Visualizza versione completa : Enigmi a Camelot
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Lady Gwen
02-04-2021, 04.05.00
Okay, probabilmente è solo un mio trip mentale e mi sto complicando la vita, ma non voglio lasciare nulla di intentato, tanto vale provare :laughing_lol1:
Ho pensato soprattutto a Superman e al fatto che il suo vero nome è Kal-el
Ora, il nome di San Michele Arcangelo è in realtà Mi-ka-El, mentre invece so da studi scolastici e in parte universitari che uno dei personaggi della saga dei Nibelunghi è Etz-el, che è una variante germanica del nome Attila
Quindi ciò escluderebbe IT :neutral_think:
Ripeto, magari è colpa dell'ora tarda e forse la soluzione è più semplice di così, ma volevo rendere tutti partecipi del ragionamento chilometrico che ho fatto :laughing_lol1:
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Altea
02-04-2021, 16.23.03
Oh...ecco riappare Guisgard.:smile:
Io penso il secondo con Attila, perchè gli altri possono "volare", Attila no ovviamente.
Guisgard
02-04-2021, 17.31.44
Per l'enigma, devo pensarci un attimo, ma ne approfitto per dire che si sente quasi la mancanza del nostro Eroe da romanzo, nelle nostre storie, da un po' di tempo a questa parte :smile_chicalazo:
Meno del suo ego, naturalmente :rolleyes:
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Quanto siete dolce, milady... soprattutto per quel "quasi" :rolleyes:
Destresya
02-04-2021, 17.33.28
Bellissimo enigma, milord, ricco di suggestioni e spunti di riflessioni.
Sono curiosa di sapere se è preso da uno degli scenari che state preparando per noi...
Quanto all'enigma, direi ATTILA, perchè è l'unico "umano". :smile_lol:
Guisgard
02-04-2021, 17.35.35
Okay, probabilmente è solo un mio trip mentale e mi sto complicando la vita, ma non voglio lasciare nulla di intentato, tanto vale provare :laughing_lol1:
Ho pensato soprattutto a Superman e al fatto che il suo vero nome è Kal-el
Ora, il nome di San Michele Arcangelo è in realtà Mi-ka-El, mentre invece so da studi scolastici e in parte universitari che uno dei personaggi della saga dei Nibelunghi è Etz-el, che è una variante germanica del nome Attila
Quindi ciò escluderebbe IT :neutral_think:
Ripeto, magari è colpa dell'ora tarda e forse la soluzione è più semplice di così, ma volevo rendere tutti partecipi del ragionamento chilometrico che ho fatto :laughing_lol1:
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Raionamento interessante, milady, ma ahimè non è quello giusto :neutral_doh:
Oh...ecco riappare Guisgard.:smile:
Io penso il secondo con Attila, perchè gli altri possono "volare", Attila no ovviamente.
Perdonate, avevo letto male la vostra risposta, milady.
In realtà, San Michele, essendo puro spirito, non segue le leggi del mondo materiale e perciò dire che possa volare o meno è complicato.
Purtroppo, non è la soluzione, milady :silenced:
Guisgard
02-04-2021, 17.39.26
Bellissimo enigma, milord, ricco di suggestioni e spunti di riflessioni.
Sono curiosa di sapere se è preso da uno degli scenari che state preparando per noi...
Quanto all'enigma, direi ATTILA, perchè è l'unico "umano". :smile_lol:
Chissà, forse si, milady ;)
Quanto all'enigma, beh, San Michele, tecnicamente parlando, dovrebbe essere il più diverso fra tutti e 4 :laughing_lol1:
Ahimè, non è la risposta esatta quindi :sad_wall:
Destresya
02-04-2021, 17.43.48
Sì certo, intendevo dire che gli altri sono tutti esseri sovrannaturali, mentre Attila è un semplice essere umano.
Penserò a qualcos'altro!
Guisgard
03-04-2021, 22.59.44
Per rendere più avvincente il gioco e magari più ambita la vittoria, si potrebbe mettere in palio un premio esclusivo.
Come, per esempio, incaricare gli sceneggiatori del Gdr (qui si fanno le cose in grande e ben organizate!) di ideare un ruolo fatto su misura, nel prossimo scenario, perfetto per chi darà la soluzione all'enigma ;)
Lady Gwen
03-04-2021, 23.47.14
Non so se può essere assimilata alla risposta di lady Destresya, ma dico Attila perchè è l'unico personaggio "reale", in quanto personaggio storico realmente esistito :neutral_think:
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Guisgard
03-04-2021, 23.53.55
Beh, lady Gwen, per i Credenti anche San Michele esiste eccome ;)
Quindi non è questa la soluzione :naughty:
Lady Gwen
03-04-2021, 23.54.50
È un po' un azzardo definire un angelo come personaggio storico, Milord :smile_chicalazo,:
Ma ritenterò :smile_chicalazo:
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Guisgard
03-04-2021, 23.57.18
No no, mi riferivo all'esistenza o meno, milady :smile_lol:
Altea
05-04-2021, 00.30.45
Quindi..l'intruso è San Michele Arcangelo perché è l'unico di natura divina cioè creato da Dio...gli altri sono stati generati per mano dell'uomo.
Guisgard
05-04-2021, 00.40.44
Tutti siamo stati creati da Dio, lady Altea, ogni creatura ed ogni spirito.
Quindi neanche questa è la soluzione, purtroppo :neutral_doh:
Lady Gwen
05-04-2021, 00.47.47
Milord, non sarebbe forse opportuno un aiutino, allora? :smile_chicalazo:
Per incentivare al raggiungimento del premio, ovviamente :rolleyes:
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Altea
05-04-2021, 00.51.16
Allora è ET..che era un alieno...diciamo che è l'unico che non ha combattuto per sconfiggere qualcuno.
Guisgard
05-04-2021, 00.56.06
Lady Altea, in realtà anche Superman è un alieno, mentre IT si ritrova a combattere contro i ragazzini cresciuti che non vogliono più aver paura di lui.
Perciò, ahimè, la vostra risposta non è esatta. :sad_wall:
Lady Gwen, un aiuto?
Beh, diciamo allora che una risposta che è stata data, benchè inesatta, è andata comunque molto vicino alla soluzione ;)
Altea
05-04-2021, 01.05.19
Che fatica..Attila e' l' intruso perché come avete detto voi non ha poteri perché un semplice essere umano mentre San Michele Arcangelo è un Arcangelo e Superman ed ET due alieni.
Guisgard
05-04-2021, 01.11.46
Non ci siamo, lady Altea :naughty:
Sono tutte figure diversissime fra loro, quindi hanno prerogative uniche che le caratterizzano.
Lady Gwen
05-04-2021, 01.34.27
Dico IT, perchè è una figura che cambia forma, non ha un'unica forma come gli altri :neutral_think:
Non ha una sola identità, ecco
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Guisgard
05-04-2021, 01.41.02
Lady Gwen, anche i Santi possono cambiare sembianze.
Quindi, purtroppo, neanche questa è la risposta esatta :silenced:
Lady Gwen
05-04-2021, 01.54.11
Ritento ancora con San Michele, perchè contrariamente agli altri 3, è immortale, in quanto arcangelo :neutral_think:
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Guisgard
05-04-2021, 01.59.13
Beh, alcuni miei amici fanatici di fumetti, mi hanno detto una volta che Superman in un albo moriva, per poi ritornare dopo qualche numero.
Secondo loro è praticamente indistruttibile.
Quanto poi a San Michele, non vale, poichè è puro spirito.
Teoricamente ognuno di noi ha un'anima immortale.
No, milady, mi spiace ma non è questa la soluzione.
