Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-10-2016 01.46.45

Tardes posò le due lattine di birra sulla tavola ed aiutò Dacey ad apparecchiare.
“Sarebbe bello tornare ad essere una coppia...” disse poi “... è vero, spesso sono lontano... ma lo sei anche tu... spesso con lo sguardo triste, apatico, lontano comunque da qui, da me... sai... in ospedale ho pensato a molte cose... al passato, al presente, al futuro... e c'eri sempre tu... nonostante il più delle volte tu sia altrove...” avvicinandosi a lei “... da quando non mi dai un bacio? Ed ancor più tempo è passato dall'ultima notte d'Amore che abbiamo avuto, Dacey...” sfiorandole il braccio.
In quel momento suonò il cellulare di Dacey per un sms.

Lady Gwen 26-10-2016 01.47.04

Mentre attendevo che l'ordinazione fosse pronta, sentii parlare alcuni di quei tizi.
Alzai gli occhi al cielo, senza voltarmi.
Era ovvio che qualsiasi cosa si facesse per passare inosservati, succedeva il contrario.
Comunque feci finta di nulla e rimasi tranquilla e impassibile.

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Dacey Starklan 26-10-2016 01.53.41

" Lo so..." abbassando lo sguardo per qualche istante, " ho commesso degli errori, io credevo che per essere una buona moglie dovevo solo occuparmi della casa e annullare me stessa, ho visto questo da mia madre e credevo fosse giusto ma così non ho fatto altro che intristirmi, specie durante la tua assenza e mi sono...mi sono persa in un certo senso. Per questo ora voglio fare qualcosa, lavorare, tenermi impegnata, realizzarmi. Mia madre aveva subito avuto tanti figli e si era ritrovata con la giornata piena...ma io passo un sacco di tempo qui da sola, per quanto io possa pulire la casa alla fine non so più fare e si, mi sono lasciata andare, ho perso di vista le cose importanti. Mi sono sentita sola, trascurata, ho avuto spesso nostalgia di casa, della mia famiglia. Ma adesso voglio che tutto questo cambi. So che così sarei più felice e di buon umore. E di conseguenza anche una moglie migliore per te.

Avevo riflettuto a lungo sulla situazione e sapevo ciò che dicevo.

" Voglio davvero ricominciare per bene, far funzionare le cose... Beh su questo possiamo rimediare subito..." avvicinandomi a lui. Gli sfiorai piano le labbra, con un leggero sorriso.

" Avevo quasi dimenticato quanto i tuoi baffi mi facciano il solletico..." mi interruppi sentendo il telefono.

" Niente telefono stasera, per entrambi..." lasciando così perdere il messaggio e baciando Tardes, dopo davvero troppo tempo.

Guisgard 26-10-2016 01.55.34

“Si, in parte è esatto.” Disse il professore a Nyoko. “Un ragionamento interessante il suo. Ma ciò non deve farci dimenticare il tema di questo seminario... i cattivi... ed infatti sono i cattivi che decretano l'eroe più forte... più l'antagonista è forte, più colui che lo sconfigge è grande. Chi dunque sconfigge il nemico peggiore è di conseguenza l'eroe più grande.”
Terminò la lezione e tutti uscirono.

Guisgard 26-10-2016 01.57.35

“Ehi, piccola...” avvicinandosi uno dei due teppisti a Gwen “... vuoi forse mangiare da sola?”
“Non è educato, sai?” Arrivando anche l'altro. “Su, vieni a farci compagnia.” Ridendo.

Nyoko 26-10-2016 01.59.38

Rimasi in silenzio per poi prendere le mie cose ed uscire dall'aula.
"Pensavo peggio" dissi sorridente a Ren che mi stava accanto.
"Adesso vado a fare la spesa. Questo pomeriggio tu che farai?" dissi stringendo la tracolla con una mano. Guardarlo mi rendeva felice così come stargli vicina.

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Guisgard 26-10-2016 02.01.25

Tardes sorrise a quelle ultime parole di Dacey.
Ma poi quel bacio accese ancor più la sua voglia di lei.
Cercò ancora le sue labbra e la baciò.
Un bacio più appassionato e profondo, stringendola a sé.
“Se vuoi li taglierò i baffi...” disse sussurrando sulla bocca di lei.

