Visualizza versione completa : La monaca di dresda
Guisgard
02-10-2009, 02.51.31
Assieme a San Malachia e Nostradamus è considerata tra i più grandi e famosi veggenti.
Di lei si hanno pochissime informazioni.
Per certo si sa che è stata una monaca del convento di Dresda, vicino al fiume Elba, vissuta tra il 1680 e il 1706.
http://www.dresden.de/media/bilder/tourismus/336_DRS_FK_Herbst_Nebel04a_Foto_Muench.jpg
Pure essendo semianalfabeta ha lasciato diverse lettere (altre si pensa siano andate perdute) contenenti diverse profezie, che riguardano diversi aspetti della storia e che arrivano quasi fino all'anno 3000.
Le sue profezie furono scoperte nel 1808.
La monaca, nonostante pare non avesse una grandissima cultura, ha lasciato testi scritti in latino, in greco e in tedesco.
Le sue profezie furono inviate a diversi regnati del suo tempo, ad alcuni cardinali ed al papa.
http://www.oliopiastraia.it/images/manoscritto-5.jpg
La monaca di Dresda parlava, in quasi tutte le sue lettere, di una voce che le parlava, dettandogli le profezie.
Talvolta aveva anche visioni e le appariva una luce.
Le sue profezie ci parlano di molti accadimenti, riguardanti sia la politica, sia la Chiesa.
Alcuni riferimenti da lei fatti sui papi sembrano essere molto precisi.
In una lettera inviata a Federico I di Prussia, la monaca scrive:
"L'ultimo Pietro giungerà dalla tua terra."
La terra indicata nella lettera è ovviamente la Germania.
Altre profezie della monaca di Dresda sembrano estremamente precise ed inquietanti, come quando parla di tre piaghe che dovrebbero colpire il mondo "alla fine dell'età del figlio", che molti interpretano come l'anno 2000.
La monaca scrive:
"In quel tempo si renderà necessaria una pulizia generale, perchè
l'uomo avrà fatto scempio di ogni cosa. E la pulizia richiederà
sofferenza e dolori per tutta l'umanità, perchè tre piaghe verranno
a mondare la fine di questo tempo."
E ancora:
"Ci sarà una pestilenza
mortale, che cadrà come una pioggia e colpirà sopratutto i
corrotti nella carne, i viziosi, i figli si Sodoma e Gomorra."
Molti in questo scritto hanno visto la profezia dell'aids.
Poi la monaca continua:
"E poi ci sarà il fuoco; ma nessuno vedrà le fiamme e nessuno
vedrà il fumo. E tutto sarà trasformato in cenere e quella cenere
conterrà la morte."
In questa sembra celarsi la profezia sulla guerra atomica.
Poi conclude:
"E poi ci sarà la grande siccità e la grande fame e sulla terra
si apriranno ferite profonde e non crescerà più il grano; ma
cresceranno solamente erbe avvelenate.
E tutto questo avverrà in un tempo in cui l'uomo
avrà sperperato il grano e avrà sperperato l'acqua."
http://www.kaiserjaeger.com/Foto%20Austriache/Distruzione%20sul%20Monte%20Grappa.jpg
Altre profezie affermano che gli ultimi pontefici precederanno "la nuova età delle catacombe."
http://files.splinder.com/ef33be9bc4e4493f6c154cfac208a124.png
In altre la monaca parla "della conversione della Russia".
In un'altra, molto inquietante, la monaca di Dresda parla di un periodo in cui "dominerà sulla terra la gerarchia satanica,
guidata da un demone che parlerà la lingua di Attila, ma che indosserà
le vesti di Cesare".
Secondo alcuni la monaca parla di un 'inganno (Attila vestito da Cesare) con cui il male tenterà di guidare il mondo.
Questo periodo è compreso tra il 1940 e il 2010.
http://www.awardsdaily.com/wp-content/uploads/2008/08/sheet-lightning.jpg
La monaca parla anche della "resurrezione del mondo."
Ma prima sarà necessario superare "le giornate dell'Arcangelo Michele" che "purificheranno i venti".
Saranno queste le "giornate del dolore" poichè perchè il passaggio dal vecchio regime ad una nuova forma di vita non sarà indolore.
La monaca poi scrive:
"Quando le giornate dell'Arcangelo Michele saranno trascorse da tutta
la Russia s'innalzerà al cielo un suono festoso di campane."
http://explorator.comunedipignataro.it/wp-content/uploads/2007/11/luce.jpg
Vivian
02-10-2009, 10.30.12
Veramente interessante questo argomento Sir Guisgard.
