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Altea e 0029 rientravano visto il vento che ormai era diventato fortissimo e la pioggia oramai imminentissima.
"Non ero preoccupato." Disse lui a lei. "Chiedevo solo come avevi passato la serata. Non dovevo? Troppo indiscreto?" |
Entrammo dentro e lo guardai sorridendo.. "No ho segreti.. Certo non ho giocato al gioco e vinto tanti soldi.. Ti ho cercato ovunque" con sguardo bello carico.. "Sai il fatto tuo ma sai dobbiamo seguire il Capo pure, andiamo in cabina mia.." gli feci cenno di seguirmi li eravamo troppo esposti pure per una lite lavorativa.
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"Se dici così poi penso a male..." disse divertito 0029 ad Altea.
Andarono così nella cabina di lei, con la nave che aveva visto aumentare il suo sussultare per il mare grosso. |
Entrammo in cabina e mi voltai verso lui.. "Ti ho cercato ovunque, maledizione, e tu.. Eri in giro a folleggiare, non hai pensato abbiamo una missione.. Cosa diamine hai fatto tutta la notte.. 0029" sbuffando.
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Quel bacio si prese tutto di me, il mio respiro, i battiti del mio cuore, il respiro che iniziava a mancarmi.
Ma non mi serviva più respirare ormai, quel bacio stesso era il mio respiro, quel bacio era ogni cosa, il rumore delle onde, il dondolio nel mare, le sue mani su di me. C'era foga e passione, ardore ed eccitazione nei nostri corpi ardenti che si strusciavano l'uno sull'altro, si cercavano, trovavano. Mi stringevo a lui, facendo aderire tutto il mio corpo al suo, volevo sentirlo, volevo sentire tutto di lui, la sua essenza più profonda, il suo ardore incontrolllato. Poi la sua mano sul mio seno, e per poco non dovetti soffocare un gemito impertinente che aveva deciso di uscire allo scoperto. La sentii intrufolarsi nella scollatura, afferrare il seno sodo e candido, poi tiralro fuori, menrte io trattenenvo il fiato. Il suo sguardo azzurro intenso era nel mio, chiaro e trasparente, il cuote batteva all'impazzata mentre tutto il mio corpo bramava ciò che, ormai intuivo, stava per succedere. Poi le sue labbra scesero sul mio capezzolo, intrappolandolo, torturandolo col movimento della lingua che mi faceva impazzire. "Ahh.." gemetti piano, cercando di trattenermi. Ero sempre più eccitata, sempre più vogliosa. Allora feci scivolare la mia mano lungo tutto il suo corpo, per poi raggiungere la sua cintura, cercare di allentarla con una mano sola, che poi si intrufolò dentro il cavallo dei suoi pantloni, per tastare con mano quanto tutto quello lo stesse eccitando. |
Furia rise di gusto.
"Ma tu non dovresti essere qui..." disse Rufus. "Invece si." Rispose il ragazzo. "Non sono più un bambino. Decido io cosa fare o non fare." "Affari tuoi, ragazzo." Alzando le spalle Rufus. Furio rise di nuovo e guardò Gwen. "Beh, rimettiamoci in marcia." Fece Rufus. Così il carrozzone riprese la sua marcia. "Sapete dove stiamo andando?" Chiese Furia. "Cercavamo di capirlo dalle mappe..." mormorò Rufus. "Date a me..." Furia cominciando a guardare le mappe "... mmm... ora troveremo un bivio e bisognerà scegliere che direzione prendere... andando a sinistra si giungerà al villaggio meccanico di Brawn, covo di bische clandestine, gioco d'azzardo e rinnegati... durigendoci invece a destra arriveremo presso la Selva Verde, un luogo poco esplorato e si dice anche infestato da misteriose presenze..." |
Non sapevo se Rufus fosse contento o no, ma lo accettò e ripartimmo.
