Visualizza versione completa : La Compassione di Dio
elisabeth
23-11-2009, 01.36.20
" Suvvia Sir......pensate a come faremo a ripassare dalla crepa con le armi.....per voi sara' un gioco da ragazzi...e se vi sentirete piu' sicuro tra me e voi ci sara' Arno'......cosi' rimarrete lucido.....
Guisgard
23-11-2009, 01.47.35
"Già, le armi" disse Guisgard "camminare con queste addosso è un pò problematico la sotto."
Poi, dopo un momento di riflessione, disse:
"Arnò, ritorna dentro ed aspetta presso la grata di ferro che ostruisce il punto in cui il corso d'acqua arriva in città!"
Il ragazzo senza farselo ripetere fece con indicatogli dal cavaliere.
Questi allora, dopo aver avvolto le armi nel suo mantello ed aver legato bene il tutto, si tuffò in acqua giungendo fino alla grata.
Qui Arnò resse il fagotto, facendo passare ogni arma attraverso quella grata.
Guisgard ed Elisabeth ritornarono poi dentro le mura attraverso la crepa.
"Mi è costato un bagno fuori programma" disse Guisgard "ma era l'unico modo per far passare le armi."
Guisgard
23-11-2009, 03.47.33
"Ora con le armi" disse Guisgard "non ci resta che andare al convento."
E così si diressero in quel santo luogo.
Guisgard bussò con insistenza al grosso portone fino a quando si udì una voce.
"Bontà Divina" disse la voce "chi è a quest'ora della notte?"
"Apriteci" disse Guisgard "è questione di vita o di morte!"
"Questa è l'ora degli spiriti o dei briganti" rispose la voce "in entrambi i casi questo posto non fa per voi!"
"Apriteci, vi dico" esortò ancora Guisgard "ne va della vita di molti!"
"Allora tornate domani" rispose la voce "con la luce del giorno sarà tutto più chiaro."
"Abbiamo bisogno di parlare con frate Elia" disse Guisgard "lui ci conosce. Provate a chiederglielo voi!"
"A quest'ora la gente dorme!"
"Ma non il diavolo!" Esclamò Guisgard. "E se non parleremo con frate Elia, egli potrebbe fare di questa città la sua dimora!"
La voce si zittì.
Guisgard continuava a chiamare e bussare ma nessuno rispondeva più.
Poi ad un tratto cominciò ad udirsi il clangore delle serrature che si aprivano.
Si aprì il portone ed un volto amico emerse dalla penombra.
"Frate Elia" disse Guisgard "che gioia rivedervi."
Consegnarono così le armi al frate, sperando nella sua arguzia per farle entrare nel castello.
"Ora milady" disse Guisgard ad Elisabeth vi accompagnerò per i prati a raccogliere le vostre erbe."
Poi starnutì ed aggiunse:
"Sperando che voi conosciate una qualche tisana contro i malanni causati da bagni notturni. Purchè non si tratti di camomilla...ne ho già bevuta abbastanza!"
Starnutì ancora, suscitando il sorriso di Arnò.
Hastatus77
23-11-2009, 20.49.39
Ero rimasto al carrozzone... continuavo ad osservare Jigaen per cercare di imparare e non mettere in pericolo i miei amici... ma mi sentivo impacciato in quelle vesti e molto goffo.
Llamrei sembrava invece molto tranquilla e lo stesso si poteva dire di Morris.
Inoltre iniziavo a preoccuparmi perché Guisgard e Elisabeth erano via da tanto tempo.
llamrei
23-11-2009, 21.34.43
"Suvvia Hastatus! Non demoralizzatevi, non perdete fiducia nelle vostre doti artistiche. Io lo so che dentro di voi vi è nascoto un primo attore...ma è nascosto tanto bene che non si riesce a trovare!!" Risi di gusto nel vedere quel cavaliere stupendamente a suo agio in armatura e spada ma totalmente goffo in calzamaglia e agghindato come un vero attore.
"Ricordate sempre, mio buon amico, che il primo attore ha un fascino particolare sul pubblico femminile.....Non escluderei che qualche coppia di languidi occhi si potranno appoggiare sulla vostra persona...e poi potrete spiccare il volo anche voi ...come colombelle"
http://farm3.static.flickr.com/2773/4129063306_ba30414952_o.jpg
elisabeth
23-11-2009, 22.32.09
" E' possibile Guisgard che non sopportiate il fastidio di una piccola raffreddatura ?...andiamo a prendere queste erbe...e una volta al carrozzone.......vi curero'....vi prometto che vi sentirete.....un'altra persona....un Cavaliere nero di tutto rispetto.....".......lo presi sottobraccio e gli feci accelerare il passo verso il bosco, ero cosi' stanca che avrei interpretato volentieri la parte della bella addormentata nel bosco......e guai a chi avrebbe osato svegliarmi......
Guisgard
23-11-2009, 23.06.09
Guisgard ed Elisabeth, seguiti dal giovane Arnò, si recarono in una piccola radura illuminata dalla Luna.
Qui Elisabeth potè ricercare le erbe che le occorrevano.
Arnò intanto faceva un mucchio di domande a Guisgard.
"Perchè degli attori hanno tanto bisogno di armi?" Chiese. "Chi vi ha insegnato ad usarle? Posso vedere la vostra spada?"
"Piccolo" lo interruppe Guisgard tra uno starnuto e l'altro "frena un momento. Mi hai fatto tante di quelle domande che mi sembra di essere tornato apprendista!"
Fece poi un'altra serie di starnuti e maledì i cavalieri neri e tutta questa storia, che l'avevano costretto a quel freddo bagno notturno.
Morris
23-11-2009, 23.17.13
Avevo dormito bene, mi ero addormentato guardando la mia amica luna.
Per quanto grande essa sia, sono stato sempre convinto..sin da ragazzino..che..più che noi.. a desiderare la sua compagnia..fosse lei ad avere bisogno dei nostri sguardi ...riempiendosi quelle grosse guance.. di candido imbarazzo!
Vedo Sir Hastatus dialogare preoccupato con Lady Llamrei, sento indi il dovere di tranquillizzarlo: "Amico mio, andrà tutto bene...per Voi due.. darei la mia vita...nessuno riuscirà mai a torcervi un capello ..Voi siete i meri simboli di Camelot...ed io ..pur semplice cittadino ..ne proteggerò tutti i valorosi cavalieri e tutte le onorevoli dame"!
"Sto ripassando il copione del mio personaggio, mi si addice....ma sino ad un certo punto"!!!! "Ah Ah Ah.....non c'è niente da ridere" <soggiungo> Ah ah ah"!!!<finisco>..!
http://www.centerzone.it/images/stories/Assassins_Creed_2.jpg
Guisgard
23-11-2009, 23.28.14
Jigaen aveva appena ascoltato Morris, quando prese la parola:
"Sir Morris, cavaliere forte e generoso,
imparate a memoria il ruolo ingegnoso.
Ma badate, una volta in quel castello,
a ben ragionar sul dire questo e quello.
Se gli uomini del barone ci scopriranno
alle nostre vite non si sommerà più anno!"
elisabeth
23-11-2009, 23.34.43
Quando finalmente, misi fine alla ricerca delle mie erbe....Mi accorsi che Guisgard aveva il volto dll' esasperazione dei "perche' "......e la sua raffreddatura stava visibilmente peggiorando......santa pazienza ma si poteva alla sua eta' fare ancora il ragazzino......." andiamo Arno' portiamo sua signoria....al carrozone...cosi' preparero' per lui qualcosa di forte...sai che risate se il cavaliere nero incomincia ad uccidere tutti con i suoi bacilli...e un naso gocciolante.."
Guisgard
23-11-2009, 23.43.37
Arnò rise divertito alle parole di Elisabeth.
"Ehi" intervenne Guisgard dopo uno starnuto "dalle vostre parole, milady, sembra che questo raffreddore mi abbia reso un vecchio rudere! Vedrete che sarò un cavaliere nero degno di tal nome! E magari, al castello, ruberò il cuore di qualche dama!"
Non finì neanche di parlare che una nuova serie di starnuti iniziarono a ripetizione.
"Al diavolo questa dannata città!" Esclamò visibilmente contrariato.
elisabeth
23-11-2009, 23.46.53
" vedi Arno', il raffreddore non viene solo perche' ci si fa' il bagno nelle acque gelide, ma anche perche' ci si da' delle arie....e Guisgard, a forza di pavoneggiarsi con questa sua aria da Don giovanni...prendera' la bronco polmonite...."
Guisgard
23-11-2009, 23.59.11
Guisgard fece una smorfia.
"Non per darmi arie, milady" disse con aria sostenuta "ma di solito le dame mi trovano attraente!"
Arnò ad ascoltarli, rideva di gusto.
"Tu stasera stai facendo troppo il birbante" gli disse Guisgard "poi faremo i conti!"
Poco dopo i tre giunsero al carrozzone.
"Non vedo l'ora di mettermi a letto..." Disse Guisgard starnutendo.
elisabeth
24-11-2009, 00.08.12
" carissimo Arno' per portare a letto sua soavita' sono bellissimo, ci tocca lottare con tutte le dame di Tintagel........" arrivammo al carrozzone, senza trovare anima femminile ad attendere il nostro arrivo...guardai Guisgard e sorrisi " dovrete accontentarvi di me e di Lady Llamrei, e adesso se non vi dispiace a nanna e attendete il mio decotto....".....gli toccai la fronte e il collo...non aveva febbre per fortuna....
Guisgard
24-11-2009, 00.13.42
Guisgard si lasciò cadere sul suo lettino.
Era visibilmente indolenzito.
"Spero che il vostro decotto sia efficace, milady" disse Guisgard "perchè ho le braccia e la testa indolenzite."
Poi aggiunse:
"Rimpiango le mie amiche di Camelot...i loro baci erano la medicina migliore..."
elisabeth
24-11-2009, 00.21.18
" Ringraziate il Signore che domani dobbiamo andare in scena.....perche' dopo questa espressione, vi farei morire col vostro raffreddore e poi ......starei a guardare come venite resuscitato dai baci delle donnine allegre di Camelot....." ......Preparai l'ifuso di erbe .....peccato non avessi la cicuta...e feci in modo che lo bevesse tutto........lo rimboccai e raggiunsi il resto della compagnia
Guisgard
24-11-2009, 00.30.09
Ma mentre Elisabeth stava andando via, prima che si allontanasse dal letto, Guisgard la fermò prendendola per una mano.
Per un attimo indefinito la guardò negli occhi senza dire nulla.
La sua mano era calda, resa tale dal malanno, mentre quella di lei era fredda.
Un piccola candela illuminava a stento la penombra di quell'angolo, disegnando sulle maschere appese strane e buffe espressioni.
Gli occhi di Guisgard, che sembravano non voler abbandonare mai lo sguardo di lei, assunsero, forse a causa del malessere, un chiarore particolare.
Quel momento sembrava non voler finire mai, fino a quando Guisgard lo interruppe:
"Grazie, Elisabeth..."
Le lasciò allora la mano e chiuse gli occhi per addormentarsi, sperando che l'infuso di Elisabeth avrebbe fatto presto il suo effetto.
elisabeth
24-11-2009, 00.41.31
Rimasi sorpresa, pensavo dormisse, la sua mano era calda forse la febbre incominciava a salire..mi inginocchiai accanto al letto, i suoi occhi erano lucidi, non li avevo mai guardati cosi' da vcino.......le fiammelle delle candele mandavano lampi di luce bugiarda......." grazie di cosa....ancora non vi ho ancora ucciso...ci sara' tempo per ringraziarmi".........misi la sua mano sotto le coperte e gli baciai la fronte......adesso riposava...speriamo che la notte e l' infuso facciano il loro giusto decorso....
Guisgard
24-11-2009, 01.44.24
La campagna era di un verde brillante, vivo ed intenso.
Il vento soffiava forte da occidente e spazza via le alte e bianche nuvole che si addensavano nel terso cielo di quel giorno.
I monti erano di un blu chiaro ed era possibile riconoscere i piccoli borghi che sparsi erano adagiati su di essi.
Guisgard era avvolto nel suo mantello scuro ed osserva quello sterminato paesaggio.
All'improvviso, da lontano, vide una figura avvicinarsi.
La osservò per alcuni istanti.
Poi gli sembrò familiare.
Le corse incontro, ma più correva e più si accorgeva che la distanza tra loro non mutava.
Fino a quando raggiunse una vecchia chiesetta.
La figura intanto si era fermata, restando sempre distante.
All'improvviso dalla chiesa uscì un frate: era frate Elia.
"Chi è quella persona laggiù?" Chiese Guisgard indicando la figura in lontananza.
"E' Elisabeth." Rispose il frate.
All'improvviso sentì un rumore di ruote e passi di cavalli.
Si voltò e vide il carrozzone.
Sopra vi erano tutti: Hastatus, Llamrei, Morris e Jigaen.
Lo chiamavano.
"Non andate, cavaliere?" Chiese frate Elia.
"Voglio aspettare Elisabeth." Rispose Guisgard.
"Allora dovete chiamarla o il carrozzone andrà via senza di voi!" Disse il frate.
Guisgard allora cominciò a chiamare Elisabeth e ad andargli incontro.
Finalmente la ragazza si avvicinava a lui.
Ma all'improvviso, gli altri sul carrozzone cominciarono a gridare.
Guisgard si voltò verso di loro e poi verso Elisabeth.
E vide un poderoso cavaliere nero correre verso di lei.
Guisgard allora corse verso Elisabeth, ma il cavaliere nero con il suo cavallo era più veloce.
Guisgard corse con quanto fiato aveva in corpo, ma il cavaliere nero era ormai presso Elisabeth.
E quando ebbe quasi raggiunto la ragazza, sguainò la sua spada per colpirla.
"No!" Saltò su Guisgard dal letto.
Dalla finestrella del carrozzone filtravano le prime luci dell'alba.
Guisgard allora si rese conto che era stato solo un incubo.
Un'oscuro incubo che sembrava essere terribilmente reale...
http://digilander.libero.it/cavafire/playstation/playstation-images/cavaliere-nero.jpg
Guisgard
24-11-2009, 02.21.10
Al mattino presto poi, due soldati si presentarono al carrozzone.
"Oggi è il giorno dello spettacolo" prese a dire uno di loro "preparatevi. Siete attesi al castello verso mezzogiorno. Lì comincerete a preparare il tutto e la sera, davanti al barone e hai suoi ospiti, metterete in scena il vostro spettacolo."
Detto questo, i due soldati si allontanarono.
elisabeth
24-11-2009, 08.09.50
L'urlo di Gusigard mi butto giu' dalla brandina......ci avevano assalito....ero ancora assonnata quando mi avvicinai a lui, aveva la fronte madita di sudore.....mi guardava con uno strano sguardo " Vi prego non saro' una bellezza appena sveglia ma evitate di guardarmi come se aveste visto il demonio........." non era febbricitante per fortuna, forse un incubo.....fuori intanto il sole sorgeva.....e qualcuno venne a ricordarci...che quel giorno..la nostra farsa avrebbe avuto inizio.......scesi dal carrozzone...amavo l'aria del primo mattino quando fuori c'era solo silenzio...mi aiutava a pensare.....e la maga quel giorno doveva avere le idee chiare.......
Morris
24-11-2009, 09.35.26
Jigaen aveva appena ascoltato Morris, quando prese la parola:
"Sir Morris, cavaliere forte e generoso,
imparate a memoria il ruolo ingegnoso.
Ma badate, una volta in quel castello,
a ben ragionar sul dire questo e quello.
Se gli uomini del barone ci scopriranno
alle nostre vite non si sommerà più anno!"
"Sir Jigaen, menestrello gracile ma ingegnoso,
il ruolo di vittima lo faccio in modo spassoso.
Ma badate bene a dire sempre questo e quello,
o perderò la ragione su voi, incauto zimbello.
Se gli uomini del barone ci smaschereranno
io vi proteggerò senza che v'arrechino danno"!
http://www.game-reviews.eu/wp-content/uploads/2009/04/assassins-creed-2.jpg
Hastatus77
24-11-2009, 14.40.50
Non avevo dormito per nulla bene... ero preoccupato... ma ora era il momento di entrare in scena.
"Amici, quando siete pronti direi di avviarci al castello del barone."
Guardai Guisgard che non era fresco come una rosa... però sembrava stare meglio di quando era ritornato la sera prima.
Mi rivolsi poi a Elisabeth:
"Come siete rimasti d'accordo con frate Elia per le nostre armi?"
Guisgard
24-11-2009, 17.46.53
Alla domanda di Hastatus rispose Guisgard:
"Il frate disse che avrebbe trovato lui il modo di introdurre le armi nel castello.Non ci resta che incrociare le dita."
Ma il cavaliere era inquieto; non riusciva a non pensare a l'incubo della notte scorsa.
Poi intervenne Jigaen, rvolgendosi a tutti loro:
"Ricordate miei novelli attori: improvvisazione!
E' questa l'unica cosa da fare in tale situazione!
Ricorrete all'estro ed all'istinto che in voi è celato,
poichè la vita altro non è che un copione recitato!"
Intanto, un pesante ed ingombrante carro, guidato da alcuni monaci, era partito dal convento, giungendo alla porta del castello.
"Altolà e fatevi riconoscere!" Intimò uno dei soldati di guardia.
"Pace e bene figliolo." Rispose il conducente del carro, che altri non era che frate Elia travestito.
"Cosa portate in questo carro?" Chiese la guardia.
"Sono degli ex-voto" rispose frate Elia "provengono dal villaggio di Alcott."
"Devo controllare" disse la guardia "scendete e mostratemi il contenuto!"
I frati si scambiarono una rapida occhiata che paleseva timore.
"Certo figliolo" prese a dire frate Elia senza perdere la testa "ora vi mostrerò la devozione dei pochi fortunati rimasti ad Alcott."
"Perchè" chiese la guardia "cosa è accaduto laggiù?"
"Come" rispose il frate "non ne siete a conoscenza? La peste ha sterminato quasi tutto il villaggio! Ed i pochi superstiti hanno voluto donare quel poco che avevano alla Vergine Nera di Tintagel!"
"Peste?" Ripetè visibilmente impressionato il soldato.
"Già, figlio" rispose il frate "e i pochi superstiti vogliono ringraziare come possono la Santa Vergine!"
"Proprio qui dovete condurre questi oggetti?" Chiese impaurito il soldato. "Vengono da un luogo infestato!"
"Figliolo" rispose il frate "in tutto l'ovest vi è un solo luogo in cui viene venerata la Santa Vergine Nera...ed qui, nella cappella del castello di Tintagel. Noi siamo poveri frati che hanno fatto voto di obbedienza. Nessun altro vuole trasportare simile merce. Ma pen peggiore della pesta sarebbe la punizione divina per non aver portato alla Vergine Nera il frutto dei voti dei suoi figli."
Il soldato restò ammutolito.
"Venite" disse il frate "vi mostrerò ciò che trasportiamo."
"Lasciate perdere!" Disse il soldato spaventato da quella merce che credeva infetta. "Prendete il vostro carro ed entrate. Ma badate di non tornare più qui in futuro!"
"Che la Vergine vi ricompensi come degnamente meritate." Disse il frate risalendo sul carro.
Così, poterono entrare nel castello con il loro prezioso carico: le armi degli eroi di Camelot.
"La paura" disse frate Elia ai suoi fratelli sul carro "esercita una grande influenza sulle menti deboli..."
Hastatus77
24-11-2009, 21.15.27
"Guisgard, vi vedo molto meglio quest'oggi.", poi mi rivolsi a Jiigaen e gli dissi: "Sicuramente farò del mio meglio per improvvisare... sono a rischio le nostre teste."
Abbozzai un sorriso e poi continuai:
"In quanto nobile, sono l'unico degno di accompagnare una baronessa...", strizzai l'occhio verso llamrei "... milady, se mi è permesso, vi accompagnerei al castello... e lasciamo che questi felloni ci seguano con tutte le nostre cose."
llamrei
24-11-2009, 21.35.50
Ah già mi stavo divertendo: con molto piacere acconsentii a farmi accompagnare da un sì splendido ed elegante cavaliere.
Gli ricambiai l'occhilino complice e ci avviammo verso il castello.
"Ebbene mio caro amico, avete pensato ad un copione da seguire?" gli dissi preoccupata.
Giunti davanti al portone, mi accorsi solo nel momento in cui sentii gli occhi di Hastatus puntati verso di me che gli stavo stringendo molto forte il braccio. Avevo molta tensione, temevo di sbagliare e di compromettere tutto il lavoro di gruppo. Lavoravamo in simbiosi e l'uno era parte integrante degli altri. Non volevo e non potevo sbagliare nulla.
Per stemperare la tensione mi sforzai di sorridere ad Hastatus e gli dissi:
"Nonostante la calzamaglia, siete un cavaliere stupendo" ed entrammo dentro al castello.
Hastatus77
24-11-2009, 21.42.35
Con voce nasale dissi: "Forza!!! Voi la dietro, vorremmo entrare al castello prima di sera."... poi scoppiai a ridere e mi rivolsi guardando llamrei che mi stava staccando un braccio le dissi: "No, non ho ancora un copione da seguire, per il momento improvviso come dice Jigaen, ma ora sarà meglio smettere altrimenti rischio il linciaggio... la calzamaglia... naaaa non fa per me."
elisabeth
24-11-2009, 22.14.30
Erano tutti pronti, io un po' meno......Dovevo rivolgermi ad Llamrei, come se mi rivolgessi al vero barone, predizione e magia.dovevo inuriosirlo......la fantasia non mi mancava ne' avevo di cose da dire sino ad arrivare alla mia epoca.....presi il sacchetto con e erbe sminuzzate, le rune e i tarocchi.....un fazzoletto rosso e una candela.......Un ultimo sguardo lo diedi a Guisgard, piu' che il cavaliere nero mi sembrava il fantasma dell' opera........ma l'infuso almeno all'apparenza aveva fatto il suo effetto............bene...fui l'ultima ad uscire dal carro.......e a seguire il corteo di commedianti....
llamrei
24-11-2009, 22.41.37
Finalmente eravamo tutti lì: io tremavo come non mai. Guardai Hastatus per cercare conforto e risposi al suo sorriso. Mi voltai. Anche gli altri componenti del gruppo stavano giungendo.
Cercai di sfoggiare il miglior sorriso possibile per cercar di nascondere le nostre vere intenzioni. Tremante avanzai verso il centro del grande salone. Occhi puntati e interrogativi mi trafiggevano la pelle e li sentivo come stilettate.
Respirai tre volte, ripetei a bassa voce per tre volte la parola scaramantica insegnatami da Elisabeth ed iniziai lo spettacolo:
"Mio signore Barone, Baronessa e nobili tutti. Vi prego: concedetemi il tempo di un soffio e vi condurrò nel mondo spettacolare del teatro. Lasciatevi condurre da me e dai miei amici: non siamo noi i protagonisti ma bensì tutti voi!
Vi presento la Compagnia dei Valorosi!"