Non so fino a che punto si possa credere alle profezie, nel senso che in ogni epoca ci sono eventi che potrebbero essere assimilati a quanto descritto in esse.
Trovo comunque affascinante il modo in cui le profezie vengono elaborate, così poetiche ed enigmatiche. E riguardo al caso specifico della monaca di Dresda, vi assicuro che approfondirò le ricerche, mi avete incuriosito ;).
llamrei
02-10-2009, 10.49.50
Complimenti a Guisgard che ci ha fatto conoscere questo personaggio direi alquanto particolare, rispetto ai più noti Nostradamus, Malachia.
Concordo con Vivian: i testi dei veggenti sono piuttosto enigmatici. Spesso mi sono soffermata sull'analisi e su una possibile interpretazione dei testi.
In tutti i casi, noterete anche voi, gli scritti e gli "indizi" sono vaghi e possono dare adito a differenti e soggettive interpretazioni.
In nessun caso, per quanto ne sia venuta a conoscenza, sono mai state date informazioni dettagliate su un determinato avvenimento che potrebbe accadere.
La domanda che rivolgo a voi, che certamente conoscete l'argomento meglio di me, perchè i veggenti utilizzano questo loro modo enigmatico (prendo spunto da Vivian ;) ) per riferire di una veggenza?
Hastatus77
02-10-2009, 13.34.07
Sinceramente non avevo mai sentito nominare questa monaca :confused: ... però se nelle sue profezie arriva fino al 3000, beh allora il mondo non finirà nel 2012 :laughing_lol1:
A parte gli scherzi... Vivian e llamrei hanno già detto tutto, però messere, vi ringrazio per averci fatto conoscere questo nuovo personaggio. :smile_clap:
llamrei
02-10-2009, 15.52.33
@Hastatus: già....va avanti fino al 3000 ma nel mezzo ha previsto pandemie atroci per il genere umano...:eek:
Guisgard
02-10-2009, 18.19.46
Sono lieto che questo argomento abbia suscitato il vostro interesse :smile:
Le profezie sono vecchie come il mondo e fanno parte del patrimonio culturale, sociale e religioso di tutte le civiltà.
Lasciando da parte le profezie bibliche, che annunciano l'avvento di Cristo e la nascita dell'età Cristiana (che hanno chiaramente natura divina, essendo profeti coloro che le hanno annunciate e non veggenti) è possibile riscontrare in quasi tutte le grandi civiltà "annunci" di personaggi e accadimenti futuri.
Ad esempio gli Aztechi conoscevano un'antichissima profezia che parlava di un dio dalla pelle bianca, munito di barba (caratteri non propriamente delle civiltà precolombiane) che sarebbe giunto dal mare ed avrebbe distrutto la loro civiltà. E il conquistadores Hernan Cortes aveva appunto la pelle bianca, la barba, veniva dal mare e distrusse dopo il suo arrivo l'intera civiltà azteca.
Oppure l'antica profezia del Nodo di Gordio, in base alla quale colui che avesse tagliato tale nodo avrebbe avuto il potere su tutta l'Asia.
Alessandro Magno tagliò il nodo e, come tutti sappiamo, sconfisse un impero ritenuto da tutti indistruttibile, quello Persiano, diventanto così il sovrano di gran parte del modo asiatico.
Ovviamente esistano tantissime profezie e altrettanti veggenti sparsi per il mondo dall'antichità fino ai giorni nostri.
Tentare di decifrare o interpretare una profezia è sempre molto complesso.
Spesso una profezia è come una freccia e la sua interpretazione è simile al bersaglio disegnatogli intorno.
Questo per dire che a posteriori spesso ci si lascia affascinare da questi antiche scritti e si tenta di "adattare" la profezia a qualche avvenimento realmente accaduto.
Questo ovviamente non vuol assolutamente dire che le profezie sono tutte errate o frutto di fantasia.
Anzi, sono personalmente convinto che dietro ogni antica profezia vi sia qualcosa di arcano, che va oltre la logica comprensione umana.
Ma questo è sempre molto difficile da capire e decifrare.
La domanda che rivolgo a voi, che certamente conoscete l'argomento meglio di me, perchè i veggenti utilizzano questo loro modo enigmatico (prendo spunto da Vivian ;) ) per riferire di una veggenza?
