Visualizza versione completa : I misteri della foresta di brocelandia
Guisgard
20-10-2009, 20.07.54
Nelle segrete del palazzo degli eretici intanto, Guisgard era imprigionato in cella con il misterioso frate Elia.
"Avete detto che c'è un modo per uscire di qui o è la febbre che mi da ancora il delirio?" Chiese il cavaliere.
"Forse possiamo uscire, amico mio." Rispose il monaco, guardandosi attorno. "Voi fate tutto quello che vi dirò..."
Indicò una sporgenza nella parete di tufo e sorrise...
Un'ora dopo, una guardia passò a controllare.
"Sveglia, feccia cristiana!" Gridò.
I due però non risposero.
La guardia chiamò ancora, ma senza avere risposta.
Entrò allora nella cella per controllare.
In quel momento, da un buco scavato nell'umido tufo, sbucarono fuori i due prigionieri.
In un momento Guisgard stese la guardia e lo coprì con una delle coperte, adagiandolo sulla brandina.
"Sbrighiamoci." Esclamò prendendo con sè la spada della guardia. "Presto le altre guardie scopriranno cosa è successo qui!"
Guisgard
20-10-2009, 20.16.02
Intanto, sir Dunmer seguiva la bambina, mentre i suoi uomini lo affiancavano secondo le sue disposizioni.
Ad un tratto la bambina si voltò verso Dunmer e disse:
"Cavaliere...la vostra dama avrà presto un bellissimo fanciullo...peccato che voi non potrete vederlo mai!"
E rise in modo sinistro.
In quel momento, diversi cavalieri, il doppio degli uomini di Dunmer, attaccarono la compagnia e massacrarono senza pietà tutti i cavalieri di Camelot.
Nel fragore si udì una fiera voce che gridava:
"Risparmiate il loro capo! Lo voglio vivo!"
Dopo un pò di tempo, Dunmer riprese i sensi.
Si guardò intorno e si accorse che era in una sorta di grotta, alimentata da un caldo fuoco.
"Ti sei svegliato, finalmente..." Disse una voce rauca e sgradevole. "Stai tranquillo che qui, nessuno dei tuoi compagni potrebbe mai trovarti!"
E tutti i cavalieri risero forte, mentre inveivano ed insultavano il loro prigioniero.
Sir Dunmer
20-10-2009, 20.34.24
Dunmer non ricordava perfettamente l'accaduto, aveva solo in mente vaghe immagini dell'assalto subìto e niente più. Si mise a carponi tastando il pavimento:
"Roccia grezza, sono in una prigione di fortuna dentro una grotta"
Poi osservò attraverso le sbarre della piccola porta della sua cella; vi erano pochi cavalieri attorno al fuoco che ridevano forte, e sicuramente molti altri all'esterno.
Non si fece assalire dalla disperazione, la sua fredda mente da soldato, almeno quella, funzionava ancora alla perfezione.
Era stato privato solo delle armi e della corazza in piastre
"la cotta di maglia è noiosa da togliere, eh?"
Pensò, mentre sorrideva.
"Si sono anche risparmiati l'incombenza di togliermi gli stivali"
Continuò a pensare, mentre, nel finto tentativo di grattarsi, tastava l'elsa di un piccolo pugnale nascosto in una doppia imbottitura dello stivale sinistro.
"Ogni risorsa è preziosa, in battaglia e in prigionia"
Si ripetè poi, sempre fra sè e sè.
Si sedette su di una scomoda basola di pietra e si immerse in una preghiera, sicuramente non rivolta allo stesso Dio che permetteva tutto ciò. Dunmer aveva solo bisogno di concentrazione, un minimo sbaglio sarebbe stato fatale.
Passò circa una clessidra, Dunmer si destò dalla sua meditazione e si avvicinò alle sbarre.
-Posso chiedervi, di grazia, cosa sperate di ottenere da me?
llamrei
20-10-2009, 22.33.47
Dovette trascorrere del tempo prima che potessi fidarmi di quegli uomini.
Ricevetti qualcosa di caldo e questo mi consolò e mi calmo.
Spiegai loro chi ero e che cosa era successo. Sentii che potevo fidarmi di loro.
Altri uomini, aggiunti ai cavalieri di Camelot, sarebbero stati utili...per farla pagare all'uomo dal volto di giada e per liberare il mio compagno di avventura.
elisabeth
21-10-2009, 00.04.08
Guardai cio' che Caitli, toccava con infinita dolcezza, erano piccoli oggetti di vario genere, ma in mezzo c'era una spilla era un ramo di acacia, era ben fatto, la presi e restituii la scatola alla donna....." sara' questa spilla il mio porta fortuna, ho visto il medaglione che Vickyen portava al collo prima che sparisse al centro del lago.....e' li' che riposa e forse avete ragione voi lei ora riposa con il suo amato".....le accarezzai il volto e attesi, che il mio destino si compisse
Guisgard
21-10-2009, 00.16.32
"Il centro del lago?" Ripetè stupita Caitli. "Ne siete certa? Allora dobbiamo trovare il modo di recuperarlo! Dobbiamo trovare il modo di farvi uscire da qui!"
Intanto, in un grande corridoio, uno degli eunuchi passeggiava senza prestare troppa antenzione a ciò che gli accadeva intorno.
Così rapido ed agile, Guisgard lo immobilizzò e lo trascinò dietro una grande colonna, fino a scivolare in una saletta laterale.
"Chi..chi siete voi?" Chiese impautito l'eunuco.
"Parla, carogna" gli intimò Guisgard "avete portato qui una donna! Dove l'avete nascosta!"
"Che donna?"
"Una dama di Camelot!" Ringhiò Guisgard. "Llamrei è il suo nome. Dov'è ora?"
"Non è più qui!"
"Menti!"
"No, lo giuro...è fuggita via! Il padrone è molto adirato! Lo giuro!"
"Credo dica la verità." Disse frate Elia. "Chiediamogli della sacerdotessa."
L'eunuco fece una strana smorfia.
"Dov'è la sacerdotessa?" Chiesa Guisgard. "Parla o ti strapperò il cuore!"
"Nella sala ovest...quella che da sulla grande terrazza!"
Ascoltatolo, Guisgard lo colpì, facendogli perdere i sensi. Poi lo legò per bene, imbavagliandogli anche la bocca.
Guisgard
21-10-2009, 00.22.40
Intanto, nella grotta della foresta, Dunmer era alla mercè dei suoi rapitori.
"E' inutile che ti guardi intorno" disse una delle guardie "da qui non uscirai."
In quel momento giunse un cavaliere.
Era Ruknor, l'uomo dai capelli biondi e bruni.
"Capitano" disse alla guardia "trattate bene il nostro ospite. E' merce preziosa per voi."
Rise in modo beffardo, poi aggiunse:
"Un mio messo sta per portare un messaggio a Camelot. Vedremo quanto i vostri amici tengono alla vostra vita...sarebbe un peccato per voi non poter vedere più vostra moglie e il suo bambino!"
E tutti quei malvagi uomini risero ed insultarono sir Dunmer.
Sir Dunmer
21-10-2009, 00.28.30
Sir Dunmer distolse lo sguardo, pensieroso, e tornò a sedere.
"Vanno avanti solo a minacce ed insulti, questo indica che loro sono pienamente sicuri di loro stessi e sono certi di avere la possiblità di tenermi qui"
"Credo sia anche impossibile intrattenere un dialogo per comprendere le loro intenzioni.. proviamo comunque"
Tornò in prossimità delle sbarre, e si rivolse ai cavalieri attorno al fuoco:
-Se sto per morire, posso almeno sapere per cosa morirò? Avete intenzione di tenermi come ostaggio per svuotare Camelot dalle sue unità migliori che verranno a cercarmi? Beh, se credete di trovarvi davanti a degli sprovveduti cascate davvero male..
elisabeth
21-10-2009, 00.33.06
Ascoltai Caitli, andare al lago e prendere il medaglione, era pura follia......in sogno l'avevo vista immergersi, ma nella realta' come facevo a sapere dove trovarla avremmo dovuto perlustrare il lago, o fare un'invocazione perche' lei potesse riapparire, intanto eravamo chiuse li' dentro e c'era poco da stare allegre........
Guisgard
21-10-2009, 00.39.25
All'improvviso qualcuno bussò alla porta della sala.
Caitli corse ad aprire.
Era uno degli eunuchi.
"Il padrone vuole sapere se vi corre qualcosa, mia signora." Disse.
Poi, fissando la grande finestra che dava sul terrazzo, disse:
"Forse è il caso di aprire e fare entrare aria pura. Vi spiace farlo, mia signora?"
E con la mano invitò Elisabeth ad aprire quella finestra...
Guisgard
21-10-2009, 00.56.36
Ruknor si avvicinò a Dunmer e cominciò a dire:
"Se vivrete o no dipenderà dai vostri amici. Ma sappiate che se vi toccherà la morte, il vostro sangue ricadrà su Camelot e non su di me. Pregate quindi che i vostri compagni siano ragionevoli..."
Sir Dunmer
21-10-2009, 00.58.33
-Voi mi tenete qui minacciandomi di morte, e la colpa dovrebbe ricadere su Camelot? Avete una strana concezione delle cose. Ad ogni modo, in che senso dovranno esser ragionevoli? Fatemene partecipe, sicchè potrò essere più vicino al mio destino.
Guisgard
21-10-2009, 01.13.04
Ruknor fissò per un momento Dunmer, poi rispose:
"Amico mio...se entro tre giorni ci daranno le chiavi del reame, voi sarete liberato. In caso contrario, sarete sacrificato come monito per tutti gli infedeli!"
Poi aggiunse:
"Vi ho parlato da cavaliere a cavaliere. Quindi, come voi stesso vedete, il vostro destino non è più nelle mie mani, ma in quello dei vostri compagni!"
E infatti, alle prime luci dell'alba, un carro fu trovato fuori le porte di Camelot.
I soldati lo portarono dentro e ne scoprirono il suo macabro contenuto.
Vi erano riposte in tre grossi sacchi le teste di tutti gli uomini di Dunmer.
E tra questi sacchi, i soldati trovarono anche la sua armatura.
Vi era un biglietto e fu portato ad sir Hastatus.
Il biglietto diceva:
"Al re di Camelot.
Il cavaliere Ruknor, dell'ordine dei Sacri Cavalieri di Anherd, vi informa che sir Dunmer è caduto prigioniero nelle sue mani e tenuto in ostaggio in una località segreta nella foresta. Se allo scadere del terzo giornio da oggi non ci saranno consegnate le chiavi di Camelot, Dunmer perirà di morte lenta e disonorevole. E sarà solo il primo fra voi."
Morris
21-10-2009, 02.01.17
Guardo negli occhi Sir Hastatus: voglio da lui un preciso comando.. avevamo fallito l'intercettazione di quel suono...adesso.. questa lettera di minaccia per Camelot.. con vittima di ricatto/riscatto Sir Dunmer.
Sir Morris
Guisgard
21-10-2009, 02.32.43
Llamrei intanto era con quei mercanti.
Questi le avevano dato delle pelli per ripararsi dal freddo della notte, visto le leggere e sottili sete che avvolgevano il suo corpo e le avevano offerto qualcosa da mangiare e da bere.
Lei aveva così raccontato ogni cosa a quegli uomini, fino alla sua fuga dal palazzo degli eretici.
"Non dovremmo immischiarci in queste storie" disse uno di loro "siamo dei mercanti, non dei cavalieri."
"Si, ma sappiamo usare le armi! E non possiamo lasciare questa donna ed il suo amico nei guai!" Rispose un altro dei presenti.
E così ognuno diceva la sua.
"Un momento" intervenne il capo del gruppo "siamo mercanti, non soldati, è vero. Ma siamo anche dei cristiani. E non possiamo negare al prossimo il nostro aiuto."
Poi, rivolgendosi ad Llamrei, aggiunse:
"Mia signora, non siamo dei vigliacchi, ma neanche degli stolti. Attaccare da soli il palazzo di quegli uomini sarebbe una follia. Ma possiamo condurvi nel vostro reame. Li potrete raccontare ogni cosa ai vostri compagni e tentare di liberare il vostro amico."
E proprio in quel momento, da Oriente, l'alba iniziava a diramare i suoi rosei raggi, dissipando l'oscurità che avvolgeva la foresta di Brocelandia.
http://www.valsesiascuole.it/crosior/cavallo/ISOLA_13.jpg
elisabeth
21-10-2009, 07.30.53
La finestra, misi la la spilla alla clamide, se io uscivo sarei diventata un cigno, dovevo rischiare, aprii le imposte e una ventata di aria fresca colpi' la mia persona, l'aria pura....uscii cauta sul terrazzo ero ancora io non vi era stata trasformazione......colui che si addormenta sotto un albero di Acacia resuscita a nuova vita, la spilla che portavo....Vickyen mi aveva dato una mano, un rampicante si ergeva su un lato della terrazza, e cominciai a calarmi al suolo......le prime luci dell' alba, avevo ancora poco tempo e le luci non mi avrebbero aiutata, incomincia a correre, non facendo caso all'infittirsi della vegetazione, di nuovo quel fastidioso di suono di morte, non mi sarei fermata neanche se quel suono mi avesse perforato il cranio. Ero ansante ma il lago non doveva essere lontano, pregai di avere la forza di superare quel momento e di non fermarmi, quando incomincia ad alzarmi da terra, mi libravo nell'aria, la luna aveva lasciato il posto al sole, l'aria era ancora fresca ed umida, ma la palla di fuoco imponeva il suo calore.....sorvolai la foresta...sino al lago....mi poggia sulle sponde ed estasiata guardai all' orizonte....tolsi i sandali la cinta ai fianchi e incominciai ad entrare in acqua.....era fredda la mia pelle ebbe un fremito, ma non ebbi esitazione........." Vickyen io mi immergero' lasciandomi andare, non faro' resistenza alcuna, e' te che cerco, senza te io non posso nulla, la mia vita e' nelle tue mani......."......e cosi' le acque del lago si fecero coltre e mi ricoprirono.......