Do un altro aiuto: la risposta di cui parlavo, quella cioè che si è avvicinata di più alla soluzione, è stata detta proprio da voi :smile_lol:
Lady Gwen
05-04-2021, 02.03.18
Okay allora, le sto tentando tutte :laughing_lol1:
Dico Attila, perchè contrariamente agli altri tre, ha una sola identità (IT appunto può trasformarsi in base alle paure, Superman ha una doppia identità di Clark Kent e di supereroe e come detto da voi San Michele può avere diverse sembianze :neutral_think: )
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Guisgard
05-04-2021, 02.09.24
Sembianze ed identità sono cose diverse, milady, dunque mi tocca ancora dirvi che non è la soluzione questa, ahimè :neutral_doh:
Seguite l'aiuto che mi avete chiesto ed indovinerete... :neutral_think:
Lady Gwen
05-04-2021, 02.18.19
Sto rispolverando tutte le mie risposte e ammetto che è parecchio dura :neutral_doh:
Provo con IT, perchè è l'unico a non avere un nome (infatti IT tecnicamente è un appellativo ed il suo titolo è "la mangiatrice di mondi")
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Guisgard
05-04-2021, 02.22.47
La risposta non è esatta, ma avete individuato la chiave per risolvere l'enigma, lady Gwen.
Conoscete la Stele di Rosetta, milady?
Bene, ora come il geniale Champollion avete la chiave per decifrare l'arcano ;)
Destresya
05-04-2021, 18.19.02
Secondo il vostro aiuto ho riguardato le risposte di Lady Gwen e ho pensato che l'intruso potrebbe essere IT. Gli altri tre, infatti, hanno nel nome o nell'epiteto la parole "Dio".
- Michele significa "Chi è come Dio"
- Attila era il "Flagello di Dio"
- Il nome criptoniano di superman, Kal-el, significa "Voce di Dio" oppure "Tutto quello che Dio è".
Guisgard
05-04-2021, 23.06.17
Secondo il vostro aiuto ho riguardato le risposte di Lady Gwen e ho pensato che l'intruso potrebbe essere IT. Gli altri tre, infatti, hanno nel nome o nell'epiteto la parole "Dio".
- Michele significa "Chi è come Dio"
- Attila era il "Flagello di Dio"
- Il nome criptoniano di superman, Kal-el, significa "Voce di Dio" oppure "Tutto quello che Dio è".
Perfetto, lady Destresya!
Avete risposto in maniera completa!
Non ho altro da aggiungere, se non che avete brillantemente risolto questo arcano :smile_clap:
Ed ora, come promesso, vi aspetta un ruolo fatto su misura per il prossimo GDR ;)
Destresya
05-04-2021, 23.15.15
Vi ringazio, milord! :smile_lol:
Anche se devo ammettere che senza il vostro aiutino sul fatto che lady Gwen si era avvicinata, non mi sarebbe venuto in mente. Quindi un plauso va alla cara Gwen per avermi messo sulla strada giusta.
Non vedo l'ora di scoprire che ruolo speciale mi riserverete nel gdr!!! :smile_wub:
Lady Gwen
05-04-2021, 23.18.40
Complimentissimi, Milady!!!
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Altea
06-04-2021, 00.15.18
Complimenti lady Destresia...oh milord ma sapete io ero convinta il quarto personaggio fosse ET invece di IT..ecco perché dicevo era alieno:laughing_lol1::neutral_think:
Guisgard
06-04-2021, 00.27.55
In effetti, lady Altea, confondere IT con ET non vi ha certo aiutato :sad_wall:
Altea
06-04-2021, 00.30.08
In effetti, lady Altea, confondere IT con ET non vi ha certo aiutato :sad_wall:
Proprio no ..Sara' che detesto quel pagliaccio
Guisgard
03-02-2022, 01.00.21
Nei circoli intellettuali di Uaaropolis da un po' non si parlava d'altro.
Fra i vecchi notabili, i brillanti studiosi, qualche borghese arricchito e le belle dame dell'alta società, per curiosità, per biasimo o forse anche per una cieca ammirazione tutti parlavano del misterioso ladro gentiluomo, di quell'inafferrabile criminale capace di ingannare così a lungo le autorità Uaaranesi.
Di lui si conosceva pochissimo, o forse nulla.
Alcune volte aveva usato il nome Guisgard, altre volte Icarius, ma oltre ciò niente altro era noto di lui.
Si sapeva della sua capacità di avere mille volti e infinite identità.
Astuto, colto, diabolico, con macchinari e strumenti per ogni evenienza e occasione, Fanatik, come lo aveva soprannominato la stampa di Uaaranopolis, era ormai il nemico numero 1 del regime Uaaranese.
Il solo particolare che di quel ladro si era a conoscenza erano i suoi occhi azzurri.
Poteva indossare infinite maschere e camuffare la sua voce, ma quegli occhi, a detta dei pochissimi testimoni, erano il suo segno.
Molti avevano cercato di trovarlo, catturarlo e smascherarlo, ma nessuno ci era mai riuscito.
Ogni suo colpo veniva annunciato da un biglietto anonimo, sempre accompagnato da un fiore diverso e dal suo significato.
Poi, puntualmente, il furto avveniva.
Perlopiù Fanatik amava gli oggetti di valore artistico, soprattutto quelli di Arte Sacra e sempre frutto di confische e sequestri a qualche organizzazione religiosa messa fuori legge dal governo.
Si racconta che un giorno una nota attrice di teatro, affascinata dal misterioso ladro, giunse a Uaarapolis, decisa a incontrarlo.
Lei, diva di successo, avrebbe dato tutto il suo patrimonio e la sua fama per una notte con lui.
Si narra che una sera, tornata da un galà a Uaaropolis, l'attrice trovò un biglietto in camera.
Un biglietto con un arcano che così recitava:
1) Può essere tenera
2) Può avere diverse varietà
3) E' per donna, non per uomo
4) Era usata per giocare in Cina
5) Alcune possono essere in bambù
L'attrice si convinse che risolvendolo avrebbe incontrato finalmente il misterioso e inafferrabile Fanatik.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete risolvere questo arcano?
https://www.mediaactivist.com/wp-content/uploads/2012/08/Keatoneyes.png
Altea
03-02-2022, 07.22.01
Che dire di questo ladro gentiluomo...geniale ed affascinante.
Provo con "trottola".
zaffiro
03-02-2022, 19.03.33
Buonasera...
Ci provo anche io, ma giusto per il gusto di giocare, non amo gli indovinelli e non ne sono all'altezza.
Dico il gioco della dama cinese. Ma giusto così.
In bocca al lupo a tutti i partecipanti.:smile:
Altea
03-02-2022, 19.06.48
Lady Zaffiro..buona intuizione.🙂
Guisgard
03-02-2022, 23.11.18
Lady Altea, lady Zaffiro, purtroppo nessuna delle risposte è quella esatta :sad_wall:Vediamo chi saprà risolvere questo arcano...
Altea
03-02-2022, 23.58.41
Ritento con carta..se penso al gioco cinese direi la morra cinese dove vi è la carta e trovo alcuni legami.
Guisgard
04-02-2022, 00.04.54
Non ci siamo, lady Altea. Purtroppo non è neppure questa la soluzione all'arcano :neutral_doh:
Altea
04-02-2022, 00.19.56
E prima che Morfeo mi rapisca (so che mi salverete da Lui, milord), ritento con mano...altrimenti un aiutino non guasterebbe
Guisgard
04-02-2022, 00.26.34
Ahimè, la risposta però è sbagliata, milady :silenced:
Un aiutino, lady Altea?
Certo, così voi e le altre dame potrete ragionarci su, mentre io caccerò Morfeo da Camelot ;)
Ecco un altro indizio:
"Non è molto diffusa in Italia" :smile:
Altea
10-02-2022, 23.05.03
Un po' ostico direi...mi rigira questa parola pensando al bambù..quindi dico "canna".
