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Visualizza versione completa : Un boccale di sidro


Dot^
15-06-2009, 23.51.47
Dot^ arriva alle porte della taverna: varcare quella soglia le ha sempre fatto un certo effetto da quando niente è più come prima...o quasi niente, sorride e pensa a quante cose in realtà sono rimaste le stesse.
Entra in taverna e sente il solito odore di legno; pensa che i tarli nello specchio in cui si sta riflettendo forse non sono divenuti più di quanti erano un decennio fa....è rincuorata....bei pensieri le passano per la mente, bei ricordi che il temop non ha cancellato e che il destino ha voluto non rimanessero soltanto ricordi...
Siede al suo tavolo, slaccia il suo mantello e lo fa cadere accanto alla panca: con uno sguardo, ordina il suo boccale di sidro....attende il momento di gioia del primo sorso...

Sir Pellinore
19-06-2009, 18.55.50
commovente:sad_cry_me:

Vivian
03-07-2009, 13.29.12
Vivian entra nella taverna. Diverse persone stanno rinfrescando le loro ugole per il gran caldo. Dopo il giretto per le vie di Camelot ha proprio bisogno di dissetarsi. Inoltre ama sedersi nelle locande e osservare la gente che pasteggia, così come ascoltare i loro discorsi. Avendo vissuto a lungo in mezzo alle sacerdotesse è sempre incuriosita dalla gente comune.
Chiede all'oste un boccale di sidro e poi si volta per localizzare un posto in cui sedersi. Vede una dama tutta sola intenta a bere e decide di prender posto poco distante da lei. E' sicura che lì nessuno la importunerà ed eviterà di attirare l'attenzione di qualche cliente un pò alticcio.
Prende il boccale e si va a sedere. Comincia ad osservare ciò che le accade intorno ma è proprio la dama silenziosa che attira la sua attenzione. Vivian sa che fissare le persone è sconveniente ma è così incuriosita da quella bella signora che non riesce a evitare di guardarla.

Dot^
04-07-2009, 23.23.41
...Dot^ beve il sidro, sorseggiandolo lentamente, ed osservando i presenti...quasi li spia con i soli occhi che vagano in taverna nascosti dietro il boccale di sidro....
Ad un certo punto si sente osservata: sa che gli occhi che la stanno guardando sono della dama entrata in taverna poco dopo di lei e che si è seduta poco distante dal suo tavolo; non la guarda direttamente, ma ne vede il riflesso attraverso il grande specchio con la cornice in legno divorata dai tarli in tutti questi anni...ne osserva i movimenti, osserva la dama mentre avvicina il boccale alle sue labbra e i suoi occhi che la scrutano....se ne chiede il motivo....
L'ultimo sorso di sidro la attende nel boccale di ceramica...lo posa sul tavolo e osserva lo stemma dipinto a mano, oramai sbiadito dagli anni....
Gira il proprio volto verso la dama e la osserva, fermando il proprio sguardo nei suoi occhi....la fissa......
Osservandola finisce il sidro rimasto nel boccale, lo poggia sul tavolo.....si alza, indossa il cappuccio e si dirige verso l'uscita....passando accanto al tavolo della dama, la guarda per un'ultima volta, di sfuggita....

Vivian
06-07-2009, 11.01.07
La dama silenziosa d'un tratto si gira e la fissa dritto negli occhi. Vivian si sente avvampare: che imbarazzo! Deve perdere quello sciocco vizio di fissare le persone.
La dama si alza, indossa il cappuccio e le passa davanti dirigendosi verso l'uscita. Vivian lancia uno sguardo verso il tavolo a cui era seduta la dama e si accorge che sulla panca è rimasto un sacchetto di cuoio. Non sa cosa fare, non vuole sembrare un'impicciona. Però già sa che se il sacchetto rimarrà lì qualcuno degli avventori della taverna lo troverà e di certo non si preoccuperà di cercare il proprietario.
Vivian si alza, va a prendere il sacchetto e segue la dama. La ferma proprio mentre sta per uscire dalla taverna: "Scusatemi milady, non vorrei importunarvi ma non ho potuto fare a meno di notare che avete dimenticato questo sacchetto sulla panca su cui sedevate pocanzi "

Dot^
06-07-2009, 11.25.43
Dot^ sta per varcare l'uscio della taverna quando una voce di donna la ferma e le parla; la osserva mentre le spiega del sacchetto di cuoio lasciato sulla panca.
"Grazie....."
Dot^ prende il sacchetto dalle mani della dama...
"...nessuno Vi ha insegnato che è segno di cattiva educazione fissare chi non conoscete? Il mio non è un ammonimento, mylady, ma un avvertimento: non sapete chi potreste trovare innanzi al vostro cammino...."
Dot^ si volta, lasciando la dama in silenzio; sente il portone chiudersi dietro di sè, rimbombando nella tranquilla notte d'estate. Osserva il cielo....lascia cadere ai suoi piedi quel sacchetto di cuoio e inizia lentamente a camminare...

llamrei
06-07-2009, 11.36.28
La dama silenziosa d'un tratto si gira e la fissa dritto negli occhi. ..........
La dama si alza, indossa il cappuccio e le passa davanti dirigendosi verso l'uscita.