Lady Gwen 26-10-2016 02.01.52

Si avvicinarono ed io iniziai ad essere sulle difensive.
Non credevo gli convenisse scherzare col fuoco.
"Mi dispiace, temo non sarei un'ottima compagnia..." Risposi, con un sorriso sarcastico, girando il cappuccino col cucchiaino.

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Dacey Starklan 26-10-2016 02.04.18

" Non pensarci nemmeno... Mi piacciono i tuoi baffi. Mi sono piaciuti fin dal primo momento che ti ho visto. Non saresti più tu senza..." mormorai senza allontanare le labbra dalle sue, vivendo appieno quella ritrovata intimità.

" Dovremmo mangiare o si fredda..." dissi piano dandogli poi un altro bacio, più leggero e fugace.

Guisgard 26-10-2016 02.10.59

“Non so...” disse Ren a Nyoko “... ti va di studiare insieme? Magari verrò io a casa tua, che dici? Poi, se vuoi, si potrebbe andare in un pub stasera... ti va?”

Nyoko 26-10-2016 02.13.56

Sorrisi alla sua proposta. "Va bene, perché no?" dissi pensando già a come vestirmi per la serata. Lo salutai con un bacio sulla guancia e mi avviai verso il supermercato vicino l'università. Avrei preso il prossimo autobus.

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Guisgard 26-10-2016 02.15.35

“Io invece credo proprio di si...” disse uno dei due teppisti, afferrando il braccio di Gwen.
“Tu ci farai compagnia a tavola, chiaro?” L'altro centauro alla ragazza.
“Ragazzi, questa è un tipo tosto...” ad un tratto una voce “... non vedete? Non è pane per i vostri denti...” era un altro di quei teppisti impegnato a giocare da solo con una carambola “... la cinque diritta in buca... ecco!” Colpendo con maestria la pallina.
“E tu cosa ne sai?” Uno dei due a quello che giocava.
“Ne ho rimorchiate un bel po' così...” colpendo un'altra pallina e ridendo, per poi fissare Gwen con i suoi occhi neri.”
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Guisgard 26-10-2016 02.18.00

“Che modo elegante per sedare i miei bollenti spiriti...” disse Tardes assaporando ancora quel fugace bacio di Dacey.
I due allora si misero a tavola.
“Forse dovresti rispondere...” mormorò lui mangiando “... ti era arrivato un sms prima...”

Dacey Starklan 26-10-2016 02.21.29

" Ho una certa esperienza diciamo" con una vena impertinente.

" Buona appetito" servendogli la cena e sedendomi dopo.

" Ah vero...beh abbiamo detto niente telefoni stasera giusto? Non voglio infrangere la regola. Probabilmente sarà solo mia madre." iniziando a mangiare tranquilla, sperando che lui non prendesse l'iniziativa di guardare il mio cellulare.

" A proposito... Dovremmo invitare i tuoi genitori a cena una di queste sere... É passato un sacco di tempo dall'ultima volta."

Lady Gwen 26-10-2016 02.24.53

Mi sentii afferrare il braccio e lì non ci vidi più.
Il mio braccio libero scattò ed assestai un pugno sul viso del tipo, che sputò qualche dente oltre a parecchio sangue e andò a finire su alcuni tavolini.
L'unica cosa decente che mia madre avesse fatto, iscrivermi a quel corso di auto-difesa.
L'avrei ringraziata, in futuro.
Forse.
Mi avvicinai poi al compare di quello lì.
"Vogliamo vedere se i tuoi denti resistono più di quelli del tuo amico o pensate entrambi di uscire e rompere da qualche altra parte?" sibilai, fissandolo.
Non avevo ignorato le parole di quell'altro che giocava a biliardo, ma in quel momento ero troppo impegnata per rispondere.

