Guisgard
27-10-2009, 02.18.32
Nel 1974, a pochi km dalla città cinese di Hsien, alcuni contadini scoprirono casualmente un incredibile e fantastico mondo sotterraneo. Era il favoloso mondo nascosto, voluto da Ch’in Shin Huang, leggendario imperatore della Cina nel III° secolo A.C.
http://magazine.voiaganto.it/wp-galleryo/cina/esercitoditerracottaxian.jpg
Un intero paese, costruito da oltre 700.000 operai, aveva lavorato a quella che sarebbe stata la favolosa tomba di questo monarca. Nel ventre di una collina, gli archeologi trovarono un vero e proprio mondo realisticamente riprodotto: statue di guerrieri, servitori, concubine, cavalli, carri ed utensili di ogni tipo. Inoltre in questo straordinario mausoleo sotterraneo, sono riprodotte case, negozi, giardini e persino fiumi fatti di mercuirio.
Ciò che colpisce è il realismo con cui le statue sono state riprodotte. Un intero esercito di terracotta, formato da oltre 8.000 guerrieri, di altezza naturale, muniti di armi (oggi scomparse perché furono rubate e saccheggiate) e corazze, raffigurante il mitico esercito con cui Ch’in Shin Huang realizzò il suo sogno.
Un sogno da molti ritenuto folle, ma che l’abile imperatore riuscì appunto a realizzare: unificare tutta la Cina sotto il suo potere.
Ch’in Shin Huang era ossessionato dall’immortalità. Era convinto che un essere come lui non poteva terminare come tutti gli altri mortali. L’uomo che aveva unificato la Cina, dando vita a quello che sarebbe stato un impero millenario, l’uomo che aveva voluto la realizzazione della leggendaria Grande Muraglia, non poteva essere vittima della morte.
Così inviò diverse spedizioni, alla ricerca del mitico Elisir di lunga vita.
Il suo straordinario mondo nascosto, con gli edifici, i servitori ed il suo fedelissimo esercito, avrebbero dovuto accompagnare l'imperatore nell’aldilà, quando finalmente Ch’in Shin Huang avrebbe raggiunto la vita eterna.
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2007/09_Settembre/11/GUE/01.JPG
A tutt’oggi la tomba dell’imperatore non è stata ancora portata alla luce.
Le statue ritrovate (500 guerrieri, 18 carri e 100 cavalli) invece sono conservate in un museo costruito per questa sensazionale scoperta.
In attesa, come recita un’antica profezia, di prendere vita per combattere quando e se il sarcofago del loro imperatore sarà violato da qualche ignaro e sacrilego visitatore.
http://www.lacinaevicina.it/viewimg.aspx?src=App_Data/photoalbum/default/a16/12.jpg
http://magazine.voiaganto.it/wp-galleryo/cina/esercitoditerracottaxian.jpg
Un intero paese, costruito da oltre 700.000 operai, aveva lavorato a quella che sarebbe stata la favolosa tomba di questo monarca. Nel ventre di una collina, gli archeologi trovarono un vero e proprio mondo realisticamente riprodotto: statue di guerrieri, servitori, concubine, cavalli, carri ed utensili di ogni tipo. Inoltre in questo straordinario mausoleo sotterraneo, sono riprodotte case, negozi, giardini e persino fiumi fatti di mercuirio.
Ciò che colpisce è il realismo con cui le statue sono state riprodotte. Un intero esercito di terracotta, formato da oltre 8.000 guerrieri, di altezza naturale, muniti di armi (oggi scomparse perché furono rubate e saccheggiate) e corazze, raffigurante il mitico esercito con cui Ch’in Shin Huang realizzò il suo sogno.
Un sogno da molti ritenuto folle, ma che l’abile imperatore riuscì appunto a realizzare: unificare tutta la Cina sotto il suo potere.
Ch’in Shin Huang era ossessionato dall’immortalità. Era convinto che un essere come lui non poteva terminare come tutti gli altri mortali. L’uomo che aveva unificato la Cina, dando vita a quello che sarebbe stato un impero millenario, l’uomo che aveva voluto la realizzazione della leggendaria Grande Muraglia, non poteva essere vittima della morte.
Così inviò diverse spedizioni, alla ricerca del mitico Elisir di lunga vita.
Il suo straordinario mondo nascosto, con gli edifici, i servitori ed il suo fedelissimo esercito, avrebbero dovuto accompagnare l'imperatore nell’aldilà, quando finalmente Ch’in Shin Huang avrebbe raggiunto la vita eterna.
http://www.corriere.it/Fotogallery/Tagliate/2007/09_Settembre/11/GUE/01.JPG
A tutt’oggi la tomba dell’imperatore non è stata ancora portata alla luce.
Le statue ritrovate (500 guerrieri, 18 carri e 100 cavalli) invece sono conservate in un museo costruito per questa sensazionale scoperta.
In attesa, come recita un’antica profezia, di prendere vita per combattere quando e se il sarcofago del loro imperatore sarà violato da qualche ignaro e sacrilego visitatore.
http://www.lacinaevicina.it/viewimg.aspx?src=App_Data/photoalbum/default/a16/12.jpg