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E mi voltai, cercando l'appoggio degli amici.
elisabeth
24-11-2009, 23.15.46
Avevo visto un miliardo di film , ma mai potevo immaginare la realta'......in quel momento altro che maga, dalla mia bocca non sarebbe uscita una sillaba......avevo la gola asciutta......paura ?..tanta......ammirai Llamrei era bravissima l'attenzione di tutti era su di lei e questo faceva si che il pubblico prendesse fiducia e ci ascoltasse........avevo chiesto di prepararmi un braciere, e lo trovai al centro del salone.........ero l' ultima dietro Guisgard e Morris e li' sarei voluta rimanere.......incomincia ad avvicinarmi al braciere e passai tra di loro........avrei voluto la loro sicurezza......drizzai le spalle, alzai il capo e respirai col naso......arrivaia destinazione aprii il sacchetto delle erbe e lo svuotai nel bracieri........feci accendere la candela che avevo portato con me e diedi fuoco alle erbe....una nube di fumo invase la sala e a quel punto .......la scena ebbe inizio...
Guisgard
25-11-2009, 01.25.21
Alle parole di Llamrei ed al fumo del braciere di Elisabeth, Jigaen saltò sul palco e cominciò a dire:
"Mio nobile barone e splendida corte,
di costoro presto conosceremo la sorte!
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Di una vittima (Morris)...
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...di un nobile (Hastatus)...
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...di un barone (Llamrei)...
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...di un testimone (Elisabeth)...
http://i38.tinypic.com/34r6aee.jpg
...e di un cavaliere nero (Guisgard)!"
Guisgard
25-11-2009, 01.57.06
Intanto, nella cappella del castello, i frati avevano ben nascosto le armi degli eroi di Camelot.
Con loro c'era anche il giovane Arnò.
Allora frate Elia, rivolgendosi al ragazzo, disse:
"Ascolta ragazzo mio, appena riuscirai ad avvicinarti alla compagnia degli attori devi avvertirli che le armi sono custodite nella cappella della Vergine Nera. Sii prudente e non farti scoprire!"
"State tranquillo, frate" rispose il ragazzo "posso uscire ed entrare da quel castello come il vento!"
elisabeth
25-11-2009, 09.04.30
Mi avvicinai ad Llamrei, mentre il fumo usciva dal braciere formando una lieve foschia....presi la stoffa rossa e la stesi ai suoi piedi.....presi il sacchettino che avevo alla cinta e gettai le rune a terra.....si spalpagliarono a caso.......mi rivolsi alei come se mi rivolgessi al vero Barone....." Mio Signore il mondo dei morti oggi ha fatto di me il portavoce, della loro benevolenza nei vostri confronti......pensieri positivi e grandi gesta su Tintagel....siete un uomo giusto..........sulla vostra spada non scorrera' mai sangue innocente........."....mi inginocchiai e presi i tarocchi...avevo gli arcani maggiori tra le mani......il fumo del braciere....le rune......il rito la divinazione....li' dentro si stava scatenando una forza indicibile.......guardai Llamrei, ......e posi le carte a croce......" Mio Signore......vedo delle forze oscure....esse si aggirano, intorno alle mura....vi osservano..vivono in incognito tra voi.....aspettano solo il momento migliore..........non abbassate le vostre difese..........."......il punto era che non stavo recitando......il male era tra i presenti....e le nostre armi dove erano?......
Morris
25-11-2009, 13.16.13
In ginocchio....e rivolto verso il pubblico...a mani giunte:
"Nel mio villaggio, oltre il fiume, tutto taceva beatamente...la tranquillità avvolgeva le nostre vite come il morbido abbraccio di una madre al proprio figlio.. quando.. ad un tratto ...il cielo si fece grigio e la più devastante delle atrocità s'abbattè sulle nostre
povere innocenti teste.
Sono l'unico superstite rimasto in vita, miracolato forse per poter
riferire al mondo l'esistenza del male nero...eh si.. già ..perchè di
nero son tinti quei cavalieri che hanno commesso tale scempio.
Aiutatemi Aiutatemi...non ho più un'origine ne un identità"!
http://www.fantasymasters.it/webfantasy/gallery/cavalieri-neri.jpg
llamrei
25-11-2009, 13.48.42
Subito dopo Morris entrai in gioco io, impersonando il Barone
"Il mio popolo chiede aiuto. Una piaga devasante sta distruggendo quello che la gente, in secoli, ha costruito. Gli uomini muoiono, i bimbi piangono e le madri si disperano. Chiedono il MIO aiuto. Ma ora...posso offrire solo la mia disperazione. Ho consumato le lacrime, ho finito le parole. Solo un'ultima cosa posso essere certo di dire: e se fossi io stesso il male per la mia gente? Se avessi io causato tutto ciò. Se quel giorno non avessi acconsentito a fidarmi di loro...è colpa loro...ma io ho alimentato la loro fetida causa..."
http://farm3.static.flickr.com/2774/4133496596_898235bd83_o.jpg
(foto: www.goole.it (http://www.goole.it))
Hastatus77
25-11-2009, 14.45.30
"Baronessa, questo bifolco, con le sue parole vuole solo sobillare il popolo. Il mio signore vi ha offerto il suo aiuto quando vostro marito è morto ed il vostro regno rischiava di soccombere sotto le pressioni delle scorrerie inviate dai vostri vicini e nemici... Non ascoltate questo sobillatore... Da quando lo squadrone di cavalieri inviati dal mio generosissimo signore si è insediato nel vostro regno, le scorrerie sono diminuite drasticamente... questo sono sicuro che potrà assicurarvelo anche il comandante dei cavalieri... Non ascoltate quest'uomo, anzi fatelo rinchiudere nelle segrete... per il bene del vostro popolo."
Guisgard
25-11-2009, 17.19.09
Da dietro il sipario, Jigaen esortò Guisgard:
"Forza, tocca a voi, entrare in scena!
Non tardate o agli altri darete pena!"
"Non so che dire, in verità!" Disse a bassa voce Guisgard.
"Siete un cavaliere, immedesimatevi nei cattivi,
pensata quali siano i loro tormenti e interrogativi!"
Rispose Jigaen.
Guisgard allora cominciò a parlare:
"Tintagel, ti tormentano le tue paure e le tue angosce. Ma questo sarà solo il preludio di ciò che sta per accadere e presto si leverà il pianto dei tuoi orfani e il lamento delle tue vedove! Chi ci ha chiamati, esortandoci a fare scempio di questo posto non si fermerà davanti a niente. E non osate giudicaci voi! Non fatelo poichè nessuno tra noi conosce ciò che separi davvero il bene dal male, la luce dall'oscurità, la gloria dall'oblio!
Il più forte ucciderà e schiaccerà sempre il più debole! E' una legge naturale e divina! Del mio dio almeno..."
Guisgard
25-11-2009, 17.27.18
La corte ascoltava con attenzione ed interesse quello spettacolo.
In particolar modo il barone, che sembrava gradire la trama raccontata da quegli attori.
Egli ascoltava e seguiva ogni verso di quella rappresentazione ed un ghigno compiaciuto appariva di tanto in tanto sul suo volto.
Poi, ad un certo punto, chiamò a sè suo fratello, sir Geowan, dicendogli qualcosa a bassa voce.
Fatto ciò, riprese a seguire lo spettacolo...
http://images.movieplayer.it/2009/04/16/michael-wincott-e-alan-rickman-in-robin-hood-principe-dei-ladri-112458.jpg
Morris
25-11-2009, 22.59.11
"Bifolco, sobillatore....indi sarei un bugiardo....effettivamente dovrei esser rinchiuso.. proprio per tappar la bocca a chi non ha più voce....a chi è stata distrutta l'intera famiglia, tutti i parenti...tutti gli amici"!
"Poi voi, egregio cavaliere nero, che vi giustificate dietro parole di alta filosofia...ricordate che nessun grande evento è tale...solo i piccoli eventi contano realmente...quelli della vita quotidiana....ma voi cosa ne potete sapere....me l'avete appunto negata....tenetevi strette le vostre considerazioni...la mia è esperienza di vita vissuta....voi credete di vivere.. togliendo la vita altrui"?!
http://thumbnails.hulu.com/7/963/19082_512x288_manicured__LqxHT8-uZUG3p6jyUobMaA.jpg
Guisgard
25-11-2009, 23.03.36
Lo spettacolò continuò con la libera interpretazione di quegli attori improvvisati.
Ma la corte lodò ed apprezzò quell'interpretazione.
Ed alla fine dello spettacolo agli attori si avvicinarono il barone e sir Geowan.
"Lasciate che mi complimenti con voi" iniziò a dire il barone "soprattutto con queste adorabili e pregiovoli attrici."
Scambiò poi una rapida occhiata con suo fratello ed aggiunse:
"Fra qualche giorno giungeranno al castello alcuni miei vassalli. Voglio che organizziate uno spettacolo per l'occasione. E fino ad allora gradirei avervi come miei ospiti. Ho già dato ordine che vengano preparate le stanze per voi tutti."
elisabeth
25-11-2009, 23.13.41
Spiegare cosa avevo letto nelle carte era assurdo, suonava strano anche alle mie orecchie...........il suo invito non ammetteva rifiuti.....ma sapevo che non avrebbe portato a nulla di buono..quell' uomo stava macchinando qualcosa........il suo malevolo sorriso....era fetido come il suo invito......
Guisgard
25-11-2009, 23.21.30
Così, la compagnia dovette per forza di cose accettare quell'invito.
Nelle tre stanze offerte loro, i nostri eroi si divisero in questo modo: Elisabeth e Llamrei ovviamente, Guisgard e Hastatus, Morris e Jigaen.
Ma quando giunse il cuore della notte, Guisgard abbandonò la sua stanza.
Cominciò allora ad ispezionare quel luogo, come se stesse cercando qualcosa...
elisabeth
25-11-2009, 23.53.01
La stanza era accogliente, certo qualsiasi cosa lo sarebbe stata piu' del carrozzone, mi chiusi la porta alle spalle ...e andai a sedermi sul letto....e cominciai a parlare a ruota libera, non riuscivo piu' a fermarmi, pensieri, sensazioni tutto affollava la mia mente.......mi fermai solo quando credevo di aver ucciso di parole Llamrei........quando ero nervosa non finivo piu' di blaterale, con un sorriso imbarazzato le chiesi scusa..... e vestita mi sdraia sul letto.......nella stanza calo' il silenzio.......
Guisgard
26-11-2009, 00.58.36
Guisgard intanto, continuava a girare per i corridoi della torre nella quale erano alloggiati tutti loro.
Il buio era quasi totale, squarciato solo, di tanto in tanto, dalla luce della Luna che penetrava da qualche finestra lungo il corridoio.
L'atmosfera era irreale e silenziosa e sotto quella luce le ombre sembravano voler prendere forma e vita.
Guisgard entrò allora in una stanza, dopo essersi assicurato che non vi fosse alcuno al suo interno.
Accese un cero semiconsumato che si trovava su una grossa tavola ed iniziò ad osservare cosa contenesse la stanza.
Vi erano tantissimi libri e codici monastici.
Tutti questi trattavano curiose e misteriose discipline, come la magia nera e la necromanzia.
Strane figure ed inquietanti disegni illustravano quei testi.
Guisgard li sfogliò ma comprese ben poco del loro arcano linguaggio.
Inoltre su un vecchio seggio vi erano ammucchiate delle pergamene.
E su queste erano incise incomprensibili immagini, raffiguranti rituali di donne in estasi davanti ad un fuoco, dal quale emergevano mostruose creature.
Turbato da tutto ciò, Guisgard cercava cosa potesse celare ancora quella stanza, quando notò uno scintillio provenire da uno scaffale di legno.
Era uno scrigno nero, intarsiato con gusto orientaleggiante.
Con il suo coltello forzò la piccola serratura e aprì quello scrigno.
Dentro vi era un biglietto bruciacchiato che diceva:
"La Compassione di Dio galoppa dall'estreme rive dell'Acheronte,
attravero la valle dello Stige, estasiata dalle minacce di Caronte.
Forte del sangue dei dannati e dai loro deliranti lamenti di morte,
risale i nove cerchi del fatale castigo, invocata dall'odio più forte.
Chi ardito evoca questo tormento si servirà delle sue funeste lame,
ma ben sa ed è scritto, che ciò pagherà con l'anima di due dame."
"Che cosa mai vorrà dire questo biglietto?" Si chiese Guisgard. "Che cos'è veramente La Compassione di Dio?"
Ma il canto del gallo interruppe i suoi pensieri e le sue ricerche.
Pensò che restare ancora lì sarebbe stato un rischio. Rimise a posto il biglietto nello scrigno e ritornò nella sua camera.
E giunto il mattino, raccontò tutto ai suoi compagni, dell'arcano messaggio letto in quel biglietto e della misteriosa Compassione di Dio...
http://1.bp.blogspot.com/_RNrl2Gr0VwI/Se5rP7KRRNI/AAAAAAAAAzI/Yh7kH7wMAaY/s400/ustino+necronomicon+2.jpg
elisabeth
26-11-2009, 09.10.04
Ascoltai cio' vi era scritto in quel foglietto......." La Compasione di Dio.....Dio e' colui che rimane, mentre noi ce ne andiamo......e' l'accettare di non poter essere onnipotenti e di farci da parte, li' dove non riusciamo a far nulla per il prossimo neanche dopo averci messo l'anima, e cosi' lasciare posto a Colui che agira' con la sua stessa compassione...."....Almeno questo pensavo......e speravo di crederci anche, chi aveva scritto quel foglio...doveva avere conoscenze, che non riguardavalo solo la Compassione di Dio.......
Morris
26-11-2009, 13.55.10
Al racconto di Guisgard, vidi i volti dei miei amici preoccupati...e commentai:
"Ciò che mi ha fatto sempre alterare, non sono tanto le parole scritte in qualsiasi testo o libro...ma l'uso e l'abuso che gli esseri umani ne hanno sempre fatto"!
"La manipolazione delle deboli menti e la coercisione assoluta dei loro effimeri intenti"!
"La compassione di Dio è talmente infinita che congloberà anche i loro peccati e misfatti...ma io..per essi non avrò alcuna pietà...e arriveranno al cospetto di Dio, talmente malconci, che persino Quest'Ultimo stenterà a ricoscerli"!
http://www.mondotechblog.com/wp-content/uploads/2009/04/2062687142_3ad2cbdd93.jpg
Guisgard
26-11-2009, 15.23.59
"Non lo so, amici miei" disse Guisgard riflettendo su ciò che avevi visto e letto la notte scorsa. "In quella stanza c'era qualcosa di oscuro e misterioso...e poi quel biglietto...sembrava descrivere gli inferi, i dannati...non so, ma mi suona strano in un tale scenario qualcosa che viene definita La Compassione di Dio...".
Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunse:
"Forse potremmo far leggere quel biglietto a frate Elia e vedere lui cosa ne pensa...".
Poi concluse:
"Appena i corridoi di questa torre saranno deserti tornerò in quella sala a recuperare quel biglietto. Uno tra sir Hastatus e sir Morris verrà con me e mi guarderà le spalle. Poi magari, Elisabeth e Llamrei, essendo donne non dovrebbero attirare sospetti, potrebbero portare il biglietto al nostro frate. Mi sentirò più sicuro se andranno in due e non una soltanto."
Morris
26-11-2009, 16.22.33
"Dovete essere più deciso nelle vostre scelte, Sir Guisgard....Jigaen ha da dirmi qualcosa d'urgente....andate Voi ..Sir Hastatus"!
Hastatus77
26-11-2009, 18.24.23
"Va bene, ti coprirò io le spalle."
Guisgard
26-11-2009, 19.48.30
Guisgard e Hastatus, approffitando dell'assenza di guardie nei corridoi, raggiunsero la stanza misteriosa.
"Restate tra queste due colonne ed al minimo segnale di pericolo date tre colpi a questa porta" disse Guisgard a Hastatus "io prendo il biglietto."
E dopo alcuni istanti Guisgard uscì dalla stanza.
I due ritornarono nella camera dove li attendevano gli altri e qui Guisgard consegnò il biglietto ad Elisabeth e Llamrei.
"Con una scusa qualsiasi uscite dal castello" cominciò a dire Guisgard alle due dame "e dirigetevi al convento per parlare a frate Elia. Gli mostrerete questo misterioso biglietto. Sperando che egli sappia darci qualche risposta. Mi raccomando, amiche mie, siate prudenti."
Ma proprio in quel momento qualcunò bussò alla loro porta.
Erano due guardie del barone.
"Volevamo farvi i complimenti per la recita" disse uno di loro "soprattutto a voi, damigelle."
Guisgard subito riconobbe uno di loro: era uno dei soldati che giorni prima erano giunti al carrozzone ad ispezionare il tutto.
"E siamo sicuri" aggiunse uno di quei soldati "che ci farete l'onore della vostra compagnia, mie belle signore!"
"Purtroppo" intervenne Guisgard, che aveva indossato la maschera prima che le guardie entrasseo "le nostre dame sono già impegnate con noi stasera, amici miei!"
"Siete più fortunato di noi, cavaliere nero!" Rispose la guardia.
"Fortunato?" Ripetè l'altra guardia. "Se le donne si avvicinano è perchè non conoscono il suo vero aspetto, vero Colombina?"
E rise guardando Elisabeth.
Un attimo dopo le guardie uscirono.
"Anche questa è andata..." Disse Guisgard togliendosi la maschera.
Poi, ad Elisebeth e Llamrei:
"Mi raccomando, amiche mie, recatevi da frate Elia e siate accorte!"
Hastatus77
26-11-2009, 21.16.29
"Ferme... non mi fido di quei due... stanno nascondendo qualcosa, dovremmo recuperare le armi... visto che non possiamo accompagnarvi per non dare nell'occhio, vorrei che aveste qualcosa con cui possiate difendervi."
llamrei
26-11-2009, 22.30.05
Il biglietto con il suo enigmatico contenuto mi aveva turbata. Ne avevamo parlato per ore Elisabeth ed io....ma non siamo arrivate ad una conclusione plausibile...
Mi chiedevo chi potesse essere nominato il Caronte...doveva essere colui, che senza ritegno, fungeva da tramite....le paludi, lo Stige, il traghettatore e il pegno da pagare....due dame..
e nel ripensar al dazio da pagare sottoforma di due dame...mi si raggelava il sangue....Quanto avrei desiderato poter interpellare un novello Dante in quel momento....
Ritornata alla normalità ed avendo abbandonato questo pensiero persecutore, ascoltai bene gli ordini impartiti da Guisgard: Elisabeth ed io dovevamo consegnare il biglietto a frate Elia.
Effettivamente non mi sentivo molto sicura: le guardie che in teoria avevano il compito di proteggerci avevano invece il sentore di essere tutt'altro che fedeli. Prima di uscire dalla stanza afferrai un tagliacarte e lo infilai dentro ad uno stivaletto.
"Bene Elisabeth: che ne dici di fare un giretto oltre le mura?" E cosi dicendo cercai di alleviare la tensione e di rassicurare il già preoccupato capitano delle guardie, Hastatus
elisabeth
26-11-2009, 22.37.13
Enigmi..biglietti....Llamrei aveva ragione avevamo discusso sino all' impossibile, quel poveretto di frate Elia, ci aveva adottato......" Bene amica mia, andiamo a passeggio....e portiamo il prezioso foglietto al Monastero, in cuor mio penso che il buon fraticello ci stia gia' aspettando....."........comprendevo la preoccupazione di Hastatus, era anche la mia ...ma che scelta avevamo...misi il mantello e guardai Llamrei...io ero pronta
llamrei
26-11-2009, 22.47.49
Uscimmo dalla stanza e ci avviammo verso il portone principale. Per evitare di dare nell'occhio portammo con noi due panieri. Mentre camminavamo verso l'uscita notai con la coda dell'occhio che qualcuno di stava inseguendo.
"Non è da Morris inseguirci cosi..Lui non si sarebbe mai fatto scoprire. Hastatus nemmeno: ci avrebbe coperto le spalle in modo più invisibile. Guisgard non di certo avrebbe scelto il viottolo per vegliare su di noi: lui è come un gatto: ci avrebbe accompagnate silenziosamente passando da un tetto all'altro. Chi, allora, era alle nostre spalle?" pensai, ragionando poi sul da farsi.
Mi voltai verso Elisabeth e le lanciai un'occhiata per metterla sull'attenzione. Temevo che qualcosa stesse accadendo
Hastatus77
26-11-2009, 22.50.20
Non c'era altro da fare... dovevamo rischiare.
Dissi loro: "Andate ma siate caute e attente... muovetevi caute senza attirare l'attenzione... insomma due dame spensierate che passeggiano... e tornate il prima possibile."
Guisgard
26-11-2009, 22.57.25
Ad un tratto qualcuno si avvicinò alle due dame.
"Tranquille, mie signore" esclamò il piccolo Arnò "veglierò i su di voi! Preseguite che il convento non è lontano."
Nella loro camera intanto, Guisgard tranquillizzava gli altri.
"Tranquilli, amici" disse loro "il piccolo Arnò le segue come un gatto. Al minimo pericolo ci avvertirà!"
elisabeth
26-11-2009, 23.00.15
Mi sentivo osservata e in maniera molto pressante, ci seguivano da quando eravamo uscite dalla stanza......il rumore dei passi era troppo pesante per essere uno dei nostri......avevo l'impressione che non avremmo fatto una passeggiata tanto spensierata,.......ero consapevole del fatto che Llamrei la pensasse come me.....almeno riuscivamo a comunicare anche senza parole.........La meta era il monastero.....e ci saremmo arrivate...." Arno' accidenti a te..ci hai fatto prendere uno spavento...........sei un ragazzaccio adorabile.....".....
Guisgard
26-11-2009, 23.04.51
Poco dopo, vagamente tranquillizzate dalle parole del giovane Arnò, le dame giunsero presso il convento.
Furono ricevute e condotte da frate Elia con quel loro misterioso biglietto...
llamrei
26-11-2009, 23.08.09
Il cuore mi batteva in gola più velocemente che mai!
Arnò ci aveva fatto prendere un bello spavento! Ah questo monellaccio!
"Ti prometto che quando tutto sarà finito, di rifilerò una bella razione di sculacciate!! Ora stai lontano da noi, non farti notare. Noi ce la caveremo. Elisabeth ed io, modestamente , siamo un portento. E dì pure al tuo buon padrone, di tranquillizzarsi: torneremo quanto prima, sane e salve"
llamrei
26-11-2009, 23.10.29
"Frate Elia. Dobbiamo ancora approffittare del vostro aiuto. Credo che voi siate la persona più adatta a decifrare il contenuto di questo biglietto...."
E porsi al frate il bigliettino. La mano scarna dell'uomo si fece avanti...e già tremava
elisabeth
26-11-2009, 23.19.26
Il Convento era un'oasi di pace e Frate Elia era come sempre pronto ad ascoltarci............." Frate Elia, credo che ormai siamo entrati nella vostra opera quotidiana.....voi sapete cosa ci ha spinti a Tintagel....abbiamo qui un biglietto.......potete aiutarci a capire qual'e' il significato di queste parole, ognuno di noi ha dato la sua spiegazione, ma nella nostra infinita umilta' vorremmo sentire le vostre parole".......
