la testa di Giovanni battista....Salomè era giudea...
i guanti di lancillotto...lancillotto devoto a Dio....
non riesco a trovare collegamento...
Sibilla
29-07-2010, 23.16.23
Messere è possibile che l'intruso sia il velo di Salomè? Poichè tutti gli altri oggetti hanno in qualche modo a che fare con la difesa del cristianesimo mentre Salomè pretese la testa del Battista... comportamento non proprio a favore dela religione...
Guisgard
30-07-2010, 01.42.41
No, milady.
Vorrei lodare la vostra risposta, ma purtroppo non è esatta.
Non è un concetto o un ideale che accomuna i 4 oggetti, ma una cosa ben precisa :smile:
llamrei
30-07-2010, 15.37.13
, ma una cosa ben precisa :smile:
ehhhhh già....saperla ;)
Dunque:
1) elmo di un CAVALIERE
2) 4 CAVALIERI dell'Apocalisse?? Apocalisse di Giovanni?
3) salomè....giovanni battista.....ebrea---boh
4) guanti di un CAVALIERE
5) candelabro --> 7 braccia, TEodosio --> religione ufficiale cristianesimo...
Guisgard
30-07-2010, 15.45.54
E sia, vi svelerò io l'arcano :smile:
Allora, la chiave che accomuna i 4 oggetti è "San Giovanni".
Infatti, il crociato proprietario dell'elmo ha combattuto a San Giovanni d'Acri.
Salomè danzò in cambio della testa di San Giovanni (Battista).
L'Apocalisse fu scritta da San Giovanni (Evangelista).
Il guanto è di Lancillotto, che secondo la leggenda fù armato cavaliere da Artù nel giorno di San Giovanni.
E di conseguenza, l'intruso è il candelabro appartenuto all'imperatore romano Teodosio il Grande.
;)
llamrei
30-07-2010, 15.47.14
mumble mumble mumble:mad013:
Sibilla
30-07-2010, 15.55.27
Quanto sembra semplice la soluzione di un enigma quando qualcuno te la svela...
Vi ringrazio messere, siete riuscito a tenere sveglia la mia mente per un giorno intero... e la cosa mi è molto piaciuta... :18015:
Guisgard
30-07-2010, 15.59.56
Onorato, milady, di aver fatto trascorre un pò del vostro tempo in maniera così piacevole :smile:
Talia
30-07-2010, 16.51.47
:neutral_think: ...ma tu pensa! E io che mi sono fatta venire il mal di testa con questo giochino...:sad_sick1: non ci sarei mai arrivata!! :rolleyes:
Però, sir Guisgard, mi permetterai una precisazione (un'altra! ;)):
ma una cosa ben precisa :smile:
San Giovanni non è 'una cosa'!! Bell'indizio!!! :p
Guisgard
30-07-2010, 16.55.10
Milady, intendevo che la parola "San Giovanni" era la chiave per risolvere l'enigma :smile:
Del resto nessuno, più di un cavaliere campione della Fede, potrebbe non conoscere il valore di San Giovanni ;)
Talia
30-07-2010, 16.59.57
Lungi da me discutere con voi sulla cavalleria, sir! Non sono matta a tal segno!! ;)
Guisgard
30-07-2010, 17.03.18
Come ben sapete, milady, noi cavalieri pendiamo sempre dalla parole di voi dame.
Del resto, i poeti ci insegnano, tutte le più nobili e grandi gesta hanno come meta il cuore di una dama ;)
Talia
30-07-2010, 17.07.03
Come voi mi insegnate, sir, le gesta dei cavalieri, non meno che le parole dei poeti, servono appunto a circuire le dame!! ;)
Guisgard
30-07-2010, 17.10.08
Milady, le dame sono spesso enigmatiche ed amano confondere noi poveri cavalieri :rolleyes:
Di qui il nostro ricorrere al responso degli oracoli più vari e singolari :neutral_think:
Io personalmente invece, preferisco le semplici e tradizionali margerite: di solito non mentono mai ;)
Talia
30-07-2010, 17.17.12
Si, lo so... è vostra prerogativa essere un sognatore, sir! ...sebbene mi venga il sospetto che ci marciate leggermente!! :neutral_think: ;)
Guisgard
30-07-2010, 17.20.07
Eh, povero sir Guisgard...
Una margherita, una margherita: il mio regno per una margherita... :rolleyes:
cavaliere25
30-07-2010, 17.21.44
Non vi abbattete mio caro e fidato amico se avete bisogno di aiuto vi cedo la mia spalla :smile:
Talia
30-07-2010, 17.23.30
@Guisgard
:laughing_lol1: ...vi accontentate persino di meno del vostro amico Riccardo (III)!! ;)
Eh, davvero... povero, povero sir Guisgard!! :neutral_doh: (ribadisco quanto detto!! ;))
llamrei
30-07-2010, 21.26.48
Mi auguro Sir che non vi fermiate qui con i vostri indovinelli: io attendo già la rivincita ;)
cavaliere25
31-07-2010, 00.00.12
la voglio anche io la rivincita e aspetto un altro indovinello :smile:
Guisgard
02-08-2010, 02.21.25
Prometto, amici miei, che presto vi sottoporrò un nuovo arcano :smile:
@Guisgard
:laughing_lol1: ...vi accontentate persino di meno del vostro amico Riccardo (III)!! ;)
Lo credete davvero, milady?
Per conquistare un regno basta una guerra, un rapimento o anche un matrimonio di convenienza.
Quel che invece sa donare il responso di una margerita, mia nobile dama, va ben oltre ;)
Talia
02-08-2010, 02.25.50
Ma forse affidate alla margherita un potere che non possiede, sir! Forse tali responsi li potreste ben trovere altrove... ;)
Guisgard
02-08-2010, 02.35.38
Milady, nel cuore della notte, con la musa che latita, potrei solo cercare nei libri che raccontano di antichi amanti :neutral_think:
E a quest'ora anche i 3 scrigni di Porzia sembrano ammutolirsi... :rolleyes:
Talia
02-08-2010, 02.47.00
oh, suvvia, sono più che certa che sapreste scegliere lo scrigno giusto... anche a quest'ora! ;)
Guisgard
02-08-2010, 02.50.32
Milady, oltre all'arguzia nell'interpretare, mi occorrerà anche audacia: immagino saranno molti i pretendenti a quello scrigno ed al suo contenuto... :rolleyes:
E sia, male che vada, sono certo che quello scrigno saprà almeno suggerirmi un nuovo enigma da sottopporre ai nobili abitanti di Camelot :smile:
Guisgard
03-08-2010, 04.43.46
Visto che l'ultimo indovinello fu giudicato da questa corte troppo complicato, vi sottoporrò ora un quesito di più facile soluzione.
Era il giorno dell'Assunzione di Maria Santissima in Cielo, quando, alla fine di un doveroso pasto, chiesi al mio servitore Hassan di raccontarci qualcosa del favoloso Oriente.
http://2.bp.blogspot.com/_CAUlobDjuXA/SXiORp2pdiI/AAAAAAAAS-A/dngB9Cm9qOQ/s400/mercante22.JPG
HASSAN: Si, mio signore.
Quando ero ancora uno dei servitori del potente Califfo di Bagdad, accadde che molti dei suoi terreni non rendessero secondo il loro valore.
Il Califfo allora chiamò a sè i tre amministratori che curavano quelle terre, per comprendere chi fra loro fosse l'incapace.
E per saggiare le loro competenze chiese poi a ciascuno dei 3 quali frutti avrebbero coltivato.
PRIMO AMMINISTRATORE : Io ho maturato molta esperienza nel mio lavoro ed oggi posso dire di essere un grande conoscitore della nostra terra. E se dovessi scegliere un frutto da coltivare, senza dubbio sceglierei il Pesco.
I suoi fiori invitano alla vita, mentre il suo frutto è morbido e vellutato.
SECONDO AMMINISTRATORE : Mio signore, chi conosce bene le nostre terre ed il loro clima, non potrebbe non consigliare la coltura dell'anguria. Essa è dolce e rigenera le forze, ma sa anche dissetare come fosse acqua.
TERZO AMMINISTRATORE : Non badare a queste cose, mio signore. La nostra terra, da tempi antichissimi, conosce la coltivazione di un frutto che è sinonimo di salute e saggezza. Anche la Bibbia lo assegna come simbolo della Divina Conoscenza. E' la mela, ricca di benessere e bontà.
Il Califfo li ascoltò con attenzione ed alla fine riuscì subito a smascherare il cattivo amministratore
E voi, deliziose dame e nobili cavalieri, sapreste indicare fra i 3 il cattivo amministratore, spiegando anche il motivo della vostra scelta?
llamrei
03-08-2010, 11.35.53
Oh bene bene: indovinello alquanto simpatico questo:smile:
Avrei due possibili soluzioni, mio caro amico. L'anguria predilige anche un clima molto caldo ma necessita di molta acqua..quindi potrei suggerire il secondo amministratore come probabile impostore...Ma poi potrei anche pensare che il pesco sia un albero che necessita,invece, di un clima più temperato: ottime le pesche del rodigino ;)... QUindi potrei pensare che anche il primo amministratore possa essere un possibile impostore...:neutral_think: bah
Sibilla
03-08-2010, 16.04.37
Non saprei Milady.... Bagdad è in Mesopotamia... zona abbastanza fertile all'epoca...
Mi è venuto in mente che sia la mela che la pesca sono originarie della Persia quindi potremmo esserci... mentre il cocomero viene dall'Africa mi sembra.... legame un po' debolino però... :18015:
elisabeth
03-08-2010, 17.09.05
Sono una catastrofe..gli indovinelli non fanno per me...pero' seguendo le altre dame...allora .....La pesca arriva in persia grazie alle carovane provenienti dalla Cina....e quindi coltivabile in terre calde...(dalle miei parti le pesche sono profumatissime nonostante il caldo).......la mela nasce in oriente.......L'anguria nasce spontanea in Africa......quindi Sibilla credo che anche io risponderei che il cattivo amministratore e' il coltivatore di Angurie........almeno penso....:confused2:
Talia
03-08-2010, 18.38.45
:neutral_think: dunque... leggendo l'indovinello anche io mi ero fatta un'idea più o meno in linea con quella già esposta delle altre nobil dame! :smile:
Ora, però, mi sorge il dubbio di un tranello... :neutral_think: che il nostro sagace cavaliere ci voglia in qualche modo raggirare? :rolleyes: ;)
elisabeth
03-08-2010, 19.36.51
questa e' la mia paura.....troppo semplice la risposta....per esserci arrivata io ........:sad_cry_me:
Guisgard
03-08-2010, 19.39.52
Mie argute ed affascinanti signore di Camelot, con sommo dispiacere devo però dire che siete tutte fuori strada, ahimè.
Ma sono certo che, riflettendoci meglio, possiate presto giungere alla soluzione :smile:
llamrei
03-08-2010, 19.42.13
Mie argute ed affascinanti signore di Camelot, con sommo dispiacere devo però dire che siete tutte fuori strada, ahimè.
Ma sono certo che, riflettendoci meglio, possiate presto giungere alla soluzione :smile:
:sad_wall::sad_wall:posso giustificare il non aver azzeccatto al temporale che si sta avvicinando (con relativi problemi di connessione)?:p:D
elisabeth
03-08-2010, 19.45.08
E figurarsi.....se penso al caldo che c'e' nella mia terra.....tutto si coltiva....angurie , pesche..mele.....:neutral_think:....cosa potrebbe essere......
Sibilla
03-08-2010, 20.01.54
In effetti non mi dispiace di aver sbagliato... le celluline grigie dovranno lavorare ancora un po'.... belloooo....
elisabeth
03-08-2010, 20.04.10
Avete ragione ...forse il mio unico neurone....non e' stato sfruttato abbastanza......ringrazio Guisgard per questo...;)
llamrei
03-08-2010, 20.09.27
Neuroni femminili di forum: alleiamoci!"!!!
Guisgard
03-08-2010, 20.11.27
Ho sempre sostenuto che le dame siano più argute dei cavalieri!
Sento che presto giungerete alla soluzione, mie signore ;)
elisabeth
03-08-2010, 20.11.52
Mia cara amica.......metto a disposizione il mio bene amato unico neurone....a disposizione delle dame.....e allora che ne dite della pesca ?...un frutto che viene dalla Cina....ma che arrivo' in oriente......la mela non e' possibile...non posso crederci
Sibilla
03-08-2010, 20.16.03
Non saprei Milady... ma come mai l'amministratore del califfo di Bagdad va dissertando sulla Bibbia? Camminando verso casa continuerò a pensarci...
Talia
03-08-2010, 20.32.03
Ecco, metto anche io a vostra disposizione, amiche mie, il mio piccolo neurone! Trattatemelo bene che è figlio unico!! :smile:
Quanto all'indovinello... beh, ho la curiosa sensazione che i metodi di coltivazione di queste piante non c'entrino niente con la soluzione... :neutral_think: ci penserò!
Guisgard
03-08-2010, 20.41.39
So che non mi deluderete, mie leggiadre e perspicaci dame ;)
Talia
03-08-2010, 20.56.58
Scusate, stavo rileggendo l'indovinello perché prima l'avevo fatto un po' in fretta (...cosa che non si dovrebbe fare con un indovinello, suppongo! :rolleyes:)!
Comunque notavo una cosa: la mela nella Bibbia non è sinonimo di Conoscenza... anzi, se non mi ricordo male nella Bibbia non si parla affatto di 'mela', ma di 'frutto'... c'è addirittura chi sostiene che all'epoca della redazione della Genesi la mela non fosse neanche conosciuta e che il frutto proibito fosse un altro... interpretazioni del I secolo lo identificano con il fico, perfino!
Comunque, bando alle ciancie... che sia il terzo amministratore quello da eliminare?
E sia, io scelgo la busta numero tre!! ;)
(ecco, ci siamo... ora arriva Guisgard e mi bacchetta! Già lo sento!! :rolleyes:)
Guisgard
04-08-2010, 19.34.00
Hassan sorrise e fissò il suo padrone
"La nostra dama è assai arguta e perspicace!" Disse e chinando il capò salutò il suo padrone, ritirandosi.
I miei complimenti, lady Talia.
La vostra risposta è precisa ed ha soddisfatto in pieno il nostro fedele Hassan.
Infatti era proprio il terzo amministratore ad essere l'incapace.
La mela cresce nei paesi con un clima più freddo ed ai tempi del Califfatto non poteva essere coltivata nella "Mezzaluna Fertile".
Inoltre il testo Biblico, parlando del Frutto Proibito, non specifica mai che si tratti di una mela (convinzione questa che sorse probabilmente nel medioevo europeo).
In realtà il mitico Frutto dell'Eden doveva essere molto più probabilmente il fico, come ben ipotizzate voi, oppure una pesca, detta anche "persica" proprio perchè proveniente dalla Persia e condotta in Occidente dal governatore romano Lucullo.
E sia, mia signora, siete stata molto abile.
I miei omaggi e complimenti :smile_clap:
E voi che temevate di essere bacchettata ;)
Talia
04-08-2010, 19.41.54
fortuna... deve esser successo in uno dei rari momenti di veglia del neurone! :smile:
Grazie, comunque (per non avermi bacchettata! ;))...
elisabeth
04-08-2010, 19.43.03
Carissima Talia...invidio il tuo unico neurone...appena torno a lavoro.....elimino il mio......mangia pane a tradimento......:sad_cry_me:
Talia
04-08-2010, 19.46.52
Eli, tesoro, ma che scherzi? Per una volta che mi si sveglia e mostra qualche sprazzo di vita... dai, quando torni gli facciamo fare i compiti insieme... chissà che non s'aiutino!! :D
elisabeth
04-08-2010, 19.52.03
Grazie per l'invito........forse potro' ricavare un po' di sale da quel zuccone.......:p
Sibilla
04-08-2010, 20.13.17
Complimenti al vostro vispo neurone milady.... chissà che non voglia dare ripetizioni anche al mio... nel qual caso mi mi prenoto già da ora...;) :18015:
llamrei
04-08-2010, 21.15.16
E la vincitrice, lady Talia,.....offre da bere a tutti!!!!!:D:D
Talia
04-08-2010, 21.21.00
@Sibilla
...non lo sopravvaluterei troppo, poverino! Va' che poi si emoziona e mi ritorna in stand-by permanente!! ;)
@Llamrei
siiiiii... tu sì che l'hai indivinata, amica! :misc_proposetoast: prego, senza complienti! ;)
llamrei
04-08-2010, 21.29.11
Io ne approffitto!!!!!!!!!!!
Allora: gradirei una spremuta di agrumi della Sicilia, con ombrellino a righe e cannuccia nera! grazie :D
Hastatus77
05-08-2010, 14.34.18
@Guisgard
@Talia
Riguardo al frutto proibito, mi sembra di avere letto qualcosa pochi mesi fa... se mi ricordo, al ritorno delle vacanze, provo a recuperare il testo.
Talia
05-08-2010, 15.37.28
@Hastatus
...ti aspetteremo! :smile: fa' buon viaggio!! ;)
Guisgard
05-08-2010, 18.52.36
@Guisgard
@Talia
Riguardo al frutto proibito, mi sembra di avere letto qualcosa pochi mesi fa... se mi ricordo, al ritorno delle vacanze, provo a recuperare il testo.
Ottimo!
Attendo con ansia allora :smile:
Guisgard
11-08-2010, 20.44.37
Mio nonno, uomo di grandissimi valori ed austero e nobile lignaggio, amava spesso raccontarmi episodi ed accadimenti della sua avventurosa giovinezza, quando da giovane e valoroso cavaliere errava per il mondo in cerca di madonna Avventura e messer Amore.
Un pomeriggio di Settembre, quando l'aria mite dell'Autunno già si annunciava sulle verdeggianti campagne delle mie terre, lui mi raccontò una situazione vissuta anni prima...
Mio nonno con alcuni suoi vassalli si ritrovarono presso la corte di Pavia, nella Longobardia Maggiore, al cospetto del re Autari.
Questi stava vivendo una profonda crisi spirituale, che mise in un dubbio la sua Fede Ariana e lo spinse a vedere sempre con più favore quella Cattolica.
E durante il banchetto, il discorso toccò il valore dei Cattolici a dispetto degli ariani.
"Voi cattolici" disse uno dei duchi longobardi presenti "non siete affatto arguti! Ed io posso provarlo, con le vostre stesse armi!"
"Pendiamo dalle vostre considerazioni, mio signore..." rispose mio nonno.
Ed il duca sottopose loro un arcano:
"Quali sono quei due antichi, eterni e sommi oggetti,
diversi, eppur simili e con ugual nome vengon detti?
L'uno è portato in processione con gaudio nel Levante,
mentre l'altro domina ovunque maestoso e fiero a Ponente.
Da tutti da sempre eran visti con onta e sdegno maledetto,
fin quando l'imperator l'elevò, per grazia, a simbolo pefetto!"
Mie cortesi dame e valorosi cavalieri, sapreste dire quali sono i due oggetti celati in quest'arcano?
llamrei
11-08-2010, 22.03.24
Bene bene:smile: Ci mettete alla prova anche durante questi giorni di non-riposo:smile:
Tra l'altro torno da una giornata (quella di ieri) estremamente intensa e faticosa ma che alla fine mi ha offerto molte soddisfazioni.
Non ho la pretesa di rispondere correttamente ma tento comunque di dare una possibile soluzione.
Due sono le idee a cui ho pensato leggendo il testo.
La prima riguarda una questione cristianologica che in questo contesto dell'enigma viene citata. Riguarda l'arianesimo.
L'arianesimo è stato parecchio discusso durante l'Alto medioevo tanto da essere stato uno dei cardini principali delle discussioni intraprese nei primi concili.
L'arianesimo, in sostanza, sostiene che la natura divina di Gesù è inferiore rispetto alla natura di Dio, ossia che il logo/figlio è stato creato e che Gesù è superiore agli uomini ma inferiore a Dio. Si apre quindi una diatriba teologica che vede ben presto l'intervento di Costantino. Costantino convoca a Nicea nel 325 un concilio e a Nicea si definirà la teoria trinitaria (un unico Dio ma articolato in 3 figure: Padre, Figlio e Spirito).
L'arianesimo viene considerato una eresia ma verrà comunque professato soprattuttoin Nord Africa e Centro Europa (I longobardi erano cristiani di fede ariana). Tutto questo per dire rispondere alla domanda: forse la risposta sta nelle due visioni della figura di Dio: visione ariana da una parte e cattolica dall'altra....
