PDA

Visualizza versione completa : Romanzo I romanzi cortesi (Chrétien de Troyes)


Hastatus77
19-03-2008, 14.06.20
Contenuto:
Chrétien de Troyes, attivo alle corti di Champagne e di Fiandra tra il 1160 e il 1190, viene considerato il più grande poeta del Medioevo occidentale prima di Dante. Tra le sue mani il romanzo arturiano divenne una forma superiore di narrativa cortese, un'incarnazione originalissima in cui il poeta fuse i propri concetti etici con l'imitazione dei poeti latini, l'eredità delle chansons de geste e dei romanzi antichi con una ricca messe di miti e di motivi che affondano le proprie radici nel sostrato celtico della Bretagna insulare e continentale.

Volumi:

Perceval
Erec e Enide
Cligès
Lancillotto
IvanoAutore: Chrétien de Troyes
Editore: Mondadori

llamrei
19-03-2008, 16.28.22
Meravigliosi: poesia stupenda, aggiungerei anche incantevoli

Ninive Shyal
20-03-2008, 14.40.33
Belli, mi è piasciuto soprattutto quello di Cliges!

KingArthur
20-03-2008, 15.20.46
Indubbiamente la mia saga preferita, in particolare il Perceval è un capolavoro di eleganza stilistica e riesce a concentrare magicamente tutto lo spirito romanzesco della cavalleria medievale.
Un vero appassionato di ciclo arturiano non può mancare di leggere questa saga.

Hastatus77
20-03-2008, 16.54.52
Indubbiamente la mia saga preferita, in particolare il Perceval è un capolavoro di eleganza stilistica e riesce a concentrare magicamente tutto lo spirito romanzesco della cavalleria medievale.
Un vero appassionato di ciclo arturiano non può mancare di leggere questa saga.

Oooops mi manca... provvederò al più presto maestà :p

Morgen
11-04-2008, 14.59.55
Io ho adorato la storia di Erec e Enide!

Ninive Shyal
11-04-2008, 20.11.48
Io ho adorato la storia di Erec e Enide!

Sondo me molto meglio Cliges e Fenice :D

Morris
11-04-2008, 20.16.58
Preferisco: LANCILLOTTO....

Morgen
11-04-2008, 20.21.11
Preferisco: LANCILLOTTO....

Non l'avrei mai messo in dubbio Messere...

Morris
11-04-2008, 20.32.00
Perdonatemi, Milady! Ma è così. Non posso mentire!

Morgen
11-04-2008, 20.36.47
Perdonatemi, Milady! Ma è così. Non posso mentire!

E per cosa dovrei perdonarvi? Il mio altro non era che un complimento, credetemi Messere. La vostra tempra e il vostro carisma molto vi avvicinano a Lancillotto!

Morris
11-04-2008, 20.56.00
Mi fate sospirar... con cenni ..simil ..all'affanno!!!! Grazie..

Morris
13-04-2008, 01.03.10
ah.. queste donne! Che Fortuna che Dio se ne sia ricordato!

llamrei
18-10-2008, 20.39.23
Sondo me molto meglio Cliges e Fenice :D


Che cosa ti è piaciuto del Cligès?

Capitan Golia
30-05-2009, 14.22.48
Ho letto i romanzi cortesi qualche anno fa, mi hanno tenuto compagnia un'estate. Su consiglio di altri lettori, volendo leggere qualcosa di arturiano, mi sono fiondato subito su de Troyès. Mai scelta fu più azzeccata: al di là del valore, assoluto e innegabile, delle storie (io ho letto la versione in prosa delle Agrati e Magini) si è trattato di un'ottima "porta di ingresso" per la saga, partendo da una delle versioni originali.
Mi sono piaciuti tutti, particolarmente ho apprezzato l'amore (e il sesso) tra Ginevra e Lancillotto. Raccontato, rapportandolo ai tempi, senza ipocrisie e con un tocco di poesia.