Hastatus77
21-10-2009, 14.27.24
Dopo avere letto la lettera, vidi sir Morris che mi guardava. Sapevo che voleva andare in soccorso del suo amico, ma ero attanagliato dai dubbi.
Camelot non si poteva arrendere, la vita dei cittadini era nelle nostre mani. Dovevo sacrificare la vita di un'amico per il bene di tutti? ... dovevo sacrificare altre vite per cercare di liberarlo? ... oppure che altro potevo fare?
"Messere, non posso..." dissi a Morris "... non posso far capitolare Camelot e non posso abbandonare la mia posizione qui al castello... ma se voi vorrete accorrere in aiuto di Dunmer siete libero di farlo. Vi posso fornire qualche soldato, ma sarà solo un piccolo gruppo di volontari... forse pochi uomini riusciranno a passare inosservati."
Mi rivolsi quindi alla guardia che mi aveva portato il messaggio e le dissi:
"Vedi se qualcuno della tua squadra vuole accettare questa pericolosa missione. Voglio solo volontari... massimo sette o otto uomini. Dovranno trovarsi preparati al più presto alle porte di Camelot, dove trovaranno sir Morris ad attenderli. Ora vai."
Guardai sir Morris e dissi: "So che volete accorrere in aiuto del vostro amico. Questo è forse tutto l'aiuto che posso darvi. Andate e spero che la dea bendata vi accompagni."
llamrei
21-10-2009, 14.45.06
Mi sentii sconfortata. Sapevo che più tempo passava più la situazione per Guisgard imprigionato sarebbe diventata più grave.
L'unica cosa che potevo fare era acconsentire ad essere accompagnata a Camelot.
Cosi, mio malgrado, chiesi agli uomini se potevano scortarmi fino al castello dove avrei trovato sicuramente aiuto.
http://farm3.static.flickr.com/2782/4031952002_21666b8a6e.jpg
(by Lady Antigona, Da)
Guisgard
21-10-2009, 14.57.32
In quel momento Ammone si avvicinò ad Hastatus.
"Permettetemi di andare con loro, come volontario" disse "per me è inutile restare qui, mentre Guisgard chissà dove si trova ora. Voglio aiutare sir Morris a ritrovare sir Dunmer. Forse è un'impresa disperata, ma val la pena tentare."
Poi, dopo un attimo di riflessione, lo scudiero guardò Hastatus ed aggiunse:
"E dopo, se sopravviverò, andrò in cerca del mio compagno."
Nel cuore della foresta intanto, Llamrei era pronta a ritornare a Camelot, accompagnata da quei mercanti.
Ma, all'improvviso, uno di loro, richiamò l'attenzione del gruppo.
C'era qualcosa che si aggirava nella vegetazione circostante.
"Quei maledetti ci hanno trovato!" Gridò uno dei mercanti. "Non dovevamo accogliere tra noi questa donna!"
"Taci!" Gli intimò il capo del gruppo.
E proprio in quel momento, dai cespugli, emerse una piccola sagoma.
Era una bambina.
I suoi vestiti erano lacerati dai rovi, la sue pelle ricoperta da numerosi graffi.
I capelli erano sporchi, come tutto il suo corpicino.
Tremeva e stringeva a sè una bambola di pezza.
"Grandezza dei Santi Martiri!" Esclamò uno dei mercanti. "E' una bambina! Cosa ci fa da sola qui?"
La piccola fissò per qualche istante il gruppo, poi, riconoscendo in Llamrei l'unica donna, corse fra le sue braccia e cominciò a piangere, sfogando così la paura che si era impossessata di lei.
llamrei
21-10-2009, 15.04.23
"Oh piccola! Su non piangere! ora sei al sicuro qui con noi. Vuoi una buona e dolce mela per te e per la tua bambola? Su, dai. Intanto dimmi come ti chiami e che cosa ci fai tutta sola nel bosco. Abiti lontano da qui?"
La bimba era terrorizzata ma pian piano riuscii a tranquillizzarla e a farla sentire protetta. La mela fu addentata dalla bimba con voracità. L'appetito era sicuramente un buon segno e pian piano avremo scoperto dell'altro su quel casuale incontro.
Hastatus77
21-10-2009, 15.15.31
Guardai Ammone. "Va bene. Non posso impedirvi di andare con sir Morris... vi siete offerto volontario... il vostro padrone mi ammazzerà se però non ritornerete... ricordatevelo!"
llamrei
21-10-2009, 15.15.51
Mentre vedevo la bimba mangiare la mela...notai qualcosa in lei...qualcosa di strano. Ogni tanto il suo occhio furbo mi scrutava attentamente.
"Una bimba impaurita non reagisce in questo modo" pensai.
E, mentre le accarezzavo i capelli, pensavo ai vari, strani accadimenti accorsi negli ultimi giorni....qualcosa non quadrava...e la bimba...era strana
Guisgard
21-10-2009, 15.32.33
Elisabeth si lasciava avvolgere dalle acque del lago come in un abbraccio primordiale.
Le acque, prima freddissime e dense, divennero poco a poco tiepide e limpide.
Il lago sembrava voler accogliere nel suo seno Elisabeth.
Intanto, in un luogo poco distante, un uomo, nel buio della sua stanza, nel suo letto, era in preda ad incubi ed agitazione.
Sudava e si contorceva.
Vedeva, nei suoi inquietanti sogni, Elisabeth, il fiore che bruciava senza consumersi ed il falco che le girava intorno.
Poi gli apparve Vickyen con il suo medaglione...o forse era Elisabeth.
Tutto si confondeva e quell'uomo, che il buio della stanza non permetteva di riconoscere il suo volto, iniziava a dire parole senza senso.
Elisabeth, nel lago, veniva come accompagnata dalle acque, in un luogo mistico, tra la vita e la morte, tra il bene ed il male.
Fino a quando vide una donna. Era Vickyen.
Questa l'accoglieva a braccia aperte ed aveva con se il medaglione.
Le due donne erano quasi sul punto di sfiorarsi.
In quel momento l'uomo che si agitava e soffriva nella sua buia stanza, si alzò di scatto e gridò.
Un attimo dopo, due servitori entrarono nella stanza.
"Vi sentite male, padrone?" Chiesero.
"Andate via, maledetti!" Gridò quell'uomo, ancora agitato e ricoperto dal sudore.
E nello stesso istante, nel lago, un attimo prima che Elisabeth e Vickyen potessero toccarsi, le acque iniziarono ad agitarsi.
Un vortice catturò Elisabeth e la spinse in superficie.
E fuori dalle acque il suo bellissimo corpo si ricoprì di candide piume bianche ed Elisabeth tornò ad essere un meraviglioso cigno.
Guisgard e frate Elia (che, travestito da eunuco, aveva permesso ad Elisabeth di fuggire dalla terrazza del palazzo) avevano seguito Elisabeth fino al lago.
Ed osservarono tutta la scena, dall'immersione delle acque di Elisabeth alla sua incredibile trasformazione.
Guisgard restò allibito.
I suoi occhi fissavano quel regale uccello che si librava nell'aria e che solo un momento prima era la bellissima ragazza incontrata nella foresta giorni prima.
Quella ragazza che tanto l'aveva colpito.
"E' magia." Disse frate Elia. "La magia più oscura...quello che avete visto, amico mio, è il terribile Pegno d'amore!"
http://galleleo.nm.ru/Galereia/Astro/Leda%20and%20the%20Swan.jpg
Guisgard
21-10-2009, 19.16.31
Ammone fissò per un attimo Hastatus.
"Grazie, milord." Disse. "Vi chiedo solo una grazia...se io non dovessi ritornare più dalla foresta...promettetemi che cercherete Guisgard...finchè non sarete certo della sorte che gli è toccata!"
Nel cuore della foresta intanto, i mercanti erano pronti per partire e ricondurre Llamrei a Camelot.
Quella bambina però sembrava aver riconosciuto in Llamrei l'unica persona al mondo di cui fidarsi.
La seguiva ogni volta che la donna si spostava per l'accampamento, restando sempre attaccata, con la mano, alla sua veste.
E, ad un certo punto, la piccola ritornò finalmente a parlare:
"Signora...tu somigli tanto alla mia mamma..."
Le sorrise e la strinse forte.
Hastatus77
21-10-2009, 20.58.38
Guardai Ammone negli occhi e gli dissi "Vi prometto che qualunque cosa accada non abbandonerò sir Guisgard, ma voi state attento."
elisabeth
21-10-2009, 22.51.00
Ero quasi riuscita ad abbracciare Vickyen, quando una forza superiore mi spinse fuori dall' acqua, ripresi a respirare, quando mi resi conto che mi stavo trasformando.....ero di nuovo un cigno.........avrei voluto urlare ma non potevo, presi il volo....e mi accorsi di due uomini sulla riva del fiume, era Sir Guisgard e un Frate............ a palazzo avrei ripreso le mie sembianzema sarei dovuta sottostare al male oscuro, anche se in mente mi veniva Caitli....se scendevo da Guisgard avrei dovuto sudare sette piume prima di farmi riconoscere..........decisi di avvicinarmi ai due uomini e se propio non fossi riuscita nel mio intento sarei ritornata a palazzo.......una volta a terra...guardai il vlto attonito di Guisgard e il viso sorridente del Frate, incominciai a picchiettare con il becco la punta degli stivali di Guisgard, piu' lui si allontanava piu' io gli correvo dietro, ma come biasimarlo non c'era niente in me da potergli ricordare Elisabeth...incomincia a piangere disperata e lacrime di cristallo scesero sul mio becco.....
Sir Dunmer
21-10-2009, 23.14.39
Nel frattempo Dunmer era sceso in profonda meditazione.
Non mangiava, non beveva ma tuttavia non deperiva. Era come assente dalla realtà, continuamente immerso nei suoi pensieri, intaccabili da tutti gli insulti e le derisioni dei soldati lì fuori.
Morris
21-10-2009, 23.42.12
Ringrazio sir Hastatus per la sua comunque difficile decisione: sette soldati scelti e il possente Ammone..sono pronti a morire con me per salvare sir Dunmer.. Shalimar è una furia, conosce il mio orgoglio.. è pronto anch'esso!
Il ponte levatoio viene calato velocemente per i Nove impavidi cavalieri...la loro bellezza è inimitabile, perfino quella di Ammone!
Patapam Patapam Patapam Patapam...........
http://giornalediguerra.files.wordpress.com/2007/10/cavalieri1.jpg
Sir Morris
Guisgard
22-10-2009, 00.12.26
Era prmai pomeriggio inoltrato.
La foresta iniziava ad assumere colori più scuri e sembrava riflettere i toni dei pensieri di Guisgard.
Egli e il frate erano presso una grotta poco distante dalla riva del lago.
"L'avete visto anche voi" disse il frate "questo cigno è in realtà la nostra sacerdotessa."
"Nostra?" Rispose seccato Guisgard. "Vostra, vorrete dire! Io non ho nulla a che fare con i culti di questi luoghi! Sono cristiano...e non voglio avere a che fare con i vostri riti!"
Mentre parlava, il cigno, che si lasciava docilmente accarezzare dal frate, lo fissava con attenzione.
Ad un tratto si avvicinò a Guisgard e cominciò a beccargli gli stivali.
"Amico mio" disse il frate "ciò che è più grande di noi non ha bisogno della nostra fede per eseere reale! Ciò che ognuno di noi crede è del tutto indifferente. La vita, la realtà in cui viviamo, ha molti veli...non lasciatevi ingannare da quelli più esteriori. Questo uccello, benchè vi rifiutate di crederlo, è Elisabeth. E, permettetemi di dirlo, ho visto come la guardavate sulla terrazza."
"Cosa volete dire, frate? L'ho vista si e no una volta sola. E poi è sposata con quel Morris! Ed io ho l'abitudine di rispettare le donne degli altri."
Il frate lo fissava senza dir nulla, con uno sguardo che sembrava aver il potere di leggere nel cuore di quel cavaliere.
"Quel cigno vi sta parlando, amico mio" disse "vi sta parlando con il linguaggio degli occhi e del corpo. Ha bisogno del vostro aiuto...sapete perchè quella maledizione porta quel nome?"
"Il pegno d'amore?" Chiese Guisgard.
"Si. Perchè, per essere vinta c'è bisogno di un gesto d'amore. Un immenso gesto d'amore..."
elisabeth
22-10-2009, 00.18.33
Era avvilente non poter comunicare, continuavo a beccare Sir Guisgard, ma non capiva ero esausta, quel Frate invece vedeva la mia pena........mi misi in un angolo della grotta.......l'unica cosa che mi rimaneva era ritornare a palazzo, ma prima dovevo riposare.............
Guisgard
22-10-2009, 00.28.44
Guisgard ripensava a quello che aveva visto. A come Elisabeth si fosse tramutata in un cigno.
"Se solo potessimo sapere perchè Elisabeth è corsa qui, appena fuggita dal palazzo" disse il frate "sono sicuro che questo lago è la soluzione di tutto."
"Non sarei mai dovuto arrivare qui a Camelot..." pensò ad alta voce Guisgard.
"Nulla accade per caso, amico mio. Nulla..."
Guisgard si alzò e si avvicinò al cigno.
"Sei tu Elisabeth?" Chiese. "Dammi un segno..."
Poi, sconfortato, esclamò:
"Devo essere impazzito! Sto parlando con un cigno!"
"La nutrice!" Esclamò all'improvviso il frate. "Lei conosce il segreto del lago. Dobbiamo chiedere a lei!"