Guisgard
11-02-2022, 00.38.28
Lungi da me darvi un dispiacere, milady, ma purtroppo non è neppure questa la soluzione a questo arcano... :silenced:
Altea
13-02-2022, 22.34.32
Lungi da me darvi un dispiacere, milady, ma purtroppo non è neppure questa la soluzione a questo arcano... :silenced:
Vorrei ben dire che non volete darmi un dispiacere..ma è molto arduo direi!!
Destresya
15-02-2022, 00.38.42
Un altro aiutino, milord? :neutral_doh:
Guisgard
15-02-2022, 01.33.41
Ecco un altro aiuto, milady:
"Si vede nella loggia." :smile:
Altea
15-02-2022, 17.00.18
:neutral_think:...io provo con "pianta"
Guisgard
16-02-2022, 17.45.39
Ahimè, milady, non è neppure questa la soluzione :naughty:
Guisgard
17-02-2022, 01.19.24
Lascerò un altro indizio, vista la difficoltà dell'enigma:
"Spesso è fatta di vetro colorato." :smile:
Altea
17-02-2022, 19.02.13
E' davvero arduo...io provo con "ombra"
le ombre cinesi sono un gioco, da piccola mi ci divertivo a giocare.
Guisgard
17-02-2022, 19.04.02
Eh, le ombre cinesi!
Belle, ma ahimè non sono la soluzione di questo impenetrabile arcano :neutral_doh:
Altea
17-02-2022, 19.05.18
Eh, le ombre cinesi!
Belle, ma ahimè non sono la soluzione di questo impenetrabile arcano :neutral_doh:
:sad_wall:
Destresya
07-03-2022, 00.00.52
Milord, qui proprio non riusciamo a venirne a capo, non è che potremmo avere un'altro aiutino? :confused:
Guisgard
10-03-2022, 23.23.08
Ecco l'aiuto che avete chiesto, lady Destresya:
"E' importante per i massoni" ;)
Altea
11-03-2022, 18.59.22
tentiamo con "piramide"
Guisgard
11-03-2022, 22.52.02
Ahimè, lady Altea, ma non è neppure "piramide" la risposta esatta :silenced:
Destresya
19-03-2022, 22.51.11
Devo dire, milord, che questo enigma credo sia quello più ostico che mi sia mai capitato.
Nessuna delle ipotesi fatte in questi mesi ha portato a niente.
Tenterò con questa risposta, anche se sembra un po' stiracchiata, allora provo a collegarla a tutti gli indizi.
Può essere tenera - tipo il tufo
Può avere diverse varietà - roccia, calcarea e altre immagino
È per donna, non per uomo - Pietra è un nome di persona
Era usata per giocare in Cina - nel gioco del Go La pedina è chiamata pietra
Alcune possono essere in bambù - sempre le pedine del go?
Non è molto diffusa in Italia - idem, la pedina del gioco non è diffusa perché il gioco non è diffusa
Si vede nella loggia - la pietra è un simbolo massonico
Spesso è fatta di vetro colorato - le pietre preziose dei gioielli a basso costo, tipo?
È importante per i massoni - sempre il simbolo massonico
Chi sa mai... :o
Guisgard
21-03-2022, 23.46.10
Che dire di più?
Mi pare abbiate spiegato ogni indizio!
Finalmente siamo giunti alla soluzione di questo intricato enigma, lady Destresya :smile_lol:
E questo grazie a voi, milady ;)
Site sta bravissima e vi faccio i miei complimenti :smile_clap:
Altea
21-03-2022, 23.57.42
Milord ma non riesco a comprendere molto perché è pietra o pedina?
Leggo che in..non è diffusa in Italia è scritto pedina non pietra.
Leggo degli strani legami sinceramente.
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Guisgard
22-03-2022, 00.00.40
Milord ma non riesco a comprendere molto perché è pietra o pedina?
Leggo che in..non è diffusa in Italia è scritto pedina non pietra.
Leggo degli strani legami sinceramente.
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Milady, gli indizi a cui fate riferimento si rifanno al gioco cinese chiamato Go, dove ogni piedina è chiamata pietra.
Altea
22-03-2022, 00.04.43
Milady, gli indizi a cui fate riferimento si rifanno al gioco cinese chiamato Go, dove ogni piedina è chiamata pietra.Grazie milord per il chiarimento :)
Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk
Lady Gwen
22-03-2022, 00.12.12
Complimenti, Milady!
Solo voi eravate in grado di sciogliere questo nodo gordiano, il più complesso in tutta la storia di Camelot, probabilmente :laughing_lol1:
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Destresya
23-03-2022, 01.14.23
Grazie milord!
Mia cara, lady Gwen, siete troppo buona. :o
Guisgard
26-06-2022, 04.55.16
La carrozza correva veloce, quasi a stagliarsi contro un magnifico crepuscolo estivo, infiammato dal meraviglioso alone rossastro che tingeva il cielo di ponente ancora avvolto dalle ultime nubi di un'eccezionale tempesta.
I cavalli, due superbi sauri di razza fragola, erano lanciati rapidi a suon di briglie lungo la stradina di campagna, che dal porto di Monte del Drago portava, attraverso la selvaggia brughiera, fino a Taddei Hall, la ricca tenuta dei nobili signori di Capomazda.
Lei si stringeva nel leggero velo che aveva adagiato intorno alle spalle e al collo per ripararsi dall'aria aria resa pungente dal temporale pomeridiano, che si era abbattuto sulla costa.
I suoi capelli chiari parevano voler gareggiare con i cavalli, sciogliendosi liberi nell'aria ancora intrisa di frescura, mentre i pensieri viaggiavano, ora dolci e ora malinconici, verso mondi lontani.
Era la più ricca, la più bella e la più ammirata dama di Afragolignone, lei straniera giunta nel Celeste Impero per Amore, abbandonando la sua terra di artisti e poeti, dove da tutti era ritenuta la più affascinante e intelligente donna di quei luoghi.
L'uomo che le stava accanto, abbigliato in modo ammirevole e impeccabile come ogni gentiluomo afragolignonese, era suo marito e anche il chiodo fisso delle sue inquietudini.
All'inizio il suo era stato un Amore travolgente e assoluto, capace di sconvolgere il suo mondo e i sui affetti, al punto da fuggire con lui e giungere qui ad Afragolignone, divenendo una nobile dama del più illustre casato di questa terra.
Ma poi d'incanto tutto era mutato.
La passione di lui, i suoi slanci, la sua devozione e persino la sua gelosia erano come svaniti, ammutolendo quella che sembrava la più bella storia d'Amore mai nata.
Quel gentiluomo era diventato un damerino, eccitato solo dalla caccia, dalle sue collezioni e dall'arte, quasi dimenticando la bellissima donna che aveva accanto.
Forse era stata colpa sua? Poteva dipendere da lei quella disaffezione di lui? Si era stancato dei suoi capelli chiari? Del suo viso angelico? O forse, come quasi tutti gli uomini, anche lui era semplicemente cambiato, divenuto appagato dell'Amore, annoiato dalla vita di coppia e distratto dalla vita agiata da gentiluomo di corte?
A questo e ad altro pensava la bellissima dama, la più intelligente e colta di tutte, l'unica capace di aver portato all'altare l'uomo più nobile e affascinante dell'Afragolignone, mentre la carrozza rapida raggiungeva una locanda lungo il tragitto.
Era la Luna Blu, come c'era scritto sulla sua insegna, circondata da olmi e tamarindi, meta di viaggiatori, mercanti e nobili che dalla costa si spostavano verso la capitale.
Lady Taddei, come ormai la chiamavano tutti per aver sposato il nobile rampollo, scesa con l'aiuto del marito dalla carrozza, con passo certo e sguardo gaio, che ben celava le sue inquietudini, entrò nella locanda e subito fu accolta dal signor Nicolai, il padrone.