llamrei
30-05-2009, 14.27.08
Ottima critica direi! Complimenti Capitan Golia!:smile_clap:

Hastatus77
30-05-2009, 16.50.37
Qualche mese fa, sono riuscito a recuperare il cofanetto di queste opere, penso che nei prossimi giorni inizierò la lettura... anche se a me il signor Chretién non piace molto... però per aumentare le mie conoscenze sul ciclo arturiano, devo affrontare pure lui.

zaffiro
30-05-2009, 17.02.35
Io confesso di aver letto solo qualcosa in francese, il testo originale è in lingua d'oil,c'è una musicalità tale che conferisce armonia ai contenuti come se tutte le parole fossero fuse insieme,non è quasi possibile scinderne una frase,perchè l'una si intreccia all'altra proprio come un'orchestra,non intendo solo nelle trame,ma nell'acustica della lingua stessa.Lo consiglio in lingua a chi ha una discreta conoscenza della grammatica francese e soprattutto è dotato di illimitata pazienza,perchè assorbe tempo e richiede grande sforzo di concentrazione.
Io ho preso da "lancelot ou le chevalier a la charrette",le pont de l'épée,da "perceval ou le cont du graal",l'appelle de la vocation.
Interessante anche Marie de France,che se non erro è la prima donna che ha iniziato a scrivere in questo filone letterario,la sua materia è un po' più fantasiosa,i suoi personaggi si mutano in animali,gli animali stessi parlano,poi fate e folletti..ma ha il merito di offrire un ritatto sfumato dell'amore,ovvero"peinture nuancée de l'amour".Io consiglio,per cominciare,le lai de laostic.
Riconosco comunque il merito del fascino che ne ho subito alla lettrice di madrelingua che ci faceva visita al liceo ogni settimana per conversare in lingua con la classe.
Perdonatemi,KingArthur,se indegnamente mi sono portata a camelot senza leggere tutto di Chrétien de Troyes,so quanto quest'autore e questo filone vi stiano a cuore.

llamrei
30-05-2009, 19.49.57
@zaffiro: vorrei consigliarvi di leggere questo mio intervento di qualche tempo fa. Spero di farvi cosa gradita
http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=399

zaffiro
30-05-2009, 20.19.34
Grazie,lady llamrei,vi invidio un po'.Ovviamente non l'ho visto per due precise ragioni,sono totalmente disinformata in materia di film in quanto non mi reco al cinema e non mi ci sarei recata,per una questione di pricipio(seppur totalmente incondivisibile)neppure se me ne fosse giunta voce,ciò non toglie che nutro profondo rispetto per quanti si occupano di cinema e lavorino per il cinema,non è l'istituzione cinematografica che rinnego,ma la struttura.
Io,invece ho visto tutta la serie di merlin all'inverso,in lingua inglese(e fa tutt'un altro effetto rispetto all'italiano)con sottotili in francese.Ma per apprezzare l'uno e l'altro aspetto delle lingue,l'ho vista due volte,la prima volta ho dato priorità ai sottotitoli,la seconda ho ascoltato un puro ed elegante inglese anche se troppo veloce,e soprattutto "socchiuso" per me,da poterne scindere tutte le parole,però il senso l'ho compreso.
Se lo trovo in DVD msgari lo prendo.Poi,la terza volta in italiano,
Mi spiace dal profondo del cuore di non poter ricambiare il favore,persisterò,da stupida quale sono nel mio non totalmente stupido principio.

llamrei
30-05-2009, 20.29.00
Non è stato trasmesso al cinema. E' una pellicola di parecchi anni fa e il contesto in cui l'ho potuto vedere era inerente proprio a Chretien de Troyes. Quindi era inevitabile una visione della pellicola stessa. E ne sono stata particolarmente felice perchè merita veramente. Spero solo di riuscire ad entrare in possesso di una copia di esso.Eccne alcuni estratti

http://www.youtube.com/watch?v=gUu9pJ_3wwc
http://www.youtube.com/watch?v=kCCkW6VjzH8

zaffiro
30-05-2009, 20.44.03
Purtroppo non ho potuto vedere il filmato tutto adesso,ma grazie infinite.Buona serata.