Se invece il termine "simbolo" non è astratto...la soluzione potrebbe essere nel monogramma di Cristo -la x con la P- che Costantino vide prima della battaglia di Ponte Milvio ed utilizzato come simbolo cristiano.
La croce come la conosciamo noi oggi non era ancora stata introdotta e quindi usata come simbolo rappresentante il cristianesimo.
Invece il "pesce" era un simbolo che rappresentava, nei primi periodi, il cristianesimo stesso.....
Guisgard
12-08-2010, 02.36.55
Milady, la vostra conoscenza, sia storica che teologica, dei fatti elencati è davvero notevole.
Avete ben individuato il quadro storico/religioso dentro il quale prende spunto la vicenda narrata.
Tuttavia la vostra risposta non corrisponde alla soluzione richiesta nell'arcano.
Però, vi rivelerò, in un punto del vostro scritto avete in qualche modo sfiorato la soluzione.
Rileggete meglio l'arcano posto dal duca longobardo e sono sicuro individuerete la risposta esatta :smile:
Talia
12-08-2010, 13.24.00
Oh, che belli gli indovinlli in rima... :smile_lol:
Allora... allora... :neutral_think:
Così di getto mi verrebbe da dire che l'oggetto misterioso nascosto nell'arcano potrebbe esser la Croce... i due oggetti quindi sarebbero la Croce Graca e la Croce Latina, poiché -appunto- l'una domina a Levante, l'altra a Ponente.
Guisgard
12-08-2010, 20.17.05
Milady, siete un portento!
La vostra è proprio la risposta esatta!
Infatti la croce latina e quella greca, pur simili, si distinguono per le diverse misure (sotto, la croce latina e poi quella greca).
http://1.bp.blogspot.com/_gNXE8VTV2eI/SfNjvmyNp7I/AAAAAAAABMs/BwdlJM8Zz58/s200/roman.gif
http://www.serenoeditore.com/milano/archeo/crocegreca.jpg
Il simbolo della croce, come riporta l'arcano, era visto dai primi cristiani come un simbolo di vergogna e solo con l'imperatore Costantino il Grande divenne il segno assoluto della Cristianità.
I miei complimenti, Lady Talia :smile_clap:
Ormai siete diventata un'esperta in fatto di enigmi: roba da fare invidia alla mitica Arianna di Cnosso :smile:
Talia
12-08-2010, 20.31.54
Oh, caspita!! :eek:
Beh, dev'essere l'aria di Camelot che mi fa bene... ;)
Comunque grazie per i complimenti, sir! :D Troppo buono!
Guisgard
13-08-2010, 03.55.28
Beh, a questo punto, milady, vista l'abilità che mostrate nel risolvere gli enigmi, potrei richiedere il vostro aiuto durante qualche mia avventura, qualora mi capitasse di trovare qualcuno di questi misteriosi quesiti ;)
llamrei
13-08-2010, 10.15.50
Ma questo è un vizio mia cara!!!:D:D Altro giro con ombrellino?;)
Talia
13-08-2010, 11.32.58
@Guisgard
:smile_lol: beh, ne sarei onorata, sir... anche se temo che questo sarebbe chieder troppa grazia al mio povero neurone! Non vorrei si montasse la testa... :rolleyes:
@Llamrei
siiii, ubriachiamoci di succo ai frutti rossi e scorza d'arancia!! :misc_proposetoast: ;)
Guisgard
13-09-2010, 20.33.17
L’Etiopia fu il primo regno Africano a divenire Cristiano.
Per questo nobili cavaliere partirono dall’Europa per offrire i propri servigi al re di quella favolosa terra.
Un giorno alla corte del re Etiope giunsero tre cavalieri, intenti ad offrire il proprio valore al nobile sovrano.
Così, a turno, ciascuno si presentò a corte per rendere omaggio al gran re.
“Io sono Geron De Moyeff e vengo dalla Francia, mio signore!” Si presentò il primo. “Ho servito il re di Francia Luigi IX, caduto in Africa mentre si apprestava a combattere i mori infedeli. Egli già in vita fu in odore di santità ed averlo servito è il mio onore più grande. Ora offro a voi il mio braccio, il mio valore ed il mio onore, maestà. Giunto in queste terre ho cacciato e preso il leone più feroce e per trofeo porto a voi, re dei re, la testa del re della selvaggia foresta.”
“Io mi chiamo Gomes de Gamera, potente sovrano!” Disse il secondo. “Sono tra i primi cavalieri del regno di Catalogna ed Aragona. Ho servito il re Giacomo II detto il Giusto. Al suo fianco ho affrontato l’indegno tradimento di suo fratello Federico III che vilmente gli strappò la Sicilia. Ora, giunto a voi in tutta umiltà, vi faccio dono di questo superbo corno, strappato ad un letale animale di questo selvaggio mondo, il rinoceronte. Vogliate accettarlo in segno della mia fedeltà.”
“Io sono Origene degli Orsinari, grande re!” Prese a dire il terzo. “Fui al soldo dei ricchi veneziani e più volte ho svolto ambasciate presso la corte imperiale bizantina a nome della repubblica Serenissima. Ho partecipato alla presa di Costantinopoli al fianco degli Imperatori greci. In seguito ho udito parlare della vostra fama, della vostra grandezza e del vostro sterminato potere. Ora sono qui ad offrirvi il mio nome, il mio cuore ed il mio braccio. E come dono ho cacciato per voi il predatore più temuto di questo selvaggio regno, la tigre, che gli indigeni chiamano la mangiatrice di uomini. Questa è la sua pelle e ne faccio dono a voi.”
Il saggio re però, dopo averli ascoltati, comprese che uno dei cavalieri mentiva.
Smascherato davanti a tutta la corte, lo fece cacciare con vergogna dal suo regno.
Chi fra i tre cavalieri aveva mentito e perché?
Sapreste voi, nobili cavalieri e virtuose dame, risolvere questo enigma?
Morrigan
13-09-2010, 23.01.43
Mi cimento, mio signore, sebbene non sia un'esperta in materia...
Di certo posso affermare la sincerità del cavaliere de Gamera, chè egli narra di fatti che si riferiscono alla mia terra natale e che ben conosco :smile:
Quanto agli altri due cavalieri, è di Origene degli Orsinari che non mi fiderei granchè... se egli era al soldo della Serenissima, l'aver partecipato all'assedio di Costantinopoli al fianco degli imperatori bizantini lo rende quanto meno un traditore... e poi, mai sentito parlare della tigre d'Etiopia! :p
Guisgard
14-09-2010, 07.03.40
Eh, milady, vedo che in fatto di saggezza e conoscenza non siete da meno del gran re etiope :smile:
Infatti, il cavaliere che mente è proprio il terzo, Origene degli Orsinari.
Perchè, come ben svelato da voi, la tigre è la grande predatrice delle terre d'Asia.
Ed il nostro messer Origine difficilmente avrebbe potuto cacciarne una in Africa, visto che la terribile e bellissima mangiatrice d'uomini non vive in quel continente :smile_lol:
I miei complimenti, milady :smile_clap:
Guisgard
27-09-2010, 19.23.47
Un giorno mi ritrovai, con altri compagni d’arme, alla corte di un nobile barone longobardo.
Egli, per omaggiarci, organizzò un sontuoso banchetto, a cui parteciparono i gastaldi ed i duchi dell’intero regno.
E per rendere più gioiosa la compagnia, ordinò a sua figlia, la bella Irmenengarda, di sedere con noi tutti a quel nobile banchetto.
E durante la piacevole serata, uno dei duchi cominciò a discorrere sul valore tra i cavalieri longobardi e quelli normanni.
Allora, per testare chi fra noi fosse il miglior cavaliere, sottopose tutti i presenti ad un quesito:
“Un giorno un nobile cavaliere giunse ad un castello.
Qui trovò rinchiusi tre personaggi.
Il suo antico maestro, a cui doveva le sue abilità cavalleresche e i suoi valori cortesi.
Il suo migliore amico, che sin dall’infanzia gli era stato accanto.
Ed una dama mai vista prima, ma che comprese subito essere la donna delle sua vita.
Ora, contando che il cavallo del cavaliere poteva trasportare al massimo due persone, secondo voi chi egli portò via da quel castello?
Scelse la riconoscenza che lo legava al suo antico maestro?
Oppure decise di portar via il fedele amico e quindi premiare l’amicizia?
O forse preferì a tutto l’amore, conducendo con sé la donna amata?”
Tutti i presenti diedero una risposta, senza però soddisfare il quesito.
“E voi, sir Guisgard…” domandò la bella lady Irmenengarda “… sapreste rispondere da degno cavaliere quale voi siete?”
Naturalmente non rifiutai la gentile richiesta della nobile dama longobarda e risposi al quesito.
E voi, nobili cavalieri e cortesi dame, sapreste rispondere a questo quesito sul valore cavalleresco?
Talia
27-09-2010, 20.55.07
:neutral_think: un quesito moralmente molto impegnativo, mio signore, questa volta...
Tuttavia, a voce umilmente molto bassa, tenterò di proporre una mia soluzione.
Ebbene... ritengo che, probabilmente, il nostro cavaliere si sarà offerto di restare in quel castello lui stesso, in modo tale da poter liberare due persone e non una. A questo punto la domanda è: chi sarenno i due a poter partire e chi a restare? :neutral_think:
Forse potrebbero essere l'amico e il maestro a partire con il cavallo del cavaliere, mentre lui resterebbe al castello con la sua amata...
Oppure -e questa sera mi sento più propensa per questa seconda e più drammatica soluzione- il cavaliere potrebbe scegliere altruisticamente di donare il bene della libertà alla sua amata e al suo caro amico e restare al castello con il buon maestro, il quale per altro -essendo appunto a sua volta un nobile cavaliere- non potrà che lodare la scelta del suo pupillo!!
:D
Guisgard
28-09-2010, 02.01.21
Addirittura due soluzioni ci propone, milady :smile_lol:
Ma, come ben sapete, solo una risposta per volta è consentita :smile:
Quindi fra le due che avete accennato, milady, quale secondo voi adottò il nostro valoroso cavaliere? :neutral_think:
Talia
28-09-2010, 02.30.29
Addirittura due, sir... per non farci mancare niente!! ;)
Ma avete ragione, soltanto una alla fine è quella giusta! Quindi, tra le due accennate, opterei senz'altro per la seconda :smile_lol: ...anche se però, al momento, ho la vaga sensazione che stiate per dirmi che sono terribilmente fuori strada! :rolleyes:
:smile:
Guisgard
28-09-2010, 02.35.40
Milady, bisognerebbe sempre seguire le proprie sensazioni, soprattutto quando giunge la notte :smile:
Dite che il nostro cavaliere si sacrificherà a tal modo?
Perdonatemi, ma è triste dirlo a quest'ora (anche perchè, da inguaribile romantico, adoro i lieto fine anche negli indovinelli... :rolleyes:)...
Talia
28-09-2010, 02.46.06
Lo so, sir... anche io -nonostante la mia vena vagamente 'cinica' di cui, mio malgrado, si favoleggia (:rolleyes:)- amo i lieto fine! E so bene, effettivamente, quanto voi li adoriate! Forse per questo avevo la sensazione che mi avreste 'bocciata'!! ;)
E tuttavia anche la prima soluzione che proposi, sir... non so, non mi convince del tutto! Ne cercherò un'altra!! :smile_lol:
Guisgard
28-09-2010, 02.56.39
Milady, la regola "segui sempre il cuore" non vale solo per i cavalieri, ma anche per le dame :rolleyes:
Sibilla
28-09-2010, 11.33.04
Messere non riesco a vedere un lieto fine a meno che non si voglia un po' barare... se ho ben capito si possono salvare due persone... quindi metterei sul cavallo la Dama ed il Maestro... per quanto riguarda l'amico non è detto che sia una persona... potrebbe essere un animale come un cane, un volatile od un cavallo su cui far salire il cavaliere stesso... come vi dicevo è un po' forzato... :18015:
Guisgard
28-09-2010, 20.23.09
Milady, credetemi, la soluzione finale è quanto di più semplice e luminoso ci sia (ah, l'amico del cavaliere è una persona!) :smile:
Lady Talia era vicina alla soluzione, ma non fidandosi del finale che lei stessa aveva raccontato ha deciso poi ti ripensarci :neutral_think:
Avanti, dame e cavalieri, il vero valore cavalleresco è intriso in noi tutti qui su Camelot e non sarà difficile da riconoscere in questo quesito :smile_lol:
llamrei
28-09-2010, 22.07.26
:neutral_think: Se fossi il cavaliere...sceglierei di tenere con me la bella dama e far partire il mio maestro e l'amico di tanti giorni felici....tutto questo in quanto conscio che nell'attesa che il mio maestro e il mio amico, cerchino aiuto per liberare me e la dama...Dama che diverrà la mia compagna ed insieme allieteremo le giornate in prospettiva di essere liberati;)
Talia
29-09-2010, 01.51.49
Beh, direi che l'ipotesi di Sibilla era molto suggestiva! Sarebbe stato un autentico coup de theatre se alla fine si fosse scoperto che l'amico del cavaliere era, in realtà, un altro cavallo con cui il cavaliere stesso poteva fuggire!! ;)
E tuttavia, dopo averci pensato e ripensato, anche io ero giunta ad una soluzione simile a quella appena proposta da lady Llamrei: il cavaliere e la sua amata resterebbero così al castello... ma che dolce prigione diverrebbe, a quel punto, anche il più turrito dei manieri!! :smile_lol:
Morrigan
29-09-2010, 02.37.26
Miei signori, ho letto con molto interesse il quesito posto dal nostro caro sir Guisgard e l'animata e viva discussione che ne è derivata...
... l'idea che io ne ho derivata è forse parecchio bizzarra, ma ugualmente la sottoporrò a voi e al vostro giudizio.
Ritengo che il cavaliere non abbia in verità nessuna pena da affrontare in questa scelta...
Cos'è per prima cosa la dama per il suo cavaliere?
In un primo momento egli la guarda di lontano e desidera meritare il suo affetto. Per questo ella gli sarà da guida, gli insegnerà la misura e la pratica del valore cavalleresco e degli ideali cortesi
Quando egli avrà iniziato il suo percorso verso la perfezione, dedicandolo a lei, ella gli concederà la sua attenzione e la sua devozione, seppure sul piano spirituale, e così una soave amicizia li legherà
Quando alfine il cavaliere avrà concluso il suo percorso di virtù, ella lo ripagherà corrispondendogli in un'amore totale, che duri tutta la vita.
Per questo, mio caro Guisgard, oso rispondervi che non v'è alcuna scelta da operare, perchè i tre, in realtà, non sono che uno solo... e il cavallo del nostro cavaliere potrà così agevolmente portare tutti in salvo :smile:
Guisgard
29-09-2010, 03.32.20
Eh, mie sublimi, dame, ancora una volta avete dato sfoggio delle vostre virtù :smile:
Questo enigma è basato sulla capacità ed il valore di chi risponde.
La scelta, la preferenza, quando è in ballo il destino, assumono sempre un'immagine particolare.
Allora entrano in scena i nostri valori, i nostri ideali ed i nostri desideri.
La risposta dataci da lady Talia (sebbene messa in dubbio da un velato senso di "cinismo" ;)) e madonna Llamrei è degna di un gran cavaliere.
Il valore cavalleresco mette in salvo il maestro e l'amico e il premio di messer Amore non tarda a venire.
La risposta invece di lady Morrigan entra in un simbolismo di chiara fattura cortese.
Il viaggio, l'incontro e le figure nel castello hanno l'aspetto di immagini che si confondono fino ad assumere un'unica identità, che come scopo ha saputo elevare il cavaliere ad un livello superiore.
E, ovviamente, l'amore è il degno premio a tutto questo, come nel più chiaro e tradizionale ideale cortese.
Che dire dunque?
Quale fra le due risposte è degna di essere premiata dal più alto valore cavalleresco?
Eh, miei diletti cittadini di Camelot...
E' come leggere un libro o guardare un ritratto.
Sotto le parole o i colori si cela un qualcosa di diverso, di personale.
E' come un viaggio nella visione della realtà dell'autore.
E la realtà ha molti volti.
Forse, proprio come il quesito che ci è stato posto da quel nobile longobardo :smile_lol:
Guisgard
10-01-2011, 05.07.28
Accadde un giorno che la nostra nave dovette fare sosta sull’isola di Santorini.
E qui, riconosciuti i nostri nobili vessilli, ci accolse l’Arconte Solione, signore dell’isola e sommo dignitario dell’imperatore di Costantinopoli.
Il nobile generale bizantino organizzò, in nostro onore, un ricco ricevimento al quale prese parte tutta l’aristocrazia dell’isola.
Ci furono canti, balli e agoni poetici per deliziare la corte ed i suoi prestigiosi ospiti.
E durante il banchetto si finì a discutere sui valori che distinguevano i latini, come venivamo chiamati noi Cristiani Cattolici da queste parti, dagli ortodossi greci.
Solione, uomo di vivace ingegno e buonsenso, allora volle mettere alla prova la nostra conoscenza proprio su quelle regole e quei dogmi che differenziavano i Cristiani d’Occidente da quelli d’Oriente.
L’Arconte fece chiamare così tre suoi sommi teologi, spiegando però a noi, prima che quegli studiosi comparissero al cospetto della corte, che uno dei tre probabilmente non era degno della fama che accompagnava il suo nome.
“Ora porrò” disse Solitone “una semplice domanda a ciascuno e da questa voi dovrete capire chi fra i tre teologi non è vero conoscitore della sacra disciplina che studia.”
Giunsero allora i tre e l’Arconte, come detto, pose loro la seguente domanda:
“Citatemi qualcuno degli illustri personaggi riportati dai Santi Vangeli che resero testimonianza della grandezza di Nostro Signore Gesù Cristo.”
Primo Teologo:
“Mio signore, come racconta Matteo, i primi e più rinomati che omaggiarono Nostro Signore furono senza dubbio i Santi Re Magi giunti dall’Oriente. Essi, profondi conoscitori degli astri, lessero proprio nelle stelle l’avvento del Re dei Re.”
Secondo Teologo:
“Molti grandi, potente Arconte, portarono testimonianza al nostro Redentore, ma fra tutti fu senza dubbio Giovanni il Battista che ne riconobbe in pieno, non solo l’arrivo, ma anche il Suo Divino Ministero. Non a caso proprio Cristo evidenzia la grandezza ai Suoi discepoli del figlio di Zaccaria e di Elisabetta.”
Terzo Teologo:
“Fedele vassallo del mio imperatore, risponderò a quanto mi viene chiesto citando un uomo che fu santo in maniera assoluta, non solo per la sua Fede e per quanto fece dopo la morte di Cristo, ma anche per aver custodito il Sacro Calice che Nostro Signore utilizzò nella Sua ultima Santa Cena. E tale Santo, come tutti avranno già inteso, è San Giuseppe d’Arimatea.”
I tre teologi, date le loro risposte, salutarono con un inchino il loro signore e l’intera corte.
Solione allora si rivolse a noi cavalieri Cattolici:
“Ecco, valorosi guerrieri della Croce, avete udito quanto detto dai miei sommi studiosi. Cosa traete dunque dalle loro risposte?”
E noi cavalieri, dopo esserci consultati, smascherammo tra i tre il cattivo teologo, ricevendo le lodi e gli omaggi dello stesso Arconte Solione.
E voi, nobili abitanti di Camelot, sapreste riconoscere fra i tre il teologo indegno della propria fama, specificandone anche il motivo?
SakiJune
10-01-2011, 10.39.19
Provo ad azzardare...
La figura di Giuseppe di Arimatea come custode del Graal non compare nei Vangeli, nemmeno in quelli apocrifi come il Vangelo di Nicodemo in cui ha un ruolo importante.
La sua leggenda iniziò a diffondersi con l'opera di Robert de Boron e quindi è possibile che fosse conosciuta a Costantinopoli, ma la domanda si riferisce ai Vangeli, non ad un'opera di fantasia, perciò la risposta non è degna di un teologo.