Questa è una domanda molto intelligente ma anche molto difficile :smile:
Diciamo che la maggior parte dei veggenti afferma di entrare in contatto con qualche entità soprannaturale, che parla loro e spesso questo linguaggio risulta molto oscuro, a tratti incomprensibile.
Sembra quasi che dietro la comprensione delle profezie si possa celare una sorta di rito, la decifrazione appunto del senso della stessa profezia, che richiede una sensibilità non comune per essere compreso.
Le famose terzine di Nostradamus, ad esempio, presentano proprio nel loro misterioso linguaggio una chiave di lettura che ancora oggi non si è riusciti a comprendere.
Qualsiasi cosa ispiri veramente i veggenti sembra adoperare un linguaggio che va al di là del tempo e della storia. Una sorta di idioma oscuro, che in pochissimi versi abbraccia accadimenti lontani e che hanno una rilevanza per moltissime genti.
Morris
02-10-2009, 21.10.16
Personalmente, non credo alle profezie: secondo la mia concezione, sono un offesa all'intelligenza umana e contro i principi stessi del libero arbitrio.
Dico al mio Dio una cosa sola:"Se avevi previsto tutto il disastro e le rovine di questo mondo...perchè continui ad incitarmi e a darmi la forza di cambiare le cose..ormai incontrovertibili?!
Per rispetto alla discussione contribuisco ugualmente con questo video sulla Monaca di Dresda, comunque molto affascinante!
Sir Morris
http://www.youtube.com/watch?v=T-q07RRSTFA&feature=player_embedded
llamrei
02-10-2009, 21.39.16
Questo per dire che a posteriori spesso ci si lascia affascinare da questi antiche scritti e si tenta di "adattare" la profezia a qualche avvenimento realmente accaduto.
.
Trovo in questa affermazione l'intero concetto che avrei voluto esternare. L'ha già fatto Guisgard anticipandomi, e ben venga!;)
llamrei
02-10-2009, 21.43.58
Personalmente, non credo alle profezie:
Personalmente nemmeno io ma la curiosità e la voglia di conoscere mi porta a cercare di capirne il contesto. Se non si conosce non si può giudicare ;)
elisabeth
02-10-2009, 22.13.18
Profezia veggenza, credo che l'uomo sia nato interrogando le stelle e i movimenti dei pianeti, leggendo le rune, la sibilla cumana, i santi che si lasciavano morire di fame e riuscivano ad avere delle visioni divinatorie, il sommo poeta Dante, che grande veggente. Il libero arbitrio e pensate che non sia anche questa una scelta da sesto senso ' di veggenza....quando facciamo una qualsiasi scelta nella vita ci facciamo trasportare dalle sensazioni....non vi e' mai capitato di entrare in un luogo e di dirvi..." che strana sensazione...." o di alzarvi al mattino e dire " oggi mi sento strana chissa' che succedera' " poi in bene o in male succede.....e allora pensiamo " caspita lo sapevo"......diciamo allora che la vegenza fa parte del nostro essere.....siamo veggenti della nostra vita ........e per le catastrofi......insomma se mi giro qualcuna in corso c'e'.............lo avranno predetto o no....non lo so...ma l' umanita' si sta muovendo verso qualcosa.......speriamo solo...che sia qualcosa di buono
llamrei
02-10-2009, 22.34.17
Prima di tutto vorrei allacciarmi allo spunto lanciato da Elisabeth la quale ha posto in evidenza quanto è accaduto e sta accadendo in Sicilia in queste ultime ore. Personalmente,e credo di far mio il pensiero di tutti gli utenti, sono rimasta sconvolta quando ho appreso di questa ennesima catastrofe che sta colpendo il nostro Paese. Massimo rispetto per tutti coloro che hanno perso la vita e coloro che si trovano loro malgrado in situazioni precarie. Un abbraccio agli abitanti della Sicilia e delle zone colpite.
Vorrei ora ricollegarmi al discorso di Elisabeth: è verissimo quello che tu dici. Da quando mondo è mondo l'uomo ha sempre cercato una giustificazione agli eventi (sotto varie forme) e ha sempre cercato di carpire qualche messaggio per decifrare o descrivere un evento futuro.
Costantino, ad esempio, (versione di Esuebio di Cesarea) prima della battaglia di Ponte Milvio, alzò gli occhi al cielo e vide la croce (poi chiamata Croce di Costantino) con la scritta "in hoc signo vince" e Costantino ebbe la meglio su Massenzio.
Trovare una "giustificazione" alle cose aiuta l'uomo, anzi la sua mente, a trovare tranquillità.