zaffiro
30-05-2009, 23.21.11
Davvero molto molto suggestivo.Ovviamente ho potuto scindere solo poche sillabe,giusto qualche parola,anche se le scene sono eloquenti,l'deale sarebbe guardarlo con i sottotitoli in francese.
L'attrice è davvero angelica,esile,quasi eterea..
Buonanotte e grazie per la vostra premura.Sono sempre in debito.

Morris
31-05-2009, 19.47.20
Avevo 12 anni, quando visionai, per la prima volta, questo particolare film cortese. Era in francese.. e ne ho tutt'ora una preziosa copia in lingua originale.
Dovrebbero trasmettere queste pellicole in TV.
Dovrebbero inserire "Chrétien de Troyes" come materia di studio...sin dall'asilo....fino all'Università!
Non tutti possono avere la fortuna che ebbi io, alla tenera età di 6 anni: presi tra le braccia..un enorme volume di un' enciclopedia...e la aprii..proprio sulle due pagine iniziali...dove v'era scritto: "I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA" ... non sapevo leggere..ancora..ed imparai gioisamente su quegli scritti!

Sir Morris ..cullato da una piccola lascrima

llamrei
31-05-2009, 20.49.50
E' stato trasmesso su Rai3 (in italiano, se non sbaglio) mi pare un anno fa circa, ad un'ora tarda ovviamente.

Anton Guiscard
05-06-2009, 02.19.43
Cari amici, Chretien de Troyes è l'aritmetica, ma Thomas Malory è la geometria. In seguito, e nel mezzo, soltanto aggiunte, precisazioni inutili, deviazioni forzate. Poi Spenser, Tennyson, Eliot, Steinbeck, per una riscrittura interpretativa. Infine oggi, nell'attualità, il nulla. Naturalmente ogni valutazione è personale. La bellezza non ha parametri. Ma, se è vero come è vero che da mille e più anni si sogna, si dibatte, ci si ispira e si rende omaggio alla letteratura Arturiana, il motivo è l'epica della storia narrata in modo poetico, con al centro le caratteristiche invisibili, e più preziose, di ogni singolo protagonista. Voglio citare Borges, sostenendo con lui che il grande guaio del romanzo moderno risiede proprio nella mancanza di queste due caratteristiche (epica e poesia). Mi complimento con tutti per la competenza. Film, libri e quant'altro, questo sito è una vera miniera d'oro. Sono molto contento d'avervi conosciuto. Io amo la letteratura e ne ho fatto questione di vita. Stavo cercando notizie rare su Thomas Malory e mi sono imbattuto in voi, per caso. Siete persone meravigliose, fuori da questa ordinarietà becera che governa l'immediato presente.
Complimenti all'ideatore del sito ed ai collaboratori, e grazie per questa perla tra tutto il pattume della rete.
Anton Guiscard

Hastatus77
05-06-2009, 09.14.39
@Anton Guiscard
Hai espresso veramente un pensiero interessante e ricercato. :smile_clap:

Apro un OT, solo per dirti che a nome dello staff, ti ringrazio per il tuo giudizio in merito al lavoro fin qui fatto.
Spero inoltre che tu possa aiutarci a migliorare ancora.
A presto :smile_wave:

llamrei
05-06-2009, 11.24.27
Mi complimento con tutti per la competenza. Film, libri e quant'altro, questo sito è una vera miniera d'oro. Sono molto contento d'avervi conosciuto. Siete persone meravigliose, fuori da questa ordinarietà becera che governa l'immediato presente.
Complimenti all'ideatore del sito ed ai collaboratori, e grazie per questa perla tra tutto il pattume della rete.
Anton Guiscard

