Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   La Compassione di Dio (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=908)

Hastatus77 30-11-2009 13.29.27

Tutti avevano ragione... era un gran casino... sicuramente il barone voleva intrappolarci... ma allo stesso tempo il pericolo dei cavalieri nei doveva essere portato a Camelot... dovevamo giocare su due fronti.
Avevo deciso: "E va bene! Guisgard vuole fare l'eroe? Un angelo custode è già andato... sir Morris raggiungete Elisabeth ed il nostro eroe! Io tornerò a Camelot a cercare rinforzi... dovrei tornare nel giro di qualche giorno...", poi mi rivolsi a lady Lamrei: "Voi cosa pensate di fare?"

llamrei 30-11-2009 14.39.02

Bene: ognuno aveva preso la propria decisione. E ognuno era coscente delle conseguenze verso le quali stava andando incontro.
Io avevo deciso che mi sarei fermata in Tintagel: non potevo aiutare fisicamente Guisgard, Elisabeth e Morris perchè in tre erano già una folla. NOn sarei nemmeno tornata a Camelot perchè già Hastatus bastava per riferire di quanto stesse accadendo.
Così misi nel mio paniere qualche indumento e mi trasferii in una stanza della locanda.

Morris 30-11-2009 16.39.53

Dissi a Jigaen di rimanere nei paraggi, ero preoccupato per Llamrei!
Acconsentii alla decisione di Hastatus.. senza indugio...temevo per le vite di Arnò, Elisabeth e Guisgard....passai dal fabbro, acquistai le migliori armi...e andai!

http://gamingbolt.com/wp-content/upl...-wallpaper.jpg


Morris's Creed

llamrei 30-11-2009 17.17.04

"Hei Jigaen: che ci fai qui tra i piedi? Chi ti ha mandato a starmi alle costole? Mmm fammi pensare: scommetto che è stato Morris:neutral_think: Sempre così premuroso...ma forse...non ha calcolato che mandandomi te come mia ombra...sarei io che devo badare a te...e ciò non mi aggrada. Ti rispedisco al mittente, mio caro amico giullare, e riferisci a colui che teme per la mia incolumità...che per questa sua premura manifesta, è creditore di una cena preparata con le mie mani...non posso garantire sul risultato, ovviamente;) Su, vai ora, e dì loro che io me la cavo ben da sola. Ho capito che in gruppo diamo troppo nell'occhio. Meglio agire separatamente."

Guisgard 30-11-2009 19.36.03

Elisabeth avanzava guardinga verso il castello. Guisgard era sicuramente passato da qui. La porta del maniero era aperta e l'unica guardia era addormentata...


Llamrei intanto era rimasta nella locanda con Jigaen.
E questi cominciò a dire:
"Temo per sir Hastatus partito da solo sullla strada
e per gli altri che rischiano di perir in questa contrada!
E noi, milady, in trepida attesa in questa locanda,
sotto il perfido tiro del barone e della sua banda!"


Nella sala grande, all'interno del castello, il barone sorseggiava del vino dalla sua coppa, mentre scrutava il cielo che si addensava sempre più di grosse nuvole scure.
Il boato di tuoni lontani sembrava annunciare tempesta.
In quel momento entrò sir Geowan.
"Si sono divisi" cominciò a dire "uno solo tra loro è partito alla volta di Camelot. Gli altri si sono nascosti in città."
"Ne sei certo?" Chiese il barone.
"Le mie spie non mentono." Rispose sir Geowan.
"Quel cavaliere non dovrà mai giungere a Camelot." Sentenziò il barone. "Molti mi definiscono un tiranno sanguinario...ma stavolta sconfesserò i miei nemici...mostreremo a quel cavaliere come so essere misericordioso...e prima di giungere a Camelot conoscerà La Misericordia di Dio!"
"Sarà fatto, mio signore." Rispose sir Geowan con un ghigno diabolico sul volto.
Un momento dopo una porta del castello, chiusa con poderose e grosse catene, si aprì all'improvviso. Lamenti e grida si diffusero nell'aria, insieme a deliranti nitriti. E da quella porta emersero, come dal peggiore dei gironi infernali, un gruppo di cavalieri rivestiti di nere corazze.
E, come la belva che fiuta il sangue della sua ignara preda, si lanciarono sulle tracce di sir Hastatus.
Questi era già sulla via che, fra qualche giorno, l'avrebbe portato a Camelot, quando iniziò a vedere una grossa nuvola di polvere che si avvicinava.
Un attimo capì che qualcuno stava per raggiungerlo.
Si guardò intorno e vide un monastero in lontananza.
Se fosse riuscito a raggiungerlo forse si sarebbe salvato dalla furia dei cavalieri neri...
http://fantacity.files.wordpress.com...01/nazgul2.jpg