"Si, ma lei è nel palazzo!" Rispose Guisgard.
"Si" disse il frate "e dobbiamo ritornare là. Solo così sapremo come agire!"
"Siete folle, frate!" Rispose Guisgard. "Se ritornassimo in quella gabbia di fanatici, ci attenderebbe morte certa!"
"Non abbiamo altra scelta..."
elisabeth
22-10-2009, 00.35.13
Tornare di nuovo a palazzo.........dalla padella alla brace........ma se io li seguivo sarei diventata Elisabeth ......e questo mi spaventava.....ma almeno se il maestro avesse visto me sarebbe stato meno crudele
Guisgard
22-10-2009, 00.36.42
Intanto, nella misteriosa grotta nascosta nella foresta, Dunmer meditava sulla sua sitiazione.
I suoi carcerieri, mentre giocavano fra loro, lo insultavano e cercavano di farlo cadere in una profonda disperazione.
"Avanti, tira i dadi!" Disse uno di loro.
"Si, ma qual'è la posta in palio?" Chiese l'altro.
"La dama di quel cavaliere chiuso in gabbia! Tanto non la rivedrà mai più!" Rispose l'altro.
E risero forte tra loro.
Ad un tratto nella grotta entrò Ruknor e le guardie si zittirono.
Si avvicinò alla cella ed offrì del vino al prigioniero.
"Prendete" disse "anche se siete mio prigioniero, non vi tratterò come una bestia. E cercate di mangiare qualcosa."
Guisgard
22-10-2009, 01.01.01
Guisgard era pensieroso.
"Dobbiamo essere realisti" disse al frate "non abbiamo il potere di entrare ed uscire da quel palazzo come se fossimo il vento. Ritornare in quel luogo è una pazzia!"
"Avete un'idea migliore?" Chiese il chierico.
In quel momento i due sentirono dei rumori provenire dall'esterno.
Guisgard estrasse la spada e si mise in guardia.
All'improvviso una sagoma apparve sull'entrata della grotta.
Era la vecchia Caitli.
"Dio sia lodato!" Esclamò "Siete vivi! Dov'è Elisabeth?"
"E' salva, ma" cominciò a dire il frate "è purtoppo vittima di un sortilegio..."
"Che sortilegio?" Chiese la donna. "Dov'è ora? Ditemelo!"
Il frate guardò il cigno.
"Non può essere..." Disse piangendo la donna "Elisabeth...cosa ti hanno fatto..."
Si accasciò accanto al cigno e pianse amaramente.
elisabeth
22-10-2009, 01.11.28
Dal mio giaciglio accolsi l'abbraccio di Caitli, mi sentivo in prigione, come avrei fatto a spiegarle chi avevo visto in fondo al lago......le sue lacrime bagnarono le mie piume
Guisgard
22-10-2009, 03.07.03
"Appena scappata dal palazzo" cominciò a dire frate Elia "Elisabeth è giunta qui. Si è immersa nel lago, forse cercava qualcosa, attraverso questo misterioso rituale. Poi, all'improvviso, ne è emersa sottoforma di cigno. Conosco questo sortilegio...è detto Pegno d'Amore."
Caitli, dopo averlo ascoltato, si asciugò le lacrime ed accarezzò dolcemente quel cigno.
"Non temere" disse con voce dolce "ci sono qua io e penserò a te come ho sempre fatto. Come quando da piccola ti ammalavi, ricordi? Ora ti canto quella vecchia canzone che tu amavi tanto..."
"Caitli" disse Guisgard "devi aiutarci. Tu sai perchè Elisabeth è giunta qui e si è immersa nel lago?"
La donna cantava quella vecchia canzone, senza badare, apparentemente, alle parole di Guisgard.
Cantò fino a quando il ciglio si addormentò.
"Nel lago, come sognò Elisabeth, è sepolta Vickyen..." Disse Caitli.
"Vickyen? E chi sarebbe?" Chiede Guisgard.
"La sacerdotessa che viveva in questa foresta." Rispose frate Elia. "Morì circa 40 anni fa."
"In fondo al lago" disse ancora la vecchia "proprio dove giace Vickyen, vi è quel medaglione. Esso può sciogliere l'incantesimo..."
"Il lago è immenso!" Esclamò Guisgard. "Non lo troveremo mai!"
"C'è qualcuno che può aiutarci..." Disse Caitli.
"Chi?" Chiese Guisgard.
"Il vecchio nano Giupenort!" Rispose Caitli. "Egli, la mattina in cui Vickyen non tornò più dal lago, era con lei."
"Dove si trova ora questo vecchio nano?" Chiese Guisgard.
"Vive dall'altra parte del lago." Rispose Caitli. "Ma fate attenzione...Giupenort non si fida degli uomini. Sarà difficile ricevere il suo aiuto."
"Questo lo vedremo!" Disse Guisgard. "Io ora vado da lui. Voi restate con il cigno e prendetevene cura."
"Io devo tornare al palazzo" disse Caitli "se si accorgono della mia assenza potrebbero insospettirsi. Vi affido Elisabeth."
"Resterò io con lei." Intervenne il frate.
A quel punto, i tre si separarono.
Caitli tornò al palazzo, mentre Elia restò con Elisabeth.
Guisgard invece raggiunse l'altra riva del lago, diretto alla dimora di Giupenort il nano.
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Guisgard
22-10-2009, 03.16.17
Intanto, Morris ed Ammone, con una squadriglia di cavalieri di Camelot, si addentravano nella foresta.
"Tra poco farà buio" disse Ammone "conviene trovare un posto per accamparci e passare la notte. I nostri nemici conoscono meglio di noi questa foresta...meglio non dar loro anche il vantaggio delle tenebre."
Poi, guardandosi attorno, concluse:
"Non credo riusciremmo mai a trovare il nascondiglio in cui tengono prigioniero sir Dunmer. Meglio attendere che si facciano vivi loro...e non credo tarderanno!"
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Sir Dunmer
22-10-2009, 08.41.34
Dunmer aprì gli occhi quel tanto che bastava per vedere Ruknor e udire le sue parole.
-Vi ringrazio per il cibo, quantomeno, anche se mi tenete prigioniero, avete la decenza di rispettare il codice cavalleresco.
Dunmer avvicinò a sè il pasto portatogli, ma ne mangiò una minima parte e tornò in una ferrea meditazione.
Hastatus77
22-10-2009, 13.44.45
Dalle mura del castello osservai uscire il gruppo di soldati guidati da Morris... era una missione troppo pericolosa.
Intanto al castello era ritornata la calma. Il corno non aveva più suonato, ma nonostante ciò, non potevamo permetterci di abbassare la guardia, quindi continuavamo a vigilare.
llamrei
22-10-2009, 14.49.02
La carovana composta dai mercanti, la bimba e me si stava avvicinando a Camelot. Potevamo vedere le alte mura. Un lato di me era felice di far ritorno a casa, un altro lato era preoccupato e triste per la sorte degli amici coinvolti in questo tragico destino.
I cavalli, passo dopo passo, accorciavano le distanze e in breve eravamo davanti al ponte levatoio.
"Voi di Camelot" dissi "Per favore aprite: sono Llamrei"
Hastatus77
22-10-2009, 14.57.24
Sento la voce di lady Llamrei, getto un rapido sguardo dai bastioni e la riconosco subito, e sembra accompagnata da un gruppo di mercanti, quindi ordino:
"Guardie, abbassate il ponte ed aprite le porte, è lady Llamrei".
Dopodiché scendo velocemente dalle mura per andare ad accogliere la mia amica, che avevo abbandonata in mano ai nostri nemici.
llamrei
22-10-2009, 15.05.52
Il ponte fu abbassato all'ordine di Hastatus!
Non aspettai nemmeno il tempo necessario per realizzare la mia gioia che corsi incontro al mio amico! Lo abbracciai forte tanto ero felice di vederlo sano e salvo! Lo tempestai di domande su Dunmer, Morris e gli raccontai di Guisgard e dell'uomo dal viso di giada.
Sembrava preoccupato e dopo aver ascoltato le mie parole fui accompagnata presso la biblioteca del palazzo.
Qualcosa mi diceva che dovevo aspettarmi notizie...e non di quelle buone.
Hastatus77
22-10-2009, 16.53.28
Ero felicissimo di rivederla, ma da quando ci eravamo ritrovati mi aveva tempestato di domande e notizie, ed io preoccupato non ero ancora riuscito a darle delle risposte... avevo paura di aver commesso qualche errore.
Comunque arrivati alla biblioteca le dissi:
"Sedetevi milady, quello che ho da dirvi non sono notizie confortanti. Intanto è da un po' di tempo che si sente suonare questo corno, ma non riusciamo a determinare da dove proviene il suono, perchè continua a spostarsi... sembra ovunque! Per il momento quindi ho aumentato lo stato d'allarme e la vigilanza... ho altresì inviato alcune pattuglie di uomini in ricognizione sul territorio... purtroppo una di queste è caduta in un'imboscata e gli uomini sono tutti stati uccisi. Alla loro guida c'era sir Dunmer..."
Dopo un'attimo di pausa continuai:
"... sembra che il nostro amico sia stato risparmiato e sia tenuto prigioniero. Sulla sua testa pende una spada di Damocle... la sua vita dipende infatti da noi. Assime ai cadaveri dei nostri soldati, ci hanno fatto pervenire un biglietto dove chiedono la capitolazione di Camelot... ma questo non lo posso consentire."
Feci un'altra breve pausa, poi:
"Sir Morris ha chiesto il mio permesso per andare a liberare Dunmer... dopo averci pensato intensamente gli ho consentito di partire accompagnato da alcuni volontari e da Ammone che si è voluto unire al gruppo... Al momento queste sono le notizie poco confortanti che posso fornire... Qui nei paraggi la situazione si è momentaneamente calmata, ma forse è la calma prima della tempesta... l'ultimatum è infatti di tre giorni e la prima mezza giornata è già trascorsa."
Guisgard
22-10-2009, 17.27.12
Hastatus era inquieto ed irrequieto dopo aver raccontato tutto ad Llamrei.
La vita dei cittadini di Camelot e l'esistenza stessa del reame dipendavano da lui.
Ad un tratto una guradia giunge nella sala.
"Milord "dice rivolgendosi ad Hastatus "fuori le mura vi è una donna...è solo e molto bella. Chiede di entrare. Dice di essere inseguita. Cosa facciamo?"
"E' la mia mamma!" Gridò la bambina. "Fatela entrare vi prego. Se non lo fate loro la uccideranno! Vi prego! Mamma, mamma!"
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Guisgard
22-10-2009, 17.33.28
Intanto Dunmer era sempre imprigionato in quella inarrivabile grotta.
"Anche se siamo nemici" disse Ruknor "siamo entrambi cavalieri. E finchè resterete qui, sarete trattato come tale."
Poi, dopo una breve pausa, aggiunse:
"Se avete un qualche credo religioso, e spero per voi che sia così, fareste bene a raccomandarvi al vostro dio. Se allo scadere dei tre giorni i vostri compagni non accetteranno le nostre condizioni, a voi spetterà una sorte che nessun uomo potrà mai invidiare!"
Detto questo si allontanò.
Guisgard
22-10-2009, 18.11.09
Intanto, al grade lago, Guisgard aveva raggiunto l'altra sponda di questo.
E tra le nebbie che avvolgevano quel luogo, riconobbe, in lontananza, una casa coperta dal muschio e quasi mimetizzata tra la vegetazione.
Bussò alla porta ed attese.
"Chi è?" Chiese una giovane voce dall'interno.
"Sono un cavaliere" rispose Guisgard "ho bisogno di vedere Giupenort il nano!"
"Non vive più qua" rispose la giovane voce "siete giunto qui per niente!"
"E dove vive ora?"
"Non vive più in nessun luogo!"
"E' morto?"
"Si, da anni ormai."
"Ma tu chi sei?"
"Il figlio del nuovo padrone di questa casa!"
"Fammi parlare con tuo padre" disse Guisgard "forse lui conosceva il nano."
"Mio padre non c'è ed io non apro agli estranei!"
"Al diavolo!" Esclamò Guisgard. "Fammi entrare! non sono giunto fin qui per niente!"
"Andate via!" Urlò il ragazzo.
Allora Guisgard buttò giù la porta ed entrò.
Vide così quel ragazzo, seduto a contare dei ceci sparsi sul tavolo.
"Dov'è tuo padre, ragazzo?"
"Vi ho detto che non c'è! E ora non seccatemi!"
"Allora vuol dire che lo aspetterò qui!"
Detto questo, Guisgard si sedette su un grosso seggio.
Il ragazzo continuò a contare i ceci, senza curarsi di Guisgard.
Poi si alzò e da una grossa padella di creta prese del pollo, portandolo a tavola.
"Prendetene un pò" disse il ragazzo "è fresco e ruspante!"
"Sei gentile ad offrirmene." Disse Guiisgard.
"Tanto" rispose il ragazzo "ve lo sareste preso da solo..."
"Non sono un brigante, ragazzo!"
"Siete entrato con la forza in casa mia" rispose il ragazzo "vi sedete come se foste a casa vostra. Cos'altro dovrei pensare?"
Guisgard lo fissò perplesso. Poi chiese:
"Cosa facevi prima di apparecchiare la tavola?"
"Cercavo di capire quanti ceci occorrono per poter riempire il lago."
"Ma è impossibile!" Esclamò divertito Guisgard.
"Davvero?" Rispose il ragazzo. "Impossibile come cercare un medaglione perso nel fondo di quello stesso lago, forse?"
A quelle parole Guisgard saltò in piedi...
http://www.cinekolossal.com/2/p/principeeilpovero/imextra.jpg
Hastatus77
22-10-2009, 18.26.37
La mia attenzione, fino a quel momento era tutta rimasta incentrata sul racconto e sulla domande di llamrei, e sui problemi che attanagliavano Camelot.