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Guisgard 26-10-2016 02.27.15

“Mmmh, perchè no...” disse Tardes mangiando “... ammesso però che tu poi accetti le critiche dei miei sul tuo cibo speziato...” ridendo.
Prese poi il suo bicchiere di birra.
“A noi due, a stasera...” fissando Dacey negli occhi “... alla vita ed alla fortuna che mi permette di stare qui a guardare gli unici occhi al mondo capaci di farmi credere nei sogni che facevo da ragazzino... e se anche io non sempre sono riuscito a dimostrartelo, sappi che ti amo, Dacey... ti amo come il primo giorno... e proprio come quel primo giorno, ancora oggi, quando guardo un'altra donna io penso solo a te... salute...” alzò il bicchiere, per poi bere.

Guisgard 26-10-2016 02.30.05

Nyoko raggiunse il supermercato per fare la spesa.
Uscita da qui prese un autobus e tornò verso casa.
Suo nonno stava chiudendo i cancelli della concessionaria, dopo aver parcheggiato all'interno le auto lasciate fuori per l'esposizione.
“Ben tornata.” Nakakata alla ragazza. “Tutto bene oggi all'università?”
E sentirono qualcuno fischiettare e poi suonare dalla strada.

Nyoko 26-10-2016 02.33.33

Comprai il necessario per cucinare un ottimo pasto e tornai a casa in tempo per il pranzo. Mio nonno stava chiudendo i cancelli della concessionaria e andai a salutarlo.
"Ciao nonno. Si, è andata bene..." dissi cercando di nascondere l'imbarazzo provato per la malafigura fatta al seminario. Ad un tratto idii qualcuno fischiettare e suonare dalla strada e mi voltai a vedere chi fosse.

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Dacey Starklan 26-10-2016 02.34.30

" Si, credo di potercela fare ad affrontare una serata coi suoceri. Anzi quasi quasi potrei perfino trattenermi con le spezie" dissi con un sorriso.

" Questo si che è un brindisi" sorpresa e un po' spiazzata da quelle parole, alle quali non sapevo bene come replicare.

" A noi due, a stasera e a tutte le sere future, insieme. Lo so che mi ami, lo vedo da come mi stai guardando ora. Hai lo stesso sguardo di quando mi hai vista percorrere la navata il giorno del matrimonio. E sei affascinante come allora, tu e i tuoi baffi..." alzando il bicchiere. " Salute" mi unii a lui e sorseggiai piano la birra.

Guisgard 26-10-2016 02.36.47

Uno finì sui tavolini a sputare sangue, ma l'altro, per niente intimorito, estrasse un lungo coltello seghettato.
“Vediamo se fai tanto la superdonna con questo...” disse minacciando Gwen.
“Avanti, non essere idiota...” avvicinandosi quello che stava giocando alla carambola “... metti via quell'affare...”
“Sta zitto!” Gridò l'altro. “Voglio farle un bel disegno sulla faccia!” E si lanciò contro Gwen.
Ma quello con la stecca lo colpì, spezzandogliela sul fianco e facendolo cadere pesantemente a terra.

Lady Gwen 26-10-2016 02.43.31

Tutto mi sarei aspettata, tranne quello.
Non sapevo che fare; il tipo intervenne, ma quello era deciso, tanto che si lanciò su di me, facendomi pietrificare.
L'altro però lesto lo colpì con la stecca, facendolo stramazzare a terra.
Rimasi immobile qualche istante, poi presi i soldi e li poggiai sul bancone, pagando la colazione.
"Grazie" mormorai al ragazzo dagli occhi scuri, per poi uscire in fretta da lì e raggiungere la moto.
Ci mancava solo una rissa per migliorare quei due giorni... Pensai sarcasticamente.

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Guisgard 26-10-2016 02.46.57

Alla fine di quella lunga giornata Altea si coricò.
La tristezza e l'inquietudine erano forti, ma poi, pian piano, il dolce contatto della seta con la sua pelle liscia e nuda la tranquillizzarono, fino a farla addormentare.
Al mattino i svegliò e subito un profumo di dolci la raggiunse.
Era Carlotta che canticchiava in cucina, impegnata a preparare la colazione.
“Sveglia, dormigliona.” Disse allegra. “La colazione ipocalorica per modelle rampanti è pronta. Baias Beach ci aspetta!” Cercava di tirarla su di morale, dopo aver ascoltato la triste storia di suo fratello.