Morris
26-11-2009, 23.20.44
Jigaen, mi confidò il suo desiderio di voler imparare a tirar di spada....non appena questa storia fosse finita....io gli risposi:
"Caro amico mio, voi siete bravo con le parole...indi dovrei rispondervi che non è necessario...che vi porterebbe solo guai....ma sarei solo un ipocrita...siete stato solo fortunato se non avete ancora incontrato qualcuno che non se ne fa nulla del buon linguaggio e della saggezza.. ebbene si....lo farò... ve lo prometto"!
http://www.games4all.it/img/assassins_creed_422x317.jpg
Guisgard
26-11-2009, 23.32.21
Il frate le aveva ricevute in una stanza semibuia, illuminata solo da poche candele e la luce penetrava da un'unica finestra.
Frate Elia iniziò a leggere il contenuto di quel biglietto con una strana espressione.
Llamrei che gli aveva consegnato il biglietto si era accorta dell'inquietudine del frate.
Le parole di Elisabeth avevano poi acceso strani pensieri e preoccupazioni nello sguardo del vecchio chierico.
Prese allora il biglietto e cominciò a leggerlo.
E dopo averlo fatto si avvicinò ad uno scaffale pieno di libri e cominciò a far scorrere la sua mano sulle loro copertine, come se ne stesse cercando uno in particolare.
Fermò la sua mano ed estrasse un libro. Lo sfogliò con attenzione.
"Ecco" cominciò a dire "ho trovato questo vecchio brano di San Beda il venerabile..."
Fissò poi le due donne e continuò a dire:
"Figliole...quel biglietto di compassionevole non ha nulla...in esso è descritto un percorso, che dall'Inferno più profondo conduce alla sua porta fino a giungere nel nostro mondo...quei cavalieri neri che cercate tra le foreste di queste terre non li trovereti mai..."
Si fermò un momento e poi concluse:
"Quella che viene chiamata La Compassione di Dio altro non è che una compagnia di arcidemoni, evocata da qualcuno per tormentare il nostro mondo. La Compassione di Dio e i cavalieri neri che state cercando sono la medesima cosa!"
http://th09.deviantart.net/fs25/300W/f/2008/148/e/7/Nazgul_flee_Crickhollow_by_Canis_Lupess.jpg
elisabeth
26-11-2009, 23.48.22
Rimasi senza parole, senza fiato.........." Padre perdonatemi......io mi chiedo,quale possibilta' abbiamo per affrontare questi Cavalieri......io per quanto stia cercando qualcosa nella mia mente....non trovo nulla almeno...nulla di naturale......per cercare quei Cvalieri..."...
Guisgard
26-11-2009, 23.52.02
"Figliola" rispose il frate con uno sguardo indescrivibile "abbiamo un solo modo per trovare quei cavalieri...trovare chi li ha evocati. E non dimentichiamo, come recita questo biglietto, chi lo ha fatto dovrà versare un atroce tributo a quei cavalieri...l'anima di due donne!"
elisabeth
27-11-2009, 00.08.29
Ero seduta su uno sgabbello, ascoltavo il Frate, intanto guardavo le mie mani.....la punta delle scarpe che uscivano fuori dal vestito.....le guardavo come se fossero la prima volta che le vedevo in vita mia......" Padre, io credo che ci sia ben poco da fare allora.......!!! Mi sembra un po' triste la cosa, e se devo dirla tutta...questa fine non mi piace per niente....!! "
Guisgard
27-11-2009, 00.16.41
Arnò si accorse dello stato d'animo di Elisabeth e le si avvicinò.
"Non temete signora" disse il ragazzino accarezzandole il viso "nessuno farà del male a voi due."
Poi sorridendo aggiunse:
"Tanto l'ho capito che i vostri compagni non sono degli attori veri. E poi, Guisgard non ingannerebbe nemmeno un cieco...sa usare la spada non la maschera!"
Intanto, nella loro camera, Guisgard passeggiava nervosamente.
"Ma quanto tempo ci mettono?" Diceva ad intervalli quasi regolari. "Sono via da troppo tempo! Se tardano ancora vado al convento! Al diavolo le guardie del barone!"
elisabeth
27-11-2009, 00.28.33
" Arno', sarai un buon cavaliere un giorno....penso anch'io che i nostri compagni siano in pensiero, e' tanto che manchiamo dal palazzo, faremmo bene a tornare da loro..."....Salutai Frate Elia e uscimmo dal convento, Llamrei era assorta nei suoi pensieri...mentre io camminavo e canticchiavo.....dovevo smaltire l'ansia.......
Guisgard
27-11-2009, 03.45.10
E mentre Elisabeth e Llamrei stavano raggiungendo i loro amici, un manipolo di guardie le circondò.
Le guidava sir Geowan, che cominciò a parlare:
"Salute a voi, mie leggiadre dame. Ho dovuto punire due dei miei uomini perchè credevo avessero detto il falso. Affermavano infatti che due attrici di notevole talento come voi avessero deciso di prendere i voti. Ma ora mi accorgo che quei due uomini forse avevano detto il vero. Siete state colpite da un'improvvisa vocazione monastica, mie signore? Altrimenti come spiegare la vostra visita al monastero? Ma forse è il caso che ci seguiate, così da poter raccontare tutto direttamente al barone."
Le due donne capirono che non era il caso di opporre resistenza...
Alla scena però aveva assistito, ben nascosto, il giovane Arnò.
Il ragazzino, riuscì ad eludere le due guardie alla porta e salì nella torre, fino a giungere nella stanza degli attori.
Qui raccontò tutto ciò che era accaduto ad Elisabeth e a Llamrei.
"Sangue del demonio!" Ringhiò Guisgard. "Siamo stati degli idioti a farle andare da sole al convento!"
"Miei signori, ragioniamo e non disperiamo!
Del resto il barone non può saper chi siamo!"
Intervenne a dire Jigaen.
"Allora perchè le hanno condotte via?" Chiese Guisgard fuori di sè dalla rabbia.
"Chissà, forse il barone ne è stato affascinato,
e vuol conoscere chi sulla scena ha recitato!"
Rispose Jigaen.
"Al diavolo!" Disse Guisgard. "Se succederà qualcosa a loro due, il barone conoscerà il copione che la mia spada scriverà col suo sangue!"
E l'ansia e l'inquietudine si impossessarono di loro...
Morris
27-11-2009, 09.41.27
Non appena ricevetti tale notizia, stavolta, non potei trattenermi:
"Voi, Guisgard, con le vostre idee strampalate...mi state facendo arrabbiare seriamente"! Lo afferrai per il bavero, lo alzai in aria..e lo buttai con violenza sul tavolo..che si fracassò in mille pezzi!
Jigaen, intervenne in tempo bloccando il mio pugno diretto sul volto del primo cavaliere: "Morris...no...fermatevi"!
Mi allontanai, sbattendo la porta fortissimamente alle mie spalle: tutto cio che era appeso al muro ..cadde..inesorabilmente.
http://www.technews.it/wp-content/uploads/2009/04/acuno.jpg
Morris's Creed
Hastatus77
27-11-2009, 13.49.48
"Morris! Calmatevi!! Bisogna parlare col barone... Guisgard, voi dovrete rimanere qui... la vostra faccia non è ben accetta."
llamrei
27-11-2009, 14.13.19
Senza opporre resistenza ci accingemmo a seguire le guardie. Nella mia mente si alternavano pensieri e idee sul da farsi ma nessuna sembrava essere quella più affidabile e di facile attuazione. Lanciai un'occhiata ad Elisabeth per cercare una sua conferma.
Giunte al cospetto del nobile signore, Elisabeth ed io cercammo di non far trapelare alcuna emozione negativa.
Con un grande sorriso mi avvicinai quasi correndo verso il barone e mi inchinai a due passi da lui.
Con fare che non mi era d'uso alcuno nella vita quotidiana (ma necessario se si tratta di vita o di morte), dissi al barone:
"Mio signore, Voi non immaginate nemmeno da quanto tempo aspettavo questa occasione. Ho provato a farmi ricevere da voi un paio di volte....ma a quanto sembra...i vostri messi non sono cosi scaltri come sembrano essere...non avete ricevuto mie notizie? Oh...che peccato: ma a tutto vi è una soluzione. Ora non pensiamo a questo spiacevole intoppo: ora sono qui e gradirei parlare con voi, mio signore, ma senza il bisogno di avere qui davanti un pubblico. Ora non recito. Ve lo chiedo per favore: lasciate pure che la mia amica vada a riposare e a fare penitenza come il frate le ha ordinato -ci siamo recate al convento perchè sentivamo il bisogno di confessare le nostre colpe,...come avrete inteso-. E poi i nostri amici stanno già organizzando il prossimo spettacolo..tutto dedicato a voi. Non vorrete fare a meno di concederci questo onore, vero signore?
Ma io resterò qui a ripassare la parte"
E mentre parlavo cercavo di non dimostrare tutta la tensione che mi stava avvolgendo.
Volevo Elisabeth libera e che potesse avvisare i miei compagni.
Io avevo sempre lo stiletto con me. Volevo solo carpire migliori informazioni in merito alla Compassione di Dio...e chi meglio del barone avrebbe potuto accontentarmi?
Guisgard
27-11-2009, 19.11.05
"Morris" Disse Guisgard a denti stretti, mentre con la mano si toccava le spalle indolenzite "avevate una gran voglia di farmi questo...e quando questa storia sarà finita ci chiariremo una volta per tutte! Statene certo!"
Poi, il pensiero delle due donne in mano al barone indirizzò la sua concentrazione su cose più importanti.
"Sir" disse a Hastatus "avete ragione, ma odio stare con le mani in mano. Avete un'idea sul perchè il barone abbia voluto vedere le nostre amiche?"
Intanto, al cospetto del barone, le due donne attendevano di sapere perchè fossero state condotte lì.
Llamrei aveva appena finito di parlare, quando il barone prese la parola:
"Mie bellissime commedianti, nessuno qui vi tiene con la forza. Come avete ben notato voi, i miei uomini non sono molto svegli e sicuramente peccano in cortesia. Scusateli quindi se le loro maniere non sono state degne della vostra bellezza."
Sorseggiò del vino dalla sua coppa ed aggiunse:
"In verità vi ho fatto chiamare per un eccesso di prudenza. Sembra infatti che nel castello si siano intrufolati dei ladri. Nella mia biblioteca qualcuno ha rubato un prezioso foglio conservato in uno scrigno. E quindi temo di sapervi sole ed indifese, con in giro tali malintenzionati. Anche perchè, se ben ricordo, i vostri compagni sono solo degli...attori. Quindi non saprebberro impugnare armi per difendervi. Dico bene?"
"Benissimo, eccellenza" intervenne sir Geowan "anche se qualcuno di loro si è dimostrato di lingua lunga."
"Si, ma la lingua non vale la spada, mio buon fratello!" Rispose il barone, ridendo forte.
E proprio in quel momento le due donne si ricordarono del biglietto che ancora Elisabeth portava con sè, dopo che frate Elia lo aveva restituito proprio a lei...
http://static.open.salon.com/files/sheriff+of+nottingham1241916049.jpg
elisabeth
27-11-2009, 22.45.42
Llamrei era una grande attrice, ma in quel momento avevo l'impressione che i giochi erano stati fatti....e potevamo recitare mettendo alla prova tutta la nostra fantasia senza ricavare un ragno dal buco.......quando poi il barone aveva nominato il fogliettino........mi chiesi perche' non l'avessi mangiato, tanto lo sapevamo a memoria......comunque lo avevo messo dove nessuno avrebbe osato mettere le mani....o gli e le avrei mozzate........
Guisgard
27-11-2009, 23.03.51
Il barone si avvicinò alle due donne.
"Ovviamente non metterei mai in dubbio la parola di due dame come voi" cominciò a dire "quindi se mi darete la vostra parola di non...saper nulla di quel biglietto, io ovviamente vi crederò senza alcun problema..."
elisabeth
27-11-2009, 23.25.02
Feci solo un passo avanti in direzione del barone..." Vedete, siamo dei poveri attori, mentiamo in scena...ma mai nella vita, per noi la lealta' e l'amicizia e' una cosa che non si tradisce......nessuno di noi sa' nulla su quel foglietto.....spero che voi possiate comprendere dalle mie parole che non vi abbiamo mentito "
Guisgard
27-11-2009, 23.34.57
"Ma è naturale, mia signora" disse il barone mostrando un'espressione di rammarico palesemente fasulla "e nessuno qui lo mette in dubbio."
In quel momento entrò uno dei suoi soldati e gli disse qualcosa ad un orecchio.
"Benissimo" disse il barone alle due donne "credo che questa spiacevole situazione abbia già avuto la sua soluzione. I miei uomini hanno appena catturato il vero ladro. Ora, se volete mie signore, siete libere di tornare alle vostre camere dai vostri compagni. E sono sicuro che presto ci delizierete con un nuovo spettacolo."
"Magari, vostra signoria" intervenne sir Geowan "si potrebbe organizzare uno spettacolo per festeggiare la cattura del vero ladro e la sua condanna a morte!"
"Ottima idea, mio valente fratello!" Esclamò il duca.
"Sapete, mie signore" aggiunse poi rivolgendosi alle due donne "mandare a morte un essere umano è tanto atroce quanto inevitabile. Del resto è giusto che il demonio possa prendersi un'anima che ha ceduto al peccato. Ma sicuramente stiamo rubando tempo alle vostre prove, mie signore. Andate ora, non vi trattengo oltre."
E sul suo volto sorse un ghigno malefico...
elisabeth
27-11-2009, 23.48.10
Quel foglietto, scottava.....chi avevano arrestato....." Ditemi mio signore, chi e' la persona che avete arrestato ?......vorremmo preparare per lui una recita particolare, infondo sara' l'ultima cosa che vedra' !!! "
Guisgard
27-11-2009, 23.57.46
"Un vagabondo" rispose il barone "un miserabile solo al mondo che nessuno piangerà mai. Fra due giorni potrete vederlo pendere da una forca nella piazza grande di Tintagel."
Poi, rivolgendosi ai suoi uomini, ordinò: "Riaccompagnate queste dame dai loro compagni."
Poi mostrò un ghigno camuffato da sorriso e salutò le due donne.
elisabeth
28-11-2009, 00.01.39
Perche' la mia mente ando' ad Arno'......pregai in cuor mio che il mio senso di chiarovegenza avesse fallito...ma il sorriso di cattiveria che vidi sul volto del barone......non mi piaceva per niente..
Guisgard
28-11-2009, 00.10.42
Poco dopo, Elisabeth e Llamrei ritornarono alle loro camere, trovando i loro compagni ad attenderle.
"Dio sia lodato! Siete tornate, mi signore!
Vi attendavamo, tra paure e batticuore!"
Disse felice Jigaen.
"Cosa voleva il barone da voi?" Chiese Guisgard sollevato nel rivederle. "Vi hanno fatto qualcosa o forse minacciato!"
llamrei
28-11-2009, 09.20.12
Ero alquanto turbata. Avevo constatato che il ladro catturato non era uno dei miei amici...ma allora...la persona arrestata era sicuramente innocente. E questo non potevo permetterlo.
Spiegai agli uomini di quanto accaduto poco prima e soprattutto della mia sensazione di falsità che il barone aveva emanato.
"Credo ci abbia lasciate tornare da voi per vedere ed aspettare qualche nostro passo falso. Dobbiamo agire con astuzia e non farci intortare da lui. E' un uomo molto abile, calcolatore e freddo"
Mi accasciai sul letto in quanto la stanchezza stava avendo il sopravvento.
elisabeth
28-11-2009, 10.02.02
Ascoltai llamrei e aveva ragione, la sensazione di portare alla morte un innocente...era opprimente, tolsi il foglietto aacuratamente piegato e lo rilessi....bisognava fare una scelta...e da quello che leggevo...molta scelta non c'era e Frate Elia...era stato molto esplicito..le forze del male hanno strade diverse, ma il bene vince sempre sul male...anche quando c'e' qualche sacrificio da fare........ero di una tristezza infinita.....
Morris
28-11-2009, 13.15.10
Fissai Llamrei ed Elisabeth in volto: "State tranquille, da adesso in poi, care creature, non vi muoverete più da sole"!
Guardai, in modo cruento, Guisgard: "Forse non ci sarà bisogno di aspettare la fine di questa storia, non fatevi illusioni..e ringraziate Jigaen"!
Schiacciai l'occhio a quest'ultimo; poi, rivolgendomi ad Hastatus: "Suggerite la prossima mossa, amico mio...credo che, tra non molto, finiremo tutti in gatta buia... me lo sento...ci stanno prendendo in giro.... hanno capito tutto...e visto che di forze malefiche si tratta... .sapevano chi fossimo sin dapprincipio"!
http://www.christian-gaming.com/wp-content/uploads/2009/01/assassins-creed-2.jpg
Morris's Creed
Guisgard
28-11-2009, 14.40.49
Guisgard ascoltò con attenzione ciò che dissero tutti i suoi compagni.
"Se il bigliettino è nelle nostre mani" cominciò a dire "allora è ovvio che la storia del ladro è una farsa. E, come dice sir Morris, loro sanno che il bigliettino è nelle nostre mani."
E dopo una pausa aggiunse:
"Neanche a me piace l'idea che un innocente paghi a causa nostra. Ma mi chiedo chi possa essere colui che il barone spaccia come il colpevole. Comunque non possiamo restare più in questo posto. Stonotte stessa ce ne andremo o presto ci uccideranno tutti. Arnò mi disse che frate Elia aveva nascosto le armi nella cappella del castello. Al tramonto io e sir Morris ci recheremo là a recuperarle."
Poi fissò Morris e concluse:
"E chissà che non avrete la possibilità di riprendere quella questione che abbiamo in sospeso noi due..."
Hastatus77
28-11-2009, 14.43.48
"Morris ha perfettamente ragione. Forse è il caso che usciamo di qui e smettiamo di recitare la parte dei commedianti... forse sin dall'inizio sapevano di noi... però dobbiamo restare uniti." dissi guardando prima Morris e poi Guisgard.
"... ho paura che con le nostre azioni abbiamo altresì messo in pericolo il giovane Arnò."
llamrei
28-11-2009, 14.54.32
"Quindi, se già sono a conoscenza delle nostre identità, sicuramente non ci lasceranno passeggiare tranquillamente per le vie di Tintagel. Scommetto che fuori da questa porta ci sono due guardie pronte a "guardarci alle spalle"."
Poi mi rivolsi a Morris:
"Mio caro amico. Avete ragione. Per quanto astute ed abili possiamo essere Elisabeth ed io....nulla possiamo contro un gruppo di soldati. E' stata una azione avventata quella di presentarsi al cospetto del barone. Ma, concordate con me, se non avessimo agito in tal senso..ci avrebbero già fatte sparire. Ora mi sento più sicura sapendovi vicini. Grazie Cavaliere, mi fido di voi"
Guisgard
28-11-2009, 15.20.56
"Nove su dieci avete ragione, milady" disse Guisgard a Llamrei "sento passeggiare dietro la porta. Il barone ci ha subito offerto la compagnia dei suoi tirapiedi. Comunque al tramonto troveremo il modo di arrivare alla cappella. Dobbiamo farlo!"
Poi rivolto a Hastatus:
"Arnò? Perchè dite questo? Che motivo avrebbe il barone per fargli del male?"
Hastatus77
28-11-2009, 15.48.56
"Quel ragazzino ha girato intorno a noi sin dal nostro arrivo qui a Tintagel, e qualcuno l'avrà sicuramente notato... inoltre Llamrei eElisabeth ci hanno riferito che è stato catturato un vagabondo senza nessuno al mondo... ho collegato le due cose, però potrei sbagliarmi e ciò che ha detto il barone potrebbe essere solo un trucco o qualcosa di simile."
Morris
28-11-2009, 16.44.53
Presi un pezzo di stoffa bianca e ..con un pennino intinto in un calamaio...scrissi qualcosa: "Leggete con i soli occhi, il nemico ci ascolta! Amici, io credo di aver compreso quale sia l'unico motivo per cui siamo ancora vivi! Il barone vuole esser certo che soltanto noi e nessuno al di fuori di noi.. sappia che abbiamo scoperto il loro covo! Qualcuno di noi deve adesso dire a gran voce che.. se non ritorneremo entro domani sera a Camelot.. Re Artù ci cercherà in forze! Forse, solo così, ci lasceranno andare, non rischiando nulla, al momento! Ho paura anche per i frati del monastero, potrebbero inveire su di loro"! Secondo me, le armi, non vanno prese"!
http://www.unipg.it/notiziario/immagini/2008/n3/lettera.jpg
Morris's Creed
Hastatus77
28-11-2009, 19.20.29
Morris aveva perfettamente ragione... potevamo tentare... forse si sarebbero spaventati.
"Amici, ricordatevi che prima di partire avevo concordato con re Artù, che saremmo rientrati dalla nostra ricerca entro 10 giorni... ne mancano ancora 2. Se tarderemo Camelot verrà qui."
Guisgard
29-11-2009, 04.03.41
Guisgard annuì con la testa.
Valeva la pena tentare.
E così, nel cuore della notte, la compagnia, preparata ogni cosa, con l'aiuto dell'oscurità uscì dalla torre.
Stranamente le poche guardie che facevano da sentinelle erano addormentate, così non fu difficile per i nostri eroi uscire dal castello. Sembra che lo stratagemma di Morris avesse funzionato.
Raggiunsero così il convento, per mettere al corrente di tutto i frati.
Ma qui frate Elia rivelò loro una tremenda realtà.
"Amici miei" cominciò a dire "è accaduto un fatto terribile..."
"Di cosa parlate, frate?" Chiese Guisgard.
"Il ladro che hanno catturato e che fra tre giorni giustizieranno" rispose frate Elia "è il piccolo Arnò. L'abbiamo saputo stasera da due guardie che discutevano ad alta voce. Domattina vi avrei riferito tutto..."
"Non possono giustiziare un ragazzino innocente!" Gridò Guisgard. "Sanno benissimo che lui non c'entra!"
"Molto innocenti sono morti in questa storia" disse il frate "e uno in più per loro non fa differenza."
"Allora non abbiamo molta scelta!" Disse Guisgard.
Poi rivolgendosi ai suoi compagni aggiunse:
"Amici, voi dovete incamminarvi verso Camelot. Lì organizzerete un piano e ritornerete con dei rinforzi."
"Fatemi capire, cavaliere" lo interruppe il frate "e voi invece cosa vorreste fare?"
"Me lo chiedete? Cercherò di liberare Arnò. Da solo e con un'azione a sorpresa avrò forse più possibilità. In troppi saremo certamente scoperti immediatamente." Rispose Guisgard.
"Da solo in quella tana di lupi è come andare al macello con le proprie mani." Disse il frate.