“Milady, è sempre un onore, un piacere e un privilegio avere la vostra leggiadra presenza qui alla Luna Blu.” Disse lui atteggiandosi con grandi cerimonie e un linguaggio pomposamente ricercato. “Siete la padrona qui, disponete dunque a vostro piacimento di ciò che più vi aggrada per il vostro soggiorno.”
“Siete un ospite parsimonioso e mai invadente, signor Nicolai.” Lei sorridendo. “Di questo passo mi spingerete a soggiornare sempre più spesso nella vostra locanda, così da sentirmi una principessa.”
“Ma voi lo siete già, milady.” Annuì il locandiere, per poi intimare al suo garzone a correre fuori, per governare la carrozza su cui aveva viaggiato la dama e suo marito. “Vostro marito tale vi ha incoronata, facendo di noi tutti vostri umili sudditi.” Ostentando un inchino teatrale Nicolai. “Accomodatevi pure, scegliete il tavolo che più vi aggrada, milady.” Petulante l'uomo. “Io intanto comanderò di servirvi qualcosa di fresco e poi qualunque cosa vogliate per cena.”
La dama scelse così un tavolo accanto alla porticina che dava sul balconcino, in modo da godere dell'aria fresca della sera.
Non vi erano molti clienti nella locanda, oltre la bella moglie del gentiluomo, ma solo dei giovani usciti in licenza da qualche caserma e accompagnati da alcune fanciulle e due uomini, vestiti di rosso e impegnati a giocare a scacchi al loro tavolo.
“Chi è la nobile e bella dama appena entrata?” Chiese a bassa voce uno dei due all'altro.
“Non lo sai?” Rispose l'altro, sempre a tono basso. “E' una nostra concittadina, ora aristocratica lady qui ad Afragolignone. E noi siamo qui apposta per lei.”
“Pensavo avessimo lo scopo di scoprire l'identità del Fiore Azzurro e ucciderlo.” Il primo che aveva parlato.
“Naturalmente, amico mio.” Annuì l'altro. “Per questo chiederemo aiuto alla bella dama. Sono certo non disdegnerà di aiutare i suoi concittadini.”
“Una donna? Smascherare il nostro misterioso nemico? E come?”
“Come moglie di uno dei più nobili e potenti cavalieri di queste terre.” Spiegò il secondo. “Grazie al suo rango la nostra dama non avrà difficoltà a indagare, in quei salotti dell'alta società che frequenta con suo marito, per conto nostro. Perchè sono certo che quel bastardo mascherato appartiene alla nobiltà afragolignonese o comunque al Clero di questo posto.”
“Come fate a dirlo?”
“Chi altri avrebbe interesse ad attentare e uccidere la nostra classe dirigente? Attaccare così la nostra democrazia? Solo chi è spaventato da tutto ciò può accanirsi in quel modo contro la nostra libertà.”
“Molti credono che si tratti...”
“Del diavolo?” Lo interruppe il secondo. “Andiamo, amico mio, sia io che tu crediamo al diavolo allo stesso modo in cui confidiamo in Dio. E anche la nostra bella dama condivide queste nostre certezze. Per questo so che, alla fine, ci aiuterà...” con un ghigno malefico “... scacco matto, amico mio.” Muovendo la pedina del suo cavallo, mettendo così sotto scacco il re dell'altro.
La porta della locanda si aprì di scatto e un uomo, dai capelli bruni e gli occhi azzurri, entrò nella locanda con aria sconsolata.
Era di bell'aspetto e magnificamente vestito.
“Che io sia dannato!” Esclamò. “Detesto l'Estate e le su sere umide! Possibile che un gentiluomo non possa più correre in carrozza senza che i suoi capelli diventino crespi?” Sbuffò. “Uno specchio, uno specchio! Il mio titolo, i miei beni e il mio onore per uno specchio!”
“Fortuna che non hai messo in palio anche tua moglie per uno specchio.” Rispose divertita e acida sua moglie.
“Oh, ben arrivato, milord!” Andandogli incontro il signor Nicolai. “Cosa vi affligge, ditemi?”
“Signor Nicolai...” fissandolo seccato il gentiluomo “... sono domande da farsi? Non vedete il mio ciuffo? Sembra l'insegna di un barbiere!” Scuotendo il capo. “La tua ironia, mia cara, è del tutto fuori luogo.” Guardando poi sua moglie. “Voi donne avete la fortuna di indossare parrucche incipriate, mentre noi uomini, ahimè, siamo alla mercé delle stagioni.”
“Volete una stanza per lavarvi i capelli, milord?” Nicolai.
“Signor Nicolai, non prendetevi gioco di me, vi prego...” il gentiluomo dagli occhi azzurri guardandosi riflesso su una pentola appesa alla parete “... come potrei lavare qui i miei capelli? Siete forse fornito di balsamo all'essenza di sandalo malese? Di brillantina profumata? Ho appena ordinato dalle Flegee un nuovo olio alla polpa di cocco e miele tropicale. Non oserei trattare i miei capelli con null'altro al mondo.”
“Attento a non pensare al suicidio, mio caro.” Sagace la moglie.
“Mia cara!” Fissandola stranito. “Non sai che suicidarsi è peccato mortale? Eh, voi sygmesi non avendo nozioni religiose ignorate ciò e in parte vi invidio, ma un gentiluomo, la cui famiglia da oltre mille anni difende Santa Madre Chiesa, non può togliersi la vita! Neanche per un motivo grave come i suoi capelli crespi!”
La dama scosse il capo rassegnata.
“Milord, gradite qualcosa di fresco?” Nicolai a lui.
“Si, amico mio...” lui sistemandosi il ciuffo “... qualcosa di fresco, ma senza zucchero. E poi gradirei cenare con dell'anguria. Immagino le vostre siano rosse e dolcissime, amico mio.”
“Le migliori, milord!” Orgoglioso Nicolai.
“Vi invidio, amico mio...” afflitto il bel nobile “... portare avanti una locanda è di certo mansione meno impegnativa che badare ai propri capelli crespi...” sospirò “... e sia... così sono almeno presentabile...”
“Devo essere forse gelosa, mio signore?” Lei a lui. “Avete in mente un appuntamento galante con qualcuna delle vostre passate fiamme? Magari il matrimonio ve ne avrà fatta ripiangere qualcuna.” Piccata.
“Andiamo, mia signora...” ridacchiò lui “... sono un uomo sposato, dunque non ho più nulla da chiedere a messer Amore.”
“Già...” mormorò lei malinconica, ricordando l'uomo che aveva sposato.
“Signor Nicolai...” lui al locandiere “... vi è forse qualcuno che ha domandato di me? Avevo dato appuntamento a un certo mastro Ramio.”
“Si, è il nome di un uomo che chiedeva di voi, milord.” Annuì Nicolai. “Lo faccio chiamare subito. Credo sia in giardino.”
“Grazie, mio buon locandiere.” Sorridendo il baronetto.
“Chi è quell'idiota?” Chiese l'uomo seduto a giocare a scacchi e che aveva appena perso la partita.
“Il marito della nostra amica dama...” l'altro “... come avrà fatto una donna simile a sposare un individuo così insulso? Immagino per denaro, ovvio.” Ridendo sottovoce.
“Milord.” Entrando Ramio, un uomo robusto e dall'aspetto bonario. “I miei omaggi.”
“Amico mio...” il baronetto dandogli la mano in segno di saluto e passandogli così un biglietto segreto “... ti ho fatto chiamare per controllare la mia carrozza. Temo la convergenza delle ruote sia approssimativa.”
“Ora controllo subito, milord.” Ramio. “Sono il più abile carpentiere in circolazione.”
“Lo so, vecchio mio.” Ridendo di gusto il baronetto.