Sporsi la testa verso la mappa con curiosità, seguendo con lo sguardo le stradine, i laghi, i valichi. Ad ascoltare Furia, nessuna delle due strade sembrava confortante anche se poco capivo di quanto diceva. "Beh, non so cosa siano le cose di cui si parla in quel villaggio meccanico, ma forse è meglio evitare la possibilità di strane presenze... Che dite?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Ehi, tesoro, calma..." disse lui ad Altea, sedendosi sul letto "... la nostra missione comincerà solo una volta sbarcati a terra... qui di non c'è nulla di male se prima ci svegliamo un po' no?" Facendole l'occhiolino. "Piuttosto, visto dobbiamo star chiudi qui mentre la nave balla, magari potremmo impiegare il tempo in maniera più costruttiva, no?" Ridendo.
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"Si, la penso come te..." disse Rufus a Gwen "... meglio evitare luoghi con odore di troppi misteri..."
Poco dopo arrivarono al bivio riportato dalla mappa ed il carrozzone si mosse ad imboccare la strada di destra. "Speriamo di aver fatto la scelta giusta.." Rufus. "Suvvia, un po' di positività." Sorridendo Furia. |
"Il Capo prima mi ha detto che non dobbiamo folleggiare.. E tu ti stavi perdendo di strada" poi sorrisi.. "In maniera più costruttiva ovvero.. Il tuo nome a proposito".
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Annuii convinta ed imboccammo la strada di destra.
Rufus sembrava sempre meno convinto. "Sì infatti!" mi unii all'entusiasmo di Furia, ridendo anche io. Dopotutto, perché doveva sempre andarci male? Poteva andarci bene! Come al villaggio che avevamo da poco lasciato! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Beh, ad esempio cominciando a studiare bene il caso della scomparsa di Iasefol..." disse 0029 ad Altea "... su cosa stava lavorando prima di sparire nel nulla... se i suoi studi ed esperimenti davano fastidio a qualcuno... se avesse nemici nel mondo accademico e fuori... cosa avevi capito, svusa?" Con tono divertito e malizioso.
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Furia rise davanti dall'entusiasmo di Gwen.
"Verissimo." Disse. "Andrà tutto benissimo." Dopo un miglio percorso videro che il paesaggio cambiava. La foresta lussureggiante mirava in una vasta prateria, in gran parte arida, con ampie distese che correvano a vista d'occhio senza soluzione di continuità. "Qui sembra che non passi mai anime viva..." fece Furia. "Naturale, è un luogo inospitale..." Rufus. |
Il paesaggio dopo un po' cambiò, divenendo arido ed inospitale, deserto.
"Sì, non deve essere molto accogliente..." constatai, guardandomi attorno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Destresya gemeva mentre Cristiano assaporava con lussuria il suo seno sodo, succhiando con lascivo vigore il capezzolo.
Lo stuzzicava con la lingua, per farlo drizzare, sporgere ed indurire, bagnandolo con la saliva della lingua. Lei era riuscita a raggiungere i pantaloni di lui, intrufolandosi con la mano fino ai boxer, a tastare la sua virilità e scoprendo così quando lui fosse duramente eccitato in quel momento. |
"Si... la mappa lo dice chiaramente..." disse Furia a Gwen "... per miglia e miglia qui non c'è nulla, eccezion fatta per il villaggio meccanico..."
Ad un tratto in lontananza, videro qualcosa. Era come un grosso edificio, simile ad un castello, con alte mura e torti. "E quello?" Perplesso Rufus. "Non saprei... non dovrebbe esserci nulla qui secondo le mappe..." |
Camminammo nel nulla per tanto tanto tempo, finché non vedemmo un grosso edificio fortificato.
"Forse fa parte del villaggio?" azzardai, dopotutto non avevo idea di cosa ci fosse qui... Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Impossibile..." disse Furia consultando la mappa "... mancano ancora venti miglia al villaggio meccanico... qui la mappa dice non vi è nulla..."
Eppure quel castello era la, davanti a loro. Nel bel mezzo di quella distesa arida e deserta. Gwen e gli altri due lo vedevano chiaramente da lontano. |
Era davvero molto strano...
"Beh, è sulla nostra strada, non possiamo evitarlo. Cerchiamo di capire cos'è, piuttosto." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si..." disse Rufus a Gwen.