Talia
10-01-2011, 11.37.20
Sono tutt'altro che un esperta in materia... tuttavia, la risposta data da Saki è pressappoco quella che anche io avevo pensato. In effetti, se ben ricordo, in nessuno dei Vangeli si parla affatto del Santo Graal... :neutral_think:
Lady Gaynor
10-01-2011, 21.47.08
Allora, non vorrei trovarmi in disaccordo con Sir Guisgard nel caso in cui la mia non fosse la risposta giusta, ma a quanto ne so io Giovanni Battista non fu strenuamente convinto della messianicità di Cristo. E' testimoniato che egli preannunciò il suo arrivo e che, battezzandolo, riconobbe in lui "l'agnello di Dio", ma è altrettanto testimoniato che in seguito egli nutrì dei dubbi, tant'è vero che inviò dei seguaci a chiedergli se fosse veramente lui il Messia. Tra l'altro, nonostante avesse udito la voce di Dio che gli diceva come Gesù fosse il suo figlio prediletto, egli non abbandonò mai la predicazione della Torah in favore della parola di Gesù. Infatti, il Battista continuò a predicare con i suoi propri discepoli, piuttosto che lasciare tutto e unirsi a quelli di Cristo. Per questo motivo, lo stesso Gesù parla di lui in questo modo: "In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui." (Mt. 11,11)
Provo ad azzardare...
La figura di Giuseppe di Arimatea come custode del Graal non compare nei Vangeli, nemmeno in quelli apocrifi come il Vangelo di Nicodemo in cui ha un ruolo importante.
La sua leggenda iniziò a diffondersi con l'opera di Robert de Boron e quindi è possibile che fosse conosciuta a Costantinopoli, ma la domanda si riferisce ai Vangeli, non ad un'opera di fantasia, perciò la risposta non è degna di un teologo.
La domanda si riferisce a "qualcuno degli illustri personaggi riportati dai Santi Vangeli", non di "fatti" raccontati dai Vangeli, o almeno credo...:rolleyes:
Guisgard
11-01-2011, 03.27.58
Che interessanti risposte, mie signore :smile:
Allora, per cominciare, facciamo un pò di chiarezza su alcuni punti.
In primis l'aspetto temporale.
Ovviamente siamo nel medioevo e da quanto riportato nel racconto in una data che dovrebbe cadere approssimativamente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo (la descrizione della struttura imperiale e quanto citato su Giuseppe d'Arimatea).
Le risposte di lady Sakijune e lady Talia sono brillanti e degne di lodi, ma non rispecchiano quanto chiesto dall'Arconte.
Infatti, il terzo teologo cita Giuseppe d'Arimatea secondo quanto raccontato dai Vangeli (il fatto, nonostante il suo ruolo tra i sacerdoti, di riconoscere la grandezza di Cristo), aggiungendo di suo particolari che sarebbero accaduti comunque in seguito ai fatti narrati dai Testi Sacri.
Quanto alla risposta di lady Gaynor, credo che essa dipenda da una errata interpretazione dei versetti citati dai Vangeli.
Il Battista infatti fu, come afferma lo stesso Gesù, il più grande dei "nati da donna" (battezzò lo stesso Cristo nel fiume Giordano) e temuto persino dal re Erode.
Quindi, mie signore, anche se le vostre risposte sono intriganti ed affascinanti non soddisfano appieno quanto richiesto dall'arcano.
In realtà la risposta esatta è molto più semplice di quanto non si immagini :smile:
Talia
11-01-2011, 12.44.48
:neutral_think: onestamente, sir, mi avete lasciata decisamente in alto mare...
(il che non è molto cavalleresco, no? :D ;))
Ad esser sincera, ho la sensazione che la chiave sia in uno dei vostri consueti, astuti (machiavellici... :confused_whistle2:) giochi di parole! E tuttavia non riesco proprio a coglierlo, questa volta! :confused_she:
Coraggio, mie argute dame, non diamoci per vinte... idee? :smile:
E anche voi, velenti cavalieri... fuori le ipotesi! :D
Quanto a me, ci penserò! :confused3:
Lady Gaynor
11-01-2011, 17.56.50
:neutral_think: onestamente, sir, mi avete lasciata decisamente in alto mare...
(il che non è molto cavalleresco, no? :D ;))
Ad esser sincera, ho la sensazione che la chiave sia in uno dei vostri consueti, astuti (machiavellici... :confused_whistle2:) giochi di parole! E tuttavia non riesco proprio a coglierlo, questa volta! :confused_she:
Coraggio, mie argute dame, non diamoci per vinte... idee? :smile:
E anche voi, velenti cavalieri... fuori le ipotesi! :D
Quanto a me, ci penserò! :confused3:
Mah, l'unico tranello che vedo potrebbe essere a proposito dei Magi che "lessero proprio nelle stelle l’avvento del Re dei Re", nel senso che, pur essendo grandi conoscitori dell'astrologia, non lessero il futuro nelle stelle nel senso letterale del termine (congiunzioni astrali e quant'altro), bensì videro "sorgere la sua stella" (Mt. 2,2) e la seguirono fino a che essa "si fermò sopra al luogo dove si trovava il bambino" (Mt. 2,9). Però mi sembra alquanto stiracchiata come toeria, sarebbe stata un'imprecisione da parte del teologo, ma non proprio un errore...
Lady Gaynor
11-01-2011, 18.03.09
Aspettate un attimo... ma dov'è che Cristo nei Vangeli viene denominato il Re dei Re?? Non era forse questo un appellativo rivolto ad un particolare sovrano dell'antico oriente (non mi ricordo quale)?
Talia
11-01-2011, 18.22.59
@lady Gaynor
sì, era l'appellativo del sovrano persiano... o almeno mi pare! Ma non credo che c'entri niente, qui!
Nei Vangeli non so... so che Gesù viene definito 'Re dei Re' da Giovanni nell'Apocalisse (...ammesso che le mie reminescenze scolastiche siano giuste! :smile:)
Ma voi credete, mia cara, che sia questa la strada? :neutral_think:
Lady Gaynor
11-01-2011, 19.55.38
@lady Gaynor
sì, era l'appellativo del sovrano persiano... o almeno mi pare! Ma non credo che c'entri niente, qui!
Nei Vangeli non so... so che Gesù viene definito 'Re dei Re' da Giovanni nell'Apocalisse (...ammesso che le mie reminescenze scolastiche siano giuste! :smile:)
Ma voi credete, mia cara, che sia questa la strada? :neutral_think:
Beh, di certo nel vangelo di Matteo i Magi si riferiscono a Gesù come "Re dei Giudei" e non come "Re dei Re"... se non è questo, proprio non so cosa possa essere :neutral_think:
Talia
11-01-2011, 20.05.54
@Gaynor
:neutral_think: già, avete ragione...
Vabé, attenderemo il verdetto... ;) anche perché, sinceramente, non mi è venuto in mente nient'altro! :smile:
Guisgard
11-01-2011, 21.26.27
:neutral_think: onestamente, sir, mi avete lasciata decisamente in alto mare...
(il che non è molto cavalleresco, no? :D ;))
Ad esser sincera, ho la sensazione che la chiave sia in uno dei vostri consueti, astuti (machiavellici... :confused_whistle2:) giochi di parole! E tuttavia non riesco proprio a coglierlo, questa volta! :confused_she:
Machiavellici, milady? :eek:
Ma se tutti sanno che sono limpido e cristallino come neanche un Parzival o un Galahad dei bei tempi :smile_lol:
Eh, mia dama di poca fede... :rolleyes:
Quanto alle risposte all'enigma, beh devo dire che le ho trovate molto fantosiose ed ingegnose, ma ahimè sono errate.
"Leggere nelle stelle" era comunemente in uso già da tempi antichissimi, rispetto al periodo in cui furono scritti i Vangeli, per indicare conoscenze sui fenomeni celesti (basti vedere gli annali cinesi, mesopotamici, egiziani, ittiti e alcune testimonianze delle civiltà egee pregreche).
I Magi, tra le loro caratteristiche, annoveravano anche quella di astrologi e da qui appunto "lessero nelle stelle" la profezia che annunciava l'avvento del Messia :smile:
Riguardo poi al titolo "Re dei Re", come giustamente precisa lady Talia, esso era adoperato per indicare il Re di Persia, conosciuto anche come "Gran Re"; tuttavia col termine "Re dei Re" verrà poi comunemente indicato Cristo.
Avanti su, la risposta non è difficile come sembra!
Anzi, per trovarla basta molta meno fatica di quanto non ne abbiano usata le nostre ingegnose dame :smile_lol:
Lady Gaynor
11-01-2011, 22.53.46
Nel vangelo di Matteo, non si parla mai di Re Magi, ma vengono chiamati solo Magi...
Morrigan
12-01-2011, 00.32.18
Mio buon signore, mie graziose dame, in questi giorni ho seguito con vivo interesse la vostra discussione, appassionandomi sempre piuù al vivo dibattito che avete condotto. Devo dire che le risposte date dalle nostre dame mi hanno molto affascinato, e ammetto che in più punti ho condiviso la loro opinione. Tuttavia ser Guisgard sembra non essere ancora soddisfatto da tanto studio...
... sono perplessa...
... in verità mi è balenata in mente una risposta banale, che pure stento a presentarvi... ma tant'è, il gioco è bello quanto più viva è la partecipazione, quindi vi dirò del mio semplice pensiero, che è il seguente...
... i Santi Magi, per quel che rammento, non furono i primi ad adorare il Bambino. Maria fu la prima adoratrice di Nostro Signore, insieme al suo sposo Giuseppe, e subito dopo i pastori avvertiti dagli angeli. Solo in seguito Maria presentò il Bambino ai Magi quanto essi arrivarono alla grotta.
Non credo sia questa la risposta, ma in verità è l'unico punto che mi pare incerto nella trattazione ascoltata.
Lady Gaynor
12-01-2011, 01.56.35
Mio buon signore, mie graziose dame, in questi giorni ho seguito con vivo interesse la vostra discussione, appassionandomi sempre piuù al vivo dibattito che avete condotto. Devo dire che le risposte date dalle nostre dame mi hanno molto affascinato, e ammetto che in più punti ho condiviso la loro opinione. Tuttavia ser Guisgard sembra non essere ancora soddisfatto da tanto studio...
... sono perplessa...
... in verità mi è balenata in mente una risposta banale, che pure stento a presentarvi... ma tant'è, il gioco è bello quanto più viva è la partecipazione, quindi vi dirò del mio semplice pensiero, che è il seguente...
... i Santi Magi, per quel che rammento, non furono i primi ad adorare il Bambino. Maria fu la prima adoratrice di Nostro Signore, insieme al suo sposo Giuseppe, e subito dopo i pastori avvertiti dagli angeli. Solo in seguito Maria presentò il Bambino ai Magi quanto essi arrivarono alla grotta.
Non credo sia questa la risposta, ma in verità è l'unico punto che mi pare incerto nella trattazione ascoltata.
Milady, credo che nei vangeli non si parli mai di Maria e Giuseppe quali adoratori... I Magi sono presenti solo in Matteo e vengono descritti come i primi adoratori. I pastori avvisati dagli angeli appaiono invece solo in Luca e non vengono indicati come adoratori. Qui i versetti:
15Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". 16Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Guisgard
12-01-2011, 06.44.04
Lady Morrigan: la vostra risposta non è corretta ai fini del nostro enigma, ma molto interessante e merita certamente qualche parola.
Come giustamente dite i primi a rendere omaggio a Nostro Signore furono proprio la Vergine Maria e San Giuseppe.
Ma i Vangeli, come si sa, avevano il duplice scopo di rendere testimonianza alla Divina Natura del Cristo e di diffondere la Sua Eterna Parola.
E proprio in merito al rendere testimonianza a Gesù Cristo che la Vergine e San Giuseppe non vengono "ritenuti" al pari degli altri che adorarono il Figlio di Dio.
Infatti ben poco valore avrebbe avuto il riconoscimento di Gesù da parte dei suoi genitori.
Al contrario invece, le testimonianze rese da personaggi illustri e non legati alla cerchia familiare del Bambino, in primis proprio i Magi, danno ben più valore e significato a quanto diffuso dai Vangeli :smile:
Nel vangelo di Matteo, non si parla mai di Re Magi, ma vengono chiamati solo Magi...
Ecco, milady, questa è la risposta esatta :smile_lol:
Matteo infatti, l'unico degli Evangelisti a citare l'episodio dei Magi, proprio nel riportare questo accadimento definisce i tre semplicemente come Magi, senza aggiungere il titolo di re o altro.
E' solo in seguito che la tradizione popolare li ha definiti come re.
In realtà i Magi erano dei sacerdoti di Zoroastro giunti dall'Oriente proprio grazie all'avvento della stella cometa, fenomeno visto come segno riguardante le profezie bibliche sul Messia.
Anzi, in realtà Matteo non ne specifica nemmeno il numero: il numero 3 deriva solamente dal fato che furono 3 i doni che portarono al Bambino, oro, incenso e mirra.
I miei complimenti, lady Gaynor :smile_clap:
Lady Gaynor
12-01-2011, 11.47.16
Ecco, milady, questa è la risposta esatta :smile_lol:
Matteo infatti, l'unico degli Evangelisti a citare l'episodio dei Magi, proprio nel riportare questo accadimento definisce i tre semplicemente come Magi, senza aggiungere il titolo di re o altro.
E' solo in seguito che la tradizione popolare li ha definiti come re.
In realtà i Magi erano dei sacerdoti di Zoroastro giunti dall'Oriente proprio grazie all'avvento della stella cometa, fenomeno visto come segno riguardante le profezie bibliche sul Messia.
Anzi, in realtà Matteo non ne specifica nemmeno il numero: il numero 3 deriva solamente dal fato che furono 3 i doni che portarono al Bambino, oro, incenso e mirra.
I miei complimenti, lady Gaynor :smile_clap:
Vi ringrazio milord, ma c'è poco da complimentarsi, visto che una così ovvia e lampante risposta avrebbe dovuto essere data molto prima di tutte le altre legate alle mie elucubrazioni mentali...
Ad ogni modo, è stato un piacere giocare e confrontarsi con le splendide dame che popolano questo reame, spero di ripetere l'esperienza al più presto :smile_wub:
Talia
12-01-2011, 16.04.05
@Gaynor
...complimenti, milady!! :smile_lol:
Suvvia, non siate così severa con voi stessa... magari la risposta -come voi dite- era lampante, eppure nessun altro ci ha pensato! Dunque, a mio avviso, meritate pienamente la palma della vittoria e un bel brindisi! :misc_proposetoast:
Complimenti! ;)
@Morrigan
...beh, a me era piaciuta la tua risposta, sai? :smile: ...Ma, si sa, è a sir Guisgard che non va mai bene niente!! ;)
@Guisgard
'limpido e cristallino', mio signore? :neutral_think: Allora, forse... che sia io ad avere la mente 'machiavellica'? :rolleyes: ;)
Guisgard
13-01-2011, 05.24.11
Lady Gaynor, sono meritate le lodi ed i complimenti!
Avete risolto l'enigma dell'Arconte Solione ;)
...Ma, si sa, è a sir Guisgard che non va mai bene niente!! ;)
Eh, un giorno, quando qualche perigliosa avventura mi condurrà via da Camelot, chissà se qualcuno mi rimpiangerà... :rolleyes:
'limpido e cristallino', mio signore? :neutral_think: Allora, forse... che sia io ad avere la mente 'machiavellica'? :rolleyes: ;)
Eh, bocca mia taci... :silenced:
Guisgard
24-02-2011, 04.43.03
Sir Taddeo d’Altavilla, insieme ad alcuni compagni d’arme, era diretto verso sud, nelle terre dell’antica Puteoli per poi imbarcarsi verso Occidente.
La sua meta era il regno di Aragona e Catalogna, dove il duca di Barcellona aveva chiesto aiuto a molti cavalieri europei per mettere fine alle scorribande di alcuni mercenari saraceni che portavano disordini lungo i confini meridionali delle sue terre.
Questo suo viaggio però portò sir Taddeo a sostare a Capua, dove insieme ai suoi compagni trovarono ospitalità presso un ricco mercante Bizantino, Anassagora di Cirene, che si era arricchito con i suoi commerci dall’Oriente greco.
Anassagora passava per essere un uomo cordiale, dotato di ottima cultura.
Infatti accolse con rispetto e piacere i nobili ospiti nella sua dimora.
E quando il pranzo in loro onore terminò, Anassagora cominciò uno dei suoi noti monologhi a sfondo storico, atto, oltre ad intrattenere, a testare le conoscenze dei suoi ascoltatori.
“Roma fu senza dubbio il più straordinario impero mai esistito. Nulla è infatti paragonabile alla sua potenza, anche portando a confronto il vasto impero degli Achemenidi o quello grandioso macedone.
Ed anche i nemici che i romani si trovarono ad affrontare furono degni del valore del loro impero.
Come il Gallo Brenno che li fece tremare, mettendoli quasi in ginocchio.
Ed Annibale il cartiginese fu forse il più temibile dei loro rivali.
Ma anche in tempi successivi la fama di Roma attirò straordinari condottieri sul suolo italico, per imporre sull’impero la loro violenta legge.
Tra questi i più feroci che la storia ricordi furono sicuramente il goto Alarico ed il vandalo Genserico.
E non è un caso che dopo i loro assalti l’impero subì colpi tanto violenti da non riprendersi più.”
E finito di raccontare, Anassagora fissò i suoi ospiti.
“C’è un evento epocale per la storia di Roma, amici miei, che lega tutti i grandi condottieri che ho citato. Tutti tranne uno. Chi fra essi è l’intruso e perché?”
Sir Taddeo, uomo di grande valore cavalleresco ma anche di raffinata cultura, sorrise e rispose prontamente alla domanda del ricco mercante bizantino.
“Siete un vero esperto e conoscitore dell’arte militare e dei suoi protagonisti, sir Taddeo…” disse soddisfatto Anassagora “… avrei dovuto porvi un quesito ben più complesso per mettervi in difficoltà!”
E tutti brindarono all’arguzia di sir Taddeo.
Valenti cavalieri e deliziose dame, sapreste rispondere anche voi con esattezza al quesito di Anassagora?
Talia
24-02-2011, 11.26.27
Interessante quesito, mio signore... :smile_lol:
Ebbene, facendo appello ad alcune -lontane- reminescenze storiche, suppongo che potrei tentare di dare di getto una risposta.
:neutral_think:
Rammento, ad esempio, che Brenno il Gallo mise a sacco la città di Roma... lo ricordo perché qui, mi pare, si pone la curiosa leggenda delle cosiddette 'oche del Campidoglio'.
Anche il visigoto Alarico mi par di ricordare che entrò a Roma e la saccheggiò... anzi, mi sembra che sia proprio a questo episodio che fa riferimento Sant’Agostino nel De Civitate Dei.
Infine celebre è l'intercessione di papa Leone Magno a favore della popolazione romana durante l'assedio dei Vandali guidati dal re Genserico, che invasero e saccheggiarono la città eterna.
Per quel che riguarda il grande condottiero cartaginese Annibale, invece, io non ricordo alcun sacco. Egli affrontò e sconfisse le legioni romane in molte battaglie, fino ad essere da loro sconfitto nella celebre battaglia di Zama da Scipione l'Africano, ma non mi pare che entrò mai a Roma.
Dunque, sperando che i miei ricordi siano attendibili, io direi che "l'intruso" è Annibale. :smile:
llamrei
24-02-2011, 12.49.46
Credo che l'intuizione di Talia sia corretta. Annibale sembrerebbe essere l'intruso. NOn ho ricordi di Annibale che commise sacco a Roma, come invece fecero i suoi "colleghi" nemici dell'impero.
Una pecca che ebbe l'impero è la presunzione che il suo esercito fosse invincibile e che Roma fosse intoccabile...Le forche caudine misero in discussione la disposizione militare e Roma stessa (vedi 3 sacchi di Roma in epoca imperiale) si sentì vulnerabile da nemici esterni..Nulla toglie alla grande capacità di imporsi nei territori conquistati. A parte questa mia divagazione personale riconfermo che Annibale possa essere l'intruso:neutral_think:
Lady Gaynor
24-02-2011, 13.19.19
Se devo affidarmi alle riminiscenze scolastiche, pare anche a me che non ci fu alcun sacco di Roma da parte delle truppe di Annibale. Durante la seconda guerra punica (e speriamo di non sbagliare), Annibale attaccò l'Italia e si scontrò con le legioni romane in diverse battaglie, che vinse senza però mai riuscire ad espugnare Roma, ed infatti mi sembra di ricordare che dovette "accontentarsi" di conquistare Capua.
Ergo, avrei detto anche io Annibale come le mie due carissime concittadine :)
Guisgard
24-02-2011, 22.02.05
Eh, ma voi dame non avete niente da invidiare all'esperto sir Taddeo d'Altavilla :smile_lol:
Infatti è naturalmente esatta la vostra risposta!
Annibale era l'intruso perchè, come avete sottolineato voi, fu l'unico dei tre a non aver mai saccheggiato Roma (Brenno la saccheggiò nel 390 A. C.; Alarico nel 410 e Genserico nel 455).