"E' l'unica cosa da fare. Ormai è deciso. E comunque siate fiducioso, mio buon frate" disse con fare guascone Guisgard "non sarà tanto facile farmi la pelle."
"Figliolo" disse il frate scuotendo la testa "da quando vi conosco ho imparato che l'impulsività e la testardaggine sono le vostre caratteristiche principali. Che la Divina Misericordia vegli su tutti noi!"
elisabeth
29-11-2009, 11.08.28
Arno' la mia intuizione alle parole del barone non era infondata, il suo ghigno era palese.....Sir Morris aveva ragione da donna non potevo andare in giro senza avere problemi con i soldati...ma da uomo..non mi sarebbe successo nulla..." Frate Elia, Arno' ha vegliato come un ombra su di me e Llamrei, e in questo momento credo di non poterlo lasciare nelle braccia di Signora Morte senza far nulla per lui, ho solo bisogno di panni maschili, cosi' potro' togliere queste ingombranti vesti, e' probabile che sia la mia ultima recita, ma e' giusto che sia per quel ragazzo, il suo sogno un giorno era di diventare Cavaliere, e il suo unico sogno dovra' avere la possibilita' di avverarsi....."...
Morris
29-11-2009, 13.36.18
"Amica mia, Sir Guisgard, che ne pensate di prendere due piccioni con una fava? Travestitevi da frati, entrate indisturbati nella cappella.. recuperate le armi...liberate Arnò con lo stratagemma della confessione..e.. lo portate fuori dalle mura..sotto la tunica"!
Morris's Creed
elisabeth
29-11-2009, 14.04.26
" Sir Morris un' illuminazione, visto che le armi sono tante......ci servirebbe la terza tonaca per nascondere Arno'......che ne dite di unirvi alla spedizione ?! "......
Morris
29-11-2009, 16.57.44
"Certamente, Milady...sono pronto....ecco.. nasconderemo le armi in questo modo"!
http://www.mondimedievali.net/pre-testi/images/guerz04.jpg
Morris's Creed
Guisgard
29-11-2009, 18.09.47
"L'idea è buona, ma credo sia troppo rischiosa."
Rispose Guisgard.
"Sir Morris" aggiunse "non possiamo lasciare che sir Hastatus, lady Llamrei e Jigaen tornino da soli a Camelot. Il barone potrebbe mandargli contro i suoi uomini e la sola spada di sir Hastatus avrebbe sicuramente la peggio in una simile situazione. Voi dovete andare con loro."
Poi, rivolgendosi ad Elisabeth:
"Milady, se Arnò è in questa situazione è solo colpa mia; avrei dovuto allontanarlo sin dall'inizio, invece di consetirgli di venire sempre con noi. E' giusto che risolva io questa situazione. E comunque per voi sarebbe troppo rischioso restare qui. E non voglio qualcun altro sulla coscienza!"
E quindi invitò tutta la compagnia a partire alla volta di Camelot.
"Ora partite, amici miei" disse "tra poco albeggerà e perderete il vantaggio di potervi muovere nelle tenebre. Addio e che Dio ci assista tutti."
Frate Elia, che aveva assistito a tutta la scena, benedisse tutti loro, invocando la suprema Benedizione Divina su tutta quella tragica situazione.
Morris
29-11-2009, 20.59.07
"Hastatus, Llamrei e Jigaen...sarebbero rimasti qui al monastero ..solo il breve tempo necessario per quell'operazione ma ..è giusto che anche voi mettiate in mostra il vostro ego"!
"Questa volta, non vi spaccherò la faccia....mi servite intiero....andate pure...io non andrò a Camelot...rimarrò qui con padre Elia ad attendervi
...gli altri.. facciano ciò che si sentono di fare"!
http://www.plunderbund.com/wp-content/uploads/2007/11/assassins-creed-20060921105332117.jpg
Morris's Creed
elisabeth
29-11-2009, 21.42.59
Guardai Sir Guisgard " se c'e' una cosa che odio e che qualcuno debba dirmi cosa devo o non devo fare, ma se pensate che possa diventare un peso per la vostra coscienza, io rimarro' al monastero con Sir Morris, aspettero' solo due giorni dopo di che vi piaccia o no vi verremo a cercare, che ne dite Sir Morris ?.......lo so che per voi frate Elia e' un problema farmi dormire al monastero...ma se potrete fare uno strappo alla regola ve ne sarei grata...."
Guisgard
29-11-2009, 23.12.50
Guisgard guardò Morris e sorrise sarcastico.
"Volete restare qui?" Cominciò a dire. "Fate come volete. Se davvero pensate di essere più utile stando qui con frate Elia mentre sir Hastatus, lady Llamrei e Jigaen ritornano da soli a Camelot, allora io e voi intendiamo in due modi diversi cosa vuol dire essere cavaliere. Ora scusatemi, ma ho altro a cui pensare."
Poi, rivolto ad Elisabeth:
"Per me è indifferente cosa farete. Non ho mai pensato di darvi ordini. Dopotutto che titolo avrei per farlo? Per quanto mi riguarda potete anche restare con sir Morris e gli altri frati."
Detto questo uscì dal convento.
"Aspettate, non siate impulsivo!" Gli gridò frate Elia. "Non bisogna essere avventati in questo momento! Inoltre rompere l'unità del gruppo potrebbe essere fatale."
"Frate" disse Guisgard scuro in volto "lasciatemi andare."
Il frate non rispose nulla e Guisgard uscì dal convento.
elisabeth
29-11-2009, 23.45.11
Io non so' se si puo' affrontare una guerra, facendoci la guerra ......
Dove avevo sbagliato......Seguii Guisgard fuori dal convento..." fermatevi con la rabbia in corpo non riuscirete neanche a comprendere quale strada prendere, se qualcuno rimane al convento, e a voi succedesse qualcosa, almeno potremmo darvi il nostro aiuto.......tutti siamo in pericolo anche i frati di questo convento......forse non vi siete reso conto che conoscono perfettamente cosa e' successo.....compreso l'esistenza delle nostre armi......e poi visto che vi e' indifferente cio' che io faccio.....non dovreste arrabbiarvi piu' del dovuto......"
Guisgard
29-11-2009, 23.54.56
Guisgard allora si voltò e la guardò nel profondo dei suoi occhi.
"Non avete capito niente..." disse "...parlate di magia, di incantesimi, della natura, della Luna e dei sogni...ma non siete mai riuscita a fermarvi un attimo per guardare i miei occhi...."
Guardò in alto, come se chiedesse la forza per dire qualcosa.
"E' inutile..." aggiunse "...altro che Primo Cavaliere...mi sento il buffone della sorte..."
Si voltò e corse via.
Morris
30-11-2009, 00.22.46
"Incredibile! Acconsento al suo negarmi il piano e alla sua proposta...e mi rinfaccia tutto ciò che ha detto! Che vada al diavolo"!
"Da questo momento, non gli rivolgerò più la parola....se lui è il primo cavaliere...io sono il primo cittadino di Camelot"! "Due modi diversi di intendere le cose....due intelligenze diverse....due scuole di gran lunga diverse"! Meglio così!!! No"????!!
http://www.wired.com/images_blogs/gamelife/images/2007/11/22/assassins_creed.jpg
Morris's Creed
elisabeth
30-11-2009, 00.27.40
Rimasi a guardarlo andare via, senza la forza di fermarlo......probabilmente non avevo capito nulla, ero talmente presa da tutta quella storia che non avevo pensato che potesse provare per me sentimenti che andassero oltre l'amicizia, era vero non l'avevo mai guardato negli occhi......essere una maga o amare la luna e la sua magia.........evidentemente mi aveva resa cieca....
Guisgard
30-11-2009, 00.32.48
Frate Elia prese allora Morrsis e lo condusse a sè.
"Cavaliere" cominciò a dire il frate "non perdete anche voi la testa, stanotte! Ricordate che siete giunti qui per una missione ben precisa. La cavalleria ve lo impone! Dalle vostre azioni dipendono le vite di molte persone innocenti!"
E alle parole del frate gli fece eco Jigaen:
"Morris, mio signore e forte condottiero,
ciò che dice il frate, credetemi, è veritiero.
Ascoltatelo, restando saldo, calmo e prudente,
senza dar più retta a questo avvelenato dente!"
elisabeth
30-11-2009, 00.57.58
Rientrai al convento.....e pensavo...a quello che era successo........." Frate Elia perdonatemi se vi sembro petulante.....ma io ho la strana sensazione che lasciarlo andare da solo non sia stata una buona idea, ho come il sentore...che non abbia la possibilita' di fare molta strada senza imbattersi, in qualcosa o in qualcuno che non gli dara' la possibilita' di difendersi......"
Guisgard
30-11-2009, 01.15.38
"Si, figliola" rispose preoccupato il frate "anche io ho la sensazione che potrebbe mettersi nei guai. E forse il barone lo starà già aspettando..."
Intervenne allora Jigaen:
"Lui sembra assai cavalleresco ed insensato
e nella mani del barone pare, ahimè, destinato.
Speriamo come a Lancillotto seppe dar l'ardore,
a Guisgard qualche arma saprà fornire Amore!"
elisabeth
30-11-2009, 01.25.11
" frate Elia, vi pregherei di darmi panni da uomo, il barone sta' usando Arno' solo per attirarci tra le sue braccia......e per quanto testone non credo che Guisgard debba trovarsi faccia a faccia con signora Morte da solo......forse in due la morte sembrera' meno triste......"
Guisgard
30-11-2009, 01.46.45
"Figliola" disse il frate "ti rendi conto che rischieresti anche tu la vita? Sarete entrambi alla mercè del Barone e dei suoi scagnozzi!"
Poi, fissando Elisabeth, si accorse di una forte determinazione trasparire dai suoi occhi. Forse nulla avrebbe fatto desistere Elisabeth dal suo proposito.
"E sia" disse il frate "vi darò ciò che chiedete. Ma giuratemi che sarete più prudente e ragionevole del vostro cavaliere!"
Prese allora un abito da monaco e lo diede ad Elisabeth.
Intervenne allora Jigaen, con un tono preoccupato e turbato:
"Messer Amore, si sa, la ragione spesso imbavaglia
e il suo filtro è potente, come sanno in Cornovaglia!
E Guisgard non sa che il barone il suo cuore ignorerà.
Siate quindi accorti o il male, su tutti noi, trionferà!"
elisabeth
30-11-2009, 08.45.53
" Padre, non so se la ragione mi aiutera', piu' del mio essere impulsiva...ma non credo che nessuno debba essere lasciato solo, non saro' un cavaliere ma per lo meno, se avra' bisogno di aiuto....potro' tornare da voi e farvi arrivare la notizia prima che il vento possa soffiare sul monastero...e se poi dovessimo essere catturati entrambi, chiedo a Sir Morris...di non chiudere il suo cuore, forse il nostro messaggio di aiuto potra' ascoltarlo piu' delle mie parole......per quanto riguarda te Llamrei, amica cara...troverai tutti i mie quaderni dove ho scritto i miei miracolosi preparati, so' che saprai sostituirmi egregiamente.....Sir Hastatus, confido nella vostra saggezza so' che con voi nessuno potra' temere il peggio...."......Tirai su' il cappuccio del saio....e partii per cercare di raggiungere Guisgard......speravo solo che una volta raggiunto...non incominciasse con le sue paternali, ma avevo il sospetto che fosse piu' forte di lui........
Hastatus77
30-11-2009, 14.29.27
Tutti avevano ragione... era un gran casino... sicuramente il barone voleva intrappolarci... ma allo stesso tempo il pericolo dei cavalieri nei doveva essere portato a Camelot... dovevamo giocare su due fronti.
Avevo deciso: "E va bene! Guisgard vuole fare l'eroe? Un angelo custode è già andato... sir Morris raggiungete Elisabeth ed il nostro eroe! Io tornerò a Camelot a cercare rinforzi... dovrei tornare nel giro di qualche giorno...", poi mi rivolsi a lady Lamrei: "Voi cosa pensate di fare?"
llamrei
30-11-2009, 15.39.02
Bene: ognuno aveva preso la propria decisione. E ognuno era coscente delle conseguenze verso le quali stava andando incontro.
Io avevo deciso che mi sarei fermata in Tintagel: non potevo aiutare fisicamente Guisgard, Elisabeth e Morris perchè in tre erano già una folla. NOn sarei nemmeno tornata a Camelot perchè già Hastatus bastava per riferire di quanto stesse accadendo.
Così misi nel mio paniere qualche indumento e mi trasferii in una stanza della locanda.
Morris
30-11-2009, 17.39.53
Dissi a Jigaen di rimanere nei paraggi, ero preoccupato per Llamrei!
Acconsentii alla decisione di Hastatus.. senza indugio...temevo per le vite di Arnò, Elisabeth e Guisgard....passai dal fabbro, acquistai le migliori armi...e andai!
http://gamingbolt.com/wp-content/uploads/2009/10/assassins-creed-2-wallpaper.jpg
Morris's Creed
llamrei
30-11-2009, 18.17.04
"Hei Jigaen: che ci fai qui tra i piedi? Chi ti ha mandato a starmi alle costole? Mmm fammi pensare: scommetto che è stato Morris:neutral_think: Sempre così premuroso...ma forse...non ha calcolato che mandandomi te come mia ombra...sarei io che devo badare a te...e ciò non mi aggrada. Ti rispedisco al mittente, mio caro amico giullare, e riferisci a colui che teme per la mia incolumità...che per questa sua premura manifesta, è creditore di una cena preparata con le mie mani...non posso garantire sul risultato, ovviamente;) Su, vai ora, e dì loro che io me la cavo ben da sola. Ho capito che in gruppo diamo troppo nell'occhio. Meglio agire separatamente."
Guisgard
30-11-2009, 20.36.03
Elisabeth avanzava guardinga verso il castello. Guisgard era sicuramente passato da qui. La porta del maniero era aperta e l'unica guardia era addormentata...
Llamrei intanto era rimasta nella locanda con Jigaen.
E questi cominciò a dire:
"Temo per sir Hastatus partito da solo sullla strada
e per gli altri che rischiano di perir in questa contrada!
E noi, milady, in trepida attesa in questa locanda,
sotto il perfido tiro del barone e della sua banda!"
Nella sala grande, all'interno del castello, il barone sorseggiava del vino dalla sua coppa, mentre scrutava il cielo che si addensava sempre più di grosse nuvole scure.
Il boato di tuoni lontani sembrava annunciare tempesta.
In quel momento entrò sir Geowan.
"Si sono divisi" cominciò a dire "uno solo tra loro è partito alla volta di Camelot. Gli altri si sono nascosti in città."
"Ne sei certo?" Chiese il barone.
"Le mie spie non mentono." Rispose sir Geowan.
"Quel cavaliere non dovrà mai giungere a Camelot." Sentenziò il barone. "Molti mi definiscono un tiranno sanguinario...ma stavolta sconfesserò i miei nemici...mostreremo a quel cavaliere come so essere misericordioso...e prima di giungere a Camelot conoscerà La Misericordia di Dio!"
"Sarà fatto, mio signore." Rispose sir Geowan con un ghigno diabolico sul volto.
Un momento dopo una porta del castello, chiusa con poderose e grosse catene, si aprì all'improvviso. Lamenti e grida si diffusero nell'aria, insieme a deliranti nitriti. E da quella porta emersero, come dal peggiore dei gironi infernali, un gruppo di cavalieri rivestiti di nere corazze.
E, come la belva che fiuta il sangue della sua ignara preda, si lanciarono sulle tracce di sir Hastatus.
Questi era già sulla via che, fra qualche giorno, l'avrebbe portato a Camelot, quando iniziò a vedere una grossa nuvola di polvere che si avvicinava.
Un attimo capì che qualcuno stava per raggiungerlo.
Si guardò intorno e vide un monastero in lontananza.
Se fosse riuscito a raggiungerlo forse si sarebbe salvato dalla furia dei cavalieri neri...
http://fantacity.files.wordpress.com/2008/01/nazgul2.jpg
llamrei
30-11-2009, 21.31.04
"Jiagen, Jiagen, che burlone che sei:smile: Ma ti devo confessare che sei il più simpatico e tenero burlone che abbia mai conosciuto. Come farò a liberarmi di te? Vediamo....intanto potresti scendere in cucina e ordinare da mangiare. Poi dovremo studiare il sistema per addentrarci all'interno delle stanze del barone. Mentre ero lì con la mia amica Elisabeth, notai che vi era una porta nascosta dietro ad un arazzo. Quel giorno quella porta era aperta: sentii uno spiffero d'aria provenire dalla sua direzione e l'arazzo ondeggiare leggermente. Sono certa che qualcuno stesse origliando. Dobbiamo recarci in quella stanza"
Hastatus77
30-11-2009, 21.57.18
Appena il gruppo si era separato, avevo faticato non poco per uscire dal castello di Tintagel senza essere riconosciuto, e poi fuori avevo perso parecchio tempo per cercare una cavalcatura che potesse portarmi a Camelot... per questo motivo non mi ero allontanato di molto dal castello quando mi accorsi di una grande nuvola di polvere.
"E' sicuramente un corpo di cavalleria del barone..." pensai "... devo tentare di rifugiarmi in quel monastero."
Spronai la cavalcatura per farle accelerare il passo.
Quando finalmente raggiunsi il monastero sulla cima della collina mi accorsi che il luogo era deserto e in stato di abbandono.
"Forse i monaci sono stati cacciati da questi maledetti cavalieri neri."
Scesi da cavallo e cercai di aprire l'ingresso principale, ma questo era chiuso.
Intanto la nuvola di polvere sembrava avvicinarsi, quindi decisi di spostarmi dietro la costruzione per cercare un altro ingresso e per nascondermi alla vista di qualunque cosa stesse per sopraggiungere.
elisabeth
30-11-2009, 23.12.48
Sulla strada stranamente non avevo incontrato nessuno, col cappuccio sugli occhi cercavo di stare con tutti i sensi all'erta, certo che Guisgard era stato veloce e non aveva lasciato tracce.......quando in prossimita' del castello, vidi che l'unica guardia era comodamente addormentata, strano.....la porta era aperta.......guarda il caso, tutto troppo semplice...sino a quando alle mie spalle non udii dei rumori......
Guisgard
30-11-2009, 23.23.23
"Pace e bene, fratello" disse un monaco avvicinandosi ad Elisabeth "sono un novizio...dovrei giungere alla cappella. Sai se a quest'ora è aperta?"
Ma Elisabeth riconobbe quella voce. Era Guisgard, che però non aveva riconosciuto lei.
elisabeth
30-11-2009, 23.30.13
Ma guarda.......Guisgard...." Purtroppo non posso aiutarvi, sono nuovo .....anch' io....forse dovremmo arrivare alla cappella..."
Guisgard
30-11-2009, 23.33.27
"Ma...questa voce..." disse Guisgard "...Elisabeth! Siete voi?"
Guardò allora sotto il cappuccio, sollevandolo leggermente.
"Vi avevo detto di non seguirmi e invece vi ritrovo qui! A voi gli ordini vi sono del tutto indifferenti! Siete impossibile. Peggio di una ragazza viziata!"
elisabeth
30-11-2009, 23.40.52
Quando guisgard alzo' il mio cappuccio, sfoderai il migliore dei miei sorrisi....." Lo sapevo che mi avreste fatto la paternale, ma ormai sono qui e non posso tornare indietro, e poi state zitto....o scopriranno chi sono...quindi Fratello...andiamo...vi camminero' al fianco....e non borbottate....sembrate una pentola di faggioli....."
Guisgard
30-11-2009, 23.46.02
"Mmm...di solito non mi sorridete mai..." disse Guisgard "...e comunque state tranquilla...niente prediche...ora seguitemi e cercate di non distrarmi...devo concentrarmi per orientarmi in questo castello..."
Si inamminarono e poco dopo giunsero alla cappella.
La porta era socchiusa. Con prudenza ed attenzione si introdussero nella cappella...
elisabeth
30-11-2009, 23.55.44
Gli camminai vicina capo chino e religioso silenzio, ma entrando in chiesa, un forte odore di ceri spenti da poco, e anche qui la porta era socchiusa, pero' le porte in questo posto non si chiudevano mai..........non sembrava che ci fosse stata messa......avremmo visto di sicuro qualcuno....non dissi neanche una parola.....non volevo "distarre" fratello maggiore
Morris
01-12-2009, 00.00.35
Mi sento osservato: due uomini..anzi..eccone un terzo lì..su quel cornicione!
Entro lentamente in una locanda...esco lestamente dal retro...uno dei tre mi segue....io rientro e ..prendendolo alle spalle...silenziosamente...gli spezzo il tenero collo con due sole dita:"Vieni compare, hai bevuto troppo oggi" ...tra le risate di meri ubriaconi!!
Lo adagio su una panca e vado fuori correndo...salgo sul tetto di una casa...mi lancio sul cornicione opposto e..sul muretto di un camino...mi nascondo! Ecco la seconda spia, è proprio qui sotto....prendo lo slancio e coi piedi a martello..salto..e gli spezzo la spina dorsale...poi.. introduco il corpo dentro un grosso baule!
Il terzo farabutto scende per capire dove fossi...son di nuovo sopra....e stavolta...il mio pugnale gli lancio.. con precisione ..in fronte!
"Dimmi chi sei...dimmi il tuo nome"??????!!!
Egli risponde...subito dopo...perisce!
Prendo le sue sembianze..in tutto e per tutto...costui mi somiglia molto...la strada è libera.. nessuno sa che adesso io sono: Mortimer...la spia!
http://www.oerth.it/personal_files/judas/FLISTARIA/Classi/assassino.jpg
Morris's Creed
Guisgard
01-12-2009, 00.04.19
Guisgard si avvicinò al'abside.
Al centro vi era un'antica statua rappresentante la Madonna Nera.
"Il mio maestro" disse Guisgard "mi parlava sempre delle Vergini Nere. Diceva che sono molto più antiche di quel che si crede. Ricordo mi diceva che sono il legame tra il nostro credo e quello di chi ci ha preceduti in queste terre."
Ad un tratto qualcuno entrò nella cappella.
Era un altro monaco, che comincia ad accendere alcuni dei ceri accanto all'entrata...
elisabeth
01-12-2009, 00.13.22
C'e' chi diceva che il colore nero era dovuto al fumo delle candele,o all'alterzione a base di piombo della pittura......ma era bellissima comunque......un monaco che accendeva le candele, quando a quanto pare erano state spente da poco.......tirai la tonaca a Guisgard..." Guardate che qui c'e' qualcosa che non torna....questo accendi e spegni di cadele non mi piace..."
Guisgard
01-12-2009, 00.19.49
Guisgard fissò con attenzione quel monaco che continuava ad accendere le candele.
Aveva il capo coperto dal cappuccio ed era molto silenzioso nei suoi movimenti.
Ma una cosa insospettì Guisgard: nel passare davanti alla cappella del Santissimo Sacramento non si inchinò.
E finito di accendere le candele avanzò verso di loro.