"Aspettate..." fece Furia "... e se fosse una costruzione nemica? Questa mappa che stiamo consultando è stata stampata in questo regno, dunque ignora costruzioni ed avamposti nemici..." |
Mi bloccai sentendo Furia.
Sì, non ci avevo pensato... "Allora che si fa? C'è possibilità di proseguire senza essere intercettati da chiunque ci sia lì dentro?" dubbiosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"No, dobbiamo per forza di cose attraversare questa zona, di sue saremo avvistabili da quel castello..." disse Rufus a Gwen "... non abbiamo altra scelta..."
"Se sono nemici il nostro viaggio termina qui..." Furia. |
Sospirai, preoccupata.
Ora sì, che poteva andarci male... "Speriamo in bene..." sospirando ancora, preoccupata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sospirai.. "Oh finalmente un discorso serio!" esclamai "Dovremmo avere qualche dossier o procurarcelo, nemmeno la Federale sa cosa sia successo".
Presi un portatile e lo aprii "Funziona a batterie particolari, quindi dovrebbe tenere.. Ma non so se vi sia connessione.." Ed entrai nel sito universitario con una chiave segreta. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Era una costruzione immensa, impressionante, interamente poggiante su rocce aride e frastagliate, con imponenti mura a proteggerla e robusti bastioni a sostenerala.
Alte torri gugliate svettavano su tutti e 4 i punti cardinali, dominando così ogni porzione di quel torritorio per miglia e miglia. Il carrozzone si avvicinò sensibilmente. "Se voessero colpirci" disse Rufus a Gwen ed a Furia "non impiegherebbero molto a scaricarci addosso un cannone..." https://img00.deviantart.net/522b/i/...in-d874nzy.jpg |
Era spaventoso, mai avevo visto qualcosa di così grande!
Fosse stato davvero un avamposto di guerra, di sicuro sarebbe stato indistruttibile. "Sì, è vero, spero non lo facciano, però..." mormorai sommessamente, stringendomi nelle spalle per l'inquietudine. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Altea accese il suo portatile, ma non c'era connessione.
La nave sussultava in maniera più decisa ora, segno che la tempesta era ormai vicinissima. “Poco male, dai...” disse 0029 “... vuol dire useremo i vecchi metodi, semplici ed affidabili...” tirando fuori un taccuino “... qui ho fatto alcune ricerche su Iasefol...” indicando l'agendina. |
Il carrozzone arrivò abbastanza vicino, permettendo a Gwen ed ai suoi 2 compagni di viaggio di guardare meglio quella immensa fortezza.
“Guardate, non abbiamo nulla da temere...” disse Furia indicando il castello “... non è una costruzione nemica...” |
Ci avvicinavamo e ad ogni metro che ci lasciavamo dietro ero sempre più nervosa.
"Ah sì?" sorpresa a Furia "Come fai a dirlo?" curiosa, cercando di capire cosa vedesse lui, in quella costituzione, che non costituiva una minaccia. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non capivo più niente, la sua lingua sul mio capezzolo, il modo in cui la muoveva, abile e implacabile, facendomi gemere semrpe di più, facendomi godere, fremere, impazzire.
Sentivo il capezzolo farsi turgido sempre di più, lambito com'era da quella lingua che insaziabile lo faceva sussultare, sempre di più, sempre di più. Ma la mia voglia cresceva a dismisura, era una mano famelica quella che si intrufolò nei suoi pantaloni, tastando e toccando quella virilità sempre più piena e salda, sempre più dura ed eccitata. Il contatto sol suo sesso mi eccitò ancora di più, immediatamente, all'istante. i miei occhi si fanno famelici ed eccitati, mentre la mia mano scava ancora di più, superando la sottile barriera ormai umida dei boxer, per stringere in mano tutta al sua eccitazione e tormentarla intensamente, in modo che crescesse a dismisura. Ancora di più... Ancora di più.. |
Era una costruzione al limite del fantastico.