I miei complimenti, mie signore :smile_clap:
Una pecca che ebbe l'impero è la presunzione che il suo esercito fosse invincibile e che Roma fosse intoccabile...Le forche caudine misero in discussione la disposizione militare e Roma stessa (vedi 3 sacchi di Roma in epoca imperiale) si sentì vulnerabile da nemici esterni..Nulla toglie alla grande capacità di imporsi nei territori conquistati. A parte questa mia divagazione personale riconfermo che Annibale possa essere l'intruso:neutral_think:
Milady, qui la questione è molto complessa in realtà.
A parte pochissimi casi, durante l'epoca repubblicana Roma fu l'assoluta dominatrice del mondo antico, sconfiggendo praticamente tutte le civiltà che occupavano il Mediterraneo ed il vicino Oriente.
E ciò che permise tutto questo fu proprio la sua straordinaria organizzazione militare (e la conquista dei regni ellenistici, con la netta superiorità dei "manipoli" romani contro la forte ma lenta "Falange macedone" utilizzata dai regni greci, e quella delle Gallie da parte di Cesare lo testimoniano totalmente).
Purtroppo, a partire dal III secolo Dopo Cristo una crisi di portata titanica, che riguardava praticamente tutti gli aspetti della vita sociale, politica ed economica, travolse sull'impero, causandone la fine (almeno nella sua parte Occidentale).
Questo almeno per linee molto generali :smile:
llamrei
24-02-2011, 22.46.11
Guisgard: mai sottovalutare la forza di una donna....e soprattutto se le donne sono 3!!!:D:D
Non vorrei entrare in ot ma solo per specificare che non intendevo menzionare le pecche di roma imperiale in modo generico, ma il mio pensiero era indirizzato ad alcune credenze in particolare, come sopra citate. Nulla togliere che il vostro concetto, in generale, è assolutamente corretto e io condivido;)
Guisgard
25-02-2011, 02.18.22
Sottovalutare tre dame come voi? :eek:
E' un errore che non farei mai, milady :smile_lol:
Quanto a Roma antica: aveva compreso perfettamente il vostro intervento, milady :smile:
Talia
25-02-2011, 18.53.10
oh, scusate... solo ora mi sono accorta del verdetto! :smile_lol:
beh... hip hip urrà alle dame di Camelot, allora!! :misc_proposetoast:
@Guisgard
potete ben dirlo, sir... altro che Taddeo!! ;)
Guisgard
02-03-2011, 17.32.13
Accadde che dopo le grandi vittorie a Nord contro i Galli e poi a Sud contro le altre ricche città di Magna Grecia, l’impero ambisse a far suoi gli usi e la cultura dei popoli appena soggiogati.
Una principessa etrusca, Aelia Mesa, nota per la sua bellezza e la sua ricchezza, fu al centro dei desideri di molti patrizi.
La donna però, che sembrava rifuggire l’amore per la poca stima che nutriva negli uomini, aveva rinchiuso il suo futuro in un antico enigma.
Solo chi fosse riuscito a risolvere tale arcano avrebbe potuto vincere la mano della bellissima principessa.
Molti grandi, da tutte le parti dell’impero e del Mediterraneo Ellenistico, giunsero in Italia per tentare di risolvere l’oscuro enigma e guadagnare la mano dell’ambita Aelia Mesa.
Ma tutti fallirono miseramente.
Un giorno, nel sontuoso palazzo di Aelia giunse un generale, Marco Vinicio Andreiano, accompagnato dal suo legato, Mario Ulpio Severiano, e dal suo luogotenente, Amellino Lubitore.
L’uomo si presentò alla principessa deciso a risolvere l’enigma.
E solo vedendola da vicino egli finalmente comprese il motivo per il quale tanti grandi guerrieri, principi e sovrani avevano tentato la sorte per la sua mano.
La donna si presentò ai suoi ospiti e subito sottopose Vinicio Andreiano al quesito.
Chiamate dalla loro padrona tre ancelle si presentarono, recitando ciascuna alcuni versi.
PRIMA ANCELLA:
“Ascolta bene ciò che diremo noi tre in coro,
perché ogni parola avrà valore quanto l’oro!”
SECONDA ANCELLA:
“Questa rappresentazione avviene senza falsità,
ma solo con la più pregevole, assoluta artificiosità!”
TERZA ANCELLA:
“Ogni gesto fatto e parola detta tanto vale,
tutto ciò che vedi e senti ha qualcosa di plateale!”
E recitati questi versi, salutando la loro padrona, le tre uscirono dalla sala.
“Qual è quella cosa di cui parlano le tre ancelle nei loro versi?” Chiese sorridendo Aelia.
Vinicio Andreiano rimase in silenzio alcuni istanti, per poi, tra lo stupore generale, rispondere a quel quesito.
Aelia restò colpita, come lo era stata dal fascino, dall’arguzia del militare e dopo un attimo di silenzio, si proclamò vinta.
Andreiano aveva risolto l’arcano e vinto l’ambita mano della bella principessa.
http://farm3.static.flickr.com/2017/2527124545_140b532304.jpg
E voi, valenti cavalieri e nobili dame, sapreste rispondere al quesito di Aelia?
Lady Gaynor
02-03-2011, 20.32.57
E' forse il teatro?
llamrei
02-03-2011, 21.48.54
:neutral_think: devo ammettere che mi avete messo in crisi, Sir Guisgard, con questo indovinello..un indizio ce lo concedete?
Guisgard
03-03-2011, 01.57.27
Lady Llamrei, vi concederei con gioia l'indizio che chiedete, ma temo sia ormai inutile visto che la nostra lady Gaynor ha risposto esattamente, svelando l'arcano di Aelia :smile_lol:
Infatti la risposta giusta è proprio il teatro!
I miei complimenti, lady Gaynor :smile_clap:
llamrei
03-03-2011, 12.04.09
Lady Llamrei, vi concederei con gioia l'indizio che chiedete, ma temo sia ormai inutile visto che la nostra lady Gaynor ha risposto esattamente, svelando l'arcano di Aelia :smile_lol:
Infatti la risposta giusta è proprio il teatro!
I miei complimenti, lady Gaynor :smile_clap:
Caspiterina che velocità! E senza sbagliare al primo colpo:smile:
Lady Gaynor
03-03-2011, 12.44.12
Sinceramente pensavo di aver sbagliato perchè mi era venuta troppo facile la risposta... leggendo le parole "coro, artificiosità, gesto, parole e plateale" ho pensato subito al teatro...
Ad ogni buon conto, Sir Guisgard, da uno che le parole se le mangia a colazione tipo bignè alla crema e che le lodi le tesse più finemente di quanto non facesse Penelope con la tela, mi sarei aspettata più che un semplice "Complimenti Lady Gaynor" :rolleyes:
@Llamrei, mia cara, secondo me il motivo per cui voi non avete subito risolto l'enigma ed io si è che la mia mente lavora in modo molto più semplice della vostra. In genere quando si legge un enigma si è subito portati a scervellarsi per trovare una risposta che si crede difficile. Invece il mio cervello lavora come quello dei bambini, legge e associa :D
llamrei
03-03-2011, 12.54.57
@Llamrei, mia cara, secondo me il motivo per cui voi non avete subito risolto l'enigma ed io si è che la mia mente lavora in modo molto più semplice della vostra. In genere quando si legge un enigma si è subito portati a scervellarsi per trovare una risposta che si crede difficile. Invece il mio cervello lavora come quello dei bambini, legge e associa :D
Simpatica risposta. Ne terrò conto in futuro, grazie milady
Talia
03-03-2011, 13.05.41
Oh, caspita!! Lady Gaynor siete un portento... :smile_clap::smile_clap:
Quanto alla vostra mente... beh, più che semplice, io la definirei arguta! :smile_lol: Insomma... io non mi sminuirei tanto, se avessi risolto un enigma prima ancora che sir Guisgard avesse finito di scriverlo, no? ;)
Llamrei... direi che questa volta il giro di succo d'arancia e ombrellini è decisamente a carico di lady Gaynor!! :D
Guisgard
03-03-2011, 21.06.59
Ad ogni buon conto, Sir Guisgard, da uno che le parole se le mangia a colazione tipo bignè alla crema e che le lodi le tesse più finemente di quanto non facesse Penelope con la tela, mi sarei aspettata più che un semplice "Complimenti Lady Gaynor" :rolleyes:
Milady, in verità sono i draghi, gli orchi, gli eretici e altra roba del genere che mangio a colazione (un giorno mi deciderò a scrivere il manuale del "Perfetto cavaliere"!!!) ... :laughing_lol1:
Riguardo alle lodi, beh, credo che voi ne meritiate davvero tante e, a quanto leggo, le altre dame non sono state affatto avare nei vostri confronti :smile_lol:
Quanto a me, riformulerò il mio commento alla vostra arguzia... "milady, Atena stessa si è incarnata in voi... al vostro cospetto la mitica Arianna è poco più che una liceale... in voi si mischiano sapientemente le virtù di Medea e quelle di Alcina, Circe fu senza dubbio vostra discepola ed anche la fata Morgana invidia il vostro intuito!" :smile_clap:
Può bastare? :neutral_think:
Lady Gaynor
03-03-2011, 21.17.17
Milady, in verità sono i draghi, gli orchi, gli eretici e altra roba del genere che mangio a colazione (un giorno mi deciderò a scrivere il manuale del "Perfetto cavaliere"!!!) ... :laughing_lol1:
Riguardo alle lodi, beh, credo che voi ne meritiate davvero tante e, a quanto leggo, le altre dame non sono state affatto avare nei vostri confronti :smile_lol:
Quanto a me, riformulerò il mio commento alla vostra arguzia... "milady, Atena stessa si è incarnata in voi... al vostro cospetto la mitica Arianna è poco più che una liceale... in voi si mischiano sapientemente le virtù di Medea e quelle di Alcina, Circe fu senza dubbio vostra discepola ed anche la fata Morgana invidia il vostro intuito!" :smile_clap:
Può bastare? :neutral_think:
Si, direi che può bastare. :smile_wave_lady:
@Lady Talia, Lady Llamrei, prego, servitevi pure... anzi, visto che i bicchieri son tanti chiamiamo pure le altre dame di Camelot per una bella bevuta tra donne ;)
http://1.bp.blogspot.com/_eOwduYeW9Tg/SVaYNs0yDZI/AAAAAAAAP3o/gK5VerCwgRg/s400/a98782_0801_umbrellas_xl.jpg
Talia
04-03-2011, 15.49.56
@Gaynor
siiii, che bello! Una bella bevuta tra donne... grazie, cara! :smile_lol:
Ecco... io prendo quello lì subito in secondo piano! Sì, quello con i due ombrellini arancioni! Proprio quello con due ombrelli! :D Sono sempre la solita!! :rolleyes: :p
Guisgard
07-03-2011, 19.04.28
Fu al tempo della spedizione veneziana contro la flotta turca che risale questa storia.
La flotta della Serenissima richiese i servigi dei più grandi cavalieri d’Europa per questa impresa e fu così che io ed i miei compagni ci ritrovammo in quell’epico scontro.
Ma la battaglia durò poco e le nostre milizie furono presto sconfitte dalle armate del sultano.
Molti dei nostri caddero in battaglia, altri invece furono torturati e lasciati morire di stenti.
La mia sorte fu più fortunata, se la prigionia presso quel popolo infedele può definirsi tale.
Ma fu grazie alla mia qualità di oratore che entrai, per Grazia Divina, nelle simpatie del sultano.
Questi ogni giorno mi chiedeva storie e racconti sulla mia terra e su qualcuna delle mie imprese.
Certo non potevo lamentarmi: ero di fatto libero di andare in giro per il palazzo, di mangiare cibi squisiti ed esotici.
Quindi il mio soggiorno ad Istanbul era tutt’altro che sgradevole.
E nei pomeriggi in cui il sultano non chiedeva di vedermi, andavo spesso presso il suo harem, fissando qualcuna di quelle finestre, dalle quali si potevano ammirare le bellissime donne, tra mogli, concubine ed odalische, che allietavano i giorni e soprattutto le notti del sultano.
Ed un giorno, durante una di queste mie passeggiate presso l’harem, la vidi.
Era bellissima.
Avrà avuto forse poco più di 24 anni.
La pelle come ceramica, i capelli come una meravigliosa notte senza luna e due occhi simili al cristallo più puro.
Fissava dalla finestra il mare e una perenne malinconia solcava, come una nave senza rotta, il suo meraviglioso volto.
Strinsi amicizia con uno degli eunuchi del sultano e riuscii a conoscere il nome di quella bellissima ragazza: Armelia.
Ed ogni giorno, passando davanti alle finestre dell’harem, la trovavo lì, a fissare quel mare sterminato.
Presto però, il sultano richiese i miei servigi.
Gli narrai allora delle mie gesta sotto le mura della mitica Nolia e di come il mio valore, insieme a quello dei miei compagni, portò alla caduta di quella città che sembrava imprendibile.
“Sei astuto e valoroso, Cristiano!” Mi disse il sultano. “Ma oggi ho comprato uno schiavo proveniente dal lontano Oriente. Egli è forse l’essere più arguto che io abbia mai visto! E su questo, il Profeta stesso mi sia testimone!”
Io annuì divertito.
“Non mi credi dunque, Cristiano?”
“Mio signore…” risposi sorridendo “… di certo egli sarà il più arguto fra i vostri servitori ed eunuchi, ma dubito che la sua sapienza potrebbe superare quella di un latino, per di più Cristiano!”
“Allora, Cristiano, la tua insolenza merita una prova…” replicò il sultano “… lo sfiderai, ma se ne uscirai sconfitto io avrò la tua testa!”
“E se invece dovessi vincere io?”
“Allora ti renderò la libertà!”
“E quel tuo servo?”
“In quel caso mozzerò la sua di testa!”
“Io accetterò la sfida, mio signore, ma ad un patto… se sarò io a vincere voglio una delle vostre ancelle… a mia scelta! Se siete certo di voi, visto il giuramento sul Profeta, non mi rifiuterete questa proposta…”
“E sia, Cristiano! Chiamate lo schiavo indiano!” Ordinò il sultano.
Un attimo dopo il servo del sultano entrò e formulò un arcano:
“A questa cosa metti presto mano,
o il tutto, si, resterà fatalmente vano!
Non rivoltare tutto ciò che senti e vedi,
ma usalo per bene o niente resterà in piedi!
Avanti, forza, affrontami, non esitare! Ti sfido io!
Non aver tu paura e dammi la risposta, amico mio!”
Ascoltai con attenzione e dopo alcuni istanti risposi all’enigma di quello schiavo.
La mia risposta fece così perdere la testa all’indiano e riscattò la mia libertà e quella della bellissima Armelia.
Ed insieme lasciammo la corte del sultano, per ritornare nelle mie terre.
http://img.listal.com/image/1676963/500full.jpg
E voi, nobili cavalieri e graziose dame, sapreste rispondere all’arcano del servitore indiano?
Talia
08-03-2011, 13.19.40
:neutral_think: questa volta sto proprio brancolando nel buio...
L'unica cosa che mi è venuta in mente, così di getto, è che la soluzione potrebbe riferirsi ad un concetto astratto... tipo l'acume, l'ingegno al quale si deve 'metter mano' affinché tutto non resti vano e grazie al quale non occorre rivoltare tutto ciò che si percepisce ma va usato bene altrimenti 'niente resterà in piedi'...
:confused_nervous_sh
Lady Gaynor
08-03-2011, 16.36.11
Io sono in alto mare... Un indizio? :neutral_think:
Hastatus77
08-03-2011, 18.33.12
L'intelletto... il cervello? :confused: :neutral_think:
Guisgard
08-03-2011, 21.09.36
Mi spiace, siete tutti fuori strada :naughty:
Eppure io al cospetto del sultano ho indovinato abbastanza presto (ma del resto avevo il compito di liberare la bella Armerlia ;))!
Vabbè, vi aiuterò con un indizio... :neutral_think:
Allora, la soluzione dell'arcano si riferisce ad un oggetto materiale, non astratto.
Rileggete con attenzione ogni verso.
In ognuno vi è un indizio che può portarvi a riconoscere quell'oggetto.
Un oggetto molto in voga durante il periodo in cui è ambientato il racconto.
Ma anche oggi del resto.
Specie in questo periodo (e ho detto anche troppo...) :smile_lol:
Lady Gaynor
09-03-2011, 01.24.58
Che sia un guanto?
Guisgard
09-03-2011, 02.09.35
Ma siete un portento, milady :smile_lol:
Anche stavolta avete fatto centro!
Neanche Arianna poteva vantare le vostre risorse!
Complimenti ancora una volta, lady Gaynor: il guanto era l'oggetto celato nell'arcano del servo indiano :smile_clap:
Lady Gaynor
09-03-2011, 11.05.49
Ma siete un portento, milady :smile_lol:
Anche stavolta avete fatto centro!
Neanche Arianna poteva vantare le vostre risorse!
Complimenti ancora una volta, lady Gaynor: il guanto era l'oggetto celato nell'arcano del servo indiano :smile_clap:
Milord, devo dire che stavolta questo enigma mi ha fatto sudare... mi sono scervellata per un giorno intero, presa dalle mie faccende ma sempre con un angolino di mente rivolto al misterioso oggetto :D
Ad ogni modo, sono contenta di aver risolto l'arcano :smile:
Talia
09-03-2011, 12.04.03
:eek: Oh, caspita!!
Lady Gaynor... siete inarrivabile!! ;)
:smile_clap::smile_clap::smile_clap:
llamrei
09-03-2011, 14.24.35
Non mi accingo nemmeno a tentar di risolvere l'arcano con lady gaynor nei paraggi: come dimostra ella stessa, ha delle doti a noi nascoste che l'accompagnano alle soluzioni dei vari misteri.
Hastatus77
09-03-2011, 18.53.16
Un guanto?!? :confused: Non ci sarei mai arrivato.
Lady Gaynor
10-03-2011, 11.06.38
Non mi accingo nemmeno a tentar di risolvere l'arcano con lady gaynor nei paraggi: come dimostra ella stessa, ha delle doti a noi nascoste che l'accompagnano alle soluzioni dei vari misteri.
Mia cara, credetemi, non ho nessuna dote nascosta, sono solo spinta dal desiderio di fronteggiare degnamente il nostro beneamato Guisgard... troppe ancelle che lo viziano, ci deve pur essere qualcuno che gli tenga testa in questi suoi viaggi... e, ve lo dico in confidenza, sto imparando da voi e da Talia l'arte della sottile ironia (e ho detto sottile per non infierire troppo) con cui sovente lo beccate :laughing7:
llamrei
10-03-2011, 12.45.42
arte della sottile ironia con cui sovente lo beccate :laughing7:
:eek: oh no mia cara: non "becchiamo" anima alcuna:confused_nervous_sh palesiamo solo la pura verità:D
Guisgard
10-03-2011, 21.26.57
Mia cara, credetemi, non ho nessuna dote nascosta, sono solo spinta dal desiderio di fronteggiare degnamente il nostro beneamato Guisgard... troppe ancelle che lo viziano, ci deve pur essere qualcuno che gli tenga testa in questi suoi viaggi... e, ve lo dico in confidenza, sto imparando da voi e da Talia l'arte della sottile ironia (e ho detto sottile per non infierire troppo) con cui sovente lo beccate :laughing7:
Mi viziano, dite? E chi di grazia? Il contrario direi, piuttosto! :neutral_think:
Eh, ma prima o poi giungerà qualche celestiale, sensibile e gentile dama che saprà riconoscere le mie virtù... :confused_whistle2:
Morrigan
11-03-2011, 00.07.32
Mi viziano, dite? E chi di grazia? Il contrario direi, piuttosto! :neutral_think:
Eh, ma prima o poi giungerà qualche celestiale, sensibile e gentile dama che saprà riconoscere le mie virtù... :confused_whistle2:
Celestiale, amabile, sensibile, gentile... del colore dei capelli che Dio vorrà... e bla bla bla... io credo, messere, che in verità nulla vi manchi... quello che di certo non vi verrà mai meno è la vostra proverbiale capacità di lamentarvi sempre e in qualsiasi circostanza... ma vi hanno informato che di questi tempi il fascino da eroe romantico tormentato e perennemente insoddisfatto non va più tanto di moda? :p
Io darei una rispolverata ai vostri vecchi abiti da guascone, vi stanno meglio! ;)
Quanto a milady Gaynor... anche stavolta tanto di cappello, signora... ma con un'avversaria di questo calibro, chi osa più rispondere? :smile:
Guisgard
11-03-2011, 05.47.59
ma vi hanno informato che di questi tempi il fascino da eroe romantico tormentato e perennemente insoddisfatto non va più tanto di moda? :p
http://l.yimg.com/eb/ymv/us/img/hv/photo/movie_pix/twentieth_century_fox/kingdom_of_heaven/_group_photos/orlando_bloom11.jpg
REGISTA: "Ecco... tu allora entri, guardi diritto in faccia il sultano, ascolti l'enigma e dai la risposta esatta! Tutto chiaro, Guis? Appena sei pronto giriamo la scena!"