Clio 26-10-2016 12.11.11

Osservai tutta la scena, sempre più affascinata, sempre più fiera del lavoro di mio padre.
Poi qualcosa cambiò.
Il pilota perse il controllo della macchina e per un attimo temetti il peggio.
Ma fortunatamente se la cavò con poco.
Sospirai di sollievo, mentre lo osservavo uscire dall'auto con qualche graffio.
Poi quelle parole del professore.
Dovevo prendere coraggio una volta per tutte.
Così mi avvicinai a lui e parlai piano.
"Se lo sforzo è al limite delle umane possibilità.." pianissimo "Forse vi serve qualcuno che non sia... beh, umano.. non crede?" alzando gli occhi su di lui.
"Mio padre le avrà parlato delle mie capacità, immagino... volendo può installarmi un driver dedicato alla guida, e il gioco è fatto.." sorrisi appena "Diciamo che imparo molto in fretta!" vagamente divertita.
"Se mi darà una possibilità, non la deluderò!" annuendo.

Nora 26-10-2016 12.59.56

Nora attraversò la città, fino ad arrivare a destinazione.
Come pensavo... disse fra sè e sè.
Il classico miliardario, sperava davvero che i suoi genitori non fossero stati in quel modo.
O magari sì. Almeno avrebbe avuto un motivo in più per odiarli.

Scese dalla bicicletta e si avvicinò al cancello. Vide che era chiuso, ma che c'era un citofono. Quindi si avvicinò e suonò.

Altea 26-10-2016 16.19.37

La notte passò tranquilla e mi svegliai presto sentendo qualcuno canticchiare..all' inizio sobbalzai dalla paura ma poi ricordai vi era Carlotta ora in casa.
"Arrivo" urlai mentre indossai la biancheria intima e una vestaglia e scesi a far colazione poggiando il cellulare sul tavolo.."Sei stata gentilissima..che bontà"sedendomi.."Dormito bene?". Le ero grata in quel momento, sapevo cercava di farmi stare allegra.."Secondo te devo portare un costume? Forse hanno loro i vestiti" quando mi sovvenne un pensiero ridendo " A meno che non vogliano posi nuda".

Lady Gaynor 26-10-2016 16.40.39

"Sono lieta che la situazione ti diverta tanto..." risposi vedendolo ridere "All'inizio ero terrorizzata, ma poi ho pensato che se mi avessi voluta morta avresti avuto tutto il tempo e il modo... Anche perché poi ho riflettuto e non mi sembri il tipo dell'assassino. Se penso al motivo per cui sei finito in carcere, mi verrebbe da dire che sei un genio della truffa... intelligente, scaltro, uno che sa come creare problemi... metti poi che sei stato in grado di evadere da Nolis, il che presuppone una gran dose di coraggio, mentre io ho sempre pensato che gli assassini siano fondamentalmente dei vigliacchi." Tirai un sospiro e continuai "Per quanto riguarda un'ipotetica violenza sessuale nei miei confronti, non sono spaventata perché sono stata legata inerme ad un letto e tu non hai mosso un dito in tal senso, segno che non ne hai intenzione... o che magari non sono il tuo tipo..."

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Guisgard 27-10-2016 17.03.16

Scena II: I giorni del Falco

“Chi fu l'eroe per chilometri e chilometri
a chi però il destino disse no
ma il cuore è più potente di una macchina
e la paura non lo fermerà!”


(Gran Prix e il campionissimo)



“Lei non potrà più correre... lei dovrà dire addio al mondo delle corse automobilistiche...”

Le parole del medico non facevano altro che tornargli alla mente.
Come onde di un mare senza nome che finivano per morire spumose sulla sabbia di una spiaggia deserta, mentre la città indifferente ed impietosa gli girava intorno.
Le mille tabelle luminose, i grattacieli, il traffico, la voce della gente,tutto era una Babele di confusione ed apatia.
Lui camminava a capo chino, col bavero del giubbotto alzato, le mani in tasca e senza una meta.
Ad un tratto qualcosa lo destò.
Una pallone che arrivò rimbalzando davanti a lui.
“Ehi, signore...” disse uno dei bambini che giocavano nel rione “... signore, ci tira il pallone per favore?”
Lui guardò il pallone e poi quei ragazzi con i suoi occhi azzurri ed inquieti.
Si chinò e prese il pallone.
“Signore, il pallone!” Ancora quel bambino.
Lui allora tese il braccio destro, pronto per lanciare il pallone.