llamrei 30-11-2009 20.31.04

"Jiagen, Jiagen, che burlone che sei:smile: Ma ti devo confessare che sei il più simpatico e tenero burlone che abbia mai conosciuto. Come farò a liberarmi di te? Vediamo....intanto potresti scendere in cucina e ordinare da mangiare. Poi dovremo studiare il sistema per addentrarci all'interno delle stanze del barone. Mentre ero lì con la mia amica Elisabeth, notai che vi era una porta nascosta dietro ad un arazzo. Quel giorno quella porta era aperta: sentii uno spiffero d'aria provenire dalla sua direzione e l'arazzo ondeggiare leggermente. Sono certa che qualcuno stesse origliando. Dobbiamo recarci in quella stanza"

Hastatus77 30-11-2009 20.57.18

Appena il gruppo si era separato, avevo faticato non poco per uscire dal castello di Tintagel senza essere riconosciuto, e poi fuori avevo perso parecchio tempo per cercare una cavalcatura che potesse portarmi a Camelot... per questo motivo non mi ero allontanato di molto dal castello quando mi accorsi di una grande nuvola di polvere.
"E' sicuramente un corpo di cavalleria del barone..." pensai "... devo tentare di rifugiarmi in quel monastero."
Spronai la cavalcatura per farle accelerare il passo.

Quando finalmente raggiunsi il monastero sulla cima della collina mi accorsi che il luogo era deserto e in stato di abbandono.
"Forse i monaci sono stati cacciati da questi maledetti cavalieri neri."
Scesi da cavallo e cercai di aprire l'ingresso principale, ma questo era chiuso.
Intanto la nuvola di polvere sembrava avvicinarsi, quindi decisi di spostarmi dietro la costruzione per cercare un altro ingresso e per nascondermi alla vista di qualunque cosa stesse per sopraggiungere.

elisabeth 30-11-2009 22.12.48

Sulla strada stranamente non avevo incontrato nessuno, col cappuccio sugli occhi cercavo di stare con tutti i sensi all'erta, certo che Guisgard era stato veloce e non aveva lasciato tracce.......quando in prossimita' del castello, vidi che l'unica guardia era comodamente addormentata, strano.....la porta era aperta.......guarda il caso, tutto troppo semplice...sino a quando alle mie spalle non udii dei rumori......

Guisgard 30-11-2009 22.23.23

"Pace e bene, fratello" disse un monaco avvicinandosi ad Elisabeth "sono un novizio...dovrei giungere alla cappella. Sai se a quest'ora è aperta?"
Ma Elisabeth riconobbe quella voce. Era Guisgard, che però non aveva riconosciuto lei.

elisabeth 30-11-2009 22.30.13

Ma guarda.......Guisgard...." Purtroppo non posso aiutarvi, sono nuovo .....anch' io....forse dovremmo arrivare alla cappella..."

Guisgard 30-11-2009 22.33.27

"Ma...questa voce..." disse Guisgard "...Elisabeth! Siete voi?"
Guardò allora sotto il cappuccio, sollevandolo leggermente.
"Vi avevo detto di non seguirmi e invece vi ritrovo qui! A voi gli ordini vi sono del tutto indifferenti! Siete impossibile. Peggio di una ragazza viziata!"

elisabeth 30-11-2009 22.40.52

Quando guisgard alzo' il mio cappuccio, sfoderai il migliore dei miei sorrisi....." Lo sapevo che mi avreste fatto la paternale, ma ormai sono qui e non posso tornare indietro, e poi state zitto....o scopriranno chi sono...quindi Fratello...andiamo...vi camminero' al fianco....e non borbottate....sembrate una pentola di faggioli....."