GUISGARD: "Un momento... ma non faccio prima a saltare sul lampadario, tuffarmi su quel telone, disarmare le guardie, uccidere il sultano e liberare la bella di turno?"
REGISTA: "Scherzi? Ormai la gente vuole eroi diversi... non va più di moda il tuo fascino da tenebroso romantico e tormentato, animato da drammatici ed insoddisfatti slanci di un romanticismo che è ormai pura metafora di un ideale eroico fine a se stesso, racchiuso in una logica cortese che amplifica un disagio ormai, oserei dire, lancillottiano, però di un tempo indefinito che sfugge alle normali concezioni, evidenziate anche dal Tasso nel suo poema, che racchiudono inesorabilmente l'eroe in una dimensione astratta dove la sua essenza più pura, come raccontava anche Esiodo, sembra svanire in un crepuscolare ed enigmatico orizzonte lontano e..."
GUISGARD: "Allora è per questo che le dame preferiscono i tipi rinchiusi nella casa sul lago!!!"
llamrei
11-03-2011, 12.57.39
GUISGARD: "Allora è per questo che le dame preferiscono i tipi rinchiusi nella casa sul lago!!!"
Llamrei: Eufebia, so che posso fidarmi di te. Devi consegnare questo pacco a Sir Guisgard. Non devi soffermarti con anima viva durante il tuo tragitto. Non devi dare spiegazioni ad alcuno. Recati presso la Casa delle Margherite e lascia questo pacchetto ben riposto sul tavolo davanti al caminetto. Vai! e torna a riferirmi se il tuo compito è stato portato a termine!
Eufebia: Si Llamrei, correrò cosi veloce da rendermi invisibile! Ma ditemi Llamrei, che cosa vi è celato dentro questo involucro?
Llamrei: Potrebbe esserci un bell'abito come una lingua avvelenata del drago ucciso da Tristano, oppure un mazzo di margherite appena colte, oppure ancora le budella viscide e appiccicose del serpente marino! Scegli tu se guardare o meno! Qualunque sia il contenuto del pacco sappi che ti accollerai la sua maledizione se cercai di carpire informazioni! Vai ora! E torna per la ricompensa!
Ah se penso a cosa sto facendo: un abito nuovo e riccamente rifinito per sir Guisgard...in fondo credo che se la meriti una serata alla Movida del Lago Dorato.;) Ha combattuto valorosamente contro draghi e mostri marini...una breve vacanza lo rilasserà e gli toglierà quell'acidità accumulata dallo strass da combattimento:D Solo una cosa: il cappellino....scompiglierà la sua chioma leonina?:neutral_think:
http://www.carnivalsuperstore.it/267-405-thickbox/costume-nobile-del-medioevo.jpg
Guisgard
12-03-2011, 02.58.44
Eh, milady, mi sa che siete un tantino pentita di avermi maltrattato ultimamente... ;)
E sia, accetterò questo gradito dono da parte vostra!
E poi quel cappello, detto tra noi, mi fa un granchè comodo, vista l'umidità che c'è stasera nell'aria; così potrò fare tranquillamente il mio solito giro d'ispezione per le strade di Camelot, senza il rischio che per l'umidità mi si increspi la chioma :smile_lol:
llamrei
12-03-2011, 18.20.25
Eh, milady, mi sa che siete un tantino pentita di avermi maltrattato ultimamente... ;)
neanche un pò!
Guisgard
15-03-2011, 05.03.05
Milady, come siete dura con me... :(
E sia, grato del bel costume che mi avete donato, ecco a voi tutti un nuovo enigma... :smile_lol:
Nigros Vito fu uno dei più grandi pensatori e dotti del suo tempo.
Per le sua vasta cultura, che nel tempo ha assunto dei tratti leggendari, e per la sua saggezza fu chiamato dall’Arciduca Taddeo III°, detto il Clemente, come precettore del nipote prediletto e suo successore.
Sono diversissimi gli episodi che raccontano la vita di questo straordinario sapiente ed uno di questi è il seguente…
Durante uno dei suoi viaggi nel Nord Italia, il filosofo fu ospitato nella città di Piacenza, nel palazzo delle autorità.
Qui Nigros discusse con i presenti su quale forma di governo fosse la migliore.
I Piacentini, ovviamente, lodavano i liberi comuni, indipendenti dal potere imperiale e da quello della Chiesa.
Nigros invece, quasi facendosene beffa, non solo ne evidenziava i limiti, ma con argute dimostrazioni elogiava la perfezione dei regimi aristocratici e monarchici.
Non avendo allora modo di controbattere le argomentazioni del filosofo, i Piacentini cercarono di prenderlo in fallo sulle sue stesse conoscenze.
Furono allora fatti chiamare tre maestri della prestigiosa scuola di Piacenza, per testare se davvero le conoscenze di Nigros fossero all’altezza della fama del filosofo.
I tre maestri allora cominciarono a parlare:
I MAESTRO: Omero viene considerato, a ragione, come il più grande poeta mai nato. I suoi poemi sono capolavori senza tempo, che gli antichi quasi venerarono come summe dell’intero sapere. I grandi filologi di Alessandria e di Pergamo studiarono, attraverso questi testi, oltre la poesia e la grammatica, anche la storia e la geografia.
Grande merito per la loro conservazione va al tiranno ateniese Pisistrato, che per primo ordinò di mettere per iscritto i poemi omerici.
II MAESTRO: Se Omero senza dubbio è il più grande, il tempo degli antichi ci ha dato altri straordinari poeti. Uno di questi fu Virgilio.
Egli fu sublime cantore del regime augusteo.
Con il suo capolavoro, l’Eneide, Virgilio non solo celebrò Roma attraverso una leggendaria origine, al pari delle città del mondo greco, ma cantò come nessun altro il ruolo dell’imperatore come salvatore della repubblica e del popolo romano.
III MAESTRO: Ma non solo i tempi antichi videro grandi poeti. Anche in tempi recenti abbiamo avuto straordinari cantori di versi e rime.
E di quest’epoca il primo fra tutti fu senz'altro Dante Alighieri, ben conosciuto come Sommo Poeta.
La sua inarrivabile opera fu da lui intitolata Commedia, perché aveva inizio incerto, partendo dagli inferi, ma terminava bene, giungendo in Paradiso, e Divina per la materia trattata.
In essa il Sommo Poeta raccoglieva l’intero sapere universale e consegnava alla storia un’opera immortale.
Nigros ascoltò con attenzione i tre per poi sorridere.
“La popolazione della bella Piacenza” disse “parte di certo svantaggiata in confronto alle genti vicine, visto che non tutti i suoi maestri conoscono bene le dottrine di cui parlano!”
Infatti uno dei tre maestri, nelle sue parole, ha riportato una grave inesattezza.
Chi fra loro tre, mie belle dame ed arguti cavalieri, è il maestro impreparato?
Talia
15-03-2011, 11.00.20
Oh, bene...
lungi da me la presunzione di riprendere simili maestri, tuttavia vorrei obbiettare che il sommo Dante non nominò la sua massima opera come Divina Commedia, ma semplicemente come Commedia. L'aggettivo 'Divina' le fu invece assegnato dall'eccelso Boccaccio, suo primo ed insigne commentatore.
SakiJune
15-03-2011, 11.10.32
Madamigella Talia dice bene. Aggiungerei che, se i fatti si svolgessero all'epoca della prima edizione del libro con il titolo di "Divina Commedia", i liberi comuni non esisterebbero più da un pezzo ;)
Spero di non aver detto grullerie.
Guisgard
15-03-2011, 21.17.39
Lady Talia, i miei complimenti :smile_clap:
Infatti era proprio il terzo maestro ad essere impreparato.
Come voi stessa avete detto fu merito di Giovanni Boccaccio l'aver aggiunto al titolo della Commedia (e la spiegazione data dal maestro, in questo caso, era precisa) la parola "Divina".
Lady Sakijune, si, l'epoca grosso modo è quella, o poco successiva :smile:
Ed infatti il mito dei liberi comuni per diverso tempo echeggiò fra la gente, soprattutto quando si fece più pressante l'interesse di certe grandi monarchie Europee su alcuni territori del nostro Paese.
Inoltre, proprio da questo momento in poi, cominciò una vivacissima letteratura riguardante scritti di tipo politico, che tentavano di illustrare, talvolta con utopia, i caratteri e gli aspetti del perfetto governo.
SakiJune
15-03-2011, 21.22.22
Non intendevo l'epoca di Boccaccio, ma l'epoca in cui fu stampato il libro con il titolo moderno (1555) :o
Guisgard
15-03-2011, 21.35.50
Ah, ok!
Allora avevo capito male, milady :smile:
Grosso modo, l'enigma raccontato risalirebbe, più o meno, alla metà del XV secolo.
Talia
16-03-2011, 11.20.47
Lady Talia, i miei complimenti :smile_clap:
Infatti era proprio il terzo maestro ad essere impreparato.
Come voi stessa avete detto fu merito di Giovanni Boccaccio l'aver aggiunto al titolo della Commedia (e la spiegazione data dal maestro, in questo caso, era precisa) la parola "Divina".
:smile_wave_lady: ...vi ringrazio, sir!
Ma non so se merito addirittura l'applauso... sapete, tra il 'mio' Dante e l'eccelso Boccaccio, si potrebbe dire che 'giocavo in casa'! ;)
Morrigan
23-03-2011, 12.15.35
Orbene, quasi stento a mettere questo indovinello, che non vorrei dover poi reggere il paragone con il nostro Guisgard... :rolleyes:
Però mi è venuto in mente stamattina, e magari qualcuno di voi ha il piacere di cimentarsi e di provare a vincere la ricca ricompensa! :smile:
Nelle terre lontane, dove i passi dei viaggiatori si incrociano con le grandi carovane di mercanti di sete e spezie, viveva un tempo una nobile principessa. I suoi occhi di giada e il suo bel viso avevano fatto incantare molti uomini, principi orientali e nobili forestieri, che sovente andavano presso di lei a implorare la grazia di un suo sguardo e a chiederla in sposa. Così un giorno la principessa, che era donna di raffinata cultura, volle mettere alla prova i suoi spasimanti, e propose loro questo indovinello:
“Nel tempo in cui la grande Grecia illuminava il mondo con la sua filosofia e la sua cultura, un grande nobile ateniese si trovò, com’era sua abitudine, a discorrere con i suoi pensatori sul tema del fato e degli dei. Il nobile voleva apprendere da quei filosofi come agisse il potere delle divinità sugli uomini, e se fosse ad essi possibile dominare gli eventi.
Il primo saggio si fece quindi avanti ed iniziò:
- Mio signore, molti sono le divinità che ci dominano e di fronte alle quali le nostre preghiere cessano di essere efficaci. Destino, figlio del Caos e della Notte, è notoriamente il dio che tutti ci governa sotto questo cielo, e a lui nemmeno gli dei possono sottrarsi, nemmeno il possente Zeus in persona, che del Destino non è che mero esecutore!
Il secondo filosofo allora prese la parola:
- Infatti, mio signore, giusto è ciò che vi fu detto. Come il grande Omero ci ha tramandato, Ananke è la forza che regola tutte le cose, dal moto degli astri ai fatti particolari dei singoli uomini, ed ella è dura e inflessibile di fronte ad ogni richiesta.
E il terzo infine aggiunse:
- E Ananke è detta madre delle Moire, che, indifferenti ai dolori degli uomini, tessendo instancabilmente il loro filo e recidendolo con le loro cesoie, sono la concretizzazione di questi voleri celesti, per il quali nessun uomo può conoscere il futuro che gli si apre dinnanzi, ma solo ragionare sul passato che ha alle spalle.”
Quindi la principessa tacque un istante, e si rivolse ai nobili presenti nella sala:
“Così si conclude la mia narrazione, miei signori. Essa ci tramanda un nobile insegnamento, eppure tra le sue righe vi è contenuto un errore. Trovatelo, ed io con ricchi doni vi saprò compensare!”
Talia
23-03-2011, 12.46.16
:neutral_think: interessante questione...
Vediamo...
l'ho letto un paio di volte e, onestamente, non mi pare di aver riscontrato errori particolari.
Tuttavia tenterò ugualmente una soluzione (foss'altro per i 'ricchi premi e cotillon', promessi! ;))...
In effetti l'unica imprecisione che ho notato è stata l'allusione a Giove!
Mi spiego...
la principessa fa generalmente riferimento alla cultura greca, dichiaratamente!
“Nel tempo in cui la grande Grecia illuminava il mondo con la sua filosofia e la sua cultura, un grande nobile ateniese...
però poi parla di Giove, quindi di una divinità del pantheon romano... quando, invece, sarebbe stato coerente alludere a Zeus!
...come sono andata? :neutral_think:
Morrigan
23-03-2011, 13.07.35
Milady, qua sono io a chiedervi scusa... Giove è stata una mia svista, che correggerò subito! :o:o:o
L'avevo detto che non ero all'altezza di ser Guisard... ma abbiate pazienza, è la prima volta che mi cimento! :p
Tuttavia, i nomi sono forzatamente riportati in italiano, quindi se questo può essere un suggerimento per voi, l'errore non è nei nomi delle divinità.
Talia
23-03-2011, 13.21.29
per carità, cara, ci mancherebbe! :smile_lol:
in tal caso, però, non so a cosa potrebbe riferirsi l'errore... :neutral_think: ci penserò!
;)
Sir Gawain
23-03-2011, 20.39.23
mi permetto mylady di azzardare una risposta: Destino è si figlio della Notte, ma non di Caos che invece è padre della Notte.
Morrigan
24-03-2011, 03.53.03
Grazie della risposta, messere, che mi da occasione di fare una precisazione.
Devo farvi notare che la mitologia greca non si cura granchè dei rapporti di parentela tra i genitori, sicchè non è strano che in alcune versioni sia detto che padre e figlia procrearono insieme. In altre è detto che Notte ed Erebo, ovvero fratello e sorella, generarono insieme questa divinità, in altre ancora è riportato che il Destino è generato dalla Notte per partenogenesi, dunque senza contributo maschile.
Sappiamo tutti che esistono svariate versioni del mito, e che spesso esse possono cambiare da autore ad autore. Quando la nostra principesa parla di errore, dunque, di errore si tratta... presentare una versione del mito piuttosto che un'altra non è un errore, ma una scelta.
Spero che questo possa giovarvi da suggerimento per indicarvi la via.
Emrys
24-03-2011, 13.10.50
Ben trovata, mia Signora! E saluti a tutti!
Davvero divertenti questi vostri esercizi: un enigma che attende una risposta e che nel frattempo pone altre domande.
Provo a partecipare... direi che un mio omonimo e, per rimanere nell'antica Grecia, nei miti omerici, un altro personaggio da me molto amato, Tyresia, nonché sua figlia Manto, non sarebbero d'accordo nel sentire affermare che non vi sono uomini in grado di prevedere il futuro! :smile_lol:
E naturalmente, questo è anche il mio parere!:D
Morrigan
25-03-2011, 04.45.21
La vostra risposta è molto interessante, signore, sebbene non sia quella corretta.
Tuttavia vi dirò che fino ad ora siete quello che più si è avvicinato alla soluzione, giacchè avete in un certo senso iniziato a cercare nella giusta direzione :smile:
Chissà che questo suggerimento non vi avvicini ancor più al vero :neutral_think:
Emrys
25-03-2011, 12.00.19
Il Vostro suggerimento, mia Signora, ha fatto scattare qualcosa nella mia testa. Non ha ancora raggiunto il livello cosciente, ma credo che la parola magica sia "scelta".
I miei omaggi (profondissimo inchino e uscita di scena senza voltar le spalle, né rialzar la testa)
Talia
25-03-2011, 13.21.10
:smile_lol: Ci hai davvero messi in difficoltà con questo indovinello!!
Ho pensato (non ne sono molto certa, ma ormai ti espongo anche questa possibilità! ;)) che l'errore potrebbe essere contenuto in questa frase:
voleri celesti, per il quali nessun uomo può conoscere il futuro che gli si apre dinnanzi, ma solo ragionare sul passato che ha alle spalle.”
Poiché non solo gli uomini (tranne alcune eccezioni, come giustamente fattoci notare da messer Emrys) sono ignari del futuro, ma anche gli stessi Dei... sottoposti a loro volta al Destino, alla dea Ananke e impotenti di fronte alle Moire.
Morrigan
25-03-2011, 17.35.04
Bene, miei cari amici :smile: sono felice di vedere il vostro interesse e anche di seguire i vostri sempre più rapidi progressi.
Mia cara Talia, su una cosa vi do ragione... l'errore è proprio contenuto in quella frase che citaste... solo che dovete ancora spiegarne l'esatta motivazione!
Sono sicura che a breve la nostra principessa dovrà prepararsi a pagare il pegno stabilito ;)
Guisgard
25-03-2011, 20.34.59
Mmm... siamo proprio davanti ad un arcano... :neutral_think:... il Destino, il Fato è al centro di questo classicheggiante enigma... allora, gli uomini non possono conoscere il futuro, salvo in determinati momenti, quando cioè viene rivelato loro tramite qualche profezia, o oracolo... gli dei, da parte loro, conoscono il futuro, ma non possono modificarlo... dunque, l'unica cosa che mi sempra possa risolvere il tutto sia il fatto che "gli uomini possono comunque discutere anche sul futuro, come i miti delle grandi imprese ci raccontano... Ulisse, Enea, Ercole e Perseo, per esempio, vengono messi al corrente di ciò che li aspetta nell'atto di intraprendere o continuare le loro imprese..."
Cosa dite, lady Morrigan, ho risolto il quesito? :smile_lol:
Morrigan
25-03-2011, 22.02.56
Mio signore, anche voi, come gli altri, avete appena sfiorato la risoluzione, ma ancora i vostri occhi non si sono posati sul vero errore :smile:
Il futuro... ebbene sì, è questo il punto, ma... in che modo ciò che è stato detto pecca di veridicità?
Vi do un suggerimento... quello che stiamo cercando attiene strettamente alla cultura e al popolo di cui si parla nell'aneddoto, e l'errore è in contrasto con il pensare del tempo... cercate di calarvi nelle menti di coloro che parlano e così svelerete l'arcano :smile_lol:
SakiJune
25-03-2011, 22.10.56
"Voleri celesti"... perché i Greci non credevano che gli dèi vivessero in Cielo, ma sul Monte Olimpo...
Emrys
26-03-2011, 09.05.07
I miei omaggi, Lady Morrigan, mia Signora!
Forse ho colto finalmente il senso del suo suggerimento... Ero talmente concentrato sul futuro (deformazione professionale), così come gli antichi greci che tra sogni, oracoli e indovini, avevano pieno accesso agli eventi che li attendevano; ero talmente concentrato sul futuro, dicevo, da dimenticare il passato (grave per un cantastorie! :D).
Cito da ""Il tramonto dell'Occidente - nella lettura di Heidegger e Jaspers" di Umberto Galimberti" (che potete trovare nel mondo virtuale, grazie a quell'entità magica chiamata Google):
Il Greco non pensava storicamente. La "historia" non designava un ambito di indagine particolare, distinto dagli altri, ma si riferiva a quanto in generale era indagabile. "Historein", come forma verbale, significa "indagare", "conoscere", "sapere", "riferire". L'antico Greco non pensa storicamente, perché pensa cosmologicamente.[...] Ogni evento umano passato viene presentificato nell'orizzonte immutabile del mito.
Cosa ne pensate, mia Signora?
Ho un contributo anche per Lady SakiJune...
Permettetemi innanzi tutto di porgervi i miei saluti, milady, e di complimentarmi per la logica ferrea del vostro ragionamento (degna di Athena). Cito dal I Libro dell'Iliade, vv. 721-729:
E degli uomini il padre e degli Dei
le rispose: Giunon, tutto che penso
non sperar di saperlo. Ardua ten fôra
l’intelligenza, benché moglie a Giove.
Ben qualunque dir cosa si convegna,
nullo, prima di te, mortale o Dio
la si saprà. Ma quel che lungi io voglio
dai Celesti ordinar nel mio segreto,
non dimandarlo né scrutarlo, e cessa.