Nel medioevo la vita dell'uomo era scandita da azioni e ritmi decisi da una religione che influenzava l'azione del singolo e delle intere comunità. E quindi eventuali premonizioni, azioni di persone che dicevano di avere delle veggenze, erano influenzata dalla religiosità costante che occupava la loro vita. (Giovanna d'Arco diceva di sentire la voce di Dio che le suggeriva sul da farsi).
Le "visioni" che possiamo avere noi, al giorno d'oggi, nella nostra quotidianeità secondo me sono frutto di una correlazione di pensieri: sappiamo, ad esempio, che un determinato evento potrà accadere in quanto abbiamo le possibilità di farlo accadere....
il dejavu, a differenza, lo trovo un fenomeno inspiegabile, fenomeno che mi ha trovata protagonista più di qualche volta.
Morris
02-10-2009, 22.47.43
Avete perfettamente ragione, Lady Llamrei...ecco un altro doverosissimo contributo:
Lady Elisabeth, lotterò sino alla fine, controvertendo ogni avvenimento segnato......sarebbe umiliante ..se ciò fosse stato previsto in un mio ipotetico destino!
Sir Morris
http://www.youtube.com/watch?v=rIwDlWfwBsk
llamrei
02-10-2009, 22.50.06
Malachia e "la profezia sui papi"
Sir Guisgard ha citato Malachia e Nostradamus come i due tra i più carismatici e conosciuti veggenti.
Di Nostradamus credo si conosca abbastanza; Malachia, invece, viene meno spesso menzionato.
Ho pensato di riportare qui di seguito qualche stralcio ricavato da wikipedia.it in merito a questo enigmatico santo.
La Profezia sui papi è un elenco di 112 brevi frasi in latino che pretendono di descrivere tutti i pontefici della Chiesa Cattolica a partire da Papa Celestino II (eletto nel 1143) e fino ad arrivare ad un papa di là da venire, descritto nella profezia come "Pietro il Romano", il cui pontificato finirà con la distruzione di Roma e con il Giudizio Universale.
Su questa profezia si è molto dibattuto. L'ultimo papa, Pietro il Romano, secondo alcuni commentatori sarebbe stato aggiunto nel 1820, e non apparirebbe nell'elenco originale. Se così fosse, Malachia avrebbe indicato come ultimo il papa attuale.
D'altra parte alcuni sostengono che Malachia non avrebbe precisato che il Papa testé eletto e Pietro il romano siano consecutivi, potrebbero essercene quindi altri che non ha previsto. L'argomentazione è però un po' contorta, stante la consecutività dei precedenti.
Non si deve comunque dimenticare che siamo in presenza di argomenti parascientifici e il peso delle argomentazioni pro e contro dipende dalla disponibilità individuale verso questi temi.
La profezia è apparentemente basata su una visione avuta da Malachia durante il primo viaggio a Roma nel 1139. Avrebbe riportato per iscritto le visioni e consegnato il manoscritto a Innocenzo II, che avrebbe buttato la profezia fra i tanti documenti accumulati nell'Archivio Vaticano o l'avrebbe nascosta perché nessuno la leggesse.
Per eventuali ulteriori informazioni vi consiglio wikipedia.it a questo link
http://it.wikipedia.org/wiki/Profezia_sui_papi
Guisgard
02-10-2009, 23.43.58
Personalmente, non credo alle profezie: secondo la mia concezione, sono un offesa all'intelligenza umana e contro i principi stessi del libero arbitrio.
Sir Morris
Perdonatemi sir Morris, ma credo che le profezie ed il libero arbitrio siano su due piani differenti.
Il libero arbitrio è un qualcosa che riguarda ogni singolo essere umano.
E' un concetto totalmente individuale, molto complesso e di difficilissima spiegazione.
Le profezie invece hanno una "campo d'azione" molto più vasto e riguardano senza dubbio passaggi storici collettivi.
Poi ovviamente si può credere o meno alla loro reale efficacia, ma questo senza in nessun modo interferire con un concetto molto più complesso che è appunto il libero arbitrio.