Guisgard 30-11-2009 22.46.02

"Mmm...di solito non mi sorridete mai..." disse Guisgard "...e comunque state tranquilla...niente prediche...ora seguitemi e cercate di non distrarmi...devo concentrarmi per orientarmi in questo castello..."
Si inamminarono e poco dopo giunsero alla cappella.
La porta era socchiusa. Con prudenza ed attenzione si introdussero nella cappella...

elisabeth 30-11-2009 22.55.44

Gli camminai vicina capo chino e religioso silenzio, ma entrando in chiesa, un forte odore di ceri spenti da poco, e anche qui la porta era socchiusa, pero' le porte in questo posto non si chiudevano mai..........non sembrava che ci fosse stata messa......avremmo visto di sicuro qualcuno....non dissi neanche una parola.....non volevo "distarre" fratello maggiore

Morris 30-11-2009 23.00.35

Mi sento osservato: due uomini..anzi..eccone un terzo lì..su quel cornicione!
Entro lentamente in una locanda...esco lestamente dal retro...uno dei tre mi segue....io rientro e ..prendendolo alle spalle...silenziosamente...gli spezzo il tenero collo con due sole dita:"Vieni compare, hai bevuto troppo oggi" ...tra le risate di meri ubriaconi!!
Lo adagio su una panca e vado fuori correndo...salgo sul tetto di una casa...mi lancio sul cornicione opposto e..sul muretto di un camino...mi nascondo! Ecco la seconda spia, è proprio qui sotto....prendo lo slancio e coi piedi a martello..salto..e gli spezzo la spina dorsale...poi.. introduco il corpo dentro un grosso baule!
Il terzo farabutto scende per capire dove fossi...son di nuovo sopra....e stavolta...il mio pugnale gli lancio.. con precisione ..in fronte!
"Dimmi chi sei...dimmi il tuo nome"??????!!!
Egli risponde...subito dopo...perisce!
Prendo le sue sembianze..in tutto e per tutto...costui mi somiglia molto...la strada è libera.. nessuno sa che adesso io sono: Mortimer...la spia!

http://www.oerth.it/personal_files/j.../assassino.jpg

Morris's Creed

Guisgard 30-11-2009 23.04.19

Guisgard si avvicinò al'abside.
Al centro vi era un'antica statua rappresentante la Madonna Nera.
"Il mio maestro" disse Guisgard "mi parlava sempre delle Vergini Nere. Diceva che sono molto più antiche di quel che si crede. Ricordo mi diceva che sono il legame tra il nostro credo e quello di chi ci ha preceduti in queste terre."
Ad un tratto qualcuno entrò nella cappella.
Era un altro monaco, che comincia ad accendere alcuni dei ceri accanto all'entrata...

elisabeth 30-11-2009 23.13.22

C'e' chi diceva che il colore nero era dovuto al fumo delle candele,o all'alterzione a base di piombo della pittura......ma era bellissima comunque......un monaco che accendeva le candele, quando a quanto pare erano state spente da poco.......tirai la tonaca a Guisgard..." Guardate che qui c'e' qualcosa che non torna....questo accendi e spegni di cadele non mi piace..."

Guisgard 30-11-2009 23.19.49

Guisgard fissò con attenzione quel monaco che continuava ad accendere le candele.
Aveva il capo coperto dal cappuccio ed era molto silenzioso nei suoi movimenti.
Ma una cosa insospettì Guisgard: nel passare davanti alla cappella del Santissimo Sacramento non si inchinò.
E finito di accendere le candele avanzò verso di loro.
"All'alba sarà giustiziato un prigioniero" disse "si tratta di un ragazzino. Ma bisogna comunque che qualcuno di noi assista all'esucuzione..."

elisabeth 30-11-2009 23.25.27

Allora era vero...Arno' sarebbe stato giustiziato....." Vorrei confessare il condannato prima che venga ucciso dalla legge degli uomini...."