Ed è solo la prima delle innumerevoli volte che gli dèi son definiti "Celesti" (notare che sono rimasto anche in tema, Era-Giunone vuole dal coniuge una previsione degli eventi futuri! :D).
Tuttavia devo convenire con voi, milady, nel ricordare che, sebbene gli dèi vengano spesso definiti Uranidi, cioè Celesti (dal gr. οὐράνιος «celeste»), è noto che nell'etimologia più antica il termine aveva altro significato: abitante delle montagne!
Mie dame, con profonda stima e profondissimi inchini, vi saluto.
Emrys
29-03-2011, 12.21.40
Mia Signora, perdonate l'ardire!
Pensate di tenere ancora a lungo sulle spine Lady SakiJune e il vostro umile servo?
Potreste rivelarci se una delle nostre risposte s'è avvicinata alla soluzione? :misc_pray:
SakiJune
29-03-2011, 15.39.04
Dite bene, Emrys! L'ansia mi attanaglia!:laughing_lol1:
Morrigan
29-03-2011, 19.33.59
Miei cari, chiedo venia... mea culpa, ma sono stata distratta da troppi impegni negli ultimi giorni :o
Emrys, l'unica cosa che posso dirvi è che se soltanto sapeste quando da vicino avete sfiorato la soluzione, la cosa con grande probabilità genererebbe grande stupore dentro voi e grande dispetto nei confronti della mia persona :p
Il Greco non pensava storicamente. La "historia" non designava un ambito di indagine particolare, distinto dagli altri, ma si riferiva a quanto in generale era indagabile. "Historein", come forma verbale, significa "indagare", "conoscere", "sapere", "riferire". L'antico Greco non pensa storicamente, perché pensa cosmologicamente.[...] Ogni evento umano passato viene presentificato nell'orizzonte immutabile del mito.
Il concetto è davvero interessante, e posso dire che ha molto, molto a che fare con il nostro enigma... signore, potrei chiedervi di indicarmi con esattezza la frase dell'enigma che contiene l'errore? Forse in questa maniera ne verremo a capo, finalmente e con interezza :smile:
Cara SakiJune, la risposta che il nostro cortese Emrys si è affrettato a porgervi non necessita di altre aggiunte... ma sono lieta che la curiosità per questo enigma sia ancora viva nel vostro cuore :smile:
Volete tentare una volta ancora di seguire con noi questo ragionamento e trovare la soluzione?
Emrys
30-03-2011, 08.40.20
Mia Signora!
Spero abbiate perdonato il vostro servo per la impazienza...
La frase, dite? La frase era già stata indicata da Lady Talia.
Non posso che continuare a rimuginare su questa e aggiungere a quanto già detto che nell'antica Grecia una delle attività principali dei templi era essenzialmente quella di fornire oracoli e, quindi, prevedere il futuro.
Di conseguenza, quando il terzo saggio dice che "E Ananke[...] madre delle Moire, che, indifferenti ai dolori degli uomini[...], sono la concretizzazione di questi voleri celesti, per il quali nessun uomo può conoscere il futuro[...]", contraddice gli stessi dèi, che quei voleri divulgavano nei loro rispettivi templi.
E non saprei cos'altro aggiungere, se non i miei saluti, mentre, inchinandomi, tolgo il disturbo! :smile:
Morrigan
30-03-2011, 10.46.22
La vostra impazienza è solo segno della vostra partecipazione, e non necessita quindi di perdono.
La frase citata da Lady Talia contiene al suo interno l'errore, ma perchè si possa nominare un vincitore occorre che mi diciate il punto esatto, perchè si tratta proprio di una locuzione errara contenuta in un contesto altrimenti corretto... orsù, messere... vi domando ancora un piccolo sforzo... la soluzione è vicina :smile:
Guisgard
01-04-2011, 04.02.07
Questo arcano sta davvero mettendo a dura prova l'ingegno di molti degli abitanti di Camelot... :neutral_think:
Vediamo se col favore della stelle di questa notte riesco a giungere alla sua soluzione...
- E Ananke è detta madre delle Moire, che, indifferenti ai dolori degli uomini, tessendo instancabilmente il loro filo e recidendolo con le loro cesoie, sono la concretizzazione di questi voleri celesti, per il quali nessun uomo può conoscere il futuro che gli si apre dinnanzi, ma solo ragionare sul passato che ha alle spalle.”
Questa dunque, secondo l'indizio fornitoci da lady Morrigan, dovrebbe essere la frase contenente l'imperfezione...
Io rileggendola ho sottolineato quello che in effetti sembrerebbe un'imprecisione... infatti, i voleri celesti citati nell'enigma, ai quali nemmeno gli dei possono imporre nulla, non rendono misterioso ed oscuro il futuro, ma solo inesorabile e irreversibile.
Nel senso che, cioè, il futuro, ossia il Fato, è già scritto, fissato nell'assoluto ed infinito scorrere del tempo.
E nessuno, nè uomini, nè dei, può mutare questa legge universale.
Quindi il futuro appare agli uomini immutabile, non oscuro.
Ho indovinato, lady Morrigan?
Emrys
01-04-2011, 08.22.19
Mio signore, chissà che non abbiate ragione!
Ho voltato e rivoltato quella dannata frase, ma niente...
Questa mattina ero deciso, dopo notti insonni, a comunicare a Lady Morrigan la mia resa: devo sapere e recuperare il senno e il riposo! :D
Mi inchino ad entrambi!
Morrigan
04-04-2011, 16.23.01
Tornata adesso da un viaggio, mi affretto a correre da voi, miei devoti enigmisti...
Comincio a provare un profondo senso di colpa... forse nel mio tentativo di essere enigmatica ho troppo frustrato le vostre menti...:o
Ser Guisgard, mio signore... avete individuato la porzione di frase che contiene l'errore, ma la principessa non è ancora soddisfatta della motivazione, per quanto ormai prossimi siate voi tutti al concetto.
E io, che sono a lei devota ancella, ma ancor più devota sono a voi, di nascosto vi do un suggerimento... si tratta di un errore di "forma" in quell'espressione, intimamente legata al modo di pensare dei nobili e antichi greci...
Morrigan
09-04-2011, 18.35.05
Va bene... immagino che il tempo sia scaduto... la principessa dà segni di irritazione e i nostri cavalieri di stanchezza... per cui risponderò alle vostre perplessità e vi darò la soluzione...
Però non odiate me che sono un umile ambasciatore, nè minacciatemi di rappresaglie come ha già fatto un cavaliere di nostra conoscenza... (ehmm ehmm... speriamo che mi bastoni solo con le sue margherite... :p)
"per il quali nessun uomo può conoscere il futuro che gli si apre dinnanzi, ma solo ragionare sul passato che ha alle spalle"
Nessun greco avrebbe mai potuto pronunciare questa frase, perchè nel loro modo di rappresentare lo scorrere del tempo, essi usavano dire che il futuro si trova alle spalle e il passato di fronte, perchè il futuro, poichè in mano al Fato, era per gli uomini inconoscibile... alle spalle dunque, perchè non potevano vederlo, mentre il passato, che conosciamo già, si allontana davanti a noi, chiaro e visibile perchè già vissuto.
@Guisgard: ah, mio signore, mio signore... ma cosa facevate dunque nelle vostre ore di filosofia, quando eravate giovane cadetto? Devo dunque pensare che passaste già il vostro tempo a spillare margherite? ;)
llamrei
09-04-2011, 22.33.24
(geniale....questa donna è geniale:smile_clap::smile_clap:;))
Emrys
10-04-2011, 11.49.46
Dannatamente sottile, il ragionamento, mia Signora!
Adesso vado a battere il capo contro le mura del castello, ché ci sarei dovuto arrivare! :sad_wall:
Guisgard
11-04-2011, 04.51.37
@Guisgard: ah, mio signore, mio signore... ma cosa facevate dunque nelle vostre ore di filosofia, quando eravate giovane cadetto? Devo dunque pensare che passaste già il vostro tempo a spillare margherite? ;)
Ehm... ricordo che la nostra prof di Filosofia era molto avvenente ed eravamo tutti follemente innamorati di lei, quindi in classe durante le sue lezioni finivamo per distrarci tutti... :rolleyes:
Al di là delle battute, che dire, lady Morrigan?
Questo vostro arcano era davvero abilmente preparato :smile:
Vi faccio davvero i miei complimenti, milady :smile_clap:
Talia
11-04-2011, 13.12.19
@Morrigan
:neutral_think: ...non fa una piega!!
:rolleyes: la 'dormiente' Talia si inchina al tuo genio, tesoro...
Bravissima!! :smile_lol: Un indovinello sottile, intelligente e tutt'altro che scontato! :smile_clap:
Morrigan
11-04-2011, 21.11.43
@Llamrei, Emrys, Guisgard e Talia
Mie care amiche e miei devoti cavalieri, umilmente vi ringrazio dei complimenti, e chiedo a venia a voi se troppo vi ho fatto scervellare...
Emrys, mio buon amico... non occorre che vi facciate del male per causa mia... come più volte vi ho rassicurato, eravate davvero prossimo alla soluzione, quindi non vi rammaricate così tanto! :smile:
Guisgard... quando capirete che chi dice donna dice danno, forse la vostra vita di cavaliere romantico e tormentato approderà in porti più tranquilli e prosperi ;)
llamrei
11-04-2011, 21.49.30
@Llamrei, Emrys, Guisgard e Talia
Mie care amiche e miei devoti cavalieri, umilmente vi ringrazio dei complimenti, e chiedo a venia a voi se troppo vi ho fatto scervellare...
assolutamente nulla di cui scusarsi: mi inchino io, invece, alla tua sapienza.:misc_write:
Emrys
12-04-2011, 08.13.50
@Morrigan
Buongiorno, mia Signora!
Ho un po' di mal di testa stamane!?! :D
Grazie per l'incoraggiamento, ma non dovete preoccuparvi: non era autolesionismo, tentavo di far riavviare il meccanismo inceppato! :p
Guisgard
14-06-2011, 20.29.09
Un anno fa circa, io ed alcuni miei compagni d’arme venimmo attaccati dai temibili pirati saraceni mentre eravamo di ritorno da Tessalonica.
Il nostro veliero fu affondato in pochissimo tempo e solo io riuscii a salvarmi da quell’assalto.
Caddi in acqua e persi i sensi, per poi ritrovarmi sulla bianca spiaggia d’un isolotto che più tardi scoprii essere Milos.
Qui fui raccolto da un vecchio arconte di nome Anassagora, che viveva in una splendida villa su una meravigliosa scogliera.
Il vecchio patrizio era immerso in uno sfarzo sconosciuto a qualsiasi contea e ducato dell’Occidente latino ed i suoi servi gli si rivolgevano col termine greco di Basileus.
Anassagora era un uomo di lettere ed amante delle arti in tutte le loro forme e trovò, per mia fortuna, piacevole e squisita la mia compagnia.
Trascorsi così nella sua casa diversi mesi, trattato non un’oncia in meno di quanto imponeva la tradizione in fatto di ospitalità nei modi e nei costumi di quella gente.
Avevo libero accesso alla sua ricca e preziosa biblioteca che sembrava non meno colma di tesori letterari di quanto non lo fosse quella leggendaria di Alessandria e potevo trascorrere intere giornate nel suo esotico giardino, simile a quelli che i marinai ed i mercanti raccontavano di aver visto nella favolosa Bagdad.
E proprio in una di queste mie passeggiate la vidi.
Rimasi rapito da quella visione.
Era la donna più bella che io avessi mai visto.
La pelle era come i petali del pesco nei primi teneri giorni di primavera ed un lieve soffio d’ambra animava la sua carnagione.
Gli occhi erano simili alle gocce di giada purissima che gli indiani di Ceylon adoperano per ricreare le lacrime di Krishna, mentre i suoi capelli avevano lo stesso colore delle notti d’Oriente, ricche di esotismo ed erotismo.
Lei, nel vedermi, scostò per un momento il velo di seta che le copriva quel meraviglioso viso, mostrandosi a me come la Stella del Nord quando sorge per guidare i marinai nei mari sconosciuti.
Ogni giorno io giungevo in quel giardino per rivederla ed ogni giorno lei rispondeva ai miei sguardi con quei suoi favolosi occhi di smeraldo.
http://www.tntmagazine.com/cfs-filesystemfile.ashx/__key/CommunityServer.Components.SiteFiles/TNT+TODAY+BLOG.1438/elizabeth_2D00_taylor_2D00_2.jpg
Un dì, poi, Anassagora mi fece chiamare.
“Mio buon amico…” disse “… oggi ti stupirò non meno di quanto tu faccia con me ogni giorno con i tuoi racconti.”
Io sorrisi.
“Ho appena acquistato uno schiavo che fu in passato un dotto letterato presso la regina di Napoli Giovanna d’Angiò.” Continuò lui. “Egli ha studiato presso le più importanti scuole ecclesiastiche d’Italia e conosce come nessuno l’Ordine dei Templari, i migliori cavalieri della cristianità!”
“Davvero?” Mostrandomi sorpreso io.
“Si ed ora ne avrai una dimostrazione… avanti!” Ordinò lui e lo schiavo cominciò a parlare.
“Il sacro e venerabile ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo nacque con lo scopo di difendere i pellegrini giunti in Terrasanta.
Il re latino di Gerusalemme, Baldovino II, li ospitò nel suo palazzo che sorgeva sulle rovine del grande Tempio e per questo furono poi chiamati Templari.
Le regole dell’ordine furono sancite dal Concilio di Troyes del 1128.
Padre spirituale dei Templari fu San Bernardo di Chiaravalle.
Il santo, molto devoto alla Santa Vergine Maria, scrisse una solenne e speciale benedizione da invocare sui monaci guerrieri diretti in Palestina.
La benedizione fu invocata la prima volta a Langres nel 1138 e si chiudeva con queste parole:
<<Poveri e devoti Cavalieri di Cristo e delle Sue Santissime Piaghe io vi Benedico in nome della Santa Purissima Immacolata Concezione, Beata Sempre Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra!>>
Pur essendo laici, i cavalieri Templari facevano voto di castità, povertà ed obbedienza ed erano sotto il comando di un Gran Maestro.
I Templari dipendevano direttamente dal Santo Padre a Roma.”
Lo schiavo terminò di parlare e Anassagora mi fissò soddisfatto.
“Ti ho appena consegnato un otre ricolma di sapienza!” Disse. “Ne sei impressionato, latino?”
“Mio signore…” risposi sorridendo “… farò di meglio che impressionarmi… ti renderò quell’otre ricolma di un qualcosa di ancora più prezioso della sapienza.”
“E cosa è più prezioso della sapienza?”
“La verità!” esclamai io.
“Stolto, la verità è mutevole e sconosciuta a noi mortali!”
“Scommetti che posso farlo?”
“Si, scommetto.” Annuì lui. “E se ci riuscirai, io ti restituirò l’otre con dentro ciò che più desideri. Foss’anche la metà dei miei beni.”
“E sia…” sorridendo io.
Gli dimostrai allora che il suo dotto schiavo aveva commesso un grossolano errore.
E resosi conto della bontà delle mie parole, Anassagora mi concesse ciò che aveva promesso.
L’indomani lasciai la sua favolosa isola insieme alla meravigliosa cortigiana dagli occhi di giada.
E voi, cavalieri e dame di Camelot, sapreste riconoscere il grave errore commesso dallo schiavo di Anassagora?
Morrigan
14-06-2011, 21.00.34
Mio signore Guisgard! Finalmente ci onorate del piacere di un vostro nuovo enigma sul quale arrovellarci! :smile_wub:
So bene che i vostri tranelli sono spesso ben celati, ma tanta è l'ansia di poter di nuovo giocare con voi, che sarò imprudente questa volta, e mi lancerò immediatamente in un tentativo! ;)
Pur essendo laici, i cavalieri Templari facevano voto di castità, povertà ed obbedienza ed erano sotto il comando di un Gran Maestro.
Io credo che l'errore possa essere in questa frase... che io ricordi, il voto di povertà, castità ed obbedienza non avevano la formulazione classica presente negli altri ordini. Non erano espressamente pronunciati. Questo perchè l'ordine permetteva, ad esempio, l'ammissione di uomini sposati, il cui stato era inconciliabile con un voto perenne di castità. Agli stessi, veniva chiesto di donare la metà dei propri averi, e non di sposare una totale povertà. Quindi se non ricordo male, non si trattava di veri e propri voti, ma piuttosto di indicazioni di buona condotto, riportati nella regola, che ogni buon templare era chiamato ad osservare.
So che questa risposta così frettolosa è un azzardo... ma chissà... :smile:
Guisgard
14-06-2011, 21.14.24
Lady Morrigan, sono lieto che accogliate con tanto entusiasmo questo nuovo enigma tratto da uno dei miei viaggi.
Quanto alla risposta che avete dato, ahimè, sono costretto a dirvi che non è quella giusta.
I voti pronunciati dai Templari erano simili a quelli fatti dai chierici (erano infatti definiti monaci-guerrieri), almeno sulla carta.
Erano pronunciate proprio le parole obbedienza, povertà e castità nell'atto dell'investitura a cavaliere.
Poi, se molti li rispettassero o meno e con quali modalità, questa è tutt’altra questione :smile:
Perciò, mia signora, purtroppo la vostra risposta non è quella giusta.
Morrigan
14-06-2011, 21.22.48
Ah, mio caro... non avevo la pretesa di aver subito scovato l'errore, ma mi resterà almeno il merito di aver aperto le danze! ;)
Rileggerò tutto da capo e mi metterò a caccia dell'errore adesso... grazie di avermi prontamente risposto, così guadagnerò tempo alla mia ricerca! :smile:
Emrys
16-06-2011, 20.52.55
Mio signore, quanto tempo...
Francamente, non credo di aver trovato l'errore, ma ci sono tre affermazioni che mi suonano strane:
1) Non tutti concordano sull'anno del Concilio di Troyes: pochi per il 1128, i più propendono per il 1129.
2) "Poveri e devoti Cavalieri di Cristo e delle Sue Santissime Piaghe" è uno strano appellativo. Ricordavo i "poveri", ma non i "devoti"; e soprattutto non ricordavo le "piaghe". Così grazie all'incatesimo della memoria "googlelorum", direi "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis" => Poveri Compagni d'armi (o Cavalieri) di Cristo e del Tempio di Salomone.
3) Sebbene il "Doctor Mellifluus" (alias Bernardo di Chiaravalle) sia stato sicuramente fedele al culto di Maria e sia stato uno dei padri della Chiesa a sostenere che la Madonna fosse vergine e immune dal peccato originale, mi sorprende vederlo utilizzare nella sua benedizione il dogma della "Immacolata Concezione", accettato solo molti secoli dopo la sua morte.
Questo è quanto.
Felice di avervi incontrato nuovamente, mio signore.
(inchino)
Guisgard
17-06-2011, 01.23.40
Mio buon amico, sono lieto di ritrovarvi a ragionare su uno dei nostri enigmi :smile:
Vediamo un pò…
Si, verissimo, ci sono pareri discordanti su questo celebre concilio, senza che però sia stata fatta chiarezza.
Nessuna delle due diverse date proposte è riuscita a prevalere definitivamente, quindi la data resta incerta e non può essere riconosciuta come l'errore del racconto.
Il secondo punto (come il terzo) va ovviamente visto nella particolarità della presunta benedizione invocata da San Bernardo di Chiaravalle.
Essa non è una formula “scritta” o nota ma legata alla devozione del santo verso la Vergine Maria.
Dite però il vero quando sottolineate l’anacronismo riguardo al dogma dell’Immacolata Concezione.
Esso infatti non sarebbe potuto comparire in quella benedizione, essendo stato proclamato dalla Chiesa solo nel 1854, pochi anni prima dell’apparizione della Vergine Maria a Lourdes.
Era quindi questo l’errore presente nel racconto del dotto servo di Anassagora.
I miei complimenti, messer Emrys :smile_clap:
Morrigan
17-06-2011, 03.39.37
Complimenti, Emrys! :smile_clap:
Vedo che il vostro ritorno a Camelot è foriero di nuovi vostri illuminanti interventi, e me ne compiaccio.
Ho solo un quesito da porre a ser Guisgard, che in fondo è soprattutto una curiosità...
Confesso che il primo pensiero avuto riguardo al vostro enigma fu proprio quello legato all'accenno alla perpetua verginità della Madonna e al suo immacolato concepimento. Il motivo per cui non ho fornito tale risposta risiede nel fatto che, in effetti, il titolo di "Semprevergine" venne dato a Maria nel Concilio Lateranense del 649. indetto da papa Martino I, dove si attesta che "lo ha concepito senza seme dallo Spirito Santo e in modo incorrotto lo ha generato, conservando indissolubilmente anche dopo il parto la sua verginità".