"All'alba sarà giustiziato un prigioniero" disse "si tratta di un ragazzino. Ma bisogna comunque che qualcuno di noi assista all'esucuzione..."
elisabeth
01-12-2009, 00.25.27
Allora era vero...Arno' sarebbe stato giustiziato....." Vorrei confessare il condannato prima che venga ucciso dalla legge degli uomini...."
Guisgard
01-12-2009, 00.31.37
Il monaco annuì.
"Presegui fino alla torre, fratello" disse "e presentati alle guardie."
"Vado con lui." Disse Guisgard.
"No, fratello" lo fermò il monaco "tu resterai qui con me!"
Guisgard lo fissò.
"E perchè mai?" Chiese turbato.
"Perchè io ho bisogno di te stanotte" rispose il monaco "devi confessarmi..."
elisabeth
01-12-2009, 00.42.13
Ci avevano divisi, e probabilmente...conoscevano le nostre identita', ma ormai non si poteva tornare indietro......se avessi potuto togliere il cappuccio, lo avrei guardato negli occhi........ma lo lascia calato sulla testa...e mi avvia verso la torre
Guisgard
01-12-2009, 00.49.51
"Voglio andare con lui" disse Guisgard "ti confesserò al mio ritorno."
"No" rispose il monaco "domattina all'alba devo celebrare messa e sono in peccato. Mi confesserai ora."
"E sia" disse Guisgard "ma facciamo presto."
Si voltò e vide Elisabeth uscire dalla cappella.
La donna giunse alla torre e qui le guardie la condussero verso una cella.
"Qui dentro c'è il prigioniero" disse una delle guardie "entra e confessalo, monaco."
Elisabeth entrò nella cella e vide un prigioniero addormentato in un angolo e coperto da un a coperta vecchia e maleodorante.
elisabeth
01-12-2009, 00.58.40
Quel posto era dimenticato da Dio, mi avvicinai a quel fagotto inerme che giaceva a terra.......l'odore era tremendo, mi chinai....e scossi il prigioniero...era buio e non vedevo nulla o poco......
Guisgard
01-12-2009, 01.15.58
Elisabeth scosse quel prigioniero e subito la coperta svivolò a terra.
Il prigioniero si voltò e la debole penombra bastò ad illuminargli il viso.
Ed agli occhi di Elisabeth si mostrò una scena orrenda: quel prigioniero era un vecchio lebbroso.
La pelle e le carni si staccavano via, sotto il flusso continuo ed infetto del sangue e ovunque era diffuso un nauseabondo odore di marcio.
Le guardie scoppiarono a ridere a quella scena.
"Prendete questa donna prima che il lebbroso la infetti!" Ordinò una delle guardie. "Al barone occore che sia sana!"
E di nuovo le loro risate invasero quell'infelice luogo, mentre Elisabeth veniva portata via, nei meandri più segreti ed inespugnabili di quel castello.
elisabeth
01-12-2009, 01.24.16
Provai un senso di nausea che a stento trattenni, era questo l'intento, " toglietemi le mani di dosso, so camminare da sola...."....fino a che ne avessi avuta la possibilita' almeno.....ero andata a vigilare su Guisgard e non riuscivo neanche a proteggere me stessa....speravo per lui e per gli altri una fine migliore
Guisgard
01-12-2009, 02.00.10
Intanto, nella locanda, Jigaen aveva ascoltato le parole di Llamrei.
"Una porta per ritornare in quel luogo, mia signora?
E se li dentro dovessimo veder giungere la nostra ora?
Ma non andrete da sola, pur se temo questo pensiero.
Vi accompagnerò e da quella porta saremo nel maniero!"
Così, la dama ed il buffone, con il favore della notte, percorsero quella via che Llamrei ben ricordava. E giunti a quel passaggio ai più segreto, oltrepassandolo si ritrovarono di nuovo nel castello.
Morris, nel frattempo, camuffato da spia, raggiunse altri tre individui.
"Mortimer" disse uno di loro "dove ti eri cacciato? Aspettavamo te. Sir Geowan ci ha fatto chiamare. Ci attende nel cortile all'alba. E' quasi l'ora, muoviamoci!"
Sulla strada per Camelot, intanto, Hastatus cercava riparo in quel vecchio monastero, mentre si avvicinava sempre più il poderoso galoppo dei cavalieri neri.
Ad un tratto si aprì una porta nella muratura ed una mano invitò Hastatus ad entrare.
Dentro, illuminato da un grosso cero, vi era un uomo vestito di umili stracci e pelli per ripararsi dal freddo e dall'umidità.
Aveva barba e capelli bianchi.
Si accostò ad una fenditoia del muro ed osservò all'esterno.
"Quei maledetti" cominciò a dire "non osano entrare in questo santo luogo. Non possono."
Guardò poi Hastatus e aggiunse:
"Qui sarete al riparo da quei demoni."
Poi gli fece cenno di seguirlo.
Giunsero in una stanza dove era preparata, con umili cibi, una tavola.
"Sedetevi e mangiate con me, cavaliere" disse l'eremita "il male vuol fiaccarci nello spirito come nel corpo. Mangiate e riavrete le forze."
I cavalieri neri, intanto, restavano fuori al monastero, tenendo a stento i loro nervosi cavalli, in attesa che la loro vittima uscisse da quel luogo per loro invalicabile.
Elisabeth intanto era alla mercè delle guardie.
"Se osi fare ancora resistenza" minacciò una delle guardie "ti mozzerò quella tua maledetta lingua!"
E fu così condotta in una piccola cella segreta, situata in fondo ad un lungo corridoio ben sorvegliato dalle guardie.
"Bada di non darci noie, bellezza" intimò il carceriere "oppure di darò come premio ad ognuno di questi soldati!"
Ad illuminare quella piccola e umida cella, vi era solo una piccola finestrella sul soffito, dalla quale penetrava la luce della Luna.
Ma poco dopo iniziò ad albeggiare ed anche la Luna, come l'ultima compagna di quella sventura, svanì, investita dall'aurora, lasciando Elisabeth ancora più sola in quell'infame luogo.
elisabeth
01-12-2009, 09.04.15
Avrebbero potuto mozzare la mia lingua,ma non il decorso dei miei pensieri........guardai l'amica luna che copriva benevola il mio volto con i suoi raggi.....il silenzio in quella cella era scandito solo dal mio respiro, quello e' il momento in cui un essere umano rimasto solo, rimpiange di non aver espresso i propri sentimenti.....di aver reagito sempre in memoria dell' amor proprio...la presunzione umana di essere immune a signora Morte, intanto la desideravo con tutta me stessa......Se almeno fossi stata sicura sulla buona sorte dei miei compagni, avrei potuto sperare che Arno' un giorno potesse diventare Cavaliere...........poi come per magia..un lieve raggio di sole bacio' la luna......e rischiaro' quel posto che mi fece raggelare il sangue nelle vene...rimasi in piedi sotto quel piccolo punto luce......era l'alba
Morris
01-12-2009, 15.49.20
Arrivai al cospetto di Sir Geowan e ..subito..esclamai:
"Sono stato costretto ad uccidere Morris, era riuscito ad eliminare i miei due affiancati...maledetto!!! Ora.. voglio la morte di tutti gli altri...dove sono adesso"???!!!
http://images.gamezone.com/featureds/Guerriero.jpg
Morris's Creed
Guisgard
01-12-2009, 16.32.22
Sir Geowan osservò Mortimer/Morris ed un ghigno gli attraversò il volto.
"Conserva il tuo ardore per quando li avremo trovati!" Disse. "Uno dei miei, travestito da monaco, sta intratenendo uno di quei dannati nella cappella. Recatevi là e sgozzatelo come un maiale."
Poi aggiunse: "Sua signoria ha trovato le due donne da sacrificare. Una è già nelle nostre mani. Quando avrete finito il lavoretto alla cappella, andate in cerca dell'altra donna e quando l'avrete catturata la condurrete a me!"
Llamrei e Jigaen, intanto, attraverso quella porta segreta erano penetrati nel castello. Si ritrovarono in un lungo e semibuio corridoio. Le porte che si affacciavano su questo erano tutte chiuse. Tutte tranne una.
Jigaen con attenzione l'aprì e si accorse che non vi era nessuno dentro.
Entrarono e videro il suo misterioso arredamento.
Libri, uccelli impagliati, strani dipinti raffiguranti sabba demoniaci ed idoli orientali con fattezze caprine.
E sulla parete centrale era incisa una grande croce a cinque punte.
"Atmosfere demoniache e visioni infernali,
dominano questa stanza negata ai mortali!"
Disse Jigaen tradendo un forte senso di paura.
Ad un tratto si udì un grido allucinante seguito da una lunga e delirante risata di donna.
"Oh Cielo, avete udito mia signora?"
Di chi sarà quel grido della malora?"
Chiese terrorizzato Jigaen.
Al monastero, nel frattempo, Hastatus aveva trovato riparo dai cavalieri neri grazie a quel vecchio eremita.
"Chi siete, cavaliere" cominciò a chiedere questi "e da dove venite? Cosa vi ha spinto in questo remoto e maledetto luogo?"
E nella sua cella, Elisabeth era inondata dal chiarore dell'alba.
Come una fontana di luce, i primi raggi del giorno riepivano quella buia stanza, diffondendo ovunque un leggero tepore.
La donna era in piedi, quasi a voler attendere il suo destino.
Ad un tratto udì dei passi e alle sbarre della cella apparvero un gruppo di uomini. Erano tutti armati tranne uno.
Sembrava un chierico e cominciò a dire:
"Siete stata vista svolgere strani riti durante il vostro soggiorno a Tintagel. Insieme a voi vi era un'altra donna. Siete entrambe accusate di stregoneria e presto sarete processate. Se ci rivelerete dove si trova ora la vostra compagna, potrete sperare nella clemenza di chi vi giudicherà".
llamrei
01-12-2009, 18.59.50
Rimasi pietrificata nell'udire quel ghigno malefico. Realizzai che la tensione mi aveva fatto prendere la mano di Jigaen e notai subito il suo sorriso sornione.
"Non ti mettere in testa strane idee ragazzo. NOn ho tempo per questi mielosi scambi di occhiate. Andiamo avanti: cerchiamo di capire chi sia quella cosa che ha ghignato in tal orripilante modo. Ricorda la strada del ritorno: nel caso io non riesca a far ritorno, tu dovrai uscire di qui ed avvisare i nostri compagni. Hai capito? NOn tradirmi: se mai tu lo facessi, o solo lo pensassi, una volta fuori di qui, se Dio mi vorrà viva, ti spezzo le braccine. Chiaro? Ora proseguiamo. Fai silenzio"...e gli afferrai nuovamente la mano e proseguimmo lungo lo stretto corridoio.
Hastatus77
01-12-2009, 21.08.51
Mi sedetti al tavolo dell'eremita, ma non sapevo se potevo quanto potevo fidarmi, quindi per questo motivo, ed eventualmente per la sua sicurezza, non volevo fornirigli troppe informazioni e la mia identità.
"Signore, non sono un cavaliere, sono solo un povero soldato di Camelot che cerca di carpire informazioni su quanto sta accadendo qui a Tintagel. Sono infatti giunte voci di strani fatti, e quindi il re ha mandato alcune spie.. purtroppo non ho scoperto molto, e stavo cercando di tornare a Camelot, quando ho visto questo gruppo di cavalieri... ed ho quindi cercato di ripararmi in questo monastero perché avevo paura di loro..."
Dopo qualche attimo di silenzio continuai
"... ma ditemi signore, c'è qualcun altro qui con voi? Sapete chi sono quei cavalieri e perché non osano entrare?"
Morris
01-12-2009, 22.42.15
Alle parole di quell'ingrato..aggiunsi: "Sarà fatto..mio signore...sono impaziente di prenderne..zampe, coda e cotica"!
Sorrisi inorgoglito e..da solo..mi recai alla cappella.
Entrando..in fondo..vidi un confessionale..ed un monaco..di fianco..in ginocchio. Il frate confessore era all'interno..al centro..e ne intravidi.. appena..il capo.
Avanzai lentamente...mi chiesi chi dei due fosse Sir Guisgard?!
Decisi di attendere..in silenzio..la fine della confessione..quando.. l'inginocchiato mi fece cenno con le dita di eliminare l'altro.
A quel punto, non ebbi più dubbi...mi diressi lestamente al centro...misi la mano in bocca del confessore attonito...e conficcai violentemente la mia lama sul divisore in legno...sfondando esso ed il cranio del peccatore a lato: "Frate Guisgard ti avrebbe assolto..facendoti recitare l'atto di dolore...io..ti do il massimo delle penitenze...crepa...marrano"!
http://digilander.libero.it/IORIA83/immagini/confessionale.jpg
Morris's Creed
elisabeth
01-12-2009, 22.55.37
Eravamo alla resa dei conti, cercavano due streghe......." La mia compagna non e' una strega......e non ho idea di dove possa essere.......e anche se fosse.....c'e' un unica clemenza in cui credo......e non e' la vostra.........esiste una sola strega ...e sono io....quindi evitate di perdere tempo....."
Guisgard
01-12-2009, 23.11.21
Guisgard saltò fuori dal confessionale.
Guardò il morto e guardò il nuovo arrivato.
"Sir Morris" esclamò "siete davvero voi!"
Lo fissò meglio e aggiunse:
"Che diamine ci fate vestito come i sicari del barone?"
Intanto, nelle segrete del castello, Elisabeth era alle prese con i suoi carcerieri.
"Tu menti, donna!" l'accusò il chierico. "Sarete processate entrambe. Ti avevamo dato la possibilità di subire un supplizio più mite, ma tu non hai voluto. Presto cattureremo anche la tua compagna. Ed entrambe pagherete per i vostri peccati!"
Detto questo, andarono via, lasciando Elisabeth nella solitudine di quella infelice cella.
Intanto, in un luogo non lontano, qualcuno strisciava in un piccolo cunicolo tra le vecchie ed austere murature delle segrete.
Seguiva l'umidita delle pietre, fidandosi del suo istinto di sopravvivenza.
Ed avanzò fino a toccare una parete che sembrò meno solida delle altre che racchiudevano quel cunicolo...
elisabeth
01-12-2009, 23.21.10
Bene ero sola, stavo molto meglio....evitavo di sentire quanto buono era quel chierico, un supplizio piu' da uomo di chiesa......figurarsi......mi sembro' di sentire un rumore....ci dovevano essere intere generazioni di topi........e poi un' altro rumore indefinito.......comincia a tastare le pietre della parete, poggia l' orecchio....come per capire la provenienza di quei rumori........
Guisgard
01-12-2009, 23.27.00
Ad un certo punto alcune di quelle pietre iniziarono a muoversi.
Come se qualcuno le spingesse dall'esterno.
E dopo alcuni tentativi riuscì a farle staccare dalla muratura.
E da quel foro entrò nella cella.
"Mi signora" disse un ragazzino tossendo per la polvere "ho riconosciuto la vostra voce mentre parlvate con quei maledetti. Seguitemi in questo cunicolo...dovunque ci condurrà non potrà essere peggio di questo posto."
Elisabeth riconobbe subito quel ragazzino: era Arnò.
elisabeth
01-12-2009, 23.33.16
I topi non potevano essere, e quelle pietre si stavano staccando dalla parete.......le pietre vennero giu' e......." Arno' bravo il mio ragazzo, sei libero e impolverato.....che gioia vederti...." lo abbraccia...le mie preghiere in parte erano state ascoltate.....seguii Arno' nel cunicolo..........aveva ragione era meglio della cella.......
Guisgard
01-12-2009, 23.39.24
Il cunicolo era stretto ma sufficiente per far passare un ragazzo e una donna.
"Mentre ero in cella" disse Arnò attraversando quell'angusto passaggio "ho sentito le guardie che dicevano come nessuno mai sia riuscito a fuggire da qui. Io invece le ho giocate! E non vedo l'ora di raccontarlo a Guisgard."
Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunse:
"Vedrete che mi ringrazierà per avervi tirata fuori da lì!"
E così, attraverso quel cunicolo giunsero ad una piccola galleria, alla fine della quale trovarono una grata.
Arnò la sollevò con prudenza ed i due si ritrovarono nella cappella del castello.
elisabeth
01-12-2009, 23.44.01
Nella mia mente pregavo che Guisgard fosse ancora in grado di vedermi fuori dalla cella.....ma non lo dissi ad arno' era troppo entusiasta......Ma guarda eravamo nella cappella...era li' che avevo lasciato Guisgard...aiutata da Arno' uscii definitivamente dal cunicolo.....eravamo tutti e due un cumulo di polvere e ragnatele......
Guisgard
01-12-2009, 23.58.22
E mentre Guisgard attendeva di sentire il racconto di Morris, si accorse di due sagome al centro della navata.
Il primo istinto fu quello di avvertire Morris e nascondersi dietro le colonne.
Però un particolare, una movenza di una di quelle sagome lo colpì.
"Elisabeth!" Esclamò.
Corse allora verso di loro.
E giuntogli vicino riconobbe anche Arnò.
Questi gli si lanciò tra le braccia.
"Perdonatemi" disse quasi in lacrime il ragazzino "mi sono fatto catturare come uno sciocco."
"Tranquillo" rispose Guisgard "è tutto finito."
"Avete visto?" Disse il ragazzino, "Ho liberato anche Elisabeth!"
"L'ho sempre detto che sei un ragazzo in gamba." Rispose Guisgard.
"E voi come state?" Chiese poi ad Elisabeth, mentre questa era intenta a togliersi le ragnatele dai capelli e dal vestito.
elisabeth
02-12-2009, 00.13.11
etciu'...etciu'...." Perdonatemi, la polvere mi crea qualche problema......sono felice di vedere che anche voi state bene....."........mi avvicinai a Guisgard e lo abbracciai......" sto bene, ora sto bene".......mi voltai verso Morris..." Vi pensavo al convento, ma evidentemente se siete qui e' perche' avete ascoltato il vostro cuore......e il vostro aiuto e' stato provvidenziale..."
Morris
02-12-2009, 00.30.18
"Ho preso le sembianze di una spia del barone..per lui..adesso..io sono costui"!
Sono felicissimo di vedervi, lady Elisabeth...mi siete mancata...e tu Arnò...sei stato veramente in gamba...bravo il nostro ragazzo"!
"Sir Guisgard, io porterò fuori il cadavere che doveva essere il vostro...lo farò seppellire dai miei ignari uomini...voi nascondetevi bene..ci vedremo dopo"!
http://digilander.libero.it/ladyhawk6/lancelot-full.jpg
Morris's Creed
Guisgard
02-12-2009, 00.36.13
Guisgard le sorrise e con una mano le toglieva le ultime ragnatele dai capelli.
"Ecco" disse accarezzandole una guancia "così siete tornata bella come prima."
Per un attimo il suo sguardo si fermò su quello di lei.
"Dobbiamo fermare i piani del barone!" Gli disse Arnò, destandolo da quel momento.
"Non ti è ancora bastata la lezione, piccola peste?" Gli chiese Guisgard col tono di chi vuol rimproverare.
"Ho sentito conversare le guardie" aggiunse Arnò "parlavano di un prezzo di sangue che il barone avrebbe dovuto offrire ad un qualcosa che loro chiamavano La Compassione di Dio."
"Che prezzo?" Chiese Guisgard.
"Non sono sicuro" rispose Arnò "ma parlavano di due donne..."
Guisgard divenne pensieroso e inquieto.
Poi, rivolto a Morris, disse:
"Si, messere, la vostra è un'ottima idea. Però credo sia meglio sfigurare il volto di quell'uomo. Così i suoi compagni non capiranno che si tratta di uno dei loro."
Guisgard
02-12-2009, 01.29.10
Hastatus intanto era in quel vecchio monastero, in compagnia di quell'eremita.
"Si" rispose questi alle domande del cavaliere di Camelot "sono solo in questo austero luogo. Sono ormai tanti anni che le mie uniche compagne sono queste vecchie pietre. Qui sono al sicuro."
Si alzò ed accese un altro grosso cero, per fiaccare ancor di più l'oscurita della sala.
"Amico mio" riprese a dire "quei cavalieri che vedete la fuori, come tanti lupi famelici che attendono la loro preda, sono dei demoni. E sono chiamati La Compassione di Dio. Qui non osano entrare, essendo questo luogo consacrato, ma sono capaci di aspettarvi per l'eternità."
Fissò per un attimo Hastatus ed aggiunse:
"Chi li ha evocati brama di portare l'Inferno sulla Terra. E' il barone di Tintagel il colpevole di tutto ciò. Ed ancor più terribile è il prezzo che richiederanno questi demoni per i loro servigi...le anime di due donne..."
Al castello, nel frattempo, Llamrei e Jigaen procedevano in quel buio corridoio.
E Jigaen, alle parole della sua compagna, così rispose:
"La vostra mano, milady, è amica assai gradita
e da me, non temete, non sarete mai tradita.
E questo fascino che su di me di certo esercitate
rende le paure per quel grido ormai ben lontane!"
Comminarono così fino a giungere alla fine di quel corridoio.
Si ritrovarono allora davanti ad una piccola porta.
Era chiusa, ma Jigaen conosceva il modo di forzare le serrature, forse a causa di qualche altra attività sostenuta in gioventù...
Così entrarono in quella stanza.
Era semibuia e arredata in maniera confusionaria.
Llamrei però notò una singolare e bizzarra cosa: qualcuno era seduto su un grosso seggio, dando le spalle alla porta e rivolto verso l'unica finestra di quella stanza.
Gli occhi di Llamrei si erano ormai abituati all'oscurità e furono quindi in grado di riconoscere fattezze femminili in quella persona seduta.
Ma in quel momento Jigaen le indicò qualcosa di inquietante: quella donna aveva i piedi legati al seggio da solide e robuste catene...
Nella cappella del castello, intanto, Guisgard, Elisabeth ed Arnò decidevano sul da farsi.
"Dovremmo cercare gli altri e capire cosa stanno facendo." Disse Guisgard.
"Frate Elia mi disse" intervenne Arnò "che le vostre armi erano state nascoste in questa cappella. Doppiamo prenderle!"
"Già" disse Guisgard "ma bisognerebbe sapere dove le hanno nascoste i frati..."
elisabeth
02-12-2009, 08.55.20
Cercare le armi, un impresa non da poco........Arno' aveva trovato un passaggio per arrivare da me........in quella cappella non c'era nulla... tranne che l'altare........." Guardate...qui le pietre del pavimento sono state rimosse e penso anche di recente......".....per quanto ne' sapevo poteva esserci seppellito qualcuno....ma valeva la pena controllare.........
Guisgard
02-12-2009, 17.49.11
Guisgard allora cominciò con il manico del coltello a battere su quelle pietre.
"Sembra sia vuoto sotto." Disse il cavaliere.
Allora, con la lama del coltello, tentò di sollevare quelle pietre.
Ed in effetti sotto vi era davvero dello spazio e qualcuno ci aveva nascosto una grossa cassa di legno.
Issatala sù, l'aprirono ed all'interno uno sfolgorante luccichio mostrò ai loro occhi il prezioso contenuto.
"Le nostre armi!" Esclamò Guisgard.