Sir Anton Guiscard: innanzitutto Vi ringrazio del bellissimo complimento e credo di poter parlare a nome di Tutti i partecipanti del forum. Se questa Camelot è possibile è perchè vi sono gli Utenti che, mattonella dopo mattonella, stanno costruendo un palazzo. Tutti indistintamente. E poi è stato possibile anche e soprattutto grazie alla buona volontà,alla tenacia e alla passione di King Arthur che ha messo a disposizione di tutti la sua "creazione".
Anche voi, sir Anton Guiscard, siete parte di questo gruppo e anche voi vi dovete prendere i meriti che elargite;)
Grazie a TUTTI.
Llamrei

Capitan Golia
05-06-2009, 11.42.54
Cari amici, Chretien de Troyes è l'aritmetica, ma Thomas Malory è la geometria. In seguito, e nel mezzo, soltanto aggiunte, precisazioni inutili, deviazioni forzate. Poi Spenser, Tennyson, Eliot, Steinbeck, per una riscrittura interpretativa. Infine oggi, nell'attualità, il nulla. Naturalmente ogni valutazione è personale. La bellezza non ha parametri. (...) Voglio citare Borges, sostenendo con lui che il grande guaio del romanzo moderno risiede proprio nella mancanza di queste due caratteristiche (epica e poesia). (...)

Premesso che penso che tu abbia ragione volevo, da "ignorante" (dato che non ho cultura letteraria, purtroppo), evidenziare come Chretien de Troyes, mi pare, abbia trattato la materia di britannia come un corpus narrativo "aperto". Condiviso tra i vari scrittori. Aperto ai contributi di tutti: variazioni sul tema, ampliamenti con nuove storie e personaggi, ecc. Naturalmente questo implica anche che ciascuno possa e debba apportare qualcosa di personale e di nuovo. Per me si tratta di un concetto molto affascinante e non nascondo di aver coltivato l'idea di scrivere anch'io qualcosa.. ma temo di non averne le capacità. E comunque la domanda che mi pongo oggi è: gli autori moderni si accostano alla materia di britannia con questa modalità? Penso di no: le cose che ho letto oggi mi sembrano sostanzialmente delle riscritture o delle variazioni sul tema che non hanno la capacità di "stare accanto" ma, piuttosto, che pretenderebbero di essere lette "al posto" dei classici. Forse però non è possibile, realmente, scrivere di medioevo senza esservi dentro...

llamrei
05-06-2009, 11.52.28
Condivido entrambe le opinioni ma non me la sento di giudicare gli autori (chiamiamoli) contemporantei che ricreano a modo loro un filone già ben determinato. Prendiamo, ad esempio, Zimmer Bradley. Io, come appassionata del ciclo (vero) arturiano di Chretien e/o di Malory, non disdegno comunque una lettura "diversa" e più colorita della Bradley o di Lawhead o ancora della Springer, nonchè della Stewart. Parte di me resta ancorata al "classico" in quanto ventre che ha permesso la gestazione di tutto quello che ne è conseguito.

Hastatus77
03-07-2009, 15.05.20
Indubbiamente la mia saga preferita, in particolare il Perceval è un capolavoro di eleganza stilistica e riesce a concentrare magicamente tutto lo spirito romanzesco della cavalleria medievale.
Un vero appassionato di ciclo arturiano non può mancare di leggere questa saga.

Ooops... per il momento ho letto "Perceval" e "Erec e Enide", ma tra i due quello che mi è piaciuto di più è il secondo.

lady rainbow
18-06-2010, 20.07.05
l'intero cofanetto mi è stato promesso come regalo per l'onomastico..credo che lo "divorerò"..a presto allora per le mie impressioni in merito

Sir Echelbert
19-06-2010, 13.12.00
Sono meravigliosi...ed io li studio,all'univ....quindi pizcere doppio..!!beata te.....

lady rainbow
09-07-2010, 16.59.36
li ho ricevuti in regalo 4giorni fa...ho iniziato il Percival..lo trovo bellissimo...vi farò sapere però meglio a lettura ultimata..