E' proprio la specifica definizione di "Immacolata Concezione" che appartiene dunque ad un'epoca più contemporanea, costituendo così l'errore di questo enigma?
Guisgard
17-06-2011, 03.49.07
Si, milady.
Il dogma dell’Immacolata Concezione è cosa ben diversa dalla Verginità di Maria.
Esso richiama il concepimento stesso della Madonna secondo le Intenzioni di Dio che la volle, appunto, Immacolata, ossia senza Peccato Originale, ancor prima della nascita.
Maria, a differenza di qualsiasi altro essere umano, dunque, è nata senza la macchia dell’antico peccato causato dalla condotta di Adamo ed Eva.
Morrigan
17-06-2011, 04.32.38
Vi ringrazio per la vostra spiegazione, mio signore :smile:
In effetti, a pensarci bene, l'errore era ben palese... come lo sono sempre, d'altronde, tutti gli arcani svelati ;)
Emrys
17-06-2011, 08.04.23
Mia Signora (mia Dea)!
Mio signore ed amico!
Sono contento di aver svelato inaspettatamente l'arcano, però ho la sensazione di aver barato, lanciando così, a caso, i miei dubbi.
Ad onor del vero, per quanto riguarda l'errore, avrei scommesso sul "titolo" utilizzato nella benedizione per rivolgersi all'ordine dei Templari.
Mia Signora, il vostro dubbio è stato anche il mio, ma si sa che la Chiesa impiega secoli per adottare i propri dogmi e molto più tempo per accettare le verità. Mentre impiega due secondi per indignarsi e scagliarsi contro i propri "padri", se tentano di imporre un'idea, anticipando i tempi.
Mi scuso nuovamente con voi e vi ringrazio per i complimenti (immeritati).
Mi inchino profondamente.
Talia
17-06-2011, 13.10.52
:neutral_think: bene bene...
Messer Emrys... :smile_clap: i miei omaggi e complimenti! Siete stato brillante, preciso e puntuale... comme d'habitude, del resto!
Colgo, tra l'altro, l'occasione per manifestarvi la mia gioia per il vostro ritorno in queste terre... :smile:
Sir Guisgard... mio signore... che dirti? Confesso che mi avevi lasciata decisamente senza parole con questo enigma! Cosa che, come sai, non è roba da poco!! ;)
complimenti emrys.... :smile_lol::cheer2:
Guisgard
17-06-2011, 21.14.17
Mia Signora, il vostro dubbio è stato anche il mio, ma si sa che la Chiesa impiega secoli per adottare i propri dogmi e molto più tempo per accettare le verità. Mentre impiega due secondi per indignarsi e scagliarsi contro i propri "padri", se tentano di imporre un'idea, anticipando i tempi.
Mio buon amico, ben sapete la stima e la simpatia che nutro per voi e quindi comprenderete che questo non è un richiamo.
Ma vi invito ad evitare questo genere di affermazioni su aspetti ed argomenti assai complessi, che vanno discussi in ben altra sede.
Per chi ha il dono della Fede, la Chiesa è la rappresentazione in terra di Cristo e dai suoi dogmi si compiono e realizzano i precetti della dottrina Cristiana Cattolica.
Questo nel pieno rispetto di chi, essendo cattolico, vede nella Chiesa e nel rispetto delle sue istituzioni una ragione di vita.
Del resto su questo forum il rispetto più totale verso le idee e le ideologie degli altri è sempre stata una priorità.
Perdonatemi, ma so che, da persona colta ed intelligente quale siete, comprenderete la natura di queste mie parole.
I miei omaggi, amico mio :smile:
Emrys
18-06-2011, 09.57.56
Mio signore ed amico!
Purtroppo comprendo il senso del vostro richiamo, sebbene io penso di aver semplice riassunto in una frase la storia e l'evoluzione del complicato credo cattolico e, nello specifico, l'origine del dubbio alla radice dell'anacronismo del dogma contenuto nell'indovinello... Nulla che non si possa leggere in un libro di storia (o su wikipedia) o nelle ultime ammissioni della stessa Chiesa.
Ma convengo con voi, mio signore, che questa non è la sede per simili discussioni. :silenced:
Quindi, accetto il rimprovero e mi scuso se ho involontariamente offeso qualcuno. :sad_cry_me:
(profondissimo inchino)
Emrys
18-06-2011, 10.03.10
Colgo, tra l'altro, l'occasione per manifestarvi la mia gioia per il vostro ritorno in queste terre... :smile:
Mia signora, che piacere incontrarvi. E grazie per la vostra manifestazione d'affetto. Spero di poter godere della vostra compagnia quanto prima, per due chiacchiere in Giardino o magari nel Palazzo delle Arti, per riascoltare la sua abilità nel suonare l'arpa.
complimenti emrys.... :smile_lol::cheer2:
Grazie, milady! Siete sempre molto gentile con me.
Guisgard
20-06-2011, 04.49.16
Mio signore ed amico!
Purtroppo comprendo il senso del vostro richiamo, sebbene io penso di aver semplice riassunto in una frase la storia e l'evoluzione del complicato credo cattolico e, nello specifico, l'origine del dubbio alla radice dell'anacronismo del dogma contenuto nell'indovinello... Nulla che non si possa leggere in un libro di storia (o su wikipedia) o nelle ultime ammissioni della stessa Chiesa.
Ma convengo con voi, mio signore, che questa non è la sede per simili discussioni. :silenced:
Quindi, accetto il rimprovero e mi scuso se ho involontariamente offeso qualcuno. :sad_cry_me:
(profondissimo inchino)
Amico mio, sono lieto che abbiate compreso il senso delle mie parole :smile:
Ripeto, però, che non era un richiamo, nella maniera più assoluta, ma solo un invito.
Discutere con voi è piacevolissimo, dato che possedete cultura, intelligenza, ironia ed educazione.
E vi voglio prontissimo nel tentatare di risolvere, insieme a tutti noi, i prossimi enigmi che giungeranno nel nostro reame :smile_lol:
Emrys
22-06-2011, 13.26.34
E vi voglio prontissimo nel tentatare di risolvere, insieme a tutti noi, i prossimi enigmi che giungeranno nel nostro reame :smile_lol:
Sarò pronto, mio signore!
E vi parteciperò con gioia!
Taliesin
20-09-2011, 15.42.51
INDOVINELLO DEL VENTO
Chi è la creatura che tutti ci sorpassa, di forza smisurata, prima del diluvio generata; senza carne né sangue, senza ossa né vene, senza testa né piedi; non più vecchia o giovane di quando nacque al primo principio della terra?... Dio grande, quando viene, come spumeggia il mare al fiato delle sue nari al soffio della sua bocca! Quando percuote da sud, l'onda si frange in schiuma e mugge sulle spiagge! Ora sui campi aperti, ora nelle foreste, senza mani né piedi sfugge agli inseguimenti... Sul mare e sulla terra, non visto e non veggente, inseguito e inseguitore, ma non mai a portata. Sulla terra e sul mare, non veggente e non visto, benché in vista del sole; non mai a disposizione, per quanto sollecitato! Indispensabile, incomprensibile, incomparabile! Dalle quattro regioni, solo eppure a schiere, sempre vincitore... Muto e fragoroso, sfida col suo frastuono; spiegando la sua bandiera vola su mezzo mondo! È buono ed è cattivo, metà angelo, metà demonio; non mai manifesto, occulto per sempre!
La letteratura gallese inizia con un gruppo di poeti che appartengono più al mito che alla storia, tra cui Aneurin, Myrrdin e Taliesin. A quest'ultimo, Taliesin detto "Capo dei Bardi", sono attribuite 77 poesie, di cui però soltanto una dozzina sono giudicate non posteriori al VI secolo.
Secondo la leggenda, il vero nome del poeta era Gwion. Sua madre, la strega Ceridwen, lo chiuse in un sacco di cuoio e lo gettò in mare. Trasportarono dalle correnti nella baia di Cardigan, il bambino fu tratto in salvo dal principe Elphin, il quale lo ribattezzò col nome di Taliesin ["Splendida fronte"]. Quando Elphin fu imprigionato da suo zio, re Maelgwn del Gwynedd, il piccolo Taliesin si recò là in suo aiuto e ne ottenne la liberazione grazie a un'esibizione di saggezza.
Con una serie di indovinelli, egli mise in luce l'ignoranza e la mancanza di spirito dei ventiquattro bardi reali e del loro capo Heinin. C'è anche da aggiungere, che l'Indovinello al vento non compare tra gli indovinelli posti da Taliesin nella leggenda riportata dalle fonti originali, ma soltanto nella sua traduzione di Lady Charlotte Guest (1848), la quale aggiunse a suo piacere materiale proveniente da altre fonti.
Taliesin, il bardo
ladyGonzaga
20-09-2011, 16.17.16
Molto interessante questo vostro scritto...
siete in attesa che qualcuno indovini questo rompicapo?...
io mi siedo qui...e attendo le risposte..:smile:
Guisgard
26-09-2011, 15.16.32
LA STANZA DELLE ASSONANZE
Quando la mattina del dodicesimo giorno del nono mese dell’anno apparve quella muraglia di granito davanti a loro, l’equipaggio della Croce del Sud non immaginava minimamente di aver avvistato la mitica Nolhia Rah, l’isola che secondo la leggenda segnava il punto di contatto tra il Cielo e la terra.
Una immensa baia bianca, dominata da un faro alto come nessun altra costruzione al mondo, accolse la Croce del Sud.
E scesi a terra, tutti i suoi membri ed il loro capitano, Nicolò di Monducale, furono subito ricevuti da una delegazione del Diacono Daniele, il mitico sovrano di Nolhia Rah.
Era questi un uomo di venerabile età e sconfinata cultura e saggezza.
Ciò che colpì Nicolò ed i suoi uomini fu la natura del suo potere, una sorta di dispotismo illuminato, e il benessere in cui vivevano tutti i suoi sudditi.
Essi appartenevano a razze diversissime tra loro; così qualcuno lo chiamava Basileus, qualcun altro Sultano, altri ancora imperatore.
Ma per tutti era, come detto, il Diacono Daniele, custode del potere spirituale e temporale di Nolhia Rah.
Questi, ricevuto l’equipaggio nella sua favolosa corte, domandò il motivo del loro viaggio e il capitano Nicolò spiegò che erano in cerca di una prodotto particolare, l’Albero del Pane, cosi chiamato e molto richiesto in Europa, il luogo dal quale giungevano.
Il Diacono Daniele chiese al capitano il motivo di quel suo abito nero come la notte, mentre tutti i suoi uomini invece erano abbigliati coi più svariati colori.
Nicolò raccontò di essere vedevo e di aver fatto voto di indossare quel lutto per sempre.
Il Diacono Daniele invitò poi loro a restare come ospiti sull’isola, per allietare i suoi giorni.
Nicolò accettò cosi di fermarsi per tredici giorni.
Ma, una mattina, mentre passeggiava per le sale del palazzo vide una bellissima fanciulla.
Si trovava nel gineceo del Diacono Daniele.
Al di là della bellezza, quella ragazza colpì Nicolò per le fattezze del suo viso: ella era infatti in tutto simile alla defunta e amata moglie del capitano.
Convintosi allora di essere stato graziato dal Cielo, chiese al signore dell’isola chi fosse quella donna.
Gli fu risposto che ella era una delle tante schiave del Diacono Daniele.
Nicolò allora, vinto dall’amore, chiese di poter acquistare quella schiava.
Il Diacono Daniele rifiutò, respingendo le insistenze del capitano.
Ma, alla fine, per non mortificare il suo ospite, il Diacono impose una prova: se Nicolò l’avesse superata, quella schiava sarebbe stata sua.
La prova consisteva nel vincere l’enigma della Stanza delle Assonanze.
Nicolò accettò e fu condotto in quella stanza per superare la difficile prova.
In essa si trovavano quattro dipinti:
Il primo raffigurava il colle Palatino a Roma.
http://www.inklink.it/inklink/photo/thumb/235.JPG
Il secondo raffigurava Carlo Magno con i suoi invincibili cavalieri.
http://2.bp.blogspot.com/_O0ch3ABb3L4/S6Cq_Om39hI/AAAAAAAAA-I/GxdWK3BmJnU/s400/Orlando_Furioso_6.jpg
Il terzo raffigurava le mitiche amazzoni impegnate nella caccia al leone.
http://www.ilcerchiodellaluna.it/immagini/amazzoni.jpg
Il quarto raffigurava Dedalo e suo figlio Icaro pronti a volare via dal leggendario labirinto di Cnosso.
http://web.tiscali.it/mitologia/Icarus.jpg
“Osserva bene questi quattro dipinti.” Recitò un servitore del Diacono Daniele a Nicolò. “Tutti sono collegati fra loro da una parola. Tutti tranne uno. Dimmi dunque qual è la parola che collega fra loro tre di questi dipinti e quale invece fra essi è l’intruso.”
Nicolò osservo i dipinti con attenzione ed alla fine riuscì a risolvere l’enigma.
E, come pattuito, poté portare via con sé la bellissima schiava.
E voi, nobili cavalieri e cortesi dame, sapreste dare la soluzione come fatto dal capitano Nicolò?
Emrys
26-09-2011, 16.59.50
Mio signore!
Un enigma per me è come il formaggio per un topo: un'esca perfetta! ;)
Intrigante racconto. Intrigante leggenda: non avevo mai sentito parlare di Nolhia Rah! Se si tratta di una vostra invenzione, avete davvero un'incredibile fantasia.
Certo che questo dispotico illuminato, mi par poco illuminato, se si circonda di schiave.
Comunque sia, per la soluzione ho un paio di parole. Comincio da quella che più mi convince: PALAZZO!
Legherebbe, nella mia ipotesi, i quadri raffiguranti il Palatino (dove sorgevano i palazzi degli imperatori), Carlo Magno e i suoi cavalieri (raffigurati, immagino, nel palazzo di Aquisgrana) e Dedalo e Icaro che fuggono dal labirito di Cnosso (ovvero dal Palazzo di Minosse). Escludo quindi le amazzoni, perché il quadro raffigura una scena di caccia, cioè all'aperto.
Guisgard
27-09-2011, 14.31.35
Mio buon bardo, che piacere rivedervi tra le strade di Camelot :smile:
Basta davvero un enigma per potervi riavere tra le mura di questo reame?
Allora vuol dire che convocherò tutti gli indovini/veggenti/filosofi e pensatori della corte ducale di mio zio per avere sempre nuovi arcani, amico mio (ecco il vantaggio di essere un rampollo dell’alta aristocrazia :smile_lol:)!
Ma veniamo al nostro enigma… allora, come sempre, mio caro bardo, la vostra lucidità nell’intendere e la vostra sottigliezza nell’interpretare colpiscono nel segno: la risposta giusta è infatti “Palazzo” e l’intruso è proprio il ritratto delle Amazzoni.
Infatti, il colle Palatino ospitava la favolosa reggia dell’imperatore Domiziano, la Domus Augustana, e da quel momento proprio dal termine Palatino viene ereditata la definizione di palazzo, inteso come dimora di sovrani; i cavalieri di Carlo Magno erano detti Paladini perché guardie del palazzo del re carolingio; il labirinto di Crosso, infine, si trovava secondo sir Arthur Evans, l’archeologo che portò alla luce i resti della civiltà Minoica, proprio nel palazzo del re Monosse.
I miei complimenti, mio buon bardo :smile_clap:
Quanto alla mitica Nolhia Rah, come tutte le cose che scrivo, siano racconti o gdr, proviene dalle leggende della mia antica e nobile terra, amico mio :smile:
Emrys
27-09-2011, 17.18.22
Grazie, mio signore!
Sono contento, almeno questa volta non ho "rubato" il merito.
Anche se, a dirla tutta, sebbene nella mente sia scattata immediatamente l'associazione, avevo completamente rimosso la definizione di "Paladini" per i cavalieri di Carlo Magno. Ah, benedetta vecchiaia! Comincio proprio a perdere colpi! :D
Mio buon bardo, che piacere rivedervi tra le strade di Camelot :smile:
Basta davvero un enigma per potervi riavere tra le mura di questo reame?
Allora vuol dire che convocherò tutti gli indovini/veggenti/filosofi e pensatori della corte ducale di mio zio per avere sempre nuovi arcani, amico mio (ecco il vantaggio di essere un rampollo dell’alta aristocrazia :smile_lol:)!
Siete davvero molto gentile, mio signore, a volervi prendere tanto disturbo per questo insignificante bardo!
E voi avete davvero una famiglia interessante, ma già s'era capito attraverso i vostri racconti d'infanzia!
Grazie ancora per i complimenti (quasi) meritati. Anche se mi sento in colpa per aver interrotto così presto il divertimento.
Forse bisognerebbe inventare un sistema affinché le nostre risposte siano registrate, ma non leggibili fino ad un qualche momento stabilito, così da permettere a tutti di dare la risposta nei tempi concessi dagli impegni del mondo esterno. Svelando mangari di volta in volta quelle sbagliate, per permetterci un nuovo tentativo o per dare indizi...
Temo, infatti, come successe a me tempo addietro, di aver impedito ad altri di intervenire, solo perché ho risposto per primo...
La prossima volta... ehm... conterò fino a un-milione-quarantotto-mila-cinquecento-settanta-sei! :p
Altea
02-10-2011, 23.42.34
non avevo letto questo topic. Ma la risposta mi sembra l'avete data voi in fondo...il vento?
Taliesin
03-10-2011, 14.58.49
si...
il vento, messaggero delle mie canzoni e chiave di accesso nei miei passaggi temporali.
Altea
03-10-2011, 15.05.18
avete altri indovinelli da proporci messere?
Daniel
03-10-2011, 15.51.44
Scusate della domanda stupida ma se ci avete detto voi la risposta che senso ha?:neutral_think: C'è non è più un indovinello?:neutral_think: O sbaglio?:neutral_think: Scusate la mia ignoranza..
Taliesin
05-10-2011, 09.07.23
Nessuna ignoranza nobile Scudiero,
è tipico della vostra giovane età farsi domande e cercare di comprendere quello che viene proposto da altri immensamente vecchi e stolti, che spesso sparacchiano a casaccio nella dialettica dei ricordi...
In realtà era un indovinello che già conteneva la risposta al quesito, tra le pieghe dell'interpretazione. L'epoca di mezzo è pregna di indovinelli, se ne hanno traccia in ogni paese europeo, in lingua colta ed in lingua popolare, come il famoso "Indovinello Veronese", primissimo frammento di volgare in lingua italiana, così denominato perchè scoperto nelle vicinanze di Verona durante i restauri di una vecchia chiesa longobarda:
"Separeba boves, alba pratalia araba, albo versorio teneba et negro semen seminaba",
Hastatus77
05-10-2011, 09.19.29
@Taliesin
Attenzione alle dimensioni massime delle immagini che volete inserire nel forum.
Le immagini inserite all'interno dei messaggi devono rispettare le seguenti dimensioni massime: 1024 pixel in larghezza, 900 pixel in altezza e 500Kb (Kilobyte) di grandezza.
Ho dovuto eliminare l'immagine da voi inserita, perché sformava il forum.
Taliesin
05-10-2011, 14.44.11
Cavaliere della carretta,
un altro affondo giornaliero come questo e le mie membra tremolanti e distratte finiranno sparpagliate per tutta camelot...Perdonatemi ancora se potete, sono irrimediabilmente incorregibile.
Guisgard
05-10-2011, 14.57.11
Lo abbiamo incontrato nel nostro ultimo gdr.
I segni che lo caratterizzano sono l’infallibile spada, la variopinta maschera che indossa notte e giorno e il magico fiore a cui solo confida i suoi sogni: è Tafferuille, l'invincibile spadaccino mascherato, sempre in lotta contro i suoi fantasmi e alla ricerca di chissà quale favoloso tesoro.
Tafferuille è forse la maschera più famosa nella tradizione teatrale della mia antica e nobile terra.
Di origini misteriose, questo inquieto spadaccino è protagonista di tantissime canzoni, ballate e poesie.
Per volontà degli Arciduchi le sue incredibili gesta furono poi racchiuse in una raccolta in prosa, dal titolo “Le avventure di Tafferuille” o anche “Tafferuille in prosa”.
E proprio una di queste avventure farà da sfondo al nostro nuovo enigma…
Tafferuille, smarrito il suo magico fiore, decide di partire alla sua ricerca.