"Siete un genio, milady!" Disse poi sorridendo ad Elisabeth.
Intanto, in un altro punto del castello, Morris aveva raggiunto con il cadevere della spia gli altri uomini di sir Geowan.
"Bravo, mio fedele!" Complimentandosi con Mortimer/Morris. "Uno di quei cani è già all'Inferno, quindi!"
Poi cominciò a parlare al gruppo:
"Abbiamo controllato ogni angolo di Tintagel ed alla fine abbiamo trovato la locanda dove l'altra donna ed il loro giullare si erano rifugiati. Ma non erano più nella loro stanza. Non so dove siano, ma dovete trovarli! E mi raccomando...il barone vuole quella donna viva. Del giullare fatene ciò che volete! Andate ora!"
http://ve3dmedia.ign.com/images/01/91/19120_normal.jpg
llamrei
02-12-2009, 18.12.51
Anche la mia attenzione, come quella di Jiagen si focalizzò sulla strana scena che ci appariva davanti: una stanza, un'unica finestra, un seggiolo con seduta una figura femminile.....legata allo scragno da grosse catene.
Guardai in mio compagno di avventura con fare interrogativo. NOn sapevo e non potevo immaginare chi ella fosse e il perchè della sua prigionia.
Ah se solo avessi avuto al mio fianco Elisabeth: lei sarebbe stata in grado, attraverso le sue antiche arti magiche, di dare una possibile soluzione. Mi mancava..era da giorni che non avevo notizia di lei e dei miei compagni. Ma era così che doveva andare: ci eravamo tutti impegnati a risolvere questo atroce mistero...
Jiagen era al mio fianco..pensavo che molto probabilmente anche lui stesse valutando sul da farsi...in fondo quella donna era sola nella stanza....era legata...e noi eravamo in due...che male avrebbe potuto farci?
Presi per mano il giullare e lo invitai a seguirmi dentro la stanza.
Hastatus77
02-12-2009, 19.00.27
"TUTTO QUESTO E' OPERA DEL BARONE!!! Ah appena lo verrà a sapere il mio re, manderà sicuramente i migliori cavalieri a risolvere il problema! Signore... devo quindi uscire da qui... devo correre a Camelot... col favore delle tenebre tenterò di uscire da questa trappola!"
elisabeth
02-12-2009, 22.45.48
Ricambiai il sorriso a Guisgard, e pensavo che non era un colpo di genio il mio....ma il ricordo di qualche buon libro....e un pizzico di sana fortuna.. " ....mi chiedo se Llamrei, Jigen e Hastatus siano ancora al Convento o se sono andati a Camelot...."......Un lieve capogiro mi fece sedere sulla cassa che conteneva le armi.......la nebbia che mi ofuscava la mente...mi porto' una visione.....Llamrei e Jiagen erano al castello.....vidi una donna in catene.....era in una strana stanza.....volevo fermarli...ma non mi muovevo....poi tutto torno' alla normalita'......
Guisgard
02-12-2009, 23.03.46
"Cosa avete, Elisabeth?" Chiese Guisgard avvicinandosi. "Forse troppe emozioni nella notte appena trascorsa?"
elisabeth
02-12-2009, 23.09.05
Guardai Guisgard come se la sua voce mi raggiungeva da molto lontano..."...Forse un po' di stanchezza, ma non e' questo il punto....Ho visto Lady Llamrei e Jiagen....sono qui e sono in pericolo....alle volte cio' che si vede e' una terribile illusione.......ho visto la stanza ma non ho idea di dove sia...forse se percorressimo i cunicoli che Arno' ha utilizzato per arrivare a me....ci potrebbero portare da lei ....."
Guisgard
02-12-2009, 23.16.44
"Milady" prese a dire Guisgard "i sogni...forse è stata la paura per il pericolo corso, forse questo castello vi turba...non date retta a queste visioni...non credo sia saggio vagare nel castello alla ricerca di cosa si è visto in sogno...ci stanno dando la caccia, perciò dobbiamo essere prudenti..."
elisabeth
02-12-2009, 23.24.58
Gli uomini..." Guisgard io non stavo sognando....io ho avuto una premonizione....io ho visto...mentre ero sveglia...e credetemi era vera come lo siete voi.......che fate...venite con me?....o discutiamo sul mondo dei sogni...."
Guisgard
02-12-2009, 23.32.13
"Ma perchè dovete sempre inacidirvi?" Disse Guisgard. "Non capite che sto cercando solo di proteggervi? Nel castello ci staranno dando la caccia e potrebbe essere pericoloso vagare senza meta...e poi, diciamocela tutta...i sogni non si realizzano mai!"
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/26/Olivia_de_Havilland_and_Errol_Flynn_in_Captain_Blo od_trailer.JPG
elisabeth
02-12-2009, 23.41.36
" perche' io e voi non riusciamo a parlare in modo tranquillo, certo le circostanze non sono le migliori......ma rischieremmo comunque uscendo dalla Cappella.....e se e' vero che Llamrei e' nel Castello......posso fare finta di niente ?........io sono acida..ma ai sogni ci credo....voi invece....pensavo che foste piu' propenso a credere nei sogni, i sogni sono l'essenza della vita......"
Guisgard
03-12-2009, 00.00.41
"L'essenza della vita?" Ripetè Guisgard con un amaro sorriso. "Allora vi invidio, milady. Vi invidio perchè i vostri sogni si avverano sempre. I miei invece no...eppure non ne ho tanti, ma uno soltanto...ma infondo a voi cosa importa di quello che sogno io..."
Prese la sua spada, la baciò come sempre faceva prima di ogni battaglia e si inginocchiò davanti all'altare della cappella per alcuni istanti.
Arnò lo guardava rapito, in religioso silenzio.
Guisgard si alzò, si segnò con la Croce e disse:
"Tanto so che non riuscirei a farvi restare qui, nascosta e al sicuro. A questo punto, milady, è inutile perdere altro tempo...andiamo a cercare Llamrei e gli altri."
elisabeth
03-12-2009, 00.11.43
Come Arno' seguii, i movimenti del Cavaliere la sua preghiera prima di andare in battaglia............" chi vi dice che credo ai sogni perche' ho avuto la fortuna che si esaudissero.........forse non mi e' mai successo.....e poi sempre la presunzione di sapere cio' che io voglio o non vogio......i vostri sogni....chi vi dice che a me non importi..conoscerli......"
Guisgard
03-12-2009, 00.30.04
Guisgard la guardò per un lungo istante.
"Ho smesso di credere nei sogni" disse "e da tempo ormai. Andiamo ora, forse i nostri compagni potrebbero essere in pericolo."
E così i tre, attraverso la grata che aveva condotto lì Elisabeth ed Arnò, scesero di nuovo nei sotterranei, cercando un passaggio che li avrebbe portati nel castello.
Guisgard
03-12-2009, 01.30.18
Llamrei e Jigaen avanzavano guardinghi nella stanza, quando all'improvviso quella donna cominciò a ridere in maniera grottesca.
E all'improvvisò si voltò verso loro due, liberando una delirante risata.
Aveva la pelle bianchissima, resa tale dalla lontananza dalla luce del Sole, i capelli increspati, mentre gli occhi erano di un bianco sbiadito.
"Miserabili" gridò "siete giunti in questo luogo maledetto e non potrete più uscirne!"
http://scarsmagazine.com/blog/wp-content/uploads/2009/05/drag-me-to-hell.jpg
Nel frattempo, attraverso uno stretto passaggio, Guisgard, Elisabeth ed Arnò erano riusciti a penetrare in una grossa stanza, buia e freddissima.
Guisgard accese una piccola torcia con alcuni stracci raccolti da terra ed avvolti attorno ad un bastone di legno.
Si guardarono intorno e si accorsero di essere circondati da centinaia di libri antichissimi.
Ed al centro della stanza vi era un tavolo pieno di stranissimi disegni.
E tra questi c'era un grosso volume.
Guisgard lo aprì e lo sfogliò, fino a fermarsi ad una pagina semistrappata sulla quale era scritto un misterioso messaggio:
"Il Cerchio Magico, se tracciato correttamente, dividerà i due mondi.
Il materiale dal soprannaturale sarà diviso, confinandovi tra i due tondi.
Badate che le giuste parole configurino nei due cerchi senza errore,
così da essere al sicuro, quando evocherete il male in tutto il suo orrore."
"Avete letto, Elisabeth?" Chiese inquieto Guisgard. "Cosa potrebbe significare?"
Intanto, al vecchio monastero, Hastatus era come in trappola.
"Le tenebre non vi salveranno, figliolo." Disse l'eremita. "Quei demoni sono stati inviati sulle vostre tracce ed è l'odore della vostra anima che li richiama!"
Ma, all'improvviso, allucinanti nitriti si diffusero nell'aria.
Come destati da qualche oscuro segno, i cavalieri neri si ritirarono, riprendendo la via verso Tintagel.
"Bontà Divina!" Esclamò l'eremita. "Sembra che quei demoni si stiano ritirando! Non so cosa sia accaduto, ma siete salvo!"
elisabeth
03-12-2009, 08.30.25
Avevo letto, il cerchio era la continuita', e' l'emblema dello spirito e dell' immortalita' dell' anima, come' in basso cosi' e' in alto.....i due cerchi...delimitano una divisione tra l'esterno e l'interno....diventa quindi una protezione.....e' un limite magico ed invalicabile......se non ricordavo male il centro rappresentava il sole......il suo calore e' la forza dell' amore, luce e verita'......Il cerchio e' la costruzione del tempio....." Guisgard..chiunque stara' all'interno del cerchio, non verra' toccato dalle forze del male...ma le parole.....devono essere ...amore, luce , verita' ...o nomi...se sbaglio potrebbe essere la nostra fine..."
Morris
03-12-2009, 12.42.55
Iniziammo a cercare lady Llamrei e Jigaen..poi..al gruppetto di uomini che erano con me.. dissi: "Anche il giullare non va toccato..mi raccomando... ho un conto in sospeso con costui"!
http://i38.photobucket.com/albums/e112/DemonicRa/dark_warrior.jpg
Morris's Creed
Hastatus77
03-12-2009, 14.11.57
"Forse la fortuna ha deciso di sorridermi."
Attesi pazientemente un po' di tempo, per verificare che non fosse una trappola e che non fosse rimasto nessuno di quei cavalieri ad attendermi, quindi risalii a cavallo.
"Signore, vi ringrazio immensamente per il vostro aiuto e per il cibo che mi avete gentilmente offerto. Quando tutto sarà finito, passerò nuovamente a ringraziarvi."
llamrei
03-12-2009, 15.13.15
Alle parole della vecchia donna legata allo scragno mi misi a ridere:
"Tu, vecchia, credi che noi ci lasceremo prendere cosi facilmente? NOn offriremo questa soddisfazione così facilmente. Invece dimmi: chi sei?"
Guisgard
03-12-2009, 20.24.26
Guisgard ascoltò con attenzione le parole di Elisabeth.
"Avete detto che è una protezione contro le forze del male?" Ripetè Guisgard. "Mmm...forse qualcuno ha davvero evocato il male e nel farlo si è nascosto in questo cerchio..."
Arnò, mentre i due non lo guardavano, comincò a sfogliare quel misterioso libro e dalle pagine scivolò a terra un pezzo di pergamena accartocciato.
"Cosa fai, Arnò?" Si voltò a dire Guisgard.
"Non è stata colpa mia, Guisgard!" Si giustificò il ragazzino. "E' scivolata fuori da sè! Io non l'ho nemmeno toccata! E' la verità, Guisgard. Credetemi!"
"Calmati, piccolo!" Lo interruppe Guisgard. "Ti ho richiamato perchè devi stare vicino a me o ad Elisabeth. Devo sempre sapere dove ti trovi."
Poi raccolse quella pergamena e ne lesse il contenuto:
"Gli invincibili paladini del male attraverso me invocherai,
ma alla fine i servigi caramente e giustamente pagherai!
Chiedi il mondo a loro e senza indugio vedrai ti sarà dato,
ma bada che l'incanto della Rosa non renda il rito annullato.
Gli ardcidemoni al tuo servizio avrai, questo ti giuro io,
ma due anime di donne ti chiederà La Compassione di Dio!"
"E questo cosa diamine significa?" Chiese Guisgard ad Elisabeth. "Voi cosa credete voglia dire questa pergamena?"
Intanto, Llamrei e Jigaen erano faccia a faccia con quella vecchia donna.
"Pazza!" Gridò questa a Llmre. "Non capisci che sei caduta negli artigli di colui che ti cercava! Hanno già promesso la tua anima a loro...e nulla potrà cambiare tutto questo!"
E dopo aver detto ciò, la vecchia lanciò un grido desolante. E poi iniziò a piangere ed a maledire se stessa e quel posto...
Nel frattempo, al vecchio monastero, Hastatus era pronto per ripartire alla volta di Camelot.
"Tenetevi sulla strafda ed evitate di girovagare nella foresta." Si raccomandò l'eremita. "E ricordate che il vostro nemico non è di questo mondo..."
Hastatus77
03-12-2009, 21.12.15
"Me ne ricorderò"
Detto ciò spronai la mia cavalcatura, deciso a recuperare il tempo perduto e ad allontanarmi il prima possibile da questi strani cavalieri.
Ero pronto a cavalcare fino allo stremo delle forze per raggiungere il più in fretta possibile Camelot.
llamrei
03-12-2009, 21.32.47
"Vecchia: a quanto pare sai parecchie cose. Allora dimmi: chi mi vuole?Chi vuole la mia anima? Forse.....la Compassione di Dio?"
Al suono di quel nome, un brivido percorse la mia schiena: sapevo di aver toccato, volutamente, un tasto dolente.
"Suvvia. Tu non ci conosci, non puoi volerci male. Non siamo noi la causa della tua disperazione. Puoi, invece, aiutarci a evitare che altre persone muoiano. Tu lo sai, vero, che fuori di qui sta accadendo qualcosa di devastante? Lo sai vero? E se tu sai qualcosa, aiutaci a far smettere questa sofferenze. Noi ti libereremo e potrai guardare il mondo non più con la cornice di una finestra. Aiutaci, ti ripagheremo delle sofferenze che hai subito...."
Speravo di far leva su un briciolo di sentimento....e mentre parlavo tenevo incrociate le dita...
elisabeth
03-12-2009, 22.14.32
Come odiavo gli indovinelli......dunque...l' invocazione dei demoni era assodato....e i favori si pagano.......l'unica cosa che puo' far annullare il rito e' la "rosa"...simbologicamente si affianca al pentacolo , una rosa a cinque petali e' l'elevazione spirituale degli uomini, dallo stato profano a quello sacro.....una donna...la rosa viene utilizzata per l'iniziazione della donna...quindi una donna iniziata......
Guisgard
03-12-2009, 23.08.43
"Come fate a conoscere tutte queste cose?" Chiese Guisgard fissandola con curiosità. "Siete forse davvero una strega?"
Le fece l'occhiolino e rise di gusto.
elisabeth
03-12-2009, 23.15.24
Riflettevo........dovevo odiarlo, trasformarlo in statua di sale....oppure...da ora in poi se li risolvesse lui...gli enigmi......." la peggiore delle streghe......"
Morris
03-12-2009, 23.18.26
Di... Llamrei e Jigaen....nessuna traccia: "Continuate a cercare"! <Intimai>
Morris's Creed
Guisgard
03-12-2009, 23.22.01
"Cos'è quel broncio?" Chiese sarcastico Guisgard. "Non sapevo che le streghe fossero così suscettibili."
Poi richiuse quel grosso libro.
"Una rosa che simboleggia una donna dunque..." Aggiunse. "Vediamo...ad occhio e croce dovrebbe essere molto carina e dai modi affabili. Sempre disponibile e dolce. Una rosa insomma. Arnò, ti è capitato di vedere una donna simile in giro ultimamente?"
elisabeth
03-12-2009, 23.29.43
Alzai gli occhi al cielo........insopportabile " Ho parlato di una donna iniziata, anche se dall' aspetto non cosi' delicato e delizioso.....ma iniziata......".....chissa' se lo aveva compreso.....
Guisgard
03-12-2009, 23.33.22
"Vabbè...ho capito." Rispose Guisgard. "Una donna iniziata...non per forza affascinante e disponibile...si vede che non sono molto fortunato, ultimamente. E ditemi, avete idea di dove possa essere questa donna iniziata? Sperando che davvero possa aiutarci in tutta questa assurda storia..."
elisabeth
03-12-2009, 23.41.43
" Fatemi guardare nel libro delle iniziate e vediamo a chi possiamo chiedere.......speriamo che qualcuna sia libera.........io non so chi possa essere.....ce la inventeremo......"
Guisgard
03-12-2009, 23.49.46
"Milady" prese a dire Guisgard "il vostro sarcasmo è davvero notevole. Non sono uno stupido e so di non andarvi a genio. Magari mi ritenete un bruto guerriero, insensibile alle, come posso dire, si ecco, alle energie spirituali che ci girano intorno. Sicuramente vedete in me un individuo del tutto alieno al poetare e al corteggiare. Bene, ma vi dirò una cosa...è difficile recitare poesie o corteggiare una donna acida, che fa la sostenuta e che non sa riconoscere quando un uomo si preoccupa per lei. Sapete cosa penso? Che della rosa, voi possediate solo le spine!"
Guisgard
03-12-2009, 23.52.30
Intanto, un gruppo di guardie raggiunse Mortimer/Morris ed i suoi compagni.
"State allerta" disse il capitano delle guardie "sembra che quache topo sia caduto in trappola!"
Poi ordinò:
"Tenetevi pronti e non permettete a nessuno di lasciare il castello. Anzi, al minimo sospetto colpite a morte!"
elisabeth
04-12-2009, 00.03.02
" Non penso nulla di quello che avete detto........ma dirvelo non serve a nulla, ma infondo avete ragione voi, io sono acida e piena di spine....insensibile, perche' non vi apprezzo......e allora lasciatemi in pace non vi ho chiesto io di proteggermi, ho solo deciso di seguirvi....."
Guisgard
04-12-2009, 00.07.42
"Benissimo, milady" rispose risentito Guisgard "da questo momento in poi vi ignorerò come meritate. Niente più incomprensioni e frasi convenzionali! Io proseguirò per la mia strada senza voltarmi indietro a preoccuparmi di chi mi segue. Fosse anche quel maledetto del demonio!"
Poi esclamò: "Andiamo Arnò, abbiamo cose ben più importanti da fare!"
elisabeth
04-12-2009, 00.12.14
Presi il primo libro che mi capito' tra le mani..e glie lo lanciai dietro......." andate al diavolo...faro' da sola...."
Guisgard
04-12-2009, 00.23.41
Guisgard le si avvicinò con due occhi pieni di rabbia.
"Se non foste una donna..." Disse Guisgard visibilmente nervoso.
Poi rivolto ad Arnò:
"Andiamo, Arnò. Ho bisogno di prendere aria...Arnò...Arnò!"
"E' qui il vostro piccolo bastardo!" Disse una voce all'improviso.
Ed un attimo dopo emerse dalla penombra della stanza un nutrito gruppo di guardie armate. Ed uno di essi teneva fra le mani Arnò, con una lama puntatagli alla gola.
"Che bel quadretto di lite coniugale!" Aggiunse il capo di quei soldati. "Ma state tranquillo, cavaliere...tra un pò la vostra bella cavalla selvatica smetterà di tirare calci. Peccato che voi non potrete vedere chi la domerà al posto vostro."
"Lasciate quel ragazzo e comportatevi da cavalieri veri!" Disse Guisgard.
Tutti loro risero a quelle parole di Guisgard.
"Al diavolo voi e la cavalleria!" Disse il capo dei soldati. "Se ci tenete alla vita di questo piccolo bastardello, vi consiglio di gettare a terra la spada. Fatelo subito o il coltello del mio soldato entrerà nella gola del ragazzo come una lama calda nel burro!"
"Daccordo...Arnò, tranquillo, andrà tutto bene..." Disse Guisgard mentre lasciò cadere a terra la spada.
Un attimo alcuni di quei soldati presero Elisabeth legandole le mani, mentre gli altri circondarono Guisgard puntandogli contro le loro armi.
elisabeth
04-12-2009, 00.33.55
Avevo le guance in fiamme, essere inermi era la peggiore delle situazioni....Questa volta guardai negli occhi Guisgard....adesso poteva stare tranquillo non doveva piu' aver paura di pungersi............
Guisgard
04-12-2009, 00.47.13
"Lasciate andare la donna ed il ragazzo ed io farò tutto ciò che volete..." Disse Guisgard.
"Tranquillo, cavaliere" rispose il capo dei soldati "voi farete comunque ciò che vorremo!"
"Sciocchi" aggiunse Guisgard "io sono il nipote prediletto del Granduca di Normandia! Pagheranno qualsiasi riscatto per me. Loro due non vi occorrono. Liberate la donna ed il bambino ed io stesso scriverò a mio zio. Vi dò la mia parola."
"Fate tacere quel cane!" Ordinò il capo dei soldati.
Allora alcune guardie lo raggiunsero e cominciarono a colpirlo.
Poi i tre prigionieri furono condotti in una cella.
Arnò tremante ed in lacrime si strinse ad Elisabeth, mentre Guisgard si riprendeva dalle botte subite.
elisabeth
04-12-2009, 01.12.52
Accarezzai la testa di quel ragazzo che stava subendo tutta quella faccenda con un coraggio degno di un uomo..." Arno' ascolta, piangi finche' non ti sentirai esausto...dopo ti sentirai piu' lucido e pronto ad essere quel ragazzo intelligente che sei....devi pensare a come uscire da qui....nel frattempo io do' un'occhiata a Guisgard"......scostai da me Arno' e mi inginocchiai accanto a Guisgard, era livido e dolorante, erano andati giu' pesante.....gli tolsi i capelli dalla fronte, non avevo nulla con me..." E' possibile, che debba avere sempre il terrore che qualcuno vi uccida ?......." poggiai la sua testa sulle mie gambe, e attesi che riprendesse i sensi.....
Guisgard
04-12-2009, 02.01.53
La campagna era ridente e verdeggiante come non mai, mentre un fresco soffio di vento increspava, come fosse un'onda, le dorate spighe di grano.
I cavalli erano irrequieti ma il conducente del carro non sembrava preoccuparsene.
Frate Elia allora scese giù dal carro e cominciò a scrutare il cielo e quei grossi banchi di nuvole che arrivavano da occidente.
"Forse si avvicina una tempesta" disse il frate "meglio partire subito."
"Ma se è un giorno meraviglioso!" Esclamò Guisgard. "Sembra primavera!"
Il frate lo osservò e rispose:
"Questa fresca brezza annuncia tempesta. Meglio partire adesso."
"Non possiamo" disse Guisgard "tra un pò arriverà Elisabeth. Lei sa che la sto aspettando."
"Forse non verrà." Disse il frate.
"Vglio aspettare ancora un pò." Rispose Guisgard.
"Tra un pò partiremo, frate." Intervenne il conducente del carro.
Ad un tratto videro una donna correre verso di loro.