Questo è almeno il mio parere :smile:
Guisgard
02-10-2009, 23.56.55
Profezia veggenza, credo che l'uomo sia nato interrogando le stelle e i movimenti dei pianeti, leggendo le rune, la sibilla cumana, i santi che si lasciavano morire di fame e riuscivano ad avere delle visioni divinatorie, il sommo poeta Dante, che grande veggente. Il libero arbitrio e pensate che non sia anche questa una scelta da sesto senso ' di veggenza....quando facciamo una qualsiasi scelta nella vita ci facciamo trasportare dalle sensazioni....non vi e' mai capitato di entrare in un luogo e di dirvi..." che strana sensazione...." o di alzarvi al mattino e dire " oggi mi sento strana chissa' che succedera' " poi in bene o in male succede.....e allora pensiamo " caspita lo sapevo"......diciamo allora che la vegenza fa parte del nostro essere.....siamo veggenti della nostra vita ........e per le catastrofi......insomma se mi giro qualcuna in corso c'e'.............lo avranno predetto o no....non lo so...ma l' umanita' si sta muovendo verso qualcosa.......speriamo solo...che sia qualcosa di buono
Milady sono d'accordo con quanto dite.
Io credo che anche i sogni possono fungere da "profezie" e mostrarci in "anteprima" incontri e situazioni che possono influenzare e, talvolta, cambiare la nostra vita.
Io personalmente sono convinto che nulla accada per caso e che il fato si serva di tanti modi per mostrarsi a noi.
Morris
03-10-2009, 00.56.06
Perdonatemi sir Morris, ma credo che le profezie ed il libero arbitrio siano su due piani differenti.
Il libero arbitrio è un qualcosa che riguarda ogni singolo essere umano.
E' un concetto totalmente individuale, molto complesso e di difficilissima spiegazione.
Le profezie invece hanno una "campo d'azione" molto più vasto e riguardano senza dubbio passaggi storici collettivi.
Poi ovviamente si può credere o meno alla loro reale efficacia, ma questo senza in nessun modo interferire con un concetto molto più complesso che è appunto il libero arbitrio.
Questo è almeno il mio parere :smile:
Su due piani differenti?
Che riguarda ogni singolo essere umano?
Un campo d'azione più vasto?
Hitler, Giulio Cesare, Alessandro Magno, Napoleone, Cristoforo Colombo, Mao Tse Tung, Gandhi e tanti altri che conoscete benissimo....SONO DEI SINGOLI!!!!
Inoltre, se ciò non vi bastasse, ogni singolo che si unisce ad altri singoli..insieme ..avranno il potere di tramutare ogni destino.
Ogni singolo arbitrio di ogni singolo Cavaliere della Tavola Rotonda
si fonde in un unica forza e determina ciò che SPERA Dio e non ciò che Dio ha previsto.
2 Anni fa, il paesino Messinese di Giampilieri denunziò il pericolo alle autorità... voi quindi credete che Dio.. per non dare torto ad una eventuale profezia catastrofista... potesse impedire di sistemare la situazione a chi aveva la possibilità di intervenire
Con rispetto
Sir Morris
Guisgard
03-10-2009, 01.18.56
Messere, parliamo evidentemente di due concezioni diverse.
Voi date una dimensione ed un valore al libero arbitrio differenti da quelli che invece do io.
Abbiamo una visione diversa della storia e del mondo.
Voi avete citato dei personaggi che nel bene o nel male hanno fatto la storia.
Ed io credo, sinceramente, che il libero arbitrio in quei casi c'entri davvero poco.
Un'epoca storica non può essere contrassegnata da una singola personalità.
Ci sono tanti e vari fattori che intervengono a fare la storia.
Gli epocali eventi che seguirono la conversione dell'imperatore Costantino, per grande che quest'uomo sia stato, non possono derivare tutti dalla sua singola personalità o dalle scelte che ha fatto.
Stessa cosa vale per altri grandi personaggi.
Carlomagno è il simbolo della sua epoca, eppure non tutti gli eventi che accaddero in quel periodo sono da riportare esclusivamente alla sua figura.
Cristoforo Colombo stravolse la storia come pochi altri uomini, eppure fu solo un tassello di un epoca che finiva e di un'altra che stava appena cominciando.
I milioni di morti del nazismo, come quelli del comunismo, non sono solo il frutto del delirio di Hitler, di Lenin, di Stanlin o di Mao, ma le conseguenze di ideali corrotti e innaturali alla coscienza umana.
Tutto questo per dirvi, amico mio, che la storia è una combinazione di tantissimi e complessi valori. E, credetemi, nulla è lasciato al caso.
Questo è ciò che penso :smile:
Morris
03-10-2009, 09.12.26
Sono d'accordo solo sul fatto che abbiamo due concezioni diverse.
Per il resto, vi prego di non entrare in contraddizione.