Sir Echelbert
11-07-2010, 01.44.24
io li ho trovati bellissimi...l'unica fortuna di fare lettere é letteratura medievale...

lady rainbow
13-07-2010, 17.31.51
finito il Perceval..ho iniziato da2giorni Erec ed Enide..vi dirò mi piace di più..non ho capito perchè il Perceval si concentra ad un certo punto parallelamente sulla figura dell'omonimo cavaliere e di sir Galvano...(perdonate questa domanda,forse sarà sciocca ma è la prima volta che affronto la lettura di questi romanzi):o

llamrei
13-07-2010, 18.31.25
..non ho capito perchè il Perceval si concentra ad un certo punto parallelamente sulla figura dell'omonimo cavaliere e di sir Galvano):o
rispondo velocemente in quanto di passaggio. Se vi interessa approffondirò successivamente.
Chretien ha voluto mettere a confronto due cavalieri diversi: lo "sgangherato", incauto, non così perfetto Percevla e il perfetto Galvano, il cavaliere a tutti gli effetti e che rappresenta, per l'epoca, la perfezione. Mi fermo perchè devo compiere un incarico importante....questa sera mi soffermerò volentieri su questa distinzione così particolare...se vi va ovviamente

lady rainbow
13-07-2010, 18.35.43
certo che mi va..vi ringrazio della vostra spiegazione..perdonatemi ero convinta di aver fatto una domanda inutile..:smile:

llamrei
14-07-2010, 11.17.13
^_^ va bene mia cara allora procedo con cercare di spiegare il perchè Chretien ha posto in evidenza non solo la figura e le caratteristiche del simpatico Parceval ma anche quelle di un "perfetto" Galvano.
Il punto essenziale sul quale l'attenzione va posta è il periodo storico in cui Chretien si trova a vivere: un periodo di "passaggio", si sta uscendo da un "mondo cortese, feudale, dove la letteratura di corte era destinata ad una elite ristretta e dove il cavaliere è colui che salva la dama e deve rispondere alla dama stessa e al suo re, per entrare in un periodo diverso, ossia quello delle monarchie nazionali. Ed è proprio in quest'ultimo contesto che il cavaliere assume delle caratteristiche diverse: si adegua al cambiamento e ora gli ideali sono rivolti verso le crociate, si combatte nel nome di Dio e ad Egli il cavaliere deve rispondere per primo. Parceval rappresenta questa fase di cambiamento. Parceval diventa cavaliere perfetto solo dopo varie tappe di formazione: da cavaliere rude, ingenuo, inesperto diventa un modello di valori cavallereschi. Galvano è il tipico cavaliere cortese, devoto alla sua dama, "superato" rispetto alle nuove esigenze (citate sopra).
Questo è quanto Chretien, che era "avanti con i tempi" cercò di rappresentare. E credo ci sia riuscito egregiamente;)

lady rainbow
14-07-2010, 15.34.21
Ah perfetto...grazie mia cara amica..ora comprendo meglio..:smile:

Sir Echelbert
17-07-2010, 12.50.02
A che punto sei arrivata??di grazia..

lady rainbow
17-07-2010, 12.52.52
dunque al punto in cui Erec porta alla corte di Artù la figlia del valvassore..e la regina le dona abiti nuovi...sono ferma da 2notti nella lettura...il nuovo gdr mi prende parecchio:smile_lol:

Sir Echelbert
17-07-2010, 13.00.38
voglio giocare anch'io

lady rainbow
17-07-2010, 13.02.04
si accomodi...prego...le porte della taverna si aprono per voi..