Sorgeva nel bel mezzo di quella zona desolata e desertica, ma ben poche grandi città potevano vantare qualcosa di simile. Si trattava di una grande cittadella fortificata, con tutta una serie di strutture in successione e legate l'una all'altra attraverso ponti e basamenti a scarpa. “Guardatela bene...” disse Furia a Gwen ed a Rufus “... sulla destra... si vede una chiesa... e mi pare di vedere altre costruzioni ecclesiastiche... vedete?” Indicandole. “Ciò significa che è stata costruita dagli abitanti di questo regno.” Infatti tra le due potenze in guerra era Settottantia ad essere credente. |
Più la mano di Destresya toccava il membro di Cristiano, più quello cresceva, diventava sodo e solido.
Lui la guardò negli occhi, abbandonandosi ad un gemito compiaciuto. “Oh, cosa hai fatto...” disse sorridendo piano ed eccitato “... non si fa, piccola di zio...” indicando con gli occhi il suo fallo nella mano di lei “... è una cosa che fanno i grandi...” con tono basso e dolce. |
Avvicinandoci ancora, vidi che era una sorta di cittadella fortificata, c'erano ponti e quelle che Furia chiamava chiese.
"Cosa è una chiesa?" chiesi io con curiosità, mentre ormai ero più tranquilla al pensiero che non fossimo più in costante pericolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"E' il luogo in cui i Cattolici pregano e praticano le loro Funzioni Religiose." Disse Furia a Gwen.
"Allora potremmo recarci lì per acquistare altre scorte e del carburante." Rufus. |
I suoi occhi azzurri nei miei.
Quel gemito strappato, compiaciuto e soffocato che mi accese come una miccia, aumentando la mia foga nel toccare, stringere, assaporare. Oh quanto adoravo stringere qurel membro così duro e saldo, sentirlo crescere nella mia mano, sempre di più, sempre di più. Poi quelle parole, così meravigliosamente eccitanti... "ooohh..." gemetti io, e continuai a toccarlo sempre più intensamente. "Ma io sono una bimba grande, non lo sai?" guardandoti neegli occhi. "Dici che lo vuole un bacino?" indicando quel fallo ormai caldo e turgido nelle mie mani. |
"Oh..." mormorai, annuendo lentamente. Interessante.
Chissà come pregavano loro... Noi non usavamo queste chiese, andavamo nel bosco, era quella la nostra chiesa, anche se non aveva muri, usavamo tante bellissime candele, a volte anche un incenso alle rose o al muschio selvatico che Becky preparava e poi ci mettevamo in cerchio, le braccia e le mani rivolte all'insù e pregavamo i nostri dèi. Chissà se anche loro facevano così. "Sì, forse sì" a Rufus. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Oh, allora se sei grande" disse in un gemito eccitato Cristiano "lopuoi toccare, piccola di zio..." sorridendo lascivo a Destresya, orgoglioso del suo membro caldo nella mano salda di lei "... attenta però a non spaventarti, amore di zio..."
Icarius intanto stava ascoltando tutto, in balia di una folle gelosia e di un'insopportabile eccitazione. |
Così il carrozzone svoltò verso il castello, incamminandosi verso l'immensa struttura.
Più si avvicinavano e più quella grandiosa costruzione mostrava la sua straordinaria architettura. Mano mano la distanza diminuiva, quando ad un tratto, tra i bagliori del Sole di inizio Agosto e la sabbia dorata ed arsa del deserto, incredibilmente, quel castello svanì. Letteralmente. Come se si fosse dissolto nell'aria, inghiottito dalle dune sabbiose, cancellato dai raggi del Sole. Tutto ciò lasciò di sasso Gwen, Furia e Rufus. https://www.ladigetto.it/files.php?f..._861290224.jpg |
Ci avvicinavamo, ci avvicinavamo e... Sparì.
Tutto quel bel castello... Sparì. Dal nulla. E nel nulla. Continuavo a guardare incredula. "Ma... Dov'è andato?!" esclamai, guardando Furio, che sembrava sapere molte più cose di me, magari sapeva anche questo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Furia era incredulo come Gwen, anzi anche spaventato a dirla tutta.
"Era un miraggio..." disse Rufus "... un miraggio... nel deserto accadono cose simili..." |
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