Non mi ero preoccupato di quella piccola bambina aggrappata alla sua gonna, e che ora affermava che la sua mamma era fuori dalle mura.
Mi rivolsi quindi alla guardia: "Visto che la donna è sola fatela entrare e scortatela qui da sua figlia.".
Poi guardai lady llamrei e le chiesi: "Ma chi è questa bambina che vi segue in ogni posto?"
Guisgard
22-10-2009, 20.54.47
Poco dopo, due guardie condussero lì la donna.
Nel vederla, la bambina le saltò subito tra le braccia.
"Mamma, mamma!" Gridava. "Sei salva! Mammina mia!"
La donna strinse forte a sè la bambina per un bel pò.
Poi, fissando Hastatus disse:
Ho, milord...in voi la generosità è senz'altro pari alla bellezza! Avete salvato la mia bambina! Ormai disperavo di rivederla viva! Sarò eternamente in debito con voi...qualsiasi cosa mi appartiene, sappiate che è vostra..."
Poi riprese tra le braccia la sua bambina.
"Siamo state fortunate" le disse, stringendola forte a sè "a trovare questo bel cavaliere. Con lui, sono sicura, non avremo più nulla da temere."
E mentre stringeva la piccola a sè, lanciò una rapida ed enigmatica occhiata verso Llamrei.
llamrei
22-10-2009, 21.06.37
"E' una bimba che si era smarrita nel bosco e non potevamo lasciarla lì, ovviamente. Era sola e spaurita" Non ha raccontato molto di lei...ma se sostiene che colei che attende di entrare è la sua mamma..sentiamo che cosa ha da dire in merito all' abbandono della piccola...tutto strano, molto molto strano".
Risposi ad Hastatus. Rimasi turbata per quanto appreso ed accaduto ai miei migliori amici. Sapevo che gli uomini posti sotto il comando di Morris sarebbero stati protetti dalla capacità strategica e combattiva del loro comandante. Mi fidavo di lui e credevo in loro.
Pensai a Guisgard...lasciato lì e a Dunmer..chissà in quale situazione dopo quel macabro regalo giunto a Camelot.
llamrei
22-10-2009, 21.11.18
Al nostro cospetto fu accompagnata la donna, la presunta madre della piccola.
Dopo i primi convenevoli notai una certa agitazione strana nella piccina.
Mi fissò con uno sguardo gelido che non apprezzai.
Presi per mano Hastatus e con una scusa feci accompagnare le due ospiti presso le cucine per mangiare qualche cosa.
"Non mi piace, Hastatus. Chiediti: come mai la bimba è sbucata all'improvviso nel bel mezzo del bosco? Alle mie domande non ha saputo rispondere, tegiversava, cambiava discorso o si raggomitolava in sè stessa non dando la possibilità a me di carpire qualche informazione sulla sua famiglia o sulla sua condizione. Una bimba che si perde nel bosco..la prima cosa che chiede è aiuto e che venga riaccompagnata a casa, dalla sua famiglia. Lei non lo ha fatto. Si è lasciata condurre da noi, senza chiedere nulla. Hastatus: falle controllare a vista. Non mi fido. Fallo per me. E fallo per Camelot"
elisabeth
22-10-2009, 23.16.39
Intanto, mi svegliai dal lungo sonno, mi sentivo rattrappita, allargai le ali e ruotai un pochino il collo...Hei ma dove erano andati tutti.......in un angolo sonnecchiava frate Elia.......meno male qualcuno che mi fara' compagnia...e andai a beccare il Frate.........odiavo la solitudine.....
Morris
22-10-2009, 23.22.41
Avevo implorato Flò di non venire con noi...e così fece.
Dovevo fare a meno di lui per scovare il nascondiglio di quei maledetti...ma sapevo che non erano molto lontani.
Avevo i migliori uomini di Camelot con me..e poi..avevo la responsabilità di Ammone: era molto astuto..e mi aveva dato dei buoni consigli.
Esclamai.. indi:
"Accampiamoci qui..soldati"!
"Disponetevi a cerchio per la notte... accendete un fuoco al centro..che non sia molto alto di fiamma"!
Non voglio sentinelle, troppo pericoloso.. tutti all'erta e pronti ad ogni minimo spostamento dell'aria!
"Domattina desidero che metà di voi salga sugli alberi più alti e attenda un avvistamento propizio...un passo falso dei nostri cari sequestratori...se torciono un solo capello a sir Dunmer..moriranno accarezzando le loro teste in mano"!
http://www.felicitaabassoconsumo.net/bilder/ddv_03_fuoco_kochelsee.jpg
Sir Morris
Guisgard
22-10-2009, 23.33.15
A quelle parole del ragazzo, Guisgard ebbe un sussulto.
“Come hai detto?” Chiese Guisgard.
Il ragazzo lo guardò stupito.
“Cosa ne sai tu del medaglione?” Chiese ancora il cavaliere.
“E’ per questo che siete qui, giusto?”
“Chi sei tu?” Chiese Guisgard turbato.
“Ve l’ho detto” rispose il ragazzo, mentre mangiava una coscia di pollo “sono il figlio di colui che vive qui.”
“Cosa sai di quel medaglione?”
“E’ per la vostra bella?” Chiese il ragazzo, senza smettere di mangiare “E ditemi, com’è?”
“Com’è cosa?”
“La vostra bella, intendo. E’ bella davvero?”
“Io non ho nessuna bella!” Rispose Guisgard.
“Sciocchezze” esclamò il ragazzo “solo per due cose un uomo intraprende una missione come questa…per denaro o per amore. A voi hanno promesso molto denaro?”
“Hai la lingua lunga, ragazzo.” Disse Guisgard.
“Ad occhio” disse il ragazzo “voi non siete il tipo venale…ergo, siete qui per amore.”
Guisgard lo prese per il bavero della giacca e disse:
“Secondo me tu hai bisogno di una gran bella tirata d’orecchie. Ora, basta con le chiacchiere e dimmi tutto ciò che sai sul medaglione.”
“Che si trova sul fondo del lago. Al crepuscolo, da uno spuntone di roccia detto Della Sacerdotessa è possibile vederlo brillare.”
“Ormai il crepuscolo è giunto” disse Guisgard “indicami da dove è possibile vederlo!”
E lo portò fuori a forza.
“Che maniere” protestò il ragazzo “sto mangiando!”
“Mangerai dopo! Andiamo!”
Giunsero così allo spuntone roccioso detto “Della Sacerdotessa”.
La Luna in quel momento si affacciò dalle alte e sottili nubi del cielo e lanciò la sua scia argentea sulle acque del lago.
Un attimo dopo, dal fondo di questo, uno scintillio fu visibile sulle acque.
http://www.digasantarosalia.it/luna%20lago.jpg
Guisgard
22-10-2009, 23.45.08
Intanto nella foresta, Morris, Ammone e i soldati di Camelot, si stavano preparando per la notte.
Quando all'improvviso si udì il rumore di un carro.
"Arriva qualcuno, milord..." Disse Ammone a Morris.
Tutti impugnarono le armi e si misero in guardia.
Un attimo dopo un carro sbucò dalla fitta vegetazione.
Era guidato da uno strano ometto.
"Buonasera a voi, nobili cavalieri" esordì "è raro trovare qualcuno di notte in questo strano ed arcano luogo. Permettete che passi la notte con voi altri?"
"Chi sei, tu?" Chiese Ammone.
"Oh" rispose l'ometto "sono un povero saltimbanco vagabondo. Mi sposto da paese a paese, da feudo a feudo, per guadagnarmi da vivere. Quel fuoco da l'idea di essere molto accogliente...vi spiace se vengo a sedermici accanto?"
Ammone annuì, senza però mai togliergli gli occhi di dosso.
Guisgard
23-10-2009, 00.20.36
Guisgard vide lo scintillio ed urlò:
“Eccolo! Il medaglione è lì!”
“Si” disse una voce rauca alle sue spalle “è lì da 40 anni.”
Guisgard si voltò.
“Chi sei tu?” Chiese stupito. “Dov’è il ragazzo?”
“Sono colui che cercavate fino a poco tempo fa.”
“Giupenort il nano?”
“Si, sono io.”
“Ma il ragazzo aveva detto…”
“Siete qui per fare domande o per prendere il medaglione?”
Guisgard lo fissò per un momento. Poi si tolse la giubba, gli stivali e si tuffò in acqua.
Scese sul fondo, seguendo lo scintillio che da lì proveniva.
Il medaglione era fra alcune piante sul fondale del lago.
Lo raccolse e risalì in superficie.
Il nano lo condusse nella capanna, dove Guisgard si asciugò e si riscaldò con una tisana calda ed aromatica.
“Ma cosa sta succedendo qui?” Chiese Guisgard turbato.
“Sempre a fare domande, voi uomini!” Rispose seccato il nano. “Avete avuto ciò che cercavate. Appena saranno pronti i vostri vestiti andatevene e dimenticatevi di questo posto.”
“Grazie…” Disse Guisgard.
“Non lo faccio per voi!” Rispose irato il nano. “Odio quei maledetti fanatici. Tutto qui. La foresta deve ritornare ai suoi abitanti!”
Poco dopo Guisgard lasciò quella capanna e ritornò alla grotta dove aveva lasciato frate Elia ed il cigno.
Questo era ancora addormentato.
Guisgard si avvicinò e gli mise al collo il medaglione.
In quel momento il cigno aprì gli occhi ed una luce invase la grotta.
I suoi occhi cambiarono colore e divennero più limpidi.
Le bianche piume si ritirarono e le ali pian piano si mutarono in braccia di donna.
Avvolta da quella mistica luce l’immagine di Elisabeth si fece sempre più netta.
La pelle vellutata e dorata aveva preso il posto di quelle bianche piume.
I suoi capelli nerissimi avvolsero quel bellissimo volto di donna.
Il suo sguardo si aprì e la donna vide quel cavaliere, sconvolto ed affascinato da quell’incredibile incantesimo.
Un momento dopo quella bellissima donna era stesa nuda davanti ai suoi occhi.
Con le mani cercava di coprirsi le sue nudità.
Il cavaliere allora, come destatosi, si tolse la giubba e coprì il bellissimo corpo di Elisabeth.
Il malefico “Pegno d’amore” si era dissolto per sempre.
elisabeth
23-10-2009, 00.42.19
Dormivo beatamente, quando qualcosa di gelido tocco' il mio collo, avvertii una strana sensazione e comincia a trasformarmi, rividi le mie braccia, le mani, i piedi e mi ritrovai senza piume, cercai in tutti i modi di coprirmi, quando qualcuno ebbe pieta' del mio imbarazzo e mi pogio' la sua giubba sulle spalle......" Sir Guisgard, non riesco a capire come abbiate fatto, ma avete spezzato un grande incantesimo, rischiando per me l'ira di un uomo che ci perseguitera'.......credo che da quando mi avete incontrato nella foresta, la vostra vita sia diventata un incubo....voi sapete che non e' finita qui, i problemi devono ancora arrivare, se non riporto gli equilibri in questa foresta, il male dilaghera' inesorabile.......dovete aiutarmi......e Frate Elia ci aiutera' il suo spirito alchimista ci sara' utile"
Guisgard
23-10-2009, 00.49.39
"Milady" cominciò a dire Guisgard "io non so niente di riti e di incantesimi. Questo mondo, in cui vi trovate così bene, non è il mio, non mi appartiene e non mi apparterrà mai."
Fissò poi frate Elia, che aveva osservato tutta la scena.
"Io sono un cavaliere" continuò a dire Guisgard rivolgendosi di nuovo ad Elisabeth "e confidido solo nell'abilità della mia spada. Per me esistono solo i nemici che posso combattere. Se occorrerà, come è sempre stato, la mia spada sarà al vostro servizio, milady. Vostro e di tutti quelli che ne chiederanno l'aiuto. Ora però devo ritornare a Camelot. Manco da laggiù da troppo tempo ed i miei compagni potrebbero aver bisogno di me. Se voi sentite di dover restare qui, allora vi affido alle cure di Frate Elia."
elisabeth
23-10-2009, 01.00.32
" La spada Sir Guisgard, la spada, la magia gli incantesimi gli gnomi i folletti le fate.....voi non credete, buffo veramente buffo.....eppure siete stato testimone di tutto questo, avete vissuto il mondo essoterico unito all'esoterico, ma voi non credete..........vi siete immerso nelle acque del lago per un pezzo di ferro da mettermi al collo.....al collo di un cigno....ma voi non credete.........andate dai vostri amici tornate a Camelot, vi capisco il cavaliere ha un compito da portare avanti, difendere il suo Re.......bene io ho il compito di difendere Madre natura e la povera gente, compresi i bambini che non hanno fatto ritorno.......vi saro' grata in eterno per avermi riportato ad avere spoglie umane........ma forse non credete neanche nella mia esistenza......"
Morris
23-10-2009, 01.27.39
Strizzo l'occhio ad Ammone ed ai miei valorosi cavalieri...essi capiscono che non bisogna dar fiducia, per alcun motivo, a questo losco individuo.
"E' nostro dovere, simpatico signore, accoglierla attorno al nostro umile fuoco...chissà se domani la penserò allo stesso modo...se così non fosse.. voi avrete smesso di fare il saltimbanco...e quella panca di legno sarà la vostra cassa.. dalla quale non ne uscireste mai più fuori.
Lo strano ometto, mentre beve un sorso di idromele offertogli da Ammone..tossisce a dir poco sospettosamente..e prosegue annuendo perchè rimasto un pò affogato...forse dall'emozione di dover fare una recondita scelta...chissà!
Sir Morris
Guisgard
23-10-2009, 01.55.35
A Camelot, la mamma della bambina ringraziava ancora Hastatus.
