Hastatus77
25-09-2009, 14.05.09
Recensione apparsa sul Corriere del Sud in data 30/08/2006:
Stupida razza l’uomo: corre, si affanna, annaspa per riuscire e prevalere sul proprio fratello così come sul proprio nemico, ma il trucco è proprio questo, il nemico non esiste, il nemico siamo noi ed il male che alberga in noi, se riusciremo a prenderne coscienza ed ad abbattere le barriere invisibili che ci dividono gli uni dagli altri ci sarà pace, ma le ere passeranno e nuove razze cresceranno.
Con queste parole comincia “Vendetta” il primo romanzo di Pierluigi Curcio , parole estremamente attuali se pur riferite ad un mondo oramai scomparso: quello degli antichi celti, quello degli antichi romani, quello dei sarmati che hanno abitato nell’antica Britannia ed i cui discendenti si trovarono impegnati, loro malgrado, nella strenua lotta per la sopravvivenza.
La particolarità della storia sta nell’aver dato la possibilità agli stessi protagonisti di narrare le loro vicende tramite una serie di diari, dando modo al lettore di spaziare in un’introspezione psicologica di non facile realizzazione e non per questo, la narrazione perde di vivacità ed interesse anzi, i combattimenti e le vicende amorose, gli intrighi e le passioni sono perfettamente modellati e si lasciano scorrere tenendo il lettore letteralmente incollato alla pagina.
L’ambientazione è quella del IV sec. d.c., letteralmente a cavallo tra il disfacimento del mondo romano e le leggende pre-arturiane di cui l’autore è particolarmente ghiotto. Lo sfondo storico, quindi, è quello narrato nel XII sec. da un vescovo chiamato Goffredo di Monmouth nella sua “Storia dei Re di Britannia” e le moderne ricerche epigrafiche della Dott.ssa Linda A. Malcor ( ricercatrice e scrittrice free lance, nonché consulente storica per il film King Arthur) che vuole nel prefetto dell’ala equestre al comando di quei 5.500 sarmati inviati sul vallo di Adriano, l’Artù della leggenda.
Il risultato? A fatica si distingue la realtà dalla finzione ed è proprio questo uno dei maggiori meriti dell’autore.
Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Il Filo che ne hanno curato la presentazione a Roma ed è distribuito in esclusiva su tutto il territorio nazionale dal gruppo Ugo Mursia Editore.
Siamo rimasti notevolmente sorpresi di trovare in un giovane autore e soprattutto in un’opera prima, del vero talento. Con la speranza di una proficua e continua vena narrativa, non possiamo far altro che augurare a Pierluigi Curcio un grosso in bocca al lupo.
Editore: Il filo
Autore: Pierluigi Curcio
Stupida razza l’uomo: corre, si affanna, annaspa per riuscire e prevalere sul proprio fratello così come sul proprio nemico, ma il trucco è proprio questo, il nemico non esiste, il nemico siamo noi ed il male che alberga in noi, se riusciremo a prenderne coscienza ed ad abbattere le barriere invisibili che ci dividono gli uni dagli altri ci sarà pace, ma le ere passeranno e nuove razze cresceranno.
Con queste parole comincia “Vendetta” il primo romanzo di Pierluigi Curcio , parole estremamente attuali se pur riferite ad un mondo oramai scomparso: quello degli antichi celti, quello degli antichi romani, quello dei sarmati che hanno abitato nell’antica Britannia ed i cui discendenti si trovarono impegnati, loro malgrado, nella strenua lotta per la sopravvivenza.
La particolarità della storia sta nell’aver dato la possibilità agli stessi protagonisti di narrare le loro vicende tramite una serie di diari, dando modo al lettore di spaziare in un’introspezione psicologica di non facile realizzazione e non per questo, la narrazione perde di vivacità ed interesse anzi, i combattimenti e le vicende amorose, gli intrighi e le passioni sono perfettamente modellati e si lasciano scorrere tenendo il lettore letteralmente incollato alla pagina.
L’ambientazione è quella del IV sec. d.c., letteralmente a cavallo tra il disfacimento del mondo romano e le leggende pre-arturiane di cui l’autore è particolarmente ghiotto. Lo sfondo storico, quindi, è quello narrato nel XII sec. da un vescovo chiamato Goffredo di Monmouth nella sua “Storia dei Re di Britannia” e le moderne ricerche epigrafiche della Dott.ssa Linda A. Malcor ( ricercatrice e scrittrice free lance, nonché consulente storica per il film King Arthur) che vuole nel prefetto dell’ala equestre al comando di quei 5.500 sarmati inviati sul vallo di Adriano, l’Artù della leggenda.
Il risultato? A fatica si distingue la realtà dalla finzione ed è proprio questo uno dei maggiori meriti dell’autore.
Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Il Filo che ne hanno curato la presentazione a Roma ed è distribuito in esclusiva su tutto il territorio nazionale dal gruppo Ugo Mursia Editore.
Siamo rimasti notevolmente sorpresi di trovare in un giovane autore e soprattutto in un’opera prima, del vero talento. Con la speranza di una proficua e continua vena narrativa, non possiamo far altro che augurare a Pierluigi Curcio un grosso in bocca al lupo.
Editore: Il filo
Autore: Pierluigi Curcio