Ramio uscì e una volta solo nella scuderia lesse il biglietto che così recitava:
“Domani nel palazzo di sua grazia il vescovo si terrà una festa. I nuovi ordini per voi della banda li troverete nel salone ovest, dove ci sono 5 quadri. Nell'intruso fra essi ho nascosto le istruzioni. Prendetele, leggetele e poi distruggetele. Occhio che da Sygma gli Uaaraniani hanno inviato il nuovo ambasciatore che vuole smascherarci.”
Il biglietto era firmato Fiore Azzurro e recava un disegno della sala con i 5 quadri, ciascuno con una scritta sulla cornice:
1) Lancillotto uccise Morderd in duello.
2) Il re longobardo Liutprando sconfisse a Settembre gli ultimi duchi ribelli.
3) Carlo d'Angiò marciò a Novembre contro i siciliani.
4) Marco Antonio non rimpianse la congiura di Catilina.
5) Polifemo gridò che nessuno l'aveva accecato.
Dopo qualche minuto Ramio rientrò nella locanda, proprio mentre la bella dama si alzava dal suo tavolo per uscire in giardino.
“Guisgard, esco in giardino a prendere una boccata d'aria.” Fredda la moglie a suo marito prima di uscire, seguita dallo sguardo di lui su di lei.
Lo sguardo tormentato e profondo che solo l'uomo più innamorato del mondo poteva avere per la sua donna.
Uno sguardo dentro cui erano celate infinite parole d'Amore, non più pronunciate da tempo, ma conservate gelosamente nel suo cuore.
“Milord...” Ramio destando il baronetto “... eccomi... ho riparato la carrozza.” Fissandolo.
“Grazie, amico mio...” il baronetto al fedele Ramio, con un tiepido sorriso, indossando di nuovo la sua maschera, tolta solo per l'istante in cui aveva guardato la sua amata moglie con gli occhi del suo cuore.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete riconoscere quale quadro è l'intruso, così da scoprire il biglietto segreto e aiutare il misterioso Fiore Azzurro a sconfiggere i malvagi Uaaraniani?
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Destresya
28-06-2022, 15.58.27
Dev'essere davvero una dama speciale, colei che viene portata all'altare dal nostro eroe.
Eppure, un amore così grande non sarà certo fermato da una maschera, non pensate?
La donna amata riesce sempre a vedere al di là, anche quando non sembra.
Quanto all'enigma, mi verrebbe da dire che l'intruso è il pannello con Polifemo, perché le altre contengono delle imprecisioni.
Guisgard
29-06-2022, 17.45.42
Lady Destresya, in realtà ignoro quali imprecisioni rechino i dipinti, ma devo rivelarvi, ahimè, che la vostra risposta non è esatta :naughty:
Destresya
29-06-2022, 18.42.32
Allora ritenterò, seguendo un'intuizione:
l'intruso è il pannello numero 4, perché tutti gli altri hanno dei numeri nascosti all'interno:
1) Lancillotto uccise Morderd in duello.
2) Il re longobardo Liutprando sconfisse a Settembre gli ultimi duchi ribelli.
3) Carlo d'Angiò marciò a Novembre contro i siciliani.
5) Polifemo gridò che nessuno l'aveva accecato.
Guisgard
30-06-2022, 17.20.18
Allora ritenterò, seguendo un'intuizione:
l'intruso è il pannello numero 4, perché tutti gli altri hanno dei numeri nascosti all'interno:
1) Lancillotto uccise Morderd in duello.
2) Il re longobardo Liutprando sconfisse a Settembre gli ultimi duchi ribelli.
3) Carlo d'Angiò marciò a Novembre contro i siciliani.
5) Polifemo gridò che nessuno l'aveva accecato.
Occhio eccezionale, lady Destresya!
Da autentica cercatrice di tesori ;)
Infatti è proprio questa la soluzione all'enigma :fighting:
I miei più vivi complimenti, milady :smile_clap:
Destresya
01-07-2022, 16.38.49
Grazie milord è sempre un piacere cimentarsi nei vostri arcani! ;)
Guisgard
08-11-2022, 00.49.30
Partire è un po' come dimenticare.
Questo pensai quando lei saltò su quel treno con i suoi e lasciò la città.
Ricordo tutto di quel giorno, l'ultima di scuola, grigio, lento, dai colori vaghi e quella silente malinconia.
Guardavo il cielo, poi cominciò a piovere, piano, umido, come a voler lavare tutto.
Cancellare l'ultimo anno di scuola, il saluto ai giorni spensierati, il sapore del primo vero primo Amore, assaporato, poi fuggito via come la brezza di Primavera prima della calura estiva.
Si, la Primavera era finita e forse la vita di un uomo comincia così.
Luglio non ebbe pietà e arrivò caldo, soffocante, con l'aria umida dove anche i monti parevano svanire nel miasma della solitudine colorata dell'ora legale.
Ora davvero i giorni erano lunghissimi, una scusa per sentire più caldo.
“Quindi...” disse Vladimir fissando l'afosa campagna “... sei deciso?”
“Si, voglio cercarla...” annuii io.
“E dove?”
“Nell'Aldilà....”
“Credi sia morta? Solo perchè non ti ha più scritto?”
“Si...” io senza tradire emozioni, con il mio sguardo chiaro oltre le frondose querce.
“E come pensi di raggiungerla?”
“Come fece Orfeo, come Ercole, come Ulisse, come Enea e come Teseo...”
“Sono dei miti...”
“Forse...” io voltandomi verso di lui “... dopotutto anche l'Amore vero è un mito, no?”
“Sono con te, per quel che può valere...”
Io sorrisi piano e ci stringemmo la mano.
Il giorno dopo, Venerdì, ci inoltrammo nella campagna, fino a raggiungere il bosco.
La vegetazione, come accadde ad Angelica che fuggiva dai paladini innamorati, pareva aprirsi e poi richiudersi al nostro passaggio, quasi a inghiottirci, a rapirci.
Vagavamo senza meta, o forse si, in cerca della porta degli inferi.
Il sentiero era stretto e dopo un'ora una chiesetta apparve lungo la strada.
Qui un curato di campagna portava sul porticato alcune statue in legno di San Rocco e San Vito.
“Padre...” io avvicinandomi “... cerchiamo la porta degli inferi...”
Lui non rispose nulla e ci benedisse.
Dopo un po' trovammo un'antica torre diroccata, dentro cui ci rifugiammo per ripararci dalla calura del primo pomeriggio.
All'interno c'era un quadro malmesso, raffigurante Tristano che si uccide sul corpo di Isotta la Bionda, mentre da lontano assiste alla scena Isotta dalle Bianche mani.
Lasciata la torre arrivammo presso un lago, dove una pietra dimenticata era stata incisa da chissà quale mano in un tempo perduto, le cui parole così recitavano:
“Addio, bello e dolce Amico.”
Poco oltre incrociamo una zingara che chiese di potermi leggere la mano.
“Solo cercandola potrai trovarla...” mormorò guardandomi la mano.
“Chi?”
Lei mi fissò.
“Dove?” Domandai. “O forse neanche esiste ciò che cerco?”
Lasciata la zingara giungemmo a un capanno abbandonato, dove attendemmo il tramonto e poi il crepuscolo.
Solo con le luci del mattino scoprimmo un pozzo dietro il casale fatiscente, sulla cui carrucola ormai consumata c'era scritto:
“Se ti ama tornerà. Il ritorno, oltre il Tempo e la distanza, è sempre un pegno d'Amore.”
La carrucola non poteva reggerci entrambi e solo io mi calai nel pozzo, scendendo dove la luce neanche più riusciva a giungere.
Alla fine toccai il fondo, umido e irregolare, facendomi luce con dei fiammiferi.
Vidi così, davanti a me, una galleria che imboccai.
Dopo qualche passo arrivai a una grossa porta borchiata, dai cardini pietrificati, che non riuscì ad aprire e neanche a sfondare.
Solo quando mi appoggiai a essa stremato mi accorsi di una strana frase, che capì essere un enigma:
“Delle rose gettando bene il seme
il cuore della regina per voi geme.