Attenzione lady Viviana: nel gdr non potete compiere azioni di un altro personaggio, vi prego di prendere visione del regolamento qui:
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=573

Nebiper
06-07-2009, 13.22.25
Appoggiato sul bordo del pozzo nello spiazale fuori la taverna lascio cadere un sassolino per volta aspettando che produca il tondo suono dell'acqua bucata.
Mi giro al forte riumore del portone.
Guardo una dama, guardo il sacchetto che lascia cadere, guardo la dama, lascio cadere un sassolino, il mio ultimo, attendo l'incontro con l'acqua.
Mi desto e osservo l'immobile sacchetto che si allontana dalla dama.

Dot^
06-07-2009, 22.28.15
Dot^,innanzi all'entrata della taverna, persa nei messaggi inviatele dal suo cielo e dalle sue stelle, si ridesta dal rumore di acqua infranta....osserva lo spiazzale ed intravede un'ombra....le increspature circolari diffratte nell'acqua si colorano d'argento per il riflesso della luna....sta per allontanarsi quando sente un rumore ai suoi piedi.....è il sacchetto che inizia a muoversi, allontanandosi da lei.....

Nebiper
06-07-2009, 23.09.24
Scruto il piazzale ma non vedo che silenzio, il sacchetto ha disegnato una scia dietro di se con il suo incedere lento e costante.
Mi avvicino con passi lenti, non è mia intenzione spaventare la dama protetta dallo scuro mantello.
La porta della taverna si apre di colpo e ne esce una rozza figura che a malapena si regge in piedi.
La porta nel richiudersi mi lascia il tempo di incrociare lo sguardo interdetto di una dama immobile all'interno della taverna.
La rozza figura barcollando fa uno scatto ed afferra sacchetto e polvere emettendo un vomitevole gemito di gioia condito da colante bava.
Mi fermo guardo la rozza figura che si allontana con difficoltà.
Cerco lo sguardo della dama...

Dot^
07-07-2009, 00.01.10
Dot^ segue la barcollante figura....saltellandole attorno, fischiettando, girandole attorno, facendole perdere quell'ultimo briciolo di equlibrio che le è rimasto......prende per mano l'ubriaco, balla con lui, accompagnandolo in numerosi giri alla fine dei quali non può far altro che cadere sul terreno, accompagnato da un rumore assordante...
Dot^ si inchina innanzi all'omone seduto per terra, lo ringrazia per il ballo e con un saltello si allontana da lui, fischiettando le note di flauto che durante il ballo le risuonavano per la testa....ricordi di antiche feste......il sacchetto è di nuovo legato alla sua cinta......

Nebiper
07-07-2009, 03.14.26
Rido divertito alla comica scena.

Il rozzo tossisce non ha ancora realizzato cosa gli sia capitato e perchè si trovi a terra.

La dama si allontana fischiettando, è delizioso quel ritmo io lo conosco già.

Mi chino vicino all'uomo trattenendo le ultime risate, aiutandolo a rialzarsi, dopo un breve discorso lo convinco che un essere malvagio vestito di nero gli ha appena strappato il cuore e lo ha messo nel sacchetto di cuoio attaccato alla cinta.

"Devi riprendertelo" gli dico.

L'ubriaco barcollante mosso da un nuovo spirito "fermati mostro" urla nella notte, allunga il passo vuole correre ma ruzzola a terra, si rialza e ricade.
Le mie risate si rinnovano più stringenti di prima.
"Fermati mostro, il cuore è mio" l'ubriaco ripete in un goffo tentativo di inseguire il mostro nero che fischietta.

Dot^
08-07-2009, 22.20.38
Dot^ fischiettando si nasconde dietro il tronco di un albero vicino al lago, ed osserva il messere dei sassolini aiutare il rozzo pancione e dirgli qualcosa...ma non riesce a percepire cosa.....osserva il messere ridere.......
Dot^ si siede ai piedi dell'albero, posa il sacchetto tra le radici contorte dell'albero che, come piccoli ponti, emergono dal terreno per poi scomparire pochi centimetri più avanti...
Ad un certo punto sente una voce bassa e grossa gridare "Fermati mostro, il cuore è mio" ....si volta verso il piazzale ed osserva il grassone che barcollando sbraita....Dot^ sorride....poggia la testa sul tronco,si volta verso il lago e, chiudendo gli occhi, ascolta le increspature dell'acqua che giocano con la riva...

