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“Non ne dubito, mia cara.” Disse lui ad Altea, chiamando poi il maggiordomo per indicare alla bella cameriera dove fosse il bagno.
Era al secondo piano. Completamente in marmo opaco, appariva ampio e spazioso, con una grossa vasca circolare nel mezzo. |
Gwen ed Elv lasciarono la clinica e raggiunsero il parco acquatico.
Qui incontrarono il direttore che spiegò loro l'accaduto. La notte prima erano stati portati via due grossi alligatori ed un boa gigante. |
“Mezz'ora e saremo al porto di Las Baias, capo.” Disse Matton a Destresya.
L'imbarcazione giunse così a destinazione. La task force trovò ad attenderla due grosse Jeep per condurre tutti loro all'albergo prenotato. La loro copertura era quella di una troupe televisiva giunta sul litorale per un servizio sui beni archeologici del posto. http://www.affaritaliani.it/static/u...ep/jeep510.jpg |
Al parco, parlammo col direttore e quello ci disse che erano spariti due alligatori ed un boa.
Riflettei a lungo. "Secondo lei" al direttore "Un alligatore potrebbe lacerare e fare completamente a pezzi una persona? Diciamo altezza e corporatura nella media." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi trovai in quel bagno lucente e vidi la vasca. Mi avvicinai, sprofondava nel pavimento e aprii l' acqua, pensai al padrone la luce desse fastidio o preferiva un ambiente più rilassante.
Accesi tante candele e spensi la luce, presi delle essenza alla mirra, al sandalo e olii rilassanti. La schiuma saliva e l' acqua era calda al punto giusto. Dissi al maggiordomo di chiamare il padrone e mi chinai per tenere l' acqua alla giusta temperatura, vedevo il mio volto riflesso nel lucicchio del metallo argentato rischiarato dalle candele, notai uno sguardo diverso, mi sentivo diversa. |
Sbarcammo nel porto di Baias e mi diressi verso una delle jeep.
"Bene, Matton, Ammone, Ergolin, Kaisen...." rivolgendomi ai vari membri della task force, ignorando volutamente Fessen. "Riunione nella hall fra dieci minuti, vedete di portare dei risultati!" e salii in macchina. |
“Gli alligatori” disse il direttore a Gwen “non hanno denti sufficientemente forti per divorare sul posto una preda grossa. Loro le trascinano in acqua e le maciullano piano, facendo ammorbidire le carni dall'acqua.”
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Altea preparò tutto nei minimi dettagli.
La luce delle candele dava bagliori particolari all'acqua intrisa di schiuma ed essenze, mentre il vapore si diffondeva ovunque, inumidendo i vetri degli specchi e la superficie liscia del marmo. Anche i vestiti di Altea in breve si inumidirono parecchio, così come i suoi capelli e la pelle. Allora la porta si aprì ed entrò il padrone. |
Le Jeep portarono tutti loro all'albergo.
Era una struttura lussuosa che sorgeva al centro di Las Baias. Dopo un po' nella hall, in una stanza laterale ed appartata, tutta la task force si riunì. Destresya così dai suoi uomini ebbe diverse informazioni sui due dottori rapiti da Fantamas. Scoprì così che Mizzar ed Oxsien erano entrambi due notevoli studiosi, esperti di flora e fauna dei paesi e dei climi tropicali. Fessen intanto se ne stava in disparte, sorseggiando un drink. |
Annuii lentamente.
Un altro sospettato cancellato dalla lista. "Ha trovato segni strani, riguardo alla sparizione degli animali?" chiesi poi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il vapore profumato rendeva quell' ambiente indefinito, inebriante.
Chiusi il rubinetto dell' acqua e mi guardai allo specchio. La mia pelle, i capelli e i vestiti erano umidi e aderivano alla pelle. Presi un asciugamano e lo passai tra i capelli, d' un tratto la porta si aprì e mi voltai e vidi il padrone e mi guardai lievemente imbarazzata e preoccupata per lo stato in cui mi trovavo "Il suo bagno è pronto, direi che dovrei cambiarmi, il vapore ha avuto uno strano effetto, anche sul marmo" passando un dito sul marmo bagnato ora diventato tiepido. |
Mi piacque subito quel luogo e non era difficile comprendere perché le persone decidessero di stabilirsi lì o acquistare una casa per le vacanze.
Presa da quelle considerazioni e dalla magnifica vista, il mio cuore ebbe un sobbalzo quando la quiete venne turbata da un rumore che riecheggiò nel silenzio. Non fu difficile comprendere che quel suono fosse uno sparo. Ad esse se ne susseguirono altri. Parevano fin troppo vicini. Istintivamente mi rinchiusi in auto sperando che finissero presto. |
Era tutto pronto per la riunione, ci avevano dato una saletta appartata e discreta dove poter discutere in pace delle prossime mosse.