Egli però non conosce altro luogo che il teatro; solo in esso infatti egli vive.
Allora, per magia, attraversa lo sfondo dipinto sul palcoscenico ed entra in un mondo fiabesco.
Qui le maschere prendono vita e tutto assume colori e suoni differenti dal mondo reale.
Tafferuille così incontrerà tre maschere, il Protagonista, il Deuteragonista ed il Tritagonista, le rappresentazioni simboliche dei personaggi del teatro classico greco.
Questi lo sottoporranno ad un enigma e solo risolvendolo Tafferuille potrà riprendere la sua ricerca.
Così i tre cominciano a turno a recitare:
“Ascoltami bene, poiché tu non ti spaventi;
cercalo non in terra o in mare, ma oltre i venti.”
“Non sfidarlo nella sua virtù; nella parola è ultimo signore,
più di quanto non lo fossero Demostene e l’arguto Cicerone.”
“Esso dimora nei Cieli e lo raggiungerà la voce con un salto;
chi dice è una fanciulla, chi un gigante; di Malta è alta e di Cobalto è alto.”
Tafferuille risolverà l’arcano, riuscendo così a riprendere il suo viaggio.
E voi, gentili dame e nobili cavalieri, sapreste dare la soluzione a questo indovinello?
http://2.bp.blogspot.com/_LecpxQwqMrY/TMBOOcpyDxI/AAAAAAAALAw/B6RclvC--_8/s400/Maschere+tragiche+romane.jpg
Altea
05-10-2011, 15.41.37
forse è qualcosa che ha a che fare con la croce?
Emrys
05-10-2011, 19.09.31
Tlack!
Acc... è scattata la trappola!
E' più forte di me! :D
Mio Signore!
Questo Tafferuille sembra un personaggio simpatico. Mi informerò sul suo conto... Credo l'abbiate anche citato in modo velato in uno dei vostri racconti della Margherita: fu lui a donarvi una maschera, se non ricordo male...
E guardalo ora: cerca un magico fiore, che ha smarrito! ;)
L'indovinello...
L'ho letto or ora e subito mi suggerisce l'ECO.
E mi torna tutto, tranne i riferimenti a Malta e Cobalto...:neutral_think:
Per il momento, ECO è la mia risposta!
======================================
Ecco che ci ho riflettuto con più calma e lucidità... eh, la vecchiaia! :pensif_29:
E' senz'altro ECO. I riferimenti non era geografici come in un primo momento ho pensato, ma l'eco, appunto, di quei due nomi! :p
Guisgard
06-10-2011, 04.37.31
Lady Altea, mi spiace, ma la soluzione non è legata alla croce.
La risposta esatta è invece quella che, ancora una volta, ci ha dato il nostro brillante bardo Emrys: infatti la soluzione all’enigma è proprio l’eco (ma sono convinto, milady, che la prossima volta, a Dio piacendo, darete filo da torcere al nostro bardo e a tutti coloro che tenteranno di vincere il nuovo arcano ;)).
Emrys, amico mio, vi rifaccio, per l’ennesima volta, i miei complimenti :smile_clap:
Mi fa davvero piacere rivedervi ogni volta alle prese con i nostri enigmi.
Ed al piacere si unisce anche l’ammirazione per la vostra arguzia :smile:
Quanto a Tafferuille, devo dire che siete davvero un attento lettore (e comunque mai dubitai di questo!), amico mio: infatti il nostro spadaccino mascherato compare, sebbene, come giustamente avete detto voi, in maniera velata, nell’ultima storia che narrai sulla mia margherita.
Non finirete mai di stupirmi, mio buon bardo :smile_lol:
Emrys
06-10-2011, 08.53.25
Quanto a Tafferuille, devo dire che siete davvero un attento lettore (e comunque mai dubitai di questo!), amico mio: infatti il nostro spadaccino mascherato compare, sebbene, come giustamente avete detto voi, in maniera velata, nell’ultima storia che narrai sulla mia margherita.
Non finirete mai di stupirmi, mio buon bardo :smile_lol:
Mio Signore ed amico! (oggi mi permetto ancora di usare la formula piena)
Perché stupirvi? E' facile essere un attento lettore, quando si legge un racconto appassionato ed appassionante.
Penso si sia capito quanto io ami i dettagli (anche i più minuti) e voi sapete con quanta attenzione ho seguìto (almeno fino a qualche tempo fa) i vostri Racconti della Margherita: non poteva certo sfuggirmi il dettaglio (appunto) che si ricollegava con quell'episodio! :p
Mi inchino a voi, mio signore ed amico, in segno di stima per la cultura che possedete e per il tempo che dedicate a noi, intrattenendoci con storie e indovinelli: rubando, immagino, del tempo ai vostri impegni cavallereschi e all'addestramento dei cadetti (che suppongo ne siano contenti!).
Altea
06-10-2011, 23.26.18
allora i miei complimenti a messer Emrys per aver abilmente indovinato l'arcano.
Emrys
07-10-2011, 08.20.24
Grazie, milady!
Da parte mia mi complimento con voi e vi ringrazio per aver partecipato e, citando Sir Guisgard, "sono convinto, milady, che la prossima volta, a Dio piacendo, darete filo da torcere al nostro bardo e a tutti coloro che tenteranno di vincere il nuovo arcano ;)".
Ne sono convinto anch'io!
Guisgard
17-10-2011, 14.57.35
Nicola di Usciano, di ritorno dalla Terra Santa, sostò nell’isoletta di Lemno.
Missionario domenicano ed eminente dottore in Teologia e Demonologia, godeva di grande stima in varie corti europee. Egli, infatti, era stato chiamato alla nobile corte degli Arciduchi Taddei, dove aveva esercitato le sue conoscenze di guaritore, indovino, veggente ed esorcista, oltre ad essere stato precettore dei giovani rampolli della stirpe taddeide.
A Lemno trovò ospitalità presso lo stratega Arisandro, comandante dell’esercito dell’imperatore di Bisanzio.
Arisandro, affascinato dalla saggezza e dalla cultura di Nicola, volle sottoporlo ad una prova.
Vi era, infatti, una vecchia donna che ogni anno, durante la Settimana Santa, riviveva miracolosamente la Passione di Nostro Signore.
Durante l’estasi provocata dalle stimmate che si formavano naturalmente su mani, costato, spalla e fronte, la donna descriveva viaggi vissuti in sogno e davanti ad Arisandro e Uscione la donna iniziò una sera così a recitare:
“Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.
Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
per poi attraversare la porta d’Oriente e salpare, mio signore.
Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero.”
“Nelle parole di questa donna si descrive un viaggio attraverso sei città.” Disse Arisandro a Nicola. “Siete in grado di riconoscerle?”
Nicola riuscì a riconoscere le città celate nelle parole della donna.
E voi, nobili cavalieri e gentili dame, riuscite ad eguagliare l’arguzia di Nicola di Usciano?
http://images.rottentomatoes.com/images/movie/gallery/1110288/photo_14.jpg
Altea
17-10-2011, 15.07.37
potrei azzardare..la somma Atene?
Guisgard
17-10-2011, 15.12.24
Milady, la soluzione richiede il nome di sei città; dovute dunque aggiungere le altre cinque ed io vi dirò se la vostra risposta è giusta o meno :smile:
Altea
17-10-2011, 15.24.19
ne ho in mente 5 mi sfugge la sesta....
le prime due sono Damasco e Roma
la terra felice mi fa pensare, non riesco a venirne a capo
poi l'antica Babilonia
Atene dove Pisistrato regnò
e poi Mosca ovvero la terza Roma.
ma quella terra felice non mi fa venire in mente nulla :neutral_think:
Altea
17-10-2011, 15.47.03
Va bene risposta definitiva
Roma
Napoli
Damasco
Babilonia
Atene
Mosca
:sad_wall:
Emrys
17-10-2011, 17.50.35
Bello e complicatuccio questo enigma.
Questa volta sono davvero in difficoltà... mi riferisco in particolare al primo verso...
Riporto quelli che ritengo di aver svelato, ma solo per suggerirli a chi riuscirà a indovinare il primo (o i primi due???).
"Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
(su questo proprio non ho idea)
il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.
(credo sia Roma, oppure una città che li ha come patroni)
Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
(questa dovrebbe essere Napoli, che si trova in "campania felix" e la campana maggiore dovrebbe essere quella dell'antica "torre della città")
per poi attraversare la porta d'Oriente e salpare, mio signore.
(qui rispondo Otranto, ma vorrei rispondere Brindisi. La definizione di "porta d'Oriente" oggi è riconosciuta alla prima, ma per qualche tempo (soprattutto durante le crociate) anche Brindisi lo è stata)
Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
(vabbeh, qui non c'è dubbio: è Atene!)
giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero."
(qui, salvo sorprese, dovrebbe essere Mosca e i suoi Zar=Cesari; per quest'ultima ho dovuto chiedere aiuto a mago google)
Altea
17-10-2011, 17.59.22
messer Emrys però la prima parla delle tombe di San Pietro e Paolo, gli apostoli a cui penso si riferisca l'arcano e si trovano appunto a Roma, anzi Città del Vaticano.
forse il dubbio ora parte sulla seconda città..il primo martire è a mio avviso San Paolo e il secondo Papa, se non sbaglio....San Pietro.
Emrys
17-10-2011, 19.57.23
messer Emrys però la prima parla delle tombe di San Pietro e Paolo, gli apostoli a cui penso si riferisca l'arcano e si trovano appunto a Roma, anzi Città del Vaticano.
forse il dubbio ora parte sulla seconda città..il primo martire è a mio avviso San Paolo e il secondo Papa, se non sbaglio....San Pietro.
Buonasera, milady!
Perdonatemi, ma ho visto il vostro messaggio solo in questo momento.
Vi espongo i miei dubbi:
Per cominciare, sono un maledetto bastian contrario e a differenza dei più, io non considero San Paolo un apostolo, visto che non era tra i dodici seguaci di Cristo. Inoltre, pur prendendolo in considerazione, la tomba di Pietro e quella di Paolo, se non erro, sono disposte su un asse Nord - Sud, e non Ovest - Est. Inoltre a Roma ci sono le tombe di una mezza dozzina di apostoli. E' vero che gli altri sono sparsi per il mondo e nessuno "condivide" la stessa città, però non riesco ad associare il primo verso a Roma.
Il secondo, invece, citando Santo Stefano, il primo martire (che si dice riposi a Roma, anche se di recente si è trovata la possibile tomba in Palestina), e San Lino, il primo papa (che sicuramente "riposa" in Vaticano), mi sembra più idoneo a rappresentare la città di Roma.
Ma, come ho detto, non ne sono affatto sicuro.
Che ne pensate, mia signora?
Altea
17-10-2011, 20.15.18
e che ne pensate di San Marco, un evangelista comunque...la tomba si trova a Venezia.
Emrys
17-10-2011, 20.26.25
e che ne pensate di San Marco, un evangelista comunque...la tomba si trova a Venezia.
Beh, anch'io per un momento ho associato apostoli ed evangelisti e avevo pensato a Padova, dove a poca distanza vi sono l'apostolo Mattia e l'evangelista Luca, ma per l'appunto non è un apostolo.
San Marco è interessante, perché accompagnava Pietro, se non ricordo male. Però l'asse sarebbe SudOvest - NordEst... Beh, in un certo senso, Ovest-Est, ma non credo che nel riportare l'enigma di Arisandro, Sir Guisgard possa aver frainteso il termine apostolo con quello di evangelista.
Altea
17-10-2011, 20.39.19
la tomba di San Giovanni si trova a Efeso, ovvero in Turchia.
Mentre quella di san Andrea, fratello di Pietro, si trova a Patrasso (Grecia)...poi messeri e dame mi arrendo.:smile: largo ai postumi
Lady Gaynor
18-10-2011, 01.31.02
“Parti da Ovest ad Est e unisci dei due apostoli le tombe,
il primo martire e il primo papa, al suono di flauti e trombe.
Raggiungi allora la terra felice, fino alla campana maggiore,
per poi attraversare la porta d’Oriente e salpare, mio signore.
Approderai nella città dove tre volte Pisistrato fu tiranno fiero,
giungendo infine nella terza Roma del nuovo Cesare condottiero.”
Santiago di Compostela (ovest), dove si trova la tomba di san Giacomo, il primo martire fra gli apostoli.
Roma (a est rispetto a Santiago), dove si trova la tomba di san Pietro, apostolo e primo papa.
Napoli, la maggiore città della Campania che è stata sempre riconosciuta con l'appellativo felix.
Brindisi, il porto da cui anticamente si salpava verso l'Oriente.
Atene, di cui Pisistrato fu tiranno.
Mosca, e qui non per merito mio, ma perchè lo avete detto voialtri :)
Guisgard
18-10-2011, 03.36.47
Eh, vedo che l’enigma di Arisandro e Pietro da Usciano vi ha fatto riflettere un bel po’ sulle possibili tappe dell’itinerario descritto dalla veggente :smile:
Beh, devo dire che lady Altea ed il mio amico Emrys hanno ripetutamente sfiorato la risposta esatta, che invece ha poi dato lady Gaynor.
Il percorso indicato dalla nostra dama è infatti giusto, come le spiegazioni che ha dato.
Brindisi era chiamata la porta d’Oriente in età antica e poi medievale (da lì le legioni romane partivano verso i porti dell’Oriente ellenistico e sempre da quella città pellegrini e crociati salpavano per la Terrasanta, in un tragitto che li conduceva, il più delle volte, prima a Tessalonica, poi a Costantinopoli ed infine a Gerusalemme).
I miei complimenti, lady Gaynor :smile_clap:
Emrys
18-10-2011, 08.09.25
Santiago di Compostela (ovest), dove si trova la tomba di san Giacomo, il primo martire fra gli apostoli.
Roma (a est rispetto a Santiago), dove si trova la tomba di san Pietro, apostolo e primo papa.
Napoli, la maggiore città della Campania che è stata sempre riconosciuta con l'appellativo felix.
Brindisi, il porto da cui anticamente si salpava verso l'Oriente.
Atene, di cui Pisistrato fu tiranno.
Mosca, e qui non per merito mio, ma perchè lo avete detto voialtri :)
I miei complimenti, mia signora! :smile_clap::smile_clap::smile_clap::smile_clap:
Avevo davvero mal intepretato i primi due versi.
Complimenti, vivissimi!
P.S. - nonché o.t. ... Perdonate se approfitto dell'occasione, ma come prosegue la vostra gravidanza? e la vita nella nuova casa?
Altea
18-10-2011, 17.39.57
i miei complimenti Lady Gaynor :smile_clap:
Lady Gaynor
20-10-2011, 10.37.59
Grazie mille, cari amici, ma qui i complimenti si dividono in parti uguali, visto che abbiamo detto tutti le stesse città. Ho avuto una specie di illuminazione su San Giacomo, ma che Mosca fosse definita 'la terza Roma' non ne avevo proprio idea... Ad ogni modo, complimenti anche a Sir Guisgard che continua a dillettarci con questi suoi enigmi, è sempre un piacere leggerli ^_^
Messer Emrys, per rispondere alla vostra gentilissima domanda, vi dico che il trasloco ha giovato al mio umore, perchè adesso convivo con la mia adorata madre, e che alla gravidanza mancano esattamente 8 giorni. Ieri sera in clinica abbiamo concordato la data, il 28/10, quindi venerdì della prossima settimana. Grazie mille per il vostro interessamento, fa sempre piacere quando un cavaliere si preoccupa delle sorti di una dama :violet:
Emrys
21-10-2011, 08.15.29
Che bellissime notizie, mia signora!!!
Attendo (e immagino che non sarò il solo) di ricevere il lieto annuncio: la nascita di una nuova camelotiana! ;)
Nadia sarà sicuramente una bellissima "scorpioncina"!
A presto.
Guisgard
07-11-2011, 04.12.33
Lo Scolarca Lanzarius si invaghì di una sua nipote.
La ragazza, di nome Gea, era di rara bellezza e molti ambivano alla sua mano.
Ma quella incestuosa passione aveva reso folle Lanzarius che voleva solo per sé la bella Gea.
Per impedire allora che qualcuno sposasse la nipote, impose sulle sue nozze un arcano.
Ogni pretendente alla mano di Gea si ritrovò così davanti a quel terribile enigma.
Molti tentarono, ma nessuno riuscì in quell’impresa.
Fino a quando alla corte di Lanzarius si presentò l’Arciduca Arius De Taddei.
Egli aveva visto Gea durante una giostra organizzata dallo stesso Lanzarius e da quel momento si accese d’amore per lei.
Così, presentatosi dallo Scolarca, Arius fu sottoposto all’arcano:
“Può essere buono o cattivo all’occorrenza
e l’aspetto muta per amor dell’apparenza.
Passa da una parte all’altra senza travaglio
e nel vederlo lo riconosci subito, senza sbaglio.”
“Di cosa sta parlando l’arcano?” Chiese Lanzarius all’Arciduca.
Il nobile e valoroso Taddeide risolse l’arcano, vincendo così la mano dell’ambita Gea.
Ad udire la soluzione dell’enigma, Lanzarius, persa ormai sua nipote, si lanciò dall’alto di una torre.
Liberata così Gea da quella terribile prigionia, Arius portò con sé la ragazza, facendola diventare Granduchessa e regnando con lei sulle sue nobili e divine terre.
E voi, cavalieri e dame di Camelot, riuscite, imitando lord Arius, a dare la soluzione di questo arcano?
http://digilander.libero.it/riccardoscamarcio_IT/images/riccardo_scamarcio_la_freccia_nera_matrimonio.jpg
cavaliere25
07-11-2011, 15.11.39
potrebbe essere il vino sia buono o cattivo e cambia con le fasi lunari :neutral_think:
Lancelot
07-11-2011, 15.14.02
Forse... l'umore?:neutral_think:
Altea
07-11-2011, 15.20.48
Io dico...il carattere.
Guisgard
08-11-2011, 06.18.28
Eh, no, amici miei!
Mi spiace ma nessuna delle vostre risposte è purtroppo quella giusta.
Rileggete i versi, non è complicato.
Avanti, riprovate.
Se nessuno giungerà alla soluzione, vi darò un indizio :smile_lol:
Lady Gaynor
08-11-2011, 15.39.10
Un fantasma...
Talia
08-11-2011, 15.45.29
:neutral_think: vediamo...
ho in mente almeno un paio di risposte plausibili...
Confesso che quella data appena qui sopra da lady Gaynor (che, con l'occasione, saluto caramente! ;)) mi piace molto...
Tuttavia, dovendo fornire a mia volta una possibile risposta, dico...
Il Sogno.
Lancelot
08-11-2011, 16.36.29
Provo a dire "il tempo"...
Altea
08-11-2011, 23.32.30
Io non ne vengo a capo, ho pensato all' amore.
Guisgard
09-11-2011, 03.44.56
Eh, amici miei, sono spiacente ma nessuna delle vostre risposte è quella giusta.
Andate un po’ troppo “sull’astratto”… ora vi darò un indizio… allora, ciò di cui parla l’enigma è un mestiere!
Su, ora non è difficile :smile_lol:
Lady Gaynor
09-11-2011, 04.37.11
Un attore...
Emrys
09-11-2011, 07.28.43
Un mestiere!?!
Accidenti pensavo fosse la propria immagine riflessa in uno specchio!!!
Uhm...
Beh, credo che l'ultima risposta di Lady Gaynor sia quella giusta... direi che calza perfettamente...
Guisgard
09-11-2011, 17.04.00
Un attore...
Eh, siete un portento, lady Gaynor :smile_lol:
Era infatti l'attore che si celava nell'arcano di Lanzarius!
Emrys, amico mio: forse vi siete lasciato ingannare velatamente dai riflessi dello specchio :smile:
Ma, come voi stesso mi insegnate, mio arguto maestro, uno specchio spesso mente (tranne il mio, ma questa è una lunga storia che magari racconterò altrove ;))!
Emrys
09-11-2011, 18.42.16
Complimenti vivissimi, mia signora! :smile_clap::smile_clap::smile_clap:
Siete davvero in gamba!
E, ancora una volta, approfitto di questo incontro, in quest'angolo del castello, per chiedervi: come state? e come sta la neonata Nadia? :violet:
Sir Guisgard, mio signore ed amico, anche il mio specchio purtroppo ama la verità... non mi toglie neppure un secondo della mia veneranda età (sigh!). :p
Altea
09-11-2011, 20.02.08
i miei complimenti milady :smile_clap:
ma soprattutto approfitto pure io per gli auguri per la dolce pargola