Attenti che siano appassite o segnate,
prima che l'intero mazzo poi perdiate.”
Compresi che solo risolvendo l'arcano avrei oltrepassato quella porta.
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Altea
27-12-2022, 13.29.13
Che bella storia..direi "mazzo di carte"
Guisgard
28-12-2022, 03.00.11
Che bella storia..direi "mazzo di carte"
Esatto, milady, è proprio questa la risposta all'arcano!
I miei complimenti, siete riuscita a risolvere questo enigma che resisteva da settimane qui, senza soluzione :smile_clap:
Altea
28-12-2022, 22.54.13
Esatto, milady, è proprio questa la risposta all'arcano!
I miei complimenti, siete riuscita a risolvere questo enigma che resisteva da settimane qui, senza soluzione :smile_clap:
Che bel regalo di Natale..e fine anno..lieta di aver risolto questo bel arcano:smile:
Guisgard
23-03-2023, 16.43.32
Quando al direttore dell'Afra Daily Planet, fu annunciato il suo arrivo, l'uomo andò su tutte le furie, cominciando a sbraitare, ad urlare e ad insultare.
“Suvvia...” disse entrando Guisgard, col suo solito sorriso sarcastico, da simpatica canaglia e dal piglio beffardo “... smettete di alterarvi, direttore, o vi scoppierà il gargarozzo!” Ridendo.
“Via di qua! Via di qua!” Urlò l'uomo dalla sua scrivania. “Mi hai preso in giro per l'ultima volta, fanfarone! E io che ti avevo dato la prima pagina, razza di furfante!”
“Suvvia, calmatevi e lasciatemi dire, direttore.” Divertito Guisgard, per poi sedersi.
“Alzati e vattene, o ti butterò io fuori dal mio ufficio, a pedate!”
“Come mai questo sangue amaro, direttore?”
“E me lo domandi, sbruffone?” Imbufalito il direttore. “Mi avevi promesso un articolo stupefacente! Una notizia che avrebbe mandato a fuoco le cronache cittadine, ricordi? La moglie di Nobek era sul punto di mollare suo marito, l'asso delle corse automobilistiche, per fuggire col suo amante, rammenti? Ti avevo creduto e ti avevo promesso la prima pagina! Poi invece vengo a sapere che moglie e marito sono partiti insieme per una romantica crociera nelle Flegee! Ho dovuto così riscrivere l'intera prima pagina, usando frasi fatte e banali come... la felicità trionfa... 2 cuori e una crociera e idiozie varie! Imbroglione, farabutto, canaglia!”
“Era tutto vero, ma poi lei si è tirata indietro ed è rimasta col marito.” Fissandolo Guisgard.
“E come fai a saperlo? Te l'ha detto il tuo informatore?”
“No, ero io...”
“Tu chi?”
“Ero io quello...”
“Quello chi? L'informatore?”
“No, ero io l'amante di lei.”
“Ma smettila, buffone!” Inviperito il direttore. “Sparisci!”
“E' la verità, dovevamo scappare insieme, ma poi lei ci ha ripensato ed è rimasta col marito.”
“E perchè mai?” Sarcastico il direttore. “Hai perso il tuo fascino da playboy da provincia?”
“No, è che lui aveva un milione di Taddei, o forse anche due... e io invece alla fine sono rimasto con un grosso 2 di picche.” Borbottò Guisgard.
“Ora basta con queste panzane!” Gridò il direttore, per poi alzare il telefono. “Greta! Chiama polizia!” Alla sua segretaria nell'altro ufficio.
“Su, mettete giù quel telefono.” Guisgard togliendogli la cornetta da mano e riattaccando il telefono.
“Via da qui!” Furioso il direttore. “Ti farò arrestare, canaglia!”
“Ora calmatevi e statemi a sentire!”
“In galera!”
“Suvvia, state buono...” Guisgard cercando di farlo ragionare “... ditemi... non mi sono comportato sempre bene con voi? Non vi ho sempre portato ogni mia notizia? I miei articoli non li ho sempre proposti prima a voi?”
“Canaglia... un minuto!” Esclamò il direttore. “Un minuto, hai solo un minuto, poi chiamerò la polizia!”
“Va bene... ma lasciatemi parlare che un minuto passa in fretta...” Guisgard all'uomo “... come detto, sono qui per proporvi un affare...”
“Che affare?” Il direttore accendendo la pipa. “E vedi di sbrigarti che hai quasi esaurito il tuo tempo...” aspirando boccate di tabacco.
“Rammentate il dottor Oxion?”
“Lo scienziato? Quello espulso dall'ateneo e radiato dall'albo degli accademici?”
“Si, proprio lui...” annuì Guisgard.
“Ebbene?”
“Beh, sapete che da un paio d'anni non si hanno più sue notizie, no?”
“Si, sembra scomparso nel nulla...” fumando il direttore.
“Già...” fece Guisgard “... ma pare che il dottor Monde... conoscete chi sia, giusto?”
“Certo, uno dei più importanti scienziati del paese.” Rispose il direttore. “Quindi? Arriva al punto, maledizione!” Esagitato.
“Ci arrivo ci arrivo...” sorridendo Guisgard “... dicevo... pare che il dottor Monde oggi aspetti una visita...”
“Ebbene?” Accigliandosi il direttore. “Questa è la notizia fenomenale che mi hai portato? Che un importante scienziato stia aspettando visite?”
“Lasciatemi finire, accidenti!” Guisgard all'uomo. “Dicevo... pare che il dottor Monde attenda una visita per oggi... una visita a cui, sembra, non voglia dare risalto, avendo dato licenza a ogni suo domestico e a tutti suoi collaboratori. Ha persino disdetto ogni incontro, appuntamento ed esperimento per oggi. Cosa alquanto strana per uno come lui, che in pratica vive nel suo laboratorio, al punto che sua moglie stessa per vederlo deve recarsi lì.”
“Beh, allora? Magari avrà un appuntamento romantico, del quale non vuol far sapere nulla! Non penserai di essere il solo ad avere il vizio delle donne!”
“Il dottor Monde?” Ridendo Guisgard. “Quello? Ma è più freddo del letto di una vedova!” Divertito.
“Insomma, dove vuoi arrivare?” Spazientito il direttore.
“Sapete come molti hanno definito il dottor Monde, dopo la scomparsa di Oxion? Il suo erede!”
“Eh?” Perplesso il direttore.
“Chi mi ha dato la soffiata riguardo questo misterioso incontro...” mormorò Guisgard “... ha parlato che un ospite misterioso è atteso oggi dal dottor Monde...”
“Un momento...” smettendo di fumare il direttore “... un momento, vai troppo in fretta per me... fammi capire... vuoi forse dirmi che quell'ospite sarebbe...”
“Non lo so chi sia, ma 9 su 10 potrebbe essere colui a cui state pensando...”
“Da chi hai avuto la soffiata?”
“Non posso dirlo.”
“Non sarà la moglie del dottor Monde?”
“Lei?” Ridacchiando Guisgard. “Non è il mio tipo!”
“Sono pronto a giocarmi la pensione che si tratti di una donna!” Masticando amaro il direttore. “E sono ancora più sicuro che finirò per pentirmi di averti dato nuovamente retta!”
Guisgard rise di gusto.
“Prova a convincermi e forse sarò di nuovo tanto idiota da fidarmi di te...”
“Vi ho già convinto!” Facendogli l'occhiolino Guisgard.
“E sia!” Annuì il direttore. “Fammi sapere di questo misterioso incontro a casa del dottor Monde!”
“Agli ordini, capo!” Alzandosi Guisgard e mostrando con fare teatrale il saluto militare.
Fece qualche passo verso la porta, per poi fermandosi e voltarsi indietro.