Nonostante non l'avessi volutamente invitato, Fessen si presentò ugualmente e la cosa mi diede alquanto fastidio. Non feci nemmeno cominciare a parlare degli scienziati scomparsi, che mi avvicinai al signorino, aprii la porta e lo guardai con aria decisa e scocciata. "Mi sembrava di essere stata chiara, se vuoi far parte di questa task force devi obbedire agli ordini, fino a quel momento..." fissandolo negli occhi "Fuori di qui!" con un gesto eloquente della mano, che indicava in modo perentorio la porta aperta. |
“No, un lavoro da professionisti.” Disse il direttore a Gwen. “Hanno narcotizzato gli animali con cibo corretto e poi li hanno portati via aprendo le gabbie e le reti, senza forzarle. Il tutto dopo aver messo fuorigioco i custodi e disattivato il sistema d'allarme.”
“Un lavoro perfetto...” Elv. “Esatto.” Annuì il direttore. “Si tratta di certo di contrabbandieri di animali selvatici.” |
“Ti cambierai dopo, altrimenti ti bagnerai di nuovo...” disse lui ad Altea, togliendosi l'accappatoio e restando nudo, con solo quella maschera sul viso.
Era un corpo asciutto, ben definito. Si immerse nella vasca e si rilassò tra la schiuma ed il profumo intenso delle essenze. “C'è un libro di poesie su quella mensola...” indicò lui “... scegline una e leggila, per favore...” chiese con un tono più simile ad un favore, che ad un ordine. |
Dacey spaventata si chiuse nella Ferrari, ma dallo specchietto retrovisore vide apparire Asso che correva verso l'auto.
“Dacey...” disse ad alta voce “... Dacey!” Gridò, mentre da dietro un uomo in mutande lo rincorreva con un fucile a canne mozze. “Dacey, metti in moto! Presto!” Saltò sull'auto ed entrò. “Via da qui!” Alla ragazza. L'uomo intanto si avvicinava, sparando verso l'auto e forandone la carrozzeria. |
“Ma, signora...” disse Fessen senza scomporsi “... se ora uscissi da qui cosa penserebbero tutti? Io sono il capo troupe e se venissi messo fuori dalla riunione, beh, qualcuno potrebbe aver sospetti circa la nostra copertura, no?” Fissandola tranquillo. “E poi, come le ho già detto,nessuno qui preme più di me per obbedire ad ogni suo ordine.” Sorridendo malizios a Destresya.
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Certamente era un lavoro ineccepibile, il cosiddetto delitto perfetto.
A quanto pare c'era, ogni tanto. "Sì, pare non si parli d'altro, oggi..." sarcasticamente, in merito ai contrabbandieri di animali. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Me ne stavo seduta in auto, guardandomi attorno, piuttosto agitata quando vidi Asso che correva verso la macchina, rincorso da un uomo armato.
Spalancai gli occhi per un secondo, incredula di trovarmi davanti a una simile scena e ma dopo quell'iniziale sorpresa reagii, accendendo l'auto nonostante le mani che mi tremavano. Attesi che l'ex pilota fosse salito e partii, andando più veloce di quanto avrei mai pensato di poter guidare. "Ma che diavolo?!" Urlai voltandomi verso Asso, infuriata, per poi tornare a guardare la strada, correndo con la Ferrari inesorabilmente rovinata dai proiettili conficcati nella carrozzeria. |
Elv allora salutò il direttore e con Gwen andarono via.
“Tutto molto strano...” disse in auto “... sarà un caso tutto ciò?” Fissando la vampira mentre guidava. “Io ci credo poco...” |
“Dia gas...” disse Asso a Dacey “... dia gas!” Mentre quell'uomo continuava a sparare verso la Ferrari.
“Torna indietro, grandissimo bastardo!” Urlò sparando ancora. Intanto la Ferrari era schizzata via. “Ok, è andata...” fece Asso “... siamo salvi.” Tirando un sospiro di sollievo. https://s.yimg.com/ny/api/res/1.2/GZ...b6074ed03d38d0 |
Si spogliò davanti a me e rimasi immobile, non tanto nel vedere un uomo nudo ma quel gesto suo così intimo e spontaneo.