"Sarà Elisabeth?" Pensò Guisgard.
Ma presto fu chiaro che quella donna non era Elisabeth.
E giunta al carro, cominciò a dire:
"Aiutatemi, signori! Aiutatemi in nome del Cielo!"
"Cosa avete?" Chiese Guisgard.
"I cavalieri neri hanno attaccato il nostro villaggio. Aiutatemi. vi supplico! Mio figlio è rimasto là!"
Guisgard guardò frate Elia, che rispose scuotendo il capo.
"Signori, dobbiamo partire" disse il conducente "e' ora."
"Cosa avete in quel fagotto?" Chiese il frate a Guisgard.
"Sono delle focacce al miele." Rispose Guisgard. "Sono per Elisabeth, a lei non piacciono con la frutta."
"Forse lei non verrà e non potrà mangiarle." Disse il frate.
Guisgard abbassò il capo senza dire niente.
Ad un tratto, un pastore iniziò a gridare:
"I cavalieri neri! Presto riparatevi nele vostre case! Presto che tra breve comincerà a piovere!"
Ad un tratto si udirono dei canti.
Guisgard si voltò e vide una processione. Alcuni monaci portavano sulle spale un grosso crocifisso, mentre diverse donne intonavano canti e lamenti alle loro spalle.
Ed in fondo alla processione vi erano tre bare su un carro trainato da quattro cavalli neri.
"E' ora, figliolo" lo chiamò frate Elia "dobbiamo partire."
Ma proprio in quel momento Guisgard vide in lontananza una donna.
"E' Elisabeth!" Gridò.
"Dobbiamo andare, figliolo." Disse il frate.
Ma Guisgard cominciò a correre verso di lei.
Ma pur correndo, la distanza che lo separava da Elisabeth non diminuiva mai.
Ad un tratto si fece tutto buio.
"Elisabethi! Elisabeth!"
Guisgard chiamava Elisabeth ma tutto sembrava scosso da quella terribile tempesta.
In quel momento aprì gli occhi. Era sudato ed agitato.
Qualcuno gli stava toccando i capelli.
Era Elisabeth.
Gisgard allora capì che era stato solo un sogno.
Guisgard
04-12-2009, 02.20.12
Hastatus intanto aveva ripreso la via verso Camelot.
Il pensiero però che quei misteriosi cavalieri potessero riapparire ed inseguirlo fu il suo compagno di viaggio fino a Camelot.
Giuntovi, Hastatus fu subito accolto da una folla festante.
Ma non c'era tempo da perdere; bisognava organizzare un piano per ritrovare i suoi compagni a Tintagel e distruggere il duca.
Nel frattempo, nella misteriosa stanza del castello, Llamrei e Jigaen cercavano di capire chi fosse quella vecchia.
Ed alle parole di Llamrei, la vecchia donna cominciò a dire:
"la Compassione di Dio...mio figlio l'ha evocata ed ora deve versare come tributo le anime di due donne. E sento che una di quelle due donne sarete proprio voi...io ho cercato di fermarlo...con le mie arti magiche...ma lui per impedirmelo mi ha fatto rinchiudere qui...in catene..."
"Di chi state parlando, mia signora?
Chi vi ha rinchiuso in tale dimora?"
Chiese Jigaen spaventato e turbato.
"Mio figlio...il barone di Tintagel...è stato lui ha farmi rinchiudere qui! L'ha fatto perchè io conosco la magia e lui mi teme!"
llamrei
04-12-2009, 14.30.06
Quindi era il Barone l'artefice di tutto questo malefizio.....Dovevamo liberare la donna. Lei conosceva il modo per placare l'ira della Compassione di Dio. I lucchetti erano troppo resistenti. Provai a forzarli con il fermaglio che usavo per raccogliere i capelli.
Click! Ci sono riuscita! Uno è stato forzato. Ora proviamo con l'altro.
"Aiutami Jigaen! Non abbiamo molto tempo. Dobbiamo raggiungere il nostro gruppo. Mia signora: vi sono altre vie di fuga da questa stanza?"
Guisgard
04-12-2009, 19.16.55
Jigaen si guardò intorno e notò un ferro di ferma appoggiato accanto alla porta.
"La fortuna, si dice ed è vero, aiuta gli audaci
e con questo arnese a quelle catene darò baci!"
Disse il giullare.
E un momento dopo i piedi della vecchia donna erano liberi.
Poi guardò con attenzione Llamrei e Jigaen.
"Secondo mio figlio sono pazza!" Disse. "Anche voi lo credete?"
Si guardò intorno ed aggiunse:
"O sono pazza o sono una strega! Ma ciò che spesso credono gli uomini conta davvero poco o niente. Per molti La Compassione di Dio è solo una vecchia leggenda. Lo andassero a raccontare alle vedove e agli orfani dei villaggi devastati da quei mostri! Ma torniamo a noi, che non siamo così stolti da negare ciò che è tanto reale...ho bisogno di raggiungere il luogo dove sono conservati i miei libri e le mie pozioni. Inoltre avrei bisogno di una persona che sia sensibile a questo genere di cose e che ne abbia dimestichezza, che sappia adoperare erbe e a cui non sono ignoti i simboli magici...ma dove trovare qualcuno con tali particolari capacità?"
Morris
04-12-2009, 21.06.12
Sir Mortimer, in vita, era stato un uomo vile e crudele....Morris ne pagò le conseguenze: andò alla taverna a bere qualcosa con gi altri soldati; un vecchio...al quale Mortimer aveva ucciso il figlio..estrasse un pugnale...e mentre Morris beveva...gli squarciò di netto la gola!
Tutti pensarono che fosse il cadavere della spia...ma non era così...Morris cadde a terra senza vita!
http://www.giovannibruzzi.it/images/grande/DIA_121.jpg
Morris's Creed
llamrei
04-12-2009, 21.16.37
Non esitai a rispondere alla domanda della vecchia donna:
"La donna che cercate è nostra amica: Elisabeth è la persona adatta. Ha ottima conoscenza nelle arti magiche e la sua sensibilità attraversa il confine del mondo conosciuto. L'importante è uscire da qui, trovarla e accompagnarla dove voi tenete i vostri libri. Vi prego mia signora, fateci strada. I nostri compagni ci staranno di certo aspettando"
Hastatus77
04-12-2009, 21.46.03
Mi diressi a palazzo, nell'area degli ufficiali, dovevo accordarmi con qualcuno di loro per creare una squadra pronta ad intervenire a Tintagel.
Non sapevo se il re era a palazzo, quindi forse avrei dovuto prendere tutte le decisioni del caso.
elisabeth
04-12-2009, 22.52.47
Mi ero addormentata con la testa appoggiata alle pietre di quella squallida cella.....avevo avuto la visione di Morris....aveva un'orribile squarcio alla gola...era inerme..non vedevo il posto ma c'era gente...e l'aria era irrespirabile.....quando sentii che Guisgard urlare il mio nome...." Guisgard non muovetevi, sono io ....potete stare tranquillo..."...Mi scostai e guardai i suoi occhi, sembrava avesse ripreso conoscenza.....il suo sguardo non era ancora lucido...ma sembrava vigile.....asciugai il sudore dal suo volto....ma di piu' non potevo fare.....aveva le mani gelide...sembrava che fosse tornato dall' altro regno..........e forse qualcun'altro ci stava andando........" Arno'........dobbiamo andarcene da qui...io credo che fuori stia succedendo qualcosa di irreparabile......" Guardai Guisgard e incomincia a scaldargli le mani.......doveva riprendersi.....dovevamo uscire da li'....o non ci sarebbe stato futuro..per nessuno
Guisgard
04-12-2009, 23.06.01
Guisgard si svegliò e pian piano comprese dove si trovassero.
Sentiva le mani calde e la sua testa era adagiata sulle gambe di Elisabeth.
Ed il suo volto era stata la prima cosa che aveva visto risvegliandosi.
Ed in quel momento avertì le sue mani tra quelle di Elisabeth.
"Perdonatemi, milady..." disse "...forse nel sonno, a causa dei colpi subiti, ho delirato e sono finito su di voi...vi chiedo ancora scusa...non l'ho fatto intenzionalmente...non mi sarei permesso mai con voi..."
elisabeth
04-12-2009, 23.18.13
" Ben tornato tra i vivi, sono felice che stiate bene,.....non preoccupatevi sono stata io ad appoggiarvi su di..me...eravate gelido....e non c'era altro mezzo per riscaldarvi....mi dovrete un favore"...intanto pensavo anche alla visione...speravo che tutti stessero bene, dovevamo tornare a Camelot tutti interi.....
Guisgard
04-12-2009, 23.29.53
Guisgard la guardò per un istante.
"Certo, vi devo un favore." Rispose sorridendo.
In quel momento si sentirono dei passi.
Un momento dopo davanti alle sbarre della cella apparve un nutrito gruppo di uomini.
Tra essi vi era di nuovo quel chierico.
Fece cenno ad Elisabeth e cominciò a parlare:
"Donna, sei già fuggita una volta da questa cella. L'hai fatto con l'aiuto del maligno. E questa è la prova certa che conferma le accuse che gravano su di te. Sei perciò condannata ad essere arsa viva. L'esecuzione avverrà fra due giorni, nel cortile grande del palazzo."
"No!" Gridò Guisgard, interrompendo l'inquisitore. "Non c'è stato alcun processo! E' tutta una farsa!"
"Zitto, cane!" Gridò il capo delle guardie. "Questa donna ti ha stregato!"
"Allora anch'egli sarà giustiziato." Sentenziò il chierico. "Sarà flagellato a morte!"
"Canaglie!" Gridò Guisgard.
Poi, quegli uomini andarono via, lasciando nella desolazione più profonda i tre prigionieri.
elisabeth
04-12-2009, 23.38.01
Quando rimanemmo soli...."Guisgard, voi vi siete giocato la vita, mi chiedo....il senso di tutto questo......dovete rimanere vivo.......mentre eravate incosciente, ho visto Morris con la gola tagliata, Llamrei e Hastatus dove saranno.....voi ed Arno' dovete uscire da qui........non ha senso morire tutti quanti"
Guisgard
04-12-2009, 23.59.30
Guisgard non rispose nulla ad Elisabeth.
"Restare vivo?" Ripetè dopo quel momento di silenzio. "E perchè? Per cosa?"
Accarezzò Arnò, che nel frattempo, fiaccato dalla fatica e dalla tensione, si era addormentato.
"Quando ero un ragazzo" riprese a dire "avevo tanti di quei sogni e desideri che la vita mi sembrava un libro, un romanzo. Ma il sogno più grande di tutti era quello di diventare cavaliere. Il migliore fra tutti i cavalieri. Null'altro mi importava. La vita era per me una costante sfida ed una splendida meraviglia. Poi, un giorno, giunsi a Camelot. Lì c'erano i migliori cavalierei. E pensai che quello fosse il mio posto. Di tutto il resto poco mi importava. Ma qui accade una cosa che cambiò la mia vita. Incontrai una donna. Ed una notte, illuminata dalla Luna, giurai a me stesso che non avrei amato nessun'altra oltre lei."
Guardò poi Elisabeth e con un enigmatico sorriso aggiunse:
"Forse in quel momento passò davvero Amore, benedicendo quel mio giuramento. E ancora oggi so che non potrei mai violarlo..."
Perchè vi racconto questa storia, milady?" Concluse. "Forse perchè quando arriva la propria ora è meglio dare sfogo al cuore. Almeno in punto di morte. E' già un delitto non farlo quando si ha davanti tutta la vita, figuriamoci in questo momento..."
elisabeth
05-12-2009, 00.04.14
La morte faceva pensare, e si mettono in conto tutte le cose di cui ci siamo privati...." Perche' non glie lo avete mai detto ?......forse adesso stareste con lei e avreste la vita salva...."
Guisgard
05-12-2009, 00.23.24
Guisgard sorrise guardando l'alone della Luna provenire dalla piccola finestra strombata sulla parete.
"Glielo dissi, milady" rispose con tono sarcastico Guisgard "ma ella non mi ama e non mi amerà mai. L'amore è la cosa più bella del mondo, ma io ne sono stato beffato. Amo una donna che non corrisponde al mio sentimento. Buffo, non trovate? Più che un cavaliere, sembro un buffone di corte..."
In quel momento Arnò si svegliò.
Guisgard gli si avvicinò e gli disse:
"Arnò, ascolta, tra un pò mi porteranno via."
"Dove andrete?" Chiese il ragazzino strpicciandosi gli occhi.
"Non ha importanza." Rispose il cavaliere aggiustandogli il bavero. "Ascolta, sei un ometto ormai. Pensa tu a dar forza ad Elisabeth. Non essere triste o impaurito, altrimenti anche lei lo sarà. Mi raccomando."
Arnò sorrise.
"Da grande voglio essere come voi! E state tranquillo, ci penserò io ad Elisabeth. E quando tornerete la troverete sana e salva!"
Guisgard gli accarezzò i capelli.
In quel momento si udirono i rumori di passi.
I soldati giunsero di nuovo davanti alle sbarre.
"Alzati, cavaliere." Ordinò uno di loro.
La cella fù aperta e Guisgard fu portato via.
elisabeth
05-12-2009, 00.33.41
Rimanemmo nella cella, piangevo lacrime amare, abbracciai d'istinto Arno'...." Ragazzo mio, sono stata solo una stupida...piena di orgoglio tanto da rendermi cieca.......e ora non avro' la possiblita' per dirglielo...."
Guisgard
05-12-2009, 00.53.40
Arnò non comprendeva fino in fondo.
Accarezzò Elisabeth e le baciò la fronte.
"Non preoccupatevi, signora" disse il ragazzino "lui sa badare a se stesso. E poi non andrebbe mai via da solo, sapendoci rinchiusi qui dentro. Non piangete...presto tornerà..."
elisabeth
05-12-2009, 01.00.57
Arno' aveva il cuore puro di fanciullo...e vedeva solo campi fioriti....io in quel momento ....non potevo neanche immaginare cosa potesse accadere a Guisgard....chiusi gli occhi e rabbrividii....
Guisgard
05-12-2009, 01.59.28
La vecchia donna guardò Llamrei.
"Conoscete quindi qualcuno capace di affiancarmi in questa situazione?" Disse con un'aria tanto solenne quanto inquietante. "Bene, allora la fortuna ci assiste!"
"Ma prima di ritrovare lady Elisabeth, amiche mie,
dobbiamo uscire da qui attraverso conosciute vie!"
Intervenne Jigaen.
"Conosco la via per uscire da questo infelice luogo" disse la vecchia "perchè prima che mio figlio mi rinnegasse questo era il mio castello!"
E così, tra segreti e bui passaggi, i tre uscirono dal castello.
Attraverso un antico passaggio in una torre, giunsero nella campagna circostante.
Qui, la vecchia li condusse in una grotta poco lontana. Era ben nascosta dalla verdeggiante vegetazione.
Una volta entrati, Llamrei e Jigaen videro un luogo ricolmo di libri ed ampolle piene di strane e misteriose pozioni.
La vecchia prese con se quanto ritenne necessario e disse:
"Bene, ora conducetemi dalla vostra amica."
"Non sappiamo dove ella sia. La lasciammo alla cappella.
Ma dubito si sia fermata lì a lungo, la nostra dama bella!
Forse magari si trova nel convento del buon frate Elia.
Andiamoci ed avremo da lui il consiglio migliore che ci sia!"
Disse Jigaen.
Intanto a Camelot, Hastatus era alle prese con decisioni difficili e complesse.
Al palazzo però rivide l'abate Bedauin.
"Sono felice di rivedervi, cavaliere" cominciò a dire l'abate "cosa mi raccontate del vostro viaggio a Tintagel? Ha dato frutti la trovata di fingervi attori itineranti? Ma non vedo gli altri...dove sono?"
Hastatus77
05-12-2009, 11.56.58
"Eccellenza, non ho molto tempo, devo approntare un piccolo esercito di cavalieri e fanti per tornare a Tintagel... purtroppo le cose la, sono precipitate sin dall'inizio, in un primo momento ho pensato fosse per colpa di Guisgard, ma ora ho il sospetto che il barone ed i suoi uomini abbiano saputo sin dall'inizio della nostra vera identità. Ci siamo separati quando ormai avevamo capito che la nostra recitazione era inutile... purtroppo c'è andato di mezzo un ragazzino... gli altri sono voluti restare per cercare di salvarlo, mentre io sono tornato per prendere dei rinforzi... i cavalieri neri sembra siano dei demoni evocati dal barone... almeno così mi è stato detto da un'eremita."
llamrei
05-12-2009, 12.04.00
"Hai ragione Jigaen: molto probabilmente i nostri amici hanno trovato rifugio ed ospitalità presso il convento dove soggiorna frate Elia. Jigaen: tu sei veloce e scaltro. Raggiungi il convento e porta i nostri compagni qui alla grotta. La signora ed io attendiamo il vostro ritorno e nel frattempo aiuterò la donna a riprendere dimestichezza con la sua magia. Vai ora! e torna presto!"
Guisgard
05-12-2009, 15.23.55
L'abate ascoltò il racconto di Hastatus. E quando questo fu terminato, il chierico si sedette a meditare.
"Se l'incredibile storia che mi avete raccontato è vera" cominciò a dire l'abate "allora ben poco potrebbero fare i cavalieri ed i fanti di Camelot. Tuttavia siamo uomini mortali, che possono sfidare il male solo con le loro deboli armi, oltre ovviamente che con la propria Fede."
Si alzò ed aggiunse:
"Cavaliere, voi siete un uomo d'armi ed è giusto che facciate leva su ciò che meglio conoscete. Prendete tutti gli uomini che vi occorrono e ritornate a Tintagel. Io farò invece ciò che so fare meglio...pregherò per tutti noi.
Andate e che l'Onnipotente vi assista in questa impresa."
Nella grotta, intanto, Llamrei era stata costretta a dover decidere in fretta e per tutti loro.
L'audace dama aveva così incaricato il giullare di tornare al convento a cercare gli altri del gruppo.
"Mia signora, sarò rapido, silenzioso e scaltro.
Sperando di trovar il frate e qualcun altro!"
Detto questo, Jigaen corse via veloce come il vento.
"Ora datemi una mano con i miei filtri e le mie pozioni, amica mia." Disse la vecchia a Llmrei. "Se c'è una cosa che il maligno odia è la gente che non si lascia avvilire facilmente...e a quanto vedo voi ne avete di forza d'animo!"
E lanciò una grottesca risata che echeggiò in quella misteriosa grotta.
elisabeth
05-12-2009, 18.06.12
Stare chiusa li' mi faceva saltare i nervi.....non c'era peggio della tortura psicologica........guardavo i blocchi di pietra che formavano le spesse mura, e la piccola grata che c'era sulla nostra testa....mi ricordai di una leggenda Maya che parlava di nani che potevano costruire le piu' grandi opere spostando i massi solo col suono di un fischio......diceva anche che usassero lo stesso mezzo per trasportare la legna dai boschi alle loro case........" Arno' tu sai fischiare?....bene ascolta giusto per toglierci da quest' angoscia che ne' dici se incominciassimo a fischiettare qualsiasi cosa ci venga in mente......?..." Iniziai a girovagare per quella cella intonando cose inaudite ma che fossero simili ad una melodia.....intanto un' altro fischio si uni' al mio....Bravo ragazzo...forza...speravo che la disperazione facesse muovere anche un solo filo di lerciume...ma almeno avremmo ancora sperato in qualcosa........sentii improvvisamente un rumore sulla mia testa' " Arno' la grata si muove..... " e cosi' continuai a fischiare ...sino a quando..non si mosse del tutto..ora dovevo arrampicarmi sino alla grata......una parola...era stato piu' facile fischiare........le pietre della cella erano irregolari e in alcuni punti era possibile arrampicarsi....e cosi' provai a scalare le pietre......le mani facevano un male atroce non era facile mantenere l'equilibrio.....ma a pochi metri c'era la possibilita' di aiutare Guisgard e di poter incontrare gli altri.......il tempo era interminabile e la fatica era tanta....ma riuscii ad uscire fuori da quella fossa maledetta.........qualcun'altro mi stava dietro....guardai il suo viso scarno...eravamo fuori e questa era una vittoria
Guisgard
06-12-2009, 03.59.24
Il cielo era chiaro e la Luna piena illuminava il firmamento, lasciando sulle poche nuvole sparse il suo scintillante bagliore.
Arnò guardava giù nella cella, dove fino ad un attimo prima i due prigionieri si trovavano.
"Come ci siete riuscita, signora?" Chiese quasi balbettando ad Elisabeth. "Come avete fatto a far spostare la grata di ferro?"
Ma per straordinario che poteva sembrare, la fuga da quella cella era ben cosa se paragonato a ciò che li attendeva ora.
La ronda di camminamento sembrava deserta e forse li avrebbe condotti lontano dalle segrete.
Ma sarebbero comunque potute sbucare guardie e sentinelle.
Cosa avrebbe deciso Elisabeth in quel difficile frangente?
La Luna li osservava muta.
L'astro d'argento era sempre stata amica di Elisabeth e sin da piccola l'aveva protetta.
Ma ora appariva silenziosa ed enigmatica, nonostante la donna la guardasse quasi ad invocarne il consiglio...
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Intanto, Jigaen correva verso il convento, mentre Llamrei aiutava la vecchia donna a preparare le sue erbe ed i suoi incantesimi.
"Prendete questo vecchio libro e tenetelo con voi" disse la vecchia a Llamrei "presto mi occorrerrà il suo prezioso contenuto. Io, nella mia borsa di pelle non ho più spazio per portarlo con me. Ma badate di non leggere ad alta voce nulla che in esso è scritto...potreste dissolvervi al vento o trasformarvi in qualche singolare creatura..."
Hastatus77
06-12-2009, 14.06.06
"Eccellenza, forse avete ragione, forse gli uomini di Camelot nulla potranno... però preferisco morire tentanto di aiutare i miei compagni, piuttosto di abbandonarli. Quindi ricordatevi anche di me nelle vostre preghiere."
Detto ciò, salutai l'abate.
Avevo deciso che sarei tornato a Tintagel con una squadra di 100 cavalieri ed un numero doppio di fanti, oltre ad un paio di carri per il vettovagliamento.
Forse l'abate aveva ragione e stavo sacrificando inutilmente le giovani vite dei miei uomini... però non vedevo altre soluzioni... dovevo andare avanti.
elisabeth
06-12-2009, 22.23.11
" Arno'.....io e te abbiamo un fischiettare, che fortunatamente non fa' piovere ...ma per la disperazione fa' muovere le cose.... e ora vediamo dove stanno tutti........per far funzionare le cose..l'unione fa' la forza......"......era sera....la luna era splendida, una perfetta palla bianca......morte e rinascita....mi posi difronte a lei, sembrava sfiorasse l' orizonte...intorno a lei le stelle le facevano da compagne, la Dea con le sue ancelle......" Fui promessa a te sin dalla mia nascita, una tua ancella sulla terra,ogni cosa che ho fatto l'ho fatta nel tuo nome, ora ti chiedo di mostrarmi il tuo amore come figlia prediletta,....mostrami il cammino perche' io possa aiutare coloro che amo sopra ogni cosa......la tua chiarovegenza aiutera' i miei sensi......la forza del vento e della tempesta impedira' che chiunque possa avvicinarmi......".....alzai le mani verso di lei.....e unraggio di Luna inondo' la mia figura...........