Nebiper
11-07-2009, 03.46.44
Il grassone continua deciso verso la dama la sua corsa barcollante,
smetto di ridere,
lo chiamo, lo invoco, lo rincorro, lo raggiungo, lo afferro, lo tiro, lo strattono,
ma continua la sua folle corsa schiantandosi con l'acqua del lago che si agita all'impatto. Senza che io potessi in alcun modo modificare le sue azioni.
Caduto a terra sulla riva del lago mi rialzo, abituo gli occhi all'oscurità, mi guardo intorno non vedo la dama, la cerco, mi giro, cammino, mi fermo, vedo la dama seduta all'ombra di un'albero, mi chino, cerco il suo sguardo

"Avete la destrezza di un' Haliaeetus mia signora"

Dot^
21-07-2009, 12.55.23
Dot ritorna alla realtà sentendo la voce del messere...lo guarda stupita ....
"La mia destrezza non Vi riguarda......"
Dot torna a guardare l'acqua e avvicina la mano destra al sacchetto per verificare che sia ancora legato alla sua cintura......
Si alza, osservando l'uomo....lentamente gli si avvicina e gli gira intorno scrutandone ogni minimo dettaglio..." ditemi, cosa Vi porta qui? "

Nebiper
21-07-2009, 21.24.43
"Il fato mi ha fatto da guida.
Giunsi a Camelot senza il senso della vista, un sortilegio mi impediva di mirare la luce, i colori divennero ricordi, il buio divenne mio amico.
Camelot ha rinnovato in me l'irresistibile desiderio di conoscenza, la vista.
Sono devoto a questa città.

Sembrate far parte della notte e di non saper cosa sia il pericolo.
Cosa fate nella vita? Mia signora".

Dot^
21-07-2009, 22.23.20
Dot^ ascolta il messere raccontare la sua storia...è colpita dalla noncuranza che egli ha mostrato alla risposta poco gentile che gli ha rivolto...gli si ferma innanzi mentre racconta del dono che Camelot gli ha fatto.....
L'animo di Dot^ tira un sospiro di sollievo, come se sentisse la necessità, una buona volta, di abbassare le difese.... sente l'aria della notte pungente sul proprio viso...pensa a come sarebbe la propria vita non vedendo più questi alberi..il lago...ma sentendone solo le parole...
"Vivo di ciò che riesco a trovare, messere.
Viaggio guidata da ciò che voglio:alcune volte mi porta lontano da Camelot per molte lune, che vedo sorgere e calare spesso senza ascoltare alcun suono di voce umana....a volte è meglio, altre no..
...sono stata trascinata verso Camelot dai ricordi, che hanno la forma dei tarli che vivono nella legnosa cornice delo specchio in taverna....
Vi chiedo perdono se vi reco offesa, ma devo chiedervi......cosa provavate prima...senza il dono della vista?"
Finito di parlare, Dot^ osserva il messere per la prima volta negli occhi in attesa di un rigoroso rifiuto dopo quella sua interferenza nella vita di uno sconosciuto......

Nebiper
21-07-2009, 22.52.12
"Nessuna offesa Mia Signora"

Accarezzo con lo sguardo gli occhi della dama.

"Sono sempre stato sereno e fiducioso nel futuro, a volte un senso di vuoto lacerava il mio petto e intorpidiva i miei pensieri, a volte mi cullavo nelle difficoltà di quella situazione provando un vivo desiderio di reagire, mi sforzavo di mettere a fuoco, provavo un pungente dolore dentro i miei occhi, non ci badavo e continuavo a sforzarmi, ma il nero insistente aveva la stessa forza dei tarli nella cornice.

Avete un'ottima guida.
Cosa volete Mia Signora? I vostri desideri sono saldi come le forti radici di questo albero o cambiano istante per istante come il maestoso volo dell'Aquila? ".

Dot^
22-07-2009, 22.28.07
Dot^ pensa alla domanda del messere...."cosa voglio..." si chiede....
Si allontana dall'albero girando attorno al suo tronco e accarezzandone un ramo....
"Scusatemi, ma devo andare....spero che Camelot vi dia il benvenuto che vi meritate e che sia conforto per il vostro animo.....ci rivedremo presto...."
Dot^ si incammina ed osserva le stelle che stanno facendo spazio al pallido sole che sta sorgendo....porta la mano al sacchetto allacciato alla cintura e pensa..." devo leggere.....

Nebiper
23-07-2009, 13.26.42
"Che i vostri desideri abbiano realizzo e che i nostri sentieri si possano incontrare nuovamente"