Nulla è lasciato al caso?
Un affermazione che mi fa concludere così...questi miei interventi su questa discussione.. in modo definitivo:
Quando sarò al cospetto di chi mi ha creato e mi sentirò dire: "Ho deciso e pilotato tutti gli eventi e le vite di tutti gli uomini, a mio piacimento e gusto"! Ebbene, io girerò la faccia dall'altra parte ed esclamerò: "Che mondo è mai questo"!
Sir Morris
llamrei
03-10-2009, 11.43.16
Posso intrommettermi?
Il tema mi affascina molto e mi affascina di più ancora il vostro scambio di opinioni.
Siete entrambi due persone colte ed intelligenti e per questo vi stimo in quanto, quello detto da voi, nulla è pensato e scritto a casaccio.
In questa discussione, secondo il mio punto di vista, avete entrambi ragione.
Non posso che non avallare la teoria di Guisgard in merito all'evoluzione dei fatti lungo la storia -sarà deviazione professionale ma è la mia formazione-: la storia viene plasmata da una serie e successione di cause e fatti determinati dagli uomini, dai loro pensieri e dalle loro azioni. Ad ogni azione consegue un fatto.
Ed io credo, sinceramente, che il libero arbitrio in quei casi c'entri davvero poco.
Un'epoca storica non può essere contrassegnata da una singola personalità.
Ci sono tanti e vari fattori che intervengono a fare la storia.
A sir Morris rispondo che semmai un giorno entrambi ci troveremo al cospetto di Colui che ci ha creati e ci venisse detto quanto riportato in quote....vi prenderei sottobraccio e volteremo la faccia assieme.
Singolarmente il libero arbitrio è un pensiero che trovo giustamente e correttamente fondato, per le ragioni di cui sopra
Quando sarò al cospetto di chi mi ha creato e mi sentirò dire: "Ho deciso e pilotato tutti gli eventi e le vite di tutti gli uomini, a mio piacimento e gusto"! Ebbene, io girerò la faccia dall'altra parte ed esclamerò: "Che mondo è mai questo"!
Sir Morris
Guisgard
03-10-2009, 17.33.13
Io credo che ognuno di noi ha espresso proprie convinzioni, dettate ovviamente dai propri valori, dalla cultura, dall'esperienza e dalle convinzioni personali.
Al di là tutto credo che principi assoluti come il libero arbitrio, che rappresenta da sempre un enigma e un dogma per qualsiasi uomo, vanno oltre le normali convinzioni e opinioni umane.
Io sono personalmente convinto che il libero arbitrio non modifichi assolutamente la storia.
San Bernardo di Chiaravalle affermava che "il libero arbitrio altro non è che la possibilità di scegliere, da parte di ogni uomo, tra la beatitudine eterna o la dannazione eterna e nulla più."
Il grande Gian Battista Vico scriveva che "l'uomo non può modificare la storia con le sue azioni, ma solo scegliere la sua umana indole."
Credo che queste considerazioni, frutto del genio di grandi uomini, spieghino in maniere perfetta la reale concezione del libero arbitrio.
Io credo che il libero arbitrio sia un qualcosa intimamente legato ad ogni singolo uomo e riguardi lui soltanto.
Gli infiniti ed eterni corsi della storia invece, credo siano tutt'altra cosa, che riguardano l'umanità nella sua totalità.
Poi è giusto che ognuno di noi abbia le proprie convinzioni e creda in ciò che più sente.
E questo altro non è che il libero arbitrio :smile:
Hastatus77
03-10-2009, 19.43.46
Vi faccio i miei complimenti perché voi tutti siete molto bravi ad esprimere dettagliatamente i vostri pensieri... io non so se riuscirò ad esprimermi così bene.
Sono perfettamente d'accordo quando si afferma che ognuno di noi abbia le proprie convinzioni e creda in ciò che più sente.
Quello che mi lascia più perplesso è questa citazione:
Il grande Gian Battista Vico scriveva che "l'uomo non può modificare la storia con le sue azioni, ma solo scegliere la sua umana indole."
Perché penso che se l'uomo in questione sono io la citazione dice il giusto, ma se la persona in questione è una persona di un certo livello e di potere... qui forse le azioni possono influenzare la storia, e potrei citare, nel bene o nel male alcuni personaggi già richiamati da Morris.
Guisgard
04-10-2009, 03.10.24
Hastatus, io credo che la frase vada vista in un contesto più ampio.