“Siamo all'ultimo giro, amici telespettatori! Che gara appassionante! E' un testa a testa ormai tra la Red Bull e la Mercedes! Un momento, colpo di scena! La freccia d'argento è andata lunga e si è ribaltata! Attenzione, uno schianto! Un incidente pauroso!”

Lanciò il pallone, ma una fitta quasi gli immobilizzò il braccio, facendo mancare quel tiro.
Il pallone rotolò mestamente a pochi passi da lui e le risate di quei bambini sembrarono coprire tutti gli altri rumori della città.
Lui così corse via, con rabbia ed un senso d'impotenza.
Raggiunse la sua Corvette e sfrecciò via, zigzagando nel traffico.
Sempre più veloce, al punto che dai finestrini tutto il resto sembrava un vecchio film senza sonoro.
Sempre più veloce.
Poi la sirena della polizia in lontananza.
“Ce ne avete messo di tempo, eh...” mormorò lui con un sorriso sarcastico e beffardo.
Ancora più veloce.
La sua corsa finì infine davanti ad uno squallido bar di periferia.
“Cosa ti servo bello?” Il barista a lui.
“Fai tu, basta che sia freddo...” lui.
“Brutta giornata, eh?” Servendogli da bere.
“Di quelle che non si dimenticano...” bevendo lui.
“Fammi indovinare...” il barista “... la tua bella ti ha lasciato?”
“Si, tempo fa...” sorridendo ironico lui “... ha preferito restare col suo ragazzo...” finendo il suo bicchiere.
“Eh, cosa vuoi farci...” mormorò il barista “... ma tirati su... se io fossi bello come te me ne fregherei altamente...”
“Allora è vero che voi baristi siete un po' come i confessori?” Ridendo senza gioia lui.
“Può dirlo forte!” Annuì il barista.
Entrarono in quel momento due sbirri.
“Affollato qui, eh...” lui fissando il bicchiere vuoto.
“E' sua la Corvette parcheggiata fuori?” Uno dei due poliziotti a lui.
“No, del marito...” e scoppiò a ridere col barista.
“Faccia poco lo spiritoso.” Il secondo poliziotto.
“Com'è che voi piedipiatti siete così brutti?” Divertito lui.
“Su, si alzi e ci segui...” il primo poliziotto.
Lui allora si alzò, gettò un Taddeo sul bancone.
“Addio, amico mio...” facendo l'occhiolino al barista, per poi colpire improvvisamente con un pugno uno dei due poliziotti.
Quelli reagirono, lo immobilizzarono e la portarono via in manette.
http://4.bp.blogspot.com/-YYRJFOcjJo...8sU/s640/1.jpg

Intanto la città continuava il suo solito tran tran e l'Antenna della Radio ne dominava gli umori.
“Buonasera, amici della notte...” la bella speaker “... e dopo quest'ultima notizia di cronaca, con la nostra super star finita nelle grinfie dei cattivi sbirri, chiudiamo con lo sport... i nostri ragazzoni dell'Aristois Martedì hanno vinto ancora... travolta per tre gol a zero la squadra più in forma del campionato che però evidentemente senza l'aiuto dell'arbitro non è poi così forte... è notte, tesorucci miei... ci vuole una bella canzone...”

https://www.youtube.com/watch?v=s5iqfk4CPQ8

Guisgard 27-10-2016 17.21.18

Tardes sorrise a Dacey e la loro cena continuò.
“La prima volta che uscimmo insieme...” disse giocherellando con la forchetta nel piatto “... dopo un mese in cui ti avevo praticamente marcata ad uomo tutti giorni...” ridendo “... andammo a mangiare in quel ristorantino tradizionale, ricordi? E poi andammo al lago... sai, io avevo l'idea di fare l'Amore con te, senza poi farmi troppi pensieri... tu però cominciasti a parlare ed io ad ascoltare... e così, senza accorgercene trascorse l'intera notte... all'alba tu mi stavi ancora parlando ed io non riuscivo a staccare i miei occhi dai tuoi... e ti chiesi di sposarmi...” fissandola “... si, ti amo come quella notte... e tu? Dimmi la verità... tu mi ami ancora, Dacey?”