Guisgard 30-11-2009 23.31.37

Il monaco annuì.
"Presegui fino alla torre, fratello" disse "e presentati alle guardie."
"Vado con lui." Disse Guisgard.
"No, fratello" lo fermò il monaco "tu resterai qui con me!"
Guisgard lo fissò.
"E perchè mai?" Chiese turbato.
"Perchè io ho bisogno di te stanotte" rispose il monaco "devi confessarmi..."

elisabeth 30-11-2009 23.42.13

Ci avevano divisi, e probabilmente...conoscevano le nostre identita', ma ormai non si poteva tornare indietro......se avessi potuto togliere il cappuccio, lo avrei guardato negli occhi........ma lo lascia calato sulla testa...e mi avvia verso la torre

Guisgard 30-11-2009 23.49.51

"Voglio andare con lui" disse Guisgard "ti confesserò al mio ritorno."
"No" rispose il monaco "domattina all'alba devo celebrare messa e sono in peccato. Mi confesserai ora."
"E sia" disse Guisgard "ma facciamo presto."
Si voltò e vide Elisabeth uscire dalla cappella.
La donna giunse alla torre e qui le guardie la condussero verso una cella.
"Qui dentro c'è il prigioniero" disse una delle guardie "entra e confessalo, monaco."
Elisabeth entrò nella cella e vide un prigioniero addormentato in un angolo e coperto da un a coperta vecchia e maleodorante.

elisabeth 30-11-2009 23.58.40

Quel posto era dimenticato da Dio, mi avvicinai a quel fagotto inerme che giaceva a terra.......l'odore era tremendo, mi chinai....e scossi il prigioniero...era buio e non vedevo nulla o poco......

Guisgard 01-12-2009 00.15.58

Elisabeth scosse quel prigioniero e subito la coperta svivolò a terra.
Il prigioniero si voltò e la debole penombra bastò ad illuminargli il viso.
Ed agli occhi di Elisabeth si mostrò una scena orrenda: quel prigioniero era un vecchio lebbroso.
La pelle e le carni si staccavano via, sotto il flusso continuo ed infetto del sangue e ovunque era diffuso un nauseabondo odore di marcio.
Le guardie scoppiarono a ridere a quella scena.
"Prendete questa donna prima che il lebbroso la infetti!" Ordinò una delle guardie. "Al barone occore che sia sana!"
E di nuovo le loro risate invasero quell'infelice luogo, mentre Elisabeth veniva portata via, nei meandri più segreti ed inespugnabili di quel castello.

elisabeth 01-12-2009 00.24.16

Provai un senso di nausea che a stento trattenni, era questo l'intento, " toglietemi le mani di dosso, so camminare da sola...."....fino a che ne avessi avuta la possibilita' almeno.....ero andata a vigilare su Guisgard e non riuscivo neanche a proteggere me stessa....speravo per lui e per gli altri una fine migliore

Guisgard 01-12-2009 01.00.10

Intanto, nella locanda, Jigaen aveva ascoltato le parole di Llamrei.
"Una porta per ritornare in quel luogo, mia signora?
E se li dentro dovessimo veder giungere la nostra ora?
Ma non andrete da sola, pur se temo questo pensiero.
Vi accompagnerò e da quella porta saremo nel maniero!"
Così, la dama ed il buffone, con il favore della notte, percorsero quella via che Llamrei ben ricordava. E giunti a quel passaggio ai più segreto, oltrepassandolo si ritrovarono di nuovo nel castello.


Morris, nel frattempo, camuffato da spia, raggiunse altri tre individui.
"Mortimer" disse uno di loro "dove ti eri cacciato? Aspettavamo te. Sir Geowan ci ha fatto chiamare. Ci attende nel cortile all'alba. E' quasi l'ora, muoviamoci!"


Sulla strada per Camelot, intanto, Hastatus cercava riparo in quel vecchio monastero, mentre si avvicinava sempre più il poderoso galoppo dei cavalieri neri.
Ad un tratto si aprì una porta nella muratura ed una mano invitò Hastatus ad entrare.
Dentro, illuminato da un grosso cero, vi era un uomo vestito di umili stracci e pelli per ripararsi dal freddo e dall'umidità.
Aveva barba e capelli bianchi.
Si accostò ad una fenditoia del muro ed osservò all'esterno.
"Quei maledetti" cominciò a dire "non osano entrare in questo santo luogo. Non possono."
Guardò poi Hastatus e aggiunse:
"Qui sarete al riparo da quei demoni."
Poi gli fece cenno di seguirlo.
Giunsero in una stanza dove era preparata, con umili cibi, una tavola.
"Sedetevi e mangiate con me, cavaliere" disse l'eremita "il male vuol fiaccarci nello spirito come nel corpo. Mangiate e riavrete le forze."
I cavalieri neri, intanto, restavano fuori al monastero, tenendo a stento i loro nervosi cavalli, in attesa che la loro vittima uscisse da quel luogo per loro invalicabile.