Secondo il mio punto di vista, non si dovrebbe confondere il libero arbitrio di un singolo uomo con il corso generale della storia.
I grandi accadimenti storici, secondo la visione di molti pensatori e studiosi, tra cui lo stesso Gian Battista Vico, sono frutto dei corsi e dei ricorsi storici.
In questa visione, la storia è concepita come un qualcosa di ciclico e ciò fa sì che il senso e l'evoluzione di ogni cosa segua un percorso, non solo prestabilito, ma che ritorna continuamente.
Il tutto non deve essere visto, in maniera limitante, al classico "tutto è già scritto".
Questa visione della storia in realtà concepisce un insieme di leggi e norme basilari, proprie del naturale scorrere del tempo e dell'essenza stessa delle cose.
Questo fa sì che i grandi avvenimenti in qualche modo si ripetano all'infinito, ovviamente con aspetti e dinamiche differenti.
Tutto ciò quindi vede i singoli personaggi storici, come "attori" di un copione in parte già delineato.
Così i grandi della storia diventano dei simboli e dei veicoli attraverso i quali la storia ritorna e si ripete.
In questo contesto, la frase di Gian Battista Vico acquista un suo valore e significato.
Il libero arbitrio di ogni singolo uomo è quindi, secondo questa concezione della storia, un qualcosa di strettamente individuale, che non può influenzare più di tanto un quadro in realtà già delineato.
In pratica, se Costantino, tanto per fare un esempio, avesse rifiutato il credo Cristiano, la storia avrebbe trovato un altro "attore" affinchè tutto si potesse comunque compiere. La grandezza individuale di Costantino sta proprio nell'aver fatto la scelta giusta, arrivando appunto a "fare la storia".
Questo è il campo d'azione del libero arbitrio.
Stesso discorso vale per Alessandro Magno, Ottaviano Augusto, Carlomagno, Saladino, Federico II, Cristoforo Colombo, Napoleone, Hitler e tutti i grandi personaggi che hanno fatto, nel bene e nel male, la storia.
E' una particolare concezione della storia, accettata da moltissimi studiosi, sin dall'antichità classica.
E' quindi in questo contesto che va letta la frase di Gian Battista Vico.
zaffiro
06-10-2009, 20.14.06
Che interessanti argomentazioni a confronto.
La drammaticità dell'affermazione di Morris è inquietante.
In realtà se si applica il concetto del libero arbitrio come un concetto illusorio di una filosofia deterministica che affida gli eventi ad un susseguirsi a catena,determinato in modo causale,ci si riconduce al discorso che le conoscenze e le azioni umane siano "pilotate",e quindi si avvallerebbe la tesi di una capacità reale di previsioni di eventi,ed in questo calzerebbe alla perfezione il discorso teologico di un disegno divino sconcertante secondo il nostro modo di vedere le condizioni in cui versa il mondo odierno.Ma la previsione è un discorso,a mio avviso,che non esclude il libero arbitrio.Abbiamo due figure esistenti che bisogna valutare quanto siano in relazione tra loro.
Ritengo la previsione o profezia come la capacità di anticipazione di tempi,di eventi naturali o sociali che diverranno storia,essa è,secondo il mio punto di vista,uno studio accurato di comportamenti fisici ed umani che sono facilmente riproducibili nel tempo.Quasi una sorta di calcolo matematico in rapporto ad eventi accaduti o con probabilità di avverarsi che,se si riverificano condizioni idonee,fanno nuovamente tornare i conti,e si avverano,seppur parzialmente,e quindi,si crea una sorta di filo conduttore tra le ere passate e future mediante il riprodursi di avvenimenti che apparirebbero come preannunciati.Ma questo non esclude il libero arbitrio,in quanto un soggetto,una società,la natura stessa sono imprevedibilmente autonomi nello svolgimento delle proprie funzioni,seppur propensi a dei comportamenti prevedibili,c'è sempre la facoltà di scegliere liberamente una soluzione diversa a confutare la preveggenza,così come c'è l'imprevedibilità della natura.Solo che,tendenzialmente,le previsioni seguono una direttiva che,un po' come una statistica,prevedono il probabile svolgimento dei fatti.Ma come la statistica,le visioni possono essere applicate in massa,non hanno validità per il singolo,e con questo,mi riconduco al discorso Morris sugli eventi nel messinese che,se diversamente impostato il piano d'azione avrebbe potuto avere differente esito.Eppure si è applicato un comportamento di massa di negligenza,forse.