Si immerse nella schiuma e chiese di leggere una poesia. Vidi dei libri e scelsi uno e mi sedetti a terra e iniziai a leggere: "La tua bellezza Elena è per me Come quei legni di Nicea d’un tempo Che adagio per un odoroso mare Portavano lo stanco e tediato viaggiatore Alla riva natia. Per mari disperati abituato a errare, i tuoi capelli di giacinto, il puro viso, le grazie tue di Naiade mi hanno riportato alla gloria che fu la Grecia alla grandezza di Roma. Ed ecco! Nella nicchia splendere Simile ad una statua tu m’appari Con la lampada d’agata in mano! Ah Psiche, venuta da quelle regioni Che sono Terra-Santa" Alzai il volto e lo guardai..."Edgar Allan Poe, visto lo avete nominato..è stata di vostro gradimento?" lisciandomi i capelli. |
Salutammo e andammo via.
"No, non lo è affatto. Troppi accadimenti in poco tempo e tutti con tanti elementi in comune. Non è affatto una casualità" convenni. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui ascoltò in silenzio Altea che leggeva quei versi.
“Molto...” disse lui “... l'hai letta molto bene...” con tono basso e rilassato “... sono in debito di una poesia con te...” Lei era a terra, sul pavimento umido, completamente bagnata. Il calore dominava in quella stanza, con il vapore che rendeva tutto vago, incerto, sfocato, come un sogno. |
"Siete pure un poeta....allora aspetterò speranzosa" mentre l' umido rendeva i vestiti più umidi, sbottonai leggermente la camicetta, rivoli di sudore percorrevano il bianco seno ma, ovviamente, non potevo togliermi i vestiti anche se sapevo che lui poteva osservare le mie forme.."Le calze mi danno fastidio" esclamai osservandolo e sorridendo "Non sopporto le calze e sono piuttosto fastidiose con il vapore".
Lentamente tolsi le calze dalla giarrettiera a cui erano legate e le poggiai sul marmo.."Perdonate signore, ma spero non vorrete far soffrire la vostra cameriera". Presi poi un panno delicato e una saponetta e iniziai a insaponarlo, mi avvicinai al padrone e mi misi a passargliela lungo la schiena "Così si rilasserà, sono qui per farla rilassare vero mio signore?" mentre i lunghi capelli poggiavano sulle sue spalle ben tornite. |
Andavamo veloce, troppo per i miei canoni ma l'adrenalina mi permetteva di non pensarci mentre il mio piede continuava a schiacciare sul pulsante dell'accellaratore.
Tuttavia quando fummo abbastanza lontani e l'uomo con la pistola fu seminato, alla prima piazzola disponibile mi fermai. "Ora esigo una spiegazione! Che le è saltato in mente? E chi era quell'uomo? Si rende conto di avermi messa in pericolo, per non parlare dei danni alla macchina! Lei è un incosciente!" Urlandogli contro, davvero adirata ma a ben vedere forse il mio era solo spavento. |
“Già...” disse pensieroso Elv a Gwen “... vediamo un po'...” guidando “... se si volessero nascondere degli animali, dove si porterebbero?” Mettendo la cartina del litorale sul computer di bordo sul cruscotto. “Beh, la foresta di Cumias sembra il posto adatto...” guardando lo schermo.
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Lui guardò Altea sfilarsi prima una calza, poi l'altra, lasciando nude le sue lunghe gambe.
Lui guardò ogni suo movimento. Il vapore ed il calore nel bagno erano ormai soffocanti ed i vestiti della cameriera erano praticamente zuppi. “Non vorrei mai che tu non fossi a tuo agio...” disse rilassato guardandola tutta. Poi lei si avvicino e cominciò ad insaponare la schiena al misterioso padrone di casa. Le sue spalle erano larghe, ben modellate, con la schiuma che scivolava lungo quei muscoli tesi, con i lunghi e biondi capelli di lei che scendevano come pendagli sul petto di lui. |
“Su su, non si faccia prendere dall'isteria.” Disse Asso guardando Dacey. “E' andato tutto bene, quindi non ha motivo di agitarsi.” Abbozzando un lieve sorriso. “Quel tipo doveva essere davvero adirato...” scuotendo il capo “... comunque tutto è andato liscio... il mio lavoretto è concluso e possiamo tornare alla villa. O forse le andrebbe da bere? Magari per scaricare l'adrenalina?” Facendole l'occhiolino.
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Controllò sul computer della macchina, parlando di una certa foresta, la foresta di Cumias.
"Ricordo che l'uomo è sceso molto prima che attraccassimo, dunque certamente non sarà un posto a portata di mano" commentai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fantamas minaccia il mondo
Lo guardai con profondo odio quando mi diede dell’isterica.