Elisabeth intanto era alla mercè delle guardie.
"Se osi fare ancora resistenza" minacciò una delle guardie "ti mozzerò quella tua maledetta lingua!"
E fu così condotta in una piccola cella segreta, situata in fondo ad un lungo corridoio ben sorvegliato dalle guardie.
"Bada di non darci noie, bellezza" intimò il carceriere "oppure di darò come premio ad ognuno di questi soldati!"
Ad illuminare quella piccola e umida cella, vi era solo una piccola finestrella sul soffito, dalla quale penetrava la luce della Luna.
Ma poco dopo iniziò ad albeggiare ed anche la Luna, come l'ultima compagna di quella sventura, svanì, investita dall'aurora, lasciando Elisabeth ancora più sola in quell'infame luogo.

elisabeth 01-12-2009 08.04.15

Avrebbero potuto mozzare la mia lingua,ma non il decorso dei miei pensieri........guardai l'amica luna che copriva benevola il mio volto con i suoi raggi.....il silenzio in quella cella era scandito solo dal mio respiro, quello e' il momento in cui un essere umano rimasto solo, rimpiange di non aver espresso i propri sentimenti.....di aver reagito sempre in memoria dell' amor proprio...la presunzione umana di essere immune a signora Morte, intanto la desideravo con tutta me stessa......Se almeno fossi stata sicura sulla buona sorte dei miei compagni, avrei potuto sperare che Arno' un giorno potesse diventare Cavaliere...........poi come per magia..un lieve raggio di sole bacio' la luna......e rischiaro' quel posto che mi fece raggelare il sangue nelle vene...rimasi in piedi sotto quel piccolo punto luce......era l'alba

Morris 01-12-2009 14.49.20

Arrivai al cospetto di Sir Geowan e ..subito..esclamai:
"Sono stato costretto ad uccidere Morris, era riuscito ad eliminare i miei due affiancati...maledetto!!! Ora.. voglio la morte di tutti gli altri...dove sono adesso"???!!!

http://images.gamezone.com/featureds/Guerriero.jpg

Morris's Creed

Guisgard 01-12-2009 15.32.22

Sir Geowan osservò Mortimer/Morris ed un ghigno gli attraversò il volto.
"Conserva il tuo ardore per quando li avremo trovati!" Disse. "Uno dei miei, travestito da monaco, sta intratenendo uno di quei dannati nella cappella. Recatevi là e sgozzatelo come un maiale."
Poi aggiunse: "Sua signoria ha trovato le due donne da sacrificare. Una è già nelle nostre mani. Quando avrete finito il lavoretto alla cappella, andate in cerca dell'altra donna e quando l'avrete catturata la condurrete a me!"


Llamrei e Jigaen, intanto, attraverso quella porta segreta erano penetrati nel castello. Si ritrovarono in un lungo e semibuio corridoio. Le porte che si affacciavano su questo erano tutte chiuse. Tutte tranne una.
Jigaen con attenzione l'aprì e si accorse che non vi era nessuno dentro.
Entrarono e videro il suo misterioso arredamento.
Libri, uccelli impagliati, strani dipinti raffiguranti sabba demoniaci ed idoli orientali con fattezze caprine.
E sulla parete centrale era incisa una grande croce a cinque punte.
"Atmosfere demoniache e visioni infernali,
dominano questa stanza negata ai mortali!"
Disse Jigaen tradendo un forte senso di paura.
Ad un tratto si udì un grido allucinante seguito da una lunga e delirante risata di donna.
"Oh Cielo, avete udito mia signora?"
Di chi sarà quel grido della malora?"
Chiese terrorizzato Jigaen.


Al monastero, nel frattempo, Hastatus aveva trovato riparo dai cavalieri neri grazie a quel vecchio eremita.
"Chi siete, cavaliere" cominciò a chiedere questi "e da dove venite? Cosa vi ha spinto in questo remoto e maledetto luogo?"