"Milord" disse "vi prego, sono stanca. Vorrei ritirarmi in una stanza in cui poter riposare insieme alla mia bambina. E qualsiasi cosa vorrete domandarmi, vi attenderò lì, felice di potervi offrire tutto ciò che mi chiederete..."
Detto ciò, la donna e sua figlia furono condotte da una guardia negli alloggi dove erano situate le stanze per gli ospiti.
Intanto, nel cuore della foresta, Morris ed i suoi erano alle prese con quel buffo e strano saltimbanco.
"Mio cavaliere" disse il saltimbanco a Morris "siete un ospite assai bellicoso, ma mi piacciono gli uomini temerari come voi. E visto che siamo qui e bisogna passare la serata, direi di fare un bel giochino..."
Ammone guardò Morris.
"Teniamolo d'occhio, milord" disse lo scudiero "al vostro minimo cenno lo accoppo come si fa con i tacchini!"
Poi, rivolto al santimbanco, chiese:
"Che gioco?"
"Oh" rispose il saltimbanco "un innoquo indovinello. Se lo risolverete io vi darò ciò che state cercando in questa buia notte, ma se non riuscirete a darmi la giusta risposta allora sarò io a prendere qualcosa da voi..."
Rise di gusto e continuò:
"È più grande di Dio e più malvagio del Diavolo. Il povero ce l'ha, il ricco non ne ha bisogno e se lo mangi muori.
Cos'è?"
Guisgard
23-10-2009, 03.23.21
Guisgard fissò per un momento Elisabeth.
"La vostra esistenza?" Ripetè Guisgard. "Già...ma chi siete veramente, milady? In questa foresta ho visto incanti e magie, è vero, ma ho visto anche cose oscure, misteriose...l'illusione ha molti volti ed io non sono abituato a confrontarmi con ciò che non conosco...Sono un cavaliere e alla fine, l'unica cosa su cui possa fare affidamento è la mia spada. So che essa non mi ingannerà mai."
Il frate tentò di dirgli qualcosa, ma Guisgard lo zittì scuotendo la testa.
"E ora cosa farete, cavaliere?" Chiese il frate.
"Forse sono capitato in questa foresta" rispose Guisgard "per scontare qualche mio peccato, qualche mia antica colpa. Forse dietro i misteri di questa foresta, ci sono le mie inquietudini, le mie paure. Forse tutto ciò non è reale, forse questa discesa negli inferi è solo una mia illusione! E forse solo quando tutto ciò sarà finito io ritroverò la serenità e la pace da troppo tempo perdute."
Intanto, nel misterioso palazzo nascosto nella foresta, Caitli, era rientrata nella sua stanza.
La vecchia nutrice era stata abile e prudente e nessuna delle guardie si era accorta della sua assenza.
Ma all'improvviso, nella penombra della sua stanza, intravide una sagoma scura.
"Caitli, caitli" cominciò a dire questa "io ti ho tenuta con noi anche dopo la morte della tua padrona...e tu mi ricambi tradendomi...sono molto addolorato..."
La sagoma avanzava nella penombra verso la vecchia donna, che a fatica indietraggiava fino a toccare la parete della stanza.
Era in preda ad un intenso terrore e non riusciva a dire nulla.
Quella sagoma le si avvicinava sempre più.
Giunse all'altezza della finestra e la Luna ne illuminò per un momento gli occhi.
L'orrore più vivo si impossessò di Caitli nel vedere quell'inumano sguardo.
In quel momento, in lontananza, si udirono gli ululati dei lupi, che parvero coprire l'urlo di terrore e dolore della vecchia Caitli.
Un attimo dopo, nella stanza, l'oscurità sembrava aver ricoperto ogni cosa...
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Morris
23-10-2009, 13.12.41
"Caro il mio Saltimbanco, voi desiderate sapere se vi sia qualcosa più grande di Dio? Oppure.. volete conoscere qualcosa ancor più malvagia del diavolo stesso? "Niente" è la mia risposta... "Me" è per la seconda mia domanda"!!!
"Adesso.. se non volete essere "salato" dai miei uomini, smettete di illudervi di essere scaltro e riferitemi parole sincere ed essenziali, al prossimo quesito vi farò saltare la lingua"!
http://www.italianostrabergamo.org/images/718_leggenda01.jpg
Sir Morris
llamrei
23-10-2009, 13.52.15
Ormai la bambina e la sua mamma erano di nuovo insieme ed erano protette dalle mura di Camelot.
Io potei tornare finalmente presso la mia piccola casa e a dedicarmi alle composizioni dei miei profumi. La prima cosa che avrei fatto, dopo un riposo ristoratore, era quello di recuperare la lavanda di cui tanto amavo il profumo. Camelot e il suo destino ormai erano nelle mani di gente esperta ed abile. Finalmente indossai i miei comodi abiti che tanto mi mancavano e mi avventuari al mercato con la mia cesta di vinimi.
Pensai ad Hastatus "Gran bel capitano...ottimo amico":smile:
http://farm3.static.flickr.com/2601/4036387839_3278f7de25_o.jpg
(lavandia.fr)
Hastatus77
23-10-2009, 14.29.42
Quando lady llamrei se ne andò, rimasi a pensare alle sue affermazioni, forse c'era veramente qualcosa che non andava... ma io vedevo solo una donna ed una bambina. Però potevo sempre ordinare ad una guardia di sorvegliarle e a loro avrei potuto riferire che la sorveglianza era per il loro bene.
Sì, dovevo fare così... me ne uscii dalla biblioteca per cercare un soldato al quale comunicare questi ordini.
Guisgard
23-10-2009, 15.24.39
Dalla finestra della sua stanza, la donna fissava la grande strada che dava al mercato di Camelot.
Vide Llamrei che camminava con alcune erbe comprate li vicino.
Ed in quel momento un strano sorriso sorse sul suo bellissimo viso.
Poi si rivolse alla bambina:
"Sei stata bene con lei? Come ti ha trattata?"
"Si, sono stata bene" rispose la piccola, mentre pettinava la sua bambola "mi ha trattata benissimo."
Poi, posando la bambola sul letto, chiese:
"Cosa le accadrà?"
"Piccola mia" rispose la donna avvicinandosi a lei "il desino di ognuno di noi ci è ignoto...nessuno sa cosa potrà mai accaderci."
"Posso andare da lei?" Chiese la piccola.
"Devi andare!" Rispose la donna.
E appena la piccola corse da Llamrei, la donna chiamò una delle guardie.
"Potreste chiedere" cominciò a dire "al vostro comandante, sir Hastatus, di raggiungermi qui? Avrei una cosa urgente da dirgli..."
La guardia corse a chiamare Hastatus.
Guisgard
23-10-2009, 16.15.26
Intanto nella foresta, Morris, Ammone e gli altri cavalieri erano alle prese con quello strano saltimbanco.
"Notevole!" esclamò questo. "Davvero notevole, milord! Siete più furbo di quel che pensavo! Niente è la risposta esatta! Infatti niente è più grande di Dio, niente è più malvagio del demonio, niente hanno i poveri, niente manca ai ricchi e se non si mangia niente si muore! I miei complimenti!"
"Bene" intervenne Ammone "ora che hai avuto la tua risposta, ricordati il nostro patto!"
"E sia" rispose il saltimbanco "voi cercate una certa grotta ed io ve la indicherò...seguite il sentiero illuminato dalla Luna. Non abbandonatelo mai e vi ritroverete presso una grotta...lì troverete ciò che cercate!"
"Già" disse Ammone "ma tu verrai con noi! Perchè se questa è una trappola tu sarai il primo a rimetterci le penne!"
Poi, rivolgendosi Morris, lo scudiero aggiunse:
"Appena darete il segnale, milord, partiremo verso la grotta che ci ha indicato questo giocherellone!"
Guisgard
23-10-2009, 16.26.00
Intanto a Camelot, nel grande mercato, la bambina aveva raggiunto Llamrei, che era intenta a scegliere alcune erbe per i suoi profumi.
"Signora..." chiamò la bambina, sorridendo ad Llarei.
Le restò accanto senza disturbarla, in attesa che la donna avesse completato le sue spese.
Hastatus77
23-10-2009, 17.53.27
La guardia che doveva sorvegliare la donna, mi era venuta a cercare perché ella voleva parlarmi.
Appena giunto al cospetto della donna:
"Milady, spero che vi siate trovata bene qui a Camelot, nonostante il brutto periodo che stiamo passando. Ma ditemi il motivo per il quale mi avete convocato."
llamrei
23-10-2009, 18.40.17
Avevo quasi trovato tutto il necessario per creare una essenza molto speciale. Il mio cesto era quasi pieno. Lo avrei riempito con delle margherite fresche che avrei raccolto nel prato appena fuori le mura. Adoro le margherite: sono espressione di semplicità e se guardate bene da vicino...sorridono :smile:
Mentre ero intenta alla mia scelta, mi sento affiancare da una bimba. Era la bambina che avevo accompagnato a Camelot.
"Come mai sei qui sola? Dov'è la tua mamma?"
Alle mie domande, nessuna risposta. Presi per mano la bambina, la "strana" bambina, e mi avviai verso il luogo dove sapevo di trovare Hastatus.
Morris
23-10-2009, 20.23.16
La luce riflessa sul sentiero era chiara come chi la emanava!
"Ammone..armate pure quest'uomo..combatterà per noi...se ci tradirà ...avremo almeno la buona creanza di ucciderlo con un arma in mano"!
"Dite agli uomini di prepararsi immediatamente, ogni istante può essere fatale per il nostro caro Dunmer"!
"Ci disporremo su due file di cinque, adesso siamo una splendida "sporca" decina"!
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Sir Morris
elisabeth
23-10-2009, 23.17.06
" Avete pienamente ragione, avete la spada, siete stato iniziato con una spada, onorate il codice cavalleresco, se prendete la vostra spada dalla punta e la guardate sino al'elsa e' una croce Sir Guisgard, essa tra le vostre mani combattera' il male e il bene.......Io invece tra le mie mani non ho nulla, mi avete chiesto chi sono.....ditemelo voi....per me avete oltrepassato il lago, vi siete immerso e siete riemerso per cosa .....per la magia di un medaglione.....la magia del metallo Sir.....i metalli si trasformano...il potere del fuoco. Io ho subito sino ad ora tutti gli eventi di questa foresta, ogni persona che ho incontrato si aspetta qualcosa da me, perche' cosi' e scritto, e pensare che sino a qualche giorno fa', passeggiavo indisturbata per le vie di Camelot e oggi ero nuda al vostro cospetto sino a quando non mi avete pudicamente coperta.......percorrete la vostra strada qualsiasi essa sia , non sentitevi obbligato il cuore vi fara' prendere la giusta via ".........non so' cosa avvenne dopo...so solo che un freddo incredibile mi avvolse, mentre la paura attanagliava il mio stomaco........" Caitli, le e' successo qualcosa, il maestro si sta vendicando........"
Guisgard
23-10-2009, 23.31.25
Guisgard aveva ascoltato Elisabeth senza dire nulla.
Un freddo vento si era alzato dal lago e sembrava voler inaridire l'animo di chi ne fosse esposto.
Ad un tratto vide il frate intento ad osservare alcuni sassi che aveva disposto sul terreno.
"Il lupo tenta di azzannare un fiore" cominciò a dire il frate "il falco lo ferisce con gli artigli, ma questi gli restano impigliati nella pelle del lupo."
"Cosa fate, frate?" Chiese Guisgard.
"Cavaliere" ripose il frate "sapete cos'è un ginn?"
"No, mai sentito. No, un momento...mi sembra di averne sentito parlare in Terrasanta..."
"Si" disse il frate "il ginn è un essere demoniaco. A metà tra il mondo degli uomini e gli inferi. Esso vive solo per tormentare gli altri. E possiede il potere mistico delle creature della notte."
"Non capisco" disse Guisgard "perchè mi raccontate tutto questo?"
"Le fanciulle, cavaliere" rispose il frate "se sono ancora vive, c'è un solo luogo in cui possone essere..."
"Il palazzo di quei maledetti!" Esclamò Guisgard.
"Si...sono nelle mani dei nostri nemici. E voglia Iddio che siano ancora vive..."
elisabeth
23-10-2009, 23.41.19
Ero stanca, infreddolita,affamata.......il Frate aveva presagito quello che stavo predicando da tempo........il vento era forte,ma poco importava.....uscii dalla grotta e presi la strada del palazzo......Al diavolo tutto e tutti, lupi famelici,diavoli ......era meglio prendere il toro dalle corna..........una volta li' avrei deciso il da farsi ..se ne avessi avuta ancora un'opportunita'.....
Guisgard
23-10-2009, 23.48.36
A vedere Elisabeth decisa ad intraprendere la via per il palazzo, la raggiunse e l'afferrò per un braccio.
"Dove credete di andare?" Disse visibilmente agitato. "Avete tanta voglia di fare l'eroina da andare a sfidare quei fanatici fin dentro il loro covo? Vi avverto che non rischerò più la vita per voi e per i vostri modi da salvatrice del mondo! Ma chi credete di essere? Non mi lascerò più incantare da voi!"
In quel momento il vento cessò di colpo ed un'intensa pioggia scese sulla foresta.
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elisabeth
23-10-2009, 23.56.05
Mi divincolai dalla sua presa....." Siete un pallone gonfiato, non vi ho chiesto mai nulla, sono andata avanti semppre da sola, non mi sembra che abbia chiesto l'aiuto di nessuno, siete libero di andarvene al diavolo quando vi pare e piace, e se voglio fare l'eroina di questa maledetta foresta, sono liberissima di farlo e ora Sir Guisgard, lacsiatemi andare a morire in santa pace...." Dissi tutto questo d'un fiato...sotto lo scroscio della pioggia......avrei voluto prenderlo a schiaffi, ma non ne avevo la forza........ogni cosa diventava sempre piu' pesante......