Ma lo stesso vale per le calamità naturali,le pandemie,gli eventi che hanno segnato la storia,pur prevedibili talvolta,ha prevalso il libero arbitrio di forze imprevedibili quali l'impeto della natura o l'intelletto umano.Quindi ritengo,arbitrariamente e scetticamente,che la veggenza sia una scienza,un ragionamento fatto di studi fisici e quasi matematici,che non necessariamante è basato sui calcoli,ma sul ragionamento dei comportamenti,e questo potrebbe spiegare come la monaca di cui sopra,che pur essendo non dotta,sia stata osservatrice del suo tempo ed abbia anticipato comportamenti che calzano pefettamente anche ai tempi nostri.E non è detto che queste visioni siano riconducibili ad una sola persona anche se i testi tramandati sono stati attribuiti ad una sola persona.Ovviamente,il mio ,è un pensiero infelice che molto discosta dall'aura magica che aleggia intorno a questi personaggi,ma ci stiamo confrontando,è un modo per arricchirsi dell'intelligenza e delle conoscenze altrui.Confesso che mi piacerebbe che la mia mente fosse meno rigida a riguardo.
Certo,il concetto di libero arbitrio è un pensiero che si plasma in ciascuno coi modelli ai quali si fa riferimento,a me piace seguire il concetto dettato dall'umanista Erasmo,che pure incontrò controversie.
Morrigan
21-04-2011, 02.45.08
Ho trovato quais per caso questa bellissima discussione, rovistando nell'antica e vastissima bibliteca di Camelot, e leggerla è stata una gioia...
Sono stata spesso a Dresda e amo questo luogo... è una città magica, speciale e fortemente spirituale. Tuttavia non avevo mai avuto la fortuna di ascoltare la storia della monaca, quindi il mio profondo grazie, mio signore Guisgard, per le informazioni che qui avete riportato.
Non voglio addentrarmi nell'accesa discussione che è stata svolta, ma vi dirò quello che ho pensato... è vero, le profezie sono sempre un terreno complesso, e la loro interpretazione è ostica, come ogni interpretazione o traduzione d'altronde... perchè nel momento stesso il cui il pensiero puro ed originale è filtrato da menti diverse da quella (umana o divina) che l'ha generato, il suo stesso significato è esposto e messo in pericolo.
Tuttavia è innegabile che alcuni scritti contengano delle visioni che non possono essere spiegate.
Esistono, a mio parere, delle menti elette, delle menti cui è stato dato un dono... non penso soltanto a quelle anime spirituali, cui può essere stata concessa una rivelazione di tipo più sacrale, ma anche, più semplicemente, ad alcuni spiriti eletti, come Leonardo da Vinci o Jules Verne, che hanno saputo descrivere macchinari e scorperte che l'uomo avrebbe realizzato solo secoli dopo.
Diceva giustamente il sommo bardo inglese "Ci sono più cose in cielo ed in terra, Orazio, di quante non ne immagini la tua filosofia..." e io a questo mi sono sempre attenuta...
PS - "Voleranno le immagini come gli angeli, ma non porteranno la luce degli angeli"... io mi occupo proprio di questo ambito, e questa frase non poteva non turbarmi... noi che tanto parliamo del nostro tempo delle immagini... noi che diciamo, tecnicamente parlando, che ogni individuo, nella nostra società, vive immerso nelle immagini, e che le immagini plasmano il suo modo di concepire il mondo... be', sono scossa...
Guisgard
09-05-2011, 01.52.39
Il destino, il Fato, ha da sempre affascinanato l'uomo sin dalla notte dei tempi.
Secondo il grande Gian Battista Vico "l'uomo uscito dalle grotte ed alzati gli occhi al Cielo comprese finalmente che Qualcosa di misterioso, infinito ed assoluto lo dominava".
Qualcosa che controllava lo scorrere del tempo ed il susseguirsi di tutte le cose.
E solo in quel momento, l'uomo, abbandonava lo stato bestiale per intraprendere il grande cammino dell'umanità.
La storia, il grande libro che racchiude il racconto dell'uomo, davvero sembra obbedire a delle "regole" assolute, capaci di racchiudere e guidare lo scorrere degli eventi.
Forse esiste una chiave di lettura, nascosta chissà dove, o forse tutto ciò è troppo complesso per essere compreso dall'intelletto umano.
Io credo che ci sia un senso in tutto ciò che accade.
Un senso intimamente legato all'uomo, al di là delle diverse culture, delle diverse razze e dei diversi credi.