E nella sua cella, Elisabeth era inondata dal chiarore dell'alba.
Come una fontana di luce, i primi raggi del giorno riepivano quella buia stanza, diffondendo ovunque un leggero tepore.
La donna era in piedi, quasi a voler attendere il suo destino.
Ad un tratto udì dei passi e alle sbarre della cella apparvero un gruppo di uomini. Erano tutti armati tranne uno.
Sembrava un chierico e cominciò a dire:
"Siete stata vista svolgere strani riti durante il vostro soggiorno a Tintagel. Insieme a voi vi era un'altra donna. Siete entrambe accusate di stregoneria e presto sarete processate. Se ci rivelerete dove si trova ora la vostra compagna, potrete sperare nella clemenza di chi vi giudicherà".

llamrei 01-12-2009 17.59.50

Rimasi pietrificata nell'udire quel ghigno malefico. Realizzai che la tensione mi aveva fatto prendere la mano di Jigaen e notai subito il suo sorriso sornione.
"Non ti mettere in testa strane idee ragazzo. NOn ho tempo per questi mielosi scambi di occhiate. Andiamo avanti: cerchiamo di capire chi sia quella cosa che ha ghignato in tal orripilante modo. Ricorda la strada del ritorno: nel caso io non riesca a far ritorno, tu dovrai uscire di qui ed avvisare i nostri compagni. Hai capito? NOn tradirmi: se mai tu lo facessi, o solo lo pensassi, una volta fuori di qui, se Dio mi vorrà viva, ti spezzo le braccine. Chiaro? Ora proseguiamo. Fai silenzio"...e gli afferrai nuovamente la mano e proseguimmo lungo lo stretto corridoio.

Hastatus77 01-12-2009 20.08.51

Mi sedetti al tavolo dell'eremita, ma non sapevo se potevo quanto potevo fidarmi, quindi per questo motivo, ed eventualmente per la sua sicurezza, non volevo fornirigli troppe informazioni e la mia identità.
"Signore, non sono un cavaliere, sono solo un povero soldato di Camelot che cerca di carpire informazioni su quanto sta accadendo qui a Tintagel. Sono infatti giunte voci di strani fatti, e quindi il re ha mandato alcune spie.. purtroppo non ho scoperto molto, e stavo cercando di tornare a Camelot, quando ho visto questo gruppo di cavalieri... ed ho quindi cercato di ripararmi in questo monastero perché avevo paura di loro..."
Dopo qualche attimo di silenzio continuai
"... ma ditemi signore, c'è qualcun altro qui con voi? Sapete chi sono quei cavalieri e perché non osano entrare?"

Morris 01-12-2009 21.42.15

Alle parole di quell'ingrato..aggiunsi: "Sarà fatto..mio signore...sono impaziente di prenderne..zampe, coda e cotica"!
Sorrisi inorgoglito e..da solo..mi recai alla cappella.

Entrando..in fondo..vidi un confessionale..ed un monaco..di fianco..in ginocchio. Il frate confessore era all'interno..al centro..e ne intravidi.. appena..il capo.

Avanzai lentamente...mi chiesi chi dei due fosse Sir Guisgard?!
Decisi di attendere..in silenzio..la fine della confessione..quando.. l'inginocchiato mi fece cenno con le dita di eliminare l'altro.
A quel punto, non ebbi più dubbi...mi diressi lestamente al centro...misi la mano in bocca del confessore attonito...e conficcai violentemente la mia lama sul divisore in legno...sfondando esso ed il cranio del peccatore a lato: "Frate Guisgard ti avrebbe assolto..facendoti recitare l'atto di dolore...io..ti do il massimo delle penitenze...crepa...marrano"!

http://digilander.libero.it/IORIA83/...fessionale.jpg

Morris's Creed

elisabeth 01-12-2009 21.55.37

Eravamo alla resa dei conti, cercavano due streghe......." La mia compagna non e' una strega......e non ho idea di dove possa essere.......e anche se fosse.....c'e' un unica clemenza in cui credo......e non e' la vostra.........esiste una sola strega ...e sono io....quindi evitate di perdere tempo....."

Guisgard 01-12-2009 22.11.21

Guisgard saltò fuori dal confessionale.
Guardò il morto e guardò il nuovo arrivato.
"Sir Morris" esclamò "siete davvero voi!"
Lo fissò meglio e aggiunse:
"Che diamine ci fate vestito come i sicari del barone?"