Guisgard
24-10-2009, 00.02.57
"Perchè non siete un uomo" disse Guisgard "così potrei prendervi a schiaffi! Perchè siete una donna? Perchè? Maledetto il giorno in cui vi incontrai!"
"Non dite ciò che non pensate, sir..." Intervenne il frate.
All'improvviso però, il cavaliere si accorse dello sguardo stanco della donna.
Sembrava perdere le forze. Forse erano stati gli eventi, i pericoli, la paura.
La prese allora in braccio e la portò accanto al fuoco.
"Preparerò una speciale tisana" disse il monaco "che ci renderà le forze. Così potremmo essere più lucidi sul da farsi."
elisabeth
24-10-2009, 00.11.53
Se fossi stata un uomo,non mi sarei trovata in quella situazione..essere una donna in quell'epoca era una maledizione, quando mi mise accanto al fuoco...con la mente lo ringraziai se fosse stato per me sarei morta sotto la pioggia, ma piuttosto che dirglielo mi sarei mangiata la lingua......lo osservavo........maledite il momento di avermi conosciuta...io me lo ricordavo eccome, ero rimasta anche senza cavallo......presi tra le mani il liquido caldo che mi fu offerto, poteva anche essere cicuta...ma era caldo e in quel momento era un tocca sana per le mie povere membra intirizzite.....
Guisgard
24-10-2009, 00.18.05
"Un uomo che la prenda a schiaffi ogni giorno" diceva fra sè e sè Guisgard "ecco di cosa ha bisogno!"
"Noi fummo rinchiusi nelle segrete di quel palazzo" cominciò a dire il frate "secondo voi, Guisgard, dove potrebbero essere le fanciulle rapite?"
"Il diavolo mi porti se lo sò!" Esclamò Guisgard. "Bisognorebbe capire cosa volevano farne di quelle fanciulle, quei maledetti!"
"Già..." sospirò il frate.
"Provate a chiederlo a lady perfezione!" Disse Guisgard indicando Elisabeth. "Lei ha sempre una risposta a tutto! Magari la risposta la vedrà in sogno!"
elisabeth
24-10-2009, 00.24.30
mi alzai , presi la mia ciotola di tisana e la feci scorrere sulla testa di sua soavita' la maschia perfezione....." E adesso, mi auguro che la tisana faccia effetto...........anche se qualcuno non mi crede io ho sognato quel posto, anzi lo ha disegnato una bambina che era con me al capanno....era una grande porta nascosta dalla vegetazione, in sogno ci sono arrivata..ho tentatao di aprirla ma non ci sono riuscita, e poi qualcosa mi ha portato via da li' facendomi risvegliare"........E ora se solo si azzardava a dare un'altra battuta delle sue...l'avrei ucciso.....
Guisgard
24-10-2009, 00.34.18
Guisgard saltò in piedi.
"Voi...voi...voi..." disse, tentando di frenare l'ira. "Non ho mai picchiato una donna in vita mia, ma sento oggi un'irrefrenabile voglia di farlo! E' tutta colpa di vostro marito, che asseconda ogni vostro desiderio ed ogni vostra follia! Innamorarsi di voi è una vera sciagura!"
"Una porta grande e coperta dalla vegetazione?" Ripetè il frate saltando sù. "Conosco un posto simile! E' a poche miglia dal palazzo! Forse siamo vicini alla soluzione!"
elisabeth
24-10-2009, 00.41.40
" Io non sono una donna vizziata, mio marito non lo camando a bacchetta...siamo due persone libere...e quindi smettetela di nominarlo come se dovesse essere il mio carceriere.......e state tranquillo....non vi siete innamorato di me ..quindi ritenetevi un uomo senza sciagura alcuna........" mi voltai verso il frate...lui conosceva il posto........finalmente una buona notizia.......tranne il fatto che ero talmente furente che mi sentivo il viso in fiamme.....
Guisgard
24-10-2009, 00.49.09
"Certo" disse Guisgard mentre si puliva i capelli dall'odore della tisana "mi sarei potuto trasformare anche io in un ciglio, o in un falco o viaggiare per la foresta a sognare porte e palazzi! Mi avrebbe potuto colpire ogni genere di maledizione! Ma niente sarebbe stato peggio dell'innamorarvi di voi!"
"Smettetela di ligare come una vecchia coppia, voi due!" Tuonò frate Elia. "Abbiamo cose ben più importanti da fare. Lasciamo questo posto e rechiamoci nel luogo dove sorge quella misteriosa porta!"
elisabeth
24-10-2009, 00.54.28
Perche' non sapevo scagliare maledizioni tremende..?..L'avrei trasformato in rospo........era giunto il momento di mettersi in moto e andare a cercare il posto dove forse avremmo potuto avere qualche risposta....pero' avrei voluto dormire....e mettermi addosso qualcosa di piu' caldo e lungo.......pazienza quello passava il convento........
Guisgard
24-10-2009, 01.05.17
"Partiamo allora" disse Guisgard "anche se ci occorrrerebero cavalli e qualcosa di più adatto al freddo della foresta."
Così i tre si misero in cammino verso quel misterioso luogo.
La foresta assumeva inquieti colori di notte e le sue mille voci rendevano ancor più spettrale l'atmosfera.
Una nebbia sempre più densa avvolgeva il loro cammino, rendendo quello scenario una magnifica possibilità per chiunque avesse voluto attaccarli di sorpresa.
"Se avete paura" disse Guisgard, assumendo un tono di vaga indifferenza, ad Elisabeth "potete farvi più vicina a me! Voi sarete brava con gli incantesimi, ma i pericoli, quelli reali, lasciateli ad un vero uomo!"
In quel momento, una parete rocciosa si notò in lontananza.
"Eccoci" disse il frate "alla base di quella parete, vi è la misteriosa porta!"
elisabeth
24-10-2009, 01.14.23
Gia' pensai ....voi con la spada e io con Abra Cadabra...che magnifica coppia...mi avvicinai di piu' a lui ....quando incomincia a sentire quel mellifluo suono di morte.....la mia testa sembrava volesse esplodere, era insopportabile.....vidi la strda che conduceva alla porta...e piu' mi avvicinavo e piu' il suono era forte......camminavo barcollando....quanto avrei retto quella situazione
Guisgard
24-10-2009, 01.18.47
"Stiamo in guardia" disse Guisgard al frate "questo posto potrebbe pullulare di nemici!"
E sfoderrò la spada.
Poi, accorgendosi che Elisabeth barcollava, le mise un braccio attorno ai fianchi per sostenerla.
"Cosa avete, Elisabeth?" Chiese preoccupato.
Poi, rivolgendosi al frate:
"Sta tremando, frate! Credo non stia bene!"
elisabeth
24-10-2009, 01.30.17
ero in preda a strane sensazioni e come nol sogno sentivo l'odore e la voce della morte.......sentivo che qualcuno mi stava sostenendo.....mi chiamava......ma non potevo rispondere...........Vi prego Sir Guisgard..statemi lontano....e' un posto che era pieno di nemici.....ma non erano umani e questo era il male che albergava nella foresta
Guisgard
24-10-2009, 01.37.10
Guisgard non comprese le forti sensazioni che Elisabeth avvertiva nell'aria.
L'invito della ragazza a starle lontano suonò acido e scostante nella mente del cavaliere.
"Come volete, milady" disse Guisgard "vi avevo vista in difficoltà e ho pensato...non importa, sono stato uno sciocco. Non asccadrà più."
Ma nella mente di Elisabeth, più i tre si avvicinavano a quella porta, più quel suono di morte si faceva vivo.
Giunsero così davanti a quella immensa porta, seminascosta dalla vegetazione che selvaggia crescava sulle rocce.
elisabeth
24-10-2009, 01.42.28
Non riusciva a capire...volevo solo proteggerli, non mi veniva niente in mente ero troppo soprafatta da cio' che avvertivo...se fossimo riusciti a uscirne vivi......avrei spiegato molte cose a Sir Guisgard....per ora se mi odiava e mi stava lontano ero la donna piu' felice del mondo.....se era l'unico modo per non farli venire con me.................
Guisgard
24-10-2009, 02.49.28
La nebbia si era fatta ancora più fitta, rendendo quell'angolo di foresta come un luogo al di fuori del mondo.
Ad un tratto Elisabeth intravide una sagoma proprio accanto alla grande porta. Era Caitli.
Questa le sorrideva e con una mano sembrava chiamarla.
"Venite, mia signora" diceva "prima che loro ritornino. Dietro questa porta c'è ciò che state cercando..."
In quello stesso momento, nell'aria si avvertì il malefico suono del Braminga, che sembrava diffondersi in ogni direzione.
Guisgard allora estrasse la sua spada.
"Sembra che le forze del male" cominciò a dire "si siano date appuntamento tutte qui per questa notte..."
Guisgard
24-10-2009, 03.07.42
Intanto, nella foresta, Morris, Ammone e gli altri cavalieri di Camelot, seguendo le indicazioni del saltimbanco, si diregevano verso la misteriosa grotta dove era imprigionato Dunmer.
Ammone teneva legato a se, con una grossa corda, la loro pittoresca guida.
"Quando sarete giunti alla grotta" disse il saltimbanco "Mi lascerete andare?"
"Ti terrò stretto a me" rispose il forzuto scudiero "fino a quando non saremo ritornati sani e salvi a Camelot, davanti ad un cosciotto di pollo fumante! E se qualcuno penserà bene di volermi far fare un bel salto all'Inferno, sappi che tu sarai il primo a sentire il fuoco sotto i tuoi stivali!"
Poco dopo, l'eroica compagnia, giunse in prossimità della grotta.
Ammone scrutò la situazione.
"Milord" disse rivolto a Morris "guardandola da qui, quella grotta non mi sembra molto grande. Ad occhio, direi che può contenere si e no tre, quattro soldati al massimo. Contando anche i due che sono fuori l'ingresso a fare la guardia, dovremmo ritrovarci sei soldati in tutto. Al vostro segnale scateneremo l'Inferno!"
Tutta la compagnia attese allora l'ordine di Morris per attaccare...
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Guisgard
24-10-2009, 03.32.18
A Camelot intanto, Hastatus aveva raggiunto la stanza di quella misteriosa donna, per conoscere cosa volesse dirgli.
Appena giunto, il cavaliere trovò la donna seminuda, coperta solo da un velo sottile e trasparente.
"Sono felice di rivedervi, mio signore" cominciò a dire la donna "la vita è dura per una donna sola come me. Crescere una figlia, quando si è da soli, è arduo...avendoci accolti qui, voi avete dimostrato una grande generosità. Credo che non poptrò mai sdebitarmi."
Mentre parlava, gli accarezzava il viso ed il collo.
Poi prese della frutta dal tavolo e ne mangiò un pò.
"I vostri soldati sono stati molto scrupolosi ad obbedire ai vostri ordini" continuò a dire "hannno avuto per noi ogni cura ed attenzione..."
Poi prese un grappolo d'uva e ne offrì un pò ad Hastatus.
"Prendete, mio signore" disse "è scortese lasciare una donna a mangiare da sola. La buona tavola è un piacere...e come tutti i piaceri va goduto con chi si ha accanto..."
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Intanto, Llamrei, con la bambina, si stava dirigendo da Hastatus, quando all'improvviso, giunte in un lungo corridoio del castello, la piccola cominciò a parlare:
"Mia signora...ti voglio bene...ho fatto una cosa per te..."
E le mostrò una collanina, fatta di diverse pietre colorate.
"E' un portafortuna...è tua...mettila."
http://www.artre-vendita-gioielli-online.it/images/pd.ag14.jpg
llamrei
24-10-2009, 14.01.18
"Oh grazie, mia cara: E' bellissima. Su forza andiamo a cercare il Comandante e la tua mamma. Mostriamo loro che bel regalo ora indosso"
Mi avviai verso al stanza dove ci stavano aspettando. Fui fermata nuovamente dalla bimba. "Perchè tergiversa? Perchè non vuole che vada da Hastatus?"
Hastatus77
24-10-2009, 14.18.24
Quella donna che non conoscevo, era estremamente affascinante e facevo fatica a distogliere il mio sguardo... stava cercando di ammaliarmi con le sue arti... una voce nella mia testa però mi diceva però di stare attento... erano gli avvertimenti di lady llamrei.
Dovevo cercare di stare al gioco.
"Milady, i miei soldati hanno solo eseguito i miei ordini per il vostro bene, e non avete nulla di cui sdebitarmi con me."
Presi l'uva che mi venne offerta dalla donna e la mangiai.
"Milady" dissi "non conosco ancora il vostro nome, e ditemi cosa posso fare per allietarvi la permanenza a Camelot."
llamrei
24-10-2009, 14.39.26
Trattenuta dalla bimba ma non mi feci convincere: questa era una palese dimostrazione che qualcosa stava accadendo e che io non avrei dovuto intervenire o interferire. Così accellerai il passo: mi misi a correre per i lunghi corridoi. Dovevo capire chi ella fosse e chi fosse quella strana bambina. Qualcosa non quadrava...e non potevo permettere che il male agisse da dentro Camelot.
Morris
24-10-2009, 16.22.12
Ordino a due guardie di far fuori le sentinelle fuori la grotta:"Andate e senza far rumore"!
Due gole nemiche, dopo qualche attimo, vengono recise all'altezza della carotide!
La via è libera ..i soldati guardano i miei occhi e ansiamano....adesso chiudo le mie palpebre...è questo il segnale!
In silenzio, entriamo, li accerchiamo..e tutti quanti i nemici uccidiamo.
"Sir Dunmer, siete libero"!
http://www.argantia.it/foto/grotta_del_colle_rapino.gif
Sir Morris
Sir Dunmer
24-10-2009, 16.48.26
Dunmer fu distolto dalla sua profonda meditazione.