Guisgard
06-12-2009, 23.13.58
In quel momento una nuvola attraversò la Luna, oscurandone per un momento il pallore.
E quando la nuvola liberò di nuovo l'astro d'argento, uno dei suoi raggi sfiorò la torre nord del castello.
Era la più lontana e sinistra.
Quasi sospesa tra cielo e terra.
Forse non a caso la luce lunare l'aveva illuminata proprio in quel momento...
elisabeth
06-12-2009, 23.30.12
Il temporaneo oscuramento, mi procuro' un lieve disagio, ma al ritorno del chiarore, i miei occhi seguirono il raggio di luce.....la torre, non sapevo chi ci fosse, sapevo solo che Guisgard era quello che in quel momento rischiava di piu'......."Arno'...io vado alla torre, la luna stanotte sembra essere clemente..spero di arrivare in tempo......anche se in mente non ho nessun piano...una volta li' vedro' il da farsi..."...e cosi' incominciai ad avviarmi verso la torre, c'era un silenzio sinistro, neanche il verso di un animale notturno.....cercavo di camminare sempre nelle zone buie........smbrava che la distanza non si accorciasse mai......
Guisgard
06-12-2009, 23.36.15
"Aspettate, signora!" Disse Arnò. "Ho promesso di vegliare su di voi. Andiamo."
Così i due camminavano lungo il camminamento di ronda, che da settentrione avvolgeva il castello, quasi a volerlo separare dal resto di Tintagel.
Ma mentre avanzavano tra il buio e la penombra, Elisabeth ed Arnò sentirono un rumore.
Erano dei passi.
I due stavano stretti contro il muro, coperti, in quel punto, dal portico che correva per buona parte del camminamento.
Non emettevano neanche un sospiro.
Ad un tratto due guardie armate giunsero quasi alla loro altezza...
elisabeth
06-12-2009, 23.48.08
Eravamo talmente appiattiti al muro che sembravamo un tutt'uno con la pietra.......il respiro era cessato coe per incanto.......pero' quelle due guardie....la loro divisa sarebbe stata un lascia passare per la torre.....e cosi' tendo d'occhio le due guardie,appena furono abbastanza vicine " Arno' una tu e una io le loro divise ci fanno comodo".......usci' il coltello che avevo sotto il saio.....e ne feci fuori una, e anche l'altra cadde a terra......non fu semplice spogliarle...senza fare rumore o dare nell' occhio.......ma non avevamo scelta.......e cosi' due guardie proseguirono per la torre.......
Guisgard
06-12-2009, 23.57.13
L'azione era stata audace ed ardita, ma sembrava aver dato buoni frutti.
Con un pò di praticità Elisabeth riuscì ad indossare quegli abiti che erano di alcune taglie superiori alla sua.
Del resto, il grazioso e gentil corpo di una dama mal si riportava alle rozze guardie del barone.
Arnò invece non riusciva a fare due passi di fila senza incapare dentro quell'uniforme.
"Mia signora" disse avvilito "questa divisa è troppo grande per me..."
elisabeth
07-12-2009, 00.05.37
Arno' aveva ragione...sembravamo ridicoli ai nostri stessi occhi, ma quale scelta avevamo...." Arno', sai bisogna sentirsi sicuri dentro, e' un po' come quando uno e' bruttino, ma si sente un dio....bene....tu pensa che sia della tua taglia....vedrai....ti sentirai come se stessi vestendo i tuoi panni...."......Opera di persuasione, sperai bene, anche se per la verita' era troppo grande per lui........ma che potevamo fare....io me l'ero messa con tutto il saio.....almeno avevo recuperato.......arrivati alla grotta, mi accorsi che ci attendevano per il cambio.....certo ci stavano osservando....e dal loro sorrisetto, anche prendendo in giro......ma che importava, importava soltanto che si togliessero dai piedi
Guisgard
07-12-2009, 00.23.31
Alla torre vi erano due guardie visibilmente ubriache.
Una addirittura non si reggeva in piedi.
"Ehi, voi due" disse uno dei soldati "ce ne avete messo del tempo per arrivare...un momento, ma io non vi ho mai visti prima..."
"Gergan" intervenne l'altro, mentre tentava di alzarsi dagli scalini di pietra sui quali era seduto per difendersi dai copogiri "non riusciresti a distinguere tua madre da una donnaccia..."
"Hai dato della donnaccia a mia madre?" Sbottò l'altro, tra il risentito e la confusione più assoluta.
"Al diavolo..." Rispose il suo compare. "Sei talmente ricolmo di vino che se ti lasciassi qui da solo cominceresti a fermentare come l'uva nuova! Andiamo ad infilare la testa in un secchio di acqua gelata!"
E così i due si apprestarono a lasciare la stanzetta delle sentinelle.
"Ehi, ma sei carino, sai?" Disse uno di loro ad Elisabeth.
"Gergan" intervenne l'altro prendendolo sotto braccio "va bene scambiare tua madre per una donnaccia...ma se ora cominci a trovare attraenti le altre guardie allora, amico mio, ti ci vorrà molto più di un secchio d'acqua per riprenderti da questa sbornia!"
E finalmente le due guardie se ne andarono, dando definitivamente il cambio ai due nuovi arrivati.
elisabeth
07-12-2009, 00.32.17
Aspettai che si fossero allontanate.....presi le chiavi appese al muro ...e iniziammo a curiosare, stanza per stanza....nulla assolutamente nulla, poi intravidi una scala a chiocciola, era stretta e intagliata nella pietra..salii gradino per gradino cercando di non inciampare....le scale portavano ad uno stretto corridoio..e li' un unica porta.....era chiusa a chiave..presi le chiavi che avevo alla cintola e incominciai ad utilizzarle una ad una...sino a quando incomincio' a scattare la serratura.......uno , due, tre, quattro...e poi...la porta si aprii.....c'era buio all' interno.....perche' dovevo arrivare sino a li' chi c'era in quella stanza ?
Guisgard
07-12-2009, 00.47.19
La stanza era buia ed immersa nel silenzio più totale.
Solo un debole e regolare gocciolio rompeva quel silenzio.
Poi, dopo alcuni istanti, gli occhi di Elisabeth si erano abituati all'oscurità e furono in grado di riconoscere la sagoma di una porta nella parete che le stava davanti.
E da quella porta arrivava un vocio.
Qualcuno stava parlando dall'altra parte.
"Forse dovremmo origliare, signora?" Chiese il piccolo Arnò.
elisabeth
07-12-2009, 00.50.53
" Si bisogna che sentiamo chi c'e' al di la' di questa porta.....sembra tutto cosi' strano.....una porta...un'altra porta...."...e cosi' poggiammo l'orecchio sulla spessa porta in legno......
Guisgard
07-12-2009, 01.17.54
Dall'altra parte arrivavano più voci sovrapposte ed un rumore di ferri e catene.
"Sai perchè ti ho fatto pestare a sangue, senza però farti colpire alla testa?" Chiese una voce che Elisabeth riconobbe subito appartenere a sir Geowan, il fratello del duca.
"Vediamo..." rispose un fil di voce che Elisabeth non ebbe dubbi nel riconoscere..."...forse perchè tua madre mi trova particolarmente attraente...!"
"Maledetto bastardo!" Ringhiò sir Geowan colpendolo pesantemente con un pugno allo stomaco.
"Quando capirai ciò che ti aspetta" aggiunse "mi implorerai di ucciderti all'istante."
"...Tua...madre..." rispose tossendo la voce del prigioniero "...devo dire che...è molto...più gentile con gli...ospiti..."
"Canaglia." Disse sir Geowan colpendolo ancora.
Uno dei suoi allora gli passò una grossa frusta.
"La vedi questa, cane?" Chiese sir Geowan al prigioniero mentre uno dei suoi gli teneva il capo alzato. "Ti farà sputare sangue."
E cominciò a colpirlo con violenza, mentre i suoi uomini ridevano in modo grattesco davanti a quel supplizio.
E dopo innumerevoli colpi, finalmente sir Geowan si sentì appagato dal suo odio.
"Voi due" disse a due dei suoi "controllatelo a vista. Domattina verrò a dargli un'altra lezione. Voglio ucciderlo piano piano."
Detto questo uscì per un passaggio secondario, lasciando il malridotto prigioniero guardato a vista dalle due sentinelle.
Guisgard
07-12-2009, 01.44.55
Intanto, nella grotta, Llamrei e la vecchia donna avevano preparato tutto l'occorente per ciò che dovevano compiere.
Ad un tratto udirono dei passi correre verso di loro.
Un momento dopo Jigaen entrò nella grotta e cominciò a dire:
"Sono giunto rapido e svelto fino al vecchio convento,
correndo e saltanto come se davvero fossi io il vento!
Lì però, ahime, non ho trovato alcuno degli amici nostri,
ma solo frate Elia, che mi ha parlato dei cavalieri mostri!
Di cercare i nostri amici nel castello, ha detto il frate mio,
poichè nel maniero ha visto tornare La Compassione di Dio!"
La vecchia fissò Llamrei e disse:
"Non ci resta che tornare nel castello e cercare i vostri amici. Prima che sia troppo tardi."
Nel frattempo, a Camelot tutto era pronto.
Hastatus aveva fatto preparare la spedizione di cavalieri e fanti.
"Al vostro ordine" disse il suo luogotenente "siamo tutti pronti per partire. Appena vorrete, fateci partecipe del vostro piano, milord. Cosa avete intenzione di fare? Assediare Tintagel o tentare di penetrare subito al suo interno con l'effetto sorpresa?"
Questi erano i dubbi dell'intera compagnia.
E toccava a Hastatus dare le risposte che tutti attendevano.
llamrei
07-12-2009, 14.53.58
"Che Qualcuno ci assista!"
replicai con un impeto di ira dopo aver ascoltato il resoconto della passeggiata notturna di Jigaen.
I nostri amici non erano dove io pensavo che ci stessero aspettando.
Se non erano con frate Elia..significa che qualcosa di grave è successo.Mi chiedo come mai non vedo nemmeno il falco di Morris volteggiare sopra il bosco. Uscii dalla caverna e iniziai a fissare il cielo sperando di vedere il falco e di rivedere a breve il suo padrone.
Morris
07-12-2009, 16.05.28
Morris/Mortimer fu seppellito....Flò...continuava a volteggiare sulla tomba del suo inseparabile amico! Erano dei reincarnati..sin dal tempo delle mere origini pellerossa!
Loro..erano un unica cosa!
http://www.youtube.com/watch?v=Vsvg0CovCms
Morris's Creed
Hastatus77
07-12-2009, 18.30.40
Mi rivolsi al luogotenente e gli dissi:
"Al momento non ho un piano ben definito, perché non so come sarà la situazione quando arriveremo la. Ad ogni modo, per il momento vorrei inviare un gruppo di cinque uomini il più velocemente possibile nei dintorni di Tintagel. Dovranno monitorare tutti i movimenti, cercando di non farsi vedere. Il resto della spedizione li seguirà a tappe forzate, cercando di raggiungere Tintagel nel breve tempo possibile. Davanti voglio un gruppo di venti-trenta arcieri sparsi a ventaglio che facciano da avanguardia."
Dopo una breve pausa continuai:
"Quando saremo nei pressi di Tintagel ed i nostri cinque cavalieri ci avranno riportato tutte le informazioni, decideremo come agire... io spererei di poter entrare di sorpresa al tramonto prima che le porte vengano chiuse. Ora va, e comunica gli ordini agli uomini. Appena i cavalieri saranno partiti e la nostra avanguardia avrà preso il vantaggio, ci muoveremo anche noi."
Guisgard
07-12-2009, 20.08.07
"Se avessi saputo che era il demonio in persona, quella notte, a fecondare il mio ventre, me lo sarei strappato con le mie stesse mani!" Inveì la vecchia donna. "Mio figlio, che ora si lascia ornare da nobili panni e ricchi gioielli, è in realtà un mostro, un tiranno, un pazzo sanguinario! Colui che è barone di Tintagel, da tempo ormai, non è più mio figlio!"
Allora i tre, facendosi coraggio, ritornarono al castello.
Qui, grazie alla guida della vecchia donna, un tempo signora in quel maniero, giunsero in una sorta di cantina.
Qui la vecchia preparò alcune sue erbe che fece bruciare in una ciotola di bronzo.
"Vedo..." cominciò a dire "...vedo una donna ed un bambino...sono nell'oscurità ed accanto passeggia il maligno..."
"Che io possa morire pazzo e meschino!
Parlate di Elisaberth e di quel ragazzino!"
Esclamò Arnò.
"Zitto, giullare!" Intimò la vecchia, che poi riprese a parlare:
"Vedo un cavaliere e molti suoi soldati...marciare da sud...provengono da un gran reame...ma vedo anche un prigioniero...è flagellato e torturato...e vedo l'altro mio figlio...anch'egli, come il maggiore, ha venduto l'anima al demonio..."
"Bontà divina! E' Guisgard il prigioniero!
Anch'egli, rinchiuso in questo maniero!"
Intervenne ancora Jigaen.
"Dobbiamo cercare la vostra amica" disse la vecchia a Llamrei "solo così potrò iniziare il rituale per rispedire all'inferno i cavalieri neri!"
Nel frattempo a Camelot, Hastatus fu informato dal suo luogotenente che l'avanguardia era già partita.
"E' tutto pronto, milord" disse "al vostro segnale ci metteremo in marcia!"
Hastatus77
07-12-2009, 21.07.44
"Va bene, tutti a cavallo si parte."
Detto ciò, balzai a cavallo e mi portai in testa alla spedizione.
Nel frattempo pensavo ai compagni che avevo abbandonato a Tintagel... speravo che fossero tutti al sicuro.
elisabeth
07-12-2009, 23.40.08
Davanti a tanta ferocia rimasi senza parole......" Arno'......dobbiamo tirarlo fuori di li'....non si fermeranno finche' non l' avranno ucciso........c'e' un uscita secondaria ..la stessa da dove e' uscito Sir Geowan...da li' le guardie all'interno non si aspetteranno mai di veder entrare qualcuno....."........e ora cerchiamo l'altra entrata....riuscii da dove eravamo entrati e comincia a toccare le pareti.......
Guisgard
07-12-2009, 23.48.52
Guisgard era attaccato a solide catene e poggiava con la schiena contro l'umida parete della cella.
Le lacerazioni e le ferite sulla pelle, a contatto con la parete bagnata, gli bruciavano come se avesse tizzoni ardenti ovunque.
Le guardie erano distratte da una partita ai dadi e di tanto in tanto facevano battute sul loro prigioniero.
"Scommetto" disse una delle guardie "che quel cane morirà prima che sir Geowan tornerà per continuare il suo supplizio!"
"Io invece dico che impiegherà un bel pezzo prima di tirare le cuoia!" Rispose l'altro. "Si vede che il bastardo ha la pelle dura!
Intanto, all'esterno, Elisabeth e Jigaen continuavano a controllare la parete palmo per palmo.
Fino a quando Elisabeth riconobbe nell'oscurità una porta...
elisabeth
08-12-2009, 00.10.30
La porta....si apri' con uno scatto sotto le mie mani....era silenziosa non un minimo cigolio.......la scena era da brivido.....Guisgard era irriconoscibile.....e quei due esseri immondi...giocavano a dadi....la luce all' interno...era fioca...ed erano distratti dalle loro risa sguaiate.....appoggiate alla parete c'erano le loro armi.......odiavo uccidere, ma non c'era via di scampo......presa la spada con tutte e due le mani, uccisi uno dei due soldati, mentre l'altro preso di sorpresa, tentava di difendersi, ma grazie all'aiuto di Arno'....cadde esanime a terra.....Guardai Guisgard......come avrebbe fatto a stare in piedi,...cercai le chiavi delle catene.....e le trovai alla cinta di una delle guardie....
Guisgard
08-12-2009, 00.18.26
Le guardie furono colte di sorpresa ed uccise mentre ancora i dadi rotolavano sulla tavola.
Liberato dalle catene, Guisgard cadde pesantemente al suolo.
Era ancora cosciente, anche se visibilmente stordito.
Però riconobbe il volto di colei che gli stava accanto.
"Elisabeth...sei tu..." Disse con un fil di voce.
E in quel momento, vinto dalla sofferenza, perse conoscenza.
elisabeth
08-12-2009, 00.29.24
" Guisgard....Guisgard....ti prego non ora.....svegliati...o faremo la fine di quei soldati......"....guardai disperata Arno'....come facciamo a portalo fuori di qui........non potevo carciarmelo sulla schiena...non ce l' avrei fatta.....il "fischio"...se spostava le pietre e le grate...avrebbe spostato anche lui......lo guardai sconsolata e cominciai a fischiare aiutata dal mio giovane accompagnatore
Guisgard
08-12-2009, 00.38.29
Ma la dura e fredda pietra è differente dal corpo di un uomo.
In essa non paplita un cuore e non scorre sangue.
E tutto questo subisce il vigore del soffio di Amore.
Non c'è amore nella pietra. In essa tutto è immobile.
Il cuore di un uomo può essere duro e freddo come la pietra più resistente, ma può anche sciogliersi ad un sospiro, ad una parola, ad un alito...
Arnò ed Elisabeth fischiavono ma la pietra non si mosse.
Ma quel fischio, dalle labbra di lei arrivò al cuore di Guisgard e lo destò.
Così il cavaliere inizio a scuotere il capo e ad aprire gli occhi.
"Si sta svegliando!" Esclamò raggiante il giovane Arnò.
elisabeth
08-12-2009, 00.53.48
Era vero aveva mosso gli occhi...mi avvinai..." Guisgard, sono io Elisabeth, dovete svegliarvi, vi prego...dobbiamo uscire da qui....".....mi chinai e lo baciai..sulla guancia...mentre lacrime di dispiacere ed impotenza bagnavano il suo volto
Guisgard
08-12-2009, 01.07.56
Guisgard scosse di nuovo la testa e con le mani si massaggiò il capo.
"La...testa...mi sento storidito..." Disse.
Arnò allora prese la brocca con l'acqua, appartenuta alle due guardie, e la versò sul capo di Guisgard.
"Questo vi farà svegliare completamente!" Disse il ragazzo.
"Bravo, Arnò!" Rispose Guisgard.
Poi aggiunse:
"Aiutatemi a prendere i vestiti di una delle guardie."
E quando li ebbe indossati disse:
"Vediamo se riesco a stare in piedi da solo..."
E con un pò di fatica, appoggiandosi al muro, riuscì a stare in piedi.
elisabeth
08-12-2009, 01.18.45
Aspettai in silenzio, la vestizione del cavaliere....." Guisgard, non avrei potuto trasportarivi di peso fuori di qui, ma avete una spalla su cui poggiarvi, se volete..." attesi che si fosse sistemato e andai a guardare fuori dalla porta se il corridoio fosse libero......
Guisgard
08-12-2009, 01.24.27
Elisabeth si assicurò che il corridoio fosse deserto.
E quando Guisgard fu pronto, Arnò si offrì di accompagnarlo.
Ma il piccolo, sebbene deciso e determninato, a fatica sosteneva il peso del malridotto cavaliere.
"Credo approfitterò della vostra spalla, milady" disse Guisgard ad Elisabeth "ma prometto che farò il bravo."
"Ahi!" Poi aggiunse dolorante. "Credo di avere un paio di costole rotte e ridere mi fa un male cane..."
elisabeth
08-12-2009, 01.30.48
Passai il suo braccio intorno al mio collo e cercai di sostenerlo........" non preoccupatevi siete troppo malconcio....per rischiare di prendere il resto.....e adesso se avete dolore evitate di sprecare fiato e andiamo via di qui......" attraversammo il corridoio...ma il problema era la stretta scala a chiocciola....io passai avanti e Guisgar appoggiandosi alle mie spalle..scese tranquillamente.....infondo eravamo tre guardie...dove era il problema
Guisgard
08-12-2009, 01.40.47
"Neanche la mia schiena a pezzi ed un paio di costole rotte" disse Guisgard "vi addolciscono!"
Poi, appoggiandosi ad Elisabeth, il cavaliere scese la scala a chiocciola, seguito da Arnò.
"Milady" disse Guisgard ad Elisabeth "era proprio necessario improfumarvi in questo modo? Dopotutto, siamo qui in missione, mica a fare conquiste!"
Arnò rise a quelle parole.
"Non ridere che sei contagioso ed io ho male dapertutto..." Disse a denti stretti Guisgard.
elisabeth
08-12-2009, 01.46.44
" Caro il mio Guisgard, perdonatemi se non....cinguetto come le vostre amiche fanno bitualmente.....io ho spine e acidita'......accontentatevi.....mi rallegro che sentiate profumo......e' la divisa di un soldato......evidentemente amava le essenze....non potremo piu' chiederglielo.............e adesso se vogliamo proseguire..Emminenza..abbiamo molte cose da fare...e sono stanca
Guisgard
08-12-2009, 02.10.25
"Già, le mie amiche" ripetè Guisgard "non vedo l'ora che questa stramaledetta storia sia finita per ritornare a Camelot e salutarle! Sono un uomo all'antica e avverto quando le attenzioni femminili mi mancano da troppo tempo..."
Intanto, nella sala grande, il barone era con i suoi fedelissimi, tra cui anche sir Geowan.
"Trovate quelle due donne!" Ringhiò il barone. "Sono nel catello, non possono essersi volatilizzate!"
Ad un tratto nella sala entrò uno dei soldati.
"Mio signore" cominciò a dire "é giunta voce che da Camelot si è mosso un gran numero di cavalieri in marcia verso Tintagel."
"Maledizione!" Intervenne sir Geowan. "Questo vuol dire che uno di quei maledetti è riuscito a giungere a Camelot!"
"Quanto dista Camelot da Tintagel?" Chiese il barone.
"Credo che quei cavalieri non saranno qui prima di due giorni almeno." Rispose sir Geowan.
"Bene" disse il barone "allora abbiamo tempo per un piano..."
Nel frattempo, Hastatus ed i suoi erano in marcia verso Tintagel.
Ed il giorno seguente avvistarono l'antico monastero dove Hastatus aveva trovato rifugio ed ospitalità grazie ad un eremita.
E quando i cavalieri furono prossimi al convento, il luogotenente di Hastatus disse al suo superiore:
"Milord, gli uomini ed i cavalli hanno bisogno di riposo. E quel convento sembra un posto perfetto per rimetterci in se stesso. Cosa ne pensate?"
Intanto, La vecchia donna, Llamrei e Jigaen erano riusciti ad entrare nel castello.
"Io propongo, mie signore, di raggiungere la capella del castello.
Lì, se son liberi, i nostri amici verranno a cercarci per l'appello!"
Propose Jigaen alle sue compagne di viaggio.