llamrei
03-01-2010, 14.49.47
tratto da: Leggende veneziane e storie di fantasmi
di Alberto Toso Fei
ed. Elzeviro
".........Prima di allora vi aveva trovato dimora Fra Mauro Cappellari, il futuro papa Gregorio XVI (1831--46). E prima ancora un altro fra Mauro: quel fra Mauro cosmografo famoso per il suo eccezionale mappamondo, considerato il massimo esempio di cartografia del tardo Medio Evo e oggi conservato nella biblioteca marciana. A tale proposito da secoli viene tramandato questo gustoso aneddoto:
Mentre il frate stava lavorando al suo planisfero, un giorno gli arrivarono in visita alcuni patrizi assieme ad un senatore. Tutti iniziarono a fare domande più o meno pertinenti alla geografia, finchè quest'ultimo sbottò: "Cossa xela 'sta carta, sto disegno, i par scaraboci!" (cos'è questa carta, questo disegno, sembrano carabocchi). Con calma, fra Mauro spiegò come si trattasse dei continenti e delle terre del mondo, con i monti i fiumi, i mari e tutte le città.
"Che grando che xe el mondo" commentò il senatore, che subito chiese dove fosse Venezia. "Qua, sto puntin xe Venezia" (questo puntino è Venezia) rispose il frate indicando un punto preciso sulla carta. Il nobile si indignò, guardò il frate e disse: "Fè el mondo più piccolo e Venezia più granda". (fate il mondo più piccolo e Venezia più grande). Dopodichè, col suo seguito, se ne andò."
di Alberto Toso Fei
ed. Elzeviro
".........Prima di allora vi aveva trovato dimora Fra Mauro Cappellari, il futuro papa Gregorio XVI (1831--46). E prima ancora un altro fra Mauro: quel fra Mauro cosmografo famoso per il suo eccezionale mappamondo, considerato il massimo esempio di cartografia del tardo Medio Evo e oggi conservato nella biblioteca marciana. A tale proposito da secoli viene tramandato questo gustoso aneddoto:
Mentre il frate stava lavorando al suo planisfero, un giorno gli arrivarono in visita alcuni patrizi assieme ad un senatore. Tutti iniziarono a fare domande più o meno pertinenti alla geografia, finchè quest'ultimo sbottò: "Cossa xela 'sta carta, sto disegno, i par scaraboci!" (cos'è questa carta, questo disegno, sembrano carabocchi). Con calma, fra Mauro spiegò come si trattasse dei continenti e delle terre del mondo, con i monti i fiumi, i mari e tutte le città.
"Che grando che xe el mondo" commentò il senatore, che subito chiese dove fosse Venezia. "Qua, sto puntin xe Venezia" (questo puntino è Venezia) rispose il frate indicando un punto preciso sulla carta. Il nobile si indignò, guardò il frate e disse: "Fè el mondo più piccolo e Venezia più granda". (fate il mondo più piccolo e Venezia più grande). Dopodichè, col suo seguito, se ne andò."