-Morris! Sir Morris! Siete voi!
E subito approfittò dell'occasione piovutagli dal cielo per evadere dalla cella.
-Vi ringrazio infinitamente, cavaliere di Camelot, sapevo già in cuor mio che sareste venuto in aiuto!
Disse a Morris mentre si allontanavano dal luogo di prigionia.
Guisgard
24-10-2009, 17.30.56
Llamrei procedeva a passo svelto attraverso quel grande corridoio.
La bambina però si era fermata e fissava in modo inquietante Llamrei.
Ad un tratto la donna sentì delle intense vampate di calore che avvolgevano il suo corpo. Tutto intorno a sè iniziò a girare e la collana donatagli da quella misteriosa bambina divenne pesantissima.
Llamrei cominciò a sentire la gola ardere come se stesse prendendo fuoco.
Si sentiva soffocare, era senza forze e non riusciva più a muoversi.
La bambina allora si avvicinò a Llamrei e con un malefico ghigno cominciò ad osservarla, mentre la vita sembrava sul punto di abbandonarla per sempre.
Nella stanza di quella misteriosa donna intanto, Hastatus aveva mangiato con lei della frutta.
"Il mio nome?" Disse la donna. "Volete sapere il mio nome, milord? Oh, ma il mio nome dipende da voi...sceglietelo voi...chiametemi come più preferite..."
In quell'istante Hastatus avvertì dei forti capogiri, mentre tutto attorno a sè si fece sbiadito.
Un attimo dopo cadde a terra, senza conoscenza.
"L'elisir nel quale ho intriso l'uva" disse compiaciuta la donna "ha fatto già il suo effetto. E tu ti sveglierai solo fra tre ore...ma tranquillo mio bel cavaliere, non attenderò tanto per portarti via la vita!"
Ed estrasse dal suo velo un pugnale intarsiato in stile orientale...
Guisgard
24-10-2009, 17.41.30
Nella foresta intanto, Morris ed i suoi avevano eliminato tutte le guardie e liberato Dunmer.
Ma ad un tratto si udì un calpestio confuso.
"E' quel maledetto cavaliere che li comandava!" Gridò Ammone. "Quel vigliacco, vedendosi solo ormai, ha pensato bene di fuggire! Inseguiamolo e facciamogliela pagare!"
Ammone aveva visto giusto: quel cavaliere che fuggiva via era Ruknor, uno dei malvagi Cavalieri di Anherd.
Il suo cavallo era molto veloce e forse era un'impresa disperata sperare di raggiungerlo e catturarlo. Ma Morris ed i suoi ben sapevano che valeva la pena tentare...
elisabeth
24-10-2009, 22.09.08
Avevo la mente ofuscata dal richiamo di morte, la nebbia sembrava avvolgerci quando scorsi Caitli , era riuscita ad andare via da palazzo......ma come aveva fatto......non importava lei era li'......dovevo raggiungerla......camminavo con difficolta' ma lei era sempre li' le braccia tese, incomincia a ricordare il sogno...al di la' di quella porta c'era la morte.......ero talmente confusa che non riuscivo piu' a distinguere la realta' dalla fantasia......proseguii il mio cammino verso di lei avevo voglia di rifugiarmi tra le sue braccia......qualcuno dietro di me pronunciava il mio nome, ma non potevo voltarmi ero attratta da lei ..........toccai le sue mani e venni risucchiata al di la' della porta
Guisgard
25-10-2009, 02.40.04
Un attimo dopo Elisabeth si trovava oltre quella misteriosa porta.
Vi era un lungo e buio corridoio, dominato da un silenzio irreale.
C'era anche Caitli che le sorrideva con un'espressione che sembrava celare una serenità assoluta.
Ad un tratto, qualcosa giunse dal buio di quel corridoio.
Era una sagoma scura con due occhi luminosi ed inquietanti.
Avvicinatasi, quella sagoma si dimostrò essere un grosso lupo nero.
Si avvicinò a Caitli, che cominciò ad accarezzarlo.
"Ti stavamo aspettando" disse Caitli rivolgendosi ad Elisabeth "sapevamo che saresti arrivata..."
E, dal fondo del corridoio, si udirono le spensierate risate di alcune fanciulle...
La fuori intanto, Guisgard e frate Elia avevano visto Elisabeth sparire oltre quella porta, che per loro due restava totalmente invalicabile.
"Elisabeth! Elisabeth" Gridò Guisgard nel vederla sparire oltre quella porta.
Ma nessuno rispose a quelle sue invocazioni.
Il cavaliere allora corse verso quella porta e cominciò a colpirla con rabbia; prima con l'elsa della sua spada, poi con forti pugni, fino a quando le sue mani cominciarono a sanguinare.
Ad un tratto, dalla nebbia, emersero tre figure.
Erano rivestite di ferro ed armate fino ai denti.
"Guisgard!" Gridò frate Elia per metterlo in guardia.
Ma accanto a quei tre cavalieri apparve anche una donna. Era nuda e bellissima.
Avanzò fino a quando la debole luce della Luna le illuminò il volto: aveva le sembianze di Elisabeth.
La donna si avvicinò a Guisgard ed aprì le braccia come a volerlo stringere forte a sè.
Il cavaliere gli puntò contro la sua spada, come estremo tentativo per fermarla.
Ma la donna con una mano spostò la spada e si avvicinò alle sue labbra sussurrando:
"Lo so che mi vuoi..."
"Non è la vera Elisabeth, Guisgard!" Gridò disperato frate Elia.
Ma il cavaliere aveva abbassato la sua spada. E con essa le sue difese...
http://www.myclassiclyrics.com/artist_biographies/Catherine_Zeta_Jones_Biography_4.jpg
llamrei
25-10-2009, 09.10.38
"Che cosa mi sta succedendo? Non respiro più! Hastatus! Hastatus!" provai ad urlare ma la voce rimase solo imprigionata nella mia mente.
Fissavo quella malefica bambina. Ora si è rivelata per quel che è: un demone.
Stavo perdendo le forze velocemente. La collana mi bruciava e si stringeva attorno al mio collo...sempre di più...
Ormai pensavo che tutto fosse finito lì...ma ricordai lo stiletto che portavo con me e che nascondevo dentro lo stivaletto. Lo presi e con la poca forza che avevo recisi la collana: capii che era l'unico contatto che aveva la bimba con me.
Si ruppe e ri-iniziai a respirare!
"Maledetta! Non riuscirai a distruggere Camelot!"
Non riuscii ad acciuffare la bimba. Ero molto stanca e spossata. Il mio istinto mi disse di raggiungere Hastatus. E barcollando mi avviai e percorsi i pochi metri del corridoio che mi mancavano a quellla stanza
http://farm3.static.flickr.com/2625/4016726224_61a9c99cc4.jpg
Morris
25-10-2009, 14.12.02
"Sono felice di rivedervi, Sir Dunmer..non ho mai dubitato della vostra fedeltà in Camelot..lasciatevi abbracciare"!
Acconsento ad inseguire il malvagio Ruknor, Ammone è il primo di un quintetto che sfreccia veloce nella sua direzione.
Ordino agli altri di galoppare ai due estremi per anticipare un' eventuale deviazione!
Ecco che Ruknor abbandona la foresta e mira verso una catena montagnosa...lì..lo attende un suo drappello accampato.
Un dardo colpisce Ammone al fianco...egli cade rovinosamente da cavallo, il secondo mio soldato viene colpito in piena fronte...morendo all'istante...il terzo.. in pieno cuore..stessa sorte.
Guardo sir Dunmer che è al mio fianco...lui sa cosa deve fare!
I miei occhi s'impregnano di quel sangue, la mia bocca implora gli altri di coprirsi di scudo e di aprirsi orizzontalmente!
Una voce dietro le mie spalle grida il mio nome: è il saltimbanco con il suo rapido carretto che ..essendomi riconoscente per averlo liberato...vuole ad ogni costo aiutarmi!
Sbalordito...lo esorto..allora..a prendere quei tre corpi e riportarli a Camelot ...sperando che Ammone si possa riprendere al più presto!
Le frecce colpiscono i nostri scudi... siamo sette contro otto...ma nell'istante in cui a questo rifletto...la lancia di un mio tenace guerriero coglie in piena bocca l'arciere maledetto...annientando per sempre il suo dardo piroetto! Scagliano di tutto contro di noi..ma la nostra caparbietà e il nostro coraggio rendono vane e tremanti le loro mire!
Siamo allo scontro diretto, uno di fronte all'altro: "Sir Ruknor..desidero morire infilzato da un vigliacco come voi..è sempre stato il mio sogno"!
I miei impavidi combattenti lottano con grande arte e maestria...i corpi dei loro avversari traballano insicuri ..mentre le loro anime già fuggono..in cielo..impaurite!
Dopo averli annientati, si dispongono in cerchio a godersi un probabile spettacolo.
"Venite pure avanti, signore! Su..fatemi vedere come combatte un codardo"!
La disperazione di quell'uomo è estrema, si scaglia contro la mia persona e colpisce ripetutamente il mio scudo....poi la mia spada....poi il nulla...ancora il vuoto...a sua volta.. il niente!
E' esausto, getta la spada in terra e crolla in ginocchio ai miei piedi supplicandomi di risparmiagli la vita.. ed io rispondo: "Il pugnale che avete appena preso dallo stivale..non vi servirà a niente...anzi..ha firmato la vostra condanna a morte"! Gettatelo e riprendete la vostra arma...vivrete gli ultimi istanti da vero uomo...dopo avere vissuto tutta una vita da ingordo"!
Presa la spada, la libra in aria e mi si avventa come una furia....lo intercetto di spalla e lo alzo su di essa.....ruoto il suo corpo vorticosamente.....e lo lancio verso i miei soldati ..che lo rimettono in sesto.
Stavolta son io che gli vado incontro ..con lui immobile....lo colpisco sull'elmo con l'elsa.. fuoriuscendolo. Afferro la sua già putrida testa sotto il mio braccio..."Crack" è l'unico rumore che si ode nel silenzio che pervade tutti noi!
"Sir Dunmer...torniamo a Camelot...dovremo organizzarci al meglio per tornare su questi irti colli"!
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Sir Morris
Guisgard
25-10-2009, 15.51.16
Morris era fiero di se stesso ed orgoglioso della sua spada.
Credeva di aver sconfitto il tememibile Ruknor.
Ma si sbagliava.
Appena la Luna illuminò meglio la radura che aveva visto quella furiosa battaglia, Morris si accorse che sotto la corazza di Ruknor si celava in realtà uno dei suoi uomini. Il suo sacrificio aveva permesso al suo padrone di fuggire da quella foresta.
Ad un tratto qualcunò uscì da un cespuglio. Era Ammone ferito.
"Quei maledetti" cominciò a dire, visibilmente provato "mi hanno quasi accoppato! Sentivo già la risata di Satanasso, ansioso di ospitarmi nella sua lurida dimora! Ma ha fatto male i suoi conti! Ovvio che non vi avrei lasciati qui da soli, amici miei."
Poi si guardò intorno e comprese subito l'accaduto.
"Quel maledetto Ruknor ci è sfuggito!" Disse con rabbia "Siamo stati forse troppo avventati...avremmo dovuto prenderli di sorpresa. E sia. E' inutile piangere sul latte versato...almeno ci siamo liberati della sua immonda presenza...e se un giorno ritornerà, ci troverà qui ad attendrerlo!"
Guisgard
25-10-2009, 15.57.05
Stremata, quasi senza più forze, Llamrei arrivò nella stanza dove si trovavano Hastatus e la donna.
E qui vide quell'incredibile scena: il cavaliere era steso a terra, come svenuto.
E quella donna, armata con il suo splendido pugnale, si apprestava a spaccargli il cuore...
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llamrei
25-10-2009, 16.04.22
Mi sentivo spossata, senza forze. Raggiunsi la stanza, aprii la porta e vidi Hastatus disteso a terra, inerme.
Vidi la donna con il pugnale in mano pronta ad uccidere il comandante.
Avevo lo stiletto in mano e istintivamente lo lanciai contro la donna!
Lo stiletto le penetrò tra le costole facendola desistere dal suo intento.
Non sapevo se fossi riuscita ad uccidere la donna ma guadagnai il tempo per attirare l'attenzione delle guardie e per capire che Hastatus era solo svenuto.
Non sapevo con che cosa fosse stato drogato quindi dovevo cercare al più presto qualcuno che potesse dargli un antidoto. E il tempo premeva...
elisabeth
25-10-2009, 16.15.54
Guardai Caitli che accarezzava la testa di un lupo, i suoi occhi esprimevano tutto il male che potevo conoscere, mi sentii inerme.........sapevo anch'io che ero li' per qualche motivo.......le forze del male mi giravano attorno....e io ero stanca di essere mossa come una pedina......cercai di tornare sui miei passi e cominciai a correre verso il portone........riuscii solo a compiere qualche passo, urlavo il nome di Guisgard con tutto il fiato che avevo in gola......mi persi in vortice che mi risucchio' in un mondo senza tempo.......
Guisgard
25-10-2009, 16.19.20
In quel momento nella stanza giunsero le guardie e quel vecchio monaco che Hastatus aveva trovato nella foresta, giorni fa.
Il monaco si avvicinò al cavaliere svenuto e cercò di capire cosa gli avesse fatto quella donna.
"Sia lodato il Cielo!" Esclamò "E' solo sotto l'effetto di un potente sonnifero! Tra un pò si svegliarà!"
Poi, rivolto a Llamrei, chiese:
"E voi, come state, milady?"
Intanto, la donna era a terra ferita da Llamrei.
Ebbe un sussulto e grdò:
"Che siate maledetti!"
In quel momento le guardie entrarono nella stanza.