La sua totale mancanza di responsabilità, la sua incapacità di rendersi conto di quanto fosse grave la situazione erano qualcosa che mi lasciava completamente senza parole, e non era una buona cosa. Presi un bel respiro profondo, cercando di riacquistare la calma e vincere la tentazione di dargli un sonoro schiaffo “Un uomo armato ha sparato contro questa auto. Non mi dica che sono isterica! Come pensava avrei reagito? Facendole i complimenti? Ha distrutto una macchina e ha messo a rischio la mia, oltre che la sua vita... e la sua soluzione a tutto questo è bere? Almeno abbia la decenza di chiedermi scusa! Resta inteso che la responsabilità per i danni della Ferrari ricadranno su di lei, si diverta a spiegare all’assicurazione perché è stata usata per il tiro a bersaglio.” Terminato di parlare incrociai le braccia, rifiutando di volgere lo sguardo verso Asso, fissando fuori dal finestrino Era una situazione paradossale, pareva di essere in uno dei film d’azione diretti da Maston . Conoscendomi avrei messo del tempo per digerire l’accaduto. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
"Già..." disse Elv guidando "... le va di fare una gita fuoriporta? Magari in direzione di Cumais?"
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“Ok ok...” disse Asso a Dacey “... mi spiace si sia spaventata... ma è stata lei a volermi accompagnare, ricorda? Quel tipo... stava tradendo la moglie... la quale mi ha incaricato di stargli alle costole visto sospettava già di questo suo tradimento... ok, non sarà un gran bel lavoro, ma 500 Taddei per dieci minuti di fotografie mi sembra un buon compromesso.” Accennando un sorriso. “Suvvia, bere qualcosa le farà bene... conosco un localino molto caratteristico e poco affollato... quanto all'auto... beh, cercherò di trovare il modo di risarcire il signor Maston, ok? Pace?” Porgendole divertito la mano.
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Accennai un sorriso.
"Penso che sia un ottimo modo per inaugurare il mio arrivo qui" risposi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
In tutta risposta mi tolsi la cintura di sicurezza ed uscii dall’auto mobile.
Raggiunsi il lato del passeggero ed aprii lo sportello. “ Scenda.” Intimai ad Asso. “ Non ho alcuna intenzione di guidare dopo che ho dovuto scappare come una ladra bersagliata da un uomo armato.” Attesi che si alzasse per prendere il suo posto come passeggera. “ Francamente non mi interessa del perché sia andato a far foto ed a chi. Però non è un bravo investigatore privato visto che si è fatto scoprire in tempo zero.” Sottolineai con un tono di rimprovero. “Io riporterò l’accaduto a Maston. Lui di certo la contatterà e risolverete tra voi. Sia ben chiaro che non voglio essere tirata in mezzo a un suo errore.” Rimarcando con il tono di voce la parola “ suo” relativo all’errore. “ Ora se vuole sbrigarsi, ho decisamente bisogno di un drink. Per il bene di entrambi.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Bene.” Disse annuendo Elv a Gwen.
Così la loro auto imboccò la strada che portava verso Cumais. Era un antico sito archeologico che volgeva verso il mare, con alle spalle una fitta foresta perlopiù disabitata. Proseguirono per un po', lungo una stradina che tagliava la fitta vegetazione, fino ad incontrare uno sperduto motel. “Proviamo a chiedere qui qualche informazione...” lui, entrando con l'auto nello spiazzo davanti al motel. "Benvenuti, signori." Il portiere. "Vi occorre una camera?" Chiese. |
“Come vuole...” disse Asso con una smorfia. Scese e prese il posto di guida, con Dacey che si sedette a quello del passeggero.
Ripartirono e scesero attraverso una stradina fino ad un molo costruito in una baia naturale, racchiusa da alte scogliere brulle che scendevano a picco sul mare. Qui c'era un piccolo bar, perlopiù frequentato da pescatori e marinai, ma che adesso era quasi vuoto. “Eccoci, un drink le farà bene.” Asso a Dacey parcheggiando la Ferrari con la carrozzeria forata da alcuni proiettili. Entrarono nel bar e presero posto ad uno dei tavoli. “Cosa beve?” Chiese a Dacey. “Consiglierei qualcosa di fruttato, magari si addolcisce.” Divertito. |
Continuammo ad avanzare.
Ebbi modo di vedere, oltre la foresta fitta e disabitata, in antico sito archeologico, molto interessante, finché incontrammo un motel ed entrammo. Trattenni un risolino a quella domanda, che era però più che lecita. "No, vorremmo chiedere se fra ieri e oggi ha notato strani movimenti, qui, o più all'interno della foresta. Non so, strana gente, magari con a carico degli animali in delle gabbie." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Mah, nulla più del solito...” disse il portiere a Gwen.
“Cosa intende dire?” Chiese Elv. “Che qui, nel bel mezzo della foresta, si sentono spesso versi di animali.” “Che genere di animali?” Elv. “Mah, uccelli vari, cani, gatti selvatici ecc...” fece il portiere. |
"Dunque, non ha visto nessuno che poteva aver portato qui, non so, gabbie con felini o cose simili?" chiesi ancora, per scrupolo.
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