“Ehm...” con la sua proverbiale faccia tosta “... forse dovreste darmi un anticipo sul futuro articolo...”
“Cosa? Davvero non hai vergogna tu!”
“Andiamo su, non fate il tirchio!” Gesticolando Guisgard. “Devo offrire una cena a chi mi ha dato la soffiata e non posso portare qualcuno al ristorante senza un soldo in tasca!”
“Canaglia...” farfugliò il direttore “... ti andasse di traverso quella cena...” alzando la cornetta per parlare con la segretaria nell'altro ufficio “... Greta, ora verrà da te quel perdigiorno di Guisgard... dagli un centone... e vedi di non fargli gli occhi dolci, intesi?” Mettendo giù.
“Non ve ne pentirete!” Divertito Guisgard, per poi uscire dall'ufficio del direttore.
“Greta, oggi sei più bella del solito!” Con fare galante lui.
“Smettila, i soldi te li da il direttore, mica io.” Lei con una smorfia.
“Lascerai il tuo ragazzo per me?” Ridacchiando.
“Perchè dovrei?”
“Perchè non è bello, simpatico e romantico come me!”
“Eccoti i tuoi 100 Taddei!” Lei facendogli la linguaccia.
“Visto?” Lui prendendo i soldi. “Sono ricco! Fuggiamo insieme?”
Lei rispose con una smorfia e lui andò via canticchiando.
“Signor Guisgard?” Ad un tratto una voce lo chiamò mentre lui era in strada.
“Ci conosciamo?” Guisgard guardando la donna che gli stava di fronte, alta, dai lunghi capelli bruni e gli occhi scuri.
“Lei no, ma io ho letto tutto ciò che ha scritto.”
“Non pensavo di avere un'ammiratrice così appassionata.” Sorridendo lui.
“No, mi appassionano gli articoli come i suoi, quelli che indagano e che vanno oltre le convenzioni.”
“Ah, ecco.” Sorridendo Guisgard.
“Lei è l'uomo che stavo cercando.”
“Si, faccio questo effetto sulle donne.” Divertito lui.
“Lei è l'uomo che può aiutarmi.”
“In effetti ho la sindrome di Lancillotto e non so resistere alle dame da salvare.” Ridendo piano lui.
“Dico davvero, lei è il solo che può aiutarmi a ritrovare mio marito.” La donna fissandolo.
“Suo marito?”
“Si, è un ingegnere ed è sparito mesi fa...”
“Forse le servirebbe un investigatore privato, io sono un giornalista...”
“No, mi serve una persona come lei.” Replicò la donna. “Dai suoi articoli si vede che è esperto di geologia e di archeologia, con tutti gli studiosi su cui ha scritto articoli.”
“Non so, non ho ben capito cosa vuole da me...”
“Mio marito è sparito dopo essere partito per cercare un luogo...”
“Che luogo?”
“Le leggendarie Miniere di San Giuseppe.” Rivelò lei.
“Conosco la leggenda, è solo un mito... suo marito è un sognatore?”
“Lui credeva ciecamente all'esistenza di quelle miniere...” mormorò lei.
“Credeva alla favole... tipico di chi ha troppa immaginazione e parte all'avventura...” sarcastico Guisgard “... un po' come quelli che in passato partivano alla ricerca del regno del Prete Gianni e di Eldorato...”
“Eppure non era il solo a crederci...”
“Ah, conosceva altri sognatori come lui?” Pungente lui.
“Si... anche il famoso dottor Oxion ci credeva...” fece la donna.
“Un momento...” fissandola Guisgard “... il dottor Oxion? Il famoso scienziato?”
“Si, signor Guisgard...” annuì la donna “... ora prenderà sul serio questa storia?”
“Mi dica di più...” Guisgard tirando fuori dal taschino la sua pipa e un sacchetto di tabacco.
“Non c'è molto altro da aggiungere...” la donna “... e questa è la sola traccia che mi ha lasciato prima di partire...” dando un biglietto a Guisgard.
Lui lo guardò e lo lesse ad alta voce:
“Lei nei Santi Testi non cercarla,
ma ciò basta in virtù per imitarla.
Di Aronne era diretta discendenza
e Longino ne salvò resti e credenza.
Vien facile a parlar della bella figlia,
ma vai ove il culto unisce la famiglia.”
“In questo enigmatico messaggio” disse la donna a Guisgard “è celato il luogo da cui parte la ricerca per le Miniere di San Giuseppe.”
“Troppo vago...” pensieroso Guisgard “... impossibile...”
“La chiave per trovare quel luogo, mi spiegò mio marito, è nel nome che quel messaggio cela. Un nome di un grande personaggio...” sospirò "... la prego, mi aiuti... a ritrovare mio marito..."
Chi è il personaggio nascosto nell'enigmatico messaggio?
Trovatelo, come ha fatto Guisgard, così da poter scoprire dove comincia l'avventurosa ricerca delle leggendarie Miniere di San Giuseppe.
https://themotionpictures.files.wordpress.com/2018/03/cx1.jpg?w=640
Altea
23-03-2023, 21.21.35
Che bella storia misteriosa ed intrigante..io direi la soluzione è "lancia"...mi fa pensare molto a Longino che trafisse Gesù con la lancia.
Guisgard
24-03-2023, 01.32.57
No, lady Altea, la soluzione non è un oggetto, come "lancia", ma un nome.
Per l'esattezza il nome di un personaggio celebre 🙂
Altea
24-03-2023, 21.44.50
Tento con "Mosè"
Hastatus77
27-03-2023, 14.20.28
Penso sia una donna, ma non saprei chi.
Guisgard
27-03-2023, 23.03.49
Tento con "Mosè"
Ahimè, milady, non è Mosè :naughty:
Penso sia una donna, ma non saprei chi.
Esatto, sir Hastatus.
Il personaggio da indovinare è una donna :smile:
Altea
27-03-2023, 23.37.06
Pure io pensavo a una donna all'inizio..ovvero Miriam, la sorella di Aronne se non erro
Guisgard
28-03-2023, 16.03.04
Purtroppo non è Miriam, milady :sad_wall:
Un piccolo aiuto: siete sulla strada giusta, ma leggete con attenzione l'enigma, ragionate su ogni verso :smile:
Lady Gwen
28-03-2023, 19.17.35
Provo con Sant'Anna, la madre di Maria.
Se non erro, San Longino preservò i suoi presunti resti ed era discendente di Aronne
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
Guisgard
28-03-2023, 22.48.40
Provo con Sant'Anna, la madre di Maria.
Se non erro, San Longino preservò i suoi presunti resti ed era discendente di Aronne
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
Esattamente, lady Gwen, è proprio Sant'Anna il personaggio nascosto nell'enigma :smile:
Nella storia raccontata sopra le ricerche delle leggendarie Miniere di San Giuseppe, partono proprio dalla chiesa di Sant'Anna!
I miei complimenti, milady, siete stata davvero arguta :smile_clap:
Lady Gwen
29-03-2023, 02.24.15
Vi ringrazio, Milord :smile_chicalazo:
Spero che la vittoria mi sia valsa un'anticipazione su quella storia di cui narravate nel giardino... :rolleyes:
Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk
Guisgard
29-03-2023, 03.06.27
Alla vincitrice spetta sempre un premio, lady Gwen!
Quando vorrete sapere di quella storia vi basterà chiedermelo ;)
Altea
29-03-2023, 07.22.22
Complimenti a Lady Gwen..e certamente pure io sono curiosa del post sul Giardino? Anticipazioni?!:smile:
Guisgard
29-03-2023, 16.55.57
Complimenti a Lady Gwen..e certamente pure io sono curiosa del post sul Giardino? Anticipazioni?!:smile:
Naturalmente anche per voi, lady Altea :smile:
Lo dico per voi e per lady Gwen: nel Giardino potete lasciare 3 domande e io vi risponderò ;)
Guisgard
13-04-2023, 02.25.10
Il treno era arrivato nella piccola e dimenticata stazione di un paesino dal nome impronunciabile, inerpicato sulle vette delle montagne.