Intanto, nelle segrete del castello, Elisabeth era alle prese con i suoi carcerieri.
"Tu menti, donna!" l'accusò il chierico. "Sarete processate entrambe. Ti avevamo dato la possibilità di subire un supplizio più mite, ma tu non hai voluto. Presto cattureremo anche la tua compagna. Ed entrambe pagherete per i vostri peccati!"
Detto questo, andarono via, lasciando Elisabeth nella solitudine di quella infelice cella.

Intanto, in un luogo non lontano, qualcuno strisciava in un piccolo cunicolo tra le vecchie ed austere murature delle segrete.
Seguiva l'umidita delle pietre, fidandosi del suo istinto di sopravvivenza.
Ed avanzò fino a toccare una parete che sembrò meno solida delle altre che racchiudevano quel cunicolo...

elisabeth 01-12-2009 22.21.10

Bene ero sola, stavo molto meglio....evitavo di sentire quanto buono era quel chierico, un supplizio piu' da uomo di chiesa......figurarsi......mi sembro' di sentire un rumore....ci dovevano essere intere generazioni di topi........e poi un' altro rumore indefinito.......comincia a tastare le pietre della parete, poggia l' orecchio....come per capire la provenienza di quei rumori........

Guisgard 01-12-2009 22.27.00

Ad un certo punto alcune di quelle pietre iniziarono a muoversi.
Come se qualcuno le spingesse dall'esterno.
E dopo alcuni tentativi riuscì a farle staccare dalla muratura.
E da quel foro entrò nella cella.
"Mi signora" disse un ragazzino tossendo per la polvere "ho riconosciuto la vostra voce mentre parlvate con quei maledetti. Seguitemi in questo cunicolo...dovunque ci condurrà non potrà essere peggio di questo posto."
Elisabeth riconobbe subito quel ragazzino: era Arnò.

elisabeth 01-12-2009 22.33.16

I topi non potevano essere, e quelle pietre si stavano staccando dalla parete.......le pietre vennero giu' e......." Arno' bravo il mio ragazzo, sei libero e impolverato.....che gioia vederti...." lo abbraccia...le mie preghiere in parte erano state ascoltate.....seguii Arno' nel cunicolo..........aveva ragione era meglio della cella.......

Guisgard 01-12-2009 22.39.24

Il cunicolo era stretto ma sufficiente per far passare un ragazzo e una donna.
"Mentre ero in cella" disse Arnò attraversando quell'angusto passaggio "ho sentito le guardie che dicevano come nessuno mai sia riuscito a fuggire da qui. Io invece le ho giocate! E non vedo l'ora di raccontarlo a Guisgard."
Poi, dopo un momento di silenzio, aggiunse:
"Vedrete che mi ringrazierà per avervi tirata fuori da lì!"
E così, attraverso quel cunicolo giunsero ad una piccola galleria, alla fine della quale trovarono una grata.
Arnò la sollevò con prudenza ed i due si ritrovarono nella cappella del castello.

elisabeth 01-12-2009 22.44.01

Nella mia mente pregavo che Guisgard fosse ancora in grado di vedermi fuori dalla cella.....ma non lo dissi ad arno' era troppo entusiasta......Ma guarda eravamo nella cappella...era li' che avevo lasciato Guisgard...aiutata da Arno' uscii definitivamente dal cunicolo.....eravamo tutti e due un cumulo di polvere e ragnatele......

Guisgard 01-12-2009 22.58.22

E mentre Guisgard attendeva di sentire il racconto di Morris, si accorse di due sagome al centro della navata.
Il primo istinto fu quello di avvertire Morris e nascondersi dietro le colonne.
Però un particolare, una movenza di una di quelle sagome lo colpì.
"Elisabeth!" Esclamò.
Corse allora verso di loro.
E giuntogli vicino riconobbe anche Arnò.
Questi gli si lanciò tra le braccia.
"Perdonatemi" disse quasi in lacrime il ragazzino "mi sono fatto catturare come uno sciocco."
"Tranquillo" rispose Guisgard "è tutto finito."
"Avete visto?" Disse il ragazzino, "Ho liberato anche Elisabeth!"
"L'ho sempre detto che sei un ragazzo in gamba." Rispose Guisgard.
"E voi come state?" Chiese poi ad Elisabeth, mentre questa era intenta a togliersi le ragnatele dai capelli e dal vestito.


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