Guisgard 27-10-2016 17.27.27

Gwen uscì di corsa dal locale, raggiungendo la moto.
Ma qui trovò gli altri teppisti tutti intorno.
“Quanta fretta...” disse uno di quelli.
“Già, anche troppa...” uscendo dal locale il ragazzo dagli occhi scuri “... meglio lasciarla passare, o il suo ragazzo si insospettirà...” divertito, per poi montare in sella alla sua moto e lanciare un'occhiata fugace a Gwen.

Dacey Starklan 27-10-2016 17.27.53

" Certo che lo ricordo, non potrei mai dimenticarlo. Eri stato piuttosto insistente e alla fine mi avevi convinta ad uscire con te" sorridendo per quel ricordo, " oh dici davvero? " accigliandomi appena, " molto cavalleresco il tuo intento...e invece ti ho tramortito a parole" ridacchiando.

" Non sarei qui altrimenti. Non ho mai smesso di amarti ma credo che per un periodo i miei sentimenti si fossero come sotterrati sotto strati di solitudine e insoddisfazione generale. Ma so che era una fase da cui voglio uscire adesso. Non riesco a pensare la mia vita senza di te, proprio non ci riesco."

Lady Gwen 27-10-2016 17.36.03

Oh, una giornata storta ed io non lo sapevo?
Non ebbi il tempo di rispondere, che lui intervenne.
Di nuovo.
Ricambiai la sua occhiata in modo enigmatico, misi il casco e partii a gran velocità, non curandomi di quei depravati che ci attorniavano.

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Guisgard 27-10-2016 17.38.51

Iasevol guardò il malridotto Faggas che veniva portato via.
“Si, tu hai qualità particolari, Clio, non c'è dubbio...” disse alla ragazza “... e teoricamente con un programma particolare di guida potresti ottenere ottimi risultati... ma a noi serve qualcuno con il Dna da pilota... qualcuno che abbia la guida nel sangue... un istintivo, un uomo dotato di passioni quando si trova con un volante fra le mani... abituato a correre, a sentire la macchina con una sensibilità tutta sua... questo ci occorre... certo, tu potresti esserci utile, magari testando l'auto prima che a bordo vi salga un pilota normale e forse persino affiancarlo dell'addestramento... ma senza quelle qualità innate di cui ti ho parlato anche per te potrebbe essere pericoloso... soprattutto di fronte ad un pericolo...”

Guisgard 27-10-2016 17.41.28

Carlotta rise.
“Beh, mi chiedo...” disse fissando Altea “... tu poseresti mai nuda? Intendo per foto artistiche, non certo volgari...” pensierosa “... comunque si, immagino abbiano loro i costumi a tema... su, mangiamo e poi prepariamoci... Baias Beach ci aspetta!”

Clio 27-10-2016 17.49.56

Chinai il capo a quelle parole di Iasevol, cercando di nascondere la mia delusione.
"Come preferisce, professore.." dissi soltanto, senza tradire emozioni.
"Io le sto solo dicendo che ho forza e rapidità di riflessi di gran lunga superiore ad ogni essere umano, pilota o no..." pacatamente "Sta a lei fare le dovute considerazioni..." rispettosamente.
"Se poi vuole testare le mie capacità, non si faccia scrupoli.." annuendo appena.
"Sono più che sicura che potrei essere utile.." aggiunsi soltanto.

Altea 27-10-2016 17.50.55

"Io?Si non avrei problemi, poserei nuda...ma solo per foto artistiche ma non penso abbiano bisogno di queste foto per l' auto...vado a vestirmi e prendere alcuni oggetti potrebbero servirmi".
Indossai un tubino rosato e una giacchino leggero...e misi in una valigetta alcuni oggetti avrebbero potuto servirmi e pure le foto mi sarebbero servite.
Ma ero tremendamente tesa stranamente..ora pensavo alle parole delle ragazze alla festa..su Altea, è solo un provino..mica casca il mondo.
Presi la borsetta e il cellulare...lo guardai e digitai il pin di sicurezza...ormai la voragine si era aperta e dovevo colmarla e mandai un sms.."Perdonami..sono fuggita per dispiacere...ora voglio parlare di Joshua anche se il dolore rimane..immenso..quando vuoi contattami, e sono a disposizione per ogni evenienza...ora vado a fare un provino..se tutto va bene farò la testimonial per la Mariawa.Altea".
Lo inviai e uscii da casa salendo con Carlotta sulla Ferrari e partendo per Baias Beach.