Qui il capostazione, un ometto magro e dall'accento marcato, mi spiegò che per raggiungere la Rocca degli Angeli, un'antica fortezza e simbolo di ciò che restava del potere feudale in questi luoghi, il solo mezzo disponibile era una carrozza che il mio cliente avrebbe inviato apposta per me.
Beh, ammetto che non è il massimo aspirare a un lavoro da queste parti, ma ormai il ruolo di insegnante sembrava superfluo nel mondo civilizzato e non mi restava quindi che accettare ogni genere di lavoro per continuare a esercitare la professione.
L'uomo che aveva richiesto i miei servizi era un vecchio nobile del posto, credo neanche troppo colto, ma intenzionato a offrire un'istruzione moderna ai suoi due nipoti.
Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi da questa storia, visto che ero stata chiara sin da subito, in risposta alla lettera del vecchio nobile, riguardo al fatto che avrei deciso se accettare o meno l'incarico.
Attesi circa un'ora nella piccola stazione, al freddo pungente di un crepuscolo chiaro e dal profumo di fiori selvatici.
Solo quando la sera cominciò a mostrarsi io sentii il nitrito di due cavalli.
Erano degli animali fantastici, robusti e ribelli, bianchi come ghiaccio al Sole e trascinavano una carrozza dall'aspetto fragile, decadente rispetto all'ardore dei 2 destrieri.
“La professoressa Actus, presumo.” Disse il cocchiere saltando giù dalla carrozza, per poi afferrare con forza il mio bagaglio e legandolo al tetto della vettura.
Era alto, quasi allampanato, avvolto in un mantello scuro e mostrandolo solo lo sguardo racchiuso dall'alto bavero e dal largo basco.
“Si, sono io.” Risposi stringendomi nel mio cappotto.
“A bordo potrà riscaldarsi, professoressa.” Lui aprendo la porta della carrozza. “Troverà una bottiglia di un buon liquore.”
Io annuì e salì a bordo.
Un attimo dopo la carrozza partì, attraversando rapida e scricchiolante gli stretti sentieri a picco sugli strapiombi e sulle pareti rocciose.
Sorseggiai un po' di quel liquore e sfogliai la vecchia Bibbia lasciata sul sedile accanto a me.
“Ecco altri fanatici religiosi...” pensai fra me, aprendo la Bibbia alla pagina segnata da un drappo color porpora.
Lessi un passo sull'Arcangelo Metatron.
Chiusi la Bibbia dopo aver letto velocemente qualche riga.
Guardai allora il paesaggio dal finestrino, ammirandone la cupa bellezza e la barbara inquietudine dei passi, delle piane e degli spazi che correvano come lo scenario di un quadro romantico.
A un tratto apparve qualcosa in lontananza, simile a un colossale monte che pareva puntare con superbia verso il cielo.
Per un attimo immaginai che così, se fosse esistita, doveva apparire la Torre di Babele.
Dopo qualche istante alcune luci si accesero lungo i pendii di quel monte e solo quando la carrozza percorse un lungo tratto compresi che davanti a me si ergeva un imponente e gotico castello.
Era antico, in rovina e trasmetteva una strana sensazione.
Non sapevo come descriverla, ma non era piacevole.
Ammetto che nutrivo ormai profondi pregiudizi su queste persone, ai miei occhi bigotti superstiziosi come tutti i nobili, ma questa sensazione non sembrava frutto del mio stato d'animo.
I miei pensieri furono bruscamente interrotti al nitrito furente dei cavalli e del loro scalciare nervosamente.
Guardi fuori e mi accorsi, con stupore, che eravamo già giunti al maniero.
Il cocchiere aprì la porta per farmi scendere e poi tirò giù il mio bagaglio.
“Posso portarlo io, grazie.” Mormorai.
“Il padrone non me lo permetterebbe, professoressa.”
“Incontrerò il duca subito?” Chiesi, stupendomi poi dello scuotere il capo del cocchiere.
“Il padrone non è al castello.” Fissandomi.
Un uomo anziano che si allontana da questo posto?
Viaggiare da queste parti è faticoso e ciò mi stupì.
Entrammo nel castello e un senso di angoscia mi avvolse.
C'erano immagine Sante ovunque, perlopiù Icone Russe.
Le candele illuminavano a stento l'androne e ancor meno il breve corridoio che ci condusse alla corte interna.
Qui la penombra pareva un sortilegio che poteva animare i volti dei tanti dipinti alle pareti e le fattezze degli animali impagliati, usati come dubbio arredamento.
Il cocchiere gettò un grosso pezzo di legna sul cammino e ravvivò la fiamma, pregandomi poi di sedermi e scaldarmi.
Un attimo dopo scomparve nel chiaroscuro di un altro corridoio.
Il fuoco del camino fu un toccasana e attesi per lunghi istanti che qualcuno giungesse.
Nell'attesa mi accorsi di un libello sulla mensola in noce del focolare.
Lo presi e iniziai a sfogliarlo.
Lessi una strana frase scritta a penna sulla prima pagina, capendo un attimo dopo che si trattava di un enigma:
“Ti sei chiesta come appariva Babele,
dalle tante voci con cui sfiori le candele.
Squadri stile e fattezze dei suoi bastioni,
sulla cui cima sai cacciar aquile e falconi.
Non ascoltar il vento con i suoi batticuori,
ma gusta di Giuditta elisir e i rossi liquori.
La torre cadrà per degli Angeli le ripicche,
ma rimarrà simbolo per le umane pecche.”
Rimasi colpita.
Chi aveva scritto questo curioso arcano?
Una coincidenza che parlava della Torre di Babele, a cui avevo pensato durante il viaggio in carrozza?
Un attimo dopo una porta si aprì e un uomo, bellissimo, entrò nella stanza, mentre io mi voltai a fissarlo.
E voi, dame e cavalieti di Camelot, sapete risolvere questo arcano per scoprire il resto della storia?
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Altea
13-04-2023, 07.16.18
Che storia intrigante e sognante milord..direi "rima baciata". Perché l'enigma è scritto in rima baciata.
Destresya
13-04-2023, 17.53.10
Un nuovo personaggio davvero interessante, che ci riporta ad atmosfere antiche, dimore di storie mai sopite.
Un enigma intrigante e particolare, direi.
Io credo che la soluzione si possa celare all'interno delle parole stesse, ovvero sia uno di quelli in cui bisogna trovare "qualcosa che lega tutte le strofe".
Quello che lo lega io credo che siano i semi delle carte.
“Ti sei chiesta come appariva Babele,
dalle tante voci con cui sFIORI le candele.
SQUADRI stile e fattezze dei suoi bastioni,
sulla cui cima sai cacciar aquile e falconi.
Non ascoltar il vento con i suoi battiCUORI,
ma gusta di Giuditta elisir e i rossi liquori.
La torre cadrà per degli Angeli le riPICCHE,
ma rimarrà simbolo per le umane pecche.”
Guisgard
17-04-2023, 13.19.01
Lady Destresya, in versione Medea o Cassandra fate la vostra figura ;)
Infatti avete svelato in modo brillante l'enigma, soprattutto in modo velocissimo :smile_lol:
I miei più vivi complimenti, neanche la protagonista dell'arcano (benchè non goda delle mie simpatie...) è riuscita a risolverlo in modo così rapido!
I miei complimenti, milady :smile_clap::smile_clap::smile_clap:
PS: Lady Altea, ovviamente la vostra risposta non era corretta, ahimè :neutral_doh:
Destresya
26-04-2023, 01.16.49
Ma che meraviglia!
Vi ringrazio milord per le bellissime parole.
Chissà se questa vittoria potrà portare con sè un vecchio premio mai riscosso…