lady rainbow
05-09-2010, 13.26.07
Dunque...la pausa estiva ha rallentato il mio ritmo di lettura..ho faticato parecchio a riprenderlo e ancora non è a livelli ottimali..comunque ho terminato la lettura di Erec ed Enide...mi è piaciuto di più del Perceval..e ho adorato la figura di Enide,donna che sa amare il proprio uomo e ne da continue dimostrazioni..è una donna forte..d'altrone dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna..ora intraprendo la lettura del Lancillotto...vi continuerò ad aggiornare...;)

lady y.
24-09-2010, 17.47.29
Dei romanzi cortesi di Chrétien ho letto in questi 2 giorni il Lancillotto e l'Ivano.
I due nobili uomini incarnano perfettamente i più alti ideali cavallereschi,quali il senso dell'onore,la gloria,la ricerca d'avventura,la cortesia verso le dame.
Tali valori,facenti capo ad un contesto di cavalleria mondano,accomunano i due eroi,in contrapposizione al misticismo percevaliano.
Lancilotto ed Ivano però,i cavalieri perfetti,sono rapiti da "Amore" diversamente.
Il primo cerca disperatamente di ricongiungersi alla prigioniera Regina Ginevra,non risparmiandosi in alcun modo,seppur le uniche ferite palpabili siano quelle dell'anima.
Nonostante proverà il piacere dell'amore fisico cocessogli dalla sua amata,il loro amore dovrà essere taciuto per sempre.
Il secondo invece,pur amando la propria Dama,fugge da costei,in nome dell'onore cavalleresco che deve perseguire e della fama personale che costantemente deve alimentare,fino a perderne l'amore.
Il dolore per tale gravosa perdita lo tramuta in un folle selvaggio,smarrito della "Ragione".
Tale condizione sarà il primo passo verso la maturità dell'anima,che gli permetterà di rinascere comeuomo generoso,pronto ad agire anche per gli altri e non solo più pe se steso.
Ciò gli permetterà di riconquistare il cuore della sua amata.
Così,se Lancillotto è opposto a Meleagrant,essere sleale,ignobile e di sgradevole aspetto,Ivano lo è solo a se stesso,nel percorso di crescita morale che compirà.
I due cavalieri si fanno dunque portavoce dell'amore adultero e di quello coniugale,ricondotti in un contesto di nobile cavalleria.

Nonostante abbia apprezzato entrambi i romanzi ho preferito maggiormente l'Ivano,per la presenza di rocambolesche avventure che si trova ad affrontare,a volte magiche e surreali e soprattutto per la crescita individuale che il magnifico cavaliere compie,mostrando anche la sua inquietudine e le sue debolezze,causategli da "Amore".

Guisgard
24-09-2010, 21.06.13
Nonostante proverà il piacere dell'amore fisico cocessogli dalla sua amata,il loro amore dovrà essere taciuto per sempre.


Pedonatemi, milady, ma credo occorra una precisazione su quanto dite :smile:
E' vero, Lancillotto troverà anche l'amore fisico con la regina, quand'ella lascerà la porta dei suoi alloggi aperta per il suo cavaliere, ma il loro amore non si limiterà a questo.
L'amore fra Lancillotto e Ginevra è l'amore totale per eccellenza.
Il più delle volte la corte sarà una barriera impenetrabile per loro due.
Ed allora solo accenni di sguardi, lievi sorrisi e carezze rubate saranno il loro nutrimento.
Ed amare in silenzio è davvero una pena grandissima (anche se il nostro Lancillotto aveva comunque il conforto di essere ricambiato dalla dama del suo cuore).
Nel testo di Chretien questo non lo si evince totalmente, ma in altre opere, in primis la raccolta de "Lancillotto in prosa" questo diviene il tema del loro amore.
Ed ecco allora che giunge la figura del fedele Galeotto, il miglior amico di Lancillotto, che aiuta i due amanti.
Altre considerazioni andrebbero fatte, ma si uscirebbe troppo dal tema di questa discussione.
Il grande merito di Chretien è quello di aver gettato le basi ed i caratteri di quella che diventerà la più bella storia d'amore mai narrata sino ad oggi.

llamrei
24-09-2010, 21.25.23
L'amore fra Lancillotto e Ginevra è l'amore totale per eccellenza.
Il più delle volte la corte sarà una barriera impenetrabile per loro due.
Ed allora solo accenni di sguardi, lievi sorrisi e carezze rubate saranno il loro nutrimento.
Ed amare in silenzio è davvero una pena grandissima .