Guisgard 27-10-2016 17.56.08

“Che sciocchezze...” disse Ardes fissando Gaynor “... gli stupratori non hanno certo gusti difficili... uno che violenta una donna forse manco fa distinzione tra una mora ed una bionda... e nulla al mondo è meno eccitante di una donna che sta con te per costrizione...” scosse il capo “... ero un giornalista... facevo parte di una testata importante che trattava gli interessi dell'alta finanza... un giorno mi arriva una soffiata... diciamo una specie di pentito... comunque questo fantomatico pentito si mette in contatto con me e comincia a fare strane dichiarazioni... tutte riferite ad uno scandalo scoppiato qualche anno fa... una serie di ricchi manager vengono intercettati telefonicamente e smascherati... un giro di tangenti miliardarie... alla fin fine a pagare è una sola compagnia, la Fait, colosso dell'industria automobilistica... il pentito candidamente dice di volersi alleggerire la coscienza e fare il nome di tutti coloro che telefonavano e che, non si sa il motivo, la giustizia ha ignorato al momento, accusandoli solo in seguito, quando però ormai il tutto era in odore di prescrizione... e guarda caso ad essersi salvata è la potente Società Cibernetica Ateon... io comincio a pubblicare queste cose ed una settimana dopo gli sbirri mi fermano sull'autostrada e trovano nel mio cruscotto un quarto di cocaina... da lì al penitenziario di Nolis la via è breve...” sorrise amaramente “... naturalmente non pretendo che tu mi creda...” guardando la ragazza.
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Lady Gaynor 27-10-2016 18.02.52

Ascoltai Ardes con la massima attenzione.
"Invece ti credo..." gli risposi "Ricordo benissimo lo scandalo che coinvolse la Fait e la tua storia regge. Solo mi chiedo, perché evadere? Le condanne per possesso o anche spaccio di droga sono piuttosto leggere, purtroppo ... adesso invece che sei un evaso, se ti riprendono ti sbattono dentro e buttano via la chiave... Cosa intendi fare adesso? Sparire nel nulla è quasi impossibile..."

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Guisgard 27-10-2016 18.03.24

Nyoko si voltò verso la strada e vide un giovane musicista seduto ai piedi di un cartello stradale.
Ad un tratto anche un uomo si affacciò dalla finestra.
“Ehi, tu...” disse al ragazzo “... piantala con quella cavolo di tromba! Devo riposare, chiaro?”
“Oh no, signore...” ridendo il giovane “... questa non è una tromba, ma un corno francese...”
“Beh, fallo sparire o ti prendo a calci, chiaro?” Adirato l'uomo. “E vedi di andartene anche tu, o ti stringerò quell'affare intorno al collo!”
“Si, certo certo...” annuì il ragazzo “... ma non posso andarmene così velocemente, visto ho solo il mio pollice qui...”
“Cerca allora di usarlo e trovare un passaggio alla svelta!” Ringhiò l'uomo.
“Certo certo, signore...” sorridendo il giovane.

Nyoko 27-10-2016 18.12.26

Un ragazzo stava suonando un corno francese, finendo con adirare il vicino. Quanto amavo la musica. La mia seconda passione dopo il disegno. Guardai il ragazzo attentamente studiandolo affondo. Mi avvicinai a lui cercando di essere gentile.
"Hey, non ti fare problemi. Quel uomo non sarebbe capace di distinguere un violino da una viola" dissi fissando la finestra del vicino.

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Guisgard 27-10-2016 18.21.11

Tardes sorrise a Dacey e cercò la sua mano.
“Su, quei cornetti giganti ci stanno aspettando...” disse poi ridendo “... ma ti avverto, bisogna essere degli esperti per saperli mangiare senza sporcarsi con tutta la cioccolata che contengono...” divertito “... ed io modestamente lo sono...”


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