"La vostra finta figlia" disse il monaco "è riuscita a fuggire. Ma voi sarete imprigionata e processata per quello che siete...una strega!"
"Non vi darò questa soddisfazione!" Disse la donna.
E si trafisse il petto con il suo stesso pugnale.
E prima di morire, sospirò:
"Non vi...illudete...la nostra setta...un...giorno...ritornerà..."
Il monaco si segnò tre volte.
Un attimo dopo, incredibilmente, il corpo senza vita della donna si incenerì, consumandosi senza lasciare più traccia.
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Guisgard
25-10-2009, 17.28.24
Quella donna era Elisabeth. Pensava Guisgard.
In lei aveva riconosciuto il suo volto, il colore della pelle, tanto particolare ed i capelli bruni.
Ed era lì, accanto a lui.
Era bella, bellissima e voleva lui.
Con le mani gli accarezzava la giubba e pian piano gli sbottonava i lacci, arrivando a toccargli la pelle.
Un brivido intenso e profondo attraverso tutto il corpo di Guisgard.
"Tu mi vuoi...e stanotte non dovrai dividermi con nessuno..." Sussurò lei con una voce delicatissima.
Guisgard sentì la spada scivolargli via dalle mani e conficcarsi nella terra umida.
"I suoi occhi, Guisgard!" Gridò frate Elia. "Guarda i suoi occhi e vedrai che non è lei!"
E in quel momento Guisgard percepiì come una voce lontana. Era come se Elisabeth lo stesse chiamando da un luogo remoto.
Aprì gli occhi e fissò lo sguardo di quella donna.
E sul fondo di quegli occhi vide un velo. Non erano gli occhi di Elisabeth.
Estrasse da terra la sua spada e la puntò di nuovo verso quella donna, facendo dissolvere quell'illusione.
E in quello stesso istante, i tre cavalieri, fino ad allora immobili, presero le loro armi e si avvicinarono a Guisgard per sfidarlo...
Intanto, oltre quella porta, Elisabeth continuava a chiamare, con tutte le sue forze, il nome di Guisgard.
"Perchè?" Chiese Caitli con una voce che stava cambiando tono e suono. "Perchè lo chiami? Egli è solo un'illusione. Solo qui potrai trovare ciò che cerchi!"
In quel momento, dal fondo del corridoio, si udirono le voci di diverse fanciulle che chiamavano Elisabeth.
"Avanti" disse Caitli con una voce che ormai di umano non aveva più nulla "va verso quelle voci e diventerai parte di questo luogo per sempre..."
elisabeth
25-10-2009, 17.33.22
Non volevo andare, non era possibile "Sir Guisgard chiedete aiuto a Padre Elia".......non era il male che volevo..........e li' sapeva tutto di morte......e io stavo diventando morte....non dovevo lasciarmi andare........il tempo..il passato si intrecciava al presente...ma non vedevo piu' il futuro.....
Hastatus77
25-10-2009, 20.57.22
Mi risvegliai e vidi che ad accudirmi c'erano la mia amica llamrei e il monaco che era arrivato con noi a Camelot.
"Che mi è successo? La donna! La bambina! Llamrei avevate ragione voi... ma dove sono? Le avete prese? Sono stato stupido, sono stato sopraffatto come uno sciocco."
llamrei
25-10-2009, 21.52.14
"Ah bene! Come ho potuto vedere, cavaliere, pure voi siete debole davanti alle grazie delle donne. Ben vi sta! Dovevate darmi ascolto e ora non saremo qui, tutti inginocchiati per terra, attorno a voi, per riportarvi in salute. Come vi sentite? Ce la fate ad alzarvi e a riprendere il vostro compito? Vengo con voi...nel caso incontraste un'altra avvenente fanciulla con qualche altro intruglio da sottoporvi: ci penserò io a discantarvi!"
Ridendo riuscimmo a mettere di nuovo in piedi Hastatus
Morris
25-10-2009, 22.02.35
Sulla strada del ritorno.. discuto allegramente con Dunmer di quello che è successo.
Ammone.. si affianca a noi e sta per aggiungere una sillaba quando.. bloccandolo..gli urlo: "Voi avete disubbidito ai miei ordini per ben due volte, sapete benissimo di cosa parlo..non voglio avere più a che fare con voi per nessuna ragione al mondo..statemi lontano e, anzi, tornate dal vostro caro padrone...credo che ha più bisogno lui di voi che io...via dalla mia vista"!
I miei soldati, preoccupati per la mia ira, lo accompagnano davanti al drappello...proseguendo verso Camelot.. fieri ed orgogliosi!
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Sir Morris
Guisgard
25-10-2009, 23.49.29
Oltre quella porta, Elisabeth era come sospesa in una dimensione senza tempo.
Caitli ormai, oltre ad una voce demoniaca, aveva anche assunto sembianze indescrivibili, come se fosse stata partorita dal peggiore degli incubi.
Dal fondo del corridoio giungevano poi risate e lamenti che sembravano confondersi
"Il tempo è compiuto, ormai" disse Caitli avvicinandosi "prendi la mia mano e seguimi..."
Ma, avvicinandosi troppo, il medaglione di Elisabeth iniziò ad emanare un mistico alone, facendo indietraggiare, per un momento, Caitli...
Fuori intanto, i tre cavalieri erano ormai pronti ad attaccare Guisgard.
Questi li assalì e comiciò a colpirne uno che perse il suo elmo.
Ma, incredibilmente, il cavaliere riprese l'elmo e se lo rimise in testa.
"Sono quindi invincibili?" Urlò Guisgard.
"Nulla di quello che vive su questa terra è indistruttibile" disse frate Elia "il seme vitale è posto in uno soltanto di questi cavalieri...trova quello giusto e colpiscilo!"
elisabeth
26-10-2009, 00.01.22
Non conoscevo il potere di Caitli, ma conoscevo le mie debolezze....li' era tutto illusione e malia.......ero attaccata dalle mie stesse paure, incominciai a pensare che niente e nessuno poteva farmi del male perche' io ero piu' forte....il medaglione prese a funzionare e un alone di luce calda mi fece da schermo.....La nebbia che mi avvolgeva incominciava a diradarsi...e tutto sembrava piu' chiaro.........ero messa tra il portone e Caitli....mentre la luce mi faceva da scudo.........
Guisgard
26-10-2009, 00.12.09
Quel medaglione sembrava impedire a Caitli di avvicinarsi ad Elisabeth.
Inoltre il suo alone sembrava capace di illuminare quel buio corridoio...
Intanto fuori, Guisgard cercava di comprendere ciuò che gli aveva detto frate Elia.
I cavalieri erano davanti a lui. Il tempo scorreva via veloce...doveva scegliere chi colpire.
Ad un tratto il frate estrasse dalla tasca alcune foglie di acacia.
"La conoscenza" gridò "è ciò che occorre. Solo così siamo in grado di riconoscere il male..."
Guisgard prese quelle foglie e le strinse fra la sua mano e l'elsa della spada.
Chiuse gli occhi per un momento e poi colpì il cavaliere alla sua sinistra.
Non sapeva neanche lui perchè colpì proprio quel cavaliere.
Un attimo dopo, i tre cavalieri si smontarono davanti ai suoi occhi, lasciando solo vuote corazze.
Neanche il tempo di capire tutto ciò e Guisgard si lanciò verso quella porta.
In quel momento si udirono pesanti passi di cavalli...
elisabeth
26-10-2009, 00.23.28
Avevo il portone alle spalle, dovevo uscire uscire da quel posto......mi voltai e cominciai a muovere il pesante chiavistello , possibile che tutto era tremendamente difficile.........riuscii ad aprire un solo lato di quel portone e uscii fuori, e mi resi conto che fuori o dentro lo spettacolo non cambiava....
Guisgard
26-10-2009, 00.26.29
Il portone all'improvviso si aprì e da esso uscì una donna.
"Elisabeth!" Gridò Guisgard. "Come state? Vi credevo perduta li dentro!"
elisabeth
26-10-2009, 00.30.28
" Sir Guisgard, non so se stavo peggio dentro o fuori, ma credo che tra un po' si scateneranno tutte e forze dell' inferno.......e io ho solo l'Abracadabra,voi una spada e Frate Elia tanto buon senso......e non so se queste cose ci tireranno fuori dai guai......"
Guisgard
26-10-2009, 00.34.48
Infatti un attimo dopo da quella porta uscirono Caitli ed il lupo.
Questo ringhiava e schiumava.
"Hai rifiutato ciò che ti ho offerto" disse Caitli "allora morirai con questi infedeli! Sciocca...avresti potuto chiedermi il mondo intero...invece fra un momento vedrai l'Inferno. Quello vero!"
Guisgard si mise davanti ad Elisabeth con la spada in pugno.
"Sembra che ci toccherà morire insieme" disse con una sottile e forzata ironia "forse speravate nella compagnia di un amico a voi più gradito...ma tranquilla...i morti non badano a queste differenze..."
elisabeth
26-10-2009, 00.42.27
Mi convinsi che l' Abracadabra, non mi avrebbe aiutata granche' ....presi la spada caduta ad uno dei cavalieri che giacevano a terra......alzai le braccia al cielo e invocai il Dio dei venti e delle tempeste...improvvisamnete si scateno' l'inferno e con la spada in mano ..." Bene Sir, se devo morire lo faro' lottando......spero che almeno uno dei due riporti la pelle a casa....almeno si avra' la possibilita' di informare i parenti "
Guisgard
26-10-2009, 00.48.24
"Sinceramente" continuò a dire Guisgard "mi aspettavo più romanticismo da un momento come questo...ma si vede che non sono il vostro tipo..."
In quel momento il lupo balzò su di loro.
Ma una freccia lo colpì giusto in tempo, spaccandogli il petto.
Tutti si voltarono e videro una compagnia di cavalieri ben armati.
"In nome di sua grazia il vescovo!" Urlò colui che li guidava.
Caitli tentò allora una disperata fuga, ma Guisgard la trafisse lanciandogli la sua spada.
La donna si accasciò al suolo e disse:
"Stolti! Questa piccola setta che avete sgominato è solo l'inizio...ed è così che tutto comincia...dal molto piccolo..."
Un attimo dopo si dissolse come cenere al vento...
elisabeth
26-10-2009, 00.57.56
Rimasi a fissare Sir Guisgard come se avessi visto un fantasma.." Piu' romanticismo ?.....il mio tipo?.....perdonatemi, ho avuto dei giorni paurosi,sono fradicia tra la pioggia e il vento, e voi......mi chiedete se sono romantica ?".....Era l'unica persona che riusciva a fare uscire il peggio di me......" se non dovessimo ritornare a Camelot vi sfiderei a duello........e' il mio modo di essere romantica..."
Guisgard
26-10-2009, 01.06.28
"Un duello?" Chiese Guisgard. "E perchè no! Però dipenderebbe dalla posta in palio...e voi non avete nulla che possa interessarmi, mia cara novella Dama del Lago!"
In quel momento si avvicinò il capitano dei cavalieri.
"Ma si può sapere che accade qui?" Chiese vagamente adirato.
"Milord" rispose Guisgard "abbiamo appena sgominato dei fanatici molto pericolosi."
"E voi due chi siete?" Chiese ancora il capitano.
"Io sono colui che sua grazia inviò qui ad indagare sulle misteriose sparizioni. E la gentile donzella al mio fianco è una aspirante maga, follemente innamorata di me..."
"Aspirante maga?" Ripetè il capitano. "Avete bevuto?"
"Affatto, milord!" Esclamò divertito Guisgard. "Credetemi...è molto più probabile vedere la nostra Elisabeth in veste di maga, che saperla innamorata di me!"
All'improvviso gli altri cavalieri entrarono a controllare il corridoio che sorgeva dietro la porta.
Poco dopo, accompagnati da frate Elia, ritornarono con le nove fanciulle rapite tempo prima nella foresta.
Guisgard
26-10-2009, 02.01.34
Le fanciulle erano infreddolite ed impaurite.
"Hanno visto l'Inferno con i loro occhi..." Disse frate Elia fissando Guisgard.
"Ora torneranno alle loro case" rispose Guisgard "sperando che possano dimenticare presto tutto ciò. Ma per loro e per chi verrà dopo di noi, abbiamo il compito di costruire un mondo migliore e più duraturo. E' questo il nostro compito."
Così, tutti si misero in viaggio alla volta di Camelot.
Verso l'alba giunsero presso le alte mura del reame.
Tutti si riunirono e si ritrovarono.
E finalmente tutte quelle madri a cui erano state strappate le proprie figlie, ritornarono a vivere.
Guisgard era in disparte, intento a sellare il proprio cavallo, mentre ovunque nel reame c'era festa e gioia.
"Abbiamo fatto un bel lavoro." Disse frate Elia avvicinandosi al cavaliere.
"Già" rispose Guisgard "abbiamo fatto impallidire i diavoi dell'Inferno!"
Il frate sorrise, poi aggiunse:
"Ed ora, dove andrete?"
Guisgard lo fissò per un momento.
"E chi lo sà, mio buon frate. Una volta, un cantastorie mi narrò che oltre il mare vi sono le Isole Felici, dove nessuno invecchia. Magari partirò alla loro ricerca."
"Da solo?" Chiese il frate.
Guisgard per un attimo fissò Elisabeth che era con gli altri a festeggiare.
"Chi può dirlo" rispose con un sorriso intriso di velata malinconia "forse un giorno troverò qualcuna che vorrà venirci con me."
Strinse allora le redini del fido destriero e montò in sella, dirigendosi verso la grande porta di Camelot.
Il fido Ammone era al suo fianco con il suo cavallo.
Guisgard si voltò un'ultima volta indietro e poi attraversarono quella porta, sparendo nel lussureggiante verde della foresta di Brocelandia.
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FINE