E' il principio fondamentale dell'amor cortese. L'amor cortese non giunge a compimento fisico...il "vassallo" attraverso i suoi servigi aspira ad un riconoscimento da parte della donna amata...e molto molto spesso l'ambito premio non è altro che uno semplice sguardo o una occhiata...

Guisgard
24-09-2010, 21.44.19
il "vassallo" attraverso i suoi servigi aspira ad un riconoscimento da parte della donna amata...e molto molto spesso l'ambito premio non è altro che uno semplice sguardo o una occhiata...

Infatti, milady, ciò che dite è vero.
Ma fortunatamente spesso messer Amore è clemente (in verità egli lo è sempre con i suoi devoti ;)).
Ecco che allora Lancillotto e Tristano arrivano a cogliere il sospirato frutto della loro passione; basti ricordare dopo la "prova" alla quale Ginevra sottopone il Primo Cavaliere, o la Grotta nella quale i due amanti di Cornovaglia fuggono dal mondo.
In realtà l'Amor Cortese è una delle più alte e complesse manifestazioni dell'amore ed i suoi risvolti sono legati a tematiche profonde che spaziano tra la materialità dell'essere e la spiritualità del divenire :smile:

llamrei
24-09-2010, 21.59.26
anche quello che voi dite è vero. Il buon e bello Tristano e la simpatica Isotta hanno avuto modo di " subliminare" il loro "dinez"... eh già...come la "simpatica...." Ginevra ha ceduto all'amor del migliore amico di suo marito...eh...la vita...pure nell'amor cortese esistono gli scivoloni....me ne torno dal buon Guglielmo IX che di storielle simpatiche ne aveva da raccontar^^

Guisgard
25-09-2010, 01.27.27
Milady, come al solito mi diventate "acidina" quando spuntano fuori i teneri e puri amanti di Camelot... :rolleyes:

llamrei
25-09-2010, 14.44.27
Milady, come al solito mi diventate "acidina" quando spuntano fuori i teneri e puri amanti di Camelot... :rolleyes:

Dite messere?:neutral_think::D Eppure adoro sentir parlare delle vicende di Camelot;) Ma parlar di Ginevra...che posso dirvi? A pelle non mi aggrada il suo fare...soprattutto quando mi copia i vestiti durante le feste di corte...tzè...

Guisgard
25-09-2010, 17.22.46
Milady, la regina vi copia i vestiti perchè ammira di voi il buon gusto e perchè entrambe avete un corpo con misure pefette, da favola ;)

llamrei
25-09-2010, 21.13.24
Chissà se il buon Chretien, che non lasciava nulla al caso, avrebbe mai scritto dei Romanzi Cortesi sui nostri cavalieri della nostra Camelot :neutral_think:

Guisgard
26-09-2010, 03.02.49
Sono convinto, milady, che se l'ispirato Chretien fosse stato attivo oggi, invece che nella Francia del XII secolo, avrebbe senza dubbio dedicato sommi romanzi di squisito gusto cortese ai valorosi cavalieri ed alle nobili dame della nostra Camelot ;)

Mordred Inlè
07-11-2010, 09.13.10
Finalmente ho letto anche Lancillotto. L'ho trovato un po' noioso, soprattutto la seconda metà. Ok, ho trovato bella la prima metà perché c'era anche Kay.
In ogni caso fino ad ora il mio preferito rimane Ywain. Ma devo ancora leggere Perceval : D