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sir Galvano è sulla buona strada

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Viandante

Miei dettagli

  • Informazioni su sir Galvano
    Genere:
    Messere
    Occupazione:
    musicista classico e jazz
  • GDR
    Titolo personaggio:
    sir GALVANO- bardo
    Descrizione personaggio:
    I miei genitori : Dario di Barisano e Partenope Visconti , due grandi artisti, speciali.
    Dalla fusione della musica e’ della poesia, in una splendida notte d’estate mediterranea senza luna,venni al mondo !
    Mio padre Dario, originario dell’isola di Prochetai, era un abile bardo di strada, da giovane si recava spesso sulla terra ferma per studiare la nobile arte della musica presso “La Confraternita deiTurchini“, ove menestrelli,cantastorie , poeti,pittori, si incontravano presso “Il chiostro delle apparenze “ , un magico luogo , frequentato da validi artisti!. Un giorno,l’attenzione di mio padre venne catturata dalla visione di una stupenda fanciulla ,aveva gli occhi azzurri come il cielo d’inverno, i capelli color del miele e la pelle bianca e soave come il latte,dedusse che doveva trattarsi di una nobile fanciulla!.
    Dario, spesso si recava nell’aula di poesia del chiostro per cercare di attirare l’attenzione della bellissima”Lady poesia”.
    Era timida, quando si sentiva fortemente osservata da mio padre arrossiva fortemente.
    . Vi era sempre un vecchio con una lunga barba bianca che aveva il compito di prelevarla alla fine delle lezioni , complicando il delicato compito di avvicinarla.
    Un meriggio d’estate soffocante, mio padre colto da una grande arsura si recò presso la piccola bettola alle spalle del chiostro , mentre attraversava lo stretto vicolo udii delle grida, due loschi individui incappucciati che si allontanavano velocemente con le spade sguainate . Dinanzi alle iridi di mio padre, si stagliava una triste scena ,una giovinetta in lacrime in preda alla disperazione era riversa sul corpo esamine di un vecchio , che avea una lunga barba bianca. Nell’avvicinarsi , Dario scorse che la fanciulla era “Lady poesia”, la sconosciuta di cui ei era profondamente invaghito di cui non conosceva il nome.

    <<Aiutatemi Milord, vi prego!>>, disse in tono di grande disperazione la fanciulla . <<Presto, saranno di ritorno , e’ per me non vi sarà scampo!>>, Il buon Dario tese la sua delicata mano alla bella fanciulla ,la quale si attardò a rialzarsi!.
    Mio padre condusse la giovinetta presso la locanda affidandola all’attenzione dell’oste è si diresse verso l’uscita esclamando:<<sarò di ritorno tra non molto!>>.
    Dario, si occupò del corpo senza vita del vecchio, assicurandogli una degna sepoltura, prima del tramonto ritorno presso la locanda.

    LOCANDA

    L’oste indicò a mio padre la piccola stanza ove riposava la fanciulla , lei era nel piccolo corridoio della locanda, il suo sguardo era rivolto presso una piccola finestra. Nel momento in cui il musico bardo entrò nel corridoio una gentil voce in tono sommesso disse: <<Vi attendevo con ansia Milord, mi chiamo Partenope Visconti, conducetemi presso la corte della città di Fragellae, mio padre saprà ricompensarvi>>.
    Dario, da troppo tempo attendeva l’occasione per discorrere con essa, armandosi di coraggio dichiarò apertamente il suo ardente sentimento!.
    <<Sono sposata, con uno oscuro signore , che non amo!, il mio cuor vi appartiene !>>.
    La notte trascorse lenta, infinita,i due innamorati escogitarono un piano di fuga , la loro destinazione fu la vicina isola di Prochetai.
    E’ così avvenne! Partirono alla volta dell’ isola remota , Dario con il consenso di Partenope inviò un messaggio al Principe Visconti in cui si evinceva che Lady Partenope e il buon mago di corte erano stati assaliti e uccisi da una banda di malfattori!.
    PROCHETAI.

    L’amore tra i due era molto forte , trascorsero pochi lustri e’ una notte d’estate venni al mondo.
    Crebbi in un sereno ambiente famigliare, tra musica e poesia , i miei genitori mi trasferirono immediatamente l’amore per l’arte , essi crearono sull’ isola di Prochetai un piccolo teatro ove spesso avevano luogo rappresentazioni teatrali, opere in prosa, concerti di musica sacra!
    Mia madre non rivelò mai il suo vero nome ai buoni isolani , Adottò un nome di fantasia “Lady Vestiaria”.


    Gli anni si susseguivano con un vertiginoso ritmo, verso l’età di sedici anni avevo una discreta conoscenza del liuto , che grazie a mio padre studiavo con grande amore e devozione. Mi insegnò l’uso delle scale musicali quali: “frigia, lidia, misolidia”, non in modo approfondito!. Spesso mi esibivo per strada dedicando semplici melodie alle fanciulle della mia isola.

    La visita di alcuni cavalieri con dei mantelli rossi sulla nostra isola, fece sprofondare in un stato di profonda agitazione i miei genitori i quali un giorno di primavera
    Allestirono un compania
    viaggiante di artisti , decisero che avremmo viaggiato per l’Europa . E’ così avvenne!


    LA PARTENZA.

    Di città in città di villaggio in villaggio, viaggiando per molte parasanghe, portavamo in giro la nostra nomade arte.

    In Francia, press
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    preferisco essere un sognatore tra i piu umili;
    con visioni da realizzare pittosto che il principe di un popolo senza sogni nè desideri!

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